ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)
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Sommario #300 Gennaio/Febbraio 2025
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n. 300 Gennaio/Febbraio 2025 www.bluerosso.it
Redazione Giorgio Albonetti | Direttore Responsabile
Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist a.iovene@lswr.it | Cell. 349.1811231
Grafica e Fotolito: Fabio Castiglioni Stampa: New Press Edizioni S.r.l. Lomazzo (Co)
Editore Quine Srl
Sede legale
Via Spadolini, 7 - 20141 Milano www.quine.it – info@quine.it – Tel. 02.864105
Quine è iscritta al Registro Operatori della Comunicazione n° 12191 del 29/10/2005.
Registrazione del Tribunale di Milano n° 79 del 3/3/1986. Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono.
Testata associata
B&R
IL PUNTO
Pag. 5 – SIAMO LA CASA DEGLI ITALIANI. SOLIDITÀ E DINAMISMO PER IL FUTURO DEL SETTORE di Maurizio Lo Re
NEWS
Pag. 6 – VOCI DAL MONDO
Pag. 18 – COSA OFFRE IL MERCATO
NELLA MENTE DEL CLIENTE
Pag. 24 – A CHE PUNTO SEI CON IL TUO SOCIAL MEDIA MANAGER?
Consigli per incrementare vendite e visibilità di Fabrizio Pirovano e Marco Monti
ITS E DINTORNI
Pag. 26 – VIENIMI A TROVARE PERCHÉ... Visitare un punto vendita può essere un’occasione per scoprire curiosità, location e siti interessanti che si trovano nei dintorni a cura di Maruska Scotuzzi
TRAGUARDI
Pag. 28 – TUTTA COLPA DI UN CAPPUCCINO…
Blu&Rosso festeggia il trecentesimo numero. Ripercorriamo le tappe che hanno portato la rivista a questo traguardo di Silvia Martellosio
ANNIVERSARI
Pag. 34 – DUE ANNI DI ANGAISA GIOVANI ANGAISA giovani celebra un bilancio positivo, con un percorso che unisce formazione e pratica di Antonio Billè
ISH 2025
Pag. 38 – COME SARÀ IL BAGNO DI DOMANI?
Pop up my Bathroom presenterà gli ultimi sviluppi, nuovi prodotti e concetti visionari per il bagno come parte integrante della casa a cura della redazione
CONVEGNO ANGAISA
Pag. 44 – QUALI STRATEGIE FUTURE?
Dopo l’euforia vissuta nel periodo post-pandemia, il settore sta andando incontro a una brusca frenata, con cali di fatturato generalizzati e prospettive di medio-lungo periodo segnate da grandi incognite di Maruska Scotuzzi
DECARBONIZZAZIONE
Pag. 52 – IDROGENO, PIÙ SCENARI PER LA SUA DIFFUSIONE
La Strategia Nazionale sull’Idrogeno traccia il piano per sviluppare l’idrogeno rinnovabile e a basse emissioni in Italia entro il 2050 a cura della redazione
REPORT
Pag. 56 – LE DETRAZIONI FISCALI SPINGONO L’EFFICIENZA ENERGETICA
Da ENEA un quadro sui risultati ottenuti dalle politiche di efficienza e sull’impatto delle detrazioni fiscali a cura della redazione
LOGISTICA
Pag. 60 – ORIENTAMENTI DEL COMPARTO PER IL 2025
La capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti attraverso una logistica aziendale efficiente e flessibile è decisivo per il successo delle aziende distributive di Marco Barbetti
CONSULENZA FISCALE
Pag. 64 – ESPORTATORI ABITUALI E ACQUISTO DI BENI E/O SERVIZI CON IVA INDETRAIBILE L’effettuare acquisti e importazioni senza applicazione dell’IVA è soggetto a specifiche limitazioni riferite alla natura dei beni/servizi e al regime di detraibilità dell’imposta a cura di Assocaaf
Pag. 66 – ANGAISA: NUOVI INGRESSI
Pag. 70 – ULTIMISSIME DA…
Pag. 77 – SOCI ANGAISA
IL FUTURO È LA 6 LITRI ! RISPARMIO IDRICO A NORMA UE
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Siamo la casa degli italiani. Solidità e dinamismo per il futuro del settore
La casa, per gli italiani. È la parte più grande della loro ricchezza (pari al 51%, secondo recenti stime di Banca d’Italia e Istat). Lo è diventata nei cantieri del boom economico e per l’ambizione dei suoi protagonisti, adesso in cima al secondo popolo più anziano al mondo. Sta emergendo oggi come la priorità dei giovani, che sotto i 36 anni diventano proprietari dell’1% in più ogni anno (dal 60,2% al 64,7% tra il 2019 e il 2023, fonte Istat) nonostante le quotazioni immobiliari corrano, in Italia, molto più dei salari. Partendo dalla casa, potremmo occuparci di questa staffetta tra generazioni in maniera più efficace, sentirla davvero come una nostra responsabilità: ci ricordiamo forse abbastanza che è questo il passaggio in cui si gioca il futuro delle nostre imprese? La casa, per gli italiani, rimane un patrimonio su cui investire, pur tra le forze contrastanti che guidano la trasformazione della società. Se da un lato ci sono infatti l’innovazione delle tecnologie impiantistiche e il genio dell’estetica, a far avanzare il comfort domestico, dall’altro restano l’impegno e i tanti ostacoli a riqualificare gli immobili che sono ormai vecchi (l’86% è stato costruito prima del 1990, il 25% prima del 1945, stima il CRESME). Eppure la casa è saldamente al centro, rimane un luogo inevitabile per ricucire un tessuto sociale che si è strappato tra città in cui il “mattone” diventa inaccessibile e aree in via di spopolamento, tra costi energetici da tenere sotto controllo e fuga delle istituzioni dagli investimenti delle famiglie, verso l’obiettivo di abitazioni che poggino le loro fondamenta su resilienza e sostenibilità.
Per gli italiani è casa anche la distribuzione specializzata nel settore idrotermosanitario, che si è sviluppata in tutte le aree del Paese prendendosi cura delle loro esigenze. Nei nostri punti vendita, un
pubblico variegato e non necessariamente esperto trova consulenze in cui riporre fiducia, ha a disposizione un collegamento quotidiano con l’intera filiera, che va dalle industrie ai professionisti del territorio. Ci sentiamo spontaneamente la casa degli italiani per il nostro modello professionale, paziente e radicato nelle relazioni, così come per le storie familiari che hanno sostenuto il percorso di ogni azienda associata ad ANGAISA. Ci occorrono dunque la solidità della casa e il dinamismo che possono darci soltanto le nuove generazioni (di professionisti, di tecnologie e di comfort domestico), mi dico ripercorrendo il XXV Convegno Nazionale ANGAISA. Le analisi dei relatori sullo stato dell’economia italiana e sui bilanci delle aziende nel settore, le lezioni di leadership e innovazione che sono stati riepilogati in questo numero di Blu&Rosso convergono infatti verso una strategia possibile, per convogliare le forze dell’instabilità in un nuovo slancio di crescita economica. È una questione di competenze, quelle con cui selezioniamo tecnologie impiantistiche ed elementi di arredo, con cui rendiamo possibili gli interventi di ristrutturazione. Grazie ad una consulenza che abbraccia l’intera sfera dell’abitare e dell’efficienza energetica, la distribuzione specializzata non deve smettere di essere convincente. Il coraggio sta nell’investire in formazione continua degli addetti e nell’integrazione di tecnologie di frontiera a supporto delle nostre relazioni professionali, mentre le illusioni si nutrono di politiche pubbliche che gelano le ristrutturazioni e la produzione industriale, ma che dovranno tornare a puntare gli occhi sulla casa degli italiani. Faremo la nostra parte, ancorati alla cultura d’impresa e alle evoluzioni del settore che Blu&Rosso racconta da ben 300 numeri: un traguardo per la rivista, da condividere come un grande augurio per i suoi affezionati lettori. ANGAISA c’è!
Confindustria Ceramica e ANGAISA insieme per una scelta responsabile
Il protocollo di intesa firmato da Confindustria Ceramica, Assoposa e ANGAISA a Cersaie 2023 mette a terra e concretizza una nuova importante iniziativa. Il Comitato Esecutivo di ANGAISA, riunitosi a Milano, ha approvato all’unanimità un’azione di supporto nella diffusione e promozione della campagna Ceramics of Italy sulla responsabilità e sostenibilità dell’industria ceramica italiana, rivolta ai distributori associati ANGAISA. Sono previsti alcuni incontri digitali di presentazione della campagna che vedranno coinvolte diverse Sezioni regionali ANGAISA (e le aziende che ne fanno parte) nel periodo febbraioaprile 2025.
La collaborazione tra le due associazioni affonda le basi nella convenzione focalizzata sulla formazione degli addetti della distribuzione specializzata del settore idrotermosanita-
rio, che – se consideriamo le aziende associate ANGAISA – può contare oggi su oltre mille punti vendita in tutta Italia: un’attività di fondamentale importanza nella qualificazione del processo di vendita, che ora si arricchisce di nuovi elementi per gli addetti delle sale mostra e per guidare il consumatore in una scelta di acquisto responsabile a favore del prodotto ceramico italiano.
Con la campagna Io scelgo la responsabilità. Fallo anche tu! viene formulato l’invito ad architetti, distributori, sviluppatori immobiliari, posatori e consumatori finali di tutto il mondo a essere protagonisti del futuro del pianeta, preferendo chi –fin dagli anni Settanta – ha messo tutela dell’ambiente e rispetto delle persone nell’impasto di tutti i prodotti che commercializza.
Proprio nel momento dell’acqui-
Banca d’Italia: costi costruzioni +20% in tre anni
In base all’analisi realizzata per la Banca d’Italia da Francesco Corselli e Valerio Ercolani, iI Superbonus ha comportato una spesa pubblica che nel 2024 ha superato i 150 miliardi di euro. Questa misura ha inciso significativamente sull’indebitamento netto, con un impatto pari all’1% del PIL nel 2021, al 3% nel 2022 e al 4% nel 2023. Ma, oltre a pesare sui conti pubblici, questa misura straordinaria avrebbe dato un contributo fondamentale (stimato intorno al 50%) alla crescita dei costi delle costruzioni
sto il consumatore finale è in grado di operare scelte all’insegna della sostenibilità e della consapevolezza: un momento cruciale nel quale chi sta mettendo mano al portafogli deve essere attento agli effetti della sua decisione e al fatto che ogni scelta di acquisto può rappresentare un contributo fondamentale per il rispetto dell’ambiente.
Gli strumenti a disposizione dei punti vendita si compongono di cinque video (i cui temi spaziano dall’economia circolare, all’embodied carbon, dalla responsabilità sociale all’edilizia sostenibile fino al risparmio energetico), che si affiancano a una brochure e a un roll up; ognuno fa riferimento ad alcuni concetti chiave, legati all’impegno della ceramica italiana sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità nei confronti di dipendenti e consumatori.
in Italia, saliti di circa il 20% nell’arco del triennio 2021/2023. L’aumento della domanda generata dal Superbo-
nus ha infatti portato a innescare una spirale inflattiva che ha interessato in maniera trasversale i materiali edili, in particolare legno e metalli. Sorprendentemente, la crescita dei costi di costruzione in Italia è stata comunque inferiore rispetto ad altri Paesi europei, come la Germania. Questo risultato è attribuibile a diversi fattori, tra cui una dinamica salariale stabile nel settore edilizio italiano e modalità di gestione dell’offerta più lineari rispetto a quelle riscontrate nei Paesi del Nord Europa.
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Collaborazione per l’edilizia green
Il Politecnico di Torino e Giacomini
S.p.A. hanno siglato un accordo di partnership per sostenere i processi di sviluppo e innovazione che interessano l’ambito dell’energetica edilizia. L’Ateneo torinese e la società si impegnano, per i prossimi due anni, a collaborare in attività di ricerca e formazione.
Obiettivo condiviso: la diminuzione dei consumi energetici e delle conseguenti emissioni di gas a effetto serra, raggiungibile grazie a un ottimale accoppiamento tra involucro edilizio e sistemi impiantistici. La collaborazione interesserà sia l’ambito della ricerca, sviluppo e innovazione – con la partecipazione congiunta a bandi di ricerca regionali, nazionali, europei e internazionali e la promozione della cultura scientifica e tecnologica sul territorio con iniziative ed eventi dedicati – sia l’ambito della didattica – favorendo periodi di studio, tirocini e seminari attivati nell’ambito dei progetti condivisi, per fornire a studenti e
laureandi l’opportunità di conoscere più approfonditamente il mercato del lavoro e studiare le applicazioni delle proprie ricerche sul campo.
Decarbonizzazione ed elettrico
Nello specifico, le aree di ricerca condivise riguarderanno: lo sviluppo di soluzioni impiantistiche ideali nella traiettoria tecnologica verso la transizione all-electric, in accordo con quanto stabilito dall’ultima direttiva dell’Unione Europea Energy Performance of Building Directive (EPBD) che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque interne superficiali, di transizione, costiere e sotterranee; l’incremento di azioni per lo sfruttamento dell’idrogeno come fonte energetica sostenibile.
“Il protocollo d’Intesa con il Gruppo Giacomini testimonia la forte collaborazione che il Politecnico di Torino ha con le importanti realtà produttive del territorio pie-
montese – ha dichiarato il Rettore, Stefano Corgnati. In particolare, l’interazione della nostra ricerca con il gruppo Giacomini ci permette di esplorare e progettare soluzioni tecnologiche di avanguardia in un settore particolarmente strategico per la transizione energetica, quello dell’efficientamento energetico, e pienamente in linea con la nuova direttiva europea sulle performance energetiche degli edifici.”
“In un periodo socio-politico ed economico così complesso per aziende internazionali è fondamentale avere il supporto di Enti di Ricerca qualificati – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Giacomini, Elia Filiberti. La collaborazione con il Politecnico di Torino è nata proprio con l’obiettivo di fondo di continuare a distinguersi nel mercato mondiale di innovazione ed eccellenza tecnologica Made in Italy”.
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Efficientamento energetico: 1 edificio su 4 è in classe G
Il settore edilizio italiano è responsabile del 42% dei consumi energetici e del 18% delle emissioni di gas serra: questo rappresenta sicuramente un punto chiave per la transizione ecologica del nostro Paese. Tuttavia, la situazione degli edifici pubblici in Italia desta ancor più preoccupazioni: il 56% infatti risulta inefficiente dal punto di vista energetico e addirittura uno su quattro è in classe energetica G, la più “energivora” e inefficiente delle categorie di classificazione. Una situazione che determina una spesa media annuale di 50 miliardi di euro per consumi termici ed elettrici. Risorse che potrebbero essere convogliate su un piano di recupero ed efficientamento, con le conseguenze facilmente immaginabili sull’economia del paese oltre che sulla salubrità degli uffici. I dati emergono dall’analisi della Community Smart Building di The European HouseAmbrosetti, che ha coinvolto istituzioni e operatori del settore. La Community, che punta a supportare i decisori politici nella definizione del nuovo Piano Nazionale per la Riqualificazione Energetica degli Edifici, ha evidenziato la pesantissima incidenza sulla bolletta energetica stigmatizzando l’urgenza di solleciti interventi per l’efficientamento.
lizzo delle risorse disponibili, con una percentuale di spesa effettiva compresa tra il 4% e il 50% dei fondi stanziati nel periodo 2019-2022.
“Occorre un piano d’interventi organico e strutturato – commenta il Presidente di FederCepi Costruzioni, Antonio Lombardi – con una tempistica rigorosa e un adeguato appostamento di risorse, che punti con decisione alla decarbonizzazione degli edifici al fine di raggiungere gli obiettivi imposti dall’UE. Ma occorre anche un programma di sensibilizzazione rivolto ai cittadini sui benefici della riqualificazione smart degli edifici, continuando a sostenere economicamente gli interventi di efficientamento”.
La Direttiva UE e il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) fissano obiettivi ambiziosi, ma allo stato attuale difficilmente raggiungibili per il nostro Paese, in forte ritardo nella definizione di programmi di intervento: un tasso di riqualificazione del 3% annuo degli edifici pubblici dal 2025 al 2030, nove volte superiore alla media realizzata tra il 2014 e il 2022.
Nonostante i progressi degli ultimi anni (legati quasi esclusivamente agli incentivi fiscali di Superbonus), il tasso di riqualificazione nel 2022 è stato solo dello 0,7%, a causa proprio della mancanza di programmazione, della carenza di competenze tecniche ma anche del sottouti-
“L’intera gestione del Superbonus – conclude Lombardi – con una normativa continuamente rivisitata, le pesantissime conseguenze legate alla caotica regolamentazione della cessione dei crediti, l’improvvisa cancellazione delle misure, sono la riprova evidente della mancanza di una programmazione seria e strutturata, che pure, mai come oggi, è sostenuta anche economicamente dall’Unione Europea. Occorre una inversione di tendenza che riproponga forme di incentivazione per i privati ma che punti anche alla riqualificazione energetica di uffici pubblici, scuole, ospedali e case circondariali. I tempi sono maturi anche per una disamina obiettiva sull’impatto economico del Superbonus: si continua a parlare di un “buco in bilancio”, provocato da questa misura, per oltre 115 miliardi che, distribuiti nel quadriennio, dovrebbero equivalere a un buco solo per il corrente anno di quasi 29 miliardi di euro: eppure di questo dato non vi è traccia nell’ultima legge di bilancio. Anzi nei primi sette mesi di quest’anno, stando ai dati del Ministero per l’Economia e le Finanze, si è registrato un super gettito di 19,2 miliardi, dov’è questo fantomatico buco nelle entrate tributarie provocato dal Superbonus?”.
ANIMA Confindustria compie 110 anni
Il 9 dicembre scorso Anima Confindustria ha festeggiato i suoi primi 110 anni di storia, con una cena di gala presso il museo Alfa Romeo di Arese (MI), a cui sono state inviate anche alcune delle principali organizzazioni della filiera, fra cui ANGAISA.
Nata nel 1914 da un gruppo di industriali guidati da Camillo Olivetti, nel corso degli anni Anima è diventata la federazione di riferimento per 34 associazioni in diversi settori: edilizia e infrastrutture, movimentazione e logistica, produzione di energia, produzione industriale, sicurezza e ambiente. Un comparto che rappresenta complessivamente 56 miliardi di euro di fatturato e che dà lavoro a oltre 221.000 persone
Il Presidente Almici ha dichiarato: “Per me è un onore ricoprire la carica di Presidente durante questo importante traguardo, in quella che è una delle più longeve associazioni del mondo confindustriale. La meccanica è un settore fondamentale per l’economia italiana, oggi come 110 anni fa. Dalle 53 aziende della rifondazione post-guerra, oggi possiamo affermare con onore di contare oltre mille aziende associate, molte delle quali rappresentano eccellenze del proprio settore. Un ringraziamento particolare a tutti i Presidenti che mi hanno preceduto, che con il loro impegno hanno permesso alla federazione di consolidarsi e crescere, incrementando negli anni i rapporti con enti e istituzioni a livello nazionale ed europeo”.
Il
Presidente ANGAISA, Maurizio
Lo Re, e il Presidente di Anima Confindustria, Pietro Almici
Osservatorio vendite ANGAISA: -5,48% per il 2024
Dopo il 2023, anche il 2024 ha chiuso facendo registrare una contrazione dei fatturati rispetto all’anno precedente. Prosegue quindi il fisiologico “riallineamento” del mercato, legato in buona parte al ridimensionamento strutturale dei bonus edilizi e alla conseguente minore disponibilità a investire sul bene casa (e sugli impianti) da parte delle famiglie. Il
mese di dicembre si è chiuso con un -7,99% rispetto a dicembre 2023, mentre il secondo semestre del 2024 evidenzia un -6,25% rispetto al secondo semestre 2023. La flessione del 2024 è in realtà meno pesante di quanto ci si sarebbe potuti attendere (la previsione contenuta nel Flash Report ANGAISA ipotizzava un -7,88%), probabilmente legata alla volontà
Due nuovi manager per Kerakoll Group
Kerakoll Group nomina due nuovi manager e completa così la nuova squadra di vertice all’interno della sua struttura organizzativa. Le nomine riguardano le due figure a capo, rispettivamente, dell’area Internazionale e dell’area Ricerca & Sviluppo, rispondendo all’obiettivo di dare ulteriore impulso al percorso di crescita del Gruppo.
In particolare, nel ruolo di nuovo Chief International Business Unit (CIBUO) del Gruppo viene nominato Marco Righi, che avrà principalmente la responsabilità di sviluppare e coordinare l’attività delle sette nuove Region in cui opera Kerakoll (APAC, UK/NL/Nordics, DACH, West Europe, MEA & GCC, East & South,
di sfruttare le aliquote maggiorate di bonus casa ed ecobonus operative fino al 31.12.24. Occhi puntati ora sul 2025, in cui dovremmo assistere a una sostanziale stabilizzazione del mercato, anche se è atteso un ulteriore calo (previsto da ANGAISA nell’ordine del -1,44%), a meno che non intervengano novità sostanziali legate alla Direttiva Case Green.
Brazil). La creazione della neonata divisione potenzierà il processo di internazionalizzazione con l’obiettivo di consolidare e rafforzare la presenza di Kerakoll sui mercati internazionali, che nel 2023 hanno fatto registrare il 41% dei ricavi totali, pari a 316 milioni di euro.
Federico Menta viene, invece, chiamato ad assumere la carica di nuovo Chief Research&Development (CR&DO), con la responsabilità di guidare le attività di ricerca, sviluppo e controllo qualità, pilastri fondamentali per un Gruppo come Kerakoll che fa dell’innovazione e della sostenibilità due tratti distintivi del suo DNA e investe il 2,6 % del fatturato in R&D e assistenza tecnica. L’azienda, a livello di Gruppo, ha all’attivo 69 linee per un totale di oltre 6.000 referenze di prodotti per la Posa, l’Edilizia e le Superfici.
“Siamo entusiasti di accogliere nel nostro team due professionisti del calibro e dell’esperienza di Marco e Federico – ha dichiarato Marco Zini, Group CEO di Kerakoll. Con il loro ingresso e con il contributo che sapranno darci in termini di visione e di capacità gestionale, Kerakoll rafforza ulteriormente la sua struttura manageriale e la sua identità di Gruppo che punta ad avere una presenza sempre più importante nei mercati internazionali e che, anche in linea con il suo essere Società Benefit certificata B Corp, rinnova l’impegno crescente verso l’innovazione e la sostenibilità”.
