Attività Istituzionali
Un nuovo piano per la sicurezza degli operatori della strada
Il dibattito in un incontro in Città metropolitana fra forze politiche e sindacali
U
n confronto con il mondo accademico e il Politecnico di Torino per incrementare le condizioni di sicurezza di chi lavora sulle strade provinciali, riorganizzazione della filiera del lavoro e, in prospettiva, il ricorso all’Internet delle cose per migliorare la sicurezza stradale, una campagna di comunicazione, una maggiore integrazione con la polizia metropolitana. Sono alcune delle proposte emerse oggi nell’incontro fra i Consiglieri delegati, i capigruppo e le organizzazioni sindacali della Città metropolitana di Torino. Al centro del dibattito, non solo le questioni sulla sicurezza degli operatori stradali, tema ineludibile dopo l’incidente mortale avvenuto ai due colleghi cantonieri ai primi di marzo, ma più in generale la sofferenza dell’Ente legata ai fabbisogni di personale e agli investimenti in
servizi strategici come la Viabilità e l’Ambiente. Filippo Dani, direttore generale della Città metropolitana, ha illustrato il quadro della situazione. Le difficoltà riguardo ai fabbisogni di personale sono comuni a molti enti pubblici, non solo per il blocco dei concorsi legato alle limitazioni imposte dalla pandemia, ma anche perché
la crisi economica scatenata dal Covid-19 ha comportato entrate minori, mettendo a rischio gli equilibri di bilancio. Ciononostante, la Città metropolitana sta portando avanti le assunzioni previste dal Piano dei fabbisogni, sia per quanto riguarda i cantonieri e i responsabili dei Circondari della viabilità che per il dipartimento Ambiente.
PIÙ SICUREZZA NEI CANTIERI STRADALI: PRESIDIO DEI SINDACATI Un presidio dedicato alla sicurezza sul lavoro dei dipendenti della Città metropolitana di Torino si è riunito in piazza Castello giovedì 25 marzo su convocazione delle sigle sindacali Cgil Cisl Uil. L’obiettivo, sollecitare la Città metropolitana, anche a seguito degli incidenti mortali avvenuti ai cantonieri in questi ultimi due anni, a intraprendere azioni per fare fronte alle condizioni difficili, dovute alle mancanze di personale nell’organico, in cui lavorano i dipendenti della viabilità metropolitana. a.vi.
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
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