PABLO ATCHUGARRY THE MOVEMENT OF LIGHT
PABLO ATCHUGARRY THE MOVEMENT OF LIGHT
6 maggio - 24 novembre, 2019 May 6 - November 24, 2019
San Marco 2288 - Calle Larga XXII Marzo Venezia, Italy +39 041 5230357 www.continiarte.com venezia@continiarte.com Testi | Texts Ettore Mocchetti, Alice Montanini Traduzioni | Translations Valencia Scott Colombo Impaginazione | Layout Quadrifolium Group Srl - Lecco, Italy Fotografie | Photographs Daniele Cortese, Marco Galliazzo, Archivio Atchugarry Stampa | Printing Peruzzo Industrie Grafiche - Padova, Italy Copertina | Cover UNTITLED, 1999. Statuary Carrara marble, 117 x 70 x 34 cm Quarta di Copertina | Back Cover UNTITLED, 2006. Statuary Carrara marble, 107 x 25 x 14 cm
Pablo Atchugarry working on the project “La Serenissima, homage to Venice”
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Carissimo Pablo, la tua importanza di artista è ormai riconosciuta nel mondo e mostrare le tue meravigliose sculture nella mia galleria di Venezia è un onore. A volte mi soffermo a pensare se sia più importante ciò che realizzi o l’uomo ATCHUGARRY. Sicuramente le due cose sono strettamente collegate. Sono certo che anche questa mostra sarà un grande successo sia per te che per la mia galleria e che potremo così fare un lunghissimo viaggio insieme. Con grande affetto, Stefano
Dear Pablo, Your importance as an artist is recognized world-wide and to exhibit your exquisite sculptures in my gallery in Venice is an honor. I often find myself wondering what’s more important: the works that you create or ATCHUGARRY, the man. Without a doubt, the two queries are closely related. I am certain that this exhibition will also be an immense success both for you and for my gallery, confident that this will take us on a long journey together. Affectionately, Stefano
Caro Stefano, Venezia, la sua luce, i suoi canali, i suoi palazzi, San Marco, Marco Polo, la Repubblica Serenissima di Venezia… Venezia meraviglia del mondo… Ricordo quando nel 2003 partecipai con la mia opera Soñando la Paz alla 50° Biennale di Venezia, nel padiglione dell’Uruguay. E adesso questo generoso invito per esporre i miei lavori nella tua prestigiosa Galleria mi riempie di gioia… Approfitto dell’occasione per ringraziare te, tua moglie Riccarda e tutti i vostri collaboratori. Vorrei anche ringraziare tutto il mio staff che ha reso possibile la realizzazione di questa mostra. Con stima e affetto, Pablo Dear Stefano, Venice, its light, its canals, its palazzos, San Marco, Marco Polo, the Serenissima Republic of Venice…Venice, one of the wonders of the world… I remember in 2003 when I participated in the 50th Biennale of Venice with my work, Soñando la Paz (Dreaming of Peace) for the Uruguayan Pavilion. And now, this generous invitation to exhibit my works in your prestigious gallery fills me with joy… I would like to use this occasion to thank you, your wife Riccarda and your entire staff. I would also like to thank my own staff which has contributed to make this exhibition possible. With esteem and warmth, Pablo
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IL MOVIMENTO DELLA LUCE | THE MOVEMENT OF LIGHT Alice Montanini 6
La mostra presenta al pubblico un’attenta selezione di più di venti opere, di materiali e dimensioni diverse, che tracciano l’evolversi della produzione artistica di Pablo Atchugarry dalla metà degli anni Novanta ad oggi.
This exhibition presents a selection of more than twenty works of art made of diverse materials and varying dimensions, tracing the evolution of the artist’s work from the latter half of the nineties through today.
Atchugarry propone composizioni ascensionali che combinano l’ispirazione classica con una resa assolutamente contemporanea. Il suo è un linguaggio plastico, suadente e poetico, distintivo ed inedito, che si esprime attraverso una scultura dinamica dal forte impatto visivo. Il sapiente intrecciarsi delle linee e lo svilupparsi inaspettato dei volumi rivelano la maestria dell’artista nel plasmare la materia, che si fa così portavoce di quel messaggio personalissimo, seppur universale, di armonia e bellezza che è l’opera di Atchugarry.
Atchugarry proposes masterpieces which combine classic inspiration with an absolute contemporary rendering. The interpretation of his plastic art is soothing and poetic, distinctive and unedited, which he expresses through dynamic sculpture which creates a strong visual impact. The skillful intertwining of lines and the unexpected expansion of volume reveals his artistry to mould the material as a voice for a very personal message – although universal – of harmony and beauty which is the essence of his artwork.
Le sue sculture si offrono allo spettatore come figure astratte, intangibili, per poi schiudersi in raffigurazioni ispirate agli elementi naturali, floreali o minerali, o trasfigurarsi in una sintesi ardita che sembra incarnare il perpetuo fluire del tempo sulle cose. La predilezione per la linea curva porta a capolavori fluidi e sinuosi che combinano eleganza e sensualità, come nell’opera bronzea Untitled (2017). Dipinta di un blu elettrico ed intenso, questa scultura ricorda il fluttuare placido delle piante marine, che con i loro rami flessuosi si allungano per poi ritrarsi, sviluppandosi in forme fulgide ed evanescenti. Anche le figure astratte dal colore rosso accesso di Untitled (2017) e Untitled (2018) sembrano ispirarsi agli elementi naturali; seguiamo lo snodarsi delle linee tra i volumi morbidi e i vuoti angusti, percepiamo la tensione e l’energia incastonata nelle membra torte di Untitled (2018), mentre il nostro sguardo si avvolge sulle forme tese di Untitled (2014), che fluiscono accarezzando l’aria come fiammelle. Gialla e brillante, Untitled (2017) suggerisce un dinamismo raccolto, come un bocciolo sul punto di schiudersi.
Atchugarry’s sculptures present themselves to the viewer as abstract figures – intangible – which spread into shapes inspired by natural, floral or mineral elements; or, they are transformed into a daring synthesis which appears to incarnate the perpetual flow of time over things. His predilection for curved lines creates fluid and sinuous masterpieces, combining elegance and sensuality as in the bronze work, Untitled (2015). The intense electric blue sculpture recalls the placid fluttering of marine plants, whose willowy branches reach out, then retract into radiant and evanescent forms. Even the bright red abstract figures Untitled (2017), Untitled (2018) and Untitled (2014) seem to have drawn inspiration from natural elements; in the unwinding of the lines between soft volumes and narrow spaces, we can perceive the tension and energy trapped within the entangled limbs of Untitled (2018), meanwhile our glance captures the taunt forms of Untitled (2014) which lightly caress the air like flickering flames. Untitled (2017) – a brilliant yellow sculpture – hints of a closed dynamism, like a flower bud ready to bloom.
Accanto ai bronzi dalle vernici lucenti, sono presenti le sculture in marmo, esempi luminosi di una bellezza imponente. Pezzi unici, che l’artista fa nascere seguendo le venature dei marmi con una sensibilità che ne preserva la naturalezza, e che al contempo denota la sua consapevolezza e responsabilità nei confronti del passato. Atchugarry si pone come punto di congiunzione e continuità tra l’espressione contemporanea e la tradizione della statuaria classica. Ispirandosi alla lezione Michelangiolesca, l’artista scava la materia, indagandola ed interrogandola, per liberare la forma celata nella pietra ed eternarne l’energia vitale in uno slancio di armonia.
