N.7 ottobre/novembre 2024

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EDITORIALE

Riprendiamo il cammino

#7 Anno 80 - Ottobre/Novembre 2024

www.ammonitore.com

MENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

Si è chiusa lo scorso 12 ottobre la 34.BI-MU, lasciando alle sue spalle un clima di pacato ottimismo e una serie di dati piuttosto confortante: la crescita di espositori rispetto all’edizione 2022, circa 35mila visitatori e un’importante partecipazione straniera. La storica kermesse milanese ha anche ottenuto la Certificazione ICIM ISO 20121: 2013 che attesta che la manifestazione è evento sostenibile, organizzato secondo i principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Non male per chi fa della sostenibilità uno dei punti di forza delle aziende espositrici.

Per una fiera che va, c’è un lieto ritorno. Parliamo del segno “più” dell’indice ordini dei costruttori italiani di macchine utensili dopo sei rilevazioni consecutive di calo. L’incremento, rilevato nel terzo trimestre 2024 dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, è del 7,9% rispetto al periodo luglio-settembre 2023. Aggiungiamo anche che gli ordini raccolti oltreconfine sono risultati in crescita del 10,7%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Numeri accolti con favore dal presidente dell’associazione Riccardo Rosa che tuttavia ammonisce sul fatto che “la situazione resta complicata per almeno due ragioni. Anzitutto perché “Il segno più” è frutto del confronto con uno dei trimestri caratterizzati dalla raccolta ordini più debole di sempre: il periodo luglio-settembre 2023, in termini assoluti, risulta di poco superiore a quello dello stesso trimestre del 2020, anno flagellato dalla pandemia. È dunque chiaro che ci muoviamo su un livello ancora decisamente basso”.

Anche L’Ammonitore, passata la fiera durante la quale ha festeggiato gli 80 anni dalla sua nascita, prosegue il suo cammino presentando una serie di articoli che sono un po’ il sunto delle tendenze viste in BIMU: automazione, digitalizzazione, nuovi modelli di business. Buona lettura!

f.chiavieri@lswr.it

SOLUZIONI INTEGRATE

“Design, Make, Inspect”: Hexagon presenta il concetto di innovazione integrata in ogni fase del ciclo di vita del prodotto

TECNOLOGIE

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Migliora le prestazioni della tua macchina utensile con soluzioni di equilibratura automatica ad alta velocità e di alta qualità.

Fabio Chiavieri
A PAGINA 18

Redazione Marco Tenaglia • Direttore Responsabile Marco Tenaglia • Coordinamento Editoriale Area Industry marco.tenaglia@quine.it - cel. 329 8490024 Fabio Chiavieri • Direttore tecnico f.chiavieri@lswr.it Cristina Gualdoni • Segreteria di Redazione cristina.gualdoni@quine.it - cel. 347 7623887

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IN PRIMO PIANO

Inaugurata la nuova filiale SCM in Slovenia

È stata ufficialmente inaugurata dal 24 al 28 settembre a Trzin (Lubiana) SCM Adria, la nuova filiale commerciale del gruppo SCM, multinazionale leader nelle tecnologie e nei servizi per la seconda lavorazione del legno.

La filiale nasce per garantire ai clienti in Slovenia e Serbia un supporto sales e service diretto, capillare e altamente specializzato rafforzando la presenza di SCM sul territorio e favorendo una sinergia ancora maggiore con la rete di distributori in Croazia, Bosnia e nel resto dei Balcani. La cerimonia ufficiale con taglio del nastro è avvenuta il 26 settembre alla presenza delle istituzioni locali tra cui l’ambasciatore italiano in Slovenia, Giuseppe Cavagna, il direttore di ICEAgenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Giacomo Ricciotti, e il sindaco di Trzin, Peter Ložar.

L’evento ha accolto migliaia di visitatori: imprese, professionisti e stakeholders provenienti da Slovenia, Serbia e dall’intera regione dei Balcani oltre che da altri paesi europei limitrofi, a testimonianza della posizione geografica strategica della sede.

Il 24 e 25 settembre il Grand Opening è stato preceduto da due giornate riservate alle scuole professionali del legno/arredo, in linea con la volontà di SCM non solo di fornire un supporto commerciale e tecnico diretto e puntuale a clienti e rivenditori, ma anche di contribuire ad avvicinare e appassionare al mestiere le nuove generazioni, mettendo a disposizione macchinari, software e servizi digitali per una formazione altamente qualificata e in costante aggiornamento.

La stessa sede si presenta come una location perfetta per fare networking e testare nel concreto i nuovi trend dell’innovazione e della digital transformation: oltre 1600 metri quadrati con due Technology Center, uno dedicato alla falegnameria artigiana e l’altro a produzioni industriali personalizzate e di design con una variegata gamma di soluzioni per

la lavorazione del pannello e del massello; oltre trenta macchinari esposti complessivamente e tutti connessi; un Digital Corner dove scoprire i numerosi servizi digitali della piattaforma IoT Maestro connect di SCM, incluso il nuovo servizio proattivo e predittivo di assistenza tecnica e advisory, Control Room che sfrutta le tecnologie avanzate di AI e la competenza pluridecennale del team service di SCM per prevenire in anticipo eventuali malfunzionamenti o fermi macchina.

La sede ha anche una Training Room per ospitare corsi sui software, inclusi i nuovi MES di SCM per la gestione del flusso informativo di fabbrica. Importante è stata anche la partnership con clienti locali, leader di mercato, che hanno fornito pavimenti, mobili e complementi d’arredo interamente realizzati con soluzioni SCM. Il team della filiale, operativo da gennaio 2024, comprende tecnici e sales engineers altamente specializzati in tutti gli ambiti applicativi della seconda lavorazione del legno e SCM continuerà ad investire anche nel 2025 inserendo nuove risorse professionali a supporto di clienti e dealer partner.

Come sottolineato da Pietro Gheller, direttore della Divisione Legno di SCM, “La nuova filiale slovena, così come concepita e strutturata, riflette perfettamente la visione del gruppo: sviluppare con il cliente una relazione di lungo periodo, continuativa e condivisa, e supportare le sue esigenze non solo lungo tutto il ciclo di vita della macchina,

ma per tutta la durata della sua attività imprenditoriale. Ciò è possibile non solo con la tecnologia - che rimane il cuore dell’esperienza di SCM - ma offrendo un ecosistema di software, servizi e competenze ad altissimo valore aggiunto”. Il direttore commerciale di SCM, Gabriele Patti, ha aggiunto: “SCM continua ad investire per garantire una presenza capillare e diretta nei mercati più strategici a livello internazionale e Slovenia e Serbia, i Paesi serviti direttamente dalla filiale, sono certamente tra questi come tutta l’area dei Balcani. I numeri registrati da SCM negli ultimi anni mostrano uno scenario in crescita relativamente al settore del woodworking, con imprese sempre più avanzate dal punto di vista tecnologico sia nell’arredamento che nelle costruzioni in legno”

“Con l’apertura di SCM Adria le imprese slovene e serbe del settore possono beneficiare di una partnership commerciale e tecnica a 360 gradi - ha affermato il Country Manager di SCM per l’area dei Balcani, Lorenzo Trolese -. Sia nell’allestimento della sede che nella scelta del team abbiamo voluto dare particolare rilievo ai temi della servitizzazione e della digitalizzazione: notiamo un forte e crescente interesse verso i servizi digitali e siamo certi che gli ultimi investimenti fatti dal gruppo in questi ambiti, potranno garantire un vero salto di qualità”.

“L’investimento di SCM avviene in un settore, quello della lavorazione del legno, che ricopre un ruolo primario nel panorama economico della Slovenia e dove l’Italia si è attestata da ormai qualche anno come primo fornitore nel Paese - ha sottolineato l’ambasciatore Giuseppe Cavagna -. Il contesto generale vede una crescita progressiva degli investimenti italiani in Slovenia, per una cifra di quasi 1,7 miliardi di euro, pari ad una quota dell’8,3% del totale. Il nostro obiettivo è di crescere ancora e investimenti come quello di SCM vanno senz’altro in questa direzione”.

Fervi Group: inaugurata una nuova sede in Cina

Qingdao Fervi International Trading Co. Ltd è la nuova società di FERVI GROUP con sede nell’omonima città portuale, un punto strategico per migliorare logistica e go-to-market puntando sull’internazionalizzazione del Gruppo.

FERVI GROUP amplia la propria rete internazionale inaugurando una nuova sede a Qingdao, una delle città portuali economicamente più rilevanti della Cina, snodo logistico internazionale strategico a cui anche le altre aziende del Gruppo (Rivit, Vogel Germany, Riflex Abrasives, Sitges SL) possono fare riferimento per sviluppare e accelerare le attività quotidiane con tutti i partner del sud-est asiatico.

L’apertura di una società in Cina – controllata al 100% dalla capogruppo Fervi SpA – consolida dunque il processo di internazionalizzazione del Gruppo, aggiungendo una sede cinese ai due uffici esteri di Rivit in India e Marocco, alla sede centrale di Vogel in Germania e alla sede centrale spagnola di Sitges SL, offrendo un punto di riferimento di rilevanza strategica a tutte le attività delle aziende del Gruppo, soprattutto per quanto riguarda la logistica, il controllo qualità, le certificazioni e gli adeguamenti normativi e burocratici prima che i prodotti arrivino sul mercato, migliorando in questo modo tutta la gestione della filiera, dalla progettazione allo scouting fino ad arrivare all’introduzione sul mercato.

“L’apertura della Qingdao Fervi International Trading Co. Ltd è per noi un passo necessario e fondamentale che consolida la dimensione internazionale di un Gruppo come il nostro che opera in oltre 50 Paesi. L’apertura in Cina risulta infatti strategica per velocizzare e facilitare le operazioni di controllo delle merci che partono da questa area, semplificando tutte le procedure doganali e di relazione con il nostro network di partner internazionali. In questo

modo avremo la possibilità di alzare ulteriormente i nostri standard di servizio e qualità della nostra offerta, rendendo ancora più fluido il go-to-market di tutti i prodotti dei nostri marchi, a beneficio della catena commerciale e degli utenti finali” ha commentato Guido Greco, Amministratore Delegato FERVI GROUP.

Da sinistra verso destra: Marco Masetti, Operations Manager FERVI
Guido Greco, AD FERVI GROUP Mr. Yang, FERVI China Consultant

CTX beta 450 TC

ATTREZZATI MEGLIOOGGI E IN FUTURO

CELOS X & SINUMERIK ONE

Programmazione 3D Shopfloor esclusiva da DMG MORI

MX TRANSFORMATION

Integrazione dei processi

compactMASTER

Mandrino compactMASTER da 15.000 giri/min e 120 Nm

PERFORMANCE

TOOLING

Caricamento in tempo mascherato fino a 200 utensili

Mandrino principale e contromandrino identici fino a 5.000min−1 e max. 36 kW/ 720Nm

AUTOMATION

Caricatore Gantry integrato o il flessibile Robo2Go

Meccanica varia: export in lieve crescita ma previsioni al ribasso per il secondo semestre

Rafforzamento dell’export nel primo semestre verso Stati Uniti, Arabia Saudita ed Eau. Crollano invece le destinazioni Ue con Germania, Francia e Paesi Bassi in calo Nel primo semestre del 2024, i comparti dell’industria meccanica varia rappresentata da Anima Confindustria hanno visto un incremento contenuto delle esportazioni, con un tasso di crescita del +2,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo le rilevazioni dell’Ufficio statistica di Anima Confindustria, il primo paese di destinazione per la manifattura made in Italy restano gli Stati Uniti, che registrano una crescita del +10,7% rispetto ai primi sei mesi del 2023. Ma a trainare i numeri in positivo sono soprattutto due destinazioni in rapido rafforzamento: Arabia Saudita, che segna +47%, ed Emirati Arabi Uniti, con +45%. Tuttavia, segnali di rallentamento si sono già manifestati, anche a causa del raffreddamento delle economie dei paesi europei che costituiscono storicamente le principali mete di destinazione dell’industria meccanica italiana: continua infatti il calo delle esportazioni verso la Germania, che resta il secondo paese di destinazione ma con il segno meno (-6,6%), e verso la Francia, terzo mercato di sbocco

che decresce di - 0,7% rispetto al primo semestre 2023. Una contrazione che colpisce i mercati di maggiore interesse della zona Ue, con un calo delle esportazioni registrato anche in Spagna, Polonia, Paesi Bassi e Austria. Segno meno anche per quanto riguarda le importazioni. Il settore rappresentato da Anima nel suo complesso totalizza -7,7% nel primo semestre 2024, sul quale pesa il -12,3% dalla Germania; anche per

l’import, crescono invece gli Stati Uniti (+17,3%). Secondo il commento del presidente di Anima Confindustria, Pietro Almici «I numeri rilevati dall’Ufficio Statistica di Anima riflettono la generale situazione di instabilità che già dallo scorso anno sta ostacolando il percorso di crescita dell’industria, e della meccanica in particolare. Persiste infatti il clima di scarsa fiducia negli investimenti che nel 2023 ha contribuito a fare chiudere per la prima volta il nostro comparto con un calo della produzione, aggravato dalle crescenti tensioni geopolitiche e dai conflitti in corso.

Se infatti nel primo semestre di quest’anno è stato registrato un segnale di leggera crescita – prosegue Almici – le previsioni per gli ultimi sei mesi del 2024 sono meno ottimistiche. Dal sondaggio diffuso tra le imprese associate ad Anima, il comparto manifatturiero si aspetta un calo delle esportazioni, influenzato dalla flessione della domanda globale e dal persistente rallentamento degli investimenti industriali in settori trainanti. Queste dinamiche di mercato impongono una riflessione strategica per l’industria meccanica, per riaffermare la propria competitività sui mercati esteri e per affrontare un contesto sempre più incerto».

Takayuki Ito di Fanuc Corporation è il nuovo Presidente della International Federation of Robotics (IFR)

Takayuki Ito è stato nominato nuovo Presidente della International Federation of Robotics (IFR). Succede a Marina Bill, in carica dal 2022.

Takayuki Ito è Chief Technical Advisor di FANUC Corporation. In precedenza aveva ricoperto la carica di Vice Presidente di IFR. Nel suo nuovo ruolo, Ito è pronto a mettere tutta la sua esperienza e le sue competenze al servizio dell’industria robotica globale. L’IFR rappresenta 3.000 organizzazioni appartenenti alle associazioni nazionali di robotica, al mondo accademico e ai costruttori di robot di oltre venti Paesi in tutto il mondo.

“Sono orgoglioso di proseguire il lavoro del mio predecessore, Marina Bill, che si è distinta come importante ambasciatrice per il mondo della robotica. Stiamo assistendo a un rapido cambiamento nell’automazione dei settori industriali e dei servizi in tutto il mondo. Insieme a Jane Heffner di Mobile Industrial Robots (MiR), nuovo Vice Presidente di IFR, porteremo avanti con vigore la nostra missione di promozione della robotica”, ha dichiarato Takayuki Ito. 66 anni, Takayuki Ito ha dedicato più di 40 anni alla robotica e attualmente ricopriva il ruolo di Chief Technical Advisor nella Divisione Ricerca e Sviluppo Robot di FANUC. Dal 1981, Ito ha ricoperto diverse posizioni presso

CARRIERE

l’azienda giapponese produttrice di robot e di soluzioni di automazione industriale: dopo gli inizi come ingegnere software, Ito è diventato Vice Direttore Generale del laboratorio di robotica di FANUC Corporation e Vice Presidente Esecutivo di FANUC Robotics in Nord America nel 1997. Takayuki Ito è rientrato nella sede centrale di FANUC a Oshino, in Giappone, nel 2002 per assumere la carica di Direttore Generale del Robot Technology Center. Dal 2010 si è occupato della supervisione delle vendite locali e internazionali di robot di FANUC, prima di essere promosso a Direttore Generale della Divisione Commerciale Robot. Nel luglio 2023, Ito ha assunto l’attuale posizione di Chief Technical Advisor nella Robot Research and Development Division di FANUC Corporation. Durante la permanenza di Takayuki Ito in FANUC, l’azienda è cresciuta fino a diventare uno dei massimi protagonisti della robotica mondiale. Nel 2023 FANUC ha segnato il record della produzione del milionesimo robot. Dall’installazione del primo robot nei propri stabilimenti nel 1974, l’azienda ha affinato le proprie competenze tecnologiche e il proprio spirito innovativo e oggi offre più di 200 modelli di robot, tra cui la più ampia gamma di modelli di robot collaborativi (cobot) sul mercato.

