Meccanica & automazione n.5 + ID n.3 luglio/agosto

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RICERCA, SOSTANTIVO FEMMINILE

DDa adulti ci siamo trovati almeno una volta nella situazione di dover aiutare qualcuno a fare i compiti e magari con la fortuna delle fortune di incappare nella meravigliosa odissea dell’analisi grammaticale. Ed è proprio il soffermarmi sulle parole, la loro natura e classificazione che mi ha suggerito questa argomentazione.

Sempre più spesso si sente parlare della declinazione al femminile di tante funzioni, mestieri, cariche politiche, professioni. Anche nel campo della ricerca scientifica, ormai, è consuetudine sentirsi scrivere “care ricercatrici, cari ricercatori”. Vi confesso che personalmente non gradisco questo tipo di tatto linguistico. Non penso rappresenti un modo per rafforzare in direzione “femminile” qualcosa che non lò è stato in passato. Non un gesto di cura e inclusione, per me, ma piutosto l’ennesima sottolineatura di una differenza.

Ma so che le visioni attuali attorno al tema sono le più diverse.

Il bello di lavorare guardando al futuro è poter pensare che, in ogni caso, grazie alle tecnologie 4.0 e alla transizione 5.0 stiamo scrivendo una nuova pagina di realtà con regole del gioco nuove. La transizione 5.0 si avvia ad essere una traformazione culturale e sociale oltre che tecnologica che ci consentirà di inaugurare nuovi percorsi e nuovi modi di agire e descriversi.

Sappiamo che la svolta digitale e sostenibile deve sfruttare al massimo tutte le forze in campo in termini di risorse umane impiegate ad esempio in ricerca scientifica, sviluppo e utilizzo di tecnologie innovative.

Nessuno può essere lasciato a casa perché, per utilizzare al meglio tutto ciò che c’è di artificiale, occorre mettere in campo tutto quanto c’è di umano. Nè donna, nè uomo ma persona. Il ruolo fondamentale di questa trasformazione sarà nelle mani delle persone, proprietari dirigenti e quadri di azienda che dovranno comprendere volumi in gioco e strategie, lavoratori e consumatori che dovranno formarsi ed adeguardsi al cambiamento accogliendolo e beneficiando delle valenze positive.

In un simile contesto di cambiamento può veramente essere dato spazio tanto alle donne come a gli uomini perchè portatori di molteplici e differenti attitudi e capacità che troveranno giuste collocazioni all’interno di questa nuova catena di valore.

Oggi, in Europa, le donne costituiscono una maggioranza tra i dottorandi e il loro numero cresce nei ranghi accademici più elevati. Nonostante i progressi c’è ancora tanto da fare. Occorre sempre di più investire nel creare interesse verso le STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics) negli adolescenti (e quindi nelle ragazze) e negli insegnanti che li guidano. Occorre mostrare la varietà delle carriere tecnico scientifiche in modo inclusivo e paritario, superare gli stereotipi relativi ai settori tecnici e lasciarsi qualche volta in più, influenzare dalla creatività delle giovani menti. Ma naturalmente per questo passaggio cruciale ci vogliono ancora tante “Ricerche”: sostantivo femminile plurale!

chiara.tagliaferri@cnr.it

EDITORIALE

5 Ricerca, sostantivo femminile

CALEIDOSCOPIO

8 News e novità

PANORAMA

IN COPERTINA igus

Via delle Rovedine, 4 23899 Robbiate (LC) www.igus.it

14 Piano Transizione 5.0 bisogna fare maggiore chiarezza

16 L’industria meccanica italiana

18 Tecnologie per legno e mobili

20 Collaborazione e innovazione per la transizione gemella e l’industria 5.0

22 Un’IA affidabile reinventa le aziende

24 DMG MORI

l’innovazione è di casa

STORIA DI COPERTINA

26 Niente guasti per le auto elettriche

FOCUS ON

32 I nuovi trend dell’automazione

DOSSIER METROLOGIA, STRUMENTI DI MISURA E CONTROLLO

36 Dalla misurazione alla qualità: gli strumenti di controllo per le macchine utensili

38 Uno sguardo al futuro della misurazione industriale

40 Gefran è innovazione nel controllo di processo

42 Quando e come conviene eseguire la taratura degli strumenti di misura

44 Metrologia, misura e controllo, scienze e tecnologie indispensabili per la qualità

46 Precisione e affidabilità con le soluzioni test & measurament

48 Ispezioni con Equator: compatibilità con software di terze parti e con la piattaforma dati Renishaw Central

RICERCA E INNOVAZIONE

52 Evento Cluster meet Regions a Milano ed il loro ruolo a supporto dell’innovazione

INNOVARE CON LA FORMAZIONE

55 “Education” il programma a supporto degli istituti di formazione

IN FABBRICA

56 Nordmeccanica e JohnsonFluiten una partnership di successo per macchinari

SPECIALE AMB

58 The Land of Metalworking

64 Robi: l’automazione intelligente

65 Nuove teste intercambiabili ad angolo

66 Unique Steel cover Evo: il soffietto super leggero

67 Nuovi concept di cambi utensili e magazzini in mostra

68 Una proposta a regola d’arte

69 Lavorazioni meccaniche con risultati migliori grazie alle soluzioni di motion control

70 Prodotti

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di settore

di esperti Tour guidati per i visitatori

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tubi, sezioni (ferrosi e non ferrosi) Assemblaggi, componenti, prodotti finiti Movimentazione Separazione, taglio Formatura Lavorazione flessibile della lamiera Lavorazione di tubi/sezioni Lavorazione di strutture ibride in lamiera / plastica Elementi di macchinari Giunzione, saldatura, fissaggio Additive manufacturing Trattamento superficiale della lamiera E molto altro ancora

CALEIDOSCOPIO

RINNOVATO IL CONSIGLIO DIRETTIVO DI UCIMU – SISTEMI PER PRODURRE PER IL BIENNIO 2024-2025

L’assemblea dei soci UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, riunitasi mercoledì 10 luglio presso la sede dell’associazione, ha eletto Riccardo Rosa, presidente di Rosa Ermando Spa (Rescaldina MI), presidente dell’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione per il biennio 2024-2025.

Riccardo Rosa sarà coadiuvato dai tre vicepresidenti: Filippo Gasparini (GASPARINI, Mirano VE), Giulio Maria Giana (GIUSEPPE GIANA, Magnago MI) e Giuseppe Sceusi (MARPOSS, Bentivoglio BO).

I tre vicepresidenti fanno parte del Comitato di presidenza che comprende anche l’Immediate Past President, Barbara Colombo (FICEP, Gazzada Schianno VA) che è stata nominata Tesoriere. Consiglieri della associazione sono: Mauro Biglia (BIGLIA, Incisa Scapaccino AT), Riccardo D’Ambrosio (REGG INSPECTION, Gorgonzola MI), Enrico Garino (PRIMA INDUSTRIE, Collegno TO), Patrizia Ghiringhelli (RETTIFICATRICI GHIRINGHELLI, Luino VA), Leonardo Leani (ABB, Sesto San Giovanni MI), Marco Macchi (VIMAS, Cardano Al Campo VA), Emanuele Magistri (BLM, Cantù CO), Luigi Maniglio (FIDIA, San Mauro Torinese TO), Francesco Rolleri (ROLLERI, Vigolzone PC), Marianna Rovai (LAZZATI, Rescaldina MI), Ennio Zaffaroni (ZANI, Turate CO). Del Consiglio direttivo fanno parte anche i Past President: Massimo Carboniero (OMERA, Chiuppano VI), Ezio Colombo (FICEP, Gazzada Schianno VA), Luigi Galdabini (CESARE GALDABINI, Cardano Al Campo VA), Cesare Manfredi, Bruno Rambaudi, Pier Luigi Streparava (STREPARAVA, Adro BS), Alberto Tacchella (DANOBAT, Bistagno AL).

Direttore generale è Alfredo Mariotti.

NOMINE

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CALEIDOSCOPIO

DIGITALE

NUOVO CATALOGO CERATIZIT

Il nuovo catalogo CERATIZIT è disponibile sia in formato cartaceo che digitale, per permettervi di scegliere come e quando utilizzarlo. Entrambe le versioni vi danno accesso al nostro ampio portafoglio di utensili. Quest’anno i clienti CERATIZIT possono decidere di ricevere il nuovo catalogo sia in formato digitale che in edizione cartacea. “Mi è stato chiesto spesso perché abbiamo deciso di rilasciare due versioni. La risposta è che non l’abbiamo deciso noi: Lo hanno fatto i nostri clienti. Da un recente sondaggio tra i clienti è emerso che molte aziende considerano il nostro voluminoso catalogo come un punto di riferimento permanente sul posto di lavoro. La versione stampata funziona sempre, indipendentemente da quanto sono unte le dita. In questo modo, gli operatori sulle macchine hanno sempre un accesso rapido al nostro ampio portafoglio”, afferma Aris Maul, Direttore Vendite Regione DACH di CERATIZIT.

È inoltre disponibile il download immediato del nuovo catalogo elettronico, che offre approfondimenti a portata di mano. I clienti CERATIZIT possono accedere all›intero portafoglio prodotti - quasi 50.000 utensili da taglio standard disponibili a magazzino su oltre 2.500 pagine - da qualsiasi parte del mondo e da qualsiasi dispositivo. Oltre a molte innovazioni, saranno presentate ancora una volta numerose famiglie di utensili ottimizzate e ampliate, che offrono la soluzione di taglio giusta per ogni applicazione. È stato integrato anche il catalogo “Tecnologie di bloccaggio”, in alternativa disponibile separatamente. Ciò significa che tutto ciò che serve agli operatori è riunito in un’unica pubblicazione. Il catalogo digitale facilita particolarmente gli utilizzatori: Con un solo click, possono passare dal prodotto allo shop e inserire nel carrello i prodotti desiderati direttamente dal catalogo elettronico.

Non importa da dove stiano sfogliando il catalogo o l’app: in ufficio o direttamente in officina. I clienti hanno accesso diretto all’intero shop online di CERATIZIT tramite iPad, laptop o smartphone. L’app può essere scaricata gratuitamente dal Google Play Store o dall’Apple App Store. Con la sola app CERATIZIT, l’intero mondo di CERATIZIT è a disposizione dei clienti sempre e ovunque. L’app consente di accedere direttamente allo shop online di utensili da taglio e dispositivi di serraggio, di acquisire preziose conoscenze sulla lavorazione, di utilizzare applicazioni utili come il calcolatore dei dati di taglio o di avere una panoramica sullo stato delle consegne, nonché di ricevere notizie sull’azienda e sul suo portafoglio utensili.

Il nuovo catalogo è ufficialmente valido dal 1° luglio 2024, scaricabile e in formato cartaceo; per saperne di più, consultare il sito web: shortlink to LP

MERCATI

NEARSHORING IN MESSICO: OPPURTUNITÀ PER LE AZIENDE ITALIANE

Durante l’incontro “Nearshoring in Messico: la prossima mossa strategica sul più grande mercato del mondo – il Nord America / Opportunità per le aziende italiane” Andreas Züge, General Manager di Hannover Fairs International ha parlato delle importanti opportunità di business in Messico. L’evento ha visto presentazioni di alto livello sulle prospettive positive del settore high-tech in Messico, con un focus su Industria 4.0, energie rinnovabili e tecnologie ambientali. Tra i relatori figuravano Corrado Peraboni, CEO di Italian Exhibition Group S.P.A.; Manuel Pérez Cárdenas, Capo di Gabinetto del Consiglio Imprenditoriale Messicano (CCE); Alessandra Astolfi, Direttore Globale delle Esposizioni della Divisione Green & Technology di Italian Exhibition Group; Gustavo Medina, Direttore del Laboratorio Spaziale dell’“Universidad Nacional Autónoma de México”; e Bernd Rohde, CEO di Italian German Exhibition Company MEX/USA/CAN. Con il tema “Nearshoring in Messico: la prossima mossa strategica sul più grande mercato del mondo – il Nord America / Opportunità per le aziende italiane”, i partecipanti delle industrie messicane e italiane hanno discusso in dettaglio come la tendenza del nearshoring e il contesto geopolitico attuale rappresentino un’opportunità per rafforzare la presenza di aziende italiane che desiderano consolidare le loro catene del valore globali nella regione nordamericana. I punti chiave presentati includevano il rafforzamento e l’espansione della cooperazione, degli investimenti reciproci e degli scambi tra le industrie italiane e messicane. È stata anche sottolineata l’importanza di promuovere il progresso scientifico e tecnologico per incrementare le opportunità di business nei settori della manifattura avanzata, energie rinnovabili, tecnologie ambientali, mobilità del futuro, dispositivi medici, agroindustria e altro ancora nella regione nordamericana (USMCA). Un altro punto saliente è stato il successo ottenuto da Italian Exhibition Group e Deutsche Messe in Messico con la versione latinoamericana della HANNOVER MESSE, “Industrial Transformation Mexico” (ITM), e ECOMONDO Mexico, la versione latinoamericana dell’evento di punta di IEG in Europa. L’edizione 2024 di Industrial Transformation Mexico si terrà dal 9 all’11 ottobre al Poliforum di León, con la partecipazione di 275 espositori e 20.000 visitatori nazionali e internazionali. La quarta edizione di Ecomondo Mexico si terrà, in parallelo con RE+ MEXICO, dal 5 al 7 marzo 2025, presso l’Expo Guadalajara, Jalisco, con la partecipazione di 200 espositori e 9.000 visitatori nazionali e internazionali.

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ANDREA CRISTINI PRESIDENTE PER IL BIENNIO 2024-2026

DI

ANIE RINNOVABILI

L’Assemblea annuale di ANIE Rinnovabili, riunita in data 11 giugno 2024, ha eletto Presidente, per il biennio 20242026, Andrea Cristini Fondatore di Greenergy e Ceo di vexuvo. Imprenditore di origini pugliesi, ingegnere di formazione, vanta 20 anni di esperienza nel settore dell’energie rinnovabili, avendo sviluppato oltre 3 GW di progetti a energia solare. Prima di fondare vexuvo, Andrea Cristini è stato Socio Fondatore e Amministratore della Solar Konzept Italia, azienda tedesca  che opera nel settore fotovoltaico.

In occasione dell’elezione Cristini ha delineato le linee programmatiche che caratterizzeranno il suo mandato e che nello specifico riguarderanno la pianificazione di medio/lungo termine e la stabilizzazione della normativa di settore, la creazione di una filiera italiana dell’energia rinnovabile

sempre più competitiva, la messa a punto di un sistema di aiuti diretti e indiretti per lo sviluppo delle FER ed accumuli, un forte rilancio della filiera del Made in Italy, grazie all’ottimizzazione e all’utilizzo dei fondi del PNRR che concorreranno alla modernizzazione del Paese, lo sviluppo di azioni volte  ad implementare la diffusione delle CER in ambito residenziale e commerciale, e infine il sostegno alle tecnologie innovative grazie alle quali si potranno sviluppare importanti sinergie tra tutti i segmenti del mercato.

“La situazione attuale è estremamente complessa e richiede un intervento immediato e lungimirante – ha dichiarato Andrea Cristini - la filiera si trova di fronte a sfide di mercato impegnative per gli obiettivi ambiziosi da raggiungere al 2030 e per la trasformazione del sistema elettrico italiano che nei prossimi anni

vedrà la produzione rinnovabile superare quella fossile. Le recenti questioni normative, tra cui le aree idonee onshore e offshore, le moratorie regionali, il DL Agricoltura ed il DM Aree Idonee, la complessità burocratica e i pregiudizi ancora oggi diffusi sulle energie rinnovabili, ci impongono un impegno e una passione ancora maggiori nel supportare l’Italia nel suo imprescindibile cammino verso la decarbonizzazione. ANIE Rinnovabili, in rappresentanza delle imprese del settore, tra cui i maggiori costruttori di componenti e impianti per la produzione di energia da fotovoltaico, eolico, biomasse, geotermia, idroelettrico e solare termodinamico, intende agire con determinazione e innovazione in questa sfida, svolgendo un ruolo da protagonista quale soggetto attuatore delle politiche di decarbonizzazione e ponendosi come interlocutore chiave nei confronti delle istituzioni”. Nel corso dell’assemblea annuale l’associazione ha rinnovato il Comitato Direttivo, eleggendo come vicepresidenti: Alberto Pinori (Fronius Italia), già past President dell’associazione, Federica Citarella (Solarig Italia Operation and Maintenance), Franco Citron (Manni Energy), Gianni Commessatti (E. ON Supersolar e E.ON Technical Service) e Massimo Meda (Renantis); e come consiglieri Andrea Massimo Bartolini (Neoen Renewables Italia), Davide Tinazzi (Consigliere Energy), Demis Tamburini (Huawei  Technologies Italia), Elisa Baccini (Regalgrid Europe), Fabio Ciccone (Siemens), Flavio Andreoli Bonazzi (Hydrowatt e Magaldi Power), Giacomo Pistelli (Shell Energy Italia - Div. Renewable Generation), Ilaria D’amico (Infralab), Ivano Benedet (Sonepar Italia), Marco Garbero (Axpo Energy Solutions Italia), Stefano Domenicali (Ingeteam), Valentina De Carlo (Senec Italia).

PARTNERSHIP

GESTIONE

DELLA PRODUZIONE

DM Management & Consulting - azienda del Gruppo TXT e-solution - annuncia di aver stretto una partnership con Softrunners, con l’obiettivo di ampliare l’offerta di funzioni ottimizzate all’interno della Piattaforma di gestione della produzione. Softrunners è Competence Center di PRO.FILE, la soluzione per il Product and Document Lifecycle Management (PLM) che gestisce i dati lungo tutto il ciclo di vita del prodotto, migliorando le performances aziendali a tutti livelli. Softrunners opera a stretto contatto con il Network PRO.FILE Italia e con la casa madre Revalize, leader nel settore PLM da oltre 30 anni. Per DM, la partnership con Softrunners permette di integrare la potenzialità del PLM all’interno della Suite dmp, nell’ambito delle piccole e media imprese. La Suite dmp è la soluzione DM per le aziende, in grado di monitorare e gestire a 360° il reparto produttivo. Oltre a provvedere alla raccolta dei dati dalle macchine di produzione e a interconnetterli, permette di pianificare le attività, controllare la manutenzione, gestire la qualità e la tracciabilità e molto altro ancora grazie alla sua modularità e scalabilità. La Suite dmp è in grado di adattarsi a ogni logica di fabbrica e a migliorare ed efficientare la produzione.

“L’integrazione del modulo PLM all’interno della Suite dmp ci consente di portare innovazione nell’acquisizione di tutte le informazioni e i processi durante ogni fase del ciclo di vita di un prodotto o di un servizio. Ciò è estremamente importante poiché, oltre al prodotto, viene presa in considerazione l’intera supply chain” dichiara Stefano Massari - Sales Account Manager di DM che prosegue: “Le supply chain oggi restano ancora un meccanismo dagli equilibri delicati; pertanto, le aziende hanno predisposto nuovi modelli operativi. Per questo motivo la Suite dmp rappresenta una “macchina fotografica” unica, con l’integrazione del modulo PLM agevoliamo i nostri clienti a ottimizzare i processi e i tempi nonché ad acquisire una decisionalità altamente informata.” Secondo Matteo Carnevali – CEO di Softrunners “Il PLM è il repository centrale di tutti i documenti e i dati tecnici, e deve interagire con l’organizzazione aziendale a tutti i livelli. La partnership con DM Management & Consulting è l’occasione per mettere a frutto il know-how di due realtà fortemente specializzate nei propri ambiti di competenza, condensando le nostre tecnologie in un unico ecosistema digitale completamente modellabile.” L’integrazione del PLM nella Suite dmp va ad arricchire ulteriormente l’insieme di visione che comprende l’avanzamento di produzione, la modularità di prodotto, la programmazione, la disponibilità oraria di ciascuna macchina ma anche monitoraggio, reportistica BI interattiva e molto altro. Offrendo una Smart Solution in grado di rispondere alle diverse esigenze del mercato.

INFORMAZIONE DAL MONDO TECNOLOGICO

PIANO TRANSIZIONE 5.0 BISOGNA FARE MAGGIORE CHIAREZZA

IL 2024 SI PREANNUNCIA UN ANNO DIFFICILE PER L’INDUSTRIA MECCANICA ITALIANA, COME EMERGE CHIARAMENTE DAL RECENTE SONDAGGIO CONDOTTO DA ANIMA CONFINDUSTRIA di Cristina Gualdoni

Secondo i dati raccolti, una considerevole percentuale delle aziende associate prevede una contrazione del fatturato nel primo semestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2023. In particolare, il 45,7% del campione segnala un calo atteso, con il 26,1% delle imprese che stima una riduzione superiore al 5%. Questi numeri evidenziano un settore in crisi, in cui meno di un’azienda su quattro prevede una crescita del fatturato. Marco Nocivelli, ex preidente ANIMA e da

poco nominato vicepresidente con delega alle Politiche Industriali e Made in Italy di Confindustria, ha espresso profonde preoccupazioni riguardo allo stato di salute dell’industria meccanica italiana. Nocivelli ha sottolineato come questi dati rispecchino le difficoltà di alcuni comparti cruciali per l’economia nazionale. Tra le principali cause di questo rallentamento, Nocivelli ha citato la situazione geopolitica ed economica globale, che sta causando un forte rallentamento della crescita europea in diversi settori.

«L’industria meccanica è alle prese con una serie di difficoltà che limitano la crescita del comparto. In primo luogo, dobbiamo tenere conto della situazione geopolitica ed economica a livello globale, che sta causando un forte rallentamento della crescita europea in diversi settori», ha dichiarato Nocivelli. «A livello nazionale, c’è bisogno di una direzione più chiara e di maggiore slancio nelle politiche a sostegno dell’industria».

Uno dei punti cruciali sollevati da ANIMA riguarda il piano Transizione 5.0.

Questo piano, concepito per sostenere l’innovazione e la competitività dell’industria italiana, deve ancora spiegare chiaramente come le imprese potranno accedere ai fondi previsti senza incorrere in eccessiva burocrazia e complessità. La mancanza di chiarezza su questo fronte sta creando incertezza tra le imprese, che necessitano di misure chiare ed efficaci per poter pianificare i propri investimenti e strategie future.

«Il nuovo piano Transizione 5.0 deve ancora spiegare chiaramente come le imprese italiane potranno accedere ai fondi senza eccessiva burocrazia e complessità», ha affermato Nocivelli.

«In questo momento è fondamentale sostenere l’industria italiana con misure chiare ed efficaci, accompagnandole in un percorso di sviluppo tecnologico e aumentando la competitività sui mercati internazionali delle nostre imprese».

Oltre alla contrazione del fatturato, il sondaggio ha rilevato una previsione di calo degli ordinativi che riguarda il 56,5% delle aziende della meccanica. Di queste, la fetta più ampia (23,9% del campione) prevede una flessione degli ordinativi che va dal 5% al 10% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo dato è particolarmente preoccupante perché gli ordinativi sono un indicatore anticipatore dell’andamento

futuro del fatturato. Un calo degli ordinativi, quindi, potrebbe prefigurare ulteriori difficoltà per il settore nei prossimi mesi. In risposta a questa situazione, Nocivelli ha sottolineato la necessità di creare un piano strutturale per supportare l’industria manifatturiera italiana. «In questo momento storico è necessario creare un piano strutturale per supportare l’industria manifatturiera», ha dichiarato. Secondo Nocivelli, da un lato è fondamentale sostenere l’innovazione e lo sviluppo delle competenze tecnologiche, dall’altro è altrettanto importante pensare a politiche di sviluppo nel campo dell’efficienza e della produzione energetica. L’Italia, infatti, vanta diverse eccellenze industriali che possono contribuire significativamente alla creazione di una filiera dell’energia nucleare e dell’idrogeno nel paese. Questi settori, se adeguatamente sviluppati, potrebbero rappresentare una fonte di crescita e competitività per l’industria italiana. «L’Italia vanta diverse eccellenze industriali che possono contribuire significativamente alla creazione di una filiera dell’energia nucleare e dell’idrogeno nel paese», ha continuato il presidente. «È essenziale agire ora per non restare indietro, e per posizionare l’Italia come un importante hub energetico nel continente europeo».

Per affrontare le sfide attuali e future, Nocivelli ha proposto un approccio che combina l’innovazione tecnologica con politiche di supporto all’efficienza energetica. In particolare, ha sottolineato l’importanza di investire in tecnologie avanzate e nello sviluppo delle competenze necessarie per utilizzarle. Solo attraverso un forte impegno verso l’innovazione e la modernizzazione del settore, l’industria meccanica italiana potrà recuperare competitività sui mercati internazionali.

Inoltre bisogna porre l’attenzione sulla necessità di politiche energetiche che favoriscano la produzione di energia in modo efficiente e sostenibile. Questo non solo contribuirebbe a ridurre i costi energetici per le imprese, ma permetterebbe anche all’Italia di diventare un leader nel campo delle energie rinnovabili e dell’idrogeno, settori che stanno assumendo un’importanza crescente a livello globale. In sintesi il 2024 si presenta come un anno di grandi sfide per l’industria meccanica italiana. I dati del sondaggio di Anima evidenziano un settore in difficoltà, con molte aziende che prevedono una contrazione del fatturato e degli ordinativi. Tuttavia, come sottolineato dal Vicepresidente di Confindustria queste difficoltà possono essere superate attraverso politiche chiare ed efficaci, che sostengano l’innovazione e la competitività del settore. Il piano Transizione 5.0 rappresenta una grande opportunità per le imprese italiane, ma è necessario che venga implementato in modo chiaro e trasparente, per evitare eccessiva burocrazia e complessità. Allo stesso tempo, è fondamentale sviluppare politiche energetiche che favoriscano l’efficienza e la produzione sostenibile di energia, permettendo all’Italia di diventare un hub energetico europeo. L’industria meccanica italiana ha le capacità e le risorse per superare le difficoltà attuali e tornare a crescere. Questo richiederà un forte impegno da parte delle istituzioni, delle imprese e di tutti gli attori coinvolti, per creare un ambiente favorevole all’innovazione e allo sviluppo. Solo così l’Italia potrà mantenere la sua posizione di leadership nel settore meccanico a livello internazionale e affrontare con successo le sfide del futuro. 

L’INDUSTRIA MECCANICA ITALIANA

STABILE NEI MERCATI ESTERI

NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2024

NEL PRIMO TRIMESTRE 2024, L’INDUSTRIA MECCANICA ITALIANA HA REGISTRATO UN AUMENTO DEL 2% NELLE ESPORTAZIONI. GLI STATI UNITI HANNO VISTO UNA CRESCITA DEL 12,8%, MENTRE LA GERMANIA È CALATA DEL 7,5%. SIGNIFICATIVO L’INCREMENTO DELLE ESPORTAZIONI VERSO IL MEDIO ORIENTE: ARABIA SAUDITA +50%, QATAR +145%. LE IMPORTAZIONI SONO DIMINUITE DEL 10%, SOPRATTUTTO DA GERMANIA (-13,7%) E CINA (-12,4%), EVIDENZIANDO UNA TENDENZA AL RESHORING. ANIMA CONFINDUSTRIA CONTINUA A SUPPORTARE L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE di C.G.

L’industria meccanica italiana ha dimostrato una notevole solidità nei mercati esteri, registrando un incremento del 2% nelle esportazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, questo risultato positivo è stato confermato dai dati elaborati dall’Ufficio statistica di Anima Confindustria, che evidenziano come, nonostante un contesto

economico e geopolitico complesso, le esportazioni italiane abbiano beneficiato di un aumento significativo delle vendite verso l’America Settentrionale e il Medio Oriente, con crescite rispettivamente dell’11% e del 35%.

Al vertice dei paesi destinatari delle esportazioni italiane si collocano gli Stati Uniti, con un valore di 1,1 miliardi di euro e una crescita del 12,8% rispetto al primo trime-

stre del 2023. Questo mercato si conferma di fondamentale importanza per l’industria meccanica italiana, sostenendo il ruolo di leader nel panorama internazionale. Tuttavia, la Germania ha perso il primato con esportazioni pari a 916,8 milioni di euro, segnando un calo del 7,5%, mentre la Francia ha registrato una flessione dell’1,3% nello stesso periodo.

Il Medio Oriente si sta affermando sempre

di più come una regione strategica per le esportazioni italiane. L’Arabia Saudita e il Qatar, in particolare, hanno visto crescite spettacolari delle esportazioni italiane, con aumenti rispettivamente del 50% e del 145%. Questi dati riflettono un crescente interesse e una maggiore penetrazione dei prodotti italiani in queste aree. Parallelamente, le importazioni per l’industria meccanica italiana hanno subito un netto calo del 10% rispetto al primo trimestre del 2023. Questo decremento è principalmente attribuibile alla riduzione degli acquisti dalla Germania e dalla Cina, con diminuzioni rispettive del 13,7% e del 12,4%. La diminuzione delle importazioni dalla Cina è indicativa di una tendenza al reshoring, con l’industria meccanica europea che inizia a riportare la produzione più vicino ai mercati di consumo. Contrariamente a questa tendenza, le importazioni dagli Stati Uniti sono aumentate del 32%, sottolineando una dinamica diversa nei rapporti commerciali transatlantici.Il presidente di Anima Confindustria, Pietro Almici, ha commentato i dati con ottimismo, affermando che “I dati relativi all’export elaborati dall’Ufficio statistica di Anima rappresentano un segnale positivo per l’industria meccanica italiana, rivelando uno scenario di stabilità importante alla

luce delle difficoltà che hanno caratterizzato lo scorso anno e i primi mesi del 2024 proprio sul piano internazionale. Pensiamo alla guerra in Ucraina che non dà segnali di risoluzione, a cui si è aggiunto lo scoppio del conflitto israelo-palestinese, due eventi che determinano pesanti ricadute anche sui commerci. Oltre alle tensioni geopolitiche, pesa la forte incertezza che sta interessando i mercati, anche in relazione alle prossime elezioni presidenziali americane.” Almici ha concluso sottolineando che “a fronte di tutti questi elementi, possiamo affermare che la manifattura Made in Italy conferma ancora una volta di essere una

garanzia di eccellenza, e che il commercio internazionale resta un canale di primaria importanza per il nostro settore, capace di diversificare e affermarsi su nuovi mercati in un contesto ricco di complessità. Per questo, Anima Confindustria sostiene l’importanza di valorizzare la vocazione internazionale del comparto e di supportare le imprese per attraversare questo complesso momento storico, con eventi come gli Export Days – organizzati da Anima il 20 e 21 giugno scorsi, che hanno visto 120 aziende iscritte e 780 match meeting con buyer provenienti da oltre 20 diversi paesi. Come federazione, continueremo a collaborare con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con ICE Agenzia e con ambasciate e consolati con l’obiettivo di incrementare i contatti delle nostre aziende manifatturiere con l’estero, partecipando a missioni e fiere in tutto il mondo e organizzando eventi sul territorio nazionale.”

L’industria meccanica italiana, dunque, continua a rappresentare un pilastro di eccellenza e innovazione nel panorama internazionale, dimostrando una capacità di adattamento e una solidità che le permettono di affrontare con successo le sfide di un mondo sempre più interconnesso e complesso. 

Pietro Almici, presidente di Anima e recentemente subentrato a Marco Nocivelli

TECNOLOGIE PER LEGNO E MOBILI

I DATI DI IMPORT ED EXPORT ITALIANO NEL PRIMO TRIMESTRE 2024

MAI COME OGGI È IMPORTANTE AVERE DATI E CIFRE PER VALUTARE CON PRECISIONE L’ANDAMENTO DI UN MERCATO IN UNA STAGIONE DI INCERTEZZE. COME DI CONSUETO, L’UFFICIO STUDI DI ACIMALL HA ELABORATO RILEVAZIONI BASATE SU DATI ISTAT, FORNENDO INDICAZIONI SUI MOVIMENTI GLOBALI DELLE TECNOLOGIE ITALIANE PER IL MOBILE E LA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DERIVATI NEI PRIMI TRE MESI DELL’ANNO di C.G.

Nel periodo considerato, le esportazioni sono state pari a 379,4 milioni di euro, con un calo del 6,1% rispetto allo stesso trimestre del 2023. Sebbene un trimestre sia troppo breve per delineare tendenze significative, un’occhiata alle principali

aree di destinazione rivela un calo del 30% delle vendite in Europa extra UE, a causa del conflitto tra Russia e Ucraina. Lo stesso conflitto ha ridotto l’export verso il Medio Oriente del 55,1%.

Mentre l’Unione Europea, il nostro partner principale con il 52,8% del totale export, mantiene la sua posizione, il Nord

America registra una crescita del 4%, grazie alla politica degli Stati Uniti di riportare le produzioni entro i propri confini. Mercati come Sud America (+28%), Oceania (+18%), e Africa (+9,3%) continuano ad essere attraenti, seppur su valori modesti. Tuttavia, si nota un calo del 16,4% nelle esportazioni

verso l’Asia, probabilmente a causa della crescente produzione “made in Cina” che attrae sempre più i mercati vicini. Esaminando i singoli Paesi, si evidenzia il “ritorno” degli Stati Uniti e della Francia, migliori clienti del trimestre, in netta ripresa rispetto agli acquisti del 2023, in calo del 16% negli USA e del 4,6% in Francia. La Svezia mostra un aumento del 137% rispetto al trimestre del 2023, principalmente per parti di ricambio e integrazione delle tecnologie esistenti. Il Regno Unito continua a ridurre le importazioni di macchine italiane (-36,6%), seguendo la tendenza del 2023. Nonostante la crescita della produzione nazionale, la Cina continua a interessarsi alle nostre tecnologie

(+12,9% nel trimestre, ribadendo il +10% del 2023). L’India perde terreno (-30,5%), ma rimane un mercato da cui ci si attendono buone prospettive, nonostante i risultati attuali.

Analizzando le importazioni di tecnologie estere nel primo trimestre 2024, si conferma il rallentamento dell’Italia, sebbene i numeri siano modesti: calano del 35,6% gli acquisti dalla Germania, del 20,5% dalla Cina e del 12,3% dalla Svizzera; l’Austria cresce dell’8,7%.

Complessivamente, le importazioni nel trimestre sono state di 39,4 milioni di euro, poco più del 10% delle esportazioni, in calo del 23,9% rispetto al 2023. Guardando alle aree geografiche, l’Unione Europea

rimane la principale fonte, con 23,3 milioni di euro, nonostante una contrazione del 24,6%, rappresentando il 59,2% delle importazioni italiane.

“Un dato su cui riflettere è la marginalità dell’Africa per i costruttori italiani”, commenta Dario Corbetta, direttore di Acimall. “Nonostante la vicinanza e gli sforzi del governo per migliorare le relazioni, la penetrazione in Africa del “made in Italy” è ancora limitata, mentre la Cina ha venduto tecnologie per circa 100 milioni nel 2023. Il Nord America resta un partner cruciale, e lo stesso vale per l’Europa, che può ormai essere vista come un’estensione del mercato nazionale più che come esportazione.” 

Semplicemente Metrologia

COLLABORAZIONE E INNOVAZIONE PER LA

TRANSIZIONE GEMELLA E

L’INDUSTRIA 5.0

SI È TENUTO PRESSO IL QUARTIER GENERALE DI SIEMENS, SIEMENS TECH TALKS, UN’OCCASIONE PER DISCUTERE E SCAMBIARSI IDEE SUL FUTURO DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA

L’evento è stato un’opportunità per discutere del viaggio delle aziende italiane verso la transizione gemella e l’industria 5.0, attraverso collaborazioni che hanno unito diverse competenze. L’incontro è stato inaugurato dal CEO di Siemens Italia, Floriano Masoero, con una performance tecnologica basata sull’intelligenza artificiale. L’evento è stato strutturato in una serie di panel moderati dalla conduttrice radiofonica Tamara Donà e dal giornalista Federico Cella, con la partecipazione di Masoero e Giuliano Busetto, Head of Siemens Digital Industries, insieme a imprese e partner dell’industria e delle infrastrutture.

Tra i vari interventi, Marcella Neuhoff, Siemens Xcelerator Program Manager, ha moderato le testimonianze di Masmec, AI-Sent e Ascom, illustrando i benefici dell’intelligenza artificiale e del gemello digitale. Successivamente, rappresentanti

A cura della redazione

di Leonardo, Areti e Viridis Energia hanno discusso delle infrastrutture critiche, indu striali ed energetiche. Un panel conclusivo ha evidenziato l’importanza dello scambio di idee tra generazioni diverse, con la par tecipazione di Amalia Ercoli Finzi, esperta di scienze e tecnologie aerospaziali, e Greta Galli, influencer nel campo della meccanica e robotica. L’evento ha incluso anche una zona dedicata a esperienze di realtà virtuale, metaverso industriale e intelligenza artificia le industriale. Masoero ha sottolineato come la co-innovazione renda la tecnologia aperta e condivisa, essenziale per affrontare le com plesse sfide odierne. Ha citato una riduzione delle emissioni di CO2 del 4,5% nel 2023 nelle economie avanzate e le previsioni di crescita del mercato del Metaverso Indu striale, che potrebbe raggiungere i 125,7 mi liardi di dollari entro il 2030. Daniela Vinci, CEO di Masmec, ha evidenziato come la collaborazione con Siemens abbia migliorato i processi interni e creato nuove opportunità di business. Daniele Gamba, CEO di AI-

della transizione gemella e dell’industria 5.0, promuovendo soluzioni tecnologiche avanzate e sostenibili. 

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UN’IA AFFIDABILE REINVENTA LE AZIENDE

E CONTRIBUISCE A RISOLVERE LE SFIDE GLOBALI

“VAGO MA ECCITANTE”. QUESTE PAROLE SONO STATE L’EUFEMISMO DEL XX SECOLO, SCARABOCCHIATE A MARGINE DEL FAMOSO ARTICOLO DI TIM BERNERS-LEE DEL 1989 IN CUI AVEVA DI FATTO INVENTATO IL CONCETTO DI WORLD WIDE WEB. COL SENNO DI POI, SAPPIAMO CHE SI È TRATTATO DI UN MOMENTO RIVOLUZIONARIO, CHE HA RESO INTERNET ACCESSIBILE A MILIARDI DI PERSONE IN TUTTO IL MONDO E HA INAUGURATO UN’ERA DI RAPIDA DIGITALIZZAZIONE

di Christian Klein è CEO di SAP SE

Oggi ci troviamo in un momento rivoluzionario di proporzioni simili.

L’intelligenza artificiale generativa (AI) è passata da essere una tecnologia di nicchia a un argomento di discussione globale in poco più di un anno. È successo in un periodo critico, con il mondo che sta affrontando diverse crisi geopolitiche, economiche e climatiche.

Accelerare il cambiamento

L’enorme potenziale dell’AI generativa è ampiamente riconosciuto, ma c’è un’area chiave in cui il suo impatto positivo deve ancora essere pienamente realizzato. Se applichiamo l’AI generativa al modo in cui gestiamo il business - come strumento per trasformare le organizzazioni, le catene di fornitura e interi settori - accelereremo l’evoluzione dell’economia mondiale in un’economia più sostenibile, resiliente, equa e

prospera.

L’AI generativa per le aziende può, ad esempio, aiutare a trovare soluzioni migliori e più rapide alle domande che milioni di organizzazioni in tutto il mondo stanno affrontando oggi. Ad esempio:

• Quali misure devo adottare per rendere la mia impresa neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio?

• Come posso migliorare la disponibilità di forniture importanti?

• Cosa posso fare per rendere la mia azienda più produttiva e competitiva?

• Come posso qualificare e riqualificare la forza lavoro per affrontare le sfide di oggi e di domani?

Affidarsi alle raccomandazioni fornite dall’AI generativa per questioni così critiche richiede tuttavia che la tecnologia sottostante sia estremamente affidabile, molto più che nel settore delle applicazioni consumer.

Creare fiducia nell’AI

Fiducia significa, innanzitutto, che l’AI generativa per le aziende deve essere rilevante. L’intelligenza artificiale può essere buona se lo sono i dati su cui viene addestrata, e i dati generici utilizzati per i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) più famosi di oggi non aiuteranno le aziende a risolvere i loro problemi molto granulari. Per fornire proposte specifiche per il contesto in cui un’impresa opera, l’AI rilevante deve allenarsi e lavorare con dati di business reali.

In secondo luogo, l’AI generativa per le aziende deve essere affidabile. La posta in gioco può essere molto alta: singole decisioni possono influenzare migliaia di clienti, colleghi e il futuro a lungo termine

di un’organizzazione. Per questo motivo, gli output della business AI devono essere forniti con la massima precisione e qualità. E se le “allucinazioni” dell’AI possono essere divertenti nel mondo dei consumatori, non lo sono nel mondo delle imprese. Infine, l’AI generativa per le aziende deve essere responsabile. È in corso un dibattito sul modo in cui i modelli di AI addestrati sui dati pubblici di Internet possono violare la privacy e le norme sul copyright. Nel mondo delle imprese, questo tipo di modalità operativa “a zona grigia” è impensabile.

Affinché le aziende si fidino dell’AI generativa, devono essere certe che i loro dati siano gestiti in modo sicuro e confidenziale. Devono essere anche certe che gli strumenti di AI generativa rispettino e osservino la privacy, la proprietà dei dati e le restrizioni di accesso ai dati per loro stessa natura, e che operino solo in ambiti dove è stato dato un consenso esplicito. Rilevanza, affidabilità e responsabilità sono le pietre miliari di un’AI di cui le imprese si possono fidare. Sono anche i tre elementi chiave per costruire la fiducia nella tecnologia come strumento che aiuta ad affrontare le più grandi sfide del nostro

tempo. Come azienda di software globale, SAP ha fatto dell’AI rilevante, affidabile e responsabile una priorità strategica assoluta, formando e lavorando con dati aziendali reali basati sul consenso esplicito di migliaia di clienti. By design, SAP segue le impostazioni di accesso e privacy già integrate nei suoi database e soluzioni software. L’implementazione etica dell’AI è garantita da principi guida chiari, strutture di governance interne e un advisory panel di esperti esterni. SAP sta lavorando soprattutto sulla qualità dei risultati dell’AI generativa affinché non siano solo “abbastanza buoni”, ma presentino quelle caratteristiche di integrità e qualità che i clienti si aspettano quando prendono decisioni fondamentali per il business. Credo che ci sia anche un’opportunità unica su scala più ampia: i paesi e le regioni che sono pionieri di un’AI affidabile per il business vedranno un’adozione molto più rapida e più ampia dell’AI generativa nelle aziende e in tutti i settori. Raccoglieranno così i benefici di una maggiore competitività, resilienza e sostenibilità. E contribuiranno profondamente a migliorare la gestione del mondo, proprio come fece il World Wide Web tre decenni fa. 

