Installatore Professionale #6 Novembre/Dicembre 2024

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Installatore

Progettazione e assemblaggio

Industrializzazione del cantiere

Impiego in hotel strutture ricettive ospedali, condomini centri commerciali

Ridurre

i consumi senza rivoluzionare casa?

Scegli

Daikin Hybrid.

Daik in H ybrid è la scelta intelligente.

Grazie al suo algoritmo Daikin Hybrid gestisce diverse tecnologie per il riscaldamento: pompa di calore, caldaia, o il loro abbinamento in simultanea. Così avrai sempre il mix energetico più e ciente ed economico per riscaldare la tua casa e produrre acqua calda sanitaria

n. 6 novembre/dicembre 2024 www.installatoreprofessionale.it

Redazione Giorgio Albonetti | Direttore Responsabile Lorenzo Epis | Consulente Tecnico Silvia Martellosio | Coordinamento Editoriale installatoreprofessionale@quine.it

Collaboratori | Stefano Balzarotti, Christian Elia, Lorenzo Epis, Silvia Martellosio, Giacomo Mellera, Maruska Scotuzzi

Comitato Maurizio Lo Re, Corrado Novelli, Corrado Oppizzi, Tecnico Diego Prati, Luca Alberto Piterà

Pubblicità Costantino Cialfi I Direttore Commerciale c.cialfi@lswr.it - tel. +39 3466705086 Ilaria Tandoi | Ufficio traffico i.tandoi@lswr.it

Servizio abbonamenti.quine@lswr.it - Tel. 02 864105

Abbonamenti Abbonamento annuale (6 fascicoli): 30 €

Costo copia singola: 1,30 € (presso l’Editore, fiere, manifestazioni)

Arretrati: 2,60 €

Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist a.iovene@lswr.it | Cell. 349 1811231 Grafica e Impaginazione: Fabio Castiglioni Stampa: Optima srl Società Benefit via Paullo, 13 - 20135 Milano

Installatore

PROFESSIONALE

FOCUS

L’INTERVISTA DEL MESE

36 Design sostenibile per un futuro responsabile

Intervista a Giuseppe Stampanoni, Responsabile Commerciale

Progetto Group di Silvia Martellosio

ANTICIPAZIONI

CONVEGNO ANGAISA

40 Strategie di crescita in un mercato instabile

EDITORIALE

4 L’installatore 5.0 protagonista del cambiamento

5.0 è un paradigma che mette le persone al centro dei processi operativi, ove l’oggetto dell’innovazione sono le conoscenze personali e il capitale umano

di Lorenzo Epis

FOCUS

Dopo l’euforia rappresentata da bonus e superbonus, il settore dell’edilizia sta andando incontro a una brusca frenata. Quali “coordinate” verranno prese in considerazione per tracciare la nuova rotta? I temi al centro del XXV Convegno ANGAISA a cura della redazione

CASE HISTORY

45 La soluzione che evita la nuova canna fumaria

Editore Quine Srl

Sede legale Via Spadolini, 7 - 20141 Milano www.quine.it – info@quine.it – Tel. 02.864105

Quine è iscritta al Registro Operatori della Comunicazione n° 12191 del 29/10/2005. Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono. Ai sensi dell’art. 13 Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali 679/2016 di seguito GDPR, dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente, sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dagli art. 5-6-7 del GDPR. I dati potranno essere comunicati a soggetti con i quali Quine S.r.l.. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Quine S.r.l. Via G. Spadolini 7 - 20141 Milano, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui agli articoli 15-21 del GDPR.

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Con il patrocinio di

Testata associata

22 Prima casa sì, prima casa no: il valzer dei bonus edilizi

Con il Disegno di Legge della finanziaria 2025 arrivano altre sorprese: restano le ristrutturazioni al 50% ma soltanto in alcune casistiche e attenzione all’ecobonus

a cura di Giacomo Mellera

PRIMO PIANO

28 Il rapporto tra famiglie italiane e nuovi impianti di climatizzazione invernale

Ostacoli, opportunità e strategie per la transizione energetica a cura della redazione

SICUREZZA

33 Valutazione dei rischi: il processo continuo di miglioramento prosegue

La patente a crediti nei cantieri ha riportato l’attenzione su alcuni documenti obbligatori in tema salute e sicurezza sul lavoro, tra cui quello di valutazione dei rischi

Un esempio di sostituzione caldaia in appartamento condominiale: evitata una nuova canna fumaria a cura della redazione

MARKETING

48 Vision: se ce l’hai, allora fai la differenza

Spesso considerata una questione marginale, la Vision è, invece, il primo mattone della propria azienda e del proprio business, un valido aiuto per realizzare meglio gli obiettivi aziendali di Christian Elia www.installatoreprofessionale.it

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a cura di Stefano Balzarotti Rubriche

UN PASSAGGIO EFFICIENTE VERSO LA SOSTENIBILITÀ

Gree, soluzioni affidabili per sistemi a pompa di calore

Gree offre soluzioni tecnologicamente avanzate per la produzione di acqua calda sanitaria anche per la sostituzione di sistemi tradizionali. Hombask è il sistema indipendente di ultima generazione a pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria che utilizza refrigerante naturale R290, in Classe A+. Sia il compressore, sia il motore del ventilatore sono modulanti, permettendo elevate prestazioni. Il sistema Free Match con ACS è la soluzione adatta per utenze domestiche che richiedono riscaldamento, raffreddamento e ACS. Grazie al recupero di calore, garantisce migliori prestazioni e un ridotto impatto sull’ambiente.

HOMBASK
FREE MATCH CON ACS

L’INSTALLATORE 5.0 PROTAGONISTA DEL CAMBIAMENTO

5.0 è un paradigma che mette le persone al centro dei processi operativi, ove l’oggetto dell’innovazione sono le conoscenze personali e il capitale umano

CCari Installatori, nel nostro settore è in atto una rivoluzione, straordinaria e selettiva che modificherà definitivamente il vostro ruolo e di conseguenza le vostre dinamiche organizzative, operative e commerciali.

Ma proviamo a riflettere per un minuto e cerchiamo di utilizzare il passato, capire il presente e pianificare il futuro. Innanzitutto chiariamo un concetto fondamentale: 5.0 è un paradigma che mette le persone al centro dei processi operativi, ove l’oggetto dell’innovazione sono le conoscenze personali e il capitale umano. Un modello di impresa caratterizzato dalle competenze delle persone, per soddisfare le esigenze dei consumatori in coerenza con le necessità dei mercati, che evolvono a velocità impressionante e richiedono approcci innovativi e sostenibili. Vedremo svilupparsi tecnologie incredibili che ci accompagneranno nell’evoluzione dei nostri business, negli approcci quotidiani a nuove moda-

lità operative ma ricordiamoci che la tecnologia al centro di tutto siamo noi e le persone che collaborano con noi. Mettiamo al centro lo sviluppo personale e delle competenze, per un futuro straordinario, e impegniamoci per garantire un nuovo livello di professionalità richiesto dal mercato che si può raggiungere solo con il potenziamento delle competenze personali. Questa nuova sfida offre molte opportunità e permette di accedere a mercati con crescenti marginalità ed è quello che ci meritiamo in relazione all’impegno, ai sacrifici e alle difficoltà che ogni giorno affrontiamo. C’è la possibilità di posizionarsi da protagonisti nel nuovo mercato della transizione energetica, un mercato ricco ma esigente ove l’organizzazione e le competenze saranno condizione indispensabile per garantirsi un profilo professionale vincente. Quindi, la ricetta per gestire le crescenti esigenze dei mercati, sfruttare le grandi opportunità offerte dai nuovi scenari, più complessi ma decisamente più vantaggiosi, è fondamentalmente riassumibile in quattro punti: acquisire nuove competenze, operare a regola d’arte,

conoscere e proporre forme di incentivazione e sviluppare nuove forme di collaborazione.

Prepariamoci nel prossimo decennio a vivere la più grande opportunità professionale di sempre, con scenari eccezionali, che coniugano transizione energetica, integrazione tecnologica, tutela dell’ambiente, economia circolare e richiedono competenze trasversali. Considerando che in Italia nel primo semestre 2024 la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ha superato per la prima volta la produzione da fonti fossili, e che le fonti rinnovabili rappresentano oggi la forma più economica per generare energia, è chiaro che la nostra strada è tracciata ed esiste solo un unico orientamento professionale, anche in relazione al futuro prossimo, orientato a certezze sui vettori energetici. Nel 2023 il 44% dell’elettricità prodotta nell’Ue è stata generata da fonti di energia rinnovabili e questa tendenza è destinata a crescere ulteriormente nei prossimi anni, guidata dalle fonti eoliche e solari, che sono destinate a coprire oltre il 90% della crescita mondiale delle rinnovabili. Ma proviamo a chiarirci il significato del termine competenza, un sostantivo che ci deve rappresentare e che è in continua evoluzione. Competenza uguale a conoscenza, informazione, esperienza, preparazione, abilità, tecnica, perizia, pratica, capacità e aggiornamento… insomma il DNA dell’installatore 5.0. Quindi forza di volontà e fortificazione delle competenze personali, per un futuro illuminato. 

Il bollitore vetrificato per produzione di ACS con sistemi ibridi (pdc e caldaia)

Progettato per produrre ACS dando priorità alla pompa di calore Garanzia estesa a 5 anni Risparmio in bolletta

BOX DOCCIA PER BAGNI SICURI E ACCESSIBILI

Tra le numerose soluzioni Provex che si distinguono per accessibilità e sicurezza, segnaliamo i modelli Modula MR-1, Iunix IUP, E-Lite Free ET-1+EW e Kombi KI-3: configurazioni dotate di ampi ingressi, installabili su piatti doccia a filo pavimento e con la possibilità di integrare maniglioni e sedili di supporto per assicurare il massimo benessere in totale tranquillità. Modula MR-1 è la soluzione walk-in ideale per chi cerca un’accessibilità semplice e immediata. Caratterizzata da una parete doccia con sostegno, senza porte o barriere, è perfetta per un bagno moderno, sicuro e accogliente per ogni età. Per soddisfare ogni esigenza, il profilo a parete e il sostegno sono disponibili in brillante lucido, nero matt e nelle nuove finiture spazzolate Acciaio inox, Gun Metal, Copper e Champagne La parete è realizzata in vetro temperato di sicurezza da 8 mm, disponibile in versione trasparente oppure fumè. Iunix IUP offre un ampio ingresso grazie alla doppia porta basculante con sistema a pendolo per apertura in/out fino a 360°, dotata di vetro temperato di sicurezza da 8 mm. I profili, le cerniere e le maniglie sono disponibili in alluminio brillante lucido, nero matt o in acciaio inossidabile AISI 316L di alta qualità. L’assenza di telaio conferisce a questo modello un forte impatto estetico.

E-Lite Free ET-1+EW (in foto) è la configurazione ad angolo con apertura pieghevole su un lato, ideale per rendere l’accesso più agevole. Questo modello, disponibile in brillante lucido o nero matt con vetro temperato di sicurezza da 6 mm, si distingue per l’innovativa tecnica a cerniera basculante in/ out fino a 270°, che consente un’apertura fluida e ampia. La praticità è ulteriormente enfatizzata dalla cura dei dettagli, come le viti planari interne che semplificano le operazioni di pulizia e il meccanismo di sollevamento/abbassamento integrato nelle porte, che permette una chiusura graduale, prolungando la durata delle guarnizioni. Il box doccia Kombi KI-3 presenta una porta basculante affiancata da due vetri fissi in linea. Anche in questo modello il meccanismo di sollevamento-abbassamento integrato nella porta garantisce una chiusura graduale e una maggiore durata della guarnizione inferiore. I profili a parete sono disponibili in brillante lucido o nella raffinata variante argento/cromo, mentre le lastre di vetro temperato di sicurezza da 6 mm sono disponibili in finitura trasparente. La pulizia è facilitata dalle viti planari interne.

www.provex.eu

VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA

ARIOSA DOT: LA SOLUZIONE VMC PER SINGOLI AMBIENTI

Isistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC) rappresentano un’opzione efficace e vantaggiosa per migliorare la qualità dell’aria negli edifici, apportando benefici tanto alla salute delle persone quanto in termini di risparmio energetico. Ariosa DOT, progettata specificamente per i singoli ambienti, è la soluzione ideale quando un impianto centralizzato non è praticabile.

L’installazione di Ariosa DOT è semplice e rapida: può essere montata su qualsiasi parete perimetrale e richiede solo due fori da 125 mm per l’estrazione e l’immissione d’aria. Lo scarico della condensa può essere diretto all’esterno o collegato alla rete di scarico, se facilmente accessibile. Il fissaggio è agevolato dalle staffe e dalla dima fornite con l’unità e, una volta collegata alla rete elettrica, il gioco è fatto.

circuito frigorifero integrato, che deumidifica l’aria in immissione.

programma di funzionamento orario o giornaliero, totalmente personalizzabile..

Ariosa DOT è ideale per ambienti fino a 70 mq, con la possibilità di coprire superfici maggiori installando più unità. Inoltre, la macchina consente il collegamento a un condotto supplementare di estrazione, che grazie al sistema di distribuzione AriaSilent può raggiungere locali vicini, come un bagno adiacente, migliorando l’efficacia della ventilazione.

L’aria viene purificata dai filtri ISO ePM1 e ISO Coarse, che rimuovono particelle inquinanti, allergeni, virus e batteri, nonché anidride carbonica e umidità in eccesso. Lo scambiatore di calore a flussi incrociati consente il recupero di oltre il 90% del calore dall’aria in uscita, riducendo quindi il consumo energetico. Per chi desidera un comfort superiore nei mesi estivi, Ariosa DOT HP è la variante con

Il comfort acustico è una priorità di Ariosa DOT fin dalla sua progettazione, con ventilatori elettronici che regolano automaticamente la velocità per minimizzare il rumore. Un bypass elettronico monitora costantemente la temperatura e l’umidità, mentre il display di controllo permette di impostare in maniera semplice e intuitiva la modalità di funzionamento (manuale o automatica), e di registrare un

Grazie al modulo Wi-Fi integrato, Ariosa DOT può essere gestita tramite una app dedicata (disponibile su Apple Store e Google Play), in grado di notificare in maniera “smart” quando sono necessari interventi da parte dell’utente, come per la manutenzione dei filtri.

Con le sue dimensioni compatte (95 x 65 cm con profondità di 18 cm) e il design moderno, l’unità si integra perfettamente in qualsiasi ambiente, combinando estetica e funzionalità.

Valsir S.p.A.

Località Merlaro, 2 - 25078 Vestone (BS) valsir@valsir.it | www.valsir.it

SISTEMA DI ACCUMULO DI ENERGIA SOLARE SMART ED EFFICIENTE

X1 è l’unità di stoccaggio energetico presentata da Anker SOLIX, che può accumulare fino a 30 kWh in un unico sistema

Anker SOLIX presenta X1, sistema di accumulo per uso residenziale. Si tratta di un sistema modulare e scalabile di accumulo fotovoltaico composto da un’unità di controllo alla quale è possibile aggiungere batterie che accumulano fino a un max di 30 kWh in un unico sistema e 180 kWh in un sistema composto da 6 moduli paralleli. La potenza in uscita nominale CA si colloca tra 3,68 e 6 kW, mentre l’input FV ha un range tra 7,36 e 12 kW nella versione singola e max. 72 kW nella versione multipla. Rispetto agli accumulatori tradizionali, offre numerosi vantaggi, come, ad esempio, la possibilità di potenziarne la capacità, in funzione del fabbisogno energetico. Risulta, inoltre, più affidabile e facile da manutenere: la struttura modulare della batteria e la presenza dell’Anker SOLIX Energy Optimizer consentono infatti di isolare un eventuale modulo inattivo, senza compromettere le prestazioni delle altre unità, in termini di produzione di energia e durata. In più, in caso di blackout, X1 passa al funzionamento di emergenza in meno di 10 millisecondi, garantendo massima continuità nell’alimentazione degli apparecchi elettrici domestici. In previsione di eventi climatici avversi, gli utenti possono altresì gestire in anticipo la capacità di carica di X1 per fronteggiare al meglio le potenziali interruzioni di corrente.

Flessibilità applicativa

A fronte di un consumo medio annuo pari a 5.000 kWh e di un costo dell’energia elettrica pari a 0,30 €/kWh, con il sistema X1 è possibile ottenere un notevole risparmio sulle utenze di circa il 20%, a favore di un rapido ritorno sull’investimento. Una flessibilità applicativa garantita dalla funzione SG Ready (Smart Grid Ready), che rende X1 compatibile con le pompe di calore presenti in commercio, o, ancora, da SOLIX EV Charger,

disponibile entro la fine del 2024 e destinato alla ricarica della batteria di veicoli elettrici.

Elegante e sottile

A prescindere dal contesto abitativo, X1 si integra in ogni ambiente grazie alla sua struttura elegante, All-In-One senza componenti o cavi visibili. Un unico case sottile e discreto –con uno spessore di soli 15 cm, inferiore del 40% rispetto alle soluzioni tradizionali – contiene il modulo batteria e di alimentazione, nonché l’inverter ibrido e assicura un funzionamento silenzioso che non supera i 30 dB. Il sistema presenta uno schermo intuitivo sulla parte anteriore, che si accende non appena l’utente si avvicina e visualizza informazioni sulla connessione internet, lo stato della rete, il consumo energetico, il livello di carica e la produzione giornaliera di energia solare. Il peso ridotto del modulo batteria, di 51 kg, e del modulo di alimentazione, di 19 kg, garantiscono un’installazione semplice e veloce: a due installatori sono sufficienti circa 20 minuti per comporre l’intero sistema. X1 è inoltre compatibile con tutti i pannelli fotovoltaici presenti sul mercato e può essere facilmente integrato in impianti solari esistenti.

Scelta di servizi a supporto degli installatori

Anker SOLIX X1 offre una serie di servizi smart sia agli utenti finali che agli installatori. I primi possono monitorare e gestire le funzioni principali, come il livello di carica, i consumi e il relativo risparmio, tramite l’App Anker. I secondi possono avvalersi dell’App dedicata Anker SOLIX Professional, che consente di abbinare e configurare X1 sul dispositivo e passare quindi velocemente all’autodiagnostica avanzata e al collaudo dell’impianto. Successivamente, l’operatore può accedere al portale O&M – Operations & Management - per avere una panoramica di tutti i sistemi Anker SOLIX installati e delle loro prestazioni. Il portale segnala inoltre la presenza di eventuali anomalie e avvisa quando è necessario effettuare la manutenzione o altri interventi, in maniera proattiva. Tramite il portale, gli operatori possono inoltre eseguire test e aggiornamenti di sistema, in modo rapido.

