Dimensione Pulito – Giugno 2019

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RISTORAZIONE LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALE PER IL FOODSERVICE AREA COTTURA LA CORRETTA MANUTENZIONE DELLE ATTREZZATURE AUTOCONTROLLO LO STANDARD IGIENICO NEGLI AMBIENTI ALIMENTARI SOSTENIBILITÀ FOCUS: LEGGI ANTI-SPRECHI DISINFESTAZIONE OLI ESSENZIALI ED ENZIMI-MICROBICI SpecialeHo.Re.Ca UN PERCORSO FORMATIVO PER LA CULTURA DEL PULITO WWW.DIMENSIONEPULITO.IT #5 GIUGNO 2019 Speciale Ho.Re.Ca. RETRO 1991-2019 i nostri 28 anni! Mensile di pulizie industriali, sanificazione e igiene ambientale Quine Srl - n. 5 giugno 2019 / www.dimensionepulito.it - ISSN: 2612-4068 Per saperne di più collegati, da qui, al nostro sito Cronaca di un evento MERCATI Segnali positivi per il settore della carta IMPRESE E SERVIZI Settore delle pulizie in attesa di risposte

Direttore editoriale

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Fondatore Gabriele Marrazzini g.marrazzini@spaziotre.it

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Piemonte e Toscana

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• Costo di una copia: 1.30 euro info@dimensionepulito.it

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Responsabilità

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le procedure e adottate nuove tecnologie, perseguendo un’ottica di miglioramento continuo.

06/2019 | DIMENSIONE PULITO 5 sommario SOMMARIO / ANNO 28 N.5 GIUGNO 2019 S OSTENIBILITÀ SpecialeHo.Re.Ca WWW.DIMENSIONEPULITO.IT Speciale Ho.Re.Ca. RETRO 1991-2019 i nostri 28 anni! Mensile di pulizie industriali, sanificazione e igiene ambientale n. 5 giugno 2019 www.dimensionepulito.it ISSN: 2612-4068 Per saperne di più collegati, da qui, Cronaca di un evento MERCATI Segnali positivi per il settore della carta IMPRESE E SERVIZI Settore delle pulizie in attesa di risposte 8 I numeri di Pulire 10 Eventi 16 La parola ai protagonisti 24 Il Premio “Prodotto dell’Anno” 28 Indagine AfidampCOM Un mercato in buona salute MERCATI 42 Segnali positivi dal mondo della carta, tra sostenibilità Alessandra Mecca TENDENZE Profumare la carta: una sfida in continua evoluzione Luca Ilorini IMPRESE E SERVIZI 54 Settore delle pulizie in attesa di risposte Sebastian Bendinelli 8 42 54 SPECIALE HORECA retro ➥ IN COPERTINA Itidet, è un’azienda italiana di produzione di detergenti professionali con un’esperienza trentennale nel settore. I valori dell’azienda espressi in correttezza, trasparenza e responsabilità le permettono di instaurare un rapporto di fiducia sia con i clienti che con i fornitori. I prodotti vengono costantemente perfezionati, ottimizzate
marzo 2019 1 - Disinfestazione e servizi ambientali 14% 2 - Alberghi 8% 3 - Aziende alimentari e varie 10% 4 - Pubblici esercizi 8% 5 - Enti pubblici 3% 6 - Grande distribuzione 3% 7 - Imprese di pulizia 30% 8 - Rivenditori 16% 9 - Sanità 8% 1 2 5 6 7 8 9 3 Periodico mensile edito da
Srl Via G. Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel. 02.69001255 | Fax 02.69001277
Quine
Quine srl Via G. Spadolini, 7 20141 Milano - Italia Tel. +39 02 864105 Fax. +39 02 70057190 LA GUIDA DA PORTARE SEMPRE CON SÉ PER CONOSCERE TUTTI TRUCCHI DEL MESTIERE LA DISTRIBUZIONE NEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO GUIDE dell’Installatore Professionale 7 YOUR INFORMATION PARTNER QUINE COLLABORA CON: www.quine.it Organo ufficiale AiCARR LA RIVISTA PER PROFESSIONISTI DELL’HVAC&R LA RIVISTA PER PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R Organo Ufficiale AiCARR ANNO FEBBRAIO 2017 NORMATIVA Panoramica di inizio anno TAVOLA ROTONDA Conto Termico TEE. che punto siamo? IMPIANTI NEGLI NZEB: DALLA TEORICA ALLA PRATICA EPB, LE NOVITÀ DELLE NUOVE NORME IMPIANTI AD ARIA PRIMARIA VS VAV FOCUS COMMISSIONING Analisi del processo case study FILTRAZIONE E QUALITÀ DELL’ARIA SOTTORAFFREDDAMENTO ADIABATICO PER LA #42 COMMISSIONING RISPARMIO ENERGETICO NEL TERZIARIO Organo ufficiale ANGAISA LA VOCE PIÙ AUTOREVOLE DEL SETTORE IDROTERMOSANITARIO #251 da… Bosch CLASSIFICHE 2015 Produttori e distributori: ce la si può fare! bagno che www.bluerosso.it LA VOCE AUTOREVOLE DEL CANALE IDROTERMOSANITARIO PIÙ DINAMICA LA PIATTAFORMA ITALIANA DELLA PRODUZIONE MUSICALE E DELL’AUDIO PROFESSIONALE www.audiofader.com WEBSITE AGGIORNATO MAGAZINE MENSILE DIGITALE IVO GRASSO e MASSIVE ARTS Lo studio di modernoregistrazione SALVATORE ADDEO L’amore per l’SSL SAMPLE PACK AVID PRO TOOLS DOCK IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER CHI OPERA NEL CAMPO DELLA PULIZIA INDUSTRIALE, SANIFICAZIONE E FACILITY MANAGEMENT www.pulizia-industriale.it DA 50 ANNI LA VOCE AUTOREVOLE DEL CLEANING www.casaeclima.com L’INFORMAZIONE EFFICIENTE, COMPLETA E IN TEMPO REALE OLTRE 200.000 UTENTI MESE Organo ufficiale FINCO LA RIVISTA CHE HA PORTATO LA PROGETTAZIONE SOSTENIBILE IN ITALIA MEDAGLIE D’ORO UNA SCELTA A SCUOLA DI EFFICIENZA N. 64 Anno dicembre 2016 www.commercioelettrico.com Organo ufficiale FME IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO DAL 1952 IL PERIODICO D’INFORMAZIONE PER INGEGNERI E ARCHITETTI NEWSLETTER – L’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE VIA MAIL Ogni 15 giorni raggiunge oltre 42.000 iscritti R Professionisti FOCUS SPECIALE Innovazione Un CNI eletto per dare risposte O In USA volano le infrastrutture Eucentre per ricostruire la sicurezza Ancora trattative consultazioni? Newsletter Programma Corsi di Aggiornamento Professionale QUOTA RINNOVABILI EDIFICI obblighi e proroghe SCIA, operativo il modello unico Tutti rinvii SPECIALE MILLEPROROGHE Top 7 infrastrutturemegadel 2016 LA RIVISTA PER PROGETTARE LA SMART INDUSTRY Organo ufficiale Confapi INFORMAZIONE TECNICO SCIENTIFICA PER LE PMI www.rivistainnovare.it SUBFORNITURA E –-----d---www.ammonitore.com MENSILE DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PER IL MECCATRONICO www.MTEDocs.it INFORMAZIONE TECNICHE PER L’AUTORIPARAZIONE MECCANICA&AUTOMAZIONE PERIODICO BUSINESS TO BUSINESS NEL MONDO DELL’INDUSTRIA MECCANICA E DELLE MACCHINE UTENSILI ATTUALITÀ STORIA DI COPERTINA IN QUESTO da quarant’anni Generative design, come cambierà mondo www.meccanica-automazione.com IL PORTALE CHE TI GUIDA VERSO LA SMART INDUSTRY TUTTI VOLTI E LE AZIENDE www.terminidellameccanica.com IL TRADUTTORE MULTILINGUE DELLA MECCATRONICA URBAN & PARTNER MILANO (I) WRODAW (PL) GALLARATE (I) PIACENZA (I) TIRANA (AL) SARAGOZZA (ES) MILANO (I) Quine srl Via G. Spadolini, 7 20141 Milano - Italia Tel. +39 02 864105 Fax. +39 02 70057190 YOUR INFORMATION PARTNER QUINE COLLABORA CON: www.quine.it DELL’HVAC&R 42 Organo ufficiale ANGAISA LA VOCE PIÙ AUTOREVOLE DEL SETTORE IDROTERMOSANITARIO Poste italiane Target Magazine LO/CONV/020/2010 Omologazione DCOCI0168 #251 da… Bosch CLASSIFICHE 2015 Produttori e distributori: ce la si può fare! sempre viva bagno che ti Dove va la filiera? MATERIA www.bluerosso.it LA VOCE AUTOREVOLE DEL CANALE IDROTERMOSANITARIO PIÙ DINAMICA LA PIATTAFORMA ITALIANA DELLA PRODUZIONE MUSICALE E DELL’AUDIO PROFESSIONALE www.audiofader.com WEBSITE AGGIORNATO QUOTIDIANAMENTE MAGAZINE MENSILE DIGITALE IVO GRASSO e MASSIVE ARTS Lo studio di modernoregistrazione SALVATORE ADDEO L’amore per l’SSL SAMPLE PACK AVID PRO TOOLS DOCK IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER CHI OPERA NEL CAMPO DELLA PULIZIA INDUSTRIALE, SANIFICAZIONE E FACILITY MANAGEMENT www.pulizia-industriale.it DA 50 ANNI LA VOCE AUTOREVOLE DEL CLEANING www.casaeclima.com L’INFORMAZIONE EFFICIENTE, COMPLETA E IN TEMPO REALE OLTRE 200.000 UTENTI MESE Organo ufficiale FINCO LA RIVISTA CHE HA PORTATO LA PROGETTAZIONE SOSTENIBILE IN ITALIA MEDAGLIE D’ORO UNA SCELTA A SCUOLA DI EFFICIENZA 64 Anno dicembre 2016 www.commercioelettrico.com Organo ufficiale FME IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO IL PERIODICO D’INFORMAZIONE INGEGNERI E ARCHITETTI L’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE VIA MAIL raggiunge oltre 42.000 iscritti Professionisti FOCUS politico barcolla, alta l’attenzione sul governo degli ingegneri eletto per dare risposte In USA volano le infrastrutture Eucentre per ricostruire la sicurezza Ancora trattative e consultazioni? Newsletter Programma Corsi di Aggiornamento Professionale RINNOVABILI EDIFICI obblighi e proroghe modellooperativo unico Tutti rinvii SPECIALE MILLEPROROGHE Top infrastrutturemegadel 2016 LA RIVISTA PER PROGETTARE LA SMART INDUSTRY Organo ufficiale Confapi INFORMAZIONE TECNICO SCIENTIFICA PER LE PMI www.rivistainnovare.it MENSILE PER LA SUBFORNITURA E LA PRODUZIONE INDUSTRIALE –----------–-----p d t---www.ammonitore.com MENSILE DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PER IL MECCATRONICO www.MTEDocs.it INFORMAZIONE TECNICHE PER L’AUTORIPARAZIONE MECCANICA&AUTOMAZIONE PERIODICO BUSINESS TO BUSINESS NEL MONDO DELL’INDUSTRIA MECCANICA E DELLE MACCHINE UTENSILI ATTUALITÀ STORIA DI COPERTINA IN QUESTO da quarant’anni Generative design, come cambierà mondo www.meccanica-automazione.com IL PORTALE CHE TI GUIDA VERSO LA SMART INDUSTRY TUTTI I VOLTI E LE AZIENDE DELLA MECCATRONICA URBAN & PARTNER MILANO (I) WRODAW (PL) GALLARATE (I) PIACENZA (I) TIRANA (AL)
Hanno collaborato: Flavia Arena, Marco Bebetti, Cristina Cardinali, Chiara Dassi, Graziano Dassi, Mauro Errico, Silvia Fortuzzi, Marialisa Giuliani, Luca Ilorini, Silvia Martellosio, Alessandra Mecca, Marco Monti, Davide Pasqualini, Maurizio Pedrini, Alex Pezzin, Fabrizio Pirovano, Gabriella Rondinini, Michele Ruzza, Federica Tavassi, Jamal Wehbe, Costantino Zanatta
www.klindex.com | info@klindex.it Klindex is the choice of top flooring professionals. Floor grinders • Dust extractors • Diamond tools • Burnishing machines • Chemicals • Floor Solutions

DIMENSIONE PULITO

SPECIALE HO.RE.CA

INDICE INSERZIONISTI I
Comac 15 Filmop 12 Fimap 26, 27 Itidet I Copertina Klindex 6 Lucart 45 Paperdi 4 Papernet 43 Rent for Clean 7 Rubino Chem II Copertina Synclean 31 Tecnovap 13 TMB 3 Tork 47
4CleanPro IV Allegrini XXI, XXII Amuchina XXXIII AR-CO Chimica II Copertina BASF LI Bettari III Copyr XLVII Falpi XIII HOST XXIII
23x15_DimensionePulito.pdf 1 12/06/19 09:05
Hygenia V ICEFOR VI Industrie Celtex XIX Itidet XXIX Kemika I Copertina Lindhaus XVI MK XI Newpharm LV Orma XLV Polychim XVIII Spival - FPS XXVII Spray Team LVII STI XVII TTS XLIII Unira XLI Zapi Expert XLIX

Sono state oltre 17mila, provenienti da 111 Paesi, le presenze registrate a Pulire 2019 che, con numeri in aumento rispetto all’edizione precedente, + 6%, si conferma manifestazione di riferimento internazionale per gli operatori dei settori macchine, tecnologie, prodotti e servizi per la pulizia professionale. Grande, è stata la soddisfazione di Toni D’Andrea, Amministratore Delegato di Afidamp Servizi, come si evince dalle sue parole: “Siamo molto felici per il brillante esito finale di questa edizione. Un risultato che premia il lavoro di Afidamp svolto con cura e attenzione nel corso di tanti mesi e soprattutto premia la fiducia degli espositori che hanno investito in Pulire 2019. Sono infatti aumentati gli espositori che da 300 del 2017 sono passati a 312: 71% gli espositori italiani e 29% gli espositori stranieri. Importante presenza straniera che configura questa edizione sempre più internazionale, anche grazie alla recente operazione a livello associativo

A Veronafiere dal 21 al 23 maggio si è svolto il salone internazionale dedicato al cleaning professionale, specchio di un mercato in costante crescita e che guarda all’ambiente

I numeri di Pulire 2019

che ha visto la definizione dell’ingresso di ISSA in Afidamp”. La neo costituita società, battezzata ISSA Pulire Network, è di proprietà al 50% di AfidampFAB e al 50% di ISSA. Suddivisione che si rispecchia anche nel CdA, di cui fanno parte: John BarretPresidente, Toni D’Andrea - AD, Giuseppe Riello, Giampaolo Ruffo, Dianna Steinbach, Michel de Bruin Internazionalità e innovazione sono punti fermi di PULIRE 2019. Tra le novità presenti in fatto di prodotti, macchine, soluzioni per la pulizia, tante puntano alla facilità d’uso, all’ergonomicità, all’attenzione all’ambiente, al controllo intelligente del consumo di acqua. Interessanti anche le macchine lavapavimenti con batterie al litio, la plastica seconda vita, il sistema di controllo in remoto dei consumi dei prodotti, robot, soluzioni integrate per la pulizia, Internet of things, i carrelli multifunzione, la carta igienica cattura odori, le lavatrici ad ozono, le macchine spazzatrici che riconoscono e seguono l’operatore. Il debutto del “Premio Pro-

13 VISITATORI TOTALI 17.108 TOTAL VISITORS 17.108 14
mercato
I DATI P

dotto dell’anno” ha voluto appunto ricompensare gli sforzi delle aziende nella ricerca di soluzioni innovative. A vincere questa prima edizione è stato il carrello Origo2 di Vileda.

PILLOLE DI PULIRE

A supporto delle parole, arrivano i dati di chiusura della manifestazione. I visitatori, che sono stati 17.108, hanno consentito un incremento di presenze del 6%, rispetto allo scorso appuntamento, nel 2017. La maggiore affluenza si è registrata il secondo giorno espositivo con il 41% di visite, il primo giorno il 32% e il secondo giorno il 27%. Gli espositori, invece, su una superficie di 16.000 mq sono stati 312, provenienti da Europa il 63%, Asia il 31% e America il 6%. Le aziende con soluzioni specifiche per l’Outdoor hanno occupato uno spazio esterno di 1200 mq - e hanno realizzato dimostrazioni pratiche delle spazzatrici di ultima generazione.

GLI ESPOSITORI

La maggiore categoria merceologica fabbricanti esposta è quella delle macchine con il 32%, seguita da prodotti chimici il 16%, componenti 11%, prodotti di consumo 10%, attrezzature 10%, accessori 6%, lavanderia 4%.

VISITATORI: PROVENIENZA E TIPOLOGIA

TIPOLOGIA VISITATORI TYPOLOGY OF VISITORS

Gli italiani che hanno visitato Pulire sono stati 11.859 di cui il 71% è giunto dal Nord, il 15% dal Centro, il 14% dal Sud e dalle Isole. In testa la Lombardia, con il 38%, seguita da Veneto (28%) e da Emilia Romagna, (15%). Significativa anche la presenza dalla Toscana, dal Lazio, dalla Campania, dalla Sicilia e dalla Puglia. Parlando invece di visitatori esteri, per il 75% sono arrivati dall’Europa, per il 18% dall’Asia, per il 4% dall’America, per il 2% dall’Africa e per l’1% dall’Oceania. Primi, in quanto a presenze europee, la Germania (8,38%), la Slovenia (7,40%), Spagna (6,64%). Per i Paesi Extraeuropei, degna di nota è stata la presenza della Federazione Russa (16,30%) e Israele (10,81%), oltre a quella di Cina, Corea del Sud ed Emirati Arabi Uniti. Oltreoceano hanno primeggiato invece Cile, Argentina, Ecuador, Stati Uniti e Uruguay. Tra i top 5 dall’Africa primeggia il Sudafrica seguito da Egitto e Tunisia. Il 30% del totale dei visitatori era composto da Imprese Commerciali

il 41%, imprese di servizi il 30%, imprese fabbricanti il 19% e il 7% da distributori.

Un successo di numeri e presenze, per un evento a grande respiro internazionale e di particolare prestigio. “La presenza continua di visitatori nei corridoi – commenta D’Andrea - e la sensazione di ottimismo che si respirava hanno dimostrato che c’è ancora la volontà di pensare al futuro, al mercato, alle nuove opportunità”.

mercato

06/2019 | DIMENSIONE PULITO 9
18 VISITATORI ESTERO FOREIGN VISITORS 19 VISITATORI TOP 10 EUROPA EUROPEAN COUNTRIES: TOP 10
23 20
COUNTRIES: TOP 5 VISITATORI TOP 5 ASIA
ASIAN

Formazione professionale

Grande successo per gli incontri organizzati da Afidamp nel corso di Pulire 2019

In occasione dell’ultima edizione della manifestazione Pulire, Afidamp ha dedicato un importante spazio alla formazione professionale. Durante le tre giornate di fiera, si sono svolti numerosi incontri dedicati a espositori e visitatori interessati ad approfondire specifiche tematiche del settore. Dalla sanità alla ristorazione,

dall’Ecolabel agli impianti aeraulici, alla sicurezza sulle macchine a bordo. È stata inoltre presentata una ricerca, realizzata da Cerved, che analizza il mercato della distribuzione nel settore del professional cleaning. Un’occasione importante grazie all’affluenza che ha avuto la manifestazione, che quest’anno ha visto oltre 17.000 visitatori durante tre giornate di fiera.

DIMENSIONE PULITO | 06/2019 10 EVENTI P

PULIZIA DEI SERVIZI IGIENICI NEI LOCALI PUBBLICI

Nel pomeriggio di martedì 21 maggio, presso l’area dedicata agli incontri dello stand Afidamp si è tenuta un’interessante tavola rotonda che ha affrontato il tema: “Manifesto di igiene e comfort, la pulizia del bagno come biglietto da visita del locale”. Al confronto, promosso dal Gruppo di Lavoro di Afidamp in collaborazione con Codacons e Confcommercio Verona e Mantova, e moderato dal giornalista di settore Maurizio Pedrini, hanno preso parte Gianluca di Ascienzo, presidente nazionale Codacons, Ignazio Conte, dell’Osservatorio Finanze e Tributi Codacons Veneto, Paolo Artelio, presidente sezione Turismo Confcommercio Verona e Membro Comitato Direttivo FIPE nazionale e Francesco Pasquini, componente del Direttivo Afidamp, nonché responsabile del Gruppo di Lavoro carta/tissue dell’Associazione.

Il problema della pulizia dei bagni investe innanzitutto fattori legati all’educazione e alla civiltà delle persone, ma implica anche una maggiore convinzione sul valore strategico della pulizia di questi delicati ambienti da parte degli esercenti. Scelte che comportano, tra l’altro, la necessità di investire in formazione, come hanno sottolineato tutti i convenuti, in particolare Paolo Artelio, presidente – tra l’altro – del Consorzio di promozione turistica del Lago di Garda. È toccato infine a Francesco Pasquini,

presentare le linee guida del manifesto ideato da Afidamp che andrà a premiare, come una sorta di riconoscimento di qualità, gli esercizi della ristorazione che si impegneranno a rispettarne i parametri, una sorta di “pietra miliare”, frutto della buona volontà e dell’impegno di Afidamp, Confcommercio Mantova e Verona che si spera possa essere esteso a livello nazionale. Un decalogo di dieci requisiti di igiene e comfort, frutto di sensibilità e buon senso, che saranno attentamente valutati prima di rilasciare l’attestazione di cui il titolare dell’esercizio potrà giustamente andare orgoglioso. Tra gli altri, l’esposizione di una tabella con evidenziato il programma dei turni di pulizia da effettuare almeno ogni sei ore, con il controllo ogni ora dello stato di pulizia dei bagni; la presenza di asciugamani monouso in carta disponibili in dispenser chiusi che ne garantiscano l’igiene; carta igienica sempre disponibile e collocata in dispenser chiusi; cestini di facile pulizia previsti nel bagno donne e in prossimità dei lavabi; sapone di qualità sempre disponibile, meglio se in cartucce sigillate; bagno facilmente accessibile alla persone con disabilità e la previsione, per il lavandino e lo scarico water, di dispositivi che minimizzino il contatto con le mani dell’utilizzatore.

MANUALE PER LE PULIZIE NELLA RISTORAZIONE

Il presidente di Afidamp Com, Roberto Galli, seguendo il fill rouge legato alla necessità della massima cura dell’igiene nella ristorazione, ha presentato il Manuale

per le pulizie nella ristorazione, scaturito dalla proficua collaborazione con l’APCI (Associazione Professionale Cuochi italiani), che affronta dettagliatamente i problemi e le migliori tecniche di pulizia in tutti gli ambienti e superfici a contatto con cibi e bevande. Un manuale davvero prezioso, che si propone di fornire indicazioni utili a chi opera nel settore della ristorazione, a quanti si occupano direttamente delle pulizie e a chi ha il compito di organizzare e gestire al meglio questo fondamentale servizio. “Uno strumento di sintesi”, ha sottolineato Galli, “che aiuta ad orientarsi tra le migliori soluzioni per la pulizia e la sanificazione in un’ottica di ottimizzazione dei tempi, dei costi e nel rispetto dell’ambiente”.

06/2019 | DIMENSIONE PULITO 11
IN ACCORDO CON È ESPOSTA LA TABELLA DEL PROGRAMMA TURNI DI PULIZIA DA EFFETTUARE ALMENO OGNI 6 ORE. CONTROLLO OGNI ORA DELLO STATO PULIZIA ASCIUGAMANI MONOUSO IN CARTA SONO SEMPRE DISPONIBILI IN DISPENSER CHIUSI CHE NE GARANTISCANO L’IGIENE LA CARTA IGIENICA È SEMPRE DISPONIBILE E COLLOCATA IN DISPENSER CHIUSI CHE NE GARANTISCANO L’IGIENE CESTINI DI FACILE PULIZIA SONO PREVISTI NEL BAGNO DONNE E IN PROSSIMITÀ DEI LAVABI SAPONE DI QUALITÀ SEMPRE DISPONIBILE, MEGLIO SE IN CARTUCCE SIGILLATE NEI PRESSI DI PORTE NON AUTOMATIZZATE È PREVISTO UN CESTINO DI RACCOLTA SALVIETTE UTILIZZATE PER EVITARE IL CONTATTO CON LA MANIGLIA PER IL LAVANDINO E LO SCARICO WATER SONO PREVISTI DISPOSITIVI CHE MINIMIZZANO IL CONTATTO CON LE MANI DELL’UTILIZZATORE NEI BAGNI CIECHI IL DISPOSITIVO DI ASPIRAZIONE È MANUTENUTO E NON PRESENTA RESIDUI POLVEROSI IL BAGNO È FACILMENTE ACCESSIBILE ALLE PERSONE CON DISABILITÀ È PRESENTE UN’AREA NURSERY. SE LO SPAZIO LO CONSENTE È PRESENTE ANCHE UN CESTINO MANGIA PANNOLINO RICORDA CHE LA CORRETTA IGIENE NON PUÒ PRESCINDERE DA UNA SPECIFICA FORMAZIONE DELL’OPERATORE SU METODOLOGIE E ATTREZZATURE PROFESSIONALI Afidamp - Via Felice Casati, 32 - 20124 Milano - Italia Tel.: +39 02 6744581 - E-mail: info@afidamp.it Web Site: www.afidamp.it
QUESTO ESERCIZIO SI IMPEGNA A RISPETTARE I REQUISITI DI IGIENE E COMFORT PER L’AREA BAGNO PREVISTI DA

ELEVATE PRESTAZIONI, ZERO SFORZI

Minor affaticamento Massima efficienza

Maggiore produttività Sicurezza garantita

NUOVI CAM ED

ECOLABEL

Nel corso della fiera Pulire, Afidamp ha presentato l’evento “Gli strumenti del GPP al servizio delle aziende del cleaning professionale: approfondimento sui nuovi CAM e sull’Ecolabel Servizi di pulizia”.

Moderato da Matteo Marino – Membro Consiglio Direttivo Afidamp e Responsabile Gruppo di Lavoro Chimici, l’evento ha visto la partecipazione di Riccardo Rifici – Presidente Comitato Ecolabel-Ecoaudit - Ministero dell’Ambiente, Responsabile Ufficio Certificazione Ambientale e Acquisti Pubblici Verdi; Roberta Alani – ISPRA, Responsabile della sezione Ecolabel; Nicola Burlin – Vice Presidente Service Key e di Paola Abundo, Responsabile qualità Cooperativa Operosa. Dopo aver introdotto il marchio Ecolabel UE e spiegato come presentare la domanda di concessione della licenza d’uso, i relatori hanno affrontato il tema della Decisione (UE) 2018/680 della Commissione, del 2 maggio 2018, che stabilisce i criteri per l’assegnazione del marchio ai servizi di pulizia di ambienti interni (pulizia ordinaria), fatta esclusione per le attività di disinfezione, quelle effettuate presso siti produttivi e quelle con fornitura di prodotti da parte del cliente.

7 sono i criteri obbligatori da rispettare, per ottenere la nuova certificazione Ecolabel UE per i servizi di cleaning, ai quali va aggiunto il rispetto di un numero di criteri opzionali (12) che consentano il raggiungimento di un punteggio minimo pari a 14.

In seguito all’entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti (Dlgs 18 aprile 2016, n. 50) è obbligatorio, per tutte le stazioni appaltanti italiane, inserire Criteri Ambientali Minimi (CAM) negli appalti pubblici della pulizia professionale; il nuovo codice riconosce il marchio Ecolabel UE come un importante strumento di verifica della conformità ai CAM.

EVENTI P
VENTI
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360°
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MSDs P R E
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Previene l’insorgenza di disturbi e patologie muscoloscheletriche
PAT PENDING

PREMIAZIONE ASSOCIATI AFIDAMP

Afidamp ha voluto premiare l’impegno e il ruolo svolto dai propri associati all’interno dell’organismo. Il riconoscimento di Senior member è stato attibuito a chi da almeno 35 anni partecipa alla vita associativa e ha svolto negli anni un ruolo determinante per lo sviluppo delle attività. Il premio Best Member è invece stato assegnato a chi si è distinto nel corso dell’ultimo

biennio per l’impegno profuso e per aver contribuito con la propria presenza operativa al perseguimento della mission di Afidamp.

Il premio Senior Member è stato conferito alle aziende 3M (ha ritirato il premio Richiard Tiritiello), Ghibli & Wirbel (ha ritirato il premio Gabriele Sidoti), Ecolab (hanno ritirato il premio Giulia Proto e Antonio Sabatini), IPC Machines (ha ritirato il premio Gaetano Bonvini) e IPC Tools (ha ritirato il premio Nicola Orlandi), Kemika (ha ritirato il premio Matteo Marino), RCM (ha ritirato il premio Renzo Raimondi), Tre Colli (ha ritirato il premio Giulia Bonotto).

Il premio Best Member per il biennio 2017-2018 è stato assegnato all’azienda che ha dimostrato maggiore impegno, disponibilità e proattività nella vita associativa. A ricevere il prestigioso riconoscimento è stata Diversey. Il premio è stato ritirato da Arianna Rancati e Simone Coccato.

