Meccanica & Automazione #3 aprile

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ISSN: 1126-4284

MACCHINE UTENSILI

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PROGE T TA ZIONE

#3 aprile 2019 mensile

AUTOMAZIONE

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www.meccanica-automazione.com

IN FABBRICA

Una soluzione ad hoc per una banco di prova

Industrial Automation

Manutenzione predittiva: un punto di svolta nelle imprese

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INTERVISTA

Giancarlo Alducci

di Soraluce Italia

STORIA DI COPERTINA

Soluzioni per l’industria di oggi e di domani


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EDITORIALE

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UN GRANELLO DI SABBIA

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Ci sono dati, cifre, di cui non è il caso di lamentarsi. Ci riferiamo ai consuntivi del 2018 per il mondo della macchina utensile che in Italia ha conosciuto quello che è senza ombra di dubbio il miglior anno della storia. La meccanica italiana viaggia con le vele riempite da una brezza tesa e costante che farebbe la gioia di qualsiasi buon marinaio. Se poi ci si aggiunge che nel 2018 il mare era anche piuttosto tranquillo potremmo affermare che mai navigazione fu migliore di quella appena portata a compimento. Un mercato interno che supera i 5 miliardi di euro, una produzione nazionale di macchine utensili che si attesta a sfiorare quota 7 e una propensione all’export che viaggia sopra la soglia del 50%, segno che anche fuori di casa nostra siamo sempre temibili e apprezzati concorrenti. A confortare queste cifre ci sono anche i dati relativi a quella parte di fatturato che non rientra nelle statistiche di settore: ci riferiamo ad esempio alla componentistica, agli utensili e ai controlli elettronici che portano il saldo finale del settore a quota 9 miliardi di euro. Le cause di questa crescita stanno da una parte nella necessità di ridare fiato alla capacità produttiva e alla competitività dei nostri sistemi di produzione, dall’altra in una serie di azioni dei governi precedenti che hanno facilitato la decisione di investire da parte degli imprenditori. Provvedimenti che sono stati confermati – almeno in parte – dall’esecutivo attuale. Anche per il 2019 i dati parlano una lingua che sostanzialmente ci piace: il mercato interno dovrebbe più o meno tenere il passo ( anche

grazie alla conferma dell’iper ammortamento) e la propensione all’export dovrebbe compensare eventuali momenti di flessione interna. Pur confermando i concetti positivi espressi fino a qui, c’è da segnalare un dato che non ci rassicura. Ci riferiamo al calo della domanda interna dell’ultimo trimestre del 2017 ( 6,3%). Per carità, un trimestre con qualche nuvola, soprattutto dopo anni di bel sole, ci sta e non fa correre i più prudenti a fasciarsi la testa. Crediamo sia però utile cercar di capire il perché di quel rallentamento, visto che per certi versi stona un po’. In primo luogo si deve considerare che il trimestre omologo del 2017 è stato il migliore di sempre. Inevitabile quindi che anche in un clima di euforia verso i nuovi investimenti ci possa stare un minimo di riflessione. C’è però un dato che la dice lunga su come economia, industria e propensione all’investimento siano temi delicati e suscettibili di ansie e cambi di direzione. Su come basti poco per mettere in difficoltà un ingranaggio che marcia spedito. Basta un granello di sabbia che nel caso specifico si chiama incertezza. Gli ultimi mesi del 2018 – non serve avere una memoria da elefanti per ricordarlo – sono stati caratterizzati da una incertezza quotidiana su ciò che sarebbe stato delle norme su industria 4.0. Non sono servite azioni, ma solo dichiarazioni a volte un po’ casuali o male espresse sulle intenzioni del governo in materia di incentivi, per portare a una riflessione da parte di chi deve investire del denaro scommettendo sul futuro. Sotto questo aspetto abbiamo passato - possiamo dirlo – un autunno in cui di sabbia negli ingranaggi ne è stata lanciata a manciate. Il quadro in cui si opera deve essere sempre limpido e svincolato da umori e malumori di questa o di quella parte che sta seduta al posto di comando. E questa è una lezione che nel nostro Paese non è ancora chiara: per lavorare bene ci vogliono certezze e serenità. 

M &A | APRILE 2019

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SOMMARIO APRILE #3 MACCHINE UTENSILI

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PROGE T TA ZIONE

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AUTOMAZIONE

AT T UA L I TÀ

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#3 aprile 2019 mensile www.meccanica-automazione.com

IN FABBRICA

Una soluzione ad hoc per una banco di prova

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Industrial Automation

INTERVISTA

Giancarlo Alducci

di Soraluce Italia

STORIA DI COPERTINA

Soluzioni per l’industria di oggi e di domani

Manutenzione predittiva: un punto di svolta nelle imprese

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EDITORIALE 5 Basta un granello di sabbia

INDUSTRIAL AUTOMATION 38 Manutenzione predittiva

CALEIDOSCOPIO 8 News e novità

IN FABBRICA 46 Navi da crociera 50 Una soluzione ad hoc per un banco di prova

PANORAMA 12 Conferme e novità made in Swiss 16 Global Industrie 2019 20 Rettifiche sempre più tailor made 24 Interroll pronta a costruire il futuro 26 3D Systems apre un nuovo centro a Pinerolo

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STORIA DI COPERTINA 30 WAGO, soluzioni per l’industria di oggi e di domani INTERVISTA 34 La forza dell’innovazione

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IN COPERTINA WAGO Via Parini 1 40033 Casalecchio di Reno BO tel. 051 6132112 info-italia@wago.com www.wago.it

FIERE ED EVENTI 52 SPS IPC DRIVES agorà 54 GMTN 2019 58 AMB compie 20 anni 59 Le tecnologie per l’industria del futuro 60 CIMT 2019 PRISMA 62 Prodotti


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CALEIDOSCOPIO NEWS E NOVITÀ PREMI

L’IF DESIGN AWARD 2019 ASSEGNATO ALLA PINZA COLLABORATIVA CO-ACT EGP-C La Co-act EGP-C è la prima pinza industriale certificata dal DGUV Assicurazione tedesca infortuni sul lavoro per la collaborazione uomo-robot. Il certificato semplifica l’adempimento circa i requisiti di sicurezza per le applicazioni collaborative e riduce il tempo necessario per certificare l’intero sistema. La pinza parallela a 2 dita compatta, con cover di protezione anticollisione copre una vasta gamma di applicazioni - dal piccolo assemblaggio di componenti nel settore dell’elettronica e dei beni di consumo fino alle applicazioni di assemblaggio nel settore automobilistico. Co-act EGP-C soddisfa i requisiti di ISO / TS 15066 ed è progettata in modo tale da non arrecare danni fisici alla persona. Una limitazione di corrente garantisce sicurezza e affidabilità secondo normativa. La pinza può essere azionata molto facilmente tramite I/O digitale. foto 1presso un campione d’imprese associate, indica una sostanziale debolezza della congiuntura settoriale. Prevale una diffusa valutazione di eccedentarietà delle scorte di materie prime e di prodotti finiti rispetto ai volumi di produzione attesi. Diminuiscono le consistenze del portafoglio ordini e peggiorano nel contempo i giudizi che le imprese esprimono sugli ordini acquisti. NOMINE

ENRIQUE PALOMEQUE È IL NUOVO AREA SALES MANAGER DI ONROBOT SPAGNA, ITALIA E PORTOGALLO OnRobot, azienda internazionale specializzata in soluzioni di robotica collaborativa, ha nominato Enrique Palomeque nuovo Area Sales Manager per Spagna, Italia e Portogallo. Il manager opererà dai nuovi uffici di Barcellona e sarà responsabile delle vendite nei tre paesi. Laureato in Ingegneria Elettronica presso l’Università di Malaga e con un Master in Meccatronica, Robotica e Ingegneria dell’Automazione conseguito all’Università di Skövde, in Svezia, l’esperienza di Palomeque è da sempre legata al mondo della robotica e dell’innovazione. Prima del suo ingresso in OnRobot, è stato direttore vendite di Schunk per Spagna e Portogallo. OnRobot è leader nelle soluzioni di robotica collaborativa e tecnologie end-of-arm-tooling. Nata dall’unione di OnRobot, OptoForce e Perception Robotics, l’azienda ha l’obiettivo di diventare un punto di riferimento globale nelle applicazioni collaborative per l’industria robotica con un’offerta completa di tutte le possibili soluzioni hardware e software per bracci robotizzati. INVESTIMENTI

50 MILIONI PER ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO Scm Group annuncia l’erogazione da parte della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) di una linea di credito chirografaria di 50 milioni di euro, con durata a 7 anni. La linea di credito va a coprire il 50% degli investimenti in R&D previsti dal Gruppo italiano per il quadriennio 2017-2020, per una somma complessiva pari ad oltre 100 milioni di euro. L’obiettivo di tali investimenti è quello di sviluppare prodotti e servizi basati su soluzioni tecnologiche ancora più efficienti, flessibili e di più semplice utilizzo per il cliente finale, che possano garantire processi produttivi in linea con le nuove esigenze della smart manufacturing e dell’Industria 4.0 e favorire una maggiore sostenibilità nell’impiego delle risorse. Il costante investimento in ricerca e innovazione ha portato l’azienda ad ideare e realizzare soluzioni tecnologiche sempre più all’avanguardia per i propri clienti, come testimonia, solo per citare un esempio, il Technology Center inaugurato a Rimini, nella sede centrale del Gruppo, finestra sul futuro dell’Industria digitale e 4.0. Importante anche l’investimento continuo nella formazione, in risposta alle nuove sfide tecnologiche, come dimostra il nuovo Centro Campus nato con lo scopo di coordinare e promuovere tutte le attività volte a sviluppare le competenze professionali, tecniche, gestionali e manageriali delle oltre 4.000 persone che oggi lavorano per Scm Group nei tre grandi poli produttivi in Italia e nelle oltre venti filiali all’estero. P E R L E G G E R E G L I A R T I C O L I C O M P L E T I V I S I TAT E I L S I TO W W W. M E C C A N I C A - A U TO M A Z I O N E . C O M

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NOMINE

LUCA MANUELLI NUOVO PRESIDENTE DEL CLUSTER FABBRICA INTELLIGENTE

Luca Manuelli, attuale Chief Digital Officer di Ansaldo Energia è stato nominato nuovo Presidente del Cluster Fabbrica Intelligente (CFI), l’associazione riconosciuta dal MIUR che unisce oltre 300 tra imprese di grandi e medio-piccole dimensioni, università e centri di ricerca, associazioni imprenditoriali e stakeholder del manufacturing avanzato. La 6a Assemblea generale ordinaria del Cluster Fabbrica Intelligente si è svolta il 29 marzo a MECSPE, il principale evento di riferimento del manifatturiero 4.0 (Fiere di Parma, 28-30 marzo), confermando Tullio Tolio come Presidente del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) e nominando come membri del Comitato Tecnico Scientifico Gianluigi Viscardi, per due mandati alla guida del CFI, Marco Taisch, Sauro Longhi e Paolo Calefati. “Essere il nuovo Presidente di una squadra che ha saputo raggiungere risultati così positivi è un forte stimolo a dare ulteriore impulso alla sviluppo del Cluster Fabbrica Intelligente nella direzione della continuità – ha dichiarato Luca Manuelli, Presidente neoeletto del Cluster Fabbrica Intelligente – Poter contare sulla leadership e la competenza di Gianluigi Viscardi, di Tullio Tolio e di tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di tali traguardi è un importante asset in tale direzione. Il Cluster Fabbrica Intelligente è un esempio di come il sistema Paese, rappresentato dal mondo della ricerca e dalle grandi, medie e piccole imprese, quando fa squadra può affrontare con fiducia le sfide dell’economia globale creando valore per il complessivo sistema economico.”

PREMIO

WEG RICEVE IL PREMIO AL MIGLIOR FORNITORE DI IBERDROLA WEG, produttore leader a livello di mondiale di equipaggiamenti elettrici, ha ricevuto il Premio al Miglior Fornitore di Iberdrola, uno dei maggiori produttori di energia elettrica al mondo. L’azienda si é infatti imposta come il principale fornitore di trasformatori della multinazionale spagnola ed é stata inoltre riconosciuta per la fornitura di altri componenti fondamentali, tra cui i motori elettrici. Ha ritirato il premio Carlos Prinz, responsabile della divisione trasformatori di WEG, che lo ha ricevuto da Ignacio Galán, Presidente del Gruppo Iberdrola.“Per WEG è un onore ricevere questo riconoscimento da parte di Iberdrola, che sancisce la stretta collaborazione fra le due società e l’impegno con cui lavoriamo per realizzare gli obiettivi comuni e quelli di tutti i nostri collaboratori in modo sostenibile”, commenta Carlos Prinz. “Questo premio costituisce anche una certificazione per le nostre soluzioni. Iberdrolaconsegna i Premi Globali al Fornitore dell’Anno allo scopo di incentivare e riconoscere l’eccellenza, lo sviluppo sostenibile, la qualità, l’internazionalizzazione, l’innovazione, la creazione di posti di lavoro e la prevenzione dei rischi sul lavoro, tutti valori che fanno parte della nostra identità”, conclude Prinz.Durante la cerimonia di consegna dei premi il Presidente del Gruppo Iberdrola, Ignacio Galán, ha evidenziato che insieme ai fornitori “rispondiamo alle importanti sfide poste dall’ONU riguardo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, per il cui raggiungimento è fondamentale il ruolo delle imprese, grandi e piccole.” Secondo il Presidente di Iberdrola, “solo dei professionisti competenti, innovativi, efficienti e responsabili possono aiutarci a realizzare i nostri piani per il futuro. Un futuro che visualizziamo come ecologico e digitale.”I Premi Globali al Fornitore dell’Anno 2018 di Iberdrola sono composti da 12 categorie: Fornitore dell’Anno; Attrezzature; Qualità e Tempestività del Servizio; Servizi Energetici; Servizi non Energetici; Ambiente; RSI (Responsabilità Sociale d’Impresa); Competitività e Innovazione; Diversità e Parità; Sicurezza e Salute sul posto di lavoro; Servizi di Edilizia; Internazionalizzazione. M &A | APRILE 2019

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CALEIDOSCOPIO

NOMINE

BUSINESS APPLICATIONS DI MICROSOFT HA UN NUOVO DIRETTORE Nicola Schirru è il nuovo Direttore della divisione Business Applications di Microsoft Italia e avrà il compito di coordinare la strategia di business e guidare le attività marketing della divisione Business Applications. Prima di unirsi a Microsoft, Nicola Schirru ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità nell’ambito della business innovation, gestendo dapprima attività di R&S per lo sviluppo di soluzioni business IoT presso Telit Communications, e poi guidando le attività Marketing & Partner Management per Vodafone, con il compito di costruire strategia e business delle soluzioni IoT per il mercato italiano. Classe 1981, Nicola Schirru è laureato cum laude in Ingegneria Elettronica presso l’Università degli Studi di Cagliari e ha conseguito un MBA in General Management presso la Rotterdam School of Management in Olanda. “Sono entusiasta di entrare a far parte del team Business Applications e di contribuire alla trasformazione digitale dei nostri clienti tramite la piattaforma Dynamics 365 e le sue applicazioni business innovative, con al centro Intelligenza Artificiale e Mixed Reality”, ha commentato Nicola Schirru. “Le applicazioni di Core Business sono una priorità di investimento delle aziende che vogliono innovare il proprio business, migliorarlo e farlo crescere più velocemente. Intendo aiutare le imprese italiane e i partner di canale a cogliere l’opportunità di trasformazione digitale, facendo leva sulle nuove tecnologie e i nuovi scenari offerti dalle Business Applications di Microsoft”.

ECONOMIA E MERCATI

NASCE L’OSSERVATORIO DRONI I droni, questi oggetti volanti radiocomandati, utilizzati perlopiù per riprese aeree, ma ormai anche come giocattoli per i più piccoli, stanno trovando sempre più spazio in varie attività: da quelle civili, all’analisi di territori, al monitoraggio di determinate zone, fino ad aiutare nelle ricerche di dispersi nelle zone colpite da calamità. Le loro applicazioni sono in continua evoluzione, esperimenti si stanno facendo sulle ispezioni che possono risultare pericolose o complesse da effettuare (linee elettriche ad alta tensione, turbine eoliche, impianti solari, ponti e infrastrutture), alla logistica, ad esempio per portare cibo e medicinali in luoghi pericolosi o difficili da raggiungere, per le operazioni di inventario di magazzino o anche per consegne veloci, economiche e rispettose dell’ambiente. Da un’analisi effettuata da Goldman Sachs, il mercato dei droni supererà nel mondo i 100 miliardi di dollari entro il 2020, quando ne saranno prodotti oltre 5 milioni, quasi il doppio di quelli realizzati nel 2017 (3 milioni, fonte Teal Group): una vera e propria invasione. Ma veniamo al mercato italiano. L’Italia è solo agli inizi, ma l’interesse suscitato dal fenomeno e gli investimenti che si stanno mettendo a budget lasciano presagire sviluppi interessanti in moltissimi campi di attività, sia in ambito industriale e agricolo che nei servizi, dalla logistica ai trasporti alla sicurezza. Ed è per questa ragione che gli Osservatori Digital Innovation della School of Management e lo “Aerospace Systems & Control Laboratory” del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano hanno dato vita all’Osservatorio Droni. L’Osservatorio vuole diventare un punto di riferimento nazionale per lo studio e il monitoraggio degli UAS sia dal punto di vista degli investimenti economici e del mercato, sia per numero di macchine prodotte che per applicazioni sviluppate. L’Osservatorio analizzerà lo stato dell’arte in Italia, abiliterà confronti internazionali, produrrà dati e modelli basati su solide evidenze empiriche e identificherà spazi di sviluppo e innovazione in termini tecnologici, di mercato e normativi. 10

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INDUSTRIA 4.0

LE AZIENDE PRONTE AD INVESTIRE IN INDUSTRIA 4.0 MA CERCANO ESPERTI La ricerca elaborata da Shell Lubricants sullo sviluppo dell’industria 4.0 in Europa ha fatto emergere che le aziende sono pronte per Industria 4.0, ma hanno bisogno di collaborazioni con terze parti esperte che le guidino il percorso del cambiamento. Il 90% infatti degli intervistati si aspetta una diminuzione dei costi tramite l’utilizzo di macchinari d’ultima generazione. Tuttavia, la mancanza di conoscenze e i dubbi riguardo al percorso da intraprendere per implementare il cambiamento stanno ritardando il processo di modernizzazione. Ad oggi, il 94% dei responsabili d’acquisto italiani ha dichiarato di utilizzare almeno una tecnologia 4.0, contro una media europea dell’86%. Per quanto riguarda i tipi di macchinari impiegati, l’Italia utilizza maggiormente le attrezzature autonome (60%), le tecnologie basate sui sensori (56%) e le attrezzature interconnesse – Internet of Things – (42%). Meno comuni le tecnologie basate sui Big Data (28%) e la robotica (22%). Quando si parla di industria 4.0, la motivazione preponderante per l’acquisto di nuove tecnologie è l’aspettativa di un incremento di produttività (50%). Nonostante questo, l’industria italiana rimane cauta; infatti, il 64% degli intervistati ritiene che l’acquisto di macchinari 4.0 sia troppo oneroso. Ma ciò che più frena gli italiani è la difficoltà nell’investire nel nuovo se le proprie attrezzature sono ancora operative e funzionanti (70%). Alcune perplessità sono anche legate ai

Costi Totali di Gestione (TCO)[1], infatti, erroneamente, il 49% delle aziende si aspetta che il TCO incrementi con l’introduzione di nuove tecnologie a causa dell’investimento iniziale e, in secondo luogo, per la convinzione che i costi di manutenzione possano aumentare in considerazione proprio della maggiore tecnologia impiegata. Dalla ricerca emerge inoltre che, sebbene il 92% degli intervistati comprenda l’importanza dei lubrificanti nell’industria 4.0, solo il 40% acquista lubrificanti di qualità. Avvalersi di un supporto esterno esperto e affidabile è importante per le aziende che vogliono migliorare l’efficienza dei propri processi produttivi: infatti, l’84% degli intervistati ha dichiarato che pianifica di avvalersi dell’aiuto dei suoi fornitori di lubrificanti per esser guidato.“In Shell Lubricants siamo orgogliosi di lavorare a stretto contatto con i nostri clienti per aiutarli a migliorare le loro pratiche di manutenzione e incrementare in questo modo il loro vantaggio competitivo. Una manutenzione efficace è infatti cruciale per massimizzare i ritorni economici derivanti dall’impiego di nuove attrezzature high-tech” conclude Roberto Paganuzzi Shell Technical Manager Europe.Ottimizzando i processi di lubrificazione si può ottenere un sensibile vantaggio sulla vita delle attrezzature, riducendo i costi di manutenzione, i fermi produzione non previsti e, di conseguenza, abbassare i costi totali di gestione

LOGISTICA

I DATI DEL 2018 E LE PREVISIONI PER IL 2019

Il “Libro bianco” del sollevamento e della movimentazione offre una panoramica chiara del comparto industriale. Redatto da Ufficio studi Anima, Assilea e con la collaborazione di Intralogistica Italia (la cui partnership è stata rinnovata fino al 2021) il libro riporta dati precisi del settore dai fatturati, all’export, agli investimenti ecc. Da gennaio 2019 è stata inserita una nuova sezione “Sistemi intralogistici” che lega il tema della logistica alla vita associativa. Aisem, che rappresenta così le imprese impegnate nei diversi settori, ha partecipato al Congresso FEM, ai tavoli tecnici FEM/UNI/CEN e sarà presente alla fiere Made in Steel e Gis, oltre alla già citata Fiera Intralogistica. La sezione “Sollevamento e gru mobili”, invece, ha promosso e organizzato numerosi convegni e giornate formative presso territoriali e UNI, come accaduto lo scorso 6 marzo per la giornata di approfondimento sulle norme UNI EN 13001-3-2 e UNI ISO 4309, relative alle funi per apparecchi di sollevamento presso la sede UNI di Milano. Attivo anche il gruppo di lavoro dedicato al “Manuale di acquisto carroponte”. Così come è in studio la “Linea guida controllo periodico dei carrelli”. La sezione Scaffalature ha lavorato per avere chiarimenti in merito alla possibilità di iperammortamento delle scaffalature per magazzini autoportanti. Si è proceduto anche alla rettifica in merito alle prescrizioni tecniche inappropriate della Regione Emilia Romagna. È in corso di completamento una “Linea guida per il montaggio sicuro delle scaffalature”. La sezione Carrelli coordina i lavori di aggiornamento della linea guida FEM 4.004 sui controlli periodici dei carrelli elevatori e ha sviluppato, insieme alla sezione Scaffalature il documento “Scaffalature industriali: normative applicabili e consigli per una corretta fornitura”. Il lavoro sinergico delle due sezioni ha permesso la pubblicazione di una serie di informazioni utili a chi opera con le scaffalature industriali indicando quali siano le norme attualmente valide e quali siano gli obblighi del fornitore e dell’utilizzatore. Infine AISEM, dal Settembre 2018 ,gestisce la segreteria della sezione PLE di FEM a testimonianza della sempre crescente rilevanza dell’Associazione nello scenario europeo. M &A | APRILE 2019

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PANORAMA I N FOR MAZ ION E DAL MON DO TECNOLOG ICO

CONFERME E NOVITÀ MADE IN SWISS IL MEETING STUDER DI INIZIO ANNO HA MESSO IN EVIDENZA IL BUON ANDAMENTO DEL MARCHIO SVIZZERO E IL DESIDERIO DI CONTINUARE LUNGO LA STRADA TRACCIATA SPINGENDO ANCORA DI PIÙ SULL’INNOVAZIONE DI PRODOTTO E SUI SERVIZI di Marco Torre

L

e gallerie di Hagerbach nel cantone svizzero dei Grigioni, aree di ricerca scavata nel cuore delle Alpi e a disposizione delle industrie che desiderino utilizzarle per il proprio lavoro di sviluppo, sono state la meta scelta da Studer nel 2019 per il tradizionale appuntamento in cui viene presentato alla stampa specializzata una sorta di primo bilancio dell’anno appena chiuso (il 2018) e una altrettanto preventiva presentazione delle principali novità che andremo a scoprire durante il 2019. Le novità in questo caso sono così fresche che ci è stato chiesto esplicitamente di non mostrarle attraverso siti e pubblicazioni fino a mese di aprile iniziato. Prima di occuparci dei prodotti partiamo con i dati sull’andamento dell’azienda che nel 2018 ha raggiunto il proprio massimo storico in materia di vendite. Un dato non reso ufficiale con una cifra (come tradizione della società svizzera) che, come è bene ricordare è presente in oltre 40 nazioni nel mondo. Per comprendere l’andamento del 12

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mercato globale per Studer è bene partire da due dati di fatto: da una parte una certa contrazione a livello globale degli ordini inerenti gli appalti pubblici, dall’altra una crescita degli ordini quasi a contraddire la tendenza generale. Nonostante questo andamento apparentemente contrastante Studer ha proseguito la propria marcia nella progettazione e nella realizzazione di nuovi modelli. Analizzando la tendenza sui mercati c’è da segnalare una forte crescita delle aree dell’Europa centrale, settentrionale e orientale. Dal canto suo anche il sud del Vecchio Continente ha confermato l’andamento più che positivo per il terzo anno consecutivo. Molto bene anche il mercato cinese. A fare la parte del leone nelle vendite sono state S33, Favorit e S41. Inoltre è da segnalare che proprio nel corso del 2018 è stata consegnata la millesima S31 che così dimostra ancora una volta non solo la propria longevità commerciale, ma anche e soprattutto le proprie qualità tecniche. Restando nell’ambito dei modelli c’è da indicare l’ottima

performance della S11 – la piccola rettificatrice cilindrica di produzione che ha stabilito il proprio record storico di vendite. Se analizziamo i settori di destinazione delle macchine Studer e il loro specifico andamento, notiamo come ai primi posti ci siano sempre l’industria automotive, quella della costruzione macchine e il mondo degli utensili e degli stampi. L’industria automobilistica, pur con qualche indecisione rispetto al 2017, nel 2018 ha continuato nella sua crescita, mentre il mondo della costruzione delle macchine mantiene un ritmo più che sostenuto e valori importanti. Medesima considerazione per la produzione di utensili e stampi cui si devono poi aggiungere altri due settori di tradizionale importanza per il mondo Studer: l’area dei Job Shopper e l’industria aerospace. Tutto questo senza però trascurare aree commerciali apparentemente meno importanti perché di nicchia, ma estremamente gratificanti sotto l’aspetto tecnologico. È il caso del medicale che proprio nel


La direzione aziendale di STUDER (da sinistra a destra): Jens Bleher (CEO), Stephan Stoll (COO), Daniel Huber (CTO), Sandro Bottazzo (CSO).

