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S4+P4, grazie all’intelligenza di sistema, produce automaticamente particolari e pezzi diversi in sequenza e in modalità completamente automatica; può anche adottare diverse strategie produttive, a seconda dell’obiettivo: migliorare l’efficienza di linea, massimizzare le prestazioni delle singole tecnologie o ottimizzare le attività a valle, come l’assemblaggio.
Dietro al fascino di prodotti creati su misura c’è sempre il concetto di precisione.
Chi deve effettuare la perfetta fresatura e tornitura dal pieno, di solito lo fa su una macchina HERMLE. Soprattutto se sulla tavola di lavorazione c’è un pezzo grezzo da 300 chilogrammi di peso. Un centro di lavorazione a 5 assi non sforna solo componenti su misura e intere moto customizzate, ma dà vita anche un’azienda di fama mondiale – un mito nel suo settore. www.hermle.de
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di Chiara Tagliaferri
COMPETIZIONE DI COMPETENZE?
LLavorando a stretto contatto con università, enti di formazione professionalizzante, accademy industriali, non passa giorno in cui non mi imbatta in contenuti relativi alla necessità delle nuove competenze. Abilità richieste per rimanere competitivi, il cui ritmo di aggionamento sta mettendo in difficoltà anche la più flessibile delle offerte. Percorsi nuovi, che coniugano non solo competenze tecniche ma anche quelle trasversali, come la capacità di risolvere problemi complessi, la creatività, il pensiero critico e la comunicazione efficace (soft skills) fondamentali per affrontare le sfide del futuro, in contesti sempre più interdisciplinari e multiculturali.
Ma siamo sicuri che tutto queste abilità non siano già presenti in percorsi tradizionali che necessitano solo di essere riscoperti?
Non è che stiamo solo dando nomi diversi a competenze di base a cui giustamente sono stati aggiunti moduli di specializzazione?
Ma a “suon di personalizzazioni” non è che si sta dando troppa enfasi a quel “ripensare tutto” la cui necessità è più frutto di una moda mediatica che di una reale necessità?
Ovviamente non voglio, con questa mia affermazione, scatenare le ira di una delle eccellenze di cui siamo portavoci, ovvero l’educazione e formazione ne, tanto meno, apparire conformista ma, come sempre, cerco di applicare un pesiero critico a queste considerazioni e portare verso un ragionamento che magari sia anche un po’ una guida anti “sprechi di energie intelletuali”. Sicuramente la digitalizzazione ha rivoluzionato il mondo della produzione e quello
del lavoro. Le professioni tradizionali stanno evolvendo, ma nell’ evoluzione, non mi stancherò mai di ripeterlo, non dobbiamo lasciare indietro i fondamentali. Mi spiego meglio, siamo tutti concordi di come le conoscenze più richieste siano l’intelligenza artificiale, la cybersecurity, la data science e la programmazione, d’altro canto non facciamo l’errore di lasciare indietro competenze ingegneristiche tipo quella fondamentale legata allo studio e lavorazione di materiali. Più che di una competizione delle competenze mi piacerebbe vedere una collaborazione proficua tra percorsi, una saggio aggiornamento dei fondamenti ed integrazione con nuovi fondamentali.
Infine, oltre alla proposizione di nuovi/ vecchi percorsi per giovani, fondamentale diventi anche il ruolo della formazione continua e apprendimento lungo tutto l’arco della vita. Le persone devono essere incoraggiate a vedere il cambiamento come un’opportunità di crescita e sviluppo personale, piuttosto che come una minaccia. Le aziende, d’altra parte, devono investire nella formazione e nello sviluppo dei propri dipendenti, riconoscendo che il capitale umano è il loro più grande asset. Non una competizione delle competenze ma un approccio integrato e collaborativo per costruire una società più equa e innovativa.
chiara.tagliaferri@cnr.it
SOMMARIO
EDITORIALE
5 Competizioni di competenze?
8 News e novità
PANORAMA
18 Ordini di macchine utensili in crescita nel quarto trimestre
20 Data Center: un bene irrinunciabile alla base dell’IA
22 Sostegno alle iniziative di sostenibilità nell’industria
24 Affrontare le sfide energetiche e di sostenibilità con l’AI
28 Una collaborazione all’insegna dell’eccellenza nell’estrusione dell’alluminio
30 Moxoff lancia Tide e rende i dati aziendali pronti per l’AI
32 SPS Italia 2025, Innovazione, Digitale e Formazione per l’industria intelligente
36 Hannover Messe 2025: Industrial Trasformation-Energizing a sustainable industry
STORIA DI COPERTINA
38 Mewa: vestire la sicurezza con stile e responsabilità ambientale
DOSSIER SMART METROLOGY
44 Smart Metrology soluzioni s trategiche per l’evoluzione digitale del controllo qualità
46 Nuovo Rayscan: Fratelli Rotondi non si ferma mai
48 Sensori intelligenti per l’industria 4.0
50 Atlanscan max e MArvelscan, i nuovi scanner 3D manuali per una scansione semplice, veloce e in qualsiasi luogo
52 Connected metrology: strumenti di misura e taratura sotto controllo
54 L’evoluzione della smart metrology
56 Central l’automazione e la smart factory secondo Renishaw
60 I sensori foto elettrici di prossimità RS PRO con IO-link
62 Soluzioni intelligenti per l’industria
RICERCA E INNOVAZIONE
64 AI: il fallimento (non) è un’opzione?
68 LCAMP: competenze e tecnologie per la manifattura del futuro
SPECIALE INTRALOGISTICA
72 Intralogistica 4.0: innovazione e soluzioni per una supply chain connessa e intelligente
RASSEGNA MECSPE 2025
84 Il futuro del manifatturiero: innovazione, sostenibilità e tecnologie emergenti CodeMeter – Da codice a
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CALEIDOSCOPIO
INCENTIVI
LEGGE DI BILANCIO 2025: IL COMMENTO ANIMA
Anima Confindustria lancia l’allarme: «Detrazioni uniformate un passo indietro. Necessario mantenere l’Ecobonus al 65% per favorire la transizione energetica e sostenere il settore edilizio». Nel testo del Disegno di Legge di Bilancio 2025, attualmente all’esame del Parlamento, si prevede l’uniformazione di Ecobonus e Bonus Casa, con una detrazione al 50% per gli interventi sulla prima casa e del 36% sulle restanti abitazioni. «Una scelta che rappresenta un passo indietro significativo» dichiara Pietro Almici, presidente di Anima Confindustria. «Questa misura rischia di aggravare ulteriormente la crisi di un settore già in difficoltà e, cosa ancora più grave, potrebbe rallentare il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione richiesti dall’Europa.
Ci auguriamo che il Parlamento accolga la proposta di mantenere, almeno per il 2025, la detrazione dell’Ecobonus al 65%, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).»
Presso la Commissione Bilancio della Camera sono infatti in
PARTNERSHIP
discussione emendamenti di maggioranza e di opposizione che mirano a modificare le disposizioni previste dall’articolo 8 del Disegno di Legge di Bilancio 2025 in materia di detrazioni fiscali per interventi edilizi. Le proposte intendono ristabilire la situazione vigente ad oggi, in cui sono valorizzati con un’aliquota maggiore gli interventi di alta efficienza energetica. Questi interventi sono fondamentali per ridurre le emissioni di CO2 e migliorare l’efficienza energetica del patrimonio edilizio italiano.
«Come Anima Confindustria –aggiunge Almici – riconosciamo la necessità del Governo di rivedere il sistema dei bonus edilizi. Tuttavia, riteniamo essenziale un confronto più ampio che porti a un testo condiviso ed efficace. Nel frattempo, chiediamo di mantenere l’attuale versione dell’Ecobonus. Si tratta di uno strumento chiave non solo per sostenere il settore edilizio, ma anche per accelerare la transizione energetica del nostro Paese, obiettivo imprescindibile per il futuro.»
ARGOS ST ANNUNCIA LA FUSIONE DELLE SUE AZIENDE
Il Gruppo Argos ST, da sempre impegnato nella definizione di un ecosistema industriale costituito da eccellenze del territorio italiano, annuncia la fusione nel Gruppo delle aziende emiliane: Argos Lualma - specializzata in anodizzazione naturale e estetica - Argos TSM - per i polimeri - e Argos GSB - leader nella zincatura e galvanica. Le prime due realtà sono state acquisite dal Gruppo nel 2021, mentre Argos GSB è entrata nel 2023, e insieme pesano il 16% sul totale del fatturato di Argos ST, pari a circa 60 milioni di euro. La loro unione in termini di competenze tecniche mira a creare sinergie proficue tra i professionisti, per implementarne il business e sviluppare nuove soluzioni per il settore industriale. “Il nostro obiettivo è quello di crescere anche nel 2025, e siamo consapevoli che per farlo sono indispensabili un solido spirito di squadra e la condivisione delle competenze. Argos ST si impegna non solo a valorizzare le eccellenze del territorio, ma anche a innovarsi per trovare soluzioni che siano sempre più efficienti e meno impattanti”, commenta Andrea Siano, Presidente del Gruppo Argos Surface Technologies. “La strategia che guida la nostra realtà è infatti legata ai principi di integrazione delle tecnologie, capillarità territoriale e ottimiz-
zazione in termini di efficienza strutturale. Un progetto che vuole posizionarci tra i maggiori operatori italiani nell’ambito dei trattamenti e rivestimenti superficiali, e ampliare la nostra offerta”. Il Gruppo Argos ST - nato nel 2020 che conta oggi oltre 400 dipendenti e riunisce le più importanti realtà nel panorama dei trattamenti e dei rivestimenti superficiali per metalli, plastica e fibre di carbonio - ha da subito riconosciuto il valore e la capacità tecnica dei territori dell’Emilia-Romagna e negli anni ha allargato il proprio team con la rilevazione di aziende con una pluriennale esperienza nel settore. La prima ad entrare nel Gruppo è stata Argos Lualma (ex Lualma Anodica) con sede a Imola (BO) che offre la più ampia gamma di trattamenti estetici per l’alluminio, finiture e colorazioni dedicata a settori come l’arredo, l’illuminotecnica e l’automotive. Successivamente è entrata a far parte anche Argos TSM (ex TSM), situata a Minerbio (BO) che vanta un impianto per i processi di coating completamente automatizzato per pezzi seriali, uno dei pochi presenti sul territorio nazionale. Infine Argos GSB (ex Galvanotecnica Salvatori Bologna), con oltre 70 anni di esperienza nel settore galvanico, con focus nel trattamento di zinco-nickel.
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UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE COMPIE 80 ANNI
Nel 2025 UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, compie 80 anni. Fu fondata, il 21 dicembre 1945, da un piccolo gruppo di imprenditori che, nell’immediato dopoguerra, aveva l’ambizione di contribuire, con il proprio operato, alla ricostruzione del paese.
In questi 80 anni, l’industria italiana della macchina utensile - al di là delle fasi cicliche, con periodi di recessione e picchi di espansione - è stata protagonista di un importante percorso di sviluppo che le ha permesso di affermarsi tra i grandi player mondiali e di mantenere le posizioni di rilievo acquisite nel tempo anche oggi che, nello scenario competitivo, si sono affacciati nuovi attori. In questi 80 anni, UCIMU ha lavorato a fianco e a supporto delle imprese italiane e ha saputo tutelare gli interessi della categoria promuovendo la crescita e la diffusione della cultura imprenditoriale con l’offerta di servizi costantemente aggiornati e interloquendo direttamente con le autorità e le istituzioni, italiane ed estere, per sottolineare istanze e punti di forza del settore che è la base della quasi
totalità dei processi manifatturieri.
L’idea da cui si partì al tempo era quella di creare una organizzazione che fosse la casa delle imprese della macchina utensile, un luogo ove incontrarsi, confrontarsi e dar vita ad un progetto che da un lato permettesse al settore fatto da una miriade di piccole realtà di essere riconosciuto in Italia e all’estero e, dall’altro, permettesse alle stesse aziende di accedere a servizi di cui, considerata proprio la loro dimensione piccola e media, singolarmente non avrebbero potuto fruire.
In questo modo le imprese associate hanno potuto, e possono tuttora, contare su servizi, approfondimenti, consulenze che sarebbero, per costi, appannaggio solo delle grandi aziende. In ragione di ciò, l’associazione è parte attiva dello sviluppo e della crescita di questo settore. Per celebrare l’importante traguardo degli 80 anni, che UCIMU raggiunge grazie alle sue 250 associate, sono previste una serie di iniziative che prenderanno forma per tutto il 2025. Tra queste una menzione speciale merita la pubblicazione che racconterà gli ultimi 10 anni di attività di questo settore. Inoltre a fine anno sarà presentato il libro di UCIMU. Nel frattempo, come anticipazione, ecco il
LA PIATTAFORMA IGUS SI AGGIUDICA IL RED DOT AWARD
2024 IN DUE DIVERSE CATEGORIE
La giuria del Red Dot Award - uno dei più prestigiosi premi internazionali nel campo del design - ha premiato la piattaforma di realtà virtuale iguverse in due diverse categorie: “Installazioni di realtà virtuale” e “Elementi di design per le fiere”. Con questi riconoscimenti, la giuria ha valorizzato l’impegno di igus - lo specialista delle motion plastics - nell’offrire alle PMI un accesso diretto alle tecnologie 3D più innovative e favorire così la loro competitività a livello globale. Attraverso l’esclusiva piattaforma, infatti, i clienti possono progettare i loro prodotti in modo più rapido, più efficiente e più sostenibile. Utilizzare l’iguverse consente anche di risparmiare sui costi: le aziende possono realizzare delle vere e proprie esposizioni digitali senza investire in onerosi allestimenti fisici. igus conta su questo doppio riconoscimento per spingere ulteriormente lo sviluppo funzionale dell’iguverse. Sempre più aziende si affidano alla realtà virtuale (VR) per esplorare nuovi orizzonti in materia di costruzione e di progettazione, ma anche per scopi formativi o di marketing. Secondo un recente studio della BITKOM (associazione di categoria
tedesca specializzata nelle tecnologie dell’informazione, delle telecomunicazioni e dei nuovi media), in Germania un’azienda su cinque sta già utilizzando applicazioni VR, il 36% sta pianificando di farlo e il 57% ritiene che la tecnologia VR sia decisiva in termini di competitività. “In questa fase ci rivolgiamo soprattutto alle piccole e medie imprese (PMI) che, pur disponendo di risorse finanziarie limitate, hanno un nuovo strumento a disposizione per accedere alle tecnologie del futuro”, spiega Marco Thull, Direttore Marketing in igus GmbH. Partendo dalla piattaforma VR di una start-up locale chiamata RAUM, igus ha concepito l’iguverse come una piattaforma digitale per avvicinarsi alla tecnologia VR, senza barriere. L’obiettivo principale è quello di aiutare le PMI a progettare e presentare prodotti in modo più rapido, efficiente e sostenibile. Anche gli utenti senza particolari conoscenze tecniche possono utilizzare l’iguverse senza problemi. Su richiesta, igus si occuperà di uno degli aspetti più complessi: costruire i gemelli digitali dei prodotti destinati allo spazio virtuale.
PREMI
CERTIFICAZIONI
BONFIGLIOLI PER LA PARITÀ DI GENERE SECONDO
GLI STANDARD UNI PDR 125:2022
Il Gruppo Bonfiglioli è lieto di annunciare di aver ottenuto la certificazione per la parità di genere secondo gli standard UNI PDR 125:2022, rilasciata da Certiquality per le tre società italiane: Bonfiglioli SPA, Bonfiglioli Riduttori SPA e Selcom Group SPA.
La certificazione UNI PDR 125:2022 riconosce l’impegno del Gruppo nel promuovere l’uguaglianza di genere e l’inclusione, creando un ambiente di lavoro equo e rispettoso per tutti i dipendenti. È stata conseguita a seguito di una rigorosa valutazione del sistema di gestione e sono già state prese in carico le aree di miglioramento individuate dall’ente certificatore.
“Sono orgogliosa di questo importante riconoscimento, che testimonia come l’uguaglianza di genere sia una nostra priorità, riflettendosi nelle politiche e nelle iniziative aziendali. Questa certificazione non è un punto di arrivo, ma una spinta a migliorarci ulteriormente, proseguendo un percorso intrapreso da tempo. Un percorso che pone le persone, tutte senza alcuna distinzione, al centro delle nostre scelte di business. Tutte le persone sono la chiave del nostro successo e sviluppo futuro e ci impegneremo costantemente a tutti i livelli nel promuoverne la crescita, facendo particolare attenzione alla parità di genere”. Sono le parole di Sonia Bonfiglioli in occasione della consegna formale del certificato.
Il percorso di Bonfiglioli per l’uguaglianza di genere parte dai principi indicati nel Codice Etico e dai valori fondamentali del Gruppo, Challenge, Respect, Accountability, Winning Together, che si integrano con la Politica e Strategia di Diversity & Inclusion e la Policy Antimolestie. Tra le iniziative concrete intraprese dal Gruppo rientrano: il sostegno alla campagna di sensibilizzazione GENERIamo cultura, promossa dalla Commissione nazionale per le Pari Opportunità, composta da Federmeccanica, Assistal, Fim, Fiom, Uilm; la firma del Protocollo a tutela delle donne e contro ogni forma di discriminazione in collaborazione con le rappresentanze sindacali, che ha poi dato vita ai Safety Break, ovvero incontri formativi, realizzati in collaborazione con il Piano per l’Uguaglianza e i centri antiviolenza di Bologna, per sensibilizzare e formare tutti i dipendenti sulla consapevolezza e sul contrasto di ogni forma di violenza di genere.
Per Bonfiglioli il rispetto dei diritti fondamentali delle persone è un prerequisito per tutto il proprio operato e non ammette alcuna tolleranza verso discriminazioni di genere, violenza o molestie sul luogo di lavoro, affinché ogni persona possa sviluppare il proprio potenziale umano e professionale, lavorando in un ambiente aperto e inclusivo, ove diversità significhi pluralità, accoglienza e valorizzazione autentica.
JEC COMPOSITES INNOVATION AWARDS 2025: I VINCITORI!
Ogni anno, i JEC Composites Innovation Awards ricompensano i progetti di successo e gli slanci collaborativi nell’industria dei materiali compositi. Negli ultimi 27 anni, il programma ha interessato più di 2100 aziende internazionali, premiando 258 aziende e 670 partner per i notevoli risultati raggiunti nell’ambito di partnership innovative ed efficace nel mondo dei compositi. Tra i criteri di questi riconoscimenti, l’implicazione del partner nella catena del valore, la complessità del progetto e il potenziale commerciale. Il concorso è aperto a qualsiasi azienda, università o centro di ricerca e sviluppo che abbia entusiasmanti innovazioni o concetti collaborativi da presentare. Il successo di ciascun partecipante è strettamente legato alle partnership e al genio collettivo. Oltre alla cerimonia, questi premi fungono da piattaforma per valorizzare progetti potenzialmente poco conosciuti e rappresentano una fonte di ispirazione e incoraggiamento per un pubblico di esperti sempre desideroso di esplorare nuovi orizzonti. Dopo la preselezione dei 33 finalisti, un vincitore è stato nominato in ciascuna delle 11 categorie da una giuria internazionale che rappresenta l’intera catena del valore dei compositi:
& Expert, Airbus
• Dale BROSIUS, Executive VP/Chief Commercialization Officer, IACMI – The Composite Institute
• Cédric DUPAS, Senior Expert – Manuf. Eng Composites Structures Composite Completion & TP Welding Manager, Daher
• Dr. Karl-Heinz FÜLLER, Manager Future Outside & Materials, Mercedes-Benz
• Dr. Sung Kyu HA, Professore, Hanyang University
• Jen HILL, Membro del CDA di Composites UK, direttrice, B&M Longworth
• Guy LARNAC, Technical Domain Coordinator for Materials, Structures and Industrialization, Ariane Group
• Prof. Véronique MICHAUD, Head of the Laboratory for Processing of Advanced Composites, Politecnico federale di Losanna
• Prof. Kiyoshi UZAWA, Direttore/professore, Innovative Composite Center, Kanazawa Institute of Technology
• Müge YENMEZ, CTO & Region General Manager, Composite EMEA, Kordsa
• Prof. Christophe BINETRUY, Professore di ingegneria meccanica, École Centrale de Nantes – Nantes Université
La cerimonia di premiazione si è svolta a Parigi il 13 gennaio 2025. Approfondimenti sui vincitori sono disponibili su www.jeccomposites.com
BILANCI
DOPO UN ANNO DI SFIDE E SUCCESSI
LAPP ITALIA GUARDA CON OTTIMISMO AL 2025
LAPP Italia chiude un 2024 solido, ricco di sfide ma anche di importanti risultati, e si affaccia al nuovo anno pronta a raccogliere le opportunità emergenti, guidata dal motto Alive by LAPP
In un anno caratterizzato dalle difficoltà del comparto, che ha registrato un calo della produzione dell’11,4% , appesantito dalla flessione del ramo automotive, LAPP Italia ha saputo consolidare la propria posizione grazie alla diversificazione del proprio business, ai suoi mercati di riferimento e all’approccio consulenziale e propositivo offerto ai clienti.
Tra i settori trainanti del 2024 si evidenziano in particolare il food & beverage e il pulp & paper, che hanno registrato una domanda sostenuta da soluzioni di cablaggio innovative e performanti. Risultati positivi anche per il settore intralogistico, la cui automazione e digitalizzazione richiede soluzioni di connessione sempre più avanzate, e per il quale sono tra l’altro in fase di sviluppo, a livello globale, delle novità dedicate che verranno presentate nel corso del 2025.
“Siamo orgogliosi di chiudere positivamente un 2024 particolarmente sfidante, specie a causa della frenata del settore automotive. A fare la differenza in questo scenario complesso è stata soprattutto la nostra capacità di posizionarci come partner in grado di progettare e implementare soluzioni di cablaggio complete e personalizzate, restando al tempo stesso al fianco dei nostri clienti, grazie alla competenza e all’approccio consulenziale dei nostri esperti. Questo ci ha permesso e ci permette di essere protagonisti in diversi settori industriali e di cogliere sempre nuove opportu nità”, ha dichiarato Claudio Fegino, Managing Director di LAPP Italia (nella foto). Foto 1
Per l’anno appena iniziato, un’area di particolare attenzione per LAPP Italia sarà quella dell’industrial communication, un segmento in costante evoluzione che richiede soluzioni di connettività sempre più avanzate e sicure. L’azienda prevede investimenti significativi nel settore, con un focus particolare
sulla cybersecurity. Come evidenziato dal Rapporto Clusit 2024 sulla sicurezza ICT in Italia, il manufacturing è il secondo settore per numero di attacchi, con una percentuale sul totale pari al 13%, nettamente superiore al dato mondiale (6%). Le minacce sono in forte aumento e la situazione è ancora più allarmante se si considera che nel nostro paese si registrano un quarto degli attacchi globali al mondo industriale.
Per questo, nel 2025 LAPP sarà impegnata, anche attraverso collaborazioni con esperti, a diffondere la cultura della sicurezza informatica sia in ambito IT che OT, aspetto cruciale ma spesso oggi ancora trascurato, e a integrare soluzioni di protezione ancora più efficaci nei propri sistemi di cablaggio. L’azienda prevede inoltre una crescita significativa nel settore delle energie rinnovabili, in primis nel fotovoltaico. I moderni impianti sono infatti capaci di generare potenze sempre maggiori, per le quali sono necessari cavi e componenti altrettanto performanti e che garantiscano la sicurezza in qualsiasi tipo di ambiente. Per il 2025, LAPP Italia si pone obiettivi ambiziosi anche in termini di ottimizzazione dei processi interni e di semplificazione dell’esperienza cliente, digitalizzando ulteriormente l’intero processo di acquisto rendendolo ancora più semplice, rapido ed efficace.
“Il nuovo anno si preannuncia stimolante, ricco di opportunità ma anche di sfide. Un anno in cui saremo chiamati a rinnovare il nostro impegno a sostenere e dare vita alle industrie - sintetizzato dal motto Alive by LAPP - con la passione e la consapevolezza di chi sente di essere un punto di riferimento per i propri clienti, e si assume con orgoglio la responsabilità di esserlo oggi e in futuro”, conclude Fegino “Alive by LAPP è, infatti, sia un’affermazione della consapevolezza del valore delle nostre soluzioni sul mercato, sia un impegno concreto nei confronti dei nostri clienti. È la nostra promessa di rinnovare, ogni giorno, la passione e la dedizione con cui perseguiamo questo obiettivo”.
Dati UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, con riferimento a macchine utensili, robot e automazione
Lo stand Lapp a SPS Norimberga 2024
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FORMAZIONE
ABB E UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO: RINNOVATO
L’ACCORDO PER TRACCIARE INSIEME IL FUTURO DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA
ABB e Università degli studi di Bergamo hanno siglato l’accordo quadro che definisce le linee strategiche di una collaborazione da qui al 2028.
L’accordo, incentrato su ricerca didattica, formazione e orientamento con l’obiettivo di rafforzare lo scambio reciproco di risorse, competenze e conoscenze, si sviluppa su aree tematiche a 360°, che vanno dalla sostenibilità ai temi della DEI, passando per le tecnologie avanzate e l’intelligenza artificiale. Il sodalizio tra ABB e l’ateneo, avviato nel 2015 con un primo accordo di collaborazione, è stato quindi coronato da questo atto che, oltre a rappresentare un passo significativo verso l’innovazione e lo sviluppo tecnologico, rafforza ulteriormente il legame tra ABB e il territorio bergamasco. Dalla fondazione della storica
SACE nel 1934, acquisita da ABB nel 1988, l’azienda è sempre stata fortemente legata al territorio di Bergamo a cui deve le sue origini e che oggi la vede presente con i siti di Bergamo e Dalmine, due realtà di spicco del gruppo ABB e di importante rilievo nel panorama industriale italiano. Presenti alla firma dell‘accordo i due rappresentanti degli enti: il Prof. Sergio Cavalieri in qualità di Rettore dell’Ateneo e Simona Alberini in qualità di Presidente di ABB Italia.
“Siamo entusiasti di rafforzare la collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo in progetti ambiziosi e innovativi,” ha dichiarato Simona Alberini, Presidente di ABB Italia «Questo accordo non solo aiuterà a sviluppare conoscenze e ricerca in settori chiave come l‘elettrotecnica e l’elettronica e in segmenti che sono alla base degli sviluppi futuri come l’intelligenza artificiale, ma permetterà di individuare e far crescere nuovi talenti pronti ad affrontare le sfide del futuro.
Inoltre, ABB e Università potranno unire gli sforzi per promuovere la diversità, l›equità e l›inclusione, temi a cui ABB si dedica con convinzione”. “La collaborazione pluriennale con ABB sui temi dell’innovazione dei prodotti, dei processi produttivi e dei servizi – ha spiegato Sergio Cavalieri, Rettore dell’Università degli studi di Bergamo – rappresenta un pilastro fondamentale del nostro impegno verso una didattica esperienziale e orientata al futuro. Questo accordo ci consente di rafforzare la sinergia con
un partner industriale di eccellenza per creare joint lab e laboratori didattici che arricchiscano l’esperienza formativa dei nostri studenti, non solo nei corsi a indirizzo ingegneristico. Inoltre, si aprono nuove prospettive per promuovere forme di orientamento attivo, aiutando i giovani a progettare il loro futuro professionale con strumenti concreti e innovativi. Lo slancio verso nuove progettualità sui temi della twin transition e dell’intelligenza artificiale testimonia la volontà condivisa di tracciare insieme le traiettorie dell’innovazione, mettendo al centro le persone e le competenze necessarie per affrontare le sfide globali”.
Il primo atto che nasce da questa collaborazione tra ABB e UniBg è l’istituzione della borsa di Studio ABB SACE, progetto che per il 2025 vedrà protagonisti due studenti dei Dipartimenti di Ingegneria e Scienze Applicate e Ingegneria Gestionale, dell’Informazione e della Produzione, i quali avranno la possibilità di trascorrere un periodo di stage formativo della durata di 6 mesi presso ABB, sviluppando un progetto di tesi con focus sulla sostenibilità. Questa collaborazione si inserisce all’interno di una consolidata relazione che ABB Italia ha con i principali atenei italiani con progetti legati all’innovazione e negli ultimi anni allo sviluppo di competenze nelle discipline STEM.
I due studenti selezionati saranno inseriti nelle sedi di Bergamo e Dalmine e affiancati da team di esperti ABB che li supporteranno nella redazione del progetto di tesi.
ORDINI DI MACCHINE UTENSILI IN CRESCITA (+11,4%) NEL QUARTO TRIMESTRE
NEL QUARTO TRIMESTRE 2024, L’INDICE DEGLI ORDINI DI MACCHINE UTENSILI ELABORATO DAL CENTRO STUDI & CULTURA DI IMPRESA DI UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, REGISTRA UN INCREMENTO DELL’11,4% RISPETTO AL PERIODO OTTOBRE-DICEMBRE 2023. IL VALORE ASSOLUTO DELL’INDICE SI È ATTESTATO A 78,7 (BASE 100 NEL 2021)
A cura della redazione
Riccardo Rosa, presidente UCIMU ha così commentato la presentazione dei dati del quarto trimestre: “dato positivo ma resta ancora grande difficoltà. Non appena avremo i decreti, che renderanno operative le semplificazioni definite per il 5.0, siamo certi che la domanda interna recupererà realmente slancio”.
Sul fronte interno, gli ordini hanno segnato un incremento del 33,3%, rispetto al quarto trimestre del 2023, per un valore assoluto di 58.
In calo, invece, gli ordini raccolti oltreconfine che hanno registrato un arretramento del 6,5%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il valore assoluto dell’indice si è attestato a 83,6.
Su base annua la raccolta ordini resta in territorio negativo, registrando un -5,6% rispetto al dato 2023 (65,5 indice assoluto); -3% gli ordini interni (indice assoluto 39,6); -7,5% gli ordini esteri (indice assoluto 84,3).
Riccardo Rosa, presidente UCIMU, ha affermato: “ Il risultato complessivo della raccolta ordini relativo al 2024 è tra i più deludenti degli ultimi anni: solo nel 2020 avevamo fatto peggio; in questo caso
l’attività sui mercati esteri, per buona parte dell’anno sufficientemente florida, ci ha permesso di contenere il calo”.
“Con riferimento invece all’ultimo trimestre - ha aggiunto Riccardo Rosal’incremento a doppia cifra è sicuramente una buona notizia anche perché conferma la piccola inversione di rotta che avevamo già registrato con il trimestre precedente. Detto ciò, resta la preoccupazione rispetto all’andamento dell’anno in corso perché alla debolezza della domanda interna, che stenta comunque a ripartire, si aggiunge ora un evidente rallentamento dell’attività sui mercati esteri”.
