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a cura del MoBI Tasting Team

MoBI TASTING SESSIONS: Torbide e fruttate

Birre italiane e straniere, artigianali e (semi)industriali degustate e giudicate dal “MoBI Tasting Team”

Torbide, torbidissime. Fruttate, fruttatissime. A un ipotetico esame per mastro birraio di una qualsiasi scuola di qualche anno fa, l’autore sarebbe stato irrimediabilmente bocciato per non avere saputo gestire malti e procedure produttive. Oggi invece i birrai che inseguono questo stile modaiolo, a metà strada tra birra e spremuta di frutta, hanno il problema opposto: mantenere torbido il prodotto nel tempo e realizzare una birra equilibrata e stabile. Hazy, Juicy, New England IPA sono i termini che identificano lo stile, caratterizzato da intenso fruttato tropicale per l’uso massiccio dei luppoli di nuova generazione, ma al contempo l’amaro è limitato, il corpo pieno, il boccato morbido e setoso. Che possa essere la birra per coloro che non amano la birra? Imembri del MoBI Tasting Team sono rinomati degustatori, giurati a concorsi BJCP, appassionati, talvolta anche birrai. Puoi trovare altre degustazioni e recensioni sul blog del sito MoBI. Inquadra il QRCode e segui il link!

City Session IPA To Øl

Stile: New England IPA Formato: lattina 33 cl Alc.: 4,5% vol. Lotto: scadenza 10/2021 Acquistata da: importatore

Aspetto: giallo paglierino lattiginoso con un’accentuata velatura. Schiuma bianco latte che monta velocemente ma che dirada con la medesima rapidità, lasciando sul bordo del bicchiere eleganti merletti di Bruxelles. Olfatto: il pompelmo caratterizza in modo importante il naso, completato da un bouquet di frutta tropicale e fiori bianchi. Qualche nota di cereale dal malto e dal frumento si fa strada, ma rimane in secondo piano. Gusto: corpo sfuggente, carbonazione media con una lieve morbidezza, derivata senza dubbio dall’avena. La lieve astringenza che ricorda l’albedo del pompelmo pulisce l’intero cavo orale in modo forse poco elegante ma efficace. Il finale è secco ma la frutta tropicale e i fiori bianchi permangono a lungo nel retronasale, come la nota amarognola in bocca. Conclusioni: la connotazione “session” la rappresenta pienamente, il bicchiere è svuotato con rapidità senza secondi pensieri. Birra con qualche spigolo che non fa dell’eleganza la principale qualità, ma comunque gradevole, senza strizzare l’occhio al “succo di frutta” come molti altri esempi di stile.

80/100 DB

Dirty Things Jungle Juice Brewing

Stile: New England IPA Formato: lattina 33 cl Alc.: 4,3% Lotto: 13/2021 Acquistata da: beershop

Aspetto: giallo scarico, decisamente torbido. Schiuma ben presente, bianco avorio, pannosa. Olfatto: intensità media e focus su elementi tropicali – frutto della passione, litchi e papaia, qualche sfumatura di frutto del drago e melone giallo. La nota citrica correda il tutto, con note di lime che interagiscono molto bene con il coriandolo, creando una combo decisamente fresca ed esotica. Leggero, quasi impercettibile sottofondo di acqua di cocco. Gusto: corpo medio, carbonazione medio/alta. La sensazione tattile è relativamente morbida, sufficiente a calmierare e circoscrivere il luppolo. L’amaro è però dominante e, con la nota resinosa (dank), aggredisce il palato con buffetti che non fanno male. Il risultato è buffo, come la zuffa tra un bambino col fratello maggiore. Eppure… Sulla lunga la frutta tropicale, la generosa e più aspra dose di agrumi (curaçao e pompelmo), la nota resinosa regalano un finale e un retrogusto incisivamente amari. Astringenza non pervenuta, ma c’è mancato davvero poco. Conclusioni: NEIPA “cattivella”, che non si limita a rimanere nei ranghi dei profumi più suggestivi e alza i toni quando si tratta di gusto, tirando fuori il pugno dalla carezza. Piacerà molto alle teste di luppolo.