La nuova S33 di Studer


PANORAMA corso del 2018 ha visto una crescita della domanda di macchine Studer. I buoni risultati però non si fanno solo con la vendita di macchine, ma anche con i servizi che accompagnano queste dal momento in cui si entra in contatto con il cliente fino a quando la macchina non conclude il proprio ciclo di vita. Ci riferiamo al customer service che in Studer può contare su ben 200 persone interamente dedicate: fra queste i tecnici operativi in tutto il mondo sono oltre 130 facendo di Studer una delle aziende più capillari nella presenza sui mercati. Capillarità che si traduce (è proprio il caso di dirlo) in capacità di comunicare con i clienti nella loro lingua, riducendo drasticamente tempi e incomprensioni in caso di necessità urgenti. Oggi sono dieci le lingue in cui Studer è in grado di rapportarsi con i propri utilizzatori. UN impegno volto a fornire a ciascun cliente un’assistenza rapida e competente. E, per assicurare un’assistenza è stato introdotto Solution Support che aiuta inoltre a contrastare la carenza di competenze professionali qualificate e a distribuire ancora meglio le conoscenze nell’azienda. Accanto alle conoscenze per programmare il futuro sono necessari anche i progetti e gli investimenti che nel 2108 hanno visto l’ingresso in Studer di tre grandi centri di fresatura a cinque assi dotati di funzione di tornitura, con lo scopo di ampliare ulteriormente la capacità di lavorazione meccanica della società svizzera che da parte sua sta già marciando a pieno ritmo verso la digitalizzazione totale dei propri processi interni. Una

Area di lavorazione interna

Area interna della S31

innovazione che unita alla catena di montaggio continua, inaugurata già da alcuni anni, pone la Studer nelle condizioni di garantire tempi di consegna delle macchine acquistate decisamente contenuti, considerando la tipologia di prodotto. Fin qui le cose certe che riguardano il 2018. Se invece passiamo ad analizzare previsioni e possibilità dell’anno in corso, come si presenta per un gruppo importante come quello in cui milita Studer? Da una parte non ci si può nascondere che negli ultimi mesi i segnali provenienti da molte parti del mondo siano meno positivi che in passato. Questo dovrebbe portare a un graduale indebolimento della domanda nel corso dell’anno che però secondo i management di Studer non dovrebbe dare problemi soprattutto al proprio marchio che da parte sua non solo è convinto di riuscire a mantenere il segno più su ordini, consegne e fatturato, ma prevede di incrementare la propria presenza mondiale anche grazie alle due novità proposte in anteprima proprio nelle gallerie di Hagerbach. Ci riferiamo alla S33 e S31, che vengono presentate il 15 aprile all’apertura della CIMT a Pechino. Si tratta di modelli con quattro nuove distanze fra le punte: da 400 a 1600 mm, in modo da offrire un portafoglio prodotto estremamente versatile in funzione dei pezzi da produrre.

Nelle S31 e S33 non solo è stata ridisegnata la geometria delle macchine, ma è stato anche introdotto un nuovo sistema integrato di regolazione della temperatura così da ottenere la massima stabilità termica della macchina. Il CNC montato di serie è il Fanuc 0i-Tf con un software StuderWin che può sfruttare il calcolatore Studer Technology che al suo interno contiene il più ampio know how per la rettifica permettendo con pochi dati di calcolare i parametri di rettifica ottimali e in modo automatico. Le due macchine inoltre, grazie alla standardizzazione dell’interfaccia del caricatore, sono facilmente automatizzabile per soddisfare la produzione di serie. Da parte sua la S33 è dotata di una nuova testa portamandrino che può essere dotata di motomandrino per la rettifica esterna e mandrino ad alta frequenza per la rettifica interna in diverse configurazioni. Tre mole provvedono alla lavorazione ancora più veloce e individualizzata del pezzo che può raggiungere un peso di 150 kg. La S31 invece parte con l’idea della massima versatilità: è provvista di guide StuderGuide® con elementi ammortizzanti nella direzione del movimento. L’asse B può essere dotato di azionamento diretto opzionale con risoluzione di 0,00005°. La testa portamandrino può accogliere fino a tre mole, e in combinazione esterna/interna un massimo di due mandrini per la rettifica esterna o interna. La S31 è dotata di testa porta pezzo con sistema di misurazione diretta e pacchetto software StuderFormHSM. 

Il nuovo modello della S31



PANORAMA

La fabbrica connessa realizzata nel Salon Industrie

GLOBAL INDUSTRIE 2019 LIONE FORMULA VINCENTE LA SCELTA DI PORTARE A LIONE IL MAGGIOR EVENTO FIERISTICO FRANCESE PER L’INDUSTRIA MECCANICA HA PREMIATO GLI ORGANIZZATORI CON UN’AFFLUENZA RECORD DI ESPOSITORI E VISITATORI di Roberto Guccione

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ià lo scorso anno, alla conclusione dell’edizione parigina, tra gli organizzatori si coglieva un prudente ottimismo mischiato a un vago timore sulla scelta di portare la seconda edizione di Global Industrie, la maggior fiera industriale francese, a Lione, la regione che per decenni è stata “l’officina di Francia” e che mantiene il primato della produzione industriale. “Non avranno fatto il passo più lungo della gamba?”, ci si domandava lo scorso anno a Parigi tra gli addetti ai lavori. I fatti e il gran numero di visitatori che dal 5 all’8 marzo hanno preso d’assalto Eurexpo Lyon hanno dimostrato che la decisione è stata più che corretta e apprezzata da tutti gli operatori coinvolti. “L’edizione lionese ha superato tutte le aspettative”, 16

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ha commentato Sébastien Gillet, direttore di Global Industrie al termine della manifestazione, “ma soprattutto ha dimostrato la buona salute dell’industria francese, il suo alto livello d’innovazione e la

Patrick Fillon, coordinatore del progetto l’Usine Connectée

sua capacità di mantenere legami forti con il sistema industriale europeo e in alcuni casi di anticipare tendenze e dinamiche evolutive in settori chiave come l’automazione e la sostenibilità dei processi industriali”. In effetti, i numeri confermano il successo di una manifestazione che evidentemente, con l’alternanza annuale delle sedi di Parigi Parc des Expositions e Lione Eurexpo, ha trovato il suo giusto equilibrio. Nata nel 2018 per dare maggior respiro internazionale all’industria meccanica francese, Global Industrie riunisce quattro fiere di lunga e consolidata tradizione, che ultimamente segnalavano qualche problema di logoramento: Midest, fiera della subfornitura industriale e vetrina degli specialisti del conto lavorazione;


industriali condivise con i differenti territori francesi.

Lione e la subfornitura L’impressione raccolta aggirandosi tra gli stand, affollati fin dal primo giorno, con oltre un migliaio di macchine e robot funzionanti, era Consegna finale della medaglia personalizzata realizzata da l’Usine di grande animazione Connectée e di una prevalenza Industrie, il salone delle tecnologie, delle di visitatori professionali. “Siamo qui macchine utensili e degli accessori; Smart anche per selezionare concessionari Industries, dedicata all’automazione e locali”, dice Stefano Laurenti, fondatore all’industria del futuro, quest’anno con di Tecnopiù, azienda di Tavullia (PU) un focus particolare su Industria 4.0; specializzata nella fabbricazione di Tolexpo, la dedicata alle macchine e agli protezioni di sicurezza antinfortunistiche impianti per la lavorazione dei metalli, per macchine utensili e isole di lavoro dalla fonderia alle lavorazioni a valle per robotizzate. “La Francia è un mercato lamiere, bobine, tubi e profilati. ad alto potenziale per noi, anche se un La nuova formula espositiva ha po’ campanilista, e per un prodotto come evidentemente centrato un’esigenza il nostro, che richiede un alto livello di scoperta: durante i quattro giorni di personalizzazione, il rapporto tecnico manifestazione, inaugurata dal ministro diretto con il cliente e l’assistenza post dell’Economia Bruno Le Maire, vendita sono indispensabili per mantenere Eurexpo Lyon ha ospitato più di 2.500 una presenza continua nel mercato e espositori su una superficie di 110.000 l’area di Lione, che insieme all’Alta metri quadrati e ha visto un’affluenza Savoia raccoglie moltissime aziende di record di 45.861 visitatori, in crescita subfornitura meccanica, è un ottimo del 12% rispetto all’edizione 2018 di punto d’appoggio”. Parigi. In particolare sono cresciuti Anche Javier Lanfranchi, area sales i visitatori internazionali (+9%) e tra manager di Faccin, produttore bresciano questi la componente italiana era ben di macchine per la lavorazione della rappresentata, aiutata dalla vicinanza con lamiera, conferma l’interesse per il settore il Nord Italia. Anche le istituzioni francesi, ai massimi livelli, hanno approfittato della manifestazione per dialogare con il mondo produttivo e raccogliere spunti e criticità. Il ministro dell’Economia Bruno Le Maire ha presieduto in fiera il comitato esecutivo del Conseil National de l’Industrie, organo consultivo di politica industriale, mentre il ministro della Coesione Territoriale Jacqueline Gourault insieme con Agnès PannierRunacher, sottosegretario all’Economia, hanno guidato la prima riunione plenaria della conferenza “124 Territoires d’industrie” voluta dal presidente Macron alla fine del 2018 per ‘mettere in rete’ le aree a maggior La premiazione dei Global Industrie Awards 2019 vocazione produttiva e avviare politiche

della subfornitura e l’importanza di una presenza tecnica in loco: “Lione è al centro di un mercato molto dinamico per i nostri prodotti, abbiamo numerosi clienti storici, ma nonostante la vicinanza al Nord Italia, la presenza locale è molto importante. Non abbiamo ancora un distributore in zona, ma è un passo che stiamo valutando per contrastare la concorrenza dei piccoli costruttori locali che compensano il fatto di offrire macchine tecnologicamente più semplici con la possibilità di personalizzare velocemente le macchine e di dare assistenza tecnica immediata. La subfornitura lavora con tempistiche molto strette, il servizio è un fattore molto importante”. In effetti la nutrita presenza di aziende terziste evolute, che di fatto fa del Salone Midest l’appuntamento europeo di riferimento per il mondo della subfornitura, ha certamente moltiplicato l’attrattività di Global Industrie Lyon. Lo conferma Michele Arzenton, marketing manager di Fonderie Zanardi (Minerbe, VR), principale produttore europeo di getti in ghise austemperate destinate prevalentemente alla componentistica automotive evoluta: “L’ultima partecipazione di Fonderie Zanardi al Midest risaliva alla fine degli anni ’90 e siamo ritornati quest’anno sia per la scelta di Lione, dove abbiamo alcuni clienti importanti, sia per la possibilità di incontrare committenti e altre aziende francesi con cui collaborare per realizzare componenti speciali. Fonderia e trattamenti termici sono il nostro core business, ma per aggiungere valore ai nostri prodotti


PANORAMA

I Global Industrie Awards premiano efficienza e sostenibilità L’innovazione industriale corre veloce e con i Global Industrie Awards l’evento di Lione ha voluto dare visibilità alle proposte tecnologiche più interessanti scelte tra le novità presentate a Global Industrie. I premi, suddivisi in sette categorie, sono stati consegnati il 5 marzo durante la cena di gala riservata agli espositori allestita all’interno del Padiglione 6, davanti a una platea di quasi 2.000 persone. Particolarmente interessante, tra le soluzioni premiate, il centro di lavoro Index G420 a cinque assi in grado di operare con tre utensili contemporaneamente, un’esigenza particolarmente sentita da chi produce componenti automotive e aeronautici per accorciare i tempi di lavorazione a parità di qualità finale del componente. L’innovativo software di controllo Ellisetting si è invece affermato nella categoria Start-Up e ha attirato l’interesse di vari produttori di macchine utensili sulla giovane società Ellistat, fondata nel 2016 da sette giovani ingegneri francesi. Ellisetting, che si basa sul principio dell’Automated Process Control (APC), permette infatti di completare la regolazione iniziale di una macchina utensile a partire dalla misurazione di un solo pezzo lavorato, grazie a un algoritmo di misura

La nuova Index G420 a cinque assi può operare con tre utensili contemporaneamente

vogliamo creare un network di competenze allargato, dove ciascuno metta in comune il proprio know-how in una logica di filiera. Il fitto programma d’incontri che abbiamo pianificato durante i giorni della fiera porterà certamente buoni risultati”.

integrato con intelligenza artificiale. Simsoft Industry ha vinto nella categoria Trasformazione Industriale per l’Assistente Vocale Intelligente che, integrato in sistemi di realtà aumentata, aiuta i tecnici impegnati in interventi d’emergenza o di manutenzione su impianti industriali. Il premio Nuove Tecnologie è stato assegnato al sistema C-Bolt messo a punto dalla bulloneria Cathelain: un collegamento in fibra ottica permette di tenere sotto controllo con una precisione di 0,5 micron il serraggio di viti e bulloni impiegati in applicazioni critiche nell’Oil&Gas e nell’industria chimica. Creative Eurecom, grazie al dispositivo EOL per la produzione a domicilio di un farmaco oncologico, ha vinto nella categoria Realizzazione Esemplare, mentre il riconoscimento Soluzioni Collaborativa è andato a RFIT, per un innovativo compattatore-raccoglitore industriale di rifiuti interconnesso in grado di segnalare la quantità e il tipo di rifiuto contenuto. Infine, Silltec Industrie ha ottenuto il premio Soluzione Responsabile per il sistema di decapaggio laser Drago Thick Mobile, che rimuove ossidi, vernici e incrostazioni da qualsiasi tipo di materiale senza usare acqua o solventi.

totalmente automatizzata per la produzione di medaglie in tecnopolimero e metallo personalizzate con un motto o una frase, secondo un “ordine di lavorazione” lanciato dal visitatore all’inizio della linea. Dalla virtualizzazione iniziale della medaglia, alla fresatura personalizzata, alla verniciatura e fino al controllo di qualità e al confezionamento finale, il visitatore poteva seguire l’intero processo di persona e sui grandi monitor che registravano le performance produttive utilizzando lo stato dell’arte delle tecnologie 4.0. Nel corso dei quattro giorni della Fiera, la mini-fabbrica ha prodotto quasi 10.000 medaglie al ritmo di una ogni 10 secondi con un tempo di attraversamento di circa 15 minuti. “Industrie è l’unica fiera al mondo che permette di immergersi

Focus sull’innovazione con l’Usine Connectée Come lo scorso anno a Parigi, uno dei maggiori poli d’attrazione per il pubblico della manifestazione è stata “L’Usine Connectée”, una vera “fabbrica connessa” realizzata all’interno del padiglione Industrie su una superficie di oltre 1.100 metri quadrati. Grazie alla partecipazione di ben 74 aziende che hanno fornito impianti, tecnologie, software e know-how, la società d’ingegneria ADI ha allestito in due settimane una linea produttiva 18

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Il sistema di decapaggio laser Drago Thick di Silltec, premiato con il Global Industrie Award come soluzione eco-responsabile, evita l’uso di acqua o solventi

in una vera fabbrica 4.0”, sottolinea Patrick Fillon, coordinatore del progetto. “L’obiettivo principale di questo progetto è di mostrare concretamente alle officine meccaniche, anche di piccole dimensioni, quali innovazioni sia possibile applicare per migliorare la produzione. Allo stesso tempo abbiamo voluto incuriosire i giovani, mostrando la vita reale di una moderna fabbrica interconnessa e le conoscenze che servono oggi nel mondo del lavoro. E siamo stati felici di affidare la programmazione di tutti i robot e cobot Fanuc installati lungo la linea alle classi di Tecnologia del liceo Vieljeux di La Rochelle, scelto dopo una serrata selezione”. L’Usine Connectée ha infatti mostrato “in opera” i software di simulazione per la fabbricazione additiva, le lavorazioni meccaniche e i sistemi per la gestione dei flussi di processo, insieme ai sistemi di controllo robotizzato dei micro difetti, di selezione degli scarti con intelligenza artificiale, mostrando la portata di tecnologie come la realtà aumentata e l’interconnessione di differenti isole di lavoro. Soluzioni che pochi anni fa avrebbero richiesto investimenti alla portata solo di grandi gruppi industriali sono oggi la realtà di tante piccole aziende. Il prossimo appuntamento francese con l’innovazione industriale sarà con Global Industrie 2020, che si terrà al Parc des Expositions di Parigi Villepinte dal 31 marzo al 3 aprile 2020. 


065/2017 LMRX17R


PANORAMA

RETTIFICHE SEMPRE PIÙ TAILOR MADE DALL’OPEN HOUSE DI DANOBAT-OVERBECK CHE SI È TENUTA A HERBON IN GERMANIA NELLE SCORSE SETTIMANE, EMERGONO INDICAZIONI E SPUNTI CHE INTERESSANO ANCHE IL MERCATO ITALIANO DOVE DANOBAT È PRESENTE CON UNA PROPRIA SOCIETÀ. di Marco Torre

U

n aspetto che ci affascina del mondo Danobat è la capacità di programmare e di seguire percorsi anche lunghi e difficili senza mai demordere e senza mai perdere di vista l’obiettivo per cui si è deciso di muovere in una direzione. Nel caso specifico ci riferiamo al lavoro che l’industria spagnola sta facendo nel mondo delle rettifiche a livello globale. In particolare come la sua strategia di ramificazione e di radicalizzazione della presenza in nazioni ritenute importanti per il mondo di riferimento, sia oggetto di un lavoro continuo e con scadenze ben precise ma senza la necessità di inseguire facili risultati in tempi brevi. Per Danobat la priorità è sicuramente 20

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amalgamarsi con le singole realtà locali, senza mai assumere il ruolo del fagocitatore di esperienze e tradizioni locali. Anzi cercando sempre di immedesimarsi e assimilare modi e comportamenti nel rispetto della tradizione già esistente. É il caso di Overbeck, storica azienda tedesca nella costruzione di rettifiche che nel 2002 è entrata a far parte di Danobat che ne ha rilevato il controllo mentre attraversava una fase di profonda crisi e dando vita a Danobat-Overbeck, nel pieno rispetto delle tradizioni locali della realtà tedesca. Tanto che oggi Overbeck non solo ha mantenuto il proprio nome accanto a quello della Capogruppo, ma ha proseguito nella ricerca e nello sviluppo di una famiglia di prodotti che

pur essendo parte della strategia globale del Gruppo non perdono la propria identità. La gamma di prodotti di DanobatOverbeck è parte integrante dell’offerta del gruppo e si rivolge ai mercati facendo proprie le medesime caratteristiche qualitative di tutta la produzione di rettifiche Danobat. In primo luogo il basamento della macchina che è realizzato in granito naturale rettificato (spesso di provenienza Sudafricana). Scelta determinata dal desiderio di garantire la massima stabilità alla macchina sia in termini termici sia per ciò che concerne rigidità e assorbimento delle vibrazioni. Proprio in materia di stabilità termica c’è da segnalare che


le macchine in questione sono dotate di un sistema di climatizzazione dei principali organi. Sempre in materia di qualità della macchina e delle sue prestazioni, tutti i prodotti realizzati da Danobat – Overbeck pongono una cura estrema nel montaggio delle teste di lavorazione: avviene in una stanza a temperatura controllata, verificando inoltre anche la esatta concentricità. Una procedura analoga riguarda la realizzazione delle teste della mola esterna e delle teste di ravvivatura. “La particolarità delle macchine di Danobat-Overbeck – ci spiega Ekain Arrizabalaga amministratore delegato della società tedesca – sta nel fatto che nonostante si tratti di macchine ad elevatissima personalizzazione,

sono comunque macchine per la maggior parte realizzate partendo da componenti di serie. Questo ci permette di avere una customizzazione che sfiora l’80’% della produzione, mantenendo però l’affidabilità di un prodotto pensato per la serie. Per noi – prosegue Arrizabalaga – è importante seguire e comprendere le esigenze specifiche del cliente attraverso la proposta di un pacchetto pronto e personalizzato. Così operiamo a strettissimo contatto con chi poi dovrà usare la macchina nel corso degli anni. Le nostre macchine sono configurate insieme ai clienti. Una possibilità che sfruttiamo a pieno sia con la nostra ingegneria di vendita, sia con il Centro Ricerche

di DANOBAT GROUP in Elgoibar sempre pronto a coadiuvarci”. Una filosofia che si completa nella politica del post vendita che prevede pacchetti di servizi studiati e adeguati alle specificità dell’utilizzatore. Diventa quindi interessante capire quanta parte di queste scelte ritroviamo nelle azioni della filiale Italiana che Danobat ha aperto a Bistagno in provincia di Alessandria insieme ad Alberto Tacchella – terza generazione di una delle famiglie storiche della rettifica italiana. “Il mercato italiano – ci spiega Harvi Chana Amministratore Delegato di Danobat Grinding Division è una realtà molto importante: è il secondo mercato europeo e il quinto a livello


PANORAMA

IRD 400 la best seller

mondiale. Noi abbiamo scelto di allearci con Alberto Tacchella che è un profondo conoscitore della realtà italiana e ci sta guidando attraverso le peculiarità del mercato. Si tratta di un mondo estremamente variegato dove accanto a grandi industrie si incontrano piccole realtà capaci di esprimere livelli tecnici molto elevati. E sta a noi essere resilienti andando a interpretare al meglio le richieste del mercato”. Richieste che anche in Italia, se si esclude la grande differenziazione dimensionale presente fra le imprese che utilizzano rettifiche, stanno indirizzandosi verso aspetti specifici. “ In particolare – spiega 22

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Nella produzione di DanobatOverbeck, la IRD 400 è sicuramente il modello più apprezzato dalla clientela che ne ha fatto un vero e proprio campione di vendite. Si tratta di una macchina di taglia media che individua i motivi di questo successo nella possibilità di essere configurata in molti modi differenti a seconda delle esigenze di utilizzo. Alla base della IRD 400 c’è una macchina a una torretta che supporta le mole di lavorazione che possono arrivare a eseguire fino a quattro o cinque applicazioni dove vengono montati i mandrini per le applicazioni e le unità di tastaura per condurre la lavorazione. La parte di presa pezzo può essere o fissa e quindi realizzata attraverso una testa porta pezzo o su un asse. Da segnalare che tutti gli assi rotativi sono del tipo torque mentre tutti i motori degli assi di scorrimento sono lineari con guide a ricircolo di pattini precaricate. Caratteristiche queste di tutte le Danobat-Overbeck, che permettono quindi una grandissima standardizzazione, con gli inevitabili vantaggi progettuali ma senza rinunciare minimamente alla possibilità di personalizzazione. Le differenze sono nelle scalabilità dimensionale del prodotto. Ovviamente nel caso sia necessario le IRD 400 possono effettuare le interpolazioni degli assi aprendosi alla opportunità di operare su forme coniche e figure complesse più in generale.

ancora Chana la domanda è sempre più indirizzata a ottenere soluzioni e non solo macchine. E per soluzioni mi riferisco alla crescita dell’automazione e della fornitura di impianti che siano integrabili con apparati produttivi complessi. Dall’Italia poi – è sempre Chana che spiega – arriva una crescente domanda di multitasking e sta a noi soddisfare adeguatamente questa domanda creando partnership con gli OEM. Sia per la produzione sia per gli aspetti legati al post vendita. Sotto questo aspetto Danobat Srl è molto importante: vogliamo essere l’interlocutore principale con l’utilizzatore non solo per la parte rettifica, ma per tutto ciò che ruota attorno alla rettifica”. La conferma di questa scelta viene indirettamente dagli spazi che la sede di Bistagno (AL) ha a disposizione. “Effettivamente – spiega Alberto Tacchella, socio e general manager di Danobat Srl – la sede di Bistagno è pensata proprio per non avere vincoli alle cose da fare. Abbiamo spazio per crescere e cercheremo di usarlo tutto. Come si dice in questo casi, siamo partiti con il piede giusto e non ci poniamo limiti alle cose da fare e alle opportunità per crescere”. 


SORALUCE ITALIA S.R.L.

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PANORAMA

INTERROLL PRONTA A COSTRUIRE IL FUTURO IL FUTURO DEL MANUFACTURING, IMPIANTI E MACCHINARI, PENSATO E SVILUPPATO PER LA SEMPRE MAGGIORE EFFICIENZA PRODUTTIVA E UNA QUALITÀ DI PRODOTTO SEMPRE CRESCENTE, SI AFFIDANO SIA ALLA COMPONENTISTICA INTELLIGENTE SIA ALLA MANUTENZIONE PREDITTIVA. IL PROFESSOR MARCO MACCHI, DEL POLITECNICO DI MILANO, E CLAUDIO CARNINO, DIRETTORE COMMERCIALE E COUNTRY SPEAKER DI INTERROLL ITALIA, HANNO AFFRONTATO IN UN SEMINARIO L’ARGOMENTO DEL FUTURO DELLA MANUTENZIONE. a cura della redazione

L

a crescita del mercato di Industria 4.0 in Italia, tra soluzioni IT, componenti tecnologiche abilitanti su asset produttivi tradizionali e servizi collegati, ha toccato nel 2017 ca. 2,4 miliardi di euro, il 90% dei quali riguarda progetti Industrial IoT, Analytics e Cloud Manufacturing. Anche per la società di ricerche IDC, Industry 4.0 è già una realtà ed entro il 2022 il 40% dei processi operativi sarà in grado di “auto-apprendere” e “autoripararsi”. Il mondo del manufacturing si sviluppa dunque decisamente verso l’efficientamento continuo, uno tra i principali obiettivi del progresso del mondo industriale. Efficienza produttiva significa maggiore qualità del prodotto a minori costi. Il mutato contesto del mondo produttivo ha portato il tema dell’efficientamento in primo piano e ha modificato e moltiplicato le esigenze manutentive. 24

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Nel tracciare un breve excursus storico sulla manutenzione predittiva, per motivare lo stato dell’arte e le tendenze prospettabili con il cambiamento paradigmatico della Quarta Rivoluzione Industriale, Marco Macchi, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, ha sottolineato che “la manutenzione è un’attività antica, intrecciata con l’evoluzione stessa della civiltà e delle logiche del costruire e del produrre a beneficio della vita e del benessere dell’uomo. Nel momento in cui un prodotto o un asset/bene durevole viene progettato, la manutenibilità dello stesso è un “investimento” a garanzia di un tempo di riparazione ridotto, grazie a diverse proprietà tra cui, di estremo interesse, l’abilità di diagnosticare le cause di problemi di qualità ed affidabilità.” L’attività manutentiva riveste un’importanza sempre più crescente nell’ecosistema produttivo del terzo

millennio, con una funzione ad alto potenziale per la generazione di valore dai dati prodotti dalle macchine e dagli impianti, divenendo così sempre di più una “pedina” importante per contribuire al business di un’azienda. La Quarta Rivoluzione Industriale basa la sua prerogativa sulla comunicazione e sulle informazioni gestite. Dai dati che un elemento produttivo o un insieme, impianto o macchinario, produce dipende l’efficienza di un processo, la qualità di un prodotto, la redditività di un’impresa. “L’EC5000, componente principe della nostra DC Platform”, ha rivelato Claudio Carnino, direttore commerciale e country speaker di Interroll Italia,” sarà disponibile anche con interfaccia Bus basata sullo standard CANOpen. Ciò consente, per la prima volta, che moderni impianti di trasporto offrano grande e agevole accesso ai dati. Così, in connessione con il controller multiprotocollo di


Interroll (PROFINET, EtherNet/IP e EtherCat) sarà possibile visualizzare una moltitudine di informazioni e funzionalità tramite il PLC o una piattaforma Web.” Un esempio è l’indicazione di informazioni generali sullo stato operativo corrente o sul carico dei singoli azionamenti nel tempo. Simultaneamente, con i controller si visualizzeranno da ogni singolo azionamento una moltitudine di informazioni dettagliate, quali precise condizioni di guasto, coppia o temperatura. Nel corso del seminario odierno, il professor Macchi ha spiegato che quando il prodotto o asset viene utilizzato, è quanto mai importante la capacità di valutarne l’affidabilità nelle attuali condizioni di ciclo di vita, per anticipare l’accadimento dei guasti attraverso una capacità prognostica, con l’obiettivo ultimo di mitigare i rischi di sistema. Questo è tanto più importante in un

impianto industriale o un macchinario che gestisce la realizzazione di prodotti, di qualsiasi natura, che devono avere una costante ed elevata qualità sia intrinseca sia di utilizzo o funzionalità. Ancora Claudio Carnino: “L’industria manifatturiera ha oggi l’impegno alla massima flessibilità, per cui deve adoperarsi nella riduzione tendente allo zero delle perdite per manutenzioni da guasto. Il monitoraggio delle condizioni, la capacità di raccogliere ed analizzare i dati che provengono dalle macchine o impianti permettono di ridurre al minimo i tempi di fermo delle strutture. Con la DC Platform, Interroll ha intrapreso la strada della componentistica intelligente con la quale è possibile realizzare sistemi ad alte prestazioni personalizzati, integrabili in modo coerente e trasparente nel mondo dei dati delle moderne applicazioni Industria 4.0,

quali il monitoraggio nelle stazioni di controllo, la manutenzione predittiva o altre funzioni.” Secondo Marco Macchi, nel ciclo di vita del prodotto/asset diventa importante essere capaci di predire anomalie e degradi di prestazione, in modo da limitare gli impatti sui diversi stakeholder interessati e, di più, per permettere di produrre, a partire dai dati monitorati, una molteplicità di benefici, non solamente con ricadute di breve termine. È questo il fondamentale compito della manutenzione predittiva che, oggi, sta evolvendo in maniera estremamente interessante attraverso l’utilizzo di tecniche diagnostiche e prognostiche, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, e di automazione avanzata degli impianti. E’ questa, anche, la prospettiva di una manutenzione predittiva che si propone come un’attività operativa che è fondante di una miglior strategia di gestione del ciclo di vita dell’asset industriale. M &A | APRILE 2019

