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San Mauro, Sestrière

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Eccoci al Ponte Vecchio di SAN MAURO, una delle “Meraviglie italiane”, il riconoscimento assegnatogli ne in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia. In realtà è dedicato a Vittorio Emanuele III. Ultimato nel 1912, era una via di comunicazione fondamentale per collegare l’abitato all'altra sponda del Po. Lungo 257 metri, largo 8 è formato da 8 arcate che distano 20 metri l'una dall'altra.

Dopo la realizzazione del "Ponte Nuovo" è diventato area pedonale meta di passeggiate e luogo di manifestazioni.

Di San Mò ne sentivo parlare da lontani parenti quando ero bambino. Il ricordo è legato alle fragole, al loro profumo che nella giusta stagione invade ancora oggi le strade. “Il Paese delle fragole”, la tradizione fa risalire la prima piantagione di questo frutto prelibato al 1706, anno dell’assedio di Torino da parte dell’esercito francese. In quell’anno la cavalleria del Duca Vittorio Amedeo II riporta una grande vittoria, che causa però la distruzione di tutti i raccolti. Le origini risalgono a poco prima del Mille a quanto scritto in un documento nel quale Anselmo, Marchese del Monferrato, si impegna a costruire un’abbazia retta dai monaci benedettini, opera sorta sui resti di un insediamento romano. Della potente abbazia rimangono poche testimonianze, l'abside centrale e la parte sinistra della navata della chiesa parrocchiale, già chiesa abbaziale, il campanile e la parte inferiore della Cappella della Madonnina. Navata e facciata sono in stile barocco e furono restaurate nel 1665. Le passeggiate nel territorio di San Mauro riservano non poche sorprese, a partire da Villa Lavista, “esempio di architettura eclettica, nella quale si fondono e coesistono elementi barocchi e neoclassici e decorazioni pre-liberty”. Ma altre ville furono edificate tra il Settecento ed il Novecento come Villa del Cavalier Ludovico Nicolis. E poi c’è Il Castello di Sambuy, situato all'interno dell'omonima tenuta, costituito da un edificio principale a pianta rettangolare risalente al XIII secolo e da altri di minore altezza. Notevole il parco con un bellissimo giardino all'italiana con alberi secolari e l'aranciera, una curiosa costruzione neogotica attribuita a Pelagio Palagi. In collina troneggia con i suoi 52 metri d’altezza la "Torre del Moncanino", un edificio in stile neogotico della seconda metà dell'Ottocento. Sette i suoi lati realizzati in mattoni, è sormontata da un angelo che indica la direzione del vento.

Carissimi, oggi vi saluto dal “Colle”. Lo sapete che, grazie ai 2025 metri di

quota del capoluogo, SESTRIERE è

il Comune più alto d’Italia? L’amministrazione comunale venne costituita ex-novo nel 1934 riunendo i territori appartenuti agli ex Comuni di Champlas du Col e Sauze di Cesana con la frazione Borgata, staccatasi da Pragelato. Il nome Sestriere sembra derivi dall’allocuzione latina “ad petram sistrariam”, che indicava la pietra miliare che segnava il sessantesimo miglio di distanza da Augusta Taurinorum. Fino a 120 anni fa queste montagne erano deserte da ottobre a maggio. Poi arrivarono l’ingegnere e industriale svizzero Adolfo Kind e i suoi amici pionieri dello sci e, nemmeno quarant’anni dopo, per volontà del senatore Giovanni Agnelli, Sestriere, che pareva creata apposta dalla natura per dare notorietà al nuovo sport, era divenuta una realtà unica al mondo nel campo degli sport invernali. Ma il vero pioniere dello sviluppo turistico fu il commendator Paolo Vincenzo Possetto, figlio di una famiglia di

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