Estensione della garanzia fino a 10 anni

X1 è certificato IP66 e garantisce un’elevata resistenza a un range di temperature comprese tra -20 e 55 °C. In più, X1 presenta un grado di protezione contro la corrosione C5, quindi può essere installato anche in zone costiere con elevata salinità. A conferma della massima affidabilità, X1 è proposto con una garanzia di 10 anni. www.anker.com

SISTEMA DI STORAGE RESIDENZIALE

PER LA CASA INTELLIGENTE E SOSTENIBILE

Ingeteam ha sviluppato, in collaborazione con Bertone Design, un sistema All-in-One per lo storage residenziale, una soluzione Made in EU di eccellenza, caratterizzata da un design innovativo ed elegante

Il sistema di accumulo “All-in-One” per applicazioni residenziali di Ingeteam è composto dall’inverter ibrido

INGECON® SUN STORAGE 1Play e dai moduli di batterie al litio INGECON®

SUN STORAGE

Battery 52HV, fino a 24kWh. È stato studiato per essere modulare e ottimizzare la produzione e l’accumulo di energia solare, contribuendo a rendere ogni abitazione più sostenibile e tecnologicamente innovativa.

Grazie al design studiato per essere esclusivo e personalizzabile, questa soluzione diventa perfettamente integrabile

in qualsiasi ambiente, sia indoor che outdoor: applicando delle “skin”, disponibili in diverse colorazioni e materiali, si può scegliere la combinazione che più si adatta al proprio stile di arredamento.

Questa soluzione include le funzionalità più evolute e permette la gestione dei carichi prioritari e la risposta tempestiva con l’alimentazione in caso di blackout, assicurando un servizio ininterrotto. Inoltre, è progettato per un’installazione plug&play, senza cavi a vista e prevede al suo interno uno spazio integrato dedicato al quadro di protezione.

Attraverso l’app INGECON ® SUN MONITOR, si possono gestire e tenere monitorati la produzione e il consumo dell’energia, ottimizzando i flussi energetici e raggiungendo il massimo risparmio. Infine, oltre a gestire e accumulare l’energia autoprodotta, il sistema “All-in-One” è integrabile facilmente con le pompe di calore e con i principali sistemi di ricarica di auto elettrica in commercio.

Con una garanzia di 10 anni e un servizio on-site offerto da tecnici esperti, il sistema di storage residenziale di Ingeteam by Bertone Design offre un’assistenza completa e professionale che garantisce la massima sicurezza e tranquillità, poiché il cliente può contare su interventi rapidi e risolutivi per mantenere il sistema sempre al meglio delle sue prestazioni.

Con il sistema di storage Ingeteam by Bertone Design si punta sull’eccellenza tecnologica, sull’estetica e su una soluzione completa per la gestione dell’energia domestica. Un prodotto che non solo rivoluziona il modo di concepire l’energia in casa, ma che trasforma lo spazio abitativo in un ambiente più sostenibile e di alta classe, capace di rispondere a tutte le necessità energetiche in un unico dispositivo.

Ingeteam S.r.l.

Via Emilia Ponente 232 Castel Bolognese (RA) – 48014 marketing.italia@ingeteam.com

PER ARREDARE QUALSIASI SPAZIO

Färna di Innova è il fancoil che diventa anche un elemento d’arredo grazie al suo design pulito

Il fancoil Färna è un elemento che offre una risposta alla domanda di miniaturizzazione dei terminali impiantistici per riscaldamento e raffrescamento. Disegnato da Luca Papini, Färna è stato concepito come un vero e proprio elemento d’arredo contemporaneo per valorizzare le case e può essere installato sia negli edifici di nuova costruzione, sia in quelli ristrutturati.

Compatto sia in versione small che big Il corpo compatto, le morbide curve, le candide superfici e il sobrio pattern della griglia frontale ne fanno un piccolo capolavoro di design. Färna è un’efficace sorgente di calore o refrigerio in qualsiasi stagione ed entrambe le versioni – Big e Small – oltre al loro impatto acustico praticamente nullo, abbinano a una grande potenza dimensioni veramente contenute che ne consentono l’installazione in qualsiasi spazio abitativo (zona notte, living, bagno, etc.) senza vincoli di posizione (in basso, in alto, a metà parete, etc.). Färna Big, in particolare è un ingombro ridotto di un terzo a parità di potenza e ha una potenza triplicata a parità di dimensioni rispetto ai fancoil della linea AirLeaf. Simile per dimensioni a una valigia da stiva (larghezza 793 mm, altezza 540 mm), Färna Big ha una profondità ridotta (131 mm), ma riesce a fornire il 300% della potenza (3.060 W) rispetto ad AirLeaf SL 200 (735 x 579 x 129 mm; 910 W). Se messo in comparazione con la versione AirLeaf SL 600 (1.135 x 579 x 129 mm; 2.800 W), Färna Big occupa, a parità di potenza, il 35% di spazio in meno con una profondità minima che ne facilita l’installazione anche negli spazi più

angusti. Färna Small, invece, è ancora più piccolo (650 x 440 x 131 mm) ma grazie alle soluzioni tecniche che distinguono tutta la gamma è decisamente potente (1.800 W).

User friendly e silenzioso

Tutti i componenti interni sono stati accuratamente ridisegnati per minimizzare gli ingombri, ottimizzare le prestazioni, abbattere le emissioni acustiche e permettere il funzionamento integrato, a vantaggio del contenimento dei consumi e del miglioramento del benessere percepito. L’evoluta serie M7 di comandi a bordo macchina è user friendly e rappresenta il connubio perfetto tra tecnologia e design. Il pannello utente, installabile anche a muro in una normale scatola elettrica “503”, è equipaggiato con display a luminosità automatica e dispone di interfaccia tattile a sensibilità aumentata. L’accurata modulazione del flusso d’aria, studiata per abbattere sino allo zero le emissioni acustiche, è operata dal sistema DC Inverter anche tramite il telecomando di serie, oppure con collegamento via cavo al termostato a parete (normale o con antenna Wi-Fi per la gestione tramite APP). È possibile, inoltre, una supervisione con il web server Butler Pro per un’integrazione di tutti i componenti impiantistici, dalla pompa di calore fino ai fancoil e alla ventilazione meccanica. Butler Pro, oltre ad abilitare funzionalità di gestione complete, tra cui l’impostazione di scenari a zone e il calendario settimanale a fasce orarie, consente di effettuare interventi in assistenza remota. www.innovaenergie.com

RUBINETTI PRATICI E DAL DESIGN

Ispirata all’eleganza e alla maestosità del volo dell’albatros, Albatros di Rubinetterie Treemme, disegnata da Gianluca Belli, unisce estetica contemporanea e funzionalità avanzata. Le linee pulite e fluide, insieme a un design scultoreo, conferiscono alla collezione leggerezza visiva, esaltata dall’utilizzo di una cartuccia piatta da 22 mm, un dettaglio tecnico che coniuga forma e performance. La collezione si distingue per un design che enfatizza la connessione tra l’uomo e l’acqua. Ogni elemento è stato progettato per migliorare l’esperienza d’uso, come la particolare inclinazione del rubinetto che evita le gocce sul piano del lavabo, riducendo gli sprechi e offrendo una maggiore praticità. Albatros è disponibile in tutte le finiture per ottone, adattandosi a una vasta gamma di stili e necessità progettuali. www.rubinetterie3m.it

CONTEMPORANEO

RADIATORE DALLE LINEE SEMPLICI E PULITE

Proposto da Irsap, Step è il risultato della collaborazione tra l’azienda e il designer italiano Antonio Citterio

Il termoarredo è un complemento chiave per elevare l’intonazione estetica degli spazi indoor. Naturalmente, coniugando design ed efficienza, un termoarredo a regola d’arte saprà proporre, accanto a linee e volumi studiati nei minimi dettagli, anche prestazioni tecniche e funzionali d’eccellenza. È il caso di Step, la soluzione in grado di abbinare eleganza e ricercatezza a un’ottima resa in termini di performance. Proposto da Irsap, Step è il risultato della collaborazione tra l’importante azienda veneta e l’estro creativo di uno fra i più noti designer italiani di prodotti contemporanei, Antonio Citterio. Connubio perfetto di tecnologia e bellezza, sorprendente incontro tra il know how industriale di Irsap e la sintesi stilistica di Antonio Citterio, Step è una linea di corpi scaldanti di design, che comprende al suo interno differenti soluzioni, tra cui il modello Step_B dedicato in maniera mirata all’ambiente bagno.

Le caratteristiche di Step_B

Caratterizzato da una marcata personalità, Step_B presenta elementi dalle geometrie essenziali e ampi spazi per la sistemazione degli asciugamani, peculiarità che rendono questo termoarredo un oggetto di design esclusivo ed elegante, ma al contempo facilmente integrabile, discreto e funzionale; un complemento raffinato e versatile a disposizione di chi progetta ambienti e di chi, quegli ambienti, li andrà a vivere. Idoneo per

inserirsi in qualsiasi contesto con un ingombro adeguato, questo modello è dotato di doghe da 40 mm ed è disponibile con altezze che variano da 760 a 1720 mm per una larghezza che va dai 500 ai 600 mm. Attenzione e cura dei dettagli definiscono questa proposta studiata in ogni piccolo particolare, come gli attacchi a muro brevettati e brandizzati Irsap.

Oltre a Step_B, la linea propone anche Step_H, ovvero la versione a sviluppo orizzontale, realizzata con grandi doghe da 70 mm e perfetta per ogni ambiente; Step_V, a sviluppo verticale, declinato in nove modelli; infine, Step_E, avanzata versione elettrica disponibile in tre modelli di dimensioni e potenze studiate per garantire il miglior comfort. In quest’ultima versione – ideale non solo come primaria fonte di calore ma anche come integrazione di impianti a irraggiamento e per seconde case, dove non sempre è presente un impianto termico – la doga inferiore alloggia il controllo (push & round) della resistenza elettrica e permette, in un solo gesto, la gestione della temperatura in ambiente. Per sposare al meglio ogni singolo spazio e lo stile che lo definisce, come è tipico di tutte le soluzioni Irsap, anche l’intera gamma Step è ampiamente personalizzabile nelle finiture: dal cromato al bianco perla, dal sablé al grigio martellato, questo termoarredo può essere valorizzato da quattordici finiture dal differente carattere, in grado di dialogare con gli arredi e i colori più vari. www.irsap.com

UNITÀ PER POMPA DI CALORE SOTTILE E COMPATTA

Aira ha annunciato la sua ultima innovazione: l’Unità Interna Compact Aira, una soluzione del sistema a pompa di calore. L’Unità Interna Compact è progettata per integrarsi nell’abitazione, offrendo una flessibilità grazie a un serbatoio separato per l’acqua calda che offre una capienza da 150 a 300 litri. I proprietari di casa hanno la libertà di posizionare l’unità come sostituzione diretta della caldaia a gas esistente, senza dover riprogettare e compromettere il design della casa. La sua forma sottile e compatta consente di inserirla negli armadietti, rendendola una delle unità più efficienti in termini di spazio sul mercato.

Principali caratteristiche dell’unità

Facile installazione: progettata per essere facilmente adattabile a diversi scenari abitativi, può essere installata nello spazio in cui si trovava la vecchia caldaia. Con un serbatoio separato, i proprietari di casa possono scegliere diverse soluzioni di installazione in base alla propria comodità, dagli armadietti della cucina o del bagno, fino al proprio garage, assicurando un adattamento perfetto a qualsiasi configurazione di casa.

Design ultra-sottile e compatto: con le sue dimensioni di soli 40 x 25 x 72 cm, il nuovo prodotto è una delle unità interne più sottili disponibili sul mercato.

Stoccaggio dell’acqua calda personalizzabile: l’unità è disponibile con serbatoi per l’acqua calda di diversi formati da 150 a 300L. Questo garantisce una fornitura continua di acqua calda per famiglie fino a sei persone.

Design scandinavo: fedele alle radici scandinave di Aira, la Compact presenta un design minimalista che si integra perfettamente con qualsiasi arredamento. Le sue linee pulite e le sue semplici indicazioni luminose la rendono elegante e facile da usare, fornendo un feedback in tempo reale sul funzionamento del sistema.

Efficienza energetica e sostenibilità: grazie all’avanzata tecnologia della pompa di calore, offre riscaldamento e acqua calda efficienti, riducendo al contempo il consumo energetico e le emissioni di carbonio, in linea con l’obiettivo di Aira di sostituire le soluzioni a gas con pompe di calore in cinque milioni di case europee. www.airahome.com

www.bluerosso.it

PER IL DRENAGGIO DI INTERRATI

Il kit si adatta diverse situazioni e materiali, per un’installazione rapida e duratura

Kessel presenta il kit di installazione per pompe Retrofit S, un sistema per il drenaggio delle acque di scarico pensato appositamente per i locali interrati e l’adattamento dell’impianto ai sistemi di raccolta preesistenti. Nelle nuove costruzioni o nelle ristrutturazioni è spesso possibile utilizzare i serbatoi di raccolta già preesistenti e per questa ragione può essere necessario utilizzare un kit di installazione per pompe che si adatti a questi sistemi. Per far fronte a questa necessità Kessel ha progettato il sistema completo Retrofit S che dispone di due pompe amovibili e rappresenta la soluzione ideale per l’installazione a posteriori. Il kit di installazione per pompe rappresenta una soluzione versatile per diversi requisiti di drenaggio e può essere impiegato in particolare nei garage sotterranei, nei pozzetti dei vani ascensore e nelle cantine.

Caratteristiche tecniche

Dotato di diversi accessori – girante libera, girante a canale

o trituratore – Retrofit S è disponibile con diverse potenze – da 0,6 kW a 3,7 kW – e grazie a questa ampia varietà di modelli è facilmente adattabile a qualsiasi tipo di progetto e installazione. Esiste anche nella versione Resistant, maggiormente durevole nel tempo e resistente all’acqua calda e alla salamoia. I kit di installazione delle pompe dispongono di due pompe, per un funzionamento a prova di guasto. In più, che siano in PE, PVC o in acciaio inox – indipendentemente dal materiale –, tutti i comuni tubi di mandata possono essere collegati senza problemi a Retrofit S. La pompa può essere bloccata con facilità grazie alla chiusura a sgancio rapido, inoltre il sistema è facilmente accessibile e non richiede particolari interventi di manutenzione. Per la pulizia ordinaria la pompa può essere facilmente rimossa senza alcun utensile grazie alla leva a sbloccaggio manuale.

www.kessel-italia.it

SISTEMI DI DISTRIBUZIONE SANITARIA PER COSTRUZIONI PREFABBRICATE

Soluzioni per molteplici applicazioni da incasso e fuori muro

• GAMMA COMPLETA CHE MASSIMIZZA LA PERSONALIZZAZIONE DEL TUO IMPIANTO: possibilità di creare moduli off-site con collettori, valvole e raccordi, anche in spazi ristretti.

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SIFONE ULTRAPIATTO

Il sifone di Lira è la soluzione in polipropilene per prevenire problemi di acqua e condensa in casa

Il sifone Spazio NT Clima di Lira è studiato appositamente per risolvere le possibili combinazioni inerenti allo scarico di acqua e condensa da parte di dispositivi ed elettrodomestici presenti nelle abitazioni. Con una forma rettangolare e dimensioni ridotte – 70 mm di larghezza e 40 mm di spessore – aderisce alla parete di fondo occupando pochissimo spazio. L’apposito tappo nella parte anteriore consente, semplicemente svitandolo, di ispezionare e di rimuovere eventuali residui accumulati nel sifone. È realizzato in polipropilene, materiale caratterizzato da un’elevata duttilità e da un’ottima resistenza termica e alle sostanze chimiche, garantendo elevata durabilità nel tempo.

La composizione del kit

Il kit presente nella confezione comprende tutto l’occorrente per l’installazione e un pratico manuale di istruzioni. Spazio NT Clima dispone di un portagomma con doppio attacco che riceve tubi di diametro 8 -12 e 14 -16 tipici dei dispositivi che rilasciano condensa come caldaie, climatizzatori, deumidificatori e asciugatrici. Con l’aggiunta di un TEE, già incluso nel kit confezione, si estende ulteriormente il numero delle utenze collegabili, il sifone può montare anche un attacco con diametro 2025 mm divenendo così compatibile con gli scarichi di lavatrici e lavastoviglie. Il prodotto offre diverse opzioni di collegamento a seconda delle specifiche esigenze e della quantità di apparecchi da collegare. Il tubo di uscita ha diametro 32, nel kit è incluso anche l’adattatore per l’innesto del sifone in prese a muro di 40 mm. Spazio NT Clima è disponibile in due versioni colore: bianco e nero. www.lira.com

Un futuro di bellezza e sostenibilità:

Un futuro di bellezza e sostenibilità:

Delò per

Delò per Parco Villa Gregoriana

Parco Villa Gregoriana

Parco Villa Gregoriana, Tivoli (Roma)

Parco Gregoriana, (Roma)

Affidato in concessione al FAI nel 2002 dall’Agenzia del Demanio

Affidato in concessione al FAI nel 2002 dall’Agenzia del Demanio

La salvaguardia delle risorse idriche del nostro Paese è un impegno quotidiano per Delò che, forte di 40 anni di esperienza, porta nel tuo bagno e nella tua cucina prodotti solidi e affidabili, che ti consentono anche di ridurre il consumo di acqua fino al 50%.

Delò contribuisce alla manutenzione del Parco Villa Gregoriana e della sua meravigliosa cascata a Tivoli e, attraverso il Gruppo Delfino, è Corporate Golden Donor del FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano: una scelta di responsabilità per sostenere il nostro patrimonio di storia, arte e natura.