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PANORAMA

3D SYSTEMS APRE UN NUOVO PRODUZIONE ADDITIVA AVAN

IL CENTRO ON DEMAND DI 3D SYSTEMS È UN POLO DI ECCELLENZA EUROPEA PER LA STEREOLITOGRAFIA (SLA) E LA PROTOTIPAZIONE PER SINTERIZAZZIONE LASER SELETTIVA (SLS). L’AZIENDA RADDOPPIA LA CAPACITÀ PER SODDISFARE LA DOMANDA DEI CLIENTI E ALIMENTA LA CRESCITA ECONOMICA DELLA REGIONE. a cura della redazione

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D Systems ha annunciato oggi l’apertura ufficiale del suo nuovo Advanced Additive Manufacturing Center a Pinerolo (Torino). Negli ultimi quindici mesi, l’azienda ha intrapreso un’espansione multimilionaria con l’obiettivo di raddoppiare la capacità produttiva e aumentare l’offerta per soddisfare una domanda in costante crescita. 26

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3D Systems On Demand è un’affermata azienda leader nella prototipazione rapida, nella produzione di parti a basso volume e di modelli di apparenza. I clienti dell’azienda rappresentano un’ampia gamma di settori industriali, tra cui l’automotive, i prodotti di consumo e l’aerospaziale, che si affidano all’esperienza nell’additive e subtractive manufacturing dei suoi ingegneri per realizzare i loro progetti. Per estendere

l’offerta delle sue competenze ad un segmento di mercato più ampio, 3D Systems ha acquistato un edificio adiacente al suo attuale stabilimento di produzione certificato ISO-9001 per creare un nuovo campus per la produzione additiva avanzata. Il nuovo stabilimento di ultima generazione si aggiunge alla rete On Demand esistente in Europa, che comprende sedi nei Paesi Bassi, in Francia, Regno Unito,


CENTRO PER LA ZATA A PINEROLO

Belgio e Germania. “L’intento è quello di portare tutte le attività di SLA e SLS in un nuovo centro di eccellenza non solo per aumentare la nostra capacità a livello di produzione additiva e prototipazione, ma anche per ridurre i tempi di consegna e migliorare la qualità del servizio grazie al potenziamento dell’automazione di processo” ha dichiarato Marco Maio, General

Manager di 3D Systems On Demand a Pinerolo. “Questa espansione sta anche influendo positivamente sull’economia locale. Una priorità per soddisfare l’aumento della domanda è assicurarsi di poter contare su persone di talento in grado di far fronte alle sfide. Questo ha comportato un significativo investimento nell’assunzione di una forza lavoro qualificata in grado di far funzionare queste macchine e

rispondere alle richieste dei clienti”. Lo stabilimento di 3D Systems On Demand di Pinerolo fa parte di una rete globale di aziende leader del settore, supportate da quasi quattro decenni di esperienza nella stampa 3D e nelle soluzioni di produzione avanzata. Queste aziende offrono un portafoglio completo di servizi di produzione convenzionale e additiva che consente a designer e ingegneri la progettazione,


PANORAMA iterazione e produzione di parti di qualità. Il risultato è la riduzione del tempo dedicato alla produzione e allo sviluppo del prodotto con parti di alta qualità stampate in 3D e ad iniezione. Con l’integrazione dell’Advanced Additive Manufacturing Center, lo stabilimento di Pinerolo attualmente ospita un’ampia gamma di tecnologie per la produzione additiva e sottrattiva, tra cui una suite di oltre 30 stampanti 3D per la plastica che impiegano diverse tecnologie, tra cui SLS, SLA e stampa digitale leggera (DLP) rappresentata dalla tecnologia brevettata di Figure 4™. Queste soluzioni additive sono integrate da tecnologie di manifattura tradizionali come le macchine per la colata sotto vuoto, la lavorazione CNC a 5 assi, lo stampaggio a iniezione e l’elettroerosione a scintilla/filo. “L’ampiezza della gamma delle nostre tecnologie rende la nostra sede in Italia una soluzione end-to-end per la prototipazione e la produzione di parti e prodotti industriali a basso volume, comprese le lavorazioni successive come il trattamento superficiale e la verniciatura” ha detto Maio. Con l’apertura di questo centro, 3D Systems On Demand è pronta per supportare aziende manifatturiere con esigenze elevate e alti volumi produttivi, come l’automotive, i prodotti di consumo e l’aerospaziale, che devono rispettare rigorosi requisiti di qualità e normativi. “Attraverso l’espansione di questa sede e della nostra offerta di servizi, abbiamo raggiunto una posizione consolidata che ci permette di tenere il passo con le innovazioni tecnologiche e sostenere la crescita dei nostri clienti” ha affermato Ziad Abou, SVP e General Manager di 3D Systems On Demand. “Prendiamo, ad esempio, l’industria automobilistica. 3D Systems On Demand ha diversi clienti del settore automobilistico per i quali crea un’ampia gamma di prototipi di alta qualità, sia per gli interni che per l’esterno della vettura, contribuendo ad accelerare il processo di sviluppo del prodotto”. “Grazie all’espansione di questo centro, offriamo soluzioni creative alle sfide di sviluppo del prodotto dei nostri clienti, sostenute da un’ampia gamma di tecnologie all’avanguardia e da una

profonda esperienza nelle applicazioni” ha detto Phil Schultz, EVP, Operations di 3D Systems. “Siamo entusiasti del nostro nuovo Advanced Additive Manufacturing Center di Pinerolo, capace di offrire ai clienti la massima velocità produttiva disponibile per affrontare le loro sfide e sostenere il vantaggio competitivo”.

Informazioni su 3D System Piú di 30 anni fa, 3D Systems introdusse l’innovazione della stampa 3D nell’industria manifatturiera. Oggi, é un’impresa leader nelle soluzioni della produzione additiva, che consente alle aziende produttrici di creare prodotti e modelli di business impossibili fino ad ora, grazie alla trasformazione dei flussi di lavoro. Tutto ciò è reso possibile dall’ecosistema di produzione digitale di eccellenza dell’azienda, che comprende stampanti 3D per plastica e metallo, materiali per la stampa, servizi di produzione on demand e un portafoglio completo di software di produzione. Ogni soluzione si affida all’esperienza degli ingegneri applicativi dell’azienda che collaborano con i clienti per realizzare la trasformazione degli ambienti di produzione. Le soluzioni 3D Systems sono destinate ad una varietà di applicazioni avanzate dalla prototipazione alla produzione in mercati come quello aerospaziale, automobilistico, medico, odontoiatrico e dei beni di consumo. Maggiori informazioni sull’azienda sono disponibili all’indirizzo www.3dsystems. com.

Dichiarazioni previsionali Alcune affermazioni fatte in questo comunicato che non sono affermazioni

basate su fatti storici o su fatti attuali, sono previsionali ai sensi della riforma sulla sicurezza privata del 1995. Le dichiarazioni previsionali implicano rischi noti e sconosciuti, incertezze e altri fattori che possono causare i risultati attuali, le prestazioni o le realizzazioni effettive dell’azienda materialmente diversi dai risultati storici o da qualsiasi risultato futuro o proiezione espressa o implicita in tali dichiarazioni previsionali. In molti casi, le dichiarazioni previsionali possono essere identificate in termini come “crede”, “credenza”, “si aspetta”, “può”, “sarà”, “stima”, “ intende “,” anticipa “o” pianifica “o il negativo di questi termini o altra terminologia comparabile. Le dichiarazioni previsionali si basano sulle convinzioni, sulle ipotesi e sulle aspettative correnti del management e possono includere commenti sulle convinzioni e aspettative della società riguardo a eventi futuri e tendenze che influenzano la sua attività e sono necessariamente soggette a incertezze, molte delle quali sono fuori dal controllo dell’azienda. I fattori descritti nelle rubriche “Dichiarazioni previsionali” e “Fattori di rischio” nelle registrazioni periodiche della società presso la commissione di scambio e sicurezza, nonché altri fattori, potrebbero far sì che i risultati effettivi differiscano materialmente da quelli riflessi o previsti nelle dichiarazioni. Sebbene il management crede che le aspettative riflesse nelle dichiarazioni previsionali siano ragionevoli, le dichiarazioni previsionali non sono, e non dovrebbero essere considerate come garanzia di risultati o risultati futuri, né si riveleranno necessariamente indicazioni accurate dei tempi in cui tali prestazioni o risultati saranno raggiunti. Le dichiarazioni previsionali incluse valgono solo come data della dichiarazione. 3D Systems non si assume alcun obbligo di aggiornare o rivedere le dichiarazioni previsionali fatte dalla direzione o per suo conto sia come risultato di sviluppi futuri, eventi successivi o circostanze o altro. foto L’Advanced Additive Manufacturing Center On Demand di 3D Systems ospita oltre 30 stampanti 3D per la plastica che impiegano diverse tecnologie. 



STORIA

di copertina WAGO

WAGO, SOLUZIONI PER

L’INDUSTRIA DI OGGI E DI DOMANI PRESENTE IN ITALIA CON UNA PROPRIA FILIALE DA ALCUNI ANNI, WAGO HA CONQUISTATO UN RUOLO CENTRALE NELLA CRESCITA TECNOLOGICA DEL MONDO DELL’INDUSTRIA, GUIDANDO E SUGGERENDO QUOTIDIANAMENTE LE SOLUZIONI IDEALI AI PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE INNOVATIVA. di Paolo Beducci

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Il mondo della meccanica è stato abituato per decenni a concepire i prodotti come un insieme di componenti che, pur inserendosi in una struttura produttiva più ampia, rispondevano a regole rigide, in cui la componente meccanica era assolutamente predominante rispetto a tutto il resto. Poi le cose sono cambiate con velocità crescente, al punto che oggi non è più immaginabile azienda, sistema produttivo, semplice macchina automatica, senza che a governarla o a co-governarla sia presente un sistema di gestione elettronica. È il frutto della crescita tecnologica che nell’ultimo quarto di secolo ha letteralmente sconvolto il modus operandi di qualsiasi sistema produttivo.

Perché se è verissimo che da una parte la lavorazione intesa in senso stretto di qualsiasi componente è frutto della meccanica, è altrettanto vero che quella lavorazione è frutto di una serie di azioni e controlli che sarebbe impensabile poter considerare possibile senza l’ausilio dell’elettronica e dell’informatica. Sotto questo aspetto uno degli esempi più interessanti di come sia cambiato profondamente il mondo della produzione industriale e di come parallelamente l’industria sia divenuta un mix di tecnologie differenti armonizzate e connesse fra loro per ottenere il miglior risultato possibile, viene da un marchio famoso nel panorama dell’industria meccanica. Nonostante di meccanico nella produzione di Wago ci sia molto poco, anzi sostanzialmente nulla, il ruolo della società con sede centrale in Germania e che per il nostro paese ha scelto già una trentina di anni fa di stabilirsi in Emilia Romagna (non a caso una delle aree più importanti per la grande presenza di imprese che operano a titolo e con prodotti differenti, nel mondo della meccanica) è di importanza strategica e fondamentale. Potrebbe quindi apparire un ossimoro il fatto che una società che non produce nulla di meccanico sia di importanza fondamentale proprio per il mondo della meccanica. Ma non è così; anzi si tratta della conferma di come i confini classici fra le diverse tecnologie si stiano perdendo a favore di un nuovo modo di interpretare la produzione e gli strumenti necessari ad essa. Wago, come tutti sanno, è un’azienda spe-

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STORIA

di copertina cializzata nella produzione di sistemi di interconnessione elettrica, di tecnologia per l’automazione e di interfacce elettroniche e opera in tutte quelle aree industriali in cui sia presente la necessità di rendere efficiente e sicuro il processo e il prodotto. “ La presenza di Wago in Italia – ci spiega Marco Lazzaroni product manager dei prodotti di interfaccia elettronica – nasce come rigorosamente commerciale anche se nel corso del tempo il servizio si è ampliato profondamente andando via via a ricoprire un ruolo sempre più di ingegneria di vendita in cui i nostri tecnici hanno il compito di individuare insieme al cliente la soluzione congeniale a soddisfare le esigenze dell’industria che ci interpella. Questo significa che nel corso degli anni siamo diventati dei veri e propri consulenti nell’automazione e nell’elettronica di gestione della fabbrica e dei suoi strumenti operativi. D’altra parte, se ci pensa da sempre in Italia siamo nell’area bolognese che rappresenta uno dei massimi concentrati di industria meccanica ad elevato valore aggiunto e caratterizzata di un livello di competitività mondiale”. In primis l’industria delle macchine per il packaging e l’industria motoristica che proprio in questa regione vedono uno dei distretti d’eccellenza mondiale. E non solo

La sede italiana di Wago

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I connettori Wago

per i marchi che da qui si diffondono in tutto il mondo ma anche e soprattutto per la capillarità che certe conoscenze hanno sul territorio. A questo aspetto si deve poi aggiungere la rivoluzione industriale in atto che mette le realtà produttive nella indispensabilità di dover necessariamente proporre quotidianamente innovazione tecnologica. In questo percorso Wago Italia è

considerata il partner ideale da moltissime realtà imprenditoriali. “ Il nostro – ci spiega ancora Marco Lazzaroni – è un lavoro importante che deve da una parte soddisfare le esigenze del produttore di sistemi tecnologici di produzione, mentre dall’altra risultare sufficientemente semplice ed efficace per chi poi deve farne un utilizzo quotidiano. Sotto questo punto di vista siamo un punto di snodo fra le differenti parti in gioco e il futuro dell’industria. Che nel caso specifico dell’automazione di processo e delle sue interfacce elettroniche in Italia sono sicuramente un punto di eccellenza assoluto. Per intenderci meglio, penso che l’industria nazionale sia ai massimi livelli mondiali dividendo questo ruolo in Europa con la Germania e nel resto del pianeta con poche altre nazioni quali il, Giappone e gli Usa. Ed è questa la ragione per cui il nostro lavoro, basato sulla ingegneria prima che sulla vendita fine a sé stessa, è così delicato e per certi versi difficile. Ma anche gratificante. Noi siamo il punto di armonizzazione fra ciò che desidera il cliente, le reali necessità e la fattibilità di quanto ci viene richiesto. Noi siamo quelli che sono alla ricerca di soluzioni condivise e facili da utilizzare. Per certi versi potremmo dire


che più è semplice da usare la soluzione che viene proposta, maggiore è il livello di sofisticazione che ci sta dietro”. Se però affrontiamo la questione Wago sotto l’aspetto dei prodotti proposti al pubblico e dei macro settori in cui essa è presente ci rendiamo facilmente e velocemente conto che la filiera è determinante per la qualità del prodotto finale. È necessario che la logica utilizzata sia la medesima lungo tutto il tracciato che porta dalla idea alla sua realizzazione. Per questo motivo la scelta di Wago è stata quella di essere fornitore a tutto tondo di un modo di pensare e interpretare uno dei passaggi più delicati della trasformazione industriale in atto. In materia di automazione industriale ad esempio, il lavoro svolto da Wago è sintetizzabile in pochi concetti: versatilità, standard aperti, semplificazione del processo produttivo e grande disponibilità di prodotti. Tutto questo permettendo di individuare soluzioni adatte garantendo flessibilità e libertà di progettazione, che sono fra i maggiori vantaggi dati dai dispositivi modulari. Così assume importanza determinante la gestione delle interfacce elettroniche, visto che la progettazione più moderna richiede necessariamente una vastità di

componenti in grado di affrontare problematiche molto differenti fra loro ma anche tutte collegate. Ci riferiamo alla necessità di garantire facilità di manutenzione e di utilizzo quotidiano, senza perdere di vista un livello di investimenti contenuto, la sicurezza e la facilità di progettazione e applicazione delle scelte effettuate. In efficace aiuto a queste necessità vengono i tanti moduli interfaccia di Wago pluggabili, i relé miniaturizzati, gli accoppiatori e gli alimentatori ad alta efficienza. L’alimentazione quindi diventa fondamentale soprattutto in ottica 4.0. I processi di produzione vengono sempre più digitalizzati e automatizzati per poter abbassare costi e tempi e l’alimentazione elettrica in questo processo ha un ruolo di crescente importanza. Da qui la necessità di proporre al mercato sistemi di alimentazione moderna ed in grado di rispondere a ogni richiesta proveniente dal mercato. Ed è proprio per questo motivo che Wago ha introdotto gli alimentatori della serie Pro2. Questi nuovi alimentatori della Wago, riescono a garantire una tensione di alimentazione estremamente costante indipendentemente dal fatto di essere sfruttati per applicazioni semplici oppure per applicazioni di automazione in cui venga richiesta una esigenza di potenza maggiore. La serie Pro2 è effettivamente un passo in avanti significativo: dalle dimensioni estremamente compatte ai collegamenti a innesto che permettono un cablaggio e una installazione facili ed efficaci. Operativamente l’alimentazione dei Pro 2 è stata studiata e realizzata in modo che gli status operativi importanti siano visibili direttamente sul display. Perché solo ricevendo status in tempo reale è possibile effettuare scelte adeguate e in linea con le reali necessità. Non è quindi un caso che si possa parlare di alimentatori intelligenti: disporre di funzioni e componenti che informano direttamente l’utente

apre definitivamente le porta all’industria 4.0. Non è quindi un caso che in qualsiasi momento si possa collegare un modulo di comunicazione dedicato agli alimentatori WAGO Pro2. Sistemi applicativi che necessitano di un fabbisogno elevato di potenza, richiedono alimentazioni che possano coprire con facilità e affidabilità i picchi di corrente. Infatti WAGO Pro 2 alimenta e protegge gli impianti con modalità decisamente smart. Corrente di uscita fino al 600% per 15ms e fino al 150% per 5sec sono possibili in caso di necessità. Le ridotte dimensioni di Pro 2 però non devono trarre in inganno: Pro 2 ha un grado di efficienza del 96%, 5% in più rispetto alla media. In un semplice alimentatore da 960W, questo alto grado di efficienza permette di risparmiare ben 48W di potenza dissipata. Un altro dato da non scordare è che questi alimentatori godono di un range di utilizzo estremamente ampio ( -40° + 70° C). Infine da citare in questa prima e rapida presentazione, i circuiti dello stadio di ingresso Wago Pro 2 che sono molto resistenti ai transitori. La overvoltage category III garantisce un utilizzo sicuro vicino a motori o reti elettriche con spike o altre tipologie di sovratensione. 

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INTERVISTA

FRESA-ALESATRICI

LA FORZA DELL’INNOVAZIONE INTERVISTA CON GIANCARLO ALDUCCI, DIRETTORE GENERALE DI SORALUCE ITALIA SRL PER ANALIZZARE IL MERCATO DEL COMPARTO E LE PRINCIPALI LINEE DIRETTRICI SOTTO L’ASPETTO TECNICO

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Di Paolo Beducci

a sempre il mercato italiano è considerato (a giusto titolo) fra i più interessanti per il mondo della fresa alesatura. I motivi di questo interesse risiedono in alcune peculiarità del panorama industriale in cui operiamo. In primo luogo la tipologia di potenziali utilizzatori di macchine di grandi dimensioni, quali sono generalmente le macchine in questione. Quindi l’elevatissimo livello tecnologico che è parte integrante della domanda di questa tipologia di macchina utensile. Infine la presenza sul territorio nazionale di parte dei player internazionali 34

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del settore. Questo significa che il mercato italiano per molti di loro è considerato mercato domestico e quindi meritevole, al di là di ogni semplice considerazione commerciale, di particolare presidio. Ultimo aspetto, non meno importante degli altri già citati, la grande varietà dimensionale delle aziende che operano in questo comparto in Italia. Variabilità dovuta alla presenza sul territorio nazionale sia di aziende di dimensioni considerevoli (è il caso delle multinazionali che hanno in Italia filiali produttive), sia di realtà meno grandi sotto l’aspetto del fatturato, sia infine di un nutrito mondo di conto terzisti che è per buona parte l’ossatura di questo comparto a livello nazionale. Partendo da queste considerazioni abbiamo chiesto a Giancarlo Alducci, direttore generale di Soraluce Italia, di spiegarci il punto di vista di un costruttore non nazionale, ma che proprio in Italia si è affermato come protagonista assoluto in questo mondo così particolare. Il desiderio è radiografare il comparto a livello

nazionale e tracciarne un ritratto che ci aiuti a comprendere meglio il futuro che sta davanti a noi.

m&a – Sig. Alducci, per prima cosa le chiederei di fare una rapida analisi di come sta andando il mercato sotto il profilo commerciale e come vede il futuro del settore. “Il primo elemento che devo mettere in evidenza è la serie di risultati che il mondo della macchina utensile e della fresa-alesatura hanno messo a segno negli ultimi anni. Non si tratta di accadimenti casuali, ma della conferma che il mercato si muove a tutti i livelli e che lavoro in questo momento ce n’è. Ma non c’è solo il lavoro: ci sono i progetti e il desiderio di migliorare la capacità produttiva dell’azienda. Gli ultimi anni sono stati davvero importanti per molti. E devo dire che anche il futuro mi sembra positivo e con buone opportunità”. m&a – Questo però è un merito che dovremmo ascrivere all’iperammortamento o si tratta davvero di una nuova fase del comparto? Non c’è dubbio che iper e superammortamento abbiano dato un contributo. Anche considerando che le aziende italiane sono particolarmente colpite da un sistema di tassazione esoso e che per molti aspetti non tiene conto dei cambiamenti in atto. Gli incentivi ad


Giancarlo Alducci, Direttore Generale di Soraluce Italia

Industria 4.0 hanno avuto il merito di dare il via a una nuova fase. Nel senso che da noi investire è troppo spesso poco incentivante e un’ iniezione di fiducia era necessaria. Penso che la crescita ci sarebbe comunque stata anche se magari non così impetuosa”. m&a – Questo significa che ora che gli incentivi sono ridimensionati dobbiamo aspettarci un drastico calo del settore? No, non credo che avremo contraccolpi particolari. E l’andamento attuale del settore non sembra troppo titubante. È chiaro che il clima di incertezza in cui gli imprenditori italiani si muovono da molti anni non facilita le cose. Credo che il mercato sia sensibile alla mancanza di linee direttrici chiare e stabili. Le faccio un esempio proprio partendo dal provvedimento su Industria 4.0: se si riuscisse a dare agli imprenditori visibilità sul futuro, ad esempio rendendo questa misura in qualche modo permanente o automatica, così da ottenere un effetto almeno anticiclico sugli investimenti, tutti se ne gioverebbero moltissimo. Alla fine anche le casse dello Stato a conti fatti ne trarrebbero beneficio. Le aziende hanno bisogno di perimetri definiti in cui muoversi. Il mercato è per sua natura non sempre circoscrivibile in ambiti precisi. Se almeno si riuscisse ad avere delle norme precise, durature e incentivanti sarebbe tutto molto più facile e programmabile”. M &A | APRILE 2019

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INTERVISTA

m&a – Se ci approcciamo al prodotto, come si è orientata la domanda in questi ultimi anni? “Le indicazioni sotto il profilo tecnologico, per quanto concerne il mercato italiano, sono piuttosto chiare. La domanda è sempre più indirizzata a macchine in grado di svolgere il proprio lavoro in modo autonomo eseguendo il maggior numero di operazioni senza dover riposizionare il pezzo. Precisione, autonomia e facilità di utilizzo sono le basi da cui si deve partire. Questo vale sia per le aziende di grandi dimensioni che per quelle più piccole. Chi oggi investe su una macchina importante come una fresa-alesatrice ha necessità di tutti quegli strumenti indispensabili a realizzare la digitalizzazione del ciclo di lavoro. Una necessità che si porta dietro un’altra serie di parametri in cui Soraluce è ai vertici del mercato”. m&a – A cosa si riferisce? “A tutta una serie di elementi tecnologici in cui siamo stati i primi a muoverci e a individuare soluzioni. L’esempio più classico sotto questo profilo sono le guide lineari 36

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a ricircolo di rulli che sono presenti sulle nostre macchine da ben 28 anni, sempre e comunque abbinate a strutture totalmente in ghisa. In un mondo in cui la scelta idrostatica sembrava essere la via maestra, abbiamo deciso di seguire una nostra idea e i risultati direi che ci hanno dato ragione. Ma accanto a questo ci sono moltissimi altri elementi che a mio avviso devono essere citati e che contribuiscono alla definizione di una macchina di qualità. Elementi che l’utilizzatore oggi vede come indispensabili per garantirsi competitività”. m&a – Nel caso specifico di Soraluce, quali? “Soraluce dalla sua ha una grande capacità di innovazione e una presenza fortissima a livello internazionale. Questa ci permette di leggere con grande tempestività quello che accade nel mondo per cercare risposte che aiutino i clienti a lavorare sempre meglio. Una opportunità che si traduce solo per il nostro marchio in oltre 25 milioni di investimenti in ricerca e sviluppo negli ultimi 5 anni e in 50 innovazioni di carattere tecnologico nate

nei nostri uffici e laboratori. Innovazioni sia legate alla fruibilità della macchina, sia alla sua velocità e precisione operativa, sia alla gestione 4.0. Insomma un insieme di elementi che concorrono alla definizione del miglior prodotto possibile”. m&a – Proviamo ad addentrarci in queste aree che ha citato. “Per quanto concerne la fruibilità della macchina, la sua flessibilità per intenderci il primo elemento che mi viene da citare è Modular Quill, il sistema che permette di scambiare il mandrino modulare estraibile con le diverse teste disponibili. Questo consente l’uso di mandrini di diametri e lunghezze differenti nonché di teste di fresatura, senza variare la distanza fra montante e naso mandrino. Ciò permette di operare su cinque facce senza dover mai riposizionare il pezzo, anche se distante dalla macchina. Accanto a questo metterei il Vset, sistema di misura basato sulla


visione tridimensionale che permette nel caso di pezzi di dimensioni importanti di calcolare velocemente il best fitting dell’allineamento del pezzo al grezzo. Qui un programma valuta in base a una tecnologia di misurazione fotogrammetrica e genera una informazione che viene comparata con il modello 3D del pezzo. Il risultato è che il pezzo può essere piazzato in macchina con un errore massimo di 5 centesimi. Non da meno è il DHC (Dynamic Head Calibration), il sistema che permette di calibrare le precisioni dei parametri ci compensazione della testa. DHC misura l’errore in una gamma molto ampia di combinazioni angolari della testa di fresatura e lo fa mentre la macchina lavora verificando posizione della testa e interpolazione degli assi. Se poi entriamo nel mondo della geometria della macchina le tecnologie messe a disposizione di Soraluce per garantirne la massima costanza

nel tempo e nelle condizioni di operatività più varie è davvero molto ampio. Penso ai sistemi di controllo della precisione geometrica come il Ram Balance System o il Vertical Ram Balance o il sistema di calibrazione termica attraverso algoritmi di compensazione termica. La compensazione termica è basata sulle temperature interne che sono misurate attraverso sonde termiche installate nella macchina. C’è poi il sistema di compensazione dei carichi asimmetrici sulle tavole rotanti (TBS) oggi sempre più applicato in versioni multitasking di tornitura/fresatura”. m&a – Gli utilizzatori chiedono anche migliore qualità di esecuzione del taglio e maggiore produttività “Questo è un altro degli aspetti importanti lungo cui sta crescendo la domanda tecnologica. Perché una macchina che funziona bene è una macchina che

produce di più. Così in Soraluce è nato ed è stato sviluppato il DAS (Dynamic Active Stabilizer) oggi alla sua seconda generazione. Si tratta di un sistema in grado di misurare in tempo reale il chatter o le vibrazioni autorigenerative che si verificano durante lavorazioni particolarmente gravose e ricorrendo ad attuatori localizzati nella RAM produce una forza che si oppone e quindi annulla le vibrazioni aumentando così la rigidità dinamica della macchina. Molto apprezzato dagli utilizzatori è anche il sistema di controllo adattivo dei parametri di taglio. Il sistema monitora e corregge in tempo reale i parametri di taglio in funzione di quello che accade sul mandrino. Infine a mio parere c’è un’altra ulteriore direzione verso cui il mercato è particolarmente sensibile: ed è la digitalizzazione dei processi, quella legata agli incentivi degli ultimi anni. Soraluce Digital è la nostra proposta che spinge ancora più avanti i parametri di ottimizzazione della produttività, flessibilità, efficienza e qualità dell’intero processo di produzione.  M &A | APRILE 2019

