Dimensione Pulito n° 8 - Ottobre 2020

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1991 - 2020 i nostri ANNI! ANNO 29 n. 8 ottobre 2020 ISSN: 2612-4068 www.dimensionepulito.it MENSILE DI PULIZIE INDUSTRIALI, SANIFICAZIONE E IGIENE AMBIENTALE Novità Disinfettanteper tuttelesuperfici Pulire, disinfettare,sanificare con ● Ipoclorito di sodio ● Alcool ● Sali quaternari di ammonio ● Perossido di idrogeno Itidet srl - Via Traiana 73 - 00053 Civitavecchia (RM) - Tel. 0766 856398 - www.itidet.it Speciale HOTELLERIE MERCATO Il comparto degli aspirapolvere/ liquidi sotto la lente CARRIERA & LAVORO L’utile arte del comunicare FORMAZIONE La terziarizzazione dei servizi
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IN COPERTINA

Itidet, è un’azienda italiana di produzione di detergenti professionali con un’esperienza trentennale nel settore. I valori espressi in correttezza, trasparenza e responsabilità le permettono di instaurare un rapporto di fiducia sia con i clienti che con i fornitori. Formulazioni, processi, impianti e attrezzature vengono costantemente analizzati per trovare spunti di miglioramento. Il risultato è una Itidet in continuo aggiornamento, trasformazione, evoluzione che si adatta velocemente alle esigenze del mercato e che supera brillantemente ogni ostacolo. E così anche il logo diventa più moderno e leggibile. Al nome Itidet è stata affiancata una farfalla, a simboleggiare la natura, la bellezza, la dinamicità e il cambiamento.

Hanno collaborato:

Cristina Cardinali, Fabio Chiavieri, Simone Ciapparelli, Marcello Falvo, Francesca Leone, Mauro Martini, Marco Monti, Alex Pezzin, Fabrizio Pirovano, Francesca Scelsi, Loredana Vitulano

FIERE ED EVENTI 8 Forum Pulire, la cultura dell’igiene diventa virtuale Simone Ciapparelli

MERCATO 12

Aspirapolvere/liquidi: un comparto sotto la lente Fabio Chiavieri

CARRIERA E LAVORO 30 L’arte di comunicare Francesca Scelsi

MARKETING

Clienti intrattabili? Piccolo vademecum di sopravvivenza Fabrizio Pirovano e Marco Monti

FORMAZIONE 34 Linea Guida: “L’azienda nell’azienda” Mauro Martini

CONSULENZA FISCALE 39 Bonus Alberghi Cristina Cardinali

SPECIALE Hotellerie

08/2020 | DIMENSIONE PULITO 5 S SOMMARIO/ ANNO 29 N . 8 OTTOBRE 2020
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Periodico mensile edito da
30
Direttore Responsabile Marco Zani Direttore Tecnico Maurizio Pedrini
Quine srl Via G. Spadolini, 7 20141 Milano - Italia Tel. +39 02 864105 Fax. +39 02 70057190 LA GUIDA DA PORTARE SEMPRE CON SÉ PER CONOSCERE TUTTI TRUCCHI DEL MESTIERE LA DISTRIBUZIONE NEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO GUIDE dell’Installatore Professionale 7 YOUR INFORMATION PARTNER QUINE COLLABORA CON: www.quine.it Organo ufficiale AiCARR LA RIVISTA PER PROFESSIONISTI DELL’HVAC&R LA RIVISTA PER PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R Organo Ufficiale AiCARR NORMATIVA TAVOLA ROTONDA Conto Termico TEE. che punto siamo? IMPIANTI NEGLI NZEB: EPB, LE NOVITÀ DELLE NUOVE NORME IMPIANTI AD ARIA PRIMARIA VS VAV FOCUS COMMISSIONING FILTRAZIONE E QUALITÀ DELL’ARIA SOTTORAFFREDDAMENTO FRIGOCONSERVAZIONE ALIMENTARE #42 COMMISSIONING RISPARMIO ENERGETICO NEL TERZIARIO Organo ufficiale ANGAISA LA VOCE PIÙ AUTOREVOLE DEL SETTORE IDROTERMOSANITARIO #251 Bosch riparte CLASSIFICHE 2015 Produttori e distributori: ce la si può fare! 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Disinfestazione e servizi ambientali 2. Alberghi 3. Aziende alimentari e varie 4. Pubblici esercizi 5. Enti pubblici 6. Grande distribuzione 7. Imprese di pulizia 8. Rivenditori 9. Sanità
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Industrie Celtex www.industrieceltex.com 26 - 27, XL Itidet www.itidet.it XL Kemak Group www.kemak.it 12 Kemika www.kemikagroup.com XL Klindex www.klindex.it 12 Kunzle&Tasin www.kunzletasin.com 12 Lavorwash www.lavor.com 12 Libemax www.libemax.com XXIII Lindhaus www.lindhaus.it 12, 20 Medusa www.medusasrl.com XIX MK www.marka.it XL Paperdi www.paperdi.it XL

