SUPPLEMENTO A DIMENSIONE PULITO OTTOBRE 2023
ISSN: 2612-4068
Servizi Ambientali UN PERCORSO FORMATIVO PER IL RISPETTO DELL’AMBIENTE
IGIENE ALIMENTARE
Pulizia e infestanti delle derrate Nettoyage et parasites des denrées alimentaires TECNOLOGIA
Certificazione del servizio larvicida Certification du service larvicide RINCOTI
Lotta alla cimice dei letti Lutte contre la punaise de lit Texte multilingue
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SOMMARIO
Periodico mensile edito da
ANNO 32 - Supplemento a Dimensione Pulito 8 OTTOBRE 2023
Quine Srl Via G. Spadolini, 7 - 20141 Milano www.quine.it | info@quine.it | Tel. 02 864105 Direttore Responsabile Giorgio Albonetti
IN COPERTINA
Direttore editoriale Ornella Zanetti | ornella.zanetti@quine.it
Da più di 30 anni, Dimensione Pulito è un punto di riferimento per il settore della pulizia professionale, disinfezione, sanificazione e disinfestazione. La monografia Servizi Ambientali è dedicata alle operazioni di disinfestazione e pest control in ambienti civili e industriali, fondamentali per garantire la salubrità degli spazi e la salute di chi li occupa. Rubriche di approfondimento sulle principali strategie di lotta e pratiche operative, case history dettagliate di trattamenti sul campo, articoli tecnici su normative e responsabilizzazione del disinfestatore, guide al riconoscimento degli infestanti. Disponibile anche in versione digitale.
Direttore Tecnico Maurizio Pedrini Coordinamento editoriale Chiara Scelsi | c.scelsi@lswr.it | Tel. +39 349 0099322 Redazione Loredana Vitulano | l.vitulano@lswr.it Tel. +39 342 6618995 Cristina Cardinali | c.cardinali@lswr.it Tel. +39 347 4238879 Simone Ciapparelli | s.ciapparelli@lswr.it Tel. +39 344 0571950 Consulenti tecnico scientifici per la sezione Igiene&Ambiente Chiara Dassi - Graziano Dassi
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Ufficio traffico e Servizio abbonamenti Ornella Foletti | o.foletti@lswr.it | Tel. +39 342 7968897
Cristina Cardinali, Giorgio Chiaranz, Simone Ciapparelli, Chiara Dassi, Graziano Dassi, David Migliori, Michele Ruzza, Sara Savoldelli, Marco Pellizzari, Alex Pezzin, Loredana Vitulano
YOUR INFORMATION PARTNER
Pubblicità e Sviluppo: dircom@quine.it Filippo Viola | f.viola@lswr.it #251 Guido Rossi | g.rossi@lswr.it Edoardo Rossi | e.rossi@lswr.it CLASSIFICHE 2015 Elena Brusadelli | e.brusadelli@lswr.it Produttori e distributori:
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ANNO 8 - FEBBRAIO 2017
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Poste italiane Target Magazine LO/CONV/020/2010 - Omologazione n. DCOCI0168
ce la si può fare! www.casaeclima.com
Realizzazione grafica Paolo Marchetti
Analisi del processo e case study
ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)
Produzione&Stampa Antonio Iovene | a.iovene@lswr.it | Tel. +39 349 1811231 TREND Il bagno che ti calza a pennello
DISTRIBUZIONE Quando la differenza la fa il “service”
MATERIA CONNECTION
SPECIALE BIM ANTONIO FALANGA Una passione sempre viva
Poste Italiane Spa – Posta target magazine – LO/CONV/020/2010
SAIE INNOVATION 2016 MEDAGLIE D’ORO A “IMPATTO ZERO”
ITS Dove va la filiera?
FOTOVOLTAICO INTEGRATO STORIA E ITER PROGETTUALE PCM UNA SCELTA DA NON SOTTOVALUTARE
Stampa COMMISSIONING Tipolitografia Pagani – Passirano (BS) FOCUS
Un anno di logistica RISPARMIO ENERGETICO NEL TERZIARIO POSTE ITALIANE SPA – POSTA TARGET MAGAZINE - LO/CONV/020/2010.
N. 64 · Anno XI · dicembre 2016
ITS Dove va la filiera?
A SCUOLA DI EFFICIENZA Un anno diFOCUS logistica
Produttori eFRIGOCONSERVAZIONE distributori:ALIMENTARE ce la si può fare!
MATERIA CONNECTION
ISSN: 2038-0895
N. 64 · Anno XI · dicembre 2016
Per PENSARE, PROGETTARE e COSTRUIRE SOSTENIBILE
ISSN: 2038-0895
Per PENSARE, PROGETTARE e COSTRUIRE SOSTENIBILE
bimestrale
Organo ufficiale
bimestrale
A SCUOLA DI EFFICIENZA
ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)
Panoramica di inizio anno
NOVEMBRE/DICEMBRE 2016
Organo ufficiale
Poste Italiane Spa – Posta target magazine – LO/CONV/020/2010
42 ISSN:2038-2723
NOVEMBRE/DICEMBRE 2016
Poste italiane Target Magazine LO/CONV/020/2010 - Omologazione n. DCOCI0168
Organo Ufficiale AiCARR
ISSN:2038-2723
Passo obbligato e grande opportunità
Il ruolo del BIM nella sicurezza in cantiere
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SPECIALE BIM
Depuis plus de 30 ans, Dimensione Pulito est une référence pour le secteur professionnel du nettoyage, de la désinfection, de l'assainissement et de la désinfestation. La monographie Servizi Ambientali est consacrée aux opérations de désinfestation et de lutte antiparasitaire en milieu civil et industriel, fondamentales pour garantir la salubrité des espaces et la santé de ceux qui les occupent. Chroniques approfondies sur les principales stratégies de contrôle et pratiques opérationnelles, histoires de cas détaillées de traitements sur le terrain, articles techniques sur la réglementation et les responsabilités de l'exterminateur, guides de reconnaissance des ravageurs. Également disponible en version digitale. www.commercioelettrico.com Organo ufficiale FME
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ISSN n. 1974-7144
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Dal 1952 periodico di informazione per ingegneri e architetti
La crisi ancora “morde”, il contesto politico barcolla, alta l’attenzione sul governo degli ingegneri
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VALIDAZIONE
di GIOVANNA ROSADA
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gni campo dell’architettura e dell’ingegneria nel senso più ampio del termine ha fatto progressi, ha modificato modalità, metodologie, tecnologie, mezzi e strumenti, fatto ricerche e scoperte. Le idee sono progredite, sono mutate, si sono evolute; si sono adeguate alla società o hanno modificato modi e stili di vita. Nessuno si è mai posto il problema se fosse giusto o sbagliato; la cultura del “fare” ha privilegiato la sperimentazione e ha insegnato che dagli errori si può imparare, crescere, progredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SI” o con un “NO”. È stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “si” e “no” dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la competenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidentemente è diverso; ma ciò dimostra solo uno scollamento fra i problemi pratici della quotidianità dell’individuo e l’incapacità della politica ad adeguarsi. Il buon senso non fa da guida; un referendum che fa contento/scontento la metà dei cittadini resta un problema non risolto. Il cambiamento è necessario e la civiltà parla da sola a tal proposito; ma il cambiamento dovrebbe godere della fiducia e della certezza di tutti i cittadini quando si parla di politica. Se tutti quanti noi quando attraversiamo un ponte o saliamo sulla cima di un grattacielo diamo per scontato di poterci fidare di chi ha pensato il progetto, forse non vuol dire che i professionisti potrebbero insegnare e dire il loro pensiero con più forza alla politica? n
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 – CN/MI
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LE ZIONE
FOCUS
IMPIANTI FOTOVOLTAICI
di MATTEO PALO
R
iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderà gli ingegneri fino al 2021, quando completerà i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialità del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è già possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione così forte per la continuità del Consiglio nazionale uscente”, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.
In USA volano le infrastrutture
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N. 12 - Dicembre 2016
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organizzazione delle divisioni opedel Cni. E, in prova, due sfide: quelei servizi per gli i e delle strutture oriali. Armando brano, presidente nte del Consiglio nale degli ingegnecategoria per altri à gli ingegneri fino suoi dieci anni di l’ufficialità del mionsiglieri designati esidente, è già pose mosse del nuovo siderosi di partire, ata un’indicazione l Consiglio naziole prime dichiara-
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Nr.01 – VENERDì 13 GENNAIO 2017
Raddoppiati i programmi per le opere pubbliche, un trilione → pag.3 di dollari per infrastrutture e stimolo ai consumi. Gli effetti in Europa e le opportunità per le imprese italiane. La Cop22 di Marrakech e le politiche Usa sulle emissioni. alle pagg. 6-7
di Fabio Chiavieri
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→ pag.37
segue a pag. 2
GOVERNO IN CRISI
LA TRIVELLA
CASSA DEPOSITI E PRESTITI
Parte il piano 'smart city' 1 miliardo per 14 città
a pag. 7
INTERVISTA ALL’ARCH. DE LUCCHI
“Il museo del futuro è il mondo intero”
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I pareri degli Ordini dopo l’esito del referendum del 4 dicembre
Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. Stabilità e certezza sono oggi più lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac cordi tra CNI e Governo che fine faranno?” / alle pagg. 1819
Eucentre per ricostruire la sicurezza A Pavia il Centro Europeo di Ricerca Formazione in Ingegneria Sismica →epag.25
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Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un timbro di carta per documen→ pag.5 tare la consegna.
I pareri degli Ordini dopo l’esito del referendum del 4 dicembre
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Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano
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È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti ivi inclusa la riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione
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Novembre/Dicembre 2016
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40 anni di storia e successi nella robotica industriale
Il 2016 è un anno molto importante per Tiesse Robot. L’azienda festeggia infatti i 40 anni di attività: una storia lunga di successi nazionali e internazionali per le applicazioni della robotica in [pag. 6] ambito industriale.
UTENSILI
Trasformare l’esperienza di oltre 40 anni di attività in una nuova piattaforma in grado di coniugare soluzioni avanzate con le esigenze e professionalità di oggi. Questo è lo sforzo che sta compiendo Hexagon Manufacturing Intelligence, emerso anche durante il forum di fine settembre dedicato all’automazione e alle tecno[pag. 4] logia multisensore.
IN QUESTO NUMERO
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L’anello che mancava: l’utensile connesso al sistema produttivo
L’utensile “intelligente” è il naturale completamento del complesso sistema produttivo che si basa sulla raccolta e l’analisi dei dati provenienti da macchine e strumenti di misura in costante dialogo tra loro. In altre parole un nuovo passo avanti verso la creazione della fabbrica completamente automatica. [pag. 7]
INTERVISTA Gianfranco Carbonato, un’emozione che dura da quarant’anni
STORIA DI COPERTINA
TENDENZE Generative design, come cambierà il mondo
MACCHINE UTENSILI
Rettificatrici Ghiringhelli: 95 anni sull’onda dei mercati
[pag. 18]
PANORAMA La formazione salesiana professionale SPECIALE Robotica Sempre più al centro dello sviluppo
CAD/CAM unico per il settore Lamiera
DOSSIER Macchine di misura Amici per il micron
SERVIZI DI DISINFESTAZIONE Tra ricerca di efficienza e nuove sinergie Sociétés de lutte antiparasitaire en Italie Elaborazione dati Cerved Marketing Intelligence a cura di David Migliori [pag. 14]
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Lo studio di registrazione moderno
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NEWSLETTER – Nr.01 – Pag.1
Macerie ovunque, interi paesi rasi al suolo, gente disperata, sguardi persi. No, non è lo scenario di guerra che ci arriva da qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abituati. È la forza devastante del terremoto che ha colpito, e continua a farlo, il nostro Centro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquanta chilometri, una ferita su quelle terre che non si potrà più rimarginare. L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; schiaffeggiata dalla mano della natura che a volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove costruzioni. Cosa succede allora? Alessandro Martelli, Presidente del Glis (Isolamento sismico e altre strategie di progettazione antisismica), ha dichiarato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirlo”. Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni più datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i più grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, più volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna così alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perché il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.
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Macerie ovunque, interi paesi rasi al suolo, gente disperata, sguardi persi. No, non è lo scenario di guerra che ci arriva da qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abituati. È la forza devastante del terremoto che ha colpito, e continua a farlo, il nostro Centro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquanta chilometri, una ferita su quelle terre che non si potrà più rimarginare. L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; schiaffeggiata dalla mano della natura che a volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove costruzioni. Cosa succede allora? Alessandro Martelli, Presidente del Glis (Isolamento sismico e altre strategie di progettazione antisismica), ha dichiarato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirlo”. Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni più datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i più grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, più volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna così alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perché il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.
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Professionisti al passo coi tempi...
Fondata da Paolo Giana nel 1966, Torgim compie il prestigioso traguardo dei 50 anni di attività. Il comune di Magnago vide un grande sviluppo economico e industriale già a partire dalla seconda metà del 1800. Con il passare dei decenni il territorio s’è via via arricchito di aziende manifatturiere che hanno rappresentato delle vere eccellenze in molti settori industriali. [pag. 11]
– Anno 72 - n. 9
Editoriale
LA TRIVELLA
Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. Stabilità e certezza sono oggi più lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac cordi tra CNI e Governo che fine faranno?” / alle pagg. 1819
50 anni di torni
Oggi si parla molto di Industria 4.0 applicata alla produzione. Ma occorre ricordare che l’efficienza del flusso produttivo passa attraverso l’ottimizzazione della movimentazione dei materiali all'interno delle aziende.
Italia scossa
segue a pag. 2
A Pavia il Centro Europeo di Ricerca Formazione in Ingegneria Sismica →epag.25
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Al centro della fabbrica intelligente
di Fabio Chiavieri
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SOMMARIO
IGIENE ALIMENTARE 24 “Non lo riconosci? Ti do una mano!” “Vous ne le reconnaissez pas? Je vais vous donner un coup de main!” Alex Pezzin 28 Ruolo delle pulizie nella lotta agli infestanti delle derrate Rôle du nettoyage dans la lutte contre les parasites alimentaires Sara Savoldelli CASE HISTORY 34 Una richiesta “green” Une demande "écologique" Chiara Dassi e Graziano Dassi DITTERI 38 Quattro passi nell’universo delle mosche Quatre étapes dans l'univers des mouches Chiara Dassi TECNOLOGIA 44 La certificazione del servizio larvicida Certification du service larvicide Michele Ruzza
SICUREZZA 65 Colombi urbani, nicarbazina e uccelli rapaci Pigeons urbains, nicarbazine et oiseaux de proie Marco Pellizzari
38 50 62
RODITORI 50 Gestione integrata delle popolazioni murine a Genova Gestion intégrée des populations murines à Gênes Giorgio Chiaranz RINCOTI 56 Lotta alla cimice dei letti Combattre la punaise de lit a cura di Simone Ciapparelli PICCIONI 62 Un approccio integrato e continuativo Une approche intégrée et continue a cura di Chiara e Graziano Dassi
INDICE INSERZIONISTI Basf IV Copertina Basf 48, 49 Bleu line 32, 33 Copyr II Copertina,43 Ekommerce 54, 55 Envu 4 Geam 36
Newpharm 3, 23 ORMA III Copertina, 19 Pestmed 6 Polti 60, 61 Spray Team 10, 11 Vebi Tech IV Copertina, 27
DISINFESTASTORIE
Scienza e indeterminazione A prescindere della percentuale di responsabilità dell’uomo, per contrastare il cambiamento climatico poco o nulla si può fare se non organizzando dei cambiamenti strutturali di base che presuppongono strategie e tempi lunghi Graziano Dassi
I
nizierei con un termine poco usato: abbaluginàre, che indica da vocabolario “il primo e lento addormentarsi, quando par di vedere segni e pensieri di forme, contorni e colori vari”. Soprattutto mi rimbalzano nella mente idee, ipotesi e ragionamenti che traggono origine in genere dalle notizie che guardo, prima di coricarmi, sul Web. La cosa strana è che ritrovo al risveglio i pensieri ancora più ingarbugliati rispetto alla sera prima. Uno, mi par proprio, che meriti di essere raccontato. Il tutto nasce da una notizia, apparsa su un giornale: “La CO2 è scesa a livelli troppo bassi. Vanno fermati i piani anti emissioni” sottotitolo: “I dati e gli studi scientifici smentiscono la retorica catastrofista: non solo l’anidride carbonica non riscalda la Terra, ma per di più senza l’intervento umano stava calando sotto la soglia pericolosa per la sopravvivenza”. L’affermazione, in controtendenza, è di un professore di una prestigiosa Università italiana. Ora ai dati e agli studi “scientifici” (termine che a parer mio ricorda il paradosso del mentitore, vedi box) non sono riuscito a risalire e probabilmente mi sarebbe impossibile analizzarli con cognizione di causa. Ma che l’affermazione sia vera, parzialmente vera o inesatta in questo contesto poco importa. Il mio approccio si affida alla logica intuitiva per cui non vuole essere conclusivo.
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Vero è che non sono pochi gli svarioni che la Scienza storicamente annovera. Ragion per cui le affermazioni della comunità scientifica di per sé non sono una garanzia di assoluta veridicità, il che vale sia per le tesi catastrofiste sia per chi afferma l’esatto contrario. Sembrerebbe che dobbiamo inchinarci al Principio di indeterminazione di Heidelberg estendendolo dalla fisica quantistica alla nostra vita quotidiana. L’aspetto positivo è che il tempo è un buon giudice, ma è altrettanto vero che se le nuvole temporalesche che i
più ritengono minacciose fossero veramente catastrofiche gli indugi potrebbero essere fatali. ANALISI E PERPLESSITÀ Proviamo ora a passare dalla CO2 al più ampio concetto del cambiamento climatico e analizzarlo, sia pure in prima approssimazione, applicando una sorta di analisi logica. I fatti affermano che i cambiamenti climatici ci sono sempre stati anche quando gli esseri umani non c’erano. Le cause sul tavolo sono tre: • una causa la potremmo chiamare
fisiologica, ovvero come scoppiano i temporali così sono avvenute le glaciazioni seguite in molti casi da periodi di alte temperature; • una causa astrale, vale a dire il sistema solare nel suo viaggio interstellare attraversa spazi ricchi di polvere stellare che trasforma i raggi solare in calore; • una terza causa, antropica, che risiede nelle attività industriali produttrici di gas serra. Ipotizzando che siano vere tutte e tre, resta da stimare il “peso” che le tre cause hanno sul clima. Ma a prescindere della percentuale di responsabilità sulle prime due l’uomo poco o nulla può fare se non organizzando dei cambiamenti strutturali di base che presuppongono strategie e tempi lunghi, e in tal senso non mi sembra che ci stiamo attivando più di tanto: l’esempio che mi è più vicino professionalmente è che la zootecnia a livello mondiale continua a produrre carne
PARADOSSO DEL MENTITORE In logica, il paradosso del mentitore è descritto come: data una proposizione autonegante come "Questa frase è falsa", nessuno riuscirà mai a dimostrare se tale affermazione sia vera o falsa; se infatti fosse vera, allora la frase
ben sapendo che l’industria globale dell’allevamento produce più gas serra di ogni forma di trasporto esistente sul nostro pianeta. Per la terza variabile, sia detto senza la volontà di offendere nessuno, mi pare che la dialettica prevalga sui fatti: l’industria automobilistica si è gettata sull’elettrico seguita da buona parte della filiera alimentare. Ma la domanda più logica mi pare che dovremmo porci è:
non sarebbe veramente falsa. Storicamente pare che Epimenide (filosofo cretese del VI secolo a.C.) abbia detto: “Tutti i cretesi sono bugiardi”. Se quello che dice è vero, sta mentendo, quindi quello che dice è falso.
quantitativamente quanto gas serra produce la Panda di un pensionato che percorre 5000 km/anno che dovrà essere a norma di legge rottamato rispetto a un gran premio o a un mega transatlantico? Mi fermo qui perché mi pare di essere prossimo ad imbarcarmi sul transatlantico diretto all’isola di Utopia in compagnia di molti pubblicitari e legislatori dal divieto facile.
LA SCIENCE ET L'INDÉTERMINATION Selon un article de presse, "Le CO2 est tombé à des niveaux trop bas. Il faut arrêter les plans anti-émissions", soustitre: "Les données et les études scientifiques démentent le discours catastrophiste: non seulement le dioxyde de carbone ne réchauffe pas la Terre, mais en plus, sans l'intervention de l'homme, il était en train de passer sous le seuil dangereux pour la survie". Le contre-argument provient d'un professeur d'une prestigieuse université italienne. Que l'affirmation soit vraie, partiellement vraie ou inexacte dans ce contexte n'a que
peu d'importance. Il est vrai qu'historiquement, la science a commis plus d'une erreur. C'est pourquoi les affirmations de la communauté scientifique en tant que telle ne sont pas une garantie de véracité absolue, et cela vaut aussi bien pour les thèses catastrophistes que pour celles qui prétendent le contraire. Il semble qu'il faille se plier au principe d'incertitude de Heidelberg en l'étendant de la physique quantique à notre vie quotidienne. Essayons maintenant de passer du CO2 au concept plus large de changement climatique et de l'analyser, même si c'est en
première approximation, en appliquant une sorte d'analyse logique. Quel que soit le pourcentage de responsabilité de l'homme, celui-ci ne peut rien faire ou presque sans organiser des changements structurels fondamentaux qui supposent des stratégies et des calendriers à long terme, et en ce sens, je n'ai pas le sentiment que nous fassions grand-chose: l'exemple qui m'est le plus proche sur le plan professionnel est que l'élevage mondial continue à produire de la viande en sachant pertinemment que l'industrie mondiale de l'élevage produit
plus de gaz à effet de serre que n'importe quelle forme de transport sur notre planète. Mais la question plus logique que nous devrions nous poser est la suivante : quantitativement, combien de gaz à effet de serre produit la Fiat Panda d'un retraité qui parcourt 5000 km/an et qui devra être mise à la casse conformément à la loi, par rapport à un grand prix ou à un méga paquebot ? Je m'arrête là car il me semble que je suis sur le point d'embarquer sur le paquebot pour l'île d'Utopie en compagnie de nombreux publicistes et législateurs à l'interdiction facile.