Andrea Maffioli saluta Bosch Rexroth

Andrea Maffioli, Vice President Industrial Applications Italy per la Sales Unit Europa Sud di Bosch Rexroth, lascia l’azienda di cui è entrato a far parte nel luglio del 2021. Lo fa perché il prossimo primo ottobre terminerà la sua lunga carriera lavorativa durante la quale ha ricoperto ruoli strategici e commerciali nei settori più diversi dell’automazione industriale. Il bilancio che Maffioli traccia del periodo trascorso in Bosch Rexroth è quello di una sfida vinta, costellata da “risultati magnifici”, tali da rendere attualmente possibile la società il raggiungimento di “una presenza sui mercati fino ad alcuni anni fa assolutamente non preventivabile”. Ciò che rende Maffioli davvero orgoglioso del lavoro svolto è avere portato a termine la missione affidatagli dalla direzione al momento dell’assunzione: “Ridefinire una struttura di business che metta al centro i valori, le persone e la loro competenza, oltre ad un incremento dei volumi di vendita”.

Un doppio impegno che il manager ha assolto, da un lato costruendo un gruppo coeso, nella convinzione che “il singolo può fare la differenza, ma sono

le organizzazioni che vincono, è la squadra che nel tempo garantisce le migliori performance”, dall’altro coltivando il talento e valorizzando le esperienze di ciascuno. Ne è conseguita una profonda riorganizzazione delle Business Unit del settore industriale di Bosch Rexroth attraverso progetti condivisi con coloro che oggi ne sono i responsabili (Andrea Secco, Head of Linear and Assembly Technologies, Luca Stanzani, Head of Automation & Electrification Business Unit and Sales Management, e Massimo Giudici, Industrial Hydraulics Business Unit Director). Un lavoro volto a trasformare “gruppi separati con tanti responsabili” in “colonne tra loro sinergiche”, integrando le funzioni di product management e supporto tecnico con la forza di vendita (diretta e indiretta), la logistica e il customer care. Questo progetto ha elevato la rapidità e l’efficienza dei singoli gruppi, misurata in parallelo nella soddisfazione sempre crescente dei clienti. “Concludo la mia esperienza senza rimpianti – dichiara Maffioli - è il momento di puntare i riflettori sul nuovo management, ricco di idee ed esperienza, pronto a dare il meglio per Bosch Rexroth”.

Boom del mercato italiano che nel 2030 varrà 140 miliardi di dollari (+24%)

Numeri in forte crescita per la logistica italiana che, secondo le ultime stime, potrà contare su un tasso di crescita annuo composto del +3,71% nel periodo 2024-2030: 6 anni in cui il mercato italiano crescerà per un valore di quasi 30 miliardi di dollari. Sono però diverse le sfide da affrontare per proseguire questo trend di crescita. Dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale all’attenzione per la logistica green, Innovalab, convention organizzata a Bologna da Due Torri, ha messo di fronte gli esperti del settore per un’attenta analisi del settore.

Il mercato della logistica italiana può sorridere grazie a una crescita costante che non sembra intenzionata a frenare nemmeno nei prossimi anni. Secondo gli ultimi dati riportati da Mordor Intelligence il valore del trasporto merci e

della logistica in Italia arriverà a superare i 140 miliardi di dollari nel 2030 con un tasso di crescita annuo composto del 3,71% nel periodo 2024-2030. A fare da traino anche l’aumento delle vendite al dettaglio nel 2023 (+2,8% su base annua) con l’e-commerce cresciuto del 13% e arrivato a un valore di 47,7 miliardi di dollari. L’analisi sottolinea anche l’intenzione dell’Italia di spostare l’attenzione verso il trasporto merci su rotaia, investendo oltre 117 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni e approvando piani d’investimento per un valore di 5,8 miliardi di dollari per lo sviluppo delle infrastrutture portuali entro il 2026. Il comparto è atteso da molte novità nei prossimi anni, partendo dallo sviluppo di nuove tecnologie con l’intelligenza artificiale che sarà sempre più alleata delle aziende.

Non sarà, però, dimenticato il lato umano, anzi le aziende dovranno impegnarsi ancora di più per essere attrattive e offrire rapporti di lavoro equi.

Ecco allora quali sono le 7 sfide che dovrà affrontare il settore della logistica emerse grazie agli esperti del settore in occasione di Innovalab 2024:

1. Digitalizzazione dei processi e AI: permettono di automatizzare compiti, migliorare rotte e tracciabilità ottimizzando processi e supply chain.

2. Green Logistics: dal riuscire a sfruttare al meglio l’intermodalità al rinnovo del parco mezzi, fino a un packaging attento all’ambiente.

3. Attrattività: manca personale al settore

della logistica che deve saper attrarre lavoratori con stipendi adeguati e condizioni di lavoro eque.

4. Aggiornamento delle infrastrutture: è urgente per aumentare l›efficienza, la competitività e la sostenibilità del settore

5. Semplificazione e uniformità: con la necessità di regole e leggi uguali in tutte le regioni che non complichino il lavoro ad imprenditori, manager e lavoratori

6. Rapporto con i lavoratori: c’è bisogno di maggior dialogo e i lavoratori devono sentirsi più ingaggiate e tutelate.

7. Flessibilità e collaborazione: la logistica deve essere flessibile nonostante il mondo del lavoro si stia irrigidendo. Serve collaborazione tra clienti e fornitori.

Si dice che il diavolo si nasconde nei dettagli, e noi non potremmo essere più d'accordo. Grazie all'attenzione ai dettagli per cui Sandvik Coromant è famosa, CoroMill® MS60 ridefinisce il concetto di efficienza nella fresatura di spallamenti e spianatura. Dotata di inserti con geometria ricavata da sinterizzato, sei opzioni di rotazione dei taglienti e possibilità di lavorazione in rampa, questa soluzione supera i concorrenti offrendo

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INTERVISTA

Strategie che guardano al futuro

La visione di Fanuc sulla nuova fabbrica intelligente ed efficiente. Ne parliamo con Cristian Bosi nuovo Managing Director della filiale italiana

La presenza a una manifestazione fieristica come BIMU rappresenta un momento dove, oggi più che mai, le aziende, oltre a presentare il meglio della loro produzione, colgono l’occasione per trasmettere al mercato il concept e le strategie che stanno indirizzando lo sviluppo tecnologico. Fanuc ha offerto un doppio appuntamento per esplorare le tecnologie e le strategie della nuova fabbrica intelligente ed efficiente, presentando soluzioni innovative, tra cui l’anteprima del nuovo controllo numerico FS500i-A, il controllore R-50iA per robot e il centro di lavoro

ROBODRILL Mixtype.

In ottica Transizione 5.0 ha inoltre introdotto un sistema di certificazione dei consumi, fondamentale per accedere ai crediti d’imposta del piano. A Industria 5.0 è stato anche dedicato il Technovation Forum 2024, un evento dedicato al mondo industriale italiano.

Al netto dell’innovazione tecnologica, rimane da capire quali sono le strategie che si celano dietro un gruppo così importante che punta a mantenere la propria leadership sul mercato. In occasione di BIMU abbiamo così incontrato il nuovo Managing Director di Fanuc Italia Cristian Bosi.

Al vostro stand si possono apprezzare vere e proprie soluzioni applicative piuttosto che il singolo prodotto, quanto è importante questo approccio al cliente? Direi che è fondamentale. Il cliente ha bisogno di una soluzione completa ed è evidente che bisogna proseguire in sinergia con integratori e programmatori. A tale scopo organizzeremo degli SMART FACTORY E INDUSTRIA 5.0

Ing. Bosi, alla luce del contesto economico e geopolitico che stiamo vivendo quale sarà l’andamento dei prossimi anni?

Gli anni post Covid sono stati molto altalenanti per tutti i settori industriali. Il 2023 è stato sicuramente un anno importante, mentre l’anno in corso lo vedo più di transizione. Sul prossimo triennio, a parte il primo trimestre 2025 di difficile interpretazione, secondo molti indici economici si può essere cautamente positivi.

La robotica ha passato anni di forte crescita, oggi in alcuni paesi si nota un certo rallentamento. Quale sarà il ruolo della robotica nei prossimi anni?

L’automazione in generale, e la robotica in particolare, sono visti come elementi essenziali di guadagno di produttività e competitività per le imprese, in un’epoca in cui il passaggio generazionale marca una carenza di forza lavoro specializzata. Per quanto riguarda i Cobot, penso che siano in una fase iniziale di diffusione, essendo presenti molte opportunità per comunicare i vantaggi che i collaborativi possono offrire. Ancora siamo in presenza di un problema culturale che all’interno delle singole imprese, soprattutto di medio e piccole dimensioni, ostacola il reale percepimento delle opportunità e delle applicazioni possibili. Il ruolo di Fanuc è anche quello di diffondere la cultura in questo settore.

eventi basati su incontri tecnici con l’obiettivo di offrire questi servizi al cliente finale. Questo è solo un elemento della nostra strategia sul mercato che si fonda su innovazione tecnologica, digitalizzazione e sostenibilità. Quest’ultima diverrà ancora più preponderante in ottica transizione 5.0, sebbene Fanuc porti avanti già da decenni questi paradigmi come filosofia propria. Oggi, c’è sicuramente da parti di tutti una sensibilità maggiore all’utilizzo delle risorse e alla diminuzione degli sprechi.

C’è un altro elemento che oggi sta diventando sempre più dirompente ed è l’Intelligenza Artificiale.

Qual è la vostra visione? È un tema molto delicato che va regolato in termini etici, sociali e politici. Rimanendo nell’ambito manifatturiero, quindi di automazione industriale, penso che sia portatrice di benefici nell’IoT delle imprese, dove peraltro Fanuc si propone come unico player mondiale in grado di fornire e costruire al proprio interno tutti i componenti. In questo contesto, se saremo in grado attraverso la digitalizzazione di far dialogare i singoli componenti per essere più efficienti, migliorare i cicli di lavoro, sprecare meno energia e materiale, possiamo capire che l’IA è una tecnologia da abbracciare.

Qual è la fotografia del mercato italiano dal vostro punto di vista?

In Italia, la robotica vive di una maggiore diversificazione settoriale per cui, avendo anche alle spalle un macrotrend positivo, sta andando bene, tenendo conto che il 2023 è stato per Fanuc un anno eccellente e il 2024 è di tenuta. Come ho già detto pensiamo che nel triennio a venire assisteremo nuovamente a una crescita sostenuta.

In Europa c’è un grosso problema nel settore Auto legato al cambia-

mento in atto che punta ai motori elettrici con tutto ciò che ne consegue. Oltre a ciò, ogni giorno si mescola una voce che rimette in gioco i motori endotermici. Questa mancanza di chiarezza sta penalizzando gli investimenti?

La penalizzazione è molto forte perché, senza entrare nel merito della valutazione, c’è un indirizzo ormai molto chiaro che non trova riscontro né sul mercato, né nella parte infrastrutturale pronto ad accoglierlo. Questo ha comportato dei carichi enormi sui costruttori automobilistici dal punto di vista economico e stanno condizionando gli investimenti. L’Italia attraverso la Transizione 5.0 cerca di rinvigorire gli investimenti con incentivi importanti che impatteranno positivamente sul mercato già a partire dal prossimo anno.

La digitalizzazione, l’automazione spinta, l’IA sono tecnologie che richiedono nuove competenze, e qui entra in gioco la formazione. Cosa fa Fanuc in questo ambito? Tra le strategie di Fanuc, oltre a quelle che sono citate nella domanda, è inclusa una parte considerata molto importante che è il mondo Education. Fanuc è impegnata ad avvicinare la scuola a questo nostro settore e ad aiutare gli studenti a essere certificati e acquisire una competenza spendibile sul mercato. Siamo attivi in più di 300 Istituti scolastici, inoltre, Fanuc è sponsor ufficiale a livello internazionale della categoria Sistemi robotici integrati nelle WorldSkills, le cosiddette olimpiadi dei mestieri. Nell’ultima edizione, tenutasi a Lione, Fanuc ha seguito due ragazzi italiani che si sono misurati con altri loro coetanei provenienti da altri paesi. Durante l’anno, poi, ospitiamo studenti delle scuole fornendo loro una formazione avanzata presso la nostra sede di Lainate.

di Fabio Chiavieri
Cristian Bosi, Managing Director di Fanuc Italia

Le principali proposte Fanuc alla BIMU

Sono numerose le novità per l’automazione intelligente dei processi produttivi che Fanuc ha introdotto nel corso della kermesse milanese, a partire da una preview assoluta per l’Italia: la nuova serie di controlli numerici FS500i-A, anteprima dell’evoluzione futura della serie di CNC Plus, progettati specificatamente per supportare le aziende nella transizione a Industria 5.0. Un concetto progettuale che spinge nella direzione della semplicità di utilizzo, anche da parte degli operatori meno esperti, grazie all’interfaccia basata su web. Le prestazioni sono potenziate dalla CPU più veloce, architettura dual engine e da tempi di elaborazione 2,7 volte superiori alla serie Plus precedente. Massima attenzione anche al risparmio energetico, con miglioramenti che abilitano una produzione assai più sostenibile e l’implementazione di componenti ottimizzati per la rigenerazione rapida dell’energia, come i nuovi servomotori iD/iB; amplificatori e motori sono più piccoli, più potenti e più efficienti, e il design rigenerativo dei componenti di automazione contribuisce a ridurre i consumi di energia fino al 10% in meno rispetto ai consumi tradizionali

Anteprima italiana anche per il nuovo controller R-50iA per robot industriali e collaborativi, caratterizzato da cybersecurity integrata, nuove funzioni intelligenti e consumi energetici ridotti. Le ventole a bassa potenza e i servo amplificatori ad alto rendimento riducono significativamente il consumo di energia, contribuendo a diminuire l’impatto ambientale delle attività produttive. La modalità di funzionamento Eco, inoltre, ottimizza ulteriormente i consumi energetici, garantendo al contempo movimenti fluidi e traiettorie precise. Il supporto degli standard IEC 62443-4-1 e IEC 624434-2 garantisce una protezione solida e certificata contro attacchi informatici e intrusioni non autorizzate. Le funzioni di sicurezza integrate, come SFTP, HTTPS e firewall, unite all’autenticazione utente corporate con password, offrono un livello di protezione senza precedenti.