Marble sculptures placed alongside the shiny varnished bronzes are luminous examples of majestic beauty. Unique pieces that the artist gives birth to by following the marble veins with a delicacy that preserves the naturalness while at the same time it denotes how much Atchugarry is fully aware of his responsibility in regards to the past, placing himself as a conjunction point and continuity between contemporary expression and traditional expression of classic sculpture. Revisiting centuries of sculpture and following lessons learned from Michelangelo, the artist collects the material, studies and questions it, to free the hidden forms within the stone and eternally preserve the vital energy in a thrust of harmony.
La levigatezza setosa del marmo bianco di Carrara conferisce ad Untitled (2006) e Untitled (2018) una consistenza leggera, diafana e fragile; mentre le composizioni intriganti e fantasiose dai profili frastagliati di Untitled (2005) e Untitled (2006) creano giochi di luce che esaltano l’eleganza dei toni perlati del marmo grigio Bardiglio.
The silky smoothness of white marble from Carrara gives to Untitled (2006) and Untitled (2018)a light, diaphanous and fragile consistency; whereas the mysterious and creative compositions with jagged edges of Untitled (2005) and Untitled (2006), create a play of light which exalts the elegance of the pearlized tones of the grey marble from Bardiglio.
The Movement of Light investiga quel dialogo virtuoso tra materia, spazio e luce che si genera nell’opera di Atchugarry. Bagliori, ombre e giochi di riflessi impreziosiscono il dinamismo plastico e l’intensa carica energetica delle sue creazioni, accentuandone gli effetti espressivi. Seguendo il dispiegarsi eterogeneo delle linee, la luce si snoda leggera, scivolando sui volumi morbidi ed insinuandosi nei vuoti nascosti per poi subito riemergere e continuare sulle superfici lucide dei bronzi smaltati e dei marmi levigati questo eterno inseguimento della forma.
The Movement of Light investigates that virtuous dialogue between the material, space and the light that Atchugarry’s work generates. Luminosity, shadows and a playfulness of reflections embellish the sculptural dynamism and the intense energy radiated from his creations to accentuate the expressive effects. Following the heterogenous unfolding of its lines, the light slightly unwinds, sliding over the soft volumes and creeps into the empty spaces where it later re-emerges. It continues along the bright surfaces of the varnished bronzes and polished marbles in an eternal pursuit of the shapes.
La scultura di Atchugarry indaga sapientemente la complementarità e la polarità di naturale ed artificiale, figurazione ed astrazione, vuoto e pieno, spazio e forma, realtà e riflesso, attraverso una poetica che celebra l’espressione artistica come slancio irrinunciabile verso l’assoluto.
Atchugarry’s sculpture expertly investigates the complementarity and the polarity of the natural and artificial, the empty and full, space and form, reality and reflection, figuration and abstraction, through the poetic celebration of artistic expression as an essential impetus towards the absolute.
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VERSO L’ALTO | UPWARDS Ettore Mocchetti 8
Il mio primo incontro con Pablo Atchugarry risale agli inizi degli anni Duemila. Parlo di un incontro “consapevole”, fortuito. Era sera, stavo guidando a Lecco in direzione di Palazzo Belgioioso: traffico quasi zero, l’ideale situazione per guardarsi intorno e “cercare la città quando l’ombra placa le sue brutture, i suoi sconci” (Cesare Brandi). A un tratto, in uno slargo circolare della strada, mi si para davanti una specie di fiamma candida, tremula nel rosario di fari che illuminano dal basso verso l’alto. È alta, molto alta, sembra perdersi nel cielo. Un’epifania che stupisce ed emoziona. Fermo l’auto, scendo, voglio sapere che cos’è, di chi è, l’ultima volta che sono passato da queste parti non c’era. Una targa nella base di bardiglio garfagnino, soddisfa subito la mia curiosità: la scultura, in marmo di Carrara, s’intitola Monumento alla Civiltà e Cultura del Lavoro lecchese, l’autore si chiama Pablo Atchugarry, appunto. Nome che non mi era nuovo, avendone più volte viste le opere pubblicate su libri e riviste.
My first encounter with Pablo Atchugarry was at the beginning of the year 2000. It was a “conscientious” encounter. And fortuitous. It was evening, I was driving to Lecco towards Palazzo Belgioioso: almost no traffic, an ideal situation to observe the landscape and “see the city when the shadow placates its ugliness, its filth” (Cesare Brandi). Suddenly in a circular opening in the road, in front of me appeared a sort of candid flame, flickering in a sequence of lights which illuminated from the bottom to the top. It’s tall, very tall; it seems to be lost in the sky. An epiphanic moment that astonished me, a moving experience. I stopped the car, got out to see what it was, whose it was; it was not there the last time I passed by. A plaque at the base of the Bardiglio marble soon answered my question: a sculpture in marble from Carrara, entitled Monumento alla Civiltà e Cultura del Lavoro lecchese (Monument to the Civilization and Work Culture of Lecco), and in fact, the artist’s name was Pablo Atchugarry. A name that was not new to me, having many times seen his works published in books and magazines.
Ma il contatto diretto è un’altra storia, la materia, la tridimensionalità, il tocco della mano sono un tramite insostituibile per sentire l’anima, il cuore, l’idea dello scultore. Da allora Atchugarry, uruguagio di Montevideo che vive per metà dell’anno proprio a Lecco (l’altra metà la trascorre a Manantiales, Uruguay), è entrato nel mio radar personale, ne seguo l’opera con attenzione, l’ho ammirata nella stupenda retrospettiva inscenata, su suo allestimento, nei Mercati di Traiano a Roma, ove le sculture nivee e astratte dialogavano con le suggestioni storiche ed estetiche dell’antichità classica.
Having direct contact is another story, feeling the material, the three-dimensionality; the touch of the hand is incomparable to feel the soul, the heart and idea of the sculptor. From that moment, Atchugarry - Uruguayan from Montevideo who lives half the year precisely in Lecco (the other half in Manantiales, Uruguay) - entered into my personal radar, I follow his works with attention, I admired them in the impressive retrospective staged by the artist in the Traiano Markets in Rome, where the snow-white and abstract sculptures dialogued with the evocative history and aesthetics of antique classicism.
Del suo creatore ho appreso, almeno per sommi capi, la vita, il padre artista innamorato dell’arte come la mamma di origine italiana, le prime esperienze da pittore – già in mostra appena undicenne –, poi la passione divorante per la scultura interpretata attraverso i più diversi materiali, la scoperta, quasi una fulminazione, del marmo, nella cava del Polvaccio, quella di Michelangelo, che lui stesso ha spiegato così in un’intervista: “Era il 1979 ed ebbi modo per la prima volta di lavorarlo, fu subito amore”, continuando poi: “Il marmo è sicuro il materiale che prediligo, nelle sue quattro varianti che amo definire ‘pennellate della natura’: lo statuario di Carrara, che è bianco, il marmo rosa, quello grigio e quello nero del Belgio. Ho lavorato anche col bronzo, con l’acciaio e col legno. Di fatto tra materiale e artista si instaura una sorta di dialogo: non è solo l’artista che sceglie il materiale ma viceversa, è anche il materiale che sceglie l’artista, lo indirizza, con la sua bellezza e le sue imperfezioni. Come insegnava Michelangelo, l’idea che mi guida nello scolpire è che l’opera vada solo fatta uscire dal blocco di materiale che ho davanti”.