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HOTELLERIE
SERVIZI DI DISINFESTAZIONE MERCATO
PTra ricerca di efficienza
Alberghi COVID-19, la riscoperta e nuove sinergie dell’importanza Ce rve d | Prodotti Pe r la d ete rg e n za
Il settore, strutturalmente molto frammentato per la presenza Dopo gli interventi straordinari durante la pandemia, il mercato è tornato di numerose imprese di piccola e media dimensione, è stato ad una di normalità. Oggi la domanda è sostenuta dalla ripresa dei mercati tra i piùfase colpiti dalla pandemia. Dopo una graduale ripresa, che erano stati penalizzati dall’emergenza Nel 2020 il valore della produzione disanitaria prodotti il 2023 segna ilfortemente pieno superamento dei italiana livelli pre-Covid, nonper solo detergenza e pulizia ma è stato didi 3,8 miliardi di euro in termini fatturato anche numero di presenze a cura di Daviddi Migliori
dell’IGIENE dati Cerved Marketing Intelligence aElaborazione cura di Diletta Gaggia
L I
a cura di Cristina Cardinali
a produzione italiana di Elaborazione dei dati Cerved Marketing Intelligence
prodotti per detergenza e pulizia è una delle più importanti in Europa.fanno Nel se destinate alle attività straordinarie servizi di disinfestazione 2020 il suo valore è stato di pulizia (sia in ambito pubblico che parte a tutti gli effetti del più gedi circa 3,8 miliardi di euro e, in conprivato). nerale contesto dei servizi di pulitrotendenza con l’andamento generale zia; in parte ne seguono l’andamento dell’economia, ha registrato un modedi mercato, ma si differenziano nettaUN QUADRO GENERALE rato progresso (+3,1%) rispetto all’anno mente in numerosi aspetti. Partendo Il fatturato dei servizi di pulizia ragprecedente, questo quanto emerge da un dato generale, l’analisi di Cerved giunge circa 7.450 milioni di euro; i dallo Start Prodotti per la detergenza di agosto 2023 segnala che il mondo servizi di disinfestazione hanno una divulgato da Cerved a marzo 2021. Lo della pulizia e della disinfestazione ha quota del 4,5% rispetto al totale. Per sviluppo è stato spinto essenzialmente avuto un rallentamento nel 2022 riquest’ultimo ambito, il 2022 conferma dalla componente nazionale dei conspetto al trendche positivo l'andamento positivo (+2,1%), pur se in sumi domestici hanno precedente. beneficiato Tra lemaggiori cause, ha avuto certamente un rallentamento, come conseguenza del delle esigenze di igiene, pulizia e sanificazione ruolo il mancato imposte rinnovo dal delcontraBonus venir meno della domanda di servizi sto al contagioedel virusdell'emergenza Sars-CoV-2 e Sanificazione la fine aggiuntivi proveniente dalle aziende dalla centralità sanitaria, con dell’ambiente l'applicazionedomestico meno geche avevano fatto ricorso ad intervendeterminata da protocolli limitazioni di agli spostaneralizzata dei disinfezioti straordinari di disinfestazione e samenti chiusure. Il mercato delle professione e ileridimensionamento risornificazione durante il periodo pandenale invece risulta penalizzato dalle diffuse chiusure di luoghi pubblici e in particolare dalle difficoltà del comparto Tabella 1 - Dimensione e andamento del mercato (MLN €) Ho.re.ca. Tra i segmenti principali, evidenziano maggiori progressi i prodotti 2019 2020 2021 2022 var ‘22 per superfici, ma anche l’area del lavaggio stoviglie e gli additivi per bucato, SERVIZI DI PULIZIA 6.860 6.930 7.220 7.450 3,2% mentre in termini di canali, gli specialisti drug si dimostrati il format più SERVIZI DIsono DISINFESTAZIONE 316 332 340 347 2,1% vivace anche durante la pandemia. Le TOTALE per il 2021 evidenziano deboli 7.176 7.262 7.560 7.797 3,1% previsioni variazioni al ribasso del valore della produzione e deie consumi rispetto ai livelli Fonte: Analisi stime Cerved su fonti qualificate. elevati raggiunti nel 2020. L’evoluzione ancora incerta della crisi sanitaria sup-
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mico. La domanda è stata sostenuta dalla ripresa di quei mercati di destinazione, come ad esempio quello turistico, che erano stati in precedenza fortemente penalizzati dall’emergenza sanitaria. L’analisi Cerved prova a stimare quali saranno le evoluzioni per il prossimo futuro e, relativamente ai servizi di disinfestazione, le previsioni di medio-lungo termine restano positive. Dopo il rallentamento atteso nel biennio 2023-2024 dovuto alle minori risorse a disposizione delle imprese, anche a causa dell’inflazione, è prevedibile un’accelerazione del ritmo di crescita, trainato soprattutto dall’e-
2023
var ‘23
2024
var ‘24
7.545
1,3%
7.580
0,5%
353
1,7%
358
1,4%
7.898
1,3%
7.938
0,5%
SOCIÉTÉS DE LUTTE ANTIPARASITAIRE EN ITALIE Les services de lutte contre les nuisibles s'inscrivent dans le contexte plus général des services de nettoyage; ils suivent en partie la tendance du marché, mais s'en distinguent nettement sur de nombreux points. En partant d'un chiffre général, l'analyse de Cerved pour août 2023 indique que le monde du nettoyage et de la lutte contre les nuisibles a ralenti en 2022 par rapport à la tendance
positive précédente. Le chiffre d'affaires des services de nettoyage atteint environ 7 450 millions d'euros; les services de lutte contre les parasites représentent 4,5 % du total. Pour ce dernier secteur, 2022 confirme la tendance positive (+2,1%), bien qu'à un rythme plus lent, en raison de l'absence de demande de services supplémentaires de la part des entreprises qui avaient eu recours à des
Tabella 2 - Ripartizione Mercato interno per area d'affari (in %) VARIABILE 2022
%
SERVIZI DI PULIZIA
95,5
SERVIZI DI DISINFESTAZIONE
4,5
TOTALE
100
Fonte: Analisi e stime Cerved su fonti qualificate
voluzione delle condizioni climatiche. L’aumento delle temperature avrà effetti molto importanti per il settore: già oggi stanno proliferando nel nostro paese nuove tipologie di infestanti. L’altro elemento che giocherà un ruolo importante nei prossimi anni è di tipo normativo: l’implementazione di nuove regole sempre più rigide in materia di sicurezza alimentare daranno impulso alle attività del settore.
UN MERCATO FRAMMENTATO
Il mondo della disinfestazione, come più in generale quello della pulizia, è
interventions extraordinaires de lutte contre les parasites et d'assainissement pendant la période de pandémie. La demande a été soutenue par la reprise des marchés de destination, tels que le tourisme, qui avaient été fortement pénalisés par l'urgence sanitaire. En Italie, il y a un total d'environ 14 300 entreprises opérant dans le secteur avec le code Ateco 81.2,
molto frammentato con la presenza di molte imprese individuali. Le cosiddette “barriere all'entrata” per chi voglia operare nel settore sono apparentemente modeste; tuttavia, soprattutto in alcuni settori della pubblica amministrazione e della sanità e in alcuni ambiti dell'industria, per poter intervenire servono notevoli capacità finanziarie e gestionali. Per partecipare alle gare d'appalto e per ottenere l'assegnazione di importanti commesse, le imprese interessate devono effettuare rilevanti investimenti per raggiungere una dimensione adeguata al tipo di intervento, realizzare sinergie per riuscire ad essere presenti e operativi in più segmenti e disporre di un buon know how tecnologico. Non ultimo, devono anche avere la capacità finanziaria necessaria per sopportare i lunghi tempi di pagamento tipici del settore pubblico. A rendere più complicate le possibilità di inserirsi nel settore da parte di nuovi competitors ci sono anche i rapporti consolidati con la clientela degli attuali operatori e l’evoluzione generale del settore che si sta muovendo verso
Activités de nettoyage et de lutte contre les parasites. Environ 48% du total sont des entreprises individuelles et des sociétés de personnes. C'est précisément cette dernière caractéristique qui donne au secteur son caractère fort: de nombreux opérateurs, une grande fragmentation et, en effet, la présence d'entreprises de types et de formes juridiques variés.
la creazione di centrali d'acquisto, l’unione di più enti che, insieme, provvedono al soddisfacimento delle loro necessità sulla base di un'unica procedura per tutti. Anche la diffusione dei contratti pluriennali e il loro prolungamento con continue proroghe, per l’interesse degli enti appaltanti di lasciare congelate le tariffe, rappresentano un ulteriore limite al possibile ingresso di nuovi operatori. La competizione tra gli operatori è fortemente incentrata sul prezzo. Fanno parziale eccezione alcuni settori come quello sanitario o segmenti specialistici come quello dell’industria alimentare e chimica/farmaceutica in cui le caratteristiche qualitative dei servizi erogati sono più importanti rispetto alla variabile di prezzo. Anche la capacità di fornire servizi integrati ha un ruolo importante. Le aziende sono molto disomogenee per dimensione, specializzazione e struttura dell’offerta. È in crescita il divario tra le aziende leader e quelle meno strutturate e proprio nei servizi di disinfestazione è evidente un aumento della concentrazione, favorita
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SERVIZI DI DISINFESTAZIONE
dai processi di “Mergers and Acquisitions” (M&A), ossia di operazioni societarie e di finanza straordinaria che hanno portano alla fusione e/o all’acquisizione di società.
PRINCIPALI STRATEGIE IN ATTO
Le principali aziende attive nell’ambito dei servizi di disinfestazione stanno puntando con convinzione sull’offerta di servizi ecosostenibili, grazie all’uso di strumenti e soluzioni a minor impatto, cercando di ridurre l’utilizzo di esche tossiche attraverso il ricorso a sistemi di allontanamento meccanici e/o antintrusione. Stanno anche investendo sulla digitalizzazione dei processi tecnico-operativi per il controllo degli infestanti. Per contrastare la concorrenza sul prezzo delle piccole aziende, gli operatori più strutturati puntano sul miglioramento
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del servizio giocando sulla personalizzazione dell’offerta in termini sia di attrezzature e prodotti utilizzati, sia di orari di lavoro e tempestività degli interventi, ma anche con l’utilizzo di specifiche piattaforme informatiche per differenziarsi dalla concorrenza. In un settore delicato quale quello dei servizi di disinfestazione alcuni operatori hanno strutturato dei team dedicati per rispondere alle esigenze della pubblica amministrazione nella lotta contro gli infestanti, soprattutto roditori e zanzare, e per gestire le azioni di allontanamento dei volatili.
CERTIFICAZIONI & SOSTENIBILITÀ
Il possesso delle certificazioni, sia di prodotto che di sistema, non è solo un elemento di differenziazione e di accreditamento sul mercato, ma una
vera e propria conditio sine qua non per partecipare alle gare di appalto. Non stupisce la crescente attenzione verso l’ottenimento di questi riconoscimenti, così come più in generale verso i temi della sostenibilità. Non a caso sono sempre di più le aziende che presentano regolarmente il proprio bilancio di sostenibilità e lo saranno ancora di più in futuro dato che a gennaio è entrata in vigore la direttiva europea CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive). Le principali aziende attive nell’ambito dei servizi di disinfestazione stanno puntando sull’offerta di servizi ecosostenibili, grazie all’uso di strumenti e soluzioni a più ridotto impatto ambientale come, ad esempio, lampade a Led, attrattivi biologici per gli insetti, formulati bio per i trattamenti antilarvali preventivi, postazioni derattiz-
IL PROFILO DELLE AZIENDE Le imprese specializzate nelle attività di disinfestazione, che hanno Codice Ateco 81.29.10 Servizi di disinfestazione, sono poco più di 1.540. Le imprese operanti nel settore con codice Ateco 81.2, Attività di Pulizia e disinfestazione, sono in tutto circa 14.300. Il 48% circa del totale è rappresentato da ditte individuali e società di persone. È proprio
zanti in plastica bio. Soprattutto le aziende più evolute pongono maggiore attenzione all’attuazione quotidiana di pratiche sostenibili, dalla riduzione dei consumi energetici nelle sedi di lavoro al rinno-
quest’ultima caratteristica a dare una forte impronta al settore: molti operatori, grande frammentazione e, appunto, presenza di aziende di svariate tipologie e forme giuridiche (imprese individuali, società di capitale, società di persone, cooperative, consorzi, associazioni, ecc.); prevalenza di imprese individuali e di società di persone, con fatturati molto contenuti.
vamento del parco auto con l’introduzione di vetture ibride o elettriche e la corretta gestione dello smaltimento rifiuti. I maggiori impatti ambientali nel settore delle pulizie sono dovuti al
MOVIMENTI DI MERCATO SIGNIFICATIVI Lo studio Cerved segnala due acquisizioni significative avvenute nell’ultimo periodo. Nel 2022 Anticimex S.r.l. ha acquisito Biosanisystem S.r.l., specializzata nella disinfestazione, derattizzazione e nell'igiene ambientale; opera sul territorio di Milano e Lombardia. Nel luglio 2023 è stata deliberata l’incorporazione. Inoltre, ha incorporato Biotecnica S.r.l., BMB S.r.l. e Kaptura S.r.l. già precedentemente acquisite; A fine del 2021 Rentokil Initial Italia Sp.a. ha incorporato Gico Systems S.r.l., acquisita a gennaio, attiva nell'ambito del Pest Management e della tutela ambientale, con una particolare
specializzazione in sistemi di controllo e allontanamento dei volatili; grazie a questa acquisizione il gruppo internazionale ha consolidato la sua presenza in Italia e raggiunto un'ampia copertura sul territorio nazionale. Nell’ambito dell’operazione di fusione è stato completato il processo di ottimizzazione dell’infrastruttura logistica del Triveneto attraverso l’accorpamento di tre sedi in una, sita presso la sede di Martellago (VE). A livello internazionale si segnala che il Gruppo Rentokil Initial ha acquisito ad ottobre 2022 la società Terminix, raggiungendo un organico di 58.600 dipendenti distribuiti in oltre 90 Paesi.
Rispetto alla diversificazione delle attività, in generale le imprese di pulizia operano anche in una grandissima varietà di altri ambiti (dalla logistica al catering, dalla vigilanza alla manutenzione edile ecc), nel caso delle imprese di disinfestazione la diversificazione è più focalizzata e punta ad esempio sulla gestione rifiuti o la manutenzione del verde.
consumo di acqua e all'utilizzo dei detergenti: nell'ambito dei servizi di disinfestazione l'impatto ambientale è ancora maggiore ed è dovuto all'uso di sostanze chimiche per combattere gli infestanti. Alla luce delle norme comunitarie e nazionali, che si traducono in ordinanze regionali e comunali e puntano alla limitazione dell'utilizzo di sostanze chimiche a tutela dell'ambiente, delle persone e di animali cosiddetti "non bersaglio", chi è impegnato sul fronte della disinfestazione tende a ridurre progressivamente le sostanze chimiche utilizzate ed è maggiormente attivo in attività di monitoraggio, controllo e ispezione tramite soluzioni meccaniche, naturali, repellenti e biologiche. In generale si prevede una crescente attenzione nei confronti della sostenibilità (ambientale, economica e sociale), anche in funzione dell’adozione dei nuovi CAM (Criteri Ambientali Minimi, in vigore da giugno 2021 e richiamati anche nel nuovo codice degli appalti). Sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, per individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita.
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ZOONOSI
Estate 2023: Dengue si è meritata il titolo di
malattia endemica? Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sono stati quasi 200 i casi nazionali di Arbovirosi su uomo associabili al Dengue virus, le regioni più colpite sono state Lombardia, Lazio, Veneto ed Emilia-Romagna Alex Pezzin
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DELTAMETRINA Piretroide di terza generazione, sintetizzato da Roussel Uclaf nel 1975, fotostabile a vasto spettro di azione, agisce per contatto e ingestione. poco irritante per l’epidermide e per gli occhi (test su conigli).
S
econdo alcuni virologi, dobbiamo entrare nell'ottica che la Chikungunya, la West Nile e la Dengue sono malattie endemiche anche in Italia, un problema sanitario importante visto che, in alcuni casi, possono anche essere mortali. La preoccupazione può essere giustificata e l'aumento dei casi Dengue, soprattutto nel Lazio e a Roma, dimostra come il movimento delle per-
sone con i viaggi porti all’aumentare dei casi perché le stesse importano il virus. Soprattutto sulla Dengue, è importante che i medici di famiglia vigilino se i pazienti presentano una febbre alta e strana, con forti dolori e rash cutanei. Devono imparare a riconoscerla. In Emilia-Romagna (Regione d’élite per quello che riguarda il recepimento delle Linee Guida da convertire e at-
DL50 acuta orale mg/kg: da 135 a > 5000 (ratto) [§] - >300 (cane) [§] la variabilità è dovuta ai solventi utilizzati e alle condizioni sperimentali (da The Pesticide Manual XIX ed [BCPC]) DL50 acuta dermale mg/kg > 2000 (ratto) Formula molecolare: C22H19NO3Br12 Peso molecolare: mol. 505,2 Punto di fusione 98-101°C Tensione vapore: < 0,002 mPa (25°C)
ÉTÉ 2023: LA DENGUE MÉRITE-T-ELLE SON TITRE DE MALADIE ENDÉMIQUE? Selon l'Istituto Superiore di Sanità (ISS), près de 200 cas nationaux d'arboviroses humaines associées au virus de la dengue ont été recensés, les régions les plus touchées étant la Lombardie, le Latium, la Vénétie et l'ÉmilieRomagne. Le plan de désinfestation, qui a toujours fait preuve d'une grande “solidité” d'efficacité,
a vu cette année de légères modifications apportées aux points principaux: 1) adulticide nocturne dans les espaces publics pendant trois nuits consécutives; 2) adulticides, larvicides et élimination des foyers dans les zones privées (porte-à-porte); 3) traitement larvicide simultané dans les égouts publics; le tout dans un
rayon bien défini qui varie de 100 à 300 m selon que le signalement concerne un seul cas ou un cluster (2 personnes touchées ou plus). Si cela n'est pas déjà précisé dans les Ordonnances Municipales extraordinaires, les produits PMC/Biocides que nous avons préférés et utilisés étaient des
pyréthrinoïdes synthétiques pour réaliser des interventions adulticides (principalement Deltaméthrine et Pralletrine) et des produits à base de films de silicone pour réaliser des traitements larvicides (puisqu'ils ont un plus grand impact sur toutes les formes juvéniles des stades de développement des Culicidae, y compris les pupes).
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tuare con i Piani Straordinari di Emergenza Sanitaria) l’estate 2023 è stata “movimentata” con molti casi che si sono susseguiti soprattutto tra agosto e settembre (periodo appunto di rientro turistico). Il Piano di disinfestazione, che ha sempre mostrato molta “solidità” di efficacia, quest’anno ha visto apportare leggere modifiche ai punti principali: 1) adulticidi in orario notturno in aree pubbliche per tre notti consecutive; 2) adulticidi, larvicidi e rimozione dei focolai in aree private (porta-porta); 3) contestuale trattamento larvicida nelle tombinature pubbliche; tutto per un raggio ben definito che varia da 100 a 300 m a seconda che la segnalazione riguardi 1 caso solo oppure un cluster (2 o più persone affette). Come sempre, nei casi di attivazione su segnalazione anche solo di un caso “sospetto” (con controanalisi che possano confermare o smentire la positività al virus) il tempismo risulta una delle chiavi vincenti, con una auspicabile capacità organizzativa di attivare velocemente la “macchina operativa” delle squadre di campo, e comunque
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entro 24h dalla segnalazione. La nostra squadra tecnica organizzativa è stata in grado di realizzare le attività richieste a partire dal giorno stesso delle segnalazioni arrivate tramite vari canali (telefono, mail). Se non già specificati nelle Ordinanze Comunali straordinarie, i prodotti PMC/Biocidi da noi preferiti e utilizzati sono stati Piretroidi di sintesi per effettuare gli interventi adulticidi (in primis Deltametrina e Pralletrina) e prodotti a base di film siliconici per l’esecuzione dei trattamenti larvicidi (poiché maggiormente impattanti su tutte le forme giovanili degli stadi di sviluppo dei Culicidi, comprese le pupe). Ovviamente, sempre grande attenzione è stata riversata nei confronti della sicurezza ambientale e operativa con congrua affissione di cartelli di avviso alla cittadinanza, nelle aree sottoposte agli interventi straordinari, e utilizzo (da parte dei nostri tecnici operatori disinfestatori) di tutti i DPI idonei per le azioni di disinfestazione (tute in Tyvek, guanti in nitrile, maschere facciali, scarpe antinfortunistiche…).
PRALLETRINA Piretroide di seconda generazione, sintetizzato da Sumitomo nel 1987, fotostabile a vasto spettro di azione, agisce per contatto, poco irritante per l’epidermide e per gli occhi (test su conigli).
DL50 acuta orale mg/kg: 640 (ratto ♂️) e 460 (ratto ♀️) DL50 acuta dermale mg/kg > 5000 (ratto) Formula molecolare: C19H24O3 Peso molecolare: mol. 340,4 Punto eboll. > 313,5°C/760 mmHg Tensione vapore: < 0,013 mPa (23,1°C)
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con una durata di 1 mese, impostando intervalli di erogazione ogni 15 minuti per 24 ore di copertura; regolando invece il funzionamento del dispenser per 8 ore al giorno (un tipico orario di lavoro) la durata di una bomboletta si estende fino a 3 mesi. Air Control S® risulta essere una soluzione pratica, efficace e conveniente per il disinfestatore e per l’utilizzatore finale che vogliono innalzare una barriera contro gli insetti volanti.
CULICIDI
Zanzare
e malattie Alla domanda quale animale è quello più pericoloso al mondo le risposte potrebbero essere molte e una in particolare sorprenderci: le zanzare Chiara Dassi
N
umeri alla mano, i morti per malaria superano ampiamente i killer dall’aspetto assai più terrificante (tigri, squali, serpenti). Se con il termine animali intendessimo uno spettro di entità viventi più ampio, potremmo dire i plasmodi della malaria, in fondo la zanzara si limita alla veicolazione del Plasmodium. Ma sempre per amore della precisione potremmo dire che le zanzare sono responsabili di essere i vettori di numerose malattie. Eccone alcune:
- Plasmodium falciparum, agente della cosiddetta terzana maligna; - P. vivax, agente della terzana benigna; - P. ovale curti e P. ovale wallikeri, agenti di forme di terzana benigna; - P. malariae, responsabile della quartana benigna; - P. knowlesi responsabile della malaria di alcune scimmie arboricole e di numerosi focolai umani. Sintomi: febbri ricorrenti
è il Chikungunya virus (CHIK), della famiglia delle Togaviridae, del genere degli Alphavirus Sintomi: stati febbrili acuti dolorosi.
MALARIA
CHIKUNGUNYA
DIROFILARIASI
Vettore: Anopheles spp, Anopheles labranchiae e A. maculipennis Agente patogeno:
Vettore: Aedes aegypti, A. albopictus (A. africanus), Mansonia spp. Agente patogeno: l’agente eziologico
Vettore: in genere Culex spp. Agente patogeno: Dirofilaria immitis Sintomi: Filariosi cardiaca del cane
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FILARIASI Vettore: zanzare, tafanidi, simulidi. Agente patogeno: nematodi della famiglia delle Filariidae, detti comunemente “filarie”. Sintomi: filariosi cutanee, linfatiche e delle cavità sierose.
DENGUE Vettore: Aedes spp. (Aedes aegypti, e A. albopictus) Agente patogeno: il virus dengue appartiene al genere Flavivirus, famiglia Flaviviridae. Esistono 4 sierotipi patogeni DEN-1, DEN-2, DEN-3 e DEN-4, tutti con un’ampia variabilità genetica. Aver contratto la dengue protegge la persona solo contro il sierotipo responsabile, ma non contro gli altri tre tipi virali. Sintomi: febbre molto alta, mal di testa, dolori oculari, muscolari e articolari, nausea e vomito, irritazioni cutanee. La forma emorragica è la più grave.
ZIKA Vettore: genere Aedes, Anopheles, Mansonia ed Eretmapodites Agente patogeno: il virus Zika (ZIKV) è un virus a RNA della famiglia Flaviviridae. Le specie identificate sono A. africanus, A. aegypti, A. polynesiensis, A. unilineatus, A. vittatus, A. hensilli, A. albopictus. Sintomi: stati febbrili. Il contagio può
avvenire per contatto diretto (ad es. sessuale o per emoderivati).