ANGAISA: “Ripristinare al più presto la decontribuzione Sud”
Di fronte a scenari economici e di settore sempre più caratterizzati da incertezze e nuove sfide, ANGAISA esprime forte preoccupazione per le future prospettive delle aziende che operano nel mezzogiorno. Oltre ad aver confermato il forte (e atteso) ridimensionamento dei bonus edilizi, la nuova legge di bilancio ha infatti anche formalizzato il termine della prima “decontribuzione Sud”, che aveva contribuito ad alleggerire il costo del lavoro per le aziende con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Oggi il timore è che le aziende del Sud si possano trovare a breve in “debito d’ossigeno”, strette fra la minore domanda delle famiglie, legata alla scarsa disponibilità a investire sul bene casa, e l’aumento costante dei costi di struttura.
Per quanto riguarda i dati di mercato, gli Osservatori ANGAISA evidenziano – a livello nazionale – un quadro ben diverso da quello di cre-
15 anni di Federcostruzioni
scita a doppia cifra che aveva caratterizzato il periodo post-pandemia: novembre 2024 ha infatti fatto registrare un decremento del -9,05% dei fatturati rispetto a novembre 2023. Se confrontiamo i primi 11 mesi del 2024 con lo stesso periodo del 2023, la flessione è pari al -5,20%.
La situazione del meridione è inoltre storicamente segnata da un importante gap di competitività fra le aziende del Nord e quelle del Sud e da squilibri strutturali, sia a livello occupazionale (nel 2023 il tasso di disoccupazione in Campania, Calabria e Sicilia è stato rispettivamente
pari al 17,8%, 16,2% e 16,1%, contro una media nazionale pari al 7,8%) sia per quanto riguarda il potere d’acquisto (nel 2023 la spesa media mensile nel Nord Ovest è stata pari a 2979.07 euro, nel Sud 2203.27 euro e nelle Isole 2320.91 euro).
“A fronte di tassi sempre più elevati di disoccupazione giovanile e di NEET (non occupati e non in istruzione dai 15 ai 29 anni) con percentuali che sfiorano il 30% in regioni come Sicilia, Calabria e Campania – sottolinea il Presidente, Maurizio Lo Re – ANGAISA chiede con urgenza l’adozione di misure che possano sostenere la competitività delle aziende meridionali e incentivare l’occupazione, a partire da quella giovanile. Per questo chiediamo al Governo di riattivare con Bruxelles un tavolo di confronto costruttivo, che possa favorire il pieno ripristino della decontribuzione Sud, anche a favore delle imprese con più di 250 dipendenti”.
Giovedì 5 dicembre ANGAISA, rappresentata da Giulia Orsolini (componente del Comitato Esecutivo), ha partecipato alla tavola rotonda “Il futuro delle costruzioni tra sostenibilità, innovazione, tutela del Made in Italy” in occasione del Convegno “Rigenerazione urbana: la qualità dell’ambiente costruito” promosso da Federcostruzioni. Il Convegno è stato organizzato nell’ambito dell’evento “Città in scena 2024 – il Festival della rigenerazione urbana”. Alla tavola rotonda, che ha visto anche la partecipazione di ANIE, Confindustria Marmomacchine, ASSOBIM, tutti associati di Federcostruzioni, Giulia Orsolini si è soffermata, in particolare, sul ruolo della distribuzione specializzata del settore idrotermosanitario e sui primi decisi segnali di rallentamento del mercato che, pur in presenza di una significativa propensione all’acquisto da parte delle famiglie, ha la necessità di poter continuare a contare sui bonus e sugli incentivi che hanno sostenuto l’edilizia e l’impiantistica negli ultimi anni.
Apparecchi termici in affanno: flessione del 64,7%
A dicembre Assotermica (Anima Confindustria) ha presentato i dati relativi alle rilevazioni statistiche per l’anno 2024. Rispetto allo stesso periodo del 2023 gli apparecchi ibridi factory made segnano una flessione del 64,7%, i pannelli solari termici del 36,3% e le pompe di calore per la sola produzione di acqua calda sanitaria del 22,7%.
Tengono, invece, le vendite di caldaie murali, mentre si registra solo una flessione per le caldaie a basamento e le caldaie soffiate. Numeri positivi, infine, per i bruciatori, +2,1%, e gli scaldacqua a gas,
+13% in volume e +14% a valore. In alcuni casi le performance negative risentono dell’andamento altalenante
degli incentivi di cui, dal 2025, non potranno più beneficiare le caldaie a condensazione. In ogni caso Assotermica non è soltanto sinonimo di caldaie, come ha sottolineato il Presidente, Giuseppe Lorubio: “Se è vero che le caldaie rappresentano il cuore del nostro comparto, la maggior parte dei gruppi merceologici che rappresentiamo è focalizzato sulle tecnologie rinnovabili. Noi crediamo fermamente nell’efficienza energetica e nello sviluppo delle rinnovabili e abbiamo un ventaglio di soluzioni tecnologiche allineato a questo scenario evolutivo”.
Romano Amadei, fondatore di Immergas, riceve il premio Homo Faber
Il Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha consegnato l premio Homo Faber a Romano Amadei, Presidente e fondatore di Immergas, nella sede di Unindustria Reggio Emilia. Alla cerimonia erano presenti la Presidente di Unindustria Roberta Anceschi e il Direttore
Da sx: Presidente
Orsini, Presidente
Amadei e Presidente Anceschi
Vanes Fontana. Il prestigioso riconoscimento, istituito da Unindustria Reggio Emilia, celebra sessant’anni di straordinaria attività imprenditoriale di Amadei, che nel 1964, a soli 25 anni, fondò insieme a Gianni Biacchi e Giuseppe Carra, quella che sarebbe diventata una delle più importanti realtà industriali italiane nel settore della climatizzazione domestica. Da una famiglia di agricoltori, grazie alla determinazione e al sostegno dei genitori che gli permisero di conseguire il diploma di ragioniere, Romano Amadei ha costruito un gruppo industriale che oggi è presente in 50 paesi, con 13 linee produttive e oltre 600 dipendenti nella sede principale di Brescello.
“Di certo con questa azienda siamo andati oltre a quello che potevamo immaginare”, ha dichiarato Amadei. “Ogni traguardo non è mai un punto d’arrivo, ma solo una tappa del nostro percorso. Questo riconoscimento appartiene quindi a tutti i collaboratori che hanno contribuito alla crescita di Immergas e a chi oggi continua a costruire il futuro dell’azienda”.
Il premio, rappresentato da una scultura dell’artista Graziano Pompili che simboleggia l’uomo industrioso con elementi caratteristici come la casa e la barca, riconosce non solo il successo imprenditoriale, ma anche i valori umani e l’attenzione alle persone che hanno sempre contraddistinto la leadership di Amadei.
La designazione di marchio storico fa parte di un’iniziativa del MIMIT
volta a onorare le aziende che hanno dimostrato un’eccellenza costante e sono diventate simboli della creatività, della cultura e dell’innovazione italiana
A Giacomini il riconoscimento di Marchio Storico
Raggiungere traguardi importanti è sempre motivo di orgoglio, che si tratti del numero 300 della rivista Blu&Rosso o del recente riconoscimento di Marchio Storico assegnato a Giacomini. Due storie diverse, ma accomunate dalla capacità di evolversi nel tempo, mantenendo salde le proprie radici.
Giacomini nasce a San Maurizio d’Opaglio, sulle rive del Lago d’Orta, e in oltre 70 anni ha saputo trasformarsi da realtà locale a protagonista internazionale nel settore idrotermosanitario. Il riconoscimento di Marchio Storico di Interesse Nazionale, ottenuto lo scorso giugno dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, attesta il valore di un’azienda che ha saputo innovare restando fedele ai propri principi. Questo traguardo non è solo un punto d’arrivo, ma un’ulteriore spinta a guardare avanti con determinazione, continuando a investire in ricerca, sviluppo e soluzioni sempre più all’avanguardia.
Con questo spirito, l’azienda sta adattando la propria strategia di business alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. L’obiettivo è quello di offrire non solo prodotti, ma soluzioni
integrate che migliorino l’efficienza e la sostenibilità degli impianti. Per questo, è stata sviluppata una nuova architettura di brand articolata in tre pilastri fondamentali:
Unique Home, Residential Plus e Total Commercial.
Unique Home rappresenta le soluzioni dedicate al comfort domestico, progettate per garantire benessere ed efficienza energetica nelle abitazioni mono-residenziali. Residential Plus si rivolge ai progetti residenziali più complessi, come condomini e grandi edifici, offrendo sistemi avanzati per la gestione dell’energia e del comfort termico. Total Commercial è la risposta Giacomini alle esigenze di ospedali, hotel, edifici pubblici e industriali, con soluzioni specifiche per garantire prestazioni elevate e ridotto impatto ambientale. Queste tre aree strategiche guideranno il futuro dell’azienda e saranno protagoniste della partecipazione a ISH Francoforte 2025, evento di riferimento per il settore idrotermosanitario, dove verrà presentata ufficialmente
questa evoluzione.
Innovazione e visione strategica sono da sempre il motore della crescita di Giacomini. L’azienda guarda avanti con la consapevolezza che solo attraverso il miglioramento continuo, la ricerca e l’attenzione alle esigenze del mercato si possa contribuire a costruire un futuro più efficiente e sostenibile per il nostro settore.
Via Per Alzo, 39 28017, San Maurizio d’Opaglio (NO)
Cosa offre il Mercato
Comandi e termostatici per doccia
W-Touch è la nuova collezione di comandi e termostatici per doccia firmata da Rubinetterie Treemme, frutto della collaborazione tra l’Ufficio R&S interno e Giampiero Castagnoli. Questa linea rappresenta il connubio tra estetica e innovazione tecnologica, offrendo un’esperienza doccia su misura. La caratteristica distintiva della serie è il sistema “premi e regola” a filo piastra, disponibile in versione meccanica e termostatica, che assicura precisione nella gestione dell’acqua. Quando non in uso, le manopole si integrano nella piastra garantendo un design lineare e minimalista. Con la capacità di gestire fino a 6 vie, W-Touch si adatta facilmente a diverse configurazioni di doccia. Una caratteristica che rende questo nuovo sistema di comandi e termostatici la scelta ideale per progetti residenziali e contract, garantendo sempre un controllo ottimale e una fruizione personalizzata.
www.rubinetterie3m.it
Ventilconvettore di design
ART-U Canvas, fan coil creato dall’Advanced Design Unit di Galletti, è completamente personalizzabile e non mette alcun limite alla creatività; il pannello del fan coil diventa, infatti, una vera e propria tela pronta per essere caratterizzata dall’architetto d’interni. Su ART-U Canvas è possibile riprodurre qualsiasi colore a tinta unita offerta dalle scale RAL e Pantone, immagine e fotografia. Un ulteriore grado di libertà è consentito dalla possibilità di riprodurre texture geometriche e grafiche delle carte da parati per rendere mimetico il fan coil nell’ambiente in cui viene installato. È possibile personalizzare parzialmente o interamente la superficie del pannello. ART-U Canvas è disponibile con “Graphic Skin”: la personalizzazione è parziale e consente di godere del background del pannello a vista in alluminio naturale spazzolato o bianco RAL9010 opaco. In questa versione si tocca con mano la finitura metallica del fan coil. ARTU Canvas è anche “Total Graphic Skin”: la versione che consente la personalizzazione completa di tutta la superficie del pannello (grafica a tutto pannello e finitura opaca). www.galletti.com
Dall’ingombro ridotto
Elegante, compatto e potente, il fan coil Färna di Innova, disegnato da Luca Papini, è stato concepito come un vero e proprio elemento d’arredo. È un’efficace sorgente di calore o refrigerio in qualsiasi stagione ed entrambe le versioni (big e small), oltre al loro impatto acustico praticamente nullo, abbinano potenza e dimensioni contenute.
Färna Big, in particolare, stabilisce due record: un ingombro ridotto di un terzo a parità di potenza e una potenza triplicata a parità di dimensioni rispetto ai già affermati fan coils della linea AirLeaf. Simile per dimensioni a una valigia da stiva, Färna Big ha una profondità ridotta (131 mm), ma riesce a fornire il 300% della potenza (3.060 W) rispetto ad AirLeaf SL 200 (735 x 579 x 129 mm; 910 W).
Färna Small, invece, è ancora più piccolo (650 x 440 x 131 mm), ma grazie alle avanguardistiche soluzioni tecniche che distinguono tutta la gamma è decisamente potente (1.800 W). Tutti i componenti interni sono stati ridisegnati per minimizzare gli ingombri, ottimizzare le prestazioni, abbattere le emissioni acustiche e permettere il funzionamento integrato, a vantaggio del contenimento dei consumi e del miglioramento del benessere percepito. La serie M7 di comandi a bordo macchina è “user friendly”. Il pannello utente, installabile anche a muro in una normale scatola elettrica “503”, è equipaggiato con display a luminosità automatica e dispone di interfaccia tattile a sensibilità aumentata. www.innovaenergie.com
L’evoluzione dello spazio in cucina
Il sifone spazio 1NT Evolution emerge nel vasto panorama dei sifoni per la cucina, grazie alle dimensioni ancora più compatte, con uno spessore di soli 65 mm, e una forma dinamica che si concretizza in una caratteristica distinguibile di questa nuova generazione di sifoni studiati da Lira. Grazie alla sua particolare conformazione aderisce alla parete di fondo, liberando maggior spazio nel sottolavello. Il suo nuovo design con una forma disassata rispetto al suo asse frontale permette al sifone di compensare eventuali problemi di installazione. L’ispezionabilità consente di rimuovere i residui accumulati nello scarico, causa principale di fastidiosi ingorghi, semplicemente svitando il tappo posto nella parte anteriore. Composto da elementi facilmente assemblabili tra di loro, garantisce una sorprendente rapidità e facilità di montaggio; inoltre, tutti i componenti sono forniti di una lunghezza compatibile con qualsiasi applicazione ed è possibile tagliarli agevolmente con un tagliatubi o con tradizionale seghetto. Disponibile nei colori bianco, nero e grigio metallizzato, il sifone in polipropilene offre una possibile opzione di personalizzazione e una scelta estetica aggiuntiva, consentendo ai consumatori di adattare il prodotto alle proprie preferenze di stile. www.lira.com
Rubinetto con resistenza anticalcare
Moderno e minimale, il miscelatore bagno Dress di Nobili nella finitura Inox T.E.A.+Fenix® è un condensato di tecnologia che unisce il design elegante e funzionale all’estrema resistenza a corrosione, sporco e e batteri. Merito del trattamento galvanico che lo rende inattaccabile anche da polveri e muffe. Realizzato in ottone cromato a bassa percentuale di nickel, nella versione da appoggio Dress è disponibile in tre diverse altezze, per adattarsi a tutti i tipi di lavabo (17,6 cm, 21,5 cm e 27,4 cm). L’installazione a parete prevede invece una lunghezza di 15 o 20 cm. Particolarmente innovativa la tecnologia della cartuccia anticalcare Nobili Widd 28, dotata di regolatore dinamico di flusso con un freno che limita l’apertura della leva a metà della portata. Oltre questa lieve resistenza è naturalmente possibile ottenere l’erogazione totale. L’acqua scorre all’esterno della camera centrale che contiene meccanismi e dischi ceramici, evitando così depositi di calcare e diminuendo drasticamente l’usura delle parti in movimento. In pratica la cartuccia funziona a secco e mantiene quindi un movimento perfettamente fluido ed efficiente nel tempo. www.nobili.it
Radiatori personalizzabili
Arpa, termoarredo che nasce dall’esperienza IRSAP, si compone di differenti proposte che si distinguono per la dimensione del diametro dell’elemento tubolare e, di conseguenza, per l’idoneità a riscaldare locali molto diversi fra loro. ARPA 12 Verticale e ARPA 12 Orizzon-
tale presentano un diametro di 12 mm e arredano con sobrietà e raffinatezza. Rappresentano una scelta pratica per ogni esigenza di potenza termica grazie alla versione a doppio rango ARPA 12_2 che va da 4 a 60 elementi. ARPA 18 Verticale e ARPA 18 Orizzontale sono modelli con diametro di 18 mm, anch’essi disponibili nella versione a doppio rango ARPA 18_2 per rispondere alle differenti necessità di riscaldamento di abitazioni collocate in svariate zone climatiche. Si passa poi al diametro massimo di 23 mm con ARPA 23 Verticale, componibile in 14 altezze e 19 larghezze (disponibile anche a doppio rango ARPA 23_2 Verticale) e ARPA 23 Orizzontale modulabile tra 14 larghezze e 19 altezze (proposto anche nella versione ARPA 23_2 Orizzontale).
Per completare l’efficienza della proposta, tutti i modelli possono essere connessi a IRSAP NOW, che trasforma l’impianto in un sistema evoluto e totalmente personalizzabile. www.irsap.com
Sedile doccia ribaltabile
La combinazione delle collezioni Shower (cabine e pareti doccia) e Comfort (sedute e maniglioni), rappresenta per Provex una strategia ben delineata, che mira a proporre soluzioni per un arredobagno completo, adatto a tutte le generazioni e altamente funzionale.
In particolare, le sedute proposte non solo agevolano l’uso della doccia, ma si distinguono per un design contemporaneo che ben dialoga con le stanze più moderne e attuali. La realizzazione di un bagno senza barriere è, infatti, un aspetto importante da considerare in fase di progettazione o di ristrutturazione.
Un esempio è rappresentato dalle sedute della Serie 500, il programma sviluppato in collaborazione con gli studi Talocci + Pallocca design che, oltre ad assicurare i massimi standard di sicurezza, soddisfa le più elevate esigenze estetiche.
Il sedile ribaltabile e il sedile agganciabile si distinguono per le linee essenziali e i profili squadrati. Realizzati in alluminio e ABS di alta qualità, sono disponibili nelle varianti bianco/cromo e grigio/cromo, garantendo una portata eccellente fino a 160 kg.
