PABLO ATCHUGARRY THE EVOLUTION OF A DREAM Pietrasanta 8 giugno - 29 settembre, 2019 June 8 - September 29, 2019
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PABLO ATCHUGARRY THE EVOLUTION OF A DREAM Pietrasanta (LU)
8 giugno - 29 settembre, 2019 | June 8 - September 29, 2019 Piazza del Duomo | Square of the Cathedral Chiesa e Chiostro di Sant’Agostino | Church and Cloisters of Saint Augustine Pietrasanta Pontile di Marina di Pietrasanta | Pier of Marina di Pietrasanta
Sindaco - Comune di Pietrasanta Mayor - City of Pietrasanta
Alberto Stefano Giovannetti Assessore ai Beni e alle Attività Culturali e al Turismo - Comune di Pietrasanta Councilor of Cultural Heritage and Activities and Tourism - City of Pietrasanta
Sen. Massimo Mallegni
Con il patrocinio di | Under the patronage of
REGIONE TOSCANA
Con la collaborazione di | With the collaboration of
www.continiarte.com venezia@continiarte.com +39 041 5230357 Mostra curata da | Exhibition curated by Pablo Atchugarry Testi | Texts Ettore Mocchetti Traduzioni | Translations Valencia Scott Colombo Progetto grafico | Graphic design Arch. Alessio Gilardi, Quadrifolium Group Srl - Lecco, Italy Crediti fotografici | Photographic credits Daniele Cortese, Nicola Gnesi, Archivio Atchugarry, Renzo Udali, Nicolas Vidal, Giorgia Panzera, Aurelio Amendola (Pag. 164, 165) Stampa | Printing Peruzzo Industrie Grafiche - Padova, Italy Informazioni | Information Centro Culturale “Luigi Russo”, Via S. Agostino, 1 – Pietrasanta - tel. 0584/795500 - www.museodeibozzetti.it S.T.ART è il coordinamento delle attività ed iniziative culturali e di promozione turistica del territorio. S.T.ART is the coordination of the cultural activities and initiatives and of the touristic promotion of the territory. Con il supporto di | Wth the support of
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Pablo with his first marble sculpture in 1979, Brescia (Italy)
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LA LUMIÈRE, 1979 Statuary Carrara marble, 50 x 30 x 26 cm First marble sculpture
PABLO ATCHUGARRY A PIETRASANTA PABLO ATCHUGARRY IN PIETRASANTA 10
W la scultura! Ecco che con la grande mostra personale del Maestro Pablo Atchugarry si ritorna a celebrare la scultura in marmo e bronzo a Pietrasanta. Snelle e trionfanti svettano infatti le opere dell’artista uruguaiano nel “salotto” della Piazza del Duomo, a cui si accompagnano marmi bianchi e bronzi colorati nella suggestiva cornice della Chiesa di Sant’Agostino, mentre si presentano testimonianze delle sue sculture monumentali e di più delicati bozzetti nelle Sale dei Putti e del Capitolo del Chiostro di Sant’Agostino. Sola come una polena a sfidare il sole ed il mare c’è anche “Search of the Future”, scintillante scultura in acciaio, che raccoglie e riflette le nuvole nel loro passaggio sopra il Pontile di Marina di Pietrasanta. Una mostra monumentale questa che celebra degnamente un grande artista, che da più di quarant’anni lavora nell’area apuo-versiliese, smussando con le sue forti mani il marmo bianco e conferendogli così quel suo peculiare linguaggio, che lo identifica internazionalmente. Desidero ringraziare personalmente e a nome di tutta l’Amministrazione Comunale il Maestro Pablo Atchugarry, con sua moglie Silvana e suo figlio Piero, la Galleria d’arte Contini e tutti coloro che hanno collaborato con passione ed entusiasmo alla realizzazione di questo spettacolare evento estivo, che meravigliosamente si sposa con Pietrasanta e le proprie tradizioni artigianali e artistiche.
Long live sculpture! With this magnificent solo exhibition by Maestro Pablo Atchugarry we return to celebrate sculpture in marble and bronze in Pietrasanta. Slender and triumphal, the works by the Uruguayan artist tower above the “sitting room” of the Piazza del Duomo (Cathedral Square); they are accompanied by white marble and colored bronzes in the evocative framework of the St. Augustine Church, while monumental sculptures and delicate sketches bear witness in the Hall of the Putti and in the St. Augustine Cloister. Alone like a figurehead challenging the sun and the sea, stands Search of the Future, a sculpture in glistening steel that gathers and reflects the clouds that pass above the jetty of the Pietrasanta Navy. A monumental exhibition that worthily celebrates a great artist, who for more than forty years has worked in the Apua-Versilia area smoothing the edges of the white marble with his strong hands and giving them that peculiar artistic expression with which he is internationally identifiable. Personally, and in the name of the entire Municipal Administration I would like to thank the Maestro Pablo Atchugarry with his wife Silvana and their son Piero, the Contini Gallery of Art and all those who have collaborated with passion and enthusiasm towards the realization of this spectacular summer event, which forms a marvelous bond with Pietrasanta and its artisanal and artistic traditions.
Pietrasanta, giugno 2019 Il Sindaco Alberto Stefano Giovannetti
Pietrasanta, June 2019 The Mayor Alberto Stefano Giovannetti
PABLO ATCHUGARRY: MONUMENTALE COME LA SUA SCULTURA, SOLARE COME LE SUE OPERE PABLO ATCHUGARRY: AS MONUMENTAL AS HIS SCULPTURES, AS SOLAR AS HIS ARTWORK Prima di conoscere Pablo Atchugarry, ho conosciuto l’artista e le sue opere. Ricordo di essere rimasto colpito da alcune sue sculture in occasione di Miami Art Basel, per quel calore e quell’energia che trasmettevano ad ogni sguardo. Del resto, ogni volta che vedo un’opera contemporanea in marmo, mi fermo in ammirazione: è forte in tutti noi, che siamo nati e cresciuti a Pietrasanta, il richiamo della cultura del marmo e del bronzo declinata nella scultura. Al primo contatto, quelle opere dell’artista uruguiano mi piacquero, le sentii vicine alla sensibilità creativa del territorio apuo-versiliese, a quella maestria che avevo conosciuto in artisti operanti all’interno dei nostri atelier di scultura. Leggendo la sua biografia, compresi. Dagli anni Ottanta iniziano le frequentazioni italiane di Atchugarry, grazie ad una serie di prestigiose commissioni. L’approccio con l’Italia equivale al suo avvicinarsi al monumentale e al marmo. E’ così che arriva a Carrara, per cercare quel materiale
Before I met Pablo Atchugarry, I met the artist and his works. I remember having been impressed by several of his sculptures during the Miami Art Fair in Basel for the warmth and energy that they transmitted with each glance. On the other hand, whenever I see a Contemporary artwork in marble, I stop in admiration: for those of us born and raised in Pietrasanta, the culture of marble and bronze interpreted through sculpture is strongly felt within us all. I was immediately delighted by the works of the Uruguayan artist, I felt a creative receptiveness in them drawn from the Apuan-Versilian territory, towards that master artistry which I had known from artists working inside our sculpture ateliers. Reading his biography, I began to understand. Since the 1980s Atchugarry began his frequent trips to Italy, thanks to a series of prestigious commissions. His approach with Italy corresponded with his introduction to monumental and to marble. Thus, his arrival in Carrara to find the material capable of donating an unrivaled luminosityto his sculptures.
