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bimestrale
Organo ufficiale
Per PENSARE, PROGETTARE e COSTRUIRE SOSTENIBILE
ISSN: 2038-0895
N. 61 · Anno XI · maggio-giugno 2016
CODICE APPALTI TRA PASSI AVANTI E PASSI FALSI MANUTENZIONE FACCIATE OBBLIGATORIO IL CAPPOTTO TERMICO
EDIFICI COMMERCIALI MAGAZZINO IN CLASSE A
MCE 2016 BELLO E INTELLIGENTE REFRIGERANTI I GRANDI PRODUTTORI SCELGONO L’R32 TENDENZE UNA CASA CONNESSA, EXTRALARGE E SOCIAL
VENTILAZIONE e CENTRI COMMERCIALI
Poste Italiane Spa – Posta target magazine – LO/CONV/020/2010
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Valsir, azienda italiana leader nella produzione di sistemi per l’adduzione e lo scarico idrico, entra nella filosofia BIM attraverso la digitalizzazione del proprio catalogo prodotti in modelli Revit. BIM è un innovativo sistema di gestione delle fasi di realizzazione di un’opera edile che sfrutta un modello informatico condiviso dell’edificio contenente non solo informazioni geometriche ma anche dati relativi ai componenti interni. L’utilizzo di questo processo consente di ridurre tempi, errori e modifiche in opera poiché trova il suo fondamento sulla condivisione delle informazioni tra i diversi professionisti. Valsir mette a disposizione modelli tridimensionali, parametrici e automatizzati in modo da poter sfruttare appieno le funzionalità del software Autodesk Revit in termini di progettazione MEP. Tutto questo si traduce in importanti vantaggi per il progettista: s¬ Più efficienza e produttività grazie all’elevato grado di automazione nelle fasi di disegno. s¬ Maggior flessibilità data dall’elevato numero di articoli e configurazioni a disposizione. s¬ Semplificazione del processo di progettazione grazie al collegamento automatico tra tubazioni, raccordi e apparecchiature sanitarie.
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IN QUESTO NUMERO
04 Novità prodotti 10
IL PARERE DI…
Nuovo Codice Appalti: tra passi avanti e passi falsi
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L’importante riforma degli appalti in Italia è stata accolta positivamente da quanti ne auspicavano l’adozione, non ultimo Finco. Ma sebbene molti aspetti abbiano trovato una corretta soluzione, alcuni nodi non sono stati del tutto eliminati
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Non rispettare l’obbligatorietà della coibentazione termica non dà diritto alle detrazioni fiscali, neanche del 50% negli edifici residenziali
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MCE 2016: VISTI IN FIERA
Bello e intelligente
Continua il trend dell’efficienza energetica con un’evoluzione dei sistemi di monitoraggio e controllo che puntano ad una integrazione totale e sinergica dei sistemi. Ma c’è una novità inattesa che fa capolino alla 40esima edizione di Mostra Convegno Expocomfort: il design
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Nella prima periferia di Treviso un edificio degli anni ’50 è stato riqualificato sotto il profilo energetico ed architettonico per ospitare tre esercizi commerciali
Organo ufficiale di:
Comitato consultivo Carla Tomasi (Finco) Angelo Artale (Finco) Giorgio Albonetti (Quine) Marco Zani (Quine) Comitato scientifico Daniela Aga Rossi (Aipe) Vincenzo Andreazza (Ipaf) Cesare Boffa (Fire) Sergio Fabio Brivio (Finco) Paolo Cannavò (Fecc) Riccardo Casini (Unicmi) Davide Castagnoli (Anacs) Innocenzo Cipolletta (Aifi) Daniela Dal Col (Anna) Gianluca Di Giovanni (Assofrigoristi) Francesco Fontana (Assingeo)
bimestrale Nicola Antonio Fornarelli (Acmi) Fabio Gasparini (Assites) Gabriella Gherardi (Aises) Donatella Guzzoni (Sismic) Iginio Lentini (Union) Giuseppe Lupi (Aipaa) Antonio Maisto (Assoverde) Luca Marzola (Zenital) Giannantonio Massarotti (Assobon) Carlo Miana (Assoroccia) Laura Michelini (Anfit) Fabio Montagnoli (Pile) Marco Patruno (Fisa) Dino Piacentini (Aniem) Massimo Poggio (Fias) Carmine Ricciolino (Aiz) Walter Righini (Fiper) Angelo Sticchi Damiano (Aci) Bruno Ulivi (Ait) Johann Waldner (Lignius)
Prestazione energetica: programmi e software per la Certificazione Energetica Nuovo APE da ottobre 2015: le nuove classi energetiche basate sull’Edificio di Riferimento, il calcolo degli Edifici a Energia Quasi Zero (NZEB), le nuove tabelle per le classi energetiche, il nuovo modello per gli annunci commerciali e le nuove relazioni tecniche. Cosa cambia per progettisti e certificatori TENDENZE
70
La casa? Connessa, open, extralarge e social
74
Costruzioni, un futuro “d’acciaio”
76
Cosa sappiamo del rischio idraulico?
DENTRO L’OBIETTIVO
Il magazzino rinasce in Classe A
SPECIALE SOFTWARE
BIM ed efficienza energetica, l’interoperabilità per l’analisi energetica degli edifici Oggi l’analisi e la valutazione delle prestazioni energetiche dell’edificio hanno grandi opportunità di sviluppo offerte dal diffondersi del BIM e dai relativi software
RISANAMENTO ENERGETICO
Diagnosi energetica strumentale dell’edilizia storica L’intervento deve bilanciare le esigenze di miglioramento prestazionale e di conservazione, mirando a valorizzare le caratteristiche passive dell’immobile e la concezione energetica e ambientale originaria
46
62
SCENARI
Refrigeranti, i grandi produttori hanno scelto l’R32 A causa delle quote di emissione per gli HFC, il mercato della climatizzazione residenziale e del terziario dovrà precaricare i nuovi prodotti con un gas ridotto impatto ambientale rispetto al best seller R410a
38
L’elevato livello di comfort da garantire per soddisfare la clientela è la principale motivazione che ha spinto i gestori dei centri commerciali a preferire soluzioni di condizionamento semplici ed affidabili rispetto a soluzioni che prevedono lo sfruttamento del potenziale (non continuativo) di ventilazione naturale e raffrescamento passivo.
ISOLAMENTO TERMICO
Manutenzione delle facciate, obbligatorio il cappotto
SPECIALE VENTILAZIONE
Progettare il retrofit dei centri commerciali con il ventilative cooling
Fondata da Andrea Notarbartolo Direttore responsabile Marco Zani Redazione Alessandro Giraudi, Silvia Martellosio, Eleonora Panzeri, Erika Seghetti redazione.casaeclima@quine.it Art Director Marco Nigris Grafica e Impaginazione Balzac - MN Hanno collaborato a questo numero Marta Avantaggiato, Annamaria Belleri, Francesco Giordano, Elena Lucchi, Claudio Moltani, Ugo Palmacci, Patrizia Ricci Pubblicità Quine Srl 20122 Milano – Via Santa Tecla, 4 – Italy Tel. +39 02 864105 – Fax +39 02 72016740 – dircom@quine.it Traffico, Abbonamenti, Diffusione Rosaria Maiocchi Editore: Quine srl www.quine.it Presidente Giorgio Albonetti Amministratore Delegato Marco Zani Direzione, Redazione e Amministrazione 20122 Milano – Via Santa Tecla, 4 – Italy Tel. +39 02 864105 – Fax +39 02 72016740 e-mail: casaeclima@quine.it
La convivialità è probabilmente l’elemento fondante di un’abitazione realizzata per ricevere e accogliere. Ma la casa di domani — pardon, di oggi — è davvero qualcosa in più: è social, è condivisa, è work in progress e aperta sul mondo (anche quello virtuale). Dall’elettrodomestico al materasso, i materiali sono sempre più easy... ASSOCIAZIONI
L’acciaio strutturale ha assunto un ruolo sempre più rilevante nell’ambito dell’edilizia non residenziale in Italia, raddoppiando il suo utilizzo dal 2005 al 2015. Per meglio capire l’evoluzione di questo settore abbiamo intervistato Caterina Epis, Presidente di Fondazione Promozione Acciaio EFFICIENZA IDROGEOLOGICA
Fondamentale, di fronte alle sempre più frequenti e ingenti piogge, è senza dubbio la corretta gestione delle acque di superficie
Servizio abbonamenti Quine srl, 20122 Milano – Via Santa Tecla, 4 – Italy Tel. +39 02 864105 – Fax +39 02 70057190 e-mail: abbonamenti@quine.it Gli abbonamenti decorrono dal primo fascicolo raggiungibile. Costo copia singola: euro 2,30 Stampa Prontostampa S.r.l. - Zingonia - BG Casa&Clima è stampata su carta certificata Chlorine Free Iscrizione al Tribunale di Milano N.170 del 7 marzo 2006.
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In copertina: Servizio a pagina 46
NOVITÀ PRODOTTI
Elevata risoluzione
Che aria tira al ristorante?
testo lancia sul mercato un nuovo modello di termocamera che unisce la qualità a un prezzo accessibile. Il fulcro della nuova termocamera testo 869 è il sensore con risoluzione 160x120 pixel, vale a dire 19.200 punti di misura della temperatura che permettono di cogliere tutte le anomalie. Le più piccole differenze di temperatura sono rese visibili grazie a una risoluzione termica inferiore a 120 mK.
Soler&Palau propone una gamma di estrattori appositamente progettati per garantire una corretta estrazione dell’aria viziata dalla cucina dei ristoranti, sapendo che questa spesso contiene fumi e vapori oleosi che possono influire sull’efficienza del ventilatore. La linea KABB/KABT è composta da una cassa di estrazione con il motore separato dal flusso dell’aria estratta, evitando a quest’ultimo l’accumulo di sporcizia e grassi che, oltre a ridurne l’efficienza, potrebbero provocare un incendio. La girante, essendo a pale rovesce trattate superficialmente, garantisce un’efficace estrazione dell’aria con azione autopulente scaricando lo sporco nella vaschetta sottostante. I dispositivi della gamma CTHB/CTHT sono composti da un estrattore a tetto con girante a pale rovescia e motore separato dal flusso dell’aria estratta. Lo scarico può essere orizzontale o verticale, quest’ultimo idoneo per evitare il deposito dei residui grassi sulla copertura. Questa serie fino alla taglia CTHB/T 225 è idonea per trasportare aria sino a 200°, rendendolo particolarmente adatto per estrazioni come camini, caminetti o forni che producono fumi particolarmente caldi. www.solerpalau.it
Per un uso pratico e rapido testo 869 si tiene comodamente in mano e funziona in modo semplice e intuitivo. Questo permette di testare le installazioni di riscaldamento, climatizzazione e ventilazione, le pareti di edifici o gli armadi di commutazione.
Ampio campo visivo testo 869 offre inoltre un ampio campo visivo, particolarmente utile per le ispezioni termografiche in ambienti chiusi: poiché le condizioni spaziali riducono la distanza, la termocamera evita di doversi allontanare troppo dall’oggetto di misura. La lente standard (lente da 34° senza messa a fuoco) registra velocemente una grande sezione d’immagine e permette così di ottenere una panoramica ideale della distribuzione di temperatura nell’intero oggetto di misura. Le condizioni critiche di temperatura sono visualizzate direttamente usando il riconoscimento automatico Hot/Cold Spot. www.testo.it
Finitura “smart” Pothos 003 di Fassa Bortolo rappresenta un’innovazione nell’ambito dei prodotti di finitura. È infatti in grado di catturare e trasformare la formaldeide presente negli ambienti in composti stabili ed innocui. La nuova finitura può essere definita una pittura “intelligente”, caratterizzata da un contenuto tecnologico, che va oltre la semplice protezione e la decorazione delle pareti. I test, eseguiti seguendo la Norma ISO 16000-23 presso un laboratorio indipendente, dimostrano che, nel caso in cui le superfici siano trattate con questo prodotto, la formaldeide libera presente nell’ambiente si riduce fino al 70%. Nelle medesime condizioni create durante i test la durata nel tempo della formaldeide si potrebbe quantificare addirittura in circa 10 anni: valore comunque fortemente influenzato dal livello di inquinante presente nell’ambiente, dall’areazione dei locali e dallo spessore della pittura. www.fassabortolo.com
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n.61
CHARGING THE FUTURE
NOVITÀ PRODOTTI
Il termostato in un click
A powerful combination: visit Europe’s largest exhibition for energy storage systems and the world’s leading exhibition for the solar industry to discover future-ready solutions for energy supply and mobility.
JUNE 22–24, 2016 MESSE MÜNCHEN GERMANY EUROPE'S LARGEST EXHIBITION FOR BATTERIES AND ENERGY STORAGE SYSTEMS
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Con i nuovi Thermo ICE di Gewiss la casa diventa più intelligente e la quotidianità più confortevole. THERMO ICE è il termostato touch che permette di gestire sistemi di riscaldamento/raffrescamento utilizzando algoritmi di controllo a due punti On/Off o proporzionale-integrale con controllo PWM. Dispone di sensore di temperatura e di prossimità integrati, di due ingressi per contatti privi di potenziale (es: contatto finestra, sensore temperatura NTC esterno, etc.) e di un’uscita a relé 5A (ad es: elettrovalvola, contatto caldaia, etc.). THERMO ICE WIFI è invece soluzione all-in-one per chi vuole gestire la temperatura di casa anche da remoto. Grazie alla APP gratuita “Thermo ICE”, il dispositivo può essere gestito comodamente da remoto, ampliando le sue funzionalità a cronotermostato. Con la APP è infatti possibile comandare il termostato e visualizzarne lo stato di funzionamento, effettuare la programmazione oraria dei profili settimanali sia manualmente che attraverso la funzione di autoapprendimento. Attraverso quest’ultima, il dispositivo apprende per una settimana le impostazioni dell’utente e al termine della settimana il profilo viene memorizzato (o acquisito) automaticamente. Infine, THERMO ICE KNX è la soluzione per impianti domotici, che utilizza il protocollo KNX, lo standard europeo per la trasmissione e la gestione dei dati nell’automazione degli edifici. Permette di gestire sistemi di riscaldamento/ raffrescamento in impianti a 2 o 4 vie, utilizzando algoritmi di controllo a due punti, proporzionale-integrale e fan-coil. Se abbinato ad un sensore di umidità esterno permette di gestire anche un sistema di umidificazione/ deumidificazione. www.gewiss.com
A ciascuno la propria App Da oggi monitorare in remoto il proprio impianto di climatizzazione non è più un problema grazie al nuovo sistema “Hi-Kumo” di Hitachi: una soluzione cloud, applicabile a tutta la serie RAC di Hitachi, che consente il controllo totale dell’impianto.
Installazione semplice Per utilizzare il nuovo sistema è sufficiente installare il gateway wi-fi di Hitachi che, in soli cinque passaggi, si collegherà al router per poter iniziare a ricevere i comandi direttamente inviati da un’apposita app scaricabile su smartphone e tablet. Con pochi click sarà possibile, ad esempio, impostare la temperatura settimanale della propria casa oppure, cliccando sull’opzione “Smart Tip”, si potranno configurare contemporaneamente tutte le unità associate in modalità “Ecomode” per un maggior risparmio energetico.
RECUPERATORE RECUPER AT ATORE ESTRAZIONE IMMISSIONE
Una APP per installatori
AUTO 1
Hi-Quote è un’applicazione mobile IOS e Android progettata per gli installatori di condizionatori residenziali che permette di creare e inviare un preventivo istantaneo al cliente e organizzare gli appuntamenti grazie a un calendario integrato; il tutto attraverso un data base riservato per gestire contatti e preventivi.
AUTO1
AUTO2
AUTO 2
SENSORE DI UMIDITA’ AL 60% CON ESTRAZIONE DI CALORE
DESIGN INCONFONDIBILE
Dimensionamento facile Hi-Quote è anche un programma di selezione semplificato per calcolare la potenza necessaria per climatizzare l’ambiente. L’installatore dovrà selezionare l’orientamento, il tipo di finestra con la scelta d’isolamento e selezionare l’area in m2. Il resto lo farà l’App, proponendo i prodotti corrispondenti al dimensionamento calcolato. Inoltre, fotografando la parete del cliente con lo smartphone, sarà possibile visualizzare con la realtà 3D i prodotti della potenza e tipologia scelti dal cliente. www.hitachi.it
SENSORE DI UMIDITA’ AL 60% CON RECUPERO DI CALORE
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L’UNICO CON UNA PRESSIONE SONORA AD 1m MIN. 17dB(A) FINO AD UN MASSIMO DI 31dB(A).
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30 55 80 100
Ø 100 Ø 125 Ø 150 Ø 200
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min. 0,46W min. 0,85W min. 1,09W min. 3,7W
CERAMICO CERAMICO CERAMICO FLUSSI INCROCIATI
ad 1mt: 17 (dB(A)) ad 1mt:21 (dB(A)) ad 1mt:24 (dB(A)) ad 1mt:31 (dB(A))
oltre il oltre il oltre il oltre il
90% 90% 90% 96%
NOVITÀ PRODOTTI
Anima in grafite
Fotovoltaico bifacciale
Unitherm Evolution è il nuovo pannello isolante in polistirene espanso di Monier, sinterizzato con un’anima in grafite, adatto a qualunque tipo di intervento. Il pannello è dotato di un listello verticale integrato in legno sul quale è possibile fissare direttamente i controlistelli, così da agevolare e velocizzare le operazioni di posa. Grazie al listello di legno integrato, consente di realizzare una copertura ventilata in modo facile, semplice e veloce; la sua anima in grafite permette di ridurre gli spessori, assicurando prestazioni termiche anche nelle fasce climatiche caratterizzate da un clima più rigido. La battentatura del pannello, conformata a “L” sui quattro lati, garantisce la continuità dello strato isolante evitando la formazione di ponti termici che possono compromettere le prestazioni energetiche dell’edificio e determinare una significativa diminuzione del comfort abitativo. www.monier.it
LG Electronics introduce sul mercato italiano NeON 2 BiFacial, modulo fotovoltaico bifacciale dotato di 60 celle. Questo nuovo modello è stato progettato per sfruttare entrambi i lati del modulo e assorbire quindi più luce. In condizioni ottimali e con la corretta installazione, il modulo permette di aumentare fino al 25% il rendimento del pannello con un output che arriva ai 375 Wp. Dotato di una backsheet trasparente che permette alla luce di filtrare più facilmente, il modulo sfrutta la tecnologia Cello, soluzione sviluppata e integrata da LG, in cui i classici 3 busbar sono sostituiti da 12 cavi sottili, di forma circolare, che rifrangono la luce più efficacemente, permettendo così di produrre un maggior quantitativo di elettricità durante le giornate soleggiate, grazie anche al miglioramento del coefficiente di temperatura e di migliorare l’efficienza quando il tempo è nuvoloso. Oltre alle migliori performance, la tecnologia Cello assicura una maggior affidabilità del pannello: avendo 12 fili e non 3 barre, si riduce drasticamente il rischio di dispersione di energia. Grazie al telaio rinforzato, i moduli sono perfettamente in grado di far fronte a condizioni meteorologiche avverse, sopportando un carico anteriore fino a 6mila pascal e un carico posteriore fino a 5.400 pascal. L’alluminio anodizzato riflette anche la luce incidente, aumentando ulteriormente l’efficienza del pannello. www.lg.com
ERRATA CORRIGE Sul numero 59 di Casa&Clima, nell’articolo inerente il progetto internazionale RePublic_ZEB (pagine 21/27), sono state pubblicate due tabelle contenenti errori. Le versioni corrette sono disponibili al seguente link: http://bit.ly/1TnHbC7 Ci scusiamo per l’errore con i lettori, gli interessati e gli autori dell’articolo.
Legno e alluminio Internorm presenta la finestra HF410 in legno/alluminio. L’innovazione di questo prodotto è il profilo I-tec Core, realizzato per la prima volta dall’azienda con nuova tecnica di costruzione del profilo in legno, con diverse lamelle incollate che formano un’anima estremamente robusta e rigida, in grado di sostenere maggiori carichi rispetto ad un telaio in legno massello. Il telaio I-tec Core è realizzato con legni scelti per dare la massima rigidità e robustezza, tutti da forestazione sostenibile. L’ampia gamma di essenze lignee del rivestimento rendono questo prodotto estremamente personalizzabile. La riduzione dello spessore del profilo — anche per grandi finestrature — dà la possibilità di ottenere grande luminosità grazie alla favorevole proporzione tra superficie vetrata e struttura in legno. www.internorm.com
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IL PARERE DI…
Nuovo Codice Appalti: tra passi avanti e passi falsi
ANGELO ARTALE – Direttore Generale FINCO
L’importante riforma degli appalti in Italia è stata accolta positivamente da quanti ne auspicavano l’adozione, non ultimo Finco. Ma, sebbene molti aspetti abbiano trovato una corretta soluzione, alcuni nodi non sono stati del tutto eliminati u a cura della REDAZIONE
I
l nuovo Codice Appalti presenta al suo interno molte novità positive che non mancheranno di influenzare il panorama economico del nostro Paese. A partire dall’attenzione posta alle aree di possibile conflitto di interesse nell’ambito dell’iter di predisposizione e aggiudicazione delle gare, molta rilevanza è stata data anche alle capacità realizzative, alle competenze tecniche e professionali dei concorrenti e all’agevolazione verso l’accesso da parte delle PMI attraverso l’obbligo di suddivisione in lotti delle opere. Tuttavia, alcune questioni non hanno trovato una soluzione pienamente soddisfacente. Tra le ombre e le luci del nuovo testo normativo, rimane comunque la certezza che un passo avanti rispetto al passato sia stato fatto. Ma potrebbero essercene molti altri. Ne abbiamo parlato con il Dott. Angelo Artale – Direttore Generale Finco.
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n.61
C&C: Nell’ambito della recente riforma degli appalti, un aspetto che ha sollevato numerosi interrogativi riguarda il ricorso alle gare con il massimo ribasso per opere di importo inferiore ad 1 milione di euro. Quali saranno gli effetti di questa normativa? A.A: Per quanto concerne il massimo ribasso, in particolare, vorrei brevemente illustrare le motivazioni che hanno indotto Finco a proporre una soglia intermedia tra i 150 mila ed i 2 milioni e mezzo di euro: purtroppo fino a quando le stazioni appaltanti non diminuiranno dalle attuali 30 mila non dico a 300 ma almeno a 3.000 e non avranno le necessarie competenze tecniche per la valutazione, l’offerta economicamente più vantaggiosa si può tradurre, e spesso si traduce, in una grande possibilità di arbitrio. Ecco perché il massimo ribasso per le gare al di sotto di certi importi con esclusione automatica delle offerte anomale, che abbiamo fortissimamente sollecitato, in taluni casi è la soluzione migliore. ABBONATI PER LEGGERE Non dobbiamo farci ingannare da coloro che si giustificano per il continuo rifacimento ad esempio della pavimentazione stradale (le buche…) poiché le gare sono state vinte http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 al massimo ribasso: nessuno ha costretto l’azienda a partecipare ma soprattutto non vi è mai alcun controllo sulla lavorazione e sui materiali impiegati. Quanto sopra deve essere naturalmente accompagnato da un ruolo pregnante dell’Anticorruzione. Nei confronti delle imprese, il nuovo codice appalti ha recepito alcune importanti soluzioni per salvaguardarne l’operatività. Possiamo affermare di aver eliminato ogni altra linea d’ombra? Tra gli aspetti che hanno giustamente sollevato perplessità voglio citare il permanere della possibilità di assegnare senza gara gli appalti sotto il milione (con procedura negoziata). Noi di Finco saremmo stati del parere di ritornare alla vecchia soglia di 500.000 euro se non meno. Riteniamo non condivisibile anche la scelta circa l’elenco dei Commissari di gara: effettivamente la limitazione del ruolo dei Commissari esterni alla stazione appaltante rispetto alle indicazioni del Legislatore è stata grave e per certi versi incomprensibile (o fin troppo comprensibile se vogliamo…).
Questa riforma avrà un’influenza rilevante sul nostro Paese. Quali sono gli aspetti più innovativi e in che modo si differenzia il nuovo testo dalle ultime bozze? Nell’ambito della riforma vi sono molti aspetti positivi — che stavano sparendo nel testo del Governo e che sono stati reinseriti dai Relatori — che vanno messi in luce e sui quali abbiamo senz’altro svolto un ruolo di sensibilizzazione come Federazione Finco. In primo luogo il ripristino del limite del 30% sul subappalto (e non solo sulla categoria prevalente ma su tutta l’opera) che era stato incredibilmente eliminato dal Governo, anche nella sua formulazione più contenuta. In sostanza si sarebbe potuta vincere una gara subappaltando poi il 100% dell’opera aggiudicata. Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro quanto a conseguenze per la qualità dell’opera e stabilità della manodopera qualificata senza contare l’effetto porta, anzi “portone”, d’ingresso per le infiltrazioni malavitose. Nell’attuale versione invece questo pericolo è scongiurato ed inoltre dovrà essere indicata una terna di subappaltatori già in fase di offerta prima della gara quando essa superi la soglia comunitaria. Importanti passi avanti sono stati fatti anche per quel che riguarda la qualificazione delle imprese, restringendo la possibilità di avvalersi dei requisiti altrui per concorrere alle gare tramite subappalti. Quali saranno le differenze rispetto al passato? Questo è un aspetto molto importante, che ci aspettiamo venga confermato ed anzi corroborato dall’Anac e riguarda, appunto, il giro di vite sull’avvalimento (che noi chiamiamo “avvilimento”), la possibilità cioè di partecipare alle gare senza averne i requisiti ma “avvalendosi” di quelli altrui: una norma che ci viene dalla Comunità Europea e che serve in taluni Paesi ad allargare la platea degli offerenti (ad esempio in Svezia qualunque cosa lei metta a bando, da un cellulare ad una nave, alla costruzione di un albergo fino al trasporto di merci, partecipano più o meno le stesse cinque imprese). Siamo stati costretti ad “importare” questo provvedimento dalla normativa comunitaria, poiché ci siamo distratti (10 anni fa) come Paese nella fase ascendente del medesimo, ma in Italia non abbiamo certo questo problema poiché come noto ci sono fin troppi offerenti per ciascuna gara, con alcune eccezioni che sono appunto tali e non fanno regola. La situazione è che ci sono addirittura aziende che sui siti pubblicizzano la possibilità di partecipare a gare offrendo le competenze che servono. Non solo: mentre inizialmente era consentito utilizzare
l’avvalimento solo tra aziende infragruppo si è poi arrivati a poterlo utilizzare per conseguire le qualificazioni necessarie alla stabile partecipazione alle gare pubbliche. Finco da anni conduce una battaglia contro questa degenerazione che, per l’appunto, avvilisce le aziende serie che competono sul mercato. Infatti la qualificazione reale e la specializzazione unite ad una seria progettazione iniziale, sono l’unico reale antidoto all’infiltrazione malavitosa ed alle perizie suppletive nonché alle varianti in corso d’opera. Sugli organi di stampa è apparsa una polemica sull’introduzione del pagamento diretto dei subappaltatori e fornitori. Qual è la posizione di Finco in merito? Il Codice ha regolato molti degli aspetti economici del settore con l’introduzione, ad esempio, del pagamento diretto dei subappaltatori e dei fornitori con posa in opera e di servizi. Un fatto di civiltà ancor prima che economico, con le piccole imprese che spesso anticipano mezzi e risorse umane alla grande impresa generale appaltatrice (non è solo la P.A. che paga in ritardo). Ed a proposito di pressioni e corporazioni in questi giorni evocate sarebbe da chiedere a Il Sole 24 Ore perché ritiene “devastante” (questo l’aggettivo), una norma sacrosanta — il pagamento diretto, tra l’altro più trasparente e “tracciabile” — che era già prevista come facoltà, auspicando addirittura “un’interpretazione dell’Anac che chiarisca il significato di queste affermazioni così generiche (sic!)”. “L’appaltatore principale ABBONATI PER LEGGERE potrà essere dribblato — non si dà pace Il Sole 24 Ore — in tre circostanze…” Secondo l’estensore dell’articolo, non si sarebbe proprio dovuto parlare di pagare http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 direttamente — senza essere strozzato — chi ha fatto il lavoro, ovviamente se a norma. Quali sono, secondo Lei, gli altri aspetti più innovativi introdotti dal nuovo Codice? Oltre a quanto già detto, un aspetto positivamente rilevante è il superamento dell’opaca e dispendiosa possibilità di continua deroga al Codice degli appalti che era consentita dalla cosiddetta Legge Obiettivo (443\2001), grazie alla quale i General Contractor potevano, tra l’altro, autoscegliersi anche il controllore (Direttore dei Lavori). Un ulteriore punto positivo è costituito da un irrigidimento circa la gestione in house degli appalti (possibilità che sarebbe stato invero bene eliminare del tutto). Infine va notata una complessiva attenzione, almeno in nuce, al tema delle premialità collegate alla sostenibilità ambientale delle opere. Quali saranno le difficoltà nel recepimento del nuovo Codice? Una delle difficoltà quando si parla di appalti è che si tratta di materia assai complessa e questo, purtroppo, ha fatto velo ad un pubblico dibattito, fondamentale in una vicenda che interessa almeno il 15% del Pil del Paese. Ciò non deve scoraggiare dal cercare di rendere accettabile la materia in ogni utile occasione. In questo senso la trasparenza dei comportamenti è prodromica alla credibilità degli stakeholders, la cui attività in una materia tanto complessa e delicata quale quella degli appalti, può essere di notevole impatto, sia in senso positivo che negativo: ecco perché Finco da sempre sollecita, ed oggi plaude, ad una normativa di regolamentazione circa i “portatori di interesse” (ma anche circa i “Decisori” politici).
