Ptemag n# 152

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mag IDEE TESSILE

Colori e fantasie per primavera/estate

Il gadget passa da give away a must have TECNICA

STAMPA DIGITALE

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Come organizzare e gestire un reparto di produzione telai

Dotarsi di una stampante uv per ampliare il mercato

Un polo mondiale per la stampa digitale su tessuto



mag supplemento a Promotion magazine 152 - maggio 2014

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MERCATO−player Un polo mondiale per la stampa digitale su tessuto Viale R. Serra 6 - 20148 Milano

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Il gadget passa da give away a must have

IDEE−tessile Colori e fantasie per primavera/estate

IDEE−flash PERSONALIZZAZIONE−tecniche Come organizzare e gestire un reparto di produzione telai Dotarsi di una stampante uv per ampliare il mercato

Direttore Responsabile Osvaldo Ponchia Redazione redazione@ops.it tel. - 02 39206.1 Andrea Demodena | coordinatore ademodena@promotionmagazine.it tel. 02 87382864 Hanno collaborato a questo numero Accademia Serigrafica, Acp, Angelo Barzaghi, Christian Carosi, Andrea Demonte, Pino Di Leo, Andrea Gallopin, Alberto Gerosa, Giovanni Martelli, Marilde Motta, Pier Paolo Ponchia, Roland Master

Ufficio commerciale commerciale@ops.it - tel. 02 39206.1 Progetto grafico e impaginazione Effige 2.0 | effige.com Stampa Ingraph srl Via Bologna 104/106 20038 Seregno (Mi) Tel. 0362 240069 - fax 0362 325234 info@ingraph.it Pte Mag è una pubblicazione OPS Organizzazione Promozione Spazi Srl Supplemento a Promotion magazine Registrazione del Tribunale di Milano n. 684 del 26/10/1990 Roc n. 3874 del 18/5/2001 Iscrizione al registro Nazionale della Stampa n. 5266 del 1/8/96 ISSN 1720 - 769X Tutti i diritti di produzione in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, che non siano espressamente per fini personali o di studio, sono riservati. Per qualsiasi utilizzo che non sia individuale è necessaria l’autorizzazione scritta da parte di OPS srl. Testi e foto o altro materiale anche se non pubblicato non vengono restituiti. Informativa ex D.lgs 196/03 Ops srl titolare del trattamento dati tratta i dati personali liberamente conferiti per fornire i servizi di abbonamento e spedizione. Per i diritti di cui all’art 7 del d.lgs 196/03 rivolgersi al responsabile del trattamento dati. I dati potranno essere trattati da incaricati preposti agli abbonamenti, al marketing, all’amministrazione, e potranno essere comunicati a società esterne per la spedizione del periodicoe per l’invio di materiale promozionale. Il responsabile del trattamento dei dati è Osvaldo Ponchia a cui ci si può rivolgere per tutti i diritti previsti dal D.lgs 196/03 via mail amministrazione@ops.it, telefono 0239206.214 o fax 0239257050.


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Un polo mondiale per la stampa digitale

su tessuto Il Textile Solution Center aperto di recente a Como si pone l’obiettivo di diventare un punto di riferimento sia per chi opera nel digitale sia per chi vuole avvicinarsi alla stampa digitale su tessuto Giovanni Martelli

Epson ha inaugurato il 15 aprile a Fino Mornasco (Co) il Textile Solution Center, il primo polo mondiale per lo sviluppo e la promozione della stampa tessile digitale, che offre molti vantaggi rispetto alla stampa tradizionale, fra cui colori e sfumature infiniti e qualità molto elevata. Fattori che permettono a case di moda e uffici stile di avere un’offerta più ricca e seguire meglio la richiesta dei mercati, sempre meno stagionali e sempre più orientati a moltiplicare le collezioni. La stampa digitale, per la quale si prevede una crescita annua del 25%, offre inoltre la possibilità di mantenere o riportare in Europa attività o lavorazioni che sono state delocalizzate all’estero o potrebbero esserlo nell’immediato futuro. Voluto e creato da Epson e For.Tex (la prima, protagonista mondiale nelle tecnologie di stampa, e la seconda attiva nel distretto tessile comasco da oltre 30 anni) con un investimento globale di 2 milioni di euro, il Textile Solution Center si pone l’obiettivo di diventare punto di riferimento per la ricerca, formazione, promozione e sviluppo a beneficio sia di chi opera nel digitale sia di chi vuole avvicinarsi alla stampa digitale su tessuto. La rivoluzione digitale già oggi promette di essere la chiave per riportare a livelli competitivi la produzione tessile europea: in questo senso la nuova struttura si propone come motore propulsore per l’industria tessile italiana (a partire da quella comasca), con l’obiettivo di portare

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La sala con stampanti per tessuto, che si trova al piano terra del Textile Solution Center nelle aree di stampa digitale e pre e post trattamento dedicate al processo produttivo della stampa digitale, dove è possibile sperimentare l’intero ciclo; al primo piano, il centro dispone di una showroom interamente dedicata alla raccolta di tessuti di tutte le fibre e di varie tipologie di stampati in digitale.

Il centro dedicherà importanti risorse anche alla collaborazione con strutture universitarie e centri di formazione

il comparto a entrare in maniera compiuta nell’era del Textile 3.0, così da mantenere una posizione di primo piano nella produzione di tessuti stampati con tecnologia digitale, un segmento che nel 2013 ha permesso al distretto di Como di arrivare a esportare il 70% della sua produzione, per un totale di 1.173 milioni di euro. Il centro dedicherà importanti risorse non solo alle attività di ricerca e sviluppo e a quelle commerciali, ma anche alla collaborazione con strutture universitarie e centri di formazione privati per arrivare a formare le nuove generazioni di professionisti. Il Textile Solution Center si estende su una superficie di 3.000 mq su 2 livelli. Al piano terra si trovano le aree di stampa digitale e pre e post trattamento dedicate al processo produttivo della stampa digitale, dove è possibile sperimentare l’intero ciclo, realizzare qualunque idea creativa e studiare e risolvere qualsiasi problematica grazie a tutti gli stru-