Scopri di più su www.deloitalia.com

Foto
Massimo Siragusa,
2023
© FAI –
Fondo per l’ Ambiente Italiano

CLIMATIZZATORI IN PLASTICA RICICLATA POST-CONSUMO

Olimpia Splendid presenta i climatizzatori a pompa di calore senza unità esterna realizzati in plastica riciclata

Grazie alla plastica riciclata post-consumo e a un processo a ridotte emissioni di CO2, i nuovi climatizzatori a pompa di calore senza unità esterna di Olimpia Splendid si prendono cura del clima di casa, rispettando quello del pianeta. La nuova generazione di Unico®, i climatizzatori a pompa di calore senza unità esterna lanciati dall’azienda a inizio anno, si arricchisce di due nuove referenze. Con refrigeranti a Near-to-Zero GWP e una nuova tecnologia che ne incrementa l’efficienza e il comfort acustico, i nuovi modelli appena arrivati sul mercato europeo propongono novità anche sul fronte dei materiali.

Unico Evo-F e Unico Next-F

Come tutti i climatizzatori a pompa di calore senza unità esterna di nuova generazione, anche gli ultimi Unico Evo-F e Unico Next-F raffrescano, riscaldano e deumidificano l’aria, grazie a un circuito frigorifero a R290 con una bassa carica di refrigerante (inferiore ai 152 gr previsti dalla normativa) che ne permette la libera installazione. Sono inoltre stati disegnati con un mix di componenti sincronizzati, che aumenta le prestazioni energetiche e la silenziosità di tutta l’unità. La novità rispetto agli altri modelli di Olimpia Splendid, è visibile anche a un primo sguardo: la scocca monoblocco total white e total flat è caratterizzata da una fascia frontale, in corrispondenza del flap di distribuzione dell’aria, di colore nero. La fascia è infatti realizzata con plastica 100% riciclata post-consumo: un materiale con prestazioni tecniche identiche all’originale, ma recuperato da prodotti giunti a fine vita.

La plastica riciclata post-consumo

Da tempo l’azienda era alla ricerca di polimeri termoplastici, provenienti dalla filiera del riciclo, da inserire nelle proprie linee di produzione, solo grazie alla collaborazione con SAFE e all’incontro con Stena Recycling il progetto è diventato finalmente realtà. L’ABS secondario utilizzato per i nuovi Unico Evo-F e Unico Next-F è infatti frutto di tecnologie di separazione avanzate, estraendo le componenti plastiche da RAEE e identificando i singoli polimeri, con l’obiettivo di eliminare le plastiche contenenti sostanze tossiche o pericolose messe al bando. Un processo innovativo, dove la qualità dei polimeri post-consumo prodotti e l’omogeneità dei lotti è monitorata dal Politecnico di Milano e l’origine riciclata della materia prima è certificata a livello internazionale dall’ente olandese KIWA.

Una produzione a ridotte emissioni di CO2

Ma non è solo la materia prima e le ultime novità introdotte a livello di prodotto a migliorare l’impronta ambientale della nuova generazione di Unico®. I climatizzatori a pompa di calore senza unità esterna di Olimpia Splendid sono più sostenibili anche a livello di processo, grazie a una produzione italiana, già alimentata al 100% da energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili (di cui il 50% auto-prodotta) che ha dimostrato, nel 2023, di riuscire a ridurre anche le proprie emissioni di CO 2 www.olimpiasplendid.it

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FORMULAZIONI OTTIMIZZATE IN PVC PER CAVI

PVC4Cables sta portando avanti nuove ricerche e studi per ottimizzare le formulazioni di PVC per cavi elettrici

Nuovi studi e ricerche dimostrano che è possibile produrre cavi in PVC di classe B2ca s1 d0 a3 secondo il CPR e che, in caso di incendio, garantiscono almeno la stessa sicurezza dei materiali alternativi.

Nuove formulazioni

Negli ultimi anni PVC4Cables, la piattaforma di ECVM che promuove l’innovazione nel settore dei cavi in PVC, ha lanciato un progetto di innovazione, a cui hanno partecipato un pool di compoundatori italiani, finalizzato all’ottimizzazione di formulazioni di PVC per cavi elettrici. Alla fine del programma di ricerca sono state selezionate le migliori formulazioni per produrre un cavo reale da sottoporre alla valutazione completa richiesta dalla norma per la sua classificazione. Il cavo prodotto è identificato come: FG16OR16 5G1,5; diametro 12,3 mm –colore grigio. È realizzato con guaina e riempimento in PVC e isolamento G16 (gomma etilenpropilenica a bassa emissione di fumo). L’estrusione del cavo è avvenuta senza problemi, come quella dei cavi tradizionali. Il test effettuato con una quantità di calore specifica per la classe B2ca o 20,5 KW, ha mostrato che il cavo ha raggiunto la classificazione finale di B2ca s1 d0. Naturalmente il progetto intendeva anche testare queste nuove formulazioni in modo che i cavi risultanti fossero classificati nella classe aggiuntiva più bassa per l’acidità prevista dalla norma EN 13501-6, che stabilisce limiti precisi di acidità suddividendo il valore in tre classi:

• a1 conduttività < 2,5 μs/mm

• a2 conduttività < 10 μs/mm e pH > 4,3

• a3 con valori peggiori di a2 e a1

La classificazione aggiuntiva relativa all’acidità dei fumi è stata analizzata utilizzando le due metodologie:

• Standard EN 60754-2 incluso nella norma EN 13501-6 per la classificazione dell’acidità. Test effettuato a una temperatura fissa fra 935 °C e 965 °C.

• Standard EN 60754-1 non incluso nella norma EN 13501-6 per la classificazione dell’acidità, ma utilizzato per determinare la presenza di alogeni in un composto plastico. Test eseguito con una rampa di incremento della temperatura per 40 minuti fino a 800 °C e ulteriori 20 min a 800 °C Il cavo, sottoposto a valutazione, ha riportato i seguenti valori di acidità, valutati sia con il metodo previsto dallo standard di classificazione (EN 60754-2), sia con il metodo della rampa di incremento della temperatura:

• EN 60754-2: a3 pH = 3.80 conduttività 13,6

• EN 60754-1: a2 pH = 4.44 conduttività 2,9

Concludendo, il cavo realizzato applicando in modo stretto la CPR, e quindi utilizzando la EN 60754-2 a temperature comprese fra 935 °C e 935°C, raggiunge la seguente classificazione: B2ca s1 d0 a3. Se si utilizza la rampa della norma EN 60754-1 si raggiungere la classe B2ca s1 d0 a2, migliore in quanto l’aumento graduale della temperatura permette agli additivi di funzionare come previsto, permettendo la riduzione delle emissioni di acidità.

È intenzione di PVC4Cables approfondire questo aspetto, cioè se sia lo standard EN 60754-2 o lo standard EN 60754-1 a rappresentare meglio il comportamento dei cavi in PVC in caso di incendio. www.pvc4cables.org

WC BIDET FUNZIONALE ED ESSENZIALE

TECEneo è il WC bidet presentato da Tece, che non necessita di collegamento elettrico

TECEneo è il nuovo WC bidet Tece, un mix di pulizia e semplicità di utilizzo. Essenziale e igienico grazie alla smaltatura antibatterica “Ceraclean” e al risciacquo a vortice. Assolutamente silenzioso e al contempo potente, e senza necessità di collegamento elettrico.

Fresco e pulito

Un WC con bidet integrato deve innanzitutto garantire un’igiene profonda e accurata. Questo risultato si ottiene con un getto d’acqua ad alto volume, intenso e delicato, garantendo una gradevole esperienza di igiene intima. WC TECEneo non presenta collegamenti elettrici o consumo in standby e mantiene un approccio funzionale, privo di elementi superflui. L’asta dell’erogatore è autopulente, si risciacqua automaticamente prima di ogni utilizzo. Il rivestimento superficiale in “Ceraclean”, idrorepellente e antisporco, agisce contro le macchie permettendo all’acqua di scivolare via, portando con sé ogni residuo. Con una manopola si regola il getto dell’acqua e con l’altra si imposta la temperatura. Un funzionamento semplice, come un comune rubinetto. Oltre alle finiture standard in acciaio inox, le manopole laterali per la regolazione del getto d’acqua e della temperatura sono disponibili anche in finitura nera opaco e in plastica bianca.

Elegante e confortevole

Inoltre, TECEneo prevede un sedile ergonomico con coperchio SLIM e meccanismo di chiusura “soft-close” ed è dotato di una tecnologia di risciacquo a vortice che pulisce accuratamente la ceramica con un getto potente, ma allo stesso tempo estremamente silenzioso. Il design della ceramica senza brida impedisce allo sporco di depositarsi e la pulizia è ancora più semplice anche nei bordi e fin sotto il sedile WC che si rimuove facilmente. TECEneo è un WC bidet dal design semplice che si integra in qualsiasi ambiente bagno moderno grazie alla sua ceramica di alta qualità e alla sua elegante forma, ma anche grazie all’assenza di complicati comandi remoti.

Facile e veloce da installare

Bastano poco più di 30 minuti ai professionisti per l’installazione e la messa in funzione. La ceramica con tecnologia di fissaggio nascosta, scivola facilmente sulle aste filettate nella parete. Il tassello di bloccaggio può quindi essere ruotato verso l’alto con viti di regolazione fino a quando la ceramica è fissata alla parete. I WC bidet Tece con solo la funzione acqua fredda possono essere facilmente montati come retrofit negli edifici esistenti e senza un collegamento acqua calda

preesistente. Grazie alla pratica piastra di design Tece, la sostituzione è semplicissima senza bisogno di attrezzi. Le piastre di design per retrofit bianco/nero opaco sono eleganti, resistono ad abrasioni e graffi e sono dotate di un rivestimento antimpronta. Taglio personalizzato per l’installazione della placca di comando, effettuato semplicemente con un seghetto alternativo. Sul retro del pannello, dal peso di soli 6,7 kg, delle scanalature guida per i tubi rinforzati facilitano l’installazione del WC con bidet mediante il set di installazione di precisione TECE. Tutta la tecnologia rimane nascosta dietro l’elegante superficie. www.tece.com

Prima casa sì, prima casa no: il valzer dei bonus edilizi

Con il Disegno di Legge della finanziaria 2025 arrivano altre sorprese: restano le ristrutturazioni al 50% ma soltanto in alcune casistiche e attenzione all’ecobonus

L’ennesimo capitolo della tortuosa storia delle detrazioni fiscali arriva dall’approvazione del Disegno di Legge della Legge di Bilancio 2025. Il 23 ottobre 2024 il Consiglio dei Ministri, dopo lunghe consultazioni, ha infatti finalmente approvato il testo che approda in Parlamento per la definitiva lavorazione. Da questo testo escono dei nuovi e inaspettati indirizzi, che modificano sostanzialmente le prime anticipazioni trapelate nel mese di settembre e riportate nell’articolo dello scorso numero dell’Installatore Professionale. Ecco, che la decisione di introdurre cambiamenti drastici dettata dalla necessità di rendere questi strumenti più sostenibili è stata in un certo modo mediata e applicata soltanto in alcuni casi. Vediamo quindi le prime novità di questo DdL.

Bonus Casa su prima e seconda abitazione

Il Bonus Casa, ovvero la detrazione fiscale per ristrutturazioni edilizie, nasce nel 1997 come una detrazione del 36% dei costi sostenuti con un limite di spesa di €48.000, diviso in 10 rate annuali. Da alcuni anni questo sistema di detrazione è stato elevato al 50%, con un limite di spesa di €96.000, ma questo innalzamento è stato soggetto a proroghe annuali. Nel 2021 è arrivata la svolta con una minima stabilizzazione e la proroga triennale: attualmente è, quindi, in scadenza al 31/12/2024. Ad aprile, con la pubblicazione del DL 39/2024, il Governo Italiano ha applicato delle restrizioni alle Detrazioni Fiscali e una delle novità riguarda il Bonus Casa 50%, che sarà ridotto al 30% a partire dal 2028. Ma, come anticipato dalla redazione nel numero di ottobre, negli ultimi mesi molti indizi hanno portato a pensare ad un ritorno al passato, con aliquota 36% e il massimale originale per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2025. Ed ecco la novità: il Bonus Ristrutturazioni edilizie avrà aliquote diverse in base alla destinazione dell’abitazione in cui si

FOCUS

gennaio 2025. Ed ecco la novità: il Bonus Ristrutturazioni edilizie avrà aliquote diverse in base alla destinazione dell’abitazione in cui si eseguono gli interventi, con un massimale di spese fissato a €96.000. Per la prima casa verrà mantenuto con l’aliquota del 50% per l’anno 2025, ma scalerà al 36% nel biennio 2026-2027, per poi atterrare al 30% nel 2028. Il grafico 1 illustra in modo dettagliato questa particolare nuova configurazione.

Per le seconde case invece? Il Bonus Casa per le abitazioni secondarie verrà abbassato all’aliquota del 36% fin dall’inizio dell’anno 2025, e poi calerà ulteriormente al 30% nel triennio 2026-2028. Anche in questo caso, vista la complessità, è stato elaborato il grafico 2.

eseguono gli interventi, con un massimale di spese fissato a €96.000. Per la prima casa verrà mantenuto con l’aliquota del 50% per l’anno 2025, ma scalerà al 36% nel biennio 2026-2027, per poi atterrare al 30% nel 2028. Il grafico 1 illustra in modo dettagliato questa particolare nuova configurazione.

Per le seconde case invece? Il Bonus Casa per le abitazioni secondarie verrà abbassato all’aliquota del 36% fin dall’inizio dell’anno 2025, e poi calerà ulteriormente al 30% nel triennio 2026-2028. Anche in questo caso, vista la complessità, è stato elaborato il grafico 2.

Ma le novità non si limitano al Bonus Casa: le possibili modifiche all’Ecobonus .

Se le restrizioni alla detrazione per ristrutturazioni edilizie sono state anticipate, arriva come un fulmine a ciel sereno la nuova regolamentazione dell’Ecobonus. Questa detrazione nasce nel 2007 per incentivare gli interventi di riqualificazione energetica e nella sua ultima configurazione prevede un’aliquota variabile tra il 50 e il 65%, in alcuni casi fino al 70%. Anche il limite di detrazione e spesa varia da intervento a intervento. Anche questo sistema è soggetto a proroghe annuali ed è in scadenza al 31/12/2024. Nelle settimane precedenti l’approvazione del DdL legge di Bilancio, non si è parlato di modifiche a questo sistema,

ed ecco che, come si evidenzia dal grafico 3, l’EcoBonus per gli interventi svolti in un immobile adibito ad abitazione principale per il soggetto che sostiene le spese verrà ridotto e uniformato ad un’unica aliquota del 50% per l’anno 2025, per poi scalare ulteriormente al 36% nel biennio 2026-2027.

Una grossa novità e restrizione che vede un ulteriore aggravio per le abitazioni secondarie: l’Eco Bonus per la seconda casa verrà ridotto e uniformato ad un’unica aliquota del 36% per l’anno 2025, per poi scalare ulteriormente al 30% nel biennio 2026-2027.

Una grossa novità e restrizione che vede un ulteriore aggravio per le abitazioni secondarie: l’Eco Bonus per la seconda casa verrà ridotto e uniformato ad un’unica aliquota del 36% per l’anno 2025, per poi scalare ulteriormente al 30% nel biennio 2026-2027.

Grafico 4 Ecobonus per le abitazioni secondarie

In poche parole, il Governo ha attuato una uniformazione totale dei sistemi di detrazione, rendendoli tutti uguali con la stessa aliquota e differenziando soltanto in base alla destinazione dell’immobile.

Una grossa novità e restrizione vede un ulteriore aggravio per le abitazioni secondarie: l’Eco Bonus per la seconda casa verrà ridotto e uniformato ad un’unica aliquota del 36% per l’anno 2025, per poi scalare ulteriormente al 30% nel biennio 2026-2027.

In poche parole, il Governo ha attuato una uniformazione totale dei sistemi di detrazione, rendendoli tutti uguali con la stessa aliquota e differenziando soltanto in base alla destinazione dell’immobile.

In poche parole, il Governo ha attuato una uniformazione totale dei sistemi di detrazione, rendendoli tutti uguali con la stessa aliquota e differenziando soltanto in base alla destinazione dell’immobile.

Grafico 1 Bonus Ristrutturazioni Edilizie per la prima casa
Figura 1 Bonus Ristrutturazioni Edilizie per la prima casa
Figura 3 Ecobonus per la prima casa
Figura 4 Ecobonus per le abitazioni secondarie
Figura 3 Ecobonus per la prima casa
Figura 4 Ecobonus per le abitazioni secondarie
Grafico 2 Bonus Ristrutturazioni Edilizie per le abitazioni secondarie
Grafico 3 Ecobonus per la prima casa

Che fine ha fatto il bando degli incentivi per le caldaie alimentate a combustibili fossili?

La Direttiva Case Green impone all’Italia di rimuovere gli incentivi per le caldaie alimentate a combustibili fossili, come il gas metano e il gasolio. Poche ore prima dell’approvazione del testo del DdL in analisi, la Commissione Europea ha reso pubbliche le nuove linee guida che sottolineano questo aspetto: le caldaie potranno essere incentivate soltanto se il gas utilizzato è prevalentemente rinnovabile (biogas o idrogeno che sia), di fatto escludendo i generatori predisposti a utilizzare questi gas se al momento dell’installazione la rete di distribuzione alimenta prevalentemente gas metano fossile. Nel Disegno di Legge questa esclusione non è però presente. Rischio evitato e Italia contro le disposizioni europee o svista da correggere in Parlamento? Questo ancora non è chiaro e vedremo soltanto nelle prossime settimane cosa accadrà. L’esclusione potrebbe essere addirittura contenuta in un Decreto Ministeriale apposito

che per forza di cose dovrà essere pubblicato a brevissimo per aggiornare il DM requisiti Ecobonus del 2020, obsoleto alla luce delle modifiche in corso di approvazione.

Bonus Mobili ancora presente

Alla luce di queste novità, passa in sordina l’insperata proroga del Bonus Mobili anche per il 2025 con un tetto di spesa da €5.000, con le stesse modalità del 2024 quindi. La detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione, è stata spesso utilizzata nel settore idrotermosanitario per completare gli arredi durante le ristrutturazioni impiantistiche di bagni e quindi molto utile per i clienti delle aziende installatrici.