WEST NILE VIRUS Vettore: Culex spp.(C. quinquefasciatus). Un serbatoio del virus è rappresentato sia dai passeriformi sia degli uccelli migratori. Agente patogeno: il virus del Nilo occidentale (WNV) è un arbovirus della famiglia Flaviviridae, genere Flavivirus, come quello della febbre gialla, dell’encefalite di Saint-Louis, dell’encefalite di Murray Valley e il dell’encefalite giapponese. Tutti a RNA. Sintomi: quadro clinico complesso caratterizzato da stati febbrili con possibili complicanze di encefaliti e forme neuro-invasive. È particolarmente virulento nei confronti dei cavalli con un tasso di mortalità elevato.
FEBBRE GIALLA Vettore: principalmente Aedes aegypti Agente patogeno: virus a RNA della famiglia Flaviviridae.
Sintomi: La febbre gialla, detta anche tifo itteroide, ittero tifoide, vomito nero o febbre delle Antille è una malattia virale acuta, in alcuni casi con esito infausto (coma epatico). Tre curiosità sulla Febbre Gialla - Nel 1937 Theiler e Smith misero a punto un vaccino e Max Theiler nel 1951 ricevette il Premio Nobel (medicina). - Il miglioramento delle specifiche terapie consentirono di terminare il Canale di Panama. - La virulenza del virus indusse alcuni Stati a ipotizzare di utilizzarlo come una potenziale arma biologica.
FEBBRE DELLA RIFT VALLEY Vettore: principalmente Aedes spp. Agente patogeno: il virus (RVFV) è classificato nel genere Phlebovirus, famiglia Bunyaviridae. Oltre alla trasmissione per la puntura delle zanzare il contagio può avvenire manipolando il sangue degli animali infettati (macellai e veterinari). Sintomi: tipica dei ruminanti, nell’uomo
MOUSTIQUES ET MALADIES Lorsqu’on nous demande quel est l’animal le plus dangereux au monde, les réponses peuvent être nombreuses et une en particulier pourrait nous surprendre: les moustiques. En chiffres, les décès dus au paludisme dépassent de loin le nombre de tueurs bien plus terrifiants (tigres, requins, serpents). Si par le terme animaux nous entendions un spectre plus large d’êtres vivants, nous pourrions parler des plasmodes du paludisme, car le moustique se limite au transport du Plasmodium.
Mais encore une fois, par souci de précision, on pourrait dire que les moustiques sont responsables d’être vecteurs de nombreuses maladies. Considérations générales sans ordre particulier a) On estime que près de 700 millions de personnes dans le monde, avec plus d’un million de décès, sont touchées chaque année par une maladie transmise par les moustiques. b) Dans certains cas, les virus peuvent également être transmis par d’autres voies, par exemple lors des transfusions.
c) Certains peuvent réagir peu ou pas à la salive des moustiques, d’autres au contraire se montrer très sensibles entraînant l’apparition d’ampoules, de bleus et de réactions allergiques importantes (syndrome de Skeeter). d) Une curiosité est constituée par l’infection à Dermatobia hominis dont les œufs adhèrent à l’abdomen des moustiques et lors du repas de sang tombent sur l’épiderme du donneur (humain ou animal) où ils éclosent donnant
ainsi aux larves la possibilité de donner lieu à l’infestation. e) Outre les virus, les moustiques peuvent également injecter des bactéries (Francisella tularensis) qui provoquent la tularémie, une maladie qui peut se manifester par de la fièvre, des frissons, un malaise général, des maux de tête, des douleurs musculaires et abdominales et parfois des vomissements et des diarrhées, généralement sous des formes bénignes. Les puces sont un vecteur courant de la tularémie (fièvre du lapin).
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come una sindrome influenzale ma può avere gravi complicanze epatiche.
ENCEFALITE GIAPPONESE Vettore: Culex spp. in particolare Culex tritaeniorhynchus, C. vishnui e C. gelidus. Ma anche Aedes spp Agente patogeno: il virus appartiene alla famiglia Flaviviridae, genere Flavivirus: Japanese Encephalitis Virus (JEV). Ospiti intermedi sono maiali e uccelli acquatici. Esiste anche una forma murina Sintomi: la malattia si manifesta con stati febbrili e può presentarsi come un’encefalite spesso fatale.
ENCEFALITE DI SAINT LOUIS Vettore: Culex spp. In particolare C. tarsalis, C. quinquefasciatus e C. pipiens. Agente patogeno: malattia causata da un virus (SLEV) appartenente al genere Flavivirus. Ospiti intermedi gli uccelli. Sintomi: Manifestazioni neurologiche e tumorali con stati febbrili.
ENCEFALITE LA CROSSE Vettore: Aedes triseriatus. Agente patogeno: virus della famiglia Bunyaviridae (Bunyaviridae californiane) Sintomi: stati febbrili con forme di meningiti.
ENCEFALITE EQUINA ORIENTALE Vettore: Culiseta melanura ma anche Aedes spp.Culex spp. e Coquillettidia spp. Agente patogeno: il virus è una specie a RNA a singolo filamento positivo, appartenente al genere Alphavirus, famiglia Togaviridae. (Eastern equine encephalitis virus, EEEV). Ospiti intermedi: uccelli e mammiferi. Sintomi: frequentemente asintomatica, ma può arrivare a encefaliti infauste.
ENCEFALITE EQUINA OCCIDENTALE Vettore: Culex tarsalis, Culiseta mela-
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nura, Aedes dorsali Agente patogeno: è un Alphavirus, famiglia Togaviridae (EEOV). Ospiti intermedi: equini, roditori, serpenti e rane. Sintomi: Negli equini, così come nell’uomo: perdita orientamento, inquietudine, sonnolenza.
ENCEFALITE EQUINA VENEZUELANA Vettore: Culex spp, C. melanoconion, C. tarsalis, Psorofora discolor, P. ciliata (Aedes aegypti e A. sollecitans). La Psorophora ciliata è una specie di grande zanzara (anche 20 volte più grande della zanzara tigre) molto aggressiva originaria degli Stati Uniti. Agente patogeno: (EEV) è un Alphavirus. Tutti gli equini: cavalli, asini, zebre, ecc. Sintomi: Sintomi parainfluenzali con possibili complicanze.
FEBBRE DI ROSS RIVER Vettore: Culex spp., Aedes spp. e Mansonia spp. Agente patogeno: il virus appartiene agli Arbovirus della famiglia dei Togavirus. Sintomi: dolori e infiammazione delle articolazioni. CONSIDERAZIONI GENERALI IN ORDINE SPARSO a) Si stima che nel mondo quasi 700 milioni di persone, con oltre un milione di morti, ogni anno siano colpite da una malattia trasmessa dalle zanzare. b) In alcuni casi i virus possono essere trasmessi anche per altre vie, ad esempio nelle trasfusioni. c) Taluni possono avere poca o nessuna reazione alla saliva delle zanzare, altri, al contrario, essere molto sensibili arrivando alla comparsa di vesciche, lividi e importanti reazioni allergiche (sindrome di Skeeter). d) Una curiosità è costituita dall’infezione di Dermatobia hominis le cui uova aderiscono all’addome delle zanzare e durante il pasto di sangue
cadono sull’epidermide del donatore (uomo o animale che sia) ove schiudono dando così agio alle larve di dare origine all’infestazione. e) Le zanzare oltre ai virus possono iniettare anche batteri (Francisella tularensis che causa la tularemia, malattia che può manifestarsi con febbre, brividi, malessere generale, cefalea, dolori muscolari e addominali e talvolta vomito e diarrea, generalmente in forme benigne. Il vettore più comune della tularemia (febbre dei conigli) sono le pulci. Volutamente ho preso in esame anche patologie non presenti in Italia, l’obiettivo era presentare un quadro d’insieme. Senza voler fare del terrorismo è pur vero che la globalizzazione è un dato di fatto, prova ne è l’aver riscontrato nel nostro territorio l’Aedes koreicus (è stata individuata dal 2011 in Friuli Venezia Giulia, poi anche in Lombardia, in Liguria e in Piemonte). Specie resistente al freddo, può stabilirsi a quote elevate (fino a 1500 s.l.m.) ed è vettore del virus della chikungunya. Ad essa si affianca l’Aedes japonicus, censita ufficialmente nel 2015, molto simile alla zanzara coreana. Data la vastità degli argomenti trattati l’esposizione per quanto affrontata con rigore di metodo deve essere intesa come indicativa e non certo esaustiva.
newpharm.it
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ZANZARE: affidati a chi le conosce!
Newpharm propone una soluzione innovativa ed ecologica per l’eliminazione delle larve di zanzara che consiste nell’applicazione del larvicida Mosquitorex, direttamente nelle acque stagnanti. Mosquitorex è un liquido pronto all’impiego e i diversi formati disponibili coprono ogni possibile campo d’impiego garantendo il trattamento di qualunque tipologia di ristagno idrico. Grazie alla base vegetale con cui è stato realizzato, Mosquitorex non modifica le caratteristiche dell’acqua piovana e non nuoce a piante o a pesci. PER OGNI AMBIENTE, UNA LOTTA DEDICATA Siepi e aree verdi ombrose Piante fitte con un inevitabile ristagno di umidità nei pressi dovuto alle zone d’ombra, ri-
creano le condizioni ideali di vita delle zanzare. Per le aree verdi in genere Newpharm soddisfa ogni esigenza del cliente, anche il più attento alle dinamiche dell’ecologia, con due prodotti apparentemente agli antipodi ma perfettamente integrabili: il New-wall e il Newcidal Nature. New-wall: la siepe diviene un muro invalicabile L’insetticida a triplice componente, inodore e incolore, realizzato per interventi mirati nelle aree esterne. Tra le
caratteristiche più ricercate in un prodotto insetticida da parte dell’utilizzatore finale, spicca senza dubbio la persistenza temporale d’azione (fino a sei settimane). Newcidal Nature: dalla natura per l’uomo Newpharm ha selezionato le migliori piante aromatiche del Mediterraneo dopo anni di test sulle principali specie di zanzara per sviluppare il Newcidal Nature: un concentrato al profumo di origano e rosmarino in grado di esercitare una concreta quanto
efficace azione repellente per salvaguardare le piacevoli serate all’aperto, schermando gli ambienti esterni dall’invasione attraverso un effetto barriera a zero impatto sull’ambiente. Questi prodotti sono particolarmente adatti ad essere utilizzati con sistemi di nebulizzazione fissa a controllo remoto come il Tech Mosquitoes Aersan di Newpharm, presente a Parasitec.
Les moustiques: faites confiance à ceux qui les connaissent! Newpharm propose une solution novatrice et écologique pour l'élimination des larves de moustiques, consistant en l'application du larvicide Mosquitorex directement dans les eaux stagnantes. Mosquitorex est un liquide prêt à l'emploi, et les différents formats disponibles couvrent chaque champ d'application possible, garantissant le traitement de toute forme de rétention d'eau. Grâce à sa base végétale, Mosquitorex ne modifie pas les caractéristiques de l'eau de pluie et ne nuit ni aux plantes ni aux poissons. Pour Chaque Environnement, Une Lutte Dédiée Haies et zones ombragées Les plantes denses avec une accumulation inévitable d'humidité dans les environs dus aux zones ombragées recréent les conditions de vie idéales pour les moustiques. Pour les espaces verts en général, Newpharm satisfait toutes les exigences des clients, même les plus soucieux de l'écologie, avec deux produits apparemment opposés mais parfaitement complémentaires: le New-wall et le Newcidal Nature. New-wall: la haie devient un mur infranchissable L'insecticide à triple composant, inodore et incolore, conçu pour des interventions ciblées en extérieur. Parmi les caractéristiques les plus recherchées dans un produit insecticide par les utilisateurs finaux, la persistance temporelle d'action (jusqu'à six semaines) se distingue sans aucun doute. Newcidal Nature: de la nature pour l'homme Après des années de tests sur les principales espèces de moustiques, Newpharm a sélectionné les meilleures plantes aromatiques de la Méditerranée pour développer le Newcidal Nature: un concentré au parfum d'origan et de romarin capable d'exercer une action répulsive concrète et efficace pour protéger les agréables soirées en extérieur, en préservant les environnements extérieurs de l'invasion par un effet barrière sans impact sur l'environnement. Ces produits sont particulièrement adaptés à une utilisation avec des systèmes de nébulisation fixes à commande à distance tels que le Tech Mosquitoes Aersan de Newpharm, présent à Parasitec.
IGIENE ALIMENTARE
“Non lo riconosci?
Ti do una mano!” La corretta ed efficace predisposizione di un piano di controllo e monitoraggio degli insetti delle derrate rappresenta uno dei servizi più impegnativi per il professionista della disinfestazione Alex Pezzin
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A
lla base dell'intero processo, rimane il possesso di alcune nozioni relative alla biologia ed all'ecologia delle varie specie, nonché una certa “dimestichezza” e capacità nel riconoscimento visivo delle stesse. I servizi legati al controllo e gestione degli infestanti delle derrate si basano su di un insieme di operazioni e azioni che devono essere attuate congiuntamente per aumentare le probabilità di successo (riferimento norma UNI 11381:2010): • realizzare ispezioni e valutazioni ambientali preliminari (analisi del rischio); • progettare e realizzare un impianto di dispositivi di monitoraggio; • erogare supporto tecnico capace di indicare azioni e consigli atti a prevenire l'insorgere di infestazioni; • applicare, se necessario in base ai monitoraggi, idonee azioni correttive mediante uso di congrui opportuni PMC o Biocidi; • verificare i risultati; • redigere relazioni puntuali e riepilogative.
I tecnici della prevenzione devono inoltre comprendere con sicurezza diversi fattori valutativi per interpretare le situazioni rilevate: per esempio se la causa dell'infestazione è interna all'azienda (pertanto i parassiti trovano all'interno degli edifici trovando condizioni buone per il loro sviluppo) oppure se l'infestazione è occasionale e si è generata per contaminazione dall'ambiente esterno (i parassiti sono penetrati grazie a materie prime, imballi, personale disattento, aperture non protette…). Altro aspetto importante è rappresentato da un buon servizio a supporto qualitativo che spesso viene anche richiesto specificatamente da certificazioni come IFS e BRC, cioè una o più visite ispettive e valutative con analisi su andamento lavori (monitoraggi) e analisi sulle misure adottate dall'azienda alimentare, con riferimento alla capacità di impedire efficacemente l'entrata agli infestanti (zanzariere, doppie porte, lame d'aria, sifoni agli scarichi, sigillatura interstizi e fori di
passaggio delle condotte dei servizi...).
UN CASO REALE
A questo proposito mi viene in mente un episodio capitato recentemente a seguito della nuova acquisizione di gestione di servizio di una importante realtà produttiva di farine: dopo un paio di monitoraggi è risultata una presenza inusuale in una postazione interna riferita all'area stoccaggio materie prime. Da una prima analisi diretta in loco, il Tecnico Operatore ha pensato si trattasse di alcuni esemplari di Tribolium spp. ma poi, inviandomi delle foto, ho potuto in realtà constatare che si trattava di esemplari di Silvanidi che poi, grazie ad un campione prelevato e portato in ufficio, sono stati ulteriormente identificati come esemplari di Oryzaephilus surinamensis numericamente sopra soglia critica di presenza. Si è prontamente organizzato un intervento coordinato con il Responsabile della Qualità dello stabilimento (previa individuazione
"VOUS NE LE RECONNAISSEZ PAS? JE VAIS VOUS DONNER UN COUP DE MAIN!" Les services liés au contrôle et à la gestion des parasites des denrées alimentaires sont basés sur un ensemble d'opérations et d'actions qui doivent être mises en œuvre ensemble pour augmenter les chances de succès (norme de référence UNI 11381:2010): l'une d'entre elles est la fourniture d'une assistance technique capable d'indiquer des actions et des conseils pour prévenir l'infestation. À cet égard, j'aimerais mentionner un épisode survenu récemment à la suite
d'une intervention dans une entreprise de production de farine: après quelques contrôles, une présence inhabituelle a été détectée dans un endroit interne lié à la zone de stockage des matières premières. Après une première analyse sur place, l'opérateur technique pensait qu'il s'agissait de quelques spécimens de Tribolium spp., mais en m'envoyant des photos, j'ai pu constater qu'il s'agissait en fait de spécimens de Silvanidae qui,
grâce à un échantillon prélevé et apporté au bureau, ont été identifiés comme étant des spécimens d'Oryzaephilus surinamensis dont le nombre était supérieur au seuil critique de présence. Une action coordonnée a été rapidement organisée avec le responsable de la qualité de l'usine. Basé sur un traitement par fumigation, l'application d'insecticides à action résiduelle sur les sols et l'application extraordinaire de pièges à glu pour le contrôle
des insectes rampants, une action visant à évaluer l'efficacité des traitements effectués. Le cas décrit ci-dessus peut nous servir de leçon: la formation des opérateurs techniques est très importante, mais il est tout aussi important de savoir établir une bonne relation de confiance et de leur faire prendre conscience que le service technique est (et doit être) toujours présent et solidaire, au bénéfice de la qualité du service fourni aux clients.
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SCHEDA BIO-ETOLOGICA
SPECIE
Oryzaephilus surinamensis NOME VOLGARE Silvano INQUADRAMENTO SISTEMATICO Classe: Insecta Ordine: Coleoptera Famiglia: Silvanidae DIMENSIONI Uovo: 0,80 mm lungh.; 0,25 mm largh. Larva: 3 - 4 mm Pupa. 3 mm Adulti: 2,5 - 3 mm CARATTERISTICHE E DIFFUSIONE Corpo allungato e slanciato, di colore bruno; capo trapezoidale, antenne con clava terminale costituita da 3 segmenti; pronoto con 6 denti su ogni lato. Specie cosmopolita. HABITAT Industrie agro-alimentari, molini, dispense, magazzini, ecc.. Larva: nelle sostanze attaccate. Adulto: nelle sostanze attaccate e nei luoghi circostanti; ottimo camminatore, vola raramente. ABITUDINI ALIMENTARI Larva: non riesce a rodere semi integri, attacca solo semi spezzati o già corrosi da altri parassiti. Predilige cereali (mais, orzo, frumento, riso), farine, pasta,
delle partite infestate e della loro tempestiva eliminazione) basato su trattamento di fumigazione, applicazione di insetticidi ad azione residuale sui pavimenti e applicazione straordinaria di trappole a colla per il monitoraggio degli insetti striscianti, azione rivolta
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pane, biscotti, frutta secca, semi oleosi, panelli, legumi secchi, cacao, tabacco, caffè, droghe e piante secche, copra, ecc. Spesso accompagna o segue altri insetti infestanti. Adulto: detriticolo, si nutre spesso dei residui lasciati da altri insetti infestanti. CICLO BIOLOGICO Uovo > larva > pupa > adulto (vive, a 21°C, 6 - 10 mesi e talvolta fino a 2 - 3 anni) Durata del ciclo: a T ottimale 20 gg; a 20°C 80 gg. N° generazioni/anno: 2 - 4, fino a 6 8 in ambienti caldo-umidi. N° uova/femmina: 200 - 300 direttamente sul substrato. Svernamento: come adulto in magazzino.
alla valutazione dell'efficacia dei trattamenti svolti. Il caso sopra descritto può lasciare diversi insegnamenti ma, a mio parere, la cosa più importante che può rimanere da un caso del genere è la seguente: la formazione dei tecnici operatori è mol-
LIMITI TERMICI PER LO SVILUPPO Temperatura minima: 17,5°C Temperatura ottimale: 32°C UR ottimale : 90% Temperatura massima: 38°C DANNI Diretti alle derrate attaccate. PREVENZIONE Controllo delle derrate in arrivo. Pulizia dei locali e dei macchinari dai detriti alimentari. Immagazzinamento degli alimenti Entro imballaggi protettivi e su bancali sollevati dal suolo ed adeguatamente distanziati tra loro. Impiego di basse temperature e bassa umidità negli ambienti. Applicazione di mezzi fisici: calore secco, atmosfere controllate, forza centrifuga.
to importante ma altrettanto lo è il saper instaurare con loro un buon rapporto di fiducia e consapevolezza del fatto che il reparto tecnico è (e deve essere) sempre presente e a loro supporto, a tutto beneficio della qualità del servizio erogato ai clienti.
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VEBI TECH. Tecnicità, qualità e affidabilità
VEBI TECH. Technique, qualité et fiabilité Vebi Istituto Biochimico est une réalité industrielle historique italienne. Fondée en 1945 en tant qu'industrie pharmaceutique, sa production a évolué au fil des décennies vers des solutions chimiques à activité biologique. Usine solide, flexible et dynamique, elle recherche, fabrique et commercialise des produits rodenticides et insecticides pour les secteurs de la Maison et du Jardin et de la lutte antiparasitaire, travaillant au niveau international avec un vaste réseau de distribution (plus de 50 pays). Présent sur le marché des rodenticides depuis près de 50 ans en tant que pionnière, la fabrication continue d'insecticides, de produits phytopharmaceutiques, de répulsifs et d'engrais conduit la société Vebi Istituto Biochimico à accroître ses parts de marché au niveau international. C'est ainsi qu'est née VEBI TECH, la marque entièrement dédiée au secteur professionnel et qui contient des produits et des services hautement spécialisés pour soutenir les clients. Technique, qualité et fiabilité : telles sont les principales caractéristiques de la gamme VEBI TECH. VEBI TECH: votre meilleur partenaire pour une solution professionnelle.
Sperimentare, produrre e commercializzare soluzioni legate all’igiene e alla salute, partendo dalla biochimica: Vebi Istituto Biochimico è una realtà solida, flessibile e dinamica che opera nel mercato nazionale e internazionale da più di 75 anni. L’Azienda si contraddistingue per l’approccio innovativo, la grande capacità produttiva e la capillarità distributiva. La divisione Biochimica si caratterizza di diversi brand, ognuno con la sua varietà di prodotti, studiati per soddisfare tutte le esigenze e dare sempre un valore aggiunto al mercato, ai consumatori e all'ambiente. VEBI TECH, il brand completamente dedicato al settore
professionale, racchiude in sé prodotti altamente specializzati e servizi a supporto dei clienti. Tecnicità, qualità e affidabilità: questi sono ia punti cardine della gamma VEBI TECH. La divisione Vebi Tech si rivolge alle aziende e ai professionisti della disinfestazione offrendo prodotti e soluzioni con molteplici tipi di formulazioni e principi attivi, per la lotta a topi, ratti e insetti nocivi. Inoltre, l’assortimento si completa con diserbanti, repellenti, disinfettanti, lampade U.V. e soluzioni naturali per la cura del verde. Vebi Tech garantisce attività di consulenza, formazione e supporto agli operatori del settore attraverso corsi e seminari. Inoltre, affiancare i clienti nell’individuazione del problema, analizzando nel dettaglio ogni aspetto, garantisce un intervento mirato, radicale ed efficace. VEBI TECH: your best partner in professional solution.
