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SALDATURA ROBOTIZZATA
INTEGRARE LA ROBOTICA NEI PROCESSI DI SALDATURA IN MODO FLESSIBILE, SALVASPAZIO E CONVENIENTE: QUESTO L’OBIETTIVO YASKAWA di Cristina Gualdoni
L’ottimizzazione dei processi, il risparmio in tempi di lavorazione e costi assumono oramai un ruolo fondamentale per qualsiasi lavorazione. Molti imprenditori si trovano così a valutare continue strategie di miglioramento dei propri flussi produttivi. Nella loro apparente semplicità, le isole robotizzate rappresentano a questo proposito un nuovo modo di lavorare che può essere applicato a qualsiasi settore produttivo: dall’assemblaggio, alla manipolazione, all’asservimento macchina, fino ad arrivare alla saldatura. Ma che cos’è esattamente un’isola robotizzata? Per prima cosa è un insieme di macchine organizzate all’interno di una cella di lavoro automatica in cui sono installati uno o più robot programmabili, il cui scopo è quello di massimizzare, velocizzare e semplificare la lavorazione, raggiungendo elevati standard qualitativi. Questi sistemi di automazione sono caratterizzati da un livello di autonomia molto elevato e i robot possono coprire più turni senza l’intervento dell’uomo, quindi, anche se possono rappresentare un importante investimento iniziale, consentono di avere un veloce ritorno sull’investimento. Inoltre, le isole robotizzate sono molto flessibili e la loro capacità di adattamento è data proprio dalle possibili combinazioni robot-macchina che si possono realizzare all’interno della cella. I robot industriali integrabili all’interno di un’isola possono essere di diverse tipologie e solitamente si scelgono in base agli oggetti da manipolare, dagli spazi disponibili, al tipo di lavorazione da effettuare, al macchinario su cui si vanno a implementare e al tipo di performance che si vogliono ottenere.
Per quanto riguarda la saldatura l’impiego di queste celle è sempre più diffuso. La saldatura robotizzata non è altro che il connubio di due distinte tecnologie: la saldatura e la robotica; queste, insieme, permettono l’automazione di un processo altrimenti demandato totalmente alla manualità dell’operatore e al rischio di errore. Per queste operazioni si utilizzano normalmente robot antropomorfi alle cui estremità si monta l’apparato di saldatura. Yaskawa Italia vanta un’ampia esperienza nel campo della saldatura, tanto da essere considerata il centro di eccellenza di Yaskawa in Europa per la saldatura a punti. Ma l’impegno dell’azienda è notevole anche nella saldatura ad arco.
Ne sono un esempio le Celle ArcWorld RS Mini e ArcWorld HS Micro, che si collocano perfettamente all’interno di una filosofia che punta all’ottimizzazio- ne del processo di saldatura attraverso il risparmio di tempo e costi. Su questo secondo versante, la standardizzazione gioca un ruolo fondamentale: è vero che le soluzioni, soprattutto quelle destinate a rispondere a esigenze di lavorazione più particolari, sono spesso custom, ma questa customizzazione viene realizzata a partire da prodotti e celle standard. Solo così si può ottenere un’efficienza di costo veramente importante per i clienti e una più rapida disponibilità delle soluzioni, riducendo anche i tempi di sviluppo e avvio delle applicazioni.
Le celle ArcWorld RS Mini e ArcWorld HS Micro colpiscono a prima vista per l’ingombro ridotto - 2,3 mq per le prime e 1,4 mq per le seconde. Ciò nonostante, consentono di ottenere elevate prestazioni in termini sia di produttività sia di qualità e precisione della lavorazione. Un ruolo fondamentale all’interno della cella è rappresentato dai robot. All’interno di ArcWorld RS Mini e ArcWorld HS Micro trova posto MOTOMAN
AR900, robot a sei assi nato per rispondere alle elevate esigenze delle applicazioni di saldatura ad arco, con una capacità di carico di 7 kg e una finitura facile da pulire. È dotato di una selezione di funzioni di programmazione avanzate per massimizzare qualità e velocità della saldatura. Inoltre, per incrementare l’output ottenibile, la soluzione ArcWorld RS Mini adotta una porta girevole con doppia tavola di saldatura preforata che permette il caricamento in tempo mascherato. Queste caratteristiche, insieme alla rapidità di cambio formato, rendono le celle ArcWorld una valida soluzione per sostituire o integrare saldatura manuale di pezzi di medie e piccole dimensioni, ad esempio per il premontaggio dei componenti prima della saldatura in una cella robotica più grande.
Yaskawa ha progettato tutto per favorire un rapido rientro dell’investimento, attraverso una veloce messa in servizio e un’elevata produttività. Le celle si presentano infatti come soluzioni plug&play già complete di tutto ciò che serve a gestire il processo di saldatura: il sistema infatti non richiede più una progettazione accurata dei singoli componenti e si presta ad essere facilmente spostato e riposizionato in caso di necessità. Non da ultimo, le celle sono progettate con un occhio di riguardo all’ergonomia, in termini di altezza di carico/scarico, fruibilità tramite carroponte e protezione antiabbagliamento. Per quanto riguarda la facilità di utilizzo indubbiamente l’uso di una cella di saldatura robotizzata favorisce la semplificazione delle attività, ma non può sopperire al background di esperienza di saldatura dell’operatore. L’uomo continua a far la differenza, risultando indispensabili per prendere alcune decisioni non delegabili al sistema robotizzato, quali ad esempio la scelta dei gas più adatti o l’identificazione di eventuali procedure particolari da seguire. Per questo motivo Yaskawa offre all’interno dei propri corsi di formazione dei focus sul processo di saldatura nei suoi aspetti più tradizionali. Resta comunque innegabile la capacità delle celle robotiche di ridurre la complessità dei processi. Sono infatti sempre più diffusi sistemi di saldatura anche per quelle realtà che si trovano a gestire lotti piccoli ed estremamente variabili.
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