“Il contesto nel quale dovremo operare presenta numerosi fattori di incertezza sia in Italia che oltreconfine. Per l’estero la ricomparsa sulla scena mondiale di Trump lascia tutti con il fiato sospeso. Senza alcun pregiudizio attendiamo di conoscere quali effettivamente saranno le sue mosse per la politica economica e non solo. Per noi gli Stati Uniti sono il primo mercato di sbocco, in virtù delle ottime relazioni che abbiamo costruito sul campo in anni e anni di lavoro e collaborazione. La manifattura statunitense, che il neopresidente intende rilanciare, ha necessità di sistemi di produzione e automazione di qualità e il made in Italy settoriale risponde proprio a
questa esigenza. Per tale ragione anche il tema dei dazi è una incognita che potrebbe riservare sorprese non necessariamente negative per noi, anche in relazione al possibile apprezzamento del dollaro rispetto alla nostra valuta”.
“D’altra parte - ha puntualizzato Riccardo Rosa - la difficoltà della Germania, la debolezza dell’Europa travagliata dalla questione automotive, la chiusura di mercati importanti, quali la Russia, e la crescente spaccatura del mondo in due blocchi, con la Cina sempre più distante, impongono alle aziende del settore nuovi interventi in materia di internazionalizzazione mirati a intensificare la presenza nei paesi di maggior interesse. In questo senso l’iniziativa Oficina Italiana de Promoción Mexico, avviata nella seconda parte del 2024 da UCIMU, è un esempio di come le organizzazioni di rappresentanza possano supportare le imprese in un mercato ad elevata potenzialità”.
“Sul fronte interno la situazione non è certo più rosea: è vero che qualcosa nell’ultima parte dell’anno si è mosso ma si tratta un’attività ancora piuttosto scarsa. La soddisfazione per il risultato ottenuto appare purtroppo in parte ridimensionata per due ragioni: da un lato, il dato si confronta con quello dell’ultimo trimestre
2023, decisamente basso e, dall’altro, come sempre, nel quarto trimestre la raccolta ordinativi risulta un po’ più corposa che nei trimestri precedenti. Se, invece, guardiamo a questo inizio di anno, siamo certi che non appena avremo i decreti che renderanno operative le semplificazioni definite per il 5.0, la domanda interna recupererà slancio”.
“Con queste premesse, e considerato che il 2025 coincide con la conclusione dei provvedimenti 4.0 e 5.0 - ha concluso il presidente Riccardo Rosa – sottolineiamo alle autorità di governo la necessità di ragionare subito su un nuovo piano di politica industriale che accompagni lo sviluppo in chiave digitale dell’industria manifatturiera italiana. Dopo il 4.0 e il 5.0, lo sviluppo della produzione industriale prosegue sul binario dell’innovazione tecnologica che sempre più incorporerà anche l’intelligenza artificiale. Per assicurare l’avanzamento della competitività del manifatturiero occorre necessariamente favorire la sostituzione dei macchinari obsoleti premiando chi investe nei sistemi di produzione di ultima generazione, ancora di più se questi prevedono sistemi di gestione e allenamento del dato. Su questo si deve lavorare, la nostra associazione è pronta a dialogare con le autorità di governo”.
DATA CENTER: UN BENE IRRINUNCIABILE ALLA BASE DELL’IA E DELLA VITA DIGITALE
NEL 2025 IL SETTORE CONFERMA LA SUA RILEVANZA EVOLVENDOSI IN 3 TREND FOCALIZZATI SU IA, SOSTENIBILITÀ E DATA SOVEREIGNITY di C.G.
Grazie alla digitalizzazione, i dati sono diventati uno dei beni più importanti del nostro mondo.
Per la maggior parte delle organizzazioni, si tratta della risorsa più preziosa e pregiata. Pertanto, quando le aziende affidano le loro infrastrutture di calcolo, storage e networking a un data center, sono consce di stare delegando un
servizio vitale.
Le imprese possono realizzare il loro scopo e raggiungere gli obiettivi aziendali solo con l’aiuto dei data center, ma anche quest’ultimi stanno andando incontro a grandi cambiamenti.
Equinix, azienda di spicco a livello mondiale nel settore delle infrastrutture digitali™, ha identificato le 3 tendenze principali rintracciabili nel comparto.
#1: l’IA metterà il turbo alla richiesta di data center più veloci, più intelligenti e più efficienti
Destinati a diventare un punto fermo della comunità future, al pari di infrastrutture critiche come ospedali e servizi pubblici, i data center saranno sempre più al centro della pianificazione strategica regionale.
In particolare, l’IA e l’aumento esponenziale del volume di dati che transitano
nei data center, sta spingendo i data center sono spinti a innovare su come fornire la potenza di elaborazione, l’archiviazione dei dati e la connettività necessarie, accelererando la tendenza a creare due flussi di data center per carichi di lavoro diversi:
• un primo destinato alle operazioni tolleranti alla latenza, concentrato su attività come l’addestramento dell’intelligenza artificiale e l’archiviazione dei dati a lungo termine, situabile più lontano dalle città più vicino alla produzione di energia rinnovabile e a immobili più convenienti, poiché le richieste su questi sistemi sono meno sensibili al tempo;
• un secondo, invece, prevede strutture a bassa latenza, fondamentali per l’elaborazione transazionale in tempo reale, che dovranno essere situate vicino al cuore finanziario delle grandi città per supportare le applicazioni fondamentali per il successo e il funzionamento delle società.
Ad oggi, oltre 1.000 miliardi di dollari sono stati investiti in data center incentrati sull’IA, ma indipendentemente dalla tipologia di servizi offerti, tutti i data center dovrannoincorporare soluzioni innovative ed efficienti, come i sistemi di recupero ed esportazione del calore, per riutilizzare il calore in eccesso generato dai server per progetti di riscaldamento locale e iniziative sostenibili.
#2: l’IA espanderà i confini della sostenibilità
Con l’aumento delle normative e delle preoccupazioni in materia di sostenibilità, è sempre più importante per le aziende adottare nuove tecnologie avanzate in modo da ridurre al minimo l’impatto ambientale. Nel 2025, per supportare la crescente domanda di AI e ML, gli operatori di data center continueranno a investire in fonti di energia rinnovabile come l’eolico e il solare, ma anche nell’idrogeno e in piccoli reattori nucleari modulari (SMR).
L’affidabilità e la natura a basse emissioni di carbonio dell’energia nucleare la rendono un’opzione interessante per gli hyperscaler, che necessitano di una fornitura di energia costante per i loro data center. I partenariati e i progetti incentrati sugli SMR probabilmente prenderanno piede, con gli
hyperscaler che mirano a distribuire una capacità significativa entro il 2035. Sebbene persistano preoccupazioni sulla sicurezza nucleare e sugli SMR, la necessità di fonti energetiche affidabili e sostenibili spingerà gli hyperscaler a dare priorità alle soluzioni SMR come componente chiave delle loro strategie energetiche.
Al contempo, lo stoccaggio dell’energia e le operazioni di microgrid saranno fondamentali per alleggerire la pressione sull’infrastruttura di rete e fornire flessibilità agli operatori di rete, in particolare nei Paesi in cui l’infrastruttura di rete sta invecchiando. Infine, anche la prossima generazione di chip GPU e di altri componenti critici per l’intelligenza artificiale saranno oggetto di innovazioni con lo scopo di ridurre il consumo energetico. Ad esempio, il raffreddamento a liquido fornirà un metodo migliore per raffreddare le installazioni ad alta densità e supportare la prossima ondata di infrastrutture digitali.
#3: la data sovereignity continuerà a essere una priorità per i governi La sovranità dei dati è diventata fondamentale per le imprese di molti paesi, in particolare nei settori regolamentati. Man mano che l’intelligenza artificiale diventerà parte integrante delle operazioni aziendali, il mantenimento della sovranità dei dati sarà fondamentale per la conformità e la sicurezza, in quanto le aziende si trovano ad affrontare normative sempre più stringenti su dove e come i dati vengono archiviati, spostati e utilizzati. Ad esempio, in alcuni luoghi le normative impongono
di conservare i dati nel Paese in cui sono stati generati. Per questo, la sovranità dei dati può essere affrontata con l’edge computing, una tecnica su cui si fa sempre più affidamento per consentire ad aziende e governi di elaborare i dati più vicino alla fonte, ottenendo tempi di risposta più rapidi e una maggiore sicurezza dei dati. I servizi di edge computing garantiscono distanze più brevi per i dati, offrendo vantaggi quali bassa latenza ed elevata larghezza di banda, oltre a un maggiore controllo sulla sovranità e sulla gestione dei dati.
“Nel 2023 lo scenario Data Center italiano ha vissuto un momento espansivo inedito, con fino a 15 miliardi di euro di potenziali investimenti in nuove infrastrutture attesi entro fine 2025.Grazie a un posizionamento strategico e alla presenza di una rete di telecomunicazioni avanzata, Milano sta accrescendo la sua centralità, fungendo da vero e proprio crocevia tra il centro Europa ed il Mediterraneo, motivo di attrazione per molti data center”, spiega Bruce Owen (nella foto), President EMEA di Equinix.
“Eppure siamo anche consapevoli che i Data Center devono dimostrare appieno il loro valore alle comunità che li circondano. A questo fine, è importante che i governi, le società e le industrie di tutta l’area EMEA inizino ad impegnarsi maggiormente in relazione al settore dei data center nel suo complesso, per comprendere meglio il valore che esso apporta e il lavoro che viene svolto, spesso dietro le quinte, per garantire che la crescita dell’infrastruttura digitale avvenga in modo da proteggere la società in generale e l’ambiente per le generazioni future, oltre che per la nostra”.
SOSTEGNO ALLE INIZIATIVE DI SOSTENIBILITÀ NELL’INDUSTRIA
L’IMPORTANZA DI ADOTTARE UN APPROCCIO OLISTICO ALL’USO DELL’ENERGIA E DELLE RISORSE A cura della redazione
L’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) ha dichiarato che il settore industriale non sarà in grado di raggiungere il net zero entro il 2050, in quanto responsabile di un quarto delle emissioni di anidride carbonica (CO2) a livello globale. Per affrontare i problemi climatici causati dalle emissioni, i produttori devono considerare non solo il loro consumo energetico, ma anche il tipo di risorse che utilizzano. In questo articolo, Patrik Eurenius, Head of Sustainability and
Environment, Health and Safety presso Sandvik Coromant, specialista in utensili per il taglio dei metalli e soluzioni per la produzione, spiega come l’industria possa raggiungere gli obiettivi di sostenibilità adottando un approccio olistico all’utilizzo dell’energia e delle risorse rinnovabili.
Il documento dell’IEA Tracking Clean Energy Progress 2023 ha analizzato 50 componenti essenziali per la transizione verso l’energia pulita, valutando ciascuna di esse come “sulla buona strada”, “necessario un maggiore impegno” o “non sulla buona
strada” rispetto alla traiettoria dello scenario Net Zero by 2050 per il 2030. Il rapporto dichiara che nessuno dei settori industriali, tra cui l’acciaio e l’alluminio, è “sulla buona strada”.
Tuttavia, i progressi compiuti negli ultimi anni sono più promettenti: infatti, l’IEA prevede che le rinnovabili diventeranno la principale fonte di energia al mondo entro l’inizio del 2025, superando il carbone. Un numero maggiore di aziende si sta impegnando a ridurre le proprie emissioni, con l’iniziativa Science Based
Targets (SBTi) che ha annunciato una crescita del 102% delle organizzazioni che hanno validato i propri obiettivi nel 2023 rispetto a tutti gli anni precedenti. Per ottenere la validazione SBTi, le imprese devono seguire le best practice definite dalla climatologia e rischiano di perdere sul fronte della concorrenza se non presentano obiettivi sufficientemente ambiziosi.
All’interno del Gruppo Sandvik, l’obiettivo net zero di Sandvik Coromant è stato validato nel 2023 e ne prevede il raggiungimento nelle nostre operazioni entro il 2035 e nell’intera catena del valore entro il 2050. Tra il 2019 e il 2023 siamo riusciti a dimezzare le nostre emissioni scope 1 e 2, cioè quelle causate direttamente o indirettamente da noi. Il nostro obiettivo è ridurle dell’85% entro il 2030; tuttavia, per le aziende che sono agli inizi del loro percorso di sostenibilità, può essere difficile capire da dove cominciare.
Strategia su più fronti
Per ridurre le emissioni, i produttori potrebbero investire in soluzioni a energia rinnovabile per i loro impianti. Ad esempio, i tetti delle fabbriche sono tipicamente ampi spazi piatti e poco utilizzati che potrebbero essere convertiti alla produzione di energia, senza occupare nuovi terreni. Sandvik Coromant ha completato e messo in funzione un impianto fotovoltaico (PV) di 10.000 metri quadrati presso la sua unità produttiva di Rovereto, in Italia, in collaborazione con il leader regionale delle energie rinnovabili Dolomiti Energia.
rinnovabili, è importante affrontare la transizione energetica da diversi punti di vista. Sandvik Coromant ha anche investito per convertire lo stabilimento di Rovereto a soluzioni di illuminazione a LED, per il recupero del calore e ha provveduto all’installazione di regolatori di domanda variabile. Un altro modo per ridurre le emissioni scope 1 e 2 consiste nel migliorare l’efficienza energetica di un impianto di produzione. In Sandvik Coromant, l’installazione di pompe di calore in diversi stabilimenti si è dimostrata efficace per aumentare l’efficienza energetica. Per esempio, nel nostro sito di Katowice in Polonia, la realizzazione di un sistema integrato di pompe di calore, refrigeratori e per il recupero del calore ha portato a una riduzione del 24% del consumo energetico e del 40% del consumo di gas naturale. Sandvik Coromant non si limita ai
L’importanza di adottare un approccio olistico
Ottenere la validazione SBTi e ridurre le emissioni in linea con gli obiettivi di net zero è possibile, ma richiede una strategia che abbia anzitutto come presupposto il riconoscimento dell’evidente interdipendenza tra tutte le fasi del processo produttivo. Ad esempio, investire in tecnologie per l’energia rinnovabile è vantaggioso, ma se non vengono apportati miglioramenti all’efficienza energetica nell’ambito della produzione è improbabile che un produttore sia in grado di ridurre in modo sostanziale le proprie emissioni scope 1 e 2. L’adozione di una prospettiva olistica è espressa nella mentalità del “Manufacturing Wellness” di Sandvik Coromant, che comprende anche altre sette buone pratiche, tra cui l’adozione di nuove tecnologie, la massima efficienza nell’uso dei dati e la collaborazione con partner affidabili. Ognuna di loro è fondamentale per aiutare le imprese a diventare sempre più sostenibili e a ridurre le emissioni di anidride carbonica.
Raggiunta la piena operatività, i pannelli produrranno 836.000 chilowattora (kWh) di energia all’anno, riducendo del 13% le emissioni e l’acquisto di elettricità dello stabilimento. Ma l’unità di Rovereto non è l’unica ad aver registrato progressi nell’uso delle fonti rinnovabili: il sito di Langfang, in Cina, genera ogni giorno 1.645 kWh di energia solare, sufficienti ad alimentare 55 abitazioni al giorno.
Tuttavia, per sfruttare al meglio le
propri stabilimenti ma, grazie al nostro più recente strumento integrato, supporta anche i reparti produttivi di altre aziende per aiutarle a ridurre le emissioni. L’aumento dell’efficienza abbassa il consumo energetico complessivo, il che riduce a sua volta la quota di combustibili fossili nel mix energetico dell’impianto. Sustainability Analyser di Sandvik Coromant è lo strumento che consente ai produttori di misurare il consumo energetico per componente in chilowattora (kWh), nonché il consumo energetico annuale e la quantità di emissioni di CO2 generate all’anno, permettendo loro di effettuare scelte di utensili da taglio più consapevoli per ridurre l’impronta carbonica.
Ad esempio, l’installazione della tecnologia fotovoltaica nello stabilimento di Rovereto non sarebbe stata possibile senza l’esperienza di Dolomiti Energia nel campo delle rinnovabili. Collaborare per il successo non significa solo beneficiare di un knowhow tecnico specifico che potrebbe non essere disponibile all’interno dell’azienda, ma anche garantire che tutti i partner che compongono la catena del valore nella produzione siano ugualmente impegnati a raggiungere il net zero. Continuare a collaborare con aziende che non danno priorità alle iniziative di sostenibilità è una scelta attiva che avrà un impatto diretto sulle emissioni.La riduzione delle emissioni in linea con gli obiettivi basati sulla scienza contribuirà a salvaguardare il settore manifatturiero, dal momento che affrontare questa sfida ricorrendo a una visione olistica renderà più semplice conseguire gli obiettivi prefissi.
AFFRONTARE LE SFIDE
ENERGETICHE E DI SOSTENIBILITÀ CON L’AI
SCHNEIDER ELECTRIC PRESENTA INNOVAZIONI CHE RAFFORZANO IL SUO IMPEGNO PER LA DECARBONIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE DIGITALI E CHE PERMETTONO AI CLIENTI DI ADOTTARE SOLUZIONI DATA CENTER AI-READY PIÙ SOSTENIBILI, OVUNQUE E SU QUALSIASI SCALA di C.G.
Schneider Electric ha presentato nuove soluzioni per affrontare le urgenti sfide energetiche e di sostenibilità generate dalla domanda sempre più elevata di sistemi AI. Si rafforza così l’offerta end-toend dell’azienda per i data center AI-Ready. Il primo importante elemento
annunciato è un nuovo reference design per i data center, co-sviluppato con NVIDIA, che supporterà cluster AI ad alta densità, raffreddati a liquido, fino a 132 kW per rack. Il reference design, ottimizzato per la GPU GB200 NVL72 e per i chip Blackwell di NVIDIA, semplifica la progettazione e l’implementazione data
center proponendo architetture testate e validate, adatte alle particolari esigenze di infrastrutture in cui si utilizza su larga scala il liquid cooling.
Inoltre, Schneider Electric ha presentato il nuovo UPS Galaxy VKL: la soluzione di protezione dell’alimentazione ad alta densità più compatta del mercato, pensata
per l’AI, per i data center e per carichi energetici di grande entità. Questo UPS fa risparmiare il 52% di spazio rispetto alla media; con una densità energetica che arriva fino a 1042 kW/m², questo UPS modulare scalabile da 1,25 Megawatt è pensato per fornire energia elettrica ad alta in modo più efficiente, con un ingombro ridotto e ad alta densità.
Queste novità arricchiscono l’offerta end-to-end di soluzioni data center AI-Ready proposta da Schneider Electric: una proposta che permette di sviluppare una strategia energetica per l’era dell’AI, di implementare infrastrutture evolute e di usufruire di servizi di consulenza per la sostenibilità. L’obiettivo è offrire a proprietari e operatori data center importanti vantaggi, accompagnandoli nella realizzazione di infrastrutture ad alta densità efficienti dal punto di vista energetico e capaci di supportare i carichi di lavoro AI nel modo più sostenibile possibile.
“L’impatto energetico e ambientale dell’AI aumenta a ritmi senza precedenti; pertanto, è fondamentale invertire la rotta dei consumi energetici cercando nuovi modi per decarbonizzare i data center e le infrastrutture digitali” ha commentato Pankaj Sharma, Executive Vice President, Data Centers & Networks di Schneider
Electric. “In Schneider lavoriamo per spostare i confini del possibile, creare nuovi standard e dare forma al futuro dell’AI proteggendo, allo stesso tempo, l’ambiente. Per farlo serve un approccio strategico: dalla rete energetica al chip, all’unità di raffreddamento e oltre”.
La partnership con NVIDIA
Il nuovo reference design per data center di Schneider Electric è stato co-sviluppato con NVIDIA per supportare le esigenze di cluster AI raffreddati a liquido, e per affrontare le particolari sfide poste dall’adozione del liquid cooling in ambienti hyperscale, in colocation e in data center di livello enterprise.
Facendo leva sulla partnership che le unisce, le due aziende hanno creato un’architettura di riferimento che offre opzioni che prevedono l’utilizzo di Coolant Distribution Unit (CDU) liquido-liquido e di liquid cooling direct-to-chip; essa comprende anche progetti completi dal punto di vista meccanico ed elettrico, per assicurarsi che i data center AI del futuro funzionino in modo sempre più efficiente e sostenibile.
Il reference design è stato sviluppato usando gli strumenti software Schneider Electric, quali EcoStruxure™ IT Design CFD; può essere personalizzato per
rispettare specifici requisiti dei carichi di lavoro AI e aiuta gli utenti a sfruttare i design infrastrutturali più sostenibili ed efficienti per applicazioni ad alta densità.
“Il future dell’AI e dell’accelerated computing ha bisogno di velocità e di fondazioni solidissime” ha dichiarato Jensen Huang, fondatore e CEO di NVIDIA. “Il lavoro che facciamo con Schneider Electric permette ai clienti di progettare l’evoluzione tecnologica più avanzata al mondo su infrastrutture stabili e resilienti. Insieme stiamo creando data center AI creati specificamente per l’accelerated computing, capaci di supportare le complesse architetture essenziali per offrire nuove capacità digitali di intelligence a ogni azienda e settore”.
Soluzioni end-to-end per Data Center AI
Questi annunci, condivisi lo scorso 4 dicembre durante un evento virtuale, rafforzano l’impegno di Schneider Electric per creare soluzioni data center AI-ready end-to-end, complete e sostenibili, così da aiutare i clienti a decarbonizzare le loro infrastrutture digitali, ovunque nel mondo. Schneider Electric si focalizza in particolare su tre fattori chiave per vincere questa sfida.
Una strategia energetica per l’era dell’AI - Schneider Electric aiuta le
imprese a procurarsi energia rinnovabile e a ottimizzare la generazione di energia elettrica on-site di vario tipo - solare, eolico, idrogeno.
Soluzioni evolute per le infrastrutture: Schneider Electric ha creato un’offerta completa di sistemi infrastrutturali ad alta densità ed efficienti dal punto di vista energetico, in grado di supportare i requisiti di una varietà di carichi di lavoro AI che superano i 100 kW per rack. Sono disponibili componenti per l’infrastruttura data center dalla rete energetica al chip e dal chip al chiller, software di gestione dell’energia e di monitoraggio da remoto basati su AI, servizi digitali per ottimizzare il ciclo di vita.
Il nuovo UPS Galaxy VXL annunciato è l’ultima novità introdotta in questa offerta: per la prima volta nella storia, questo nuovo UPS offre ai clienti moduli da 125kW scalabili che hanno un ingombro di appena 3U: questo significa che usando Galaxy VXL si possono supportare fino a 1,25 MW di carico critico in un singolo frame – e fino a 5 MW usando quattro unità posizionate in parallelo, occupando uno spazio di appena 4.8m2.
A ciò si aggiunge il recente accordo siglato da Schneider Electric per acquisire
una quota di maggioranza dell’azienda Motivair Corporation; questo accordo aiuta ad affrontare le più elevate temperature proprie dei carichi di lavoro ad alta densità, arricchisce l’offerta di soluzioni liquid cooling e rafforza le competenze di Schneider in aree quali il raffreddamento a liquido direct-to-chip e soluzioni termiche ad alta capacità.
Efficienza e sostenibilità: la divisione Sustainability Consulting di Schneider Electric aiuta i clienti a superare i loro obiettivi di decarbonizzazione disegnando strategie di sostenibilità su misura, realizzando valutazioni del livello di emissioni e promuovendo programmi per coinvolgere i fornitori nel percorso di sostenibilità. Questi servizi di consulenza si fanno forti dell’esperienza di 2.400 persone presenti in oltre 100 paesi e offrono ai clienti indicazioni data-driven, grazie alla piattaforma EcoStruxure Resource Advisor.
Invertire la curva energetica dell’AI
Schneider Electric promuove un approccio scientifico per invertire la curva del consumo energetico. Un elemento centrale in questo approccio è “utilizzare l’intelligenza energetica per una AI
sostenibile”. Schneider ritiene che questo si possa fare integrando le infrastrutture data center con applicazioni basate su AI.
In questo modo è possibile non solo mitigare l’impatto energetico dell’AI ma anche sfruttare le capacità di monitoraggio e le informazioni ottenute grazie all’AI per supportare il più ampio percorso di decarbonizzazione. Realizzare questa visione richiede un impegno collettivo nell’implementare soluzioni sostenibili e sfruttare il potenziale dell’AI per aumentare l’efficienza, in tutti i settori.
“Entro il 2027, il consumo di elettricità dei data center costituirà il 2,5% della domanda globale; il restante 97,5% riguarderà altri settori – dagli edifici alla produzione industriale, ai trasporti, all’energia” ha commentato Sean Graham, Research Director, Cloud to Edge Datacenter Trends, IDC. “Si perseguono gli obiettivi net-zero per i data center nel quadro di una crescita senza precedenti della richiesta di infrastrutture, ma la terra promessa della sostenibilità è sfruttare l’AI per decarbonizzare intere catene del valore, nei vari settori. Come hanno dimostrato Schneider Electric e NVIDIA, collaborare nel lungo termine e innovare è essenziale per ottenere efficienza e sostenibilità”.
MECSPE
Bologna
0 5.– 07. mar zo padiglione14 standC20
UNA COLLABORAZIONE ALL’INSEGNA DELL’ECCELLENZA
NELL’ESTRUSIONE DELL’ALLUMINIO
NELL’ESTRUSIONE DELL’ALLUMINIO, UN’ACCURATA REGOLAZIONE DELLA TEMPERATURA È ESSENZIALE PER OTTENERE UN PRODOTTO FINITO DI ALTA QUALITÀ. PER QUESTO MOTIVO, OMAV – AZIENDA SPECIALIZZATA NELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI LINEE PER L’ESTRUSIONE DELL’ALLUMINIO - SI AFFIDA A GEFRAN QUALE PARTNER DI FIDUCIA PER LE SUE TECNOLOGIE ALL’AVANGUARDIA NEL CONTROLLO DEI CARICHI RESISTIVI di E.S.
“La collaborazione con Gefran è stata avviata per sviluppare un sistema di controllo avanzato destinato a una pressa da 45 MN per l’estrusione di trafilati in alluminio, specificamente pensata per l’industria Automotive,” dichiara Giuseppe
Benedetti, Area Manager – Electrical Division di OMAV che continua “Gefran, grazie al suo consolidato know-how, ha messo a punto una soluzione avanzata in grado di coniugare una gestione sicura e precisa del trattamento termico e un monitoraggio accurato delle variabili di produzione, rispondendo agli elevati standard di trasparenza e
accessibilità dei dati previsti dalla normativa CQI-9.“
“Sono tre gli elementi che caratterizzano la proposta di Gefran: tecnologia, affidabilità e semplicità d’integrazione nell’architettura di automazione del Cliente” commenta Renzo Privitera, Direttore Vendite di Gefran (nella foto),
che conclude “In tal senso, OMAV e Gefran condividono un obiettivo comune, che si traduce nella realizzazione di soluzioni su misura, in grado di migliorare le performance degli utilizzatori finali e ridurre il loro impatto ambientale “. FOTO 3
A tal fine, l’impianto Full-electric per il trattamento termico realizzato da OMAV integra i regolatori serie Multifunction 3850T, i controllori multiloop GFXTERMO4 e i power controller GPC di Gefran.
I primi, conformi alle normative AMS2750 per il settore Aerospace e CQI9 per l’Automotive, soddisfano le esigenze di controllo del ciclo produttivo e registrazione dei dati, i quali, grazie all’avanzata funzionalità Datalogger, possono essere archiviati ed esportati, con una frequenza minima di campionamento pari a 1 secondo, sotto forma di report standard CSV o criptati. L’opzione di Batch Report consente inoltre di associare ai dati archiviati un riferimento al codice batch di produzione, a garanzia di una completa tracciabilità dei lotti.
La prevenzione delle condizioni di sovratemperatura è affidata alle unità di regolazione GFXTERMO4. Questi dispositivi sono infatti limit controller certificati FM, un plus determinante per
equipaggiati con I/O analogici e digitali per la ritrasmissione delle variabili di processo e dei segnali d’allarme, si distinguono per funzionalità ancora più performanti in ottica Industria 4.0 e manutenzione predittiva. Lato diagnostica, le 12 termocoppie presenti sui dispositivi, di cui 6 posizionate presso i morsetti della linea e del carico, consentono di individuare eventuali surriscaldamenti dovuti a serraggi irregolari o allentamenti durante l’utilizzo, contribuendo così alla prevenzione dai fermi macchina.
“Il contributo di Gefran ha assunto
nostro know-how, frutto della sinergia tra i rispettivi Uffici Tecnici, rappresenta per OMAV un notevole valore aggiunto” commenta Giuseppe Benedetti e conclude: “Dalla fase di prevendita fino al commissioning, gli esperti Gefran ci hanno affiancato, in modo preciso e costante, nella valutazione delle soluzioni più idonee per ogni singola applicazione”.
Renzo Privitera conclude: “Questo progetto è l’esempio perfetto di una collaborazione sinergica, a cui siamo orgogliosi di aver contribuito. Guardiamo con entusiasmo al futuro, pronti a continuare questo percorso insieme e a sviluppare nuove tecnologie in grado di garantire eccellenti standard operativi e di sostenibilità.”
MOXOFF LANCIA TIDE E RENDE I DATI AZIENDALI PRONTI PER L’AI
CON
TIDE, L’APPROCCIO ALLE SOLUZIONI DI AI DIVENTA PIÙ SEMPLICE, AUTOMATICO E VELOCE a cura della redazione
Moxoff, azienda nata dal cuore del Politecnico di Milano, che dal 2010 combina la potenza della matematica e dell’intelligenza artificiale (AI) per aiutare le aziende a innovare, annuncia il rilascio di Tide, la nuova soluzione che velo-
cizza e riduce drasticamente i tempi di adozione delle soluzioni di AI, rendendo le imprese più competitive sul mercato.
La competitività delle aziende italiane dipende dalla capacità di innovare e sfruttare le nuove tecnologie digitali. L’avvento dell’AI, utilizzata in un numero crescente di settori, sta accele-
rando questa necessità. Eppure, molte aziende sono ancora incerte nell’adottare l’AI.
Secondo i dati dell’ultima ricerca (febbraio 2024) dell’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano, 6 grandi imprese su 10 hanno già avviato, almeno
a livello di sperimentazione, un progetto di Intelligenza Artificiale, mentre si scende al 18% tra le piccole e medie imprese.
Perché l’adozione dell’AI nelle aziende non fa breccia? Per quattro fattori principali: non è sempre facile misurare il vantaggio di un progetto di AI (ROI); per innescare progetti di AI serve un investimento in termini di risorse non trascurabile; le fasi di preparazione all’avvio di un progetto di AI richiedono mesi di lavoro; è fondamentale per il successo dei progetti di AI avere a disposizione dati di qualità, puliti ed organizzati.
Oggi, con Tide, le operazioni di data assessment e data quality si riducono da settimane di lavoro a poche ore. L’expertise acquisita sul campo, con oltre 300 progetti gestiti da Moxoff, rende questa soluzione accessibile a tutte le aziende. Una vera rivoluzione, in grado di superare l’ostacolo dell’adozione e avvio di progetti di AI, sia nelle PMI che nelle grandi imprese.