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menti e ai macchinari industriali a disposizione, con il supporto del personale specializzato Epson e For.Tex. Al primo piano, il centro dispone di una showroom dei tessuti stampati, un ambiente interamente dedicato alla raccolta di tessuti di tutte le fibre e di varie tipologie di stampati in digitale, dove valutare la qualità e le potenzialità di questa tecnologia anche grazie alla “specola”, la macchina professionale per il controllo qualitativo degli stampati, e tre sale meeting, con un’ampia sala riunioni da 30 posti per conferenze e corsi pensata per scuole, studiosi e operatori. “La nostra - spiega Daniela Guerci, direttore generale di Epson Italia - è una visione di lungo periodo. Abbiamo investito sul tessile e ancora investiremo, ma credo che oggi dobbiamo andare oltre. Come protagonisti della stampa digitale su tessuto, dobbiamo creare le condizioni perché questa tecnologia si affermi e cresca, non solo a Como”.

Un esempio di tessuto stampato in digitale con Monna Lisa, macchina pioniera della stampa tessile digitale di qualità, che è nata nel 2003 ed è stata sviluppata e prodotta dalla società comasca F.lli Robustelli con la collaborazione di Epson, per teste, inchiostri e tecnologia di stampa, e di For.Tex per la distribuzione di inchiostri e per il supporto chimico.

Per la stampa Digitale si prevede una crescita annua del 25% 3


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OTTAVA EDIZIONE DA RECORD PER EXPO DELLA PUBBLICITÀ Si è chiusa con un record di visitatori e consensi da parte delle aziende e di tutti gli operatori intervenuti l’8ª edizione di Expo della Pubblicità, il salone della comunicazione, promozione aziendale e stampa professionale, che si è svolta dal 14 al 16 marzo presso Etnafiere/Etnapolis di Belpasso (Ct). Promossa da Promo Print Confcommercio, associazione del Sistema Confcommercio Catania, la manifestazione era ospitata in un nuovo padiglione espositivo di 4.000 mq, aperto da pochi mesi nel contesto del centro commerciale Etnapolis, e ha fatto registrare la presenza di circa 2.500 visitatori su 1.500 aziende accreditate e di 70 espositori, tra cui i più rappresentativi erano Basic, Bosco Forniture Grafiche, Covidiem, Essepi Group, Industrial Wear, Innova, Promozionale Italiana, Silan, Siner, Sipec e Studio Auriga. Riservato esclusivamente agli operatori del settore, il salone non è stato solo momento espositivo, ma anche laboratorio di arte e tecnica pubblicitaria e teatro di un ricco programma di seminari, aggiornamenti tecnici e dimostrazioni live. La presenza fra gli espositori di aziende di livello europeo ha inoltre consentito d’instaurare delle importanti collaborazioni con enti organizzatori a livello internazionale, nonché sinergie con le principali associazioni di categoria del settore tipografico e serigrafo, della produzione e distribuzione di articoli pubblicitari e della regalistica.

L’EUROPARLAMENTO APPROVA L’ETICHETTATURA CON IL “MADE IN” Ancora un passo avanti per la normativa europea sul cosiddetto “Made in”, che mira a migliorare la tracciabilità delle merci e rafforzare la tutela dei consumatori. L’Europarlamento in sessione plenaria ha approvato lo scorso aprile la proposta Tajani-Borg sulla direttiva per la sicurezza dei consumatori che prevede l’etichettatura obbligatoria per tutti i prodotti venduti all’interno della Ue, con l’eccezione delle categorie alimentari e dei medicinali. Secondo la proposta approvata, i produttori Ue potrebbero scegliere se mettere sull’etichetta la dicitura “Made in Eu” oppure il nome del loro paese. L’obbligatorietà del marchio “Made In” è previsto nel capitolo 7 del Regolamento per la Sicurezza dei prodotti al consumo. Sono inoltre previste pene più severe per le imprese che non rispettano le norme di sicurezza e vendono prodotti potenzialmente pericolosi: sanzioni che siano “proporzionate e dissuasive” e che tengano conto della gravità, della durata e del carattere intenzionale o ricorrente della violazione, nonché della dimensione della società. Il prossimo passo sarà il Consiglio Ue per l’approvazione definitiva del testo. Un passo difficile, perché proprio all’interno dell’organo comunitario ci sono posizioni contrastanti tra nord e sud Europa, che hanno già ritardato finora l’iter della normativa. Per esempio, nel corso della discussione del testo a Strasburgo, la Germania (che ha votato contro il provvedimento) ha presentato un emendamento, respinto a larga maggioranza, che intendeva cancellare dal testo della proposta Tajani-Borg sulla direttiva per la sicurezza dei consumatori proprio l’articolo 7. Il nostro paese, che è favorevole alla nuova normativa, fa affidamento sul semestre di presidenza italiana alla Ue, che inizierà il prossimo luglio e durante il quale il Consiglio europeo dei ministri dovrà esprimersi in merito alla direttiva sulla sicurezza.

