Pietro Vanessi Evandro Della Serra
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Prefazione di Franco Bolelli
Vignette e riflessioni satiriche esistenziali. Per tutti coloro che hanno pi첫 tto a r t domande che risposte. Es
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di Pietro Vanessi e Evando Della Serra
EXISTENZ © Vignette (testi e disegni) di Pietro Vanessi (PV) © Testi di Evandro Della Serra 1° Edizione: Dicembre 2015 COD. ISBN: 978-1-326-38703-7 Coordinamento, grafica e impaginazione:
Pietro Vanessi
Questa è un’edizione auto-prodotta a tiratura limitata stampata dalla tipografia FasterPrint - Pomezia (RM) protetta da ©copyright 2015 e pubblicata in edizione speciale sul sito www.lulu.com I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), sono riservati. This book is Copyright and may not be reproduced in whole or in a part without the express permission of the publishers in writing.
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Vignette e riflessioni satiriche esistenziali. Per tutti coloro che hanno pi첫 domande che risposte. Prefazione di Franco Bolelli
P R E FA
IONE
Devo confessare che al solo sentire la parola satira mi viene da correre il più lontano possibile. Se nel caso di Pietro Vanessi non è così, vuol davvero dire che il suo caso è un’altra cosa. Perché negli ultimi anni la satira è generalmente diventata la foglia di fico del peggior ideologismo, uno strumento astioso e rancoroso, e quel che è peggio - noiosamente incapace di suscitare anche solo un sorriso se non in chi è affetto da uno stesso risentimento ideologico. Ecco, Pietro Vanessi non è così: non è così perché non appiattisce la satira sulla politica, e non è così perché non va a cercare il banale consenso dell’indignazione e del dito puntato ad accusare. Questo libro mi sembra, in questo senso, una vera dichiarazione programmatica: perché parla di noi, della concreta esistenza quotidiana, delle nostre attitudini. E le nostre attitudini, le nostre scelte quotidiane, sono il centro non soltanto dell’esistenza privata ma dell’esistenza nel suo complesso, delle relazioni sociali, della stessa evoluzione. Pietro Vanessi ed Evandro Della Serra - bellissimo il connubio fra vignette e testi - lo dimostrano lavorando su alcuni grandi temi filosofici e portandoli non in astruse astrazioni concettuali ma dentro la realtà condivisa. Lo fanno offrendo importanti spunti su cui ragionare e al tempo stesso alleggerendo; capaci di essere seri pur prendendosi e prendendoci in giro.
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“Poco pretenzioso”, dice Pietro di questo libro: ma essendo poco pretenziosi questi due autori ci portano al di là di tutte le classiche dicotomie binarie, dentro una dimensione più ricca perché capace di abbracciare spinte diverse. La satira che esce dall’ideologia, la filosofia che esce dallo specialismo cerebrale: tanta roba, no? Franco Bolelli
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PRENDILA CON FILO
OFIA
La satira è diventata adulta. Ecco, l’ho detto. È cresciuta; non è più relegata a fare da giullare alla politica, diventare barzelletta o a riempire i buchi di qualche giornale. La satira è uscita dal guscio e sta imparando a muoversi in ambiti diversi. Che siano temi scottanti o argomenti mai sfiorati prima, la satira moderna può e soprattutto deve occuparsi d’altro. I tempi, direi che sono maturi Oggi, infatti, la satira riesce a far sorridere e riflettere su diversi temi: la disabilità, per esempio, cercando di strappare un sorriso (o un ghigno, a seconda della prospettiva); può trattare di mafia (argomento sempre imparentato alla politica), di storia, di medicina, argomenti seri e/o argomenti considerati fino a ieri dei tabù. Può parlare addirittura di filosofia o di grandi temi esistenziali, fatti di grandi domande e piccole risposte; le stesse che ci siamo fatti un po’ tutti dall’adolescenza all’età adulta. Perché è vero che ormai si è scritto di tutto, da Socrate a Wittgenstein, passando per Jung e Spinoza ma pochi o rari sono i libri che trattano la filosofia (e la psicologia) sfruttando il piede di porco dell’umorismo come tenta di fare questo “liberculo”, realizzato con la preziosa collaborazione dell’amico nonchè poeta Evandro, veneto come me (guarda caso!). Un libro unico nel suo genere, poco pretenzioso, che non vuole farsi portavoce di nessun Verbo né ambasciatore di alcuna risposta ufficiale (sarebbe davvero altezzoso e imperdonabile) ma che vuole invece ri-