IGIENE ALIMENTARE
Ruolo delle pulizie nella lotta agli infestanti delle derrate
Implementare corrette pratiche di pulizia consente di prevenire le infestazioni e salvaguardare la qualità del prodotto rispettando le normative e riducendo contemporaneamente l’impiego di prodotti chimici Sara Savoldelli
Docente di Entomologia presso l’Università degli Studi di Milano
RÔLE DU NETTOYAGE DANS LA LUTTE CONTRE LES PARASITES ALIMENTAIRES Le nettoyage joue un rôle tellement crucial dans l'industrie alimentaire, où les aliments sont produits, transformés et stockés, qu'il s'agit d'une exigence essentielle de tout manuel de bonnes pratiques d'hygiène. Le respect de normes d'hygiène strictes est essentiel pour répondre aux exigences réglementaires. Le nonrespect de la propreté peut donc entraîner des problèmes juridiques et des amendes, et nuire à la réputation d'une entreprise. Le nettoyage est un point essentiel dans les stratégies de lutte intégrée contre les parasites, à tel point qu'il est classé au premier rang des opérations nécessaires pour prévenir les infestations
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d'arthropodes. Ces ravageurs causent des dommages considérables à l'industrie alimentaire, à tel point que l'on estime qu'avec les rongeurs et les oiseaux, ils peuvent causer des pertes après récolte de 8 à 25 % dans les pays développés et jusqu'à 70 à 75 % dans les pays en voie de développement. Les insectes font certainement partie des nuisibles qui sont favorisés par le manque de propreté de l'environnement. Un nettoyage régulier permet d'éliminer les sources de nourriture potentielles, de supprimer les cachettes et d'interrompre les cycles de reproduction et de développement des parasites alimentaires. À l'inverse, si le nettoyage n'est pas effectué méticuleusement,
les débris et la poussière peuvent s'accumuler sous les machines et les équipements et être facilement colonisés par les insectes. Des gestes simples tels que balayer les sols, passer l'aspirateur dans les fissures et vider et désinfecter régulièrement les poubelles peuvent réduire considérablement le risque d'infestation. Si l'usine le permet, le nettoyage des sols peut également être confié à des robots de nettoyage qui, une fois programmés, travaillent en continu pour nettoyer le sol des résidus de travail. Cela permet d'éviter l'accumulation de poussière et de débris sur les sols, voire d'éliminer les insectes qui se promènent sur ces surfaces. Les nuisibles
étant attirés par les résidus alimentaires et les zones où s'accumulent les débris, une routine de nettoyage diligente avec les robots garantit que ces sources de nourriture sont rapidement éliminées. Les silos de stockage des matières premières doivent également être entièrement vidés et nettoyés avant d'être remplis de nouveaux produits. La propreté est donc un aspect essentiel de la lutte contre les parasites alimentaires. En mettant en œuvre des pratiques de nettoyage rigoureuses et cohérentes, il est possible de prévenir les parasites, de réduire les traitements chimiques, de préserver la qualité des produits et de respecter les réglementations.
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n ambiente pulito aiuta a migliorare la qualità della vita di chi lo frequenta o ci vive ed è quindi assodato quanto le pulizie siano importanti nel quotidiano. A maggior ragione assumono un ruolo determinante nelle industrie alimentari, dove si producono, trasformano e conservano gli alimenti, tanto da essere requisito essenziale di qualsiasi manuale di buona prassi igienica. La pulizia di un impianto di trasformazione dei prodotti alimentari è infatti un modo per assicurarsi che non vi siano contaminazioni nel prodotto finale. Il rispetto di rigorosi standard igienico-sanitari è inoltre essenziale per soddisfare i requisiti normativi. Il mancato mantenimento della pulizia può comportare problemi legali e multe e causare danni alla reputazione di un'azienda.
PULIZIA, UN CARDINE DELL’IPM
Le pulizie rappresentano un punto chiave nelle strategie di gestione integrata degli infestanti (dall’inglese Integrated Pest Management o IPM) tanto da essere inserite al primo posto tra le operazioni necessarie a prevenire le infestazioni da parte di artropodi. Questi infestanti causano notevoli danni all'industria alimentare, tanto che si stima possano determinare, insieme a roditori e uccelli, perdite in post-raccolta tra l'8 e il 25% nei paesi sviluppati e fino al 70-75% nei paesi in via di sviluppo. Queste perdite sono sia legate alla sottrazione diretta di prodotto dovuta agli infestanti che consumano gli alimenti, sia a frammenti di artropodi o presenza di escrementi che contaminano i substrati. Il consumo diretto dell’alimento da parte degli artropodi avviene più spesso nelle materie prime, ma può verificarsi anche in altri ingredienti e nei prodotti finiti. Insetti e acari possono anche modificare il gusto dei prodotti alimentari a causa delle loro secrezioni, degli escrementi o per la contaminazione del
Figura 1: residui di farina in un molino con tracce di attività entomatica. Le pulizie ordinarie sono molto importanti, specialmente in ambienti dove l’accumulo di polvere o residui è frequente, come nelle industrie molitorie. In figura vi è un esempio di come pulizie ordinarie non correttamente eseguite abbiamo consentito un accumulo di materiale che è stato prontamente infestato da insetti. Si possono infatti notare le tracce lasciate sul pavimento segno dell’attività di alcuni individui. cibo con le loro spoglie. Inoltre, un altro importante problema associato alla contaminazione degli alimenti da parte degli artropodi è legato alla presenza di allergeni: il consumo di frammenti di insetti o acari può provocare reazioni allergiche in individui altamente sensibili. Alcuni insetti (es. blatte, mosche, formiche) possono essere vettori di microrganismi patogeni ed è anche per questo motivo che gli artropodi sono una delle principali preoccupazioni per l'industria alimentare. Questi infestanti entrano negli edifici dove, oltre ad un riparo, possono trovare un’ampia disponibilità di substrati: tanto più sono presenti sfridi di lavorazione, polveri alimentari, scarti di produzione, ecc., tanto più facilmente troveranno di che cibarsi e proliferare. Le operazioni di sanificazione di un impianto sono un punto talmente
importante nella gestione della filiera produttiva che dovrebbero essere svolte sotto la supervisione di una o più persone competenti, a cui venga assegnata la responsabilità di questa funzione. Devono infatti essere prese tutte le precauzioni per garantire che l'intero processo, dalle materie prime al prodotto finito, eviti la contaminazione dell’alimento con materiali chimici, con microrganismi o corpi estranei. Gli insetti sono sicuramente tra gli infestanti che vengono favoriti dalla scarsa pulizia dell’ambiente (figura 1). La pulizia regolare aiuta infatti a eliminare potenziali fonti di cibo, rimuovere i nascondigli e interrompere i cicli di riproduzione e sviluppo degli infestanti delle derrate. Al contrario, se le pulizie non vengono effettuate in modo meticoloso, detriti e polveri possono accumularsi al di sotto di macchinari e impianti ed essere
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Figura 2: Esempio di robot per la pulizia dei pavimenti
facilmente colonizzabili da parte di insetti. Semplici azioni come spazzare i pavimenti, passare l'aspirapolvere nelle fessure e svuotare e igienizzare regolarmente i bidoni possono ridurre notevolmente il rischio di infestazioni.
MENO DETRITI, MENO INFESTANTI
Se l’impianto lo consente, la pulizia dei pavimenti può anche essere affidata a robot pulitori che, una volta programmati, lavorano in continuo ripulendo il pavimento dai residui delle lavorazioni (figura 1). In questo modo si può evitare l’accumulo di polveri e detriti sui pavimenti, eventualmente anche asportando gli insetti che si trovano a camminare su quelle superfici.
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Poiché gli infestanti sono attratti dai residui di cibo e dalle aree dove si accumulano i detriti, una diligente routine di pulizia con i robot assicura che queste fonti di cibo vengano prontamente rimosse, rendendo l'area di lavorazione/stoccaggio meno attraente per loro. Attenzione però in questo caso alla gestione del robot: questo deve essere svuotato e pulito a sua volta con regolarità per evitare che si trasformi esso stesso in un focolaio di infestazione. È infatti capitato che macchine aspirapolveri non svuotate e lasciate in un angolo siano state colonizzate da insetti, divenendo vere e proprie bombe biologiche. Vi è poi il problema della pulizia delle parti più inaccessibili, come le parti alte o l’interno dei macchinari. Que-
ste operazioni richiedono o il fermo di produzione o interventi di pulizia straordinaria con personale specializzato. Generalmente questa tipologia di interventi è quella più problematica perché viene effettuata con una frequenza inferiore rispetto alle pulizie ordinarie, che può addirittura essere alla fine della stagione produttiva o una volta l’anno. Anche questi accumuli, in posizioni poco accessibili, possono essere colonizzati da parte di insetti, come verificato in un lavoro pubblicato da Locatelli et al. (2011). In questo studio sono state raccolte le polveri a due altezze diverse, 15 e 7,5 metri, nel locale silos di un pastificio e, una volta portate in laboratorio, sono state infestate con uova di alcuni insetti delle derrate. I risultati hanno evidenziato che queste polveri hanno consentito lo sviluppo del tribolio della farina, Tribolium castaneum, che in effetti era un infestante di quell’ambiente, difficilmente debellabile. Altri punti critici in un impianto sono rappresentati dall'interno dei macchinari o dai tunnel di aspirazione dell’aria. I primi sono poco o difficilmente accessibili - e quindi pulibili – a meno di un fermo produttivo che consenta un parziale smontaggio degli stessi; nei secondi insieme all’aria vengono aspirate le polveri alimentari, che si depositano sul fondo del tubo e in corrispondenza delle curve, che possono diventare un focolaio di moltiplicazione degli insetti. È bene quindi non trascurare questi luoghi quando si programma e definisce un piano di intervento per la pulizia degli ambienti. Una pulizia accurata aiuta anche a monitorare eventuali segni di attività degli infestanti. Quando le superfici sono pulite, diventa più facile individuare insetti, residui di mute, escrementi o qualsiasi altro segno rivelatore di infestazione. Il rilevamento tempestivo è fondamentale per un rapido intervento e contenimento dell’infestazione, prima che il problema si diffon-
da e aggravi. Inoltre, enfatizzando le pratiche di pulizia e igiene, possiamo ridurre la dipendenza dai trattamenti chimici nell’ottica di un approccio integrato che consente una strategia di gestione dei parassiti più sostenibile ed ecologica. La pulizia migliora quindi anche il monitoraggio e l’efficacia delle azioni correttive.
IGIENE E MATERIE PRIME
Oltre agli ambienti è stata dimostrata l’importanza della pulizia anche per le materie prime. Un esempio è rappresentato dai cereali, per i quali è stato dimostrato l’impatto della pre pulitura delle cariossidi sulla presenza di infestanti. In un lavoro di Süss et al. (2010) è stato verificato che l’allontanamento delle polveri, delle cariossidi spezzate e di altri semi
estranei da una massa di cereali ha significativamente ridotto la presenza di alcuni coleotteri delle derrate, in particolare Tribolium castaneum, T. confusum e Rhyzopertha dominica, che depongono le uova all’esterno delle cariossidi. La pre pulitura dei cereali aiuta quindi a immagazzinare un prodotto dal quale sono stati allontanati gran parte degli infestanti che quindi eviteranno di svilupparsi a spese delle cariossidi evitando parte delle perdite della materia prima di cui si è accennato in precedenza. Anche i silos di stoccaggio delle materie prime devono essere completamente svuotati e puliti prima di essere riempiti con del nuovo prodotto. In generale le pulizie regolari promuovono una cultura di vigilanza e responsabilità tra il personale che
lavora nelle aziende. Quando i dipendenti partecipano attivamente al mantenimento della pulizia, diventano più attenti a potenziali problemi di infestanti e hanno maggiori probabilità di segnalare tempestivamente eventuali segni di infestazione. La pulizia è quindi un aspetto essenziale della gestione degli infestanti delle derrate. Implementando pratiche di pulizia accurate e coerenti, si possono prevenire le infestazioni, ridurre i trattamenti chimici, salvaguardare la qualità del prodotto e rispettare le normative. Abbracciare la pulizia come aspetto fondamentale della gestione degli infestanti favorisce un ambiente sano ed efficiente, proteggendo i prodotti finiti e garantendo il buon funzionamento delle attività delle imprese.
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La processionaria del pino: vecchio infestante, nuove tecniche?
La processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) è un lepidottero notturno che attacca conifere, incluso il pino e il cedro, in varie regioni dalle Alpi alla Sicilia. Il problema principale è la peluria urticante che
ricopre le larve, che causa reazioni epidermiche e allergiche a persone e animali che entrano in contatto diretto con loro o inalano i peli dispersi nell’ambiente. Il periodo critico per queste reazioni va da febbraio ad
aprile quando le larve escono dai nidi invernali. La processionaria completa un ciclo di vita all’anno, gli adulti sfarfallano tra giugno e settembre, l’accoppiamento avviene tra luglio e agosto e successivamente vi è la deposizione delle uova. Le larve neonate si riscontrano dalla fine di luglio: vivono insieme e si nutrono degli aghi delle piante. In inverno, creano nidi setosi nelle chiome e da febbraio ad aprile si spostano a terra per impuparsi. A seguito dei dati del monitoraggio si possono applicare vari tipi di lotta privilegiando nell’ordine: metodi
La processionnaire du pin: ancien ravageur, nouvelles techniques ? La processionnaire du pin (Thaumetopoea pityocampa) est un insecte lépidoptère nocturne présent des Alpes à la Sicile. Les conifères attaqués sont nombreux (beaucoup d’espèces de pins et quelques cèdres) et également présents en milieu urbain. Sa présence n’est pas un problème phytosanitaire (les plantes meurent rarement) mais un problème sanitaire : le duvet qui recouvre les larves est fortement urticant et des réactions épidermiques et allergiques se produisent suite à un contact direct avec les larves ou suite à la dispersion des poils dans l’environnement. La période critique pour ces réactions se situe entre février et avril, lorsque les larves sortent de leurs nids d’hiver. La processionnaire accomplit un cycle de vie par an, les adultes papillonnent entre juin et septembre, l’accouplement a lieu entre juillet et août, puis il y a la déposition des œufs. Les larves nouveau-nées sont trouvées à partir de fin juillet : elles vivent ensemble et se nourrissent d’aiguilles de plantes. En hiver, elles créent des nids soyeux dans le feuillage et de février à avril, elles descendent au sol pour se nymphoser. En fonction des données de surveillance, différents types de contrôle peuvent être appliqués méthodes physiques (contrôle mécanique, colliers), confusion sexuelle, piégeage de masse, contrôle chimique (endothérapie, pulvérisation). La technique la plus innovante est la confusion sexuelle : elle utilise des phéromones sexuelles femelles appliquées à l’aide de marqueurs de paintball. Cette méthode attire les mâles, réduisant l’accouplement et la formation de nouveaux nids. Elle est avantageuse pour sa facilité d’utilisation et son coût raisonnable, qui conviennent aussi bien aux environnements naturels qu’urbains.
fisici (lotta meccanica, collari), confusione sessuale, cattura massale, lotta chimica (endoterapia, irrorazione). La tecnica più innovativa è la confusione sessuale: utilizza feromoni sessuali femminili applicati con marcatori specifici. Questo metodo attrae i maschi, riducendo gli accoppiamenti e la formazione di nuovi nidi. È vantaggioso per la sua facilità d’uso e costi sostenibili, adatto sia a contesti naturali che urbani.
Pine T Pro Ball® è un prodotto distribuito da Bleu Line utilizzato per il controllo della processionaria del pino attraverso l’interruzione degli accoppiamenti all’aperto. Le palline vengono applicate conun marcatore specifico. Pine T Pro Ball® est un produit utilisé pour lutter contre la pyrale processionnaire du pin en interrompant l’accouplement à l’extérieur. Les granulés sont appliqués à l’aide d’un marqueur spécifique.
Pine T Pro Ball® Confusione sessuale nella lotta alla processionaria del pino Thaumetopoea pityocampa
Le larve di Thaumetopoea pityocampa sono caratterizzate da un corpo peloso e una colorazione grigio-bruna. Questi insetti si trovano comunemente nelle regioni temperate dell’Europa e attaccano pino nero, pino marittimo, pino silvestre, pino di Aleppo, cedro del Libano, cedro dell’Atlante e Cedro dell’Himalaya. Riproducendosi in nidi setosi, la loro presenza è dannosa poiché si nutrono delle foglie degli alberi, causando defogliazione e indebolimento delle piante. La loro peluria contiene una sostanza tossica che può causare reazioni allergiche e irritazioni alla pelle umana e agli animali domestici. La processionaria può essere controllata attraverso il metodo della confusione sessuale, che limita l’accoppiamento estivo degli individui adulti. L’innovativo sistema Pine T Pro Ball® consiste di sfere biodegradabili contenenti il feromone sessuale microincapsulato della Thaumetopoea pityocampa applicate direttamente sulla chioma con la tecnologia paint-ball. Piante: tutte le specie di pino. Durata dell’effetto di confusione sessuale: 4 mesi. Dose raccomandata: 1 sfera per metro di altezza del pino in aree urbane, 400 sfere per ettaro di foresta. Confezione: sacco contenente 100 sfere. La pistola marcatore paintball (di libera vendita e utilizzo) è fornita con caricatore (della capacità di 200 sfere) e bombola CO2.
Prodotto distribuito da Bleu line S.r.l. Via Virgilio, 28, Zona Industriale Villanova - 47122 Forlì (FC) Tel: + 39 0543 754430 - Fax: 0543 754162 bleuline@bleuline.it - www.bleuline.it © 2023/2024 Bleu line S.r.l. tutti i diritti riservati
PRODOTTO BIOCIDA (PT19) Autorizzazione del Ministero della Salute n. IT/2023/00865/MRS
CASE HISTORY
Una richiesta “green” A volte capita di dover trattare con committenti radicati su ferme posizioni anti chimica. Ecco un caso in particolare che ci siamo ritrovati a dover gestire… Chiara Dassi e Graziano Dassi
V
orremmo presentare un progetto di intervento integrato di bonifica di una cucina, di alcuni magazzini annessi e del refettorio, da refectorius "che serve a ristorare" (fonte Treccani) – dal latino reficere, fare di nuovo, nel senso figurato di ridare le forze, ristorare. Già chiamare la mensa “refettorio” indica il desiderio della direzione di voler predisporre i commensali non certo al mangiare, ma a ristorarsi, un velato suggerimento a non parlare di lavoro o di cose poco consone al momento di relax. Questo ci porta a riflettere sul senso delle parole, per cui ci sembra coerente citare le parole di Gabriel García Márquez (1927-2014): “Le parole nascono sulle labbra di chi le inventa per strada, non vengono dalla testa degli accademici. Chi scrive i dizionari le cattura sempre in un secondo tempo, imbalsamandole in ordine alfabetico, quando ormai si è persa la vera ragione per cui nacquero”.
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UNE DEMANDE "ÉCOLOGIQUE" Nous relatons ici la demande qui nous a été faite il y a quelque temps pour un projet "écologique" concernant la mise en sécurité d'un local composé d'une cuisine, d'une cantine et de quelques réserves. La particularité réside dans les différentes contraintes de conception pour atteindre l'objectif d'une manière "écologique". Au cours de la discussion, il est apparu que l'on souhaitait (A) éliminer les infestations actuelles, que nous allons détailler, et surtout (B) en toute sécurité et sans résidus, et (C) maintenir ce niveau d'hygiène dans le temps. Il y a trois présences indésirables: des cafards
occasionnels mais constants; de petites invasions de fourmis, qui reviennent régulièrement au début de la saison chaude; et des moustiques. Cafards: les traitements antiparasitaires sont effectués à l'aide d'appâts alimentaires blatticides. Au fil du temps, l'éradication semble avoir été réalisée, mais depuis quelques années, comme mentionné ci-dessus, la présence de blattes a été notée, bien que de manière sporadique. Le projet prévoit trois traitements bimensuels par pulvérisation et brumisation, puis le retour aux procédures contractuelles. Fourmis: la lutte contre
C’è del vero nelle parole dello scrittore-giornalista colombiano premio Nobel per la Letteratura nel 1982, ma attualmente dai dizionari i divulgatori, i giornalisti, i marketing manager e pubblicitari utilizzano le definizioni per ottenere il massimo profitto nei loro campo di attività. Il significato originario si amplia un poco come le nuvole che in un attimo cambiano di forma e i cui contorni sfumano senza una linea precisa che ne delinei i confini. Ed eccoci alla richiesta di un progetto “green” riguardante la messa in sicurezza dei locali menzionati dai parassiti. La cosa interessante è stata la ricchezza di definizioni-desiderata che ogni partecipante alla videoconferenza dava ai vincoli progettuali per ottenere l’obiettivo in modo “green”. In questa sorta di Torre di Babele di parole c’era il desiderio (A) di eliminare le infestazioni in atto che esporremo in dettaglio, soprattutto (B) in totale sicurezza e senza residui, e (C) di mantenere
l'infestation repose sur l'utilisation d'insecticides en pulvérisation sur les rebords de fenêtres et sur la mise en place de conteneurs de sécurité contenant des appâts alimentaires. Moustiques: les traitements actuels se limitent à la lutte larvicide dans les zones extérieures à l'aide d'insecticides-larvicides sous forme de granulés. L'un des membres s'est montré particulièrement intransigeant et radical dans ses positions anti-chimiques. Rien n'a permis de le calmer, mais heureusement, au bout d'une quinzaine de minutes, il s'est calmé et la discussion
nel tempo tale livello igienico sanitario.
ELIMINARE LE INFESTAZIONI IN ATTO
Le presenze indesiderate sono tre: segnalazioni occasionali, ma costanti nel tempo di blattelle; piccole invasioni di formiche, che si ripetono regolarmente all’inizio della bella stagione; zanzare. Blattelle: Premesso che le segnalazioni riguardano la cucina e, in rarissimi casi, l’area della distribuzione cibi del refettorio, mai nei magazzini, lo schema dei servizi è il seguente. Area
Pulizie
Disinfestazione
Locali pre- 2 volte Ogni 45 gg parazione al giorno pasti Refettorio
2 volte Ogni 45 gg al giorno
Magazzini
Settima- Ogni 90 gg nalmente
s'est poursuivie de manière plus constructive. Le projet prévoit l'élimination en temps utile des points d'alimentation en gel de blatticide, l'utilisation de biocides à base d'eau et d'ingrédients actifs non résiduels, sans activateurs synthétiques. Un cahier des charges détaillé sera établi à cet effet. Il est également prévu de remplacer l'insecticide en spray par de la poudre de diatomées, également en formulation spray, et d'effectuer des inspections dans le périmètre et les espaces verts pour évaluer la présence de fourmilières.