L’iter di approvazione della legge di bilancio

Nei mesi di novembre e dicembre si vedrà in Parlamento la classica prassi di ogni legge di bilancio: le commissioni parlamentari analizzeranno il testo approvato dal Governo,

Certificati bianchi+CAR

Detrazioni Fiscali

Fondo Kyoto

Politiche di coesione

Misure mobilità

PREPA

Requisiti minimi

Conto Termico

Fondo Nazionale Efficienza Energetica

Transizione 5.0

Campagne di informazione

Misure PNRR

Obiettivo risparmio PA

Target art. 8 EED

Nel grafico seguente si riporta una valutazione indicativa della ripartizione a livello settoriale dei risparmi cumulati che si stima ottenere al 2030 dalle misure descritte.

Quadro di sintesi del conseguimento dei risparmi di energia finali in Mtep estratto dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, edizione giugno 2024. La quota di risparmio più consistente è prevista come conseguenza dell’applicazione degli strumenti di detrazione fiscale. Con il loro depotenziamento, il rischio è di mancare gli obiettivi fissati di risparmio energetico e installazione di fonti rinnovabili

accoglieranno audizioni dalle principali associazioni di categoria e successivamente inizierà l’iter di approvazione delle migliaia di emendamenti presentati da tutti i partiti. Si vedranno modifiche a quanto analizzato nei precedenti paragrafi? È probabile che, oltre all’inserimento del bando agli incentivi delle caldaie, si possa pensare a un ritorno al 65% nell’ecobonus. Questo è fortemente auspicabile visti i difficili obiettivi da raggiungere entro il 2030: penalizzare gli interventi più attinenti alla riqualificazione nel 2025 potrebbe compromettere il percorso italiano verso la transizione energetica. I risultati di questi passaggi saranno certi soltanto negli ultimi giorni dell’anno con la pubblicazione definitiva della Legge di Bilancio in Gazzetta Ufficiale. Quel che è sicuro è il clima di incertezza generato da questi continui e improvvisi cambi di direzione. In queste ultime settimane diventa perciò imperativo per le aziende installatrici portare a termine gli interventi programmati nei tempi corretti per far ottenere ai clienti finali gli incentivi certi del 2024. Nel frattempo il 2025 sembra delinearsi sempre di più come l’anno di passaggio: se il declino delle detrazioni fiscali è scontato, quale sarà il nuovo sistema di supporto agli interventi di riqualificazione energetica che dovrà nascere nei prossimi anni? Tra esigenze di bilancio statale e ambientali, l’Installatore Professionale sarà sempre pronto a cogliere tutti i cambiamenti al momento giusto. 

Figura 52 - Quadro di sintesi del conseguimento dei risparmi (Mtep di energia finale)

con i prodotti IVAR per il TRATTAMENTO ACQUE

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Le famiglie italiane e i nuovi impianti di climatizzazione

Ostacoli, opportunità e strategie per la transizione energetica

NNegli ultimi anni, il tema della transizione energetica ha guadagnato una crescente attenzione sia a livello politico che sociale, con il cambiamento climatico che ha portato a un ripensamento delle politiche ambientali e dell’uso delle risorse. Uno degli aspetti centrali di questa transizione è rappresentato dall’efficienza energetica degli edifici e, in particolare, dal riscaldamento

domestico, responsabile di una quota significativa del consumo energetico e delle emissioni di CO2. Tuttavia, se gli sviluppi della nuova impiantistica per la climatizzazione invernale sono imminenti e indispensabili per garantire un futuro sostenibile, le famiglie italiane sembrano non essere ancora pronte per questo passaggio per una serie di ragioni complesse che includono ostacoli economici, normativi, psicologici e culturali. La riduzione dei consumi energetici negli edifici rappresenta un pilastro fondamentale della strategia per ridurre le emissioni di gas serra e limitare l’impatto ambientale. Gli sviluppi tecnologici nel settore

della climatizzazione invernale puntano a una maggiore efficienza energetica, all’integrazione con fonti rinnovabili e alla riduzione delle emissioni.

L’ostacolo dello sviluppo tecnologico

Le nuove tecnologie includono pompe di calore, impianti ibridi, caldaie a condensazione di ultima generazione e sistemi di domotica che consentono di gestire i consumi in modo intelligente e ottimizzato.

Uno degli ostacoli principali all’adozione di queste nuove tecnologie di riscaldamento è rappresentato dalla complessità dei lavori necessari per l’installazione

Buona parte degli edifici italiani sono stati costruiti prima degli anni ‘90 e spesso richiedono interventi strutturali significativi per poter ospitare impianti di nuova generazione. Questo rappresenta un problema soprattutto per i condomìni, dove i lavori devono essere approvati da tutti i condòmini e richiedono tempi e costi considerevoli.

Inoltre, la mancanza di esperienza nella gestione di questi progetti aumenta il rischio di problemi tecnici, ritardi e costi aggiuntivi. Per molte famiglie, l’idea di intraprendere lavori di ristrutturazione su larga scala può risultare intimidatoria e, in alcuni casi, viene percepita come un’opzione impraticabile.

Un altro elemento frenante riguarda la complessità di utilizzo dei nuovi sistemi di climatizzazione. Le tecnologie moderne, come le pompe di calore e i sistemi domotici per la gestione dei consumi, richiedono competenze specifiche per essere installate, manutenute e utilizzate in modo efficace. Questo rappresenta un ostacolo signi-

ficativo per le persone meno giovani o per chi ha poca familiarità con la tecnologia.

L’adozione di nuove tecnologie richiede spesso una fase di apprendimento che molte famiglie non sono disposte o non hanno il tempo di affrontare. La necessità di gestire e controllare i sistemi tramite app o dispositivi digitali può scoraggiare chi non è avvezzo all’uso di strumenti tecnologici avanzati. Questa difficoltà di approccio si traduce, nella pratica, in una diffidenza verso l’adozione di nuovi impianti, soprattutto nelle fasce di popolazione meno giovani.

Il rispetto della regola dell’arte

Un aspetto critico legato alla complessità d’uso delle nuove tecnologie riguarda le installazioni e le riqualificazioni eseguite negli ultimi anni senza il pieno rispetto delle regole dell’arte. Purtroppo, in numerosi casi, queste installazioni sono state realizzate in maniera non ottimale, con risultati che hanno deluso le aspettative degli utenti finali. La mancata aderenza agli standard di installazione e progettazione ha determinato disfunzioni impiantistiche, come scarsa efficienza energetica, frequenti guasti o malfunzionamenti, che si traducono in costi di gestione più elevati rispetto a quanto preventivato dai clienti. Questo problema non solo crea insoddisfazione tra gli utenti, ma dà origine a un passaparola negativo nei confronti delle nuove tecnologie. Le famiglie che hanno sperimentato difficoltà nell’utilizzo di questi impianti, o che si sono ritrovate a dover affrontare costi aggiuntivi per riparazioni o adeguamenti, finiscono per scoraggiare

PRIMO PIANO

amici e conoscenti dal fare lo stesso passo verso l’adozione delle nuove soluzioni. Il passaparola negativo, alimentato da esperienze di installazioni poco affidabili, amplifica la percezione che le tecnologie innovative siano complicate, poco efficaci e troppo costose da mantenere. Questo crea una barriera psicologica e culturale ulteriore, che allontana le famiglie dall’adozione di soluzioni efficienti per la climatizzazione, ostacolando la transizione energetica. Per contrastare questo fenomeno, diventa fondamentale garantire che le installazioni vengano eseguite seguendo standard elevati, con il supporto di personale qualificato e aggiornato sulle tecnologie emergenti. Solo in questo modo sarà possibile invertire la percezione negativa e aumentare la fiducia delle famiglie nei confronti delle nuove tecnologie, incoraggiando una transizione più rapida e consapevole verso soluzioni sostenibili.

Il fondamentale snodo degli investimenti

Il costo dei nuovi impianti di climatizzazione invernale rappresenta uno degli snodi principali per l’adozione di soluzioni innovative. L’installazione di una pompa di calore, per esempio, richiede un investimento iniziale significativo, spesso difficile da sostenere per molte famiglie, in particolare per chi ha un reddito medio-basso. Sebbene esistano incentivi fiscali e agevolazioni, la copertura finanziaria non è sempre sufficiente a coprire interamente i costi, e il ritorno economico in termini di risparmio ener-

getico può essere percepito come lontano nel tempo.

L’incertezza riguardo ai costi effettivi e ai tempi di recupero dell’investimento frena ulteriormente le famiglie, che preferiscono spesso optare per soluzioni meno costose, anche se meno efficienti dal punto di vista energetico. Il costo iniziale, quindi, diventa una barriera importante che limita la diffusione delle tecnologie di riscaldamento sostenibili, soprattutto tra le famiglie più vulnerabili dal punto di vista economico.

Il quadro normativo relativo agli incentivi fiscali e alle agevolazioni per la transizione energetica poi è in costante evoluzione e questo può rappresentare un ulteriore ostacolo per le famiglie. Le normative che regolano le agevolazioni fiscali sono spesso soggette a cambiamenti e modifiche, creando un senso di incertezza e confusione tra i consumatori.

Il ruolo delle aziende installatrici

Molte famiglie si affidano agli installatori per avere indicazioni sui migliori impianti da installare, sui benefici delle nuove tecnologie e sugli incentivi disponibili. Tuttavia, non tutti gli installatori sono adeguatamente formati o informati sulle nuove tecnologie e sui vantaggi della transizione energetica. Mancano figure professionali qualificate in grado di fornire consulenza personalizzata e supporto nell’orientamento tra le varie opzioni disponibili. Le famiglie si trovano spesso a dover affrontare da sole la complessità della scelta, senza un supporto completo.

Il settore necessita di una comunicazione incisiva e di una dimostrazione pratica dei vantaggi

Per superare le barriere all’adozione delle nuove tecnologie di riscaldamento, è necessario un cambiamento di mentalità, che può essere ottenuto solo attraverso un’azione incisiva di comunicazione e dimostrazione pratica dei vantaggi. È fondamentale informare le famiglie non solo sugli aspetti tecnici delle nuove soluzioni, ma anche sui benefici concreti in termini di risparmio energetico, riduzione dei costi a lungo termine e miglioramento della qualità della vita. È essenziale che le istituzioni e gli operatori del settore collaborino per fornire alle famiglie un supporto completo e un’informazione chiara e trasparente.

La transizione verso nuovi impianti di climatizzazione invernale rappresenta una sfida complessa ma necessaria per garantire un futuro sostenibile e un migliore utilizzo delle risorse energetiche. Se da un lato esistono numerosi ostacoli all’adozione delle nuove tecnologie, dall’altro è possibile superare queste barriere attraverso una comunicazione più incisiva, una maggiore stabilità normativa e un supporto qualificato per gli addetti a i lavori, come distributori installatori e manutentori. 

OMNIA SLIM SERIE ULSI LA SOLUZIONE IDEALE: MINIMI INGOMBRI, MASSIMA SILENZIOSITÀ E CONTROLLO SMART

NUOVE VERSIONI PER ADEGUARSI ALLE DIVERSE ESIGENZE IMPIANTISTICHE

I ventilconvettori Omnia Slim di Aermec sono stati progettati per climatizzare efficientemente gli ambiente durante tutto l’anno, coniugando ridotta profondità e notevole silenziosità di funzionamento; nasce così una proposta particolarmente indicata all’utilizzo in ambito residenziale

Nel segno dell’efficienza e del comfort, la linea Omnia Slim oggi si evolve con l’impiego di un nuovo motore inverter Brushless, che riduce ulteriormente i consumi elettrici e migliora la silenziosità operativa.

L’offerta Omnia Slim si arricchisce delle versioni con attacchi destri e non mantellate. Queste ultime sono compatibili con il nuovo accessorio Ventilcassaforma, che consente un’installazione incassata, invisibile e senza ingombri in pianta, in linea con le tendenze della moderna architettura d’interni, garantendo un design elegante e la massima razionalizzazione dello spazio.

Il termostato con display luminoso fornisce informazioni chiare sulla temperatura ambiente e sulle impostazioni di programmazione. Grazie al pannello di comando a ghiera ergonomica, la regolazione della temperatura è facile e precisa, e il design moderno e compatto del termostato si adatta a qualsiasi ambiente, aggiungendo un tocco di stile.

Aermec S.p.A. via Roma, 996 - 37040 Bevilacqua (VR) T. +39 0442 633111 www.aermec.com

Omnia Slim Serie ULSI ha uno spessore di 13 cm; da oggi può essere incassato nella Ventilcassaforma

a cura di Stefano Balzarotti

VALUTAZIONE DEI RISCHI:

IL PROCESSO CONTINUO DI MIGLIORAMENTO PROSEGUE

Nonostante gli importanti passi in avanti degli ultimi anni, su alcuni punti ancora oggi è importante lavorare per migliorare

LLa patente a crediti nei cantieri ha riportato l’attenzione su alcuni documenti obbligatori in tema salute e sicurezza sul lavoro, tra cui quello di valutazione dei rischi.

Analizzando i quesiti raccolti durante le attività di consulenza in queste ultime settimane, nascono alcune considerazioni che per essere comprese richiedono una rilettura di quanto scritto nell’articolo uscito sul numero 6 - novembre/dicembre 2022 di questa rivista a mia firma (VEDI BOX) .

Sono passati due anni dalla pubblicazione e, con senno di poi, “molto è stato fatto”. Soprattutto da punto di vista pratico, abbiamo lavorato assieme per richiamare l’attenzione su alcuni punti deboli nella gestione della

sicurezza nelle attività impiantistiche, per valutare i rischi emergenti in funzione delle nuove tecnologie, per fare formazione e addestramento, per alimentare quel “processo continuo di miglioramento e di crescita per tutti”.

Poi arriva la patente a crediti, un intervento legislativo nato per supportare questo processo di miglioramento continuo ed essere uno strumento operativo e di tutela per chi deve fare controlli e valutazioni, per il cui ottenimento occorre dichiarare di essere adempienti con gli obblighi di legge in materia di salute e sicurezza sul lavoro vigenti almeno dal 2008. E sul possesso del documento di valutazione dei rischi (DVR), le considerazioni che sento sono: “È solo uno dei tanti documenti da mettere nel cassetto… perché alla fine… chi controlla?” “Ho chiesto al mio commercialista e mi ha detto che io non devo averlo”.

SICUREZZA

Ma cosa c’è di vero in queste affermazioni? Scopriamolo insieme:

Vero Il DVR in alcuni casi non è un documento obbligatorio;

Vero La patente a crediti non serve per lo svolgimento di attività in contesti diversi da quelli descritti nell’ Allegato X, contesti dove avvengono comunque numerosi incidenti;

Vero Questo concetto di cantiere temporaneo o mobile confonde e limita l’applicazione dell’intervento legislativo;

Vero I lavoratori autonomi non sono obbligati alla formazione, ma solo autorizzati a partecipare a corsi specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro… per ora.

Questo però non giustifica il fatto di continuare a

operare senza un minimo processo di valutazione dei rischi, soprattutto quelli derivanti da interferenze tra più aziende. Questa modalità operativa comporta lavorare senza le conoscenze necessarie per garantire la sicurezza propria e degli altri.

Credo che, obbligo del possesso di un documento o meno, la valutazione e la prevenzione dei rischi deve diventare automatica, come prima di attraversare la strada, quando bisogna guardare prima a sinistra e poi a destra e solo se non provengono veicoli dalle due direzioni è possibile attraversare. E anche mentre si attraversa è utile continuare a guardare a sinistra e a destra per essere certi di essere sempre al sicuro. Infatti, anche per attraversare la strada non serve la patente! 

Valutazione dei rischi: un processo continuo di miglioramento

Tanti i punti su cui possiamo migliorare in tutti i sensi: qualità del servizio reso, ottimizzazione dei tempi, riduzione dei costi e riduzione dei rischi

“Da anni si parla di salute e sicurezza sul lavoro e dal punto di vista legislativo ed organizzativo è stato fatto molto… e molto continuerà ad essere fatto.

Negli anni purtroppo si è parlato e si continua a parlare di malattie professionali, incidenti ed infortuni.

Ho vissuto la tematica della sicurezza da molti punti di vista: lavoratore, soccorritore, RSPP, formatore, consulente… Di incidenti ne ho subiti, ne ho soccorsi e ne ho valutati. Le principali cause? Fretta, negligenza, incoscienza, imperizia… sottovalutazione della presenza di un pericolo e dell’eventuale danno che potrebbe causare; difficoltà nel correlare velocemente l’azione che stiamo svolgendo con i possibili rischi. Non a caso, alla base della prevenzione e protezione troviamo informazione, formazione, addestramento sulla presenza di rischi riferiti alle mansioni, sui possibili danni e sulle misure di prevenzione e protezione…

La valutazione dei rischi (obbligo per i datori di lavoro) è una valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza. Entrando più nel dettaglio occorre osservare anche che i rischi di dividono

in rischi stocastici (anche detti generici) e rischi specifici. Mentre per i rischi specifici, come ad esempio rumore, vibrazioni, radiazioni, videoterminali, legionella, chimico, biologico, movimentazione meccanica dei carichi, ecc, esistono precise norme per la misurazione e la quantificazione del livello di rischio, per i rischi stocastici, come cadute dell’alto, scivolamento, taglio, ecc, occorre procedere stimando ed assegnando dei valori di probabilità di accadimento ed alla gravità del danno (Rischio = Probabilità x Danno).

E quasi tutti i Datori di Lavoro hanno assolto quest’obbligo, anche attraverso consulenze esterne. In tutte le aziende è ormai presente un documento chiamato Documento di Valutazione dei Rischi (dVdR).

A volte però, nel documento di valutazione dei rischi si fatica a dettagliare le specifiche fasi lavorative in relazione ai differenti contesti lavorativi, soprattutto nelle attività impiantistiche dove ogni luogo di lavoro è diverso.

Modalità, probabilità e magnitudo d’esposizione ai vari fattori di rischio, sono caratteristici di ogni contesto d’installazione, oltre che di ogni fase lavorativa. È difficile che un documento possa contenere la soluzione a tutto.

Per migliorare la gestione della sicurezza aziendale occorre rendere i propri collaboratori capaci di analisi e valutazione dei rischi, non per agire una sola volta nella redazione del dVdR, ma sempre,

prima, durante e, soprattutto, dopo lo svolgimento delle attività; capaci di analizzare, insieme ai datori di lavoro, eventuali problematiche emerse e le possibili soluzioni.