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flettere con i lettori, in maniera leggera e scanzonata, su temi che difficilmente si trova il tempo di affrontare, immersi come siamo nei mille problemi di tempo, famiglia, stress, lavoro che la vita ci impone pressochè giornalmente. Un libro che vuol essere lo spunto iniziale per alcune riflessioni da condividere con altri, una sorta di miccia accesa per far detonare altre domande in una sorta di rimando continuo a cose, pensieri e riflessioni già espresse in altre forme e in decine di altre occasioni, sicuramente più approfondite di questa. Existenz però è anche qualcosa di strettamente “personale”, che ci parla in maniera privata (questa è la sua seconda chiave di lettura); non da esibire certo allo stadio o alle feste goliardiche tra amici ma da sfogliare (o consultare) in certi momenti intimi, di auto riflessione, magari quando fuori piove, davanti a una tazza di thè caldo o in compagnia, perché no, di un animale silenzioso e complice. Un progetto nato raccogliendo e selezionando le innumerevoli vignette fatte in questi ultimi anni e pubblicate sul mio sito e su alcune testate, integrandole con altre inedite, strettamente legate alle tematiche proposte dai vari capitoli. Un libro che ho - anzi abbiamo - sentito l’urgente bisogno di “fare” e pubblicare per condividerlo con pochi amici che so che apprezzeranno e che mi auguro possa anche a loro toccare qualche corda emotiva come ha fatto a me. Perché oggi, ripeto, la satira è diventata adulta. Ed è il caso che cominci a parlare non solo alla pancia, ma anche al cuore e all’anima delle persone. E adesso non rispondetemi “sì... all’anima de li mortacci tua!” come molti sarebbero tentati di fare. Pietro Vanessi
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LO STORDIMENTO Questo che voi chiamate ordine è uno sfilacciato rattoppo della disgregazione. Italo Calvino1
Ci accaniamo tanto contro le armi di distrazione di massa con l’ unica conseguenza di crearne di nuove, più potenti e subdole. Non bastava la televisione, che una specie di atomica per la sua forza devastante è arrivata: internet e dentro internet quella specie di arsenale NBC che sono le app per i telefonini. Tutto allo scopo di non far pensare ai veri problemi e “appecoronarci” su un pensiero mainstream dal quale non si riesce più a vedere un’uscita. Blaise Pascal2 chiamava questo (e alla sua epoca non c’era certo questo accanimento terapeutico verso la consolazione dai mali o la distrazione) “lo stordimento di sé” , dove il vero problema, cioè il senso della vita, veniva accantonato per dare più spazio ai pensieri quotidiani, oggi spesso “non-problemi” o problemi creati dagli stessi mass media (l’aggiornamento del computer, il pagamento dell’abbonamento mensile, l’incepparsi di whatsapp) tanto da creare una massa di solitari storditi - e quindi addomesticabili - incapaci di vedere oltre, ma nemmeno sotto o sopra, il proprio naso.
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LA DEPRESSIONE Soffrire è una debolezza, quando si può impedirselo e fare qualcosa di meglio. Isidore Ducasse3
La depressione vera è una bruttissima bestia, le cause sono molteplici e c’è il rischio di contagio se non di pandemia, come si è tristemente avverato in veneto, dove tanti, imprenditori ed artigiani anche amici miei, si son tolti la vita. È uno dei mali del secolo, di cui incolpo principalmente i filosofi, per aver tolto delle illusioni e delle speranze che erano assolutamente salutari. Heidegger, l’esistenzialismo, Engels hanno dato mazzate esistenziali al senso di vivere come era concepito, idealizzato prima della loro venuta. Il senso della vita e dell’esistenza, quando viene a mancare, è una delle principali cause di depressione tra i giovani e della diffusione di quell’ospite inquietante, come lo chiama Umberto Galimberti4, denominato “nichilismo”. Ammazzare Dio non è stato per nulla un buon affare. La via d’uscita? le due culture più antiche: la filosofia greca e i suoi insegnamenti sulla gioia di vivere e lo zen, per capire che la felicità, uno degli antidoti alla depressione, è semplicissima e persino a portata di mano.