74/100 MM

Joyce Juice Luppoleto Camuno

Stile: New England IPA Formato: bottiglia 50 cl Alc.: 5.5% vol. Lotto: L9/20 Acquistata da: birrificio

Aspetto: dorato carico con sfumature arancioni, appena velata. Schiuma copiosa, aderente alle pareti del bicchiere, pannosa e di colore bianco albume. Olfatto: copiosi profumi fruttati, d’intensità discreta ma di ampio spettro aromatico: agrumi (pompelmo e curaçao), generosa macedonia tropicale (melone giallo, mango, una punta di frutto della passione, ananas sciroppata e lasciti di cocco). Frutta a pasta gialla (pesca) per chiudere in bellezza. Floreale di zagara e biancospino, suggestioni di gelsomino. Gusto: corpo e carbonazione medi. L’ingresso sembra propendere verso l’amaro, poi ci ripensa e torna sui suoi passi. La morbidezza, lascito dei fiocchi di cereale utilizzati – tra i quali l’avena – arrotondano e smussano gli spigoli, riducendo l’amaro a un mansueto rumore di sottofondo. Finale e retrogusto piacevolmente aspri. Anche in bocca l’intensità è evanescente, limitata a sapori di mango, papaia e melone, con finale di litchi e curaçao. Delicatissimo tappeto maltato, di farine e mollica di pane bianco. Conclusioni: una buona interpretazione del genere, che meriterebbe maggiori fasti in virtù di un’età di consumo ancora più giovane. Gradevole e piaciona, senza scomodare i tropici..

76/100 MM

Neverending Haze IPA Stone

Stile: New England IPA Alc.: 4% vol. Formato: lattina 35,5 cl Lotto: scadenza 14/09/21 Acquistata da: importatore

Aspetto: aranciato carico, velatura presente ma non eccessiva. Schiuma candida con bolle di grosse dimensioni che svanisce rapidamente, lasciando tuttavia sulle pareti del bicchiere qualche merletto. Olfatto: agrumi, arancia innanzitutto, con qualche nota di frutta tropicale – ananas principalmente – poi limone/lime. Gusto: in entrata sembra esile, ma il corpo, nel corso del sorso, appare ed è comunque evidente per una birra di soli 4 gradi; la carbonazione è rilevante ma non eccessiva. Finale secco ma per nulla amaro, anzi: l’avena è ben presente ad arrotondare il boccato. Il retronasale riporta di prepotenza un’arancia che ora ricorda l’aroma delle sanguinelle siciliane, unitamente ad altri fruttati e all’erbaceo del luppolo. Conclusioni: una birra equilibrata, meno banale rispetto a quanto la bassa gradazione alcolica potrebbe far supporre. Forse l’aroma di arancia è un elemento che sovrasta eccessivamente il resto del bouquet aromatico e nel giudizio complessivo qualche punto è perduto per questo.

72/100 DB

Nayatt Birrificio Porta Bruciata

Stile: New England IPA Formato: lattina 40 cl Alc.: 7.2% vol. Lotto: 21014 Acquistata da: beershop

Aspetto: giallo pallido, con un velo di opalescenza il quale, seducente, invoglia a scoprirne di più. Schiuma alta due dita, di colore avorio e persistente. Olfatto: frutta tropicale, senza grida sguaiate a favore di una maggiore eleganza. Frutto della passione, kiwi, delicato mango e litchi; in un secondo momento la buccia di pompelmo. Il cocco c’è, a intensità contenuta. Un accenno di malti chiari (farina), ma a galvanizzare il naso prima l’uvaspina, poi aghi di pino con un’intrigante verve balsamica. Gusto: corpo medio/leggero, carbonazione medio/alta. Una birra dall’ingresso dolce e infingardo, ma subito subentra l’amaro, egemonizzando il sorso. Meno tropicale rispetto al naso, la partita si sposta sul fronte degli agrumi, più aspri che amari. Rompe la magia la componente alcolica: impaziente, salta fuori subito, rovinando l’idillio. Il suo carattere è profumato (miele, floreale) ma anche fenolico (pepe); questa esuberanza non giova al luppolo, che ne rimane intimorito e sottomesso. Non giova la conseguente secchezza, che conduce a un principio di astringenza. Conclusioni: NEIPA dalla doppia faccia. Il naso non brilla per intensità ma riesce comunque a farsi piacere; al gusto, però, alcol e amaro risvegliano il bevitore dalla bella suggestione.

70/100 MM

Nebula The Wild Beer Co.

Stile: Hazy IPA Alc.: 5% vol. Formato: lattina 33 cl Lotto: scadenza 29/04/21 Acquistata da: importatore

Aspetto: colore paglierino carico con una velatura presente ma non opaca come altri esempi di stile, con schiuma che monta pannosa ma svanisce rapidamente. Aroma: al naso l’agrumato è potente, con il pompelmo che assume il comando delle operazioni, seguito da una pletora di frutti tropicali (mango, papaya, ananas) e frutta a pasta bianca (pesca). Gusto: ingresso estremamente secco che scivola quasi nell’allappante. Sulla lingua scorre in modo abbastanza ruvido, aiutata da una carbonazione non eccessiva ma che va ad assommarsi alla leggera astringenza. Il corpo è di medio calibro con il retrolfatto che ripresenta i differenti aromi agrumati e di frutti tropicali, ma anche un evidente erbaceo e resinoso. Conclusioni: rude ma equilibrata; a differenza di altri esempi dello stile, non strizza l’occhio verso gli amanti dei blandi succhi di frutta ed esprime un carattere deciso ma gradevole.