IL MERCATO DELLA

DISTRIBUZIONE

L’indagine sul mondo della distribuzione nel professional cleaning, realizzata da Cerved anche per il 2019, dà continuità all’attività di ascolto dei player di settore già promossa e portata avanti da alcuni anni da AfidampCom.

Realizzata su un campione di 258 aziende appartenenti al settore di riferimento, mette in evidenza un quadro che sottolinea il valore della presenza territoriale. Il 34,2% delle aziende intervistate opera su base regionale e il 29,3% su base provinciale. Da sottolineare anche i dati di fatturato: il 75% delle aziende fattura fino a 1,5 milioni di euro, ma determina solo il 30% del fatturato globale del settore. Oltre il 50% del fatturato globale è invece determinato da quel 10% di aziende che fatturano più di 3,5 milioni di euro. La vendita di prodotti chimici determina un 1/3 del totale del fatturato del settore, mentre i mercati che generano maggiore fatturato sono le imprese di pulizia e l’Horeca.

MANUALE SICUREZZA SULLE MACCHINE

Con l’obiettivo di fornire agli operatori su lavasciugapavimenti e spazzatrici, tutte le informazioni necessarie per il corretto impiego di queste macchine, il Gruppo di Lavoro Macchine di Afidamp ha realizzato il Manuale

“Macchine semoventi per pulizia professionale con conducente a bordo“, presentato a Pulire nel corso dell’evento: “Manuale Macchine Afidamp: insegnare la sicurezza nell’utilizzo di macchine con uomo a bordo”. A illustrare le peculiarità del manuale, Mauro Liffredo, Responsabile GDL Macchine di Afidamp e Luca Mirandola – Delegato dealer nel Gruppo di Lavoro Macchine Afidamp. Sicurezza e formazione sono i cardini intorno ai quali ruota la pubblicazione; al suo interno, infatti, vengono analizzate le caratteristiche delle macchine “uomo a bordo”, il loro funzionamento e la loro manutenzione, con particolari riferimenti alla normativa vigente e alla sicurezza, appunto, degli operatori.

Il manuale presenta, inoltre, tutte le informazioni teoriche per l’abilitazione all’utilizzo di macchine uomo a bordo per la pulizia industriale e professionale, in attuazione dell’articolo sulla sicurezza sul lavoro 73 del Decreto Legislativo 81 del 2008.

IGIENE E SANIFICAZIONE SANITARIA

Uno dei settori in cui l’igiene diventa tema vitale è quello sanitario. È stato invitato a discutere sul tema il Professor Spartaco Mencaroni, docente esterno di Igiene e Medicina Preventiva dell’Università di Pisa, che ha approfondito i temi già espressi nella Carta di Bergamo. In particolare ha sottolineato come, in ambito di igiene e sanificazione sanitaria, sia indispensabile la collaborazione tra gli operatori e il controllo dei servizi realizzati. Se le strutture sanitarie esternalizzano i servizi di pulizia e disinfezione, principalmente per una questione di costi, è anche vero che questi servizi vanno poi controllati e verificati, per essere certi che personale e pazienti siano messi nella condizione di operare in un sistema igienicamente sicuro. Perché questo avvenga è necessario creare dei gruppi di lavoro interdisciplinari, volti al controllo delle attività e bisogna inoltre che tutti gli attori coinvolti nel processo lavorino sulla formazione degli operatori.

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video interviste

In

La parola ai protagonisti

Qualità, affidabilità, eco-compatibilità ed efficienza rappresentano le caratteristiche principali dei prodotti immessi sul mercato e cercate dai clienti. E tutte le aziende che operano nel settore della pulizia professionale investono in ricerca e sviluppo per soddisfare proprio questi obiettivi. L’attenzione non è rivolta solo all’innovazione del prodotto: la maggior parte delle aziende ha iniziato un percorso di qualità, adottando politiche ed azioni di carbon management. Iniziative sostenute dai cambiamenti introdotti con il nuovo codice degli appalti, il Green Public Procurement e i relativi CAM nel settore degli appalti pubblici. Così come la certificazione Ecolabel per i servizi di pulizia, che porta le aziende un passo avanti nel rispetto dell’ambiente e di uno sviluppo etico del proprio lavoro.

AFIDAMP FAB Giuseppe Riello

In occasione della XXIV edizione di Pulire abbiamo incontrato alcuni degli espositori, per uno sguardo sui segnali di cambiamento del settore della pulizia professionale

Giuseppe Riello, Presidente di Afidamp FAB, annuncia che dopo un anno di trattative sono riusciti a costituire una joint-venture con la più grande associazione del comparto del cleaning professionale, Issa. È stata quindi costituita una società, la Issa Pulire Network, detenuta al 50% da Afidamp e al 50% da Issa, e da ora in poi sarà questa società a organizzare le fiere professionali in giro per il mondo per il settore del cleaning. “Come Presidente di Afidamp sono soddisfatto del lavoro che insieme alla squadra dell’associazione siamo riusciti a fare – commenta Riello – avere un partner di così grande rilievo ci permetterà di presentarci alle sfide europee nel migliore dei modi e di far conoscere il marchio Pulire in tutto il mondo”.

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P INTERVISTE
ogni box troverete il QR code del video con la nostra intervista

4CLEANPRO

Patrick Vangestel

interviste

Per Pulire 4Cleanpro ha accessoriato Mira, la macchina fiore all’occhiello dell’azienda, per renderla più polivalente. Piccola e maneggevole, è stata pensata per tutti i tipi di pavimenti, ed ora può realizzare anche dei trattamenti. La lavasciuga Mira è stata inoltre equipaggiata con un sistema di filtri Hepa per ambienti contaminati e ad alto rischio.

Per agevolare il lavoro dell’utilizzatore finale 4Cleanpro ha poi corredato le macchine piccole di carrelli, che ne facilitano il trasporto e lo spostamento da un ambiente all’altro, anche in presenza di scalini.

Infine è stato presentato in fiera un aspiratore a batteria, autonomo e senza fili, pensato per i pronti interventi, ad esempio la classica rottura di una bottiglia di vino. Utilizza una batteria al litio che consente due ore di autonomia.

ARCO CHEMICAL GROUP

Nelle ultime 5 edizioni della manifestazione Arco Chimica ha portato in fiera ricerca e innovazione nei sistemi di diluizione automatica e di controllo dell’erogazione del detergente. In particolare, è stata presentata la macchina Aladin – GT1, per piccoli e medi cantieri. Si tratta di una macchina versatile che prevede l’operatività tramite bottiglie di superconcentrato da litro, ma anche taniche un po’ più grandi per aumentane l’autonomia in caso di cantieri di maggiori dimensioni, senza mai perdere la capacità di controllo a tutti i livelli. Controllo del peso del prodotto, controllo dell’erogazione per ogni singolo dipendente e soprattutto il controllo della fattibilità di ogni singola operazione. Inoltre la macchina prevede anche un’area dove èpossibile inserire in tempo reale schede tecniche e schede di sicurezza e un’area formativa visiva, con dei video di operazioni di pulizia che si devono poi svolgere all’interno del cantiere.

Questa edizione è stata improntata alla green economy: sono stati proposti i prodotti delle Linee Vegetali, formulati senza utilizzare materie di sintesi e tutta la nuova gamma dei prodotti Ecolabel.

AMUCHINA

Amuchina, del Gruppo Angelini porta a Pulire 2019 la nuova Linea Detergenza e si presenta con un nuovo restyle grafico. Nuovi Detergenti Lavastoviglie acque dure, acque medie e acque medio-dolci, e un nuovo Brillantante. Inoltre, sono state introdotte due linee per la disinfezione delle mani: un nuovo gel da 74%, quindi più concentrato e più sicuro per le persone e una linea disinfezione delle mani un po’ più improntata alla sanità, per ospedali e industrie alimentari.

ARISTON CLEANING SOLUTIONS

Ariston Cleaning Solutions si presenta con lo standard Hygiene per il settore alimentare. Una linea per la pulizia che si caratterizza attraverso 5 codici colore: azzurro, rosso, giallo, verde e bianco. I codici colore servono per diversificare e dividere i reparti dell’industria alimentare.

Tra le novità presentate in fiera: i pennelli per pasticceria realizzati con setole in pvt incollate con della resina speciale certificata per i prodotti alimentari, anche qui disponibili in cinque colori; raschietti in acciaio per le piastre dove abbiamo delle fonti di calore elevato; uno spingiacqua monoblocco monolama, per la pulizia di tavoli, mensole e vetri; la linea Program Detectable, prodotti in plastica sempre per il settore alimentare rilevabili al metal detector.

CHIMICLEAN GROUP

Chimiclean Group, azienda che opera nel settore della detergenza porta in fiera i propri marchi Skizzo e DeoDue, e le novità Suite, Edox e Voyager, dedicate in maniera specifica a delle nicchie di mercato perchè rispondono alle esigenze di pulizia e sicurezza anche nell’area del trasporto. Skizzo Air è la novità dell’anno, un profumatore bifase che contiene oltre alle microcapsule le nanocapsule che riescono a dare un long lasting più lungo. All’interno della linea Skizzo Pavimenti, quest’anno è stato introdotto un modificatore di luce che trasforma la luce dal normale all’ultravioletto in maniera più obliqua, dando una maggiore luminosità al pavimento che viene trattato.

Le novità previste per il 2020 vanno verso il rispetto per l’ambiente, con l’eliminazione di sostanze inquinanti e allergeni.

COMAC

Giancarlo Ruffo

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L’acqua è un bene prezioso e la Comac si è impegnata per risparmiarla al massimo, con Non Stop Cleaning. Si tratta di una macchina innovativa che riesce a depurare e quindi a utilizzare la stessa acqua per un’intera settimana. Il funzionamento intelligente e innovativo è in realtà molto semplice: l’acqua sporca viene raccolta dal tergipavimento della macchina, sulla quale sono state installate due speciali membrane che riescono a depurare l’acqua anche a livello microscopico, eliminando anche virus e batteri.

Non Stop Cleaning è automatica: l’operatore non deve fare altro che sedersi e guidare la lavasciuga nelle operazioni di pulizia.

FALPI

Falpi ha apportato modifiche importanti alla propria gamma di carrelli in plastica, introducendo cassetti e altri accessori. In Fiera propone, per la linea alberghiera, un carrello motorizzato, utile per spostare carichi anche molto pesanti su moquette a pelo molto alto. Introduce inoltre l’innovativa tracciabilità della posizione del carrello indoor, utile soprattutto per chi lavora su grandi cantieri. Numerose novità anche dal punto di vista documentale, con nuove certificazioni di prodotto.

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INTERVISTE P
Andrea Loro Piana

interviste

FIMAP Massimiliano Ruffo

A Pulire 2019 Fimap porta due nuovi modelli di lavapavimenti: GL e GXL. Si tratta di macchine di piccole dimensioni, rispettivamente di 35 e 43 cm di pista lavoro, con serbatoi da 12 e 22 litri e un’autonomia di 2 ore. Presenta inoltre un nuovo sistema di telemetria, Fimap Fleet Management 2.0 e una nuova certificazione di prodotto, la Carbon Footprint, norma ISO 14067, ottenuta prima della Fiera.

Un’area dello stand, aperto e spazioso, è stata riservata alla presentazione dei prodotti attraverso la realtà immersiva: il cliente “tocca con mano” un prodotto grazie alla realtà virtuale.

HYGENIA Pasquale Fierro

Hygenia ha arricchito la propria linea Surf con nuove funzioni: dal dispenser automatico della cartaigienica al dispenser con regolazione del disinfettante. Novità assoluta della linea Surf una App, sviluppata da Hygenia Lab, che consente di controllare a distanza il dispenser e scegliere, ad esempio, la lunghezza o la quantità di carta che vogliamo avere su un qualsiasi tipo di dispenser, dal pezzo singolo a un ospedale intero o a un aeroporto. L’azienda sta inoltre lavorando sul marketing olfattivo, settore in crescita, legandolo al wifi: l’utente finale può controllare i consumi e le quantità sulle macchine, posizionate in piccole aree, come il bagno, o in grandi aree come i centri commerciali. Altre novità: la linea Lumi, macchine per insetti volanti realizzate con luci led, senza alcuna parte chimica e la produzione in pla, protezioni che possono essere smaltite nell’umido. Infine, Hygenia Lab ha sviluppato un portale per le imprese di pulizia che controlla i dispenser, controlla gli asset, controlla le ore di pulizia, per avere un progetto finale per le fasi di management.

GHIBLI & WIRBEL Giuseppe Riello

Ghibli & Wirbel ha investito molto per proporre sul mercato nuovi prodotti destinati ai propri utenti finali, i rivenditori. Alla Fiera Pulire presenta una nuova linea di aspiratori, la ToolPro, specifica per il settore della meccanica, della falegnameria, settori in cui l’azienda, per gli aspiratori, è un riferimento.

ICEFOR Sergio Antoniuzzi

La Icefor è un’azienda che dal 1985 ha sempre sostenuto l’ecologia e si è sempre impegnata per ottenere le certificazioni di qualità ambiente e sicurezza. Oggi viene premiata, i clienti scelgono i prodotti dell’azienda proprio per queste caratteristiche innovative. Una volta ci si occupava del prodotto dalla sua nascita alla sua morte; oggi invece ci si occupa solo della nascita, non c’è più la morte, ma la rinascita, il riciclaggio. La Icefor utilizza la plastica seconda vita 100% per una grande parte dei propri formulati, anche sulle taniche di grande formato. In Fiera Icefor ha portato una serie di novità all’insegna del binomio ambiente-salute. Sono stati rinnovati tutti i prodotti Ecolabel con la novità dei superconcentrati e della plastica seconda vita. Ha poi lanciato una serie di prodotti nuovi, disinfettanti, a partire da un virucida fino a delle bombole disinfettanti.

INDUSTRIE CELTEX

Roberto Tosca

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Industrie Celtex dal 1985 produce prodotti per la pulizia professionale e prodotti per l’arredo della tavola. A Pulire 2019 ha portato il dispenser Omnia Labor, che permette nel lavoro quotidiano della cucina di avere la carta sempre a portata di mano. Dispenser collaudato direttamente in Fiera grazie alla presenza nello stand di Angelo Milone (due medaglie d’oro ai campionati della cucina italiana) della Federazione Italiana Cuochi, che ha preparato piatti di alta cucina. “Come è nella filosofia di Industrie Celtex – afferma il Direttore commerciale Roberto Tosca – tutte le nostre innovazioni nascono per rispondere alle esigenze di chi le utilizza a livello professionale e in collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi siamo riusciti a mettere a punto un sistema che permette di utilizzare la carta in cucina nel pieno rispetto della Haccp, agevolando la missione dello chef in cucina”.

KÄRCHER

L’azienda, con questa edizione di Pulire, vuole far conoscere il marchio Kärcher al mercato italiano. Presenta dunque i propri prodotti, introducendo numerose innovazioni in varie applicazioni del mercato, a partire dalle lavasciuga fino a macchine per applicazioni speciali, come la rimozione della gomma da masticare, fino a sistemi particolari per trattamenti specifici, come la rimozione delle erbacce dai giardini.

KEMIKA

Matteo Marino

Nata nel 1976, l’azienda Kemika lavora nel mercato professionale ed è specializzata in prodotti chimici per la detergenza, la manutenzione e il trattamento delle superfici. Il suo target di riferimento sono le imprese di servizi e il mondo dell’Horeca. La gamma prodotti Kemika è molto vasta ed eterogenea, dai prodotti per trattare le varie superfici ai prodotti di detergenza più semplice. Negli ultimi anni l’azienda sta cercando di mettere in evidenza gli aspetti ecologici dei propri prodotti, mantenendo allo stesso tempo elevata la qualità, un connubio che spesso non si riesce a realizzare. Presenta quindi una gamma di prodotti che rispondono alla norma CAM, piuttosto che prodotti con marchio europeo Ecolabel, fino ai quattro prodotti nuovi con certificazione Bio C.E.Q.

KLINDEX

Ercole Bibiano Klindex, specializzata nella produzione di macchine per la lucidatura dei pavimenti, si è presentata come azienda innovativa nella lucidatura di pavimenti in marmo. “Oggi questi sistemi sono apprezzati in tutto il mondo – afferma Ercole Bibiano Direttore commerciale Klindex - esportiamo in circa 70 paesi, ma il mercato sta cambiando, si sta spostando verso la lucidatura dei pavimenti in cemento di grandi spazi. Per affrontare questo nuovo mercato sono state realizzate le nuove macchine performanti Expander 1000. Inoltre, in Fiera viene presentato il sistema Three Step, dalle elevate performance e risultati, pensato per ridurre i tempi di lavoro.

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LUCART

interviste

Lucart Professional presenta in Fiera due novità. La prima riguarda uno studio – environmental product declaration (EPD) – che è stato realizzato su alcuni prodotti, in special modo su due carta igieniche, una realizzata in pura cellulosa certificata e l’altra realizzata in carta riciclata bianca sotto il brand Ecolucart. Lo studio EPD, svolto in collaborazione con la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, spiega e analizza gli impatti che le varie fasi del processo di produzione del prodotto hanno rispetto all’ambiente e quello che emerge è che su tutti i parametri presi in considerazione la carta riciclata è migliorativa in termini di performance ambientali rispetto alla pura cellulosa. Tra i parametri più evidenti ed importanti ne segnaliamo tre: il consumo di risorse rinnovabili (- 63%), il consumo di acqua (-38%) e meno emissioni di CO2 (-16%).

La seconda novità nasce dall’esigenza di ridurre il quantitativo di plastica nel packaging, ed è la gamma Carta: tre prodotti in carta completamente avvolti nella carta.

ORMA

Francesco Mangogna

Orma porta a Pulire 2019 il sistema Sani Spray, un nebulizzatore automatico di liquido disinfettante per le mani. L’erogazione avviene senza contatto tra le mani e il dispenser: posizionando le mani in corrispondenza della fotocellula vengono automaticamente erogati 0,4 ml di prodotto necessari alla disinfezione, senza alcun bisogno di risciacquo. Sanispray può essere montato anche su una colonna (optional). Oltre a questa novità, tra i prodotti tradizionali sono presentate le bombole deodoranti automatizzate e in particolare il prodotto più richiesto, la bombola insetticida automatizzata a base di piretro.

PAPERDÌ

MK è un’azienda storica nel mondo della detergenza professionale. Nata nel 1963, si presenta oggi al pubblico di Pulire con il brand Marka. All’interno dello stand di Pulire è stato creato un vero e proprio laboratorio per consentire di sperimentare lo sviluppo dei prodotti usando le fragranze aziendali, lasciando poi un piccolo gadget al proprio visitatore, con una profumazione personalizzata.

Paperdì, azienda di produzione e trasformazione della carta nel settore tissue professional, quest’anno compie 30 anni. Una bella storia di successo iniziata nel 1989 per volontà di un imprenditore sempre in azienda dal primo giorno, Vincenzo Di Leva. Recentemente è stata inaugurata una nuova cartiera a Pietramelara (CE), un impianto all’avanguardia per tecnologia e produzione di carta tissue sia ws sia igienica in pura cellulosa. La Paperdì negli anni ha sempre cercato di precedere e stare sul mercato con professionalità, seguendo il cliente a 360°. Circa il 30% del fatturato viene sviluppato all’estero, mentre il restante in Italia, con circa 1000-1500 clienti attivi. “Esponiamo a Pulire da molte edizioni – commenta Alberico Renzi Direttore commerciale Paperdì – e sempre con piacere, in quanto lo riteniamo un luogo dove poter incontrare i nostri clienti e trascorrere con loro del tempo che difficilmente sarebbe possibile dedicare nell’arco dell’anno”.

MK Andrea Righi

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RUBINO CHEM

Luigi Rubino

A Pulire 2019 Rubino Chem porta le Essenze Assolute, per profumare i capi in lavatrice, disponibili in comode confezioni da 250 ml. Alle Essenze Biolà Assolute per bucato sono stati infatti affiancati i Biolà Detersivi per lavatrice disponibili nelle stesse fragranze: Narciso e Orchidea, Felce e Peonia, Iris e Lillà. È stata inoltre introdotta una novità, il Detergente per lavatrice neutro, completo di fissatore, di base ammorbidente e di base antinfeltrente, al quale possono essere aggiunte le tre diverse fragranze per ora disponibili. L’azienda ha da poco avviato la produzione di oli essenziali, con un grande investimento in macchinari e in ricerca e sviluppo e per i controlli di qualità delle materie prime. In questo modo la Rubino Chem può anche vendere a terzi i propri oli essenziali che possono essere utilizzati in qualsiasi ambito sia nella produzione di deodoranti ambientali sia nella produzione di profumi per l’utilizzo personale.

TMB Giampaolo Ruffo

TMB, azienda del Gruppo Comac, ha progettato e presentato delle macchine, in particolare delle orbitali a batteria, che hanno avuto un grande consenso. È stata introdotta una novità assoluta, gli aspiratori industriali che possono filtrare in continuo qualsiasi tipo di polvere. Soluzioni innovative, tra cui gli aspiratori professionali, progettati con il sistema di pulizia del filtro automatico.

SPIVAL

Paolo Spinelli

Spival produce spazzole per la pulizia da oltre 65 anni. All’interno dell’azienda a livello produttivo c’è tutta la filiera, dalla produzione degli stampi fino allo stampaggio e alla realizzazione delle spazzole. Spival, già fornitrice di numerosi brand che espongono anche a Pulire, vorrebbe aumentare la sua presenza e penetrazione nel mercato attraverso lo sviluppo di nuovi concetti e sistemi per la pulizia con le spazzole.

STI

Laura Passuello

Quest’anno in Fiera Sti, produttore storico di macchine per la pulizia a vapore, si presenta con la linea professionale, già presentata ad Amsterdam, prodotti industriali e con la linea domestica.

Per la Linea Professionale tutte le macchine sono tarate a 6, 8 e 10 bar e sono tutte fornite con funzione idrogetto e con funzione detergente.

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P INTERVISTE

interviste

TORK Riccardo Trionfera

Tork porta a Pulire 2019 tutta l’offerta per l’igiene professionale, a cominciare dal nuovo dispenser Peak Serve®. È un asciugamano continuo ad elevata capacità (contiene 2100 asciugamani) che permette così di gestire con facilità aree ad alta affluenza o aree nelle quali non è possibile andare a fare il servizio frequentemente.

Il sistema Easy Cube è un sistema di digitalizzazione dei dispenser per l’erogazione degli asciugamani, delle carte igieniche e dei saponi che consente alle imprese di pulizia di poter avere i dati relativi alle aree bagno da loro gestite e quindi passare da una pulizia costruita sulla routine a una pulizia basata sui dati.

I dispenser classici di carta igienica Smart One, conosciuti molto sul mercato, ad erogazione centrale che permettono una riduzione dei consumi fino al 40%.

Vama ha sviluppato diversi prodotti che rappresentano una sintesi dell’andamento del mercato degli ultimi anni e che quindi ottengono oltre alle certificazioni di base un riconoscimento per le caratteristiche che integrano al loro interno che sono principalmente quelle di igiene, risparmio energetico e velocità d’asciugatura. Come il nuovo modello X Dry, che garantisce un notevole risparmio energetico e un’igiene integrata grazie alle lampade UV nel blocco motore, che disinfettano con un utilizzo continuo il blocco stesso, e al filtro Hepa, che pulisce l’aria che viene dall’esterno. L’azienda propone poi macchine prettamente dedicate all’anti-vandalismo, con una scocca molto resistente, o macchine dal funzionamento silenzioso, pensate per le case di riposo. Focus dell’azienda è dare un servizio al di fuori del mercato di massa, dominato dalle macchine orientali, con caratteristiche precise e con personalizzazioni anche a volte legate semplicemente a un colore o a una marchiatura laser, fino ad arrivare a eventuali caratteristiche tecniche diverse da quelle a catalogo, con le relative certificazioni.

TTS Denis Scapin

TTS propone una serie di innovazioni per lavorare meglio e con meno fatica. Il nuovo telaio Wet System è formato da una zampa di lepre (infinity), un manico con la doppia impugnatura e una manopola girevole.

Tra i vantaggi di questo telaio, lo sgancio automatico che facilita l’operatore nell’inserimento del ricambio. Lo snodo infinity a forma di “S” permette di condurre l’attrezzo con il percorso ad “S” per pulire al meglio la pavimentazione, mentre la doppia manopola consente di mantenere i polsi dritti evitando di affaticarli. La manopola girevole, inoltre può essere bloccata con facilità, sollevandola, permettendo così di appoggiare l’attrezzo al muro senza il rischio che ruotando cada.

VAMA Davide Romano

Prodotto dell’Anno

Origo2 di Vileda si aggiudica il “Prodotto dell’Anno Pulire 2019”. Il nuovo Premio che gli organizzatori della fiera internazionale di Verona Pulire 2019 hanno pensato per riconoscere l’attività di ricerca svolta dalle aziende che operano nel settore della pulizia professionale e l’efficacia dei prodotti immessi sul mercato. Toni D’Andrea, Paul Goldin, Michel de Bruin, Tibor Ritz, Virna Re e Cássia Almeida, sono i nomi della prestigiosa Giuria internazionale. Alla cerimonia di premiazione sono stati annunciati i tre finalisti: oltre al carrello Origo2 di Vileda risultato vincitore, il sistema di pulizia pavimenti erGO! clean Unger e il sistema di calcolo green-Effective Performance Calculator di Werner & Mertz

La prima edizione del nuovo premio ha attirato l’attenzione di tutte le merceologie: 9 prodotti candidati appartengono alle Macchine, 6 alle Attrezzature e 7 ai Prodotti e Accessori per l’ambiente, 5 sono i Prodotti per la pulizia, manutenzione e disinfezione, 3 i Servizi Informatici, 2 Componenti e infine tra gli Accessori 1 candidatura. Per un totale di 33 prodotti (18 di aziende italiane e 15 di aziende estere). I prodotti apparten-

gono a 25 aziende - 14 italiane e 11 estere (Germania, Cina, USA, Paesi Bassi, Slovacchia) - che hanno partecipato alla manifestazione Pulire 2019 in qualità di espositori e co- espositori.

«Questi numeri ci danno conferma dell’intuizione che ha mosso l’idea dell’istituzione del premio, dando voce anche al mercato. Perché oggi il solo sguardo all’innovazione di un prodotto è limitativo, se non visto nei risvolti dell’uso e del gradimento», sottolinea Toni D’Andrea, amministratore delegato di Afidamp Servizi, società ideatrice del Premio.

Pulire è stata tra le prime manifestazioni a proporre un premio che riconoscesse gli sforzi e i progressi operati dalle imprese fabbricanti sul fronte dell’innovazione portando avanti per vent’anni nelle ultime dieci edizioni il Premio Innovazione. «La grande novità del “Prodotto dell’anno” sta nel riconoscere in modo esclusivo un articolo, (macchina, prodotto, attrezzatura, sistema) che abbia raccolto nel corso dell’ultimo anno consensi e successo sul mercato in relazione alle sue qualità prestazionali».

I valori su cui si basa la determinazione del premio sono qualità, affidabilità, eco-compatibilità, efficienza di ergonomia ed economicità, diversi ma ugualmente importanti, poiché rappresentano le caratteristiche cercate proprio dai clienti.

IL VINCITORE

Origo 2 è la nuova serie di carrelli di Vileda Professional, pensata per rispondere alle sfide più attuali del cleaning professionale con funzionalità innovative e piena integrazione digitale - il tutto progettato per offrire maggiore sicurezza e connettività, migliore igiene e maggiore efficienza. Pulsanti per l’apertura di coperchi, alloggiamenti per più utensili, carrelli satellite indipendenti, e una nuova soluzione per disporre tablet/pad sui coperchi consentendo agli utilizzatori di vedere e rispondere a notifiche, sono solo alcune delle numerose caratteristiche che attestano la qualità innovativa di questo carrello per la pulizia. Adatto a soddisfare le sfide della pulizia professionale: rapidità nei grandi edifici per uffici, severi standard igienici negli ospedali, sicurezza negli aeroporti. Per siti particolarmente grandi, Origo 2 può anche essere motorizzato.

DIMENSIONE PULITO | 06/2019 24
premiazione
PREMIAZIONI P

I FINALISTI

Unger tra i finalisti del Premio Prodotto dell’anno ha presentato il sistema di pulizia pavimenti erGO! clean. Grazie alla forma a “S” del manico e delle 2 manopole girevoli, l’erGO! clean permette di lavare i pavimenti senza alcuna torsione del polso. Il sistema è il primo ad abbinare un manico telescopico alla possibilità di erogare il liquido detergente tramite serbatoi da 0,5 - 1 litro oppure tramite uno zaino dotato di sacca da 5 lt. Questa combinazione di caratteristiche consente una pulizia molto più veloce con meno sforzo, stress e fatica di qualsiasi altro mop attualmente disponibile.

Werner & Mertz ha concorso con il green-Effective Performance Calculator, una soluzione di marketing digitale per le aziende sostenibili. Uno strumento che trasforma il proprio modello produttivo basato sui principi dell’economia circolare in vantaggi concreti per il business di chi sceglie la gamma green care Professional. Il green-Effective Performance Calculator™ è un sistema di calcolo disponibile su APP e su web che certifica la riduzione dei consumi di petrolio, plastica e CO2 di chi utilizza la gamma ecosostenibile di Werner & Mertz.

premiazione

06/2019 | DIMENSIONE PULITO 25

Un mercato in buona salute

Il mondo della distribuzione è in ripresa. I mercati che generano maggiore fatturato sono l’Horeca e le imprese di pulizie

AfidampCom, sempre sensibile ai temi del monitoraggio puntuale e approfondito delle dinamiche settoriali e di mercato, promuove da qualche anno un’indagine sul “Mercato italiano della distribuzione nel settore del professional cleaning”, realizzata anche per quest’anno da Cerved_On Marketing Services.