Anche il sedile ribaltabile della Serie 300, progettato in collaborazione con lo studio Talocci Design, offre un design moderno con materiali di pregio e la massima funzionalità. Realizzato in alluminio e ABS di alta qualità, si distingue per l’innovativa tecnica a cerniera che consente una portata eccellente fino a 160 kg. È disponibile nelle varianti bianco, bianco/cromo e grigio/cromo e, una volta chiuso, ottimizza lo spazio nel box doccia. www.provex.eu
Valvola a farfalla per spazi ridotti
Socla, brand di Watts, presenta XYLIA2, valvola a farfalla progettata e realizzata per soddisfare tutti i requisiti degli impianti di riscaldamento e condizionamento dove è richiesta un’installazione agevole e una facile manutenzione. XYLIA2 appartiene all’ultima generazione di valvole a farfalla compatte. Questa tipologia è dotata di una tenuta morbida in EPDM posta sulla sede del disco che può essere in ghisa con rivestimento epossidico (GGG40/DI epossidico) oppure in acciaio inossidabile (CF8M). Il corpo è in ghisa sferoidale (GGG40) garantendone una maggior robustezza. Inoltre, è equipaggiata di una leva in alluminio o di un riduttore a volantino che ha lo scopo di agevolare la manovra di apertura e chiusura del disco. Ogni valvola è dotata di un’etichetta metallica applicata al corpo per una facile identificazione e rintracciabilità. Grazie alla semplicità della sua struttura e alla robustezza dei materiali, XYLIA2 si adatta alle esigenze richieste nelle installazioni HVAC garantendo ottime prestazioni di tenuta, maggiore durata nel tempo e facilità di installazione. In particolare, sul mercato è presente l’intera gamma completa PN16 dal DN50 fino al DN300, sia nel modello Wafer che Lug e raccordo tra flange conforme alla norma EN1092-1 e EN1092-2. www.watts.eu/it
Per uffici e spazi condivisi
Helty arricchisce la linea di VMC Community con il nuovo sistema di VMC Flow400, specificatamente progettato per rispondere alle esigenze di ricambio e filtrazione dell’aria in ambienti condivisi. Helty Flow400 assicura i più alti standard di salubrità indoor grazie ai filtri ePM1 80% che, oltre a impedire l’ingresso di polvere, smog, spore e pollini dall’esterno, arrestano anche fino all’80% delle polveri sottili inferiori al micron. Con una portata d’aria regolabile tra gli 80 e i 400 m³/h e un livello di pressione sonora di soli 35 dB(A), il sistema si distingue per silenziosità, che lo rende idoneo per tutti gli ambienti professionali che richiedono un’attenzione particolare al comfort acustico. Dotato di scambiatore di calore entalpico a doppio flusso incrociato controcorrente, il sistema permette di recuperare fino al 92% del calore contenuto nell’aria in uscita e di utilizzarlo per riscaldare quella in entrata, riducendo gli sbalzi di temperatura e le dispersioni energetiche. Il filtro Coarse 80%, inoltre, protegge l’unità dall’ingresso di impurità, preservando l’efficienza dello scambiatore di calore e salvaguardandone nel tempo la funzionalità e le performance. La possibilità di adattare le esigenze di ventilazione in base alle effettive necessità del momento rende il sistema estremamente versatile: in modalità notturna, per esempio, la macchina spegne le luci del display e porta
Finitura inox
I modelli della linea natura 4000
Colour Up Your Life di duka sono ora disponibili anche nell’elegante finitura inox, dall’effetto opaco e satinato. I profili, le maniglie, le
la velocità al minimo, promuovendo il risparmio energetico. Ma non è tutto: disponibile con sensori igrometrico di serie e su richiesta con sensore CO2/VOC, Flow400 può monitorare la qualità dell’aria interna, regolandone automaticamente la portata in base alle reali necessità. Grazie alla piattaforma HCloud è, inoltre, possibile comandare l’unità di VMC da remoto, impostare scenari personalizzati ed effettuare operazioni di controllo da parte dei Centri Assistenza Helty. www.heltyair.com
cerniere e altre componenti strutturali si trasformano in raffinati dettagli decorativi grazie alle finiture metalliche copper pearl, brass pearl e black pearl, a cui si aggiunge la nuova inox. Le cabine doccia diventano, così, “superfici” sempre più personalizzabili, da declinare in diverse configurazioni a seconda dello spazio che le accoglie e rispondere alle differenti esigenze abitative e gusti individuali. Le cromie dei profili, unite alla varietà dei sistemi di apertu-
ra, alle possibili finiture del vetro e modalità di installazione fanno delle cabine doccia soluzioni concepite come elementi integranti del più ampio progetto di arredo che vede la stanza da bagno come un luogo da progettare non solo dal punto di vista della funzionalità e dell’efficienza, ma dell’armonia. Resa unica dalla purezza delle linee, dalla stabilità data dal vetro temperato di sicurezza da 6 mm e dall’insieme delle innovazioni tecniche che la definiscono, natura 4000 è disponibile con altezza standard da 200 cm e con altezza speciale da 210 cm. www.duka.it
La precisione incontra la personalità
Sviluppato in collaborazione con Phoenix, il miscelatore termostatico a incasso AXOR ShowerSelect ID, installato sul nuovo corpo incasso AXOR iBox universal 2, sporge dalla parete di soli 45 mm. Con tre stili di design – rotondo, quadrato o softsquare – e una vasta gamma di superfici AXOR FinishPlus e inserti personalizzabili AXOR Signature, AXOR ShowerSelect ID si distingue per i controlli e le opzioni di personalizzazione. Gli utenti possono combinare più termostatici per gestire fino a quattro utenze, scegliendo tra doccetta e soffione, e selezionando il tipo di getto desiderato. Per cambiare utenza, basta esercitare una leggera pressione sulla parte superiore o inferiore della placca, in corrispondenza delle icone. La scenografica manopola centrale dal bordo finemente scanalato, invece, consente di regolare la temperatura con estrema precisione, tramite piccoli scatti di 0,5 gradi che offrono un’interazione tattile unica: a ogni scatto, la manopola trasmette un suono che ricorda il click degli impianti stereo vintage. Inoltre, il controllo integrato del volume consente di regolare facilmente il flusso d’acqua, fino all’arresto completo, mentre la funzione integrata SafetyStop protegge contro le scottature, consentendo di bloccare la temperatura massima a 40 gradi e garantendo così la massima tranquillità durante l’utilizzo. Realizzato in metallo di alta qualità, è possibile personalizzare il termostatico aggiungendo inserti disponibili in diversi materiali, come il marmo Nero Marquina, il marmo Bianco Lasa Covelano Vena Oro, il noce nero e il vetro a specchio, tramite il servizio AXOR Signature. www.axor-design.com
Scaldasalviette di design
Fox23 (in foto) e Fox13, due progetti sviluppati dal team R&D di Deltacalor, sono caratterizzati da linee essenziali ed eleganti, ma, a renderli unici, è l’idea che ne sottende il progetto: la ricerca di una soluzione per chi, oltre all’aspetto formale, desidera in un caso un prodotto dal prezzo competitivo, nell’altro una resa termica particolarmente elevata. In Fox23 il focus è il design minimal a un prezzo aggressivo, mentre in Fox 13 l’estetica sobria e funzionale è abbinata a performance oltre la media. Fox 23 richiama nelle linee l’idea archetipica della scala a pioli. Disponibile in due dimensioni (103x40 cm e 179x50 cm), Fox 23 coniuga dunque un design universale a un prezzo estremamente competitivo. Punta invece sulla potenza Fox 13, il cui design rigoroso è caratterizzato da un doppio tubo a passo costante ravvicinato, soluzione che consente di massimizzare la performance termica in ingombri contenuti, consentendo allo scaldasalviette di raggiungere fino a oltre 800 watt di potenza nelle misure più grandi. Estremamente versatile nell’installazione, Fox13 è disponibile in tre altezze (73, 117 e 150 cm) e due larghezze: 50 o 40 cm, caratteristica che ne rende possibile l’inserimento anche all’interno di nicchie dalle dimensioni estremamente ridotte. Entrambi i modelli sono disponibili sia in versione elettrica sia idraulica. Fox13 e Fox23 sono disponibili in un’ampia varietà di colori, incluse le nuance della cartella colori di Andrea Castrignano, e possono essere arricchiti dal diffusore di fragranze magnetico disegnato da Castrignano e brevettato da Deltacalor. www.deltacalor.com
A che punto sei con il tuo Social Media Manager?
I consigli per incrementare vendite e visibilità
Negli ultimi anni la comunicazione aziendale è cambiata radicalmente e il settore ITS non fa eccezione. Con l’aumento della presenza digitale, i social media sono diventati uno strumento essenziale per tutte le aziende, anche in settori tecnici come questo. Non si tratta solo di pubblicare contenuti, ma di costruire una relazione autentica con i propri clienti, aumentando la fiducia nel marchio e, naturalmente, incrementando le vendite.
Perché il settore ITS deve investire nei social media?
Molti operatori del settore si chiedono se i social media siano davvero necessari per aziende che lavorano con prodotti tecnici e altamente specializzati. La risposta è: decisamente sì. I social media non sono solo una moda, ma un potente strumento di business. Consentono di raggiungere due principali tipi di pubblico: da un lato i professionisti come idraulici, installatori e progettisti che cercano soluzioni tecniche affidabili; dall’altro i consumatori finali, interessati al comfort, al risparmio energetico e alla sostenibilità. Questo duplice pubblico rende i social particolarmente efficaci. Una pagina aziendale ben gestita può trasformarsi in un hub di contenuti educativi, ispirando fiducia e posizionando l’azienda come leader del settore. Inoltre, permette di rimanere al passo con i cambiamenti nelle abitudini dei clienti, che sempre più spesso utilizzano il web per informarsi e prendere decisioni di acquisto.
Raccontare il marchio attraverso i social
La vera forza dei social sta nella capacità di raccontare storie. Nel settore ITS questo significa passare dalla semplice promozione di prodotti alla creazione
di contenuti che informano, educano e ispirano. Immaginate di pubblicare una serie di post che raccontano come un cliente ha trasformato la sua casa installando un sistema di riscaldamento a pavimento. Mostrare i benefici pratici – dalla riduzione dei costi energetici al miglioramento del comfort – aiuta il pubblico a immaginare come i prodotti potrebbero migliorare la loro vita.
Un altro esempio potrebbe essere condividere video che mostrano il “dietro le quinte” delle installazioni. Questi contenuti non solo mostrano la qualità dei prodotti, ma anche la competenza del team, rafforzando l’immagine del brand.
Educare il pubblico: l’importanza dei contenuti utili
Uno degli errori più comuni delle aziende sui social è concentrarsi solo sulla vendita diretta. Ma ciò che il pubblico cerca è il valore. I contenuti educativi – come guide, consigli e approfondimenti – hanno un impatto maggiore rispetto a semplici post promozionali.
Per esempio, un articolo o un video che spiegano come scegliere un sistema solare termico, o un post che confronta diversi tipi di caldaie in base all’efficienza energetica, può posizionare l’azienda come un punto di riferimento nel settore. Questo non solo attira nuovi clienti, ma crea fiducia a lungo termine.
Anche le risposte alle domande più comuni del pubblico possono diventare ottimi contenuti. “Come ridurre il consumo d’acqua in casa?”. “Qual è il miglior sistema di riscaldamento per una casa di 100 mq?”. Sono domande che è possibile affrontare nei post, dimostrando competenza e disponibilità.
Sfruttare le piattaforme giuste
Non tutte le piattaforme social sono uguali e sce-
Fabrizio Pirovano
Marco Monti
gliere quelle giuste è fondamentale. Nel settore ITS, i canali più efficaci sono spesso Facebook, Instagram e LinkedIn.
Facebook è ideale per raggiungere sia professionisti che consumatori. Permette di pubblicare contenuti educativi, promozionali e di interagire direttamente con i clienti attraverso commenti e messaggi privati.
Instagram, con il suo focus su immagini e video, è perfetto per mostrare installazioni, progetti finiti e soluzioni innovative. Utilizzare strumenti come le storie e i reel permette di mantenere alta l’attenzione del pubblico.
LinkedIn è il luogo ideale per contenuti tecnici e professionali. Qui è possibile condividere approfondimenti su normative, certificazioni o partecipazioni a fiere di settore, rafforzando la credibilità tra i professionisti.
L’importanza dell’interazione
Un aspetto spesso trascurato è l’interazione con il pubblico. Rispondere ai commenti, ringraziare per i feedback e risolvere eventuali problemi in modo rapido e professionale è essenziale per costruire una relazione solida con i clienti.
L’interazione non deve limitarsi a risposte standard. Per esempio, è possibile chiedere ai follower quale prodotto trovano più interessante o che tipo di contenuti vorrebbero vedere. Questo non solo aumenta il coinvolgimento, ma fornisce anche informazioni preziose per migliorare la strategia.
Investire in campagne pubblicitarie
I social media offrono strumenti pubblicitari incredibilmente potenti che permettono di raggiungere il pubblico giusto con messaggi mirati. Un esempio
potrebbe essere una campagna su Facebook rivolta ai proprietari di case in una determinata area geografica per promuovere un nuovo sistema di riscaldamento efficiente.
Anche con budget limitati, le campagne social possono portare risultati significativi, purché siano pianificate con cura. È importante monitorare costantemente le performance, ottimizzando gli annunci in base ai dati raccolti.
Umanizzare
il brand
Un aspetto spesso sottovalutato è la capacità dei social di umanizzare il brand. Mostrare le persone dietro l’azienda, condividere storie di successo e parlare dei valori – come l’attenzione alla sostenibilità o alla qualità – aiuta a creare una connessione emotiva con il pubblico.
Per esempio, raccontare la storia di un dipendente che ha superato una sfida professionale o condividere l’impegno in iniziative di responsabilità sociale. Questi contenuti rafforzano il legame con i clienti, rendendo il marchio più memorabile.
Quindi, hai il Social Media Manager?
I social non sono solo un’aggiunta al piano di marketing, ma un elemento centrale per il successo del business. Nel settore idrotermosanitario possono fare la differenza tra essere un’azienda che i clienti conoscono di nome e un punto di riferimento a cui si rivolgono con fiducia.
Con la giusta strategia è possibile sfruttare i social per informare, educare e ispirare il pubblico, trasformando ogni interazione in un’opportunità per crescere.
Se fossi interessato a questo tema, non esitare a chiedere il nostro parere.
Vienimi a trovare perché…
Visitare un punto vendita può essere un’occasione per scoprire curiosità, location e siti interessanti che si trovano nei dintorni. Con l’aiuto dei distributori, Blu&Rosso porterà i lettori a conoscere itinerari inediti, senza tralasciare suggerimenti per una piacevole sosta enogastronomica
Proxienergy nasce nel 2014 a Oristano dall’unione delle esperienze professionali e imprenditoriali dei soci fondatori (P.I. Sebastiano Cau – Ing. Giovanni Mascia – Ing. Valerio Manca), sviluppate nei settori tecnologico e commerciale. Fin dalla nascita l’azienda ha potenziato la propria offerta con l’in-
serimento al suo interno dell’agenzia regionale del gruppo Coenergia Italia, distributore plurimarche leader nazionale del settore energie rinnovabili e risparmio energetico. L’offerta di una vasta gamma di prodotti selezionati è sostenuta da una ricca serie di servizi dedicati espressamente all’installatore finalizzati
Sul litorale di Torregrande
ad accompagnare questa figura professionale verso un ruolo sempre più centrale e attuale. Sebastiano Cau, Amministratore unico e Direttore Commerciale, suggerisce, per i lettori di Blu&Rosso, alcuni luoghi da visitare, senza tralasciare una sosta culinaria per gustare prelibati piatti della tradizione locale.
Con vista sul golfo e sulla penisola del Sinis, il ristobar Eolo offre un’esperienza culinaria che abbina la cucina tradizionale sarda alle influenze mediterranee. Il menù propone una selezione di piatti preparati con ingredienti freschi e locali, tra cui spiccano specialità a base di pesce. Non mancano inoltre opzioni per chi preferisce carne o piatti vegetariani, il tutto accompagnato da una curata selezione di vini sardi. L’atmosfera è informale e accogliente, ideale sia per famiglie sia per gruppi di amici. Per chi desidera un’esperienza più rilassata, il ristorante offre anche snack e aperitivi, perfetti per essere gustati sulla terrazza mentre si ammirano i tramonti spettacolari sulla baia di Torregrande.
Museo Cabras
Partendo da Oristano, con il suo affascinante centro storico, e dirigendosi a nord verso la Penisola del Sinis, si attraversa il territorio di Cabras, uno dei gioielli dell’Oristanese. A Cabras è imperdibile una visita al Museo Civico Giovanni Marongiu, il museo più visitato in Sardegna, che custodisce le statue antropomorfe a tutto tondo più antiche d’Europa, i Giganti di Mont’e Prama. Da non perdere anche l’area archeologica di Tharros e il villaggio novenario di San Salvatore di Sinis, con il suo suggestivo ipogeo.
La Pineta di Is Arenas
La Pineta di Is Arenas (nota anche come Sas Renas) si trova alle spalle dell’omonima spiaggia, sulla costa ovest della Sardegna, in provincia di Oristano. La grande area boschiva si estende principalmente tra i territori comunali di Narbolia (settore centrale), San Vero Milis (settore sud) e Cuglieri (piccolo settore a nord). Il toponimo “arenas” significa sabbie in lingua sarda, in riferimento al fatto che questa area era in passato un’estesa area dunale, di natura eolica. Il vasto campo di dure risultava orientato in direzione dei venti da Maestrale. Coi suoi circa 700 ettari di estensione rappresentava la zona di dune più estesa della Sardegna. A partire dal 1950 l’area sabbiosa è interessata da un’importante opera di rimboschimento finalizzata a evitare la propagazione delle sabbie verso l’entroterra. Il rimboschimento viene condotto con la piantumazione di varie essenze, Pino marittimo ed Acacie salina in prevalenza. Attualmente nell’area sono presenti specie della Macchia Mediterranea, quali ginepro, lentisco, fillirea, corbezzolo, alaterno e leccio.
Tutta colpa di un
Blu&Rosso festeggia il trecentesimo numero. Da quasi quarant’anni segue con attenzione i più importanti eventi del settore con l’obiettivo di informare i suoi lettori sulla complessa realtà ITS. Ripercorriamo le tappe che hanno portato la rivista a questo traguardo di Silvia Martellosio
cappuccino…
SSiamo alla fine del 1985 in uno stabile d’epoca di Via Corridoni, a Milano. Seduti a un tavolo di prima mattina, sorseggiando un cappuccino, Salvatore Toscano, Sergio Cesana e Mariano Crovato mettono a punto un’idea con i colori dell’acqua e del fuoco.
Forse già più di un’idea, dato che a gennaio-febbraio 1986, questa volta all’hotel Cavalieri di piazza Missori, sempre a Milano, viene tenuto a battesimo il primo numero di Blu&Rosso, presentato al pubblico delle grandi occasioni – operatori, stampa e personaggi di rilevo, oggi semplicemente “opinion leader” – e nel mese di marzo distribuito a Mostra Convegno Expocomfort.
“Fra i molteplici e differenti progetti che avrei desiderato realizzare come presidente di un’associazione che proprio allora stava crescendo in immagine e importanza – commenta Toscano – vi era anche la proposta di una pubblicazione periodica in grado di diffondere ai soci e agli addetti al settore in tutta Italia le iniziative e i problemi discussi ai vertici. Doveva essere un mezzo di informazione utile e rapido che permettesse di raggiungere chiunque, svolgendo un compito di aggiornamento costante sull’evoluzione e le trasformazioni del mercato. Una testata che fosse al servizio dell’imprenditore e del grossista. [...]”
Nasce così l’organo ufficiale di ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti e Arredobagno) con lo scopo fondamentale di essere il canale privilegiato di informazione per il trade di settore.
Una testata di servizio, dunque, che nel corso dei suoi 300 numeri ha sempre cercato di raccontare l’evoluzione dei mercati, dell’industria, della tecnologia e del settore idrotermosanitario.
Dato che in un primo momento la rivista era prettamente indirizzata all’area estetica dell’ambiente bagno, nel 1991 è stata affiancata da Blu&Rosso Tecno, dapprima supplemento e poi 4 numeri all’anno, che raggiunse una credibilità e qualità riconosciuta dagli esperti del settore. Dal 2002 tutto torna poi a chiamarsi Blu&Rosso; non è velleità editoriale, bensì una scelta recepita dai segnali del mercato, che fotografa un comparto distributivo in continua evoluzione.
Chi tratta l’area estetica, tratta anche quella tecnica e viceversa; con differenti strategie e si va dalla nicchia di
TRAGUARDI
prodotto alla maggior copertura possibile del territorio. Ovviamente in 300 numeri gli argomenti affrontati sono stati numerosi: inchieste su temi d’attualità riferiti al mercato, alla produzione e alle tecnologie; rassegne di prodotti; tavole rotonde che raccontano il confronto “diretto” tra produttori, distributori e mercato; divulgazione e analisi delle novità tecnologiche; analisi delle tendenze e reportage dei più importanti eventi fieristici.
“In ogni numero – racconta Cesana – dovevano essere realizzati un servizio dedicato a una presentazione aziendale, una rubrica che parlasse di problemi tecnici inerenti il settore ITS, immagini di progetti d’architettura che potessero fornire dei suggerimenti su come arredare la stanza da bagno,
(Da sinistra)
SALVATORE
TOSCANO, presidente
ANGAISA 1984/1987 e 1991/1993, SERGIO
CESANA, titolare della casa editrice SM&C, e
MARIANO CROVATO, membro del comitato esecutivo ANGAISA
rubriche di informazione sulle principali manifestazioni del settore, uno spazio dedicato a problemi di gestione aziendale e a un’opinione espressa di volta in volta da un diverso esperto del settore. E in copertina un personaggio del settore e la sua storia, per caratterizzare e identificare meglio la testata rispetto alle altre presenti sul mercato [...]. In attesa di festeggiare il prossimo anno i 70 anni di ANGAISA e i 40 di Blu&Rosso, vorremmo comunque attenzionare il traguardo dei 300 numeri, riproponendo la lettera di Salvatore Toscano, l’editoriale del primo numero e un ricordo – sotto forma di intervista – dell’attuale segretario ANGAISA, Corrado Oppizzi, in associazione dal 1992.
“Ci si potrà chiedere se la presenza di Blu&Rosso fosse necessaria... La funzione del grossista, oggi non è più l’acquisizione di forti quantitativi di merce, bensì quella di attento osservatore del mercato. In altri termini offre organizzazione, strutture, servizi ed esperienza a garanzia del cliente e contestualmente deve essere lo strumento attraverso il quale la produzione possa comunicare con il mercato finale. Blu&Rosso, quindi, si inserisce come uno dei servizi propri del grossista”
SALVATORE TOSCANO, fondatore della rivista
Perchè Blu&Rosso?
“La scelta del nome della rivista – spiega Cesana – è stata una delle decisioni più impegnative. Volevamo evitare qualsiasi riferimento diretto al bagno. Blu&Rosso si ricollega invece a elementi di natura opposta come l’acqua o l’aria calda e fredda, che indirettamente riportano per associazioni di pensiero, al mondo che ruota intorno al bagno”
La parola ai Soci Sostenitori Cari amici
Dal primo Blu&Rosso, 1986
Editoriale
Ogni settore produttivo si avvale, nel suo processo, di conoscenze ed esperienze numerose e molto diverse tra loro per tradizione, cultura e linguaggio.
Nel nostro campo abbiamo i tecnici che progettano, gli imprenditori che gestiscono, gli operai che producono, i “commerciali” ai vari livelli che distribuiscono, gli installatori che “posano in opera”.
Tra questi ruoli si inseriscono i “consulenti”: uomini di marketing, designer e architetti, statistici etc.
Il risultato a volte è una “Torre di Babele”.
Questa nuova rivista vuole essere un “luogo” in cui questi diversi linguaggi, portatori di una serie di esigenze specifiche, possano confluire cercando di ricostruire la consapevolezza del ciclo produttivo nella sua integrità.
Ogni due mesi presenteremo nella “Cover story” il personaggio o il fatto centrale di quel periodo per puntualizzare gli argomenti di discussione; saranno affrontati, con un taglio tendenzialmente monografico, gli argomenti tecnico/progettuali suddivisi tra energetica, impiantistica idraulica, architettura e product design; alla “Gestione” sarà dedicato in ogni numero uno spazio, con particolare attenzione al marketing.
Accanto alla teoria non sarà dimenticata la pratica e presenteremo ogni numero una fabbrica e un distributore.
Non tutto è però rigidamente programmato, ci saranno gli spazi per coprire con agilità le necessità di informazione che si verranno man mano precisando, anche col contributo dei Lettori, tutti specialisti e professionisti del loro settore.
Con l’augurio di essere letti: volentieri.
“La prima copertina di Blu&Rosso venne dedicata ad Aras Frattini, di Inda, Ceramica Dolomite, Veca. Ottant’anni appena compiuti, una carriera iniziata a 15 anni, è la signora delle aziende per antonomasia. Un emblema per tutto il settore e un riconoscimento alla capacità lavorativa al femminile”
Con giustificabile soddisfazione presento a Voi il primo numero di BLU&ROSSO.
Questa rivista, organo ufficiale dell’ANGAISA, realizza un’esigenza che già da tempo l’Associazione riteneva importante.
Ci si potrà anche chiedere se la presenza di BLU&ROSSO, che si inserisce tra le tante e qualificate riviste relative al nostro settore, fosse necessaria: il nostro quotidiano impegno di imprenditori ne ha reso non solo utile, ma necessaria la pubblicazione.
L’ANGAISA ha individuato con estrema chiarezza la figura e l’operatività del grossista degli anni ‘80, la sua funzione e i suoi compiti.
La funzione del grossista, oggi, non è più l’acquisizione di forti quantitativi di merce bensì quella di attento osservatore del mercato in grado di recepire le esigenze espresse dal consumatore finale e trasferirle alla produzione.
Il grossista deve quindi selezionare i prodotti, privilegiare quelli di miglior qualità e sollecitare la produzione a produrre in modo sempre più coerente al mercato; in altri termini il grossista offre organizzazione, strutture, servizi ed esperienza a garanzia del cliente, e contestualmente deve essere lo strumento attraverso il quale la produzione possa comunicare con il mercato finale.
