Dimensione Pulito – Maggio 2019

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Quine Srl - n. 4 maggio 2019 / www.dimensionepulito.it - ISSN: 2612-4068

Speciale

Igiene Alimentare a pag. 119

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Mensile di pulizie industriali, sanificazione e igiene ambientale



2. Carta attorcigliata che rallenta il lavoro? 1. Carta incastrata nel dispenser?

LE CUCINE PROFESSIONALI IN EQUILIBRIO TRA FUNZIONALITÀ E ORDINE Picchi di attività e spazi limitati, le cucine professionali necessitano di un’efficienza impeccabile per portare a termine il servizio, limitando stress e tensioni. Come tutti gli strumenti, anche il dispenser deve ottimizzare i tempi e gli spazi, ma i prodotti in commercio spesso hanno dimensioni eccessive, erogano la carta in modo scomodo e rallentano il lavoro anziché agevolarlo.

3. Carta senza dispenser?

4. Carta terminata nel bel mezzo del servizio

UNA GARANZIA SU CUI CONTARE Versatile e di alta qualità, il sistema Omnia Labor soddisfa tutte le necessità di cuochi e pizzaioli. La giusta quantità di carta sempre a disposizione, senza inutili intoppi o rallentamenti, evita anche contaminazioni crociate, perché la carta rimane protetta fino al suo uso.

Una vera e propria garanzia che libera la mente e le mani: il dispenser infatti è azionabile con una sola mano ed eroga il singolo foglio già aperto. La continuità del servizio senza interruzioni di ricarica è una sicurezza garantita dal maxi formato piegato.


IL DISPENSER SI FA ALLEATO IN CUCINA Ideato dall’esperienza di Andrea Bernacchi, Omnia Labor è il sistema che porta la cucina professionale ad un alto livello. Il rotolo ingombrante cede il posto alla carta piegata che grazie all’innovativo Maxi Formato garantisce elevate performance e consumi ridotti, nel pieno rispetto del protocollo HACCP. La novità assoluta e brevettata assicura continuità e fluidità del servizio, occupando un minimo ingombro. In linea con le ultime tendenze della ristorazione, il dispenser è un vero e proprio elemento di stile che arreda anche le cucine a vista.

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LA TUA ARMA IN CUCINA Omnia Labor è il nuovo sistema per cucine professionali della famiglia Celtex Megamini, caratterizzato da un innovativo sistema di erogazione foglio a foglio e da un design minimal e raffinato.

Omnia Labor, proprio come il coltello da cuoco, è lo strumento indispensabile in cucina che assicura assorbenza, resistenza e continuità di servizio, riducendo il consumo eccessivo di carta e l’impatto ambientale.


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Periodico mensile edito da

Quine Srl Via G. Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel. 02.69001255 | Fax 02.69001277

sommari S S OM MAR I O/AN N O 28 N.4 MAG G I O 2019

Quine Srl - n. 4 maggio 2019 / www.dimensionepulito.it - ISSN: 2612-4068

Direttore editoriale Ornella Zanetti | o.zanetti@spaziotre.it Fondatore Gabriele Marrazzini g.marrazzini@spaziotre.it

Speciale

Igiene Alimentare

a pag. 119

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Mensile di pulizie industriali, sanificazione e igiene ambientale

Direttore Responsabile Marco Zani Coordinamento editoriale Chiara Scelsi - chiara.scelsi@quine.it Loredana Vitulano - loredana.vitulano@quine.it

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Consulente tecnico scientifico per la sezione Igiene&Ambiente Graziano e Chiara Dassi Ufficio traffico e Servizio abbonamenti Ilaria Tandoi | i.tandoi@lswr.it Simona Agostinelli | traffico@quine.it Responsabile Commerciale Stefano Busconi - s.busconi@lswr.it Pubblicità e Sviluppo: Guido Rossi g.rossi@lswr.it - Lombardia Fabrizio Polli f.polli@lswr.it Emilia Romagna Antonio Verona a.verona@lswr.it Piemonte e Toscana Edoardo Rossi e.rossi@lswr.it - Triveneto Paolo Simeoni p.simeoni@lswr.it - Triveneto Cristoforo Zervos c.zervos@lswr.it Centro e Sud Italia Realizzazione grafica Fabio Castiglioni

Hanno collaborato: Flavia Arena, Marco Bebetti, Cristina Cardinali, Chiara Dassi, Graziano Dassi, Mauro Errico, Silvia Fortuzzi, Marialisa Giuliani, Luca Ilorini, Silvia Martellosio, Alessandra Mecca, Marco Monti, Davide Pasqualini, Maurizio Pedrini, Alex Pezzin, Fabrizio Pirovano, Gabriella Rondinini, Michele Ruzza, Federica Tavassi, Jamal Wehbe, Costantino Zanatta

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Produzione&Stampa Walter Castiglione Stampa Aziende Grafiche Printing Srl Peschiera Borromeo (MI) Prezzi e abbonamenti • Abbonamento annuale: 49 euro • Annuale estero: 160 euro • Copia arretrata: 17 euro • Costo di una copia: 1.30 euro info@dimensionepulito.it www.dimensionepulito.it www.cleaninginternational.com Responsabilità Dimensione Pulito periodico mensile registrato: autorizzazione del Tribunale di Milano N. 598 del 9.11.92 La pubblicazione o ristampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’editore. Gli articoli pubblicati su Dimensione Pulito sono sotto la responsabilità degli autori. I manoscritti e i disegni pubblicati non saranno restituiti. INFORMATIVA AI SENSI DEL GDPR 2016/679 Si rende noto che i dati in nostro possesso liberamente ottenuti per poter effettuare i servizi relativi a spedizioni, abbonamenti e similari, sono utilizzati secondo quanto previsto dal GDPR 2016/679. Titolare del trattamento è Quine srl, via Spadolini, 7 - 20141 Milano (info@quine.it). Si comunica inoltre che i dati personali sono contenuti presso la nostra sede in apposita banca dati di cui è responsabile Quine srl e cui è possibile rivolgersi per l’eventuale esercizio dei diritti previsti dal D.Lgs 196/2003. © Quine srl – Milano 9

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1 - Disinfestazione e servizi ambientali 14% 2 - Alberghi 8% 3 - Aziende alimentari e varie 10% 4 - Pubblici esercizi 8% 5 - Enti pubblici 3% 6 - Grande distribuzione 3% 7 - Imprese di pulizia 30% 8 - Rivenditori 16% 9 - Sanità 8%

MERCATI 34 Carrelli, segnali positivi Alessandra Mecca 102 Cura Casa: segnali di miglioramento Cristina Cardinali ECONOMIA & FINANZA 40 Un futuro sempre più legato alle commodities Maurizio Pedrini INNOVAZIONE 46 Surface cleaning: il nuovo trend del profumo capsulato Luca Ilorini MERITO CREDITIZIO 50 Quando la morale aiuta il rating in banca Silvia Martellosio TRATTAMENTI 56 La cura dei parquet Mauro Errico 62 Un parquet da museo Flavia Arena 78 Ardesia brasiliana in biblioteca Cristina Cardinali 80 Se il detergente sporca … Costantino Zanatta

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sommario S SOMMARIO

INTERVENTI IGIENE & AMBIENTE 66 Operazioni di pulizia XLV Disinfestastorie in modalità vapore Ma dove l’hai letta? Alessandra Mecca Chiara e Graziano Dassi 74 Il resort dalla pulizia intelligente Alessandra Mecca XLVI Monitoraggio Topi fantasmi LOGISTICA Chiara Dassi 98 Gestione innovativa delle merci XLVIII Prevenzione Marco Babetti Gli infestanti non aspettano altro … MARKETING Alex Pezzin 104 Sapete sedurre il vostro cliente? LII Disinfestazione Scoprite come Piccioni: necessità Fabrizio Pirovano di integrare le varie soluzioni e Marco Monti Chiara e Graziano Dassi RUBRICHE 22 Marchi di Copertina 86 Oggi sul mercato

LVI

Attrezzature Disinfestazione, disinfezione e sanificazione

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sommario S SOMMARIO

SPECIALE IGIENE ALIMENTARE X CONTAMINANTI Pericoli nascosti negli alimenti: i contaminanti chimici Marialisa Giuliani XIV PROGETTAZIONE Il design igienico nell’industria alimentare Marialisa Giuliani

XXVIII SICUREZZA Parassitosi Alimentari: il caso Taenia Federica Tavassi XXXII RUBRICHE Primo Piano Cristina Cardinali

DISINFESTAZIONE XXXVI XX All’ombra della Necrobia rufipes e del CONTROLLI Dermestes maculatus Significato delle analisi microbiologiche Chiara Dassi e Jamal Wehbe degli alimenti Gabriella Rondinini XL Il pest control in una azienda alimentare XXIV Michele Ruzza, Davide Pasqualini, TECNOLOGIE Silvia Fortuzzi Rischi igienici nelle carni separate meccanicamente Gabriella Rondinini

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Informazioni ed ordini - una APP per tutto Con una semplice scansione del bar-code stampato sui nostri prodotti si possono ottenere tutte le informazioni e ordinare direttamente il prodotto. Scaricabile da subito:

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www.hagleitner.com



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INDICE INSERZIONISTI

DIMENSIONE PULITO 4CleanPro 7, 22 Adiatek 8, 22 AEB 17, 22 Alca Chemical 93 Allegrini 71, 72, 74-77 Amer 23, 51 Arco Chimica II Copertina, 23 Bayer 23, 45 Cartemani - Hagleitner Group 19, 24 Chimiclean 9, 24 Comac 16, 25 Cross Media CMS Berlino 21 Diversey 97 Falpi 25, 37

Fimap 18, 25 FPS 26, 83 Ghibli & Wirbel 12, 26 Hygienalia Pulire 95 Host 73 Industrie Celtex C/Battente I Cop, 5, 27 Itidet 27, 49 Kärcher 27, 69, 70 Kemika C/Battente IV Copertina, 27 Klindex 6, 28 Lavorwash 28, 85 Lucart IV Copertina, 28 MarPlast 28, 55 MP-HT 29, 89

Paperdì Papernet - Sofidel Poli RCM Rubino Chem Spival Synclean Temotex Tenax TMB Tork - Essity TTS Vama

14, 29 30, 61 30, 33 III Copertina, 30 13, 31 31, 87 31, 53 32, 91 96 20, 32 32, 43 39 10, 11, 33

Hygenia Icefor LR Flavour Medusa

MK Polychim STI Unira

29, XVIII 30, XVII 31, IV 32, II Copertina

SPECIALE IGIENE ALIMENTARE ACRAF Angelini Ariston Bayer Bettari

22, XXXI I Copertina, 23 V 24, VIII

26, VI 26, III IX 29, VII

IGIENE&AMBIENTE Basf Bleuline Copyr

XLIX XLIII LIII

Ekommerce India Newpharm

25, XXXVII LI LV

CMS19 B ER L I N

Orma Sprayteam Zapi

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marchi di

MARCHI DI COPERTINA

4CLEANPRO

ACRAF SPA

ADIATEK SRL

AEB SPA

Via dei Tigli, 20 50013 Firenze Tel.: +39 055 898139 www.4cleanpro.com

Via Vecchia del Pinocchio, 22 60131 Ancona Customer Service: + 39 071 809809 www.amuchina.it

Via Monte Pastello, 14 37057 S. Giovanni Lupatoto (VR) Tel.: + 39 045 8779086 www.adiatek.com

Via Vittorio Arici, 104 S. Polo 25134 Brescia www.aeb-group.com

Forte di un’esperienza di 30 anni nel settore, 4 CleanPro è tra i professionisti nella progettazione e realizzazione di macchine lavapavimenti di qualità, anche in private label. Offre una gamma che parte da 40 cm di larghezza di lavoro fino 85 cm, uomo a bordo. Tutte le macchine hanno il telaio e le parti metalliche in acciaio, per assicurare una lunga durata nel tempo.

Amuchina è un marchio italiano del gruppo Angelini con 80 anni di storia. Amuchina Professional offre prodotti professionali che garantiscono massima efficacia per la pulizia e l’igiene industriale, la sanificazione e la disinfezione ambientale. Il core business del brand è costituito da disinfettanti a base di cloro e da prodotti specifici per la disinfezione delle mani. Grazie a un continuo investimento in Ricerca e Sviluppo, la linea si amplia costantemente con nuovi prodotti in grado di soddisfare tutte le esigenze per l’igiene degli ambienti professionali.

Adiatek è un azienda italiana che produce lavasciuga pavimenti industriali, che si distinguono per il design e la tecnica applicata. La cura dell’estetica e la continua ricerca di soluzioni mirate per le aziende, sono i fattori fondamentali della crescita costante di Adiatek. Essere sempre a contatto con i propri clienti è per l’Azienda un valore importante, che si concretizza nella presentazione annuale di nuove soluzioni tecnologiche. In 15 anni Adiatek ha creato una gamma di macchine in grado di rispondere a elevati standard di pulizia sicura e professionale.

AEB è un’azienda italiana con oltre 50 anni di esperienza nelle soluzioni per la pulizia, la disinfezione e l’igiene nei settori Horeca e agroalimentare. AEB offre una gamma completa di attrezzature e formulati di qualità nel pieno rispetto dell’ambiente, della normativa sulla sicurezza e con l’impiego di personale esperto e qualificato.

BEST SELLER

BEST SELLER

BEST SELLER

BEST SELLER

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Mira Settore di riferimento: Ho.Re.Ca. Plus: Piccola e maneggevole, ha batterie al litio ion per un’autonomia di 1 ora di lavoro. Manico snodato per poter pulire dove gli altri si fermano.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Amuchina Professional Igienizzante Multiuso Area Food Settore di riferimento: Ho.Re.Ca. Plus: Detergente igienizzante adatto anche per superfici a contatto con alimenti. Non necessita di risciacquo.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Topaz 90 Settore di riferimento: Industria, Grande distribuzione, Imprese di pulizie Plus: Lavasciuga pavimenti con sedile e volante regolabile, pratici comandi con display, compatibile con Telematics.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: DAY Settore di riferimento: Ho.Re.Ca, Industrie alimentari. Plus: Rimuove residui di grasso, unto e proteine dalle superfici; utilizzabile su impianti non trattabili con acqua.

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copertina AMER SPA

Via Maestri del Lavoro, 1 36078 Valdagno (VI) Tel.: +39 0445 400200 www.amer.it www.amergroup.it

Amer è player internazionale dell’Industrial Cleaning, settore nel quale ha apportato sostenibilità, adeguatezza e concretezza fin dai primi anni ‘70. Per mantenere una leadership tecnologica e commerciale Amer ha consolidato nel tempo Amer Group: 9 team composti da persone di talento e passione che affrontano la sfida industriale in un momento storico senza precedenti. Il valore aggiunto che l’Azienda offre ai partner commerciali è l’elevato standard tecnologico e qualitativo di tutta la produzione e la costante volontà di ricercare soluzioni all’avanguardia, integrabili e “su misura” con la flessibilità tipica delle industrie del Nordest italiano.

ARCO CHIMICA SRL Via Canalazzo, 22/24 41036 Medolla (MO) Tel.: +39 0535 58890 www.arcochimica.it

ARCO è un’azienda chimica certificata UNI EN ISO 9001: 2000 e ISO 14001 che formula e produce prodotti rivolti al mercato delle pulizie e sanificazioni industriali, all’industria alimentare, al catering e alle convivenze. L’azienda considera molto importante anche l’assistenza, l’aggiornamento e la collaborazione con gli operatori del settore, offerta da Arco Informa, con incontri di addestramento.

ARISTON CLEANING SOLUTIONS SRL

BAYER CROPSCIENCE SPA

A seguito della sempre maggior diffusione di malattie inerenti al mondo agro-alimentare, agli alimenti stessi e alla loro preparazione, si è reso necessario negli ultimi anni, la produzione di articoli specifici per la pulizia in campo alimentare e in tutti gli ambiti professionali dove l’igiene è una priorità. “Aricasa Hygiene” Products – è la nuova gamma che ARISTON, forte della sua esperienza di produttore da oltre 70 anni nel settore della pulizia della casa, propone per soddisfare gli esigenti requisiti richiesti nell’igiene alimentare e professionale. I prodotti della linea “Aricasa Hygiene”, realizzati in conformità alle ristrette norme definite dalla F.E.I.B.P. (Federazione Europea dell’Industria delle Spazzole e Pennelli), soddisfano i requisiti delle norme internazionali.

Bayer lavora per soddisfare al meglio due tra le necessità fondamentali per il pianeta: la Salute e la Nutrizione. In Environmental Science abbiamo la responsabilità di proteggere in modo sostenibile la salute, l’igiene e la sicurezza delle persone in tutto il mondo. E lo facciamo grazie a innovazione e tecnologie per prenderci cura degli ambienti dove tutti noi viviamo. Sviluppiamo soluzioni integrate per il controllo degli infestanti per aiutare i nostri clienti a mantenere gli ambienti salubri e a garantire la sicurezza degli alimenti. Tutti i giorni i disinfestatori proteggono l’igiene e la salute facendo fronte alle sfide portate dagli infestanti. Come Bayer siamo orgogliosi di sostenerli nel loro lavoro.

Via Delle Querce, 16 Z.I. Fenilrosso 46019 Viadana (MN) Tel.: +39 0375 780798 www.aricasa.com

Viale Certosa, 130 20156 Milano Tel.: +39 02 39781 es.bayer.it

BEST SELLER

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CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Motoruota MTR11 350 Settore di riferimento: Industriale Plus: Elevate prestazioni, manutenzione ridotta, facile da usare, estremamente robusta e silenziosa.

CARATTERISTICHE Nome del Prodotto: Pavifly Stromboli – Integra Pavifly Stromboli, essenza di profumo. Settore di riferimento: Manutenzione pavimentazioni. Ideale per tutti i settori. Plus: Pavimenti effetto lucido senza aloni e residui. Aumenta la persistenza del profumo con le gocce, Integra Pavifly.

CARATTERISTICHE Nome commerciale: Spingiacqua Monoblocco Manuale Settore di riferimento: Industria alimentare Plus: Spingiacqua monoblocco, particolrmanete adatto per aciugare e pulire tavoli e piccole superfici liscie. Disponibile in 5 codici colore, aiutano il mantenimento del sistema HACCP.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Hygienist Pavimenti Piastrelle Settore di riferimento: Locali pubblici, Comunità, Industrie, ospedali, Mezzi di trasporto Plus: Detergente – disinfettante per le grandi superfici ad azione battericida e fungicida.

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MARCHI DI COPERTINA

BETTARI DETERGENTI SRL Via G. Galilei, 2 25020 Poncarale (BS) Tel. +39 030 2540330 www.bettari.it

Bettari è un’azienda chimica che produce detergenti professionali dal 1963. La pulizia e l’igienizzazione sono messe al primo posto durante la formulazione di prodotti intelligenti, sostenibili e piacevoli con particolare attenzione all’evoluzione delle esigenze di mercato. Attraverso la gestione diretta di tutta la filiera produttiva sono garantiti qualità costante, servizio, innovazione e formazione.

CARTEMANI

HAGLEITNER HYGIENE

HAGLEITNER GROUP SRL (GMBH)

INTERNATIONAL GMBH

Via Ugo Foscolo,12/a 20060 Basiano (MI) Tel. + 39 02 9500431 www.hagleitner.com

Lunastraße 5 5700 Zell am See, Austria Tel. + 43 50456 www.hagleitner.com

Il marchio Hagleitner Hygiene International è presente sul mercato europeo dal 1971 ed è sinonimo di Igiene Innovativa nei settori più disparati, dall’Horeca, all’Industria e al settore medico-estetico. Azienda di produzione chimica, di trasformazione della carta e di stampaggio e assemblaggio dei dispenser; in grado di fornire ai propri clienti soluzioni ottimali e personalizzate grazie alla consulenza di personale altamente qualificato. L’azienda si affaccia per la prima volta sul mercato italiano nel 2002, quando apre una sede in Alto Adige e nasce così Hagleitner Italia. Nel 2014 acquisisce il marchio Cartemani già presente nel nord Italia. Dalla fusione di queste realtà nasce Cartemani Hagleitner Group Srl. Ad aprile 2017 viene inaugurato l’HUB italiano di Hagleitner a Basiano (MI). Da questa nuova moderna sede parte oggi il piano di sviluppo commerciale Hagleitner che abbraccerà tutto il mercato italiano, da nord a sud, da est a ovest. Dallo studio, allo sviluppo fino al cliente finale; tutto questo unito a competenza, qualità, servizio, e professionalità fanno di Cartemani Hagleitner Group srl il partner ideale per tutte le esigenze professionali legate all’igiene.

CHIMICLEAN GROUP SRL Viale Dello Sviluppo, 7 - Z.I. Modica/Pozzallo 97015 Modica (RG) Tel.: + 39 0932 902055 www.chimiclean.it

ChimiClean ricerca e formula specialità chimiche destinate alla detergenza industriale e al settore casa. Realizza una vasta gamma di prodotti per la pulizia e la sanitizzazione, specifici per il settore Ho.Re.Ca., le industrie alimentari e agricole, le cliniche e ospedali, le imprese di pulizia e igiene ambientale. Garantisce qualità ed efficacia nel pieno rispetto delle normative in materia di biodegradabilità, sicurezza e in conformità ai piani HACCP. Offre soluzioni innovative mirate a controllare i consumi e garantire sicurezza e sviluppo per un futuro più sano e più pulito.

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CARATTERISTICHE None del prodotto: Tecnet Move Greasy Settore di riferimento: Ho.Re.Ca Plus: Prodotto formulato per penetrare, rimuovere e dissolvere lo sporco carbonizzato da forni, piastre, grill, piani di lavoro, cappe. Spruzzato puro con l’apposito erogatore forma una densa schiuma aggrappante in grado di asportare anche lo sporco carbonizzato più resistente.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Integral 2GO Settore di riferimento: Ho.Re.Ca Plus: Il più preciso dispositivo di dosaggio (per prodotti concentrati) della sua categoria con semplicità di funzionamento; 1 Sistema di dosaggio digitale. 6 Potenti concentrati ad alta prestazione. A copertura totale dell’intera gamma di prodotti per l’igiene e la sanificazione. Economico, efficiente, sicuro e preciso.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Integral 4PLUS Settore di riferimento: Ho.Re.Ca Plus: Ad alta concentrazione: detergente e brillantante assicurano stoviglie pulite e bicchieri sfavillanti. Combinato con un sistema di dosaggio professionale e una App dedicata, Integral 4Plus, offre risultati ottimali ma soprattutto una cosa: la scurezza.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: SKIZZO Settore di riferimento: professionale, imprese di pulizia Plus: Skizzo detergente concentrato in gel, ideale per la pulizia di superfici dure, pulisce a fondo e rilascia nell’ambiente un piacevole profumo di pulito.

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COMAC SPA

EKOMMERCE SRL Zona Industriale Saletti 64041 Atessa (CH) Tel.: + 39 0872 888058 www.ekommerce.it

Via Diagonale, 120 13832 Ponzone Trivero (BI) Tel.: +39 015 7387777 www.falpi.com

Via Invalidi del Lavoro, 1 37059 S. Maria di Zevio (VR) Tel.: +39 045 6060411 www.fimap.com

Comac opera da quarant’anni nel mondo del pulito professionale con professionalità e competenza. Progetta e realizza macchine capaci di risolvere quotidianamente problemi di pulizia in diverse condizioni d’uso e su qualsiasi tipo di superficie: Lavasciuga pavimenti, Spazzatrici, Aspiratori, Monospazzole.

Ekommerce nasce in Italia nel 2001 con la mission di promuovere sul mercato del pest management l’uso dell’innovativo sistema di derattizzazione ecologica Ekomille, oggi brand di successo su scala mondiale. Negli anni seguenti sviluppa una completa offerta di prodotti ecocompatibili allargata anche ad altri settori del controllo di agenti infestanti. Produttore e distributore dei marchi Ekomille, Ekontrol, Klight UV traps, TAK Glueboard e Mosquito Magnet, dispone di una rete di consulenti, partners diretti e distributori in tutto il mondo.

Falpi da oltre 30 anni produce attrezzature di pulizia nello stabilimento sito a Ponzone – Trivero, in provincia di Biella, secondo i migliori standard qualitativi e di compatibilità ambientale. La sua produzione vanta 160 prodotti tessili certificati Ecolabel e 46 carrelli con etichetta ambientale EPD, a testimonianza politica ecogrenn dell’azienda.

Fimap è azienda leader a livello nazionale e internazionale nella produzione di macchine professionali per la pulizia. Partendo da un’attenta analisi delle richieste specifiche dei clienti, Fimap concepisce i propri prodotti in modo innovativo riuscendo a offrire un servizio personalizzato e garanzia dei risultati.

Via Maestri del Lavoro, 13 37059 Santa Maria di Zevio (VR) Tel.: +39 045 8774222 www.comac.it

FALPI SRL

FIMAP SPA

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CARATTERISTICHE Nome prodotto: C85/100 Settore di riferimento: Imprese Plus: Lavasciuga pavimenti caratterizzata dal design robusto e dall’anima “intelligente”. Infatti, grazie all’implementazione delle tecnologie più innovative, è stata migliorata l’esperienza d’uso in un’ottica di ottimizzazione dei tempi di intervento e riduzione dei costi.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Ekomille Settore di riferimento: Derattizzazione Ecologica Plus: Apparecchiatura professionale per la cattura di tutte le specie di roditori infestanti sinantropi. Derattizzazione sicura, igienica ed eco-compatibile.

CARATTERISTICHE Nome commerciale: Kubi 2 PRO Settore di riferimento: Centri commerciali, Scuole, Uffici Plus: Struttura leggera ma resistente costituita da una base in plastica, montanti in alluminio e accessori in acciaio inox.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: BMg Settore di riferimento: Imprese Plus: Piccola lavasciuga pavimenti dotata degli stessi optional dei modelli più grandi: display touchscreen, programmi di pulizia a zone, lancia di aspirazione, pistola spray, sistema anticollisione, telecamera posteriore e video tutorial integrati.

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marchi di

MARCHI DI COPERTINA

FPS PULITO by Spival SpA

GHIBLI & WIRBEL SPA Via Circonvallazione,5 27020 Dorno (PV) Tel.: +39 0382 848811 www.ghibliwirbel.com

Via Latina, 20 00179 Roma Tel.: +39 06 83512183 www.hygenia.it

Via P. Picasso,16 20013 Magenta (Mi) Tel.: +39 02 92279603 www.icefor.com

FPS Pulito nasce dai 65 anni di esperienza di Spival nella produzione di accessori per elettrodomestici e macchine professionali. La particolarità della gamma è quella di offrire basi mop innovative e multifunzione che, abbinate ai panni in microfibra di corredo, assolvono a tutti i compiti di pulizia professionale mantenendo comunque un prezzo molto competitivo e made in Italy.

Ghibli & Wirbel SpA è un’importante realtà industriale italiana con sede a Dorno, in provincia di Pavia. Fondata nel 1968, con oltre 50 anni di attività, da sempre opera in una logica di ricerca della qualità, di innovazione tecnologica, di design e di serietà e coerenza a livello produttivo e commerciale. Oggi rappresenta uno dei principali attori del settore del cleaning in Europa, grazie a una gamma completa di macchine per la pulizia interna: aspiratori, lavamoquette, generatori di vapore, monospazzole e lavasciugapavimenti caratterizzate da robustezza, efficienza e semplicità d’utilizzo.

Hygenia porta nel mondo imprenditoriale una matrice italiana neisistemi intelligenti per la pulizia, il benessere, il consumo ragionato di detergenti e prodotti cartacei, in un’ottica sempre crescente verso la sostenibilità ambientale. Hygenia con i suoi prodotti vuole facilitare la vita quotidiana delle aziende italiane e transnazionali, affiancandole in ogni fase e proponendo un assortimento ampio e variegato. Dal mondo Ho.Re.Ca fino alle attrezzature e al marketing olfattivo, le soluzioni Hygenia sono integrate e affidabili, moderne e all’avanguardia, coprendo tutte le esigenze dei massimi operatori.

Icefor Spa è specializzata nella produzione a proprio marchio e per conto terzi di detergenti, detersivi, emulsioni, cere, disinfettanti e cosmetici da risciacquo, destinati all’igiene sia nel settore professionale che nella Grande Distribuzione. L’azienda ha dato inizio, già dal 1992 a un programma di implementazione di un Sistema di gestione della Qualità, Ambiente e Sicurezza certificato secondo lo standard ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001, BRC Consumer Products e aderisce al protocollo Aise Charter per la sostenibilità ambientale dei processi e prodotti. Dispone di una gamma completa di prodotti connotati dal marchio di qualità ecologica Ecolabel.

Via Marconi, 214 51036 Larciano (PT) Tel.: +39 0573 859001 www.fpspulito.com

HYGENIA SRL

I.CE.FOR SPA

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CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Base Mop Tech larga 40, 50 e 60 cm Settore di riferimento: Imprese Plus: Prodotto multiuso in alluminio con strisce similvelcro e aggancio per panni monouso sovrastampati.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: O 143 U 13 Settore di riferimento: Imprese e dealer Plus: Monospazzola orbitale professionale versatile, per l’uso su ogni tipo di superficie, e pratica per manovrabilità e comfort.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Enjoy Settore di riferimento: Ho.Re.Ca Plus: Dispenser dal design innovativo, semplice ed elegante; permette l’erogazione della giusta quantità di prodotto, riducendo i costi e gli sprechi e aumentando l’impatto positivo sull’ambiente. Un flacone eroga fino a 280 dosi di prodotto.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: ICE 113 SEPT - PMC 20384 Settore di riferimento: Industria alimentare e ristorazione Plus: Disinfettante concentrato per superfici battericida, fungicida e virucida, indicato per il settore della ristorazione e per l’industria alimentare.

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copertina INDUSTRIE CELTEX SPA

Via Trav. del Marginone, 21/23 55015 Montecarlo (LU) www.industrieceltex.com

L’eccellenza della qualità e del Made in Italy applicati alla produzione di linee in carta tissue, tessuto non tessuto e sistemi di dispensazione per il mercato professionale. Ricerca e innovazione continua all’insegna dell’eco-sostenibilità, della creazione di nuovi posti di lavoro e alla valorizzazione del territorio.

ITIDET SRL

KÄRCHER SPA

KEMIKA SPA

Terza Zona Artigianale Loc. Colonia Elisabetta-Lotto 20 01016 Tarquinia (VT) Tel.: +39 0766 856398 www.itidet.it

Via Alcide De Gasperi, 98-100 20017 Rho (MI) Tel.: +39 02 93970311 www.karcher.it

Via G. Di Vittorio, 55 CO.IN.OVA 2 15076 Ovada (AL) Tel.: +39 0143-80.494 www.kemikaspa.com

Itidet, è un’azienda italiana di produzione di detergenti professionali con un’esperienza trentennale nel settore. I prodotti vengono costantemente perfezionati, ottimizzate le procedure e adottate nuove tecnologie, perseguendo un’ottica di miglioramento continuo. I valori dell’azienda espressi in correttezza, trasparenza e responsabilità le permettono di instaurare un rapporto di fiducia sia con i clienti che con i fornitori. La soddisfazione del cliente è l’obiettivo fondamentale per l’azienda.

Kärcher, primo produttore mondiale di macchine per la pulizia, è presente in 60 nazioni. L’azienda tedesca a conduzione familiare ha impianti produttivi in Germania, Italia, Stati Uniti, Brasile, Messico e Cina. Grazie agli oltre 50.000 centri di assistenza in 190 nazioni l’Azienda garantisce un elevato livello di assistenza per i propri clienti. Il reparto ricerca e sviluppo conta più di 900 tecnici e ingegneri che lavorano per sviluppare il prodotto e risolvere ogni tipo di problematica. Presente in Italia dal 1974 con sede a Rho (Mi), Kärcher è leader nella categoria idropulitrici con una consolidata presenza nel canale professionale del mercato della pulizia.

La qualità dei prodotti Kemika è riconosciuta e apprezzata dal mercato delle pulizie professionali. Le imprese di servizi comprano i prodotti per le pulizie ordinarie dai vari produttori, ma quando si tratta di effettuare trattamenti dei pavimenti o di risolvere problemi particolari, Kemika è sempre presente. Da circa una decina d’anni Kemika ha utilizzato le sue conoscenze sui problemi della detergenza per sviluppare formulati specifici anche per il settore HO.RE.CA, quali lavanderie, lavastoviglie ed igiene nelle cucine. L’approccio è sempre quello tecnico scientifico e la gamma di prodotti è “tagliata” per ottenere il massimo dell’efficienza al minor costo in uso.

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CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Dart Wipe Settore di riferimento: Industriale Plus: Rotoli Industriali in pura cellulosa, certificati Ecolabel e PEFC, adatti per uso alimentare e dermatologicamente testati.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Itidet 40 spray professional Mercato di riferimento: Imprese Plus: Schiuma detergente, sgrassante e brillantante eccezionale su vetri e specchi: evapora rapidamente e non lascia aloni.

CARATTERISTICHE Nome commerciale: BD 50/50 C Bp Classic Mercato di riferimento: Imprese Plus: Semplice e immediato utilizzo anche per personale non formato.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: MEGA Settore di riferimento: Hospitals Plus: Cera metallizzata a doppia reticolazione e alta resistenza al traffico. Alto grado di lucido.

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marchi di

MARCHI DI COPERTINA

Ss 5 Tiburtina Valeria Km 209, 200 65024 Manoppello (PE) Tel.: +39 085 859546 www.klindex.it

KLINDEX SRL

LAVORWASH SPA

Via J.F.Kennedy, 12 46020 Pegognaga (MN) Tel.: +39 0376 55431 www.lavorhyper.com

Zona Industriale Diecimo 55023 Borgo a Mozzano (LU) Tel.: +39 0583 83701 www.lucartprofessional.com

LUCART SPA

MAR PLAST ITALIA

Klindex opera nel settore delle lucidatrici professionali per pavimenti e superfici. Grazie all’assoluta qualità dei materiali utilizzati, nonché del prodotto finito, le lucidatrici Klindex sono utilizzati in tutto il mondo e l’azienda si è ritagliata un posto di leadership nel mercato globale. Si tratta di prodotti Made in ltaly, utilizzati per la levigatura e la lucidatura per superfici verticali, pavimenti in legno, parquet, terrazzo, cemento, marmo, granito e pavimenti industriali. Sono molto conosciute e utilizzate ampiamente da tutti i professionisti di categoria e sono estremamente affidabili. Possono essere a spazzola quadra o monospazzola; utilizzano un sistema di dischi abrasivi diamantati brevettato e un sistema planetario a tre.

Lavorwash è tra i leader mondiali nel settore cleaning dal 1975 e offre gamme di prodotti complete e diversificate sia per utilizzo domestico che professionali: lavasciuga pavimenti, idropulitrici, aspiratori, spazzatrici e generatori di vapore. Nel 2017 Lavorwash è entrata a far parte di COMET Group, contribuendo alla creazione di una realtà molto forte sul mercato, che conta oltre 700 dipendenti e un fatturato totale da oltre 170 Mln di Euro. L’offerta commerciale di Lavorwash diventa oggi ancora più importante e completa, potendo contare su un know-how prezioso e altamente specializzato maturato negli anni da parte di tutte le aziende del gruppo in settori di mercato complementari.

Lucart Professional è brand di Lucart Spa; azienda italiana dal respiro multinazionale, con 7 stabilimenti produttivi, è il principale produttore di carte monolucide sottili per imballaggi flessibili e figura tra i primi 10 produttori di carte e prodotti tissue. Oltre 60 anni di attività hanno permesso al Gruppo di sviluppare il knowhow, la tecnologia e l’esperienza necessari per realizzare prodotti di qualità in grado di soddisfare al meglio le esigenze dei clienti.

Mar Plast nasce dalla collaborazione tra Franco Mantovani e Giuliano Ascari, esperti nella realizzazione di stampi, che dal 1968 hanno deciso di unire la propria esperienza e il proprio talento nell’ambizioso progetto di produrre accessori in plastica di alta qualità per gli ambienti pubblici. In oltre 40 anni di attività Mar Plast si è trasformata in un player di riferimento, un’azienda leader nel settore degli accessori bagno che offre una gamma completa di prodotti progettati e realizzati per assicurare ai locali pubblici massimo comfort e funzionalità. Ogni fase di lavorazione, dal disegno dell’oggetto alla creazione degli stampi, fino alla produzione finale, è realizzata internamente all’Azienda che, oltre a garantire così controllo e qualità totali, si distingue per prodotti completamente Made in Italy, oggi esportati in più di 45 paesi nel mondo.

Via A. De Gasperi, 7 42010 Rio Saliceto (RE) Tel.: +39 0522 699200 www.marplast.it

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CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Levighetor 645 VS Settore di riferimento: Imprese di Pulizie, Levigatori Pavimenti Plus: Levigatrice e lucidatrice professionale per tutti i tipi di pavimenti e lavorazioni.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Dynamic 45 Settore di riferimento: Alberghiero, comunitario Plus: Compatta e maneggevole con pista di pulizia di 45 cm. Disponibile in due versioni, elettrica e a batteria.

CARATTERISTICHE Nome commerciale: Lucart Professional Identity Toilet Mercato di riferimento: Ho.Re.Ca Plus: Identity Toilet è il primo dispenser di carta igienica a taglio automatico, consente un risparmio del 45% di carta rispetto a un dispenser tradizionale.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: 884 ADVAN Mercato di riferimento: Ho.Re.Ca Plus: Dispenser a taglio automatico per carta asciugamani in rotolo dal design innovativo e dimensioni ridotte. Caricamento rotolo semplice e veloce, meccanismo silenzioso.

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copertina MEDUSA SRL

Via dell’Artigianato, 2/4 35023 Bagnoli Di Sopra (PD) Tel.: + 39 049 5352393 www.medusasrl.com

Medusa srl produce detergenti e specialità chimiche per i settori del Cleaning professionale e industriale di tutti i tipi, con un’ampia gamma di formulazioni. La Mission è offrire sicurezza e protezione alle famiglie e alle industrie attraverso la ricerca e sviluppo di prodotti di detergenza professionali e sicuri, sviluppando e innovando le formulazioni proposte nel rispetto delle persone, degli animali e con soluzioni amiche dell’ambiente. I prodotti Medusa sono distribuiti attraverso una rete di rivenditori presenti su tutto il territorio nazionale e in 10 Paesi dell’est Europa.

MK SRL

MP-HT SRL

PAPERDI SRL

Via Ciro Menotti, 77 20017 Rho (MI) Tel.: +39 02 93504187 www.marka.biz

Via Tamburin, 19 35010 Limena (PD) Tel.: + 39 049 7968360 www.mp-ht.it

Via Appia Antica 53 81020 S. Nicola La Strada (CE) Tel.: +39 0823 490011 www.paperdi.it

MK, fondata nel 1963, sviluppa e produce detergenti e specialità chimiche per il Cleaning professionale, sia in ambito civile che industriale, con il brand MARKA. I nostri asset sono l’ampiezza assortimentale e il nostro patrimonio formulistico, quindi l’attenzione e gli investimenti in Ricerca & Sviluppo, con professionisti dedicati a trovare le migliori risposte ai bisogni dei clienti. Con le nostre quasi mille formule diverse, offriamo ai Dealer un ventaglio di soluzioni e sistemi per tutti i più significativi bisogni di cleaning. MK è azienda certificata UNI EN ISO 9001-2015.

MP-HT SRL è un’azienda Italiana che progetta e produce macchine spazzatrici innovative dal telaio in metallo: solide, affidabili, rivoluzionarie. La completa gamma soddisfa sia le esigenze del settore urbano che industriale. Il punto di forza dell’azienda è la flessibilità e la continua ricerca di applicazioni innovative che soddisfano le esigenze degli operatori.

Paperdi è una società italiana che opera nel settore tissue dal 1989. Produce i seguenti articoli in pura cellulosa e carta ecologica: Bobine industriali, lenzuolini medici, carta igienica jumbo, rotoli asciugamani e asciugamani interfogliati a “C”- “V” - “W” - “Z”. Gli asciugamani interfogliati uniscono la qualità e il facile utilizzo a un prezzo competitivo.

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CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Intense Energy Settore di riferimento: Imprese di pulizie, Ho.Re.Ca Plus: Detergente per pavimenti, concentrato e super profumato. Disponibile in 9 fragranze nel pratico flacone giustadose.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: MK 901 Mercato di riferimento: Rivenditori Plus: Supersgrassante concentrato cationico per la rimozione di grassi minerali, animali e vegetali.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Wind Zero Settore di riferimento: Urbano Impresa pulizia e industria Plus: Spazzatrice di ultima generazione.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: BIG PRO Settore di riferimento: Ho.Re.Ca Plus: Bobina per professionisti, strappo lungo, 2 veli ad alto spessore e grammatura, 1 strappo 1 utilizzo, zero sprechi.

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marchi di

MARCHI DI COPERTINA

PAPERNET SOFIDEL SPA

Via Lazzareschi, 23 55016 Porcari (LU) Tel.: +39 0583 2681 www.sofidel.com

Sofidel nasce nel 1966 ed è uno dei leader mondiali nel mercato della produzione di carta tissue per uso igienico e domestico. Per Sofidel la responsabilità sociale è uno strumento fondamentale per favorire uno sviluppo duraturo degli equilibri ambientali e delle esigenze delle persone di oggi e domani. La mission Sofidel è volta a rendere la vita quotidiana più ordinata, pratica e piacevole, valorizzando le persone e i comportamenti, l’innovazione, la trasparenza commerciale e il rispetto delle regole, con lo scopo di creare valore per i clienti, i dipendenti, gli azionisti e la comunità.

POLI SRL

POLYCHIM SRL

RCM SPA

Fraz. Sacca, 2 43052 Colorno (PR) Tel.: +39 0521 815190 www.polimotoscope.com

Via Fogazzaro, 16 20092 Cinisello Balsamo(Mi) Tel.: +39 02 66016908 www.polychim.it

Via Tiraboschi, 4 41043 Casinalbo (MO) Tel.: +39 059 515311 www.rcm.it

Dal 1968, Poli produce e vende macchine per la pulizia industriale uomo a terra, uomo a bordo, nelle versioni a batteria, scoppio, diesel, con scarico manual e idraulico. Tutte con scocca in acciaio, grande aspirazione e di semplice manutenzione.

Dal 1984 Polychim progetta, produce e commercializza: detersivi, detergenti, additivi e ausiliari, cere e cosmetici a uso professionale. Offriamo ai distributori professionali del Cleaning oltre 250 diversi formulati per cucine, lavanderie, comunità, industrie, trasporti, igiene della persona, anche superconcentrati ed ecologici. Specializzati nella creazione di linee di prodotto progettate “ad hoc” e personalizzate su specifiche esigenze del cliente distributore, oltre al supporto e all’assistenza tecnica pre e post vendita. Il processo produttivo è certificato secondo la Norma UNI EN ISO 9001:2015.

Dal 1967 RCM produce e distribuisce in tutto il mondo macchine per la pulizia industriale e urbana. RCM S.p.A (Raimondi Costruzioni Meccaniche) è stata una delle prime aziende italiane produttrici nel settore del cleaning, nata e cresciuta Modena, al centro di un territorio caratterizzato da un forte spirito imprenditoriale con vocazione alla meccanica di qualità e all’innovazione. Oggi il catalogo RCM offre un’ampia gamma di spazzatrici e lavapavimenti affidabili e robuste, progettate e costruite per soddisfare esigenze specifiche di pulizia e per durare nel tempo.

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CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Asciugamano piegato a V Dissolvetech. Settore di riferimento: Imprese Plus: Resistente e conveniente amico degli scarichi e dell’ambiente: se gettato per errore nel WC si dissolve rapidamente.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Gemma E78 DSA Settore di riferimento: Medie/ grandi imprese di produzione, magazzini, piazzali, parcheggi Plus: Può ruotare su se stessa e superare pendenze del 20% grazie alla motoruota con motore verticale in AC.

