Disabill Kill

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Pietro Vanessi (PV) è un professionista della comunicazione, nato a Verona nel '64 e residente a Roma da qualche anno, vignettista per varie riviste e diversi quotidiani locali e nazionali. Nell'universo di PV si spazia dalla filosofia Zen alla critica sociale, dalla cronaca quotidiana alla vita di coppia, dalla morte e la malattia alle scorribande erotico/sentimentali di organi sessuali umanizzati in vena di confidenze. Ultimamente si interessa di temi anche “scottanti” e delicati, legati alla psicologia, la filosofia esistenziale o, come in questo caso, alle disabilità fisiche. Collabora con Conquiste del Lavoro (Giornale della CISL) e ha pubblicato vari libri tra cui “Viva l’ItaGlia”, “Coppie Scoppiate” e “Picio alla riscossa!” Sito: www.unavignettadipv.it Contatti: unavignetta@gmail.com

Tullio Boi Molti vignettisti lo conoscono come “Nuraghe volante”. In effetti è sardo, appare piuttosto rigido ed ama viaggiare. E’ poi un pentito. No, non di mafia. Di ingegneria. Dai ventiquattro ai quarantotto anni ha fatto l’ingegnere, poi – appunto – s’è pentito. E ha fatto – e fa – solo il satirico. Oltre 1800 vignette, 3 libri, un quotidiano cartaceo, tanti media online e tutte le tv regionali. E anche tante vignette di “dissatira”, la satira sulla disabilità, dove il protagonista è Cau-Boi, il suo avatar, il muccoide in carrozzina che soffre da trent’anni di sclerosi multipla e che continua a scassare le scatole più di sempre. Ma la satira non è la sua principale passione. Il suo grande amore è la figlia, Bianca, che ora ha undici anni. Ah... il vero nome del Nuraghe Volante è Tullio Boi. Su sardu. Sito: www.tulliobroi.it Contatti: tullioboi@tiscali.it

Un titolo che echeggia quello Da un’idea di di un grande film, fa da anteprima Pietro Vanessi ad una sorta di vocabolario della disabilità, esposto in e Tullio Boi vignette e scritti presi da due punti di vista. Quello dell’abile e quello del diversamente abile. Un contenuto che racconta in modo semiserio, ma a volte profondamente serio, l’esperienza di conviverci, con la disabilità. Senza drammi ma col sorriso. Con l’ironia pungente delle vignette e con l’esperienza propositiva di voler affrontare e risolvere i problemi. Un’idea che si avvale del contributo di tanti grandi vignettisti e si sviluppa sotto le indicazioni delle principali Associazioni del campo. Per l’abile ed il diversamente abile.

Con il Patrocinio di:

DIS A BILL

KILL

50%

to netto del ricavvaoluto alla verrà de s FISH Onlu UN PROGETTO DI

Pietro Vanessi & Tullio Boi

ISBN 978-1-326-05995-8

90000

9 781326 059958

Sorridere nella disabilità: dalla

IL LIBRO Disabill Kill è un libro divertente, arguto, intelligente e provocatorio, pieno di satira e riflessioni in una sorta di "dizionario semiserio" dalla A alla Z sul mondo della disabilità, vista da un'angolazione insolita. Anzi... due!

Un progetto nato dai vignettisti Pietro Vanessi e Tullio Boi con i contributi di: Allegra, Biani, Bertelli, Bozzetto, Campagna, Careddu, Corvi, Darix, Frago, Gava, Gianfalco, Laurenzi, Lupini, Mangosi, Magnasciutti, Maramotti, Nardi, Passepartout, Rasori, Romaniello, Sam, Scalia, Sommacal, Stivali, Tauro, Totaro, Trucco, Uber, Uva e Vincino... e con la prefazione illustrata di Sergio Staino.

Tra gli interventi scritti, anche quelli di Sandrino Porru (campione delle Paralimpiadi '88), Stefano Borgato (FISH), Roberta Amadeo (AISLM), Fulvio De Nigris (Amici di Luca), Marco Granata (Peter Pan), Alida Castagna e Maurizio Torrealta.

Con i contributi di: Allegra, Biani, Bertelli, Bozzetto, Campagna, Careddu, Castagna, Corvi, Darix, Frago, Gava, Gianfalco, Gubitosa, Laurenzi, Lupini, Mangosi, Magnasciutti, Maramotti, Nardi, Passepartout, Rasori, Romaniello, Sam, Scalia, Sommacal, Staino, Stivali, Tauro, Totaro, Trucco, Uber, Uva e Vincino.