Il Digital Twin è una tecnologia sempre più protagonista dei processi produttivi del manifatturiero. Questa

replica virtuale permette di ottimizzare la produzione, ridurre i costi, migliorare la qualità e prendere decisioni più informate grazie alla simulazione e all’analisi dei dati in tempo reale. Le proposte di FANUC per il Digital Twin comprendono software sia per la replica digitale dei robot che delle macchine utensili. Si tratta di una prospettiva unica nel mondo dell’automazione, perché FANUC è l’unico fornitore di soluzioni di automazione che produce sia robot che controlli numerici e macchine utensili, oltre a software IoT. Il software ROBOGUIDE per la programmazione e la simulazione in ambiente 3D dei robot consente di replicare con precisione i movimenti dei robot e dei dispositivi esterni all’interno di una cella di lavoro. Il tool CNC Guide 2 risulta particolarmente utile per individuare alcune impostazioni del controllo assi migliorative senza dover effettuare continui test su macchine già in ramp-up di produzione. L’applicazione CNC Reflection Studio rappresenta l’intera macchina in un ambiente virtuale 3D, inclusa la verifica di eventuali collisioni prima della produzione effettiva del pezzo, semplificando il virtual commissioning e offrendo una replica digitale accattivante della macchina CNC per visualizzarne il comportamento, così come quello dei pezzi, delle attrezzature e delle configurazioni degli utensili. La flessibilità produttiva è oramai un imperativo in ambito manifatturiero, unitamente alla compattezza e alla richiesta di soddisfare requisiti stringenti. Ecco, quindi, la new entry nella gamma di centri di lavoro Fanuc Robodrill: si tratta del nuovo centro di lavoro Fanuc Robodrill α-DiB5 ADV Y500 “Mixtype” per effettuare lavorazioni di fresatura e tornitura, caratterizzato da cambio utensile superveloce di 0,7 secondi, magazzino potenziato fino a 28 utensili, corsa dell’asse Y estesa a 500 mm, tavola più grande e accelerazione dell’asse Z incrementata per una traslazione più rapida. Progettata per coprire una gamma più ampia di lavorazioni che coinvolgono pezzi di grandi dimensioni, come le parti EV, la nuova ROBODRILL dispone di un controllo ottimale di accelerazione e decelerazione per una maggiore efficienza.

Le linee Dallan trasformano la produzione di profili metallici in arte: prodotti impeccabili, punzonati e profilati fino a 120 metri al minuto e imballati perfettamente.

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SOLUZIONI INTEGRATE

Approccio integrato per processi più efficienti

“Design, Make, Inspect”: Hexagon presenta il concetto di innovazione integrata in ogni fase del ciclo di vita del prodotto

La partecipazione di Manufacturing Intelligence di Hexagon alla scorsa edizione di BI-MU è stata caratterizzata da un chiaro file rouge: “Design, Make, Inspect”, rappresenta un approccio integrato che abbraccia ogni fase del ciclo di vita del prodotto con soluzioni integrate che migliorano l’efficienza, la qualità e l’innovazione nel processo di sviluppo e produzione. Partendo da questo presupposto, i visitatori hanno “toccato con mano” applicazioni CAD/CAE per la progettazione, software CAM e tecnologie di automazione per la produzione così come strumenti di metrologia e ispezione laser per il controllo qualità, accompagnati da analisi dei dati e soluzioni di intelligenza artificiale per ottimizzare i processi produttivi.

In particolare, sono stati presentati, per la prima volta ad un evento pubblico italiano, i nuovi scanner manuali Atlascan Max e MarvelScan che consentono a ingegneri e personale di produzione di scansionare con facilità ciò che serve in molteplici ambienti di ispezione, per tutti i settori industriali, tra cui automotive, ferro-

viario, delle apparecchiature industriali e del manufacturing. Inoltre, allo stand erano esposti una macchina di misura a coordinate della serie Global progettata per effettuare misurazioni precise e dettagliate di oggetti tridimensionali, un braccio articolato di misura della gamma Absolute Arm con scanner laser ad altissima definizione per la misurazione e l’ispezione tridimensionale di oggetti e un laser tracker della linea Leica Absolute Tracker, strumento avanzato di misurazione 3D utilizzato per misurare pezzi di grandi dimensioni come l’elica di una petroliera o la sezione della pala di una turbina eolica, e per pianificare il loro allineamento e assemblaggio. Chiaramente non sono mancate le offerte software CAE per la progettazione e la simulazione che consentono di analizzare e ottimizzare le prestazioni dei modelli 3D in fase di sviluppo, compresa la progettazione meccatronica e l’ottimizzazione di azionamenti per motori e sistemi robotici, software di produzione virtuale per la manifattura additiva, processi di lavorazione della lamiera, saldatura assemblaggio nonché le offerte software CAM per la programmazione di macchine utensili e l’ottimizzazione dei percorsi utensile, per migliorare l’efficienza e la precisione nella produzione.

“La partecipazione a questa nuova edizione di BI-MU – ha spiegato Luca Ruggiero Managing Director

Sales di Hexagon Manufacturing Intelligence incontrato in fiera – è per noi l’occasione per consentire ai nostri clienti di ammirare tutte le nostre tecnologie sebbene in pochi metri quadrati. L’approccio verso di loro sta cambiando passando dall’essere specialisti di prodotto a solutions provider, quindi, anche al nostro interno, stiamo cercando di concatenare tutte le tecnologie per aiutare i nostri clienti a realizzare la Digital Transformation, attraverso un concept che si chiama “Design, Make, Inspect”. Questi tre termini identificano altrettanti aspetti del processo produttivo: progettazione, produzione efficiente e ispezione. Siamo tra i pochi a poter offrire sia tecnologie software relativamente alla parte di progettazione, sia tecnologie inerenti alla qualità che sono più afferenti all’hardware. Inoltre, impieghiamo tecniche di machine learning e Intelligenza Artificiale grazie alle quali è possibile modificare in modo autonomo una serie di parametri di processo in maniera da ottimizzare il risultato finale. Questo nuovo approccio è il frutto di una strategia aziendale che negli ultimi 25 anni ha puntato su un certo numero di acquisizioni. In una prima fase si è puntato soprattutto sull’hardware, mentre nell’ultimo decennio si è concentrato tutto sul software. L’obiettivo ultimo è quello di riposizionare Hexagon come solutions provider.”

Qual è l’impatto che hanno e che

avranno in futuro il machine learning e l’IA?

Certamente un impatto considerevole sia per quanto riguarda il mercato sia per Hexagon. Tutto ciò che sta accadendo negli ultimi tempi è indirizzato alla ricerca di ottimizzazione dei processi e sostenibilità. Tuttavia, non è possibile analizzare in modo dettagliato se la strada percorsa è quella corretta senza avere dei dati da verificare. Per questo stiamo costruendo una piattaforma che si chiama Nexus, che sarà un collettore di tutte le nostre tecnologie e centralizzerà la raccolta dei dati analizzandoli in maniera esperienziale grazie all’impiego di un kernel di prodotti basato sul machine learning e intelligenza artificiale. Da tutte le parti – e torno al concept Design, Make, Inspect” – vengono prodotti dati che giocoforza dovranno essere analizzati per ottimizzare i processi che li generano. Oggi siamo in una fase cruciale dove queste tecnologie stanno facendo i primi velocissimi passi di penetrazione sul mercato ed Hexagon è pronta a investire molto per non farsi trovare impreparata. Industria 4.0 è stata il primo step che ha imposto alle aziende di acquisire tecnologie che consentono di monitorare in dettaglio i dati generati. Con Industria 5.0 entra in gioco il concetto di sostenibilità che sta diventando un’esigenza diffusa tra i nostri clienti di tutto il mondo; anche Hexagon sta implementando al proprio interno tutte le tecnologie per essere sempre più sostenibile.

di Fabio Chiavieri
Luca Ruggiero, Managing Director Sales di Hexagon Manufacturing Intelligence

Qual è il vostro trend di mercato a fronte di un rallentamento del comparto macchine utensili?

Offrendo soluzioni di processo, Hexagon segue trend di mercato che sono in crescita. Il calo generalizzato del consumo di macchine utensili non è stato inaspettato vista la fine del grosso degli incentivi legati alla Transizione 4.0, ma anche per le note vicende che hanno portato a un aumento dei tassi di interesse con la conseguente diminuzione degli investimenti. Anche per noi la divisione hardware è stabile mentre è in crescita tutta la divisione software per cui

ci riteniamo soddisfatti considerando ciò che sta accadendo nel mondo e la frenata di alcuni mercati abitualmente trainanti come Germania e Cina.

Cosa presentate di nuovo in BIMU?

Oltre alla visione di “Design, Make, Inspect” ben chiara all’interno dello stand con la volontà di mettere in evidenza la bontà della soluzione e non del singolo prodotto, presentiamo in fiera alcune grosse innovazioni quali il Leica Absolute Tracker ATS800 e due nuovi scanner 3D manuali.

Un innovativo laser tracker per misurazione senza contatto

La divisione Manufacturing Intelligence di Hexagon ha presentato una nuova tecnologia che permette di ridurre i tempi delle operazioni di controllo della qualità dimensionale nella produzione di grandi componenti. Grazie alla combinazione delle funzionalità di laser tracking e di laser radar è possibile effettuare misurazioni precise e dettagliate da decine di metri di distanza, rispettando ristrette tolleranze di assemblaggio. Il Leica Absolute Tracker ATS800, realizzato con una consolidata tecnologia di misura e posizionamento, consente di migliorare significativamente la produttività nella produzione di parti di grandi dimensioni e nelle attività di assemblag-

gio, misurando in modo affidabile e veloce gli elementi critici e riducendo al minimo i comuni colli di bottiglia della produzione. Inoltre, questo nuovo sistema permette di misurare con precisione bordi ed elementi sottili su grandi componenti, garantendo un’elevata produttività del processo di misurazione da una distanza di sicurezza. Sia che si tratti di ispezionare grandi strutture aerospaziali o automobilistiche, sezioni di navi o componenti di turbine eoliche, non è necessario che gli operatori o i robot siano in prossimità del pezzo da misurare. In questo modo si evitano misure imprecise e problemi di sicurezza, il tutto con un notevole risparmio di tempo.

La divisione Manufacturing Intelligence di Hexagon ha annunciato una nuova tecnologia di scansione 3D portatile che va ad integrarsi nell’ampia gamma di dispositivi di controllo della produzione dell’azienda, offrendo funzionalità di misura flessibile senza precedenti. I nuovi dispositivi manuali di scansione 3D, unici nel loro genere, consentono a ingegneri e personale di produzione di scansionare con facilità ciò che serve in molteplici ambienti, sia all’interno che all’esterno della fabbrica.

I nuovi dispositivi manuali Atlascan Max e Marvelscan sono ideali per la misura in molteplici ambienti di ispezione in cui la metrologia non è tradizionalmente impiegata, tra cui il settore automotive, ferroviario, delle apparecchiature industriali e del manufacturing in generale, nonché in progetti di conservazione e restauro al di fuori della produzione. I nuovi scanner 3D, estremamente portatili, sono ideali per applicazioni di controllo della qualità manuale e automatizzato e per molteplici esigenze di reverse engineering.

Nuovi scanner 3D manuali

TECNOLOGIE

Lamiera forza 4

Salvagnini presenta a Euroblech 2024 la nuova Generazione 4 su tutta la gamma di tecnologie

La partecipazione di Salvagnini a EuroBLECH 2024 rappresenta un importante traguardo nel settore della lavorazione della lamiera. L’azienda, sempre focalizzata sull’innovazione, svelerà la nuova Generazione 4 (G4) che interesserà tutta la sua gamma tecnologica. L’intento è quello di offrire una nuova visione per superare le sfi-

de della manifattura, affrontando problemi come la mancanza di manodopera e la necessità di soluzioni sempre più efficienti per aumentare la produttività, ridurre errori e consumi, e garantire una qualità superiore del prodotto.

Con la nuova Generazione 4, Salvagnini propone soluzioni all’avanguardia per semplificare l’uso e migliorare la ripetibilità dei processi, eliminare attività poco valore aggiunto, ridurre i tempi di produzione e ottimizzare i flussi lavorativi, tutto ciò per

P-ROBOT: STRATEGIA PRODUTTIVA 100% FLESSIBILE

P-Robot è l’applicazione Salvagnini che combina una pannellatrice e un robot antropomorfo per produrre kit, lotti e pezzi singoli. È la risposta dell’azienda a un contesto industriale caratterizzato da alto indice di rotazione dei codici, lead-time compressi e costante carenza di personale. Automazione e robotizzazione estendono la produzione oltre i tradizionali turni di lavoro presidiati, mentre gli operatori posso dedicarsi ad attività ad alto valore aggiunto.

P-Robot è una soluzione smart, molto più semplice di quelle disponibili sul mercato: è facile da programmare, da utilizzare e capace di elevare a potenza la flessibilità e la produttività della pannellatrice. La configurazione di P-Robot può essere personalizzata: Salvagnini propone flussi produttivi semplici, di solo asservimento carico/scarico, e sistemi più complessi che prevedono, per esempio, movimentazioni automatiche di pallet o integrazioni di terza parte come stazioni di formatura degli angoli, etichettatura, marcatura laser, rivettatura, saldatura.

L’organo di presa ribaltabile si adatta automaticamente alle dimensioni della parte da movimentare. È dotato di ventose su entrambi i lati che consentono di prelevare il pezzo finito dal tavolo di lavoro della pannellatrice e, in tempo mascherato, sostituirlo con una nuova parte da

piegare. Il tutto a vantaggio di un’ottimizzazione dei tempi di carico/scarico della lamiera, un miglioramento della cadenza produttiva e una sostantiva riduzione dei tempi di attesa. P-Robot permette di scegliere la strategia più adatta a esigenze produttive contingenti. In turni non presidiati, o in contesti produttivi in cui un singolo operatore controlla numerosi sistemi, P-Robot lavora naturalmente in modalità R2R (robot to robot) occupandosi di carico, scarico ed eventuale impilamento delle parti. Ma non si tratta di una strategia esclusiva: la stessa P-Robot può, senza soluzione di continuità e senza riattrezzaggi, lavorare in modalità differenti. In modalità R2H (robot to human) si occupa solamente del carico dello sviluppato assegnando all’operatore lo scarico del pannello. Si tratta di una strategia vantaggiosa se l’operatore deve completare la lavorazione del pannello in una stazione di lavoro differente – ad esempio con una pressa piegatrice o una saldatrice. In modalità H2R (human to robot) è l’operatore a caricare lo sviluppato sul campo di lavoro, il robot scarica il pannello a fine ciclo: una strategia utile per gestire produzioni a lotto unitario estremamente diversificate. Senza dimenticare che la pannellatrice rimane comunque disponibile per eventuali lavorazioni completamente gestite dall’operatore.

mantenere i costi per prodotto competitivi e aumentare l’efficienza in fabbrica.

Per perseguire questi obiettivi, Salvagnini presenta a EuroBLECH l’intera gamma delle sue soluzioni, rendendo visibili, grazie a sistemi di automazione multilivello, due diverse configurazioni produttive. Queste saranno in grado di operare in modalità lineare, con lavorazioni autonome, o attraverso tecnologie singole che, se necessario, possono collaborare in modo sinergico.

Automazione: proposta ampia e modulare

In contesti produttivi caratterizzati da bassi volumi e rapidi

di Luca Vieri
Tommaso Bonuzzi, Sales Director di Salvagnini

cambi di produzione, asservire dispositivi di carico/ scarico automatici ai propri sistemi permette di recuperare efficienza. Laser, punzonatrici e pannellatrici sono sistemi estremamente rapidi, mentre le fasi di carico e scarico sempre più spesso rischiano di trasformarsi in pericolosi colli di bottiglia.