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ISOLAMENTO TERMICO
Manutenzione delle facciate, obbligatorio il cappotto termico Non rispettare l’obbligatorietà della coibentazione termica non dà diritto alle detrazioni fiscali, neanche del 50% negli edifici residenziali u Arch. FRANCESCO GIORDANO
L’
isolamento termico dell’involucro dei fabbricati è un obbligo sancito dal DM 26 giugno 2015 (allegato 1) Decreto requisiti minuti per tutti gli interventi di manutenzione che interessano almeno il 10% finitura superficiale (escluse pitturazioni) delle superfici esterne o verso zone non riscaldate dei fabbricati. Non rispettare la normativa
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Vicepresidente Nazionale Istituto CASACERTA e Consigliere Nazionale “ACE” Associazione Certificatori Energetici
non dà diritto alle detrazioni fiscali neanche del 50% negli edifici residenziali.
Obbligo isolamento termico
Sono passati più di dieci anni quando lo stato italiano ha emanato la d.lgs. 192 del 2005 e da quasi sette dal decreto attuativo D.P.R.
Il decreto non è mai riuscito ad imporre l’obbligo dell’isolamento 2 aprile 2009, n. 59 (in vigore dal 25 giugno 2009), che fissava i termico a chi doveva effettuare manutenzioni straordinarie requisiti minimi della prestazione energetica degli impianti e degli delle facciate o delle coperture perché, ad esempio, alcune edifici nuovi ed esistenti. Già in tale decreto, troviamo all’articolo 4 norme regionali o comunali, viste la non specifica indicazioni su e comma 4 il primo riferimento all’obbligatorietà dell’isolamento tipologie di lavori o percentuali, hanno relegato tale verifica della termico: trasmittanza e conseguente adeguamento, a casi molto “radicali” 4. Nei casi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria, previsti quali rimozione di strati d’intonaco in percentuali molto elevate, all’articolo 3, comma 2, lettera c), numero 1), del decreto legislativo, oltre il 90% delle superfici esterne oppure hanno fatto rientrare consistenti in opere che prevedono, a titolo esemplificativo e non nella manutenzione ordinaria interventi più incisivi quali la posa esaustivo, rifacimento di pareti esterne, di intonaci esterni, del tetto o di strati superficiali all’intonaco esistente o di seconde guaine di dell’impermeabilizzazione delle coperture, si applica quanto previsto copertura sulle guaine esistenti. alle lettere seguenti: ABBONATI PER LEGGERE Ovviamente neanche gli uffici tecnici hanno approfondito a) per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla adeguatamente il controllo delle pratiche presentati dai tecnici destinazione d’uso all’articolo 3 del d.P.R. 26 agosto 1993, n. 412, http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 e delle varianti in corso d’opera dei cantieri, molti interventi nati il valore della trasmittanza termica (U) per le strutture opache come manutenzione ordinaria si sono trasformati “in corso d’opera” verticali, a ponte termico corretto, delimitanti il volume riscaldato in manutenzioni straordinarie, eludendo la normativa vigente. verso l’esterno, ovvero verso ambienti non dotati di impianto di riscaldamento, deve essere inferiore o uguale a quello riportato nella Cosa cambia con il Decreto dei requisiti minimi? tabella 2.1 al punto 2 dell’allegato C al decreto legislativo, in funzione Ma qualcosa sembra essere cambiato con il nuovo D.M. 26 giugno della fascia climatica di riferimento… 2015 Decreto dei requisiti minimi in vigore dal 1 ottobre 2015. b) per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla Sarà la consapevolezza che l’inquinamento atmosferico, CO2 in destinazione d’uso all’articolo 3 del d.P.R. 26 agosto 1993, n. 412, ad testa, non sia solo colpa delle auto ma che la principale causa eccezione della categoria E.8, il valore della trasmittanza termica (U) siano le caldaie dei condomini, ha fatto si che il nuovo testo di per le strutture opache orizzontali o inclinate, a ponte termico corretto, legge sia stato più attento alle cause che non hanno consentito la delimitanti il volume riscaldato verso l’esterno, ovvero verso ambienti non applicazione del precedente decreto. Difatti la nuova norma non dotati di impianto di riscaldamento, deve essere inferiore o uguale disciplina con maggiore attenzione e gradualità i requisiti minimi a quello riportato nelle tabelle 3.1 e 3.2 del punto 3 dell’allegato C al d’applicare agli interventi in funzione delle percentuali delle decreto legislativo, in funzione della fascia climatica di riferimento… superfici disperdenti oggetto di manutenzione, suddividendoli
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CRITERI GENERALI, PRESCRIZIONI E REQUISITI PER GLI EDIFICI ESISTENTI SOTTOPOSTI A RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Vediamo nel dettaglio la parte della norma che tratta la questione, il documento è l’allegato 1 al Decreto Risultano esclusi dall’applicazione dei requisiti minimi di prestazione energetica: Ministeriale in particolare ai paragrafi 1.4 – 1.4.1, 1.4.2, 14.3, 5 e 6 (quadro di sintesi): a) gli interventi di ripristino dell’involucro edilizio che coinvolgono unicamente strati di finitura, interni o “ ALLEGATO 1 (Articoli 3 e 4) esterni, ininfluenti dal punto di vista termico (quali la tinteggiatura), o rifacimento di porzioni di intonaco che CRITERI GENERALI E REQUISITI DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI interessino una superficie inferiore al 10 per cento della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio; 1.4 Ristrutturazioni importanti e riqualificazioni bb) gli interventi di manutenzione ordinaria sugli impianti termici esistenti. 1.4.1 Ristrutturazioni importanti 5 REQUISITI E PRESCRIZIONI SPECIFICI PER GLI EDIFICI ESISTENTI SOTTOPOSTI A RIQUALIFICAZIONE 1. Ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera l-vicies quater) del decreto legislativo 192/2005, si definisce ENERGETICA ristrutturazione importante l’intervento che interessa gli elementi e i componenti integrati costituenti 5.1 Ambito di applicazione l’involucro edilizio che delimitano un volume a temperatura controllata dall’ambiente esterno e da ambienti 1. Le disposizioni di cui al presente Capitolo 5 si applicano agli edifici esistenti sottoposti a riqualificazione non climatizzati, con un incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda complessiva energetica come definita all’articolo 2, comma 1, lettere l-vicies ter) del decreto legislativo, appartenenti alle dell’edificio. categorie definite in base alla destinazione d’uso di cui al paragrafo 1.2 del Capitolo 1, fatte salve le eccezioni 2. Ai fini della determinazione di tale soglia di incidenza, sono da considerarsi unicamente gli elementi edilizi espressamente indicate. opachi e trasparenti che delimitano il volume a temperatura controllata dall’ambiente esterno e da ambienti 5.2 Requisiti e prescrizioni per gli interventi sull’involucro non climatizzati quali le pareti verticali, i solai contro terra e su spazi aperti, i tetti e le coperture (solo quando 1. Per gli interventi sugli edifici esistenti compresi nel campo di applicazione di cui al paragrafo 5.1, si delimitanti volumi climatizzati)… applicano i requisiti e le prescrizioni seguenti, fatte salve le specifiche eccezioni puntualmente indicate. ABBONATI LEGGERE Fermo restando quanto disposto ai commi 1 e 2, per consentire una graduale applicazione dei requisiti a) Il valore della trasmittanza termica (U)PER per le strutture opache verticali delimitanti il volume climatizzato minimi di prestazione energetica, nel rispetto di quanto previsto all’articolo 4, comma 1, lettera b) del decreto verso l’esterno e verso locali non climatizzati, deve essere inferiore o uguale a quello riportato nella Tabella 1 http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 legislativo, con particolare riferimento alle valutazioni tecniche ed economiche di convenienza, gli interventi dell’Appendice B. di “ristrutturazione importante” si distinguono in: b) Il valore della trasmittanza termica (U) per le strutture opache orizzontali o inclinate, delimitanti il a) ristrutturazioni importanti di primo livello: l’intervento, oltre a interessare l’involucro edilizio con volume climatizzato verso l’esterno, deve essere inferiore o uguale a quello riportato, in funzione della fascia un’incidenza superiore al 50 per cento della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, comprende climatica di riferimento, nelle seguenti tabelle dell’Appendice B: anche la ristrutturazione dell’impianto termico per il servizio di climatizzazione invernale e/o estiva asservito - nella Tabella 2, con l’eccezione per la categoria E.8, se si tratta di strutture di copertura; all’intero edificio. In tali casi i requisiti di prestazione energetica si applicano all’intero edificio e si riferiscono - nella Tabella 3, se si tratta di strutture di pavimento. alla sua prestazione energetica relativa al servizio o servizi interessati; c) Con l’eccezione per la categoria E.8, il valore massimo della trasmittanza (U) delle chiusure tecniche b) ristrutturazioni importanti di secondo livello: l’intervento interessa l’involucro edilizio con un incidenza trasparenti e opache, apribili e assimilabili, delimitanti il volume climatizzato verso l’esterno, ovvero verso superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio e può interessare ambienti non dotati di impianto di condizionamento, comprensive degli infissi e non tenendo conto della l’impianto termico per il servizio di climatizzazione invernale e/o estiva. In tali casi, i requisiti di prestazione componente oscurante, deve essere inferiore o uguale a quello riportato nella Tabella 4 dell’Appendice B, in energetica da verificare riguardano le caratteristiche termo-fisiche delle sole porzioni e delle quote di funzione della fascia climatica di riferimento. elementi e componenti dell’involucro dell’edificio interessati dai lavori di riqualificazione energetica e il d) Con l’eccezione per la categoria E.8, per le chiusure tecniche trasparenti di cui alla lettera c), delimitanti il coefficiente globale di scambio termico per trasmissione (H’T) determinato per l’intera parete, comprensiva di volume climatizzato verso l’esterno con orientamento da Est a Ovest, passando per Sud, il valore del fattore tutti i componenti su cui si è intervenuti. A titolo esemplificativo e non esaustivo: di trasmissione solare totale (ggl+sh) della componente finestrata, deve essere inferiore o uguale a quello - se l’intervento riguarda una porzione della copertura dell’edificio, la verifica del coefficiente globale di riportato nella Tabella 5 dell’Appendice B. scambio termico per trasmissione (H’T) si effettua per la medesima porzione della copertura; 2. Per gli edifici dotati di impianto termico non a servizio di singola unità immobiliare residenziale - se l’intervento riguarda una porzione della parete verticale opaca dell’edificio esposta a nord, la verifica del o assimilata, in caso di riqualificazione energetica dell’involucro edilizio, coibentazioni delle pareti coefficiente globale di scambio termico per trasmissione (H’T) si effettua per l’intera parete verticale opaca o l’installazione di nuove chiusure tecniche trasparenti, apribili e assimilabili, delimitanti il volume esposta a nord. climatizzato verso l’esterno, ovvero verso ambienti non dotati di impianto di climatizzazione, al rispetto Per gli impianti oggetto di eventuale intervento sono comunque rispettate le prescrizioni di cui al capitolo 5. dei requisiti di cui alle lettere da a) a d), si aggiunge l’obbligo di installazione di valvole termostatiche, 1.4.2 Riqualificazioni energetiche ovvero di altro sistema di termoregolazione per singolo ambiente o singola unità immobiliare, assistita da 1. Ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera l-vicies ter) del decreto legislativo, si definiscono interventi di compensazione climatica del generatore, quest’ultima può essere omessa ove la tecnologia impiantistica “riqualificazione energetica di un edificio” quelli non riconducibili ai casi di cui al paragrafo 1.4.1 e che preveda sistemi di controllo equivalenti o di maggiore efficienza o qualora non sia tecnicamente realizzabile. hanno, comunque, un impatto sulla prestazione energetica dell’edificio. Tali interventi coinvolgono quindi Articolo 6 una superficie inferiore o uguale al 25 per cento della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio (Funzioni delle Regioni e delle Province autonome) e/o consistono nella nuova installazione, nella ristrutturazione di un impianto termico asservito all’edificio 1. Le disposizioni di cui al presente decreto si applicano alle Regioni e alle Province autonome che non o di altri interventi parziali, ivi compresa la sostituzione del generatore. In tali casi i requisiti di prestazione abbiano ancora adottato provvedimenti di recepimento della direttiva 2010/31/UE. energetica richiesti si applicano ai soli componenti edilizi e impianti oggetto di intervento, e si riferiscono alle 2. Per promuovere una applicazione omogenea del presente decreto sull’intero territorio nazionale, nel loro relative caratteristiche termo-fisiche o di efficienza. disciplinare la materia, nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario nonché dei principi 1.4.3 Deroghe fondamentali della direttiva 2010/31/UE e del decreto legislativo, le Regioni, le Province autonome, il 2. In caso di interventi di riqualificazione energetica dell’involucro opaco che prevedano l’isolamento Ministero dello sviluppo economico e il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare termico dall’interno o l’isolamento termico in intercapedine, indipendentemente dall’entità della superficie collaborano e concorrono per la definizione e l’aggiornamento”. coinvolta, i valori delle trasmittanze di cui alle tabelle da 1 a 4 dell’Appendice B, sono incrementati del 30%.
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nelle intercapedini delle murature o di posa di pannelli isolanti sulle coperture? La risposta o le risposte, per quanto assurde per il momento storico e tecnologico in cui viviamo, sono varie e coinvolgono tutta la filiera edilizia con diverse motivazioni che portano comunque alla non applicazione della norma. Partiamo: • dalla disinformazione dei principali attori coinvolti, in primis dei tecnici progettisti dei committenti e dei tecnici verificatori della pubblica amministrazione sull’obbligatorietà; in Ristrutturazioni importanti di primo e secondo livello nonché • dalla cattiva informazione che ilLEGGERE passaparola negativista ha nei riqualificazione energetica. Svincolando il tipo d’intervento dal ABBONATI PER confronti dell’isolamento termico, maggiori costi senza ritorni titolo edilizio necessario, per cui anche una manutenzione ordinaria economici, incremento delle muffe e della condensa, incremento nel caso in cui ecceda il suo intervento nelle percentuali dettate http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 dei rumori, inutilità, ecc; dalla nuova norma, comporta il rispetto dei requisiti e prescrizioni. Questo può accadere quando il committente è un privato ed il suo Diffidenza sull’isolamento termico, da cosa dipende? unico punto di riferimento è il tecnico di fiducia che interagisce La nuova norma fornisce delle indicazioni corrette ed esaustive direttamente con l’ufficio tecnico comunale. La situazione invece sui casi in cui non vanno applicati i requisiti minimi (interventi su superfici inferiori al 10%) ed in quelle in cui vanno applicati con percentuali diverse d’interventi sulle superfici (fino a 25%, oltre 25% IL PUNTO DI VISTA DEGLI ANACI e oltre 50%) ed in funzione anche degli interventi contemporanei AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO sugli impianti termici. Ma se la nuova norma appare quindi chiara Scarica al seguente link http://bit.ly/1TLgNn7 gli atti del convegno “Riqualificazione e dettagliata e VINCOLANTE perché non vediamo sempre più energetica del condominio: obblighi di legge e opportunità”, evento organizzato spesso fiorire cantieri con interventi manutenzione straordinaria dalla neo costituita associazione A.R.T.E.- Associazione Rete di Tecnici per l’Edilizia con posa di cappotti termici o insufflaggio di materiale coibente il 19 maggio a Salerno.
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DM 26 GIUGNO 2015 AMBITO DI APPLICAZIONE E OBBLIGHI risultano esclusi dall’applicazione dei requisiti minimi di prestazione energetica; Per quanto riguarda la validità del DM 26 giugno 2015, lo stesso ha valore su tutto il territorio 2. Interventi che interessano fino al 25% della superficie disperdente … In tali casi i requisiti di NAZIONALE a partire dal 1° ottobre 2015. Le regioni che hanno già una normativa autonoma prestazione energetica richiesti si applicano ai soli componenti edilizi e impianti oggetto di energetica debbono adeguarsi al testo NAZIONALE. Leggendo l’Allegato al decreto sono intervento, e si riferiscono alle loro relative caratteristiche termo-fisiche o di efficienza. finalmente chiari gli ambiti di applicazione delle norme e gli obblighi da rispettare. Volendo 1. Intervento che interessi: coperture piane o a falde, opache e trasparenti (isolamento/ riassumere è possibile delineare questi ambiti con: impermeabilizzazione), compresa la sostituzione di infissi in esse integrate; 1. Interventi che interessano fino al 10% (deroghe) della superficie disperdente lorda 2. pareti verticali esterne, opache e trasparenti, compresa la sostituzione di infissi in esse complessiva dell’edificio o che interessino solo le porzioni superficiali ininfluenti dal punto di integrate. vista termico (tinteggiatura) e le manutenzioni ordinarie degli impianti termici; Rispetto di tutti i requisiti pertinenti di cui ai capitoli 2 e 5 e in particolare dei valori di 2. Interventi che interessano fino al 25% (riqualificazioni energetiche) della superficie trasmittanza termica limite di cui all’Appendice B per le parti dell’involucro dell’edificio disperdente lorda complessiva dell’edificio e/o consistono nella nuova installazione, nella interessate all’intervento. ristrutturazione di un impianto termico asservito all’edificio o di altri interventi parziali, ivi 3. Interventi che interessano oltre il 25% della superficie disperdente … In tale caso i requisiti si compresa la sostituzione del generatore; applicano alle porzioni e alle quote di elementi e componenti l’involucro dell’edificio interessati 3. Interventi che interessano oltre il 25% (ristrutturazione importante di secondo livello) della dai lavori di riqualificazione energetica. Rispetto di tutti i requisiti pertinenti di cui ai capitoli 2, superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio e può interessare l’impianto termico per il 4 e 5 e in particolare: servizio di climatizzazione invernale e/o estiva; 1. dei requisiti di trasmittanza termica limite di cui all’Appendice B delle porzioni e delle quote ABBONATI PER LEGGERE 4. l’intervento, oltre a interessare l’involucro edilizio con un’incidenza superiore al 50% di elementi e componenti l’involucro dell’edificio interessati dai lavori di riqualificazione (ristrutturazione importante di primo livello) della superficie disperdente lorda complessiva http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 energetica dell’edificio, comprende anche la ristrutturazione dell’impianto termico per il servizio di 2. del requisito relativo al coefficiente globale di scambio termico per trasmissione (H’T), di cui climatizzazione invernale e/o estiva asservito all’intero edificio. all’Appendice A, determinato per l’intera parete, comprensiva di tutti i componenti, su cui REQUISITI E PRESCRIZIONI PER L’INVOLUCRO si è intervenuti. Delineati gli ambiti d’intervento è possibile quindi definirne i requisiti e le prescrizioni da 4. Interventi che interessano oltre il 50% della superficie disperdente … rispettare, soffermandoci solo sulla parte che riguarda l’involucro: In tali casi i requisiti di prestazione energetica si applicano all’intero edificio e si riferiscono alla 1. Interventi che interessano fino al 10% della superficie disperdente … vanno in deroga, sua prestazione energetica relativa al servizio o servizi interessati.
risulta più complessa in caso di condominii, perché la figura dell’amministratore e dell’assemblea trasforma il dialogo con il tecnico in un momento di confronto e raffronto sulle normative. In questo caso la figura dell’amministratore di condominio diventa importantissima per dirimere la questione. Dove il semplice privato committente non riesce, per ovvie impreparazioni sulla specifica materia, a confrontarsi con il tecnico potrebbe invece l’amministratore che delle norme sul condominio, sulla contabilità e sulle norme edilizie necessarie alle manutenzioni programmate e improvvise, basa la sua professione e professionalità. Non sempre però l’amministratore è in grado di portare avanti questa professionalità se lo stesso non è un professionista inserito in una associazione di categoria che collabora con associazioni od istituti di certificazione. Ricordo che sia i tecnici che gli amministratori rispondono nei confronti dei committenti per i danni causati e rischiano sanzioni pecuniari rilevanti per il non rispetto delle normative vigenti, nonché problemi giudiziari.
Incentivi fiscali alla riqualificazione
E nel caso in cui non si rispettare la normativa vigente? Quali sono le conseguenze? La corresponsabilità fra committente e tecnico incaricato per la decisione presa che si aggrava ulteriormente quando esiste un intermediario del committente quale, un amministratore di condominio. In questo caso non è
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mancato rispetto delle norme urbanistiche e comunali, ma delle conseguenze economiche che dette scelte comportano per i condomini. Analizziamo quali possono essere le problematiche connesse ad esempio alle detrazioni fiscali per le spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia (detrazione Irpef del 50%) e per interventi di riqualificazione energetica (detrazione Irpef del 50%). Le detrazioni ovviamente si perdono se non si rispettano le norme o i parametri richiesti, nel caso delle detrazioni fiscali del 50%, come indicato nella guida sul ristrutturazione edilizia, pag. 15: Come si possono perdere le detrazioni. La detrazione non è riconosciuta, e l’importo eventualmente fruito viene recuperato dagli uffici, quando: le opere edilizie eseguite non rispettano le norme urbanistiche ed edilizie comunali. Quindi non rispettare l’obbligatorietà della coibentazione termica comporta la perdita del contributo. Nel caso delle detrazioni fiscali per riqualificazione energetica del 65% la questione si risolve ancora più facilmente per accedere al detto incentivo fiscale occorre raggiungere un livello di trasmittanza minimi fissata dalla stessa normativa che è inferiore a quella di legge, per cui anche in questo caso non si può accedere neanche a questa tipologia di detrazioni fiscali. Per queste ragioni l’Istituto CASACERTA ha inventato un percorso virtuoso per risolvere le tante problematiche suddette inserendo nel protocollo “Casacerta Condominio +”.
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Continua il trend dell’efficienza energetica con un’evoluzione dei sistemi di monitoraggio e controllo che puntano ad una integrazione totale e sinergica dei sistemi. Ma c’è una novità inattesa che fa capolino alla 40esima edizione di Mostra Convegno Expocomfort: il design u ERIKA SEGHETTI
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entre si continua a discutere sull’importanza o meno delle fiere in un’epoca che va sempre di più verso la digitalizzazione, MCE (Mostra Convegno Expocomfort) conferma la sua preminenza a livello mondiale come appuntamento indiscusso per il settore dell’impiantistica civile e industriale. Lo ribadiscono i numeri che l’edizione 2016, la 40esima, svoltasi a Milano dal 15 al 18 Marzo 2016, ha registrato, con oltre 2.100 espositori, di cui il 40% esteri e oltre 155 mila visitatori da tutto il mondo, con un trend positivo per i flussi dall’estero (+5,5%). E lo conferma sopratutto l’attenzione dedicata da parte delle aziende, che la continuano a prediligere come piattaforma preferenziale per il lancio delle novità di prodotto. Le soluzioni presentate in anteprima sono davvero molte e se vogliamo identificare un trend comune un pò a tutti settori impiantistici sicuramente le parole d’ordine sono: integrazione, connessione e smartness.
L’efficienza energetica passa dal controllo
L’efficienza energetica rimane l’obiettivo da raggiungere con ogni mezzo a disposizione. Si punta sui nuovi refrigeranti a basso impatto ambientale, fra i quali l’R32 la fa decisamente da padrone e lo abbiamo visto nella maggior parte dei sistemi di climatizzazione proposti dai brand più noti. Efficienza è anche sinonimo di ottimizzazione del
funzionamento dei sistemi con dispositivi sempre più evoluti che consentono il monitoraggio, il controllo e la gestione dell’interno parco impiantistico. È sicuramente questo uno dei filoni su cui si sta investendo maggiormente e su più fronti: si guarda alle possibilità offerte dalla tecnologia cloud per collezionare dati e informazioni rendendoli accessibili in tempo reale, si valuta attentamente l’implementazione di protocolli aperti e non veicolati a un singolo marchio per raggiungere un’integrazione totale e sinergica di tutti i sistemi e si cerca come sempre di trovare soluzioni per rendere i dispositivi sempre più user-friendly.