Tide fornisce una panoramica completa sul livello di maturità digitale di un’azienda, valutando l’infrastruttura tecnologica, i processi di gestione dei dati e in che misura i dati vengono impiegati per decisioni strategiche. Questo permette di identificare opportunità ed eventuali punti critici, delineando una roadmap per implementare soluzioni di AI. Con Tide, l’azienda saprà con certezza se è pronta ad integrare progetti di Intelligenza Artificiale.
Tide successivamente analizza, ordina
Moxoff , azienda nata dal cuore del Politecnico di Milano, combina la potenza della matematica e dell’intelligenza artificiale fin dal 2010, per offrire soluzioni capaci di aiutare le aziende a raggiungere i propri obiettivi di business.
Ad oggi Moxoff ha all’attivo oltre 300 progetti custom sviluppati per aziende come Bayer, Siemens Healthineers, Sorgenia, Geico, ITT Cannon Veam Italia S.r.l., Deloro (etc). Da questa esperienza consolidata è nata la nuova soluzione che promette di rivoluzionare l’adozione dell’AI tanto nelle PMI, quanto nelle grandi aziende con processi automatizzati.
Per maggiori informazioni: https://www.moxoff.com/it
e prepara in modo automatico i dati aziendali, evidenziando eventuali errori e suggerendo possibili soluzioni. Il set di dati in ingresso viene restituito elaborato, pulito e pronto per essere utilizzato come base di partenza per il progetto di AI dell’azienda.
Tide sul Marketplace di Microsoft
Per Tide, Moxoff ha scelto di utilizzare l’infrastruttura cloud Azure di Microsoft, per garantire scalabilità, sicurezza e affidabilità ai massimi livelli. Tide sarà disponibile sul Marketplace Microsoft a partire dal 30 ottobre 2024, sia per l’ecosistema di partner interessati a sviluppare soluzioni di AI, sia per le aziende che desiderano acquistarlo direttamente, grazie alla flessibilità offerta da una nuova modalità di acquisto semplificata.
Sara Anselmi, Global Partner Solutions Lead di Microsoft Italia, ha dichiarato: “ L’arrivo di Tide su Microsoft Azure rappresenta un’opportunità concreta per le aziende italiane, di qualsiasi dimensione, di adottare l’intelligenza artificiale in modo efficace e scalabile. In un contesto in cui l’adozione dell’AI è sempre più centrale per la competitività, il
supporto di Microsoft Azure e l’approccio semplificato di Tide possono aiutare le aziende italiane a ottenere benefici tangibili. Siamo lieti di affiancare Moxoff in questa iniziativa per accelerare la trasformazione digitale e rendere accessibili strumenti avanzati alle imprese italiane. Da sempre il nostro ecosistema di partner è per noi fondamentale per sostenere la crescita delle imprese italiane. ”
Tide sarà disponibile anche tramite la rete di Partner Moxoff che l’azienda sta costruendo.
David Moscato (nella foto), CEO di Moxoff, ha dichiarato: “ Tide è il risultato di tanti anni di lavoro a fianco delle imprese italiane. Abbiamo fatto confluire in questa soluzione tutta l’esperienza maturata per trasformare il modo in cui le imprese avviano progetti di intelligenza artificiale, velocizzando e potenziando la loro innovazione. Con Tide, non solo le grandi aziende ma anche le piccole aziende possono potenziare il loro business attraverso l’intelligenza artificiale e la modellistica matematica, con tempi molto più veloci e a costi significativamente pi ù contenuti.”
SPS ITALIA 2025 INNOVAZIONE, DIGITALE E FORMAZIONE
PER L’INDUSTRIA INTELLIGENTE
SPS ITALIA SI PREPARA PER LA SUA TREDICESIMA EDIZIONE, CHE SI TERRÀ A PARMA DAL 13 AL 15 MAGGIO 2025 di Cristina Gualdoni
L’evento, punto di riferimento per l’automazione e il digitale nell’industria intelligente e sostenibile, vedrà la partecipazione di circa 800 espositori distribuiti in sei padiglioni, con numerose nuove aziende che arricchiranno l’offerta tecnologica e contribuiranno a delineare le
tendenze future del settore.
Nei padiglioni 3, 5 e 6 prodotti e soluzioni dei principali fornitori di componenti e sistemi per l’automazione industriale, robotica, meccatronica, digital&software, tecnologie per lo smart manufacturing e Industria 5.0. Tra i padiglioni 4, 7 e 8 si snoda invece il Digital
District, un percorso espositivo dinamico con demo funzionanti e casi applicativi di Industrial IT & AI, Start Up e Education. Qui i fornitori di software industriale e i big player del digitale presentano le loro soluzioni tecnologicamente più avanzate. Il visitatore potrà incontrare le aziende leader specializzate in software
e sistemi per l’industria, cybersecurity, condition monitoring, analisi dei big data, blockchain, intelligenza artificiale, IIoT, cloud industriale, realtà aumentata. Completa l›area lo spazio “Focus AI” per l›implementazione e l›esplorazione delle potenzialità dell›intelligenza artificiale nel settore industriale.
Novità e tematiche chiave
Donald Wich, Amministratore Delegato di Messe Frankfurt Italia, ha sottolineato come la nuova edizione di SPS Italia rappresenti le trasformazioni in atto nel settore industriale, con un focus particolare sull’intelligenza artificiale (IA). Il “Focus AI” sarà un’area dedicata all’ingresso del Digital District, spazio espositivo dinamico che ospiterà demo funzionanti e casi applicativi di Industrial IT, Start-up e Education. Qui i visitatori potranno esplorare le applicazioni dell’IA nei processi produttivi, la cybersecurity, l’analisi dei big data, la blockchain, l’IIoT e la realtà aumentata.
Andrea Bianchi, Presidente di ANIE Automazione, ha evidenziato le sfide e le opportunità per il settore dell’automazione nel 2025, caratterizzato da un contesto
internazionale complesso e dall’attesa attuazione del Piano Transizione 5.0. La manifestazione sarà quindi un volano per la crescita tecnologica e industriale, offrendo un’importante piattaforma di confronto tra imprese, istituzioni e mondo accademico. “Dopo un anno decisamente sottotono, nel 2025 il settore dell’automazione si trova di fronte alla necessità di raccogliere le spinte di un auspicata crescita, continuare a smorzare molteplici e impreviste sollecitazioni e metabolizzare rapidi cambiamenti di prospettiva. L’edizione di quest’anno di SPS si interseca con la complessità del contesto internazionale e, sul fronte interno, la più volte posticipata partenza Piano Transizione 5.0, forti deterrenti agli investimenti e all’avvio di nuovi progetti. Confidiamo, quindi, che la vivacità delle nostre imprese - presenti anche alla fiera di Parma - e il fermento tecnologico che anima il settore possano rappresentare il volano del mercato di quest’anno.”
Formazione e competenze
Fiorella Operto, Board of Directors della Scuola di Robotica, ha richiamato l’attenzione sulla carenza di competenze ICT in Europa, sottolineando l’importanza di
coinvolgere un maggior numero di donne nelle professioni STEM.
“La tendenza, ormai più che ventennale, di sostituire il lavoro umano con robot o automazione avanzata non ha considerato che per gestire macchine sofisticate e robot e il processo collegato occorrano tecnici o comunque personale che abbia una certa qualifica e competenza per muoversi in un ambiente tecnologicamente avanzato (STEM a livello base, criteri di sicurezza, tempi e modi, ecc ). Oggi mancano in Europa più di due milioni di lavoratori dotati di competenze ICT, moltissimi dei quali nell›industria e indotto. Stime recenti dell’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE) indicano che in Europa mancano più di un milione di professionisti ICT. Il 53% delle imprese che cercano di assumere specialisti ICT riferisce di avere difficoltà a reperire persone qualificate. Per affrontare questa sfida è essenziale incoraggiare un maggior numero di donne a partecipare all›economia digitale. Oggi solo il 17% dei quasi 8 milioni di specialisti ICT in Europa sono donne. La rappresentanza femminile nelle professioni e negli studi legati alla tecnologia è bassa: solo 1
specialista ICT su 6 e 1 laureato in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM) su 3 sono donne. Con Next Generation EU la scuola europea sta facendo uno sforzo di integrazione delle tecnologie digitali nella didattica STEM. Quanto di questo impegno è coerente con le richieste del mercato del lavoro? SPS Italia e Scuola di Robotica, in collaborazione con economisti e sociologi, hanno preparto un sondaggio da sottoporre agli istituti superiori (licei, istituti tecnologici e professionali) per mappare la percezione dei giovani circa il lavoro nella manifattura. Il sondaggio sarà sottoposto nell’anno scolastico 202425.”
SPS Italia cerca di rispondere a questa esigenza con l’iniziativa “Education on Tour”, che partirà ad aprile presso l’Università di Siena, favorendo il dialogo tra studenti e professionisti del settore. Inoltre, durante la fiera, l’area “Education” nel padiglione 8 ospiterà lezioni live e seminari dedicati alle nuove generazioni.
Il progetto “SHE SPS Italia”, dedicato alla mentorship femminile nell’automazione industriale, promuove storie di successo e networking tra professioniste, con l’obiettivo di ispirare e supportare le giovani donne interessate alle carriere tecnologiche. Un progetto educativo e divulgativo che
negli ultimi anni ha creato collaborazioni con associazioni, docenti universitarie e comunità di riferimento, unite dalla volonà di promuovere il cambiamento e colmare il gender gap.
L’iniziativa, partita rivolgendosi al network di SPS Italia raccontando storie, interviste, esperienze e conoscenze di donne nel mondo delle tecnologie per l›industria, si è ampliata negli anni con incontri di networking tra professioniste nelle sedi di aziende che promuovono gli stessi valori, capaci di ispirare le nuove generazioni e ripensare il futuro rispetto alla diversità di genere.
Tavoli di lavoro e incontri sono organizzati anche durante la fiera a Parma, con la partecipazione di associazioni, gruppi e imprenditrici tra i quali Steamorienta, Women in 3D Printing, Women in engineering, Steamiamoci, Women in Action, AHK, Arter Emilia Romagna. Il primo giorno di fiera torna anche l’evento “SHE SPS Italia Award” che premia le migliori 4 memorie ricevute dagli espositori (è possibile partecipare tramite il call for paper).
Eventi Collaterali e Iniziative Speciali
- SPS Italia On Tour: tre tappe a Pescara, Treviso e Salerno per discutere di auto-
mazione e digitale con focus su fabbrica 5.0, resilienza e sostenibilità. Ogni tappa affronterà tematiche specifiche legate alle eccellenze del territorio e offrirà tavole rotonde interattive per studenti e professionisti.
- Position Paper 2025: progetto promosso da SPS Italia in collaborazione con il Comitato Scientifico della manifestazione, composto da oltre 180 membri tra realtà produttive e mondo accademico, che fornisce alle aziende italiane linee guida utili per orientarsi nel panorama delle tecnologie innovative. L’iniziativa, fino ad ora presentata in volumi disponibili online (spsitalia.it/it/ position-paper), si evolve in una nuova formula con contenuti più immediati e fruibili.
- Tech ‘n go diventa così un appuntamento tematico che, per iniziare, si articolerà in quattro macro argomenti: nuove competenze per le fabbriche digitali e le skill di automazione; percorso verso la Sostenibilià col supporto delle tecnologie di automazione IT/ OT; Cybersecurity e Data Protection nel Contesto Industriale; IA, Big Data e impatto sui modelli di business. Al termine dei rilasci, capitoli descrittivi pù consistenti andranno a costituire il Position Paper 2025.
- SPS Italia Up Challenge: Competizione per start-up e PMI innovative, con la possibilità di esporre gratuitamente alla fiera. Le finaliste avranno l’opportunità di presentare i propri progetti a una platea di investitori e potenziali partner, favorendo l’innovazione e la crescita del tessuto imprenditoriale italiano. SPS Italia 2025 si conferma un appuntamento imperdibile per scoprire le ultime innovazioni tecnologiche, favorire il dialogo tra industria e mondo accademico, e promuovere la formazione delle nuove generazioni nel settore manifatturiero. La fiera rappresenta un’occasione unica per esplorare le tendenze emergenti, condividere esperienze e costruire collaborazioni strategiche per il futuro. Per maggiori informazioni: www.spsitalia.it
HANNOVER MESSE 2025:
INDUSTRIAL TRANSFORMATION - ENERGIZING A SUSTAINABLE INDUSTRY
DAL 31 MARZO AL 4 APRILE 2025, HANNOVER MESSE APRIRÀ LE PORTE A OLTRE 4.000
AZIENDE ESPOSITRICI E MIGLIAIA DI VISITATORI DA TUTTO IL MONDO, RIAFFERMANDOSI COME LA FIERA LEADER MONDIALE DELLE TECNOLOGIE INDUSTRIALI di Cristina Gualdoni
Hannover Messe rappresenta un’opportunità unica per aziende, ricercatori, politici e investitori per connettersi, condividere conoscenze e sviluppare strategie per un futuro industriale più sostenibile e interconnesso. L’evento di quest’anno sarà caratterizzato dal tema centrale “Industrial Transformation - Energizing a Sustainable Industry”, che metterà in evidenza le innovazioni nel campo della digitalizzazione, dell’automazione e delle energie rinnovabili.
Il Canada Paese Partner
Il Canada sarà il Paese Partner di
Hannover Messe 2025 con lo slogan
“The future’s here”, sottolineando il suo impegno nell’innovazione industriale e nella sostenibilità. Con oltre 200 aziende partecipanti, il Canada mostrerà la sua eccellenza nei settori dell’intelligenza artificiale, delle tecnologie verdi, dell’automazione e dell’energia. Il padiglione canadese presenterà il suo ecosistema di ricerca e innovazione, con eventi di networking, conferenze e incontri B2B per favorire collaborazioni internazionali. Inoltre, verranno presentati progetti di cooperazione tra Germania e Canada per lo sviluppo di soluzioni
avanzate nell’ambito della produzione e dell’approvvigionamento energetico.
L’area Smart Manufacturing coprirà tutti gli aspetti della produzione intelligente, dall’automazione avanzata alla robotica, passando per sensoristica e fluidotecnica. Le tecnologie di Intelligenza Artificiale avranno un ruolo centrale nella trasformazione industriale, ottimizzando la produzione e aumentando la competitività. Aziende leader come Siemens, Bosch Rexroth, Schneider Electric e Festo
presenteranno soluzioni all’avanguardia per rendere la produzione più efficiente e sostenibile. Saranno presenti dimostrazioni dal vivo e casi studio che evidenzieranno come l’integrazione dell’AI e dell’IoT possa migliorare la produttività e ridurre l’impatto ambientale dell’industria manifatturiera.
Digital Ecosystems:
l’industria connessa
Oltre 600 aziende parteciperanno all’area Digital Ecosystems, mostrando come la connessione intelligente delle macchine e la digitalizzazione delle supply chain possano trasformare l’industria. Tecnologie come il cloud computing, l’IIoT, il 5G e l’analisi dei big data saranno al centro dell’attenzione. Il Digital Transformation Conference Stage e le Masterclass offriranno approfondimenti sui trend emergenti, con la partecipazione di aziende come Microsoft, Google Cloud, SAP e AWS. Inoltre, saranno presentate soluzioni innovative che consentono alle imprese di ottimizzare le loro operazioni riducendo i costi e migliorando la sicurezza informatica, un tema sempre più cruciale nel mondo digitale.
Energy for Industry: verso un futuro sostenibile
L’area Energy for Industry esplorerà soluzioni per un approvvigionamento energetico industriale efficiente e resiliente. Hydrogen + Fuel Cells Europe sarà un punto focale, mettendo in evidenza il ruolo dell’idrogeno nella decarbonizzazione dell’industria. Inoltre, l’Energy 4.0 Conference Stage approfondirà i temi della digitalizzazione del settore energetico, delle reti intelligenti e della gestione avanzata dell’energia per ottimizzare i consumi e ridurre le emissioni di CO2. Saranno inoltre presentate le ultime tecnologie per l’archiviazione e la distribuzione dell’energia rinnovabile, con focus su progetti di eolico offshore e fotovoltaico avanzato.
Hermes Award il riconoscimento all’innovazione
Deutsche Messe invita anche quest’anno ad iscriversi all’Hermes Award, uno dei più
importanti premi del mondo alla tecnologia industriale. La prossima edizione è in calendario ad Hannover Messe 2025, dove sarà il Ministro tedesco dell’Istruzione e della Ricerca, Bettina Stark-Watzinger, a premiare i vincitori il 30 marzo 2025. Le aziende e le istituzioni che esporranno ad Hannover Messe possono iscriversi al prestigioso premio entro e non oltre il 31 gennaio 2025. L’invito all’iscrizione vale anche per l’Hermes Startup Award.
Ogni anno Deutsche Messe assegna l’Hermes Award a un’azienda che si sia distinta per un prodotto o una soluzione caratterizzati da un elevato grado di innovazione tecnologica. Solo soluzioni tecnologiche già testate in ambito industriale vengono prese in considerazione.
Una giuria indipendente, presieduta dal Prof. Holger Hanselka, Presidente della Fraunhofer-Gesellschaft, selezionerà tre finalisti per l’Hermes Award e per l’Hermes Startup Award, stabilendo il vincitore per ciascuna categoria. La valutazione si baserà su criteri quali portata innovativa, vantaggi industriali, ambientali e sociali, economicità e implementabilità pratica. La scorsa edizione il premio è stato assegnato a Schunk per il suo 2D Grasping-Kit, un sistema innovativo che utilizza intelligenza artificiale per l’identificazione e la presa di oggetti non posizionati su un nastro trasportatore, migliorando l’efficienza e automatizzando compiti ripetitivi di selezione e logistica.
Un hub globale per l’innovazione industriale
Hannover Messe 2025 sarà più di una semplice esposizione: sarà un punto d’incontro tra industria, politica e ricerca. Con oltre 1.600 relatori, il programma di conferenze offrirà una piattaforma unica per discutere il futuro della manifattura e dell’energia. Eventi speciali come l’EUREKA Global Innovation Summit e il Business Summit tedescocanadese stimoleranno la collaborazione internazionale e la nascita di nuove opportunità di business. La fiera si confermerà come un ambiente stimolante per startup innovative, che avranno la possibilità di presentare le loro idee e attrarre investimenti strategici.
In un contesto di rapida evoluzione industriale, la manifestazione rappresenta un’occasione imperdibile per aziende, investitori e innovatori che vogliono essere protagonisti della trasformazione digitale e sostenibile. Con il Canada come Paese Partner e un focus su tecnologie emergenti, Hannover Messe si conferma come l’evento di riferimento per il futuro dell’industria globale. Sarà un’opportunità unica per esplorare le ultime innovazioni, connettersi con i principali attori del settore e contribuire alla costruzione di un’industria più verde, digitale ed efficiente.
Il fornitore di servizi tessili Mewa offre alle aziende l’opportunità di provare gli indumenti da lavoro prima di optare per una soluzione particolare
STORIA di copertina
MEWA
VESTIRE LA SICUREZZA
CON STILE E RESPONSABILITÀ AMBIENTALE
ABBIGLIAMENTO DA LAVORO CON SERVIZIO A 360° a cura della redazione
EEsiste una differenza fondamentale tra abbigliamento da lavoro e abbigliamento protettivo. Il primo è pensato per garantire comfort e praticità all’operatore e proteggere i suoi indumenti personali dallo sporco. Il secondo, invece, offre protezione dai rischi specifici del settore. Questa distinzione influisce direttamente sulla scelta dell’abbigliamento. Gli indumenti protettivi hanno sempre una o più funzioni per garantire la protezione della salute e la sicurezza dell’operatore. E possono essere proposti solo se conformi ai requisiti del regolamento europeo sui DPI. Gli indumenti da lavoro non dotati di una funzione protettiva specifica, invece, possono essere
scelti a piacimento, benché anche l’abbigliamento da lavoro sia altrettanto importante.
Scelte ponderate
Chi si dota di indumenti protettivi dovrebbe sempre farlo sulla base dei risultati della valutazione dei rischi in azienda. Questa è la priorità. È anche importante verificare il profilo di sicurezza dell’indumento protettivo e assicurarsi che sia adatto al luogo di utilizzo. Quest’ultimo aspetto è strettamente legato al settore, all’azienda e all’attività. Per questo motivo è anche consigliabile che i collaboratori provino gli indumenti direttamente sul posto di lavoro prima di prendere una deci-
sione definitiva. Questo non solo permette di verificare il comfort e la funzionalità dei capi, ma favorisce anche una maggiore accettazione da parte di chi dovrà indossarli quotidianamente. Nel caso dell’abbigliamento protettivo, ciò si traduce in un utilizzo più consapevole e, di conseguenza, in una protezione ottimale.
Comfort e vestibilità
Ogni collaboratore dovrebbe sentirsi a suo agio nei propri indumenti, specialmente quando si tratta di abbigliamento protettivo, che deve essere il più confortevole possibile senza che ne risulti compromessa la sicu-
rezza. Per garantire una vestibilità ottimale, il fornitore di servizi tessili Mewa in Germania ha introdotto una tecnologia innovativa basata sull’intelligenza artificiale: un sistema di misurazione avanzato, controllato da un’app, che semplifica la scelta delle taglie.
Questo processo in fase di implementazione, consente di facilitare e rendere più flessibile il rilevamento delle taglie riducendo la necessità di farlo manualmente e migliorando l’adattabilità degli indumenti alle esigenze specifiche di ogni collaboratore. Grazie a
questa innovazione tecnologica, la misurazione della taglia è più precisa, l’indumento da lavoro risulta più confortevole e migliora l’esperienza di chi lo indossa.
Moda e trend
Se un tempo la funzionalità era l’unico criterio nella scelta dell’abbigliamento da lavoro e protettivo, oggi anche l’estetica gioca un ruolo importante. Le nuove collezioni si ispirano infatti anche all’abbigliamento sportivo e alle tendenze della moda, introducendo dettagli di design che migliorano il comfort e lo stile. Elementi come scollature ergonomiche per le camicie, cappucci sagomati e tasche con bottoni a pressione sono ormai caratteristiche comuni nell’abbigliamento da lavoro, che diventa più pratico e piacevole da indossare.
Anche l’abbigliamento protettivo ha seguito questa evoluzione, abbandonando i tagli rigidi e squadrati in favore di linee più morbide e dinamiche. Questo cambiamento
Con l’innovativo sistema di rilevamento delle taglie Mewa gestito da una App e in fase di implementazione, ovunque e in pochi secondi è possibile prendere le misure
Protezione, comfort ed estetica nelle collezioni Mewa
di copertina
ha migliorato sia il comfort che l’estetica, colmando il divario che per anni lo ha reso meno accattivante rispetto all’abbigliamento da lavoro tradizionale. Tuttavia, quando si parla di protezione, le possibilità di personalizzazione restano limitate: gli indumenti devono mantenere inalterate le funzioni protettive e i colori disponibili dipendono dai tessuti tecnici impiegati. Nonostante queste limitazioni, l’abbigliamento protettivo moderno è sempre più curato nel design, a dimostrazione del fatto che sicurezza e stile possono convivere.
Oltre la fornitura: la gestione a 360° dell’abbigliamento da lavoro Il fornitore di servizi tessili Mewa offre una gestione completa dell’abbigliamento da lavoro e protettivo, con un controllo costante sulla qualità e sulla sicurezza degli indumenti anche dopo l’uso. All’interno del servizio a 360° Mewa che comprende fornitura, ritiro, lavaggio e restituzione degli indumenti puliti, uno degli aspetti più apprezzati dai clienti è il servizio di riparazione, che consente di prolungare la vita utile dei capi senza comprometterne le prestazioni.
Oltre a sostituire le chiusure e a riparare le aree danneggiate Mewa, se necessario, si occupa anche della sostituzione di interi elementi eventualmente danneggiati, come le tasche o i polsini delle maniche, facendo in modo che gli indumenti protettivi siano sempre in condizioni ottimali. Per l’abbigliamento ad alta visibilità, ad esempio, viene utilizzata una procedura di test basata sull’intelligenza artificiale per verificare che il capo mantenga effettivamente la funzione protettiva prima di essere restituito cliente. Questo approccio garantisce che ogni indumento, anche dopo il processo di lavaggio e manutenzione, torni a svolgere la sua funzione protettiva offrendo ai lavoratori il massimo della sicurezza e del comfort.
Circolare e sostenibile
Il modello di business Mewa è già di per sé stesso sostenibile perché si basa sul principio del riutilizzo: tutti i prodotti tessili consegnati ai clienti ritornano in Mewa seguendo un sistema circolare. Mewa lava e gestisce gli indumenti adottando sistemi ecocompatibili che si avvalgono di tecnologie innovative e che, rispetto ai processi di lavaggio tradizionali, riducono dell’85% l’impatto ambientale. Grazie alle tecnologie all’avanguardia adottate negli stabilimenti Mewa, alle misure di risparmio energetico e alla costante ottimizzazione dei sistemi logistici di consegna ai clienti, negli ultimi 10 anni l’azienda è riuscita a ridurre le emissioni di CO2 di circa il 25%.
Verso il riciclo?
Nuove sfide attendono ancora Mewa sul fronte della sostenibilità. L’azienda è infatti attualmente coinvolta, insieme ad altri partner, in un progetto di ricerca finanziato dal Ministero tedesco per l’Istruzione e la Ricerca. Il progetto è dedicato alla possibilità di riciclare chimicamente il poliestere proveniente da miscele di fibre, trasformandolo in nuove fibre riutilizzabili (codice di finanziamento: 033R408A). Questo potrebbe rendere possibile il cosiddetto riciclo “da tessuto a tessuto”, consentendo di ottenere, dai vecchi tessuti in misto poliestere-cotone, nuovo materiale per la produzione di tessuti. Si tratterebbe di una pietra miliare nel percorso verso un’autentica economia circolare tessile olistica.
La riparazione degli indumenti da lavoro è parte integrante del servizio Mewa a 360 gradi
DOSSIER
SMART METROLOGY
A CURA DI PATRIZIA RICCI
@Leuze
SMART METROLOGY SOLUZIONI STRATEGICHE PER L’EVOLUZIONE DIGITALE DEL CONTROLLO QUALITÀ
L’INNOVAZIONE DIGITALE RIDEFINISCE LA METROLOGIA NEL MANIFATTURIERO, MIGLIORANDO TRACCIABILITÀ, EFFICIENZA E CONTROLLO QUALITÀ GRAZIE A IOT, CLOUD COMPUTING E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
NNel panorama industriale attuale, caratterizzato da una crescente digitalizzazione e da una produzione sempre più interconnessa e data-driven, la metrologia sta assumendo un ruolo strategico nell’evoluzione del settore manifatturiero. La gestione intelligente dei dati di misura e la digitalizzazione del controllo qualità sono diventate priorità fondamentali per le aziende che desiderano garantire efficienza operativa e conformità normativa. Tuttavia, molte imprese si trovano ad affrontare sfide significative legate alla frammentazione dei dati, raccolti da dispositivi e sistemi diversi, che ostacolano una visione chiara della produzione e della qualità.
La Smart Metrology rappresenta la risposta a queste problematiche, combinando strumenti avanzati, automazione e analisi dei dati in tempo reale. Grazie all’integrazione con tecnologie come IoT, cloud computing e intelligenza artificiale, la metrologia intelligente consente di migliorare la tracciabilità, ridurre gli errori umani e rendere i processi più efficienti e automatizzati. Questa evoluzione non solo aiuta le aziende a ottimizzare il monitoraggio dei processi produttivi e a ridurre i costi legati a inefficienze ed errori, ma le supporta anche nella transizione verso un modello di produzione più sostenibile e competitivo.
I vantaggi della Smart Metrology
L’adozione della Smart Metrology porta benefici significativi alle aziende manifatturiere, migliorando sia il controllo qualità che l’efficienza produttiva. L’integrazione dei dati elimina la frammentazione delle informazioni, offrendo una visione chiara e completa dei processi. Questo non solo facilita il monitoraggio della produzione, ma semplifica anche la tracciabilità e la conformità normativa grazie alla digitalizzazione della documentazione e alla disponibilità immediata di dati precisi, agevolando audit e verifiche.Un altro grande vantaggio è la riduzione degli errori manuali. Automatizzando i processi di misura, si minimizzano gli interventi umani, aumentando la precisione delle rilevazioni e migliorando la qualità del prodotto finale. Inoltre, una gestione più efficace degli strumenti di misura e dei certificati consente di ottimizzare le risorse, riducendo il tempo dedicato a operazioni manuali e incrementando la produttività. Grazie al monitoraggio in tempo reale, eventuali anomalie o deviazioni dai parametri prestabiliti vengono individuate tempestivamente, consentendo interventi correttivi immediati. Questo approccio proattivo aiuta a mantenere elevati standard qualitativi lungo tutto il ciclo produttivo e a ridurre la probabilità di difetti nei prodotti.
Tecnologie e strumenti della Smart Metrology
L’uso di sensori avanzati migliora la gestione dei processi industriali e il monitoraggio delle condizioni operative. Dotati di tecnologia IO-Link, questi dispositivi combinano la rilevazione del campo magnetico su tre assi con la misurazione della temperatura, risultando essenziali per il controllo degli asset critici. Impiegati nei macchinari automatizzati, i sensori intelligenti permettono una rilevazione precisa e il posizionamento degli oggetti senza contatto fisico, supportando decisioni in tempo reale e aumentando produttività ed efficienza.
Dai trasduttori di pressione certificati ai sistemi di posizionamento multivariabile, le soluzioni avanzate di metrologia supportano la transizione digitale del settore manifatturiero, ottimizzando i processi di misura.
Un ruolo fondamentale è svolto dai gateway intelligenti, dispositivi hardware e software che raccolgono dati in tempo reale dai sensori senza necessità di programmazione. Questi strumenti consentono di monitorare diversi parametri, con dati consultabili sia localmente tramite display touchscreen che da remoto attraverso piattaforme Cloud Data Services (CDS), che offrono dashboard personalizzabili e accessibili ovunque.
Un’altra tecnologia chiave è rappresentata dai laser scanner 3D portatili, che permettono di acquisire digitalmente la forma degli oggetti fisici senza contatto. Questi strumenti generano “nuvole di punti” che riproducono gli oggetti in 3D, risultando ideali per il controllo qualità manuale e automatizzato in settori come automotive, ferroviario e manifatturiero, oltre che per progetti di conservazione e restauro.
Infine, le piattaforme cloud per lo smart manufacturing consentono di digitalizzare e semplificare la gestione degli strumenti di misura aziendali. Senza necessità di competenze tecniche avanzate, queste soluzioni permettono di raccogliere, monitorare e gestire i dati di misura, migliorando i processi produttivi. Inoltre, garantiscono la sicurezza dei dati, automatizzano i processi e offrono una tracciabilità completa e affidabile.
Smart Metrology e Industria 4.0
Nell’era dell’Industria 4.0, il monitoraggio delle condizioni operative degli asset industriali diventa un elemento chiave per garantire competitività e sostenibilità. La Smart Metrology si integra perfettamente con i sistemi IT e OT, favorendo una gestione intelligente e interconnessa della qualità.