From its creator, I learned briefly about his life: his father an artist himself and passionate about art like the mother of Italian origin; his first experiences as a painter (already showing his works at age 11) - then the all-consuming passion for sculpture using the most diverse materials, the discovery of marble (a fulmination) in the Polvaccio quarries used by Michelangelo and which he explained in an interview, “It was 1979 and for the first time I had the chance to work with marble. I was immediately in love”. He continued, “Marble is by far the material that I prefer, in its four variants which I love to define ‘nature’s brushstrokes’: white marble from Carrara, pink marble, grey marble and black Belgium marble. I have also worked with bronze, steel and wood. In fact, between the artist and the material a sort of dialogue is established: it is not only the artist that chooses the material, but vice-versa, it is also the material that chooses the artist and with its beauty and imperfections, guides him. As I learned from Michelangelo, the idea that guides me in sculpting is that a piece of artwork must emerge from the block of material in front of me”.
Nei lavori monumentali come nelle sculture a scala domestica, in quelle in marmo ma pure in quelle in legno e in metallo che colora con tinte intense e brillanti, i punti fissi del
In his monumental works just as in smaller sculptures, in marble as well as those in wood and metal which he colors in intense and brilliant hues, the fundamental points of his
suo linguaggio sono la reinterpretazione di codici plastici consolidati dal tempo e da maestri come lo stesso Michelangelo, e poi Brancusi, l’espressività della luce modulata e modellata da forme e volumi, l’eternità della materia, la verticalità, ovverosia la spinta verso l’alto che a tratti s’interrompe là dove i vuoti segnalano l’addensarsi della materia; e ancora la teoria dei panneggi che, con il loro andamento curvilineo, ammorbidiscono ma non negano lo slancio ascensionale, solo lo volgono anche in abbraccio, lo rendono più umano interponendosi come legante tra terra e cielo, ne esprimono l’indispensabile cifra femminile, “la rotondità della Terra, la donna come fonte di vita e nascita, nella sua capacità di procreare”. E tutto ciò l’artista ricompone nell’astrattezza del segno che, nell’immobilità danzante della resa plastica, sembra alludere, nel profondo, al senso e al soffio vitale della Natura.
expressions are the re-interpretation of plastic codes consolidated through time and by great masters - like Michelangelo himself and later Brancusi -the expressivity of light modulated and moderated by forms and volumes, the eternity of the material, the verticality or the upward thrust which often is interrupted where an empty space delineates the density of the material. There’s the theory of the drapery whose curviness, softens the upward ascent without compromising it, even turning it into an embrace and its rendering is more humanistic. Interposing itself as a bond between earth and the heavens, it expresses an indispensable note of femininity, “the roundness of the Earth, the woman as a source of life and birth, in her ability to procreate”. All which the artist recomposes in the abstractionism - in the dancing stillness of the sculpture - seems to allude, in a profound sense, to the vital whispering of nature.
E ancora è Atchugarry a introdurci in questo suo mondo estetico. Come ha raccontato qualche tempo fa in una conversazione: “La mia attività di scultore, come per tutti del resto, è iniziata con dei riferimenti figurativi. Andando avanti si sono semplificati: dando veste astratta a quei riferimenti, stilizzandoli in segni significanti ho trovato il modo di far emergere al meglio l’essenza della scultura. Le mie opere si sviluppano verso l’alto perché si interrogano, come me, sul futuro, sullo spazio, sul tempo in cui si trovano ad esistere”. E in quella visione orientata verso l’alto non manca di giocare un ruolo, così a me pare, anche l’aver scelto di abitare e lavorare a Lecco, sotto gli appicchi dei primi monti lombardi. “Ovunque guardi a Lecco trovi la natura: l’uomo spesso se ne dimentica così come dimentica di far parte di un ciclo più grande di lui. La vita in una grande città può essere stimolante ma non concede il privilegio di tornare alla natura. Io abito sotto la parete strapiombante del Medale, ogni mattino mi alzo e guardo in sù, verso quelle meravigliose montagne – che cosa sono se non le più belle sculture? – e non c’è volta che io non mi senta ispirato da questa visione, così come da quella del lago. Per questo ho deciso di rimanere a Lecco”.
And once again, it is Atchugarry who introduces us to his aesthetic world. As he mentioned a while ago during a conversation, “My activity as a sculptor, like everything else, began with figurative references. Over time they became more simplified: embodying those references into something abstract, stylizing significant points I discovered how to make the essence of the sculpture emerge in the best possible way. My works extend upwards because its asks questions - as I do - on the future, on space and on a time frame during which they will exist”. It is that very vision orientated upwards which in my opinion, also plays a role in his choosing to live and work in Lecco, under a foothold of the Lombard mountains. “Everywhere you look in Lecco you find nature: Man often forgets this just like he forgets that he is part of a cycle larger than he himself. Life in a large city can be stimulating but it doesn’t allow us the privilege of returning to nature. I live under the cliff of the Medale and every morning I wake up and look out towards those incredible mountains - are they not the most beautiful sculptures? and not once have I not felt inspired by that view as well as the view over the lake. For this reason, I decided to remain in Lecco”.
Quella di Atchugarry, omone dal viso sincero e dallo sguardo generoso, è dunque arte sottile, polisemica ricchissima di significato, assai complessa nella sua apparente linearità: stimola l’immaginazione e la meraviglia di chi la guarda e l’ammira – il titolo Untitled a cui il Maestro spesso ricorre è per non forzarne l’interpretazione –, è enigmatica e intuitiva, trasmette sensazioni di Bello e di Bellezza coinvolgenti e al tempo stesso sconvolgenti perché mettono in crisi il pensiero abitudinario: bene hanno fatto Stefano Contini e la sua galleria veneziana a proporla in mostra in un florilegio di una ventina di pezzi strepitosi in bronzo, acciaio e marmo, veri capolavori di uno scultore unico, oggi è da annoverare tra i massimi artisti dell’America Latina.
The art of Atchugarry - a man of portly presence with a sincere face and a generous expression - is subtle, polysemic, rich in significance, yet extremely complex in its apparent linearity: it stimulates the imagination and astounds its admirers; the title Untitled, is often used by the artist so as not to force any kind of interpretation. It’s enigmatic and intuitive, it transmits sensations of Beauty which is powerful yet at the same time disconcerting because it questions our normal way of thinking. Stefano Contini will proudly exhibit them in his gallery in Venice, in a display of approximately twenty magnificent pieces in bronze, steel and marble, true masterpieces of unique sculpture. Today Atchugarry is to be considered as one of the finest Latin American artists.