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I S E N S I D I C O L PA Nell’antichità la felicità era una ricompensa per pochi eletti selezionati. In un momento successivo venne concepita come un diritto universale che spettava a ogni membro della specie umana. Successivamente, si trasformò in un dovere: sentirsi infelici provoca senso di colpa. Dunque chi è infelice è costretto, suo malgrado, a trovare una giustificazione alla propria condizione esistenziale. Zigmunt Bauman5
Benvenuto senso di colpa. Dopo aver pucciato nel cappuccino la briosche più grassa della pasticceria, ti sei seduto assieme a me e cominci la mia giornata. Ah domani, no, anzi, per una settimana prendo solo un caffè. Poi mi verrà a trovare un altro senso di colpa, per essermi trascurato, e dato che bevo il caffè senza zucchero, per essermi amareggiato e procurato un po’ di acidità di stomaco. Così è la vita, dovendo viverla è inevitabile incappare negli errori, per quanta prudenza si usi, per quanto discernimento nel quotidiano si impari col tempo ad usare. L’importante è non nutrirsi di sensi di colpa, e sopratutto non consentire agli altri che se ne nutrano. Perché c’è gente che ci mangia sopra, quasi fossero sensi di “polpa”.
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CITA
IONI
1) Italo Calvino (Santiago de Las Vegas de La Habana, 15 ottobre 1923/Siena, 19 settembre 1985) scrittore, partigiano italiano [Consiglio: “Il Barone Rampante”, “Le Cosmicomiche” e “Se una notte d’inverno un viaggiatore”]. 2) Blaise Pascal (Clermont-Ferrand, 19 giugno 1623/Parigi, 19 agosto 1662), matematico, fisico, filosofo, teologo [Consiglio: “I pensieri” volumi 1 e 2 - Carabba, 2014]. 3) Isidore Lucien Ducasse (Montevideo, 4 aprile 1846/Parigi, 24 novembre 1870), poeta francese [Consiglio: “I canti di Maldoror” - Arcipelago, Milano, 2012]. 4) Umberto Galimberti (Monza, 2 maggio 1942), Filosofo, docente universitario [Consiglio: “L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani”, Milano - Feltrinelli, 2007]. 5) Zygmunt Bauman (Poznan, 19 novembre 1925), sociologo e filosofo [Consiglio: “Vite di corsa” - “Come salvarsi dalla tirannia dell’effimero” - Il Mulino, 2008]. 6) Gabriele Palombo (vivente), aforista, antropologo [Consiglio: tutto quel che trovate]. 7) Baruch Spinoza (Amsterdam, 24 novembre 1632/L’Aia, 21 febbraio 1677), filosofo [Consiglio: Tutte le opere, a cura di Andrea Sangiacomo - Bompiani 2010]. 8) Gesualdo Bufalino (Comiso, 15 novembre 1920/Vittoria, 14 giugno 1996), scrittore, poeta [Consiglio: è un mio idolo quindi vi conglierei tutto, ma sopratutto “Il Malpensante” e “Bluff di parole” - ambedue editi da Bompiani]. 9) Karl Paul Reinhold Niebuhr (Wright City, 21 giugno 1892/Stockbridge, 1 giugno 1971), teologo [Consiglio: “L’ironia della storia americana” - Milano 2012]. 10) Aurelio Agostino d'Ippona (Tagaste, 13 novembre 354 a.C./Ippona, 28 agosto 430 a.C.), filosofo, vescovo, teologo romano [Consiglio: “Le confessioni”]. 11) Napoleon Hill (Pound, 26 ottobre 1883/South Carolina, 8 novembre 1970), scrittore [Consiglio: “Pensa e arricchisci te stesso” - Think and Grow Rich Gribaudi, 2012]. 12) Roberto Gervaso (Roma, 9 luglio 1937), giornalista, scrittore [Consiglio: “Se vuoi che t’ami” - Bompiani, 1984]. 