Polychim www.polychim.it XL Pragma Blue www.pragmablue.com XL Rubino Chem www.rubinochem.it XL Spray Team www.sprayteam.it XL STI www.stindustry.it XL Synclean www.syncleanservice.com 12, 22 - 23 Taxon www.taxon.it XLI TMB www.tmbvacuum.it 21 TTS Cleaning www.ttsystem.com XL Unira www.unira.it XL

IINDICE INSERZIONISTI

DIMENSIONE PULITO

Comac 17 Ecomondo 24 Gecasa 19

SPECIALE HOTELLERIE

4CleanPro IV Acraf VII

AEB XLIII Arco II Copertina Chimiclean VIII Falpi XXXI

ICEFor II Copertina Interclean Amsterdam 25 Itidet I Copertina

Lindhaus 3 Paperdi 4 Rubino Chem 6

Securfood 9 Synclean 11

Falvo XLVIII 1 - 4

Hygenia V Industrie Celtex III Kemika I Copertina Libemax XXIII Medusa XIX

MK XVII Pestmed LVII Polychim XXXV Pragma Blu XLVII Spray Team LV STI XXVII

Taxon XLI TMB VI

TTS Cleaning XXXIII Unira X

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SI

FORUM PULIRE la cultura dell’igiene diventa virtuale

Numerosi i temi affrontati, scelti per attualità e influenza sul settore e sulla società in cui viviamo. Tra questi, la progettazione del Pulito nei luoghi dell’accoglienza e dell’ospitalità, la situazione della distribuzione in questo momento delicato, lo smart working come strumento per raggiungere il benessere in ambito lavorativo

La quinta edizione del Forum Pulire, l’evento internazionale dedicato all’igiene, alla pulizia e al mondo dei servizi integrati, si è svolta per la prima volta in versione multimediale La piattaforma tecnologica utilizzata per l’evento, svoltosi dal 13 al 14 e dal 20 al 21 ottobre, ha consentito di abbattere confini geografici e linguistici, eliminando allo stesso tempo il limite di presenze legato agli spazi fisici. Il sistema ha previsto la possibilità di seguire le conferenze plenarie, due per ogni giorno di incontri, in diretta con la traduzione in italiano e inglese e i sottotitoli anche in altre lingue. Grazie ai workshop, inoltre, negli orari non occupati dagli incontri plenari, espositori e sponsor hanno avuto la possibilità di condividere il proprio know-how, mettendo in relazione addetti ai lavori di ogni parte del mondo. Il Forum si è aperto affrontando il tema del ruolo della donna e la sua affermazione in ambito lavorativo. Alla conferenza hanno partecipato, tra gli altri, Virginia Tiraboschi, senatrice di Forza Italia, e Lia Quartapelle, deputata del PD. “Oggi le donne devono contribuire alla nascita di leadership diffuse

nella community, è necessario che ci sia meno concorrenza e più sintonia, perché chi è veramente brava emerge da sola e viene riconosciuta dalla comunità” ha detto Tiraboschi.