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INDUSTRIAL AUTOMATION MAN UTE NZ ION E PR E DITTIVA

Manutenzione predittiva:

UN PUNTO DI SVOLTA NELLE IMPRESE PERCHÉ È PIÙ EFFICACE DEI METODI TRADIZIONALI? QUALI SONO I VANTAGGI ECONOMICI E PRODUTTIVI? COME SI FA? Patrizia Ricci

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a manutenzione predittiva rappresenta un vero e proprio punto di svolta e di trasformazione nelle imprese. Il passaggio all’Industria 4.0, abilitato da un sapiente utilizzo dei dati, del cloud e di algoritmi di machine learning, è una fonte illimitata di potenziali miglioramenti per le aziende. Con l’accesso a tecnologie innovative come l’Internet of Things e i sistemi di Big Data Analytics, la manutenzione predittiva genera importanti cambiamenti nei modelli di business e dà vita a nuovi modi per sviluppare prodotti e vendere. Questo tipo di manutenzione rappresenta un vantaggio che i “business smart” (business intelligenti) possono utilizzare per migliorare le loro attività interne, generare reddito e creare valore addizionale nella relazione tra un’azienda e i suoi clienti. Secondo la norma UNI 10147.3.9.2, la manutenzione predittiva si definisce come “quel tipo di manutenzione preventiva effettuata a seguito dell’individuazione di uno più parametri e dell’estrapolazione, secondo modelli appropriati, del tempo residuo intercorrente prima del guasto”. Il riferimento è alla possibilità di predire e prevenire i fermi macchina con l’obiettivo di ridurre al minimo, se non eliminare, l’impatto di un guasto sulla produzione. Più in generale la norma UNI 10366 (Criteri di progettazione della manutenzione) suggerisce alcuni criteri di scelta delle politiche di manutenzione. Nella realtà operativa si verifica spesso

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che le stesse macchine, operanti in contesti diversi, richiedano strategie e frequenze di manutenzione diverse. A questo aspetto si aggiungono anche la necessità di valutare in termini di efficacia ed efficienza la strategia adottata e i vincoli relativi al personale di manutenzione. Nei casi migliori sono gli indici di prestazione (KPI, Key Performance Indicator) a decretare il successo delle strategie adottate, ma perlopiù a posteriori. Occorre quindi dotarsi a monte di strumenti di supporto alle decisioni in grado di fornire un’indicazione oggettiva sui risultati attesi dalla politica manutentiva prescelta.

Manutenzione predittiva Dal punto di vista pratico la manutenzione predittiva consiste nel monitorare i componenti critici nel tempo per cogliere l’insorgenza di un segnale rilevatore. Una variazione delle misure effettuate rispetto allo stato di normale funzionamento indica l’aumentare del degrado, permettendo in definitiva la previsione del guasto. Predire un guasto incipiente di un componente elettrico, meccanico o idraulico è fondamentale per pianificare un intervento correttivo, evitare incidenti e disservizi dell’impianto, prolungare il tempo di vita residuo delle apparecchiature, ottimizzare l’efficienza della manutenzione preventiva. Lo scopo della manutenzione predittiva è quello di minimizzare, attraverso lo sviluppo di metodologie flessibili e affidabili, il numero di ispezioni o di revisioni che potrebbero a loro volta dare luogo a guasti o deterioramenti. Questo approccio porta ad un notevole risparmio economico, in quanto


i componenti vengono sfruttati fino all’inizio della loro usura. Vanno fatte ulteriori precisazioni. In primo luogo l’applicazione di politiche di manutenzione predittiva non è affatto semplice in quanto richiede sia personale molto qualificato, sia la definizione aggiornata e accurata dello stato dei parametri critici del sistema manutenzionato. In secondo luogo vanno attentamente vagliate numerose metodologie, come ad esempio le analisi tribologiche sui lubrificanti, la misura delle vibrazioni, la termografia, l’analisi delle correnti assorbite. Infine, una distinzione più sottile prevede che si parli di “manutenzione predittiva” quando è possibile calcolare con relativa esattezza il tempo residuo prima di un guasto.

Internet of Things e Big Data Grazie all’Internet of Things, è possibile implementare sensori nei macchinari per monitorare lo stato di ogni singolo pezzo della

catena. I sistemi Big Data raccolgono i dati e permettono la loro analisi real time: notifiche istantanee avvertono di una situazione potenzialmente critica rendendo possibile l’intervento immediato. Inoltre, cosa ancora più importante, è possibile programmare cicli di manutenzione basati sulle informazioni di utilizzo delle macchine che arrivano dai sensori. In questo modo si può aumentare l’efficienza della produzione, diminuendo drasticamente il rischio di problemi tecnici. In sintesi, l’Internet of Things è ciò che permette di raccogliere i dati su qualunque aspetto dell’oggetto in cui sono stati inseriti i sensori; il sistema di Big Data è il luogo in cui i dati vengono conservati e analizzati. L’Intelligenza Artificiale può essere di grande supporto, poiché fornisce strumenti analitici avanzati, auto-adattativi, capaci di apprendere dai dati e di trattare grandi volumi di dati eterogenei e non strutturati (i cosiddetti big-data). Tali strumenti consentono,

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INDUSTRIAL AUTOMATION ad esempio, di analizzare lo stato di salute dei macchinari, stimare il tempo di vita residuo dei diversi componenti, rilevare con anticipo il degrado della qualità della produzione e predire il verificarsi di guasti. Gli strumenti di Intelligenza Artificiale possono anche supportare l’inclusione nel sistema di gestione della manutenzione dell’esperienza degli operatori di impianto tramite sistemi ed approcci di gestione della conoscenza.

Algoritmi di manutenzione I sensori elettronici più moderni sono molto piccoli e sensibili al punto di rilevare tempestivamente qualsiasi cambiamento e trasmetterlo ai centri di elaborazione dati nel cloud attraverso le reti di fabbrica. In questi centri algoritmi complessi vengono utilizzati per valutare i sintomi e determinare se il componente sta per rompersi e, talvolta, per stimare quanto a lungo possa ancora continuare a funzionare in sicurezza prima di rompersi. Tale determinazione si basa su informazioni statistiche più complete rispetto ai tassi di guasto utilizzati per la manutenzione preventiva programmata. A differenza degli esseri umani, che operano sulla base di informazioni limitate e spesso imprecise, gli algoritmi basati sul cloud possono utilizzare come campioni per la valutazione milioni di componenti e possono monitorare e prendere decisioni più informate. La disponibilità di più parametri può contribuire anche a individuare meglio il problema, mentre l’analisi di dati complessi può fornire diverse opzioni di gestione. Con queste informazioni i produttori possono programmare combinazioni fra manutenzione preventiva e predittiva più convenienti. La manutenzione si adatta quindi in modo naturale alle molte altre decisioni che il rilevamento elettronico, le comunicazioni e l’intelligenza consentiranno alle fabbriche intelligenti.

I 4 PASSAGGI CHIAVE DELLA MANUTENZIONE PREDITTIVA In sintesi, tutto il processo che porta alla predictive maintenance include: • Accesso ed esplorazione dei dati: il dato viene estratto ed analizzato per definirne le caratteristiche. • laborazione preventiva dei dati: il dato viene trasformato per definire una struttura adeguata alle elaborazioni delle fasi successive. • Sviluppo di modelli predittivi basati su algoritmi di Machine Learning tramite cui prevedere il comportamento del fenomeno in relazione a quanto già verificatosi. • Integrazione dei risultati nei sistemi monitorati per definire azioni correttive durante l’intera catena produttiva.

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Requisiti tecnologici Sensori. La manutenzione parte dal rilevamento e la validità di un’implementazione dipende da quella dei sensori impiegati. Temperatura, vibrazione, rumore, tensione e corrente sono tra le forme più comuni di rilevamento, ma alcuni sistemi possono richiedere il rilevamento di composizione chimica, analisi spettrale e/o altre esigenze specializzate. I sensori devono comunicare con i nodi di raccolta dei dati a monte. Il sensore ideale dovrebbe restituire solo il dato utile alla diagnostica. L’obiettivo è far evolvere il semplice sensore in una mini-centrale che elabora e seleziona i dati. Inoltre deve essere in grado di comunicare in modalità wireless poiché i sensori sono spesso alloggiati in posizioni difficili da raggiungere e potrebbero non essere accessibili tramite normali connessioni cablate. I sensori includono funzionalità di conversione del segnale. Come l’elemento di rilevamento stesso, la conversione del segnale deve essere sufficientemente veloce. Inoltre, potrebbe essere necessario integrare i sensori con MCU (microcontrollori a bassissima potenza) e comunicazioni, in caso di necessità di gestire localmente un certa livello di elaborazione e controllo. Comunicazioni. Naturalmente, scegliere un sensore compatibile con l’Industria 4.0 è una cosa, ma garantire che possa comunicare con altri dispositivi, è un’altra. La manutenzione predittiva consente il rilevamento, la pre-elaborazione e fornisce rapporti sulle condizioni in tempo reale, pertanto le comunicazioni devono funzionare con una segnalazione veloce e una latenza minima. La rete dovrà supportare le comunicazioni cablate e/o wireless con i sensori e dovrà fornire rapporti ai centri di controllo dell’automazione di fabbrica, agli operatori umani tramite un’interfaccia uomo/ macchina e al cloud. Infatti, il valore di qualsiasi soluzione digitale connessa è direttamente proporzionale alla sua interoperabilità. Le reti industriali odierne variano ampiamente in termini di standard utilizzati e possono essere utilizzati più protocolli nella stessa area produttiva della fabbrica. Le comunicazioni per la manutenzione predittiva dovrebbero essere compatibili con gli standard più



INDUSTRIAL AUTOMATION diffusi al fine di semplificare l’implementazione. Non c’ è posto per le soluzioni proprietarie; è essenziale un’architettura aperta e basata sullo scambio che consenta l’interoperabilità con prodotti, applicazioni e piattaforme di terze parti. Gateway. I sensori sono generalmente collegati alle MCU, che trasmettono le informazioni ai gateway, se possibile attraverso i nodi di aggregazione dei dati lungo il percorso, a seconda delle dimensioni della rete. I gateway inoltrano le informazioni necessarie per le decisioni di manutenzione predittiva sul cloud, dove vengono utilizzati da algoritmi avanzati. Inoltre, quando viene implementato un numero elevato di sensori, il traffico totale verso il cloud potrebbe essere significativo, pertanto potrebbe essere preferibile eseguire una pre-elaborazione in locale sul gateway per ridurre la quantità di dati inviati al cloud.

Modelli di manutenzione predittiva Ritenere che la raccolta dei dati, le sole tecniche di analisi statistica e Machine Learning (indipendentemente da quali algoritmi vengano utilizzati), possano dare risposte definitive o almeno significative sulla “Predictive Maintenance”, non è corretto. Occorre costruire dei modelli di manutenzione predittiva. L’efficacia e l’affidabilità del risultato che si ottiene e quindi il successo dei modelli di manutenzione predittiva basati su Machine Learning (ML) dipendono dalla disponibilità dei

dati realmente necessari, dal giusto inquadramento del problema e dalla corretta previsione dei risultati. A tali aspetti si affianca l’integrazione/l’implementazione di dati provenienti dal mondo CND (vibrazionali, impulsi, analisi oli, ultrasuoni, etc.) dove alcune tecniche si caratterizzano, negli ultimi anni, da un tale aumento dell’affidabilità nella diagnosi, che le porta ad essere le uniche realmente efficaci per una manutenzione prescrittiva, ovvero quella che non si limita a predire il guasto ma indirizza precisamente sul “cosa fare”.

Tecniche di modellazione Per costruire un modello, occorre conoscere le caratteristiche generali “statiche” della macchina che forniscono informazioni sulle proprietà meccaniche, utilizzo medio e condizioni operative, e disporre di un numero sufficiente di dati storici che consentano di acquisire informazioni sugli eventi che portano al “Failure”. Tuttavia, la quantità dei dati non è sufficiente, occorre anche che essi siano di buona qualità e che il modello sia in grado di definire il guasto/errore. I dati infatti sono l’elemento centrale in un processo di manutenzione predittiva, purché siano pertinenti, sufficienti e di qualità. Avere dati sufficienti significa disporre di un numero adeguato di record sul quale addestrare i modelli predittivi. Non vi sono regole predefinite su quale sia questo numero, anche se appare chiaro che più errori o failure sono disponibili, più accurato

CONDITION MONITORING SECONDO BOSCH REXROTH

ABB ABILITY ™

SMART SENSOR: MONITORAGGIO A DISTANZA DEI MOTORI ABB ha sviluppato una soluzione che consente di monitorare a distanza praticamente tutti i motori in bassa tensione. In questo modo, la manutenzione può essere programmata in anticipo, riducendo costi e fermi macchina. Raccogliendo dati da un numero elevato di motori, la soluzione favorisce, inoltre, l’ottimizzazione delle attività operative e dei consumi di energia su tutto l’impianto. Il sensore intelligente ABB Ability ™ Smart Sensor rileva diversi segnali dal motore e trasmette i dati tramite la connessione Bluetooth® integrata allo smartphone dell’operatore o a un gateway di ABB, raggiungendo via Internet un server in cloud. Il server analizza i dati e produce informazioni preziose e fruibili direttamente dagli operatori. 42

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Il vero valore aggiunto dell’Industry 4.0, non è sola la connettività e l’Internet of Things ma anche il condition monitoring e il passaggio alla manutenzione predittiva. Bosch Rexroth grazie al nuovo pacchetto di servizi ODiN (Online Diagnostics Network) è in grado di monitorare in modo continuo e sicuro le condizioni operative dei sistemi idraulici per gli utenti. Con ODiN si possono identificare tempestivamente le variazioni delle condizioni dei componenti critici ed eseguire i necessari interventi di manutenzione e riparazione prima che un guasto di un componente causi un’interruzione del sistema. In ambito Customer Service è fondamentale offrire non solo la semplice assistenza, ma anche un vero e proprio servizio di consulenza al cliente, importante per una corretta manutenzione delle macchine e utile per prolungarne il ciclo di vita, la produttività, e ridurne il Total Cost of Ownership.


potrà essere il risultato. Altrettanto critico è il concetto di qualità del dato, termine con il quale si intende l’adeguatezza del dato allo scopo previsto. Per poter definire correttamente il modello da costruire sulla base delle caratteristiche del sistema/macchina e dei dati disponibili, è essenziale valutare che tipo di output vogliamo ottenere e comprendere se ciò è fattibile con i dati (storici e statici) a disposizione. Tra i dati storici è essenziale l’insieme di misure che possano essere associate all’evento di “buon funzionamento” e a quello di “failure” in senso più ampio.

Strategie di modellazione Tra le molteplici strategie di modellazione per la manutenzione predittiva, ne descriviamo quattro in relazione alle finalità e al tipo di dati che richiedono: Modelli di regressione per prevedere la vita utile residua (RUL - Re­main Useful Lifetime), quanto tempo / cicli occorrono prima che il sistema abbia un Failure. Per tale obiettivo devono essere disponibili dati statici e storici per ogni evento di Failure e diversi casi di ciascun tipo di errore. Modelli di classificazione per prevedere l’evento di errore entro una determinata finestra di tempo. In genere non è necessario prevedere con precisione la durata della vita di un impianto, ma basta solo sapere se la macchina si guasterà “precocemente” ossia se non funzionerà nei prossimi N giorni/cicli. Modello per la segnalazione di comportamento anomalo. Entrambe le strategie precedenti richiedono sia dati sul normale comportamento della macchina

(spesso se ne hanno molti) sia esempi di Failure (quasi sempre pochissimi e mal rilevati). In questo caso, bisogna innanzitutto definire quale sia il comportamento normale e correlare la differenza tra comportamento corrente e “normale” al degrado che porta al Failure. Il modello infatti è in grado di segnalare ogni tipo di errore, nonostante non abbia alcuna conoscenza precedente su di essi, ma non è in grado di fornire informazioni sull’intervallo di tempo in cui dovrebbe verificarsi l’errore, poiché il comportamento anomalo non porta necessariamente al Failure. La mancanza di dati da relazionarsi all’errore rende molto onerosa la valutazione di un modello di rilevamento delle anomalie. Modelli di sopravvivenza per la previsione della probabilità di Failure nel tempo. I precedenti tre approcci sono di tipo previsionale e sono in grado di fornire informazioni sufficienti per effettuare la manutenzione prima del Failure. Se tuttavia si è interessati a monitorare il processo di degrado e a stabilire la probabilità di Failure, quest’ultima strategia si adatta meglio. Un modello di sopravvivenza stima la probabilità di Failure per un dato tipo di macchina con caratteristiche statiche ed è anche utile per analizzare l’impatto di alcune caratteristiche nel corso del ciclo di vita.

L’EVOLUZIONE TECNOLOGICA FATTORE DI COMPETITIVITÀ PER D.ELECTRON

Con Industria 4.0 le richieste degli utilizzatori e quindi l’evoluzione tecnologica sono finalizzate al dialogo tra le macchine, tra le macchine e il sistema gestionale, tra le macchine e i sistemi di monitoraggio delle condizioni di lavoro. In questo ambito, mettiamo a disposizione un semplice protocollo di comunicazione denominato EPS (Easy Protocol Server): in pratica è un server, disponibile su tutti i CNC Z32 recenti, che consente lo scambio di dati e/o di comandi con software esterni, attraverso un dialogo basato su stringhe ASCII-coded. Tramite questo protocollo, infatti, è ad esempio possibile ricavare lo stato del CNC, quello dell’esecuzione di un part-program e numerosi altri dati, potendo inoltre comandare da remoto l’esecuzione di uno specifico programma. Sempre nell’ottica di una produzione 4.0, abbiamo dotato i nostri controlli di un software DCM (Data Collector Manager) che può essere installato su un qualsiasi PC collegato in rete con tutte le macchine equipaggiate dallo Z32, permettendo di raccogliere, da queste, svariate informazioni utilizzabili dai gestionali di officina o collezionabili sul Web, generando output, su file o webcloud.

MITSUBISHI ELECTRIC -

MELFA SMART PLUS A testimonianza del proprio spirito innovativo, Mitsubishi Electric ha sviluppato MELFA SMART PLUS, una serie di tool ed algoritmi che portano la robotica ad un livello superiore. Grazie agli algoritmi di Deep Learning, i robot sono in grado di adattarsi all’ambiente circostante, modificando il proprio comportamento in funzione di stimoli esterni, fino alla definizione di un piano di manutenzione basato sul confronto dei dati reali con un modello dinamico. Ogni componente robot è monitorato per garantire una condizione di lavoro ottimale del robot e quindi annullando M &A | APRILE 2019

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INDUSTRIAL AUTOMATION

Vantaggi Vediamo quali sono i vantaggi misurabili che spingono all’adozione di programmi di predictive maintenance e che possono costituire dei KPI sui quali valutarne l’efficacia. In primo luogo, la possibilità di orientare la propria azienda verso un modello “as a service”, rafforzando le relazioni con i clienti, creando un elemento di differenziazione rispetto ai propri concorrenti e aggiungendo un flusso di revenue ricorrenti derivanti proprio dalla valorizzazione dei servizi. Il secondo beneficio è il miglioramento della qualità dei prodotti. Raccogliendo i dati dai macchinari o dagli strumenti sul campo, ne deriva una più profonda comprensione del loro comportamento e delle loro performance. Una conoscenza che dunque rappresenta la base sulla quale costruire gli sviluppi futuri del prodotto, creare innovazione, migliorarne funzionalità ed efficacia. Il terzo beneficio ha un KPI preciso e misurabile: la riduzione dei downtime. Con la predictive maintenance è possibile

minimizzare l’eventualità di downtime inattesi, riducendone di conseguenza i costi associati. Il quarto vantaggio che deriva dall’implementazione di una strategia di predictive maintenance ben orchestrata consiste nella riduzione dei costi legati al supporto e all’assistenza. Se è vero, come abbiamo appena accennato, che la predictive maintenance consente di minimizzare i fermi improvvisi e non pianificati, è altrettanto vero che consente di pianificare gli interventi di manutenzione, ottimizzare la logistica delle parti di ricambio, riducendo i costi associati alla gestione di queste attività.

Fonti www.dizionarioautomazione.com www.elettronicanews.it www.manutenzione-online.com www.networkdigital360.it – Cloud e IOT come leve per la predictive maintenance.

UNA NUOVA PIATTAFORMA WEB PER LA MANUTENZIONE PREDITTIVA SICK SICK Condition Monitoring è la piattaforma web di SICK per accedere ai dati di sensori e macchine, visualizzarli, archiviarli e analizzarli. Queste informazioni vengono raccolte dai sistemi IoT-Gateway, che li mettono poi a disposizione tramite la struttura di rete esistente all’applicazione Condition Monitoring. Le variazioni di stato significative vengono riconosciute in tempo reale e analizzate dai tecnici del Service Center di SICK, che valutano lo stato di efficienza dei componenti interessati. Al superamento di valori limite e/o al raggiungimento delle soglie di allarme preimpostate, la funzione messaging invia degli alert per e-mail. Per maggiori informazioni: www.sick.com

SIEMENS

MINDSPHERE

Grazie a MindSphere, il sistema operativo per l’IoT aperto e cloud-based di Siemens, è possibile analizzare globalmente i dati grezzi prodotti da stabilimenti e sistemi con l’aiuto di un’ampia gamma di app. Queste informazioni portano a una maggiore disponibilità nonché a una migliore produttività ed efficienza per le singole macchine, per gli interi stabilimenti, per parchi macchine a distribuzione globale. Per quanto concerne la manutenzione predittiva, è possibile identificare i potenziali problemi in fase molto precoce riducendo al contempo i costi degli interventi manutentivi grazie a diagnostiche da remoto abilitate dal cloud. Pertanto, è possibile adottare le decisioni giuste al momento opportuno, evitando i fermi produzione. I dati ottenuti aiutano anche a migliorare la progettazione, le performance e la disponibilità dei sistemi. I clienti possono beneficiare degli asset ottimizzati e possono evitare errori nelle stime iniziali.


Il primo corso di specializzazione per Tecnici Operatori Metal Additive Manufacturing

Tecnologia LPBF conforme alle Linee Guida dell'EWF Dal 15 al 19 Aprile 2019 Sede del corso: IIS sede di Genova – Lungobisagno Istria, 15 L’Additive Manufacturing è un processo produttivo di recente introduzione che, date le sue caratteristiche tecnologiche e innovative, richiede una elevata specializzazione del personale coinvolto, a tutti i livelli. Il valore di un percorso condiviso La necessità di disporre di percorsi di addestramento e qualifica, condivisi a livello internazionale, ha portato l’European Federation for Welding, Joining and Cutting (EWF) a proporre uno schema formativo di qualifica professionale, costruito sulla base delle esigenze espresse dall’industria al livello internazionale. Il Gruppo IIS, membro fondatore di EWF, propone ora in Italia il primo corso pilota riferito alla tecnica LPBF e già conforme alla Linea Guida EWF (European Welding Federation), unico percorso condiviso a livello internazionale. Si tratta, peraltro, del primo corso svolto nel contesto Europeo. A chi è destinato - Qual è la struttura del corso Il corso è stato strutturato con due differenti finalità: • la prima parte, con contenuti teorici, dedicata agli operatori ma anche a tecnici specializzati e ingegneri interessati ad approfondire le problematiche operative dell’Additive Manufacturing con tecnologia a fusione mediante laser su letto di polvere (Laser Powder Bed Fusion) • la seconda parte, di carattere pratico con dimostrazioni ed esercitazioni pratiche di predisposizione della macchina; controlli macchina pre-lavorazione, allineamento piastra base, gestione e caricamento polveri, esecuzione del job di stampa, rimozione della polvere e del pezzo, operazioni di normale manutenzione sul sistema. Gli obiettivi del corso Durante il corso saranno affrontate tutte le tematiche necessarie per la dotazione di competenze che deve appartenere, in particolare, al profilo professionale del LPBF Operator e che si caratterizza per le seguenti responsabilità e compiti: • Operare su sistemi di fabbricazione a tecnologia LPBF, includendo predisposizione e conduzione del processo, manutenzione ordinaria e riparazioni semplici • Rimuovere il pezzo realizzato e predisposizione dello stesso per le lavorazioni successive • Effettuare le verifiche di base per posizionamento e misura del raggio laser del sistema • Gestire in autonomia il materiale polvere (approvazione, conservazione, controllo contaminazioni e tracciabilità) • Sviluppare soluzioni a problemi di base e specifici relativi al sistema e al processo di fabbricazione LPBF. La prima parte del corso permette inoltre il conseguimento di crediti formativi validi per i percorsi di qualifica più ampi previsti dalla Linea Guida EWF (AM Engineer e Specialized AM Engineer). Il corso completo è finalizzato al conseguimento della qualifica di Operatore di Additive Manufacturing con tecnologia LPBF prevista dalla Linea Guida EWF (AM – LPBF Operator). Info e iscrizioni: +39 010 8341371 | for.teorica@iisprogress.it

GRUPPO ISTITUTO ITALIANO DELLA SALDATURA Lungobisagno Istria, 15 - 16141 Genova (GE) Tel.: 010 8341.1 – Fax: 010 836.7780 iis@iis.it – www.iis.it


IN FABBRICA MEYER WERFT ha costruito e consegnato la Norwegian Bliss per Norwegian Cruise Line nell’aprile 2018. Image © MEYER WERFT

Navi da crociera con l’aiuto di

GEOMAGIC CONTROL X

MEYER WERFT UTILIZZA IL SOFTWARE GEOMAGIC CONTROL X DI 3D SYSTEMS PER L’ISPEZIONE GEOMETRICA DEI COMPONENTI DELLE NAVI PER GARANTIRE QUALITÀ, PRECISIONE DI MONTAGGIO E PUNTUALITÀ DI CONSEGNA. a cura della redazione

M

EYER WERFT GmbH & Co. KG ha raggiunto un’eccellente reputazione a livello mondiale per la costruzione di navi speciali. L’azienda con sede a Papenburg (Germania) è nota soprattutto per la costruzione di grandi navi da crociera moderne e sofisticate. Nel corso degli anni, ha costruito 45 navi di lusso, ognuna delle quali unica nel suo genere, per clienti di tutto il mondo. Per rimanere competitiva al livello globale, MEYER WERFT impiega una tecnologia di produzione allo stato dell’arte. Dal 2010, l’azienda utilizza uno scanner laser Leica per l’analisi geometrica 46

M &A | APRILE 2019

e la documentazione delle immagini. Un sistema di telecamere LizardQ è utilizzato per creare fino a 8000 panoramiche a 360 gradi ogni anno. Per le comparazioni 3D e gli aggiustamenti di precisione di complessi modelli point-cloud, gli ingegneri metrologi di MEYER WERFT utilizzano il software di ispezione Geomagic® Control X™ di 3D Systems. Il viaggio che porta dal blueprint CAD ad una nave finita comporta molte sfide. “Per avere un’idea della complessità del compito che MEYER WERFT si trova ad affrontare, è necessario immaginare di costruire una città galleggiante completa ogni sei mesi, compresi impianti idraulici

e servizi igienico-sanitari, logistica, alloggi per migliaia di persone, ristoranti, teatri, cinema, e una serie di altre attrazioni per il tempo libero che vanno dagli scivoli d’acqua alle piste di go-kart” ha spiegato Ralph Zimmermann, responsabile della gestione di qualità/metrologia di MEYER WERFT. “Per l’assemblaggio di ciascuna nave da crociera, utilizziamo fino a 30 milioni di componenti, i più piccoli dei quali, chiamati sezioni, possono avere dimensioni di 30 x 30 x 2,5 metri. Quando la nave viene alla fine assemblata, tutto deve combaciare perfettamente. Per le misure geometriche e la modellazione point-cloud che eseguiamo ogni giorno, utilizziamo Geomagic Control X e abbiamo una partnership di lunga data


con 3D Systems”. Eric Wind, consulente internazionale di 3D Systems aggiunge: “l’ampia gamma di applicazioni per il nostro software agevola MEYER WERFT nella gestione della qualità, che è un fattore cruciale per il successo e la puntualità nella costruzione di navi da crociera. Il software per ispezione Geomagic Control X assicura risultati affidabili in modo rapido e semplice. Sviluppiamo costantemente il software per poter essere sempre all’altezza delle esigenze dei nostri clienti”. La misurazione geometrica fa parte del processo di gestione della qualità di MEYER WERFT dal 2012 e comprende l’intero processo produttivo. Il reparto è responsabile di tutte le attività metrologiche e lavora a stretto contatto con il responsabile dei lavori di costruzione del cantiere. Uno dei compiti principali del dipartimento è quello di confrontare la condizione nominale con quella effettiva. Il lavoro inizia con la scansione dei componenti e il loro assemblaggio virtuale a computer. Il controllo per garantire un montaggio di precisione prima dell’assemblaggio effettivo consente di risparmiare molto tempo in cantiere, in quanto riduce significativamente il numero di modifiche fisiche necessarie.