capace di donare alle sculture una luminosità senza eguali. La sua presenza nel bel paese viene sancita, nel 2003, dalla partecipazione alla Biennale di Venezia. Segue una carriera artistica internazionale con importanti mostre e numerose opere in collezione di musei pubblici e privati di tutto il mondo. L’artista vive, attualmente, tra Lecco e Manati ales, in Uruguay, dove si occupa della Fondazione che porta il suo nome e del suo parco della scultura. Quando gli ho parlato della possibilità di esporre nell’estate 2019 a Pietrasanta, come tutti gli artisti di profonda conoscenza, di grandi capacità e umiltà, ha raccolto l’invito con entusiasmo e con un filo di inquietudine: piazza del Duomo è sempre motivo di soddisfazione ma anche di forte apprensione. Eppure Atchugarry non è nuovo a sfide, nel marzo 2012 ha esposto in Times Square e nel luglio dello stesso anno a St. James Square di Londra. Con sincero piacere accolgo, oggi, a Pietrasanta, Pablo Atchugarry, un uomo monumentale come la sua scultura, dal sorriso solare come le sue opere. Sono certo che la mostra “The evolution of a dream” sarà un nuovo, importante capitolo per la storia espositiva cittadina. Invito tutti a lasciarVi trasportare dal sentimento di queste sculture la cui materia, nelle mani di Atchugarry, si allunga, si dilata, si fa leggera e sinuosa inseguendo la luce.
His presence in Italy was recognized in 2003 with his participation in the Venice Biennial. This was followed by an international artistic career with important exhibitions and numerous works in museal, public and private collections world-wide. The artist currently lives between Lecco and Manatiales (Uruguay) where he is involved both with the Foundation that bears his name as well as his sculpture park. When I spoke to him about the possibility of exhibiting in Pietrasanta in the summer of 2019, as all artists with deep knowledge, enormous capabilities and humbleness, he accepted the invitation with enthusiasm but with a hint of uncertainty: the Cathedral Square evokes feelings of pleasure but also of great anxiety. And yet, Atchugarry is not new to challenges having already exhibited in March of 2012 in Times Square and that same year at St. James Square in London. It is with genuine pleasure today that I welcome Pablo Atchugarry to Pietrasanta, a man as monumental as his sculptures, with the same sunny disposition found in his works. I am confident that the exhibition “The Evolution of a Dream” will be a new important chapter for the history of our city. I would like to invite you all to allow yourselves to be transported by the sentimentalism of these works whose material, in the hands of Atchugarry, extends upwards, expands, becominglightweight and sinuous as it follows the light.
L’Assessore ai Beni, Attività Culturali e Turismo Sen. Massimo Mallegni
The Town Councilor of Cultural Activities and Tourism Sen. Massimo Mallegni
The Town Councilor of Cultural Activities and Tourism, Sen. Massimo Mallegni, with a Pablo Atchugarry bronze sculpture.
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Pablo, confesso che ho osservato per molti anni il tuo lavoro, poi il destino ci ha fatto incontrare in Uruguay a Punta dell’Este nella tua immensa Fondazione degna dei più importanti artisti della storia. Quel giorno ho capito la tua grandezza d’artista e la bellezza della tua persona, mi sei piaciuto ed oggi che ci frequentiamo di più, mi hai convinto che l’Uomo e l’Artista sono meravigliosi. Questa mostra di Pietrasanta segue un ciclo di grandi mostre che ogni anno si susseguono e con te proseguono nel prestigio internazionale che ti appartiene. Con affetto, Stefano Contini
Pablo, I confess that I have observed your work for many years, then by chance we met in Punta dell’Este, Uruguay at your immense Foundation, worthy of the most important artists in history. That day I understood your greatness as an artist and your beauty as a person; I was immediately drawn to you and today that we are frequently together more often, you have convinced me that the Man and the Artist are both incredible. This exhibition at Pietrasanta follows a cycle of important exhibitions that every year area succession of events as you continue to achieve the international prestige that you are deserving of. Affectionately, Stefano Contini
Caro Stefano, grazie al tuo spirito di costruttore di progetti e alla tua generosità, hai reso possibile il mio sogno di essere a Pietrasanta. Il mio cuore batte più forte quando vedo le Alpi Apuane. Pietrasanta è una città meravigliosa dove gli artisti si sentono a casa propria. Vorrei ringraziare il Senatore Massimo Mallegni, il Sindaco Alberto Stefano Giovannetti e te, per questo invito che mi onora e mi riempie di gioia. Con amicizia, Pablo
Dear Stefano, Thanks to your spirit of constructing projects and your generosity, you have made my dream of being in Pietrasanta come true. My heart races even more when I see the Apuan Alps. Pietrasanta is a wonderful city where artists feel right at home. I would like to thank Senator Massimo Mallegni, the Mayor Alberto Stefano Giovannetti and you for this invitation; I am honoured and it fills me with joy. Affectionately, Pablo
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IMMAGINE
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THE EVOLUTION OF A DREAM Ettore Mocchetti
Il mio primo incontro con Pablo Atchugarry risale agli inizi degli anni Duemila. Vidi le sue opere in una mostra e mi colpirono molto per la loro asciutta plasticità. Geometria ed emozione. Il suo nome non mi era sconosciuto, più volte avevo incontrato suoi lavori su libri e riviste. Ma il contatto diretto è un’altra storia, la materia, la tridimensionalità, il tocco della mano sono un tramite insostituibile per sentire l’anima, il cuore, l’idea dello scultore. Da allora Atchugarry, uruguaiano di Montevideo che vive per metà dell’anno proprio a Lecco (l’altra metà la trascorre a Manantiales, Uruguay), è entrato nel mio radar personale, ne seguo l’opera con attenzione, l’ho ammirata nella stupenda retrospettiva inscenata, su suo allestimento, nei Mercati di Traiano a Roma, ove le sculture nivee e astratte dialogavano con le suggestioni storiche ed estetiche dell’antichità classica.
My first encounter with Pablo Atchugarry dates back to the beginning of the year 2000. I had seen his works in an exhibition and was greatly impressed by their sculptural three-dimensionality. Geometry and emotion. His name was not unfamiliar to me having many times seen his work in books and magazines. But having direct contact is another story; the material, the three-dimensionality, the touch of his hand are irreplaceable go-betweens to feel the soul, the heart, the idea of the sculptor. Since then, Atchugarry – Uruguayan from Montevideo – who lives for half the year precisely in Lecco (the other half he spends in Manantiales in Uruguay), has entered into my personal sphere and I follow his work with attention. I admired it in the splendid Traiano markets in Rome, where the candid and abstract sculptures dialogued with the historical and aesthetic charm of ancient classicism.
Del suo creatore ho appreso, almeno per sommi capi, la vita, il padre artista innamorato dell’arte come la mamma di origine italiana, le prime esperienze da pittore – già in mostra appena undicenne –, poi la passione divorante per la scultura interpretata attraverso i più diversi materiali, la scoperta, quasi una fulminazione, del marmo, nella cava del Polvaccio, quella di Michelangelo, che lui stesso ha spiegato così in un’intervista: “Era il 1979 ed ebbi modo per la prima volta di lavorarlo, fu subito amore”, continuando poi: “Il marmo è sicuro il materiale che prediligo, nelle sue quattro varianti che amo definire ‘pennellate della natura’: lo statuario di Carrara, che è bianco, il marmo rosa, quello grigio e quello nero del Belgio. Ho lavorato anche col bronzo, con l’acciaio e col legno. Di fatto tra materiale e artista si instaura una sorta di dialogo: non è solo l’artista che sceglie il materiale ma viceversa, è anche il materiale che sceglie l’artista, lo indirizza, con la sua bellezza e le sue imperfezioni. Come insegnava Michelangelo, l’idea che mi guida nello scolpire è che l’opera vada solo fatta uscire dal blocco di materiale che ho davanti”.