Associazione Peter Pan Onlus

€ 14,80

Pietro Vanessi & Tullio Boi

Pietro Vanessi

DISABILL KILL

GLI AUTORI

A allaZ

Prefazione illustrata di Sergio Staino

Un libro il cui 50% del ricavato (al netto di spese di stampa e promozione nelle vari città) servirà a finanziare un progetto culturale promosso dall'Associazione FISH, Federazione Italiana Superamento Handicap che ne disporrà per promuovere e incentivare iniziative culturali o sociali a favore delle persone coinvolte nella disabilità.

Per contatti: disabillkill@gmail.com



DIS A BILL

KILL

UN PROGETTO DI

Pietro Vanessi & Tullio Boi

Con le vignette di: Gianni Allegra, Matteo Bertelli, Mauro Biani, Bruno Bozzetto, Dario Campagna, Marco Careddu, Lele Corvi, Samuele Curiat, Dario Di Simone, Filippo Lo Iacono, Gianni Falcone, Vincino Gallo, Marco Gavagnin, Carlo Gubitosa, Giulio Laurenzi, Armando Lupini, Fabio Magnasciutti, Roberto Mangosi, Danilo Maramotti, Marilena Nardi, Passepartout, Augusto Rasori, Umberto Romaniello, Marco Scalia, Antonio Silvestri, Giorgio Sommacal, Sergio Staino, Franco Stivali, Roberto Totaro, Stefano Trucco, Gianfranco Uber e Pierfrancesco Uva. Con i testi di: Roberta Amadeo, Stefano Borgato, Alida Castagna, Fulvio De Nigris, Marco Granata, Sandrino Porru e Maurizio Torrealta.

Sorridere nella disabilitĂ : dalla Prefazione illustrata di Sergio Staino

A allaZ


DISABILL KILL © Pietro Vanessi e Tullio Boi Cod ISBN: 978-1-326-05995-8 Grafica e impaginazione: Pietro Vanessi

Questa è un’edizione auto-prodotta a tiratura limitata stampata dalla tipografia FasterPrint - Pomezia (RM) protetta da ©copyright 2014 e pubblicata in edizione speciale sul sito www.lulu.com I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), sono riservati. This book is Copyright and may not be reproduced in whole or in a part without the express permission of the publishers in writing.


SIAMO TUTTI SQUILIBRATI MAURIZIO TORREALTA

Non avevo ancora idea di cosa fossero le parole, riuscivo solo ad emettere suoni e pianti, niente altro. Mi tenevano in piedi due mani possenti: una alla mia destra e l’altra alla mia sinistra, mi liberai mi lascia cadere in avanti e per un riflesso automatico portai avanti un piede e poi l’altro, sapevo che sarei caduto ed infatti caddi e piansi a lungo, ma la volta successiva duplicai il mio percorso e la volta ancora lo duplicai di nuovo. Dopo circa 20 anni mi insegnarono che era una progressione logaritmica, ma quello era il loro insegnamento, il mio apprendimento fu invece di un altro tipo: siamo tutti sbilanciati ed incapaci. Quando ci muoviamo è solo per cadere poco più avanti. Cadremo tutti dopo un certo numero di passi, che non so chi, ci ha dato in uso. Così attraversiamo il mondo in equilibrio incerto, con l’unica certezza della caduta finale.

Lo sanno tutti, gli sportivi sono i primi a rendersene conto, ma fingono tutti il contrario. A me invece piace fermarmi ed aspettare qualcuno con cui chiacchierare; mi sembra che la via sia piu bella e duri più a lungo.