CARATTERISTICHE Nome prodotto: Des Piatti Ultra Settore di riferimento: Ho.Re.Ca Plus: Detergente neutro schiumogeno a elevata concentrazione profumato al limone per gli operatori professionali che desiderano un lavapiatti a elevate prestazioni e conveniente nell’uso. Cartone da 10 x 1,5L e 4 x 5L.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: BYTE 461 Settore di riferimento: Industria e artigianato, Commercio e distribuzione, Logistica e trasporti, Servizi, Turismo e Ho.Re.Ca., Sanità Plus: Lava e non lascia tracce di bagnato. Pressione variabile della spazzola (3 livelli, max 55 kg) e grande autonomia.

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copertina RUBINO CHEM SRL

SPIVAL SPA

STI SRL

SYNCLEAN SRL

Via Vigili del Fuoco Cad. in Serv. 14/S 70026 Modugno (BA) Tel.: +39 080 50535348 www.rubinochem.it

Via Marconi, 214 51036 Larciano PT Tel.: +39 0573 859001 www.spival.com www.fpspulito.com

Via Rosi, 3 36030 Fara Vicentino (VI) Tel.: +39 0445 851420 www.stindustry.it

Via Salvo d’Acquisto, 10/B 26862 Guardamiglio (LO) Tel: +39 0377 519304 www.syncleanservice.com

Rubino Chem nasce nel 2002 dal progetto del CEO Luigi Rubino raccogliendo l’eredità della Rubino detergenti e di quasi mezzo secolo di esperienza e innovazione. Tra le aziende più importanti nel settore chimico nazionale e internazionale è il naturale punto di riferimento per le aziende che cercano eccellenza e performance straordinarie nel settore chimico. L’azienda ha un reparto Ricerca & Sviluppo con personale altamente specializzato che collabora direttamente con la facoltà di Chimica dell’Università degli Studi di Bari. Il risultato è un prodotto finale ad alta performance, esclusivo e innovativo.

Spival dal 1953 offre a catalogo un’ampia gamma di accessori per la pulizia: per aspirapolvere, per pulitori a vapore e spazzole di ogni genere; ha al proprio interno la completa filiera produttiva: reparto di ricerca e sviluppo, officina stampi, 30 presse a iniezione, reparto spazzoleria e reparto di assemblaggio che garantiscono consegne veloci, prodotti economici e funzionali anche su specifiche del cliente.

STI è un’azienda leader nella realizzazione di macchine per la pulizia a vapore per uso domestico e per uso professionale. Le due linee, progettate e prodotte da personale qualificato e d’esperienza, sono un esempio dell’eccellenza made in Italy. I prodotti STI vengono interamente pensati e realizzati nello stabilimento di oltre 3.000 mq di Fara Vicentino per essere poi distribuiti in Italia e all’estero. STI lavora da sempre a stretto contatto con i propri clienti, cercando di soddisfare le loro richieste e creando sempre prodotti all’avanguardia, anche con personalizzazioni ad hoc.

La società Synclean s.r.l. è da 25 anni nel settore della pulizia professionale e partner delle migliori case produttrici di macchine e accessori. Azienda moderna e dinamica ma con una esperienza di alto livello e un know-how specifico nel mondo delle macchine per la pulizia industriale. Un’ampia scelta di motori di aspirazione, gomme tergipavimento, spazzole, accessori e consumabili che soddisfa ogni richiesta.

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CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Olez Settore di riferimento: Rivenditori Plus: Profumatore ambientale con funzione detergente e sanitizzante. Ora in 19 uniche fragranze a lunga durata.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Spazzola Componibile Professionale da 300mm Settore di riferimento: Imprese Plus: Questa spazzola è disponibile in due dimensioni (300, 400) e con vari accessori per ogni superfice. È compatibile con tutti gli aspirapolvere a 1 o più motori.

CARATTERISTICHE Nome commerciale: COMBY 3500 Settore di riferimento: Rivenditori Plus: Possibilità di regolazione del detergente e idrogetto in uscita.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Motori di aspirazione Lamb Ametek, Ametek Italia e Domel Settore di riferimento: Produttori, Imprese, Rivenditori e Riparatori Plus: Motori di aspirazione originali per Lavasciuga pavimenti, aspirapolveri e aspiraliquidi, impianti centralizzati e car-wash.

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marchi di

MARCHI DI COPERTINA

TEMOTEX SRL

TMB SRL

Via Nando Tintorri, 15/1c 20863 Concorezzo (Mb) Tel.: + 39 039 6042664 www.temotex.com

Via Cà Nova Zampieri 5 37057 San Giovanni Lupatoto (VR) Tel.: +39 045 87742a99 www.tmbvacuum.com

La società Temotex è specializzata nella trasformazione del tessuto-non-tessuto e ha individuato nel mercato della pulizia professionale il proprio settore d’elezione. Temotex offre un elevato standard qualitativo grazie all’utilizzo di materie prime di alta qualità, all’avanzato automatismo delle macchine di produzione e confezionamento e all’esperienza acquisita nel corso degli anni da tutti coloro che operano nell’Azienda. Temotex è presente sull’intero territorio nazionale e la distribuzione avviene attraverso rivenditori.

Da oltre trent’anni TMB si dedica alla produzione di macchine professionali per la pulizia, conosciute per la loro qualità e affidabilità. La gamma include aspirapolveri e aspiraliquidi, aspiratori industriali per le diverse applicazioni e monospazzole. Una vasta scelta di accessori consente di personalizzare ogni modello per avere sempre la risposta più efficace alle proprie esigenze.

TORK ESSITY ITALY SPA

Via Salvatore Quasimodo, 12 20025 Legnano (MI) Tel: +39 0331 443896 www.tork.it

Tork offre prodotti e servizi per la pulizia professionale, la ristorazione, il settore sanitario, gli uffici, le scuole e l’industria. Dispenser, asciugamani in carta, carta igienica, sapone, tovaglioli e rotoli industriali e per cucine che migliorano l’igiene ed elevano l’ambiente dove sono inseriti. Grazie all’esperienza in materia d’igiene, design funzionale e sostenibilità, Tork è oggi leader mondiale. Tork è un marchio di Essity, realtà presente in Italia con una sede a Legnano (MI) e 3 stabilimenti produttivi in Toscana. Nel 2018 Essity ha sviluppato nel nostro Paese un fatturato di 506 milioni di euro di vendite nette, con un incremento di quasi il 3% rispetto all’ultimo esercizio.

UNIRA SRL

Via Salaiola, 52 Ind. Nord 57013 San Pietro in Palazzi, Cecina (LI) Tel.: +39 0586 660442 www.unira.it

La società Unira srl opera nel settore della produzione di detergenti per uso professionale proponendo prodotti innovativi che trovano applicazione in tutte le problematiche di detergenza, manutenzione e sanificazione degli ambienti comunitari e industriali. L’attenzione all’ambiente, la ricerca tecnologica avanzata e l’approfondito know-how, costituiscono i punti di forza di Unira. L’azienda detiene il “Certificato di Eccellenza” che assieme alle certificazioni ISO 9001:2000, UNI EN ISO 14001, OHSAS 18001, testimoniano l’impegno di Unira verso un miglioramento qualitativo continuo e un futuro ecosostenibile.

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CARATTERISTICHE Nome del prodotto: Quickly PL Settore di riferimento: Sanitario Plus: Panno in tessuto-non-tessuto trova maggior utilizzo nelle case di riposo, cliniche e ospedali, ideale per l’igiene dell’anziano.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: TOR43/50 EXTRA Settore di riferimento: Imprese Plus: Sfruttando il principio delle oscillazioni ad alta frequenza la monospazzola orbitale TOR è in grado di affrontare i lavori più gravosi riducendo drasticamente la fatica dell’operatore.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: SmartOne Settore di riferimento: Uffici, Industrie, Scuole, Sanità, Ho.Re.Ca, Retail Plus: A dispensazione centrale singola, SmartOne è facile da pulire e ricaricare. Riduce il consumo fino al 40%.

CARATTERISTICHE Nome del prodotto: FOS Settore di riferimento: Collettività Plus: Prodotto specifico per ristabilire l’attività batterica nelle fosse, riduce odori molesti e frequenza degli spurghi.

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copertina VAMA ELETTROTERMO MECCANICA SRL

Via D. Chiesa, 37 20026 Novate Milanese (MI) Tel.: +39 02 59903050 www.vama.it Dal 1950 Vama Elettrotermo Meccanica Srl® progetta, fabbrica e commercializza un’ampia gamma di articoli professionali, in particolare asciugamani elettrici e asciugacapelli per hotel e uso comunitario. La gamma di asciugamani ECO-JET creata dal 2010 ha rivoluzionato gli standard di velocità di asciugatura, risparmio energetico e igiene, ottenendo uno straordinario successo basato su contemporaneità e innovazione. Le ultime novità Stream Dry UV® e X Dry Compact® rappresentano i più recenti sviluppi dal punto di vista dell’igiene, con dotazione antibatterica di serie certificata.

ZAPI SPA

Via Terza Strada, 12 35026 Conselve (PD) Tel. +39 049 9500588 www.zapispa.com

Zapi Expert è il marchio di Zapi S.p.A. rivolto al mercato della disinfestazione professionale. Zapi è un’azienda italiana di ricerca, sviluppo, produzione e distribuzione di rodenticidi e insetticidi per la protezione dell’ambiente domestico e civile. La missione di Zapi è proteggere le persone e l’ambiente in cui vivono con soluzioni efficaci e sostenibili: per questa ragione l’attività è focalizzata sulla qualità e affidabilità dei prodotti e servizi, sulla riduzione dell’impatto ambientale dei processi produttivi e sulla sostenibilità dei prodotti immessi sul mercato.

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CARATTERISTICHE nome del prodotto: Stream DRY UV settore di riferimento: Tutti i bagni pubblici a elevata affluenza plus: L’unico asciugamani ECOJET di produzione made in Italy con sistema antibatterico di serie certificato.

CARATTERISTICHE Nome commerciale: EKOSET Mercato di riferimento: Imprese Plus: Insetticida concentrato emulsionabile formulato con la nuova Tecnologia B.I.A Green (solventi a Basso Impatto Ambientale di natura vegetale).


M

M E R C AT I

Carrelli,

scenari

segnali positivi

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igliorano il lavoro e l’immagine percepita del servizio di pulizia, consentono di razionalizzare le operazioni, scandendo le fasi del lavoro e rispondono appieno alle diverse esigenze nei vari settori: dall’Ho.Re.Ca all’alberghiero, dal sanitario all’aziendale, passando per quello industriale e per la collettività. Sono i carrelli professionali per le pulizie, una nicchia di mercato che negli ultimi anni, ha avuto delle prestazioni interessanti, registrando incrementi a partire dal 2016, come rivelano i dati AfidampFAB. Nel 2017, il comparto delle attrezzature, quello cioè nel quale rientrano carrelli e telai, oltre a tessili per pavimenti, accessori vari, garze monouso, ha generato un fatturato di 70.795.880 di euro, facendo registrare una crescita del 2% sul 2016 e mostrando che il settore ha saputo riprendersi rispetto ad anni più difficili. Sul fronte dei ricavi, domina come sempre il settore carrelli e telai, con un fatturato di oltre 22.000.000 di euro e una crescita del 3% rispetto all’anno precedente. Aspettando i dati ufficiali per il 2018, abbiamo raccolto le impressioni e le opinioni 34

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Nel segmento di riferimento si assiste a una mobilitazione sempre maggiore verso soluzioni professionali sostenibili e a un conseguente aumento della domanda relativa a sistemi in grado di coniugare qualità, efficienza e basso impatto ambientale Alessandra Mecca

sull’andamento del mercato di alcune tra le più importanti realtà produttrici di carrelli. RISULTATI SODDISFACENTI PER IL 2018 Secondo Nico Trotta, Marketing Manager di Kärcher, il mercato dei carrelli, come del resto quello degli accessori per il cleaning, continua a mostrare segni positivi, con una crescita graduale ma costante. L’attenzione per il cleaning in ambito civile e commerciale, secondo il manager, continua a sostenere la domanda. Anche l’anno in corso, per l’azienda, è cominciato bene, come rivela Nico Trotta: “Il 2019 è iniziato in linea con i risultati del 2018, con buoni segnali. Prevediamo di chiudere l’anno con una crescita contenuta rispetto al 2018 e con un incremento della nostra quota di mercato”. Alle sue parole, fanno eco quelle di Sergio

Cervellin, Legale Rappresentante di TWT, che afferma: “L’impressione è che l’andamento del mercato dei carrelli per il 2018 sia stato buono, comunque in crescita. All’interno della categoria dei carrelli si è poi assistito in questi ultimi 5 anni a un aumento del peso di mercato dei carrelli multiuso; la nostra è un’azienda giovane e in forte crescita, per cui posso dire che l’andamento delle vendite dei carrelli TWT sia stato molto positivo”. Il mercato, comunque, si rivela complesso, con un andamento che può essere letto come altalenante, sia sul mercato nazionale sia internazionale. È questa l’impressione di Loris Giustetto, AD di VDM, che aggiunge: “Stimolare la crescita in questo scenario non è compito semplice, occorre trovare, quotidianamente, soluzioni concrete per incentivare la creatività e trasformarla in prodotti e servizi nuovi per il mercato. Nonostante le difficoltà, ci abbiamo creduto e con un pizzico di ottimismo abbiamo ottenuto risultati soddisfacenti sul mercato sia italiano sia estero. Le risposte a oggi sono positive, quindi auspichiamo un 2019 altrettanto soddisfacente”. Buone notizie anche da Falpi, che sottolinea alcune delle caratteristiche del mercato,


che lo rendono ancor più peculiare. Queste sono le parole di Andrea Loro Piana, Ceo dell’azienda: “ In generale il nostro mercato è fatto da utilizzatori altamente specializzati. Si tratta di imprese che operano su alti livelli qualitativi e quindi sono molto esigenti sotto l’aspetto della robustezza e dell’estetica del carrello oltre che dell’usabilità e dell’ergonomia. Su questi aspetti siamo riconosciuti come una tra le aziende di riferimento. In generale il mercato è diviso in due segmenti uno di basso livello, sempre più battagliato, in virtù del fatto che lì si attestano i volumi più importanti, e uno più professionale: noi competiamo in questo secondo. Parlando del 2018, è stato per Falpi un anno ricco di grandi soddisfazioni. Ci confermiamo tra i player di riferimento per la vendita di carrelli professionali nel campo sanitario e ora, sempre di più, anche in ambito civile. Le novità presentate a Interclean hanno avuto un forte impatto positivo; per quanto riguarda le novità che portiamo in Fiera a Verona, ci aspettiamo moltissimo”. Anche Denis Scapin, Responsabile Vendite Italia di TTS Cleaning esprime un parere positivo sull’andamento del mercato e dell’azienda, sottolineando l’esistenza di

una suddivisione interna al mercato, legata a diverse esigenze di partenza. Ne è nata, così, una differenziazione della domanda. “Da una parte - rivela l’intervistato - la richiesta di carrelli standard e dall’altra la richiesta di soluzioni su misura, ovviamente mantenendo sempre un occhio di riguardo nei confronti della qualità in entrambi i casi. Nel 2018, TTS ha registrato una tendenza favorevole e sembra che anche il 2019 stia proseguendo sulla stessa linea. La nostra forza consiste nel poter offrire ai nostri clienti entrambi le soluzioni richieste: abbiamo un’ampia gamma di carrelli basic ma allo stesso tempo possiamo offrire soluzioni altamente personalizzate”. 2019, PREVISIONI POSITIVE Motivazione, speranze ed entusiasmo trapelano dalle parole dei nostri intervistati per quanto riguarda l’andamento del mercato nei prossimi mesi dell’anno. “Ci aspettiamo interesse sui nuovi prodotti - sottolinea Loro Piana di Falpi - pur sapendo che non saranno referenze di largo utilizzo; abbiamo fatto molti affinamenti alla nostra gamma e inserito nuovi prodotti, nel contempo ne stiamo gradualmente abbandonando altri, che riteniamo non più rispon-

denti alle necessità di oggi. Un esempio sono i carrelli in Rilsan; dopo anni di diffusione sono stati soppiantati dall’inox che offre performance nettamente superiori a costi paragonabili se non, a volte, inferiori”. Novità in arrivo anche in casa Diversey, come rivela il Responsabile vendite Italia per le imprese di pulizia e marchio Taski, Simone Coccato: “Siamo fiduciosi di poter raggiungere grandi traguardi; come azienda storicamente ‘condannata’ a innovare, a breve lanceremo una nuova gamma di carrelli, modulari e impiegabili in ambienti destinati a usi diversi da quello pubblico”. “Le nostre previsioni per il 2019 - interviene Sergio Cervellin di TWT - sono buone, soprattutto per quanto riguarda le vendite in molti dei mercati esteri sui quali ci stiamo focalizzando; mercati che cercano eccellenza nella qualità dei prodotti a un giusto prezzo, che si distinguono per innovazione continua, estrema versatilità, robustezza senza paragoni e design”. GLI EFFETTI POSITIVI DEL GREEN PUBLIC PROCUREMENT Un anno buono, per questo segmento di mercato, quindi, che secondo alcune aziende, ha visto aumentare in maniera considerevole 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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M E R C AT I

Loris Giustetto VDM

Sergio Cervellini TWT

Nico Trotta Kärcher Italia

l’interesse generale nei confronti delle materie prime riciclate, anche grazie alla normativa vigente in materia di acquisti pubblici, Green Public Procurement - GPP (Acquisti verdi della Pubblica amministrazione). A pensarla così, è Kristian Trevisan, dell’Area Manager Italia di Filmop International, che aggiunge: “Siamo certi che continuerà a crescere l’attenzione verso le tematiche legate alla sostenibilità orientando sempre più la scelta in fase di acquisto, portando a preferire carrelli realizzati con materiali provenienti da riciclo e quindi a basso impatto ambientale. Il 2018 è stato un anno positivo per la nostra realtà, in particolar modo relativamente al segmento dei carrelli di pulizia: Filmop è infatti riuscita a soddisfare la richiesta offrendo un’ampia gamma di carrelli realizzati con un’alta percentuale di plastica di primissima qualità derivante da riciclo, certificati PSV - Plastica Seconda Vita (PSV) dall’Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo (IPPR). Il trend positivo sembra interessare anche i primi mesi del 2019, in particolar modo l’ultimo bimestre”. Gli effetti positivi del Green Public Procurement si sono fatti sentire anche per Diversey: “Analizzando il mercato del cleaning professionale - afferma Coccato- si può dire che sia stato influenzato in modo negativo dall’assenza d’importanti avvii di gare pubbliche. Il 2018 però si è chiuso per Diversey in modo positivo e grazie allo sviluppo di innovazioni legate all’ambito del Green Public Procurament anche il 2019 è partito in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. L’IMPORTANZA DI UN’OFFERTA SOSTENIBILE Nel mondo del professional cleaning, come abbiamo potuto constatare, produzione e innovazione fanno sempre più rima con sostenibilità. 36

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Andrea Loro Piana Falpi

“Le aziende produttrici - afferma Denis Scapin - sono oggi più che mai chiamate a realizzare soluzioni sostenibili, in linea con quanto definito nei CAM – Criteri Ambientali Minimi per l’Italia e più in generale nel GPP per quanto riguarda l’Europa. A tal proposito, TTS realizza i propri carrelli con alte percentuali di plastica riciclata premium, garantendo un prodotto robusto, duraturo nel tempo e riciclabile a fine vita. Questa

scelta ha permesso a TTS di ottenere per i propri carrelli la certificazione Plastica Seconda Vita (PSV), garanzia di un prodotto ecosostenibile oltre che di qualità”. Grande impegno verso la creazione di prodotti sempre più eco-sostenibili, anche per VDM, come si evince dalle parole di Loris Giustetto: “Ci siamo impegnati e ci impegniamo ogni giorno per migliorare e offrire, sia sul mercato nazionale sia su quello internazionale, prodotti e sistemi rispettosi per l’ambiente, prestando particolare attenzione a quei prodotti che rispondono ai Criteri Ambientali Minimi (CAM), ottenendo la certificazione dall’ente preposto. Abbiamo lavorato su diversi fronti, progettando e realizzando linee di prodotti sempre più eco-sostenibili, sistemi che ottimizzano spazi e tempi di lavoro e che mettono in sicurezza l’operatore riducendo al minimo gli sforzi. Tra le ultime proposte, posso citare il Touch Free System, un nuovo sistema di


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Kristian Trevisan, Filmop International

M E R C AT I

Simone Coccato Diversey

Denis Scapin TTS Cleaning

pulizia professionale brevettato progettato e realizzato per contrastare le infezioni ospedaliere. Questo sistema oltre a porre una grande attenzione al rispetto per l’ambiente, è uno strumento di lavoro ergonomico che in tre semplici mosse permette all’operatore di lavorare senza mai chinarsi, compiendo meno gesti e movimenti, velocizzando così ogni operazione e riducendo il rischio di infortuni”. Innovazione e attenzione all’ambiente si coniugano anche nelle parole di Simone Coccato: “Uno dei pilastri Diversey è il continuo investimento sulle innovazioni, i carrelli devono essere pensati per l’operatore

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che quotidianamente esegue le operazioni di pulizia, quindi ergonomici, pratici, sicuri e costruiti seguendo i principi dell’economia circolare. Taski da sempre rappresenta il riassunto delle migliori innovazioni tecnico-igieniche in linea con i CAM. Costruiti con materiali riciclati e riciclabili, montati su telai robusti di alluminio e ferro, modulari a seconda dell’area applicativa, verniciati con speciali protettivi che ne contrastano la proliferazione batterica, autoclavabili”. LE CHIAVI PER IL SUCCESSO L’innovazione, ovviamente, non si traduce solo nella creazione di prodotti sempre più “green”. I carrelli, apparentemente semplici, devono avere determinate caratteristiche, come ci spiega Nico Trotta di Kärcher: “Si tratta di referenze che, nonostante un’apparente semplicità costruttiva, offrono in realtà un grande contributo in termini di innovazione. Si pensi, per esempio, agli aspetti legati alla semplicità di utilizzo, alla sicu-

rezza e all’ergonomia, unitamente a quelli connessi ai materiali, che devono essere leggeri, resistenti e affidabili: i nostri modelli di punta della linea Trolley, per esempio, hanno una struttura realizzata al 100% in polietilene, pertanto completamente resistenti alla corrosione. È proprio questa cura costruttiva e in definitiva l’affidabilità a rappresentare il principale vantaggio competitivo rispetto a un’offerta concorrente probabilmente più economica, ma meno performante”. Sul concetto di innovazione, interviene anche Andrea Loro Piana, che afferma: “Oggi tutti i segmenti del Cleaning sono molto competitivi. La nostra ricetta è semplice: concretezza. Noi di Falpi non amiamo le cose complicate, non vogliamo stupire con “effetti speciali”: badiamo a ciò che serve rifuggendo da complicazioni. A questo concetto si lega il design, sempre lineare, dei nostri prodotti (basta guardare il Kubi per capire cosa intendo) e la nostra visione di ciò che va considerato come innovativo: per noi l’innovazione deve semplificare e non complicare un processo, tutto il resto è marketing”. Possiamo dire, quindi, che vi sono alcuni fattori che, più di altri, contribuiscono a fare la differenza. Per Filmop, prima di tutto, ci sono le indagini di mercato per capirne i movimenti e anticiparne le esigenze. “Altrettanto importante - spiega il manager di Filmop -, ascoltare attentamente le diverse necessità dell’utilizzatore finale da cui parte per progettare soluzioni altamente efficienti. Inoltre, Filmop investe nei materiali certificati derivanti da riciclo, prediligendoli per la composizione dei propri carrelli: il cliente ha così la garanzia di un prodotto di qualità, duraturo nel tempo e a basso impatto ambientale. Inoltre, da sempre la nostra azienda riserva un’attenzione particolare ai servizi erogati ai distributori e, di riflesso, a tutto il mondo dell’impresa tra


cui un supporto professionale e tempestivo, uno stock a magazzino in grado di far fronte a qualsiasi esigenza e spedizioni rapide in tutto il mondo. Innovazione e qualità sono due concetti imprescindibili per noi. L’innovazione nei nostri carrelli di pulizia è riscontrabile in quattro caratteristiche distintive: la sostenibilità dei materiali, l’elevata versatilità dei sistemi realizzati, la compattezza e la competitività dell’offerta”. Per TTS, l’innovazione risiede nel continuo sviluppo di soluzioni sempre nuove, per rispondere al meglio alle specifiche necessità dei clienti. “Questi ultimi - sottolinea Scapin - possono beneficiare di un’ampia offerta di carrelli caratterizzati da funzionalità, modularità e sostenibilità, tre concetti chiave che per noi vanno di pari passo. Ma innovazione vuol dire anche personalizzazione: il risultato finale è un sistema professionale unico nel suo genere, in grado di supportare egregiamente le diverse attività di pulizia”. Anche in VDM, la ricerca e la soddisfazione del cliente sono fondamentali. “L’innovazione quale leva per la crescita

resta l’elemento cruciale al quale, a nostro modesto parere, nessuna azienda dovrebbe fare a meno - dice Loris Giustetto -. Per noi è stato un anno caratterizzato da importanti investimenti sia per quanto concerne la Ricerca e Sviluppo, sia per quanto riguarda il marketing, ovvero le due funzioni che più di altre sono preposte a innovare. Tra i nostri punti di forza, la passione e l’impegno che mettiamo quotidianamente per soddisfare le richieste di un mercato complesso e sempre più esigente. Anche per l’anno in corso, la nostra professionalità e la nostra dedizione saranno la nostra forza”. SEGNALI POSITIVI DALL’ESTERO Buone notizie anche per quanto riguarda le vendite all’estero. “Filmop nel 2018 ha registrato un ottimo andamento nelle vendite dei carrelli all’estero e sembra che il trend si stia riproponendo anche in questi primi mesi del 2019. I risultati sembrano premiare la filosofia aziendale: Filmop mantiene da sempre elevati standard di qualità, sia per quanto

riguarda la progettazione dei prodotti sia per ciò che concerne i servizi offerti e continua a diffondere orgogliosamente il valore del Made in Italy nel mondo”. Soddisfazione è espressa anche dal Ceo di Falpi, che rivela: “La presentazione dei nostri nuovi carrelli Kubi ha dato un nuovo impulso alle vendite estere. Abbiamo allacciato nuovi importanti e strategici rapporti di distribuzione e le vendite registrano buoni incrementi: siamo soddisfatti”. Una tendenza particolarmente favorevole è registrata anche da TTS. “La richiesta proveniente dal mercato internazionale - sono le parole del responsabile vendite Italia - sembra essere in continua crescita. Il successo maggiore è stato registrato nei confronti della nostra linea di carrelli multiuso Magic, i cui tratti distintivi sono la modularità e la versatilità: l’operatore può passare liberamente da una piccola stazione di lavoro a un carrello completo, a seconda delle necessità”. Successo all’estero anche per i carrelli a marchio Taski.

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ECONOMIA&FINANZA

Un futuro sempre più legato alle commodities

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a sua è una voce radiofonica per antonomasia: siamo abituati ad ascoltarlo come conduttore di Focus Economia su Radio 24, il programma dedicato all’approfondimento dei temi dell’attualità e della finanza. Sebastiano Barisoni, giornalista di lungo corso, coniuga doti di competenza, franchezza e indipendenza di giudizio che rendono particolarmente interessanti ed autorevoli le sue opinioni, spesso controcorrente, in materia economica. Lo abbiamo avvicinato e coinvolto, per parlare principalmente del presente e delle prospettive di quella piccola e media impresa alla quale appartengono le aziende italiane del professional cleaning, chiamate a grandi sfide. Il discorso si è poi inevitabilmente allargato ad altri temi. La prima domanda è d’obbligo: sa che esiste un comparto, quello del pulito professionale, che vede gli industriali italiani sul tetto d’Europa. Cosa pensa, in generale, dei cosiddetti “comparti di nicchia” dell’economia italiana? “Lo conosco abbastanza superficialmente, ma abbastanza per poter affermare che esso riveste, al pari di altri definiti di nicchia, un’importanza rilevante per il nostro Paese.

Botta e risposta con Sebastiano Barisoni per analizzare le problematiche di economia e finanza che investono i produttori italiani di tecnologie per l’igiene sul mercato globale Maurizio Pedrini La nostra economia è basata sugli ambiti identificati dalle quattro A: Automotive, legno-Arredo, Abbigliamento e Alimentare, che rappresentano complessivamente il grosso dell’export, con la meccanica che si sta riprendendo bene. Assieme ad essi esistono settori di complemento, altrettanto importanti, come il vostro; poi mi vengono in mente settori merceologici affini, come la cosmetica, con il distretto di eccellenza che si è creato in Lombardia. Si tratta di segmenti produttivi fondamentali, proprio perché in grado di interagire dinamicamente sul territorio”. Che idea si è fatto delle aziende, posizionate principalmente nel nord Italia, che producono per il cleaning professionale? “Posso rispondere basandomi solo sull’esperienza che ho maturato da quando, con Radio 24, abbiamo deciso di intraprendere

un viaggio nei distretti industriali. Ritengo che meritino senz’altro molta attenzione, interesse e rispetto. Confesso, anzi, di provare una certa curiosità per le industrie del settore, capaci di fabbricare macchine meravigliose, come le lavasciuga pavimenti, le spazzatrici, le idropulitrici, che sono in grado di igienizzare completamente le superfici indoor e outdoor di qualsiasi tipologia di ambiente. Inoltre, mi sono reso conto che accanto ad esse si dipana una vasta filiera produttiva e occupazionale che comprende le imprese di pulizia, servizi e multiservizi, oltre al Facility Management. Una realtà che può giustamente vantare numeri importanti, considerando il numero delle imprese, i lavoratori, le professionalità che vi operano e il fatturato che esprime. Per queste ragioni ritengo che il vostro settore meriterebbe non solo una maggiore considerazione sociale e politica, ma soprattutto uno sforzo da parte dello Stato per promuovere la formazione, la specializzazione e l’aggiornamento continuo di quanti vi operano. Purtroppo, invece, devo constatare un’ignoranza abbastanza diffusa nel nostro Paese su queste realtà produttive e occupazionali: oltre al professional cleaning, penso alla carta, e ad altre eccellenze in cui siamo medaglia d’oro, d’argento o di bronzo a livello mondiale”.


Chi è Sebastiano Barisoni Se potesse dare qualche suggerimento al nuovo Governo, su cosa punterebbe, pensando agli interessi delle PMI? “L’Italia ha bisogno di alleggerire il carico della spesa pubblica, riducendola e rendendola più efficiente. Mi riferisco soprattutto al problema dei dirigenti della pubblica amministrazione pagati molto di più della media europea, che spesso ostacolano ogni serio tentativo di riforma per una rendita di posizione. In ogni caso, per risolvere l’annosa questione dei conti pubblici, bisognerebbe rimodulare i centri di acquisto e combattere seriamente l’evasione fiscale. Inoltre, il nostro Paese ha davvero bisogno di cospicui investimenti esteri, che sono pronti a tornare in Italia, a condizione però che sussistano tre elementi: stabilità politica, certezze nei processi burocratici ed efficienza nella giustizia civile. Credo che la riforma a costo zero della burocrazia consentirebbe di avere tempi europei per aprire un’impresa ed essere pagati dalla PA. Penso ad una riforma a costo zero in quanto l’autocertificazione per le imprese non comporterebbe minori controlli, ma controlli successivi: nessun imprenditore serio aprirebbe un’impresa per vedersela chiudere dopo pochi mesi. Del resto, non mi sembra nemmeno che la trafila di controlli e passaggi burocratici

Cinquantenne, di famiglia triestina, nato a Roma e cresciuto a Verona, Sebastiano Barisoni si è laureato in Relazioni Internazionali a Firenze. Nel 1999, sin dalla nascita dell’emittente, è entrato a far parte della squadra di Radio 24 occupandosi di finanza e risparmio. Dopo una prima fase al timone di Salvadanaio, è passato alla conduzione del programma Focus economia, in cui quotidianamente tratta della giornata economico-finanziaria. Nell’organigramma di Radio 24 è uno dei tre caporedattori e riveste anche il ruolo di vicedirettore esecutivo.

Bisognerebbe chiarire - spiega il noto giornalista, conduttore di Focus Economia a Radio 24 - che non stiamo vivendo una crisi, bensì un cambiamento epocale

abbia impedito casi di criminalità imprenditoriale, soprattutto al Sud”. Cosa dovrebbe fare il nostro Sistema Paese per incrementare la competitività delle imprese italiane sui mercati internazionali in una fase così delicata come quella attuale, caratterizzata da dazi, lotte commerciali, sanzioni e concorrenza selvaggia? “Oggi il disagio e le problematiche causati dalla rivoluzione 4.0 appaiono trasversali a tutti i settori. Gli elementi di debolezza sono comuni, a partire dalle dimensioni d’impresa, non in senso 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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assoluto, ma relativamente alla filiera nella quale l’azienda è posizionata: se sei all’interno di una filiera di valore, puoi avere dimensioni piccole perché, a monte o a valle, hai qualcuno che produce qualità. Per quanto riguarda la pressione fiscale, andrebbe ovviamente ridotta l’IRAP e ridimensionato complessivamente il prelievo dovuto al fisco da parte delle aziende. Poi c’è il capitolo burocrazia, di cui parlavo prima, che necessiterebbe di un energico snellimento. Infine, di fondamentale importanza, un concreto aiuto alle imprese italiane che operano all’estero, specie per le reti lunghe, in quanto ben sappiamo come, col passare degli anni, si sia considerevolmente allungata la distanza del nostro export. Un processo che in futuro diventerà sempre più marcato”. A quali condizioni, secondo lei, i prodotti del nostro settore possono affermarsi sui mercati dei Paesi emergenti? “Il punto centrale, per il vostro come per gli altri settori, è quello di non entrare in competizione con i produttori low cost, posizionandosi perciò sulla fascia alta e medio alta, a maggior valore aggiunto, ovvero su quella che presenta i tassi più interessanti. Questo è avvenuto per la calzatura e la ceramica, perciò sono convinto che possa accadere anche per il professional cleaning. In sostanza, l’esperienza di questi anni ci ha dimostrato che 42

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Oggi il disagio e le problematiche causati dalla rivoluzione 4.0 appaiono trasversali a tutti i settori. Gli elementi di debolezza sono comuni, a partire dalle dimensioni d’impresa, non in senso assoluto, ma relativamente alla filiera nella quale l’azienda è posizionata: se sei all’interno di un sistema di valore, puoi avere dimensioni piccole perché, a monte o a valle, hai qualcuno che produce qualità

per il Made in Italy non ha senso entrare in concorrenza commerciale con le fasce più basse, ma bisogna andare decisamente su quelle medio alte, non solo in termini di prezzo ma di valore aggiunto ed estrinseco. Per i produttori di tecnologie per l’igiene, ciò significa lavorare al meglio nell’ambito di quei servizi accessori che ormai sono diventati delle vere e proprie commodities per il cliente, ovvero: assistenza con tutti i servizi pre e post vendita che stanno assumendo un’importanza davvero essenziale agli occhi di un consumatore sempre più attento ed esigente. Il quale - tra l’altro per la prima volta nella storia, grazie alla Rete, può confrontare prezzi e servizi su base globale, indipendentemente dal luogo in cui risiede”. Come sta, a suo parere, l’economia italiana? “La crisi per le aziende morde ancora, soprattutto nell’erogazione del credito, a seguito delle nuove regole bancarie adottate per le PMI. Però questo fenomeno, inteso in senso stretto, sotto il profilo squisitamente finanziario, è finito nel 2010. È vero, peraltro, che l’Europa e l’area dell’euro hanno subito un’altra fase di elevata criticità dovuta alla gestione della moneta e della Grecia. Bisognerebbe chiarire che non stiamo attraversando una crisi,


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bensì un cambiamento epocale: si tratta di due fenomeni assai diversi, in quanto le rivoluzioni hanno tempi molto lunghi e non se ne conosce l’esito. Chiamiamo rivoluzione 4.0 quella che stiamo vivendo, ma non ha nulla a che vedere con Internet; si tratta di un processo basato sull’assoluta necessità delle aziende, di fornire servizi ad elevato valore aggiunto e alla possibilità, da parte del cliente, di confrontarli. Il che cambia radicalmente lo scenario dell’offerta e della concorrenza, in quanto aspetti che prima sembravano semplicemente accessori rispetto al prodotto diventano commodity. Così l’assistenza non è più un elemento extra, ma diventa un aspetto incluso in qualunque tipo di servizio. La piena soddisfazione del cliente, oggi, non è più retorica, mentre la coerenza tra quanto proposto dalle aziende nell’offerta e ciò che viene realmente commercializzato nella vendita può essere costantemente verificata su Internet. Questa rivoluzione 4.0 comporta, ovviamente, una maggiore competizione sul mercato, ponendo al vertice della piramide il cliente, non più il produttore”. Come vede il futuro delle PMI italiane chiamate a sfide di grande portata quali green economy, economia circolare, digitalizzazione, automazione ed intelligenza artificiale? Le piccole e medie imprese partono svantaggiate? “No, assolutamente. L’errore di fondo è continuare a pensare che la globalizzazione e la rivoluzione 4.0 creino vantaggi per i

grandi e svantaggino i piccoli. In realtà non è affatto così, perché nei processi di rivoluzione non vince il più forte e nemmeno il più grande. Darwin ci ha insegnato che nella fase di selezione si afferma chi meglio si adatta al mutare delle circostanze esterne, tant’è che i dinosauri non sono sopravvissuti, mentre le scimmie ce l’hanno fatta. Allo stesso tempo Nokia, Ericsson e Motorola che dieci anni fa erano dei colossi mondiali, oggi sono praticamente scomparsi dalla faccia della Terra. I nuovi colossi che si sono affacciati sulla scena, prima erano dei nani. Ho fatto questa premessa per sottolineare come la vera arma del successo sia data proprio dalla capacità di adattarsi alle nuove circostanze esterne, senza restare innamorati di vecchi modelli imprenditoriali. Poi è importante capire bene se si è piccoli oppure nani. Si può essere piccoli, avendo le dimensioni più logiche e corrette anche con cinquanta dipendenti, se si rientra nella catena del valore fornendo e commercializzando a monte o a valle della stessa. Viceversa, puoi essere un nano anche se disponi di cinquecento dipendenti, se sei solo e i tuoi concorrenti ne hanno cinquemila. Per questa ragione è bene ribadire la grande importanza dei distretti industriali, proprio perché costituiscono la risposta italiana al problema delle grandi dimensioni. Al posto di una grande impresa, ne hai tante che fanno rete scambiandosi il know how, che rappresenta il vero capitale, e facendo circolare le conoscenze. Certo, lo ribadisco, un conto è essere piccoli, ben altra cosa è essere nani: se ti accorgi che

le tue dimensioni non sono sufficienti, hai l’obbligo di allearti con altre aziende, inserendoti poi nella Rete”. Un’ultima domanda: cosa ne pensa delle politiche economiche europee con particolare riferimento alla gestione della moneta unica? “La gestione di questa moneta è stata, in questi anni, a dir poco disastrosa per colpa dell’irrigidimento della Germania e dei Paesi che ruotano attorno ad essa. Ormai abbiamo abbondantemente compreso che un’Europa basata solo sui tagli è sbagliata: il contenimento della spesa è essenziale, però essendo consapevoli che quello che conta è il rapporto tra deficit e Pil: se il denominatore – che è il Pil – continua a calare e non cresce a sufficienza, avremo sempre un problema di deficit come rapporto. La situazione sarebbe ben diversa in presenza di un Pil in fase di espansione: si potrebbe reggere anche un deficit più alto. Le politiche di stampo ragionieristico messe finora in atto a livello UE hanno portato l’area euro, unica al mondo, a subire una seconda recessione economica, dopo quella del 2009, registrando effetti recessivi e pro ciclici, destinati ad aumentare la recessione già in atto. A mio avviso, l’unica soluzione per uscire da questa situazione è che, mentre si mettono in atto le riforme nei singoli Paesi, si autorizzino investimenti di carattere europeo attraverso l’emissione di eurobond – ovvero titoli di Stato europei – perché l’area euro deve veramente essere una sola”.