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SCULTURE MONUMENTALI ED ESPOSIZIONI MONUMENTAL SCULPTURES AND EXHIBITIONS
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Solo Exhibition at MERCATI DI TRAIANO, MUSEO DEI FORI IMPERIALI, Rome (Italy), 2015-2016
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UNTITLED, 2006 Bronze with paint, h 204 x 60,5 x 56 cm
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LUZ Y ENERGÍA DE PUNTA DEL ESTE, 2009 Statuary Carrara marble, h 500 x 160 x 90 cm
ENCUENTRO DE AMOR, 2017 Statuary Carrara marble, h 350 x 100 x 60 cm
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IL GRANDE ANGELO, 2006 Statuary Carrara marble, h 325 x 93 x 41 cm
CARIATIDE, 2006 Bronze with green patina, h 231 x 65 x 59 cm
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VERSO LE STELLE, 2016 Stainless steel, h 600 x Ø 210 cm
ENDLESS EVOLUTION, 2015 Stainless steel, h 700 x Ø 210 cm
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NEL CAMMINO DELLA LUCE, 2006 Statuary Carrara marble, h 830 cm
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DREAMING NEW YORK, 2011 Statuary Carrara marble, h 188 x 77 x 27 cm (Times Square, New York, 2012)
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FUTURO, 2018 Statuary Carrara marble, h 477 x 120 x 90 cm
FREE SPIRIT, 2011 Statuary Carrara marble, h 295 x 110 x 40 cm
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COSMIC EMBRACE, 2005/11 Statuary Carrara marble, h 850 x 159 x 146 cm
MONUMENTO ALLA CIVILTÀ E CULTURA DEL LAVORO LECCHESE, 2002 Statuary Carrara marble, h 620 cm
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MOVEMENT IN THE WORLD, 2014 Statuary Carrara marble, h 835 cm
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THE LIGHT OF SOUTH, 2013 Statuary Carrara marble, h 405 x 154 x 82 cm
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INCONTRO, 2016 Stainless steel, h 870 x Ø 240 cm
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LA VOZ DE LA MONTAÑA, 2014 Statuary Carrara marble, h 480 x 181 x 85 cm
LA PORTE DE RÊVES, 1995 Statuary Carrara marble, h 160 x 120 x 70 cm
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Solo Exhibition at MUSEU BRASILEIRO DA ESCULTURA, São Paulo (Brazil), 2014
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VIA CRUCIS, 2014/15 Statuary Carrara marble h 129 x 80 x 20 cm
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NEST OF DREAMS, 2013 COR-TEN steel, h 1170 cm
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INCONTRO DI LUCE, 2016 Statuary Carrara marble, h 260 x 70 x 44 cm
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THE SEARCH OF KNOWLEDGE, 2008 Pink Portugal marble, h 252 x 65 x 41 cm
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LIFE AFTER LIFE, 2015 Olive wood, h 540 x Ø 120 cm
DANZA DE LA VIDA, 2019 Olive wood, h 231 x 229 x 219 cm
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Pablo Atchugarry working on the project LA SERENISSIMA, homage to Venice Statuary Carrara marble, 445 x 110 x 75 cm
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DREAMING OF PEACE, 2003 Statuary Carrara marble and Bardiglio grey marble selection of 4 sculptures installed in Belmond Hotel Cipriani garden, Venice (Italy)
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FIORE, 2017 - Ed. 2 of 8 Bronze with automotive paint, 315 x 120 x 50 cm Sculpture installed in Belmond Hotel Cipriani garden, Venice (Italy)
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OPERE | WORKS
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FIORE, 2017 - Ed. 2 of 8 Bronze with automotive paint, 315 x 120 x 50 cm
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DREAMING OF PEACE, 2003 Bardiglio grey marble, 143 x 157 x 49 cm
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DREAMING OF PEACE, 2003 Bardiglio grey marble, 149 x 146 x 50 cm
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DREAMING OF PEACE, 2003 Bardiglio grey marble, 150,5 x 144,5 x 49,5 cm
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DREAMING OF PEACE, 2003 Statuary Carrara marble, 251 x 46 x 44 cm
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DREAMING OF PEACE, 2003 Statuary Carrara marble and Bardiglio grey marble selection of 4 sculptures from the installation created for the 50th Venice Biennal
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UNTITLED, 1999 Statuary Carrara marble, 117 x 70 x 34 cm
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LA SERENISSIMA, 2019 Statuary Carrara marble, 52 x 17,5 x 12 cm
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UNTITLED, 2018 - Ed. 2 of 8 Bronze with automotive paint, 73 x 22 x 17 cm
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UNTITLED, 2014 - Ed. 1 of 8 Bronze with black acrylic patina, 75 x 17 x 15 cm
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UNTITLED, 2017 - Ed. 4 of 8 Bronze with automotive paint, 80 x 32 x 20 cm
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UNTITLED, 2015 - Ed. 5 of 8 Bronze with automotive paint, 92 x 31 x 27 cm
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ARPA, 2014 - Ed. 3 of 8 Bronze with automotive paint, 97 x 49 x 9 cm
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UNTITLED, 2005 Bardiglio grey marble, 58 x 19 x 15 cm
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UNTITLED, 2003 Statuary Carrara marble, 152 x 86 x 32 cm
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UNTITLED, 2019 - Ed. 4 of 8 Bronze with automotive paint, 42 x 20 x 10 cm
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UNTITLED, 2010 - Ed. 2 of 8 Bronze with black acrylic patina, 116 x 32 x 30 cm
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UNTITLED, 2017 - Ed. 2 of 8 Bronze with automotive paint, 132 x 29,5 x 15,5 cm
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UNTITLED, 2019 - Ed. 4 of 8 Bronze with automotive paint, 44,5 x 18,5 x 10 cm
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UNTITLED, 2018 Statuary Carrara marble, 68 x 15,5 x 13 cm
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UNTITLED, 2013 - Ed. 3 of 8 Bronze with acrylic patina, 98 x 40 x 27 cm
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UNTITLED, 2014 - Ed. 2 of 8 Bronze with automotive paint, 101 x 40 x 27 cm
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UNTITLED, 2005 Portugal Pink marble, 170 x 40 x 24 cm
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UNTITLED, 1995 Portugal Pink marble, 63,5 x 35 x 35 cm
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UNTITLED, 2014 - Ed. 4 of 8 Bronze with automotive paint, 148 x 42 x 38 cm
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UNTITLED, 2006 Statuary Carrara marble, 107 x 25 x 14 cm
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PRESERVE THE DREAMS, 2018 Statuary Carrara Marble, 252 x 45 x 30 cm
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UNTITLED, 2017 - Ed. 1 of 8 Bronze with automotive paint, 120,5 x 41,5 x 21,5 cm
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UNTITLED, 2006 Bardiglio grey marble, 106 x 22 x 19 cm
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UNTITLED, 2007 Portugal Pink marble, 59 x 25 x 28 cm
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BIOGRAFIA | BIOGRAPHY Pablo Atchugarry è nato a Montevideo, Uruguay, il 23 agosto 1954. Fin da piccolo, Pablo è fortemente incoraggiato a cimentarsi nel disegno dalla madre María Cristina Bonomi e dal padre Pedro, grande appassionato d’arte e allievo del Maestro Joaquin Torres Garcia. Percependo l’attitudine del figlio, i genitori lo stimolano ad intraprendere questo percorso fin dall’infanzia. Nel 1965, all’età di 11 anni, prende parte ad una mostra collettiva a Montevideo, esponendo per la prima volta due opere pittoriche. Sperimenta poi diversi materiali come l’argilla, il cemento, il ferro e il legno e nel 1971 realizza la prima scultura in cemento intitolata Caballo. Seguiranno altri lavori in ferro e cemento quali Escritura Simbólica (1974), Estructura Cósmica (1974), Metamorfosis Prehistórica (1974), Maternidad (1974) e Metamorfosis Femenina (1974). Nel 1972 realizza la prima personale di disegni e dipinti presso il Centro de Exposiciones SUBTE di Montevideo; seguiranno diverse mostre sia nel 1974 (Galería Lirolay di Buenos Aires e XV Salón Internacional Paris–Sud) sia nel 1976 (Porto Alegre, San Pablo, Brasilia e Rio de Janeiro - durante la quale conosce l’artista Iberê Camargo).