La proposta di automazione Salvagnini, estremamente ampia e modulare, si è naturalmente evoluta negli anni per configurare ogni sistema in modi diversi, a seconda delle esigenze produttive, e comprende:

• dispositivi automatici di carico/scarico e sorting che riducono i tempi di attesa per l’approvvigionamento della lamiera e i rischi di errore o danneggiamento del materiale durante l’impilamento;

• dispositivi automatici di carico che azzerano i tempi di attesa della lamiera in ingresso assicurando la cadenza produttiva;

• dispositivi robotizzati di scarico che assicurano

la disponibilità immediata della macchina per la lavorazione successiva e che rendono subito disponibile il pezzo per le lavorazioni a valle, anche su stazioni non Salvagnini

• dispositivi di automazione intermedi – trasferitori, ribaltatori, ecc. –che bilanciano i tempi di trasferimento del materiale da una stazione di lavoro alla successiva;

• un’ampia gamma di soluzioni software semplici e intuitive che facilitano il processo produttivo riducendo errori e tempi di intervento degli operatori.

B3.G4-ATA: la pressa piegatrice che coniuga produttività e flessibilità

B3 è la pressa piegatrice Salvagnini ideale per produzioni dinamiche, coniuga perfettamente produttività e flessibilità. Progettata combinando caratteristiche e benefici delle soluzioni elettriche e idrauliche disponibili sul mercato con le approfondite competenze aziendali di automazione, software, meccanica ed elettronica, B3 è disponibile in 19 modelli, da 2 a 6 metri di lunghezza, da 80 a 400 tonnellate.

La pressa piegatrice B3 che Salvagnini presenta a EuroBLECH per completare il proprio Flexible Smart Job Shop ha lunghezza 3 metri e 135 tonnellate di forza. Dotata di dispositivi ATA e ATA.L, B3 regola automaticamente la lunghezza degli utensili di piega superiori e inferiori recuperando tempi ed efficienza produttiva. Il cambio, veloce, avviene in pochi secondi e la programmazione è semplice e intuitiva. ATA è un dispositivo brevettato ed esclusivo, che garantisce totale flessibilità anche da un punto di vista degli utensili permettendo di integrare manualmente sulla linea di piega utensili standard WILA o utensili speciali, come ad esempio gli utensili schiacciatori. A rendere particolarmente interessante la pressa piegatrice Salvagnini B3 sono anche le soluzioni tecniche adottate, come

Direct Drive e KERS, che consentono di rispettare l’uomo e l’ambiente senza ridurre la produttività. Grazie alla tecnologia Direct Drive i movimenti del pestone sono comandati da una coppia di motori brushless a funzionamento indipendente e a trasmissione diretta che consentono di raggiungere rapidi movimenti in veloce (sia in discesa che in risalita) e raggiungere velocità fino a 250 mm/s. Il sistema di recupero dell’energia, KERS, invece, consente di recuperare l’energia normalmente sprecata e riutilizzarla nelle fasi successive per ottenere, a parità di consumo, accelerazioni e velocità superiori. Tutte le presse piegatrici B3 sono dotate di MAC3.0 – un insieme di tecnologie adattative integrate che rendono il sistema intelligente e azzerano scarti e correzioni. S-Crowning è il sistema di centinatura intelligente che garantisce pieghe ad angolo costante su tutta la lunghezza di piega: al variare dei parametri – materiale, spessore, lunghezza e quindi forza di piegatura necessaria – l’effettiva curvatura della tavola inferiore viene rilevata e compensata in tempo reale, senza alcun intervento dell’operatore. TFC2.0, il Total Frame Control, previene deviazioni nell’angolo di piega grazie a un algoritmo ricava-

to dallo studio FEM di ogni singolo modello, TFC2.0 permette di compensare eventuali deformazioni in ciclo della struttura della pressa piegatrice al variare delle caratteristiche del particolare in lavorazione. AMS è il sistema laser di misurazione dell’angolo, che rileva e corregge le variazioni dell’angolo di piega dovute al ritorno elastico della lamiera. A prescindere dalla lunghezza della piegatrice e del pezzo in lavorazione, la misura dell’angolo è sempre rilevata in un solo punto: un approccio che permette di ridurre il tempo ciclo senza rinunciare alla precisione. B3 si può programmare a bordo macchina, ma è la programmazione in ufficio a massimizzarne l’efficienza: il software STREAMFORMER crea automaticamente le sequenze di piega, gli allestimenti e le stazioni di piegatura, integrandosi perfettamente con i dispositivi ATA, esaltandone le prestazioni. Programmare in ufficio consente di essere più produttivi, perché mentre in ufficio un addetto si occupa dei programmi l’operatore può continuare a piegare. STREAM massimizza le performance della pressa piegatrice mettendola in comunicazione anche con gli altri sistemi componenti il Flexible Smart Job Shop.

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Flexible Smart Job Shop è la combinazione di tre diversi impianti stand-alone capaci, in caso di necessità, di collaborare per gestire produzioni convergenti

RVS – L’INTELLIGENZA

ARTIFICIALE AL SERVIZIO DELLA CELLA

La P-Robot sotto i riflettori ad Hannover presenta anche una novità significativa, l’opzione RVS (Robot Vision System). RVS sfrutta un sistema di visione artificiale, unico sul mercato, per semplificare ulteriormente l’utilizzo della tecnologia, ottimizzare

i flussi produttivi accelerando le fasi intermedie di riconoscimento, movimentazione e programmazione – e per massimizzare il valore del pezzo finito grazie al sistema di controllo qualità delle parti prodotte.

Con l’integrazione di RVS P-Robot ri-

conosce e processa le parti in modo del tutto autonomo. Il dispositivo di visione artificiale acquisisce, con telecamera e sensori, un’immagine dell’ambiente circostante e la interpreta grazie all’intelligenza artificiale. RVS riconosce le parti, distingue i

singoli fogli di lamiera, individua senza riferimenti la posizione di pallet e pile. Tutte queste informazioni sono condivise in tempo reale con pannellatrice e robot, che si adattano autonomamente per garantire che la lamiera sia manipolata e posizionata in modo preciso.

I VANTAGGI DELL’AUTOMAZIONE MULTILIVELLO

Le numerose soluzioni di automazione multilivello Salvagnini intervengono sia sulla singola fase produttiva sia sull’eliminazione delle attività a basso valore aggiunto e dei colli di bottiglia:

• la combinata punzonatrice-cesoia è dotata di testa multi-pressa con utensili sempre disponibili; azzera gli allestimenti, garantendo alta qualità nelle lavorazioni e tempi ciclo ridotti;

• la pannellatrice è dotata di utensili di piega universali che si adattano automaticamente alle dimensioni e alla geometria del pezzo da produrre, in ciclo, senza fermi macchina; non richiede riattrezzaggi e processa tutto il range di spessori e materiali lavorabili;

• il laser, con testa di taglio a ottica unica per processare tutti gli spessori e i materiali lavorabili, non richiede aggiustaggi e accelera i cambi di produzione.

• P-Robot, con il nuovo sistema di visione artificiale, massimizza l’autonomia della cella senza ridurne la flessibilità;

• la serie di presse piegatrici, con i dispositivi ATA, ATA.L, MVM e AU-TO, si adatta automaticamente nell’attrezzaggio e nella gestione degli utensili in funzione di ciò che deve produrre, estendendo la propria flessibilità e autonomia.

Flexible Smart Job Shop: competitività garantita per lavorazioni fuori linea L’altro protagonista allo stand Salvagnini è un Flexible Smart Job Shop. Si tratta della combinazione di tre diversi impianti stand-alone capaci, in caso di necessità, di collaborare per gestire produzioni convergenti. La connessione tra i diversi impianti è garantita dal software, ma anche da trasferitori e AMR. Flexible Smart Job Shop può prevedere anche l’integrazione di un magazzino intermedio o di altre stazioni di lavoro a monte e a valle.

A comporre questo FSJ troviamo:

• il nuovo laser L3.G4 in configurazione completamente automatizzata, con magazzino LTWS, dispositivo di sorting MCU e trasferitore a nastro; le sue applicazioni di visione artificiale basate su reti neurali sono distintive;

• P-Robot, applicazione che combina una pannellatrice P2-2120.G4 e un robot antropomorfo a 6 assi; in anteprima mondiale, propone l’innovativo sistema di visione artificiale RVS: P-Robot riconosce le parti in arrivo e, a prescindere dal loro posizionamento, ne gestisce

il carico senza intervento da parte dell’operatore e senza centraggio;

• la pressa piegatrice B3 con dispositivi ATA per l’allestimento degli utensili di piega superiori e inferiori, ideale per lavorazioni in kit, dotata della nuova programmazione parametrica. Una nuova architettura che combina alta accessibilità ed elevata rigidezza, una sorgente 8kW ad alta densità di potenza ad alto rendimento che riduce i consumi e raggiunge prestazioni tipiche di sorgenti a 10kW: sono solo due delle caratteristiche distintive di L3.G4, il nuovo sistema di taglio laser in fibra Salvagnini, presentato in anteprima mondiale a EuroBLECH.

Nella configurazione proposta ad Hannover, L3.G4 è alimentato da un magazzino a torre LTWS a 10 vassoi, dotato di automazione di carico/scarico. Il dispositivo di sorting automatico MCU completa il layout e consente di impilare agilmente parti con geometrie, dimensioni e pesi differenti. Ma il sistema di taglio che Salvagnini propone al proprio pubblico è dotato anche di un ampio ventaglio di soluzioni avanzate per il controllo e l’efficienza di processo, che migliorano ulteriormente le prestazioni e ne fanno un laser

produttivo e versatile, con consumi ridotti e costi di esercizio competitivi. Tagliare non è mai stato così semplice.

L3.G4 cambia il paradigma architetturale dei sistemi laser Salvagnini con una innovativa soluzione a gantry ad alta accessibilità. Questa soluzione presenta delle caratteristiche uniche e innovative di design che garantiscono la massima l’accessibilità al campo di lavoro, elevata rigidezza e precisione nelle lavorazioni a tutto vantaggio delle prestazioni su spessori medi e sottili, superiori del 15% rispetto al passato.

La sorgente da 8kW ad alta densità di potenza ad alto rendimento, distintiva dei laser Salvagnini, garantisce velocità di taglio superiori a qualsiasi altra sorgente a 8kW tradizionale, e per spessori fino a 6 mm raggiunge velocità di taglio addirittura superiori a quelle di sorgenti a 10 kW. La sua efficienza energetica superiore al 50% la rende estremamente vantaggiosa anche per la sostenibilità economica: ridurre la potenza mantenendo elevate velocità di taglio significa, a parità di prestazione, ridurre i consumi di energia e di gas.

L3.G4 è dotato di un ampio ventaglio di soluzioni avanzate per il controllo e l’efficienza di processo, che migliorano le prestazioni e ne fanno un laser facile da usare, produttivo e versatile, con consumi ridotti e costi di esercizio compe-

titivi. L’opzione ACUT consente a L3.G4 di tagliare con aria compressa opportunamente trattata. In base alla potenza della sorgente, ACUT permette di tagliare lamiere fino a 20mm di spessore, con produttività simile a quella del taglio in azoto ma a costi decisamente contenuti. Il taglio in aria compressa è infatti più economico di quello in azoto, e questo è tanto più vero all’aumentare del costo al m3 dell’azoto: maggiore è il costo dell’azoto, maggiore è la convenienza del taglio in aria compressa lasciando invariata la qualità e la precisione di taglio. Alla sostenibilità di ACUT contribuisce anche APM2, il nuovo dispositivo compatto e chiavi in mano che si collega direttamente alla rete pneumatica e che assicura i valori di pressione necessari al processo di taglio. Per semplificare ulteriormente alcune attività che possono richiedere tempo, generare errori o scarti – e quindi ridurre l’efficienza complessiva del sistema – L3.G4 è dotato anche di alcune applicazioni di visione artificiale basate su reti neurali. Sono soluzioni semplici, che accrescono la flessibilità del sistema e ne estendono i campi di applicazione. NVS verifica il centraggio del fascio laser e, grazie agli algoritmi di machine learning, monitora lo stato dell’ugello per ridurre gli scarti. SVS permette di recuperare spezzoni di lamiera per rispondere alle urgenze o per sostituire eventuali scarti nelle lavorazioni a valle. Con la nuova funzionalità multisheet, SVS può organizzare una lista di produzione posizionando sul campo di lavoro più di un formato di lamiera, e associarvi i differenti programmi da produrre con un semplice drag&drop. Tutti i programmi e i nest di L3.G4 sono realizzati con STREAMLASER, il software Salvagnini dedicato al mondo laser, che fa parte della suite di programmazione software STREAM. STREAMLASER migliora l’efficienza del materiale e riduce i costi grazie ad alcune caratteristiche distintive. L’algoritmo di nesting OPTI ottimizza l’utilizzo della lamiera riducendo al minimo lo sfrido. SAFE GRID ottimizza automaticamente il posizionamento delle parti rispetto alle griglie riducendone l’usura e i costi di manutenzione, migliorando la qualità delle lavorazioni e l’affidabilità del laser.

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EVENTI

Sperimentare dal vivo la strategia Machining Transformation

Temi strategici e nuove

macchine altamente tecnologiche al Grand Opening DMG MORI

L’inaugurazione del Technology Center di Milano, ha permesso a DMG MORI di offrire un’opportunità unica per vivere appieno la strategia Machining Transformation (MX), che si fonda su quattro pilastri: integrazione dei processi, automazione, trasformazione digitale (DX) e sostenibilità ambientale (GX). Questo evento, che si è svolto in contemporanea con BIMU 2024, oltre ai temi strategici dell’MX, ha illustrato le macchine di DMG MORI dedicate alla lavorazione integrata. Nella sezione dedicata a fresatura e tornitura, erano esposti il centro di lavoro orizzontale INH 63 e il centro di fresatura/tornitura DMC 80 FD duoBLOCK, mentre nel comparto Turn & Mill si sono potuti ammirare i modelli CTX Beta 450 TC e NTX 500.

Maggiore produttività e precisione con le soluzioni di automazione integrate Il pilastro dell’automazione nella strategia Machining Transformation (MX) include un’ampia varietà di soluzioni di automazione integrate e flessibili di DMG MORI, che i clienti possono adottare per garantire una produzione soste-

CENTRI DI LAVORO ORIZZONTALI PER UNA MAGGIORE PRODUTTIVITÀ, PRECISIONE E SOSTENIBILITÀ ECOLOGICA

I nuovi centri di lavoro orizzontali INH 63 e INH 80 di DMG MORI stabiliscono nuovi standard nella lavorazione orizzontale. In combinazione con la Machining Transformation (MX) di DMG MORI, i due modelli supportano i clienti nel loro percorso verso un futuro sostenibile, efficiente e competitivo della produzione CNC. Questi centri di lavoro orizzontali sono progettati per componenti d’alta complessità impiegati nella costruzione di stampi e utensili, nonché nel settore dell’energia e del greentech, compresa, ad esempio, la tecnologia di azionamento per l’elettromobilità. L’attenzione è rivolta anche ai componenti complessi per il settore aerospace. L’INH 63 è pensata per la lavorazione di pallet da 630 mm, mentre l’INH 80 per pallet da 800 mm. Grazie alla loro stabilità, precisione e versatilità di lavorazione –sono disponibili in versione a 5 assi – queste due macchine rappresentano la base perfetta per la Machining Transformation a tutti i livelli. E non è tutto: l’INH 63 e l’INH 80 consentono un elevato grado di integrazione dei processi, possono essere automatizzate con la massima flessibilità e sono predisposte in modo ottimale per la trasformazione digitale.