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Surface cleaning: il nuovo trend del profumo capsulato

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n un settore come quello del cleaning professionale in cui le esigenze cambiano in maniera repentina e spesso imprevedibile, riuscire ad essere all’avanguardia con soluzioni che rappresentino una possibilità concreta di innovazione per il cliente a valle diventa un valore aggiunto: attenzione all’igiene, sostenibilità e tecnologie di ultima generazione rappresentano i key drivers per i principali attori del mondo della pulizia professionale. In quest’ottica va ad inserirsi la presenza sul mercato delle prime soluzioni a livello iniziale nel mondo della pulizia delle grandi superfici che adottano la strategia del profumo micro-incapsulato, dove l’unione della tecnologia con la componente profumo che spesso può rappresentare la motivazione di scelta del cliente a parità di prodotto, rappresenta un’innovazione significativa sul mercato. LA NECESSITÀ DI UNA SVOLTA I più grandi players italiani nel mondo del surface cleaning, comprensivo della fornitura di prodotti professionali piuttosto che di soluzioni lavasciuga, si sono sempre scontrati in passato con clienti, privati od imprese di pulizie, che lamentavano la scarsa persistenza della profumazione nell’am46

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Un settore in costante evoluzione dove innovazione e prodotti di qualità possono rappresentare una scelta vincente: la sfida del profumo micro incapsulato è lanciata Luca Ilorini biente una volta terminata la fase di lavaggio: anche utilizzando il più innovativo e profumato dei prodotti abbinato ad una macchina lavasciuga di ultima generazione i risultati in termini di persistenza erano scarsi o nulli. Un problema annoso, soprattutto per quelle realtà come i grandi alberghi e il mondo della ristorazione, dove oltre al locale pulito la presenza di una profumazione gradevole rappresenta un valore aggiunto, a cui non è facile supplire con soluzioni a deo-ambiente sia in termini di costi che di evaporazione ed efficacia. Nonostante i ripetuti sforzi nel tempo la soluzione non è stata trovata, fino all’intuizione, derivante dal mercato professionale britannico, di utilizzare anche nel mondo del surface cleaning una tecnologia già da tempo diffusa in svariati ambiti, dal mondo delle vernici a quello alimentare passando per l’universo tessile, le microcapsule profumate, per permettere la persistenza della profumazione in un ambiente

nel tempo, raggiungendo performance di ottimo livello. MICROCAPSULE PROFUMATE A livello strutturale le microcapsule sono dispersioni di materiale polimerico, in genere di natura melamminica, in un ambiente acquoso, ossia nella ‘confort zone’ di un prodotto per la pulizia delle grandi superfici, quasi esclusivamente costituito da acqua. All’interno dei gusci polimerici viene racchiusa una fragranza, che può essere scelta in base ai gusti del cliente fatta salva la compatibilità chimica col materiale della capsule, e questa dispersione viene aggiunta a percentuali minime (0,1% - 0,2%) al prodotto finito, permettendo di avere in mano una soluzione easy user a costi competitivi, a fronte di un investimento mirato nel proprio personale di ricerca e sviluppo per ottenere una formula finale dove i prodotti siano stabili e utilizzabili, dopo una semplice agitazione, manuale nel caso di prodotti liquidi per la pulizia delle grandi superfici o meccanica per le lavasciuga. Una storia che nasce da lontano, a cavallo degli anni 1920 e 1930 con i primi ottimi risultati proprio nella microincapsulazione di oli con gomma di acacia e gelatina tramite il processo di coacervazione e dal punto di vista industriale il


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Questa diffusa sensazione traspare sia da parte dei dealer che di molti produttori italiani del settore

primo vero successo di questa tecnologia è datato 1955, quando al National Cash Register Company (NCR) di Ohio viene brevettato un processo di coacervazione della gelatina in grado di incapsulare un pigmento. Al giorno d’oggi questa tecnologia è diffusa in molti ambiti industriali fra i più diversi fra di loro: chimico, cosmetico, alimentare e farmaceutico per citare alcuni fra i diffusi ambiti di applicazione e successo delle microcapsule. I vantaggi in termini di marketing e di posizionamento del prodotto sono molteplici dal momento che c’è la possibilità di fornire all’impresa di pulizia e conseguentemente alla struttura in cui vengono eseguite le pulizie una soluzione che permetta, grazie alla semplice azione meccanica di strofinamento sulla superficie del pavimento la rottura della capsula profumata e il rilascio di una piacevole fragranza nell’ambiente, evitando il ricorso a soluzioni affannose per coprire antipatici malodori o la necessità di ricorrere a lavaggi ripetuti, non facilmente applicabili per questioni organizzative ed economiche. I PRODOTTI SUL MERCATO Come spesso accade una tendenza di questo tipo è arrivata non solo in seguito alle richieste dei clienti finali ma anche come trickle down dal mondo della detergenza domestica, legato ovviamente ad altre logiche di prezzi e prodotti ma spesso settore a cui

guardare per innovare e lanciare nuove soluzioni: nel mercato tedesco ad esempio la linea di Mr Muscle Active-Kapseln per la pulizia delle superfici dure ha riscosso un notevole successo che ha portato l’ampliamento della gamma a dodici profumazioni differenti per soddisfare vari consumatori dei numerosi retailers europei. Un altro esempio è fornito dal successo nel mercato statunitense dell’innovativo prodotto lanciato dalla società messicana Pinalen, da sempre importante gruppo nel mondo del cleaning professionale e domestico, che ha recentemente lanciato la linea Pinalen Max Aromas, basata su un serie di multipurpose cleaners che abbinano alla profumazione normale la tecnologia micro incapsulata, grazie alla quale sono riusciti ad avere successo in un mercato commercialmente complesso come quello americano. Nel mercato inglese uno dei leader di mercato nel mondo del cleaning la società Craftex ha lanciato il prodotto Craftex Burst Bactericidal Deodoriser, un prodotto innnovativo che può essere utilizzato su tappeti, mobili e ogni tipo di superficie dura, dove l’azione disinfettante e germicida si accompagna alle microcapsule profumate garantendo un effetto rinfrescante e sanetizzante a lunga durata, apprezzato dalle più grandi catene alberghiere britanniche. Un’altra categoria di prodotti del mondo surface cleaning molto apprezzata è quella dei triggers per rimuovere i cattivi odori dalle superfici e per lasciare l’aria pulita: in tale direzione si è mossa la società inglese Beauty Naturals che ha aggiunto una fresca profumazione microincapsulata di menta e lime a un prodotto green della loro linea Eco Breeza Earth Friendly. LE MICROCAPSULE FORMALDEIDE FREE L’ultima innovazione dal punto di vista tecnico nella preparazione di microcapsule profumate è rappresentata dalla preparazione delle stesse attraverso materiali di partenza e processi produttivi che permettono di ottenere un prodotto esente da tracce di formaldeide, con le conseguenti problematiche dal punto di vista safety. La sintesi a partire da polimeri di natura vegetale o green, come la cellulosa ad esempio, ha permesso di ottenere prodotti dalle ottime rese, senza tracce di formaldeide: ad esempio per quanto concerne il mondo della detergenza industriale queste nuove microcapsule hanno performance di asso05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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luto livello nella fase di manganatura nelle lavanderie industriali, se paragonate alle capsule standard, e nel mondo della pulizia delle grandi superfici. La persistenza della fragranza sia durante la fase di lavaggio della superficie che durante la fase di calpestamento la mattina seguente è decisamente elevata, anche dopo stress temporali e termici importanti: un passo in avanti per avere una tecnologia che possa essere ancora più green, in un mercato come quello delle superfici dure dove il trend naturale, green ed ecologico si sta sempre più affermando come uno dei più richiesti. Recentemente è stato confermato che l’utilizzo della formaldeide nel mondo del Personal Care come conservante sarà vietato e per questa ragione in futuro le uniche tecnologie di questo tipo anche nel mondo della

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detergenza che potranno essere utilizzate sul mercato saranno quelle formaldeide free. UN APPROCCIO GREEN NECESSARIO Dal punto di vista ambientale grandissima attenzione viene posta da parte di molti clienti del mondo cleaning che stanno sperimentando tecnologie micro-incapsulate in merito alla biodegradabilità e agli eventuali problemi ambientali connessi. Per quanto concerne le microbeads utilizzate in larga misura a partire dagli anni settanta in prodotti esfolianti e dentifrici e strutturalmente differenti dalle microcapsule contenenti fragranze ci cui andiamo a trattare, sono numerosi i dati a supporto della loro pericolosità per gli organismi acquatici, basti pensare che nella sola Europa 4000

tonnellate all’anno di microbeads finiscono in acqua, numeri che hanno causato l’adozione da parte di diversi stati membri di misure legislative importanti, in attesa di un azione comunitaria sull’argomento: in UK le microbeads sono state bandite ad esempio a partire da questo inizio anno, come accaduto anche in Francia e Svezia, mentre in Australia esiste un codice di autoregolamentazione. Recentemente l’ECHA (Agenzia Europea per le sostanze chimiche) ha proposto un disegno di legge per il 2020 con il quale si cercherà di vietare l’utilizzo di microplastiche di origine polimerica in alcuni ambiti, come pesticidi e fertilizzanti, entro il 2025 e al momento non si ha la certezza che tale divieto debba estendersi anche al mondo dei detergenti professionali. Le microcapsule di ultima generazione adottate per il mondo della pulizia professionale, sintetizzate a partire da polimeri green, hanno un profilo ambientale migliorativo con residui nell’ambiente nell’ordine di pochi ppm per arrivare in un futuro prossimo ad adottare soluzioni dove la biodegradabilità diventerà un must che giustificherà costi di prodotto più alti a fronte dell’acquisizione di nuove importanti fette di mercato. L’attenzione verso il concetto green permetterà agli operatori di settore di orientarsi verso prodotti innovativi dove l’abbinamento dei claim di extra profumazione e di ecosostenibilità rappresenterà un sicuro punto di forza per la commercializzazione del prodotto, favorendone in alcuni casi anche la penetrazione in mercati e scenari da sempre più complessi per il mondo dei prodotti surface cleaning.



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M E R ITO CR E D ITI Z IO

Sul piano normativo

Il merito creditizio è disciplinato dal decreto legislativo n.141 del 13 agosto 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 207 del 4 settembre 2010 – Suppl. Ordinario n. 21, ovvero la legge che disciplina la Riforma del Credito al Consumo. Proprio questo provvedimento impone anche agli Istituti di credito una puntuale ricognizione in ordine al merito creditizio di ogni cittadino o impresa che decida di rivolgersi alla banca al fine di richiedere un finanziamento, un prestito o un mutuo a medio o lungo termine. La finalità del provvedimento è abbastanza logica: individuare i soggetti/clienti che abbiano un merito creditizio inferiore alla media, al fine di rifiutarli oppure di scoraggiarli. Una precauzione tesa a evitare, per quanto possibile, il fenomeno dei crediti deteriorati, che possono mettere a rischio il sistema creditizio.

Quando la morale aiuta il rating in banca Passati i tempi difficili della crisi, oggi le banche hanno compreso che più che guardare ai bilanci passati occorre valutare il richiedente di credito in base alle capacità di generare reddito e alla eticità delle azioni. Dal rating di legalità a quello d’impresa, alla 231, alcuni strumenti per rosicchiare il tasso di interesse Silvia Martellosio

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l merito creditizio rappresenta, per definizione, l’affidabilità economico-finanziaria di un soggetto tale da influire sul rischio finanziario connesso all’erogazione di credito a suo favore. La sua valutazione incide sul costo del finanziamento che viene richiesto: tanto minore sarà il livello di merito creditizio, tanto maggiore, di conseguenza, sarà il costo del finanziamento o del prestito concesso e viceversa. 50

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COME VIENE VALUTATO IL MERITO CREDITIZIO Nel caso di aziende o di privati, il merito creditizio è la risultante di una serie di fattori come il livello di indebitamento del richiedente, il rapporto tra questo e i flussi di reddito, la probabilità che essi siano mantenuti nel futuro, l’inesistenza di insoluti precedenti, il godimento di fonti finanziarie o patrimoniali alternative e la probabilità che esse permangano in possesso dell’utente lungo tutta la durata del

finanziamento. La valutazione del merito creditizio di un cliente verrà quindi fatta seguendo delle fasi specifiche, fondate sulle stime comunemente adottate dagli istituti di credito e finalizzate a concretizzare il merito creditizio, analizzando severamente i dati inerenti al cliente in esame e che valutano. UNO STRUMENTO DI ACCESSO PRIVILEGIATO AL CREDITO Per valutare più facilmente ed efficacemente l’affidabilità delle imprese, dal 2012



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Rating di legalità, un vantaggio per le imprese Intervista a Vincenzo Imperatore, Senior Consultant di InMind Consulting, società di consulenza aziendale specializzata nei processi di riorganizzazione delle piccole imprese Un’impresa che vuole ottenere il rating di legalità che caratteristiche deve avere? Non c’è un problema di caratteristiche. Anche un’impresa con un fatturato minimo, sotto forma di ditta individuale, può richiedere il rating di legalità (bollino blu). Non è quindi un problema di dimensioni o caratteristiche dell’impresa. È solo un problema di esigenza di avere questo “bollino blu” che ti permette di essere riconosciuto in termini di moralità commerciale come azienda integerrima. Quali sono gli strumenti che oggi una piccola-media impresa deve avere in mano per riuscire a stare sul mercato? Dal punto di vista VINCENZO IMPERATORE, finanziario, anche una Senior piccola impresa deve Consultant avere un consulente di InMind finanziario e il suo diretConsulting tore finanziario (anche a noleggio). Dopo di che, deve essere in grado di preparare un business plan credibile, possibile solo attraverso la conoscenza del mercato. Infine, deve avere il suo rating di legalità. Con questi tre strumenti è già possibile presentarsi in maniera efficiente al mondo bancario, finanziario e agli stakeholder. Quanto è importante il consulente finanziario? Oggi è quasi necessario avere all’interno dell’azienda un consulente che si interessi dell’aspetto finanziario in quanto i principali problemi sono causati proprio da quest’area. Per stare sul mercato è più che mai necessaria una sana gestione finanziaria. Bisogna anticipare le banche ragionando come loro. Il consulente finanziario deve quindi predisporre un bilancio secondo le esigenze delle banche e solo successivamente dà indicazioni al commercialista che lo chiude e lo consegna all’imprenditore. Per sua esperienza, quando un’azienda dovrebbe avere un CFO (Chief Financial Officer) interno? Direi che dai 400-500 mila euro di fatturato in su è necessario.

I principali responsabili della mortalità delle imprese del nostro Paese sono solo ed esclusivamente gli imprenditori che non hanno la forza di cambiare perché ancorati a vecchi schemi duri a morire

CLASSIFICAZIONE DI RATING Classificazione di rating

AAA

Sicurezza

AA

Ampia solvibilità

A

Solvibilità

BBB

Vulnerabilità

BB

Vulnerabilità elevata

B

Rischio

CCC

Rischio elevato

CC

Rischio molto elevato

C

l’AGCM ha introdotto il rating di legalità, strumento istituito per promuovere la diffusione di principi etici nell’ambito delle attività imprenditoriali e prevenire comportamenti aziendali illeciti. Questo strumento, tramite l’assegnazione di un riconoscimento misurato in “stellette”, è in grado di indicare il rispetto della legalità e la corretta gestione del business da parte delle imprese. Se quindi prima con l’attività “testa di legno”, ovvero il prestanome di una società, era più semplice far risultare l’azienda pulita, ora la situazione si è complicata, in quanto - ai fini del rating di legalità - ci si rivolge all’intera azienda e quindi a tutte le persone con potere gestionale e decisionale. La necessità del rating di legalità compensa e sostituisce eventuali défaillance che le imprese hanno, ad esempio, in termini di patrimonializzazione. Il rating di legalità inoltre tenta di superare le “vecchie” valutazioni dal sistema bancario: finora un’azienda è sempre stata valutata in termini di affidabilità sulla base dei bilanci degli anni passati; oggi però è sul futuro che bisogna avere delle garanzie. Per questo motivo le banche richiedono sempre più spesso business plan coerenti, approfonditi e analitici. E, ovviamente, realistici e credibili ai fini dell’affidabilità. È per compensare l’assenza di business plan che alcune banche di sistema hanno

adottato il rating di legalità, in quanto permette di capire se l’azienda è affidabile e di conoscere il business plan e il mercato in cui questa opera. Questi due parametri permettono di avere un quadro più affidabile e credibile rispetto a quanto non veniva fatto in passato. DENARO LOW COST SE ORGANIZZATI E INTERNAZIONALI Fra i diversi fattori che possono quindi influire positivamente sul merito creditizio di un’azienda troviamo l’adozione di un efficace modello organizzativo e di gestione, a cui, secondo l’avvocato Nicolò Maggiora - Partner Elexi Studio legale - va aggiunta l’internazionalizzazione dell’impresa. “La scelta volontaria di adottare e implementare un idoneo modello di gestione ex D.Lgs. 231/2001 (che prevede come noto anche l’istituzione di un Organismo di Vigilanza) rappresenta per l’impresa un fattore premiante sotto diversi profili - commenta Maggiora. Tra questi troviamo: un aumento del rating nell’ambito dei vari protocolli di etica e legalità (“Rating di legalità” e “rating di impresa” ad esempio), una migliore organizzazione aziendale (basata su procedure formalizzate, su una chiara divisione di poteri e deleghe e su una trasparente attribuzione delle responsabilità), nonché la possibilità



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Si torna a investire grazie anche ai Confidi I dati dell’Osservatorio del Credito Confcommercio segnano un miglioramento del clima di fiducia. Dall’Osservatorio credito Confcommercio emerge che il sentiment degli imprenditori è tutto sommato stabile. La crisi sicuramente ha portato a una selezione del numero delle imprese e, per quanto riguarda il fabbisogno finanziario, possiamo notare che quelle che hanno resistito alla crisi si trovano in una posizione più stabile rispetto a quanto in realtà si è avvertito durante la crisi. Altro elemento da non sottovalutare è la diversificazione territoriale. Dall’Osservatorio emerge che nelle aree del Nord-Ovest si è andati verso una maggiore stabilizzazione del mercato e permangono differenze rispetto alle aree del Nord-Est e ancor di più rispetto al Centro e al Sud e Isole. Sicuramente nel mercato dell’accesso al credito i soggetti più strutturati e in grado di avere un rating aziendale conforme ai modelli di valutazione adottati dalle banche hanno migliorato le proprie condizioni di accesso al credito, mentre i soggetti di dimensioni

per l’impresa di ottenere agevolazioni nei confronti della pubblica amministrazione (quali ad esempio gli sgravi previsti dall’INAIL, finanziamenti, partecipazione a gare d’appalto ecc) e nei confronti del sistema bancario in termini di maggior facilità all’accesso al credito. Da non sottovalutare inoltre 54

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NICOLÒ MAGGIORA, Partner Elexi Studio legale

minori e meno strutturati hanno ancora un forte divario. Bisogna ammettere anche che il modello di valutazione da parte della maggior parte delle banche si è focalizzato sulla “probabilità di default” (PD). Questo ha portato anche a dei mutamenti nel mercato delle garanzie, in quanto quelle fornite tradizionalmente dai confidi sono state in qualche modo schiacciate negli ultimi due anni. Le banche infatti, concentrandosi maggiormente sulla PD, hanno posto meno attenzione alla cosiddetta loss given default (LGD), ossia la stima del tasso di perdita in caso di insolvenza del cliente. Il mercato dell’accesso al credito vede poi un’altra variabile: la scarsa redditività per alcune banche di operazioni a importo ridotto. Per questo motivo, nel mondo dei confidi strutturati, in molti casi si assiste a una erogazione di piccolo credito con risultati interessanti. I confidi sono impegnati, come le banche, verso una razionalizzazione dei costi e una raggiungimento di economie di scala proprio per cercare di ridurre l’onere che può essere portato sul finanziamento.

l’importanza che l’adozione del modello e l’ottenimento di un buon rating reputazionali possono avere sull’immagine dell’azienda. Altro elemento positivo che oggi migliora il merito creditizio di un’impresa - conclude l’avvocato - è la proiezione della stessa verso l’internazionalizzazione del proprio

business; a ben vedere però l’approccio del sistema bancario non è sempre stato così benevolo in quanto l’internazionalizzazione di un’azienda veniva vista in passato con una certa diffidenza e non certo come un fattore premiale. Le banche, oggi, invece vedono giustamente di buon occhio le imprese che si aprono all’estero perché queste hanno un ruolo di traino sull’intera economia nazionale”.


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Trattamenti

La cura dei

parquet

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legno

Nonostante la facilità di manutenzione dei pavimenti in legno bisogna stare attenti a evitare alcuni errori che potrebbero comprometterne la bellezza

on che sia diventata complicata la manutenzione del parquet, ma certamente le molteplici tipologie di finiture e trattamenti protettivi, renMauro Errico dono necessario conoscere bene il nostro pavimento in legno per accrescere nel tempo la sua bellezza. Per decenni le pavimentazioni in legno avevano una sola finitura protettiva: la cera. Pertanto, la manutenzione si basava su “olio di gomito” e stesura di cera con conseguente lucidatura sempre e comunque a mano. Sappiamo che il legno ha diverse caratteristiche peculiari; è resistente, versatile, vivo, ovviamente naturale e, da non dimenticarsi, il primo arredo che entra in un’abitazione. Le moderne tecniche di produzione, nonché gli ultimi ritrovati in materia di trattamento protettivo superficiale, hanno contribuito alla lenta ma progressiva

diffusione di questo materiale non solo all’interno delle dimore civili, ma anche all’esterno e con eccellenti risultati. Con piccoli accorgimenti, conoscendo preventivamente il proprio pavimento, è possibile avere pavimenti in legno pressoché eterni, molto belli, oltre che pratici, accoglienti e di facile manutenzione.

A OGNI PARQUET LA SUA MANUTENZIONE Cominciamo, quindi, a entrare nel merito della manutenzione dei pavimenti in legno: occorre prima dividere fra le varie finiture protettive che attualmente vanno per la maggiore nel settore. Sostanzialmente, sussistono finiture filmogene e non, ovvero le prime sono rappresentate da vernici sintetiche monocomponenti o bi componenti sia a base solvente o con acqua, oppure con oleo uretanici, questi ultimi sono prodotti a base idrocarburi (da non confondersi con gli oli vegetali che sempre vernice è).

Nella foto a sinistra si nota l’affioramento tannino. A destra invece la pellicola vernice usurata

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Trattamenti

Procedere alla pulizia con panni leggermente umidi e detersivi assolutamente neutri (non schiumosi), aspirapolveri o scope a frange (mop) Stendere appositi prodotti a base di cere siliconiche che aumentano la protezione e lucidano in un certo senso la superficie del pavimento.

Abbiamo poi finiture più naturali a impregnazione, quali oli di origine vegetale, oppure procedimenti oleo/cerosi a basso contenuto di resine disponibili in dispersione a solvente o in emulsione acquosa. In ultimo le classiche cerature, ovvero paste di cera d’api (o paraffina). Senza entrare nel merito delle formulazioni o dell’impatto ambientale, visto che parliamo di manutenzione è bene suddividere anche quest’ultima in ordinaria e straordinaria. È importante dirlo perché solitamente nei documenti che accompagnano obbligatoriamente i prodotti e che sono a tutela del consumatore, si parla di pulizia ordinaria e manutenzione straordinaria. La prima chiaramente è riferita alla pulizia giornaliera o settimanale che il consumatore esegue normalmente e manualmente sulla propria pavimentazione; la seconda è eseguita meccanicamente da un’azienda specializzata, in genere per ripristinare la superficie lignea quando risulti usurata dal tempo e dall’uso. 1. MANUTENZIONE PER I PARQUET VERNICIATI E TRATTATI CON PRODOTTI OLEO URETANICI I prodotti vernicianti sia a base solvente (sempre meno impiegati da parte degli addetti ai lavori) che all’acqua (queste ultime stanno oramai sostituendo quasi del tutto le prime anche con risultati eccellenti di resistenza all’abrasione) proteggono la superficie dei pavimenti in legno, creando di fatto una pellicola che può essere trattata, anche giornalmente, con panni leggermente umidi e detersivi assolutamente neutri (non schiumosi), aspirapolveri o scope a frange. Anche per i pavimenti trattati con prodotti oleo uretanici, che sono sempre filmogeni anche se visivamente la superficie lignea rimane a “poro aperto”, il trattamento di pulizia ordinario è il medesimo di quello previsto per le vernici. Quindi asportazione della polvere con teli antistatici o aspirapolveri, passaggio di panni appena inumiditi con acqua e detersivi neutri e nient’altro. 2. MANUTENZIONE PER I PARQUET TRATTATI CON PASTE DI CERA D’API Differente è il discorso che riguarda le superfici dei pavimenti in legno trattate con paste di cera d’api, prima di tutto mai utilizzare panni umidi o, peggio ancora, passare degli stracci bagnati. Nelle superfici a cera è fatto divieto di utilizzare panni bagnati anche sia pur di poco, ma occorre utilizzare aspirapolvere o panni antistatici, poi stendere di nuovo una piccola quantità di pasta di cera e passare una lucidatrice con feltri e non con spazzole. Un lavoro che molti anni prima veniva fatto interamente a mano. Sarebbe consigliabile, possibilmente, spostare gli arredi almeno quelli di normale utilizzo come tavoli, sedie e piccoli mobili perché si possa stendere e lucidare la pasta di cera in tutta la superficie senza lasciare poi una sot58

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Non pulire con panni bagnati o peggio ancora grondanti acqua

Non utilizzare il vapore

Non stendere cera solida

tile rigatura (lungo gli arredi) che nel tempo poi diventa più scura. Come potete comprendere il lavoro di pulizia ordinaria di un pavimento trattato con pasta di cera, è certamente più impegnativo di uno stesso pavimento trattato con gli altri prodotti protettivi che troviamo in commercio. Inoltre, bisogna tener conto che le superfici trattate con paste cerose sono molto più delicate dato che non hanno capacità idrorepellente, per cui se in superficie cadono dei liquidi che non vengono asportati immediatamente, sarà molto facile assistere alla formazione di macchie antiestetiche nella superficie del pavimento in legno, macchie che difficilmente potranno essere poi asportate se non attraverso un nuovo intervento di manutenzione straordinaria. Al contrario, dalle finiture filmogene - che hanno proprietà impermeabili - possiamo asportare localmente macchie e qualsiasi liquido che casualmente possa cadere, anche lavando con acqua, in maniera appropriata, la porzione di parquet interessata. Periodicamente, per le pavimentazioni trattate con vernici, è consigliabile stendere sulla superficie lignea, dopo o durante la pulizia ordinaria, dei prodotti liquidi specifici a base di resine in dispersione acquosa. Questi prodotti sono reperibili facilmente presso i rivenditori specializzati di parquet o di prodotti per la manutenzione dei pavimenti. Attenzione solo a specificare sempre bene il tipo di trattamento protettivo con cui è stato ultimato il proprio pavimento. Se si vogliono utilizzare altri prodotti, per esempio reperiti presso centri commerciali, è assolutamente consigliabile fare sempre delle prove preventive sulla superficie di piccole porzioni del pavimento. Generalmente, infatti, l’industria e la grande distribuzione tendono a universalizzare il contenuto dei propri prodotti, come se un prodotto unico potesse pulire tutte le superfici. Nella realtà non è così, quindi si consiglia di non impiegare mai prodotti che non siano testati per parquet verniciati e laddove ci siano dei dubbi è meglio fare delle piccole prove preventive; inoltre mai stendere della cera solida su pavimenti in legno trattati con prodotti filmogeni cioè verniciati si darebbe inizio ad un danno piuttosto serio. Di fatto si andrebbe a creare una superficie assolutamente scivolosa e quindi pericolosa per le persone che ci camminano sopra, visto che le superfici verniciate tendono a non assorbire in pratica niente, figuriamoci le cere solide. Inoltre, non è assolutamente consigliabile utilizzare attrezzature di lavaggio superficiale che generano vapore acqueo, in quanto si possono indurre danni sia alla pellicola protettiva del prodotto di finitura, sia anche alla struttura lignea.


3. MANUTENZIONE PER I PARQUET TRATTATI CON OLI NATURALI Per i pavimenti trattati con oli naturali di origine vegetale, il discorso è strettamente connesso alla tipologia di prodotto impiegato. Esistono in commercio diverse tipologie di oli ed è quindi sempre consigliabile rivolgersi all’applicatore o allo stesso venditore per farsi spiegare le prime modalità di pulizia ordinaria. Generalmente in presenza di queste finiture a base di oli naturali, sono forniti anche i relativi prodotti specifici per la pulizia ordinaria in speciali kit. Non è mai consigliabile improvvisare o tralasciare interventi di Nelle immagini si pulizia, dato che si potrebbero vedono pavimenti a vernice dopo arrecare danni irreparabili al pulizia ordinaria trattamento, tanto da rendere necessario l’intervento meccanico di un professionista del settore. LA CURA DEI PARQUET VERNICIATI Approfondiamo ora l’argomento sulla manutenzione dei parquet verniciati. La finitura filmogena rappresenta il trattamento protettivo per eccellenza e ha certamente segnato una svolta nella storia delle pavimentazioni in legno,

da quando sono apparse sul mercato le prime vernici al solvente. Agli inizi degli anni ’60, infatti, le pavimentazioni in legno conoscevano una sola finitura: la cera. Erano bellissime, naturali, certamente rispecchiavano l’ecologia del tempo ma ci voleva anche tanto ma tanto olio di gomito per mantenere i pavimenti. Bisogna anche riconoscere che comunque i pavimenti in legno erano stati per secoli a uso e consumo solo di chi poteva permettersi determinate spese di realizzazione, quindi non aveva problemi di personale che poteva destinare anche alla manutenzione. MANUTENZIONE E IMPERMEABILITÀ Prima di tutto occorre specificare che un pavimento in legno trattato con vernici, siano esse al solvente o all’acqua, non sono totalmente impermeabili. Da un lato certamente la verniciatura impedisce in maniera fisica all’acqua di penetrare e quindi di entrare in contatto con la superficie lignea. In questo caso possiamo parlare di impermeabilizzazione dato il film di polimero che viene a trovarsi nella superficie del pavimento (un film dallo spessore che oscilla generalmente almeno da un minimo di 150 µm fino ed oltre i 200 µm). Le vernici però, al contempo, presentano valori molto bassi di permeabilità al vapore acqueo, espressi generalmente in [(g/m2 x 24h)/ mmHg] x cm); questo aspetto quindi può creare dei problemi nel caso siano utilizzati quegli utensili a vapore, non perché non siano funzionanti, ma semplicemente perché si danneggerebbe il pavimento stesso. Ecco quindi che è possibile procedere alla pulizia di questi pavimenti mediante strofinacci “leggermente” inumiditi (non grondanti di acqua o come fanno in certi paesi asiatici sversando direttamente l’acqua dai secchi), stendendo poi anche appositi prodotti a base di cere siliconiche che aumentano la protezione e lucidano in un certo senso la superficie del pavimento. ACQUA, VAPORE E CERA SOLIDA I NEMICI DEL PARQUET VERNICIATO Oltre all’acqua e al vapore un’altra azione da non farsi, nel caso di pavimento trattato a vernice, è quella di stendere sopra dopo avere asportato la polvere la così detta cera. Non mi riferisco alle cere liquide siliconiche, prima richiamate, che sono prodotti specifici auto lucidanti per di più, studiati proprio per pavimenti verniciati; semmai accade che sovente venga stesa sulla superficie la classica cera d’api, quella solida. Ci sono persone che ancora credono che la cera lucidi il pavimento, in effetti se fosse trattato solo con questo prodotto si potrebbe anche avere una sorta di lucido (molto alla lunga) ma nella realtà un pavimento verniciato, che abbiamo detto essere anche impermeabile all’acqua, in pratica non è più in grado di assorbire alcuna sostanza. Occorre quindi spiegare bene al cliente le corrette procedure di puli05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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Trattamenti

zia del proprio pavimento, dato che altrimenti si correrà il serio rischio di danneggiarlo. L’azione di stesura della cera su pavimenti verniciati, è un errore che viene commesso più volte di quanto non ci si possa immaginare; un errore fatto in buona fede ovviamente ma che comporta diversi problemi. Prima di tutto andiamo ad alterare la superficie del pavimento che diventa improvvisamente scivolosa, dato che la cera rimane in pratica tutta in superficie; poi anche la primaria lucentezza viene meno, diventa molto opaco e si possono osservare tutte le impronte delle scarpe o rigate lasciate da qualunque altra calzatura. Il pericolo maggiore è comunque la scivolosità che si viene a creare, il pavimento diventa in pratica ingestibile e si deve procedere, generalmente con l’intervento meccanico e l’impiego di appositi solventi, all’asportazione della patina di cera che permane in superficie. Generalmente con un buon “lavaggio” inteso come uso di solventi specifici che vanno ad interagire con la cera ma non danneggiano, se impiegati professionalmente, la pellicola di vernice, si riesce a recuperare il pavimento in legno. Una volta tolta la cera, con l’impiego di lucidanti si riporta il pavimento al primario splendore; nei casi peggiori occorre l’intervento meccanico della macchina levigatrice per asportare completamente quanto sopra alla superficie ritornando in pratica al legno grezzo per poi ripetere il ciclo di protezione. I RISCHI DI UNA MANUTENZIONE SBAGLIATA I prodotti vernicianti che proteggono la superficie dei pavimenti in legno, creando di fatto una pellicola, di fatto vengono trattati giornalmente, con panni leggermente umidi e detersivi assolutamente neutri (non schiumosi), aspirapolveri o scope a frange (mop); si consiglia di non usare il così detto mocho soprattutto in maniera sconsiderata. Qualunque cosa si utilizzi, deve essere leggermente umida, non bagnata o peggio ancora grondante di acqua; si andrebbe a danneggiare nel medio periodo proprio la stabilità dimensionale del proprio pavimento in legno. Infatti l’acqua in eccesso che rimarrebbe sulla superficie del pavimento, potrebbe venire assorbita dallo stesso, lungo i lati longitudinali delle doghe che lo compongono. Questi punti del pavimento, non sono chiaramente mai sigillati, anzi proprio perché il legno è un materiale vivo, si muove in fase di equilibratura creando di fatto quelle micro fessure

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laterali, da dove poi potrebbe “entrare” questa umidità eccessiva. Un altro fenomeno che potrebbe insorgere a causa dell’impiego di panni con umidità elevata, in fase di pulizia, è l’evidenza di una tonalità nera soprattutto nei pavimenti in legno di Rovere, sia lungo i fianchi delle doghe che anche nella superficie a vista delle medesime. È un processo di reazione dell’acido tannico, contenuto naturalmente nel legno, a contatto con umidità eccessiva. Se l’annerimento lungo i lati longitudinali delle doghe, può avvenire anche dopo poco tempo dalla installazione del vostro pavimento, quel medesimo processo si può presentare in superficie ma solo dopo lungo tempo. Questo è dovuto al fatto che la pellicola di vernice, si consuma per abrasione nel tempo e piano piano lascia la superficie del legno scoperta la quale, a contatto con l’umidità lasciata in fase di pulizia ordinaria, diventa via via più scura a causa proprio della reazione tannica. È una reazione chimica che si innesca da sola, non è regressiva, e diventa poi in grado di passare completamente l’intero spessore della doga interessata. Questo tipo di “macchie” potranno essere poi asportate soltanto attraverso un nuovo intervento di manutenzione straordinaria, ovvero con una levigatura meccanica; attenzione però se il processo di reazione tannica è stato prolungato nel corso degli anni quindi l’intero listello può esserne interessato, anche con l’impiego di macchine può difficile risolvere il problema. Occorre la sostituzione della doga, o delle doghe interessate dal fenomeno. Le vernici comunque sono in grado di proteggere benissimo la superficie del pavimento, da sversamento accidentale di sostanze quali inchiostro, vino, colori, olio, ecc purché siano questi rimossi in tempi brevi, proprio perché come detto sono impermeabili. Si può in pratica procedere alla pulizia localizzata, asportando con spugne e tamponando anche con altri prodotti, la parte interessata dalla caduta accidentale di sostanze anche coloranti, senza per questo che il pavimento si danneggi assorbendone il prodotto. Anche la bevanda gassata per eccellenza, che cade nella superficie del pavimento, può essere rimossa senza che questa danneggi il vostro pavimento; naturalmente l’intervento deve essere fatto entro poco tempo non certamente a distanza di giorni. CONCLUSIONI Riassumendo i vantaggi che abbiamo in presenza di un pavimento verniciato sono indubbiamente molteplici e, generalmente, superiori agli svantaggi. La facilità di pulizia e manutenzione dei pavimenti verniciati, è stato il valore aggiunto a questo tipo di finiture che ne ha certamente aiutato la diffusione nel corso degli anni. Il passaggio dalle vernici al solvente a quelle all’acqua, per motivi prettamente connessi alla eliminazione ovvero significativa riduzione proprio dei solventi, non è stato indolore; del resto per mettere a punto un prodotto occorrono diversi anni di prove e aggiustamenti in corso d’opera. Oggi comunque le vernici all’acqua, le quali hanno superato in termini di diffusione quelle al solvente (percentualmente quelle ancora presenti sul mercato contengono molto meno solvente rispetto ad alcuni anni orsono), hanno raggiunto livelli eccellenti di resistenza all’usura e alla pedonabilità. Anche esteticamente le vernici all’acqua, rendono molto bene su ogni tipologia di pavimento in legno.



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Trattamenti PA R Q U E T

Un parquet da museo In un prestigioso palazzo d’epoca di Asti, sede della pinacoteca civica, è stato eseguito un importante intervento per rendere la pavimentazione in legno resistente al fuoco secondo la norma vigente Flavia Arena

Scheda intervento:

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iamo nel centro storico di Asti. Qui sorge Palazzo Mazzetti, dimora nobiliare del ‘600 dove soggiornarono anche Giacomo Stuart nel 1717, il re di Sardegna Carlo Emanuele III nel 1727 e Napoleone I nel 1805. Oggi l’edificio è museo civico e ospita la pinacoteca ricca di opere provenienti da chiese e conventi soppressi in epoca napoleonica, con un’importante sezione risorgimentale, che comprende già le tele commissionate da Leonetto Ottolenghi per il Salone del Risorgimento. Nel 2000 sono stati intrapresi importanti lavori di recupero architettonico e restauro degli apparati decorativi e negli anni successivi sono stati allestiti nuovi magazzini, all’interno del palazzo, per ospitare in sicurezza le opere. Dopo l’inaugurazione dell’ala orientale dell’edificio (2009), dal 15 dicembre 2011 Palazzo Mazzetti è completamente aperto ai visitatori. CLASSIFICAZIONE AL FUOCO DEI PRODOTTI E DEGLI ELEMENTI DA COSTRUZIONE Questa è la suntuosa cornice di un recente lavoro di restauro dei pavimenti in legno richiesto dalla prestigiosa committenza che aveva necessità di mettere a norma i pavimenti. Per legge, infatti, i prodotti impiegati nei luoghi pubblici devono possedere la classe di reazione al fuoco Cfl-s1. La norma UNI EN 13501-1 “Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione - Parte 1: Classificazione in base ai risultati delle prove di reazione al fuoco” fornisce la procedura di classificazione di reazione al fuoco 62

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Location: Palazzo Mazzetti Città: Asti Intervento: Rifacimento delle pavimentazioni e finitura con ciclo ignifugo Impresa esecurtrice: F.G. dei F.lli Carturan Snc


legno 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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Trattamenti

Intervista:

Giovanni Carturan della ditta F.lli Carturan Qual era la necessità della committenza? L’esigenza principale della committenza era mettere a norma i pavimenti in legno con l’ignifugazione di tutta la superficie. Essendo infatti una pinacoteca pubblica doveva adeguarsi alla Legge. Come si sviluppava lo spazio sul quale dovevate intervenire? Lo spazio sul quale siamo intervenuti si sviluppava su circa 2500 metri quadrati calpestabili. Tutta la superficie era composta da pavimenti in legno. Ci può raccontare l’intervento che è stato effettuato sui pavimenti? Abbiamo dovuto intervenire non solo con la finitura ma anche con la ristrutturazione del pavimento che era danneggiato in più punti. Abbiamo usato con i macchinari a legno, stuccato e ignifugato. Quindi un lavoro completo di rimozione delle precedenti finiture, rimessa a posto del parquet nei punti nei quali era usurato e nuovo trattamento. Ci può raccontare se ci sono state delle difficoltà e come le avete risolte? L’unica difficoltà che abbiamo incontrato è stata nella stuccatura, perché essendo dei pavimenti vecchi, nelle tavole di larice lungo antico abbiamo dovuto stuccare più di una volta, passando doga per doga. È stato quindi un lavoro impegnativo. Nella parte, poi, dove il legno era più antico abbiamo dovuto fare attenzione e usare macchinari adatti per non rovinarlo. Abbiamo quindi usato una macchina satellitare, meno aggressiva, perché il pavimento era già stato ristrutturato in precedenza. Quindi ci abbiamo messo maggiore cura e anche maggiore tempo.

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Fasi di lavorazione sul parquet


di tutti i prodotti da costruzione, inclusi i prodotti incorporati negli elementi da costruzione. La classificazione dei materiali, basata su metodi di prova armonizzati, è suddivisa in sei classi. La classe A1 (che identifica il materiale con il migliore comportamento al fuoco), e poi, in ordine decrescente rispetto al loro comportamento al fuoco le classi A2, B, C, D, E, F (peggior comportamento al fuoco). IL RESTAURO E IL TRATTAMENTO IGNIFUGO L’intervento quindi ha avuto come obiettivo principale quello di mettere a norma le pavimentazioni di legno della pinacoteca con un trattamento ignifugo. L’impresa F.lli Carturan, incaricata del lavoro ha quindi proceduto a rimuovere le precedenti finiture dagli oltre duemila metri quadri di pavimento in legno, restaurare il parquet antico, intervenendo con attente stuccature e applicare una finitura che rispondesse alle richieste della committenza. La finitura impiegata dall’impresa è stata la vernice bicomponente all’acqua Idrofire opaca di Carver: vernice bicomponente poliuretanica che applicata secondo le istruzioni riportate, consente di conferire alla pavimentazione l’Euroclasse di resistenza al fuoco Cfl-s1 secondo la norma EN 13501-1. 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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Interventi

Operazioni di pulizia in modalitĂ

vapore

Un importante intervento di pulizia a opera di Kärcher ha interessato uno tra i principali edifici romanici della Germania centrale, il Monastero Benedettino di Paulinzella, dando nuova vita alla sua facciata in pietra arenaria

arenaria Alessandra Mecca

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a costruzione della chiesa del Monastero Benedettino di Paulinzella iniziò nel 1105 e fu consacrata nell’anno 1124. Fondato dalla nobildonna sassone Paulina (1067-1107) e oggi è in possesso della Fondazione dei Castelli e dei Giardini della Turingia. Nel 2018 le rovine del Monastero, tra i principali edifici romanici della Germania centrale, sono state oggetto di un importante intervento di pulizia. Un esperto Kärcher si è occupato della rimozione della crescita biologica e delle croste di gesso come parte del restauro della torre sud. Prima della partenza dei lavori è stato sviluppato un progetto per evitare di danneggiare l’arenaria già segnata dalle intemperie. Nella prima fase delle operazioni di pulizia, le alghe e i licheni sono stati delicatamente eliminati con due idropulitrici ad acqua calda sfruttando la modalità vapore dell’HDS 12 / 18-4 S e dell’HDS 13 / 20-4 S. Successivamente, le croste di gesso sono state rimosse dalla facciata in pietra arenaria con una macchina a microparticelle e sabbiatura di silicato di alluminio con funzione abrasiva (dimensione delle particelle di 0,04 - 0,08 mm). La diffusione del vapore ha migliorato il risultato ultimo, consentendo all’arenaria di respirare di nuovo. Questo metodo previene danni futuri alla struttura dell’edificio. LE PROTAGONISTE DELL’INTERVENTO Le idropulitrici a caldo nella nuova classe media e super spiccano per caratteristiche tecniche evolute e raffinate, che ritroviamo nella HDS 13 / 20-4 S. Tra queste, rispetto dell’ambiente, maggiore efficienza grazie al nuovo stadio Eco, interruttore assistenza per la regolazione della durezza dell’acqua, ventola turbo, dosaggio preciso del detergente, bruciatore ottimizzato e una pompa ad alta efficienza; facilità

d’uso, garantita da pannello di comando centralizzato con comandi intuitivi, supporto per riporre in modo sicuro la lancia, indicatori LED. La HDS 13 / 20-4 S offre inoltre alta resa di pulizia, assicurata da tecnologia ugelli brevettata, pistoni in ceramica, ventola turbo e una pompa ad efficienza maggiorata. Gli accessori ottimizzati sono perfettamente in sintonia con le esigenze del cliente; la mobilità della macchine è garantita da rotelle dotate di grandi pneumatici, dall’archetto di spinta ergonomico, e dalla possibilità di essere sollevata e spostata facilmente, grazie al carrello elevatore, agli occhielli per una presa sicura, alla pedana di supporto e inclinazione. La sicurezza in fase d’esercizio è assicurata dal controllo dei fumi, da uno chassis robusto e resistente alla corrosione, dalla pompa assiale con pistoni in ceramica e rivestimento camino termoresistente. La manutenzione è semplice e rapida grazie alla possibilità di accedere facilmente a tutti i componenti principali e all’interruttore di assistenza che richiama i dati d’esercizio utili per la diagnosi elettronica. Le innovazioni apportate agli accessori dimezzano i tempi di montaggio e smontaggio, mentre la pistola EASY!Force riduce al massimo lo sforzo, minimizzando gli effetti del contraccolpo dovuto alla pressione dell’acqua. I raccordi rapidi EASY!Lock sono infine cinque volte più efficaci dei convenzionali raccordi a vite, e sono robusti e resistenti. Una macchine adatta a lavorare quotidianamente in condizioni difficili. In modalità ECO, oltretutto, riduce consumi ed emissioni sonore garantendo performance elevate nel massimo rispetto per l’ambiente. HDS 12 / 18-4 S è una macchina a caldo entry-level ecologica e potente di categoria Super: grazie alla modalità eco! Efficiency, al preciso dosatore del detergente, all’interruttore per la regolazione della durezza dell’acqua e alla progettazione ottimizzata del bruciatore, offre grande ottimizzazione dei consumi e delle risorse, con risultati di pulizia eccezionali. Un risultato possibile grazie all’efficienza della

La torre sud è stata delicatamente liberata dalla crescita biologica e dalle croste di gesso. 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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Interventi

Le Croste di gesso ostinate sono state rimosse dalla facciata in pietra arenaria con una sabbiatrice a microparticelle di silicato di alluminio con funzione abrasiva.

pompa, alla tecnologia brevettata degli ugelli, ai pistoni in ceramica integrati e al turbocompressore. Il pannello di controllo intuitivo e il display a LED assicura maneggevolezza e controllo, mentre i rulli di guida, le ruote gommate di grandi dimensioni e le impugnature ergonomiche ne facilitano il trasporto. La manutenzione richiede uno sforzo minimo poiché tutti i componenti rilevanti sono immediatamente accessibili, così come i dati operativi e di esercizio. Come parte del suo programma di sponsorizzazione culturale, dal 1980 Kärcher ha riportato all’antico splendore oltre 140 monumenti in tutto il mondo. Tra i più importanti spiccano il colonnato del Bernini in Piazza San Pietro a Roma, la Porta di Brandeburgo a Berlino, la statua del Cristo Redentore a Rio de Janeiro, i Colossi di Memnone a Luxor, in Egitto e le teste dei presidenti degli Stati Uniti sul Monte Rushmore. Interventi svolti all’insegna della massima specializzazione, sempre in stretta collaborazione con restauratori e storici dell’arte.

Alghe e licheni sono stati spazzati via con due idropulitrici ad acqua calda in modalità vapore.