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GLI ARTIGIANI TECNOLOGICI ROLAND FESTEGGIANO IL 10° ANNIVERSARIO Festeggia il 10° anniversario il Forum degli Artigiani Tecnologici, la community di Roland Dg che unisce migliaia di aziende che lavorano nella comunicazione visiva, nell’incisoria, nella modellazione e in tantissimi altri ambiti. Il forum è una miniera d’informazioni, consigli, tecniche, applicazioni, realizzazioni e soprattutto un ritrovo per tante persone con cui condividere passioni e successi, ma anche problematiche e richieste di aiuto. La sua storia l’ha reso la tappa obbligata per chi fa stampa digitale, il posto dove trovare le risposte giuste per il lavoro quotidiano. L’anniversario viene celebrato insieme agli Artigiani Tecnologici di tutta Italia, attraverso un momento speciale durante le tre tappe italiane del Roland Experience Day Get-Connected, in programma il 9-10 maggio, presso la Tenuta Moreno Masseria di Mesagne (Br), il 6-7 giugno, presso Hotel Parchi del Garda di Pacengo di Lazise (Vr), il 13-14 giugno, nella sede di Roland Dg Mid Europe di Acquaviva Picena (Ap). L’Artigiano Tecnologico è quella figura che, coniugando le sue capacità creative, artistiche e imprenditoriali con i vantaggi della tecnologia contenuta nei prodotti Roland, trae sempre la massima profittabilità dai propri investimenti ed è capace di offrire valore aggiunto al suo prodotto. Il simbolo dell’Artigiano Tecnologico, rappresentato da una mano e un mouse, vuole infatti miscelare tradizione e innovazione e rappresentare l’artigiano che vuole crescere per rispondere a un mercato sempre più esigente, offrendo prodotti esclusivi e miscelando sapientemente la passione per il proprio lavoro e la propria creatività con i vantaggi dei sistemi di ultima generazione. Tutti gli Artigiani Tecnologici si ritrovano sul forum di Roland www.rolandforum.com. Il Roland Experience Day Get Connected è l’evento itinerante per l’Italia che connette esperienza, creatività e artigianato attraverso le tecnologie di casa Roland. Il motto che caratterizza l’Experience Day di Roland è Get Connected: la connessione tra le diverse possibilità tecnologiche, di prodotto, di materiali, di incontri e seminari rappresenta una delle armi più importanti per la crescita e il rilancio delle aziende, degli artigiani e delle associazioni di categoria. Si rivolge a stampatori, serigrafi, agenzie grafiche, tipografi, arti grafiche, creativi digitali, designer, artigiani, decoratori, fablab, maker, laboratori dentali e odontotecnici. Tutte le informazioni aggiornate in tempo reale si trovano sul sito www.rolandexperienceday.com, dove è possibile leggere tutte le informazioni sull’evento e iscriversi nelle date più congeniali al visitatore.

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Il gadget passa da give away

a must have

Memory City Koziol, distribuito dalla tedesca K+M Werbemittel per conto del negozio on line delle Ferrovie Tedesche, tra le riproduzioni stilizzate di trenino, montagne, gallerie ospita diversi alloggiamenti per chiavette usb, cd-rom e schede di memoria.

Si profila all’orizzonte un’intera categoria di prodotti commerciali la cui carica innovativa trae ispirazione e giovamento dall’esempio dei migliori gadget Solitamente i gadget sono l’icastico veicolo dei messaggi che le aziende intendono divulgare al loro pubblico. L’ingegnosità di design e di utilizzo è subordinata al compito di far entrare questi give away nelle tasche, nelle case e, in ultima analisi, nelle teste delle persone, dove i loghi e gli slogan che li accompagnano sedimentano, acquisendo familiarità e conquistandosi la fiducia del pubblico. Succede però a volte che il gadget si emancipi da tale funzione e che le stesse caratteristiche sopra descritte ne facciano un vero e proprio prodotto commerciale, venduto a prezzi (talora anche elevati) negli shop di aziende dalla provata brand awareness. In tal modo, il gadget diventa da semplice give away un autentico must have. Prendete per esempio Memory City Koziol, distribuito dalla tedesca K+M Werbemittel per conto del negozio on line delle Ferrovie Tedesche: si tratta di un piccolo plastico (misura 10,8 x 15,2 x 7,5 cm) con le riproduzioni stilizzate di trenino, montagne, gallerie... c’è persino un castello medievale. In mezzo a queste sono collocati in modo discreto, ossia perfettamente integrati con il paesaggio, diversi alloggiamenti per chiavette usb, cd-rom e schede di memoria. Fabbricato in Styrolux rosso traslucido e personalizzato con l’indirizzo web www.bahnshop.de impresso in caratteri bianchi (un’allusione ai colori corporate di Deutsche Bahn e dei suoi treni), Memory City Koziol è un simpatico eye catcher che consente di avere sempre sott’occhio e a portata di mano queste utili estensioni dei

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Il Funkmouse proposto dal webshop dell’austriaca Öbb presenta a una delle estremità un’aletta pieghevole che all’occorrenza può essere dispiegata, prolungando il dorso del mouse e offrendo così una migliore presa alla mano dell’utilizzatore.


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Gli shop di Qantas e Singapore Airlines presentano un ricco assortimento di gadget, tra cui alcuni zaini per bambini irresistibili.

propri dispositivi elettronici. Sempre in ambito di ferrovie e di accessori per la tecnologia digitale, il Funkmouse proposto dal webshop dell’austriaca Öbb convince per la sua concezione pratica ed esteticamente accattivante al tempo stesso. Il suo corpo principale presenta infatti a una delle estremità un’aletta pieghevole dalle forme filanti: all’occorrenza, essa può essere dispiegata, prolungando il dorso del mouse e offrendo così una migliore presa alla mano dell’utilizzatore. Terminato l’uso, l’aletta viene ribaltata verso l’interno e il mouse riassume un aspetto compatto e di pratico trasporto. Come suggerisce il suo nome, Funkmouse si avvale di tecnologia wireless (in tedesco “Funk” significa “radio”), alimentata da una batteria ministilo: a fare le veci dei fili è un piccolo ricevitore usb in grado di captare i segnali del mouse fino a 10 metri di distanza. Il logo rosso di Öbb conferisce ulteriore caratterizzazione e grinta a questo accessorio in plastica nera gommata. Se le grandi compagnie ferroviarie sembrano fare a gara nel proporre i più disparati articoli personalizzati con il loro brand, non si può

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certo dire che le più prestigiose linee aeree stiano a guardare. Lo dimostra il ricco assortimento degli shop di Qantas e Singapore Airlines (la denominazione esatta del negozio di quest’ultima è KrisShop), tra cui segnaliamo alcuni zaini per bambini semplicemente irresistibili. Qantas A380 Plane Backpack è un vero e proprio peluche trasportabile a spalla che riproduce fedelmente nel suo disegno il mastodontico jet a due ponti di Airbus. Al suo interno possono trovare spazio libri, documenti di viaggio, strumenti da scrittura e apparecchi elettronici di piccole dimensioni. La tipica livrea dei velivoli Qantas viene ripresa sia dal timone di coda, adorno della ben nota e dinamica silhouette di canguro su campo rosso, sia dalla fusoliera su cui spiccano le scritte “Qantas” e “Spirit of Australia”, quest’ultima nell’originale lettering corsivo. Gli zaini e marsupi Sia Nübyplane offerti da KrisShop sono maggiormente stilizzati, meno improntati a un fedele realismo rispetto al prodotto congenere australiano. In Nübyplane Backpack risulta inoltre più marcata la connotazione di compagno di svago per i più piccoli durante i viaggi aerei: lo zainetto viene infatti venduto in un bundle che contempla nella sua versione più completa un libro e cartoline da colorare, matite, gomme per cancellare ed etichette adesive. Un assortimento in grado di tenere occupati i bambini in maniera gradevole ed educativa durante i voli più lunghi. Il pacchetto Nübyplane Hipsack è invece stato concepito per tratte più brevi e comprende, oltre al marsupio, un dizionario da colorare e un set di matite.

