Attività Istituzionali
Vivere e lavorare in montagna, lo sportello riaprirà ad aprile
N
onostante l’attività dello sportello di consulenza gratuita “Vivere e lavorare in montagna” sia sospesa, proseguono le dirette Facebook e la condivisione di contenuti online a vantaggio delle persone interessate al tema. La ripresa dell’attività dello sportello è programmata per il mese di aprile, con modalità che dettaglieremo nei prossimi numeri di “Cronache”. Per informazioni si può comunque scrivere all’indirizzo montagna@cittametropolitana.torino.it. Lo sportello è dedicato a chi immagina per sé e per la propria famiglia una vita di lavoro nelle Terre Alte. L’attività è iniziata in forma sperimentale nel luglio del 2020. L’iniziativa della Città metropolitana di Torino propone agli utenti un percorso di mentorship, networking e matching finalizzato a costruire percorsi di inserimento sociale, lavorativo e/o imprenditoriale di nuovi abitanti permanenti nei comuni delle vallate alpine che vanno dal Pinerolese all'Alto Canavese.
I RACCONTI DI CHI CI HA PROVATO E HA AVUTO SUCCESSO: TOBIAS LUTHE E LUCA MERCALLI Tra le iniziative realizzate negli ultimi mesi figurano gli incontri che si tengono in diretta Facebook sulla pagina del centro per l’innovazione sociale SocialFare. Martedì 16 marzo si è parlato di “Mettere su casa in montagna: dal reperimento
dell’immobile alla ristrutturazione sostenibile” con il climatologo valsusino Luca Mercalli e con il ricercatore universitario tedesco Tobias Luthe, ideatore del Monviso Institute campus. Luthe ha recuperato alcune baite abbandonate a Ostana e svolge la sua attività di ricercatore universitario nel settore della sostenibilità ambientale vivendo e lavorando nel piccolo borgo della cuneese Valle Po. Per Tobias l’amore della montagna è una sorta di patrimonio fami-
liare. La sua attività professionale lo ha portato a conoscere realtà montane come quella californiana, in cui già nei decenni scorsi molte persone hanno iniziato a costruire la propria vita familiare e professionale secondo i criteri della sostenibilità ambientale. L’attività di guida alpina ha portato Luthe a conoscere le montagne olimpiche torinesi e quelle più “selvagge” della provincia di Cuneo, come la Valle Maira e la Valle Po. Il Monviso Institute campus, che il ricercatore tedesco ha ideato e realizzato insieme alla sua compagna, ha la missione di agevolare l’insediamento in montagna di coloro che sono interessati a integrarsi con le comunità locali e a praticare un rapporto corretto con l’ambiente alpino. Luthe ha potuto contare su di un atteggiamento aperto da parte della popolazione di un paese che non ha conosciuto il tradizionale modello di sviluppo turistico fondato sullo sci alpino e sulle seconde case. Partendo dalla frequentazione dal rifugio La Galaberna, Luthe ha sta-
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
27