Paese: Germania Città: Paulinzella Materiale: Arenaria Agenti contaminanti: Crescita biologica, croste di gesso Tecnica di pulizia: Idropulitrici ad acqua calda, sabbiatrice a bassa pressione Data di esecuzione: Agosto 2018 FINE BOX


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Interventi

Il resort dalla pulizia

intelligente

Prima della riapertura stagionale, una imponente struttura ricettiva ha scelto il Metodo Allegrini, un vero e proprio programma che consente di raggiungere igiene per conquistare elevati standard di pulizia, in nome della sostenibilità e dell’innovazione Alessandra Mecca

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n’ottima immagine all’interno del settore alberghiero e, più in generale, nel mondo dell’ospitalità, è la premessa per ospiti soddisfatti. La sensazione di benessere in una struttura ricettiva può influenzare in modo positivo l’intero soggiorno del cliente, fidelizzandolo per il futuro e mettendolo nella condizione di usare il più potente strumento di marketing, il passaparola. L’apprezzamento della struttura passa anche e soprattutto per la cura delle stanze e degli spazi, che si ottiene con il rispetto degli standard di pulizia e igiene e un personale ben formato. È fondamentale, quindi, consegnare nelle mani degli addetti alle operazioni di pulizia, gli strumenti giusti e un metodo ad hoc per impostare al meglio le procedure e l’utilizzo dei prodotti. IL METODO ALLEGRINI Per garantire la massima efficacia delle operazioni di cleaning professionale, Allegrini, tra i più importanti attori in Italia e all’estero della produzione di detergenti professionali per l’igiene e la pulizia, ha messo a punto una metodologia di lavoro che prende il nome di “Metodo Allegrini”. HALL: Per Si tratta di un’offerta di soluzioni su misura, ripristinare il che va ben oltre la fornitura di prodotti per la pavimento in detergenza, la disinfezione e la profumazione ambientale e quella pietra naturale della hall, sono di attrezzature e accessori. Il Metodo Allegrini, infatti, fornisce state usate una intervento di pulizia straordinaria, reso possibile grazie un’ampia gamma di servizi e prende forma partendo dal sopral- monospazzola all’applicazione del Metodo Allegrini. La prima sfida con disco a luogo presso la struttura che necessita di intervento, con conse- setole e una accettata e portata a termine con successo dall’azienda guente analisi e valutazione delle problematiche riscontrate e la lavasciuga bergamasca - riguardava la hall. con appositi creazione di una reportistica dettagliata con l’offerta di soluzioni detergenti. per la detergenza (fornitura di prodotti e attrezzature, personaLA HALL E LA PIETRA POROSA lizzazione della linea cortesia all’interno delle camere, dotazione La pulizia straordinaria in questa zona aveva come di dispenser mani all’interno dei bagni pubblici ecc…). obiettivo quello di riportare a nuova vita la pavimentazione esterna A garanzia della corretta attuazione del Metodo, anche il codice in pietra naturale porosa, di un colore chiaro, che aveva assunto colore, per evitare il rischio di contaminazioni batteriche. Per conuna finitura poco gradevole. Sulla superficie, infatti, nel corso degli sentire l’utilizzo corretto delle referenze - altamente concentrate - il anni era stato applicato un sigillante che aveva bloccato lo sporco Metodo prevede l’installazione di impianti di dosaggio e diluizione, al di sotto della superficie. Per il ripristino, il personale adibito al comprensiva di taratura. Su richiesta della struttura ricettiva, è poslavoro si è avvalso di una monospazzola con disco a setole - fornita sibile anche il noleggio di attrezzature come lavapavimenti, lavatrici da Allegrini con il servizio di noleggio - preferita al pad nero, in e lavastoviglie. Dossier tecnici in tutte le lingue e piani di igiene perquanto si rendeva necessaria un’azione più profonda. Il detergente è sonalizzati per ogni area della struttura vengono anch’essi forniti da stato diluito a una percentuale tra il 5 e il 6% e, una volta formatasi Allegrini, che provvede alla formazione del personale con corsi teorici la schiuma sul pavimento, si è intervenuti con l’aspiraliquidi, per e prove tecniche seguiti dal rilascio dell’attestato di partecipazione. evitare che lo sporco si depositasse nuovamente sulla superficie. Il La collaborazione non finisce qui: continua con l’assistenza tecnica trattamento è stato terminato poicon la lavasciuga e un detergente post vendita, tramite controlli e interventi periodici di manutenzione. diluito al 2%, percentuale indicata anche per la manutenzione quotidiana. La pietra ha così ritrovato la sua naturale bellezza. UNA CASE HISTORY Vediamo ora l’applicazione del Metodo Allegrini all’interno di un LA PULIZIA NELL’HOTEL resort stagionale. Nelle camere, Allegrini ha riscontrato la predominanza di moquette e Aperto nella stagione turistica, la struttura, che al suo interno l’assenza di marmi particolari. Per ravvivare i colori ed eliminare le proospita un hotel 5 stelle con un centinaio di camere, una grande fonde macchie presenti sul rivestimento a pavimento, l’azienda ha optato spa, piscine e 480 appartamenti 4 stelle attrezzati con una piccola per l’uso di una macchina a estrazione, con un prodotto detergente a base cucina, aveva chiuso i battenti l’anno precedente dopo una pulizia di tensioattivi di origine naturale. Una procedura che rientra nel piano grossolana degli ambienti. Per questo motivo il resort, oltre che di igiene di pulizia straordinaria. Questo, perchè il resort non era ancora di un piano di pulizie ordinarie, necessitava anche di un profondo aperto e, di conseguenza, si poteva bagnare la moquette. Per la sua pulizia

allegrini


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alleg

Interventi

Il pavimento, sempre in pietra, è stato trattato allo stesso modo di quello della hall. Ospite sgradito, la muffa aveva preso residenza nelle stanze degli appartamenti, ma è stata sconfitta con l’uso di un detergente a base cloro che, lasciato semplicemente agire 5 minuti, ha distrutto la carica batterica ed eliminato la muffa senza rovinare neppure le pareti intonacate. Per la pulizia iniziale delle cucine, invece, è stato selezionato un prodotto multiuso sanitizzante battericida, concentrato nel diluitore al 4%. Una referenza di qualità dalla grande resa (da 4 taniche da 5 Kg si ottengono 660 flaconi da 750 ml), che consente di ottimizzare i costi e generare minor volume per quanto riguarda plastica e imballo, in un’ottica di maggiore sostenibilità ambientale.

LA PARTICOLARE SITUAZIONE NELLE CUCINE Per la pulizia quotidiana delle cucine del resort è stato installato un secondo impianto di diluizione con differenti prodotti: uno sgrassatore per tutte le superfici, una referenza sanitizzante, una per lo sporco carbonizzato di piastre, fornelli, cappe ecc…, una per i pavimenti e un disincrostante inodore. Per la pulizia straordinaria, sono stati consigliati uno sgrassatore universale, un detergente per pavimenti e un disincrostante con forza ancora maggiore. Un capitolo a parte meritano le lavastoviglie professionali che, durante la fase del sopralluogo da parte dei tecnici Allegrini, presentavano residui di cibo, grasso e sporco su cappottine e cesti trainati delle macchine. Dopo aver indicato come rimuovere lo sporco, l’azienda ha provveduto a montare un dosatore esterno sulle lavastoviglie. Collegato elettricamente a queste macchine,

Hotel

Cucine

Hotel: Una macchina a estrazione con un detergente sgrassante con tensioattivi di origine naturale ha dato nuova vita alla moquette.

ordinaria, invece, l’azienda ha previsto l’utilizzo di una monospazzola con prodotto a secco. Due sono stati gli impianti di diluizione installati (uno nella zona piscina e l’altro in quella del ristorante) che, tramite il collegamento a rete idrica locale, hanno consentito l’erogazione di prodotti - all’origine concentrati - già opportunamente diluiti e pronti all’uso. In particolare, il primo impianto è stato fornito con 3 prodotti: uno per i vetri (spolvero e multiuso), uno per i bagni, a base di acido citrico e con profumazione e uno per i pavimenti del bagno e del terrazzino. Il Metodo Allegrini ha previsto anche la fornitura di flaconi da ricaricare, con codice colore, dossier tecnici e formazione al personale. NEGLI APPARTAMENTI, SPORCO E MUFFA Date in affitto ai propri clienti, le 480 villette sono state interessate solo da pulizia straordinaria: quella ordinaria, spetta di norma ai villeggianti. Appartamenti

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IMPIANTI: Per la corretta diluizione dei prodotti che, all’origine, sono concentrati, Allegrini ha installato impianti di diluizione.


egrini

l’impianto di diluizione ha poi consentito di erogare nella giusta quantità e rispettando le fasi di lavaggio, detergente e brillantante, rendendo le stoviglie pulite, brillanti e asciutte. Sempre seguendo il metodo Allegrini, sono stati fatti corsi di formazione al personale ed esposti i piani di igiene anche nelle cucine. PROBLEMI RISOLTI ANCHE NELLA LAVANDERIA A esclusione della sola biancheria piana, tutto è sempre stato lavato nella lavanderia interna al resort: tende, cuscini, copriletti, trapuntini, piumini, coprimaterassi ecc… Un grosso carico di biancheria, che le lavatrici professionali dell’area lavanderia facevano fatica a lavare in modo ottimale. Per risolvere il problema, Allegrini ha modificato alcuni programmi di lavaggio e ne ha inseriti altri, compreso quello per panni e mop. L’azienda ha provveduto all’installazione di impianti di diluizione con 6 prodotti: uno alcalino, per staccare lo sporco dalle fibre; un tensioattivo, per ridurre la tensione superficiale della goccia di acqua, allontanando lo sporco; un candeggiante a base di ipoclorito, per il prelavaggio; un candeggiante a base di acqua ossigenata, per il lavaggio; un ammorbidente con tecnologia microincapsulata che consente di mantenere a lungo la profumazione presente nella formulazione. La microcapsula resiste infatti alle alte temperature della lavatrice e dell’asciugatrice professionale. In fase di stiratura della biancheria da camera, il mangano esercita una pressione meccanica che rompe le microcapsule; queste ultime, rilasciano quindi una parte del loro contenuto, profumando ancora di più le fibre. Un ulteriore rilascio della fragranza microincapsulata avviene anche durante l’utilizzo della biancheria, per un profumo che dura a lungo. Infine, l’impianto di diluizione presenta anche un prodotto a base di acido peracetico con presidio medico-chirurgico, per disinfettare le fibre.

Un impianto di diluizione e la modifica di alcuni programmi di lavaggio hanno caratterizzato la zona lavanderie.

PERCORSO OLFATTIVO

UN PERCORSO OLFATTIVO CHE INIZIA DALLA SPA Nella zona della spa è nata l’ispirazione per proporre la profumazione ambientale caratterizzante l’intera struttura ricettiva, un vero e proprio percorso olfattivo che avvolge - e coinvolge - gradevolmente gli ospiti del resort: dalla hall, alla zona massaggi, passando per corridoi, bagni e ascensori. Gli erogatori, in due diversi formati, diffondono nell’aria un assorbiodore (presente nella formula della fragranza al 20%), seguito subito da un profumo delicato ed estremamente piacevole. Allegrini, inoltre, ha fornito indicazioni su come pulire lettini e attrezzature presenti nella spa e ha dato direttive per ripristinare il teak nella zona delle piscine. L’azienda ha sostituito i classici prodotti impregnanti con prodotti specifici per far emergere il naturale aspetto del legno, eliminando quindi il colore grigio dato dal rilascio della lignina da parte della superficie lignea stessa. Con una monospazzola e un prodotto detergente, il personale del resort ha prima pulito il decking, poi ha sostituito il prodotto usato fino a quel momento con una sbiancante Allegrini, che ha eliminato lo strato di lignina, conferendo nuova vita al decking e privandolo di patine lucide.Il resort è risultato quindi pronto per inaugurare la stagione turistica e accogliere al meglio i suoi ospiti. 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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Trattamenti

Ardesia brasiliana in biblioteca

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La Library of Birmingham è una struttura architettonica hightech che si sviluppa su più di 10 livelli e domina la Centenary Square sul lato ovest della città inglese

edificio custodisce una collezione da un milione di libri, tra cui la prima pubblicazione delle opere di Shakespeare, raccolte in una stanza Cristina Cardinali interamente dedicata situata nel piano più alto dell’edificio. Francine Houben, il suo architetto ideatore, definisce la biblioteca come un “palazzo del popolo”. La Library of Birmingham, infatti, è accessibile a tutti ed è ideale per le visite delle famiglie: è un mix dinamico di eventi, attività e spettacoli ed offre servizi eccellenti e personale esperto a disposizione degli utenti. LA STRUTTURA Dall’esterno, la biblioteca appare come una serie di strutture rettangolari di vetro rivestite da una fine filigrana metallica. Impilate su un piano terra, anch’esso a vetri, queste strutture sono sormontate da un corpo circolare che ospita la storica Shakespeare Memorial Room. All’interno i vuoti circolari, foderati di libri, offrono una vista che si spinge fino alla parte più alta dell’edificio. Al piano terra, la Biblioteca è contigua al Repertory Theatre. PAVIMENTI Su tutte le zone soggette al traffico nel piano terra sono stati 78

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posati quattro diversi formati di piastrelle in ardesia brasiliana, secondo il tradizionale stile Romaans Verband, per un totale di 1.800 mq di ardesia brasiliana. Dopo la posa, per eseguire il lavaggio iniziale, è stato utilizzato FILA Cleaner diluito 1:30, un detergente neutro adatto per tutti i pavimenti delicati, perché pulisce le superfici senza rovinarne l’aspetto estetico. La superficie è stata poi trattata con FILAW68, protettivo antimacchia a base d’acqua, specifico per superfici porose da interno e da esterno, che protegge le superfici senza creare film che possano alterare l’aspetto dei materiali. Entrambi i prodotti fanno parte della Fila Green Line, la gamma dei prodotti a basso impatto ambientale caratterizzati da soluzioni a base acqua, elevata biodegradabilità, alta concentrazione e rispetto delle normative di emissione cov. ARDESIA BRASILIANA L’ardesia brasiliana è un tipo di roccia metamorfica che viene importata dal Brasile; particolarmente resistente agli agenti atmosferici è adatta sia per ambienti esterni che per ambienti interni, previa un’opportuna lavorazione. Presenta una notevole durezza anche con spessori ridotti e per questo trova applicazione nella realizzazione di tetti e pavimenti. L’ardesia brasiliana si presenta con un’ampia gamma di colori: dal


ardesia

viola al verde, al grigio fino alla grafite o al ligure, la tonalità di ardesia più scura in assoluto. Inoltre, mantiene il suo colore intatto nel tempo. TRATTAMENTI In fase di posa occorre prestare molta attenzione alle colle impiegate per evitare la formazione in superficie di fastidiosi aloni, nonché le possibili rotture dovute alla natura “nervosa” di alcune qualità. Le ardesie presentano una struttura stratificata e possono essere soggette a deformazioni e piccoli movimenti; è consigliabile l’utilizzo di collanti poliuretanici bicomponenti completamente privi d’acqua e molto elastici. Inoltre, si dovrebbe avere la cura di non sporcare i bordi del materiale rimuovendo immediatamente gli eccessi di colla. Alcuni preferiscono applicare il trattamento antimacchia alle lastre prima della posa. Tuttavia, la necessaria pulizia finale tende comunque a rimuoverlo ed è per questo che altri preferiscono eseguire il trattamento protettivo,

indispensabile per i rivestimenti interni, solo a lavoro ultimato. Una posa ben eseguita è determinante per un buon risultato finale. La diffusione dell’ardesia brasiliana nelle pavimentazioni è stata molto avvantaggiata dal miglioramento dei trattamenti protettivi antimacchia che negli ultimi anni hanno ridotto le incognite tipiche dell’utilizzo delle pietre naturali. Naturalmente occorre prestare attenzione nella scelta di prodotti protettivi specifici, ovvero in grado di reagire correttamente con la composizione del materiale. La struttura fine dell’ardesia non permette al trattamento di penetrare molto in profondità; per contro, la rende naturalmente più resistente allo sporco e talvolta utilizzabile anche in luoghi pubblici. PULIZIA Per quanto riguarda la pulizia sono da evitare i prodotti aggressivi. Una corretta manutenzione garantisce una lunga vita all’ardesia: è un materiale vivo che si modella e invecchia con l’ambiente, capace di preservare la propria bellezza anche se maltrattato. 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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Trattamenti

Se il detergente

sporca… … Non è colpa del produttore del pavimento, del rivenditore o dell’impresa di pulizia. Semplicemente di un ciclo di manutenzione sbagliato Costantino Zanatta

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uante volte è successo (succede tutt’ora) che le superfici in gres porcellanato, definite sempre inattaccabili, resistenti all’usura, facili da pulire e di durata eterna, alla fine risultino invece vulnerabili e si sporchino con estrema facilità?

DUE PAROLE SUL GRES Il gres porcellanato si ottiene tramite un processo di sinterizzazione di argille ceramiche, caolini, sabbie feldspatiche o potassiche, pigmenti con uno specifico sistema di umidificazione, granulazione e scelta delle polveri, regolazione della pressatura (che può arrivare a 350-400 Kg/cm), essicazione, smaltatura eventuale per effetti particolari, cottura (che può arrivare anche a 1.200 – 1.400° C) e scelta finale. In base al processo di lavorazione e di cottura (temperatura e tempo) si ottengono gres a differente porosità superficiale; una ulteriore eventuale rifinitura avviene dopo la scelta dei materiali con lavorazioni specifiche quali levigatura, spazzolatura o lappatura meccanica, applicazioni di soluzioni saline o acide, al fine di ottenere finiture di superficie particolari e diverse tra loro. A seguito dei cicli di lavorazioni e cottura del gres, si ottiene la ceramizzazione-greificazione del materiale, attribuendo allo stesso le tipiche caratteristiche di robustezza, impermeabilità (con assorbimento intorno allo 0,5%), longevità. Questi sono i normali passaggi dei cicli di produzione del prodotto definito “gres porcellanato”. 80

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Le piastrelle in gres presentano un aevidente accumulo di sporco, nonostante la regolare manutenzione.

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Primo piano sulle piastrelle in gres porcellanato strutturato antiscivolo posate negli uffici di un’azienda in Treviso.

Particolare delle fughe, anch’esse non perfettamente pulite.

Il detergente utilizzato per la manutenzione, non risciacquato bene, ha lasciato sulle superfici una piccola patina che nel tempo ha catturato nuovo sporco.

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Speciale Trattamenti

PRATICITÀ: UN ASPETTO DA VALUTARE Quando si opta per un tipo di superficie piuttosto che un’altra, quello che nessuno tiene in opportuna considerazione è la praticità. Quando ci si trova a scegliere la superficie antiscivolo più adatta per un locale, non si pensa minimamente a come fare per facilitare le operazioni di pulizia che si renderanno necessarie in futuro. Chiunque debba decidere quale tipo di superficie utilizzare mette all’ultimo posto l’eventuale difficoltà di pulizia del pavimento in funzione al suo utilizzo e al tipo di sporco che vi si potrà depositare. Succede così che molte superfici vissute in maniera del tutto ‘normale’ (a uso ufficio, abitazione, bar e così via) e lavate con la regolarità settimanale (o secondo necessità) con i detergenti/pulitori sgrassanti normalmente in commercio manifestino lo spiacevole effetto di trattenere lo sporco con eccessiva facilità. Vi sono in commercio pulitori sgrassanti che, se non sciacquati bene, lasciano sulle superfici una piccola patina di detergente che cattura nel tempo lo sporco depositato, per cui al nuovo lavaggio avremo sì una rimozione dello sporco di superficie, ma allo stesso tempo l’effetto ‘calamita’ del residuo di detergente catturerà ancora una ulteriore velatura di sporco che andrà ad ancorarsi allo strato di profondità, lasciando sempre l’impressione che le superfici non siano state lavate a dovere. UN CASO EMBLEMATICO Il caso che sto per illustrare si riferisce a una pavimentazione posata negli uffici di un’azienda in Treviso. Si tratta di una superficie in gres porcellanato strutturato antiscivolo per superfici interne prodotto da una nota azienda italiana (tale materiale potrebbe essere posato, per le sue caratteristiche fisiche, anche in esterno). La superficie è ruvida e antiscivolo, come da normativa, di colore bianco e di formato 60 x 120 centimetri. Sono stato interpellato perché il gres presentava un accumulo di sporco giornaliero e le tante prove di lavaggio non avevano dato risultati duraturi. Vi era poi una saletta ripostiglio dove non era mai passato né un mop bagnato né tantomeno era mai stato eseguito un lavaggio di fondo, per cui il livello di sporco ‘agganciato’ aveva saturato la microporosità del gres a tal punto che si aveva l’impressione che quella stanza non avesse lo stesso tipo di problema delle altre (in realtà le porosità piene di sporco rifiutavano altro deposito di nuovo sporco, ciò non significa che fossero superfici pulite). Per verificare come risolvere questo fastidioso problema, ho eseguito una di lavaggio di fondo prova (per prudenza ho operato su due lastre di gres non in vista) con un prodotto specifico che, diluito al 30% circa, ha risolto in brevissimo tempo il problema di accumulo dello sporco. Successivamente, ho risciacquato e asciugato l’area con un panno in microfibra (non dimentichiamo mai di eseguire un risciacquo accurato delle superfici quando utilizziamo detergenti concentrati). La prova è stata eseguita alla presenza del titolare dei locali, del fornitore dei materiali e del titolare dell’impresa di pulizie che ha in concessione l’appalto. L’effetto del prodotto, opportunamente diluito secondo esigenza, è stato quasi immediato: si è notato subito un netto miglioramento del livello e della facilità di pulizia di fondo delle mattonelle. Dopo tale prova, la proprietà ha deciso di far effettuare all’impresa di pulizie un lavaggio di fondo generale con la soluzione detergente 82

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Gli uffici alle 8 di mattina, prima del passaggio degli impiegati: la situazione è già ‘disastrosa’.

Prova di lavaggio di fondo con uno sgrassante specifico per il gres (che ha risolto in brevissimo tempo il problema di accumulo dello sporco). L’area è stata successivamente risciacquata e asciugata con un panno in microfibra.


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Speciale Trattamenti

di cui sopra, diluita al 30% in acqua, con l’ausilio di una monospazzola munita di particolare disco misto in microfibra e spugna. La pulizia è stata seguita da un risciacquo delle superfici, tutto seguendo le normali procedure, citate tra l’altro nella scheda tecnica del produttore del gres.

La superficie dopo il trattamento con il nuovo prodotto, specifico per il gres.

Testi di pulizia eseguiti su alcune piastrelle.

PER RALLENTARE IL ‘RISPORCO’ L’intervento ha riportato la pavimentazione alle origini, come dopo la posa in opera, senza alcun residuo di sporco annidato nella struttura del materiale e senza residui del detergente utilizzato in precedenza. Cos’è successo in realtà? Il prodotto utilizzato è un detergente sgrassante specifico per il gres, con particolare proprietà di rimozione in profondità dello sporco ‘magro’ (polveri o fango) e dello sporco ‘grasso’ (unto e altro) che va a inserirsi nella struttura microscopica di materiali come il gres porcellanato, grezzo o levigato, ove è ancora più difficile asportare eventuali macchie annidate nelle microporosità. A questo punto, raggiunto il risultato che si cercava, è stato sufficiente impostare una normale procedura di manutenzione, con pulizie bisettimanali, come si eseguivano in precedenza, ma con l’utilizzo del nuovo prodotto, tenendo presente che una superficie in gres bianco mette in risalto lo sporco molto prima di una superficie dello stesso identico materiale, ma di diverso colore. Naturalmente è impossibile evitare che le superfici si sporchino, è invece possibile rallentare il ‘risporco’, creando un microsbarramento attraverso l’applicazione di uno specifico protettivo impregnante a base di ‘copolimeri fluorurati’, in soluzione all’acqua o al solvente, che possa creare una barriera all’attecchimento dello sporco che si deposita sulle superfici durante il normale utilizzo. L’applicazione di tale prodotto deve essere testata preventivamente su una piccola porzione di superficie che abbia lo stesso calpestio e gli stessi cicli di ripulitura delle parti che manifestano il facile risporco. MEGLIO PENSARCI PRIMA Per le tante esperienze direttamente vissute, posso affermare che vi sono moltissime situazioni come quella descritta sopra, sia in casi di utilizzo intensivo di un pavimento che meno intensivo (abitazioni private), situazioni in cui l’effetto di aggancio dello sporco sulle superfici viene normalmente ‘scaricato’ solo al produttore del materiale, a chi lo ha fornito o alle imprese di pulizia. A volte le direzioni lavori dovrebbero mettere più attenzione nello scegliere per il cliente i materiali più idonei o quantomeno dovrebbero far eseguire con cognizione di causa delle prove di usura, di ‘sporcabilità’, di scivolo, di facile ripulitura, attraverso test analisi documentate. In moltissimi casi i professionisti preposti alla scelta delle superfici più adatte per un dato ambiente manifestano una discreta superficialità, salvo poi scaricare ad altri la responsabilità dei problemi che eventualmente sorgono. Concludendo, possiamo affermare senza dubbio che non esistono superfici che non si sporcano, l’importante è che si possano ripulire utilizzando quanto ci offre il mercato, a livello di tecnologie e prodotti; bisogna comunque sempre porre attenzione a non cadere dentro al vortice di responsabilità non proprie, perché la conseguenza è sempre una contestazione, che comporta perdita di prestigio e di danaro. Una prova di lavaggio iniziale di fondo con utilizzo di detergente acido, per esempio, va eseguita su una piccola porzione non in vista di superficie e valutando con attenzione l’eventuale aggressione della sostanza sui materiali A buon intenditor…

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Più forza, più potenza, più innovazione. E’ questo che, giorno dopo giorno, forgia il nuovo brand Lavor e che si concretizza nei nostri prodotti, ambasciatori della nostra filosofia mediante caratteristiche tecniche e qualitative all’avanguardia. Perché lo facciamo? Vogliamo essere al vostro fianco sempre di più. Semplicemente.

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Detergente schiumogeno Lavasciuga compatta

Robusta ma compatta, Mira, la nuova lavasciuga 4cleanpro, è una macchina indispensabile per le pulizie di fondo nei locali più piccoli e pieni di ostacoli. Grazie al suo timone snodato permette di accedere sotto tavoli, mobili e scaffali. Vanta un telaio inox AISI 304 con 410 mm di larghezza di lavoro e offre 3 litri di capacità serbatoio soluzione ma con una capacità di pulizia di 100 mq grazie alla sua funzione ‘eco’, che gestisce la distribuzione dell’acqua in maniera temporizzata. Le batterie al litio ione di 13 Ah a 36 volt garantiscono un’ora di autonomia per 800 mq circa. Mira ha il timone snodato, diversi tipi di spazzole o dischi trascinatori ed è una macchina polivalente: infatti, grazie al tergitore che si solleva e alla ridotta pressione a terra, è indicata anche per trattamenti specifici, per decerare o lucidare, proprio come una monospazzola. Elevate prestazioni sono assicurate anche dalla velocità di rotazione variabile delle spazzole – (due spazzole controrotanti di 210 mm di diametro; da 140 giri/min a 210/min). www.4cleanpro.com

AEB presenta Asol, un detergente schiumogeno acido per superfici dure, su base fosforica, per il lavaggio manuale e la disincrostazione delle superfici. Rimuove efficacemente contaminazioni organiche date da residui proteici e di cottura, incrostazioni da latte e inorganiche (calcare). Asol può essere applicato senza problemi anche su superfici cromate e in fase di utilizzo non determina la formazione di fumi e vapori. La concentrazione di utilizzo è tra il 3 e il 20% in funzione della tipologia di sporco e del livello di contaminazione. Asol è disponibile sia in flaconi da 1 kg che in taniche da 10 e 25 kg. www.aeb-group.com

Soluzioni innovative per l’industria

Amer Group introduce il nuovo transaxle MRP8D con motorizzazione brushless, sviluppato per affrontare carichi di lavoro gravosi in ambienti difficili. Dalle elevate prestazioni e ingombri ridotti: una soluzione innovativa per macchine a trazione posteriore. L’elevata efficienza del sistema brushless garantisce un importante miglioramento dei tempi di lavoro. Inoltre, MRP8D non richiede alcuna manutenzione. Caratteristiche tecniche: riduttore ad assi paralleli; potenza da 600W a 2000W; tensione da 12V a 96V DC/AC; rapporto di riduzione variabile. Su richiesta: freno elettromagnetico, encoder, materiale ruota personalizzato, scheda di controllo BL. www.amergroup.it

Deodoranti aerosol

La linea di deodoranti aerosol per gli ambienti interni Fresh Air di Copyr si rinnova e si amplia, anche con fragranze totalmente senza allergeni. La nuova linea si compone di 22 fragranze per deodorare gli ambienti interni in maniera fresca e delicata, suddivise tra Fresh Air Living, Fresh Air Passion, Fresh Air Sensitive. Quest’ultima in particolar modo si compone di fragranze totalmente senza allergeni e di un neutralizzatore di cattivi odori. Da usare in abbinamento ai sistemi di erogazione automatizzata Copyrmatic, è possibile deodorare gli ambienti in maniera fresca e delicata, e di erogare insetticida durante la stagione primaverile/ estiva, utilizzando le apposite bombole. www.copyrpco.it

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SPAZZOLE E ACCESSORI PER LA PULIZIA DAL 1953

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Monospazzola professionale

Maxi Orbit è la monospazzola professionale roto-orbitale, innovativa e multifunzionale, sviluppata da Klindex. Adatta per trattamenti come lucidatura, deceratura, cristallizzazione, microlevigatura su marmo, cemento, pietre, parquet, cotto e gres, Maxi Orbit è adatta anche per la pulizia di superfici delicate come moquette e tappeti. La testata oscillante si adatta a tutte le superfici e permette di lavorare agevolmente anche su pavimentazioni irregolari riducendo al minimo lo sforzo dell’operatore. Gli innumerevoli accessori disponibili e le grandi ruote poggiate a terra rendono il lavoro semplice ed efficace. Sfruttando il principio roto-orbitale con ascillazioni ad alta frequenza Maxi Orbit sorprende per l’ottima stabilità e manovrabilità, anche le operazioni di cristallizzazione con lana d’acciao risulteranno veloci, facili e senza sforzo. Il telaio robusto e compatto, il manico ergonomico con asta rinforzata, le grandi ruote, il peso ridotto e il sistema di sgancio delle componenti principali (optional), rendono la Maxi Orbit una macchina resistente ma allo stesso tempo facile da trasportare. www.klindex.it

Lavasciuga start and go

Linea di detergenti

Rolly è la lavasciuga ultra-compatta di Ghibli & Wirbel pensata per rispondere alle esigenze, sempre più specifiche, dei professionisti del cleaning. Le dimensioni compatte, il maniglione snodabile, il tergitore a doppia aspirazione alternata e le ruote posteriori pivottanti le permettono di lavorare con facilità in spazi stretti. Il pannello comandi, chiaro e intuitivo, e la manutenzione ordinaria, semplice e veloce, fanno di Rolly una macchina start and go, che non ha bisogno di nessun training particolare e può essere usata da tutti. La lavasciuga Rolly vanta un’ampia gamma di accessori, ulteriormente arricchita dai nuovi pad cilindrici, adatti per le operazioni di pulizia ordinaria e di fondo, la deceratura e il lavoro sulle superfici (dalle più delicate alle più strutturate). www.ghibliwirbel.com

MK, azienda chimica di Rho (MI) che opera nel settore dei detergenti professionali dal 1963 con il brand Marka, presenta una linea di detergenti specifici per l’igienizzazione degli ambienti. Marka Red’s Sanyform e Deo Sanyform sono detergenti liquidi a base di sali quaternari d’ammonio. L’azione dei sali quaternari d’ammonio tende a denaturare i complessi proteici della membrana cellulare e batterica esplicando una forte azione igienizzante, garantendo in questo modo una protezione significativa dalla contaminazione. I due prodotti, distinti dalla diversa profumazione, sono adatti sia all’utilizzo manuale che con macchine lavasciuga. Il loro ph 10 debolmente alcalino ne consente l’utilizzo su tutti i materiali più frequentemente utilizzati nelle superfici verticali e orizzontali. www.marka.biz

Attenzione all’ambiente

Paperdi e la salvaguardia dell’ambiente: questa è la missione che ha caratterizzato, sin dalla sua costituzione nel 1989, l’azienda cartotecnica con sede a Caserta, specializzata nella produzione di articoli in carta tissue. La gamma si compone, infatti, di piegati a “V” con imballo ermetico che oltre a migliorarne l’igienicità né permette la vendita a scaffale. I piegati a V Paperdi riducono gli sprechi senza abbassare il livello di servizio. Una confezione ermetica che migliora l’igiene e l’uso. www.paperdi.it

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Lavasciuga a batteria

Il BD 50/50 C Bp Classic di Kärcher è una lavasciuga a batteria, senza trazione e con spazzola a disco. Il prodotto presenta un serbatoio dell’acqua sporca ampio, con galleggiante di chiusura a serbatoio pieno e facile da pulire grazie al tubo di svuotamento controllato. La presenza di acqua pulita direttamente nel corpo macchina garantisce stabilità anche a lavoro iniziato. Silenziosa, dotata di una potente turbina che garantisce un’ottima aspirazione, la macchina presenta anche barra di aspirazione regolabile e sostituibile senza bisogno di attrezzi, pannello di comando semplice e intuitivo e riempimento dell’acqua pulita facile, rapido e dotato di dosaggio della quantità. www.kaercher.com/it/

Asciugamani jet

Vama® rinnova la gamma di asciugamani jet con l’innovativo X Dry Compact®. Il nuovo modello si caratterizza per l’elevata compattezza delle dimensioni, e offre eccellenti prestazioni in termini di velocità di asciugatura. È inoltre all’avanguardia in termini di igiene: la dotazione di serie con doppio filtro antibatterico e doppia lampada germicida apre nuove frontiere anche in contesti con criteri ferrei di sanificazione, contrastando attivamente la propagazione di microbi e batteri. Comfort nell’utilizzo e grande risparmio energetico sono garantiti dalla resistenza elettrica regolabile on/off. www.vama.it


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Generatore di vapore

STI presenta Comby 9000, un generatore di vapore trifase potente. Compatto e totalmente in acciaio, opera a una pressione di 10 bar senza nessun calo di performance durante l’utilizzo. Grazie al suo vapore a 185°C, può eliminare in pochi secondi il 99% di batteri e con il potente motore di aspirazione riesce ad asciugare perfettamente qualsiasi superficie. Comby 9000 è un macchinario innovativo e si rivela essere un buon alleato anche per gli interventi più lunghi e difficili. Permette infatti un’autonomia di vapore illimitata grazie al sistema di ricarica automatica dell’acqua con serbatoio interno o tramite attacco diretto alla rete idrica. A renderlo ancora più completo ci sono inoltre le funzioni idrogetto e detergente. www.stindustry.eu

Garza per lavaggio pavimenti

Temotex propone la Garza Verde per il lavaggio monouso dei pavimenti. Grazie al suo alto spessore riesce, anche bagnata, a scivolare adeguatamente sul pavimento. È composta da fibre sintetiche e polipropilene, misura 125x420 mm e ha una grande capacità di assorbimento. Modalità d’uso: immergere nelle normali vasche di impregnazione il numero di panni necessari per effettuare le operazioni di lavaggio; prendere un panno alla volta e applicare sotto l’attrezzo a velcro con il lato verde rivolto verso il pavimento. Ciascuna garza lava fino a circa 20/25 mq. La Garza verde è fornita in un cartone da 10 confezioni, ognuna da 25 fogli. www.temotex.com

Lavapavimenti professionale

Giga è la lavapavimenti professionale RCM agile e compatta, con alta produttività per le medie superfici. Grazie all’innovativo sistema Go Green, Giga diminuisce il consumo di energia, di acqua, di soluzione detergente e la rumorosità del 7% fino a 62 db (A). Contemporaneamente aumenta fino al 25% l’autonomia della lavapavimenti. Con la tecnologia My, Giga memorizza e calibra autonomamente i propri parametri e garantisce una qualità di pulizia sempre eccellente, mantenendo gli stessi costi e lo stesso consumo energetico. In questo modo Giga garantisce le massime prestazioni ad ogni occasione di utilizzo. La possibilità di monitorare Giga tramite la nuova WebApp RCM la rende una macchina per la pulizia completa e affidabile in ogni occasione d’uso. Infatti la WebApp permette di conoscere la posizione della macchina, i suoi consumi ed è utile anche per tenere sotto controllo i costi di gestione. www.rcm.it

Detergente per pavimenti

Extra EcoPavimenti è un detergente universale di origine vegetale per pavimenti realizzato da Unira. È un prodotto che ottiene ottimi risultati su ogni tipo di pavimento che sia lucido o opaco, semi-pulito o sporco, dal gres porcellanato al cotto arrotato. Grazie alla sua formulazione innovativa, frutto di una ricerca durata due anni, garantisce ottime performance su diversi tipi di pavimento. Dona lucentezza anche a pavimenti vecchi o usurati. A rapida azione e asciugatura, utilizzabile sia a mano che in macchina, lascia un buon odore di pulito grazie alla sua profumazione floreale-balsamica. Contiene tensioattivi di origine vegetale. www.unira.it


Dispenser di sapone

911 Skin è il nuovo dispenser di sapone progettato da Marplast per coniugare eleganza e funzionalità negli spazi sanitari pubblici. Gli angoli arrotondati, le linee avvolgenti, i dettagli in trasparenza definiscono un design innovativo, capace di esaltare le forme e minimizzare gli ingombri, per plasmare lo spazio con un’estetica mai vista prima. www.marplast.it

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Alca Linea EcoBio

Per noi di Alca il pulito ecologico non è semplicemente la formula di un prodotto rispettoso dell’ambiente. Da oltre trent’anni la ricerca Alca concentra i propri sforzi per mettere a punto soluzioni innovative ispirate all’idea di sostenibilità. Un pensiero green che non si realizza unicamente nel prodotto, ma è un vero e proprio modo di pensare e un modello per fare. L’abbattimento dei consumi di acqua sia nella fase produttiva, sia durante l’utilizzo dei detergenti, il ridotto consumo di energia e il minore utilizzo di plastica sono i singoli aspetti di un pensiero ecologico a 360°. Un approccio globale che ispira la ricerca di soluzioni innovative sempre più green. www.alcachemical.it/eco-bio

Panni in microfibra

Panni monouso

Garze impregnate monouso

Spazzatrice

MP-HT propone Windzero, spazzatrice di ultima generazione, 100% elettrica, manovrabile con un Joystick che la rende semplicissima nell’utilizzo. Si tratta di una spazzatrice costruita con componenti ad alta tecnologia che garantisce elevate prestazioni senza dover ricorrere a macchine di dimensioni più grandi ed ingombranti. www.mp-ht.it

Mop

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Detergente decarbonizzante schiumogeno

Itidet Itigrill Mousse è un detergente decarbonizzante schiumogeno ideale per superfici dure quali forni, griglie, piastre, girarrosti, friggitrici e grill. Grazie all’erogatore schiumogeno e alla nuova formulazione addensata, Itidet Itigrill Mousse forma una schiuma che aderisce alle superfici anche verticali garantendo un maggiore tempo di contatto e una penetrazione profonda per una più facile rimozione dello sporco. Scioglie velocemente grassi ostinati, oli e residui carboniosi senza necessità di sfregare con spugnette o polveri abrasive. Itidet Itigrill Mousse è disponibile in flacone da 750 ml con erogatore, tanica da 6 e 12 kg con pompa schiumogena. www.itidet.it

Lavasciuga due in uno

Discomatic Bolero è la nuova arrivata dello storico marchio svizzero Wetrok, distribuito in Italia da Dierre srl. È una lavasciuga 2 in 1 grazie ai 2 serbatoi di diverso formato. Serbatoio 10 l: le dimensioni ridotte permettono di raggiungere e pulire con efficacia anche le superfici più nascoste o dove lo spazio di manovra è limitato. Serbatoio 20 l: ideale per aree più estese. Con un semplice switch del serbatoio, la mini lavasciuga diventa un formato maxi. È dotata di batteria al litio, con una durata 4 volte superiore a quelle al piombo. Il nuovo attacco magnetico delle bocchette di aspirazione permette una manutenzione senza sforzi per l’operatore. Il sistema di illuminazione a led, nella parte frontale, la rende ancora più efficace nella ricerca dello sporco. Due moderne spazzole a disco assicurano la giusta pressione sulla superficie da pulire, riducendo il carico dell’operatore. Grazie alla ruota di supporto anteriore la macchina si sposta da un luogo all’altro senza fatica. www.wetrok.com

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Lavasciuga uomo a bordo

Con la lavasciuga Topaz, di Adiatek, dotata di motoruota in AC, si risparmia sulla manutenzione. Grandi serbatoi da 180 l soluzione, e 190 l recupero, con pista di lavoro da 900 mm, basamento in versione lavante dotato di due motoriduttori, uno per spazzola. Adiatek ha pensato anche al benessere dell’operatore: sedile e cruscotto regolabile e pedana per piedi registrabile in altezza. Topaz nasce già con il 3S (Solution Saving System) di serie, sistema di risparmio dell’acqua. È disponibile anche con optional 3SD (Solution Saving System Dispencer) per il controllo non solo dell’acqua, ma anche del detergente utilizzato. È compatibile anche con Telematics e prossimamente sarà disponibile anche la versione spazzante a rulli da 850 mm. www.adiatek.com/it

Cera metallizzata

Kemika propone Mega, la cera metallizzata a doppia reticolazione ad alta resistenza al traffico ed ai lavaggi anche con detergenti forti. La doppia reticolazione lega tutti i componenti del film che risulta così di lunga durata e di facile pulitura dai segni del traffico mediante semplice lavaggio o lucidando con la macchina ad alta velocità. Mega è molto fluida e di facile e rapida stendibilità. Il film “copre” le imperfezioni del pavimento, chiude completamente i pori e uniforma la superficie. È adatta in particolare alla protezione di pavimenti in gomma, PVC, linoleum, graniglia, in locali a forte traffico, in ospedali e case di cura. www.kemikagroup.com


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Motoscopa

Gemma è una motoscopa da 80 cm di spazzola centrale, proposta da Poli, prodotta in due tipologie diverse: la prima con scarico manuale del contenitore rifiuti, la seconda “DSA” con scarico idraulico in quota 145 cm dal suolo (115 litri). Quest’ultima ha la possibilità di essere equipaggiata con un filtro a sacche (5,5 mq) o 8 filtri a cartuccia (6,4 mq). Gemma ha quattro motorizzazioni disponibili: batteria, benzina, diesel e benzina/GPL. Robusta ed ergonomica, questa motoscopa facilita il lavoro dell’operatore e garantisce prestazioni nel tempo con un ottimo rapporto qualità/prezzo. È interamente progettata e prodotta con componenti made in Italy. www.polimotoscope.com

Lavasciuga versatile

La nuova Dart 36 di Lavor è una macchina, piccola ma versatile, adatta per la pulizia di palestre, showroom di automobili, negozi, ospedali e scuole. Presenta una struttura affusolata, sistema di aggancio/sgancio rapido della spazzola, serbatoio dell’acqua sporca facilmente rimovibile e dotato di un grande oblò di ispezione per agevolare le operazioni di manutenzione e pulizia, modalità Eco energy e grandi ruote antitraccia. La nuova Dart rappresenta un’alternativa, a costi contenuti, ai tradizionali sistemi di pulizia per ottenere pavimenti più puliti facendo meno fatica: un solo interruttore e l’operatore è pronto a lavorare, senza leva o impostazioni complesse di cui occuparsi. Dart garantisce scorrevolezza e manovrabilità in aree congestionate e pulizia con entrambi i bordi della spazzola anche in angoli difficili da raggiungere. Dart consente anche una notevole riduzione dei fermi macchina improduttivi grazie all’interruzione automatica dell’erogazione soluzione, arresto spazzola e auto stop riempimento acqua. www.lavorwash.com

Profumatore per bucato

Rubino Chem propone Biolà Essenzassoluta per Bucato, un prodotto di nuova concezione, un profumatore per bucato super concentrato da utilizzare insieme al classico detersivo per lavatrice. Durante i lavaggi è sufficiente aggiungere 1-2 sprilli nella vaschetta dell’ammorbidente. Grazie alla sua azione antinfeltrente, dona ai capi un effetto morbido e setoso che ne agevola lo stiro. Innovativo è il suo effetto fissatore che garantisce una lunga durata del profumo sia sui capi che negli ambienti dove vengono riposti. I capi lavati e riposti a fine stagione, conserveranno freschezza e profumo fino al loro riutilizzo. www.rubinochem.it