Maurizio Torrealta - Giornalista e Scrittore. DISABILLKILL 7


SOLO DUE PAROLE PIETRO VANESSI • TULLIO BOI

Pensavamo che fosse una cosa facile. Realizzare un libro satirico sulla disabilità, perchè no? In fondo si trattava di parlare, far sorridere (e far riflettere) sul tema della disabilità, con argomenti diversi e presi da due angolazioni inusuali. Non è che fosse una passeggiata ma certo una cosa meno “ostica” di quella che abbiamo dovuto affrontare cammin facendo. La questione è diventata anche più complessa, dal momento che ci siamo riproposti non solo di disegnare una vignetta per ogni lettera dell’alfabeto, ma di confrontarci anche con parti puramente scritte, per non dire letterarie. Scrivendo, quindi, abbiamo dovuto necessariamente esprimerci in maniera differente da quello che solitamente viene richiesto a un vignettista; ci siamo imbattuti in tematiche e argomenti che necessitavano di maggior chiarezza e che parlassero in maniera più seria e articolata, anche per non oscurare il lavoro illustrato (e ludico), vero “pezzo forte” della nostra produzione. Insomma, la gestazione del presente libro è durata qualche mese e non vi nascondiamo che la parte scritta è stata la più lunga da partorire ed ha creato molte discussioni e dibattiti accesi tra noi. Anche in questo caso, due stili diversi che, benchè non firmati, riuscirete a riconoscere nella diversa scrittura di Pietro (più filosofica e moraleggiante) da quella di Tullio (più asciutta e pragmatica). Siamo due vignettisti estremamente diversi sia nel modo di formulare le battute sia nel modo di rappresentarle (e ve ne renderete conto tra breve), ma alcune cose ci accomunano: l’intraprendenza, la voglia di imbarcarsi in nuove sfide e la voglia di farlo, sorridendo, scherzando e non prendendoci troppo sul serio. Speriamo che il libro vi piaccia, vi diverta e, tra un disegno e una battuta, ci sia modo di fare anche qualche riflessione interessante. Questo è quello che ci eravamo prefissati e questo è quello che abbiamo partorito. Al “posteriore” l’ardua risposta! :)) DISABILLKILL 20


dalla

A alla Z

SORRIDERE NELLA

DISABILITÀ:


A

Autismo

No, non stiamo cercando di attribuire un prezzo ad un veicolo. Stiamo cercando, invece, di valorizzare gli aspetti positivi che ognuno ha, abile o meno. Ripeto: ognuno ha. Amiamoli ed amiamoci, non trascuriamoci. Mai!

Aiuto

Ci sono due modi per chiedere aiuto. Uno sottile, non esplicito, fatto di sguardi e gesti inequivocabili che hanno bisogno di grande sensibilità da parte di chi lo deve cogliere. E poi l’altro: l’urlo, fatto a chi non riesce a vedere né sentire. DISABILLKILL 22


Adattabilità

L’essere umano è fatto per adattarsi. Ci si adatta agli sbalzi termici e ai cambi di stagione. Ci si adatta quando si cambia casa, scuola o città, quando ci lascia un amore o muore un parente. La nostra vita è un adattarsi continuamente ai cambiamenti che inmancabilmente ci accompagneranno da qui alla fine. Così per un incidente, una malattia, una menomazione. Sì certo, all’inizio c’è la rabbia, l’incazzatura, l’invettiva contro “il dio cattivo che mi ha tramato contro”... e poi? Poi le strade sono sempre due. O non superi il trauma e ti chiudi a spirale in un mondo di sofferenza dove tutto ti rema contro. Oppure ti adatti. Prendi quel poco che ti è rimasto e ti inventi una seconda vita. Diversa da quella di prima, magari circondato da macchine, medicinali o dottori... del resto, quanta gente vive una sola vita, magari piatta, normalizzata e senza aver mai imparato nulla?

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B Busto

Bugie

Esistono bugie nere e bugie bianche. Quelle nere sono quelle fatte in malafede, per far del male, per nascondere cose compromettenti. Quelle bianche sono piccole bugie innocenti, fatte per non creare dispiaceri e quando l’oggetto del contendere non è cosa di vitale importanza. Secondo voi, una patologia grave non comunicata direttamente a un malato è una bugia bianca o nera?

Dalla semplice leggera scoliosi alle più fastidiose instabilità del busto, pochi hanno la schiena dritta. Ma tutti la dobbiamo avere, in senso lato, se vogliamo evitare di piegarci alle sopraffazioni che spesso ci coinvolgono. E tanto più spesso quanto più siamo deboli, ignoranti o abulici. Non lasciamoci fregare solo perchè disabili!

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Barriere

Nel calcio quando un giocatore tira una punizione in prossimità della porta, ci si mette tutti in barriera, stretti stretti, con le mani tra gli zebedei e lo sguardo attento a non prendere una pallonata in fronte. Le barriere architettoniche per un disabile funzionano un po’ allo stesso modo. Solo che il disabile è il pallone, che deve raggiungere qualcosa, un ufficio, un luogo, una rete (nel caso della palla), e si trova inmancabilmente davanti sempre una barriera, piccola o grande che sia. Una barriera ci potrebbe anche stare ma quando le barriere cominciano a diventare sei, sette o dieci al giorno capite anche voi che la partita è molto facile perderla per... sfinimento e la voglia di mandare tutti aff*****o è sempre dietro l’angolo.