DMG MORI: L’INNOVAZIONE È DI CASA

DAL 22 AL 24 MAGGIO, OLTRE 600 PERSONE HANNO PARTECIPATO ALL’OPEN HOUSE DMG MORI A BREMBATE. QUESTO EVENTO HA MESSO IN MOSTRA L’ECCELLENZA TECNOLOGICA, CON UN FOCUS PARTICOLARE SUL MADE IN ITALY E SULLE ULTIME INNOVAZIONI NELLA TORNITURA, FRESATURA E AUTOMAZIONE di Cristina Gualdoni

Il nuovo CELOS X è stato il protagonista indiscusso tra le molte macchine presenti nello showroom di Brembate. Dopo essere stato presentato in anteprima a Pfronten, CELOS X ha fatto il suo debutto in Italia proprio a Brembate. Questa piattaforma rappresenta la tecnologia più avanzata per la Trasformazione Digitale (DX) e consente agli utenti di implementare la Machining Transformation (MX). Circa dieci anni dopo l’introduzione del primo sistema di controllo macchina basato su app, DMG

MORI sta nuovamente rivoluzionando la tecnologia di produzione, aprendo la strada al futuro del settore.

Con CELOS X, DMG MORI adotta un approccio all’innovazione olistico e centrato sul cliente. L’ecosistema CELOS X include un assortimento in continua crescita di prodotti, applicazioni digitali e servizi basati sui dati, offrendo una coerenza senza precedenti in tutte le varianti di controllo DMG MORI. CELOS X è composto da due componenti principali: CELOS Xperience e CELOS Xchange. CELOS

Xperience fornisce un’interazione diretta con le applicazioni e i sistemi software, mentre CELOS Xchange, basato su cloud, offre uno spazio dati centralizzato e sicuro per l’integrazione completa dell’officina. L’interazione tra le funzionalità di CELOS X offre un’esperienza utente unica e un’interoperabilità digitale senza interruzioni. CELOS X si distingue per la sua vasta gamma di funzioni, le prestazioni e la coerenza. I contenuti di CELOS X sono disponibili quasi nella stessa misura su tutte le versioni di controllo offerte.

CELOS Xchange: La piattaforma dati centrale - sicura, scalabile, aperta

CELOS Xchange funge da centro di controllo multifunzionale dell’ecosistema

CELOS X e, in particolare, orchestra l’intera gestione delle applicazioni e dei dati a livello di CELOS Xperience. “Come hub di dati basato su cloud, CELOS Xchange consente anche l’integrazione bidirezionale dell’officina di produzione nell’IT dell’azienda e, in futuro, lo scambio aperto e sicuro di dati con i partner lungo le catene di fornitura e all’interno delle reti globali di creazione del valore”, spiega il Dr. Tommy Kuhn, Managing Director di DMG MORI Digital GmbH. In combinazione con la connettività standardizzata delle macchine di DMG MORI, CELOS Xchange convince per la sua elevata scalabilità e interoperabilità con macchine di terzi e applicazioni di partner. La sicurezza e la sovranità dei dati sono le massime priorità. Il cliente può decidere in qualsiasi momento quali dati sincronizzare con CELOS Xchange. Inoltre, le basi per l’accesso a nuovi e sviluppi futuri sono costruite qui. Accesso efficiente alle informazioni sulla produzione: CELOS Xchange offre una piattaforma dati centrale per la raccolta, l’aggregazione e l’utilizzo dei dati di produzione. Le aziende possono archiviare e gestire i propri dati in un unico luogo, migliorando l’efficienza e l’accesso alle informazioni rilevanti. Comunicazione attraverso i confini del sistema: CELOS Xchange consente l’integrazione bidirezionale dell’officina di produzione nell’IT dell’azienda. Di conseguenza, le aziende possono collegare senza problemi i loro processi produttivi con altri sistemi e soluzioni software, come ERP o CAD/CAM, e garantire una comunicazione e un trasferimento dei dati senza problemi.

Integrazione orizzontale: CELOS Xchange apre la prospettiva di uno scambio di dati aperto e sicuro con i partner lungo la catena di fornitura e all’interno delle reti globali di creazione del

valore. Le aziende possono condividere i dati in modo sicuro attraverso il corrispondente hub di dati e ottimizzare la loro cooperazione con i partner esterni. Dai dati al valore aggiunto: CELOS Xchange pone le basi per l’analisi e la valutazione dei dati di produzione. Sulla base delle conoscenze acquisite, le aziende possono monitorare in modo trasparente le prestazioni delle macchine e dei processi produttivi, identificare i colli di bottiglia imminenti e avviare misure di miglioramento continuo.

CELOS Xperience: Cassetta degli attrezzi digitale

CELOS Xperience è la cassetta degli attrezzi digitale per tutte le applicazioni e i sistemi software dell’ecosistema CELOS X, che offre più di 30 applicazioni e flussi di lavoro continui. Le soluzioni disponibili dimostrano il valore aggiunto globale di CELOS X per i clienti. Tutte le applicazioni e i flussi di lavoro mirano a semplificare il funzionamento della macchina e ad aumentare le ore di lavoro

del mandrino, ottimizzando al contempo l’efficienza energetica. Interfaccia utente intuitiva: CELOS Xperience offre un’interfaccia utente facile e intuitiva, che consente agli utenti di accedere a tutte le informazioni e le applicazioni pertinenti in modo rapido e senza alcuna conoscenza specifica del CNC.

La perfetta integrazione di applicazioni e cicli tecnologici in CELOS X sul controllo migliora l’efficienza e l’esperienza dell’utente e semplifica il funzionamento delle macchine utensili. Funzionalità complete: CELOS Xperience offre un’ampia gamma di funzionalità che vanno oltre il controllo delle macchine utensili. Le funzionalità spaziano dal miglioramento dei processi durante la preparazione e la manutenzione al monitoraggio, e grazie alla piattaforma no-code TULIP è possibile integrare anche le applicazioni fornite dal cliente.

Machining Transformation con CELOS X

Con il lancio dell’ecosistema CELOS X, anche la Machining Transformation (MX) di DMG MORI acquista ulteriore forza e slancio. Come collegamento integrativo dal sistema di controllo NC all’hub di dati CELOS Xchange e con l’interoperabilità aperta dall’officina agli ambienti di sistema di livello superiore, CELOS X è la base per la Green Transformation (DX). Inoltre, le funzionalità e le prestazioni di CELOS X contribuiscono anche agli altri tre pilastri di MX: l’integrazione dei processi, l’automazione e la Green Transformation (GX). Nel complesso, CELOS X offre alla Machining Transformation (MX) vantaggi completi che hanno un impatto positivo su produttività, qualità, costi, condizioni di lavoro e flessibilità e promuovono la sostenibilità ambientale della produzione. CELOS X diventa quindi uno strumento fondamentale per i clienti di DMG MORI per rimanere competitivi in un ambiente di mercato altamente concorrenziale e in rapida evoluzione. 

STORIA di copertina igus

NIENTE GUASTI PER LE AUTO ELETTRICHE

PRODURRE BATTERIE AGLI IONI DI LITIO IN DRY ROOM È UN PROCESSO ESTREMAMENTE COMPLESSO. IGUS PROPONE COMPONENTI CERTIFICATI ISO PER QUESTI AMBIENTI DI PRODUZIONE DIFFICILI

a cura della redazione

SSulle strade europee circolano sempre più auto elettriche. Per soddisfare la crescente domanda di veicoli, servono sempre più batterie agli ioni di litio. Per ottenere un adeguato livello qualitativo, queste ultime dovrebbero essere prodotte nelle cosiddette dry room, camere bianche con un’umidità minima e con la minore quantità possibile di particolato nell’aria. Le catene portacavi igus sono certificate e garantiscono un processo produttivo efficiente e di alta qualità, specialmente per questo tipo di applicazione. La domanda di batterie agli ioni di litio è

enorme: si stima che il mercato globale delle batterie sia destinato a crescere del 34% ogni anno e si prevede che aumenterà di diciotto volte tra il 2020 e il 2030. Una crescita esponenziale che trova una spiegazione semplice: sono infatti sempre più numerose le auto elettriche in circolazione in tutto il mondo che utilizzano batterie agli ioni di litio. Infatti, l’80% della domanda globale di questa tecnologia è destinato proprio al mercato dei veicoli elettrici. I sistemi mobili di accumulo di energia sono componenti chimici complessi che devono soddisfare requisiti

elevati in termini di qualità e durata d’esercizio. Per soddisfare la domanda in rapido aumento, il processo di produzione delle batterie viene costantemente ottimizzato. In nessun caso, durante la produzione, possono verificarsi contaminazioni che potrebbero compromettere la durata d’esercizio e la capacità della batteria. I produttori combinano quindi due ambienti di produzione: l’ambiente asciutto e la camera bianca. Una camera bianca - come quella nota nella produzione di semiconduttori, nell’industria farmaceutica o nella biologia - è caratterizzata dalla quasi

La catena portacavi E6.29 igus è certificata ISO Classe 4 per l’utilizzo in dry room. (Fonte: igus GmbH)

totale assenza di germi e polvere, e la quantità di particelle presenti nell’aria è la più bassa possibile. Al concetto di cleanroom, viene integrato l’ambiente asciutto, in cui l’umidità è inferiore al 5%, in alcuni casi anche sotto l’1%. Combinando i due ambienti si ottiene una dry room, un ambiente di produzione ideale per la produzione di celle per batterie che protegge i componenti sensibili dalla corrosione. Ovviamente, le condizioni ambientali estreme della dry room pongono enormi sfide anche ai vari sistemi in essa installata.

igus, lo specialista tedesco delle motion plastics, offre ora soluzioni con diversi prodotti certificati per il funzionamento in dry room. In passato, difficilmente venivano utilizzate le materie plastiche ad alte prestazioni nelle dry room perché le condizioni al loro interno rischiavano di deumidificare le materie plastiche, modificandone le specifiche meccaniche. Oggi, il problema è superato e le catene portacavi offrono diversi vantaggi, anche per l’uso nelle dry room: garantiscono una lunga durata d’esercizio di diversi milioni di doppie corse, sono versatili e non richiedono manutenzione.

Aumento dell’automazione nelle dry room: catena portacavi triflex R serie TRC per applicazioni robotiche

Come molti altri settori, anche la produ-

zione di batterie è soggetta a una crescente automazione. Si tratta di un aspetto essenziale, poiché le persone non possono trascorrere lunghi periodi di tempo nelle dry room. A causa del numero crescente di installazioni e sistemi utilizzati, cresce anche la necessità di sistemi di guida affidabile e uniforme dei cavi che soddisfino gli elevati requisiti delle camere bianche asciutte. In particolare, igus ha sviluppato la catena triflex TRC.40.058.0.ESD per queste applicazioni: il primo sistema di alimentazione in grado di spostarsi in tre dimensioni con una certificazione del Fraunhofer IPA per l’uso

in dry room. È stata sviluppata appositamente per la guida sicura dei cavi sui robot industriali utilizzati nella produzione di celle per batterie. La triflex R TRC utilizza un modulo con fibre di sostegno per stabilizzare la catena portacavi fino al quinto asse e impedire il contatto tra il robot e la catena. Una tecnologia che consente un processo di produzione praticamente privo di contatto per non generare particelle durante i movimenti di rotazione. La catena portacavi, inoltre, è realizzata in materiale ESD dissipativo, il che permette di ampliare il range delle possibili applicazioni. A seguito dei

igus verifica i propri prodotti non solo nel laboratorio di prova interno, ma anche con l’aiuto della DryClean-CAPE mobile di Fraunhofer IPA. (Fonte: Fraunhofer IPA)

di copertina

test condotti da Fraunhofer IPA, il sistema completo composto da catena e modulo con fibre di sostegno è stato il primo prodotto del suo genere a ricevere la certificazione ISO Classe 4 - il miglior risultato possibile considerando lo stato dell’arte. Il sistema risulta ISO Classe 5 solo per i movimenti più rapidi (v = 2,0m/s // a = 4,0m/s²).

La migliore classe ISO possibile per la catena portacavi E6.29

Il sistema triflex R TRC non è l’unico prodotto igus adatto per l’uso in dry room. L’anno scorso, la catena portacavi E6.29 è stata la prima catena portacavi a essere verificata e certificata dal Fraunhofer IPA in dry room. Per i suoi test, il Fraunhofer IPA ha sviluppato una tenda dry room mobile con il supporto del produttore tedesco Cellforce. La produzione di celle per batterie è generalmente associata a lunghi tempi di pianificazione e di realizzazione, a una grande quantità di spazio necessario e all’occupazione continuativa di questi spazi produttivi. Le camere bianche tradizionali fisse non sono quindi

ideali per tutte le applicazioni. La nuova DryClean-CAPE è un’alternativa più flessibile e più conveniente rispetto alle classiche camere bianche fisse e permette di ottenere non solo un ambiente altamente pulito, ma anche un ambiente di produzione a umidità ridotta. Questa soluzione prevede sistemi e moduli che assicurano che tutto sia asciutto e privo di particelle. Una combinazione unica che consente di predisporre un ambiente di produzione ottimale in modo flessibile. Come la TRC.40, anche la catena E6.29 è stata sottoposta a diversi test in una dry room con un punto di rugiada di -40°C, che corrisponde a un’umidità relativa inferiore all’1% a temperatura ambiente (22°C). A seguito delle prove, la catena portacavi ha ottenuto la certificazione ISO Classe 4, la migliore possibile in quanto le prove sono state eseguite in una camera bianca ISO Classe 3, in linea con l’attuale stato dell’arte. L’E6 soddisfa quindi anche i requisiti più elevati per l’utilizzo in camere bianche asciutte. Un altro traguardo per la catena portacavi E6: da molti anni ormai, la robusta catena garantisce un’alimentazione sicura in diversi settori industriali in tutto il mondo. Gli utilizzatori possono scegliere tra sette altezze interne e varie larghezze, in modo da poter installare le catene in pochissimo tempo, ad esempio come soluzione per il settimo asse del robot. Le prove condotte dal Fraunhofer IPA sono

integrate da continue verifiche nel laboratorio igus. Nella camera di asciugatura, i connettori E6 hanno già superato i 10 milioni di doppie corse.

Anche i cavi hanno un ruolo importante nelle camere bianche

A causa della crescente domanda nella produzione di batterie agli ioni di litio, igus sta valutando una serie di nuove soluzioni in collaborazione con il Fraunhofer IPA. Oltre alle catene portacavi come la E6, igus offre già un sistema portacavi certificato secondo ISO Classe 1 per applicazioni in camera bianca: l’e-skin flat. Propone anche il sistema e-skin soft con uno spazio interno maggiore e il sistema e-skin soft ESD realizzato in materiale dissipativo appositamente per le camere bianche.

Tuttavia, non sono solo i sistemi di guida dei cavi a dover essere certificati nelle camere bianche, gli utenti pongono diverse aspettative anche nei cavi stessi. A lungo termine, i cavi convenzionali rischiano di rilasciare gas o particelle nell’ambiente o possono contenere alcuni componenti, come il silicone, che non sono ammessi nelle camere bianche. Con la serie CFCLEAN chainflex, igus propone elementi con una garanzia di 40 milioni di doppie corse e una maggiore capacità che soddisfano i requisiti delle camere bianche. Con i suoi prodotti, igus supporta un’ampia gamma di applicazioni per camere bianche nella produzione di semiconduttori, nella microelettronica e in altri settori.

Grazie alla certificazione per dry room, igus amplia il proprio portafoglio per la produzione di celle per batterie contribuendo alla promozione della mobilità elettrica. 

La catena portacavi triflex R TRC, che può spostarsi in tre dimensioni, svolge un ruolo importante nelle dry room per la produzione di celle per batterie. (Fonte: igus GmbH)
La catena portacavi triflex R TRC con modulo con fibre di sostegno assicura il movimento dei robot nelle camere bianche. (Fonte: Roman Hickel, Fraunhofer IPA)

A L'AMMONITORE, LA RIVISTA DEDICATA AGLI OPERATORI DEI SETTORI PRODUTTIVI DI PUNTA !

FOCUS ON

MITSUBISHI ELECTRIC

Mitsubishi Electric ha sviluppato una versione con certificazione ESD della famiglia di robot MELFA in grado di operare in ambienti con rischio di scarica elettrostatica

Machine Learning per automatizzare

la raccolta di dati da diversi sistemi, la creazione di modelli predittivi e l’estrazione di grandi volumi di dati, con un rapido ritorno sull’investimento

I NUOVI TREND

DELL’AUTOMAZIONE

INTELLIGENZA ARTIFICIALE, VIRTUAL COMMISSIONING E DIGITAL TWIN, EFFICIENTAMENTO

DI IMPIANTI E PROCESSI, AMPLIAMENTO E POTENZIAMENTO DELLA GAMMA DI ROBOT. SONO QUESTI GLI AMBITI SU CUI PUNTA MITSUBISHI ELECTRIC PER RISPONDERE EFFICACEMENTE ALLE SFIDE DI UN MERCATO IN RAPIDA E CONTINUA EVOLUZIONE

Iniziata con Industria 4.0 e proseguita con il nuovo paradigma di Industria 5.0 che pone il benessere dell’uomo al centro del processo di produzione e il progresso tecnologico al servizio di una produzione più sostenibile, l’era della trasformazione digitale ha imposto alle aziende manifatturiere di incrementare gli investimenti nelle soluzioni di digitalizzazione e accelerare l’adozione di nuove tecnologie per la smart factory. In un’epoca in cui l’utilizzo dei dati diventa sempre più strategico e cruciale per le aziende, la tendenza è oggi quella di generare e analizzare i dati prima ancora che la macchina venga realizzata attraverso l’adozione di soluzioni di virtual commissioning e digital twin, ma anche

di sfruttare al massimo la potenzialità dei dati grazie a software che utilizzano l’intelligenza artificiale per automatizzare la raccolta dati da diversi sistemi e addestrare in modo automatico modelli di AI a scopi di manutenzione predittiva e ottimizzazione dei processi.

Virtual Commissioning e Digital Twin

Il cammino verso la digitalizzazione vede oggi il software al centro della strategia di Mitsubishi Electric, tramite investimenti mirati allo sviluppo di nuove soluzioni e la creazione di un team dedicato. In questo contesto si inserisce il software di virtual commissioning Gemini, grazie al quale è possibile creare un gemello digitale della macchina per effettuare una pre-verifica

dei componenti, la simulazione della movimentazione della macchina o dell’intero impianto in uno spazio virtuale 3D, la verifica di eventuali errori e l’ottimizzazione del funzionamento della macchina a partire dai singoli processi.

Intelligenza artificiale

Le soluzioni di automazione che Mitsubishi Electric propone al mercato sono sempre più “smart” grazie all’implementazione di nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, che si sta velocemente diffondendo in tutti i livelli di fabbrica. L’azienda sta sviluppando sistemi di intelligenza artificiale denominati MAISART (Mitsubishi Electric’s AI creates the State-of-the-ART in technology), con l’obiettivo di consentire alle aziende di ottenere i massimi benefici

dall’AI. Tra le ultime novità introdotte c’è il tool di data science MELSOFT MaiLab che utilizza l’apprendimento automatico (o machine learning, ML), una branca dell’intelligenza artificiale, per automatizzare la raccolta di dati da diversi sistemi, la creazione di modelli predittivi e l’estrazione di grandi volumi di dati, con un rapido ritorno sull’investimento (ROI). Gli algoritmi di intelligenza artificiale permettono di ottimizzare consumo energetico e costi associati e migliorare la qualità del processo in real time grazie alla possibilità di chiudere il loop con il sistema di automazione. Si tratta di una soluzione facile da implementare e da utilizzare, senza che gli utenti possiedano competenze specifiche o debbano sottoporsi ad una formazione dedicata. Stiamo inoltre per lanciare il nuovo MELSOFT VIXIO, un software per la visual inspection che lavora con normali telecamere industriali e che, grazie all’intelligenza artificiale, permette di riconoscere le non conformità non facilmente rilevabili con normali sistemi rule-based.

Efficienza energetica e sostenibilità ambientale

Il nuovo paradigma di Industria 5.0 deriva dal concetto di Society 5.0 nato in Giappone diversi anni fa, che teorizza una sorta di “Umanesimo Digitale” in cui l’utilizzo della tecnologia sia orientato al servizio dell’uomo e dei suoi bisogni e finalizzato a creare una società in cui ogni essere vivente possa godere di maggiore benessere e di una migliore qualità di vita. L’industria 5.0 promuove, infatti, un modello di impresa che mette al centro i principi di responsabilità sociale, efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Come azienda giapponese che sviluppa e produce soluzioni di automazione industriale, Mitsubishi Electric ha fatto propri questi valori già da diversi anni, offrendo ai clienti un supporto qualificato per l’efficientamento di impianti e processi, con un’ampia gamma di soluzioni che permettono di monitorare e controllare il consumo di energia: dai contatori di

energia con micro PLC integrato ai misuratori di potenza a pannello con funzionalità di monitoraggio di base o avanzato con diverse opzioni di rete, misuratori di potenza su guida DIN, analizzatori di rete ME96 che forniscono i valori di tensione, corrente, potenza, fattore di potenza e frequenza dell’impianto, analisi energetica delle utenze a livello di stabilimento (WAGES), sistemi di monitoraggio energetico basato sul web e soluzioni che sfruttano l’intelligenza artificiale per ottimizzare il consumo energetico. Per aiutare le aziende a ridurre i costi energetici sono disponibili anche i misuratori di energia EcoMonitorLight, in grado di monitorare con grande precisione l’energia impiegata: l’utilizzo di misuratori, energy meter, consente di attrezzare comodamente i vari punti di misurazione anche in un momento successivo e differenti interfacce Ethernet e seriali assicurano un facile collegamento con tutti i comuni tipi di server e sistemi di gestione dell’energia.

Nuove soluzioni per la robotica

Per risolvere le problematiche specifiche dell’industria elettronica che sta vivendo un periodo di forte crescita in Europa, Mitsubishi Electric ha sviluppato una versione con certificazione ESD della famiglia di robot MELFA, in grado di operare in ambienti con rischio di scarica elettrostatica. Nell’industria elettronica fenomeni legati alle scariche elettrostatiche (ESD) possono essere molto dannosi per la produzione, in quanto possono compromettere l’integrità dei prodotti. Per questo, i robot con certificazione ESD rappresentano la soluzione ideale per tutti i tipi di applicazioni che comportano la manipolazione di circuiti stampati e schede elettroniche.

Il nuovo robot antropomorfo MELFA RV-12CRL dispone di un’estensione di 1.504 mm e una capacità di carico di 12 kg

Tra le novità introdotte recentemente sul mercato da Mitsubishi Electric c’è anche il nuovo robot antropomorfo MELFA RV12CRL, caratterizzato da un’estensione di 1.504 mm e una capacità di carico di 12 kg. Dotato di un ampio raggio d’azione, il robot MELFA RV-12CRL è adatto a diverse tipologie di impiego in molteplici ambiti industriali: dal settore alimentare a quello automobilistico, passando per la produzione di batterie agli ioni di litio, fino alle attività di logistica e pallettizzazione. Gli utenti possono inoltre beneficiare di funzioni integrate che ne semplificano l’implementazione, ne ottimizzano la sicurezza e ne riducono i tempi di inattività. 

DOSSIER

METROLOGIA, STRUMENTI DI MISURA E CONTROLLO

A CURA DI PATRIZIA RICCI
@Hoffmann Group

METROLOGIA, STRUMENTI DI MISURA E CONTROLLO

DALLA MISURAZIONE

QUALITÀ: GLI STRUMENTI DI CONTROLLO PER LE MACCHINE UTENSILI

L’IMPORTANZA DELLA METROLOGIA E DELLE TECNOLOGIE DI MISURAZIONE AVANZATE PER GARANTIRE PRECISIONE E EFFICIENZA NELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE

NNel mondo della produzione industriale, la precisione è fondamentale. La metrologia, la scienza della misura, gioca un ruolo cruciale nel garantire che le macchine utensili producano pezzi con tolleranze strettissime e qualità costante. In particolare, la metrologia, disciplina che comprende tutte le attività teoriche e pratiche che rendono possibile stabilire, mantenere e trasferire le unità di misura e le loro standardizzazioni, è essenziale per assicurare che i componenti prodotti rispettino le specifiche tecniche di progetto. Promuovendo gli standard metrologici internazionali, determinanti per l‘interoperabilità tra diversi sistemi e tecnologie, garantisce inoltre che le misurazioni siano consistenti e comparabili in tutto il mondo, facilitando la collaborazione internazionale e l‘adozione di nuove tecnologie su scala globale.

Miglioramento della qualità dei prodotti e ottimizzazione dei processi

La metrologia non solo garantisce la qualità e le funzionalità del prodotto finale, ma riduce anche gli scarti, abbassando i costi di produzione e migliorando l‘efficienza complessiva del processo produttivo. Un controllo preciso e accurato delle dimensioni del componente, infatti, concorre alla produzione di pezzi che funzionano correttamente e in sicurezza, riducendone la difettosità e diminuendo così sprechi e costi, e garantendo che prodotti e processi rispettino le normative di sicurezza e qualità. In un’epoca in cui la concorrenza globale è molto elevata, la capacità di produrre pezzi precisi e di alta qualità può fare la differenza tra il successo e il fallimento di un’azienda. Aziende che investono nella metrologia possono offrire

prodotti di alta qualità, differenziandosi dai concorrenti e migliorando la loro posizione sul mercato. Ma non solo. La capacità di garantire e dimostrare la qualità attraverso misurazioni precise costruisce la fiducia dei clienti e favorisce relazioni commerciali durature. Grazie alla metrologia, inoltre, è possibile ottimizzare i processi produttivi, migliorando l‘efficienza e riducendo i tempi di produzione perché strumenti di misura avanzati integrati nelle macchine utensili aiutano a monitorarne le condizioni e a regolare i processi in tempo reale, prevenendo guasti e riducendo i tempi di fermo macchina. Questo porta a una produzione più efficiente e sostenibile, favorendo l‘introduzione di nuove tecnologie, come la manifattura additiva (stampa 3D) e l‘automazione avanzata.

Metrologia e innovazione: un binomio inscindibile

La metrologia è intrinsecamente legata all‘innovazione e allo sviluppo tecnologico. Questa relazione simbiotica si manifesta in diversi modi, ciascuno dei quali contribuisce al progresso e alla competitività delle industrie. Ad esempio, permette di caratterizzare in modo dettagliato le proprietà fisiche, chimiche e meccaniche dei nuovi materiali: fattore cruciale per lo sviluppo di tecnologie avanzate, come i materiali compositi, i semiconduttori e i nanomateriali. La capacità di misurare con precisione a livello microscopico e nanoscopico, consente di innovare in settori come l‘elettronica, la biotecnologia e l‘ingegneria dei materiali. Fornendo gli strumenti necessari per effettuare misurazioni precise e affidabili, la metrologia è dunque fondamentale per qualsiasi attività di ricerca e sviluppo (R&D). Le misurazioni accurate consentono ai ricercatori di valutare correttamente i risultati degli esperimenti e di migliorare continuamente i processi e i prodotti. Senza misurazioni precise, sarebbe impossibile verificare ipotesi scientifiche o confrontare risultati. La metrologia stessa è un campo in continua evoluzione, con lo sviluppo di nuovi strumenti e tecniche di misurazione. Anche nel campo degli strumenti di misura tradizionali, l’evoluzione è costante. Basti pensare al calibro, uno degli strumenti di misura più comuni nelle officine meccaniche, che oggi offre funzionalità di ispezione dei pezzi lavorati con una flessibilità mai vista prima, fornendo misurazioni rapide e accurate; al micrometro, altro strumento essenziale per la misurazione di piccole dimensioni con alta precisione, oppure ai comparatori, sia meccanici che digitali, che vengono utilizzati per misurare variazioni minime in altezza

o in altre dimensioni e sono particolarmente utili per controllare la rotondità, la planarità e la concentricità dei pezzi. Le macchine di misura a coordinate (CMM) sono strumenti avanzati che utilizzano sonde per misurare con precisione le dimensioni di un pezzo in 3D. Queste macchine sono fondamentali per il controllo di qualità in molti settori industriali, in quanto possono misurare geometrie complesse con alta precisione. Ma anche le sonde di misura, spesso integrate direttamente nelle macchine utensili, consentono il controllo in-process delle dimensioni del pezzo. Questi strumenti migliorano l‘efficienza produttiva, riducendo i tempi di fermo macchina e garantendo una qualità costante del prodotto. Innovazioni come la tomografia a raggi X, la misurazione 3D, la spettroscopia e l’interferometria ottica aprono nuove possibilità per misurazioni ad alta precisione e senza contatto di pezzi complessi, in settori emergenti. Gli avanzamenti nella tecnologia di misura, infatti, alimentano ulteriormente l‘innovazione in altri campi. Ad esempio, gli strumenti ottici e laser, utilizzati per le misurazioni senza contatto, sono ideali per materiali delicati o per pezzi che non possono essere deformati durante la misurazione. Questi strumenti offrono alta precisione e velocità, rendendoli adatti a molte applicazioni industriali. I sistemi di visione artificiale, invece, utilizzano telecamere e software avanzati per ispezionare e misurare i pezzi. Questi sistemi sono in grado di rilevare difetti, misurare dimensioni e verificare la qualità dei prodotti in modo rapido e automatico. Inoltre, l‘uso crescente dell‘intelligenza artificiale e dell‘apprendimento automatico nei sistemi di visione artificiale promette di migliorare ulteriormente l‘efficienza e la precisione del controllo di qualità.

Sfide e soluzioni nella Metrologia

Le misurazioni precise possono essere influenzate da variazioni di temperatura, umidità e vibrazioni. È essenziale che gli ambienti di misura siano controllati per minimizzare queste influenze. L‘uso di materiali a basso coefficiente di espansione termica per gli strumenti di misura può aiutare a ridurre gli errori. La taratura regolare degli strumenti di misura è fondamentale per garantire l‘accuratezza delle misurazioni. Procedure di taratura rigorose e tracciabili devono essere seguite per mantenere la precisione degli strumenti nel tempo. L‘integrazione della metrologia nei processi automatizzati presenta sfide significative, ma offre anche grandi vantaggi in termini di efficienza e qualità. I sistemi di misura devono essere compatibili con le macchine utensili e i software di gestione della produzione per consentire un controllo di qualità continuo e in tempo reale. In sintesi, la metrologia non è solo una disciplina tecnica, ma una componente strategica per l‘industria moderna. È un pilastro fondamentale per l‘innovazione e lo sviluppo tecnologico. Fornendo le basi per misurazioni precise e affidabili, essa supporta la ricerca, lo sviluppo di nuovi materiali e tecnologie, l‘ottimizzazione dei processi produttivi e la standardizzazione. Senza la metrologia, il progresso tecnologico sarebbe lento e incerto, e molte delle innovazioni che oggi diamo per scontate non sarebbero possibili. La stretta relazione tra metrologia e innovazione continua a guidare l‘avanzamento della scienza e della tecnologia, migliorando la qualità della vita e aprendo nuove frontiere del sapere e dell‘ingegneria. Con l‘avanzare delle tecnologie, la metrologia continuerà a evolversi, offrendo sempre nuovi strumenti e metodologie per affrontare le nuove sfide della produzione industriale. 

ENDRESS+HAUSER

UNO SGUARDO AL

FUTURO

ENDRESS+HAUSER OFFRE DISPOSITIVI, SENSORI, MISURATORI, SISTEMI E SERVIZI PER MISURE DI LIVELLO, DI PRESSIONE, DI PORTATA, DI TEMPERATURA E ANCHE PER L’ANALISI LIQUIDI E GAS E PER LA REGISTRAZIONE DATI METROLOGIA,

FDELLA MISURA INDUSTRIALE

Fornitore leader su scala mondiale di strumentazione, soluzioni e servizi per l’automazione industriale, grazie alla sua ampia gamma di strumenti per misure di processo e a una forte presenza a livello globale, Endress+Hauser è in grado di supportare i propri clienti nei cinque continenti.

Le soluzioni di Endress+Hauser hanno lo scopo di risolvere compiti di misura, controllo e automazione per la produzione e la logistica dell’industria di processo, consentendo ai clienti di monitorare e controllare i processi con affidabilità e assicurando un funzionamento economico, sicuro ed ecologico.

L’offerta è rivolta a tutti i settori industriali: l’industria chimica e farmaceutica, l’industria alimentare e delle bevande, la potabilizzazione e il trattamento delle acque reflue, la produzione di energia, l’industria cartaria, l’industria petrolchimica, l’off-shore.

Coerenza e completezza dell’offerta sono garantite da un’efficace com-

binazione di know-how industriale e applicativo, facilità di integrazione degli strumenti, tecnologia d’avanguardia e moderne metodologie.

La filosofia di Endress+Hauser si basa sull’individuazione dei bisogni del cliente attraverso un’analisi dettagliata delle sue specifiche condizioni di produzione. Ogni materiale, ogni processo ed ogni installazione vengono esaminati con estrema cura al fine di individuare la proposta migliore per l’applicazione e ottenere, quindi, risparmi di costi e miglioramenti nel prodotto finale. La vasta alternativa di tecnologie, che sta alla base della strumentazione Endress+Hauser, e il supporto di specialisti esperti permettono poi di definire gli obiettivi dell’automazione e di elaborare la soluzione più appropriata per il cliente.

Una delle missioni di Endress+Hauser è favorire i progressi nello sviluppo e nell’uso di tecnologie innovative; sta contribuendo a dare forma alla trasformazione digitale dell’industria e alla sua defossilizzazione. I servizi comprendono un ampio portfolio di strumenti da campo,

prodotti di sistema, data manager, sistemi di comunicazione digitali, software e soluzioni/servizi completi. La priorità è massimizzare l’efficienza dell’impianto, ottimizzandone al contempo la sicurezza.

Innovazioni in primo piano

Le innovazioni apportate alla tecnologia di misura negli ultimi anni si sono rivelate determinanti ai fini dello sviluppo dei metodi di produzione nell’industria di processo, e contribuiscono a potenziare l’efficienza e la produttività degli impianti e a renderli più sicuri. Senza contare che i moderni strumenti di misura favoriscono la sostenibilità della produzione, ad esempio consentendo di rilevare i punti di alto consumo energetico oppure di ottimizzare i processi produttivi.

Netilion Flood Monitoring: un passo avanti rispetto al rischio di inondazioni

In caso di fenomeni atmosferici intensi o di forti piogge persistenti per cui il terreno non è più in grado di assorbire acqua, il rischio di inondazioni si aggrava. Una soluzione sviluppata da Endress+Hauser e Okeanos aiuta a valutare la situazione in maniera rapida e precisa: numerosi punti di misura distribuiti sul terreno inviano i dati alla piattaforma cloud Netilion. Un algoritmo AI raccoglie i valori misurati integrandoli con ulteriori informazioni, per consentire di formulare una previsione sul possibile sviluppo della situazione delle acque nella regione interessata. Su smartphone e PC, gli amministratori possono avere una panoramica della situazione e prendere misure protettive per i residenti e le infrastrutture con un vantaggio decisivo in termini di tempo.

Misura di livello basata su cloud: ottimizzazione della catena logistica

Nell’industria dei solidi sfusi, avere una panoramica dei serbatoi mobili in uso è complesso. La loro posizione è spesso sconosciuta, il contenuto residuo all’interno del recipiente non è visibile e, solitamente, non è disponibile un’alimentazione permanente per i punti di misura. Il sensore del livello di riempimento IIoT basato su cloud Micropilot FWR30 consente di rispondere a questa sfida con una combinazione di tecnologia di misura moderna e di servizi digitali. Il sensore rileva il livello di riempimento, la posizione e altri parametri, e invia i valori all’ecosistema IIoT Netilion. I dati vengono quindi elaborati e messi a disposizione dell’utente in modo chiaro attraverso diversi strumenti, generando così un vero e proprio valore aggiunto.

Fermentation Monitor QWX43: live streaming del processo di fermentazione

Durante il processo di birrificazione molti parametri richiedono un monitoraggio continuo. Fermentation Monitor QWX43 elimina la

necessità di effettuare un campionamento manuale in loco. La misura in linea assicura un monitoraggio 24 ore su 24 estremamente accurato dei parametri che determinano la fermentazione, come densità, viscosità, grado di fermentazione, estratto residuo, gravità originale e contenuto di alcol. I produttori di birra possono visualizzare i valori in qualsiasi momento su un dispositivo mobile o su un computer con accesso a Internet, con l’opzione di impostare notifiche push per ricevere informazioni immediate su possibili variazioni critiche nel processo di fermentazione.

Competenze digitali

Digital business

My Endress+Hauser è la piattaforma informativa e di approvvigionamento alla pagina endress.com. L’account consente di effettuare tutte le transazioni con Endress+Hauser in formato elettronico, mentre la combinazione delle informazioni sui prodotti con le opzioni di richiesta e acquisto rende il processo di approvvigionamento più semplice ed efficiente che mai.

Servizi e soluzioni digitali

Con i pacchetti di soluzioni digitali Endress+Hauser è possibile trasformare i dati in conoscenze (www.endress.com/apl). Dai sensori smart alla connettività, fino alle applicazioni cloud per l’analisi dei dati e alle interfacce corrispondenti ai sistemi esistenti (tra cui SAP), tutti i componenti sono coordinati fra loro in modo ottimale. In qualità di partner affidabili, Endress+Hauser assiste il cliente prima, durante e dopo la realizzazione del proprio progetto di digitalizzazione, garantendo sempre la piena conformità ai più recenti standard di sicurezza informatici e dei dati.

Tecnologie digitali.

Questi sistemi aiutano a ottenere dati preziosi dal campo per ottimizzare e monitorare i processi. Per esempio, c’è l’Ethernet-APL, una nuova tecnologia Ethernet che soddisfa le esigenze dell’industria di processo ed è studiata per essere aperta, a prova di futuro e compatibile con l’Internet of Things in ambito industriale (IIoT). Un’altra tecnologia è la Heartbeat Technology, che è integrata direttamente nei sensori e offre funzioni di diagnostica, verifica e monitoraggio. Questo rende i misuratori Endress+Hauser ancora più intelligenti, dotandoli di sensori affidabili e completi e fornendo loro dati di processo. 

GEFRAN È INNOVAZIONE NEL

CONTROLLO DI PROCESSO PER IL

SETTORE DELLA PLASTICA

ALL’AVANGUARDIA NELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI SISTEMI DI AUTOMAZIONE, QUADRI ELETTRICI E SOFTWARE DEDICATI AL MONDO DELLA PLASTICA, FINO ALLO SVILUPPO DI SOLUZIONI INNOVATIVE AD ALTO CONTENUTO TECNOLOGICO

GGefran si posiziona come partner di eccellenza per OEM, System Integrator ed End User nell’ambito delle macchine per il soffiaggio, iniezione ed estrusione della plastica. Un’offerta che si declina sia nella progettazione e realizzazione di sistemi di automazione, quadri elettrici e software dedicati al mondo della plastica, che nello sviluppo di soluzioni innovative ad alto contenuto tecnologico quali, ad esempio, i power controller monofase GRM, sensori smart, il sistema per la misurazione della deformazione QE2008-W e la nuova generazione di I/O su base EtherCAT G-Mation G3.

GRM – Power controller monofase

I power controller serie GRM-H, dedicati al controllo dei carichi resistivi nel riscaldamento industriale, già disponibili con controllo analogico e digitale IO-Link, integrano ora anche il protocollo Modbus RTU, con interfaccia seriale RS485. Grazie alla comunicazione digitale e alla diagnostica integrata, consentono di portare fin

nel profondo delle macchine le funzioni avanzate Industry 4.0 e di connettere il livello di campo con l’intelligenza di fabbrica (Edge) o remota (Cloud).

Grazie alla configurazione smart tramite l’APP Gefran NFC, disponibile per Android e IOS, è possibile un rapido set up dei principali parametri e una facile lettura dei dati diagnostici. Questa interfaccia consente inoltre di duplicare facilmente la configurazione su più dispositivi o di inviarla via file al service di assistenza che, da remoto, è in grado di analizzarla ed eventualmente modificarla.

Sensori smart

I sensori di Melt Gefran rappresentano il perfetto connubio tra tecnologia, prestazioni e connettività. Una gamma completa che include tra gli altri i trasduttori della serie ILI, basati su tecnologia IMPACT senza fluido di riempimento per un minor impatto ambientale e connettività IO-Link, e le sonde serie HIX, dedicate

Gefran GRS-H range

agli impianti di estrusione dei polimeri con certificazioni ATEX, SIL2 e PLd e protocollo di comunicazione seriale HART.

KS-I è invece la sonda di pressione industriale dotata di interfaccia IO-Link, con funzioni evolute di diagnostica ed in grado di misurare sia pressione che temperatura, con una frequenza di campionamento pari a 1.000 volte al secondo.

Per la misura della posizione Gefran offre le serie WRA-E e WPA-E, basati sulla tecnologia magnetostrittiva HYPERWAVE con connettività EtherCAT.

QE2008-W – Sistema per la misurazione della deformazione

Il sistema QE2008-W è l’ultima evoluzione del set completo di sensori wireless per la misura, ancora più accurata, della deformazione delle colonne e della forza di chiusura stampi, nelle applicazioni di stampaggio ad iniezione e pressofusione. Il prodotto è stato arricchito con esclusive funzionalità, tra cui figurano: la comunicazione Bluetooth 5.0, le batterie ai polimeri di litio a lunga durata e ricarica rapida e il monitoraggio del profilo di pressione della cavità.

G-Mation G3 - I/O modulari su base Ethercat

In evidenza anche la nuova generazione di I/O su base EtherCAT G-Mation G3, dedicati alla gestione evoluta dei segnali in campo. La meccanica modulare permette un’installazione efficiente e garantisce una manutenzione semplificata: il modulo elettronico, per esempio, è separato dal terminale e permette di pre-cablare l’intero pannello elettrico. Gli I/O G3 completano i pannelli operatore G-Mation V4x, con schermi multitouch capacitivi da 7” a 21”, nel contesto delle architetture di automazione G-Mation. Alte performance, modularità, scalabilità anche alle applicazioni più complesse e utilizzo di protocolli standard per garantire la massima interoperabilità: questi sono i concetti chiave delle soluzioni G-Mation full Gefran.