I principali obiettivi dell’indagine sono: rilevare l’andamento del mercato in termini dimensionali, identificare le caratteristiche delle aziende che operano nel settore, identificare punti di forza e di debolezza del settore e eaccogliere spunti sulle previsioni future delle aziende del settore.

“La prima cosa che abbiamo fatto – hanno detto Stefano Bertali e Carmine Iuliano di Cerved - è stata quella di delimitare l’universo del settore: si stima che sul territorio possano esserci circa 1500 aziende opertative sul territo-

rio e rispetto allo scorso anno abbiamo un centinaio di aziende in più. Inoltre, si stima che complessivamente il fatturato generato dalle 1.500 aziende dell’universo individuato ammonti a circa 2,1 miliardi di euro, in leggera crescita rispetto al fatturato dello scorso anno che era di circa 2 miliardi”.

IL CAMPIONE STUDIATO

A partire da questo universo, si è isolato un campione di circa 258 aziende alle quali è stato somministrato un questionario ad hoc. Cerved ha stimato anche il margine di errore, che si aggira intorno al 5,6%, con una probabilità del 95%. Le interviste sono state condotte al telefono con metodologia C.a.t.i. (Computer-Assisted Telephone Interviewing) da intervistatori specializzati nel segmento B2B, al titolare o al responsabile degli acquisti aziendale. Il periodo è stato marzo-aprile 2019.

distribuzione

INDAGINE AFIDAMPCOM P

Il primo dato più interessante riguarda il fatturato. A fronte di oltre metà delle aziende dal fatturato che non supera il milione di euro, esiste un 20% che supera i 2,5 milioni di euro. Più nel dettaglio, il 75% delle aziende fattura fino a 1,5 mil ma determina solo il 30% del fatturato globale del settore. Il 10% delle aziende fattura più di 3,5 mil ma determina quasi il 50% del fatturato globale del settore. Relativamente poco rappresentata la fascia di mezzo, tra il milione e i 2,5: con un’incidenza intorno al 12%.

Distribuzione polarizzata del fatturato. A fronte di poco più di 1/2 delle aziende per le quali il fatturato non supera 1mil esiste quasi un 20% di aziende con un fatturato superiore a 2,5 mil Potrebbe dirmi in quale delle seguenti classi rientra il fatturato dell’azienda del 2018? Base: totale campione

Il 75% delle aziende fattura fino a 1,5 mil ma determina solo il 30% del fatturato globale del settore

La vendita di prodotti chimici determina circa 1/3 del totale del fatturato del settore. In crescita in valore rispetto allo scorso anno il valore generato dalla vendita dei macchinari 40,3 19,6 16,9 10,9 4,8 4,3 3,3

I prodotti chimici

Prodotti chimici (per pavimenti, ambienti e igiene personale)

L’Ho.re.ca.

Tipologie di clienti

Nell’ambito delle tipologie di clienti, notiamo l’Ho. re.ca rimane al primo posto: siamo a 520 milioni, seguiti dai 500 delle imprese di pulizia, in crescita rispetto allo scorso anno, e dai 380 dell’industria, che risulta in calo. Enti pubblici 190 e sanità 160. A salire Gdo con 180 e inavariato gli artigiani a 70.

Fatto 100 il fatturato della sua azienda nel 2018 potrebbe suddividerlo percentualmente tra…? Base: totale campione 258 aziende.

720 420 420 250 160 100 70

Gli elementi dell’offerta che maggiormente impattano sono i prodotti chimici e i consumabili. A seguire macchinari, attrezzature, servizi e noleggio. Si stima che i primi generino circa 720 milioni di volume d’affari, i prodotti di consumo intorno ai 420, le macchine 420, in crescita rispetto allo scorso anno, decresce il volume delle attrezzature 250. Il noleggio e i servizi di assistenza sono stabili e si aggirano fra i 160 e i 100 milioni.

Il 10% delle aziende fattura più di 3,5 mil ma determina quasi il 50% del fatturato globale del settore 7

settore Fatto 100 il fatturato della sua azienda nel 2018 potrebbe suddividerlo percentualmente tra…? 26,3 21,7 19,4 9,5 6,6 3,5 3,4 1,7 1,0 6,9 Ho.Re.Ca. (Hotel, Ristoranti, Bar, etc.) Imprese di pulizia Industria Enti pubblici Ospedali/Cliniche/Case di riposo Artigiani GDO (grande distribuzione organizzata) Edilizia Piccole aziende Altro Base: totale campione 258 aziende. 500 520 380 190 160 70 180 40 20 90 Stima fatturato generato (mln €)

Stima fatturato generato (mln €) 8

41,4 17,2 15,9 8,4 6,4 3,5 1,5 5,8 7,3 9,1 14,1 11,9 13,6 9,9 5,3 28,7 Fino 0,5 mil Euro Tra 0,5 e 1 mil Euro Tra 1 e 1,5 mil Euro Tra 1,5 e 2,5 mil Euro Tra 2,5 e 3,5 mil Euro Tra 3,5 e 4,5 mil Euro Tra 4,5 e 5,5 mil Euro Oltre 5,5 mil Euro
distribuzione 6
Classe di fatturato dichiarato Incidenza sul fatturato totale del settore
258 aziende.
Prodotti di consumo (carte, monouso, panni, ecc.) Vendita di macchinari Attrezzature (carrelli, mop, dispenser, tergivetro ecc.) Noleggio di macchinari Servizi (assistenza, consulenza, formazione ecc.) Altro
e le imprese di pulizia sono le tipologie di clienti che insieme generano circa la metà del fatturato globale del
Il fatturato

Territorio di riferimento

Per quanto riguarda il territorio di riferimento dell’azienda, la maggior parte, il 29,3%, opera in un ambito territoriale provinciale, il 34,2% regionale. Il 14% delle aziende va oltre regione, il 18% copre il territorio nazionale e il 5% delle aziende opera anche all’estero.

la metà delle aziende conta su meno di 5 dipendenti. ¼ delle aziende può disporre su più di 10 dipendenti

Numero di addetti

Confermata la dimensione molto ridotta delle aziende: il 48% conta meno di 5 addetti, il 28% tra 5 e 10, il 16,4% tra 11 e 20 e oltre 20 il 6,6%.

La promozione

Il principale canale di promozione resta il sito internet aziendale, precisamente per il 54% delle aziende. Circa il 30% privilegia i social network, che salgono a 87,7% tra chi fattura più di 5,5 milioni, un trend in crescita. Impattanti anche il passaparola e il contatto diretto attraverso figure commerciali entrambi intorno al 22%.

A seguire campagne e-mail, cataloghi, depliant, fiere e comunicazione mirata sui canali del settore, tutti tra il 7 e il 12%.

I canali di vendita più utilizzati sono ancora quelli che privilegiano il contatto diretto con il cliente, ossia la vendita diretta in sede o tramite agenti e dipendenti. Si registra una leggera crescita della percentuale di vendita attraverso e-commerce, che non convince ancora del tutto.

DIMENSIONE PULITO | 06/2019 30 5
29,3 34,2 13,8 18,0 4,7 Provinciale Regionale Pluriregionale Nazionale Internazionale 27,4% fatturato 0,5 – 1 mil € Base:
54,6% fatturato 3,5 – 4,5 mil € 40,1% Oltre 20 addetti 50,4% fatturato oltre 5,5 mil € 10,6% Oltre 20 addetti INDAGINE AFIDAMPCOM P 9 48,0 28,9 16,4 6,6 Meno di 5 addetti Tra 5 e 10 addetti Tra 11 e 20 addetti Oltre 20 addetti
Potrebbe
Base: totale campione 258 aziende. 10 Il sito internet aziendale è il principale mezzo di promozione. Impattanti anche i social network, soprattutto tra le aziende più grandi, il passaparola e il contatto diretto attraverso figure commerciali Base: totale campione 258 aziende. 54,0 30,1 22,8 21,1 12,0 11,9 10,9 8,5 7,2 1,6 4,1 9,0 Sito internet aziendale Social network Passaparola Contatto diretto attraverso figure commerciali Campagne e-mail Riviste di settore Cataloghi/depliant Fiere/eventi Portali internet specializzati Programmi fedelta` riservati ai clienti Altro Non facciamo attivita` di promozione e pubblicita` 75,5% tra chi fattura tra 2,5 e 3,5 mil 87,7% tra chi fattura più di 5,5 mil 43,3% oltre
Quali
la
La maggior parte delle aziende opera in un ambito territoriale provinciale o regionale Consideri la sua attività di vendita. Direbbe che il suo territorio di riferimento è prevalentemente…?
totale campione 258 aziende.
Quasi
dirmi in quale delle seguenti classi rientra il numero di addetti della sua azienda compreso il titolare e la forza vendita?
20 addetti 35,5% tra chi fattura più di 5,5 mil
canali utilizza per la promozione e
pubblicità dell’attività aziendale?

In scena il green!

Alla grande Mostra internazionale dedicata alla pulizia professionale l’azienda modenese ha offerto un’immagine ecologica a tutto campo con tante innovative produzioni che hanno attratto i visitatori, molti dei quali provenienti dall’estero. “Questa edizione – afferma l’AD Luca Cocconi - ci ha consacrato come una delle pochissime aziende capace di portare in Fiera non una, ma almeno quattro sostanziali novità rivolte al mercato della detergenza professionale, caratterizzate tutte da un mix vincente in cui l’innovazione tecnologica ha sposato felicemente la sostenibilità ambientale”. All’insegna del green l’allestimento dello stand verticale, con il leitmotiv di un bosco immerso nel verde e nella natura, a testimoniare l’impronta sempre più spiccatamente ecologica della mission e delle produzioni di Arco Chimica. “Le visite - continua Cocconi -, le professionalità di quanti sono venuti a trovarci e la tipologia stessa della potenziale clientela sono state assai confortanti. Un dato estremamente positivo è stato l’afflusso dall’estero, che ci ha favorevolmente sorpreso”.

In questa edizione Arco Chimica ha offerto un’immagine ecologica a tutto campo: “Abbiamo portato a Pulireprosegue Cocconi -, le produzioni green create in questi mesi: a partire dalla linea Ecolabel, funzionale alla nuova

legislazione europea, sia nei formati tradizionali che in quello monodose, poi le nuove produzioni con flaconati e packaging realizzati al cento per cento con materiale industriale riciclato, ovvero ricavato dagli scarti produttivi. Inoltre abbiamo proposto tutta la linea vegetale, seguendo un percorso già avviato lo scorso anno alla Fiera Interclean di Amsterdam. In quella circostanza, infatti, ci eravamo impegnati a studiare tutta una gamma di prodotti innovativi che fossero contraddistinti da una sorta di etichetta zero, andando incontro alle pressanti richieste del mercato, specialmente delle imprese di pulizia, salvaguardando così il rapporto dell’operatore con un prodotto sempre meno aggressivo e impattante con l’ambiente”.

La grande novità proposta ai visitatori è Aladin Gt1, il distributore automatico di detergente a erogazione controllata che meglio interpreta la vocazione innovativa di Arco. “Con questa macchina intelligente e multifunzionale - spiega Cocconi -, abbiamo chiuso il ciclo della fortunata serie Aladin. Questo distributore è stato pensato apposta per essere posizionato all’interno di piccoli e medi cantieri, ma con alcune modifiche può essere posizionato anche nei cantieri più grandi. Siamo consapevoli di aver creato un prodotto molto apprezzato dal mercato della detergenza professionale non solo per la precisione nelle diluizioni e per la preventivazione - in quanto consente il calcolo preventivo del canone mensile della detergenza e l’assegnazione del quantitativo mensile di prodotto per operatore - ma anche per le aree innovative connesse al software. La piattaforma web di Aladin, che già permetteva il controllo remoto dei consumi dei prodotti erogati, è stata infatti arricchita grazie a due nuove aree innovative: la prima, documentale, permette di poter conservare all’interno le schede tecniche con la normativa CLP dotata di tutte le simbologie del prodotto erogato, tale e quale; la seconda raccorda le schede tecniche di sicurezza con quelle relative all’uso dei detergenti, evitando quindi qualsiasi rischio di pericolosità legata all’impiego dei prodotti nelle varie operazioni di pulizia. Infine la tecnologia contenuta in Aladin Gt1 offre l’opportunità di accedere a filmati davvero preziosi nella gestione quotidiana del cantiere, fornendo istruzioni utili e dettagliate alle molteplici operazioni di pulizia per 365 giorni all’anno”.

www.arcochimica.it

Arco Chimica

PROTAGONISTI P

Soluzioni sostenibili e di qualità

Lucart, specializzata nella produzione di carta per l’igiene, in occasione di Pulire, ha presentato i prodotti dei brand Lucart Professional e Fato.

In uno stand concepito per stimolare tutti i 5 sensi sono state presentate in anteprima le nuove referenze con imballo in carta della linea EcoNatural, le soluzioni di dispensazione foglio a foglio della linea L-One e la nuova linea Aquastream di prodotti tissue.

Linea EcoNatural: l’innovativo sistema carta+dispenser dà nuova vita ai cartoni per bevande grazie alla tecnologia Lucart che consente di separare i contenitori per bevande nelle loro

componenti, ricavando dalle fibre di cellulosa il Fiberpack®, con cui produce la carta, e dall’alluminio e il polietilene l’Al.Pe.®, la nuova materia prima da cui nascono i dispenser.

Linea L-One: una vasta gamma di dispenser pensati per i servizi di ristorazione in grado di unire risparmio e igiene a una concreta sostenibilità ambientale grazie all’utilizzo di carte certificate ecologiche, in fibre vergini, riciclate e rigenerate.

Linea Aquastream: una gamma di prodotti tissue di Lucart Professional che previene efficacemente gli intasamenti delle tubature dei wc.

I visitatori sono stati accolti in vere e proprie aree esperienziali tra cui una mostra fotografica che ha introdotto i prodotti del brand Fato – prodotti tissue e airlaid per l’apparecchiatura della tavola personalizzati per il settore Ho.Re.Ca – interpretando diversi stili di arredamento per la tavola, e un corner in cui sono state ricreate due aree bagno per mostrare come i dispenser della linea Identity possono sposarsi con il layout di qualsiasi struttura. Le aree bagno sono state profumate con i sistemi Air freshener con 3 nuove fragranze. www.lucartgroup.com

Lucart
PROTAGONISTI P

Lavasciuga intelligenti ed ecologiche

Comac ha brillato a Pulire 2019, catalizzando l’attenzione dei numerosissimi visitatori con una veste dinamica e all’avanguardia: il fascino degli allestimenti digitali ha veicolato efficacemente l’immagine vincente e la prestigiosa storia imprenditoriale dell’industria di Giancarlo Ruffo.

Comac ha centrato l’obiettivo sorprendendo e interpretando ancora una volta il mercato con tante soluzioni innovative. Il grande e accogliente stand è stato allestito nel Padiglione 4 in versione open space, per valorizzare al massimo le novità preparate per questa edizione.

Fari puntati, in particolare, sulle

modernissime e ipertecnologiche lavasciuga uomo a bordo C85 e C100 nella configurazione Bright. Macchine davvero intelligenti, dotate di display touch screen che rende ancora più facile e intuitivo l’utilizzo delle diverse funzioni. Inoltre, sono state presentate la nuova serie Vispa e Vega, una uomo a terra di dimensioni importanti. All’insegna di un fortunato mix di innovazione, fascino estetico e capacità relazionale la presenza di Comac ha dunque lanciato un messaggio di fiducia e ottimismo all’intero settore. Ruffo, da sempre profondo conoscitore e acuto osservatore della fiera Pulire, che ha visto nascere e crescere da ben

trentasette anni a questa parte, dovendo tracciare un bilancio della manifestazione, è fiducioso. “Ho riscontrato un clima frizzante”, esordisce, “con sensazioni positive. Il primo giorno, Pulire ha registrato la massiccia presenza dei nostri partner commerciali e clienti che lunedì 20 maggio hanno partecipato al meeting che abbiamo organizzato per la rete di rivenditori. Sono abbastanza soddisfatto di queste tre giornate espositive, che hanno visto Comac in grande spolvero, protagonista con una produzione al top, ma confesso un desiderio: vorrei che in fiera, oltre ai nostri distributori, fossero presenti in numero sempre maggiore nuovi contatti e potenziali clienti. Perciò ritengo che, da

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PROTAGONISTI P

Comac

questo punto di vista, ci sia ancora parecchio da fare”. Giancarlo, è orgoglioso soprattutto del grande sforzo di ricerca e sviluppo che ha permesso a Comac di restare solidamente al vertice del comparto: “Dopo la crisi del 2009”, aggiunge “la produzione di macchine è rimasta a lungo condizionata dal fattore prezzo, concentrandosi su modelli a basso costo che si vendevano meglio sul mercato. Da qualche anno, invece, i produttori si sono concentrati sulla realizzazione di lavasciuga pavimenti e spazzatrici sempre più robuste e tecnologicamente avanzate. Tutto ciò perché attualmente il noleggio assorbe circa l’80 per cento del mercato e, tramite la formula full service, necessita di modelli particolarmente performanti ed efficienti”. Altro fronte di essenziale rilievo, evidenziato nelle produzioni più recenti presentate a Pulire 2019 è quello della sostenibilità, dell’ottimizzazione delle risorse ambientali e del risparmio energetico: “Nell’ultimo quinquennio”, afferma il leader, “abbiamo lavorato molto per creare lavasciuga pavimenti in grado di riciclare e purificare l’acqua in modo da poterla riutilizzare per più giorni. L’azienda”, prosegue, “è cresciuta sul piano produttivo e finanziario, rispondendo con

tempestività alle grandi sfide della green economy, della geo-localizzazione, della digitalizzazione, dell’economia circolare e dell’internazionalizzazione dei mercati, come testimoniato dal confortante processo di espansione della nostra rete commerciale in ogni parte del mondo. Abbiamo investito parecchio anche in risorse umane, potendo contare sull’apporto di dieci nuovi area manager: giovani, laureati, motivati, che parlano fluentemente tre lingue, grazie ai quali la nostra rete com-

merciale si sta espandendo in Europa e nel mondo”. E il futuro cosa riserva al “timoniere” Giancarlo Ruffo? “Se sono ancora qui”, commenta con il solito entusiasmo e il sorriso sulle labbra l’Ad di Comac, “è perché so di poter dare ancora molto all’azienda che ho creato nel lontano 1974: le idee e i progetti sono sempre ambiziosi e so di poter contare sui miei figli e sull’apporto di una grande squadra, umile ma assai motivata a dare sempre il massimo”. www.comac.it

Giancarlo Ruffo un uomo, una famiglia, un’azienda

Questo libro ripercorre, attraverso la biografia di un uomo, l’evolversi di un’azienda e dei suoi pro tagonisti. Si legge nella prefazione di mons. Ezio Falavegna: “È un libro che a partire dall’incontro con una persona, ci racconta che anche le aziende possono avere un’anima, e in essa uomini e donne che hanno un volto, un nome, una storia e una dignità”. Agli inizi degli anni Settanta insieme al suo amico Domenico Accadia, meccanico e titolare di una piccola officina, Giancarlo Ruffo progetta e costruisce la prima lavasciuga italiana e a partire da quella, nel 1974 fonda la Comac – Costruzione Macchine. Fin dall’inizio l’azienda decide di puntare tutto su ricerca e sviluppo, crescendo rapidamente e diventando nel 1985 una società per azioni. Negli anni Novanta Comac conosce anni di intensa attività e pro duttività registrando un’espansione costante. Il nuovo millennio vede la crescita di Comac con la costruzione delle filiali estere, Fimap-ComacShangai, Comac Fran cia e una joint venture per Comac India. Nel 2003 la famiglia Ruffo acquista il pacchetto di maggioranza delle società Comac Spa, Fimap Spa, Cofirent Srl. A pochi anni dal cinquantesimo anniversario le dimensioni dell’a zienda sono cambiate, ora è un’azienda internazionale, ma lo spirito è sempre quello di un’azienda familiare, così come l’ha creata e voluta il signor Ruffo.

Massimiliano e Giampaolo Ruffo.

Nuova consapevolezza ecologica

A Pulire 2019 un’ottima affluenza di visitatori e grande interesse attorno a tutte le novità di Icefor, con particolare riguardo ai prodotti eco e a quelli finalizzati alla protezione della salute (disinfettanti). Oggi si parla di ecologia e di prodotti con etichetta ecologica (principalmente Ecolabel) con un’enfasi e una coralità mai viste prima. In aggiunta a tutto ciò sta emergendo una consapevolezza diversa rispetto alla gestione della plastica, con una forte accelerazione di tutti gli operatori nell’utilizzo di PCR (plastica riciclata). I tempi in cui, per alcuni, la plastica di seconda vita “puzzava” e soffriva di un’offerta limitata sono definitivamente e finalmente alle nostre spalle. Questi segnali fanno ben sperare in un ampliamento dei confini del mercato per quanto attiene ai prodotti ecosostenibili e quindi in un forte irrobustimento della domanda. Un’offerta ampia e articolata non può che far bene a

tutto il settore e alle singole aziende. Non sarà il superamento della logica “prezzo/kg” ma il segnale positivo lo cogliamo e anche gli attesi Cam della PA (Servizio di sanificazione per le strutture sanitarie e Servizi di pulizia per ambienti interni) daranno il loro contributo. Nello specifico, la proposta Ecolabel e Cam di Icefor ha visto un deciso interesse dei dealers e delle imprese di servizio, in particolar modo vi è stata una forte focalizzazione sulle novità dei superconcentrati Cam ed Ecolabel nei diversi formati (taniche, sacche e flaconi giusta dose). L’impatto ambientale

legato al consumo di plastica è sempre stato un denominatore comune di tutte le richieste ricevute, sia per l’interesse relativo ai packaging di plastica seconda vita (flaconi e taniche) sia per il ridotto impatto ambientale assicurato dai superconcentrati. La parte relativa ai prodotti Ecolabel lavaggio meccanico, sui quali Icefor ha puntato moltissimo, ha destato sicuro interesse, soprattutto per la nuova versione di packaging seconda vita (PSV) con il 70% di plastica riciclata trasparente ed omologato ADR. La lavanderia OPL connotata di “green” ha dato segnali di vita che possono definirsi estremamente interessanti, soprattutto alla luce dei risultati di vendita del recente passato. Icefor ha inoltre introdotto numerose novità sul versante della sanificazione: il nuovo disinfettante superconcentrato con attività virucida Ice113 Sept, il Bromospray multiuso in versione aerosol (indicato tra l’altro per la disinfezione degli split dei sistemi di condizionamento dell’aria), i nuovi formati cartuccia del disinfettante mani Dermosan LC, il nuovo disinfettante Hygien Active Foam per superfici in forma schiumogena aerosol, la proposta sistemica dei disinfettanti superconcentrati mirati agli ambienti food e alle superfici delle strutture sanitarie (Aminosept 10 e Taysteril Hospital) e tutta la prima ondata di dispositivi medici. Pulire 2019 è stata un’occasione per dare più centralità alla presenza di Icefor sul mercato dell’away from home (I&I) e a far da cornice a tutto questo il lancio del nuovo sito aziendale. www.icefor.com

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PROTAGONISTI P

Innovazione e tradizione

TMB si è presentata all’appuntamento con Pulire 2019 con alle spalle positivi indici di produzione e un fatturato in espansione, sia sul fronte interno che sui mercati internazionali. Giampaolo Ruffo, commenta: “La sensazione, che ho provato ricevendo i tanti ospiti venuti a farci visita allo stand, confermata poi dalle cifre ufficiali che parlano di un + 3% rispetto all’edizione 2017, è che vi sia stato un consistente aumento del numero di visitatori provenienti dal Paesi dell’Est e dal Sudamerica. Ma il dato che mi ha maggiormente sorpreso è stato l’incremento di quelli giunti dai Paesi Arabi, dove si stava celebrando il mese del Ramadan, a testimonianza di quanto la mostra internazionale di Pulire sentita anche da loro. Ritengo”, aggiunge l’AD di TMB, “che questa edizione di Pulire, con i buoni risultati raggiunti, abbia confermato quanto la Fiera sia stata ben sviluppata negli anni diventando un punto d’incontro e condivisione per gli operatori del settore davvero importante”. Per TMB l’appuntamento è risultato ricco di soddi-

sfazioni e conferme: “Le innovazioni contenute nei nostri prodotti”, afferma Ruffo, “sono state accolte con grande entusiasmo. Abbiamo presentato novità molto interessanti, frutto degli ultimi anni di ricerca e sviluppo, che ci hanno visti particolarmente impegnati nei vari segmenti che caratterizzano la nostra mission produttiva, soprattutto nell’ambito delle monospazzole, con notevoli investimenti sulle orbitali. Siamo stati capaci di portare avanti un grande lavoro di espansione della gamma degli aspiratori professionali, mentre per quelli industriali abbiamo proposto una prima serie di produzioni completamente nuove; contiamo inoltre di ultimare la gamma entro la metà del 2020. Sono molto contento dei riscontri ottenuti a Pulire, che premiano i risultati faticosamente raggiunti, grazie all’impegno di tutti i miei preziosi collaboratori”.

Con quale spirito TMB esce da questa edizione di Pulire? “Senz’altro rafforzata nella propria mission imprenditoriale. La nostra è un’azienda che ha alle spalle

una lunga storia e ha saputo proporsi ai mercati con sempre maggiore convinzione, soprattutto all’estero dove, negli ultimi cinque anni, l’aumento delle vendite è stato assai considerevole. Parallelamente, abbiamo anche incrementato la nostra offerta puntando su un catalogo di prodotti sempre più ricco e appetibile. Inoltre, con le nostre esclusive monospazzole orbitali, che hanno trovato un’ottima accoglienza commerciale, ci siamo affacciati a nuovi segmenti di mercato, come quello della levigatura dei pavimenti”. Quali mercati esteri vi hanno donato le maggiori soddisfazioni? “Negli ultimi anni, quelli che ci hanno premiato maggiormente sono stati gli USA e il Giappone, due mercati assai diversi tra loro. Il primo, molto competitivo sul prezzo, mentre il secondo è votato quasi interamente alla qualità, anziché al prezzo. La mia soddisfazione più grande, è stata quella di constatare come proprio il mercato giapponese ci abbia premiati veramente tanto”.

www.tmbvacuum.com

TMB
PROTAGONISTI P

Semplicemente più forte

E’ questo il pay off del nuovo logo di Lavor, presentato in fiera insieme ad altre numerose novità Alessandra

Grande successo per Lavor a Pulire, fiera durante la quale il brand ha presentato numerose novità. Tra i nuovi prodotti, di assoluto rilievo la lavasciuga Dart 36, una uomo a terra strettamente collegata a livello di family feeling con la Dynamic 45, presentata l’anno scorso a ISSA Amsterdam. “La Dart - spiega Dante Rossetti, Marketing Manager dell’azienda - entra nel segmento compact con una pista da 36 e serbatoi da 16 litri. Disponibile sia in versione a cavo sia a batteria. Novità per noi importante anche la Ready 32, la nostra prima lavasciuga professionale con batteria al litio. Multifunzione,

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Lavor
INTERVISTA P

potendo lavare, spazzare e asciugare in entrambe le direzioni. Maneggevole e con altre prestazioni di pulizia grazie alle doppie spazzole cilindriche contro-rotanti. Ideale per piccoli spazi comuni e per lo small business (uffici, bar, ristoranti, negozi…)”.

A Pulire, anche una nuova gamma di aspiratori industriali con 5 nuovi modelli di cui 1 con motore a spazzole e 4 a turbina. In fiera, inoltre, è stato presentato anche il completamento di gamma per quanto riguarda le spazzatrici uomo a bordo, con l’inserimento di una 1100 con scarico automatico, in versione benzina e in versione benzina/GPL. Interessante, infine, lo sviluppo di una idropulitrice professionale da 350 bar con motore Briggs & Stratton da 18 cavalli, con una portata di 18 lt/min. Le novità del brand non riguardano solo il 2019, come anticipa Rossetti: ”Per il 2020/21 ci saranno novità sia per la famiglia lavasciuga sia per idropulitrici e aspiratori. Stiamo lavorando anche sul vapore, con un allargamento importante di gamma”.

IL REBRANDING

Oltre alle novità prodotto, Lavor

ha presentato un nuovo logo, più moderno, semplice e intuitivo. “Come Lavor, il percorso che abbiamo deciso di intraprendere ha portato alla creazione di questo nuovo logo che rappresenta in modo diretto qualcosa di innovativo, accompagnato da un semplice ma importante pay-off ( Simply Stronger, Semplicemente più forte, ndr ) che riassume la mission dell’azienda per il prossimo futuro”.

Un nuovo logo che nasce e viene pensato seguendo due princìpi ispiratori, ovvero semplificazione e riconoscibilità.

