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Top Metro apre la strada alla Corona verde per valorizzare arte e natura
Èstata la Città metropolitana di Torino a promuovere la realizzazione del progetto ToP Metro–Città metropolitana Riqualificazione periferie, che coinvolge, oltre a Torino, 11 comuni con una popolazione superiore ai 10 mila abitanti, grazie ai fondi resi disponibili dal Dpcm 25 maggio 2016 (Bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie). Sono nove gli interventi di livello comunale, 3 interventi trasversali e l’intervento di area vasta di Corona verde, una vera e propria infrastruttura per la riqualificazione e la ricucitura sostenibile delle periferie, isolate rispetto agli elementi di valore naturale/paesaggistico e rispetto ai centri urbani, agli elementi di interesse culturale e che spesso non fruiscono di servizi essenziali, ambientali e di mobilità adeguati. In questo contesto è stato realizzato e pubblicato in questi giorni dalla Regione Piemonte il portale Corona verde, “Viviamo in un territorio unico”. Si tratta di un progetto di integrazione e valorizzazione del capitale artistico, naturale, rurale per lo sviluppo sostenibile dell’area metropolitana torinese, uno degli interventi del progetto "ToP Metro", finanziato dal Bando periferie. Corona verde è la grande cintura che abbraccia Torino con aree verdi, residenze reali, reti fluviali e campi coltivati e si estende dal capoluogo ad altri 93 Comuni, che hanno sottoscritto un protocollo di intesa per il potenziamento della rete ecologica, il completamento della rete ciclabile ed escursionistica, la qualificazione dell’agricoltura periurbana ed il contrasto al consumo di suolo, argomento tornato in primo piano in queste settimane dopo la pubblicazione dei dati sul 2019 non proprio confortanti. Il progetto prevede “la redazione di un piano per la governance della Corona per progettare, costruire, gestire e valorizzare l’infrastruttura verde metropolitana, per migliorare la qualità ambientale, la fruizione e per innescare processi di
economia verde, grazie a una maggiore disponibilità di aree verdi manutenute e sicure per la vivibilità sociale; il miglioramento della qualità ambientale e l’adattamento al cambiamento climatico; il recupero del decoro urbano-periurbano; il recupero del rapporto sociale/ economico con l’agricoltura periurbana; l’offerta di formazione qualificata nell’ambito dei 'green-jobs' per la costruzione di modelli di economia locale equa, sostenibile ed inclusiva". Inoltre è in programma “la redazione di un Programma di mobilità ciclabile metropolitana per pianificare, gestire e monitorare in modo integrato la mobilità ciclabile”. Il nuovo portale www.coronaverde.it guida, anche grazie al supporto di una mappa, attraverso un percorso che parte dai parchi e dalle aree verdi. Sono questi i punti della possibile convivenza fra i ritmi della natura e la frenesia della quotidianità urbana. Dalla Rul Verda ai boschi di Stupinigi, a La Mandria, alla Vauda, ai margini del Canavese. E ancora i laghi di Avigliana, il Colle del Lys e il Monte San Giorgio. Si passa quindi alla descrizione delle reti fluviali, a iniziare ovviamente dal Po, per arrivare al Sangone, Dora Riparia, Stura di Lanzo, Orco, Malone, Banna, Tepice, Chisola. Questi corsi d’acqua costituiscono l’unico sistema naturale di collegamento tra aree frammentate. Non potevano ovviamente mancare le residenze reali, il complesso di palazzi, “vigne”, ville e castelli destinato al soggiorno
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e allo svago della dinastia sabauda. Una preziosa testimonianza del potere acquisito da Casa Savoia, insieme ai palazzi del centro città. Così si viaggia fra le residenze sabaude di Palazzo Reale, Palazzo Madama, Palazzo Carignano, il Castello del Valentino, Villa della Regina, le residenze suburbane di Venaria Reale e di Rivoli, la Palazzina di Caccia di Stupinigi, Borgo Castello all’interno del Parco della Mandria e il Castello di Moncalieri. Uno spazio particolare è infine dedicato alla cosiddetta filiera corta. Il tutto sarà prossimamente presente anche su Facebook e Instagram.
c.pr.
PER INFORMAZIONI WWW.CORONAVERDE.IT