VII. - Scelta e preparazione del seme - Selezione empirica Precocità e produttività - Sementi incrociate di prima generazione. La più semplice espressione a cui può ridursi l’operazione di scelta e preparazione del seme è quella del prelevamento tale e quale del fabbisogno per sementa dal mucchio del granoturco sgranato e vagliato pronto per la macina. Non sembri questa una banale facezia perché, purtroppo, sono moltissimi i casi e vaste le plaghe dove questa è la procedura predominante e generale. IMPORTANZA DELLA SCELTA E PREPARAZIONE
DEL SEME.
— Non vi è nulla di più delicato, in una coltura, che la scelta e la preparazione del seme, perché da esso avranno origine le piante che sono, in fin dei conti, paragonabili a macchine produttrici di granella, elaboranti i fattori della fertilità del suolo, l'aria, l'acqua, il calore e la luce, con i loro organi assimilatori. Già nel seme è predestinata l'attitudine produttiva della futura pianta. E per questo chi fa una accurata e razionale scelta e preparazione del seme, a parità di altre condizioni si mette già in condizioni più favorevoli e privilegiate rispetto a chi opera alla carlona, come è detto in principio. UNA BUONA PROCEDURA. — In molti posti si usa scegliere addirittura le migliori pannocchie prima della sgranatura e queste vengono conservate con cura fino alla fine dell'inverno, nella imminenza delle semine, in ambiente propizio, sano ed asciutto, ventilato, non troppo freddò, al riparo dai danneggiamenti dei topi e degli insetti dei granai. Allora si fa una seconda e più rigorosa scelta, poi si usa scartare i semi della punta e della base di ogni pannocchia e infine si procede alla sgranatura a mano per non offendere gli embrioni. La semente è così pronta per la semina. 128