Quartapelle ha invece sottolineato come il Recovery Fund sia un’occasione da sfruttare per colmare la distanza uomodonna nel mondo del lavoro, obiettivo che si può ottenere anche con investimenti nel settore della cura, in cui le donne lavorano di più.

Durante la prima giornata si è parlato anche di felicità e benessere sul posto di lavoro: questa condizione può essere raggiunta trasformando l’attività lavorativa in un autentico smart working, cambiando mentalità, dando fiducia a colleghi e dipendenti, senza misurare il tempo del lavoro, ma misurando gli obiettivi su periodi di tempo corretti e concordati. “Questo tipo di lavoro porta maggior benessere” - ha spiegato Mariantonietta Lisena, direttore gene-

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rale di IFMA Italia - “Esistono aziende che lo fanno da vent’anni, altre che solo ora si stanno avvicinando a questa nuova formula, ma il facility management può fare la differenza, migliorando la vita dei dipendenti attraverso l’innovazione delle modalità di lavoro”.

Protagonista della seconda giornata è stato il tema della leadership aziendale ai tempi del Covid, portato sul palco digitale del Forum da Dirk Beveridge, business consultant e fondatore di UnleashWD.

“Nel mezzo dell’incertezza e della volatilità odierna, la leadership in tutta la distribuzione richiede la creazione di team ispirati, la promozione del cambiamento e la crescita di una cultura di alte prestazioni. Oggi i leader hanno una responsabilità fondamentale: essere d’ispirazione e aiutare ogni individuo a realizzare il proprio potenziale, forgiando il futuro partendo dai cambiamenti, per approdare a una nuova ‘normalità’”, ha affermato Beveridge, che indica tre grandi pilastri a cui un leader si deve appoggiare per guardare avanti: i valori

aziendali, le persone (ossia il materiale umano dell’azienda) e lo sguardo verso una visione futura, quando questa situazione sarà finalmente risolta. Beveridge osserva, infine, che il Covid19, nel mondo del business, va visto come un grande acceleratore di mercato: “Si veda il caso dell’e-commerce, che in tre mesi ha raggiunto risultati ben superiori alla media dei dieci anni precedenti. Bisogna quindi cogliere nuove opportunità che possano portare a nuova redditività, ed evitare che il marchio, per quanto importante, impedisca un cambiamento. Il percorso verso il successo deve riconoscere il momento di rottura, il leader deve riconoscere le tendenze per poter innovare”.

LA PROGETTAZIONE E IL VALORE DEL PULITO

Nel corso della terza giornata, dedicata al tema Progettare per il pulito, è intervenuto il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, che ha evidenziato l’importanza della sanificazione e della crea-

zione di protocolli per renderla efficace: “La sanificazione è diventata più che mai oggi un aspetto centrale per tutti e in tutti gli ambienti. Per questo è stato necessario creare protocolli laddove prima non esistevano, perché prima del Covid-19 la disinfezione era considerata una problematica solo dell’ambito sanitario”.

Per migliorare le operazioni di sanificazione, è anche necessario ottimizzare la condivisione tra operatori medici e ditte, sia sulle attività di disinfezione sia sui controlli post intervento: “Sono convinto che solo l’unità di intenti tra tutte le parti in causa potrà migliorare la funzionalità” - ha proseguito Sileri - “Andrà messa a punto anche la parte burocratica e normativa che frena lo sviluppo di questo settore. Bisogna uscire da questa fase con la consapevolezza di cosa rappresenti davvero il pulito e l’igiene per tutti noi”.

Complice l’attuale pandemia, oggi le persone sono molto più attente all’igiene, e diffidano dei luoghi dove essa non è visivamente riscontrabile: “La

Securfood è un evento professionale B to B dedicato all’igiene alimentare, alla sicurezza, tracciabilità e qualità.

L’evento prevede incontri Business to Business tra fornitori di processi e innovazioni nell’ambito dell’industria del food e terzisti.