Una partnership di successo

Al cuore dell’essenza di Gefran è la sua capacità di soddisfare le mutevoli esigenze del mercato, con l’ampia offerta di soluzioni all’avanguardia.

Ne è caso esemplare la collaborazione tra Gefran e Bausano & Figli S.p.A., leading player internazionale nella progettazione e produzione di linee di estrusione personalizzate per la trasformazione delle materie plastiche. Avviata dai rispettivi fondatori oltre 50 anni fa, si rinnova costantemente, in virtù dell’eccellenza produttiva di entrambe le aziende.

Bausano si affida a Gefran per la sua capa-

soddisfare ogni istanza tecnica, anche la più complessa, in qualità di partner per l’engineering della parte elettrica, per i software di controllo degli impianti e l’elettronica.

Tra le soluzioni scelte da Bausano spiccano i sensori di Melt serie KE con riempimento NaK, i gruppi statici di potenza GRS-H e la piattaforma di Panel PC G-Mation V4x. I trasmettitori la differenza nell’otprocessi di estrusione, grazie alla capacità di mantenere un flow-rate stabile e ottimale, per prestazioni produttive superiori e all’insegna della massima sicurezza. Le sonde, in virtù del loro rivestimento in GTP+, dispongono di elevata resistenza sia alla corrosione che all’abrasione e sono in grado di leggere la pressione anche a elevate temperature (538 °C). Inoltre, la serie è dotata di sistema a trasmissione idraulica del segnale di pressione e il trasferimento della sollecitazione meccanica avviene tramite un liquido di trasmissione incomprimibile (NaK – sodio/potassio), a garanzia della stabilità in temperatura.

La serie di relè monofase a stato solido con diagnostica integrata GRS-H risulta ideale nei macchinari di lavorazione delle materie plastiche, grazie al rilevamento tempestivo delle rotture del carico o di eventuali altri guasti del loop di controllo. Diversi i vantaggi garantiti: da un lato, permette di ridurre al minimo i tempi di fermo macchina e, dall’altro, di limitare gli scarti, da cui derivano superiori costi di lavorazione. Disponibili con taglie di corrente da 15A a 120A e tensioni fino ai 600Vac, i relè si connotano per un design ultracompatto e particolarmente robusto, a favore di un’installazione agevole e performance durature nel tempo.

Infine, per la connessione delle linee di produzione, Bausano ha adottato la piattaforma di Panel PC capacitivi multitouch G-Mation V4x, con Web Server integrato e connettività 4.0. G-Mation V4x è in grado di comunicare con tutti i principali protocolli Fieldbus (EtherCAT, ProfiNET, Ethernet IP, Modbus TCP, CANopen, Modbus RTU) ed è Industry 4.0 compliant, grazie ai protocolli MQTT, OPC-UA e SQL, al fine di agevolare la comunicazione machine to machine e di rendere disponibili i dati e le informazioni a operatori, supervisori e responsabili di produzione in maniera sicura, dettagliata e veloce. La cybersecurity di G-Mation V4x è altresì garantita dal firewall integrato, che permette una segmentazione della rete, con funzionalità NAT (Network Address Translation).

“Dalla sensoristica, alle piattaforme di automazione, fino alla costante assistenza anche da remoto: Gefran è in grado di supportarci sia nello sviluppo di nuove linee, che nel revamping di impianti esistenti, con grande flessibilità e professionalità”, dichiara Clemente Bausano, Vicepresidente di Bausano & Figli S.p.A. “Una partnership di successo che affonda le sue radici nella condivisione di competenze e in un approccio orientato all’eccellenza”. 

G-Mation V45
Gefran KE SIL2

DOSSIER

HOFFMANN GROUP

QUANDO E COME CONVIENE ESEGUIRE LA TARATURA DEGLI STRUMENTI DI MISURA

PER RIDURRE I COSTI E MANTENERE ELEVATA L’AFFIDABILITÀ DEI PROPRI PROCESSI, INDUSTRIE E OFFICINE MECCANICHE DEVONO RICORRERE AD UNA TARATURA

PERIODICA DEGLI STRUMENTI DI MISURA E DI CONTROLLO. MA QUANDO E IN QUALE LABORATORIO ESEGUIRLA SENZA SPRECHI DI TEMPO E RISORSE?

SSolo attraverso la corretta misurazione di dimensioni, quantità o gradi è possibile realizzare un componente esattamente come richiesto. È una questione di standard qualitativi, ma anche di sicurezza: un prodotto difettoso potrebbe causare lesioni, aumentare reclami e costi, danneggiare anche la reputazione dell’azienda. Per questo, gli strumenti di misura nelle lavorazioni meccaniche svolgono un ruolo essenziale. “Lo scopo della taratura degli strumenti di misura – spiega Martino Costantin, Product Manager Hand Tools di Hoffmann Italia – è di minimizzare gli errori nelle fasi di misurazione per ottenere risultati accurati e affidabili. La taratura periodica non garantisce solamente la sicurezza nei contesti lavorativi e nell’uso finale dei prodotti misurati o regolati con un dato strumento, ma rappresenta anche una leva di risparmio, perché contribuisce a ridurre

la percentuale di errori. Sebbene in alcuni casi sia un obbligo, in tutti offre vantaggi significativi in termini di riduzione dei costi e degli scarti dei componenti”.

Hoffmann Group è il partner leader in Europa per utensili di qualità, postazioni di lavoro e stoccaggio e DPI, offrendo tutto il necessario, da un unico fornitore. Gli esperti di metrologia del gruppo sono in grado di ascoltare le richieste del cliente e di assisterlo dall’inizio alla fine nella realizzazione dei suoi progetti. La vasta gamma di strumenti di misura e di controllo comprende marchi leader come GARANT, HOLEX, Mahr, TESA, Mitutoyo e tanti altri. Oltre a una vasta gamma di strumenti di misura, Hoffmann offre un servizio di assistenza completo come la taratura conforme alle norme con accreditamento DAkkS.

Come e perché conviene effettuare la taratura periodica

Una delle principali priorità delle officine meccaniche è senz’altro quella di risparmiare tempo e investirlo nel modo più efficiente possibile. La taratura periodica degli strumenti di misura, oltre a essere in alcuni casi un adempimento dei requisiti di legge, è caldamente consigliata alle industrie e officine meccaniche che vogliono mantenere elevata la propria affidabilità, assicurando la sicurezza e l’efficienza economica della produzione.

Grazie ad una taratura periodica, è possibile rispettare gli standard di qualità concordati e i requisiti derivanti da standard e linee guida di qualità, quasi tutti basati sulla norma ISO 9001, e adempiere ai requisiti di legge, come ad esempio la legge su calibrazione, garanzia, responsabilità per i prodotti, responsabilità del produttore, nonché preservare la reputazione dell’azienda, evitando reclami, e ridurre i costi di responsabilità sui prodotti e sull’acquisto di strumenti nuovi.

“In questo contesto – spiega Costantin – a fare la differenza nella scelta di un laboratorio di taratura è l’opportunità di rivolgersi a un partner che sia in grado di porsi come unico interlocutore. Grazie alla nostra collaborazione con Trescal, che conta il maggior numero di accreditamenti in Italia e una rete di laboratori in Europa, ad esempio, un cliente può rivolgersi direttamente a noi per la ritaratura dei più svariati strumenti di diversi produttori, come Mitutoyo, Mahr, Tesa, Testo, GARANT, HOLEX, Stahlwille e molti altri, senza l’incombenza di dover gestire più fornitori”.

Hoffmann Group offre ai propri clienti un servizio estremamente completo che include anche la consulenza di metrologi e tecnici specializzati Trescal, leader mondiale nella taratura per aziende dell’aerospaziale, automobilistico, farmaceutico, chimico, elettronico e

delle telecomunicazioni. Ove possibile, l’azienda cerca di ridurre al massimo i tempi di fermo degli strumenti eseguendo la taratura on-site, ossia direttamente presso il cliente. Quando ciò non è possibile, spedisce gli strumenti dal cliente al centro di taratura, senza passaggi intermedi.

Un servizio ancora più semplice e affidabile

Avere un unico punto di riferimento per la taratura e ritaratura degli strumenti di misura e controllo offre numerosi vantaggi. Lo strumento viene ritirato direttamente da Hoffmann Group che lo invia ai laboratori Trescal e, una volta eseguita la ritaratura da tecnici esperti in un laboratorio climatizzato a una temperatura di 20,0 (+/- 1) °C costanti, viene riconsegnato, ritarato e completo di certificazione. In ogni momento, è possibile seguire lo stato degli ordini di taratura in tempo reale nel portale online. Tutti i certificati di calibrazione vengono forniti in formato digitale. Con la piattaforma Hoffmann per i servizi digitali, possono essere scaricati in qualsiasi momento. Basta solo registrarsi e accedere ai certificati di taratura in modo facile e veloce.

“Ci rivolgiamo a numerosi settori, soprattutto lo facciamo in modo estremamente puntuale per rispondere alle specificità di ogni tipologia di cliente. Proponiamo diversi programmi completi di taratura, sviluppati in base agli strumenti di misura peculiari in ogni settore, dall’aerospace e difesa all’automotive e trasporti, dall’energia al food, dalle telecomunicazioni fino all’industria mineraria e al geotecnico. Dallo strumento di misura standard al particolare – conclude Costantin – offriamo a ogni cliente il programma di taratura più adatto. Il nuovo catalogo delle ritarature di Hoffmann Group può essere scaricato gratuitamente da questa pagina. 

METROLOGIA, MISURA E CONTROLLO, SCIENZE E

TECNOLOGIE INDISPENSABILI PER

LA QUALITÀ

LE SOLUZIONI SENSORISTICHE DI LEUZE ELECTRONICS SI DISTINGUONO PER AFFIDABILITÀ, INNOVAZIONE E VERSATILITÀ, CON UNA AMPIA GAMMA DI PRODOTTI IN GRADO DI SODDISFARE LE ESIGENZE PIÙ SPECIFICHE

LLa metrologia, la misura e il controllo sono discipline fondamentali in una miriade di settori industriali e produttivi. La capacità di misurare con precisione e accuratezza e di controllare processi complessi è essenziale per garantire la qualità dei prodotti, l’efficienza delle operazioni e la sicurezza degli impianti. Nella metrologia, una definizione accurata è sempre un buon punto di partenza. Per cui definiamo con metrologia la scienza della misurazione. Una disciplina scientifica che si occupa di definire e stabilire unità di misura e di sviluppare metodi e strumenti per misurare con precisione e accuratezza grandezze fisiche. L’importanza della disciplina si dischiude tutta in campo scientifico e tecnologico. La metrologia è infatti alla base di tutte le attività di ricerca, poiché permette di quantificare i fenomeni in studio e di verificare le teorie sviluppate.

Nel mondo industriale la scienza metrologica assume poi un’importanza fondamentale perché la misurazione precisa di dimensioni, caratteristiche e proprietà dei materiali è essenziale per la produzione di beni di qualità e conformi agli standard di sicurezza. Anche nel commercio la metrologia assume importanza non marginale perché garantisce la corretta pesatura e misurazione dei prodotti, tutelando in ultima analisi anche i diritti dei consumatori.

Misura e controllo: fondamentali per il controllo di processo

La misura e il controllo sono due aspetti strettamente connessi che permettono di monitorare e regolare il comportamento di sistemi e processi complessi. La misurazione fornisce informazioni sullo stato

puntuale del sistema, mentre il controllo utilizza queste informazioni per attivare interventi correttivi e mantenere il sistema entro i parametri desiderati. Il controllo di misura è un processo che assicura che le misurazioni siano accurate e precise. Questo processo può includere la calibrazione degli strumenti di misura, la verifica delle prestazioni dei sensori e il monitoraggio continuo dei sistemi di misurazione.

Il controllo è cruciale per mantenere la qualità dei prodotti e dei servizi, ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza dei processi produttivi. Giusto per fare qualche esempio molto pratico, nell’industria manifatturiera Il controllo di processo è essenziale per la produzione di beni di qualità costante e per l’ottimizzazione delle risorse oppure nel mondo energetico il controllo di processo è fondamentale per la gestione efficiente di impianti di produzione e distribuzione dell’energia.

Le soluzioni sensoristiche nella metrologia moderna

Le soluzioni sensoristiche rappresentano un elemento fondamentale nella metrologia moderna. I sensori sono dispositivi che rilevano cambiamenti in vari parametri fisici, come temperatura, pressione, umidità, distanza, velocità e molto altro, convertendo questi cambiamenti in segnali che possono essere misurati e analizzati. Leuze Electronics è tra i leader nel settore delle soluzioni sensoristiche, con una vastissima gamma di prodotti che trovano applicazione in diversi settori industriali. Quando si parla di Leuze si parla di soluzioni di altissima tecnologia che includono sensori di posizione, sensori di sicurezza, sistemi di identificazione e sensori per la rilevazione di

oggetti. Prodotti e soluzioni utilizzati in vari settori, tra i l’industria automobilistica, l’imballaggio, la logistica e la lavorazione dei materiali. Tra la vasta gamma di tecnologie che Leuze mette a disposizione del mercato approfondiamo tre soluzioni che la ricerca e sviluppo Leuze ha reso particolarmente innovative: i sensori di misura a forcella, quelli per la misura dei contorni e le cortine fotoelettriche di misura.

Sensori di misura a forcella

Nella fattispecie si tratta della linea di prodotto Leuze GS754. In questi sensori, un fascio di luce a infrarossi illumina una linea CCD. Questo permette di misurare un oggetto al suo passaggio tramite la sua ombra. La risoluzione di 14 µm e l’elevata riproducibilità consentono di misurare in modo affidabile fili sottilissimi, anche metallici. La molteplicità di funzioni della misura implementate consente di rilevare la posizione dei bordi trasparenti o quale sia il filo metallico più spesso o il più sottile, e tanto altro ancora. La resistenza al vuoto ne consente l’impiego anche nella produzione delle fibre di carbonio.

Sensori per la misura dei contorni

Leuze CMS 700i è un innovativo sistema di misura dei contorni 3D che rileva al passaggio lunghezza, larghezza, altezza, deformazioni e posizione di qualsiasi oggetto indipendentemente dalla sua forma e superficie. Anche i sacchetti in polietilene vengono riconosciuti in modo affidabile. Il sistema completo include tutti i componenti per il funzionamento e l’installazione sotto un unico codice articolo. I sensori a sezione ottica prendono invece un profilo in altezza lungo una linea laser proiettata. Questo permette di rilevare oggetti in maniera multidimensionale con una risoluzione elevata. Le funzioni integrate spaziano dal controllo presenza fino alla misura di oggetti in 3D, passando per la misura dei bordi.

Cortine fotoelettriche di misura

Questi dispositivi, Leuze CML, sono perfetti per misurare oggetti mobili al loro passaggio. I risultati di misura possono essere emessi dall’interfaccia completamente integrata. Alo stesso tempo, le uscite di commutazione programmabili permettono la manipolazione di elementi a valle. Analogamente è possibile collegare in cascata più cortine fotoelettriche. Grazie alle possibilità pressoché illimitate di configurare più campi di misura e funzioni di analisi, questi dispositivi rappresentano una soluzione sicura per molteplici operazioni di misura. Le numerose lunghezze del campo di misura e risoluzioni disponibili assicurano un adattamento ottimale ad ogni applicazione. Antonio Belletti, amministratore delegato di Leuze Italia, sottolinea come “anche le nostre soluzioni sensoristiche ottiche e ad ultrasuoni per la distanza nonché la nostra gamma di fotocellule a tasteggio per le superfici contribuiscono alla nostra leadership nel campo della metrologia e del controllo. Serenamente posso affermare che le soluzioni sensoristiche di Leuze Electronics rappresentano un elemento fondamentale per la metrologia, la misura e il controllo nei processi industriali. La vasta gamma di sensori che mettiamo a disposizione del mercato consente di soddisfare le esigenze di diverse applicazioni, garantendo precisione, affidabilità e sicurezza. Grazie all’innovazione continua e alla qualità dei nostri prodotti, Leuze continua a essere un punto di riferimento nel settore delle soluzioni sensoristiche, contribuendo a migliorare l’efficienza e la qualità dei processi produttivi in tutto il mondo”. 

PRECISIONE E AFFIDABILITÀ CON LE SOLUZIONI

TEST

& MEASUREMENT DI RS ITALIA

DALLE PARTNERSHIP CON I TOP BRAND ALLE SOLUZIONI RS PRO, L’AZIENDA OFFRE STRUMENTI AVANZATI E SERVIZI A VALORE AGGIUNTO PER IL SETTORE INDUSTRIALE, CON UN OCCHIO ATTENTO ALLA SOSTENIBILITÀ

CCon l’offerta Test & Measurement, RS Italia propone una vasta gamma di soluzioni e servizi progettati per soddisfare le esigenze di precisione e affidabilità dei professionisti.

La gamma prodotti RS si basa, da un lato, sulla partnership con i top brand di settore, con un’attenzione particolare al mercato italiano e, dall’altro, sulle soluzioni RS PRO, marchio di proprietà del Gruppo RS.

In particolare, la gamma RS PRO propone una vasta scelta di strumenti di misura, a partire dagli oscilloscopi fino ad arrivare ai multimetri, dalle pinze amperometriche ai termometri digitali, e tanto

altro. Il Sigillo di Approvazione RS PRO è garanzia di prodotti rigorosamente testati, ispezionati e controllati secondo gli standard più esigenti del settore industriale. La combinazione di qualità certificata e ampia varietà di prodotti rende RS PRO la scelta ideale per qualsiasi contesto lavorativo.

L’offerta Test & Measurement di RS, inoltre, risponde anche a diversi requisiti di ecosostenibilità e standard etici, resi facilmente disponibili grazie alla gamma di prodotti Better World

Nello specifico, attraverso l’etichetta Better World vengono evidenziati gli articoli che possiedono certificazioni o prove di una maggiore

sostenibilità ambientale e sicurezza per la salute, rendendo così la scelta di opzioni più green non solo accessibile, ma anche trasparente e semplice. RS Italia si impegna costantemente per perfezionare la propria proposta, introducendo miglioramenti e ampliando i benefici. Passo dopo passo, l’azienda sta facendo progressi per creare un cambiamento positivo per il pianeta, un prodotto alla volta.

Il servizio di taratura e ri-taratura degli strumenti

Accanto all’ampia offerta di prodotti, RS Italia propone anche il servizio di taratura e ri-taratura degli strumenti di misura e di laboratorio. Con questo servizio, RS Italia mette a disposizione dei propri clienti un laboratorio di taratura in grado di garantire i più elevati standard di qualità e una gamma di oltre 7.500 strumenti disponibili con opzione di taratura già in fase di acquisto. Il servizio viene effettuato su tutti gli strumenti di misura tarabili che sono presenti sul sito oppure sul parco strumenti già in possesso dell’azienda cliente, anche se non sono stati acquistati presso RS. Sulla base delle specifiche esigenze del cliente, viene rilasciato il rapporto di taratura ISO e/o il certificato di taratura LAT

Nello specifico, il rapporto di taratura ISO può essere richiesto come controllo sulla strumentazione utilizzata per le misure sul campo, per la normale attività produttiva, di collaudo o testing aziendale. Viene emesso dal laboratorio di Vimodrone (MI) tramite l’applicazione delle procedure tecniche gestite dal partner Nemko. Il laboratorio garantisce la correttezza metrologica e la riferibilità ai campioni nazionali o internazionali

Il certificato di taratura LAT, invece, è il documento emesso da un Laboratorio accreditato (LAT) da ACCREDIA, conforme ai

requisiti della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025, di cui è garante

ACCREDIA attraverso l’approvazione delle procedure tecniche del laboratorio erogante, visite ispettive periodiche, monitoraggio della pianificazione, esecuzione ed esito dei confronti interlaboratorio (ILC). Per il rilascio del certificato accreditato LAT, RS Italia si affida a laboratori partner accreditati esterni.

Le soluzioni a valore aggiunto di RS Italia

RS Italia, inoltre, propone anche soluzioni a valore aggiunto in grado di efficientare l’approvvigionamento degli strumenti di misura.

Un esempio è RS VendStock®, un sistema di vending machine basato su tecnologia IoT che permette di gestire in sicurezza tutti quegli articoli, come gli strumenti di misura, che richiedono tracciabilità e garanzia di disponibilità. Si tratta di un sistema innovativo e automatico che, tramite distributori digitali industriali, avvicina gli strumenti di misura a bordo linea, consentendone un uso immediato agli operatori tramite accesso con tessera magnetica.

Grazie all’utilizzo di RS VendStock®, è possibile riscontrare importanti benefici a livello di disponibilità e approvvigionamento degli strumenti di misura. Questa soluzione assicura, infatti, una drastica riduzione dei tempi di attesa dei tecnici di produzione, la disponibilità di articoli 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e un controllo totale sulle spese, sulle scorte e sui costi di approvvigionamento, oltre alla completa gestione, da parte di RS, del rifornimento dei prodotti inseriti. Inoltre, RS Italia propone anche servizi di e-Procurement che permettono di ottimizzare i processi di approvvigionamento aziendale come, ad esempio, RS PurchasingManager™, eOrdering e RS PunchOut.

Nello specifico, RS PurchasingManager™ è uno strumento webbased che permette di semplificare e automatizzare tutte le attività legate agli acquisti, consentendo di accedere all’intero assortimento RS 24 ore su 24 e di avere la certezza di monitorare la spesa in qualsiasi momento. RS PurchasingManager™ offre anche molteplici livelli di autorizzazione, il controllo del budget, la verifica delle disponibilità, la gestione dei centri di costo e la configurazione di ordini aperti con plafond di spesa e rendicontazione.

Il servizio RS PunchOut, invece, permette di collegare il sistema di e-Procurement di un’azienda con l’intero assortimento online di RS, comporre il carrello ed attivare direttamente la richiesta di acquisto. Grazie al modulo eBusiness dedicato RS Italia è in grado di gestire l’integrazione di qualunque sistema, che sia SAP Ariba, Coupa o altro modulo di e-Procurement.

Infine, il servizio eOrdering di RS Italia garantisce la perfetta e completa ottimizzazione del ciclo Procure-to-Pay, riducendo il lavoro amministrativo, in modo veloce e sicuro, aumentando la precisione di processo ed eliminando, al contempo, errori negli ordini elettronici e nelle fatture. 

Scopri la gamma strumenti di misura di RS Italia
RS VendStock®

EQUATOR: COMPATIBILITÀ CON SOFTWARE DI TERZE PARTI

E CON LA PIATTAFORMA DATI RENISHAW CENTRAL

L’INTEGRAZIONE DEL CALIBRO EQUATORTMTM CON I PRINCIPALI FORNITORI DI SOFTWARE DI METROLOGIA E CON LA PIATTAFORMA PER DATI DI PRODUZIONE RENISHAW CENTRAL CONSENTE DI RIDURRE I TEMPI CICLO, MANTENENDO INALTERATO IL LIVELLO DI RIPETIBILITÀ, E DI MIGLIORARE LE PRESTAZIONI DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE

IIl principio della verifica con calibri è in uso da molti anni per controllare i processi produttivi in officina, tuttavia, la crescente complessità delle lavorazioni porta la necessità di ricorrere a sistemi di controllo dei processi nuovi e più accurati.

Il calibro Equator è flessibile, sviluppato per assicurare velocità, ripetibilità e facilità di utilizzo in applicazioni manuali o automatiche. È un sistema unico per design e funzionamento, che è già riuscito a cambiare il modo di lavorare di migliaia di tecnici di produzione, diventando il vero punto di riferimento della verifica industriale.

Oggi, grazie alla compatibilità dei sistemi di calibrazione Equator di Renishaw con i software di programmazione di terze parti, tutte

le funzioni di ispezione in officina e controllo di processo di Equator diventano accessibili a un numero maggiore di utenti, riducendo i tempi ciclo e mantenendo inalterato il livello di ripetibilità. Inoltre, l’integrazione con la piattaforma Renishaw Central, che raccoglie i dati sui processi di lavorazione e li rende disponibili a tutto lo stabilimento per consentire verifiche sul luogo di lavorazione, permette di incrementare la produttività a lungo termine, la capacità e l’efficienza dei processi.

Come funziona il sistema Equator™ Equator™ è il sistema Renishaw che offre un’alternativa versatile ai calibri fatti su misura e consente di ispezionare i pezzi lavorati

con una flessibilità mai vista prima. Si installa in pochi minuti e, grazie alla possibilità di riconfigurare il sistema, permette di portare in produzione le modifiche di progetto o di misurare pezzi nuovi in una frazione del tempo richiesto con i calibri su misura tradizionali.

I sistemi di calibrazione Equator di Renishaw sfruttano una tecnologia innovativa ad alta ripetibilità che costituisce l’evoluzione del metodo tradizionale di confronto dei pezzi di produzione con un campione di riferimento. Le migliaia di punti acquisiti con la sonda SP25 durante la scansione 3D garantiscono una metrologia superiore e consentono di misurare le forme con grande efficacia. L’aggiornamento del campione è rapido quanto la misura di un pezzo di produzione e ha l’effetto immediato di compensare le variazioni termiche all’interno dell’officina.

Come noto, questi sistemi possono essere utilizzati in stabilimenti in cui la temperatura è soggetta a variazioni significative. Basta rimasterizzare e il sistema è pronto a proseguire i confronti ripetibili con il campione.

Si usa un pezzo campione (il master) per generare una serie di dati di riferimento. La stessa routine di misura si usa per verificare ciascun pezzo di produzione. I dati di produzione sono quindi

confrontati con i dati master per calcolare le dimensioni effettive e determinare se il pezzo rientra nelle tolleranze definite dall’utente.

Grazie alle dimensioni ridotte e alla facilità di installazione, Equator può essere integrato senza problemi in qualsiasi linea automatizzata o cellula produttiva. I sistemi Equator possono essere configurati in base alle necessità dell’applicazione e del processo di lavorazione, con hardware, software e accessori opzionali per operazioni manuali e automatiche. Per questo, centinaia di aziende nel mondo stanno sostituendo con Equator i loro attuali sistemi di verifica.

La compatibilità con una serie di software di misura

Renishaw ha lavorato a stretto contatto con i principali fornitori di software di metrologia per assicurare la massima compatibilità con il calibro Equator. In questo modo, diventa possibile utilizzare Equator con un’ampia gamma di pacchetti per consentire agli utenti di sfruttare tutti i vantaggi del sistema, continuando a utilizzare i software di cui già dispongono e permettendo l’utilizzo dei sistemi Equator anche a chi prima non ne aveva accesso.

I programmi per macchine di misura a coordinate (CMM) già

esistenti possono essere adattati facilmente al calibro Equator che utilizza la funzione di comparazione per ridurre i tempi ciclo, mantenendo inalterato il livello di ripetibilità. Questa caratteristica risulta particolarmente utile quando si devono ispezionare grandi lotti di pezzi tutti uguali.

Le aziende con programmatori esperti che sono soliti usare un determinato software metrologico possono quindi utilizzare i sistemi Equator con una perdita di tempo minima, necessaria per la creazione delle routine di ispezione.

Oltre al software metrologico proprietario MODUS™, sul sito Renishaw è possibile trovare l’elenco dei software di terze parti che sono compatibili con il calibro Equator.

METROLOGIA, MISURA E CONTROLLO

Con l’integrazione del sistema Equator, i dati di produzione ricavati dai vari software possono essere utilizzati per migliorare il controllo dei processi produttivi, eliminando i costi operativi dei pacchetti software aggiuntivi, che richiederebbero ore di formazione per gli operatori, aggiungendo nuove funzionalità e rimanendo in un’ambiente di programmazione familiare.

L’integrazione

con Renishaw Central

Renishaw Central è una soluzione basata sui dati che ottimizza la produttività, la capacità e l’efficienza delle attività produttive.

Il sistema porta un nuovo livello di connettività in officina: acquisisce dati accurati e azionabili su macchine, pezzi e processi in tutto lo stabilimento e li rende disponibili in modo centralizzato per analisi e verifiche da effettuare sul luogo di lavorazione.

Grazie a questa capacità di aggregazione dei dati di produzione, la piattaforma Renishaw Central rende l’officina più connessa e accresce il livello di omogeneità, controllo e affidabilità, aiutando i produttori a raccogliere dati sui processi end-to-end e a utilizzarli per sviluppare un’architettura di sistema in grado di coprire l’intero stabilimento.

L’integrazione con i sistemi Equator contribuisce a ottimizzare i processi produttivi. Oggi più che mai, gli stabilimenti produttivi hanno bisogno di raccogliere ed elaborare dati. Ma solo chi ha accesso ai dati giusti al momento giusto è in grado di sfruttare appieno tutti i vantaggi del modello “smart factory”.

La piattaforma dati smart manufacturing Renishaw Central si connette ai dispositivi di misura del processo produttivo e fornisce informazioni preziosissime che le aziende manifatturiere possono utilizzare per analizzare, identificare, prevedere e correggere gli errori durante il processo, ancora prima che si verifichino.

La piattaforma consente quindi di monitorare e aggiornare i sistemi di lavorazione e controllo qualità e, inoltre, dispone di una funzione software esclusiva e brevettata, chiamata IPC (Intelligent Process Control) che permette di aggiornare i parametri del processo di produzione. Grazie alla sua capacità di prevedere, individuare e correggere gli errori nei processi, ancora prima che si verifichino, è possibile introdurre soluzioni di automazione sempre più sofisticate e processi che migliorano la produttività a lungo termine, la capacità e l’efficienza.

Il risultato è uno stabilimento più efficiente e produttivo, con processi ottimizzati, tempi di inattività e sprechi ridotti al minimo e una significativa riduzione dei costi.

“Il concetto alla base di Renishaw Central nasce dalla necessità di digitalizzare, visualizzare e controllare i processi di produzione e misura all’interno dei nostri stessi stabilimenti di produzione. Cercavamo una soluzione per migliorare la nostra capacità di risoluzione dei problemi e per agevolare l’adozione di sistemi automatici per il controllo dei processi”, ha dichiarato Guy Brown, Development Manager di Renishaw Central. “Ci troviamo ad affrontare le stesse sfide dei nostri clienti, ma siamo convinti di aver creato una soluzione digitale in grado di produrre dati azionabili in qualsiasi officina di produzione”.

I produttori possono sfruttare Renishaw Central per valutare le prestazioni dei dispositivi presenti in officina, comprendere meglio come vengono utilizzati e verificare e convalidare la qualità dei pezzi. I dati sui dispositivi vengono visualizzati in tempo reale su una serie di dashboard molto intuitive e, successivamente, possono essere passati tramite API su tool molto comuni, come ad esempio Microsoft® Power BI. Le informazioni ottenute possono essere quindi utilizzate per applicazioni di controllo in-process e per ottenere un costante miglioramento. 

Termini della Meccatronica

Dossier di approfondimento tematico

Tutorial di aggiornamento professionale

Case history selezionate dal comitato

Progettisti d’impianti, società di

* diffusione che verrà assoggettata a certificazione

Versione cartacea

Si amplia l’appuntamento con l’inserimento dei nuovi lemmi della meccatronica alla guida multilingue dei termini della meccanica che raggruppa circa 3.000 termini tecnici, già tradotti in ben 9 lingue. Un fascicolo personalizzabile nelle copertine, nella foliazione (con l’inserimento di quartino) e disponibile anche per piccole tirature.

Versione web

www.terminidellameccanica.com, guida online gratuita, consultata quotidianamente da tutti gli attori del mondo della meccanica, permette la sponsorizzazione di una serie di termini, collegando la selezione ai dati aziendali o di prodotto, immediatamente visibili durante la consultazione.

L’evento

Clusters

meet Regions a Milano ed il ruolo dei Cluster a supporto dell’innovazione e dello sviluppo industriale regionale

IL 26 E 27 MARZO 2024, AFIL - ASSOCIAZIONE FABBRICA INTELLIGENTE LOMBARDIA HA ORGANIZZATO A MILANO L’EVENTO “CLUSTERS MEET REGIONS”, INSIEME ALLA EUROPEAN CLUSTER COLLABORATION PLATFORM (ECCP) ED A REGIONE LOMBARDIA, SU MANDATO DELLA COMMISSIONE EUROPEA E CON IL SUPPORTO DEI CLUSTER TECNOLOGICI LOMBARDI

di Martina Imarisio Neviani, Samuel Nazzareno Monaco, Paolo Vercesi – AFIL

L’

L’evento internazionale tenutosi a Milano il 26 e 27 marzo 2024, dal titolo “Twin Transition: Italian ecosystems and the European agenda for sustainability”, ha riunito presso Palazzo Lombardia, sede di Regione Lombardia, oltre 200 partecipanti provenienti da tutta Europa per condividere buone pratiche ed esplorare modelli e strategie sul tema della transizione digitale ed ecologica, concentrandosi sul panorama italiano pur mantenendo uno sguardo sulla dimensione europea.

L’obiettivo dell’iniziativa “Clusters meet Regions”, lanciata dalla European Cluster Collaboration Platform (ECCP) nel 2022, è quello di facilitare, tramite l’organizzazione di incontri e workshop transnazionali, la condivisione e la potenziale replicazione delle buone pratiche all’interno delle quali i Cluster rivestono un ruolo attivo nelle economie regionali, contribuendone alla crescita economica, e, al tempo stesso, di creare e promuovere collaborazioni con aziende, enti e stakeholder locali per lo sviluppo industriale delle regioni.

In tale contesto, il 2024 si è aperto con la tappa lombarda del ciclo di incontri “Clusters meet Regions”. Ospitato per la prima volta in Italia, grazie all’iniziativa di AFIL e Regione Lombardia, l’evento è stato colto come un’opportunità unica per valorizzare il posizionamento ed il ruolo dei Cluster regionali che, nel corso degli anni, hanno sostenuto la Lombardia nel percorso per affermarsi saldamente nell’economia italiana e consolidarsi come centro di eccellenza e catalizzatore di crescita, con particolare riferimento ai temi della sostenibilità, digitalizzazione ed innovazione.

Partecipando attivamente ad iniziative europee di questo calibro (come anche Iniziativa Vanguard, Smart Specialisation Platform e Quattro Motori per l’Europa), AFIL e Regione Lombardia si posizionano, in particolare, come punto di riferimento per lo scambio di conoscenze ed esperienze in termini di definizione dei bisogni e delle sfide future per il settore manifatturiero. Attraverso le informazioni ed i dati messi a disposizione dai due enti, ECCP ha redatto un Input Paper ed un Case Study relativi alla Lombardia, entrambi pubblicati in previsione dell’evento di Milano. Il primo documento fornisce un’analisi approfondita del panorama dei Cluster Tecnologici Lombardi ed alcune considerazioni cruciali per il suo sviluppo futuro, mettendo in luce la resilienza dimostrata durante la pandemia ed il ruolo fon-

damentale di tali enti nella promozione della crescita economica e dell’innovazione regionale. Inoltre, grazie al focus particolare sulla Strategia di Specializzazione Intelligente di Regione Lombardia e sulla sua integrazione con l’agenda europea per la sostenibilità, tale documento è stato un prezioso strumento per orientare le discussioni dell’evento “Clusters meet Regions” ed è stato infatti oggetto di approfondimento nella sessione di apertura. Il Case Study, invece, è dedicato al ruolo di Regione Lombardia e del Cluster AFIL nel supporto alla transizione industriale nel manifatturiero. Attraverso due brevi video interviste e la presentazione dell’ecosistema regionale, delle politiche implementate, delle sfide affrontate e delle iniziative concrete messe in campo (tra cui, nel caso di AFIL, i progetti europei), ECCP ha tracciato un profilo dei due enti con particolare riferimento al tema della Twin Transition.

Grazie a tale lavoro preparatorio, ECCP, Regione Lombardia ed AFIL hanno pianificato l’evento “Clusters meet Regions” con obiettivi chiaramente delineati: promuovere un’analisi dell’efficacia delle politiche e strategie a livello nazionale ed europeo e della loro implementazione a livello locale; presentare modelli innovativi e scelte strategiche adottate da varie regioni italiane ed europee, corredandoli con esempi concreti presentati dai vari speaker; creare opportunità di networking e facilitare così la collaborazione interregionale, mettendo in evidenza il ruolo fondamentale dei Cluster in tale processo.

Significative sono state le parole utilizzate, in apertura dell’evento, da Regione Lombardia, secondo cui “I Cluster svolgono un’importante

funzione nel mappare l’area di specializzazione e gli ecosistemi di innovazione identificati dalla Strategia di Specializzazione Intelligente regionale”. Dopo i saluti istituzionali da parte dell’autorità regionale, del Cluster Fabbrica Intelligente (CFI) e di AFIL, e la presentazione dell’Input Paper, il workshop ha previsto una serie di Panel Sessions dedicate a tematiche di rilievo, con il coinvolgimento di importanti figure accademiche ed istituzionali, rappresentanti delle imprese ed altri stakeholder del territorio. Oltre a queste sessioni di approfondimento, vi è stato spazio per due Pitching Sessions dedicate a start-up e Cluster, che hanno fornito agli attori interessati un’opportunità concreta per mostrare le proprie iniziative e buone pratiche in un’ottica di condivisione e sviluppo per una crescita comune. In particolare, all’interno della Panel Discussion sul rapporto tra ricerca ed industria, è stato presentato ufficialmente il documento di sintesi sulle “R&I Priorities for enhancing Artificial Intelligence applications in Manufacturing in Lombardy”, frutto di un percorso di riflessione facilitato dal Cluster AFIL e coordinato da Politecnico di Milano ed Università degli Studi di Bergamo.

Parte integrante del programma dell’iniziativa, sono stati inoltre due eventi collaterali organizzati nel pomeriggio del 27 marzo 2024: la visita guidata a MIND Milano Innovation District ed il meeting annuale del Pilot “Efficient and Sustainable Manufacturing” (ESM) dell’Iniziativa Vanguard. La prima attività ha permesso ad una cinquantina di partecipanti di visitare l’area dove si sta portando avanti una progettualità legata all’innovazione ed alla qualità di vita sostenibile, in un distretto unico

in Europa per dimensioni e modello. Parallelamente, l’incontro del Pilot ESM (di cui il Cluster AFIL è co-coordinatore) ha approfondito, in particolare, la collaborazione interregionale nella catena di valore delle batterie, facilitata dal progetto europeo BATMASS.

Come testimoniato da quest’ultima attività, l’iniziativa “Clusters meet Regions” è stata l’occasione per il Cluster AFIL, e per altri attori, attraverso uno stand dedicato, per mostrare il contributo dei propri progetti europei sul tema della Twin Transition nel manifatturiero. AFIL ha promosso alcuni dei progetti implementati, in particolare quelli co-finanziati attraverso il nuovo strumento europeo Interregional Innovation Investments (I3): DeremCo (che intende supportare le PMI del settore dei compositi nello sviluppo di nuovi modelli di business circolari e nella promozione dell’innovazione tecnologica), BATMASS (che mira a creare una “European Circular Battery

Il Cluster AFIL

Valley”, focalizzandosi sul riciclo e remanufacturing delle batterie) e SMART-Growth (il cui obiettivo è l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nel processo di crescita dei cristalli per applicazioni industriali e, in particolare, nel settore della fotonica). In coerenza con la propria missione, il Cluster AFIL ricopre un ruolo attivo anche in altri progetti legati alla transizione digitale ed ecologica, presentati durante l’evento “Clusters meet Regions”, tra cui: ADMA TranS4MErs (per il supporto alle PMI manifatturiere nel proprio percorso di trasformazione digitale), AI REDGIO 5.0 (che mira a promuovere l’adozione delle tecnologie di Intelligenza Artificiale nelle imprese manifatturiere), LCAMP (finalizzato allo sviluppo delle competenze nel settore della manifattura avanzata), PIMAP4Sustainability (per accelerare l’adozione di soluzioni e processi digitali ed ecologici in ambito fotonica, materiali avanzati e mani-

fattura avanzata), PLASTIX (il cui obiettivo è agevolare una trasformazione industriale verso un’economia efficiente delle risorse, con particolare riferimento alle politiche in ambito riciclo, riutilizzo e sostituibilità della plastica) e GreenSmartMed (che intende sviluppare una metodologia per favorire la cooperazione transnazionale tra gli attori della Quadrupla Elica). L’evento “Clusters meet Regions” ha costituito dunque un’occasione per Regione Lombardia, AFIL e gli altri attori intervenuti per mostrare il proprio contributo nel promuovere lo sviluppo industriale sostenibile e la visione comune dell’innovazione e del progresso nel settore manifatturiero. In particolare, l’iniziativa ha dato modo ai Cluster di presentare il proprio ruolo e le attività sinergiche portate avanti con Regione Lombardia, in un’ottica sistemica a beneficio degli attori del territorio, come leva strategica per la crescita economica della regione. 

AFIL – Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia – è il Cluster Tecnologico per il Manifatturiero Avanzato ufficialmente riconosciuto da Regione Lombardia. Attraverso le Strategic Communities, ovvero gruppi di lavoro formati da grandi imprese, PMI, start-up, associazioni, università e centri di ricerca che lavorano su tematiche strategiche per il manifatturiero lombardo, AFIL accompagna i suoi associati in un percorso collaborativo di crescita attraverso incontri tematici, workshop, webinar, matchmaking, missioni internazionali, favorendo lo sviluppo di progettualità di filiera e promuovendo la R&I anche a livello interregionale.

Le Strategic Communities di AFIL ad oggi sono 6: De- and Remanufacturing for Circular Economy, Digital Transformation, Advanced Polymers, Additive Manufacturing, Secure and Sustainable Food Manufacturing, Smart Components. Per maggiori informazioni sulle attività di AFIL e per le modalità di adesione al Cluster, si invita a visitare il sito www.afil.it oppure a scrivere all’indirizzo comunicazione@afil.it

“Education” il programma a supporto degli istituti di formazione

EPLAN, CONSAPEVOLE DELL’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE TECNICA DELLE NUOVE GENERAZIONI, HA RECENTEMENTE POTENZIATO LA SUA PROPOSTA “EDUCATION”, ARRICCHENDO LE SOLUZIONI A DISPOSIZIONE DEI DOCENTI. L’OBIETTIVO È QUELLO DI SUPPORTARE LE SCUOLE NELLA FORMAZIONE DEGLI

STUDENTI ALLE SFIDE DI INDUSTRIA 5.0, FORNENDO L’OPPORTUNITÀ DI PREPARARSI

SUI TEMI DELL’INGEGNERIA ELETTRICA E DELLA PROGETTAZIONE ATTRAVERSO UN’ESPERIENZA CONCRETA di E. S.

