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Una preziosa tecnologia

Pulire,

Il termine vapore è generalmente usato per indicare un aeriforme che si trovi a una temperatura inferiore a quella critica. Il vapore si può trovare in equilibrio con la fase liquida, nel qual caso si dice vapore saturo e la pressione (tensione) del vapore dipende unicamente dalla temperatura. Osserviamo ora cosa succede riscaldando un vapore saturo in presenza del suo liquido, senza però raggiungere o superare la temperatura critica, il liquido evapora progressivamente finché si ottiene un vapore saturo secco e ciò accade quando la fase liquida è totalmente scomparsa.

Riscaldando ulteriormente il vapore saturo secco, ma rimanendo sempre al di sotto della temperatura critica (per l’acqua pura o, quanto meno, demineralizzata è di poco inferiore ai 374°C) si ottiene il vapore surriscaldato. In chimica fisica si parla di temperatura critica quando, una volta superata, una sostanza non può più esistere allo stato liquido.

Conoscerne i principi fisici diventa un utile bagaglio professionale, da cui derivano i criteri di scelta del tipo di vapore che la nostra attrezzatura deve avere in funzione dell’obiettivo: pulizia, disinfestazione o disinfezione per arrivare, nelle autoclavi, alla sterilizzazione.

Applicazioni

Il vapore è un’importante risorsa tecnica, una preziosa tecnologia di pulizia, disinfestazione e disinfezione da utilizzare al meglio. In ambito professionale è possibile trovare diversi tipi di sporco e microorganismi che devono essere affrontati con macchine equipaggiate allo scopo di rimuovere sporcizia e agenti patogeni per raggiungere i risultati richiesti. Quando parliamo di pulizia professionale tramite il vapore, ci riferiamo a sistemi in grado di generare vapore con determinate caratteristiche in base all’ambiente e al livello di pulizia necessario. Durante la pulizia di pareti, pavimenti o mobili, germi, batteri e virus possono essere contrastati efficacemente con pulitori a vapore professionali. Il vapore esce dall'ugello in goccioline molto fini e, a seconda del tipo di apparecchio, ad una temperatura intorno ai 100°C e una pressione fino a 8 bar. L'accelerazione è di circa 170 km/h. Pertanto, il vapore raggiunge tutti i punti dove difficilmente le spazzole o i panni possono arrivare. La costruzione delle macchina a vapore in ambito professionale dovrà tenere conto degli ambienti in cui andrà a operare – dai piccoli ambienti, per esempio un negozio, fino a grandi ambienti industriali. La generazione del vapore è chiaramente identica sia per macchine a uso domestico sia per quelle professionali, i parametri che possono variare indirizzando la macchina verso un’applicazione piuttosto che un’altra, sono la quantità di vapore e le potenze in gioco.

Premesso che in genere il vapore saturo secco si ottiene a temperature superiori ai 140°C, esaminiamone i diversi aspetti. Lo “shock termico” elimina la maggior parte dei microrganismi con qualche riserva per alcune spore batteriche, uccide tutti gli artropodi presenti (ad es. acari e insetti in tutti gli stadi vitali) ed è in grado di “sciogliere” lo sporco rendendolo facilmente asportabile dalle superfici. Di contro, va considerato il pericolo di ustioni e la scarsa compatibilità con alcuni materiali. Si sente spesso parlare di “vapore secco al 94%” intendendo con ciò che un minimo residuo di acqua cade sulle superfici trattate, motivo per cui non è indicato per pulire parti verniciate, oggetti in legno o carta. Viceversa, il vapore può essere impiegato su un vastissimo campo di superfici, anzi, in taluni casi, risulta insostituibile dove è sconsigliato utilizzare detergenti, saponi o sostanze chimiche. Altro punto critico è la necessità che le temperature superiori a 140°C devono raggiungere le entità bersaglio ed essere mantenute per il tempo necessario. Inoltre lo sporco, una volta sciolto e disancorato, deve essere asportato e le superfici risultare asciutte altrimenti il rischio di bio-film incombe.

Fragranze E Vapore

La pulizia a vapore è una tecnica in continua evoluzione all’interno del settore professionale, con trattamenti di sanificazione e disinfezione di nuova generazione: una tecnologia sempre più sotto i riflettori, il cui scopo ultimo è quello di sanificare grandi strutture e spazi comuni. Ma non solo, la pulizia a vapore a livello industriale si è avvicinata all’universo dei profumi nell’ultimo periodo, sia con la scelta di soluzioni prese dal mondo dell’home care domestico sia con studi e ricerche approfondite sull’argomento. Esistono infatti numerosi dispositivi, collegabili o già predisposti, alle più moderne macchine per la pulizia a vapore che permettono il rilascio di piacevoli profumazioni durante la fase di cleaning. In linea generale i profumi non sopportano le alte temperature, vanno incontro ad una fisiologica riduzione della loro performance olfattiva fino a diventare impercettibili in alcune situazioni. In applicazione standard, sia il trasferimento di profumo che la sua successiva evaporazione sono processi di non equilibrio. È quindi importante considerare la dinamica di evaporazio - ne e fattori come i coefficienti di trasferimento di massa e i coefficienti di diffusione.

Numerose compagnie del settore professionale hanno invece optato per una pulizia con vapore saturo secco, senza profumazioni di alcun genere. Questa scelta trova fondamento nelle problematiche che alcuni componenti delle profumazioni possono creare, soprattutto a livello di salute, ai clienti e fruitori delle aree industriali oggetto delle procedure di cleaning con vapore. Inoltre in alcuni ambiti particolari come per esempio i presidi ospedalieri oppure le strutture RSA, la presenza eventuale di profumazioni troppo importanti potrebbe causare problematiche a qualche paziente particolarmente sensibile.

Un interessante compromesso è quello costituito dagli oli essenziali: la frazione odorifera dell’olio essenziale trova la sua massima espressione nella fase vapore; per questo motivo il suo possibile utilizzo a livelli decimali all’interno delle soluzioni per il vapour cleaning può rappresentare un interessante punto di partenza per nuovi orizzonti di business.

Il vapore acqueo - acqua allo stato aeriforme - è il vapore di gran lunga più diffuso in natura e più usato nelle applicazioni pratiche.

- Non ha un volume proprio.

- Non ha una forma propria.

- Occupa tutto lo spazio disponibile ed è comprimibile.

- Non ha un colore e un odore.

- Aumenta con la temperatura.

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