Gli accessi all’area di lavoro, la logistica, gli orari, le attrezzature, i prodotti, i DPI, il ripristino dell’area di lavoro… tanti i punti su cui possiamo migliorare in tutti i sensi: qualità del servizio reso, ottimizzazione dei tempi, riduzione dei costi, riduzione dei rischi!

La valutazione dei rischi deve essere un processo continuo di miglioramento e di crescita per tutti, un processo di acquisizione di informazioni utili all’identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi nell’ ambiente di lavoro (Informazione); un processo di elaborazione ed acquisizione conoscenze, procedure e competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda (Formazione); Questo ed i futuri articoli inerenti alla sicurezza perseguiranno proprio l’obiettivo di favorire il dialogo e lo scambio di informazioni fra le parti, affinché quanto fatto finora non resti chiuso in un cassetto ma diventi una solida base per una costante, proficua e condivisa azione di miglioramento delle condizioni di lavoro, di salute e di sicurezza.”

L’articolo è tratto dallo Speciale Sicurezza sul lavoro a firma di Stefano Balzarotti apparso su Installatore Professionale di novembre/dicembre 2022.

L’intervista del mese

DESIGN SOSTENIBILE PER UN FUTURO RESPONSABILE

Intervista a Giuseppe Stampanoni, Responsabile

Commerciale Progetto Group

Nella vostra descrizione aziendale si legge: “Concentriamo la nostra attenzione nella fase di ricerca, progettazione e produzione. Ci dedichiamo alla cura dei prodotti, alla produzione 100% Made in Italy, alla ricerca dei materiali e del design”. Ci vuole spiegare brevemente la filosofia dell’azienda?

NLa nostra azienda è specializzata nella produzione di specchi e accessori per il bagno. Attualmente, il prodotto più rilevante è lo specchio che rappresenta per noi il focus della nostra produzione sia in termini di volumi che di fatturato. Tutti i nostri prodotti sono Made in Italy e vengono realizzati in uno stabilimento a Siena, dove lavorano 50 dipendenti.

Negli ultimi anni abbiamo investito molto nelle tecnologie di produzione, diventando una delle aziende del settore con le più avanzate competenze tecnologiche in questo ambito.

Per noi, le parole chiave sono design e innovazione. Collaboriamo con designer di rilievo come Bruna Rapiscarda, Danilo Fedeli e Simone Micheli, oltre ad altri esperti che ci affiancano nella ricerca e sviluppo di nuovi prodotti specifici per il bagno.

La nostra filosofia aziendale prevede un forte impegno per lo sviluppo del design e per la ricerca di materiali e finiture innovative. A questo scopo, abbiamo un centro studi dedicato.

Durante l’ultima edizione di Cersaie avete presentato una nuova collezione di accessori per il bagno, ONDA, firmata dal designer Simone Micheli. Come è nata questa collaborazione?

Il nostro primo progetto con Simone Micheli è stato concepito per creare una collezione che fosse versatile e potesse adattarsi sia al settore del contract che agli ambienti privati. Questo “matrimonio” è nato dall’esigenza di lavorare con un designer di caratura internazionale: Simone è molto apprezzato e conosciuto in tutto il mondo e, grazie a lui, stiamo riuscendo a espandere la

nostra presenza anche in nuovi mercati.

Abbiamo scelto Simone perché rispecchia la filosofia aziendale; il suo approccio al design unisce coerenza formale, funzionalità e sostenibilità, elementi che per noi sono fondamentali. La collezione ONDA presentata a Cersaie è solo il primo passo; abbiamo intenzione di proseguire la collaborazione anche nei prossimi anni, sviluppando nuovi progetti insieme.

Il 2024 sta per concludersi. Che anno è stato per Progetto Group? Quali sono gli obiettivi di crescita e le strategie che intendete adottare il prossimo anno?

GIUSEPPE STAMPANONI, Responsabile Commerciale Progetto Group

Il 2024 è stato un anno di importanti investimenti per l’azienda, soprattutto nell’ambito produttivo e nello sviluppo prodotti. Nonostante le difficoltà che il mercato sta attraversando, specialmente per quanto riguarda la grande distribuzione e il settore tradizionale, prevediamo di chiudere l’anno con una crescita del 10% rispetto al 2023. Questo incremento di fatturato, considerando che l’ultimo semestre non è stato positivo, è particolarmente significativo.

Le difficoltà che state riscontrando sono legate alla riduzione dei bonus?

Dal 2019 ad oggi il mercato ITS ha beneficiato di

una serie di incentivi e agevolazioni che hanno creato una situazione anomala. Per questo motivo, sarebbe più realistico confrontare le performance attuali con i livelli del 2019, poiché gli ultimi anni non mostrano un quadro veritiero. È chiaro che, una volta raggiunti certi volumi di fatturato, diventa difficile per le aziende tornare indietro. I bonus hanno certamente aiutato il settore, ma sicuramente nei prossimi anni le aziende ne pagheranno le conseguenze, a meno che non vengano introdotte nuove soluzioni che favoriscano lo sviluppo dell’edilizia.

Ci può anticipare qualche progetto per il prossimo anno? Quali saranno i vostri obiettivi principali?

Per il prossimo anno prevediamo una crescita ulteriore, grazie al fatto che siamo un’azienda giovane, con soli 11 anni di attività, ma già leader nel nostro settore. Abbiamo ancora ampi margini di miglioramento e ci concentreremo soprattutto sull’espansione nei mercati esteri. Siamo già presenti in alcuni Paesi, ma il nostro obiettivo è rafforzare significativamente la nostra presenza internazionale e aprire nuove opportunità in altri mercati. Parallelamente, continueremo a investire nella rete tradizionale; in particolare negli showroom e alla fine di quest’anno lanceremo un nuovo catalogo.

Come vi rapportate con gli installatori? Quali supporti fornite? Offrite corsi di formazione o altri strumenti di supporto?

Essendo principalmente di arredamento, il nostro prodotto non richiede una formazione tecnica complessa, poiché è piuttosto semplice da installare. Tuttavia, forniamo comunque supporti pratici per risolvere eventuali problematiche. Offriamo display e dispositivi che possono essere utili per la collocazione dei prodotti e, all’interno di ogni confezione, includiamo istruzioni dettagliate per l’installazione così da prevenire eventuali difficoltà.

RNegli ultimi tempi, le aziende si sono dimostrate sempre più attente a sostenibilità ed economia circolare. Ritenete che queste tematiche siano oggi un aspetto importante e da valorizzare in ottica di filiera?

La nostra azienda ha abbracciato la sostenibilità in modo concreto, con un forte impegno e investimenti per rendere sia i nostri processi sia i prodotti il più ecosostenibili possibile. Non ci limitiamo a creare specchi di qualità, ma puntiamo a un futuro più verde. Per esempio, i telai dei nostri specchi sono realizzati in PVC estruso, composto al 50% da materiali riciclati. Inoltre, tutti gli scarti di lavorazione del PVC vengono recuperati e riciclati. Anche i nostri imballaggi sono al 100% in cartone riciclato, mentre il legno utilizzato per la produzione

di armadietti – dalla produzione limitata – è certificato FSC (Forest Stewardship Council), per garantire una provenienza responsabile. A livello di stabilimento, utilizziamo esclusivamente energia sostenibile e tutte le nuove attrezzature sono ad alta efficienza energetica.

Sul fronte dei prodotti, i nostri specchi, che rappresentano il core business aziendale, sono realizzati con una vernice di protezione senza piombo e contengono il 40% di vetro riciclato. Nel 2022, abbiamo ottenuto la certificazione Carbon Footprint, che certifica il basso impatto ambientale delle attività sul cambiamento climatico. Quest’anno, inoltre, abbiamo fatto investimenti significativi in macchinari di ultima generazione con un consumo energetico ridotto e basse emissioni di CO2. 

Il comfort è di casa sempre.

Innovativo sistema integrato ad incasso in pompa di calore elettrica aria–acqua che ottimizza il risparmio energetico

Bollitore ad altissima efficienza con sistema di scambio termico a piastre brevettato, privo di sistemi di circolazione forzata.

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Strategie di crescita in un mercato instabile

Dopo l’euforia rappresentata da bonus e superbonus, il settore dell’edilizia sta andando incontro a una brusca frenata. Quali “coordinate” verranno prese in considerazione per tracciare la nuova rotta?

I temi al centro del XXV Convegno ANGAISA

Le “coordinate” prese in considerazione per

cercare di tracciare la nuova rotta

• Uno scenario macroeconomico incerto, in cui la disponibilità delle famiglie all’investimento sul bene casa appare drasticamente ridimensionato;

• le potenzialità di crescita delle aziende, legate all’accelerazione della trasformazione digitale in atto, con le opportunità (e i rischi) derivanti dall’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale;

• le prospettive di rilancio del comparto impiantistico che potrebbero concretizzarsi nei prossimi anni, legati agli obiettivi della Direttiva Case Green, ma di cui per ora non è possibile prevedere con precisione il reale orizzonte temporale, né la strategia che vorrà adottare il Governo per sostenere un programma di investimenti di cui non tutte le famiglie italiane potrebbero farsi carico;

• un quadro normativo che sembra voler affossare definitivamente quel sistema di incentivi che aveva rilanciato l’edilizia e contribuito, almeno in parte, alla riqualificazione di un parco immobiliare vetusto e inefficiente;

• l’importanza di un approccio manageriale che possa garantire all’azienda un assetto stabile, in grado di gestire i cambiamenti in atto, facendo leva sul capitale umano, ovvero le competenze, esperienze e capacità del personale, che rappresentano una delle risorse più importanti per il successo (e la resilienza) di un’impresa nel lungo periodo.

TTorna anche quest’anno l’appuntamento della distribuzione ITS dal titolo: “Strategie di crescita in un mercato instabile”. Giovedì 28 novembre 2024, presso il Centro Congressi Stella Polare di Rho Fiera (MI), si terrà infatti il XXV Convegno nazionale ANGAISA; due distinte sessioni, quella della mattina e del pomeriggio, intervallate dalla consueta colazione di lavoro. Il Convegno – realizzato in collaborazione con le aziende Soci Sostenitori Bellosta Rubinetterie, Giacomini, Haier, Idea Group, Immergas e Irsap, con la partecipazione di Allianz e Mostra Convegno Expocomfort e il contributo di Blu&Rosso (media partner) e di IdroLAB (partner tecnologico) – sarà coordinato e moderato da Laura Chimenti, giornalista conduttrice del TG1 RAI.

Tracciare una nuova rotta

Dopo l’euforia che ha vissuto il mercato nel periodo post-pandemia, con la locomotiva rappresentata da bonus e superbonus edilizi, il settore dell’edilizia nel suo complesso sta andando incontro a una brusca frenata, con cali di fatturato generalizzati e prospettive di medio-lungo periodo segnate da grandi incognite.

Il Convegno ANGAISA vuole fare il punto della situazione, fornendo alla platea dei congressisti elementi utili per disegnare le strategie future. Quali “coordinate” verranno prese in considerazione per cercare di tracciare la nuova rotta? (Vedi Box).

Tra i temi che il Convegno intende affrontare, con i contributi di autorevoli relatori e istituti di ricerca, largo spazio allo scenario macroeconomico incerto, in cui anche la disponibilità delle famiglie all’investimento sul bene casa appare drasticamente ridimensionato. Si parlerà poi del quadro normativo – che sembra voler affossare definitivamente quel sistema di incentivi che aveva rilanciato l’edilizia e contribuito, almeno in parte, alla riqualificazione di un parco immobiliare vetusto e inefficiente – e delle prospettive di rilancio del comparto impiantistico che potrebbero concretizzarsi nei prossimi anni, soprattutto grazie agli obiettivi della Direttiva Case Green. Tra le altre tematiche che verranno affrontate nel corso della giornata troviamo le potenzialità di crescita delle aziende (non solo del nostro settore) legate all’accelerazione della trasformazione digitale in atto, con le opportunità (e i rischi) derivanti dall’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Infine, si parlerà dell’importanza di un approccio manageriale che possa garantire all’azienda un assetto stabile, in grado di gestire i cambiamenti in atto, facendo leva sul capitale umano, ovvero le competenze, esperienze e capacità del personale, che rappresentano una delle risorse più importanti per il successo (e la resilienza) di un’impresa nel lungo periodo.

CONVEGNO ANGAISA PROGRAMMA

PROGRAMMA DEI LAVORI

Ore 09.00 Registrazione Congressisti e caffè di benvenuto NETWORKING

PRIMA PARTE

Ore 10.00 Apertura dei lavori

Maurizio Lo Re

(Presidente ANGAISA)

Il settore ITS, la filiera, le attività associative

Mariano Bella

(Direttore Ufficio Studi Confcommercio)

Commercio, consumi e disagio sociale: le analisi di Confcommercio

Carlo Cottarelli

(Professore di Macroeconomia e Politica

Fiscale - Università Cattolica di Milano)

L’andamento lento dell’economia italiana, tra “chimere” e realtà

Marco Nocivelli

(Vicepresidente Confindustria con delega alle Politiche Industriali e al Made in Italy)

Le priorità del Sistema Paese: scenari di crescita e scelte strategiche

Vittorio Chiesa

(Professore di Gestione Strategica di imprese e Direttore Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano)

L’efficienza energetica in Italia: prospettive di mercato e barriere allo sviluppo

Cristina Scocchia

(Amministratore Delegato Illycaffè Spa)

Il coraggio di provarci: obiettivi, responsabilità e leadership

Ore 13.00 Colazione di lavoro

SECONDA PARTE

Ore 14.00 Ripresa dei lavori

Maurizio Lo Re (Presidente ANGAISA) Il mercato della distribuzione idrotermosanitaria 2024-2025

Alberto Bubbio

(Senior Professor di Economia Aziendale LIUC Università Cattaneo - Castellanza VA) I nuovi “numeri” del settore: niente di nuovo, ma è tutto così diverso

Massimiliano Pierini

(Managing Director RX Italy Srl)

MCE 2026, l’energia sta evolvendo: l’evoluzione del settore HVAC + R

Giuliano Noci

(Professore di Economia e Marketing Politecnico di Milano)

Intelligenza artificiale: potenzialità, rischi ed opportunità per aziende e lavoratori

Massimo Minguzzi (CEO IdroLAB Srl)

Strategie per il futuro digitale: affrontare dubbi e sfruttare certezze

Lorenzo Bellicini (Direttore CRESME)

Edilizia e idrotermosanitario, tanti mercati in cerca di una nuova stabilità

Maurizio Lo Re (Presidente ANGAISA)

Conclusioni e chiusura lavori

Moderatore: Laura Chimenti Giornalista TG RAI1

NUOVA EDIZIONE 2° SEMESTRE 2024

PREZZARI per AGEVOLAZIONI FISCALI

Il Prezzario per la parte di impiantistica meccanica, civile e industriale, al cui interno sono presenti i costi di fornitura dei materiali e delle opere relative ai seguenti impianti: idro-sanitari e gas domestico; riscaldamento e condizionamento a energie da fonti rinnovabili; antincendio; sollevamento acque; regolazione, automazione e controllo di impianti tecnologici; irrigazione; sollevamento (ascensori, montascale, scale mobili etc.). Inoltre, nel Prezzario sono riportate alcune voci e prezzi relativi alle opere di demolizione e rimozione e assistenze murarie.

Nell’edizione del 2° semestre 2024, in aggiunta all’usuale verifica generale dei prezzi e delle descrizioni, sono state riportate le nuove tabelle di manodopera edile e impiantistica e si sono registrate numerose novità con particolare attenzione ai seguenti settori: negli Impianti a energie da fonti rinnovabili sono state verificate e modificate le voci concernenti gli impianti ibridi; negli Impianti di condizionamento sono stati effettuati verifica e aggiornamento delle voci relative alle pompe di calore; negli Impianti idro-sanitari sono state maggiormente ampliate e dettagliate alcune voci relative ai sanitari; negli Impianti di sollevamento è stata effettuata una verifica puntuale e dettagliata delle voci relative alla manutenzione degli impianti.

Rilevazione prezzi LUGLIO 2024

LA SOLUZIONE CHE EVITA LA NUOVA CANNA FUMARIA

Un esempio di sostituzione caldaia in appartamento condominiale: evitata una nuova canna fumaria

DDal 2015, la normativa ErP

impone che le nuove caldaie installate rispettino prestazioni minime di efficienza, spingendo verso apparecchi più performanti e meno inquinanti come le caldaie a condensazione.

Nei condomini termoautonomi, i principali problemi riscontrati riguardano:

• l’adeguamento del sistema di evacuazione dei fumi;

• la posa di un nuovo tubo per lo scarico della condensa.

Solo gli appartamenti dotati di

caldaie a camera aperta (tipo B) collegate ad una canna fumaria collettiva ramificata sono esentati dall’obbligo, consentendo la sostituzione con apparecchi similari.

Evitare la canna fumaria

UNIQA REVOLUTION di Sime è l’unica caldaia stagna sul mercato conforme alla normativa ErP progettata per la rapida sostituzione delle vecchie caldaie senza la necessità di costosi interventi all’impianto. I principali vantaggi sono:

• collegamento alla canna fumaria esistente (previa verifica tecnica)

• nessun nuovo tubo di scarico della condensa nell’appartamento

• riduzione di costi e tempi di intervento

• accesso alla detrazione fiscale del 50% “Bonus Casa”

Il segreto di Uniqa Revolution è l’esclusiva tecnologia brevettata Sime con recuperatore attivo integrato. Questo dispositivo estrae energia dall’aria comburente, permettendo all’apparecchio di raggiungere l’efficienza richiesta senza generare condensa.