LLa digitalizzazione sta rivoluzionando il settore manifatturiero con innovazioni come la produzione paperless, la digitalizzazione della manutenzione e la realtà aumentata. Queste trasformazioni richiedono specialisti altamente qualificati che comprendano e sappiano utilizzare le nuove tecnologie.

Per aiutare a costruire le competenze richieste, il programma Eplan Education offre agli studenti strumenti utili per concretizzare quanto imparato in via teorica e fornisce una esperienza diretta per sviluppare progetti pratici di ingegneria elettrica, gemelli digitali e schemi rispondenti ai reali standard industriali.

La proposta

Il programma Education offre licenze per l’utilizzo didattico del software Eplan Electric

P8 e i suoi add-on, come Eplan Preplanning per la pre-progettazione tecnica, Eplan Pro Panel per la costruzione di quadri elettrici e la progettazione di armadi elettrici in 3D, Eplan Fluid per i sistemi di potenza fluida in idraulica, pneumatica, raffreddamento e lubrificazione o Eplan Harness proD per la generazione di cablaggi in 3D. Inoltre, è incluso l’accesso completo a Eplan Data Portal che raccoglie i dati di componenti elettrici dei principali produttori mondiali.

Eplan propone agli Istituti di formazione superiore un accordo di cooperazione, grazie al quale fornisce gratuitamente strumenti e risorse avanzate per avviare gli studenti all’utilizzo del CAD elettrico, in cambio di attività di co-marketing da sviluppare nell’anno. Il programma include anche un servizio

di installazione guidata e un Basic Training Course per i docenti, oltre all’accesso a dettagliati corsi di eLearning per l’autoapprendimento e a suggerimenti didattici pensati per pianificare le lezioni in classe. Il portfolio è completato da test online, disponibili in quattordici lingue e in conformità a due standard industriali (IEC e NFPA). Fornendo un’esperienza diretta sul software, Eplan Education assicura agli studenti una preparazione adeguata per entrare nel mondo del lavoro e permette alle scuole di rimanere competitive nel mercato del territorio implementando la propria offerta.Eplan pone molta attenzione al mercato e alla società e, grazie al programma Education, diventa l’anello di congiunzione tra studenti, scuole e imprese, favorendo il mondo del lavoro e il futuro dei giovani. 

NORDMECCANICA UTILIZZA DA DECENNI I COMPONENTI JOHNSON-FLUITEN

PER ASSICURARE L’AFFIDABILITÀ DELLE PROPRIE SOLUZIONI. QUESTO LUNGO SODALIZIO SI FONDA SULLA PERFETTA ADATTABILITÀ DEI COMPONENTI

ALLE ESIGENZE DI NORDMECCANICA, SULLA LORO BASSA NECESSITÀ DI MANUTENZIONE E SULLA DISPONIBILITÀ DI JOHNSON-FLUITEN A SODDISFARE

OGNI RICHIESTA DEL CLIENTE

a cura della redazione

NORDMECCANICA E JOHNSON-FLUITEN

UNA PARTNERSHIP DI SUCCESSO PER MACCHINARI

INDUSTRIALI DI ALTA QUALITÀ

Da oltre 45 anni Nordmeccanica, azienda dal cuore piacentino ma presente in ben 87 paesi in tutto il mondo, progetta e produce macchinari per la spalmatura, l’accoppiamento e la metallizzazione di materiali in bobine, utilizzati principalmente per imballaggi flessibili. In questi decenni l’azienda si è evoluta rapidamente, passando da uno stabilimento di 3.000 mq agli attuali 33.000 mq di superficie, con una capacità produttiva che la pone al vertice del segmento a livello mondiale.

L’offerta Nordmeccanica è decisamente varia: spazia dalle semplici spalmatrici a macchinari complessi in grado di gestire diversi materiali per ottenere accoppiati e anche soluzioni a tre strati. L’azienda offre inoltre innovative metallizzatrici che si basano su un sistema di vuoto per offrire prestazioni eccezionali in termini di rapidità della produzione e qualità del prodotto finito.

Alle decine di proposte collaudate presenti a catalogo, in grado di soddisfare le richieste della maggior parte delle aziende, si affiancano soluzioni customizzate che Nordmeccanica è

in grado di realizzare partendo da moduli testati per offrire in breve tempo un macchinario affidabile e dalle prestazioni perfettamente dimensionate alle esigenze del cliente.

L’importanza della flessibilità

Con una gamma così ampia di macchinari, è facile pensare che Nordmeccanica abbia bisogno di una grande varietà di componenti differenti, con una conseguente gestione del magazzino alquanto complessa. In realtà il sodalizio con alcuni fornitori, in grado di produrre componenti estremamente versatili, ha permesso di semplificare notevolmente questo aspetto della produzione. È il caso di JohnsonFluiten, azienda che da oltre vent’anni realizza giunti rotanti per un’ampia varietà di applicazioni. I componenti di questo fornitore sono apprezzati per l’eccezionale tenuta, la robustezza, la durata e l’affidabilità, ma in particolare per la possibilità di adattarsi ai diversi fluidi utilizzati nel processo produttivo.

Grazie a questa flessibilità, Nordmeccanica è riuscita a individuare, nella gamma di giunti rotanti prodotti da questo fornitore, due modelli con i quali è in grado di completare

la stragrande maggioranza dei propri progetti. Questo ha permesso a Nordmeccanica una marcata standardizzazione negli ordini dei componenti, che nulla toglie, grazie alla flessibilità di utilizzo dei giunti rotanti, alla differenziazione della produzione di macchinari.

La standardizzazione ha diversi vantaggi: dal punto di vista del cliente, permette di effettuare ordinativi di maggiore volume di ogni referenza e spuntare quindi condizioni commerciali più competitive, mentre il fornitore è in grado di programmare al meglio la produzione e la gestione delle scorte, il che rende più facile garantire consegne sempre puntuali.

Un modello per molteplici utilizzi

Fra i numerosi modelli di giunti rotanti prodotti da Johnson-Fluiten, Nordmeccanica ha scelto i giunti SERIE R in due dimensioni; ¾” e da 1”. I giunti rotanti della SERIE R sono adatti soprattutto per la gestione dell’acqua a diverse temperature e pressioni. Uno degli aspetti più distintivi di questi componenti è l’adozione di una tenuta meccanica microlappata, che garantisce un passaggio uniforme e completo del fluido. Questo non solo migliora

l’efficienza del processo, ma lubrifica anche la tenuta stessa, prolungandone la durata e riducendo la necessità di manutenzione.

Oltre a ciò, la tenuta meccanica bilanciata è progettata per gestire applicazioni ad alta pressione, rappresenta un valore aggiunto inestimabile. Grazie a facce simmetriche che distribuiscono uniformemente la pressione, questa tecnologia minimizza la generazione di calore e l’attrito durante il funzionamento. Questo si traduce direttamente in una riduzione dell’usura delle facce di tenuta, estendendo notevolmente la vita utile dei componenti e offrendo significativi risparmi sui costi legati alla manutenzione e alla sostituzione. Per un costruttore di macchinari industriali, scegliere i giunti rotanti SERIE R significa investire in una soluzione che non solo ottimizza le prestazioni, ma che contribuisce anche a ridurre i costi operativi a lungo termine. Con i giunti rotanti da ¾ e

da 1 pollice, Normeccanica riesce a realizzare più del 90% dei macchinari che produce. Per i restanti impianti, generalmente su misura, dove occorrono soluzioni personalizzate, i tecnici Johnson-Fluiten sono sempre a disposizione per identificare all’interno dell’ampio catalogo il giunto più adatto o, se necessario, per adattare un giunto esistente o progettarlo appositamente in tempi rapidi.

Manutenzione non necessaria

Per un produttore come Nordmeccanica

che esporta una gran parte dei propri macchinari in tutto il mondo, è fondamentale dotarsi di componenti che non richiedano manutenzione, siano sempre affidabili e di lunga durata, in modo da minimizzare il rischio che i tecnici dell’azienda debbano affrontare lunghe e onerose trasferte per provvedere alla riparazione. Con i giunti Johnson-Fluiten l’obiettivo è raggiunto: le necessità di manutenzione sono praticamente nulle e il funzionamento affidabile e costante. Anche la durata è notevole: robusti e costruiti con materiali selezionati accuratamente, resistono all’utilizzo intenso per un tempo equiparabile alla vita utile della macchina.

Vivamente raccomandati

Tale è la fiducia riposta da Nordmeccanica nei componenti Johnson-Fluiten che, in alcune occasioni, si sono trovati a raccomandarli a clienti che avevano chiesto specificamente i giunti di altri produttori, salvo poi scoprire che fornivano prestazioni non ottimali. Su consiglio di Nordmeccanica sono passati ai giunti rotanti Johnson-Fluiten e hanno apprezzato i miglioramenti nell’efficienza del processo produttivo che ne sono conseguiti.Per l’insieme di queste caratteristiche positive, Nordmeccanica non ha motivo di valutare alternative: l’azienda è perfettamente soddisfatta dalla collaborazione con Johnson-Fluiten e prevede che continuerà ancora per molto tempo. 

THE LÄND OF “N

Metalwörking

OGNI DUE ANNI, IL CUORE DELL’INDUSTRIA

METALLURGICA BATTE ALLA AMB DI STOCCARDA, FACENDO DEL BADEN-WÜRTTEMBERG IL LUOGO DI INCONTRO INTERNAZIONALE DEL SETTORE di Eleonora Segafredo

on siamo solo, come dice magnificamente la campagna The Länd, la vera terra delle possibilità illimitate. Noi siamo soprattutto anche la terra delle possibilità illimitate nell’industria della lavorazione e trasformazione dei metalli e quindi The Länd of Metalwörking”, ha dichiarato Sebastian Schmid, membro della Direzione di Messe Stuttgart, in occasione della preview alla AMB 2024 il 10 giugno presso il Mövenpick Hotel Stuttgart Airport. Schmid si è detto molto soddisfatto degli ottimi dati di registrazione per la fiera internazionale della lavorazione dei metalli di quest’anno. “Con oltre 1.200 aziende provenienti da 30 Paesi, l’AMB 2024 è al completo e il numero aumenterà ancora grazie alle iscrizioni tardive dei co-espositori”. I visitatori dell’AMB possono quindi aspettarsi un’ampia offerta di espositori, in cui saranno rappresentati i principali produttori mondiali di macchine utensili per il taglio dei metalli e di utensili di precisione, oltre a performanti PMI e start-up innovative della regione. Focus sulla comunicazione tra macchine L’AMB di quest’anno si concentrerà ancora una volta sugli ultimi sviluppi in materia di macchine utensili e sistemi di produzione, sistemi di controllo e azionamenti, soluzioni di automazione e relative tecnologie di misurazione e collaudo. Per quanto riguarda l’Industria 4.0, la cui importanza è ancora una volta aumentata in modo massiccio nell’industria metallurgica, gli interessati potranno informarsi su reti intelligenti, soluzioni di automazione, applicazioni CAD/CAM, robotica collaborativa e IA. L’iniziativa umati (universal machine technology

interface), sostenuta da VDW e VDMA, organizza una mostra speciale sulla diffusione e l’utilizzo di standard di interfaccia aperti basati su OPC UA. L’esposizione mostra come macchine e sistemi possono comunicare tra loro o essere integrati in ecosistemi IT specifici per i clienti e gli utenti. L’interazione tra macchine è anche al centro della SmartFactory, una catena di processi completamente automatizzata nell’area dell’ingresso est, dove diversi produttori dimostreranno come i sistemi interagiscono attraverso le interfacce. I visitatori dello stand possono utilizzare il software di ordinazione per avviare la produzione di un cubo multiutensile in alluminio, che sarà prodotto dal vivo durante la fiera. Non appena il pezzo è finito, la persona che ha effettuato l’ordine riceve un messaggio che indica che il suo multiutensile è pronto per essere ritirato. Una vasta offerta per il networking e un nuovo premio Tuttavia, all’AMB non sono solo le macchine a essere messe in rete, ma tradizionalmente anche le persone, grazie alle numerose e interessanti offerte del programma di supporto di quest’anno. Ad esempio, la International Gallery nell’Oskar Lapp Halle (padiglione 6) offre ai visitatori della fiera e ai team delle aziende espositrici una piattaforma per stabilire contatti con le principali associazioni del mercato internazionale. organizzerà anche happy hour specifici per ogni Paese, per favorire il networking. Inoltre Messe Stuttgart organizza all’AMB happy hour specifici regionali per facilitare il networking. Nel parco della fiera c’è l’opportunità di concludere la giornata con bevande e spuntini dopo il lavoro e di chiacchierare in un’atmosfera rilassata. L’affumicatore in acciaio inox “Big Louis”, entrato nel 2015 nel Guinness dei primati come il più grande affumicatore del suo genere, sarà sicuramente una vera attrazione, e non solo per gli appassionati del barbecue. Il partner fieristico Ludwig Grill, che ha prodotto il mega apparecchio nel Baden-Württemberg, sarà a disposizione nel parco della fiera per rispondere alle domande sulla sua produzione.

L’AMB Award sarà presentato per la prima volta all’AMB 2024. Con questo riconoscimento si intendono premiare eccezionali novità e sviluppi in varie categorie

di prodotti, che rappresentano un significativo valore aggiunto per l’industria. I prodotti presentati saranno valutati sulla base di diversi criteri da una giuria neutrale e di alto livello, in cui sono rappresentate in egual misura le associazioni e la scienza.

Visita della fiera comoda ed efficiente con l’app AMB

Un’altra novità dell’AMB 2024 renderà ancora più facile pianificare la visita e orientarsi nel centro espositivo e nei padiglioni: l’app AMB. Essa consente ai visitatori di preparare la loro visita alla fiera in modo rapido e semplice. Non solo fornisce tutte le informazioni importanti sull’AMB, tra cui il programma di supporto, le conferenze e i workshop, ma consente anche di creare un elenco individuale di espositori per una giornata efficiente in fiera utilizzando una funzione di preferiti. Una planimetria interattiva dei padiglioni garantisce agli utenti di avere sempre tutto sotto controllo. La app AMB    per iOS e Android a disposizione per il download.

Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo www.amb-messe.de/

Le associazioni su AMB:

Prof. Claus Oetter, Direttore Generale di VDMA Software und Digitalisierung, responsabile del reparto informatico L’AMB è una piattaforma importante per noi, in quanto vi vengono esposte le innovazioni e i progressi tecnologici nel settore della lavorazione dei metalli. Sottolinea gli sforzi congiunti per guidare il settore verso un futuro

Sebastian Schmid, membro della Direzione di Messe Stuttgart | Copyright: Landesmesse Stuttgart GmbH

“Progresso, innovazione e soluzioni personalizzate: ecco cosa conta per DMG MORI. Alla AMB 2024, nel padiglione 10, vi mostreremo come potete ottimizzare i vostri processi produttivi con le più recenti tecnologie MX - Machining Transformation.”

Marcus Kurringer, Direttore Marketing, Gebr. Heller

Maschinenfabrik GmbH

All’insegna del motto “Passion for Production”, ci presentiamo come partner di produzione competente e appassionato per i nostri clienti alla AMB 2024, che rappresenta un’importante pietra miliare nel panorama fieristico internazionale. La presenza in fiera di HELLER si concentrerà sulle più recenti soluzioni a 360° per la produzione di domani. Tra i prodotti esposti ci sono il centro di lavoro a 5 assi F 5000 di ultima generazione e un magazzino utensili di nuova concezione, nonché il centro di lavoro a 5 assi HF 3500, automatizzato con una cella robotizzata HELLER.

digitalizzato. La VDMA Software and Digitalisation svolge un ruolo centrale nello sfruttamento delle potenzialità delle tecnologie digitali nell’industria manifatturiera e supporta le aziende nel rafforzamento della loro competitività. La produzione, l’ottimizzazione digitale dei processi, l’analisi dei dati, l’intelligenza artificiale e la cybersecurity sono temi centrali. Markus Heering, direttore generale della VDW (Associazione tedesca dei costruttori di macchine utensili). In qualità di sponsor concettuale, la VDW rappresenta i costruttori di macchine utensili alla AMB. La Fondazione Giovani Talenti per l’industria Meccanica, fondata in passato dalla VDW e nel frattempo portata avanti insieme alla VDMA, è impegnata da molti anni nella promozione dei giovani talenti nel settore metalmeccanico, anche in occasione di AMB 2024, e organizza la mostra speciale sulla formazione nell’Atrio dell’ingresso est all’insegna del motto Fai qualcosa con il futuro: le tue chance nell’industria meccanica. Per la prima volta, alla AMB si terrà il raduno scolastico TechVenture - La tecnologia non è solo matematica organizzato dalla Wissenschaftliche Gesellschaft für Produktionstechnik WGP. Saremo presenti anche con umati - universal machine technology interface, la nostra interfaccia standardizzata per la comunicazione con le macchine in fabbrica. Markus Heseding, direttore generale delle associazioni VDMA per gli utensili di precisione e per la tecnologia di misurazione e collaudo “I produttori di utensili da taglio, di tecnologie di bloccaggio e di tecnologie industriali di misurazione delle lunghezze non vedono l’ora che arrivi la AMB a settembre. Per questi settori, l’AMB è l’evento fieristico clou dell’anno in Europa, da cui sperano di trarre un forte impulso commerciale. Al Forum tecnologico della VDMA, che si terrà nel padiglione 1 dal 10 al 13 settembre 2024, i professionisti del settore manifatturiero potranno ancora una volta avere una rapida panoramica delle più importanti innovazioni nei settori della lavorazione, della tecnologia di bloccaggio, della tecnologia di misurazione e collaudo, della digitalizzazione e della ricerca, nonché scambiare idee direttamente con gli sviluppatori”.

Bernd Hilgarth, CSO, CHIRON Group

Chiunque visiti l’AMB di Stoccarda si trova nel cuore del punto d’incontro più importante dell’anno per il settore. Dagli ingegneri applicativi ai responsabili delle decisioni... qui tutti hanno l’opportunità di parlare delle loro sfide e di trovare la soluzione migliore tra un’ampia gamma di opzioni. Microlavorazioni, automazione e soluzioni chiavi in mano saranno i nostri punti di forza. E: per i giovani, l’edizione speciale dedicato all’educazione è semplicemente un must!

Melissa Albeck, Executive Director Ceratizit Group “L’AMB è sempre stata un barometro affidabile dell’umore del settore e per questo la fiera è così importante per CERATIZIT. Non da ultimo perché possiamo dialogare intensamente con i nostri clienti e partner internazionali e presentare i nostri prodotti e servizi di punta. Quest’anno l’attenzione si concentrerà in particolare sulle innovazioni sostenibili nel settore degli utensili”

Martin Winterstein, Direttore Generale di ANCA Europe GmbH/Managing Director ANCA Europe GmbH

L’AMB di Stoccarda è sempre stata una fiera molto vivace e stimolante. I visitatori si distinguono per l’elevato livello di competenza, l’internazionalità e l’ampio spettro di settori, le discussioni sono tecnicamente impegnative e produttive. In qualità di promotori dell’innovazione nella produzione di utensili di precisione, vogliamo dare impulso alla ripresa! A tal fine, presenteremo dimostrazioni dal vivo di utensili per dentare e della lavorazione di pezzi grezzi, nonché tecnologie, automazione e software per il massimo dell’efficienza e della qualità.

Carlo Buck, Direttore Generale GF Machining Solutions GmbH

L’AMB sta diventando sempre più la fiera leader per la lavorazione dei metalli in Germania. GF lo sottolinea con la presentazione della prima mondiale della MILL S 400 U con Sinumerik One - la fresatura HSC incontra Siemens - e della prima europea della Laser S 500, che apre nuovi campi nella micro-produzione di stampi 3D. Altre novità, come la nostra MILL S 600 U con funzione di rettifica e il punto di riferimento nell’erosione a filo, la CUT X 500 con Cobot Automation, vi aspettano nel padiglione 7, stand 7B41.

Stefan Heinz, Direttore Marketing, Gühring KG

In qualità di fiera leader per la lavorazione dei metalli, l’AMB offre a noi produttori di utensili una piattaforma unica per presentare le innovazioni, entrare in contatto con i nostri clienti e beneficiare di relazioni tecniche di prima classe e dimostrazioni dal vivo. Per Gühring, l’AMB è sempre stata una tappa obbligata per sperimentare e dare forma alle ultime tendenze del mercato.

Nils Tersteegen, Direttore Marketing / Marketing Manager, Fanuc Deutschland GmbH

“L’AMB di Stoccarda è caratterizzata da un forte ambiente di mercato locale e da un’elevata qualità dei visitatori, che comprende sia piccole e medie imprese che grandi aziende. L’AMB è speciale perché si svolge nel cuore dell’industria ed è in costante evoluzione nonostante le sue radici tradizionali. L’AMB è il luogo d’incontro centrale per il settore, ideale per scambiare informazioni sulle nuove tendenze e curare i contatti commerciali”.

Tobias Völker, Procuratore e Director Global Marketing, Haimer GmbH

“L’AMB è la fiera dedicata al cliente finale e i nostri clienti di tutta Europa sono già in trepidante attesa della consueta panoramica su tutte le innovazioni nel mondo della lavorazione. Le nostre soluzioni esaustive per l’area utensili si rivolgono a tutti i settori con lavorazioni di precisione. In particolare, il nostro concetto scalabile e integrato di gestione di utensili e dati per l’area utensili, in combinazione con le macchine per la contrazione, l’equilibratura e il presetting, sarà al centro della nostra presentazione alla AMB.”

Markus Buttau, Direttore Marketing, HAHN+KOLB

Werkzeuge GmbH

Con temi di tendenza come l’automazione, la robotica e la digitalizzazione, l’AMB ha il polso dei tempi - e HAHN+KOLB è proprio al centro di tutto questo, non è solo una questione di presenza. Con i nostri prodotti di punta del settore della lavorazione, anche quest’anno offriremo ai visitatori una panoramica sugli ultimi sviluppi e tendenze dell’industria della lavorazione dei metalli. Ci aspettiamo presentazioni, persone e innovazioni entusiasmanti!

Volker Nesenhöner, CEO OPEN MIND Technologies AG

L’AMB è un importante punto d’incontro per l’industria della lavorazione dei metalli ed è quindi da anni un appuntamento fisso nel calendario fieristico. Noi di OPEN MIND siamo orgogliosi di far parte di questa straordinaria piattaforma, dove presenteremo la nostra innovativa soluzione CAD/CAM hyperMILL e il nostro agile sistema MES Hummingbird. I visitatori del nostro stand potranno sperimentare tecnologie pionieristiche per processi digitalizzati in rete orientati al futuro.

Markus Horn, Direttore Generale della Paul Horn GmbH

L’AMB per noi rappresenta la fiera più importante negli anni pari. A Stoccarda i visitatori possono avere una visione ideale delle soluzioni e delle tendenze nella lavorazione dei metalli. Uno dei nostri punti di forza assoluti alla AMB è il nuovo Supermini con la geometria per la lavorazione di fori. La geometria garantisce un controllo e una rottura dei trucioli ideali. Inoltre, nel padiglione 1, stand 1I10, dimostreremo dal vivo le nostre soluzioni per l’asportazione di truciolo su quattro macchine.

Marco Casanova, Direttore Generale Yamazaki Mazak Deutschland GmbH

L’AMB è l’evento clou dell’industria della lavorazione dei metalli di quest’anno. Un must per i professionisti che vogliono essere sempre al passo coi tempi. Mazak arriva a Stoccarda con una prima mondiale e ha posto i temi dell’automazione, della trasformazione digitale, dell’aumento della produzione e dell’efficienza energetica al centro della sua esposizione in fiera di quest’anno. Siamo fiduciosi che le previsioni più ottimistiche sullo sviluppo economico per il quarto trimestre di quest’anno saranno confermate alla AMB da numerosi rappresentanti di tutti i settori della lavorazione dei metalli”.

Timo Gessmann, CTO, SCHUNK SE & Co. KG

“L’intelligenza artificiale sta inaugurando la prossima rivoluzione industriale e sta accelerando in modo significativo i processi e il ciclo di innovazione. Le piccole e medie imprese industriali, in particolare, otterranno un aumento della produttività che compenserà le carenze di manodopera qualificata e garantirà la loro competitività globale. L’industria meccanica e l’impiantistica, così come la lavorazione dei metalli, traggono grandi vantaggi da processi controllati in modo intelligente e supportati dall’intelligenza artificiale. All’AMB dimostreremo come noi di SCHUNK stiamo già utilizzando con successo l’IA nella nostra azienda e nel nostro portafoglio. In futuro, l’IA sarà coinvolta in ogni sviluppo e in tutti i nostri prodotti per aumentare l’efficienza dei processi e incrementare la produttività dei nostri clienti”.

Oliver Loth, Direttore commerciale Germania, Citizen Machinery Europe GmbH

“L’AMB ha il polso del dei tempi ed è direttamente sul mercato! Per noi, Citizen Machinery Europe GmbH, l’AMB è la fiera più importante del settore per presentare nuovi sviluppi, prodotti e tecnologie di alta gamma. Il contatto personale e gli incontri con gli utenti e i responsabili delle decisioni avvengono qui in fiera, in quello che riteniamo essere un rapporto più stretto e intenso.”

Karlheinz Walch, Key Account & Product Manager, STARK Spannsysteme GmbH

La digitalizzazione coerente dei dispositivi di bloccaggio - dal sistema di bloccaggio a punto zero al dispositivo o morsa di fissaggio sulla macchina - è il prerequisito per un’automazione robusta e a prova di futuro. Troverete gli elementi giusti e la consulenza di esperti individuali presso lo stand ROEMHELD della AMB 2024.

GERARDI PADIGLIONE 3 STAND 3B62

ROBI: L’AUTOMAZIONE INTELLIGENTE

Nel panorama della lavorazione meccanica, Gerardi SpA si distingue con il suo sistema modulare di produzione automatizzato noto come ROBI. Questo sistema rappresenta un’eccellenza nel campo dell’automazione industriale, progettato per ottimizzare le attività di produzione e stoccaggio.

Espandibilità e flessibilità

Una delle caratteristiche principali di ROBI è la sua capacità di espansione modulare. Gli utenti possono aumentare il numero di magazzini e macchine, creando così innumerevoli combinazioni e capacità produttive. Inoltre, il layout delle macchine può essere modificato per adattarsi allo spazio disponibile, ottimizzando il flusso di lavoro. Questo sistema offre una configurazione flessibile che si adatta perfettamente alle macchine esistenti, eliminando la necessità di acquistare nuove attrezzature.

Precisione ed efficienza con il Robot FANUC ROBI è equipaggiato con un robot FANUC modello M710iC/70M, che garantisce una precisione ed efficienza senza pari grazie alle sue funzioni avanzate e ai comandi intuitivi. Questo robot a 6 assi, con una portata di 70 kg, si distingue per la sua straordinaria ripetibilità di ± 0,04 mm e la capacità di sollevamento, rendendolo ideale per una varietà di applicazioni industriali.

Software innovativo Il vero punto di forza di ROBI risiede nel suo software di

gestione stand-alone, che integra perfettamente macchine, magazzino, robot e gestione d’ufficio. Questo software supervisore semplifica notevolmente le operazioni, permettendo agli operatori di inserire i dati necessari (come le dimensioni dei grezzi) e lasciando al sistema il compito di determinare autonomamente il posizionamento e l’operatività del robot.

Componenti di aAlta qualità

• Gripper Pneumatico: Il Gripper Gerardi, realizzato in alluminio anodizzato resistente, è leggero, compatto e altamente affidabile, riducendo la manutenzione rispetto ai modelli convenzionali. È disponibile in diverse varianti personalizzabili.

• Magazzino Verticale: Con 56 vassoi e una capacità di carico fino a 250 kg ciascuno, il magazzino offre una flessibilità notevole nello stoccaggio di materiali. Le dimensioni standard dei vassoi (600x800 mm) semplificano il trasporto. ROBI può contenere fino a 1.120 pezzi, distribuiti su 56 vassoi. Il sistema di riempimento automatico utilizza un algoritmo per massimizzare lo spazio di stoccaggio e prevenire danni. La navetta mobile e le guide per i vassoi ottimizzano il movimento e il posizionamento dei materiali.

• Sistema di Protezioni Modulari: Personalizzabile secondo le esigenze specifiche, questo sistema offre opzioni di rete metallica e cristalli per migliorare la visibilità e la sicurezza.

Integrazione con i prodotti Gerardi

ROBI si integra perfettamente con la filosofia dei prodotti Gerardi, migliorandone la produttività e l’efficienza. Questa soluzione automatizzata è la naturale evoluzione dei prodotti Gerardi dedicati all’automazione, consentendo un flusso di lavoro più snello e una gestione ottimizzata dello stoccaggio.

ROBI di Gerardi SpA rappresenta un’innovativa soluzione di automazione modulare, combinando precisione, flessibilità e alta efficienza. Grazie al robot FANUC, al software avanzato e ai componenti di alta qualità, ROBI si pone come un alleato indispensabile per le aziende che mirano a ottimizzare la produzione e lo stoccaggio, rimanendo all’avanguardia nel settore della lavorazione meccanica.

O.M.G. PADIGLIONE 1 STAND 1D87

NUOVE TESTE INTERCAMBIABILI AD ANGOLO

Teste ad angolo, teste di fresatura moltiplicatori di giri, torrette a revolver, teste multiple a interassi variabili, teste multiple per spuntatura ingranaggi, teste multiple a giunti universali. È questo il principale portfolio prodotti che O.M.G. di Cavriago (RE) mette a disposizione presso il Pad. 1 stand 1D87 della fiera di Stoccarda AMB, con l’aggiunta delle più recenti teste a sfacciare serie FH e una nuova linea di teste ad angolo intercambiabili di piccola taglia, entrambe protagoniste all’edizione di AMB. Un’offerta tra le più ampie del mercato, disponibile come produzione standard ma anche con esecuzioni speciali, ogni volta studiate progettate e realizzate su precisa specifica per chi cerca soluzioni affidabili di precisione in grado di migliorare l’efficienza produttiva. In risposta alle esigenze dei nostri clienti la O.M.G. progetta e realizza la nuova serie di teste a sfacciare FH, disponibili per ora in 4 taglie, taglie medio-pesanti, pensate per applicazioni su macchine utensili a controllo numerico come alesatrici e fresatrici di grosse dimensioni.

Grazie a un’architettura brevettata e all’esperienza e qualità che contraddistingue l’azienda nella progettazione e produzione di teste accessorie, questa tipologia di teste permette di eseguire le lavorazioni meccaniche richieste con precisione e affidabilità, riscuotendo un crescente e sempre più positivo riscontro presso clienti finali e, soprattutto, presso

i principali costruttori di macchine.

L’AMB sarà per O.M.G. l’occasione per presentare una nuova linea di teste ad angolo intercambiabili di piccola taglia. Stiamo parlando della serie TAR che si arricchisce di 5 diverse teste ad angolo ad ingombro ridotto intercambiabili, ognuna delle quali può disporre di un terminale di differente lunghezze. L’intercambiabilità? Risiede nella possibilità di intercambiare sullo stesso corpo della testina i braccetti dei terminali di varie taglie. Ciò fornisce la possibilità di acquisire una sola testina per poi adeguare le proprie necessità coi diversi accessori. Queste novità rispondono all’esigenza di maggiore flessibilità in contesti produttivi compatti.

Altro prodotto presente in fiera saranno le Torrette a Revolver: nate dall’esigenza di aumentare la flessibilità delle macchine utensili come transfer e macchine speciali, possono eseguire lavorazioni di foratura, maschiatura, fresatura e alesatura. Si montano direttamente sul mandrino macchina, su unità o su slitte a uno o più assi di movimento, o diversamente ancora, possono avere motorizzazione propria. Sono disponibili in 4 grandezze: 160, 200, 250, 360, equipaggiabili con mandrini a diverso attacco utensile.

Infine, non per importanza, si potranno vedere tutta una serie di Moltiplicatori di giri e Teste ad Angolo presenti anche a catalogo.

P.E.I. PADIGLIONE 10 STAND 10B88

UNIQUE STEEL COVER EVO: IL SOFFIETTO SUPER LEGGERO

P.E.I. presenta il nuovo soffietto con lamelle in acciaio inox

Unique Steel Cover EVO.

Come si intuisce dal nome questo “EVO” rappresenta l’evoluzione del precedente sistema Unique.

L’innovazione (brevettata) è rappresentata dalla separazione delle funzioni di traino e protezione dai trucioli.

Contrariamente alla prima versione, dove la lamella era anche coinvolta nel traino in apertura e chiusura, la nuova versione EVO utilizza piccoli moduli di soffietto, che rendono il prodotto

molto leggero rispetto ad un soffietto tradizionale.

In questo modo la lamella si alleggerisce di peso ed è dedicata esclusivamente alla protezione dai trucioli.

La notevole riduzione di peso porta grandi vantaggi, ad esempio rende le fasi di montaggio e di manutenzione più facili e veloci.

La leggerezza di questa protezione consente inoltre un’importante riduzione delle inerzie rispetto ad un soffietto tradizionale con mantice e lamelle, consentendo maggiori accelerazioni e velocità di traslazione, non aggravando il dispendio energetico dell’asse coinvolto in macchina.

Le soluzioni di lamelle senza mantice come Unique Steel Cover EVO sono particolarmente indicate per centri di lavoro e per protezioni a scudo. Sono soluzioni molto apprezzate soprattutto da primari costruttori di macchine utensili tedeschi.

Unique Steel Cover EVO ha inoltre un’anima green: è costruito con materiali riciclabili al 90%, senza l’utilizzo di colle e solventi e, grazie alla sua leggerezza, consente un notevole risparmio energetico durante la movimentazione. www.pei.it

CFT RIZZARDI PADIGLIONE 10, STAND A52

NUOVI CONCEPT DI CAMBIA UTENSILI E MAGAZZINI IN MOSTRA AD AMB

CFT Rizzardi è specializzata nello sviluppo e progettazione di sistemi di cambia utensili e cambio pallet per centri di lavoro fin dal 1987.

Grazie alla continua ricerca di nuove soluzioni e operando in co-engineering con i clienti, è riuscita a soddisfare le esigenze più complesse e a conquistare un’ottima posizione commerciale sia a livello nazionale che internazionale.

Alla fiera AMB di Stoccarda CFT Rizzardi esporrà due nuovi concept di cambia utensili e magazzini: il TMA 41, un magazzino utensili per gestione pick&place ad alta velocità e con capacità di carico aumentata ed il nuovo cambia utensili CTR 40 PF, brevettato per la gestione a posto fisso di utensili ingombranti.

Nel CTR 40 PF l’utensile posizionato nel magazzino con posti adiacenti vuoti, solitamente scambiato nella modalità “a posto fisso” con conseguente interruzione del ciclo di scambio, viene invece scambiato con le modalità dello scambio “ random”, ovvero senza interruzione del ciclo: modalità non fattibile con i cambia utensili attualmente in commercio.

Tra i maggiori vantaggi troviamo le sue dimensioni compatte, la velocità di scambio e la sua versatilità. Un brevetto innovativo ideato per ottimizzare i tempi passivi di scambio utensile e adatto principalmente a macchine ad alta produttività o che richiedano frequenti scambi di utensili.

E restando sul tema dell’innovazione non si può non menzionare il brevetto internazionale Chainless Technology introdotto da CFT Rizzardi nel 2010 e poi diventato la base per la produzione di magazzini utensili innovativi, caratterizzati dall’assenza di utilizzo di catene per la movimentazione degli utensili.

Minor usura nel tempo, manutenzione semplificata e maggior leggerezza sono alcune tra le caratteristiche del brevetto il quale permette di eliminare o ridurre al minimo gli interventi di registrazione derivanti dall’allungamento delle catene e di sostituire ogni singola unità anziché rimuovere tutta la catena e di avere un peso totale minore.

Il sistema è inoltre estremamente flessibile: sulla medesima struttura è possibile montare le varie tipologie di cono utensile (ISO, CAT, HSK o Capto) permettendo anche di modificare rapidamente il tipo di cono se necessario.

Ma la caratteristica più innovativa del brevetto Chainless è data dalla possibilità di movimentare la bussola portautensile in modo semplice e rapido per il suo posizionamento nella zona di scambio. L’utensile può infatti essere trasferito linearmente o ribaltato di 90° mediante cilindri pneumatici a seconda delle esigenze di ingombro del magazzino all’interno del centro di lavoro.

La versione di magazzino denominata CTA HSL permette addirittura lo sviluppo del magazzino su due piani ortogonali tra loro: questo consente di ottimizzare l’inserimento del magazzino negli spazi disponibili sulla macchina.

La forte internazionalizzazione rimane la chiave principale del successo e della crescita dell’azienda. Da anni è presente in diversi paesi europei (tra cui Francia, Spagna, Germania, Austria, Svizzera, Repubblica Ceca, Polonia ecc.) ed extra europei (Sud America, USA e India) attraverso una rete di partner capaci di dare risposte tecniche rapide e competenti, che la CFT Rizzardi è in grado di trasformare in prodotti di assoluto valore tecnologico.

Per approfondire e conoscere da più vicino gli innovativi sistemi di cambia utensili CFT Rizzardi, visita lo stand alla fiera AMB di Stoccarda, dal 10 al 14 settembre 2024: padiglione 10, stand A52.

TECHNAI TEAM PADIGLIONE 9 STAND 9A32

UNA PROPOSTA A “REGOLA D’ARTE”

Technai Team, società d’ingegneria e di servizi di automazione specializzata nel settore delle macchine utensili, vi aspetta al proprio stand ad AMB.

L’offerta epositiva va dai moduli di trasmissione per assi rotativi MT-M alle teste di fresatura TCH-15, una proposta che mostra l’impegno e l’approccio di Technai Team ad investire continuamente nelle tecnologie per il futuro. Il progetto dei moduli di trasmissione per assi rotativi serie MT-M di Technai si caratterizza per la profonda integrazione dei componenti e la riduzione del loro numero all’essenziale; il fulcro è la progettazione e realizzazione di uno specifico cuscinetto che incorpora gli elementi funzionali tipici di un asse per macchina utensile. Si tratta di un nuovo componente industriale: il servomotore torque per assi di macchina utensile, rivolto ai costruttori di macchine per configurare un ampio spettro di soluzioni applicative in modo rapido, semplice e competitivo, grazie alla sintesi, anche nei costi di produzione, che il modulo permette di realizzare. Un esempio applicativo di questo concetto è il progetto per configurare una tavola rotobasculante a due assi. In questo caso tre moduli MT-M (1 rotativo e 2 basculanti) sono assemblati nei due elementi strutturali progettati dal costruttore della macchina in modo da assolvere due esigenze fondamentali: le dimensioni della macchina che determinano il progetto delle strutture che conterranno i moduli MT; le specifiche tecniche prestazionali che determinano la selezione della taglia del motore del modulo MT (per ogni modulo è disponibile una gamma di altezze statore in funzione della coppia necessaria). Ovviamente ci sono altri aspetti complementari da risolvere, ma è evidente la drastica riduzione di complessità realizzabile con i moduli MT. Ancor più semplice è la realizzazione di una tavola porta pezzo per fresatrici. Qui il modulo MT si dovrà integrare con il basamento che lo supporta (per

esempio, integrazione nel banco fisso di una fresatrice verticale), mentre sull’interfaccia cuscinetto dell’asse rotante verrà adattata la tavola porta pezzo della forma e struttura adeguata. La gamma dei moduli di trasmissione per assi rotativi MT si articola su 3 taglie principali, corrispondenti al rispettivo diametro statore MT-M 360, MT-M 500 e MT-M 660, ciascuna equipaggiabile con diverse altezze di motore e con un pacchetto di opzioni per personalizzare e rendere il prodotto adatto a molteplici configurazioni.

Modello TCH-15

È la testa di fresatura che definisce il benchmark di riferimento per prestazioni e qualità, raccogliendo l’esperienza ed evolvendo l’eredità dei fortunati modelli TCH-19 e TCH-20. Può accogliere elettromandrini con diametro esterno corpo fino a 190mm e con range di coppia da 60 a 100 Nm. Attacco utensile HSK-A63 oppure HSK-A100.

La struttura è a forcella, con due motori di azionamento disposti ai due lati del corpo elettro-mandrino. Gli encoder sono assoluti su entrambi gli assi a garantire la precisione di posizionamento desiderata (protocollo EnDat; DriveCliq, Fanuc). Potenti e rigidi dispositivi di bloccaggio ad azionamento idraulico permettono stabili lavorazioni con assi orientati e bloccati (modalità di funzionamento in 3+2).

La perfetta termo-simmetria e le eccellenti prestazioni dinamiche la rendono adatta ad equipaggiare le macchine di categoria premium nel settore lavorazione stampi e nella lavorazione dei componenti strutturali di alluminio per l’industria aeronautica.

TCH 15 H è disponibile infatti in diverse varianti di configurazione specifiche per i due settori citati, ma anche con il particolare cambio testa-accessori, e con il sistema per aspirazione polveri e canotto telescopico per la lavorazione di materiali compositi.