In questo quadro si inserisce BLU&ROSSO, come uno dei servizi propri del grossista.
Il Presidente dell’ANGAISA
Salvatore Toscano
Da 300 numeri la voce della distribuzione ITS
Fin dal primo numero a Blu&Rosso deve essere riconosciuto il merito di fare “Cultura di impresa” a 360° gradi. Uno strumento di lavoro utile per informare e formare imprenditori, manager e addetti del settore nelle sfide che li attendono
Da 300 numeri Blu&Rosso racconta l’evoluzione del settore e della distribuzione ITS. Quali sono i cambiamenti/temi più importanti affrontati nel corso degli anni?
La rivista è stata uno specchio fedele dei cambiamenti che hanno interessato nei decenni non soltanto la filiera del settore idrotermosanitario ma, più in generale, i comparti dell’edilizia e dell’impiantistica e, inevitabilmente, la società stessa e il mondo imprenditoriale; un percorso che ha accompagnato la crescita economica del dopoguerra, gli anni del boom, l’industrializzazione del Paese e l’affermarsi di modelli di business che, in gran parte, resistono ancora oggi. Ma quanto è cambiato, nel tempo, il modo di stare sul mercato e di dialogare con gli altri attori della filiera e con i consumatori!
Blu&Rosso ha saputo fotografare puntualmente questo “cambiamento di pelle” del distributore. Non più semplice rivenditore, ma “gestore della complessità”, con migliaia di referenze a magazzino da proporre (e spesso assemblare) alla clientela privata e professionale attraverso soluzioni efficaci ed efficienti. Blu&Rosso ha acceso i riflettori su logistica, showroom, self-service, gruppi di acquisto, fiere di settore, sui primi progetti legati all’informatica e alla trasformazione digitale, sui servizi pre e post-vendita, fino ad arrivare oggi all’introduzione in azienda dell’Intelligenza Artificiale. Insomma, ha saputo accompagnare l’evoluzione costante del commerciante di articoli idrotermosanitari nel tempo, testimoniando la crescita del suo ruolo, ancora oggi centrale e strategico, anche in un mercato sempre più dinamico e difficile da interpretare. Senza troppa enfasi, credo sia giusto riconoscere a Blu&Rosso il merito di aver saputo fare “Cultura di impresa” a 360° gradi, fin dal primo numero, calando questo ambizioso obiettivo in una realtà dinamica come quella rappresentata da ANGAISA.
Qual è il rapporto della rivista con i suoi lettori? La prima cosa che mi sento di sottolineare, per quanto banale possa sembrare, è che Blu&Rosso è la rivista di ANGAISA, ideata, fondata e guidata dai suoi dirigenti, tutti distributori associati. Quindi è di proprietà dell’associazione (e questo non è un aspetto così banale) e, anche attraverso gli editoriali del Presidente in carica e le diverse pagine dedicate a eventi, iniziative e attività associative, fa periodicamente il punto sui “lavori in corso” e su quelli di futura attuazione. Uno dei problemi che teniamo sempre ben presente è quello di evitare l’autoreferenzialità; non è sempre facile trovare il giusto equilibrio nel raccontare le tante cose che si fanno proponendo in ogni numero articoli interessanti e accattivanti, cercando di evitare un “taglio” troppo istituzionale.
Questo consente anche di consolidare il senso di appartenenza delle aziende rispetto alla loro associazione di riferimento. Aziende che devono o dovrebbero trovare nelle pagine di Blu&Rosso approfondimenti, punti di vista, analisi e riflessioni di consulenti, fornitori o clienti che operano nel settore o che lo conoscono bene per motivi professionali. Blu&Rosso rappresenta di fatto un importante biglietto da visita per l’associazione, che può avvici-
CORRADO OPPIZZI, attuale segretario ANGAISA, in associazione dal 1992
nare al mondo ANGAISA aziende della distribuzione o della produzione non ancora associate, ma che ricevono regolarmente la copia cartacea o sfogliano online il digitale della rivista, disponibile nel sito www.bluerosso.it.
E poi c’è inevitabilmente la curiosità e il piacere di leggere l’intervista del collega, del fornitore con il quale l’azienda ha magari già un rapporto “storico” oppure del fornitore che non viene trattato e di cui si vorrebbe approfondire la conoscenza. Quello con i lettori è un rapporto molto stretto, che è cresciuto negli anni, e ci sono soci che danno spazio e visibilità alla loro collezione di Blu&Rosso nelle bacheche aziendali: un vero e proprio archivio storico del settore idrotermosanitario, che consente di indulgere ogni tanto in qualche amarcord d’annata.
Qual è stato e qual è tuttora, se è cambiato, il ruolo di ANGAISA nell’economia della rivista?
Come accennavo, la rivista è di proprietà dell’associazione che, dal 1986 affida la gestione a editori in grado di garantirne lo sviluppo e la cura dei contenuti (attualmente Blu&Rosso è pubblicato da Quine Srl). Ma il ruolo di ANGAISA è da sempre fondamentale, nel determinare indirizzi, priorità e piani editoriali. Mi piace ricordare in questa occasione la figura di Raffaella Zoboli, che è stata per molti anni responsabile del nostro ufficio stampa e Consulente editoriale ANGAISA per Blu&Rosso con il compito di fare da “trait d’union” fra redazione, Comitato Esecutivo e segreteria, garantendo un interscambio di idee e informazioni sempre costruttivo e proficuo. Il lavoro del Consulente editoriale è oggi svolto collegialmente dal Presidente ANGAISA, Maurizio Lo Re (che opera in qualità di responsabile ANGAISA per Blu&Rosso), e dalla Commissione Brand & Comunicazione, coordinata da Giulia Orsolini, di cui fanno parte anche i consiglieri Bruno Corsini, Riccardo Fiorentini, Antonio Miele e Michele Pergola. Il loro contributo è stato ed è davvero prezioso per garantire in ogni numero la presenza di contenuti all’al-
mantenuto, in maniera più o meno diretta, un ruolo di regista e supervisor attento nel dare la giusta visibilità alle attività associative, ma anche a tutti i protagonisti del nostro mercato, distributori e produttori, cercando di favorire il giusto equilibrio fra l’anima estetica e quella tecnica, che caratterizzano da sempre il settore ITS. E dando sempre spazio e “voce” a tutti i soci, ai territori rappresentati nelle nostre sezioni regionali e anche alle singole aziende, prescindendo dalla loro classe di fatturato e dal numero dei punti vendita.
Per i distributori ITS, la rivista può essere considerata uno “strumento” di lavoro?
BLU&ROSSO TECNO. Dal 1991, dapprima supplemento e poi 4 numeri all’anno, Blu&Rosso Tecno raggiunse una credibilità e qualità riconosciuta dagli esperti del settore
Certamente. Dalle considerazioni che ho già fatto prima, credo che questo “valore aggiunto” emerga con forza. Questo del resto è stato uno degli obiettivi principali dei suoi fondatori, che volevano mettere a disposizione, non solo dei soci ma dell’intero settore, un nuovo strumento per favorire la conoscenza del mercato e l’aggiornamento professionale dei suoi attori principali. Non dobbiamo dimenticare che Blu&Rosso nasce in epoca “pre-internet”; stiamo parlando quindi di anni in cui la rivista cartacea aveva ancora un ruolo fondamentale come contenitore di notizie selezionate e anche come vetrina importante per le aziende, per essere riconosciuti e riconoscibili all’interno del settore e non solo. Per lungo tempo la copertina di Blu&Rosso è stata infatti dedicata a un volto, a un profilo professionale che andava a rappresentare di volta in volta la distribuzione o la produzione ITS, con una testimonianza delle proprie strategie e dei propri valori, offrendo anche una chiave di lettura personale delle dinamiche di mercato e a volte – perché no? – delle conflittualità più o meno latenti che quell’imprenditore stava vivendo o aveva vissuto nel dialogo quotidiano con i propri interlocutori di filiera. Oggi la rivista continua a dare spazio alle aziende, ma privilegia soprattutto i servizi di approfondimento, le inchieste e le tavole rotonde dedicate a temi strategici, quelli che possono aiutare concretamente titolari e manager a disegnare la rotta di medio e lungo periodo. Del resto, anche in passato, un periodico come Blu&Rosso non poteva pensare di inseguire le notizie di stretta attualità, oggi naturalmente veicolate – attraverso tanti canali diversi – mediante il digitale (newsletter, web, canali social). Quindi sì, oggi più che mai Blu&Rosso può essere uno strumento di lavoro e volàno per fare informazione e formazione, accompagnando imprenditori, manager, addetti del nostro settore nelle prossime sfide che li attendono. Con l’ultimo numero della rivista ben in vista sulla loro scrivania.
Due anni di ANGAISA giovani: formazione, innovazione e futuro connesso
Nella sede di Samsung Italia a Milano, ANGAISA giovani celebra un bilancio positivo, con un percorso che unisce formazione e pratica. L’azienda coreana ha offerto uno spazio di dialogo e innovazione, puntando sulla sinergia tra tecnologia avanzata e imprenditoria giovanile
DDue anni di ANGAISA giovani “festeggiati” nella sede di Milano di Samsung Italia a coronamento di un bilancio estremamente positivo, con 60 ragazzi coinvolti provenienti da 43 aziende nel corso di questi 24 mesi. Eventi unici, come quello alla IULM, capaci di creare una rete sempre più sinergica tra produzione e distribuzione, affrontando temi chiave come l’integrazione generazionale. Un gruppo eterogeneo e motivato, pronto a crescere insieme e che continua a guardare al futuro, con corsi di for-
di Antonio Billè
mazione mirati su competenze economico-finanziarie e visite a produttori e distributori, in un percorso che unisce teoria e pratica per formare i leader di domani. E i senior? Felici, orgogliosi di vedere tanto entusiasmo e voglia di mettersi in gioco.
L’intelligenza artificiale al centro
L’incontro da Samsung dà l’opportunità di proporre e condividere un’idea del futuro da costruire insieme, mettendo in risalto le nuove opportunità di crescita che possono essere colte anche nel settore idrotermosanitario, sia dalla distribuzione specializzata rappresentata da
Parola ai responsabili del progetto ANGAISA giovani
Giulia Orsolini e Stefano Celin sono i responsabili del progetto ANGAISA giovani: “Un’idea fortemente voluta dal presidente Lo Re, non possiamo che trarre un bilancio molto positivo. In questi due anni ‒ dicono ‒ abbiamo raggiunto numeri importanti, considerato che ANGAISA vanta in totale 250 associati. Siamo riusciti a portare all’interno di ANGAISA ragazzi che hanno ruoli completamente diversi all’interno delle loro aziende, formando così un gruppo molto eterogeneo e questo per noi è motivo di grande orgoglio”.
GIULIA ORSOLINI
E STEFANO CELIN, responsabili del progetto ANGAISA giovani
L’esperienza vissuta alla IULM nel maggio 2024 su “Le sfide di un’impresa familiare” segna un momento chiave nel biennio di ANGAISA giovani: “È l’evento più importante ‒ conferma Giulia Orsolini ‒ perché abbiamo messo in connessione per la prima volta i giovani della produzione con quelli della distribuzione. È stato un evento di network, il primo di questo genere e soprattutto abbiamo trattato un argomento estremamente interessante perché si parlava di integrazione generazionale”. Le visite da distributori e produttori e l’approccio diretto con le loro storie e le esperienze vissute, rappresentano istantanee che restano fondamentali nella crescita professionale dei ragazzi di ANGAISA giovani. E poi i feedback positivi raccolti dai rispettivi senior fanno capire come il progetto sia assolutamente promosso: “Sono tutti molto orgogliosi di noi, vedono voglia di fare e di imparare e soprattutto la volontà di metterci in gioco. Sanno benissimo che prima o poi prenderemo il loro posto e per questo desiderano ragazzi entusiasti e formati, proprio quello che noi vogliamo fare con ANGAISA giovani”.
E il 2025 cosa riserverà ad ANGAISA giovani?
“Abbiamo in programma dei corsi importanti ‒ conclude Stefano Celin ‒ che vadano soprattutto ad affrontare l’aspetto economico-finanziario. Saranno tenuti dal prof. Roberto Schiesari (docente di Business Financial Strategy all’Università di Torino, ndr) e poi continueremo a seguire la cosiddetta modalità mista, con la formazione associata alle visite nelle aziende di produttori o distributori”.
ANGAISA, che dalle aziende della produzione. Accesa e coinvolgente la chiacchierata sull’intelligenza artificiale, una “Protesi cognitiva che consente di ampliare la nostra capacità naturale di apprendere informazioni” come ama dire l’architetto Massimo Giordani, innovation manager e marketing strategist, già “ospite” di ANGAISA lo scorso giugno nella tappa calabrese di
“ANGAISA scende sul territorio”. Quello sull’intelligenza artificiale resta argomento sempre entusiasmante, anche perché è diventato strumento sempre più centrale nella vita delle aziende, che stanno imparando a utilizzarlo cogliendone potenzialità e opportunità: un mezzo destinato a stravolgere positivamente il mondo del lavoro, tanto che oggi nessuno è in grado di sapere con precisione cosa avverrà. Per questo, al di là delle incognite o dei rischi, per approcciarsi nel migliore dei modi, occorre una formazione quanto più bilanciata possibile tra campo economico, umanistico, filosofico e tecnico.
Un fondatore impavido
Fondata nel 1938 da Lee Byung-chul, un commerciante di noodles, Samsung nacque come piccola azienda dedita al commercio alimentare. La visione creativa e il coraggio imprenditoriale del suo fondatore hanno spinto la società a evolversi costantemente, trasformandola in una delle multinazionali più influenti al mondo. Dalla produzione di elettronica di consumo fino alle tecnologie avanzate legate all’intelligenza artificiale, Samsung
ha saputo anticipare bisogni e innovare settori chiave, diventando simbolo globale di progresso e innovazione.
E ANGAISA giovani, nelle sede di Milano, chiude un cerchio perfetto: “Ho voluto fortemente questo appuntamento ‒ dice il presidente, Maurizio Lo Re ‒ che è nato per caso dopo un inseguimento con l’amico Andrea Benedini che avevo incontrato proprio alla IULM in occasione dell’evento legato al passaggio generazionale. È scattata subito una sorta di empatia tra di noi e questa occasione rappresenta una grande opportunità e un punto importante per concludere il ciclo formativo di ANGAISA giovani sull’intelligenza artificiale”.
Percorso comune
Samsung crede fortemente nell’imprenditoria giovanile e nella connessione con ANGAISA giovani. Per questo l’incontro tra le parti rappresenta un momento chiave, con un focus su comfort, connettività e la potenza dell’intelligenza artificiale.
“Era un momento perfetto per incontrarci ‒ conferma Andrea Benedini, Strategy & Vertical Manager of HVAC Business presso Samsung Electronics Italia. Abbiamo rincorso a lungo questo tipo di obiettivo perché siamo fortemente orientati in riferimento al progetto ANGAISA giovani. Speriamo che questo sia l’inizio di un percorso comune; ce lo auguriamo. È il nostro intento e penso che nel corso del tempo avremo modo di poter condividere tanti altri aspetti, sia tecno-
logici che di comune interesse perché avendo con il mondo ANGAISA ci si può confrontare su tante tematiche, come quella fondamentale della transizione ecologica”.
Innovazione, comfort e connettività
I tre pilastri su cui Samsung ha costruito la propria visione nel settore della climatizzazione. Grazie a tecnologie avanzate come WindFree™, l’azienda risponde alle esigenze del mercato con soluzioni premiate e all’avanguardia, capaci di migliorare la qualità della vita e rendere l’utilizzo dei sistemi di climatizzazione più intuitivo ed efficiente: “Il comfort è uno dei nostri capisaldi ‒ continua Benedini ‒ un concept fondamentale e strategico. WindFree™, il nostro prodotto premiato come migliore dell’anno, ne è l’emblema proprio perché è l’unico in grado di soddisfare i bisogni finora insoddisfatti nell’ambito della climatizzazione. Aspetto che si lega alla facilità di utilizzo dei nostri prodotti e che ci permette di passare dal comfort alla connettività attraverso l’utilizzo di un’app da cellulare che funziona in maniera semplice e intuitiva ed è in grado di gestire soluzioni apparentemente complesse”.
Supportare senza superare Samsung si pone all’avanguardia nell’innovazione tecnologica grazie allo sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale, una risorsa strategica con un impatto crescente sia nel mondo B2B che per il consumatore finale. Con l’approccio “AI for All”, l’azienda punta a migliorare concretamente la vita quotidiana, mantenendo l’etica al centro: “L’intelligenza artificiale ‒ conclude Benedini ‒ è uno degli aspetti più importanti che abbiamo portato avanti nel mondo Samsung con il progetto “AI for all”. Siamo quindi dei pionieri di questo tipo di tecnologia che sta avendo un impatto estremamente importante nel mondo B2B e nei consumatori perché, grazie all’intelligenza artificiale, si può riuscire a migliorare la nostra vita. Ovviamente migliorare senza mai superare l’etica dell’uomo: deve essere solo uno strumento di supporto capace di poterci aiutare”.
ITS, CULTURA DI IMPRESA
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Con una mostra di tendenze stimolante e un ampio programma di conferenze e discussioni, Pop up my Bathroom (ISH 2025) presenterà gli ultimi sviluppi, nuovi prodotti e concetti visionari per il bagno come parte integrante della casa a cura della redazione
Come sarà il bagno
di domani?
Credit: Messe Frankfurt GmbH/ Pietro Sutera
AA ISH 2025, in scena a Francoforte dal 17 al 21 marzo, la mostra “Pop up my Bathroom” sarà ancora una volta il punto focale per i concetti creativi di bagno, architettura e design.
Lanciata 16 anni fa dalla German Sanitary Industry Association (VDS) e ISH, questa speciale mostra di tendenze si è affermata saldamente come un’importante guida al design moderno del bagno.
Situato centralmente (Padiglione 3.1, stand D71) nel campo delle soluzioni per il bagno, Pop up my Bathroom dà vita al bagno come spazio olistico. I vari concept presentano il design degli interni di pareti, pavimenti, colori e luci, in armonia con sanitari e accessori. La mostra, curata dal ricercatore di tendenze Frank A. Reinhardt, è fonte di informazioni importanti per architetti e progettisti di bagni sullo stato attuale della progettazione olistica del bagno. Nel contesto delle tendenze di interior design rilevanti per il settore verranno presentati nuovi prodotti. Insomma, una visualizzazione di spazi abitativi che soddisfano un’ampia gamma di requisiti per gli utenti del bagno: dalla cura del corpo, passando dallo styling al fitness, alla rigenerazione e alla salute mentale.
Persone al centro
Quest’anno l’attenzione del trend show sarà rivolta fermamente alle persone, con presentazioni pensate per far comprendere ai visitatori quanto le esigenze degli utenti siano parte integrante della progettazione del bagno. Prodotti per il bagno, pareti e pavimenti, tecnologia, un’ampia gamma di materiali e colori, luce, sostenibilità ed esperienza del bagno sono gli elementi chiave della moderna progettazione. Tuttavia, se le esigenze dell’utente non vengono considerate prioritarie, il bagno rimane uno spazio puramente funzionale senza anima. Sono le routine quotidiane e i momenti speciali, l’esperienza fisica e i rituali quotidiani che rendono il bagno un vero e proprio spazio da vivere.
Un bagno sempre più moderno
I bagni moderni hanno infatti da tempo cessato di essere solo un mezzo; oggi sono oasi di benessere in contesti sia privati che pubblici. Vengono sempre più spesso progettati pensando al comfort dell’utente, tanto da unire design, lusso e sostenibilità alle tecnologie intelligenti. La spinta verso una maggiore sostenibilità non si ferma quindi alla porta del bagno. Ovunque vengano utilizzate grandi quantità di acqua, c’è un grande potenziale di risparmio, il che rende il bagno il luogo perfetto per installare tecnologie di risparmio idrico ed energetico. L’utilizzo di materiali naturali e riciclabili, come legno e pietra naturale, è un aspetto integrante della pianificazione sostenibile. I materiali naturali non sono solo attraenti grazie al loro carattere senza tempo, sono anche estremamente durevoli e garantiscono che il bagno rimanga funzionale per molti anni.
SPA e piscine
Elementi freestanding come lavabi o vasche da bagno catturano sicuramente l’attenzione; i lavabi da appoggio dalle forme organiche combinano design e funzionalità; materiali naturali come legno e pietra sono durevoli e senza tempo e non vengono utilizzati solo nei bagni privati, ma trasformano anche Spa, piscine e centri benessere in oasi di relax che invitano gli utenti a prendersi una pausa dalla routine quotidiana. Oltre al relax, l’attenzione è rivolta a un’esperienza lussuosa che ha anche un effetto benefico sulla salute.
Bagni privati
Dallo studio “Baseline Study Bathroom 2024” condotto dalla VDS, emerge che per la maggior parte degli intervistati ciò che conta di più è che il bagno sia facile da pulire (95%) e che possa essere utilizzato senza difficoltà per tutta la vita (90%). Allo stesso tempo, una netta maggioranza (83%) desidera anche sentirsi bene e rilassati. Gli argomenti che più preoccupano i clienti privati quando si tratta di bagno sono il design moderno, i materiali resistenti e di alta qualità e l’individualità che unisce funzionalità e lusso. Bagni multigenerazionali e accessibilità garantiscono che i privati possano prendersi cura di sé nella propria casa in modo indipendente e fino a tarda età. Arricchiti con tecnologie intelligenti, come sistemi di controllo per riscaldamento, ventilazione, illuminazione e consumo idrico, i bagni non vengono personalizzati solo per soddisfare le esigenze dei singoli utenti davanti alle pareti, ma anche dietro di esse. I bagni di oggi sono oasi di benessere all’interno delle quattro mura di ogni casa.
Bagni (semi)pubblici e industriali
I bagni non sono solo una caratteristica delle nostre case private. Li incontriamo anche in locali pubblici, semi-pubblici e industriali, dove forniscono un servizio alla popolazione. Negli ambienti (semi)pubblici e industriali, la progettazione e la pianificazione si concentrano su durata, igiene e minima manutenzione. A causa del loro uso frequente, i bagni in luoghi (semi)pubblici sono spesso soggetti a forte usura. Per questo motivo, si sta facendo sempre più ricorso a materiali durevoli, come acciaio inossidabile e speciali miscele ceramiche che, oltre a essere facili da pulire, respingono lo sporco. Rubinetti senza contatto, erogatori di disinfettante, asciugamani senza contatto e erogatori di sapone riducono il rischio di trasmissione di germi, virus e altri agenti patogeni. I limitatori di flusso sui rubinetti impediscono anche inutili sprechi d’acqua.
