ANNO 29 n. 2 marzo 2020 ISSN: 2612-4068 www.dimensionepulito.it MENSILE DI PULIZIE INDUSTRIALI, SANIFICAZIONE E IGIENE AMBIENTALE MERCATO Spazzatrici: un presente all’insegna della speranza IMPRENDITORIA PMI: affrontare il passaggio generazionale MARKETING Creatività per motivare la rete vendita Speciale CANTIERI 1991 - 2020 i nostri 29 anni!
THE SMART AIRFRESHENER SELEZIONA E TRASFORMA I CATTIVI ODORI
Quine Srl
Via G. Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel. 02.69001255 | Fax 02.69001277
Direttore editoriale
Ornella Zanetti | o.zanetti@dimensionepulito.it
Fondatore Gabriele Marrazzini
Direttore Responsabile Marco Zani
Coordinamento editoriale
Chiara Scelsi - chiara.scelsi@quine.it
Loredana Vitulano - loredana.vitulano@quine.it
Redazione
Cristina Cardinali - c.cardinali@dimensionepulito.it
Consulenti tecnico scientifici per la sezione Igiene&Ambiente Chiara Dassi - Graziano Dassi
Ufficio traffico e Servizio abbonamenti Ilaria Tandoi | i.tandoi@lswr.it
Ornella Foletti - ornella.foletti@quine.it
Responsabile Commerciale
Stefano Busconi - s.busconi@lswr.it
Pubblicità e Sviluppo:
Filippo Viola - f.viola@lswr.it
Guido Rossi - g.rossi@lswr.it
Edoardo Rossi - e.rossi@lswr.it
Paolo Simeoni - p.simeoni@lswr.it
Realizzazione grafica LIFE - LSWR Group
Produzione&Stampa Paolo Ficicchia
Stampa Aziende Grafiche Printing Srl Peschiera Borromeo (MI)
Prezzi e abbonamenti
• Abbonamento annuale: 49 euro
• Annuale estero: 160 euro
• Copia arretrata: 17 euro
• Costo di una copia: 1.30 euro info@dimensionepulito.it
www.dimensionepulito.it www.cleaninginternational.com
Responsabilità
Dimensione Pulito periodico mensile registrato: autorizzazione del Tribunale di Milano N. 598 del 9.11.92
La pubblicazione o ristampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’editore. Gli articoli pubblicati su Dimensione Pulito sono sotto la responsabilità degli autori. I manoscritti e i disegni pubblicati non saranno restituiti. INFORMATIVA AI SENSI DEL GDPR 2016/679
Si rende noto che i dati in nostro possesso liberamente ottenuti per poter effettuare servizi relativi a spedizioni, abbonamenti e similari, sono utilizzati secondo quanto previsto dal GDPR 2016/679.
Titolare del trattamento è Quine srl, via Spadolini, 7 - 20141 Milano (info@quine.it).
Si comunica inoltre che dati personali sono contenuti presso la nostra sede in apposita banca dati di cui è responsabile Quine srl e cui è possibile rivolgersi per l’eventuale esercizio dei diritti previsti dal D.Lgs 196/2003.
© Quine srl – Milano
industriali, con
a
e a bordo, che si distinguono per il design e la tecnica applicata. Produce modelli diversi per dimensioni, tipologia di spazzole (circolari, cilindriche o orbitali) sistema di lavoro (lavante o lavante/spazzante) e alimentazione (elettrica o batteria). Le larghezze di lavoro vanno da 35 a 130 cm.
Hanno collaborato: Sebastian Bendinelli, Cristina Cardinali, Simone Ciapparelli, Chiara Dassi, Graziano Dassi, Marcello Falvo, Mauro Martini, Marco Monti, Maurizio Pedrini, Fabrizio Pirovano, Francesca Scelsi, Loredana Vitulano, Costantino Zanatta..
PULITO 5 Periodico mensile edito da
02/2020 | DIMENSIONE
S SOMMARIO/ANNO 29 N.2 MARZO 2020 ANNO 29 n. 2 marzo 2020 Per saperne di più collegati da qui al nostro sito MENSILE DI PULIZIE INDUSTRIALI, SANIFICAZIONE E IGIENE AMBIENTALE MERCATO Spazzatrici: un presente all’insegna della speranza IMPRENDITORIA PMI: affrontare il passaggio generazionale MARKETING Creatività per motivare la rete vendita Speciale CANTIERI 1991 - 2020 i nostri 29 anni! MERCATO 8 Spazzatrici: un 2019 in crescita, un presente all’insegna della speranza Maurizio Pedrini IMPRENDITORIA & BUSINESS A chi lascio la mia attività? Sebastian Bendinelli CARRIERA & LAVORO 20 La progettualità di carriera Francesca Scelsi MARKETING 22 Vendere o motivare Fabrizio Pirovano, Marco Monti 8 18 20 SPECIALE CANTIERI retro ➥ IN COPERTINA Adiatek è un azienda italiana che produce lavasciuga
1 - Disinfestazione e servizi ambientali 14% 2 - Alberghi 8% 3 - Aziende alimentari e varie 10% 4 - Pubblici esercizi 8% 5 - Enti pubblici 3% 6 - Grande distribuzione 3% 7 - Imprese di pulizia 30% 8 - Rivenditori 16% 9 - Sanità 8% 1 2 5 6 7 8 9 3 Tel. +39 02 864105 Fax. +39 02 70057190 LA GUIDA DA PORTARE SEMPRE CON SÉ PER CONOSCERE TUTTI TRUCCHI DEL MESTIERE LA DISTRIBUZIONE NEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO GUIDE dell’Installatore Professionale 7 YOUR INFORMATION PARTNER QUINE COLLABORA CON: www.quine.it Organo ufficiale AiCARR LA RIVISTA PER PROFESSIONISTI DELL’HVAC&R LA RIVISTA PER PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R Organo Ufficiale AiCARR NORMATIVA TAVOLA ROTONDA Conto Termico TEE. che punto siamo? IMPIANTI NEGLI NZEB: EPB, LE NOVITÀ DELLE NUOVE NORME IMPIANTI AD ARIA PRIMARIA VS VAV FOCUS COMMISSIONING FILTRAZIONE E QUALITÀ DELL’ARIA SOTTORAFFREDDAMENTO FRIGOCONSERVAZIONE ALIMENTARE #42 COMMISSIONING RISPARMIO ENERGETICO NEL TERZIARIO Organo ufficiale ANGAISA LA VOCE PIÙ AUTOREVOLE DEL SETTORE IDROTERMOSANITARIO #251 Bosch riparte CLASSIFICHE 2015 Produttori e distributori: ce la si può fare! Quando la differenza TREND bagno che calza pennello www.bluerosso.it LA VOCE AUTOREVOLE DEL CANALE IDROTERMOSANITARIO PIÙ DINAMICA LA PIATTAFORMA ITALIANA DELLA PRODUZIONE MUSICALE E DELL’AUDIO PROFESSIONALE www.audiofader.com WEBSITE AGGIORNATO MAGAZINE MENSILE DIGITALE IVO GRASSO e MASSIVE ARTS Lo studio di modernoregistrazione SALVATORE ADDEO L’amore per l’SSL STRUMENTI principi programmazione AVID PRO TOOLS DOCK soluzione per tutti IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER CHI OPERA NEL CAMPO DELLA PULIZIA INDUSTRIALE, SANIFICAZIONE E FACILITY MANAGEMENT www.casaeclima.com L’INFORMAZIONE EFFICIENTE, COMPLETA E IN TEMPO REALE OLTRE 200.000 UTENTI MESE Organo ufficiale FINCO LA RIVISTA CHE HA PORTATO LA PROGETTAZIONE SOSTENIBILE IN ITALIA STORIA ITER PROGETTUALE Passo obbligato grande opportunità A SCUOLA DI EFFICIENZA Per PENSARE, PROGETTARE COSTRUIRE SOSTENIBILE www.commercioelettrico.com Organo ufficiale FME IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO DAL 1952 IL PERIODICO D’INFORMAZIONE PER INGEGNERI E ARCHITETTI NEWSLETTER – L’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE VIA MAIL Ogni 15 giorni raggiunge oltre 42.000 iscritti FOCUS SPECIALE Innovazione cambiamento Un CNI eletto per dare risposte In USA volano le infrastrutture Eucentre per ricostruire la sicurezza Ancora trattative consultazioni? Newsletter Programma Corsi di Aggiornamento Professionale QUOTA RINNOVABILI EDIFICI obblighi proroghe SCIA, operativo il modello unico Tutti i rinvii SPECIALE MILLEPROROGHE Top 7 infrastrutturemegadel 2016 LA RIVISTA PER PROGETTARE LA SMART INDUSTRY Organo ufficiale Confapi INFORMAZIONE TECNICO SCIENTIFICA PER LE PMI www.rivistainnovare.it SUBFORNITURA E –------ma d o---www.ammonitore.com MENSILE DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PER IL MECCATRONICO www.MTEDocs.it INFORMAZIONE TECNICHE PER L’AUTORIPARAZIONE MECCANICA&AUTOMAZIONE PERIODICO BUSINESS TO BUSINESS NEL MONDO DELL’INDUSTRIA MECCANICA E DELLE MACCHINE UTENSILI #4maggio 2016 IN QUESTO NUMERO Generative design, come www.meccanica-automazione.com IL PORTALE CHE TI GUIDA VERSO LA SMART INDUSTRY TUTTI VOLTI E LE AZIENDE www.terminidellameccanica.com IL TRADUTTORE MULTILINGUE DELLA MECCATRONICA URBAN & PARTNER MILANO (I) WRODAW (PL) GALLARATE (I) PIACENZA (I) TIRANA (AL) SARAGOZZA (ES) MILANO (I) Quine srl Via G. Spadolini, 7 20141 Milano - Italia Tel. +39 02 864105 Fax. +39 02 70057190 YOUR INFORMATION PARTNER QUINE COLLABORA CON: www.quine.it DELL’HVAC&R 42 TERZIARIO Organo ufficiale ANGAISA LA VOCE PIÙ AUTOREVOLE DEL SETTORE IDROTERMOSANITARIO #251 MARCO BOSELLI Bosch riparte CLASSIFICHE 2015 Produttori e distributori: ce la si può fare! sempre viva Dove va la filiera? Un anno logistica MATERIA www.bluerosso.it LA VOCE AUTOREVOLE DEL CANALE IDROTERMOSANITARIO PIÙ DINAMICA LA PIATTAFORMA ITALIANA DELLA PRODUZIONE MUSICALE E DELL’AUDIO PROFESSIONALE www.audiofader.com WEBSITE AGGIORNATO QUOTIDIANAMENTE MAGAZINE MENSILE DIGITALE IVO GRASSO e MASSIVE ARTS Lo studio di modernoregistrazione SALVATORE ADDEO L’amore per l’SSL ALTERNATIVI IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER CHI OPERA NEL CAMPO DELLA PULIZIA INDUSTRIALE, SANIFICAZIONE E FACILITY MANAGEMENT www.pulizia-industriale.it DA 50 ANNI LA VOCE AUTOREVOLE DEL CLEANING www.casaeclima.com L’INFORMAZIONE EFFICIENTE, COMPLETA E IN TEMPO REALE OLTRE 200.000 UTENTI MESE Organo ufficiale FINCO LA RIVISTA CHE HA PORTATO LA PROGETTAZIONE SOSTENIBILE IN ITALIA MEDAGLIE D’ORO UNA SCELTA A SCUOLA DI EFFICIENZA Per PENSARE, PROGETTARE COSTRUIRE SOSTENIBILE www.commercioelettrico.com Organo ufficiale FME IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO 1952 IL PERIODICO D’INFORMAZIONE INGEGNERI E ARCHITETTI – L’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE VIA MAIL raggiunge oltre 42.000 iscritti FOCUS SPECIALE PartiteIVAdalprossimoanno eletto per dare risposte In USA volano le infrastrutture Eucentre per ricostruire la sicurezza Ancora trattative consultazioni? Newsletter QUOTA RINNOVABILI EDIFICI obblighi e proroghe SCIA,modellooperativo unico Tutti rinvii SPECIALE MILLEPROROGHE Top infrastrutturemegadel 2016 LA RIVISTA PER PROGETTARE LA SMART INDUSTRY Organo ufficiale Confapi INFORMAZIONE TECNICO SCIENTIFICA PER LE PMI www.rivistainnovare.it MENSILE PER LA SUBFORNITURA E LA PRODUZIONE INDUSTRIALE –----------–-----d---www.ammonitore.com MENSILE DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PER IL MECCATRONICO www.MTEDocs.it INFORMAZIONE TECNICHE PER L’AUTORIPARAZIONE MECCANICA&AUTOMAZIONE PERIODICO BUSINESS TO BUSINESS NEL MONDO DELL’INDUSTRIA MECCANICA E DELLE MACCHINE UTENSILI STORIA DI COPERTINA per settore Lamiera IN QUESTO da quarant’anni professionale Sempre più al centro www.meccanica-automazione.com IL PORTALE CHE TI GUIDA VERSO LA SMART INDUSTRY TUTTI VOLTI E LE AZIENDE DELLA MECCATRONICA www.terminidellameccanica.com URBAN & PARTNER MILANO (I) WRODAW (PL) GALLARATE (I) PIACENZA (I) TIRANA (AL) (ES)
pavimenti
operatore
terra
SI PARLA DI
Adiatek www.adiatek.com LII Amer www.amer.it 16 Amuchina www.amuchina.it XXV Arco Chimica www.arcochimica.it 25 Chimiclean www.chimiclean.it L Comac www.comac.it 8, LIII Dulevo International www.dulevo.com 8 Falpi www.falpi.com XXIV Falvo www.falvo.info XVIII, XIX Industrie Celtex www.industrieceltex.com XI
Ing. O. Fiorentini www.fiorentinispa.com 8 Isal www.isalsweepers.it 8 Itidet www.itidet.it LII Kärcher www.kaercher.com XL Kemika www.kemikagroup.com XLVI Künzle&Tasin www.kunzletasin.com XLVIII Lavorwash it.lavorpro.com 8 MK www.marka.biz LIV Medusa www.medusasrl.com XLIII
MP-HT www.mp-ht.it 8, LIV Paperdi www.paperdi.it LII Poli Motoscope www.polimotoscope.it 8, LIV Polychim www.polychim.it LIII RCM www.rcm.it 8 Rubino Chem www.rubinochem.it LIV TMB www.tmbvacuum.it XLIV TTS www.ttsystem.com LII Unira www.unira.it LV
pubblicità GSA115x150.pdf 1 26/03/15 15.27
INDICE INSERZIONISTI
Adiatek I Copertina Amer 17 C.C.A.G. CROTTI 13 ChimiClean II Copertina Comac 3 MP-HT 9
Paperdi 4 Parodi&Parodi 7 Polimotoscope 11 Rubino Chem 6 Synclean 15
SPECIALE CANTIERI
Acraf XXV Allegrini XXII, XXIII Arco II Copertina Falpi XVII Industrie Celtex III Itidet XV Kemika I Copertina
Künzle&Tasin IV Medusa XLIII MK XXVII Polychim LIII TMB VI TTS XXVIII, XXIX Unira V
S I
C M Y CM MY CY CMY K
Spazzatrici: un 2019 in crescita, un presente all’insegna della SPERANZA
Nonostante le difficoltà generate dall’epidemia di Coronavirus, la “regina” della pulizia meccanizzata guarda ancora con fiducia al futuro Maurizio Pedrini
La spazzatrice condivide senz’altro lo scettro di “regina” della pulizia meccanizzata, insieme alla lavasciuga pavimenti. Una macchina davvero preziosa, che permette di effettuare con ottimi risultati la pulizia di grandi superfici, sia indoor che outdoor.
Le spazzatrici sono impiegate in ambito professionale tanto all’aperto (su strade e marciapiedi per l’igiene urbana) che al chiuso, per ambienti come le hall degli alberghi, i centri
8 DIMENSIONE PULITO | 02/2020
A ANALISI DI MERCATO
commerciali, i corridoi di scuole e altri importanti e delicati luoghi comunitari. Oggi, le aziende produttrici, propongono al mercato una vasta gamma di prodotti attenti al risparmio energetico e idrico e alla sostenibilità ambientale nella prospettiva del green cleaning. Questi modelli, dal design elegante ed ergonomico, sono forniti di funzionali accessori, avanzati sistemi di filtraggio e vantano, nel caso delle spazzatrici con operatore a bordo, le più sofisticate soluzioni tecnologiche per la sicurezza e il controllo da remoto delle macchine.
Il campo d’azione è potenzialmente assai ampio, potendo impiegare l’innovativa tecnologia che la contraddistingue per la pulizia e l’igienizzazione di una vasta gamma di pavimentazioni: industrie, magazzini, scuole, palestre, centri commerciali, strade e marciapiedi. Ovviamente, a seconda delle superfici da trattare (piastrelle, linoleum, cemento e moquette) esi-
stono modelli specifici, capaci di risol vere al meglio qualsiasi problema di sporco, montando le spazzole che più si addicono al pavimento oggetto dell’intervento di pulizia. In funzione della tipologia di superficie da igieniz zare, le spazzatrici si dividono in due grandi categorie: con uomo a terra o con uomo a bordo. Le prime, dagli ingombri più contenuti, si dividono in modelli manuali oppure a motore. Le
spazzatrici manuali sono indicate per la pulizia di cortili, magazzini, atri; di semplice e immediato impiego, assicurano la corretta rimozione della polvere e dello sporco.
Max Wind è una spazzatrice rivoluzionaria per uso completamente elettrica, attenta alle esigenze degli benessere delle persone tra cui lavora. È estremamente manovrabile, agile anche in piccoli velocemente in modo efficace, ed è molto semplice Di piccole dimensioni e silenziosa, risulta perfetta centri storici, piste ciclabili, parchi o giardini pubblici: efficiente anche sul manto erboso.
Le macchine spazzatrici con uomo a terra, con una notevole capacità di aspirazione, si rivolgono alle strutture più ampie, come edifici e capannoni industriali, caratterizzati da superfici di oltre 300 metri quadrati. Infine, le grandi spazzatrici con uomo a bordo, rivolte principalmente al mondo industriale,
SPAZZATRICE URBANA RIVOLUZIONARIA TELAIO IN ACCIAIO PER SPAZI URBANI SPORCO IN SACCO MP-HT S.r.l. Via Tamburin, 19 - 35010 - Limena (PD) T. +39 049 796 8360 info@mp-ht.it www.mp-ht.it MODELLO MAX WIND E MAX WIND S Resa oraria massima 7500 m²/h 7500 m²/h Larghezza lavoro spazzola centrale 600 mm 600 mm Larghezza lavoro con 1 spazzola laterale 1000 mm 1000 mm Larghezza lavoro con 2 spazzole laterali 1250 mm 1250 mm Autonomia massima 3 ÷ 5 h SISTEMA RACCOLTA Capacità contenitore rifiuti 100 lt 100 lt Possibilità di raccolta su sacco Sì Sì Superficie filtrante 4 m² 4 m² Scuotifiltro elettrico Sì Sì DATI TECNICI Potenza motore e alimentazione 24 Volt Honda 5 5 hp Petrol Serbatoio dell’acqua 15 lt + 22 lt 15 lt + 22 lt Trazione Idrostatica Idrostatica Livello di rumorosità 74,6 dB(A) 81,10 dB(A)
Dimensioni (LxLxH) 186X125X99 cm 186X125X99 cm Peso senza batterie 250 kg 280 kg
MISURE/PESI
ANALISI DI MERCATO
sono impiegate all’interno di strutture molto ampie, oppure all’aperto.
UOMO A TERRA E UOMO A BORDO
La scelta della spazzatrice non è mai casuale. La spazzatrice uomo a terra è adatta all’impiego in situazioni in cui la superficie da trattare non è molto grande o manca lo spazio di manovra. Ideale in ambienti in cui si presentano ostacoli, come magazzini o aree con scaffalature, tavoli, armadi, ecc. Le dimensioni contenute, che non sacrificano certamente potenza e prestazioni, rappresentano un plus per chi ha problemi di spazio. La uomo a bordo può essere impiegata sia in spazi interni che esterni, a condizione che si tratti di superfici veramente ampie, con una certa libertà di movimento. Ci rife-
L’EVOLUZIONE TECNOLOGICA: SEMPRE PIÙ MACCHINE ELETTRICHE
In che direzione si stanno evolvendo le innovazioni tecnologiche di maggiore interesse da parte dei produttori del settore? Anche grazie al movimento della green city e della green economy, la macchina elettrica la fa da padrona, dettando le linee guida dello sviluppo. In varie parti del mondo, compreso il Medio Oriente, si sta sviluppando, infatti, una grande sensibilità ecologica che spinge in questa direzione. Indubbiamente la spazzatrice è dotata di minore know-how rispetto alla lavasciuga pavimenti ma l’evoluzione tecnologica è stata costante. L’innovazione, in questi anni, si è concentrata soprattutto sul sistema filtrante: le aziende sono molto attente alla riduzione dell’impatto ambientale, eliminando le polveri e le sostanze inquinanti, e la richiesta è sempre più orientata verso l’acquisto di beni che siano rispettosi dell’aria. Se un tempo la richiesta dei clienti si limitava a sistemi per poter pulire, oggi i clienti pretendono - giustamente - che la macchina non inquini e che sia ad impatto zero. Come dicevamo, nelle motorizzazioni si sta passando sempre più velocemente da macchine con motori a benzina o diesel, a macchine elettriche. Questa evoluzione, partita dall’Europa Occidentale, sta viaggiando velocemente anche nell’Europa dell’Est e ci sono i primi segnali forti anche nel medio Oriente. La direzione di marcia è quella della propulsione elettrica per poter ridurre l’inquinamento ambientale, e non da meno quello acustico: in particolare nei centri storici, quella elettrica sarà una tipologia di macchina molto diffusa in futuro. L’utilizzo di queste spazzatrici va nella direzione della Circular economy, con la possibilità di generare energia da utilizzare per la propulsione degli automezzi con i relativi benefici sull’ambiente e sul conto economico.
Infine, per quanto riguarda, in particolare, le spazzatrici industriali, se non vi sono state negli ultimi anni particolari
evoluzioni tecniche, si è certamente vista una grande attenzione all’estetica, trascurata per molti anni. Le funzionalità più richieste sono quelle legate a macchine pratiche da usare e robuste. Lo spostamento verso l’alimentazione a batteria, anche nei modelli più grandi, ha spinto alcune aziende a valutare le batterie al litio che garantiscono autonomie molto elevate.