Comparazione 3D e precisione nel montaggio Nelle costruzioni navali, tutti i materiali sono soggetti a modifiche causate da fattori esterni. La saldatura provoca variazioni nelle parti metalliche a causa dell’azione termica. I componenti sono inoltre influenzati da condizionamenti di natura meccanica durante il trasporto e il montaggio, che possono portare a deformazioni. Anche le condizioni di temperatura in un certo periodo dell’anno possono avere un effetto. Un componente che combacia perfettamente nel blueprint e durante la produzione e le modifiche virtuali può presentare deviazioni problematiche quando si tratta di montaggio finale. Le comparazioni tra nominale ed effettivo sono pertanto essenziali e sono create utilizzando l’analisi 3D in Geomagic Control X. Gli attuali requisiti includono analisi di superficie, ispezioni geometriche, controlli di accoppiamento e realtà virtuale.

Le analisi della superficie e del

La mappa a colori dell’analisi della superficie di Geomagic Control X mostra differenze significative in altezza e profondità sulla superficie del ponte.

ponte riducono i costi di follow-up André Schreiber, tecnologo del reparto di metrologia di MEYER WERFT, spiega: “Nelle nostre analisi delle superfici, cerchiamo di identificare le deviazioni rispetto all’obiettivo in una sezione completamente assemblata. Una volta che tutte le informazioni sono state acquisite con lo scanner laser, modifichiamo e analizziamo il modello point-cloud con Geomagic Control X. Il software rende l’intero processo molto più semplice per noi in quanto è in grado di gestire grandi volumi di dati. Inoltre è applicabile per componenti di tutte le dimensioni.” Un altro

vantaggio è che Geomagic Control X può essere utilizzato in combinazione con tutti i tipi di scanner e tecnologie, consentendo a tutti gli utenti di misurare e validare geometricamente gli oggetti e generare rapporti di prova. L’analisi della superficie mostra chiaramente dove ci sono reali convessità e concavità sulla superficie del ponte rispetto all’obiettivo. Irregolarità di pochi millimetri della superficie del terrazzo solarium del ponte di una nave da crociera possono formare pozzanghere. Deviazioni di questo tipo possono verificarsi anche sotto coperta. Ad esempio, alcune aree della nave sono

“ L’analisi del ponte prodotta da Geomagic Control X mostra dove i dati del modello CAD si discostano dalle condizioni reali in loco. Queste informazioni vengono utilizzate per garantire che le modifiche necessarie siano effettuate in tempo utile.


IN FABBRICA Il risultato della scansione per lo stabilizzatore mostra una evidente differenza tra l’obiettivo e la condizione reale in Geomagic Control X.

Modello CAD per uno stabilizzatore

piastrellate e un pavimento irregolare potrebbe causare la rottura delle piastrelle del pavimento. Se la compagnia di navigazione committente dovesse rilevare tali problemi al momento della consegna della nave, il risultato sarebbe un costoso lavoro di riparazione. Grazie al lavoro svolto dagli ingegneri metrologi per mezzo di Geomagic Control X, problemi di questo genere possono essere ovviati presso il cantiere navale. Le aree interessate vengono rielaborate e la superficie del ponte viene livellata calcolando con precisione la quantità di composto livellante richiesto, e il risultato finale è l’assenza di pozzanghere e passeggeri che raggiungono le sdraio con i piedi asciutti. L’analisi del ponte prevede un processo Lo stabilizzatore non corrisponde al modello CAD in Geomagic Control X: i bordi della superficie del guscio sono incongruenti.

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M &A | APRILE 2019

simile; i dati del modello CAD vengono confrontati con le condizioni reali in loco e le eventuali deviazioni possono essere identificate immediatamente. L’analisi 3D consente di intervenire nel processo di costruzione se, ad esempio, sono necessarie delle modifiche a causa del posizionamento dei tubi a diverse altezze. L’analisi 3D evita inoltre complicazioni strutturali in una fase successiva di decorazione degli interni. Anticipare e a risolvere possibili deviazioni Le ispezioni geometriche dello scafo della nave sono critiche. Nello stabilizzatore utilizzato come esempio (Figure 3-5), i bordi della superficie del guscio sono incongruenti; il risultato della scansione è visibilmente diverso dal modello CAD. Nel processo di assicurazione della qualità, la comparazione 3D viene utilizzata per

decidere se una deviazione dovuta alla deformazione prevista rientra nel campo di tolleranza. Come spiega Zimmermann: “Le analisi 3D ci forniscono un quadro chiaro di tutte le deviazioni. Può essere necessario intervenire sul componente in questione se la sua funzionalità è limitata, se le deviazioni generalmente lo rendono più soggetto ad errori o se non è conforme alle norme di sicurezza”. Risparmiare tempo e denaro Non è raro che il cliente richieda modifiche di qualche parte di una nave da crociera o delle sue attrezzature durante la fase di costruzione. Come ci racconta Zimmermann: “In un caso, un cliente ha preteso una maggiore capacità per le scialuppe di salvataggio, che dovevano essere prodotte da un fornitore in Italia. Il design


La nave da crociera Norwegian Bliss vanta un’attrazione esclusiva: una pista di go-kart sul ponte superiore. Qui, come nel resto della nave, è necessaria la massima precisione.Image © MEYER WERFT

è stato quindi notevolmente modificato e le dimensioni delle imbarcazioni non erano più quelle originariamente previste. In cantiere dovevamo fare in modo che le imbarcazioni ridimensionate fossero ancora adatte alle gru previste per la scialuppa di salvataggio e che potessero essere ammainate correttamente”. Un semplice confronto delle dimensioni (lunghezza, larghezza, altezza) sarebbe stato troppo rischioso. Dato che l’unica alternativa praticabile sarebbe stata quella di trasportare una scialuppa di salvataggio dall’Italia alla Germania per realizzare le modifiche, si è invece deciso di fare eseguire una scansione della scialuppa dagli ingegneri di MEYER WERFT presso gli stabilimenti del costruttore. Il reparto di metrologia ha poi eseguito un controllo di montaggio con Geomagic Control X. Il risultato è stato positivo: le nuove scialuppe di salvataggio si adattavano perfettamente e non sono state necessarie ulteriori modifiche alla struttura della nave.

la gestione della qualità sono diventati indispensabili nella moderna cantieristica navale. Svolgono un ruolo chiave nel garantire che i componenti si integrino perfettamente quando vengono assemblati, che le modifiche necessarie possano essere effettuate in tempo utile e che la nave sia completata e consegnata nei tempi previsti. Come spiega Zimmermann: “Dobbiamo poter contare sempre sui risultati delle nostre misurazioni. Con 3D Systems,

abbiamo al nostro fianco un partner affidabile che comprende le nostre esigenze e migliora costantemente il software di ispezione. Questo permette a noi di MEYER WERFT di costruire splendide navi da crociera, traghetti e navi da ricerca.” Scarica l’eBook La scansione 3D è la soluzione giusta per le vostre esigenze di ispezione?. Scopri di più su Geomagic Control X.  Dal 2012 il reparto metrologia/gestione della qualità di MEYER WERFT ha introdotto la misurazione geometrica nel suo processo di gestione della qualità. Il reparto si avvale di sette ingegneri e sette tecnici, oltre ad apprendisti e studenti. Image © MEYER WERFT

Conclusioni Strumenti come gli scanner laser e i potenti software per la metrologia e M &A | APRILE 2019

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IN FABBRICA

Una soluzione ad hoc

PER UN BANCO PROVA PROGETTI SICURI R+W, CONTINUANO I CASI DI SUCCESSO a cura della redazione

L’

iniziativa Progetti Sicuri di R+W (#progettiSicuri), lanciata nel 2018, raggruppa una serie di iniziative gratuite per aiutare il progettista a realizzare a regola d’arte il suo disegno industriale; comprende l’offerta di software, manuali, schede, app e naturalmente consulenze. Il successo della proposta ha portato R+W a inserirla stabilmente fra i suoi servizi; le richieste continuano ad arrivare, i consigli dell’azienda sono implementati con successo e i clienti ne sono molto soddisfatti. Un esempio? Il reparto di Ricerca e Sviluppo di una 50

M &A | APRILE 2019

nota multinazionale produttrice di assali per trazione ha sviluppato un nuovo banco prova ad uso interno per effettuare test sui nuovi prodotti, in particolare per collaudare scatole cambio progettate per l’uso in veicoli con sistemi di propulsione innovativi (ibridi o full electric). I nuovi motori offrono prestazioni diverse rispetto alle applicazioni sviluppate basandosi su motori endotermici puri (a benzina o gasolio); i range di velocità raggiunti sono molto più ampi. Per questo motivo l’azienda ha sentito la necessità di realizzare il nuovo banco prova in grado di testare prodotti a velocità molto più elevate rispetto al passato.

Torsiometro al sicuro a velocità elevate Come tutti i banchi prova, anche questo richiede un sistema di sicurezza chiamato ad intervenire in caso di sovraccarico di coppia; in questo caso il limitatore, sganciandosi, preserva il torsiometro, evitando di sottoporlo a valori di coppia superiori rispetto a quelli per cui è stato progettato. Pur avendo applicato vari sistemi di sensoristica elettronica a protezione dell’impianto, il cliente ha sentito la necessità di introdurre un sistema puramente meccanico, in grado di intervenire in pochissimi millisecondi dal verificarsi del sovraccarico di coppia (causato


presumibilmente da un componente difettoso in fase di test).

Un limitatore bilanciato per alta dinamica Le caratteristiche richieste al limitatore di coppia non erano banali: il componente richiesto doveva infatti essere in grado di sganciare a velocità molto elevate (24.000 giri al minuto). Inoltre il giunto con limitatore di coppia doveva integrare un torsiometro flangiato; il gruppo composto da giunto, torsiometro e limitatore di coppia doveva essere assemblato e bilanciato. Per trovare il componente perfetto per questa esigenza l’azienda si è rivolta a R+W, che ha subito compreso la necessità di studiare una soluzione prototipale, in quanto fra le soluzioni a catalogo disponibili sul mercato non esistono limitatori di coppia a sfere in grado di operare a velocità così elevate. All’interno dei limitatori le sfere sono normalmente tenute in sede dalle molle a tazza; nell’attimo in cui il limitatore si sgancia, le sfere non sono più sottoposte a una pressione assiale in grado

di mantenerle adese alle proprie sedi, e si ritrovano quindi tendenzialmente libere – il che, considerando le forze centrifughe alle quali sono soggette trovandosi all’interno di un componente che ruota a 24.000 giri al minuto, non è ideale.

Velocità e bilanciamento: due sfide per R+W Come risolvere le sfide poste da questa particolare applicazione? Partendo dallo studio preliminare del banco, in particolare della parte dove avrebbe dovuto inserirsi il limitatore di coppia, R+W ha sviluppato un design speciale per il limitatore. Utilizzando materiali particolari, ha contrastato la tendenza che avrebbe portato le sfere a seguire le forze centrifughe. Ne è derivato un limitatore di coppia utilizzabile per più interventi, anche in queste situazioni estreme. Per risolvere la questione del bilanciamento, il gruppo costituito da giunto, torsiometro (fornito dal cliente) e limitatore di coppia è stato assemblato presso la produzione di R+W e integrato perfettamente in modo

da poter bilanciare l’insieme delle tre parti come se si trattasse di un componente unico. Il gruppo costituito da giunto, torsiometro e limitatore di coppia è stato installato con successo nel nuovo banco prova che ora è perfettamente equipaggiato per far fronte alle velocità di rotazione elevate. Anche in questo caso l’intervento di R+W è stato molto apprezzato dal cliente che ha trovato una soluzione efficiente per una situazione indubbiamente complessa. R+W Italia si propone sul mercato come partner ideale per la fornitura di giunti, alberi di trasmissione e limitatori di coppia standard e “speciali”, sviluppati su specifica richiesta del cliente con l’obiettivo di offrire il giunto corretto per ogni singola applicazione: l’ampia gamma di prodotti comprende soluzioni per tutte le esigenze. Per una consulenza personalizzata, contattate R+W telefonicamente (02 2626 4163), via mail (info@rw-italia.it), tramite webchat disponibile sul sito www.rw-giunti. it o tramite i canali social dell’azienda: potrete contare su #progettiSicuri con R+W! 


FIERE ED EVENTI S P S I P C D R I V E S I TA L I A A G O R À

SPS 2019 LA FORMAZIONE AL CENTRO

L’

ALL’EDIZIONE DI QUEST’ANNO CI SARÀ UNA VERA E PROPRIA COMPETENCE ACADEMY di Cristina Gualdoni

evoluzione del capitale umano è condizione imprescindibile perché abbia un senso l’evoluzione delle tecnologie. Per questo nell’edizione 2019 di SPS Italia ci sarà una vera e propria Competence Academy, sviluppata insieme a università, centri di ricerca, istituzioni, Digital Innovation Hub e Competence Center. Molte inoltre le iniziative per una formazione attiva, durante i tre giorni, a partire dal progetto in collaborazione con Fondazione Cariplo, di cui Renato Cerioli, Presidente Cariplo Factory, afferma “Continua l’impegno di Fondazione Cariplo nei confronti 52

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di docenti e studenti degli istituti tecnici. Con questo nuovo appuntamento abbiamo voluto ancora una volta valorizzare il talento e le capacità dei giovani attraverso l’esperienza diretta degli imprenditori, protagonisti e fautori della trasformazione dell’industria 4.0. Grazie al lavoro congiunto con SPS Italia daremo la possibilità ad oltre 2000 studenti di poter visitare, con attività e percorsi formativi dedicati, la prossima edizione. Ma l’evoluzione del progetto SI in termini di impatto sul territorio non finisce qui. L’evento odierno ci ha permesso anche di coinvolgere le famiglie, un target fondamentale per supportare i propri figli nella decisione di un percorso per la crescita umana e professionale. Ci auguriamo che i ragazzi in futuro possano diventare i migliori testimoni sul territorio per comunicare l’importanza dell’istruzione tecnica”.


Formazione: le iniziative in fiera

Lezioni in fiera Una possibilità per gli studenti, accompagnati dai propri docenti, di visitare la manifestazione, incontrare gli espositori e seguire delle vere e proprie lezioni tenute dalle più importanti aziende del mondo dell’automazione industriale. Il progetto rappresenta un ulteriore momento d’incontro e confronto tra Università, Istituti Tecnici e Impresa. Progetto SI Realizzato da Fondazione Cariplo, in collaborazione con Fondazione Politecnico di Milano in Lombardia, questo progetto vede il coinvolgimento di 76 Istituti Tecnici che si distinguono per la qualità dei propri laboratori grazie all’intervento di importanti aziende sponsor del settore dell’automazione. Per i ragazzi di questi Istituti SPS Italia sarà una piattaforma di formazione e nel District 4.0 verranno formati e preparati per una visita guidata della fiera. Formazione per i docenti Per completare la filiera e supportare le iniziative di formazione rivolte non solo agli studenti, ma anche ai professori, alcune associazioni di riferimento come Aidam e ANIE Automazione, contribuiranno con i loro associati a proporre applicazioni, percorsi tematici e iniziative di formazione legate alla meccatronica e alla componentistica intelligente. Un progetto realizzato in collaborazione con Didacta, che a ottobre completerà il ciclo formativo che comincia a SPS Italia, e patrocinato dal MIUR.

CONVEGNI SCIENTIFICI SPS Italia ha l’opportunità di avvalersi del contributo di un Comitato Scientifico fatto di università, esperti di settore, responsabili di automazione, utilizzatori finali e costruttori di macchine provenienti da alcune delle maggiori realtà produttive italiane che, con incontri periodici, mette a punto i temi dei convegni scientifici della fiera. L’attenzione per la prossima edizione è stata posta su automazione avanzata (l’evoluzione dei linguaggi di programmazione, l’integrazione tra robotica e PLC, le reti real-time, le normative per l’integrazione delle macchine e la modellistica sono alcuni dei temi sui quali si focalizzerà il “call

Incontri in fiera

28 maggio Tavola Rotonda inaugurale “Il Futuro dell’Industria Italiana? Qui e ora” con presentazione dei dati di settore a cura di ANIE Automazione. 28, 29, 20 maggio 2019 Convegni Scientifici. momenti di approfondimento tecnologico con riconoscimento di crediti formativi (CFP). “Le Tecnologie del Digitale per la Fabbrica 4.0.” Keywords: Machine Learning, BigData Analytics, Cloud Computing, Integrazione IT/OT, Normative, Resilienza delle Infrastrutture, Cybersecurity, sicurezza funzionale.

for paper” che sarà lanciato a breve); Digitale (advanced analytics, cloud, big data, intelligenza artificiale, cyber security e realtà aumentata); meccatronica (nuovi ausili ergonomici per gli operatori, sistemi di trasporto a carrelli indipendenti, nuovi motori ad alta efficienza e componentistica intelligente). Alessandro Gasparetto, Professore Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura Università di Udine e membro del Comitato Scientifico, sulla scelta delle tematiche 2019 afferma “La comparsa di tecnologie sempre più economiche, performanti e flessibili, basate sulla digitalizzazione, ha rivoluzionato l’ambiente industriale, portando alla nascita della Fabbrica Intelligente. Una protagonista fondamentale di questa storica trasformazione è senza dubbio la robotica, che in ambiente industriale trova la sua espressione più avanzata nei Cobot (Robot Collaborativi). I Cobot hanno sostituito al paradigma dell’automazione totale quello dell’interazione con gli operatori di fabbrica, permettendo così di affrontare l’automazione di processi estremamente complessi e, al contempo, di sfruttare la versatilità degli esseri umani, superando quindi la pura logica di sostituzione uomo-robot. Fra le attività svolte dal Comitato Scientifico di SPS Italia vi è quella di individuare i trend attuali e futuri dell’automazione industriale, fornendo sia agli espositori che ai visitatori della fiera le chiavi di lettura adeguate per comprendere l’evoluzione che stiamo vivendo nell’ambito industriale.” MEETING CONSIGLIO NAZIONALE INGEGNERI Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha scelto SPS Italia per organizzare un seminario con rilevanti esponenti del mondo istituzionale, imprenditoriale ed economico. Lo scopo è quello di analizzare il reale livello di implementazione dei nuovi modelli di sviluppo industriale ed evidenziare i benefici che la Trasformazione Digitale porterà al mondo manifatturiero, con particolare riguardo ai settori strategici per lo sviluppo del Paese Food&Packaging. Un meeting ad ampio raggio al quale sono invitati tutti colore che, a vario titolo, sono impegnati nello sviluppo e nell’applicazione delle tecnologie emergenti dell’Ingegneria e del Digitale.

“Automazione e Controllo: la sfida dell’integrazione e della codifica” Keywords: Integrazione Automazione e Robotica, Reti deterministiche per il controllo distribuito, Reti Time sensitive, Normative, Simulazione e Digital Twins, Nuovi linguaggi di programmazione per l’automazione e la robotica, Motori ed azionamenti efficienti e sostenibili. “Meccatronica e Trasmissione del Moto” Keywords: trasformazione layout macchine e nuovi paradigmi meccatronici, componentistica intelligente, modellistica e simulazione, nuove tipologie di motori “sostenibili”, trasmissione del moto, potenza fluida, trend e prospettive.

M &A | APRILE 2019

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FIERE ED EVENTI GTMN 2019

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M &A | APRILE 2019


GIFA, METEC, THERMPROCESS E NEWCAST

2019

IL PUNTO FOCALE DELLA TECNOLOGIA INTERNAZIONALE DI FONDERIA E METALLURGIA

L

di Cristina Gualdoni

o scorso 3 aprile si è tenuta a Milano la conferenza stampa di presentazione della prossima GTMN 2019. Tra i presenti il Sig. Gerrit Nawracala, Deputy Director Metal and Flow Technologies di Messe Düsseldorf e il Dr.-Ing. Timo Würz, Managing Director della VDMA, che hanno spiegato di come Düsseldorf diventerà il punto focale della tecnologia internazionale di fonderia e metallurgia: Tra il 25 e il 29 giugno giugno infatti saranno circa 2.000 gli espositori internazionali che parteciperanno a GIFA, METEC, THERMPROCESS e NEWCAST, le fiere leader nel mondo per questo settore. Il quartetto di fiere copre ogni dimensione dell’intera gamma delle tecnologia di fonderia, dei prodotti per il colaggio, della metallurgia e della tecnologia dei processi termici. I principali attori del settore saranno presenti nella capitale Renania, insieme a società più piccole e innovative. Si prevede che circa 78.000 visitatori da tutto il mondo parteciperanno all’avvenimento clou del settore nel 2019. Il secondo importante fattore di successo del “Brillante mondo dei metalli” è il programma di supporto atteso con congressi internazionali e congressi di settore come la GIFA Conference, l’European Steel Technology and Application Days/ESTAD, l’European Metallurgical Conference/EMC, il Simposio THERMPROCESS e il forum NEWCAST. Anche le cerimonie di assegnazione dei premi svolgono un ruolo altrettanto importante, come ad esempio il premio NEWCAST e gli show speciali come quello allestito dalla Research Association of Industrial Furnace Manufacturers nel VDMA/FOGI per i diversi settori. Lo Show Speciale per l’Additive Manufacturing è presente al GIFA nel Padiglione 13. Per chi lavora nella produzione di stampi e controstampi, nella produzione di anime o nello stampaggio diretto dei metalli, le fonderie e i loro fornitori possono schiudere enormi M &A | APRILE 2019

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FIERE ED EVENTI

potenzialità attraverso la produzione additiva. “Vogliamo che il nostro show speciale offra una piattaforma per liberare questo potenziale”, spiega Gerrit Nawracala, Vicedirettore per la Tecnologia dei metalli e del colaggio di Messe Düsseldorf GmbH. e metalli non ferrosi, o per il colaggio e stampaggio di acciaio oltre ad attrezzature e componenti per impianti La mobilità elettrica non avrebbe un futuro senza fonderie metallurgici, laminatoi e acciaierie nei Padiglioni 3, 4 e Nawracala, Deputy e acciaierie. I principali componenti di motore, trasmissione Gerrit 5. Fra le società che hanno confermato la loro presenza Director Metal and Flow e carrozzeria dei veicoli elettrici sono prodotti in acciaio o Technologies di Messe troviamo Inteco (Austria), Primetals Technologies Ltd. Düsseldorf alluminio – stampati o fusi. Molti dibattiti e presentazioni (Regno Unito), RHI Magnesita (Austria), SMS Group nel corso di GMTN – e in particolare di GIFA – dal 25 (Germania), Tenova S.P.A. (Italia) e Sinosteel (Cina). Per al 29 giugno 2019 saranno incentrati sulla mobilità elettrica e sui la prima volta nel corso del METEC verranno presentate anche parti nuovi concetti di trazione. Tradizionalmente i componenti innovativi forgiate che fino alla scorsa confluivano in NEWCAST. Tuttavia, in in fusione per la applicazioni automobilistiche sono stati presentati considerazione della loro crescente importanza, oggi la loro presenza negli stand degli espositori. è più corretta all’interno della Fiera della Metallurgia.

E-mobility:

ecoMetals e ecoTrails

I leader di mercato si ritrovano al THERMPROCESS

Con la campagna ecoMetals, il GMTN affronta un tema attuale che sta diventando sempre più importante. In questo caso l’attenzione viene dedicata a risorse ed efficienza energetica, protezione del clima nonché a procedure e prodotti innovativi. Glli espositori che presentano prodotti, soluzioni o passi di processo correlati ad almeno uno di questi argomenti possono registrarli presso il team GMTN. I visitatori, d’altra parte, possono ottenere informazioni su questo argomento attraverso la nostra brochure speciale o reperire online ulteriori informazioni sull’offerta degli espositori di ecoMetals. Inoltre offriremo visite guidate dedicate in particolare ai visitatori interessati, come già avvenuto per GMTN 2015.

Anche THERMPROCESS, con circa il 50 perento dei partecipanti non tedeschi e circa 300 espositori, è una delle principali fiere a livello mondiale e un evento imperdibile per i fornitori internazionali. L’importanza della fiera è dimostra anche dal livello attuale delle iscrizioni che vedono già la conferma di molti leader del settore: Ajax Tocco Magnethermic GmbH (Germania), Andritz März GmbH (Germania), Electrotherm (India), Honeywell Thermal Solutions – Elster GmbH (Germania), Inductotherm Europe Ltd (Regno Unito), ITG Induktionsanlagen GmbH (Germania) e Seco/Warwick Europe (Polonia) esibiranno i trend tecnologici di forni, industriali, impianti industriali di termogenerazione e processi termici per metalli preziosi, carburi, ceramiche, acciaio e ferro oltre a componentistica, attrezzature e materiali accessori.