Le aziende che adottano questa tecnologia possono beneficiare di una produzione più efficiente, conforme agli standard normativi e capace di rispondere in modo proattivo alle sfide del mercato globale. La metrologia intelligente non è solo un’opportunità di miglioramento, ma una necessità per chi desidera restare competitivo in un settore in continua evoluzione.
FRATELLI ROTONDI
NUOVORAYSCAN, FRATELLI
ROTONDI NON SI FERMA MAI
DAL 1943, FRATELLI ROTONDI SI È EVOLUTA NEGLI ANNI PER ADATTARSI ALLE CRESCENTI ESIGENZE DI PRECISIONE E AFFIDABILITÀ DEI PIÙ DIVERSI SETTORI APPLICATIVI, PUNTANDO SEMPRE SU INNOVAZIONE E SPERIMENTAZIONE
DDa esperti in metrologia, Fratelli Rotondi sa che in questo settore non è possibile fermarsi. Occorre lavorare su innovazione e tecnologia al fine di essere sempre al passo coi tempi. OXALIS la famiglia principale di Macchine di Misura di Fratelli Rotondi, è stata completamente rivista al fine di renderla più performante ed accattivante nel suo aspetto estetico. Mantenendo le sue caratteristiche di macchina completamente in granito per garantire assoluta stabilità è stata rivista nelle sue prestazioni. Aumentano così le velocità di lavoro ed accelerazioni, migliorandone accuratezza e ripetibilità. Al contempo è stato ridisegnato il suo layout per renderla più ergonomica e resistente.
Parallelamente alla metrologia tradizionale, ad affiancare lo scanner 3D a luce strutturata OptiMe (interamente progettato e realizzato da Fratelli Rotondi), viene oggi proposta la nuova famiglia di laser scanner portatili RayScan e il sistema dinamico di tracciamento ottico Seetrack.
La scansione laser 3D è una tecnologia senza contatto e non distruttiva che cattura digitalmente la forma di oggetti fisici utilizzando una o più linee di luce laser. Gli scanner laser 3D creano “nuvole di punti” di dati dalla superficie di un oggetto. In altre parole, la scansione laser 3D è un modo per catturare le dimensioni e la forma esatte di un oggetto fisico nel mondo del computer come una rappresentazione digitale tridimensionale.
Gli scanner laser 3D misurano dettagli fini e catturano forme libere per generare rapidamente nuvole di punti estremamente precise. La scansione laser 3D è ideale per la misurazione e l’ispezione di superfici sagomate e geometrie complesse, che richiedono enormi quantità di dati per una descrizione accurata, nei casi in cui ciò non sia possibile con i metodi di misurazione tradizionali o con una sonda a contatto.
In particolare, i laser scanner portable consentono una facile manipolazione da parte dell’operatore che attraverso la semplice applicazione di marker sulla superficie da rilevare può facilmente e velocemente ricostruire qualsiasi superficie complessa.
RayScan, la famiglia di Laser Scanner 3D portable
RayScan è una famiglia di Laser Scanner 3D portable con accuratezze fino a 0,01 mm in grado di acquisire nuvole di punti molto velocemente utilizzando diversi tipi di marker tra cui quelli magnetici, così come l’innovativa rete di marker. Lo scanner lavora con lame laser multiple o su singola lama. Ideale per misurare superfici aperte ed eseguire confronti matematici e/o reverse engineering e compatibile con tutti i software che possono importare una nuvola o mesh di punti, RayScan è disponibile in tre livelli di configurazione con un mix di caratteristiche e prestazioni in grado di soddisfare le
Lo scanner
3D a luce strutturata
OptiMe è interamente progettato e realizzato da Fratelli Rotondi
diverse esigenze, senza dimenticare l’ottimale rapporto prezzo/prestazioni. Ecco i tre modelli disponibili:
- Rayscan B11
Il modello base della serie Rayscan è dotato di 24 li nee (tra incrociate e fisse), una velocità di scansione di 1.360.000 punti/secondo e un’area di lavoro di 320 × 250 mm. Con una precisione di 0,02 mm ed una risolu zione di 0,05 mm è lo strumento ideale e conveniente per iniziare a utilizzare la tecnologia di scansione laser portable.
- Rayscan U11
sione verso il PC o portatile per l’elaborazione dati attraverso USB 3.0 o Wi-Fi. L’ottimale rapporto prezzo/prestazioni, le dimensioni compatte, l’estrema maneggevolezza e la semplicità di utilizzo ne fanno uno strumento ideale anche per ambienti di produzione o ambienti outdoor.
Seetrack, tracciamento intelligente senza
marker sul pezzo
Basato sul tracciamento e sulla misurazione ottica intelligente, Seetrack effettua il tracciamento nessuna necessità marker sul pezzo, con scansione immediata e massima efficienza del lavoro. Il sistema permette una scansione portatile libera (peso di soli 1,5 kg) in un volume di lavoro fino a circa 16 m³. Seetrack si compone di 3 elementi:
1. il tracker incaricato di rilevare con precisione la posizione del laser scanner o della sonda ottica;
Questo modello ha caratteristiche analoghe al precedente ma è caratterizzato da una migliore risoluzione pari a 0,02 mm. La migliore risoluzione permette di ottenere nubi di punti (il risultato delle scansioni laser) più definite in particolare in corrispondenza di spigoli, filetti ed in generale su superfici molto complesse.
- Rayscan VX5
Le eccellenti caratteristiche di questo modello lo rendono ideale per gli impieghi più gravosi e complicati. Con un’area di lavoro di 650 x 550 mm e una velocità di scansione fino a 2.100.000 punti/secondo, questo modello consente il rilievo di ampie superfici in modo rapido ed estremamente efficiente. Risoluzione e precisone ai vertici della categoria (entrambe pari a 0,01 mm) lo rendono un efficace strumento metrologico per la ricostruzione e reverse engineering di superfici.
Tutti i laser scanner portable Rayscan utilizzano laser di classe II a luce rossa o blu con fino a 26 linee in combinazione tra di loro. Tutti i sistemi Rayscan supportano la trasmis-
2. il laser scanner portatile multilama (22 laser blu a linee incrociate + 1 linea laser blu);
3. la sonda ottica che può essere utilizzata per il rilievo dei riferimenti, cavità profonde o di difficile accesso.
L’elaborazione e la gestione delle nuvole di punti generate con i laser scanner Rayscan e il sistema di tracciamento intelligente Seetrack può essere agevolmente eseguita con i principali Software di disegno, modellazione e progettazione 3D.
C-Optime e C-Seetrack
Un sistema di scansione 3D a luce strutturata, così come un sistema di scansione a luce laser, possono essere integrati su un robot collaborativo (cobot) per creare una soluzione di scansione automatizzata e flessibile. Il cobot, grazie alla sua capacità di lavorare in sicurezza accanto agli operatori, consente di posizionare il sistema di scansione con precisione attorno all’oggetto da analizzare, seguendo traiettorie programmate o adattive. Il sistema di luce strutturata OptiMe, montato sull’utensile del braccio robotico, proietta il pattern sull’oggetto e acquisisce dati 3D da più angolazioni senza intervento manuale. Utilizzando un sistema come Seetrack invece, la scansione avviene in maniera continua, quasi real-time, con allineamenti istantanei. Questa combinazione permette di automatizzare l’ispezione, il controllo qualità o la digitalizzazione di componenti con geometrie complesse, riducendo i tempi di lavorazione e garantendo misurazioni veloci e accurate. La flessibilità del cobot consente inoltre di adattare il sistema a diverse applicazioni e configurazioni industriali, migliorando l’efficienza e l’integrazione nei processi produttivi. Per scoprire i nuovi prodotti o per qualsiasi tipo di esigenza metrologica il team di esperti di Fratelli Rotondi è sempre a disposizione. www.rotondi.it
Lo scanner portatile RayScan
SENSORI INTELLIGENTI PER L’INDUSTRIA 4.0
DAI TRASDUTTORI DI PRESSIONE CERTIFICATI A QUELLI DI POSIZIONE MULTIVARIABILI, SOLUZIONI AVANZATE PER OTTIMIZZARE PROCESSI E SUPPORTARE LA TRANSIZIONE DIGITALE
IIl settore della strumentazione per l’industria è in costante crescita, grazie a una sempre maggiore domanda di soluzioni IIoT in grado di migliorare l’efficienza, la qualità, la sicurezza e la sostenibilità dei processi produttivi. I fattori trainanti sono diversi: da un lato, va considerato l’aumento delle richieste di sensori, attuatori e regolatori intelligenti interconnessi, i quali rendono accessibili informazioni utili al fine di compiere azioni correttive per l’ottimizzazione dei processi e la manutenzione predittiva. Dall’altro, l’adozione di tecnologie abilitanti da parte delle aziende come il cloud computing, i big data, l’intelligenza artificiale, il machine learning e blockchain, rendono possibile la consultazione e l’analisi dei dati raccolti dai sensori stessi e dalla strumentazione.
In questo contesto, Gefran supporta la transizione delle Aziende verso l’Industria 4.0, investendo sui sensori intelligenti, quali soluzioni ideali per migliorare la competitività e l’efficienza dell’industria di processo. Questi ultimi, oltre a rilevare i dati, sono in grado di elaborarli, interpretarli e comunicarli in modo autonomo e contestuale, grazie all’impiego di algoritmi di intelligenza artificiale e di machine learning. In tal senso, i sensori intelligenti possono fornire informazioni aggiuntive, come diagnosi, predizioni, e ottimizzazioni, utili a supportare gli operatori nel migliorare il processo decisionale e le azioni relative ai processi produttivi. Inoltre, possono adattarsi alle diverse condizioni operative e ambientali, e interagire con
altri sensori e dispositivi, formando una rete intelligente e dinamica. In questo settore, Gefran sta lavorando già da diversi anni all’implementazione di nuove soluzioni di futura generazione, tra le quali spiccano i trasduttori di pressione di Melt con uscita digitale IO-Link e l’innovativo trasduttore multivariabile TWIIST.
Trasduttori di pressione di Melt: un connubio tra tecnologia, prestazioni e connettività Per il rilevamento della pressione in applicazioni con fluidi ad alte temperature, Gefran propone la gamma di trasduttori di pressione di Melt, certificata PLd e SIL2, disponibile nelle serie: ILI, ILK, ILW e ILM. La serie è dotata di interfaccia IO-Link, che permette l’acquisizione di dati aggiuntivi come i picchi massimi di pressione e temperatura, nonché le ore di funzionamento, a favore di una riduzione dei tempi di fermo macchina.
In dettaglio, ILI è ideale per processi acidi o abrasivi, in virtù dell’assenza di fluido di trasmissione, grazie alla resistenza a temperature di lavoro fino a 350°C e dello spessore della membrana a contatto con il fluido. ILK è caratterizzata invece da una miscela di Sodio + Potassio (NaK), per permettere al sensore di resistere fino a 538°C, rendendolo idoneo anche per applicazioni nel settore della plastica e dei metalli. ILW, grazie all’uso di un olio certificato FDA, è idoneo per i
TWIIST incarna il perfetto esempio di sensore intelligente
processi di estrusione in ambito alimentare. Infine, ILM, con riempimento a mercurio, viene impiegato nei casi consentiti dalla direttiva europea 2022/65/UE RoHS II.
TWIIST: la nuova frontiera nell’ambito delle tecnologie di misura
Il trasduttore di posizione multivariabile TWIIST di Gefran, sinonimo di avanguardia tecnologia, è in grado di registrare contemporaneamente posizione, accelerazioni lineari, velocità e temperatura.
TWIIST dispone di una custodia in acciaio particolarmente compatta che, in soli 16 mm di diametro, ne racchiude il cuore tecnologico, ovvero, un sistema brevettato per la misura della posizione basato sull’Effetto Hall. L’innovativo trasduttore implementa inoltre sensori di inclinazione a 3 dimensioni e sensori virtuali di velocità e di accelerazione e, grazie alle caratteristiche di impermeabilità e resistenza a shock e vibrazioni, rappresenta la soluzione ideale per la misura della posizione in diversi ambiti industriali e dell’idraulica mobile.
TWIIST incarna il perfetto esempio di sensore intelligente: grazie alla potente CPU integrata è infatti in grado di analizzare e correlare i dati raccolti al fine di consentire il monitoraggio e l’analisi dei processi delle macchine a cui è applicato. TWIIST supporta lo sviluppo di algoritmi proprietari specializzati per applicazione, che aprono orizzonti
completamente nuovi nel mondo della sensoristica. Grazie alle uscite digitali IO-Link (modello LM-L) e CANopen (modello LM-C), le misure relative alle variabili di processo, come posizione e velocità oppure l’angolo di inclinazione, vengono trasmesse digitalmente fino a 1.000 volte al secondo. Al tempo stesso, il sensore elabora e mette a disposizione una serie di informazioni acicliche come picchi di vibrazione, temperatura massima raggiunta, ore di lavoro e numero di Km percorsi dal cursore, utili per analizzare e comprendere meglio il comportamento della macchina.
Un elemento di novità aggiuntivo è rappresentato dalla possibilità di aggiornare il firmware tramite bus, grazie alla presenza di un Boot Loader, che consente di effettuare l’update direttamente in campo. Per i Clienti, questa funzione si traduce in un sensore sempre aggiornato, in grado di arricchirsi di nuove funzionalità nel tempo.
“TWIIST rappresenta un’importante novità poiché, oltre che a rivoluzionare il concetto stesso di misura, agevola la predizione del comportamento della macchina, grazie alla sua capacità di rilevare informazioni acicliche come accelerazione, temperatura reale e massima raggiunta, ore di lavoro e numero di Km percorsi dal cursore” dichiara Edoardo Zilioli, Sensors Marketing Manager di Gefran, che conclude “Tutte queste caratteristiche lo rendono un sensore intelligente, grazie a cui possibile analizzare e correlare i dati trasmessi dal microprocessore Gefran, per informazioni sempre più accurate”.
La serie per il rilevamento della pressione ILI è dotata di interfaccia IO-Link che permette l’acquisizione di dati aggiuntivi come i picchi massimi di pressione e temperatura
ATLASCAN MAX E MARVELSCAN, I NUOVI SCANNER
3D MANUALI PER UNA SCANSIONE SEMPLICE, VELOCE E IN QUALSIASI LUOGO
HEXAGON PRESENTA I PRIMI DISPOSITIVI DI SCANSIONE 3D PORTATILI DESTINATI A
RIDEFINIRE IL CONCETTO DI SCANSIONE 3D E DI ACQUISIZIONE DEI DATI
GGli scanner 3D manuali sono una categoria di prodotti chiave per le moderne applicazioni di verifica in produzione, con una solida reputazione fondata sulla portabilità, la facilità d’uso e il valore dell’investimento. La linea di scanner 3D manuali di Hexagon, azienda leader a livello mondiale nel campo delle soluzioni di realtà digitale, che combina sensori, software e tecnologie autonome, conferma questa reputazione, migliorando ogni funzione standard della categoria e introducendo nuove soluzioni tecnologiche ideali per risolvere le problematiche dei clienti. Dalla portabilità alla produttività, dall’usabilità alle prestazioni, gli scanner 3D manuali di Hexagon sono entrati nel mercato da leader.
Oggi, la divisione Manufacturing Intelligence di Hexagon ha annunciato una nuova tecnologia di scansione 3D portatile che va ad integrarsi nell’ampia gamma di dispositivi di controllo della produzione dell’azienda, offrendo funzionalità di misura flessibile senza precedenti.
Con una portabilità e una precisione uniche, questi dispositivi manuali sono destinati a ridefinire il concetto di scansione 3D e di acquisizione dei dati. I nuovi dispositivi manuali di scansione 3D, ATLASCAN Max e MARVELSCAN, unici nel loro genere, consentono a ingegneri e personale di produzione di scansionare con facilità ciò che serve in molteplici ambienti, sia all’interno che all’esterno della fabbrica.
La scansione dove vuoi, la misura nelle tue mani
ATLASCAN Max e MARVELSCAN sono dispositivi manuali ideali per la misura in molteplici ambienti di ispezione in cui la metrologia non è tradizionalmente impiegata, tra cui il settore automotive, ferroviario, delle apparecchiature industriali e del manufacturing in generale, nonché in progetti di conservazione e restauro al di fuori della produzione. I nuovi scanner 3D, estremamente portatili, sono ideali per applicazioni di controllo della qualità manuale e automatizzato e per molteplici esigenze di reverse engineering.
Parte della primissima gamma di scanner 3D manuali di Hexagon, ATLASCAN Max e MARVELSCAN consentono di eseguire una scansione in modo semplice, sempre e ovunque, per una misura a portata di mano. La scansione multimodale e dinamica consente di adattare il flusso di scansione alle esigenze specifiche dell’applicazione senza interruzioni.
“Oggi, i team di produzione e di progettazione comprendono l’importanza di poter contare su scansioni 3D aggiornate e accurate in tutto il ciclo di vita del prodotto e ciò significa che chiunque potrebbe avere la necessità di eseguire la scansione di qualità metrologica di un componente, indipendentemente da dove si trova”, ha dichiarato Pirmin Bitzi, General Manager for Portable Measuring Devices di Hexagon. “I nostri scanner 3D manuali consentono ai clienti di digitalizzare i pezzi senza doversi preoccupare del fissaggio
o delle condizioni ambientali. Inoltre, il sistema di fotogrammetria integrato di MARVELSCAN si allinea ai target di riferimento senza bisogno di adesivi. Questi scanner wireless ed ergonomici offrono una scansione semplice e immediata, in officina così come nei cantieri navali”.
Libertà di movimento senza limiti
La produttività è fondamentale, a prescindere dall’ambiente di lavoro. Gli utenti di ATLASCAN Max e MARVELSCAN possono adattare i flussi di lavoro dinamicamente, grazie a pulsanti ergonomici che semplificano i processi di scansione 3D in spazi ristretti e in ambienti esterni o impegnativi. Non dovendo accedere a un PC di controllo durante l’attività di misura, la scansione multimodale consente di misurare efficacemente diversi tipi di pezzi e superfici. Ad esempio, è possibile eseguire la scansione di superfici aperte con la modalità “Standard”, per poi passare rapidamente alla modalità “Fine” tramite i comandi del dispositivo per ottenere una risoluzione più elevata su pezzi complessi. Inoltre, i dati raccolti in queste diverse modalità vengono automaticamente combinati in un’unica nuvola di punti.
Con questi nuovi dispositivi non è necessario fissare i pezzi prima della misurazione, con un significativo risparmio di tempo e una maggiore flessibilità di misura. Gli scanner e i pezzi possono essere spostati liberamente durante la misurazione e ciò consente di acquisire i dati completi del pezzo in minor tempo, senza inficiare negativamente i risultati della misurazione. Inoltre, l’attività di misura di più fori e asole, spesso dispendiosa in termini di tempo, è semplificata dalla modalità di acquisizione “Hole Flash”, che permette l’acquisizione istantanea dei dati di molteplici fori e asole in una singola scansione.
Fotogrammetria integrata
MARVELSCAN migliora notevolmente l’efficienza e la rapidità del processo di scansione 3D grazie alla fotogrammetria integrata, che abilita la funzionalità di scansione senza target. L’esclusivo sistema di fotogrammetria consente
a MARVELSCAN di fornire 3 diversi flussi di attività di misura da un unico dispositivo:
Scansione 3D. Grazie all’utilizzo di target sul pezzo, MARVELSCAN consente di eseguire scansioni 3D ad alta produttività, compresa la scansione dinamica di oggetti non staffati.
Scansione 3D senza target. Grazie al sistema di fotogrammetria integrato, MARVELSCAN è in grado di eseguire verifiche senza l’ausilio di target posizionati sul pezzo, utilizzando una parete target appositamente allestita.
Fotogrammetria. Utilizzando il sistema di fotogrammetria di MARVELSCAN come strumento autonomo le funzionalità di fotogrammetria per aumentare la scansione 3D, l’accuratezza delle misure aumenta significativamente per i pezzi più grandi.
Tale funzionalità è quindi ideale per i pezzi di grandi dimensioni e di parti ripetitive, poiché evita l’operazione di posizionamento del target sul pezzo stesso. Inoltre, la fotogrammetria migliora la precisione della scansione di pezzi grandi e delicati.
Grazie a questi nuovi scanner, progettati per un utilizzo quotidiano agevole, l’utente ha piena libertà di movimento per eseguire scansioni in zone difficilmente raggiungibili, poiché non sono necessari ne cavi né hardware specifici. La nuova tecnologia portatile permette di misurare in modalità wireless e con autonomia garantita da una batteria - una novità assoluta nel mercato degli scanner portatili di livello metrologico – senza che l’utente sia vincolato ad un PC o a una fonte di alimentazione. Grazie a tutto ciò e all’ampia distanza di misurazione, i nuovi scanner sono ideali per essere integrati nei processi di ispezione automatizzati montati su robot industriali o cobot.
La nuova tecnologia di scansione portatile sviluppata da Hexagon è volta ad aiutare i produttori a rispondere rapidamente alle mutevoli esigenze e ad acquisire più velocemente i dati critici, anche in ambienti difficili. Con ATLASCAN Max e MARVELSCAN, i produttori possono sperimentare i vantaggi della scansione 3D portatile grazie a una tecnologia affidabile e di elevata qualità e supporto globale.
I nuovi scanner 3D, estremamente portatili, sono ideali per applicazioni di controllo della qualità manuale e automatizzato e per molteplici esigenze di reverse engineering
Gli scanner e i pezzi possono essere spostati liberamente durante la misurazione e ciò consente di acquisire i dati completi del pezzo in minor tempo
CONNECTED METROLOGY: STRUMENTI DI MISURA E TARATURE SEMPRE SOTTO CONTROLLO
GRAZIE ALLA NUOVA SOLUZIONE DIGITALE DI HOFFMANN GROUP, DA OGGI È POSSIBILE
GESTIRE IN MODO FACILE E INTELLIGENTE TUTTI GLI STRUMENTI DI MISURA E CONTROLLO, INCLUSI TARATURE, SCADENZE E CERTIFICATI, IN UN’UNICA PIATTAFORMA CLOUD
IIn un mercato sempre più competitivo, ridurre al minimo gli errori durante le fasi di misurazione è fondamentale per abbattere i costi e diminuire gli scarti di produzione. La taratura periodica degli strumenti di misura e controllo rappresenta un elemento chiave per raggiungere questi obiettivi. Tuttavia, sia le grandi industrie sia le piccole e medie officine meccaniche spesso incontrano difficoltà nel gestire in modo efficiente la taratura dell’intero parco strumenti. Per rispondere a questa esigenza, Hoffmann Group, il partner leader in Europa per utensili di qualità, postazioni di lavoro e stoccaggio e DPI ha presentato Connected Metrology, una piattaforma cloud innovativa che permette di digitalizzare rapidamente e con semplicità la gestione di tutti gli
strumenti di misura aziendali, senza richiedere competenze tecniche avanzate.
“Molte realtà tendono ancora a gestire strumenti di misura, scadenze e certificati manualmente, attraverso fogli Excel o addirittura su carta, trascurando l’enorme perdita di tempo e i costi di un metodo così frammentato, impreciso e inefficiente. Connected Metrology elimina questi problemi con un rapporto costi-benefici decisamente favorevole. Per esempio – spiega Davide Dalla Montà, PM Digital Products Hoffmann Italia – un’officina che ha anche solo 60 strumenti, va a investire poco più di un euro al mese l’uno, praticamente nulla rispetto alle ore di lavoro risparmiate di un operatore”.
Grazie alla nuova
soluzione digitale Connected Metrology di Hoffmann Group è possibile gestire e monitorare l’intero parco degli strumenti di misura in azienda
Gestione completa degli strumenti di misura in un’unica piattaforma cloud
Connected Metrology di Hoffmann Group offre alle aziende una soluzione per registrare, monitorare e gestire in modo digitale e centralizzato tutti gli strumenti di misura. Grazie alla piattaforma cloud, è possibile tracciare in tempo reale la posizione, lo stato di utilizzo, le scadenze delle certificazioni e il livello di taratura degli strumenti.
Un sistema di alert avvisa in anticipo delle scadenze, permettendo di pianificare le tarature con precisione e di evitare interruzioni non programmate della produzione. Attraverso la funzione di creazione delle liste di prelievo, gli strumenti da includere negli ordini di taratura sono identificati rapidamente, riducendo il rischio di errori. I certificati e i dati di taratura vengono assegnati agli strumenti in pochi passaggi, archiviati digitalmente secondo gli standard ISO 9001 e resi sempre disponibili, semplificando la preparazione in caso di audit o verifiche ispettive.
“La possibilità di programmare gli interventi in vista di audit, di avere a disposizione tutti i documenti certificativi e monitorare lo storico di ogni strumento rendono la piattaforma uno strumento davvero utile. In più, chi sceglie Hoffmann Group come fornitore ritrova in automatico all’interno della piattaforma tutti i certificati degli strumenti nuovi”, afferma Dalla Montà.
Connected Metrology permette di gestire un numero illimitato di strumenti di misura e di utenti, consentendo quindi a tutti i collaboratori autorizzati di avere una panoramica delle apparecchiature in qualsiasi momento. Inoltre, è molto facile da usare grazie a un menù chiaro, alla gestione semplice degli ordini e ai filtri che consentono di individuare facilmente gli strumenti di misura. Essendo una piattaforma cloud, non è necessario installare app o altri programmi. Vengono così garantiti sia l’accesso in qualunque momento da qualsiasi dispositivo – computer aziendale, tablet o smartphone –sia l’aggiornamento periodico all’ultima versione disponibile senza costi aggiuntivi.Gli strumenti di misura e i dati anagrafici possono essere facilmente trasferiti a Connected Metro-
Un sistema di alert ricorda le scadenze e consente di pianificare le tarature in anticipo. Tutti i certificati di taratura sono archiviati digitalmente e sempre disponibili, facilitando la preparazione in caso di audit o ispezioni
logy tramite un’importazione di dati o la creazione manuale dello strumento all’interno della piattaforma. Per associare lo strumento a una posizione – che sia un magazzino, una cassettiera o anche un collaboratore – è sufficiente scansionare il codice univoco di entrambi (RFID, Data Matrix, QR Code, Bar Code, etc.). Ad ogni modo, Hoffmann Group offre supporto in fase di implementazione della piattaforma, aiutando i clienti a popolarla e a integrarla in tempi brevi.
Taratura degli strumenti di misura
L’offerta di Hoffmann Group nella metrologia viene completata da un servizio efficiente di taratura degli strumenti di misura, proposto grazie alla partnership con Trescal, leader per numero di accreditamenti in Italia che può contare su una vasta rete di laboratori in tutta Europa. Questa collaborazione consente la ritaratura di strumenti di diversi produttori, come Mitutoyo, Mahr, Tesa, Testo, GARANT, HOLEX, Stahlwille e molti altri, semplificando la gestione grazie a un unico fornitore.
Il servizio include la consulenza di esperti metrologici e tecnici specializzati di Trescal e, quando possibile, la taratura on-site, direttamente presso l’azienda cliente, per minimizzare i tempi di fermo. In alternativa, gli strumenti vengono inviati al centro di taratura senza passaggi intermedi, garantendo rapidità ed efficienza.
La soluzione di taratura si rivolge a numerosi settori, tra cui aerospace e difesa, automotive e trasporti, energia, food, telecomunicazioni, industria mineraria e geotecnica. Hoffmann Group offre programmi personalizzati per ogni settore, adattandosi alle specificità degli strumenti di misura utilizzati, assicurando un servizio su misura e altamente professionale. Grazie ai numerosi servizi offerti, Hoffmann Group semplifica le procedure di approvvigionamento e fornitura di 135.000 clienti in 50 Paesi. Oltre ai brand GARANT e HOLEX, Hoffmann Group offre più di 500 marchi di punta, ponendosi come unico fornitore per grandi industrie e PMI in tutto il mondo.
L’EVOLUZIONE DELLA SMART METROLOGY
NEL
PANORAMA INDUSTRIALE CONTEMPORANEO, LA METROLOGIA SI EVOLVE PER ADATTARSI ALLE ESIGENZE DI UN MERCATO SEMPRE PIÙ ORIENTATO ALLA DIGITALIZZAZIONE
LLa “smart metrology” rappresenta l’unione di strumenti avanzati, automazione e analisi dei dati in tempo reale per garantire una qualità superiore e una tracciabilità completa. Per i responsabili di qualità e stabilimento, queste tecnologie offrono un’opportunità unica di trasformare i processi produttivi, migliorando l’efficienza operativa e riducendo i costi. In questo scenario, MAINDO, la piattaforma digitale di Marposs, si distingue come una risposta concreta alle necessità critiche del settore, garantendo gestione sicura dei dati, automazione dei processi e una tracciabilità senza precedenti, incarnando il concetto di “Closed Loop Quality”.
Le sfide del settore manifatturiero
Le aziende del settore manifatturiero devono affrontare diverse difficoltà per mantenere un efficace controllo qualità. Spesso, i dati raccolti da dispositivi e sistemi differenti sono frammentati, ostacolando una visione d’insieme della qualità e della produzione. Inoltre, le normative vigenti in diversi settori industriali regolati impongono una tracciabilità rigorosa e la capacità di affrontare audit con dati centralizzati e accurati. L’integrazione tra sistemi operativi (OT – Operational Technology) e informativi (IT – Information Technology) non è priva di sfide, specialmente in ambienti con infrastrutture IT complesse e mantenute da diverso tempo. Le attività manuali come la gestione dei certificati degli strumenti di misura, l’analisi dei dati e i collaudi in produzione consumano risorse e aumentano il rischio di errori.
MAINDO: una piattaforma digitale per l’innovazione del controllo Qualità
MAINDO è stata progettata per superare queste sfide, trasformando la gestione della qualità industriale. La piattaforma adotta un approccio di “Closed Loop Quality”, che garantisce l’integrità dei dati e la gestione centralizzata dei processi di qualità, permettendo alle aziende di chiudere il ciclo tra misurazione, analisi e azione. Grazie a questa soluzione, è possibile gestire a 360 gradi i collaudi in produzione: i piani di controllo vengono definiti e creati tramite una interfaccia web, che ne permette la gestione di un flusso approvativo e un sistema di revisioni. I piani di controllo vengono poi diffusi fra tutte le stazioni di misura in produzione, consentendo la modifica e versionamento in un posto solo, eliminando così il rischio di errori umani e minimizzando le attività manuali. Tutto, dal proprio ufficio, tramite PC o tablet.
Anche i certificati di taratura sono gestiti centralmente, sincronizzando automaticamente i dati con le postazioni di collaudo per migliorare efficienza e ridurre i costi operativi e gli errori umani. MAINDO garantisce sicurezza avanzata grazie all’architettura Zero Trust attraverso protocolli sicuri ed è altamente flessibile, integrandosi facilmente con dispositivi Marposs, sistemi di terze parti e infrastrutture esistenti: MAINDO si distingue per il suo approccio “security by design”, garantendo che ogni aspetto della piattaforma sia sviluppato per proteggere i dati e le reti aziendali da minacce esterne
e interne.
MAINDO adotta l’approccio “never trust, always verify”, basato sul principio della rete Zero Trust.