I trattamenti di disinfestazione sono realizzati utilizzando esche alimentari blatticide, nel tempo l’eradicazione sembrava essere stata raggiunta, ma da un paio d’anni come anticipato si notano presenze di blattelle sia pure sporadicamente. Il progetto prevede tre trattamenti a cadenza quindicinale di irrorazioni e nebulizzazioni per poi tornare alle procedure da contratto. Formiche: sistematicamente, nella tarda primavera o all’inizio dell’estate, le formiche fanno la loro presenza e il controllo dell’infestazione è affidato all’utilizzo di insetticidi in formulazione spray sui davanzali delle finestre e il posizionamento di contenitori di sicurezza contenenti esche alimentari. Zanzare: nonostante l’utilizzo delle zanzariere, la presenza di queste ronzanti succhiatrici di sangue si fa notare soprattutto durante il turno serale. I trattamenti in atto si limitano alla lotta larvicida nelle aree esterne utilizzando insetticidi-larvicidi in formulazione
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in base acqua e senza attivatori di singranulare. Difficile valutare i risultati in MANTENERE NEL TEMPO e sanitario da cui derivare piani plusulla vegetazione e un i piani di quanto è consuetudine fare. che Nientetesi.posano A tal proposito sarà stilato di- diIL LIVELLO quanto vi è il ragionevole sospetto IGIENICO SANITARIO riennali razionali, tenendo in considelotta ne dovrebbero tenere conto (sia paura, per quanto un viaggio sia lungo Irrorazione locali e candelotti fumogeni a sciplinare circostanziato. Inoltre prevele zanzare siano in grado di ovideporre Questo obiettivo è stato fortemente razione che gli equilibri naturali sono pure sottolineando le necessarie caucomincia sempre dal primo passo. cura delpraticamente disinfestatore. de di sostituire l’insetticida spray con in micro ristagni d’acqua ribadito dalla Direzione, definito come sempre stati dinamici, tele), corre voce cheirrinunciabile. Per lee risorse tecniche punto 1). nonostante polvere diciò diatomee sempre in formuimpossibili da censire inoltre che una vedi Non è stato oggi facilemolto spie- più di ieri, e che il clima ci potrebbe riserscatteranno forti limitazioni, al limite CONCLUSIONI Regolazione: ugello in erogazione con lazione spray e di effettuare ispezione parte rilevante giunga dall’esterno. gare che il non utilizzo di prodotti ad Bonifica Bombolette a svuotamento vare delle sorprese consentendo al del veto. A tal proposito è importante Da quanto esposto emerge principalgetto “mirato” e al massimo della micronizzazione nell’area perimetrale e nelle aree a verIl progetto prevede la verifica dell’inteazione residuale non potesse garantire locali a totale nella legnaia a cura Diavolo di metterci la coda. l’opera di monitoraggio entomologico mente che le finale: virosi potenzialmentede per nella fase valutare la presenza di formicai. grità delle zanzariere soprattutto nella l’assenza di re-infestazioni, per essere cura del del ristoratore. trasmesse dalleunitario varie specie di zanza-200 ml per Dosaggio di formulato: eventuale sigillatura dell’intelaiatura precisi neppure il loro impiego di per ristoratore. In n° di 3 fornite dal ra sono ormai considerate endemiche di 400 m2. Candelotti con la una partesuperficie muraria. stimata Si è ipotizzato sé lo poteva garantire per cui era neTempo disinfestatore. per cui, al di là del fastidio, sarebbe 30 gad inazione n° di 5reanche difumiganti utilizzare da biocidi cessario non abbassare la guardia. Ciò indicato dal Tempo indicato dal titolare: opportuno non trascurarne l’aspetto di realizzazione dizansola erogazione ≈ pellenteTempo o repellenti sulla rete delle detto, il progetto prevede la realizzatitolare 4 pochi minuti sanitario. Emerge la necessità (NB: laquindi trasferta e la preparazione non zariere 55 e ilmin. posizionamento di alcune zione di due corsi di due ore ciascuno ore di rivedere gli schemi di lotta e di esalampadecalcolata). ad espirazione. Entrambe le per definire una sorta di codice delle minare inmaschera termini critici labocca, tendenza di DPI: occhiali, guanti e proposte sono al vaglio naso della Direzione. cose che il personale deve fare e di privare i professionisti del settore delcaschetto come i flussi di informazioni derivanti le necessarie risorse farmacologiche. da un costante monitoraggio dovranIN TOTALE SICUREZZA Chiunque legga una bugiardina di un no essere canalizzati e formalizzati. SENZA RESIDUI… qualsivoglia farmaco si rende conto NelProtocolli salutarci, ildicontestatore hadel suggeÈ stata la parte che più ha ricalcato i pulizia a cura A titolo Posizionamento delle controindicazioni, sta al mediritotitolare. l’adozione di ispezioni per mezzo toni concitati delle riunioni, gel in partiinformativo contenitori co valutarle e decidere per il meglio, di un drone che periodicamente docucolare uno dei membri era particolarCadenza bi-giornaliera, mattina e riporto che anti formiche informando con rigore professionale mentassero lo stato dell’arte delle zanmente intransigente e radicale nelle sera, con interventi complementari alla riapertura e biocida a il paziente. Lo stesso principio vale zariere di tuttocon lo detersivi stabile e enon solo sue posizioni anti chimica. Nulla durante la giornata dell’attività sono base di imidacloprid piùè valper i PMC e i Biocidi utilizzati nella delle aree delle cucine e locali annessi so a tranquillizzarlo ma fortunatamendisinfettanti messi in commercio come stati effettuati 3 pistola erogatrice a cura lotta alle zanzare: bisogna leggere e, in particolare, di quelle per la raccolte, dopodel una quindicina di minuti, si è idonei al sistema HACCP. o 4 trattamenti disinfestatore. attentamente le etichette e seguirne ta rifiuti che secondo lui lasciavano tranquillizzato e launa discussione Cadenza settimanale il lunedì sera con a di disinfezione Consumo cartucciaè procorrettamente le indicazioni, così da desiderare. c’era aria di smobiliseguita da in modo più costruttivo. detersivi ritenutiOrmai “disabituanti” ambientale 40 g più 20 massimizzare l’efficacia, contenendo tamento e la proposta si è confusa con Il progetto prevededilasicurezza puntuale rimoIl tempo indicato per tali operazioni direttamente dal contenitori i rischi. le formule commiato, tutto zione dei punti di alimentazione dei gel è stato definitodidal titolare ema dai suoisomtitolare su indicazione Mi preoccupa un poco il futuro: ad mato (a parte i costi) non ci è sembrata blatticidi, l’utilizzo di biocidi con princicollaboratori: “quello necessario”. del disinfestatore esempio, è noto che le zanzare si riun’idea del tutto peregrina. pio attivo abbattente e non residuale,
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NON TUTTO MA DI TUTTO Nel 1917 George Norman Douglas (1868 – 1952) scrittore britannico “Non credere sempre a ciò stiamo scrivendo unsud" libro dal che titolo vedi. (provvisorio): famosoChiara per il ed suoioromanzo "Vento del pubblicato nel 1917 scrisse: Ricorda che anche il sale sembra zucchero”. "La dinamica dei fluidi nella lotta antiparassitaria, ovvero: non tutto "Si possono capire gli ideali di una Nazione dalla sua pubblicità". ma dil'assunto tutto e soprattutto nessuna formula di di fisica" Così scrive Umberto Eco. A nostro parere vale anche per il nostro modo comunicare. Idee, suggerimenti collaborazioni assaifrequentatori gradite e, soprattutto, NB: Vento del sudenarra dei dialoghi sarebbero fra i cosmopoliti di un'isola utili.
Potrebbe essere un suggerimento per i nostri clienti e per chi si occupa di comunicazione.
del Mediterraneo di nome Nepente (Capri) durante la Belle Époque (1871-1914) periodo esuberante soprattutto nella Parigi del Moulin Rouge (locale situato nel famoso quartiere a luci rosse di Pigallee) dove imperava il Can can di Offenbach e i quadri di Henri-Marie-Raymond de Toulouse-Lautrec-Montfa
PER CONSULENZE DI COMUNICAZIONE E DI MARKETING TECNICO: GEAM Gestione Ecologica Ambientale di Graziano Dassi geam.dassi@gmail.com
ASSOCIAZIONI
aidpi.it
A sostegno del settore su tutto il territorio
Sono diverse le novità che AIDPI (Associazione Imprese Disinfestazioni Professionali Italiane) ha in serbo per la parte conclusiva dell’anno. La principale riguarda Incontri territoriali, un tour che l’Associazione ha programmato allo scopo di incontrare le aziende e gli operatori del territorio. In un settore in così rapida trasformazione, con nuovi scenari e cambi repentini, è davvero necessario comprendere le realtà e le esigenze di ogni territorio per orientare gli obiettivi che AIDPI si è data e vuole darsi, a tutela e crescita del settore. Per questo è necessario un confronto diretto, e il tour, già in corso, è un’occasione per scambiare idee e im-
maginare iniziative future cercando di creare relazione e partecipazione. Ospiti di ogni tappa le aziende già associate e le nuove possibili aziende da associare. Queste le città che verranno visitate: • Lamezia Terme, 13 ott • Bari, 31 ott • Catania, 17 nov • Venezia-Mestre, 28 nov • Alessandria, 5 dic • Roma, 11 dic FORMAZIONE Tra le componenti che vanno a formare la figura dell’Operatore Professionale, una spicca per importanza: la Competenza, la quale implica il sapere, saper fare (ed anche saper Essere), cioè saper mettere in pratica quel-
lo che si conosce e che si è imparato. Compito di AIDPI è proprio quello di affiancare chi vuole intraprendere questo percorso di crescita professionale. Con questo obiettivo sempre in mente, hanno ripreso a fine settembre i corsi di formazione gestiti da Sinergitech, rivolti non solo agli operatori del pest management ma anche alle figure dirigenziali, con lezioni su direzione aziendale, gestione del personale, tecniche di comunicazione e fidelizzazione dei clienti e corsi per Responsabili Qualità delle aziende alimentari certificate BRCGS e IFS… Da segnalare l’aggiunta di nuovi argomenti dettati da problematiche emergenti e particolarmente sentite: Stoccaggio di biocidi/PMC e altri presidi chimici in magazzino e adeguata gestione dei mezzi da lavoro; modulistica per l’organizzazione dei servizi e la gestione dei rifiuti; bonifica di ambienti colonizzati da volatili e installazione di dispositivi di allontanamento, corretta gestione dei rifiuti… La formazione targata AIDPI/Sinergitech è in grado di cogliere tempestivamente i cambiamenti del settore e i numeri lo dimostrano: nel primo semestre ha formato circa 500 figu-
re aziendali. AIDPI è stata inoltre convocata dal Ministero della Salute, ufficio Biocidi della direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico, per prendere parte al tavolo di lavoro che deve individuare e definire le necessità formative degli utilizzatori professionali di Biocidi. Per dare visibilità al progetto, il Ministro ha organizzato, il 7-8 novembre a Roma, il “Convegno nazionale Biocidi. L’evoluzione del BPR” in cui AIDPI terrà un intervento. PRESENZA A ECOMONDO AIDPI sarà ospite all’interno dello spazio Assoambiente che anche quest’anno propone i Talk Ambiente, con un intervento in linea con il tema degli incontri "Transizione ecologica, la sfida alla sostenibilità".
A.I.D.P.I. représente les entreprises opérant dans le secteur de la désinfestation et du contrôle des rongeurs, avec pour tâche de porter les besoins de la catégorie à l'attention des administrations publiques et des activités privées dans le domaine de l'hygiène environnementale.
DITTERI
Quattro passi nell’universo
delle mosche
Il flagello delle mosche si perde nella notte dei tempi, questi insetti infatti infestano abitazioni e ambienti umani da migliaia di anni. Vediamo in questo articolo la sistematica di mosche e affini, suddividendoli in gruppi funzionali Chiara Dassi
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a mosca è sicuramente uno degli infestanti più diffusi e noti e la sua presenza ci accompagna, nostro malgrado, da diverse migliaia di anni. Rimarchevole è sottolineare che Omero, e quindi la cultura greca, era a conoscenza che le larve non nascevano spontaneamente ma bensì dalle uova deposte dalle mosche, come possiamo evincere dal seguente passo tratto dal XIX canto dell’Iliade. In questo passaggio, Achille piange l’amico Patroclo morto in duello e chiede alla madre Teti di preservare il corpo del caduto dallo scempio delle mosche e delle loro larve: “Madre mia (...) ho una grande paura che dentro il corpo del forte figlio di Menezio le mosche penetrino attraverso le ferite aperte dai colpi del bronzo, vi facciano nascere vermi e deturpino il morto. La vita, ormai è spenta: può imputridire tutta la sua carne”. A lei rispondeva allora la Dea Teti dal piede d’argento: “Figlio, non darti pensiero di questo! Vedrò io di tenergli lontano i selvaggi sciami delle mosche, che divorano gli eroi uc-
cisi in battaglia. E se anche dovesse giacere per un anno intero, sempre lui avrebbe il corpo intatto, anzi più bello”.
DITTERI La genealogia degli eroi greci è complessa quanto la sistematica dei ditteri e degli insetti in genere per cui ne faccio un breve cenno e poi suddivido l’universo mosche e affini in raggruppamenti funzionali. L’ordine dei ditteri si divide, nell’entomologia classica, in due sottordini: Nematoceri: caratterizzati da antenne lunghe, multiarticolate, larve con capo bene sviluppato, pupe libere. Ad esempio zanzare, pappataci, tipule, simulidi. Brachiceri: insetti dalle antenne corte costituite di 3 articoli e fornite di stilo o arista, larve con capo più o meno ridotto, pupe talvolta racchiuse nei tegumenti larvali induriti. Le mosche sono un classico esempio. Non vado oltre e, dovendo occuparmi delle mosche (in senso lato) faccio mia una classificazione funzionale, suddividendole in mosche domestiche
(Musca domestica, M. autumnalis, Fannia canicularis, sub domestiche (Sarcophaga carnaria, Calliphora, Lucilia, Chrysomoya, Pollenia, Muscinia stabulans) e quelle sedentarie (Drosophila, Piophila, Megaselia, Chironomidi).
MOSCHE DOMESTICHE Musca domestica: La bio-etologia di questa specie è talmente nota che rimando le sue caratteristiche alla lettura della scheda bio-etologica (EcoPlan-GEAM). In ogni caso, molto esemplificativo è lo schema del ciclo biologico riportato dalla Guida alla disinfestazione di A. Scirocchi. Musca autumnalis: (nota anche come M. corvina – M. restituo). Morfologicamente il maschio è abbastanza facile da differenziare dal maschio della mosca domestica per il colore aranciato dell’addome. Inoltre si nota abbastanza facilmente una macchia nera nella parte ventrale (ricordo che distinguere i maschi ️dalle femmine️ è abbastanza facile in quanto i maschi️ hanno gli occhi composti che nella parte frontale
QUATRE ÉTAPES DANS L’UNIVERS DES MOUCHES L’ordre des diptères est divisé, en entomologie classique, en deux sous-ordres: Nématocères, caractérisés par de longues antennes à articulations multiples, des larves à tête bien développée, des nymphes vivant librement. Par exemple, les moustiques, les pappataces, les tipulides, les simulides. Brachycères, insectes aux antennes courtes composées de 3 articles et pourvues d’un style ou d’une arista, larves à tête plus ou moins réduite, nymphes parfois enfermées dans un tégument larvaire durci. Les mouches en sont un exemple
classique. Je procède à une classification fonctionnelle en les divisant en mouches domestiques (Musca domestica, M. autumnalis, Fannia canicularis), subdomestiques (Sarcophaga carnaria, Calliphora, Lucilia, Chrysomoya, Pollenia, Muscinia stabulans) et sédentaires (Drosophila, Piophila, Megaselia, Chironomidae). Il y a ensuite les mouches du bétail comme Stomoxis calcitrans, qui devient un problème sérieux car dans certains élevages, elle atteint presque 50 % de la population de mouches musquées dans
les salles de traite. La lutte contre cette mouche est particulièrement difficile car elle ne se fixe pratiquement pas sur les surfaces et même les zones de dépôt d’ovules ne sont pas faciles à localiser. Sa présence a été signalée sur des plages où les algues sont laissées à l’abandon. Un exemple de mouche sub-domestique est Calliphora vomitoria, cette espèce est particulièrement étudiée, avec C. vicina, par les entomologistes médicolégaux parce qu’elle se prête à l’évaluation de la durée postmortem des cadavres d’humains
et d’animaux. Un exemple de mouche sédentaire est Drosophila melanogaster: je l’indique comme la plus connue des 40 espèces recensées en Europe (dans le monde ± 2.000 et en Italie environ 20), mais surtout pour être l’espèce de référence pour l’étude des chromosomes. D. melanogaster est petit (3 mm), l’adulte a des yeux rougeâtres et un thorax brun-orange. La femelle pond ± 500 œufs à la fois et les dépose sur de la végétation en décomposition et/ou en fermentation.
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quasi si toccano mentre nelle femmine️ sono ben distanziati). La distinzione delle femmine delle due specie invece lasciamola agli entomologi provetti. Le mosche di questa specie sono presenti in tutta Italia e in molte altre aree asiatiche e africane (la presenza nelle Americhe è controversa, ma sembra ormai accertata). Si nutrono dei liquidi oculari degli ungulati e dell’essudato sanguineo delle ferite, anche quelle molto piccole provocate ad esempio dai tafani. Il ciclo biologico è molto simile a quello della Musca domestica e la femmina depone le sue uova appena sotto la superficie del letame fresco. Le uova presentano un caratteristico peduncolo che facilita lo scambio gassoso con l’esterno. Questa specie è responsabile della trasmissione della Thelazia spp. (un nematode parassita del cavallo e, meno frequentemente, dell’uomo e di alcuni animali domestici) e della cheratocongiuntivite infettiva ai bovini.
e disponibilità di cibo, dalla ovo-deposizione allo stadio adulto possono trascorrere dai 7 gg (1 + 3 + 3) per arrivare 89 gg (1 + 60 +28).
MOSCHE DEL BESTIAME Mi limito a citarne il nome e una brevissima descrizione, di fatto sono una via di mezzo fra le mosche domestiche e quelle sub-domestiche.
tigliate. Una curiosità che l’accomuna al moscone grigio (Sarcophaga carnaria) è quella di essere vivipara (le uova schiudono all’interno del corpo materno che le espelle a livello di larva). Ophyra spp: (mosca degli immondezzai) gli stadi giovanili si sviluppano negli immondezzai e sono attive predatrici di larve in particolare quelle della Musca domestica. Per cui se nelle discariche Calliphora Vomitoria
FANNIA CANICULARIS È un muscide più piccolo della mosca domestica che spesso si vede, nelle entrate degli edifici, svolazzare in piccoli sciami caratterizzati da un andamento irregolare. Tre cose mi preme sottolineare: la prima è che il più comune agente delle miasi umane. Le miasi sono parassitosi provocate da larve di ditteri in tessuti viventi dei mammiferi. Le più comuni provocate dalle mosche si manifestano nei seni nasali oppure a livello intestinale per ingestione di cibi contaminati. Il secondo aspetto da sottolineare è che le larve di Fannia sono fornite di escrescenze mobili che consentono loro di muoversi in materiale organico in decomposizione semisolido; la terza è il ciclo biologico uovo>larva> pupa>adulto, ma la durata è assai variabile a parte lo stadio di uovo che schiude in breve tempo (≈ 24 h) mentre la fase larvale può durare dai 3 ai 60 gg invece la fase di pupa dura dai 3 ai 28 gg. A significare che, a seconda delle condizioni ambientali
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Stomoxys calcitrans: (mosca pungente) sta diventando un problema serio perché in alcune realtà zootecniche arriva a quasi a sfiorare il 50% della popolazione muscina presente anche nelle sale di mungitura. La lotta è particolarmente difficile in quanto non si posa quasi mai sulle superfici e anche le zone di ovo-deposizione non sono facili da localizzare. Sono stati segnalati casi di presenze sulle spiagge ove le alghe sono lasciate a marcire. Hippoboscidae spp: (mosche cavalline) gli adulti possono pungere sia i mammiferi (anche gli esseri umani) e gli uccelli sulle cui piume si ancorano con le loro lunghe e robuste zampe ar-
Ophyra è presente è bene non intervenire o farlo con disinfestazioni mirate.
MOSCHE SUB DOMESTICHE Sarcophaga carnaria: anche per questa specie rimando alla scheda EcoPlan-GEAM per la sua descrizione. Calliphora vomitoria (moscone blu): il suo ciclo biologico è assai breve in quanto l’embrione inizia a svilupparsi nel corpo materno e dalle uova deposte le larve ne fuoriescono nel giro di una ventina di ore e si impupano in pochi giorni. Gli adulti vivono mediamente 3 settimane. Lo svernamento avviene allo stadio adulto o larvale e riprendono la loro attività quando le
temperature si fanno più miti, ma avviene di notare adulti in attività anche d’inverno nelle giornate particolarmente soleggiate. Gli adulti di questa specie tendono a volare in piccoli gruppi e se un componente dello stormo percepisce la presenza di un substrato alimentare avvisa il resto del gruppo emettendo un particolare ormone. Questa specie è particolarmente studiata, insieme alla C. vicina, dagli entomologi forensi perché si prestano per valutare il tempo post-mortem dei cadaveri sia degli esseri umani sia degli animali. Lucilia sericata (moscone verde): sono mosconi che amano particolarmente il sole e le giornate particolarmente calde e soprattutto prediligono gli spazi aperti (raramente entrano nelle abitazioni). Essendo dotate di un olfatto particolarmente fine, spesso sono le prime a ovideporre le loro uova sulle carcasse degli animali morti e per questo sono particolarmente studiate dalla medicina forense. Da notare che gli adulti si nutrono di nettare e polline (sono quindi insetti impollinatori) mentre le larve si nutrono principalmente di carne in decomposizione tanto che sono (o erano) usate per “pulire” le ferite infette. Chrysomya albiceps (specie rara): è una mosca di colore verde ed è la causa soprattutto in Africa e nelle Americhe di miasi negli esseri umani. Interessante è l’alimentazione delle larve che nei primi stadi di vita si nutrono di carne in decomposizione, ma successivamente diventano predatrici di uova e di larve di altri insetti e non è raro il fenomeno del cannibalismo. Muscinia stabulans: è una mosca il cui ciclo ricalca quello delle altre mosche (uovo> larva>pupa>adulto) così come le altre caratteristiche bio-etologiche. È una specie di importanza sanitaria per le miasi intestinali. Pollenia rudis (mosche delle soffitte): il nome deriva dal fatto che gli adulti tendono a svernare negli ambienti protetti e tranquilli (le soffitte e i sottotet-
ti). Se numerose possono diventare un problema di difficile soluzione. Essendo attratte dalla luce dei buoni risultati si ottengono applicando lampade elettro luminose ad aspirazione.
MOSCHE SEDENTARIE Questo gruppo viene indicato con il termine generico di “moscerini” la cui sistematica è tuttora soggetta a confronti tra gli entomologi per cui, in attesa che trovino un accordo, proseguo secondo una classificazione assai semplificata. Drosophila melanogaster (moscerini della frutta): la indico come la più nota delle 40 specie censite in Europa (nel mondo ± 2.000 e in Italia una ventina), ma soprattutto per essere la specie di riferimento per lo studio dei cromosomi. La D. melanogaster è di piccole dimensioni (3 mm) l’adulto ha occhi rossastri e il torace marrone aranciato. La femmina depone ± 500 uova per volta e le depone sulla vegetazione marcescente e/o in fermentazione. Piophila casei (mosca del formaggio): è una piccola mosca di 4 mm che infesta formaggi salumi e pesce affumi-
cato. Le larve di questa mosca (che se disturbate riescono a fare salti di oltre i 10 cm di altezza) infestano preferibilmente formaggi ricchi di grassi (un tempo assai ricercati) per cui la loro presenza era molto apprezzata al punto che in Sardegna le larve erano volutamente inoculate nelle forme di pecorino (il tipico casu martzu noto anche come “formaggio che si muove”). Altra loro macabra caratteristica utilizzata dall’entomologia forense è che le femmine non depongono le loro uova nelle carcasse o nei cadaveri se non sono trascorsi almeno 3 mesi (talvolta anche 6) dal decesso. Megaselia spp. (mosche gobbe): le specie più caratteristiche sono la M. halterata le cui larve infestano abbastanza frequentemente i funghi soprattutto nelle fungaie. Le mosche gobbe sono anche dei parassitoidi di altri insetti. Un gruppo di moscerini a sé stante è quello dei ceratopogonidi. In prima approssimazione possiamo dividere in due sottogruppi quelli ematofagi e quelli non pungenti (mi limiterò a descrivere solo questi ultimi: i chironomi).