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C

Computer

Quell’aggeggio che per tanti è una salvezza. Con una buona connessione, poi, si accede ad internet ed il gioco è fatto: hai le notizie, la cultura, la musica, il contatto socialmente utile, la banca... E tutto senza uscire da casa. Non fissatevi solo con i siti porno... sfruttate internet senza perdere tempo con tecnologie obsolete (ancora il fax?!) o carta, penna e calamaio come nell’800. Approfittatene ora, perchè nella Storia dell’Umanità, mai come oggi la tecnologia è stata così accessibile.

Cenetta romantica

Una cenetta romantica è il massimo, se tutto viene organizzato ad hoc. Certo che se poi il cavaliere è su una carrozzina e il ristorante si trova al 5° piano senza ascensore, forse è meglio una pizza a casa e buttarla sull’informale. DISABILLKILL 26


Coma

Uno stato di coma non è da augurare a nessuno. Tutti (me compreso) abbiamo avuto qualcuno in famiglia, o un parente o un amico in questa condizione. Ed è davvero una situazione imbarazzante che ci fa sentire impotenti stare di fronte a una persona che c’è fisicamente (sta lì, di fronte a te) ma non c’è con tutto il resto (è immobile, non risponde, non ti guarda ecc). Parlo chiaramente di un coma “grave” da cui scaturiscono una serie di riflessioni del tipo “quanti di noi vivono un coma simile”? Un coma metaforico fatto di vite piatte, frustrate, senza una reale presa di coscienza; giornate vissute trascinate in una sorta di appiattimento generale, incapaci di intraprendere scelte diverse o di ribellarsi a uno stato di fatto “castrante”? Possiamo davvero ritenerci fuori dal coma solo perchè possiamo muoverci e parlare?

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D

Decoro

O anche Decoro Condominiale. Il decoro di un condominio non è solo la pulizia e la cura dello stabile. È anche questo, certo. Ma un condominio è decoroso soltanto se chiunque lo può visitare. Dunque i gradini all’ingresso devono essere superabili dalle carrozzine, gli ascensori accessibili, le pulsantiere ad altezza adeguata. Pensateci: tutti devono essere in grado di viverlo prima di poterlo definire “decoroso”.

Dolori

Fanno più male certi dolori dell’anima che quelli fisici. Quelli fisici li puoi individuare e, con una buona diagnosi (e un bravo medico), perfino curare. Quelli dell’anima sono difficili da individuare e spesso non si curano mai. DISABILLKILL 28


Dio

Imprecare Dio, o chi per lui, della nostra sfiga e delle mille peripezie che costellano la nostra vita, penso che sia ormai prassi comune. Uno sport nazional popolare facile e alla portata di tutti, al bar o da soli rivolti verso il cielo. Con chi prendersela per un torto subito, un’ingiustizia, una morte improvvisa se non con Colui che (teoricamente) tutto può e a cui tutto torna? Certo, i più fedeli e oltranzisti diranno che Dio non ha colpe. Che tutto è in mano nostra lasciandoci liberi di decidere del nostro futuro, facendoci artefici del nostro destino. Quelli invece atei o agnostici, lo imprecheranno consapevoli di bestemmiare un nonsense, utile solo a far innervosire qualcuno della parrocchia opposta. Insomma, in un verso o nell’altro, invocare (invano) un Dio, artefice delle nostre disgrazie, può essere consolatorio come valvola di sfogo ma, di certo, non serve a una beata fava. Questo mettetevelo bene nella zucca.

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AMICI E COLLEGHI Contributi DI

Un vero e proprio “tsunami di adesioni” ci ha travolto, appena abbiamo dato la notizia del progetto invitando alcuni tra i migliori disegnatori della scena satirica italiana a partecipare. Nessuno si è tirato indietro come nessuno, bisogna dirlo, è stato pagato per tutto ciò. Giusto per specificarlo. Tutti hanno dato il loro contributo artistico con un pensiero, una riflessione, un attimo di follia che ci ha spronato ancora una volta a dare forma a questo libro, ospitando una carrellata delle opere inviate da ognuno di loro. Il nostro “grazie” quindi si estende a colleghi e amici che con questo piccolo ma immenso atto di generosità, hanno dimostrato di avere una sensibilità grande e viva e che la cooperazione di tutti è la miglior prova di come a volte basta poco per uscire allo scoperto e ritrovare improvvisamente tanti amici disposti a seguirti in un progetto che fino a sei mesi fa avremmo definito impossibile.