La struttura simmetrica ottimizzata FEM, le doppie viti a ricircolo di sfere sugli assi X, Y e Z e la slitta X sfalsata nel montante del telaio conferiscono all’INH 63 e all’INH 80 un’elevata stabilità e una lavorazione dinamica. La precisione necessaria è garantita dai sistemi di misura twin di MAGNESCALE, nonché dall’affidabile sistema di raffreddamento delle viti a ricircolo di sfere e di altre fonti di calore. Grazie a queste soluzioni, si riducono al minimo le derive termiche e possibili modifiche alla struttura della macchina. Entrambi i centri di lavoro orizzontali si distinguono anche per l’ampio raggio d’azione degli assi, che garantisce un’efficiente rimozione dei trucioli. L’INH 63 e INH 80 convincono la clientela in tutte le applicazioni: dalla lavorazione leggera fino alla truciolatura pesante. La dotazione di serie offre un mandrino powerMASTER con una velocità di rotazione di 12.000 giri/min e una coppia di 808 Nm, mentre sono disponibili in opzione mandrini con velocità fino a 16.000 giri/min o con coppia di 1.414 Nm (8.000 giri/min). In tutti e tre i casi, si applica una lunga garanzia di 36 mesi senza limiti di ore di esercizio. L’INH 63 e INH 80 sono un buon esempio della forte attenzione che DMG MORI dedica al progresso sostenibile sotto forma di Machining Transformation (MX). L’integrazione dei processi, l’automazione, la trasformazione digi-

tale (DX) e la trasformazione verde (GX) ne sono i pilastri principali. La loro crescente interazione dimostra chiaramente che la sostenibilità e l’eccellenza operativa non sono affatto obiettivi contrapposti, ma possono assolutamente andare di pari passo. L’integrazione di diversi processi produttivi in un’unica macchina – tornitura, fresatura e altri processi come la misurazione o la dentatura – accorcia la catena di processo. I tempi di attrezzaggio si riducono, mentre la qualità aumenta e nel complesso migliora l’efficienza nell’uso delle risorse, contribuendo alla sostenibilità. Se collegate a celle e sistemi di produzione flessibili, l’INH 63 e INH 80 possono lavorare anche per tre turni in modalità non presidiata. La gestione automatizzata di utensili e pallet e il computer master intelligente CELL CONTROLER LPS 4 incrementano le ore produttive del mandrino da 2.000 a oltre 6.000 all’anno rispetto all’installazione della singola macchina. La dotazione di tecnologie digitali consente inoltre l’integrazione in sistemi di produzione olistici. E non è tutto: il GREENMODE ha anche un impatto diretto sulla trasformazione verde (GX), riducendo il consumo energetico delle macchine di oltre il 30% e ottimizzando, allo stesso tempo, l’uso delle risorse.

L’ultima generazione di centri di tornitura CTX convince per il design compatto e la zona lavoro più ampia pur con un ingombro ridotto, che nel caso del nuovo modello CTX 350 4A arriva appena a 7 m². Il CTX 350 4A dispone di due torrette VDI30 per un totale di 28 posizioni utensile. Gli utensili motorizzati raggiungono velocità di rotazione massime di 12.000 giri/ min e valori di coppia fino a 14 Nm. Sono, inoltre, disponibili un mandrino sinistro (ISM 65), che vanta una velocità di rotazione fino a 5.500 giri/ min e una coppia di 171 Nm, ed un mandrino destro (ISM 50), che raggiunge i 6.000 giri/min e i 93 Nm di coppia. Entrambe le torrette possono essere utilizzate separatamente sui due mandrini o contemporaneamente su un solo mandrino. L’elevata versatilità del CTX 350 4A consente, quindi, una lavorazione completa su 6 lati altamente produttiva di pezzi di dimensioni fino a ø 230 x 100 mm con una corsa di +/- 50 mm sull’asse Y. Il passaggio barra misura ø 65 mm e la predisposizione per un caricatore di barre è già inclusa nella configurazione standard della macchina. La rimozione dei trucioli ad alta efficienza e i componenti all’avanguardia, che assicurano prestazioni rapide, precise e affidabili, fanno del CTX 350 4A un valido aiuto in qualsiasi impianto di produzione orientato al futuro. Il pannello di controllo da 24” dotato di CELOS X su Siemens offre alla macchina un elevato livello di connettività per la produzione digitalizzata. In alternativa, il CTX 350 4A è disponibile con sistema di controllo FANUC.

Anteprima mondiale: CTX 350 4A

nibile nel futuro. Queste soluzioni non solo aumentano la produttività in officina, massimizzando l’uso delle macchine anche durante i turni non presidiati, ma garantiscono anche una qualità costante dei pezzi attraverso la produzione automatizzata. Inoltre, il personale beneficia di un significativo risparmio di tempo, potendo concentrarsi su attività più complesse, come la programmazione o il controllo qualità. Infine, le moderne soluzioni di automazione, come il PH Cell 800 e l’AMR 2000, offrono agli utenti la massima flessibilità.

Vantaggi competitivi grazie alla Digital Transformation (DX)

La digitalizzazione intelligente, al pari dell’hardware, è una componente fondamentale della Machining Transformation (MX). Temi come intelligenza artificiale, Internet of Things, Big Data e Digital Twin giocano un ruolo centrale e influenzano profondamente la catena dei processi produttivi. Attraverso il networking e l’interazione endto-end di macchine utensili intelligenti insieme a prodotti e servizi digitali, DMG MORI sta promuovendo una

La Machining Transformation (MX) si propone ai clienti di DMG MORI come un modello innovativo per il futuro della produzione. Grazie all’integrazione dei processi, all’automazione, alla trasformazione digitale (DX) e alla sostenibilità ambientale (GX), DMG MORI sta creando un contesto ideale per il successo aziendale. La visione di una produzione efficiente, con processi automatizzati e reti digitali, è supportata da un approccio ecologico che rappresenta anche un contributo sociale. La Machining Transformation (MX) si basa su un ciclo continuo di apprendimento, scambio e sviluppo, coinvolgendo attivamente la forza lavoro e consentendo una formazione ottimale dei talenti.

straordinaria trasparenza dei dati all’interno dell’officina, nell’ambito della Machining Transformation (MX). Questo approccio crea le condizioni per decisioni informate e consente alle aziende di agire in modo proattivo, sviluppando nuovi modelli di business e garantendo vantaggi competitivi sostenibili nel tempo.

La Green Transformation (GX) promuove gli obiettivi di sostenibilità

La Green Transformation (GX) deriva in larga misura dalle misure di aumento dell’efficienza previste nei primi tre pilastri. Si tratta di un percorso che consente di raggiungere gli obiettivi di protezione del clima e compensazione dell’aumento dei prezzi dell’energia. Il principio guida della cosiddetta Green Economy di DMG MORI persegue un approccio olistico, che comprende macchine high-tech prodotte impatto climatico pari a zero (Greenmachine), una modalità di produzione efficiente dal punto di vista energetico (Greenmode) e partnership tecnologiche con gli OEM per la produzione sostenibile di beni e merci di ogni tipo (Greentech).

La lavorazione completa su 6 lati dei centri di tornitura/fresatura della serie CTX beta TC è tradizione in DMG MORI ormai da parecchi anni. Il nuovo CTX beta 450 TC continua a scrivere questa storia di successo. Il comfort operativo, l’efficienza, l’integrazione di tecnologie e processi e le opzioni di automazione sono valsi come criteri fondamentali per lo sviluppo di questo modello. Ed è così che il nuovo centro di tornitura/ fresatura è diventato un perfetto esempio di trasformazione della lavorazione (Machining Transformation / MX) e dei suoi quattro pilastri: integrazione dei processi, automazione, trasformazione digitale (Digital Transformation / DX) e trasformazione verde (Green Transformation / GX). Questo è l’approccio con cui DMG MORI ridisegna il futuro della produzione. La fresatura simultanea a 5 assi, la

lavorazione completa su 6 lati con mandrino principale e contromandrino, nonché l’integrazione di rettifica, dentatura e misurazione garantiscono la massima produttività e tecnologia sul pezzo. Con un ingombro di soli 10 m², il CTX beta 450 TC è la nuova soluzione entry level nella gamma di centri di tornitura/fresatura high-tech di DMG MORI. La zona lavoro offre spazio per pezzi con diametro fino a ø 500 mm e lunghezza fino a 1.100 mm. Il passaggio barra del mandrino principale è di ø 76 mm o, in opzione, di ø 102 mm. Il cuore del nuovo modello è ancora una volta il mandrino di tornitura/fresatura compactMASTER con una velocità di rotazione di 15.000 giri/min di serie e 20.000 giri/min in opzione. I mandrini principali e i contromandrini offrono un numero di giri massimo di 5.000 giri/min o una coppia fino a 720 Nm.

MEGLIO EQUIPAGGIATI, OGGI E IN FUTURO
LA NUOVA ERA DELL’INDUSTRIA MANIFATTURIERA

MACCHINE UTENSILI

SOSTENIBILITÀ E RISPARMIO ENERGETICO

Soluzioni innovative per la sostenibilità e l’efficienza energetica nel settore delle macchine utensili

La responsabilità d’impresa è l’impegno di SORALUCE verso l’ambiente, i propri clienti, la società e il suo staff. Sostenibilità e il risparmio energetico nel settore delle macchine utensili, hanno portato l’azienda a sviluppare strategie innovative per ridurre l’impatto ambientale e aumentare la produttività. Attraverso il sistema ECO DESIGN, vengono progettate macchine con un basso consumo energetico e materiali riciclabili. Inoltre, l’azienda è stata premiata con la Silver Medal 2021 da EcoVadis per le sue pratiche di responsabilità sociale

Da sempre in SORALUCE, azienda di riferimento nel settore delle tecnologie di fresatura, alesatura e tornitura verticale per il mercato italiano, lo sviluppo sostenibile e il rispetto dell’ambiente sono fattori chiave indiscutibili per il futuro. Lo sviluppo sostenibile è un principio fondamentale per SORALUCE che

collabora con i propri clienti per progettare e sviluppare un’ampia varietà di soluzioni sostenibili di fresatura, alesatura e multitasking. Con un approccio di sostenibilità strutturato e proattivo, l’azienda parte di Danobatgroup, la divisione macchine utensili della Corporación Mondragón, una delle holding più importanti d’Europa, ha messo in atto un piano d’azione a breve e medio termine per migliorare il proprio sistema di gestione della

sostenibilità perseguendo impegni, politiche e azioni tangibili sulle principali questioni con informazioni dettagliate sull’attuazione, seguite da una rendicontazione di sostenibilità significativa sulle azioni e sugli Key Performance Indicators. A tal fine, si impegna continuamente nella riprogettazione dei propri prodotti e processi, riducendo il consumo di energia e lubro-refrigeranti, introducendo materiale riciclabile, inserendo sostenibilità e responsabilità sociale nella cultura e nei processi aziendali.

Responsabilità verso l’ambiente: il sistema ECO DESIGN L’azienda ha creato una nuova generazione di macchine a portata d’uomo, progettata per ridurre al minimo il consumo energetico e i materiali di consumo. In accordo con le normative ISO 14006, SORALUCE realizza macchine con il sistema ECO DESIGN e con la più recente ed innovativa tecnologia per ridurre l’impatto ambientale e allo stesso tempo aumentare la produttività della macchina. SORALUCE è infatti la prima società nel settore delle macchine utensile ad ottenere, nel 2010, la certificazione per il Design di Prodotto e lo Sviluppo del Sistema di Gestione dei Processi (ECO DESIGN). Per diminuire l’impatto ambientale, gli aspetti più significativi nel ciclo di vita delle fresatrici sono la riduzione del consumo energetico, del materiale durante la fase di produzione dei vari pezzi di macchina, dei componenti idraulici e l’utilizzo di un sistema di

cambio utensile automatico. L’attenzione riposta nei confronti di questi aspetti, ha portato ad una riduzione dell’11% dei consumi nella produzione, del 16% dei consumi di elettricità e lubrificante, rispettivamente, durante l’uso e ad un risparmio annuale dei consumi della macchina del 16%, avendoli portati da 187, 2 MW/h/anno a 156 MW/h/anno. Responsabilità verso la società: the home of innovation L’innovazione è al primo posto in tutti i prodotti e le soluzioni che l’azienda sviluppa e molte delle tecnologie che guidano il settore della macchina utensile sono state sviluppate da SORALUCE. L’atteggiamento innovativo, caratteristica distintiva dell’azienda, è accompagnato da un impegno e una vocazione costanti per fornire un servizio alla società. Grazie ai continui sviluppi tecnologici, SORALUCE migliora la efficienza, la produttività, la precisione e la capacità di adeguamento ai processi concreti di produzione dei propri clienti, avendo cura, durante il processo, di tutti gli aspetti e fornendo tecnologie intelligenti in continua evoluzione, rispondendo oggi alle domande di domani.

L’incremento della produttività della macchina Nei differenti settori merceologici, oggi più di ieri sempre più esigenti, lo sviluppo di soluzioni di produzione tecnologicamente avanzate, che riducono i tempi di lavorazione e offrono elevata disponibilità e precisione, è la chiave per affrontare le di-

di
Soraluce realizza macchine in linea con il principio di Eco Design

verse sfide di produzione. Le soluzioni devono inoltre ridurre al minimo i tempi di fermo macchina, i tempi di carico/scarico di pezzi o le operazioni accessorie, ottimizzando così i tempi di cambio teste e utensili. Inoltre, devono consentire la produzione non presidiata, dove l’intervento dell’operatore è minimo, ma l’affidabilità è garantita. SORALUCE offre un’ampia gamma di soluzioni per la realizzazione di pezzi con differenti morfologie e dimensioni, in grado di soddisfare le esigenze dei vari settori, totalmente focalizzate sul raggiungimento della massima produttività e sulla garanzia di un’estrema precisione in lavorazione. Grazie allo sviluppo tecnologico di soluzioni di fresatura e alla sua competenza ed esperienza nell’ingegneria meccanica, la società è in grado di fornire soluzioni personalizzate e adattate alle esigenze di produzione del cliente, progettate per rispondere ad

ogni specifica applicazione. Le sue attrezzature di produzione consentono di ottimizzare i tempi di lavorazione, riducendo i tempi morti e con il minimo intervento dell’operatore. Le soluzioni SORALUCE sono molto affidabili ed efficienti, oltre ad essere macchine estremamente precise e di semplice gestione.

La Silver Medal 2021 di Ecovadis Per il raggiungimento della sostenibilità, SORALUCE è stata premiata con la Silver Medal 2021 dall’ente di certificazione indipendente Ecovadis, un riconoscimento che attesta, una volta di più, quanto l’azienda sia attenta ai temi della sostenibilità e quanto sia attiva sul fronte della responsabilità sociale. EcoVadis, affidabile piattaforma per le valutazioni della sostenibilità aziendale all’interno delle catene di approvvigionamento globali, valuta ogni azienda in base a criteri di prestazione am-

Ergonomia per l’operatore e

Grande Sicurezza certificata

Per l´uomo e Macchina

La tecnologia di serraggio autostringente per le teste di bloccaggio e freni anticaduta

bientale, sociale ed etica. I criteri sono basati su standard internazionali di responsabilità sociale d’impresa (CSR), come i principi del Global Compact, le convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), lo standard Global Reporting Iniziative (GRI), lo standard ISO 26000 e i principi CERES, e

SITEMA da oggi ha un nome:

in base al continuo impegno delle aziende a implementare pratiche sociali e ambientali nelle loro operazioni. La metodologia di valutazione include la valutazione della qualità del sistema di gestione della sostenibilità di un’azienda attraverso le sue politiche, azioni e risultati.