GRANDE PREOCCUPAZIONE PER GLI EFFETTI DELL’EMERGENZA SANITARIA
Ma veniamo al mercato per cercare di cogliere, con i responsabili delle aziende, il trend e le principali richieste emergenti. L’epidemia di Coronavirus ha creato una situazione di pesante incertezza nel comparto, che però non lascia spazio allo sconforto. Infatti, abbiamo colto negli industriali la volontà di reagire con determinazione all’inevitabile fase di stagnazione commerciale, non appena le condizioni
A
Daniele Sambati, RCM
Daniele Bonini, Isal
sanitarie e di messa in sicurezza delle catene produttive lo permetteranno. Abbiamo chiesto ai nostri interlocutori di tracciare una panoramica dello stato di salute del settore, partendo da un bilancio del 2019. “RCM”, spiega Daniele Sambati, sales director dell’azienda, “produce essenzialmente spazzatrici industriali, mentre Macroclean, azienda di proprietà del Gruppo, produce le versioni stradali e ne gestisce la vendita attraverso una propria rete commerciale. Relativamente alle spazzatrici industriali, abbiamo visto una lenta progressione nelle vendite, in atto da alcuni anni sia in Italia sia nei mercati esteri, a conferma che la spazzatrice rimane un complemento necessario per la sicurezza e l’igiene sul lavoro. Per RCM”, aggiunge, “il mercato interno nel 2019 è cresciuto, in percentuale, maggiormente di quello estero anche se, parlando di ‘estero’ è difficile generalizzare in quanto i Paesi sono tanti e con differenti esigenze. Resta costante la richiesta nei Paesi maggiormente industrializzati come tutta la fascia centrale europea, l’estremo oriente o l’Oceania, mentre i Paesi emergenti del Sud America e quelli del medio oriente hanno subito un rallentamento nella domanda”. Un plus fondamentale su cui punta RCM è l’ampiezza dell’offerta commerciale: “La scelta di avere una gamma molto ampia di spazzatrici, sia operatore a terra sia operatore a bordo, nelle versioni a motore ed a batteria”, spiega Sambati, “nasce proprio dalla volontà di coprire la maggior parte dei settori industriali che, come si può immaginare, sono i più svariati e vanno dal semplice piazzale esterno al magazzino di stoccaggio interno, dall’area produttiva alla logistica fino all’industria pesante tipica, ad esempio, delle fonderie. Le principali richieste sono sintetizzabili in efficienza (la macchina deve pulire realmente), facilità d’uso (gli operatori spesso cambiano e macchine facili si ‘imparano’ prima), affidabilità e semplicità nella manutenzione che, in pratica, sono i principi su cui si fonda la filosofia progettuale e produttiva delle nostre macchine”. L’azienda modenese ha investito molto in ricerca e sviluppo, guardando al futuro. “Già da molti anni”, conclude Sambati, “RCM ha posto attenzione all’ambiente sia nei propri siti produttivi con l’utilizzo del fotovoltaico sia nella progettazione delle macchine ottimizzando sia la quantità sia la qualità dei materiali impiegati e prediligendo sempre più quelli riciclabili”. “Nell’anno 2019 il mercato delle spazzatrici è andato molto bene”, precisa Daniele Bonini, sales & marketing manager di Isal, che precisa: “Sul mercato nazionale, nonostante il pessimismo economico così diffuso, le vendite sono cresciute rispetto agli anni precedenti. Anche il mercato estero è andato molto bene, incrementando le vendite sia nei paesi europei, che in Medio Oriente e Oceania. Le nostre spazzatrici industriali, in particolare quelle con operatore a bordo - prosegue - sono specificamente studiate per la pulizia di superfici con presenza di sporco consistente, perlopiù presente in fabbriche di produzione quali fonderie di metallo, cemento, prodotti chimici. Nel segmento stradale disponiamo di una gamma completa che consente di fornire risposte, specifiche per ogni tipologia di esigenza, dallo spazzamento municipale, allo spazzamento industriale e cantieristico ‘heavy duty’ (cementifici, lavori di asfaltatura, minerari, cantieri edili)”. I plus dell’offerta Isal sono molteplici, Bonini li sintetizza così:
www.evotechitalia.com • info@evotechitalia.com EVO: the revolutionary sweeper-scrubber www.polimotoscope.com - info@polimotoscope.com
“La robustezza, la tecnologia e le performance di pulizia. Questi sono i tre punti cardine, fondamentali per eseguire un buon lavoro. Oggi però non bastano più, occorre guardare oltre, andando incontro alle esigenze del cliente e dell’operatore, ad esempio in merito alla maggiore sicurezza sul lavoro. In Isal abbiamo costruito tettucci di protezione per il conducente e cabine robuste seguendo le normative vigenti. Abbiamo adottato sistemi di allarme a bordo macchina, con spot luminosi per allertare al passaggio della spazzatrice. Abbiamo intensificato lo sviluppo delle macchine in versione elettrica con batteria, utilizzando moderna tecnologia”. Altro fiore all’occhiello dell’azienda del Gruppo Kärcher, la personalizzazione dell’offerta: “la nostra ultratrentennale esperienza nel costruire spazzatrici, per tutti i settori di utilizzo, ci ha consentito di mettere a punto una gamma di macchine ed accessori davvero completa, che riduce al minimo l’esigenza di personalizzazione nella maggior parte dei campi di
utilizzo. Nascono però continuamente nuove nicchie di impiego e particolari applicazioni cui dare risposta; per questo abbiamo un team tecnico specifico, costantemente a disposizione del cliente per lo studio e la messa a punto di soluzioni dedicate”. Infine, l’attenzione all’ambiente che per Bonini, “è un dovere per tutti e ancor di più per chi produce macchine per la pulizia. Le spazzatrici Isal - precisa - grazie alla tecnologia di spazzamento di cui sono dotate, esprimono un elevatissimo contenuto di tutela ambientale, dispongono infatti di un sistema filtrante certificato che assicura l’ottimale controllo delle polveri rappresenta lo stato dell’arte ed assicura il controllo totale delle polveri sottili PM10 - PM2.5. L’efficacia del sistema filtrante consente sia alle macchine industriali, sia ai modelli stradali lo spazzamento a secco, con il quale si evita il consumo di acqua, bene prezioso e sempre meno disponibile. L’attenzione all’ambiente si esprime anche nel costante aggiornamento dei motori con soluzioni di ultima genera-
zione, impiego di carburanti alternativi quali il GLP e naturalmente nel forte orientamento e sviluppo delle soluzioni elettriche, che diventano sempre più importanti e centrali”.
Buoni risultati per Lavorwash, azienda multinazionale, con una rete di assistenza diffusa anche in aree remote, come la Nuova Zelanda, e con impianti gestiti direttamente in Francia, UK, Spagna, Polonia, Brasile e Cina. ”Siamo molto soddisfatti dei dati registrati a fine 2019 con indici di crescita importanti”, spiega il responsabile marketing Dante Rossetti, “prima del coronavirus i dati era in crescita seguendo il trend di fine anno, soprattutto per l’estero con crescite importanti. In Italia dati comunque positivi. Per quanto riguarda le richieste del mercato”, prosegue, “sicuramente quello che la clientela riconosce come plus della nostra gamma sono l’efficienza produttiva e la robustezza costruttiva dei nostri prodotti. Questo si traduce, a livello operativo, in alta redditività e bassi costi di gestione/assistenza. Quando necessario e su richiesta, riusciamo a sviluppare prodotti e progetti ad hoc su specifiche del cliente anche se, storicamente, sono pochi i casi in cui la gamma standard non soddisfa i requisiti dei clienti”. Infine, un occhio di riguardo all’ambiente: “Stiamo lavorando”, conclude, “ sui dei sistemi per il risparmio in fase di lavoro, onestamente per concezione strutturale le spazzatrici sono già dei prodotti green economy, operando nella pulizia ‘a
A ANALISI
12 DIMENSIONE PULITO | 02/2020
DI MERCATO
Alessandro Fiorentini, Ing. O. Fiorentini
ANALISI DI MERCATO
secco’ e non dovendo usare prodotti chimici o sistemi di pulizia”.
Alessandro Fiorentini, responsabile export dell’omonima azienda, ci spiega come il 2019 sia “andato molto bene, con un incremento del 20% del fatturato. Sul piedistallo le uomo a bordo, particolarmente apprezzate, anche grazie ad un’azzeccata strategia commerciale. In questi anni, infatti,
, afferma: “La nostra azienda, -
canico aspirante con nuove soluzioni tecnologiche sempre più avanzate,
tenimento delle PM10, PM5 e PM 2.5. Soluzioni che l’hanno premiata anche nell’anno appena trascorso in termini di fatturato, e che hanno permesso di passare dai 70 milioni del 2018 ai 100 del 2019. Questa era l’idea di fondo anche quando siamo nati, nel 1977, eluppata, anche grazie al contratto in esclusiva con Gore, che ha portato alla
definizione di una vera e propria prassi, grazie a cospicui investimenti sia nello studio, in collaborazione con l’Università di Pisa, che nella ricerca e sviluppo sulla filtrazione. Il tutto quando ancora in Europa non esistevano strumenti idonei a calcolare con precisione l’esatta percentuale trattenuta dal filtro e quindi quanta aria purificata veniva rigettata nell’atmosfera. Così abbiamo realizzato prima la spazzatrice stradale a gas metano e poi nel 2000 abbiamo dato vita a quella elettrica, che ha rappresentato la grande novità per il nostro settore”.
“La situazione che stiamo vivendo”, afferma Vincenzo Poli, AD di Poli
Motoscope, “è assai complessa e non le nascondo che oggi lo stato d’animo non è dei migliori. Comunque il 2019, per noi, è andato decisamente meglio, in termini di fatturato, rispetto al 2018. Le nostre macchine spazzatrici industriali sono state molto apprezzate, specialmente dai mercati internazionali, che assorbono attualmente circa il 70% della nostra produzione. La richiesta principale del mercato è legata all’automazione e alla robotica, in modo che la macchina possa essere sempre più autonoma, senza necessità di guida da parte di un operatore. Un altro filone sul quale ci stiamo impegnando è quello delle personalizzazioni, con macchine create ad hoc, per specifici impieghi, oppure cambiando semplicemente il loro vestito esterno, grazie ad importanti collaborazioni e partnership commerciali che abbiamo instaurato sia in Italia che all’estero”.
A
Vincenzo Poli, Poli Motoscope
Massimiliano Borra, Dulevo International
ANALISI DI MERCATO
“Il 2019”, afferma Giancarlo Ruffo AD di Comac e presidente dell’omonimo Gruppo, “è stato un anno positivo a livello di mercato, anche se leggermente in calo dopo le ottime performance del 2018. L’azienda ha comunque continuato nel suo percorso di crescita che si è rafforzato all’inizio del 2020. La situazione vede ora una fase di attesa per gli sviluppi del virus Covid-19 e bisognerà aspettare le prossime settimane per meglio comprendere l’impatto sul resto dell’anno. Per quanto concerne la produzione - prosegue - Comac è presente nel mercato industriale, dove la rimozione della polvere senza l’utilizzo di acqua è un elemento vincente, ma stiamo riscontrando ottimi risultati anche nel campo dell’ecologia grazie alle nostre ottime performance nella rimozione di rifiuti ingombranti ma anche nella pulizia delle foglie o del rifiuto misto dove la combinazione dell’azione meccanica con una forte aspirazione permette una pulizia molto profonda. Comac ha sviluppato il sistema easy fleet che permette ai clienti una completa gestione della flotta aziendale con la possibilità di monitorare la macchina in ogni singolo momento e poter essere informati preventivamente di eventuali anomalie sulla funzionalità dei vari componenti. Questo permette un’utilizzazione ottimale anche per il controllo dei consumi grazie alla gestione dei giri motore. L’entrata in nuovi mercati ci ha portato a sviluppare innovative soluzioni/optional per poter soddisfare le esigenze di clientele diverse, e questo ha portato
ad un aumento della nostra offerta di cui possono beneficiare tutti i nostri clienti. La nostra capacità di personalizzazione ci permette di essere il partner ideale per quei clienti che hanno necessità di implementare soluzioni ad hoc affinché possano aumentare la produttività”. Altro impegno prioritario dell’azienda scaligera è quello votato all’ambiente. “La nostra filosofia è da sempre legata alla sostenibilità e uno dei temi concreti di cui ci siamo sempre occupati è la riduzione del consumo di acqua. Le nostre spazzatrici lavorano in condizioni normali senza utilizzo di acqua con un doppio vantaggio: la cura per un bene che diventa sempre più scarso e la possibilità di rimuovere efficacemente i PM2.5 e i PM10, efficacemente rimossi proprio grazie al lavoro a secco Inoltre, non necessitando di continui rifornimenti, ne giova anche la produttività del lavoro. Altro fronte su cui stiamo lavorando è l’elettrificazione dei nostri modelli attuali”.
Lorenzo Ragazzo, responsabile commerciale di MP-HT metal frame sweepers, fotografa così il momento del mercato: “Nel 2019 il nostro trend generale è rimasto pressoché invariato, a conferma di come nel comparto non sia particolarmente effervescente, a differenza di nicchie più dinamiche,
come quella delle lavasciuga pavimenti. Abbiamo mantenuto le posizioni nel segmento delle industriali, mentre vi è stato un significativo incremento in quello delle spazzatrici stradali, rivolte all’ambito outdoor urbano, dove l’incremento di fatturato è stato pari al 20%. Il Coronavirus, finora non ci ha danneggiati, anzi, è vero il contrario. Infatti, puntando su prodotti di nicchia, stiamo vivendo una situazione anomala in quanto le nostre macchine, stradaliopportunamente accessoriate di lance - sono in grado di svolgere un’efficace azione di igienizzazione, sanificazione e disinfestazione, delle superfici. Abbiamo registrato un aumento delle richieste, proprio perché questi modelli svolgono un’efficace azione lavante e disinfettante, oggi particolarmente richiesta, date le circostanze”. ■
A
16 DIMENSIONE PULITO | 02/2020
Giancarlo Ruffo, Comac
Lorenzo Ragazzo, MP-HT
A chi lascio la mia ATTIVITÀ?
Il problema del passaggio generazionale interessa un numero sempre crescente di piccole e medie imprese italiane. Ecco come non farsi cogliere impreparati e pianificare adeguatamente la successione
Sebastian Bendinelli
I IMPRENDITORIA & BUSINESS 18 DIMENSIONE PULITO | 02/2020
In un tessuto imprenditoriale formato soprattutto da micro e piccole medie imprese – che rappresentano circa il 92% delle imprese attive in Italia e danno lavoro all’82% degli occupati (dati pubblicati a luglio 2019 dal Sole 24 Ore) – si pone in maniera sempre più pressante il tema della successione generazionale, che specialmente per le imprese a gestione familiare rappresenta una vera e propria sfida di sopravvivenza. Lo scorso settembre, uno studio realizzato dal Centro per il Family Business Management dell’Università di Bolzano, insieme alla CNA altoatesina, ha monitorato il fenomeno della successione di leadership in azienda e dei pensionati attivi nelle aziende dell’Alto Adige, mostrando che, sebbene l’età media dei titolari delle aziende interpellate sia di 59,5 anni, solo il 40% ritiene che ci potrà essere una successione nei prossimi 10 anni. Le motivazioni che li spingono a percepire la successione come “lontana” sono principalmente legate a motivi individuali: senso di attaccamento, mantenimento del tenore di vita, difficoltà a immaginare una quotidianità senza l’impresa.
COME AFFRONTARE IL PROBLEMA?
Lo studio indica alcune proposte, invitando i decisori politici a bilanciare gli investimenti in start-up e re-start-up, creando ad esempio un portale delle imprese “in scadenza”, avviare iniziative di assistenza e formazione per i leader dal 55esimo anno di età, reinventare il “dopo-lavoro” mentre i leader sono ancora impegnati in azienda per risolvere il problema relazionale. Secondo Giovanni Giungi, Presidente Nazionale CNA Pensionati, per facilitare il passaggio generazionale è necessario partire da “un approccio multidimensionale che permetta e agevoli il trasferimento generazionale d’impresa e di una fiscalità che sia in grado di premiare attività che hanno decadi di successo alle spalle”, mentre Sergio Silvestrini, Segretario Generale di CNA Nazionale, ha annunciato l’impegno di “portare al Governo e al Par-
Sergio Silvestrini, Segretario Generale di CNA Nazionale
lamento una bozza di provvedimento normativo che istituisca due-tre misure concrete che agevolino la successione delle micro e piccole imprese artigiane, intervenendo in particolare su incentivi, accesso al credito, formazione dei giovani, snellimento della burocrazia e salvaguardia del know how aziendale e dei posti di lavoro esistenti. Una norma quadro nazionale, che possa essere declinata territorialmente”.
PIANIFICARE ADEGUATAMENTE
LA SUCCESSIONE
Di fronte al cambio generazionale, un artigiano ha essenzialmente tre possibilità (esclusa, naturalmente, la cessazione dell’attività): allargare la proprietà, rinunciando al controllo; far entrare azionisti esterni di minoranza; mantenere il controllo familiare, chiamando alla successione gli eredi. Quest’ultima è la strada percorsa dalla maggior parte delle business family italiane ma, come abbiamo visto, le possibilità di insuccesso sono elevate. È quindi necessario pianificare adeguatamente questo passaggio, in modo da non farsi cogliere impreparati. Alcuni consigli:
• Giocare d’anticipo. La successione non può avvenire da un giorno all’altro: occorre affrontare la questione con il massimo anticipo possibile, riflettendo attentamente su tutte le possibilità disponibili.
• Stabilire le strategie, in base ai desideri e agli obiettivi che si vogliono raggiungere sia dal punto di vista dell’azienda, sia dal punto di vista della famiglia. È opportuno prendere in considerazione anche gli strumenti giuridici che possono gli imprenditori in questa fase, come
il Patto di famiglia, introdotto dalla Legge n. 55 del 2006: un contratto con cui, ai sensi dell’art. 768 bis del Codice Civile, “imprenditore trasferisce, in tutto o in parte, l’azienda, e il titolare di partecipazioni societarie trasferisce, in tutto o in parte, le proprie quote, ad uno o più discendenti”.
• Comunicare adeguatamente a tutte le parti interessate la propria decisione, internamente e pubblicamente.
• Ottimizzare il valore dell’azienda, specialmente se si sta cercando un acquirente esterno, ma non solo: prima di consegnare la propria attività, è sempre bene che i conti siano in ordine e l’organizzazione impeccabile.
• Considerare gli aspetti fiscali
• Pensare al proprio futuro, una volta che il processo di successione è andato (auspicabilmente) a buon fine.
LA SUCCESSIONE GENERAZIONALE IN
ITALIA IN NUMERI 60.000: gli imprenditori che ogni anno vivono il passaggio generazionale 41%: i leader di impresa intenzionati a procedere alla successione entro i prossimi 5 anni
: le PMI che arrivano alla seconda generazione 2,5 milioni: la realtà delle business family in Italia
50%
“I giovani devono trovare il coraggio di farsi avanti, i senior devono imparare a cedere per tempo la sovranità in azienda”
La progettualità di CARRIERA
Il mercato oggi è molto più flessibile e veloce del passato; sono molto più veloci anche i cicli di vita del prodotto e i cicli di vita delle aziende che infatti si sono accorciati notevolmente. Il consumismo a cui siamo esposti fa sì che le richieste del consumatore siano sempre più sofisticate e che con sempre più rapidità, si cerchi e si desideri qualcosa di nuovo (basti pensare alla frequenza con cui cambiamo il nostro smartphone). Questo fa sì che il ciclo di vita dei prodotti si sia accorciato notevolmente con la conseguenza che alcune aziende non riescono a stare al passo e in alcuni casi, se non innovano, chiudono. Per cui le carriere di oggi sono molto più ricche di cambiamento del passato; all’interno di uno stesso arco temporale, oggi una persona fa molti più passaggi fra aziende rispetto al passato. Inoltre in passato era l’azienda ad occuparsi della pianificazione del percorso di crescita e sviluppo della persona ma oggi l’ownership di questa attività si è spostata alla persona stessa. La progettualità di carriera è una competenza importante da costruire e detenere per muoversi nel mercato del
Scelsi
lavoro odierno. Nell’ultima sessantina d’anni il mercato del lavoro qualificato ha funzionato come una scala mobile. Tendenzialmente, dopo essersi laureati, si otteneva un impiego come entry-level alla base della scala mobile, magari in grandi aziende e, nel corso degli anni, venivano offerte opportunità di crescita e di formazione da cogliere. A mano a mano che l’esperienza aumentava si poteva scalare la gerarchia aziendale e questo senza particolari meriti o sforzi, semplicemente impegnandosi adeguatamente e con la necessaria competenza era previsto e prevedibile questo tipo di crescita. Oggi la scala mobile è inceppata su più livelli, a partire dalla base, dove molti giovani, anche se istruiti fanno fatica a entrare stabilmente nel mercato. Quindi più che in passato, la persona deve sviluppare capacità imprenditive che le consentano di creare il proprio futuro professionale, sia dentro che fuori le aziende.
CAPACITÀ IMPRENDITIVA
Competenza imprescindibile oggi per un professionista o un giovane che voglia muoversi fluidamente nel mer-
cato del lavoro e che voglia essere incisivo per la propria carriera, è la capacità imprenditiva, ovvero la capacità di lavorare con spirito e competenze imprenditoriali anche in imprese non proprie; si passa dal concetto di occupazione al concetto di occupabilità (employability). Ovvero la capacità delle persone di adattarsi alle mutevoli situazioni di mercato, reinventandosi ruoli e mansioni, utilizzando il proprio mix di competenze tecniche, manageriali, creative
Il concetto di occupabilità cambia l’idea del percorso di formazione prefissato e stabile. Inoltre, la stessa capacità imprenditiva sarà quella che ci consentirà di approcciare la carriera professionale come se fossimo noi un’azienda. La nuova sfida del mercato del lavoro odierno è saper costruire la propria progettualità e sviluppare competenze imprenditive. Per far fronte a
C CARRIERA & LAVORO 20 DIMENSIONE PULITO | 02/2020
In un mondo del lavoro sempre più dinamico e veloce pensare alla propria carriera è non solo auspicabile ma fondamentale
Francesca
questa necessità sempre più persone si rivolgono alla figura del consulente di carriera, un professionista in grado di aiutare il proprio cliente a mappare le capacità, conoscenze, competenze, interessi, valori della persona, per affiancarlo nella definizione di un percorso di crescita professionale sostenibile e allineato con i propri desideri. Insieme al consulente di carriera si svolgono diverse attività, fra cui l’orientamento professionale e il bilancio delle competenze.
Attraverso il bilancio delle competenze si svolge un’attività di mappatura e analisi della propria identità professionale che è fondamentale per costruire una progettualità di carriera realizzabile. Il consulente di carriera è inoltre preparato sui trend relativi al mercato del lavoro (nuove professioni, competenze maggiormente richieste) ed è inoltre esperto delle tecniche di ricerca
del lavoro, potendo così fornire supporto operativo e pratico alla ricerca attiva del lavoro.
BILANCIO DELLE COMPETENZE
Il bilancio delle competenze è un servizio di valutazione delle competenze, capacità, attitudini, valori e aspirazioni professionali che viene realizzato attraverso una consulenza individuale che facilita il confronto e la discussione e con l’utilizzo di alcuni strumenti come i questionari.
Il primo motivo, quello più importante per cui questo strumento è utile nel cambiamento professionale è che serve per definire un obiettivo professionale oppure per ridefinirlo Non è importante quale sia il nostro storico professionale, attraverso il bilancio potremo trarre informazioni preziose sulle nostre caratteristiche personali e sulle competenze trasversali che abbiamo maturato anche nelle esperienze di studio ed extraprofessionali.
Il bilancio delle competenze aiuta inoltre a fare il punto della situazione; è un momento di stop, nel quale l’individuo avrà modo di rielaborare il proprio percorso, analizzare le scelte fatte, prendere nuove consapevolezze su chi è e su cosa sa fare, oltre che sul “dove” vuole andare.
L’attività di bilancio delle competenze fa parte di un percorso di consulenza di carriera e aiuta inoltre l’individuo a comprendere come comunicare meglio verso il mercato la propria value proposition.
Sappiamo bene quanto sia fondamentale oggi approcciarsi al mercato del lavoro (che si è trasferito online nella sua interezza) utilizzando una comunicazione efficace, soprattutto su servizi di rete sociale in cui mettiamo in evidenza le nostre caratteristiche e interessi di carriera con l’obiettivo di essere visti.
Se lasciamo al caso la nostra comunicazione e non mettiamo bene a fuoco cosa comunicare e come farlo, rischiamo di non essere incisivi e perdere opportunità interessanti.
L’orientamento professionale è in realtà
PROFESSIONE
Francesca Scelsi è consulente di carriera, Professional Counselor e Formatrice in ambito soft skills. Fonda il brand Jobscouting.it (www.jobscouting.it) e lavora come esperta di tecniche per la ricerca del lavoro, fornendo servizi a privati, enti e aziende sulle tematiche di comunicazione, orientamento e cambiamento professionale.
utile a prescindere dal fatto che si sia in cerca di un nuovo lavoro. Per crescere professionalmente nella propria azienda è fondamentale avere fatto una buona valutazione delle proprie skill e definire, anche insieme al proprio responsabile, un possibile percorso di crescita. Questo ci permetterà di selezionare compiti, mansioni da eseguire che siano il più possibile indirizzati verso il prossimo step di carriera che si vuole raggiungere.
In questo processo è molto importante anche darsi degli obiettivi con una scadenza temporale ovvero definire entro quando prevediamo di acquisire una certa competenza e come lo faremo.
Da questa analisi scaturisce un vero e proprio action plan nel quale individueremo la strada migliore per reperire una certa competenza o conoscenza. Alcuni esempi? Iscriversi a un corso di formazione, ottenere una certificazione professionale, chiedere di poter partecipare a uno specifico progetto oppure chiedere di essere affiancati a un collega in grado di formarci su quello specifico item ■
02/2020 | DIMENSIONE PULITO 21
VENDERE o motivare?
Perché parlare di creatività, pensiero creativo o comunicazione creativa? Perché in un mercato sempre più competitivo e in costante mutamento siamo consapevoli che professionalità ed esperienza non sono più elementi sufficienti a garantire risultati eccellenti. La capacità di affrontare e risolvere problemi in maniera creativa – individuando soluzioni nuove, percorsi inusuali, spazi alternativi – si rivela, in tale contesto operativo, un valore aggiunto e di decisiva importanza. Ma quale creatività? Non certo una creatività lasciata al guizzo del momento o all’ispirazione improvvisa; piuttosto una creatività strutturata, prodotta e applicata mediante delle tecniche. Nulla genera più frustrazione del dire a se stessi o ad altri “sii creativo” senza munirsi degli strumenti utili a stimolare e potenziare l’uso della creatività. A tal proposito è necessario sfatare il mito che la creatività sia “dono degli dei” e prerogativa di pochi. Benché esistano individui particolarmente creativi, è altrettanto vero che tutti noi quotidianamente ci impegniamo nella risoluzione di nuovi problemi mettendo in
M MARKETING 22 DIMENSIONE PULITO | 02/2020
Il ruolo della creatività nel passaggio da venditore a motivatore/ consulente d’acquisto
Fabrizio Pirovano
Marco Monti
atto comportamenti di natura creativa. E va d’altra parte fatta una distinzione tra creatività artistica, forse realmente di pochi, e una creatività di natura più pratica e funzionale, legata alla produzione di idee, che è quella che più ci interessa e che può essere appresa.
Come agire nel concreto?