About its creator I learned, at least briefly, his life, the artist father passionate about art just as the mother of Italian origin, his first experiences as a painter – he had already exhibited at only 11 years of age – then this devouring love for sculpture interpreted through the most diverse materials and the discovery (nearly fulminating) of marble in the quarries of Polvaccio, those used by Michelangelo. He himself explained in an interview, “It was 1979 and for the first time I was able to work with it. I was immediately in love”. He continued, “Marble is absolutely the material that I prefer in all of its four variants which I love to define as brush strokes of nature – the statuary marble of Carrara which is white, pink marble, grey marble and black Belgium marble. I have worked in bronze, steel and with wood. In fact, between the material and the artist a sort of dialogue is established: it is not only the artist that chooses the material but vice-versa it is also the material that chooses the artist and directs him with its beauty and its imperfections. As I learned from Michelangelo, the idea that guides me in sculpting is that the work must exit from that block of stone which is in front of me”.
Nei lavori monumentali come nelle sculture a scala domestica, in quelle in marmo ma pure in quelle in legno e in metallo che colora con tinte intense e brillanti, i punti fissi del suo linguaggio sono la reinterpretazione di codici plastici consolidati dal Tempo e da maestri come lo stesso Michelangelo, e poi Brancusi, l’espressività della luce modulata e modellata da forme e volumi, l’eternità della materia, la verticalità, ovverosia la spinta verso l’alto che a tratti s’interrompe là dove i vuoti segnalano l’addensarsi della materia; e ancora la teoria dei panneggi che, con il loro andamento curvilineo, ammorbidiscono ma non negano lo slancio ascensionale, solo lo volgono anche in abbraccio, lo rendono più umano interponendosi come legante tra terra e cielo, ne esprimono l’indispensabile cifra donniaca, la parte femminile, “la rotondità della Terra, la donna come fonte di vita e nascita, nella sua capacità di procreare”.
In monumental works just as in work on a smaller scale, in marble as well as those in wood and metal that he colors with intensely bright tones, the fixed points of his expressivity are the reinterpretation of sculptural codes which have been consolidated over time by masters such as Michelangelo himself and later Brancusi - the expressivity of light modulated and modeled by form and volume, the infinitude of the material, the verticality, that is the upward thrust which is often interrupted where emptiness marks a thickening of the material; the theory of drapery which, with its curved lines soften the ascension without rejecting it. Wrapped in an embrace, it appears to be more human, placing itself as a bond between earth and the heavens, they express an indispensable femininity - “the roundness of the earth, woman as a fountain of life and birth in her ability to procreate”.
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E tutto ciò l’artista ricompone nell’astrattezza del segno che, nell’immobilità danzante della resa plastica, sembra alludere, nel profondo, al senso e al soffio vitale della Natura. E ancora è Atchugarry a introdurci in questo suo mondo estetico. Come ha raccontato qualche tempo fa in una conversazione: “La mia attività di scultore, come per tutti del resto, è iniziata con dei riferimenti figurativi. Andando avanti si sono semplificati: dando veste astratta a quei riferimenti, stilizzandoli in segni significanti ho trovato il modo di far emergere al meglio l’essenza della scultura. Le mie opere si sviluppano verso l’alto perché si interrogano, come me, sul futuro, sullo spazio, sul tempo in cui si trovano ad esistere”.
All that the artist recomposes in abstractness and in the dancing immobility of the three-dimensionality, seems to allude – in a profound way – to the sense and the vital flow of Nature. And once again it is Atchugarry who introduces us to his aesthetic world. As he mentioned time ago in a conversation, “My activity as a sculptor, like everything else, began with figurative references. As time passed, they were simplified to give an abstract look to those references, stylizing significant marks that created a way to make the essence of the sculpture emerge. My works point upwards because like me, they ask questions about the future, about space and on the amount of time they will have to exist”.
E in quella visione orientata verso l’alto non manca di giocare un ruolo, così a me pare, anche l’aver scelto, per metà dell’anno, di abitare e lavorare a Lecco, sotto gli appicchi dei primi monti lombardi. “Ovunque guardi a Lecco trovi la natura: l’uomo spesso se ne dimentica così come dimentica di far parte di un ciclo più grande di lui. La vita in una grande città può essere stimolante ma non concede il privilegio di tornare alla natura. Io abito sotto la parete strapiombante del Medale, ogni mattino mi alzo e guardo in su, verso quelle meravigliose montagne – che cosa sono se non le più belle sculture? – e non c’è volta che io non mi senta ispirato da questa visione, così come da quella del lago. Per questo ho deciso di rimanere a Lecco”.
The decision to live and work in Lecco for half of the year under the Lombard mountains, plays a fundamental role in that vision which is orientated upwards. “Wherever you look in Lecco, you can find nature; man often forgets that he is only part of a much larger cycle. Life in a large city can be stimulating but does not concede the privilege of returning to nature. I live under the overhanging walls of the Medale and every morning I get up and look upwards towards those incredible mountains – are they not the most magnificent sculptures? There is not one time that I don’t feel inspired by that sight, just as that of the lake. For this reason, I decided to stay in Lecco”.
Quella di Atchugarry, omone dal viso sincero e dallo sguardo generoso, è dunque arte sottile, polisemica, ricchissima di significato, assai complessa nella sua apparente linearità: stimola l’immaginazione e la meraviglia di chi la guarda e l’ammira – il titolo”Untitled” a cui il Maestro spesso ricorre è per non forzarne l’interpretazione –, è enigmatica e intuitiva, trasmette sensazioni di Bello e di Bellezza coinvolgenti e al tempo stesso sconvolgenti, perché mettono in crisi il pensiero abitudinario. Tutto ciò si apprezza assai bene nei moti naturalistici che animano le torsioni dei marmi monumentali, e nei bronzi (di taglia più contenuta) colorati con lucenti vernici per automobili che, sotto l’egida di Galleria d’Arte Contini con Fondazione Versiliana e Start, invadono gioiosamente le strade e le piazze di Pietrasanta e pure le sale del complesso di Sant’Agostino.
The art of Atchugarry - a big guy with a sincere face and an impressive look - is therefore subtle, polysemic and rich with significance, incredibly complex in its apparent linearity: It stimulates the imagination and the marvel of the viewer - the title “Untitled” is often used by the Master as not to force an interpretation - is enigmatic and intuitive; it transmits sensations of Beautiful and Beauty together while at the same time it disturbs our habitual way of thinking. All of this can be greatly appreciated in the naturalistic movements which animate the torsions of the monumental marbles and bronzes (of smaller dimensions), coloured with bright automobile varnishes. Under the aegis of the Contini Art Gallery along with the Versiliana Foundation and Start they joyfully invade the streets and piazzas of Pietrasanta, including the halls of the St. Augustine Complex.
Opere, soprattutto le sculture marmoree, che vivono in piena armonia, esaltandoli nella forma creativa, con il mood e la storia di questa vivace cittadina toscana in cui hanno lavorato e lavorano i sommi scultori di ogni tempo cimentandosi, nelle locali botteghe dal lignaggio antico, con i marmi carrarini cari a Michelangelo e al Canova. Veri capolavori di uno scultore dalla sensibilità e dall’immaginazione uniche, oggi da annoverare tra i massimi artisti dell’America Latina e non solo.
His works, above all the marble sculptures, live in pure harmony; the mood and history of this vivacious Tuscan town - where sculptors from every epoch have tested themselves – is exalted in the local bottegas of family lineage and with the Carrara marbles so dear to Michelangelo and Canova. True masterpieces and a sculptor with a unique perceptibility and imagination whom today we can count amongst the most important artists, and not only in Latin America.