Dietro al fascino di prodotti creati su misura c’è sempre il concetto di precisione.

Chi deve effettuare la perfetta fresatura e tornitura dal pieno, di solito lo fa su una macchina HERMLE. Soprattutto se sulla tavola di lavorazione c’è un pezzo grezzo da 300 chilogrammi di peso. Un centro di lavorazione a 5 assi non sforna solo componenti su misura e intere moto customizzate, ma dà vita anche un’azienda di fama mondiale – un mito nel suo settore. www.hermle.de

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Manutentabilità

Valve World Expo 2024

L’industria delle valvole sta vivendo un momento cruciale nel panorama globale, grazie alle innovazioni tecnologiche e alle crescenti sfide legate alla scarsità d’acqua e alla transizione energetica. La VALVE WORLD EXPO 2024, che si terrà a Düsseldorf dal 3 al 5 dicembre, rappresenterà un’opportunità unica per esplorare queste tematiche e le soluzioni innovative proposte dal settore, con 515 espositori provenienti da 35 Paesi pronti a mostrare le loro novità

Con l’aumento della domanda di acqua dolce e la diminuzione delle riserve naturali, la desalinizzazione dell’acqua di mare è diventata una soluzione sempre più essenziale. Secondo le stime delle Nazioni Unite, oltre 36 miliardi di persone soffrono di carenza d’acqua per almeno un mese all’anno, una situazione destinata a peggiorare con l’aumento della domanda globale di circa l’1% annuo L’industria delle valvole gioca un ruolo chiave in questa trasformazione: molte delle soluzioni tecnologiche impiegate nei moderni impianti di desalinizzazione si basano su valvole e attuatori avanzati, progettati per resistere a condizioni ambientali estremamente difficili come quelle delle aree costiere.

Ad esempio, l’impianto di desalinizzazione di Carlsbad in California, uno dei più grandi al mondo, utilizza circa 500 attuatori AUMA che dimostrano la loro capacità di operare in ambienti corrosivi grazie all’uso di acciai inossidabili super-duplex. Anche a Singapore, presso l’impianto Keppel Marina East, sono impiegati attuatori AUMA per trattare fino a 137.000 metri cubi di acqua al giorno. Questi impianti rappresentano il futuro dell’approvvigionamento idrico in aree con scarsità di acqua dolce e l’industria delle valvole sta investendo notevoli risorse per migliorare la loro efficienza e ridurre i costi energetici associati.

Una delle principali sfide degli impianti di desalinizzazione è il consumo di

energia. Le tecnologie come le pompe a membrana ad alta pressione e i dispositivi di recupero energetico (ERD), come il Flowserve FLEX™ Calder® DWEER™, giocano un ruolo essenziale per migliorare l’efficienza energetica e garantire la sostenibilità economica degli impianti. Ad esempio, presso l’impianto di Las Palmas III nelle Isole Canarie, l’uso di dispositivi ERD ha contribuito a un significativo risparmio nei costi operativi

La digitalizzazione nell’industria delle Valvole Oltre alla desalinizzazione, la digitalizzazione è diventata un pilastro per l’industria delle valvole, poiché consente una gestione più efficiente e automatizzata degli impianti. I sensori e le tecnologie di misurazione integrati nelle valvole e negli attuatori sono in grado di raccogliere una vasta gamma di dati, che vengono poi utilizzati per monitorare l’efficienza dei processi e prevenire malfunzionamenti. Questa capacità di analizzare e interpretare dati in tempo reale aiuta a ottimizzare le operazioni, riducendo i tempi di inattività imprevisti e aumentando la produttività.

L’automazione digitale non solo migliora la precisione e l’affidabilità degli impianti, ma rappresenta anche una risposta efficace alla crescente carenza di manodopera qualificata. Le tecnologie digitali stanno cambiando il modo in cui vengono gestiti gli impianti industriali, rendendoli più adattabili e capaci di operare con meno interventi umani. In futuro, l’intelligenza artificiale avrà un impatto sempre maggiore, controllando i sistemi in autonomia e migliorando l’efficienza dei processi attraverso il machine learning. Una delle tecnologie più promettenti è il gemello digitale, una replica virtuale dell’impianto che permette agli operatori di simulare vari scenari operativi per identificare problemi potenziali e migliorare l’efficienza. Questo strumento, combinato con l’automazione e la digitalizzazione, offre la possibilità di prolungare la durata delle membrane negli impianti di desalinizzazione, ottimizzare l’uso di prodotti chimici e ridurre i costi operativi

VALVE WORLD EXPO 2024

La VALVE WORLD EXPO 2024 offrirà una vetrina completa di queste innovazioni tecnologiche, con un ampio

programma di conferenze e incontri per discutere delle sfide e delle opportunità del settore. L’evento prevede la partecipazione di espositori provenienti da tutto il mondo, tra cui molti dall’Italia, Regno Unito, Spagna e Turchia, a dimostrazione del carattere fortemente internazionale della fiera

Uno dei momenti clou sarà l’assegnazione dei Valve Stars Awards, che riconoscono l’eccellenza nei settori delle valvole, guarnizioni, attuatori e automazione. Il programma includerà anche una serie di conferenze e presentazioni curate da esperti del settore, come la Conferenza internazionale KCI, che si concentrerà su tematiche di sostenibilità, efficienza energetica e conservazione delle risorse. Questi temi sono particolarmente rilevanti in un contesto in cui la transizione energetica e la riduzione dell’impatto ambientale sono diventate priorità per molte industrie In particolare, la fiera darà spazio a iniziative come la campagna ecoMetals, che promuove le tecnologie sostenibili e a basso impatto ambientale. Nel portale della fiera sarà possibile scansionare uno specifico tour digitale, che conduce agli stand degli espositori che producono consapevolmente in modo sostenibile e percorrerlo a piacimento durante la visita. Un’altra novità per il 2024 sarà la Campagna High Potentials, che offrirà agli espositori l’opportunità di presentarsi come potenziali datori di lavoro, favorendo l’incontro con giovani talenti Il settore delle valvole si trova di fronte a sfide senza precedenti, dalla crescente domanda di acqua potabile alla transizione energetica. La desalinizzazione e la digitalizzazione rappresentano due delle risposte più efficaci a queste sfide, con innovazioni che migliorano l’efficienza operativa e riducono l’impatto ambientale. La VALVE WORLD EXPO 2024 sarà il palcoscenico ideale per esplorare tendenze e soluzioni future.

di Cristina Gualdoni

La fiera delle soluzioni a tutte le tue necessità produttive: servizi, sicurezza, processi, manutenzione.

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Nuovo format LIGNA.Circular

La trasformazione circolare nell’industria della lavorazione e del trattamento del legno

LIGNA 2025 festeggia 50 anni lanciando un nuovo format: LIGNA.Circular. Dal 26 al 30 maggio 2025 verrà proposto nel padiglione 12 un tema di grande attualità per il settore: la trasformazione circolare nell’industria della lavorazione e del trattamento del legno

Il nuovo format, che si identificherà nello slogan “Thinking in circles”, sarà realizzato dagli organizzatori di LIGNA in collaborazione con il partner CADEMI, già noto per i suoi format di successo nel settore del mobile e dell’arredo d’interni. CADEMI sarà rappresentata dai suoi due fondatori, Christof Flötotto e Andre Hempel.

Dal punto di vista contenutistico, LIGNA.Circular si allaccia al tema centrale LIGNA.SUSTAINABLE PRODUCTION, che punta i riflettori su proposte sostenibili dal punto di vista economico per l’industria e per l’artigianato del legno ma allo stesso tempo rivolte a tutelare l’ambiente e le risorse per le generazioni future e a migliorare le condizioni di lavoro nel comparto.

“Con LIGNA.Circular mettiamo al centro dell’attenzione della fiera un tema cruciale per il settore: la circolarità, e quindi il riciclo delle risorse. L’obiettivo prioritario è creare una community all’interno della quale possa avvenire, attraverso una serie di eventi condotti da moderatori, una condivisione di best practices, di sviluppi potenziali, e anche di sfide comuni, rapportati a una creazione circolare del valore”, dice Stephanie Wagner, Responsabile del progetto LIGNA presso Deutsche Messe. “Come punto di partenza per una Community che si prefigge l’obiettivo dell’economia circolare nell’industria del legno, LIGNA.Circular dovrà costruire ponti assolutamente necessari tra utilizzatori, fornitori di servizi, costruttori e artigiani”, aggiunge Wagner.

Per garantire la riuscita e l’impatto di LIGNA.Circular come rete dell’innovazione, è indispensabile un forte coinvolgimento del settore, ma non basta. LIGNA. Circular si propone infatti anche di intensificare i rapporti con importanti settori interconnessi e con fornitori di servizi, per una collaborazione interdisciplinare finalizzata a promuovere soluzioni di ordine pratico e a favorire la trasformazione circolare in modo mirato.

“Una trasformazione circolare sostenibile richiede anche il coinvolgimento di partner dell’intero gruppo degli

stakeholder. Ma soprattutto richiede la giusta mentalità, le giuste capacità e i giusti metodi”, sottolinea Andre Hempel, co-fondatore di CADEMI. “Il nostro obiettivo è fare sì che il format trovi spazio nel settore con gradualità

e in modo sostenibile. LIGNA.Circular vuole essere una piattaforma che va oltre il confronto, con una funzione attiva nel settore come catalizzatore per sviluppi sostenibili”, aggiunge Christof Flötotto, l’altro fondatore di CADEMI.

LIGNA

La fiera dell’industria della lavorazione e del trattamento del legno, organizzata congiuntamente ad Hannover da Deutsche Messe e dall’Associazione tedesca dei costruttori di macchine per la lavorazione del legno interna a VDMA, festeggia nel 2025 il suo 50esimo anniversario. LIGNA presenta l’offerta più completa di soluzioni per l’industria della prima e della seconda trasformazione del legno: Utensili, macchine e impianti per la produzione individuale e di serie; Tecnologia per la finitura delle superfici; Produzione di materiali a base legno; Tecnologia per le segherie; Energia dal legno; Componenti per macchine e tecnologie per l’automazione; Macchine e impianti per la tecnologia forestale.

CADEMI – Community e Academy per la trasformazione circolare

CADEMI promuove l’integrazione della responsabilità ecologica e sociale nelle strategie di business, rafforzando lo sviluppo sostenibile e la fiducia. Questo offre un enorme potenziale di innovazione ed è una importante premessa per il successo economico. Con appuntamenti regolari e gruppi condotti da moderatori, la rete CADEMI mette a disposizione una piattaforma che consente di rimanere informati sugli ultimi sviluppi e di scoprire nuove prospettive e partnership. Queste community facilitano la visione dello scenario presente e la creazione di nuovi percorsi e obiettivi per un’azione circolare. Per favorire esperienze di apprendimento cooperativo mirate, CADEMI propone anche viaggi di apprendimento su misura, gestiti in collaborazione con partner, fornitori o clienti. Le necessarie capacità e i metodi per avviare e accompagnare i processi di trasformazione e per implementare le pratiche circolari vengono resi disponibili attraverso un curriculum strutturato. CADEMI è stata fondata da Andre Hempel e Christof Flötotto.

FIERE

Alla guida della transizione verso una nuova produttività

Dal 22 al 25 ottobre il settore internazionale della lavorazione della lamiera si riunirà a EuroBLECH 2024, ad Hannover, in Germania. Nell’ambito del tema “The Power of Productivity”, circa 1.300 espositori di 40 paesi presenteranno la più grande selezione al mondo di tecnologie per la lavorazione della lamiera sotto un unico tetto, tutte progettate per migliorare prestazioni ed efficienza

EuroBLECH è il più importante evento al mondo dedicato alle tecnologie per la lavorazione della lamiera. La prossima edizione del 2024 offrirà ancora una volta ai visitatori un’esperienza unica nel cuore del settore, con quattro intense giornate di sourcing di prodotti, networking e apprendimento. Numerosi fornitori di tutto il mondo copriranno l’intera supply chain in 15 diversi settori tecnologici, con migliaia di prodotti in mostra e dimostrazioni di macchine dal vivo in nove padiglioni. Con lo slogan “The Power of Productivity”, l’edizione di quest’anno è focalizzata sull’incremento di produttività ed efficienza grazie a soluzioni innovative.

“Stiamo attualmente assistendo a rapidi sviluppi nell’ambito di automazione, robotica, intelligenza artificiale e dispositivi IoT”, spiega Evelyn Warwick, Event Director di EuroBLECH, per conto di RX. “Digitalizzazione, connettività e big data hanno un ruolo fondamentale, in quanto consentono una maggiore efficienza e precisione, nonché adeguamenti in tempo reale nel processo di produzione. L’edizione di quest’anno di EuroBLECH sarà l’occasione per scoprire come utilizzarli in modo significativo all’interno del proprio ambiente di produzione. Fare scelte giuste e informate è fondamentale per sfruttare la vera “Power of Productivity” in termini di produttività, prestazioni, costi e sostenibilità”.

Cultura di innovazione: utilizzare idee nuove Un’azienda espositrice su cinque sarà nuova e l’area dedicata “Young Innovators” nel padiglione 15 ospiterà promettenti start-up tedesche. Oltre alla Germania, i principali Paesi espositori del 2024 sono Italia, Turchia, Cina, Svizzera, Paesi Bassi, Spagna, Belgio, Polonia, Austria, Portogallo, Svezia, India, Finlandia, Francia e Stati Uniti. Circa il 64% degli espositori proviene da fuori la Germania. 76 aziende sono candidate al prestigioso EuroBLECH 2024 Award, uno dei più famosi riconoscimenti del settore per gli straordinari risultati conseguiti nell’innovazione e nell’eccellenza tecnica. I sei vincitori saranno premiati alla cerimonia ufficiale che si svolgerà durante il primo giorno dell’evento, alle ore 17:00 nella Presentation Area, nel padiglione 27. Gli Award Trails, dedicati a tutte le aziende candidate, sono la novità di quest’anno. Si tratta di sei percorsi da esplorare, con innovazioni di punta per ognuna delle categorie premiate:

tecnologia di stampaggio e formatura, tecnologia di taglio, tecnologia di giunzione, tecnologia di lavorazione delle superfici, automazione e movimentazione, e sostenibilità. Per i visitatori che vogliono esplorare ulteriormente il potere di trasformazione dell’innovazione, EuroBLECH offre tour guidati organizzati con cura e incentrati sulle soluzioni per la produttività di aziende come Amada, Libellula, OTC DAIHEN Europe, Panasonic Connect Europe, RICO-Thomas Castro Silva, SEYI Presses Europe, Voortman Steel Machinery e Wila. Ogni fermata prevede una breve presentazione e una sessione di domande e risposte con un rappresentante dell’espositore. I tour possono essere prenotati online. Il popolare Forum di esperti fa il suo ritorno, con presentazioni e interventi di esperti su argomenti chiave come automazione, robotica, cobot, IoT e metaverso industriale. Le sessioni si svolgeranno nelle Presentation Area nei padiglioni 26 e 27. Mercoledì 23 ottobre, alle ore

15:00, nel padiglione 26, si parlerà dell’automazione come soluzione per mitigare la carenza di personale qualificato in una speciale tavola rotonda (“Automation as a solution to mitigate skilled labour shortage”). Maggiori informazioni su relatori e argomenti saranno disponibili in data prossima alla fiera. E venerdì 25 ottobre è il Careers Day, la giornata dedicata alla promozione di giovani talenti nel settore. Studenti e apprendisti potranno visitare la fiera gratuitamente per entrare in contatto con potenziali futuri datori di lavoro e conoscere le tecnologie rivoluzionarie disponibili sul mercato.