NSK PADIGLIONE 2 STAND C04

LAVORAZIONI MECCANICHE CON RISULTATI

MIGLIORI

GRAZIE ALLE SOLUZIONI DI

MOTION CONTROL DI NSK

NSK Europe sfrutterà l’imminente appuntamento con il salone internazionale per la lavorazione dei metalli AMB 2024 (Stoccarda, Germania, 10-14 settembre 2024) per accendere i riflettori sulle più recenti soluzioni per le macchine utensili. Le innovazioni di NSK per cuscinetti, viti a ricircolazione di sfere e guide lineari assicurano importanti benefici sia ai costruttori sia agli utilizzatori di macchinari. I cuscinetti sono fondamentali per l’utilizzo delle macchine utensili finalizzato alla produzione di componenti lavorati con un alto grado di precisione. Fra i prodotti più recenti presentati da NSK ad AMB 2024 spiccheranno i cuscinetti a sfere a contatto obliquo ROBUSTDYNA per i mandrini delle macchine utensili. Questi cuscinetti per altissime velocità e capacità di carico elevate offrono una lavorazione estremamente versatile grazie a prestazioni eccezionali nei processi di sgrossatura e finitura. L’impiego di corpi volventi più grandi nei cuscinetti ROBUSTDYNA aumenta la capacità di carico massima di questo prodotto innovativo fino al 15% rispetto alla precedente generazione. Di conseguenza, gli utilizzatori possono contare su una lavorazione più semplice di materiali complessi come Inconel, titanio e compositi. Con una durata a fatica (coefficiente di carico dinamico) fino a tre volte maggiore, la Serie ROBUSTDYNA consente lavorazioni meccaniche pesanti ad alta velocità. Un’altra area dello stand ad AMB sarà dedicata alla gabbia SURSAVE (TSR) di NSK per cuscinetti a sfere a contatto obliquo montati sul mandrino principale delle macchine utensili. La gabbia SURSAVE in resina PPS, guidata sull’anello

I cuscinetti a sfere a contatto obliquo ROBUSTDYNA di NSK per i mandrini delle macchine utensili agevolano la lavorazione di materiali difficili come Inconel, titanio e compositi.

esterno, genera un attrito ridotto del 20% rispetto ai normali cuscinetti. Le officine meccaniche possono così beneficiare di risparmi energetici e maggiore precisione dei pezzi lavorati, grazie alla riduzione della dilatazione termica del mandrino. Per i visitatori di AMB in cerca delle ultime novità in materia di viti a ricircolazione di sfere, le integrazioni più recenti alla gamma di NSK comprendono la nuova generazione di componenti per macchine utensili ad alta precisione. Grazie alla riduzione degli errori di movimento e all’eliminazione del fenomeno del “second glitch” (secondo picco dell’errore di interpolazione), queste viti a ricircolazione di sfere aumentano la produttività riducendo o eliminando la necessità di lavorazioni secondarie come lucidatura/brunitura, ad esempio nella lavorazione di stampi ad alta precisione. Inoltre, la coppia di azionamento più bassa contribuisce al risparmio energetico. NSK metterà in mostra anche le viti a ricircolazione di sfere per basse temperature appena sviluppate. La perdita di attrito/ generazione di calore ridotta del 45% circa che caratterizza questo prodotto innovativo rispetto ai sistemi tradizionali con la stessa rigidezza contribuisce a mantenere la precisione di posizionamento. Inoltre, la vite a ricircolazione di sfere per basse temperature aiuta a ridurre i consumi energetici delle macchine utensili contenendo o persino eliminando la necessità di raffreddamento. Altri componenti chiave per il successo di molte nuove macchine utensili sono le guide lineari. Il fulcro della proposta di NSK ad AMB sarà la Serie DH/DS a lunga durata introdotta recentemente. Grazie a un coefficiente di carico dinamico fra i più elevati al mondo, la guida lineare DH/DS assicura percorrenze più che doppie rispetto alla tradizionale Serie NH/ NS. Questo prodotto avanzato favorisce inoltre la riduzione degli ingombri consentendo di utilizzare guide lineari più compatte, con una conseguente riduzione del peso e del consumo energetico della macchina. Fra le soluzioni innovative presentate da NSK in fiera ci sarà anche la collaudata Serie RA di guide a ricircolazione di rulli. Grazie alle tenute ad alta resistenza alla polvere che impediscono l’infiltrazione di sostanze contaminanti dal lato inferiore del pattino, le macchine utensili equipaggiate con guide della Serie RA assicurano affidabilità elevata in ambienti gravosi. Un team di esperti di NSK sarà presenta allo Stand C4 nel Padiglione 2 in tutte le giornate di AMB 2024, per illustrare ai visitatori le innovazioni e la qualità delle soluzioni di Motion Control dell’Azienda.

PRISMA

LE NUOVE VALVOLE PNEUMATICHE OFFRONO AUTOMAZIONE PIÙ FLESSIBILE E PORTATA OTTIMIZZATA

La serie di valvole AVENTICS XV comprende valvole di diverse dimensioni interoperabili e con portate superiori in un design compatto.

Emerson ha lanciato le sue  valvole pneumatiche AVENTICS™ Serie XV. Le valvole della serie XV sono progettate come interoperabili, per offrire ai costruttori di macchine per settori e applicazioni di automazione diversi una piattaforma di valvole flessibile e conveniente. Le nuove valvole sono ideali per costruttori di macchine e utenti finali che operano in tutto il mondo, con filettature universali e altre caratteristiche a supporto degli standard regionali e con una disponibilità globale.

Le valvole della serie XV offrono portate più elevate in un pacchetto valvole compatto, per prestazioni più efficienti e flessibili del sistema pneumatico in applicazioni di automazione industriale, per l’automotive e la produzione di pneumatici, alimenti e imballaggi. I produttori potranno così aumentare la produttività e offrire prodotti personalizzati per preferenze dei clienti e dei mercati specifici.

‘In tutti i settori i produttori necessitano di tecnologie a prestazioni elevate che garantiscano agilità e flessibilità per restare al passo con le richieste di mercato in rapida evoluzione’, ha dichiarato Wolf Gerecke, Director of Product Marketing per il business Machine Automation di Emerson. ‘Le nuove valvole pneumatiche AVENTICS Serie XV offrono prestazioni eccellenti con portate ottimizzate, una vasta

gamma di valvole e accessori diversificati’.

La Serie XV include le valvole XV03, con volumi di portata fino a 350 litri al minuto in condizioni normali (NL/min), e le XV05, il cui lancio è previsto per ottobre 2024 e che arriveranno fino a 880 NL/min.

Tutte le valvole della linea della Serie XV adottano la comprovata tecnologia core AVENTICS e sono caratterizzate da filettature metalliche, cablaggio parallelo, piastre base in alluminio e dimensioni compatte, per semplificare l’integrazione nei design dei sistemi di produzione.

Le valvole Serie XV utilizzano interfacce coerenti e offrono un’ampia connettività con un singolo cablaggio su connessioni parallele, come i connettori D-SUB. Supportano inoltre i protocolli fieldbus leader, tra cui: PROFINET®, Ethernet/IP, EtherCAT, Powerlink, Modbus TCP, IO-Link, AS-I, per semplificare l’integrazione nelle reti di controllo delle macchine.

Le valvole serie XV sono anche facili da mettere in opera. Il configuratore online AVENTICS supporta la configurazione del sistema, fornendo informazioni utili, mentre una documentazione per la fase di progettazione di facile comprensione contribuisce ad accelerare lo sviluppo delle macchine.

Per ulteriori informazioni, le specifiche, le caratteristiche e le risorse delle valvole AVENTICS Serie XV, visitare il sito www.emerson.com

EMERSON

L‘INTEGRAZIONE DI KEMOTION IN ROBODK SEMPLIFICA IL CICLO DI VITA COMPLETO DI UNA SOLUZIONE DI PROCESSO

CON ROBOTICA INTEGRATA

RoboDK e KEBA annunciano ufficialmente la loro collaborazione. RoboDK azienda fondata in Canada nel 2015 ed è specializzata nella programmazione e nella simulazione offline. KEBA vanta oltre 30 anni di esperienza nella robotica industriale e, con la piattaforma di automazione Kemro X, consente una perfetta interazione tra la soluzione complessiva, il movimento del robot e le rispettive funzionalità di processo.

Michael Garstenauer, Product Manager Robotics di KEBA Industrial Automation dichiara: “Siamo molto soddisfatti del successo dell‘integrazione della nostra tecnologia di controllo in RoboDK. RoboDK ha sviluppato un driver KeMotion che si basa sulle nuove API web sicure e potenti di KEBA, consentendo flussi di lavoro appropriati. Anche i nostri clienti ne trarranno vantaggio, poiché hanno già a disposizione la RoboDK Robot Library”.

I vantaggi di due piattaforme open

Gli sviluppatori OEM possono ora combinare i vantaggi di Kemro X e RoboDK. Le due piattaforme open consentono di creare e testare dal desktop diversi scenari di celle robotizzate e di impostare solo successivamente la cella di produzione reale. In questo modo è possibile determinare il posizionamento ottimale del robot prima del suo effettivo utilizzo. I tempi ciclo sono ridotti al minimo, si evitano le singolarità e si garantisce l’accessibilità. Questo porta a tempi di messa in servizio più brevi, a risparmiare risorse umane e, in ultima analisi, a preparare rapidamente un accurato preventivo per il cliente. Garstenauer afferma: “Poniamo il caso che si debba programmare un robot per verniciare una struttura 3D complessa, come ad esempio una sedia di design. In questo caso possono essere necessarie ore, mentre con RoboDK è possibile farlo in pochi minuti”.

Trasferimento semplice all’unità di controllo KEBA

Funzionalità avanzate di simulazione e programmazione

Samuel Bertrand, Software Development Lead di RoboDK, afferma: “La connessione fra Kemro X e RoboDK offre agli utenti KEBA funzionalità avanzate di simulazione e programmazione, tra cui funzioni CAD-to-path, programmazione offline (OLP), funzioni di Digital Twin, controllo delle collisioni, CAM per robot e altro ancora. Collegando i sistemi KEBA a RoboDK, puntiamo a migliorare l’efficienza, il controllo e la flessibilità dell’automazione robotica”.

Manutenzione

semplice grazie al digital twin

Anche dopo che la cella di produzione è stata impostata e messa in funzione, può essere facilmente mantenuta o modificata con l’aiuto del digital twin. I dati registrati permettono di identificare rapidamente i problemi e fornire un efficiente supporto e assistenza ai clienti. Ciò riduce al minimo i tempi di inattività in caso di modifiche al prodotto e garantisce un servizio e un’assistenza efficienti grazie alla rapida identificazione dei problemi.I principali vantaggi e punti chiave della collaborazione tra KEBA e RoboDK comprendono:

Simulazione avanzata: consente agli utenti di creare e testare virtualmente scenari di celle robotizzate in un ambiente simulato per garantire il posizionamento e le prestazioni ottimali prima dell’implementazione nel mondo reale.

La funzionalità attualmente disponibile consente di creare programmi robotici nel linguaggio KAIRO di KEBA all’interno dell’ambiente RoboDK sulla base di modelli 3D di parti e sistemi. È disponibile anche una semplice opzione per il trasferimento ai controller KEBA. L’esecuzione del movimento del robot può essere monitorata sia in ambiente digitale sia con il controller del robot stesso all’interno di RoboDK.

• Riduzione dei tempi di configurazione: riduce al minimo i tempi di messa in servizio risparmiando risorse oltre a semplificare le attività di programmazione e le procedure di configurazione. La caratteristica principale è la generazione automatica di percorsi robotici per i nuovi pezzi o prodotti che il sistema robotico dovrà gestire. Le lunghe ore di apprendimento manuale del robot sono sostituite da processi rapidi e semplici controllati dal software.

• Miglioramento del monitoraggio e della manutenzione: facilita il monitoraggio e la manutenzione grazie ai digital twin che garantiscono una rapida identificazione e risoluzione dei problemi.

• Assistenza affidabile ed efficiente: garantisce un servizio clienti efficace, con tempi di inattività ridotti al minimo durante le modifiche ai prodotti e opzioni di risoluzione rapida dei problemi.

PROCESSI PRECISI PER L’E-DRIVE

Con l’esperienza dei sensori per le batterie ad alta tensione A nord della città di Lipsia si trova una delle fabbriche di automobili più all’avanguardia del mondo: il BMW Group Plant Leipzig. Il sito con sede in Sassonia produce in parallelo modelli con motore a combustione ed elettrici. La mobilità elettrica richiede batterie ad alto voltaggio per fornire alle auto elettriche o ai veicoli ibridi del BMW Group la necessaria energia motrice. Il gruppo automobilistico produce anche queste in loco. La tecnologia dei sensori di Leuze fornisce un importante contributo a un processo di produzione efficiente e sicuro, implementato da Schaeffler Special Machinery, l’azienda di ingegneria meccanica del Gruppo Schaeffler.

Tutto inizia con la cella

Dal primo componente alla batteria ad alta tensione finita sono necessarie tre fasi di produzione successive. Solo dopo il rivestimento delle celle, la produzione dei moduli e infine l’assemblaggio, una batteria ad alta tensione è pronta per essere utilizzata come fonte di energia per un veicolo elettrico. Processi precisi e affidabili sono essenziali in ogni fase. Leuze supporta questo aspetto con soluzioni di sensori per il rivestimento delle celle e la produzione dei moduli. Il rivestimento delle celle è la prima fase della produzione di batterie ad alta tensione. Ogni modulo di batteria è composto da diverse celle. Queste vengono consegnate a BMW in grandi vettori di carico (LLC). Affinché le LLC possano essere scaricate automaticamente da un robot, una barriera fotoelettrica di sicurezza

Leuze della serie MLC protegge la zona di pericolo per impedire alle persone di entrare. Il muting assicura che solo l’LLC possa passare. Il robot scarica sempre 16 celle contemporaneamente e le colloca su un nastro trasportatore. Qui, installate orizzontalmente, le barriere luminose di commutazione della serie CSL rilevano se le celle sono posizionate correttamente. “Le barriere fotoelettriche a commutazione sono molto adatte a monitorare ampi campi di rilevamento”, spiega Jürgen Schweiß, specialista delle applicazioni KAM-Automotive e Sicurezza di Leuze. Inoltre, grazie alla rapida parametrizzazione e alla semplicità di gestione, sono di solito più efficienti in termini di costi rispetto ai metodi di imaging”.

Superfici lucide

I sensori diffusi di Leuze assicurano diverse funzioni in diversi punti: “I sensori montati sul nastro rilevano la presenza e la corretta posizione delle celle. Se sono presenti e correttamente posizionate, il processo continua”, afferma Jürgen Schweiß. Il vantaggio dei sensori della serie PRK 25C: Rilevano la superficie lucida delle celle con assoluta affidabilità. Inoltre, il trasmettitore e il ricevitore si trovano nello stesso alloggiamento. Ciò significa che le applicazioni possono essere implementate in modo pratico ed economico, anche in situazioni di installazione limitate. La variante del sensore ottimizzata per gli oggetti riflettenti raggiunge portate operative fino a 16 metri (52,5 piedi). Gli operatori del sistema possono inoltre configurare facilmente la sensibilità, che può essere regolata in modo rapido e semplice grazie al suo spot luminoso.

LEUZE

Oltre ai sensori PRK 25C con riflettore, i sensori a tasteggio della serie HT25C con soppressione dello sfondo sono utilizzati anche per rilevare singole cellule.

Un approccio compatto alla sicurezza

La tecnologia dei sensori Leuze tiene sotto controllo ogni aspetto del rivestimento delle celle: I sensori laser a riflessione diffusa della serie HT46CL rilevano le singole celle e controllano il trasportatore, con la massima affidabilità di rilevamento grazie alla soppressione dello sfondo. Prima di essere caricate in un LLC, le celle vengono scaricate attraverso una barriera fotoelettrica di sicurezza Leuze MLC. Vantaggi delle barriere fotoelettriche Leuze: Non solo per l’alta risoluzione, l’altezza del campo di protezione e il campo di funzionamento, come sottolinea Jürgen Schweiß: “Con le barriere fotoelettriche, spesso sono importanti anche il design compatto e le brevi distanze di sicurezza. Solo così possono essere facilmente integrate in situazioni di installazione ristrette”.

Posizionamento Perfetto

Gli scanner laser a riflessione diffusa di Leuze monitorano anche lo scarico delle celle da un LLC in una linea di moduli di thyssenkrupp Automation Engineering. Ogni cella riceve anche un cosiddetto “scudo termico”, un isolamento termico protettivo, che viene pressato sui lati lunghi. I robot ruotano le celle nella posizione desiderata su una macchina circolare. Anche in questo caso, i sensori di Leuze forniscono un supporto: Le fotocellule retroriflettenti PRK 25 rilevano la presenza

degli oggetti. Il processo di scudo termico si svolge in parallelo su due stazioni per ottenere un’elevata produttività.

Dall’impilamento al modulo

Nel processo di “impilamento”, come gli esperti chiamano l’impilamento di più celle per formare un modulo di batteria, diverse celle vengono posizionate una accanto all’altra e una piastra di pressione viene fissata a ciascuna estremità. I sensori PRK 25C di Leuze rilevano l’altezza e la presenza delle celle e riconoscono se i portautensili sono chiusi correttamente. I sensori vengono utilizzati anche per posizionare il sistema di contatto delle celle (ZKS) sul modulo. Una macchina solleva l’intero modulo per controllare il rivestimento della base della cella: “In questo caso, i sensori Leuze forniscono un supporto per il rilevamento dell’altezza e per le posizioni di arresto, tra le altre cose”, spiega Schweiß.

Tutto in sincronia

I sensori Leuze svolgono compiti importanti nella linea di rivestimento delle celle e nella produzione di moduli presso lo stabilimento del BMW Group a Lipsia: Rilevano in modo affidabile gli oggetti e soddisfano anche requisiti elevati, come il rilevamento di superfici lucide. Inoltre, la tecnologia di sicurezza di Leuze garantisce una sicurezza continua su macchine e sistemi. I Sensor People contribuiscono quindi all’efficienza dei processi nell’industria automobilistica e sono sempre a disposizione per supportare gli operatori di sistema nella progettazione e nell’implementazione di soluzioni di sensori e sicurezza.

HOFFMANN GROUP

NUOVA FRESA GARANT MASTER ALU PER UNA SUPERFINITURA DELL’ALLUMINIO CON BASSI AVANZAMENTI

Hoffmann Group, nell’ambizione di fornire a grandi industrie e piccole officine meccaniche utensili sempre più efficienti, presenta la nuova fresa per finitura GARANT Master Alu in metallo duro HPC. Grazie ai sette taglienti, produce superfici di alta qualità nei processi di fresatura di componenti in alluminio, anche con bassi avanzamenti.

Un vero esperto nella finitura dei componenti in alluminio fa il suo ingresso sul mercato: la fresa per finitura in metallo duro HPC GARANT Master Alu. Questa fresa ad alte prestazioni con sette taglienti produce superfici di alta qualità durante la fresatura dei profili.

La geometria della fresa è ottimizzata per bassi avanzamenti e, grazie a uno speciale incavo, l’utensile evita facilmente i contorni di interferenza per evitare collisioni. Il nuovo utensile specializzato offre anche una maggiore flessibilità con lunghezze di taglio di 3,2xD, 4,2xD e 5,2xD.

La fresa non rivestita può essere riaffilata più volte e consente una lavorazione particolarmente economica e sostenibile.

SUPERFINITURA

DELL’ALLUMINIO

ALTAMENTE EFFICIENTE

L’alluminio è leggero, robusto e morbido: ciò significa che la lavora -

zione richiede velocità di taglio elevate e un’evacuazione dei trucioli assolutamente affidabile. Hoffmann Group ha sviluppato la nuova fresa per finitura in metallo duro integrale GARANT Master Alu proprio per queste esigenze. I suoi sette taglienti extra-affilati sono equidistanti e assicurano un taglio facile e la massima efficienza. Il profilo anteriore lucidato garantisce inoltre la massima qualità della superficie.

Un substrato ad alte prestazioni a grana fine contro le vibrazioni, bordi di taglio equidistanti e un diametro del nocciolo spesso forniscono all’utensile l’azione di taglio fluida richiesta.

Grazie agli angoli d’elica disposti in modo variabile, le forze di taglio sono distribuite uniformemente su tutta la lunghezza di taglio. Per ottenere risultati di qualità particolarmente elevata, Hoffmann Group consiglia il mandrino idraulico GARANT Master Chuck, il mandrino di precisione ER GARANT HiRunER o un mandrino di alta precisione.

La gamma di prodotti GARANT Master è stata introdotta da Hoffmann Group nel 2015 per fornire utensili particolarmente potenti e affidabili per il taglio ad alte prestazioni. Da allora, gli utensili GARANT Master hanno aperto nuove classi di prestazioni.

L’assortimento comprende oggi una vasta gamma di utensili per applicazioni come la foratura, la fresatura e la filettatura in vari materiali, tra cui acciaio, alluminio e acciaio inossidabile.

IGUS

NUOVA CATENA PORTACAVI DRAW-E-CHAIN

Grazie a una revisione progettuale e al design compatto, draw-echain consente di ridurre del 30% i costi nelle applicazioni con livelli contenuti di movimentazione.

igus lancia la catena portacavi draw-e-chain, ideale per guidare i cavi nei cassetti o in qualsiasi altra tipologia di elementi estraibili. Grazie al suo design minimalista, questa soluzione è proposta a un prezzo particolarmente competitivo, inferiore del 30% rispetto alle varianti standard più economiche. Con draw-e-chain è, quindi, possibile evitare i costi di un sistema sovradimensionato, specialmente se l’applicazione prevede dinamiche e movimenti contenuti.

Le catene portacavi igus, progettate per centinaia di migliaia di cicli in ambito industriale, possono risultare sovradimensionate per guidare i cavi in applicazioni con movimenti occasionali come, ad esempio, i cassetti dei camper o gli elementi estraibili nei rack dei server dei data center. In questi casi, l’utente pagherebbe per funzioni di cui non ha effettivamente bisogno. “Per questo abbiamo sviluppato il sistema draw-e-chain, una nuova catena portacavi compatta e a costo contenuto per la guida dei cavi in cassetti ed elementi estraibili di ogni tipo”, spiega Luca Butturini, Product Manager divisione Sistemi per Catene Portacavi in igus Italia. La nuova catena portacavi ha un raggio di curvatura di 45 mm, una larghezza esterna di 45 mm e un’altezza esterna di soli 22 mm. “Ciò la rende più piatta del 13% rispetto alla catena portacavi standard B17.1.048, la soluzione più compatta fino

ad oggi presente nella nostra gamma”.

Design minimalista e prezzo competitivo

draw-e-chain non solo è più compatta dei modelli standard, ma assicura anche un costo più contenuto perché non presenta componenti meccanicamente complessi. La nuova catena proposta da igus, infatti, è stampata a iniezione e non richiede una “struttura a maglie” per essere piegata. draw-e-chain è composta da soli sei segmenti per metro, sufficientemente flessibili da consentire la curvatura richiesta e collegati tramite un semplice sistema di connettori. “Grazie a questo particolare design, draw-e-chain ha un costo inferiore del 30% rispetto alla nostra catena portacavi standard più economica,” afferma Butturini.

Si monta in pochi minuti

draw-e-chain è stata appositamente studiata per facilitare l’assemblaggio manuale da parte degli utilizzatori. Progettata per essere installata ruotata di 90 gradi, ad esempio sul lato interno di un cassetto, non richiede elementi di connessione perché i vari segmenti sono dotati di fori per le viti. “Anche l’inserimento dei cavi avviene rapidamente,” aggiunge Butturini. “A differenza delle catene portacavi standard, infatti, non ci sono traversini da aprire, ma è sufficiente spingere dall’alto i cavi attraverso le linguette pieghevoli della catena”.

NUOVO SISTEMA DI BATTERIE AGLI IONI DI LITIO PER UPS

SERIE UZR GEN3 PENSATO PER LA GESTIONE ENERGETICA

DEI DATA CENTER

Soluzioni energetiche all’avanguardia di nuova generazione per ottimizzare l’operatività dei data center.

Delta, leader globale nella gestione energetica e fornitore di soluzioni ecologiche intelligenti basate sull’IoT, ha annunciato oggi il lancio della sua ultima innovazione: il sistema di batterie agli ioni di litio per UPS serie UZR Gen3. Progettato appositamente per il settore dei data center, questo sistema di batterie agli ioni di litio all’avanguardia non teme confronti quanto a sicurezza, affidabilità e riduzione dei costi totali di gestione. La serie UZR Gen3 rappresenta un notevole passo avanti nella gestione dell’energia critica e offre una perfetta integrazione con le soluzioni Delta esistenti, tra cui apparecchiature elettriche, sistemi di raffreddamento e altri componenti elettrici essenziali.

Commentando il lancio della serie UZR Gen3, James Chen, General Manager di Energy Storage Product Business Development, Delta Electronics Inc., ha dichiarato: “Da oggi, con l’introduzione della serie UZR Gen3, Delta offre ai data center suoi clienti una soluzione integrata completa, comprendente batterie al litio, apparecchiature elettriche, sistemi di raffreddamento, UPS e altre apparecchiature hardware elettriche a marchio. La nuova serie UZR Gen3 servirà a completare le soluzioni esistenti. D’ora in poi i clienti potranno disporre di una batteria agli ioni di litio che beneficia delle conoscenze tecniche e del supporto globale per cui è apprezzato il marchio Delta.”

Ecco alcuni altri vantaggi per gli utenti della serie

UZR Gen3:

Sicurezza avanzata e affidabilità ottimizzata: La serie UZR Gen3 è progettata per una sicurezza operativa ottimizzata. È stata sottoposta ai test UL9540A senza che si verificassero incendi o propagazione. In condizioni di normale funzionamento, non emette gas pericolosi ed è inoltre conforme a numerosi standard di sicurezza internazionali tra cui UL1973, IEC62619 e IEC60730. La sua conformità è la prova che la serie UZR Gen3 è stata progettata pensando alla sicurezza, sia in termini di hardware che di integrazione del BMS. Con una durata da 2 a 3 volte superiore a quella di altre soluzioni analoghe, la serie UZR Gen3 è un investimento affidabile e a lungo termine, in linea con il ciclo di sostituzione di altre soluzioni dell›infrastruttura IT di base. Inoltre, garantisce una durata di funzionamento fino a 10 anni, assicurando affidabilità e assenza di preoccupazioni.

Vantaggi economici: Grazie al suo ingombro ridotto, alla

lunga durata e all’elevata efficienza energetica, la serie UZR Gen3 permette una consistente riduzione degli investimenti di capitale e delle spese di esercizio dei clienti. Inoltre, grazie alla minore autoscarica e dissipazione di calore, la serie UZR Gen3 consente di risparmiare sulle spese di esercizio e la sua lunga durata semplifica la pianificazione del budget e degli investimenti IT.

Usabilità ed efficienza: Racchiuso in un armadio rack standard da 19”, il robusto armadio batterie ha ingresso dei cavi dall’alto e accesso frontale per semplificare la manutenzione. Con dimensioni ridotte a un terzo rispetto alle soluzioni per UPS alternative, l’eccellente gestione dello spazio della serie UZR Gen3 offre un comodo posizionamento a parete che permette di ottimizzare l’uso dello spazio sul pavimento. Più leggera del 45% rispetto a una batteria VRLA, semplifica ulteriormente l’installazione e la manutenzione. Ma le sue dimensioni compatte non incidono sulle prestazioni: la serie UZR Gen3 è il sistema di batterie per UPS di data center con la densità di potenza più elevata. Eroga fino a 470 kW di potenza con un’energia nominale di 62,1 kWh. Inoltre, si ricarica fino a dieci volte più velocemente, riducendo così i tempi di ricarica (2C rispetto a. 0.2C).

La serie UZR Gen3 di Delta è un potente strumento che consente ai data center di aumentare l’efficienza e l’affidabilità e di ridurre notevolmente i costi. Le innovative caratteristiche di progettazione e integrazione la rendono un componente essenziale per la modernizzazione delle infrastrutture di gestione energetica.

Per ulteriori informazioni su come la serie UZR Gen3 può trasformare l’operatività del vostro data center, visitate il sito web: www.deltapowersolutions.com

NUOVO ATTUATORE ELETTRICO CHE ALLEGGERISCE IL LAVORO CON CARICHI PESANTI

SMC presenta la serie LET-X11 di attuatori elettrici senza stelo, per carichi elevati con trasmissione a cinghia, che offrono agli utenti diversi vantaggi. Oltre alle eccezionali capacità di velocità e di carico, gli attuatori elettrici LET-X11 offrono una costruzione leggera ma robusta, una manutenzione semplificata e un montaggio avanzato del sensore. Questi prodotti versatili sono adatti anche per applicazioni di trasferimento verticale ad alta velocità. Gli attuatori elettrici LET-X11 di SMC sono adatti per carichi orizzontali fino a 240 kg, raggiungono una velocità massima di 4000 mm/s e un’accelerazione/decelerazione fino a 20,000 mm/s2. Gli utenti possono quindi contare su una movimentazione efficiente e rapida dei materiali pesanti, condizione essenziale negli ambienti industriali a ritmi elevati.

Prestazioni dinamiche

Sono diversi i fattori chiave che contribuiscono alla velocità dell’attuatore, tra questi il servomotore AC, che è in grado di fornire la coppia nominale nell’intero campo della velocità nominale. Grazie alla flessibilità del montaggio del motore, con quattro posizioni possibili, l’attuatore è facilmente adattabile a diverse configurazioni. Gli attuatori elettrici LET-X11 di SMC sono adatti anche per applicazioni di trasferimento

verticale ad alta velocità, con carichi fino a 70 kg. Questa capacità è estremamente utile nelle attività di controllo del movimento, dove lo spazio e l’efficienza sono fondamentali.

Manutenzione semplificata

Come ulteriore vantaggio, la manutenzione è semplificata grazie alla copertura integrata nella parte superiore e finale dell’alloggiamento, che offre un’ampia apertura per una facile sostituzione della cinghia dentata. Questa caratteristica riduce notevolmente i tempi di inattività e i costi di manutenzione. Una costruzione robusta, realizzata con materiali ingegneristici resistenti, fornisce un ulteriore supporto per assicurare una vita utile senza problemi. Inoltre, non ci sono possibilità di interferenza con il pezzo, eliminando così la possibilità di danni e successive riparazioni. La serie LET-X11 è compatibile con il sensore allo stato solido della serie D-M9 e può alloggiare i sensori induttivi disponibili in commercio (con regolazioni). Grazie a questa flessibilità nella compatibilità dei sensori, il prodotto è ancora più versatile. La scelta del modello ottimale di attuatore elettrico LET-X11 dipende da una serie fattori, tra cui il carico/la velocità di esercizio richiesti, il tempo di ciclo e il momento ammissibile.

Cambio automatico della pinza e del riferimento del pezzo

SISTEMA DI MISURAZIONE DELLA

CO 2 BIOGENICA PMCTRACE

Per ottenere un futuro degno di essere vissuto è fondamentale ridurre rapidamente le emissioni di anidride carbonica (CO2) e di altri gas serra (GHG). SICK è leader mondiale nella fornitura di sistemi di monitoraggio continuo delle emissioni (CEMS), sistemi di misurazione dei gas grezzi e altre soluzioni di sensori per uno sviluppo sostenibile in vari settori industriali. Per sostenere gli sforzi del trattamento termico dei rifiuti come fornitore di soluzioni complete, SICK incorpora nel suo portafoglio la soluzione di campionamento della CO2 biogenica di Genius5-Instruments GmbH.

La combustione di combustibili fossili libera il carbonio che è rimasto bloccato nel terreno per milioni di anni, mentre la combustione di biomasse emette carbonio che fa parte del naturale ciclo rinnovabile del carbonio. I combustibili fossili vengono rilasciati da carbone, petrolio o gas naturale.

Gli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti apportano un contributo nel ciclo biogenico del carbonio, emettendo di fatto una miscela di CO2 siadi natura organica che fossile. Il sistema PmCTrace misura esattamente la porzione di frazione biogenica, utilizzando un campionamento proporzionale continuo del flusso di gas di scarico, raccogliendolo in una cartuccia e analizzandolo poi in laboratorio sulla base dell’isotopo radioattivo del carbonio C14.

La CO2 fossile ha zero PmC (Part of modern Carbon) mentre quella biogenica ha 100 PmC.

Le principali ragioni della necessità di determinare la CO2 biogenica

Sono in funzione sistemi di scambio di emissioni (ETS), come la europea ETS, nel Regno Unito la Environment Agency’s Pollution Inventory Guidance, la BEHG tedesca e la cinese Certified Emission Reduction (CCER). Tutte le leggi discriminano tra carbonio fossile e rinnovabile. La carbon tax è relativa alla sola quota di carbonio fossile, così da incentivare l›uso delle rinnovabili. Il CEMS completo di SICK in accoppiata ad un sistema PmCTrace e ad il dispositivo di misurazione della portata a ultrasuoni FLOWSIC100 consentono di misurare in maniera precisa la quota della frazione fossile.

Il sistema ETS dell’UE mira a ridurre le emissioni di gas serra all’interno dell’UE. Stabilisce un tetto massimo alla quantità totale di gas serra che gli impianti sono autorizzati a rilasciare. Questo limite sarà gradualmente abbassato per ridurre a zero le emissioni totali consentite entro il 2050. Lo scambio di emissioni dell’UE copre attualmente circa il 40% delle emissioni di gas serra nell’UE e sarà gradualmente esteso per coprire tutte le emissioni.

OMRON

FLOW CORE 4.0 E VIRTUAL FLEET MANAGER PER UN’IMPLEMENTAZIONE DI AMR SCALABILE

Il software FLOW Core 4.0 aggiornato introduce una versione virtualizzata della soluzione leader di mercato di OMRON, Fleet Manager, per la gestione della flotta di robot mobili autonomi (AMR).

OMRON, leader nel settore della robotica industriale, ha annunciato il lancio del software Fleet Operations Workspace (FLOW) Core 4.0, una piattaforma di nuova generazione in grado di potenziare le funzionalità delle serie di robot mobili autonomi (AMR) LD, MD e HD, semplificando al contempo il processo di integrazione e migliorando la gestione della flotta. FLOW Core è un’unica software suite che consente il coordinamento di assegnazioni intelligenti dei lavori e programmi di ricarica, l’applicazione di funzioni avanzate di navigazione e controllo del traffico e la perfetta integrazione con sistemi IT e OT come MES, ERP e WMS.

Questa nuova versione aggiorna diverse aree chiave: Fleet Manager di OMRON, un’applicazione software utilizzata per la gestione di flotte di AMR, è stata riprogettata per l’implementazione su piattaforme hypervisor. Le piattaforme hypervisor sono software di virtualizzazione che consentono la creazione e la

gestione di macchine virtuali. Ciò garantisce un’infrastruttura IT sicura e flessibile. Le risorse della flotta possono essere scalate in base alle esigenze delle applicazioni con opzioni di tolleranza agli errori e di disponibilità elevata per un funzionamento ininterrotto. Il nuovo FLOW Core 4.0 include il supporto per 3D LiDAR per tutti i modelli AMR grazie alle avanzate opzioni di rilevamento OMRON. Sono stati aggiunti tool software per strategie di docking personalizzabili per adattare le routine di ricarica all’applicazione.

Il pacchetto di analisi dei dati di OMRON, FLOW iQ, consente agli utenti di visualizzare e monitorare il layout dell’infrastruttura wireless dal punto di vista del robot. L’introduzione della diagnostica di rete wireless dinamica consente la convergenza IT e OT accelerando l’implementazione della flotta di AMR e la risoluzione dei problemi wireless, con conseguente aumento del ritorno sull’investimento.

MobilePlanner 8, l’interfaccia utente per l’ingegneria delle applicazioni di OMRON, aumenta la produttività dei tecnici dell’automazione con il nuovo editor di forme 2D per la definizione nocode del bersaglio CAPS e per le forme robot.

n.5 Luglio - Agosto 2024 www.meccanica-automazione.com

Redazione Direttore Responsabile

Giorgio Albonetti

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Cristina Gualdoni cristina.gualdoni@quine.it – cel. 3477623887

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Registrazione del Tribunale di Milano n. 653 del 21.09.2005.

Iscrizione al R.O.C. n. 12191 del 29/10/2005 Tutti gli articoli pubblicati su m&a meccanica &automazione sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La pubblicazione o la ristampa degli articoli deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03, dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dall’art. 11 D.Lgs. 196/03. I dati potrebbero essere comunicati a soggetti con i quali Quine S.r.l. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Quine S.r.l. - via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel +39 02 864105 Fax +39 02 72016740, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.Lgs. 196/03.

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ABBIAMO PARLATO DI...

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WOMEN IN 3D PRINTING, LE DONNE APPASSIONATE DELLA STAMPA 3D

dell’associazione a livello internazio-

nale sono molteplici e prevedono una maggior presenza femminile nel settore della stampa 3D, ed in particolare il target è di avere il 50% di imprese gestite da donne e 50% di donne nelle posizioni di direzione nella manifattura additiva. La situazione attuale è ancora molto lontana dal raggiungimento di questi risultati, in quanto si nota l’11% delle imprese a conduzione femminile e il 13% di donne nell’industria della stampa 3D. Nonostante i progressi, ci sono ancora sfide importanti da affrontare. La discriminazione di genere e i pregiudizi rimangono problemi diffusi. I successi sono però evidenti. Sempre più donne stanno assumendo ruoli di leadership in aziende di stampa 3D, guidando progetti innovativi e contribuendo a sviluppare nuove tecnologie. C’è molta strada da fare, ma grazie alla forte motivazione e alla contaminazione, presto si potrà rafforzare la presenza di donne esperte nella tecnologia di stampa 3D. Women

in 3D Printing organizza incontri e tavole rotonde all’interno delle principali manifestazioni come SPS Parma con professioniste che portano la loro esperienza nel campo della tecnologia, design, ricerca e finanza. Le donne portano prospettive uniche e competenze che arricchiscono il campo della stampa 3D. La presenza femminile nelle posizioni di leadership e nei team di ricerca e sviluppo può portare a soluzioni più creative e inclusive. Inoltre, l’inclusione delle donne contribuisce a superare i pregiudizi di genere e a creare un ambiente di lavoro più equilibrato. Gli eventi di Wi3DP sono sempre gratuiti e aperti a tutti, nel miglior spirito di condivisione, inclusione e diversità. Sono anche un’occasione di ispirazione per i giovani che si affacciano al mondo della tecnologia ed un esempio per chi vuole intraprendere una carriera nella entusiasmante stampa 3D. Il futuro promette bene e le donne avranno sicuramente un ruolo primario. Aumentando le iniziative di inclusione e la crescita delle reti di supporto, si prevede che sempre più donne entreranno nel settore, portando con sé innovazione e grande trasformazione. La visione di Women in 3D Printing è quella di un’industria inclusiva dove la diversità è la norma e non l’eccezione. Il movimento Women in 3D Printing rappresenta non solo un cambiamento positivo per le donne, ma anche per tutto il settore della stampa 3D. Promuovendo la diversità e l’appartenenza, stiamo costruendo un futuro più innovativo, equilibrato e sostenibile. 

LUGLIO/AGOSTO 2024/NUMERO #3

EDITORIALE

3 Women in 3D Printing, le donne appassionate della stampa 3D

NEWS

6 Hiteco investe in efficienza e R&S

8 SPS nel 2025 ritorna alla data originaria

10 ANIE: + 10,8% nel 2023

12 Formnext 2024, a Francoforte si rinnova l’appuntamento per l’elite globale dell’AM

14 Dalla start-up ai grandi player

TECNOLOGIE

16 XR e industria quando la tecnologia diventa davvero “visionaria”

MANUTENZIONE PREDITTIVA

18 La manutenzione intelligente

24 Il dato al centro della fabbrica

SOFTWARE INDUSTRIALI

26 Optifact di ABB garantisce tutto il potenziale dei dati di fabbrica 6 16 18 24

28 Digitalizzazione e integrazione, leve di competitività digitale

30 Un ecosistema digitale per l’ottimizzazione di macchine e impianti

32 Open Mind e l’industria 4.0

34 Grazie al digital twin Emulate 3D, ECM Technologies riduce i tempi di installazione e messa in servizio

36 Automazione incentrata sul software: agilità, sostenibilità e profitto per gli OEM

AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

38 Elettronica per l’automazione da oltre mezzo secolo

42 Soluzioni di azionamento indipendenti per l’automazione

44 PRODUCT NEWS

DesignIndustry

n. 3 Luglio/Agosto 2024

Supplemento a Meccanica&Automazione di Luglio/Agosto 2024 www.innovareweb.it

Redazione Direttore Responsabile Giorgio Albonetti

Coordinamento Editoriale Area Industry Marco Tenaglia –marco.tenaglia@quine.it – cel. 3298490024

Direttore tecnico Carlo Marchisio

Segreteria di Redazione Cristina Gualdoni cristina.gualdoni@quine.it – cel. 3477623887

Hanno collaborato a questo numero Mario Gargantini, Patrizia Ricci

Pubblicità Ufficio Traffico Elena Genitoni e.genitoni@lswr.it – tel. 0289293962

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Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist a.iovene@lswr.it | Cell. 349.1811231

Grafica e Fotolito Fabio Castiglioni

Stampa New Press Edizioni srl Via Della Traversa 22 - 22074 Lomazzo (CO)

Iscrizione al R.O.C. n. 12191 del 29/10/2005 Tutti gli articoli pubblicati su Industry 4.0 Design magazine sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La pubblicazione o la ristampa degli articoli deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03, i dati di tutti i lettori saranno trattati sia manualmente sia con strumenti informatici e saranno utilizzati per l’invio di questa e di altre pubblicazioni e di materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dall’art. 11 D.Lgs. 196/03. I dati potrebbero essere comunicati a soggetti con i quali Quine S.r.l. intrattiene rapporti contrattuali necessari per l’invio delle copie della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Quine S.r.l. - via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel +39 02 864105 Fax +39 02 72016740, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l’aggiornamento, l’integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione di cui all’art. 7 D.Lgs. 196/03.

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Testata associata

HITECO INVESTE IN EFFICIENZA PRODUTTIVA E R&D

L’azienda specializzata in componenti meccatronici ad alta tecnologia per produttori di macchine utensili, ha inaugurato la nuova sede a Rimini con particolare focus su digital transformation, Industria 5.0 e AI

È stata inaugurata il 14 giugno a Rimini la nuova sede di Hiteco, società di Scm Group, specializzata nello sviluppo e produzione di componenti meccatronici ad alta tecnologia per aziende produttrici di macchine utensili.

Nata a Villa Verucchio (Rimini) nel 1977 come reparto interno, con l’obiettivo di fornire componenti (elettromandrini, teste birotative, teste di foratura e aggregati) alle macchine del gruppo per la lavorazione del legno e di altri materiali, Hiteco ha registrato nei decenni una continua crescita, favorita anche da un costante aumento delle esportazioni. Un progressivo sviluppo che ha raggiunto circa 40 milioni di euro di fatturato a fine 2023 e che ha reso Hiteco uno dei maggiori produttori al mondo nel settore dei componenti ad alta tecnologia per macchine a controllo numerico dedicate alla lavorazione di un’ampia gamma di materiali quali legno, plastica, compositi, vetro, pietra e metallo. La nuova sede di Rimini conta 9000 metri quadrati complessivi rispetto ai 3000 della precedente sede di Villa Verucchio, di cui oltre 7000 destinati ad area produttiva. L’investimento consentirà a Hiteco una potenziale crescita dell’organico, oltre a favorire un efficientamento della produzione (completamente made in Italy) e dell’attività R&D. I progetti riguardano nello specifico lo sviluppo di nuovi

servizi digitali, sistemi IoT e prodotti intelligenti dotati di algoritmi di intelligenza artificiale, oltre ad un ampliamento della gamma nei settori della lavorazione di pietra, vetro e metallo, anche in ottica Industria 5.0.