Il primo passo è quello di produrre una rottura di schema, un “cortocircuito” cognitivo. Solitamente mettiamo in azione le migliori risorse ed energie quando ci troviamo in situazioni di emergenza, all’apparire del problema. Anche in natura si fa ricorso a un livello superiore di comportamento, laddove si presenti un ostacolo. Si pensi all’antropologo tedesco di inizio Novecento, Wolfgang Köhler, il quale durante un esperimento appese alcune banane al soffitto di una gabbia in cui vi erano rinchiuse delle scimmie; inserì poi nella gabbia due canne, nessuna delle quali però aveva la lunghezza sufficiente a consentire alle scimmie di prendere le banane. Tuttavia, le due canne potevano essere innestate l’una nell’altra in modo tale da permettere di raggiungere agevolmente i frutti. Köhler osservò che, dopo alcuni tentativi infruttuosi condotti utilizzando una sola canna, le scimmie, manifestando una sorta di intuizione improvvisa, subitaneamente “ristrutturavano” la loro visione del problema, riuscendo poi nel compito, ovvero incastrando effettivamente le canne l’una sull’altra. Questo è ciò che accade anche per i nostri meccanismi cognitivi: la riorganizzazione (cerebrale, inconscia) improvvisa della visione di un problema, che consente di “avere l’idea”, quella giusta, risolutiva. Acquisire la capacità di mettersi artificiosamente nella condizione di fuoriuscire dalla routine percettiva e comportamentale, agendo “come se” dovessimo affrontare delle urgenze, ci permette di attingere in ogni momento a un ricco patrimonio fatto di intuizione, acume percettivo, creatività.
Altrimenti rischiamo di reiterare sempre i soliti schemi di approccio alla realtà, quelli che già conosciamo e che ci sono più propri.
Adottare modelli di comunicazione o pensiero creativo non comporta tanto l’utilizzo di nuovi “materiali” cognitivi o comportamentali, quanto la ridefinizione in termini nuovi, diversi, originali di “materiali” già esistenti.
“La nostra visione – scrive lo psicologo anglomaltese Edward de Bono – si è formata a seguito di una particolare sequenza di esperienze. Tendiamo a difendere le idee in tal modo acquisite e a vedere il mondo attraverso le percezioni predeterminate che ne conseguono. Il pensiero laterale (creativo, contrapposto al pensiero verticale, logico) offre la possibilità di rifuggire da idee e percezioni esistenti per individuarne di diverse e forse anche di migliori”.
Sviluppare la creatività significa, allora, ampliare la propria mappa mentale, uscire dai limiti di “quello che pensiamo” di noi, degli altri, dell’ambiente; significa, ancora, acquisire la capacità di cogliere il più ampio ventaglio di opzioni possibili e di adottare la soluzione migliore nel minor tempo.
Motivatore d’acquisto
Il successo di un buon venditore oggi sta anche nel suo essere libero da schemi. Un tempo era sufficiente conoscere il prodotto; oggi invece il venditore è – in realtà – un motivatore
d’acquisto, vale a dire un motivatore pronto a cogliere e a rispondere anche ai più nascosti segnali per andare nella direzione voluta, quella appunto di motivare all’acquisto. Tutto ciò richiede creatività.
Quali sono, ci chiediamo a questo punto, i caratteri di una personalità creativa? Innanzitutto una costante curiosità. Una propensione ad “andare oltre”, a non fermarsi, a ricercare nuove strade. E poi una pressoché totale assenza di rimozione e repressione. La creatività prospera, secondo i più accreditati studi sul comportamento, laddove esiste una forte “libertà psichica”.
Solo chi è pronto a superare i limiti posti dall’abitudine – non è detto che le strade più battute siano anche le più produttive! – può trovare soluzioni realmente innovative
Naturalmente la creatività del singolo ha bisogno di una struttura che la stimoli e la sostenga. Quanto più le aziende e le squadre di lavoro sono in grado di accogliere punti di vista diversi e si mostrano flessibili nei processi di pianificazione strategica, tanto più diventa facile la nascita di nuove idee. Come tutti i comportamenti
02/2020 | DIMENSIONE PULITO 23
umani la creatività si può apprendere e un ambiente favorevole costituisce un importante presupposto affinché l’esercizio della creatività divenga uno stile di vita, un “modus vivendi”.
La creatività (vendita creativa ed emotiva) e le tecniche di comunicazione persuasiva sono, quindi, la vera frontiera del consulente/motivatore d’acquisto. Spieghiamo meglio con un esempio. Immaginate che il vostro potenziale cliente vi racconti subito di non voler più acquistare da voi “[…] perché tanto consegnate sempre in ritardo […]”: che cosa gli rispondete? Gli rispondete che non è così, che in generale siete abbastanza puntuali, che la situazione del momento è particolare, ma si risolverà presto, che anche l’ordine si poteva fare prima, che non dipende voi, ma anche voi siete bloccati dalle consegne ritardatarie a vista volta, e così via.
Può funzionare così? Forse nessuna di queste risposte vale, anzi sicuramente nessuna risolve, se non altro per il noto principio che prima di rispondere è sempre bene domandare per capire la genesi del pensiero e del comportamento altrui e, poi, giustificarsi non aiuta mai.
Come si può rispondere a un’affermazione tanto generalizzata senza prima aver indagato attentamente le fonti che hanno portato il nostro interlocutore a credere veramente che non meriti più di acquistare da noi? Si potrebbe invece agire così:
- Ha ragione, signor Bianchi, si può anche ritardare qualche volta nella consegna – facendo rilevare con la voce (cosiddetto para-verbale) la possibilità e non la certezza che ritardi in modo tale da far collassare il “sempre” in un “può darsi” – Le è successo personalmente?
- “Certo che mi è successo, eccome!”
- Le posso chiedere quando è successo? – ho interesse a far rilevare il tempo dell’evento ai fini della domanda successiva.
- “I primi mesi di quest’anno: è stato un pasticcio” – qui il cliente spiega la fonte della sua credenza.
- Mi rendo conto … è stato un pasticcio per tutti, sig. Bianchi – senza dargli ragione occorre avvicinarsi al suo stato d’animo e riutilizzare un suo termine per creare un legame subliminale funzionale ad ammorbidire la tensione generata dalla rievocazione del ricordo di aver ricevuto la merce in ritardo – ma…cosa le dà la ferma convinzione che tale esperienza, oggi, possa ripetersi?
- “Convinzione, dice?” – sorpreso e visibilmente disorientato da tale domanda – “Nessuna, come posso essere convinto di un fatto che non è ancora accaduto? Diciamo che preferisco evitare il ripetersi di un’esperienza insoddisfacente come quella che le ho citato.”
- Certo, proprio per questo le ho fatto queste domande, proprio per evitare che si ripeta la medesima esperienza. Infatti nel proporle questa diversa modalità di pianificazione degli ordini, che tiene conto di altri elementi che sono stati la causa dei pasticci di qualche tempo fa, mi aspetto che la difficoltà che ha riportato si risolva per il meglio […] Che cosa ne pensa?
In questo modo abbiamo ammorbidito la severa difesa psicologica del sig. Bianchi aprendoci un varco di possibilità: ci siamo posti dal suo punto di vista invece che dal nostro e abbiamo guardato “l’altra faccia della luna”, quella faccia nascosta della luna che abbiamo
sempre davanti ai nostri occhi, ma che non riusciamo a vedere perché troppo abituati a guardare dalla solita parte. Domandando non abbiamo fatto altro che generare nell’interlocutore una visione alternativa (l’altra faccia della luna, appunto) della sua posizione nei confronti della sua esperienza passata e, di conseguenza, della nuova soluzione.
Questo processo, qui volutamente semplificato, richiede intuizione e creatività: intuizione per quanto concerne la tempistica nel rispondere/ domandare e creatività (da cui l’intuizione discende) nella scelta delle domande da fare al fine di guidare il potenziale cliente, con le sue risposte, verso l’obiettivo voluto; nel nostro caso l’obiettivo era di ammorbidire la ferma posizione negativa (tecnicamente la chiamiamo “credenza depotenziante”) nei confronti della possibilità futura di rispettare i tempi di consegna. Se non ci alleniamo a uscire dai soliti schemi mentali della vendita non riusciremo a guidare (dall’inglese to lead che è la radice di leader – leadership) il nostro interlocutore verso la meta comune: un cliente soddisfatto di un venditore altrettanto soddisfatto.
Il segreto è capirlo entrambi nello stesso momento: questo è anche il segreto che fa la differenza tra un venditore che resta un semplice venditore e un venditore consulente che, invece di vendere al cliente le proprie soluzioni, motiva il cliente a comprarle! ■
M MARKETING 24 DIMENSIONE PULITO | 02/2020
Riusa Riduci Ricicla RIPETI
È
con questo slogan che AR-CO Chemical Group presenta questo progetto innovativo volto alla condivisione di politiche, procedure e comportamenti Green riferito a tutte le attività di Cleaning delle strutture, nel profondo rispetto del nostro paradiso chiamato «TERRA».
La crescente attenzione da parte del mercato per prodotti ecosostenibili e con un minore utilizzo di plastica negli imballaggi ha permesso di sviluppare le novità Arco esattamente in quest’ottica.
Il Sistema Aladin, votato al green e al risparmio, si pone l’obiettivo di ottimizzare la diluizione e l’uso dei detergenti. Esso permette, infatti, una mirata valutazione dei consumi in funzione di tutte le operazioni di pulizia previste nei cantieri.
I vantaggi assicurati dall’impiego dei distributori automatici di detergente Aladin sono molteplici: a partire dalla notevole riduzione degli stock di prodotti chimici giacenti in magazzino e del numero delle consegne presso i cantieri del quantitativo di detergenti prestabilito.
Un plus fondamentale garantito da Aladin è il controllo: non solo dei con-
sumi, in generale, sulla base delle operazioni programmate in ogni cantiere, ma anche delle diverse tipologie di prodotti in esso impiegate.
Il prelievo del prodotto avviene tramite l’utilizzo di un Badge RFID o l’inserimento di un PIN a cui sono associate le quantità massime erogabili, per ogni singolo operatore. I sistemi di erogazione Aladin sono equipaggiati da porte usb in cui è possibile caricare file di configurazione con i dati di impostazione delle erogazioni da effettuare. Inoltre, con la connettività WIFI, è possibile inviare i report di consumo, riducendo notevolmente l’impatto della detergenza sull’ambiente e calcolandone l’effettiva portata.
Aladin rappresenta un sistema professionale “PLASTIC FREE” nel settore della detergenza.
Disponibile in 3 modelli: Aladin GT1, Aladin GT5, Aladin Pack.
02/2020 | DIMENSIONE PULITO 25 F FOCUS ON / SISTEMI DI DETERGENZA
www.arcochimica.it
SPECIAL E CANTIERI
UN PERCORSO FORMATIVO PER LA CULTURA DEL
CORONAVIRUS
Misure per limitare e rallentare la diffusione del virus
SICUREZZA
Il corretto uso dei Dispositivi di Protezione Individuale
SANIFICAZIONE
L’igiene delle superfici elimina i rischi infettivi
FORMAZIONE
Diffondere la cultura del pulito
PULITO
ANNO 29 n. 2 marzo 2020 ISSN: 2612-4068
www.dimensionepulito.it
LA TUA ARMA IN CUCINA
Omnia Labor è il nuovo sistema per cucine professionali della famiglia Celtex Megamini, caratterizzato da un innovativo sistema di erogazione foglio a foglio e da un design minimal e raffinato.
Omnia Labor, proprio come il coltello da cuoco, è lo strumento indispensabile in cucina che assicura assorbenza, resistenza e continuità di servizio, riducendo il consumo eccessivo di carta e l’impatto ambientale.
/PLUS/KN
IL FUTURO CHE VIENE DA LONTANO
Le monospazzole Golia - un classico di successo nella storia di Künzle&Tasinsi presentano oggi in una nuova veste, rinnovate nell’estetica e nelle funzioni. 3 modelli, 3 diversi approcci di lavoro, per garantire la massima efficacia sia nella pulizia tradizionale (Blue Golia) che in operazioni di manutenzione straordinaria e lavorazione “pesante” (Blue Golia Plus/KN) su molteplici tipologie di superficie.
info@kunzletasin.com | www.kunzletasin.com
Via Cajkovskij, 14 20092 Cinisello Balsamo (MI) T.
+39 02 66040930
IN COPERTINA Kemika, dal 1976 sviluppa, produce e distribuisce specialità chimiche e attrezzature per le pulizie professionali e per il settore HORECA. Propone inoltre macchine che commercializza con il marchio NOVA: Lavasciuga, Spazzatrici, Monospazzole, Aspiratori, Macchine Iniezione-Estrazione, Battitappeto. Azienda certificata UNI EN ISO 9001:2008.
Coronavirus: prevenzione, igiene, sanificazione, sicurezza per gli operatori a cura di Cristina Cardinali ■ VIII Contenere la diffusione del virus ■ XII Misure protettive e prevenzione dei rischi ■ XVIII
Sicurezza nelle lavanderie Marcello Falvo ■ XX
Protezione delle vie respiratorie
■ XXVI Igiene delle superfici XXX FORMAZIONE Linea Guida L’azienda nell’azienda Mauro Martini XL INTERVENTI Pulizia professionale delle pavimentazioni industriali XLVII Rigenerare il gres Costantino Zanatta LII RUBRICA Oggi sul mercato
02/2020 | DIMENSIONE PULITO VII S SPECIALE CANTIERI / SOMMARIO
XXVI
VIII XII
XX
CONTENERE la diffusione del virus
Il nuovo coronavirus si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette, è importante dunque che vengano applicate misure di igiene e misure di distanziamento sociale per limitare e rallentare la diffusione del virus
La malattia provocata dal nuovo Coronavirus ha un nome: COVID-19 (dove CO sta per corona, VI per virus, D per disease e 19 indica l’anno in cui si è manifestata). Come altre malattie respiratorie, l’infezione da nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale. Generalmente i sintomi sono lievi e a inizio lento. Alcune persone si infettano, ma non sviluppano sintomi né malessere. La maggior parte delle persone (circa l’80%) guarisce dalla malattia senza bisogno di cure speciali. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti. La via di trasmissione da temere è
soprattutto quella respiratoria, anche se il virus può sopravvivere sulle superfici alcune ore (ancora in fase di studio).
MISURE DI IGIENE
Oltre alle indicazioni di starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso è sempre utile ricordare l’importanza di una corretta igiene delle superfici e delle mani. L’uso di detergenti a base di alcol è sufficiente a uccidere il virus. Per esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all’1% (candeggina).
Disinfezione e lavaggio delle mani
Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l’infe-
zione. Ci si deve lavare le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 60 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcool (concentrazione di alcool di almeno il 60%).
Utilizzo mascherine
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se si sospetta di aver contratto il nuovo coronavirus e si presentano sintomi quali tosse o starnuti o se ci si prenda cura di una persona con sospetta infezione da nuovo coronavirus. L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Indicazioni su come utilizzare la mascherina:
VIII DIMENSIONE PULITO | 02/2020 S ATTUALITÀ SPECIALE CANTIERI
Cristina Cardinali
■ prima di indossare la mascherina, lavarsi le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica
■ coprire bocca e naso con la mascherina assicurandosi che sia integra e che aderisca bene al volto
■ evitare di toccare la mascherina mentre la si indossa, se si tocca, lavarsi le mani
■ quando diventa umida, sostituirla con una nuova e non riutilizzarla;
■ togliere la mascherina prendendola dall’elastico e non toccare la parte anteriore della mascherina; gettarla immediatamente in un sacchetto chiuso e lavarsi le mani.
MISURE DI DISTANZIAMENTO SOCIALE
Ai provvedimenti come la promozione di una maggiore igiene delle mani o l’utilizzo di mascherine sono stati previsti altri interventi di distanziamento sociale, com l’isolamento dei pazienti, l’individuazione e la sorveglianza dei contatti, la quarantena per le persone esposte, la chiusura delle scuole e dei luoghi di lavoro, l’adozione di metodi per lezioni scolastiche/universitarie e lavoro a distanza. Rientrano in questo tipo di misure i provvedimenti che limitano l’assembramento di persone, come le manifestazioni sportive, fino ad arrivare alla restrizione dei viaggi internazionali.
LA MALATTIA
I Coronavirus sono stati identificati a metà degli anni ‘60 e sono noti per infettare l’uomo e alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi). Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale.
Ad oggi, sette Coronavirus hanno dimostrato di essere in grado di infettare l’uomo: ■ Coronavirus umani comuni: HCoV-OC43 e HCoV-HKU1 (Betacoronavirus) e HCoV-229E e HCoV-NL63 (Alphacoronavirus); essi possono causare raffreddori comuni ma anche gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore; ■ altri Coronavirus umani (Betacoronavirus): SARS-CoV, MERS-CoV e 2019-nCoV (ora denominato SARS-CoV-2).
Nuovo coronavirus
Un nuovo Coronavirus (nCoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo. In particolare quello denominato SARS-CoV-2 (precedentemente 2019-nCoV), non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019.
A cosa servono
Le misure di salute pubblica introdotte in questi giorni hanno lo scopo di evitare una grande ondata epidemica, con un picco di casi concentrata in un breve periodo di tempo iniziale che è lo scenario peggiore durante un’epidemia per la sua difficoltà di gestione. Le
SARS-CoV-2
Il virus che causa l’attuale epidemia di coronavirus è stato chiamato “Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2” (SARS-CoV-2). Lo ha comunicato l’International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV) che si occupa della designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie, genere, famiglia, ecc.). A indicare il nome, un gruppo di esperti appositamente incaricati di studiare il nuovo ceppo di coronavirus. Secondo questo pool di scienziati il nuovo coronavirus è fratello di quello che ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di SARS-CoV-2.
COVID-19
La malattia provocata dal nuovo Coronavirus si chiama COVID-19.
misure indicate dalle autorità, per essere efficaci, vanno seguite nella loro totalità. Per quanto riguarda gli effetti delle cosiddette misure di “distanziamento sociale”, il loro effetto può essere riassunto nel grafico che segue, tratto da una pubblicazione dell’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc).
La curva con il picco più alto rappresenta l’evoluzione teorica dei casi in assenza di misure. L’obiettivo del distanziamento sociale, soprattutto in una situazione come quella attuale in cui non ci sono interventi farmacologici attuabili, è ridurre la velocità di diffusione del virus, spostando in avanti nel tempo il picco epidemico e riducendone l’altezza, di fatto ‘spalmando’ i casi su un arco temporale più lungo, alleggerendo così la pressione sul sistema sanitario. ■
Fonti: Istituto Superiore di Sanità, Ministero della Salute, OMS.
02/2020 | DIMENSIONE PULITO IX
Pulizia professionale: un settore di prima NECESSITÀ
L’emergenza sanitaria in atto pone l’accento sul decisivo ruolo delle imprese di pulizia professionale in tema di sanificazione e decontaminazione degli ambienti
In una lettera indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Protezione Civile, al Ministero della Salute e all’Istituto Superiore di Sanità, Afidamp, associazione nazionale dei fabbricanti e rivenditori dei prodotti e delle tecnologie per la pulizia professionale (macchine, attrezzature, prodotti chimici e carta), chiede un maggiore coinvolgimento decisionale e una maggiore attenzione nei
confronti delle imprese di categoria. Afidamp sottolinea il ruolo fondamentale cui è chiamata l’industria della pulizia professionale nella drammatica situazione che il Paese sta attraversando, stante la centralità dell’igiene personale e della sanificazione e decontaminazione degli ambienti per la tutela della salute pubblica.
La lettera firmata dal Presidente, Giuseppe Riello, e dal Segretario Nazionale, Stefania Verrienti, pone in evidenza come tutte le imprese della filiera, tra mille avversità (soprattutto per le industrie chimiche, per via della difficoltà di reperimento di materie prime, packaging e imballi), stanno producendo il massimo sforzo per garantire le forniture negli abnormi quantitativi e nei tempi ristretti imposti dalla grave emergenza sanitaria in atto. Fondamentale anche l’apporto umano delle migliaia di lavoratrici e lavoratori delle industrie del settore, che stanno rispondendo con piena consapevolezza e con il massimo impegno, dando grande prova di solidarietà e di spirito di sacrificio. L’associazione evidenzia però come
nei recenti provvedimenti adottati ai fini del contenimento del contagio da Covid-19, il settore della pulizia professionale non sia stato menzionato tra quelli di prima necessità (mentre lo sono, oltre al settore medico e farmaceutico, il settore assicurativo e quello bancario). Si chiede dunque un maggior coinvolgimento del settore della pulizia professionale, capace di rispondere con competenza e rapidità alle esigenze del Paese. ■
S ATTUALITÀ X DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI
Giuseppe Riello, Presidente Afidamp
GRAZIE A TUTTI GLI OPERATORI DELLE IMPRESE DI PULIZIA NEGLI OSPEDALI
Oltre a ringraziare medici e infermieri per il grande impegno riguardo al coronavirus la redazione di Dimensione Pulito vuole ringraziare anche il personale che fa le pulizie nelle strutture sanitarie, che merita il riconoscimento di tutti.
Il lavoro di pulizie negli ospedali è raddoppiato e anche loro corrono gli stessi rischi di medici e infermieri. È la squadra degli “invisibili”, che lavora per pochi euro all’ora, ma esistono e sono indispensabili. Anche loro in primissima linea. Perché se il virus non si propaga è anche grazie a loro, perché ogni ambulanza che arriva con un sospetto o conclamato caso di Covid 19, viene rigorosamente e minuziosamente pulita e disinfettata da loro.
Stanno facendo turni massacranti insieme a medici, infermieri e volontari, sono dei piccoli grandi eroi. Grazie a tutti, grazie di cuore!
Misure straordinarie di pulizia in risposta al CORONAVIRUS
Oltre la fattiva collaborazione dei cittadini, la sanificazione straordinaria degli ambienti pubblici per frenare l’emergenza. Al fine di contenere la diffusione del coronavirus il Ministero della Sanità ha emanato 10 regole fondamentali a cui ogni cittadino deve attenersi per arginare il contagio. Tra queste ricordiamo di lavarsi frequentemente le mani utilizzando soluzioni idroalcoliche e di pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol. Un decalogo che coinvolge comportamenti della vita di tutti i giorni, ma che in questo specifico momento diventano fondamentali. Non a caso
la pulizia straordinaria di autobus, tram, metro e treni sono oggetto di disposizioni da parte delle autorità competenti. Dalla sanificazione quotidiana e potenziata delle cabine di guida a quella straordinaria delle superfici a contatto con il pubblico, dalle soluzioni di gel igienizzante lavamani da distribuire al personale e alla clientela, all’utilizzo di prodotti germicidi a base di cloro generalmente ad uso ospedaliero.
Interviene Magda Lucchesini, della direzione vendite di Industrie Celtex: “Purtroppo abbiamo ricevuto moltissime richieste per i dispenser igienizzanti e panni sanificanti a marchio Temdex, oltre che per gli asciugamani in carta. In
questo momento difficile ricorrere al monouso sembra essere la soluzione più igienica per proteggere noi stessi e gli altri”. ■ www.industrieceltex.com
02/2020 | DIMENSIONE PULITO XI
Magda Lucchesini, Direzione Vendite Industrie Celtex
SPECIALE CANTIERI
Misure PROTETTIVE e prevenzione dei rischi
La conoscenza dei luoghi e delle procedure di lavoro, così come il rispetto degli obblighi normativi, sono indispensabili per fare prevenzione
Cristina Cardinali
Il settore dei servizi di pulizia si caratterizza per ritmi di lavoro intensi e attività svolte spesso in spazi limitati, con un’attenzione non sempre sufficiente nei confronti delle misure di prevenzione, dalla valutazione dei rischi, alla formazione partecipata dei lavoratori fino all’uso di dispositivi di protezione, tutti aspetti che contribuiscono a compromettere la sicurezza degli operatori coinvolti.
La sicurezza sul lavoro va intesa come un “sistema integrato”, in cui si deve adottare ogni mezzo e ogni informazione – e la diffusione delle stesse - per tutelare la sicurezza del lavoratore.
Quando si pongono situazioni che di per sé non garantiscono un’adeguata sicurezza, è necessario provvedere scegliendo attrezzature che possano garantire condizioni di lavoro sicure: la priorità viene data alle misure di protezione collettiva rispetto a quelle di protezione individuale, se poi queste risultano insufficienti, subentra l’obbligo di ricorrere ai dispositivi di protezione individuale.
DPI
Per dispositivo di protezione individuale (DPI) si intende qualsiasi attrezzatura destinata a essere indossata e tenuta dal lavoratore per proteggerlo contro i rischi pre-
senti nell’attività lavorativa, suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonchè ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.
Non sono, invece, dispositivi di protezione individuale gli indumenti di lavoro ordinari e le uniformi non specificamente destinati a proteggere la sicurezza e la salute del lavoratore.
I DPI svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione degli infortuni e devono essere usati in modo appropriato, dato che rappresen-
tano l’ultimo baluardo protettivo rispetto al rischio residuale, dopo l’applicazione dei sistemi di protezione collettiva.
Sono necessari per evitare o ridurre i danni conseguenti a eventi accidentali o per tutelare l’operatore dall’azione nociva di agenti dannosi presenti nell’attività lavorativa.