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Linee techiche Papernet

Papernet è il marchio del Gruppo Sofidel per il settore Away-fromHome. Le linee tecniche di Papernet risolvono specifiche esigenze dei clienti. BioTech, la carta che igienizza le tubature e gli ambienti in modo naturale; DissolveTech, la carta ad alta spappolabilità che riduce il rischio di intasi; DryTech, la carta ad alta performance; FullTech, la gamma di prodotti che riduce i tempi ed i costi di gestione grazie a rotoli senz’anima; FreshenTech, la carta che profuma e neutralizza i cattivi odori; HyTech, la gamma antibatterica di dispenser di design; Ready Table, una gamma di prodotti colorata ed innovativa per il mondo del Foodservice. www.sofidel.com/it


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Taski Aero, silenziosa ed efficace

Da Diversey nasce Taski Aero, un’aspirapolvere ad alta efficienza con tecnologia all’avanguardia e motore ad alta efficienza. La tecnologia brevettata Whisper® consente di lavorare in modo silenzioso ed efficace. Modularità, ridotto consumo, design sono solo alcune delle caratteristiche della gamma Taski Aero. La serie Plus garantisce una elevata praticità d’uso combinata con una gamma unica di funzioni. Gli accessori consentono di avere la massima efficacia durante le operazioni di pulizia. In particolare, la spazzola Turbo Vacuum Brush è in grado di trasformare la Taski Aero in una battitappeto per la pulizia delle moquette. www.diversey.com

Spazzatrice ecologica Smartwind

La spazzatrice 100% elettrica Tenax SmartWind, è la prima spazzatrice da 220 Lt, uomo a bordo, dotata di un sistema di avanzamento elettrico innovativo “steer by wire” azionato da un joystick che la rende sicura, maneggevole, e di facile utilizzo. Compatta e con scarico in quota è la soluzione ideale per la pulizia di aree indoor, ma anche outdoor di piccole e medie dimensioni, assicurando al contempo un’autonomia di lavoro superiore alle 8 ore. Ecologica e versatile, migliora la qualità di vita del cittadino e dell’operatore, garantendo l’eliminazione delle emissioni di CO2 e una riduzione significativa delle emissioni sonore. www.tenaxinternational.com

La più grande minaccia per il nostro pianeta è la convinzione che qualcun’altro lo salverà. Robert Swan, british explorer

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logistic Gestione innovativa delle merci Nonostante nei suoi centri distributivi Amazon utilizzi logiche e attrezzature difficilmente replicabili, è interessante per chi si occupa di logistica - e non solo organizzare una visita guidata. Spunti e indicazioni interessanti non mancano Marco Babetti

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er osservare come Amazon, colosso della distribuzione online, gestisce i flussi di merci e le informazioni trattate quotidianamente in Italia è possibile prenotare un tour guidato al centro distributivo che l’azienda ha a Castel San Giovanni sul sito dell’azienda (http://it.amazonfctours.com/). E così abbiamo fatto. Sin dall’ingresso si percepisce che si sta entrando in un “mondo” particolare, che poco ha a che vedere con i tradizionali centri logistici. La receptionist ci accoglie e, dopo averci registrato, ci illustra i dettagli della visita, facendoci sottoscrivere

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il regolamento di accesso per i visitatori e le annesse regole che impediscono di portare alcunché all’interno. Lo stesso vale per i dipendenti, il cui accesso ai magazzini è regolamentato da tornelli - equipaggiati con tanto di metal detector - che non hanno niente da invidiare a quelli presenti nei varchi aeroportuali. LA LOGISTICA MXP L’ingresso alla struttura è decisamente impattante: superate le barriere di ingresso, la superficie che si apre davanti a noi è oggettivamente enorme. Sui lati della struttura sono presenti 80 bocche di carico destinate al ricevimento della merce e altrettante per le spedizioni. Il magazzino è strutturato per aree funzionali: le aree ingresso merci e sorting prodotti, le aree destinate alla stoccaggio e al prelievo dei prodotti, composte da quattro torri su tre livelli dove vengono stoccati tutti i prodotti in una logica assolutamente random, un’area destinata alle scorte di prodotti ad alta rotazione, gestiti questa volta con scaffali portapallet e carrelli trilaterali con sistema filo guida, e le aree dedicate al confezionamento e all’identificazione dei colli per la spedizione. I primi due elementi che saltano agli occhi sono la quasi totale assenza di carrelli per la movimentazione e la presenza massiccia di sistemi di convogliamento (nastri trasportatori, rulliere) e automatici di smistamento dei colli. Entrambi gli elementi sono coerenti con il concetto di portare le merci verso gli operatori e non viceversa, contenendo così il più possibile le percorrenze pedonali degli addetti. INGRESSO MERCI Tutti i prodotti consegnati dai fornitori devono essere provvisti di barcode, condizione vincolante a fronte di una organizzazione


ca logistica dove il codice a barre è, di fatto, il driver principale per tutte le operazioni, e di tutti gli attributi di tipo logistico, in particolare pesi e dimensioni, che saranno poi utilizzati per i numerosi controlli “qualità” all’interno dei diversi processi. Le confezioni vengono aperte dagli operatori dedicati al primo ricevimento e posizionate su un nastro convogliatore che le trasporta alle baie dedicate al controllo analitico. Qui ogni singolo prodotto viene verificato (controllo qualità), identificato tramite lettori ottici e smistato in due diversi contenitori: cassette gialle per i prodotti che resteranno nel magazzino di Piacenza e cassette grigie per i prodotti indirizzati verso altri magazzini nel contesto della rete europea. Sempre attraverso i nastri, tutti i contenitori vengono poi trasportati presso i diversi settori, dove hanno inizio le operazioni di allocazione delle merci. Come anticipato, il criterio di stoccaggio è completamente casualizzato. Di conseguenza il posizionamento delle merci non è vincolato/condizionato da criteri di tipo merceologico, ma si basa sostanzialmente sul buon senso degli operatori: viene utilizzato il posto libero più vicino, in considerazione sia delle sue dimensioni che dei prodotti da stoccare (solitamente di dimensioni contenute e 10 kg di peso), mentre i prodotti più pesanti e voluminosi vengono

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L

LOG I STI CA

CENTRI LOGISTICI IN TUTTO IL MONDO Il motivo per cui Amazon riesce a consegnare qualsiasi cosa alla porta di casa dei suoi clienti in due giorni, spesso anche meno, è la crescente diffusione in tutto il mondo dei suoi centri logistici. Per ogni altra società di e-commerce è diventato impossibile competere con la velocità di Amazon nelle consegne

gestiti esclusivamente dalla piattaforma di Vercelli. L’allocazione dei singoli prodotti avviene successivamente tramite l’utilizzo di un lettore ottico, per dichiarare l’ubicazione del prodotto, associando il barcode dell’articolo e quello dell’ubicazione. Le uniche distinzioni, di tipo merceologico si trovano in ambito prodotti alimentari, in quanto hanno requisiti di tracciabilità decisamente più stringenti. L’allocazione casualizzata o random presuppone che lo stesso prodotto possa essere presente in più locazioni indipendenti di magazzino. PRELIEVO MERCI, CONFEZIONAMENTO E CONSEGNA Il prelievo delle merci avviene per singolo ordine, anche se lo stesso può essere suddiviso tra più operatori. Il prelievo, in questo caso manuale, avviene all’interno delle quattro torri di stoccaggio e viene effettuato con dei lettori ottici in grado di guidare l’operatore alle diverse ubicazioni. Una volta completato l’ordine si passa a quello successivo posizionando i prodotti prelevati su dei nastri convogliatori che portano

i colli nella zona di confezionamento degli ordini. La procedura interna prevede che gli ordini composti da un solo articolo abbiano un flusso differenziato rispetto a quelli multi-articolo. Non è dato di sapere né quale sia la percentuale di incidenza sul totale degli stessi (segreto industriale), né quanti ordini vengono mediamente evasi quotidianamente. Quello che è dato sapere è che durante l’ultimo Black Friday sono stati evasi dalla piattaforma di Castel San Giovanni più di 2 milioni di ordini in una sola giornata. Una volta composti gli ordini si passa al confezionamento. Ogni prodotto viene inscatolato singolarmente utilizzando 20 diverse dimensioni di scatole e alcuni formati di buste. La scatola viene poi completata con inserti di carta per evitare movimenti e danni ai prodotti e posizionata a sua volta sul nastro che la convoglierà nei contenitori utilizzati per la spedizione. Ogni collo viene pesato automaticamente e scartato se il peso non rientra nei parametri inseriti nel sistema informatico. I tempi di preparazione sono definiti dal cut-off logistico per singola direttrice di consegna, ovvero attraverso una rigida e precisa pianificazione dei trasporti.

AUMENTO DELLE VENDITE Le vendite sulla piattaforma sono aumentate del 30,8% nel 2017 rispetto all’anno prima

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CRESCITA DEGLI OCCUPATI Oggi Amazon dà lavoro a 566.000 persone. La grande base occupazionale ha due ragioni: l’espansione della società per l’enorme allargamento del suo raggio di azione nel mondo e la velocità con cui questa crescita è avvenuta

GLI ADDETTI La gestione del personale è uno degli elementi costitutivi del modello Amazon. Come detto, il magazzino di Piacenza occupa circa 1.650 dipendenti con contratto a tempo indeterminato, necessari per coprire i diversi turni di lavoro, generalmente di otto ore lavorative e 30 minuti di pausa. L’età media del personale è di 31 anni con un turn over/anno del 2,3%. Gli operatori vengono turnati tramite una logica di job rotation sui diversi processi; pertanto potrebbero cambiare la mansione assegnata anche più volte nel corso del turno lavorativo. Concettualmente gli addetti sono suddivisi in squadre e supervisionati da un manager che ne monitora le performance e che interagisce con la squadra sia attraverso briefing giornalieri, sia durante le operatività quotidiane. L’organizzazione, in linea con le abitudini della casa madre, prevede un sistema premiante che trova evidenza all’ingresso dei magazzini, dove sono presenti dei pannelli che indicano gli addetti premiati.

• Vendita di prodotti di proprietà Amazon. Acquistati, gestiti e venduti integralmente da Amazon. • Vendita di prodotti non di proprietà. Sono articoli forniti da un’entità esterna (produttore, distributore) che si avvalgono in toto della piattaforma web e della logistica di Amazon, che si occupa di tutte le fasi della vendita a esclusione dell’acquisto. • Place Market: utilizzo della piattaforma Amazon. In questo caso è il venditore che utilizza la vetrina a pagamento, per la vendita, occupandosi direttamente di tutte le fasi logistiche, dal ricevimento ordini clienti fino alla consegna dei prodotti.

Le uniche distinzioni di tipo merceologico si trovano in ambito prodotti alimentari

BUSINESS Il business di Amazon si basa sostanzialmente su 3 elementi:

STORIA E STRUTTURA DI AMAZON ITALIA Amazon inizia la propria attività in Italia nel 2011 con un primo magazzino, situato all’interno del polo logistico di Castel San Giovanni con una superficie di 25.000 mq e circa 150 dipendenti. A fronte della crescita continua ed esponenziale dei volumi trattati, a cavallo tra il 2013 e il 2014 l’azienda si trasferisce negli attuali magazzini (100.000 mq di superficie coperta), situati sul lato opposto dell’autostrada, che occupano ad oggi circa 1.650 dipendenti a tempo indeterminato. Allo storico magazzino di Piacenza, si affiancano successivamente quello di Vercelli, che si occupa esclusivamente di merci “voluminose”, e il più recente magazzino di Passo Corese (RI), il primo a utilizzare un sistema robotizzato per la movimentazione delle merci verso gli operatori, utilizzato per le consegne verso il sud Italia. Ai magazzini centrali si affiancano undici delivery station, ovvero magazzini localizzati nelle principali città che hanno la funzione di dividere gli ordini (prodotti) provenienti dai centri distributivi per codice di avviamento postale, al fine di velocizzare le operazioni di carico e consegna da parte dei vettori locali. A Milano si trovano invece i cosiddetti uffici retail, incaricati delle attività di vendor management che vanno dagli acquisti, alla gestione in senso lato delle merci. Questi occupano circa 500 dipendenti a cui si affianca il servizio di customer service con sede a Cagliari con 400 dipendenti dedicati. Per finire, è prevista l’imminente apertura di un nuovo magazzino distributivo in località Torrazza (TO). 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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S

SCENARI

Cura Casa: segnali di miglioramento

D

ai dati dell’Osservatorio riferiti all’anno terminante a febbraio 2019 emerge che il “cura casa” (detergenti e prodotti per la manutenzione), esclusi i “disposable” segna complessivamente +1,4% a valore, trainato dalle vendite del Centro Nord. Per quanto riguarda i diversi comparti, i detergenti segnano a valore -0,4%, dove a perdere di più sono i detergenti per stoviglie e lavastoviglie (-1,6%), nonostante la buona performance dei gel per la lavastoviglie (preferiti per la Giorgio Dal Prato Presidente Assocasa

Federchimica Assocasa, in collaborazione con Nielsen, presenta il 25° Osservatorio del mercato detergenti e prodotti per la casa Cristina Cardinali possibilità di dosaggio). Segnali positivi emergono dagli anticalcare (+4,4%) e dai detersivi per WC (+0,8%). I detergenti per bucato si attestano a -0,3%: qui però i monodose continuano a crescere, mentre a perdere sono quelli in polvere. Nei coadiuvanti lavaggio, il trend si conferma positivo con +3,1% trainato dagli ammorbidenti (+5,7%), anche grazie al nuovo segmento dei deo indumenti. Positive anche le candeggine e gli ausiliari per

il lavaggio; da segnalare il +5,2% dei brillantanti. Il segmento dei prodotti per la manutenzione, con un trend del +0,4%, bilancia le perdite del cura auto (-2,8%) grazie alla buona crescita dei deodoranti (+2,2%) e dei prodotti di manutenzione per la lavastoviglie (+1,5%). Il comparto dei disinfestanti, anche grazie a una stagione estiva molto lunga, si conferma tra i più dinamici con un trend del 14,6%. Spicca il 23,5% degli insettorepellenti e dopo puntura e il 18,5% di insetticidi per volanti. A livello di store format crescono ancora i Drug Specialist (+8,1%), che si affermano come secondo canale distributivo dopo i supermercati: segno che molti consumatori ricercano l’ampio assortimento e la qualità abbinate a buone opportunità di risparmio. Crescono anche i Discount (+2,8%), mentre


mercato

CURA CASA: detergenti flat, boom dei disinfestanti In termini di peso, i Detergenti rimangono di gran lunga la prima categoria, con il 56,7% del mercato

frenano i liberi servizi (-3,4%). Iper e Super sostanzialmente restano stabili. La forte promozionalità del settore della detergenza (39%) si conferma al di sopra della media Grocery, ma continua il suo rallentamento. Benessere e sostenibilità restano due importanti elementi di traino di questa crescita. In questo contesto l’industria della detergenza ha guardato, con molta più attenzione, non soltanto alla soddisfazione dei bisogni delle famiglie in termini di igiene e pulizia della casa, ma anche alla sostenibilità per combattere sprechi e promuovere la convenienza, la praticità d’uso e il benessere in generale. L’attenzione è rivolta al singolo consumatore, affinché sia ben informato e consapevole nell’utilizzo dei prodotti della detergenza, dato il suo ruolo fondamentale nel risparmio, attraverso il giusto dosaggio e le corrette abitudini d’uso durante le operazioni di pulizia e manutenzione della casa. Giorgio Dal Prato, Presidente di Assocasa, ha detto: “Ancora una volta il nostro Osservatorio ci restituisce numerosi spunti di riflessione per un continuo miglioramento in termini di innovazione ed efficacia nel pieno rispetto della salute umana e dell’ambiente. Ogni consumatore è consapevole dell’importanza che ricopre rispetto a un uso corretto e sostenibile dei prodotti di pulizia e manutenzione per la casa. Questo clima di ritrovata fiducia delle famiglie è fondamentale per la crescita del settore e per promuovere uno sviluppo sempre più sostenibile”.

-8 mln

-0,4

DETERGENTI

6,92,9

0,4

PRODOTTI PER LA MANUTENZIONE

56,7 20,5

+22 mln

3,1

COADIUVANTI DEL LAVAGGIO

13,1

+30 mln 14,6

PREPARATI DISINFESTANTI

3,7

ALTRO

Classificazione Assocasa

Fonte: Nielsen Trade*Mis, totale Italia, Anno Terminante 24 Febbraio 2019

4

DISINFESTANTI: boom di tutti i segmenti Trend guidato da insetticidi per volanti, repellenti e dopo-puntura, complice una stagione estiva molto lunga Var% valore

GIRO D’AFFARI DISINFESTANTI: 238 mln €

14,6 Copyright © 2017 The Nielsen Company (US), LLC. Confidential and proprietary. Do not distribute.

0,2 10,4 12,5

INSETTICIDI PER STRISCIANTI

5,7

INSETTICIDI PER VOLANTI

23,0

26,0

18,5

INSETTICIDI PER ELETTROEMANATORI

13,3

ELETTROEMANATORI INSETTICIDI

13,6 23,5

INSETTOREPELLENTI E DOPOPUNTURA

7,2 20,6

3,6

ANTI-TARME

-18,1

ALTRO

Classificazione Assocasa

Fonte: Nielsen Trade*Mis, totale Italia, Anno Terminante 24 Febbraio 2019

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Il trend dei disinfestanti favorito dalle temperature I mesi autunnali del 2018 sono stati più caldi dell’anno precedente, causando una persistenza di insetti tipicamente estivi 30

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Il comparto dei disinfestanti, anche grazie a una stagione estiva molto lunga, si conferma tra i più dinamici

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Var% valore

25 Differenza 20 Temperatura media 2017

Temperatura media 2018

15

10 5

1,5

2,3 0,5

0,2

1,3

1,8

Ott

Nov

0

-0,5

-1,2 -5 Fonte: Nielsen temperature

Apr

Mag

Giu

Lug

Ago

Set

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M

MARKETING

Dopo aver visto il principio del contrasto e del contraccambio, occupiamoci ora della sintonia Fabrizio Pirovano e Marco Monti

Fabrizio Pirovano

I

Sapete sedurre il vostro cliente? Scoprite come

l viaggio nel mondo della persuasione prosegue con l’analisi del principio della sintonia

PRINCIPIO DELLA SINTONIA “Tutti noi tendiamo ad acconsentire con più facilità alle richieste che ci vengono da persone che suscitano la nostra simpatia e con cui percepiamo una sintonia immediata” Sarà certamente capitato anche a voi di conoscere una persona e di aver fatto affermazioni del tipo: “A pelle mi è simpatica” oppure “Anche se la conosco da poco ci sto bene” e di aver instaurato in breve tempo un rapporto di fiducia, complicità e simpatia reciproca. Provate a riflettere ora sui fattori che vi spingono a dire che una persona vi piace e un’altra no. Un primo fattore è il bell’aspetto, elemento utilizzato ed enfatizzato spesso nel mondo pubblicitario, in diversi contesti di vendita (“cercasi commessa di bell’aspetto, bella presenza…”) e anche in altre situazioni. Tale fattore viene generalmente associato ad altre caratteristiche quali affidabilità, serietà, fiducia, garanzia, etc. Un altro fattore si può individuare nella similarità. 104

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Marco Monti

Quando una persona ci assomiglia – in termini di caratteristiche fisiche, interessi, valori, ambiente di provenienza, atteggiamenti, conoscenze etc. – siamo predisposti a fidarci e avvertiamo, in maniera del tutto naturale, la sensazione di essere in sintonia, in un rapporto di intesa reciproca, e tendiamo, di conseguenza, a essere disponibili e assecondanti nei suoi confronti. A conferma di quanto detto, un esempio emblematico è costituito dalle storie di truffe e inganni da parte di individui di bella presenza a sventurati che hanno ingenuamente e indebitamente associato al bell’aspetto altre caratteristiche, quali affi-

dabilità e integrità morale. Il meccanismo psicologico che soggiace a tale dinamica è definito “errore logico” o – in Programmazione Neuro Linguistica – “equivalenza complessa” e ci porta, inconsapevolmente, ad associare a una determinata qualità un’altra caratteristica (per esempio: Mario è intelligente e, quindi, affidabile. Oppure, Mario è laureato, di conseguenza è bravo a scrivere). LA FORZA DELLA SIMILARITÀ Per far comprendere meglio il senso del principio persuasivo della sintonia, riporto un esempio del suo utilizzo. Una venditrice, impegnata in una trattativa per la vendita di un particolare prodotto con clienti esigenti e difficili, riesce a realizzare il suo obiettivo di vendita. Il suo successo è dovuto a un’intesa nata in maniera naturale con la sua interlocutrice, con cui ha instaurato – sin dalle prime battute – un rapporto basato sul rispetto e sulla valorizzazione dei punti in comune. Dopo essersi presentate, infatti, le due donne scoprono di avere lo stesso nome e, grazie ad alcune domande poste con la

pe


massima discrezione, apprendono di amare entrambe i viaggi e le immersioni nelle isole tropicali e di avere entrambe un figlio di pochi anni. Questi aspetti comuni, emersi non per caso ma grazie a un attento e sottile lavoro condotto con il massimo rispetto, hanno generato quel feeling e quella simpatia reciproca che, nella fase di trattativa, ha contribuito a far accettare la proposta. Questo esempio, nella sua semplicità, è emblematico della forza persuasiva della similarità. La dinamica descritta sopra viene tipicamente valorizzata e tenuta in gran considerazione dai terapeuti e dai bravi venditori e comunicatori che – consci del meccanismo – ne fanno un uso consapevole per instaurare un rapporto di fiducia ed entrare in sintonia con i propri interlocutori. Se riuscirete a impostare con il vostro cliente un rapporto basato sulla sintonia, valorizzando i punti in comune anziché le differenze, sarà più facile generare feeling e, in questo modo, l’interlocutore si sentirà capito, a suo

agio e più predisposto ad accettare le vostre proposte. Facciamo ora un esempio di come potete utilizzare nel vostro contesto lavorativo il principio della sintonia. Ipotizziamo un primo appuntamento con un potenziale cliente: nella fase di presentazione prestate molta attenzione e cercate di captare, in maniera discreta, i suoi interessi, i suoi valori (“Cosa è importante per lui/lei nella scelta di quella attrezzatura?”), il suo ambiente di provenienza, i suoi atteggiamenti e le sue conoscenze, per poter enfatizzare gli aspetti che avete in comune con lui e far leva su questi per generare quella sintonia che si rivelerà molto utile nelle fasi seguenti di trattativa. Questa sensibilità prende il nome di “ricalco e guida”. Al fine di ridurre l’iniziale diffidenza e incertezza e per entusiasmarlo, coinvolgerlo, ma soprattutto fidelizzarlo nel tempo, la vostra abilità nella creazione di sintonia e intesa con il cliente rappresenta un aspetto fondamentale.

In tal senso un ulteriore esempio di utilizzo del principio della sintonia è rappresentato da tutte le iniziative volte a far sentire il vostro cliente considerato, curato, apprezzato e stimato. Iniziative di questo tipo si traducono in: telefonate di cortesia e di auguri in occasione delle ricorrenze; interessamento verso situazioni particolari riguardanti il cliente di cui siete a conoscenza, inviti in occasioni specifiche e quant’altro gli faccia percepire la vostra attenzione e il vostro sincero interessamento. Alla luce di quanto detto, ricordate le seguenti regole d’oro: • fate sentire il cliente importante e a suo agio, mostrandogli la massima cordialità; • enfatizzate i punti in comune che avete con lui; • elogiatelo e fatelo sentire apprezzato e stimato. Il viaggio non è ancora terminato: appuntamento al prossimo numero per scoprire un altro principio della persuasione.

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FOCUS ON / AZIENDE

Celtex

La Rivoluzione Copernicana nella carta

C

ome la mamma di Galileo Galilei, anche Andrea Bernacchi, Presidente e Ceo di Industrie Celtex, condivide i natali di Villa Basilica e incarna oggi il gene dell’innovazione nella tra-

blema della sostituzione del rotolo jumbo nei bagni pubblici e gli intasamenti con una carta idrosolubile in 9 secondi senza enzimi. Abbiamo incontrato Andrea Bernacchi, mentre si confronta con l’operatore di macchina della nuova linea della carta Omnia Labor:

dizione cartaria. Anima geniale e autentica quella di Andrea Presidente, passa molto tempo in produBernacchi, tra le sue tante e intrepide intuizioni zione? nel settore della carta tissue, conta, nel 2019, “Sono nato e cresciuto in cartiera e ho trascorso l’invenzione di un prodotto piegato e relativo molte ore con mio nonno, il quale mi ha trasistema di dispensazione, infrangendo la tradi- smesso la passione per la carta tissue. Oggi sono zionale regola del rotolo industriale. io che coinvolgo i miei ragazzi nella produzione Un pensiero che va oltre l’orizzonte del mondo e nei progetti più innovativi di Industrie Celtex cucina “bobino-centrico” e che traduce l’imma- per infondere i valori dell’evoluzione nella traginazione di una soluzione in dizione”. ingegnerizzazione di prodotto. Ecco come è nato Omnia Evoluzione nella tradizione? Labor, un sistema che eroga “Trasmettere l’antica passione del carta pulitutto in formato piesaper far carta propria dei mastri gato, che semplifica la vita dei cartai ai ragazzi, unita all’evolucuochi, garantendo continuità zione delle tecnologie secondo di dispensazione, zero sprechi i principi della Blue Economy. e massima igiene. Industrie Celtex ha abbracciato la Un’innovazione a pochi mesi Blue Economy sin dalla sua nascita: dal rivoluzionario dispenser puntando sulle energie rinnovabili carta igienica Revolver, che ha all’insegna del risparmio energerisolto completamente il pro- Andrea Bernacchi tico, investendo capitali nella car106

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tiera di riciclato, per produrre carta senza uso di sbiancanti o prodotti chimici e senza rilascio di fanghi o scarti inquinanti, ispirandosi agli ecosistemi naturali, dove nulla è sprecato e tutto viene riutilizzato all’interno di un processo che trasforma i rifili di produzione in nuove materie prime. Inoltre grazie alla rivoluzionaria turbina di cogenerazione, installata in cartiera, oggi è possibile avere un sistema a energia riciclata, ovvero un importante recupero di energia per processi produttivi”. Industrie Celtex è definita dai media una multinazionale a misura d’uomo. Come è la sua giornata tipo in azienda? “Non sono un tipo mattiniero, fortunatamente i miei collaboratori lo sono. Ci confrontiamo quotidianamente con le richieste di mercato e progettiamo soluzioni ai bisogni latenti. Mi piace pensare a Industrie Celtex come un’officina di idee, che trovano concretezza nel processo produttivo e funzionalità presso la nostra clientela. Ore 13,00 tutti a pranzo dalla nostra Chef Pina, un’amica e collega, che ogni giorno ci delizia con piatti tipici della cucina italiana. Il pomeriggio è dedicato ai doveri del presidente, mentre alla sera mi piace giocare a casa con mio figlio”. www.industrieceltex.com



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FOCUS ON / AZIENDE

Falpi

Ecological Unbeakable Beauty

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alpi si presenta alla fiera Pulire di Verona, con uno stand completamente rinnovato, dove trovano spazio i prodotti di punta dell’azienda triverese. Durante la fiera si potranno toccare con mano i nuovi modelli dei carrelli Kubi, progettati per soddisfare le esigenze di chi vuole un carrello dal design “tutto chiuso” ove non è necessario, quindi, il presidio dell’operatore. Ora anche scuole, studi medici, uffici e centri commerciali hanno il carrello pensato per loro! La fiera Pulire è una vetrina importantissima per comunicare al mondo del cleaning la filosofia e i valori che l’azienda biellese porta avanti da oltre 30 anni: innovazione tecnologica, valorizzazione della produzione italiana, qualità senza compromessi e compatibilità ambientale certificata. Oggi “sostenibilità ambientale” è un mantra che accompagna ogni comunicazione aziendale, per questo il motto di Falpi è “Ecological Unbeakable Beauty”. Non ci sono aziende manifatturiere o imprese di servizi che non esaltino comportamenti virtuosi nei confronti dell’ambiente o non evidenzino il carattere 108

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“green” della propria produzione. Si insegue l’obiettivo dell’economia circolare, nuovo traguardo da raggiungere, per quanto non a tutti sia chiaro il percorso da intraprendere e a volte si equivochi: adottare politiche di riduzione dei rifiuti, di abbattimento dei livelli di inquinamento, di incremento della durata dei prodotti, sono solo piccoli passi a volte solo degli alibi. È indispensabile esibire una patente ecologica, perché gli allarmi sulle condizioni del pianeta non sono più solo allarmismi, ma evidenze di un male che rischia di diventare incurabile. Aumentare la sensibilità dell’utenza; l’Europa deve imporre un ripensamento delle politiche produttive e commerciali degli stati membri, in direzione di una nuova cultura, che deve imporsi, ma che non si può improvvisare. Occorre operare un cambiamento radicale, il che comporta non poche difficoltà.

POLITICA VERDE Falpi è nata ecologista, perché il rispetto per l’ambiente inscritto da sempre nel suo dna e, da sempre, da quando è sorta, oltre trent’anni fa, ha perseguito una politica verde, coniugata con un profondo rispetto sociale, che significa trasparenza di comportamenti e ricerca costante di una innovazione che fosse anche arricchimento culturale per tutto il settore. Da tempi non sospetti, quando parlare di qualità, di ambiente, di ecologia era considerato per lo meno eccentrico, Falpi ha intrapreso percorsi pionieristici, con tenacia, determinazione, convinzione, certificando processi, prodotti, sistemi, in un continuum di attenzione per l’uomo e per l’ambiente, che non ha mai avuto battute d’arresto, e che continua ancora oggi, con immutato entusiasmo. Non solo, in un mondo dove si cerca sempre più di delocalizzare la produzione in Paesi a basso costo di manodopera, Falpi ha scelto di essere fedele alla qualità del vero Made in Italy, difendendo il valore della produzione italiana perché la filosofia dell’azienda è approntata a un’etica da perseguire in ogni fase, dal progetto alla realizzazione, al post-vendita.” www.falpi.com


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Chimiclean Novità nel campo FOCUS ON / AZIENDE

della detergenza

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himiclean sarà presente a Verona in occasione della Fiera Pulire 2019 che si terrà dal 21 al 23 Maggio presso la Hall 2 Stand C10/2 per presentare le novità che arricchiscono le sue linee e permettere di toccare con mano in anteprima i prodotti specifici per il settore del cleaning. Grandi novità interesseranno le linee professional. Skizzo si arricchisce di nuovi prodotti, è stata ampliata ulteriormente la gamma aggiungendo nuovi detergenti per il trattamento delle superfici dure. Skizzo il sistema di pulizia rivoluzionario, il concentrato per pavimenti, fluido o in gel, ideale per la rapida pulizia e igiene di superfici e sanitari. Veloce, sicuro ed efficace nell’utilizzo. La linea Deo Due si è ormai affermata all’interno delle produzioni dell’azienda, il profumatore bifase si arricchisce di nuove fragranze, sempre ricercate, per ricreare un’esperienza olfattiva unica, che sia all’interno di spazi comuni o la propria abitazione. Sarà presentata inoltre in anteprima la linea Voyager Travel Cleaning System, il sistema di detergenza specializzato per mezzi di trasporto, una linea di detergenti ad azione igienizzante ed allergen free, no Voc e no gas. Tre prodotti conformi agli standard internazionali di trasporto e aeronautica concepiti per regalare un’esperienza di viaggio positiva e soddisfacente. Grandi novità inoltre per il set-

tore Hotel, la linea Suite Luxury Line creata appositamente per rendere il lavoro di riordino della camere più semplice e veloce; cinque prodotti disponibili in tre fragranze combinabili tra di loro che possono diventare la base di una vera e propria strategia di marketing sensoriale. Infine la linea Edox Probiotic Bacteria Cleaner, un sistema di pulizia delle superfici dure e dei tessuti basato su elementi biologici; il prodotto è composto da una miscela di microrganismi benefici appositamente

selezionati per penetrare nelle superfici dure e accelerare la degradazione dei residui organici che i tradizionali detergenti non riescono a eliminare. Un sistema di pulizia ad alte prestazioni altamente efficace per la pulizia di tutti i tipi di superficie. Tante novità studiate per fornire alla clientela prodotti sempre all’avanguardia, realizzati con materie prime di qualità superiore, basate su elementi biologici, green, al passo con i tempi. www.chimiclean.it 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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FOCUS ON / AZIENDE

Synclean, l’esperienza che crea valore

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icerca costante orientata all’innovazione di prodotto e al cliente. Questa sintesi descrive la mission di Synclean, azienda distributrice di macchine per la pulizia industriale, accessori e pezzi di ricambio, oltre che concessionaria unica per l’Italia di Ametek, produttore americano specializzato in motori di aspirazione. Il valore aggiunto di Synclean, che quest’anno festeggia i 25 anni di attività, è l’esperienza di alto livello supportata da uno dei “database” del settore più completi al mondo, costantemente aggiornato con i nuovi modelli e tecnologie. L’azienda ha una presenza consolidata sul mercato, con un fatturato basato per l’85% sulle esportazioni in oltre 70 Paesi. Ha succursali in Svizzera, Francia, Dubai e Germania. Nel suo catalogo propone prodotti italiani ed europei certificati, divisi per macroaree: macchinari (lavapavimenti, aspiratori, spazzatrici, monospazzole, idropulitrici); accessori (motori, gomme tergi dei principali produttori e personalizzabili su richiesta, spazzole, dischi abrasivi professionali, batterie e caricabatterie, tubi e manicotti, accessori per l’aspirazione); pezzi di ricambio.

azienda di produzione di macchine per la pulizia industriale. Un mercato che negli anni ’70 in Italia era poco popolato e che ha avuto successivamente una grande espansione e nel quale Vincenzo Savoldi ha individuato un punto critico: la necessità di reperire con facilità pezzi di ricambio ed accessori per il parco macchine esistente. Ecco che in questo solco si inserisce e cresce l’attività di Synclean, che già alla sua fondazione godeva di un patrimonio unico di conoscenza del mercato e dei prodotti, rafforzato negli anni grazie al costante investimento nella digitalizzazione. DIGITALIZZAZIONE E E-COMMERCE L’accesso a un database contenente passato e presente del settore è il fiore all’occhiello di Synclean. L’aggiornamento dell’archivio prodotti/produttori è uno degli elementi qualificanti dell’azienda che, oltre a disporre di un magazzino di referenze fra i più ampi, si occupa di informare i clienti circa le novità del mercato, come pure di fornire risposte circa ricambi e accessori compatibili anche per macchine fuori produzione. Un team ad hoc si occupa costantemente di scandagliare tutti i siti di fornitori alla ricerca delle ultime novità per poter garantire il continuo adeguamento del magazzino in base alle uscite sul mercato. La presenza online di Synclean si esprime inoltre con un sito e un e-commerce, entrambi fortemente user oriented. I grandi distributori e rivenditori multimarca possono, attraverso

pochi clic e applicando varie tipologie di filtro (tipologia, marca, modello, codice), trovare quel che cercano velocemente e facilmente. Sono state sviluppate silhouette virtuali delle varie macchine che evidenziano elementi e accessori disponibili con relativi codici. E per quanto riguarda i pezzi di ricambio si può accedere a viste ancora più dettagliate dei componenti e delle parti meccaniche, elettriche ed elettroniche. Una mole considerevole di dati al servizio della clientela grazie alla competenza dello staff dell’azienda, punto di riferimento anche in tema di consulenza. La vendita online diretta è invece affidata all’e-commerce www. inclemashop.com e ad accordi con Amazon ed Ebay. L’e-shop, che ha tempi di evasione degli ordini di 24/48 ore, rispecchia l’impostazione del sito aziendale, proponendo un’ampia gamma di prodotti certificati, tutti corredati da schede tecniche dettagliate.

UN’AZIENDA PROIETTATA AL CLIENTE Gli obiettivi futuri di Synclean, spiega Vincenzo Savoldi, si muovono su binari paralleli che hanno in comune la soddisfazione del cliente finale. C’è la volontà di arricchire il già ampio ventaglio di competenze dell’azienda: ”La nostra esperienza nel settore delle macchine per la pulizia industriale è pienamente consolidata. Alla base dell’efficienza di Synclean ci sono un database completo e dettagliato, la capacità di gestione del prodotto e la logistica. I nostri obiettivi, in accordo con le richieste del mercato, sono di migliorare ulteriormente la velocità della comunicazione col cliente e dell’evasione degli ordini”. www.syncleanservice.com

synclean L’ANNIVERSARIO È stata fondata nel 1994 da Vincenzo Savoldi, attuale amministratore unico. La sua esperienza nel settore affonda però le radici ancora più indietro nel tempo, nel 1975, in una prima


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FOCUS ON / AZIENDE

Icefor di gamma per lavanderia professionale e personal care. Oltre Ecolabel: in questi due anni sui prodotti con marchio Ecolabel, CAM e Legambiente, Icefor si è spinta oltre le prescrizioni dei regolamenti. In particolare ha lavorato per contribuire a ridurre l’inquinamento indoor con prodotti a limitato o nullo impatto VOC, utilizzare materie prime di origine vegetale non sottratte al consumo umano, controllare la presenza dei metalli nei prodotti ai fini della riduzione delle patologie allergiche, limitare i conservanti più problematici per la salute delle persone. Nuova Gamma disinfettanti (Linea I-San): la salute è sempre stata un “pallino” di Icefor e la decisione, anche sotto la spada di Damocle della incombente biocidi, non ha fermato la sua attività di registrazione. A Pulire presenterà un nuovo disinfettante con azione virucida, due disinfettanti in formato aerosol, nuovi pack-size in pouches per disinfettanti molto concentrati e una rivisitazione profonda dei disinfettanti in ambiente “Personal care”. Arricchimento dell’offerta per settori applicativi: in questi anni Icefor ha lavorato per costruire una solida piattaforma d’offerta per i clienti e per i distributori del settore. Non poteva mancare una stabilizzazione dei programmi per il lavaggio meccanico delle stoviglie e una forte implementazione dei programmi di lavanderia professionale con il lancio di due nuovi prodotti detergenti enzimatici, di un forte detergente sgrassante e di un nuovo softner long lasting. www.icefor.com

Ambiente e salute

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cefor sarà presente a Pulire 2019, a Verona dal 21 al 23 maggio, al padiglione 6 stand C7, per mostrare e spiegare alla filiera di settore l’avanzamento dei progetti dell’azienda e la caratterizzazione innovativa degli stessi. “Pulire 2019”, da sempre in bilico tra kermesse e luogo d’incontro di business, è una possibilità di comunicare con il mercato, un punto di contatto tra domanda ed offerta e quindi l’occasione di esplorare, verificare ed aggiornare le necessità che marcano il nostro settore. Icefor ripropone il binomio “Ambiente&Salute” come elemento di sintesi strategica. Nei due anni trascorsi dalla precedente edizione ha infatti lavorato su quattro fronti: utilizzo della plastica seconda vita, rinnovo dei criteri Ecolabel e loro superamento, implementazione della gamma disinfettanti e arricchimento dell’offerta per i settori applicativi. Plastica Seconda Vita: utilizzo del prestigioso marchio “PSV” di IPPR (Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo, i cui soci fondatori sono PlasticsEurope Italia, Unionplast e Corepla) sui flaconi e sulle taniche dei prodotti della linea I-Green Ecolabel. Per i primi, uso del 100% di PCR, mentre per le seconde, tra il 60% e il 70%. Per queste ultime è in fase di avvio un’importante collaborazione con una società in grado di produrre contenitori di grande formato con il 70% di PCR, ottenuti dall’applicazione della tecnologia di coestrusione al

polietilene rigenerato. Presentano proprietà meccaniche superiori a quelli realizzati con granuli vergini, grazie ad una particolare struttura multistrato. Taniche trasparenti e omologate ADR sono ora disponibili. Nuovo Portafoglio aggiornato ai criteri Ecolabel 2018: rinnovo e integrazione della linea I-Green con l’adeguamento e aggiornamento del portafoglio prodotti aziendale al nuovo disciplinare comunitario. Forte impulso all’integrazione di nuovi prodotti molto concentrati in formati sacca e giusta dose. Costruzione di una completa gamma per il lavaggio meccanico delle stoviglie Ecolabel composta da ora cinque prodotti, tre detergenti e due brillantanti. Disponibili in diversi packsize e anche in taniche PCR. Integrazione

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Lucart Carta igienica

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FOCUS ON / AZIENDE

riciclata per aiutare l’ambiente

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ucart dimostra che scegliere carta igienica riciclata fa risparmiare l’80% di risorse rinnovabili e il 38% di risorse idriche. Secondo le stime di Lucart, a seguito di una analisi EPD, raddoppiare il consumo nazionale annuo di carta igienica riciclata potrebbe portare a un risparmio annuo di oltre 5 milioni di m3 di acqua e 400mila tonnellate di legno. L’uomo utilizza oggi le risorse naturali della terra più in fretta di quanto queste riescano a ricostituirsi, consumandone una quantità pari a 1,7 volte la capacità di rigenerazione del pianeta. Tra queste, una delle materie più utilizzate è il legno che serve, fra le altre cose per produrre la carta che usiamo tutti i giorni, compresa la carta per uso igienico-sanitario: basti pensare che solo in Italia, in un anno, si producono circa 1,5 milioni di tonnellate di carta tissue per uso igienico-sanitario e di queste solo il 7% viene prodotta con materiali di riciclo. Questo dato mostra come, sebbene il nostro sia uno dei Paesi più virtuosi in Europa per il riciclo di carta e cartone ci sia ancora molto da fare per ridurre l’impronta 112

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ecologica che l’uomo ha sul pianeta. Un’alternativa è possibile e Lucart avrà il piacere di presentare il proprio approccio alla sostenibilità in occasione della fiera PULIRE a Verona (Pad.4, Stand B6). Durante il percorso di certificazione EPD (Environmental Product Declaration) su due carte igieniche, prodotte dalla stessa multinazionale italiana, Lucart ha avuto modo di appurare i vantaggi ambientali della carta igienica realizzata usando materiali riciclati rispetto a quella prodotta partendo da materie vergini. Per ogni tonnellata di carta igienica riciclata prodotta sono stati misurati, infatti, diversi vantaggi ambientali

rispetto alla carta da cellulosa “vergine”, ovvero: • la riduzione dell’80% sul consumo di risorse rinnovabili, con un risparmio di 4.060,9 kg di legno; • la riduzione del 38% sul consumo delle risorse idriche, vale a dire 50,63 m3 di acqua; • un risparmio di 404,50 kg di CO2, il gas fra i maggiori responsabili dei cambiamenti climatici. “Abbiamo sempre sostenuto che non potendo essere ulteriormente riciclati è importante che i prodotti come la carta igienica vengano realizzati usando materiali di recupero – afferma Massimo Pasquini, AD di Lucart -Siamo rimasti però anche noi sorpresi nel leggere i risultati del risparmio ambientale delle carte riciclate determinati dall’analisi EPD che abbiamo fatto su alcuni nostri prodotti. Risparmiare più di 50 m3 di acqua per tonnellata di carta prodotta vuol dire che se i prodotti riciclati avessero più spazio nel carrello della spesa di tutti gli italiani, magari raddoppiando la quantità di carta igienica riciclata acquistata a livello nazionale (a parità di consumi totali), potremmo risparmiare una quantità di acqua che potrebbe riempire 2000 piscine olimpioniche, una cifra incredibile!”. Nel percorso di realizzazione della dichiarazione EPD e dello studio LCA che ne costituisce la base scientifica, Lucart S.p.A. si è avvalsa del supporto tecnico e metodologico di un team di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e di Ergo s.r.l., società spin off della suddetta Scuola. www.lucartgroup.com