Anche l’occhio vuole la sua parte
Se le ultime due edizioni di MCE avevano già delineato questo percorso verso la “smartness” intrapresa dal settore e che via via si sta definendo ed evolvendo, c’è un trend nuovo che sta emergendo e che quest’anno ci è sembrato particolarmente chiaro: l’attenzione al design. Anche in quei prodotti per cui l’aspetto estetico finora non era stato considerato come plus da offrire al mercato, adesso sembra si vada alla ricerca di soluzioni che, oltre alla funzionalità, garantiscano piacevolezza alla vista. Si va dai cronotermostati che, nelle versioni a incasso o a luci led colorate, diventano veri e propri oggetti di interior design ai sistemi compatti per la purificazione dell’aria pensati anche per dare un tocco di eleganza e personalizzazione a stanze di casa e ufficio, fino addirittura ai recuperatori di calore residenziali che, nelle versioni a incasso, propongono pannelli frontali dalle linee smussate e finiture a specchio che li trasformano quasi in elementi di arredo. Dopo queste anticipazioni, passiamo dalle parole ai fatti. Anche questa volta abbiamo scelto di affidarci direttamente ai produttori. Li abbiamo intervistati durante la kermesse, chiedendo loro di condensare in poche frasi le caratteristiche principali dei sistemi presentati come novità a MCE 2016. Il reportage completo della fiera è consultabile sul canale Vimeo di Casa&Clima/Quine. https://goo.gl/tlrJEp
MCE 2016 IN NUMERI Oltre
2.100
espositori
40% espositori esteri
155 mila visitatori
+ 5,5% visitatori
esteri n.61
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RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO
PANNELLO DI CONTROLLO USER FRIENDLY
Panasonic ha presentato la nuova versione della pompa di calore aria acqua per ACS, riscaldamento e raffrescamento Aquarea Generazione H. La principale novità risiede nel pannello di controllo touch screen con sensore di temperatura, ampio display LCD di facile utilizzo e possibilità di gestione da remoto. Disponibili sistemi da 3 a 16 kW del tipo monoblocco o splittate, monofase o trifase. www.panasonic.com
CALDAIA GEOLOCALIZZATA
È una caldaia a condensazione di nuova generazione quella presentata da Hoval. Ultra gas si distingue per le basse emissioni, grazie alla combustione Ultraclean® e per lo scambiatore di calore aluFer® brevettato. Ma sopratutto perché è dotata di un geolocalizzazione wi-fi che consente l’accesso a un sistema di previsioni meteo per gestire e controllare al meglio il funzionamento del sistema. Può essere combinata con tutti i tipi di generatori di calore e sistemi a energia solare. www.hoval.it
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RESTYLING “SMART” Hitachi investe ancora nella pompa di calore Yutaki S Combi. L’azienda si è infatti presentata ad MCE 2016 con una gamma interamente rinnovata: nuova elettronica, nuovo comando smart set up che facilita l’installazione grazie all’auto configurazione del sistema, morsettiera completa per la gestione di tutti gli elementi in campo, filtro a sfera per facilitare la pulizia e nuova tecnologia per il controllo del flusso con monitoraggio della pompa inverter. È prevista anche l’integrazione con il solare termico. www.hitachi.it
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n.61
IDEALE PER RISTRUTTURAZIONI
È particolarmente indicata per le ristrutturazioni la nuova caldaia murale a condensazione Prime proposta da Baxi. Fra le principali caratteristiche del prodotto: possibilità di allaccio a pompa a scarico condensa, canne fumarie collettive ramificate in pressione e condotti fumari corrugati. L’utilizzo è semplice grazie al pannello di controllo dotato di manopole, display elettronico e led multifunzione. www.baxi.it
RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO
SPLIT A ELEVATO COP
Per MCE 2016 Rdz ha rinnovato la gamma di unità splittate della serie US 06-09-12-16. Le pompe di calore, disponibili da 6 a 16 kw, sono dotate di accumulo termico integrato per produzione di ACS e accumulo inerziale per il lato impianto. Nate in due unità separate per soddisfare le esigenze di riduzione degli ingombri, silenziosità e protezione antigelo, sono composte da un’unità esterna comune abbinabile a tre diverse tipologie di unità interne: una versione pensile (Wall) e due versioni armadio (Floor e Floor-S). www.rdz.it
RESISTENTE ALLA CORROSIONE
Un sistema Hvac resistente alla corrosione. A lanciarlo è LG con il nuovo Multi V IV Corrosion Resistance. Due i sistemi di protezione proposti: Ocean Balck Fin che ricopre lo scambiatore di calore con una resina epossidica e un film idrorepellente e Dual Protection che ricopre sempre con resine epossidiche tutte le pannellature del prodotto, interne ed esterne. Il trattamento è certificato UL (Underwriters Laboratory), che garantisce una durata del prodotto di tre volte superiore a uno tradizionale PEReLEGGERE inABBONATI caso di nebbia salina di 9 in caso di sali acidi. www.lg.com http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10
RADIANTE PER RISCALDARE E RAFFRESCARE
Eurotherm propone due soluzioni di soffitti metallici radianti per il terziario che funzionano sia in riscaldamento sia in raffrescamento. Entrambe i sistemi (Sapp e Easy-Klima) consentono l’inserimento dell’illuminazione e il collegamento a sistemi di VMC. Easy-Klima, presentato in anteprima a MCE, è costituito da pannelli (doghe) in acciaio dallo spessore di 0,5 mm, uniformemente perforati e completi di tubazione Midix Plus. Le doghe metalliche e le tubazioni sono agganciate ad un telaio per mezzo di un sistema di fissaggio rapido chiamato quick-binder. www.eurotherm.it
CRONOTERMOSTATO DI DESIGN
Lavora solo in radio frequenza la nuova serie di cronotermostati presentata a MCE 2016 da Tecnosystemi. Il sistema di regolazione a zona Galaxy è indicato per sistemi canalizzati, è dotato di touch screen intuitivo ed è disponibile nelle versioni a parete o incasso e con sfondo in 12 colori a led. La vera ispirazione è stata trasformare il cronotermostato in oggetto di interior design. www.tecnosystemi.com n.61
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RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO
COLLETTORE SOLARE ANTISTAGNAZIONE
REGOLAZIONE A ONDE RADIO
Uponor punta sulle onde radio con Uponor Smatrix. Il sistema a onde radio gestisce l’impianto radiante e funziona in modo “intelligente”, ovvero regola le testine dell’impianto radiante grazie all’auto bilanciamento dei circuiti. Disponibile interfaccia wi-fi per controllo e gestione da remoto. Opera in modo autonomo nel bilanciamento e il risparmio è stato stimato in un 20% rispetto allo stesso impianto con sistemi di controllo tradizionali. www.uponor.it
È il primo collettore solare termico piano con brevetto antistagnazione. Lanciato da Viessmann il pannello Vitosol 200-FM è dotato di superficie captante selettiva ThermProtect (brevetto Viessmann), un particolare trattamento che interrompe automaticamente l’apporto di calore al pannello al raggiungimento di determinate temperature. Il pannello Vitosol 200-FM, raggiunta la temperatura di 75 °C, inizia infatti ad aumentare la percentuale di riflessione bloccando le radiazioni infrarosse. Si evitano così le problematiche legate al surriscaldamento del pannello e alle lunghe fasi di inattività del pannello solare. www.viessmann.it
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INVERTER CON STORAGE INTEGRATO
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Punta ad incrementare l’autoconsumo e l’autosufficienza energetica dal solare il sistema React di Abb. Si tratta di un inverter monofase grid-connected con batteria integrata di 2 kWh espandibile fino a tre unità, dotato di load manager integrato per la gestione automatica dei carichi e di energy meter per la gestione dei flussi energetici e la rilevazione dei consumi domestici. Dotato di una porta Wi-Fi integrata e di una applicazione per smartphone o tablet, React è gestibile anche da remoto ed è possibile programmare l’accensione di elettrodomestici (fino a 4) in base all’energia fotovoltaica disponibile. www.abb.com
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n.61
RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO IBRIDO
IBRIDO MONOBLOCCO
Argoclima ha presentato il sistema ibrido iM Hybrid iSeries Monoblock, una pompa di calore monoblocco collegabile ad impianti a espansione diretta, impianti idronici, unità per la produzione di ACS e fonti energetiche alternative. Il sistema è completamente aperto ed è dotato di una regolazione semplice montata a bordo macchina, controllabile e gestibile anche da terze parti. www.argoclima.it
L’IBRIDO ATTENTO AL PREZZO DELL’ENERGIA
Fra le tante novità, Daikin punta anche sull’ibrido. In veste smart. Il nuovo sistema Rotex HPU Hybrid System, che unisce pompa di calore e caldaia a condensazione, è dotato infatti di sistema di controllo che valuta autonomamente la modalità più conveniente in base al prezzo dell’energia elettrica e del combustibile. www.daikin.it
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ELETTRONICA INTEGRATA
PER CALDAIE ESISTENTI
Si chiama Genus Hybrid il sistema ibrido presentato da Ariston. Il sistema combina una caldaia a condensazione con una pompa di calore (taglie da 4-6-8 kW) dotata di compressore twin rotary con una funzionalità che va da -20 a +35 °C esterni con mandate che possono arrivare fino a 60 °C. Dotato di centralina che ne decide il funzionamento in base a diversi parametri compreso il costo del kWh dell’elettrico e del metano, l’Impianto è gestibile e controllabile da remoto. Il sistema è abbinabile a radiatori e impianto a pavimento e può essere installato anche con una caldaia già esistente. www.ariston.com
Anche Immergas investe sull’ibrido con un sistema, Magis Combo Plus, che integra una caldaia a gas a condensazione con una pompa di calore in versione splittata. La principale caratteristica del prodotto è rappresentata dalla scheda elettronica integrata che gestisce il funzionamento alternato dei due generatori in base alla convenienza economica e alla temperatura di lavoro dell’impianto. In questo modo si evita l’inserimento all’esterno dell’apparecchio di sistemi di controllo e gestione che richiederebbero un importante lavoro in termini di collegamenti elettrici da parte dell’elettricista. Il generatore è composto da un’unità interna comprensiva di caldaia a condensazione più una parte del circuito frigorifero da abbinare a una motocondensante esterna. Il circuito in pompa di calore è disponibile in tre versioni: 5, 8 e 10 kw mentre la caldaia a condensazione posta all’interno del modulo idronico ha una potenza di 27 kW in sanitario e 24 kW in riscaldamento. www.immergas.com n.61
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VENTILAZIONE E DISTRIBUZIONE DELL’ARIA
RECUPERATORE DI CALORE DECENTRALIZZATO
Vortice ha presentato il nuovo recuperatore di calore decentralizzato VORT HRW 60 HP MONO con pompa di calore per singoli ambienti fino a 40 mq. Il funzionamento è sia in ventilazione naturale sia con recupero di calore o, in casi estremi, con pompa di calore gestita automaticamente dal sistema per compensare la differenza di temperatura. Lo scambiatore arriva all’87% di efficienza. La macchina è in grado, in un range di temperatura esterna compreso fra -15 e +35°, di garantire la corretta ventilazione del locale senza problemi di smaltimento della condensa, perché viene nebulizzata ed espulsa automaticamente all’esterno. Facile installazione a parete. www.vortice.it
VMC DECENTRALIZZATA
Wolf ha presentato a MCE 2016 il nuovo sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC) CWL-D-70. Il sistema è del tipo a doppio flusso con scambiatore in polietilene ad alta efficienza di recupero (con recupero di calore dall‘aria di ripresa fino al 95%). La VMC è dotata anche di bypass per il free cooling notturno estivo. www.wolfitalia.com
SISTEMA COMPLETO PER LA DISTRIBUZIONE DELL’ARIA ABBONATI PER LEGGERE http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10
REGOLAZIONE PIÙ SEMPLICE
È un upgrade della gamma di diffusori lineari ad alta induzione DLPA/DLPB quello presentato da Tecno-ventil come novità per MCE 2016. Cosa cambia rispetto alla versione precedente? La regolazione dello scarico d’aria è ottenibile regolando il deflettore stesso, senza necessità di estrarlo. Questo consente un’agevole regolazione del flusso d’aria anche in un secondo momento, quando l’impianto è già stato installato. Al momento l’unica versione è quella slot da 30 mm plenum, customizzabile e personalizzabile in base alle esigenze di cantiere. www.tecnoventil.it
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Lindab ha presentato una serie di novità che vanno a comporre un sistema completo per la distribuzione dell’aria che comprende unità di trattamento dell’aria, canali di distribuzione aeraulica, sistemi di diffusione in ambiente e strumenti per misurare la classe di tenuta aeraulica. Degno di nota è Lindab Pascal, sistema VAV a portata variabile che si basa su un controllo della portata e non della pressione. Si compone di 5 elementi: due regolatori elettronici, un diffusore, un regolatore di portata e, cuore del sistema, un plenum (MBBV) con materiale fonoassorbente. www.lindab.com
VENTILAZIONE E DISTRIBUZIONE DELL’ARIA
SI PUNTA SULLA PLASTICA
Rhoss abbandona le strutture metalliche e punta sui materiali plastici, con una nuova tecnologia presentata in anteprima applicata alla nuova gamma di centrali trattamento aria Next Air. Tra le altre caratteristiche della gamma: resistenza sia alla pioggia che ai raggi UV con classe fattore di ponte termico TB2; diverse soluzioni contro i trafilamenti di aria e sprechi energetici (Classe di Tenuta L1) e profili in materiale plastico e pannelli coibentanti per una Classe di trasmittanza termica T2. www.rhoss.com ABBONATI PER LEGGERE http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10
IDRAULICA ISPIRATA ALLE BALENE
Ziehl-Abegg ha lanciato una nuova ventola per centrali trattamento aria, ZA bluefin, con lamiera in acciaio e pale che si ispirano all’idraulica delle pinne delle balene. La superficie ondulata permette di migliorare il flusso dell’aria all’interno delle pale riducendo la rumorosità mentre il profilo arcuato in uscita e all’ingresso della pala aumenta l’efficienza limitando il distacco dei vortici. www.ziehl-abegg.com
QUALITÀ DELL’ARIA INTERNA
Sono due i sistemi di decontaminazione dell’aria interna per uso residenziale, terziario e ospedaliero presentati da Jonix, giovane start-up del Gruppo Galletti. Il primo, Jonix Cube, è un sistema compatto e di design adatto per usi residenziali o uffici per decontaminare l’aria sia da un punto di vista biologico che chimico. Il secondo Jonix Mate è invece particolarmente adatto per usi ospedalieri perché, grazie all’utilizzo della tecnologia a plasma freddo, un gas particolarmente ionizzato e additivato e a tre livelli di filtrazione uniti alla funzione di sanificazione, viene garantita una filtrazione assoluta delle polveri sospese ed eliminazione del 99,9% di batteri, virus e muffe. www.jonixsrl.it n.61
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REFRIGERAZIONE
EVAPORATORE A ESPANSIONE DIRETTA
A MCE Roen Est Group ha presentato la nuova serie EXH di evaporatori a espansione diretta ad alta efficienza con configurazione ottimizzata per propano (R290) e ammoniaca (R717). Fra le proposte anche le gamme dei recuperi termici specifici per cogenerazione, applicazioni a biogas, aria compressa e dei piccoli condensatori specifici per chiller ad acqua marina. www.roenest.com
SISTEMI DI CONTROLLO
MONITORAGGIO IN CLOUD
Dixell del Gruppo Emerson Climate Technology presenta Emerson Connected, l’evoluzione del sistema di monitoraggio degli impianti di aria condizionata e refrigerazione per i supermercati, che si avvale della tecnologia cloud. Le informazioni collezionate, e restituite all’utente tramite sito web, riguardano tutti i dettagli delle installazioni, con dati aggiornati in tempo reale e lo storico sia annuale sia delle ultime 24 ore. Disponibile in versione cablata o wireless. www.emersonclimate.com
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COMPRESSORE OIL FREE
La novità per Danfoss è il compressore centrifugo Turbocor TG310 oil free che lavora con refrigerante HFO-1234ze e che sfrutta la tecnologia a levitazione magnetica. L’assenza di olio nel circuito refrigerante ne migliora l’efficienza termica a livello di scambio termico dell’evaporatore, mentre la tecnologia a levitazione magnetica elimina gli attriti meccanici e permette al compressore di lavorare con 48 mila giri al minuto massimi. www.danfoss.com
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INTEGRAZIONE DI SISTEMI
Galletti ha presentato Evo System, sistema di controllo elettronico a microprocessore per gestire in modo sinergico tutti gli elementi della componente generativa degli impianti. La gestione automatica seleziona il generatore più vantaggioso in base a diverse valutazioni energetiche ed economiche. Fra le caratteristiche del sistema: un comando universale che permette di scegliere di impostare la comunicazione tramite contatti puliti e uscite analogiche 0 – 10 V; controllo del punto di rugiada; compensazione, con sonde collegate al regolatore che permettono di gestire una o più curve climatiche sui differenti rami d’impianto; gestione intelligente dei serbatoi; interventi di emergenza e interfaccia touch, disponibile su richiesta. www.galletti.com
SISTEMI DI CONTROLLO
SISTEMA APERTO PER IMPIANTISTICA INDOOR Gestione intelligente dell’impiantistica indoor. Bampi ha lanciato Smartouch, un sistema di termoregolazione con protocollo aperto e non veicolato a un singolo marchio che mette in comunicazione tutti gli impianti indoor. Gestibile dall’utente sia tramite touch screen sia da remoto, il sistema è stato studiato per integrarsi con i sistemi radianti a pavimento, parete e soffitto ed è dotato di sensori e termostati di ridotto ingombro che si integrano perfettamente nel design di tutte le placche delle serie elettriche civili da incasso. www.bampi.it
CONTABILIZZAZIONE E REGOLAZIONE
STRUMENTAZIONE
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CONTABILIZZARE L’ENERGIA
Si rivolge a energy manager, amministratori di condominio, facility manager e utilities il sistema di contabilizzazione dell’energia proposto da Sinapsi e che si è aggiudicato anche un riconoscimento ad MCE (Premio per la contabilizzazione nel percorso Oltre la Classe A). Equobox è un sistema wireless aperto e coperto da brevetto aziendale che permette di acquisire dati da contatori e ripartitori di calore diversi garantendo prestazioni di espandibilità dell’impianto. È disponibile in diverse soluzioni (Basic, Smart, Master, Cloud) basate sulla combinazione dei dispositivi Level Converter, RTU, Repeater, CPU. Ha un’architettura modulare e scalare ed è costituito da dispositivi in grado di raccogliere dati di misura in campo, comunicando con i più diffusi protocolli standard presenti sul mercato, quali M-BUS, KNX, ZigBee, RS485. www.sinapsitech.it
TERMOCAMERE A INFRAROSSO
Tre modelli di termocamere a infrarosso per la ricerca perdite, mappatura termica degli impianti e misura dell’umidità e della temperatura. Flir ha presentato TG 135, una termocamera a spot che genera un’immagine termica e la misura di temperatura, utilizzabile per la ricerca perdite, la verifica degli impianti idraulici e la classica mappatura termica degli impianti radianti o sotto pavimento. Il tergoigrometro MR 176 è dotato dello stesso sensore ed utilizza sempre l’immagine a infrarosso per misurare l’umidità e identificare il cosiddetto “punto di rugiada”. Ultima proposta, la termocamera tascabile e leggera (soli 130 grammi) Flir C2, molto simile ad uno smartphone e dotata di ottica sia visibile sia infrarosso. www.flir.it n.61
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IDRONICA E COMPONENTISTICA
SISTEMI MODULARI PER ACS
Rinnai ha presentato Modus, sistema di moduli preassemblati per la produzione di ACS per uso professionale e industriale. È un vero e proprio sistema “chiavi in mano”, replicabile fino a 25 macchine in cascata. Ciascun Modus, predisposto per scaldacqua a gas premiscelati a condensazione da interno, si compone di: supporti autoportanti in acciaio inox, collettore idraulico, ingresso e uscita acqua, in acciaio inox completo di isolamento e flessibili acqua, collettore in acciaio inox portastrumenti, collettore gas in acciaio inox completo di flessibili e valvole gas. www.rinnai.it
POMPA ELETTRONICA DA PISCINA
Dab Pump ha lanciato E.swim, una pompa elettronica adatta ad impianti di ricircolo e filtraggio di acqua per piscine in ambiente residenziale e civile. Fra le principali caratteristiche del prodotto: il motore brushless ad alta efficienza raffreddato ad acqua, l’idraulica ottimizzata per ridurre le perdite di carico e le otto velocità programmabili. Il sistema è dotato di connessione remota con wi-fi ready e una diagnostica integrata per la protezione della pompa. www.dabpumps.com
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POMPA PER AUMENTO PRESSIONE SMART
Silenziosità, efficienza energetica e “smartness”. Sono queste le caratteristiche su cui punta Grundfos con il nuovo impianto di aumento pressione Scala2. Il sistema è fornito di pompa, motore, serbatoio, sensore, convertitore di frequenza e valvola di non ritorno. Tutto in un’unica unità compatta. Grazie al motore raffreddato ad acqua, Scala2 gode di un livello di rumorosità molto basso. Ma il “cuore” del prodotto è nella gestione intelligente: grazie a un sensore preinstallato che misura costantemente la pressione in mandata, Scala2 adatta automaticamente le prestazioni sulla base della pressione in aspirazione e dell’utilizzo acqua nella casa. ABBONATI PERdi LEGGERE www.grundfos.com http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10
VARIATORE DI VELOCITÀ INTELLIGENTE
Hydrovar non è solo un variatore di velocità ma un sistema di controllo intelligente che si adatta con precisione alle richieste dell’impianto. Nel rinnovamento della serie Xylem ha introdotto la funzione “multimaster”, che consente a ciascuna pompa (riesce a gestire sistemi fino a 8 pompe) di prendere il controllo nel caso in cui una o più pompe o sensori non siano attivi. Hydrovar è ora anche più facile da installare e da utilizzare, e presenta funzionalità estese quali la compatibilità BACnet, per una facile integrazione con i sistemi di controllo degli edifici, e un filtro THDi che aumenta la durata delle apparecchiature migliorando la qualità dell’energia proveniente dalla rete elettrica. www.xylem.com
IDRONICA E COMPONENTISTICA
DEFANGATORE MAGNETICO COMPATTO DEFANGATORE SOTTOCALDAIA UTLRACOMPATTO
Anche Caleffi offre una soluzione efficace per spazi molto ridotti. Il nuovo defangatore magnetico Dirtmag Slim per sotto caldaie murali, coperto da brevetto aziendale, è infatti ultra compatto. Quando gli attacchi della caldaia coincidono con la predisposizione degli attacchi a muro, caso abbastanza raro nelle ristrutturazioni, bensì tipico delle nuove installazioni, il collegamento è lineare. Nel caso in cui venga sostituita una nuova caldaia ad una esistente, la configurazione degli attacchi sarà sicuramente diversa: i collegamenti vengono effettuati con tubazioni flessibili. www.caleffi.com
ABBONATI PER LEGGERE http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 Le ridotte dimensioni rendono Smart, il defangatore magnetico lanciato da Far, adattabile a qualsiasi tipologia di caldaia domestica. La pulizia del fluido termovettore avviene grazie alla presenza di una cartuccia posta in prossimità di un allargamento della sezione di passaggio, dove una riduzione della velocità del fluido favorisce la caduta verso il fondo delle impurità. La presenza di un inserto magnetico sul fondo del defangatore permette di separare dall’acqua anche le particelle ferrose circolanti nell’impianto. L’attacco alle tubazioni orientabile a 360°, da 3/4" o 1", rende il defangatore adatto a ogni tipo di soluzione progettuale. La cromatura esterna ne migliora l’estetica nelle installazioni a vista. www.far-spa.it
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CARATTERISTICHE >> Compatto, spessore d’incasso a parete di soli 142 mm >> Gamma composta da 5 modelli di potenza >> Pannello estetico ultrasottile
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IDRONICA E COMPONENTISTICA
RECUPERARE IL CALORE DELL’ACQUA DI SCARICO
TRATTARE E ADDOLCIRE L’ACQUA
Si chiama Cillichemie Cillit Aquatherm il nuovo sistema di trattamento dell’acqua per impianti di riscaldamento. Si tratta di un sistema completo di caricamento di acqua addolcita negli impianti di riscaldamento costituito da riduttore di pressione, disconnettore e cartucce usa e getta per il trattamento dell’acqua di alimentazione e reintegro del circuito di riscaldamento. Il sistema serve anche per raggiungere alcuni obiettivi di efficienza energetica stabiliti dalle nuove leggi. www.cillichemie.com ABBONATI PER LEGGERE
Nicoll punta al recupero di calore con Ecoshower, un recuperatore di calore per acque reflue che riutilizza una notevole quantità di calore altrimenti dispersa in ambiente, attraverso lo scambio di calore tra l’acqua di scarico e l’acqua di alimentazione dei generatori termici o direttamente del miscelatore finale. Come funziona? L’acqua di scarico passa sopra una serpentina stampata dove, in controcorrente rispetto all’acqua di scarico, scorre l’acqua pulita http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 che alimenta: il bollitore, lo scaldabagno istantaneo o il miscelatore dal lato “freddo”. L’acqua pulita quindi, si preriscalda sottraendo calore all’acqua di scarico. Nel miscelatore o nello scaldabagno non entra quindi acqua alla temperatura dell’acquedotto ma con una temperatura più alta, riducendo così l’energia necessaria. www.redi.it
CASSETTE SILENZIOSE
RACCORDI A PRESSARE
Viega ha lanciato un nuovo sistema di raccordi a pressare per tubazioni a parete normale. Il sistema, Megapress G, è compatibile sia per il trasporto di gas metano sia Gpl e unisce la tecnica a pressare con l’economicità del tubo a parete normale. www.viega.it
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Geberit ha migliorato la serie di cassette a incasso Sigma. La nuova gamma, oltre all’estetica, guarda alla funzionalità, con modelli più compatti e alla razionalizzazione dei consumi idrici. È stata infatti introdotta la possibilità di regolazione del risciacquo da 7,5 a 4,5 litri per il tasto grande. Altra novità, l’inserimento di un materassino fonoisolante sui moduli dei sanitari sospesi per attenuare il rumore dell’impianto di scarico. www.geberit.it
Triangle Design e tecnologia Wi - Fi
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Refrigeranti, i grandi produttori hanno scelto l’R32
A causa delle quote di emissione per gli HFC, il mercato della climatizzazione residenziale e del terziario dovrà precaricare i nuovi prodotti con un gas ridotto impatto ambientale rispetto al best seller R410a u SILVIA MARTELLOSIO
I
l Regolamento UE 517/2014 sui gas fluorurati a effetto serra ha introdotto, a partire da gennaio 2015, una serie di adempimenti burocratici e procedurali, tra cui un nuovo meccanismo che mira a ridurre progressivamente il consumo di HFC entro il 2030 per assicurare il calo delle emissioni di gas fluorati a effetto serra. Tale riduzione progressiva, chiamata “phase down”, avrà
32
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nei prossimi anni un impatto importante sull’industria della refrigerazione, che dovrà cambiare radicalmente il modo di utilizzare i gas fluorati e non.
Il problema delle quote
Per implementare la riduzione graduale, la Commissione Europea deve prima di tutto accertarsi che la quantità di HFC immessa nel mercato si riduca nel tempo. A tal fine, ai produttori e agli importatori di HFC a fine 2014 sono state assegnate delle “quote” espresse in CO2 equivalente (peso dell’HFC x GWP), che
Lo schema di riduzione progressiva degli HFC -‐ quote Le quote sono espresse in CO2 equivalente (kg x GWP) Le quote sono imposte a partire dal 2015 Ridotta disponibilità di refrigerante e aumenti di prezzo sono entrambi eventi già in corso (R410a + 10% medio dal 1/1/2015) 100% 100%
93%
Gli obiettivi fissati per il 2018 e il 2021 rendono credibilie questo scenario
80% 63%
quantità di prodotti che lanceranno sul mercato nei prossimi anni. Riducendosi infatti le quote nel futuro, si contrarrà anche il mercato potenziale ed è dunque auspicabile, se non addirittura necessario per mantenere le quote di mercato, utilizzare refrigeranti con un minore impatto di riscaldamento globale.
60%
Perché scegliere l’R32?
45% 40%
31% 24%
Tra i refrigeranti a basso potenziale di riscaldamento globale (GWP) troviamo i refrigeranti naturali, quali 0% 2015 2016-‐2017 2018 -‐ 2020 2021 -‐ 2023 2024 -‐ 2026 2027 -‐ 2029 2030 l’ammoniaca (R717), gli idrocarburi (R290, R600a), R-‐32, The next generation refrigerant FIGURA 1 QUOTE. Le quote sono imposte a partire dal 2015 6 l’acqua (R718) e la CO2 (R744). Pur essendo già utilizzati in alcune applicazioni, questi refrigeranti sono spesso non efficienti oppure altamente ABBONATI PER LEGGERE CO2eq per FTXS20K (R-‐410A) e FTXM20M (R-‐32) tossici e infiammabili. Inoltre, non sono utilizzabili nella stragrande maggioranza delle applicazioni. http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 Tra i refrigeranti sintetici è sempre più spesso GWP Carica [kg] CO2eq oggetto di dibattito il refrigerante R32 (GWP = 625), 1/3 -‐ 24% componente base del R410A (GWP = 2088) nella 1/4 impatto carica GWP ambientale cui miscela viene aggiunto, in proporzioni uguali, anche l’R125 per mitigarne l’effetto leggermente 2088 2088 1 Fino al 75% di riduzione 0,76 infiammabile. Il motivo di questa scelta è ben presto 675 513 spiegato (Figura 2): il refrigerante ha un impatto FTXS20K FTXM20M FTXS20K FTXM20M R410A R32 ambientale decisamente minore rispetto all’R410A e, al GWP più basso, si somma anche una maggiore efficienza: per mantenere la medesima efficienza di FIGURA 2 REFRIGERANTI A CONFRONTO. Se si liberano in R-‐32, The next generation refrigerant 7 ciclo è necessaria una minore carica di refrigerante. atmosfera 0,76 kg di R32 questo contribuirà al riscaldamento globale 21%
20%
x
=
con 513 kg di CO, mentre 1 kg di R410A contribuirà con 2088 kg di CO
rappresentano la quantità massima consentita che può essere immessa nel mercato da produttori e importatori di HFC. Se si considera la tabella di marcia del phase-down (Figura 1) da qui fino al 2018 le diminuzioni nell’immissione di HFC sul mercato sono relativamente blande. Successivamente, vi sarà una maggiore diminuzione degli HFC sul mercato che ha come obiettivo finale, entro il 2030, di ridurre le quote al 21% rispetto all’assegnazione iniziale. Utilizzando questo nuovo meccanismo, è chiaro che produttori e importatori dovranno fare delle scelte sulla
I produttori che hanno scelto l’R32
Una soluzione vantaggiosa che hanno saputo cogliere soprattutto i grandi produttori tanto che, all’edizione 2016 di Mostra Convegno Expocomfort (MCE), in molti hanno presentato climatizzatori che utilizzano gas refrigerante R32. Tra queste Mitsubishi Electric, Toshiba, Panasonic, Haier, Midea, Hisense e, naturalmente, la pioniera dell’R32: Daikin.
GAS REFRIGERANTI, COME CALCOLARNE L’IMPATTO AMBIENTALE? Per calcolare l’anidride carbonica equivalente di un determinato f-gas è necessario moltiplicare la massa del gas (espressa in tonnellate) con il suo GWP (global warming potential). Solitamente la massa di un f-gas si trova sulle etichette di prodotti che lo contengono.