I dispositivi di protezione individuale devono:
■ essere conformi alle norme previste nel D.Lgs 4 dicembre 1992 n. 475; possedere le certificazioni previste e la marcatura CE;
S SICUREZZA XII DIMENSIONE PULITO | 02/2020
■ essere accompagnati da chiare istruzioni di impiego in lingua italiana;
■ essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore;
■ essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro;
■ tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore;
■ poter essere adattati all’utilizzatore secondo le sue necessità.
SCEGLIERE I DPI
Parlando di dispositivi di protezione individuale, c’è da fare qualche considerazione: non possono garantire una sicurezza totale, limitano alquanto mobilità, visibilità e, spesso, possono anche, magari per il loro peso, provocare affaticamento. È quindi determinante scegliere un dispositivo che abbia i requisiti per ridurre al minimo i disagi e offrire un’adeguata protezione.
Protezione delle mani
I guanti professionali monouso sono realizzati in diversi materiali per soddisfare sia le diverse esigenze dell’operatore sia le diverse tipologie di lavoro. Presentano caratteristiche e prezzi differenti, è quindi opportuna una valutazione costo-beneficio. Il minor costo è quello del guanto in lattice naturale lubrificato, poi quello in lattice naturale senza polvere e quindi il nitrile. Il guanto in lattice di gomma naturale senza polvere, che è un guanto di derivazione medicale, a ridotto contenuto proteico, ovvero a basso contenuto di allergeni per il processo di alogenazione a cui viene sottoposto, è consigliabile ai soggetti sensibili alle irritazioni, nelle situazioni di lavoro in cui la presenza della polvere lubrificante è problematica o sconsigliata. Il guanto si caratterizza per l’ottima sensibilità tattile ed è molto confortevole, in quanto l’uniformità dello spessore sulle dita e la superficie esterna microruvida permettono una manipolazione sicura in ambiente bagnato.
Nel settore delle pulizie industriali, fra le diverse tipologie di guanti, il guanto riutilizzabile realizzato in lattice di gomma naturale con doppia immersione e felpato internamente si caratterizza per l’elevato comfort dato dalla felpatura interna, e l’alta resistenza a detergenti e detersivi anche concentrati, dovuta al doppio strato di lattice di gomma naturale. Il doppio strato di lattice conferisce inoltre un buon isolamento termico da fonti fredde e una buona resistenza all’usura. La finitura esterna a nido d’ape in rilievo consente poi un’ottima presa.
Protezione delle vie respiratorie
Nell’ambito della difesa da polveri, nebbie, fumi, gas e vapori la protezione delle vie respiratorie, prevede versioni di maschere usa e getta e riutilizzabili.
Una corretta adesione riduce la probabilità di perdite verso l’interno, mentre l’introduzione nei respiratori usa e getta della valvola di espirazione, comporta la riduzione della resistenza respiratoria e un aumento del comfort da parte dell’utilizzatore (riduzione di calore, umidità e CO2 espirata).
Abbigliamento da lavoro usa e getta
Particolarmente indicati per l’utilizzo nelle pulizie industriali sono gli indumenti in tessuto non tessuto, capi d’abbigliamento usa e getta ideati e creati per proteggere da sostanze chimiche.
Per la protezione generica sono disponibili la tuta intera, il camice o lo spezzato giubbetto più pantalone. Per una protezione ancora maggiore, in presenza di polveri pericolose ultrafini o contro spruzzi o acidi, sono disponibili invece le tute con cerniera centrale ricoperta, cappuccio ed elastici in vita, ai polsi e alle caviglie, che garantiscono una tenuta ermetica. Differente può essere il rivestimento esterno, polimerico, con speciale film protettivo, a seconda delle esigenze e del tipo di utilizzo.
ABBATTERE LA CONTAMINAZIONE MICROBICA
Il lavaggio delle mani con il sapone è una delle misure più efficaci e meno costose per prevenire malattie infettive trasmissibili. Avere le mani pulite significa limitare la diffusione di microrganismi patogeni come virus e batteri.
Le mani sono un ricettacolo di germi, di cui il 20% sono microrganismi non patogeni, che risiedono normalmente sulla cute senza provocare danni. Ma a questi germi possono aggiungersi virus e batteri che sono nell’aria o con cui si viene in contatto toccando le diverse superfici. Trovando un ambiente favorevole, i germi si annidano e proliferano e possono trasmettersi da un soggetto all’altro.
Principali tecniche di lavaggio delle mani
L’igiene delle mani può essere fatta con modalità e prodotti diversi a seconda della mansione che si deve svolgere.
Le principali tecniche che riguardano chiunque sia a contatto con un malato sono:
1. Lavaggio sociale o igienico: ha lo scopo di eliminare lo sporco visibile e rimuovere i germi patogeni, con l’aiuto di acqua e sapone detergente, possibilmente liquido.
È necessario lavare le mani quando sono visibilmente sporche (di sangue o di altri liquidi biologici), dopo l’uso dei servizi igienici, prima di manipolare farmaci e prima di preparare o servire alimenti.
Il lavaggio sociale deve durare da non meno di 40 ai 60 secondi.
Per l’esecuzione corretta occorre:
■ aprire il rubinetto con la mano, il gomito o il piede
■ bagnare uniformemente le mani e i polsi con acqua tiepida
■ applicare una dose di sapone sul palmo della mano e insaponare uniformemente mani e polsi con sapone liquido detergente in dispenser
■ dopo aver insaponato le mani per almeno 15 secondi sciacquare abbondantemente
02/2020 | DIMENSIONE PULITO XIII
SPECIALE CANTIERI
■ asciugare con asciugamani monouso in tela o carta assorbente fino a eliminare l’umidità residua
■ chiudere il rubinetto dell’acqua con il gomito, oppure se è manuale con un lembo dell’asciugamano.
2. Lavaggio antisettico: ha lo scopo di eliminare i germi patogeni presenti sulle mani, attraverso l’uso di acqua e detergenti contenenti un agente antisettico; i più utilizzati sono clorexidina gluconata, iodofori triclosan.
Anche questo tipo di lavaggio è adatto prima di manipolare farmaci o preparare il cibo e deve durare dai 40 ai 60 secondi.
Per l’esecuzione corretta occorre:
■ aprire il rubinetto con la mano, il gomito o il piede
■ bagnare uniformemente le mani e i polsi con acqua tiepida
■ frizionare vigorosamente per 15-30 secondi i polsi, gli spazi interdigitali e i palmi di entrambe le mani con sapone antisettico;
■ sciacquare accuratamente con acqua corrente;
■ asciugare prima le dita e poi i polsi con salviette monouso in tela o carta assorbente;
■ chiudere il rubinetto dell’acqua con il gomito, oppure se è manuale con un lembo dell’asciugamano utilizzato.
3. Frizione alcolica: ha lo scopo di eliminare la flora transitoria e di ridurre la carica microbica residente, attraverso l’utilizzo di soluzioni al 60-80% di alcol, associato a sostanze emollienti e umidificanti, in grado di proteggere la cute delle mani. I prodotti possono essere in gel, liquidi o in schiuma e non vanno usati su cute lesa o ferite e in presenza di fiamme.
Per eseguire la frizione alcolica non serve l’acqua, non occorre che ci sia un lavandino e non occorre carta per asciugarsi le mani.
La frizione è indicata prima e dopo il contatto diretto con il malato, dopo la rimozione dei guanti non sterili, dopo il contatto con liquidi e secrezioni corporee, mucose o cute non integra o in caso di medicazione delle ferite, quando, assistendo lo stesso malato, si passa da una sede del corpo contaminata a una pulita, dopo il contatto con oggetti nell’immediata vicinanza del malato.
La frizione deve durare complessivamente 30-60 secondi, fino a completa asciugatura.
In alternativa alla frizione con soluzione idroalcolica si possono lavare le mani con acqua e sapone antisettico. Va però evitato l’uso contemporaneo di frizioni a base alcolica e sapone antisettico.
1 Versa nel palmo della mano una quantità di soluzione sufficiente per coprire tutta la superficie delle mani
2 Friziona le mani palmo contro palmo
3 Friziona il palmo sinistro sopra il dorso destro intrecciando le dita tra loro e viceversa
4 Friziona bene palmo contro palmo
5 Friziona bene i dorsi delle mani con le dita
6 Friziona il pollice destro mantenendolo stretto nel palmo della mano sinistra e viceversa
7 Friziona ruotando avanti e indietro le dita della mano destra strette tra loro nel palmo della mano sinistra e viceversa
8 Friziona il polso ruotando avanti e indietro le dita della mano destra strette tra loro sul polso sinistro e ripeti per il polso destro
9 Una volta asciutte le tue mani sono pulite
e viceversa
8 Friziona ruotando avanti e indietro le dita della mano destra strette tra loro nel palmo della mano sinistra e viceversa
9 Friziona il polso ruotando avanti e indietro le dita della mano destra strette tra loro sul polso sinistro e ripeti per il polso destro
10 Sciacqua accuratamente le mani con l’acqua
11 Asciuga accuratamente le mani con una salvietta monouso
12 Usa la salvietta monouso per chiudere il rubinetto
S SICUREZZA XIV DIMENSIONE PULITO | 02/2020
con acqua e sapone occorrono 60 secondi con la soluzione alcolica occorrono 30 secondi 1 2 3 4 5 6 7 8 10 9 11 12 1 Bagna bene le mani con l’acqua 2 Applica una quantità di sapone sufficiente per coprire tutta la superficie delle mani 3 Friziona bene le mani palmo contro palmo 4 Friziona il palmo sinistro sopra il dorso destro intrecciando le dita tra loro e viceversa 5 Friziona il dorso delle dita contro il palmo opposto tenendo le dita strette tra loro 6 Friziona le mani palmo contro palmo avanti e indietro intrecciando le dita della mano destra incrociate con quelle della sinistra 7 Friziona il pollice destro mantenendolo stretto nel palmo della mano
sinistra
1 2 3 4 5 6 7 8 9
ITIDET Srl Sede Operativa Terza Zona Artigianale - Loc. Colonia Elisabetta - Lotto 20 01016 Tarquinia (VT) - Tel./Fax +39 0766 856398 Sede Legale Corso Centocelle, 18 - 00053 Civitavecchia (RM) segreteria@itidet.it - www.itidet.it La trasparenza del pulito Una carezza che ridona luce, senza lasciare traccia Detergenti e prodotti di manutenzione per tutti gli ambienti
SPECIALE CANTIERI
4. Lavaggio chirurgico: ha lo scopo di rimuovere lo sporco e la flora transitoria da unghie, mani e avambracci; ridurre al minimo la flora residente; inibire la rapida crescita dei microrganismi.
La corretta esecuzione di questa procedura deve essere applicata da tutta l’équipe prima di interventi chirurgici.
Per la corretta esecuzione occorre:
■ regolare la temperatura dell’acqua in modo che sia di 37°C, poiché a temperature inferiori si avrebbe una vaso costrizione e un restringimento dei pori che impedirebbero la penetrazione dell’antisettico, mentre temperature superiori potrebbero provocare irritazione cutanea nonché il passaggio in superficie di germi residenti in profondità;
■ bagnare uniformemente mani e avambracci fino a due dita al di sopra della piega dei gomiti;
■ tenere le mani più alte rispetto ai gomiti;
■ distribuire uniformemente 5 ml di soluzione antisettica, premendo la leva del dispenser con il gomito o utilizzando la spugna monouso;
■ strofinare accuratamente per 2 minuti ogni lato di ogni dito, tra le dita, palmo e dorso di entrambi le mani;
■ lavare ciascun lato del braccio dal polso al gomito per 1 minuto;
■ risciacquare per 1 minuto prima le mani e dopo gli avambracci avendo cura di tenere le mani al disopra del livello dei gomiti per evitare che l’acqua dagli avambracci coli sulle mani;
■ risciacquare mani e avambracci facendoli passare sotto il getto dell’acqua in una sola direzione, dalla punta delle dita ai gomiti;
■ non muovere le braccia avanti e indietro sotto l’acqua;
■ asciugare mani e avambracci, tamponando e non strofinando, con un panno sterile: va asciugato prima ciascun dito, quindi la restante parte della mano, e da ultimo l’a-
vambraccio sino alla piega del gomito con movimento circolare, avendo cura di non ripassare dall’avambraccio alla mano.
In caso di accidentale contatto con superfici o oggetti non sterili durante il lavaggio delle mani, è indispensabile ripetere la procedura dall’inizio, allungando di 1 minuto il lavaggio della parte contaminata. Gli erogatori di antisettico devono essere a muro e provvisti di apposita leva per funzionamento a gomito; quando vuoti, se riutilizzabili, devono essere lavati e asciugati prima del successivo riempimento se possibile anche sterilizzati. Ultima raccomandazione: l’uso dei guanti non sostituisce il lavaggio delle mani. I guanti contaminati utilizzati dagli operatori possono, infatti, diventare un importante e spesso trascurato veicolo di diffusione dei microrganismi nell’ambiente.
LAVANDERIA: ALTRI TIPI DI RISCHIO
Altro fattore di rischio potenziale per la sicurezza dell’operatore delle pulizie riguarda il tema lavanderia: in questo caso, il rischio è rappresentato dall’esposizione ad agenti potenzialmente infettivi dovuti alla manipolazione della biancheria nei locali di servizio.
La biancheria contaminata va mossa il meno possibile, non deve essere ordinata o risciacquata nel luogo di utilizzo, e deve essere trasportata alla lavanderia per la decontaminazione in sacchetti o contenitori etichettati o con codice colore. Uno dei modi corretti di gestire il rischio consiste nel collocare la biancheria in sacchi che possono essere messi direttamente nelle lavatrici, senza dover scaricare o rimuovere la biancheria contaminata.
In ogni caso, usare le dovute precauzioni nella gestione della biancheria sporca (etichettatura alternativa o codice colore) è sufficiente, a patto che tutti gli addetti siano a conoscenza della procedura e riconoscano quindi i contenitori. Per evitare poi il rischio di ferite da oggetti impropriamente lasciati in mezzo alla biancheria da trattare, non si devono tenere i sacchi che contengono il materiale contaminato vicino al corpo o schiacciarli durante il trasporto.
Non bisogna, infine, dimenticare gli stress fisici che si possono verificare per il lavaggio e il trasporto della biancheria bagnata, che risulta molto pesante: per questo, viene raccomandato l’uso di dispositivi meccanici per sollevare e trasferire i materiali.
S SICUREZZA XVI DIMENSIONE PULITO | 02/2020
Maneggevolezza
Ruote montate su cuscinetti per i percorsi più impegnativi.
Leggerezza
La struttura in plastica e alluminio rende i carrelli leggeri senza penalizzarne la robustezza.
Eleganza
Linee semplici e moderne conferiscono un’estetica sobria e raffinata.
Resistenza
Montanti in alluminio, viterie ed elementi sottoposti a maggiori sforzi in acciaio inox.
KUBI
EPD !
FALPI falpinews
— I carrelli
sono certificati
Trovali su www.kubipro.com www.falpi.com @FALPIcleaning
Sicurezza nelle LAVANDERIE
Un nuovo sistema di lavaggio fornisce una protezione verso una vasta gamma di batteri, lieviti e funghi, contribuendo alla tutela degli addetti alle pulizie
Il lavaggio igienizzante ad azione antimicrobica consente di trattare i manufatti tessili in modo da garantire una igienizzazione permanente che prosegue anche dopo il lavaggio. Ideale per biancheria, abiti e indumenti da lavoro, oltre a igienizzare, inibisce la contaminazione batterica post lavaggio.
In particolare, in un test effettuato con lo Stafilococco aureo ATCC 9144, si nota come i batteri, dopo 12 ore non proliferano nei pressi del tessuto.
Utilizzare questo sistema di lavaggio, oltre a fornire la protezione post lavaggio, offre ulteriori vantaggi: ■ azzeramento o forte riduzione dei cattivi odori derivanti dal ciclo vitale di questi organismi;
■ azzeramento o forte riduzione nella formazione di macchie di muffa sulla biancheria sporca, lasciata nei sacchi per più giorni;
■ in caso di biancheria impiegata presso strutture con degenti di lungo periodo (case di cura, case famiglia, ecc.), forte riduzione di
S FOCUS ON LAVANDERIE PROFESSIONALI XVIII DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI
Risultati del metodo di lavaggio in un test effettuato con lo Stafilococco aureo ATCC 9144. Nelle figure 1 e 2 si può notare come i batteri dopo 12 ore non proliferano nei pressi del tessuto, mentre nelle figure 3 e 4 avviene l’opposto.
di Marcello Falvo
TEST CON STAFILOCOCCO AUREO ATCC 9144
PRINCIPALI MICRORGANISMI CHE SI POSSONO RISCONTRARE SU ABITI E BIANCHERIA
tutti i problemi legati allo sporco organico che, senza gli agenti antimicrobici, darebbero origine a proliferazioni batteriche. Naturalmente l’uso di tali sistemi non è una garanzia al 100% ma riduce fortemente tali possibilità;
■ tutela di tutti gli addetti alle pulizie, in particolare in strutture non
sanitarie, dove non ci sono protocolli e procedure per gestire biancheria con macchie organiche.
Per poter eseguire questo lavaggio si deve aggiungere al termine del ciclo un prodotto ad azione antimicrobica che può essere usato anche in combinazione con ammorbidenti
o appretti. Naturalmente questi tipi di prodotto non sono una panacea contro tutti i mali, ma forniscono una protezione verso una vasta gamma di batteri, lieviti e funghi.
Questo metodo è stato ideato e realizzato dall’azienda Falvo sas (www.falvo.info).
02/2020 | DIMENSIONE PULITO XIX
PROTEZIONE delle vie respiratorie
Usare la mascherina aiuta a limitare la diffusione dei virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene
Cristina Cardinali
Sono due le modalità di trasmissione dei microrganismi emessi con le secrezioni respiratorie: tramite Droplet e per via aerea.
Nella trasmissione tramite Droplet, le goccioline sono eliminate durante la tosse, gli starnuti o parlando. La dimensione delle goccioline è uguale o maggiore a 5 micron. Le goccioline vengono espulse a
breve distanza nell’aria e possono depositarsi sulla congiuntiva o sulle mucose nasali e orali. Le goccioline non rimangono sospese nell’aria.
È il caso del nuovo coronavirus, o di altre patologie tra cui influenza, pertosse, meningite meningococcica, adenovirus o SARS.
La trasmissione per via aerea si verifica per disseminazione di nuclei di goccioline evaporate (droplet nuclei, di misura < 5 μ), contenenti
S FOCUS ON MASCHERINE XX DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI
microrganismi, che rimangono sospese nell’aria per un lungo periodo per disseminazione di particelle di polveri contenenti l’agente infettivo. È il caso, tra le altre, di morbillo, varicella o tubercolosi.
DIVERSE TIPOLOGIE DI MASCHERE
Le mascherine si dividono in DPI “Dispositivi di Protezione Individuale” e DM “Dispositivi Medici” o “mascherine Medicali”. I DPI in commercio, di qualunque tipo o categoria essi siano, devono presentare la marcatura CE. Una maschera DM non protegge completamente dalle malattie infettive trasmissibili tramite droplet. Anche se ci si vuole proteggere da una malattia infettiva trasmissibile per via aerea, la mascherina chirurgica non è sufficiente. Sarà quindi necessario l’uso di un filtrante FFP2 o FFP3.
■ Maschera P1: trattiene il 78% di polvere inalabile (particelle < 10 micron)
■ Maschera P2: trattiene il 92% di polvere inalabile (particelle < 10 micron)
■ Maschera P3: trattiene il 98% di polvere respirabile (particelle < 0,1 micron)
Maschere Chirurgiche
Riducono il numero di microrganismi esalati generati dalla respirazione. Non offrono una sicura protezione alla penetrazione di polveri e aerosol, ma proteggono da schizzi. Hanno come caratteristica quella di non diffondere agenti biologici pericolosi, ovvero i virus, nell’atmosfera circostante: possono, quindi, evitare che il portatore diffonda il contagio, ma non proteggono lo stesso adeguatamente dal contagio di provenienza altrui, soprattutto per la scarsa aderenza al volto.
Dopo l’utilizzo, tali mascherine, essendo oggetti potenzialmente contaminati, devono essere immediatamente smaltite evitando di porre le stesse a contatto con altre parti del corpo che potrebbero divenire così anch’esse contaminate.
Esempio maschera FFP2
Facciali Filtranti
Le mascherine Facciali Filtranti devono essere certificate in conformità alla norma UNI EN 149, con valida marcatura CE seguita dal numero dell’organismo di controllo che ne autorizza la commercializzazione. Questo viene considerato lo standard necessario per essere certi della protezione fornita da questi dispositivi contro lo specifico “rischio biologico”. Tale norma, a seconda dell’efficienza filtrante, classifica le maschere in FFP1, FFP2, FFP3, dove FF significa Facciale Filtrante. I dispositivi di classe FFP3 hanno un’efficacia filtrante del 98%, rispetto al 92% garantito dalla classe FFP2.
chirurgica
Maschere con valvole Esistono anche mascherine monouso con i cosiddetti “filtri”, che però sono erroneamente chiamati così perché i “filtri” sono in realtà valvole che permettono una più confortevole respirazione e riducono il riscaldamento dovuto al calore del fiato. Non vanno
Esempio maschera P2
bene per i malati perché le valvole ”buttano fuori” il virus, mentre proteggono in entrata.
Maschere in elastomeri o tecnopolimeri
Le maschere dotate di filtro sostituibile P2 o P3 sono regolamentate dalla UNI EN 140 (semimaschere e quarti di maschera) e UNI EN 143 (filtri antipolvere). L’efficienza filtrante di questi dispositivi è analoga a quella delle FFP2 e FFP3, con il vantaggio di una migliore tenuta sul viso, ma con un maggiore disagio dovuto all’incremento del peso. Qualunque mascherina è monouso e comunque andrebbe cambiata spesso, visto che l’umidità del respiro crea un microclima che favorisce la proliferazione dei virus.
QUALE MASCHERA USARE
Le mascherine chirurgiche (o simili, tranne con valvole) devono essere indossate da una persona malata. Se abbiamo una persona sana accanto a una positiva è quest’ultima che deve indossare la protezione. Le mascherine FFP2 o FFP3 devono essere indossate da sanitari o da chi sta a stretto contatto con un malato e sono efficaci solo se indossate con precisa procedura; proprio per questo non sono consigliate a bambini o a persone con barba o occhiali, a causa dell’impossibilità di un perfetto adattamento ai contorni del viso.
02/2020 | DIMENSIONE PULITO XXI
Esempio maschera
CORONAVIRUS sulle superfici, i prodotti Allegrini per contrastarli
Secondo un’analisi di 22 studi a cura dei ricercatori della University Medicine Greifswald, in Germania, e pubblicata sul “Journal of Hospital Infection”, i Coronavirus umani, tra cui la SARS e la MERS, possono rimanere infettivi sulle superfici – come metallo, vetro o plastica – a temperatura ambiente fino a 9 giorni. Tuttavia, le condizioni ambientali possono influire sensibilmente sulla capacità dei Coronavirus di resistere sulle superfici, è dunque difficile stimare e prevedere con esattezza la loro durata. Di certo, i virus appartenenti alla famiglia dei Coronavirus possono essere
contrastati mediante procedure di pulizia e disinfezione con detergenti a base di candeggina o disinfettanti a base di alcool etilico o acqua ossigenata. Poiché nessun prodotto può essere ancora testato sul COVID-19 (SARSCoV-2) in quanto si tratta di un Coronavirus nuovo, non sono disponibili attualmente azioni specifiche e mirate, ma è possibile contenerne il rischio di contagio e prevenirne la diffusione, rafforzando le misure di igienizzazione e disinfezione delle superfici.
SOLUZIONI SPECIFICHE
Maniglie, pulsanti dell’ascensore, comodini, letti dei degenti così come
biancheria e piani di lavorazione alimentare e ancora il volante e il cambio di un’auto sono solo alcuni degli oggetti e dei luoghi che possono essere facilmente contaminati. Per esigenze di pulizia e disinfezione, Allegrini offre soluzioni specifiche per ciascun settore ovvero hotel, ristoranti, ospedali, cliniche e RSA, lavanderie, industrie alimentari, ma anche soluzioni adatte per l’ambito urbano come strade e grandi ambienti.
All’interno dell’ampia offerta proposta da Allegrini per affrontare l’emergenza COVID-19, Dimensione Pulito ha selezionato i seguenti prodotti:
GEMINI CLEANER
Detergente disinfettante P.M.C. Reg. Min. salute n°19113, specificamente formulato per la pulizia e la disinfezione di lavelli, sanitari, pavimenti piastrellati ed in linoleum e superfici dure. L’azione disinfettante è svolta dal cloro attivo contenuto nella formulazione, che elimina batteri, funghi e lieviti. Abbatte ed evita la formazione di cattivi odori. Attivo anche contro Lysteria e Salmonella a specifiche condizioni d’uso. Utilizzabile anche per il candeggio e la disinfezione a freddo dei tessuti alla concentrazione dell’1%.