Settore assistenziale
I requisiti di accessibilità stanno diventando sempre più al centro della consapevolezza pubblica e svolgono un ruolo centrale nei bagni e nelle strutture sanitarie del settore assistenziale; in particolare nelle strutture infermieristiche e sanitarie. Con corrimano, corrimano di supporto, ausili per alzarsi in piedi, docce a livello del pavimento e tavoli roll-under, la progettazione del bagno può restituire ai pazienti la loro autonomia e autodeterminazione, alleggerendo al contempo il carico sul personale.
Quali strategie future?
Dopo l’euforia che ha vissuto il mercato nel periodo post-pandemia, con la locomotiva rappresentata da bonus e superbonus edilizi, il settore sta andando incontro a una brusca frenata, con cali di fatturato generalizzati e prospettive di medio-lungo periodo segnate da grandi incognite. Il XXV Convegno ANGAISA ha fatto il punto della situazione, fornendo elementi utili per disegnare le strategie future di Maruska Scotuzzi
“La distribuzione specializzata è pronta a soddisfare le esigenze radicate nel mercato, che si esprimono in particolare nell’ambito della riqualificazione immobiliare e nell’efficientamento energetico. Oggi le nostre aziende sono costrette ad attendere un clima più favorevole negli investimenti. Stiamo affrontando una fase instabile, che potrebbe protrarsi anche nel 2025. Una sfida, per la capacità della distribuzione ITS, di generare valore nel pieno di una congiuntura difficile da interpretare, anche dal punto di vista macroeconomico. Occorre adottare strategie di crescita in un mercato instabile, a partire dal modello professionale con cui operiamo nei mercati della casa, integrando competenze specializzate nel settore tecnico ed estetico, strategie che ci consentano di sviluppare ancora di più la nostra competitività e di emergere con un profilo più solido e affidabile nella riqualificazione edilizia e impiantistica”
MAURIZIO LO RE, Presidente ANGAISA
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“Strategie di crescita in un mercato instabile”. È questo il titolo del XXV Convegno ANGAISA che si è svolto lo scorso 28 novembre a Milano presso il Centro Congressi Stella Polare di Rho Fiera, Milano. Realizzato in collaborazione con le aziende Soci Sostenitori Bellosta Rubinetterie, Giacomini, Haier, Idea Group, Immergas e Irsap, con la partecipazione di Allianz e MCE Mostra Convegno Expocomfort, e il contributo di Blu&Rosso (media partner) e di IdroLAB (partner tecnologico), l’importante appuntamento ha visto la presenza di oltre 800 partecipanti. Moderatore Laura Chimenti, Giornalista TG RAI1.
Ad aprire i lavori il Presidente ANGAISA, Maurizio Lo Re, che ha illustrato una panoramica del settore ITS, della situazione della filiera e delle attività associative. ANGAISA – che conta 250 aziende associate, 1.000 punti vendita, 15.000 addetti, con 10 soci gruppi e circa 150 soci sostenitori industria – ha l’obiettivo di diffondere cultura di impresa, per migliorare le competenze delle aziende associate. Il programma Associativo 2021-2025, evidenzia quattro importanti priorità: innovazione tecnologica; formazione; ricambio generazionale; sinergia fra gli attori della filiera. Nel suo intervento Lo Re ribadisce l’importanza del Nodo B2B, ossia la digitalizzazione del ciclo dell’ordine – ordine, conferma ordine e documento di trasporto – che permette di velocizzarne i tempi. Nel corso del 2023 sono state registrate 1.400.000 transazioni. Da gennaio al 15 novembre 2024 l’Associazione ha registrato 1.450.000 transazioni, quindi numeri importanti. In primo piano anche lo standard ETIM per la classificazione dei prodotti tecnici dell’industria elettrica, idraulica, edile e della ferramenta. Un altro progetto importante è il restyling del listino elettronico ANGAISA (ANGAISA X2A), che permette di verificare, gestire e convertire i listini digitali, in conformità agli standard ANGAISA. Inoltre, ANGAISA ha continuato a organizzare incontri sul territorio e a partecipare a fiere, come la Mostra Convegno Expocomfort, Cersaie e il Salone Internazionale del Bagno.
Nel corso del suo intervento pomeridiano, “Il mercato della distribuzione idrotermosanitaria 2024-2025”, il Presidente Lo Re ha commentato i diversi dati emersi dall’Osservatorio Vendite ANGAISA. Le vendite 2023 hanno segnato -3,54% rispetto al 2022 e nel gennaioottobre 2024 si registra -4,73 sullo stesso periodo del 2023. Lo stesso Osservatorio segnala che già nel 2023 vanno in negativo un po’ tutte le categorie merceologiche ITS, non solo riscaldamento, condizionamento e pannelli solari, ma anche tutti i comparti dell’arredobagno, e nel 2024 il calo è diffuso. “L’andamento del mercato è chiaro. Noi distributori ANGAISA, che rappresentiamo la distribuzione specializzata, siamo pronti a supportare il mercato con la preparazione e specializzazione che ci contraddistinguono”. L’invito alla produzione è quello di una reciproca collaborazione, nel rispetto dei ruoli, senza salti di filiera.
L’andamento lento dell’economia italiana, tra “chimere” e realtà
Da Carlo Cottarelli , Professore di Macroeconomia e Politica Fiscale Università Cattolica di Milano, un’analisi del quadro macroeconomico in cui viviamo. La crescita economica è sbiadita in Europa e soprattutto in Italia. Dal terzo trimestre del 2024 il Paese è, infatti, in ritardo sull’andamento dell’area Euro. Sottolinea Cottarelli: “Con il PNRR, la crescita economica dell’Italia puntava al 2%, ma la spinta iniziale si è fermata. Il PNRR con la sua spesa ha aiutato la ripresa, ma non era questo l’obiettivo. L’obiettivo era quello di aumentare la capacità di crescita potenziale, permanente, strutturale, dell’economia italiana portandola al 2%. Non c’è segno che questo sia avvenuto. Naturalmente il PNRR è un piano che non si è ancora esaurito, un programma che comporta riforme. Abbiamo ancora due anni per fare il possibile e trasformare questa opportunità in un aumento permanente del tasso di crescita, guardando con fiducia al futuro”. E se in termini di attuazione il PNRR è costituito da riforme e investimenti, è proprio su questo ultimo aspetto che l’Italia non è al passo. Sarà, infatti, difficile recuperare il ritardo nella realizzazione delle opere.
“Entro giugno 2026 dovremmo completare opere che corrispondono a circa 60-62 miliardi di euro. Se non si riuscisse a mettere a punto quanto definito l’Italia perderebbe circa 29 miliardi”. Tra le riforme che Cottarelli metterebbe in campo sicuramente in primo piano il taglio drastico della burocrazia. Ma precisa: “Riforma della burocrazia vuol dire due cose: ridurre regole inutili, semplificare le leggi in vigore coinvolgendo meno enti pubblici nelle varie decisioni”. Cottarelli parla anche di riforma dell’azienda Stato, azienda Regione, azienda Comune. “In ogni azienda è fondamentale
la gestione del personale. Serve un personale qualificato e, quindi, una formazione specializzata. Tutto questo manca fondamentalmente in gran parte della pubblica amministrazione”. A proposito, invece, della legge di bilancio, Cottarelli dà una sua valutazione. Si poteva fare meglio? Diversamente? “Ci sono due cose positive. Una è che comunque si è stabilizzato, si è reso strutturale, il taglio del cuneo fiscale. L’altra, dal punto di vista dei conti pubblici, mai successa prima, è che le entrate nel 2024, stanno andando molto meglio del previsto, e il Governo prevede che nel 2025 andranno ancora meglio. Questa seconda parte è molto più incerta, ma di fatto quest’anno vi sono circa dieci miliardi in più di quanto atteso. Per la prima volta nella storia repubblicana, forse, il Governo ha deciso di non spendere questo tesoretto, ma di rivedere verso il basso l’obiettivo di deficit. Per il rapporto tra deficit pubblico e PIL l’obiettivo nel 2024 era del 4,3%, è stato abbassato al 3,8% e nel 2025 dal 3,8% al 3,3%”. Rispetto, invece, alla diversa politica adottata dal governo sul fronte bonus edilizi e agli incentivi Cottarelli si dice favorevole alla necessità di bloccare i bonus edilizi. “Non è che fossero sbagliati inizialmente, erano troppo generosi e sono costati troppo”.
“La formazione è fondamentale, ma la questione è ancora più generale: è la spesa per l’istruzione, la formazione, l’investimento in capitale umano. Quello è un altro nostro punto debole”
CARLO COTTARELLI, Professore di Macroeconomia e Politica Fiscale Università Cattolica di Milano
Commercio, consumi e disagio sociale: le analisi di Confcommercio
A Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio, il compito di delineare lo stato di salute attuale del commercio e dei consumi. Il post pandemia è stato un successo per l’Italia, ma oggi il circuito reddito-fiducia-consumi si è inceppato rallentando la crescita. Non tutte le famiglie sono disposte a investire per riqualificare il parco immobiliare. “In questo momento in Italia manca la spinta dei con-
“La ricchezza finanziaria è cresciuta in cinque anni in termini reali. Il crollo purtroppo c’è stato sull’immobiliare”
MARIANO BELLA, Direttore Ufficio Studi Confcommercio
sumi delle famiglie. Abbiamo avuto rinnovi contrattuali importanti, incrementi delle retribuzioni, occupazioni ai massimi, calo drastico dell’inflazione: si tratta di dati confermati dall’Istat. Tuttavia i consumi non crescono”. Un quadro, quello delineato da Bella, a tinte chiaroscure che fa sperare, o non sperare, e una fetta di popolazione che è più disagiata con povertà assoluta che non cala. Tra le proposte suggerite da Bella, una riduzione delle politiche sociali mirate e orientate ai veri poveri e un maggior investimento in formazione rivolta ai lavoratori intesi come capitale così da raggiungere una produttività superiore e salari maggiori.
L’efficienza energetica in Italia: prospettive di mercato e barriere allo sviluppo
A Vittorio Chiesa, Professore di Gestione Strategica di imprese e Direttore Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, il compito di delineare il quadro del mercato dell’efficienza energetica, curato da una quindicina d’anni attraverso l’osservatorio Energy & Strategy. Tre gli aspetti su cui si sofferma Chiesa: lo scenario di riferimento; le eventuali barriere allo sviluppo dell’efficientamento energetico; traiettorie future. Recentemente il Governo ha generato il Piano integrato energia e clima nella sua versione definitiva trasmesso alla Commissione Europea, dove vengono riportati diversi obiettivi il cui focus si concentra sul grande tema della decarbonizzazione e, quindi, riduzione delle emissioni, incremento della quota delle rinnovabili ed efficienza energetica. I settori da cui ci aspetta la maggior parte dello sforzo sono, in primis, il residenziale (52%), a seguire terziario, industria e trasporti. Quali sono le barriere allo sviluppo dell’efficientamento energetico? Un primo importante tema è secondo Chiesa quello della filiera – rappresentata da OEM, cioè i produttori di tecnologia, distribuzione e realizzazione operativa, cioè l’installazione –che si configura diversamente a seconda del mercato di destinazione finale e che può rappresentare
“Tutto il processo di decarbonizzazione si sposa e sposerà con un processo di elettrificazione, perché il modello su cui si basa la decarbonizzazione è trasferire all’elettrico quanto possibile, pompe di calore per produrre calore, l’auto elettrica per elettrificare i trasporti, con un’energia elettrica prodotta nella misura massima possibile dalle rinnovabili. Se si deve tradurre in una riga che cos’è la decarbonizzazione, è questo”
VITTORIO CHIESA, Professore di Gestione Strategica di imprese e Direttore Energy & Strategy
un ostacolo in tal senso. La configurazione più critica è quella dominante nel mondo dello home building, quindi ha un produttore di tecnologia, la distribuzione e il soggetto che fa il progetto, interviene e installa è in realtà un soggetto despecializzato. È una figura che ha una sensibilità debole rispetto alle tecnologie nuove, tende a riprodurre e a riproporre lo stesso tipo di soluzione. Questo soggetto ha un peso nel processo decisionale estremamente elevato, che alla fine si conclude con la
Il coraggio di provarci: obiettivi, responsabilità e leadership
Cristina Scocchia, Amministratore Delegato Illycaffé Spa, offre alla platea spunti di riflessione sul rapporto tra leadership e responsabilità. Leadership non è potere, ma responsabilità. È volontà di integrare gli obiettivi e le metriche economiche con i valori etici, sociali e ambientali. E i manager, oggi, hanno una responsabilità nei confronti del benessere delle persone e delle comunità. “Le aziende sono dei corpi sociali: significa che tutti noi possiamo avere un impatto sulla vita delle persone con cui si lavora, sulla vita dei fornitori e sulle comunità in cui le nostre aziende si trovano a operare. Dovremmo imparare a legare le nostre scelte, il nostro agire a un codice etico più elevato”. Leadership è, dunque, passare dall’io al noi. È un gioco di squadra, e gli imprenditori hanno la possibilità di costruire squadre compatte e coese, in cui il successo collettivo sia più importante di quello individuale. Per Scocchia mettere le persone al primo posto significa anche dare a tutti, senza esclusioni e divari, l’opportunità di dimostrare il proprio talento e il punto di partenza non deve più determinare chi si può diventare.
“Se oggi dico che le persone vengono al primo posto, senza se e senza ma, tutti siete d’accordo, è facile dirlo, ma le persone vengono prima sia quando è facile dirlo sia quando è difficile dirlo”
CRISTINA SCOCCHIA, AD Illycaffé Spa
riproposizione di soluzioni tradizionali poco integrate con nuove tecnologie e, in generale, che non sposano o adottano quelle concezioni nuove che tutto il mondo della produzione delle tecnologie è in grado di offrire. Questa sicuramente è una barriera allo sviluppo dell’efficienza energetica centrale. Fino ad oggi questa rimane la configurazione dominante di chi interviene nelle case, nei condomini e nelle imprese di piccole dimensioni. Quali saranno le traiettorie che ci si aspetta? Alcune saranno, secondo Chiesa, le comunità energetiche, “ovvero degli edifici aggregati con altre realtà (industrie, ospedali, edifici della pubblica amministrazione) che gestiscono collettivamente l’energia. Ci sono altre frontiere: la demand response e il mercato della flessibilità energetica. Questo perché la casa sarà smart per quanto riguarda le sue condizioni, il comfort e il funzionamento interno; sarà smart per quanto attiene la sua capacità di connettersi con il mondo esterno”.
Le priorità del Sistema Paese: scenari di crescita e scelte strategiche
Tre sono soprattutto le leve che Marco Nocivelli, Vicepresidente Confindustria con delega alle Politiche Industriali e al Made in Italy, delinea per spingere la crescita in Italia: formazione digitale, sburocratizzazione e innovazione tecnologica. Per il comparto e i rivenditori è fondamentale usare il digitale e l’Intelligenza Artificiale, ma serve anche chiarezza sul Piano di Transizione 5.0.
“Confindustria spinge affinché le leggi che vengono scritte siano più pragmatiche e che si possa,
I nuovi “numeri” del settore: niente di nuovo, ma è tutto così diverso
quindi, metterle in attuazione. Se non succede così, accade come abbiamo visto con le comunità energetiche che funzionano bene nel resto d’Europa, meno da noi per diverse ragioni. Una tra le tante: i livelli dimensionali delle comunità energetiche, fatti in maniera tale da non riuscire a coinvolgere le aziende di media dimensione, ma solo quelle molto piccole che non hanno, tuttavia, le strutture per poter affrontare un simile progetto”. Nocivelli parla di competitività. Gli investimenti sono il carburante della competitività e, proprio ora, è il momento da parte dello Stato di investire e di credere nei suoi imprenditori che fanno Made in Italy . E, a proposito delle aziende nazionali sottolinea: “come Italia siamo riusciti a diventare il quarto esportatore del mondo. Fino a qualche anno fa sembrava, per qualcuno, impossibile: questo dimostra che la nostra industria è innovativa”.
“L’Italia, con le sue tecnologie intelligenti può coniugare sostenibilità e sviluppo industriale, ma servono regole flessibili e un chiaro impegno a livello europeo per non penalizzare le nostre
imprese”
MARCO NOCIVELLI, Vicepresidente Confindustria con delega alle Politiche Industriali e al Made in Italy
Parla di mercato ITS maturo Alberto Bubbio , Senior Professore di Economia Aziendale
LIUC Università Cattaneo. “E, dunque, la crescita infinita è finita”. Per i fornitori questa possibilità di sviluppo è legata ancora all’estero. I distributori non hanno questa opportunità. “Ma attenzione – ribadisce Bubbio – non è un dato negativo, è un dato che deve spingere a riflettere sul fatto che nella gestione occorrerà fare cose diverse rispetto a prima”. Bubbio suggerisce di provare a pensare di crescere in termini di contenuti e professionalità seguendo l’evoluzione del cliente finale. “La nuova generazione punta sempre più sul virtuale piuttosto che sul reale. Si accontenterà di vedere. Noi volevamo sempre toccare. Una generazione completamente diversa”. E poi il team. La squadra è importante. “Guardando al futuro penso al rugby: il gioco di squadra è tutto. Come nella touche o nella mischia, ogni ruolo è cruciale per fare meta ed è così che dobbiamo affrontare il mercato”.
“Il settore idrotermosanitario è ancora caratterizzato da una bassa concentrazione e forte competizione con piccole imprese agili che si muovono rapidamente”
ALBERTO BUBBIO, Senior Professor di Economia Aziendale LIUC Università Cattaneo
Intelligenza artificiale: potenzialità, rischi e opportunità per aziende e lavoratori
“L’intelligenza artificiale non è solo una sfida, è una straordinaria opportunità. Semplificherà il lavoro, consentendo a imprenditori e professionisti di concentrarsi su compiti a valore aggiunto. L’IA generativa cambierà radicalmente il nostro modo di lavorare nei prossimi decenni, ma per farlo servono competenze strategiche, manageriali e organizzative”.
Giuliano Noci, Professore di Economia e Marketing al Politecnico di Milano parla di grande cambiamento in cui la tecnologia, quindi anche l’intelligenza artificiale, gioca un ruolo chiave. All’interno di questo scenario la funzione di distributore ITS diventa condizione necessaria ma non sufficiente per fare business. Cosa significa ciò? La distribuzione tradizionale dovrà considerarsi non più come soggetto che veicoli un prodotto, ma come attore in grado di risolvere i bisogni dell’ecosistema di mercato – e quindi clienti finali ma anche installatori, progettisti –. Ecco perché,
secondo Noci, le tecnologie digitali, i dati e l’intelligenza artificiale rappresentano una componente fondamentale per tale sistema. Il grande salto culturale sarà, quindi, combinare la conoscenza di prodotto alla conoscenza del cliente e costruire basi dati che siano orientate al cliente: in rapporto ai suoi bisogni si sincronizzano i prodotti e l’offerta. Continua Noci: “Questa è la sfida che stiamo vivendo. L’intelligenza artificiale è un fenomeno ineludibile di cambiamento, ma non è intelligente. Ha bisogno di dati. Noci pone la questione: le aziende hanno i dati? Molto spesso pochi. Il distributore del futuro sarà un soggetto estremamente competente sul prodotto e che è in grado di trasmettere questa competenza sul cliente che conosce e la cui conoscenza si traduce nella capacità di integrare sistemi di offerta che siano in grado di rispondere al meglio al bisogno di quest’ultimo ma anche ad esempio dell’installatore che, in quanto influenzatore, evidentemente gioca un ruolo molto importante nei processi d’acquisto. L’intelligenza
Strategie per il futuro digitale: affrontare dubbi e sfruttare certezze
La digitalizzazione si è affermata come un processo continuo per le imprese del settore idrotermosanitario che interessa un ambito sempre più esteso di attività aziendali. La disponibilità di dati e la capacità di gestirli sono cruciali in questo senso, anche per superare i dubbi che gli imprenditori incontrano nei loro investimenti per la competitività.
“La digitalizzazione – illustra Massimo Minguzzi , CEO IdroLAB Srl – si basa sui dati di qualità e conformi agli standard e, di conseguenza, l’intelligenza artificiale giocherà un ruolo fondamentale nel trasformare le strategie aziendali. Senza dati accurati, puliti e conformi dei prodotti, dei clienti, dei fornitori, e delle transazioni, non si potrà fare digitalizzazione. È perciò imprescindibile, ma in Italia c’è ancora molta strada da fare”. Come può un distributore gestire l’innovazione e arrivare così alla digitalizzazione? Minguzzi suggerisce di identificare le nuove tendenze, prendere esempi e farli propri. In Olanda, ad esempio, ci sono distributori che fatturano moltissimo, il 75% dei ricavi attraverso transazioni B2B. Attivano già istanze predittive sull’acquisto dei clienti, correlando informazioni dei prodotti, dei clienti e delle transazioni. Non a caso ETIM Technical Information Model è nato proprio in Olanda. E poi investire per rendere la strategia digitale a prova di futuro, cioè consolidarla. Misurare il successo: non si può migliorare ciò che non si può misurare. I dati hanno il grande vantaggio di essere misurabili: si possono comparare, proiettare e l’intelligenza artificiale permette di fare molto di più. Il prossimo passo della digitalizzazione? “L’evoluzione della stessa verso un sistema unico di informazioni sempre disponibili su tutti i canali”. Minguzzi punta i riflettori anche sui gruppi di acquisto. Perché? “Le acquisizioni nazionali e internazionali porteranno competenze, aggregazioni di risorse e forze tali difficilmente contrastabili. I gruppi di acquisto in questo caso avranno una grande responsabilità in quanto attori all’interno della filiera in grado di ’sostenere’, ’supportare’ i singoli distributori in un mercato, quello ITS, caratterizzato da aggregazioni anche straniere che trasferiranno esperienze già consolidate nei paesi da cui provengono”.
