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Settimo Rottaro, Val della Torre
Siamo poco distanti dal lago di Viverone. Qui i romani avevano scelto di fondare un borgo, a sette miglia da Ivrea sulla via consolare che
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portava ad Aosta. Ecco SETTIMO ROTTARO. Lun-
ghe le sue vicende storiche, dalla podestà della chiesa di Ivrea, ai Valperga e ai San Martino, fedeli ai Savoia, fino alle rivolte dei Turchini. E a proposito di chiese è d’obbligo visitare la parrocchiale di San Bonomio abate, eretta alla fine del Settecento dall’architetto Carlo Andrea Rana sulle rovine di un’antica cella. In posizione più centrale troviamo una cappella risalente a circa un secolo prima dedicata alla Santissima Trinità, costruzione dalle linee semplici ed eleganti. Abbandonata o ridotta con il passare degli anni l’attività vitivinicola, oggi il paese è famoso per un particolare prodotto tipico che ha dato vita ad una sagra a lui dedicata che si svolge nell’ultima settimana di gennaio. Parliamo del Salam ‘d Patata. Si tratta della piacevole riscoperta di un prodotto gastronomico che i contadini della zona iniziarono a produrre durante il periodo della seconda guerra mondiale. Un insaccato preparato con carne suina mescolata a patate bollite, dopo essere stato insaccato nel budello viene lasciato riposare per un giorno. La produzione avviene nei mesi più freddi, tra l’autunno e la primavera. Ottimo accompagnato con crostini di pane e un buon bicchiere di rosso.
Ben 49 borgate, di cui la principale è Brione, e una moltitudine di piloni votivi e chiese e cappelle (come quella di San Valeriano, che fa mostra di sé nella cartolina che vi mando oggi, cari lettori) nel bel mezzo del territorio della provincia di Torino: questa è VAL DELLA TORRE, Comune di