Massa del gas (in tonnellate) x GWP del gas GLOBAL WARMING POTENTIAL Ogni singolo gas climalterante è caratterizzato dal proprio Potenziale di Riscaldamento Globale (GWP). Il GWP è la misura di quanto una molecola di un certo gas serra contribuisce all’effetto serra; l’indice si basa su una scala relativa che confronta ogni gas con il biossido di carbonio, il cui GWP ha per definizione il valore 1. Il valore del GWP è valido entro un certo intervallo di tempo, e può quindi cambiare nel medio periodo; il GWP di una certa molecola dipende infatti dall’intervallo di tempo rispetto al quale è stato calcolato. Il GWP rappresenta quindi il rapporto fra il riscaldamento globale causato in un determinato periodo di tempo da una particolare sostanza e il riscaldamento provocato dalla stessa quantità di biossido di carbonio. n.61
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L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA DAIKIN Nell’offerta residenziale Daikin, Ururu Sarara è stato il primo climatizzatore a utilizzare il
CLIMATIZZATORE ECO-CHIC MITSUBISHI ELECTRIC In grande anticipo rispetto alle stringenti politiche ambientali
Refrigerante R32, sviluppato e brevettato da Daikin, e ora presente in tutta la nuova gamma residenziale Bluevolution. Le sue unità, disponibili nelle potenze da 2 a 5 kW, sono in grado di raggiungere valori SEER fino a 9,54 (A+++) e SCOP fino a 5,9 (A+++). La scelta del nuovo gas refrigerante R32 non solo ha permesso di garantire efficienze superiori, ma grazie al suo basso valore di GWP, circa un terzo rispetto a quello del gas comunemente utilizzato R410A, apporta un contributo concreto alla riduzione dell’effetto serra. Utilizzando il nuovo refrigerante, l’azienda rispetta già da ora gli obblighi legislativi che entreranno in vigore nel 2025. www.daikin.it
europee sui gas refrigeranti fluorurati, con la serie Deluxe LN Mitsubishi Electric avvia l’introduzione del nuovo refrigerante ecologico R32, in grado di abbattere le emissioni di gas serra fino all’80%. L’introduzione di R32 si estenderà successivamente anche ad altre gamme di prodotti. La serie LN è caratterizzata dal design ricercato e, grazie alle 3 colorazioni disponibili (rosso, nero e bianco), si adatta a ogni tipo di arredamento. www.mitsubishielectric.it
ABBONATI PER LEGGERE http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10
SISTEMI MONO SPLIT TOSHIBA PER RISCALDAMENTO E CLIMATIZZAZIONE Con l’introduzione della nuova famiglia di sistemi monosplit Mirai, Toshiba dimostra la propria attenzione al rispetto dell’ambiente. Infatti è la prima famiglia che viene introdotta sul mercato europeo equipaggiata con il refrigerante R32 a basso GWP. La gamma si compone di 5 taglie da 1,5 fino 4,6 kW di capacità nominale. L’atout di questa famiglia è rappresentato dal fatto di essere equipaggiata con refrigerante R32, una scelta che anticipa di anni le normative europee volte alla riduzione di potenziali emissioni di CO in atmosfera. Infatti non solo il GWP del R32 è di solo 675, ma la quantità di refrigerante contenuto in ogni sistema è stata ridotta di circa il 30% rispetto al modello precedente. Rispetto ad una caldaia, trattandosi di una pompa di calore, permette di ridurre le emissioni di CO a livello globale, a partire dal fluido primario (Gas o equivalente), e tenendo conto della produzione e distribuzione di energia elettrica. www.toshibaclima.it
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DAWN, CONDIZIONATORE IN R32 DI HAIER Grazie alla nuova generazione di prodotti con gas refrigerante R32, Haier
AC nel 2016 introduce nel mercato italiano il nuovo prodotto Dawn. Le unità con refrigerante R32 contengono meno gas e, avendo un GWP inferiore rispetto alle unità con gas R410A, hanno un impatto minore sul riscaldamento globale. Oltre alle classiche funzioni, le unità interne Dawn sono accessoriate di sensore Light Human. Il sensore divide virtualmente la stanza in 6 sezioni rilevando il numero, la posizione e il movimento delle persone, per offrire un ottimale controllo della temperatura ed evitare flussi d’aria diretti. Grazie al sensore, il condizionatore rileverà i cambiamenti di intensità della luce solare all’interno dell’ambiente, impostando automaticamente la modalità notturna se necessaria. www.haier.com
MENO SPAZIO E PIÙ FUNZIONALITÀ Panasonic Appliances Air Conditioning Italia propone Etherea Z/XZ, gamma in
classe A+++ con pompa di calore che segue le direttive europee in materia di sostenibilità ambientale utilizzando il gas R32. Le unità sono molto sottili (19,4 cm) e sono disponibili in argento, bianco lucido o opaco. Il sistema di purificazione dell’aria nanoe provvede a purificare l’aria, neutralizzando fino al 99% dei microorganismi presenti, da virus a batteri o muffe. Contemporaneamente è in grado di ridurre del 90% i cattivi odori presenti nell’aria, come il fumo di sigaretta, grazie a un sistema di deodorizzazione. Grazie alla tecnologia Inverter e al sistema Econavi, che si avvale dei sensori intelligenti di attività umana e di luminosità per regolare la climatizzazione in base alle condizioni ambientali, Etherea garantisce un risparmio fino al 38%, senza ridurre comfort. www.aircon.panasonic.eu
ABBONATI PER LEGGERE http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10
LA GAMMA SI RINNOVA CON IL GAS REFRIGERANTE “ECO-FRIENDLY” Midea Italia rinnova la gamma di climatizzatori murali Mission, adattandola ad installazioni
con gas refrigerante “Eco-friendly” R32. Il punto di forza della gamma è la possibilità di connessione ad una rete Wi-Fi domestica, tramite l’apposito Wi-Fi Smart Kit, un piccolo dispositivo USB (acquistabile separatamente) che si inserisce direttamente sul lato dello Split. Il resto è tutto “plug & play”: grazie all’apposita App per dispositivi mobili iOS e Android, è possibile quindi controllare, tanto da casa quanto da “remoto”, tutte le impostazioni dei climatizzatori, impostarne una programmazione settimanale, o ancora avere accesso ad un sistema di monitoraggio completo di tutte le unità installate. Tra le funzioni spiccano iECO Mode, modalità programmabile che, nella durata di 8 ore, consente un risparmio di energia elettrica fino al 60%, e “Non-disturbare” che invece assicura la silenziosità, evitando avvisi sonori o luminosi provenienti dallo split. Innovativo anche il sistema di filtraggio che impedisce la circolazione delle polveri ed elimina i batteri, purificando così l’aria dalle sostanze nocive. La serie è proposta con classi di efficienza energetica fino ad A++/A+. www.midea.com
CLIMATIZZATORE SILENZIOSO A R32 Il nome anticipa l’aspetto su cui Hisense punta per la nuova gamma monosplit Silentium. Ma
la silenziosità (16,5 decibel) non è l’unico elemento. Il prodotto utilizza infatti anche il nuovo gas ecologico R32 che, abbinato al compressore DC Inverter, garantisce buone prestazioni sia in raffreddamento che in riscaldamento. Altro valore aggiunto: il climatizzatore può essere gestito da remoto con un’APP disponibile in versione Android e iOS per garantire la comodità d’uso. Non solo tecnologia, Silentium è caratterizzato anche da un design accattivante, da linee sinuose e raffinate con pannello motorizzato che si apre all’accensione e si richiude allo spegnimento, rendendo il prodotto ancora più discreto e adatto a tutti gli stili di arredamento. www.hisense.com
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DOMANDE&RISPOSTE
Norme di Installazioni, dimensioni minime locali per Esistono limitazioni nell’installazione di un condizionatore con gas R32? apparecchiature in R-‐32 secondo la EN60335-‐2-‐40 Attualmente, secondo le norme EN 60335-2-40 e EN 378, non esiste alcun tipo di limitazione nell’installazione di un condizionatore con gas R32 fino 3,5 KW. Per condizionatori di potenza superiore invece vi sono dei limiti fra rapporto di gas refrigerante e superficie; in pratica un condizionatore da 5 KW non può essere installato in una stanza inferiore ai 4 m2.
Area pavimento Area pavimento Calcoli effettuati considerando la perdita tipica per queste di tutto il refrigerante nelle condizioni di massima minima (con altezza stanza di 2,5m) taglie lunghezza tubazioni Ok per (con altezza stanza di 2,5m) (massima carica)
FTXJ+RXJ20
Nessun mimite
20 m²
OK
FTXJ+RXJ25
Nessun mimite
25 m²
OK
FTXJ+RXJ35
Nessun mimite
35 m²
OK
FTXJ+RXJ50
2,76 m²
50 m²
OK
Daikin Emura
FTXM+RXM20
Nessun mimite
20 m²
OK
FTXM+RXM25
Nessun mimite
25 m²
OK
FTXM+RXM35
Nessun mimite
FTXM+RXM42
42 m²
OK
FTXM+RXM50
Daikin FTXM-‐M
R-‐32 ?
ABBONATI PER LEGGEREOK 35 m² 3,44 m²
http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 3,44 m² 50 m² OK
NORME DI INSTALLAZIONI: dimensioni minime locali per apparecchiature in R-32 secondo la EN60335-2-40 Quindi, in buona sostanza, dalla taglia 42 in su, multi inclusi, basta ricordarsi di non installare il climatizzatore in un locale con meno di 4 m², praticamente uno sgabuzzino!
Cosa cambia nell’installazione di un condizionatore R32? Non cambia assolutamente nulla per quanto riguarda posa in opera, collegamenti idraulici ed elettrici, tubazioni e carica di refrigerante.
TUBAZIONI Come per l’R410A è possibile utilizzare le tubazioni già esistenti, incluse quelle dei vecchi modelli R22 e R407.
INSTALLAZIONE E COLLEGAMENTI IDRAULICI I modelli R32 si installano esattamente come i modelli R410A. Di conseguenza, CARICA DI REFRIGERANTE anche i collegamenti idraulici sono da effettuarsi nello stesso modo. A Unità esterne, le interne sono senza refrigerante. seconda della lunghezza delle tubazioni, come per i condizionatori R410A, può rendersi necessaria un’aggiunta di refrigerante R32. I condizionatori R32 Secondo vecchio Allegato 1 DPR 151/2011 rf. Art. 2 comma 2 le unità esterne si stoccano mediamente necessitano di una quantità di refrigerante minore rispetto al R410A; in un qualsiasi magazzino senza alcuna precauzione particolare fino a circa 100 unità senza CPI. questo permette di ridurre ulteriormente l’impatto di eventuali emissioni.
R32: impatto sui magazzini
Oltre e fino a un massimo di 350 unità esterne è necessario CPI e SCIA. Oltre serve anche il IMPATTO SUI MAGAZZINI benestare VVFF. numero unità esterne monosplit equivalenti indicative (3,5kW) numero unità esterne multisplit equivalenti indicative (2 attachi 5kW)
cosa serve(indicazioni)
<75 kg R32 in totale
>75 & <300 kg R32 in totale
>300 & < 1000 kg R32 in totale
>1000 kg R32 in totale
100
350
>350 & <1150
>1150
65
240
>240 & < 750
>750
servono 2 documenti: CPI servono 2 documenti: CPI (certificato prevenzione incendi) da (certificato prevenzione un Tecnico Abilitato e SCIA; l'edificio qualsiasi magazzino, servono incendi) da un Tecnico Abilitato del magazzino deve avere alcune qualsiasi luogo può 2 documenti: CPI (certificato e SCIA; l'edificio del magazzino caratteristiche (esempio no essere utilizzato prevenzione incendi) da un deve avere alcune imbullonati, si Tecnico Abilitato e SCIA. caratteristiche (esempio no muratura/prefabbricato e un imbullonati, si sistema antincendio). Il benestare muratura/prefabbricato) dei vigili del fuoco è necessario
Il quadro legislativo è appena stato rivisto e migliorato (DLGS 3/8/2015)
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BIM
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SISTEMI DI SCARICO E DI RISCIACQUO
Informazioni dalle aziende
Valsir é (BIM) ready Sempre più spesso il BIM (Building Information Modeling) entra nell’uso comune degli operatori legati all’industria delle costruzioni. Il processo di digitalizzazione del ciclo di vita di un’opera consiste nello sviluppo e nell’uso integrato di modelli informatici per l’ottimizzazione della pianificazione, della progettazione, della costruzione e dell’utilizzo di un’opera. Valsir mette a disposizione dei progettisti gli strumenti per lavorare con questo sistema, realizzando famiglie e applicativi per il software Autodesk Revit. La scelta è ricaduta su questo software per le numerose possibilità offerte in termini di progettazione impiantistica (MEP). Sul sito dell’azienda — www.valsir.it — sono ora disponibili per il download le famiglie dei sistemi di scarico Triplus – Silere – PP3 – HDPE, le cassette di risciacquo Tropea S e il sistema di ventilazione Ariapur, i sifoni e pozzetti e il sistema di drenaggio sifonico Rainplus. I modelli dei sistemi di scarico sono stati pensati per semplificare e velocizzare il processo di progettazione degli impianti all’interno dell’ambiente Revit, sfruttando le caratteristiche di automazione del disegno offerte dal software. Questo “instradamento automatico” permette di tradurre istantaneamente il disegno del tracciato di una tubazione in un impianto completo di raccordi e dettagli, definito da “oggetti parametrici” e non più da linee e punti come nei software CAD. Queste famiglie di raccordi sono definite da un alto grado di parametrizzazione che permette di riunire un elevato numero di articoli in pochi modelli, così da avere meno settaggi per l’instradamento automatico dei tubi e file di progetto più leggeri. I modelli vengono forniti con le relative tabelle di ricerca (file .csv) e
un file modello pronto all’uso con le opzioni di instradamento settate e con le famiglie di raccordi precaricate. Inoltre dal sito Valsir è possibile scaricare anche un manuale dettagliato che guida l’utente nelle fasi di installazione, settaggio e uso delle famiglie Revit. Le famiglie di sifoni e pozzetti sono state realizzate facendo attenzione a ingombri e livelli di collegamento per gestire al meglio le diverse situazioni di installazione all’interno delle solette (sifone T-58 e sifoni LINEA) o nei controsoffitti (pozzetto sifonato T-Trap). I modelli dei sistemi di risciacquo presentano parametri che rispecchiano le diverse combinazioni di installazione offerte dai sistemi a Murare, Fixsystem e Block, dando la possibilità di cambiare altezza e profondità di installazione, angolo della curva di scarico e placche di comando. Il sistema si completa con le famiglie del sistema di areazione Ariapur,
Per informazioni
VALSIR S.P.A.
Località Merlaro, 2 - 25078 Vestone (BS)
T. 0365 877 011 | F. 0365 81 268
valsir@valsir.it | www.valsir.it
anch’esse editabili secondo le diverse combinazioni di installazione. Anche in questo caso una guida aiuta l’utente a riconoscere e utilizzare questi parametri. Le famiglie dei sistemi di drenaggio sifonico Rainplus riprendono parte dei modelli HDPE, con l’aggiunta dei modelli dei pozzetti e dei sistemi di fissaggio. In questo caso il disegno dell’impianto è velocizzato grazie alla compatibilità tra Revit e il software di calcolo del sistema. Tutte le famiglie sono caratterizzate da una serie di dati tecnici e commerciali per poter computare e caratterizzare al meglio il sistema che si sta progettando in ambiente BIM. Ad esempio troviamo Codice Articolo e Descrizione Prodotto di ogni singolo elemento; materiale, caratteristiche meccaniche e fisiche, standard di riferimento e tipi di applicazione di ogni tipologia di prodotti.
RISANAMENTO ENERGETICO
Diagnosi energetica strumentale dell’edilizia storica L’intervento deve bilanciare le esigenze di miglioramento prestazionale e di conservazione, mirando a valorizzare le caratteristiche passive dell’immobile e la concezione energetica e ambientale originaria u ELENA LUCCHI*
L
a conoscenza dell’immobile storico dovrebbe essere il punto di partenza per un intervento consapevole, capace di valorizzarne gli aspetti storici, culturali e artistici dell’immobile. In particolare, dal punto di vista energetico e ambientale, il comportamento dell’edificio storico è molto diverso rispetto a quello di uno moderno perché la progettazione era fondata sull’utilizzo delle risorse locali disponibili. Gli edifici pre-industriali, infatti, nascono da uno stretto legame con l’ambiente naturale, basato sullo studio di caratteristiche geometriche, variabili climatiche *EURAC Research, Politecnico di Milano
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(pressione atmosferica, stato termico e umidità relativa dell’atmosfera, stato del cielo, regime dei venti, precipitazioni, radianza diretta e diffusa, …), parametri geografici (latitudine, rapporto tra massa di terra e superficie d’acqua, altezza sopra il livello del mare), topografici (altezza, orientazione e struttura del suolo del luogo, direzione dei venti prevalenti) e biologici (caratteristiche della flora e della fauna locali). In linea generale, anche in climi molto diversi, gli edifici tradizionali sfruttavano al meglio l’isolamento e l’inerzia termica delle murature, erano costruiti con materiali traspiranti, e si avvalevano della ventilazione e dell’illuminazione naturale per garantire il comfort termoigrometrico, olfattivo e visivo. Nell’epoca industriale, il Rilievo geometrico e conservativo dell’edificio Credit: Elena Lucchi miglioramento del rendimento dei combustibili fossili rispetto alle fonti fino ad allora utilizzate ha portato alla progressiva diffusione dell’idea che l’energia fossile fosse una risorsa inesauribile, a basso costo e priva di ricadute negative. Per questa ragione, il benessere microclimatico è stato maggiormente garantito dalla ABBONATI PER LEGGERE presenza di impianti di climatizzazione (prima di riscaldamento e più recentemente di raffrescamento) e di sistemi di isolamento termico e di impermeabilizzazione (mediante barriere al vapore, http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 guaine, membrane…). La conoscenza delle caratteristiche dell’edificio storico diviene quindi un presupposto irrinunciabile per programmare corretti interventi di risanamento energetico, compatibili con i valori culturali, dotati di un ridotto impatto estetico e visivo e completamente reversibili.
Dalla teoria alla pratica: la metodologia operativa
Termografia a raggi infrarossi per individuare la conformazione e i materiali utilizzati in una soletta storica Credit: Elena Lucchi
Una corretta prassi operativa prevede l’integrazione tra tecniche di restauro conservativo, diagnosi energetica, valutazione prestazionale e analisi del comfort, al fine di restituire una visione complessiva dello stato di conservazione dell’immobile anche per quanto concerne gli aspetti legati al degrado, alle prestazioni in essere e alle possibilità di intervento. Si tratta di una “procedura sistematica” che consente di conoscere le caratteristiche e i problemi dell’edificio, nell’ottica di definire gli interventi di riqualificazione energetica, ambientale, spaziale più opportuni. Si propone un metodo operativo conforme alla normativa che parte da una profonda conoscenza dell’immobile storico per poi proporre interventi di riqualificazione appropriati. Il metodo muove dall’analisi della normativa CEN/TC 346 “Conservation of Cultural Heritage” ed è strutturato nelle seguenti fasi: Analisi documentaria; • Analisi funzionale dell’utilizzo pregresso, corrente e futuro dell’edificio; • Diagnosi energetica e simulazione termodinamica; • Definizione degli interventi di efficientamento energetico più opportuni; • Realizzazione degli interventi. * Eurac Research - Politecnico di Milano
Termografia a raggi infrarossi per individuare il distacco materico dell’intonaco della facciata Credit: Elena Lucchi
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Analisi documentaria
Blower Door Test per quantificare le infiltrazioni d’aria dell’edificio Credit: Dagmar Exner
L’analisi documentaria dell’evoluzione storica dell’edificio permette di capire la storia che ha avuto l’immobile nel tempo, giustificando anche la presenza di determinate tecnologie, materiali, modalità di posa in opera, disomogeneità e danneggiamenti. Si compone delle seguenti fasi: • Rilievo geometrico; • Analisi storica e documentaria; • Stato di conservazione dei materiali; • Analisi delle patologie di degrado. Il rilievo geometrico è essenziale nelle operazioni diagnostiche, in quanto fornisce i dettagli strutturali e identifica gli elementi sui quali concentrare le indagini più approfondite. L’analisi dei materiali permette poi di avere delle informazioni aggiuntive sulla tipologia, sullo stato di conservazione e sulla compatibilità materica e chimica tra l’edificio esistente e gli interventi di riqualificazione. L’analisi dello stato di conservazione permette anche di capire l’esistenza di degrado in atto e futuro, in modo da poter attuare le misure più ABBONATI PER LEGGERE opportune di ripristino. Analisi funzionale http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10
L’analisi funzionale è particolarmente utile per definire le possibilità di uso futuro, in riferimento alle potenzialità e ai limiti effettivi dell’edificio nello stato attuale. L’accoglienza di nuove funzioni può essere considerata come una criticità per determinare se vi è congruenza tra le necessità e le effettive possibilità dell’edificio, senza modificarne i valori e i significati che esso ha avuto nel corso della storia. Diagnosi energetica
Penetrant Test per localizzare discontinuità, cricche, porosità e ripiegature Credit: Francesca Roberti
Analisi sonica per individuare l’omogeneità della parete Credit: Elena Lucchi
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La diagnosi energetica ha lo scopo di individuare gli sprechi e le inefficienze energetiche del sistema edificio-impianto. In sostanza, conformemente alle procedure di audit definite a livello internazionale, sono state effettuate attività sistematiche di rilievo, raccolta e analisi di informazioni relative ad aspetti edilizi (ubicazione, geometria, dimensioni dell’edificio e caratteristiche termofisiche dell’involucro), impiantistici (prestazioni degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva, produzione di acqua calda sanitaria, illuminazione artificiale, sistema elettrico) e gestionali (utilizzo, numero di persone, orari e giorni di funzionamento del museo e di attivazione degli impianti). In linea di massima, la diagnosi si compone di quattro fasi che riguardano: • raccolta delle informazioni relative agli aspetti edilizi, impiantistici e gestionali; • realizzazione del modello fisico dell’edificio, con particolare attenzione alla modellazione energetica; • individuazione degli interventi migliorativi più opportuni per risolvere i problemi spaziali, funzionali, energetici e gestionali; • valutazione tecnica ed economica della fattibilità degli interventi proposti. La raccolta delle informazioni termofisiche può avvenire attraverso l’impiego delle tecniche non distruttive, quali la termografia a raggi
infrarossi, il Blower Door Test Test, il Penetrant Test Test, l’analisi sonica, l’analisi termoflussimetrica e il monitoraggio energetico e ambientale. La termografia consente di mappare la temperatura superficiale apparente dei corpi, misurando la presenza di anomalie nella distribuzione termica superficiale. La tecnica diagnostica è nata nel settore medico e, ben presto si è diffusa ai settori del restauro e dell’ingegneria strutturale. Più recentemente, anche grazie all’introduzione di termocamere non raffreddate, ha trovato un ampio impego anche nella diagnosi energetica. In questo ambito permette di verificare l’esistenza di problematiche strutturali, energetiche, conservative e impiantistiche nell’edificio, legati alla stratigrafia della parete, alle caratteristiche fisiche dei materiali, allo stato di conservazione, alle tecniche di posa, alla presenza di infiltrazioni d’aria, acqua, germinazioni microbiche, umidità interstiziale, distacchi superficiali, malfunzionamenti degli impianti di climatizzazione, inefficienza dei sistemi solare fotovoltaico e termico. Su un immobile storico, si possono ottenere ottimi risultati conoscitivi applicando in modo congiunto la termografia per scopi di analisi storica (partendo da una mappa storica e da ricerche documentarie sull’edificio), analisi strutturale, studio dello stato di conservazione dei paramenti e diagnosi energetica. La termografia attiva modulata sincrona (lock-in thermography), una tecnica realizzata con il riscaldamento uniforme e periodico in bassa frequenza, può fornire un ottimo contributo per localizzare distacchi, fessurazioni, tamponamenti, aggiunte ed elementi strutturali nascosti. L’analisi può essere supportata dal Blower Door Test per quantificare ABBONATI PER LEGGERE le infiltrazioni d’aria provenienti dai diversi componenti edilizi. In un edificio storico è molto difficile, se non impossibile, riuscire a http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 realizzare il BDT secondo la procedura prevista dalla normativa. A causa di infiltrazioni d’aria piuttosto elevate, è molto difficile raggiungere una differenza di pressione di 50 Pa. Pertanto, è Termoflussimetria per misurare la trasmittanza termica delle pareti utile effettuare più BDT sull’intero edificio e su singole stanze, Credit: Elena Lucchi calcolando poi la media del valore delle infiltrazioni d’aria ottenute. L’aumento della differenza di pressione tra ambiente interno ed esterno è anche un valido supporto per localizzare in modo più chiaro la presenza di piccole infiltrazioni d’aria da finestre, cricche nel muro, controsoffitti e placche elettriche. Bisogna però dire che negli immobili di pregio non è sempre facile rimuovere temporaneamente le porte e le finestre per installare la porta telescopica del BDT. Per questa ragione, spesso si usa anche l’esame con liquidi penetranti per ispezionare l’integrità superficiale del bene attraverso la localizzazione di discontinuità, cricche, porosità e ripiegature. Si tratta di un test non invasivo e non distruttivo, che mappa in modo qualitativo i punti caratterizzati dalla presenza di infiltrazioni di aria. Le indagini soniche, attraverso la conoscenza delle modalità di propagazione delle onde elastiche nei corpi solidi, permettono di conoscere l’omogeneità di una parete e, quindi, di capirne i materiali costituenti. Il test è particolarmente indicato per Analisi della stratigrafia della pareti con test debolmente distruttivi Credit: Florian Berger/EURAC
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conoscere la densità e l’uniformità delle pareti e, quindi, può essere utilizzato in supporto all’analisi termografica per conoscere la stratigrafia di pareti spesse e complesse (ad esempio miste o in mattoni pieni) L’analisi termoflussimetrica rileva il valore della resistenza e della conduttanza dell’involucro opaco. Anche in questo caso per le pareti storiche, è necessario ampliare i tempi di monitoraggio minimi previsti dalla procedura normativa ben oltre le 72 ore. Il tempo deve essere fissato in base a quando la parete raggiunge la stabilità termica, ma mediamente è almeno pari a 7 giorni. I dati relativi alla gestione, allo stato di conservazione, al funzionamento impiantistico e alla presenza di eventuali degradi possono essere ottenuti mediante un esame visivo. Infine, il monitoraggio ambientale può fornire informazioni oggettive sulle reali modalità di utilizzo dell’edificio da parte degli utenti, specie ABBONATI PER LEGGERE per quanto riguarda le temperature operanti e il funzionamento degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva. http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 Modellazione energetica termodinamica
Analisi della stratigrafia della pareti con test distruttivi Credit: Elena Lucchi
Simulazione del comportamento energetico dell’edificio con il software E+ Credit: Florian Berger/EURAC
Simulazione del comportamento energetico dell’edificio con il software E+ Credit: Francesca Roberti
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Le informazioni devono poi essere rielaborate attraverso l’ausilio di strumenti di simulazione per capire le prestazioni e i consumi energetici dell’immobile. I software hanno livelli di accuratezza differenziati in base alla finalità dell’indagine, alla sofisticazione degli algoritmi di calcolo, all’utenza cui si rivolgono, alla modalità di introduzione dei dati, alla tipologia di risultati prodotti, alla possibilità di simulare specifiche condizioni architettoniche, etc. Le procedure attualmente in uso sono basate su due modalità distinte di calcolo energetico: • calcolo in regime quasi stazionario, effettuato su base mensile o stagionale, che prevede semplificazioni nell’introduzione delle informazioni relative agli scambi termici che interessano l’edificio; • calcolo in regime dinamico che considera intervalli di tempo brevi al fine di tenere conto del calore accumulato e rilasciato dalla massa dell’edificio. I metodi operanti in regime stazionario si basano su procedure e su banche dati definite dalla normativa nazionale e, per questa ragione, sono ampiamente utilizzati per certificare il comportamento e per attestare la classe energetica degli edifici. Generalmente, per il patrimonio storico sono poco attendibili, specialmente per quel che concerne l’involucro edilizio. Le banche dati, infatti, si riferiscono a pochi elementi costruttivi, troppo generici e poco rappresentativi delle strutture storiche, oltre che a materiali in perfetto stato di conservazione e tecniche costruttive moderne (in realtà gli immobili storici hanno spesso problemi di degrado, umidità interstiziale e superficiale, materiali misti e realizzazioni di diverse epoche storiche). Nel Regno Unito è stata messa a punto una metodologia semplificata e un software per la certificazione di edifici storici, che stima la performance energetica in base all’epoca e dalle tecniche costruttive (RdSAP). Per ovviare a problemi di utilizzo del software, sono state realizzate anche linee guida che spiegano l’inserimento dei dati, la valutazione dei
risultati e gli interventi possibili (English Heritage). In Germania, Passivhaus Institut ha sviluppato una procedura (EnerPHit) apposita per gli edifici esistenti, aggiornando anche il software di simulazione con dati di input e scenari di riqualificazione idonei per il patrimonio storico. Analogamente anche in Italia, sono stati realizzati un’apposita procedura e software di certificazione per la riqualificazione energetica (Protocollo Casa Clima R). La modellazione energetica di tipo dinamico può fornire un valido contributo per selezionare gli interventi di efficientamento compatibili con il valore storico dell’immobile. Questi software sono basati su un approccio integrato volto a valutare l’intero sistema edificio-impianto dal punto di vista costruttivo e gestionale in quanto analizzano simultaneamente i flussi termici, elettrici, luminosi, acustici, ventilativi, il comportamento e le modalità di utilizzo degli occupanti. I sistemi richiedono una perfetta conoscenza di dati geometrici, climatici, termofisici e gestionali, molto difficilmente ottenibile per gli edifici esistenti. I problemi principali riguardano il reperimento dei dati termofisici, che non possono essere recuperati attraverso le banche dati normative, gli abachi costruttivi e la letteratura di riferimento che risultano Monitoraggio della temperatura e dell’umidità interstiziale delle pareti troppo generici. Inoltre, in molti dei casi neppure le analisi Credit: Elena Lucchi diagnostiche di tipo strumentale possono essere di aiuto nel reperimento di tutti i dati necessari per effettuare la simulazione. Per migliorare l’attendibilità dei risultati è necessario calibrare il modello, ovvero valutarne la rappresentatività dei risultati rispetto ABBONATI PER LEGGERE ai dati monitorati. Sul modello calibrato è possibile definire l’incertezza dei parametri e ottimizzare i valori dei dati di input. La http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 modellazione dinamica può essere utilizzata come strumento di confronto tra due scenari progettuali, al fine di definire i benefici legati a ciascuna tecnologia rispetto al fabbisogno energetico complessivo dell’immobile. Da un lato, se le tecniche e le procedure di diagnostica energetica hanno raggiunto ormai livelli molto avanzati anche applicati al patrimonio culturale, dall’altro la simulazione dinamica richiede approfondimenti ulteriori, con l’elaborazione di banche dati specifiche per il patrimonio storico Monitoraggio della temperatura e dell’umidità relativa della testa delle travi e di modelli in grado di simulare l’inerzia termica delle pareti e la Credit: Florian Berger/EURAC ventilazione tipica di un immobile storico.