Prevista anche una serie di conferenze, che consentirà ai partecipanti di arricchire la propria rete di contatti e di beneficiare della competenza e delle opinioni di specialisti del settore.

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pulizia deve essere sempre e comunque visibile, soprattutto nei bagni” - ha detto durante il suo intervento Patty Olinger, Executive Director – Global Biorisk Advisory Council divisione di ISSA - “Per superare la pandemia serve dare una risposta scalabile, passando dalla pulizia igienica a una preparazione totale alla pandemia. E le aziende dovranno abituarsi a poter gestire i loro spazi in base a queste nuove esigenze”. Si è parlato anche del valore artigiano del servizio di pulizia, spesso messo in secondo piano dalla manifattura 4.0, che punta a far scomparire l’uomo e il concetto di ospitalità, strettamente connesso alla pulizia: “La tecnologia ha assorbito tutto, come un buco nero, ma in realtà l’innovazione non è mai contrapposta alla tradizione” - sostiene Andrea Granelli, fondatore della società di consulenza direzionale Kanso - “Il valore artigiano contribuisce alla pulizia e la mano non è solo motore di produzione ma anche simbolo di accoglienza. La manifattura 4.0 deve essere incentrata sull’uomo, la tecnologia deve diventare utensile. L’artigiano non crea solo un oggetto, ma offre un valore aggiunto”. Dopotutto, ogni strumento, anche il più tecnologico e complesso, necessita di manualità per poter essere costruito.

Di protocolli si è parlato nuovamente durante l’ultima giornata del Forum Pulire, svoltasi il 21 ottobre, dedicata ancora al tema “Progettare per il pulito”. Nello specifico, si è discusso di un protocollo per la salubrità ambientale, unitamente a una nuova figura professionale incaricata di mettere in atto e verificare i punti stabiliti da questo nuovo documento, che è stato certificato da Kiwa Cermet Italia, un ente terzo, e contiene alcuni punti chiave, che sono stati illustrati da Massimo Artorige Giubilesi, presidente dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari Lombardia e Liguria: “Quello della salubrità ambientale è un concetto etico e globale che fa riferimento a tutti gli ambienti aperti al pubblico, non solo per gli uomini ma anche per gli animali. Per questo abbiamo realizzato un protocollo, condiviso con un comi-

tato scientifico di cui fanno parte anche imprenditori, che permetta di avere standard che offrano garanzie anche al di là dell’emergenza Covid-19. Abbiamo classificato gli ambienti in quattro macrotipi: a elevata contaminazione, destinati a un’utenza specifica, legati a funzioni primarie come cibo e sonno, dedicati a un’utenza fragile o legati a produzione di beni alimentari o farmaceutici” - continua Giubilesi - “Naturalmente abbiamo escluso l’ambiente ospedaliero, perché è l’unico a godere di normative a parte. In questo quadro, è fondamentale la nascita del manager per la salubrità ambientale, che sarà formato con un iter specifico e che dovrà possedere competenze tecnico-scientifiche. Sarà possibile ottenere due certificazioni: una per il servizio integrato di prevenzione delle contaminazioni, l’altra sarà quella del manager per la salubrità ambientale. Al manager spetterà l’individuazione dei rischi, l’attuazione delle misure di prevenzione e il monitoraggio delle attività”. Antonello Giannelli, presidente ANP, Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola, ha invece esposto le criticità presenti nel sistema dell’istruzione, rese ancora più evidenti dalla pandemia: “Conoscevamo già i problemi della scuola, ora dobbiamo interrogarci su come risolverli. Una scuola in cui si vive distanti è una contraddizione, ma si sta facendo perché è necessario. Abbiamo dovuto adattarci anche ai banchi monoposto, perché tanti istituti non li avevano e non potevamo offrire condizioni di sicurezza, così com’è stato necessario ripensare i flussi pedonali