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Piazza del Duomo, Pietrasanta Square of the Cathedral, Pietrasanta 18
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Chiesa di Sant’Agostino, Pietrasanta Church of Saint Augustine, Pietrasanta 40
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Chiostro di Sant’Agostino, Sala dei Putti, Pietrasanta Cloister of Saint Augustine, Putti Hall, Pietrasanta
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Chiostro di Sant’Agostino, Sala del Capitolo, Pietrasanta Cloister of Saint Augustine, Capitolo Hall, Pietrasanta
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DISEGNI DRAWINGS 64
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OPERE IN MOSTRA EXHIBITED WORKS 69
SINFONIA INTERIORE, 2017 - Ed. 5 of 8 Bronze with automotive paint 136 x 31 x 23 cm CHIOSTRO DI SANT’AGOSTINO | CLOISTER OF ST. AUGUSTINE
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LA PORT DE RÊVES, 1995 Statuary Carrara marble 160 x 120 x 70 cm
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UNTITLED, 2018 Statuary Carrara marble 135 x 40 x 27,5 cm
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EL ABRAZO, 2017 - Ed. 3 of 8 Bronze with automotive paint 74,5 x 39,5 x 34 cm
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UNTITLED, 2018 - Ed. 6 of 8 Bronze with automotive paint 73 x 22 x 17 cm
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UNTITLED, 2019 Statuary Carrara marble 150 x 27,5 x 23 cm
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UNTITLED, 2015 Portugal pink marble 112 x 47 x 26 cm
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UNTITLED, 2013 - Ed. 5 of 8 Bronze with acrylic patina 101 x 40 x 27 cm
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UNTITLED, 2013 - Ed. 1 of 8 Bronze with acrylic patina 93 x 31 x 27 cm
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VELAS DE ORIENTE, 2016 Polished stainless steel 122 x 48 x 30 cm
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UNTITLED, 2017 Statuary Carrara marble 127 x 29 x 29 cm Private collection. Courtesy of Tornabuoni Arte
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UNTITLED, 2017 - Ed. 8 of 8 Bronze with automotive paint 120,5 x 41,5 x 21,5 cm
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UNTITLED, 2016 - Ed. 5 of 6 Bronze with automotive paint 204 x 61 x 56 cm
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TRANSPARENCIA DE LA VIDA, 2015 Volterra Alabaster 43,5 x 30 x 21 cm
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UNTITLED, 2019 - Ed. 8 of 8 Bronze with automotive paint 44,5 x 18,5 x 10 cm
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UNTITLED, 2014 Pink Portugal marble 105 x 31 x 20,5 cm
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UNTITLED, 2018 - Ed. 5 of 8 Bronze with automotive paint 42 x 20 x 10 cm
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UNTITLED, 2014 - Ed. 5 of 8 Bronze with automotive paint 133,5 x 30 x 15 cm
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UNTITLED, 2016 Statuary Carrara marble 105 x 24 x 15 cm
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UNTITLED, 2017 - Ed. 7/8 Bronze with automotive paint 123,5 x 29,5 x 13,5 cm
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UNTITLED, 2017 - Ed. 7 of 8 Bronze with automotive paint 139 x 27,5 x 17 cm
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UNTITLED, 2019 - Ed. 5 of 8 Bronze with automotive paint 54 x 34 x 25 cm
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IL FIGLIO DELLA MONTAGNA, 2019 Statuary Carrara marble 320 x 80 x 75 cm
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AMICIZIA, 2019 Statuary Carrara marble 296 x 75 x 56 cm
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RISVEGLIO DELLA NATURA, 1996 Statuary Carrara marble 220 x 160 x 60 cm
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VITA MARINA, 2000 Statuary Carrara marble 282 x 105 x 80 cm
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IL FIORE, 2018 - Ed. 3 of 3 Bronze with automotive paint 315 x 120 x 50 cm
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DESTINO, 1999 Statuary Carrara marble 284 x 60 x 20 cm
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LUCE DELLE APUANE, 2019 Statuary Carrara marble 381 x 58 x 65 cm
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Pontile di Marina di Pietrasanta Pier of Marina di Pietrasanta 122
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SEARCH OF THE FUTURE, 2018 Polished stainless steel 500 x Ø220 cm
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SCULTURE MONUMENTALI MONUMENTAL SCULPTURES 129
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Pablo Atchugarry working on LA SERENISSIMA, homage to Venice Statuary Carrara marble 445 x 110 x 75 cm
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LA SERENISSIMA Statuary Carrara marble 445 x 110 x 75 cm
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PABLO ATCHUGARRY ATELIER Lecco (Italy)
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LUZ Y ENERGÍA DE PUNTA DEL ESTE, 2009 (Punta del Este, Parada 1) Statuary Carrara marble h 500 x 160 x 90 cm
ENCUENTRO DE AMOR, 2017 Statuary Carrara marble h 350 x 100 x 60 cm
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COSMIC EMBRACE, 2005/11 Statuary Carrara marble h 850 x 159 x 146 cm
MONUMENTO ALLA CIVILTÀ E CULTURA DEL LAVORO LECCHESE, 2002 (Lecco, Italy) Statuary Carrara marble h 620 cm
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PABLO ATCHUGARRY ATELIER Manantiales (Uruguay)
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NEL CAMMINO DELLA LUCE, 2006 Statuary Carrara marble h 830 cm
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OBELISCO DEL TERZO MILLENNIO, 2001 (Manzano, Italy) Statuary Carrara Marble h 600 x 120 x 120 cm
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UNTITLED, 1999 (Groeninge Museum, Brugge, Belgium) Statuary Carrara marble h 209x120x90 cm
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MOVEMENT IN THE WORLD, 2014 Statuary Carrara marble h 835 cm
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FUTURO, 2018 (Montevideo, Uruguay) Statuary Carrara marble h 477 x 120 x 90 cm
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DREAMING NEW YORK, 2011 (Times Square, New York, 2012) Statuary Carrara marble h 188 x 77 x 27 cm
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INCONTRO, 2016 (Bagno a Ripoli, Italy Stainless steel h 870 x Ø 240 cm
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VERSO L’INFINITO, 2015 (Forte dei Marmi, Italy) Stainless steel h 730 x diam. 210 cm
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VIA CRUCIS, 2014/15 Statuary Carrara marble h 129 x 80 x 20 cm
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INCONTRO DI LUCE, 2016 (Surfside, Miami, USA) Statuary Carrara marble h 260 x 70 x 44 cm
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THE SEARCH OF KNOWLEDGE, 2008 (Frost Musem, Miami, USA) Pink Portugal marble h 252 x 65 x 41 cm
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LIFE AFTER LIFE, 2015 Olive wood h 540 x Ø 120 cm Exhibited in International Expo Milan 2015
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Solo exhibition CITTÀ ETERNA, ETERNI MARMI Mercati di Traiano, Museo dei Fori Imperiali, Rome (Italy), 2015-2016
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BIOGRAFIA | BIOGRAPHY Pablo Atchugarry è nato a Montevideo, Uruguay, il 23 agosto 1954. Fin da piccolo, Pablo è fortemente incoraggiato a cimentarsi nel disegno dalla madre María Cristina Bonomi e dal padre Pedro, grande appassionato d’arte e allievo del Maestro Joaquin Torres Garcia. Percependo l’attitudine del figlio, i genitori lo stimolano ad intraprendere questo percorso fin dall’infanzia. Nel 1965, all’età di 11 anni, prende parte ad una mostra collettiva a Montevideo, esponendo per la prima volta due opere pittoriche. Sperimenta poi diversi materiali come l’argilla, il cemento, il ferro e il legno e nel 1971 realizza la prima scultura in cemento intitolata Caballo. Seguiranno altri lavori in ferro e cemento quali Escritura Simbólica (1974), Estructura Cósmica (1974), Metamorfosis Prehistórica (1974), Maternidad (1974) e Metamorfosis Femenina (1974). Nel 1972 realizza la prima personale di disegni e dipinti presso il Centro de Exposiciones SUBTE di Montevideo; seguiranno diverse mostre sia nel 1974 (Galería Lirolay di Buenos Aires e XV Salón Internacional Paris–Sud) sia nel 1976 (Porto Alegre, San Pablo, Brasilia e Rio de Janeiro - durante la quale conosce l’artista Iberê Camargo).