Più spazi e una maggiore competitività nel mercato italiano ed estero si tradurranno anche in collaborazioni più assidue con scuole, università ed enti di formazione professionale e in maggiori opportunità di crescita per i propri collaboratori, anche grazie ai percorsi formativi erogati da Campus Scm Group per Hiteco e tutte le società del gruppo.

“Questo investimento è il coronamento dei continui progressi registrati in questi anni oltre che un nuovo punto di partenza per continuare ad aumentare il livello innovativo dei nostri prodotti e servizi”, ha commentato il direttore di Hiteco, Massimo Benvenuti.

“I nostri componenti industriali sono il valore aggiunto, il cuore tecnologico di ogni macchina, ovvero ciò che ne definisce la qualità in termini di prestazioni, velocità, potenza, precisione e affidabilità nel tempo Un motivo in più per conferire elevata qualità alle soluzioni realizzate che, nel caso di Hiteco, sono in continua evoluzione per soddisfare le più attuali esigenze del cliente”.

Il mercato risponde con un trend più che positivo. Negli

La nuova sede

ultimi anni Hiteco ha consolidato ulteriormente la propria leadership in Asia, il mercato che oggi registra la più alta quota di esportazioni di questa azienda e che a fine 2023 ha registrato una crescita a doppia cifra dell’ordinato. In Asia Hiteco ha una presenza diretta con un team di specialisti in grado di garantire tutto il supporto a livello commerciale e di assistenza tecnica.

Inoltre, aumenta l’incidenza a livello di fatturato dei mercati dell’Europa e Nord America: per il “vecchio continente” è previsto un potenziamento dell’after sales mentre oltreoceano Hiteco ha aperto già nel 2020 una filiale commerciale ad Atlanta, Hiteco Nord America, per fornire un supporto diretto, capillare e puntuale sia dei clienti che della rete vendita.

A livello di innovazione tecnologica, tutti i prodotti si distinguono per un forte utilizzo della sensoristica in ottica Industria 4.0 e per un’elevata attenzione al contenimento dei consumi di energia elettrica delle macchine.

In termini di Industria 5.0 si distingue ERS (Energy Recovery System), nuovo sistema applicato che consente di recuperare fino al 14,5% dell’energia generata dal componente, per lavorazioni successive.

In tema di digital transformation e AI - Artificial Intelligence Hiteco ha sviluppato nuovi servizi digitali legati al sistema IoT Hiteco connect: grazie ai sensori intelligenti applicati agli elettromandrini è possibile monitorarne in real time e in ogni momento lo stato di salute e le performance, oltre ad analizzare successivamente tutti i dati provenienti dallo stesso componente con l’obiettivo di ottimizzarne l’utilizzo e la relativa manutenzione.

Più in generale, resta una mission l’attività di ricerca e sviluppo, da anni fiore all’occhiello di Hiteco. “Abbiamo un team dedicato interno all’azienda per attività R&D volte a creare soluzioni tecnologiche flessibili, all’avanguardia e in continua evoluzione. L’intero percorso produttivo è caratterizzato da rigorosi controlli effettuati nelle fasi più significative del processo. Tutti i controlli ed il collaudo finale vengono eseguiti attraverso i più avanzati strumenti, opportunamente certificati e sempre aggiornati. Tutti gli investimenti mirano ad aumentare la qualità e resistenza dei nostri prodotti e, di conseguenza, le prestazioni

delle macchine dei clienti”.

La produzione è interamente made in Italy e tutte le parti più importanti del mandrino sono realizzate internamente. Non solo: tutti i prodotti Hiteco vengono assemblati in linea: ciò consente di ottenere un controllo totale di tutte le attività di montaggio e, dunque, di garantire la massima qualità al cliente. Un punto di forza esclusivo che, insieme ad un’ampissima disponibilità a livello di magazzino, velocizza notevolmente i tempi di consegna.

“La vera forza dei nostri prodotti – conclude Benvenutista nelle persone che con passione si dedicano ogni giorno al loro sviluppo e alla loro produzione. È questo il vero valore aggiunto della crescita importante e costante che continuiamo a registrare anno dopo anno ed è questo lo spirito con cui guardiamo anche al futuro, puntando ad un ulteriore rinnovamento della nostra gamma e alla conquista di nuovi mercati”.

Presenti all’inaugurazione della nuova sede di Hiteco anche le autorità della Regione Emilia-Romagna, con l’assessore Vincenzo Colla (sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali), il presidente della provincia e sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e diverse istituzioni in rappresentanza del mondo delle imprese e dell’alta formazione.

“Il nuovo investimento conferma la volontà di continuare a competere nel mondo a livello alto, con l’orgoglio di fare prodotti di alta qualità, tecnologicamente sempre più avanzati e sostenibili - ha affermato l’assessore regionale Vincenzo Colla -. Al tempo stesso si consolida quel rapporto con la comunità locale che è prerogativa delle imprese dell’Emilia-Romagna, non solo favorendo una buona occupazione, ma con l’apertura ad operazioni formative e culturali che portano beneficio a tutto il territorio” Il presidente della provincia e sindaco del comune di Rimini, Jamil Sadegholvaad, ha aggiunto: “Quando un’impresa investe, si potenzia, amplia i suoi orizzonti e lo fa attraverso la ricerca e l’innovazione siamo di fronte a un valore di comunità. L’impatto e l’importanza non si misurano solo nello stretto perimetro dell’impresa protagonista, ma nell’ambito più largo della vita sociale di un territorio. Con l’apertura della nuova sede Hiteco, si conferma il suo ruolo propulsivo nell’investimento industriale che fa competere a livello mondiale. Però c’è qualcosa d’altro: la consapevolezza cioè che la qualità e lo ‘stare un passo avanti agli altri’ sono gli elementi capaci di definire un’eccellenza, che poi veicola con sé benessere, lavoro, prospettive diffuse per il futuro per centinaia o migliaia di persone. L’impresa sana, l’impresa che investe è un patrimonio di comunità. Su questo non v’è alcun dubbio”. 

Taglio del nastro

SPS – SMART PRODUCTION SOLUTIONS NEL 2025 RITORNA ALLA DATA ORIGINARIA

SPS del prossimo anno si terrà a Norimberga dal 25 al 27 novembre 2025, tornando quindi al periodo che da molti anni è noto all’industria dell’automazione.

Dopo tre anni di rinvio a causa del coronavirus, nel 2025 la fiera leader per l’automazione intelligente e digitale tornerà alla sua data tradizionale, ossia fine novembre. «A causa della pandemia le carte sono state rimescolate, e al fine di garantire la necessaria sicurezza della pianificazione per il settore, era stato necessario spostare la data di SPS”, spiega Sylke SchulzMetzner, Vicepresidente SPS. “Tanto più felici siamo ora di poter nuovamente offrire ai fornitori e ai soggetti interessati di soluzioni di automazione, a partire dal 2025, questo evento

Le date di SPS

Smart Production Solutions

SPS avrà luogo dal 12 al 14 novembre 2024

25 - 27/11/2025

24 - 26/11/2026

23 - 25/11/2027

clou a fine anno - è come un ritorno a casa.» Inoltre sono già state definite le date fino al 2027 dall’organizzatore Mesago Messe Frankfurt e sono anch’esse alla fine di novembre. Gli attuali dati di prenotazione per l’edizione 2024, che si terrà dal 12 al 14 novembre, dimostrano ancora una volta la grande importanza di questa fiera leader per l’industria internazionale dell’automazione. Oltre 850 espositori si sono già registrati per l›evento clou del settore, tra cui aziende internazionali come ABB, Lenze, Beckhoff Automation, Phoenix Contact, Rittal e molte altre. A partire da maggio gli interessati troveranno un elenco aggiornato degli espositori sul sito web della manifestazione.

247 novità motion plastics®

ANIE CONFINDUSTRIA: +10,8% NEL 2023, PER LA PRIMA VOLTA IL FATTURATO AGGREGATO SUPERA LA SOGLIA DEI 100 MILIARDI DI EURO

Il 2023 si è concluso positivamente per il “sistema” ANIE, con un fatturato aggregato che ha raggiunto i 102,7 miliardi di euro, segnando una crescita di oltre il 10,8% rispetto al 2022. Rispetto al 2019, il fatturato è aumentato di 32 miliardi di euro, chiudendo un ciclo post-Covid caratterizzato da una rapida e intensa crescita

I settori dell’Elettrotecnica e dell’Elettronica, rappresentati da ANIE Confindustria, hanno registrato aumenti sia nei volumi di produzione industriale (+1,8%) sia nel fatturato in valore (+9,9%), in controtendenza rispetto all’industria manifatturiera nazionale che ha visto cali del -2,1% e -1,1%. Le previsioni indicano una continua crescita fino al 2028, sostenuta anche dai fondi del PNRR. Questi dati sono stati presentati durante l’Assemblea privata dei Soci di ANIE Federazione, tenutasi il 20 giugno

2024 presso il Grand Hotel Villa Torretta di Sesto San Giovanni. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 200 imprenditori e del neoeletto Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, intervenuto in collegamento per i saluti di apertura. La Tavola Rotonda, intitolata “Progresso tecnologico, Economia e Geopolitica: scenari futuri per le imprese di ANIE”, ha visto la partecipazione di Alessandro Fontana, Direttore del Centro Studi Confindustria, Letizia Borgomeo, Economista di Intesa Sanpaolo,

e Andrea Colli, Professore ordinario di Storia economica dell’Università Bocconi. La discussione è stata moderata da Walter Galbiati, Vice Direttore di Repubblica.

Durante la tavola rotonda, il Presidente di ANIE, Filippo Girardi, ha illustrato i dati del settore per il 2023, evidenziando il ruolo sempre più strategico dei settori ad alta e medio-alta intensità tecnologica all’interno del sistema industriale italiano. Girardi ha spiegato che la crescita del fatturato complessivo (+9,9% a valori correnti), che ha raggiunto i 66 miliardi di euro a fine 2023, è stata sostenuta da Elettrotecnica (+10,1%) ed Elettronica (+9,6%), con una crescita sul mercato interno (+12,5%) superiore rispetto ai mercati esteri (+6,7%). Il saldo della bilancia commerciale ha superato i 7 miliardi di euro a fine 2023.

Nonostante il rallentamento della domanda nel settore edilizio, l’incertezza normativa e le condizioni di accesso al credito meno favorevoli, i settori ANIE hanno registrato tassi di crescita superiori alle aspettative, trainati dalle transizioni energetica e digitale, per le quali ANIE fornisce tecnologie abilitanti. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è stato identificato come un attivatore fondamentale della domanda nazionale per l’industria delle tecnologie.

Alessandro Fontana ha sottolineato il contributo significativo del PNRR alla crescita, con circa 100 miliardi da spendere nel biennio 2024-2025. Fontana ha anche delineato l’andamento generale dell’economia italiana nel 2023, evidenziando una crescita costante del PIL procapite e del tasso di crescita potenziale. Tuttavia, ha notato

che l’Italia è attualmente penalizzata da tassi di interesse elevati rispetto ad altri paesi europei. Gli investimenti, che hanno guidato la crescita negli ultimi anni, stanno rallentando a causa della riduzione degli incentivi edilizi, con un impatto anche sugli investimenti in impianti e macchinari, in attesa dell’implementazione del piano di incentivi Transizione 5.0.

Le notizie positive arrivano dal fronte dell’export, che ha registrato buoni risultati nel primo trimestre dell’anno, grazie ai servizi. Se confrontati con il periodo pre-pandemia, i risultati sono straordinari, specialmente rispetto a Francia e Germania. Questo successo è attribuibile alla forte crescita della competitività del settore manifatturiero italiano.

Il rapporto Analisi Settori Industriali (ASI), pubblicato a maggio da Intesa Sanpaolo e Prometeia, mostra che i settori dell’Elettrotecnica e dell’Elettronica hanno registrato tassi di crescita senza precedenti storici. Tra il 2024 e il 2028, il fatturato a prezzi costanti crescerà in media del 2,6% annuo nell’Elettrotecnica e dell’1,8% nell’Elettronica, a fronte di una crescita media annua dello 0,9% nell’industria manifatturiera complessiva. Tuttavia, la crescita sarà a due velocità: un primo biennio 2025-26 molto vivace, seguito da un periodo di assestamento. Gli investimenti in beni strumentali saranno il principale motore di crescita, sostenendo i livelli di attività della manifattura e dei settori produttori di tecnologie per la doppia transizione, green e digitale. Elettrotecnica ed Elettronica avranno molte opportunità da cogliere grazie alla loro capacità di innovazione.

Andrea Colli, Professore ordinario di Storia economica dell’Università Bocconi, ha invece focalizzato il suo intervento su progresso tecnologico e geopolitica, sottolineando l’importanza della cooperazione internazionale per affrontare le tensioni geopolitiche che possono limitare lo sviluppo tecnologico.

Il Presidente Girardi ha concluso l’assemblea sottolineando l’impegno di ANIE nel supportare le aziende, in particolare le PMI, per rafforzarne la competitività a livello nazionale e internazionale. Ha ribadito l’importanza di investire in ricerca e sviluppo, promuovere l’adozione di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale, sostenere l’espansione sui mercati internazionali, e sviluppare progetti orientati alla sostenibilità e alla riduzione dell’impatto ambientale. 

I relatori della tavola rotonda

FORMNEXT 2024 A FRANCOFORTE SI RINNOVA L’APPUNTAMENTO PER L’ÉLITE GLOBALE DELL’AM

La fiera, leader mondiale per la produzione additiva industriale di oggi e domani, si svolgerà a Francoforte dal 19 al 22 novembre

Nonostante la delicata situazione economica tedesca e le sfide politiche a livello globale, all’inizio di giugno sono state circa 664 aziende (provenienti da 34 nazioni) ad essersi già iscritte alla fiera. Ulteriormente ampliata anche la rappresentanza italiana, con un aumento di espositori. “L’alto numero di iscrizioni a Formnext sottolinea l’importanza della produzione additiva per l’intero settore”, ha affermato Sascha F. Wenzler, Vicepresidente di Formnext durante la conferenza stampa di presentazione a Milano. “L’AM è infatti una tecnologia che consente di affrontare le sfide attuali, di scoprire e sfruttare nuove opportunità dal punto di vista economico. Allo stesso

tempo Formnext riflette le dinamiche dell’industria AM globale, che ogni anno apre la strada al futuro industriale con numerose innovazioni e applicazioni.”

Il 64% degli espositori finora iscritti proviene dall’estero. Oltre alla Germania, altri paesi espositori importanti sono Stati Uniti, Cina, Gran Bretagna, Francia, Paesi Bassi, Italia e Spagna. Tra gli espositori finora registrati è presente l’élite mondiale del settore della produzione additiva con imprese come 3D Systems, Additive Industries, Altair, Arburg, BigRep, Bosch, Carbon, DMG Mori, Dyemansion, EOS, Evonik, Farsoon, Formlabs, GE Additive, Henkel, Höganäs, HP, Linde AMT, Markfor-

ged, Materialise, Nexa3D, Nikon SLM Solutions, Oerlikon, Renishaw, Sandvik, Siemens, SMS Group, Stratasys, Trumpf, Velo3D e Voxeljet.

AM in Italia, mix di tradizione e innovazioni nel settore dell’AM

Tutti gli appuntamenti con Formnext

Formnext è dal 19 al 22 Novembre 2024

Formnext + PM South China, Shenzhen, Cina: 28 – 30 agosto 2024

Formnext all’IMTS di Chicago, USA: 09 – 14 settembre 2024

Formnext Forum Tokyo, Giappone: 26 – 27 settembre 2024

Formnext Chicago, USA: 08 - 10 aprile 2025

Con una pluriennale partecipazione alla manifestazione l’Italia è oggi uno dei principali espositori di Formnext e continua a richiamare l’attenzione dei visitatori proponendo un’ampia gamma di nuove soluzioni additive. A Formnext 2024 si sono già iscritti 32 espositori italiani, tra cui note aziende provenienti dal mondo della stampa 3D, start-up e rinomate realtà industriali italiane che hanno sviluppato soluzioni speciali di produzione additiva. Con la produzione di sistemi AM complessi, servizi di ingegneria innovativi e la stampa 3D di mobili e gioielli, nell’ampia offerta degli espositori italiani si ritrovano anche i punti di forza dell›industria manifatturiera del paese.

Con nomi come Caracol, DWS, Prima Additive, Sisma, Roboze e WASP, l’Italia vanta aziende AM molto innovative e specializzate che oltre ad essere i protagonisti in questo settore tecnologico, ogni anno presentano in fiera nuovi prodotti. L’Italia continua lo sviluppo anche nel campo dei materiali: oltre a DWS, esporranno aziende giovani ma già affermate come Mimete, Pometon e Xenia. Inoltre, per la prima volta saranno presenti due produttori di materie plastiche specializzate, quali Guzman Polymers e Lati Industria Termoplastici.

Prosegue di pari passo la scoperta della produzione additiva da parte delle aziende dell’industria tradizionale, che

individuano nell’additive manufacturing un mercato redditizio tale da spingerle verso lo sviluppo di soluzioni specialistiche. Ne sono un esempio il produttore di macchine Multiax e lo specialista dell’estrusione Gimac.

Premiazioni e incontri in fiera

Oltre agli eventi già affermati, il programma collaterale di Formnext 2024 si arricchisce di nuovi appuntamenti. Il precedente format di premiazione delle start-up si trasforma nel nuovo “Formnext Awards” per mettere ancora più in risalto i nuovi talenti e le loro idee. I Formnext Awards verranno conferiti in sei diverse categorie tra cui giovani aziende innovative, idee commerciali sostenibili e tecnologie pionieristiche.

Al fine di promuovere lo scambio tra professionisti prosegue il programma di conferenze, ad accesso libero. Anche quest’anno dunque verranno discusse su tre palchi le applicazioni attuali e future, le tecnologie e le tendenze generali del settore AM e della produzione. Tra i temi chiave che saranno trattati sui palchi dedicati ad Applicazione, Industria e Tecnologia, ci sono l’intelligenza artificiale nella produzione additiva, la tecnologia medica e dentale, la robotica e l’automazione.

Dopo la prima dello scorso anno, il “Dienstleiter Marketplace” 2024 (piazza mercato dei fornitori di servizi) si concentrerà in particolare sui settori della tecnologia medica, dentale e del packaging. Nell›area start-up e durante l›evento “Pitchnext” verranno presentate giovani aziende innovative dell’industria manifatturiera oltre a potenziali investitori e partner di cooperazione. Al Career Day chi è in cerca di lavoro potrà informarsi sulle opportunità di carriera nel settore AM. Per le aziende che desiderano avvicinarsi al settore AM, i seminari Discover 3Dprinting, secondo un format collaudato, in collaborazione con ACAM, offriranno giornalmente spunti e consigli. L’associazione VDMA presenterà una mostra speciale con interessanti applicazioni AM nel mondo dell’ingegneria meccanica. La mostra speciale BE-AM illustrerà, sulla base di applicazioni concrete, i progressi raggiunti nello sviluppo dell’argomento “stampa 3D nell’industria edilizia”, che sta acquisendo sempre maggiore importanza. Contemporaneamente il simposio BE-AM illustrerà numerosi retroscena e evoluzioni future in questo campo. Il giorno prima dell’apertura di Formnext si terrà anche l’AM Innovation and Standards Summit @ Formnext. Australia, paese partner. Il paese partner della nuova edizione di Formnext è l’Australia, che vanta da anni una community di riferimento nell’ambito AM, produttori di impianti di successo in tutto il mondo e fornitori di servizi e aziende AM altamente specializzate. La presenza di eccellenti università contribuisce a creare un ambiente unico in grado di attrarre talenti internazionali. 

Sascha F. Wenzler, Vicepresidente di Formnext

DALLE START-UP AI GRANDI PLAYER: A SPS UN CONCENTRATO DI INNOVAZIONE

Dal 12 al 14 novembre torna a Norimberga SPS - Smart Production Solutions, l’evento clou di fine anno dedicato all’automazione. La fiera permette di scoprire prodotti e soluzioni innovative e di immergersi nel settore in rapido sviluppo

Su un’area di 130.000 m2, circa 1.300 imprese nei 16 padiglioni espositivi presenteranno ai visitatori prodotti e soluzioni intelligenti. Tra gli espositori italiani Bonfiglioli S.p.A., Pizzato Elettrica S.r.l., Exor International S.p.A. e SENECA S.r.l per citarne alcuni. Anche nel 2024 la fiera, giunta alla 33a edizione, consentirà nei tre giorni di entrare nel vivo dell’automazione, scambiare idee e confrontarsi con gli esperti del settore.

Italia: una costante a SPS

Da molti anni SPS rappresenta un appuntamento importante per espositori e visitatori italiani che a Norimberga possono presentare prodotti e soluzioni e restare aggiornati sul settore. Nel 2023 sono stati 1.337 i visitatori e 77 le aziende espositrici provenienti dall’Italia, posizionando il Paese tra le prime tre nazioni che partecipano regolarmente a SPS. Dati che sottolineano l’importanza della fiera internazionale per il mercato italiano verso una produzione orientata al futuro.

Presentazioni e dimostrazioni dal vivo

Nei quattro forum posizionati nei padiglioni 1, 3, 6 e 8, i visitatori potranno informarsi sulle tendenze e sulle novità,

seguire presentazioni e tavole rotonde e assistere a dimostrazioni dal vivo. Il programma del Technology Stage, il forum organizzato nel padiglione 3 dalle associazioni VDMA e ZVEI, sarà trasmesso anche in diretta attraverso il supplemento digitale “SPS on air” e reso disponibile in formato digitale in lingua tedesca e inglese.

I temi chiave per il 2024:

• Trasformazione digitale

• Comunicazione industriale

• Sicurezza e protezione

• Data Rooms

• Modelli intelligenti e basati sui dati per il controllo e la visualizzazione

• Innovazioni nel campo dei sensori

• Drives

• Sostenibilità

• L’intelligenza artificiale nell’automazione

Con circa 24 espositori lo stand collettivo “Automation meets IT”, allestito da diversi anni nel padiglione 6, offre ai visitatori la possibilità di ottenere una panoramica sul tema e di ricevere una consulenza da parte dei fornitori.

Le tematiche trattate dallo stand collettivo sono:

• Gestione IT per la produzione

• Soluzioni e servizi basati su Cloud ed Edge

• Misure di sicurezza per la produzione

• Soluzioni basate su Internet of Things e Intelligenza Artificiale

• Open Source

Evento di anteprima il 24 ottobre

Per offrire un primo assaggio delle novità di quest’anno,

il 24 ottobre 2024 SPS organizza un evento di anteprima alla fiera attraverso la piattaforma digitale “SPS on air”. Con interventi di 10 minuti le aziende annunceranno i loro prodotti e forniranno approfondimenti sull’offerta fieristica. L’accesso potrà essere effettuato in modo semplice tramite un login fiera gratuito.

Informazioni dettagliate e aggiornate sulla fiera, sull’acquisto dei biglietti, su “SPS on air” e sulle offerte speciali di viaggio oltre a suggerimenti per prepararsi alla visita, sono disponibili sul sito sps-exhibition.com. 

XR è l’acronimo di Extended Reality, termine che racchiude due tipologie di tecnologia: AR e VR. È una fra le tecnologie che può davvero fare la differenza nel settore manifatturiero ed industriale, poiché permette di vedere “oltre”.

Realtà aumentata e Virtuale, quali differenze?

XR E INDUSTRIA QUANDO LA TECNOLOGIA DIVENTA DAVVERO “VISIONARIA”

LLa realtà aumentata (o Augmented Reality – AR) è in grado di ampliare la nostra realtà inserendo nuovi elementi virtuali il cui scopo è quello di completare un ambiente naturale inserendo elementi creati digitalmente. Il termine “aumentata” sta quindi a indicare la possibilità di aumentare l’esperienza del mondo reale con qualche cosa “in più”, naturalmente in modo interattivo. L’ AR non possiede quindi un livello immersivo poiché l’utente non è in grado di isolarsi dal mondo naturale bensì può soltanto interagire e non ha bisogno di dispositivi specifici e progettati ad hoc poiché è sufficiente un apparato dotato di fotocamera. La realtà virtuale (o Virtual Reality – VR) è invece in grado di creare nuovi spazi, per l’appunto virtuali, dove a differenza dell’AR non c’è nulla di vero. In sostanza, si tratta di uno spazio simulato dove è possibile inserire

vari elementi virtuali. La VR consente pertanto di ricreare una situazione o un ambiente che sia più realistico possibile, attraverso tecnologie informatiche sviluppate appositamente e l’utilizzo di dispositivi come visori o guanti dotati di sensori. Si può inoltre suddividere fra immersiva e non immersiva: immersiva quando l‘utente è all’interno di una realtà parallela ed è in grado di staccarsi completamente dal mondo naturale e reale, mentre la VR non immersiva è una modalità per così dire più “light” che non isola completamente dal mondo circostante (non prevede quindi l’uso di visore e guanti) ma che è comunque in grado di riprodurre una realtà parallela. In questo caso l’utente può interagire contemporaneamente sia con elementi virtuali che reali. In sintesi, possiamo dire che la Realtà Virtuale colloca la realtà in un mondo simulato e parallelo, come una specie di Matrix, mentre la Realtà Aumentata la amplifica solamente.

AR/VR e gli impieghi nell’industria

La realtà aumentata può essere utilizzata a livello industriale

come ausilio nei processi di assistenza e manutenzione; ad esempio in una linea di produzione, dove i tecnici devono effettuare azioni su macchinari o pc, l’AR può fornire indicazioni sulle operazioni da compiere e in particolar modo sulle sequenze corrette. È attraverso gli occhiali che l’AR può trasmettere al tecnico tutte le informazioni in tempo reale, consentendo di effettuare manutenzioni o riparazioni; con questa modalità il tecnico avrà le mani libere per poter operare (e non dover più sfogliare documentazione, manuali, ecc.) risparmiando quindi molto tempo. L’AR viene anche utilizzata per ridurre il crescente gap che si è venuto a creare tra la smart factory, sempre più ricca di dati, e i tecnici in campo: queste figure devono utilizzare con beneficio tutti i dati che vengono messi a disposizione. Non meno importante, visto che si parla sempre più di due aspetti a forte impatto sull’industria, l’AR ha un risvolto green e sostenibile. Poiché come detto la smart factory ha una mole significativa di dati, non è più possibile pensare a una gestione che preveda ancora l’uso di supporti cartacei. Per questo motivo l’AR consente di gestire, controllare ed integrare i dati con sistemi gestionali e software come il MES.

Il fattore “X” delle due realtà

Come detto l’Extended Reality è il connubio fra AR e VR e viene utilizzata a livello industriale per vari scopi come accelerare lo sviluppo di un prodotto, migliorare la formazione dei tecnici, essere di ausilio per il processo di manutenzione, ecc. Va detto che la tecnologia che ruota attorno all’XR è in conti-

nuo sviluppo e ciò si può constatare attraverso la permeazione di fattori tangibili come il metaverso (quello per l’industria), l’intelligenza artificiale, la trasmissione 5G (perché con l’XR la quantità di dati aumenta considerevolmente) e così via.

Quali sono le applicazioni che usano l’XR?

Esistono molti trend che vedono nell’XR una base solida su cui sviluppare ulteriori applicazioni e tecnologie. Probabilmente il più importante è il Digital Twin, opportunità unica che permette di sperimentare, verificare e correggere i difetti di idee e progetti prima ancora di programmarli ed inserirli nei processi di produzione. Il Digital Twin, unito all’XR, consente di simulare scenari e prodotti, in maniera tale da visionarne ogni minimo dettaglio. In un contesto che vede la presenza della VR, è possibile collaborare su progetti anche a distanza. Anche nell’ambito della manutenzione, l’XR come l’AR rappresenta un potente tool. Che si tratti di un guasto, o che debba essere effettuata una manutenzione preventiva o predittiva, grazie ai device AR già descritti, è possibile ottenere un livello di collaborazione tra operatori da remoto o in loco, agevolando così ogni operazione.

È innegabile che la realtà estesa abbia un enorme potenziale nel panorama industriale poiché attraverso l’XR si abilitano soluzioni, non soltanto per la risoluzione dei problemi comuni presenti nei processi di sviluppo, ma anche per la formazione direttamente sul campo come anche per sfruttare tutto il potenziale per la progettazione di macchine e sistemi, l’effettuazione dei test e l’approvazione dei prodotti. 

Manutenzione Predittiva

LA MANUTENZIONE INTELLIGENTE

Enorme disponibilità di dati, reti di IoT e sviluppo dell’Intelligenza Artificiale Generativa rendono sempre più praticabili strategie di manutenzione predittiva: integrando i dati forniti da persone, sensori e sistemi, si costruiscono modelli operativi delle apparecchiature che ne prevedono i possibili malfunzionamenti e suggeriscono gli interventi correttivi opportuni

RRobert M. Pirsig, nel suo celebre Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta, osservava che “non esiste nessun manuale che parli del problema essenziale della manutenzione della motocicletta: tenere a quello che si fa. Questo è considerato di scarsa importanza o viene dato per scontato”. Il libro è un cult degli anni Settanta ma il criterio indicato da Pirsig vale ancora oggi anche se gli strumenti e i metodi della manutenzione sono radicalmente cambiati, soprattutto in ambito industriale e la responsabilità di “tenerci” è distribuita tra un insieme di soggetti che vanno dall’operatore in campo, al direttore di produzione, ai progettisti fino a raggiungere i livelli alti del management. Se Pirsig col suo romanzo, tra metafisica e cultura hyppie,

ha dato dignità letteraria alla manutenzione; oggi, nell’era dell’Intelligenza Artificiale, la manutenzione sta acquisendo una dignità tecnologica: esce dalla sfera delle attività secondarie, ausiliarie della produzione, per assumere un ruolo cruciale nei processi produttivi moderni, snelli e flessibili, e nella gestione di impianti e infrastrutture ottimizzata ed efficiente.

Quale manutenzione

Che la manutenzione sia fondamentale per un’azienda o un impianto è abbastanza evidente: guasti ai macchinari possono portare a tempi di inattività e ritardi nella produzione e nei servizi tali da incidere pesantemente sui profitti; soprattutto in un momento come questo, dove le imprese stanno vivendo una fase senza precedenti in termini di cambiamenti e di concorrenza, con accentuata esigenza di rispondere alle richieste

dei clienti con rapidità e personalizzazione. Vanno quindi messe in atto con regolarità ed efficienza processi di ispezione, monitoraggio e riparazione di macchinari e attrezzature per garantire che tutte le attrezzature necessarie per la produzione funzionino sempre al 100%; tali attività manutentive, in alcuni settori costituiscono un’elevata percentuale dei costi operativi complessivi, anche perché spesso non è facile stimare con precisione i costi degli interventi.

Si tratta allora di attuare la giusta strategia di manutenzione, che sia economicamente vantaggiosa e garantisca la piena funzionalità e affidabilità di tutti gli asset aziendali. Una prima differenza tra le diverse strategie di manutenzione riguarda le tempistiche. Le attività manutentive possono essere non programmate ed essere messe in atto nel momento in cui si verifica un guasto o un malfunzionamento. Si parla in tal caso di manutenzione reattiva, o correttiva: non si fa nessuno sforzo di previsione dei problemi e ci si riduce ad affrontarli semplicemente nel momento in cui si verificano. Nonostante i bassi costi iniziali e di pianificazione, si tratta di un approccio miope che complessivamente comporta costi elevati a causa dei tempi di inattività imprevisti, di una ridotta aspettativa di vita dei macchinari, di un utilizzo inefficiente del tempo e dei problemi di sicurezza.

Più ragionevole sembra essere una strategia di prevenzione:

la manutenzione preventiva implica un servizio regolarmente programmato durante tutto il ciclo di vita degli asset, volto a mantenere le apparecchiature attive e funzionanti. Si richiede quindi una pianificazione accurata che preveda interventi attuati in momenti prestabiliti, spesso con largo anticipo; oltre a tenere registri ordinati dei rapporti di servizio e delle ispezioni passate. Inevitabilmente la manutenzione preventiva si basa sulle prestazioni pregresse, oltre che sulla conoscenza ed esperienza di tecnici e operatori. Pur rivelandosi spesso efficace nel prevenire i guasti, ha l’inconveniente di essere poco precisa, con il conseguente rischio di costosi interventi da operare anzitempo o di lacune che passano inosservate nel processo di manutenzione.

C’è però un’altra possibilità, derivante dal processo di trasformazione digitale che sta attraversando tutte le realtà produttive, grandi e piccole, e soprattutto dalla disponibilità su larga scala delle tecnologie di Intelligenza Artificiale. Si parla di manutenzione predittiva, che è sempre un tipo di manutenzione pianificata ma, a differenza della preventiva, tiene conto degli intervalli di manutenzione stimati, nonché di approfondimenti basati sui dati ricavati dalla misurazione delle condizioni operative, per riuscire a diagnosticare i problemi delle apparecchiature in tempo reale. Ciò aiuta a individuare le anomalie nelle operazioni automatizzate prima che diventino sfide importanti che potrebbero avere un impatto sull’azienda.

La manutenzione predittiva è un’opzione praticabile quando le reti di IoT (Internet of Things) integrano tutti gli impianti aziendali in un ecosistema interconnesso e trasparente. La capacità di trasmettere e analizzare i dati in tempo reale fa sì che i protocolli di manutenzione non si basino più su un calendario, ma sulle condizioni dal vivo degli asset. La manutenzione predittiva è quindi un processo che si attiva in tempo reale, esattamente quando e dove è utile.

Uno svantaggio della manutenzione predittiva può risiedere nei costi di implementazione e negli ingenti investimenti tecnologici spesso richiesti. A fronte di questi costi iniziali tuttavia, le aziende possono aspettarsi di ottenere una serie di vantaggi, tra cui - secondo le stime più diffuse - un ritorno sull’investimento anche dieci volte superiore entro i primi due anni, nonché una riduzione dei costi di manutenzione tra il 25% e il 30%. Uno studio del NIST (National Institute of Standards and Technology) stimava che gli stabilimenti che si affidano principalmente alla manutenzione predittiva potevano guadagnare un 15% in meno di tempi di inattività, arrivare all’87% in meno di tasso di difetti e al 66% in meno di aumenti di inventario dovuti a problemi di manutenzione.

Monitoraggio delle condizioni degli asset

La gestione degli asset aziendali attraverso la manutenzione predittiva richiede un insieme di passi concettuali da parte del management aziendale e alcune azioni che rendano possibile l’effettiva integrazione di macchine e asset in una rete intelligente. Una prima azione riguarda l’individuazione delle condizioni degli asset che devono essere monitorati; un secondo

Manutenzione Predittiva

passaggio consiste nell’installazione dei sensori in grado di rilevare le suddette condizioni; la terza fase vedrà la creazione di una rete IoT nella quale immettere e far circolare le misure raccolte; infine ci sarà una fase di selezione e analisi dei dati che circolano in rete per generare valutazioni, diagnosi e previsioni in base alle quali predisporre modalità e tempistiche degli opportuni interventi.

Le condizioni da monitorare si possono raggruppare in alcune tipologie, delle quali elenchiamo le più tipiche. Dinamica delle vibrazioni. Minime variazioni nella dinamica delle vibrazioni possono indicare una condizione di squilibrio o disallineamento, mentre elevati livelli di vibrazioni possono essere sintomo di un imminente problema ai cuscinetti o ad altre parti meccaniche. L’analisi delle vibrazioni fornisce un preallarme su possibili guasti e si rivela particolarmente utile nel rilevamento di squilibri, disallineamenti, allentamenti meccanici o parti usurate o danneggiate. Emissioni sonore. Nel normale regime di funzionamento, la maggior parte dei sistemi producono una emissione sonora dall’andamento costante; eventuali alterazioni dello schema acustico di riferimento possono quindi rappresentare un sintomo di usura o di altre forme di deterioramento. Oltre alle analisi soniche, anche quelle ultrasoniche possono fornire informazioni sull’integrità complessiva di un impianto traducendo i suoni ad alta frequenza (come quelli prodotti da fughe di vapore o aria) nella gamma udibile.

Andamento termico. Analogamente alle variazioni sonore, anche piccole variazioni rispetto alle normali temperature di esercizio possono essere indicative di guasti imminenti. La termografia, cioè l’analisi a infrarossi, permetterà di rivelare ciò che è invisibile all’occhio convertendo nello spettro visibile i cambiamenti di temperatura.

Dinamica dei fluidi. L’analisi fisica e chimica dei fluidi può fornire informazioni preziose sulle condizioni dei componenti meccanici: osservando il tasso di deterioramento dei refrigeranti e lubrificanti è possibile quindi attivare misure preventive sulla base delle informazioni analizzate ed elaborate. Altre condizioni riguardano applicazioni industriali specifiche che pure possono essere oggetto di manutenzione predittiva. Parliamo, in particolare, di: allineamento laser, monitoraggio di circuiti elettrici, rilevamento di cricche, monitoraggio della corrosione, variazioni di resistenza elettrica e altri metodi di settori specifici per misurare la corrosione o il deterioramento. Una volta identificate con precisione e accuratezza le condizioni da monitorare si tratterà di scegliere coerentemente i sensori da installare e gli strumenti di monitoraggio più adatti per fornire alla rete i dati che possano essere trasformati in informazioni che poi vadano ad alimentare il processo decisionale.

Il contributo dell’Intelligenza Artificiale

Un balzo in avanti nelle prestazioni della manutenzione predittiva sta avvenendo con l’applicazione diffusa delle tecnologie di Intelligenza Artificiale (AI). L’utilizzo dell’AI Ge-

nerativa consente di affrontare alcune delle principali sfide poste dalle strategie di manutenzione predittiva: i maggiori problemi riguardano la disponibilità dei dati, la necessità di Data Scientist qualificati e il cambiamento dei flussi di lavoro. Un programma di manutenzione normalmente si basa su stime della durata di vita di una macchina e sul tempo previsto fino al guasto, spesso secondo le indicazioni fornite dai produttori dell’attrezzatura originale. Il primo passo per migliorare le operazioni di manutenzione è quello di sostituire le ipotesi plausibili con la conoscenza approfondita del funzionamento delle singole risorse e soprattutto sulle conoscenze ricavate dai dati. Si tratta allora di estendere al massimo le fonti di dati: ciò si ottiene aggiungendo sensori e strumenti di misura ai componenti chiave di una macchina o di un impianto per poter acquisire con continuità e realismo moltissimi dati sul funzionamento della risorsa; altre fonti comprendono i dati di approvvigionamento e pianificazione contenuti

nei sistemi ERP, i dati storici di manutenzione e riparazione, i dati di produzione e i report redatti dagli operatori sul campo. Con l’Intelligenza Artificiale la predittività raggiunge livelli elevati. Quando i dati vengono consolidati e interpretati con l’elaborazione del segnale abilitata all’AI - come viene indicato nello studio “Using AI-Enabled PredictiveMaintenance to help MaximizeAsset Value” del Deloitte AI Institute - il risultato può essere una comprensione più profonda e sottile non solo delle singole macchine ma della rete più ampia di risorse interdipendenti. “Sfruttando la conoscenza collettiva di persone, sensori e sistemi, l’azienda può utilizzare l’Intelligenza Artificiale per analizzare le informazioni e fornire consigli di manutenzione. A queste raccomandazioni è possibile assegnare automaticamente la priorità, il che può aiutare a ottimizzare il modo in cui la forza lavoro umana alloca il proprio tempo. In un certo senso, la soluzione AI potrebbe fungere da addetto alla manutenzione onnipresente, aiutando

la forza lavoro umana a prendere decisioni migliori su quando e dove indirizzare le operazioni”. É quanto stanno proponendo società specializzate in questo genere di programmi. Ad esempio Pecan AI, società di software fondata nel 2018 a Tel Aviv, utilizza l’AI Generativa per aiutare gli utenti a sviluppare modelli predittivi che supportano iniziative di manutenzione. Con l’uso di simili piattaforme, può risultare molto più semplice implementare strategie di manutenzione predittiva: invece di richiedere a un grande team di Data Scientist di analizzare i dati e generare modelli predittivi, l’AI Generativa riesce a gestire le cose in modo più efficiente, accurato e spesso con un livello di dettaglio più elevato; grazie a interfacce in linguaggio naturale che accettano l’input di testo dell’utente, diventa più accessibile la ricezione di previsioni personalizzate per specifiche esigenze di manutenzione predittiva in tutti i settori dell’industria manifatturiera. “Ad esempio, nella gestione della flotta di veicoli, l’Intelligenza Artificiale generativa può prevedere e modellare i requisiti di manutenzione per diversi tipi di veicoli, considerando l’utilizzo e l’età di ciascun veicolo. La chat predittiva di Pecan AI può aiutare gli utenti a identificare esattamente cosa vogliono prevedere riguardo ai veicoli, quale periodo di tempo è rilevante e quali dati aiuteranno a ottenere previsioni accurate”.

Queste strategie di manutenzione predittiva altamente personalizzate consentono ai team di manutenzione di gestire in modo efficace l’ampia varietà di apparecchiature presenti nelle loro organizzazioni; col risultato di una migliore manutenzione, una maggiore durata delle apparecchiature e la possibilità di evitare guasti imprevisti.

Realisticamente…

Il cammino verso un pieno regime di manutenzione predittiva non è per nulla semplice o scontato. Anche se il valore di un tale approccio è abbastanza evidente e sono note le tecnologie abilitanti, lo spostamento di un’azienda dalla

Manutenzione Predittiva

manutenzione reattiva alle operazioni proattive e predittive può essere un’impresa complessa. Nello stesso studio di Deloitte si osserva che “un progetto di trasformazione richiede competenze e conoscenze specializzate per progettare i sistemi, studiare le strategie dei sensori e creare pipeline di dati dall’edge al cloud. Potrebbe anche richiedere ingegneri di Machine Learning e Data Scientist per preparare e addestrare i modelli predittivi, nonché una forza lavoro addestrata a dare un senso ai segnali e inserire tali informazioni predittive in un sistema o flusso di lavoro di gestione dei casi. Ognuna di queste attività richiede competenze specializzate e pratiche leader radicate nell’esperienza, alcune delle quali potrebbero non essere disponibili internamente rendendo

quindi necessario il ricorso a consulenza esterna”.