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Lo zainetto Sia Nübyplane offerto da KrisShop viene venduto in un bundle che contempla nella sua versione più completa un libro e cartoline da colorare, matite, gomme per cancellare ed etichette adesive.

La nuovissima collezione Jal Sky Bespoke di Japan Airlines innalza al livello di articoli cult d’indiscussa classe la categoria dei cosiddetti prodotti di cortesia che aerei ed alberghi sono soliti offrire ai propri passeggeri e ospiti.

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Con la sua nuovissima collezione Jal Sky Bespoke, Japan Airlines innalza invece ad articoli cult d’indiscussa classe la categoria dei cosiddetti prodotti di cortesia che aerei ed alberghi sono soliti offrire ai propri passeggeri e ospiti. Come? A partire da questo mese di maggio e per la durata di un anno verranno lanciati a cadenza bimestrale 6 articoli firmati da brand d’eccellenza appositamente selezionati da Kundo Koyama, docente di design e sceneggiatore di successo. I prodotti saranno acquistabili a bordo delle tratte internazionali di Japan Airlines. Il primo di essi, in vendita da pochi giorni, è un guanto per lucidare le scarpe realizzato da John Lobb, maestro calzolaio fornitore della casa reale d’Inghilterra. Le superfici esterne del guanto sono in pregiata pelle di una tonalità rosso intenso analoga al suggestivo colore corporate delle linee aeree nipponiche. Non c’è che dire, i gadget hanno ormai definitivamente messo le ali. Alberto Gerosa


pteitaly.it

PSI è la fiera leader in Europa nel settore degli articoli pubblicitari

Evento organizzato da Servicexpo SA in collaborazione con OPS srl


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Colori e fantasie per primavera/estate Le novità più interessanti per il promozionale selezionate dai cataloghi di alcuni tra i più importanti marchi del settore: B&C, Fruit of the Loom, New Wave e Mantis Christian Carosi

La nuova collezione di B&C punta sul tempo libero: il nome Paradise Collection vuole evocare un clima di gioia e serenità, quello che si respira in vacanza, mescolato a un tocco vivace nelle tonalità dei colori proposti. Sensazioni piacevoli e allegre che B&C vuole trasmettere in ambito commerciale per offrire nuove opportunità di business e azioni di marketing attraverso l’abbigliamento di qualità. La nuova collezione primavera/estate 2014 è volutamente solare, giovane e spigliata, con nuovi stili caratterizzati da tessuti leggeri e morbidi per offrire una sensazione di libertà e piacere a chi li indossa. L’attenzione è comunque sempre rivolta a esigenze pratiche per rendere le superfici lisce e facili alla decorazione promozionale. T-shirt, felpe, pantaloncini e - per la prima volta nella storia del marchio - un abito, coordinati con allegre espadrilla, disponibili nei medesimi colori vivaci e alla moda dell’intera linea come il rosa, il blu profondo e il grigio/verde. Le magliette sono in cotone pettinato estremamente leggero (110 g/mq): il modello Flamingo per uomo ha il girocollo a orlo e polsini rifiniti, mentre la versione Tropical per le donne presenta una sensuale spaccatura sulla schiena. Le felpe e i pantaloncini in tessuto misto (240 g/mq, 80% cotone/20% poliestere) seguono la moda nel taglio e nei colori come nel caso del modello Box-style con maniche lunghe raglan e collo largo o dei pantaloncini sportivi Splash, classici per lui e neoretrò per lei. In abbinata, per creare un look perfetto, B&C aggiunge come tocco finale le vivaci espadrilla, accessorio tornato in voga per godere appieno del tempo libero in tutta comodità.

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Con la Paradise Collection B&C presenta una nuova gamma per la primavera/ estate 2014 volutamente solare, giovane e spigliata, con nuovi stili caratterizzati da tessuti leggeri e morbidi per offrire una sensazione di libertà e piacere a chi li indossa. T-shirt, felpe, pantaloncini (due modelli nelle foto in basso) e - per la prima volta nella storia del marchio - un abito (foto qui sopra), coordinati con allegre espadrilla, disponibili nei medesimi colori vivaci e alla moda dell’intera linea come il rosa, il blu profondo e il grigio/verde.


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Arrivano dai campi da golf le proposte per il settore promozionale di Fruit of the Loom. Nella foto qui sopra, la polo Heavy in 100% cotone, realizzata con un tessuto ancora più pesante (230-240 g/mq), il collo a listino nello stesso tessuto, i polsini a costine 1 x 1 e il carré posteriore ispirato alle attuali tendenze di mercato.