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FOCUS ON / AZIENDE

Hygenia

Controllo insetti volatili

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er le imprese impegnate nella filiera alimentare, la gestione e il monitoraggio delle criticità rientra nelle procedure di controllo obbligatorie per legge. Lo sviluppo di una più attenta legislazione in termini di igiene alimentare costringe oggi il settore a un maggiore controllo rispetto al passato, per questo c’è bisogno di partner affidabili e di soluzioni concrete e mirate. Hygenia, da sempre al fianco dei clienti nei loro processi decisionali verso le strategie dell’igiene ambientale a 360°, ha da poco lanciato la nuova linea Lumi, per il controllo degli insetti volatili all’interno di supermercati, bar, ristoranti, laboratori e industrie alimentari. Da una parte il design minimal e moderno, che permette a queste lampade di adattarsi a diversi tipi di ambienti senza dare nell’occhio e sembrando quasi un complemento di arredo. Dall’altra la funzionalità che le rende non solo altamente efficiente, ma soprattutto sicura da un punto di vista di procedure, non emettendo sostanze nocive. Per il controllo degli insetti alati infatti, le lampade della linea Lumi funzionano la con l’efficace tecnologia di lampade a raggi Uva senza emettere quindi sostanze nocive,

rispettando appieno i requisiti HACCP. Hygenia ha realizzato due diverse tipologie di lampade, la Lumi e la Lumi XL. La prima, adatta agli spazi interni, attrae ed uccide gli insetti volanti, in maniera efficace e pulita. Alta solo 43 cm si inserisce in ogni ambiente e in maniera discreta ed efficiente lo libera

dagli insetti. Una potente lampada a raggi Uva attrae gli insetti, che vengono risucchiati all’interno da una turbina silenziosa, dove muoiono per disidratazione, completamente nascosti alla vista. Lumi è dotata di un sensore intelligente per cui si attiva automaticamente il sistema al calare della luce. Ha un pratico manico di trasporto e una lampada Uva 3 di alta qualità, in più, girando su stessa, agisce a 360° per la massima efficienza. La Lumi versione XL è la trappola per insetti dal design innovativo, che aggiunge stile a qualsiasi spazio: panetterie, negozi, mense, bar, hotel, ristoranti ecc. dove i Led Uva di alta qualità assicurano la migliore attrazione per gli insetti volanti. La Lumi XL di Hygenia emette una specifica luce ultravioletta che attira gli insetti su piastre collanti poste all’interno della lampada, dove rimangono nascosti alla vista. Con tale sistema si evitano le scariche elettriche e la frammentazione degli insetti con conseguente potenziale contaminazione degli alimenti o degli ambienti sottostanti. La cattura delle lampade mediante pannello collante consente inoltre l’identificazione delle specie infestanti al fine di monitorare le infestazioni e programmare specifici piani di intervento. www.hygenia.it 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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Spival Un grande team

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FOCUS ON / AZIENDE

al ritmo del successo

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assione, forza, spirito di squadra, energia, novità, successi, qualità, innovazione… questo e molto altro, nel Dna e nelle attività di Spival. “Siamo designer, lavoratori, esperti di stampaggio, programmatori, artisti, ingegneri, tecnici… ma soprattutto appassionati del nostro lavoro!”: è così che Paolo Spinelli, Sales and R&D Director, definisce il team di Spival. Una grande famiglia, composta da 4 titolari e 50 dipendenti che ogni giorno provano a migliorarsi per offrire ai clienti sempre più qualità e prodotti innovativi. ultimi mesi che includono le tecnoSpival, un’azienda attiva dal logie di stampaggio in bimateria, a 1953 nella produzione di accesiniezione di gas e sovrastampaggio sori per macchine per la pulizia su metallo. professionale, crede fortemente Punzonatura: diciotto macchine per nella propria realtà che parte dallo punzonare qualsiasi tipo di fibra, Paolo Spinelli, Sales sviluppo interno del progetto fino and R&D Director naturale o sintetica e di qualsiasi alla realizzazione. L’azienda dispone diametro. di due macchine per la prototipaAssemblaggio: un reparto con la zione rapida e un laboratorio per i test di effimassima flessibilità per garantire consegne e cienza degli aspirapolvere. qualità come richieste dai nostri clienti. In produzione sono presenti cinque reparti. Riciclaggio: con due linee di ritrafilatura per Officina meccanica: con sei operai qualificati, riciclare internamente tutti gli scarti e contriquattro macchine EDM e quattro macchine buire alla Green Economy. CNC che permettono la realizzazione degli stampi e la manutenzione degli stessi. IL NUOVO BRAND, FPS PULITO Stampaggio: trenta presse a iniezione di Il tutto in grande espansione, con un magazultima generazione da 5 a 1.000 tonnellate zino che attualmente impegna 2.000 mq dell’afra cui due nuove macchine acquistate negli zienda, ma che entro la fine dell’anno vedrà 114

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una nuova location, arrivando a ben 3.000 mq. Inoltre, la voglia di migliorarsi e scoprire nuovi mondi inerenti alla pulizia ha spinto Spival alla creazione di un nuovo brand il cui nome è ispirato alle iniziali di due titolari: FPS Pulito. Una gamma di prodotti per la pulizia manuale con articoli giovani, dinamici e innovativi quali “Light” e “Tech”, due basi mop brevettate per la pulizia dei pavimenti e superfici verticali con l’abbinamento di panni specifici per ogni materiale da pulire, che vanno ad aggiungersi a tutti i prodotti Spival: dischi, rulli, spazzole per la pulizia, articoli per vapore… LE NOVITÀ E I SUCCESSI Una nuova gamma di accessori sta nascendo in casa Spival: si tratta di una linea di tubi prolunga in alluminio e plastica che offrono i vantaggi della plastica e la preziosità e robustezza del metallo. Sono già disponibili le prolunghe nei diametri più piccoli (32, 35) e a breve seguirà, oltre ai tubi prolunga per l’uso professionale (38, 40 e 45), anche il tubo telescopico con un design moderno e funzionale e un prezzo molto interessante. “ll 2018 - rivela Spinelli - ci ha regalato grandi soddisfazioni con il riconoscimento della certificazione ambiente e sicurezza, con l’acquisto di nuovi macchinari (macchina per la realizzazione di strip, pressa da 200 tonnellate, punzonatrice per dischi lavasciuga e un’altra in arrivo), il tutto abbinato a un aumento del 12% del fatturato rispetto al 2017. Questo, anche grazie al forte aumento delle spazzole per lavasciuga pavimenti e mono spazzole. Una bella soddisfazione e una bella carica per continuare a investire e a migliorarsi e per continuare a essere un’azienda leader del settore, dopo ben 65 anni di attività”. www.spival.com


MK La qualità ha

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FOCUS ON / AZIENDE

una lunga storia

A Pulire, MK presenta un’offerta ricca e completa, con una particolare impronta olfattiva e formulazioni frutto del connubio tra tradizione, ricerca e innovazione Alessandra Mecca

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na storia lunga oltre 50 anni nella detergenza professionale, prima come partner produttivo dei maggiori player del mercato e, da quasi venti anni, con brand propri. Stiamo parlando di MK, azienda rhodense che dagli anni ’60 - più precisamente, dal 1963 - produce e commercializza detergenti liquidi per la pulizia e l’igiene destinati ai vari settori del mercato professionale e all’industria. In virtù di una forte specializzazione, MK è in grado di realizzare prodotti e soluzioni a 360° per il professional cleaning, con la massima garanzia di qualità, sicurezza e rispetto delle normative. «Il leader brand di MK - spiega Andrea Righi, il Direttore Generale - è Marka, che si declina su tre linee principali: Marka Red’s, la linea di punta per i dealer, ideata per le esigenze di pulizia professionale; Marka Simple, specificamente pensata per l’utilizzo da parte delle imprese di pulizia, e Marka Eco, la linea a basso impatto ambientale che identifica anche i prodotti rispondenti ai criteri CAM». Un’offerta capillare, ricca e specifica per la copertura di tutti gli ambienti e bisogni, per un’azienda che, negli anni, ha stretto e consolidato partnership importanti, grazie alla perfetta conoscenza dei propri clienti -, e alla grande esperienza sul mercato. Andrea Righi

IL MONDO MK A PULIRE Pulire, la fiera internazionale della pulizia professionale in scena a Verona, dal 21 al 23 maggio, è il palcoscenico giusto per far conoscere la capacità formulistica di MK, che verrà raccontata attraverso una chiave di lettura innovativa, come spiega Andrea Righi: «Ci piace parlare di “cultura del profumo” perché i nostri

prodotti si distinguono grazie anche a una particolare impronta olfattiva, con materie prime di derivazione cosmetica, di origine europea e certificate. Vogliamo che questa attenzione sia un nostro elemento distintivo». Stiamo parlando di un patrimonio di competenze e formulistico importante, costruito in cinquant’anni di storia, che MK vuole condividere e valorizzare anche in occasione dell’evento fieristico di Verona. «Desideriamo farci conoscere e raccontare con orgoglio come ci siamo impegnati per raccogliere e rinverdire un patrimonio aziendale lungo oltre mezzo secolo - sono e parole del Direttore Generale -. Lo facciamo senza tradire le nostre origini, ponendo la qualità del prodotto al primo posto, con ricerca e innovazione continue e privilegiando l’attenzione al cliente. Questi asset sono la parte migliore della nostra storia e i capisaldi con cui ci ripresentiamo al mercato». LE MIGLIORI SOLUZIONI, SEMPRE Ricerca e innovazione, quindi, sono tra i cardini dell’azienda. «La nostra forza - interviene Andrea Righi - è l’ampiezza assortimentale e il nostro patrimonio formulistico, quindi l’attenzione e gli investimenti in Ricerca & Sviluppo, con professionisti dedicati a trovare le migliori soluzioni. In un mercato sempre più competitivo questo è uno dei requisiti essenziali. Per i nostri clienti il nostro referente tecnico è un vero e proprio consulente sempre a disposizione». Secondo il nostro interlocutore, la detergenza professionale deve mantenere il suo primato, in termini qualitativi e di soddisfazione di bisogni complessi, rispetto a quella Consumer. «E’ necessario non banalizzare il mercato, anzi lavorare con tutti gli attori per renderlo più

forte e distintivo, anche mettendo a frutto gli stimoli che vengono da nuovi bisogni e abitudini di consumo - sottolinea Andrea Righi». INSIEME, PER CRESCERE I risultati premiano l’impegno dell’azienda sui diversi fronti, come rivela l’intervistato: «Abbiamo registrato un incremento del 7% nel 2018, attraverso la crescita e il consolidamento dei nostri clienti “GOLD”e allo sviluppo di nuovo portafoglio. Abbiamo rivisitato il nostro assetto organizzativo e dal 2014, con l’ingresso nella compagine sociale di Gruppo Balletta e l’accesso a un set più ampio di risorse che una holding è in grado di offrire, abbiamo iniziato un processo di modernizzazione che ha posto le basi per crescere in modo solido e maturo». A contribuire alla crescita e allo sviluppo sul mercato, c’è di sicuro la formazione, come rivela il manager: «Crediamo che la formazione sia una chiave importante per crescere insieme ai nostri partner. Abbiamo inserito in azienda figure attive e preparate per garantire la più aggiornata formazione sull’impiego dei prodotti e sulle tecniche di pulizia. Inoltre stiamo progettando una ricerca sulle soluzioni per la sostenibilità ambientale, che presenteremo appena possibile». www.marka.biz 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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Alessandra Mecca

FOCUS ON / AZIENDE

Per cogliere nuove opportunità di business nel mondo del professional cleaning, le imprese sono chiamate ad adottare soluzioni interconnesse. Il rischio per chi resta indietro, è di perdere quote di mercato. Ne abbiamo parlato con Riccardo Trionfera, Commercial Director Italy Essity PH

È tempo di digitalizzazione nell’impresa di servizi

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ell’era 4.0. la digitalizzazione e l’informatizzazione sono in grado di offrire nuove e vantaggiose opportunità di business anche a chi opera all’interno del mercato delle pulizie professionali. Per poter cogliere al meglio queste occasioni, le imprese dovranno tuttavia sviluppare competenze e adottare soluzioni smart e interconnesse, capaci di sfruttare appieno il potenziale tecnologico. L’innovazione in formato digitale avanza, quindi, e lo fa a grande velocità. Per non restare indietro, piccole e grandi realtà devono necessariamente adeguarsi: il processo, per 116

DIMENSIONE PULITO | 05/2019

L’IGIENE DIVENTA INTELLIGENTE Proprio nell’ottica di una maggiore digitalizzazione delle imprese, Tork - marchio internazionale di Essity che da sempre si distingue sul mercato per ricerca e attenzione alla qualità - sviluppa prodotti e sistemi altamente innovativi, che guardano avanti e permettono all’impresa di migliorare le performances dei propri addetti. È il caso, per esempio, di Tork EasyCube®, l’innovativo sistema integrato per la gestione della pulizia. “Abbiamo analizzato le problematiche più frequenti di un’impresa di servizi - interviene Trionfera Riccardo Trionfera, Commercial che risultano essere: Directory Essity forte concorrenza, Italy Ph pressione sui fortuna, è già in atto. risultati e qualità “Notiamo - sono le parole di Riccardo del lavoro, bassi Trionfera, Commercial Director Italy margini, pasEssity PH - un costante cambiamento nel saggi di pulizia o modo di fare business: oggi molti buyer troppo frequenti utilizzano un approccio definito “Omnio non sufficientechannel”, ciò significa che utilizzano molti mente frequenti. canali diversi per informarsi, documentarsi e giungere alle loro decisioni. Il mondo delle pulizie professionali deve imparare a sfruttare le potenzialità dei canali digitali per offrire ai propri clienti contenuti, immagini e informazioni disponibili 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, che facciano vivere un’eccellente esperienza digitale”.


Tork Come funziona Tork PaperCircle®

I visitatori e i dipendenti del cliente utilizzano il bagno come al solito ma, dopo essersi asciugati le mani, gettano gli asciugamani in carta in un apposito cestino. Una comunicazione semplice e chiara facilita questa operazione per gli utenti, così la separazione degli asciugamani usati dagli altri rifiuti rende possibile il riciclo. Gli addetti alle pulizie svuotano i cestini come al solito, ma tengono gli asciugamani separati sul carrello. Un partner terzo raccoglie gli asciugamani usati e li porta allo stabilimento Essity più vicino. Lo stabilimento ricicla gli asciugamani, rimettendoli nel circolo industriale come nuovi prodotti in tissue.

Per esempio, abbiamo riscontrato che l’89% dei controlli effettuati sui dispenser non sono necessari: pensiamo a quanto tempo può essere risparmiato e consideriamo la valenza di questo dato, visto che, come sappiamo, il costo maggiore per un’impresa di servizi è il tempo lavoro. Per rispondere a queste problematiche abbiamo sviluppato il servizio Tork EasyCube®, che connette i dispenser inviando continuamente dati circa lo stato di rifornimento; abbiamo sensori che misurano il numero dei visitatori e forniscono informazioni costanti sul numero di accessi nei bagni. Con tutti questi dati, il servizio di pulizia può essere effettuato non più in base a una routine, ma guidato dai dati. L’operatore sa esattamente quali dispenser devono essere ricaricati, in quali bagni si trovano e che materiali deve caricare sul suo carrello. Inoltre si possono fissare le soglie di accesso e andare a pulire un bagno quando effettivamente è necessario. Il gestore del sito ha a disposizione report che consentono di avere informazioni sui flussi degli utenti e dei consumi di prodotto, oltre a tutti gli indicatori di performance. Tork Easycube® è un servizio rivoluzionario per le Pulizie Professionali, la parte più difficile è lavorare sulla cultura e far cambiare le abitudini degli addetti ai lavori”.

consapevolezza dei consumatori e alcune iniziative di governo, per esempio il pacchetto UE sull’economia circolare. Tork è un’azienda attenta anche a questo importante aspetto e, per ridefinire la gestione dei rifiuti e ottimizzare l’impegno per una maggiore sostenibilità, ha studiato un’altra soluzione innovativa, come si evince dalle parole del manager: “Lavoriamo costantemente su innovaNUOVO STANDARD CIRCOLARE PER LA zioni che possano offrire al GESTIONE DEI RIFIUTI mercato soluzioni che riducano i Nel mondo, ormai, è in atto la transizione consumi e gli sprechi, impiegando mateverso un’economia circolare. Motori di riali e fibre riciclate per contribuire allo questo cambiamento sono la maggiore sviluppo di un’economia circolare. L’ul-

tima innovazione in ordine di tempo su cui stiamo lavorando, si chiama Tork PaperCircle®. Si tratta del primo servizio al mondo per il riciclo degli asciugamani di carta. Aiutiamo il mercato ad andare verso un’economia circolare chiudendo il cerchio: riciclando gli asciugamani usati per trasformarli in nuovi prodotti tissue. Attualmente stiamo implementando con successo progetti pilota con Tork PaperCircle™ in Germania e nei Paesi Bassi. Abbiamo in progetto gradualmente di estendere il servizio agli altri paesi europei”. Per un riciclo corretto, il sistema necessita che gli asciugamani usati siano raccolti separatamente rispetto agli altri rifiuti. Per aiutare gli utenti a gettare i rifiuti nel cestino giusto e per attirare l’attenzione sull’iniziativa, Tork ha creato una segnaletica per guidare e incoraggiare i visitatori delle aree bagno. Questi simboli e segnali sono stati creati ispirandosi al recente premio Nobel per l’economia, Richard Thaler, e alla sua “teoria nudging” che stimola modi innovativi per influenzare il comportamento pubblico. Il prodotto è economicamente conveniente rispetto ad altre opzioni di smaltimento rifiuti, per esempio l’incenerimento ed è particolarmente adatto per luoghi ad alto traffico. www.tork.it 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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Arco Un cleaning

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FOCUS ON / AZIENDE

sempre più green!

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RCO Chimica si presenta a Pulire 2019 con nuove linee di detergenti e profumazioni: Deofly Linea Isole, con ben undici fragranze, Pavifly Linea Isole, composta da detergenti per la manutenzione di pavimenti ad effetto lucido e Naturally, la nuova linea di detergenti professionali a impatto zero. Tante soluzioni innovative per una detergenza professionale sempre più green ed ecosostenibile. L’azienda modenese punta in particolare sulle tre nuove linee destinate a rafforzare la mission votata all’ambiente che da sempre ne caratterizza l’identità. “Siamo davvero orgogliosi di poter presentare sul grande palcoscenico di Veronafiere il frutto del lavoro portato avanti dal nostro laboratorio ricerca & sviluppo, cercando di interpretare sempre al meglio le esigenze del mercato”, afferma l’Amministratore Delegato di ARCO, Luca Cocconi. “Abbiamo formulato, anzitutto, ben undici fragranze di Deofly, Linea Isole. Si tratta di una nuovissima famiglia di deodoranti per ambienti da 750 ml a lunga persistenza, ovvero di profumatori professionali per ambienti a base di essenze purissime, che sprigionano fragranze assai delicate, intensamente profumate, ideali per rendere l’aria più piacevole”. Questo prodotto, vaporizzato nell’ambiente, rilascia gradualmente la sua fragranza consentendone, in relazione all’areazione, una prolungata Luca Cocconi 118

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durata. L’azione combinata deodorante e igienizzante permette di bloccare eventuali fermentazioni causa di cattivi odori, risaltando l’effetto del profumo. Deofly è un deodorante innovativo, ad altissima resa, idoneo in qualsiasi ambiente: palestre, case di riposo, ospedali, hotel e alberghi, resort, negozi, centri commerciali, uffici, scuole, condomini e abitazioni, centri sportivi. Altro fiore all’occhiello proposto in assoluta anteprima alla fiera scaligera, Pavifly Linea Isole, composta da detergenti per la manutenzione dei pavimenti a effetto lucido. “In questo caso”, aggiunge Cocconi, “abbiamo messo a punto una gamma di prodotti in grado di lucidare, nutrire e proteggere ogni tipo di pavimentazione, rimuovendo rapidamente lo sporco e lasciando una persistente profumazione nell’ambiente; il tutto senza aloni né residui. La linea è composta da tre prodotti – Stromboli, Aloe Vera, Ginostra, Fiori di Cotone, Giardini di Sici-

lia, Agrumi - proposti sia in tanica da 5 kg sia come Super Concentrato da 1 l. La gamma Integra Pavifly si avvale degli stessi nomi: “Per aumentare la profumazione del detergente pavimenti”, precisa Cocconi, “abbiamo formulato tre tipologie di profumi da 100 ml. Ottenuti per estrazione da materie aromatiche, sono ricchi di “essenze” naturali derivanti da terre che vivono di fragranze persistenti e di carattere. Questi prodotti, di ultima generazione, vanno aggiunti direttamente nel secchio e nel lavaggio meccanizzato. Va precisato che la combinazione di Deofly, Pavifly e Integra Pavifly è da considerare una vera innovazione nell’ambito della detergenza giornaliera ad elevata profumazione”. Infine, Naturally, è la nuova linea di detergenti professionali a impatto zero. Siamo di fronte a una Linea di detergenti per l’igiene professionale formulati per essere naturalmente efficaci e sicuri sia per l’uomo che per l’ecosistema, capaci senz’altro di assicurare elevate prestazioni, preservando le superfici, l’ambiente e le persone. In particolare, Naturally Multiuso è indicato per la pulizia giornaliera di vetri, specchi e di tutte le superfici lavabili; Naturally Anticalcare Bagni agisce efficacemente contro sporco e calcare lasciando le superfici brillanti; Naturally Manutenzione Pavimenti è un detergente universale per pavimenti e per la loro manutenzione giornaliera. I detergenti Naturally sono confezionati in taniche e flaconi riciclati al 100%. “Tra l’altro”, conclude Cocconi, “visto il successo di questi prodotti, abbiamo ampliato la gamma Naturally in formato monodose, che presenteremo per la prima volta proprio a Pulire 2019. Tutti i formati sono certificati CAM”. www.arcochimica.it


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X CONTAMINANTI Pericoli nascosti negli alimenti: i contaminanti chimici Marialisa Giuliani

XX CONTROLLI Significato delle analisi microbiologiche degli alimenti Gabriella Rondinini

XIV PROGETTAZIONE Il design igienico nell’industria alimentare Marialisa Giuliani

XXIV TECNOLOGIE Rischi igienici nelle carni separate meccanicamente Gabriella Rondinini

S Speciale igiene alimentare

Sommario



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XXXVI XXVIII SICUREZZA Parassitosi Alimentari: il caso Taenia Federica Tavassi

DISINFESTAZIONE XXXVI All’ombra della Necrobia rufipes e del Dermestes maculatus Chiara Dassi e Jamal Wehbe

XXXII RUBRICHE Primo Piano Cristina Cardinali

XL Il pest control in una azienda alimentare Michele Ruzza, Davide Pasqualini, Silvia Fortuzzi

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S Speciale igiene alimentare

Sommario


Contaminanti

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Speciale igiene alimentare

Pericoli nascosti negli alimenti: i contaminanti chimici

Il rischio chimico è meno evidente perché il pericolo spesso non può essere prevenuto dalle normali buone prassi igieniche e il consumatore può fare ben poco per eliminarlo Marialisa Giuliani

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entiamo di continuo parlare dell’importanza della sicurezza alimentare, e in tali discorsi si fa sempre riferimento all’attenzione che bisogna prestare a tre tipologie diverse di rischi per la salute: i rischi biologici (quando i pericoli per la salute possono derivare da parassiti, virus, batteri), chimici e nutrizionali (in presenza di carenze di nutrienti fondamentali per la salute dell’uomo). Parliamo di rischio chimico quando i pericoli per il nostro organismo possono derivare da sostanze chimiche che – per vari motivi – possono finire nell’alimento durante la filiera produttiva o la gestione da parte del consumatore. Alcune sostanze chimiche vengono utilizzate per svolgere un ruolo importante nella produzione e nella conservazione degli alimenti: ne sono un esempio gli additivi alimentari utilizzati per prolungare la conservabilità degli alimenti; altri composti, come ad esempio i coloranti e gli aromatizzanti, possono rendere gli alimenti più attraenti per il consumatore. Queste sostanze non sono tossiche alle dosi di impiego, ma è necessario verificarne il corretto utilizzo e bandire il loro utilizzo improprio o illegale (quantità X

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superiori al consentito, utilizzo in alimenti non consentiti). Anche i materiali di confezionamento dei prodotti alimentari e i contenitori (piatti, bicchieri, bottiglie, pentole, utilizzati per la manipolazione, la trasformazione e il trasporto degli alimenti) contengono sostanze chimiche, ed alcuni elementi possono migrare nell’alimento (si ricordi la normativa dedicata ai materiali di confezionamento per gli alimenti - MOCA). Altre sostanze chimiche possono essere usate per combattere le malattie negli animali da allevamento (es. antibiotici), altre possono essere rinvenute negli alimenti al termine di un processo produttivo, come il riscaldamento/la cottura o un trattamento di decontaminazione. Alcune piante e alcuni funghi producono naturalmente tossine che possono contaminare le colture e destare preoccupazione per la salute umana e animale (micotossine, ecc…). Infine, alcuni composti possono anche derivare dal suolo, dall’acqua e dall’atmosfera: ne sono un esempio gli inquinanti industriali come le diossine e i PCB, oltre a vari metalli derivanti dall’ambiente o dall’attività antropica. CONTAMINAZIONE CHIMICA: UN RISCHIO NASCOSTO Rispetto ai rischi biologici e nutrizionali, il

rischio chimico è un rischio meno evidente perché il pericolo spesso non può essere prevenuto dalle normali buone prassi igieniche e il consumatore può fare ben poco per eliminarlo. Il nostro organismo possiede in genere ottimi strumenti per detossificarsi dalle sostanze nocive, come il fegato, ma vi sono dei limiti oltre i quali la tossicità non è tollerata. Quando una sostanza chimica è presente negli alimenti in quantità eccessiva e provoca un danno all’organismo, si parla di intossicazione, una reazione grave che può essere distinta in: • intossicazione acuta, quando gli effetti


si manifestano immediatamente; intossicazione cronica, quando gli effetti invece si vedono a distanza di tempo: si verifica cioè un accumulo della sostanza nell’organismo. Il consumatore dovrebbe conoscere quali sono le principali sostanze potenzialmente dannose e quali sono i cibi in cui si possono formare o quali le veicolano con maggiore probabilità in modo da diminuire ulteriormente il rischio di intossicazione. Il rischio chimico è un rischio molto studiato dagli esperti che sono tenuti a definire dei limiti ben precisi per le sostanze dannose negli alimenti. Si tratta quindi di un rischio tenuto costantemente sotto •

osservazione dai sistemi di controllo sulle filiere produttive che si basano sia sulle verifiche ispettive che sui controlli di laboratorio. CLASSIFICAZIONE DEI PERICOLI CHIMICI Un alimento può essere contaminato in qualsiasi punto della filiera agroalimentare, per contaminazione naturale o antropica, casuale o illecita: • durante la coltura o allevamento; • durante la lavorazione a livello industriale; • durante la distribuzione degli alimenti; • durante la preparazione e il consumo

degli alimenti. La classificazione dei potenziali pericoli chimici non è un’operazione semplice, e le valutazioni possono subire variazioni nel corso del tempo, in base a nuovi studi e nuovi metodi di rilevazione. L’impiego di nuove sostanze è in costante e rapida evoluzione ed è quindi necessario, da parte dei laboratori competenti, il costante impegno nell’ottimizzazione e nel miglioramento delle metodologie per la loro quantificazione. Le sostanze potenzialmente pericolose sono numerose e attualmente vengono distinte, in base allo scopo medico e tossicologico o a scopo analitico o didattico, in 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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Contaminanti

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differenti categorie. Qui di seguito elenchiamo le categorie di contaminanti più conosciute, distinguendo tra contaminanti naturali e contaminanti derivanti dall’attività umana. CONTAMINANTI DI ORIGINE NATURALE Tra le principali contaminazioni naturali possiamo trovare: • le micotossine: sostanze prodotte in particolari condizioni ambientali da alcune muffe parassite dei vegetali (aspergillus, penicillum e fusarium), in grado di contaminare coltivazioni di cereali e semi oleosi; • le biotossine algali: sostanze tossiche prodotte da alghe unicellulari che proliferano in acque marine dove, per cause naturali e per l’inquinamento umano, si accumulano sostanze di cui questi organismi si nutrono (nitrati e fosfati). Queste tossine possono contaminare ed accumularsi nei prodotti ittici, in special modo nei molluschi bivalvi; • le ammine biogene, come l’istamina: sostanza naturale responsabile delle risposte infiammatorie ed allergiche dell’organismo, ed utile in alcune attività cerebrali, ma la cui presenza in eccesso nei prodotti alimentari può essere pericolosa. Molto spesso le intossicazioni da istamina avvengono in seguito al consumo di alimenti ittici conservati in modo inadeguato. CONTAMINANTI CHIMICI DI ORIGINE ANTROPICA Come abbiamo accennato sopra, alcune sostanze chimiche, generate da attività XII

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umane, in determinate condizioni possono migrare nei prodotti che arrivano alle nostre tavole. Generalmente parliamo di residui che possono derivare da sostanze come: • prodotti fitosanitari, ovvero sostanze impiegate in agricoltura per proteggere le materie prime da agenti biologici indesiderati; • farmaci veterinari usati per curare gli animali durante il loro allevamento (antibiotici, ecc…); • residui da materiali di contatto usato per confezionare o cuocere gli alimenti (MOCA). In questo caso è importante studiare la matrice alimentare e l’interazione con le sostanze di cui è composto il packaging per limitare ogni possibile migrazione (es. alluminio non adatto ad alimenti acidi, ecc…); • sottoprodotti indesiderati della cottura degli alimenti. Sono composti generati dalla cottura ad alte temperature della carne, come ad esempio alcune ammine eterocicliche e idrocarburi policiclici aromatici (IPA), l’acrilammide negli elementi ricchi di amido come le patate e i prodotti da forno, le nitrosammine, che si formano in ambiente acido per reazione dei nitriti con l’azoto amminico presente nelle strutture proteiche di alimenti come carne, pesce e formaggi durante la frittura e l’arrostitura; • impianti industriali, motori a scoppio e impianti di riscaldamento sono fonte di sostanze inquinanti come gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e le diossine. Queste ultime in particolare si depositano

sui vegetali, e se ingerite dagli animali si accumulano nei depositi grassi dell’organismo, entrando nella catena alimentare dell’uomo. Nella stessa categoria possiamo elencare i bifenili policlorurati (PCB), idrocarburi che, nonostante banditi fin dagli anni ’70, persistono come inquinanti ambientali; residui di fertilizzanti, come i nitrati che, accumulandosi soprattutto negli ortaggi a foglia verde possono provocare degli effetti tossici nell’organismo umano e animale; metalli pesanti, elementi naturalmente presenti nell’ambiente ma che possono arrivare a contaminare gli alimenti per le alte concentrazioni immesse nel suolo, nell’aria o nell’acqua dall’attività umana (cadmio, piombo, mercurio, cromo, …); additivi alimentari. Alcune sostanze estranee alla normale composizione dell’alimento possono venire aggiunte intenzionalmente a scopo tecnologico. Gli additivi possono essere coloranti, conservanti, antiossidanti, addensanti, aromatizzanti o insaporitori. Sono classificati a seconda della funzione svolta e sono identificati in etichetta da un numero preceduto da una lettera. L’uso di tali sostanze aggiunte


deve prima essere legalmente autorizzato, e quando sono impiegate devono esserlo in modo corretto ovvero solo negli alimenti consentiti e rispettando le dosi di impiego ed espressamente riportati in etichetta. IL RUOLO DEGLI ESPERTI E DEI CONTROLLI Chi consuma alimenti spesso non è consapevole del rischio chimico cui va incontro con il consumo degli alimenti e purtroppo non può agire sempre in prima persona per ridurlo. È quindi responsabilità di personale esperto e controlli da parte dei produttori e del SSN garantire la qualità dei prodotti immessi al consumo. A volte è inevitabile che alcuni alimenti siano inquinati, pertanto si cerca di stabilire un limite al contenuto di alcune sostanze in modo da trovare un equilibrio tra la sicurezza alimentare e i benefici per la nostra salute che derivano dal consumo di quel particolare alimento. A questo proposito, per tutte le sostanze chimiche estranee che potrebbero contaminare gli alimenti o per gli additivi alimentari che vengono aggiunti, gli esperti scientifici dell’Efsa - Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare - studiano e valutano la sicurezza di ogni sostanza, valutando anche gli effetti che potrebbe

avere sulla salute dei consumatori in base a dati tossicologici. Viene dunque studiato il livello massimo ammissibile e determinata la “dose giornaliera ammissibile” (DGA), e la quantità massima di ogni sostanza che può essere contenuta nell’alimento tale da evitare effetti negativi sulla salute del consumatore. Il consumatore può infine cercare di limitare l’esposizione alle sostanze chimiche assunte tramite la dieta seguendo alcuni piccoli accorgimenti, come ad esempio: • scegliere, per l’acquisto dei prodotti alimentari, canali di vendita convenzionali che rispettino le normative sulla sicurezza igienico sanitaria in vigore e che siano sottoposti regolarmente ai controlli del servizio di sanità pubblico; • variare spesso la propria dieta, durante tutta la giornata, durante le settimane e i mesi, limitando il più

possibile gli alimenti che notoriamente sono più a rischio di contaminazione chimica; • utilizzare acque la cui potabilità sia certa; • utilizzare metodi di cottura che limitino lo sviluppo di composti nocivi, soprattutto per gli alimenti a rischio; • utilizzare, per la cottura e la conservazione di alimenti, materiali di qualità certificata, secondo gli usi opportuni, che non rilascino sostanze chimiche negli alimenti per i quali vengono utilizzati (verificare le compatibilità). Resta sempre valida, come indicazione principale per ogni consumatore, il tenersi sempre aggiornati sui rischi chimici derivanti dall’alimentazione e sulle strategie per ridurli attraverso la consultazione di fonti autorevoli e istituzionali in modo da essere sempre informati sui pericoli cui si potrebbe andare incontro.

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Progettazione

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Il Design Igienico nell’industria alimentare C’è una tendenza globale nell’industria alimentare verso la minima trasformazione degli alimenti Marialisa Giuliani

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a domanda dei consumatori di alimenti freschi senza additivi, in grado di mantenere le loro proprietà nutrizionali e sensoriali durante la preparazione, la conservazione, l’imballaggio, lo stoccaggio e infine il consumo, è sempre in aumento. La tendenza generale ad applicare tecniche di trattamento e conservazione delicate per raggiungere questo scopo, però, spesso riduce la durata di conservazione del cibo, mettendo a rischio gli alimenti e finendo per compromettere la salute dei consumatori. Pertanto, più che mai, una buona progettazione igienica nell’industria alimentare è uno degli strumenti per ridurre o escludere la contaminazione microbica (ad esempio agenti patogeni), chimica (ad esempio fluidi lubrificanti, detergenti) o fisica (ad esempio vetro, legno). Una corretta progettazione igienica evita anche che il prodotto possa essere “trattenuto” all’interno dell’apparecchiatura di processo, dove potrebbe deteriorarsi e influire sulla qualità del prodotto al ricongiungimento del flusso principale del prodotto contaminando un lotto successivo. Un buon design igienico riduce i tempi di fermo impianto necessari per la pulizia di un elemento dell’apparecchiatura di processo, consentendo allo stesso tempo di aumentare la produzione. Le apparecchiature progettate igienicamente, sebbene inizialmente siano più costose di quelle con prestazioni analoghe ma inadeguate, saranno più convenienti a lungo termine. Per garantire alimenti sicuri e adeguati programmi di igiene, le attrezzature utilizzate per la lavorazione e la manipolazione dei prodotti alimentari devono essere progettate, fabbricate, costruite e installate secondo sani principi di progettazione sanitaria. Ciò garantisce che l’apparecchiatura possa essere adeguatamente pulita e igienizzata e che le superfici siano resistenti all’esposizione quotidiana a prodotti alimentari corrosivi e prodotti chimici per la pulizia/sanitizzazione. I materiali utilizzati nella costruzione di macchine alimentari devono soddisfare determinati requisiti specifici: devono essere inerti sia per il prodotto che per i detergenti e i disinfettanti nelle condizioni d’uso previste; devono essere resistenti alla corrosione, non tossici, meccanicamente stabili e la loro finitura superficiale non deve essere influenzata negativamente nelle condizioni d’uso previste.

CONTATTO SÌ, CONTATTO NO… Le superfici delle attrezzature alimentari possono essere suddivise in due categorie: 1. superfici a contatto del prodotto 2. superfici non a contatto del prodotto Una superficie a contatto del prodotto alimentare è definita come una superficie in “contatto diretto con residui di cibo, o dove residui di cibo possono gocciolare, drenare, diffondere” (FDA, 2004b). Poiché queste superfici, se contaminate, possono provocare direttamente la contaminazione del prodotto alimentare, devono essere soddisfatti i rigidi criteri di progettazione igienica. Le superfici non di contatto sono quelle che fanno parte dell’apparecchiatura (ad es. Gambe, supporti, alloggiamenti) ma che non entrano direttamente in contatto con il cibo. Poiché la contaminazione delle superfici non di contatto può causare una contaminazione indiretta del prodotto alimentare, queste superfici non possono essere ignorate per quanto riguarda il design sanitario, pertanto i materiali dovranno comunque essere meccanicamente stabili, perfettamente rifiniti e facilmente pulibili. SUPERFICI A CONTATTO CON PRODOTTI ALIMENTARI In termini di design igienico, tutte le superfici a contatto con gli alimenti dovrebbero essere: • lisce; • impermeabili; • prive di crepe e fessure; • non porose; • non assorbenti; • non contaminanti; • non reattive; • resistenti alla corrosione; • resistenti e senza manutenzione; • non tossiche; • facilmente pulibili. Se la superficie è rivestita con lega metallica o non metallica (ad esempio ceramica, plastica, gomma) la superficie finale deve soddisfare gli stessi requisiti, mantenere la resistenza alla corrosione ed essere priva di delaminazione superficiale, vaiolatura, sfaldamento, scheggiatura, formazione di vesciche e distorsioni nelle condizioni d’uso previste. Allo stesso modo, se qualsiasi altra modifica o processo viene utilizzato nella fabbricazione (ad esempio, saldato, legato o saldato), dovrebbe 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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Progettazione

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essere fatto utilizzando materiali appropriati e in modo tale da garantire che la superficie finale soddisfi i criteri di progettazione igienica. I MATERIALI UTILIZZATI - METALLI Tra i metalli, l’acciaio inossidabile è il metallo maggiormente preferito per le superfici di contatto con gli alimenti a causa della sua resistenza alla corrosione e durata nella maggior parte delle applicazioni alimentari. In generale, le proprietà della lega di acciaio inossidabile sono correlate alla sua composizione relativa per quanto riguarda il livello di cromo e nichel. La resistenza alla corrosione varia a seconda del livello di cromo e la resistenza strutturale varia con il livello di nichel. Le proprietà dell’acciaio inossidabile possono cambiare con l’uso continuo, specialmente in condizioni in cui lo strato di ossido di cromo viene alterato (ad esempio detergenti incompatibili, detergenti abrasivi, tamponi detergenti abrasivi o cloro e relativi disinfettanti). Il titanio ha un’eccellente durata e resistenza alla corrosione (specialmente in un ambiente acido). Tuttavia, il suo uso è limitato dal costo elevato. Il titanio è utilizzato in leghe di acciaio inossidabile per attrezzature alimentari utilizzate nella lavorazione di alimenti ad alto contenuto di acido e/o sale (ad es. succo di agrumi, prodotti a base di pomodoro). Il platino e l’oro sono altri eccellenti materiali resistenti alla corrosione, altamente desiderabili, ma, ovviamente, il costo ne limita drasticamente l’uso. Altri metalli limitati ad alcune applicazioni sono: - il rame (utilizzato principalmente per le attrezzature nell’industria della birra, e per i tini per formaggio nella produzione di formaggio svizzero, a causa della tradizione). Quando si trattano prodotti acidi, è necessario prestare attenzione con XVI

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le apparecchiature in rame, poiché i residui di rame possono penetrare nel prodotto; - l’alluminio. Viene utilizzato in alcune parti e componenti in cui si desidera un peso più leggero. Tuttavia, l’alluminio ha una scarsa resistenza alla corrosione e può diventare butterato e incrinato con l’uso continuato. Bisogna fare attenzione durante la pulizia e la sanificazione dei componenti in alluminio poiché i prodotti chimici ossidanti possono accelerare la corrosione del metallo. Nella maggior parte delle applicazioni di contatto alimentare, l’alluminio deve essere rivestito con un materiale accettabile tipo PTFE (politetrafluoroetilene o Teflon®). I MATERIALI UTILIZZATI - NON METALLI Per specifiche applicazioni (ad esempio sonde, guarnizioni, membrane) vengono utilizzati materiali non metallici che devono soddisfare gli stessi requisiti di pulizia e design igienico dei metalli utilizzati in queste applicazioni. Le superfici non metalliche sono prive della resistenza alla corrosione e della durabilità delle superfici metalliche, pertanto i programmi di manutenzione dovrebbero includere controlli e sostituzioni frequenti per usura e deterioramento. Tra questi materiali troviamo: Materie plastiche, gomma e materiali simili alla gomma che dovrebbero essere di qualità alimentare e dovrebbero soddisfare i requisiti indicati nelle norme. Ceramiche: sono utilizzate principalmente nei sistemi di filtrazione a membrana. Possono anche essere utilizzati in altre applicazioni limitate se è necessaria la resistenza all’usura. Vetro: usato come superficie di contatto con alimenti ma in modo limitato, a causa del potenziale di rottura. Quando


usato, deve essere resistente alla rottura o al calore (vetro formulato tipo Pyrex®). Legno: altamente poroso e difficile da pulire, dovrebbe essere evitato come superficie di contatto con gli alimenti, ha delle applicazioni limitate in cui poter essere utilizzato. COSTRUZIONE E FABBRICAZIONE IGIENICA La costruzione di tutte le attrezzature per la manipolazione o il trattamento degli alimenti dovrebbe consentirne un facile smontaggio per la pulizia e l’ispezione. Le attrezzature alimentari devono essere progettate e fabbricate in modo tale che tutte le superfici di contatto con gli alimenti siano prive di spigoli vivi e fessure, e le superfici di accoppiamento siano a filo. L’esterno e l’interno di tutte le attrezzature e le tubazioni devono essere autosvuotanti o drenabili e facilmente pulibili. Le superfici orizzontali devono essere evitate a favore di superfici inclinate su un lato. Le giunzioni devono essere lisce, resistenti e soddisfare tutti i criteri di progettazione sanitaria. Normalmente, le norme sulle apparecchiature richiedono che i giunti saldati su superfici in acciaio inossidabile siano giunti continui con uso di soli materiali non tossici. Nel collegamento di tubi, manometri, termometri, sonde o altre apparecchiature alle superfici di contatto con alimenti va prestata attenzione: è necessario assicurarsi che la connessione non crei

un punto cieco o un’area in cui il prodotto alimentare possa accumularsi e non sia accessibile alle soluzioni di pulizia. Alberi, cuscinetti, agitatori e altri accessori o componenti ausiliari devono essere collegati all’attrezzatura alimentare in modo tale da rendere impossibile una contaminazione da lubrificanti o altri contaminanti. Qualsiasi apertura o copertura deve essere progettata, fabbricata e costruita in modo tale da proteggere adeguatamente i prodotti alimentari dalla contaminazione e per deviare la potenziale contaminazione dalla zona del prodotto alimentare.