Semplificazione che si manifesta anche con la coerente scelta di unificare sotto un unico brand forte e riconosciuto “Lavor” le due gamme di prodotto “LavorHyper” e “LavorPro”. In questo modo tutti i clienti che decideranno di scegliere i prodotti professionali a marchio Lavor otterranno la massima visibilità”. Con il nuovo brand, nel corso del 2019, l’azienda rivedrà tutta la gamma Lavor per quanto riguarda la linea di prodotti professionali. In un primo momento, andando a unificare tutte le famiglie di prodotto sotto un unico colore, il grigio, per arrivare poi a dividere i prodotti Lavor in due linee di prodotto definite: la linea Home&Outdoor, caratterizzata dal colore giallo e la linea Professional, caratterizzata appunto dal colore grigio. www.lavor.it

A Pulire, Lavor accende i motori

All’interno dello stand di Lavor, a destare tantissimo interesse in tutti i presenti in fiera, c’era anche la moto di Cal Crutchlow del team LCR Honda HRC. Il rafforzamento del brand Lavor ha portato a finalizzare in tempi strettissimi un importantissimo progetto di sponsorship triennale, appunto, con il team LCR Honda HRC. Il marchio Lavor infatti è già presente per questa stagione sulla carena della moto e sulla tuta del pilota Cal Crutchlow, oltre che in tutto il paddock di LCR HONDA HRC. Importante sponsorship confermata anche per le prossime due stagioni di MotoGP 2020/2021.

Tork

Verso un’economia circolare

Da anni impegnata in prima linea sul fronte della sostenibilità, Essity ha l’ambizione di ridurre l’impatto ambientale dei propri prodotti del 33% entro il 2030

Essity, attiva nei settori dell’igiene e della salute con numerosi brand, tra cui Tork per l’igiene professionale, lancia una linea di prodotti tissue che dà nuova vita ai residui di lavorazione alimentare. Un progetto di economia circolare che riutilizza sottoprodotti agroalimentari per la realizzazione di prodotti di carta di alta qualità, riducendo la quantità di cellulosa proveniente dagli alberi.

PROGETTO CRUSH

Essity prevede di produrre carta tissue di alta qualità riutilizzando sottoprodotti di lavorazioni agroindustriali - come residui di arance, mais o caffè, altrimenti sprecati - che sostituiscono fino al 15% della cellulosa proveniente da albero. I sottoprodotti, 100% di origine italiana, vengono rilavorati meccanicamente senza utilizzo di prodotti chimici e rivalorizzati come nuova materia prima per la produzione di carte ecologiche di alta qualità, in sostituzione della cellu-

losa vergine. Inoltre, il processo prevede un minor utilizzo di sostanze chimiche rispetto all’impiego di 100% fibra riciclata. Essity utilizza questa carta per la produzione di tovaglioli, carta cucina, fazzoletti e carta igienica biodegradabili e biocompostabili, che avviene al 100% in siti italiani, seguendo un processo che, da un lato promuove il reimpiego delle risorse di sottoprodotto agroindustriale con basso impatto ambientale, e dall’altro consente la riduzione dell’impatto sulle foreste, ottimizzando l’utilizzo della cellulosa, dando vita ad un circolo virtuoso, sempre più inserito nell’ambito di un’economia circolare. Un processo sostenibile, nato dalla simbiosi industriale tra Essity e Favini, con una chiara tracciabilità delle materie prime, di cui Essity ha i diritti esclusivi per produrre carta tissue in Italia. Il risultato finale è un prodotto che rispetta l’ambiente, testato dermatologicamente e ipoaller-

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FOCUS ON / AZIENDE F
Riccardo Trionfera, Commercial Directory Essity Italy Ph

genico, con un’elevata versatilità. Una carta particolarmente morbida, raffinata e di qualità, garantita anche dal marchio Ecolabel, per la massima sostenibilità della catena di produzione totale. “Siamo orgogliosi di poter annunciare questo nuovo progetto che rappresenta un ulteriore tassello del nostro piano di sostenibilità”, commenta Riccardo Trionfera, Commercial Director di Essity Italy Ph. “I consumatori oggi sono sempre più consapevoli e sensibili alle tematiche ambientali e le loro scelte si riflettono anche nei comportamenti d’acquisto. Poter offrire un prodotto innovativo e fortemente ecosostenibile, realizzato interamente in Italia nel nostro stabilimento di Collodi, è motivo di orgoglio per tutti noi e ci incoraggia nella ricerca di proposte sempre più innovative e distintive”.

NUOVA TECNOLOGIA

In aggiunta al progetto Crush, che si riferisce al mercato italiano, Essity, ha da poco avviato una nuova tecnologia su scala globale chiamata Phoenix Process™ di Sustainable Fiber Technologies (SFT), sviluppata e brevettata negli USA in esclusiva per Essity, che converte paglia da grano in polpa adatta alla produzione di prodotti di carta. La carta creata con questo metodo è bianca, morbida e forte, paragonabile al tissue ottenuto con la cellulosa proveniente dagli alberi. L’avvio della produzione è previsto per la seconda metà del 2020 ed avverrà presso lo stabilimento di Mannheim (Germania) dove verranno realizzati prodotti tissue per il largo consumo e per l’igiene professionale, per un investimento complessivo pari a circa 37 milioni di euro. Una valida alternativa alla cellulosa degli alberi che garantisce mag-

giore flessibilità all’azienda, caratteristica indispensabile al giorno d’oggi vista la scarsa disponibilità di risorse e la necessità di ridurre la dipendenza dalle fonti di fibra vergine. La paglia da grano è un residuo composto dagli steli che rimangono successivamente alla raccolta dei chicchi della pianta. Mentre una parte della paglia viene impiegata nelle stalle come giaciglio per il bestiame o come copertura delle superfici, circa la metà di essa a livello mondiale viene scartata. Essity riutilizzerà questi scarti rifornendosi da fattorie locali nei dintorni di Mannheim. Il tissue prodotto con paglia da grano è brillante, morbido e resistente proprio come il tissue prodotto dalla polpa di fibra vergine. Usare la paglia da grano ha numerosi benefici in termini di sostenibilità, inclusa l’importante riduzione dei consumi di acqua ed energia.

Segnali positivi dal mondo della carta, tra sostenibilità e riciclo

“L

a carta è un esempio di bioeconomia circolare, in quanto è una tecnologia che ha saputo coniugare la sostenibilità con l’impiego di materie prime rinnovabili e il riciclo dei prodotti a fine vita”: è così che ha esordito il Presidente di Assocarta Girolamo Marchi, in occasione della conferenza stampa di presentazione dei dati dell’edizione n. 20 del Rapporto Ambientale del settore cartario, presso l’Unione Industriali di Torino. Un’affer mazione più che mai attuale, condivisa dai maggiori player del mercato, tra i quali Paperdi. L’Amministratore Unico di questa società, Vincenzo Di Leva afferma: “Le aziende devono realizzare le proprie produzioni selezionando materie realizzate in maniera rispettosa dell’am biente e devono facilitare il recupero dei materiali utilizzati dai consumatori, oltre a rendere gli impianti efficienti sotto il profilo ambientale. In Paperdi, siamo

I prodotti di qualità nel settore del tissue per uso professionale registrano numeri di mercato interessanti, affermandosi come esempi di bioeconomia circolare

focalizzati sull’utilizzo di materie prime ricavate da processi ecosostenibili, su un processo produttivo che riduce gli sprechi e su un maggiore utilizzo di imballi facilmente recuperabili o assimilabili alla carta”.

Anche Borman Italiana sposa questa filosofia. “Come azienda - sono le parole di Piera Protasoni, il Direttore Commerciale - cerchiamo di spingere, sempre di più, l’utilizzo di carta riciclata, sia nel prodotto, sia negli imballi di cartone. Stiamo, inoltre, sostituendo le fascette in plastica, che avvolgono i pacchetti di carta asciugamani in foglietti, con la carta, più ecologica e non inquinante”. Riccardo Trionfera, Commercial Director Italy Essity PH torna sull’affermazione di Girolami Marchi, affermando: “Condivido l’affermazione del Presidente di Assocarta, nei processi di produzione della carta tissue ci sono molti esempi di impiego di materie prime provenienti da fonti rinnovabili e di riciclo dei prodotti a fine vita. In Essity il 99,9% delle fibre che utilizziamo provengono da fonti cer-

carta
MERCATI
M
Girolamo Marchi, Presidente di Assocarta

tificate FSC, PEFC o da fonti detti criteri. Inoltre stiamo investendo in importanti progetti per ridurre le fibre di cellulosa impiegando gli scarti alimentari di arance, caffè e mais. Altro importante progetto nel nostro stabilimento tedesco di Mannheim prevede un investimento in strutture che consentano di produrre tissue utilizzando gli scarti della paglia di grano”. “L’economia circolare in Industrie Celtex è applicata secondo i principi della Blue Economy - interviene Attilio Giannasi, Direttore Commerciale Italia -, ispirata agli ecosistemi naturali dove nulla è sprecato e tutto viene riutilizzato, in un processo che trasforma i rifili di produzione in nuove materie prime. Energie rinnovabili, inve stimenti nella cartiera di riciclato, assenza di prodotti chimici, nessun rilascio di fanghi o scarti inquinanti, turbine di cogenerazione per “riciclare l’energia”: queste sono scelte respon sabili nei confronti della cittadinanza e soprattutto del pianeta”. Grande impegno in questa direzione anche da parte di Centralcarta

Commerciale: “La nostra azienda ha già ottenuto da diversi anni le certificazioni Ecolabel, FSC e PEFC a dimostrazione che l’attenzione all’ambiente non è estemporanea e basata sull’hype del momento ma frutto di un percorso attento e consapevole alla riduzione dell’impatto ambientale della nostra produzione”.

“Partendo dal presupposto che la risorse naturali non sono infinite - interviene Pasquale Fierro, CEO di Hygenia - e, di conseguenza, non si possono prelevare senza limiti, Hygenia ha da subito

dedicato il comparto ricerca e sviluppo al ricercare una fusione tra le tecnologie della bioeconomia e i sistemi dell’economia circolare. Così, nell’azione quotidiana che Hygenia svolge nel salvaguardare l’ambiente, ci siamo mossi essenzialmente in due direzioni. La prima sviluppando una linea di dispenser, la linea Surf, completamente riciclabile al 100%; come seconda soluzione, abbiamo creato una linea di salviette in bamboo, ottenendo un ottimo successo sia in Italia sia in Europa, a giudicare dalle attestazioni di interesse ricevute sia ad Amsterdam Interclean 2018 sia nella recente Pulire Verona”. La carta è un materiale di origine naturale che viene prodotto a partire da cellulose provenienti da foreste gestite in maniera sostenibile. Tutta la cellulosa importata in Italia è soggetta a verifica di legalità e circa l’80% è dotata di certificazione di sostenibilità, mentre il tasso di circolarità (rapporto tra materie prime secondarie e quelle totali impiegate) di tutto il settore raggiunge il 55%. Molto però, c’è ancora da fare, affinché si compia una vera e propria transizione verso un modello circolare: “Per esempio, - è questa l’opinione di Francesco Pasquini, Corporate Sales and Marketing Director, Away-From-Home Division, Lucart Group - migliorare la selezione dei materiali (evitando il downcycling degli stessi) e creare le condizioni di mercato (culturali, economiche, normative) affinché la domanda di fibre riciclate possa continuare a crescere. La vocazione aziendale verso prodotti in fibre riciclate è ormai pluridecennale; la specificità di Lucart, oltre al riciclato tradizionale, è la trasformazione di un rifiuto destinato alla discarica, i cartoni per bevande usati, in prodotti dalle performance assolutamente paragonabili a quelli in pura cellulosa. La materia prima “Fiberpack” rappresenta concretamente la seconda vita delle fibre di cellulosa contenute nei cartoni per bevande, materiale di consumo diffusissimo, non semplice da riciclare senza tecnologie adeguate. I prodotti in Fiberpack sono ormai diffusi in tutta Europa e vengono riconosciuti come esempi concreti di

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MERCATI M
Attilio Giannasi, Industrie Celtex Emanuele Del Ministro, Centralcarta Pasquale Fierro, Hygenia

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IL MERCATO NEL 2018

Secondo il ventesimo Rapporto Ambien tale del settore cartario, il settore ha fat turato nel 2018 circa 7,7 miliardi (+4,2%, aumento in parte spiegabile con la crescita esponenziale del costo delle cellulose) per più di 9 milioni di produzione (+0,1%). Buon trend per gli imballaggi e le speciali, stabili le carte igienico sanitarie, ancora in riduzione le carte grafiche. “Non darei peso alla crescita generalizzata - interviene Vincenzo Di Leva - ma presterei attenzione alla crescita qualitativa, finalizzata alla realizzazione di prodotti mirati per il relativo fabbisogno. Parlando di Paperdi, l’azienda ha ottenuto una crescita in termini di volumi di oltre il 20%. Questo risultato è stato possibile per il lavoro fatto negli anni precedenti, finalizzato a realizzare un’offerta di prodotti con alta specializzazione nel settore del tissue per uso professionale”. Anche Piera Protasoni - seguendo Marchi - ritiene che gli aumenti di fatturato del 2018, nel settore tissue, siano dovuti principalmente ai rialzi dei prezzi della cellulosa. “La nostra aziendaaggiunge l’intervistata - ha avuto un 2018 positivo. La vendita dei prodotti per uso igienico è aumentata del 6% circa”. “I dati di mercato - interviene Emanuele Del Ministro - sono corretti e confermano l’andamento ormai consolidato dei settori cartari del tissue e di quello stampa. In Centralcarta siamo soddisfatti della crescita del nostro fatturato, che ha superato quella media di settore anche se, come tutti i player del nostro comparto, abbiamo sofferto molto l’incremento della materia prima”.

Sull’aumento del costo della materia prima, interviene anche Pasquini: “Anche per la nostra azienda il 2018 è stato un anno di crescita, nonostante la difficile situazione che ha riguardato gli aumenti dei

che comunque ha messo tutte le aziende del comparto sotto pressione. In particolare, nel canale del consumo fuori casa (Away-From-Home), nel 2018 siamo riusciti a mantenere ritmi di crescita organica sostenuti, segno di una proposta di valore complessiva ben centrata sulle richieste del mercato. A questo, va inoltre ad aggiungersi anche il contributo di un’importante operazione di acquisizione in Spagna, avvenuta nel febbraio dello scorso anno, che ha visto il gruppo Lucart diventare il primo produttore di carte tissue riciclate del sud-Europa”.

Dati positivi sono registrati anche da Hygenia: “Il 2018 - parla Pasquale Fierro - è stato il primo anno della neonata linea SURF, che, in un mercato certamente competitivo come quello della carta tissue, ha iniziato a muoversi nel mercato italiano ed europeo con grandi soddisfazioni”. Entusiasmo anche in Essity, come rivela Riccardo Trionfera: “Nel 2018 abbiamo registrato in Italia una crescita superiore a quella di mercato, spiegabile dal fatto che i consumatori apprezzano i

offrono elevate prestazioni”. Anche per Industrie Celtex la carta Tissue a uso professionale ha registrato in passato un’importante crescita legata al mutamento delle abitudini di consumo al di fuori della civile abitazione. “La maturità raggiunta - sono le parole di Giannasi - ci porta a pensare a nuove soluzioni. L’azienda continua la propria crescita nell’orizzonte nazionale e internazionale guidata dal design antropocentrico, quello cioè che mette al centro l’osservazione dei comportamenti per offrire soluzioni pratiche e semplici”.

… E NEL 2019

Il 20esimo Rapporto Ambientale del settore cartario fornisce anche un’anteprima dell’anno in corso. Nei primi 3 mesi del 2019 calano la produzione (-2%) e il fatturato (-2,2%) rispetto ai buoni livelli dello stesso periodo 2018. Tale risultato risente dei ridimensionamenti presentati dai primi due mesi (-4,5% per gennaio e -1,6% per febbraio), a fronte della conferma in marzo dei volumi realizzati un anno prima. Scendono ancora le carte grafiche, stabili le carte igienico sanitarie, cresce ancora l’imballaggio ma su livelli inferiori rispetto all’anno passato. I risultati sono in linea con quelli dei concorrenti europei. E le nostre aziende? Qual è stato il loro andamento nella prima parte del 2019 nell’ambito AFH?

Mentre Borman registra un lieve rallentamento ma conserva ottimismo per la seconda metà dell’anno, altre aziende

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M
MERCATI Francesco Pasquini, Lucart Group Riccardo Trionfera, Essity PH
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I voli del

registrano una leggera o costante crescita. In alcuni casi, come in quello di Paperdi, il trend di crescita supera il 20%. Hygenia sottolinea anche l’importanza dell’export, verso il quale ha iniziato a muovere i primi passi. “Per noi - aggiunge Fierro - non si tratta solo di volumi che si incrementano, ma di un disegno di strategia che mira a far diventare Hygenia un partner affidabile – e attento all’ambiente – anche al di fuori dei confini nazionali. L’attesa di crescita a volume per i prossimi anni nei paesi dell’Europa occidentale è non lontana dall’8% annuale (una crescita niente male considerando che altre categorie merceologiche sarebbero ben liete di crescere così). É indubbio quindi che una parte considerevole dei futuri investimenti di Hygenia sarà coerentemente localizzata in tali paesi”.

CRITICITÀ E FATTORI CHIAVE

PER LA CRESCITA

Quasi tutte le aziende intervistate individuano, come più grande criticità, quella relativa all’andamento altalenante delle materie prime e dei materiali sussidiari. Per Paperdi, “le criticità ci saranno per le aziende che non avranno avuto la capacità di integrarsi, per offrire un prodotto specializzato”.

A fornire una fotografia nitida della situazione, è Francesco Pasquini di Lucart. “Si possono delineare principalmente tre sfide principali: forte concentrazione a monte, sul mercato

della cellulosa; sovraccapacità installata (in Italia, ma non solo) rispetto a una domanda matura; tendenza (pericolosa) di molti attori del mercato a omologarsi e non a differenziarsi, a non cercare cioè nuove vie per la creazione di valore. Questo, per esempio, nel campo della sostenibilità, porta a eclatanti esempi di green-washing, (falsa immagine sostenibile, ndr) che disorientano comunque il consumatore, minando fiducia nel comparto”.

Per Pasquale Fierro, che sottolinea come le risorse naturali non siano infinite, “I prodotti devono offrire vantaggi tecnici, funzionali ed emozionali tali da meritarsi un premium price. Per questo noi abbiamo la nostra linea in bamboo, una scelta obbligata, sia dal costante rincaro

della cellulosa, sia dalla necessità di tutelare l’ambiente, perché la nostra materia prima è una pianta infestante, per cui non distruggiamo l’ambiente, anzi lo preserviamo”.

Le ricette per il successo sono varie. Se per Piera Protasoni i fattori chiave per la crescita risiedono nella stabilità dei prezzi e in un vero libero mercato, per Pasquini “la formula è semplice, anche se più volte ripetuta: puntare su caratteristiche e competenze distintive, che permettano di raggiungere punte di eccellenza, tali da consentire di creare la migliore offerta per il target di riferimento”. In quest’ottica, tecnologia e qualità rivestono un ruolo importantissimo, come afferma Emanuele Del Ministro, di Centralcarta. “Per crescere, sono necessarie l’innovazione tecnologica su macchinari e prodotto e la ricerca della qualità, a discapito del solo ricorso a politiche di prezzo, sinceramente talvolta inspiegabili”. Per Industrie Celtex, è fondamentale il rapporto che si instaura con il cliente, come sottolinea Attilio Giannasi: “La relazione cliente-Industrie Celtex eleva a potenza il valore dell’ampiezza di gamma, della qualità del prodotto e dell’efficienza del servizio. L’engagement del cliente è il nostro mantra”. Un parere simile è espresso da Vincenzo Di Leva, di Paperdi: “Il successo di un’azienda del nostro settore e non solo, è di essere efficienti, avendo la sensibilità per quanto riguarda l’evoluzione del mercato”. Quest’ultima, va sempre monitorata anche per Pasquale Fierro, che conferma: “È chiaro dedurre che il settore è in continua evoluzione e chi può vantare un considerevole vantaggio sull’utilizzo di strumenti elettronici e su un’attitudine all’essere realmente green, ha possibilità di crescita molto forti sia nel breve sia nel lungo periodo. Hygenia, attraverso il suo laboratorio di ricerca HygeniaLab e con una collaborazione con una softwarehouse italiana, ha iniziato a lavorare su sistemi di erogazione di carta e sapone in grado di minimizzare lo spreco, monitorare i consumi, le ricariche, il flusso di accesso e fornire tanti altri dati grazie a una piattaforma dedicata al cliente che utilizza la nostra linea di dispenser.”

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MERCATI M

dotazione, sono indicati per la pulizia di ambienti di piccole, medie e grandi dimensioni e spazi poco accessibili. Il modello D Module E 15 M, certificato in classe M, è la soluzione per aspirare e filtrare polveri fini e potenzialmente pericolose, come legno o cemento.

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FOCUS ON / AZIENDE F

Profumare la carta: una sfida in continua evoluzione

fragranze

Si parte da idee futuristiche e dalla necessità di poter risolvere alcune problematiche comuni che interessano l’universo della pulizia professionale nel mondo paper. Alcune forme sono già in commercio e con importanti numeri di vendita, altre sono innovative sul mercato e innumerevoli sono le possibilità di profumare la carta in modi originali e vincenti.

UN DECOLLO DIFFICILE DEL BUSINESS SCENTED PAPER

Nonostante il fatto che al momento anche players importanti del mercato della pulizia professionale abbiano puntato sul business profumato, seppur con lanci spot che costituiscono una parte marginale del business, all’inizio la diffidenza era forte verso l’introdu zione delle profumazioni nel mondo carta, soprattutto a causa dell’aumento di costo formula a cui i prodotti pro fumati andavano inesorabil mente incontro, senza intuire in alcuni casi il potenziale di dif

Carta e profumi, due parole che a prima vista non sembrano poter mostrare troppa affinità, ma guardando più in profondità le possibilità di applicazione delle fragranze nel mondo del cartaceo a livello professionale sono molteplici

ferenziamento che l’introduzione di un elemento come il profumo avrebbe portato a livello del prodotto finito. Guardando con attenzione e segmentando il mercato della carta professionale si può osservare come per quanto concerne gli asciugamani e il mondo dei lenzuolini

finiti profumati presenti sul mercato, nel primo caso dal momento che nella maggior parte dei casi c’è una fase precedente di lavaggio con un detergente già profumato di per sé e negli altri casi per mancata applicabilità di una fragranza in un veicolo che va a contatto con le mucose orali o in prodotti dove il profumo è sgradito, nel caso dei lenzuolini. La presenza del profumo, nelle sue svariate forme da quella liquida semplice a quella incapsulata arrivando a tecnologie all’ultima moda, è legata nel mondo paper professionale quasi esclusivamente al grande mondo della carta igienica profumata e parzialmente a due sottogruppi in evoluzione, quello degli strofinacci industriali e di alcuni prodotti di servizio in carta.

LE CAPSULE PROFUMATE

NEL

MONDO TISSUE

Interessanti e innovative continuano a rimanere le applicazioni delle microcapsule profumate all’interno del settore professionale riguardante il mondo carta: ottima lavorabilità del prodotto, versatilità di spaziare tra diverse

TENDENZE T

fragranze

soluzioni olfattive oltre alla possibilità di creare prodotti premium per rispondere alle esigenze del cliente finale. Si presentano come dispersioni acquose di materiale polimerico, in genere di natura acrilica, contenenti profumazioni di diversa natura e in genere possono essere aggiunte con facilità durante gli step di produzione della carta con modalità che passano dalla diffusione attraverso sistemi spray all’immersione e adsorbimento conseguente a seconda delle necessità. Le bobine in carta e tnt, a diversi formati e grammature, potrebbero essere in grado di adsorbire tranquillamente la profumazione incapsulata, più complesso sarebbe incorporare il semplice free oil di natura liquida tanto che al momento esistono sul mercato solo varianti di alcune profumazioni classiche, come per esempio la lavanda e la nota più classica pinacea. La versatilità di questa tipologia di applicazione è estremamente ampia dal momento che è l’azione meccanica di sfregamento quella che porta alla rottura delle caps profumate e alla fuoriuscita della fragranza, è comune e di semplice

attuazione: un esempio di questo genere di prodotto è rappresentato da alcuni articoli finiti dell’universo carta igienica, dove proprio la presenza di alcune delicate note profumate permette di rendere più piacevole l’esperienza di detersione. Allo stesso tempo all’estero un’applicazione innovativa delle caps profumate è quello di alcuni rotoloni asciugoni extra per alimenti, che possono essere in pura cellulosa goffrata a doppio velo per esempio, un pratico rotolo per bar e ristoranti che può rilasciare all’atto dell’asciugatura una piacevole profumazione agrumata, con un deciso sentore di limone e cedro, che rimane sui

piatti e le stoviglie una volta asciugate, donando un’impressione di ulteriore pulizia ai futuri utilizzatori delle stesse, invogliando al riacquisto e riutilizzo del prodotto.

CARTA BAGNATA MALEODORANTE: SOLUZIONI PROFUMATE

Si tende molto spesso a identificare la carta come un’entità inerte e inodore, in realtà niente di più sbagliato, la carta ha un suo odore distintivo, che risente della tipologia di materiale di partenza e dell’invecchiamento della stessa: caratteristiche che devono essere necessariamente valutate attentamente.

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“Abbinare a una carta, con un forte claim di sostenibilità, una profumazione realizzata secondo criteri “bio”, può rappresentare una scelta vincente ”

Soprattutto la carta di un tempo, ricca di cellulosa e lignina, andava incontro a fenomeni di degradazione nel tempo con reazioni chimiche che coinvolgevano anche la sfera ‘olfattiva’ della carta: vaniglia e odore mandorlato legato al componente benzaldeide e alla presenza dell’etilbenzene a sommarsi ai leggeri effluvi floreali di etilesanolo. Ai giorni nostri la carta è decisamente meno soggetta a questo genere di ‘degradazione’ ma in determinate condizioni la possibilità che si verifichino reazioni particolari è comunque presente. Nel caso, per esempio, della carta da contenitori Tetra Pak, costituita da fibre di cellulosa vergini che conferiscono al prodotto finito ottime proprietà di resistenza, si può talvolta imbattersi in un caratteristico odore pungente nel momento in cui il cartone viene stoccato per lungo tempo in un ambiente ad elevato contenuto di umidità oppure in altri casi alcuni rotoli di carta riciclata per asciugarsi le mani rilasciano un ‘odore di chiuso’, difficile definirlo altrimenti, all’atto dello strofinamento: malodori sopportabili e legati alla reazione di alcune componenti chimiche della carta stessa a contatto con un ambiente acquoso. A tal proposito alcune grandi aziende del mondo essenziero si sono mosse per creare stratagemmi che permettano di affrontare questa problematica nel caso in cui si manifesti e la soluzione è rappresentata da fragranze con una nota olfattiva neutra, solo leggermente floreale, che utilizzate in per-

centuali molto basse nella matrice carta (0,05%) consentono di variare la soglia di percezione dei malodori grazie ad alcune molecole che presentano ingombri sterici simili alle sostanze responsabili del cattivo odore: tali molecole legandosi ai recettori olfattivi presenti nelle narici permettono di non percepire il malodore generatosi chimicamente.

SOSTENIBILITÀ E CARTA PROFUMATA

Risulta quasi scontato sottolineare l’enorme importanza che riveste il mondo della sostenibilità legato all’universo della carta, la scelta più naturale in un mondo sostenibile: si ottiene da materie prime naturali e rinnovabili, oltre ad essere riciclabile e biodegradabile. Abbinare a una carta con un forte claim di sostenibilità una profumazione realizzata secondo certi criteri può rappresentare una scelta vincente che va pienamente nella direzione del rispetto

dell’ambiente e che permette di conquistare una fascia di popolazione sempre maggiore: è possibile realizzare fragranze 100% naturali da inserire in percentuali infinitesimali all’interno del prodotto finito oppure profumazioni certificate che possono essere etichettate come bio, dalla malva all’aloe passando per i fiori bianchi e note più delicate. Soprattutto nel mercato della carta igienica profumata sono diverse le soluzioni che abbinano claim fortemente ecologici, legati per esempio a certificazioni ecolabel o ad una fonte di carta ecologica riciclata e biodegradabile, a profumazioni aventi analoghe caratteristiche in termini di naturalezza che possono trovare impiego sia nel formato liquido al momento, sia in quello delle capsule in un futuro molto prossimo dal momento che finora gli involucri esterni delle capsule profumate sono realizzate quasi esclusivamente a partire da materiale polimerico di sintesi mentre i polimeri di origine naturale (carragenina ad esempio) hanno dato esiti negativi in termini di resa olfattiva. L’universo della carta rappresenta indubbiamente un terreno fertile per lo sviluppo di nuove idee, tecnologie e prodotti finiti profumati, sapendo investire con oculatezza e guardando al mondo della detergenza domestica dove il concetto dello ‘scratch and sniff’ sta diventando un plus sempre più presente in diversi prodotti finiti per stimolare il cliente finale e intuendo nuovi business, come per esempio inserire profumazioni incapsulate con rilassanti oli essenziali nei lenzuoli per studi estetici dove si eseguono massaggi relax.

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TENDENZE T

Rent for clean

e macchine, che sono fornite al cliente con la massima tempestività e fornendo consigli sulla tipologia di detergenti da utilizzare.

UN’OFFERTA AMPIA E VARIEGATA

Rent for Clean è al fianco di tutti i clienti che hanno l’esigenza di disporre di macchine per la pulizia industriale per periodi limitati o che non sono pronti all’acquisto.