Pablo Atchugarry was born in Montevideo, Uruguay on August 23, 1954. At an early age, his parents, María Cristina Bonomi and Pedro Atchugarry, art enthusiasts, discovered their son’s aptitude for drawing and they encouraged him to follow this path. He initially expressed himself through drawings and painting, and in 1965 at the age of 11, two of his works were displayed in a collective exhibition in Montevideo. Pablo discovered other materials such as clay, concrete, iron and wood and in 1971 he created his first sculpture in concrete, entitled Caballo (Horse). Other sculptures in concrete and iron would follow dated 1974: Escritura simbólica (Symbolic Writing), Estructuracósmica (Cosmic Structure), Metamorfosis prehistórica (Prehistoric Metamorphosis), Maternidad (Maternity) or Metamorfosis femenina (Feminine Metamorphosis). In 1972, he realized his first solo exhibition of drawings and paintings in the SUBTE Exhibition Center in Montevideo, followed by various exhibitions held in 1974 (Lirolay Gallery in Buenos Aires and the Paris-Sud International Salon) and in 1976 (Porto Alegre, San Pablo, Brasilia and Río de Janeiro where he met the artist Iberê Camargo).
Nel 1977 inizia i suoi soggiorni europei visitando diversi Paesi quali Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Olanda, Spagna, Svizzera e Italia. Nel 1978 tiene la prima mostra personale di pittura in Italia, presso la Galleria Visconti di Lecco. Lo stesso anno espone anche presso la Galleria Nuova Sfera di Milano e la Galleria La Colonna di Como, dove presenta per la prima volta al pubblico i propri disegni a china e acquarello. In questa occasione, Mario Radice scrive un articolo per il quotidiano comasco La Provincia intitolato “Alla Colonna, ottime chine del pittore scultore uruguaiano Atchugarry”. Nel 1979 Atchugarry ottiene la prima mostra personale a Parigi, presso la Maison de l’Amérique Latine e, successivamente, a Coira e Stoccolma. Durante il suo soggiorno parigino, realizza il disegno preparatorio de La Lumière, la prima scultura che realizza in marmo e per la cui creazione si sposta a Carrara e a Brescia.
In 1977 Atchugarry began his European travels with visits to different countries – Belgium, Denmark, France, Germany, Holland, Spain, Switzerland and Italy. In 1978 he held his first solo exhibition of paintings in Italy (Visconti Gallery in Lecco); in that same year he held another solo exhibition of paintings at the Nuova Sfera Gallery in Milan and at La Colonna Gallery in Como where for the first time he showed his drawings in ink and watercolor. For the occasion, Mario Radice wrote an article in the daily newspaper, La Provincia, entitled “Alla Colonna, ottime chine del pittore scultore uruguaiano Atchugarry” (At the Colonna, Excellent Inks by the Uruguayan Painter/Sculptor Atchugarry). In 1979, he celebrated his first solo exhibition in Paris, at the Maison de l’Amérique Latine and later he exhibited in Chur and Stockholm. During his stay in Paris, he realized a preparatory drawing for La Lumière (The Light), his first sculpture created in marble and for which he relocated to Carrara and Brescia.
Nel 1987 le sue opere sono esposte nella Cripta del Bramantino e nel complesso della Basilica di San Nazaro in Brolo a Milano, con la presentazione critica di Raffaelle De Grada. A partire dal 1989, comincia a manifestarsi la tendenza di Atchugarry a lavorare con opere di dimensione monumentale, che attualmente fanno parte di collezioni pubbliche e private in tutto il mondo. Nel 1996 scolpisce l’opera Semilla de la esperanza (Seme della Speranza), destinata al parco di scultura del Palacio del Gobierno di Montevideo; mentre nel 1997 espone a Caracas, dove conosce Jesús Soto ed altri artisti. Nel 1998 la Fondazione Veranneman, in Belgio, organizza una mostra personale delle sue opere scultoree, accompagnata da un saggio critico del professor Willem Elias. Il 25 settembre 1999 viene inaugurato il Museo Pablo Atchugarry a Lecco, dove sono esposte in maniera permanente diverse opere che rappresentano il percorso artistico di Atchugarry, dai primi dipinti alle sculture più recenti, così come l’archivio della sua produzione.
In 1987 his works were exhibited in the Bramantino Crypt in the Basilica of San Nazaro (Milan) with a critical presentation by Raffaelle De Grada. In 1989, Atchugarry began to express a tendency towards working with pieces of monumental dimensions, works that still today can be found in public and private collections worldwide. In 1996 he sculpted the work Semilla de la esperanza (Seed of Hope), realized for the Government Palace Sculpture Park in Montevideo. In 1997, he exhibited in Caracas, where he would meet Jesús Soto along with other artists. In 1998 the Veranneman Foundation in Belgium organized a solo exhibition of his sculptures with a critical essay by Professor Willem Elias. In September of 1999, in Lecco, he inaugurated the Pablo Atchugarry Museum, where diverse artworks on permanent display represent his artistic pathway, from the earliest paintings to the sculptures of today as well as conserving the archives of his works.
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Nel 2001 la città di Milano organizza, nella sede di Palazzo Isimbardi, la retrospettiva dal titolo Le infinite evoluzioni del marmo e nello stesso anno ottiene la prima mostra personale a Londra, presso la Albemarle Gallery dove crea l’imponente scultura in marmo di sei metri Obelisco del Terzo Millennio, per la città di Manzano (Udine). Vince anche il concorso nazionale per la realizzazione del Monumento alla Civiltà e Cultura del Lavoro Lecchese, che viene inaugurata a Lecco nel maggio del 2002. Anche in questo caso, l’opera presentata da Atchugarry è una scultura in marmo di Carrara di sei metri d’altezza, realizzata a partire da un unico blocco di 33 tonnellate. In riconoscimento alla sua carriera artistica, nel luglio del 2002 viene insignito del premio “Michelangelo”, a Carrara. In questo periodo Atchugarry lavora a diversi progetti, tra i quali la scultura Ideales, un omaggio per celebrare il 50° anniversario dell’incoronazione del Principe Ranieri di Monaco, attualmente collocata nella Avenue Princesse Grace di Montecarlo.
In 2001 the City of Milan organized a retrospective exhibition at the Isimbardi Palace, entitled Le infinite evoluzioni del marmo (The Infinite Evolutions of Marble). In that same year he held his first solo exhibition in London at the Albemarle Gallery and he sculpted the Obelisco del terzo millennio (Obelisk of the Third Millenium), a monumental work – six meters high in Carrara marble – for the city of Manzano in Italy. He also won the national competition with his realization of the sculpture, Monumento alla Civiltà e Cultura del Lavoro Lecchese (A Monument to the Civilization and Work Culture of Lecco), which was also a six meters high work made from a unique 33 ton block of marble from Carrara and was inaugurated in Lecco in May of 2002. In 2002, he received the Michelangelo Award in Carrara for special recognition of his artistic career. During this period, he continued to work on different projects amongst which the sculpture Ideales (Ideals), realized as a tribute for the 50th Anniversary of the Reign of Prince Ranieri of Monaco, now located in Avenue Princess Grace of Montecarlo.
