Attività Istituzionali
La relazione della Consigliera di parità della Città metropolitana di Torino
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e nel 2019 il bilancio in tema di donne e mercato del lavoro era nettamente negativo, nel 2020 è decisamente peggiorato: a causa della pandemia si sono persi 444mila posti di lavoro di cui 312mila posti di donne. È quanto emerge dalla relazione annuale della Consigliera di parità della Città metropolitana di Torino: porta ancora la firma di Gabriella Boeri, che ha ricoperto il ruolo per un decennio e ora ha passato il testimone a Michela Quagliano. Il lavoro dell’Ufficio della Consigliera di parità non si è interrotto con i ripetuti lockdown ma è proseguito, ovviamente, con un maggior uso delle piattaforme web e dei sistemi di comunicazione a distanza. I problemi delle lavoratrici, acuiti anche dalla crisi economica che ha appunto coinvolto più severamente settori economici che fanno ricorso in modo consistente alla manodopera femminile (fra tutti, per esempio, il settore turistico), ripropongono però i problemi di sempre: non accenna ad arretrare la persistente discriminazione delle lavoratrici madri, come testimoniano i dati raccolti dalla Direzione territoriale del lavoro con riferimento alle dimissioni “volontarie” o licenziamenti per “motivi economici” in conseguenza alla maternità. Molte donne sono discriminate dopo il congedo di maternità con demansionamento, diniego di flessibilità oraria, rientri fortemente contrastati e raramen-
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te agevolati, soprattutto dopo il secondo figlio. L’Ufficio della Consigliera ha ricevuto molte segnalazioni, alcune anche da parte di uomini, con una netta preponderanza di problematiche legate ai congedi parentali, alla conciliazione dei tempi di vita e
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
lavoro, alle flessibilità orarie e ai part-time e alla fruizione dei permessi della legge104 per la cura di familiari. Nel 2020 si sono rivolti all’Ufficio della Consigliera di parità 297 utenti: donne 271, uomini 26. A causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 si è verifica-