La società può soddisfare qualsiasi esigenza in termini di pulito, grazie a un’offerta molto ampia, declinata in differenti tipologie di macchine: si va dalle lavasciuga uomo a bordo con piste da lavaggio da 1 m, 80 cm e 75 cm, a quelle uomo a terra con piste di lavaggio da 80, 60, 40 e 20 cm, dalle spazzatrici uomo a bordo e a terra, alle monospazzole per le pulizie di fondo e ai bidoni aspiratori, passando per una particolare macchina per il ripristino delle resine.

La consulenza è a noleggio

Il servizio di noleggio di Rent for Clean, oltre alle macchine professionali, offre formazione e consulenza in cantiere, per consentire l’ottimale svolgimento delle operazioni di pulizia

Alessandra Mecca

L’esperienza fa la differenza. È proprio il caso di dirlo, pensando a Rent for Clean, realtà di noleggio macchine e consulenza per i capitolati di appalto nei cantieri, che nasce grazie all’esperienza maturata nel corso degli anni da un’impresa di pulizie industriali. Grazie a questo importante bagaglio di conoscenza ed esperienza, Rent for Clean è pronta ad affermarsi sul mercato, con obiettivi ben precisi. “Da sempre - sono le parole del titolare, Edoardo Silva - puntiamo su qualità

e tecnologia, consulenza e formazione. Rent for Clean, quindi, non ha come obiettivo il mero noleggio di macchine: vuole essere, invece, un punto di riferimento per tutte quelle aziende e quegli operatori del settore che sono alla ricerca di un partner affidabile per raggiungere l‘obiettivo pulito”.

Forte della propria esperienza sul campo, Rent for Clean è quindi in grado di offrire una consulenza tecnica e una presenza sul cantiere, mostrando il corretto utilizzo di attrezzature

FLESSIBILITÀ E FORMULE VANTAGGIOSE

La grande flessibilità dell’azienda è una caratteristica che ritroviamo anche nelle formule di noleggio. “Abbiamo pensato a diverse soluzioni - interviene Silva -. Ai nostri clienti, offriamo un noleggio giornaliero, utile in caso di rapide pulizie di cantiere, un noleggio a lungo termine, particolarmente indicato quando c’ è la necessità di dotarsi di grandi macchine e un noleggio a riscatto, per chi cerca un’alternativa al leasing, garantendosi il possesso della macchina a fine noleggio. La nostra intenzione è quella di cucire un rapporto su misura con le aziende, offrendo loro ciò di cui realmente necessitano, anche attraverso la creazione di pacchetti, che possono variare”.

È un servizio di grande qualità, quello di Rent for Clean, che consente alle aziende di eliminare la preoccupazione della gestione del parco mezzi e della pianificazione dei costi di gestione, avendo sempre a disposizione macchine per la pulizia efficienti e tecnologicamente avanzate. www.rentforclean.com

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FOCUS ON / INTERVISTA F
Edoardo Silva

Settore delle pulizie in attesa di risposte

Venerdì 31 maggio migliaia di lavoratori e lavoratrici del settore delle pulizie, servizi integrati e multiservizi hanno incrociato le braccia per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto da oltre sei anni. Nella giornata di sciopero, indetta dai principali sindacati di settore Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltrasporti UIL, si è svolta una manifestazione nazionale a Roma, in piazza Bocca della Verità, a cui hanno partecipato circa 7 mila persone, con delegazioni provenienti da tutta Italia. Massiccia anche l’adesione allo sciopero, con punte del 100% nei servizi non essenziali. Adottando l’hashtag #ContrattoAdesso, i sindacati hanno voluto puntare l’attenzione sulle condizioni di lavoro di un settore spesso dimenticato, che impiega 600 mila addetti in tutta Italia – per un valore di mercato stimato in oltre 135 miliardi di euro – e dove si opera prevalentemente in regime di appalto, con le conseguenze che spesso ne derivano in termini di precarietà, dumping contrattuale, bassi salari e orari ridotti. “Siamo qui oggi a scioperare per i nostri diritti, per il salario”, ha spiegato una lavoratrice di Potenza a Rassegna Sindacale, che ha raccolto le testimonianze di alcuni dei partecipanti alla manifestazione. “Siamo

I sindacati confederali di categoria hanno indetto una giornata di sciopero per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto nel 2013

stanche che ad ogni cambio di appalto ci venga decurtato qualcosa dalla busta paga: una giornata, un’indennità domenicale, una festività. E, nel frattempo, il carico di lavoro diventa sempre maggiore: più lavoro, meno ore, meno persone e meno salario. I lavoratori delle pulizie sono i più penalizzati, ma noi non siamo gli invisibili, abbiamo un ruolo fondamentale negli appalti: per questo vogliamo essere tutelati maggiormente e vogliamo una rivalutazione della nostra busta paga”.

72 MESI DI STALLO

Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat, a fine marzo i contratti collettivi in attesa di rinnovo erano in tutto 41, relativi a circa 6,5 milioni di dipendenti. Di questi, però, ben 27 sono scaduti nei primi tre mesi del 2019, riportando per la prima volta dal 2016 la quota dei dipendenti con contratto scaduto a oltre il 50%. Se si considera che l’attesa per il rinnovo è in media di 12,7 mesi, si

imprese

capisce come la situazione dei lavoratori del settore delle pulizie sia particolarmente critica: il contratto collettivo nazionale di riferimento è scaduto il 30 aprile 2013, e da allora le trattative tra le due parti – da un lato i sindacati, dall’altro le associazioni datoriali del settore, ANIP Confindustria, Legacoop Servizi, ConfCooperative Federlavoro e Servizi, AGCI Servizi e Unionservizi Confapi – sono in stallo. Il 23 maggio scorso le associazioni datoriali, con un comunicato stampa congiunto, hanno dato notizia dell’interruzione del confronto con i sindacati, nonostante la maturazione di “importanti punti di convergenza normativi ed economici”. Secondo i sindacati, l’interruzione delle trattative sarebbe da imputare alla volontà, da parte delle associazioni, di ottenere un “peggioramento del trattamento normativo ed economico dell’istituto della malattia”. Accusa che le associazioni respingono con decisione, rivendicando al contrario un “cambio di logica sull’istituto della malattia: liberare risorse attraverso il contrasto alle forme di microassenteismo fondate su

ATTUALITÀ/IMPRESE E SERVIZI
A

un ricorso anomalo all’istituto, per destinarle ad un rafforzamento del livello di tutela per l’intero settore a partire dai lavoratori afflitti da patologie gravi”.

“Inoltre – prosegue il comunicato – le organizzazioni datoriali hanno proposto di rafforzare il livello complessivo delle prestazioni offerte dall’assistenza sanitaria integrativa di settore privilegiando, in particolare, la prevenzione, la diagnostica e le esigenze legate al genere. Non si tratta quindi di ridurre le tutele, ma piuttosto di alzare il livello delle stesse a favore di chi ne ha davvero bisogno”.

Le sigle sindacali, in un comunicato stampa di risposta diffuso poco prima dello sciopero, hanno ribattuto affermando che il vero obiettivo delle associazioni datoriali sarebbe stato quello di “non pagare i giorni di carenza malattia recuperando ancora una volta soldi dalle tasche delle lavoratrici e dei lavoratori”. “Al contrario – proseguono i sindacati –è bene evidenziare che la nostra volontà è chiudere presto e bene il rinnovo del contratto nazionale, ed è altresì direttamente associata alla nostra fermezza nel difendere e rafforzare i diritti e le tutele

A chi si applica il CCNL Pulizie/Multiservizi?

Il CCNL, rinnovato per l’ultima volta il 31 maggio 2011, “disciplina in maniera unitaria per tutto il territorio della Repubblica Italiana i rapporti di lavoro tra le aziende del settore imprese di pulizia e servizi integrati/ multiservizi ed il relativo personale dipendente”. Tra le numerose attività a cui si applica, ricordiamo:

- servizi di pulimento, disinfezione, sanificazione, disinfestazione e derattizzazioni (civili, industriali, ospedaliere, domiciliari, etc.);

- servizi di manutenzione (aree verdi, impianti e macchinari industriali, immobili, etc.);

- servizi di conduzione e gestione impianti (termici, climatizzazione, elettrici, idraulici, etc.);

- servizi di controllo accessi, servizi ausiliari museali, fieristici e congressuali (reception, accoglienza, accompagnamento, etc.);

- servizi di sanificazione ambientale (disinfezione, disinfestazione, derattizzazione, etc.);

- servizi generali (servizi copia, centralino, distribuzione cancelleria e posta interna, fattorinaggio, barellaggio, movimentazione interna, etc.);

- servizi amministrativi (gestione condominiale, gestione utenze, autorizzazioni, licenze, imposte, fatturazioni, etc.);

- servizi alla ristorazione (trasporto e veicolazione pasti, riordino locali, lavaggio stoviglie, etc.)

- servizi di pulizia, di manutenzione e altri servizi in domicili privati (abitazioni, residenze, etc.).

delle lavoratrici e dei lavoratori incrementando in modo adeguato e sostanziale le loro retribuzioni”.

I PROSSIMI PASSI

Entrambe le parti sottolineano la propria disponibilità a portare a termine il negoziato, ma ad oggi non è chiaro quando si potrà riprendere il tavolo e su quali punti sarà possibile trovare una soluzione di compromesso. Il nodo dei permessi per malattia è senza dubbio il più difficile da sciogliere, ma l’adeguamento degli stipendi – tenuto conto

del tempo trascorso dalla scadenza del contratto – non è da meno. “Cerchiamo di smussare gli angoli e cercare punti di incontro – spiega a Dimensione Pulito Marco Verzari, segretario nazionale Uiltrasporti – ma dobbiamo anche aver presente a che settore ci rivolgiamo: addetti che lavorano in luoghi delicatissimi, ospedali, edifici pubblici, scuole, asili… Lavoratori che chiamiamo ‘invisibili’ a causa degli orari fortemente ridotti e del modo in cui vengono considerati. Gli stipendi medi sono di 500-550 euro al mese, e ad ogni cambio di appalto la situazione peggiora”.

Per questo i sindacati chiedono regole più cogenti per il cambio appalto, e uniscono alle ragioni della mobilitazione anche l’opposizione al decreto “Sblocca Cantieri”, che aumenta il tetto del subappalto e ristabilisce la regola del massimo ribasso. “In questo modo anche le imprese sono vittime – prosegue Verzari -. Spesso si trovano ad avere a che fare con condizioni economiche insostenibili, che poi riversano sui lavoratori: è un cane che si morde la coda.

Per questo servono più regole: bisogna metterle, non toglierle, per fermare la continua precarizzazione di questo settore”. Secondo Verzari, la buona risposta dei lavoratori allo sciopero del 31 maggio, specialmente in un comparto così frammentato e difficile da mobilitare, dimostra che “c’è una certa disperazione”. Di certo, anche le associazioni datoriali riconoscono la criticità della situazione e la necessità di arrivare a una soluzione al più presto. “È una situazione anomala, che continua a lasciare imprese e lavoratori senza una regolamentazione contrattuale adeguata alle necessità del settore” – dichiarava, dopo l’interruzione del negoziato, il presidente di ANIP Confindustria Lorenzo Mattioli. “Occorre a questo punto valutare attentamente la situazione. Personalmente credo che sarebbe un grave errore rinunciare al nostro ruolo negoziale”. Da parte sua, Verzari ribadisce: “Noi ovviamente siamo aperti, anche per senso di responsabilità. Ma non può essere un dialogo tra sordi”.

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RISTORAZIONE LINEE DI INDIRIZZO NAZIONALE PER IL FOODSERVICE AREA COTTURA LA CORRETTA MANUTENZIONE DELLE ATTREZZATURE AUTOCONTROLLO LO STANDARD IGIENICO NEGLI AMBIENTI ALIMENTARI SOSTENIBILITÀ FOCUS: LEGGI ANTI-SPRECHI DISINFESTAZIONE OLI ESSENZIALI ED ENZIMI-MICROBICI SpecialeHo.Re.Ca UN PERCORSO FORMATIVO PER LA CULTURA DEL PULITO WWW.DIMENSIONEPULITO.IT #5 GIUGNO 2019
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06/2019 | DIMENSIONE PULITO VII Sommario S Speciale Horeca VIII XXIV XLVI XXXVI
e distribuisce
mercato
VIII
Linee di indirizzo nazionale per il foodservice Cristina
XIV AREA COTTURA Manutenzione
Marialisa
XXIV AUTOCONTROLLO Le procedure di sanificazione Massimo Artorige Giubilesi, Bruno Borreani XXX SOSTENIBILITÀ Come ridurre lo spreco alimentare Cristina Cardinali XXXIV MENSE Il biologico nelle scuole Cristina Cardinali XXXVI ECONOMIA CIRCOLARE Al bando le plastiche monouso Bianca Iachini XXXVIII RUBRICA Oggi sul mercato DISINFESTAZIONE XLVI Ospiti indesiderati al bar Chiara e Graziano Dassi LII Un’infestazione misteriosa Chiara Dassi LIV Formiche in cucina Francesco Fiorente
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Linee di indirizzo nazionale per il foodservice

Nella ristorazione collettiva è fondamentale sia elevare il livello qualitativo dei pasti - mantenendo saldi i principi di sicurezza igienica, di qualità nutrizionale e organolettica, di corretto utilizzo degli alimenti - sia favorire scelte alimentari nutrizionalmente corrette, tramite interventi di valutazione dell’adeguatezza dei menù e la promozione di alcuni piatti/ricette.

LOMS nel Piano d’azione globale 2013-2020 per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili, pone come obiettivi primari quelli di esortare gli Stati membri a sviluppare cornici di riferimento per le politiche nazionali ad implementare e integrare gli interventi per promuovere l’offerta e la disponibi-

’lità di alimenti sani in tutte le strutture pubbliche, incluse le scuole.

A riguardo, il Ministero della salute è attivamente impegnato nella definizione di una strategia globale e ha già elaborato alcuni documenti:

• Linee di indirizzo rivolte agli enti gestori di mense scolastiche, aziendali, ospedaliere, sociali e di comunità, al fine di prevenire e ridurre lo spreco connesso alla somministrazione degli alimenti approvate in Conferenza Unifi-

cata il 19 aprile 2018.

• Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica, approvate in Conferenza Stato-Regioni e pubblicate in G.U. n. 134 dell’11 giugno 2010.

• Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione ospedaliera e assistenziale, approvate in Conferenza Stato-Regioni il 16 dicembre 2010 e pubblicate in G.U. n. 37 del 15 febbraio 2011.

• Linee di indirizzo nazionale per

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la ristorazione ospedaliera pediatrica, approvate in Conferenza Stato-Regioni il 18 dicembre 2014.

RISTORAZIONE OSPEDALIERA ED EXTRA OSPEDALIERA

Esistono diverse modalità di preparazione e di distribuzione dei pasti, ognuna delle quali richiede specifiche procedure al fine di ottenere una ristorazione ottimale; esse devono essere prescelte in base alle caratteristiche della struttura ospedaliera o extraospedaliera e alla tipologia di risorse a disposizione.

Vanno innanzitutto distinti un sistema che utilizza risorse dell’azienda (“insourcing”), sia a livello di personale che di strutture, un sistema che prevede l’appalto esterno sia per il personale che per gli approvvigionamenti (“outsourcing”), o un sistema misto. Inoltre, è necessario considerare che la preparazione dei pasti può avvenire in una cucina convenzionale, ubicata presso la struttura ospedaliera, oppure presso

un centro di cottura esterno, solitamente gestito da grandi aziende di ristorazione collettiva, che mediante una rete distributiva trasportano i pasti alle varie strutture. Qualsiasi sia il sistema adottato, questo deve garantire la corretta applicazione del sistema HACCP.

Indipendentemente dal sistema prescelto, ogni attività effettuata deve essere prevista nel capitolato del servizio di ristorazione. Nel capitolato vanno descritti tutti i parametri fondamentali (ambienti idonei, scelta di attrezzature e materie prime, formazione del personale, Dietetico, etc.) per la tutela della salute dei degenti e degli stessi addetti.

La tecnica di preparazione può basarsi su: - sistema “fresco-caldo”: gli alimenti vengono cotti dalla cucina (centralizzata o in loco) e il cibo trasportato dalla cucina ai reparti, con carrello riscaldato e refrigerato. In tale situazione il trasporto deve essere effettuato in tempi brevi dopo la fine della cottura, per evitare un

notevole scadimento delle qualità organolettiche e la possibilità, in caso di interruzioni prolungate dei livelli prescritti di temperatura, che si possa verificare una proliferazione batterica incontrollata. Il tempo intercorrente tra preparazione e somministrazione non deve comunque superare le 2 ore se il cibo è conservato in isotermia; - sistema cook and chill: il cibo, preparato in maniera convenzionale, viene sottoposto a raffreddamento rapido, con abbattitore, fino a 10°C al cuore del prodotto, entro 90 minuti circa. Dopo eventuale porzionamento (in locali a temperatura modificata di 12°C e con chiusura in carrelli neutri) viene stoccato e conservato sopra il punto di congelamento tra 0 e 3°C. Il prodotto può essere conservato per un massimo di 5 giorni (compreso il giorno della preparazione e abbattimento); viene quindi trasportato mediante automezzi refrigerati, a non più di 4°C, nel luogo del consumo ove, immediatamente prima del consumo, viene portato a una temperatura di almeno 70°C

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Speciale Horeca S

Ristorazione

(con rigenerazione a vapore, irradiamento, conduzione, induzione o microonde) e servito. Solitamente si utilizza uno specifico carrello refrigerante/riscaldante, che è in grado prima di mantenere una temperatura di 3°C e poi di portare l’alimento a 73°C circa. Data l’importanza di una corretta preparazione, conservazione, trasporto, distribuzione e rinvenimento in reparto al fine di mantenere le qualità organolettiche ed evitare proliferazioni batteriche, si sottolinea l’importanza delle attrezzature e della preparazione specifica del personale addetto; - sistema cook and freeze: il cibo, preparato in maniera convenzionale, viene subito sottoposto ad abbattimento della temperatura fino a –18°C in un tempo rapido (3 ore) e confezionato in idonei contenitori. Infine viene stoccato in congelatori a –20°C. Prima della distribuzione, i prodotti vengono fatti rinvenire in maniera corretta. Le attrezzature debbono essere adeguate e correttamente utilizzate al fine di consentire la preparazione di prodotti di elevata qualità e l’adeguato scongelamento degli stessi; - sistema misto: prevede la possibi-

lità di utilizzare, per differenti preparazioni alimentari, differenti sistemi di produzione che ne ottimizzino il risultato sensoriale, nutrizionale ed igienico-sanitario. Questo sistema, se opportunamente studiato, può produrre grandi vantaggi in termini di flessibilità dell’offerta giornaliera del menù (che potrà così prevedere una scelta programmata di piatti, alcuni preparati in fresco-caldo, altri in cook and chill o in sottovuoto).

Linee guida per la definizione del capitolato

Nella formulazione del capitolato bisogna porre particolare attenzione, oltre alla corretta gestione del servizio, anche alla qualità dei prodotti. A parità di requisiti di qualità e di coerenza con modelli di promozione della salute, bisogna porre attenzione a una sostenibile valorizzazione di prodotti rispettosi dell’ambiente e di altri valori di sistema, direttamente e indirettamente correlati con le politiche alimentari, quali agricoltura sostenibile, sicurezza del lavoratore, benessere animale, tradizioni locali e tipicità, coesione sociale e commercio equosolidale.

CAPITOLATO

Il capitolato d’appalto è parte integrante e indispensabile per l’organizzazione della ristorazione ed è l’unico strumento in grado di prevenire elementi di discrezionalità ed episodi di contenzioso con le ditte appaltatrici.

Il capitolato va redatto dal Servizio di Economato con la stretta collaborazione della Direzione Sanitaria ospedaliera o distrettuale (o SIAN) e della U.O. di Dietetica e Nutrizione clinica, in particolare in ambito ospedaliero. Tali settori possono avvalersi anche del SIAN e/o del Servizio Veterinario per le specifiche competenze. È necessario che il capitolato disciplini, nella sua totalità, il piano organizzativo dell’intero processo e che l’affidamento del servizio venga effettuato in conformità alle disposizioni di cui al D.L. 12 aprile 2006 n. 163 (c.d. Codice degli appalti) e successive modifiche. L’obiettivo è quello di avere un organico rapporto tra qualità e prezzo, nel sistema complessivo dei requisiti di qualità totale del pasto e del servizio. A tutela della qualità e della sicurezza igienico-sanitaria, il capitolato deve quindi pre-

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vedere (a prescindere dal sistema insourcing o outsourcing o misto) taluni elementi, tra i quali meritano particolare menzione:

- idoneità dei locali del centro cottura;

- figure professionali indispensabili; - piano di autocontrollo redatto secondo il sistema HACCP (in particolare si sottolinea la formazione

del personale);

- possesso della certificazione serie ISO 9000 e certificazione ISO 22000;

- Dietetico ospedaliero; - disciplinare merceologico (schede prodotto);

- costo della giornata alimentare, specificando il costo delle diverse voci che lo compongono (forniture

alimentari, personale, trasporto, ristrutturazione e altri oneri a carico dell’appaltatore, spese accessorie).

RISTORAZIONE SCOLASTICA

La ristorazione scolastica non deve essere vista esclusivamente come semplice soddisfacimento dei fabbisogni nutrizionali, ma deve essere considerata un importante e continuo momento di educazione e di promozione della salute diretto ai bambini, che coinvolge anche docenti e genitori. La corretta gestione della ristorazione può favorire scelte alimentari nutrizionalmente corrette tramite interventi di valutazione dell’adeguatezza dei menù e promozione di alcuni piatti/ ricette.

L’obiettivo primario di una buona politica della ristorazione è quello di ricercare e ottenere le massime congruenze tra i diversi profili del sistema, realizzando una proficua

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area di convergenza tra politiche intersettoriali, che possa conciliare le logiche economiche con quelle prioritarie della salute.

In questa accezione, un sistema evoluto di ristorazione si pone più obiettivi trasversali che possono essere riassunti nei seguenti punti: - promozione di abitudini alimentari corrette; - sicurezza e conformità alle norme;

- appropriatezza rispetto ai bisogni, in termini non solo di caratteristiche nutrizionali delle ricette e proposte alimentari, tecnologie di cottura, derrate utilizzate, ma anche in termini di gradimento sensoriale; - rispetto dei tempi e delle modalità del servizio, di comfort e di accessibilità; - congruo rapporto tra qualità e prezzo; - soddisfazione dell’utenza.

Sul fronte dei Servizi Sanitari, da un approccio sostanzialmente limitato alle funzioni di controllo sull’applicazione di norme relative all’igiene degli alimenti e alle strutture di produzione degli stessi, si è passati a un approccio che ha arricchito di obiettivi e significati, anche in materia di corretta alimentazione, il campo d’azione della sanità pubblica nell’interazione con il mondo della ristorazione. Le finalità e le strategie di organizzazione di un servizio di ristorazione scolastica devono ispirarsi a una consapevole ed efficace politica di qualità totale.

CAPITOLATO

Protocollo d’intesa tra Ministero della Salute e FIPE L’alimentazione è uno dei più rilevanti fattori che concorrono ad assicurare la tutela della salute e la qualità della vita. Il Protocollo d’intesa tra il Ministero della Salute e Federazione italiana pubblici esercizi (FIPE – Confcommercio) prevede una collaborazione sulle corrette prassi alimentari per una sana e sicura alimentazione del cittadino. FIPE è l’associazione attiva nel settore della ristorazione, dell’intrattenimento e del turismo, nella quale operano più di 300 mila aziende. È la firmataria principale come parte datoriale del “Contratto Collettivo Nazionale per i dipendenti da aziende dei settori dei pubblici esercizi, ristorazione collettiva e commerciale e turismo”. Raccoglie e unifica associazioni provinciali, regionali e delegazioni estere al fine di stimolare capillarmente le attività della categoria, favorendo occasioni d’incontro e informazione, conoscenza e cooperazione fra istituzioni, imprese o soggetti che operano direttamente nei settori della filiera alimentare o sono ad essi contigui.

Il Ministero della Salute e FIPE convengono sull’opportunità di intraprendere una serie di attività per una sana e sicura alimentazione del cittadino. In particolare, prevedono di svolgere una funzione di sensibilizzazione, direttamente o attraverso enti collegati, che favorisca la divulgazione delle tematiche oggetto d’interesse e formazione tecnica di operatori della ristorazione. Inoltre intendono favorire la divulgazione di conoscenze e informazioni legate alla sicurezza alimentare e nutrizionale e alla diffusione di corretti stili alimentari attraverso attività condivise di approfondimento e comunicazione, workshop tematici, su specifici argomenti d’interesse, promuovendo il confronto fra tutti i soggetti coinvolti.

Il servizio di ristorazione scolastica, per rispondere a criteri di qualità, salubrità e gradimento necessita di un capitolato ben delineato e caratterizzante il tipo di servizio che si richiede e che si intende erogare. Nel capitolato vengono espressi i vincoli contrattuali tra fornitore e committente; esso va definito sia per Comuni e scuole paritarie che gestiscono il servizio con proprio personale ed acquistano solo forniture alimentari, sia per quelli che affidano il servizio parzialmente o completamente al fornitore con differenti modelli gestionali.

Il capitolato deve riportare: - criteri ispirati alla promozione della salute e ad esigenze sociali che contribuiscano alla tutela della salute dell’utente ed alla salvaguardia dell’ambiente; - requisiti oggettivi e misurabili nell’ambito di principi definiti di qualità, economicità, efficacia, trasparenza e correttezza.

I titoli principali da trattare nel capitolato sono: oggetto dell’appalto, menù, prodotti alimentari, personale, igiene, trasporto e distribuzione dei pasti, valutazione del rispetto dei requisiti del servizio di ristorazione scolastica, valutazione e gestione di eccedenze e avanzi, riduzione della produzione di rifiuti, penali.

Fonte: Ministero della Salute

DIMENSIONE PULITO | 06/2019 XII
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Area cottura

Per ogni attività che si svolga per mezzo dell’utilizzo di utensili o macchinari, uno degli aspetti più importanti è quello della manutenzione: nel caso dell’industria agroalimentare, oltre che determinare gravi rischi per il consumatore (contaminazione fisica e microbiologica degli alimenti, ad esempio), una rottura durante il periodo di produzione implica maggiori costi per le riparazioni (perché eseguite in regime di emergenza) e altre ingenti perdite economiche dovute all’aumento dei

DIMENSIONE PULITO | 06/2019 XIV
Manutenzione delle attrezzature Speciale
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Horeca
Un requisito di igiene e una garanzia di sicurezza per i consumatori Marialisa Giuliani, Phd - Tecnologa Alimentare

tempi di fermo della produzione. Purtroppo la manutenzione è spesse volte vista come un costo passivo da contrastare con la logica limitata del far andare gli impianti finché non sopraggiunga un guasto che richiederà attenzione, tralasciando completamente la manutenzione ordinaria che è invece la base su cui lavorare.

MANUTENERE NON È UNA SCELTA: È UN OBBLIGO

La manutenzione è in realtà un obbligo che nasce a priori, non solo in ambito del lavoro svolto nell’attività alimentare. Si tratta infatti di

un punto basilare della sicurezza di una qualsiasi impresa grande o piccola che sia e ovviamente ha molte ricadute sulla qualità del lavoro e del prodotto e anche sulla sua sicurezza igienica.

Il D. lgs 81/2008 “Testo unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, richiede in particolare alcuni requisiti per le attrezzature utilizzate nel luogo di lavoro:

- conformità alle istruzioni del produttore nelle fasi di installazione dell’attrezzatura;

- adeguata manutenzione che consenta di mantenere inalterate nel tempo le caratteristiche di idoneità e sicurezza; - conformità delle attrezzature a direttive europee di prodotto (marchio CE); - conformità alle istruzioni del produttore nelle fasi di utilizzo dell’attrezzatura.

La normativa in materia di igiene alimentare si configura in una posizione di prevenzione. Secondo il Reg. 852/2004 (Allegato II, Cap. V):

“1. Tutto il materiale, l’apparecchiatura e le attrezzature che vengono a contatto degli alimenti devono: a) essere efficacemente puliti e, se necessario, disinfettati. La pulitura e la disinfezione devono avere luogo con una frequenza sufficiente a evitare ogni rischio di contaminazione; b) essere costruiti in materiale tale de rendere minimi, se mantenuti in buono stato e sottoposti a regolare manutenzione, i rischi di contaminazione; c) ad eccezione dei contenitori e degli imballaggi a perdere, essere costruiti in materiale tale che, se mantenuti in buono stato e sottoposti a regolare manutenzione, siano sempre puliti e, ove necessario, disinfettati; d) essere installati in modo da consentire un’adeguata pulizia delle apparec-

chiature e dell’area circostante.

2. Ove necessario, le apparecchiature devono essere munite di ogni dispositivo di controllo necessario per garantire gli obiettivi del presente regolamento.

3. Qualora, per impedire la corrosione delle apparecchiature e dei contenitori sia necessario utilizzare additivi chimici, ciò deve essere fatto secondo le corrette prassi”.

Ciò significa che, per una manutenzione efficace bisognerebbe sempre considerare che un macchinario non è guasto solo quando si rompe, è guasto anche quando non lavora a pieno regime oppure il suo lavoro non dà i risultati attesi. Questo per passare dalla semplice logica di reazione a un problema stringente a quella di prevenzione e al miglioramento continuo decantato dai recenti sistemi di gestione.