In equilibrio costante
In conclusione, l’intervento di efficienza energetica di un edificio storico deve bilanciare le esigenze di miglioramento prestazionale (in termini di riduzione dei consumi e di aumento di comfort ambientale e sicurezza) e di conservazione, mirando a valorizzare le caratteristiche passive dell’immobile e la concezione energetica e ambientale originaria. È necessario utilizzare un approccio strategico e continuamente reiterabile di “valorizzazione conservativa e fruitiva” del patrimonio storico, nella consapevolezza che l’azione conservativa non si limita alla progettazione dell’edificio, ma esige il mantenimento e l’aggiornamento delle prestazioni nel tempo.
Monitoraggio della temperatura superficiale di un vetro Credit: Florian Berger/EURAC
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SALONE DEL RESTAURO
L’ENERGIA DELL’EDIFICIO STORICO IN CONVEGNO A FERRARA di Marta Calzolari (Università degli Studi di Ferrara) ed Elena Lucchi (Eurac Research – Politecnico di Milano) Il tema del miglioramento del comportamento energetico del patrimonio storico si In seguito, il Prof. Pietromaria Davoli del centro Architettura Energia del Dipartimento rivela sempre più emergente, anche a seguito delle recenti modifiche normative in di Architettura di Ferrara ha delineato un quadro dello stato di fatto delle ricerche e materia, che prevedono la deroga all’applicazione dei requisiti minimi prestazionali degli studi svolti fino ad oggi in merito al miglioramento energetico delle architetture solo se l’autorità competente ritiene che l’intervento possa rappresentare antiche. Descrivendo le caratteristiche dei principali documenti di indirizzo presentati un’alterazione inaccettabile del valore storico e artistico del bene. Questi i temi del è emersa la vastità e l’importanza dell’argomento e la necessità di mettere a sistema convegno “L’energia dell’edificio storico”, organizzato il 6 aprile scorso dal Centro tutte le informazioni a disposizione dei progettisti e delle autorità incaricate della Architettura Energia del Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di sorveglianza degli interventi per la salvaguardia dei manufatti. Tra i principali Ferrara con il centro ricerche Eurac di Bolzano e il Teknehub Rete Alta Tecnologia strumenti oggi pubblicati e disponibili ci sono le “Linee guida di indirizzo per il Emilia Romagna nella prestigiosa cornice del Salone del Restauro di Ferrara. miglioramento dell’efficienza energetica nel patrimonio culturale. Architettura, Il seminario ha dato voce a diverse figure protagoniste di questo processo, ha centri e nuclei storici ed urbani” presentate lo scorso autunno dal Ministero dei Beni presentato studi e linee di indirizzo per un intervento di miglioramento prestazionale e delle Attività Culturali e del Turismo (Mibact), presentate durante il convegno consapevole del patrimonio culturale, anche attraverso l’ausilio di casi studio dalla Prof. Alessandra Battisti del Dipartimento di Pianificazione Design Tecnologia relativi sia a grandi cluster di edifici, sia a singoli organismi edilizi. La teoria e dell’Architettura dell’Università “La Sapienza” di Roma, che ha collaborato alla l’applicazione multi-scalare avevano l’obiettivo, da una parte, di fornire gli strumenti loro stesura. Nel documento del Ministero sono riportate le numerose possibilità per programmare azioni di recupero rispettose, calibrate ed efficaci, dall’altra, di per innalzare la prestazione energetica sia dell’involucro sia della componente consentire agli organi di controllo un’adeguata azione di tutela dei valori testimoniali. impiantistica, con il maggiore rispetto possibile delle strutture antiche e del loro ABBONATI PER LEGGERE Il convegno si è aperto con lo spunto critico fornito dall’Arch. Andrea Alberti, originario comportamento (igrometrico prima di tutto). Le diverse opportunità di direttore della Soprintendenza per le Province di Venezia, Treviso, Padova e intervento vengono proposte al progettista, anche attraverso l’ausilio di schede http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 Belluno che ha sottolineato l’importanza di un intervento intelligente, che sappia tecniche, senza limitarne l’uso a specifici contesti per lasciare la possibilità per coniugare al meglio le esigenze di conservazione con le nuove modalità di utilizzo valutare progetto per progetto quale sia la soluzione più adatta allo specifico ambito della società odierna, ricalcando quanto è stato fatto negli anni appena passati per di intervento. Nel caso, infatti, di progettazione su edifici storici di particolare pregio la sicurezza, in merito all’adeguamento sismico delle strutture, anche storiche. è difficile prevedere soluzioni valide a priori e generalizzabili.
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L’Arch. Elena Lucchi, senior researcher presso l’EURAC Research di Bolzano, ha strumento speditivo, attualmente testato sul patrimonio storico dell’Ateneo ferrarese, presentato una serie di metodi, procedure, strumenti e interventi di risanamento permetterà di fornire all’amministrazione una fotografia del comportamento energetico per gli edifici storici, grazie all’esperienza sviluppata nei progetti energetico dell’intero complesso di architetture antiche dell’Università sulla quale europei 3ENCULT ed EFFESUS dedicati proprio a questo tema. Partendo dalla impostare le strategie di intervento mirate in base alle diverse categorie di edifici, consapevolezza che il corretto intervento su patrimonio storico presuppone associando a ciascuna soluzione prevista un valore di spesa economica. la conoscenza approfondita delle caratteristiche dell’immobile e del concept L’Arch. Manuela Faustini del Settore Edilizia e Patrimonio del Comune di Bologna, energetico originario, sono state descritte le tecniche di analisi storica e ha descritto i lavori realizzati presso la Sala Urbana di Palazzo d’Accursio a Bologna, conservativa, di diagnosi non distruttiva, di rilievo materico, di audit energetico nell’ambito dei progetti europei 3ENCULT e GOVERNEE. Le analisi effettuate strumentale e di monitoraggio ambientale. In particolare, sono state evidenziate hanno mostrato la presenza di un forte degrado dei serramenti lignei e del le specificità e le difficoltà applicative delle tecniche di diagnosi energetica soffitto decorato, oltre che di un’eccessiva irradiazione solare con conseguente e di monitoraggio ambientale al patrimonio storico. È stata presentata poi surriscaldamento termico estivo e di dispersione termica invernale. La sostituzione una serie di interventi di efficientamento energetico, che hanno riguardato delle finestre ha previsto l’installazione di vetrate isolanti composte da un doppio l’isolamento termico dall’interno, il recupero e la sostituzione di finestre esistenti, stratificato con caratteristiche di resistenza solare, isolamento termoacustico, ABBONATI PERvetro LEGGERE l’illuminazione ad alta efficienza e la ventilazione meccanica controllata. Gli sicurezza. È stato realizzato un nuovo sistema di illuminazione, posto in stretta argomenti trattati sono stati introdotti primahttp://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 in veste teorica poi descritti correlazione con un sofisticato impianto di domotica per la rilevazione e gestione attraverso un paio di applicazioni a casi studio. delle condizioni di temperatura e umidità per assicurare un buon comfort visivo L’Arch. Marta Calzolari del centro Architettura Energia del Dipartimento di Architettura e un’ottimale conservazione delle decorazioni pittoriche. Il nuovo sistema di di Ferrara ha illustrato alcuni risultati della ricerca svolta dal centro per la messa a domotica gestisce anche la movimentazione motorizzata dei nuovi serramenti e punto di un sistema di analisi speditiva e semplificata utile alla programmazione degli delle nuove tende e la regolazione dell’intensità luminosa. interventi di miglioramento energetico alla grande scala. Con l’emanazione del D.lgs. Il seminario ha sottolineato la complessità del risanamento energetico del 102/214 che prevede la riqualificazione del 3% annuo di superficie coperta di edifici patrimonio storico e l’importanza della collaborazione tra gli attori coinvolti negli dell’amministrazione centrale (con superficie superiore ai 250 m2), è importante che le ambiti di ricerca, educazione, progettazione e programmazione degli interventi. amministrazioni pubbliche abbiano gli strumenti necessari alla programmazione e alla Diventano, pertanto, necessari approcci di condivisione e integrazione delle valutazione economica degli interventi che dovranno realizzare nei prossimi anni. Lo conoscenze, sempre più interdisciplinari e applicati ad esempi concreti.
INVOLUCRO
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ISOLAMENTO
Informazioni dalle aziende
Isolamento interno ed esterno
in basso spessore Realizzato con una selezionata fibra minerale naturale incombustibile (Fibra NOBILIUM®), il pannello isolante NOBILIUM® THERMALPANEL, avente uno spessore di 9mm, è prodotto e distribuito dalla Agosti Nanotherm srl e - a richiesta - potrà essere realizzato con spessori multipli di 9mm accoppiando più pannelli. Caratteristiche tecniche
NOBILIUM® THERMALPANEL
Pannello in lana di roccia valori medi
Pannello in fibra di legno valori medi
Densità
200 Kg/m3 ( +/- 10% )
100 Kg/m3
180 Kg/m3
Calore specifico
2100 J/KgK
1000 J/KgK
2000 J/KgK
Resistenza a trazione parallela alle facce nel senso dello spessore
1478 kPa
5 / 10 kPa
5 / 10 kPa
Spessore
9mm ed autoportante
Non esistente con spessore così ridotto
Non esistente con spessore così ridotto
Conducibilità termica
0,032 W/mK
0,040 W/mK
0,043 W/mK
Traspirabilità
µ 1 Eccezionalmente traspirante
µ 1 Eccezionalmente traspirante
µ5
Combustibilità
Incombustibile A1
Incombustibile A1
Classe E
Caratteristiche principali Grazie ai valori di alcuni parametri tecnici quali: densità, calore specifico, conducibilità termica, traspirazione e resistenza a trazione parallela e perpendicolare allo spessore, il pannello racchiude nel suo basso spessore caratteristiche finora riscontrabili unicamente su materiali diversi. Ciò lo rende particolarmente performante sia in condizioni climatiche invernali che estive, sia all’interno che all’esterno. Grazie alla sua compattezza, inoltre, NOBILIUM® THERMALPANEL risulta autoportante, di facile posa e direttamente intonacabile in basso spessore, senza necessità di ulteriore protezione in cartongesso e/o uso di tassellatura. Per informazioni:
AGOSTI NANOTHERM srl – Via S. Giacomo, 23 – 39055 Laives (BZ) T. 335 7794881 | F. 0471 254689 | info@agostinanotherm.com | www.agostinanotherm.com
DENTRO L’OBIETTIVO
Il magazzino rinasce
La copertura è stata isolata all’esterno e coperta all’interno con una lamiera contenitiva, nella quale sono stati ricavati i lucernari
Foto: studio Redblot
Il rivestimento di facciata sfrutta doghe in cemento per pavimentazione esterna, orientate casualmente per creare movimento
in Classe A
Nella prima periferia di Treviso un edificio degli anni ’50 è stato riqualificato sotto il profilo energetico ed architettonico per ospitare tre esercizi commerciali u UGO PALMACCI
Cemento al naturale e lamiera stirata fanno da contrasto in facciata evitando l’effetto “capannone”
Particolare della lamiera stirata che funge da bussola in corrispondenza dell’ingresso ai negozi
PRIMA E DOPO. La facciata ha completamente cambiato aspetto ed è ora più prestazionale sotto l’aspetto termico grazie ad un isolamento perimetrale interno in EPS
T
degli anni ’50, collocato nella prima cintura periferica di Treviso, per trasformarlo ra abbattere per ricostruire in tre esercizi commerciali, che dopo un intervento radicale, hanno ottenuto un edificio commerciale o tutti la certificazione energetica in Classe A. Dimostrando così che i confini della riqualificarlo, si sceglie quasi riqualificazione energetica sono più estesi di quanto comunemente si pensi. sempre la prima strada, meno impervia e rischiosa. A meno che la qualità costruttiva non L’edificio esistente sia tale da spingere verso un Il punto di partenza era un fabbricato ad uso magazzino legnami di quasi tremila PER LEGGERE intervento meno invasivo, soprattutto se si hannoABBONATI metri quadrati, suddivisi in quattro campate con luce di 15 metri. La struttura le competenze per portare avanti un progetto più originaria, preservata con alcuni interventi puntuali, è in cemento armato, con complesso di una costruzione ex novo. http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 Di fronte a questo dilemma, considerando che le strutture erano solide e ben tenute, progettista (Stefano Zanello) ed impresa edile (la padovana Cazzaro Costruzioni), hanno deciso di rimettere a nuovo un magazzino edificato nella metà
PRIMA E DOPO. Sulle pareti, ad esclusione di quella frontale, è stato applicato un isolamento a cappotto
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LAMIERA ALL’INTERNO. Per evitare distacchi di calcinacci dal soffitto in caso di eventi tellurici è stata applicata all’interno della copertura a volta una lamiera di contenimento, che in uno degli esercizi commerciali è stata lasciata a vista. Da notare la luminosità degli interni, anche grazie agli ampi lucernari ricavati nella copertura esistente
fondazioni continue, pilastri, travi e copertura a volta in laterizio con tiranti, mentre i muri di tamponamento sono realizzati in mattoni, con intonaco all’interno e all’esterno, pavimentazione in gres rosso. Uno dei punti dolenti dell’edificio era la copertura con pignatte a vista in laterizio, soluzione che espone a rischi di distacco di materiali dal soffitto in caso di terremoto, eventualità inaccettabile considerando la destinazione d’uso dei locali, esercizi commerciali aperti al pubblico. Una seconda criticità della copertura era la presenza di lastre in cemento-amianto, da smaltire secondo le prescrizioni di legge. solaio una lamiera grecata sagomata con funzione di contenimento. Il risultato si è La richiesta dei committenti era di ricavare dal rivelato interessante anche sotto il profilo estetico, tanto che uno dei committenti vecchio magazzino tre unità indipendenti ad uso ha decisoPER di lasciare la lamiera a vista, senza applicarvi sopra il controsoffitto ABBONATI LEGGERE commerciale, quindi con superfici, esigenze e richieste previsto nel progetto iniziale. L’intervento ha interessato anche la parte superiore funzionali diverse per ognuno dei clienti, la cui attività della copertura, a fini di isolamento termico, con applicazione di uno strato di http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 spazia dalla vendita di immobili di prestigio alla lana di roccia ad alta densità, dello spessore di 20 cm, fornita da Rockwell. A tale distribuzione di articoli per animali fino al commercio scopo è stato sviluppato da Cazzaro Costruzioni uno speciale profilo in lamiera da di detersivi, prodotti di profumeria e cosmetici. 15/10 mm, sagomato ad omega (T rovesciata), opportunamente isolato con EPS «La progettazione si è subito indirizzata verso due ad elevata densità, al fine di di risolvere il ponte termico tra il profilo stesso — che direttrici — nota l’arch. Mauro Cazzaro dell’omonima funge da supporto per il fissaggio della copertura in lamiera — ed il sottostante inpresa edile — Dare pregio alla facciata, per evitare solaio a volta. di ottenere un anonimo scatolone di lamiera come ce ne sono tanti in Italia, e isolare mettendo in sicurezza la copertura a volta».
Interventi in copertura Il primo problema da risolvere è stato quindi mettere in sicurezza la copertura, partendo dalle lastre in cemento-amianto, tipiche delle costruzioni della metà del secolo scorso; queste sono state smontate e adeguatamente smaltite prima di iniziare i lavori. Quindi si è pensato a risolvere il problema del distacco di schegge di mattoni in caso di terremoto: eventualità scongiurata applicando all’intradosso del
PROFILO A T COIBENTATO. Per sostenere il rivestimento in lamiera e poliuretano e creare un’intercapedine per la coibentazione con lana di roccia è stato ideato questo profilo a T in lamiera, a sua volta isolato con EPS per evitare il ponte termico con la volta sottostante
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Isolamento e lotta ai ponti termici La copertura è completata con un pannello sandwich in lamiera di alluminio e poliuretano fornito da Alubel, già precurvato per seguire l’andamento del solaio originario. «In questo modo — spiega Cazzaro — abbiamo scongiurato i rischi di formazione di condensa superficiale, garantendo al contempo la resistenza meccanica necessaria per poter accedere in sicurezza alla copertura durante i lavori di completamento Sezione dell’opera». Per aumentare la dell’involucro edilizio luminosità e garantire l’evacuazione dei fumi in caso di incendio, sono stati ABBONATI PER LEGGERE ricavati ampi lucernari, realizzati in materiale acrilico (PMMA). http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 In fase di progetto era stata presa anche in considerazione l’installazione di tubi solari, per portare la luce all’interno dei locali, soluzione abbandonata sia per ragioni di budget, sia perché negli esercizi commerciali si preferisce regolare artificialmente la luce, in termini di incidenza e temperatura, al fine di esaltare le caratteristiche dei prodotti.
Cappotto interno ed esterno Risolto il tetto, gli interventi di riqualificazione si sono concentrati sulle pareti verticali, sotto l’aspetto sia prestazionale, in relazione all’isolamento termico, sia archiettonico, per dare una nuova immagine più moderna e funzionale ad un capannone datato nelle forme e nelle finiture. Per coibentare le pareti è stato scelto un cappotto in EPS additivato con grafite, applicato all’interno della muratura in corrispondenza della facciata, rivestita con speciali listelli in cemento ancorati alla parete, e all’esterno negli altri tre lati
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dell’edificio, dove non vi era necessità di applicare supporti nella muratura. Particolare attenzione è stata posta nei punti critici: attacco a terra ed attacco in gronda. Nel primo caso, lungo tutto il perimetro dell’edificio è stato interrato fino ad una profondità di 15 cm uno “zoccolo” in vetro cellulare spesso 10 cm, che risolve il ponte termico lineare derivante dall’appoggio della muratura sulla fondazione perimetrale; il vetro cellulare è stato preferito ad altri materiali, come l’XPS, per garantire la resistenza meccanica necessaria a sopportare la pressione della pavimentazione in asfalto che circonda il fabbricato. I nuovi ingombri in copertura e in parete, dovuti all’applicazione dei pannelli isolanti, hanno reso necessaria una risagomatura delle grondaie perimetrali. A questo scopo è stato applicato perimetralmente un pannello (monopanel) spesso 4 cm, sul quale si è potuto ricavare il
GRONDAIE EX NOVO. Le grondaie sono state ricavate all’interno di un pannello che forma una cornice perimetrale
ISOLAMENTO ALLA BASE. Dettaglio dell’attacco a terra del cappotto esterno. Lo zoccolo, che scende fino ad una profondità di 15 cm, è in vetro cellulare per sopportare le sollecitazioni della pavimentazione in asfalto.
supporto sia per il cappotto perimetrale, sia per la grondaia interna,PER a sua volta ABBONATI LEGGERE coibentata con Stiferite (10 cm) e doppia guaina da 2 cm. Inoltre, sono stati isolati sotto il profilohttp://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 termico e acustico anche il pavimento e le pareti interne che suddividono lo spazio nei tre locali commerciali.
Pavimento in facciata Senz’altro originale la soluzione individuata per il rivestimento della facciata: doghe in calcestruzzo prefabbricato, spesse 4,5 cm, sviluppate originariamente per la pavimentazione esterna, ma di qualità adeguata anche per un uso architettonico, fornite in misura dalla padovana Listotech. Nel progetto Work 242 i listelli sono stati montati verticalmente, utilizzando profili metallici a “C” che ne
FISSAGGIO FACCIATA. Sulla facciata pre-esistente sono stati applicati profili a “C” per l’applicazione delle doghe verticale in cemento
consentono la rotazione assiale. Il diverso — e quasi casuale — orientamento dei pannelli “muove” la facciata, provocando un effetto ottico che varia nel corso della giornata, in funzione dell’incidenza della luce solare. Soluzione ottenuta con un costo in linea con quello di un rivestimento tradizionale, specie considerando la lunga vita utile dei componenti e l’assenza di manutenzione. «La facciata fronte strada ha richiesto un intervento strutturale ed architettonico abbastanza complesso per ricavare nella parete esistente le vetrine — nota Mauro Cazzaro —. Per fare ciò è stato necessario inserire una coppia di putrelle orizzontali a supporto della muratura sovrastante le vetrate». L’ingresso alle tre unità avviene mediante altrettante bussole esterne con struttura in ferro, rivestite con n.61
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una lamiera stirata sulla quale ogni azienda ha potuto applicare la propria insegna, ottenendo così un effetto coordinato.
DOGHE IN CEMENTO. La facciata è composta da listelli in cemento forniti già tagliati da Listotech, montati su profili a C che ne consentono un diverso orientamento, pseudocasuale, al fine di creare un effetto di movimento
Serramenti e finiture Merita un cenno anche l’intervento su pavimentazione, finiture e serramenti. Nell’ottica di conservare quanto più possibile il fabbricato esistente, evitando interventi inutili e costosi, il pavimento pre-esistente non è stato rimosso, ma gli è stato applicato sopra un pannello coibente in XPS spesso 6 cm fornito da Gematherm, sotto il quale è stato posato un foglio in polietilene con funzione di barriera a vapore. È stato quindi eseguito un getto in calcestruzzo armato adeguato a ricevere la pavimentazione con piastrelle gres porcellanato in formati di vario genere a seconda delle preferenze dei clienti. Per i serramenti è stato scelto un sistema di profili in alluminio a taglio termico, dotato di vetratura 34,52 mm con trasmittanza termica Ug pari a 1 W/m2K, in linea con le normali esigenze antinfortunistiche e antisfondamento delle vetrine commerciali.
Impiantistica senza ABBONATI PER LEGGERE sorprese
La produzione di calore e acqua caldahttp://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 sanitaria è affidata a pompe di calore aria-aria Daikin, una per ogni unità. La distribuzione nei diversi spazi, secondo le preferenze dei committenti, avviene
RIFATTA LA PAVIMENTAZIONE. Isolamento del pavimento con pannelli Gematherm
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mediante canalizzazione di una unica unità aeraulica interna, oppure attraverso split interni installati nel soffitto. Particolare cura è stata posta al ricambio d’aria nei servizi igienici, realizzato in linea con la filosofia complessiva del progetto mediante ventilazione meccanica centralizzata con un’unità Zehnder a recupero di calore che serve tutte e tre le unità. Per esaltare la sostenibilità del progetto — e raggiungere così l’ambita Classe A — è stato installato in copertura un impianto fotovoltaico della potenza di 10 kW.
FOTOVOLTAICO IN COPERTURA. L’impianto da 10 kW applicato sul rivestimento in lamiera coibentata con poliuretano concorre a ridurre i consumi energetici. Si possono anche notare gli ampi lucernari per l’evacuazione dei fumi
Completati i lavori, il fabbricato è stato certificato in Classe A con un fabbisogno energetico medio di 6,62 kWh/m2a, partendo da una classe indiziale non superiore alla G. Degne di nota anche le prestazioni acustiche dell’involucro, che per le tre unità ha portato ad un abbattimento acustico di 42 dB secondo la norma EN ISO 717-1.
BUSSOLE. L’ingresso ai negozi è protetto da una struttura in lamiera stirata che accoglie anche le insegne dei negozi, rendendo uniforme il fronte dell’edificio.
SCHEDA INTERVENTO WORK 242 Tipologia riqualificazione energetica e architettonica di un edificio commerciale Località Viale della Repubblica 242, Treviso Progetto Architettonico Ing. Stefano Zanello, Arch. Jacopo Biasio, Arch. Tommaso Marchi, Arch Gianmarco Cazzaro ABBONATI PER LEGGERE Progetto strutturale Studio sedi edilizia industrializzata engineering, Mirano (VE) Progetto impianto Idraulico – Elettrico Ing. Vincenzo Conte, Treviso Impresa esecutrice Cazzaro Costruzioni, Padova http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 Superficie totale 2891 m2 Suddivisa dopo l’intervento in tre unità Saponeria = 837,67 m2 Arcaplanet = 822,30 m2 Jysk = 1231,91 m2
Prestazione energetica Saponeria = 6,72 kWh/m2a Arcaplanet = 6,37 kWh/m2a Jysk = 6,77 kWh/m2a
Imprese e fornitori Ferrobeton srl – Acciaio calcestruzzi Biasuzzi Group – Calcestruzzo Delta Color – Isolamento a Cappotto e finiture esterne Eurocoperture srl – Coperture Gematherm – Isolamento pavimentazioni E+ – Murature in blocchi Leca Idealstile srl – Cartongessi, controsoffitti, pitture
Listotech srl – Rivestimento esterno Listotech Rockwool Italia Spa – Isolamento coperture Vetrerie Bizzotto srl – Serramenti N.e.c. Chiusure srl – Porte interne Ballan Spa – Porte REI Caoduro Spa – Lucernari Metaldarm srl – Opere in ferro Zehnder Group Italia srl – Ricambi d’aria VMC Itieffe srl – Impianti Elettrico Idraulico n.61
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Speciale Ventilazione Donauzentrum - Caso studio del progetto CommONEnergy
Progettare il retrofit dei centri commerciali con il ventilative cooling
L’elevato livello di comfort da garantire per soddisfare la clientela è la principale motivazione che ha spinto i gestori dei centri commerciali a preferire soluzioni di condizionamento semplici ed affidabili rispetto a soluzioni che prevedono lo sfruttamento del potenziale (non continuativo) di ventilazione naturale e raffrescamento passivo. Nel contesto del progetto CommONEnergy finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del settimo Programma Quadro, i ricercatori dell’Istituto per le Energie Rinnovabili di Eurac stanno studiando strategie di ventilazione per il raffrescamento a basso consumo energetico, come soluzione di retrofit per centri commerciali u MARTA AVANTAGGIATO E ANNAMARIA BELLERI* * EURAC research – Institute for Renewable Energy
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G
ran parte dei centri commerciali utilizzano sistemi di condizionamento a tutta aria che permettono di garantire un adeguato ricambio dell’aria e di comfort termico, tanto nel periodo invernale quanto in quello estivo. Gli orari e le aperture straordinarie degli esercizi commerciali in Europa continuano a crescere, generando un aumento del consumo elettrico degli impianti di condizionamento dell’aria. Tale consumo elettrico risulta già elevato a causa delle inefficienze dei sistemi impiantistici tradizionali, spesso caratterizzati da elevate perdite di ventilazione dovute sia ad una distribuzione a portata costante dell’aria, senza considerare gli orari e i profili di occupazione e di utilizzo dell’edificio, sia per la totale assenza di strategie di free cooling.