JAMINAL PLUS
Detergente igienizzante concentrato ad ampio spettro, inodore, formulato con tensioattivi, alcalinizzanti, sequestranti e sali di ammonio quaternario specifico per la pulizia e l’igienizzazione delle superfici dure. Ideale per superfici piastrellate e in acciaio, vetro, alluminio e plastica.
XXII DIMENSIONE PULITO | 02/2020
SANDIK
Detergente disinfettante P.M.C. Reg. Min. salute n°18662, pronto all’uso, a base di principi attivi detergenti e disinfettanti per trattamenti rapidi e mirati di disinfezione delle superfici dure metalliche, verniciate, piastrellate, in vetro, plastica, plexiglass e legno. Raccomandato per un’efficace e quotidiana disinfezione in tutti gli ambiti, in particolare quello sanitario e alimentare, in quanto idoneo al protocollo HACCP, avendo cura di evitare il contatto con gli alimenti.
Grazie alla sua azione rapida ed efficace - il prodotto infatti asciuga velocemente in quanto idroalcolico - è indicato anche per la disinfezione degli interni dei veicoli come auto, camion e mezzi di trasporto pubblico.
Prima dell’utilizzo, Allegrini consiglia di rimuovere eventuali sporcizie.
FIVE SUPER SANITIZZANTE
Disinfettante P.M.C. Reg. Min. Salute n°18715 a base di acido peracetico. Acido, fortemente ossidante, non schiumogeno ed esente da cloro, è indicato per la disinfezione chimicotermica dei tessuti, essendo altamente efficace su tutti i tipi di microrganismi e nel ridurre la carica batterica anche a freddo. Ideale come candeggiante a basse temperature. Riduce i costi energetici e prolunga la durata dei tessuti. Indicato per la disinfezione oltre che dei tessuti, anche di attrezzature e superfici ed è idoneo all’utilizzo nell’industria alimentare. Inoltre, è adatto alla disinfezione delle strade e alla prevenzione ambientale. Una soluzione al 2% garantisce un attivo di acqua ossigenata pari allo 0.25% in linea con le raccomandazioni ministeriali per la disinfezione delle superfici. Amico dell’ambiente in quanto è facilmente biodegradabile.
PRIMAGEL PLUS, UN ALLEATO CONTRO I CORONAVIRUS
Rispettare le norme igieniche che prevedono la pulizia e la disinfezione delle mani è la prima misura fortemente raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
BIOCLOR
Disinfettante P.M.C. Reg. Min. Salute n° 18743 in compresse effervescenti ad azione battericida che, grazie alla loro formulazione libera in soluzione acquosa, sono particolarmente efficaci nel ridurre la carica batterica. Effetto battericida nei confronti di: Staphylococcus Aureus ATCC 6538, Pseudomona Aeruginosa ATCC 15442, Enterococcus Hirae ATCC 15442, Escherichia Coli ATCC 10536. Ideale per la disinfezione di pavimenti e superfici. Indispensabile per protocollo HACCP. Utilizzabile anche per il lavaggio di tettarelle, biberon e per la disinfezione di frutta e verdura.
Per approfondimenti su queste e tante altre soluzioni Allegrini in grado di affrontare l’emergenza COVID-19, si rimanda alla consultazione delle schede tecniche e di sicurezza dei prodotti: www.allegrini.com
Primagel Plus è il gel disinfettante mani Presidio Medico Chirurgico (P.M.C. Reg. Min. Salute n° 18761) che in pochi secondi garantisce una sicura disinfezione contro virus e batteri. La sua efficacia è stata dimostrata e certificata da laboratori esterni accreditati: rispettando le modalità d’uso, Primagel Plus svolge un’azione disinfettante, battericida, virucida, fungicida e tubercolicida. In particolare, è stato testato su Adenovirus, Murine Norovirus, Poliovirus e nei confronti di HIV e SARS-Coronavirus. Data l’appartenenza del nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2) alla stessa famiglia di SARS-Coronavirus (SARS-CoV), Allegrini raccomanda l’utilizzo di Primagel Plus per contribuire alla riduzione del rischio di contagio del virus. Inoltre, contenendo come principio attivo l’etanolo (alcool etilico) per la disinfezione delle mani, Primagel Plus è una formulazione in linea con quelle raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
02/2020 | DIMENSIONE PULITO XXIII INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
KUBI PRO: il carrello “tutto chiuso” di Falpi
Ogni cantiere ha le proprie criticità ed esigenze: Kubi è l’ideale da inserire in contesti (ospedali, centri commerciali, studi medici, uffici, scuole) ove il carrello deve celare, sia in fase di utilizzo, che di trasporto e, infine, di stoccaggio, i materiali utilizzati per il servizio di pulizia.
Kubi 2 Pro Big-Foot è il top di gamma della linea Kubi: presenta due secchi con coperchio ermetico per l’utilizzo del sistema di lavaggio a frange pre-impregnate, metodologia ottimale per la pulizia degli ambienti ospedalieri, ove sono richieste procedure specifiche e standard igienici particolarmente elevati.
Il carrello Kubi 2 Pro Big-Foot in un contesto sanitario è concepito per l’espletamento di 4 diverse operazioni con un unico strumento: deposito e trasporto dei prodotti, raccolta differenziata dei rifiuti, lavaggio delle pavimentazioni e spolvero delle superfici.
L’aspetto peculiare di Kubi 2 Pro Big-Foot sta nel suo design completamente chiuso, che permette il trasporto e lo stoccaggio sicuro dei prodotti di pulizia, grazie a un armadio capiente e chiuso a chiave. Questa caratteristica è fondamentale sui cantieri dove è necessario nascondere il contenuto alla vista dei non addetti ai lavori e conservare in sicurezza i prodotti chimici, tenendoli, ad esempio, fuori dalla portata dei bambini (scuole, reparti pediatrici etc).
Kubi 2 Pro Big-Foot presenta i secchi da 20 lt che ospitano le frange di lavaggio delle pavimentazioni, sia i secchi da 6 lt con codice colore (contenuti all’interno di un coperchio trasparente anch’esso chiudibile a chiave) per lo spolvero delle superfici a seconda delle diverse aree di rischio. Infine, uno dei due scomparti chiusi occupa un doppio reggisacco che permette di effettuare la raccolta differenziata in modo efficace e discreto. Come tutti i carrelli Falpi, la struttura dei Kubi é studiata per sopportare grandi carichi senza compromet-
tere né le funzionalità né l’estetica del carrello, anche dopo diversi anni di utilizzo.
Le ruote in nylon pivottanti e le due ruote big-foot permettono un’agevole manovrabilità del carrello anche su percorsi esterni e/o in presenza di pavimentazioni irregolari, riducendo, quindi, in maniera sensibile lo sforzo fisico degli operatori di pulizia.
Ogni aspetto tecnico è stato curato nei minimi dettagli per offrire la migliore qualità e usabilità a servizio degli utilizzatori. www.falpi.com
S CARRELLI MODULARI XXIV DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI
L’IGIENE a portata di mano
La disinfezione riveste un ruolo di primaria importanza tra le misure preventive per la tutela dell’igiene e il mantenimento di condizioni di sicurezza. La letteratura scientifica ha dimostrato che è possibile abbattere il rischio delle infezioni attraverso pratiche di prevenzione e precauzioni che hanno la premessa imprescindibile nell’igiene delle mani.
Amuchina Professional, brand del Gruppo Angelini specialista della disinfezione, offre un sistema completo per la disinfezione e la pulizia delle mani. Si tratta di Amuchina Gel X-Germ Disinfettante Mani, un gel antisettico studiato per disinfettare a fondo la pelle delle mani. La sua particolare formulazione è in grado di ridurre efficacemente in pochi secondi germi e batteri presenti sulla cute. A scopo igienico sono sufficienti 2-3 dosi a contatto delle mani e strofinare fino a completa asciugatura. Amuchina Gel X-Germ Disinfettante Mani è pratico in ogni situazione in cui è necessario disinfettare le mani: fuori casa, quando non ci si può lavare le mani, in viaggio, sui mezzi pubblici, dopo avere toccato denaro, nel settore ospedaliero e professionale, a casa, nei locali pubblici.
Amuchina Gel X-Germ Disinfettante Mani può essere erogato anche attraverso il dispenser elettronico montato su una elegante piantana, una soluzione molto pratica.
www.amuchina.it
OFFRI UN SERVIZIO AI TUOI CLIENTI
Fuori casa, prima di mangiare, puoi disinfettare le mani
È un presidio medico chirurgico reg.N.19679. Leggere attentamente le istruzioni d’uso. Autorizzazione del 21/02/2019.
S DETERGENTI 02/2020 | DIMENSIONE PULITO XXV SPECIALE
CANTIERI
Igiene delle SUPERFICI
I virus si possono depositare un po’ ovunque, anche in posti che forse non immaginiamo possano nascondere pericoli infettivi, bastano però semplici accorgimenti igienici per distruggere i patogeni
Cristina Cardinali
Numerosi studi hanno dimostrato che i virus possono sopravvivere per ore depositati su superfici e oggetti, pronti a essere “raccolti” da mani incaute e trasportati da queste alle porte di ingresso del nostro organismo: bocca, naso e occhi. Attenzione quindi a maniglie delle porte, interruttori, pavimenti, vetri, superfici dei bagni o delle cucine, come lavandini, ma anche ai vestiti. Possono sopravvivere per alcune ore (in genere da 2 a 8 ore, ma talvolta anche molto più a lungo) e per prevenirne la diffusione è importante abituarsi a detergere accuratamente e con una certa frequenza tutte le superfici a rischio: dopo la disinfezione tutte le superfici tornano libere dai virus.
QUANTO DURA SULLE SUPERFICI IL NUOVO CORONAVIRUS
Recenti pubblicazioni spiegano la permanenza del virus Covid-19 sulle superfici. In particolare, da uno studio del National Institutes of Health virology laboratory di Hamilton (Montana, Usa), risulta che il coronavirus può restare sulle superfici per giorni. Fra sette diverse superfici analizzate, emerge che il virus può resistere circa
24 ore sul cartone e fino a 3 giorni su superfici di plastica o metallo. In attesa di riscontri scientifici definitivi, gli scienziati si limitano a riportare i dati che dimostrano come il coronavirus “resista” più a lungo su alcune superfici rispetto ad altre, ad esempio il rame, da dove scompare in quattro ore. Sembra poi che il virus riesca a rimanere vivo per 9 giorni sull’asfalto, ma con una bassa carica virale. Il
grasso della sporcizia, anche quella che si trova per strada, crea l’ambiente ideale per i virus, compreso il nuovo coronavirus. Tuttavia, è molto improbabile che si calpestino droplets infetti di qualcuno che ha tossito o starnutito per strada e che poi si tocchi con le mani la suola delle scarpe. Più facile che una situazione del genere avvenga con superfici come maniglie, appigli dei mezzi pubblici o pulsanti degli ascensori.
S FOCUS ON SUPERFICI XXVI DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI
COSA ELIMINA I VIRUS DALLE SUPERFICI
In generale, i virus vengono eliminati dal calore (75-100°C) e da molti germicidi chimici, compresi il cloro (soluzioni di ipoclorito), il perossido di idrogeno (acqua ossigenata), i comuni detergenti (sapone) e gli antisettici a base di iodio e alcol, a condizione che vengano utilizzati nella concentrazione adeguata e lasciati agire per un periodo di tempo sufficiente.
Per il coronavirus le attuali misure di decontaminazione per le superfici prevedono la disinfezione con alcool etilico (etanolo al 62-71%), acqua ossigenata (perossido di idrogeno allo 0,5%) o candeggina (ipoclorito di sodio allo 0,1%).
La disinfezione delle strade è pressoché inutile alla guerra contro Covid-19, sostiene il direttore del Dipartimento Malattie Infettive
SANIFICAZIONE ITALIANA
È italiano il primo macchinario esportato in Cina per la sanificazione degli ambienti dal coronavirus. Idrobase Group, azienda con sede a Borgoricco, in provincia di Padova e unità produttiva anche a Ningbo, nella provincia dello Zhejiang, annuncia che lo stabilimento nell’Estremo Oriente ha riaperto grazie a una certificata innovazione italiana che, applicando una tecnologia utilizzata nelle stazioni aerospaziali statunitensi, ha creato un’unità di sanificazione superfici capace di eliminare, già nei primi 90 minuti di utilizzo, il 95% dei virus presenti nell’ambiente.
L’innovativo macchinario non si limita a purificare l’aria, che attraversa il catalizzatore, ma diffonde una fitta rete di molecole (ROS – Reactive Oxygen Species), che sanificano tutte le superfici e l’ambiente. In particolare, attraverso una nuova tecnologia (AHMPP) viene prodotta una coltre di ossidanti che, grazie all’azione di luce e umidità dell’aria, attiva la decomposizione delle sostanze organiche e inorganiche nocive, preservando solo l’ossigeno e le molecole d’idrogeno. Il fotocatalizzatore più comune è il biossido di titanio (ossido di titanio naturale), innocuo per la salute, ma ad elevata efficienza e atossicità. Tale tecnologia è anche “green”, perché permette un forte risparmio energetico, non utilizzando gli energivori filtri ad alta efficienza.
dell’Istituto Superiore di Sanità Giovanni Rezza, che ribadisce ancora una volta che la via del contagio principale rimane quella respirato-
ria e non da superfici contaminate e sottolinea il ruolo fondamentale di un’igiene accurata delle mani per neutralizzare i virus.
Linea generalista per operatori professionali
Linea specialistica per le imprese di pulizia
a basso impatto ambientale
Produttori onorevoli per CONSUMATORI consapevoli
Stiamo assistendo oggi al moltiplicarsi di marchi inventati dai produttori e alla fioritura di certificazioni ambientali che però raramente è accompagnata da un’adeguata informazione, ponendo i consumatori al centro di un vero e proprio labirinto. Per orientarsi è fondamentale comprendere lo scopo originario delle certificazioni: tutto è nato per garantire un consumo più consapevole. Si sono quindi sviluppate etichette ambientali di tipo I che fanno da garanti del rispetto di limiti ben definiti: ad esempio l’Ecolabel dei prodotti tessili certifica, tra gli altri criteri, che nei processi produttivi i metalli pesanti non superino determinati parametri. Altre etichette, invece, analizzano una o più voci d’impatto di un prodotto, traducendole in un numero ben definito: questo tipo di dato risulta utile e trasparente per i consumatori solo quando si basa su un sistema di calcolo pubblico e unificato, come ad esempio una ISO, in modo da permettere una comparazione diretta tra prodotti equivalenti. La poca chiarezza permette ai produttori di “farsi la certificazione su misura” per ottenere numeri più favorevoli a discapito però della reale sostenibilità dei prodotti: un esempio su tutti è la possibilità di effettuare studi LCA Cradle to Gate o Cradle to Grave escludendo dagli
Mop TTS certificato Ecolabel EU
impatti tutta la fase di utilizzo e smaltimento del prodotto, informazione che spesso finisce in una nota a piè di pagina.
Un passo in avanti è stato fatto nel 2018 con la pubblicazione della norma UNI EN ISO 14067 che ha stabilito i calcoli e i database che stanno alla base degli studi LCA mirati al calcolo dell’impronta di carbonio (Carbon Footprint di Prodotto – CFP).
TTS ha aderito a questa certificazione per ottimizzare le fasi produttive e orientare la scelta delle materie prime, ponendo le basi per lo sviluppo di nuovi prodotti che minimizzino l’impatto ambientale.
Per farlo ha realizzato un software certificato che calcola le emissioni di CO2 dei prodotti best seller (CFP Systematic Approach) in base alla destinazione della merce.
TTS è la prima azienda in Italia ad aver conseguito la certificazione del CFP Systematic Approach e il carrello Magic Line 120 è il primo prodotto ad aver ottenuto il marchio di Carbon Footprint Italy.
L’IMPORTANZA DELLE CERTIFICAZIONI
Dire di essere sostenibili non basta: la sostenibilità deve essere verificata e certificata da enti terzi indipendenti per risultare credibili. In un mercato inondato di marchi inventati ad hoc dai produttori per creare confusione, le certificazioni sono l’unica vera garanzia in mano al consumatore. Ad esempio oggi vediamo molti carrelli per le pulizie realizzati con plastica riciclata vicina al 100%, ma quanta trasparenza c’è
S CERTIFICAZIONI XXVIII DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI
sul calcolo di queste percentuali?
La certificazione Plastica Seconda Vita definisce quali polimeri si possono considerare di riciclo, scartando ad esempio gli scarti di produzione propria, e chiarisce come calcolare la percentuale di riciclato sul prodotto finito, il tutto validato da Accredia. Il marchio viene rilasciato dopo la verifica dell’Organismo di certificazione presso i siti produttivi e alla luce di un’attenta rendicontazione dei consumi. Inoltre, prevede una sorveglianza annuale.
A differenza delle semplici autodichiarazioni, la certificazione PSV è un sistema strutturato che tutela il consumatore sull’effettiva qualità e rintracciabilità delle plastiche da riciclo. Per questo motivo TTS, che utilizza da decenni plastica di riciclo, ha aderito alla certificazione nel 2012.
CAM: UNA SPINTA VERSO AFFIDABILITÀ ED EFFICIENZA
Il prezzo di acquisto più basso è spesso sinonimo di un maggiore costo in uso e parallelamente di un maggiore impatto ambientale, per questo il Ministero dell’Ambiente ha promulgato le norme CAM orientando negli ultimi anni gli acquisti degli enti pubblici verso il prodotto a minor impatto.
I Criteri Ambientali Minimi sono ora in revisione per dare ulteriore sprint al percorso intrapreso: si mira ad introdurre concetti ampi di sostenibilità della fornitura, parlando di impatto dell’intero ciclo vita del prodotto (LCA) e riducendo la produzione di rifiuti.
Il primo aspetto da considerare è la durata del ciclo vita dei prodotti, ma non sempre la scelta è semplice come sembra. L’esempio più conosciuto sono le performance dei ricambi in microfibra rispetto a quelli in cotone per il lavaggio delle superfici, ma la stessa scelta si capovolge se consideriamo le operazioni di spolveratura a secco: in questo caso le fibre non entrano in contatto con l’acqua e sono quindi meno soggette a deperimento, le fibre naturali risultano quindi una
Comparazione delle emissioni di CO2e per materie prime.
impiegate nelle operazioni di lavaggio del pavimento possono ridursi anche del 70% passando dalla pulizia con strizzatore a una con impregnazione on demand.
Magic Line 120 è il primo prodotto ad aver ottenuto il marchio di Carbon Footprint Italy.
scelta più sostenibile rispetto alle fibre sintetiche come acrilico e microfibra. Il ciclo di vita può essere esteso scegliendo attrezzature modulari e facilmente riparabili. Per questo è fondamentale la relazione con produttori affidabili e professionali che garantiscano pezzi di ricambio e mantengano aggiornate le attrezzature. Un altro aspetto che permette un’enorme riduzione degli impatti sono gli sprechi di risorse che nelle operazioni di pulizia corrispondono ad acqua, chimico ed energia. Efficienza e sostenibilità sono due facce della stessa medaglia: prodotti efficienti riducono l’impiego di risorse traducendosi nel tempo in un notevole risparmio che ripaga totalmente l’investimento iniziale, ad esempio i costi e le risorse
Prodotti efficienti portano spesso anche a grandi miglioramenti in termini di ergonomia, ad esempio i sistemi piatti per il lavaggio dei pavimenti sono notevolmente più efficaci nella pulizia rispetto ai mop 400 gr e dimezzano il peso che l’operatore è costretto a maneggiare. TTS è da sempre impegnata nella creazione di soluzioni efficaci, efficienti ed ergonomiche in grado di eliminare gli sprechi di acqua, chimico ed energia, riducendo non solo l’impatto ambientale ma anche i costi di gestione. La gamma di prodotti e sistemi green offerti include sistemi di controllo del dosaggio della soluzione detergente, un ampio assortimento di microfibre prodotte in Italia con fibre selezionate di prima qualità e in generale attrezzatura professionale progettata per durare.
CONCLUSIONI
C’è una grande necessità di informazioni trasparenti e facilmente leggibili per permettere un consumo consapevole e che sia sostenibile non solo sulla carta. Alcuni passi sono stati fatti ma ce ne aspettiamo molti altri che tutelino sia i produttori onorevoli sia i consumatori che vogliono con i loro acquisti contribuire concretamente allo sviluppo sostenibile, lasciando un futuro più pulito alle generazioni che verranno.
Carla Zorzo Brand Manager
www.ttsystem.com
02/2020 | DIMENSIONE PULITO XXIX
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
LINEA GUIDA
Percorso di Formazione
L’azienda nell’azienda
Il percorso della Linea Guida si sviluppa su tre volumi. Il primo, La Cultura del pulito, evidenzia come gli aspetti culturali analizzati in profondità forniscano gli spunti per potenziare l’attività dei servizi, creare nuove opportunità lavorative sia per le imprese sia per le aziende. Apre nuove prospettive per il lavoro, creando o valorizzando le figure intermedie, come i capi servizio, le governanti, i portatori d’interessi, inserendole a pieno titolo non solo nell’attività specifica, ma quali portatori della cultura dell’ospitalità, la cultura del pulito e la sicurezza, la cultura della professione nel tessuto socio economico e nel contesto urbano.
In questo numero proponiamo il terzo capitolo del primo volume e iniziamo a pubblicare il primo capitolo del secondo e il primo capitolo del terzo.
XXX DIMENSIONE PULITO | 02/2020
Mauro Martini, l’autore
Volume Volume Volume I II III LA CULTURA DEL PULITO • Motivazioni e presentazione • La riunione • Cristallizzazione e sviluppo, la tensione creativa • Le culture operative • La terziarizzazione dei servizi • Le fasi contrattuali • La qualità • La dorsale dell’appalto • Formare il formatore L’ANALISI • Il sopralluogo • La ricognizione ambientale • Rilievi metrici e numerici • Sporco e rivestimenti • Mappa delle criticità • I veicoli della trasmissione • L’analisi dei tempi • Visibilità del piano delle frequenze e delle operazioni • Fornitore e forniture L’AZIONE • Operazioni preventive • La qualità della prestazione • Operazioni della linea d’uso • Operazioni della linea luce • Operazioni della linea ombra • Operare in sicurezza • Set operativo • Attrezzi, macchine • Le risorse umane
3.1 L’ERRORE CONSOLIDATO
Molteplici sono gli errori consolidati che l’essere umano contrabbanda per comportamenti positivi, o nel migliore dei casi sostiene l’impossibilità di modificarli per motivi economici o per il semplice timore dei cambiamenti. La tendenza a sottovalutare i segnali che precedono eventi o le situazioni quando non coinvolgono direttamente la sfera personale a cui aggiungo la predisposizione a sottovalutare le persone in relazione all’attività che svolgono e ha dare eccessiva considerazione a ruoli e persone che esercitano magistralmente la politica dell’apparire e non quella dell’essere. Sottovalutazione che ha pieno titolo può essere annoverata tra le cause degli incidenti domestici e sul lavoro, infatti, nonostante le dettagliate normative, e l’obbligatorietà della presenza del responsabile della sicurezza in ogni azienda i lavoratori e gli stessi ospiti degli ambienti ad alta densità di presenze corrono facilmente rischi di ogni genere tra cui quello biologico.
Il rischio biologico è sicuramente il più subdolo perché la sua pericolosità è riscontrabile solo attraverso un tampone ma non è visibile ad occhio nudo.
Una manifestazione evidente degli errori consolidati è la ricerca spasmodica delle comodità, che la società dei consumi esalta continuamente attraverso pubblicità accattivanti.
Comodità che riduce la capacità ad affrontare le situazioni che richiedono sia lo sforzo fisico sia la capacità a superare qualsiasi difficoltà.
Un classico errore consolidato è quello dell’imprenditore che focalizza la sua attenzione su tutto ciò che ha un riscontro economico immediato e trascura tutto ciò che ha, un ritorno a medio o a lungo termine.
Limitare le risorse per la pulizia del proprio ambiente equivale a finanziare anche se in forma ridotta l’inquinamento del proprio posto di lavoro con il rischio di creare danni a quei settori primari della propria azienda.
3.2 LA CRISTALLIZZAZIONE
Una conoscenza globale e veritiera non può prendere forma senza posare uno sguardo analitico sulla realtà e senza stimolare il singolo a guardare gli eventi non solo per gli aspetti positivi senza mettere sotto controllo quelli negativi .
La cristallizzazione di un’azienda o di un contesto civile e industriale si manifesta quando su di loro scende la patina dell’immobilismo, della mancanza degli stimoli delle maestranze, che sta dilagando nonostante ogni azienda si è dotata di un ufficio che dovrebbe occuparsi delle risorse umane ma che nella realtà spesso è come le pulizie di facciata, una delle tante operazioni che fanno parte della politica dell’apparire più di quella dell’essere.
L’immobilismo la demotivazione crea l’inevitabile regresso si manifesta,quando il mercato ha delle contrazioni,e l’azienda risulterà impreparata per affrontare una nuova situazione. ed evidenzia l’avvenuta cristallizzazione dell’azienda e conseguentemente la sua fragilità.