Flessibilità e personalizzazione per settori regolati
MAINDO si distingue per la capacità di adattarsi alle esigenze specifiche di settori regolati come automotive, biomedicale e aerospaziale, supportando configurazioni personalizzate che ottimizzano i processi produttivi e garantiscono la conformità normativa. La piattaforma assicura la tracciabilità completa dei dati, associando ogni misura a un ID univoco di componente o lotto di produzione, permettendo di verificare facilmente ogni fase del ciclo produttivo. In caso di problemi su un lotto, in pochi click è possibile accedere rapidamente a tutte le informazioni correlate, generare report dettagliati e analizzare le cause per implementare miglioramenti continui. Grazie alla gestione intelligente di grandi volumi di dati e alla focalizzazione sulla qualità, MAINDO garantisce un’elevata efficienza operativa e una produzione uniforme, indipendentemente dalla complessità.
Configurazione semplice e rapida
MAINDO è progettata per offrire una configurazione iniziale intuitiva e rapida, anche in ambienti industriali con infrastrutture IT preesistenti. L’installazione è pressoché plugand-play: il dispositivo MAINDO Edge (un PC industriale Marposs) viene preconfigurato in base alle esigenze del cliente prima della spedizione. Una volta collegato alla rete aziendale e a Internet, bastano pochi passaggi operativi per attivarlo:
1. configurazione della LAN secondo le policy aziendali;
2. collegamento del dispositivo MAINDO Edge alla rete locale e accesso a Internet;
3. accesso al portale web tramite un URL dedicato, autenticazione e immediata operatività. Questa semplicità riduce drasticamente i tempi di imple-
mentazione e permette ai responsabili della qualità di iniziare a utilizzare MAINDO senza complessi interventi IT.
Case study: produzione di alberi di trasmissione
L’implementazione di MAINDO in un impianto di produzione per il settore automotive ha trasformato radicalmente i processi di controllo qualità. In precedenza, i dati delle numerose stazioni di misura venivano gestiti localmente e i piani di controllo erano cartacei, limitando la tracciabilità e aumentando la complessità di manutenzione. Grazie a MAINDO, i dati di diversi dispositivi sono stati centralizzati in una dashboard unica, accessibile in tempo reale. Questo ha reso più rapide le analisi, migliorato la tracciabilità degli eventi nel ciclo produttivo e ottimizzato la gestione di strumenti e KPI di qualità. L’approccio “Closed-loop-Quality” ha digitalizzato tutti i processi cartacei, rendendoli versionabili, manutenibili e facilmente consultabili, mentre i programmi delle stazioni di misura vengono aggiornati automaticamente. Da un punto di vista di sicurezza, è stato adottato l’approccio “never trust, always verify”, basato sul principio della rete Zero Trust. Questo significa che nessun accesso è implicitamente garantito, e ogni richiesta di accesso ai dati o ai sistemi deve essere verificata e autenticata. Inoltre, i dispositivi connessi a MAINDO sono isolati da potenziali minacce esterne, grazie a una gestione dei flussi di dati limitata e monitorata. Tutte le porte di rete inbound sono chiuse per impostazione predefinita. La comunicazione avviene esclusivamente tramite una singola porta outbound, riducendo al minimo i punti di vulnerabilità. La piattaforma adotta standard di crittografia avanzati per proteggere i dati in transito e a riposo, oltre a un sistema di gestione degli accessi che garantisce il controllo su ruoli e permessi. I risultati sono stati significativi: in sei mesi, i costi operativi sono calati del 10%, i tempi di risposta ad audit e richieste dei clienti si sono ridotti, e la competitività aziendale è aumentata grazie a una maggiore efficienza, una collaborazione più fluida e una riduzione degli errori umani.
Verso il futuro della metrologia digitale
MAINDO non si limita a risolvere le sfide attuali, ma pone le basi per il futuro della metrologia digitale. Con funzionalità scalabili e una visione orientata all’innovazione, Marposs continua a supportare i propri clienti nella trasformazione digitale, migliorando la competitività e garantendo un controllo qualità di livello superiore. Per i responsabili di qualità e stabilimento, MAINDO rappresenta la soluzione ideale per affrontare le sfide della metrologia moderna.
MAINDO, la piattaforma digitale di Marposs, garantisce una gestione sicura dei dati, automazione dei processi e una tracciabilità senza precedenti, incarnando il concetto di “Closed Loop Quality”
CENTRAL: L’AUTOMAZIONE E LA SMART FACTORY SECONDO RENISHAW
RENISHAW CENTRAL È LA PIATTAFORMA DATI SMART MANUFACTURING CHE RACCOGLIE, MONITORA E GESTISCE I DATI DI MISURA DEI PROCESSI PRODUTTIVI, CONTRIBUENDO ALLA LORO OTTIMIZZAZIONE
OOggi più che mai, gli stabilimenti produttivi hanno bisogno di raccogliere ed elaborare dati. Ma solo chi ha accesso ai dati giusti al momento giusto è in grado di sfruttare appieno tutti i vantaggi del modello “smart factory”, cogliendo i vantaggi offerti dalle tecnologie di connettività e dalle relative potenzialità. L’integrazione dei processi produttivi fisici con i dati e le tecnologie di comunicazione consente ai produttori di sviluppare soluzioni e automatizzazioni per incrementare a lungo termine produttività, capacità ed efficienza. L’uso dei dati per aumentare l’intelligenza dei processi produttivi ottimizza, inoltre, le decisioni strategiche finalizzate al miglioramento complessivo delle attività. Central è la potente piattaforma dati smart manufacturing di Renishaw, azienda leader nel campo della metrologia e nel controllo di processo, per la gestione della connettività e dei dati produttivi, nata dalla necessità di digitalizzare le operazioni produttive endto-end negli impianti.
Si connette ai dispositivi di misura e fornisce informa-
zioni preziosissime che le aziende manifatturiere possono utilizzare per analizzare, identificare, prevedere e correggere gli errori durante il processo, ancora prima che si verifichino, ottimizzando la produttività, la capacità e l’efficienza.
Connettività, coerenza e controllo favoriscono la fiducia, e sono i punti di forza di Renishaw Central che consentono agli utenti di sfruttare al meglio i concetti di “Digital Twin” e “Future Factory”.
Come funziona Renishaw Central
Il sistema porta un nuovo livello di connettività in officina: acquisisce dai dispositivi connessi presenti in officina dati accurati e azionabili su macchine, pezzi e processi in tutto lo stabilimento e li rende disponibili in modo centralizzato per analisi e verifiche da effettuare sul luogo di lavorazione.
I dispositivi includono sistemi per lavorazioni additive (AM), sistemi di misura in macchina utensile, calibri e macchine CMM. La possibilità di conoscere nei dettagli le pre-
stazioni di ciascuna cella produttiva consente alle aziende di individuare con precisione le aree in cui intervenire.
La piattaforma Renishaw Central rende l’officina più connessa e accresce il livello di omogeneità, controllo e affidabilità. Aiuta i produttori a raccogliere dati sui processi end-to-end e a utilizzarli per sviluppare un’architettura di sistema in grado di coprire l’intero stabilimento, consentendo di monitorare e aggiornare i sistemi di lavorazione e controllo qualità.
Nel caso dei processi non presidiati, lo stato dei dispositivi può essere monitorato da remoto. Gli errori vengono rilevati e visualizzati nelle dashboard della piattaforma Renishaw Central o in applicazioni di terze parti ed è possibile inviare un operatore a risolvere il problema.
Se utilizzata in combinazione con la funzione software esclusiva e brevettata IPC (Intelligent Process Control, ovvero Controllo Intelligente dei Processi), Renishaw Central
è in grado di elaborare i dati metrologici e aggiornare automaticamente le variabili delle macchine utensili e i parametri del processo di produzione. La sua capacità di prevedere, individuare e correggere gli errori nei processi, ancora prima che si verifichino, permette di introdurre soluzioni di automazione sempre più sofisticate e processi che migliorano la produttività a lungo termine, la capacità e l’efficienza.
“Il concetto alla base di Renishaw Central nasce dalla necessità di digitalizzare, visualizzare e controllare i processi di produzione e misura all’interno dei nostri stessi stabilimenti di produzione. Cercavamo una soluzione per migliorare la nostra capacità di risoluzione dei problemi e per agevolare l’adozione di sistemi automatici per il controllo dei processi”, ha dichiarato Guy Brown, Development Manager di Renishaw Central. “Ci troviamo ad affrontare le stesse sfide dei nostri clienti, ma siamo convinti di aver creato una soluzione digitale in grado di produrre dati azionabili in qualsiasi officina di produzione”.
I vantaggi di un’officina connessa
La piattaforma opera localmente e fornisce rapidamente informazioni utili che aiutano gli amministratori a gestire meglio la raccolta dati, per evitare che il controllo dei processi dipenda dalla qualità delle connessioni Internet. La possibilità di connettere molteplici macchine e dispositivi consente di rilevare automaticamente quelli in funzione e determinare il motivo di eventuali fermi macchina. I dati metrologici raccolti dai dispositivi connessi vengono salvati centralmente e utilizzati per migliorare la qualità dell’intero processo produttivo. Ciò aiuta a identificare i pezzi che stanno per superare le tolleranze. La piattaforma è quindi in grado di aggiornare automaticamente la macchina CNC interessata e di applicare le correzioni necessarie al pezzo successivo, per assicurarne la qualità.
Renishaw Central raccoglie i dati sui processi di lavorazione e li rende disponibili a tutto lo stabilimento per consentire verifiche sul luogo di lavorazione. I produttori possono sfrut-
La piattaforma Renishaw Central connette più macchine e dispositivi in tutto il reparto produttivo
tare Renishaw Central per valutare le prestazioni dei dispositivi presenti in officina, comprendere meglio come vengono utilizzati e verificare e convalidare la qualità dei pezzi. I dati sui dispositivi vengono visualizzati in tempo reale su una serie di dashboard molto intuitive che mettono di visualizzare, ordinare, filtrare e analizzare i dati in tempo reale. I dati possono essere poi passati tramite API su tool molto comuni, come ad esempio Microsoft® Power BI. Le informazioni ottenute possono essere quindi utilizzate per applicazioni di controllo in-process e per ottenere un costante miglioramento.
Con Renishaw Central le macchine arrivano a lavorare 79 ore settimanali in più
Da oltre 30 anni Renishaw sfrutta le tecnologie di automazione dei processi nei propri impianti produttivi. Durante la fase di progettazione e sviluppo, la piattaforma Renishaw Central è stata implementata negli stabilimenti britannici Renishaw di Miskin e Stonehouse, dedicati a lavorazioni in piccoli volumi di molti prodotti diversi. Sono state connesse 69 macchine a Renishaw Central e tutte e due le sedi hanno registrato una riduzione dei tempi di inattività imprevisti, dovuti ad arresti dei sistemi di automazione.
La collaborazione con chi utilizzava Renishaw Central all’interno delle officine, inclusi ingegneri di produzione e personale addetto a manutenzione e operazioni, ha permesso a Renishaw di mettere a punto un prodotto in grado di risolvere problemi reali e quotidiani.
“Quando abbiamo iniziato a occuparci di Renishaw Central, il nostro obiettivo era utilizzare la tecnologia IPC per intensificare il livello di automazione dei torni e posso dire che ci stiamo riuscendo.
Tuttavia, abbiamo avuto anche un piacevole risultato inaspettato, perché Renishaw Central è in grado di evidenziare e valutare gli arresti non programmati dei sistemi di automazione”, ha aggiunto Guy Brown. “L’analisi di tali informazioni ci ha aiutato a prendere contromisure che hanno portato a una riduzione del 69% degli arresti, con un significativo miglioramento delle condizioni di utilizzo”. Convertendo i dati in azioni correttive, la disponibilità delle macchine è stata accresciuta di ben 79 ore settimanali. Il coinvolgimento di alcuni clienti per una serie di prove pilota, ha confermato che l’accesso ai dati end-to-end standardizzati fornisce molte informazioni utili sui processi, aiutando a migliorare le prestazioni degli impianti di produzione.
I SENSORI FOTOELETTRICI DI PROSSIMITÀ RS PRO CON IO-LINK
RRS Italia propone i sensori fotoelettrici di prossimità RS PRO con IO-Link e certificazione UL. Cuore dei macchinari automatizzati, questi sensori svolgono un ruolo fondamentale nella precisa rilevazione e posizionamento degli oggetti senza contatto fisico, facilitando la presa di decisioni in tempo reale e portando a una maggiore produttività ed efficienza operativa.
In particolare, grazie alle loro dimensioni compatte, i sensori fotoelettrici RS PRO con IO-Link sono progettati per applicazioni industriali in cui è necessario un rilevamento ad alta precisione in spazi ristretti. Il loro robusto contenitore in ABS assicura resistenza nel tempo, mentre il LED ad alta potenza garantisce prestazioni elevate anche in condizioni ambientali difficili.
Questi sensori permettono di riconoscere pattern, misurare velocità e lunghezza e monitorare oggetti e spazi con estrema precisione. Offrono inoltre funzioni logiche avanzate, come le operazioni AND, OR, XOR e Gated SR-FF, che consentono un’elaborazione sofisticata dei dati.
Un aspetto particolarmente utile è la possibilità di registrare parametri operativi, tra cui temperatura, cicli di alimentazione e ore di funzionamento. Inoltre, sono disponibili funzioni di temporizzazione, come il ritardo all’eccitazione, la diseccitazione e il monostabile (one-shot), che migliorano l’affidabilità delle operazioni industriali.
I vantaggi della tecnologia IO-Link
Grazie alla tecnologia IO-Link, questi sensori possono essere configurati dina micamente, migliorando la flessibilità e la scalabilità dei sistemi di automazione industriale. Questo aspetto permette di adattarsi rapidamente alle esigenze ope rative senza dover intervenire sull’har dware, riducendo i tempi di fermo e otti mizzando la produttività.
Uno dei modelli più interessanti della linea RS PRO è il sensore fotoelettrico rettangolare RS PRO, identificato con il codice 237-7272. Que sto dispositivo è dotato di soppressione dello sfondo ed è in grado di rilevare oggetti fino a una distanza di un metro. Si tratta di una caratteristica essenziale per le applicazioni che richiedono un rilevamento preciso senza il rischio di interferenze dovute allo sfondo o alla presenza di altri oggetti vicini. Dal punto di vista tecnico, il sensore utilizza la tecnologia TOF (Time of Flight – ovvero il rilevamento delle distanze tramite la misurazione del tempo impiegato dalla luce per andare e tornare dal trasmettitore al ricevitore) con un laser infrarosso di classe 1, garantendo un’elevata accuratezza. La distanza di rilevamento è regolabile tra 50 e 1000 millimetri e può essere impostata sia manualmente tramite un potenziometro, sia in modo digitale attraverso IO-Link. Questo dispositivo si distingue anche per la sua capacità di rilevare
oggetti indipendentemente dal colore della superficie, mantenendo la stessa accuratezza su materiali bianchi, grigi e neri. Le uscite del sensore possono essere configurate come NPN, PNP o Push-Pull, offrendo un’ampia versatilità di integrazione nei diversi sistemi di automazione. Inoltre, dispone di modalità di rilevamento avanzate che comprendono il funzionamento a singolo punto, a due punti o in modalità finestra. La resistenza ambientale del sensore è notevole, con una temperatura operativa che varia tra -25 e +50 gradi Celsius, un grado di protezione IP67 e una forte resistenza alle vibrazioni comprese tra 10 e 150 Hz. Il dispositivo è inoltre dotato di funzioni di diagnostica avanzate, che permettono di monitorare costantemente le ore di funzionamento e le variazioni di temperatura, contribuendo così a una manutenzione predittiva efficace.
Maggiore flessibilità operativa
L’adozione di sensori intelligenti come quelli della gamma RS PRO consente alle aziende di beneficiare di una maggiore flessibilità operativa, con la possibilità di riconfigurare i dispositivi senza dover intervenire fisicamente sugli impianti. Il monitoraggio in tempo reale permette di raccogliere dati operativi e di identificare eventuali anomalie prima che si verifichino guasti, evitando costosi fermi macchina e riducendo i costi di manutenzione. Questo approccio migliora significativamente l’efficienza e la produttività, garantendo al contempo un controllo preciso delle variabili di produzione.
L’implementazione della Smart Metrology attraverso l’uso di sensori avanzati come quelli proposti da RS Italia consente di ottenere un miglioramento tangibile nella gestione dei processi industriali. Il sensore fotoelettrico rettangolare RS PRO si distingue per le sue prestazioni elevate e la capacità di adattarsi a molteplici contesti applicativi, diventando così uno strumento essenziale per l’industria moderna. Grazie alla sua tecnologia innovativa, le aziende possono ottimizzare le operazioni, ridurre gli sprechi e migliorare la qualità dei propri prodotti, raggiungendo standard sempre più elevati di efficienza e competitività.
Questo sensore fa parte della gamma RS PRO; marchio proprio di RS che offre un range di oltre 90.000 prodotti per tutti i settori industriali. La qualità garantita e l’ampiezza della gamma rendono RS PRO la scelta intelligente per ogni attività e ambiente di lavoro. Inoltre, RS Italia, grazie ai servizi proposti, assiste e supporta il cliente affiancandolo durante tutto il processo di acquisto, dalla selezione degli articoli fino alla consegna e alla gestione delle scorte.
I sensori fotoelettrici di prossimità RS PRO con IO-Link e certificazione UL
TURCK BANNER
Condition Monitoring Sensor CMMT. Questo dispositivo, dotato di tecnologia IO-Link, combina la rilevazione del campo magnetico su tre assi con la misurazione della temperatura, offrendo una soluzione versatile per il controllo di asset critici
SOLUZIONI INTELLIGENTI PER L’INDUSTRIA
L’ASSET MONITORING GATEWAY CON SNAP ID E IL CONDITION MONITORING SENSOR RAPPRESENTANO L’IMPEGNO CONCRETO DI TURK BANNER NELL’EVOLUZIONE DEL MONITORAGGIO DEGLI ASSET
NNell’era dell’Industria 4.0, il monitoraggio delle condizioni operative degli asset industriali è diventato un elemento cruciale per ottimizzare produttività ed efficienza. Turck Banner è leader nella progettazione di soluzioni innovative per l’automazione industriale, promuovendo un impegno costante verso tecnologie avanzate e user-friendly, capaci di rivoluzionare il modo in cui le aziende monitorano le risorse. Due prodotti in particolare rappresentano esempi concreti di come Turck Banner sta ridisegnando il futuro del settore: l’Asset Monitoring Gateway con SNAP ID e il Condition Monitoring Sensor.
Asset Monitoring Gateway (AMG): un cervello digitale per il controllo degli asset
Il cuore pulsante di molte applicazioni di monitoraggio è appunto l’Asset Monitoring Gateway (AMG) con SNAP ID di Banner Engineering, una soluzione avanzata che combina hardware e software in un sistema che risulta facile da installare e configurare. Questo gateway permette di raccogliere dati in tempo reale da un massimo di 20 sensori collegati, senza necessità di programmazione. Il gateway presenta una configurazione intuitiva senza codice e ha la capacità di riconoscere e comunicare automaticamente con una gamma di sensori cablati compatibili che possono misurare vibrazione, pressione differenziale, temperatura e umidità, livello del serbatoio e altro ancora.
L’AMG è dunque in grado di monitorare una vasta gamma di parametri: i dati raccolti possono essere visualizzati localmente tramite un display touchscreen integrato o da remoto attraverso la piattaforma opzionale Banner Cloud Data Services (CDS), che offre dashboard personalizzabili e accessibili ovunque. I widget drag-and-drop e la possibilità di caricare immagini nella dashboard stesso permettono di costruire esattamente ciò di cui si ha bisogno per visualizzare lo stato dell’operazione. È possibile creare allarmi e avvisi personalizzati basati sui livelli che l’addetto stesso sceglie per i sensori installati sulle diverse apparecchiature. Un sistema utile che supporta l’operatore nelle decisioni più adatte da prendere in merito ad una risorsa e ciò determina un notevole risparmio energetico oltre al naturale aumento della produttività. Le applicazioni dell’AMG con SNAP ID sono molteplici e adat-
visi e garantire continuità operativa. Grazie alla funzione di machine learning VIBE-IQ, il sistema segnala in anticipo potenziali problemi, consentendo di attuare una manutenzione predittiva che riduce i tempi di fermo macchina.
Semplicità e versatilità: i plus del Condition
Monitoring Sensor
Accanto all’Asset Monitoring Gateway, la tedesca Turck propone una gamma di sensori per il monitoraggio delle condizioni operative, tra cui il Condition Monitoring Sensor CMMT. Questo dispositivo, dotato di tecnologia IO-Link, combina la rilevazione del campo magnetico su tre assi con la misurazione della temperatura, offrendo una soluzione versatile per il controllo di asset critici. Design robusto, configurazione e visualizzazione semplificate ed elevata interoperabilità sono i vantaggi più importanti del sensore. Il sensore CMMT è progettato per essere facilmente integrabile in sistemi esistenti grazie alla sua elevata interoperabilità e configurazione intuitiva. Con la sua sensibilità derivata dai cinque microtesla, è in grado di rilevare anche il campo magnetico terrestre, ma anche di nasconderlo tramite parametri configurabili. Inoltre, supporta il profilo Smart Sensor Profile 4.1.4, che facilita ulteriormente la sua integrazione nei moderni ambienti industriali. Un esempio emblematico dell’utilizzo del sensore CMMT è il monitoraggio senza contatto della rotazione e del movimento di componenti metallici in linee di produzione automotive. Inoltre, grazie alla sua robustezza, può essere impiegato in ambienti gravosi, come gli impianti siderurgici, dove rileva variazioni magnetiche per prevenire anomalie nei motori e nei macchinari. La sua configurazione è ulteriormente semplificata dall’applicazione Turck Automation Suite (TAS), che permette di visualizzare i dati in tempo reale e impostare i parametri direttamente tramite un browser web. Questa applicazione può essere utilizzata tramite qualsiasi master IO-Link di Turck senza software aggiuntivo. Oltre ai valori di processo, possono essere forniti tramite l’interfaccia digitale anche informazioni aggiuntive come le ore di funzionamento o i cicli di commutazione.
Una combinazione vincente per il futuro dell’industria L’integrazione dell’Asset Monitoring Gateway con il Condition Monitoring Sensor offre un sistema completo per il controllo e la gestione degli asset industriali. Mentre il gateway agisce come un hub centrale per la raccolta e l’analisi dei dati, i sensori come il CMMT forniscono informazioni dettagliate e accurate sulle condizioni operative dei singoli componenti. Questa sinergia consente alle aziende di implementare strategie di manutenzione predittiva, migliorando l’efficienza e riducendo i costi operativi. In un mercato sempre più competitivo, la capacità di monitorare e ottimizzare le prestazioni degli asset industriali è un elemento distintivo per le aziende. Grazie a soluzioni come l’Asset Monitoring Gateway con SNAP ID e il Condition Monitoring Sensor, Turck Banner conferma il suo ruolo di pioniere nell’automazione industriale, offrendo strumenti che non solo rispondono alle esigenze attuali ma anticipano le sfide future.
L’integrazione dell’Asset Monitoring Gateway con il Condition Monitoring Sensor offre un sistema completo per il controllo e la gestione degli asset industriali
AI:
il fallimento (non) è un’opzione?
NEGLI ULTIMI ANNI, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE (IN INGLESE, ARTIFICIAL INTELLIGENCE, DA CUI L’ACRONIMO AI) HA RIVOLUZIONATO IL PANORAMA AZIENDALE, OFFRENDO OPPORTUNITÀ STRAORDINARIE PER TRASFORMARE PRODOTTI E PROCESSI. TUTTAVIA, SECONDO STUDI DI GARTNER NEL 2018, LINKEDIN NEL 2021 E RAND NEL 2023, SI STIMA CHE BEN L’80% DEI PROGETTI AI IN AZIENDA FINISCA PER ESSERE CONSIDERATO UN FALLIMENTO. MA COSA SIGNIFICA REALMENTE FALLIRE IN QUESTO CONTESTO? di Francesca Pavan - Miraitek; Samuel Nazzareno Monaco - AFIL
IIl tasso di fallimento, decisamente significativo, merita di essere preso in considerazione e fare in modo di ottenere gli obiettivi di progetto diventa una priorità.
Quando si parla di insuccessi in progetti AI, ci si riferisce spesso ad una percezione negativa da parte delle aziende: l’investimento non ha portato i risultati attesi, generando delusione e, ancor peggio, scetticismo verso l’adozione di tecnologie simili in futuro. Ma perché così tanti progetti non raggiungono i loro obiettivi?
Le cause possono essere ricondotte a diverse aree critiche.
Corretta definizione di obiettivi e risorse
Uno dei motivi principali per cui i progetti AI non decollano è l’approccio errato nella gestione. Spesso, le aziende tendono a ottimizzare il problema sbagliato, utilizzando l’Intelligenza Artificiale per affrontare questioni poco rilevanti o semplici. Inoltre, l’eccessiva fiducia riposta in essa, vista come un “oracolo” infallibile, può portare a sottovalutare l’impegno temporale e le risorse necessarie, generando aspettative irrealistiche.
Mancato ingaggio delle persone
In molti casi, i team di progetto si concentrano esclusivamente sulla tecnologia, trascurando il contesto operativo in cui l’Intelligenza Artificiale deve essere implementata. È fondamentale che i membri del team comprendano non solo gli aspetti tecnici, ma anche le sfide specifiche del settore e le esigenze aziendali. Un approccio interdisciplinare è cruciale per il successo del progetto.
Scarsa qualità dei dati
I dati sono il cuore pulsante dell’Intelligenza Artificiale, e la loro qualità determina in gran parte il successo del progetto. Tuttavia, molte aziende si trovano a fronteggiare la mancanza di competenze adeguate, dati inadeguati, disomogeneità nei dati ed una scarsa comprensione del dominio specifico. Questi fattori possono compromettere gravemente l’efficacia delle soluzioni AI implementate.
Inadeguata infrastruttura tecnologica
Infine, la tecnologia stessa può rappresentare un ostacolo. Un’infrastruttura inadeguata o l’uso di tecnologie immature possono limitare le capacità dell’Intelligenza Artificiale e portare a risultati deludenti. Investire in tecnologie solide e scalabili è essenziale per garantire che le soluzioni AI siano sostenibili e in grado di adattarsi alle nuove esigenze aziendali.
Come rendere l’Intelligenza Artificiale un prodotto?
Per evitare il fallimento, è fondamentale seguire un approccio sistematico.
Il primo passo è l’ analisi , che implica la verifica dell’allineamento strategico con gli obiettivi aziendali, l’impatto misurabile ed una chiara comprensione della natura del problema. È cruciale anche valutare la disponibilità dei dati e le competenze tecniche del team, prestando attenzione a bias , privacy e trasparenza.
Il secondo passo è lo sviluppo , dove è importante coinvolgere gli utenti fin dalle prime fasi del processo per garantire che le soluzioni siano realmente utili e rispondano alle esigenze aziendali.
La fase di valutazione prevede l’implementazione di un progetto pilota per testare le soluzioni sviluppate, confrontando i risultati reali con quelli attesi durante la fase di training.
In seguito, si passa all’ adozione , che mira a creare fiducia nell’algoritmo e nel processo, assicurando che sviluppatori e utenti comprendano come funziona il sistema e quali benefici porta.
Infine, la gestione richiede un supporto continuo, audit regolari e opportunità di miglioramento, garantendo che l’Intelligenza Artificiale si evolva e si adatti alle nuove esigenze aziendali.
La soluzione sviluppata da Miraitek: Robin Miraitek, azienda associata ad AFIL (Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia), è una realtà che unisce l’esperienza di imprenditori del manifatturiero alla competenza di esperti in innovazione tecnologica per accompagnare le imprese lungo tutto il loro per -
corso trasformazione digitale.
Le soluzioni tecnologiche abilitanti di Miraitek sono combinate con il supporto alla definizione degli obiettivi, alla revisione dei modelli di business fino al conseguente change management organizzativo, massimizzando il ritorno in efficienza e competitività.
Su queste basi Miraitek ha sviluppato,
Il Cluster AFIL
tra le altre soluzioni, Robin, un assistente virtuale che utilizza tecnologie di generative AI.
Tale strumento è progettato per semplificare le interazioni aziendali e migliorare l’efficienza operativa. Grazie alla sua capacità di comprendere e generare linguaggio naturale, Robin offre risposte rapide e pertinenti, supportando le aziende nel migliorare ed ottimizzare i processi interni.
L’Intelligenza Artificiale offre opportunità senza precedenti per innovare e migliorare i processi aziendali, ma il suo successo dipende dalla capacità delle
aziende di affrontare le sfide associate. Investire tempo e risorse in un approccio strutturato ed integrato può fare la differenza tra un progetto di successo e uno che si trasforma in un fallimento.
Miraitek crede fermamente che, seguendo questi passi, le aziende possano realmente sfruttare il potenziale dell’Intelligenza Artificiale. Con Robin, si intende dimostrare come un assistente virtuale intelligente possa diventare una risorsa strategica, capace di generare risultati tangibili e sostenibili nel tempo, garantendo così un vantaggio competitivo in un mercato in continua evoluzione.
AFIL (Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia) è il Cluster Tecnologico per il Manifatturiero Avanzato ufficialmente riconosciuto da Regione Lombardia. Attraverso le Strategic Communities, ovvero gruppi di lavoro formati da grandi imprese, PMI, start-up, associazioni, università e centri di ricerca che lavorano su tematiche strategiche per il manifatturiero lombardo, AFIL accompagna i propri associati in un percorso collaborativo di crescita attraverso incontri tematici, workshop, webinar, matchmaking e missioni internazionali, facilitando così lo sviluppo di progettualità comuni e promuovendo la R&I anche a livello interregionale.
Ad oggi, le Strategic Communities di AFIL sono 7: Machinery, De- and Remanufacturing for Circular Economy, Advanced Polymers, Additive Manufacturing, Secure and Sustainable Food Manufacturing, Smart Components, Digital Transformation.
Per maggiori informazioni in merito alle attività di AFIL e per le modalità di adesione al Cluster, si invita a visitare il sito www.afil.it oppure a scrivere all’indirizzo comunicazione@afil.it.