Pablo Atchugarry was born in Montevideo, Uruguay on August 23, 1954. At an early age, his parents, María Cristina Bonomi and Pedro Atchugarry, art enthusiasts, discovered their son’s aptitude for drawing and they encouraged him to follow this path. He initially expressed himself through drawings and painting, and in 1965 at the age of 11, two of his works were displayed in a collective exhibition in Montevideo. Pablo discovered other materials such as clay, concrete, iron and wood and in 1971 he created his first sculpture in concrete, entitled Caballo (Horse). Other sculptures in concrete and iron would follow dated 1974: Escritura simbólica (Symbolic Writing), Estructuracósmica (Cosmic Structure), Metamorfosis prehistórica (Prehistoric Metamorphosis), Maternidad (Maternity) or Metamorfosis femenina (Feminine Metamorphosis). In 1972, he realized his first solo exhibition of drawings and paintings in the SUBTE Exhibition Center in Montevideo, followed by various exhibitions held in 1974 (Lirolay Gallery in Buenos Aires and the Paris-Sud International Salon) and in 1976 (Porto Alegre, San Pablo, Brasilia and Río de Janeiro where he met the artist Iberê Camargo).
Nel 1977 inizia i suoi soggiorni europei visitando diversi Paesi quali Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Olanda, Spagna, Svizzera e Italia. Nel 1978 tiene la prima mostra personale di pittura in Italia, presso la Galleria Visconti di Lecco. Lo stesso anno espone anche presso la Galleria Nuova Sfera di Milano e la Galleria La Colonna di Como, dove presenta per la prima volta al pubblico i propri disegni a china e acquarello. In questa occasione, Mario Radice scrive un articolo per il quotidiano comasco La Provincia intitolato “Alla Colonna, ottime chine del pittore scultore uruguaiano Atchugarry”. Nel 1979 Atchugarry ottiene la prima mostra personale a Parigi, presso la Maison de l’Amérique Latine e, successivamente, a Coira e Stoccolma. Durante il suo soggiorno parigino, realizza il disegno preparatorio de La Lumière, la prima scultura che realizza in marmo e per la cui creazione si sposta a Carrara e a Brescia.
In 1977 Atchugarry began his European travels with visits to different countries – Belgium, Denmark, France, Germany, Holland, Spain, Switzerland and Italy. In 1978 he held his first solo exhibition of paintings in Italy (Visconti Gallery in Lecco); in that same year he held another solo exhibition of paintings at the Nuova Sfera Gallery in Milan and at La Colonna Gallery in Como where for the first time he showed his drawings in ink and watercolor. For the occasion, Mario Radice wrote an article in the daily newspaper, La Provincia, entitled “Alla Colonna, ottime chine del pittore scultore uruguaiano Atchugarry” (At the Colonna, Excellent Inks by the Uruguayan Painter/Sculptor Atchugarry). In 1979, he celebrated his first solo exhibition in Paris, at the Maison de l’Amérique Latine and later he exhibited in Chur and Stockholm. During his stay in Paris, he realized a preparatory drawing for La Lumière (The Light), his first sculpture created in marble and for which he relocated to Carrara and Brescia.
Nel 1987 le sue opere sono esposte nella Cripta del Bramantino e nel complesso della Basilica di San Nazaro in Brolo a Milano, con la presentazione critica di Raffaelle De Grada. A partire dal 1989, comincia a manifestarsi la tendenza di Atchugarry a lavorare con opere di dimensione monumentale, che attualmente fanno parte di collezioni pubbliche e private in tutto il mondo. Nel 1996 scolpisce l’opera Semilla de la esperanza (Seme della Speranza), destinata al parco di scultura del Palacio del Gobierno di Montevideo; mentre nel 1997 espone a Caracas, dove conosce Jesús Soto ed altri artisti. Nel 1998 la Fondazione Veranneman, in Belgio, organizza una mostra personale delle sue opere scultoree, accompagnata da un saggio critico del professor Willem Elias. Il 25 settembre 1999 viene inaugurato il Museo Pablo Atchugarry a Lecco, dove sono esposte in maniera permanente diverse opere che rappresentano il percorso artistico di Atchugarry, dai primi dipinti alle sculture più recenti, così come l’archivio della sua produzione.
In 1987 his works were exhibited in the Bramantino Crypt in the Basilica of San Nazaro (Milan) with a critical presentation by Raffaelle De Grada. In 1989, Atchugarry began to express a tendency towards working with pieces of monumental dimensions, works that still today can be found in public and private collections worldwide. In 1996 he sculpted the work Semilla de la esperanza (Seed of Hope), realized for the Government Palace Sculpture Park in Montevideo. In 1997, he exhibited in Caracas, where he would meet Jesús Soto along with other artists. In 1998 the Veranneman Foundation in Belgium organized a solo exhibition of his sculptures with a critical essay by Professor Willem Elias. In September of 1999, in Lecco, he inaugurated the Pablo Atchugarry Museum, where diverse artworks on permanent display represent his artistic pathway, from the earliest paintings to the sculptures of today as well as conserving the archives of his works.
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Nel 2001 la città di Milano organizza, nella sede di Palazzo Isimbardi, la retrospettiva dal titolo Le infinite evoluzioni del marmo e nello stesso anno ottiene la prima mostra personale a Londra, presso la Albemarle Gallery dove crea l’imponente scultura in marmo di sei metri Obelisco del Terzo Millennio, per la città di Manzano (Udine). Vince anche il concorso nazionale per la realizzazione del Monumento alla Civiltà e Cultura del Lavoro Lecchese, che viene inaugurata a Lecco nel maggio del 2002. Anche in questo caso, l’opera presentata da Atchugarry è una scultura in marmo di Carrara di sei metri d’altezza, realizzata a partire da un unico blocco di 33 tonnellate. In riconoscimento alla sua carriera artistica, nel luglio del 2002 viene insignito del premio “Michelangelo”, a Carrara. In questo periodo Atchugarry lavora a diversi progetti, tra i quali la scultura Ideales, un omaggio per celebrare il 50° anniversario dell’incoronazione del Principe Ranieri di Monaco, attualmente collocata nella Avenue Princesse Grace di Montecarlo.
In 2001 the City of Milan organized a retrospective exhibition at the Isimbardi Palace, entitled Le infinite evoluzioni del marmo (The Infinite Evolutions of Marble). In that same year he held his first solo exhibition in London at the Albemarle Gallery and he sculpted the Obelisco del terzo millennio (Obelisk of the Third Millenium), a monumental work – six meters high in Carrara marble – for the city of Manzano in Italy. He also won the national competition with his realization of the sculpture, Monumento alla Civiltà e Cultura del Lavoro Lecchese (A Monument to the Civilization and Work Culture of Lecco), which was also a six meters high work made from a unique 33 ton block of marble from Carrara and was inaugurated in Lecco in May of 2002. In 2002, he received the Michelangelo Award in Carrara for special recognition of his artistic career. During this period, he continued to work on different projects amongst which the sculpture Ideales (Ideals), realized as a tribute for the 50th Anniversary of the Reign of Prince Ranieri of Monaco, now located in Avenue Princess Grace of Montecarlo.