LE BASI DI UNA CORRETTA MANUTENZIONE

Avere a portata di mano il manuale dell’attrezzatura fornito dal produttore/installatore è la prima cosa da fare. Su di esso si trovano tutte le informazioni relative alle principali manutenzioni periodiche da fare. Il personale addetto all’utilizzo della macchina, alla sua pulizia e alle piccole manutenzioni periodiche necessarie deve essere correttamente formato: molti problemi con le attrezzature come guasti o peggio ancora incidenti avvengono per via di modalità di uso scorrette o non previste. L’usura di parti delicate può essere limitata se, tramite una corretta sanificazione, si evita l’accumulo di rifiuti di lavorazione (evitando anche i relativi problemi di sicurezza alimentare connessi). Ogni attrezzatura dovrebbe essere regolarmente ispezionata per consentire di mettere in luce l’eventuale

06/2019 | DIMENSIONE PULITO XV

Speciale Horeca S

Area cottura

presenza di tracce di ruggine, sporco, parti mobili delicate che potrebbero staccarsi durante il lavoro, a seguito di usura. I macchinari più complessi devono essere sanificati smontando le parti costitutive per raggiungere i luoghi più difficili da pulire. In caso di necessità tali azioni possono essere affidate a personale tecnico qualificato. Tutte le parti soggette ad usura vanno preventivamente sostituite con cadenze specificate dal costruttore (guarnizioni, ecc…) per garantire una vita più lunga alla macchina e rendere più sicuro il lavoro. Nella manutenzione ordinaria è importante prestare attenzione all’uso di prodotti che siano appropriati all’uso, leggendo le istruzioni sui manuali dell’apparecchiatura e sulle etichette dei prodotti utilizzati. E’ sempre importante avere a disposizione le schede di sicurezza delle sostanze e prevedere una corretta

formazione del personale sul corretto uso per evitare incidenti e per evitare che sostanze chimiche sbagliate possano rovinare i macchinari.

COME TESTIMONIARE L’AVVENUTA MANUTENZIONE ORDINARIA?

In una azienda strutturata, la continua attività di manutenzione sulle macchine è registrata tramite un apposito fascicolo della macchina. Su di esso vengono registrati gli interventi programmati e straordinari di manutenzione. In aziende meno organizzate ci si trova davanti, spesso, il solo rapporto/fattura di un intervento tecnico. Spesso però si tratta di interventi di manutenzione straordinaria e non pianificata, inutili quindi nell’ottica di risolvere i problemi di manutenzione nel loro complesso. Per consentire agli organi di controllo di verificare la corretta applicazione di un piano di manutenzione program-

mata potrebbe essere utile l’utilizzo di uno degli obblighi definiti dalla normativa alimentare: la registrazione delle non conformità, scheda di registrazione fondamentale in ogni manuale o sistema di gestione della sicurezza alimentare. In tal modo, ogni attività compiuta per migliorare o manutenere viene scritta in una registrazione di non conformità. Così facendo, l’attività avrà uno storico degli interventi continui di gestione di cui normalmente non viene dato conto in nessun documento, dando prova agli organi di controllo della diligenza dei responsabili.

MANUTENZIONE SPECIFICA PER LE ATTREZZATURE PIÙ UTILIZZATE NELLA RISTORAZIONE

In un settore complesso come quello dell’Ho.Re.Ca., una manutenzione corretta delle attrezzature è fondamentale e va correttamente applicata

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a seconda del tipo. Qui di seguito alcune delle attrezzature più spesso presenti nella ristorazione e alcuni consigli, nello specifico, sulla corretta manutenzione ordinaria degli stessi.

Il cibo che si accumula sui fornelli durante l’utilizzo costituisce un potenziale rischio di incendio se non allontanato in fretta, pertanto è bene rimuovere di continuo eventuali liquidi e alimenti colati sulla superficie durante il lavoro, in modo da permettere una più efficace detersione a fine giornata. Dopo lo spegnimento e il raffreddamento dei fornelli è bene rimuovere i supporti dalla loro sede e lasciarli in immersione nella soluzione detergente per favorire la rimozione del grasso accumulato e permettere il distacco delle eventuali particelle alimentari. Dopo opportuna pulizia è bene assicurarsi che

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le componenti del bruciatore siano completamente asciutte prima di riutilizzarle. L’utilizzo di pentole e padelle adatte ai fornelli rende più efficiente la cottura: meglio scegliere utensili con un diametro maggiore di 2 cm rispetto al fornello su cui viene posizionata in modo da sfruttare al meglio il calore. Far andare sempre al massimo il bruciatore non è la scelta migliore: è possibile risparmiare energia e limitare l’usura dei fornelli cucinando a fiamma moderata.

PIASTRE DI COTTURA DEI CIBI

Sono una delle attrezzature più utilizzate, accanto ai fornelli, nell’ambito della ristorazione. Visto il loro largo utilizzo in molte operazioni, le superfici devono essere pulite regolarmente durante l’uso. Anche qui per evitare rischi di incendio è molto importante svuotare l’eventuale vasca di raccolta del grasso ed effettuare una adeguata pulizia con detergenti non aggressivi che non intacchino le superfici. Periodicamente le superfici delle piastre vanno trattate con olio appropriato per permettere la formazione di una pellicola protettiva che ne favorisca la durata nel tempo.

FRIGGITRICI

Queste macchine devono essere pulite a ogni cambio o drenaggio dell’olio di cottura; le pareti e il fondo vanno pulite dai residui con

spazzole non abrasive e detergenti non aggressivi, prevedendo una fase di ammollo per le parti più sporche. L’olio utilizzato per la cottura deve essere di buona qualità, filtrato se riutilizzato. Le temperature di cottura vanno rispettate con attenzione per ottenere una frittura di buona qualità.

FORNI

Anche queste attrezzature vanno opportunamente pulite rimuovendo preventivamente dalle camere di cottura e dai bruciatori le particelle di cibo che si accumulano durante il lavoro, in modo da evitare occlusione dei drenaggi e ristagni di acqua (nel caso di forni a vapore soprattutto). Cardini e guarnizioni devono essere perfettamente funzionanti e durante l’utilizzo vanno trattati con delicatezza per evitarne la rottura. Le termocoppie, dispositivi soggetti a usura, vanno controllate periodicamente (6 mesi/1 anno) ed eventualmente sostituite in caso di malfunzionamento.

LAVASTOVIGLIE

Apparecchio onnipresente, sottoposto a duri cicli di lavoro, deve essere sottoposto a manutenzione periodica seguendo quanto indicato nel manuale di istruzioni per non compromettere le performances. L’utilizzo di addolcitori di acqua in

primis per migliorare l’efficienza del lavaggio. Una pulizia regolare (in particolare sugli ugelli dei bracci di lavaggio) e una periodica sanificazione con opportuni prodotti e cicli di lavaggio dedicati, sono necessarie per eliminare l’accumulo di sporco, derivato dalle stoviglie o da corpi estranei (salviette, stuzzicadenti, residui di cibo), che nel tempo inficia il corretto lavaggio.

BANCHI FRIGORIFERI

Un controllo regolare e attento va riservato alle apparecchiature refrigeranti come frigoriferi e congelatori. Si tratta di attrezzature complesse che vanno pulite regolarmente e correttamente nelle componenti principali quali condensatore (accumulo di polvere), guarnizioni porte, eventuali ventole e motore. La detersione all’interno del vano refrigerato va effettuata con detergenti opportuni e sanificanti che prevengano la formazione di odori sgradevoli che possano inficiare la qualità dei prodotti conservati all’interno dell’apparecchio. Importantissimo resta il controllo della corretta temperatura di utilizzo per mezzo della taratura dei termometri.

In conclusione, un’accurata pulizia e un’adeguata manutenzione dei macchinari utilizzati consente di mantenere condizioni igienico-sanitarie adatte per soddisfare al meglio le prescrizioni in materia di igiene degli alimenti. Condizioni di pulizia e di manutenzione non adeguate, infatti, possono creare rischi per la salute dei consumatori e dei lavoratori. Una programmazione puntuale delle manutenzioni sarebbe pertanto opportuna annotando il tutto su appositi registri per assicurare così il perfetto funzionamento e la sicurezza igienica di tutte le attrezzature utilizzate.

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Autocontrollo

Come previsto dai Reg. CE 852/04 e Reg. CE 853/04, gli OSA (Operatori del Settore Alimentare), ovvero i titolari/legali rappresentanti dell’impresa alimentare, devono prevedere all’interno del piano di autocontrollo una sezione speciale e personalizzata per la gestione, attuazione e verifica dell’efficacia delle procedure di sanificazione, che ricordiamo essere l’insieme dei processi di detergenza e disinfezione atti a garantire costantemente le condizioni ottimali di pulizia e igiene di attrezzature, macchine, utensili, pavimenti, rivestimenti

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DIMENSIONE PULITO | 06/2019 XXIV
Le procedure di sanificazione S

ggi, grazie ai quasi vent’anni di applicazione del Sistema HACCP, possiamo definire intrinseca la consapevolezza degli “addetti ai lavori” di quanto la sanificazione giochi un ruolo da pivot all’interno del proprio processo operativo che ci permette di salvaguardare la salubrità, il profilo igienico, la sicurezza degli alimenti, nonché la salute di tutti consumatori.

La corretta terminologia delle principali definizione correlate all’igiene viene indicata nella norma UNI 10585:

• Pulizia: operazione che serve per rimuovere polvere, materiale non desiderato, sporcizia da superfici, oggetti e ambienti in genere. Viene incluso anche il trattamento con materiali protettivi.

• Disinfestazione: operazioni atte all’eliminazione o al controllo di macro e micro organismi nocivi alla salute e al benessere dell’uomo.

• Sanificazione: operazioni volte a rendere salubri gli ambienti sia mediante attività di pulizia e/o disinfezione e/o disinfestazione, sia mediante il controllo e il miglioramento delle condizioni del

microclima (umidità, temperatura) dell’illuminazione e del rumore.

O• Disinfezione: operazioni effettuate per ridurre il numero dei microrganismi patogeni in fase vegetativa a livelli prestabiliti.

• •Derattizzazione: operazioni effettuate per eliminare o ridurre al di sotto di una soglia prestabilita la presenza di topi o ratti.

• Disinsettazione: operazioni effettuate per eliminare o ridurre al di sotto di una soglia prestabilita la presenza di insetti o artropodi.

• Diserbo: operazioni effettuate per eliminare o ridurre al di sotto di una soglia prestabilita erbe infestanti.

ESEMPIO DI PROCEDURA OPERATIVA DI SANIFICAZIONE Scopo

Le procedure di sanificazione previste dall’autocontrollo devono avere lo scopo di assicurare la corretta e metodica sanificazione degli ambienti e di tutte le attrezzature, superfici di lavoro e utensili che vengono a contatto diretto con gli alimenti in tutte le fasi della filiera (dal ricevimento delle materie prime alla vendita e/o somministrazione al consumatore finale).

Responsabilità

All’interno di un’attività lavorativa, spesso meno immediata è l’indivi-

duazione del responsabile delle attività di pulizia, soprattutto nel momento in cui incorrono spiacevoli sanzioni amministrative da parte delle autorità competenti e, un po’ come l’antica storia di chi è nato prima tra uovo e gallina, si verificano scarichi di responsabilità tra il titolare e gli operatori addetti a tali mansioni. Ebbene, per rispondere a tale quesito, si chiarisce che il titolare di tutte le attività dichiarate all’interno del piano di autocontrollo e il responsabile della sicurezza alimentare sono i primi responsabili nel verificare il corretto utilizzo dei prodotti chimici (detergenti e disinfettanti) da parte degli operatori e nel controllare il rispetto della frequenza dei trattamenti secondo quanto dichiarato all’interno delle procedure di autocontrollo. Gli addetti al lavaggio, invece, hanno il mero compito di svolgere le attività di sanificazione secondo le direttive impartite dai preposti. A tal proposito, recentemente nelle imprese alimentari è frequente trovare piani di sanificazione che gli addetti al lavaggio devono firmare alla fine della prestazione, creando generalmente non poche polemiche, si ricorda però che la verifica dell’efficacia risulta sempre a capo del titolare dell’attività e del responsabile della sicurezza alimentare.

Elevato

Conservazione a T controllata

Tutte quelle a contatto diretto con gli alimenti (taglieri, coltelli, utensili)

Medio

Mantenimento

Tutte quelle non a contatto diretto con gli alimenti ma che possono essere fonte di contaminazione (frigoriferi, banchi freddi, pareti piastrellate, pavimenti di produzione, bidoni rifiuti)

Minimo

Conservazione a secco

Parti comuni

Tutte quelle che non sono coinvolte nel processo di produzione (magazzini, parti illuminanti, pareti, pavimenti di ambienti generici, serramenti)

Sanificazione Settimanale

Spolveratura e detersione Mensili / bimestrali

06/2019 | DIMENSIONE PULITO XXV
1 -
del rischio Fase del processo
interessate
del trattamento Frequenza
Tabella
Classificazione dei rischi Tipologia
Superfici
Tipologia
Lavorazione Manipolazione
Sanificazione Al termine dell’utilizzo

Speciale Horeca S

Autocontrollo

Campo di applicazione

Le superfici di contatto alimentare diretto si considerano sanificate, e quindi in condizioni igienico-sanitarie ottimali, quando non presentano sporco organico e inorganico visibile, a seguito di trattamenti efficaci di detersione alcalina (sporco organico da residui di lavorazione) o detersione acida (sporco inorganico da residui di calcare e altri sali minerali) e di disinfezione (presenza di microrganismi). Generalmente la sanificazione si attua attraverso 6 operazioni fondamentali:

• asportazione a secco dei residui di lavorazione e della sporcizia visibile (con carta monouso, spazzola, raschietto o aspiratore);

• detersione dei residui organici e abbattimento della carica microbica totale (con spugna sintetica);

• primo risciacquo del detergente e dei residui in sospensione (con panno sintetico);

• disinfezione delle superfici con eliminazione dei batteri patogeni (con

Effettuare trattamenti regolari di disinfestazione (almeno 4 volte/anno)

Sigillare crepe e fori nei pavimenti, rivestimenti, controsoffitti

nebulizzatore); • secondo risciacquo del disinfettante e dei residui in sospensione (con panno specifico);

Tabella 2 - Esempio di un Piano di sanificazione

Punto di intervento

Superfici di contatto alimentare (es: piani lavoro, taglieri, coltelli, accessori, contenitori, vassoi, lavelli)

Attrezzature di cottura/rinvenimento (es: piastre, forni)

Attrezzature di lavaggio (es: lavastoviglie, lavabicchieri)

Tipo di intervento Frequenza di intervento Prodotti chimici utilizzati

DetergenzaDisinfezione

Detergenza Disincrostazione alcalina (residui carboniosi)

Detergenza Disincrostazione acida (calcare)

• asciugatura delle superfici (con carta monouso o panni disinfettati). A fine servizio è possibile lasciare asciugare all’aria.

Classificazione dei rischi

In Tabella 1 è riportata una classificazione dei rischi igienici relativi alle fasi del processo e alle superfici di lavorazione.

Piano di sanificazione

Le operazioni di sanificazione di locali e attrezzature sono riassunte nelle tabelle denominate “piani di sanificazione” allegata al manuale di autocontrollo e generalmente sono affisse in cucina. Nei piani di sanificazione, per i vari reparti di lavorazione, sono riportati i punti di intervento, il tipo di intervento, il prodotto da utilizzare, le modalità d’uso, la frequenza e, nell’ultima colonna, lo spazio per la firma di avvenuta sanificazione.

A titolo esemplificativo si riporta un piano di sanificazione tipo di un locale preparazione per un ipotetico centro

Tipo di applicazione Accessori e DPI utilizzati

Dopo ogni uso vedere schede tecniche/sicurezza Manuale per contatto Pannospugna Guanti pulizie

Dopo ogni uso Quindicinale (cappa e filtri) vedere schede tecniche/sicurezza Manuale per contatto

Dopo ogni uso Periodica (tecnico specializzato)

vedere schede tecniche/sicurezza

Manuale per contatto o per immersione

Spugna abrasiva Guanti per chimici Occhiali paraspruzzi Mascherina

Pannospugna Spugna abrasiva Guanti pulizie

Attrezzature di conservazione (es: frigoriferi, banchi, saladette)

DetergenzaDisinfezione Settimanale

vedere schede tecniche/sicurezza Manuale per contatto Spugna abrasiva Guanti pulizie Scaffali e ripiani (es: mensole, armadietti)

Detergenza Settimanale vedere schede tecniche/sicurezza Manuale per contatto Pannospugna Guanti pulizie Materiali e superfici lavabili (es. pavimenti, rivestimenti, bidoni rifiuti, cestini)

Detergenza-Disinfezione Dopo ogni uso vedere schede tecniche/sicurezza

Spolveratura Detergenza Mensile

Manuale per contatto Meccanica

vedere schede tecniche/sicurezza Manuale per contatto Pannospugna Spugna abrasiva Guanti pulizie

Mop Spugna abrasiva Guanti pulizie Finestre, suppellettili e corpi illuminanti (es: vetrate, infissi, lampade, plafoni)

DIMENSIONE PULITO | 06/2019 XXVI
1. Utilizzare
con scheda
2. Rispettare
3. Pulire
al termine del servizio 4. Utilizzare
comando
pedale 5. Eliminare
6.
7.
8.
9.
10.
Decalogo della corretta sanificazione: come garantire uno standard igienico adeguato negli ambienti alimentari
prodotti chimici idonei
tecnica e di sicurezza
tempi e modalità di utilizzo segnalati dal produttore
e disinfettare le attrezzature
bidoni dei rifiuti con
a
rapidamente i rifiuti dalle aree di lavorazione
Proteggere le finestre con reti antinsetto
Mantenere puliti e ordinati spogliatoi e servizi igienici
Eliminare materiali e attrezzature inutilizzati
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Speciale Horeca S

Autocontrollo

Fase Cause di non conformità

Asportazione dei residui grossolani

Rimozione incompleta dei residui di alimento -> minore efficacia del detergente

Detergenza Detergente troppo diluito, spugnette o panni contaminati, errori dell’operatore

Risciacquo intermedio

Risciacquo insufficiente del detergente -> eliminazione incompleta dei residui organici e inorganici e di parte dei microrganismi

Disinfezione Scelta inadeguata del disinfettante, disinfettante troppo diluito, tempo di contatto troppo breve

Risciacquo finale Risciacquo insufficiente del disinfettante -> residui di disinfettante sulle superfici

Asciugatura delle attrezzature Utilizzo di spugnette o panni contaminati

di produzione pasti (Tabella 2).

Alcuni aspetti fondamentali della sanificazione

I prodotti chimici utilizzati sono potenzialmente pericolosi e i loro residui possono contaminare gli alimenti. Per evitare incidenti o inconvenienti dovuti a un utilizzo non ottimale è necessario:

• stilare un adeguato piano di formazione e addestramento del personale;

• mettere a punto istruzioni operative semplici da interpretare, in cui vengono indicati i prodotti, i tempi e le modalità di utilizzo dei prodotti chimici (per ciascuna attrezzatura/ superficie);

• dotare il personale di dispositivi di protezione individuale (guanti antiacido, occhiali paraspruzzi, mascherina a carboni attivi, stivali antisdrucciolo);

• prevenire fenomeni di contaminazione crociata utilizzando spugne pulite o monouso, proteggendo le superfici, riponendo le attrezzature in luoghi riparati;

• utilizzare fornitori accreditati e prodotti autorizzati (schede tecniche di

Le superfici di contatto alimentare diretto si considerano sanificate quando non presentano sporco organico e inorganico visibile

sicurezza, efficacia e atossicità dei detergenti e disinfettanti);

• effettuare periodicamente controlli rapidi d’igiene.

Le spugnette in cucina: dalla corretta sanificazione alla minaccia di contaminazioni crociate

Le spugne e i panni sintetici sono comunemente usati nelle imprese alimentari per lavare stoviglie, pulire attrezzature e asciugare superfici. Come spesso accade, vengono utilizzate per svariate mansioni, passando dalla fase sporca a quella pulita, utilizzando sempre la stessa spugna che generalmente viene riutilizzata dopo

una semplice strizzatura sotto acqua corrente calda o fredda. Virus e batteri provenienti da uova, carni, pesce, verdure crude (ma anche dalla pattumiera e dal cestino dei rifiuti) trovano nel materiale spugnoso un terreno favorevole per lo sviluppo, favorito soprattutto dall’umidità e dalla temperatura dell’acqua di lavaggio. Alcune malattie trasmissibili con gli alimenti (come ad esempio infezioni, intossicazioni, tossinfezioni) sono attribuite al consumo di alimenti inquinati oppure a virus influenzali di stagione, mentre possono essere causate anche dall’uso di spugnette contaminate. Non devono neppure essere usate spugne e attrezzature in materiale metallico e ferroso (generalmente in filo di ferro zincato) in quanto arrugginiscono, si sfilacciano e perdono frammenti anche minuscoli che possono rappresentare corpi estranei se si ritrovano negli alimenti.

È consigliabile utilizzare spugne in materiale plastico atossico in “codice colore” per le diverse operazioni in cucina, abbinate al tipo di prodotto e lavorazione insieme con lo stesso colore dei taglieri e del manico dei coltelli, al fine di prevenire le “contaminazioni crociate” (sporco-pulito, crudo-cotto, alimento-rifiuti) pericolose per la salute. Tutti gli oggetti, attrezzature e materiali usati in cucina devono essere sanificati attentamente al termine dell’utilizzo ed è opportuno cambiare spesso le spugnette anche se non sembrano sporche: oltre allo sporco visibile (residui di proteine, grassi, polvere, macchie) esiste lo sporco invisibile costituito dal biofilm di microrganismi. Per le spugnette in uso è sufficiente, al termine della giornata, lavarle con un efficace detergente, risciacquarle sotto acqua corrente, immergerle per 5 minuti in una soluzione a base di cloro all’1% e infine metterle in lavastoviglie a 85 °C per 10 minuti.

DIMENSIONE PULITO | 06/2019 XXVIII
Principali cause di una sanificazione non conforme o non adeguata allo scopo

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Sostenibilità

Come ridurre lo spreco alimentare

La riduzione dello spreco alimentare, dalla catena di produzione alla trasformazione industriale, sino alla fase di distribuzione e consumo, rappresenta una delle più importanti sfide di questo secolo, specie se rapportata alle criticità dell’attuale contesto socio-economico della popolazione e alla concomitante necessità di implementare la solidarietà sociale e la sostenibilità ambientale

Secondo la Commissione Europea, per spreco alimentare si intende “l’insieme dei prodotti scartati dalla catena agroalimentare, che – per ragioni economiche, estetiche o per la prossimità della scadenza di consumo, seppure ancora commestibili e quindi potenzialmente destinati al consumo umano – sono destinati a essere eliminati o smaltiti”. Si stima che nell’UE ogni anno sono sprecate, in tutte le fasi della catena alimentare, dalla produzione al consumo, circa 100 milioni di tonnellate di cibo, di cui il 14% è attribuito

alla ristorazione collettiva; il costo stimato per smaltire i prodotti alimentari nelle discariche ammonta a circa 143 miliardi di euro. Lo spreco ha anche un impatto non solo sull’economia ma anche sulla società e sull’ambiente.

In Italia, si può intuire l’importanza del “problema spreco” anche dai dati relativi alla Ristorazione Collettiva che, secondo Oricon (Osservatorio Ristorazione Collettiva), produce un volume complessivo di pasti che sfiora il miliardo e mezzo, con un fatturato di circa 6,5 miliardi di euro all’anno.

Lo spreco si correla alla consapevolezza e alle attitudini degli indivi-

dui e alle abilità gestionali lungo la filiera produttiva. La lotta allo spreco alimentare è diventata una priorità all’interno dell’agenda politica europea; in particolare, la Commissione e il Consiglio chiedono di adottare strategie e misure concrete finalizzate a dimezzare lo spreco alimentare lungo tutta la catena di approvvigionamento, entro il 2025. La proposta di risoluzione del Parlamento Europeo “Strategie per migliorare l’efficienza della catena alimentare nell’UE” (2011/2175(INI)5, incoraggia istituzioni pubbliche, settore ricettivo, scuole, ospedali e banchi alimentari a raccogliere e ridistribuire ai bisognosi derrate alimentari

DIMENSIONE PULITO | 06/2019 XXX

inutilizzate, ancora commestibili, come misura aggiuntiva e non sostitutiva rispetto agli attuali sistemi di tutela sociale; inoltre, ribadisce che è necessario che i cittadini siano informati non solo sulle cause e conseguenze dello spreco ma anche sulle modalità per ridurlo.

La Comunicazione della Commissione del 16.10.2017 “Orientamenti dell’UE sulle donazioni alimentari”, raccomanda che siano predisposti a livello nazionale norme e/o orientamenti pertinenti sulle donazioni alimentari in modo da chiarire a tutti gli attori le disposizioni e le procedure operative esistenti a livello nazionale, ivi comprese le rispettive responsabilità dei soggetti principali, al fine di agevolare l’adempimento degli obblighi e promuovere le migliori pratiche.

Secondo i dati forniti dal Banco Alimentare e dalla Caritas in Italia, nel settore della ristorazione organizzata

Legge anti-sprechi

(che gestisce 3 milioni di tonnellate di alimenti), vengono generate ogni anno 210.000 tonnellate di eccedenze; di queste attualmente viene recuperato solo il 12% circa (pari a 25.000 tonnellate di alimenti). Nel 2016 la rete Banco Alimentare ha recuperato complessivamente una quota pari ad 1 milione e 100.000 pasti, distribuiti, per il 60%, alla rete Caritas in Italia. Considerato che le fonti della ristorazione che generano eccedenze sono molto parcellizzate sul territorio, sarebbe auspicabile costruire reti logistiche virtuose con i partners donatori, a supporto dell’attività di recupero del cibo, posto in essere da numerose organizzazioni senza scopo di lucro. Occorre promuovere una cultura scientifica e civile, orientata ai principi della sostenibilità e solidarietà, al fine di incoraggiare i comportamenti più virtuosi.

A livello legislativo, il tema dello spreco alimentare ha visto una serie di evoluzioni atte alla semplificazione burocratica delle procedure di raccolta e donazione di cibo ed eccedenze alimentari. Il 2 agosto 2016 è stata approvata la Legge 166/2016 o anche “legge anti-sprechi” che si concentra su incentivi e semplificazione burocratica in modo da rendere più agevole la donazione da parte dei diversi comparti della filiera agroalimentare.

A colloquio con l’on. Maria Chiara Gadda, promotrice della legge 166 del 2016 per l’uso consapevole delle risorse e il recupero di prodotti ancora utilizzabili da parte delle associazioni di volontariato. Come è nata questa Legge e quali obiettivi si è posta in concreto?

Il tema del recupero delle eccedenze non nel nostro Paese. Esistono da decenni esperienze con solidate che però partivano da normative di riferi mento complesse specie dal punto di vista fiscale e burocratico. La legge 166 ha dettato una disci plina unitaria sul recupero delle eccedenze, sulla donazione e distribuzione delle stesse a scopo di solidarietà e utilità sociale, poiché si precisano le definizioni giuridiche di fondo, gli aspetti

civilistici, fiscali e igienico sanitari. Avviare un progetto di recupero non è certo facile, ci vogliono competenza, mezzi, passione, però oggi abbiamo uno strumento in grado di chiarire “chi può fare che cosa, e con quale responsabilità”.

Quali novità introduce rispetto alla legislazione precedente?

Prima dell’avvento della legge 166 non esisteva una definizione univoca dei termini da misurare. Spreco, eccedenza, sfrido, scarto non sono la stessa cosa e soprattutto non determinano le stesse misure. La legge introduce un quadro omogeneo di riferimento, e definisce in modo chiaro

L’on. Maria Chiara Gadda

Sostenibilità

Speciale Horeca

alcuni termini di riferimento. Sono “donatori” ai fini della legge 166 tutte le imprese - piccole o grandi che siano - che operano nella filiera che va dalla produzione al consumo finale dei beni. Per “donatori” si intendono tutti gli enti del Terzo Settore così come definiti dalla legge di riforma d.gls 117/2017. La parola più importante, non è più “spreco” – assimilabile al rifiuto – ma l’”eccedenza”che si genera nella filiera economica per motivi molto diversi e non sempre eliminabili. Una differenza rispetto al passato riguarda anche l’oggetto della donazione, non più concentrata solo su prodotti non idonei alla commercializzazione perché difettosi (ma sicuri dal punto di vista igienico sanitario). Per raggiungere l’obiettivo, la legge razionalizza le disposizioni fiscali introducendo regole autonome costruite ad hoc per la legge antisprechi senza rimandi normativi. Allo stesso tempo lega le agevolazioni fiscali per i donatori e la semplificazione burocratica alla destinazione finale dei beni per scopi di interesse generale e solidaristico.

Quali sono stati i risultati ottenuti finora? Maggiore cultura su questi temi, chiarezza normativa e meno burocrazia sono più efficaci di obblighi spesso difficilmente realizzabili. Le donazioni sono aumentate in un anno del 21% su una media nazionale ed è maggiore anche il numero e la tipologia dei donatori e degli enti del terzo settore interessati. Questo implica un impatto economico molto rilevante, migliaia di tonnellate e milioni di euro che hanno trovato certamente una destinazione più utile alla collettività. Altro aspetto rilevante, la qualità: recuperare ali menti cotti, freschi e freschissimi, significa donare prodotti dall’alto valore nutrizionale.