Il nostro immenso “grazie” quindi va a: Gianni Allegra, Matteo Bertelli, Mauro Biani, Bruno Bozzetto, Dario Campagna, Marco Careddu, Lele Corvi, Samuele Curiat, Dario Di Simone, Filippo Lo Iacono, Gianni Falcone, Vincino Gallo, Marco Gavagnin, Carlo Gubitosa, Giulio Laurenzi, Armando Lupini, Fabio Magnasciutti, Roberto Mangosi, Danilo Maramotti, Marilena Nardi, Passepartout, Augusto Rasori, Umberto Romaniello, Marco Scalia, Antonio Silvestri, Giorgio Sommacal, Sergio Staino, Franco Stivali, Roberto Totaro, Stefano Trucco, Gianfranco Uber e Pierfrancesco Uva. E speriamo di non aver dimenticato nessuno...


“La domanda da porsi è questa: che cosa può fare un disabile per la collettività in cui vive? È una domanda rivoluzionaria, un cambio drastico di cultura e immagine.”

Candido Cannavò

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INDICE Siamo tutti squilibrati di Maurizio Torrealta Sorridere per riflettere di Stefano Borgato La casa di Peter Pan di Marco Granata Sulle Paralimpiadi di Sandrino Porru Arginare l’esclusione di Fulvio De Nigris L’Ironia ci salverà la vita di Roberta Amadeo Prefazione illustrata di Sergio Staino Solo due parole di Pietro Vanessi e Tullio Boi Sorridere nella diversità dalla A alla Z A: Autismo, Aiuto, Adattabilità B: Bugie, Busto, Barriere C: Computer, Cenetta romantica, Coma D: Decoro, Dolori, Dio E: Esercizi, Esternazioni, Eutanasia F: Fantasia, Falso, Fissazioni G: Guarigione, Gioia, Gambe H: Hardware, Hotel, Handicap I: Inps, Indipendenza, Immaginazione J: Jolly, Joking, Jacuzzi K: Ketadol, Kill, Kafkiano, Kamikaze L: Livore, Lavoro, Lucidità M: Moroso, Macchinari N: Nomi, Negatività O: Organizzazione, Ostacoli P: Precisazioni, Pregiudizi, Paura, Puntura Q: Quanto tempo, Quiz, Qualità R: Resilienza, Rituali, Rassegnazione S: Sesso, Solitudine T: Tagli, Trucchi, Tolleranza, Traumi U: Unknow, Urgenze, Utilità V: Velocità, Volontà, Viaggio, Vaffanculo W: Week end, Wow X: Xanax, X, Xenofobia Y: Yes, Yo yo, Yoga Z: Zen, Zoo, Zavorra Contributi di amici e colleghi Il sole del lunedì racconto di Alida Castagna

pag. 7 pag. 8 pag. 10 pag. 11 pag. 15 pag. 16 pag. 18 pag. 20 pag. 21 pag. 22 pag. 24 pag. 26 pag. 28 pag. 30 pag. 32 pag. 34 pag. 36 pag. 38 pag. 42 pag. 42 pag. 44 pag. 46 pag. 48 pag. 50 pag. 52 pag. 54 pag. 56 pag. 58 pag. 60 pag. 62 pag. 64 pag. 66 pag. 68 pag. 70 pag. 72 pag. 75 pag. 96


Hai un’associazione onlus? Sei titolare di una libreria?

Ti occupi di disabilitĂ ? Lavori per una scuola? Se vuoi possiamo organizzare assieme una presentazione di questo libro: avrai modo di aiutarci a sensibilizzare le persone a questi temi a noi cari e potrai ottenere inoltre, un certo quantitativo di copie a condizioni molto vantaggiose. Per saperne di piĂš, contattaci su disabillkill@gmail.com



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Un titolo che echeggia quello di un Da un’idea di grande film, fa da anteprima ad unaPietrodisabilità, Vanessi esposto sorta di vocabolario della e Tullio in vignette e scritti presi da due puntiBoi di vista. Quello dell’abile e quello del diversamente abile. Un contenuto che racconta in modo semiserio, ma a volte profondamente serio, l’esperienza di conviverci, con la disabilità. Senza drammi ma col sorriso. Con l’ironia pungente delle vignette e con l’esperienza propositiva di voler affrontare e risolvere i problemi. Un’idea che si avvale del contributo di tanti grandi vignettisti e che si sviluppa sotto la supervisione delle principali Associazioni del campo. Per l’abile ed il diversamente abile.

DISABILL KILL

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A allaZ

Prefazione illustrata di Sergio Staino


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