Nel 2003 Atchugarry partecipa alla 50ª Biennale di Venezia con l’opera Sognando la Pace, un’installazione composta da otto sculture di grandi dimensioni in marmo di Carrara e marmo grigio Bardiglio della Garfagnana. Questo stesso anno espone per la seconda volta presso la Fondazione Veranneman in Belgio e realizza per la Fondazione Fran Daurel a Barcellona l’opera intitolata Ascensión. Nel 2004, a distanza di 25 anni dalla sua ultima mostra in Uruguay, la Galleria Tejería Loppacher organizza la sua prima personale di scultura a Punta del Este, seguita da un’altra importante rassegna personale delle sue opere tenutasi l’anno successivo presso il Museo Nazionale di Belle Arti di Buenos Aires. Il Groeninge Museum di Bruges dedica nel 2006 una grande retrospettiva ad Atchugarry, con opere provenienti da collezioni private di tutto il mondo. Quattro anni più tardi, il museo acquisisce una scultura per la propria collezione, che viene poi esposta in maniera permanente nel parco. Lo stesso anno, la collezione João Berardo in Portogallo acquisisce l’opera Camino Vital (1999), una scultura di 483 centimetri di altezza destinata al Centro Culturale di Belém, a Lisbona. Nel 2007 si costituisce la Fondazione Pablo Atchuggarry a Manantiales (Uruguay), con l’obbiettivo di creare un luogo di incontro per artisti di tutte le discipline, uno spazio di unione ideale tra natura ed arte. Questo stesso anno Atchugarry porta a compimento la sua prima scultura di otto metri intitolata Nel cammino della Luce, scolpita da un unico blocco di marmo di Carrara di 48 tonnellate e destinata alla Collezione Fontanta, in Italia.
In 2003 he participated in the 50th Venice Biennale with the composition Soñando la paz (Dreaming of Peace) a sculptural work of 8 monumental pieces realized in Carrara marble and Bardiglio marble from Garfagnana. He exhibited at the Veranneman Foundation in Belgium for the second time. That same year he would create a work entitled Ascensión for the Fran Daurel Foundation in Barcelona. In 2004, after 25 years of not having exhibited in Uruguay, the Tejería Loppacher Gallery organized its first solo show of sculpture in Punta del Este (a continuation of the same would be held in 2005) and the National Museum of Fine Arts in Buenos Aires realized an important solo exhibition of his works. In 2006, the Groeninge Museum of Bruges dedicated a retrospective exhibition, with works from private international collections. Four years later, the same museum acquired a sculpture for its own collection which is on permanent display in the gardens. That same year the João Berardo Collection from Portugal acquired the work Camino Vital (Vital Pathway) - executed in 1999 - precisely for the Cultural Center of Belém in Lisbon. In Uruguay, the Sur Gallery organized an exhibition of his most recent works. During the year 2007, the Pablo Atchugarry Foundation was established in Manantiales (Uruguay), with the intention of creating a meeting place for artists from all fields, an ideal space to unite nature and art. That same year the artist finalized his first eight meters high work, entitled Nel cammino della Luce (In the Way of Light), sculpted from one 48-ton block of Carrara marble, designated for the Fontana Collection in Italy.
Tra il 2007 e il 2008 viene organizzata in Brasile una grande retrospettiva dal titolo El espacio plástico de la luz (Lo spazio plastico della luce), accompagnata da un testo critico di Luca Massimo Barbero. Si tratta di una mostra itinerante, tenutasi prima presso il Centro Cul-
Between the years 2007 and 2008 the artist realized an important retrospective exhibition in Brazil entitled El espacio plástico de la luz (The Plastic Space of Light), an itinerant exhibition, with a critical essay presented by Luca Massimo Barbero. Exhibitions were held at the Cultural Center
turale Banco do Brasil di Brasilia, ed in seguito al MUBE (Centro Brasiliano di Scultura) di San Paolo e nel Museo Oscar Niemeyer di Curitiba. Nel 2008 il Museo Nazionale di Arti Visive di Montevideo gli dedica una mostra personale che raccoglie gli ultimi quindici anni della sua produzione artistica. Nel 2009 Atchugarry conclude un’altra opera monumentale, la scultura Luz y energía de Punta del Este (Luce ed energia di Punta del Este) realizzata in marmo di Carrara e con un’altezza di cinque metri, che viene inaugurata a Punta del Este in occasione del centenario della città.
of Brazil in Brasilia, the MUBE (Brazilian Museum of Sculpture) in Sao Paulo and in the Oscar Niemeyer Museum in Curitiba. In 2008, the National Museum of Visual Arts in Montevideo, dedicated a one-man exhibition to the artist which covered the last fifteen years of his artistic career. In 2009, the work entitled Luz y energía de Punta del Este (Light and Energy of Punta del Este), was inaugurated in Punta del Este, Uruguay, five meters in height and realized in Carrara marble it was a tribute to the centennial celebration of the city.
Dopo sette anni di intenso lavoro, nel 2011 termina l’opera Abbraccio Cosmico, scolpita da un blocco di 56 tonnellate di peso e di 8,5 metri di altezza. Nel novembre dello stesso anno si tiene la prima mostra personale a New York, a cura di Hollis Taggart Galleries e con testo critico di Jonathan Goodman.La Galleria Sur, in Uruguay, presenta i suoi lavori ad Art Basel Miami e, successivamente, a Tefaf Art Fair di Maastricht, nei Paesi Bassi. Nel marzo del 2012, la Times Square Alliance seleziona l’opera Dreaming New York per essere esposta a Times Square durante la diciottesima edizione de The Armony Show di New York. Nel mese di luglio dello stesso anno, nell’ambito del programma City of Sculpture organizzato dal Westminster City Council, due sculture di acciaio inossidabile vengono esposte a St. James Square Gardens di Londra. Queste due opere, intitolate Espíritu Olímpico I e EspírituOlímpico II, sono state create specificamente per l’occasione e misurano rispettivamente 5,9 e 5,85 metri d’altezza. Alla fine del 2013, la casa editoriale Mondadori Electa di Milano pubblica due volumi del Catalogo Generale della scultura di Pablo Atchugarry, a cura del professor Carlo Pirovano. Il terzo volume uscirà nel 2019.
In 2011, after seven years of work, the artist finalized the sculpture Abrazo cósmico (Cosmic Embrace), realized from one 56 ton block of marble and 8.5 meters high. In November 2011 he realized his first solo show in New York at the Hollis Taggart Galleries, with a critical essay presented by Jonathan Goodman. The Sur Gallery in Uruguay presented his works at Art Basel Miami and later at TEFAF in Maastricht (Netherlands). In March of 2012, the Times Square Alliance selected his work Dreaming New York to be displayed in Times Square during the New York Armory Show. In July, within the framework of the program City of Sculpture (London), the Westminster City Council displayed two sculptures in stainless steel at the St. James Square Gardens. These works entitled Espíritu Olímpico I and Espíritu Olímpico II (Olympic Spirit I and II), specifically created for the occasion, are 5.9 and 5.85 metres respectively in height. Towards the end of 2013, the Mondadori Electa publishing house in Milan, printed two volumes of a comprehensive catalogue of the artist’s sculptures, with the curatorship of Professor Carlo Pirovano. The third volume is expected to be finalized by the year 2019.