GIFA: Un punto focale per la tecnologia GIFA da decenni rappresenta un punto focale per la tecnologia e le innovazioni dell’intera catena del valore nella tecnologia del colaggio, e si ripeterà ancora una volta nel 2019. Oltre 900 espositori provenienti da tutti i principali paesi, saranno presenti nei Padiglioni da 10 a 13 e da 15 a 17. L’elenco degli espositori comprende leader di mercato a livello mondiale come Bühler AG (Svizzera), ASK Chemicals (Germania), FOSECO (Germania), Hüttenes Albertus (Germania), Kuka Deutschland GmbH (Germania), Loramendi S. Coop (Spagna), e Sinto Group. Alla fiera di quest’anno sono registrati anche un gran numero di importanti operatori del settore provenienti da Cina e Italia.

METEC 2019: La decima edizione è pronta per il successo

NEWCAST: La fiera più internazionale Giusto in tempo per la sua quinta edizione, NEWCAST è diventata una importante fiera internazionale. Nei Padiglioni 13 e 14 oltre 400 espositori evidenzieranno quanto sia diventata internazionale la produzione di fusioni. I leader di mercato, come Rexroth AG (Germania), Finoba Automotive GmbH (Germania), GOM GmbH (Germania), Gießerei Heunisch (Germania), Eisenwerk Brühl (Germania), Kimura Foundry Co. Ltd. (Giappone), Kutes Metal Inc. (Turchia), Lomopress (Italia) e Waupaca Foundry (USA) utilizzano questa piattaforma per presentare la propria produzione. Un altro fattore rilevante di questa fiera è il grande numero di partecipanti provenienti da Cina, India e Turchia.

La 10° edizione della Fiera Internazionale della Metallurgia e Congresso sfrutterà il successo dell’edizione del 2015: oltre 500 espositori provenenti da tutto il mondo presente- Timo Würz, Managing Director della VDMA ranno sistemi per la produzione di minerale di ferro, acciaio

La biglietteria online

I visitatori interessati possono acquistare in anticipo online il biglietto di GMTN 2019 stampandolo direttamente. In questo modo è possibile usare il biglietto per usufruire gratuitamente della rete di trasporti pubblici Verkehrsverbund Rhein-Ruhr (VRR). Inoltre la prenotazione online consente di pagare un prezzo inferiore rispetto all’acquisto in loco. 

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TOP


FIERE ED EVENTI AMB

AMB COMPIE

D

20 anni

NEL 2020 LA FIERA INTERNAZIONALE PER LA LAVORAZIONE DEI METALLI AVRÀ LUOGO PER LA 20° VOLTA

al 15 al 19 settembre 2020 messa a punto”, aggiunge Kromer il cuore della lavorazione von Baerle. Gli oltre 90.000 visitatori di Cristina Gualdoni dei metalli batterà ormai attesi troveranno alla AMB 2020 soluper la 20° volta a Stoczioni possibili e idee per la produzione carda. Durante quei cinque giorni della AMB - del futuro, incontrando partner esistenti e potenziali. Fiera internazionale per la lavorazione dei metalli In quei giorni si troveranno al centro dell’attenzione tutte le novità - rinomati espositori presenteranno le proprie innovazioni e i propri per macchine utensili da taglio, macchine utensili ad asportazione perfezionamenti di sviluppo per l’industria della lavorazione e della di truciolo, utensili di precisione, tecnica di misura e sicurezza della trasformazione dei metalli. qualità, robot, tecniche di maneggio dei pezzi e degli utensili, sofQuesta piattaforma, unica nel suo genere, fu creata nel 1982 insieme tware industriali & engineering, componenti, assiemi e accessori. con il settore e da allora è stata perfezionata con grande coerenza. Fra gli argomenti di attualità vi saranno anche la digitalizzazione Nel 2018 la AMB ha stabilito nuovi record. Mai prima d’ora nella produzione, l’additive manufacturing nella lavorazione dei è stata occupata un’area espositiva così grande (125.800 metri metalli e i perfezionamenti di sviluppo nel campo dell’elettromobiquadrati) e mai prima d’ora il centro fieristico ha registrato così lità. La AMB del 15-19 settembre 2020 sarà parte integrante delle tanti espositori (1.553) e visitatori (91.016 da 83 paesi). “Grazie agende del settore. La fase di iscrizione degli espositori è pertanto al nuovo padiglione Paul Horn (padiglione 10), nel 2018 siamo già iniziata e durerà ancora fino al 30 giugno 2019. riusciti a compiere un passo importante nel piano generale della Alla ventesima edizione della AMB che si terrà dal 15 - 19 setMesse Stuttgart, anche verso l’ulteriore sviluppo dell’AMB – il tembre 2020 sono attesi circa 90.000 operatori e oltre 1.500 esponecessario aumento urgente dell’area”, illustra Ulrich Kromer von sitori presso il centro fieristico di Stoccarda. Su un’area di oltre Baerle, portavoce della direzione generale della Messe Stuttgart. 120.000 metri quadrati lordi saranno esposte le innovazioni e gli Secondo Kromer von Baerle, i risultati dell’anno commerciale ulteriori sviluppi di macchine utensili ad asportazione di truciolo, passato confermano la Messe Stuttgart nel voler continuare a macchine utensili scrostatrici, utensili di precisione, tecniche di portare avanti i piani di ampliamento annunciati nell’ambito del misura e sicurezza della qualità, robotica, tecniche di maneggio di piano generale per il 2025. pezzi e utensili, Industrial Software & Engineering, componenti, Per la AMB 2020 il direttore della fiera si aspetta nuovamente la assiemi e accessori. La AMB 2020 gode del sostegno dei seguenti piena occupazione del polo fieristico. patrocinatori: Associazione di categoria utensili di precisione in seno “L’aumento dell’area ha consentito una nuova strutturazione dei a VDMA, Associazione di categoria software in seno a VDMA e padiglioni, accolta molto bene, che per il 2020 dovrà solo essere Unione tedesca delle fabbriche per le macchine utensili (VDW).  58

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FIERE ED EVENTI SMART VISION FORUM

LE TECNOLOGIE PER L’INDUSTRIA DEL

futuro

A BOLOGNA IL FORUM DEDICATO ALLA FILIERA DEI SISTEMI DI VISIONE INDUSTRIALE. di Cristina Gualdoni

N

asce dalla collaborazione tra AIdAM e ANIE Automazione, Smart Vision Forum, la prima mostra-convegno dedicata ai sistemi di visione industriale. L’appuntamento organizzato da Messe Frankfurt Italia si terrà il 25 giugno nella Sala Maggiore di Bologna Congressi. Produttori, distributori e integratori di sistemi si confronteranno con il mondo accademico e industriale nel corso del programma convegnistico, articolato in una plenaria di apertura e in due sessioni parallele su tecnologie e applicazioni. Nell’area espositiva le aziende presenteranno le soluzioni più innovative, al passo con la rapida evoluzione di questi dispositivi. Si parlerà di tutti gli ambiti in cui il ruolo della smart vision diventerà sempre più strategico.

Michele Viscardi, Presidente AIdAM: “I sistemi di visione sono una delle tecnologie abilitanti di Industria 4.0 e rivestono un ruolo determinante per il nostro settore – quello dell’Automazione Industriale - in quanto forniscono “intelligenza” alle macchine. Per questo motivo, AIdAM è particolarmente orgogliosa di essere partner - insieme ad ANIE Automazione e a Messe Frankfurt Italia - di un’iniziativa che offre importanti opportunità di confronto e crescita per l’intera filiera: produttori, integratori e utilizzatori. Smart Vision Forum è infatti una grande occasione per fare aggregazione e dare la possibilità a tutti gli attori che gravitano intorno al mondo della visione di condividere esigenze, know-how ed

Hanno già aderito: Advanced Technologies, Alkeria, Balluff, Beckhoff, B&R, Datalogic, ifm electronic, iMAGE S, Omron, Keyence Italia, SICK, VEA, Video Systems, VISION, Visionlink, Wenglor. La visione artificiale gode di ampie potenzialità di sviluppo favorite dalla diffusione dei trend tecnologici legati all’Advanced Manufacturing e all’Intelligenza Artificiale. Con questa premessa Smart Vision Forum si pone l’obiettivo di fare il punto della situazione sulle opportunità a disposizione della fabbrica intelligente per il raggiungimento di risultati tangibili quali l’affidabilità dei prodotti, la velocità delle procedure di controllo, il miglioramento della qualità e di conseguenza la fidelizzazione della clientela.

esperienze”. Fabrizio Scovenna, Presidente di ANIE Automazione: “I sistemi di visione sono componenti essenziali per una automazione industriale smart. Raccolgono informazioni cruciali sulla linea di produzione e sono preziosi nella valutazione dei prodotti e nella ricerca dei difetti così come nell’ottimizzazione della produttività dei robot e di altre attrezzature. Il Forum si propone come tappa fondamentale per conoscere meglio queste tecnologie e i principali attori della filiera dai produttori e distributori di componenti fino agli integratori di sistemi di visione. Il Forum è anche un importante momento di confronto e approfondimento su una tecnologia che è oggi ritenuta abilitante per il

passaggio al paradigma del 4.0. e per la quale si è costituito all’interno di ANIE Automazione un gruppo di riferimento dedicato assieme ai colleghi di AIdAM”. Donald Wich, amministratore delegato di Messe Frankfurt Italia: “Affrontando una tematica chiave per il processo di digitalizzazione delle imprese, Smart Vision Forum si inserisce pienamente nel calendario degli appuntamenti tecnologici di Messe Frankfurt Italia. A fianco di AIdAM e ANIE Automazione mettiamo a disposizione la nostra competenza organizzativa per offrire un appuntamento altamente qualificato alle aziende italiane”.

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FIERE ED EVENTI CIMT 2019

Oriente

VERSO

SONO CIRCA CINQUANTA LE IMPRESE ITALIANE COSTRUTTRICI DI MACCHINE UTENSILI, ROBOT E AUTOMAZIONE CHE PARTECIPERANNO A CIMT 2019, LA MOSTRA ESPOSITIVA DEDICATA AL SETTORE IN PROGRAMMA A PECHINO DAL 15 AL 20 APRILE.

C

di Cristina Gualdoni

oordinata, come da tradizione, da ICEAgenzia e UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, la Collettiva Italiana sarà presentata su un’area di circa 2.000 metri quadrati. In mostra saranno presenti tutte le tecnologie, a coprire l’intero spettro dell’offerta settoriale, a conferma della rilevanza di questo evento espositivo per le imprese italiane che, da sempre, guardano alla Cina con particolare attenzione. Con un fatturato che, nel 2018, ha superato i 9 miliardi di euro, l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot, automazione e tecnologie ausiliarie recita un ruolo di primo piano nello scenario internazionale ove occupa la quarta posizione tra i costruttori e la terza tra gli esportatori. Flessibilità, elevatissimi standard tecnologici, forte personalizzazione dell’offerta, attenzione al servizio, sono le caratteristiche che tradi60

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zionalmente contraddistinguono la produzione di settore italiana. A queste peculiarità oggi si aggiunge una forte componente di digitalizzazione sostenuta e stimolata da alcuni importanti provvedimenti governativi in materia di Industria 4.0. In ragione di ciò il made in Italy di comparto presenta un livello di qualità e innovazione ancora maggiore rispetto all’offerta di qualche anno fa, a tutto beneficio degli end users di tutto il mondo e, in particolare, di quelli cinesi coinvolti nel profondo processo di sviluppo che il paese ha avviato. Nel 2018, le esportazioni di made by Italians in Cina si sono attestate a 340 milioni di euro, pari al 10% del totale esportato. In virtù di questi risultati, la Cina è il terzo mercato di sbocco dell’offerta italiana di settore. Massimo Carboniero, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, che guiderà la delegazione italiana alla CIMT di Pechino, ha affermato: “La Cina rappresenta un’area dalle enormi potenzialità per i costruttori italiani di macchine utensili che considerano il paese non un semplice mercato di destinazione della propria produzione,


quanto un partner con cui dialogare e collaborare”. “La Cina vuole ulteriormente crescere nell’industria manifatturiera e l’industria italiana di settore può contribuire al raggiungimento di questo obiettivo, delineato anche nei programmi governativi di “High Profile Manufacture”, proponendosi come partner in grado di fornire soluzioni di elevatissima qualità e fortemente customizzate, sinonimo di un’offerta complementare a quella dei costruttori locali”. La partecipazione a CIMT - ha aggiunto il presidente di UCIMUSISTEMI PER PRODURRE - è una delle numerose iniziative del programma che UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, insieme a Ministero Sviluppo Economico e ICE-Agenzia, ha definito con l’obiettivo di favorire e incrementare l’internazionalizzazione delle imprese italiane nel paese”. “Siamo come sempre molto soddisfatti del prezioso supporto che l’ufficio di ICE-Agenzia a Pechino garantisce all’organizzazione della Collettiva Italiana e che si concretizza non solo nell’attività di allestimento dell’area ma anche nelle numerose iniziative di promozione e networking attivate per il mercato cinese. Queste iniziative - ha concluso il presidente Carboniero - sono utilissime anche in previsione del secondo Forum Italo Cinese della macchina utensile in programma il prossimo autunno organizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico, Ambasciata d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese, ICE-Agenzia, CMTBA e UCIMU-SISTEMI PER PRO-

DURRE. “Siamo convinti che le opportunità di collaborazione tra Italia e Cina nel corso dei prossimi anni aumenteranno sensibilmente, in linea con quella sintonicità tra i due Paesi e le rispettive economie che ha consentito negli ultimi anni un aumento costante dell’interscambio” commenta Amedeo Scarpa, Direttore dell’Agenzia ICE di Pechino e Coordinatore della rete Uffici ICE in Cina, “ed è proprio “complementarieta’ la parola d’ordine che dovrà tracciare la via per i futuri sviluppi sempre in un’ottica win-win. La recentissima visita di Stato in Italia del Presidente Xi Jinping è stata l’occasione per confermare il percorso avviato in questa direzione, con la firma di numerosi accordi in tema di infrastrutture, energia, trasporti e finanza e tecnologia ed innovazione, incluso start-up, firmati anche dal nostro Ministero dello Sviluppo Economico (MISE). L’auspicio è che questa accelerazione conduca anche a nuove forme di collaborazione nel settore della meccanica strumentale, che come dicevamo già oggi rappresenta la prima voce di interscambio tra Italia e Cina, a testimonianza del ruolo imprescindibile che gioca nel dialogo tra le due economie. Per la collettiva a CIMT 2019 abbiamo avviato un nuovo piano di comunicazione digital che verrà diffuso sui principali canali b2b cinesi online (Metal Working live page www.mw1950.com, Wechat, Weibo, Toutiao) con il quale prevediamo di raggiungere 70.000 punti di contatto”. 

Plastics Knowledge Day 2019 Metrologia 3D nei processi di trasformazione della plastica GOM Italia vi invita a scoprire le ultime novità di metrologia ottica ed entrare in contatto con numerosi esperti per ottimizzare i vostri processi di trasformazione della plastica. 13 giugno Museo Mille Miglia, Sant’Eufemia (BS)

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PRISMA FANUC

PRODOTTI

PICCOLO, MA CON UN BRACCIO FORTE: ECCO IL NUOVO ROBOT COLLABORATIVO DI FANUC

Presentato in anteprima in occasione della fiera Hannover Messe il nuovo robot collaborativo CR-14iA/L di FANUC. L’ultimo arrivato della serie di cobot verdi combina le caratteristiche del più piccolo CR-7iA con quelle del più grande CR-15iA. Si tratta del sesto modello della gamma CR. Il robot collaborativo CR-14iA/L è stato sviluppato per sollevare carichi più pesanti rispetto a quelli movimentati dal CR-7iA offrendo, allo stesso tempo, una portata maggiore. Può gestire fino a 14 kg con portata fino a 820 mm. Tuttavia, lo sbraccio massimo di 911 mm può essere utilizzato con un carico utile che raggiunge i 12 kg. La collaudata filosofia di sviluppo per i robot collaborativi della serie CR è stata implementata anche per il nuovo robot, e la meccanica utilizzata nella serie è stata combinata con un sensore ad elevata sensibilità. Il risultato è una soluzione efficiente e sicura. CR-14iA/L costituisce la versione più grande a braccio lungo del rinomato CR-7iA. Il maggior payload è assicurato da una meccanica leggermente modificata e parametri software adattati. Con 6 assi di movimento, il robot offre una ripetibilità di ± 0,01 mm. La velocità massima di avanzamento è di 500 mm/sec. Il fattore chiave, tuttavia, come per tutti i robot collaborativi, è rappresentato dalla massima forza di contatto; in questo senso CR-14iA/L 62

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soddisfa in modo rigoroso tutte le specifiche di sicurezza, in linea con il concetto di “Safety First” fondamentale per l’azienda giapponese. Il design della pinza e la semplicità di utilizzo sono elementi determinanti per raggiungere velocità apprezzabili. Il movimento del robot è affidato al controllore R-30iB Plus nella versione Mate Cabinet. La combinazione di un CR-14iA/L con piattaforma mobile è già stata realizzata e resa disponibile in Giappone. Per il mercato europeo è prevista la combinazione di robot FANUC con diverse piattaforme mobili (AGV), che apriranno nuovi scenari di sviluppo e utilizzo per l’industria manifatturiera e per la logistica. Come per gli altri robot FANUC, anche CR-14iA/L può essere utilizzato in modo versatile in diverse applicazioni industriali. Per essere un robot di piccole dimensioni, infatti, il suo sbraccio è ampio, il che significa che può essere utilizzato non solo per applicazioni in spazi limitati, ma anche per quelle per le quali un carico utile maggiore è un vantaggio, come ad esempio il carico/ scarico macchine. La cinematica e la flessibilità del sottile CR-14iA/L consentono di lavorare vicino alla base del robot, sfruttando al meglio lo spazio di lavoro disponibile e rendendolo ideale per installazioni dove lo spazio di lavoro disponibile è ridotto.


ARNO

ARNO PRESENTA I PATTINI LINEARI AWL PER TORNI A FANTINA MOBILE STAR CNC Dopo la prima uscita all’AMB 2018 ARNO Werkzeuge presenta i suoi nuovi pattini lineari disponibili ora anche per i torni a fantina mobile STAR. Il sistema portautensili in attesa di brevetto per utensili per tornitura o scanalatura è dotato di un sistema di alimentazione del refrigerante regolabile, integrata per il raffreddamento ad alta pressione fino a 130 bar. Utilizzandoli insieme al sistema di sostituzione rapida AFC è possibile aumentare la produttività nella tornitura su fantina mobile perché i tempi di allestimento e i tempi di fermo macchina sono notevolmente ridotti. “Dopo Citizen ora i nostri pattini lineari sono disponibili anche per i torni a fantina mobile CNC di Star Micronics “, sottolinea Werner Meditz, Direttore tecnico di ARNO Werkzeuge. Il sistema portautensili in attesa di brevetto AWL è disponibile fin da ora per le serie Star SR 20R II, III e IV. Questo sistema dispone di due canali di raffreddamento indipendenti che si aprono o chiudono in modo mirato e, grazie alle diverse possibilità di allacciamento, sono adatti a diversi tipi di macchine. In base alla macchina e alla versione il nuovo pattino lineare AWL è in grado di accogliere da due a sei utensili. Ogni camera dispone di una adduzione del refrigerante integrata. In questo modo possono essere utilizzati contemporaneamente utensili con e senza raffreddamento interno. ARNO promette la massima libertà nella scelta degli utensili Grazie alla configurazione dei pattini lineari con raffreddamento integrato non è più necessario collegare una conduttura esterna, operazione decisamente dispendiosa. Inoltre non vi sono più

ingombri nella zona di lavoro di cui tener conto. ARNO promette agli utenti di aumentare la durata dell’utensile di oltre il 25 % grazie al raffreddamento ad alta pressione mirato fino a 130 bar e al bloccaggio stabile dei porta-utensili durante la truciolatura. Gli utensili possono essere allentati e serrati con poche semplici operazioni. Durante lo svitamento un controdado integrato solleva leggermente il cuneo di arresto. In questo modo l’utensile può essere rimosso e inserito in maniera semplice e rapida. “Il nostro sistema di utensili consente un cambio dell’utensile semplice e rapido, garantendo una elevata precisione e una notevole sicurezza di processo”, continua Meditz. Sui nostri pattini lineari possono essere inseriti anche utensili di altri produttori. “La libertà nella scelta degli utensili è uno dei maggiori vantaggi del nostro pattino lineare AWL”, sottolinea Meditz, “perché gli utenti non sono legati ad un particolare sistema. Con AFC di ARNO non è necessario effettuare misurazioni “Gli utenti ottengono il massimo vantaggio combinando il pattino lineare AWL con il sistema di sostituzione rapida AFC di ARNO”, assicura Simon Storf, Direttore del Marketing. In caso di cambio utensile deve essere rimossa solo la parte anteriore dell’utensile composto di due parti, viene poi inserito l’utensile gemello in sostituzione. In questo modo, in molti casi, non è necessario effettuare un azzeramento utensile. Con il pattino lineare AWL e con il sistema di sostituzione rapida AFC, il produttore dà prova di come sia possibile aumentare la produttività nelle lavorazioni dei clienti, con soluzioni orientate all’utilizzatore.


PRISMA MEWA

CON STILE ANCHE AL LAVORO La progressiva emancipazione femminile ha aperto alla donna le porte di professioni un tempo considerate di esclusiva pertinenza maschile. Così, come già in molti paesi europei, anche in Italia molte attività artigianali si sono… tinte di rosa. Tutto questo si è riflesso anche in una trasformazione dei costumi, nel senso letterale del termine.

Ben vestite anche in officina, in fabbrica o in cantiere Se infatti alcune attività vengono ormai indistintamente svolte dai due sessi, la donna, indipendentemente dalla professione, continua a conservare il suo innato gusto per i trend della moda che con un pizzico di femminilità ama comunque seguire. La classica tuta da lavoro, insomma, non fa proprio per lei: anche sul lavoro la donna ama vestirsi con cura. MEWA ha pensato anche a questo e ha ampliato la linea di abbigliamento da lavoro MEWA Dynamic, declinandola al femminile, con capi che assecondano la conformazione anatomica della donna e a parità di funzionalità presentano alcuni dettagli che rendono l’indumento più aggraziato e quindi più gradevole da indossare.

Lui e Lei perfettamente coordinati Le giacche e i pantaloni sono disegnati sul modello delle linee sportive outdoor, offrono alla donna la massima libertà di movimento, sono arricchite da dettagli funzionali e da ampie e comode tasche. I modelli per “Lei” si abbinano inoltre perfettamente ai modelli indossati dai colleghi: in questo modo viene mantenuta la Corporate Identity aziendale con un’immagine omogenea e uniforme. MEWA Dynamic si noleggia, esattamente come tutte le altre linee di abbigliamento da lavoro MEWA. Il FullService include l’intera gestione degli indumenti che vengono forniti, ritirati sporchi, se ne controlla la qualità dopo il lavaggio ed eventualmente vengono riparati o sostituiti. Alla fine vengono riconsegnati puliti al cliente. CT MECA

BLOCCAGGI RAPIDI CT MECA

Gli attrezzi di bloccaggio rapido CT Meca sono sistemi di bloccaggio solidi, affidabili e con unalunga durata di vita, ideali per applicazioni che richiedono ripetitività di movimenti. Sono difacile utilizzo ed estremamente maneggevoli: la leva di serraggio si apre in modo da liberare completamente il piano di lavoro permettendo una facile estrazione del pezzo in lavorazione e l’operazione di bloccaggio è rapida e sicura. Si possono ottenere grosse forze di bloccaggio con uno sforzo ridotto anche in presenza di sollecitazioni o vibrazioni.

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Ct Meca propone 4 tipi di attrezzi di bloccaggio: A leva verticale: la leva di serraggio e quella di comando si muovono nella stessa direzione. A serraggio ottenuto la leva di comando si trova in posizione verticale. La forza di ritenuta/serraggio va da 500 a 3900N. A leva orizzontale: la leva di serraggio e quella di comando si muovono in direzioni opposte. Una volta effettuato il serraggio la leva di comando si trova in posizione orizzontale. La forza di ritenuta/serraggio va da 320 a 650 N. A tirante verticale o orizzontale: utilizzato per applicazioni in presenza di forti sollecitazioni o vibrazioni con il rischio di uno spostamento/apertura accidentale indesiderato. Questi attrezzi sono particolarmente indicati per la chiusura rapida di coperchi e sportelli. Il bloccaggio agisce come leva di sicurezza per garantire la tenuta tramite un tirante con aggancio che permette l’immobilizzazione del pezzo. Con bloccaggio di sicurezza: questi attrezzi sono forniti di un dispositivo di sicurezza automatico che rende impossibile l’apertura o lo spostamento del pezzo. Una particolare attenzione è rivolta all’aspetto ergonomico dell’impugnatura, ne deriva un elevato confort di utilizzo. La forma ad U ed il materiale in poliammide antiscivolo dell’impugnatura permettono un utilizzo del bloccaggio senza difficoltà anche con i guanti. Per rispondere alle esigenze dell’industria alimentare chimica e farmaceutica proponiamo inoltre una gamma in inox 18.9 Aisi (303).


Organo uďŹƒciale ANGAISA LA VOCE PIĂ™ AUTOREVOLE IL BUSINESS MAGAZINE DEI DEL SETTORE DISTRIBUTORI E GROSSISTI IDROTERMOSANITARIO DI MATERIALE ELETTRICO

LEGIONELLA

Due prese di fondo per garantire la sicurezza

Mai sottovalutare la manutenzione

OTTOBRE 2018

PAGINA 11

**foto nel tondo da pagina 28 **foto a tutta pagina in cartella **ALTRI TITOLI

FILTRAZIONE E QUALITÀ DELL’ARIA SOTTORAFFREDDAMENTO ADIABATICO PER LA FRIGOCONSERVAZIONE ALIMENTARE

Organo ufficiale

Produttori e distributori: ce la si può fare!

FOCUS Un anno di logistica

ANTONIO FALANGA Una passione sempre viva

TAX& LEGAL Partite IVA dal prossimo anno la contabilitĂ diventa un lavoro a tempo pieno e i costi salgono a pag. 15

Raddoppiati i programmi per le opere pubbliche, un trilione → pag.3 di dollari per infrastrutture e stimolo ai consumi. Gli effetti in Europa e le opportunità per le imprese italiane. La Cop22 di Marrakech e le politiche Usa sulle emissioni. alle pagg. 6-7

a pag. 9

Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un timbro di carta per documentare la consegna.

MACCHINE UTENSILI

A Pavia il Centro Europeo di Ricerca e Formazione in Ingegneria Sismica

a pag. 10

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PROGE T TA ZIONE

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AUTOMAZIONE

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Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni piĂš datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i piĂš grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, piĂš volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna cosĂŹ alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perchĂŠ il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.

#3 SETTEMBRE 2018

1563

www.giornaleingegnere.it

L’EDITORIALE

Innovazione e cambiamento di GIOVANNA ROSADA

O

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 – CN/MI

IMPIANTI FOTOVOLTAICI alle pagg. 22­23

Il volto delle imprese

N. 12 - Dicembre 2016

Dal 1952 periodico di informazione per ingegneri e architetti

La crisi ancora “morde�, il contesto politico barcolla, alta l’attenzione sul governo degli ingegneri

Un CNI eletto per dare risposte

di MATTEO PALO

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iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderĂ gli ingegneri fino al 2021, quando completerĂ i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialitĂ del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è giĂ possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione cosĂŹ forte per la continuitĂ del Consiglio nazionale uscenteâ€?, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.