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*Serie di test condotti dallo Swerea Research Institute (Svezia, 2014)
LCAMP: competenze e tecnologie per la manifattura del futuro
DAL 2013, ANNO DELLA SUA FONDAZIONE, AFIL - ASSOCIAZIONE FABBRICA INTELLIGENTE LOMBARDIA, IL CLUSTER TECNOLOGICO LOMBARDO PER IL MANIFATTURIERO AVANZATO, HA FOCALIZZATO LE PROPRIE ATTIVITÀ SUL TEMA DELL’INNOVAZIONE, CON UNA CRESCENTE ATTENZIONE ALLA FORMAZIONE, FONDAMENTALE PER AFFRONTARE LE SFIDE DEL SETTORE, LEGATE SIA ALL’IMPATTO SUI PROCESSI DELL’INDUSTRIA MANIFATTURIERA SIA ALLA NECESSITÀ DI SVILUPPO E RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE DEI LAVORATORI
di Samuel Nazzareno Monaco – AFIL
IIn questo senso, da oltre due anni e mezzo, il Cluster è impegnato nell’implementazione delle attività del progetto europeo LCAMP (Learner Centric Advanced Manufacturing Platform for Centre of Vocational Excellence), co-finanziato dal programma Erasmus Plus e coordinato da Tknika, centro di ricerca applicata dei Paesi Baschi (Spagna). L’iniziativa ha la finalità di supportare l’evoluzione della Manifattura Avanzata, nell’ottica di renderla umano-centrica, sostenibile e resiliente, nonché attenta alle transizioni digitale ed ecologica, rivolgendosi a Centri di Istruzione e Formazione Professionale (IFP, il cui acronimo in Inglese è VET - Vocational and Education Training), studenti ed imprese.
Nell’ambito della Twin Transition, svolgono un ruolo fondamentale i sistemi di produzione avanzata basati, ad esempio, su cobotica e robotica, stampa 3D e 4D, Intelligenza Artificiale ed High Performance Computing. Proprio su questi temi, AFIL e l’altro partner italiano di progetto, MADE Competence Center Industria 4.0, collaborano in maniera complementare per favorire
lo sviluppo e l’apprendimento di competenze tecnologiche avanzate da parte degli attori interessati.
LCAMP è sinergicamente legato ad un altro progetto europeo, ADMA TranS4MErs, di cui AFIL ha implementato le attività triennali fino a dicembre 2024. Alla luce del coinvolgimento nelle due iniziative, il Cluster riveste innanzitutto un ruolo centrale nell’organizzazione della formazione dei partner LCAMP sulla metodologia ADMA e nel coordinamento delle attività previste in questo ambito. In particolare, coordina la sottoposizione, alle PMI manifatturiere dei Paesi coinvolti nel progetto, dello scan
ADMA, un questionario che analizza il livello di maturità in sette aree di trasformazione aziendale (tecnologie avanzate di produzione; fabbrica digitale; fabbrica eco-sostenibile; progettazione orientata al cliente sul ciclo di vita; organizzazione centrata sull’uomo; produzione intelligente; fabbrica aperta integrata nella filiera). Tale esame permette di individuare punti di forza e di debolezza, nonché potenziali ambiti di miglioramento delle imprese, anche in relazione alle competenze del personale, da sviluppare o rafforzare.
AFIL funge, inoltre, da collegamento tra il mondo delle imprese e quello dell’Istruzione e Formazione Professionale relativamente ad altri ambiti. Il Cluster contribuisce infatti alle attività dell’Osservatorio delle Competenze, che individua tendenze tecnologiche da seguire e gap di competenze da colmare, nell’ambito dell’aggiornamento e della riqualificazione dei dipendenti delle aziende, in modo da permettere di affrontare con successo la Twin Transition. Per questa attività, il Cluster ha individuato, ed integrato con successivi inviti, un nucleo di
TIFIAMO I LAVORI BEN FATTI
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esperti provenienti dal mondo industriale, dell’Istruzione e Formazione Professionale, nonché delle istituzioni, per validare i report annuali pubblici prodotti dai partner di LCAMP (e resi disponibili sul sito di progetto).
Sempre nell’ottica di facilitare l’interazione tra mondo industriale ed accademico nell’ambito di LCAMP, che rientra pienamente della missione di AFIL, il Cluster collabora alla creazione di una Open Innovation Community, la cui finalità è rafforzare la cooperazione tra centri di formazione ed imprese, promuovere la ricerca applicata ed offrire programmi di studio innovativi e competenze adeguate per l’era digitale. In questo senso, un’iniziativa chiave del progetto è l’istituzione di una rete internazionale di Collaborative Learning Factories, ossia laboratori dei centri di formazione, all’interno dei quali integrare tecnologie legate all’Industria 4.0, favorendo lo sviluppo di progetti transnazionali e la
creazione di strumenti per la condivisione delle competenze. Alla sua conclusione, il progetto ambisce a lanciare l’Alleanza LCAMP, ovvero un network collaborativo che riunisca organizzazioni attive nel settore della Manifattura Avanzata, quali Centri di Istruzione e Formazione Professionale, centri di ricerca, Competence Center, stakeholder industriali, Cluster ed istituzioni. Tale rete opererà con un approccio allievo-centrico, ossia che prioritizza bisogni, potenzialità e traiettorie di sviluppo degli studenti, per ridurre il divario di competenze attraverso la formazione, sfruttare i talenti, promuovere il trasferimento di conoscenze e costruire un futuro sostenibile per la Manifattura Avanzata.
Anche nell’ottica di dare vita, a partire dalla seconda metà del 2026, all’Alleanza LCAMP, i partner del progetto organizzano sia eventi locali per presentare l’iniziativa alla platea dei propri attori regionali di riferimento sia conferenze annuali internazionali per
ottenere una mobilitazione su più ampia scala. La prima di queste si è tenuta a maggio 2024, ad Aalen (Germania), con la partecipazione di oltre 140 partecipanti da 14 Paesi, mentre la seconda è in programma a maggio 2025, a Finspång (Svezia). L’appuntamento di quest’anno prevederà alcune sessioni volte ad approfondire il tema delle Collaborative Learning Factories e dell’integrazione delle tecnologie in ambito Industria 4.0, oltre a visite ad aziende ed enti di formazione della zona.
In questo scenario, AFIL indirizza i propri sforzi verso il rafforzamento dell’ecosistema dell’innovazione lombardo, non soltanto per incrementarne la competitività, ma anche per potenziare la formazione del personale. Infatti, attraverso lo sviluppo ed il consolidamento delle competenze in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità, il Cluster contribuisce a garantire una crescita solida e duratura per il settore della Manifattura Avanzata.
AFIL - Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia è il Cluster Tecnologico per il Manifatturiero Avanzato ufficialmente riconosciuto da Regione Lombardia. Attraverso le Strategic Communities, ovvero gruppi di lavoro formati da grandi imprese, PMI, start-up, associazioni, università e centri di ricerca che lavorano su tematiche strategiche per il manifatturiero lombardo, AFIL accompagna i propri associati in un percorso collaborativo di crescita attraverso incontri tematici, workshop, webinar, matchmaking e missioni internazionali, facilitando così lo sviluppo di progettualità comuni e promuovendo la R&I anche a livello interregionale.
Intralogistica 4.0:
INNOVAZIONE E SOLUZIONI PER UNA
SUPPLY CHAIN CONNESSA
E INTELLIGENTE
TECNOLOGIE AVANZATE E INTEGRATE PER OTTIMIZZARE I FLUSSI INTERNI, AUTOMATIZZARE I PROCESSI
E GARANTIRE TRACCIABILITÀ E SICUREZZA IN OGNI FASE DELLA SUPPLY CHAIN
Di Patrizia Ricci
L
La logistica e l’intralogistica stanno attraversando una trasformazione senza precedenti grazie all’integrazione di tecnologie avanzate e all’adozione dei principi dell’Industria 4.0. Sistemi digitalizzati, automazione intelligente e piattaforme connesse stanno rivoluzionando la supply chain, incrementando efficienza, tracciabilità e sicurezza. Questo settore in continua evoluzione sta beneficiando dell’integrazione di tecnologie come la robotica, l’IoT e i sistemi di visione 3D, che non solo migliorano la produttività, ma abilitano nuovi modelli di business, preparando le aziende alle sfide future. La logistica e l’intralogistica si stanno quindi affermando come pilastri fondamentali per il successo delle imprese, sia nel settore manifatturiero che in altri ambiti. Oggi rappresentano il punto di convergenza tra automazione industriale, digitalizzazione e innovazione tecnologica, offrendo soluzioni per ottimizzare produttività, efficienza e organizzazione.
Tra le tecnologie più avanzate utilizzate nelle fabbriche moderne, emergono, ad esempio, i sistemi integrati di comando, protezione e regolazione dei motori.
Queste soluzioni consentono di gestire sia le applicazioni più semplici che quelle più complesse, tipiche dei sistemi di movimentazione materiali, offrendo maggior controllo e precisione e garantendo affidabilità e continuità operativa, requisiti indispensabili nei moderni processi produttivi, caratterizzati da velocità e flessibilità elevate. Anche i sistemi di identificazione automatica, tracking e automazione aziendale sono ormai imprescindibili per una supply chain connessa e intelligente. Tecnologie come codici a barre, RFID e software di gestione avanzata permettono un monitoraggio in tempo reale della posizione e dello stato delle merci. Queste soluzioni migliorano la produttività e razionalizzano i flussi, riducendo gli errori e garantendo la tracciabilità lungo tutta la catena logistica.
I Robot Mobili Autonomi (AMR), oggi presenti in molte aziende logistiche e magazzini, sono
dispositivi intelligenti progettati per spostare materiali in modo sicuro ed efficiente all’interno delle strutture industriali, adattandosi dinamicamente ai cambiamenti del layout e operando in spazi condivisi con gli operatori. Perfetti per ottimizzare la gestione del magazzino e i processi di produzione.
Queste piattaforme mobili ad alta capacità di trasporto sono in grado di muoversi in spazi ristretti e rappresentano una soluzione ideale per movimentare carichi pesanti in ambienti industriali complessi. La loro flessibilità operativa le rende formai indispensabili in settori come l’automotive e l’aerospaziale.
In questi contesti industriali dinamici, componenti come i cavi per posa mobile e soluzioni precablate pronte all’uso assicurano un’installazione rapida e un funzionamento affidabile anche in condizioni di utilizzo gravoso, come nei sistemi di movimentazione ad alta velocità. L’integrazione di componenti attivi, come switch industriali, inoltre, migliora ulteriormente la connettività e la trasmissione dei dati.
Non possono mancare nei moderni magazzini sistemi brevettati di logistica evoluta. Soluzioni come scaffalature intelligenti e sistemi di picking assistito permettono agli operatori di ottimizzare la ricerca e il prelievo dei prodotti nel magazzino, riducendo i tempi morti e migliorando l’efficienza complessiva.
Un valido aiuto è fornito dalle tecnologie per il controllo, il machine vision e la trasmissione dati, anche grazie al
potenziamento dovuto all’integrazione con l’Intelligenza Artificiale (AI). I sistemi di visione artificiale, in particolare, sono utilizzati per garantire precisione nei processi di controllo qualità, identificazione automatica e gestione dei flussi di produzione. La trasmissione rapida e sicura dei dati è invece garantita da infrastrutture digitali avanzate, come reti industriali e protocolli di comunicazione moderni. Non è possibile trascurare gli aspetti legati alla sicurezza, ormai affidata ai moderni sensori 2D e 3D. Questi dispositivi sono fondamentali per garantire non solo la sicurezza ma anche l’efficienza operativa. Utilizzati per il rilevamento di oggetti, la prevenzione di collisioni e la mappatura dell’ambiente, i sensori 3D, in particolare, offrono una visione più dettagliata e consentono una gestione ottimale dei processi di movimentazione materiali e delle operazioni logistiche.
Le fabbriche moderne stanno integrando queste tecnologie in modo sempre più trasversale, creando un ecosistema in cui efficienza, flessibilità e innovazione sono al servizio di una logistica 4.0 capace di rispondere alle sfide globali.
In questo speciale dedicato all’intralogistica 4.0, esploreremo come soluzioni all’avanguardia, dalla gestione dei dati in tempo reale alla collaborazione uomo-macchina, stiano ridefinendo il concetto stesso di logistica. Approfondiremo case study, soluzioni e strumenti innovativi e strategie che stanno guidando le aziende verso una logistica più sostenibile, flessibile e competitiva.
SOLUZIONI DALLE AZIENDE
RAPID LINK 5.0: UN SISTEMA DECENTRALIZZATO DI COMANDO, PROTEZIONE E REGOLAZIONE DEI MOTORI,
PERFETTO PER I CENTRI LOGISTICI
Eaton, azienda globale specializzata in soluzioni per la gestione intelligente dell’energia e delle tecnologie, offre soluzioni innovative e all’avanguardia che trovano applicazione nel settore della logistica e intralogistica: i suoi prodotti includono sistemi per l’automazione industriale e la gestione dei dati, che supportano la movimentazione dei materiali, lo stoccaggio e il trasporto all’interno dei magazzini e dei centri di distribuzione. Tra le efficienti soluzioni Eaton di azionamento decentralizzate per l’industria si distingue sistema integrato di comando, protezione e regolazione dei motori, utilizzabile per applicazioni semplici e complesse nei sistemi di movimentazione materiali. Con le unità di comando e protezione motore RAMO e quelle con convertitore di frequenza (inverter) RASP, per installazione in campo, tutte con grado di protezione IP65, Rapid Link 5.0 offre tutte le funzioni necessarie per avviare, arrestare, controllare, regolare, proteggere e integrare in rete i motori elettrici dei nastri trasportatori.
Capace di soddisfare anche gli elevati requisiti di sicurezza informatica, Rapid-Link rappresenta una generazione di dispositivi 5.0 a prova di futuro, adatti a diverse applicazioni – dallo smistamento bagagli, ai siti produzione industriali, fino ai centri logistici. Per una maggiore trasparenza dei dati, anche in sistemi di trasporto estesi e che consentono di realizzare la manutenzione da remoto fino al livello del singolo dispositivo e la gestione energetica completa, sia per avviatori motore RAMO sia per convertitori di frequenza (inverter) RASP, oltre a dispositivi interconnessi sul comprovato bus AS-i, sono disponibili varianti Ethernet/IP e Profinet, che possono essere facilmente integrate nelle moderne applicazioni Industrial Internet of Things (IIoT).
Tutti gli avviatori motore RAMO fino a 3 kW e tutti i convertitori di frequenza (inverter) RASP fino a 4 kW hanno lo stesso “form factor” e quindi dimensioni di montaggio identiche. Le linee di alimentazione possono essere collegate in modo flessibile da sinistra, dal basso o da destra tramite connettori. Poiché le dimensioni e le connessioni sono identiche, un’unità RAMO può essere fisicamente sostituita con un’unità RASP in pochi semplici passaggi ed essere poi integrata nel sistema effettuandone la rapida riconfigurazione.
Tutto ciò agevola l’installazione, velocizza la messa in servizio e riduce i costi.
Rapid Link 5.0, oltre alla funzione opzionale integrata “Safe Torque Off” che implementa un arresto di emergenza certificato (secondo la norma EN 60204-1), evitando qualsiasi avvio involontario, include anche un’efficace protezione elettronica contro il sovraccarico del motore, implementando un’ottimizzazione nell’utilizzo dello spazio e nel contenimento delle spese.
Tutte le unità funzionali Rapid-Link offrono da uno a più connettori standard per essere interfacciate localmente al meglio con sensori – meccanici, induttivi, capacitivi, ottici –e indicatori luminosi presenti in campo.
La serie Rapid Link 5.0 offre una soluzione efficace ed economica per applicazioni con nastri trasportatori in tutto il mondo, a 400 V nel mondo IEC/EN e a 480 V nel mondo UL.
Tutte le unità della serie Rapid Link 5.0 sono infatti conformi a CE, approvate UL e certificate CCC.
Sia per la dimensione delle unità, sia per i fori di montaggio, Rapid Link 5.0 ricalca la precedente generazione 4.0, ma con potenza superiore e funzionalità più evolute, per rendere semplici l’evoluzione e la modernizzazione di impianti esistenti.
Fondata nel 1911, Eaton è un’azienda leader a livello globale specializzata nella gestione intelligente dell’energia. Quotata alla Borsa di New York da più di un secolo, vanta un ampio portfolio di prodotti e servizi – data center, utility, edilizia commerciale e residenziale, machine building, settore industriale, aerospaziale e della mobilità – per rispondere alle necessità di un mercato sempre più esigente.
FASTHINK
DISPOSITIVI OT NELL’INTRALOGISTICA
L’intralogistica rappresenta uno dei grandi ingranaggi su cui gira il settore manifatturiero. Con il progredire delle nuove tecnologie e la loro conseguente applicazione nell’automazione è possibile ottimizzare ed efficientare ogni processo che riguarda le aree di movimentazione dei materiali. L’intralogistica e i flussi produttivi ad essa collegati richiedono flessibilità, rapidità e precisione al fine di soddisfare le attuali esigenze che il mercato richiede come, ad esempio, produzioni ristrette, diversificate e personalizzate. FasThink, progetta e realizza sistemi per l’identificazione automatica, il tracking e l’automazione aziendale con l’obiettivo di migliorare produttività, organizzazione e razionalizzazione dei processi.
Per quanto riguarda l’intralogistica, i processi di picking, dropping e riassortimento delle scorte assumono un’importanza fondamentale con la quale rendere possibile l’approccio “just in time” oggigiorno necessario in moltissimi modelli produttivi. A questo scopo FasThink, all’interno del suo ampio portfolio di smart solutions, propone dispositivi dedicati per le fasi di prelievo, riordino e indicazione chiara dei materiali. P2Light touchless wireless, eKanban wireless e ESL rappresentano il definitivo svecchiamento delle operazioni di magazzino grazie alle loro caratteristiche di automazione e che rendono molto più semplici e performanti le operazioni.
P2Light touchless wireless è un sistema di prelievo materiale innovativo che tramite segnalazioni luminose guida l’operatore nelle fasi di picking. Particolarmente adatto ad applicazioni logistiche, manufacturing, e-commerce, automotive e manufacturing dove servono requisiti di velocità e precisione in modo da massimizzare l’efficienza nei processi produttivi. Prelievo e convalida avvengono simultaneamente, senza
intervento sui pulsanti, senza contatto con pulsantiere o dispositivi palmari.
P2Light touchless wireless non richiede supporti cartacei rappresentando un grande passo avanti verso la dematerializzazione e la transizione verso un full digital sostenibile.
Il dispositivo ha una portata di 70 metri per gestire fino a 400 pulsanti luminosi in modalità wireless. Display grafico e-ink, led ad alta efficienza e funzioni aggiuntive come il monitoraggio della batteria (fino
a cinque anni) garantiscono un basso consumo e un utilizzo duraturo. Dal processo di picking a quello di segnalamento di fine scorte e di riassortimento: e-Kanban Smart Sensor è un sensore di ultima generazione che sfrutta il sistema “Just in Time”, comunicando con il sistema gestionale in modo automatico attraverso un ricetrasmettitore RF con tecnologia e protocollo LoRaWAN. Questo sensore rende più snella ed efficiente la supply chain interna, riducendo notevolmente errori e ritardi nelle operazioni di picking. Grazie al wireless non necessita di complessi e costosi cablaggi e può essere facilmente impiegato su rulliere con contenitori a caduta. Ogni volta che un
contenitore vuoto viene rimosso dalla rulliera, e-Kanban Smart Sensor invia la richiesta di reintegro del materiale al sistema informativo che provvede al riassortimento oppure all’operatore di magazzino che può così reintegrare le scorte in modo quasi istantaneo. Fondamentale non è soltanto la guida per le operazioni di picking ma anche l’identificazione delle merci attraverso informazioni trasparenti e aggiornate. Le ESL (Electronic Shelf Label) FasThink sono anch’essi dispositivi wireless a bassissimo consumo dotati della stessa tecnologia display E-Ink di P2Light che consente una visualizzazione nitida oltre alla possibilità di supporto di immagini grafiche. Una volta implementate nella rete di comunicazione è possibile aggiornare automaticamente su uno o più display le informazioni in quanto la tecnologia ESL garantisce portata, velocità, durabilità e affidabilità nel tempo. Le ESL di FasThink sono disponibili in versione Long Range con comunicazione radio oppure a infrarossi, in Short Range Battery Less con comunicazione NFC. Le label ESL garantiscono per il settore intralogistico una posizione di vantaggio competitivo, conseguendo immediatamente performance altissime e con una riduzione drastica della stampa delle etichette. Tutti questi innovativi dispositivi OT rendono disponibili una grande quantità di dati aggregabili da integrare e rendere fruibili dai sistemi IT. A questo scopo FasThink ha sviluppato Connect Orchestrator, una piattaforma digitale abilitante l’integrazione e l’armonizzazione tra sistemi IT e OT e con una scalabilità sostenibile per poter essere combinata con diverse Smart Solutions. Attraverso la visione di insieme della piattaforma i processi possono essere trasformati migliorando velocità di esecuzione, minimizzando gli errori e riducendo i costi di gestione.
e-kanban
REBEL MOVE: IL NUOVO ROBOT MOBILE AUTONOMO PER LA
LOGISTICA FIRMATO IGUS
L’automazione dei processi non deve necessariamente essere costosa o complicata. I robot mobili autonomi (AMR) semplificano le attività quotidiane nelle aziende industriali, portando una serie di vantaggi agli operatori riconosciuti anche da un numero crescente di piccole e medie imprese che vedono nell’automazione la chiave per aumentare la produttività e ridurre i costi. “Tuttavia, molte aziende esitano ancora a compiere questo passo, frenate dalla mancanza di esperienza o dal timore di effettuare investimenti sbagliati”, afferma Raamiz Buchoo, Product Manager Low Cost Automation in igus Italia. “Per consentire a queste realtà di automatizzare i propri processispecialmente quelli logistici - senza barriere e con rischi ridotti, abbiamo sviluppato ReBeL Move, un AMR entry level e intuitivo dotato di cobot integrato per il prelievo di prodotti e oggetti di varia natura”.
L’investimento si ripaga in meno di 12 mesi Il veicolo autonomo messo a punto da igus è in grado di trasportare piccoli contenitori con dimensioni 60x40 cm e 30x40 cm e carico utile fino a 50 kg, spostandosi a una velocità massima di 1,5m/s. Alimentato da una batteria con autonomia di oltre otto ore, il sistema si ricarica in meno di due ore. Per le operazioni di prelievo e posizionamento, può essere integrato su richiesta con il cobot ReBeL, realizzato da igus in plastica ad alte prestazioni. Cinque volte più economico rispetto ai tradizionali modelli in metallo, questo braccio articolato pesa solo 8,2 kg, offre un carico utile di 2 kg e uno sbraccio di 664 mm. “Nel complesso, l’intera soluzione ReBeL Move ha un costo decisamente inferiore rispetto a un AMR convenzionale, permettendo di ammortizzare l’investimento in soli 12 mesi”, dichiara Buchoo.
ReBeL Move può essere messo in funzione in un’ora
Il nuovo sistema AMR firmato igus non solo è più conveniente rispetto a soluzioni analoghe, ma è anche particolarmente semplice da configurare, come un comune robot tosaerba. Nelle aziende meno digitalizzate, l’AMR opera come un sistema autonomo che richiede solo una connessione WLAN. Solitamente, durante la fase di configurazione, l’operatore guida il veicolo lungo i futuri percorsi tramite un controller manuale. ReBeL Move, invece, è dotato
di una telecamera a 360° che durante gli spostamenti crea automaticamente una mappa digitale utilizzando la tecnologia SLAM. Al termine della mappatura, l’operatore può utilizzare un tablet per definire le diverse postazioni di lavoro, attesa e ricarica, oltre a delimitare le aree vietate, come scale e ascensori, o le zone in cui il robot deve ridurre la velocità per non intralciare il personale. Il robot mobile riconosce le destinazioni grazie a una telecamera e a riflettori posti in corrispondenza delle singole postazioni, senza la necessità di installare linee guida o tracciati a terra.
Il tablet può essere utilizzato anche per definire facilmente i compiti che ReBeL Move deve svolgere nella movimentazione dei materiali, come ad esempio prelevare i prodotti tramite il cobot ReBeL da un contenitore nella Postazione A e portarli alla Postazione B. La soluzione include anche un software che consente la gestione intelligente della flotta, per permettere a più AMR di lavorare insieme in modo efficiente. “L’intero processo di messa in servizio è così semplice che gli utenti possono programmare attività basiche in soli 15 minuti”, commenta Buchoo. Anche l’installazione in ambienti IT più complessi, che consentano, ad esempio, l’interazione sincronizzata tra robot e serrande automatiche, è altrettanto agevole grazie a interfacce come REST API e IoT. “Dal momento che la messa in servizio è così rapida, possiamo simulare soluzioni di automazione su misura per i clienti interessati, aiutandoli a superare il timore di approcciarsi a questa tecnologia”, conclude Buchoo.
Facile e veloce da programmare, ReBeL Move, in abbinamento al Cobot ReBeL, è la soluzione conveniente progettata da igus per automatizzare i processi logistici. (Fonte: igus GmbH)
KUKA
KMP 3000P, LA NUOVA PIATTAFORMA MOBILE INSTANCABILE
PER UN FLUSSO DI LAVORO CONTINUO
Con la KMP 3000P, KUKA introduce un vero e proprio gigante nel campo della robotica mobile autonoma. La piattaforma può trasportare carichi fino a tre tonnellate, mentre il suo sistema di guida omnidirezionale garantisce la massima flessibilità anche negli spazi più ristretti all’interno dell’intralogistica. Grazie al concetto di ricarica induttiva, la piattaforma è sempre pronta per l’uso, consentendo una ricarica flessibile durante i processi operativi.
Capacità di trasporto fino a tre tonnellate, espandibile a sei tonnellate
La robotica mobile è un fattore decisivo per l’ottimizzazione dei processi intralogistici. La KMP 3000P si basa sul successo della sua sorella minore, la KMP 1500P, aumentando la capacità di trasporto di una tonnellata e mezza. Con la capacità di movimentare fino a tre tonnellate, la KMP 3000P accede ad una vasta gamma di applicazioni per diverse industrie. Che si tratti della fornitura di materiali in produzione, dell’interconnessione dei processi senza nastri trasportatori o del classico trasporto da punto a punto, la KMP 3000P gestisce senza problemi il trasporto di componenti ingombranti e pesanti. La piattaforma mobile offre una soluzione anche per i carichi superiori a tre tonnellate: grazie alla tecnologia load-sharing, due piattaforme possono cooperare per trasportare fino a sei tonnellate complessive. Una delle due piattaforme diventa il veicolo principale, che stabilisce la direzione e coordina il movimento.
Capace di muoversi negli spazi più stretti
La KMP 3000P è dotata di un sistema di guida omnidirezionale, che le consente di muoversi in tutte le direzioni. “Questo rende la piattaforma estremamente flessibile. Può spostarsi anche in diagonale, permettendole di affrontare curve strette. Ciò è particolarmente vantaggioso in ambienti di produzione con spazi stretti”, spiega Julian Stockschlaeder, Responsabile del AMR Business Development presso KUKA. Quattro telecamere 3D integrate e due laser scanner offrono una visione a 360°, permettendo alla piattaforma di rilevare ostacoli e aggirarli facilmente. Questo non solo aumenta l’efficienza, ma migliora anche la sicurezza nei vari ambienti di lavoro.
Operatività ininterrotta 24/7 grazie alla ricarica induttiva
La migliore piattaforma è quella in grado di lavorare 24 ore al giorno, sette giorni su sette. La KMP 3000P soddisfa questo requisito grazie al suo sistema di ricarica induttiva. Ciò significa che la piattaforma può essere ricaricata senza fili sia in una stazione di ricarica centrale che in punti decentralizzati all’interno dell’area operativa. Ciò è reso possibile da piastre di ricarica induttiva posizionati nei vari punti sul pavimento del capannone. Sfruttando il piano operativo della KMP 3000P, eventuali pause nel ciclo di
lavoro – ad esempio durante il carico della macchina da parte del robot – possono essere sfruttate per ricaricare la piattaforma, garantendo così operatività continua 24/7.
New drive concept per ridurre gli sforzi di manutenzione
Il nuovo concetto di guida omnidirezionale della KMP 3000P assicura un funzionamento fluido e permette di raggiungere alte velocità. Ciascuna delle due unità motrici è composta da due ruote. La distribuzione del peso su due ruote riduce il carico su ogni singola ruota, diminuendo così l’usura. Oltre alla sostituzione dell’intera unità motrice, è possibile sostituire il battistrada di singoli rulli secondo necessità. Inoltre, l’uso di componenti standard disponibili in commercio facilita la manutenzione, rendendola semplice ed economica. “Se c’è qualcosa da sostituire, le parti sono facilmente accessibili: un portello di manutenzione consente un facile accesso all’interno della piattaforma”, afferma Julian Stockschlaeder.
Configurazione intuitiva e gestione intelligente della flotta con la famiglia di software KUKA.AMR La KMP 3000P viene configurata e controllata tramite la famiglia di software KUKA.AMR, che offre una soluzione intelligente per l’integrazione fluida dei robot mobili autonomi in applicazioni come logistica, produzione e magazzinaggio. KUKA.AMR consente la pianificazione dei processi, la gestione completa della flotta e il monitoraggio delle periferiche in un’unica soluzione, senza richiedere alcuna programmazione.
Flessibile, sicura, economica: con la KMP 3000P, KUKA amplia il suo portafoglio nel campo della robotica mobile autonoma.
SOLUZIONI STUDIATE PER AUMENTARE L’EFFICIENZA E LA PRODUTTIVITÀ DEI PROCESSI INTRALOGISTICI
L’esigenza di soluzioni innovative nella gestione del magazzino, dello stoccaggio, dello smistamento e del sollevamento dei materiali richiede sistemi sempre più automatizzati per la movimentazione delle merci. All’interno di questo mercato, il cablaggio ha un ruolo fondamentale, che continuerà a crescere nei prossimi anni: LAPP - leader nello sviluppo e produzione di soluzioni integrate nella tecnologia di connessione e cablaggio - ha riconosciuto per tempo le tendenze dell’intralogistica e nel 2023 si è classificata per la prima volta tra le aziende più importanti del settore in occasione di LogiMAT, la più grande fiera dell’intralogistica in Europa. Questo dimostra come le soluzioni LAPP siano studiate per aumentare l’efficienza e la produttività: cavi per posa mobile, soluzioni precablate pronte all’uso, componenti attivi come switch industriali sono solo alcuni esempi dell’offerta di LAPP per questo mercato. L’Azienda, infatti, offre un servizio a 360° per i propri clienti: dai componenti passivi all’analisi e collaudo della rete industriale, per favorire così il corretto funzionamento di processi come la movimentazione dei materiali, la raccolta e la distribuzione degli ordini, la gestione dei magazzini e la sicurezza dei lavoratori. La sfida è ottimizzare i processi intralogistici, che prevedono applicazioni altamente dinamiche e componenti particolarmente resistenti ai continui stress meccanici, soprattutto per quanto concerne i cavi: l’Azienda risponde con il servizio LAPP Harnessing Solutions, soluzioni integrate per un’intralogistica 4.0, sostenibile e sicura, in grado di ridurre i costi operativi.
La gamma di cavi precablati e i sistemi di collegamento integrati LAPP Harnessing Solutions si declina nelle seguenti famiglie: ÖLFLEX® CONNECT CABLES, per l’assemblaggio di precablati custom, ÖLFLEX® CONNECT SERVO, per cavi precablati secondo standard di mercato, progettati ad hoc con tecnologie innovative, a garanzia della massima qualità e schermatura e, infine, ÖLFLEX® CONNECT CHAIN, per l’assemblaggio di intere catene portacavi per progetti personalizzati.