Arriva dai campi da golf la proposta per il settore promozionale di Fruit of the Loom. Le polo Golfwear sono sempre un valido mezzo di comunicazione del marchio tramite abbigliamento di classe dallo stampo sportivo. Un esempio? La polo Tipped realizzata in 100% cotone (170-180 g/mq) si contraddistingue per la doppia riga sul colletto e sui polsini, il nastro di rinforzo in colore contrastante, i bottoni in tinta e la chiusura a tre bottoni; è disponibile nelle taglie fino alla 3XL, nel modello classico blu scuro/bianco, ma anche in colori più vivaci come bianco/verde prato. Molto apprezzata anche la polo Premium Uomo, sempre in cotone (170-180 g/mq), a manica corta e lunga, recentemente rinnovata con la chiusura a tre bottoni e taglie fino alla 3XXL; a essa si abbina la Lady Fit Premium, modello donna con cuciture e spacchi laterali, chiusura a due bottoni e gradevoli polsini a costine 1 x 1. Sempre per le signore, è pensata la polo Lady Fit in 97% cotone e

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Le polo Golfwear di Fruit of the Loom sono sempre un valido mezzo di comunicazione del marchio tramite abbigliamento di classe dallo stampo sportivo. Due esempi: le polo Premium uomo e donna, in cotone 170-180 g/mq, a manica corta e lunga (nella foto qui a lato) e la polo Tipped, sempre in 100% cotone (170-180 g/mq), che si contraddistingue per la doppia riga sul colletto e sui polsini (nella foto sotto).

3% elastane (210-220 g/mq) con lunghezza maggiore e morbido tessuto stretch. Al centro dell’offerta di Fruit of the Loom resta la polo Heavy in 100% cotone, realizzata con un tessuto ancora più pesante (230-240 g/mq), il collo a listino nello stesso tessuto, i polsini a costine 1 x 1 e il carré posteriore ispirato alle attuali tendenze di mercato. Tante le novità che New Wave presenta nel suo catalogo Clique e che sono disponibili in pronta consegna o pronte per far parte di progetti speciali personalizzati. I modelli base di t-shirt si arricchiscono di colorazioni vivaci: la Neon-T è composta da 5 versioni fluorescenti in tessuto poliestere con cuciture laterali e colletto elasticizzato per una vestibilità slim fit. Anche tra le polo Amarillo, piqué mezze maniche tre bottoni tono su tono, con spacchetti laterali e doppia riga in contrasto su colletto e bordo manica, ci sono nuovi colori (verde vivace, grigio e bordeaux), ma una grande novità è l’intera linea per gli appassionati di corsa: magliette, pantaloni elasticizzati, giacche a vento traspiranti per garantire il massimo comfort mentre si pratica lo sport. Fanno poi

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la loro comparsa nel catalogo altre tipologie di giacche per il tempo libero: le Hixson sono antivento e impermeabili, dotate di cappuccio, tasche con zip e polsini regolabili in velcro; le Hardy, più leggere, hanno i profili in contrasto e cerniere decorative metallik-look, e fodera morbida a rete dotata di apertura per agevolare stampa e ricamo. Più caldi, ma sempre leggeri, i nuovi piumini con o senza maniche della linea Arkansas, realizzati interamente in poliestere e dotati di cappuccio staccabile e tasche con zip. Per chi cerca un prodotto caldo e robusto, il giaccone Leland offre la possibilità di essere utilizzato in diverse condizioni, grazie alla fodera removibile in pile che diventa così un giacchino a parte; l’alta impermeabilità garantita dalla spalmatura di poliuretano e le numerose tasche interne ed esterne lo rendono un modello ideale per chi vuole affrontare condizioni atmosferiche proibitive senza rinunciare al comfort. Tutti i modelli del 2014 proposti da Mantis sono caratterizzati da un’etichetta a strappo posta sul collo per rendere ancora più semplice il rebranding. Con la legislazione

Tante le novità che New Wave presenta nel suo catalogo Clique. Nella foto in alto, a sinistra, la t-shirt Neon-T, nelle nuove versioni fluorescenti in tessuto poliestere; nella foto qui sopra, le nuove giacche per il tempo libero Hixson, antivento e impermeabili; nella foto qui a lato, le nuove giacche Hardy, più leggere, che hanno i profili in contrasto e cerniere decorative metallik-look, e fodera morbida a rete dotata di apertura per agevolare stampa e ricamo.

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Tutti i modelli del 2014 proposti da Mantis sono caratterizzati da un’etichetta a strappo posta sul collo per rendere ancora più semplice il rebranding. Tra i nuovi modelli da uomo e donna, ci sono le Duo Blend (nelle due foto sopra), una gamma di magliette per uomini e donne in tessuto misto, che offrono il comfort e la traspirabilità del cotone e la vestibilità e il mantenimento della forma tipici del poliestere; alla linea d’alta gamma Superstar si aggiungono la Long Sleeve T (foto sotto) e la Tank in tessuto molto morbido e cuciture a X sul collo anteriore e polsini a costine sulla manica.

che impone a tutti i fornitori di mettere i propri dati di contatto sui loro prodotti, è così possibile conservare l’etichettatura di manutenzione, eliminando esclusivamente il riferimento al marchio Mantis, per sostituirlo con il proprio. Sono 7 i nuovi modelli da uomo e donna, tra cui due nuove aggiunte alla linea d’alta gamma Superstar: la M86 Superstar Long Sleeve T e la M85 Superstar Tank in tessuto estremamente morbido e cuciture a X sul collo anteriore e polsini a costine sulla manica. Ci sono poi le Duo Blend, una gamma di magliette per uomini e donne in tessuto misto (M93 e M94), disponibile per le donne anche con scollo posteriore (M95): si tratta di capi che offrono il comfort e la traspirabilità del cotone e la vestibilità e il mantenimento della forma tipici del poliestere. Tra le novità si segnala anche la linea Crop Tops con manica arrotolata e tessuto di cotone biologico ed ecologico, mentre per i più piccoli sono state ideate un’apposita bandana e una felpa molto morbida con cappuccio, tasche a marsupio e zip supplementare per allungarsi in fase di crescita.

