Attività istituzionali
Cerimonie verso il 25 aprile
S
ono già cominciate le celebrazioni della ricorrenza del 25 Aprile. Dall’eccidio di Gravio a Condove alla battaglia del Monte Marrone, dal ricordo dei caduti della strage del Pian del Lot a quello delle fucilazioni del Martinetto, si susseguono in questi giorni le commemorazioni in vista della Festa della Liberazione, che finalmente possono svolgersi nuovamente in presenza e vedere le autorità schierate nel mantenere vivo il ricordo di quanti si sono sacrificati per la libertà del loro paese: un importante monito per capire quanto sta succedendo in questo periodo in Ucraina.
CONDOVE, IN MEMORIA DEI CIVILI UCCISI AL GRAVIO Il 28 marzo 1945 i tedeschi di stanza a Condove arrestarono venti persone che si trovavano a Condove dopo le ore del coprifuoco. Otto degli arrestati furono trattenuti come ostaggi e gli altri liberati. Il 6 aprile del 1945 a San Valeriano
di Borgone alcuni partigiani uccisero due tedeschi. Per rappresaglia, il giorno seguente furono trucidati, sul greto del torrente Gravio, due alla volta, da un plotone di esecuzione tedesco, gli otto ostaggi di Condove, tutti civili; il più giovane aveva 17 anni. È questo l’episodio della Guerra di Liberazione dal nazifascismo rievocato giovedì 7 aprile a Condove, con un corteo verso il monumento del Gravio con autorità, banda musicale, associazioni e cittadinanza. La rievocazione, che ha il patrocinio della Città metropolitana, è proseguita con la celebrazione della Messa. E con l’intervento degli allievi dell’Istituto comprensivo di Condove e i saluti del presidente della sezione “Mario Jannon” dell’Anpi, Piero Luigi Giuliano, e del sindaco di Condove, nonché vicesindaco della Città metropolitana di Torino, Jacopo Suppo. In conclusione l’orazione ufficiale di Piera Egidi Bouchard, pastora emerita battista, scrittrice e giornalista.
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
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