Il caso del condominio di Via Vignetta a Gallarate

In un condominio di Via Vignetta, a Gallarate, la necessità di sostituire una caldaia murale sta-

Case History

gna collegata a una canna fumaria collettiva ha trovato in Uniqa Revolution la soluzione ottimale. La committenza aveva bisogno di una soluzione rapida e autonoma, data l’indisponibilità dell’assemblea condominiale a effettuare lavori di adeguamento per il sistema di scarico fumi. La ditta incaricata, Termoidraulica TCR di Mario Cozzi e Morris Rossoni, ha inizialmente valutato la possibilità di installare una caldaia a condensazione, rispet-

tando la deroga ammessa dalla UNI CIG 71293:2015 par.5.1. Tuttavia, dopo verifica tecnica da parte di un tecnico qualificato, i materiali della canna fumaria esistente di diametro 230 mm si sono rivelati inadatti al funzionamento a umido con fumi condensanti. L’installatore ha fatto quindi ripetere la verifica per la caldaia Uniqa Revolutiondi Sime, tenendo in considerazione, secondo la UNI 10641, la maggior portata e la riduzione di temperatura dei prodotti della combustione di Uniqa Revolution rispetto alla caldaia sostituita, ottenendo questa volta esito positivo. La verifica è stata svolta anche in previsione della possibilità di sostituzione per gli altri appartamenti. Ottenuto il via libera, l’installazione è stata completata senza alcuna modifica alla struttura dell’impianto. Il cliente ha inoltre usufruito della detrazione fiscale Bonus Casa del 50%, in quanto trattandosi di semplice sostituzione del generatore, non è stata necessaria alcuna SCIA

né segnalazione all’ENEA. L’installazione di supporti antivibranti forniti di serie e il rispetto delle specifiche di montaggio hanno garantito un funzionamento ottimale e silenzioso, con un’efficienza superiore rispetto alla caldaia sostituita. 

L’opinione dell’installatore

“Abbiamo utilizzato Uniqa Revolution per risolvere diversi problemi di sostituzione ed è stata un’ottima esperienza. Ci ha consentito di risolvere problemi tecnici ed economici non indifferenti, potendo tornare a lavorare in semplice sostituzione delle caldaie, in modo rapido e efficiente. Il cliente che ci ha chiesto di intervenire, è risultato molto soddisfatto dal nostro lavoro, avendo risolto il problema della sostituzione nel giro di poche ore, attendendo solo i tempi tecnici per le verifiche del caso e il ritiro del prodotto presso il rivenditore. Diversamente il cliente avrebbe dovuto attendere un permesso dal Condominio per realizzare una canna fumaria nuova a proprie spese (minimo un paio di settimane) e avrebbe dovuto coordinare il lavoro di due professionisti differenti: noi e il muratore per la sistemazione dello scarico condensa. Inizialmente eravamo preoccupati del livello di rumorosità del prodotto, vista la presenza di un compressore frigorifero e di un ventilatore aria comburente maggiorato, ma abbiamo notato come il rispetto delle specifiche del costruttore (utilizzo dei gommini antivibranti per il fissaggio a parete e sistemazione del diaframma fumi) sia bastato per risolvere ogni problematica d’installazione. In poche ore abbiamo risolto il problema e rilasciato una dichiarazione di conformità certamente corretta, lasciandoci totalmente sereni d’aver lavorato nel pieno rispetto delle ‘regole dell’arte’”.

Mario Cozzi - Installatore Termoidraulica TCR

NUOVA EDIZIONE 2° SEMESTRE 2024

PREZZARI per AGEVOLAZIONI FISCALI

Rilevazione prezzi

SETTEMBRE 2024

Il Prezzario contiene 16.000 voci e prezzi relativi alle opere edili dei cantieri di nuova costruzione. In particolare riguardano: scavi e trasporti, opere provvisionali, pali e trivellazioni, opere in vetrocemento, massetti, sottofondi, vespai, drenaggi, opere murarie, condotti e canne fumarie, tetti e manti di copertura, isolamento termoacustico, impermeabilizzazioni, pavimenti, opere in pietra da taglio, rivestimenti, intonaci, controsoffitti e pareti divisorie, serramenti in legno, alluminio e in pvc, opere in vetro e materie plastiche, opere da pittore, opere stradali, opere di giardinaggio, assistenze murarie, rilievi e prove di laboratorio, opere di sicurezza.

L’edizione del 2° semestre 2024 contiene, in aggiunta al consueto aggiornamento generale dei prezzi e delle descrizioni, la completa revisione dei prezzi di tutte le categorie, in base ai listini di settembre 2024. Si riportano di seguito le novità di questa edizione: aspiratori eolici nel capitolo delle canne fumarie; revisione dei controsoffitti in pannelli di gesso rivestito; ampliamento delle voci riguardanti la preparazione di sottofondi, le pitturazioni e la revisione della sezione “tappezzerie”; nel capitolo di “sistemazioni esterne” ampliamento delle voci riguardanti i percorsi tattili per non vedenti e pali in stile.

Strategie di Marketing

VISION: SE CE L’HAI, ALLORA FAI LA DIFFERENZA

Spesso considerata una questione marginale, la Vision è, invece, il primo mattone della propria azienda e del proprio business, un valido aiuto per realizzare meglio gli obiettivi aziendali

LLa Vision, o Visione in italiano, è uno degli aspetti fondamentali del business moderno. È proprio centrale e addirittura strategica, nonostante spesso sia poco conosciuta, e il più delle volte anche sottovaluta. Può succedere, infatti, che l’imprenditore consideri la Vision come una questione marginale, giusto da raccontare in una pagina del proprio sito web, oppure all’interno di una propria brochure. E così succede che si demandi la scrittura e la descrizione ad una società di comunicazione, o di marketing, che ha il compito di raccontare la visione aziendale di qualcun altro. E il più

delle volte, per descriverla questa visione, si guarda a cosa scrivono i concorrenti, quasi fosse semplicemente un esercizio di stile letterario, oppure estetico. In realtà la Vision è il primo mattone della propria azienda e del proprio business. Per cui è proprio importante prendere contatto con questo concetto e capire come può aiutarci a realizzare meglio gli obiettivi imprenditoriali.

Cos’è la Vision?

E partiamo da un primo pensiero, certamente liberatorio. Per avere la visione non serve essere dei veggenti e tutto questo non c’entra per forza con l’illuminazione mistica ricevuta da qualche Divinità. In realtà stiamo

per l’appunto parlando di business. Anche se riflettendoci bene, si parte comunque da qualcosa legato all’ispirazione e anche all’immaginazione. Di fatto si parte da un’idea. Ed è proprio l’imprenditore ad averla, iniziando appunto da una sua personale idea. Magari in quel momento preciso non si sa ancora dove tutto questo porterà, eppure la scintilla è già scoccata. La sacra scintilla dell’imprenditoria, perché comunque un qualcosa di mistico c’è. D’altronde è normale che l’idea porti con sé un desiderio ed anche un sogno. C’è l’ambizione di costruire qualcosa di cui essere orgogliosi, che dia certamente sostentamento e perché no, anche agio e ricchezza. Insomma, un qualcosa che ci faccia sentire riconosciuti e pure ammirati, sicuramente che ci faccia raggiungere quegli obiettivi, pensati ed immaginati nella mente.

Ora pensa a quel primo momento, in cui tu o un imprenditore in generale ha immaginato la sua idea di business; quegli istanti in cui ha pensato a come poteva essere il lavoro, quali fornitori lo avrebbero aiutato, che collaboratori iniziali avrebbero dato vita al tutto, ed anche quali primi clienti si sarebbero raggiunti. Stiamo parlando, quindi, di quei momenti in cui nella mente si stava costruendo l’idea stessa dell’azienda. Ecco, posso già dirti che questa è la Vision. E stiamo parlando, per la precisione, di una visione di business.

Una Vision efficace: quali caratteristiche?

E qui possiamo farci una prima domanda importante: “Come deve essere la Vision per essere efficace?” Sì, perché la visione della propria azienda o del proprio business deve avere certe caratteristiche per dare un’utilità reale e per essere funzionale. Quindi, allora possiamo darci la risposta che ci serve: la caratteristica di un’ottima visione di business è la ricchezza di dettagli. Questo è punto fondamentale. Senza i dettagli la Vision diventa scarsa, debole e resiste per poco tempo. Provate a domandarlo a tutti quegli imprenditori che non si ricordano più quale era la visione con cui erano partiti e hanno difficoltà ad esprimere anche qual è quella attuale. Questo succede perché le immagini, se non sono costruite con ricchezza di dettagli, tendono a cancellarsi e svanire dalla mente. Un po’ come una vecchia foto stampata lasciata al sole che, giorno dopo giorno, vedrà scomparire prima i colori e poi anche le forme, fino a diventare irriconoscibile. Bisogna avere cura della propria visione. Occorre costruire nella mente immagini ricche di dettagli che descrivano come vediamo il futuro di noi stessi e del nostro business. E serve dargli vita ogni anno, ogni mese, ogni settimana, e se vi va anche ogni giorno. Così la foto diventerà un film in 4K, e in un certo senso sarà la vostra serie tv, con tanto di stagioni e appassionati spettatori. Se ve lo state chiedendo, vi rispondo subito: sì, gli spettatori possono essere i vostri clienti.

Come costruire i dettagli che servono?

E come aiutarsi nel costruire tutti i dettagli che ser-

vono? Facendosi domande e certamente dandosi delle risposte. Insomma, dovete fare un po’ come Marzullo. Una specie di intervista a voi stessi. Beh, se volete la possiamo proprio iniziare quest’intervista e vi do anche una mano facendo un po’ Marzullo. Sedetevi comodi che vi faccio qualche domanda.

E iniziamo da:

“Allora mi dica, c’è l’ha un’idea di business che la entusiasma e la fa sognare? La racconti pure!” Io, da intervistatore, mi aspetto che la risposta sia talmente energica e ricca di dettagli che l’entusiasmo lo trasmettete anche a me, e certamente agli spettatori che un po’ vogliono sognare anche loro. Quindi, se state rispondendo con energia e chiarezza, allora vi dico ottimo! E cogliete subito l’occasione per scrivere quello che state esprimendo, perché quelle parole scritte diranno molto della vostra visione. Eppure può succedere, e a volte capita, che questo entusiasmo non ci sia neanche, e nemmeno una parvenza di sogno appaia all’orizzonte.

Durante un momento formativo durante quest’anno, un imprenditore mi ha detto:

“Non ne ho di sogni, so solo che ogni mattina mi alzo e devo fare andare le mani, mentre sto con i piedi per terra.” Ok, ci sta. Ed è anche giusto che i piedi stiano per terra mentre è altrettanto importante che le mani agiscano. Quello che è ugualmente fondamentale è che la mente stia al di sopra di tutto e continui a immaginare una visione di qualità, in sostanza qualcosa a cui ambire. E questo è veramente importante perché come esseri umani abbiamo bisogno di darci stimoli positivi, di crescita e di miglioramento e di poter vedere, in una qualche misura, che il futuro abbia delle nuove possibilità. In due parole: Speranza e Passione Speranza per darci sempre le energie per credere nel miglioramento, che è il primo ingrediente per poterlo attuare.

Passione perché è sinonimo di energia, voglia, entusiasmo e coraggio. Tutte cose necessarie per darci le motivazioni utili a superare le sfide, e raggiungere quindi gli obiettivi.

Ecco, se uniamo tutto questo otteniamo un sogno. La cosa fondamentale da precisare è che si ottiene il proprio di sogno. Ognuno lo ha, della dimensione e della forma che ha immaginato, insomma il suo di sogno. E i sogni meritano tutti ugual rispetto e valgono allo stesso modo, proprio perché sono personali. Sogno è quello che si ha in mente e che poi diventerà, attraverso il proprio viaggio, il porto a cui arrivare. È da qua che parte, quindi, il viaggio dell’imprenditore, cioè dall’immaginazione che poi diventa una visione, ricercata e costruita con abbondanza di dettagli, ordinati ed inseriti in un flusso monitorabile. Sì, perché i dettagli ordinati servono a costruire la prima versione del programma, cioè la realizzazione di un vero e proprio piano operativo, utile ad avviare e poi dare corpo al proprio business. È proprio per questo che un famoso imprenditore, cioè Walt Disney, molto tempo fa disse una celebre frase: “Se puoi sognarlo, puoi farlo.” 

CALEFFI FESTEGGIA 10 ANNI IN POLONIA

Un evento per celebrare un decennio di crescita dinamica di Caleffi nel paese, rafforzando la tradizione di eccellenza nella fornitura di prodotti e soluzioni di altissima qualità

Caleffi Polonia ha celebrato il suo 10° anniversario presso l’ICE Conference Center di Cracovia. La cerimonia, tenuta in un elegante stile italiano, ha riunito oltre 200 ospiti tra cui proprietari e membri del consiglio di amministrazione delle aziende che collaborano con Caleffi, rappresentanti dei segmenti chiave del mercato HVAC in Polonia. L’evento aveva l’obiettivo di celebrare un decennio di crescita dinamica di Caleffi nel paese, rafforzando la tradizione di eccellenza nella fornitura di prodotti e soluzioni di altissima qualità. Come marchio globale, Caleffi pone grande enfasi sul rispetto per le persone e l’ambiente. La scelta della location è stata attentamente considerata: la sua reputazione e le condizioni confortevoli erano ideali per celebrare non solo i successi dell’azienda, ma anche per rafforzare le relazioni commerciali che sono alla base delle sue operazioni. La celebrazione ha avuto un carattere internazionale, sottolineando i legami polacco-italiani e la lunga storia di cooperazione.

Stile italiano,

ospitalità polacca

Un momento significativo dell’incontro con i Partner Commerciali Polacchi è stata la presenza del Presidente dell’azienda, Marco Caleffi, e dei rappresentanti della casa madre italiana: il Direttore Commerciale Estero, Angelo Nolli, e la Responsabile Brand & Content Marketing, Federica Beretta. Dal palco, Marco ha espresso profonda gratitudine ai Partner Commerciali in Polonia, evidenziando l’importanza cruciale dell’avvio della collaborazione avvenuto alcuni anni fa. Non ha nascosto il suo entusiasmo per l’impegno dimostrato fino ad oggi e per la creazione di opportunità per il continuo sviluppo dell’azienda in Polonia. Gli organizzatori hanno creato uno spazio favorevole alle conversazioni e allo scambio di esperienze che, unite all’eccellente cucina italiana, hanno offerto un’ottima occasione per parlare e riflettere sul futuro del settore e le sfide comuni.

10 anni di Caleffi Polonia: le basi per il futuro

La celebrazione del 10° anniversario è stata anche un mo-

mento di riflessione sul futuro. Nell’ultimo decennio, l’azienda ha guadagnato la fiducia del mercato polacco introducendo soluzioni moderne ed ecologiche. L’attenzione alla qualità, all’innovazione, all’educazione e alla costruzione di rapporti duraturi con i partner sono i pilastri delle future attività di Caleffi Polonia. Il presidente di Caleffi Polonia, Tomasz Kukułka, ha sottolineato che nell’anno dell’anniversario l’azienda ha avviato la costruzione del Centro di Competenza Caleffi a Cracovia, che diventerà un dinamico centro educativo e un luogo di confronto sulla qualità di prodotti e servizi. Durante il gala è stato presentato il progetto della nuova sede e lo stato attuale della costruzione di questa struttura moderna, la cui conclusione è prevista entro la fine del 2025. Il Centro di Competenza Caleffi Cracovia - C4, sarà non solo un luogo di lavoro per i rappresentanti polacchi dell’azienda, ma anche un centro di formazione e uno spazio per lo scambio di esperienze tra aziende e istituzioni. Questo investimento simboleggia non solo l’ulteriore sviluppo dell’azienda in Polonia, ma anche l’impegno a costruire relazioni commerciali forti e durature basate sulla cooperazione e su valori comuni. “Dieci anni fa, presentando il progetto Caleffi sul mercato polacco, ci siamo basati sulla qualità e sull’innovazione dei prodotti e delle soluzioni prodotte e offerte dalla nostra azienda. Dall’inizio della collaborazione con voi, ci hanno guidato onestà e trasparenza nella comunicazione. La posizione raggiunta dalla nostra azienda e dai prodotti Caleffi in Polonia è stata possibile grazie ai nostri Partner Commerciali. Vi ringraziamo per la vostra fiducia e allo stesso tempo ci impegniamo a non deluderla, continuando a sviluppare e rafforzare le nostre relazioni. Questo è un presagio ottimistico che nei prossimi anni possiamo raggiungere ancora più successi insieme. Gli ultimi dieci anni della nostra presenza in Polonia sono solo l’inizio - una fondazione simbolica per una cooperazione futura ancora più fruttuosa con i Partner Commerciali. Rimaniamo aperti alle nuove sfide che il futuro ci riserva. Continueremo a plasmarlo nel modo più positivo possibile. Grazie.” - ha concluso Kukułka.

CASEITALY EXPO 2025: EDILIZIA SOSTENIBILE TRA SOLUZIONI INNOVATIVE E NOVITÀ NORMATIVE

L’evento punta a promuovere l’innovazione nel settore edilizio, con particolare attenzione a sostenibilità e risparmio energetico

La città di Bergamo ospiterà CASEITALY EXPO 2025, la prima fiera italiana dedicata all’involucro edilizio che si ripromette di collegare le aziende specializzate in soluzioni accessorie per l’edilizia con imprese impegnate nella progettazione e costruzione, e che si terrà dal 12 al 14 febbraio 2025. Paolo Agnelli, fondatore e presidente di Confimi Industria, evidenzia l’importanza strategica della manifestazione: “Questa fiera è fondamentale perché è l’unica in Italia nel suo genere, capace di creare un ponte tra le aziende accessorie nel settore dell’involucro edilizio e le imprese edili. In un momento in cui la sostenibilità e il risparmio energetico sono al centro delle nuove normative, CASEITALY EXPO 2025 offrirà alle imprese anche la possibilità di aggiornarsi sulle soluzioni più innovative e allineate con le nuove normative.” Confimi Industria rappre-

senta circa 45 mila imprese per 650 mila dipendenti con un fatturato aggregato di quasi 85 miliardi di euro. La Confederazione è stata fondata dall’attuale presidente Agnelli nel 2012 per rispondere alla necessità di rappresentare e di salvaguardare in Italia il mondo e le esigenze del settore manifatturiero e dei servizi alla produzione.Paolo Agnelli ha aggiunto: “Credo fermamente che CASEITALY EXPO 2025 avrà un grande successo. È un evento necessario per il settore, che ha bisogno di visibilità e confronto diretto su temi cruciali come la sostenibilità e l’innovazione”.