Quale sforzo è richiesto, in particolare, alle aziende alimentari e che si occupano di ristorazione?

Il settore della ristorazione collettiva e organizzata è determinante, anche perché è presente in diversi ambiti. Pensiamo alla ristorazione scolastica e al ruolo che una corretta e sana alimentazione ha sulla salute e all’interno del piano dell’offerta formativa dei ragazzi. La scelta consapevole di imprese del settore degli eventi, catering e banqueting è ormai una realtà. Recuperare alimenti di questo tipo non è certo semplice, presuppone una stretta sinergia con enti del terzo settore altamente specializzati e dotati di competenze e mezzi idonei a rispettare la catena del freddo e del caldo. Il risultato migliore si ottiene proprio quando la donazione viene inserita nelle politiche aziendali come fatto strutturale e non episodico, perché diventa procedura standardizzata, e alla lunga aiuta a prevenire gli sprechi anche nella fase di programmazione della produzione, degli acquisti, o della composizione dei menù.

Perché per il successo di questa legge è importante il gioco di squadra?

Le competenze e la sinergia tra i soggetti consentono di non sprecare opportunità. Se il recupero diventa un atto strutturale e non episodico, è necessario che i diversi soggetti della filiera siano in grado di coordinare attività, procedure, competenze e programmazione. Le istituzioni locali e gli organismi di controllo presenti sul territorio hanno in questo un ruolo determinante di facilitazione. Leggi come queste funzionano se diventano patrimonio collettivo e se comunicate al meglio forniscono tante opportunità (pensiamo a quante volte negli articoli di giornale si chiamano “scaduti” i prodotti con data preferibile. E i cittadini così confondono e buttano via ciò che invece non deve essere buttato).

Si ha purtroppo la sensazione che questa innovativa legislazione non sia ancora abbastanza conosciuta dall’opinione pubblica.

È una legge giovane, bisogna continuare a parlarne e a scriverne. Spetta anche ai diversi soggetti coinvolti organizzare momenti di approfondimento per farne conoscere le potenzialità e i vantaggi. Questo coinvolge istituzioni, associazioni di categoria, enti del terzo settore, media, ordini professionali, scuole, associazioni di consumatori. Siamo a buon punto se pensiamo alle grandi aziende o alle associazioni di volontariato più strutturate, la sfida è raggiungere davvero tutti. Bisogna pubblicizzare i progetti, perchè questo contribuisce a migliorare l’immagine aziendale, la motivazione dei dipendenti, e accresce la consapevolezza dei cittadini.

In futuro come potrà evolversi questa problematica così intimamente legata al tema della sostenibilità?

Dobbiamo imparare a porci obiettivi seri e misurabili, le generiche dichiarazioni d’intento servono a poco. Si tratta di un cambio di filosofia, che però si sta facendo strada. Sono sempre di più le imprese che inseriscono in modo strutturato questi temi nelle loro politiche aziendali e anche la legislazione deve essere al passo con questa nuova esigenza. Aggiungo, nella legge di bilancio 2018 abbiamo esteso le potenzialità della legge ad altri prodotti (medicinali, articoli di medicazione, cartoleria, igiene della persona e della casa) e mi aspetto che questo possa rilanciare ulteriormente le donazioni.

S

Igiene delle stoviglie

Amuchina, azienda del Gruppo Angelini, lancia la nuova linea per Lavastoviglie Amuchina Professional: 2 detergenti e un brillantante, con nuove formule più efficaci e nuova grafica. Il Detergente liquido per acque con durezze fino a 45°F e il Detergente liquido per acque con durezze fino a 32°F sono indicati per macchine lavabicchieri, lavabar e lavastoviglie frontali. Compatibili con tutte le macchine lavastoviglie, esercitano una forte azione igienizzante, smacchiante, detergente e saponificante a schiuma controllata. Evitano la formazione di incrostazioni calcaree preservando le parti metalliche della macchina. La formula concentrata ad alto potere alcalinizzante garantisce una totale e profonda eliminazione dei residui di grasso e unto, assicurando igiene e pulizia professionali in presenza di acque dolci e di media durezza. Sono detergenti liquidi Ecofriendly privi di Edta, Cloro e fosfati. Il Brillantante garantisce risultati professionali nel lavaggio meccanico di piatti, bicchieri e stoviglie in genere con acque caratterizzate da bassa presenza di sali insolubili. Da utilizzarsi con apposito dosatore, è un additivo neutro ad alta concentrazione studiato per assicurare stoviglie splendenti alla fine di ogni ciclo di lavaggio. Coadiuvante di lavaggio è concepito per donare a piatti, posate e bicchieri una rapida azione autoasciugante. La formula altamente concentrata a base di tensioattivi non ionici a bassa schiumosità permette di rimuovere tracce di sporco evitando la formazione di aloni e striature sulle stoviglie. Si consiglia l’impiego con acque dolci, addolcite e/o osmotizzate. www.amuchina.it

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Speciale Horeca

Mense

Il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo ha stanziato 10 milioni per valorizzare le mense biologiche. Un fondo messo a disposizione dei comuni italiani, volto a ridurre i costi a carico dei beneficiari del servizio e a realizzare iniziative di informazione e di promozione nelle scuole

Cristina Cardinali

DIMENSIONE PULITO | 06/2019 XXXIV
Il biologico nelle scuole S

frutta 100%; prodotti lattiero caseari - escluso lo yogurt-, carne, pesce da acquacoltura almeno 30%.

“Mangiare sano a scuola non sarà più costoso con questo fondo infatti permettiamo alle scuole e alle famiglie di mettere nei piatti delle nuove generazioni prodotti genuini e sani, usufruendo di pasti di altissima qualità preparati con ingredienti biologici certificati in un contesto di condivisione e socialità. Il sostegno del Ministero permetterà alle scuole e alle famiglie di offrire menu biologici senza spese aggiuntive sul costo delle mense” ha commentato il Sottosegretario del Mipaaft, On. Franco Manzato.

Con il Decreto del 18/12/2017 “Criteri e requisiti delle mense scolastiche biologiche” il Ministero delle Politiche Agricole ha voluto promuovere il consumo di prodotti biologici e sostenibili per l’ambiente nell’ambito dei servizi di refezione scolastica negli asili nido, nelle scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado. Nel decreto, si definiscono i requisiti, incluse le percentuali minime di utilizzo di prodotti biologici, e le specifiche tecniche necessarie per qualificare il servizio di refezione scolastica quale mensa biologica, e i criteri di premialità, idonei a favorire il consumo di prodotti biologici sostenibili per l’ambiente e a ridurre lo spreco alimentare.

MENSE BIOLOGICHE CERTIFICATE

Il regolamento europeo sul bio (Reg.

CE 834/2007, art.1, paragr.3, comma 2), stabilisce che ogni paese dell’Unione Europea può “applicare norme nazionali o, in mancanza di queste, norme private sull’etichettatura e controllo dei prodotti derivanti da operazioni di ristorazione collettiva” a condizione che siano “conformi alla normativa comunitaria”. In Italia attualmente non c’è una normativa nazionale dedicata. Il Ministero ha quindi deciso di rendere applicabili i disciplinari privati redatti dagli organismi di certificazione per consentire agli operatori della ristorazione di essere in linea con la normativa comunitaria del biologico ottenendo un’apposita certificazione. Per ogni disciplinare il Ministero dovrà controllare, e approvare, il rispetto dei parametri minimi previsti dal Reg. 834/2007 e 889/2008 (linee guida di applicazione dello stesso). Alcuni parametri minimi che devono essere descritti nei disciplinari e rispettati sono: - conformità alle regole di preparazione degli alimenti previste dai Reg. 834/2007 e 889/2008 sulla separa-

zione spazio temporale degli alimenti durante le lavorazioni, utilizzo dei soli additivi ammessi nel bio, ecc.; - un piatto per essere definito “biologico” deve essere composto da almeno il 95% di ingredienti bio; - un piatto per essere definito “con ingredienti bio” deve contenere almeno un ingrediente bio di origine agricola; - divieto di utilizzo di ingredienti bio paralleli a ingredienti convenzionali.

MARCHI DI QUALITÀ

In base al Decreto le mense potranno ricevere una certificazione di qualità e due tipi di medaglie. La medaglia d’oro corredata con la cosiddetta “euro foglia”, il simbolo Ue del biologico, sarà assegnata a quelle mense che raggiungeranno livelli e percentuali di prodotti bio definiti: 90% per frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e derivati, olio extravergine; 100% per uova, yogurt e succhi di frutta e 50% per i prodotti lattiero-caseari, carne e pesce da acquacoltura. Potranno invece esporre la medaglia d’argento le mense che non arrivano al massimo delle percentuali ma faranno passi in avanti, arrivando per esempio al 70% di frutta, ortaggi e pane bio e al 30% di carne, pesce da acquacoltura e latticini bio.

CRITERI DI PREMIALITÀ

Per ridurre lo spreco alimentare e l’impatto ambientale, le stazioni appaltanti inseriscono nei bandi di gara, tra gli altri, i seguenti criteri di premialità: - impegno a recuperare i prodotti non somministrati e a destinarli a organizzazioni non lucrative di utilità sociale che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita agli indigenti di prodotti alimentari; - percentuale di utilizzo di alimenti biologici prodotti in un’area vicina al luogo di somministrazione del servizio per ridurre l’impatto ambientale. L’area di produzione è considerata vicina se si trova in un raggio massimo di 150 km.

Fonte: Mipaaft

06/2019 | DIMENSIONE PULITO XXXV
Franco Manzato, Sottosegretario del Mipaaft

Speciale Horeca S

Economia circolare

Al bando le plastiche monouso

Lo scorso 27 marzo l’Europarlamento ha approvato in via definitiva la direttiva che vieta dal 2021 alcuni articoli in plastica monouso. È stato inoltre ampliato l’elenco dei prodotti da mettere al bando, che ora comprende anche articoli in plastiche oxodegradabili e i contenitori in EPS per fast-food Bianca Iachini

a una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Eurobarometro, diffusa in occasione dell’approvazione in via definitiva della direttiva, in Italia nel 2018 un cittadino su quattro (27%) ha evitato di acquistare oggetti di plastica monouso come piatti, bicchieri o posate mentre il 68% ritiene che sarebbe opportuno pagare un sovraprezzo per questi prodotti. “Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di un comportamento virtuoso spinto da una crescente attenzione alla sostenibilità ambientale. Un tema che riguarda non solo il rispetto dell’ambiente ma

Danche la stessa salute degli animali, da quelli marini fino a quelli da fattoria. I rifiuti di plastica sono, infatti, i più diffusi anche nelle campagne.

Rispetto alla proposta presentata dalla Commissione europea, il testo approvato dal Parlamento - inviato all’esame del Consiglio dei ministri UE - amplia l’elenco dei prodotti da mettere al bando, che ora comprende anche articoli in plastiche oxodegradabili e i contenitori in EPS per fastfood, ma non i sacchetti ultraleggeri, che la Commissione Ambiente aveva inizialmente incluso. Misura che avrebbe causato un danno all’industria delle bioplastiche, che in Italia e in Francia ha negli ultraleggeri un importante mercato di sbocco.

La direttiva prevede anche che il

DIMENSIONE PULITO | 06/2019 XXXVI

90% delle bottiglie di plastica debba essere rac colto dagli Stati membri entro il 2029. Inoltre, le bot tiglie di plastica dovranno contenere almeno il 25% di materiale riciclato entro il 2025 e il 30% entro il 2030. L’ac cordo rafforza inoltre il principio della respon sabilità dei produttori e le nuove norme sta biliscono l’obbligo di eti chette con informazioni sull’impatto ambientale di filtri di sigarette, salviette umidificate e tovaglioli sanitari.

PRODUTTORI E TRASFORMATORI DI MATERIE PLASTICHE

Il contenuto del provvedimento è stato recepito dai diversi produttori e trasformatori di materie plastiche in modi diversi.

PlasticsEurope l’Associazione Europea delle materie plastiche valuta positivamente il riconoscimento del fatto che la lotta contro i rifiuti è una responsabilità condivisa tra autorità competenti, produttori e consumatori. Solo con il coinvolgimento di tutte le parti interessate, i produttori di materie plastiche possono trovare soluzioni percorribili. È necessario però che vengano fornite al più presto linee guida su definizioni e categorie, per evitare interpretazioni diverse da parte dei vari Paesi, che potrebbero portare all’adozione di misure che rischiano di andare oltre i requisiti della direttiva e ostacolare il corretto funzionamento del mercato unico.

PlasticsEurope Italia (Federchimica) - che rappresenta i produttori italiani di materie plastiche – mostra preoccupazione per l’industria italiana, principale produttore europeo di stoviglie monouso in plastica. L’Associazione esprime infatti “profonda preoccupazione” per gli effetti del bando sulla filiera dell’industria delle plastiche in Italia, che fattura 1 miliardo di euro, 2,3 miliardi con l’indotto, e occupa

2.000 addetti diretti e 8.500 indiretti. Inoltre, PlasticsEurope Italia chiede una valutazione da parte di EFSA (l’autorità europea per la sicurezza alimentare) per l’aspetto igienico alimentare. Anche EuPC, che rappresenta i produttori di articoli monouso in plastica, rimarca gli effetti negativi per la salute e l’igiene che potrebbero sorgere abolendo posate e stoviglie monouso.

Per i produttori europei di plastiche, l’iter del provvedimento è stato troppo veloce e non ha fornito tempo sufficiente ai legislatori per una valutazione del ciclo di vita (LCA) delle possibili alternative. Bisognerebbe inoltre limitare il campo di applicazione della direttiva alle categorie di

prodotti più problematici, indipendentemente dal polimero utilizzato.

PRODUTTORI DI BIOPLASTICHE

L’associazione europea dei produttori di bioplastiche, l’European Bioplastics (EUBP), sostiene la transizione da un’economia lineare a un’economia circolare, concorda sulla riduzione delle plastiche monouso, ma sottolinea anche gli aspetti legati a igiene e sicurezza alimentare.

François de Bie, Presidente dell’associazione ricorda che: “Riguardo ad alcuni dei prodotti monouso interessati, come ad esempio piatti e posate, le plastiche biodegradabili certificate offrono un’alternativa organicamente riciclabile”. EUBP ritiene che la decisione del Parlamento di limitare l’uso di posate e piatti monouso non consideri in modo adeguato la realtà del consumo alimentare in Europa: “In alcuni contesti a circuito chiuso (closed-loop), come mense, catering aereo, eventi sportivi e concerti, offrono una soluzione efficiente e indispensabile per garantire la sicurezza e l’igiene di cibi e bevande, assicurando al tempo stesso la raccolta e il riciclo dei rifiuti”.

Oggi sul mercato Speciale Horeca S Vetrina

Sistema per asciugatura

I nuovi dispenser Tork Reflex® riducono l’utilizzo di carta fino al 37% rispetto a quelli a estrazione centrale Tork e permettono di raggiungere eccellenti standard di operatività in cucina, a partire dall’igiene.

I nuovi dispenser sono ancora più pratici e igienici e consentono una riduzione di consumi e sprechi, grazie all’erogazione singola. Si tratta di dispenser robusti, da installare con appositi supporti, che ne semplificano lo sgancio. Sono disponibili nei formati da parete per bobine standard e mini, oltre alla funzionale versione portatile, e prevedono una nuova serratura a doppia chiusura, a pressione e con chiave universale Tork. Il coperchio trasparente e il beccuccio rotante sono removibili, per consentire una pulizia totale. Tutti i rotoli Reflex sono idonei al contatto alimentare.

Il sistema Tork Reflex® per asciugatura riduce l’utilizzo di carta fino al 37% rispetto ai sistemi tradizionali a estrazione centrale. www.tork.it

Pulizia delle superfici

TTS presenta Uni System, un sistema intuitivo, veloce ed efficace composto dal telaio touch free e dalla gamma di ricambi con micro alette, progettato per facilitare la pulizia delle superfici e garantire la massima igiene. Uni System può essere utilizzato con Ultrasafe, il ricambio per pavimenti antiscivolo R10/11 che assicura elevate prestazioni grazie alla doppia azione delle sue fibre: il polipropilene rimuove rapidamente anche lo sporco più ostinato mentre la microfibra lo cattura, lasciando la superficie completamente pulita. www.ttsystem.com

Sistema per i pavimenti

Filmop presenta ErgoSwing, un sistema innovativo per la pulizia dei pavimenti che garantisce un’ottima resa, azzerando gli sforzi. Il sistema è composto dal manico telescopico con impugnature girevoli e dal telaio con bocchettone ergonomico, progettati per ridurre l’affaticamento: il movimento a “S” è facilitato dalla rotazione a 360° delle impugnature mentre il bocchettone accompagna il movimento in maniera fluida. ErgoSwing non è solo ergonomico ma anche sicuro: l’impugnatura superiore è dotata di un meccanismo di blocco della rotazione che permette di appoggiare l’attrezzo in sicurezza, evitando cadute e pericolosi incidenti. www.filmop.com

Linea di deodoranti aerosol

Si rinnova e si amplia la linea di deodoranti aerosol Fresh Air di Copyr per gli ambienti interni, anche con fragranze totalmente senza allergeni. Grazie agli appositi sistemi di erogazione automatizzata Copyrmatic, è possibile deodorare gli ambienti in maniera fresca e delicata, ed erogare insetticida durante la stagione primaverile/estiva, utilizzando le apposite bombole.

www.copyrpco.it

DIMENSIONE PULITO | 05/2019 XXXVIII
TECNOLOGIA, RICERCA, SVILUPPO: LE ULTIME DAL MONDO DEL CLEANING Cristina Cardinali

Pulire e sanificare con il vapore

Il vapore permette una pulizia veloce e profonda, svolge inoltre un’azione sanificante: l’alta temperatura permette di eliminare microrganismi, parassiti e acari. I prodotti STI consentono di risparmiare sull’uso dei detergenti e rendono più rapido il lavoro degli addetti alla pulizia. L’azienda in particolare ha realizzato prodotti per pulire e igienizzare qualsiasi superficie (pavimenti, moquette, tappeti, materassi, vetri, bagni, tessuti vari, ecc), per spazi sempre puliti e freschi. www.stindustry.eu

Disinfestare con la nebbia

Il termonebbiogeno Foggy ST75 di Spray Team adatto per la disinfestazione contro gli acari e per i trattamenti antilarvali, viene normalmente utilizzato per disinfestazioni in ambienti chiusi come magazzini, stabilimenti, depositi di archivi cartacei e reti fognarie ed è in grado di emettere una nebbia molto fine, leggera e secca. Grazie al suo tubo flessibile, consente la disinfestazione anche negli angoli che sono difficilmente raggiungibili con i sistemi tradizionali. È un’unità autonoma a carrello piccola ma potente con una grande praticità d’impiego. Il motore, monocilindrico a due tempi, ha una cilindrata di 60 cc a 6000 rpm. L’avviamento avviene con fune autoavvolgente, l’accensione è elettronica. Il serbatoio in acciaio inox ha una capacità di 9 litri ed è indipendente dal gruppo, facilmente estraibile per essere utilizzato come pompa a pressione a spalla. www.sprayteam.it

Igiene, innovazione e sostenibilità

Papernet è il marchio del Gruppo Sofidel per il settore Away-from-Home. Le linee tecniche di Papernet risolvono specifiche esigenze dei clienti. BioTech, la carta che igienizza le tubature e gli ambienti in modo naturale; DissolveTech, la carta ad alta spappolabilità che riduce il rischio di intasi; DryTech, la carta ad alta performance; FullTech, la gamma di prodotti che riduce i tempi e i costi di gestione grazie a rotoli senz’anima; FreshenTech: la carta che profuma e neutralizza i cattivi odori; HyTech: la gamma antibatterica di dispenser di design; Ready Table: una gamma di prodotti colorata ed innovativa per il mondo del Foodservice. www.sofidel.com/it

Detergenti industriali

Marka Lvs Professional e Marka Lvs Extra sono i prodotti di punta per il lavaggio automatico delle stoviglie di MK, attiva nella produzione di detergenti industriali dal 1963. Con un ph fortemente alcalino e distinti per ambiente di utilizzo, il Professional per acque medio-dolci e l’Extra per acque medio-dure, sono caratterizzati da elevate performance detergenti e sequestranti. Svolgono una forte azione sgrassante su grassi ed amidi e prevengono la formazione di aloni e calcare sulle stoviglie. Queste caratteristiche si uniscono a un’azione sospensivante e disperdente dello sporco rimosso, per proteggere la perfetta funzionalità delle macchine.

I due prodotti sono utilizzabili in macchine a cestello o a nastro con dosatori automatici, con un indice di diluizione in funzione della durezza dell’acqua sempre molto basso ed efficiente.

MK, azienda certificata ISO 9001:2015, mette al centro della propria filosofia la ricerca della massima qualità formulistica. www.marka.biz

05/2019 | DIMENSIONE PULITO XXXIX

Vetrina

Speciale Horeca

Detergente multiuso green

Day, il detergente multiuso di AEB per superfici dure, cambia veste e diventa “green”. L’azienda, che si sta impegnando sempre più in iniziative di sostenibilità ambientale, ha infatti introdotto i flaconi in plastica riciclata. Da qui l’adesione al progetto e alla certificazione ambientale di prodotto “Plastica Seconda Vita”, dedicata ai materiali e ai manufatti ottenuti dalla valorizzazione dei rifiuti plastici. Si tratta del primo marchio italiano ed europeo dedicato alla plastica riciclata.

“Plastica Seconda Vita” introduce il concetto di “qualità” nelle plastiche di riciclo ma anche quello di “rintracciabilità” dei materiali riciclati. Grazie a questo progetto, i flaconi del prodotto Day diventano maggiormente visibili e più facilmente identificabili, permettendo al contempo all’azienda di operare scelte eco-compatibili, sempre più richieste dalla clientela sensibile ai temi ambientali. www.aeb-group.com

Biocida

Goliath® Gel è attivo contro le principali specie di scarafaggi, tra le quali Blatella germanica, Blatta orientalis, Periplaneta americana e Supella Longipalpa (scarafaggio dei mobili). Un singolo punto esca da 0,03 g di Goliath® Gel è in grado di uccidere 1.000 scarafaggi grazie all’effetto cascata. Il vantaggio di Goliath® Gel consiste nel fatto che prima di morire le blatte avvelenate (per contatto e per ingestione) ritornano ai propri rifugi, dove gli altri scarafaggi si nutriranno delle loro feci e dei loro resti. Lo speciale principio attivo Fipronil, viene prontamente trasferito da uno scarafaggio all’altro e la sua particolare modalità d’azione ne prolunga l’attività anche dopo diversi trasferimenti da uno scarafaggio all’altro. Goliath® Gel una volta posizionato, rimane appetibile, stabile e attivo fino a 12 settimane. Goliath® è un marchio registrato Basf. Goliath® Gel contiene lo 0,05% di Fipronil; usare i biocidi con cautela: prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto. www.basf.com/it

Profumatore per bucato

Rubino Chem propone Biolà Essenzassoluta per Bucato, un prodotto di nuova concezione, un profumatore per bucato super concentrato da utilizzare insieme al classico detersivo per lavatrice. Durante i lavaggi è sufficiente aggiungere 1-2 sprilli nella vaschetta dell’ammorbidente. Grazie alla sua azione antinfeltrente, dona ai capi un effetto morbido e setoso che ne agevola lo stiro. L’innovativo effetto fissatore garantisce una lunga durata del profumo sia sui capi che negli ambienti dove vengono riposti a fine stagione, conservandone la freschezza e il profumo fino al loro riutilizzo. www.rubinochem.it

Insetticida in fluorescentegel

Da Zapi nasce Kapter Fluogel è un innovativo insetticida in gel fluorescente pronto all’uso a base di Imidacloprid, per il controllo delle principali specie di blatte (Blattella germanica, Blatta orientalis, Periplaneta americana, Supella longipalpa). Kapter Fluogel è un’esca in gel formulata con sostanze ad alta appetibilità. Controlla la popolazione di blatte entro una settimana dall’applicazione. Kapter Fluogel contiene un marcatore fluorescente che consente di evidenziare le gocce di gel se illuminate con luce ultravioletta. La fluorescenza permette così, nei luoghi di applicazione, inclusi quelli più nascosti, controlli rapidi, facile identificazione dei residui, pulizie mirate, tracciabilità degli insetti morti, in particolare se di grandi dimensioni. www.zapi.it

Cattura odori

Da Itidet un’arma giusta per abbattere gli odori sgradevoli. Itidor Elettra è un potente cattura odori alle delicate e fresche note di limone. Grazie alla speciale formulazione i cattivi odori vengono neutralizzati lasciando il posto a una delicata e persistente profumazione di limone. Itidor Elettra è ideale per abbattere gli odori di fumo, fritto, cucina, rifiuti, odori organici da cucine, bagni, sale d’attesa, condomini, camere d’albergo. La fragranza è stata studiata per essere particolarmente utilizzata nelle cucine professionali. Può essere spruzzato direttamente sulle superfici tessili come tende e divani senza lasciare aloni o macchie. Consigliato per aree dedicate agli animali domestici, quali cucce, tappeti, trasportini, lascia l’ambiente fresco e profumato. Gli odori sgradevoli, con Itidor Elettra, non saranno più un problema. www.itidet.it

DIMENSIONE PULITO | 05/2019 XL
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Vetrina

Speciale Horeca

Pulizia professionale

La società Synclean è da 25 anni nel settore della pulizia professionale e partner delle migliori case produttrici di macchine e accessori. È un’azienda moderna e dinamica ma con un’esperienza di alto livello e un know-how specifico nel mondo delle macchine per la pulizia industriale. Nel suo listino, è possibile trovare: motori aspirazione diretti/periferici/tangenziali (l’azienda è distributrice ufficiale Ametek); motori per aspirapolveri e impianti centralizzati; turbine soffianti; gomme tergipavimento e paraspruzzi; dischi abrasivi; batterie e caricabatterie; accessori per aspirapolvere; spazzole per lavasciuga, spazzatrici e monospazzole; ricambi originali. www.syncleanservice.com

Detergente profumato per tessuti

Lavamix Blu di Kemika è un detergente enzimatico profumato per il lavaggio di tessuti anche delicati come lana, seta, acrilici e per le macchine a gettone (self-service), lavatrici domestiche o lavatrici professionali con sistemi automatici di dosaggio. È un detergente completo con enzimi che metabolizzano lo sporco proteico, grasso/olio, nonché gli amidi, indicato per indumenti in case di riposo. Usato per prelavaggio e lavaggio in alternativa al lavaggio chimico che richiede temperature più alte, consente un notevole risparmio energetico.

Lavamix Blu viene usato in abbinamento con Softy Blu, ammorbidente con la stessa profumazione, che neutralizza l’alcalinità del lavaggio, lascia il tessuto morbido e delicatamente profumato di fiori primaverili. www.kemikagroup.com

Detergente multiuso rapido

Rapid Joy, prodotto da Polychim srl, è un detergente multiuso rapido superconcentrato indicato per la pulizia di tutti gli arredi, anche verniciati, in plastica, metallo, vetro e superfici piastrellate. La ricca formula di agenti lavanti a bassa alcalinità e il pH 7,5 lo rendono idoneo per pulire in modo rapido e senza residui anche le superfici delicate. Profumato con una fresca fragranza agli agrumi consente interventi sicuri con un basso costo in uso, con metodo spray o ad umido. Inoltre, grazie alla certificazione di conformità ai CAM (allegato B – 2012) è ancor più amico dell’ambiente. Disponibile in vari formati per la massima flessibilità d’uso: monodose da 40 ml, flacone da 1 l con misurino dosatore, canestro da 5 l. www.polychim.it

Carrelli

Detergente ecologico per lavastoviglie

Unira presenta Bio Lavastoviglie, un detergente ecologico concentrato per il lavaggio delle stoviglie. Può essere utilizzato con macchine lavastoviglie di ogni tipo ed è performante anche in presenza di acque dure. Prodotto a basso impatto ambientale, ha una biodegradabilità minima del 98% nell’arco di 24 ore nella sua interezza e non solo per la parte tensioattiva. È importante sottolineare che queste elevate prestazioni ambientali non sono state raggiunte a discapito della qualità e dell’efficacia del prodotto, che garantisce prestazioni di livello professionale. Bio Lavastoviglie è sinergico con Bio Brillantante: usando questi due prodotti si rispetta l’ambiente e si ottiene pulizia, igiene e lucentezza. www.unira.it

Il servizio di housekeeping è un elemento che contribuisce in modo essenziale all’immagine dell’albergo. Per questo Falpi ha progettato la linea Solight, dove robustezza, funzionalità ed estetica si fondono in un prodotto dal design discreto. Sobrietà di linee, forme e colori creano un prodotto quasi “invisibile”, che si integra con qualsiasi tipo di arredo. L’attenzione a ogni dettaglio, l’estetica raffinata e una struttura in acciaio e alluminio rendono i carrelli Solight uno strumento di lavoro indispensabile nelle strutture dove i servizi di housekeeping, laundry, ripristino del minibar e couverture devono essere svolti con la massima cura e discrezione. www.falpi.com

DIMENSIONE PULITO | 05/2019 XLII
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Tissue versione oro

Dall’esperienza di Paperdi nasce Monodì Bathroom Tissue in versione oro, per garantire la massima igiene e sicurezza. Non un semplice rotolo fascettato, ma un prodotto esclusivo, impacchettato singolarmente e con confezione completamente chiusa, che garantisce il massimo dell’igienicità.

