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Santena-Torino e Rivarolo-Cogne: il Giro d’Italia 2022 sarà molto torinese

Sabato 21 maggio 2022: gli appassionati di ciclismo torinesi hanno già memorizzato la data. Quel giorno le strade della Città metropolitana di Torino saranno teatro di una delle tappe più spettacolari del 105° Giro d'Italia. Tra le frazioni considerate di media difficoltà si inserisce la Santena-Torino, anche se il suo dislivello complessivo di 3470 metri, se rapportato ai 153 chilometri percorsi, è quello di un tappone alpino. Solo il primissimo tratto, da Santena a Chieri, sarà pianeggiante. Poi i corridori dovranno percorrere due volte e mezza un circuito che prevede la salita al Colle della Maddalena e, dopo Moncalieri, lo strappo insidioso di Santa Brigida. I ciclisti quindi passeranno sulla linea del traguardo alla Gran Madre, affronteranno la salita di Superga, per giungere nuovamente ai piedi della Maddalena e ricominciare. In totale scaleranno tre volte Maddalena e Santa Brigida e due volte Superga, regalando ai tifosi una giornata sportiva che si preannuncia indimenticabile. Sarà la 42ª volta che Torino ospita la conclusione di una tappa della corsa rosa, a distanza di soli 12 mesi dalla crono d'apertura del Giro 2021, svoltasi nel capoluogo subalpino per celebrare i 160 anni dell'Unità d'Italia e conclusasi proprio alla Gran Madre con il trionfo di Filippo Ganna in maglia rosa. La partenza da Santena è stata tenacemente voluta dall'amministrazione comunale e dalla Fondazione Cavour, per celebrare una ricorrenza nella città dove è sepolto Camillo Cavour e dove da pochi mesi è stato riaperto il memoriale con la villa e il parco monumentali appartenuti allo statista. Nel 2022 cade infatti, con un anno di ritardo, non solo il 160° della scomparsa del primo Presidente del Consiglio dell'Italia unita ma anche il 170° anniversario esatto del suo incarico a capo del governo del Regno di Sardegna.

Rivarolo Canavese sarà invece sede della partenza della quindicesima tappa, domenica 22 maggio. Il tappone delle Alpi occidentali si concluderà a Cogne, per celebrare il centenario dal Parco nazionale Gran Paradiso. L’avvicinamento dei corridori alla Valle d’Aosta avverrà seguendo il corso della Dora Baltea. Raggiunta Aosta, la carovana rosa scalerà in rapida successione Pila fino a Le Fleurs (salita che ritrova il Giro dopo un'assenza di trent'anni), Verrogne (già scalato nel 2019) e Cogne. Oltre 46 degli ultimi 80 km saranno tutti in salita, mentre i primi 40 saranno interamente e orgogliosamente canavesani. Da Rivarolo la carovana si dirigerà verso l'eporediese, per poi puntare a nord rimanendo sulla riva destra della Dora, lungo la Provinciale 69, senza quindi transitare da Ivrea. A Quassolo l'ingresso sulla Statale 26. Alberto Rostagno, sindaco di Rivarolo, ritiene che “il Giro sarà un evento prestigioso per la nostra città e per tutto il territorio; sarà il primo grande evento sportivo internazionale che si svolgerà in Canavese dopo il lungo periodo della pandemia; una vetrina formidabile, l'occasione per mettere in mostra le bellezze paesaggistiche storiche e artistiche canavesane al cospetto dell'Italia e del mondo, la migliore occasione per il decollo del Distretto urbano del commercio di Rivarolo che l'amministrazione sta realizzando in collaborazione con Ascom e con Confcommercio Torino e provincia”. Svelato il percorso della tappa canavesana, ora l'attesa degli appassionati è rivolta verso Egan Bernal, il colombiano re del Giro 2021, che è canavesano di adozione e vanta numerosi tifosi proprio in Alto Canavese, dove è cresciuto sportivamente, nella culla di Buasca, sotto l'attenta guida di Giovanni Ellena, quando indossava i colori della Androni-Sidermec. Bernal deve ancora svelare i suoi progetti per il 2022, ma sembra che il suo obiettivo sia Tour de France, che ha vinto nel 2019. Sicuramente, se Bernal sarà al via della Rivarolo-Cogne, i primi km saranno un tripudio di tifo in suo onore. Se così non fosse, resterà comunque la grande festa.

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m.fa.

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