ID
Centro Commerciale
Tipologia
Luogo
Nazione
Clima
CS
City Syd
Medio
Trondheim
Norvegia
HD
ME
Mercado del Val
Specializzato
Valladolid
Spagna
H&CD
GE
Genova Ex-Officine Guglielmetti
Specializzato
Genova
Italia
CD
KA
Centro Commerciale Katané
Medio/Ipermercato
Catania
Italia
CD
MO
Modena Canaletto
Specializzato
Modena
Italia
CD
DO
Donau Zentrum
Molto grande
Vienna
Austria
H&CD
BC
Brent Cross
Molto grande
Londra
Regno Unito
H&CD
Klaipeda
Lituania
HD
Saint-Nicolas
Belgio
H&CD
ST Studlendas ABBONATI PER LEGGEREPiccolo Ventilazione meccanica e ventilazione http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 GB Grand Bazar Piccolo naturale a confronto
Data la loro affidabilità e il maggior controllo, gli impianti di ventilazione meccanica sono generalmente preferiti ai sistemi di ventilazione naturale. Con i primi infatti ci si svincola dalla discontinuità che caratterizza la ventilazione naturale, legata appunto a forze naturali quali la temperatura, la differenza di pressione tra ambiente interno ed esterno e alle condizioni climatiche più in generale. Per tali motivi in fase di progettazione non c’è particolare attenzione né al dimensionamento delle aperture dell’involucro edilizio né alla definizione di strategie di controllo per sistemi di ventilazione naturale o ibrida. Ad oggi infatti i centri commerciali hanno solo una ristretta porzione di finestre apribili con controllo automatico, progettate esclusivamente per essere attivate in caso di incendio per l’evacuazione dei fumi. Tuttavia, a seconda delle condizioni climatiche esterne, la ventilazione naturale permette di raggiungere buoni livelli di comfort termico e di qualità dell’aria interna, con un uso parziale o del tutto assente del sistema di ventilazione meccanica. Ciò si traduce in un risparmio sia sui costi di gestione che su quelli di manutenzione degli stessi impianti. I dati diffusi dal British Council of Shopping Centre (BCSC, 2012) confermano infatti che negli edifici commerciali del Regno Unito, laddove la ventilazione naturale va ad integrare o sostituire la ventilazione meccanica, il consumo elettrico annuale può essere ridotto fino al 50%, a seconda del tipo di impianto meccanico di condizionamento utilizzato.
WA
Waasland Shopping Center
Grande
Anversa
Belgio
H&CD
PA
Pamarys
Piccolo/Ipermercato
Silute
Lituania
HD
TABELLA 1. Lista dei casi studio con rispettiva tipologia, sito e classificazione climatica (HD = heating dominated, H&CD = cooling dominated, CD = coling dominated)
La ventilazione naturale permette di risparmiare tra il 2-5% circa di area per la disposizione degli impianti rispetto all’usuale 5-8% di area utilizzato per gli impianti HVAC, andando ad aumentare la superficie di vendita. Tra le differenti soluzioni di efficienza energetica per il retrofit delle aree comuni dei centri commerciali (gallerie e atri principalmente), il progetto europeo CommONEnergy focalizza la sua attenzione anche su strategie di ventilazione per il raffrescamento (ventilative cooling). I casi studio del progetto CommONEnergy, rappresentativi del parco edilizio europeo dei centri commerciali, sono presentati in Tabella 1 dove viene anche riportata la tipologia secondo la classificazione di (Bointer,R, 2014), ed il clima secondo la classificazione climatica di (Cory S., 2011).
SI PARLA DI VENTILATIVE COOLING, MA COSA INTENDIAMO REALMENTE? Con il termine ventilative cooling ci si riferisce all’uso di strategie naturali o meccaniche per raffrescare un edificio o una singola zona. Utilizzando il flusso di aria proveniente dall’esterno in maniera efficace si può ridurre il consumo elettrico per raffrescamento mantenendo allo stesso tempo un comfort termico. Una tecnica comune è quella di incrementare i flussi d’aria o l’uso della ventilazione notturna. Il ventilative cooling può essere applicato a diverse tipologie di edifici e può ricoprire un ruolo fondamentale nel raggiungimento del target nZEB sia per edifici nuovi che rinnovati.
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FIGURA 1. Installazione di finestre apribili nello skylight alla Ernst-August Galerie ad Hannover Fonte (sinistra): http://www.ece.com/en/media-center/ photo-service/sustainability/ Fonte (destra): http://www.hs-montagen.de/ archiv-montage-fassade-hannover/
FIGURA 2. Idea della strategia di ventilazione utilizzata alla Ernst-August galerie in Hannover Fonte: www.windowmaster.com
ABBONATI PER LEGGERE http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10
FIGURA 3. Descrizione della modalitĂ di funzionamento di una torre del vento e reale applicazione in un supermercato Tesco nel Regno Unito (Monodraught, 2015)
FIGURA 4. Finestre a vasistas con cerniera in alto (sopra) e attuatore a catena (sotto) Fonte: http://www.topp.it
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Stato dell’arte delle tecnologie per la ventilazione naturale
Gli elementi tecnici che permettono l’utilizzo del ventilative cooling sono già disponibili sul mercato e secondo quando riportato dall’analisi dello stato dell’arte condotta dai partecipanti dell’IEA Annex 62 (IEA EBC Annex 62 – Ventilative cooling, 2014-2017), possono essere divisi in tre famiglie: • componenti che permettono di guidare naturalmente il flusso d’aria esterno come finestre, lucernari, porte, valvole, serrande abbinate a ventilatori speciali; • componenti che forzano il flusso d’aria come camini solari, camini a tiraggio, atri, torri del vento, camini di Venturi, ventilatori da tetto a bassa potenza di funzionamento; • elementi per il raffrescamento passivo come componenti per lo sfruttamento del raffrescamento convettivo e adiabatico, componenti con cambiamento di fase. La Figura 1 mostra il dettaglio delle finestre apribili installate nella copertura vetrata della Ernst-August Galerie ad Hannover, uno dei pochi centri commerciali in Europa ventilato naturalmente. La strategia di ventilazione utilizzata è riportata in Figura 2: i negozi sono mantenuti in sovrappressione per un 10-20% rispetto alla galleria centrale permettendo all’aria di fluire dai negozi verso la zona centrale, per poi essere espulsa come aria esausta tramite le finestre con controllo automatico integrate in copertura. La Figura 3 mostra una torre del vento installata sulla copertura di un supermercato Tesco a Hinkley (UK) che, sfruttando le differenze
Speciale Ventilazione di pressione dovute alla forza del vento, permette di aspirare aria fresca dall’esterno e di estrarre l’aria esausta dall’edificio. L’apertura delle finestre viene regolata tramite strategie di controllo basate su condizioni climatiche dell’ambiente interno ed esterno. In Figura 4 vengono mostrati i dettagli di una finestra con apertura automatica.
Progettare il ventilative cooling
Le strategie di ventilazione naturale riguardano l’intero involucro edilizio: aperture, griglie e finestre disposte sia in facciata che in copertura permettono di convogliare i flussi d’aria sfruttando l’effetto camino creato dalla differenza di temperatura tra i negozi, lo spazio centrale e lungo l’altezza degli atri. Come si intuisce quindi, le strategie di ventilative cooling sono strettamente legate all’architettura dell’edificio ed al layout interno. Nel caso dei centri commerciali, una strategia di ventilative cooling deve tenere in considerazione i seguenti aspetti: • layout interno di gallerie e atri interconnessi; • forma dell’edificio, numero di piani e altezza del soffitto; • posizione delle aree di parcheggio, evitando l’ingresso di aria inquinata proveniente da tali zone.
ABBONATI PER LEGGERE FIGURA 5. Percentuale di ore in cui nell’arco di un anno, il ventilative cooling è richiesto, utile o non utile, per gli undici http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 climi dei casi studio considerati quando la potenza specifica per l’illuminazione è pari a 30 W/m (Avantaggiato M., 2015)
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Dal punto di vista architettonico, il layout della maggior parte dei centri commerciali è caratterizzato dalla presenza di grandi spazi di transizione (atri) affiancati da gallerie di negozi condizionati separatamente. I negozi sono spesso direttamente connessi alle gallerie scambiando naturalmente aria. Sulla base di tale caratteristica comune dei centri commerciali, le soluzioni di ventilative cooling proposte nel contesto del progetto CommONEnergy si concentrano principalmente nelle zone di transizione che, considerata la loro funzione di mediazione delle differenze di temperature tra FIGURA 6. Le fasi del processo di progettazione di una soluzione di ventilative cooling interno ed esterno, potrebbero essere climatizzate in base a dei range di temperature più “rilassati” rispetto alle zone di vendita. Abbinando l’utilizzo di una ventilazione naturale guidata da effetto camino o per effetto del vento con un adeguato controllo della radiazione solare, le zone di transizione utilizza una strategia di ventilative cooling. Un’analisi parametrica sul potenziale di ABBONATI possono aiutare a prevenire situazioni di discomfort ventilativePER cooling aLEGGERE seconda dei diversi livelli di carico elettrico di illuminazione è come ad esempio un eccessivo aumento di stata presentata nel recente lavoro di (Avantaggiato M., 2015). http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 temperatura (overheating). Alle considerazioni di Gli edifici ventilati naturalmente richiedono un design specifico che tenga conto tipo tecnico, si aggiunge il fatto che le aree comuni dell’architettura dell’edificio, della distribuzione interna degli spazi, della tipologia dei centri commerciali sono gestite da un unico e del sistema di distribuzione dell’impianto di condizionamento, delle modalità di referente, il proprietario o l’energy manager. Ciò utilizzo degli ambienti, delle caratteristiche dell’involucro e infine della posizione fa sì che in tali zone si abbia un maggior grado di delle aperture. Regolamenti urbani, qualità dell’ambiente interno, architettura libertà in fase di retrofit rispetto alle aree di vendita dell’edificio, normative e standard costruttivi (acustica, regolamenti anti incendio, solitamente occupate da negozi in franchising, dove compartimentazione delle zone interne), sicurezza, costi operativi e di gestione, i franchisor hanno dei protocolli standard sia dal sono alcune delle diverse esigenze che i progettisti devono soddisfare durante punto di vista commerciale, ma anche degli impianti la progettazione della riqualificazione energetica dei centri commerciali. Molto tecnologici, sui quali è difficile intervenire. spesso i requisiti richiesti sono anche in conflitto tra di loro; a questo si aggiunge Nel processo di progettazione di una strategia di la complessità nella direzione lavori considerata la necessità di mantenere per ventilative cooling gioca un ruolo fondamentale quanto possibile il regolare orario di apertura del centro commerciale. Solo l’analisi del potenziale climatico. In base a questo è procedendo in maniera sinergica con la progettazione architettonica è possibile possibile infatti stimare la percentuale di utilizzo della sfruttarne appieno il potenziale della ventilazione naturale ventilazione naturale sul numero di ore di apertura. I centri commerciali sono per la gran parte soggetti ad interventi di retrofit Nel contesto del progetto CommONEnergy, il più o meno in modo continuativo, se si considerano anche le mere azioni di potenziale climatico del ventilative cooling è stato re-styling; nonostante questo la modifica totale o parziale della configurazione valutato per ogni reference building con il supporto architettonica o della distribuzione interna degli spazi e spesso impossibile o del “ventilative cooling potential tool” (Belleri A., molto complicata. Tuttavia, alcuni archetipi tipici dei centri commerciali come la 2015), in fase di sviluppo nel contesto del progetto presenza di atri e gallerie interconnessi tra di loro, rendono tali zone adeguate IEA EBC Annex 62 (IEA EBC Annex 62 – Ventilative all’integrazione di strategie di ventilazione naturale. Lo schema in Figura 6 cooling, 2014-2017). I risultati riportati in Figura 5, per presenta le diverse fasi del processo di progettazione di una soluzione di ogni caso studio con carichi interni medi totali pari ventilative cooling. a 31 W/m2, mostrano come il ventilative cooling può Considerando che gli spazi interni di un centro commerciale, seppur diversi in essere potenzialmente sfruttato tra il 50% e il 90% caratteristiche, interagiscono gli uni con gli altri, un modello multizona per l’analisi delle ore di apertura con diversi valori di flussi d’aria dei flussi d’aria all’interno dell’edificio è necessario al fine di valutare sia l’efficacia richiesti, a seconda del clima considerato. della strategia di ventilazione che i risparmi energetici ottenibili. All’aumentare del carico elettrico di illuminazione, L’ambiente di modellazione integrato (IME-Integrated Modelling Environment), aumenta anche la richiesta di raffrescamento e di sviluppato nell’ambito del progetto CommONEnergy, attraverso l’accoppiamento conseguenza il risparmio energetico ottenibile se si di simulazioni dinamiche termiche e dei flussi d’aria, permette di predire
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quantitativamente i flussi d’aria all’interno delle diverse zone dell’edificio, le condizioni termiche delle diverse zone durante l’anno e i consumi energetici connessi. Nello stesso modello di simulazione possono essere combinati il modello fisico dell’edificio (i), l’impianto di condizionamento e ventilazione (HVAC) (ii), l’eventuale sistema di refrigerazione alimentare (iii) e varie componenti come luce naturale/sistemi ombreggianti/luce artificiale (iv), componenti per lo stoccaggio dell’energia (v), tecnologie per lo sfruttamento delle risorse rinnovabili (RES) (vi), ventilazione naturale e infiltrazioni (vii) e soluzioni non convenzionali per facciate (pareti verdi, coperture e materiali
Speciale Ventilazione multifunzionali, ecc). L’IME permette di testare le performance energetiche delle soluzioni di ventilative cooling combinate con altre soluzioni, attive o passive, definendo efficaci set di soluzioni di retrofit con le relative strategie di controllo. Attraverso un adeguato dimensionamento di ogni componente
CASO STUDIO
MERCADO DAL VAL: UN ESEMPIO DI PROGETTAZIONE INTEGRATA PER IL VENTILATIVE COOLING Il Mercado del Val è un mercato costruito nel 1882 situato nel centro storico della posizionamento delle finestre apribili nella parte alta della facciata come mostrato città di Valladolid in Spagna ed è uno dei casi studio del progetto CommONEnergy. in Figura 8, dove tra l’altro viene presentata la strategia di ventilazione e le Il comune di Valladolid ha voluto questa ristrutturazione con l’intento di tipologie di sensori necessari per il controllo della stessa. trasformare il mercato in un edificio innovativo capace di rispondere alle richieste L’automazione delle finestre è controllata da attuatori a catena collegati al del mercato moderno rispettando al tempo stesso l’unicità storica dell’edificio. building management system (BEM) dell’edificio che permettono di controllare Per mettere in primo piano la vecchia struttura in ferro, i ricercatori del progetto l’angolo di apertura della finestra a seconda delle condizioni di temperatura CommONEnergy hanno progettato una facciata multifunzionale in vetro applicata interna ed esterna rilevata dai sensori. su tutto il perimetro dell’edificio. La “multifunctional modular climate adaptive Attraverso la definizione del modello dell’edificio nell’ambiente di modellazione façade” (Figura 7) risponde alle variazioni dei carichi interni ed esterni, regolando integrata, e le simulazioni dinamiche del comportamento dell’edificio su base le funzioni di ventilazione, di schermatura solare e di controllo del comfort termico annuale, è stato possibile scegliere i materiali di costruzione, dimensionare le interno. aperture e definire strategie di controllo sia delle aperture che delle schermature Data la sua geometria, il Mercado Del Val si presta all’utilizzo dell’effetto camino, solari ottenendo fino ad un 40% di potenziale risparmio sulla richiesta di energia ABBONATI PER LEGGERE integrando aperture in facciata per l’ingresso dell’aria dall’esterno e sfruttando elettrica per riscaldamento, raffrescamento e numero di ore di funzionamento le già presenti aperture nel lucernario a circa 10 metri di altezza rispetto al piano dell’impianto di ventilazione meccanica. http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 terra per l’espulsione dell’aria esausta. Il Mercado del Val è attualmente in fase di ristrutturazione. Una volta ultimati i Il posizionamento delle aperture in facciata ha tenuto conto di alcuni limiti come lavori e messo in funzione sarà possibile confrontare i consumi e le prestazioni reali ad esempio possibili spifferi di aria fredda nella zona di occupazione, problemi di con quelle calcolate con le simulazioni dell’ambiente di modellazione integrato. sicurezza e di inquinamento. Questi tre fattori hanno determinato la scelta del FIGURA 7. Rendering della nuova facciata
FIGURA 8. Sezione dell’edificio con posizione delle aperture e dei sensori necessari per la strategia di controllo
Fonte: Llanos and Urdiain Arquitectos
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IL PROGETTO COMMONENERGY Il progetto CommONEnergy (www.commonenergyproject.eu) si pone l’obiettivo di ripensare i centri commerciali per trasformarli in esempi di efficienza energetica, attraverso il miglioramento delle strutture architettoniche e lo sviluppo di sistemi di gestione integrati. L’obiettivo è quello di concepire i centri commerciali in un modo completamente innovativo, ammodernandoli secondo un approccio sistemico che prevede sia di sviluppare soluzioni e tecnologie innovative, sia di promuovere metodi e strumenti che ne favoriscano l’implementazione. La robustezza delle soluzioni e dell’approccio vengono testate sul campo in tre casi studio (in Italia, Norvegia e Spagna), e simulate virtualmente anche in altri 8 centri commerciali esistenti localizzati in diversi paesi europei, con caratteristiche strutturali e climatiche molto diverse tra loro. L’approccio di risanamento sistemico (Systemic Retrofitting Approach, SRA) applicato durante il progetto è un elemento cruciale per il raggiungimento dei risultati, e prevede, oltre all’uso del ventilative cooling, le seguenti applicazioni: facciata multifunzionale modulare e responsiva, illuminazione naturale ed artificiale, soluzioni integrate nel settore ABBONATI HVAC/R (condizionamento e refrigerazione), vernici e tamponamenti intelligenti
con azione sulle caratteristiche termo-acustiche, sistemi BEMS (Building Energy Management System) per una gestione intelligente dell’energia, stoccaggio energetico di medio e lungo termine, ambiente di modellazione e approccio mirato all’ammodernamento dei centri commerciali e all’ottimizzazione del sistema di controllo, strumenti di valutazione economica degli interventi di efficientamento, pianificazione e gestione delle procedure attraverso procedure di costruzione e gestione “snelle” (Lean Construction Management), verifica prestazionale continua (Continuous commissioning approach). Gli obiettivi del progetto prevedono di ottenere (con un tempo di ritorno dell’investimento inferiore ai 7 anni) una diminuzione della domanda di energia fino al 75%, la riduzione dei picchi di consumo, un aumento del 50% dell’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, così come un miglioramento del comfort interno, a beneficio di dipendenti e visitatori. Iniziato a ottobre del 2013, CommONEnergy ha una durata totale di 4 anni e coinvolge 23 organizzazioni in tutta Europa, tra centri di ricerca, università, grandi imprese e SME, che collaborano al lavoro di ricerca con il coordinamento PER LEGGERE dell’Accademia Europea di Bolzano (EURAC).
http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 tecnico coinvolto nella strategia di ventilazione (aperture, tipologia di attuatore, griglie di ventilazione, ecc.), è possibile quindi ottimizzare i costi. La modellazione energetica e i risultati connessi vengono utilizzati in fase di discussione con il committente per scegliere le soluzioni di retrofit più adatte all’edificio in considerazione.
I vantaggi del ventilative cooling
Il progetto CommONEnergy studia diverse soluzioni di retrofit per centri commerciali tra cui anche strategie di ventilative cooling. Lo studio di una soluzione di ventilative cooling per edifici commerciali deve tenere in considerazione sia le condizioni climatiche, sia le caratteristiche architettoniche. I casi studio considerati dal progetto CommONEnergy rappresentano il parco costruito europeo per quanto riguarda i centri commerciali. Questi hanno delle caratteristiche architettoniche comuni come atri e gallerie, adeguate per l’integrazione di strategie di ventilazione naturale. L’analisi del potenziale climatico ha rivelato come la ventilazione naturale sia
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sfruttabile in tutti gli undici climi analizzati con una differenza nella percentuale delle ore di utilizzo e dei flussi di aria necessari a mitigare i carichi interni. Le strategie di ventilative cooling implicano l’utilizzo dell’intero involucro edilizio come aperture, griglie e finestre che possono essere disposte sia in facciata che sul tetto. Nella maggior parte dei casi, il successo della strategia è dovuto allo sfruttamento dell’effetto camino creato dalla differenza di temperatura tra i negozi, lo spazio centrale e dall’altezza degli atri. I componenti tecnici per l’utilizzo del ventilative cooling sono già disponibili sul mercato; tuttavia le performance finali dipendono fortemente dall’architettura dell’edificio e dalla distribuzione interna degli spazi. Considerando che le diverse zone di un centro commerciale interagiscono fortemente l’un l’altra, un’analisi dei flussi di aria tramite un modello multizona è necessario per valutarne l’efficacia e definire i potenziali risparmi conseguibili. L’ambiente di modellazione integrato (IME) sviluppato nel contesto del progetto CommONEnergy permette di predire i flussi di aria all’interno dell’edificio per mezzo di simulazioni dinamiche che accoppiano la parte termica con quella del calcolo dei flussi d’aria. Il modello dell’edificio permette di predire le prestazioni energetiche e di conseguenza i risparmi energetici conseguibili con le diverse soluzioni di retrofit proposte. Per il caso studio del Mercado del Val, le prestazioni della strategia di ventilative cooling studiata, permettono di ridurre la domanda di energia elettrica per riscaldamento, raffrescamento e ventilazione meccanica di circa il 40%.
Conference on Advanced Building Skins 10-11 October 2016, Bern, Switzerland
INTERNATIONAL PLATFORM FOR ARCHITECTS, ENGINEERS, SCIENTISTS AND THE BUILDING INDUSTRY Topics: • Smart Materials for Intelligent Building Skins
• Integrating Photovoltaics into Façades
• Adaptive and Kinetic Building Skins
• 3D Printing & Additive Manufacturing of Building Envelopes
• Design of Sustainable Building Skins
• Models, Tools and Simulations for Sustainable Buildings
• Green Walls: Performance of Living Building Envelopes
• Performance-based Retrofit of the Building Envelope
The registration fee of € 680 includes the conference proceedings, two lunches and coffee breaks. Advanced Building Skins GmbH, Switzerland www.abs.green • info@abs.green
Speciale Software
BIM ed efficienza energetica
L’interoperabilità per l’analisi energetica degli edifici Oggi l’analisi e la valutazione delle prestazioni energetiche dell’edificio hanno grandi opportunità di sviluppo offerte dal diffondersi del BIM e dai relativi software u PATRIZIA RICCI
N
el corso degli ultimi decenni nel mondo della progettazione, l’aumento di complessità dei progetti ha portato, oltre ad un importante cambiamento degli strumenti utilizzati per svolgere la professione, anche la necessità di garantire un controllo sempre più efficace e completo sulle fasi della progettazione. Si parla sempre più spesso di progettazione integrata, di analisi basate su software diversi, di
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validazione di progetti per la verifica delle conformità e di quanto sancito dal Parlamento Europeo in materia di Appalti con la Direttiva EUPPD (European Union Public Procurement Directive EUPPD) del gennaio 2014, adottata dal Parlamento europeo, che invita i 28 Stati membri, di qui al 2016, a incoraggiare l’uso del BIM rendendolo obbligatorio, in qualità di standard di riferimento, per progetti a finanziamento pubblico e per concorsi di progettazione. Direttiva che, contrariamente a quanto sta facendo la maggior parte dei Paesi europei, soprattutto quelli nordici, il nostro Paese non ha ancora recepito. La scelta della metodologia BIM consente, oltre al miglioramento della collaborazione fra tutti
i soggetti coinvolti nel progetto, notevoli risparmi in termini di tempo e di spesa. Secondo una stima della Commissione europea che si basa sui risultati ottenuti nell’ambito dei numerosi progetti BIM-based del Nord Europa, l’uso della metodologia nella sola edilizia pubblica consentirebbe risparmi fra il 5% e il 20%, quantificabili fra i 100 e i 400 miliardi di euro all’anno. Il BIM può dunque rappresentare una voce importante nell’ambito delle politiche di spending review dei governi oltre che spingere alla trasparenza delle gare e all’efficienza di cantiere.
Come può il BIM contribuire all’efficienza energetica?
STRUMENTI DI PROGETTAZIONE PER IL BUILDING ENERGY MODEL Analizziamo brevemente alcuni degli strumenti presenti sul mercato per la determinazione del modello BEM.
Autodesk Green Building Studio
Il BIM riveste un ruolo centrale nell’ottimizzare la prestazione energetica dell’edificio e nel gestire l’intero processo di simulazione energetica. L’analisi energetica permette ad ingegneri e architetti di fare una progettazione informata e prendere decisioni consapevoli, orientando fin dalla fase concettuale le scelte progettuali e analizzando gli effetti di una serie di parametri. Si verifica spesso però che, grazie alla semplicità d’uso di alcuni software, il professionista ABBONATI PER LEGGERE diventi un “energy manager” pur senza averne le specifiche competenze, e la conoscenza della http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 valutazione energetica venga demandata al software che produce gli attestati di prestazione energetica e legata alla determinazione della cosiddetta classe energetica, senza una reale consapevolezza dei dati immessi a tal fine. Di fatto, l’analisi energetica è di scarsa utilità se applicata per ottimizzare un progetto, dopo che volumetria, massa, involucro, orientamento, Autodesk Green Building Studio consente di eseguire l’analisi di interi edifici, ecc. sono già stati determinati e i sistemi meccanici già definiti. ottimizzare l’efficienza energetica e puntare all’obiettivo emissioni zero In questo caso la modellazione energetica aggiunge poco valore già nelle fasi preliminari del processo di progettazione con un software per rispetto all’ottenimento di una classificazione energetica. Occorre l’analisi energetica basato sul Web. La piattaforma online Autodesk Green tenere presente che una simulazione energetica di un edificio è Building Studio (GBS) permette l’esportazione del modello caricandolo una rappresentazione matematica del comportamento termodirettamente dal software BIM (Autodesk Revit) oppure esportandolo nel fisico di ogni suo elemento, impianti compresi. Tuttavia, poiché formato gbXML, consentendo un confronto tra diverse alternative di progetto. essa si basa su una serie di ipotesi, non può, per sua natura, Il progettista ha l’opportunità, all’interno di un approccio integrato alla riflettere il reale comportamento di un edificio e occorre porre progettazione, di interoperare con strumenti di simulazione energetica molta cura nell’interpretazione dei risultati. Sull’accuratezza dei considerando tutti gli elementi legati al fabbisogno energetico degli edifici risultati possono influire diversi fattori, compresi i dati di input sin dalle prime fasi di ideazione del progetto, nel caso di nuova costruzione. che sono sostanzialmente costituiti dalla geometria dell’edificio, Opera in regime dinamico. caratteristiche termofisiche dei materiali, carichi interni, dati Autodesk Ecotect Analysis climatici, elementi degli impianti, ventilazione degli ambienti, Autodesk® Ecotect® Analysis è uno strumento completo di analisi della ecc. L’obiettivo principale dei software di simulazione energetica progettazione sostenibile, dalla fase concettuale sino alla definizione dei è quello di confrontare diverse strategie energetiche per dettagli, che consente l’esecuzione di potenti simulazioni ambientali visive e ottimizzare i consumi e ridurre i costi di manutenzione. Utilizzare la dettagliate delle prestazioni degli edifici. È caratterizzato da un’interfaccia modellazione energetica in modo appropriato durante le fasi iniziali user-friendly, da un alto numero di formati importabili, dall’integrazione della progettazione, permette non solo di definire le tecnologie di strumenti di analisi aggiuntivi (dati climatici, ombreggiamento, ecc.) e energetiche più efficienti e le attrezzature meccaniche, ma può
Speciale Software FORMATO IFC
FORMATO GBXML
Il formato IFC è il principale modello di dati a standard buildingSMART. È il formato di scambio dati preferenziale per tutto il mondo della progettazione BIM oriented. La prima versione dell’IFC nasce nel 1996 e oggi siamo arrivati alla quarta generazione (IFC4), con un arricchimento nel corso degli anni di nuove funzionalità rispetto alle precedenti versioni. Il formato IFC è di tipo open-source e free; è inoltre registrato dalla ISO e segue i requisiti ISO 16739: 2013, oltre ad essere supportato da numerosi software. La buildingSMART International ha definito un processo di certificazione che assicura la correttezza dell’importazione ed esportazione dei propri dati IFC, con la garanzia di conformità agli standard. Tutti i software certificati IFC sono in grado di leggere, scrivere e scambiare informazioni con altri programmi. Secondo i dati forniti dalla buildingSMART, lo standard IFC è supportato da più di 140 piattaforme software.