13) Franz Kafka (Praga, 3 luglio 1883/Kierling, 3 giugno 1924), scrittore [Consiglio: leggetevi tutto, non saprei scegliere]. 14) Georges Bernanos (Parigi, 20 febbraio 1888/Neuilly-sur-Seine, 5 luglio 1948), scrittore [Consiglio: “Diario di un curato di campagna” - 1936 varie edizioni disponibili]. 15) Malcolm X, Malcolm Little, anche noto come Detroit Red, El-Hajj Malik El-Shabazz Omowale (Omaha, 19 maggio 1925/New York, 21 febbraio 1965), attivista politico, statunitense [Consiglio: leggetevi “Ultimi discorsi” - Einaudi, 1968]. 16) Aristotele (Stagira 384 a.C. o 383 a.C./Calcide, 322 a.C.), filosofo greco [Consiglio: “Il Protreptico” - se proprio proprio vi dovessi consigliare qualcosa, ma questo signore va studiato, non solo letto, e intendo va studiato tutto quel che lo riguarda]. 17) Amèlie Nothomb (Etterbeek, 9 luglio 1967) scrittrice belga [Consiglio: leggetevi “Acido Solforico”- Ed. Guanda, 2008]. 18) Carlo Collodi, all'anagrafe Carlo Lorenzini (Firenze, 24 novembre 1826/Firenze, 26 ottobre 1890), scrittore e giornalista italiano [Consiglio: “Le avventure di Pinocchio” in una qualsiasi edizioni delle migliaia pubblicate!]. 19) Elémire Zolla (Torino, 9 luglio 1926/Montepulciano, 29 maggio 2002), scrittore, filosofo, storico delle religioni [Consiglio : leggetevi l’imperdibile “Uscite dal mondo” - Adelphi 1992, Marsilio 2012]. 20) Henry Charles “Hank” Bukowski Jr., aka Henry Chinasky (Andernach, 16 agosto 1920/San Pedro, 9 marzo 1994) poeta e scrittore [Consiglio: leggetevi... tutto! soprattutto “Storie di ordinaria follia” - Feltrinelli, 1975]. 21) Lucio Anneo Seneca, noto come Seneca o Seneca il giovane (Corduba, 4 a.C./Roma, 65 d.C.), filosofo, drammaturgo e politico romano [Consiglio: leggetevi “Le Tragedie” ma... a piccolissime razioni]. 22) Felice Leonardo Buscaglia detto Leo (Los Angeles, 31 marzo 1924/Glenbrook, 11 giugno 1998) docente universitario, pedagogo, scrittore [Consiglio: leggete “Vivere, amare capirsi” - Mondadori 1982]. 23) Isaac Newton (Woolsthorpe-by-Colsterworth, 25 dicembre 1642/Londra, 20 marzo 1727), matematico, fisico, filosofo naturale, astronomo, teologo e alchimista inglese [Consiglio: Nessuno, ma guardatevi la copertina di “The Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd, in fondo è stata concepita da lui!]. 24) Massimo Cacciari (Venezia, 5 giugno 1944), filosofo, politico, docente universitario [Consiglio: leggete “L’angelo necessario” - Adelphi, 1986]. 25) Lev Tolstj (Jàsnaja Poljana, 9 settembre 1828/Astàpovo, 20 novembre 1910), è stato uno scrittore, filosofo, educatore e attivista sociale russo [Consiglio: “La Confessione”, “Guerra e Pace” e soprattutto “Il discorso della montagna”].
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INDI PrefaXione Prendila con filoXofia Lo Stordimento La Depressione I Sensi di Colpa Le Corazze La Paura Il Cambiamento Il Coraggio L’Ottimismo L’Imperfezione La Rassegnazione La Rabbia Le Vie di Fuga Le Grandi Domande L’Autostima L’Azione La Crisi La Felicità CitaXioni
E pag. 5 pag. 7 pag. 11 pag. 19 pag. 25 pag. 33 pag. 39 pag. 43 pag. 47 pag. 53 pag. 59 pag. 65 pag. 73 pag. 77 pag. 83 pag. 91 pag. 99 pag. 105 pag. 113 pag. 118