“L’adozione di classificazioni come ETIM, che non solo identificano i prodotti, ma anche i dati fondamentali per il futuro digitale, è cruciale”
MASSIMO MINGUZZI, CEO
IdroLAB Srl
artificiale, quindi, è per certi versi il punto finale di un viaggio, quello della trasformazione digitale, che porta inevitabilmente noi a evolvere e a cercare un ruolo ancora più centrale nella filiera del futuro. Ma il ruolo, la centralità, li conquisteremo se non ci vedremo semplicemente come distributori quanto come fornitori di soluzioni a valore aggiunto”.
“Il cambiamento richiesto a un distributore è quello di non essere più prodotto-centrico ma clientecentrico”
GIULIANO NOCI, Professore di Economia e Marketing al Politecnico di Milano
Edilizia e ITS, tanti mercati in cerca di una nuova stabilità
Lorenzo Bellicini, direttore del CRESME, parla di sesta onda della rivoluzione industriale e di un mercato trainato – e lo sarà fino al 2028 – dalle opere
pubbliche.
“Dentro il mercato delle opere pubbliche c’è tanta impiantistica e tanta edilizia, almeno un 35%. Queste sono le spese per investimenti nel bilancio che è stato presentato e accettato dall’Europa: si è passati da 41 miliardi del 2019 a 75 miliardi e per il 2025-2027 si pensa di spendere 80 miliardi di euro all’anno. Da qui al 2027 le opere pubbliche continueranno a beneficiare dei fondi del PNRR. Al contrario, la riqualificazione continuerà a perdere slancio, se non verranno messi in campo nuovi interventi o politiche robuste sul settore.
C’è poi in gioco la partita dell’energia. Una partita che si sta giocando con obiettivi che guardano alla sostenibilità ed è molto complessa perché vede in campo tanti attori in competizione tra loro”. Bellicini punta i riflettori anche sulla digitalizzazione che nei prossimi anni porterà cambiamenti rilevanti e non si può rimanere indietro. Uno dei vantaggi principali sarà la possibilità di eliminare i costi legati agli errori e ai processi.
“Eliminare i costi legati agli errori consente di
recuperare delle interessanti marginalità”, che possono essere investite su più fronti. Infine, questa la domanda che pone Bellicini: “Finiti gli incentivi, finito il PNRR dove si giocherà i prossimi anni?” Il direttore tecnico del CRESME prevede un altro tipo di mercato, quello della rigenerazione urbana e, quindi, partnership tra pubblico e privato.
“Qual è stato il vantaggio reale del superbonus? Ha risanato i bilanci della filiera delle costruzioni del nostro Paese, che era messo malissimo. Il superbonus ha rimesso a posto i bilanci di tutti, quindi adesso si riparte e, se qualcuno non ha fatto errori enormi e magari è stato un po’ attento a quello che faceva, può partire meglio. Rispetto a che cosa? Rispetto a quello che succederà”
LORENZO BELLICINI, direttore del CRESME
MCE 2026, l’energia sta evolvendo: l’evoluzione del settore HVAC + R
Massimiliano Pierini , Managing Director RX Italy Srl, presenta il nuovo claim “MCE 2026 Energy is evolving” che sottolinea la centralità dei concetti di energia ed evoluzione con l’obiettivo di evidenziare il processo di innovazione che contraddistingue l’energia e condiziona il mondo dell’impiantistica del raffrescamento, del riscaldamento e della gestione dell’acqua. Nuovo anche il key visual i cui elementi grafici si animano e trasformano, andando a simboleggiare il continuo rinnovamento dell’energia che pervade il mercato HVAC+R e che trova nella fiera il proprio contesto ideale. Proprio la fiera, secondo Pierini, è un momento unico, un’occasione per rinsaldare relazioni, presentare novità e toccare con mano la tecnologia. La collaborazione tra MCE e ANGAISA è un esempio virtuoso, che guarda al futuro con eventi come Pump Technology – il primo in Italia – per guidare il mercato verso innovazione e sostenibilità. “È la prima edizione, che si rivolge al mondo degli operatori coinvolti nelle pompe di calore. Sarà presente la produzione, ma per noi è fondamentale anche avere il giusto target di visitatori, quindi studi di progettazione, facility manager, general contractor, imprese di installazione, distribuzione, istituzioni, tecnici e real estate. Sarà una fiera, dunque, con una formula diversa, e siamo convinti che, nonostante anche queste categorie visitino la fiera più grande, che è Mostra Convegno Expocomfort, possano trovare in un ambiente più contenuto delle soluzioni importanti”.
“A MCE 2026 si parlerà di digitalizzazione e gestione intelligente dell’acqua, di impianti e sistemi, di pompe di calore come futuro driver di mercato”
MASSIMILIANO PIERINI, Managing Director RX Italy Srl
Idrogeno, più scenari per
la sua diffusione
La Strategia Nazionale sull’Idrogeno traccia il piano per sviluppare l’idrogeno rinnovabile e a basse emissioni in Italia entro il 2050, puntando su decarbonizzazione, innovazione e creazione di un hub energetico nel Mediterraneo. Ma secondo Assotermica il ruolo del civile è sottovalutato a cura della redazione
LLo scorso 26 novembre 2023, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha presentato la “Strategia Nazionale sull’Idrogeno” (SNI), un documento che segna un passo importante verso l’integrazione dell’idrogeno come elemento chiave nella transizione energetica del nostro Paese.
La strategia chiarisce infatti la volontà del Governo di riconoscere nell’idrogeno una delle soluzioni fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione in coerenza con gli impegni assunti nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) al 2030 e nel Net Zero al 2050. Allo stesso tempo è centrale il tema della necessarietà del mix energetico che prevede un mix di strumenti, tra i quali una progressiva elettrificazione dei consumi energetici abbinata all’aumento della produzione da fonti rinnovabili, lo sviluppo della CCS (Carbon Capture and Storage), dei biofuel, del biometano, della possibile fonte nucleare e, non ultimo, dell’idrogeno (rinnovabile e a bassa emissione carbonica).
L’idrogeno come pilastro della transizione energetica Il cambiamento climatico e la crescente necessità di diversificare le fonti di energia hanno reso l’idrogeno una delle risorse energetiche più promettenti a livello globale. L’idrogeno, in particolare quello “verde” (prodotto da energie rinnovabili tramite l’elettrolisi dell’acqua), rappresenta una soluzione innovativa per immagazzinare energia e utilizzarla in settori difficilmente decarbonizzabili come l’industria pesante, i trasporti pesanti (camion, navi, treni), e la produzione di energia elettrica in aree non facilmente raggiungibili dalle rinnovabili. Inoltre, l’idrogeno può essere una risorsa importante per il riequilibrio del sistema energetico, facilitando l’integrazione delle rinnovabili intermittenti e la stabilizzazione delle reti.
Gli obiettivi
Gli obiettivi principali della SNI sono chiari e mirano a un’implementazione graduale, ma incisiva dell’idrogeno nella matrice energetica nazionale. La strategia si articola in tre obiettivi principali:
• decarbonizzazione dei settori ad alta intensità di carbonio. Uno degli obiettivi primari della SNI è la riduzione delle emissioni di gas serra, con l’idrogeno che gioca un ruolo cruciale nella decarbonizzazione dei settori più difficili da elettrificare, come l’industria pesante (acciaio, cemento, chimica) e la mobilità pesante (camion, navi, aerei). L’idrogeno “verde”, prodotto a partire da fonti rinnovabili, è considerato essenziale per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica al 2050;
• diversificazione delle fonti energetiche e aumento della sicurezza energetica. L’idrogeno rappresenta una forma di energia che può essere prodotta sia a livello nazionale che importato, contribuendo così a ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas e petrolio. In un periodo storico in cui la sicurezza energetica è una priorità, la SNI mira a sviluppare una filiera dell’idrogeno che garantisca una maggiore indipendenza energetica, facendo leva sulle risorse rinnovabili e sulle tecnologie avanzate;
• sostenibilità economica e creazione di posti di lavoro. Un altro obiettivo strategico è stimolare la crescita economica attraverso la creazione di una nuova industria legata all’idrogeno. La SNI prevede la creazione di nuovi posti di lavoro nelle tecnologie associate all’idrogeno, nella produzione, distribuzione e utilizzo dell’idrogeno, oltre a favorire l’innovazione tecnologica e industriale. Questo si allinea con gli obiettivi dell’Unione Europea per la crescita economica sostenibile e la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore delle energie pulite.
Un percorso in tre fasi
La strategia nazionale sull’idrogeno non si limita a fissare degli obiettivi, ma delinea anche un piano concreto per la loro realizzazione, suddiviso in tre fasi progressive.
• Fase 1: oggi-2030 – Avvio e consolidamento della filiera. La prima fase della strategia si concentra sull’avvio della filiera dell’idrogeno e sulla creazione di un mercato nazionale. Fino al 2030 l’evoluzione della domanda di idrogeno sarà guidata dagli obblighi europei della RED III nei settori dell’industria e dei trasporti. L’Italia ha già intrapreso un percorso per avviare il mercato dell’idrogeno, attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), tramite il quale saranno finanziati i primi progetti di produzione di idrogeno, che dovranno essere operativi entro il 2026. In questo orizzonte, la strategia nazionale dell’idrogeno punta a implementare misure per facilitare la messa a terra di tali progetti, lavorando su schemi incentivanti per abbattere il costo dell’idrogeno, sul supporto alla catena del valore fino all’utilizzatore finale, sulla normativa e sui percorsi autorizzativi ambientali e per la sicurezza.
• Fase 2: 2030-2040 – Espansione e sviluppo del mercato. Nel periodo successivo, la strategia prevede un’espansione significativa delle capacità di produzione, con una crescente integrazione dell’idrogeno nei set-
tori industriali e dei trasporti. Questa fase sarà caratterizzata da un set di misure pensate per dar seguito alle iniziative guidate dagli obblighi europei e dal PNRR per far partire un vero mercato dell’idrogeno, anche attraverso lo sviluppo di soluzioni di grande taglia in grado di abbattere i costi di esercizio.
• Fase 3: 2040-2050 – Consolidamento della leadership e neutralità climatica. L’ultima fase della strategia è quella in cui l’Italia raggiunge l’obiettivo di neutralità climatica, con l’idrogeno che diventa una componente centrale della nostra economia a basse emissioni. Il 2050 rappresenterà il punto di arrivo degli impegni Net Zero, con una penetrazione dell’idrogeno che potenzialmente potrà raggiungere circa il 18% dei consumi finali dell’industria HTA e del 30% dei consumi finali nel settore dei trasporti. L’infrastruttura sarà protagonista per lo scambio di energia con altri Paesi, consolidando il ruolo dell’Italia come hub di import dell’idrogeno per il contesto europeo con infrastrutture di reti gas collegate al Nord Africa e un insieme di porti (sia sul Tirreno che sull’Adriatico), abilitati per l’import di idrogeno e altri vettori energetici (per esempio, ammoniaca, metanolo).
Assotermica: manca il focus sul civile Sebbene l’ambito industriale sia dichiaratamente
riconosciuto come il principale settore di utilizzo, Assotermica ricorda come il settore civile assicurerebbe una domanda di idrogeno stabile e sufficiente per facilitare gli investimenti nelle strutture di produzione confermando una volta in più come sia un volano per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione.
Secondo Mauro Farronato, Vicepresidente e Capogruppo di Assotermica: “La Dichiarazione ministeriale di Chaillot firmata da settanta Paesi a Parigi nel marzo di quest’anno in occasione del Buildings and Climate Global Forum aveva giustamente individuato il settore edilizio come ‘challenging to decarbonise’ per via della complessità delle catene del valore e le interdipendenze fra i suoi stakeholder
I nuovi gas, incluso l’idrogeno, devono poter giocare un ruolo chiave in tutti i settori dell’economia e della società, senza preclusioni ideologiche. La strategia dell’idrogeno presentata può rappresentare un concreto follow up della dichiarazione, riconoscendo tra i destinatari il settore civile”.
Assotermica è fermamente convinta che in un periodo così decisivo e con uno scenario così sfidante si debbano sfruttare tutte le opzioni per raggiungere il risultato finale, con la consapevolezza di avere dalla propria anche un’industria degli apparecchi utilizzatori già ampiamente pronta a utilizzare miscele sempre più significative di idrogeno.
The REHVA HVAC World Congress CLIMA is the leading international scientific congress in the field of heating, ventilation, and air conditioning (HVAC). After the great success of the 2022 edition, organized by the Dutch association TVVL, the baton now passes to AiCARR for the organization of CLIMA 2025: the 15th REHVA HVAC World Congress, which will be held in Milan, Italy, from June 4th to 6th, 2025.
The theme of this Italian edition is “Decarbonized, healthy, and energy-conscious buildings in future climates”, a topic that highlights the fundamental importance of the HVAC sector in all its aspects. In this perspective, CLIMA 2025 will offer professionals, academics, and companies in the HVAC sector a unique opportunity for international discussion about these “hot” topics.
MORE INFO: www.climaworldcongress.org info@climaworldcongress.org | info@aicarr.org
Le detrazioni fiscali spingono l’efficienza energetica
La tredicesima Edizione del Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica dell’ENEA fornisce un quadro sui risultati ottenuti dalle politiche di efficienza e sull’impatto delle detrazioni fiscali a cura della redazione
NNel contesto della crescente attenzione verso la sostenibilità e la transizione energetica, il Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica redatto dall’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile) rappresenta una delle principali fonti di informazione sui progressi fatti in Italia nel campo dell’efficienza energetica. La 13a edizione del Rapporto, riferita ai dati e alle politiche del 2023, offre un’analisi dettagliata dei risultati ottenuti, con particolare focus sui risparmi energetici generati dalle politiche di efficienza e sull’impatto delle detrazioni fiscali, come gli Ecobonus e il Superbonus, nell’accelerare la transizione energetica.
Il contesto
Nel 2023, l’ENEA ha continuato a monitorare l’efficacia delle politiche pubbliche in materia di efficienza energetica, un settore sempre più cruciale per raggiungere gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di gas serra e di decarbonizzazione. Le sfide sono ancora significative, ma il Rapporto ha mostrato progressi concreti in molteplici settori, dal residenziale al terziario, dal trasporto alla produzione industriale. Il Rapporto si concentra su una serie di indicatori chiave, tra cui:
• il risparmio energetico complessivo generato dalle misure di efficienza;
• gli investimenti diretti e gli incentivi pubblici, tra cui le detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia e l’efficienza energetica;
• le politiche e le normative europee e nazionali che impattano sulle scelte energetiche degli italiani;
• il contributo delle tecnologie innovative, come i sistemi di domotica e le tecnologie per la gestione intelligente dell’energia.
Impatti delle politiche di efficienza energetica nel 2023
Uno degli aspetti più rilevanti della tredicesima edizione del Rapporto riguarda l’analisi dei risparmi energetici complessivi realizzati grazie alle misure di efficienza adottate nel corso dell’anno. Nel 2023, l’Italia ha visto un significativo aumento dei risparmi energetici, grazie sia agli incentivi fiscali sia agli sforzi a livello di industria e cittadinanza. Secondo i dati riportati, nel 2023 il risparmio complessivo di energia primaria in Italia è stato pari a 3,5 Mtep (milioni di tonnellate di petrolio equivalente), una cifra che rappresenta circa il 7% del fabbisogno energetico totale del Paese. Questo risparmio è il risultato di una combinazione di interventi di efficientamento energetico in diversi settori:
• residenziale: l’introduzione di tecnologie a basso consumo come le pompe di calore, i pannelli foto-
voltaici integrati, i sistemi di accumulo domestici e l’isolamento termico hanno contribuito in maniera significativa alla riduzione dei consumi energetici nelle abitazioni;
• industriale: le imprese italiane hanno investito sempre di più in tecnologie per l’efficienza, come i motori elettrici ad alta efficienza, i sistemi di recupero termico e l’automazione dei processi. L’industria ha visto risparmi energetici nell’ordine di 1,2 Mtep, con un’incidenza pari al 35% del totale dei risparmi;
• terziario: anche il comparto del commercio e dei servizi ha adottato misure per ridurre i consumi, con l’installazione di luci a LED, il miglioramento degli impianti di riscaldamento e raffrescamento e l’ottimizzazione dei consumi tramite software di gestione energetica.
Detrazioni fiscali e incentivi: il contributo degli Ecobonus e Superbonus
Uno degli strumenti chiave che ha sostenuto i risparmi energetici in Italia nel 2023 è stato l’uso delle detrazioni fiscali, tra cui l’Ecobonus e il Superbonus. Questi incentivi sono stati studiati per stimolare la ristrutturazione energetica degli edifici, con un impatto diretto sul miglioramento dell’efficienza energetica. Nel 2023, l’Ecobonus e il Superbonus hanno continuato a essere fondamentali nel finanziamento degli interventi di riqualificazione energetica. La tredicesima edizione del Rapporto evidenzia che gli incentivi fiscali hanno avuto un impatto determinante non solo per i risparmi energetici, ma anche per la crescita economica, con milioni di euro investiti in opere di ristrutturazione e miglioramento dell’efficienza energetica.
Superbonus 110%
Il Superbonus 110% ha avuto un ruolo preminente nel 2023, nonostante i cambiamenti nelle modalità di accesso e la progressiva riduzione del valore dell’incentivo. Questo strumento ha permesso di finanziare importanti lavori di efficientamento energetico, che vanno dall’isolamento termico all’installazione di impianti fotovoltaici, fino alla sostituzione di caldaie obsolete con tecnologie più moderne e meno energivore. Nel 2023 sono stati conclusi lavori su oltre 60.000 edifici, con una spesa totale che ha superato i 10 miliardi di euro
Il Rapporto stima che, grazie al Superbonus, siano stati raggiunti risparmi energetici pari a 1,5 Mtep. In particolare, il Superbonus ha incentivato l’efficientamento del patrimonio edilizio esistente, riducendo in modo significativo il fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici.
Ecobonus ordinario
L’Ecobonus, che non prevede il rimborso totale dei costi ma consente detrazioni fiscali fino al 65% per interventi di efficienza energetica, ha continuato a essere una misura fondamentale, soprattutto per interventi di miglioramento dell’isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione e installazione di sistemi di domotica. Nel 2023, gli interventi sostenuti dall’Ecobonus hanno generato risparmi energetici per circa 1 Mtep, con un impatto maggiore nei settori residenziale e terziario.
Il ruolo delle tecnologie innovative e la digitalizzazione
Oltre alle misure fiscali e agli interventi fisici, nel 2023 il Rapporto sottolinea anche l’importanza dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione nella gestione dell’energia. Tra le tecnologie emergenti, un posto di rilievo è stato preso dai sistemi intelligenti di gestione energetica (smart grids e smart meters), che hanno permesso sia ai cittadini che alle imprese di monitorare e ottimizzare i propri consumi energetici. Un altro aspetto innovativo è rappresentato dalle tecnologie di stoccaggio energetico, come le batterie domestiche per l’accumulo dell’energia prodotta da impianti fotovoltaici. L’aumento della diffusione di queste soluzioni ha consentito un uso più efficiente dell’energia solare, riducendo la dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali e abbattendo i consumi di energia elettrica proveniente dalla rete.
Prospettive per il futuro: verso una transizione energetica sostenibile Guardando al futuro, la tredicesima edizione del Rapporto pone l’accento sull’importanza di continuare a investire nell’efficienza energetica, anche oltre la scadenza dei principali incentivi fiscali. Sebbene le
detrazioni fiscali abbiano avuto un impatto decisivo, la sfida per il futuro risiede nel mantenere e potenziare gli incentivi in modo che possano continuare a stimolare la crescita di un settore strategico per la sostenibilità ambientale e l’indipendenza energetica.
A tale scopo, il Rapporto suggerisce alcune linee di intervento per il futuro:
• sostenibilità a lungo termine: la necessità di rafforzare gli incentivi per l’efficienza energetica, senza dipendere esclusivamente da misure fiscali straordinarie, ma puntando a politiche strutturali;
• rafforzamento delle normative europee e nazionali: per fare in modo che l’Italia rispetti gli impegni presi con il Green Deal europeo e l’Accordo di Parigi, è fondamentale intensificare le politiche a favore della transizione energetica, attraverso il miglioramento della qualità e l’ampliamento degli investimenti in efficienza;
• sostenibilità economica e sociale: è essenziale che le politiche di efficienza energetica non solo contribuiscano alla riduzione dei consumi, ma abbiano anche un impatto positivo sull’occupazione e sull’inclusione sociale, favorendo in particolar modo le aree più vulnerabili e le famiglie a basso reddito.
Conclusioni
La tredicesima edizione del Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica dell’ENEA conferma i progressi significativi dell’Italia in termini di risparmi energetici e riduzione delle emissioni. Le politiche di incentivazione, in particolare le detrazioni fiscali come il Superbonus e l’Ecobonus, hanno avuto un impatto notevole, stimolando investimenti e interventi che hanno generato risparmi tangibili. Tuttavia, il futuro richiede un impegno continuo, con politiche a lungo termine che possano consolidare i risultati raggiunti e spingere l’Italia verso una vera transizione energetica sostenibile e resiliente.
“Lex10 e certificazione energetica - Software professionale - CAD INTEGRATO - APE e AOECalcolo interventi riqualificazione energetica” di Antonio Mazzon e Daniele Alberti
Lex10 è un software professionale completo ed estremamente intuitivo per il calcolo del fabbisogno convenzionale stagionale di energia e dell’indice di prestazione energetica per la climatizzazione, sia in regime estivo che invernale, per la redazione dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE) richiesto per legge in fase di costruzione, ristrutturazione, compravendita o locazione di edifici o di singole unità.
Il file dell’APE in formato XML può essere importato direttamente nei Catasti APE delle Regioni italiane.
Il calcolo è certificato dal CTI con n. 79/2017 e aggiornato al D.M. del 26/06/2015 “Adeguamento linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici” e alla legislazione vigente. Il calcolo si basa sulle metodologie contenute nelle norme della serie UNI TS 11300 e in quelle da esse richiamate.
Il Software Lex10 utilizza una metodologia semplice e si avvale di funzionali e corposi database di materiali edilizi, ponti termici, dati climatici, generatori.