Un elemento scatenante è quando l’uomo rinnega la missione insita in ogni attività e antepone a essa obiettivi di ogni
02/2020 | DIMENSIONE PULITO XXXI Maison Fresh
Capitolo Cristallizzazione e sviluppo, la tensione creativa PRIMO VOLUME La Cultura del Pulito 3.1 L’errore consolidato .............................................. 3.2 La cristallizzazione................................................ 3.3 La ripresa ................................................................... 3.4 La tensione creativa ............................................. 3.5 La rianimazione ...................................................... 3.6 Dibattere per capire.............................................. 3.7 Tempo scaduto .......................................................
Terzo
Percorso di Formazione
natura e convenienza che hanno formato uno strato spesso e di difficile rimozione.
3.3 LA RIPRESA
L’uomo e la sua storia hanno dimostrato che non esistono ostacoli insormontabili alla sua volontà, e prima o dopo trova il modo e i mezzi, le risorse per realizzare un sogno o un progetto. È questa convinzione che attiva la mia personale ostinazione a sottolineare l’importanza a divulgare la cultura del Pulito. La cultura del Pulito deve far parte non solo delle persone che operano nell’ambito specifico delle pulizie domestiche e degli ambienti di lavoro, ma deve assolutamente coinvolgere i responsabili degli ambienti di lavoro delle abitazioni e il territorio.
L’innesto della cultura del pulito nel contesto socio economico è il primo passo per la riprese di ogni attività e del comportamento civico delle persone.
Lo sviluppo di questa cultura nelle persone incide profondamente su comportamenti di varia natura, infatti, che ama il pulito ama anche la chiarezza e non persegue obiettivi trasversali mentre predica altri comportamenti.
La brusca accelerazione che la tecnologia ha impresso in questo secolo, ha costretto la quasi totalità degli apparati statali e aziendali a occuparsi prevalentemente degli avvenimenti incalzanti senza potersi occupare dei limiti della loro cultura e delle culture sociali e operative che agiscono come base e supporto per lo sviluppo civile e del tessuto socio-economico.
Un mondo, un’azienda, un contesto urbano tende a essere abitato da più di un individuo, così da fare ruota, in questi casi, intorno all’idea di costruire qualcosa in comune e qualcosa che sia possibile condividere.
3.4 LA TENSIONE CREATIVA
La tensione creativa è in ognuno di noi, e questo è un dato incontestabile, infatti, è una fonte da cui non deve abbeverarsi solo il mondo dell’arte ma ancor più il contesto civile e quello industriale.
La tensione creativa è quel valore aggiunto in grado di differenziare un prodotto, un servizio, un’iniziativa.
Di un individuo si dice che è un vulcano d’idee e di un altro si dice che ne è privo. Partendo dal fatto inconfutabile che la tensione creativa è in ognuno di noi, se osserviamo il tessuto socio economico appare evidente, la necessità di adeguare la classe dirigente alle nuove sfide, misurando potenziando e orientando la creatività nella quotidianità.
Ognuno di noi si dimostra bisognoso di partecipazione attiva e pratica, e sente la necessità di liberare la fantasia, troppo spesso vincolata fin dai primi anni dall’esigenza dell’organiz-
zazione sociale impedendo che un individuo si senta libero di esprimere la propria personalità senza il timore ad andare incontro i canoni imposti .
La tensione creativa non è un oggetto, non è una merce che si può acquistare, essa incarna una visione del mondo e, se presa seriamente può essere vista come uno strumento per fare un mondo nuovo.
Ogni volta che si perde di vista la tensione creativa, l’immaginazione del mondo si impoverisce e si amplia la sottostima collettiva delle reali energie.
La creatività è la fisicità dei sogni ad occhi aperti.
3.5 LA RIANIMAZIONE
La rianimazione ha inizio nel momento in cui matura la consapevolezza che il nostro modo di essere e di agire può essere determinato da errori consolidati trasformati in verità, e la sottovalutazione di un problema essenziale qual è l’omologazione del pensiero allo standard imposto dalla società, soprattutto attraverso i media e il costante e indistinto flusso di notizie, suoni, immagini, parole trasmesse dai mezzi di comunicazione che hanno portato a focalizzare la nostra attenzione su quei particolari ritenuti interessanti dalle alte sfere decisionali. Col passare del tempo l’individuo non ha più la possibilità di scegliere autonomamente i propri punti d’interesse, subisce passivamente la scelta, si uniforma alle procedure non usando forme alternative che non siano a esse compatibili.
La politica dell’apparire a discapito di quella dell’essere. Trova conferma da un’opinione pubblica pilotata che mantiene un precario equilibrio, creando bisogni, non-bisogni. È evidente che la società minaccia i comportamenti indivi duali devianti con l’isolamento di cui le persone avvertono costantemente la paura. Paura che induce gli individui a non
XXXII DIMENSIONE PULITO | 02/2020
PRIMO VOLUME
La Cultura del Pulito
esternare idee e progetti senza monitorare prima il clima di opinione limitando così la piena libertà.
Occorre dare una connotazione a questa deriva per favorire così l’uscita della propria creatività. Creando così un’inversione di tendenza.
3.6 DIBATTERE PER CAPIRE
Il processo di apertura della mente al nuovo, all’innovazione ha bisogno della conoscenza e una giusta dose di umiltà per gettare uno sguardo di speranza sul mondo.
I bisogni non-bisogni trasformano il mondo in un luogo di monotona uniformità.
Questo presuppone la conoscenza non solo dell’oggetto del confronto ma di tutte le realtà con cui interagisce. È da sottolineare che nella fase ideativa, nella sua progettazione, tutti quelli che s’interfacciano con l’iniziativa sono chiamati a contribuire esprimendo le loro idee, così che tutti, indistintamente, collaborino alla realizzazione dell’obiettivo.
La disponibilità al dialogo con gli astanti è un punto chiave dell’immagine stessa della persona creativa, infatti, egli è aperto al contributo di qualsiasi persona indipendentemente dalla provenienza professionale, dall’estrazione sociale, dal paese di provenienza, dal percorso religioso. Ciò che importa è la presenza attiva e credere che le idee che sgorgano possano trovare applicazione in quello schema operativo o nel proprio contesto privato e sociale.
Non bisogna dimenticare la gestione della comunicazione che ha come presupposti la diffusione del contenuto, in determinate forme, per avere un sicuro consenso. Scenari che scuotono la sensibilità per accorciare la distanza
È doveroso ricordare che la sperimentazione di nuove procedure devono sempre viaggiare in parallelo senza creare
disturbo all’attività in corso ma agire come uno specchio per consentire, ogni volta di fare un confronto ed evitare che l’esperimento possa annacquarsi nel marasma generale. Definito il canovaccio, l’iniziativa deve avere un andamento crescente per mantenere viva e spontanea l’attenzione.
3.7 TEMPO SCADUTO
Non c’è più tempo per sofismi, locuzioni, interrogazioni.
La promiscuità degli esseri umani in continuo movimento aumenta notevolmente le possibilità di contagio dalle patologie più leggere a quelle più gravi. Non a caso ogni tanto spuntano nuove patologie o rispuntano patologie che si ritenevano completamente debellate.
L’inevitabile sconfitta del profilo igienico evidenzia l’eccessivo assenteismo dovuto al contagio che si sviluppa negli ambienti di lavoro e la conferma è la velocità impressionante di come si propagano i virus influenzali.
La pulizia di facciata per soddisfare l’occhio del committente è quanto di meglio il settore delle pulizie industriali riesce a fornire alle sue utenze, per due motivi essenziali il primo è l’impreparazione del committente e degli esecutori e la mancanza di risorse che ritardano o impediscono di adeguare la preparazione delle maestranze a un’attività primaria cui è affidata la salute pubblica, l’immagine di un paese.
Il contrasto all’avanzata dell’esercito dei batteri - che possiede un’arma potentissima “l’invisibilità” deve essere affidata a professionisti del pulito, che siano in grado di programmare prima gli interventi sull’ambiente, il suo stato, la destinazione e l’intensità d’uso dei locali.
Tutto ciò può essere possibile, solo se il management che ha a cuore la vivibilità del suo ambiente di lavoro ed è consapevole che il responsabile della sicurezza non è un ruolo di facciata, ma deve acquisire la competenza necessaria anche per ciò che riguarda il rischio biologico..
Operare con professionalità, puntualità con il massimo spirito di servizio non è più sufficiente per dare soluzioni ai bisogni reali. Sembra banale ma non è affatto scontato se non si amplierà lo spazio per la ricerca di soluzioni innovative che non possono essere trovate là dove sono soffocate da un esasperato pragmatismo. Certamente è molto importante riconoscere il ruolo del pragmatismo aziendale, ma altrettanto importante è costruire un rapporto di calore e ancora di più la capacità di accoglienza alle nuove idee. Forse anche voi avete imparato a essere scettici di fronte alle idee innovative, e altrettanto indifferenti a quelli che riguardano gli aspetti marginali e periferici del grande sistema. La conseguenza è una pericolosa situazione di stallo con la tendenza al regresso che solo una forte inversione di tendenza può fermare e agire come propulsore della risalita.
02/2020 | DIMENSIONE PULITO XXXIII
Fresh
Maison
Percorso di Formazione Primo Capitolo Il sopralluogo
2.1.4 Supporti operativi
2.1.5 Check list della situazione
2.1.1 IL SOPRALLUOGO
ll sopralluogo è l’operazione che si attiva per delineare il profilo tecnico e quello economico dell’ambiente dove dovranno compiersi i lavori necessari per garantire la salubrità dei locali, gli arredi evitare il deterioramento delle superfici e il relativo effetto negative dell’immagine e infine garantire la funzionalità dei locali in base alla loro destinazione e intensità d’uso.
È una fase operativa irta di difficoltà per la mancata o inadeguata documentazione riguardante le misure delle superfici fisse e di quelle che determinano il coefficiente d’ingombro, come gli arredi, le suppellettili e le apparecchiature, la composizione dei rivestimenti e quale sial’intensità e velocità dei fattori aggressivi prodotti dall’attività interna.
Oltre a questi dati è necessario acquisire informazioni sull’andamento dell’attività interna e le condizioni logistiche in cui operare inoltre occorre individuare se esiste la possibilità che eventi al momento imprevisti possano manifestarsi nell’arco dell’appalto.
Il sopralluogo che si effettua abitualmente nell’ambiente non può fornire indicazioni precise poiché si esegue solitamente durante l’orario di lavoro e non è possibili interrompere le attività in corso.
Lo strumento delle interviste del responsabile per avere un quadro della situazione generale e quali sono le aspettative del cliente nei confronti dell’attività di pulizia. Questa fase operativa varia in relazione al complesso oggetto del sopralluogo come la tipologia della costruzione e il contesto urbano dove è collocato.
TIPO DI COSTRUZIONE DEL COMPLESSO GRATTACIELO PALAZZO CAPANNONE
2.1.2
AMBIENTI DI LAVORO
La valutazione delle esigenze estetiche e funzionali di un ambiente si esegue tenendo conto della categoria cui appartiene. Le esigenze igieniche, appartengono alla sfera della prevenzione, per cui è necessario intervenire con la massima attenzione nell’ambito ospedaliero, ma è altrettanto vitale agire fuori di quest’ambito cercando con interventi mirati nei vari ambienti di non aumentare le patologie, evitando la necessità dei ricoveri. Nella tabella che segue sono indicate le informazioni necessarie per le valutazioni delle esigenze dei vari ambienti: GRANDE
XXXIV DIMENSIONE PULITO | 02/2020
Il
....................................................... 2.1.2
.............................................. 2.1.3
.................................................
2.1.1
sopralluogo
Ambienti di lavoro
L’incontro diretto
..............................................
............................
DISTRIBUZIONE Ipermercati Supermercati
Mense Ristoranti
ALIMENTARE Macelli Caseifici
PUBBLICO Autobus Treni Navi Aerei
Pensioni Residence Alberghi
Materne Elementari Istituti
Collegi Caserme Centri accoglienza
URBANE Metropoli Città Cittadine
Chiese Cinema Discoteche Giardini
Cliniche
Banche Assicurazioni Uffici
RISTORAZIONE
INDUSTRIA
TRASPORTO
TURISMO
SCUOLE
CONVIVENZE
AREE
CENTRI AGGREGAZIONE
ASSISTENZA SANITARIA Ospedali
Case di cura Case di riposo COMMERCIO E AMMINISTRAZIONE
commerciali
2.1.3 L’INCONTRO DIRETTO
Il sopralluogo deve essere eseguito dal tecnico che dovrà realizzare il piano degli interventi e tracciare il profilo economico in collaborazione con il tecnico. Interno che sovraintende e controlla che le operazioni ottengano i risultati previsti. Due tecnici sono le due facce della stessa medaglia, infatti, l’incompetenza dell’uno o dell’altro inficerebbe ogni risultato. I dati rilevati devono essere chiari, per entrambi, quantitativamente precisi e costituiti dalle caratteristiche che dovrà possedere il servizio oltre alle variabili e quindi la valutazione della progettazione dovrà essere condivisa in ogni suo dettaglio. Nel rispetto delle esigenze operative dell’azienda il rapporto delle due aziende se si tratta d’impresa esterna o il reparto interno che si occupa di questa tematica deve avere caratteristiche industriali che non possono tener conto delle specifiche preferenze di ogni inquilino e specialmente che le richieste non presuppongano il rapporto di tipo domestico. Sottolineatura necessaria e specchio di una situazione che premia non l’operatore scrupoloso e preparato ma gli operatori che accompagnano la pulizia di facciata con comportamenti servili che soddisfano l’egocentrismo delle persone ma non le reali esigenze dell’ambiente.
Le interviste e le analisi condotte con i responsabili tecnici si svolgono in base a uno schema di riferimento che può essere così:
SECONDO VOLUME L’analisi
Maison Fresh
■ I fattori economi disponibili.
■ I fattori ambientali posizioni disagevoli degli arredi.
■ Posizione nel contesto urbano.
■ I fattori umani tra cui lo spirito collaborativo degli inquilini
■ La motivazione dell’intervento.
■ Verifica della posizione precedente con il riferimento della struttura operativa impiegata; percezione della necessità di cambiamento in particolar modo riferita a quali obiettivi? Quale livello di condivisione della Direzione?
■ Quali criteri di gestione dell’appalto e in particolare la posizione collaborativa o passiva dell’utente.
■ L’analisi dei ruoli delle figure influenti, preposte ai controlli e referenti per eventuali esigenze, tra queste: problemi logistici, supporti operativi, condizioni di lavoro.
Orario di lavoro
Agibilità Locali Condizioni di lavoro al piano
Supporti acqua e luce
Spazi per l’impresa
Avvertenze particolari
02/2020 | DIMENSIONE PULITO XXXV
SECONDO VOLUME L’analisi
Percorso di Formazione
2.1.4 SUPPORTI OPERATIVI
Il supporto operativi, forniti dall’utente, spesso si limita alla fornitura di acqua e di energia elettrica, supporti fondamentali dell’attività di pulizia, sono generalmente reperibili presso il cliente, tuttavia il loro utilizzo può presentare difficoltà e necessità di adattamento per l’uso cui sono finalizzati.
É facilmente accessibile? L’acqua calda o fredda?
I ripostigli per le attrezzature sono adeguati?
Esiste un montacarichi per il trasporto di attrezzature pesanti?
È disponibile un parcheggio per gli automezzi?
L’impianto elettrico è adeguato per l’uso di macchinari industriali?
I supporti operativi di cui ha bisogno un’azienda che opera all’interno di un’altra azienda non è solo di carattere specificatamente tecnico, ma richiedono un allineamento della percezione da parte del tecnico interno sulle difficoltà operative, sugli imprevisti ma essenzialmente sul fatto che l’azienda
esterna si occupa di un reparto che dovrebbe o potrebbe dover essere gestito direttamente per cui l’azienda mandante deve usufruire di quest’opportunità non solo per manlevarsi da un’infinità di oneri organizzativi e avere un costo certo. Ma di predisporre e condividere le procedure operative e fare tesoro delle esperienze che vive insieme all’azienda esterna.
2.1.5 CHECK LIST DELLA SITUAZIONE
La valutazione complessiva si conclude dopo aver eseguito un CHECK LIST su una serie di quesiti di grande utilità organizzativa come la scelta del set operativo.
Gli interventi di fondo devono essere eseguiti in un’unica soluzione o inseriti nella periodicità degli altri interventi?
Quali protezione deve indossare l’operatore?
E’ presente un manuale per il pronto soccorso e una cassetta di pronto intervento?
Quali sono i rischi insiti nell’ambiente di lavoro che possono riflettersi sugli operatori di pulizia?
Esistono procedure particolari per lo smaltimento dei rifiuti? Sulla base delle linee d’intervento programmate per l’appalto, quali caratteristiche tecniche gestuali sono richieste agli operatori.
In quali giorni della settimana, in quale orario o in quali condizioni di lavoro è possibile effettuare il piano degli interventi? Quale tipo di abbigliamento è stato prescelto? Qual è obbligatorio?
Quanto dista l’ambiente di lavoro dall’azienda?
Quanto dal centro abitato? Situazione parcheggio?
L’area è collegata al centro abitato da una rete di mezzi pubblici?
L’area di ubicazione dell’ambiente di lavoro presenta rischi per gli operatori?
Sono presenti nelle vicinanze esercizi commerciali di conforto e supporto alle operazioni?
L’area è inserita in un contesto di tipo urbano, industriale o agricolo?
L’area geografica presenta caratteristiche climatiche particolari (presenza del mare, ambiente montano, ecc.)?
Quali sono le modalità di accesso all’ambiente di lavoro? E quelle di chiusura?
Oltre al referente responsabile, esistono altre figure di riferimento all’interno dell’ambiente di lavoro? Quali sono?
Qual è l’abbigliamento che identifica gli operatori nell’ambiente di lavoro?
Dove è localizzato lo spazio adibito a deposito attrezzature per l’impresa?
Presenta caratteristiche particolari?
Quanti e quali supporti operativi sono presenti nell’ambiente di lavoro (luce, acqua, ecc.)?
XXXVI DIMENSIONE PULITO | 02/2020
TERZO VOLUME L’azione
Primo Capitolo Operazioni preventive
Precedenze operative
Fissare le priorità
3.1.1 DESIGNAZIONE DEL RESPONSABILE
Massima economicità e risultato conforme alle esigenze igieniche estetiche e funzionali dell’ambiente di lavoro si ottiene nominando al suo interno due responsabili. Il primo organizza e controlla l’esecuzione materiale delle operazioni e il secondo, che fa parte dell’azienda che ha commissionato il lavoro, collabora attivamente con il primo avendo più o meno la stessa competenza e consapevolezza delle difficoltà operative in ogni loro aspetto.
Generalmente il servizio relativo alle pulizie e riordino degli ambienti è affidato a impresa esterna. Occorre dunque partire dal presupposto che la struttura esterna nella realtà compie le stesse mansioni che in altri tempi erano eseguite da personale diretto. In quest’ottica i due responsabili devono avere una visione univoca su come procedere per:
■ Applicare la corretta prassi igienica.
■ Neutralizzare gli effetti dei fattori aggressivi sulle diverse tipologie dei rivestimenti e materiali.
■ Applicare barriere antisporco e accorgimenti per dilazionare il limite critico.
■ Programmare gli interventi in relazione alla destinazione e l’intensità d’uso dei locali.
■ Sottolineare che il servizio non è solo la pulizia ma è parte integrante dell’attività interna e delle sue esigenze.
■ Individuare la necessità e pianificare lo svolgimento delle attività per la formazione.
■ Mettere a punto un piano di formazione per i nuovi addetti.
■ Documentare e integrare gli interventi formativi con manuali comprensibili da ogni individuo.
■ Analizzare i risultati del processo operativo del programma a lungo termine o del singolo intervento.
■ In occasione di interventi su grandi superfici, intervenire su pochi metri, isolarli e proteggerli per verificare insieme se il risultato completo è conforme al campione.
3.1.2 LE FASI PREPARATORIE
Sono stati applicati criteri di scelta in proiezione delle esigenze igieniche, estetiche, funzionali dell’ambiente, tenendo conto sia delle situazioni ottimali per gli interventi sia quelle di ripiego dovute a possibili imprevisti.
La fase preparatoria può richiedere lo spostamento degli arredi che potranno essere collocati al centro del locale o trasferiti in un altro ambiente ma se non è possibile, occorre applicare le protezioni degli arredi isolare le prese elettriche coprire il battiscopa e rivestire con materiali impermeabili i piedi degli armadi e le gambe dei tavoli o le scrivanie, gli arredi fissi per consentire interventi con l’aggressività necessaria. A ogni macchina e detergente è allegata la scheda tecnica e di sicurezza; per i detergenti vengono predisposte le tabelle per le corrette diluizioni, mentre per il materiale di consumo (panni) in relazione al loro uso sarà fissata una scadenza per il totale rinnovo dello stesso.
Per quanto riguarda il lavaggio dell’abbigliamento o delle macchine, sono stati inseriti nel piano degli interventi, stabilendo il metodo di esecuzione, le frequenze e fissando gli standard di qualità previsti.
L’allestimento prevede la nota di carico del set operativo, la sua collocazione in uno spazio riservato, l’accompagnamento degli operatori in un giro di ricognizione per conoscere l’ambiente di lavoro e, in particolare, la posizione dei supporti operativi quali acqua, corrente elettrica, vie di fuga ecc.. Esempio di check list per operare in sicurezza:
■ In relazione alla norma CEE, il personale è stato informato dei rischi provenienti dall’ambiente di lavoro e da quelli inerenti all’azione di pulizia?
■ Esiste una procedura comportamentale in caso di situazioni d’emergenza? Se sì quale?
■ I detergenti e le macchine sono corredati da schede tecniche di sicurezza a norme CEE?
■ In relazione ai fattori aggressivi presenti nell’ambiente o derivanti dall’attività di pulizia, quali saranno le protezioni in dotazione agli operatori?
■ Quali sono i rischi insiti nell’ambiente di lavoro che possono coinvolgere direttamente gli operatori di pulizia?
■ Sulla base delle situazioni d’incompatibilità riscontrate, quali precauzioni si adotteranno per evitare possibili danni? Quali materiali si utilizzeranno?
■ Quali sono i rischi che derivano direttamente dall’attività svolta nell’ambiente di lavoro?
■ È presente nell’ambiente di lavoro un supporto segnale-
02/2020 | DIMENSIONE PULITO XXXVII Maison Fresh
3.1.1 Designazione del responsabile .................. 3.1.2 Le fasi preparatorie.......................................... 3.1.3 La comunicazione ............................................
....................................
...............................
.............................................
3.1.4
3.1.5 L’apparato organizzativo
3.1.6
Percorso di Formazione
tico che indichi eventuali rischi e pericoli?
■ È stato nominato il responsabile della sicurezza?
■ Esistono nell’ambiente di lavoro particolari strutture soggette a possibili danni derivanti dall’azione di pulizia? Se sì, quali?
■ È stato dato un manuale di comportamento per la prevenzione infortuni?
■ Quali avvertenze comportamentali sono insite nell’ambiente di lavoro? E quali richieste direttamente dall’utente?
Prima di procedere verificare che nel magazzino i materiali per le pulizie siano presenti in quantità sufficiente. Infine, è necessario che nella fase preparatoria, va inclusa anche la preparazione del percorso che l’operatore effettuerà, eliminando e allontanando il più possibile la soglia del rischio. La fase preparatoria oltre al rifornimento dei materiali pulenti le protezioni degli operatori, tutte scelte che devono prediligere soluzioni che consentano movimenti scorrevoli grazie ad un assetto leggero.
3.1.3 LA COMUNICAZIONE
Nel momento in cui s’imposta un’azione organizzata, non bisogna dimenticare la comunicazione che deve essere esauriente per tutti quelli che partecipano all’iniziativa. Questa forma operativa è un’area inesplorata e richiede un modello di misurazione, comparazione, organizzativa di primo ordine, oltre affinché “il pulito” sia visibile nei suoi aspetti più rilevanti quali l’igiene, l’estetica e la funzionalità dei locali. È in questa fase che l’attività di pulizia deve essere accompagnata dalla sensibilizzazione e dall’informazione sui risvolti che la stessa ha sulla salute dell’inquilino o dell’ospite dell’ambiente, e la ripercussione che la pulizia ha sull’immagine dell’azienda.
L’inquilino di un locale deve essere informato sul piano degli interventi, sapere che le superfici e gli arredi non saranno puliti in un’unica soluzione, ma che le superfici saranno trattate con frequenze differenti in relazione alla loro esposizione al contatto e la velocità di ricezione a forme inquinanti.Infatti, le superfici orizzontali sono soggetto al deposito polveroso più rapidamente rispetto alle superfici verticale e le superfici orizzontali sospese, vedi il soffitto hanno minor deposito, tuttavia esistono locali dove le lavorazioni che intaccano ogni superficie. Con rapidità.
Un fattore condizionante l’applicazione meticolosa del programma degli interventi sono le condizioni ambientali o che l’esecuzione di un intervento ha bisogno di particolari condizioni atmosferiche, climatiche o ambientali), motivi questi che avrebbero reso l’intervento più dannoso nel complesso.
