Primo Piano
Dopo 15 anni Nole ritrova la torre
L
a storia che raccontiamo questa settimana per la rubrica dedicata ai restauri d’arte, ci porta a Nole e parte dal 2006, quando la sera del 15 novembre crollarono il campanile seicentesco della torre civica campanaria e la prima navata della chiesa parrocchiale di San Vincenzo martire. Un evento che colpì profondamente tutta la comunità nolese e che fortunatamente non provocò né morti né feriti. A distanza di quindici anni, il 25 settembre scorso, Nole ha potuto finalmente festeggiare la conclusione di un impegnativo cantiere di ricostruzione,
durato 515 giorni per un totale di 36.000 ore lavorate, che ha restituito a tutta la comunità il campanile, la parrocchia e l’intera piazza riqualificata. Il sindaco Luca Bertino ci ha raccontato di come tutto sia partito da una progettazione partecipata che ha visto lavorare insieme Atc, parrocchia, Comune, tecnici e rappresentanti di vari gruppi, associazioni nolesi e la Soprintendenza di archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Torino. L’elemento architettonico più importante e dalla forte funzione simbolica che si è dovuto ricostruire è la torre campana-
ria, che oggi sorge iconicamente sulle vestigia del campanile seicentesco crollato: “Eravamo ben consci delle grandi aspettative dei nolesi e al tempo stesso conoscevamo la complessità tecnica dell’intervento. – sottolinea il Sindaco - Il rivestimento esterno delle facciate ventilate, è innovativo: si tratta di elementi in terracotta, dal profilo a T, che alternano superfici arretrate e sporgenti”. All’interno della cella campanaria, da cui si ha una visione a 360 gradi su Nole e sul territorio, sono collocate 6 campane, l’ultima delle quasi fusa per la prima volta nel 2020 in occa-
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
3