Orientamenti del comparto per il 2025
La capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti attraverso una logistica aziendale efficiente e flessibile è decisivo per il successo delle aziende distributive di Marco Barbetti - Logicà
Il settore della logistica si trova ad affrontare un futuro che si prospetta denso di sfide impegnative, ma anche di opportunità, nuove tecnologie, automazione, big data e, per finire, intelligenza artificiale. Questi strumenti, che serviranno a rimanere competitivi sul mercato, stanno già trovando applicazione anche all’interno del comparto grossista ITS. Ecco
alcuni orientamenti per l’anno appena iniziato.
Automazione
Destinata a svolgere un ruolo cruciale nel comparto logistico, sempre alla ricerca di soluzioni per migliorare i processi e aumentare l’efficienza complessiva di sistema, l’automazione si sta affermando anche all’interno delle maggiori aziende ITS. Sistemi di con-
vogliamento per la movimentazione interna delle merci, magazzini verticali dedicati allo stoccaggio delle minuterie, sistemi di carrelli a guida semi-autonoma, shuttle e sistemi di stoccaggio ad “altissima densità” fanno già parte della organizzazione e gestione logistica di un numero crescente di distributori del comparto.
Una tendenza emergente nella supply chain è l’utilizzo dei robot
mobili autonomi (AMR). Si prevede che entro il 2029 il 99% dei produttori disporrà di AMR, cobot e bracci robotici. Gli AMR sono dispositivi che si muovono liberamente all’interno dei magazzini, evitando ogni tipo di ostacolo, fisso o mobile, modificando il loro percorso in tempo reale. Inoltre, adattandosi al layout, permettono di ampliare facilmente la flotta per far fronte ai picchi di domanda stagionale o alla crescita operativa dell’azienda. Queste tecnologie, pur richiedendo investimenti significativi, offrono un enorme potenziale per aumentare l’efficienza e ridurre i costi, aspetto non secondario anche a mitigare la carenza di manodopera qualificata.
Il green avanza
Parola d’ordine sostenibilità. Assisteremo a un incremento significativo, a tutti i livelli, dell’adozione di processi e strumenti ecologici, come, per esempio, l’uso di veicoli elettrici, imballaggi biodegradabili e strategie di ottimizzazione dei percorsi dei mezzi per ridurne l’impatto ambientale. Nel 2025, la sostenibilità diventerà una necessità per il successo a lungo termine delle aziende. Non sarà più sufficiente considerare la sostenibilità un’opzione: il rispetto degli standard ecologici ed etici sarà una strategia centrale.
Progressivamente, orientandosi verso una logistica più rispettosa dell’ambiente, le imprese potranno ottenere vantaggi per l’intero business, per esempio, in termini di maggiore redditività e di buona reputazione d’impresa. Ma l’aspetto principale è costituito dalla percezione dei clienti.
Assistendo quotidianamente agli impatti reali del cambiamento climatico, i clienti (siano aziende o consumatori) privilegeranno sempre più imprese che mostrano di adottare comportamenti significativi e permanenti verso un futuro sostenibile.
Da questo punto di vista, un importante aiuto è rappresentato dal Piano Transizione 5.0, in complementarità con il Piano Transizione 4.0, che si inserisce nell’ambito di un’ampia strategia finalizzata a sostenere il processo di trasformazione digitale ed energetica delle imprese e mette a disposizione delle stesse, nel biennio 20242025, 12,7 miliardi di euro. La nuova norma ha inoltre esteso le possibilità di cumulo dell’agevolazione, consentendo, per esempio, la cumulabilità con il credito d’imposta ZES (Zone economiche speciali) per il mezzogiorno.
Digitalizzazione e IA
La digitalizzazione è già divenuta un elemento centrale nella gestione
della supply chain. Con l’evoluzione delle normative sulla sicurezza dei dati e delle tecnologie, investire in piattaforme digitali sempre più avanzate e sofisticate in grado di garantire efficienza di processo e, al contempo, trasparenza, tracciabilità e controllo dei dati in tempo reale sarà una delle chiavi della logistica del futuro.
L’IA e i big data assumeranno un ruolo centrale nella logistica distributiva, aumentando l’efficienza e la precisione della catena di approvvigionamento. L’IA generativa è una forma avanzata di IA in grado di generare autonomamente nuovi contenuti. A differenza dei sistemi di IA tradizionali, che vengono utilizzati principalmente per analizzare e interpretare i dati, l’IA generativa genera idee e modelli. Questa tecnologia rivoluzionerà il settore della logistica, affrontando sfide come la riduzione delle scorte, l’ottimizzazione delle catene di approvvigionamento e il miglioramento dell’allocazione delle risorse.
E-commerce e logistica flessibile L’approccio all’e-commerce richiede, per le aziende che utilizzano questo canale distributivo, una logistica sempre più flessibile e sofisticata, che rappresenta un aspetto cruciale per il successo degli e-commerce. I clienti online
si aspettano consegne rapide e affidabili, opzioni di ritiro flessibili e un servizio di tracciamento efficiente, a cui si aggiunge la necessità di gestire in modo adeguato le problematiche legate alla reverse logistic, ovvero l’insieme di pratiche e processi destinati a gestire i resi e il loro rientro dai clienti finali che hanno acquistato gli articoli su internet verso il distributore per eseguirne la riparazione, il riciclaggio o lo smaltimento al minor costo possibile.
Attenzione al cliente
Il cliente, sempre più esigente poiché fortemente influenzato dal livello di servizio offerto dai grandi player del commercio elettronico, desidera avere un servizio di alto livello e, per quanto possibile, personalizzato. Consegne rapide e puntuali, lotti contenuti, tracciabilità delle consegne e, soprattutto, un contatto personale
costante in grado di rispondere alla necessità di informazioni in tempo reale del cliente.
Ecco che la conoscenza approfondita della propria clientela e delle diverse esigenze specifiche è sempre più strategica. Anche in merito a questo argomento non si può prescindere da strumenti digitali e sistemi IT e da un’efficiente attività di customer care.
Rifacendomi alla domanda del prof. Alberto Bubbio durante il suo intervento al Convegno ANGAISA 2024, ovvero: “Quanti di voi stanno gestendo bene la propria logistica?”, lo scenario del comparto grossista idrotermosanitario presenta approcci diversificati, legati in particolare all’aspetto dimensionale delle aziende.
Le organizzazioni strutturate e con fatturati rilevanti hanno già approcciato gli argomenti sopra citati,
dotandosi di strumenti e attrezzature per gestire i propri processi interni, in particolare attraverso l’adozione di software specifici per la gestione logistica (WMS) integrati con il parco macchine per lo stoccaggio e la movimentazione delle merci.
Per quanto riguarda aziende di dimensioni più contenute, la ricerca di efficienza passa in prima analisi da sistemi che consentano una puntuale rintracciabilità dei prodotti all’interno dei magazzini, che rappresenta il primo requisito per giungere a un gestione logistica efficiente e dalla progressiva adozione di strumenti e attrezzature di nuova generazione, per giungere a una corretta gestione dei processi logistici, dal ricevimento merci fino alla loro consegna.
Concludendo, non è mai troppo tardi per migliorare le proprie attività logistiche.
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Esportatori abituali e acquisto di beni con IVA indetraibile
La facoltà degli esportatori abituali di effettuare acquisti e importazioni senza applicazione dell’IVA è soggetta a specifiche limitazioni riferite alla natura dei beni/servizi e al regime di detraibilità dell’imposta
L’articolo 8, comma 1, lettera c), D.P.R. 633/1972, e il comma 2 dello stesso articolo, integrati dal D.L. 746/1983 (e modificati per effetto dell’entrata in vigore della L.28/1997) permette a particolari categorie di soggetti (c.d. esportatori abituali) di acquistare e importare beni e servizi evitando l’assoggettamento a imposta.
Chi è “l’esportatore abituale”?
L’esportatore abituale è quel soggetto che ha registrato nell’anno solare precedente (ovvero nei 12 mesi precedenti): cessioni all’esportazione e operazioni assimilate (articoli 8, lettera a) e b), 8-bis, 9, 71 e 72, D.P.R. 633/1972), cessioni intracomunitarie (articoli 41 e 58, D.L. 331/1993) e operazioni assimilate, per un ammontare superiore al 10% del volume d’affari realizzato nell’anno (o nei 12 mesi precedenti), diminuito delle cessioni di beni in transito (o depositati in luoghi soggetti a vigilanza doganale) e delle operazioni di cui all’articolo 21, comma 6-bis, D.P.R. 633/1972.
Gli operatori economici che, rispetto all’anno 2024, hanno acquisito la qualifica di esportatore abituale, per poter effettuare acquisti e importazioni senza l’applicazione dell’IVA, devono trasmettere la dichiarazione d’intento all’Agenzia delle Entrate per una singola operazione, oppure per una o più operazioni, fino a concorrenza di uno specifico ammontare del plafond disponibile. L’Agenzia delle Entrate, successivamente alla trasmissione, rilascerà ricevuta telematica con indicazione del protocollo di ricezione.
Gli estremi del protocollo di ricezione della dichiarazione d’intento devono essere indicati nelle fatture emesse in base ad essa, ovvero devono essere
indicati dall’importatore nella dichiarazione doganale. Nel caso in cui le operazioni senza addebito d’imposta siano effettuate prima di avere riscontrato per via telematica l’avvenuta presentazione della dichiarazione d’intento all’Agenzia delle Entrate, è prevista, ai sensi dell’art. 7, comma 4-bis, del DLgs. n. 471/1997, l’applicazione, nei confronti del fornitore, della sanzione proporzionale del 70% dell’imposta (sanzione in vigore dal 29/06/2024).
Beni/servizi con IVA indetraibile
La facoltà, riconosciuta agli esportatori abituali, di effettuare acquisti senza applicazione dell’IVA ha alcuni limiti di tipo oggettivo, riferito ai beni/servizi.
Una specifica limitazione è prevista per i beni/servizi per i quali l’imposta è indetraibile ai sensi degli art. 19 e ss. del
D.P.R. n. 633/1972; in questi casi il divieto di utilizzo del plafond intende evitare che i soggetti in possesso dello status di esportatori abituali possano acquistare, senza pagamento dell’IVA, beni/servizi per i quali, diversamente, sarebbero rimasti incisi dall’imposta.
Regolarizzazione dell’utilizzo del plafond per l’acquisto di beni/servizi con imposta indetraibile In occasione di Telefisco 2022, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che, in caso di rilascio di dichiarazioni d’intento a fornitori che fatturano, in regime di non imponibilità, operazioni relative a beni/servizi la cui imposta è indetraibile per l’esportatore abituale, si applica la sanzione di cui all’art. 7, comma 4, del D.Lgs. n.471/1997, secondo cui è punito con la sanzione proporzionale del 70% (sanzione in vigore dal 29/06/2024) dell’imposta chi, in mancanza dei presupposti richiesti dalla legge, dichiara all’altro contraente o in dogana di volersi avvalere della facoltà di acquistare o di importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta, ovvero ne beneficia oltre il limite consentito. Inoltre, ad avviso dell’Agenzia delle Entrate:
1. resta ferma la responsabilità anche del cedente/prestatore qualora l’operazione sia oggettivamente indetraibile, essendo esclusa, in tale evenienza, la possibilità di invocare la buona fede;
2. il cessionario/committente può regolarizzare la violazione commessa con le stesse modalità indicate dalla prassi amministrativa ai fini della regolarizzazione dello splafonamento;
3. in caso di emissione dell’autofattura, nessuna detrazione dovrà essere operata nel registro acquisti, trattandosi di beni/servizi con imposta indetraibile.
Riguardo alla responsabilità del cedente/prestatore, la Corte di Cassazione ha affermato, con riguardo all’ipotesi in cui gli acquisti siano relativi ad autoveicoli a detraibilità IVA ridotta nella misura del 40%, che il regime di non imponibilità di cui all’art. 8, comma 1, lett. c), del D.P.R. n. 633/1972 può essere legittimamente applicato dal cedente a condizione che provi l’esistenza di ipotesi eccezionali che consentono all’esportatore abituale di detrarre integralmente l’imposta.
Nel caso di autoveicoli, esempi di ipotesi eccezionali per l’applicazione del regime derogatorio di non imponibilità con riferimento alla tipologia degli acquirenti, sono gli operatori esercenti la rivendita (ovvero di agenti o rappresentanti di commercio) individui per i quali l’uso del veicolo può considerarsi oggettivamente strumentale e per i quali è ammessa da parte dei cessionari la detrazione integrale dell’IVA (ord. 5 giugno 2024, n. 15679).
Modalità di regolarizzazione della violazione
Le procedure che possono essere utilizzate per regolariz-
zare la violazione sono le seguenti:
1 - Nota di variazione
L’esportatore abituale richiede al cedente/prestatore di effettuare la variazione in aumento dell’IVA, ai sensi dell’art. 26, comma 1, del D.P.R. n. 633/1972. Spetta all’esportatore abituale il pagamento degli interessi e delle sanzioni, anche tramite l’istituto del ravvedimento operoso di cui all’art. 13 del DLgs. n. 472/1997.
2 - Autofattura
L’esportatore abituale emette un’autofattura con:
• gli estremi identificativi di ciascun fornitore;
• il numero progressivo delle fatture ricevute, l’ammontare eccedente il plafond;
• l’imposta che avrebbe dovuto essere applicata.
Dopodiché, l’esportatore abituale provvede:
• a versare l’imposta e gli interessi;
• ad annotare l’autofattura nel registro degli acquisti;
• a indicare in dichiarazione una posta a debito pari all’IVA assolta al fine di evitare una doppia detrazione;
• a versare, in caso di ravvedimento, la sanzione in misura ridotta ai sensi del citato art. 13 del DLgs. n. 472/1997, con codice tributo “8904”.
La trasmissione al Sistema di Interscambio dell’autofattura sostituisce l’obbligo di presentazione del documento stesso all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente; dal 1° gennaio 2021, nel campo “Tipo Documento” del file XML, occorre riportare il codice “TD21 - Autofattura per splafonamento”.
Nel caso in cui si effettui l’acquisto di beni/servizi con indetraibilità oggettiva in misura parziale dell’IVA, l’esportatore abituale come si deve comportare?
Per gli acquisti che sono invece oggettivamente indetraibili in misura parziale (ad esempio, acquisto di carburante o manutenzione riguardante veicoli a uso promiscuo), sembra sia possibile utilizzare il plafond limitatamente alla quota di imposta ammessa in detrazione. Anche se tale impostazione non ha trovato conferma, si ritiene che la soluzione prospettata possa trovare supporto nel criterio che è stato indicato nella stessa C.M. 145/E del 1998 in relazione al pro-rata.
Quindi, in sede di fatturazione, si potrà scomporre il corrispettivo nel seguente modo:
• la quota non imponibile a IVA (art. 8, comma 1, lett. c, del D.P.R. 633/72) a fronte dell’utilizzo del plafond, calcolata applicando la percentuale di imposta ammessa in detrazione sull’acquisto (40% nella maggioranza dei casi);
• la restante quota da assoggettare a IVA che sarà totalmente indetraibile in capo al cessionario o committente.
ARBO SpA
VIA GIUSEPPE TONIOLO, 23
Arbo nasce nel 1968 a Fano, nelle Marche, come negozio di ricambi per gasolio. Oggi è uno dei top player nella distribuzione di componenti e ricambi per impianti di riscaldamento, condizionamento e refrigerazione commerciale, con più di 350 dipendenti e 60 punti vendita sul territorio. Il core business si concentra sull’attenzione verso il cliente, grazie a servizi dedicati quali e-commerce interattivo, consegne rapide in tutta Italia, assistenza tecnica e commerciale di prevendita e post-vendita. Dal 2022 sotto la guida di NB Renaissance, Arbo ha avviato un piano di crescita basato sulla diversificazione del business, l’apertura di nuovi punti vendita, il rinnovamento digitale e nuove acquisizioni. A tal proposito, oggi il Gruppo Arbo integra anche: Verco Milano e Centro Coter di Bari, società storiche nel settore della refrigerazione commerciale, e Piccinini, distributore di ricambi per caldaie con sede a Bologna. Il catalogo Arbo offre una gamma completa per manutentori e installatori: da pompe di calore e impianti fotovoltaici a soluzioni per la refrigerazione commerciale e industriale, da ricambi originali e compatibili per i principali marchi di caldaie ai più moderni impianti di condizionamento. Con l’obiettivo di configurarsi come il partner ideale per il lavoro dei professionisti, Arbo propone da anni un progetto di efficienza energetica in supporto agli installatori, offrendo soluzioni innovative da fonti rinnovabili, designandosi come pilota della transizione energetica.
Casali AD Arbo S.p.A.
“Il settore della termoidraulica sta vivendo un grande mutamento, trainato dall’evoluzione tecnologica nella gestione del clima. Arbo vuole essere il partner di riferimento per i professionisti, fornendo loro strumenti e servizi che rappresentino un reale vantaggio competitivo nello svolgimento del lavoro quotidiano”
Giovanni
VIA FRANCESCO GUARDI, 6 60019 SENIGALLIA (AN)
puntando sempre su prodotti di qualità e tec nologie avanzate. Il team di esperti è diventato un punto di riferimento per installatori, aziende e privati che cercano competenze, affidabilità e soluzioni efficienti per riscaldamento, climatizza zione e molto altro.
Ma non è tutto. L’azienda ha costruito la sua repu tazione sulla formazione continua e la creazione di partnership strategiche, lavorando a stretto contatto con i migliori produttori per garantire il massimo in termini di qualità e innovazione. Oggi, dopo oltre 10 anni di attività, C-Project con tinua a crescere e a evolversi, rimanendo fedele ai suoi valori di passione, professionalità e vicinanza ai propri clienti. Pronti ad affrontare le sfide del futuro, portando sempre più innovazione nel settore termoidraulico.
te-sa è un’eccellenza italiana nel settore idrotermosanitario con sede a Borgomanero (NO), nel cuore della produzione mondiale di questa industria. Fondata nel 1986, nel 2025 celebra 39 anni di innovazione e tradizione sotto la guida della seconda generazione della famiglia Zerlia. Grazie a una squadra motivata e appassionata, te-sa progetta e produce componenti per impianti idraulici, termici e sanitari, destinati a usi residenziali, commerciali e industriali.
L’azienda adotta un sistema Lean Manufacturing, utilizza macchinari di ultima generazione e magazzini verticali per un’efficienza superiore. Sempre attenta alla sostenibilità, riduce l’impatto ambientale con soluzioni innovative, come il packaging ecologico. Passione, affidabilità e precisione caratterizzano ogni fase della produzione, rendendo te-sa un punto di riferimento globale.
Mauro Zerlia General Manager
“Prospettiva è la parola che meglio rappresenta la filosofia di te-sa. In un mercato in continua evoluzione, abbiamo saputo cogliere e affrontare le sfide del cambiamento, diventando più flessibili e innovativi. Guidati dalla qualità dei nostri prodotti e dal nostro know-how, abbiamo osato guardare oltre, consolidando la nostra posizione nel settore”
Sandra Zerlia Financial Manager
“te-sa cresce e si rinnova continuamente, consolidandone la stabilità. La solida esperienza nel settore, caratterizzata da un’attenzione costante al cliente, cura dei dettagli e alti standard qualitativi, rende l’azienda un player affidabile e riconosciuto nel mercato, sempre impegnato a offrire soluzioni innovative e di qualità”
Paola Zerlia Purchasing Manager
“Oggi il mercato si conquista con l’attenzione al cliente. te-sa in questi anni ha deciso di attuare investimenti importanti in questo senso e la risposta è sempre stata positiva. Il rapporto cliente-fornitore è basato sulla fiducia: oggi chi si rivolge a noi, cerca un partner in grado di risolvere in maniera dinamica e propositiva le proprie esigenze”
È operativo l’accordo-quadro con S.I. Soluzioni Informatiche, in funzione del quale le aziende associate potranno avvalersi, a condizioni di particolare favore, degli strumenti e servizi erogati da un leader nel settore dello sviluppo software. S.I. Soluzioni Informatiche sviluppa da più di 30 anni soluzioni innovative per le aziende di distribuzione, coniugando una profonda conoscenza delle tecnologie di frontiera con le esigenze del mercato di riferimento. GadMEL NewTech è un applicativo completo e specifico per il settore idrotermosanitario. L’architettura del database è stata progettata per rispondere alle esigenze del settore con funzionalità specifiche, tra cui: showroom, documenti di acconto, articoli generici e capitolati nei preventivi, ricerca semplice ed immediata degli articoli anche da catalogo,
listini ANGAISA, consegne intelligenti, lotti in acquisto e in vendita. La gestione puntuale dei rapporti contrattuali con fornitori, imprese e clienti, l’approvvigionamento del magazzino, così come il controllo dei margini di contribuzione, rappresentano il vantaggio competitivo delle aziende che lo hanno adottato. Con GadMEL NewTech, evoluzione tecnologica dell’ERP, S.I. Soluzioni Informatiche è in grado di coprire tutte le esigenze di business: dalla supply chain alla logistica avanzata, dalla qualificazione prodotti al commercio online, B2B e B2C, dal CRM alla Business Intelligence, fino all’Intelligenza Artificiale integrata per interpretare le email e i messaggi in linguaggio naturale, tramite chatbot
ANGAISA – Associazione nazionale commercianti articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti e arredobagno – Associazione Sindacale di Categoria aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia – Membro della FEST ( Fédération Européenne des Grossistes en Appareils Sanitaires et de Chauffage ) – www.angaisa.it. ANGAISA associa con la qualifica di Soci Ordinari 243 aziende distributrici, con oltre 800 unità locali presenti sul territorio. I soci ANGAISA rappresentano circa il 40% del fatturato della distribuzione ITS nazionale; per caratteristiche dimensionali e organizzative, quella dei Soci ANGAISA è definita la Grande Distribuzione Specializzata del Settore Idrotermosanitario. ANGAISA associa inoltre – con la qualifica di Soci Sostenitori – 125 industrie, leader dei rispettivi ambiti merceologici, e 13 Gruppi di distribuzione.