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DECOR FACILITA L’APPLICAZIONE DI STRASS Ricamo e Strass presenta in esclusiva per l’Italia Decor 2H-6C, macchina per la creazione di cartine termoadesive composta da borchie e\o strass a 6 colori da attaccare su qualsiasi tipo di materiale, dal tessuto alla pelle grazie al rivetto speciale brevettato. In una sola macchina si hanno a disposizione più di 30 combinazioni tra perle, mezze perle, borchie coniche, borchie tronco di cono, borchie piramidi e persino borchie a forma di stella. La novità di Decor è l’eliminazione del compressore, e quindi di impianti di essiccazione dell’aria dispendiosi, di miscele di acqua e olio che s’insinuano nelle tubature e nelle elettrovalvole. Il tutto con un risparmio energetico giornaliero del 20-30% rispetto agli standard, perché Decor 6 Colori consuma solamente 1.200 W. La pompa vuoto (vacuum pump), di tecnologia tedesca, assicura stabilità e prestazioni di alto livello. Il tipo di strass utilizzato non incide sulla velocità di esecuzione, che è di 170 strass al minuto. La macchina è dotata di ampio schermo lcd touch screen e di una memoria interna fino a 1.000 disegni, con la possibilità di selezionare i colori anche a lavoro iniziato. È inoltre possibile disporre di 12 colori utilizzando 2 macchine (sistema modulare).

FRAME BOX MOLTIPLICA I FORMATI

UNA SCOZZESE PER IL LAVORO E PER L’OUTDOOR Tra le novità del catalogo 2014 “We are your look”, Carpi Promo propone anche una camicia scozzese a marchio The Big Apple, realizzata in 100% flanella di cotone stampata. Articolo ideale per il lavoro e per l’outdoor, la camicia è disponibile in 6 varianti bicolori (royal/blu, verde/blu, verde/ nero, marrone/bianco, rosso/blu, blu/nero), nelle misure dalla S alla 3XL.

Deonet Frame amplia la gamma della confezione Frame Box. Al già noto formato quadrato si aggiungono adesso formati quadrati più piccoli o più grandi e un formato rettangolare allungato. In passato si poteva scegliere solo il tipo di pellicola nella Frame; adesso si può scegliere anche la dimensione della confezione. Con la nuova gamma si può così scegliere di usare anche una sola Frame Box per presentare più di un prodotto oppure per offrire un prodotto abbinato ai suoi accessori. Grazie al suo look caratteristico, Frame Box si prestava alla creazione di opzioni aggiuntive, ma Deonet Frame sta sviluppando anche un sempre maggior numero di altre soluzioni per il confezionamento. Confezioni che ospitano i prodotti Deonet, ma che possono certamente essere ordinate separatamente per qualunque occasione.

ARBOSPROMO, IL FASCINO DELL’ECO-DESIGN “MADE IN ITALY” Sono realizzati con materiali ecosostenibili gli articoli in carta per la scrittura e l’oggettistica proposti da ArbosPromo, divisione che concentra le attività del settore promozionale di Arbos. Infatti, un valore specifico di ArbosPromo è la conoscenza delle carte ecologiche e materiali eco e la sua capacità d’interpretarli per il mercato del promozionale secondo i valori riconosciuti del made in Italy: arte, stile e raffinatezza. Fra i prodotti presenti nel catalogo 2014, si segnalano per esempio gli originali shopper Trama, realizzati in Ristoffa, materiale ottenuto riciclando vestiti usati e scarti di lavorazioni tessili, con inserti in Ricuoio, cuoio riciclato, prodotto con gli scarti della lavorazione della pelle. Si fanno notare anche i quaderni multitasking Twist e i pocket tascabili con fustellatura portapenna Mecum: tutti in carta riciclata.

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fruitoftheloom.it


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Come organizzare e gestire un reparto di produzione telai Per ottenere buoni risultati a livello tecnico occorrono conoscenza, esperienza e ovviamente anche attrezzature idonee che possano garantire risultati ottimali

Angelo Barzaghi*

Il locale dovrebbe essere sempre il punto di partenza 18

I forum sulla serigrafia sono luoghi in cui spesso ci si rifugia per avere dei contatti con colleghi e avere le risposte che il mondo dei tecnici non ha o non riesce a dare per varie motivazioni; le domande sono le più svariate, a volte anche apparentemente banali o scontate, ma in quanto domande legittime e degne di risposta. Quelle più frequenti sono sugli inchiostri e sul loro utilizzo, ovviamente, ma molte, sempre di più, sono quelle che riguardano la preparazione dei telai, segno che in molti ormai si stia cercando una sorta di autonomia che permetta il controllo completo del processo produttivo. Ebbene, spesso ci si avvicina alla serigrafia con mezzi non professionali e anche con i

telai si commette questo errore di base: per ottenere buoni risultati a livello tecnico occorrono conoscenza, esperienza e ovviamente anche attrezzature idonee che possano garantire risultati ottimali. Nei miei corsi insegno anche a realizzare telai con mezzi di fortuna, ma non dimentico mai di sottolineare il fatto che senza strumenti di riferimento e con caratteristiche standard diventa difficile stabilire delle regole circa le tempistiche e le modalità di esecuzione. Facciamo una breve panoramica di quanto occorre per attrezzare un reparto per la realizzazione dei telai con i giusti criteri. Ovviamente partiremo dai telai già tesati e ci concentreremo sulla scelta e disposizione delle attrezzature per la realizzazione della matrice di stampa. La tesatura dei telai (appli-


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cazione del tessuto alla cornice) è opportuno che venga eseguita da chi ha le attrezzature e le competenze necessarie e può permettersi una vasta scelta di tessuti a magazzino. Sappiamo che la scelta del telaio è subordinata alla tipologia di soggetto di stampa, tipo d’inchiostro, supporto su cui stampare, fotoemulsione da utilizzare; pertanto, prendere in considerazione la possibilità di effettuare la tesatura in proprio non è di sicuro la scelta più semplice. Ovviamente, per realizzare un telaio serve una struttura in legno o metallo, un tessuto adeguato che verrà applicato a questa, una fotoemulsione (una gelatina sensibile alla luce) un sistema di asciugatura per stabilizzare la fotoemulsione, una fonte luminosa abbastanza potente con la quale poter esporre il soggetto di stampa sul telaio e dell’acqua per sviluppare il tutto generando così quella che viene chiamata in gergo la matrice di stampa: il telaio “inciso”. In questo articolo ci soffermeremo, però, su quali devono essere le caratteristiche principali che riguardano il reparto telai, iniziando dai criteri di scelta delle attrezzature e dal loro corretto utilizzo. Partiamo dal locale: dovrebbe essere sempre il punto di partenza, il posto privilegiato in un certo senso, pulito, ben areato, correttamente protetto dalla luce solare diretta (è sufficiente schermare le finestre e le fonti d’illuminazione artificiale con della pellicola gialla trasparente) e con acqua corrente. La scelta ottimale sarebbe di dividere la parte “secca” da quella “umida”: in sostanza vasca di lavaggio-recupero da un lato ed espositore con tavolo di controllo delle pellicole dall’ altro.