Il sito Web ufficiale dell’evento offre ampie informazioni sulla fiera, tra cui l’elenco completo degli espositori con descrizione dell’azienda e dei relativi prodotti e l’anteprima completa dell’evento online con funzioni di ricerca e filtro per aiutare i partecipanti a trovare aziende e prodotti di interesse.

www.euroblech.com

Subcontratación 2025

Nuove opportunità di business per le PMI al BEC

Le sfide industriali diventeranno opportunità di business per le PMI alla Subcontratación 2025, l’unico evento sulla subfornitura in Spagna, che si terrà presso il Bilbao Exhibition Centre dal 3 al 5 giugno. L’evento avrà luogo nell’ambito di +INDUSTRY, uno dei principali punti d’incontro per la produzione intelligente e l’Industria 4.0. La fiera avrà due spazi principali: da un lato, nell’area espositiva, saranno rappresentati i processi di produzione più essenziali e le tecnologie più avanzate. A partire da questa 22ª edizione, la fiera ospiterà anche il settore delle forniture industriali. Dall’altro lato, al 21º Incontro Europeo sulla Subfornitura Industriale, le aziende espositrici potranno tenere colloqui B2B con acquirenti nazionali e internazionali di primo piano.

Questo forum commerciale, organizzato dalla Camera di Commercio di Barcellona, Camera Bilbao e BEC, ha ospitato quasi 1.000 incontri nella scorsa edizione, consolidandosi come il più grande evento B2B in Europa. Le interviste personalizzate con acquirenti selezionati in base alla gamma di prodotti e servizi hanno reso Subcontratación il punto di riferimento internazionale per la produzione avanzata.

L’ampia gamma di prodotti e servizi offerti attirerà principalmente responsabili acquisti, manager della produzione, della R&S&I e dell’innovazione, responsabili della catena

di fornitura e della produzione, personale tecnico e utenti finali dei settori strategici dell’economia, tra cui aeronautica, automotive, produzione di macchinari, ferroviario,

difesa, energia, trasporti e infrastrutture, siderurgia e beni strumentali. In un contesto sempre più globalizzato, la subfornitura industriale, un settore chiave per la produttività, assume un’importanza crescente. Attualmente, in Spagna, il settore conta numerose PMI nei settori tradizionali e avanzati, che vantano alti livelli di certificazioni e approvazioni. Queste PMI formano un tessuto imprenditoriale dinamico e innovativo, che rappresenta circa il 10% del PIL industriale del paese. +INDUSTRY si sta espandendo per rispondere all’evoluzione del settore industriale, con l’obiettivo di includere tutti i settori legati alla produzione avanzata. Per questo motivo, l’evento del 2025 includerà la nuova fiera weAR automation and robotics, un evento trasversale per tutte le industrie. Accanto a questo, il percorso settoriale di +INDUSTRY sarà completato dagli eventi consolidati Addit D, BeDIGITAL, Maintenance e Pumps & Valves. Inoltre, il forum sull’occupazione WORKinn risponderà ancora una volta alla sfida di trovare talenti nell’industria.

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La fiera Subcontratación è organizzata dal Bilbao Exhibition Centre, con la collaborazione del Gruppo SPRI - Governo Basco come partner istituzionale.

Medallia ‘Experience World Tour’ EVENTI

Un trionfo a Barcellona: la potenza dell’intelligenza artificiale e l’impegno per creare esperienze uniche, decisive per il futuro

“Experience World Tour”. L’azienda ha riunito nella città di Barcellona più di 150 direttori specializzati nella CX, provenienti da grandi aziende in tutta Europa, offrendo una giornata ricca di dibattiti stimolanti, casi di studio e dimostrazioni pratiche sulle più recenti innovazioni dell’intelligenza artificiale (AI) di Medallia.

Barcellona è stata l’ultima tappa dell’Experience World Tour, che ha toccato alcune tra le principali città del mondo, come Parigi, Monaco di Baviera, Londra, Melbourne, Città del Messico e Las Vegas, promuovendo la collaborazione e il networking tra professionisti del settore.

Jodi Searl, SVP e Chief Experience Officer di Medallia, ha orchestrato l’intera giornata come presentatrice e moderatrice, aprendo l’evento globale sulla Customer Experience insieme a Nick Martin, SVP International di Medallia, e a Michael Mallett, VP Product – Solutions Strategy di Medallia Mallett ha tenuto un intervento dedicato all’AI, evidenziandone il potenziale trasformativo sia per il mondo che per la disciplina della Customer Experience, e ribadendo, in linea con le priorità dei professionisti CX, l’importanza di “creare esperienze sempre più personalizzate”.

Successivamente, Eleanor Telling, Senior Director CX/EX Advisory di Medallia, ha illustrato l’importanza di una cultura organizzativa basata sull’ascolto attivo, spiegando come l’esperienza dei dipendenti determini il successo con i clienti. “Dipendenti soddisfatti dell’esperienza in azienda offrono un servizio efficace ed efficiente, garantendo un’esperienza migliore ai consumatori” ha dichiarato Telling, aggiungendo che

un programma di employee experience è solo il primo passo per costruire una cultura fondata sull’ascolto e sull’empowerment.

Antonio de la Rosa, VP Attractions & Events International di Legends, ha presentato una visione per rivoluzionare l’engagement dei clienti basandosi su esperienze indimenticabili. Per raggiungere questo obiettivo, a suo dire, è fondamentale puntare sull’innovazione e affidarsi a una strategia creativa: “È importante creare esperienze che mettano in contatto persone da tutto il mondo” ha dichiarato de la Rosa.

Dopo il suo intervento, è stata la volta di una tavola rotonda, moderata da John Abraham, Head of CX Solution Design di Ipsos, in cui si è approfondita la success story di CUPRA, esplorando come la Customer Experience sia diventata sinonimo di crescita per il brand. I partecipanti, tra cui Marta Clemente, Sales Network Quality Tools & Customer Experience di CUPRA, Daniel Brugarolas, Customer Satisfaction & Market Steering di CUPRA e Jesús Caldeiro, Director Customer Experience and Channel Performance di Ipsos, hanno discus-

so di CUPRA Connect evidenziando l’impegno per una personalizzazione continua dell’esperienza non solo nella fase di vendita ma anche nel post-vendita, per fidelizzare i clienti e generare fiducia.

Anna Steinhage, Insights Director di Medallia, ha moderato una seconda tavola rotonda con Filip de Loecker, Group VoC Platform Owner di Helvetia, Gabriela Vargas, Voice of Customer Program Leader di Decathlon e Paloma Paraja, Customer Experience Manager di Santalucía. I partecipanti hanno discusso i fondamenti di un’esperienza soddisfacente, come la cura delle transazioni e la capacità di rilevare tempestivamente eventuali problemi, promuovendo un dialogo empatico all’interno delle aziende.

L’incontro di Barcellona ha permesso inoltre di esaminare concretamente il concetto innovativo dell’Earned Growth Rate, in base al quale la crescita delle aziende viene guidata dalla fedeltà genuina dei clienti soddisfatti che agiscono da brand ambassador. A questo proposito, Carlo Onado, Stream Value CX Manager di Eni Plenitude, ha dichiarato: “il nostro impegno

nei confronti del cliente è stato rafforzato attraverso un programma di feedback completo, che include sondaggi sui punti di contatto chiave, sul journey e sulle relazioni”.

Monika Wirtz, CX Platform Owner di Congstar (marchio di Telekom), ha spiegato in che modo le aziende possono diventare data-driven grazie all’ AI. “È importante comprendere come strutturare la priorità dei dati partendo dal journey. Non basta raccogliere i dati, occorre integrarli per trasformare i feedback in segnali di valore.”

L’ultima presentazione è stata tenuta da Pegah Valeh, Head of Global CX dell’azienda pioniera nelle piattaforme social e nelle esperienze di realtà aumentata e virtuale, che ha parlato di una preziosa ricetta per il successo in CX, composta da ingredienti quali “l’ascolto, l’apprendimento e l’azione”, elementi fondamentali per costruire soluzioni che uniscono le persone.

La giornata si è conclusa con una serata di networking, dove gli ospiti hanno potuto scambiare impressioni e spunti ammirando il tramonto dalla terrazza del W Hotel.

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PRODOTTI

Sandvik Coromant è orgogliosa di presentare CoroMill® MS20, una soluzione per la fresatura di spallamenti a 90 gradi effettivi. Studiata nei minimi dettagli per operazioni che vanno dalla sgrossatura alla finitura su acciaio inossidabile e superleghe resistenti al calore, questa soluzione è in grado di garantire una sicurezza, una versatilità e una produttività senza compromessi.

“CoroMill® MS20 è la nostra nuova soluzione prioritaria monolaterale a due taglienti per applicazioni di fresatura di spallamenti a 90 gradi effettivi su materiali ISO M e ISO S, particolarmente adatta al settore aerospaziale, petrolifero e del gas”, spiega Sangram Dash, Global Product Application Specialist per utensili di fresatura multitaglienti presso Sandvik Coromant. “Grazie alla sua versatilità, CoroMill® MS20 è perfetta per fresatura di spallamenti ripetuta, spianatura, lavorazioni in rampa lineare ed elicoidale, esecuzione di cave dal pieno e applicazioni di lavorazione a tuffo”.

Una delle principali caratteristiche di CoroMill® MS20 risiede nelle sue geometrie ottimizzate, pensate su misura

per diversi materiali ISO, in modo da garantire una sicurezza superiore del filo tagliente. “Gli utilizzatori non potranno fare a meno di apprezzare l’affidabilità degli inserti CoroMill® MS20, dotati di un modello di usura prevedibile e graduale sul tagliente, anche nelle applicazioni più impegnative”, commenta Dash. “In sintesi, si tratta di una soluzione che offre la massima sicurezza e che consente una maggiore produttività”.

Assortimento di qualità per risultati di qualità

La combinazione tra corpi fresa e inserti di alta qualità garantisce finiture superficiali impeccabili e un’ottima qualità delle pareti (senza gradini) nelle applicazioni di fresatura di spallamenti ripetuta.

Il robusto corpo fresa offre prestazioni straordinarie in termini di controllo delle dimensioni, adattandosi perfettamente al diametro nominale con tolleranze più strette sul runout assiale e radiale. Ciò determina una migliore qualità del componente, meno scarti e una durata estesa del tagliente.

Prodotti ricorrendo a una nuova tecnologia di pressatura, gli inserti offrono una maggiore precisione dimensionale, aumentando ulteriormente la qualità dei componenti e la durata tagliente dell’inserto. L’elevata precisione degli inserti CoroMill® MS20 a pressatura diretta permette loro di sostituire le geometrie rettificate dell’inserto periferico con prestazioni analoghe. “Non si dovrebbero mai accettare compromessi quando si tratta di fresatura di spallamenti”, conclude Dash. “Che diate la priorità a una lavorazione sicura e priva di problemi,

a un’elevata produttività o a una maggiore efficienza costi, la nuova soluzione per la fresatura di spallamenti CoroMill® MS20 è ciò che fa per voi”.

L’assortimento include corpi fresa nella gamma di misure 15,8–84 mm (con frese in misure imperiali equivalenti), oltre a inserti dotati di geometrie ottimizzate per l’acciaio inossidabile e le applicazioni HRSA.

Dall’esperienza di Rivit nei sistemi di fissaggio, nasce Controlriv GEN3, il dispositivo elettronico industriale made in Italy che verifica in tempo reale il corretto sistema di fissaggio, pensato per ambiti industriali quale automotive, carpenteria pesante, automazione industriale, assemblaggi vari e sistemi di movimentazione handling. Grazie alle sue caratteristiche, Controlriv GEN3 si colloca in una posizione molto competitiva sul mercato: un unico modello permette infatti di verificare il corretto fissaggio del rivetto/inserto/bullone a strappo attraverso il controllo di ogni tool Rivit a cui è collegato. In questo modo, è possibile segnalare tempestivamente eventuali errori, risparmiando tempo e costi dovuti a un fissaggio errato. Grazie alla sua versatilità, il nuovo Controlriv GEN3 può essere utilizzato in due modalità: stand-alone o cluster (una rete di dispositivi collegati tra di loro).

Tra le caratteristiche principali che rendono il nuovo Controlriv GEN3 il nuovo riferimento del mercato si sottolinea:

• una meccanica robusta e compatta;

• la separazione fisica tra parte pneumatica ed elettronica per un’installazione facile e veloce e una manutenzione più agevole;

• la misurazione in tempo reale della pressione di aria compressa fornita al tool, con range di tolleranza programmabile e segnalazione di errore in caso di fuori range;

• il monitoraggio in tempo reale del processo di fissaggio con un sistema di alert tramite notifiche e codice colori;

• la raccolta dati e la memorizzazione degli stessi, e la configurabilità da controllo remoto;

• L’interfacciamento al Controlriv GEN3 può essere effettuato in due modalità: via Ethernet/Profinet oppure tramite WiFi/Bluetooth.

Il nuovo sistema di controllo pensato da Rivit prevede, inoltre, un pratico frontalino dotato di display grafico, pulsante di accensione/spegnimento illuminato, 6 tasti per le principali funzioni e 1 por-

Penweld per la saldatura dei manufatti in PP

Penweld è una saldatrice manuale ad aria calda utilizzata per saldare materiali termoplastici mediante l’inserimento di un cordone di polipropilene (PP), polietilene (PE) o PVC che viene introdotto nell’ugello montato sulla macchina. Grazie al getto di aria calda, Penweld unisce due parti della stessa composizione plastica con una saldatura perfetta e resistente.

Penweld è efficiente e compatta: pesa solo 430 grammi, ma con i suoi 1000 W di potenza può erogare aria ad una temperatura fino a 450°C, che arrivano a 600°C nella versione da 1550 W. La versione Penweld A è dotata di un sistema di illuminazione LED ad anello integrato nell’impugnatura: questo rischiara la zona di lavoro con una luce bianca calda, permettendo di lavorare anche in aree buie e di operare per periodi lunghi senza affaticare la vista dell’operatore.

I progettisti Leister hanno dotato Penweld di un’impugnatura ergonomica che garantisce una presa salda e allo stesso tempo hanno creato un tubo dell’aria calda, con cavo di alimentazione integrato, in grado di scivolare con facilità senza rimanere incastrato nei bordi o in alte asperità dell’oggetto da saldare; questo permette all’operatore di lavorare spostandosi con maggior facilità da un punto all’altro della zona di lavoro.

Il nuovo snodo sferico del tubo di alimentazione dell’aria consente una rotazione fino a 310 gradi tra Penweld e raccordo dell’aria, dando una sensazione di maggiore leggerezza e facilità d’uso. La tubazione dell’aria è inoltre disponibile in diverse lunghezze per adattarsi al meglio alle specifiche esigenze della lavorazione. Il pratico display permette una rapida configurazione dei parametri di saldatura, in particolare, grazie all’intuitivo menù di navigazione è sempre possibile vedere sul display il valore impostato e il valore effettivo della temperatura dell’aria.