Di particolare rilievo per l’ambito dei magazzini verticali è la gamma ÖLFLEX® CONNECT CHAIN, catene portacavi in nylon, acciaio o combinate, popolate di sistemi di collegamento plug and play (cavi elettrici, fibre ottiche, tubi idraulici ecc.) e utilizzate in molteplici sistemi di movimentazione o all’interno di robot, anche per ambienti gravosi. ÖLFLEX® CONNECT CHAIN è sinonimo di affidabilità, sia per l’elevata qualità di ciascun elemento assemblato, che rende la soluzione completa altamente performante, sia per i collaudi, garanzia di una funzionalità continua e costante nel
tempo. Infine, scegliendo LAPP Harnessing Solutions, i clienti potranno beneficiare di un montaggio, garantito nei tempi, da un unico partner e del più alto livello di qualità nell’integrazione dei cavi all’interno delle catene stesse.
Più in generale il cablaggio realizzato con le LAPP Harnessing Solutions permette di ottenere numerosi vantaggi, tra cui:
• miglioramento della produttività: un cablaggio plug&play efficiente e affidabile consente di ridurre gli errori di posa e i tempi di inattività dei macchinari e dei sistemi, migliorando così la produttività del magazzino;
• aumento dell’efficienza: un cablaggio ben progettato e realizzato consente di ottimizzare la disposizione dei cavi, facilitando la manutenzione e la riparazione dei sistemi;
• miglioramento della sicurezza: un cablaggio adeguato consente di ridurre il rischio di incidenti, proteggendo i lavoratori e i macchinari.
Si tratta di soluzioni integrate, complete e personalizzate da LAPP lavorando a stretto contatto con il cliente, per rispondere alle specifiche necessità: dallo studio, all’ingegnerizzazione del cablaggio per carrelli e macchinari, fino alla produzione e collaudo. In un paradigma in cui le nuove tecnologie richiedono l’utilizzo e la messa in opera di sistemi di cablaggio sempre più performanti, l’esperienza e la competenza dell’ufficio tecnico interno di LAPP giocano un ruolo centrale nell’offrire un servizio ad alto valore aggiunto per la valutazione preliminare del sistema, l’elaborazione dei disegni CAD del layout dei cavi, il supporto per la scelta dei prodotti, la gestione completa del progetto e la stesura della documentazione tecnica a corredo, quale garanzia di un cablaggio realizzato a regola d’arte e con tempi ottimizzati.
LAPP
MITSUBISHI ELECTRIC
LO STOCCAGGIO CUBICO INTELLIGENTE
Con il brand ONO Lean Logistics, Ambrosi si distingue come azienda veneta leader nella meccanica di precisione, combinando tecnologie avanzate e valorizzazione delle persone. Trasformatasi da officina meccanica per lavorazioni conto terzi in partner d’eccellenza tecnologica, l’azienda oggi guida un Gruppo impegnato in diversi settori, come automazione, logistica e AgriTech. Grazie a investimenti in macchinari, software, formazione e collaborazioni con aziende selettive e università portati a termine nel corso dell’ultimo decennio, Ambrosi ha consolidato un know-how trasversale, applicando competenze da un settore all’altro. L’impegno costante in ricerca e sviluppo mira a creare soluzioni innovative, garantendo una crescita sostenibile e un servizio altamente qualificato ai clienti.
Sistema brevettato di logistica evoluta
Una delle soluzioni innovative sviluppate da Ambrosi sono i magazzini per lo stoccaggio cubico ONO Lean Logistics, sistemi brevettati di logistica evoluta, che permettono agli operatori di ottimizzare la ricerca dei prodotti nel magazzino (sviluppato su tre assi, nello spazio e non solo in verticale), grazie al software intelligente che veicola i prodotti dove le persone hanno la loro postazione di lavoro, di carico o scarico. Questo sistema intelligente realizzato e commercializzato da Ambrosi include diverse soluzioni di automazione fornite da Mitsubishi Electric, dal PLC alle schede di controllo assi, fino ai servosistemi.
I magazzini automatici modulari ONO garantiscono la massima modularità e flessibilità: combinandosi tra loro permettono di modificare nel tempo la struttura del magazzino, salvaguardando così l’investimento già fatto. A differenza
dei tradizionali magazzini verticali, che non possono aumentare la loro capienza e struttura, quelli progettati e brevettati da Ambrosi sono in grado di espandersi in ogni direzione nel corso del tempo in base alle esigenze aziendali. Questa caratteristica permette di sfruttare per lo stoccaggio anche zone del magazzino normalmente inutilizzate o poco accessibili. Ogni modulo aggiunto si integra perfettamente, a livello sia di software che meccanico, con la struttura già esistente, permettendo lo scambio delle merci da un modulo all’altro, in qualunque direzione. Ciascun magazzino è configurabile per numero di moduli, dimensione dei cassetti, altezza, numero e posizione delle baie di carico/scarico, forma, design e materiale di rivestimento. Il tutto gestito, anche da remoto, da un potente software di intelligenza artificiale cloud based, per un controllo totale dell’inventario in stock e degli accessi autorizzati alle merci.
Il sistema ONO non è dedicato solamente allo stoccaggio di merci ma è integrabile direttamente nei processi di asservimento a linee di produzione o assemblaggio, con operatori umani o celle flessibili di produzione. L’ulteriore elemento di innovazione è rappresentato quindi dall’integrabilità della parte logistica con quella produttiva, rendendo possibile l’automazione completa dei sistemi.
Una partnership vincente Mitsubishi Electric ha supportato ONO nello sviluppo degli standard per il controllo e coordinamento degli assi, le motorizzazioni e i sistemi di logica programmabile. L’intelligenza del sistema consiste nella piattaforma di automazione MultiCPU iQR, che integra a bordo la CPU PLC per la gestione degli I/O presenti sulla macchina e la CPU Motion Control per il coordinamento degli assi. Le due CPU comunicano tra loro in
Un’immgine dell’impianto aperto
real time creando un unico sistema intelligente, estremamente potente e performante. I movimenti sono eseguiti dai servosistemi della famiglia MR-J4 che, con un’elevata banda passante pari a 2,5kHz e le funzioni integrate di autotuning e soppressione delle vibrazioni, riducono notevolmente le procedure di regolazione dei cinematismi meccanici del sistema.
L’estrema precisione del movimento è garantita dai servomotori della famiglia MR-J4 dotati di encoder assoluti a 22 bit da oltre 4 milioni di impulsi al giro. Il sistema è connesso tramite il Motion Bus SSCNET III/H su fibra ottica che elimina il problema dei disturbi elettrici, oltre a garantire alta velocità (150Mbaud), alta affidabilità ed elevata precisione. Un algoritmo derivato dai sistemi di supervisione del traffico aereo consente di gestire il traffico dei vassoi contenenti le merci in maniera ottimizzata, riducendo al minimo i tempi di accesso in funzione di priorità e tempestività richieste.
L’intelligenza aumentata che sovraintende il software di movimentazione e di gestione dei contenuti, unitamente al firmware sviluppato per i PLC di Mitsubishi Electric che coordina gli assi di movimentazione, consente di definire questi nuovi sistemi di logistica flessibile, veri e propri server di produzione. Per la realizzazione del sistema ONO la partnership con Mitsubishi Electric è stata un fattore determinante. La qualità, l’affidabilità, la velocità di configurazione e le prestazioni offerte hanno convinto Ambrosi a scegliere come partner Mitsubishi Electric, oltre ad altri fattori come la standardizzazione, la reperibilità dei componenti e il fatto di poter contare sul supporto di un’azienda globale, potendo offrire così al cliente finale grande rapidità per nuovi allestimenti ed eventuali modifiche in qualunque parte del mondo.
MURRELEKTRONIK
SOLUZIONI INTEGRATE PER IL CONTROLLO DEI PROCESSI LOGISTICI
Lo sviluppo e l’implementazione dell’automazione nei sistemi di magazzino possono offrire numerose opportunità. Dal punto di vista dei benefici, ciò può tradursi in un risparmio in termini di tempo per lo svolgimento delle operazioni che non devono essere più in modalità manuale. Il risultato è l’eliminazione degli errori di prelievo con un incremento di precisione e rapidità dei processi. Inoltre, negli ambienti di magazzino, la corretta gestione dello spazio è un aspetto di estrema importanza; sebbene in apparenza sembri non essere mai sufficiente per poter introdurre nuove soluzioni, come ad esempio flotte di AMR/AGV, l’automazione può realmente migliorarne l’efficienza e la gestione. L’implementazione di uno o più sistemi automatizzati consente, per prima cosa, di ottenere un ottimo rapporto costi/benefici, ma anche una scalabilità maggiore: la stragrande maggioranza delle soluzioni sono progettate per essere scalabili e modulari per permettere una facile e veloce espansione degli impianti in caso di necessità. Durante i processi, vengono generate grandi quantità di dati che devono essere raccolti ed elaborati per poter raggiungere livelli crescenti di efficienza nonché eliminare i cosiddetti colli di bottiglia. L’elaborazione dei dati consente di ottenere informazioni con cui predisporre strategie più efficaci al fine di restare competitivi nel tempo e nelle oramai fisiologiche mutazioni del mercato. Pertanto, la combinazione di differenti tecnologie è una ricetta vincente per generare soluzioni efficaci e modulari in grado di restituire feedback sotto forma di dati. Le tecnologie relative, ad esempio, al controllo, al machine vision o anche alla trasmissione dei dati sono state declinate da Murrelektronik in chiave decentralizzata. Spostando i dispositivi nelle immediate vicinanze dei processi si possono ottenere vantaggi spazio-temporali, poiché viene meno la necessità di quadri e armadi elettrici e risulta molto più semplice e veloce la messa in opera e la relativa manutenzione degli impianti. A questo scopo, soluzioni come Vario-X IPC, il pacchetto a supporto della visione industriale, come anche la famiglia di moduli bus di campo con tecnologia IO-Link, possono essere combinate fra loro per consentire un totale controllo di processo. Vario-X IPC è la configurazione Vario-X che si trasforma in un PC industriale versatile, impiegabile all’interno delle macchine o integrato in una rete di controllo di livello superiore. Con una potente CPU quad-core è possibile
raggiungere tempi di ciclo brevi, gestire grandi quantità di dati e ottenere il controllo di macchinari e sistemi con la funzionalità PLC di CODESYS V3. Vario-X IPC può essere utilizzato sia come EDGE gateway che come EDGE controller, per la preelaborazione dei dati e la trasmissione, dal sensore fino al cloud. Per la trasmissione dati Vario-X IPC dispone di un’ampia gamma di interfacce fisiche (PROFINET ed EtherNet/IP Device, ecc..) e può essere configurato modularmente per la distribuzione intelligente dell’alimentazione ai dispositivi.
Se il controllo del processo è fondamentale, lo sono anche i sistemi di acquisizione e riconoscimento: uno switch Xelity Hybrid, un distributore di segnale e di alimentazione NEC CLASS2 e una master box costituiscono il pacchetto Murrelektronik dedicato alla gestione e alimentazione dei sistemi di visione con più di una telecamera (master compresa) e il sistema di illuminazione. Per la raccolta e trasmissione delle informazioni, Murrelektronik propone i moduli master IO-Link come MVK Pro e IMPACT67 e la tecnica di cablaggio alimentazione/segnale con la famiglia M12 Y. I moduli master consentono di collegare fra loro i dispositivi IO-Link rendendo le reti di comunicazione industriale estremamente flessibili, molto più semplici e ordinate, diminuendo i costi di installazione dell’hardware. La combinazione di questi prodotti può essere declinata in moltissime applicazioni. Ad esempio, le rulliere per la movimentazione di colli o merci, possono prevedere più itinerari che collegano le varie aree di un magazzino in modo che tutto il materiale che vi transita sia indirizzato, tramite punti di scambio, nel punto corretto, come anche far percorrere svariati itinerari in modo da creare percorsi ottimizzati sia per l’inbound che per l’outbound. Un’applicazione di questo tipo prevede quindi molti processi: controllo, riconoscimento, azionamento e gestione di segnali e alimentazione. Tutti i processi devono essere combinati fra loro per poter svolgere in maniera sincrona tutti i compiti e restituire anche dati fruibili. Le soluzioni Murrelektronik consentono la messa in opera nelle immediate vicinanze del processo pertanto avremo Vario-X IPC per il controllo, il pacchetto Vision per la gestione dei sistemi di visione e riconoscimento, i moduli master MVK Pro, IMPACT67 e i cablaggi M12 Y per la distribuzione di segnali per l’azionamento, l’alimentazione di tutti i dispositivi e la trasmissione dei dati.
La gamma di sistemi di visione di Murrelektronik HR
SICK
SAFEVISIONARY2: DALLA SICUREZZA 2D A QUELLA 3D,
VERSO LA DYNAMIC SAFETY
Con la crescita dell’automazione industriale, garantire ambienti di lavoro sicuri per operatori e robot autonomi è una sfida cruciale. In contesti privi di barriere fisiche, nei quali è necessario che i robot si muovano liberamente, sistemi di sicurezza avanzati, come i sensori 3D, diventano essenziali per prevenire incidenti e assicurare continuità operativa. Grazie all’evoluzione tecnologica dei sistemi di sicurezza, dal rilevamento 2D offerto dai sensori LiDAR alla più sofisticata scansione 3D, è possibile migliorare precisione, sicurezza e interattività nei luoghi di lavoro. La safeVisionary2 di SICK rappresenta un’innovazione di eccellenza, consentendo un rilevamento ambientale in tre dimensioni e ridefinendo gli standard di sicurezza nella collaborazione uomo-robot.
Sicurezza 2D, che cos’è la dynamic safety
La dynamic safety, essenziale nell’automazione industriale e logistica, garantisce efficienza e sicurezza, adattandosi alle variazioni dell’ambiente di lavoro in tempo reale, a differenza degli approcci tradizionali, statici e predefiniti. Questo principio si basa sull’uso di sensori avanzati e intelligenza artificiale per monitorare continuamente lo spazio di lavoro, identificando rischi emergenti e adattando le operazioni delle macchine, come rallentamenti o arresti in presenza di operatori, o modificando i percorsi dei veicoli automatizzati per prevenire collisioni. Questa migliore percezione dell’ambiente, abilitata da strumenti e logiche di dynamic safety, migliora notevolmente la protezione dei lavoratori e l’integrità delle attrezzature, diminuendo i tempi di inattività e accrescendo l’efficienza produttiva. Un’innovazione che segna un avanzamento verso ambienti di lavoro più intelligenti e reattivi, promuovendo una collaborazione più
sicura e armonica tra tecnologia e personale.
Da una sicurezza
2D a una 3D: l’evoluzione della safety nell’era dell’automazione
I sensori 2D LiDAR hanno rivoluzionato la safety industriale, offrendo un rilevamento preciso di ostacoli e personale in tempo reale. Questi dispositivi, tramite fasci laser, mappano l’ambiente circostante su un piano, permettendo la creazione di zone di sicurezza dinamiche attorno a macchinari e percorsi di lavoro. L’evoluzione verso gli scanner laser 3D ha ulteriormente potenziato queste capacità. Mentre i sensori 2D si limitano a un piano, gli scanner 3D forniscono una visione completa dell’ambiente, rilevando oggetti e persone in tre dimensioni. Ciò consente una valutazione più accurata dei rischi, migliorando la prevenzione degli incidenti. La transizione dai sensori 2D ai laser scanner 3D ha significato un salto qualitativo nella gestione della sicurezza industriale, permettendo non solo di individuare ma anche di predire dinamicamente potenziali pericoli, migliorando l’efficienza operativa e riducendo i rischi per gli operatori.
Maggior sicurezza e dinamicità con safeVisionary2
La safeVisionary2 di SICK rappresenta un salto qualitativo nella sicurezza industriale grazie alla sua tecnologia 3D ToF (Tempo di Volo), certificata Performance Level c secondo la norma EN13849-1.
Questa camera di visione 3D trasforma l’approccio alla sicurezza, offrendo un rilevamento ambiente tridimensionale che amplia significativamente la produttività, specialmente in contesti di automazione
con robot mobili e nella collaborazione uomorobot. A differenza dei tradizionali sensori LiDAR 2D, safeVisionary2 monitora uno spazio tridimensionale, migliorando la disponibilità dei robot mobili e riducendo i rischi di collisione non solo sul piano orizzontale ma anche in altezza. Un aspetto cruciale, poiché permette, in molti casi, un riavvio automatico dei sistemi dopo interruzioni, minimizzando i tempi di fermo. Inoltre, la protezione laterale, durante manovre di rotazione e svolta, aumenta la sicurezza personale, rendendo le operazioni più sicure e fluide, soprattutto, in fasi critiche come il carico e lo scarico.
Rivoluzione nella collaborazione uomo-robot
SafeVisionary2 rivoluziona la collaborazione tra uomo e robot grazie al suo sistema rilevamento 3D avanzato, che riduce le distanze di sicurezza attorno ai robot collaborativi, poiché la camera è in grado di rilevare il busto delle persone, e minimizza i rischi di movimento sopra o sotto le zone pericolose. Questo aspetto consente una vera e propria collaborazione tra uomini e macchine, permettendo ai robot di operare a velocità ridotte ma senza fermarsi completamente in prossimità degli operatori.
La tecnologia di safeVisionary2 estende la protezione anche all’altezza della testa, facilitando operazioni congiunte in sicurezza, e offrendo campi di protezione e di allarme avanzati per la sicurezza dei percorsi e la rilevazione di pericoli dei robot mobili (AMR), quali cadute da scale o rampe. Resistente e affidabile in diversi ambienti luminosi, SafeVisionary2 rappresenta una soluzione innovativa per un manifatturiero sicuro, efficiente e dinamico.
I dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un dettaglio
È un principio che applichiamo in tutte le nostre creazioni da oltre 100 anni. Progettiamo soluzioni personalizzate di rettificatura senza centri che si distinguono per forte identità e grande attenzione ai dettagli. Garantiamo sempre processi di rettificatura perfetti “al micron”, e la perfezione non è un dettaglio.
Rettificatrici Ghiringhelli S.p.A.
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(Leonardo da Vinci)
IL FUTURO DEL MANIFATTURIERO: INNOVAZIONE, SOSTENIBILITÀ E
I tecnologie emergenti
MECSPE RITORNA A BOLOGNAFIERE DAL 5 AL 7 MARZO 2025, METTENDO AL CENTRO DELLA SUA 23ª EDIZIONE L’INDUSTRIA 5.0 E LE NUOVE FRONTIERE DELL’INNOVAZIONE
TECNOLOGICA E DELLA SOSTENIBILITÀ di
Cristina Gualdoni
Il settore manifatturiero italiano sta affrontando una trasformazione epocale grazie all’integrazione di tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale (AI) e il Digital Twin, sostenute dalle misure del Piano Transizione 5.0. La fiera MECSPE offrirà un’opportunità unica per le aziende che desiderano approfondire queste tematiche e sviluppare strategie vincenti per il futuro.
Digital Twin e Intelligenza Artificiale: il nuovo paradigma produttivo L’AI sta rivoluzionando il settore manifatturiero, con il 63% degli imprenditori che prevede un impatto positivo sulle loro attività. Dalla progettazione alla manutenzione predittiva, queste tecnologie stanno ottimizzando i processi produttivi, riducendo costi e aumentando l’efficienza. Il Digital Twin, in particolare, consente di replicare virtualmente gli impianti industriali, migliorando la gestione delle risorse e prevenendo guasti.
Durante la fiera, il convegno “Dall’AI alla fabbrica: semplificare i processi con esempi concreti” offrirà approfondimenti su queste tecnologie, con la partecipazione di esperti come Francesco Cadini del Politecnico di Milano e Giacinto Fiore, fondatore della community “IA Spiegata Semplice”.
Un’edizione all’insegna di Industria 5.0
Dopo il successo della precedente edizione, con quasi 70.000 visitatori e oltre 2.000 aziende espositrici, MECSPE 2025 si conferma un punto di riferimento per l’innovazione e la crescita del settore. Con 13 saloni tematici distribuiti su 92.000 mq, l’evento offrirà un’ampia gamma di iniziative, tra cui momenti di networking, formazione per i giovani e presentazioni di tecnologie all’avanguardia.
L’evento prenderà il via con la presentazione dell’Osservatorio MECSPE sull’industria manifatturiera, fornendo un quadro aggiornato dello stato del settore e delle prospettive future. Tra le iniziative di punta, il MECSPE LAB - Spazio Innovazione e il Percorso Obiettivo Sostenibilità, pensati per supportare le aziende nel loro percorso di tra-
sformazione digitale ed ecologica.
Piano Transizione 5.0: un’opportunità per il manifatturiero
Il Piano Transizione 5.0, con un finanziamento di 6,3 miliardi di euro, sta incentivando l’adozione di tecnologie per l’efficienza energetica, la formazione avanzata e la produzione sostenibile. Secondo l’Osservatorio MECSPE, il 54% delle imprese investirà per migliorare il risparmio energetico, mentre il 37% punterà sulla formazione per agevolare la digitalizzazione.
MECSPE 2025 rappresenterà un’opportunità chiave per comprendere come sfruttare al meglio questi incentivi e integrare le nuove tecnologie nei processi aziendali, garantendo competitività e sostenibilità.
ASCOMUT e il “Villaggio delle Sinergie”
L’Associazione Italiana Macchine Tecnologie e Utensili (ASCOMUT) torna per il 19° anno a MECSPE con il “Villaggio ASCOMUT”, un’area espositiva dedicata alle soluzioni più innovative per il settore della macchina utensile, dell’utensileria e della metrologia.
Le previsioni per il 2025 sono incoraggianti: il settore delle macchine utensili italiane è in crescita, con l’Italia che si posiziona tra i Paesi europei con le migliori prospettive. Il “Villaggio ASCOMUT” presenterà l’iniziativa “Campioni di Sinergie”, un progetto che valorizza la collaborazione tra imprese per la creazione di soluzioni innovative e sostenibili.
Attraverso la condivisione di conoscenze, l’integrazione digitale e la sperimentazione tecnologica, le aziende coinvolte dimostreranno come la sinergia sia un elemento chiave per affrontare le sfide del mercato in continua evoluzione.
Un modello di innovazione collaborativa che può rappresentare un punto di riferimento per l’intero comparto industriale.
MECSPE 2025 si conferma così l’evento imperdibile per chi vuole restare al passo con le nuove tendenze tecnologiche e abbracciare il futuro dell’industria manifatturiera.
SOLUZIONI DALLE AZIENDE
GROB PAD 19 – STAND B52
L’AUTOMAZIONE FIRMATA GROB A MECSPE
Tecnologie e sistemi di automazione GROB saranno in mostra a MECSPE, la principale fiera italiana dedicata all’industria manifatturiera. Sostenibilità, innovazione e formazione i focus della 23ª edizione, suddivisa in 13 saloni tematici espressione delle principali filiere della meccanica. GROB si inserisce in questo scenario come uno dei grandi protagonisti globali nella produzione di sistemi di automazione e macchine utensili. Un comparto che dopo il calo dello scorso anno prevede nel 2025 una crescita sul mercato italiano del 7,2% (fonte: Ucimu-Sistemi per Produrre), mentre a livello internazionale – secondo Oxford Economics – si stima un incremento della domanda dell’8%, che consentirà di raggiungere un valore del mercato di circa 73,6 miliardi di euro.
In fiera l’azienda tedesca porterà G150, il più piccolo tra i suoi centri di lavoro
universali a 5 assi, ma anche il più flessibile. Una macchina che raggiunge il giusto bilanciamento tra efficienza e flessibilità, e che si adatta senza problemi a lavorazioni di precisione in differenti settori: meccanica generale, stampi e matrici, industria medicale ma anche aerospazio.
Una soluzione che mantiene alte performance sia su lavorazioni a tiratura limitata, che nella produzioni in serie di grandi lotti. Ideale quindi per assorbire, senza problemi, ogni variazione nei volumi di produzione.
G150 si distingue per la cinematica orizzontale e per l›accessibilità che consente il serraggio multiplo e l’uso di utensili standard corti, con tempi passivi ridottissimi.
La particolare disposizione degli assi permette di lavorare sia a tavola capovolta che in sottosquadro fino a +45°, garantendo un’accessibilità
ottimale e possibilità pressoché illimitate nella lavorazione del pezzo.
Con un assorbimento ideale delle forze di taglio, un completo scarico dei trucioli e una modalità di gestione che garantisce una lunga durata degli utensili.
Il centro di lavoro a controllo numerico G150 eccelle nelle operazioni di fresatura e tornitura, ma anche nel monitoraggio delle lavorazioni. All’elevato livello di personalizzazione, con diverse soluzioni di automazione in base alle necessità, si abbina, infatti, una grande capacità di controllo grazie alle applicazioni web modulari GROBNET4Industry, che consentono di mettere in rete e digitalizzare le operazioni, incrementando l’efficienza dell’intera produzione e garantendo trasparenza e controllo di ogni fase di lavorazione.
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KP Kleen Power
IL LAVAGGIO DEL FUTURO… ADESSO
• Ulteriore riduzione del consumo energetico del 30%
• Pompe a vuoto potenziate esenti da manutenzione
• Distillatore principale raddoppiato
• Sistema di riscaldamento innovativo
• Drastica riduzione del tempo ciclo
• Nuovo software di gestione intuitivo
• Riduzione degli ingombri esterni
• Accesso facilitato per la manutenzione
• Nuovo design
IGUS PAD. 30 – STAND D40
PIÙ EFFICIENZA, MENO COSTI, MASSIMA SOSTENIBILITÀ
Igus sarà protagonista nell’area dedicata all’automazione e alla robotica, dove presenterà una gamma completa di prodotti e sistemi progettati per aumentare l’efficienza e ridurre i costi delle automazioni industriali.
“Da sempre igus non vuole essere solo un semplice fornitore di componenti, ma si propone come partner affidabile per chi cerca innovazione e ottimizzazione dei processi produttivi”, spiega Marcello Mandelli, Country Manager di igus Italia.
“Grazie a un’offerta ampia e diversificata, che spazia da catene portacavi e cavi chainflex, da cuscinetti e guide lineari fino a sistemi di automazione industriale, supportiamo i clienti con soluzioni integrate in grado di migliorare processi e ridurre i costi, garantendo un valore aggiunto significativo alle singole applicazioni”.
Sinergia e innovazione al servizio dei clienti
Tra i punti di forza di igus c’è la capacità di rispondere non solo a esigenze specifiche, ma di integrare soluzioni complementari che ottimizzano l’intero processo produttivo. “Ad esempio, chi si rivolge a noi per una catena portacavi può scoprire che siamo in grado di offrirgli anche sistemi lineari o cuscinetti a strisciamento, creando sinergie che aumentano l’efficacia delle singole soluzioni”, aggiunge Mandelli. “Inoltre, la nostra esperienza tecnica e la capacità di anticipare i bisogni delle aziende ci permettono di sviluppare sistemi customizzati per ogni cliente”.
Le novità firmate igus in mostra a mecspe 2025 Materiali esenti da PFAS per una produzione efficiente e sostenibile igus presenta i nuovi cuscinetti a strisciamento esenti da lubrificazione e privi di PFAS. Realizzati con il nuovo materiale iglidur JPF, garantiscono prestazioni paragonabili a quelle ottenute con il materiale ad alta resistenza iglidur J, con il vantaggio di essere esenti da PTFE. Nel contesto di normative sempre più severe sui PFAS, questa soluzione assicura un funzionamento a secco a basso attrito, riducendo l’impatto ambientale e migliorando le performance. Catene portacavi E2.1 ed E4.Q: massima versatilità per un’ampia gamma di applicazioni industriali
In ambito di catene portacavi, due le proposte di punta che igus presenterà a Mecspe 2025. Da un lato, la nuova generazione di catene della serie E2.1 che assicurano prestazioni eccellenti per applicazioni con carichi medi. Con maggiore spazio utile, funzionamento silenzioso e una durata d’esercizio estesa, queste catene sono ideali in molti campi, tra i quali la movimentazione dei materiali, le macchine edili e le macchine per la plastica.
Altro fiore all’occhiello della gamma igus, le catene portacavi della serie E4.Q, progettate per carichi pesanti, che combinano leggerezza, modularità e resistenza. Grazie a un design che diminuisce del 40% i tempi di montaggio, al peso ridotto e all’ampia varietà di componenti e accessori disponibili, queste soluzioni offrono un’eccezionale versatilità per applicazioni che vanno dall’ingegneria meccanica alla tecnologia per la movimentazione dei robot, dagli impianti di depurazione fino alla movimentazione di materiali pesanti.
Cavi ibridi chainflex precablati I cavi ibridi combinano un cavo servomotore per la trasmissione di potenza con un cavo encoder integrato. Per soddisfare la crescente domanda di componenti plug&play, igus offre cavi ibridi chainflex disponibili in qualsiasi lunghezza richiesta e forniti come readycable: pronti per l’installazione senza necessità di ulteriori fasi di cablaggio. Questi cavi sono compatibili con i sistemi di azionamento dei principali OEM.
Tecnologia lineare: ZLX e SLR per applicazioni avanzate
Tra le novità proposte dalla Business Unit dedicata alla tecnologia lineare, igus presenta l’attuatore a cinghia dentata drylin ZLX ad alte prestazioni. Compatto, robusto ed esente da lubrificazione, è contraddistinto da un profilo in alluminio anodizzato con una geometria completamente nuova che ne semplifica l’installazione.
In mostra allo stand igus anche i nuovi moduli lineari SLR che combinano una maggiore capacità di carico con un design robusto e compatto. Dotati di tecnologia dryspin per un funzionamento silenzioso, offrono configurazioni flessibili, come sistemi multi-slitta e setup XY/XZ, garantendo prestazioni ottimali anche in spazi ridotti.
I cavi ibridi chainflex possono essere realizzati nella lunghezza desiderata e forniti sotto forma di readycable.
Progettate per carichi pesanti, le catene portacavi della serie E4.Q di igus combinano leggerezza, modularità e resistenza.
MAYR PAD. 30 – STAND C83
COMPONENTI INTELLIGENTI A MECSPE 2025
Mayr, filiale della multinazionale tedesca leader nel segmento motion control e trasmissioni di potenza, non poteva mancare a Mecspe , importante occasione di incontro per il mondo dell’industria meccanica.
L’esposizione di soluzioni Mayr rifletterà i risultati ottenuti dall’incessante ricerca e sviluppo che la Casa madre porta avanti e che come sempre si è svolta ad ampio raggio, riguardando prodotti per tutti i settori: per questo i visitatori, quale che sia il segmento dell’industria meccanica in cui operano, potranno trovare soluzioni di loro interesse.
L’offerta di prodotti a catalogo Mayr è talmente variegata da soddisfare la maggior parte delle richieste, ma la consapevolezza in caso di necessità di poter contare su un fornitore competente per sviluppare prodotti ad hoc, in tempi rapidi e con caratteristiche tecniche tali da poter mantenere le promesse, è sicuramente rassicurante.