Nel 2015-2016 il Museo dei Fori Imperiali – Mercati di Traiano di Roma ha ospitato la mostra Pablo Atchugarry. Città Eterna, eterni marmi, un’importante retrospettiva che ha presentato il lavoro dell’artista attraverso una rassegna di 40 opere. Il Museu Brasileiro da Escultura a Sao Paulo organizza, durante l’anno 2017, la più grande retrospettiva delle sue opere intitolata Un viaggio attraverso la Materia. Nel 2018 si inaugura l’Atchugarry Art Center a Miami. Atchugarry riceve nel 2019 l’onorificenza, da parte del Presidente della Repubblica Italiana, di Ufficiale della Stella d’Italia. A maggio dello stesso anno, la Galleria d’Arte Contini inaugura The Movement of Light, mostra personale dedicata all’artista presso la sede di Venezia in Calle Larga XXII Marzo, San Marco 2288. Segue dal mese di giugno la mostra The Evolution of a Dream, organizzata dal Comune di Pietrasanta, in collaborazione con la Galleria d’Arte Contini di Venezia, con la Fondazione Versiliana e START, che presenta in Piazza Duomo e nella Chiesa e Chiostro di Sant’Agostino una selezione di sculture monumentali di Atchugarry in marmo e bronzo.
In 2015-2016 the Museum of the Imperial Fora – the Traiano Markets of Rome, hosted the exhibition Pablo Atchugarry. Città Eterna, eterni marmi (Pablo Atchugarry, Eternal City, Eternal Marble), an important retrospective which presented the production of the artist through a review of 40 works of art. The Museu Brasileiro da Escultura in Sao Pualo organizes, during the year 2017, the largest retrospective of his works entitled A journey through the Matter. In 2018 the Atchugarry Art Center in Miami (USA) was inaugurated. In 2019 he was honored by the President of the Italian Republic with the title Officer of the Order of the Star of Italy. In May of that same year, the Contini Art Gallery located on Calle Larga XXII Marzo, San Marco 2288, inaugurates the exhibition The Movement of Light, a solo exhibition dedicated to the artist. In the following month of June, the Municipality of Pietrasanta in collaboration with the Contini Art Gallery in Venice, the Versiliana Foundation and START, organizes “The Evolution of a Dream” which presents a selection of Atchugarry’s monumental sculptures in marble and bronze placed along Piazza Duomo and in the St. Augustine Church and Cloister.
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Mostre dedicate al lavoro di Pablo Atchugarry sono state realizzate in diverse città internazionali, quali Londra, New York, Miami, Montevideo, Buenos Aires, Parigi, San Paolo, Curitiba Brasilia, Panama, New Orleans, San Francisco, Madrid, Colonia, Francoforte, Maastricht, Amsterdam, Bruges, Bruxelles, Gand, Zurigo, Basilea, Abu Dhabi, Stoccolma, Hong Kong, Singapore, Seul, Milano, Torino e Venezia, ed altre. Le opere di Pablo Atchugarry sono presenti in diversi musei di tutto il mondo, tra i quali ricordiamo il Museo Nazionale di Arti Visive di Montevideo, il Chrysler Museum di Norfolk, in Virginia, il Groeninge Museum a Bruges, la Collezione Berardo in Portogallo, il Museo Lercaroa Bologna, il Museo del Parco di Portofino, il Perez Art Museum e il Phillip & Patricia Frost Art Museum di Miami. L’artista oggi vive e lavora tra Lecco e Manantiales (Uruguay), dove si occupa dello sviluppo della Fondazione Pablo Atchugarry e del parco di scultura internazionale, così come delle aree espositive finalizzate all’insegnamento e alla diffusione dell’arte, che ogni anno ricevono la visita di migliaia di studenti. Pablo Atchugarry rappresenta una delle realtà più interessanti e dinamiche dell’arte e della scultura mondiale, tenendo conto dell’internazionalità delle sue attività, che generano una grande quantità di scambi con altri artisti di tutto il mondo, facilitando la costruzione di un ponte di comunicazione tra l’arte europea e quella americana.
His works have been exhibited in various cities worldwide, such as London, New York, Miami, Montevideo, Buenos Aires, Paris, Sao Paulo, Curitiba, Brasilia, Panama, New Orleans, San Francisco, Madrid, Cologne, Frankfurt, Maastricht, Amsterdam, Bruges, Brussels, Ghent, Zurich, Basilea, Abu Dhabi, Milan, Venice, Turin, Stockholm, Seoul, Singapore and Hong Kong, amongst others. His works are present in various museums world-wide, such as the Perez Art Museum in Miami, Phillip & Patricia Frost Art Museum in Miami, the Chrysler Museum in Norfolk, Virginia,the Groeninge Museum in Bruges, Lercaro Museum in Bologna, and the Park Museum in Portofino. Atchugarry lives and works in Lecco (Italy) and in Manantiales (Uruguay), where he is committed to the development of the Pablo Atchugarry Foundation and its international sculpture park as well as areas of formation, teaching and diffusion of art; thousands of students visit each year. Today it represents the most dynamic and interesting fruition of art and international sculpture bearing in mind the internationality of its activities, which generate a large quantity of inter-exchanges with other artists and a readiness to build a bridge of communication between European and American art.
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2015
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Luca Bochicchio, Pablo Atchugarry. Tra terra e cielo - Palazzo del Parco, Diano Marina, Vanillaedizioni, Albissola Marina, Italy
2018
Luca Bochicchio, Attraversare la materia i valori universali della scultura di Atchugarry Sumesh Sharma, Moderna Vertico - Opera Gallery, Paris, France David Rosenberg, Symbolic writing about Pablo Atchugarry - Opera Gallery, Singapore
2019
Ettore Mocchetti, Verso l’alto, The Movement of Light - Contini Galleria d’Arte, Venezia Alice Montatini, Il movimento della Luce, The Movement of Light - Contini Galleria d’Arte, Venezia
ESPOSIZIONI PERSONALI | SOLO EXHIBITIONS 2019 Palazzo Ducale Genova Chiesa di S. Agostino e P.zza Duomo Pietrasanta Contini Art Gallery Venezia
2000
Galerie Le Point
1999
Inter-American Development Bank Washington
2018 Opera Gallery Singapore Boon Gallery Knokke-Zoute Opera Gallery Paris
1998 Ellequadro Documenti Genova Fondation Veranneman Kruishoutem Valente Arte Contemporanea Finale Ligure
2017
1997
Centro Fatebenefratelli
Valmadrera
1994
Galleria Nuova Carini
Milano
Fundación Pablo Atchugarry Palazzo del Parco
Manantiales Diano Marina
2016 Albemarle Gallery London Boon Gallery Knokke-Zoute Hollis Taggart Galleries New York
Monte Carlo