Piophila casei
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SCHEDE BIO-ETOLOGICHE
SPECIE
Musca domestica NOME VOLGARE: Mosca domestica INQUADRAMENTO SISTEMATICO Classe: Insecta Ordine: Diptera Sottordine: Brachycera Famiglia: Muscidae
HABITAT Larva: entro escrementi, letame, rifiuti e materiale vegetale in fermentazione, purché sufficientemente caldi ed umidi Adulto: nell'aria, nei pressi di letamai, discariche, industrie agroalimentari, ecc.: ubiquitario e sinantropico. Permane in genere presso il focolaio di infestazione,
con spostamenti di 0,5 - 5 Km. ABITUDINI ALIMENTARI Larva: batteri e lieviti presenti entro i substrati in cui vivono. Adulto: sostanze alimentari di ogni genere, sierosità animali, escrementi, ecc. Il caratteristico modo di nutrirsi (rigurgito emesso per sciogliere i cibi solidi) ne determina la pericolosità. CICLO BIOLOGICO Uovo > larva > pupa > adulto Durata del ciclo: 6 - 8 gg in condizioni ottimali N° generazioni/anno: 12 – 15 N° uova/femmina: 600 - 900, in gruppi di 100 - 200 elementi. La femmina è monogama, il maschio no Svernamento: come adulto in luoghi riparati (abitazioni, stalle); talvolta come larve in microclimi idonei (letamai e discariche).
SPECIE
Sarcophaga Carnaria NOME VOLGARE: Moscone grigio della carne INQUADRAMENTO SISTEMATICO Classe: Insecta Ordine: Diptera Sottordine: Brachycera Famiglia: Sarchophagidae
HABITAT Pescherie, mattatoi, industrie alimentari, ristoranti, abitazioni, depositi di rifiuti, ecc.. Larva: entro i substrati attaccati. Adulto: sui substrati attaccati e nell'ambiente aereo.
DIMENSIONI Adulto: 7-20 mm (lungh.) 12,5-36 mm (a.a)
ABITUDINI ALIMENTARI Larva: sostanze di origine animale (carne, pesce, salumi, formaggi, ecc.), soprattutto se in fase di decomposizione; escrementi. Adulto: floricolo (nettare e polline), saprofago e coprofago.
CARATTERISTICHE E DIFFUSIONE Moscone grigio peloso con il torace percorso da strisce longitudinali e con l'addome a macchie nere e grigie; gli occhi sono rossi. È una specie comune e molto diffusa.
CICLO BIOLOGICO Uovo > larva > pupa > adulto Durata del ciclo: 7-21 giorni N° generazioni/anno: svariate, in funzione delle condizioni ambientali. N° uova femmina: 10.000-20.000,
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sulle sostanze attaccate. Svernamento: come adulto, in ambienti riparati. DANNI Diretti alle sostanze alimentari attaccate. Potenziale trasmissione di microrganismi patogeni. La larva può inoltre causare miasi cutanee, cavitarie o intestinali.
copyr.eu
informazione pubblicitaria
Lotta agli insetti volanti Immaginate per un momento di trovarvi nella hall della vostra struttura ricettiva. È estate, fa molto caldo e c’è molta umidità. Diversi ospiti sono in fila per chiedere informazioni al desk e ritirare la chiave della propria stanza in attesa di godere del break estivo. Purtroppo, però, la stanza è infestata da decine di mosche che ronzano infastidendo gli ospiti. Non è il miglio-
re biglietto da visita per il business: con molta probabilità gli ospiti non saranno contenti e lasceranno recensioni negative. Gli insetti volanti come mosche, zanzare ma anche insetti infestanti delle derrate oltre che essere fastidiosi sono pericolosi: possono contaminare il cibo o essere vettori di pericolose malattie. Per questo motivo gli ambienti sensibili come
hotel, bar e ristoranti necessitano delle corrette strategie di prevenzione e controllo degli insetti volanti. Per prevenirne l’ingresso, dove sono presenti numerose porte e finestre, la soluzione più semplice è l'installazione di sistemi automatici per la distribuzione di formulati insetticidi aerosol. L'obiettivo non è solo di eliminare rapidamente gli insetti volanti, ma anche di
Lutte spécifique insectes volants Imaginez un instant que vous vous trouvez dans le hall d'entrée de l’établissement qui doit vous héberger. C'est l'été, il fait très chaud et très humide. Plusieurs clients font la queue pour se renseigner à la réception et prendre possession des clés de leurs chambres, attendant de profiter de leurs vacances d'été. Malheureusement, la chambre est infestée de dizaines de mouches qui bourdonnent autour d'eux et les ennuient. Ce n'est pas la meilleure carte de visite pour la structure d’accueil et il est fort probable que les clients seront fort mécontents et qu’ils écriront des commentaires négatifs. Les insectes volants tels que les mouches, les moustiques, mais aussi les parasites alimentaires ne sont pas seulement gênants, ils sont aussi dangereux, car ils peuvent contaminer les aliments ou transmettre des maladies dangereuses. C'est la raison pour laquelle les lieux sensibles comme les hôtels, les bars et les restaurants réclament des stratégies adéquates de prévention et de maîtrise des insectes volants. Pour les empêcher d’entrer là où il y a beaucoup de portes et de fenêtres, la solution la plus simple consiste à installer des systèmes automatiques de distribution de produits insecticides en aérosol. L'objectif est non seulement d'éliminer rapidement les insectes volants, mais aussi de les empêcher d’entrer dans les pièces devant être protégées. Fort d'une expérience de plus de quarante ans dans le domaine de la distribution automatique de produits insecticides, Copyr a récemment créé une nouvelle bombe d'insecticide avec valve de dosage: KENYASAFE® PY PLUS. Cette bombe, actionnée périodiquement par le distributeur Copyrmatic, dégage une quantité prédéfinie et constante de produit à base de pyréthrines naturelles (extrait de Chrysanthemum cinerariaefolium), de géraniol et de MGK®-264. En plus de KENYASAFE® PY PLUS, la gamme de bombes automatisées comprend plusieurs solutions avec différentes formulations permettant de répondre à tous les besoins.
impedire il loro accesso agli ambienti che devono essere protetti. Con un’esperienza di oltre 40 anni nell’erogazione automatica, Copyr ha recentemente sviluppato una nuova bombola insetticida con valvola a dosaggio, KENYASAFE® PY PLUS. Questa bombola, azionata periodicamente dall’erogatore Copyrmatic rilascia una quantità predefinita e costante di prodotto ed è a base di Piretrine naturali (Chrysanthemum cinerariaefolium estratto), Geraniolo e MGK®-264. Oltre a KENYASAFE® PY PLUS l’offerta di bombole automatizzate comprende diverse soluzioni con diverse formulazioni adatte ad ogni esigenza.
TECNOLOGIA
La certificazione del servizio
larvicida
I servizi di controllo dei culicidi sono ormai strettamente legati alla tecnologia. Vediamo quali sono le caratteristiche fondamentali che un sistema GPS deve avere per mettere d’accordo sia il disinfestatore, sia le amministrazioni comunali Michele Ruzza
Consultant and Pest Management Advisor
CERTIFICATION DU SERVICE LARVICIDE L'analyse de la réglementation montre d'emblée que la nouvelle frontière du contrôle des services larvicides et adulticides est constituée par les systèmes numériques. Quelles doivent donc être les caractéristiques d'un système GPS pour satisfaire à la fois les responsables de la lutte contre les nuisibles et les municipalités? En ce qui concerne les traitements larvicides et adulticides linéaires, afin de garantir une
géolocalisation certifiée, il est important que le matériel puisse garantir au moins trois sorties, de manière à pouvoir se connecter au véhicule et aux débitmètres du canon et de la lance du pulvérisateur autoassemblé. Grâce à ce système, il est donc possible d'identifier non seulement l'itinéraire du véhicule, mais aussi le moment où les différents dispositifs sont activés. Dans le tableau de bord, il n'est pas indispensable de définir des zones de travail
N
elle grosse aree urbane il contrasto alle zanzare si è sviluppato, con il passare degli anni, da un controllo delle sole forme adulte (trattamenti adulticidi) ad un controllo delle forme larvali (trattamenti larvicidi). Per garantire il controllo dei servizi anche le amministrazioni comunali, nel corso degli anni, hanno migliorato le metodologie di verifica del servizio, dalla marcatura grafica delle caditoie ad appuntamenti in orari e luoghi precisi in caso di trattamenti adulticidi sino ad arrivare a richiedere, attualmente, un controllo mediante sistemi di georeferenziazione. Ma cosa richiedono effettivamente le normative e quali sono le migliori caratteristiche che deve avere un sistema di georeferenziazione?
NORMATIVE
Da un'analisi delle normative, risulta subito evidente che la nuova frontiera di controllo dei servizi larvicidi e adulticidi è demandata a sistemi digitalizzati. Il Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025 evidenzia in-
(sauf pour les interventions répétitives), mais il suffit de disposer des kilomètres parcourus, des temps de travail et surtout de la vitesse d'avancement comme données pour garantir une intervention correcte. Il est essentiel que l'éventuelle administration municipale ait la possibilité de visualiser les services en temps réel et de télécharger les données mesurées sous forme de texte et de graphique. La création d'un protocole qui
fatti all’Allegato 8 “Specifiche sull’intervento per il controllo del vettore Culex pipiens” e all’Allegato 10 “Specifiche sull’intervento per il controllo di Aedes albopictus in caso di circolazione virale accertata o sospetta” che “qualora l’Amministrazione non disponga di una mappatura georeferenziata dei potenziali focolai larvali presenti su suolo pubblico, sarà richiesto all’impresa disinfestatrice di censire e mappare tutti i fossati, tombini, caditoie ed aree umide oggetto dei trattamenti” demandando di fatto la georeferenziazione di tutti i possibili focolai larvali alle ditte appaltatrici. Su questo punto anche le diverse normative regionali hanno messo l’accento su come deve essere eseguito un controllo dei focolai larvali e le attività di controllo che devono essere eseguite. Nel dettaglio, la Regione Toscana, nella Proposta Di Disciplinare Tecnico Per L’espletamento Di Gare D’appalto Per Servizi Di Contenimento Delle Zanzare In Aree Pubbliche1 identifica come: “Ogni caditoia e/o area trattata (esempio fossi, canali ecc.) deve essere oggetto di marcatura preferibilmente elettronica”, che “Per marcatu-
identifie les caractéristiques minimales de ces systèmes et ce dont les municipalités ont réellement besoin est essentielle. Un tel protocole devrait donc être élaboré de manière déontologiquement correcte par les spécialistes du secteur, en collaboration avec les associations professionnelles de lutte contre les nuisibles, afin de garantir une qualité et une uniformité toujours plus grandes des services de lutte contre les culicidés.
ra elettronica si intende un sistema di localizzazione satellitare GPS-GPRS, o equipollente, capace di rilevare in tempo reale il posizionamento delle caditoie trattate dell'Affidataria”, che “Il sistema deve consentire di rilevare, identificare, registrare e restituire i dati” oltre al fatto che “La strumentazione GPS in dotazione deve essere in grado di assicurare il segnale con una precisione pari a +/- 5 metri misurati in campo aperto e deve essere indicato il momento del trattamento (data e ora), al fine di dimostrare la congruità delle tempistiche dell’intervento”. Andando ad analizzare la Proposta Di Disciplinare Tecnico Per L’espletamento Di Gare D’appalto Per Servizi Di Contenimento Delle Zanzare In Aree Pubbliche della Regione Veneto2 si può anche evidenziare come all’Art. 3 “Le attrezzature devono poter essere associate a dispositivi GPS, a loro volta collegati a portali che consentano…” mentre all’Art. 4 si evidenzia come “Ogni caditoia trattata deve essere oggetto di marcatura elettronica, si intende un sistema di localizzazione GPS-GPRS, o equipollente, capace di rilevare in tempo reale il posizionamento delle cadi-
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TECNOLOGIA
toie trattate dall’Affidataria”. Attente alle diverse normative nazionali e regionali, le amministrazioni comunali hanno quindi iniziato da diversi anni a sviluppare Capitolati d’Appalto che richiedono una sempre maggiore impiego di dispositivi di controllo satellitare dei servizi e di portali ad esso dedicati. Si possono ricordare, tra i tanti, il Capitolato Speciale d’Appalto del Comune di Bologna3 che identifica come “Il sistema informatizzato deve permettere di svolgere ...[omissis]…Georeferenziazione in tempo reale dei trattamenti larvicidi e adulticidi, eseguiti con marcatura elettronica” mentre nel Capitolato Speciale d’Appalto del Comune di Roma4 si può identificare in un passaggio dello stesso come “Ogni squadra…[omissis]…per effettuare gli interventi larvicidi dovrà essere dotata di…[omissis]… erogatori per la distribuzione di formulati larvicidi granulari e liquidi - tarati in funzione delle caratteristiche del prodotto da applicare e delle quantità da distribuire - collegati alla strumentazione GPS. Dati erogatori devono
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essere periodicamente calibrati”. Naturalmente, anche in realtà Comunali di minori dimensioni dal punto di vista di estensione territoriale, ormai la richiesta di un controllo satellitare è entrato a pieno titolo nei Capitolati d’appalto come, ad esempio, nel Capitolato del Comune di Seregno5 dove viene richiesto che “Ogni singola caditoia dovrà essere georeferenziata tramite GPS e la contabilizzazione sarà effettuata in base al numero di caditoie trattate”.
CARATTERISTICHE DEL SISTEMA GPS
Valutato quindi che ormai i servizi di controllo dei culicidi sono strettamente legati alla tecnologia, quali caratteristiche deve presentare un sistema GPS per soddisfare sia il disinfestatore che le amministrazioni comunali?
TRATTAMENTI LARVICIDI PUNTIFORMI
Andando ad analizzare la dashboard, e quindi le caratteristiche del software, è fondamentale che l’applicazione
permetta in prima istanza di importare (se presente) un master con il censimento delle caditoie in qualsiasi tipologia di formato, che permetta di suddividere il territorio in aree omogenee per numero di caditoie e che possa successivamente assegnare ad ogni singolo tecnico operatore larvicida l’area e il numero di caditoie da trattare di sua competenza. Oltre a questi dati sarebbe auspicabile che il sistema in dotazione possa evidenziare in tempo reale lo stato di avanzamento del ciclo larvicida visualizzando nella planimetria del territorio le caditoie trattate e non trattate. In riferimento poi alle caditoie non trattate, risulterebbe ottimale che il sistema permetta all’operatore in campo di inserire delle note e/o delle fotografie che possano esplicitare al meglio la motivazione del mancato trattamento. Per facilitare poi il lavoro del disinfestatore sarebbe auspicabile che il sistema in dotazione possa duplicare i diversi cicli larvicidi (senza doverli inserire ad ogni ciclo) e che prima della conclusione di un ciclo (o duran-
di visionare in tempo reale i servizi e scaricare i dati rilevati sia in formato testo che grafico.
IL FUTURO
te lo stesso se l’areale è suddiviso in più zone) identifichi con semplicità vie o caditoie non trattate per garantire una uniformità di trattamento in tutto il territorio soggetto ad intervento. Naturalmente per l’amministrazione comunale è necessario che tutti i dati rilevati possano essere non solo visti in tempo reale, ma anche scaricati sia in formato testo (es. csv, xls, pdf, ecc.) che in formato grafico. Se naturalmente il sistema software risulta fondamentale per una corretta visione dei trattamenti è anche di fondamentale importanza l’hardware che viene utilizzato. In funzione dell’hardware utilizzato si può identificare come il servizio di georeferenziazione possa definirsi certificato o non-certificato. Per sistema di georeferenziazione non-certificato si intende un dispositivo o un cellulare che, gestito dall’operatore dei servizi larvicidi, non risulta direttamente collegato all’attrezzatura di erogazione. In questo caso il tecnico, all’atto di ogni caditoia trattata, deve agire autonomamente per identificare il View Point, ma non si può garantire che effettivamente il trattamento sia stato eseguito. Diverso è il concetto di un sistema di georeferenziazione certificato. In questo caso, infatti, l’hardware che deve segnalare il trattamento è direttamente integrato e collegato al sistema di erogazione del prodotto e si attiva solo
in caso di corretta erogazione dello stesso (quantità di prodotto erogato nell’unità di tempo). Sarebbe quindi importante, per le amministrazioni comunali, utilizzare dei sistemi che garantiscono un sistema di georeferenziazione certificato, evitando così al minimo il rischio dell’errore umano.
TRATTAMENTI LARVICIDI LINEARI E TRATTAMENTI ADULTICIDI
Per quanto concerne trattamenti larvicidi e adulticidi lineari, per garantire una georeferenziazione certificata è importante che l’hardware possa garantire almeno tre uscite, potendosi collegare quindi con l’automezzo e i flussometri del cannone e della lancia dell’atomizzatore automontato. Con questo sistema si può quindi identificare non solo il percorso dell’automezzo ma anche quando vengono attivati i diversi dispositivi. Naturalmente nella dashboard non risulta fondamentale definire delle aree di lavoro (fatto salvo di interventi ripetitivi), ma basta avere come dati a disposizione i km percorsi, i tempi di lavoro e soprattutto la velocità di avanzamento, per garantire una correttezza dell’intervento. Anche in questo caso è fondamentale che l’eventuale Amministrazione Comunale possa avere la possibilità
Fermo restando che nel mercato italiano sono presenti molti software per il Pest Management, tra i quali IPM System, ByronWeb, Analyzer Software, Igeo ERP, ecc, è fondamentale la creazione di un protocollo che vada a identificare le caratteristiche minime di questi sistemi e quello che effettivamente è necessario alle amministrazioni comunali. Tale protocollo dovrebbe essere quindi impostato in maniera deontologicamente corretta da parte di specialisti del settore, in collaborazione con le associazioni di categoria dei disinfestatori, per garantire una sempre maggiore qualità e uniformità nei servizi di controllo dei culicidi.
NOTE: (1) Regione Toscana - Uffici Regionali Giunta Regionale - Estratto del Verbale della seduta del 23/05/2022 (punto 20) (2) Regione del Veneto - Piano Aziendale di attività annuale per il controllo dei vettori e linee guida per gli interventi di disinfestazione ordinaria contro le zanzare - Allegato A - DGR n°100 del 07 febbraio 2022; (3) Comune di Bologna - Capitolato Speciale d’Appalto Relativo a: Servizio per interventi per il contrasto alla zanzara, derattizzazione e disinfestazione contro altri infestanti, contenimento di altri animali sinantropici, smaltimento di spoglie animali in aree di pertinenza comunale del territorio del Comune di Bologna - Periodo 1 gennaio 2020 - 31 dicembre 2023 (4) Comune di Roma - Capitolato Speciale descrittivo e prestazionale - Accordo quadro, ai sensi dell’art. 54, comma 3, del D. Lgs 50/2016 e ss.mm.ii. per il servizio integrato concernente gli interventi di derattizzazione, di contrasto a tutte le specie di Culicidi (zanzare), di disinfestazione contro altri artropodi infestanti e di controllo delle specie ornitiche sinantrope per il periodo di anni tre nel territorio di Roma Capitale - 6 lotti; (5) Comune di Seregno, Provincia di Monza e Brianza - Capitolato Speciale d’Appalto - Servizio di Bio Disinfestazione.
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SELONTRA® per il controllo rapido dei roditori
La fase di controllo di ogni strategia di gestione integrata degli infestanti (IPM) può includere un trattamento con rodenticidi. Tuttavia, in alcuni siti ad alta infestazione è necessario utilizzare le esche in modo permanente per assicurare un migliore controllo del roditore ed evitare costi onerosi di smaltimento del prodotto anticoagulante dopo 35 gg. Questo utilizzo dell'esca è chiamato pasturazione permanente e deve essere riportato nell'etichetta del prodotto. Le attuali esche anticoagulanti a base di bromadiolone, brodifacum, difenacum, flocumafen, non contemplano tale utilizzo. Pertanto, dopo 35 gg devono essere sostituite per evitare di incorrere in sanzioni. La ricerca di nuove sostanze attive di contro è resa complicata dalle imposizioni restrittive delle normative.
LA SOLUZIONE BASF Un problema a cui BASF risponde con l’introduzione della nuova esca per roditori Selontra®, approvata per tecniche di pasturazione permanente. Questa esca controlla tutti i roditori, compresi quelli eventualmente resistenti alle esche anticoagulanti. Inoltre, il principio attivo di Selontra®, colicalciferolo, alterando il meccanismo di accumulo del calcio negli organi molli del roditore, non può dare luogo a fenomeni di
resistenza, per l’impossibilità all’assefuazione al calcio. Con Selontra®, la velocità di controllo è fino a tre volte più rapida rispetto ai rodenticidi anticoagulanti, grazie all’effetto stop-feeding, ge-
nerato dal rapido accumulo di calcio. Ottenere il controllo più rapidamente grazie all’impiego di Selontra® significa contenere i danni e la contaminazione da roditori infestanti.
SELONTRA® pour le contrôle rapide des rongeurs La phase de contrôle de toute stratégie de gestion intégrée des nuisibles (IPM) peut inclure un traitement avec des rodenticides. Toutefois, sur certains sites fortement infestés, il est nécessaire d'utiliser l'appât de manière permanente afin d'assurer une meilleure lutte contre les rongeurs et d'éviter l'élimination coûteuse du produit anticoagulant après 35 jours. Cette utilisation de l'appât est appelée appâtage permanent et doit être mentionnée sur l'étiquette du produit. Les appâts anticoagulants actuels à base de bromadiolone, brodifacoum, difenacoum, flocumafen, ne couvrent pas cette utilisation. Ils doivent donc être remplacés après 35 jours sous peine de sanctions. La recherche de nouvelles substances actives, d’autre part, est compliquée par des impositions réglementaires restrictives. La solution BASF Un problème auquel BASF répond avec l’introduction du nouvel appât pour rongeurs Selontra®, approuvé pour les techniques d’appâtage permanent. Cet appât contrôle tous les rongeurs, y compris ceux qui peuvent être résistants aux appâts anticoagulants. De plus, l’ingrédient actif du Selontra®, le cholicalciférol, modifie le mécanisme d’accumulation du calcium dans les organes mous du rongeur et ne peut pas donner lieu à une résistance, en raison de l’impossibilité d’assimilation du calcium. Avec Selontra®, la vitesse de contrôle est jusqu’à trois fois plus rapide qu’avec les rodenticides anticoagulants grâce à l’effet coupe-faim généré par l’accumulation rapide de calcium. Contrôler plus rapidement en utilisant Selontra®, c’est réduire les dégâts et la contamination par les rongeurs nuisibles.