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Speciale igiene alimentare SUPERFICI NON A CONTATTO CON PRODOTTI ALIMENTARI Le superfici delle attrezzature alimentari non a contatto del prodotto sono una fonte ben documentata di contaminazione ambientale di un impianto alimentare con agenti patogeni (in particolare la Listeria monocytogenes) e possono essere aree di rifugio per insetti e roditori. Pertanto devono essere costruite con materiali appropriati e fabbricate in modo tale da essere ragionevolmente pulibili, resistenti alla corrosione e possibilmente esenti da manutenzione. L’armatura tubolare in acciaio deve essere sigillata per evitare di creare nicchie per i microrganismi. I bordi o le aree in cui si possa raccogliere la polvere devono essere sempre evitati. Anche nell’installazione delle attrezzature va seguita una sequenza logica per evitare la contaminazione crociata. Lo spazio intorno e tra le attrezzature e tra le attrezzature e le pareti dovrebbe essere sufficientemente ampio per consentirne una pulizia sufficiente. Le apparecchiature devono essere sigillate al tavolo, o al pavimento, alla piattaforma o al piedistallo oppure trovarsi a una distanza dalle superfici tale da poter accedere per la corretta pulizia. CONCLUSIONI Concludendo, il ruolo della progettazione igienica è fondamentale. Il design igienico nelle industrie di lavorazione degli

alimenti gioca un ruolo fondamentale nel controllo della sicurezza microbiologica e della qualità dei prodotti realizzati. Una corretta progettazione igienica consentirà di evitare che gli alimenti presentino conteggi microbiologici pericolosi, tossine, residui chimici, o contaminazioni da altre sostanze non alimentari. Un’azienda progettata tenendo conto delle esigenze igieniche e con linee di processo correttamente costruite, con macchinari correttamente funzionanti e manutenuti, produrrà prodotti alimentari sicuri e di eccellente qualità microbiologica.


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Igiene e pulizia nell’industria vinicola

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nira, società che opera nel settore della produzione di detergenti per uso professionale, propone EnoClean Line, una specifica gamma di prodotti studiati per offrire soluzioni tecnologicamente avanzate ai problemi di pulizia e sanificazione che si incontrano in ambienti industriali particolari, quali quelli dell’industria vinicola, con un occhio sempre volto al minore impatto ambientale e alla elevata biodegradabilità. In particolare, la società è riuscita a condensare in pochi prodotti la maggior parte delle esigenze del settore: pulizia e igiene degli ambienti, impianti, macchinari, cisterne, botti, barrique, contenitori, vasche, attrezzature, utensileria, nonché di impianti chiusi e di tubazioni (sistemi CIP). EnoEasy è un detergente fortemente alcalino in grado di rimuovere vinacce, residui grassi e organici, oli e proteine; è il prodotto specifico per la pulizia di serbatoi, impianti, barrique e botti, anche quando lo sporco è presente da tempo. EnoInox Bright è un acido inibito e tamponato ad azione sanitizzante, che rimuove con efficacia i depositi calcarei, la ruggine e i residui misti organici/inorganici, lasciando le superfici pulite e brillanti. Alieno è un prodotto appositamente formulato per il settore enologico. Detergente ad alto potere imbibente e distaccante. Sanitizzante ad ampio spettro d’azione a base di Perossido di Idrogeno e Acido Citrico, agisce anche a basse temperature. Lo sviluppo di ossigeno permette di decolorare le superfici macchiate. Toglie le incro-

stazioni ferro-calcaree e ne impedisce il riformarsi. Elimina il Brett e le sue spore fino in profondità, permettendo il prolungamento della vita di botti e barrique. Enoeasy Foam è un detergente alcalino schiumogeno multiuso con alto contenuto di sequestranti, per la pulizia quotidiana di superfici e attrezzature come diraspatrici, presse, nastri, impianti di imbottigliamento. Consente la rimozione e la dispersione dei residui di grassi animali e vegetali, oli, proteine e fumi. Utilizzabile su acciaio inox, alluminio, acciaio galvanizzato, così come su superfici plastiche e ceramiche. Mantiene la sua efficacia anche in presenza di acque dure. Enoeasy San è un detergente sanitizzante fortemente alcalino adatto alla rimozione di residui grassi, oli, proteine, fumi e sporchi di origine varia per la pulizia di serbatoi, tubazioni, impianti a ciclo chiuso (sistemi CIP), macchinari, attrezzature, in genere.

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Controlli

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Significato delle analisi microbiologiche degli alimenti L’effettiva efficacia di un “check” microbiologico dipende dalla tipologia dei microrganismi scelti, dai limiti stabiliti per l’accettabilità, dalle procedure di attuazione. Gabriella Rondinini

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e analisi microbiologiche sui prodotti alimentari sono state per molti anni l’unico strumento valido per verificare la salubrità e la qualità igienica di tutti i prodotti finiti, prima della loro commercializzazione e consumo. Queste analisi venivano effettuate in parte dai laboratori interni delle aziende, in parte da laboratori esterni e periodicamente, soprattutto in caso di contestazioni, venivano ripetute e verificate da enti preposti al controllo ufficiale. Caratteristica comune era il fatto che queste analisi venivano effettuate solo sul prodotto finito, ignorando quindi qualunque storia pregressa durante la produzione, con il risultato che esse si limitavano a fornire solo un “flash” della situazione igienica dell’alimento. Se poi si trattava di prodotti alimentari freschi o a breve conservazione, era possibile che i risultati delle analisi arrivassero quando i prodotti erano già stati venduti e consumati. CON IL D.LGS. 155/97 È INIZIATA UNA “RIVOLUZIONE” DEL CONTROLLO IGIENICO DELLE PRODUZIONI ALIMENTARI Il Decreto Legislativo 155 ha costituito sicuramente una tappa importante per stabilire criteri di controllo della salubrità degli alimenti e ha coinvolto tutte le

aziende di questo settore, che hanno recepito e implementato l’Autocontrollo igienico con il metodo HACCP. I principi del metodo stabilivano che il controllo sulle produzioni alimentari avvenisse tenendo conto di parametri diversi, microbiologici, chimici, fisici e tecnologici. In questo contesto, le analisi microbiologiche hanno cambiato di significato, pur mantenendo la loro importanza: secondo la normativa, infatti, esse devono stabilire principalmente come orientarsi per definire l’accettabilità o meno di un prodotto alimentare e servono a verificare e validare le procedure HACCP. Non vengono dunque più eseguite a tappeto su tutti i prodotti finiti in uscita dalla produzione, ma diventano “analisi di verifica” da eseguire periodicamente per accertare che tutte le fasi di produzione siano sotto controllo. Nel 2002, con il Reg. CE 178, per garantire la tracciabilità di tutta la filiera, il controllo sulle fasi di produzione alimentare viene esteso anche alle materie prime: anch’esse vengono sottoposte quindi ad analisi microbiologiche di verifica della loro idoneità igienica. Ma se le analisi microbiologiche devono indicare l’accettabilità o meno di un prodotto alimentare, è necessario stabilire dei criteri utili per raggiungere questo obiettivo. L’effettiva efficacia di un “check” microbiologico dipende dalla tipologia dei microrganismi scelti, dai limiti stabiliti per l’accettabilità, dalle procedure di attuazione. 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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Il dato relativo alla carica batterica totale può essere valutato solo come un’indicazione sulla contaminazione generica presente: più elevate sono le cariche, più carente è lo stato igienico

IL REGOLAMENTO 2073/2005 DEFINISCE I CRITERI MICROBIOLOGICI DI ACCETTABILITÀ Un ulteriore passo avanti in questa direzione è stato fatto con il Regolamento 2073/2005 “sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari”, dove detti criteri sono considerati “parte integrante dell’attuazione delle procedure HACCP e di altre misure di controllo dell’igiene”. Il regolamento definisce alcuni criteri microbiologici di accettabilità dei processi e di sicurezza dei prodotti alimentari, indicando anche una soglia oltre la quale un alimento debba considerarsi contaminato in modo inaccettabile dai microrganismi a cui i criteri si riferiscono. Questo regolamento può essere considerato come una vera propria “linea guida” per il microbiologo per la scelta delle analisi microbiologiche da effettuare su un alimento, a seconda degli obiettivi che intende raggiungere. Se, infatti, può essere relativamente semplice definire la sicurezza e salubrità di un prodotto attraverso la ricerca di alcuni microrganismi patogeni per via alimentare, non altrettanto può esserlo scegliere un parametro microbiologico per valutare una o più fasi del processo di produzione. LA SCELTA DEL PARAMETRO MICROBIOLOGICO INDICATORE DELLO STATO IGIENICO Da un punto di vista del tutto teorico, il microbiologo avrebbe la possibilità di ricercare all’interno di un alimento tutti i microrganismi che ritiene possano essere presenti e farsi così un quadro molto preXXII

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Le analisi non vengono più eseguite a tappeto su tutti i prodotti finiti, ma diventano “analisi di verifica” da eseguire periodicamente per accertare che tutte le fasi di produzione siano sotto controllo

ciso e approfondito della situazione igienica, ma questo modo di operare è proprio di un lavoro di ricerca e non è applicabile ad analisi di tipo routinario, come quelle che hanno come obiettivo la verifica dell’idoneità delle procedure HACCP. Inoltre, problemi relativi alla complessità di esecuzione, ai tempi di attesa per le risposte e ai costi elevati hanno determinato la necessità di effettuare poche analisi, ma mirate all’obiettivo. In quest’ottica diventa importante individuare microrganismi che siano “indicatori” della qualità o dello stato igienico di un prodotto o di un processo. Per quanto concerne la salubrità di un alimento, i principali indicatori rimangono sempre i microrganismi patogeni, così come indicato anche dal Regolamento 2073/2005. Salmonella spp. e Listeria monocytogenes sono considerati patogeni “classici” e la loro assenza serve ad indicare la sicurezza alimentare della maggior parte dei prodotti sia di origine animale che vegetale. Altri patogeni, soprattutto

quando hanno determinato nuove patologie o episodi di ampia portata, vengono utilizzati quali indicatori di un particolare alimento o gruppo di alimenti: sono i patogeni emergenti o riemergenti a seguito di mutate abitudini alimentari o provenienti da aree geografiche diverse. È questo il caso ad esempio di Enterobacter sakazakii responsabile di gravi patologie nei lattanti, la cui ricerca serve a verificare la sicurezza alimentare per i latti liquidi e in polvere destinati alla prima infanzia, o di E.coli VTEC 0157 produttori di verocitotossine, causa di episodi tossinfettivi in alimenti potenzialmente pericoloso in carni bovine, pesci, molluschi, vegetali, latte non pastorizzato, consumati crudi o poco cotti. Oltre ai batteri, anche altri microrganismi patogeni vengono ricercati come indicatori emergenti di salubrità: virus come i Norwalk virus nei frutti di mare, parassiti come Anisakis nei pesci, Protozoi come Cryptosporidium parvum nelle acque, muffe tossinogene (Fusarium) nei cereali in grani e nelle farine. Più complesso è invece definire per un alimento od un gruppo di alimenti quali siano gli indici microbiologici di qualità, come gli indici di carenza di igiene o quelli di alterabilità. Anche in questo caso il Regolamento 2073/2005 viene in aiuto ai microbiologi analisti definendo alcuni marcatori microbiologici che siano indici dello stato di igiene di produzione e ciò viene fatto in maniera dedicata per diverse categorie alimentari: prodotti carnei, lattiero-caseari, ovoprodotti, prodotti ittici, ortaggi, frutta e derivati, poiché alimenti di diversa composizione possono venire degradati da differenti gruppi microbici. Infatti, per valutare le condizioni igieniche dei prodotti e dei processi alimentari è necessario individuare microrganismi che rispondano ad alcune precise caratteristiche cioè che siano tipici del substrato in esame, ma anche facili da rilevare e quantificare e che, possibilmente, siano indicatori della presenza anche di altri microrganismi pericolosi per la salute. GLI INDICATORI DI IGIENE VARIANO IN FUNZIONE DELLA CATEGORIA DI PRODOTTO La ricerca dei contaminanti generici come la carica batterica totale può essere un buon


punto di partenza, poiché facilmente a cariche elevate corrispondono carenti condizioni igieniche di produzione come forte contaminazione ambientale o scarsa igiene degli operatori; inoltre, è maggiore la probabilità che oltre a contaminanti generici saprofiti siano presenti specie alterative o patogene. Discorso analogo può essere fatto per la carica generica fungina, nei gruppi di alimenti come frutta, verdura, succhi, farine ed in genere prodotti di origine vegetale e a pH acido, di cui molte specie fungine sono alterative o patogene. Il dato relativo alla carica batterica totale può essere dunque valutato solo come un’indicazione sulla contaminazione generica presente: più elevate sono le cariche, più carente è lo stato igienico. In maniera più specifica possiamo invece individuare marcatori microbiologici che siano indici di situazioni meno generiche come lo stato igienico di una linea di produzione o la probabile alterabilità di una categoria di prodotti. Ad esempio, la ricerca di Enterobatteriacee totali e di E.coli è utile per rilevare una situazione igienica nel settore dei prodotti carnei, dalle carcasse animali alle carni fresche, alle preparazioni di carne: questo gruppo microbico è, infatti, tipicamente di origine animale e prevalentemente intestinale. In più, data questa sua origine, E.coli nelle carni fresche e preparazioni di carne ha il significato di indice di contaminazione fecale. La ricerca di E.coli può essere comunque utilizzata anche al di fuori del settore delle carni, nei prodotti ittici, negli ovoprodotti, nel settore lattiero-caseario, in frutta e vegetali: cioè in tutto il settore alimentare quando si voglia verificare uno stato igienico glo-

bale. La ricerca delle Enterobatteriacee (e di E.coli) ha il significato di “indice” poiché all’interno del gruppo, oltre ad un gran numero di specie saprofite, esistono specie patogene per via alimentare, la cui presenza è tanto più probabile quanto più elevata è la carica degli Enterobatteri totali. Analogamente e più o meno con lo stesso significato di “indice di igiene” può essere ricercato il genere Staphylococcus, anche se questo gruppo è maggiormente legato ai soli prodotti di origine animale: anche all’interno di questo gruppo esistono specie patogene alimentari come Staphylococcus aureus coagulasi positivi, potenzialmente tossinogeni. Per quanto concerne le analisi microbiologiche da effettuare per individuare i microrganismi alterativi di questo o quell’alimento, il discorso si fa molto più ampio poiché richiede numerose conoscenze scientifiche relative alle possibilità che i vari microrganismi possano svilupparsi nei diversi prodotti, a seconda delle loro caratteristiche fisico-chimiche (pH, aw, composizione) e tecnologiche (trattamenti di stabilizzazione, durata e condizioni di conservazione). In linea di massima possiamo fare una prima grande distinzione: gli alimenti di origine animale, come carni, pesce, uova, latte, con un pH prossimo alla neutralità (6,5-7), vengono degradati prevalentemente da batteri. Alterativi delle carni, e quindi da ricercare, sono i batteri gram-negativi: Pseudomonadaceae ed Enterobacteriaceae, ma anche alcuni gram-positivi Staphylococcus spp., Micrococcus spp., Bacillus e Clostridium, Brochotrix thermosphacta, tutti con attività proteolitica e/o lipolitica. Gli alimenti di origine

vegetale come frutti, verdure, succhi, birra, vino, a pH decisamente acido (2,05,5) vengono degradati maggiormente da muffe e lieviti. In questo caso è già utile un’analisi della carica fungina totale, con distinzione fra muffe e lieviti, a seconda della tipologia di prodotto. Nei succhi e derivati di frutta i lieviti possono fare fermentazioni anomale con sviluppo di gas e odori sgradevoli, mentre nella frutta e verdura fresche le muffe sono responsabili di marciumi e alterazioni organolettiche. Nelle conserve vegetali, inoltre, se il pH è superiore a 4,5 possiamo ricercare anche batteri quali Bacillus e Clostridium, anch’essi responsabili di fermentazioni indesiderate. Accanto alle cariche microbiche totali batterica e fungina, agli indici di igiene e di alterabilità, il microbiologo ha un ulteriore strumento di analisi: la valutazione della carica microbica dell’ambiente di produzione. La contaminazione ambientale può influire anche pesantemente su quella del prodotto finito e, secondo il concetto di controllo preventivo introdotto dal metodo HACCP, l’analisi microbiologica della contaminazione dell’aria, delle superfici e del personale serve a verificare che essa rimanga entro limiti tali da non costituire un pericolo di inquinamento delle produzioni. Queste sono alcune indicazioni che possono essere utili al microbiologo alimentare. La scelta di quante e quali analisi e la loro frequenza ha un’ampia variabilità, dettata non solo dalla tipologia di prodotto ma anche da esigenze aziendali come la disponibilità di personale e i costi di esecuzione: fondamentale è comunque che siano mirate all’obiettivo che ci si prefigge.

Gli alimenti di origine vegetale vengono degradati maggiormente da muffe e lieviti: in questo caso è utile un’analisi della carica fungina totale


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Rischi igienici nelle carni separate meccanicamente

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a carne separata meccanicamente è un prodotto ancora non ben conosciuto dalla maggior parte dei consumatori nonostante sia diventato in questi ultimi anni un importante ingrediente di molti preparati a base di carne, in particolare wurstel di pollo e tacchino. Si può trovare anche nei ripieni di tortellini, nei piatti pronti a base di carni avicole, nelle lasagne, negli hamburger e negli hot dog serviti nei fast food di alcuni Paesi europei. Nella normativa europea, le carni separate meccanicamente sono definite dal Regolamento (CE) n. 853/2004 come prodotti “ottenuti mediante rimozione della carne da ossa carnose dopo il disosso o da carcasse di pollame, utilizzando mezzi meccanici che conducono alla perdita o modificazione della struttura muscolo-fibrosa”. La carne separata meccanicamente deriva dunque dalla carne rimasta sulla carcassa dell’animale una volta asportati i tagli più pregiati. Questa carne può essere asportata in modo meccanico e utilizzata per preparare altri alimenti. Esistono due tipi di carne separata meccanicamente: la carne separata meccanicamente “ad alta pressione”, che ha la consistenza di una pasta e può essere usata in prodotti come i wurstel e la carne separata meccanicamente “a bassa pressione”, che ha un aspetto più simile alla carne macinata. Quando si utilizzano metodi ad alta pressione, la carcassa e le parti di carne che ad essa aderiscono vengono pressate attraverso un particolare setaccio meccanico; con l’utilizzo di metodi a bassa pressione, invece, la carne viene raschiata meccanicamente dalla carcassa. Attualmente nell’UE, la carne separata meccanicamente può essere prodotta da pollame e suini, ma non da bovini, ovini e caprini. La carne separata

I pericoli di ordine microbiologico e chimico associati alla carne separata meccanicamente (CSM) sarebbero simili a quelli collegati alle carni fresche intere, macinate o alle preparazioni di carne Gabriella Rondinini, Università di Udine meccanicamente deve essere chiaramente indicata in etichetta come tale e non fa parte del contenuto di carne indicato sul prodotto. Il prodotto risultante dal trattamento ad alta pressione è una omogenea pasta rosa, che presenta un contenuto di calcio e di grassi superiore a quello delle carni di origine, poiché è stata ottenuta macinando finemente le carcasse. Si tratta di un ingrediente di basso valore merceologico, ma sempre più utilizzato dalle aziende perché a basso costo. Infatti, la presenza di CSM in wurstel di pollo o in un arrotolato di tacchino non è solitamente considerato indice di qualità. RISCHI PER LA SALUTE: IL PARERE DELL’EFSA L’utilizzo in aumento, ma le ancora scarse conoscenze su alcuni aspetti qualitativi delle carni separate meccanicamente, quali gli eventuali maggiori rischi igienici

per il consumatore, hanno fatto sì che recentemente la Commissione Europea, chiedesse al Gruppo di esperti scientifici sui pericoli biologici (Gruppo BIOHAZ) dell’Efsa di formulare un parere scientifico sui rischi per la sanità pubblica riguardanti appunto le carni separate meccanicamente (CSM), derivate da pollame e da suini (le uniche consentite nel nostro Paese). In particolare, è stato chiesto di esprimere una valutazione sui nuovi metodi di lavorazione a bassa pressione e di confrontarne i rischi per la salute pubblica rispetto a quelli derivanti dagli altri tipi di lavorazione delle carni: carni fresche, carni macinate e preparazioni di carne. Secondo il parere espresso dal gruppo BIOHAZ riguardo ai rischi per la salute pubblica derivanti dalla CSM, i pericoli di ordine microbiologico e chimico associati alla carne suina e di pollame separata meccanicamente sarebbero simili a quelli collegati alle carni fresche intere, macinate o alle preparazioni di carne. Gli eventuali pericoli di origine microbica che possono interessare la CSM dipendono invece dall’igiene della lavorazione, dai livelli e dai tipi di contaminanti presenti nelle materie prime e dalle modalità di conservazione delle stesse. Tuttavia, il rischio di crescita microbica aumenta in rapporto al livello di degradazione delle fibre muscolari, al rilascio di nutrienti e alla diffusione più uniforme della contaminazione, per cui la CSM ad alta pressione può costituire un substrato più favorevole per la crescita batterica rispetto alla CSM a bassa pressione. Che la CSM presenti in generale alte cariche microbiche viene comunque riconosciuto dagli esperti dell’Efsa che nel motivare il proprio parere afferma che una significativa carica batterica deriva in effetti dalle carcasse che costituiscono la materia prima, dal tipo di conservazione e dall’ambiente dove viene trasformata, soprattutto se le attrezzature, gli operatori e l’ambiente stesso presentano una situazione igienica carente. Se poi le temperature di lavorazione e conservazione non sono idonee, si può avere un’ulteriore moltiplicazione microbica. Questa situazione è inoltre favorita dal processo meccanico che la carne subisce, ridotta a piccole particelle, quindi con grande superficie di contatto con l’ambiente e abbondante presenza di fluidi cellulari dovuti alla macerazione dei tessuti durante il processo. La manipola05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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zione da parte degli operatori può inoltre generare una contaminazione crociata, con una ridistribuzione della contaminazione e una probabile moltiplicazione microbica. Tutto questo fa sì che la CSM sia ritenuta più deperibile della carne fresca intera. I dati disponibili relativi alla presenza di patogeni nella CSM sono al momento ancora limitati; tuttavia si ritiene che il profilo microbiologico ed i pericoli per la salute pubblica della CSM derivino dalla qualità igienica della materia prima e dagli eventuali microrganismi patogeni presenti nei suini e nel pollame. Le ossa sono inizialmente quasi sterili ed è importante applicare le adeguate buone pratiche igieniche (GMP) per prevenire la contaminazione crociata durante il processo di disosso. I batteri trasferiti ad ossa e carcasse possono, nelle condizioni adatte, moltiplicarsi rapidamente e questo richiede che le materie prime siano raffreddate rapidamente e mantenute a bassa temperatura durante la conservazione, il trasporto e la separazione meccanica. Subito dopo la produzione il prodotto deve essere refrigerato o congelato. Anche a temperature di refrigerazione possono comunque svilupparsi microrganismi psicrotrofi, dato che la CSM è un substrato ricco di nutrienti. XXVI

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CONTAMINAZIONI MICROBICHE DELLA CSM I dati sulla contaminazione microbiologica delle CSM suina ed avicola riportano per entrambe le tipologie di carni elevati valori di batteri aerobi totali (105 - 107 CFU/g), di Enterobatteri totali (103 - 105/g) e Staphylococcus aureus (102 - 104/g). Questi livelli di contaminazione sono imputati alle materie prime già contaminate all’origine, a non corretti interventi di pulizia e disinfezione degli impianti, a scarsa igiene del personale e ad insufficienti temperature di refrigerazione durante il trasporto e la conservazione. Inoltre, Staphylococcus aureus può entrare nella catena alimentare dalla pelle e dalle mucose degli operatori. Oltre a Enterobatteri, E.coli e S.aureus, sono stati isolati da CSM Campylobacter spp., Salmonella, Yersinia enterocolitica, Clostridium perfringens e Listeria monocytogenes. Campylobacter jejuni è più frequente nel pollame, mentre C.coli nei suini. Yersinia enterocolitica prevale nei suini e la sua presenza è considerata un rischio significativo per i prodotti a base di carne suina: è, infatti, un’importante causa di patologie alimentari in Europa. Listeria monocytogenes è considerata un pericolo rilevante nei wurstel di pollo, mentre Salmonella può essere pre-


sente nella CSM sia suina che avicola ed in entrambi i casi è risultata responsabile di numerosi episodi in Europa. Le conclusioni a cui giungono gli esperti dell’Efsa relativamente alla contaminazione quantitativa e qualitativa delle CSM è che essa non sia di per sé significativamente differente da quella presente sulle carni fresche o macinate; la differenza sta eventualmente nella contaminazione crociata che la CSM subisce durante tutto il processo di produzione. Le carni suine o il pollame possono venire contaminati con il contenuto del tratto gastrointestinale dell’animale o dalle pelle, durante il disosso delle carcasse nei macelli, durante la conservazione e il trasporto agli impianti di produzione e durante tutte le operazioni di manipolazione e separazione meccanica, soprattutto se questa avviene con l’impiego di alte pressioni. Secondo l’Efsa, infatti, il rischio di crescita microbica nella CSM di pollo, tacchino o maiale è maggiore quando è prodotta con alte pressioni poiché queste provocano una maggiore distruzione delle fibre muscolari, favorendo lo sviluppo batterico. Il sistema a bassa pressione “stressa” meno le fibre e il rischio di contaminazione microbica può essere equiparato a quello della carne macinata. Tutte le fasi di produzione sono comunque considerate punti critici per la contaminazione e la moltiplicazione microbica. Un efficiente piano HACCP per minimizzare i rischi associati a questo tipo di produzione deve prevedere un corretto programma igienico in tutte le fasi della filiera ed adeguate temperature di conservazione: refrigerazione per CSM a bassa pressione, congelamento per quelle ottenute ad alta pressione. Inoltre le carni separate meccanicamente possono essere utilizzate solo previa cottura. A livello di normativa europea, il Regolamento CE 853/2004 ha considerato l’aspetto igienico della produzione delle CSM, indicando i requisiti per gli stabilimenti di produzione, le norme igieniche durante la produzione e soprattutto i requisiti delle materie prime che vengono impiegate. A proposito di queste ultime, detto regolamento stabilisce che siano conformi agli stessi requisiti fissati per le carni fresche e inoltre non debbano contenere, per i volatili, zampe, pelle del collo e della testa; per gli altri animali frammenti di pelle, ossa delle zampe e della testa. A causa

dell’estrema deperibilità di queste materie prime, il regolamento stabilisce anche che le temperature di lavorazione non debbano superare i +4°C per i volatili e i +7°C per le altre carni. Se le CSM non vengono utilizzate entro un’ora dalla produzione, devono essere refrigerate subito a +2°C se utilizzate entro 24 ore, altrimenti congelate ad almeno -18°C in 6 ore. Le caratteristiche di accettabilità igienica delle CSM suine e avicole sono normate a livello europeo dal Reg. 2073/2005 (sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari). Nei criteri di sicurezza alimentare, per i prodotti contenenti CSM immessi sul mercato, Salmonella deve essere assente in 10 g per tutto il periodo di conservabilità. Secondo i criteri di igiene di processo, a fine lavorazione si richiede che le carni separate meccanicamente abbiano una carica batterica totale < 5x106 ufc/g (su 5 u.c.: massimo 2 < 5x106 ufc/g e le altre < 5x105) ed una carica di E.coli <500 ufc/g (su 5 u.c.: massimo 2 <500 e le altre < 50 ufc/g). Secondo il parere degli esperti dell’Efsa comunque, i requisiti per le CSM dovrebbero variare in funzione della valutazione del rischio del prodotto ottenuto con i diversi metodi. 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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Parassitosi Alimentari: il caso Taenia

La diffusione degli agenti eziologici parassitari è molto più ampia di quanto si pensi. Solo in Europa ogni anno più di 2.500 persone sono colpite da infezioni parassitarie di origine alimentare Federica Tavassi Consulente di Igiene e sicurezza alimentare

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e malattie a trasmissione alimentare rappresentano uno dei problemi di sanità pubblica maggiormente radicati in moltissimi Paesi di tutto il mondo, industrializzati e non. Figurandosi, quindi, come un problema che va oltre le diversità culturali, le barriere geografiche e le capacità economiche è errato pensare che questo tipo di malattie siano esclusive di Paesi non industrializzati. Seppur sia sbagliato generalizzare, è ormai dimostrato che la conoscenza approfondita dei pericoli


questo che difficilmente le infezioni parassitarie portano alla morte dell’ospite, è invece piuttosto frequente che queste infestazioni nell’ospite creino dei danni, acuti o cronici, più o meno reversibili in funzione della tipicità del parassita. Esistono parassiti che infestano gli animali e parassiti che possono essere trasmessi anche all’uomo, attraverso acqua o alimenti contaminati, e nel quale albergano. Le dimensioni di questi parassiti variano da quelle di organismi monocellulari a quelle di vermi lunghi facilmente visibili anche ad occhio nudo. Queste parassitosi, note da millenni, sono definite zoonosi. Molte infestazioni da parassiti sono asintomatiche, altre causano sintomi acuti ma di breve durata mentre altre ancora persistono nell’organismo provocando effetti cronici. Vista la molteplicità di danni riscontrabili nell’uomo, la conoscenza di queste parassitosi permette la gestione consapevole di alimenti potenzialmente a rischio. Tra le tante parassitosi associate al consumo di alimenti di origine animale ci sono due forme di Teniasi, supportate da due specie di Taenia: Taenia solium e Taenia saginata. TENIASI Conosciamo meglio questi parassiti. Sono platelminti della classe Cestode, presenti in tutto il mondo, che si presentano come vermi piatti formati da una testa (scolice) dotata di ventose e ganci a seconda della specie, un collo e un corpo composto da segmenti ripetuti

(proglottidi) adibiti alla riproduzione. Hanno un ciclo vitale costituito da 3 stadi di sviluppo: uova, larve e stadio adulto. Le uova vengono deposte dalla forma adulta nell’intestino dell’ospite definitivo il quale le elimina nell’ambiente attraverso le feci. Queste possono essere ingerite da un ospite intermedio (ad esempio animali come bovini e suini) in cui si sviluppano allo stadio successivo, le larve, che entrano nel circolo sanguigno e approdano nei tessuti dell’animale dove si incistano. Se l’ospite intermedio viene a sua volta ingerito da un ospite definitivo (ad esempio l’uomo attraverso l’alimentazione), i parassiti vengono rilasciati dalle cisti nuovamente nell’intestino, dove si sviluppano fino allo stadio adulto in grado di dare il via a un nuovo ciclo vitale. La caratteristica peculiare di questi parassiti è che la forma adulta è priva di tratto digerente pertanto sono costrette ad assorbire le sostanze nutritive direttamente dall’intestino tenue dell’ospite ed è per questo che l’intestino rappresenta il distretto di elezione per concludere il suo sviluppo. Come anticipato le tenie sono formate da 3 sezioni: la testa o scolice che funziona come organo di ancoraggio, aderendo alla mucosa intestinale attraverso le ventose o i ganci presenti nella parte apicale; il collo che è una regione non segmentata con alta capacità rigenerativa; la restante parte del verme è costituita da numerose proglottidi (segmenti). Le proglottidi distali sono quelle più mature con organi

biologici legati al settore alimentare e la diffusione di informazioni e procedure operative corrette rappresentano il sistema più conveniente per prevenire e quindi arginare quanto più possibile il manifestarsi di queste malattie. L’elenco delle malattie trasmissibili dagli alimenti è lungo e comprende tanti agenti infettivi, di natura diversa e che generano nell’uomo patologie diverse. Tra queste vanno considerate le parassitosi alimentari. Secondo la FAO e l’OMS i parassiti influenzano la salute di milioni di persone e di consumatori, causando infezioni più o meno gravi. I PARASSITI I parassiti sono organismi che vivono utilizzando altri essere viventi come fonte di nutrimento e di protezione ed è per 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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Sicurezza

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Speciale igiene alimentare sessuali formati (ermafroditi) che possono pertanto autofecondarsi. A questo punto le proglottidi gravide contenenti le uova possono staccarsi e rilasciare le uova che verranno espulse nell’ambiente con le feci dell’ospite. In generale le forme adulte di questi parassiti si sono adattate talmente bene all’ambiente intestinale dei loro ospiti da creare dei sintomi molto lievi, spesso confusi con altre patologie o proprio non considerati come campanelli d’allarme. Possono però in alcuni casi dare luogo a forme extraintestinali, dette Cisticercosi, in cui le larve di tenia entrano in circolo e raggiungono altri distretti corporei dove si incistano. Le forme più gravi sono quelle in cui le larve creano cisti nell’encefalo (neurocisticercosi) ma possono verificarsi anche casi di cisti in altri tessuti come fegato, polmoni, occhi e tessuti sottocutanei. TAENIA SOLIUM E TAENIA SAGINATA Le differenze. Le due forme di Taenia più “famose” per la salute dell’uomo, la T. solium e la T. saginata, seppure abbastanza simili fra loro si differenziano per alcuni aspetti. In primo luogo, infestano ospiti intermedi diversi: la T. saginata nel suo ciclo vitale intercetta come ospite intermedio i bovini mentre la T. solium i suini. Entrambi i parassiti, però, possono infestare l’uomo come ospite definitivo attraverso l’alimentazione e il consumo di carne bovina o suina cruda o poco cotta. Una seconda differenza, invece, è legata alla capacità di sfociare in forme extraintestinali o Cisticercosi. Questa situazione è infatti più spesso associata alla T. solium le cui uova possono essere reingerite, per contaminazione fecale, trasformarsi in oncosfere e migrare dall’apparato digerente ad altri tessuti dando luogo alla forma patologica più grave. Nella forma di infestazione più frequente, quella gastrointestinale, le uova di entrambe le specie danno luogo alle larve, le quali impiegano circa 2-3 mesi a diventare adulti, dopo di che possono sopravvivere nell’intestino umano anche per diversi anni (fino a 25!) arrivando a misurare dai 3 ai 10 metri di lunghezza. I sintomi legati alla forma intestinale sono molto simili per entrambi le specie

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e comprendono disturbi digestivi di entità variabile o, in alcuni casi, possono manifestarsi anche in forma asintomatica con dimagrimento e fame aumentata. In altri casi però si possono avere manifestazioni più intense con vomito, dolori colici, diarrea o costipazione. Purtroppo, con il passare del tempo, nelle forme intestinali, si possono verificare anche delle ulcere. La forma extraintestinale, invece, può generare sintomi molto variegati in base al distretto bersagliato e al numero di larve (cisticerchi). Nella maggior parte degli organi le larve vitali del parassita causano una reazione tissutale minima o assente ma al momento della morte della larva, soprattutto al livello del sistema nervoso centrale, si può innescare una intensa risposta tissutale. È per questo che, anche in questo caso, sintomi evidenti possono apparire anche dopo anni dall’infestazione. A livello cerebrale però se presenti, i sintomi sono abbastanza importanti, dovuti all’effetto massa e alla degenerazione a cui vanno incontro via via le larve con relativo rilascio di antigeni. Le neurocisticercosi quindi possono dare luogo a convulsioni, segni di ipertensione endocranica, idrocefalo, segni neurologici focali, alterazione dello stato di coscienza o meningite asettica. La diagnosi per la forma gastrointestinale può essere fatta tramite la ricerca di uova o proglottidi nelle feci del soggetto, mentre per le forme extraintestinali l’unica modalità diagnostica valida è per immagini quindi tramite risonanza magnetica (RM) o tomografia computerizzata (TAC) in abbinamento a test sierologici e immunoenzimatici. PROFILASSI Il trattamento di queste malattie paras-

sitarie si effettua, nell’uomo, con l’utilizzo di specifici farmaci antielmintici particolarmente efficace nei confronti della forma intestinale. Per le forme extraintestinali è spesso necessario invece intervenire in maniera chirurgica. Nonostante i rilevanti progressi realizzati negli ultimi decenni dai Paesi industrializzati nelle tecniche di produzione e conservazione degli alimenti, le Malattie Trasmesse da Alimenti (MTA) costituiscono tuttora un consistente problema di sanità pubblica che ha un riflesso economico non trascurabile ed è per questo che la prevenzione lungo tutta la filiera alimentare rappresenta ancora il modo migliore per garantire la salubrità dei prodotti alimentari. Per quel che riguarda le infestazioni da Taenia, oltre ai controlli effettuati sulla salute degli animali da avviare alla produzione alimentare e sui loro mangimi, è necessario effettuare una accurata ispezione delle carni bovine e suine al macello, in quanto nelle masse muscolari le forme larvali del parassita sono facilmente identificabili come noduli piccoli e biancastri. Altri metodi di prevenzione sono: effettuare una cottura adeguata (almeno oltre i 60°C) delle carni più a rischio (bovina, suina, agnello, selvaggina, ecc.); scegliere forniture di carne da allevamenti controllati, sicuri, dove l’attenzione sia posta anche nel limitare e prevenire il ricircolo di ospiti intermedi alternativi (roditori, scarafaggi, ecc.); per il consumo di carne cruda è consigliabile congelare le carni per una settimana; infine è utile sfatare un mito: l’affumicatura o l’essiccatura della carne non rappresentano metodi efficaci per prevenire l’infestazione parassitaria.



Speciale igiene alimentare

Vetrina

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Cristina Cardinali

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Linea Nuvex® Piretro bio

Detergente igienizzante alcolico

Poly Gen di Polychim è un prodotto specifico per la pulizia e l’igiene ordinaria di superfici, macchinari ed attrezzature. La formulazione a base di alcoli, tensioattivi cationici ed acidi organici agisce rapidamente, pulisce ed igienizza senza necessità di risciacquare. Queste caratteristiche rendono Poly Gen il prodotto ideale per pulizie nel settore sanitario (aree a basso rischio), nelle attività legate alla cura della persona (centri estetici, wellness, palestre), nelle collettività, nel settore paramedico e nella ristorazione professionale per bilance, affettatrici, piani di lavoro, porte e maniglie, banchi self-service. Idoneo per piani d’igiene secondo la Norma HACCP (Decreto Legislativo n. 193/07). Cartone da 12 x 750ml + 2 spray. www.polychim.it

Newpharm propone una gamma completa di insetticidi naturali a base di piretro naturale per la disinfestazione ambientale in ambito industriale e civile, nel rispetto dell’ambiente e delle persone. Le piretrine naturali si caratterizzano per la loro rapidità d’azione e per gli innumerevoli insetti sui quali agiscono. Nuvex® No-PBO rappresenta la punta di diamante dell’intera gamma: è ideale per bonifiche di ambienti infestati da insetti volanti e striscianti in ambito alimentare (ristoranti, pastifici, molini, cantine, reparti stagionatura salumi, ecc). Successivamente all’applicazione del Nuvex No-PBO, effettuata al termine della lavorazione degli alimenti, si consiglia una sanificazione delle superfici e degli impianti. Nuvex® EC è un insetticida concentrato emulsionabile che funge da sinergizzante velocizzando gli effetti letali sugli insetti, ed inoltre, contribuisce a massimizzare l’effetto “snidante”. Indicato anche per la disinfestazione in ambiente esterno, risulta attivo contro tutti gli insetti domestici e particolarmente contro zanzare e scarafaggi. Nuvex® Granuli in microgranuli bagnabili si conferma la novità assoluta. Completamente inodore, risulta immediatamente attivo dopo l’applicazione tal quale, manifestando un effetto abbattente immediato soprattutto se ad essere trattati sono i nidi di insetti striscianti e i formicai. Nuvex® Aerosol è una soluzione pronta all’impiego specifica per i locali interni. Applicato come un tradizionale spray, sprigiona tutte le proprietà abbattenti del piretro naturale con un effetto istantaneo sulle entomofaune infestanti. Particolarmente risolutivo nei trattamenti perimetrali, per esempio lungo i battiscopa, ad effetto snidante su formiche e scarafaggi. www.newpharm.it 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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Vetrina

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Speciale igiene alimentare Biocida

Goliath® Gel è attivo contro le principali specie di scarafaggi, tra le quali Blatella germanica, Blatta orientalis, Periplaneta americana e Supella Longipalpa (scarafaggio dei mobili). Un singolo punto esca da 0,03 g di Goliath® Gel è in grado di uccidere 1.000 scarafaggi grazie all’effetto cascata. Il vantaggio di Goliath® Gel consiste nel fatto che prima di morire le blatte avvelenate (per contatto e per ingestione) ritornano ai propri rifugi, dove gli altri scarafaggi si nutriranno delle loro feci e dei loro resti. Lo speciale principio attivo Fipronil, viene prontamente trasferito da uno scarafaggio all’altro e la sua particolare modalità d’azione ne prolunga l’attività anche dopo diversi trasferimenti da uno scarafaggio all’altro. Goliath® Gel una volta posizionato, rimane appetibile, stabile e attivo fino a 12 settimane. Goliath® è un marchio registrato Basf. Goliath® Gel contiene lo 0,05% di Fipronil; sare i biocidi con cautela: prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto. www.basf.com/it

Disinfestare e profumare

Bleu Line presenta l’erogatore temporizzato AD 290 M con programmazione manuale, dalla forma elegante, funzionale ed efficace per eliminare gli insetti e per profumare gli ambienti in modo gradevole e costante. Da utilizzare con l’erogatore temporizzato, Linea Piretro Spray è un insetticida a base di estratto di Piretro per la lotta contro mosche e zanzare e insetti volanti in genere, impedisce la reinfestazione degli ambienti; Eco Air è un aerosol deodorante ad alta concentrazione di essenze pregiate e assicura la deodorazione di ambienti anche vasti con la neutralizzazione dei cattivi odori. È disponibile in 5 diverse profumazioni: agrumi, muschio bianco, odor neutralizer, talco bianco, vaniglia e zenzero. www.bleuline.it

Detergente sanificante al cloro Bettari propone Tecnet Recycle per rimuovere ogni tipo di grasso e deposito organico. Esplica un’azione sanificante riducendo la carica microbica. Una soluzione di prodotto all’1% in acqua, libera 550 ppm di cloro attivo e ha il vantaggio di presentare residui perfettamente sciacquabili. Tecnet Recycle è adatto per l’utilizzo negli impianti C.I.P. nelle industrie lattiero casearie e dei gelati, serbatoi di refrigerazione del latte, pulizia nelle aziende olearie, conserviere, di trasformazione del pesce, macelli, lavorazione di carne e salumi, allevamenti, industrie delle bevande, distillerie, lavaggio di serbatoi e tubazioni nella produzione della birra. Tecnet Recycle è disponibile in taniche da 12 e 24 kg e in fusti da 230 kg. www.bettari.it

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Trappole per insetti volanti

Le nuove trappole Food 60 e Duplo 60 arricchiscono l’ampio assortimento di Klight, il brand di linea delle trappole UV Ekommerce. Food 60 S è la trappola a luce UV-A bifacciale interamente costruita in acciaio inox, per il monitoraggio e il controllo degli insetti volanti all’interno di aree tecniche nelle industrie, comprese quelle alimentari. La linea moderna, la forma più compatta e l’innovativo sistema di apertura, rendono più pratico e adeguato il suo funzionamento. Le modifiche tecniche apportate, facilitano il suo impiego e velocizzano la sua manutenzione. La massiva cattura degli insetti volanti è garantita dalla piastra collante bifacciale. Food 60 S è equipaggiata di 4 tubi attinici da 15W e ha una copertura di 180 m2. Le sue dimensioni sono: lunghezza 485 mm - larghezza 95 mm - altezza 375 mm. Duplo 60 è una trappola luminosa. Permette di sostituire la piastra collante in 2 modi differenti: dall’alto o da ambo i lati (sia da destra, sia da sinistra) attraverso le guide dedicate. Questo accorgimento tecnico garantisce la massima versatilità nel posizionamento del dispositivo all’interno degli ambienti da monitorare, anche in presenza di ostacoli fisici come pilastri, mobili o soffitti particolarmente bassi. Molto apprezzabili sono il design estremamente compatto e la grande piastra collante che assicura una massiva cattura degli insetti volanti molesti. Duplo 60 è equipaggiata di 4 tubi attinici da 15W e ha una copertura di 150 m2. Le sue dimensioni sono: lunghezza 580 mm - larghezza 65 mm - altezza 310 mm. www.ekommerce.it


Speciale igiene alimentare

Soluzioni

Larva di Plodia Trappola montata a Delta

Trappola montata a Pagoda

Tarme o tignole?