Espositori, temi e prodotti Al centro dell’attenzione ci sarà l’involucro edilizio – serramenti, schermature solari, tende, porte, maniglieria, lattoneria – fondamentali per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. L’evento si propone di rispondere alle crescenti esigenze del settore in termini di sostenibilità, innovazione tecnologica e risparmio energetico, in linea con le recenti normative nazionali ed europee. La fiera rappresenterà un’opportunità per tutti gli operatori del settore di scoprire le ultime tecnologie e prodotti in tema di sostenibilità ed efficienza energetica, temi oggi centrali nella costruzione e ristrutturazione degli edifici. Grazie a CASEITALY EXPO 2025, gli espositori e i visitatori avranno la possibilità di confrontarsi direttamente con gli esperti e i leader di mercato, acquisendo soluzioni concrete per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici e ridurre l’impatto ambientale. CASEITALY EXPO 2025 si fonda sui pilastri fondamentali di sostenibilità, innovazione, Made in Italy, export e competitività mettendo in luce soluzioni sostenibili di avanguardia e celebrando l’ingegno e la produzione italiane e non solo, oltre ad offrire una piattaforma per esplorare opportunità di espansione internazionale e analizzare strategie mirate per rafforzare la competitività nel mercato edilizio globale.

SOSTENIBILITÀ IN EDILIZIA E CAPPOTTO TERMICO: I DATI

DELL’INDAGINE

CORTEXA

L’indagine è stata realizzata dal Centro Studi Cortexa che ha intervistato 700 progettisti italiani

Lo scorso ottobre è stata presentata la nuova indagine del Centro Studi Cortexa in una Conferenza dal titolo «I progettisti italiani e la sostenibilità: prospettive, aspettative e bisogni». Cortexa, impegnata dal 2007 nella promozione di una cultura del costruire sostenibile e del Sistema a Cappotto di qualità, ha chiesto a 700 progettisti italiani, mediante il proprio Centro Studi, di partecipare a un’indagine volta a comprendere prospettive, aspettative e bisogni dei progettisti per rendere la sostenibilità in edilizia realtà. L’indagine si innesta in un più ampio progetto di Cortexa, ETICS for -55%, finalizzato a rendere sempre più tangibile il contributo del Sistema a Cappotto per la sostenibilità in edilizia.

Professione ed esperienza degli intervistati

Il 90% dei partecipanti, provenienti per lo più dal Nord Italia (66%) sono ingegneri, architetti e geometri che hanno maturato una significativa esperienza in interventi di riqualificazione energetica degli edifici, con il coinvolgimento del Sistema a

• Per il 72% dei progettisti la disponibilità di incentivi fiscali è determinante affinché i committenti procedano con gli interventi di riqualificazione. La mancanza di incentivi influisce moltissimo sulla decisione di riqualificare nel Centro Italia (73%), Isole (70%) e Sud Italia (59%). Meno al Nord.

• Oltre il 60% dei committenti è scarsamente informato sulla Direttiva “Case Green”, mentre oltre il 30% non ne sa nulla. Il 70% dei progettisti ritiene invece che i committenti siano ben informati sugli incentivi fiscali in vigore.

• La misura di efficientamento energetico dell’edificio più proposta dai progettisti ai committenti è l’efficientamento dell’involucro edilizio mediante Sistema a Cappotto (88,15%): è finalmente passato il concetto che senza prima rendere efficiente l’involucro non è sensato investire, ad esempio, in fonti alternative di energia. L’unica energia realmente sostenibile è quella risparmiata.

Cappotto. Più del 40% dei partecipanti ha realizzato oltre 10 interventi di questa natura. I principali interventi di riqualificazione energetica riguardano gli edifici residenziali esistenti: il 55% degli intervistati si è occupato della riqualificazione di abitazioni indipendenti e il 27% di condomini.

Il progettista e i committenti

L’indagine di Cortexa ha esplorato anche il mondo dei committenti, mediante il punto di vista dei progettisti, questi i dati emersi:

• Il Sistema a Cappotto viene scelto dai committenti prevalentemente per migliorare il comfort della propria abitazione (30% delle risposte) a differenza di quanto era emerso in un precedente sondaggio Cortexa del 2022, in base al quale il Sistema a Cappotto veniva scelto prevalentemente per raggiungere i requisiti di accesso agli incentivi fiscali o per ridurre i costi in bolletta. L’aumento delle temperature negli ultimi anni ha evidenziato l’esigenza di proteggere le abitazioni anche dal caldo, per ottenere comfort abitativo senza un incremento drastico dei costi per il raffrescamento. Nel sondaggio 2024 questo dato è particolarmente rilevante al Sud, nelle Isole e al Centro (rispettivamente 38%, 36% e 30%) rispetto al Nord (28%), dove la motivazione di scelta principale è il risparmio in bolletta.

Sistema a cappotto per un’elevata capacità termica

Le pareti di un edificio isolate con Sistema a Cappotto acquisiscono un’elevata capacità termica, che consente di mantenere stabile la temperatura interna, riducendo il fabbisogno di raffreddamento degli edifici in estate e nei climi caldi.

• La principale obiezione del committente nella scelta del Sistema a Cappotto, secondo il progettista, è il costo ele-

vato (44%): si tratta di una percezione errata. Secondo i dati ufficiali di ENEA relativi agli interventi incentivati con Ecobonus, la coibentazione dell’involucro dell’edificio è la misura più efficace: garantisce un elevatissimo risparmio energetico al più basso costo per kW/h di energia risparmiata. Tuttavia, per via della complessità dell’intervento in facciata, la coibentazione dell’involucro è meno praticata ed è meritevole, per essere praticata su larga scala, di un supporto fiscale adeguato.

Progettista: il Sistema a Cappotto, la sostenibilità in edilizia e la Direttiva “Case Green”

• Oltre il 70% dei progettisti si dichiara poco informato sui contenuti della direttiva europea EPBD (detta anche Direttiva “Case Green”), che viene ritenuta importante dal 71% e fondamentale dal 20% di loro per migliorare la sostenibilità del patrimonio immobiliare.

• I progettisti ravvisano nella mancanza di incentivi a lungo termine (80%) e di imprese formate, esperte e certificate (45%) i maggiori ostacoli all’implementazione della direttiva europea sull’efficienza e prestazione energetica degli edifici.

• Per il 76% dei progettisti il Sistema a Cappotto è determinante per raggiungere gli obiettivi previsti dalla direttiva europea “Case Green”, in quanto è la misura chiave per ridurre gli sprechi di energia dell’edificio.

• Tuttavia, il 73% dichiara che non è sufficiente scegliere un “cappotto qualunque”, bensì un Sistema dotato di tutte le certificazioni necessarie, come raccomandato da Cortexa sin dal 2007: kit fornito da un unico produttore, dotato di ETA e marcatura CE, progettato e posato a regola d’arte.

• Per il 70% dei progettisti la certificazione «Casa Clima» è il principale protocollo che determina la sostenibilità di un edificio. Cortexa ravvisa anche in questa informazione una significativa evoluzione del mercato. Il protocollo Casa Clima è infatti quello che più di tutti si occupa di garantire non solo la corretta scelta e progettazione del Sistema a Cappotto, bensì ne verifica anche la corretta esecuzione. Vale a dire che gli attori della filiera edile stanno chiedendo certezze e qualità per tutto il processo di progettazione, costruzione e riqualificazione.

• Il 41% dei progettisti richiede un supporto formativo e consulenziale sulla progettazione del Sistema a Cappotto da parte dei produttori, a sottolineare ulteriormente l’esigenza di essere messi nelle condizioni di progettare ed eseguire lavori a regola d’arte.

• Per il 54% è fondamentale avere più chiarezza sulle soluzioni incentivabili che consentono un reale risparmio energetico. Questo dato è molto importante e fa riferimento a tutti i materiali edili che si propongono come isolanti ma non lo sono: questi materiali “miracolosi” non sono una reale alternativa all’Isolamento Termico a Cappotto e, in virtù delle loro scarse prestazioni, non dovrebbero rientrare negli interventi che beneficiano degli incentivi fiscali.

• Il 57% dei progettisti vorrebbe potere accedere a liste di

imprese esperte e formate. Attualmente, i posatori di Sistemi a Cappotto con competenze volontariamente certificate secondo la norma UNI 11716 sono circa 6.000 (-33% rispetto a giugno 2022). Questo calo è legato alla riduzione degli incentivi fiscali e non lascia ben sperare sulla qualità di una eventuale massiccia ripartenza degli interventi di riqualificazione legati alla “Direttiva Case Green”.

• Per l’85% dei progettisti i committenti interpretano la sostenibilità in edilizia come la riduzione dei consumi energetici degli edifici. Ancora una volta, il dato conferma che è passato il concetto chiave di efficientamento: inutile investire su qualsiasi altra misura, se prima non vengono eliminati gli sprechi di energia degli edifici.

La lettura dei risultati del sondaggio da parte del Centro Studi Cortexa

“Desidero in primo luogo ringraziare i 700 progettisti che hanno dedicato il loro tempo alla partecipazione alla più grande indagine condotta sino a oggi in Italia sul tema della sostenibilità in edilizia dal punto di vista del progettista”, afferma Stefano Deri, Presidente di Cortexa.

“Dall’indagine emerge un cambiamento profondo e positivo nella percezione del ruolo della qualità dei sistemi da costruzione, della loro corretta progettazione e posa in opera. I progettisti chiedono certificazioni ufficiali dei sistemi, imprese dalle competenze certificate, l’identificazione da parte del Governo delle priorità anche nella scelta di incentivare esclusivamente soluzioni in grado di fornire un contributo certo alla riduzione di consumi ed emissioni, quale il Sistema a Cappotto”, continua Deri. “Noi lavoriamo dal 2007 alla diffusione di una cultura del costruire sostenibile e delle riqualificazioni integrate, dove il Sistema a Cappotto gioca un ruolo chiave, in quanto in grado di eliminare e prevenire i principali sprechi di energia dell’edificio”.

La collaborazione di Cortexa allo sviluppo delle norme UNI • “Come Cortexa abbiamo fortemente voluto e collaborato allo sviluppo delle norme UNI/TR 11715 per la progettazione e posa del Sistema a Cappotto, interamente basata sul Manuale Cortexa, e UNI 11716 e per la certificazione delle competenze dei posatori di cappotto. Dal 2007 promuoviamo il Sistema a Cappotto di qualità, fornito come kit da un unico produttore, dotato di ETA e marcatura CE. Perché la Direttiva “Case Green” diventi realtà e porti dei benefici reali ai cittadini e allo Stato, chiediamo, assieme ai progettisti, qualità e rigore: che le norme per la progettazione e la posa, la certificazione delle competenze e il Sistema a Cappotto certificato come kit diventino requisiti indispensabili per accedere agli incentivi fiscali. Concludo sottolineando che non possiamo aspettarci che la transizione energetica e il raggiungimento degli obiettivi della Direttiva Case Green siano a carico dei privati cittadini, soprattutto dei meno abbienti. È necessario un piano di sviluppo e di incentivazione chiaro, per la stesura del quale ci mettiamo a completa disposizione con le nostre competenze”, conclude Stefano Deri.

TERMOFOTOVOLTAICO

RESIDENZIALE

CON ACCUMULO: CONVIENE?

Uno studio realizzato dall’Iowa State University ha analizzato i vantaggi e gli svantaggi del sistema TFV

Il crescente interesse verso l’energia sostenibile ha portato allo sviluppo di nuove tecnologie, tra cui il termofotovoltaico (TFV) residenziale con sistemi di accumulo. Un recente studio condotto dai ricercatori Manish Mosalpuri, Fatima Toor e Mark Mba-Wright dell’Iowa State University ha analizzato la convenienza economica di un impianto TFV abbinato a materiali a cambiamento di fase per l’accumulo energetico, esplorando il potenziale di questa tecnologia nel settore residenziale.

Cos’è il termofotovoltaico e come funziona?

Il sistema termofotovoltaico si basa sulla conversione del calore in elettricità, utilizzando un assorbitore/emettitore termico e una cella fotovoltaica appositamente progettata. Questa tecnologia può sfruttare diverse fonti di calore, come l’energia solare e il calore di scarto industriale, aumentando così l’efficienza energetica complessiva degli edifici. Nel dettaglio, il sistema TFV utilizza materiali come carburo di silicio policristallino, tungsteno o cristalli, che, quando riscaldati, emettono fotoni infrarossi. L’emettitore funziona da filtro selettivo, riemettendo i fotoni a lunghezze d’onda compatibili con il bandgap delle celle fotovoltaiche. Quest’ultime, spesso realizzate con materiali III–V, sono progettate per funzionare a

temperature elevate, tra i 1.900 e i 2.400 °C, e hanno dimostrato un’efficienza di conversione record del 44% a 1.435°C.

Il termofotovoltaico residenziale

Lo studio ha condotto una simulazione su un tipico edificio residenziale a Boone, Iowa, prendendo in esame tre fonti di energia: il fotovoltaico, la rete elettrica e il gas naturale. Il modello comprendeva una caldaia a gas, due sistemi di accumulo termico a bassa e alta temperatura, un generatore TFV e una pompa di calore. Attraverso questa combinazione, i ricercatori hanno ottimizzato il costo livellato dell’elettricità consumata (LCOE) e prodotto (LCOEel).

I risultati hanno evidenziato una leggera riduzione dei costi rispetto alle stime iniziali, portando il costo livellato a 0,038 dollari per kilowattora (kWh) e quello dell’elettricità a 0,128 dollari per kWh. Gli scenari analizzati variavano in funzione dei costi del capitale, dei tassi d’inflazione del combustibile e dell’elettricità e dei costi associati ai sistemi di accumulo ad alta temperatura. La tecnologia TFV è risultata promettente, ma con un LCOEel che attualmente supera il prezzo medio dell’elettricità, suggerendo che, per essere competitiva, la tecnologia necessiti di ulteriori sviluppi o incentivi economici.

I SISTEMI DI VMC HELTY PREMIATI CON IL SIGILLO DI QUALITÀ CASACLIMA

L’Agenzia CasaClima ha assegnato a due sistemi Helty il Sigillo “ProdottoQualità” per la qualità tecnica e prestazionale.

Helty, specializzata nel settore della ventilazione meccanica controllata, annuncia che i sistemi Helty Flow120 e Helty FlowULTRA hanno ottenuto il prestigioso Sigillo “ProdottoQualità” CasaClima. L’importante riconoscimento nasce con l’intento di informare committenti, installatori e progettisti sulle migliori soluzioni presenti sul mercato, prendendo in considerazione le cinque caratteristiche principali di un sistema di VMC: recupero termico e igrometrico, consumo elettrico, filtrazione, acustica e perdite d’aria. Assegnando un livello di qualità a ciascuna di queste proprietà, l’Agenzia CasaClima consente al professionista e all’acquirente di intraprendere una scelta consapevole, permettendogli di optare per la VMC più adatta ad ogni specifico caso di applicazione. “Questo riconoscimento – commenta Nicola Pavan, Product Manager di Helty – non solo consolida il nostro ruolo di protagonisti nel mercato della VMC, ma rappresenta anche una conferma concreta e tangibile del nostro impegno nello sviluppare soluzioni che possano migliorare la vita di chi quotidianamente vive e lavora negli ambienti indoor. Anche alla luce delle nuove normative europee sull’efficienza energetica, l’installazione di un sistema di VMC validato da CasaClima è una rassicurazione fondamentale per committenti, progettisti e installatori circa la reale capacità della tecnologia di contribuire a una migliore qualità dell’aria interna, riducendo allo stesso tempo le dispersioni termiche e garantendo un ottimale comfort acustico”. I Sigilli di ProdottoQualità CasaClima assegnati al sistema a scomparsa Helty Flow120 e al sistema a parete Helty FlowULTRA si aggiungono alle validazioni già ottenute dall’azienda con altre soluzioni di VMC (Flow40, FlowEASY, FlowPLUS, FlowELITE), portando a sei le tecnologie Helty validate.

Le soluzioni di Helty

Helty Flow120

Helty Flow120 è il sistema di VMC che scompare nella muratura e garantisce un corretto e costante rinnovo dell’aria in ambienti di medie dimensioni, sia residenziali che professionali (open space, piccoli uffici). Silenzioso ed efficiente – grazie allo scambiatore di tipo entalpico, al filtro F7 (ePM2,5 65%) per purificare l’aria in entrata e al sensore igrometrico integrato – si distingue per la sua straordinaria flessibilità progettuale. Il sistema è infatti configurabile in diverse varianti: è possibile scegliere la posizione delle griglie (in facciata o in luce), la tipologia di installazione (verticale o orizzontale), il tipo di monitoraggio dell’aria (sensore CO2 + VOC opzionale) e, in caso di più locali da servire, è disponibile anche in versione canalizzabile. Inoltre,

una vasta gamma di accessori opzionali consente di rispondere al meglio alle diverse esigenze di installazione (come pareti molto spesse o cappotto interno), per un’integrazione armoniosa in qualsiasi contesto di vita e lavoro.

Helty FlowULTRA

Helty FlowULTRA è il sistema di VMC pensato appositamente per gli interventi di retrofit in locali sia residenziali che commerciali. Con una portata d’aria fino a 120 m3/h, garantisce la corretta ventilazione in ambienti di medie dimensioni – living open space, piccoli uffici, studi professionali o ambulatori – anche di recente ristrutturazione. FlowULTRA, infatti, può essere installata in sole due ore con due carotaggi da 100 mm sulla parete perimetrale e consente l’aerazione dei locali senza inficiare l’efficienza energetica data dall’isolamento dell’involucro edilizio. Anche le dispersioni termiche sono ridotte al minimo, grazie alla presenza dello scambiatore di calore entalpico a doppio flusso, in grado di recuperare fino all’88% del calore contenuto nell’aria in uscita e di utilizzarlo per riscaldare quella in entrata.