Controllo insetti volanti

Orma srl presenta Saturn®, una trappola luminosa per insetti volanti, frutto di trent’anni di esperienza nel campo del Pest Control e di un innovativo studio del design. La copertura esterna magnetica nasconde alla vista la piastra collante e permette una rapida manutenzione. Ideata per integrarsi in ambienti aperti al pubblico, Saturn® è conforme alla normativa Haccp.

Inoltre propone Air Control S®, punta di diamante della gamma Orma per il controllo degli insetti volanti; utilizzabile negli appositi dispenser automatici elettronici, protegge gli ambienti interni grazie alle proprietà abbattenti e repellenti dell’estratto naturale di piretro. www.ormatorino.com

UNI

SYSTEM

Intuitivo, veloce, efficace

Sistema di sgancio Touch-free Pulsanti di rilascio del ricambio usato senza alcun contatto

Sistema di aggancio facilitato Il ricambio si aggancia al telaio in un attimo

www.ttsystem.com | TTS Cleaning S.R.L. - E-mail: info@ttsystem.com

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Speciale Horeca

Un aiuto in cucina

La novità 2019 per la cucina professionale ha un nome tutto latino: Omnia Labor. L’ultimo sistema, nato in Industrie Celtex, unisce carta pulitutto in formato piegato a un dispenser specifico per l’erogazione foglio a foglio in conformità con il protocollo HACCP. Meno stress per i cuochi con Omnia Labor, grazie alla continuità di servizio, le elevate performance e la riduzione degli sprechi. Per questo la Federazione Italiana Cuochi ha riconosciuto ad Omnia Labor il prestigioso marchio “Approvato dalla F.I.C.” per l’elevata qualità e la grande versatilità, uno strumento innovativo per valorizzare la professionalità del cuoco. www.industrieceltex.com

Insetticida-acaricida ecofriendly

Newpharm presenta InsectoSec®, un prodotto 100% naturale a base di terra di diatomee pure, una roccia silicea sedimentaria di origine organica, residuo fossile di microscopiche alghe della famiglia delle diatomee. Ideale per la protezione da insetti striscianti come formiche, pesciolini d’argento, pulci, acari ed altri parassiti molesti in ambito domestico e civile.

È ideale per ricoveri e cucce di cani e gatti o per gabbie di volatili, è infatti la prima formulazione biologica ad aver ottenuto la registrazione ministeriale per l’applicazione in campo avicolo contro l’acaro rosso del pollo. Il prodotto può essere utilizzato in qualsiasi momento senza preoccupazioni legate ai tempi di azione e residualità, anche in presenza di animali. Il processo di fabbricazione, che prevede un’accurata macinazione della polvere delle diatomee che rende gli scheletri delle diatomee fini ed affilati tanto da risultare abrasivi nei confronti degli artropodi, è estremamente sicuro perché a differenza di altre polveri presenti nel mercato non è pericolosa per l’apparto respiratorio. InsectoSec® può essere applicato (all’interno e all’esterno) tal quale su tutte le superfici o attraverso i normali polverizzatori oppure, dopo diluizione in acqua, distribuito tramite comuni irroratori. www.newpharm.it

Spazzola efficiente e silenziosa

Puliprofumatori per ambienti

Fresh Osaka e Fresh Tokio della linea Tecnet di Bettari, con la loro formulazione concentrata bifasica sono sia profumatori concentrati per ambienti sia detergenti per superfici. Utilizzati come profumatori sono adatti per l’utilizzo anche su tessuti, garantendo effetto deodorizzante senza rovinare i colori. Utilizzati come detergenti hanno potere autoasciugante e sono formulati per non generare schiuma, permettendo l’utilizzo senza risciacquo e con macchine lavasciuga. Studiati per ogni superficie lavabile come linoleum, pavimenti, piastrelle, cucine, sanitari e pattumiere, eliminano odori sgradevoli, rilasciando un intenso profumo di fior di loto e felce nell’ambiente. www.bettari.it

La nuova gamma di spazzole HE di Spival è stata appositamente studiata per garantire i migliori risultati ottenibili sugli aspiratori assoggettati alla normativa Eco-Design/ Energy Label. La spazzola è completamente personalizzabile nelle forme del coperchio e del tasto, nei colori e nei materialii. Progettata, sviluppata e costruita completamente in Italia, è dotata di due ruote antigraffio, snodo girevole disponibile in diverse dimensioni e con tipi di parking e pedale di regolazione tappeti/pavimenti. È disponibile in 2 versioni: la HE 1.0 con canale di aspirazione chiuso lateralmente per il massimo dell’efficienza anche con aspiratori a basso wattaggio; la HE 1.1 con canale aperto lateralmente per garantire il massimo rapporto di efficienza e di scorrevolezza anche su tappeti a pelo lungo. www.spival.com

DIMENSIONE PULITO | 05/2019 XLIV
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Disinfestazione

Che nesso c’è tra gli oli essenziali, alcuni enzimi e la disinfestazione in un segmento di mercato variegato come l’HoReCa? Una risposta certa non siamo in grado di darla, ma ci sembra uno spunto di riflessione che nasce dalla riapertura di un bar-paninoteca dopo un lungo periodo di chiusura

Chiara e Graziano Dassi

Inuovi gestori hanno concordato con la proprietà di occuparsi del ripristino delle strutture perché volevano realizzare un ambiente ricco di personalità.

Stranamente, la prima operazione è stata una disinfestazione a tutto tondo. La situazione non era “drammatica”, ma la presenza di Blatte orientalis (endemica e proveniente

a turbare quell’ambiente dalle strutture e arredamenti ultramoderni.

COME RISOLVERE IL PROBLEMA

Il gestore del bar-paninoteca, la proprietà, i referenti della ditta di pulizie e quelli della disinfestazione si confrontarono prima in clima collaborativo, però man mano che le proposte si arricchivano di dettagli tecnico-scientifici i toni lasciavano spazio all’irritazione, con il

DIMENSIONE PULITO | 06/2019 XLVI
Ospiti indesiderati al bar S

risultato che la proprietà lasciò il tavolo della trattativa dicendo: “Quando avrete raggiunto un accordo fatemelo sapere”. Ma non passò molto tempo che anche il titolare se ne andò (seccato) e con un tono serio e preoccupato disse: “Capisco che il problema non è semplice ma i dettagli non mi interessano: voglio che mi risolviate il problema”. Come spesso accade la patata bollente restò in mano ai due tecnici-commerciali delle ditte di servizio. L’uomo del cleaning

dichiarò la sua disponibilità, aggiungendo però che lui con gli scarafaggi non c’entrava, aveva già i suoi guai. Il disinfestatore prese tempo, ma non ne aveva molto, per cui si affidò a internet e a radio tam-tam, che diede frutti interessanti che spiegano la nostra dissertazione su oli essenziali e complessi enzimi-microbici.

OLI ESSENZIALI ED ENZIMI

Per ora ci limitiamo a indicare gli assi cartesiani in cui abbiamo navigato rimandando la descrizione dei

protocolli adottati alle conclusioni che si basano sull’uso di oli essenziali ed enzimi come integrazione alla sanificazione e alla disinfestazione (deblattizzazione). Ma ci sembra utile indicare alcuni criteri progettuali a lato dei monitoraggi e interventi classici. Dato che il problema arrivava dalle fogne l’obiettivo era creare delle barriere sensoriali (usiamo il termine sensoriale perché parlare di barriere olfattive ci sembra non del tutto calzante ritenendo le percezioni delle blatte probabilmente differenti dai nostri sensi). Esperienze empiriche di azioni repellenti nei confronti delle Blatte orientali e Periplanete americane erano circolate nel passa parola dovuto all’utilizzo di un disinfettante a base di estratti dagli aghi di pini (ricchi di terpeni). Purtroppo, il PMC non era più commercializzato perché difendere la registrazione era

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Disinfestazione

economicamente insostenibile. Per cui si era optato per una sorta di “aromaterapia” ambientale - l’uso del termine aromaterapia è improprio in quanto il nostro obiettivo era sottolineare una certa azione psicologicamente positiva priva di ogni azione terapeutica - nella speranza di creare un ambiente gradevolmente profumato. Naturalmente tale tecnica non doveva interagire negativamente con la degustazione dei vini (di pregio) e degli stuzzichini a loro abbinati, se poi interferisse negativamente nei confronti di certi indesiderati frequentatori a sei zampe la cosa di certo non dispiaceva. Ma restava da risolvere il problema della risalita delle blatte dalle fogne. Per cui si è pensato che tali indesiderate escursioni fossero favorite da incrostazioni di sostanze organiche e si è deciso di posizionare un erogatore di enzimi concentrati in formulazione polverulenta (e quindi più stabile).

PROTOCOLLI E CONCLUSIONI

I protocolli operativi si possono riassumere in un intervento con irrorazioni generalizzate di piretroidi fotostabili in microemulsione acquosa: pavimenti, battiscopa, intorno alle attrezzature e mobili della cucina, sotto il bancone, nei servizi igienici e nei

magazzinetti (un po’ dappertutto) seguite dall’utilizzo di alcuni candelotti fumogeni. Lo scopo era di eliminare ogni ospite indesiderato.

Il trattamento è stato effettuato il venerdì nel tardo pomeriggio da due tecnici e supervisore (dalle 17 alle 19). Il martedì successivo il supervisore arieggiò gli ambienti (dalle 7 alle 8,30).

I risultati furono una ventina di blatte orientali e alcune mosche, moscerini vari e qualche ragno. Dopodiché iniziarono le pulizie a cui seguirono per parecchi giorni le opere di ristrutturazione. Era il mese di agosto perché l’inaugurazione avrebbe dovuto svolgersi a fine settembre, ma poi fu rimandata a ottobre.

Ai primi di ottobre si effettuarono le pulizie di fino e si posizionarono alcune basi collanti per la cattura degli scarafaggi, che ebbero esiti sgraditi in quanto uno o due vi risultarono invischiati (sempre in prossimità dei pozzetti).

A fronte di queste catture furono effettuati trattamenti mirati ai pozzetti con PMC a base di piretro per la sua nota azione abbattente, stanante e la rapida degradazione. Si posizionarono tamponi impregnati di essenze di pino e gerani nella speranza che dette fragranze a base di terpeni interagissero negativa -

Oli essenziali

Gli oli essenziali sono miscele di sostanze aromatiche piuttosto complesse, presenti sotto forma di minuscole goccioline nei fiori, nelle foglie, nella buccia dei frutti, nella resina e nel legno di molte piante. Sono volatili, solubili in olio e in alcol ma non in acqua. La gamma di oli essenziali naturali e puri al 100% si suddivide in: - Note di Testa, essenze fresche e fruttate, sono le prime ad essere avvertite e dall’effetto calmante; - Note di Cuore, dal profumo morbido e floreale, sono il cuore della composizione dall’effetto vitalizzante;

- Note di Base, dall’aroma caldo e pesante, rendono stabile la profumazione, dall’effetto tonificante. Tutto riportato in letteratura, ma nel nostro caso, dato i dosaggi “omeopatici”, si contava su un effetto psicologicamente positivo e nulla più.

Per saperne di più: Mondello F, Marella AM, Di Vito M (Ed.). II Congresso nazionale per la ricerca sugli oli essenziali. Istituto Superiore di Sanità. Terni, 14-16 novembre 2014. Riassunti. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2014 (ISTISAN Congressi 14/C8). Vedi: www.iss.it

mente sulle esplorazioni scarafaggifere e poi si versarono per una settimana sospensioni di enzimi e batteri proteolitici sia nei pozzetti sia in tutti gli scarichi idrici della struttura.

Difficile valutare se i risultati positivi (non vi sono stati a tutt’oggi avvistamenti indesiderati) siano la conseguenza dei trattamenti classici o degli oli essenziali o degli enzimi, ma trattandosi di un punto di ritrovo di alto livello le spese sostenute più che giustificate e, sia doverosamente sottolineato, l’impegno dei due responsabili tecnici delle ditte di servizio “impagabili”.

Ci piace concludere dicendo che il mix è degno di nota e purtroppo non molto frequente: proprietà

DIMENSIONE PULITO | 06/2019 XLVIII

Speciale Horeca

Disinfestazione

abbastanza presente e collaborativa, gestore del bar-paninoteca di grande professionalità e attenzione all’igiene, le ditte implicate (pulizia, manutenzione, disinfestazione) collaborative. Tutti al servizio di una clientela attenta ed esigente. Forse un piccolo neo potrebbe essere il fatto che il posizionamento di erogatori della polvere micro-enzimatica non è fino ad ora stato messo in opera. A sottolineare il fatto che quando il problema sembra essere risolto cala l’impegno. Una cosa è certa: le entità infestanti sono molto pazienti e pronte ad approfittare delle nostre “disattenzioni”.

Batteri proteolitici e lipolitici …ed enzimi

L’utilizzo di prodotti utili all’eliminazione delle incrostazioni organiche nelle tubature e nelle fosse biologiche si basa sull’accelerazione di specifiche reazioni biochimiche. Semplificando al massimo questi processi si può affermare che i catalizzatori sono sempre indotti dagli enzimi (acceleratori dei processi biologici), ma possono essere rappresentati da: A> - enzimi veri e propri, quindi molecole chimiche (sono il o i principi attivi del nostro prodotto); B> - un inoculo di batteri in grado di emettere all’esterno della cellula tali enzimi; C> - un mix di enzimi e batteri.

I punti di eccellenza sono: 1> - stabilità chimica; 2> - resistenza alle condizioni di immagazzinamento (punto critico soprattutto per i punti B e C); 3> - resistenza alle condizioni avverse del substrato (pH, concentrazione o carenza di ossigeno e sostanze chimiche inibenti, ad esempio nei WC spesso si utilizzano prodotti concentrati disincrostanti e/o disinfettanti). Si potrebbe aggiungere che le formulazioni in polvere secca sono in genere più stabili e resistenti alle condizioni ambientali e, importante se si utilizzano formulati a base di enzimi, la loro potenzialità resta fissa in funzione della concentrazione usata mentre i prodotti “batterici” (trattandosi di microbi) sono in grado di riprodursi e quindi di potenziare nel tempo la loro efficacia. I prodotti più efficaci sono a base di ceppi antibiotici resistenti e addizionati con sostanze favorenti la fase di start up.

TABELLA RIASSUNTIVA RISORSE TECNICHE

Formulazione

p.a. Obiettivo Candelotto fumogeno Permetrina

Lotta agli insetti nascosti negli anfratti Microemulsione acquosa Etofenprox PBO Azione rapida, moderatamente residuale

Microemulsione acquosa

Soluzione oleosa

Piretrine naturali PBO Azione abbattente e stanante

Sesquiterpeni

Profumazione tonificante e presunta interferenza negativa sul richiamo degli alimentari

Polvere secca Mix enzimatico e microbico Eliminare le incrostazioni organiche

Irroratrice a batteria

Spruzzatore manuale

Capacità serbatoio 15 l Pressione di erogazione dai 1 a 3 bar Tensione batterie al litio da 18 V a 5200 mAh Irroratrice a batteria

A bassa pressione, serbatoio da 500 ml e un trigger a doppia erogazione Spruzzatore manuale

Impolveratore Impolveratore manuale con prolunga di 30 cm Contenitori in polimeri con tamponi a lento rilascio

Piccoli erogatori con un tappo pescante di circa 1,5 cm di diametro lunghi 6 cm di carta bibula

Trappole collanti Piastre in cartone per il monitoraggio delle blatte e degli insetti striscianti (coleotteri terricoli e/o delle derrate) con attrattivo alimentare e feromone

NB: non si sono prese in considerazione né le trappole elettroluminose né le esche in gel e neppure la struttura di monitoraggio roditori che fu posizionata successivamente.

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Alta efficacia, basso dosaggio.

Azione rapida ed affidabile per ottenere risultati immediati effetto domino per un controllo completo Basso dosaggio per una maggiore sicurezza in tutti gli ambienti

Applicazione veloce e precisa per permettere trattamenti accurati

Goliath® Gel è un marchio registrato di BASF. Goliath® Gel contiene lo 0,05% di fipronil. Usare i biocidi con cautela. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto.

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Disinfestazione

Un’infestazione misteriosa

Dopo una concitata telefonata di una mia ex cliente di quando mi occupavo di disinfestazioni mi sono tornati alla mente alcuni aneddoti di persone che si sono trovate a fronteggiare un orso

Può sembrare strano, ma vi sono alcune analogie di fronte alla scoperta di un’infestazione di un insetto sconosciuto. Ma andiamo con ordine. Sembra assodato che quasi tutte le persone al cospetto improvviso di un orso (o peggio orsa) reagiscono in modalità fight or flight (reazione il più delle volte irrazionale di fronte a una situazione inaspettata di pericolo, la

traduzione che mi sembra più corretta è “attacco o fuga”). Ed è la situazione in cui “la signora Maria (nome di fantasia)” si è trovata ad affrontare allorquando ha scoperto che i divanetti della reception del suo piccolo albergo erano abitati da misteriose larve “pelosette”: attaccare o ignorare?

GLI ACCADIMENTI

Da qualche mese si era notato nei divanetti delle coccinelle dalla strana livrea marmorizzata e poi

un brutto giorno un cliente ci ha segnalato la presenza di due vermetti pelosetti. Non abbiamo dato importanza alla cosa, ma ci siamo ripromessi di approfondire alla prima occasione che si è presentata nel corso della pulizia settimanale dei divanetti. In effetti togliendo i cuscini e gli schienali è apparsa una lanuggine pulverulenta a comprova di pulizie superficiali; inoltre, la sporcizia era abitata sia dalle larve pelosette sia dalle strane coccinelle.

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IL RACCONTO

La signora Maria ha subito allertato l’impresa di disinfestazione che effettua i monitoraggi e trattamenti contro le blatte e i roditori. Appuntamento l’indomani alle ore sei perché poi la reception si affolla di clienti che lasciano le loro camere. Nel frattempo, due signore addette alle camere attuano delle pulizie a fondo dei divanetti avendo cura di sigillare con attenzione i sacchetti dell’aspirapolvere da consegnare al disinfestatore. Inoltre, la signora Maria mi invia alcune foto, che insieme alla descrizione dei fatti fanno supporre trattarsi di Anthrenus verbasci (diagnosi probabile ma non certa, l’entomologia è una scienza esatta, ma presuppone specifiche indagini con strumenti e competenze adeguate).

L’indomani il tecnico effettua un sopralluogo e con una bomboletta spray a base di gas refrigeranti fa delle applicazioni in tutti i divanetti nelle aree, ormai prive di sporcizia, in particolare fra appoggiabraccia e seduta e fra quest’ultima e lo schienale. Poi raccoglie i due sacchetti di polvere e li mette in un altro più grande, lo sigilla e vi appone un’etichetta. Viene fissato un appuntamento vero le 16 del giorno dopo con i disinfestatori.

Al giorno prefissato i quattro divanetti sono sottoposti a disinfestazione e coperti con teli di plastica e anche i 28 cuscini (dopo una irro-

razione assai micronizzata) vengono posti in un sacco nero e in più, prima di chiudere il sacco, viene effettuata una “spruzzata veloce” con una bomboletta spray. L’indomani una inserviente addetta alla pulizia dei piani toglierà i teli e estrarrà i cuscini. Ripasserà il tutto con l’aspirapolvere e, se non riscontra cadaveri, ripristinerà i divanetti e le poltroncine avendo cura di passare uno straccio umido di disinfettante sui cuscini. A distanza di un anno non si sono avute recidive.

RISORSE TECNICHE

Una bomboletta a base di gas refrigeranti; una bombola spray a base di a base di piretrine pure (0,4%) e PBO (3,0%); circa 1.000 ml di formulato microincapsulato a base di cipermetrina (0,3 %) tetrametrina (0,06%) e PBO (0,3%) e 50 ml di disinfettante (alchil-dimetilben-

zillammonio-cloruro e essenza di pino) diluito in acqua allo 0,25%.

RIFLESSIONI E LETTURA CONSIGLIATA

La prima cosa che un po’ mi stupisce è che la richiesta di un parere nel mondo dell’entomologia è considerata a costo zero. Io non sono una entomologa esperta ma per rispondere in modo assennato un poco di tempo lo devo pur dedicare (ho ragione di credere che pochi avvocati o commercialisti o medici o psicoterapeuti siano trattati come appassionati della materia e quindi a disposizione gratuita). La seconda è che il costo di due interventi di disinfestazione “in emergenza” di un tecnico e di due operatori è stato ritenuto esorbitante. Ma forse un poco la causa è da ricercarsi nel costume delle ditte di servizio e fornitrici di servizio che offrono sopralluoghi assolutamente gratuiti. E credo che ormai non sia più possibile cambiare detta costumanza. Lettura consigliata: “Ricordi di un entomologo, di Jean-Henri Fabre ed. Einaudi.

Foto Credits: André Karwath e Didier Descouens

Vignetta tratta da “il diario inedito di andy capp a colori e non” - Editoriale Corno srl © 1975, 1976

Anthrenus Verbasci adulto Anthrenus Verbasci larva

Formiche in cucina

Le formiche sono insetti ubiquitari, presenti anche nell’ambiente urbano e sono

considerate, in questo caso, infestanti dell’ambiente domestico e delle industrie alimentari

Nonostante la loro grande importanza dal punto di vista ecologico, negli ambienti antropizzati è necessario considerare le implicazioni igienico-sanitarie derivanti dalla possibile presenza di spoglie di formiche morte negli alimenti e dalla potenziale trasmissione di organismi patogeni (Pseudomonas spp., Staphylococcus spp., Salmonella spp., Clostridium spp., ecc.).

Le formiche sono insetti appartenenti all’ordine degli Imenotteri, inclusi in una vasta famiglia che vanta numerose sottofamiglie e generi. Sono insetti sociali che vivono in colonie permanenti che generalmente comprendono una femmina (regina), dei maschi e delle operaie.

Le formiche, nelle forme alate e non, si distinguono dagli altri insetti per

la presenza del peziolo, un peduncolo presente tra il torace e l’addome formato da uno o due segmenti che porta scaglie o nodi: la sua conformazione riveste importanza sistematica. Anche le antenne genicolate sono un carattere distintivo.

Alcune sottofamiglie sono provviste di pungiglioni (le formiche, infatti, appartengono al gruppo degli Aculeati come api e vespe) ma molte specie ne sono sprovviste benché possano difendersi schizzando acido formico.

Le mandibole sono robuste e affilate e nelle specie di dimensioni maggiori provocano anche dolorosi morsi. All’interno della colonia la maggior parte delle formiche sono operaie femmine attere e non completamente sviluppate sessualmente. Gli individui maschili e le femmine sessualmente mature sono prodotti solo in alcuni periodi dell’anno (primavera-estate).

Si tratta di individui alati che si allon-

tanano dal nido per il “volo nuziale”. Il momento della comparsa delle alate è determinato dalle condizioni climatiche: è così possibile la fuoriuscita contemporanea da tutti i nidi della stessa area. È frequente che le forme alate, attratte dalla luce delle abitazioni, penetrino all’interno di case e di edifici.

Dopo l’accoppiamento aereo, le formiche tornano a terra: i maschi muoiono mentre le femmine, dopo aver perso le ali cercano un luogo adatto per nidificare. È possibile che le femmine fecondate entrino in un nido preesistente e in questo caso si avrà più di una regina (poliginia). Dopo la deposizione delle uova e la schiusa, le larve vengono alimentate con la stessa saliva della regina e una volta adulte si assumono il compito di costruire e gestire il nido mentre la regina si occupa solo della deposizione delle uova e viene accudita dalle operaie. Le uova deposte vengono spostate dalla “camera reale” e si schiudono altrove nel nido. Le operaie, quindi, intraprendono la vera e propria costruzione del nido a partire dalla camera della regina realizzando un certo numero di “stanze” e gallerie. Tra le operaie vi è una notevole cooperazione aiutata da un continuo scambio di informazioni biochimiche mediante lo strofinio delle teste e delle antenne.

Le larve vengono allevate e nutrite con sostanze zuccherine e proteiche reperite nell’ambiente circostante; esse vengono trasportate di stanza in stanza in funzione dello stadio di sviluppo raggiunto. Lo scambio di sostanze alimentari avviene mediante un meccanismo chiamato “trofallassi”. Le pupe vengono trasportate verso la superficie del nido dove la maggiore temperatura facilita la maturazione delle stesse.

Le colonie sono notevolmente stabili e di lunga durata; la regina vive per parecchi anni e la frenetica attività delle operaie assicura che nuove regine vengano allevate quando necessario per garantire la continuità

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Disinfestazione

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Disinfestazione

della colonia.

Se in natura i nidi sono in genere realizzati nel terreno o in alberi cavi, in ambiente urbano intercapedini, canaline, coibentazioni rappresentano i più comuni siti dove le formiche nidificano.

Le abitudini alimentari delle formiche variano a seconda del grado di evoluzione della specie in esame.

Le formiche più primitive sono cacciatrici e quindi carnivore, mentre le più evolute sono “coltivatrici” come le formiche parasole dell’America tropicale che si cibano di funghi “coltivati” proprio da loro stesse.

Il livello intermedio è rappresentato dalle formiche che allevano afidi per ottenere melata e che raccolgono sostanze zuccherine dai vegetali: è il caso della maggior parte delle specie presenti in Europa e di interesse del pest control.

Tuttavia, se l’alimentazione glicifaga è generalmente considerata come ottimale, nei momenti di covata e massima produzione di uova aumenta la richiesta di alimenti proteici.

La ricerca di cibo spinge, quindi, le formiche a penetrare negli edifici (abitazioni e industrie alimentari), favorite anche dall’ambiente caldo-umido. È possibile osservare lunghe file di operaie sul pavimento e sulle pareti dei locali nei quali penetrano sfruttando porte, finestre e fessure di dimensioni molto ridotte.

STRATEGIA DI CONTROLLO

Le forme di prevenzione quali il proofing (chiusura di interstizi,

fessurazioni e simili) e di pulizia e sanificazione dell’ambiente (eliminazione di detriti e di ogni fonte di cibo appetibile, corretta gestione dei rifiuti), sono fondamentali per impostare un controllo integrato ed efficace delle formiche. Altresì, sono necessarie corrette informazioni a riguardo della specie infestante e accurate ispezioni ambientali. Certamente, l’individuazione e la distruzione del nido rappresentano il metodo di lotta alle formiche più efficace, in quanto i trattamenti abbattenti contro le operaie durante gli spostamenti riducono solo temporaneamente la popolazione che verrà riportata al livello precedente il trattamento (se non maggiore) grazie all’incessante deposizione di uova da parte della regina. Inoltre, i trattamenti adulticidi tradizionali (liquidi, fumiganti, polveri a base di piretroidi), fungono da repellenti per le operaie che trovano vie alternative per raggiungere le fonti di cibo.

L’impiego di esche alimentari attivate con diversi principi attivi (indoxacarb, acetamiprid, fipronil, ecc.) si rivela indispensabile per un efficace controllo. Pur non esplicando immediatamente la propria azione tossica, tali esche (formulate come gel, in scatole esca, granuli, ecc.) sono introdotte dalle operaie nel nido uccidendo così le regine e le larve che se ne nutrono, con la conseguente distruzione della colonia. Questa tipologia di lotta sfrutta il fenomeno della trofallassi per consentire ai principi di attivi di contaminare tutta la colonia. Le esche insetticide per formiche si differenziano non solo

per la tipologia di p.a. ma anche per i co-formulanti/adescanti alimentari, che possono attrarre varie tipologie di formiche, a seconda che l’adescante sia di natura zuccherina, proteica o lipidica. Inoltre, anche la capacità dei formulati di persistenza e di resistenza alle condizioni ambientali avverse, l’uso consentito anche all’esterno, e la buona viscosità/densità (dei gel) sono fattori chiave da prendere in considerazione nella scelta del giusto formulato. Qualora non sia possibile raggiungere direttamente il nido, tali formulati possono essere distribuiti sia in ambienti interni che esterni lungo i camminamenti delle operaie stesse, in modo conforme a quanto prescritto in etichetta. Il taglio dei rami degli alberi a contatto con gli edifici, la rimozione di tronchi, ceppaie e legname in deperimento o marcescente, nonché il controllo dell’umidità in interno e delle strutture lignee in decadimento, rappresentano un contributo importante per prevenire infestazioni di formiche carpentiere (Camponotus spp.) e delle comuni formiche rosse (Crematogaster scutellaria).

La lotta rivolta contro le forme alate, sebbene non sempre necessaria e a volte assolutamente superflua in esterno, può essere condotta impiegando in aree interne apposite trappole UV.

I consigli relativi all’impiego di biocidi sono indicativi: fare sempre riferimento alle etichette ministeriali dei prodotti; chi impiega gli insetticidi è responsabile delle eventuali conseguenze dannose.

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Specializzata nella costruzione di macchine per la disinfestazione urbana e per il trattamento del verde pubblico e privato, SPRAY TEAM propone una vasta serie di macchine che permettono di far fronte ai piccoli e grandi interventi come la saturazione d’ambiente con termo nebbia o ULV nebbia fredda.

Grazie ad un controllo completo del processo produttivo è in grado di garantire ai propri clienti la massima affidabilità su tutta la gamma dei prodotti.

SPRAY TEAM essendo una ditta certificata, intende applicare e migliorare costantemente il proprio Sistema di Gestione della Qualità aziendale, in riferimento alla norma UNI EN ISO 9001:2008. ISO 9001:2008 - Cert. n. 9190.SPRY

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