I visitatori troveranno quindi non solo le versioni a catalogo delle soluzioni, ma un team di tecnici competenti e aggiornati in grado di comprendere esigenze particolari, come velocità particolarmente elevate e con rapporti di coppia crescenti rispetto al passato. Mayr è sempre a disposizione per progettare e realizzare in tempi rapidi prodotti adatti a queste impegnative condizioni di lavoro.
Soluzioni intelligenti per il monitoraggio
Reduci dal successo dell’anno scorso, le soluzioni smart di Mayr – in particolare ROBA-drive-checker, giunto con sensoristica integrata per il monitoraggio delle trasmissioni di potenza, e ROBA-brake-checker, modulo per il monitoraggio dei freni – saranno presentate nelle loro versioni più evolute, con software aggiornati.
ROBA-drive-checker sarà in mostra in un allestimento interattivo che permetterà ai visitatori di apprezzare l’intuitività dell’interfaccia e la varietà di grandezze monitorabili. L’interesse per i componenti in grado di registrare e trasmettere dati rilevanti è presente da qualche tempo ma è di recente che ha conosciuto un picco, con un
conseguente sviluppo del mercato; i tecnici Mayr continuano a lavorare queste soluzioni, perfezionandole e ampliandone le possibilità di utilizzo.
Leggeri e veloci
A Mecspe troveranno anche spazio i giunti e limitatori di coppia in alluminio: un buon numero di soluzioni Mayr è già disponibile nella versione in metallo leggero, ma i progettisti dell’azienda non si fermano. I componenti in alluminio sono infatti in aumento, per soddisfare la crescente domanda di utilizzo in applicazioni ad alta velocità e consentire ai produttori di impianti e macchinari di trovare in Mayr un partner sempre al passo con le loro esigenze.
Ambiente al centro
Le soluzioni leggere richiedono anche un minor consumo di energia per la loro movimentazione, con evidenti effetti benefici per l’ambiente: un aspetto al quale Mayr presta da sempre attenzione.
Ne deriva anche l’interesse dell’azienda per le soluzioni destinate agli impianti per il riciclo dei prodotti a fine vita: non si tratta solo di un segmento destinato a crescere, ma soprattutto di un’attività che si inserisce nel contesto di un’economia sempre più circolare e di un’attenzione all’utilizzo equilibrato delle risorse che Mayr ha fra i propri obiettivi. Fra le offerte di Mayr che consentono un certo risparmio energetico ci sono anche i webinar, occasioni di formazione fruibili senza doversi sposare dalla propria scrivania: oltre alla comodità, naturalmente, sono apprezzati per i contenuti pratici e la possibilità di interagire con relatori esperti ottenendo rispose in tempo reale ai propri quesiti e preziose indicazioni per utilizzare al meglio le soluzioni Mayr nei propri progetti.
Iscrizioni in crescita e feedback eccellenti incoraggiano l’azienda a proseguire, sviluppando di nuove occasioni di incontro e formazione: i tecnici Mayr rimangono aperti a suggerimenti riguardo alle tematiche di maggior interesse per rifletterle nei limiti del possibile di riflettere nell’offerta di corsi online.
ROSA
ERMANDO
PAD. 14 – STAND D26
TECNOLOGIA AFFIDABILE
Qualità ed efficienza energetica saranno i principali temi proposti dal noto costruttore di rettificatrici tangenziali Rosa Ermando alla 23esima edizione di MECSPE. In mostra la rettificatrice Steel, come esempio concreto del suo un approccio produttivo basato su una forte verticalità, che assicura un controllo rigoroso e approfondito di ogni fase strategica della costruzione delle macchine.
Quando si parla di Rosa Ermando, ci sono almeno due aspetti fondamentali, diventati nel tempo le colonne portanti del suo modus operandi. Da un lato, la sua capacità di realizzare soluzioni tecnologiche, frutto di un’attenta interpretazione delle esigenze produttive degli utilizzatori. E, dall’altro, la messa a punto di un modello produttivo altamente verticalizzato, che garantisce un controllo estremamente rigoroso e approfondito su tutte le fasi di costruzione delle macchine. È per parlare di questi temi, oltre che di efficienza energetica, che Rosa Ermando torna alla 23esima edizione di MECSPE e lo fa portando con sé la rettificatrice Steel, una soluzione che ben rappresenta i valori aziendali.
Precisa, affidabile e versatile
La Steel è una soluzione avanzata per lavorazioni di rettifica con procedimento pendolare, un sistema che alterna il movimento della tavola tra due posizioni, ottimizzando così i tempi ciclo e garantendo finiture di alta precisione su pezzi di grandi dimensioni o geometrie complesse. Progettata per soddisfare le esigenze delle rettifiche in piano e di profili, questa macchina si distingue per precisione, affidabilità e versatilità, tre caratteristiche fondamentali che la rendono una scelta imprescindibile per
diverse applicazioni nei settori industriali più esigenti, tra cui la meccanica di precisione, la costruzione di utensili per presse piegatrici e la produzione di stampi per piastrelle e stampi meccanici. Con una lunghezza rettificabile fino a 2100 mm, una larghezza di 750 mm e un’altezza di lavoro fino a 800 mm (con mola nuova), assicura prestazioni eccellenti anche nelle lavorazioni più impegnative.
Soluzione compatta e versatile, la macchina è equipaggiata con
il CNC Sinumerik
One di Siemens e può essere utilizzata anche in modalità conversazionale, grazie a un sistema sviluppato da Rosa Ermando sulla base di oltre sessant’anni di esperienza nel settore della rettifica, nonché frutto dell’expertise consolidata dei suoi marchi Rosa GrindTech e Favretto GrindTech.
Sostenibilità
Novità recente è l’integrazione opzionale di una funzione avanzata che consente di misurare in tempo reale l’assorbimento energetico della macchina. Il dato raccolto può essere analizzato in modalità cumulativa, calcolando il consumo energetico totale, oppure in modo differenziato, misurando l’assorbimento energetico di specifici componenti o fasi di lavorazione. Il dispositivo di gestione energetica, disponibile per tutte le macchine Rosa GrindTech e Favretto GrindTech, offre la possibilità di visualizzare e storicizzare in dettaglio i flussi e i consumi energetici, consentendo di individuare eventuali misure di efficientamento, ottimizzare il fabbisogno energetico, effettuare previsioni sui consumi futuri e confrontare l’efficienza tra diverse unità produttive.
La Steel integra, infine, anche la funzione Start&Stop per la gestione della centralina idraulica che muove la tavola della macchina. Questa funzione spegne la centralina durante i tempi morti (come durante il setup), riducendo così il consumo energetico, e la riattiva quando necessario. Il funzionamento della centralina è inoltre modulato in base alla potenza richiesta, contribuendo alla riduzione dei costi operativi.
La Steel di Rosa GrindTech è una soluzione avanzata per lavorazioni di rettifica con procedimento pendolare.
Rosa Ermando sarà presente alla 23esima edizione di MECSPE, padiglione 14, stand D26.
Grande Sicurezza certificata
SITEMA leader mondiale per freni e bloccaggi lineari anticaduta
Per l´uomo e Macchina
La tecnologia di serraggio autostringente per le teste di bloccaggio e freni anticaduta
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SCHUNK PAD.16 – STAND B36 - PAD.30 – STAND B54
L’AUTOMAZIONE
PER LE LAVORAZIONI MECCANICHE: IN TRANSIZIONE VERSO L’EFFICIENZA E LA SOSTENIBILITÀ
Alla prossima
MECSPE, SCHUNK, fedele al suo motto “Hand in hand for tomorrow”, presenterà una serie di prodotti che renderanno i vostri processi produttivi più efficienti e vi accompagneranno mano nella mano verso un futuro aziendale più sostenibile.
L‘automazione è la chiave per produrre in modo produttivo ed economico per contrastare la carenza di personale qualificato e la pressione sui costi. Ma l‘automazione non inizia dalla macchina. Per sfruttare appieno le potenzialità della macchina, è essenziale garantire affidabilità e velocità anche durante le operazioni di asservimento, carico e scarico e di bloccaggio pezzo. SCHUNK, specialista di bloccaggio pezzo e utensili e di presa e di automazione, offre un‘ampia gamma di componenti, necessari per la produzione automatizzata all‘interno della macchina e per il machine tending. E non solo: SCHUNK supporta ogni cliente con un solido know-how sui componenti e sulle applicazioni indirizzando il cliente nella scelta e nella progettazione della soluzione di automazione ottimale per la sua produzione.
decisivo. Alla prossima MECSPE SCHUNK presenterà diverse soluzioni di asservimento automatizzato delle macchine, dalla più semplici alla più complessa. Inoltre, i visitatori potranno sperimentare esempi live di manipolazione automatizzata dei pezzi con soluzioni davvero innovative, come il 2D Grasping Kit, premiato lo scorso anno con l‘HERMES Award 2024, che consente d’implementare processi automatizzati per la presa affidabile di pezzi disposti in modo casuale, grazie all’intelligenza artificiale. Una novità assoluta è, inoltre, la pinza meccatronica a 3 griffe EZU: questa
Dalla semplice gestione degli utensili alla lavorazione intelligente Il giusto processo di automazione dipende da diversi parametri: gli spazi, le dimensioni dei lotti e la varianza dei pezzi, ad esempio, giocano un ruolo
pinza robusta e resistente è perfettamente adatta a condizioni di lavoro difficili come quelle della lavorazione meccanica e gestisce pezzi cilindrici di varie dimensioni senza perdita di forza di presa. Una varietà di interfacce di comunicazione, moduli funzionali PLC e plug-in di rinomati produttori di robot garantiscono una facile integrazione.
Maggiore libertà nel bloccaggio del pezzo
Nella sua linea di prodotti per la tecnologia di bloccaggio pezzo, SCHUNK offre anche soluzioni di bloccaggio manuali, automatici e intelligenti per quasi tutte le applicazioni. Ad esempio, con i mandrini autocentranti ad azionamento manuale a 4 griffe con sistema di compensazione ROTA-ML flex 2+2 è possibile bloccare qualsiasi geometria di pezzo. La gamma di prodotti è stata rivista a partire dalla dimensione 500 mm di diametro: le altezze dei mandrini sono state ridotte fino al 30% e quindi il peso dei mandrini è diminuito fino al 40%. Ciò offre agli utenti una maggiore libertà in termini di dimensioni e peso del pezzo da lavorare.
Con KONTEC KS-H-LH, SCHUNK lancia infine una morsa a corsa lunga compatta e robusta ad azionamento idraulico con una forza di serraggio complessiva di 80 kN. Si ottiene così un campo di serraggio da 20 a 345 mm con una corsa di serraggio idraulica di 110 mm. Inoltre, dati come la misurazione del percorso o la pressione dinamica possono essere trasferiti al controllo della macchina tramite IO-Link.
La robusta pinza universale meccatronica EZU a 3 dita funziona in modo affidabile anche in ambienti difficili. Grazie alle numerose varianti, è versatile nell‘uso e facile da integrare.
Più snello: i mandrini di compensazione a 4 griffe ROTA-ML flex 2+2 sono fino al 40% più leggeri delle versioni precedenti, ma sempre più resistenti.
WERMA PAD. 30 – STAND C54
A BOLOGNA CON UNA VASTA GAMMA DI INNOVAZIONI
L’attenzione si concentrerà sull’innovativa serie “LineLIGHT Fusion”, una nuova soluzione completamente integrabile per i costruttori di macchine e impianti che si integra perfettamente nel design delle macchine e degli impianti moderni. I visitatori potranno anche sperimentare dal vivo “WeASSIST”, la soluzione intersettoriale e basata su cloud per il monitoraggio e l’ottimizzazione di tutti i processi, e metterla alla prova in loco.
Tra le altre novità, l’apparecchio da incasso compatto MC 55
LED, ora disponibile anche in versione touch e con funzioni aggiuntive intelligenti, nonché la nuova versione a 6 livelli della torre di segnalazione LED “eSIGN” e la linea sottile di torri di segnalazione “RST”.
LineLIGHT Fusion: il design incontra l’efficienza
Questa serie integra la visualizzazione degli stati della macchina direttamente nella superficie della stessa ed è quindi ideale per i produttori di macchine e sistemi che tengono a un design coerente e accattivante. La superficie liscia dell’esclusivo modulo luminoso è a filo con l’alloggiamento della macchina e garantisce così un aspetto moderno, chiaro e funzionale. LineLIGHT Fusion si distingue dalle soluzioni convenzionali, spesso montate a posteriori, e convince come unità visiva con l’involucro della macchina.
WeASSIST - ottimizzazione dei processi in un minuto!
WeASSIST è la soluzione innovativa e trasversale plug & play per il monitoraggio completo e permanente di tutti i processi produttivi e logistici, basata su cloud, facile da installare, rapida da adattare e ampiamente scalabile. Che si tratti di macchine o impianti, di logistica delle spedizioni o di postazioni di lavoro manuali, WeASSIST di WERMA garantisce la trasparenza, in modo digitale e in tempo reale. Questo aiuta a identificare i problemi prima che si presentino e a ottimizzare i processi in modo sostenibile.
WeASSIST di WERMA è la soluzione ideale per tutte le aziende che vogliono portare la piena trasparenza nell’intera catena del valore.
La soluzione cloud intersettoriale è composta da hardware e software e rende il networking e l’Industria 4.0 una realtà - in modo rapido, semplice e senza bisogno di consulenze, installazioni complesse o programmazione. È possibile implementare facilmente un monitoraggio completo e un’ottimizzazione coerente di tutti i processi produttivi, in modo digitale, basato sul cloud e scalabile in qualsiasi momento.
MC 55: lampada LED compatta da incasso con versione touch e funzioni aggiuntive intelligenti
Un altro punto di forza: questa soluzione di segnalazione unica soddisfa i severi requisiti di igiene e protezione, riducendo al minimo i bordi sporchi ed evitando le aperture. Inoltre, LineLIGHT Fusion garantisce un’indicazione chiara e affidabile degli stati della macchina e del funzionamento grazie all’illuminazione omogenea del corpo luminoso dal design accattivante. I moduli stessi sono flessibili e personalizzabili: possono essere configurati con incrementi di 50 mm tra 100 mm e 1.500 mm, offrendo una gamma di applicazioni estremamente ampia.
La fortunata famiglia di prodotti MC di WERMA convince con fino a sette colori in una sola luce ed è disponibile in due diverse dimensioni, con o senza acustica aggiuntiva. Grazie all’elevato grado di protezione IP69K e all’omologazione UL per il mercato statunitense, può essere utilizzata anche in condizioni estreme in tutto il mondo. WERMA amplia la serie compatta MC con due nuovi modelli: MC55 Touch e MC55 Touch Smart. Entrambe le varianti offrono funzioni intelligenti aggiuntive, come il cambio di stato tramite tocco, il riconoscimento e le modalità di escalation basate sul tempo. In questo modo si ottiene una flessibilità ancora maggiore e soluzioni intelligenti per le applicazioni industriali.
La famiglia eSIGN
SORALUCE PAD 19, STAND
A52
IL FUTURO DELLE SOLUZIONI DI LAVORAZIONE
SORALUCE mostrerà in MECSPE 2025 il suo spirito di leadership, incentrato sul suo fermo impegno a rimanere leader tecnologici, guidati dall’innovazione, specializzazione, crescita, sostenibilità e apprendimento acquisito nel settore da oltre 60 anni.
Il produttore di macchine utensili mostrerà la sua leadership internazionale nelle soluzioni di fresatura, alesatura, multitasking e automazione, con la presentazione della nuova gamma Dynamic Line e le rivoluzionarie soluzioni di lavorazione per componenti del settore aerospace durante MECSPE.
SORALUCE condividerà le sue conoscenze e mostrerà i suoi ultimi sviluppi tecnologici attraverso una visita guidata del suo stand in cui i visitatori potranno interagire con esperti tecnici dell’azienda e scoprire come le innovazioni possono guidare il successo dei loro progetti produttivi.
Fresatrice a montante mobile dal vivo
Durante la fiera MECSPE sarà esposta in loco la nuova fresatrice a banco fisso SORALUCE mod. TA35 dotata di ottima rigidità e stabilità meccanica. La fresatrice TA 35 della nuova Performance Line presenta una struttura interamente in ghisa ampiamente nervata e dimensionata, come tutte le macchine prodotte da SORALUCE; è dotata di motore mandrino in-line (potenza 32kw, 611Nm) ed ha un’elevata capacità di asportazione truciolo. È dotata di controllo numerico HEIDENHAIN TNC7 con monitor touch screen da 24”, presenta corsa longitudinale di 3.500 mm, corsa verticale di 1.500 mm e corsa trasversale di 1.200 mm, permette di caricare pezzi fino a 10 ton. Si tratta di una macchina altamente flessibile che può essere configurata anche con tavole girevoli e teste differenti. In particolar modo la macchina esposta durante Mecspe 2025, presenta una testa birotativa automatica millesimale da
Fresatrice a montante mobile TA 35
6.000 rpm e ha la possibilità di applicare sul piano di lavoro da 3.700x1.000 mm una tavola girevole avente superficie 1.000x1.000mm e portata 4 ton. e dispone anche di un magazzino utensili a 40 posti con un braccio di cambio utensile orizzontale-verticale. Tale dispositivo motorizzato per il cambio utensile, guidato da servomotore elettronico controllato da CNC, permette di ridurre il tempo di cambio utensile. La fresatrice TA35 è inoltre provvista di Teleservice, software che permette all’assistenza tecnica di SORALUCE ITALIA e SORALUCE di collegarsi direttamente alla macchina e di offrire un servizio immediato ai propri clienti. Grazie alla sua struttura totalmente in ghisa abbinata all’utilizzo delle guide lineari a ricircolo di rulli, le fresatrici della serie TA hanno ottime prestazioni anche durante lavorazioni gravose. È una macchina dotata di grande ergonomia: permette infatti l’accesso dell’operatore al piano di lavoro sia frontalmente che dal lato posteriore della macchina, garantendo la massima sicurezza per l’utilizzatore con, allo stesso tempo, un’ottima visibilità dell’area di lavoro.
La facile manutentabilità, unita all’ergonomia e al design stesso della macchina, rendono la fresatrice
SORALUCE TA una soluzione che offre risparmio energetico e promuove la sostenibilità ambientale. Tra le sue caratteristiche spiccano i motori elettrici di Efficienza Premium, l’uso di sistemi automatizzati di lubrificazione che ottimizzano il consumo di olio, l’ottimizzazione dei materiali strutturali attraverso l’analisi FEM, e l’illuminazione LED ad alta efficienza, riducendo così l’impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita del prodotto.
Nuova Dynamic Line: Precisione e Dinamica con le Fresatrici a Portale di tipo Upper Gantry di Soraluce Soraluce presenterà la sua nuova Dynamic Line, che include le fresatrici a portale High Rail Gantry. Queste macchine sono progettate per offrire prestazioni senza precedenti nella lavorazione di componenti complessi e ad alta precisione. Offrendo una grande capacità di asportazione con elevate dinamiche, queste macchine garantiscono eccezionali precisioni e sono state sviluppate grazie all’ampia esperienza di Soraluce nel settore della fresatura e dalla tecnologia a sua disposizione.La Dynamic Line comprende tre modelli di macchine per applicazioni in settori come l’aerospace, gli stampi e la meccanica generale, con soluzioni
progettate per materiali specifici come compositi, leghe leggere e componenti a base di acciaio.
Configurate a seconda delle esigenze specifiche di diversi settori e applicazioni, queste macchine possono essere dotate di teste di fresatura a 5 assi a forcella o teste di fresatura ad alta coppia. Questa versatilità garantisce una gestione senza problemi di pezzi aventi geometrie complesse.
Inoltre, dispongono di una carenatura completa che può essere integrata con tetto per mantenere gli standard di pulizia e sicurezza nell’ambiente di lavoro e diversi sistemi di estrazione dei fumi e polveri mantenendo così una pulizia ottimale durante le operazioni. Questo aspetto è cruciale per preservare la salute degli operatori e favorisce anche la pulizia dell’area di lavoro.
Rivoluzionarie Soluzioni di Lavorazione per componenti per l´Aeronautica:
Le Soluzioni di Lavorazione di Componenti Aerospaziali saranno un altro punto focale. La tecnologia innovativa che risulta dall’ esperienza di Soraluce include la lavorazione di componenti di motori, strutture aeronautiche e carrelli di atterraggio, basata su progetti in loco e recenti successi. Offre diverse soluzioni per la lavorazione di materiali come inconel, leghe d’acciaio, titanio, alluminio e fibre di carbonio, migliorate attraverso soluzioni multitasking per
operazioni di fresatura e tornitura su una singola macchina, soluzioni palletizzate e automatizzate, e una vasta gamma di teste meccaniche a 5 assi, sia ad alta coppia che con elettromandrino. Inoltre, include la lavorazione in pendolare con varie stazioni di lavoro e tecnologie intelligenti brevettate come DAS, Modular Quill e Ram Balance.
Soraluce per un futuro sostenibile: Soraluce punta sulla transizione verso un’economia più sostenibile e digitale, sviluppando tecnologie avanzate che ottimizzano l’efficienza energetica e la sostenibilità nelle proprie operazioni e in quelle dei propri clienti. L’azienda lavora su diversi aspetti chiave per ottenere un significativo risparmio energetico e una conseguente riduzione dell’impatto ambientale, contribuendo così a un futuro più sostenibile.
• Pacchetto risparmio energetico: Le macchine di Soraluce garantiscono un risparmio energetico fino al 30%. D’altra parte, grazie all’integrazione e alla certificazione della norma UNE 150.301 di Ecodesign, Soraluce riduce il consumo energetico delle sue macchine, minimizzando le dissipazioni energetiche e migliorando l’efficienza complessiva. Con queste misure, Soraluce non solo ottimizza le prestazioni delle proprie macchine, ma contribuisce anche a una significativa riduzione dell’impatto ambientale.
• Riduzione delle emissioni: Consapevole dell’impatto diretto e indiretto del proprio lavoro sull’ambiente, Soraluce ha adottato una politica di zero emissioni per ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività produttive. Lungo tutta la catena di produzione, minimizza le emissioni generate nel processo di produzione.
• Materiali sostenibili: Soraluce implementa diverse misure per migliorare l’efficienza e la sostenibilità delle proprie macchine, come l’uso delle guide lineari a ricircolo di rulli che riduce il consumo di oli, teste lubrificate aria-olio che minimizzano l’uso di grasso e aumentano l’efficacia e l’affidabilità riducendo la rumoriosità, e la minimizzazione dei componenti idraulici.
• Integrazione di tecnologie avanzate: Soraluce offre servizi digitali avanzati attraverso la sua piattaforma Soraluce Data System, che massimizza la disponibilità e la produttività delle macchine, ottimizzando le loro prestazioni e l’efficienza. Inoltre, applica sistemi come l’Adaptive Control, che ottimizza i tempi di ciclo e prolunga la vita degli utensili, e lo SLEEP Mode, che riduce il consumo della macchina fino all’80% e può essere configurato in base alle esigenze del cliente.
• Impegno aziendale per la sostenibilità: A livello corporativo, Soraluce contribuisce in modo efficace alla protezione del clima. È consapevole della propria responsabilità aziendale e si distingue per il suo impegno nel combinare gli interessi economici con la sostenibilità. Questo impegno è stato riconosciuto con la medaglia d’argento nel ranking EcoVadis, uno dei più affidabili classificatori di sostenibilità a livello mondiale. Inoltre, l’azienda ha ottenuto la certificazione LEED (Leadership in Energy & Environmental Design) per il suo nuovo stabilimento produttivo a Bergara, che attesta il rispetto di rigorosi criteri di efficienza energetica e sostenibilità ambientale, consolidando ulteriormente il suo ruolo di leader nell’industria sostenibile.
75 ANNI DEDICATI ALLA QUALITÀ
Fondata a Venezia nel 1950, Sorma si appresta a celebrare i suoi primi 75 anni di attività. In questi lustri l’azienda si è affermata come uno dei protagonisti internazionali nel settore degli utensili da taglio e diamantati, risultato ottenuto grazie alla qualità dei prodotti proposti e al servizio eccellente che da sempre accompagna la sua offerta. Oggi Sorma può vantare oltre 100 dipendenti e tre consociate attive in Europa (Sorma Bema France, Sorma Ibérica e Sorma Deutschland, quest’ultima operativa dallo scorso gennaio) e persegue l’ambizioso obiettivo di essere un punto di riferimento per la qualità degli utensili e per i valori etici che guidano ogni decisione. Per celebrare questa importante ricorrenza l’azienda veneziana ha pianificato numerose iniziative e novità che renderanno il 2025 un anno speciale, a cominciare dal suo ritorno in fiera a MecSpe con uno stand completamente rinnovato. I visitatori allo stand avranno l’opportunità di visionare una rassegna delle migliori soluzioni dei marchi Sorma e dei marchi distribuiti in Italia, in grado di coprire efficacemente tutte le lavorazioni meccaniche.
Tra le proposte Sorma a fissaggio meccanico, infatti, saranno presentati i sistemi di fresatura - con focus sulle
DoubleRek, sistema di fresatura con inserti bilaterali per fresatura di spallamento
soluzioni per spallamento ad alta produttività e precisione DoubleRek con inserti bilaterali e RekPlus, RoundPlus per lavorazioni di spianatura e profilatura, HF4Plus ad alto avanzamento ed elevata produttività. Inoltre, vi sarà una panoramica dell’ampia gamma di soluzioni per tornitura in metallo duro, ceramica, PCB e CBN, i sistemi di foratura DRS a fissaggio meccanico e DEXDrill a cuspide. Non ultima, la gamma di soluzioni per filettatura dalle altissime prestazioni, sia nella versione con inserti rettificati, che con gli innovativi inserti stampati TPM.
Tra le soluzioni Sorma per le lavorazioni
DEXDrill, il sistema di foratura a cuspide di Sorma oggi anche disponibile nella versione 8xD
con utensili integrali, saranno esposte le famiglie della serie Typhoon per foratura ad alto rendimento, sia per utilizzo universale (PU/HPU, GA/HGA) che dedicate alla lavorazione di materiali specifici, come le punte HRC per materiali temprati, le punte HVA per ISO M e le ALH per materiali ISO N e le punte per lavorazioni particolari, come le punte extra lunghe e le micro. Per la fresatura integrale saranno presentate le nuove soluzioni a elica variabile e passo differenziato della serie HF e l’ampia scelta di soluzioni per materiali difficili da lavorare e per la realizzazione di stampi.
Presso lo stand non mancherà una rassegna delle soluzioni dei marchi distribuiti da Sorma in Italia: Yamawa, tra i leader delle soluzioni per la maschiatura, il cui cavallo di battaglia è rappresentato dalle serie di maschi della famiglia Z-PRO ad alte prestazioni, tra le quali fa il suo debutto la nuova famiglia HVPO che va ad affiancare gli ormai affermati maschi VU, MH, PM e HVSP.
Spazio inoltre a Kemmer, con l’innovativo sistema GLS specifico per fantina mobile e a LMT Fette con la selezione di teste a rullare. Da questa edizione di MecSpe, inoltre, saranno presenti sezioni dedicate alle soluzioni per i diversi settori industriali con focus tematici sulle soluzioni per la produzione di valvole per l’oil&gas, di distributori oleodinamici e di pale per turbina e per la lavorazione di impianti dentali.
Vero Project Group S.p.a. è una dinamica impresa del settore IT/Informatica-Software per le Imprese, attiva dal 2011, oggi pervenuta al livello di S.p.A.
VERO PROJECT PAD 14, STAND F32
VERO PROJECT GROUP AL MECSPE CON LA “VISIONE DI OLIVETTI”
Sede a Concesio (BS), tre filiali in Italia e rappresentanze in Europa, Vero Project Group S.p.a. è storico Rivenditore dei prodotti a marchio Hexagon e Global Reseller della Suite progettazione VISI per Cad-Cam e del Gestionale WORKPLAN, software ERP/MES che assiste in un‘unica piattaforma:
• Pianificazione e preventivazione
• Gestione e Monitoraggio della produzione
• Magazzino
• Manutenzione
• Interconnessione verso tutti i CNC
WORKPLAN, che Vero Project Group ha contribuito a rendere tra i prodotti più impiegati a livello di aziende di produzione meccanica e stampi, è oggi gestito in esclusiva mondiale su autorizzazione del titolare Hexagon, che ha concesso lo sviluppo commerciale su oltre 150 clienti della multinazionale tra Europa e Stati Uniti.
Per guidare questa evoluzione, Vero Project Group ha completamente trasformato il proprio modello d’impresa: È stata creata una divisione Ricerca&Sviluppo interna, guidato da un Professional di lungo corso, assistito da Consulenti e Docenti universitari in ambito IT/architetture informatiche. Il mandato nei prossimi due anni è di presentare un rinnovato e avanzato Gestionale ERP/MES per affiancare gli attuali prodotti e implementarne gli aspetti legati all’Innovazione (A.I. generativa, in particolare).
È stata rivista e ampliata, grazie alla costituzione in Gruppo, la rete di Vendita, Assistenza e Supporto Tecnico sul territorio nazionale, in ottica di prossimità ai bisogni del cliente. È operativa una rappresentanza estera in Francia, affidata
ad un Responsabile di grande esperienza, per coprire le esigenze dei mercati internazionali. È in fase di definizione un accordo strutturato per offrire un servizio di consulenza sugli aspetti incrementali dell’offerta Software/IT: Innovazione Digitale, Normativa sulla gestione e la protezione dei Dati, Sostenibilità, Transizione Industria 5.0. “Da Rivenditori di assoluto rilievo, ci troviamo sempre più nel ruolo di Consulenti e Partner di sviluppo”, dichiara il CEO Antonio Perini, “sui temi dell’Innovazione dei Processi di Produzione, come anche previsto dalla Transizione 5.0 HUMAN CENTRIC: presentando ai clienti e al mercato questa opportunità, abbiamo riscoperto la prospettiva di Adriano Olivetti, fondata nella vicenda europea e italiana dell’Information Technology”. Il prestigioso marchio italiano del settore macchine da calcolo, oggi parte di Tim S.p.a, proponeva fin dalla sua fondazione una prospettiva con “l’uomo al centro” della strategia economica e del prodotto d’impresa. Per ricollegarsi idealmente a questa visione e fondere innovazione e cultura d’impresa, alcuni oggetti iconici Olivetti saranno visibili presso lo stand Vero Project Group nel corso di MecSpe 2025, su gentile concessione del Dottor Andrea Peretto; il proprietario di Ergotech S.r.l., nostro cliente di lungo corso e imprenditore impegnato a profondere i valori della cultura olivettiana nella propria vita d’impresa, ha concesso in mostra temporanea alcuni memorabilia Olivetti. Vero Project Group condivide la passione per il cammino seminale di Olivetti e in particolare la visione, incentrata sull’uomo: nella corsa al primato tecnologico/informatico, tra sfide di A.I. e Data Intelligence, la prospettiva aperta e olistica di Olivetti è una possibile alternativa di civiltà e di cultura del beneficio finale mutuo per clienti e mercato.
n.1/2 Febbraio - Marzo www.meccanica-automazione.com
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