“P

ronto, buongiorno… ho farfalline per tutta la casa...”. Ecco, in una situazione di questo tipo avere a disposizione validi strumenti di monitoraggio permette di affrontare il problema in modo organizzato ed efficace. Quindi, come si procede? Per prima cosa bisogna capire di che “farfalline” si tratta effettuando un sopralluogo, ma non è detto che l’infestante sia visibile al momento dell’ispezione. In questi casi predisporre un corretto monitoraggio permette di agire tempestivamente. Infatti, attraverso l’impiego di specifiche trappole possiamo avere riscontri prima che l’infestazione raggiunga livelli critici e, di conseguenza, mirare gli interventi con massima precisione, limitando l’uso di insetticidi tradizionali, con diretto beneficio da parte dei clienti e dell’ambiente. Se durante l’ispezione non vi sono evidenze certe per identificare l’infestante si possono installare delle trappole collanti con feromone specifico sia per la tarma delle farine (Plodia interpunctella) che per quella dei tessuti (Tineola bisselliella), in questo modo la cattura su una delle due trappole permetterà di individuare l’infestante presente e progettare il corretto piano di intervento. Oltre le due specie viste, in un’abitazione se ne possono trovare anche altre, ma consideriamo solo queste perché statisticamente sono le più facili da trovare. Che caratteristiche deve avere la trappola per il monitoraggio? Deve essere realizzata con materiali di qualità; deve offrire affidabilità e precisione dei rilievi; deve essere semplice da montare, installare e verificare. La T.E.A.M. Insetti - Combo Trap è una trappola particolarmente versatile, perché può

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essere montata sia a PAGODA che a DELTA. É dotata di un adesivo con un forte potere collante, i suoi colori sono attraenti agli occhi dei lepidotteri target, il reticolo interno facilita le operazioni di conteggio e analisi statistica. Il corretto posizionamento prevede che la T.E.A.M. Insetti - Combo Trap venga installata a circa 2,5 metri dal suolo. Dopo circa una settimana dal posizionamento si può procedere al controllo delle catture, in uno specifico caso di infestazione in una abiAdulto di Plodia interpunctella tazione è stato scoperto che le trappole per Plodia interpunctella avevano catturato, mentre quelle per la Tineola bisselliella erano vuote. Quindi i passi successivi furono: pulire accuratamente la dispensa rimuovendo gli alimenti e le confezioni contaminati, risanando con cura l’ambiente di sviluppo larvale, bonificare gli ambienti con trattamento insetticida per eliminare gli adulti presenti dando anche sollievo psicologico alla proprietaria e riposizionare nuove trappole per verificare l’efficacia dell’intervento. Come è andata a finire? Grazie al monitoraggio pre e post-intervento che ha guidato la fase di trattamento vera e propria, l’infestazione fu eradicata, liberando l’appartamento dalla presenza delle tarme prima che creassero fastidiosi problemi ai proprietari di casa: sono noti casi di eczemi, dermatiti e pruriti dovuti al contatto con suoi escrementi ed esuvie delle larve. Non solo: la presenza di parti di insetto può rappresentare possibili fonti di allergeni per ingestione, sotto forma di frammenti cuticolari inglobati negli alimenti. www.indiacare.it 05/2019 | DIMENSIONE PULITO XXXV


Speciale igiene alimentare

Disinfestazione

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All’ombra della Necrobia rufipes e del Dermestes maculatus XXXVI

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Necrobia rufipes

In una industria di lavorazione e trasformazione di mangimi dove viene utilizzata farina di origine animale è stato necessario un importante intervento di Pest Control Chiara Dassi e Jamal Wehbe LINEE GUIDA I bravi disinfestatori, anche prima della norma che regolamenta la loro attività di Pest management (UNI EN16636), analizzavano in base a vari parametri (l’ubicazione, lo stato dello stabilimento, il comportamento del personale ecc.) e i vari pericoli/rischi da infestanti che possono capitare.

Importanti per noi la destinazione dello stabilimento (pasticceria, lavorazione della carne, imbottigliamento dell’acqua, pet food secco o umido, cosmesi, farmaceutica) e la natura dei prodotti (pane, riso, acqua, vino, carne, pet food, farmaci, cosmetici ecc.). In questi habitat/derrate si prendono in esame i vertebrati: roditori, uccelli (piccioni), rettili e gli invertebrati: blatte, formiche, coleotteri delle derrate, mosche, mosconi, zanzare, lepidotteri delle derrate, ecc. distinguendo in sottosistemi: infestanti pericolosi dal punto di vista igiene, sanitario o che possano danneggiare le proprietà dell’alimento stesso. Altrettanto giusto parlare di infestanti opportunisti, occasionali e specifici. IL NOSTRO CASO In una industria di lavorazione e trasformazione di mangimi dove viene utilizzata la farina di origine animale, si sono trovati dei “bellissimi” insetti

verde brillante identificati da J. Wehbe come Necrobia rufipes; le cui catture andavano crescendo includendo tra l’altro un brutto dermestide con larve enormi classificate come Dermestes maculatus. Di entrambi riportiamo alcuni sintetici riferimenti di bio-etologia. Sono passati 244 anni da quando la Necrobia rufipes fu descritta da Charles De Geer (1720-1778), entomologo svedese allievo di Linneo (l’inventore della classificazione binomiale); membro dell’Accademia Reale Svedese delle Scienze in Svezia dall’età di 19 anni, un cervellone precoce. In questi ultimi anni le segnalazioni di questi coleotteri cleridi sono in aumento, tanto che un’azienda del settore ha messo


Disinfestazione

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Speciale igiene alimentare Necrobia rufipes

in commercio una trappola attivata con lo specifico feromone (nel nostro caso la Russell Xlure HHB KIT). NECROBIA RUFIPES La Necrobia rufipes, nome comune “necrobia dalle zampe rosse” ha una bella livrea dai colori blu-verde metallico; le zampe nonostante il suo nome sono di un bel colore arancione. Gli adulti hanno un corpo ovoidale di 4-6 mm; le larve arrivano fino a 10 mm e le uova rotondeggianti hanno un diametro di 1 mm. Il ciclo biologico [uovo>larva>pupa>adulto] dura circa 30 giorni; per cui nell’arco dell’anno si possono avere numerose generazioni. Ogni femmina può deporre mediamente dalle 130 alle 300 uova e più. La temperatura minima di sviluppo è di 20° C mentre quella ottimale è di 30° C. Questi coleotteri cleridi prediligono le sostanze secche di origine animale (alcuni autori USA li segnalano anche nel pet food secco, si tenga presente che nel nord America gli alimenti umidi per gli animali da compagnia sono poco utilizzati), inoltre possono rappresentare un problema per gli animali impagliati e, meno frequentemente, nelle raccolte entomologiche. Sia le larve che gli adulti sono predatori attivi. Molto simili alla N. rufipens è la Necrobia ruficollis (necrobia dal collo rosso). DERMESTES MACULATUS Il Dermestes maculatus è un coleottero che da adulto ha una livrea nerastra, il ciclo biologico ha uno sviluppo larvale che dura dalle 5 alle 7 settimane e la fase adulta può durare dai 4 ai 6 mesi. La pupa ha la forma di un ovale, di solito è più piccola delle larve e non ha setole. Le larve possono arrivare a cannibalizzarle. È una specie particolarmente vorace ed è usato a livello museale per la “pulizia” delle ossa che presentano residui di carne. Questi dermestidi sono anche utilizzati nelle indagini di entomologia forense.

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MONITORAGGI Nell’ottica di una gestione a tutto tondo degli infestanti è stato necessario aggiornare il piano di monitoraggio con revisione delle schede per arrivare a includere questi “nuovi” insetti, e ancora più importante, definire quanti e dove (formalizzando il tutto sulle planimetrie). La cosa interessante è stata l’aver riscontrato poche catture in lampade UV, aspetto da approfondire perché radio tam-tam lo riporta (segnalazioni che meriterebbero specifici approfondimenti). INTERVENTI TERAPEUTICI Purtroppo, non si è riusciti a stabilire l’origine dell’infestazione ma solo un certo sospetto nei confronti di una piccola partita di merce consegnata da un fornitore codificato, ma attivato solo in situazioni particolari (nello specifico la necessità di far fronte ad un superamento di vendite non a budget). In ogni caso i monitoraggi/controlli sono stati effettuati da una ditta specializzata marcata stretta dal personale interno specificatamente formato. Nei magazzini di

Larva di Dermestus maculatus

ricevimento merci sono stati seguiti protocolli che prevedono ispezioni settimanali che torneranno quindicinali dopo due riscontri negativi (assenza di catture). In queste ispezioni sono state testate torce di particolare potenza. Dopo aver determinato con la massima precisione possibile “chi” e “dove”, si è stabilito un piano di pulizie entomologiche e di interventi classici. Pulizie con aspirapolveri professionali dotati di filtri anti-acari e contenitori dell’aspirato di sicurezza (assolutamente vietati i soffiatori). Trattamenti classici a base di un piretroide fotostabile a media residualità in formulazione “base acqua”: più precisamente PMC in macroemulsione acquosa (EW). Distribuzione per mezzo di irroratori a corrente continua a bassa pressione e a basso volume: il che consente applicazioni mirate prive di derive e sgocciolamenti. CONCLUSIONI Crediamo di non dire nulla di nuovo nell’affermare che nel caso di avvistamenti di nuovi insetti e la soluzione del problema passano dei mesi. Periodo che possiamo dividere in tre fasi. La prima è determinarne la reale gravità (chi, dove, quanti e ipotesi sull’origine dell’infestazione). La seconda fase è di carattere organizzativo e infine la terza fase di Pest control (come e quando si deve intervenire per risolvere il problema). Nel nostro caso il tutto si è fortunatamente risolto in poco più di 4 mesi, ma davanti alla macchinetta del caffè ci siamo chiesti se la prima fase (quella in cui non ci erano chiari i termini dell’infestazione) fosse coincisa con un controllo delle Autorità sanitarie…



Speciale igiene alimentare

Disinfestazione

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Il Pest Control in una azienda alimentare Nella filiera alimentare le diverse fasi del Pest Control sono normate dal Reg. CE 852/204 che ben si integrano con i principi dell’I.P.M. ed entrambe danno ampio risalto alle metodologie di monitoraggio Michele Ruzza, Davide Pasqualini, Silvia Fortuzzi (servizio tecnico Gico System)

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alutare il rischio significa misurare quali-quantitativamente i fattori che influenzano un dato ambiente: la grandezza del potenziale pericolo e la probabilità che esso si verifichi. Da queste valutazioni, si ricava una stima del rischio relativo alla possibile infestazione del prodotto alimentare o di una data area sensibile. Le fasi salienti le potremmo riassumere in 7 punti: • Programmazione: identificazione dei punti critici (CP) specifici, in funzione dell’ambiente, delle strutture, della produzione (nel nostro caso, ma il regolamento comprende tutta la filiera) e dei macchinari. • Prevenzione: correzione delle carenze strutturali, del comportamento degli addetti (a tutti i livelli) e analisi dei

fattori predisponenti. • Monitoraggi delle entità infestanti: ispezioni periodiche e valutazione critica delle catture con lo scopo di: intercettare infestazioni nella loro fase iniziale; acquisire informazioni sulla popolazione infestante; verificare l’efficacia delle azioni correttive messe in atto; favorire la riduzione dell’impiego di biocidi nel tempo. • Definizione delle “soglie” e gestione delle non conformità: sviluppo di azioni correttive in caso di superamento di soglie di controllo dell’infestazione o altre cause non valutabili. • Controllo delle infestazioni: pest control in caso di superamento delle soglie. • Registrazione delle azioni: registrazione di tutte le azioni svolte a seguito dei monitoraggi e dei sopralluoghi eseguiti, con documentazione scritta


RISCHIO DI SVILUPPO DELLE INFESTAZIONI Il tutto per definire il Rischio di sviluppo delle infestazioni, indicando le cause e le modalità d’intervento e di prevenzione più idonee. Andando nello specifico in un’azienda alimentare durante i controlli programmati risulta sempre fondamentale: • verificare il servizio erogato; • analizzare i trend delle catture riscontrate; • ndagare la struttura e i comportamenti in riferimento agli aspetti igienico sanitari; • visionare criticamente la documentazione relativa al servizio di Pest Control. VERIFICA DEL SERVIZIO EROGATO Nel caso specifico il servizio consta di 116 erogatori di esca rodenticida posti all’esterno della struttura, 84 dispositivi a piastra collante per roditori e 84 per insetti, 40 dispositivi di monitoraggio per insetti delle derrate, suddivisi tra coleotteri delle derrate (n° 20 postazioni modello Xlure) e lepidotteri delle derrate (n° 20 postazioni di tipo Lepibag). Sono inoltre presenti n° 28 lampade luminose di Tipo Monitor Fly Bifaccia, a doppia piastra collante. Si tratta dunque di un sistema di monitoraggio/controllo importante costituito da ben 352 punti di monitoraggi che comportano sia il tempo di raccolta dati Tipologia/Proprietà Erogatori di sicurezza (biocida o placebo) Postazioni a cattura collante (muridi) Postazioni a cattura collante (striscianti) Postazioni coleotteri delle derrate Postazioni lepidotteri delle derrate Lampade UV Analisi dei trend di catture

Grafico consumo di esca rodenticida (postazioni 41-80) 3

Indice di consumo di esca

e archiviazione delle stesse. • Ricerca delle migliorie del sistema: riesame annuale del progetto con l’obiettivo strategico di un costante miglioramento del “sistema” in esame • Lo scopo è creare una banca dati da cui ricavare, pur nella loro complessità, informazioni atte a determinare azioni mirate e pianificate in conformità con una check list strutturale e funzionale.

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Postazioni

sia la loro codifica/elaborazione. Durante il periodo di controllo considerato (circa un anno) si sono riscontrati i seguenti trend per ogni tipologia di sistema controllo adottato: Erogatori d’esca rodenticida. Sono state definite tre aree di posizionamento degli erogatori: cintura esterna (codice CE) = 56 postazioni); cintura interna (codice CL) = 40 postazioni; locali tecnici (codice LT) = 20 erogatori. Si è riscontrato che le due cinture contenitive hanno permesso la non presenza di intrusioni indesiderate in stabilimento. Alcune considerazioni (in prima istanza): la percentuale di consumi è stata del 74% per cui si può affermare che il posizionamento dei punti esca è stato razionalmente collocato, infatti “solo il 26% dovrà essere riposizionato (dopo gli opportuni approfondimenti). A titolo di prima elaborazione si nota che il 55% denota un basso consumo (codice R1), il 17% un consumo intorno alla metà dell’esca collocata nell’erogatore di sicurezza (codice R2) e solo in due casi (% inferiore al 2) il consumo è stato totale medio (codice R3); per cui nelle postazioni n° 52 e 59 si è provveNumero 116 84 84 20 20 28

Modello FT100; Top Rat Duo Tin Cat Zincata Tin Cat Zincata XLURE Lepibag Monitor Fly Bifaccia

duto al necessario incremento di quantità di esca. Postazioni a cattura collante (muridi). Sono presenti all’interno dello stabilimento 84 postazioni a piastra collante. In nessun caso si sono verificate catture nel periodo considerato. Postazioni a cattura collante (striscianti). Sono presenti all’interno della struttua 84 postazioni a piastra collante. In nessun caso si sono verificate catture nel periodo considerato. Postazioni coleotteri delle derrate. Sono presenti 20 postazioni per la cattura dei coleotteri delle derrate, con catture in 6 postazioni (30%) con una valutazione, per specie e luogo di cattura, di rischio bassa. Postazioni lepidotteri delle derrate. Sono presenti 20 postazioni per la cattura dei lepidotteri delle derrate; catture isolate si sono verificate in due postazioni (10%), con una valutazione di rischio basso. Lampade UV. Sono presenti in totale nello stabilimento n° 28 lampade a luce UV per il controllo degli infestanti volanti. Di queste, 14 lampade sono presenti nelle zone a Rischio Alto, ovvero in aree di produzione o zone “sensibili”. In nessun caso il numero delle catture è stato tale da attivare interventi straordinari. A titolo esemplificativo si riporta l’istogramma delle catture dei coleotteri anobidi (aree ad alto rischio) e degli insetti genericamente indicati come volanti (aree a basso rischio). 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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Speciale igiene alimentare

Disinfestazione

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Grafico catture anobidi - ALTO RISCHIO N° di insetti catturati

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Postazioni

VERIFICARE LA STRUTTURA IN RIFERIMENTO AGLI ASPETTI IGIENICO SANITARI Si riporta a livello metodologico una tabella riassuntiva di alcune criticità riscontrate. Alcune azioni migliorative sono, a nostro avviso, a carico del Committente, altre della ditta di servizio; sempre e comunque in modo condiviso. SPUNTI DI RIFLESSIONI In virtù di quanto esposto ci sembra di Punto 1

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Area Lato Box Magazzinieri Locale Box Capoturno Produzione, nei pressi della lampada n° 3 Muro zona produzione Portone produzione Produzione

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Esterno

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poter concludere che partendo da un progetto generale si possa personalizzarlo alla maggior parte delle situazioni. Nella realizzazione pratica attenti monitoraggi/controlli/ispezioni consentono di verificare sia il rispetto del capitolato sia realizzare costanti miglioramenti così come richiede il regolamento CE 852/2004 e relative linee guida applicative in armonia con le principali norme volontarie correlate sia alla filiera alimentare sia ai servizi di disinfestazione.

6

7

Infestante Insetti Striscianti Insetti Striscianti

Criticità Presenza di fessura nel punto di passaggio del tubo Tombino non chiuso bene

Azione Correttiva Proposta Siliconare la fessura attorno alla tubatura nel lato interno Chiudere bene il tombino

Infestanti vari

Detriti e sporco nel pavimento

Ripulire accuratamente la zona

Insetti striscianti Insetti striscianti Infestanti vari

Fessura nel muro

Sigillare la fessura

Produzione

Chiudere fessura sotto portone

Bancali troppo vicini al muro quindi non ispezionabili Presenza di griglie

Allontanare di qualche centimetro i bancali dal muro Controllare lo stato di pulizia delle griglie per evitare il ristagno di acqua piovana

Insetti striscianti


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IGIENE

& AMBIENTE

Chiara e Graziano Dassi

Disinfestastorie

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Ma dove l’hai letta?

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uesto “disinfestastorie” vorrebbe essere uno spunto di allegra riflessione per una partecipazione più attiva a contenere il fiume di carta (anche virtuale) che ci sta circondando. Per Hercle! Esclamazione latina che indica stupore e rammarico… Non trovo più una citazione che mi sembrava pertinente nei confronti dell’ultima versione di una norma volontaria sulla filiera alimentare. Ma dove l’hai letta? Sul libro “Anche le formiche nel loro piccolo s’i*******o” autori Gino & Michele Matteo Molinari pubblicato da Baldini Castoldi Dalai (© 2003,2004). Per la cronaca in questo libro di 648 pag. (è l’edizione completa), vi sono 4080 citazioni, recuperare quella ironicamente pertinente risulterebbe ardua impresa…

però, a volte, l’ultima pagina letta resta in memoria e aprendolo con un certo garbo potrebbe proprio proporsi quella desiderata. Chi lo fa? Lo faccio io (che sbadatamente non ho preso appunti) e fortuna vuole che la citazione sia ritrovata: è la n° 1933 (pag. 243). Lo prendiamo per un segno del destino e i dubbi se utilizzarla o meno sono fugati. Corriamo il rischio di essere un po’ troppo sarcastici e la riportiamo: “Dite quello che volete dei dieci comandamenti, alla fin fine si deve sempre tornare al gradevole fatto che sono soltanto dieci” di Henry Louis Mencken (1880-1956). L’accostare una considerazione biblica al nostro mondo è forse eccessivo, ma la sua capacità di sintesi è davvero “divina”. Perché in questo mare magnum di leggi, norme cogenti (e in alcuni casi “quasi” contraddittorie), norme volontarie (che però il sistema ha reso obbligatorie), fatti clamorosi di frodi e adulterazioni alimen-

tari che ne rimarcano, in alcuni casi, la scarsa efficacia (certo si potrebbe obiettare che ne sottolineano la necessità) ci confortano nella nostra volontà di riflettere sulla opportunità di revisionare il sistema semplificandolo per contrastare la vocazione di taluni di complicarlo. Le citazioni si sprecano: “Non bisognerebbe aggiungere neanche una virgola a ciò che può essere detto in poche parole.” [Gregory D. Roberts (scrittore australiano, 1956)] o “Ecco cosa hanno di simpatico le parole semplici, non sanno mentire” [ Josè Saramago (scrittore portoghese 1922-2010, premio Nobel per la letteratura nel 1998)] e anche “Il semplice non è mai facile da mettere in pratica da chi fa di tutto per complicarlo.” [ JeanPaul Malfatti (freelance comasco 1986)] oppure, e ci piace molto, “Un educatore è un uomo che rende facili le cose difficili.” [Ralph Waldo Emerson (filosofo statunitense 1803-1882)]. 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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IGIENE

& AMBIENTE

Monitoraggio

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Topi fantasmi Tutto ha inizio con una telefonata della segretaria di uno sporting club il cui presidente è un amico di famiglia. Nel bar annesso alla struttura è stato segnalato da parte di un avventore il passaggio di un topo di una certa dimensione. Dalla descrizione e dalla posizione in cui è stato avvistato sembrerebbe trattarsi di un Rattu rattus. Chiara Dassi

S

i concorda per una ispezione che viene effettuata con l’assistenza di un disinfestatore. Il luogo dell’avvistamento è circoscritto all’area dei rifiuti invero ben gestita e ordinata. XLVI

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Durante l’ispezione si nota la presenza di un erogatore di sicurezza molto impolverato a testimonianza di una antica derattizzazione che viene lasciato in loco suggerendo però di risalire all’azienda che l’ha posizionato per le verifiche del caso. I dati oggettivi sono: niente escrementi, nessuna traccia, nessuna tana. Pur tutta-

via il responsabile della manutenzione e il barista concordano sull’attendibilità della persona che ha denunciato con molto garbo e con la massima riservatezza l’avvistamento. IL RACCONTO Era l’ora dell’aperitivo serale (circa le


Schema riassuntivo dei p.a. rodenticidi (biocidi) ed esche virtuali (1) Principio attivo

Classificazione chimica

Classificazione d’uso

Anni di immissione

Bromadiolone

Cumarinico II generazione

Anticoagulante ingestione singola

1978

Brodifacum

Cumarinico II generazione

Anticoagulante ingestione singola

1976

Cumatretalil (2)

Cumarinico I generazione

Anticoagulante ingestione multipla

1957

Difenacum

Cumarinico II generazione

Anticoagulante ingestione singola

1974

Esca virtuale (3)

//

Placebo

//

1 Tipo di formulazioni più utilizzate: blocchi, pasta, semi/granaglia 2 In formulazione “schiuma attiva” 3 Basi alimentari varie prive di p.a. o sostanze classificate come pericolosa, inoltre vi sono: esche virtuali addizionate a prodotti che rendono le feci evidenziabili alla luce ultravioletta altre addizionate con coformulanti di alta appetibilità

19,30 prima dell’ora legale) e il cliente seduto vicino alla finestra vede un ratto (che chiama topo) lungo meno di una spanna con una lunga coda attraversare il cornicione esterno della vetrata. Il cornicione è lungo 7 o 8 m e il roditore lo percorre per tutta la lunghezza, per cui non è una visione fugace. In ogni caso il gestore del bar chiede un intervento a prescindere dal fatto che non si siano riscontrati dati oggettivi dell’infestazione. DIARIO DEI LAVORI Dopo due giorni dal sopralluogo (6 dall’avvistamento) si posizionano tre mangiatoie di sicurezza innescate con un Biocida a base di bromadiolone. È un lunedì verso le 7,30 (il giorno e l’ora sono stati scelti perché ci sono pochi sportivi in giro e il tutto si può svolgere in relativa tranquillità). Il lunedì successivo si effettua un controllo e si nota che: • i bidoni della raccolta differenziata sono stati collocati in contenitori a tenuta sicuramente inaccessibili ai roditori; • la vegetazione è stata ben potata e il “secco asportato”; • le esche in blocchi estrusi sono intatte tranne una che risulta non integra, ma il riscontro non sembra essere compatibile con una rosicchiatura, comunque viene sostituita con una sicuramente integra; • non vi sono segni oggettivi di presenza murina; • non vi sono stati altri avvistamenti. Si lasciano trascorrere altri sette giorni e si ripete il controllo con gli stessi risultati tranne che tutti i blocchi risultano integri

al 100% e si decide di sostituire il Biocida con un’esca virtuale (placebo) e di effettuare controlli ogni 21 giorni. Tutto il personale della struttura è stato pregato di tenere gli occhi aperti. CONCLUSIONI È una situazione un poco complicata, da una parte c’è una segnalazione attendibile dall’altra non si hanno riscontri

di una infestazione in atto e neppure (a tutt’oggi) altre segnalazioni. Da un punto di vista tecnico e anche igienico-sanitario mi sentirei di dire che non vi sono pericoli, ma il dubbio resta sul come formalizzare “ufficialmente” l’episodio. Compito che delego volentieri al disinfestatore e al gestore del bar che hanno optato per un contrattino di monitoraggio. 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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IGIENE

Non conformità: porta aperta

& AMBIENTE

Prevenzione

I

Non conformità: serranda danneggiata

Serranda danneggiata

Porta aperta

Gli infestanti non aspettano altro… Sia a livello pubblico che a livello privato, le varie tematiche di valutazioni ambientali in termini di Pest control e Pest management dovrebbero sempre partire da un’attenta fase di analisi iniziale rivolta a capire le motivazioni di base per cui si giunge all’insorgenza di una criticità Alex Pezzin

XLVIII

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sempre più distratte sotto il punto di comportamentale. vista comportamentale, non rendendosi In particolare, per quello che riguarda conto molto spesso che intorno a noi c’è topi e ratti, pur verificando ed appuchi non aspetta altro. Topi, zanzare, sca- rando spesso uno stato di ordine e rafaggi, formiche ecc. (i cosiddetti “infe- dislocazione materiali riferibile a un stanti urbani e della filiera alimentare”), buon livello di gestione, i contesti che già di per sé (spesso con tenacia e ambientali riscontrati (ma non solo) pazienza) sono molto abili a trovarsi una risultano essere potenzialmente e perivia di accesso verso le nostre case, edicolosamente critici sono preNon conformità: porta non “a tenuta”, notare lapoiché zeppa. fici, fabbriche ed ospedali; approfittano senti innumerevoli “punti luce” verso sovente proprio della nostra distrazione l’esterno sia a livello del terreno che ai Non conformità: finestra quasi sempre aperta

L

e attuali linee guida operative spingono con forza verso una direzione rivolta alla prevenzione, cercando di arrivare fino ad una spiegazione e informazione delle persone che si rivolgono al professionista del settore per estinguere o tenere sotto controllo il problema. Oggigiorno, spesso (troppo spesso) il settore dell’Igiene Ambientale e Alimentare corre a ritmi lavorativi che non permettono tempistiche congrue ad ottenere una corretta fase iniziale di approccio alla problematica: la cosiddetta “analisi valutativa”. In questi tempi sembra vigere il detto (in parte quasi imposto): “Tutto, qui e subito”. Attenzione però, la società che ci siamo creati in questi anni (e il trend è purtroppo in quest’ottica sempre più rivolto in questa direzione) viaggia a velocità da social network, le persone sono perennemente connesse e sono

Finestra quasi sempre aperta

Porta non “a tenuta”, notare la zeppa


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IGIENE

& AMBIENTE

Prevenzione

I

piani superiori (finestre, lucernai, tubature, coclee, nastri trasportatori et similia). Dal punto di vista di Pest control e Pest management, spesso si rendono necessarie sinergie collaborative da parte degli uffici tecnici e manutentivi preposti così come anche dai privati, che ci interpellano a causa del riscontro di un problema. Numerose, come enunciato precedentemente, sono le lacune infrastrutturali che possono permettere agli infestanti di entrare ed uscire dagli edifici e indisturbatamente prolificare anche al loro interno. I primi interventi da attuare nelle aree interne sono costituiti dai cosiddetti “provvedimenti di esclusione”, cioè la chiusura di tutti i varchi che rendono possibile l’ingresso. Questa operazione costituisce il sistema più semplice ed efficace per prevenire le infestazioni e deve essere raccomandata con forza dal professionista. In quest’ottica e da sempre, a livello aziendale, agiamo e lavoriamo dalle prime fasi di analisi verso la pianificazione del migliore approccio metodico risolutivo. La comunicazione con la committenza e il personale è la base della formazione per rendere edotto chi è coinvolto nella vicenda, per far comprendere l’importanza del rispettare semplici regole comportamentali come l’evitare di lasciare porte e finestre aperte per buona parte della giornata (e in maniera non auspicabile della nottata). Sia il Topo domestico (Mus domesticus ex Mus musculus) che il Ratto nero (Rattus rattus) ma anche il Ratto grigio (Rattus Non conformità: pannelli mancanti nella controsoffittatura norvegicus) se ci sono vie “comode” e poco ripide come fronde di alberi o tubi di scolo dei pluviali adiacenti a muri con intonaci

Pannelli mancanti nella controsoffittatura

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frastagliati o particolarmente ruvidi) possono costituire rapidamente importanti popolazioni considerando anche il fatto che se trovano condizioni favorevoli possono anche non avere stop riproduttivi durante l’annualità e tendere dunque a prolificare tutto l’anno, con fino a 6-7 nidiate per femmina fertile con un numero di cuccioli per volta variabile da 3 a 12 (da qui si denota la possibile rapida capacità di amplificazione di popolazione locale). Le intercapedini dei muri o le canaline metalliche che accolgono i fili elettrici che alimentano gli impianti interni degli edifici presentano, successivamente, vie di spostamento ideali, specialmente quando esse siano ispezionabili con difficoltà. Analogo discorso è valido per i pavimenti flottanti e i controsoffitti. Per muoversi indisturbati i roditori possono utilizzare anche le condutture dei cavi elettrici, soprattutto quando esse consistono in canalette porta-cavi di tipo chiuso, facilitando lo spostamento di individui da piano a piano. Capita spesso, quando eseguiamo le prime fasi ispettive, che i portoni (gate) d’ingresso dei materiali sono provvisti di una non corretta e conforme chiusura a terra con fessurazioni tali da poter permettere facilmente ingressi. In queste situazioni consigliamo di prevedere l’installazione di barriere antintrusione apposite formate da magline metalliche. Le aree esterne di frequente sono realtà promiscue tra zone di verde (anche se curato, potenzialmente - di ciò che è in potenza e si contrappone a ciò che è in atto - sede di annidamento e prolificazione) e zone cementate/asfaltate con piccole nicchie anche queste potenzialmente sede e punto sia di prolificazione che di passaggio per infestanti erranti. In conclusione, riteniamo davvero auspicabile un approccio iniziale preciso e minuzioso, che possa fornire una presa visione reale per poter meglio gestire le situazioni sopra indicate in modo da rendere sempre più impenetrabile la struttura e potenzialmente rendere meno facile un’intrusione accidentale di esemplari dall’esterno verso l’interno. Qui termina la mia breve nota che voleva porre l’attenzione su alcuni punti che meriterebbero di essere menzionati nei nostri contratti/disciplinari/ capitolati/offerte affinché le istanze di principio si concretizzino in comportamenti virtuosi (da ambo le parti).

“Il mio glossario”

A volte certe parole entrano nel nostro lessico con significati che si danno per scontati, ma ricchi di sfumature che possono ingenerare interpretazioni diverse per cui cercherò di fare un po’ di chiarezza. Comincerei con Pest control ovvero l’insieme delle pratiche per tenere sotto controllo gli infestanti, per cui gli orizzonti sono ampi in quanto comprendono tutte le operazioni necessarie per eliminare le entità infestanti e le molto discusse soglie di tolleranza (monitoraggi, prevenzione, azioni di lotta, verifiche dei risultati, tanto per indicare i sottosistemi più importanti). Pest management (o in maniera più estesa Integrated Pest Management) ovvero l’insieme delle collaborazioni tecniche, organizzative, economiche, formazione e sicurezza che dovrebbero instaurarsi fra tutti i soggetti che a qualsiasi titolo sono collegati al Pest control (direzione, ufficio acquisti, responsabili tecnici e garanti della qualità sia del committente sia della ditta di servizi). Aggiungerei, visto le virosi “zanzarifere” che in questi ultimi anni sono diventate endemiche in alcune regioni italiane, anche il Vector control, ovvero quella parte di Pest control e Pest management che riguardano le entità infestanti in grado di veicolare malattie a noi esseri umani e agli animali da reddito o di compagnia. Ciò detto aggiungerei di prestare particolare attenzione ai cenni che il dott. Pezzin, del servizio tecnico della Biblion Srl, fa all’analisi valutativa; punto di incontro fra lo stato dell’arte, le reciproche aspettative e gli obiettivi del contratto che legano committenza e fornitore. E mi piace ricordare che in fase di accordo è facile garantire le reciproche aspettative (collaborazione, comportamenti virtuosi, servizi a regola d’arte), ma poi nella pratica di tutti i giorni le porte rimangono aperte, negli angoli si accumulano briciole e i tecnici sono nervosi per i tempi troppo ristretti. Tutte cose che di fronte a un topolino esploratore scatenano riunioni in cui a mo’ di una partita di ping-pong rimbalzano recriminazioni e non sempre velate accuse di responsabilità. Tenendo conto che nel nostro lavoro non vale il detto: “colpa di tutti, colpa di nessuno”, qualcuno il conto lo deve pagare. Per cui diventa importante porre la massima attenzione ai termini contrattuali. Nel leggere l’articolo noterete con quanta attenzione l’autore ha cercato di evitare ogni polemica, ma è pur vero che spesso gesti ritenuti normali e privi di conseguenze vanificano il lavoro dei manutentori e dei disinfestatori. Chiara Dassi


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& AMBIENTE

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IGIENE

Piccioni: necessità di integrare le varie soluzioni Parlare di Columba livia var. urbana ci fa tornare alla mente l’enunciato del grande filosofo Aristotele che cercando di definire l’infinito lo descrive come qualcosa al di là del quale si trova sempre qualche cosa d’altro Chiara e Graziano Dassi

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er tenere sotto controllo il proliferare dei piccioni è necessario aggiungere qualche cosa per migliorare il loro stato di salute, diminuirne la consistenza numerica, indurre un atteggiamento collaborativo da parte della cittadinanza e convincere le autorità che la soluzione è un approccio integrato e continuativo nel tempo. D’altro canto, l’accenno ad Aristotele è pertinente in quanto parliamo sì di un filosofo che però era anche scienziato e logico dell’antica Grecia (384-322 a C.). E per parlare di come risolvere il problema dei piccioni richiede un notevole senso logico, altrimenti ci si trova immersi in un mare di guano di leggi, norme, regolamenti, atteggiamenti emozionali e, diciamolo, difficoltà tecniche non di poco conto. Dando per note le conoscenze bio-etologiche necessarie e le implicazioni

sanitarie dei piccioni, ci concentriamo sugli aspetti terapeutici per tenere sotto controllo il loro proliferare, escludendo tutte quelle azioni che tendono ad allontanare i piccioni dagli edifici. Non le prendiamo in considerazione non perché non siano necessarie, sicuramente lo sono! Figuriamoci se non raccomandiamo il difendere un ospedale, un edificio pubblico, una chiesa, una industria alimentare, un cimitero o anche un singolo edificio presi di mira dai nostri invadenti pennuti. Ma è pur vero che tali pratiche risolvono uno specifico problema spostandolo, non incidendo sulla consistenza numerica degli stormi. CONTROLLO DEL PROLIFERARE Per ridurre il loro numero le possibili soluzioni sono il controllo farmacologico, la cattura e l’asportazione delle uova, cosa facilitata con l’adozione delle torri piccionaie (a proposito usiamo il termine piccione per indicare


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IGIENE

& AMBIENTE

la problematicità di questi uccelli lasciando il termine colombo a quelli non problematici). In ogni caso per affrontare e tenere sotto controllo gli stormi di piccioni la letteratura riporta l’inderogabile necessità di censire la popolazione e indica alcuni criteri attuativi. A nostro avviso tutti validi e tutti discutibili sia perché di difficile attuazione sia perché in alcuni casi i risultati di tali censimenti erano inficiati dalla volontà di drammatizzare lo stato dell’arte per indurre le Autorità a intervenire (spesso nel nostro lavoro l’importante è esagerare). CENSIRE LA POPOLAZIONE Il metodo che proponiamo è, a nostro avviso, più semplice e più funzionale e si può così riassumere: suddividere il territorio indicando con dei cerchi gialli i punti dove “ci sono” e con un cerchio blu dove ci sono “e rappresentano un problema” (deturpazione delle facciate, comprovato rischio sanitario, fastidio alla cittadinanza). Si può anche stabilire che il diametro indichi in qualche modo il peso della loro presenza: pochi, molti, troppi. Il passo successivo è valutare il numero delle lamentazioni della cittadinanza o dei danni arrecati e quindi indicare tali siti con un cerchio verde (che è un colore composto, non a caso, dal giallo e dal blu). Poi si contornano i cerchi di rosso là dove si intende intervenire con la distribuzione di antifecondativo o posizionando una torre piccionaia o, al limite effettuando delle catture. INTERVENTI Premettiamo che nella nostra sintetica trattazione escludiamo il metodo delle catture, perché è una metodica soggetta a leggi, norme e regolamenti delicati e spesso contraddittori da delegare a personale super specializzato e competente. Se si prende la decisione di intervenire per ridurre il numero dei piccioni nelle aree dove la loro presenza supera la soglia di tolleranza (nel nostro criterio di formalizzazione sono i cerchi verdi

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cerchiati di rosso) il passo successivo è decidere come intervenire: antifecondativo (nicarbazina), torri piccionaie o, meglio, integrando le due soluzioni tecniche. Per quanto concerne l’uso del farmaco veterinario a base di nicarbazina. In estrema sintesi è una medicina veterinaria (si tratta di un p.a. anticoccidico) che a certi dosaggi interagisce sulla germinabilità delle uova e se ben utilizzata riduce fin dal primo anno la popolazione del 30%. Per cui in una proiezione triennale si avrà partendo da 100 una popolazione teoricamente ridotta a ≈ 35 individui {(100-30%) = 70 [primo anno] > (70-30%) ≈ 49 [secondo anno] > (49 – 30%) ≈ 35}. In effetti l’esperienza ci dice che in tre anni, se tutto è fatto in modo corretto, in tre anni la riduzione è del 50%. Comunque, il risultato è di tutto rispetto se si confronta con quello che si ottiene nella lotta alle zanzare (lotta che peraltro si attua costantemente tutti gli anni, purtroppo, con alterna fortuna).

L’adozione delle torri piccionaie già pensate per altri scopi dal geniale tuttologo Leonardo da Vinci è una pratica che trova positivi risconti in diverse nazioni e, per quanto ci è dato sapere, in particolare in Francia e soprattutto a Parigi. Città che da alcuni lustri persegue la politica di posizionare ogni anno una o più torri in punti strategici con l’obiettivo di eliminare sistematicamente le uova secondo protocolli ormai codificati. A livello italiano vi sono alcune iniziative che ancora devono trovare la loro giusta dimensione. Lo stato dell’arte ci dice che il punto critico è la discontinuità gestionale di tali strutture e, in alcuni casi, la competizione alla nidificazione derivante dall’incuria dei sottotetti ove i piccioni (animali abitudinari) da sempre nidificano. Per cui il corretto protocollo prevede la scelta oculata sia del punto/i di posizionamento della/e torri e naturalmente la scelta del modello di torre. Un esempio virtuoso è stato realizzato in una città veneta dove la nidificazione è stata eccellente e l’abbinamento con un distributore automatico e temporizzato di mais medicato a base di nicarbazina ha dato positivi risultati; stiamo anche riordinando i dati di gestione di quella torre. Certamente non abbiamo la pretesa di aver indicato la panacea universale per la soluzione del “problema piccioni”; pur tuttavia ci sentiamo di sottolineare che se si continua a fare la stessa cosa sarà difficile ottenere risultati diversi. Nell’immagine i cerchi gialli indicano i punti dove vi sono piccioni; i cerchi azzurri quelli in cui vi sono piccioni e la loro presenza rappresenta un problema; quelli verdi i luoghi in cui i piccioni oltre a creare un problema provocano lamentele da parte delle cittadinanza. Se un cerchio ha il bordo rosso allora significa che in quella zona si intende intervenire attivamente.


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pray Team è un’azienda specializzata nella costruzione di macchine per la disinfestazione urbana e per il trattamento del verde pubblico e privato. Tutti i suoi prodotti sono stati pensati per venire incontro alle esigenze degli operatori tenendo sempre conto di 3 fattori fondamentali: l’efficacia, la praticità e la sicurezza d’impiego. L’elemento che le accomuna tutte è la qualità che parte dalla scelta dei materiali, attraversa tutto il ciclo produttivo ed arriva a un prodotto finale di elevate prestazioni e di sicura durata, facendo di queste macchine dei veri pezzi unici. Infatti Spray Team essendo una ditta certificata, intende applicare e migliorare costantemente il proprio Sistema di Gestione della Qualità aziendale, in riferimento alla norma UNI EN ISO 9001:2015. Queste macchine sono in grado di effettuare interventi di disinfestazione, disinfezione e sanificazione in aree urbane quali viali alberati, parchi, giardini, canali, capannoni, allevamenti, discariche, fognature etc. e questo grazie anche ai molteplici accessori di cui dispongono: rulli avvolgitubo manuali o LVI

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elettrici da 50, 80 o 100 m e lancia mitra; pompa dosatrice per consentire all’operatore di mantenere sempre l’acqua pulita nel serbatoio e di utilizzare più prodotti contemporaneamente grazie all’iniezione che arriva direttamente al circuito in uscita. È stata inoltre inserita una novità, il Conta Litri Digitale, per una lettura immediata dei litri di acqua in uscita al minuto e inoltre i totali litri erogati, con dispositivo elettronico per impulso di accensione diretto alla pompa dosatrice; kit termonebbiogeno per la disinfestazione a saturazione d’ambiente; kit per carica elettrostatica per assicurarsi il massimo di copertura e la minima

dispersione nell’ambiente, riducendo la dispersione per deriva o per gocciolamento; automatismo (di serie sui modelli Elite) per movimento continuo del terminale flessibile sia in orizzontale che in verticale in grado di regolare l’angolo di lavoro desiderato in meno di 3 secondi; radiocomando per la gestione a distanza dei movimenti del terminale orientabile; kit per trattamenti ad ULV (Ultra Low Volume); telecamera a raggi infrarossi che permette all’operatore di controllare il cannone in modo preciso stando seduto in cabina, anche durante il lavoro notturno. Permette una visibilità notturna fino a 100 m. www.sprayteam.it


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proprio lavoro, completa dell’indicazione dei prodotti Bayer che possono essere più indicati per il trattamento. Schede prodotti Bayer. Sempre a portata di click le informazioni di base e la documentazione (etichetta, Scheda Tecnica, Scheda di Sicurezza) di tutti i prodotti Bayer utilizzati nel Pest Control. Chiedi a Bayer. Con Pest Partner è possibile mandare a Bayer una mail per chiedere chiarimenti tecnici o anche per inviare foto di infestanti per i quali è richiesto un riconoscimento. È anche possibile contattare l’agente Bayer di riferimento per la propria zona. Crea Report di intervento per il cliente. La funzionalità Report consente di generare, utilizzando un semplice form, un report per i clienti dove si è svolto l’intervento. Calibrazione delle attrezzature. Per gestire i trattamenti insetticidi nel modo più efficiente ed efficace possibile, senza sprechi o sotto-dosaggi, per il disinfesta-

tore è fondamentale la corretta calibrazione delle macchine irroratrici, comprese le pompe a bassa pressione. Infatti la quantità di principio attivo insetticida erogata dipende in maniera sostanziale dall’attrezzatura impiegata e dall’operatore. Una volta registrata la propria attrezzatura e definita la superficie da trattare, Pest Partner permette di calcolare la quantità di prodotto insetticida necessario per il trattamento, sulla base dell’etichetta del prodotto stesso. Meteo. Ultimo, ma non meno importante per chi lavora con esseri viventi influenzati anche dall’andamento climatico, su Pest Partner è possibile consultare con un clic le previsioni del tempo per la propria località impostata.Pest Partner dispone di un comodo menu a ruota per accedere a tutte le sue funzionalità e avere tutte le informazioni a portata di mano. E molte nuove funzionalità sono in arrivo! es.bayer.it 05/2019 | DIMENSIONE PULITO

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