RISULTATI GLOBALI FINANZIARI DEL TERZO TRIMESTRE PER LG

L’azienda annuncia i risultati che mostrano il fatturato più alto mai registrato nel terzo trimestre 2024

LG Electronics Inc. (LG) ha annunciato un fatturato consolidato per il terzo trimestre 2024 pari a 22.18 trilioni di KRW e un utile operativo di 751.9 miliardi di KRW. Questi numeri segnano il fatturato più alto mai raggiunto nel terzo trimestre, mentre l’utile operativo si posiziona al quarto posto tra i più alti nella storia dell’azienda. Sono diversi i fattori esterni che hanno influenzato il terzo trimestre, tra cui il prolungato ritardo nella ripresa della domanda di mercato e i conflitti geopolitici a livello globale. Queste sfide hanno comportato un aumento delle spese di spedizione a livello internazionale, contribuendo all’incremento dei costi. Nonostante questi fattori, LG ha registrato una crescita dei ricavi su base annua per il quarto trimestre consecutivo, grazie al rafforzamento del proprio portfolio aziendale. Questo processo ha riguardato una trasformazione dei metodi e dei modelli di business e l’ampliamento delle attività B2B. Tali sforzi hanno permesso a LG di compensare parzialmente l’aumento inevitabile dei

costi, consentendo all’azienda di mantenere un solido profitto operativo, a testimonianza della sua forte competitività. Guardando al futuro, LG intende accelerare ulteriormente la propria trasformazione in Smart Life Solution Company, focalizzandosi sulla sottoscrizione degli abbonamenti per elettrodomestici, sulle vendite dirette al consumatore (D2C) e sui paesi con volumi di business più grandi. Inoltre, l’azienda punta a stimolare una crescita costante nel settore B2B, ampliando anche i business legati alle piattaforme di contenuti e servizi. A seguito di una delibera del Consiglio di amministrazione dello scorso mese, LG ha deciso di interrompere la propria attività nel settore delle batterie. Di conseguenza, a partire dal rapporto sui risultati del terzo trimestre, i ricavi e l’utile operativo correlati saranno classificati come operazioni dismesse nei bilanci finanziari. Ciò comporterà anche aggiustamenti nei dati storici riguardanti i ricavi e gli utili operativi.

PIAZZA ISI PROTAGONISTA A SAIE 2024

La collettiva di Ingegneria Sismica Italiana tira le somme del SAIE e degli eventi tenutisi a Piazza ISI

Si è conclusa con successo la partecipazione di ISI Ingegneria Sismica Italiana a Saie Bologna 2024. Piazza ISI, concepita come una collettiva dinamica e interattiva, con 1300 mq di superficie, 32 aziende espositrici associate e ben 29 eventi organizzati, si è distinta per l’ampiezza dello spazio espositivo, per i contenuti proposti e la partecipazione.

Gli appuntamenti in Piazza Piazza ISI ha rappresentato un vero e proprio esempio di sinergia, un luogo di scambio e crescita comune, dove networking, condivisione di idee e collaborazione tra professionisti e aziende sono stati gli elementi centrali. Tra gli appuntamenti più apprezzati vi sono stati quelli tecnici, le tavole rotonde, i seminari formativi e i momenti conviviali, che hanno creato l’opportunità per discutere di tematiche attuali e future sfide nel campo dell’ingegneria sismica, delle tecnologie strutturali e della sicurezza infrastrutturale. Il programma di Piazza ISI è stato ricco e articolato. Le tavole rotonde tematiche come “Recupero o Ricostruzione?”, moderata dall’Ing. Braian Ietto (Ingegneria e Dintorni), e “Alte prestazioni e sicurezza: la sfida delle tecnologie innovative”, moderata dall’Arch. Andrea Griletto (Direttore di Assorestauro), hanno visto la partecipazione di relatori di alto profilo, inclusi esperti accademici e istituzionali e tecnici di aziende associate ad ISI, permettendo un confronto aperto e costruttivo su sfide e soluzioni nel settore. I professional events, seminari accreditati organizzati in collaborazione con 2PS e Lavori Pubblici, hanno saputo catturare attenzione grazie all’interesse suscitato da tematiche attuali quali “Il Codice dei Contratti: stato dell’arte e criticità” e “Testo unico dell’edilizia e salva casa”. Gli appuntamenti, moderati dall’Ing. Gianluca Oreto, hanno fornito aggiornamenti tecnici, con un focus specifico sulle opportunità del momento, dimostrando quanto le tematiche legate alle normative e ai cambiamenti legislativi siano di particolare interesse per i professionisti del settore.

I partner

Grande risonanza ha avuto anche la collaborazione con partner strategici, tra cui INAIL e NAFEMS, che hanno offerto approfondimenti su temi cruciali quali il “Rischio NaTech da sisma e le tecnologie smart per la prevenzione” e i “Modelli di calcolo affidabili per l’ingegneria”. Questi eventi hanno accresciuto il livello del dibattito tecnico-scientifico, offrendo opportunità di aggiornamento e ponendo le basi per future collaborazioni. I numerosi corporate events organizzati dalle aziende associate espositrici hanno offerto una preziosa occasione per presentare le tecnologie più moderne e avanzate, favorendo il dialogo diretto tra imprese e professionisti e incoraggiando lo scambio di idee su nuovi prodotti e soluzioni innovative. Al di là della qualità dei contenuti proposti, ciò che ha distinto questa edizione è stata la forza del networking. La condivisione di obiettivi comuni e la collaborazione tra aziende dello stesso settore, che in questo contesto si sono unite per sviluppare nuove opportunità di business, hanno rappresentato il vero valore aggiunto di Piazza ISI. Il networking businessto-business si è dimostrato il motore trainante per la creazione di progetti e sinergie future.

PROGETTAZIONE E ALTRI SERVIZI TECNICI, NETTO CALO

DELLE GARE PNRR 3° TRIMESTRE 2024

Rispetto al secondo trimestre del 2023, il terzo trimestre 2024 mostra un calo del 32,7% nel numero dei bandi e del 54,0% nel valore dei servizi a base d’asta, con un conseguente impatto anche sul valore dell’importo dei lavori cui i servizi si riferiscono, che cala infatti del 27,5%. Il Report OICE

Il nuovo Report diffuso dall’OICE (l’Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria) sui bandi di gara relativi ad opere del PNRR e del Piano nazionale complementare, emessi nel terzo trimestre (giugno-settembre) 2024, certifica una netta ma comprensibile riduzione del numero e del valore delle gare PNRR: sono stati infatti pubblicati 136 bandi, per un valore di servizi di 42,7 mln di euro, relativi a 627,2 mln di lavori. Rispetto al secondo trimestre del 2023, il terzo trimestre 2024 mostra un calo del 32,7% nel numero dei bandi e del 54,0% nel valore dei servizi a base d’asta, con un conseguente impatto anche sul valore dell’importo dei lavori cui i servizi si riferiscono, che cala infatti del 27,5%. Nel secondo trimestre del 2024 erano state 202 le gare rilevate, per oltre 92,7 mln di servizi tecnici e 864,9 mln di lavori. Il confronto con il terzo trimestre 2023 evidenzia un crollo del valore dei servizi, ancora più pesante -80,3%. Si riduce molto anche il peso delle gare PNRR, rapportato a tutte le gare per servizi tecnici rilevate dall’Osservatorio OICE: il valore passa dal 16,1% del secondo trimestre del 2024 al 9,2% del terzo trimestre 2024, mentre nel terzo trimestre del 2023 la percentuale del valore dei servizi tecnici era al 39,1%.

tecnica per evitare ritardi e costi in aumento”. Tornando ai dati, nell’ultimo trimestre l’andamento delle gare PNRR si allinea a quello di tutta la domanda pubblica per servizi tecnici che è in calo sul trimestre precedente (-19,3% in valore e 30,4% in numero).

I bandi di sola progettazione nel terzo trimestre 2024 sono stati 7, il 5,1% del numero totale dei bandi PNRR emessi, con un -36,4% sul trimestre precedente, poche anche le gare con progettazione e direzione dei lavori, sono state 8, il 5,9% del totale, -38,5% sul trimestre aprilegiugno 2024. Le gare per appalto integrato – emesse sulla base dei PFTE affidati nei mesi precedenti - sono state 57, il 41,9% del totale dei bandi pubblicati, con un +9,6% sul trimestre aprile-giugno 2024 mentre i bandi con altri servizi di architettura e ingegneria nei quali sono compresi i servizi di direzione lavori, coordinamento sicurezza, collaudo, assistenze al Rup e le validazioni, sono stati 64, il 47,1% del numero totale. Il confronto con il secondo trimestre 2024 riporta un calo del 49,2%, nello specifico le verifiche della progettazione calano del 70%.

I Comuni i più attivi con il 63,2% dei bandi emessi

Le attività affidate virano sulla direzione lavori, sui supporti e sulle altre attività

Per il Presidente dell’OICE, Giorgio Lupoi: “Il nostro Report certifica che la gran parte delle più importanti iniziative legate al PNRR sono ormai in fase di gara per l’esecuzione dei lavori. Ne è prova il crollo delle verifiche sui progetti, che nel trimestre precedente erano, in valore, dieci volte superiori e in numero sono calate del 70%. Molte delle nostre società si stanno attrezzando per avviare la fase di direzione lavori legata all’esecuzione dei contratti di appalto. Esiste ancora un buon numero di affidamenti diretti che a livello locale vengono posti in essere per iniziative di importi ridotti. In generale vediamo certamente difficoltà nel rispettare la scadenza del 2026, anche e soprattutto se entro quella data dovrà essere perfezionato anche il collaudo. Siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto per rispondere alle esigenze delle amministrazioni in fase progettuale, superando grandi difficoltà anche nelle fasi autorizzative. Adesso è bene che i soggetti attuatori valutino l’opportunità di chiedere, come è peraltro già avvenuto in alcuni importanti casi, supporti di project management e di assistenza

Le stazioni appaltanti più attive per numero di bandi pubblicati nel trimestre luglio-settembre 2024 sono stati i Comuni che con 86 gare hanno rappresentano il 63,2% del numero totale dei bandi emessi, -21,8% sul secondo trimestre del 2024 quando rappresentavano il 54,5% del numero totale delle gare pubblicate. La classifica per valore dei servizi affidati, per gli appalti integrati è stato calcolato il valore della progettazione, vede al primo posto le Amministrazioni dello stato con 16,3 mln di servizi messi in gara, il 38,3% del valore totale, -52,2% rispetto al trimestre precedente quando rappresentavano il 36,9% dell’importo totale delle gare pubblicate.

Nell’edilizia scolastica il 19,1% del totale dei bandi

Il maggior numero di gare ha riguardato l’edilizia scolastica, sono 26 le gare pubblicate, il 19,1% del totale delle gare bandite, -13,3% sul secondo trimestre 2024 quando rappresentavano il 14,9% del numero totale. Per valore dei servizi messi in gara, il primato spetta agli interventi di difesa del suolo con 16,4 mln, il 38,5% del totale, +1090,2% sul trimestre aprilegiugno 2024 quando rappresentavano solo l’1,5% del valore totale dei bandi.

SALVA CASA, LA SICILIA HA RECEPITO LA LEGGE NAZIONALE: VIA LIBERA ANCHE DALL’ARS

Approvato dall’Assemblea regionale siciliana (dopo l’ok della Giunta) il ddl di recepimento del Salva Casa. Recepiti dinamicamente gli articoli 34 ter, 36 e 36 bis, e recepite le norme in materia di edilizia libera, permessi di costruire, determinazioni delle variazioni essenziali, parziali difformità dal permesso di costruire

Dopo il via libera della Giunta, l’Assemblea regionale siciliana (ARS) ha approvato il disegno di legge che recepisce in Sicilia il Salva Casa (legge 24 luglio 2024, n. 105 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69). La nuova legge siciliana approvata, in particolare, contiene alcune novità riguardo all’iter di formazione dei Pug (Piani urbanistici generali), dei Ppa (Piani particolareggiati attuativi) e fissa il termine ultimo per l’adozione dei Prg (Piano regolatore generale), in fieri, al 31 dicembre 2025. La nuova norma modifica anche la disciplina degli interventi produttivi nel verde agricolo e gli ampliamenti di edifici esistenti ad uso diverso dall’abitazione. Previsto, inoltre, l’ampliamento dell’albo dei commissari ad acta, estendendolo anche ai dirigenti dello Stato e degli enti locali, per l’approvazione degli strumenti urbanistici in sostituzione degli enti locali inadempienti.

In merito poi al recepimento del “salva casa”, sono stati recepiti dinamicamente gli articoli 34 ter, 36 e 36 bis, mentre sono state recepite le disposizioni in materia di edilizia libera, permessi di costruire, determinazioni delle variazioni essenziali, parziali difformità dal permesso di costruire. «La nuova legge approvata dall’Ars consente di razionalizzare le norme di gestione del territorio sulle quali la Regione ha pote-

stà esclusiva, adeguandole alle novità introdotte, a livello nazionale, dal governo Meloni. Con il recepimento del “salva-casa”, i siciliani potranno beneficiare degli stessi diritti previsti nel resto del Paese. Un impegno che avevamo preso con i cittadini e che abbiamo mantenuto. Ringrazio le forze parlamentari che hanno compreso il valore di una norma di semplificazione e di razionalizzazione degli strumenti di pianificazione territoriale», ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. «La norma approvata ieri sera a Sala d’Ercole - aggiunge l’assessore regionale al Territorio e ambiente, Giusi Savarino - snellisce alcuni passaggi della legge 19 del 2020, risolve alcuni problemi di coordinamento del testo che erano sorti in fase di applicazione e adegua la normativa regionale alle modifiche intervenute con legge nazionale. Abbiamo recepito, inoltre, la parte del “salva-casa” varato dal governo Meloni che non operava in maniera dinamica in Sicilia, mettendoci così in linea con il resto d’Italia in una serie di misure molto attese che, sanando piccole irregolarità, sbloccano il mercato immobiliare e semplificano l’edilizia. Un obiettivo del governo Schifani che è stato raggiunto e che consentirà nuovi introiti per i Comuni che potranno investire per la riqualificazione del territorio i proventi del “salva-casa”».

TRANSIZIONE ENERGETICA: UN INCONTRO PER CAPIRE A CHE PUNTO SIAMO

Ne hanno discusso presso la sede milanese di Vaillant Group Italia, l’AD Gherardo Magri insieme ai Presidenti Giuseppe Lorubio di Assotermica e Maurizio Marchesini Assoclima

In un momento storico cruciale, da molti definito il “decennio decisivo per la transizione energetica”, il settore del comfort domestico è chiamato a rispondere con fermezza alle sfide improrogabili che definiranno il futuro e la direzione di un’intera filiera. Il contesto attuale, caratterizzato da non poca incertezza normativa e legislativa –dall’introduzione delle nuove direttive europee (es. Case Green) all’avvio della nuova legislatura europea e del nuovo Clean Industrial Deal, fino all’imminente manovra finanziaria che prevede un riordino delle detrazioni fiscali – comporta la necessità, per i principali player del comparto, di fare chiarezza e mostrare unità. Fondamentale quindi definire una strategia chiara e condivisa per garantire un futuro competitivo a un settore altamente strategico per l’economia nazionale.

La risposta delle associazioni

Presso la sede milanese di Vaillant Group Italia, l’AD Gherardo Magri ha riunito i Presidenti Giuseppe Lorubio e Maurizio Marchesini, rispettivamente a capo delle Associazioni Assotermica e Assoclima – federate ANIMA Confindustria – con l’obiettivo di inviare un segnale forte ai decisori politici. I tre dirigenti hanno offerto un contributo significativo al dibattito legislativo, con l’ambizione di favorire l’elaborazione di politiche che tengano maggiormente conto delle esigenze del mercato e dei cittadini. “Oggi rappresentiamo un’industria nazionale seconda a nessuno in Europa e nel mondo. Al decisore politico chiediamo di partire da questa consapevolezza, che è anche una responsabilità comune”, così Lorubio di Assotermica. “L’industria ha tutto l’interesse a cavalcare la transizione energetica, ma deve poterlo fare in uno scenario in cui vi siano meno annunci di piani strategici ‘mirabolanti’ e maggiore stabilità. La direttiva Case Green e le linee guida condivise dalla Commissione Europea stabiliscono l’obbligo di cancellare dal 2025 gli incentivi all’installazione di nuove caldaie alimentate da combustibili fossili, a meno che non siano parte di sistemi ibridi. Tuttavia, considerando che, ad oggi, la caldaia rimane l’unica tecnologia in grado di soddisfare in Italia i requisiti di risparmio energetico stabiliti dall’Europa, il suo ruolo continuerà a essere rilevante ancora a lungo. Ai decision maker chiediamo, quindi, di sostenere e incentivare un approccio multitecno-

logico e multienergetico”.

Il ruolo delle pompe di calore Pur riconoscendo la volontà della Commissione Europea di rendere le direttive più concrete, i tre esponenti sottolineano quanto ancora resti da fare per coniugare gli obiettivi ambientali con le specificità del Paese, senza ridurre e anzi rafforzando dei piani di incentivazione solidi. Questo per preservare la leadership italiana e al contempo non imporre ai cittadini oneri eccessivi legati all’adeguamento degli impianti domestici, considerato che un edificio su due in Italia rientra ancora in classi energetiche molto basse (F e G1). Marchesini, Assoclima aggiunge: “Il nostro messaggio ai legislatori è chiaro. È fondamentale ridurre ancor di più i costi di gestione delle pompe di calore elettriche, una tecnologia chiave per raggiungere gli obiettivi di efficientamento energetico stabiliti dal PNIEC, intervenendo sul divario tra il prezzo del gas e dell’energia elettrica, soprattutto da fonti rinnovabili. È vero che, con il Clean Industrial Deal, la Commissione Europea sta delineando una direzione più concreta per costruttori e mercato. Tuttavia, guardando all’Italia, è anche necessario investire maggiormente nell’elettrificazione per ridurre il rischio di dipendenza tecnologica da altre aree del mondo e rafforzare così un’industria dalle enormi potenzialità”. Il futuro del riscaldamento domestico richiede una pianificazione a medio termine, che bilanci l’introduzione di innovazioni come le pompe di calore, ma che integri anche le tecnologie esistenti, come le caldaie, in un percorso di transizione graduale, sostenibile e coerente. Lo stesso Magri di Vaillant Group Italia sottolinea: “I decisori politici dovrebbero snellire la burocrazia e concentrare maggiormente la propria attenzione sul garantire stabilità, anche per far fronte all’avvento dei competitor extraeuropei che, sempre più, si stanno facendo strada nel nostro mercato. Fondamentale sarà preservare il ruolo cruciale del nostro settore e garantire ai cittadini eque opportunità di accesso alle tecnologie più efficienti con costi sostenibili, contrastando il fenomeno della cosiddetta povertà energetica. Per quanto concerne noi, Vaillant è pronta a proseguire su questa strada e a continuare a sviluppare soluzioni sempre più performanti e sostenibili come le pompe di calore e le caldaie di ultima generazione”.

Da sx a dx: Maurizio Marchesini, Giuseppe Lorubio e Gherardo Magri

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