USB. Sul lato posteriore della macchina invece è presente un pannello con 1 porta USB, ingresso/uscita

CoroMill® MS20 una soluzione versatile e affidabile per la fresatura di spallamenti
dell’aria compressa, 4 input/3 output opto-isolati e alimentazione, tutti collegabili tramite morsettiera.
ta

Riparare invece di gettare via: un “diritto alla riparazione” simile a quello previsto dalla direttiva UE per gli elettrodomestici potrebbe favorire la tutela delle risorse anche nell’industria dell’abbigliamento. L’obiettivo dichiarato è garantire tessuti sostenibili e riciclabili e ridurre la quantità di rifiuti tessili. Per il fornitore di servizi tessili Mewa, la riparazione degli indumenti da lavoro rientra già tra i servizi offerti. Un servizio completo di gestione dell’abbigliamento da lavoro e protettivo risponde già ai requisiti del “diritto alla riparazione” su più fronti. Oltre a prevedere la sostituzione delle cerniere e la riparazione delle parti danneggiate, il servizio comprende anche la sostituzione di interi elementi, come le tasche, le maniche o i polsini. Contestualmente vengono prodotti kit di riparazione adeguati. Anche gli indumenti protettivi possono essere riparati in modo sicuro. Un’altra prassi diffusa è il riciclo degli indumenti scartati, per recuperarne le parti ancora riutilizzabili. “Se si considera che ogni anno in Europa vengono gettati al macero circa 5,8 milioni di tonnellate di prodotti tessili, è evidente che riparare è meglio che riciclare in termini di sostenibilità”, spiega Wolfgang Quednau, Amministratore Delegato della Betreuungsgesellschaft für textiltechnische Anwendungen GmbH (BTTA). Nella filiera tessile, la maggior parte delle risorse viene consumata nella fase di produzione delle materie prime. Quanto più a lungo un capo di abbigliamento viene utilizzato, tanto più si riduce il suo impatto sull’ambiente. “L’abbigliamento da lavoro è soggetto a un’usura decisamente maggiore rispetto all’abbigliamento fashion: solo indumenti di alta qualità e facilmente riparabili possono garantire una lunga durata”, spiega l’ingegnere tessile Wolfgang Quednau. Per poter contribuire a migliorare la qualità

dei tessuti, Mewa dispone di un proprio reparto dedicato allo sviluppo di abbigliamento da lavoro e protettivo. I nuovi materiali vengono sottoposti a test intensivi prima di essere utilizzati. Se l’abbigliamento da lavoro è sottoposto a numerosi cicli di utilizzo senza subire alcuna sostanziale alterazione estetica o funzionale, questo non solo contribuisce alla sostenibilità, ma consente anche di ridurre i costi. I clienti beneficiano di entrambi gli aspetti, afferma Wolfgang Quednau. Mewa, fornitore di servizi tessili attento ai principi della sostenibilità, sta conducendo diverse ricerche sui possibili utilizzi dei materiali riciclati e sul ricondizionamento delle fibre ottenute da prodotti tessili usati. Tuttavia, il riciclo

presenta ancora dei limiti: una sfida importante è rappresentata dalla qualità dei materiali riciclati, come spiega la dott.ssa Diana Wolf, responsabile Ricerca e Sviluppo di Mewa. I problemi riguardano, da un lato, la resistenza, assolutamente necessaria per l’abbigliamento da lavoro, e, dall’altro, la reazione dei tessuti durante il processo di tintura. “I materiali riutilizzati devono essere assimilabili ai prodotti originali non riciclati”, sostiene Diana Wolf, descrivendo l’obiettivo della ricerca.

Mewa è attualmente impegnata in un progetto del Centro di ricerca tedesco Jülich, in collaborazione con partner scientifici come l’Università tecnica di Braunschweig e l’Università di Scien-

La libreria macchine Seco offre agli utenti raccomandazioni immediate sui parametri di taglio

Seco ha lanciato una nuova funzionalità sul proprio sito web che fornisce ai clienti consigli di alta qualità, immediati e specifici per il prodotto sui parametri di taglio, in base alle informazioni sulla macchina. La libreria macchine Seco semplifica il processo di identificazione, acquisto e ottimizzazione degli utensili a adatti alle macchine del cliente specifico. “La libreria macchine è l’ultima novità del portale Seco My Pages che supporta i clienti con un’esperienza digitale personalizzata su secotools.com”, ha affermato Simon Karlström, Product Lead di Seco. “I clienti possono accedere rapidamente ai parametri di taglio di un particolare utensile in base alle caratteristiche specifiche della propria macchina, oltre a ottenere rapidamente informazioni sul prodotto. La libreria macchine fornisce all’operatore tutte quelle informazioni specifiche della macchina che servono ad ottimizzare i calcoli dei parametri di taglio”

Aggiungi facilmente macchine e acquisisci dati di taglio

I clienti possono facilmente aggiungere, modificare ed eliminare macchine insieme a caratteristiche quali produttore, modello, CNC, refrigerante, giri al minuto, coppia e capacità semplicemente visitando il portale My Pages su SecoTools.com e accedendo alla libreria macchine. Una volta che una specifica macchina è stata inserita nella libreria insieme a tutte le sue caratteristiche, i clienti non devono fare altro che aggiungerla alla scheda dei parametri di taglio nella pagina dei dettagli del prodotto per ottenere raccomandazioni sui parametri di taglio specifici proprio per le caratteristiche di quella macchina. Inoltre, i clienti potranno regolare i parametri di lavorazione, come processi di taglio e numero di passate, per ottimizzare le operazioni. Le macchine configurate e salvate nella

ze Applicate del Niederrhein. Il progetto, finanziato dal Ministero tedesco della Ricerca e dell’Istruzione, studia la possibilità di riciclare con procedimenti chimici il poliestere ricavato da fibre miste per trasformarlo in fibre riutilizzabili (codice di finanziamento: 033R408A). “Vogliamo rendere possibile il cosiddetto riciclo ‘da tessuto a tessuto’. In questo modo, i vecchi tessuti in misto poliestere-cotone potrebbero essere convertiti in nuovi tessuti. Questo rappresenterebbe una pietra miliare verso un’economia circolare del settore tessile veramente olistica”, spiega Diana Wolf, fiduciosa che quanto stabilito dalle nuove norme sulla progettazione ecocompatibile nel settore tessile daranno un forte impulso allo sviluppo di processi di riciclo più evoluti.

specifici della macchina aiuteranno le officine ad aumentare l’efficienza con una maggiore produttività e la riduzione degli scarti.

libreria macchine favoriranno un’esperienza personalizzata in tutti i prodotti digitali Seco presenti. Il calcolo dei parametri di taglio sulle impostazioni univoche della macchina fornirà agli operatori consigli su dati di taglio più rapidi e precisi per evitare costosi tentativi ed errori. I parametri di taglio i parametri di taglio da utilizzare per qualsiasi combinazione di macchina e utensile. Inoltre, fornisce i parametri di taglio appropriati per gli utensili nuovi o esistenti trasferiti su una macchina nuova o diversa. La libreria macchine permette agli utenti di salvare e modificare facilmente i dati su ogni macchina.

Flessibilità e adattabilità per soddisfare esigenze mutevoli La libreria macchine Seco consiglia

Riparare è meglio che riciclare: la sostenibilità nell’abbigliamento da lavoro

Norelem lancia i sistemi di serraggio per applicazioni metrologiche

Negli ambienti automatizzati, il controllo qualità si basa sulla misurazione continua e sul monitoraggio dei risultati delle prove. I tecnici hanno bisogno di sistemi che garantiscano il posizionamento preciso e sicuro dei pezzi in esame, un requisito essenziale per ottenere risultati di misura affidabili e accurati.

Per rispondere a tale esigenza, norelem, produttore leader di componenti standard a livello mondiale, ha introdotto una nuova linea di componenti di serraggio modulari (34005) per la metrologia. Questi nuovi sistemi di serraggio offrono numerosi vantaggi significativi a progettisti e tecnici, grazie a una soluzione flessibile e modulare che si adatta alle esigenze in evoluzione di vari settori applicativi.

A differenza delle tecnologie di serraggio tradizionali, che richiedono una forza significativa, i sistemi norelem sono progettati per utilizzare una forza di serraggio minima, rendendoli ideali per assemblare in modo rapido ed efficiente anche le configurazioni più complesse.

Per i tecnici, ciò significa ottenere flussi di lavoro più rapidi, minore affaticamento e meno errori, che si traducono in una maggiore pro-

duttività e in una migliore accuratezza delle misure. La flessibilità del sistema si estende a un’ampia gamma di applicazioni, dalle tecno-

logie di etichettatura e laser alla manipolazione e all’industria alimentare, garantendo la soddisfazione delle diverse esigenze della produzione moderna.

superfici e contorni. I nostri sistemi sono costruiti per offrire ai tecnici la flessibilità necessaria per affrontare qualsiasi scenario applicativo”.

La modularità dei sistemi di serraggio norelem è ulteriormente rafforzata dalla gamma di componenti standard combinabili, come supporti di base, moduli di montaggio, unità di manipolazione ed elementi di serraggio. Ciò significa che i tecnici possono assemblare rapidamente nuove configurazioni o riconfigurare quelle esistenti con il minimo sforzo.

L’efficienza delle risorse e l’economicità del sistema consentono di risparmiare tempo e materiali, mentre l’interfaccia uniforme garantisce l’accesso a tutti i punti di misura in un’unica configurazione, semplificando il processo di misura e riducendo il rischio di errori da parte degli operatori.

Schneck ha aggiunto: “Abbiamo semplificato il processo di assemblaggio e riconfigurazione creando dei set di componenti di serraggio specificamente progettati per le macchine di misura a coordinate, per la misurazione di superfici e contorni e per i sistemi di misura ottici. Questi set contengono una selezione predefinita di componenti di base, per il montaggio e il bloccaggio, che consentono agli utenti di creare facilmente configurazioni sia semplici che complesse”.

Le caratteristiche di una nuova serie di dispositivi di comando Ex, attualmente in fase di lancio da parte della divisione aziendale Controltec di steute, comprendono l’integrazione flessibile e diretta in ambienti chiusi e impianti all’interno delle zone Ex 1 e 21.

La serie Ex ES 97 si basa sulla serie Ex 97 di interruttori di posizione. Questa serie è già ben consolidata in campi di applicazione complessi, in particolare nelle zone a rischio di esplosione, e ha dimensioni conformi alla norma EN 50047.

Il sistema di commutazione di questa serie (azione lenta, 1 NC/ 1NO, contatto NC a interruzione positiva) è estremamente robusto e durevole. Il vano morsetti separato per la classe di protezione antiaccensione Ex facilita il collegamento flessibile dei cavi direttamente all’interno del vano morsetti del dispositivo di comando. Grazie alla compattezza delle dimensioni (diametro di installazione di soli 22,5 mm), i dispositivi di comando Ex sono facilmente integrabili nella struttura circostante.

I nuovi dispositivi di comando Ex sono inizialmente disponibili in tre versioni: con pulsante, con selettore di chiusura e con pulsante di arresto di emergenza conforme alle norme. Tutte le varianti sono adatte all’uso nelle zone Ex 1 e 21 (gas Ex e polvere Ex). Ulteriori varianti di attuatori sono disponibili su richiesta.

La serie Ex ES 97 completa la gamma di dispositivi di comando steute Controltec per zone a rischio di esplosione. Finora gli utenti potevano scegliere tra la serie Ex 14 con cavo di collegamento e la serie Ex BF 80 in un robusto involucro di plastica con vano per i terminali. Ora è disponibile anche una terza opzione.

Marcus Schneck, CEO di norelem, ha commentato: “Oltre che per garantire grande versatilità, i sistemi di serraggio sono stati pensati per gestire sia il fissaggio in una sola volta che le attività di misurazione ricorrenti. Se dovessero essere necessarie procedure aggiuntive, il design modulare consente di adattare facilmente i sistemi per soddisfare tali esigenze specifiche, garantendo agli utilizzatori di essere sempre un passo avanti. norelem offre soluzioni che supportano diverse tecniche di misura, dalle misure tattili su macchine di misura a coordinate, alle procedure di misura ottica e alle misure di

Grazie alla loro struttura resistente all’usura e priva di manutenzione, i sistemi di serraggio di norelem offrono una durata a lungo termine, rendendoli ideali per il riutilizzo senza ricalibrazione. Inoltre, l’introduzione di un nuovo sistema di pallet a cambio rapido consente di riattrezzare il dispositivo di misura ottico al di fuori di esso, riducendo ulteriormente i tempi di inattività e aumentando la produttività. Per ulteriori informazioni sui nuovi sistemi di serraggio modulari di norelem e per scoprire come possono migliorare le vostre applicazioni specifiche, visitate il sito web.

Disolplus è l’azienda italiana specializzata nel trattamento di disoleazione a nastro per lubrorefrigeranti.

I compatti disoleatori, proposti in differenti taglie, sono tutti integrabili alle vasche da trattare ed il funzionamento è gestibile in totale sicurezza ed autonomia. L'utilizzo evita la formazione o l'accumulo superficiale di strati oleosi o grassi che favoriscono il degrado precoce del lubrorefrigerante e conseguente salubrità ambientale.

Seguiteci su:

La nuova serie completa la gamma di dispositivi di comando Ex in formato compatto

Il controller iC9226 funziona con il chip industriale TRITON di Yaskawa e può controllare fino a 64 assi servo in modo sincrono. Può inoltre essere programmato utilizzando lo strumento software iCube Engineer e può essere opzionalmente equipaggiato con un FSoE Safety Master integrato.

La novità è che ora è possibile utilizzare EtherCAT per controllare non solo servoazionamenti e convertitori di frequenza, ma anche robot Delta e Scara, cinematica specifica del cliente e altri dispositivi di terze parti. Grazie al suo design modulare, i controller della serie iC9226 dispongono di funzioni che possono essere attivate per configurarli in modo da adattarli ad applicazioni specifiche, riducendo i costi di layout e implementazione.

Per facilitare l’attuazione, il controllore può essere programmato in un’ampia gamma di linguaggi di programmazione. Questi non comprendono solo gli standard internazionali definiti nella IEC 61131, ma anche linguaggi come C#, C++, Python o Mathlab Simulink.

La piattaforma di automazione iCube Control di Yaskawa presenta elementi tecnicamente complementari e fornisce una soluzione olistica per applicazioni di controllo specifiche del settore, che vanno dal software di ingegneria all’hardware del controller alla tecnologia integrata dei chip. iCube Control viene inoltre ampliato passo dopo passo per creare un sistema completo di controllo del movimento e di automazione conforme alla standard di sicurezza internazionale IEC62443-4-1, dallo sviluppo del prodotto alla sua implementazione. L’obiettivo è di creare una piattaforma universale che consenta agli operatori di accedere a un’intera gamma di funzioni, dal controllo dei convertitori di frequenza al controllo del movimento e alla sicurezza, fino alla programmazione e al controllo dei robot, il tutto nello stesso ambiente. L’apertura, la flessibilità e la scalabilità fornite dal software iCube En-

gineer basato su Linux si traducono in un sistema operativo che comprende tutti gli altri prodotti. Yaskawa ha basato lo sviluppo dei propri prodotti sull’ecosistema aperto PLCnext Technology di Phoenix Contact, nel contesto di una partnership tecnologica iniziata nel 2020. Ciò ha portato alla creazione di una vera e propria community e di prodotti iCube, nonché uno Store utilizzato per condividere competenze. Phoenix Contact e Yaskawa hanno l’obiettivo comune di passare da soluzioni proprietarie a un ecosistema aperto a prova di futuro per l’automazione industriale. Yaskawa sta attualmente lanciando l’iC9226M in tutto il mondo, nella sua divisione Motion and Robotics.

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