Esempio:
■ Il lavaggio dei vetri nelle giornate di pioggia o troppo assolate;
■ La metallizzazione del pavimento in una giornata in cui la temperatura è troppo rigida;
■ Il trattamento di fondo nelle zone di transito nelle ore di maggiore affluenza.
È importante inoltre curare l’informazione sulle precise norme comportamentali per ridurre la formazione dello sporco cartaceo o di quant’altro rappresenti per l’ambiente un’immagine di degrado e di trascuratezza o che comunque costringa a operazioni continue e costose che tolgono risorse a trattamenti più importanti.
3.1.4 PRECEDENZE OPERATIVE
A locale pronto, si dovrà scegliere su quale superficie intervenire prima, per evitare che nel corso dell’azione la soluzione sporca cada, coli o schizzi su una superficie già pulita o peggio su un rivestimento incompatibile. L’ordine cronologico incide naturalmente sulla produttività, poiché, affrontando le situazioni più scomode nella fase iniziale, disporremo di maggiori energie, mentre con l’insorgere della stanchezza è meglio dedicarsi a superfici più estese che consentano l’uso di macchinari.
Tra le operazioni preliminari spiccano quelle destinate alla rimozione meccanica di residui radicati quali gocce di vernice o le macchie sul tessuto, è necessario tuttavia avere l’accortezza di non rigare il rivestimento o decolorare il tessuto. A questo proposito è consigliabile che l’operatore sia dotato oltre che della divisa anche di un marsupio con l’interno impermeabilizzato e resistente agli attrezzi acuminati, dove poter riporre il materiale in esubero, disporre di un attrezzo di emergenza o riporre un rifiuto dimenticato evitando di ritornare sul posto per completare le operazioni. Occorre poi prediligere procedimenti di pulizia che limitino l’uso e il
XXXVIII DIMENSIONE PULITO | 02/2020
TERZO VOLUME L’azione
Maison Fresh
trasporto d’ingenti quantitativi d’acqua, usando un numero di panni pretrattati sufficienti per completare le operazioni in programma. Con questo metodo si limiterà il rischio di rovesciare del liquido e soprattutto si eviterà di interrompere le operazioni di pulizia per risciacquare dei panni che successivamente avrebbero distribuito sulle superfici una soluzione non perfettamente pulita. Preparare una soluzione con acqua e detergente presuppone una corretta diluizione della percentuale indicata. Per ogni caso e situazione è necessario procedere con gestualità controllate, precedute da una fase di riflessione, e scegliere la soluzione più efficace e meno dispersiva in ordine di tempo e fatica. È importante sottolineare che la tendenza dell’operatore non professionista è quella di semplificare o saltare le fasi intermedie dell’azione, mettendo a repentaglio il risultato. Esempio: spostare o trasportare un mobile non avendolo precedentemente alleggerito delle suppellettili instabili può creare situazioni di rischio e inoltre, per il maggior peso e la maggiore attenzione richiesta, allungare il tempo delle operazioni.
L’ordine cronologico ha un preciso obiettivo: la scorrevolezza, quale elemento che riduce l’affaticamento degli operatori e ne aumenta la produttività. L’ordine cronologico inizia con la fase preparatoria, che predispone tutto ciò che serve per effettuare gli specifici interventi di pulizia.
3.1.5 L’APPARATO ORGANIZZATIVO
Il mondo del lavoro è composto da tre settori: l’industria, il commercio e l’apparato dei servizi, tra questi le imprese di pulizia. L’apparato organizzativo di un’impresa che svolge le pulizie nei vari ambienti può essere paragonato a un meccanismo in movimento che percorre in lungo e in largo tutte le superfici calpestabili e tutti gli arredi che occupano questi spazi. Un apparato organizzativo efficiente richiede che al suo interno operino persone competenti che siano in grado di interpretare le diverse esigenze degli ambienti, pianificare le operazione che sono state individuate per gli interventi, verificare con quali criteri sia stata composta la squadra degli operatori e che le caratteristiche fisiche e tecniche degli stessi siano idonei alla linea d’intervento a cui sono stati assegnati. Infatti, la pulizia industriale deve separare marcatamente le linee d’intervento e gli operatori addetti.
Un efficiente apparato organizzativo trova una difficile realizzazione per lo scarso livello di coscienza-conoscenza delle problematiche legate al concetto di pulizia. Un fattore indispensabile è sicuramente quello della formazione concettuale delle maestranze atta all’addestramento specifico cui si associano le istruzioni sull’uso dei vari set operativi e le informazioni sulla specificità dei vari ambienti.
Un altro apparato deve procedere sulla strada della comunicazione, e avere la capacità di interfacciarsi con la controparte, creando un rapporto di collaborazione e coinvolgendo l’utente sulla strada della prevenzione, per ridurre costi e ottenere un risultato conforme alle esigenze.
Un esempio: se un ospite si pulisce le suole delle scarpe prima di accedere a un locale deve sapere che così facendo eviterà di trasmettere all’interno dei possibili batteri patogeni e comunque eviterà a un operatore di pulire più volte la stessa superficie. Occorre allora analizzare le cause della provenienza dello sporco, i mezzi con i quali si sposta da un posto all’altro e misurarne la consistenza e la frequenza della sua formazione. Con l’apparato organizzativo del cantiere interagisce quello amministrativo che garantisce i rifornimenti, la gestione delle norme sul lavoro, la fatturazione e tutte le incombenze burocratiche che un’azienda deve espletare.
3.1.6 FISSARE LE PRIORITÀ
Le azioni che ogni giorno miliardi di persone compiono nella propria abitazione o in un ambiente di lavoro confermano l’importanza delle esigenze igieniche, estetiche e funzionali che sono tali da incidere sulla salute degli individui, danneggiare l’immagine dell’azienda o quella sociale della famiglia, e compromettere il normale svolgimento delle attività, creando disagi nelle abitazioni e danni notevoli nelle aziende.
Per fissare le priorità bisogna decidere quali siano i compiti più importanti e per farlo occorre separare le varie fasi operative, iniziando da quella dedicata alla ricerca delle aziende, la cui tipologia è compatibile con le proprie conoscenze e capacità operative o ancor più strutturarsi per prima di avvicinare gli utenti compatibili.
Individuare il livello della formazione e le capacità, o meglio la specializzazione di ogni operatore.
Collaudare preventivamente l’efficacia delle attrezzature dei detergenti.
Questo ci consentirà di:
■ Cominciare subito a fare ciò che è essenziale o necessario;
■ Affrontare i problemi in ordine di emergenza;
■ Concentrarsi su un compito uno per volta, portare a termine un lavoro nei tempi stabiliti;
■ Raggiungere gli obiettivi nel migliore dei modi, quali che siano le circostanze in cui operiamo;
■ Dare carico a qualcun altro di eseguire un determinato lavoro;
■ Aver finito le cose più importanti alla fine del periodo programmato (per esempio alla fine della giornata di lavoro);
■ Non aver trascurato di portare a termine tutte le operazioni più importanti e provare l’intima soddisfazione che accompagna la fine di una giornata produttiva e con ottimi risultati per quanto riguarda la qualità.
02/2020 | DIMENSIONE PULITO XXXIX
Pulizia professionale delle pavimentazioni INDUSTRIALI
Ipavimenti industriali richiedono particolare cura e attenzione, sia durante la fabbricazione, sia in termini di rivestimento, pulizia e mantenimento. Quale metodo di pulizia usare dipende molto dalla struttura del pavimento.
GARANTIRE LA SICUREZZA
Normalmente, le pavimentazioni industriali non vengono pulite per ragioni estetiche, piuttosto, essendo sottoposte giornalmente a un considerevole stress - che può essere di tipo fisico oppure causato da reazioni chimiche dovute
alla caduta di sostanze - la pulizia è richiesta per garantire la sicurezza del personale e un corretto proseguimento delle operazioni di lavoro. Nella peggiore delle ipotesi, il danneggiamento della copertura della pavimentazione può causare conseguenti danni e incidenti, con oli, acidi e altre sostanze che possono andare a danneggiare attrezzi e macchinari, e persino ferire gli operai. Effettuare una corretta pulizia, a intervalli regolari, può minimizzare questo rischio. Inoltre, nell’industria, un regolare mantenimento può aiutare le coperture e gli edifici a mantenere il loro valore.
METODI DI PULIZIA
Una distinzione fondamentale va fatta tra metodo di pulizia a una fase e metodo di pulizia a due fasi: Metodo a una fase: il pavimento viene pulito e lo sporco viene eliminato in un solo passaggio dalla stessa macchina.
Metodo a due fasi: il pavimento viene ricoperto con acqua e detersivo. In una fase successiva, la soluzione viene aspirata da un macchinario di pulizia.
STRUTTURE DI PAVIMENTAZIONE
La maggior parte dei pavimenti industriali è in massetto, compattato in
S METODI DI PULIZIA XL DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI
modo da essere reso estremamente durevole. La posatura consiste nello stendere direttamente la pasta sull’oggetto e lasciarla ad asciugare. Esistono diversi tipi di massetto, e ognuno ha caratteristiche specifiche delle quali bisogna tenere presente durante la pulizia.
Massetto a base di cemento: è il tipo più utilizzato, è composto da sabbia o ghiaia più cemento e acqua. L’unico tipo di massetto prodotto nel settore industriale è un aggregato duro, in grado di sopportare sollecitazioni notevoli, grazie alla sua classe di resistenza e al suo spessore, appositamente dimensionato.
Proprietà: non resistente ad acidi e alcali forti. L’azione degli acidi rende il materiale più ruvido e difficile da pulire.
Massetto a base di solfato di calcio: include tutti i massetti che hanno un legante che consiste in solfato di calcio anidro (anidrite). Questo tipo di massetto è di colore chiaro e ha una superficie molto dura, liscia, compatta e praticamente senza pori.
Proprietà: sensibile all’umidità, a causa del legante utilizzato. Occorre evitare una prolungata esposizione all’acqua, specialmente nel caso di pulizie profonde. Può essere pulito solamente con metodo a una fase.
Massetto a base di magnesio: i leganti sono ossido e cloruro di magnesio. Estremamente resistente, ha la capacità di legare l’aggregato minerale in modo particolarmente saldo. L’aggiunta di coloranti a base di ossido di metallo gli dona un colore uniforme.
Proprietà: Il massetto di magnesio con filler organici rende il pavimento più caldo sotto i piedi, ma anche più sensibile all’umidità. Si consiglia di pulire solo con metodo a una fase.
Massetto a base di asfalto di mastice: una densa e porosa mistura di riempitivi come farina di roccia, sabbia, ghiaia e bitume. Il bitume è una sostanza scura, semi-volatile, composta da diversi tipi di sostanze organiche estratte dalla distillazione di olio crudo.
Proprietà: resistente all’acqua, molto resistente ad acidi e alcali, non resistente ai solventi.
TRATTAMENTO DELLE SUPERFICI
La superficie può essere trattata a seconda di quanto richiede la copertura e del carico alla quale viene sottoposta. Ad esempio, il trattamento della superficie previene la formazione di polvere in massetti a base di cemento e previene la veloce penetrazione di sporco e umidità. Le caratteristiche del trattamento usato vanno tenute in considerazione durante la pulizia.
Impregnazione: l’agente impregnante penetra per 0,5-3 mm all’interno del massetto (a seconda della qualità del substrato), e lo rinforza, riempiendo anche gran parte dei pori. Questo trattamento non copre però la superficie con uno strato continuo di copertura.
Proprietà: impregnare i pori impedisce all’umidità di penetrare immediatamente il massetto. Se sostanze oleose rimangono sulla superficie per lungo tempo, lasceranno macchie impossibili da rimuovere. Compattazione chimica: il fluido compattante è applicato come un agente impregnante, e reagisce solo
su substrati legati con cemento. La reazione di compattazione avviene infatti con questo materiale.
Proprietà: maggiore è la frequenza con cui la pulizia viene effettuata, maggiore è l’intensità con cui avviene la reazione. Questo rinforza la superficie e la rende più resistente a stress meccanici e chimici.
Sigillatura: a differenza dell’impregnazione, in questo caso viene applicato uno strato di materiale sul substrato. A 0,1-0,3 mm di spessore, lo strato è relativamente sottile. Alla vista, la sigillatura appare come una mano di vernice.
Rivestimenti: hanno normalmente uno spessore di 0,5-2 mm (a 2-6 mm di spessore sono chiamate coperture). Si possono creare superfici particolarmente strutturate o praticamente lisce a seconda del rivestimento utilizzato. Questo è importante perché le associazioni professionali richiedono determinate classi di resistenza allo scivolamento in certe aree. Pavimenti senza interruzioni fatti di resine sintetiche, come resina epossidica e poliuretano, sono esempi comuni.
Proprietà: offrono alta resistenza
02/2020 | DIMENSIONE PULITO XLI
METODI DI PULIZIA
COME SCEGLIERE UNA LAVASCIUGA
Lo sporco ostinato è parte integrante del settore industriale, motivo per cui si consiglia di utilizzare una lavasciuga con una testina di lavaggio a rullo per la pulizia a umido. Le superfici lisce vengono pulite con cuscinetti a rullo, mentre le superfici ruvide vengono pulite con spazzole a rullo. L’elevata efficienza di pulizia è garantita dai seguenti fattori:
■ spazzole/pastiglie che agiscono in direzioni opposte;
■ pressione di contatto elevata e uniforme (fino a 260 g/ cm2) su tutta la larghezza della superficie;
■ velocità estremamente elevata (max. 1100 giri/min);
■ ottimo contatto con il pavimento.
Queste proprietà consentono di rimuovere, in sicurezza, lo sporco. L’alta velocità genera anche un effetto autopulente, il che significa che l’efficienza di pulizia rimane costantemente elevata. Spazzare il pavimento in anticipo non è spesso necessario, poiché le spazzole a rullo si muovono in direzioni opposte per spazzare lo sporco grossolano nel cassetto spazzatrice integrato.
chimica, ma rimangono sensibili a solventi e parti meccaniche per la pulizia, come cuscinetti e spazzole metalliche.
PULIZIA PROFONDA: RIMUOVERE LO SPORCO RESISTENTE
La pulizia profonda utilizza il lavaggio a umido per rimuovere segni di olio e grasso e sporco incrostato. Ciò richiede potenti lavasciuga con una testina di lavaggio a rulli. Se il rivestimento del pavimento lo consente, la pulizia viene eseguita con il metodo a due fasi a piena pressione di contatto con spazzole o cuscinetti verdi. La procedura deve
essere sempre eseguita passo dopo passo, per evitare che il pavimento si bagni troppo o che la flotta di pulizia si asciughi di nuovo rapidamente.
Passaggio 1: utilizzare una lavasciuga per distribuire il detergente sulla superficie, quindi strofinarlo due o tre volte fino a quando tutto lo sporco si è liberato.
Passaggio 2: rimuovere l’acqua sporca utilizzando il tergipavimento e il dispositivo di aspirazione sulla macchina. Quindi coprire di nuovo l’intera area con acqua pulita e procedere con il metodo a una fase: coprire con acqua - scrub - aspirazione.
Se è necessario rimuovere le pellicole protettive oltre all’olio e al grasso, si consiglia un detergente a base alcalina. L’agente detergente va diluito tra il 5 e il 10% a seconda della sporcizia della superficie. Per la pulizia profonda di pavimenti
industriali che non sono stati trattati o di superfici non resistenti all’acqua (vedere tipi di massetto), si consiglia solo il metodo ad una fase, altrimenti il pavimento si bagnerà troppo e potrebbe subire danni.
PULIZIE DI MANTENIMENTO: RIMUOVERE LO SPORCO LEGGERO
La pulizia di manutenzione viene eseguita con il metodo a una fase. Per eliminare lo sporco leggero si usa una lavasciuga dotata di spazzole o tamponi di lavaggio. La lavasciuga lavora con una pressione di contatto inferiore e una velocità della spazzola a rullo inferiore. Non è necessario il post-lavaggio o il risciacquo: il pavimento può essere calpestato immediatamente. Se il lavoro di pulizia non richiede la pulizia a umido, la pulizia di manutenzione può essere eseguita anche con una spazzatrice a vuoto.
S
XLII DIMENSIONE PULITO
| 02/2020 SPECIALE CANTIERI
Detergente manutentore SUPERCONCENTRATO
Medusa srl presenta Intense Energy un detergente manutentore superconcentrato per il lavaggio giornaliero di tutti i tipi di pavimenti e di superfici lavabili. Esplica un’efficace azione deodorante, rilasciando una gradevole e persistente nota di profumo. Intense Energy può essere usato anche con macchina lavasciuga e non necessita di risciacquo. Grazie al pratico flacone giusta dose, si può utilizzare la conforme quantità di prodotto in modo semplice e sicuro,
risparmiando tempo ed evitando sprechi. L’alta concentrazione del formulato permette di ridurre i costi di trasporto, di movimentazione e di stoccaggio, ma anche l’85% del peso della plastica da smaltire. Grande importanza è stata data alla scelta delle profumazioni, sviluppando 9 persistenti fragranze: Breeze, Colonial, Exotic, Forest, Marine, Oriental, Petals, Stardust, Virgin. Intense Energy associato a Intense Deo, il deodorante concentrato a lunga durata, esalta il profumo dell’ambiente. www.medusasrl.com
MOLTO PROFUMATO
Lo diciamo nel modo più concentrato possibile, come i nostri detergenti INTENSE ENERGY.
I detergenti Medusa INTENSE ENERGY sono adatti a tutti i pavimenti, 15 volte più concentrati di un detergente standard e molto profumati. Ti basterà molto meno detergente rispetto a quello che usi di solito, per pulire a fondo e lasciare nell’aria una piacevole sensazione di pulito: farai sapere a tutti di trovarsi in un ambiente igienico e curato Con Medusa l’unica traccia che rimane è il profumo di pulito.
medusa
detergenti professionali
Via dell’Artigianato 2/4 Bagnoli di Sopra (PD)
Tel: +39 049 5352393 www.medusasrl
S DETERGENTI SPECIALE CANTIERI
com
L’innovazione delle MONOSPAZZOLE
Nel 2015, analizzando il mercato emerse come il prodotto monospazzola fosse progredito poco rispetto ad altre attrezzature che negli anni si erano evolute molto in ergonomia, facilità d’uso e solu zioni “green”, così da consentirne l’utilizzo ad un più ampio numero di utenti. La monospazzola, invece, era rimasta un prodotto “pesante”, faticosa nell’utilizzo pur con risultati eccellenti in diverse applicazioni. Una macchina insomma non alla portata di tutti, che richiedeva una buona dose di pratica. In TMB si cercò quindi di sviluppare una macchina nuova, che ampli ficasse le caratteristiche positive della monospazzola, migliorandone la facilità d’uso. Particolare atten zione fu dedicata alle operazioni dove era impiegata più comunemente quali la pulizia di fondo, la deceratura, la cristallizzazione e la pulizia delle moquette. Con questi presupposti si iniziò lo sviluppo di un nuovo telaio, affrontando e risolvendo i problemi tecnici derivanti dal maggior peso dell’attrezzatura e dalle vibrazioni generate dal sistema orbitante. La ricerca del miglior bilanciamento possibile portò a soluzioni tecniche innovative per questa tipologia di prodotto, che diedero risultati più che soddisfacenti e portarono a registrare due nuovi brevetti internazionali. Il livello di bilanciamento raggiunto permise di ottenere un ottimo risultato nella certificazione delle vibrazioni Mano-Braccio, secondo lo standard UNI EN ISO 5349-1:2004.
Il risultato fu TOR 43, una monospazzola di nuova concezione, indicata per i lavori più gravosi ma usufruibile anche nelle operazioni di manutenzione, caratterizzata da un movimento roto-orbitale che, oltre ad amplificarne la resa, ne rende più facile l’utilizzo, aumenta la sua stabilità e diminuisce il consumo di elettricità e di acqua. Prima del lancio, TMB eseguì molti test sugli accessori per consentire agli utilizzatori di sfruttarne la grande flessibilità. In questo modo TOR 43 entrò in commercio con un ampio corredo di accessori che ne consentivano l’utilizzo con tutte le attrezzature presenti sul mercato, dai semplici tamponi di lavaggio e deceratura, alla lana d’acciaio per la cristallizzazione, ai dischi di carta
vetrata per i trattamenti sul legno sino all’utilizzo dei diamanti metallici per il trattamento delle superfici dure. Completano il corredo di optional un kit di aspirazione, un kit di nebulizzazione della soluzione e una gamma di prodotti chimici dedicati ai diversi trattamenti su tutte le superfici.
Con questo equipaggiamento e con un peso standard di 65 Kg, TOR 43 iniziò la sua avventura sul mercato nazionale e internazionale dove il gradimento della clientela più attenta all’innovazione le riconobbe subito un buon successo. La possibilità di variare il peso della macchina da 43 a 82 Kg caratterizzò maggiormente la flessibilità di questa attrezzatura.
Gradualmente anche l’utenza più “tradizionale” si interessò a questo nuovo prodotto chiedendo maggiori
S SUPERFICI DURE XLIV DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI
informazioni e in risposta TMB mise prontamente a disposizione la sua struttura per corsi di formazione ai propri distributori e loro clienti. Questi momenti di confronto hanno dato modo anche alla forza vendita più giovane di conoscere l’evoluzione dei diversi metodi di pulizia e dei relativi accessori, provandone di nuovi e testandone l’efficacia sia con le macchine tradizionali che con quelle orbitali. Sempre più convinti della validità del progetto, in TMB è stata sviluppata una gamma completa di monospazzole orbitali identificando applicazioni ed accessori dove l’utilizzo di queste attrezzature può fare la differenza e superare le prestazioni dei sistemi tradizionali. Ad oggi, l’ultima evoluzione di TOR 43 è l’adozione dell’alimentazione a batteria. Grazie al ridotto consumo di elettricità del sistema orbitale è stato possibile ottenere un’autonomia molto elevata, sia con le tradi-
zionali batterie al GEL sia con le più moderne batterie al Litio. TOR 43 infatti può essere configurata per utilizzare l’una o l’altra tecnologia grazie a una scheda di controllo che gestisce le varie funzioni della macchina e da un’ampia gamma di informazioni all’operatore, compresa l’autonomia residua espressa in ore di funzionamento.
INTERVENTO CON TOR 43
L’analisi di una recente dimostrazione presso il Parlamento Fiammingo, a Bruxelles, ci consente di riassumere tutti i punti di forza di questa macchina. Nell’edificio gli ambienti sono arredati con un pavimento antiscivolo moderno e le mattonelle non incollate tra loro, ma separate da una sottile sabbiolina inserita tra le fughe. Un design molto bello che presenta notevoli problemi di pulizia, vincolando l’operatore a risciacquare poco e vietando l’aspirazione. Usando la nuova TOR 43 con batterie al litio, grazie al ridotto consumo di acqua e ai dischi in melamina, è stato possibile pulire la superficie efficacemente per poi asciugarla con dei pad in cotone. La disponibilità dell’alimentazione a batteria ha consentito lo svolgersi delle attività senza che il cavo di alimentazione arrecasse fastidio alle persone presenti nei locali da trattare.
www.tmbvacuum.com
TOR 43 riduce la fatica dell’operatore, diminuisce il consumo di elettricità, dell’acqua e velocizza il tempo di asciugatura con un notevole incremento della produttività. Va segnalato, in particolare, l’utilizzo su moquette, dove questa macchina ha consentito di fare un notevole passo in avanti rendendo tutto più facile e con ottimi risultati. In questo caso la possibilità di alleggerire la macchina consente un’azione meccanica non aggressiva verso le fibre della superficie da trattare.
Ottimi risultati nella manutenzione delle superfici in legno, dove è gradito avere maggior peso per il ripristino di pavimenti usurati o segnati. TOR 43 ha molti accessori disponibili per questi trattamenti, vari tipi di dischetti abrasivi, retine abrasive, un peso extra (17 kg) per aumentare la resa sino a proporre una versione della macchina con 2 velocità. Inoltre, lo specifico Kit di aspirazione consente di controllare il pulviscolo generato durante la lavorazione.
02/2020 | DIMENSIONE PULITO XLV
KEMIKA. Progetto Cantiere Ecosostenibile
Kemika, con il Progetto “Cantiere Eco Sostenibile”, si propone di sviluppare il concetto di Cultura del Pulito, ponendo al centro della propria Mission il totale rispetto dell’ambiente.
Con il proprio ufficio di consulenza, interno all’Azienda, il Gruppo Kemika, si pone, nei confronti dei propri Distributori e dei Clienti dei Rivenditori, come referente strategico nel fornire: assistenza e formazione.
Ogni intervento è un vestito, cucito su misura, per rispondere a esigenze specifiche.
In Kemika si è convinti che le esigenze di un mercato in continua evoluzione portano, oggi, a ridefinire il ruolo delle Aziende, che non può esaurirsi nella produzione e commercializzazione di prodotti destinati alle pulizie, ma deve essere integrato da occasioni di incontro e dialogo continuo con tutte le figure professionali coinvolte nel nostro settore.