In USA volano le infrastrutture MACCHINE UTENSILI

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TAX& LEGAL Partite IVA dal prossimo anno la contabilitĂ diventa un lavoro a tempo pieno e i costi salgono

PROGE T TA ZIONE

AUTOMAZIONE

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SCIA, operativo il modello#4maggio unico 2016

Raddoppiati i programmi per le opere pubbliche, un trilione → pag.3 di dollarimensile per infrastrutture e stimolo ai consumi. Gli effetti in Europa e le opportunità per le imprese italiane. La Cop22 di Marrakech e le politiche Usa sulle emissioni. alle pagg. 6-7

→ pag.37 www.meccanica-automazione.com

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GOVERNO IN CRISI Internationales WĂśrterbuch der Mechatronik Mechatronics international dictionary Dizionario internazionale di Meccatronica Dictionnaire international de mĂŠcatronique Diccionario internacionale de procesamiento de mecatrĂłnica I pareri degli Ordini dopoПоŃ…Đ°Ń‚Ń€Оники l’esito del referendum del 4 dicembre CASSA DEPOSITI E PRESTITI ĐœоМдŃƒнаŃ€ОднŃ‹Đš Ń ĐťĐžĐ˛Đ°Ń€ŃŒ Parte il piano 'smart city' Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario 1 miliardo per 14 cittĂ all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter­

Ancora trattative e consultazioni? IN QUESTO NUMERO

a pag. 7

INTERVISTA ALL’ARCH. DE LUCCHI

“Il museo del futuro è il mondo interoâ€?

pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. StabilitĂ e certezza sono oggi piĂš lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac­ cordi tra CNI e Governo che fine faranno?â€? / alle pagg. 18­19

Eucentre perINTERVISTA ricostruire la sicurezza 11/12/17 18:00

Gianfranco Carbonato, A Pavia il Centro Europeo di Ricerca e Formazione in Ingegneria Sismica

a pag. 9

40 anni di storia e successi nella robotica industriale

un’emozione che dura da quarant’anni

a pag. 10

MEDIAKIT 2018 ∙ AREA BUILDIN

LA TRIVELLA

Professionisti al passo coi tempi... Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un timbro di carta per documentare la consegna.

STORIA DI COPERTINA

TENDENZE Generative design, come cambierĂ il mondo

MACCHINE UTENSILI

UTENSILI

Trasformare l’esperienza di oltre 40 anni di attivitĂ in una nuova piattaforma in grado di coniugare soluzioni avanzate con le esigenze e professionalitĂ di oggi. Questo è lo sforzo che sta compiendo Hexagon Manufacturing Intelligence, emerso anche durante il forum di fine settembre dedicato all’automazione e alle tecno[pag. 4] logia multisensore.

AT T UA L I TĂ€

|

Nr.01 – VENERDÏ 13 GENNAIO 2017

Multilingual Dictionary

Il 2016 è un anno molto importante per Tiesse Robot. L’azienda festeggia infatti i 40 anni di attivitĂ : una storia lunga di successi nazionali e internazionali per le applicazioni della robotica in [pag. 6] ambito industriale.

AT T UA L I TĂ€

L’anello che mancava: l’utensile connesso al sistema produttivo

L’utensile “intelligenteâ€? è il naturale completamento del complesso sistema produttivo che si basa sulla raccolta e l’analisi dei dati provenienti da macchine e strumenti di misura in costante dialogo tra loro. In altre parole un nuovo passo avanti verso la creazione della fabbrica completamente automatica. [pag. 7]

PANORAMA La formazione salesiana professionale

Rettificatrici Ghiringhelli: 95 anni sull’onda dei mercati

SPECIALE Robotica Sempre piĂš al centro dello sviluppo

[pag. 18]

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#7 settembre 2018 mensile

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Š Collegio degli ingegneri e Architetti di Milano

Ăˆ vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti ivi inclusa la riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione

SEMPRE CON SÉ PER CONOSCERE TUTTI I TRUCCHI DEL MESTIERE

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IN QUESTO NUMERO

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STORIA DI COPERTINA Rettificatrici Ghiringhelli

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FOCUS

a pag. 12

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Un ponte tra passato e futuro

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alle pagg. 16­17

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LA TRIVELLA

Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter­ pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. StabilitĂ e certezza sono oggi piĂš lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac­ cordi tra CNI e Governo che fine faranno?â€? / alle pagg. 18­19

SPECIALE VALIDAZIONE

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segue a pag. 2

I pareri degli Ordini dopo l’esito del referendum del 4 dicembre

FOCUS Un anno di logistica

FOTOVOLTAICO INTEGRATO STORIA E ITER PROGETTUALE

Terms of Mechatronics

Automazione accessibile e modulare con robolinkÂŽ

Nr.01 – VENERDÏ 13 GENNAIO 2017

ITS Dove va la filiera?

Parola all’architetto Ristrutturare un mini attico

CLAUDIO DE ALBERTIS, INGEGNERE VISIONARIO pag. 5 • NUOVE NORME UNI pag. 21 • MOSTRE E CULTURA pag. 21 • IN LIBRERIA pag. 21

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ISSN n. 1974-7144

Terms of Mechatronics | Mechatronics international dictionary

N. 12 - Dicembre 2016

A SCUO DI EFFICIE

MATERIA CONNECTION

In collaborazione

MENSILE D’INFORMAZIONE PER LE MACCHINE UTENSILI E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE Installatore GUIDE dell’ Professionale 7

alle pagg. 22­23

Per PENSARE, PROGETTARE e CO

Produttori e distributori: ce la si può fare!

TREND Il bagno che ti calza a pennello

Il ruolo del BIM nella sicurezza in cantiere

gni campo dell’architettura e dell’ingegneria nel senso piĂš ampio del termine ha fatto progressi, ha modificato modalitĂ , metodologie, tecnologie, mezzi e strumenti, fatto ricerche e scoperte. Le idee sono progredite, sono mutate, si sono evolute; si sono adeguate alla societĂ o hanno modificato modi e stili di vita. ROBOTICA MACCHINE UTENSILI Nessuno si è mai posto il problema Al centro della fabbrica intelligente 50seanni torni fossedi giusto o sbagliato; la cultura Oggi si parla molto di Industria 4.0 applicata alla produFondata da Paolo Giana nel 1966, Torgim compie il prestigioso traguardo dei del “fareâ€? ha privilegiato la sperimenzione. Ma occorre ricordare che l’efficienza del flusso pro50 anni di attivitĂ . Il comune di Magnago vide un grande sviluppo economico duttivo passa attraverso l’ottimizzazione della movimentazione e hadeiinsegnato che dagli ere industriale giĂ a partire dalla seconda metĂ del 1800. Con il passare decenni il territorio s’è via via arricchito di aziende manifatturiere cheimparare, hanno tazione dei materiali all'interno delle aziende. rori si può crescere, pro[pag. 10] rappresentato delle vere eccellenze in molti settori industriali. [pag. 11] gredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero – Anno 72 - n. 9 Novembre/Dicembre 2016 www.ammonitore.com d’accordo con un “SIâ€? o con un “NOâ€?. Ăˆ stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “siâ€? e “noâ€? dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la comMENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE petenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidenFINANZIAMENTI PMI TAVOLA ROTONDA Editoriale temente è diverso; ma ciò dimostra Via libera alla solo uno scollamento fra i problemi Italia scossa finanza innovativa, pratici della quotidianitĂ dell’individi Fabio Chiavieri quali risposte duo e l’incapacitĂ della politica ad Macerie ovunque, interi paesi Il buon senso non fa da alla strettaadeguarsi. del credito? rasi al suolo, gente disperata, ÂŽ No, nonŽè lo scesguardi persi. [pag. 14] guida; un referendum che fa contenSemplificate la vostra automazione con motion plastics igus . Potete utilizzare il braccio robotico nario di guerra che ci arriva da to/scontento la metĂ dei cittadini qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abiresta un problema non risolto. Il combinabili a seconda delle vostre esigenze. completo robolinkÂŽ, oppure i singoli componenti modulari tuati. Ăˆ la forza devastante del cambiamento è necessario e la civiltĂ terremoto che ha colpito, e continua a farlo, il nostro Cenparla da sola a tal proposito; ma il tro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquancambiamento dovrebbe godere della ta chilometri, una ferita su quelle terre che non fiducia e della certezza di tutti i citsi potrĂ piĂš rimarginare. MATERIE PRIME L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; tadini quando si parla di politica. Se schiaffeggiata dalla mano della natura che a M-Steel qualitĂ tutti quanti noi quando attraversiamo volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere da oltre 40 un anni ponte o saliamo sulla cima di un nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utiOvako, fornitore finlandese di acciai, rigrattacielo diamo per scontato di polizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove copropone sul mercato la qualitĂ M-Steel. Cover_TerminiMecc_2017_Generale.indd 3 struzioni. terci fidare di chi ha pensato il proGrazie ad un incremento nella lavorabiCosa succede allora? Alessandro Martelli, Presi- In occasione di BIMU 2016, i vertici DMG MORI hanno dato vita a un interessante litĂ M-Steel si caratterizza per affidabigetto, forse non vuol dire che i prodente del Glis (Isolamento sismico e altre stralitĂ , coerenza e prevedibilitĂ nelle dibattito con la stampa tecnica specializzata, evidenziando le strategie in atto per lavorazioni, fessionisti potrebbero insegnare e ditegie di progettazione antisismica), ha dichiariducendo i cosĂŹ costi di prorato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano at[pag. 8] duzione. [pag. 12] con piĂš forza alla rafforzare la posizione del Gruppo nel mondo e sul territorio italiano. re il loro pensiero tuale non è in grado di resistere ai terremoti che politica? n potrebbero colpirloâ€?.

GOVERNO IN CRISI

INTERVISTA ALL’ARCH. DE LUCCHI

Collanti per la posa Norme e caratteristiche

Organo ufficiale AiCARR

Passo obbligato e grande opportunitĂ

bimestrale

CLASSIFICHE 2015

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G N I D BUIL

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è il mondo interoâ€?

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Un CNI elettoOrgano per dare risposte uďŹƒciale

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Gli Ingegneri al centro dello sviluppo

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Dal 1952 periodico di informazione per ingegneri e architetti

LA ROBOTICA ALLA CONQUISTA DELLA LOGISTICA “Il museo del futuro

Varese

G

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MARCO BOSELLI Bosch riparte da‌ Bosch

LA GUIDA DA PORTARE SEMPRE CON SÉ PER CONOSCERE TUTTI I TRUCCHI DEL MESTIERE RISPARMIO ENERGETICO NEL TERZIARIO

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FOCUS

alle pagg. 16­17

a pag. 7

Sondrio

Costruzioni: utilizzo e valorizzazione del legno locale

WRODAW (PL)

NOVEMBRE/DICEMBRE 2016

FILTRAZIONE E QUALITÀ DELL’ARIA SOTTORAFFREDDAMENTO ADIABATICO PER LA FRIGOCONSERVAZIONE ALIMENTARE

DELL’INSTALLATORE PROFESSIONALE

PCM UNA SCELTA DA NON SOTTOVALUTARE

La crisi ancora “morde�, il contesto politico barcolla, alta l’attenzione sul governo degli ingegneri

Parte il piano 'smart city' 1 miliardo per 14 cittĂ

Principi di funzionamento delle dighe

Implementare i progetti per l’industria di domani

Al via il laboratorio nervi nel segno del grande progettista

FOTOVOLTAICO INTEGRATO STORIA E ITER PROGETTUALE

P R O D U C T I O N | E N E R G Y | A U T O M O T I V E | P R O C E S S | PA C K A G I N G

CASSA DEPOSITI E PRESTITI

Guida

Mantova

Pavia

Implementare i progetti per l’industria di domani

Lecco

Monza

IMPIANTI NEGLI NZEB: DALLA TEORICA ALLA PRATICA EPB, LE NOVITĂ€ DELLE NUOVE NORME IMPIANTI AD ARIA PRIMARIA VS VAV FOCUS COMMISSIONING

Progettare una birra di qualitĂ

Cremona

Definizioni, ruoli e standard del project management

TAVOLA ROTONDA

Conto Termico e TEE. A che punto siamo?

Esperienze di buona scuola con attivitĂ sul campo

Como

SAIE INNOVATION 2016 MEDAGLIE D’ORO A “IMPATTO ZERO�

UTENTI MESE

a pag. 12

iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderĂ gli ingegneri fino al 2021, quando completerĂ i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialitĂ del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è giĂ possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione cosĂŹ forte per la continuitĂ del Consiglio nazionale uscenteâ€?, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.

NORMATIVA

La valutazione delle agibilitĂ di edifici sottoposti al terremoto

Brescia

URBAN & PARTNER

MILANO (I) SARAGOZZA (ES) MILANO (I) INFORMAZIONE TECNICA #251 E MARKETING PER IL PROGETTISTA, L’IMPRESA E IL POSATORE

Settembre/Ottobre 2018

ANNO 8 - FEBBRAIO 2017

Analisi del processo e case study

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DISTRIBUZIONE Quando la differenza la fa il “service�

COMPLETA IN TEMPO AUTOREVOLE DEL CANALE LA VOCE PIĂ™ AUTOREVOLE DEL LAEVOCE REALE OLTRE 200.000 PIĂ™ DINAMICA IDROTERMOSANITARIO SETTORE IDROTERMOSANITARIO

I BENEFICI DELLA NORMAZIONE

R

Bergamo

*Presidente CROIL e dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pavia

Guida alla manutenzione

ITS Dove va la filiera?

LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R

inizio anno N. 64 ¡ Anno Panoramica XI ¡ dicembre di 2016

4. Indagine per la riduzione del consumo del suolo Importante sottolineare poi che in previsione della prossima approvazione del Piano Territoriale Regionale della Lombardia, la CROIL sta collaborando con l’assessorato regionale competente per una prima indagine sull’offerta territoriale dei Piani di Governo del Territorio su un campione di circa 450 comuni, ovvero quasi il 30% dei comuni lombardi. L’ indagine sarà utile per delle prime stime sperimentali finalizzate all’esercizio della riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato, ai sensi della normativa vigente di prossima attuazione, proprio per tramite dell’approvando Piano Territoriale regionale.

N° 5

#42

rezza stradale, trasporti e infrastrutture, internacendio) e dall’altra dal D.M. 3.8.2015 zionalizzazione, ricerca e innovazione, salute, che ha aperto un grande spiraglio Potenza ingegneria sanitaria sicurezza di novitĂ visto l’approccio alla sicuPAG. e20biomedica, L’Ordine a sostegno ONLUScalibrato sull’ef- deroga presentate, il loro esito e delle difformitĂ da questi e dell’esui luoghi di lavoro, sistemi innovativi e rezzadelle antincendio sperimentazioni efficaci per il governo dei fettivo rischio presente. Con questo motivazione e altre informazioni, sito favorevole o contrario delle servizi sanitari e socio-sanitari, formazione D.M. si parla oggi di norme non piĂš non possono essere utili per le con- misure proposte in loro vece. Si è e competenze professionali, strutture sporprescrittive ma prestazionali, cioè siderazioni che vogliamo proporre. tenuto conto anche delle deroghe tive. che tengono conto, in modo coordiInfatti, queste registrazioni in defi- non accettate perchĂŠ non dovute nato, delle varie alternative con cui nitiva contabilizzano il numero di (archiviate), o di quelle che avevano si possono mitigare le conseguenze istanze ricevute ed esaminate ma bisogno di integrazioni per carenze di un incendio e/o ridurne le proba2. Sicurezza sismica non tengono conto che un’istanza documentali (sospese), e delle attibilitĂ di accadimento. Ăˆ stato ripreso il dialogo con la Regione (al cui GDL, “Direzione può contenere un deroga a un solo vitĂ esistenti da quelle nuove, rifeGenerale Territorioâ€?, partecipa una nutrita rappresentanza di ingearticolo, oppure a decine di arti- rendoci all’attivitĂ esercitata e non gneri lombardi) sul perfezionamento delle attivitĂ di presentacoli per cui si propone istanza di tanto all’edificio che la deve conteMODALITĂ€ RACCOLTA DATI zione delle istanze di autorizzazione sismica nelle zone 2, e per il deroga, non si individuano quindi nere. Nella contabilizzazione, ogni Qualche anno addietro, pensavamo deposito della documentazione nelle zone 3 e 4. Proprio su sollegli articoli che creano piĂš difficoltĂ . singolo articolo per cui viene chiedi poter contare, per una analisi di cito della CROIL, l’attivitĂ informatizzata collegata alle istanze e Per lo scopo della nostra indagine, sta l’espressione del CTR costituisce dettaglio delle deroghe presentate al deposito era stata sospesa per consentire l’ interoperabilitĂ tra dunque, è stato necessario creare una singola deroga e per questa si a livello regionale, sulla puntuale il sistema informativo regionale e gli analoghi sistemi presso gli una diversa registrazione delle possono avere diverse opzioni:apregistrazione che di queste fa la enti locali. pratiche di deroghe esaminate dal provata; negata; archiviata (quando segreteria del Comitato Tecnico C.T.R., tenendo conto non solo delle non è necessaria la deroga); Regionale (C.T.R.) della Lombardia. attivitĂ (fra le 80 annoverate dal DPR sospesa in attesa di integrazione Purtroppo, i criteri di queste regi3. Infrastrutture 151/29011) ma anche di ogni singolo per incompletezza. strazioni, mentre valutano in modo Inoltre, il 4 settembre Regione Lombardia ha convocato la CROIL per articolo che si intende derogare, rigoroso e metodico le istanze di CONTINUA A PAG. XIII una valutazione di eventuali ipotesi di lavoro in vista di un prossimo Piano di ricognizione e monitoraggio infrastrutture viarie regionali. APPROFONDIMENTI Gli ingegneri lombardi hanno avanzato delle proposte, peraltro in sintonia con Regione, al punto da ritrovarle anche nella comunicazione relativa agli interventi per la sicurezza delle infrastrutture, Milano Lodi inviata dal Presidente Fontana al Governo e alla Conferenza delle Un compenso correlato al decoro del professionista Lodigiano, terra d’acque Regioni e delle province autonome.

CLASSIFICHE 2015

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bimestrale

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Il terzo occhio dell’ingegnere: i diversi punti di vista catturabili

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ISSN n. 1974-7144

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Una riflessione nel campo della Sicurezza Antincendio

1. Nuovo protocollo d’ intesa PAG. perfezionato 6 Presumibilmente entro la fine di ottobre verrĂ un nuovo di Franco Luraschi* protocollo d’ intesa tra CROIL e Regione Lombardia, rappresentata dal Presidente Attilio Fontana e dalla Sua Giunta.Pavia Il protocollo si Questo articolo vuole informare | DRONI pone in TECH continuitĂ con l’analogo protocollo sottoscritto da CROIL i colleghi, che operano nel campo Settimana della Scienza con la giunta Maroni nel 2016: attualmente, si sta provvedendo all’aldella sicurezza antincendio, dell’eall’insegnadagli dell’ingegneria lineamento formale tra le competenze messe a disposizione voluzione qualitativa e quantitativa ingegneri lombardi in supporto alla Regione, e le deleghe dei nuovi delle deroghe che in questi anni assessorati dopo le elezioni del marzo scorso. Il protocollo è provengono sottoposte all’esame della Catanzaro dromo a una cabina di regia esclusiva tra ingegneri, governatorato e Direzione Regionale VVF della Lom-

Padiglione 33, ARENA: Il BIM per la riqualificazione energetica e sismica

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LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DELL’HVAC&R

se fosse giusto o sbagliato; la cultura del “fareâ€? ha privilegiato la sperimentazione e ha insegnato che dagli errori si può imparare, crescere, progredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SIâ€? o con un “NOâ€?. Ăˆ stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “siâ€? e “noâ€? dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la competenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidentemente è diverso; ma ciò dimostra solo uno scollamento fra i problemi pratici della quotidianitĂ dell’individuo e l’incapacitĂ della politica ad adeguarsi. Il buon senso non fa da guida; un referendum che fa contento/scontento la metĂ dei cittadini resta un problema non risolto. Il cambiamento è necessario e la civiltĂ parla da sola a tal proposito; ma il cambiamento dovrebbe godere della fiducia e della certezza di tutti i cittadini quando si parla di politica. Se tutti quanti noi quando attraversiamo un ponte o saliamo sulla cima di un grattacielo diamo per scontato di poterci fidare di chi ha pensato il progetto, forse non vuol dire che i professionisti potrebbero insegnare e dire il loro pensiero con piĂš forza alla politica? n

Augusto Allegrini* la storia per nondicancellare

PAG. 2

INDUSTRIA 4.0 | LE ATTIVITĂ€ PERITALI

Tempi stretti per l’ interconnessione

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Organo ufficiale AiCARR

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Supplemento al n.8 de Il Giornale dell’Ingegnere

STATISTICHE PERIODO 2015-2017 |

EDITORIALE |

Le competenze dell’ingegnere a supporto della Regione Refitting dei Ponti del Morandi Notizie recenti su cui riflettere Recuperare le infrastrutture

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LA VOCE AUTOREVOLE DEL CANALE IDROTERMOSANITARIO

RISPARMIO ENERGETICO NEL TERZIARIO

di GIOVANNA ROSADA

Magazine di informazione tecnica e di marketing per il posatore, l’impresa e lo studio di progettazione

PERIODICO D’INFORMAZIONE PER GLI ORDINI TERRITORIALI Fondato nel 1952

#251

MATERIA CONNECTION

O

luglio 2018

“Proposte per il Sud�, il dossier della Federazione

|

Gli ingegneri chiamati a costruire la nuova classe dirigente. Questo il tema portante del 63° Congresso Nazionale degli Ingegneri. La volontà è affrontare una questione quanto mai urgente per l’Italia. “Essere ingegnere oggi si esplica in una pluralitĂ di modalitĂ , di settori e di luoghi: la scuola, l’universitĂ , la pubblica amministrazione, le imprese.â€?

NOVEMBRE/DICEMBRE 2016

TREND Il bagno che ti calza a pennello

gni campo dell’architettura e dell’ingegneria nel senso piÚ ampio del termine ha fatto progressi, ha modificato modalità , metodologie,

“Sentieri da Percorrere�

CONTINUA A PAG. 4

63° CONGRESSO NAZIONALE

Intervista a Mario Ascari, Presidente del C3I

Poste Italiane Spa – Posta target magazine – LO/CONV/020/2010

Analisi del processo e case study

Innovazione e cambiamento

Terni

Sardegna

Dagli albori ai nostri giorni “Ciò che stiamo rilevando è che, nonostante siano stati effettuati direzioni generali di Regione Lombardia. bardia, spinti da una parte dal D.P.R investimenti colossali, sono poche le aziende che hanno iniziato a Tra le materie di interesse: uso razionale dell’energia, ambiente, 151/2011 (che proponeva facilitazioni Isole Minori urbana, e semplificazioni nell’iter e modalitĂ coinvolgere i periti per effettuare gli accertamenti prestabiliti, atti clima e qualitĂ dell’aria, edilizia, urbanistica, rigenerazione civile, sicuautorizzative dei Progetti VVF antinLa corsa a ostacoli del professionista ad accertare la conformitĂ delle macchine alle specifiche richieste.â€? strutture e sismica, tutela idrogeologica e protezione

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tecnologie, mezzi e strumenti, fatto ricerche e scoperte. Le idee sono Dataprogredite, Driven innovation: sono mutate, si sono evoquando dato guida il lute; si sonoil adeguate alla società o hanno modificato modi e stili di vita. Nessuno si è mai posto ilbusiness problema

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Edizione Regionale

CONTINUA A PAG. 6

ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)

NORMATIVA

1563

TERRITORIO

Un grazie alle migliaia di tecnici che si sono messi a disposizione del cittadino: piĂš di 180 Ordini degli Architetti e degli Ingegneri hanno richiamato lo scorso 30 settembre il mese delle Prevenzione sismica che si terrĂ a novembre. Giornate come queste diventano necessarie alla luce dei fatti di Genova e degli ultimi terremoti che hanno colpito duramente il centro Italia. C’è tanto da fare e molto da migliorare.

www.bimmedica.it

Poste Italiane Spa – Posta target magazine – LO/CONV/020/2010

ANNO 8 - FEBBRAIO 2017

L’EDITORIALE

REPORT | DIAMOCI UNA SCOSSA

Una scossa in 430 piazze

La prima Giornata Nazionale della prevenzione sismica e della messa in sicurezza, volta alla sensibilizzazione del cittadino e delle istituzioni

Ultimo decennio del vecchio millennio: un famoso pay off pubblicitario recitava “prevenire è meglio che curareâ€?. Fabrizio Casadio, ingegnere e mitico doppiatore della nostra radiotelevisione, è stato la voce di quel dentifricio che ancora in tanti oggi ricordano. In questo senso la medicina ha certamente fatto passi da gigante negli ultimi decenni. La prevenzione in campo medico è divenuta pilastro fondante della ricerca, della programmazione, degli investimenti. Un pezzo del bilancio della nazione. Sono aumentate sensibilitĂ e consapevolezza. Ăˆ anche vero che, per loro natura, slogan, cosĂŹ come in generale comunicazione e pubblicitĂ , si portano dietro criticitĂ che non voglio nascondere. CriticitĂ legate all’etica, al business, alla capacitĂ (o incapacitĂ ) di pensare a un futuro a lungo termine per le generazioni che verranno dopo di noi.

Organo Ufficiale AiCARR

ISSN:2038-2723

Conto Termico e TEE. A che punto siamo?

4.0

|

di Gianni Massa

# 261 – Settembre 2018

28 incontri tecnici gratuiti con i docenti del Politecnico di Milano e i ricercatori ENEA

Panoramica di inizio anno

magazine

EDITORIALE

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Il mondo del bricolage si incontra a Milano

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PAG. 12

#42

Organo Ufficiale AiCARR

Cosa cambia per i produttori di apparecchiature HVAC-R

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Fatturazione elettronica Obbligo o opportunitĂ ?