Passa a Selontra® • Fino a 3 volte più veloce dei rodenticidi anticoagulanti • Effetto stop feeding • Minor consumo di esche • Minore contaminazione degli alimenti • Non persiste nell'ambiente e non ha effetto di bioaccumulo • Rompe il ciclo delle resistenze • Diversa modalità di azione Autorizzato per un uso continuativo! (segui le raccomandazioni in etichetta).
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La tecnologia speed baiting
RODITORI
Gestione integrata
delle popolazioni murine a Genova L’obiettivo del Progetto SfRatto consiste nel contrastare il fenomeno della presenza murina nei centri storici delle grandi città tramite un approccio di controllo sostenibile e integrato. I primi, positivi risultati sono stati recentemente presentati al al 13° meeting EVPMC tenutosi a Firenze Giorgio Chiaranz
Consigliere AIDPI, naturalista e vice presidente cooperativa Il Rastrello
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GESTION INTÉGRÉE DES POPULATIONS MURINES À GÊNES Gênes, comme beaucoup de villes portuaires méditerranéennes, a dû et doit vivre avec le problème des rats. En particulier, plus de 50 % des signalements d’observations de rongeurs et/ ou de carcasses proviennent du centre historique. C’est pourquoi un certain nombre de changements ont été apportés récemment au protocole de lutte contre les parasites, qui s’oriente de plus en plus vers une approche de Integrated Pest Management (IPM). Les premiers résultats officiels ont été présentés lors de
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la 13e réunion de l’EVPMC (European Vertebrate Pest Management Conference) qui s’est tenue du 28 août au 1er septembre 2023. L’appâtage permanent est malheureusement encore la pratique la plus courante parmi les contrôleurs de nuisibles aujourd’hui et consiste à utiliser des rodenticides même dans des endroits où il n’y a pas de preuve d’infestation. Afin de créer un modèle de gestion fiable et reproductible dans la plupart des contextes urbains, un plan d’intervention à moyen et long terme a été
enova, come molte città portuali del Mediterraneo, ha dovuto e deve convivere con il problema legato alla presenza dei ratti. In particolar modo, più del 50% delle segnalazioni relative ad avvistamenti e/o carcasse di roditore proviene dal Centro Storico. Tale area è caratterizzata da un sottosuolo con impianti di scarico talvolta molto vecchi, nel quale confluiscono numerosi rivi coperti e dove vi è una forte presenza di turisti e attività gastronomiche (quindi cibo in abbondanza). Se la convivenza Uomo-Ratto è quindi sempre stata un elemento costante per la città, il periodo del lockdown ha ulteriormente acuito la percezione della presenza dei roditori nella cittadinanza. Il fenomeno, verificatosi in molte grandi città piccole e grandi (es. Londra e New York) è stato causato, con tutta probabilità, dalla costante presenza di rifiuti potenzialmente edibili sul territorio (indifferenziati e umidi), in concomitanza ad un ridotto di-
élaboré, structuré autour de stratégies innovantes, de nouvelles technologies et d’un nouveau plan d’entretien du centre historique. Parmi les principales interventions, citons: la cartographie des problèmes d’entretien critiques; la mise en place d’une série de décharges hermétiquement fermées et accessibles uniquement avec un badge; l’installation de systèmes de couvercles de trous d’homme pour rendre plus difficile la recherche de nourriture; l’enlèvement physique de l’habitat libéré par les colonies enlevées
sturbo derivante dalle attività umane. Per tale motivo, compatibilmente con quanto previsto dalla vigente normativa, nel corso degli ultimi tempi sono state messe in pratica alcune modifiche all’ordinario protocollo di derattizzazione, andando sempre di più verso un approccio integrato (spesso indicato con la denominazione IPM - Integrated Pest Management). La Pubblica Amministrazione ed in particolar modo l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Genova hanno permesso e supportato il presente Progetto pilota, denominato Progetto SfRatto, dando vita ad una vera e propria partnership tra Pubblico e Privato. Le modalità di mappatura, gestione e controllo del Progetto sono state effettuate secondo metodo scientifico, quindi confrontando due zone similari (una oggetto di trattamento e una di “controllo”) per criticità e potenziale presenza di ratti. I primi risultati ufficiali sono stati presentati (European Vertebrate Pest Ma-
ou éliminées; évaluation de l’efficacité par l’identification d’un domaine de contrôle. À la lumière de ce qui précède, les observations suivantes peuvent être faites: aucun dommage causé par les rongeurs n’a été constaté à proximité des points de collecte des déchets; les rapports d’observation et de présence dans la zone expérimentale ont, à ce jour, disparu; la consommation d’appâts rodenticides dans la zone expérimentale tend vers zéro, ce qui présente des avantages environnementaux et économiques.
nagement Conference) svoltosi dal 28 agosto al 1° settembre 2023, presso l’Università di Firenze, con una presentazione dal titolo: Urban fauna management through habitat modification: preliminary report of a pest management project on Rattus norvegicus in Genoa (NW Italy). I dati ottenuti, tutt’oggi in corso di analisi, saranno prossimamente oggetto di Pubblicazione scientifica dedicata.
PERMANENT BAITING VS. INTEGRATED PEST MANAGEMENT
Il Permanent Baiting è purtroppo ancora oggi la pratica più diffusa tra i disinfestatori e consiste nell’impiegare, all’interno di appositi erogatori di esca, formulati commerciali rodenticidi anche in quei luoghi in cui non vi sia evidenza di infestazione da roditori, ma nei quali vi sia anche solo un rischio potenziale di infestazione. Si tratta quindi di un uso improprio di prodotti concepiti per l’impiego in
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RODITORI
luoghi con infestazioni conclamate, favorito dall’introduzione sul mercato dei blocchetti paraffinati che consentono una maggiore preservazione delle esche e rendono in questo modo più semplice la strada dell’uso permanente. Sebbene le etichette prevedano l’uso esclusivo da parte di Professionisti (“trained professional”) e riportino il termine dei 35 giorni di tempo, quale periodo sufficiente affinché un trattamento rodenticida sia efficace, può tuttavia capitare che questo intervallo non sia sufficiente. Le nuove indicazioni delle etichette per “trained professional” non escludono a priori l’uso permanente, se non a determinate condizioni che devono comprendere tutte quelle azioni che potremmo riassumere in IPM – Integrated Pest management, proprie anche della Norma UNI EN 16636:2015 e la Prassi di Riferimento UNI/PdR 86:2020 “Linee guida per l’applicazione della UNI EN 16636”, tra cui: l’impiego di alternative fisiche a quelle chimiche, la valutazione periodica delle condizioni ambientali che possono favorire la presenza dei roditori, l’impiego di tecniche specifiche per la conformazione urbana e ambientale, il rischio potenziale di infestazione.
STEP OPERATIVI: TECNICHE E PRODOTTI UTILIZZATI
Al fine di dare una maggiore organicità ed efficacia degli interventi e per creare un modello di gestione affidabile e riproducibile in buona parte dei contesti urbani (specialmente storici) è stato elaborato un piano di intervento a medio-lungo termine, strutturato in base a strategie innovative, nuove tecnologie e un nuovo piano di manutenzione del Centro Storico tale da poter risolvere in breve tempo le criticità strutturali legate alla presenza di roditori. Contemporaneamente alla messa in opera del Progetto pilota, l’Azienda di igiene urbana genovese incaricata della gestione dei rifiuti, ha promosso e creato in tutto il Centro Storico
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una serie di siti per il conferimento di rifiuti, denominati “Ecopunti”. Gli Ecopunti sono aree chiuse ermeticamente (di norma fondi o ex esercizi commerciali), accessibili solamente mediante badge, regolarmente igienizzate e manutenute, con il fine primario di rimuovere tutte le categorie di rifiuto dalla sede stradale e con il non secondario effetto di rendere indisponibile ai roditori la grande maggioranza delle potenziali fonti di cibo. Gli step operativi sono stati: • Mappatura puntuale delle criticità manutentive mediante software GIS. Installazione di sistemi basculanti per tombini (Sistema Meccanico “Ecologik®”) al fine di ridurre ulteriormente gli avvistamenti di roditori e rendere la ricerca del cibo sempre più difficoltosa. • Controllo degli Ecopunti mediante Sistema tecnologico a mini onde sismiche e ultrasuoni, in modo da allontanare i roditori dalla fonte di cibo privilegiata (rifiuti umidi e indifferenziati). Progressiva sostituzione di tutti gli erogatori di esca rodenticida con modelli a maggior capienza e resistenza. • Risanamento delle criticità rilevate, al fine di rendere l’habitat inospitale, attraverso la creazione di una squadra operativa per la manutenzione e per la rimozione fisica dell’habitat lasciato
libero dalle colonie allontanate o eliminate; collaborazione con le amministrazioni condominiali e i privati; contatto con la Polizia Locale per fondi o proprietà di difficile determinazione. • Mantenimento dello standard e monitoraggio delle operazioni. • Valutazione dell’efficacia attraverso l’individuazione di un’area di controllo, in analogia all’area sperimentale, ma non contigua spazialmente.
DEFINIZIONE INTERVENTI
A seguito della mappatura delle criticità e delle valutazioni del rischio sono state individuate le potenziali aree di intervento. Per ogni criticità censita è stato individuato un “peso”, caratteristica che influisce direttamente sulla valutazione del rischio infestazione murina, calcolato in base allo storico delle segnalazioni ricevute dall’Ufficio Animali e dalla bibliografia scientifica disponibile in letteratura. A seguito dell’individuazione delle superfici critiche, partendo dalle aree a perimetro degli ecopunti, sono state eseguiti oltre a interventi di derattizzazione “classica” anche degli interventi fisici che hanno previsto attività di chiusura tane (anche ripetute nel tempo). Sono stati installati inoltre circa 150 sistemi basculanti per caditoie allo sco-
po di non permettere l’uscita dei ratti dai tombini. I percorsi tra un tombino e l’altro, specialmente in estate quando questi sono pressoché tutti privi di acqua, sono spesso utilizzati come via alternativa per raggiungere indisturbati diverse aree del centro storico.
RACCOLTA DATI
A partire dal 01/01/2022 è stato possibile iniziare la raccolta dei dati utili per la valutazione dell’efficacia del progetto SfRatto, mettendo a confronto l’andamento del consumo di esche rodenticide in entrambe le aree (trattata e di controllo), sia prima sia dopo gli interventi effettuati. Il periodo minimo necessario per poter garantire un primo giudizio era stato stimato in 12 mesi, poiché era necessario ottenere una minima base dati relativi confrontabili con quelli dell’area di controllo. Il successo del progetto, estensibile e replicabile in tutti i centri storici con conformazioni similari, è legato principalmente alla sommatoria dei fattori sopra elencati, passando da una logica “vecchia” di utilizzo delle esche rodenticide, mediante Permanent baiting, all’applicazione di principi innovativi di
Rat proofing integrato. Dopo 2 anni di controllo e numerosi interventi di monitoraggio effettuati, il consumo di esca rodenticida può essere rappresentato nel grafico in alto. Risulta evidente come la media dei consumi di esca rodenticida, passi da un andamento quasi speculare pre-SfRatto mentre risulti sensibilmente differente nelle 2 zone oggetto di test, con una tendenza a una drastica riduzione nell’area sperimentale e un mantenimento stabile nell’area di controllo. Le verifiche in corso in questi mesi sembrano confermare il trend.
CONCLUSIONI
Alla luce di quanto descritto si possono fare le seguenti osservazioni: • non sono stati rilevati danneggiamenti riconducibili ai roditori nelle vicinanze degli Ecopunti e risultano molto minori i segni di presenza dei ratti (escrementi, fori di risalita, etc…); • la percezione dell’efficacia nella cittadinanza risulta positiva; tale osservazione è stata riscontrata anche durante i sopralluoghi, mediante contatti con la cittadinanza diretti e indiretti (segna-
lazioni e riunioni con i comitati di quartiere organizzati dall’Assessorato); • le segnalazioni di avvistamento e presenza nell’area sperimentale si sono (ad oggi) annullate; • il consumo di esca rodenticida nell’area sperimentale tende a zero, con benefici sia nei confronti dell’ambiente che economici (costi delle manutenzioni drasticamente ridotti). Attraverso i risultati ottenuti, è stata programmata da parte del Comune di Genova l’estensione del progetto SfRatto anche ad altre zone del Centro Storico nonché altre azioni di Integrated Pest management nel resto della città, tra cui: • mantenimento e rafforzamento della squadra per le piccole manutenzioni; • erogatori di esca rodenticida, modello a scatola, monitorati a cadenza maggiorata (bimestrale) almeno per la prima annualità; • continuazione dei contatti e dei rapporti con Enti; • installazione di dispositivi basculanti nelle immediate vicinanze degli ecopunti, evitando le zone a rischio inondazione.
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EKOMILLE derattizzazione ecologica al 100%
Ekomille, dispositivo per la cattura continua di roditori sinantropici, è oggi protagonista di un’intera linea di prodotti. Unico nel suo genere, espleta la propria funzione senza l’impiego di veleni: utilizzando come attrattivi sostanze alimentari naturali e trattenendo le carcasse nel serbatoio, garantisce una derattizzazione ecologica al 100%. Connubio perfetto tra tecnologia e sostenibilità, consente inoltre un’ottimizzazione degli interventi sui cantieri grazie al controllo da remoto. Ekomille RC, upgrade della versione standard, è infatti dotato di un sistema di controllo integrato che consente di gestire da remoto le principali funzionalità. Oggi la linea si completa compiendo un importante passo avanti verso la cultura della tutela del benessere degli animali con l’integrazione di Ekomille CO2 e Ekomille Z, dispositivi integrati di un sistema di soppressione animal friendly. La capacità di Ekomille di attrarre e catturare i roditori verte su due aspetti fondamentali: l’adescamento alimentare e quello struttura-
le. Il dispositivo possiede 16 vani esca che rendono possibile l’impiego di una gamma molto ampia di sostanze alimentari naturali. Questo conferisce al dispositivo una capacità attrattiva sempre molto alta anche in condizioni di forte competizione alimentare. La struttura della parte superiore di Ekomille, inoltre, simile alla tana del roditore, consente agli infestanti di superare la neofobia che li contraddistingue. Queste caratteristiche, legate a doppio filo all’uso accorto e sapiente del pro-
fessionista, permettono di gestire intere colonie di topi e ratti in qualsiasi ambiente. Ekomille, grazie al mancato utilizzo di sostanze tossiche e la mancata dispersione delle carcasse infette nell’ambiente, è impiegabile con assoluta sicurezza, sia in ambienti interni che in ambienti esterni. Ekomille è particolarmente indicato per la derattizzazione nelle aziende agro-alimentari e zootecniche, nel canale Ho.Re.Ca., nelle strutture turistiche, nelle abitazioni private e nei luoghi pubblici in generale.
EKOMILLE dératisation 100% écologique Ekomille, appareil de capture en continu des rongeurs synanthropes, est désormais protagoniste de toute une ligne de produits. Unique en son genre, il remplit sa fonction sans utiliser de poisons : en utilisant des substances alimentaires naturelles comme attractives et en conservant les carcasses dans le réservoir, il garantit une lutte contre les rongeurs 100 % écologique. Combinaison parfaite de technologie et de durabilité, il permet également d’optimiser les interventions sur les chantiers grâce au contrôle à distance. Ekomille RC, une amélioration de la version standard, est en effet équipée d’un système de contrôle intégré qui permet de gérer les principales fonctions à distance. Aujourd’hui, la gamme est complétée par un pas important vers la culture du bien-être animal avec l’intégration de l’Ekomille CO2 et de l’Ekomille Z, dispositifs intégrés d’un système de suppression respectueux des animaux. La capacité de Ekomille à attirer et à capturer les rongeurs s’articule autour de deux aspects fondamentaux: l’appâtage alimentaire et l’appâtage structurel. L’appareil dispose de 16 compartiments d’appât qui permettent d’utiliser une très large gamme de substances alimentaires naturelles. Cela confère à l’appareil une attractivité élevée et constante, même dans des conditions de forte concurrence alimentaire. La structure de la partie supérieure de Ekomille ressemble également à un terrier de rongeur, ce qui permet aux nuisibles de surmonter leur néophobie. Ces caractéristiques, qui sont inextricablement liées à l’utilisation habile du professionnel, permettent de gérer des colonies entières de souris et de rats dans n’importe quel environnement. Ekomille, grâce à la non-utilisation de substances toxiques et à la non-dispersion des carcasses infectées dans l’environnement, peut être utilisé en toute sécurité, aussi bien à l’intérieur qu’à l’extérieur. Ekomille est particulièrement indiqué pour la dératisation dans les exploitations agroalimentaires et d’élevage, le canal Ho.Re.Ca., les installations touristiques, les habitations privées et les lieux publics en général
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Lotta alla
cimice dei letti Aumentano sempre più le denunce di infestazione a carico di questo insetto dal grande impatto negativo sulla vita quotidiana e sull’economia di numerosi Paesi del mondo. Cosa è necessario sapere per combatterlo in modo efficace? a cura di Simone Ciapparelli
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a cimice dei letti (Cimex lectularius) è un artropode ematofago ectoparassita temporaneo dell’uomo. La sua propagazione è cresciuta enormemente a partire dagli anni ‘90 del ‘900 fino a diventare, oggi, un problema particolarmente sentito. Questa cimice è infatti un insetto nocivo di primaria importanza, in grado di causare notevoli disagi e ingenti perdite economiche, soprattutto nel settore alberghiero e nei trasporti. In Italia, le prime segnalazioni scientifiche d’infestazione da Cimex lectularius risalgono al 2005.
MORFOLOGIA, CICLO VITALE E DANNI
Cimex lectularius è un insetto appartenente all’ordine Rincota e alla famiglia Cimicidae. È un insetto lungo pochi millimetri la cui fase adulta è facilmente identificabile: possiede un corpo ovalare di colore rosso-brunastro appiattito dorso-ventralmente, due espansioni laterali del pronoto, una coppia di emielitre, ridotte a due
squame, e un rostro allungato che in posizione di riposo è tenuto ripiegato all’indietro, al di sotto del torace. Gli occhi sono composti e spiccano come scure prominenze laterali. Non sono presenti ocelli. L’apparato boccale è di tipo pungente-succhiante. Il ciclo vitale della cimice dei letti prevede l’alternarsi dello stadio di uovo, ninfa (o neanide) e adulto. Gli stadi ninfali sono in numero di cinque. Ogni stadio vitale è ematofago obbligato. La ninfa di quinto stadio muta poi definitivamente in adulto. Il ciclo vitale della cimice dei letti è influenzato da alcuni fattori esterni tra cui i più importanti sono la temperatura ambientale e la disponibilità di ospiti. L’umidità, a differenza di altri artropodi, assume un’importanza minore poiché la cimice dei letti è un insetto che tollera un ampio range di valori di umidità relativa (10-70%). La temperatura ottimale per lo sviluppo di Cimex lectularius è di 30°C. A questa temperatura l’intero ciclo uovo-adulto si compie in circa trentasei giorni.
La cimice dei letti si rifugia durante il giorno in nascondigli che le forniscono riparo dalla luce come crepe, fessure o buchi di ogni sorta, situati spesso nei pressi dei luoghi dove sostano i propri ospiti durante le ore notturne. Generalmente di notte Cimex lectularius fuoriesce dai propri nascondigli per compiere il pasto di sangue sul proprio ospite: soprattutto l’uomo, ma anche molti animali a sangue caldo. La più comune sintomatologia cutanea derivata dalla puntura delle cimice dei letti è caratterizzata dall’insorgenza di lesioni eritematose o maculo-papulari di 2-5 mm di diametro, generalmente pruriginose, le quali si risolvono in una settimana, se non intervengono complicazioni batteriche secondarie da grattamento.
SEGNI D’INFESTAZIONE
Tracce di esuvie, cimici morte e frammenti corporei: osservabili in corso di infestazioni con popolazioni di medie-grandi dimensioni, nelle aree vicine al focolaio di sviluppo o direttamente
COMBATTRE LA PUNAISE DE LIT La punaise de lit (Cimex lectularius) est un arthropode hématophage, ectoparasite temporaire de l’homme. Sa propagation s’est énormément accrue depuis les années 1990 pour devenir un problème majeur aujourd’hui. Elle est capable de causer des désagréments et des pertes économiques considérables, notamment dans les secteurs de l’hôtellerie et des transports. La procédure d’éradication est indissociable d’une phase d’inspection. Cette dernière permet de découvrir la localisation exacte et l’étendue
de tous les foyers de punaises de lit dans l’environnement. Au cours de l’inspection, toutes les zones et tous les objets situés à proximité des lits doivent être examinés très attentivement. Les autres objets à inspecter sont les appareils électriques et audiovisuels, les livres, les prises et les interrupteurs, ces derniers devant être soigneusement examinés en retirant les plaques extérieures. Une fois l’inspection terminée et l’infestation établie, l’éradication peut être réalisée par des moyens physiques tels que la chaleur, qui est efficace
contre tous les stades viables à condition d’être appliquée avec la bonne intensité et de manière soudaine. La surface infestée doit atteindre une température de 70-80°C. En ce qui concerne la lutte chimique, l’inconvénient est que l’on ne peut pas détruire les œufs. En Italie et dans le monde, l’insecticide le plus utilisé contre Cimex lectularius est principalement constitué de molécules pyréthrinoïdes. Cependant, de nombreux cas de résistance des punaises de lit à cet ingrédient actif ont été établis. Les insecticides
en poudre sont un bon choix lorsqu’il faut traiter des zones infestées ou soupçonnées d’être infestées, où se trouvent des matériaux électriques sur lesquels les formulations liquides ne peuvent pas être appliquées (risque d’électrocution), ou dans des espaces creux. Les formulations en poudre peuvent être un choix gagnant lorsqu’il s’agit d’atteindre des zones situées dans des structures creuses, derrière des virages serrés, que les autres formulations, à l’exception des gaz, ne peuvent pas franchir.
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RINCOTI
nei rifugi dove si nasconde la popolazione di cimici; macchie fecali: sono delle piccole macchie costituite da sangue digerito di colore nerastro (la colorazione può variare dal marroncino chiaro al nerastro) e generalmente raggruppate. Si rinvengono spesso lungo le cuciture e gli angoli dei materassi, su eventuali doghe in legno, specialmente lungo le loro estremità, e in ogni altro luogo dove le cimici sostano o si nascondono; uova: le uova sono allungate e di forma ovale lunghe circa 1 mm e di colore crema. Si osservano nei luoghi al riparo dalla luce dove le cimici si nascondono; odore dolciastro: in un ambiente infestato da una popolazione molto grande di cimici può essere avvertito un odore caratteristico tipicamente dolciastro.
