Cronache da Palazzo Cisterna 11-2021

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Primo Piano

Un decalogo per il linguaggio di genere

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ono dieci piccole regole, dieci modi diversi di dire a cui fare l’abitudine ma che si basano sul principio della flessibilità, per scrivere la moltitudine di documenti che la Pubblica amministrazione produce e che ancora oggi non rispettano il linguaggio di genere. Il decalogo è il frutto del lavoro di Rachele Raus, docente del Dipartimento di culture, politica e società dell’Università di Torino, presentato l’8 marzo in occasione della Giornata internazionale delle donne, nel corso di un incontro dal titolo “Basta un click” organizzato dalla Città metropolitana di Torino e rivolto, vista la modalità on line, non solo al personale dipendente ma a tutti. Già nel 2016, la Città metropolitana aveva aderito alla Carta di intenti “Io parlo e non discrimino”, documento che prendeva le mosse dalle “Linee guida

per un linguaggio neutro dal punto di vista di genere” dell’Unesco del 1999 per eliminare il sessismo linguistico e per promuovere più in generale un linguaggio neutro dal punto di vista di genere. Lo ha ricordato il vicesindaco metropolitano Marco Marocco, che ha le deleghe alle pari opportunità e alle politiche sociali, in apertura dell’incontro, dopo aver chiesto un commosso minuto di silenzio per le familiari – mogli, sorelle, mamme, figlie -dei due cantonieri morti sul lavoro in un incidente stradale la scorsa settimana. “Non solo abbiamo aderito alla Carta nel 2016, in realtà il tema è presente anche nello Statuto della Città metropolitana” ha ricordato Marocco. “L’obiettivo è sviluppare un linguaggio rispettoso dei generi non solo per obblighi di legge, ma perché è importante riconoscere alle donne pari dignità in tutte le forme”.

Prima di entrare nel vivo del decalogo, sono intervenute le Consigliere di parità della Città metropolitana: prima Gabriella Boeri, consigliera uscente dopo dieci anni di lavoro sul territorio metropolitano che ha messo l’accento sulla situazione occupazionale delle donne, duramente colpite prima dalla crisi economica del 2008 e poi dalla pandemia, e Michela Quagliano, appena nominata, che ha sottolineato l’importanza di un corretto uso del linguaggio di genere nel campo giuridico. É intervenuta anche Paola Boggio Merlo, responsabile del Cug della Città metropolitana, ricordando che gli intenti della Città metropolitana trovano applicazione nel Pap, il Piano delle azioni positive e sono legati a documenti strategici per l’attività dell’Ente come il Piano delle performance, declinato a sua volta in obiettivi.

CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA

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