Nel 2003 Atchugarry partecipa alla 50ª Biennale di Venezia con l’opera Sognando la Pace, un’installazione composta da otto sculture di grandi dimensioni in marmo di Carrara e marmo grigio Bardiglio della Garfagnana. Questo stesso anno espone per la seconda volta presso la Fondazione Veranneman in Belgio e realizza per la Fondazione Fran Daurel a Barcellona l’opera intitolata Ascensión. Nel 2004, a distanza di 25 anni dalla sua ultima mostra in Uruguay, la Galleria Tejería Loppacher organizza la sua prima personale di scultura a Punta del Este, seguita da un’altra importante rassegna personale delle sue opere tenutasi l’anno successivo presso il Museo Nazionale di Belle Arti di Buenos Aires. Il Groeninge Museum di Bruges dedica nel 2006 una grande retrospettiva ad Atchugarry, con opere provenienti da collezioni private di tutto il mondo. Quattro anni più tardi, il museo acquisisce una scultura per la propria collezione, che viene poi esposta in maniera permanente nel parco. Lo stesso anno, la collezione João Berardo in Portogallo acquisisce l’opera Camino Vital (1999), una scultura di 483 centimetri di altezza destinata al Centro Culturale di Belém, a Lisbona. Nel 2007 si costituisce la Fondazione Pablo Atchuggarry a Manantiales (Uruguay), con l’obbiettivo di creare un luogo di incontro per artisti di tutte le discipline, uno spazio di unione ideale tra natura ed arte. Questo stesso anno Atchugarry porta a compimento la sua prima scultura di otto metri intitolata Nel cammino della Luce, scolpita da un unico blocco di marmo di Carrara di 48 tonnellate e destinata alla Collezione Fontanta, in Italia.
In 2003 he participated in the 50th Venice Biennale with the composition Soñando la paz (Dreaming of Peace) a sculptural work of 8 monumental pieces realized in Carrara marble and Bardiglio marble from Garfagnana. He exhibited at the Veranneman Foundation in Belgium for the second time. That same year he would create a work entitled Ascensión for the Fran Daurel Foundation in Barcelona. In 2004, after 25 years of not having exhibited in Uruguay, the Tejería Loppacher Gallery organized its first solo show of sculpture in Punta del Este (a continuation of the same would be held in 2005) and the National Museum of Fine Arts in Buenos Aires realized an important solo exhibition of his works. In 2006, the Groeninge Museum of Bruges dedicated a retrospective exhibition, with works from private international collections. Four years later, the same museum acquired a sculpture for its own collection which is on permanent display in the gardens. That same year the João Berardo Collection from Portugal acquired the work Camino Vital (Vital Pathway) - executed in 1999 - precisely for the Cultural Center of Belém in Lisbon. In Uruguay, the Sur Gallery organized an exhibition of his most recent works. During the year 2007, the Pablo Atchugarry Foundation was established in Manantiales (Uruguay), with the intention of creating a meeting place for artists from all fields, an ideal space to unite nature and art. That same year the artist finalized his first eight meters high work, entitled Nel cammino della Luce (In the Way of Light), sculpted from one 48-ton block of Carrara marble, designated for the Fontana Collection in Italy.
Tra il 2007 e il 2008 viene organizzata in Brasile una grande retrospettiva dal titolo El espacio plástico de la luz (Lo spazio plastico della luce), accompagnata da un testo critico di Luca Massimo Barbero. Si tratta di una mostra itinerante, tenutasi prima presso il Centro Cul-
Between the years 2007 and 2008 the artist realized an important retrospective exhibition in Brazil entitled El espacio plástico de la luz (The Plastic Space of Light), an itinerant exhibition, with a critical essay presented by Luca Massimo Barbero. Exhibitions were held at the Cultural Center
turale Banco do Brasil di Brasilia, ed in seguito al MUBE (Centro Brasiliano di Scultura) di San Paolo e nel Museo Oscar Niemeyer di Curitiba. Nel 2008 il Museo Nazionale di Arti Visive di Montevideo gli dedica una mostra personale che raccoglie gli ultimi quindici anni della sua produzione artistica. Nel 2009 Atchugarry conclude un’altra opera monumentale, la scultura Luz y energía de Punta del Este (Luce ed energia di Punta del Este) realizzata in marmo di Carrara e con un’altezza di cinque metri, che viene inaugurata a Punta del Este in occasione del centenario della città.
of Brazil in Brasilia, the MUBE (Brazilian Museum of Sculpture) in Sao Paulo and in the Oscar Niemeyer Museum in Curitiba. In 2008, the National Museum of Visual Arts in Montevideo, dedicated a one-man exhibition to the artist which covered the last fifteen years of his artistic career. In 2009, the work entitled Luz y energía de Punta del Este (Light and Energy of Punta del Este), was inaugurated in Punta del Este, Uruguay, five meters in height and realized in Carrara marble it was a tribute to the centennial celebration of the city.
Dopo sette anni di intenso lavoro, nel 2011 termina l’opera Abbraccio Cosmico, scolpita da un blocco di 56 tonnellate di peso e di 8,5 metri di altezza. Nel novembre dello stesso anno si tiene la prima mostra personale a New York, a cura di Hollis Taggart Galleries e con testo critico di Jonathan Goodman.La Galleria Sur, in Uruguay, presenta i suoi lavori ad Art Basel Miami e, successivamente, a Tefaf Art Fair di Maastricht, nei Paesi Bassi. Nel marzo del 2012, la Times Square Alliance seleziona l’opera Dreaming New York per essere esposta a Times Square durante la diciottesima edizione de The Armony Show di New York. Nel mese di luglio dello stesso anno, nell’ambito del programma City of Sculpture organizzato dal Westminster City Council, due sculture di acciaio inossidabile vengono esposte a St. James Square Gardens di Londra. Queste due opere, intitolate Espíritu Olímpico I e EspírituOlímpico II, sono state create specificamente per l’occasione e misurano rispettivamente 5,9 e 5,85 metri d’altezza. Alla fine del 2013, la casa editoriale Mondadori Electa di Milano pubblica due volumi del Catalogo Generale della scultura di Pablo Atchugarry, a cura del professor Carlo Pirovano. Il terzo volume uscirà nel 2019.
In 2011, after seven years of work, the artist finalized the sculpture Abrazo cósmico (Cosmic Embrace), realized from one 56 ton block of marble and 8.5 meters high. In November 2011 he realized his first solo show in New York at the Hollis Taggart Galleries, with a critical essay presented by Jonathan Goodman. The Sur Gallery in Uruguay presented his works at Art Basel Miami and later at TEFAF in Maastricht (Netherlands). In March of 2012, the Times Square Alliance selected his work Dreaming New York to be displayed in Times Square during the New York Armory Show. In July, within the framework of the program City of Sculpture (London), the Westminster City Council displayed two sculptures in stainless steel at the St. James Square Gardens. These works entitled Espíritu Olímpico I and Espíritu Olímpico II (Olympic Spirit I and II), specifically created for the occasion, are 5.9 and 5.85 metres respectively in height. Towards the end of 2013, the Mondadori Electa publishing house in Milan, printed two volumes of a comprehensive catalogue of the artist’s sculptures, with the curatorship of Professor Carlo Pirovano. The third volume is expected to be finalized by the year 2019.