Il formato gbXML (Green Building XML) è un open schema sviluppato da Green Building Studio Inc. per il trasferimento dei dati da un modello BIM a strumenti di analisi e simulazione energetica; questo formato quindi potenzia numerosi software di simulazione energetica disponibili sul mercato perché permette di integrare la fase di progettazione e la gestione dell’edificio e delle risorse. Con tale formato si può descrivere dettagliatamente un edificio ai fini della determinazione del costo di funzionamento, dell’inquinamento prodotto, del fabbisogno energetico e del comfort. Esso consente l’interoperabilità dei dati tra le applicazioni CAD 3D e modelli BIM e programmi di analisi dell’edificio (DOE-2.2, IES Virtual Environment, Energy Plus). Il formato gbXML è uno schema XML (Extensible Markup Language), che fornisce un linguaggio-schema alternativo particolarmente adatto per l’utilizzo web. Fonte: UNA PANORAMICA SUL BUILDING INFORMATION MODELLING (BIM), T. Dalla Mora, F. Peron, F. Cappelletti, P. Romagnoni, P. Ruggeri, © 2014 AiCARR
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“Building Information Management”, inteso come organizzazione e controllo anche svolgere un ruolo centrale nella pianificazione del processo di business che dalle informazioni del prototipo digitale consente e nell’attuazione di strategie finalizzatehttp://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 alla lo scambio di informazioni sull’intero ciclo di vita dell’edificio, dal concepimento massimizzazione dell’uso delle energie rinnovabili, e alla dismissione finale dell’edificio. Il BIM è quindi una metodologia, caratterizzata quindi consentire il massimo risparmio energetico. da modelli basati sull’interoperabilità tra gli operatori, che attraverso le multiA tal fine, molti test di validazione BESTEST sono dimensioni supporta la realizzazione e gestione dell’opera in tutto il suo ciclo di stati sviluppati e condotti dall’International Energy vita (Life Cycle Assessment) tramite la libera condivisione di informazioni. Sono Agency (IEA) per validare tali strumenti. Esistono sempre più evidenti quindi i vantaggi competitivi nell’utilizzo degli strumenti BIM tanti prodotti che consentono di effettuare un’analisi dall’ideazione, progettazione e costruzione fino alla gestione dell’immobile. energetica e tantissimi riferimenti normativi che, molto spesso, creano confusione negli operatori Che cosa è l’interoperabilità? nelle modalità di intervento. L’interoperabilità è il requisito essenziale perché il BIM venga utilizzato come metodologia di processo e non solo come modello in fase di progettazione. Lo scambio automatico di modelli e dei dati da essi generati tra le diverse BIM e interoperabilità piattaforme software è prerogativa essenziale per l’industria delle costruzioni per BIM e interoperabilità sono i due concetti chiave una completa integrazione e collaborazione del settore. per capire come sia possibile gestire ad un livello Anche se tutte le attività legate al processo architettonico e ingegneristico superiore la prestazione energetica degli edifici e delle costruzioni sono tra loro collaborative non esiste un’applicazione software migliorare sensibilmente gli aspetti di sostenibilità che sia in grado di gestire le informazioni legate a ciascun settore. Questo fa ambientale ed economica. sì che siano necessari degli strumenti che consentano lo scambio di dati e Che cosa è il BIM? informazioni tra i vari attori del processo e le varie applicazioni di cui gli stessi si La buildingSMART Alliance, l’associazione servono. L’interoperabilità consente tutto ciò. Una definizione di interoperabilità internazionale che regolamenta il BIM, definisce viene fornita dal National BIM Standard – United States (NBIMS-US) come “uno il concetto e identifica nell’acronimo tre funzioni scambio di dati a livello di software tra diverse applicazioni, ciascuna delle quali deve distinte ma collegate tra loro che ne evidenziano possedere una propria struttura di dati interna. L’interoperabilità si ottiene attraverso gli aspetti caratterizzanti: “Building Information una mappatura delle parti di ciascuna applicazione che partecipa allo scambio tra la Model”, sulla base del quale il BIM viene inteso struttura interna di dati ed una universale e viceversa”. Se dunque l’interoperabilità come modello parametrico e multi-dimensionale; rappresenta la capacità di gestire e comunicare i dati relativi ad un progetto a “Building Information Modeling”, inteso come livello elettronico e di scambiarli tra i vari soggetti che collaborano nel processo metodologia basata sul concetto di interoperabilità;
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edilizio, dal punto di vista informatico l’interoperabilità rappresenta la capacità di scambiare dati in modo efficiente tra programmi. La richiesta di interoperabilità è condizionata dal livello di maturità circa l’uso del BIM. Il Governo del Regno Unito ha definito i livelli di maturità del processo di progettazione e costruzione attraverso un indice basato su livelli da 0 a 3 per classificare il tipo di processo tecnico e di collaborazione relativi all’adozione di sistemi BIM. Il livello 2, obiettivo che l’Italia si è prefissata di raggiungere, richiede un’interoperabilità che presuppone l’uso del BIM con modelli separati e integrabili consente di effettuare il calcolo illuminotecnico. Esiste una versione free per i cui dati sono raccolti in un ambiente comune detto Common studenti. Opera in regime dinamico. Data Enviroment. Sul mercato sono presenti diversi software, con TERMOLOG EpiX 7 caratteristiche e motori parametrici differenti tra loro, e database Consente, tramite l’importazione diretta da Revit, Allplan, Archicad, di proprietari. L’interoperabilità tra questi software è garantita da aggiungere l’analisi termica al proprio progetto. Una volta modellato un formato neutro, condiviso da tutti che permette lo scambio l’architettonico con un CAD 3D è possibile associare alla strutture del disegno dei dati. Per definire dunque le condizioni di scambio delle le stratigrafie di TERMOLOG scegliendole direttamente dagli archivi del informazioni, sono necessari dettagliati standard tecnici proprio ABBONATI PER LEGGERE programma. Il modello BIM generato con Revit, Allplan, Archicad comunica con perché i vari utenti utilizzano software differenti. Questo lavoro è TERMOLOG e l’interpretazione ad oggetti 3D basata sulle tecnologie gbXML o IFC stato realizzato negli Stati Uniti dall’IAI (International Alliance for http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 contiene tutti gli attributi e i parametri necessari al calcolo. Il software offre la Interoperability) fondato nel 1995 e rinominato “buildingSMART” possibilità di modellare diversi sistemi impiantistici, è adeguato ai D.M. del 26 nel 2007, un’associazione senza scopo di lucro con sedi in Europa, giugno 2015, e produce il nuovo APE secondo le linee guida e la nuova relazione Nord America, Australia e Medio oriente. L’obiettivo è quello di progettuale (ex legge 10) con i nuovi requisiti minimi. Esegue il calcolo definire, pubblicare e promuovere delle norme chiamate Industry dell’edificio di riferimento e le verifiche dedicate agli edifici NZEB. Il Modulo Foundation Classes (IFC) come base per la condivisione globale progettista calcola gli indici di prestazione energetica per la climatizzazione delle informazioni di progetto per il settore delle costruzioni (AEC) invernale, la produzione di acqua calda sanitaria, la climatizzazione estiva, e del FM.
L’interoperabilità per l’analisi energetica degli edifici Negli ultimi anni, la crescente attenzione al tema dell’energia in edilizia e la spinta sempre maggiore degli edifici verso la sostenibilità energetica, ha portato a considerare l’analisi energetica come una componente sempre più importante fin dalla fase progettuale architettonica. Inoltre l’evoluzione stessa dei software di simulazione energetica, consente di disporre di modelli sempre più definiti che hanno reso la simulazione uno strumento di analisi, pre-dimensionamento, e progettazione esecutiva. Come abbiamo già accennato, dato che ancora non esiste un software che sia capace di adempiere sia alla
la ventilazione e l’illuminazione per singole unità, edifici con impianto centralizzato o composti da più unità termoautonome, in base alle più recenti disposizioni normative nazionali e regionali (D.Lgs 311/2006 e 115/2008, UNI TS 11300, L90/2013 e Decreti Attuativi, Direttive Regionali). Calcola la potenza
di picco per il progetto dell´edificio secondo la UNI EN 12831 ed esegue tutte le verifiche di legge per involucro e impianto. Il Modulo diagnosi esegue la diagnosi energetica degli edifici come previsto dalla UNI CEI EN 16247-2, per valutare rapidamente interventi di riqualificazione energetica stimandone l’opportunità economica ed il risparmio annuo finale. Opera in regime quasi-stazionario.
progettazione, sia al calcolo energetico di un edificio, nella fase progettuale è necessario affiancare al software principale strumenti che permettano di valutare in tempo reale le variazioni di consumo dell’edificio in base alle modifiche che ad esso TerMus vengono apportate. Il processo di progettazione integrata con le Tramite l’integrazione con il software BIM Edificius, TerMus consente di tematiche di efficienza energetica è possibile infatti solo attraverso calcolare le prestazioni energetiche di un edificio e ottimizzare allo stesso procedure di interscambio tra i diversi soggetti. Vari strumenti tempo il proprio intervento progettando con un unico input ad oggetti operativi possono essere utilizzati dai diversi attori durante il parametrici. L’input grafico di TerMus, infatti, non è un banale input grafico flusso progettuale, soprattutto quando devono essere gestiti dati per la lettura dei dati geometrici: gli oggetti sono dotati di specifiche proprietà per esigenze differenti. I formati di scambio, soprattutto per le termotecniche (trasmittanze, permeabilità al vapore, massa volumica, ecc.), analisi energetiche e prestazionali, garantiscono risparmi notevoli prelevati da una libreria attraverso semplici operazioni di Drag and Drop e usati in termini di tempi e costi. Oltre agli applicativi gratuiti, tra cui per modellare rapidamente l’edificio con calcoli e verifiche prodotti da subito. citiamo il motore di calcolo EnergyPlus, sviluppato dal dipartimento TerMus è il primo BIM termotecnico italiano per la certificazione energetica dell’energia degli Stati Uniti d’America con la collaborazione degli edifici e la verifica delle prestazioni energetiche certificato in Italia dal delle maggiori università mondiali, esistono in commercio diversi CTI per la conformità di calcolo alle norme UNI TS 11300. TerMus si integra con software che consentono di valutare le prestazioni energetiche il software per la progettazione architettonica BIM Edificius. Grazie a Edificius di un edificio. La scelta dello strumento giusto dipende da è possibile operare in fase progettazione architettonica anche con computo, diversi fattori, tra i quali le finalità dell’analisi, la fase del progetto, impiantistica, sicurezza, calcolo strutturale e manutenzione. Con TerMus si le competenze dell’utente, le potenzialità del software e, non redige la Relazione Tecnica Legge 10, l’Attestato di Prestazione Energetica trascurabile, il suo costo. (APE) e l’Attestato di Qualificazione Energetica (AQE) secondo le norme I dati climatici e metereologici locali immessi nella fase di nazionali e regionali. Inoltre con TerMus-PT si può effettuare il calcolo dei ponti concepimento del progetto consentono ai software BIM di valutare termici con solutore di analisi agli elementi finiti TheBriNA — in linea con le la soluzione migliore alle problematiche legate al territorio in cui la norme tecniche UNI EN ISO 10211:2008 e UNI EN ISO 14683:2008. La tecnologia costruzione è ubicata, con valutazioni non più annuali o stagionali BIM di Edificius è una tecnologia tutta italiana incentrata sulla modellazione giornaliere. Questo permetterà al progettista di effettuare delle ad oggetti architettonici parametrici. Edificius gestisce non solo progetti per ABBONATI PERma LEGGERE scelte in funzione del rapporto superficie disperdente/volume, nuove costruzioni ma anche progetti per varianti e ristrutturazioni. Funzioni l’orientamento e il rapporto con il contesto, il rapporto superficie http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 avanzate permettono inoltre di sviluppare progetti architettonici 3D evoluti. trasparente/opaca e quindi scegliere la tipologia di involucro Il progettista può utilizzare Sketchup per modellare solidi a forma libera, più appropriata e, successivamente, di valutare la necessaria può avere dati cartografici direttamente da Google Maps, può importare o produzione di energia elettrica dell’edificio e la corretta scelta e esportare elaborati progettuali nel formato IFC. La fase di progettazione dimensionamento dell’impianto. La stessa operazione, con limiti architettonica 3D è molto performante ma anche i rendering prodotti sono e vincoli maggiori, è possibile anche nel caso di edifici esistenti. molto vicini alla realtà. Non solo fotoinserimento, fotoritocco ed un catalogo Il modello BIM viene dunque correlato al cosiddetto Energy on line di Texture HD e Modelli 3D, ma soprattutto architettura in tempo reale, Analysis Model (EAM) in cui si tiene conto solo degli elementi utili infatti, Edificius è il primo BIM integrato al Real time rendering 3D. ai fini dell’analisi energetica. Il modello ottenuto è detto anche BEM (Building Energy Model) e viene esportato verso un software di analisi energetica grazie al formato gbXML o IFC che tutti i principali software BIM adottano per dialogare con i software di analisi energetica essendo dotati di uno strumento per determinare le zone termiche da esportare. Tra i più diffusi citiamo Autodesk Revit Architecture, Bentley, ArchiCAD, Allplan, Tekla Structures, Solibri Model Checker, Edificius. A questo punto non resta che scegliere il software più indicato per effettuare l’analisi energetica.
Speciale Software
Prestazione energetica
Programmi e software per la Certificazione Energetica
Nuovo APE da ottobre 2015: le nuove classi energetiche basate sullâ&#x20AC;&#x2122;Edificio di Riferimento, il calcolo degli Edifici a Energia Quasi Zero (NZEB), le nuove tabelle per le classi energetiche, il nuovo modello per gli annunci commerciali e le nuove relazioni tecniche. Cosa cambia per progettisti e certificatori u PATRIZIA RICCI n.61
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Blumatica Energy In un unico software è possibile elaborare APE, AQE, relazione tecnica e di calcolo (Legge 10), annunci commerciali, trasmittanze termiche e verifiche termoigrometriche, fattibilità degli interventi migliorativi, schede di dettaglio dei componenti, esportazioni regionali in formato xml. Consente di calcolare in modo interattivo le dispersioni dell’edificio, inserendo i dati in modo tabellare o mediante CAD integrato. Disegnando o importando una planimetria, ABBONATI PER LEGGERE si ottiene in automatico, per ciascun ambiente, l’identificazione di superfici e volumi, angoli di ombreggiamento, orientamenti e superfici degli elementi disperdenti (pareti interne ed esterne, solai e coperture, infissi esterni ed interni, http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 ecc.), ponti termici. La presenza di un vettorializzatore permette di utilizzare disegni di qualsiasi formato (DWG, DXF, BMO, PNG, JPEG, GIF, PDF). È inoltre possibile gestire in modo semplice e intuitivo qualsiasi tipologia di impianto: impianti di climatizzazione mista (aria-acqua), multigenerazione e sistemi bivalenti o polivalenti. In pochi click e senza giri macchinosi definisci, per ciascun generatore installato nell’edificio, i servizi energetici (riscaldamento, acqua calda sanitaria, raffrescamento) e le zone termiche servite in modo da effettuare una diagnosi realistica e accurata dell’edificio. In caso di climatizzazione mista o a tutt’aria, inoltre, è possibile selezionare i generatori che soddisfano il fabbisogno richiesto dall’unità di trattamento aria (UTA), con calcolo automatico delle temperature all’interno della rete aeraulica e dei guadagni dell’eventuale recuperatore di calore. Nonostante la UNI/TS 11300-2:2014 non contempli i condizionatori (split), Blumatica Energy è l’unico software che consente di gestire tale soluzione impiantistica sia nel periodo di riscaldamento che di raffrescamento: non si è quindi costretto ad operare “per analogia” per la scelta dei terminali di emissione, della tipologia di regolazione e del tipo di distribuzione in quanto il software applica in automatico la giusta metodologia di calcolo. Il software consente anche la determinazione degli eventuali interventi migliorativi possibili, con valutazione dei tempi di ritorno dell’investimento e delle riduzioni di emissioni di inquinanti in atmosfera. In particolare, indicando tipologia e costo degli interventi, è possibile effettuare un’analisi dei costi e dei benefici con tempi di ritorno dell’investimento, indicatori economici (VAN, IP, TIR) e riduzione di inquinanti. Alla luce delle recenti disposizioni normative sono disponibili moduli integrativi relativi alla contabilizzazione del calore, al calcolo dei carichi termici estivi e alla diagnosi energetica.
TERMOLOG EpiX 7
TERMOLOG EpiX 7 è un software modulare dedicato a progettisti e certificatori per il calcolo delle dispersioni termiche, dei fabbisogni e dei consumi energetici degli edifici. TERMOLOG EpiX 7 utilizza lo stesso motore di calcolo di TERMOLOG EpiX 6 certificato dal C.T.I per la conformità alle norme UNI TS 11300. È adeguato ai D.M. del 26 giugno 2015, produce il nuovo APE secondo le linee guida e la nuova relazione progettuale (ex legge 10) con i nuovi requisiti minimi. Esegue il calcolo dell’edificio di riferimento e le verifiche dedicate agli edifici NZEB. Il software è modulare: il Modulo CERTIFICATORE redige gli Attestati di Prestazione Energetica nazionali e regionali con esportazione diretta dei file XML per i vari catasti regionali. I moduli PROGETTISTA, DIAGNOSI, SOLARE, PONTI TERMICI, ESTIVO, IMPIANTI, CONTABILIZZAZIONE, RETI GAS, CAMINI, INAIL e LIBRETTO rispondono anche alle esigenze del progettista più avanzato. In particolare, il Modulo PROGETTISTA è lo strumento adatto per svolgere il progetto energetico degli edifici residenziali e non residenziali: calcola le potenze di progetto e la prestazione energetica di edifici nuovi ed esistenti, esegue le verifiche di legge per involucro e impianto ed elabora la relazione tecnica (ex Legge 10) con riferimento alle normative nazionali e regionali. Il Modulo calcola anche gli indici di prestazione energetica per la climatizzazione invernale, la produzione di acqua calda sanitaria, la climatizzazione estiva, la ventilazione e l’illuminazione per singole unità, edifici con impianto centralizzato o composti da più unità termoautonome, in base alle più recenti
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al 1º ottobre 2015 sono entrati in vigore i tre decreti del 26 giugno del Ministero dello Sviluppo Economico che completano il quadro normativo nazionale in materia di efficienza energetica degli edifici e modificano le regole sulla certificazione energetica degli edifici e la redazione dell’APE, l’attestato di prestazione energetica. Arriva infatti l’APE unico, valido su tutto il territorio nazionale, per eliminare le disomogeneità che si erano create, con le diverse normative regionali, nella valutazione delle prestazioni energetiche di un edificio o di un’unità immobiliare. Tra le novità, il passaggio da 7 a 10 classi energetiche (dalla A4 alla G). Inoltre il nuovo APE riporterà, oltre i consumi per il riscaldamento invernale, anche quelli per il rinfrescamento estivo, le emissioni di anidride carbonica correlate e l’eventuale energia esportata dall’autoproduzione con impianti da fonte rinnovabile. Le modifiche all’APE sono entrate in vigore insieme alle nuove Linee Guida per la certificazione energetica, che sostituiranno quelle emanate nel 2009. Il primo decreto, in particolare, definisce le nuove modalità di calcolo della prestazione energetica e i nuovi requisiti minimi di efficienza per gli edifici nuovi e quelli sottoposti a ristrutturazione. Il secondo decreto adegua, di conseguenza, gli schemi di relazione tecnica di progetto al nuovo quadro normativo, in funzione delle diverse tipologie di opere (nuove costruzioni, ristrutturazioni importanti, riqualificazioni energetiche). Il terzo decreto, infine, aggiorna le linee guida
per la certificazione delle prestazioni energetiche degli edifici, definendo la struttura del nuovo APE. Con l’emanazione di questi provvedimenti si compie un passo importante verso l’incremento degli edifici ad energia quasi zero. Infatti, a partire dal 1º gennaio 2021 i nuovi edifici e quelli sottoposti a ristrutturazioni significative dovranno essere realizzati in modo tale da ridurre al minimo i consumi energetici coprendoli in buona parte con l’uso delle fonti rinnovabili. Per gli edifici pubblici tale scadenza è anticipata al 1º gennaio 2019.
Programmi e Software per la Certificazione Energetica
Sono numerosi i software per il calcolo della prestazione energetica di un edificio. Per la produzione degli Attestati di Certificazione Energetica APE ne esistono alcuni più semplici e altri più complessi. Tutti i programmi applicano la procedura di calcolo dei fabbisogni di energia termica normata nella UNI-TS 11300. Per essere validi, questi programmi devono superare dei test di validazione del CTI (Comitato Termotecnico Italiano) che prevede uno scostamento massimo del +-5%. Nel sito del CTI è possibile reperire l’elenco delle domande protocollate sino alla data odierna e quello delle certificazioni rilasciate. Confrontiamo alcuni dei software presenti sul mercato per analizzare come rispondono alle esigenze di progettisti e certificatori alla luce delle modifiche relative alla redazione degli attestati di certificazione energetica.
disposizioni normative nazionali e regionali (D.Lgs 311/2006 e 115/2008, UNI TS 11300, L90/2013 e Decreti Attuativi, Direttive Regionali). Calcola la potenza di picco per il progetto dell´edificio secondo la UNI EN 12831 ed esegue tutte le verifiche di legge per involucro e impianto. L’immissione dei dati di input avviene con metodo grafico o tabellare e l’importazione dei file BMP, JPG, TIF e altri file immagine, file PDF, file DXF e DWG con riconoscimento automatico di zone, locali e superfici disperdenti. Consente anche l’importazione dei modelli creati con CAD 3D Autodesk Revit, Nemetschek Allplan e Graphisoft Archicad con riconoscimento automatico di zone, locali e superfici disperdenti e l’importazione dell’involucro disperdente da file XML da CENED+1.2 e CENED+2. Lo strumento CONFRONTA consente la valutazione economica degli interventi di riqualificazione energetica e confronto tra gli scenari di progetto.