80/100 DB

Dirty Love Lucky Brews

Stile: Hazy Hoppy Lager Formato: lattina 33 cl Alc.: 5,9% vol. Acquistata da: produttore

Dal colore giallo paglierino e dalla decisa opalescenza, ha una formazione di candida schiuma discreta per quantità e molto buona per persistenza e finezza. Il bouquet è dominato dalle fragranze dei luppoli, con un iniziale deciso impatto resinoso e “dank” cui segue, a breve distanza, una componente tropicale all’insegna del guava e della maracuja, che va poi a sfumare verso sensazioni agrumate che ricordano il kumquat o mandarino cinese. In bocca la carbonazione è moderata e fine, come previsto dai parametri tipologici, e accompagnata da un corpo scorrevole ma dotato di una certa spalla, che lavora in sinergia con le mouthfeel morbide generate da frumento e avena. Dopo un breve abbrivio dolce venato di maracuja, emerge una vena agrumata più decisa di quanto il naso avrebbe fatto presagire, con evidenti ricordi di pompelmo rosa che conducono per mano verso un finale agrumato decisamente amaro e increspato da una leggera punta harshy, che non pregiudica la gradevolezza del sorso rilanciata dal lungo retrolfatto in cui tornano il pompelmo ed echi resinosi piacevolmente rinfrescanti.

75/100 SR

Big Double Hop Skin

Stile: Double New England IPA Formato: lattina 33 cl Alc.: 8,4% vol. Acquistata da: produttore

Nel bicchiere si mostra di colore dorato carico con riflessi aranciati; l’opalescenza è ovviamente spinta, mentre la schiuma mostra una buona presenza, persistenza e compattezza. All’olfatto è immediatamente evidente la componente “dank” (resinoso) seguita da una chiarissima impronta di frutti a bacca, ribes nero, sambuco e mirtillo in primo luogo, che gioca a rimpiattino con più calde note di melone bianco e guava. In bocca la carbonazione è molto lieve ma adeguata a movimentare un corpo di media struttura e le sensazioni boccali setose donate dall’avena. Sul piano gustativo vi è un ben percepibile attacco dolce e fruttato con ricordi di ananas, pesca sciroppata e fragola, che viene presto bilanciato da un amaro resinoso e agrumato con ricordi di scorza di limone. Da medio palato, questo va a dominare il finale, bilanciando con la sua freschezza la componente calda data dall’elevato tenore alcolico. Nel lungo retrolfatto sensazioni di frutta a polpa gialla e agrumi fanno proseguire il combattuto match dolce vs amaro, che si risolve con una vittoria ai punti di quest’ultimo. L’etichetta è un omaggio alla pubblicità degli anni Ottanta e a Daniela Goggi.

73/100 SR

Enigma & Moutere Burnt Mill Brewery

Stile: New England IPA Formato: lattina 44 cl Alc.: 6,2% vol. Lotto: scadenza 04/2021 Acquistata da: importatore

Aspetto: di colore paglierino chiaro e con una velatura accentuata, offre una schiuma pannosa e compatta, che lascia eleganti merletti sul bordo del bicchiere. Olfatto: al naso agrumi (mandarino), uvaspina e balsamico resinoso. Lievi note di vaniglia. Lo spettro aromatico si mantiene comunque nell’area dolce. Gusto: in bocca entra dolce, in piena armonia con l’esperienza olfattiva, ma questo abboccato lascia presto spazio a una leggera astringenza (che ricorda la parte bianca della buccia degli agrumi) la quale ben ripulisce il cavo orale anche se non con il massimo dell’eleganza. La carbonazione è equilibrata e mantiene il sorso rotondo e vellutato. Nel retronasale si riconfermano gli aromi primari, con l’uvaspina forse a emergere sul resto, a seguire l’agrumato. Conclusioni: la birra è sufficientemente beverina e i 6,2 gradi alcolici non sono assolutamente pervenuti; tuttavia, la presenza molto limitata di luppolo da amaro rende presto l’esperienza di bevuta un po’ noiosa e troppo vicina al succo di frutta. Un più deciso taglio amaro finale avrebbe fatto desiderare l’apertura della seconda lattina.

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