Nel 2015-2016 il Museo dei Fori Imperiali – Mercati di Traiano di Roma ha ospitato la mostra Pablo Atchugarry. Città Eterna, eterni marmi, un’importante retrospettiva che ha presentato il lavoro dell’artista attraverso una rassegna di 40 opere. Il Museu Brasileiro da Escultura a Sao Paulo organizza, durante l’anno 2017, la più grande retrospettiva delle sue opere intitolata Un viaggio attraverso la Materia. Nel 2018 si inaugura l’Atchugarry Art Center a Miami. Atchugarry riceve nel 2019 l’onorificenza, da parte del Presidente della Repubblica Italiana, di Ufficiale della Stella d’Italia. A maggio dello stesso anno, la Galleria d’Arte Contini inaugura The Movement of Light, mostra personale dedicata all’artista presso la sede di Venezia in Calle Larga XXII Marzo, San Marco 2288. Segue dal mese di giugno la mostra The Evolution of a Dream, organizzata dal Comune di Pietrasanta, in collaborazione con la Galleria d’Arte Contini di Venezia, con la Fondazione Versiliana e START, che presenta in Piazza Duomo e nella Chiesa e Chiostro di Sant’Agostino una selezione di sculture monumentali di Atchugarry in marmo e bronzo.
In 2015-2016 the Museum of the Imperial Fora – the Traiano Markets of Rome, hosted the exhibition Pablo Atchugarry. Città Eterna, eterni marmi (Pablo Atchugarry, Eternal City, Eternal Marble), an important retrospective which presented the production of the artist through a review of 40 works of art. The Museu Brasileiro da Escultura in Sao Pualo organizes, during the year 2017, the largest retrospective of his works entitled A journey through the Matter. In 2018 the Atchugarry Art Center in Miami (USA) was inaugurated. In 2019 he was honored by the President of the Italian Republic with the title Officer of the Order of the Star of Italy. In May of that same year, the Contini Art Gallery located on Calle Larga XXII Marzo, San Marco 2288, inaugurates the exhibition The Movement of Light, a solo exhibition dedicated to the artist. In the following month of June, the Municipality of Pietrasanta in collaboration with the Contini Art Gallery in Venice, the Versiliana Foundation and START, organizes “The Evolution of a Dream” which presents a selection of Atchugarry’s monumental sculptures in marble and bronze placed along Piazza Duomo and in the St. Augustine Church and Cloister.
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Mostre dedicate al lavoro di Pablo Atchugarry sono state realizzate in diverse città internazionali, quali Londra, New York, Miami, Montevideo, Buenos Aires, Parigi, San Paolo, Curitiba Brasilia, Panama, New Orleans, San Francisco, Madrid, Colonia, Francoforte, Maastricht, Amsterdam, Bruges, Bruxelles, Gand, Zurigo, Basilea, Abu Dhabi, Stoccolma, Hong Kong, Singapore, Seul, Milano, Torino e Venezia, ed altre. Le opere di Pablo Atchugarry sono presenti in diversi musei di tutto il mondo, tra i quali ricordiamo il Museo Nazionale di Arti Visive di Montevideo, il Chrysler Museum di Norfolk, in Virginia, il Groeninge Museum a Bruges, la Collezione Berardo in Portogallo, il Museo Lercaroa Bologna, il Museo del Parco di Portofino, il Perez Art Museum e il Phillip & Patricia Frost Art Museum di Miami.
His works have been exhibited in various cities worldwide, such as London, New York, Miami, Montevideo, Buenos Aires, Paris, Sao Paulo, Curitiba, Brasilia, Panama, New Orleans, San Francisco, Madrid, Cologne, Frankfurt, Maastricht, Amsterdam, Bruges, Brussels, Ghent, Zurich, Basilea, Abu Dhabi, Milan, Venice, Turin, Stockholm, Seoul, Singapore and Hong Kong, amongst others. His works are present in various museums world-wide, such as the Perez Art Museum in Miami, Phillip & Patricia Frost Art Museum in Miami, the Chrysler Museum in Norfolk, Virginia,the Groeninge Museum in Bruges, Lercaro Museum in Bologna, and the Park Museum in Portofino.
L’artista oggi vive e lavora tra Lecco e Manantiales (Uruguay), dove si occupa dello sviluppo della Fondazione Pablo Atchugarry e del parco di scultura internazionale, così come delle aree espositive finalizzate all’insegnamento e alla diffusione dell’arte, che ogni anno ricevono la visita di migliaia di studenti. Pablo Atchugarry rappresenta una delle realtà più interessanti e dinamiche dell’arte e della scultura mondiale, tenendo conto dell’internazionalità delle sue attività, che generano una grande quantità di scambi con altri artisti di tutto il mondo, facilitando la costruzione di un ponte di comunicazione tra l’arte europea e quella americana.
Atchugarry lives and works in Lecco (Italy) and in Manantiales (Uruguay), where he is committed to the development of the Pablo Atchugarry Foundation and its international sculpture park as well as areas of formation, teaching and diffusion of art; thousands of students visit each year. Today it represents the most dynamic and interesting fruition of art and international sculpture bearing in mind the internationality of its activities, which generate a large quantity of inter-exchanges with other artists and a readiness to build a bridge of communication between European and American art.