Inoltre, ogni azienda è diversa, proprio come ogni risorsa è diversa. Una costellazione leader di soluzioni e piattaforme potrebbe comprendere soluzioni leggermente diversa tra le imprese; lo stesso passaggio alla manutenzione predittiva potrebbe svolgersi in modo graduale: “Alcune organizzazioni potrebbero testare nuove funzionalità in programmi pilota, arrivando alle prime evidenze di come la manutenzione predittiva possa contribuire a migliorare la qualità, la sicurezza, la produttività della forza lavoro e il tempo di attività delle risorse; l’azienda potrebbe così trovare slancio per cercare altri casi d’uso, ampliare il programma e promuovere l’entusiasmo e l’adozione a livello esteso”. 

Manutenzione Predittiva

IL

DATO AL CENTRO DELLA FABBRICA: L’IMPORTANZA

DELLA MANUTENZIONE PREDITTIVA

L’avvento dell’Industria 4.0 ha catalizzato un’accelerazione senza precedenti nella digitalizzazione, consentendo la gestione sempre più efficace dei dati e delle informazioni in modo strutturato e coerente. Il digitale si è gradualmente e sempre più insinuato al centro del processo produttivo, come dimostrato dall’integrazione dei sistemi MES (Manufacturing Execution System) e MOM (Manufacturing Operations Management), che orchestrano il ciclo produttivo aziendale e lo collegano al sistema gestionale

LLa manutenzione predittiva emerge come una delle opportunità abilitate da questo panorama digitale in rapida evoluzione, offrendo notevoli vantaggi in termini di ottimizzazione dei costi e dei tempi in fabbrica, mediante una previsione accurata dei problemi imminenti e dei relativi interventi manutentivi, coordinati in linea con le attività programmate. Proprio in questo contesto, il Gruppo TXT dimostra il suo impegno nel promuovere l’adozione di soluzioni avanzate e lo sviluppo di spazi dati neutrali e trasversali per l’industria manifatturiera, contribuendo così a ridefinire i paradigmi operativi del settore e a garantire una maggiore efficienza e competitività. Per realizzare una manutenzione predittiva serve innanzitutto dotarsi di un sistema di raccolta dati in modo strutturato che permetta non solo di raccogliere quelli grezzi, ma anche raccogliere informazioni rispetto a quanto sta accadendo (ad esempio, attrezzaggio, blocco di sicurezza, ecc.). Queste informazioni vengono “etichettate” attraverso una categorizzazione dei dati, conferendo loro un significato cruciale per l’analisi successiva, e vengono salvate in un database. La fase successiva dell’analisi è inizialmente guidata da un data engineer, il quale si occupa di preparare i dati ottimizzandone

la qualità. Successivamente, l’analisi è condotta da un data scientist, il quale seleziona l’algoritmo più appropriato dallo stato dell’arte e costruisce il training set di dati specializzato, adattando l’algoritmo al caso specifico. Questo processo viene normalmente affrontato attraverso diverse iterazioni e coinvolge una stretta collaborazione con gli esperti del settore in questione (ad esempio, il personale che opera sul macchinario). L’algoritmo specializzato viene quindi testato e messo in produzione, collegato ai dati in tempo reale.

Particolarmente attivo sul tema della manutenzione predittiva, ma non solo, è il Gruppo TXT, società multinazionale IT, fornitore end-to-end di consulenza, servizi e soluzioni software per sostenere la trasformazione digitale dei prodotti e dei processi dei propri clienti. Con un portafoglio di software proprietari e soluzioni verticali specializzate, TXT opera in diversi mercati, con una presenza in crescita nei settori aerospaziale, aeronautico, della difesa, industriale, governativo e fintech.

Per supportare i propri clienti nella digitalizzazione e nell’adozione della manutenzione predittiva, TXT adotta un approccio a 360° che coinvolge prodotti proprietari (smart solutions) e servizi di sviluppo software supportati da progetti di ricerca per continuare ad essere protagonisti dell’innovazione. Per quanto riguarda la prima fase relativa alla manutenzione

di Michele Sesana – TXT; Martina Imarisio Neviani – AFIL

predittiva, ossia la raccolta dati, TXT supporta i propri clienti tramite il proprio prodotto MES proprietario chiamato Suite DMP, che è in grado di gestire, monitorare e controllare il reparto produttivo a 360°. Oltre a interconnettere e raccogliere i dati dalle macchine di produzione, DMP permette di schedulare le attività, controllare la manutenzione, gestire la qualità e la tracciabilità e tanto altro ancora grazie alla sua modularità e scalabilità. La Suite DMP è in grado di migliorare ed efficientare la produzione raccogliendo dati dai macchinari, gestendoli in modo strutturato in modo da semplificare le successive analisi e permettendo così al data engineer di estrarre facilmente le informazioni da dati ed etichette.

Per quanto riguarda invece la parte di analisi dei dati tramite Intelligenza Artificiale, questa è supportata da servizi di ingegneria che si focalizzano sia sul caso d’uso specifico sia su macchinari e sistemi di automazione. Questa fase è seguita da personale altamente specializzato (data engineer e data scientist) che si occupa di eseguire la formazione, la validazione e la messa in produzione degli algoritmi.

Più in generale, nell’ambito della trasformazione digitale, il Socio AFIL TXT è attivo tramite la partecipazione a progetti di innovazione collaborativa a livello europeo, che facilitano l’interazione con un ampio network di partner come università e centri di ricerca. Tale coinvolgimento permette di restare in linea con gli ultimi sviluppi tecnologici e superare i vincoli tecnologici e di processo attualmente esistenti.

Ad esempio, TXT implementa le attività del progetto AI REDGIO 5.0, il cui obiettivo è quello di implementare una trasformazione digitale delle PMI manifatturiere che sia competitiva in termini ai AI-at-the-edge, ossia direttamente sul dispositivo o sulla piattaforma di rilevamento dei dati, piuttosto che su server remoti o su cloud. Il progetto europeo è nato all’interno dell’Iniziativa Vanguard e, in particolare, del Demo Case Digital Transformation del Pilot Efficient and Sustainable Manufacturing (ESM), co-coordinato da AFIL. Nell’ambito di tale progetto, TXT sta supportando la creazione di un toolkit che metta l’opportunità della manutenzione predittiva a disposizione delle imprese e lo testerà su diversi casi di studio industriali.

Anche al di fuori di AI REDGIO 5.0, TXT collabora attivamente con il Cluster AFIL (anch’esso partner del progetto), consolidando una partnership duratura che si estende ormai da diversi anni. Tale collaborazione si manifesta in particolare

attraverso il coinvolgimento attivo nelle attività delle filiere e delle Strategic Communities ad esse legate (tra le quali quella sulla trasformazione digitale). Tali gruppi di lavoro rappresentano un canale essenziale per un fornitore tecnologico come TXT, offrendo l’opportunità di promuovere e diffondere le tecnologie digitali nel settore manifatturiero, dove la digitalizzazione si configura come un concetto trasversale di fondamentale importanza.

TXT è inoltre partner di un altro progetto europeo, SM4RTENANCE, che mira a creare uno spazio dati neutrale e trasversale per l’industria manifatturiera, in cui i dati possono essere condivisi tra i diversi attori coinvolti, come fornitori di servizi, produttori e clienti OEM. Nel progetto TXT supporta lo scambio dati fra attori diversi come possono essere il produttore di macchinari, di specifici sistemi montanti nel macchinario e l’azienda produttrice permettendo una predizione della manutenzione più efficace grazie alla correlazione di sorgenti dati differenti. 

AFIL – Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia – è il Cluster Tecnologico ufficialmente riconosciuto da Regione Lombardia per le tematiche del manifatturiero avanzato. Attraverso le Strategic Communities, ovvero gruppi di lavoro formati da grandi imprese, PMI, start-up, associazioni, università e centri di ricerca che lavorano su tematiche strategiche per il manifatturiero lombardo, AFIL accompagna i suoi associati in un percorso collaborativo di crescita attraverso incontri tematici, workshop, webinar, matchmaking, missioni internazionali, favorendo lo sviluppo di progettualità di filiera e promuovendo la R&I anche a livello interregionale. Le Strategic Communities di AFIL ad oggi sono 6: De- and Remanufacturing for Circular Economy, Digital Transformation, Advanced Polymers, Additive Manufacturing, Secure and Sustainable Food Manufacturing e Smart Components. In particolare, la Strategic Community “Secure and Sustainable Food Manufacturing”, coordinata dal Politecnico di Milano e da Tecnoalimenti, si pone come obiettivo quello di facilitare la collaborazione tra i produttori di conoscenze e tecnologie provenienti dal mondo manifatturiero, rappresentato da AFIL, con le industrie legate alla trasformazione alimentare puntando a migliorare la sicurezza e la sostenibilità di questo importante settore della Lombardia per renderlo ancora più competitivo.

Coloro che volessero ricevere maggiori informazioni sulle attività di AFIL sono pregati di scrivere ad andrea.mazzoleni@afil.it.

Per associarsi ad AFIL visitare www.afil.it

OptiFact™ è la piattaforma software pensata per consentire ai responsabili della produzione di raccogliere, gestire e analizzare i dati di fabbrica e monitorarne i principali indicatori di prestazioni, rendendo così più semplice l’identificazione dei problemi e il processo decisionale

OptiFact™

OptiFact™

di ABB garantisce tutto il potenziale dei dati di

OOptiFact™ è la piattaforma software modulare di ABB Robotics che ottimizza la raccolta, la visualizzazione e l’analisi dei dati negli impianti di produzione automatizzati. La piattaforma, che integra l’attuale suite di soluzioni digitali di ABB Robotics, consente agli utenti di raccogliere, gestire e analizzare i dati provenienti da centinaia di dispositivi di

fabbrica

fabbrica, compresi i robot ABB, in modo centralizzato per individuare gli indicatori di prestazione chiave, tra cui il tempo di ciclo e l’efficienza complessiva delle apparecchiature (OEE). Grazie alla piattaforma è possibile risparmiare fino al 25% di tempo nella raccolta e nell’analisi dei dati. Accelerando la diagnostica e il processo decisionale, OptiFact aumenta il tempo di attività della linea di produzione fino al 20% con un minore sforzo ingegneristico, assicurando che la produzione possa stare

al passo con la domanda dei clienti. La digitalizzazione, l’accelerazione della produzione sostenibile e la pandemia hanno contribuito all’aumento della domanda di soluzioni di automazione. Secondo l’International Federation of Robotics (IFR), il numero di robot venduti in tutto il mondo è quasi triplicato nell’ultimo decennio. “In tutti i settori industriali assistiamo a un forte aumento della digitalizzazione della produzione, in quanto le aziende cercano di aumentare la flessibilità, l’efficienza e la sostenibilità delle loro attività a fronte del cambiamento dei comportamenti dei consumatori e della carenza di manodopera qualificata a livello globale”, ha dichiarato Marc Segura, Presidente di ABB Robotics. “In ABB Robotics, stiamo favorendo questo cambiamento con prodotti software di cui le aziende hanno bisogno per accelerare la loro crescita in un mercato in rapida evoluzione”. La crescente dipendenza dall’automazione ha portato ad ambienti di produzione sempre più complessi, che spingono la domanda di strumenti che consentano ai responsabili degli impianti di raccogliere e capitalizzare i dati raccolti come prodotto collaterale dell’automazione.

Immaginare, realizzare, elevare

OptiFact si aggiunge alla suite completa di soluzioni digitali leader di ABB che aiutano le aziende di tutte le dimensioni a immaginare nuovi processi abilitati dalla tecnologia digitale, a realizzarli in fabbrica e a elevare le operazioni semplificando la produzione per aumentare la produttività e la flessibilità. Con OptiFact, gli operatori di fabbrica possono determinare la causa principale degli errori di produzione e utilizzare RobotStudio Cloud di ABB per apportare modifiche al programma e sviluppare una soluzione robotica migliore. Le soluzioni desktop, cloud e AR viewer di RobotStudio® aiutano gli utenti a pianificare e immaginare facilmente nuove dislocazioni di robot industriali ABB o ad adattare quelli esistenti a nuovi compiti di produzione. Le sue caratteristiche innovative, come la pianificazione automatica del percorso, consentono ai robot di determinare i percorsi più efficienti e di evitare collisioni con gli ostacoli esistenti. Offrendo una vera e propria esperienza utente “ciò che si vede è ciò che si ottiene” con un’accuratezza del 99% tra il gemello digitale del robot e il suo impiego nel mondo reale, RobotStudio accelera i tempi di progettazione e messa in servizio fino al 50%. Le tecnologie software AI specifiche per le applicazioni, come Item Picker di ABB, offrono funzionalità a valore aggiunto che facilitano la realizzazione di applicazioni robotiche con prestazioni, sicurezza e qualità migliorate. Il

controllo del movimento migliore della categoria riduce i requisiti energetici delle operazioni di pick and place fino al 17%, velocizzando le attività del 13%. La tecnologia VSLAM (localizzazione e mappatura visiva simultanea) sfrutta l’intelligenza artificiale per una navigazione precisa in ambienti interni dinamici. “I robot dotati della nuova tecnologia Visual Simultaneous Localization and Mapping (Visual SLAM) di ABB, per esempio, hanno capacità di mappatura e navigazione avanzate, garantendo nuovi livelli di autonomia e riducendo notevolmente l’infrastruttura necessaria alle precedenti generazioni di robot guidati. Questo apre la strada al passaggio da linee di produzione lineari a reti dinamiche, in grado di creare grandi efficienze e in grado di occuparsi di compiti più noiosi, sporchi e pericolosi, per consentire ai lavoratori di svolgere attività più gratificanti”, ha dichiarato Segura. Questa tecnologia di navigazione abilitata dall’intelligenza artificiale sta già trasformando i settori della produzione automobilistica e della logistica, fornendo valore aggiunto attraverso operazioni più rapide ed efficienti.

Prestazioni in diversi ambienti di produzione

Alcuni progetti pilota confermano la facilità d’uso di OptiFact, la sua capacità di accelerare il processo decisionale e di ottimizzare le operazioni.

OptiFact è stato infatti implementato in diversi impianti di produzione, tra cui un ambiente di produzione automobilistica altamente automatizzato, dove raccoglie e analizza i tempi di ciclo dei processi di produzione e altri indicatori di prestazione chiave, fornendo una visibilità senza precedenti sulle operazioni di fabbrica e risparmiando fino al 25% del tempo degli esperti. Di conseguenza, il cliente ha aggiunto l’impiego di oltre 580 robot alle sue attività. La piattaforma ha dimostrato il suo valore anche per le piccole e medie imprese. Un ulteriore progetto pilota ha dimostrato la capacità della piattaforma di identificare i colli di bottiglia della produzione in linee di produzione che coinvolgono fino a 20 robot. Il team digitale del cliente ha integrato OptiFact nel suo ambiente di produzione in soli due mesi, dal primo contatto alla consegna finale. Una volta implementato, OptiFact ha semplificato la raccolta dei dati e la visualizzazione degli indicatori chiave di prestazione, come il tempo di ciclo e gli allarmi dei controllori logici programmabili (PLC). Risolvendo le inefficienze operative rilevate con OptiFact, lo stabilimento ha aumentato i tempi di produzione fino al 20%. 

Ormai da tempo, il focus di Eplan si è ampliato superando i classici confini di prodotto per abbracciare quelli che sono i processi aziendali. Si tratta di un approccio condiviso con tutte le aziende del Friedhelm Loh Group - di cui l’azienda fa parte. Non a caso, la sinergia di proposte tra Eplan e la consociata Rittal è sempre più forte

Digitalizzazione e integrazione, leve di competitività

competitivit

digitale per l’ottimizzazione di macchine e impianti

L’L’industria manifatturiera è alla costante ricerca di metodi per rendere sempre più efficienti i processi, ma questo è possibile solo mediante l’industrializzazione dell’intera catena di processo.

La competitività richiede nuovi approcci

Spostare l’attenzione dal prodotto ai processi permette di fare un notevole salto in termini di consapevolezza ed efficacia degli interventi da realizzare.

Ragionare in termini di ecosistemi è la base per sviluppare soluzioni globali per i diversi processi che ruotano intorno all’intera catena del valore di un’azienda. Ogni produzione manifatturiera comprende tre ecosistemi principali: quello di progettazione e ingegnerizzazione dell’automazione, quello della lavorazione dei prodotti e quello dei processi produttivi. L’elemento fondamentale per rendere i processi produttivi

più trasparenti ed efficienti, ma anche più rapidi nell’adeguarsi alle nuove richieste del mercato, è il collegamento di questi tre ecosistemi attraverso un unico Digital Twin. Creare un gemello digitale completo per ogni impianto, prodotto e processo di produzione e, soprattutto, collegarli in modo intelligente è l’obiettivo centrale di importanti attività di R&S svolte da Eplan insieme a Rittal e al Friedhelm Loh Group. Grazie a queste ricerche, oggi l’intero processo di progettazione, sviluppo e lavorazione di armadi e contenitori può essere svolto in un continuum che vede il suo elemento di collegamento nel Digital Twin dell’oggetto fisico sviluppato con i software Eplan.

Automazione digitalizzata end-to-end

Già oggi Eplan e Rittal offrono soluzioni digitalizzate che abilitano un’automazione avanzata end-to-end, dall’engineering alla consegna e manutenzione del quadro, attraverso la creazione di un data-space unico.

Un primo step di digitalizzazione arriva con il tool di confi-

gurazione RiPanel, accessibile dal sito rittal.it, che aiuta le aziende a ideare la loro soluzione di contenimento completa di tutti gli accessori necessari. Il modello 3D generato si interfaccia facilmente con i software di progettazione Eplan, che permettono di trasformare questo embrione in un vero Digital Twin di tutto il quadro, completo di ogni aspettomorsettiere, guide din, canaline, ecc.

Perchè il gemello digitale diventi il presupposto di una completa integrazione degli ecosistemi produttivi è fondamentale l’attenta gestione dei dati generati. Solo una progettazione elettrica minuziosa e un design accurato della costruzione 3D possono garantire la creazione di un gemello digitale del sistema che contiene tutti i dettagli necessari. È importante che siano disponibili dati di alta qualità per tutti i componenti e i sistemi utilizzati.

Per questo la suite di software Eplan comprende moduli applicativi per ogni aspetto della progettazione di un armadio: la parte elettrica, le piastre di montaggio, l’installazione di componenti meccanici ed elettrotecnici, il cablaggio, gli schemi fluidici, il design di cavi e cablaggi e la configurazione e la produzione automatizzata di schemi.

Fruibile per tutte le soluzioni della piattaforma Eplan, il servizio web Eplan Data Portal permette di accedere online ai cataloghi prodotto delle soluzioni Rittal e di altri produttori di componenti. La soluzione rappresenta un ulteriore esempio dello sforzo di creare un continuum digitale nei processi legati allo sviluppo di quadri: con Eplan Data Standard basato su Eclass Advanced, Eplan Data Portal fornisce una struttura sistematica alle proprietà dei componenti, facilitando il lavoro del progettista e aumentando la qualità della documentazione di macchine e impianti.

Ma i software Eplan non si limitano a permet tere la gestione di funzionalità progettuali specifiche. Offrono la possibilità di gestire in modo funzionale i processi che ruotano attorno alle attività di design del quadro, agli studi di fattibilità e alla condivisione dei progetti all’interno della stessa azienda, anche in paesi diversi.

Oltre la progettazione

I gemelli digitali così creati sono pronti per essere trasferiti a RiPanel Processing Center, l’applicazione per la pianificazione di produ zione. Il Digital Twin passa così in produzione, dove serve non solo da modello statico, ma anche da strumento su cui il software basa il coordinamento di tutte le attività di lavorazione realizzate dai centri di lavoro automatizzati Rittal e dagli operatori. Ma non solo: RiPanel è direttamente collegato all’Online Shop Rittal e permette dunque ai clienti di trasformare il progetto in un ordine con un semplice click. Ogni step del processo è mappato - e modifica

bile - in tempo reale e la trasparenza lungo l’intera catena del valore è totale.

Con una gestione coerente dei dati lungo l’intera catena del valore, i panel builder non solo ottimizzano i propri processi, ma forniscono al cliente anche il Digital Twin dell’impianto, che consente ai servizi supplementari un reale valore aggiunto durante il funzionamento.

I vantaggi in azione

Eplan, Rittal e le altre aziende consociate del Friedhelm Loh Group sono da tempo impegnate non solo a promuovere la digitalizzazione della produzione tramite l’uso di Digital Twin, ma anche a implementare le loro soluzioni nei propri impianti produttivi. Ne è un esempio lo stabilimento di Rittal ad Haiger, dove vengono prodotti quotidianamente fino a 8.000 armadi utilizzando Digital Twin e 250 macchine altamente integrate digitalmente.

La stessa filosofia anima anche lo stabilimento di Valeggio sul Mincio, dove nascono i sistemi di climatizzazione (chiller, condizionatori, scambiatori di calore) destinati a essere commercializzati in tutto il mondo. La linea di produzione degli armadi elettrici necessari al funzionamento dei sistemi di climatizzazione è un esempio di produzione integrata ad alta automazione totalmente basata su Digital Twin. Non a caso proprio qui è stato inaugurato il primo di molti Application Center Rittal & Eplan a livello mondiale, uno spazio a cui tutti gli integratori ed i panel builder possono far riferimento per scoprire potenzialità e vantaggi offerti dalla digitalizzazione in modo mirato ai loro specifici processi produttivi. 

Dalla simulazione con il gemello digitale fino all’ottimizzazione del processo grazie all’intelligenza artificiale, passando dal monitoraggio puntuale dell’attività su una dashboard dedicata. Mitsubishi Electric ha realizzato un’applicazione per il controllo qualità di motori tramite cobot che rappresenta un esempio di completa integrazione tra hardware e software

Un ecosistema

ecosistema

digitale per l’ottimizzazione

di macchine e impianti

IIl cammino verso la digitalizzazione prevede una forte sinergia tra soluzioni hardware e software per permettere di sfruttare al massimo il potenziale dei dati nell’ottica di una ottimizzazione di macchine, impianti e processi produttivi. Mitsubishi Electric, tra i pochi fornitori mondiali ad avere un portafoglio completo per tutta l’automazione industriale, ha sviluppato un’innovativa applicazione per il controllo qualità di motori tramite cobot, che rappresenta un esempio di completa integrazione tra hardware e software.

Virtual commissioning e digital twin

In un’epoca in cui l’utilizzo dei dati diventa sempre più strategico e cruciale per le aziende, la tendenza è oggi quella di generare e analizzare i dati prima ancora che la macchina

venga realizzata. Grazie al software di virtual commissioning Gemini, è possibile creare un gemello digitale della macchina per effettuare una pre-verifica dei componenti, la simulazione della movimentazione della macchina o dell’intero impianto in uno spazio virtuale 3D, la verifica di eventuali errori e l’ottimizzazione del funzionamento della macchina a partire dai singoli processi.

Più in dettaglio, il virtual commissioning permette di realizzare sia la simulazione della linea che la simulazione della logica programmata. Per quanto riguarda la simulazione della linea, possono essere integrati modelli 3D di macchine, nastri trasportatori, AGV e si possono riprodurre i movimenti degli operatori. È quindi possibile identificare le parti del processo che necessitano di un miglioramento già nella fase di idea-

zione della linea, e verificarne l’impatto. Con la simulazione della logica programmata, connettendo i dispositivi di controllo come i PLC o i tool di sviluppo, l’utente può verificare il corretto funzionamento nello spazio 3D virtuale. Si possono identificare le interferenze meccaniche e i movimenti dei robot, riducendo notevolmente il tempo della messa in servizio.

Nell’applicazione robotica sviluppata da Mitsubishi Electric, grazie al virtual commissioning è possibile simulare il controllo qualità su due tipi differenti di motori, per questo è stato previsto un cambio formato del motore e sono state implementate tre differenti tipologie di ispezione: la verifica della presenza di un’etichetta specifica sul motore, la posizione corretta dell’etichetta e il numero di pin del connettore. Il cambio formato può essere gestito in modo ottimale grazie alla facilità di utilizzo del cobot, tramite la guida manuale. Il cobot può essere programmato con due software: il primo prevede una programmazione più collaborativa e quindi più visuale “drag and drop”, mentre per una programmazione più complessa può essere utilizzato il software dei robot industriali basato su testo RT ToolBox 3.

ispezioni totali, quelle conformi e quelle non conformi agli standard di qualità.

Grazie a questa completa integrazione tra hardware e software è oggi possibile aprire a nuovi scenari futuri, come quello del robot as-a-service, in cui il robot diventa un asset digitale e si trasforma da prodotto in servizio.

Ottimizzazione del processo

Monitoraggio e diagnostica del sistema

Dopo la prima fase di virtual commissioning, il passaggio successivo è quello del monitoraggio e della diagnostica del sistema. La nuova tastiera R86TB sviluppata da Mitsubishi Electric permette di fare un monitoraggio 3D in tempo reale del ciclo: si può visualizzare la struttura del layout e vedere il movimento del robot all’interno del layout, oppure si possono monitorare determinati valori grazie alla funzione “Oscilloscopio”.

Mitsubishi Electric sta sviluppando sistemi di intelligenza artificiale con un marchio distinto, MAISART (Mitsubishi Electric’s AI creates the State-of-the-ART in technology), con l’obiettivo di consentire alle aziende di ottenere i massimi benefici dall’AI. Grazie all’intelligenza artificiale è possibile avere un approccio predittivo alla manutenzione senza sensori aggiuntivi, basandosi sull’assorbimento degli assi. È infatti possibile calcolare il grado di consumo dei componenti del robot in base allo stato operativo effettivo prendendo in considerazione caratteristiche come la velocità del motore e lo stato di carico, per rilevare eventuali anomalie o deterioramenti in una fase iniziale e stimare il momento di sostituzione delle parti o le tempistiche di manutenzione consigliate. Per il monitoraggio dell’attività dell’applicazione Mitsubishi Electric ha sviluppato una dashboard dedicata con il software SCADA Genesis 64 di ICONICS, azienda americana acquisita nel 2019. Grazie a questa dashboard estremamente chiara ed intuitiva è possibile leggere il tipo di motore e la potenza, il numero di pin, la presenza e la posizione dell’etichetta. È inoltre presente un cruscotto per monitorare le

Oltre al gemello digitale e al monitoraggio del sistema, Mitsubishi Electric offre una possibilità ulteriore per sfruttare al massimo la potenzialità dei dati, grazie al tool di data science MELSOFT MaiLab, che permette di automatizzare la raccolta dati da diversi sistemi, addestrare in modo automatico modelli di AI e infine di ottimizzare il processo. Una volta definito l’obiettivo (ad esempio la riduzione dei costi o del consumo energetico, l’ottimizzazione in chiave predittiva, oppure il controllo qualità), si procede con la raccolta dei dati della macchina identificando i fattori che impattano sul processo, si addestra il modello di intelligenza artificiale e infine si chiude il loop con il sistema di automazione inviando i feedback del modello al PLC che, a sua volta, comunica con gli attuatori. Il principale valore aggiunto del software MaiLab è, quindi, la possibilità di avere un full closed loop con l’automazione, grazie al quale il PLC riceve i dati e adatta i parametri in tempo reale secondo il modello sviluppato. Senza trascurare la facilità di utilizzo, che permette alle aziende di utilizzare modelli complessi di machine learning senza competenze specifiche. Nel caso specifico dell’applicazione di controllo qualità dei motori tramite cobot, nel momento in cui si raccolgono i dati relativi al numero dei pin del connettore, alla posizione dell’etichetta e si acquisiscono tutti i fattori che concorrono al processo, ad esempio i parametri della macchina, le specifiche del motore e le condizioni operative, questi possono essere collezionati, mappati e relazionati fra loro addestrando un modello di ML allo scopo di ottimizzare il processo in termini prestazionali e manutentivi. L’applicazione descritta mostra come Mitsubishi Electric sia in grado di offrire un intero ecosistema digitale che si compone di una vasta offerta non solo di prodotti hardware ma anche di soluzioni software in grado di integrarsi tra loro per offrire soluzioni di automazione complete. 

Software di virtual commissioning e digital twin Gemini

Un viaggio dalla programmazione CAD/CAM alla virtualizzazione e all’automazione

OPEN MIND

e l’Industria 4.0

OPEN MIND

SStiamo vivendo la fase di passaggio dall’Industria 4.0 al Piano Transizione 5.0. Cosa cambia? Non si tratta solo di sigle o di incentivi, ma comporta due precise spinte da parte delle imprese.

Dal punto di vista tecnologico le aziende sono alla continua ricerca di soluzioni che ottimizzino la produzione, garantiscano efficienza, sicurezza e sostenibilità.

A questo si aggiunge ora anche il fattore umano, che nell’industria significa formazione verso nuove competenze e possibilità di lavorare in modo più efficiente programmando e prevedendo le operazioni senza la necessità di un presidio continuo.

OPEN MIND Technologies ha una risposta completa ad entrambe le esigenze, già adottata in tutta Europa da decine di aziende, e basata sulla piattaforma hyperMILL.

Il Core della Tecnologia: hyperMILL

La suite hyperMILL di OPEN MIND offre un’ampia gamma di soluzioni per l’automazione della produzione. Dalla programmazione CAD/CAM all’ottimizzazione dei percorsi utensili, hyperMILL permette alle aziende di verificare in anticipo le strategie e le configurazioni di lavorazione prima dell’effettivo impiego in macchina. Questo non solo aumenta la precisione, ma riduce significativamente i rischi di errore, migliorando la qualità del prodotto finale e riducendo i costi dei materiali e delle ore impiegate dalla macchina.

Digitale e Virtual Machining

hyperMILL VIRTUAL Machining è la risposta di OPEN MIND alle richieste di una digitalizzazione più spinta in produzione. Con questo sistema software viene infatti garantita la comunicazione bidirezionale con i controlli delle macchine utensili, che diventa essenziale integrazione a monte con la progettazione e a valle con i sistemi gestionali

(MES) e ERP.

Si incrementa così significativamente l’efficienza dell’intera catena di processo digitale, estendendosi dalla progettazione CAD alla programmazione CAM, fino alla generazione, simulazione e gestione del codice NC ottimizzato mediante il modulo hyperMILL VIRTUAL Machining, prima dell’effettiva esecuzione in macchina.

Uno degli sviluppi più rilevanti dei moduli di hyperMILL è il supporto migliorato per la torretta dei torni, dimostrando come OPEN MIND stia lavorando in modo continuo alla integrazione dei gemelli digitali (Digital Twin) dei centri di lavorazione. I torni dotati di un mandrino principale, una torretta e un sistema di controllo dei principali marchi disponibili sul mercato, come Siemens, sono ora rappresentati nei minimi dettagli grazie a hyperMILL VIRTUAL Machining, completo di tutti gli utensili necessari. Durante la programmazione, la torretta viene equipaggiata con supporti e utensili specifici nella macchina virtuale, e questa configurazione è utilizzata per la simulazione e gestione del codice NC.

Inoltre, come estensione di hyperMILL VIRTUAL Machining si ha il controllo dei punti di misura effettuati sulla macchina. Grazie al modello 3D del componente, è possibile identificare immediatamente quali punti non rientrino nelle tolleranze stabilite. Questo facilita notevolmente l’analisi delle imprecisioni e dell’usura degli utensili dopo le operazioni di fresatura, permettendo correzioni direttamente dal lato CAD/CAM. Questa nuova funzionalità è disponibile anche sulla macchina utensile tramite l’opzione hyperMILL Shop Viewer.

hyperMILL AUTOMATION Center: verso l’automazione e l’ottimizzazione avanzate hyperMILL AUTOMATION Center è il modulo che permette di far evolvere la programmazione di processi CAM automatizzati.

Questo consente alle aziende di definire propri standard e processi di produzione ottimizzati, potendoli replicare in modo automatizzato, per non dover presidiare ogni momento della produzione e lavorare sempre secondo le modalità ottimizzate.

hyperMILL AUTOMATION Center è uno strumento fondamentale per lo sviluppo di processi sofisticati e automa-

tizzati, offrendo ai clienti la possibilità di sfruttare appieno le potenzialità di questo software all’avanguardia per migliorare significativamente l’efficienza produttiva. Il sistema è in grado di generare automaticamente sequenze di movimento ottimizzate, sia tra due lavorazioni distinte, sia in occasione di un cambio nella soluzione di lavorazione. Questa capacità si estende a lavorazioni in 2D, 3D e a 5 assi, ottimizzando i percorsi in base alla cinematica specifica della macchina e alle funzionalità di controllo disponibili.

Questo strumento assicura un controllo naturale del movimento che non solo massimizza la velocità di lavorazione, ma protegge anche i componenti della macchina, garantendo movimenti sicuri e privi di collisioni. La convenienza di questo sistema è ulteriormente rafforzata dalla riduzione del carico di lavoro per i programmatori, dato che lavora direttamente sull’ottimizzazione dei percorsi. Per le lavorazioni multiasse, che sono naturalmente più complesse e suscettibili di errori a causa della necessità di posizionamenti ottimali degli assi, hyperMILL VIRTUAL Machining Optimizer rappresenta la soluzione decisiva. Tradizionalmente, i programmatori dovevano verificare e selezionare manualmente la soluzione di inclinazione dell’utensile più adatta, ora il sistema fa automaticamente questa selezione, riducendo significativamente il rischio di errori e alleggerendo il carico di lavoro. In caso di potenziali collisioni o violazioni dell’area di lavoro, il sistema ricerca automaticamente soluzioni alternative, offrendo la possibilità di dividere le lavorazioni e impostarle con inclinazioni alternative per massimizzare sicurezza e produttività. Come anticipato nell’apertura dell’articolo, questo è il momento in cui la formazione nelle aziende è particolarmente importante per saper governare i nuovi strumenti digitali. OPEN MIND mette a disposizione dei clienti un importante sistema di apprendimento, partendo prima da corsi sulle funzionalità del software hyperMILL, per scendere poi nel pratico affiancando gli operatori sulle macchine presenti in produzione e sulle lavorazioni da eseguire. Il risultato è una piena soddisfazione dei clienti che nel giro di poche ore confermano di essere in grado di sapere come utilizzare il potente modulo hyperMILL VIRTUAL Machining.

OPEN MIND sarà a BIMU 2024 Pad. 15 - Stand E46 a Milano. 

La messa in funzione virtuale parallela al lavoro con software Emulate3D consentono di ridurre di mesi la realizzazione di un impianto di trattamento termico dell’industria automobilistica

Grazie al digital twin

Emulate3D,

Emulate3D

ECM Technologies riduce i tempi di installazione e messa in servizio

L’L’abbinamento di soluzioni digital twin e di un software di simulazione e visualizzazione di processo leader di mercato e il loro utilizzo nella realizzazione di un impianto di trattamento termico su larga scala, non solo si traduce in prodotti metallici più resistenti, ma anche in una progettazione, un’installazione e una messa in servizio molto più semplici.

Grazie all’utilizzo del software Emulate3D™ di Rockwell Automation, ECM Technologies, leader mondiale nella progettazione e produzione di innovativi forni industriali modulari di cementazione a bassa pressione, ha sviluppato una soluzione che elimina molte delle difficoltà di installazione e messa in servizio inerenti allo sviluppo, collaudo e messa in opera di impianti di trattamento termico su larga scala. Il trattamento termico su larga scala non è una questione da

poco, soprattutto quando si parla dei volumi dell’industria automobilistica. Un moderno impianto di trattamento termico può arrivare ad occupare un intero stabilimento, motivo per cui, data anche la sua complessità, questo lavoro viene tradizionalmente subappaltato ad aziende con competenze specifiche. Tuttavia, in un’ottica di principi operativi “snelli”, di controllo dei costi e di produzione e fornitura just-in-time, alcuni stabilimenti automobilistici stanno cercando di portare all’interno dell’azienda le capacità di trattamento termico. Grazie al connubio tra controllo di processo digitalizzato e digital twin, ECM Technologies ha reso tutto ciò perfettamente fattibile, eliminando buona parte dei rischi tradizionali prima ancora dell’installazione.

La sfida: un processo complesso

Il trattamento termico è un processo complesso, a più fasi, con una serie di variabili che devono essere controllate con preci-

sione al fine di mantenere qualità e coerenza. Il processo di cementazione a bassa pressione di ECM prevede l’infusione di carbonio nell’acciaio per renderlo più resistente all’usura e alle sollecitazioni. Il processo sottovuoto sviluppato dall’azienda consente agli operatori di controllare con precisione la quantità di carbonio diffusa nel metallo mediante il controllo di diverse variabili, tra cui la durata di ciascuna fase e l’importantissima pressione del vuoto. Secondo Christian Dugit-Pinat, esperto di automazione di ECM Technologies: “Le fasi di lavorazione sono molteplici. Prima del trattamento termico, i pezzi vengono lavati e induriti sotto vuoto grazie alla cementazione, un processo che può durare fino a sei ore. I pezzi vengono poi raffreddati rapidamente mediante tempra a gas o olio prima del trattamento finale”. Complessivamente, solo per creare un componente come un cambio, il trattamento può durare dalle 10 alle 13 ore. “I nostri impianti di trattamento termico alimentati elettricamente hanno un design multicamera”, aggiunge, “in modo che più pezzi, con le rispettive e spesso esclusive ‘ricette’ di trattamento termico, possano avanzare in parallelo lungo la linea, con un passaggio di 50-80 carichi alla volta. Ognuno di questi carichi deve essere controllato e gestito singolarmente per garantire i massimi livelli di qualità”.

considerare la termodinamica, la fisica del processo e i vari flussi, e per questo abbiamo utilizzato MATLAB, che poteva inviare i risultati direttamente al digital twin”.

Tempi di messa in servizio ridotti del 50%

La soluzione con il software Emulate3D I moderni sistemi di automazione sono più che in grado di gestire questi impianti all’interno di parametri ottimizzati, ma la progettazione, l’installazione e la messa in servizio sono un’altra cosa, con molti problemi e modifiche migliorative che diventano evidenti solo durante le fasi di avviamento.

“Ci è stato commissionato di installare uno dei nostri sistemi di cementazione sottovuoto ICBP Jumbo presso un grande stabilimento automobilistico in Messico”, spiega Philippe Reymond, project manager di ECM Technologies. “Abbiamo dovuto affrontare una serie di sfide aggiuntive: non solo dovevamo avviare la produzione il prima possibile, ma il cliente ci aveva anche chiesto di utilizzare il suo software, il che avrebbe richiesto una riscrittura completa del nostro codice. Se a questo si aggiungono le normali tempistiche e le complessità di un ordine di questa portata, sapevamo di avere il nostro bel da fare. Abbiamo quindi iniziato a studiare dei modi per rendere il progetto più snello e più veloce da implementare”.

ECM aveva già preso in considerazione la tecnologia del digital twin come possibile soluzione a queste esigenze e questo progetto ha dato lo spunto all’azienda per iniziare a utilizzare il software Emulate3D di Rockwell Automation.

“Quando abbiamo saputo dell’installazione in Messico, abbiamo deciso di effettuare alcune simulazioni con Emulate3D con l’aiuto dei tecnici di Rockwell Automation”, spiega Reymond. “Il progetto era enorme e riscrivere e testare il codice PLC su un impianto già costruito, era del tutto irrealistico dal punto di vista dei tempi; per questo motivo, un modello virtualizzato era la soluzione più ovvia.

“La virtualizzazione ci ha dato moltissimi vantaggi”, continua, “uno dei quali era la connettività con altri software. Non dovevamo solo simulare gli aspetti meccanici del progetto, ma anche

Grazie all’impiego di Emulate3D, ECM Technologies è stata in grado di simulare, mettere a punto e completare gran parte del codice PLC prima della consegna della linea e ha stimato che, eseguendo il debug del codice in parallelo con la produzione - anziché effettuarlo dopo l’installazione – ha permesso di risparmiare fino a cinque mesi sui tempi di realizzazione del progetto ICBP Jumbo. “Abbiamo realizzato un progetto simile sette anni fa, senza l’ausilio delle soluzioni di controllo di Rockwell Automation o il software Emulate3D”, aggiunge Reymond, “e anche se abbiamo utilizzato il nostro software, il progetto è stato comunque incredibilmente complesso. Per contro, questo nuovo progetto non solo è stato consegnato in tempo, ma anche i tempi di messa in servizio si sono ridotti del 50%. Pur dovendo utilizzare il codice del cliente, questo secondo progetto è stato più veloce. Inoltre, il numero di riunioni sul posto è diminuito, riducendo i viaggi da e per il Nord America”.ECM Technologies si è poi aggiudicata un altro ordine dal cliente ed è stata interpellata per altre opportunità. “Il cliente sapeva che avevamo scritto tutto il codice del progetto da zero”, spiega Reymond, “ed è rimasto molto colpito dalla rapidità dell’installazione e della messa in servizio. Adesso cerchiamo di utilizzare Emulate3D per altri progetti, tre dei quali sono attualmente in corso, e sicuramente utilizzeremo il digital twin come parte delle nostre procedure interne. “Attraverso la virtualizzazione dei nostri progetti, possiamo anche gestire più lavori contemporaneamente, grazie alla qualità e alla velocità dei risultati, il tutto passando meno tempo presso le sedi dei clienti”, conclude. “Molte pressioni sono state eliminate e lo stress di dover risolvere i problemi a bordo linea è sicuramente diminuito, il che è ottimo per tutte le persone coinvolte. Siamo anche molto più sicuri di riuscire a rispettare le scadenze. Adesso, quando diciamo il 1° luglio, intendiamo davvero il 1° luglio!” Nicola Iovine, Strategic Business Developer EMEA, Digital Design e SaaS, di Rockwell Automation, conclude: “Emulate3D sta diventando un punto di riferimento per la progettazione industriale, e sempre più aziende riconoscono gli enormi vantaggi derivanti dall’impiego del digital twin. ECM Technologies è la dimostrazione di ciò che si può ottenere e di come la progettazione e la messa in servizio possano diventare molto più semplici. Non vediamo l’ora di affiancare ECM Technologies nella sua ulteriore evoluzione verso il digitale”. 

Automazione incentrata sul software: agilità, sostenibilità e profitto per gli

OEM

OEM

L’Quando si tratta di progettare e costruire soluzioni di automazione industriale, come prima cosa ci si focalizza sull’hardware e sulla componentistica connessa. L’odierna trasformazione digitale porta tuttavia con sé nuove esigenze imprescindibili nella costruzione e sviluppo di qualsiasi tipo di architetture di automazione: esigenze legate al tema della sicurezza (safety & cybersecurity) e soprattutto legate ad una sempre crescente necessità di agilità e rapidità, difficili da ottenere con approcci tradizionali

L’automazione software-defined è un cambio di paradigma, che offre ai costruttori di macchine nuove opportunità: portabilità, interoperabilità, accompagnate da flessibilità e scalabilità.