ABBONATI PER LEGGERE TerMus
TerMus consente di calcolare, certificare energeticamente e verificare le prestazioni energetiche degli edifici. Da sempre primo http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10
software per la conformità di calcolo alle norme UNI TS 11300 riconosciuto tale dal CTI attraverso la procedura di certificazione dei software. Completo, semplice e affidabile, TerMus è stato arricchito con continuità ed efficacia di ulteriori soluzioni specifiche per la progettazione di impianti di riscaldamento, climatizzazione, interventi migliorativi, calcolo dinamico dei ponti termici, serre solari, facciate ventilate, tetti verdi, solare fotovoltaico e solare termico e ora anche per la diagnosi energetica e la contabilizzazione del calore. Modellato sulle esigenze del cliente, risponde sia a tecnici che vogliono operare con rapidità che a coloro che si trovano ad affrontare situazioni più evolute e complesse. Chi deve fare un APE di un edificio esistente con velocità e correttezza può optare per l’input “APE VELOCE”. La documentazione tecnica che è possibile produrre con il software è completa e coerente con i disposti normativi in materia (Attestato di Prestazione Energetica per tutte le tipologie di edifici, residenziali e non residenziali esistenti e di nuova costruzione senza limiti di superficie, Attestato di Qualificazione Energetica (A.Q.E.), Classificazione Energetica, Relazione Tecnica di Progetto, ecc.). Per rispondere ai nuovi impegni normativi come per le recenti sollecitazioni sulla diagnosi energetica e sulla contabilizzazione del calore è possibile utilizzare TerMus DIM e TerMusCRT. TerMus-DIM, permette di stimare i valori economici ed energetici prodotti da interventi di riqualificazione energetica. La valutazione energetica sullo stato di fatto dell’edificio viene effettuata attraverso il tailored rating così come descritto nelle UNI/TS 11300. Il tailored rating energetico descrive la reale conduzione del sistema edificio impianto permettendo di modificare il modello di edificio realizzato adattandolo all’effettivo profilo di utilizzo. Una volta definito il modello è possibile simulare il risparmio realizzato attraverso varie soluzioni. TerMus-CRT, invece, permette di contabilizzare il calore, ripartire le spese di riscaldamento e quelle per la produzione di acqua calda sanitaria per condomini composti da singoli o da più edifici. Con TerMus-CRT si ha tutto l’occorrente per un corretta contabilizzazione del calore e una corretta ripartizione delle spese condominiali. n.61
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TENDENZE
La casa? Connessa, open, extralarge e social La convivialità è probabilmente l’elemento fondante di un’abitazione realizzata per ricevere e accogliere. Ma la casa di domani — pardon, di oggi — è davvero qualcosa in più: è social, è condivisa, è work in progress e aperta sul mondo (anche quello virtuale). Dall’elettrodomestico al materasso, i materiali sono sempre più easy… u CLAUDIO MOLTANI
CONCETTO SPAZIALE
ABBONATI PER LEGGERE ELETTRODOMESTICI WIFI. Candy propone un’intera gamma di elettrodomestici dotati di connettività wi-fi, gestibili da remoto con un semplice click. Grazie all’app Candy simply-Fi, disponibile per iOs e Android, lavatrice, forno, frigorifero, lavastoviglie, cappa e piano cottura a induzione sono connessi al proprio smartphone o tablet e possono essere gestiti ovunque e in qualsiasi momento con funzioni che consentono una reale semplificazione della vita quotidiana: dal menu à la carte, che guida passo dopo passo all’utilizzo del migliore programma da utilizzare, alla selezione dei “preferiti” in cui si possono memorizzare programmi o ricette più utilizzate, alle notifiche sull’andamento dei consumi. E nel caso del forno, una telecamera integrata consente di visualizzare in diretta l’avanzamento di cottura del cibo sul proprio smartphone o tablet, sempre attraverso la app dedicata. http://candysimplyfi.com
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http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10
CAPPE DA CUCINA. Anche Elica presenta una serie dedicata di cappe e una gamma di piani cottura in grado di interagire tra loro. Tra le cappe sospese, Interstellar è nata per essere installata nelle cucine ad isola ed essere protagonista dell’ambiente grazie alla sua spiccata personalità, conferita dai suoi 1150 vetri (in due versioni, trasparenti e neri) e da finiture in acciaio lucido a specchio. La cappa dona agli ambienti in cui è installata una gradevole atmosfera, con la sua illuminazione ambient light prodotta da strip e disco LED. Tra le cappe verticali, Concetto Spaziale sorprende grazie al gioco formale di curve permesso dall’utilizzo del Cristalplant, materiale che lascia libertà di espressione al design e che può restituire tridimensionalità alle forme. Disponibile in doppia colorazione, nero lavagna e bianco opaco, Concetto Spaziale raggiunge elevati livelli di efficienza in termini di silenziosità e performance. http://elica.com/IT-it
INTERSTELLAR
ASPIRARE AL MEGLIO. Sempre per le cappe, veniamo ad una delle novità di Gutmann, Solaris, cappa intelligente dotata di un sensore che permette al prodotto di autoregolarsi nell’aspirazione e nel filtraggio in relazione alla qualità dei fumi. L’innovativa user interface permette di scegliere la velocità di aspirazione con un semplice sfioramento del pannello touch che, quando la cappa è in funzione, si apre evitando la fuoriuscita di fumi dalla superficie aspirante. Disponibile sia in versione isola che parete. www.gutmann-exklusiv.de/it
IL CAFFÉ CHE SI FA CON L’APP. La macchina da caffè Prodigio di Nespresso è molto più di una semplice macchina tradizionale: non solo consente di preparare il caffè da remoto, programmando l’erogazione all’ora prescelta, ma avvisa l’utente se i suoi Grand Cru preferiti stanno per terminare e invia un’informazione quando è necessario effettuare la decalcificazione o quando il contenitore delle capsule è pieno, garantendo così una completa e continua manutenzione della macchina. Grazie alla tecnologia Bluetooth Smart, Prodigio si connette facilmente alla App Nespresso (compatibile con dispositivi iOS e Android), trasformando il piacere di un caffè perfetto nel più semplice dei gesti quotidiani. Selezionando le opzioni dell’applicazione, sarà possibile preparare uno dei 23 Grand Cru Nespresso comodamente dal proprio divano. www.nespresso.com/it/it/home
NUOVO CONCETTO DI RIPOSO. PERGOLA BIOCLIMATICA. All’aperto, ecco KEDRY Sorprendono anche i materassi: Magniflex PLUS di KE Protezioni Solari che non solo protegge dal ha presentato Smartech, sistema letto sole in estate, creando un perfetto microclima al di brevettato che comprende materasso, sotto della copertura grazie alla circolazione d’aria fra rete e applicazione per la raccolta e le lamelle orientabili, ma si chiude in caso di pioggia. consultazione dei dati. Con Smartech è Per aumentare la privacy o proteggere dal freddo, è possibile osservare e analizzare il proprio possibile poi integrarla riposo, per conoscerlo a fondo e migliorarlo lateralmente con tende http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 seguendo i consigli che l’applicazione tecniche ombreggianti fornisce giorno dopo giorno. Attraverso o completamente un insieme di sensori invisibili, inseriti trasparenti, sistemi di all’interno del materasso e del device vetrate scorrevoli o esterno, Smartech raccoglie i dati relativi al pareti mobili per un materasso, alla camera da letto, alla persona maggiore riparo. E, grazie e alla qualità del suo riposo. La centralina alla dotazione di sensori elabora poi i dati e, quando richiesto, li climatici combinati di invia tramite wi-fi allo smartphone e al sito ultima generazione, si internet collegato. In questo modo, si riesce può automatizzare la a rilevare e a registrare sullo smartphone movimentazione delle associato informazioni sul sonno, quali: lame, creando così orario di inizio del sonno, orario di risveglio, scenari personalizzati. durata del riposo, % di sonno profondo e I motori lineari infine sonno leggero, numero di volte in cui ci si garantiscono un è alzati durante la notte, battito cardiaco movimento dolce e frequenza media respiratoria, numero di e silenzioso. movimenti durante la notte. Incrociando www.keitaly.it questi dati, si ha la possibilità di ottenere una valutazione degli stadi del sonno in modo tale da poterne monitorare, ogni notte, la durata, la stabilità e la profondità perseguendo una buona qualità del riposo. Inoltre, attraverso il sistema “REAL TIME” è possibile monitorare la temperatura del materasso, la temperatura della stanza, la sua luminosità, l’intensità sonora e tutti i dati relativi alla persona, in tempo reale. www.magniflex.com/international/it
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SUPERFICI SINTERIZZATE COMPATTE. Per le nuove superfici, adatte sia in architettura che in ambienti interni, spicca il Neolith della spagnola TheSize. Questo materiale viene creato con una tecnologia di sinterizzazione (brevettata) grazie alla quale i minerali e le altre materie prime vengono sottoposti a pressione e temperature estreme (oltre i 1200 gradi Celsius/2200 gradi Fahrenheit) in un processo che imita e concentra in poche ore la formazione naturale delle rocce, che in natura richiede millenni. Questo trattamento conferisce al prodotto eccellenti proprietà fisiche e meccaniche in termini di compattazione, resistenza e durata. www.thesize.es
SUPERFICI ULTRACOMPATTE E BRILLANTI. Altra spagnola protagonista delle nuove superfici è Cosentino che ha recentemente lanciato Dekton XGloss, nuova linea di superfici ultracompatte lucide, caratterizzate da una brillantezza abbagliante e cristallina. Questa nuova proposta, ottenuta attraverso un trattamento nanotecnologico avanzato e un processo di lucidatura meccanica, offre una lucentezza avvolgente, brillante e cristallina che, combinata con gli altissimi livelli di durezza e resistenza tipici della superficie ultracompatta di Cosentino, rende questa gamma unica sul mercato per prestazioni e caratteristiche. Per ottenere questo risultato, il dipartimento di ricerca e sviluppo del Gruppo Cosentino ha implementato per quasi due http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 anni un trattamento basato sulla nanotecnologia, denominato “Nanocoating Process”. Questa tecnologia, oltre ad aggiungere una lucentezza estrema, conferisce a Dekton XGloss proprietà idrofughe in grado di garantire una straordinaria resistenza alle macchie senza alterare le altre proprietà del materiale né aggiungere alcuno strato esterno alla lastra. www.dekton.it
ABBONATI PER LEGGERE
“VESTIRE” PARETI E PAVIMENTI. Oggi le nuove tendenze sono interpretate da un accordo fra Diesel Living e Iris Ceramica: una partnership che sposa la creatività del lifestyle brand internazionale con l’expertise e le tecnologie che da sempre contraddistinguono l’azienda ceramica modenese. Nasce così questo progetto ad hoc che arricchisce l’offerta dedicata all’arredo casa e che funge da trait d’union tra la zona giorno e la zona notte preservando la continuità di linguaggio Diesel Living. Ispirazioni industriali e atmosfere metropolitane dettano le linee guida per cinque collezioni che interpretano lo stile urban attraverso l’anima rock di Diesel: cromie metalliche, colori cangianti e texture materiche effetto resina e cemento vestono gli ambienti della casa rivelando la personalità audace di chi la abita. Concrete, Industrial Glass, Camp, Stage e Hard Leather, linee ideate per la posa a pavimento e rivestimento che esplorano 5 diversi mood dialogando con tessuti come la tela e la juta e con finiture “vissute” dal design industriale e dal sapore vintage. www.irisceramica.it/diesel-living
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EES EUROPE 2016
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22/24 GIUGNO – MONACO DI BAVIERA
Informazioni dalle aziende
salone specialistico dedicato alle batterie e ai sistemi di accumulo più grande d’Europa Gli insider del settore prevedono in pochi anni una portata miliardaria per il mercato dei sistemi di accumulo e gli accumulatori per il fotovoltaico stanno accelerando questo sviluppo. EES Europe, offre dal 22 al 24 giugno 2016 a Monaco di Baviera una panoramica sui mercati e sulle tecnologie del futuro. Dopo il successo dell’edizione 2015, il salone si rinnova superando i 12.000 m2 di superficie espositiva con oltre 1000 espositori che presenteranno prodotti, servizi e soluzioni per il settore batterie e sistemi di accumulo energetico.
E-MOBILITY & RENEWABLE ENERGY EES EUROPE presenta i veicoli elettrici e i concetti di mobilità all’avanguardia: dalle infrastrutture di ricarica con stazioni di rifornimento elettrico e tettoie solari per automobili
EES FORUM Un programma ricco di interventi 22 giugno Panoramica del mercato e innovazioni degli espositori 23-24 giugno - Spazio ai temi mobilità elettrica, energie rinnovabili e concetti pratici sugli accumulatori
EES EUROPE CONFERENCES 21-22 GIUGNO 2016 Due giorni dedicati all’analisi del mercato mondiale e alle innovazioni tecnologiche, dalle soluzioni “second use” fino ai modelli di business per le batterie
SMART RENEWABLE ENERGY Oltre agli impianti fotovoltaici decentrati e agli accumulatori a batteria per l’alimentazione elettrica domestica, anche l’interconnessione intelligente dei sistemi contribuirà a rendere disponibile energia di bilanciamento per la rete pubblica
Per ulteriori informazioni: www.ees-europe.com
ASSOCIAZIONI
Costruzioni, un futuro “d’acciaio” L’acciaio strutturale ha assunto un ruolo sempre più rilevante nell’ambito dell’edilizia non residenziale in Italia, raddoppiando il suo utilizzo dal 2005 al 2015. Per meglio capire l’evoluzione di questo settore abbiamo intervistato Caterina Epis, Presidente di Fondazione Promozione Acciaio ¦ SIMONETTA ALFARO S.A.: Gentile Presidente, come nasce la Fondazione Promozione Acciaio? E qual è ad oggi la vostra mission? C.E.: Fondazione Promozione Acciaio nasce nel 2005 - abbiamo recentemente festeggiato il Decennale - a seguito di un’indagine di mercato che CATERINA EPIS, Presidente Fondazione identificò come il parco edile italiano non approfittasse, come nel resto dei Promozione Acciaio Paesi europei e del mondo, dei vantaggi intrinsechi del materiale acciaio. All’epoca, la percentuale di acciaio strutturale utilizzato in Italia si attestava al 18% a fronte di una media europea di oltre il 60%: la difformità tra le due percentuali evidenziò quanto, in Italia, fossero limitate la conoscenza del materiale e delle sue performance e la competenza progettuale. Un territorio ad alto potenziale la cui attenzione e prospettiva furono il predistributori, costruttori metallici, studi di progettazione): il know how di chi supposto alla base della nascita della Fondazione. vi opera è per noi capitale prezioso. Aggiungo infine che quella percenElemento fondamentale che guida il nostro impegno è la mission culturale: tuale del 2005, ferma al 18%, è arrivata, oggi, a quota 33%; crediamo di aver promuoviamo e divulghiamo la conoscenza della costruzione in acciaio contribuito fattivamente al raggiungimento di questo risultato. sia nella realizzazione di nuove costruzioni ed infrastrutture, sia negli interTecnologia e impatto ambientale come si possono coniugare al meglio nelle vostre attività? venti di riqualificazione, consolidamento e recupero del costruito, attraL’acciaio è un materiale che ben si sposa a un ridotto impatto ambientale. verso la formazione di professionisti, studenti e operatori del settore con In primo luogo, perché l’acciaio è un materiale sostenibile: è riciclabile al seminari, corsi, convegni, visite di cantiere, in collaborazione con gli OrdiniPER 100% senza perdere alcuna proprietà, contribuendo così alla conservaABBONATI LEGGERE Professionali e le Università e attraverso la redazione di strumenti tecnici a zione delle risorse naturali. Inoltre, la totalità del materiale utilizzato deriva http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 supporto della progettazione in acciaio come volumi e dispense tecniche. già da un precedente processo di riciclo, seguendo il principio montagFPA è inoltre impegnata nel monitoraggio e nello sviluppo tecnico e norgio, smontaggio, riciclo e nuova vita. La costruzione a secco, entrando più mativo in ambito UNI e CEN con esperti della progettazione in acciaio, del nello specifico, facilita di molto le operazioni di smontaggio e riciclabilità. mondo accademico, delle Istituzioni e dei Ministeri. In seno alla Fondazione Per farle un esempio, la miglior vetrina per la costruzione in acciaio è stata sono attive cinque Commissioni Tecniche: Fuoco, Sisma, Norme, Sostenibilità Expo Milano 2015 dove, su 52 Paesi partecipanti, 37 hanno deciso di reae Edilizia a secco in acciaio, partecipate da docenti universitari, membri lizzare i propri padiglioni utilizzando proprio l’acciaio strutturale. Come del Ministero dell’Interno, membri del Ministero delle Infrastrutture – CSLP, si spiega questo dato? Un grande vantaggio dell’acciaio in fase cantieristica, facilità e rapidità di montaggio e smontaggio con tempi di costruimprese associate e professionisti. In ultimo, Fondazione offre consulenza zione ridotti, leggerezza, sicurezza sismica, valore formale ed espressivo, tecnica gratuita ai Soci, agli investitori pubblici e privati e ai professionisti, flessibilità d’uso, riuso, recupero e riciclabilità. Fondazione è molto attenta architetti e ingegneri. Ci tengo a sottolineare alcuni numeri che testimoall’argomento, oggi sempre più al centro delle diverse proposte di Legge niano l’attività di questi 10 anni: abbiamo erogato 15.000 ore di formazione del Governo, costituendo, nel 2008 la Commissione per le Costruzioni (160 giorni di formazione l’anno), abbiamo coinvolto 40.000 tra professioEcosostenibili per la divulgazione e la formazione in questo ambito. nisti e studenti nelle nostre attività formative, editato 80 pubblicazioni tecQuali sono le criticità del vostro settore di riferimento in Italia? E rispetto al resto dell’Euniche, erogato 2000 consulenze tecniche gratuite e il nostro portale web ropa possiamo ritenerci soddisfatti? conta circa 90.000 accessi al mese. Tutto questo con l’obiettivo di stabiDi certo in Italia la prima criticità è stata la forte diminuzione delle costruzioni, lire un dialogo permanente con tutti gli operatori del settore delle costruun mercato in netta contrazione. Riferendoci sempre al settore non residenzioni: ingegneri, architetti, investitori, affinché in Fondazione essi trovino un ziale, abbiamo registrato un calo degli investimenti del 44% tra il 2002 e il supporto e un punto di riferimento per la costruzione in acciaio. Il nostro 2012 mentre per le superfici si è riscontrata una flessione di oltre il 70%. Una valore aggiunto è la presenza di tutta la filiera delle costruzioni in acciaio seconda criticità può essere individuata nel fatto che viviamo in un Paese nella compagine sociale (Associazioni di categoria, produttori, trasformatori,
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nel dissesto idrogeologico, temi entrambi molto discussi e importanti sul dominato dalla cultura del cemento armato. Tuttavia, questo fattore costituipiano nazionale, così come nelle opere di adeguamento e/o messa a norma sce anche un’opportunità, giacché possiamo oggi lavorare al fine di incremendell’edilizia scolastica. Stiamo portando avanti un’attività di aggiornamento tare un mercato che riteniamo ancora vergine. Rispetto al resto dell’Europa, dei Prezziari delle Opere Pubbliche, collaborando ora con la Regione Emilia poi, vogliamo e dobbiamo migliorare. Facciamo parte di un network inter interRomagna, affinché la carpenteria metallica venga correttamente considenazionale con altri Enti simili al nostro presenti in Germania, Francia, Belgio, rata. Inoltre, partendo dal dato secondo il quale gran parte degli investimenti Olanda, Norvegia, Turchia, Svezia ove ci confrontiamo sugli aspetti tecnici, proviene dai grossi investitori immobiliari, vogliamo iniziare a collaborare con normativi e informativi tra cui il tema attualissimo della sostenibilità, ognuna questi soggetti per capire se ci siano delle azioni specifiche da intraprendere apportando il proprio contributo specifico in relazione alla propria esperienza. perché l’acciaio divenga un vantaggio per i progetti sui quali essi andranno Per concludere, Fondazione Promozione Acciaio quali traguardi si pone nel prossimo futuro? a investire. Allo stesso modo, stiamo focalizzando la nostra attenzione al setA fronte dei dati emersi dalla nostra ricerca, abbiamo compiuto un perfetore residenziale, dove le soluzioni costruttive in acciaio, ancora poco diffuse zionamento delle nostre attività in considerazione delle attuali tendenze di e conosciute, possano trovare un’apertura e nuove occasioni di sviluppo. mercato. Nei prossimi anni, la maggior parte degli investimenti sarà destiABBONATI PER LEGGERE Infine, ci adoperiamo nel creare occasioni di business all’estero per i nostri Soci nata alla riqualificazione del patrimonio esistente, anche in virtù della Legge per portare la costruzione in acciaio e l’eccellenza della progettazione Made sul contenimento del consumo del suolo appena approvata dalla Camera, http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 in Italy extra nazione. Venerdì 6 maggio abbiamo organizzato una visita di settore dove la carpenteria metallica diviene un’opportunità per il rilancio cantiere alla Ceramica Sant’Agostino ove stanno ricostruendo, dopo il sisma del mercato. In particolare, le costruzioni a secco in acciaio costituiscono del 2012, un magazzino automatico autoportante verticale realizzato totaluno degli elementi chiave per la riconversione degli edifici per qualsiasi mente in carpenteria metallica. È infatti possibile realizzare magazzini adibiti tipo di intervento sia necessario: ristrutturazioni, adeguamenti, sopraelevaallo stoccaggio con strutture fortemente innovative che grazie alle Norme zioni e ampliamenti, rispettando pienamente i vincoli costruttivi e architetTecniche per le Costruzioni 2008 sono altamente efficienti e sicuri di fronte tonici del contesto. Desideriamo altresì rafforzare la nostra presenza presso alle azioni sismiche. Magazzino che costituisce una vera novità del settore le Istituzioni mettendoci a disposizione come interlocutore competente su e una nuova prospettiva alla quale i distretti produttivi del nostro territorio un materiale, l’acciaio, dalle grandi potenzialità. Infatti, non possiamo dimenpotranno guardare come ausilio per le proprie attività. ticare che esso presenta grandi opportunità nel consolidamento sismico e ¦
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EFFICIENZA IDROGEOLOGICA
Cosa sappiamo del rischio idraulico? Fondamentale, di fronte alle sempre più frequenti e ingenti piogge, è senza dubbio la corretta gestione delle acque di superficie ¦ FRANCESCA FERLITO e IRENE FALCUCCI
V
a sempre più affermandosi la consapevolezza del valore strategico dell’acqua sia sotto il profilo della sicurezza di approvvigionamento (ricordiamoci che molti conflitti nel mondo hanno come causa proprio l’accesso all’acqua), sia sotto quello igienico– sanitario. Nel nostro Paese, che non è in condizioni di serio disagio come invece i circa 3/5 del pianeta, è opportuno nondimeno prestare al tema un’attenzione maggiore di quanto non accada attualmente. In Finco vi è una filiera idrogeologica e del sottosuolo, cui si aggiunge ora questa condivisibile attività sul tema, strategico anche esso, dei sistemi di drenaggio e, quindi, di riciclo. Il proPolitecnica delle Marche, che ha collaborato all’organizzazione blema del costo e delle enormi dispersioni nelle trasmissioni dell’evento. È stata sottolineata l’importanza di investire effidell’acqua è da monitorare con maggiore cautela. Ecco perché è cacemente per risolvere il problema del deficit delle infrastrutbenvenuto l’impegno incentrato sull’ sull’efficienza idrogeologica. ture, avviando un possibile processo di bonifica e messa in Il 5 maggio scorso si è svolto a Fano il seminario formativo dal sicurezza delle aree più a rischio. titolo “Conoscere il rischio idraulico”, promosso dall’Ordine degli Nella seconda parte del seminario, l’attenzione è stata rivolta all’aIngegneri di Pesaro - Urbino e patrocinato dal Comune di Fano. nalisi dei casi di successo per la risoluzione delle problematiche L’iniziativa ha avuto appunto lo scopo di approfondire i temi del connesse alla fragilità del suolo. Toni Principi, Vice Presidente ABBONATI PER LEGGERE dissesto idrogeologico ed il trend e gli effetti delle precipitazioni dell’AISES (Associazione Italiana Segnaletica e Sicurezza, fedesul territorio nazionale. Proprio il http://shop.quine.it/dettaglio.asp?idprodotto=10 Presidente dell’Ordine , Ing. rata Finco) e Direttore Generale di Hauraton Italia, azienda leader Giorgio Fazi, ha ribadito che l’obiettivo dell’incontro era ed è “la nella produzione di sistemi di drenaggio, ha tenuto la relazione realizzazione di un network di professionalità specializzate che sapintroduttiva sottolineando la necessità ““che tecnici e istituzioni pia attuare una politica di prevenzione a difesa del nostro territorio”. comprendano come la logica della prevenzione debba diventare In particolare, hanno partecipato alla Tavola rotonda Costante ordinaria”. In sostanza i costi del non fare, nel campo della manuDe Simone, Generale dell’Aeronautica Militare ed i Professori tenzione idrogeologica, sono alti ed essa va pensata come fabDarvini, Soldini e Mancinelli, autorevoli esponenti dell’Università bisogno costante e non come emergenza. ¦
CONVEGNO
Porte Aperte al Futuro – Prospettive per il settore delle Chiusure Tecniche Residenziali ed Industriali Venerdì 17 giugno, Roma Il giorno 17 giugno 2016, alle ore 9.30, si terrà il Primo Convegno Nazionale ACMI, “Porte dei Deputati e l’On. Gea Schirò, XIV Commissione Politiche Unione Europea, Camera Aperte al Futuro – Prospettive per il settore delle Chiusure Tecniche Residenziali ed dei Deputati. Il Convegno si tiene a tre anni dalla nascita dell’Associazione, i cui memIndustriali”, presso la sede ENEA, Roma. I lavori saranno aperti dal Presidente ENEA, Dr. bri, si sono da allora strutturati, suddivisi in gruppi di lavoro interni, cimentati sui Federico Testa. Seguirà l’intervento del Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri temi di interesse della categoria. Ora il settore, specie in tempi non facili come quelli e della Rete delle Professioni Tecniche, Ing. Armando Zambrano.Successivamente sono attuali, ha bisogno per svilupparsi anche di essere riconosciuto, di essere valorizzato previste due tavole rotonde: la prima sull’efficienza energetica nel settore delle chiue di essere individuabile. In una parola, il settore ha bisogno di accrescere la propria sura tecniche, moderata dall’ Arch. Fabio Sergio Brivio, Presidente Comitato Costruzioni identità: ed è tanto più forte questo bisogno quanto più, nell’ambito della filiera UNI e Vice Presidente Finco; la seconda sulle Linee Guida Acmi sulla Contrattualistica, lunga delle costruzioni, tale settore viene in seconda o terza battuta e quando il suo moderata dal Dr. Ennio Braicovich, Direttore La Nuova Finestra.Parteciperanno molti contributo è sottovalutato perché poco conosciuto, nonostante il suo alto livello tec tecrelatori tra i quali l’On. Lorenzo Becattini, X Commissione Attività Produttive, Camera nologico e qualitativo.
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SOCI FINCO ACMI Associazione Chiusure e Meccanismi Italia Presidente: Nicola Fornarelli Vice Presidente: Antonio Ferraro Presidente Onorario: Vanni Tinti AIPAA Associazione Italiana per l’Anticaduta e l’Antinfortunistica Presidente: Giuseppe Lupi Vice Presidente: Michele Brambati Direttore: Tommaso Spagnolo AIPE Associazione di Imprese di Pubblicità Esterna Presidente: Daniela Aga Rossi Direttore Generale: Ettore Corsale
AISES Associazione Italiana Segnaletica e Sicurezza Presidente: Gabriella Gherardi Vice Presidente: Antonio Principi AIT Associazione Imprese Impianti Tecnologici Presidente: Bruno Ulivi Vice Presidenti: Riccardo Cerrato, Carlo Antonio Gandini Segretario: Roberto Vinchi AIZ Associazione Italiana Zincatura Presidente: Carmine Ricciolino Vice Presidente: Giuseppe Caldarera, Ugo Bottanelli ANACS Associazione Nazionale Aziende di Cartellonistica Stradale Presidente: Davide Castagnoli Vice Presidente: Elena Orlandi Direttore: Paolo Bertaggia
ARI Associazione Restauratori d’Italia Presidente: Antonella Docci Vice Presidente: Fabiana Fondi Segretario: Marina Maugeri
ASSINGEO Associazioni Industrie Nazionali Geosintetici Presidente: Francesco Fontana
ASSITES Associazione Italiana Tende, Schermature solari e Chiusure Tecniche Oscuranti Presidente: Fabio Gasparini Vice Presidenti: Maurizio Bottaro, Marino Faini ASSOBON Associazione Nazionale Imprese Bonifica Mine ed Ordigni Residui Bellici Presidente: Giannantonio Massarotti Consigliere: Stefano Gensini ASSOFRIGORISTI Associazione Italiana Frigoristi Presidente: Gianluca De Giovanni Vice Presidente: Franco Faggi Direttore: Marco Masini ASSOROCCIA Associazione Nazionale costruttori opere di difesa dalla caduta di massi e valanghe Presidente: Carlo Miana Vice Presidente: Diego Dalla Rosa Direttore Generale: Bruno Zanini ASSOVERDE Associazione Italiana Costruttori del Verde Presidente: Antonio Maisto Vice Presidente: Pasquale Gervasini Segretario Generale: Federico Ospitali
CNIM Comitato Nazionale Italiano Manutenzione Presidente: Aurelio Salvatore Misiti
ANCSA Associazione Nazionale Centri Soccorso Autoveicoli Presidente: Eleonora Testani Vice Presidente: Enzo Ciabatta Direttore: Alessia Lentini
FEDERMOBILITÀ Forum Regionale, Locale e Urbano della Mobilità Sostenibile Vice Presidenti: Giovanni De Nicola, Giovanni Forciniti Direttore: Annita Serio
ANFIT Associazione Nazionale per la Tutela della Finestra Made in Italy Presidente: Laura Michelini Vice Presidente: Guido Puccinelli Direttore Tecnico: Piero Mariotto
FIAS Federazione Italiana delle Associazioni Specialistiche del Sottosuolo Presidente: Massimo Poggio Vice Presidenti: Mauro Buzio, Claudio Guareschi
ANNA Associazione Nazionale Noleggio Autogru e Trasporti Eccezionali Presidente: Daniela Dal Col Vice Presidente: Angelo Gino Past President: Sergio Pontalto
AIF – FIAS Associazione Imprese Fondazioni consolidamenti - indagini nel sottosuolo Presidente: Antonio Arienti
ANIPA - FIAS Associazione Nazionale Imprese Pozzi per Acqua Presidente: Claudio Guareschi
ANIG HP – FIAS Associazione Nazionale Impianti Geotermia – Heat Pump Presidente: Alberto Stella
ARCHEOIMPRESE Associazione Italiana Imprese di Archeologia Presidente: Claudio Calastri Vicepresidenti: Monica Girardi, Luca Mandolesi
ANISIG – FIAS Associazione Nazionale Imprese Specializzate in Indagini Geognostiche Presidente: Mauro Buzio
FIPER Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili Presidente: Walter Righini Vice Presidente: Hanspeter Fuchs, Carlo Rinaldi Direttore: Vanessa Gallo
UNION Unione Italiana Organismi Notificati Presidente: Iginio S. Lentini
FIRE Federazione Italiana per l’Uso Razionale dell’Energia Presidente: Cesare Boffa Vice Presidente: Giuseppe Tomassetti Direttore: Dario Di Santo
UNIONE ENERGIA ALTO ADIGE – SEV Federazione dell’Energia Raiffeisen e Consorzio Biomassa Alto Adige Presidente: Fuchs Hanspeter
FISA – FIRE SECURITY ASSOCIATION Fire Security Association Presidente: Marco Patruno
ZENITAL Ass. Italiana Sistemi di Illuminazione e Ventilazione naturali, e per il controllo di fumo e calore Presidente: Luca Marzola Vice Presidente: Raffaele Scognamiglio Direttore: Giuseppe Giuffrida
FONDAZIONE PROMOZIONE ACCIAIO Presidente: Caterina Epis Direttore Generale: Simona Maura Martelli
ACI Presidente: Angelo Sticchi Damiani
IPAF ITALIA International Powered Access Federation - Italia Presidente: Vincenzo Andreazza Responsabile Ipaf Italia: Maurizio Quaranta Segretario: Lorenzo Perino
Fondazione mapi
LIGNIUS Associazione Nazionale Italiana Case Prefabbricate in Legno Presidente: Johann Waldner Vice Presidente: Gunther Pallweber
FONDAZIONE MAPI Presidente: Michele Polini Vice Presidente: Giovanni Scuticchio GRID PARITY 2 SRL Presidente: Giovanni Simoni Vice Presidenti: Vito Umberto Vavalli, Luciano Brandoni Direttore: Vito Umberto Vavalli NEXTSTRATEGY Amministratore delegato: Stefano Cicchelli Direttore e Consigliere Delegato FincAcademy: Roberto Maran
PILE Produttori Installatori Lattoneria Edile Presidente: Fabio Montagnoli Tesoriere: Palmiro Bartoli
S.T.A. DATA SRL Amministratore Delegato: Adriano Castagnone Direttore/Segretario: Simonetta Verdi
SISMIC Associazione Tecnica per la Promozione degli Acciai Sismici per il Cemento Armato Presidente: Donatella Guzzoni Direttore: Roberto Treccani
TANGENZIALE DI NAPOLI S.p.A. Presidente: Paolo Cirino Pomicino Vice Presidente: Pietro Fratta Amministratore Delegato: Agostino Chisari
UNICMI (Acai+Uncsaal) Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell’Involucro e dei Serramenti Presidente: Riccardo Casini Vice Presidente Vicario: Donatella Chiarotto Direttore Generale: Pietro Gimelli
TESAV TECNOLOGIE E SERVIZI AVANZATI Presidente: Guelfo Tagliavini Vice Presidenti: Andrea Penza, Vito Donato Grippa
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Presidente Carla Tomasi
Vicepresidente Vicario con delega per la Sostenibilita, Ambiente ed Energia Sergio Fabio Brivio
Vicepresidente Donatella Chiarotto
Consigliere incaricato per l’Organizzazione e le Filiere Gabriella Gherardi
Presidente Filiera Macchine ed attrezzature da Cantiere Daniela dal Col
Presidente della Filiera Mobilità e Sicurezza Stradale Lino Setola
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