Il progetto “Cantiere Eco Sostenibile” parte con il sopralluogo sulla Struttura, dove si verificano le reali esigenze del Cliente ed eventualmente si organizzano delle prove pratiche sull’uso dei prodotti Kemika.
Da qui viene redatta una accurata relazione scritta dove viene presentata la pianificazione delle pulizie all’interno dell’appalto.
In avvio di cantiere viene svolto un training specifico a tutti gli Operatori addetti ai lavori.
Contestualmente vengono pianificati, per il primo anno di attività, una serie di controlli periodici.
La Linea Sole si compone di quattro formulati, legati alle operazioni di detersione, nelle pulizie di manutenzione ordinaria di tutti i giorni:
STAR: detergente anticalcare giornaliero, indicato per pulizia dei Servizi Igienici.
SPACE: detergente di manutenzione giornaliera, impiegabile su qualsiasi tipo di pavimentazione.
SKY: detergente multiuso neutro, giornaliero, utilizzabile su qualunque superficie, compreso arredi, attrezzature, vetri.
SUN: detergente sgrassante universale, utilizzabile su qualunque pavimentazione e superficie compreso arredi e attrezzature.
dai quali si estraggono i componenti utilizzati: tensioattivi, solventi, coadiuvanti.
I tensioattivi contenuti nei formulati hanno, oltre alla biodegradabilità aerobica completa, anche biodegradabilità anaerobica.
I principali vantaggi di questi formulati sono:
■ Totale derivazione vegetale di tutte le materie prime presenti in formula: Tensioattivi e Solventi.
■ Limitata presenza di metalli pesanti e di derivati del fosforo.
■ Limitata presenza di allergeni.
■ Assenza di test su animali per tutte le materie prime utilizzate.
■ Per i prodotti che compongono questa gamma, Kemika, ha scelto confezioni in polietilene vergine di prima scelta ad alta densità, miscelato al 50% con un polietilene ad alta densità rigenerato meccanicamente da scarti industriali post consumo.
LINEA SOLE LA GAMMA CON MARCHIO BIO C.E.Q.
Il Progetto “Cantiere Eco Sostenibile” prevede l’impiego di prodotti della nuova Linea Sole, una prestigiosa gamma composta da quattro prodotti certificati Bio C.E.Q. I componenti organici presenti nei formulati sono ricavati da fonti rinnovabili.
Il sole, attraverso la funzione clorofilliana, permette la crescita dei vegetali
Con il Progetto Cantiere Eco Sostenibile, Kemika, ha deciso di investire su criteri che riguardano: rispetto dell’ambiente, salute e sicurezza degli operatori addetti alle pulizie, aspetti sociali ed etici dei processi produttivi.
www.kemikagroup.com
S DETERGENZA GREEN XLVI DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI
SCHEDA TECNICA
Rigenerare il GRES
Il gres lappato opaco presenta uno strato superficiale privo di rugosità, lisciato meccanicamente a differenza del gres porcellanato naturale che si presenta poco luminoso e non perfettamente liscio.
Per rimediare alle macchie e allo sporco di superficie, può essere utile procedere a un trattamento protettivo, da effettuarsi con prodotti specifici da stendere con la monospazzola, per creare una “micro pellicola” che faccia da barriera protettiva. Se invece le superfici sono molto usurate da calpestio, si potrà procedere alla nuova “lappatura” da eseguirsi in opera con le opportune attrezzature e le necessarie macchine professionali.
Si tratta di operazioni straordinarie, che possono però essere eseguite anche dalle imprese che si occupano della manutenzione quotidiana, una volta presa confidenza con il materiale da trattare e con i prodotti da utilizzare.
SOLUZIONE UNO
Eseguire una lavorazione di “lappatura” in opera, adottando le dovute accortezze del caso. La lappatura consiste in una leggera abrasione dello strato superficiale del gres, che si effettua utilizzando la monospazzola con dischi in tynex o dischi in fibra con microparticelle di diamante, procedendo dalla grana più grossa alla grana più fine, lavorando con sola acqua. In questo modo si eliminano le irregolarità, si compatta la superficie e le si conferisce un aspetto semilucido, senza alterare la struttura del materiale. Con questa lavorazione si può arrivare a risolvere anche le situazioni da forte usura dei materiali e da corrosione acida sulle superfi ci. Il grado di lucidità finale è determinato dal numero dei passaggi, dalla grana più o meno fine dell’abrasivo e dal tempo di azione dello stesso.
SOLUZIONE DUE
Dopo avere eseguito un lavaggio di fondo con specifico detergente e risciacquato accuratamente, si può applicare un prodotto specifico per il gres, non tossico, a base di copolimeri fluorurati in soluzione acquosa. I copolimeri fluorurati sono micro particelle in emulsione che saturano le micro cavità, in modo che non vi entri lo sporco. Hanno azione antimacchia e creano una barriera idro-oleorepellente che non filma e non altera l’aspetto del materiale. Vi sono impregnanti a base di copolimeri fluorurati specifici per i materiali lapidei e impregnanti particolari e specifici per il gres porcellanato: è importante scegliere il prodotto idoneo. L’emulsione si stende in quantità minima (vanno rispettate accuratamente le indicazioni del produttore) con la monospazzola dotata di panno in microfibra o disco bianco senza esagerare in quantità, togliendo gli eventuali eccessi con panni di cotone e ripassando alla fine il disco bianco asciutto. Sarà utile poi lasciare asciugare perfettamente prima di sottoporre la superficie al consueto calpestio e conseguenti operazioni di manutenzione. Tra tutti
di Costantino Zanatta
i tipi di gres porcellanato, il gres satinato, per la sua caratteristica trattiene la più gran quantità di sporco; diventa molto importante riuscire subito ad effettuare un primo trattamento protettivo per riuscire poi ad eseguire con più semplicità le operazioni di pulizia di manutenzione. Una cosa da tener presente è che anche i trattamenti protettivi si consumano con il tempo, perciò quando si constaterà che le superfici trattengono lo sporco troppo velocemente tra un lavaggio e l’altro, sarà opportuno ripetere una nuova applicazione di copolimeri.
ATTENZIONE
Vi sono in commercio alcuni tipi di gres porcellanato che difficilmente accettano i protettivi, poiché sono prodotti in maniera particolare, con cotture intorno ai 1300°C (generalmente di tipo antiscivolo), per cui le superfici risultano talmente chiuse che non vi è lo spazio per far impregnare nessun prodotto, mentre lo sporco ambientale quotidiano si aggancia con molta facilità. Tali materiali vanno puliti solamente con specifico detergente e uso eventuale di macchine lavapavimenti, a seconda delle necessità.
02/2020 | DIMENSIONE PULITO XLVII S
Fase di trattamento
Lavoro finito
Trattamenti efficaci in piena SICUREZZA
Per ogni attività e lavorazione in cantiere Kunzle & Tasin offre una soluzione ampia e diversificata. Le monospazzole
Blue Golia Plus e Blue Golia Plus KN, appartenenti alla nuova gamma Multi Mode Line, garantiscono un trattamento ottimale e in piena sicurezza su tutte le superfici e in particolare su quelle cementizie. Blue Golia Plus, potente e robusta è l’ideale per attività heavy duty che necessitano di lavori e trattamenti anche gravosi. Nella versione Blue Golia Plus KN il planetario King NEB, con quattro satelliti controrotanti, esalta ulteriormente le qualità della macchina permettendo all’utilizzatore di lavorare:
■ più rapidamente: l’operatore lavora comodamente e stabilmente spingendo la macchina in linea retta, senza la necessità di “brandeggiare”;
■ in profondità: maggiore peso della macchina, maggiore velocità di rotazione dei satelliti, maggiore pressione a terra.
Dalla levigatura, all’irruvidimento dei sottofondi, alla bocciardatura, alla scarificazione, nessuna attività è preclusa a queste monospazzole altamente professionali. Per superfici più estese e per lavorazioni ancora più pesanti la Kunzle & Tasin è orgogliosa, inoltre, di presentare la gamma di levigatrici “La Genovese Menghini e Bonfanti”, ultima acquisizione della società.
S MACCHINE XLVIII DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI
Nella versione Blue Golia Plus KN, il planetario King NEB, con quattro satelliti controrotanti, permette all’utilizzatore di lavorare più rapidamente e in profondità.
Le monospazzole Blue Golia Plus e Blue Golia Plus KN garantiscono un trattamento ottimale e in piena sicurezza su tutte le superfici e in particolare su quelle cementizie.
Forte di una lunga tradizione nella produzione di levigatrici per pavimenti Menghini e Bonfanti privilegia da sempre la qualità, la robustezza, la ricercatezza nei dettagli che fanno la differenza. L’attenzione precisa e costante alle tecnologie applicate e alla loro evoluzione ha permesso a Menghini e Bonfanti di realizzare macchinari di nuova concezione che semplificano il lavoro dell’operatore, riducendone gli sforzi e le sollecitazioni improprie, garan-
tendo risultati sempre eccellenti. Un’ampia varietà di macchine con dimensioni, potenze motore e caratteristiche differenziate, permette di rispondere al meglio a qualsiasi esigenza dei levigatori e di tutti i professionisti del settore. Kunzle & Tasin grazie ai modelli della Multi Mode Line a alla gamma completa Menghini e Bonfanti offre la soluzione più adatta alle diverse esigenze del mondo del cantiere e dei suoi operatori.
www.kunzletasin.com
02/2020 | DIMENSIONE PULITO XLIX
Levigatrice per pavimenti “La Genovese Menghini e Bonfanti”
Efficacia, innovazione e VERSATILITÀ
Oggi il mercato della detergenza professionale è fortemente competitivo e richiede un elevato livello di specializzazione, preparazione, attenzione e disponibilità nei confronti degli operatori del settore. ChimiClean si è sempre distinta proponendo prodotti sempre più innovativi, versatili e performanti. Alcuni anni fa il team di laboratorio chiese alle imprese di pulizia un confronto per stabilire che carat-
teristiche dovesse avere un detergente per pavimenti per rendere il lavoro di un operatore più veloce, sicuro, efficiente e, perché no, anche piacevole. Nasceva così SKIZZO la risposta per chi, nello svolgimento del proprio lavoro, desiderava un detergente efficace e profumato, semplice e intuitivo nell’utilizzo, che occupasse meno spazio, che non andasse travasato o diluito, leggero, maneggevole e sicuro, che rispettasse l’ambiente e con un buon rapporto
qualità/prezzo. Infatti, dopo un’attenta analisi di mercato e la valutazione dei sondaggi effettuati tramite alcune delle più rappresentative imprese di pulizie nazionali, si è giunti alla realizzazione di un prodotto unico e innovativo in grado di:
■ essere semplice e intuitivo nell’utilizzo
■ occupare meno spazio nel carrello
■ risparmiare tempo in inutili e dispendiosi travasi tramite taniche
S DETERGENTI L DIMENSIONE PULITO | 02/2020 SPECIALE CANTIERI
■ ridurre i rischi per l’operatore sul lavoro
■ ottimizzare gli spazi in magazzino minimizzando lo stoccaggio
■ rispettare l’ambiente utilizzando meno plastica, acqua, carta ed energia
■ detergere le superfici e profumare gli ambienti con solo pochissimi grammi di prodotto.
Il marchio SKIZZO nasce così, con l’introduzione sul mercato di una linea di detergenti per superfici e pavimenti pensati per il settore professionale.
Negli anni a seguire la linea Skizzo ha ottenuto un notevole successo tra le aziende del settore: gli operatori hanno imparato ad amare e apprezzare il prodotto.
LINEA SKIZZO AIR
La nuova linea di profumatori Skizzo Air rivoluziona totalmente il concetto di profumazione ambiente, la sua nuova formula con tecnologia OTT (Odour Transform Technology) conquista il settore proponendo un nuovo modo di profumare l’ambiente, le molecole di Skizzo Air interagiscono con le molecole di cattivo odore,
mutandone la struttura, la polarità e l’attività. Questa mutazione rilascia nell’ambiente una piacevole fragranza persistente fino a 72 ore. Sette piacevoli fragranze da abbinare alla linea pavimenti.
LINEA FLUIDO E PRONTO USO
La linea Skizzo si arricchisce inoltre di eccellenti collaboratori del pulito: sono stati infatti abbinati alla linea madre una selezione di prodotti fluidi e iperattivi quali detergenti pavimenti in formato fluido, sgrassatore cucina, pulibagno, anticalcare, pulitore vetri e superfici, gel per WC e il potentissimo Deinker, uno sgrassatore in grado di eliminare segni di inchiostro e pennarelli. Prodotti accuratamente scelti per coadiuvare l’operatore durante le sue operazioni quotidiane di pulizia.
Una linea di prodotti senza paragoni, che deve il suo successo alla qualità altamente superiore e alla perseveranza che ChimiClean ha saputo mantenere negli anni, puntando sulla performance, sulla resa e su un prodotto vincente che ha conquistato il mercato con la sua versatilità.
www.chimiclean.it
LA PAROLA ALLE IMPRESE
“Il profumo è molto gradevole, molto persistente e “potente”. Ha riscontrato grande approvazione da parte della nostra clientela che in alcuni casi ha addirittura voluto acquistarlo, segnale molto positivo.”
“I miei clienti hanno trovato le gamme di profumazioni molto gradevoli e persistenti, una volta effettuato il lavaggio il profumo perdura nell’ambiente per parecchi giorni, in pratica il prodotto ha una doppia valenza, pulisce e profuma senza bisogno di utilizzare ulteriori profumatori per ambiente.”
“Con un flacone si fanno davvero moltissimi secchi da 10 litri e anche a livello di stoccaggio prodotto (che sia in magazzino o sul carrello delle pulizie) è ottimale avere un prodotto che con un flacone abbia una durata lunghissima e una resa così efficace.”
“Il costo del prodotto in uso è veramente ridotto se pensiamo che con un flacone possiamo fare 80 secchi e il fatto che tutto questo sia unito a una qualità così elevata, sia in termini di profumazione che in termini di potere pulente, ci porta a dare un voto molto alto al rapporto qualità/ prezzo.”
“Il prodotto è qualitativamente superiore, sgrassa in profondità, si asciuga rapidamente, l’odore è gradevolissimo soprattutto nella fragranza Gold, il flacone risulta comodo e maneggevole. Il profumatore è di altissima qualità e dura oltre 3 giorni e va ad agire in ambienti con un forte giro d’aria. Se ci sono cattivi odori subito va a trasformarli in profumo e i clienti sono molto soddisfatti.”
02/2020 | DIMENSIONE PULITO LI
Oggi sul MERCATO
Tecnologia, ricerca, sviluppo: le ultime dal mondo del cleaning
QUARTZ 50 AGILE E COMPATTA
LA BOBINA? È BIG
Con l’obiettivo di garantire il massimo dell’efficienza nella pulizia professionale, Paperdì è sempre impegnata sul fronte della produzione, per garantire qualità e innovazione. Si conferma così Big, la bobina in pura cellulosa amata dai professionisti, dal settore alimentare a quello della pulizia. Big è una bobina dalle elevate prestazioni, accoppiata in due veli di alta grammatura, che soddisfa tutti i requisiti del mercato grazie alle sue straordinarie caratteristiche di resistenza, assorbenza e morbidezza. Un prodotto unico dove qualità e convenienza si coniugano tra loro in misura imbattibile, garantendo una maggiore velocità di assorbimento e una resa superiore, con riconosciuta riduzione dei consumi. www.paperdi.it
MAGIC: CARRELLI ECO-FRIENDLY
Magic è l’esclusiva linea di carrelli progettati da TTS e realizzati in Italia con polipropilene, un materiale a basso impatto che genera meno emissioni di CO2e rispetto all’acciaio inox, il ferro cromato e l’alluminio. Inoltre, numerosi componenti contengono polipropilene riciclato certificato PSV (Plastica Seconda Vita) che dimezza ulteriormente le emissioni. TTS ha compensato le emissioni per il numero di carrelli Magic prodotti in un anno mediante la riforestazione di Natura7, una foresta colpita dal ciclone Vaia: un gesto concreto che permette l’assorbimento di 500 tonnellate annue di CO2, rendendo Magic la prima linea di carrelli carbon neutral. www.ttsystem.com
Quartz 50 di Adiatek è una lavasciuga operatore a bordo con la praticità di una di piccole dimensioni. Il display digitale la rende intuitiva nell’approccio e nell’utilizzo. Grazie al vano delle batterie estraibile, permette l’installazione di esse in tutta comodità ed ergonomia. Le dimensioni compatte le permettono di sfruttare i normali ascensori così da operare su più piani. Grazie alla rotazione del tergipavimento, anche nelle sterzate più strette, garantisce un’asciugatura perfetta a ogni curva.
QUARTZ 50 permette una serie di dotazioni extra, sono compatibili il sistema di dosaggio dell’acqua e detergente (3SD), Ozono, Telematics e carica batterie a bordo. www.adiatek.com
I LAVAPAVIMENTI DELLA LINEA 200... 200 FRESH E 200 GREEN APPLE
Itidet ha messo a punto la linea di lavapavimenti 200 ad alto effetto pulente e distaccante dello sporco. Sono detergenti a base alcolica, a schiuma controllata per la manutenzione giornaliera di tutti i pavimenti. La caratteristica principale è la capacità di sciogliere e distaccare lo sporco: l’effetto sarà che gli stracci risulteranno bianchi e l’acqua sarà sporca. Itidet 200 Fresh grazie all’azione deodorante rilascia nell’ambiente una piacevole e persistente fragranza di muschio e tuberosa, Itidet 200 green apple di mela verde e fresia. Sono detergenti che possono essere utilizzati sia per il lavaggio a mano che con macchina lavasciuga. www.itidet.it
S FOCUS ON SUPERFICI LII | 02/2020 SPECIALE
CANTIERI
Loredana Vitulano
MAC PLUS CONCENTRATO
Polychim presenta Mac Plus Concentrato, sgrassatore ecologico universale di nuova concezione, formulato esclusivamente con ingredienti naturali, alleato perfetto per le pulizie correnti su sporchi difficili oppure per interventi di fondo su superfici, macchinari e attrezzature di ogni tipo e in ogni settore. Rapido ed efficace lascia le superfici pulite e igienizzate e permette di pulire in sicurezza, senza rischi per operatori e superfici, nel rispetto dell’ambiente. Disponibile pronto uso oppure da diluire nelle confezioni: 12 x 500 ml spray – 2 x 5 L. www.polychim.it
COMAC C85 NON STOP CLEANING
Comac risolve un problema che molti ignorano, la gestione delle acque reflue generate dalle operazioni di pulizia dei pavimenti. Infatti, C85 Non Stop Cleaning è la prima lavasciuga pavimenti dotata di un sistema di riciclaggio dell’acqua installato direttamente a bordo per permettere il riutilizzo dell’acqua di lavaggio dei pavimenti. Disponibile in due versioni, C85 NSC Premium consente di poter ridurre i tempi improduttivi di carico e scarico della soluzione e permette di risparmiare fino all’80% di acqua e al 90% di chimico. Questo si traduce in un grande vantaggio economico, riducendo al minimo l’impatto ambientale delle operazioni di pulizia dei pavimenti ma senza intaccare la qualità del risultato. www.comac.it
DIMENSIONE PULITO LIII
FOCUS ON SUPERFICI
ROBUSTA ED ERGONOMICA
Gemma è una motoscopa da 80 cm di spazzola centrale, proposta da Poli, prodotta in due tipologie diverse: la prima con scarico manuale del contenitore rifiuti, la seconda “DSA” con scarico idraulico in quota 145 cm dal suolo (115 litri). Quest’ultima ha la possibilità di essere equipaggiata con un filtro a sacche (5,5 mq) o 8 filtri a cartuccia (6,4 mq). Gemma ha quattro motorizzazioni disponibili: batteria, benzina, diesel e benzina/GPL. Robusta ed ergonomica, questa motoscopa facilita il lavoro dell’operatore e garantisce prestazioni nel tempo con un ottimo rapporto qualità/prezzo. È interamente progettata e prodotta con componenti made in Italy. www.polimotoscope.com
OLEZ ESSENZA, 19 FRAGRANZE E TANTE FUNZIONI
Da RubinoChem, Olez Essenza 750 ml: disponibile in 19 fragranze, il prodotto deterge, spolvera, profuma e deodorizza ambienti e superfici. La linea è composta da formulati superconcentrati multiuso a pH neutro utilizzabili su qualsiasi superficie. Con tecnologia assorbi-odori, lasciano negli ambienti un’inebriante fragranza a lunga durata. Specifici per la profumazione, la deodorizzazione, la detersione e la spolveratura, rendono le superfici brillanti senza lasciare aloni. Senza risciacquo, formano una protezione antistatica, traspirante e antisdrucciolo, lasciando un film invisibile che protegge e tratta le superfici senza formare macchie. Infine, asciugano rapidamente esplicando un’ottima azione brillantante. In flacone da 750 ml con pratico nebulizzatore. www.rubinochem.it
SPAZZATRICE ELETTRICA AGILE MAX
Agile Max 109/108 è una spazzatrice uomo a bordo alimentata con un motore elettrico AC trifase che permette una maggiore autonomia e un basso assorbimento di energia. È più performante della precedente versione e necessita di meno manutenzione e minor costi di gestione. Il sistema di raccolta in sacchi a perdere facilmente sostituibili (anche per la versione con scarico in quota), semplifica notevolmente lo svotamento della macchina e protegge l’operatore dal contatto con la polvere. Il sistema di nebulizzazione dell’acqua sulle spazzole evita il sollevamento della polvere durante il lavoro. Un disinfettante può essere aggiunto nel serbatoio dell’acqua per aumentare l’efficacia della pulizia.
www.mp-ht.it
IGIENIZZARE GLI AMBIENTI
La necessità di igienizzare e sanificare tutti gli ambienti pubblici e di lavoro cresce giorno dopo giorno. Per questa esigenza Marka mette in campo il Sistema Protezione Igiene con i suoi prodotti più performanti, con formulazioni a base di alcool e cloro, come raccomandato dal Ministero della Salute (circolare 5 Marzo 2020), per garantire soluzioni di igienizzazione profonda, duratura e sicura per tutti gli ambienti e per l’igiene persona. Marka, dal 1963 il top della detergenza professionale.
www.marka.biz
S
LIV DIMENSIONE PULITO | 02/2020
SPECIALE CANTIERI
La SOLUZIONE allo sporco più ostinato
Forte di una grande esperienza, Unira propone una vasta gamma di detergenti per pavimenti che garantisce soluzioni professionali a tutti i problemi che l’utilizzatore può incontrare nella pulizia, nella manutenzione e sanitizzazione di tutti i tipi di pavimento. Molti di questi hanno concentrazioni elevate per permettere di risolvere qualsiasi necessità e ottenere risultati sicuri r\iducendo i costi all’utilizzo. Con l’obiettivo di risolvere problematiche molto difficili, Unira presenta Unipon concentrato, un detergente liquido autoattivo altamente concentrato. Può rimuovere qualunque tipo di sporco, persino il più radicato, anche senza l’ausilio della forza meccanica. La sua particolare
formulazione a pH controllato e reazione neutra, ne consente l’utilizzo in massima sicurezza su tutte le superfici lavabili. È un estrattore con azione sospensivante, infatti distacca lo sporco dalla superficie su cui è applicato e lo porta in sospensione, rendendolo quindi rimovibile con estrema facilità. Questa caratteristica lo rende un prodotto ideale per le pulizie di fondo particolarmente difficili o su pavimentazioni porose, macchiate, molto sporche. Opportunamente diluito, svolge invece la funzione di pulitore universale evoluto per la manutenzione delle superfici. La sua elevata concentrazione una volta che viene notevolmente allungato, permette una particolare economicità di utilizzo. Lascia le superfici lucenti se usato molto diluito. www.unira.it
IN QUALI SITUAZIONI UNIPON PUÒ ESSERE RISOLUTIVO?
■ In presenza di macchie difficili e vistose sul pavimento, che si ritengono impossibili da rimuovere, affrontate fino a quel momento con detergenti senza ottenere il risultato desiderato. Il motivo è che questi detergenti sciolgono lo sporco, ma non riescono a rimuoverlo; questo fa sì che lo stesso riesca a penetrate ancora di più nelle superfici porose.
■ In presenza di un pavimento o di una superficie particolarmente porosa che ha cambiato addirittura colore a causa dello sporco. La ragione per cui l’intera pavimentazione porosa talvolta assume nella sua interezza una colorazione diversa è che lo sporco parzialmente disciolto viene redistribuito durante le operazioni di pulizia anche nelle zone più pulite o di minore passaggio.
■ Quando si vuole pulire un pavimento con numerose macchie di diversa natura, anche prima di un trattamento con cera, una cristallizzazione o altro.
■ Quando si vuole ottenere un piacevole effetto lucido satinato su ogni tipo di pavimento (in questo caso, il prodotto va diluito).
02/2020 | DIMENSIONE PULITO LV
Prima del trattamento. Dopo il trattamento.
Seguici per rimanere aggiornato sulle novità del mondo del cleaning professionale e su tutte le nostre inziative 019 ISS: 2612-4068 SOCIAL Una comunicazione sempre più integrata, capillare e dinamica