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Pablo Atchugarry at the quarry in Carrara
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ESPOSIZIONI PERSONALI | SOLO EXHIBITIONS 2019 Palazzo Ducale Genova Chiesa di S. Agostino e P.zza Duomo Pietrasanta Contini Art Gallery Venezia
2000
Galerie Le Point
1999
Inter-American Development Bank Washington
2018 Opera Gallery Singapore Boon Gallery Knokke-Zoute Opera Gallery Paris
1998 Ellequadro Documenti Genova Fondation Veranneman Kruishoutem Valente Arte Contemporanea Finale Ligure
2017
1997
Centro Fatebenefratelli
Valmadrera
1994
Galleria Nuova Carini
Milano
Fundación Pablo Atchugarry Palazzo del Parco
Manantiales Diano Marina
2016 Albemarle Gallery London Boon Gallery Knokke-Zoute Hollis Taggart Galleries New York
Monte Carlo
1992 Galerie L’Oeil Bruxelles 1991
Galleria Carini
Milano
1989
Biblioteca Civica di Lecco
Lecco
1988
Galleria Carini Museo Salvini Coquio
Milano Trevisago
2014 Palazzo del Parco Diano Marina Bologna Fiere SH Contemporary Shanghai Museu Brasileiro da Escultura São Paulo Arte Fiera Bologna Albemarle Gallery London
1983
Villa Manzoni
Lecco
2013 Fundacion Pablo Atchugarry Manantiales Hollis Taggart Galleries New York Museo MIIT Torino
1981 Ibis Gallery Malmo Galerie L’ Art et la Paix Paris Galeria la Gruta Bogota
2012 Albemarle Gallery London
1979
Maison de l’ Amerique Latine
Paris
2011
1978
Galleria Visconti Galleria La Colonna
Lecco Como
1974
Galeria Lirolay
Buenos Aires
1972
Subte Municipal
Montevideo
2015
Mercati di Traiano, Fori Imperiali Expo 2015, Uruguayan Pavillion Paulo Darzé galeria de arte Costantini Art Gallery Art Stage Singapore
Holllis Taggart Galeries
Roma Milano Salvador de Bahia Milano Singapore
New York
2010 Albemarle Gallery London Bienvenu Gallery New Orleans 2008
Albemarle Gallery Museo Nacional de Artes Visuales
London Montevideo
2007
Museu Oscar Niemeyer Museu Brasileiro da Escultura Centro Cultural Banco do Brasil Lagorio Arte Contemporanea Frey Norris Gallery
Curitiba São Paulo Brasilia Brescia San Francisco
2006 Albemarle Gallery London Groeninge Museum Bruges Galeria Sur Punta del Este, La Barra Gary Nader Fine Art Miami 2005
Museo Nacional de Bellas Artes Park Ryu Sook Gallery Gary Nader Fine Art
Buenos Aires Seoul Miami
2004 Galeria Tejeria Loppacher Punta del Este Galleria Rino Costa Valenza Villa Monastero Varenna Albemarle Gallery London 2003
Fondation Veranneman 50° Biennale d’Arte, Pad. Uruguay Fondazione Abbazia di Rosazzo Galleria Les Chances de l’Art
Kruishoutem Venezia Rosazzo Bolzano
2002
Ellequadro Documenti
Genova
2001 Palazzo Isimbardi Milano Albemarle Gallery London Fondazione Il Fiore Firenze
1982 Galeria Felix Caracas Galleria Visconti Lecco Galleria Comuale Monza
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ESPOSIZIONI COLLETTIVE | GROUP EXHIBITIONS 174
2019 Sp-arte São Paulo Art Basel Hong Kong Art Dubai Dubai Tefaf Maastricht Zona MACO Mexico City Arco Madrid Arte Fiera Bologna BRAFA Brussels Este Arte Punta del Este
Arte Ba Buenos Aires Parc Lima SP Arte Sao Paulo Art Basel Hong Kong Black - Galleria Dep Art Milano Mi Art Milano The Armory show New York Tefaf Maastricht Arte Fiera Bologna
2018 Art Basel Miami Art Miami Miami Fiac Paris Tefaf New York Art Brussels Brussels Sp-arte São Paulo Art Basel Hong Kong Art Dubai Dubai Tefaf Maastricht Zona MACO Mexico City Arte Fiera Bologna BRAFA Brussels Este Arte Punta del Este
2013 Art Basel Miami Art Miami Miami Pinta New York FIAC Paris Expo Chicago Chicago Art Bo Bogota HFAF Houston Art Rio Rio de Janeiro FIA Caracas Art South Hampton South Hampton Art Brussels Brussels Arte Ba Buenos Aires SP Arte Sao Paulo The Armory show New York Bianco Italia - Tornabuoni Art Paris Art Basel Hong Kong Tefaf Maastricht Arte Fiera Bologna
2017 Art Basel Miami Art Miami Miami Fiac Paris Art Düsseldorf Düsseldorf Expo Chicago Chicago Tefaf New York Sp-arte São Paulo Art Dubai Dubai Tefaf Maastricht Zona MACO Mexico City Arte Fiera Bologna BRAFA Brussels Este Arte Punta del Este 2016 Art Basel Miami Art Miami Miami Fiac Paris Point Art Monaco Monaco Art Cologne Koln Sp-arte São Paulo Tefaf Maastricht The Armory show New York BRAFA Brussels Arte Fiera Bologna Art Stage Singapore Singapore Este Arte Punta del Este 2015 Art Basel Miami Art Miami Miami Fiac Paris Art Toronto Toronto Art Bo Bogotà Art Rio Rio de Janeiro Art International Istanbul Point Art Monaco Monaco Art Marbella Marbella Art Miami New York New York Sp-arte São Paulo Parc Lima Art Cologne Koln Mi Art Milan Art Basel Hong Kong The Armory show New York Tefaf Maastricht Arte Fiera Bologna 2014 Art Basel Miami Art Miami Miami Fiac Paris Art Bo Bogota Art Rio Rio de Janeiro
2012 Art Basel Miami Art Miami Miami Expo Chicago Chicago HFAF Houston Art Rio Rio de Janeiro SP Arte Sao Paulo ArteBa Buenos Aires The Armory show New York Tefaf Maastricht Arte Fiera Bologna 2011 Art Basel Miami Miami Fiac Paris ArteBa Buenos Aires SP Arte Sao Paulo Legacy Gallery Panama Tefaf Maastricht Arte Fiera Bologna 2010 Fiac Paris SP Arte Sao Paulo Tefaf Maastricht Arte Fiera Bologna 2009 Fiac Paris ArteBa Buenos Aires Arte Fiera Bologna 2008
Arco
Madrid
2007 Art First Bologna Arco Madrid Galeria Sur Punta del Este 2006 Hollis Taggart Galleries New York ArteFiera Bologna Art London London Gallery Bienvenu New Orleans 2005 ArteFiera Bologna Art Basel Miami 2004 Art London London Mi Art Milano xArco Madrid Arte Fiera Bologna
2003 Arco Madrid Artefiera Bologna 2002 Galerie Le Point Monte Carlo Tefaf Maastricht Arco Madrid Artefiera Bologna 2001 Tefaf Mastricht Arco Madrid Artefiera Bologna 2000 Xenobio Exhibition Bologna Tefaf Mastricht Arco Madrid Artefiera Bologna 1999 Orion Art Gallery Bruxelles Art Basel Basel Tefaf Mastricht Arco Madrid Artefiera Bologna 1998 Biennale di Aldo Roncaglia San Felice S. P. Scultura 98 Sondrio Castle of Bourglinster Luxembourg Artefiera Bologna 1997
Gildo Pastor Center Artefiera
Monte Carlo Bologna
1996
Palazzo Ducale
Genova
1995
Ellequadro Documenti
Genova
1994
4a Biennal de Sculpture Contemporain
Passy
1992
Palazzo Crepadona 9° Salon d’Art Contemporain
Belluno Bourg en Bresse
1991 1990
Contemporary Art International
Milano
Simposio di sculture, Castello di Nelson
Bronte
1989
IX Bienal de Arte Internacional de Valparaiso Chile
1987 Esposizione Internazionale di sculture Castellanza Esposizione di Arte Sacra,San Francesco Como Esposizione Internazionale “Como Illustrazioni” Como Milano 7a Expo d’Arte Sacra, S. Simpliciano 1984 XIX Esposizione Internazionale di Scultura 1a Esposizione di piccole sculture
Legnano Castellanza
1983 3a Esposizione d’Arte Sacra - S. Simpliciano
Milano
1980
Taormina concorso (1º Premio)
Taormina
1979
“Alessandro Volta“ Pittura internazionale
Como
1977
XL Salón Nacional - Premio Adquisicion International Exhibition of Applied Arts
Montevideo Copenhagen
1976
Galeria Aramayo Salón de Miniescultura
Montevideo Montevideo
1975
XVI International Salón Paris - Sud
Juvisy
1974
XXII Salón Municipal XV International Salón Paris - Sud
Montevideo Juvisy
1973
XXVI Salón Nacional de Artes Plásticas
Montevideo
1972
XXVI Salón Municipal de Artes Plásticas
Montevideo
1965
IGE Salón de Artes Plásticas para la juventud Montevideo
175
176