1992 Galerie L’Oeil Bruxelles 1991
Galleria Carini
Milano
1989
Biblioteca Civica di Lecco
Lecco
1988
Galleria Carini Museo Salvini Coquio
Milano Trevisago
2014 Palazzo del Parco Diano Marina Bologna Fiere SH Contemporary Shanghai Museu Brasileiro da Escultura São Paulo Arte Fiera Bologna Albemarle Gallery London
1983
Villa Manzoni
Lecco
2013 Fundacion Pablo Atchugarry Manantiales Hollis Taggart Galleries New York Museo MIIT Torino
1981 Ibis Gallery Malmo Galerie L’ Art et la Paix Paris Galeria la Gruta Bogota
2012 Albemarle Gallery London
1979
Maison de l’ Amerique Latine
Paris
2011
1978
Galleria Visconti Galleria La Colonna
Lecco Como
1974
Galeria Lirolay
Buenos Aires
1972
Subte Municipal
Montevideo
2015
Mercati di Traiano, Fori Imperiali Expo 2015, Uruguayan Pavillion Paulo Darzé galeria de arte Costantini Art Gallery Art Stage Singapore
Holllis Taggart Galeries
Roma Milano Salvador de Bahia Milano Singapore
New York
2010 Albemarle Gallery London Bienvenu Gallery New Orleans 2008
Albemarle Gallery Museo Nacional de Artes Visuales
London Montevideo
2007
Museu Oscar Niemeyer Museu Brasileiro da Escultura Centro Cultural Banco do Brasil Lagorio Arte Contemporanea Frey Norris Gallery
Curitiba São Paulo Brasilia Brescia San Francisco
2006 Albemarle Gallery London Groeninge Museum Bruges Galeria Sur Punta del Este, La Barra Gary Nader Fine Art Miami 2005
Museo Nacional de Bellas Artes Park Ryu Sook Gallery Gary Nader Fine Art
Buenos Aires Seoul Miami
2004 Galeria Tejeria Loppacher Punta del Este Galleria Rino Costa Valenza Villa Monastero Varenna Albemarle Gallery London 2003
Fondation Veranneman 50° Biennale d’Arte, Pad. Uruguay Fondazione Abbazia di Rosazzo Galleria Les Chances de l’Art
Kruishoutem Venezia Rosazzo Bolzano
2002
Ellequadro Documenti
Genova
2001 Palazzo Isimbardi Milano Albemarle Gallery London Fondazione Il Fiore Firenze
1982 Galeria Felix Caracas Galleria Visconti Lecco Galleria Comuale Monza
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ESPOSIZIONI COLLETTIVE | GROUP EXHIBITIONS 174
2019 Sp-arte São Paulo Art Basel Hong Kong Art Dubai Dubai Tefaf Maastricht Zona MACO Mexico City Arco Madrid Arte Fiera Bologna BRAFA Brussels Este Arte Punta del Este
Arte Ba Buenos Aires Parc Lima SP Arte Sao Paulo Art Basel Hong Kong Black - Galleria Dep Art Milano Mi Art Milano The Armory show New York Tefaf Maastricht Arte Fiera Bologna
2018 Art Basel Miami Art Miami Miami Fiac Paris Tefaf New York Art Brussels Brussels Sp-arte São Paulo Art Basel Hong Kong Art Dubai Dubai Tefaf Maastricht Zona MACO Mexico City Arte Fiera Bologna BRAFA Brussels Este Arte Punta del Este
2013 Art Basel Miami Art Miami Miami Pinta New York FIAC Paris Expo Chicago Chicago Art Bo Bogota HFAF Houston Art Rio Rio de Janeiro FIA Caracas Art South Hampton South Hampton Art Brussels Brussels Arte Ba Buenos Aires SP Arte Sao Paulo The Armory show New York Bianco Italia - Tornabuoni Art Paris Art Basel Hong Kong Tefaf Maastricht Arte Fiera Bologna
2017 Art Basel Miami Art Miami Miami Fiac Paris Art Düsseldorf Düsseldorf Expo Chicago Chicago Tefaf New York Sp-arte São Paulo Art Dubai Dubai Tefaf Maastricht Zona MACO Mexico City Arte Fiera Bologna BRAFA Brussels Este Arte Punta del Este 2016 Art Basel Miami Art Miami Miami Fiac Paris Point Art Monaco Monaco Art Cologne Koln Sp-arte São Paulo Tefaf Maastricht The Armory show New York BRAFA Brussels Arte Fiera Bologna Art Stage Singapore Singapore Este Arte Punta del Este 2015 Art Basel Miami Art Miami Miami Fiac Paris Art Toronto Toronto Art Bo Bogotà Art Rio Rio de Janeiro Art International Istanbul Point Art Monaco Monaco Art Marbella Marbella Art Miami New York New York Sp-arte São Paulo Parc Lima Art Cologne Koln Mi Art Milan Art Basel Hong Kong The Armory show New York Tefaf Maastricht Arte Fiera Bologna 2014 Art Basel Miami Art Miami Miami Fiac Paris Art Bo Bogota Art Rio Rio de Janeiro
2012 Art Basel Miami Art Miami Miami Expo Chicago Chicago HFAF Houston Art Rio Rio de Janeiro SP Arte Sao Paulo ArteBa Buenos Aires The Armory show New York Tefaf Maastricht Arte Fiera Bologna 2011 Art Basel Miami Miami Fiac Paris ArteBa Buenos Aires SP Arte Sao Paulo Legacy Gallery Panama Tefaf Maastricht Arte Fiera Bologna 2010 Fiac Paris SP Arte Sao Paulo Tefaf Maastricht Arte Fiera Bologna 2009 Fiac Paris ArteBa Buenos Aires Arte Fiera Bologna 2008
Arco
Madrid
2007 Art First Bologna Arco Madrid Galeria Sur Punta del Este 2006 Hollis Taggart Galleries New York ArteFiera Bologna Art London London Gallery Bienvenu New Orleans 2005 ArteFiera Bologna Art Basel Miami 2004 Art London London Mi Art Milano xArco Madrid Arte Fiera Bologna
2003 Arco Madrid Artefiera Bologna 2002 Galerie Le Point Monte Carlo Tefaf Maastricht Arco Madrid Artefiera Bologna 2001 Tefaf Mastricht Arco Madrid Artefiera Bologna 2000 Xenobio Exhibition Bologna Tefaf Mastricht Arco Madrid Artefiera Bologna 1999 Orion Art Gallery Bruxelles Art Basel Basel Tefaf Mastricht Arco Madrid Artefiera Bologna 1998 Biennale di Aldo Roncaglia San Felice S. P. Scultura 98 Sondrio Castle of Bourglinster Luxembourg Artefiera Bologna 1997
Gildo Pastor Center Artefiera
Monte Carlo Bologna
1996
Palazzo Ducale
Genova
1995
Ellequadro Documenti
Genova
1994
4a Biennal de Sculpture Contemporain
Passy
1992
Palazzo Crepadona 9° Salon d’Art Contemporain
Belluno Bourg en Bresse
1991 1990
Contemporary Art International
Milano
Simposio di sculture, Castello di Nelson
Bronte
1989
IX Bienal de Arte Internacional de Valparaiso Chile
1987 Esposizione Internazionale di sculture Castellanza Esposizione di Arte Sacra,San Francesco Como Esposizione Internazionale “Como Illustrazioni” Como Milano 7a Expo d’Arte Sacra, S. Simpliciano 1984 XIX Esposizione Internazionale di Scultura 1a Esposizione di piccole sculture
Legnano Castellanza
1983 3a Esposizione d’Arte Sacra - S. Simpliciano
Milano
1980
Taormina concorso (1º Premio)
Taormina
1979
“Alessandro Volta“ Pittura internazionale
Como
1977
XL Salón Nacional - Premio Adquisicion International Exhibition of Applied Arts
Montevideo Copenhagen
1976
Galeria Aramayo Salón de Miniescultura
Montevideo Montevideo
1975
XVI International Salón Paris - Sud
Juvisy
1974
XXII Salón Municipal XV International Salón Paris - Sud
Montevideo Juvisy
1973
XXVI Salón Nacional de Artes Plásticas
Montevideo
1972
XXVI Salón Municipal de Artes Plásticas
Montevideo
1965
IGE Salón de Artes Plásticas para la juventud Montevideo
175
176