Per anni, l’adozione di soluzioni di controllo quali PLC e SCADA ha rappresentato un progresso significativo per gli OEM, permettendo loro di migliorare l’efficienza e l’affidabilità delle macchine. Tuttavia, con la continua evoluzione del panorama nell’automazione industriale, questo approccio non è più sufficiente: a fronte alle crescenti richieste di rapidità e flessibilità nello sviluppo dei prodotti i sistemi tradizionali costituiscono un limite per gli OEM, che si trovano ad affrontare sforzi e costi eccessivi nella progettazione.

Un nuovo approccio all’automazione industriale

L’automazione incentrata sul software “capovolge” il modello tradizionale, nel quale il software era relegato a un ruolo secondario rispetto all’hardware. Nel nuovo paradigma il software assume il ruolo centrale, orchestrando e governando l’intera soluzione di automazione. In un white paper realizzato congiuntamente da Frost &

Sullivan e Schneider Electric, intitolato Software-defined Automation for Future-ready Machines, gli autori spiegano che oggi è possibile “usare la capacità di calcolo di macchine virtuali per sostituire il controllo e l’automazione esercitati tramite elementi hardware”.

In questo scenario, le trasformazioni digitali in atto possono essere cavalcate per entrare in una nuova era in termini di capacità di ottimizzazione delle performance e della sostenibilità, e le aziende decidono di adottare un modello di automazione software-defined spinte dalla possibilità di ottenere molti vantaggi: guadagnare flessibilità operativa grazie alla modularizzazione e alla scalabilità, con conseguente riduzione dei tempi di progettazione e consegna e dei conseguenti costi operativi; ottimizzare le prestazione dell’asset e dell’uso delle risorse ad esse collegate, supportando un approccio circolare con pratiche di produzione più sostenibili; rendere i prodotti sempre più smart e auto adattivi grazie all’implementazione di Intelligenza Artificiale e Machine Learning; integrare con più efficacia IT e OT. In particolare, quando la logica e l’intelligenza fanno perno sul software invece che sull’hardware, l’integrazione tra tecnologie IT e operative diventa più agevole. La tecnologia si fa più versatile ed è più facile connettersi con altri device e sistemi. Soluzioni aperte ed “agnostiche” dal punto di vista

dei sistemi, inoltre, possono essere più facilmente adattate a specifiche architetture e configurazioni di produzione, senza dovere però farsi carico dell’impegno e del costo di produrre una soluzione customizzata.

Una scelta da compiere con convinzione Chiaramente, per ottenere i vantaggi citati sopra è necessario aver capito l’utilità dell’automazione incentrata sul software e credere nella sua efficacia. I produttori stanno iniziando ad adottare l’automazione software-defined (basata sullo standard IEC 61499), per aiutare a migliorare la portabilità e l’interoperabilità delle loro soluzioni e a per creare un ponte tra IT e OT. Oggi è proprio il momento giusto per intraprendere questa strada: infatti i PLC virtuali e i digital twin

Il white paper “Software-defined Automation for Future-Ready Machines” di Frost&Sullivan e Schneider Electric è disponibile qui QR CODE

sono ora pronti a creare un cambiamento davvero dirompente nelle fabbriche intelligenti del futuro. L’automazione software-defined ottimizza i processi produttivi, supporta la manutenzione predittiva e aiuta a migliorare la qualità; inoltre, si integra senza difficoltà con sistemi e design di automazione nuovi (green field) e pre-esistenti (brown field). Detto ciò, indubbiamente l’automazione incentrata sul software è qualcosa di nuovo per molti nel settore - e richiede esperienza per essere implementata e integrata. Dato che l’industria si sta orientando verso questo modello, i costruttori di macchine devono iniziare a creare partnership strategiche con esperti di tecnologia che possano offrire l’expertise necessaria e un supporto proattivo. Perché si possa avere una transizione efficiente anche rispetto ai costi da affrontare, è importante iniziare con un progetto pilota, rivolto ad aggiornare con nuove funzionalità e flessibilità i sistemi legacy –senza necessità di rivoluzionarli completamente.

L’agilità per rispondere alle richieste dei clienti, oggi e in futuro

Una buona conclusione per questa analisi delle opportunità per gli OEM dell’automazione incentrata sul software si trova in una frase del white paper già citato. “Per i costruttori di macchine, la semplicità di progettazione che deriva dall’approccio software-defined migliora l’agilità nel rispondere alle richieste di personalizzazione, espansione, integrazione, aggiunta di nuove funzionalità che arrivano dai clienti. Non è più necessario produrre molteplici versioni della stessa macchina: si riduce il time to market e si sostiene la crescita dei ricavi”. Decisamente uno scenario interessante, che oggi è possibile abbracciare con fiducia, anche grazie al il sostegno di partner in grado di offrire competenze e architetture di automazione software defined complete. 

ELETTRONICA PER L’AUTOMAZIONE DA OLTRE MEZZO SECOLO

Con un’offerta di strumentazione elettronica per la misurazione e il controllo di processo fra le più ampie e differenziate, ELAP dal 1968 si pone come partner delle aziende nel settore dell’automazione industriale proponendo soluzioni innovative e una gamma completa di servizi. Ne abbiamo parlato con Valeria Vigentini, Responsabile della Comunicazione dell’azienda

GGli ampi e moderni stabilimenti di Corsico consentono ad ELAP di mantenere il controllo su tutte le fasi della realizzazione delle proprie soluzioni, dalla ricerca e sviluppo alla progettazione, dalla prototipazione al collaudo: gli strumenti escono dallo stabilimento rigorosamente testati in base ai più stringenti standard dell’industria.

Radicata nel territorio ma apprezzata nei mercati internazionali, ELAP è presente in numerosi paesi europei ed extraeuropei anche attraverso rivenditori qualificati. Oltre mezzo secolo di esperienza e le competenze specialistiche dei propri tecnici mettono in grado ELAP di fornire soluzioni dalla grande flessibilità che permettono ai clienti di soddisfare tutte le esigenze applicative.

Come nasce ELAP e come è diventata la realtà che oggi conosciamo?

ELAP è stata fondata nel 1968 come azienda di produzione di sistemi di conteggio e controllo per l’automazione industriale. L’azienda si è distinta subito per la capacità di rispondere con flessibilità alle esigenze in rapida evoluzione dei clienti del nascente settore dell’automazione e per la disponibilità a sviluppare su richiesta prodotti ad hoc e soluzioni customizzate in collaborazione con i clienti. Nel giro di poco tempo la capacità di ascolto di ELAP e la sua abilità nel soddisfare le richieste di tutti i clienti in tempi rapidi ne hanno consolidato la posizione come partner di riferimento per l’automazione industriale: l’azienda ha sempre investito in ricerca e sviluppo, dotandosi di strumentazione all’avanguardia e sostenendo la crescita con un adeguato sviluppo della capacità produttiva. ELAP è ora una realtà industriale solida e ben strutturata; la sede di Corsico ha una superficie di oltre 2000 mq e accoglie gli uffici commerciali, gli studi di progettazione tecnica, i laboratori di costruzione e di prova e naturalmente il magazzino componenti, che consente di gestire la produzione rapidamente secondo le richieste dei clienti per garantire consegne puntuali.

Quali sono le caratteristiche principali della produzione ELAP?

I nostri prodotti sono essenzialmente destinati a soddisfare le esigenze di misurazione e controllo nei processi indu striali automatizzati. Oggi il focus della nostra produzione sono i trasduttori di posizione. Il catalogo ne comprende un’ampia scelta, dagli encoder rotativi incrementali ed assoluti ai potenziometri, fino ai trasduttori magne tici e a filo.

Precisione e affidabilità sono fondamentali; oltre a garantire queste caratteristiche tramite un accura to controllo di tutte le fasi del processo produttivo, siamo in grado di offrire una notevole flessibilità dell’offerta che fa sì che ogni esigenza dei clien

ti possa essere soddisfatta. Questo perché i nostri tecnici hanno una profonda conoscenza dei settori applicativi in cui operano i nostri clienti: tramite un servizio di consulenza pre-vendita identifichiamo il componente più adatto all’impiego che ha in mente il cliente e qualora la soluzione ottimale non sia presente nel nostro catalogo, valutiamo la possibilità di sviluppare versioni ad hoc che si adattino alle richieste dei clienti.

Offriamo inoltre una selezione di strumenti di altri produttori, complementari alla nostra gamma, per garantire la soddisfazione di ogni esigenza.

Si tratta di proposte realizzate da aziende internazionali selezionate fra le migliori del loro segmento per l’eccellenza produttiva e naturalmente per l’affidabilità del servizio. Attualmente proponiamo: i potenziometri rotativi e i joystick industriali dell’olandese Althen, i sensori di vibrazione made in USA di Wilcoxon, i sistemi di monitoraggio giapponesi Shinkawa e gli inclinometri di Vigor Technology prodotti a Shanghai.

Quali settori industriali sono maggiormente interessati alla vostra offerta?

Il rapido sviluppo dei processi automatizzati ha coinvolto numerosi settori; ne è derivata una necessità crescente di apparecchiature e dispositivi di controllo, misurazione e conteggio. Le nostre soluzioni trovano quindi applicazione nella maggior parte dei segmenti dell’industria manifatturiera, in particolare per i macchinari destinati alla lavorazione di materiali quali lamiera, legno, carta, vetro, plastica, tessili, alimentari, oltre che nell’industria del packaging e nella movimentazione industriale. In tutti i segmenti dell’automazione, gli encoder assoluti con bus di campo rappresentano oggi il nostro prodotto di punta. Progettati per soddisfare la crescente richiesta di sensori ‘smart’ da parte dei costruttori di macchine industriali, gli encoder MEM-Bus offrono un’ampia scelta di protocolli di comunicazione, dai protocolli Ethernet/IP, Ethercat e Profinet, ai bus di campo Profibus e Cano-

Valeria Vigentini, Responsabile della Comunicazione ELAP
La sede

pen; saranno disponibili a breve anche gli encoder con protocollo IO-Link. I nostri encoder assoluti con bus di campo sono un prodotto evoluto e molto apprezzato dal mercato; questo richiede sempre più spesso sensori ‘intelligenti’ che consentano la trasmissione delle informazioni per la gestione degli impianti e si integrino nei sistemi di supervisione da remoto dei processi produttivi tipici dell’Industria 4.0.

Cosa distingue i prodotti ELAP dalla concorrenza?

Da sempre investiamo in ricerca e sviluppo per mantenere l’offerta ai massimi livelli dal punto di vista dell’innovazione tecnologica. Riteniamo che il numero elevato di clienti che riconfermano da anni la loro fiducia ai nostri prodotti sia dovuto non solo alla gamma di prodotti tecnicamente eccellenti ma anche alla nostra capacità di proporre soluzioni idonee a soddisfare le esigenze del processo produttivo senza essere sovradimensionate, con un’affidabilità certificata che permette ai clienti di vendere ed esportare le loro macchine senza pensieri riguardo alle necessità di manutenzione.

Che vantaggi hanno i clienti nel rivolgersi a ELAP?

In estrema sintesi direi: la gamma che consente di trovare sicuramente quello che serve, la consulenza che permette di identificare rapidamente la soluzione migliore all’interno di questa gamma, la garanzia di affidabilità e durata. Ma sicuramente quel che porta i clienti a tornare da noi è un rapporto che noi viviamo come una vera e propria partnership, riuscendo a proporre soluzioni efficienti o a sviluppare sistemi ad hoc su richiesta.

Quali strategie avete messo in campo negli ultimi anni per superare le difficoltà incontrate in quasi tutti i settori industriali, come gli ostacoli negli approvvigionamenti e il dilatarsi dei tempi di consegna?

Una politica lungimirante nella gestione del magazzino componenti ha fatto sì che le consegne abbiano continuato ad avvenire in tempi compatibili con le esigenze dei processi

produttivi dei clienti; in questo settore gli investimenti, anche in scorte, si sono rivelati vincenti.

Per il futuro, quali obiettivi vi ponete e come intendete perseguirli?

Intendiamo proseguire lungo la strada che si è rivelata vincente: investendo in ricerca e sviluppo, nella formazione del nostro personale e nel miglioramento dell’efficienza gestionale, per garantire ai clienti il servizio che meritano. Non mancheranno le occasioni di incontro con i nostri interlocutori, prima fra tutte SPS Italia, dove abbiamo presento nello stand del Consorzio Profibus e Profinet Italia alcune nostre soluzioni che utilizzano diversi protocolli di comunicazione: i protocolli di rete Profinet, i bus di campo Profibus e gli innovativi encoder con protocollo IO-Link.

I nostri Encoder 4.0: sensori intelligenti per l’IoT in grado di trasmettere dati con elevata velocità, precisione, sicurezza e flessibilità: in particolare, gli encoder assoluti WPS e WDS, che uniscono le funzionalità offerte dai sistemi a filo ai vantaggi in termini di interconnettività richiesti nelle applicazioni IoT. I trasduttori sono costituiti dalla meccanica di movimentazione del filo abbinata all’encoder assoluto multigiro MEM-Bus.

L’encoder offre una risoluzione elevata (28/29 bit) e supporta i protocolli di comunicazione EtherNet/IP, EtherCAT e naturalmente PROFINET. Dispone di tutte le funzionalità tipiche dei sensori 4.0, quali la diagnostica, che segnala eventuali errori di parametrizzazione, posizione e temperatura, e la possibilità di impostare i parametri di funzionamento - il numero di giri, di passi al giro, la direzione di rotazione ed un preset. Gli encoder sono forniti dei certificati di conformità dei rispettivi consorzi di riferimento ODVA, EtherCAT e PNI, oltre al marchio di sicurezza UL Listed.

Il trasduttore è disponibile in taglie differenti: il tipo WPS con corsa 5000 mm, è dotato di custodia compatta in poliammide caricato con fibra di vetro, mentre la serie WDS, con corse da 3 a 15 metri è fornita di custodia in robusto alluminio. Per entrambi i tipi il filo è in resistente acciaio inox con copertura in poliammide. La robusta molla interna di richiamo mantiene il filo in tensione, assicurando la precisione delle misure. 

Il protocollo PROFINET è una variante dell’Industrial Ethernet, standardizzato nelle norme IEC 61158 e IEC 61784, che consente soluzioni caratterizzate dall’interoperabilità con diversi brand di automazione.

Tuttavia, i componenti di terze parti inseriti nell’architettura devono soddisfare certi criteri. In questo articolo parliamo di standard e di requisiti da prendere in considerazione qualora si necessiti di un sistema di azionamento “snello” e performante

SOLUZIONI DI AZIONAMENTO

INDIPENDENTI PER L’AUTOMAZIONE

PPROFINET è stato concepito come tecnologia “neutra” il cui scopo è garantire la connettività e l’interoperabilità tra componenti, anche di diversi fornitori, attraverso le certificazioni. Questo è valido nella teoria, tuttavia nella pratica sorgono spesso ostacoli poiché i vari dispositivi devono non solo rispettare le specifiche dello standard di comunicazione PROFINET, ma anche supportare alcune specifiche funzioni per poter interagire. Nella tecnologia degli azionamenti questa problematica si manifesta chiaramente, nonostante vi siano delle specifiche come PROFIdrive che standardizzano le funzionalità. Ad esempio chi utilizza motori lineari o motori coppia, motori

ad alta velocità o motori integrati, spesso ricorre a fornitori di azionamenti specializzati in queste tecnologie. Lo stesso approccio vale nel caso in cui si voglia considerare un fornitore alternativo di azionamenti, mantenendo inalterata l’architettura di controllo.

Le certificazioni

Nell’ambito dell’interoperabilità dei dispositivi, vi sono alcuni punti da considerare nella ricerca di alternative. Uno di essi è la certificazione del PI Competence Center Comdec, in modo da avere la certezza che i dispositivi soddisfino tutte le specifiche del protocollo PROFINET IRT (Isochronous Real-Time), per validare il controllo di applicazioni multiasse sincronizzate, oltre alle funzioni di base di PROFINET. Questa pratica è particolarmente importante per le applica-

zioni robotiche e per tutte quelle applicazioni in cui è prevista interpolazione di più assi. Altrettanto importanti sono le certificazioni PROFIdrive (normalizzato secondo IEC 618007) per la gestione dell’asse e PROFIsafe (IEC 61784-3-3), poiché solo con questa certificazione sono garantiti i requisiti definiti nella norma per la sicurezza funzionale. KEBA è stato uno dei primi fornitori a ottenere la certificazione PROFIdrive da Comdec con il sistema di azionamento KeDrive D3, il quale è in grado di supportare non solo PROFINET, ma anche EtherCAT e Powerlink con lo stesso hardware. In questo modo con un’unica piattaforma di azionamenti è possibile soddisfare la maggior parte delle applicazioni basate sull’Ethernet realtime industriale.

Compattezza e integrazione

KEBA ha aumentato l’integrazione dei suoi azionamenti come KeDrive D3 rispetto ai sistemi ad asse singolo in commercio grazie al drive tri-assiale in un unico case estremamente compatto. Con questa soluzione è possibile risparmiare fino al 75% di spazio rispetto all’asse singolo, mentre confrontata con la versione con moduli ad asse doppio, gli ingombri sono ridotti fino al 20%. Di conseguenza, l’adozione di questa soluzione compatta di azionamenti multiasse, permette il posizionamento dei dispositivi a bordo macchina, il che si traduce in meno materiali utilizzati e meno cablaggi, grazie anche all’adozione del motore mono-cavo. Risulta evidente la riduzione dei tempi di installazione e conseguentemente il risparmio nei costi. Inoltre, una minore complessità e un’ingegneria semplificata impattano positivamente anche sul time-to-market e sull’economia complessiva del processo di sviluppo.

Manutenzione predittiva

Un altro punto fondamentale che contribuisce al miglioramento dell’OEE (Overall Equipment Effectiveness) riguarda l’integrazione di funzionalità di condition monitoring nei drive, senza necessità di sensori aggiuntivi. Il drive KeDrive

D3 è in grado di effettuare l’analisi delle frequenze vibrazionali della catena cinematica connessa all’albero del motore, restituendo al controllore pochi parametri che identificano lo stato di usura dei componenti. Monitorando l’andamento di questi parametri è possibile pianificare in anticipo la sostituzione dei componenti prima della loro rottura, evitando così spiacevoli fermi macchina imprevisti. Il Drive-based Condition Monitoring è una funzione disponibile all’interno degli azionamenti KEBA ed indipendente dal controllo utilizzato.

L’importanza di un supporto completo

KEBA mette a disposizione dei propri clienti software tools professionali, contribuendo a rendere più semplice e veloce il processo di sviluppo delle macchine. Durante la fase di progettazione, il dimensionamento dei motori e dei drives viene supportato dal software Servosoft, mentre la messa in servizio e il processo di ottimizzazione del drive avvengono con l’aiuto del software DriveManager, integrato nella engineering suite KeStudio. Con DriveManageru la messa in servizio è guidata da un wizard grafico che consente una regolazione rapida e precisa dell’azionamento. Inoltre, l’etichetta elettronica integrata nell’encoder consente la configurazione automatica del motore.

PROFINET fondamentalmente consente di integrare componenti di fornitori diversi all’interno di un’architettura di automazione, in quanto pensato come protocollo di comunicazione neutrale. In termini pratici, tuttavia, gli utilizzatori di sistemi di automazione eterogenei devono assicurarsi che tutti i componenti si adattino davvero tra loro, ad esempio che supportino la tecnologia di azionamento desiderata e funzioni come PROFIsafe. KeDrive D3 di KEBA offre una grande flessibilità in questo senso, oltre a ulteriori vantaggi come un design estremamente compatto e funzioni aggiuntive per l’ottimizzazione dell’OEE. Inoltre, le varie certificazioni PROFINET garantiscono che sia la comunicazione funzionale sia la comunicazione relativa alla sicurezza, operino senza sorprese. 

DALLE AZIENDE/ a cura della redazione

NUOVO SISTEMA PER LA GESTIONE AUTOMATIZZATA DEI

DISPOSITIVI DI SERRAGGIO PER LE PMI

Dopo il successo di GARANT Automation Basic, Hoffmann Group lancia il nuovo sistema di carico per la movimentazione di dispositivi di serraggio su fresatrici e centri di lavoro CNC. Ingombro ridotto, facilità d’uso e senza necessità di interfaccia di automazione, consente di aggiornare anche macchine datate con un investimento ridotto. Le piccole e medie officine meccaniche che automatizzano semplici attività per ridurre il carico di lavoro dei propri dipendenti e sfruttare le macchine utensili in modo più efficiente possono ottenere importanti vantaggi competitivi, superare la carenza di manodopera qualificata e mantenere la capacità di reagire in un mercato sempre più volatile. In questo contesto, dopo il successo del sistema di asservimento automatizzato per macchine utensili GARANT Basic, Hoffmann Group presenta GARANT Turntable, il nuovo sistema di carico per la movimentazione di dispositivi di serraggio su fresatrici e centri di lavoro CNC.

GARANT Turntable si inserisce nella linea di soluzioni di automazione dedicate alle PMI grazie alle dimensioni compatte e alla facilità d’utilizzo. Poiché non necessita di una interfaccia di automazione, consente di aggiornare

anche macchine datate con un investimento ridotto; con un ingombro inferiore a 2,5 mq, può essere inserito anche negli ambienti più piccoli; grazie all’interfaccia flessibile, consente di movimentare morse, ma anche torri, attrezzature o pallet e il sistema meccanico di Start/Stop a perno lo rende estremamente facile da utilizzare, non richiedendo alcuna competenza di programmazione.

Il sistema può alloggiare fino a 18 dispositivi di serraggio con un peso complessivo fino a 25 kg l’uno e sarà presto disponibile anche la versione con 24 slot per un peso massimo di 20 kg l’uno, entrambe già ordinabili.

L’AUTOMAZIONE CHE POTENZIA ANCHE LE MACCHINE DATATE

GARANT Turntable non necessita di interfaccia di automazione o particolari predisposizioni, offrendo quindi alle piccole e medie officine meccaniche la grande opportunità di automatizzare anche le fresatrici e i centri di lavoro CNC più datati e di sbloccarne il potenziale inutilizzato.

“Si tratta di un sistema molto semplice, particolarmente adatto alle realtà più piccole che vogliono comunque entrare nell’era dell’automazione con un investimento ridotto –spiega Davide Dalla Montà, Automation & Robotics Spe-

cialist di Hoffmann Italia. Sono certo che, come GARANT Automation Basic, anche Turntable rappresenterà una svolta per molte aziende nostre clienti. La semplicità d’uso, l’ingombro minimo e la massima resa lo rendono una soluzione di automazione estremamente efficace e facile da integrare in produzione”.

INGOMBRO RIDOTTO AL MINIMO E FUNZIONAMENTO SEMPLICE

GARANT Turntable presenta un ingombro ridotto al minimo (1,5 metri di larghezza per 2,2 metri di altezza e 1,5 metri di profondità) e pesa solo 1.200 kg. Alimenta la macchina attraverso una finestra di carico laterale o frontalmente tramite la porta della macchina. Per il caricamento frontale, viene spostato davanti alla macchina con un’unità di traslazione elettro attuata; quando non viene utilizzato,

viene semplicemente spostato di lato.

Il funzionamento di GARANT Turntable richiede solo poche operazioni – è sufficiente posizionare morse e perni Start/Stop, scegliere la configurazione e avviare la modalità automatica – e può essere configurato dall’utente, anche privo di competenze di programmazione, per gestire 6, 9 o 18 dispositivi di serraggio in funzione della dimensione massima del pezzo (8, 12 o 24 nella versione di GARANT Turntable da 24 slot).

PUNTO DI RIFERIMENTO PER L’AUTOMAZIONE

NELLE PMI

Per supportare i propri clienti in ogni fase del processo di automazione della produzione, Hoffmann Group offre consulenza applicativa, di processo e sui relativi requisiti in termini di utensili, tecnologia di serraggio, tecnologia di misura, tempi di allestimento e tempi di fermo secondari. In questo contesto, collabora anche con partner come Renishaw, Nachi, Schunk e ZeroClamp, con l’obiettivo di porsi come primo punto di riferimento per le piccole e medie imprese che vogliono digitalizzare e automatizzare la produzione.

PROGETTAZIONE ONLINE: NSK FORNISCE NUOVI STRUMENTI AI CLIENTI

Una serie di migliorie apportate agli strumenti di progettazione online forniti da NSK, leader mondiale nelle soluzioni di Motion Control, contribuisce a massimizzare l’efficienza lavorativa dei clienti. Ad esempio, strumenti di facile utilizzo come il Catalogo Online di NSK, Calcoli Tecnici e Dati 2D/3D CAD (finora scollegati) sono ora integrati fra loro. Gli ingegneri progettisti possono così selezionare i cuscinetti, verificarne le specifiche e scaricare di dati CAD con un’unica soluzione. Un’altra miglioria riguarda una nuova funzione nei Calcoli Tecnici che consente di visualizzare ed elaborare molteplici parametri, fra cui durata, accoppiamenti/giochi e frequenze dei cuscinetti, aiutando anche in questo caso i clienti di NSK ad incrementare l’efficienza progettuale.

Un cambiamento rilevante è l’applicazione dei coefficienti di carico dinamico revisionati da NSK, che sono uno dei parametri utilizzati per calcolare la durata stimata dei cuscinetti volventi. La revisione, che verrà apportata alle principali tipologie di cuscinetti volventi prodotti dall’Azienda, fra cui cuscinetti radiali rigidi a sfere, cuscinetti a sfere a con-

tatto obliquo, cuscinetti radiali orientabili a sfere, cuscinetti a rulli cilindrici e cuscinetti a rulli conici, è ora riportata nel nuovo Catalogo Online di NSK e garantirà una maggiore durata dei cuscinetti stessi. Come annunciato nel marzo 2023, le nuove stime sono ricavate dall’introduzione di un innovativo metodo di previsione della durata dei cuscinetti sviluppato da NSK. NSK ha sviluppato un metodo di valutazione quantitativo che consente di stabilire quali fattori determinano il processo di propagazione di una cricca in un materiale e in quale misura. Combinando il nuovo metodo con una tecnica di ispezione a ultrasuoni che rileva le inclusioni non metalliche in una grande quantità di acciaio, NSK ha scoperto di poter prevedere la durata dei propri cuscinetti con molta più precisione. NSK ha quindi rivalutato il coefficiente di carico dinamico di molti cuscinetti senza apportare alcuna modifica alla progettazione o ai materiali, mantenendo al tempo stesso margini di sicurezza adeguati per ogni valore ricalcolato. Con questa revisione, la durata stimata dei cuscinetti radiali a rulli, ad esempio, può arrivare a un valore doppio rispetto al passato. Con l’aumento del coefficiente di carico dinamico, i cuscinetti diventano idonei per applicazioni in condizioni di carico maggiore, o in alternativa, favoriscono la riduzione degli ingombri, grazie alla scelta di cuscinetti più piccoli per svolgere le stesse funzioni. Si ottengono così vantaggi in termini di dimensioni più compatte e riduzione di peso. A titolo di esempio, macchine che utilizzavano i cuscinetti radiali a rulli conici HR32306J di NSK possono ora adottare i più piccoli HR33206J. Questa variazione consente di ridurre il diametro esterno del cuscinetto del 14%, la larghezza del 13% e il peso del 38% circa. I benefici si estendono anche ai clienti che puntano all’azzeramento delle emissioni. Cuscinetti più piccoli richiedono meno risorse per la fabbricazione. Inoltre, offrono una coppia più bassa, che si traduce in minore consumo di potenza e minori emissioni di CO2 durante l’utilizzo. A seguito della suddetta variazione, gli utilizzatori vedranno una riduzione della coppia e del consumo elettrico dei cuscinetti di circa il 18% (circa 48 kWh all’anno). Secondo i calcoli di NSK, questo valore si traduce in una riduzione delle emissioni di circa 22 kg di CO2.

CLT IL NUOVO CIRCUITO

PER LA MASSIMA MODULARITÀ

Rollon presenta CLT, una nuova soluzione modulare per creare facilmente circuiti ovali, rettangolari e quadrati. CLT amplia la gamma di soluzioni circolari del portfolio Rollon by Timken, che comprende anche Curviline e Multi-Motion, consentendo di raggiungere il massimo grado di personalizzazione e di prestazioni. Progettato per garantire la massima libertà di progetto, con CLT è possibile ottenere facilmente diverse configurazioni combinando cursori, guide curve e guide rettilinee. Le piste di scorrimento sono rettificate e garantiscono basso attrito, ottimo scorrimento e bassa rumorosità. Sono, inoltre, sottoposte a trattamento termico di nitrurazione che conferisce un’elevata durezza (60 HRC) e resistenza alla corrosione. “CLT è il risultato del know-how combinato di Nadella e Rollon”, afferma Andrea Tosi, Chief Technology Officer di Rollon. “Unisce la flessibilità e l’alto livello di personalizzazione di Curviline - le guide curvilinee a cuscinetti di Rollon - e l’elevata capacità di carico e precisione di Multi-Motion - le guide curve di Nadella con profili temprati e rettificati”. CLT è la soluzione ottimale anche per ambienti soggetti a impurità, grazie alla possibilità di dotare i cursori di tergipista. In alternativa, è possibile integrare sistemi di lubrificazione automatica grazie a fori trasversali che distribuiscono il lubrificante direttamente sulle piste di scorrimento, assicurando bassa manutenzione anche in presenza di alte dinamiche e velocità. CLT trova applicazione in molteplici industrie, in particolare nell’automazione dei processi di packaging in settori come food & beverage, medicale e cosmetico.

Caratteristiche tecniche

La guida curva di CLT è realizzata in acciaio al carbonio nitrurato ed è disponibile in due raggi: 165 mm e 302,5 mm. Entrambe sono disponibili in settori di 90° e 180°. La guida rettilinea è realizzata in acciaio trafilato a freddo nitrurato ed è disponibile in diverse lunghezze: 250 mm, 500 mm, 750 mm, 1000 mm, 1500 mm e 2000 mm. CLT è dotato di corpi cursori in alluminio, con quattro perni volventi fissi, preconfigurati in base al raggio utilizzato. I perni volventi di precisione sono dotati di doppio giro di sfere per garantire elevate capacità di carico sia in direzione assiale che radiale. Tutti i cuscinetti hanno uno schermo protettivo in materiale plastico resistente agli spruzzi d’acqua (2RS). I cuscinetti sono vincolati con due punti di contatto sulla pista, lubrificati a vita e regolati per garantire un funzionamento ottimale.

I cursori possono essere equipaggiati con speciali inserti in feltro a lento rilascio studiati in modo che i feltri rimangano sempre in contatto con le piste a garanzia di una lubrificazione ottimale. Inoltre, è possibile dotare CLT di un sistema di lubrificazione automatica, utilizzando una pompa automatica per lubrificare le piste di scorrimento attraverso gli apposti fori presenti in guida.

I principali vantaggi di CLT

Le guide di CLT sono disponibili a magazzino, garantendo una consegna rapida. Inoltre, la loro modularità permette di realizzare velocemente e facilmente vari tipi di circuiti o rimodulare quelli esistenti.

CLT è in grado di raggiungere velocità con elevati gradienti di accelerazione. Le piste di scorrimento rettificate assicurano basso attrito e bassa rumorosità. Inoltre, il trattamento termico di nitrurazione sulle guide e la dotazione su richiesta di tergipista consentono una bassissima manutenzione nel tempo e un’ottima pulizia delle piste di scorrimento, rendendola una soluzione affidabile anche in ambienti impuri.

DALLE AZIENDE/ a cura della redazione

GO ZERO LUBRICATION: UNA RIVOLUZIONE PER UN’INDUSTRIA PULITA E SOSTENIBILE

Ogni anno, in tutto il mondo, in ambito industriale si spendono 240 miliardi di dollari in lubrificanti a cui si aggiungono i costi del personale addetto alla manutenzione. Inoltre, i fermi macchina causati da un’inadeguata lubrificazione, si traducono in ulteriori costi che complessivamente sono quantificabili in 750 miliardi di dollari all’anno. Grazie ai 60 anni di esperienza nelle motion plastics di igus e alle centinaia di migliaia di

dati derivanti da prove di laboratorio e casi applicativi analizzati utilizzando l’intelligenza artificiale, oggi l’utente è in grado di individuare dove è possibile eliminare la lubrificazione dai propri macchinari che spaziano dagli escavatori ai trattori, fino alle turbine idrauliche. Un recente progetto di studio condotto dalla nota facoltà di Ingegneria Meccanica dell’Università

RWTH di Aquisgrana (Germania) mette in evidenza i vantaggi dell’utilizzo di cuscinetti in plastica igus esenti da lubrificazione al posto dei più comuni cuscinetti metallici. Quando si parla di innovazione e di tecnologia del futuro raramente si pensa alla lubrificazione. Tuttavia, lo studio della facoltà RWTH di Aquisgrana dimostra che l’uso di cuscinetti esenti da lubrificazione non solo permette di migliorare la produzione, ma determina anche effetti positivi sull’ambiente. I prodotti e sistemi igus senza lubrificazione - guide lineari, cuscinetti, rulli, ingranaggi, riduttori - sono collaudati per essere impiegati in centinaia di applicazioni. Risultati confermati sul campo, come testimonia l’esperienza di un importante produttore di birra: utilizzando cuscinetti in plastica esenti da lubrificazione in tutti i nastri trasportatori dei suoi 160 siti produttivi, l’azienda ha potuto risparmiare 6 milioni di euro all’anno, altrimenti spesi in lubrificanti e costi del personale. Una scelta che ha avuto effetti degni di nota anche in termini di riduzione dell’impatto ambientale, permettendo di risparmiare equivalenti di CO2 pari a 28.814 kg all’anno.

Una rivoluzione pulita grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale “Come posso eliminare la lubrificazione dal mio escavatore?”. Oggi è possibile rivolgere questa domanda alla nuova release dell’app igusGO. Con un semplice comando vocale, una foto o un breve testo, è possibile accedere a tutte le soluzioni igus esenti da lubrificazione che, nel caso specifico, potranno essere implementate sull’escavatore. Ma la stessa domanda oggi può essere posta per più di 600 applicazioni diverse. Nel caso in cui l’applicazione di interesse non fosse già disponibile, l’utente può avviare una chat diretta -

mente nell’app e chiedere di essere richiamato. Inoltre, grazie all’analisi dei dati derivanti dai test eseguiti nel laboratorio interno e da applicazioni reali analizzate con l’IA – l’app progettata da igus permette di determinare la durata d’esercizio prevista in base al singolo scenario applicativo. “Il ruolo dell’IA è travolgente”, afferma Giulio Ferrante, Country manager di igus Italia. “Oggi possiamo far confluire tutti i dati delle nostre soluzioni a ‘zero lubrificazione’ in uno strumento sicuro e semplice a disposizione di tutte le aziende”. Nell’ultima release, l’app igusGO permette addirittura di calcolare il lubrificante risparmiato. Altra novità, il servizio “Next Best Catalogue Part”: caricando il file CAD di un cuscinetto speciale, l’IA consente di visualizzare istantaneamente il pezzo standard già disponibile a catalogo che più si avvicina al pezzo speciale. Utilizzando il prodotto a catalogo, il cliente non solo risparmia sui costi, ma beneficia anche di tempi di consegna più rapidi. E per migliorare ulteriormente l’affidabilità funzionale delle sue soluzioni, igus ha esteso la garanzia di 4 anni a tutte le motion plastics la cui durata d’esercizio può essere calcolata nei tool online.

247 innovazioni per la lubrificazione zero

Dall’inizio del 2024 igus ha già presentato 247 novità, molte delle quali realizzate secondo il principio “Go Zero Lubrication”. In particolare - tra i nuovi cuscinetti per carichi elevati destinati al settore edile e agricoloigus propone una soluzione che si basa su granuli rigenerati provenienti da scarti di produzione. Tra le novità, spiccano i materiali privi di PTFE e PFAS per i cuscinetti a strisciamento e lineari, nonché una nuova ralla realizzata al 50% in legno e al 50% in plastica ad alte prestazioni. I nuovi cuscinetti igubal scomponibili riducono i tempi di sostituzione dei cuscinetti fino all’80%, ad esempio nei nastri trasportatori con cuscinetti vicini al motore. I nuovi materiali per la stampa 3D combinano l’assenza di lubrificazione con proprietà di protezione dalle esplosioni (“Capacità ESD”). Allo stesso modo, una nuova serie di sistemi lineari dal design igienico unisce il concetto di idoneità alimentare a quello di “lubrificazione zero”. In termini di monitoraggio delle condizioni, un sensore di usura per snodi sferici completa la gamma smart plastics. Esempio di innovazione è anche il nuovo riduttore evoloide: funziona con azionamenti elettrici con una trasmissione 18:1 in un unico stadio, richiede meno spazio di installazione, costa il 70% in meno rispetto alle versioni metalliche e non necessita di grassi o oli lubrificanti. “Non vediamo l’ora di ottenere i primi feedback dai nostri clienti”, dice Giulio Ferrante. “Siamo certi di poter ridurre i costi globali di lubrificazione almeno del 10%. Il nostro percorso verso la “Lubrificazione Zero” continua. Abbiamo ancora molto da fare”.

L’APPLICAZIONE ADVANCED PHYSICAL LAYER DEL SINGLE

PAIR ETHERNET IL FUTURO DELLA COMUNICAZIONE INDUSTRIALE PASSA DA QUI

La quarta rivoluzione industriale, insieme alla grande mole di innovazioni che ha portato nei processi produttivi, ha aperto la strada anche a una serie di nuove esigenze in termini di comunicazione industriale.

La crescente diffusione dell’Internet of Things (IoT) e la necessità di raccogliere e analizzare grandi quantità di dati in tempo reale hanno reso necessario adottare tecnologie di comunicazione più efficienti e flessibili.

Ora che le sfide dell’Industria 4.0 stanno arrivando anche nell’automazione di processo, i protocolli di comunicazione industriale tradizionali, come Fieldbus Foundation, Profibus e Modbus, che per decenni hanno servito bene l’industria, si stanno avvicinando ai loro limiti in termini di scalabilità, prestazioni e larghezza di banda dei dati. In questo contesto, due sviluppi significativi nella tecnologia di connessione di rete stanno emergendo come prossimi punti di riferimento della comunicazione industriale: il Single Pair Ethernet (SPE) e l’Advanced Physical Layer (APL). Entrambi si basano su tecnologie a 2 conduttori e offrono soluzioni innovative per la trasmissione sullo stesso doppino di dati ed energia in un’ampia varietà di applicazioni.“Noi di LAPP Italia, unendo le nostre forze e la nostra capacità di fare innovazione con altri player del settore, già dal 2019 ci siamo spesi per far progredire la tecnologia SPE, svolgendo un ruolo attivo nella diffusione di questo standard. Inoltre, in qualità di membri del PROFIBUS & PROFINET International (PI), abbiamo contribuito allo sviluppo e lancio sul mercato nel 2021 della tecnologia APL, in collaborazione con altre organizzazioni di standardizzazione e aziende leader nel settore dell’automazione industriale” dichiara Simone Albrizio, Product Marketing Manager di LAPP Italia. Advanced Physical Layer - la digitalizzazione sul campo Questo livello fisico rappresenta un significativo passo avanti nell’adozione di Ethernet, consentendo la comunicazione di dati e la fornitura di alimentazione su un unico cavo anche in ambienti industriali difficili con requisiti di sicurezza intrinseca, come

nell’ambito del process automation (petrolchimico, oil & gas, etc).

APL integra la tecnologia Ethernet fino al livello di campo, supportando protocolli basati su Ethernet come Profinet, Modbus TCP ed EtherNet/IP. Ciò consente lo scambio di dati senza interruzioni tra dispositivi sul campo e sistemi di automazione di livello superiore, abilitando il monitoraggio, il controllo e l’ottimizzazione in tempo reale.

Numerosi i vantaggi che l’APL può garantire all’industria, tra i quali spiccano la sicurezza migliorata, la velocità nella trasmissione dei dati su lunghe distanze e la compatibilità con gli standard di riferimento IEC 61158-2 e IEC 61850-3. APL è infatti progettato anche per soddisfare i requisiti di sicurezza delle zone pericolose ATEX di classe 1 e 2, ed è quindi ideale per l’utilizzo in ambienti in cui sono presenti gas o liquidi infiammabili. Consente inoltre velocità di trasmissione fino a 10 Mbit/s fino a 1000 m con minor rischi di interferenze, dato che il segnale è completamente digitale: caratteristiche queste particolarmente utili in applicazioni industriali su larga scala.

Diversi i benefici anche dal punto di vista della semplicità di adozione e implementazione, visto ad esempio il diametro ridotto dei cavi e l’utilizzo come standard dei connettori M12 cod A. Infine, la possibilità di utilizzare cavi a coppia singola riduce i costi e semplifica l’infrastruttura.

ETHERLINE T1L – il Single Pair ideale per l’Advanced

Physical Layer

Nato per soddisfare le esigenze più impegnative di cablaggio in campo, soprattutto per applicazioni nell’industria di processo, ETHERLINE T1L è il cavo LAPP ideale per diverse applicazioni di APL: dal controllo e monitoraggio dei processi, al Gateway Wireless HART, dall’estensione della portata dei sistemi I/O, alla connessione dei dispositivi mobili alle reti industriali. Tra le sue caratteristiche salienti, la compatibilità con Power over Data Line (PoDL) secondo IEEE 802.3bu per la trasmissione simultanea di alimentazione e dati (fino a 50 W) e la capacità di trasmettere grandi volumi di dati tramite Ethernet a 10 Mbit/s su lunghe distanze (fino a 1000 m). Spiccano inoltre la doppia schermatura in foglio di alluminio e calza di rame, per essere più resistente alle interferenze elettromagnetiche e la guaina esterna in PVC per una protezione dagli acidi e alcali. Il cavo si basa infine sul modello 2-WISE (2-Wire Intrinsically Safe Ethernet) secondo la norma IEC TS 60079-47, specificamente progettato per soddisfare i requisiti di sicurezza in ambienti in cui sono presenti gas o liquidi infiammabili.

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*Serie di test condotti dallo Swerea Research Institute (Svezia, 2014)

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