Il locale deve essere sempre pulito, ben areato, correttamente protetto dalla luce solare diretta

Particolare attenzione va data al rispetto della questione ecologica: uso dell’ acqua corrente e di scarico assolutamente a circuito chiuso; le acque reflue vanno smaltite a norma di legge, affidandosi ad aziende specializzate. Esistono in commercio sistemi di ricircolo dell’acqua con cisterne di raccolta e distillatori in grado di rigenerare l’acqua separando i residui solidi da quelli liquidi, rendendo così più economica e pratica anche l’operazione di smaltimento, ma con un po’ di pazienza e di ricerca dei componenti giusti si riesce a realizzarlo autonomamente. Qui sotto uno schema semplificato che illustra il processo di utilizzo e recupero delle acque reparto “secco”: espositore 3 in 1, tavolo

Reparto “secco”, espositore 3 in 1 tavolo luminoso

Acqua corrente

Acqua rigenerata che rientra in circolo

Scarico

Vasca di raccolta e decantazione: una pompa a immersione preleva in automatico l’acqua trasferendola nella cisterna a lato

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Attualmente gli espositori più venduti in Italia sono quelli con lampade alogene da 3-5.000 watt

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luminoso, reparto “umido” vasca lavaggio con visore luminoso e circuito di ricircolo acque, acqua corrente, scarico, vasca di raccolta e decantazione; una pompa a immersione preleva in automatico l’acqua trasferendola nella cisterna a lato; acqua rigenerata che rientra in circolo. Molto importante è la scelta del sistema di esposizione. Attualmente gli espositori più venduti in Italia sono quelli con lampade alogene da 3-5.000 watt che per questioni di normative e anche d’ingombro vengono assemblati insieme a forni per l’asciugatura ad aria dei telai e con una struttura che permette il funzionamento senza il pericolo di dispersione dei raggi uv che potrebbero alla lunga risultare dannosi alla salute. Anche i bromografi con i tubi al neon hanno un loro mercato: più economici di quelli a lampade alogene e di dimensioni più contenute, sono spesso preferiti da chi inizia ad affacciarsi al mondo della realizzazione dei telai. Le principali differenze tra i due sistemi consistono proprio nella tipologia di generazione della luce: la luce alogena lavora in modo puntiforme, quindi con una precisione di raggio maggiore rispetto a quella prodotta dai neon, che lavorano con un tipo di luce diffusa, quindi con una dispersione maggiore. A chi chiede quali siano i limiti dei due sistemi pos-

so rispondere che in realtà imparando a usarli non ci sono grosse differenze: ovviamente la luce diretta delle alogene ha una precisione e una efficacia maggiori, lavorando con un “dettaglio” migliore e con tempi più brevi rispetto ai neon: la minore esposizione alla luce genera meno effetti ombra e permette una definizione più accurata nell’incisione anche dei dettagli fini. Attualmente sono ancora poco diffusi in Italia, ma molto utilizzati negli Usa gli espositori a led: più costosi rispetto ai concorrenti a lampade e ai neon, ma con precisione d’incisione molto alta e con tempi di esposizione molto ridotti. Altro strumento di realizzazione dei telai (non possiamo chiamarlo espositore in questo caso) molto in voga negli Usa è il plotter che stampa direttamente il soggetto sul telaio, sul quale è stata già applicata la fotoemulsione, saltando in questo modo il passaggio intermedio della realizzazione delle pellicole fotomeccaniche: in Italia questo sistema non ha trovato molto riscontro. Altro prodotto, molto più specifico e, ovviamente, costoso è il cts (acronimo di computer to screen): è un sistema collegato direttamente a un personal computer che trasferisce mediante impulsi luminosi emessi da led (quelli di ultima generazione) le informazioni


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Angelo Barzaghi durante uno dei suoi corsi presso l’Accademia Serigrafica.

relative ai soggetti da trasferire sui telai grazie alla collaborazione di un rip (raster image processor, una sorta di traduttore che trasforma i mezzitoni in punti fotomeccanici), che trasforma le immagini digitali in informazioni utili a essere riportate sulla matrice di stampa, saltando così la realizzazione delle pellicole. Sono ovviamente macchine molto costose e impegnative, anche in termini di utilizzo e di ingombri: di certo non proponibili a chi vuole cimentarsi nella realizzazione dei telai nella serigrafia standard. Infine, la fotoemulsione. Prima di procedere alla realizzazione del telaio e alla scelta dei tessuti in funzione del disegno, del supporto da stampare e dell’inchiostro da usare, occorre preoccuparsi d’individuare la fotoemulsione (comunemente chiamata gelatina) giusta. Esistono sostanzialmente due principali tipi di emulsione: quella fotopolimera pura e quella al diazo per quanto riguarda la matrice così chiamata diretta (quella cioè che si applica

direttamente sulla superficie del tessuto del telaio) e quella a matrice indiretta, costituita dalla famiglia dei film capillari, speciali fogli di gelatina stesi su un supporto di poliestere e perfettamente calandrati per garantire la massima planarità e il controllo assoluto dello spessore. Questi film capillari hanno spessori che variano da pochi micron a 1.000 nel caso di film capillari per la stampa a spessore. Le differenze principali risiedono nel fatto che la fotoemulsione diretta va a coprire le maglie del tessuto, generando piccole quantità di spessore, mentre le matrici indirette rimangono al di sopra della trama, essendo di per sé già asciutte e di conseguenza con un residuo solido molto alto. La gelatina diretta ha una resistenza allo sfregamento molto più elevata rispetto alle più delicate gelatine in film; per contro i film capillari possono raggiungere definizioni e dettagli superiori, lavorando al di sopra della trama del tessuto. *Docente dell’Accademia Serigrafica