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Poste italiane Target Magazine GIPA/LO/CONV/003/2013 - Omologazione n. DCOCI0168

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Crescono i debiti, ma diventano piĂš sostenibili

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Organo del CNI e degli Ordini DAL 1952 IL PERIODICO D’INFORMAZIONE PER GLI INGEGNERI

ISSN n. 1974-7144

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PRISMA HEXAGON MANUFACTURING INTELLIGENCE

IL SOFTWARE DI VERIFICA DEL CODICE NC DI HEXAGON OTTIMIZZA I RISULTATI DI LAVORAZIONE L’ultima versione del software di simulazione per macchine CNC di Hexagon Manufacturing Intelligence include novità e sviluppi che offrono agli utenti la possibilità di eseguire e pianificare i programmi da verificare su un server remoto. Basato su una architettura di pianificazione cliente / server, la nuova versione 2020 di NCSIMUL include una nuova funzionalità di automazione che consente all’utente il controllo delle lavorazioni da dispositivi remoti. Philippe Legoupi, Direttore tecnico di NCSIMUL, afferma che è una speciale interfaccia grafica dedicata per eseguire le attività su un dispositivo remoto. “Gli utenti possono seguire lo stato del lavoro e ricevere una notifica e rapporto dettagliato dei risultati al termine del processo.” Il modulo di automazione offre una serie di vantaggi significativi, tra cui una garanzia totale sui programmi convalidati dalla simulazione. “Per le modifiche minori nel CAM, come il numero di passate o le condizioni di lavorazione, l’utente non avrà la necessità di ulteriore verifica perché è troppo noioso, ad esempio avviando il software, rilanciando il programma e riavviando la simulazione “ Il sistema consente ai clienti di implementare le proprie regole di automazione, in base a vincoli e priorità di produzione. Le attività sono tutte presenti in un file di comando dove sono inclusi i parametri e le eventuali personalizzazioni, aggiunge Legoupi. Questo significa che i clienti possono essere sicuri che tutti i programmi seguano le stesse procedure di verifica e simulazione. E’ inoltre ottimizzato l’utilizzo della licenza. Ad esempio, se un utente ha una sola licenza, può utilizzare questo modulo per completare le proprie attività con lo scheduler durante la pausa pranzo o durante la notte. Le aziende con più licenze non hanno bisogno di utilizzare lo scheduler - il server si avvia automaticamente quando ci sono licenze disponibili per le sessioni interattive. NCSIMUL MACHINE 2020, soluzione per la verifica ed analisi degli errori di programmazione NC e potenziali collisioni, include ora importanti sviluppi per i moduli Probing ed Optitool. Probing: sono incluse nuove opzioni per la simulazione della tastatura e decodifica del codice stesso. C’è anche la possibilità di semplificare la forma dell’utensile per ridurre i tempi di calcolo; i valori predefiniti possono essere definiti nelle preferenze ed i commenti interattivi e le variabili possono essere utilizzati per identificare qualsiasi elemento dei punti di contatto di ispezione. Optitool: L’ultima versione di NCSIMUL presenta un importante 66

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miglioria sul calcolo dei asportazione materiale e della relativa visualizzazione per ciascun settore, e mantenere i valori rilevati sulla lavorazione specifica. L‘ultima versione del modulo di conversione NCSIMUL 4CAM, include una serie di nuove funzionalità e migliorie. Ottimizzazione delle sequenze: • Il ricalcolo delle operazioni visualizza il collegamento tra le varie fasi, e consente all’ utente di conoscere in tempo reale lo stato del grezzo. • Proposta interattiva di riorganizzazione della sequenza utensili, per ridurre al minimo il numero di fermi macchina per la sostituzione degli inserti. Collegamento tra operazioni: • Calcola, mediante funzioni di razionalizzazione, il collegamento più vicino tra le operazioni con lo stesso orientamento utensile. Importazione Apt: Ora è possibile importare più file in un unico processo per ciascun gruppo di operazioni e le impostazioni predefinite possono essere settate in preferenze. „Quindi, l‘importazione può aggiornare le traiettorie esistenti, mantenendo le azioni già presenti e le funzioni ripetute“, afferma Philippe Legoupi. „Ed un report mostra le azioni eseguite durante l‘importazione, come l‘aggiornamento, l‘aggiunta e l‘eliminazione delle operazioni.“ Tra le migliorie di NCSIMUL 4CAM, sono presenti nuove funzionalità all‘interno della Gestione Sfridi per il calcolo dei grezzi intermedi e l’analisi dei parametri di taglio, attraverso dei commenti interattivi nel programma; definire un‘origine su assi rotativi; gestire utensili gemelli In conclusione, afferma Legoupi, NCSIMUL MACHINE continua a costruire la fiducia degli utenti sul fatto che le loro parti saranno convalidate in modo preciso e rapido offline, accelerando la produzione e ottimizzando le risorse e i risultati della macchina utensile. Il modulo NCSIMUL 4CAM migliora il processo CAM esistente semplificando ulteriormente la pianificazione dei programmi CNC e fornendo al contempo flessibilità senza confronti in officina. Il principale vantaggio del software è che con un clic gli utenti possono cambiare la macchina target senza alcuna riprogrammazione CAM. „ NCSIMUL è un prodotto Hexagon AB ed è distribuito in Italia da Procam Group srl, azienda controllata da Hexagon Production Software una divisione di Hexagon’s Manufacturing Intelligence


MIR

MOBILE INDUSTRIAL ROBOTS PRESENTA MIR1000 Mobile Industrial Robots (MiR) annuncia oggi il MiR1000, il più grande robot mobile autonomo (AMR) del mercato. Come dimostrato in occasione di Automate 2019 Show and Conference a Chicago, il MiR1000 può automaticamente sollevare, trasportare e consegnare pallet e altri carichi pesanti fino a 1000 kg all’interno di un ambiente dinamico. Come il MiR500, introdotto sul mercato nel 2018, il MiR1000 è un’alternativa collaborativa, sicura e flessibile ai carrelli elevatori utilizzati in fabbrica, potenzialmente pericolosi e costosi. MiR è anche in procinto di rilasciare le prime funzionalità del settore basate sull’intelligenza artificiale (IA) in tutti i suoi AMR per una migliore navigazione. Il MiR1000 si unisce alla famiglia di potenti e robusti AMR userfriendly per il trasporto leggero e pesante in modo da ottimizzare la logistica attraverso l’intera catena di processo, dal magazzino alla consegna della merce. I MiR100, MiR200 e MiR500 sono già operativi in più di 45 paesi, presso aziende quali Airbus, Flex, Honeywell, Toyota, Visteon e Hitachi. Secondo Thomas Visti, CEO di MiR, il MiR1000 nasce in risposta alla forte richiesta da parte di numerosi clienti, soddisfatti dall’impiego dei robot più piccoli e che hanno necessità di trasportare componenti pesanti, come spesso accade in settori come aerospaziale e automotive. “Con il MiR1000 riusciamo ancora una volta ad ampliare le possibilità di automatizzare la logistica interna, specialmente per coloro che hanno la necessità di movimentare materiali di grandi dimensioni senza dover riconfigurare la propria infrastruttura.” Afferma Visti. “Oggi i produttori devono destreggiarsi tra le richieste dei clienti in continuo cambiamento, il che significa che hanno bisogno di strutture di produzione flessibili e altamente adattabili. Le soluzioni logistiche convenzionali, come i carrelli elevatori, i nastri trasportatori e i tradizionali veicoli a guida autonoma (AGV) non sono stati in grado di supportare questo tipo di produzione.” “Con il MiR1000 e gli altri nostri robot autonomi estremamente flessibili abbiamo reso particolarmente facile ottimizzare il trasporto interno di ogni tipo di materiale. I nostri robot non richiedono di riorganizzare le strutture o specifiche capacità di programmazione.” Ha aggiunto Visti. “I clienti lo hanno già potuto sperimentare con gli

altri nostri robot, con il MiR1000 otterranno la stessa efficienza ma con carichi più pesanti.”

Il primo robot mobile al mondo con IA che porta la movimentazione a un nuovo livello MiR ha abilitato i suoi robot a ottimizzare la pianificazione del percorso e il comportamento di guida grazie all’introduzione di funzionalità di intelligenza artificiale (IA) incorporate nel software e di telecamere piazzate strategicamente che funzionano come un set esteso di sensori del robot. Le telecamere MiR AI Camera permettono al robot di rilevare e riconoscere differenti ostacoli in movimento e reagire conseguentemente. Per esempio, il robot continuerà a spostarsi normalmente se rileva una persona ma si accosterà se rileva un AVG in modo che questo possa continuare il suo percorso. Il robot è in grado anche di prevedere in anticipo aree bloccate o altamente affollate e ricalcolare di conseguenza il percorso.

MiR1000: un robot dalle mille possibilità Il MiR1000 è dotato di un sollevatore adattabile ideale per i due più comuni tipi di pallet utilizzati: il pallet europeo e la versione da 40” x 48”. Come gli altri AMR di MiR, il MiR1000 può essere programmato attraverso un’interfaccia utente intuitiva o con il sistema di gestione della flotta MiRFleet, che rende semplice, a seconda delle necessità, l’automatizzazione di nuove attività per l’intera flotta di robot di un’azienda. Gli AMR possono anche integrare facilmente dei moduli top come elevatori per pallet, nastri trasportatori, bracci robotici e altre opzioni per supportare un’ampia gamma di applicazioni.

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PRISMA PEPPERL+FUCHS

GESTIONE DEI LIVELLI NELL’ERA DI INTERNET OF THINGS Pepperl+Fuchs ha presentato un sensore di livello che trasmette i dati a una stazione remota sicura, collegata tramite una rete Industrial Internet of Things. Il sensore IoT Wilsen.sonic.level è incluso in uno starter kit insieme al Wilsen.service e a una piattaforma di archiviazione dati aziendale, per facilitare la sperimentazione di questa nuova tecnologia. La facilità di utilizzo dello starter kit consente di valutare più rapidamente i benefici offerti della tecnologie IoT per la propria azienda.

Sensore IoT Wilsen.Sonic.level Una rete Industrial Internet of Things collega il mondo virtuale dell’informatica con il mondo reale dell’ingegneria delle macchine e degli impianti, e apre nuove possibilità per l’automazione dei processi. Grazie a sensori radio capaci di trasmettere i dati misurati su Internet è inoltre possibile controllare risorse distribuite su un’area molto grande o risorse che sembrano impossibili da connettere per via della loro mobilità. Con Wilsen.sonic.level, Pepperl+Fuchs offre un sensore wireless ad ultrasuoni per monitorare i livelli di riempimento in contenitori mobili, serbatoi e silos. Inoltre, il dispositivo alimentato a batteria permette la geolocalizzazione del contenitore e trasmette i dati rilevati a uno specifico punto di raccolta su Internet, tramite una connessione GSM o LoRaWan. Wilsen.service non solo garantisce lo scambio sicuro dei dati, ma consente anche la gestione centralizzata di tutti i sensori IoT presenti sul campo. A loro volta, anche i sistemi software e le piattaforme per l’elaborazione dei dati aziendali possono essere collegati al servizio.

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Pepperl+Fuchs ha predisposto uno starter-kit che include tutti i componenti necessari per realizzare un sistema IoT funzionante. Questo pacchetto, a costo fisso e disponibile solo per un breve periodo, consente alle parti interessate di iniziare a utilizzare l’Internet of Things anche senza avere conoscenze preliminari, così da poter accumulare esperienza nel proprio ambiente di processo il più rapidamente possibile. L’automazione è il nostro mondo. Le applicazioni perfette sono il nostro obiettivo. Lo spirito imprenditoriale, il senso di responsabilità e il coraggio, hanno permesso a Walter Pepperl e Ludwig Fuchs di fondare, nel 1945, un laboratorio di riparazioni radio a Mannheim. Pochi anni dopo, grazie alla loro tenacia, caparbietà e impegno, sono diventati gli artefici dell’invenzione del sensore di prossimità. Tale avvenimento ha segnato una svolta importante, dando il via ad una lunga storia di successi e soddisfazioni che prosegue ancor oggi. Da sempre, Pepperl+Fuchs ha l’obiettivo di riuscire a soddisfare al meglio le richieste di ogni singolo cliente. Pepperl+Fuchs detta gli standard di qualità e innovazione tecnologica nel mondo dell’automazione; offre una vasta scelta di sensori e dispositivi di interfaccia sia per l’automazione di fabbrica che per quella di processo. La grande flessibilità nella produzione e nella fornitura di servizi e l’ampia gamma di prodotti, offrono soluzioni complete ed affidabili per ogni tipo di applicazione, allo scopo di incrementare l’efficienza e la redditività dei processi industriali.



PRISMA

LEISTER

FUSION 1, SALDATRICE A ESTRUSIONE MANEGGEVOLE E PERFORMANTE Leister Italia, filiale della multinazionale svizzera leader nel settore della saldatura della plastica, ha recentemente presentato sul mercato FUSION1, un nuovo estrusore dalle prestazioni eccellenti in rapporto alle dimensioni, che completa l’apprezzata gamma FUSION. Parliamo di questo prodotto innovativo con Stefano Castoldi, responsabile di Fusion 1 per il mercato Italia. Quali sono le peculiarità che rendono Fusion 1 un prodotto unico? Fusion 1 è un macchinario all’avanguardia perché nessun estrusore Leister ha un ingombro e un peso così ridotti a parità di prestazioni; è infatti il primo estrusore manuale che può definirsi veramente portatile. Grazie alla sua forma lineare, Fusion 1 risulta molto maneggevole persino in spazi ristretti. Quali vantaggi comporta l’utilizzo di Fusion 1 per l’operatore? Con un peso di soli 3,4 kg (contro i quasi 6 del fratello maggiore Fusion 2), Fusion 1 può essere usato anche con una sola mano utilizzando un’impugnatura in dotazione alla macchina. È inoltre dotato di un pattino ruotabile estremamente pratico in caso di saldature negli angoli. Il filo per la saldatura, in polietilene o polipropilene da 3 o da 4 mm, può essere caricato da entrambi i lati, permettendo una notevole flessibilità nelle operazioni di saldatura. 70

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Un altro plus di Fusion 1 è certamente l’affidabilità: in fase di riscaldamento un timer indica il tempo necessario per raggiungere la temperatura desiderata e, finché il countdown non è a 0, l’utensile non si attiva. In questo modo si ha la sicurezza di non effettuare saldature a temperatura non adeguata. Quando poi viene impostata la temperatura a 0 gradi, Fusion 1 si raffredda automaticamente. Il controllo della temperatura e dell’avanzamento avviene grazie a due potenziometri laterali collocati dentro un incavo che impedisce un loro spostamento accidentale. In quali situazioni si rivela particolarmente utile Fusion 1? Le applicazioni di FUSION1 sono molteplici. Risulta particolarmente interessante per chi realizza manufatti in plastica, per la costruzione di vasche e, in generale, per gli interventi di manutenzione e riparazione. È dotato di una piccola ma potente luce LED che ne facilita l’uso all’interno di vasche o in altre situazioni con ridotta luminosità ambientale e può essere appeso tramite un piccolo verricello, per saldare più a lungo senza fatica. Da oltre 60 anni Leister produce e commercializza riscaldatori industriali, pistole ad aria calda e macchinari per la saldatura della plastica; tecnologie all’avanguardia, una gamma ampia e completa e personale commerciale qualificato permettono di trovare la soluzione ideale per le esigenze di aziende operanti nei più diversi settori.


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PRISMA WEERG

WEERG CAMBIA IL PARADIGMA E PUNTA AL RADDOPPIO Con una presenza diffusa attraverso corner esposti presso gli stand dei partner tecnologici, Weerg ha colto l’occasione di Mecspe 2019 per annunciare al mercato imminenti novità che, partendo dal reparto produttivo, si declineranno in nuovi servizi per gli utenti della piattaforma. Obiettivo per il 2019: raddoppiare il fatturato e proseguire nell’espansione oltreconfine, con un export che ad oggi rappresenta già il 60% del giro d’affari. Nell’effervescente cornice della gremita kermesse parmense, il dinamismo del team Weerg in cerca di nuove tecnologie era tangibile, a partire dal suo fondatore Matteo Rigamonti: “Qui mi sento come un bambino in un negozio di caramelle: mi vengono un

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sacco di voglie”. Espressione colorita in tipico stile “rigamontiano” che si tradurrà presto nel potenziamento della capacità produttiva e nell’implementazione di innovativi macchinari destinati a inedite finiture per il 3D e speciali lavorazioni per il CNC, come l’anodizzazione in nero e argento. Tanti gli upgrade attualmente in progress presso il nuovo sito produttivo di Weerg a Gardigiano, a pieno regime dal mese di marzo. A partire dal preventivatore online, che già ad oggi garantisce livelli di precisione senza eguali, ma che verrà a breve ulteriormente implementato con nuove features. Queste permetteranno all’utente di sapere in tempo reale quali parti del pezzo da realizzare costano di più, così da poter ottimizzare il progetto prima di passare all’ordine. Un software proprietario su cui Weerg sta lavorando da tempo, puntando su sistemi di autoapprendimento che affinano costantemente le quotazioni di volta in volta in base ai reali tempi richiesti dalle lavorazioni già effettuate. Nella nuova sede è già operativa la prima linea di 5 Hermle C42U in full automation orchestrata da un robot e supervisionata da un unico operatore. Entro il prossimo giugno verrà installata la seconda automazione per gli altri 5 centri di lavoro Hermle a 5 assi in continuo già operativi. Tutto il processo è ulteriormente ottimizzato dalla capacità delle macchine di essere autopulenti, garantendo produttività h24 e una fluidità straordinaria. “E’ la prima automazione di questo calibro in Italia e sicuramente stiamo creando un flusso di lavoro molto complesso che attualmente non esiste e che sarà ben difficile replicare”, commenta Rigamonti. “Per questo il processo richiede del tempo, non possiamo ispirarci a qualcosa già fatto da altri, ma solo innovare”. Sul fronte 3D, Weerg sta registrando una crescita verticale con tirature che toccano le migliaia di pezzi. La clientela, ampiamente soddisfatta, è costituita principalmente da progettisti e operatori dei reparti Ricerca & Sviluppo e qualche amatore agevolato dalla facilità di utilizzo dei software. In questo ambito Weerg sta lavorando per presentare a breve grosse sorprese che andranno ad arricchire l’offerta disponibile online. “Se da una parte è indiscutibile la semplicità con cui si possono gestire le stampe 3D che realizziamo, dall’altro è innegabile che le lavorazioni CNC, così come le intendiamo noi, presentino un potenziale ancora più promettente”, spiega Rigamonti. “Siamo ancora in una fase di sperimentazione, anche se possiamo definirci un’Industry 5.0 perché portiamo le macchine allo spasmo. Il nostro obiettivo è un totale cambio del paradigma delle lavorazioni CNC. Quando avremo raggiunto il fine tuning e il flusso sarà a regime, potremo proporci al mercato con tempi e costi dimezzati”. Un servizio che Weerg offre in qualità di terzista ad officine che non dispongono dei sistemi a 5 assi, a chi è in ritardo sulle consegne e ad aziende che sempre di più trovano nella piattaforma online un sistema alternativo e molto più efficiente rispetto ai canali tradizionali.


DELTA

L’AMPIA GAMMA DI SOLUZIONI DELTA A BASSO CONSUMO ENERGETICO PER SMART CITIES IN EVIDENZA AL MIDDLE EAST ELECTRICITY 2019 Delta, fornitore globale di soluzioni power e di gestione termica, ha presentato oggi la sua ampia selezione di prodotti e soluzioni intelligenti per la creazione di città a basso consumo energetico al Middle East Electricity 2019. Il portafoglio all’avanguardia comprende la piattaforma di gestione degli edifici basata su IoT (Internet of Things) compatibile con tutti i protocolli aperti utilizzati nel controllo degli edifici come Modbus, BACnet, M-Bus, DALI, EnOcean, OPC, LON e KNX per implementare il controllo a basso consumo energetico di una vasta gamma di funzioni degli edifici tra cui HVAC, illuminazione, telecamere di sorveglianza, sistemi ad energia rinnovabile e caricatori per veicoli elettrici (EV). Delta lancia inoltre l’inverter FV di stringa serie M125HV da 125kW, che offre un’efficienza di picco fino al 99,0%. Così ha dichiarato Mr. Motaz Al Ma’ani, senior director e general manager Delta per il Medio Oriente e Africa: “I produttori stanno rispondendo alla domanda di mercato che vede un focus sempre crescente su come costruire smart cities per il futuro, e il mondo sempre più coinvolto nel trovare nuovi modi di risparmiare energia. Oggi Delta si trova in un’ottima posizione per massimizzare il potenziale delle aziende e cambiare il modo in cui vengono alimentate, grazie alla sua vasta gamma di soluzioni per il risparmio energetico che verranno presentate al MEE 2019.” La gamma di soluzioni innovative, efficienti e complete dal punto di vista energetico presentata da Delta alla MEE 2019 include: la soluzione HVAC completa di Delta per l’automazione industriale comprende i PLC per gli azionamenti per motori CA e gli switch Ethernet industriali per refrigeratori, climatizzatori e sistemi di raffreddamento ad acqua. La soluzione Cloud Ethernet Industriale offre un sistema di telemetria on demand con interfacce disponibili 3G/4G, Ethernet e WiFi, nonché connessione remota tramite router 3G e supporto per software APP Android e iOS per il monitoraggio remoto. La soluzione per il controllo delle pompe idrauliche vanta un sistema

e un software configurabili per controllare fino a quattro pompe, tra cui la pompa booster, la pompa di circolazione e la pompa centrifuga, rendendo questa soluzione perfetta per i diversi mercati. ? La piattaforma di gestione degli edifici basata sull’IoT di LOYTEC, azienda del gruppo Delta, è compatibile con tutti i protocolli aperti utilizzati per il controllo degli edifici, tra cui Modbus, BACnet, M-Bus, DALI, EnOcean, OPC, LON e KNX per il controllo delle funzioni legate all’energia, relativamente a riscaldamento, ventilazione, climatizzazione, illuminazione, sicurezza, energia rinnovabile e caricatori per veicoli elettrici. ? Il nuovo inverter di stringa serie M125HV per applicazioni commerciali è l’ultimo modello di punta di Delta. La serie M125HV trifase offre una potenza di uscita massima di 140kVA, raffreddamento attivo e efficienze di picco leader nel settore fino al 99,2%. Questi inverter di stringa ad alta efficienza e potenza sono l’ideale per massimizzare il ritorno di investimento di grandi impianti fotovoltaici commerciali e montati al suolo con pannelli fotovoltaici nell’ordine di megawatt. È inoltre priva di condensatori elettrolitici e dispone di opzioni di controllo e monitoraggio remoto e di un design all-in-one con interruttori CC incorporati e protezione da sovratensioni CA e CC. Questa soluzione è ideale per le aziende che desiderano un funzionamento sicuro e massimo ROI, in quanto può essere utilizzata in combinazione con MyDeltaSolar Cloud, un sistema di monitoraggio basato su cloud che consente al proprietario di inverter solari di registrare il proprio impianto fotovoltaico online e visualizzarne lo stato, ovunque e in qualsiasi momento. ? Per quanto riguarda l’offerta residenziale, Delta propone il sistema di storage dell’energia con inverter fotovoltaico ibrido E5. Questo è composto da un inverter ibrido E5 e da un cabinet esterno dotato di un modulo batteria agli ioni di litio da 6kWh, un misuratore di potenza e un monitor intelligente. L’Hybrid E5 vanta efficienze di carico CC elevate fino al 95% tra il pannello FV e la batteria.

Dispone inoltre di un’installazione semplificata con inverter e cabinet separati, controlli smart monitor per l’inverter E5 e batteria che invia i dati direttamente al cellulare dell’utente. ? La soluzione di illuminazione connessa Delta è un sistema compatibile con il retrofit che offre connettività wireless e analisi dati in applicazioni industriali attraverso la semplice installazione di un modulo IoT. “Staccato”, la solida serie di illuminazioni LED per capannoni, offre numerose opzioni di scelta del wattaggio e dell’intensità luminosa in uscita, quando collegata all’alimentatore programmabile Delta ad alta efficienza. ? Per l’infrastruttura ICT, il sistema Delta BoxD è ideale per le situazioni in cui lo spazio è scarso o la densità in sito debba essere aumentata in modo efficace. Le pareti sono singole e dispongono di un meccanismo di blocco multiplo che completa la protezione di qualsiasi apparecchiatura installata. Serie BoxD Small Cells Delta è ideale quando lo spazio è scarso o la densità in sito deve essere aumentata in modo efficace. Dalle nostre unità più piccole a corrente continua al nostro modello più grande che può essere equipaggiato con batteria di backup, tecnologia Li-Ion, UPS e inverter CA, le Delta Small Cells possono far fronte alle crescenti esigenze di traffico, copertura di rete e capacità. ? Il DPH 500 kVA modulare trifase di Delta, che offre la massima capacità di alimentazione (il 25% in più di potenza rispetto ai sistemi UPS con fattore di potenza di circa 0,8) è la potenza modulare ideale per la protezione dei datacenter MW per raggiungere costo totale di possesso (TCO), ottimizzazione, alta densità di potenza, alte prestazioni energetiche e massima disponibilità.

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Direttore Responsabile Giorgio Albonetti Publisher Marco Tenaglia Redazione Cristina Gualdoni (Coordinatrice) cristina.gualdoni@quine.it Eleonora Panzeri redazione.ma@quine.it Hanno collaborato a questo numero Patrizia Ricci, Paolo Beducci, Marco Torre Realizzazione grafica Fabio Castiglioni Direzione pubblicità Stefano Busconi dircom@quine.it

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Ufficio traffico Donatella Tardini (Responsabile) d.tardini@lswr.it, Stefania Bruno s.bruno@lswr.it Direzione, Redazione Quine S.r.l. - via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel +39 02 864105 - Fax +39 02 72016740

Stampa Aziende Grafiche Printing srl ABBONAMENTI Tel. 02.88184.317 - Fax 02.9366.4151abbonamenti@lswr.it Costo copia singola: euro 2,30 (presso l’Editore, fiere, manifestazioni) L’IVA è assolta dall’Editore ai sensi dell’Art. 74, 1° comma, Lettera C del DPR 26/10/72 n. 633 e successive modificazioni e integrazioni. Prezzo abbonamento annuo (9 fascicoli) in Italia euro 49,99, abbonamento Europa (9 fascicoli) euro 100,00. I numeri arretrati (seconda disponibilità) possono essere richiesti direttamente all’Editore, al doppio del prezzo di copertina. Non si effettuano spedizioni in contrassegno. L’Editore si riserva la facoltà di modificare il prezzo nel corso della pubblicazione, se costretto da mutate condizioni di mercato. L’IVA sugli abbonamenti, nonché sulla vendita dei fascicoli separati, è assolta dall’Editore ai sensi dell’Art. 74, 1° comma, Lettera C del DPR 26/10/72 n. 633 e successive modificazioni e integrazioni. © 2017 QUINE S.r.l. via Spadolini, 7 - 20141 Milano m&a meccanica&automazione mensile (9 numeri annui) Registrazione del Tribunale di Milano n. 653 del 21.09.2005. Iscrizione al R.O.C. n. 12191 del 29/10/2005 Tutti gli articoli pubblicati su m&a meccanica &automazione sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La pubblicazione o la ristampa degli articoli deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dall’art. 11 D.Lgs. 196/03. I dati potrebbero essere comunicati a soggetti con i quali Quine S.r.l. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Quine S.r.l. - via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel +39 02 864105 Fax +39 02 72016740, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.Lgs. 196/03. RESPONSABILE DATI PERSONALI QUINE S.r.l. - via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel +39 02 864105 Fax +39 02 72016740 Per i diritti di cui all’articolo 7 del Decreto Legislativo n. 196/03, è possibile consultare, modificare o cancellare i dati personali ed esercitare tutti i diritti riconosciuti inviando una lettera raccomandata a: QUINE S.r.l. - via Spadolini, 7 - 20141 Milano Per il periodo 1/1/2018-31/12/2018 Periodicità: Mensile Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione in conformità al Regolamento CSST Certificazione Editoria Specializzata e Tecnica

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Periodicità: ­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­Mensile Tiratura media: 3.500 Diffusione media:3.123 Certificato CSST n. 2018-2722 del 26/2/2019 Società di Revisione: REFIMI

ABBIAMO PARLATO DI... 3D Systems 26 ABB 38 AMB 58 Arno 63 Bosch 38 CFI 9 CIMT 60 CtMeca 64 D.Electron 38 Danobat 20 Delta 73 Fanuc 62 GMTN 54 Hexagon 66 Interroll 24 Liester 70 Mewa 64 Microsoft 10 MiR 67 Mitsubishi 38 OnRobot 8 Politecnico Milano 10 R+W 50 Scm 8 Sick 38 Siemens 38 Smart Vision Forum 59 Soraluce 34 SPS IPC Drives 52 Studer 12 Wago 30 Weerg 72 Weg 9


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“Siamo tra i protagonisti nella innovazione da quasi 100 anni, contribuendo al progresso tecnologico. Progettiamo giĂ il futuro. Le nostre rettificatrici senza centri faranno parte integrante di una nuova intelligenza sensoriale distribuita e pervasiva, con processi autonomi in grado di apprendere, dialogare, coordinarsi e autoregolarsi.â€? CIMT 2019 - The 16th China International Machine Tool Show

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