STRATEGIE DI LOTTA
La procedura di eradicazione non può prescindere da una fase ispettiva. Quest’ultima permette infatti di scoprire l’esatta posizione ed estensione di tutti i focolai di sviluppo ambientale della cimice dei letti. Uno dei motivi più frequenti di insuccesso in un tentativo di eradicazione è la mancata osservazione di un focolaio, il quale risulta difficilmente accessibile, se non scoperto in precedenza, dalle varie tipologie di trattamento (fisico o chimico). Nel corso di un’ispezione in un ambiente infestato il disinfestatore dovrebbe diminuire il rischio di contaminare la propria attrezzatura con cimici o loro uova. Dovrebbe quindi essere ridotta al minimo la quantità di attrezzatura portata in un ambiente infestato. Gli oggetti dovrebbero essere sistemati su una sedia precedentemente ispezionata o comunque lontano dai letti o da altri mobili e dalle pareti. Il disinfestatore dovrebbe evitare altresì uno stretto contatto prolungato con i letti infestati o sospetti d’infestazione. Durante l’ispezione dovrebbero essere controllate con molta attenzione tutte le zone e gli oggetti posti nelle vicinanze dei letti. Altri oggetti da ispezionare sono elettrodomestici e apparecchi au-
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diovisivi, libri, prese di corrente e interruttori, questi ultimi da esaminare accuratamente smontando le piastre esterne. Le cimici possono trovare rifugio lungo i bordi dei tappeti e della moquette, nelle fessure degli infissi come porte e finestre, dietro i battiscopa. Ogni ambiente limitrofo a un altro infestato, a maggior ragione se direttamente comunicante, dovrebbe essere accuratamente ispezionato. Nel caso di infestazioni particolarmente estese si può ricorrere allo smaltimento o alla distruzione, tramite incenerimento per esempio, di materiali o oggetti fortemente infestati al fine di ridurre drasticamente la massa totale delle cimici. Anche se molti disinfestatori praticano a volte questa soluzione, essa può essere assai costosa e non sempre necessaria. Una volta completata l’ispezione e accertata l’infestazione, si può procedere all’eradicazione con mezzi fisici come il calore, efficace contro tutti gli stadi vitali purché venga applicato con la giusta intensità e in maniera repentina, al fine di evitare la dispersione delle cimici durante il trattamento. Tutti gli stadi sono uccisi se esposti a temperature ambientali pari o superiori ai 45°C per 1 ora. Il calore sotto forma di vapore è particolarmente efficace, ma vanno utilizzati macchinari che garantiscono il raggiungimento di temperature di esercizio molto alte, o capaci di produrre “vapore secco”, cioè vapore che raggiunge una temperatura compresa tra i 120° e i 170°C. In ogni caso la superficie infestata dovrebbe raggiungere, subito dopo il trattamento con vapore, una temperatura di circa 70-80°C. La lotta integrata propone numerose trappole “attive”; molte trappole hanno delle caratteristiche proprie che ne limitano l’utilizzo, soprattutto in strutture di ricezione turistica o di trasporto, oppure per motivi di sicurezza non possono essere posizionate nei pressi dei letti. Le trappole possono essere anche “passive”, cioè trappole che non contengono attrattivi ma fungono solo come potenziali rifugi per le cimici e che sono usate come monitoraggio a
lungo termine di un ambiente.
LOTTA CHIMICA
Lo svantaggio dei trattamenti chimici con insetticidi rispetto a quelli fisici consiste nel fatto che i primi risultano inefficaci sulle uova. In Italia e nel mondo l’insetticida maggiormente utilizzato nei confronti di Cimex lectularius è costituito soprattutto da molecole di piretroidi. Sono stati però accertati ampi casi di resistenza della cimice dei letti nei confronti di questo principio attivo. Gli organofosfati, nonostante siano ancora utilizzati in molte parti del mondo, in Europa e negli Stati Uniti non sono impiegabili per il controllo della cimice dei letti perché sottoposti ad alcune restrizioni. Gli insetticidi in polvere sono un’ottima scelta quando devono essere trattate delle aree infestate, o sospette di infestazione, dove ci siano dei materiali elettrici, sui quali non possono essere applicati formulati liquidi (rischio di elettrocuzione), o nelle intercapedini. I formulati in polvere possono essere una scelta vincente quando devono essere raggiunte delle aree all’interno di strutture cave poste dietro a delle curve a gomito che rendono impossibile il loro superamento da parte di altri formulati, ad eccezione dei gas. Per quanto riguarda le polveri disseccanti, esse possono essere utilizzate andando a creare dei sottilissimi strati uniformi nei punti in cui con maggiore probabilità transitano le cimici. Sono del tutto atossiche per l’uomo e hanno i vantaggi di un’azione protratta e scarsa possibilità di permettere alla cimici di sviluppare resistenza alla loro azione fisica. La lenta velocità di azione permette a queste polveri di essere veicolate dagli insetti che esternamente ne sono venuti a contatto direttamente all’interno del focolaio di sviluppo, causando un alto tasso di mortalità nella popolazione. Fonte: Paolo Masini, La cimice dei letti (Cimex lectularius): biologia, prevenzione, controllo (www.izs.it)
SCHEDA BIO-ETOLOGICA
SPECIE
Cimex Lectularius
fessure e pieghe nei letti e sotto la carta da parati nelle abitazioni; nei pollai.
non è noto come vettore di malattie.
ABITUDINI ALIMENTARI Specie ematofaga, punge l'uomo o anche altri mammiferi ed uccelli durante la notte.
Prevenzione Scrupolosa pulizia di ambienti, indumenti e biancheria. Evitare di introdurre mobili o altro materiale infestato.
DIFESA
NOME VOLGARE: Cimice dei letti INQUADRAMENTO SISTEMATICO Classe: Insecta Ordine: Rhynchota Famiglia: Cimicidae DIMENSIONI Uovo: 1 mm Adulto: 6 - 8 mm
CICLO BIOLOGICO Uovo > neanide > adulto Durata del ciclo: 34,2 gg a 28°C N° generazioni/anno: 2 - 3 N° uova/femmina: da 200 a 500
CARATTERISTICHE E DIFFUSIONE Corpo fortemente depresso ed ovale, con pronoto espanso ai lati ed emielitre ridotte a due squame. Specie cosmopolita, di origine tropicale.
LIMITI TERMICI PER LO SVILUPPO Temperatura minima: 13°C per uova e neanidi Temperatura ottimale: 28°C
Trattamenti Fisici: vapore secco surriscaldato Misti: CO2 riscaldata a ≥ 55° C Biocidi: Spray o irrorazioni mirate con piretroidi abbattenti e/o residuali (attenersi alle istruzioni d’uso riportate in etichetta) Controllo/monitoraggio: trappolaggio
DANNI Le punture provocano irritazioni e gonfiori; allo stato attuale, l'insetto
Calendario dei trattamenti Secondo necessità fino alla soluzione del problema.
HABITAT Durante il giorno vive riparata in
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polti.com
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Allarme francese cimici da letto. La soluzione è il vapore di Polti
Sono dappertutto: nei letti, come dice il nome stesso, ma anche sui mezzi di trasporto, nei cinema, negli aeroporti. Le cimici da letto stanno mettendo in ginocchio la Francia. La risoluzione del problema può richiedere tempo e denaro e ha favorito la corsa all’acquisto di insetticidi con formulati chimici che non sempre risolvono definitivamente il problema, poiché le cimici tendono a sviluppare fenomeni di resistenza e tolleranza alle sostanze chimiche. Ma esiste una soluzione definitiva che non prevede l’uso di sostanze chimiche: il vapore. Questo elemento naturale debella uccidendo sia gli insetti che le uova, nodo cruciale nel processo di disinfestazione visto che le femmine ne depongono anche 500 nel corso della vita.
Polti, azienda italiana leader nelle applicazioni del vapore, ha progettato e produce da più di 10 anni lo strumento perfetto per
affrontare in modo rapido e sicuro questo problema: si chiama Polti Cimex Eradicator, che con il suo vapore saturo secco surriscaldato uccide le uova e le cimici del letto adulte con pochi e rapidi passaggi *. Il segreto sta nell’erogatore brevettato con camera di espansione controllata che surriscalda il vapore fino a 180°C: le cimici e le loro uova vengono eliminate per shock termico. Il vapore può essere usato in presenza di persone, animali e senza che sia necessario arieggiare a lungo i locali dopo il trattamento.
*Test effettuati da un laboratorio terzo ed indipendente attestano che Polti Cimex Eradicator uccide il 100% delle uova e più del 90% delle cimici dei letti adulte già al primo passaggio.
Alerte punaises de lit en France. La solution est là et Polti la détient Elles sont partout: dans les lits, comme leur nom l'indique, mais aussi dans les transports, les cinémas, les aéroports. Les punaises de lit envahissent la France. Résoudre le problème peut prendre du temps et de l'argent et a encouragé la ruée vers l'achat d'insecticides avec des formulations chimiques, qui ne résolvent pas toujours définitivement le problème : les punaises de lit ont tendance à développer des phénomènes de résistance et de tolérance aux substances chimiques. Mais il existe une solution définitive qui n’implique pas l’utilisation de produits chimiques: la vapeur. Cet élément naturel éradique les punaises de lit en tuant à la fois les insectes et les œufs : un point crucial dans le processus de désinfestation puisque les femelles en pondent jusqu'à 500 au cours de leur vie. Polti, entreprise italienne leader dans les applications de la vapeur, conçoit et produit depuis plus de 10 ans l'outil parfait pour résoudre ce problème de manière rapide et sûre: il s'agit de Polti Cimex Eradicator, qui, avec sa vapeur saturée sèche surchauffée, tue les œufs et les adultes de punaises de lit en quelques étapes rapides*. Le secret réside dans le pistolet distributeur breveté avec sa chambre d'expansion contrôlée qui surchauffe la vapeur jusqu'à 180°C : les punaises de lit et leurs œufs sont éliminés par choc thermique. La vapeur être utilisée en présence de personnes, d'animaux et sans qu'il soit nécessaire d'aérer les pièces longtemps après le traitement. *Des tests effectués par un laboratoire tiers et indépendant certifient que Polti Cimex Eradicator tue 100 % des œufs et plus de 90 % des punaises de lit adultes dès le premier passage.
LA SOLUZIONE DEFINITIVA* CONTRO LE CIMICI DA LETTO CON IL VAPORE FINO A 180°C
*Test effettuati da un laboratorio terzo e indipendente attestano che Polti Cimex Eradicator uccide il 100% delle uova e più del 90% delle cimici del letto adulte già al primo passaggio. **Test effettuati da laboratori terzi e indipendenti attestano che Polti Cimex Eradicator uccide fino al 99,999% di virus, germi, batteri, funghi e spore.
PICCIONI
Un approccio integrato
e continuativo Parlare di Columba livia var. urbana ci fa tornare alla mente l’enunciato del grande filosofo Aristotele che cercando di definire l’infinito lo descrive come qualcosa al di là del quale si trova sempre qualche cosa d’altro a cura di Chiara e Graziano Dassi
P
er tenere sotto controllo il proliferare dei piccioni è necessario aggiungere qualche cosa per migliorare il loro stato di salute, diminuirne la consistenza numerica, indurre un atteggiamento collaborativo da parte della cittadinanza e convincere le Autorità che la soluzione è un approccio integrato e continuativo nel tempo. D’altro canto, l’accenno ad Aristotele è pertinente in quanto parliamo sì di un filosofo che però era anche scienziato e logico dell’antica Grecia (384322 a.C.). E per parlare di come risolvere il problema dei piccioni richiede un notevole senso logico, altrimenti ci si trova immersi in un mare di guano di leggi, norme, regolamenti, atteggiamenti emozionali e, diciamolo, difficoltà tecniche non di poco conto. Dando per note le conoscenze bio-etologiche necessarie e le implicazioni sanitarie dei piccioni, ci concentriamo sugli aspetti terapeutici per tenere sotto controllo il loro proliferare, escludendo tutte quelle azioni che tendono ad allontanare i piccioni dagli edifici. Non le prendiamo in considerazione non perché non siano neces-
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sarie, sicuramente lo sono! Figuriamoci se non raccomandiamo il difendere un ospedale, un edificio pubblico, una chiesa, un'industria alimentare, un cimitero o anche un singolo edificio presi di mira dai nostri invadenti pennuti. Ma è pur vero che tali pratiche risolvono uno specifico problema spostandolo, non incidendo sulla consistenza numerica degli stormi.
RIDURRE IL LORO NUMERO
Le possibili soluzioni sono il controllo farmacologico, la cattura e l’asportazione delle uova, cosa facilitata con l’adozione delle torri piccionaie (a proposito usiamo il termine piccione per indicare la problematicità di questi uccelli lasciando il termine colombo a quelli non problematici). In ogni caso per affrontare e tenere sotto controllo gli stormi di piccioni la letteratura riporta l’inderogabile necessità di censire la popolazione e indica alcuni criteri attuativi. A nostro avviso tutti validi e tutti discutibili sia perché di difficile attuazione sia perché in alcuni casi i risultati di tali censimenti erano inficiati dalla volon-
tà di drammatizzare lo stato dell’arte per indurre le Autorità ad intervenire (spesso nel nostro lavoro l’importante è esagerare). Il metodo che proponiamo è, a nostro avviso, più semplice e più funzionale e si può così riassumere: suddividere il territorio indicando con dei cerchi gialli i punti dove “ci sono” e con un cerchio blu dove ci sono “e rappresentano un problema” (deturpazione delle facciate, comprovato rischio sanitario, fastidio alla cittadinanza). Si può anche stabilire che il diametro indichi in qualche modo il peso della loro presenza: pochi, molti, troppi. Il passo successivo è valutare il numero delle lamentazioni della cittadinanza o dei danni arrecati e quindi indicare tali siti con un cerchio verde (che è un colore composto, non a caso, dal giallo e dal blu). Poi si contornano i cerchi di rosso là dove si intende intervenire con la distribuzione di antifecondativo o posizionando una torre piccionaia o, al limite effettuando delle catture. Premettiamo che nella nostra sintetica trattazione escludiamo il metodo
UNE APPROCHE INTÉGRÉE ET CONTINUE Parler de la façon de résoudre le problème des pigeons nécessite un sens considérable de la logique, sinon on se retrouve plongé dans un océan de guano de lois, de règles, de règlements, d'attitudes émotionnelles et, avouons-le, de difficultés techniques considérables. En tenant pour acquis les connaissances bioéthologiques nécessaires et les implications sanitaires des pigeons, nous nous concentrons sur les aspects
thérapeutiques pour contrôler leur prolifération, en excluant toutes les actions qui tendent à éloigner les pigeons des bâtiments. Nous ne les prenons pas en considération, non pas parce qu’ils ne sont pas nécessaires, mais ils le sont certainement! Imaginez si nous ne recommandons pas de défendre un hôpital, un bâtiment public, une église, une industrie alimentaire, un cimetière ou même un seul bâtiment ciblé par nos oiseaux envahissants. Mais
il est également vrai que ces pratiques résolvent un problème précis en le déplaçant, sans affecter la cohérence numérique des troupeaux. Les solutions possibles sont le contrôle pharmacologique, la capture et l'élimination des œufs, qui est facilitée par l'adoption des pigeonniers (on utilise d'ailleurs le terme pigeon pour indiquer le caractère problématique de ces oiseaux, laissant le terme colombe pour ceux qui ne
posent pas de problème). Pour gérer et garder sous contrôle les troupeaux de pigeons, la littérature rapporte la nécessité obligatoire de recenser la population. Si la décision est prise d'intervenir pour réduire le nombre de pigeons dans les zones où leur présence dépasse le seuil de tolérance, l'étape suivante consiste à décider comment intervenir: anti-engrais (nicarbazine), pigeonniers ou, mieux encore, intégrer les deux solutions techniques.
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PICCIONI
delle catture, perché è una metodica soggetta a leggi, norme e regolamenti delicati e spesso contraddittori da delegare a personale super specializzato e competente. Se si prende la decisione di intervenire per ridurre il numero dei piccioni nelle aree dove la loro presenza supera la soglia di tolleranza (nel nostro criterio di formalizzazione sono i cerchi verdi cerchiati di rosso) il passo successivo è decidere come intervenire: antifecondativo (nicarbazina), torri piccionaie o, meglio, integrando le due soluzioni tecniche.
USO DEL FARMACO VETERINARIO A BASE DI NICARBAZINA
In estrema sintesi è una medicina veterinaria (si tratta di un p.a. anticoccidico) che a certi dosaggi interagisce sulla germinabilità delle uova e se ben utilizzata riduce fin dal primo anno la popolazione del 30%. Per cui in una proiezione triennale si avrà partendo da 100 una popolazione teoricamente ridotta a ≈ 35 individui {(100-30%) = 70 [primo anno] > (70-30%) ≈ 49 [secondo anno] > (49 – 30%) ≈ 35}. In effetti l’esperienza ci dice che in tre anni, se tutto è fatto in modo corretto, la riduzione è del 50%. Comunque, il risultato è di tutto rispetto se si confronta con quello che si ottiene nella lotta alle zanzare (lotta che peraltro si attua costantemente tutti gli anni, purtroppo, con alterna fortuna).
TORRI PICCIONAIE
Già pensate per altri scopi dal geniale tuttologo Leonardo da Vinci, è una pratica che trova positivi riscontri in diverse nazioni e, per quanto ci è dato sapere, in particolare in Francia e soprattutto a Parigi. Città che da alcuni lustri persegue la politica di posizionare ogni anno una o più torri in punti strategici con l’obiettivo di eliminare sistematicamente le uova secondo protocolli ormai codificati. A livello italiano vi sono alcune iniziative che ancora devono trovare la loro
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giusta dimensione. Lo stato dell’arte ci dice che il punto critico è la discontinuità gestionale di tali strutture e, in alcuni casi, la competizione alla nidificazione derivante dall’incuria dei sottotetti ove i piccioni (animali abitudinari) da sempre nidificano. Per cui il corretto protocollo prevede la scelta oculata sia del punto/i di posizionamento della/e torri e naturalmente la scelta del modello di torre. Un esempio virtuoso è stato realizzato in una città veneta dove la nidificazio-
ne è stata eccellente e l’abbinamento con un distributore automatico e temporizzato di mais medicato a base di nicarbazina ha dato positivi risultati.
CONCLUSIONI
Certamente non abbiamo la pretesa di aver indicato la panacea universale per la soluzione del “problema piccioni”; pur tuttavia ci sentiamo di sottolineare che se si continua a fare la stessa cosa sarà difficile ottenere risultati diversi.
SICUREZZA
Colombi urbani, nicarbazina e uccelli rapaci
Un recente studio internazionale analizza gli eventuali rischi per i rapaci correlati all’utilizzo, sempre più frequente, della nicarbazina come antifecondativo per i colombi urbani Marco Pellizzari
Royal College of Veterinary Surgeons
L
o scorso mese di agosto la rivista statunitense “Journal of Animal Research and Veterinary Science” ha pubblicato un articolo dal titolo: Safety of Nicarbazin in Raptors in Relation to Pigeon Eradication Programs (La sicurezza della nicarbazina nei rapaci in relazione ai programmi di controllo dei colombi). In questo articolo, unico nel suo genere nel panorama mondiale, viene riportato uno studio maturato tra Italia, Spagna, Belgio e Stati Uniti, in cui otto ricercatori analizzano gli eventuali rischi per i rapaci correlati all’utilizzo, sempre più frequente, della nicarbazina come antifecondativo per i colombi urbani. Dopo un’interessante analisi che collega la farmacocinetica della nicarbazina nel colombo con le abitudini alimentari e la biologia di tutti i rapaci presenti in Europa, i ricercatori concludono che: “il rischio di effetti negativi sui rapaci non bersaglio è straordinariamente basso e si stima che qualsiasi esposizione potenziale lo sia ben al di sotto del dosaggio necessario per avere effetti tossicologici o farmacologici. Non vi sono quindi rischi derivanti da un'esposizione secondaria a nicarbazina sui rapaci in relazione ai programmi di eradicazione dei piccioni”. L’articolo in versione integrale è disponibile sul sito: heraldopenaccess.us
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SICUREZZA
CONFUCIO E L’IMPORTANZA DEL METODO di Graziano Dassi La notizia relativa all’uso della nicarbazina non è di poco conto per cui vale la pena di cogliere l’occasione per fare delle riflessioni sia concettuali sia operative. In primo luogo perché scomodare Confucio, filosofo cinese più o meno del VI-V secolo a.C. (la storiografia lo pone quindi fra il 600 e il 400 a.C.) il suo insegnamento suggeriva agli uomini quale fosse il modo migliore di vivere dal punto di vista etico e di cotanto ingegno riporto un aneddoto: si narra che due suoi discepoli gli domandassero: “la tua saggezza trae origine dal tuo molto studiare?” ma il Maestro rispose che tutto dipendeva dal fatto che lui aveva un “metodo”. Parlando di metodo è impossibile non rivolgere il nostro pensiero a Galileo Galilei (1564 – 1642) e al suo “metodo scientifico” che afferma la necessità di associare le “sensate esperienze” alle “necessarie dimostrazioni”. Volutamente ho scomodato due grandi dello scibile umano per dare una chiave
di lettura assennata al rassicurante messaggio dell’articolo “La sicurezza della nicarbazina nei rapaci in relazione ai programmi di controllo dei colombi”, sottolineando che l’affermazione trae origine da studi internazionali, per cui le sensate esperienze sulla sicurezza nell’uso dell’anticoncezionale per i piccioni urbani trovano ulteriore conferma in una serie di studi che hanno il pregio di essere esplicitati in modo metodologicamente verificabile. Non sarebbe male che la ridda di affermazioni che circolano ormai senza nessun pudore nel web fossero misurate con metodo galileiano in modo da poter dividere la zizzania dal frumento (* - **) Naturalmente l’utilizzo di un farmaco di origine naturale o di sintesi presuppone il corretto rispetto delle istruzioni d’uso e, in alcuni casi, sotto la diretta sorveglianza di operatori sanitari, arrivando anche a una regolamentazione di prescrizionericettazione. (*) Il detto deriva dal Vangelo secondo
Matteo (Mt 13,24-30) a significare dividere il buono dal cattivo o il vero dal falso. (**) Zizzania: è un’erba infestante del frumento detta “loglio cattivo” (Lolium temulentum).
Lolium temulentum
PIGEONS URBAINS, NICARBAZINE ET OISEAUX DE PROIE En août dernier, le magazine américain “Journal of Animal Research and Veterinary Science” a publié un article intitulé: Safety of Nicarbazin in Raptors in Relation to Pigeon Eradication Programs. Cet article, unique au monde, rend compte d'une étude réalisée entre l'Italie, l'Espagne,
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la Belgique et les États-Unis, dans laquelle huit chercheurs analysent les risques possibles pour les oiseaux de proie liés à l'utilisation de plus en plus fréquente de nicarbazine comme anti-engrais pour pigeons urbains. Après une analyse intéressante reliant la pharmacocinétique de
la nicarbazine chez le pigeon aux habitudes alimentaires et à la biologie de tous les oiseaux de proie présents en Europe, les chercheurs concluent que: “le risque d'effets indésirables sur les oiseaux de proie non ciblés est extraordinairement faible et il on estime que toute exposition
potentielle est bien inférieure à la dose nécessaire pour avoir des effets toxicologiques ou pharmacologiques. Il n'y a donc aucun risque découlant d'une exposition secondaire à la nicarbazine sur les oiseaux de proie dans le cadre des programmes d'éradication des pigeons”.
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Lotta alla cimice dei letti Lutte contre la punaise de lit Texte multilingue