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Dotarsi di una stampante uv

per ampliare il mercato Si possono per esempio affrontare le lavorazioni dove è possibile risultare competitivi nelle piccole e medie tirature oppure cercare applicazioni per un pubblico molto specifico Andrea Demonte*

La stampa digitale ha indubbiamente rappresentato una delle più grandi rivoluzioni nel mercato delle arti grafiche. Analogamente a quanto avvenuto per la stampa su carta, su pvc e su tessuto, anche la stampa su oggettistica e materiali difficili sta subendo lo stesso processo d’innovazione. La stampa digitale uv rappresenta quindi uno dei settori più dinamici e stimolanti dell’odierno mercato della personalizzazione. Seridea, la nostra azienda, che da tempo ha

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perseguito la strada del “solo digitale”, non poteva non dotarsi di questa tecnologia. Avendo già inserito la stampa digitale nella produzione di pvc adesivi e termosaldabili e nella stampa dell’abbigliamento, mancava solo la personalizzazione di gadget e oggettistica. Anche in questo ambito le esigenze del mercato sono molto cambiate. Le grosse tirature sono sempre più rare, e le piccole forniture molto curate stanno diventando la richiesta più frequente. Anche le personalizzazioni singole sono ormai un servizio che può risultare molto interessante, soprattutto se si rivolge al mercato consumer e

Qualsiasi nuova tecnologia necessita di una fase di apprendimento che va oltre l’utilizzo della macchina e del software


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quindi con un ritorno immediato di cassa. Per cominciare, è importante che la stampante sia semplice da utilizzare sin dalla prima volta. In effetti, inserire una stampante uv all’interno del flusso di lavoro di un’azienda può essere problematico se il tempo necessario all’installazione e all’apprendimento diventa lungo e faticoso. L’approccio a questo tipo di stampanti non richiede in ogni caso competenze particolari se non le basi di grafica e informatica richieste da qualsiasi altra attrezzatura digitale da stampa. Cosa stampare e come trattare i materiali? Ovviamente, qualsiasi nuova tecnologia va testata e necessita di una fase di apprendimento che va oltre l’utilizzo della macchina e del software. Questo vale ancor di più per una tecnologia come la stampa uv, che per sua natura consente di stampare su una vastissima gamma di superfici, con problematiche a volte molto diverse. Possedere una macchina in grado di stampare su vetro, legno, metallo, pelle, plastica è davvero fantastico, ma la domanda sorge spontanea: tutti questi materiali vanno stampati

In alcuni casi l’uso di un primer può aiutare l’aderenza dell’inchiostro a lungo termine

nello stesso modo? La risposta è semplice e complessa nello stesso tempo, nel senso che se dal punto di vista della stampa il procedimento è sempre lo stesso, alcune superfici richiedono un pretrattamento aggiuntivo e/o un post trattamento protettivo. I materiali più difficili, come il metallo e il vetro, richiedono l’uso di un primer specifico. Alcuni produttori di stampanti uv per oggettistica hanno predisposto la stampa del primer direttamente “on-board”, altri preferiscono lasciare all’utente la scelta del primer e la modalità di utilizzo. Personalmente ritengo che questa seconda opzione sia più corretta, per due motivi: il primo è che sostanzialmente ogni materiale richiede il primer giusto e difficilmente troveremo un primer universale, che vada bene su tutti i materiali; il secondo è che l’applicazione del primer effettuata manualmente richiede pochi secondi e non va ad aumentare i tempi di lavorazione sulla macchina. Detto questo, i materiali che richiedono un primer sono veramente pochi: vetro, ceramica, metallo (soprattutto se cromato), alcune plastiche. In

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Una fase delicata e spesso sottovalutata è la pulizia delle superfici prima della stampa

alcuni casi l’uso di un primer può comunque aiutare l’aderenza dell’inchiostro a lungo termine. Anche l’uso di un protettivo post stampa non è mai indispensabile, ma può risultare consigliabile per oggetti particolari che potrebbero venire sottoposti a pulizie aggressive. Una fase delicata e spesso sottovalutata è invece la pulizia delle superfici prima della stampa: quando il materiale presenta impronte, sporcizia o residui di distaccanti siliconici dovuti alla produzione (frequente negli oggetti promozionali in plastica), una veloce pulizia tramite alcool isopropilico è certamente un aiuto

notevole al corretto aggrappaggio dell’inchiostro. Su superfici molto lucide e ovviamente se il tipo di oggetto lo consente, può essere consigliabile anche una passata di Scotch Brite industriale inumidito o altri prodotti analoghi, che rende la superficie leggermente satinata e quindi aumenta il grip dell’inchiostro. Ma qui entriamo veramente nel campo delle applicazioni “estreme”. In quali mercati proporsi? Dare un consiglio su quali segmenti di mercato affrontare è veramente difficile, soprattutto perché si ha l’imbarazzo della scelta e l’unico vero limite è costituito da fantasia e creatività. Certamente, per la nostra azienda ha rappresentato un bel vantaggio il potersi proporre a clienti che normalmente non facevano parte del nostro bacino di utenza e, in periodi di contrazione del mercato, allargare il proprio parco clienti è sempre una cosa buona. Le lavorazioni che abbiamo affrontato per prime sono quelle normalmente appannaggio della tampografia su oggettistica, dove è possibile risultare competitivi nelle piccole e medie tirature oppure offrire una qualità e una tipologia di stampa altrimenti difficilmente realizzabile. Poter giocare con effetti di laccatura lucida e opaca e con il rilievo apre la strada a molte opportunità. Il passo successivo, però, è stato la ricerca delle nicchie di mercato, ovvero quelle applicazioni che sono ristrette a un pubblico molto specifico oppure che ancora non esistono. Spesso un mercato non c’è, perché esisterebbe la domanda, ma non esiste l’offerta. Far sapere al pubblico che certe lavorazioni sono possibili stimola la richiesta e crea di fatto il mercato. Per questo, il miglior consiglio che mi sento di dare è di liberare la fantasia, fare mille prove e divulgarle il più possibile. Le richieste non tarderanno ad arrivare. *Roland Master - Seridea

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