AMBIENTE
Decreto RENTRI: istruzioni per la compilazione del Registro e del Formulario per
Si informa che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha modificato il Decreto Direttoriale n. 251 del 19 dicembre 2023, intervenendo sia sull’allegato 1, che contiene le “Istruzioni per la compilazione del Registro di carico e scarico dei rifiuti”, sia sull’allegato 2, relativo alle “Istruzioni per la compilazione del Formulario di identificazione del rifiuto”. Tali modifiche sono state introdotte per adeguarsi alle disposizioni della Legge 14 novembre 2024, n. 166, che ha previsto l’abrogazione della categoria 3-bis dall’Albo nazionale gestori ambientali. Le nuove procedure di tracciabilità da seguire, sia per la compilazione del registro di carico e scarico che per quella del formulario di trasporto, si applicano nei casi in cui il trasportatore non risulti iscritto all’Albo nazionale gestori ambientali. La stessa comunicazione del MASE segnala, inol-
i rifiuti
tre, che la tabella relativa alla “Tipologia delle autorizzazioni” è stata modificata al punto 5.1 dell’allegato 1 al Decreto Direttoriale n. 251 del 19/12/2023 (“Modalità di compilazione del modello di cui all’art. 4 del D.M. n. 59 del 2023 – Istruzioni per la compilazione del registro cronologico di carico e scarico rifiuti”); al punto 3.1 dell’allegato 2 dello stesso decreto (“Modalità di compilazione del modello di cui all’art. 5 del D.M. n. 59 del 2023 – Istruzioni per la compilazione del formulario di identificazione del rifiuto – FIR”). Vista la rapidità con cui si susseguono le novità in questa materia si raccomanda di familiarizzare con i contenuti presenti sul sito RENTRI, e, in particolare, con la normativa alla base del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti.
Acque reflue urbane: la nuova direttiva quadro europea
Si informa che il 12 dicembre 2024 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva 2024/3019, che riguarda il trattamento delle acque reflue urbane, aggiornando e integrando la normativa precedente. Una delle modifiche principali introdotte da questa direttiva è l’abbassamento della soglia per l’obbligo di raccolta e trattamento delle acque reflue urbane. Ora, tutti gli agglomerati con più di 1.000 abitanti equivalenti dovranno trattare le loro acque reflue, mentre in passato la soglia era fissata a 2.000 abitanti equivalenti. Questo cambiamento implica che anche i comuni più piccoli saranno obbligati a trattare le acque reflue, riducendo il rischio di inquinamento e migliorando la qualità dell’acqua. L’obiettivo principale della direttiva è proteggere gli ecosistemi acquatici, prevenendo l’inquinamento da nutrienti, come azoto e fosforo, e garantendo che le acque reflue non danneggino la salute degli ecosistemi naturali. A partire dal 2035, gli agglomerati con una popolazione tra 1.000 e 2.000 abitanti equivalenti dovranno dotarsi di reti fognarie, alle quali dovranno essere collegate tutte le fonti di acque reflue domestiche. Inoltre, questi agglomerati dovranno attuare il trattamento secondario, ossia la rimozione della materia organica biodegradabile dalle acque reflue prima di essere scaricate nell’ambiente. Per gli impianti che trattano un carico di 150.000 abitanti equivalenti o più, la
direttiva impone che, entro il 2039, venga introdotto un trattamento terziario per la rimozione di azoto e fosforo. Questi impianti dovranno inoltre applicare, entro il 2045, un trattamento quaternario per eliminare i microinquinanti, un passo importante per migliorare ulteriormente la qualità delle acque trattate. Un altro punto rilevante riguarda i produttori di farmaci e cosmetici, che saranno obbligati a coprire almeno l’80% dei costi aggiuntivi legati al trattamento quaternario. Questo obbligo si inserisce nel contesto del principio del “chi inquina paga” e favorisce un regime di responsabilità estesa del produttore, in cui le aziende sono chiamate a contribuire finanziariamente alla gestione dei loro impatti ambientali.
Inoltre, sempre entro il 2045, tutti gli impianti che trattano un carico di 10.000 abitanti equivalenti o più dovranno adottare energia rinnovabile prodotta direttamente all’interno delle strutture, contribuendo così alla transizione verso un uso più sostenibile delle risorse energetiche. La direttiva è entrata ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2025, mentre gli Stati membri avranno tempo fino al 31 luglio 2027 per recepirla e adattarsi alle nuove norme. Queste misure sono pensate per garantire una gestione delle acque reflue più sostenibile, migliorando la qualità ambientale e proteggendo le risorse idriche a lungo termine.
Ultimissime da ANGAISA
AMBIENTE
Pubblicazione standard di rendicontazione VSME
Si informa che l’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), in data 17 dicembre 2024, ha pubblicato lo standard di rendicontazione denominato VSME (Voluntary Sustainability Reporting Standard for non-listed SMEs). Il framework elaborato dall’EFRAG per le PMI non quotate trae origine da un processo preliminare di consultazione avviato a inizio del 2024 cui anche la Confederazione ha preso parte fornendo contributi e spunti utili ai fini dello sviluppo del sistema di rendicontazione. Lo schema è coerente con gli ESRS (European Sustainability Reporting Standard), ossia gli standard europei per la rendicontazione delle informazioni ambientali, sociali e di governance previsti per le grandi imprese, ma è sviluppato in maniera più semplificata e flessibile, in modo da garantire un approccio graduale alla reportistica ESG per le imprese di minori dimensioni. Tale gradualità è garantita, in particolare, tramite la predisposizione di due moduli; un modulo “Base”, articolato in 11 sezioni (in cui le aziende sono chiamate, preliminarmente, a fornire informazioni generali sullo stato dell’arte delle proprie iniziative e strategie in chiave ESG e, successivamente, a comunicare dati sui temi ambientali, sociali e di governance, a seconda delle metriche specifiche individuate per ogni ambito d’indagine) e un modulo “Comprensivo”, ideato per integrare dati aggiuntivi, nel caso in cui questi siano richiesti dagli stakeholders. Lo standard è volontario ed è rivolto, appunto, alle micro, piccole e medie imprese non quotate, le quali non rientrano nel campo di applicazione della Direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità (CSRD), ma che sempre più di frequente vengono sollecitate a fornire informazioni su tali aspetti da parte di stakeholders come banche, investitori e grandi imprese di cui le PMI non quotate sono fornitrici. L’obiettivo principale è, dunque, supportare le PMI nella gestione delle loro performance ambientali, sociali e di governance, aiutandole a soddisfare le crescenti richieste di trasparenza e sostenibilità provenienti dal mercato. Inoltre, tale
COMMERCIO
operazione di standardizzazione del reporting ESG favorisce la comparabilità delle performance aziendali, semplificando il processo decisionale per gli investitori interessati a soluzioni sostenibili. Si coglie l’occasione per evidenziare l’importanza dell’utilizzo di tale strumento e la proficuità del suo impiego. È evidente, infatti, come un approccio trasparente e responsabile alle informazioni di carattere non finanziario, accompagnato da attività di monitoraggio e disclosure dei dati, sia fonte di benefici ed opportunità anche per le micro, piccole e medie imprese del settore terziario. Un primo tema è certamente quello del vantaggio competitivo acquisito dalle imprese che fanno parte di una catena di fornitura, le quali devono conformarsi a requisiti sulle performance ESG sempre più stringenti imposti dalle capofiliera. Un corretto monitoraggio dei fattori di sostenibilità favorisce, inoltre, l’individuazione di aree di miglioramento nei processi operativi, garantendo alle imprese la riduzione di alcuni costi. Ma soprattutto, un elemento cruciale è rappresentato dalla crescente importanza assunta dalle informazioni di carattere non finanziario ai fini dell’erogazione di finanziamenti alle imprese. Banche e istituti di credito sono sempre più propensi a valorizzare, nell’iter di valutazione per la concessione di un prestito, l’attenzione riposta nella sostenibilità e nella responsabilità d’impresa, da cui ne deriva una maggiore possibilità di ottenere finanziamenti a condizioni vantaggiose per quelle aziende che dimostrino un approccio attento verso l’ambiente, le risorse e i diritti dei lavoratori. In conclusione, la pubblicazione di tale standard volontario per le PMI, oltre a garantire un ulteriore tassello nella direzione della standardizzazione degli indicatori sulle performance di sostenibilità, rappresenta un’opportunità per sostenere le imprese di minori dimensioni nell’implementazione di strategie di sostenibilità e per migliorare la loro attrattività nei confronti di partner, investitori e clienti.
Indici ISTAT, locazione di immobili urbani a uso non abitativo
Si informa che sulla Gazzetta Ufficiale n. 19 del 24 gennaio 2025 è stato pubblicato il comunicato ISTAT concernente l’indice dei prezzi al consumo relativo al mese di dicembre 2024, necessario per l’aggiornamento del canone di locazione degli immobili ai sensi della Legge 392/78 ed ai sensi della Legge 449/97. La variazione annuale dicembre 2023 dicembre 2024 è pari a 1,1 (75% = 0,825). La variazione biennale dicembre 2022 dicembre 2024 è pari a 1,7 (75% = 1,275).
LAVORO
Dimissioni per fatti concludenti
Si trasmettono indicazioni in merito alla nota emanata dall’Ispettorato del Lavoro, n. 579/2025, attraverso la quale l’INL fornisce le prime istruzioni operative e procedurali rispetto alle novità introdotte dall’art. 19 della Legge n. 203/2024 in materia di risoluzione del rapporto di lavoro. La nuova norma di cui all’art. 19 L. n. 203/2024 integra la disciplina delle dimissioni volontarie e della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con l’aggiunta del comma 7 bis all’art. 26 del D. Lgs. n. 151/2015, introducendo nell’ordinamento la fattispecie delle dimissioni per fatti concludenti. Nel dettaglio, la citata disposizione consente al datore di lavoro, in caso di allontanamento ingiustificato del lavoratore dalla postazione lavorativa per un periodo superiore a quello consentito dal CCNL applicato tra le parti, ovvero in mancanza di tale indicazione oltre i 15 giorni, lo scioglimento del rapporto di lavoro dandone comunicazione all’Ispettorato del Lavoro che potrà verificare la veridicità della comunicazione. Tale comunicazione ha l’effetto di risolvere automaticamente il rapporto di lavoro valorizzando l’assenza ingiustificata come comportamento concludente, indice della volontà del lavoratore di dimettersi, salvo il caso in cui il suddetto dimostri l’impossibilità per cause di forza maggiore o per fatto imputabile al datore, di comunicare i motivi che giustificano la sua assenza. Innanzitutto, l’Ispettorato chiarisce che il datore è tenuto a inviare, “preferibilmente a mezzo PEC”, la comunicazione di assenza ingiustificata del lavoratore alla sede dell’INL territorialmente competente, “da individuarsi in base al luogo di svolgimento del rapporto di lavoro”. Altresì, specifica che tale comunicazione va effettuata laddove il datore abbia preliminarmente verificato il protrarsi dell’assenza ingiustificata oltre i termini consentiti e solo qualora intenda far valere tale assenza ingiustificata ai fini della risoluzione del rapporto di lavoro. Inoltre, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con la Nota in commento, fornisce utili spiegazioni in ordine al contenuto della comunicazione da trasmettere e alle verifiche che è tenuto svolgere. Difatti tale comunicazione deve riportare “tutte le informazioni a conoscenza dello stesso datore concernenti il lavoratore e riferibili non solo ai dati anagrafici ma soprattutto ai recapiti, anche telefonici e di posta elettronica, di cui è a conoscenza”. Per semplificare tale adempimento, l’INL mette a disposizione
un modello di comunicazione. Ricevuta la comunicazione, gli organi dell’INL preposti alla verifica potranno contattare il lavoratore, ma anche altro personale impiegato, al fine dell’accertamento della veridicità della suddetta comunicazione. In questo l’ispettorato garantisce la massima tempestività prevedendo un termine di 30 giorni dalla ricezione della comunicazione entro il quale completare le dovute verifiche. Decorso il termine contrattuale o legale dell’assenza ingiustificata, ed effettuata la comunicazione all’Ispettorato, il datore potrà procedere alla comunicazione della cessazione del rapporto di lavoro. L’effetto risolutivo del rapporto potrà tuttavia essere evitato laddove il lavoratore dimostri “l’impossibilità, per causa di forza maggiore o per fatto imputabile al datore di lavoro, di comunicare i motivi che giustificano la sua assenza”. A tal riguardo, l’Ispettorato chiarisce che laddove il lavoratore dia effettivamente prova dell’impossibilità di comunicare i motivi alla base dell’assenza o la circostanza di averli comunicati – o ancora, laddove l’Ispettorato accerti autonomamente la non veridicità della comunicazione trasmessa dal datore di lavoro – l’INL sarà tenuto a comunicare l’inefficacia della risoluzione sia al lavoratore, il quale avrà diritto alla ricostituzione del rapporto, sia al datore di lavoro. Infine, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro stabilisce che, nell’ipotesi in cui vengano riscontrate gravi inadempienze da parte del datore di lavoro, tali da costituire gli estremi di giusta causa (ad es. mancato pagamento delle retribuzioni), lo stesso avrà facoltà di riqualificare le dimissioni da tacite in dimissioni per giusta causa.
L’Agenzia delle Entrate, con interpello n. 17/E del 30 gennaio 2025, fornisce chiarimenti sulle formalità di rilascio della dichiarazione sostitutiva per ottenere il rimborso delle spese domestiche sostenute dai lavoratori dipendenti, secondo quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, del TUIR. In particolare, l’istante si rivolge all’Agenzia delle Entrate riguardo alla necessità di autenticare la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che i dipendenti devono fornire al datore di lavoro per ottenere il rimborso. La questione nasce dal fatto che l’art. 1, commi 16 e 17 della L. 213/2023 (Legge di Bilancio 2024), in deroga all’art. 51, c. 3, del TUIR, ha previsto che “non concorrono a formare il reddito del lavoratore dipendente, entro i limiti di euro 1000”, tra l’altro, “il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, delle spese per l’affitto della prima casa ovvero per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa. Il limite di cui al primo periodo è elevato a 2.000 euro
per i lavoratori dipendenti con figli, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti e gli adottivi o affidati...”. La norma in commento non specifica gli oneri documentali collegati alla fruizione di tale agevolazione. Sul punto, è intervenuta la circolare 5/E del 2024, precisando che, in alternativa all’acquisizione da parte del datore di lavoro della documentazione giustificativa della somma spesa dal dipendente, “il datore di lavoro può acquisire una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti il ricorrere, in capo al medesimo dichiarante, dei presupposti previsti dalla norma in esame”. La dichiarazione sostitutiva deve essere rilasciata ai sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000, ma, nel documento di prassi nulla viene detto in ordine alla necessità dell’autenticazione della sottoscrizione. Al riguardo, nella risposta in oggetto l’Agenzia delle Entrate chiarisce che la dichiarazione sostitutiva può essere accettata senza autenticazione, a patto che il lavoratore la firmi in originale e alleghi una copia del proprio documento di identità. Questo perché il destinatario finale della dichiarazione è un ente pubblico, che ha il compito di effettuare i controlli necessari.
PREVIDENZA
Minimali e massimali di retribuzione per l’anno 2025
L’INPS, con circolare n. 26 del 30 gennaio 2025, ha reso noto i valori dei minimali e massimali di retribuzione da prendere a riferimento per il calcolo dei contributi di previdenza ed assistenza sociale, a decorrere dal 1° gennaio 2025.
I valori riguardano:
• minimali di retribuzione giornaliera;
• minimali per i lavoratori a tempo parziale;
• aliquota aggiuntiva dell’1%;
• massimale della base contributiva e pensionabile;
• limite retributivo per copertura assicurativa;
• importi che non concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente;
• retribuzione annua per periodi di congedo straordinario, previsti dall’art. 42, comma 5, del Decreto Legislativo n. 151/2001, riconosciuti in favore dei familiari di portatori di handicap.
L’INAIL, con istruzione operativa n. 370 del 14 gennaio 2025, comunica i coefficienti per il calcolo degli interessi da versare in caso di pagamento rateale del premio di autoliquidazione 2024-2025.
SOCI SOSTENITORI GRUPPI SOCI ORDINARI DISTRIBUTORI
Dal 1956, ANGAISA è l’Associazione nazionale di categoria dei distributori operanti nel Settore Idrotermosanitario. ANGAISA riunisce, con la qualifica di Soci Ordinari, le aziende operanti in Italia ed esercenti il commercio di articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti ed arredo bagno.
PIEMONTE - VALLE D'AOSTA
NO DORMELLETTO
NO NOVARA
ANGAISA associa con la qualifica di “Soci Sostenitori Gruppi” le principali aggregazioni commerciali operanti nel Settore Idrotermosanitario.
ANGAISA associa con la qualifica di “Soci Sostenitori Industrie” le aziende produttrici leader di mercato, promuovendo così il consolidamento dei rapporti di collaborazione e le sinergie all’interno della filiera, attraverso la condivisione degli strumenti realizzati dall’Associazione per favorire la crescita culturale dell’intero Settore Idrotermosanitario.
VR VILLAFRANCA DI ■NA CAMBIELLI S.p.A. Via Del Lavoro, 4 Tel. 045-2320860 Fax 045-2320869 www.cambielli.it
VE JESOLO CATTO S.r.l. Via Pierluigi Nervi, 18/20 Tel. 0421-359662 Fax 0421-351997 www.cattojesolo.it
PD PADOVA CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Cile, 14 Tel. 049-8700246 Fax 049-8700824 www.centrogamma.com
TV TREVIGNANO CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Loc. Signoressa - Via Monte Pasubio Tel. 0423-677091 Fax 0423-818340 www.centrogamma.com
VI NOVENTA VICENTINA CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Dell'artigianato Tel. 0444-860637 Fax 0444-887973 www.centrogamma.com
VI ROMANO D'EZZELINO CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Nardi, 52 Tel. 0424-382352 Fax 0424-833895 www.centrogamma.com
VI VICENZA CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Monte Zovetto, 41 Tel. 0444-288555 0444-255430 Fax 0444-288388 www.centrogamma.com
VR AFFI CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Volta - Zona Industriale Tel. 045-6200813 Fax 045-6206280 www.centrogamma.com
VR S. MARTINO BUONALBERGO CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Fratelli Cervi, 14 Tel. 045-8799070 Fax 045-8799069 www.centrogamma.com
VR ■NA CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Bresciana, 69 Tel. 045-8510511 Fax 045-8510849 www.centrogamma.com
VR VILLAFRANCA DI ■NA CENTRO GAMMA TERMOSANITARIA S.p.A. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Portogallo, 5 Tel. 045-6304827 Fax 045-6302958 www.centrogamma.com
TV FONTANELLE CLIMASERVICE S.p.A. Via Roma, 152 Tel. 0422-809306 Fax 0422-809684 www.climaservice.tv
TV VEDELAGO COMMERCIALE SILE S.r.l. Via Marconi, 104 Tel. 0423-401410 Fax 0423-400583 www.commercialesile.it
TV CASTELFRANCO VENETO COMMERCIALE VENETA BELTRAME S.r.l. Via Staizza, 57 Tel. 0423-498668 Fax 0423-498683 www.cvbeltrame.it
TV MOGLIANO VENETO COMMERCIALE VENETA BELTRAME S.r.l. Via G. Tiepolo, 17 Tel. 041-5970840 Fax 041-5970841 www.cvbeltrame.it
TV TREVISO COMMERCIALE VENETA BELTRAME S.r.l. Viale Della Repubblica, 282 Tel. 0422-696311 Fax 0422-420853 www.cvbeltrame.it
VE PIANIGA COMMERCIALE VENETA BELTRAME S.r.l. Via Dell'industria, 16/18 Fraz. Cazzago Tel. 0422-696311
IS ISERNIA EPICA S.r.l. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via S. Ippolito, S.N.C. Tel. 0865-414029 Fax 0865-414018 www.epicasrl.it
PE CITTA' SANT'ANGELO EPICA S.r.l. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Nazionale Adriatica Nord Km. 438,190 Tel. 085-95161 Fax 085-95291 www.epicasrl.it
PE PESCARA EPICA S.r.l. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Fosso Cavone, 26 Tel. 085-4311260 Fax 085-4311569 www.epicasrl.it
TE GIULIANOVA EPICA S.r.l. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Galileo Galilei, 200 Tel. 085-8007669 Fax 085-8009094 www.epicasrl.it
TE ROSETO DEGLI ABRUZZI EPICA S.r.l. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Romania, 2/4 Tel. 085-8999125 Fax 085-8930227 www.epicasrl.it
TE TERAMO EPICA S.r.l. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via Bernardino Masci Snc - Z.A. Villa Pavone Tel. 0861-211698 Fax 0861-211413 www.epicasrl.it
TE VILLAROSA DI MARTINSICURO EPICA S.r.l. (Gruppo Cambielli S.p.A.) Via XXIV Maggio - S.S. 16 Adriatica Km. 395 Tel. 0861-758017 Fax 0861-757030 www.epicasrl.it
CH SAN GIOVANNI TEATINO GRUPPO E S.r.l. Via Po, 2 Tel. 085-444451 www.gruppoe.com
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TE ANCARANO IMETER S.r.l. (Gruppo Comini) Strada Della Bonifica, 1 Tel. 071-7301790 Fax 071-7301796 www.imeter.it
TE GIULIANOVA LAFENICE S.r.l. Via Statale Per Teramo - S.S. 80 N° 56 Tel. 0735-7612206 www.lafenicesrl.net
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TE TERAMO O. & C. F.lli PAOLINI S.r.l. Via Cona, 74 Tel. 0861-1855265 www.casapaolini.it
AQ L'AQUILA ORSOLINI AMEDEO S.p.A. Via Vinciali S.N.C. Z.I. Bazzano Km 43,085 Tel. 0862-762565 Fax 0862-762559 www.orsolini.it
AQ L'AQUILA ORSOLINI AMEDEO S.p.A. Zona Industriale Loc. Campo Di Pile Tel. 0862-310268 Fax 0862-320148 www.orsolini.it
CH SAN GIOVANNI TEATINO ORSOLINI AMEDEO S.p.A. Via Aldo Moro, 256 Tel. 085-4230105 www.orsolini.it
AQ AVEZZANO PAVITERM S.r.l. Via Roma, 218 Tel. 0863-20427 Fax 0863-416808 www.paviterm.it
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081-7529031
SA SALERNO ARBO S.p.A. Via Tiberio Claudio Felice, 16 Tel. 089-9837729
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