all’interno delle scuole, in cui i ragazzi, specie nell’intervallo, sono abituati a circolare liberamente e in gruppo”. A conclusione dell’evento, è intervenuto Walter Ricciardi, professore di Igiene e Medicina preventiva dell’Università Cattolica e membro dell’Executive Board dell’OMS, che ha ribadito il ruolo fondamentale dell’igiene nella lotta contro le epidemie: “Pulire e igienizzare significa salvare delle vite. La distanza di sicurezza, le mascherine e la ventilazione dei luoghi chiusi sono strumenti fondamentali che vanno utilizzati insieme alla pulizia per combattere il virus. I procedimenti di sanificazione sono centrali già in tempi ordinari, in questo momento ancora di più”. Riprendendo il discorso di Ricciardi, è intervenuto Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, che pone l’attenzione sulla necessità di investire sulla prevenzione e sul monitoraggio dei rischi: “L’emergenza Covid-19 ha fatto sì che la mancanza di interventi strutturali sulla prevenzione dei rischi si trasformasse in un problema concreto. Queste politiche di intervento, però, necessitano di una precisa rendicontazione nel Servizio Sanitario Nazionale: basti pensare che sono stati investiti 2,5 miliardi di euro tra servizi territoriali ed emergenza Covid-19. Il Ministero voleva rendicontare i servizi, poi si è deciso di procedere all’erogazione rapida a causa dell’emergenza, ma in questo modo non sappiamo cosa sia accaduto una volta erogati i fondi. Il Recovery Fund sarà un debito che peserà sui nostri figli, quindi anche in quel caso andranno rendicontate le spese che serviranno per migliorare i servizi”. ■

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ASPIRAPOLVERE / liquidi: un comparto sotto la lente

L’emergenza Covid ha moltiplicato l’attenzione sui temi della pulizia e della sanificazione ponendoli tra le priorità di aziende, ospedali, enti e scuole

L’

economia italiana relativa al 2020 ha vissuto e sta vivendo tre distinti momenti: i primi due mesi dell’anno dove ancora il Covid non aveva mostrato tutti i suoi catastrofici effetti; la fase del lock down; la lenta ripresa fino a un quasi totale riavvio delle attività. Fatta eccezione per alcuni settori industriali strettamente legati ai beni di prima necessità, primo fra tutti quello alimentare, tutti gli altri si sono trovati a seguire questo andamento fortemente altalenante che, partendo da un buon inizio anno, ha visto precipitare la situazione da un giorno con l’altro fino a rivedere la luce solo a partire dal mese di maggio.

Declinando questa situazione al mondo degli aspirapolvere/liquidi, si registra un trend analogo caratterizzato, tuttavia, da un forte rimbalzo previsto per gli ultimi 6 mesi dell’anno. Il motivo di questa decisa ripresa dei consumi è legato inevitabilmente all’emergenza Covid che ha innalzato a un livello superiore l’attenzione di tutti, in particolare di imprese, strutture sanitarie, scuole ecc., nei confronti della pulizia, dell’igiene e della sanificazione.

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Se durante il lock down il focus si è spostato su mascherine, camici, gel disinfettanti e prodotti sanificanti, gli investimenti in macchine per la pulizia, attrezzature e prodotti chimici sono tornati a crescere immediatamente dopo.

Una lenta ripresa osservata da tutti, a cominciare da Simone Coccato, Responsabile commerciale di Diversey Italia.

«Il Covid-19 ha avuto un effetto particolarmente negativo per gli aspiratori, in particolare nei settori che dipendono dal turismo. È da sottolineare il trend positivo nel settore delle imprese di pulizia molto stimolate dalla sensibilità del momento.

Nell’insieme stiamo intravedendo una lenta ripresa. Diversey, grazie ai sistemi TASKI, si impegna da sempre nel proporre soluzioni destinate a proteggere le persone in ambiti sanitari. L’epidemia Covid ha fatto preferire alcune soluzioni rispetto ad altre presenti da tempo nel nostro portafoglio prodotti. Nel tempo, grazie alla nostra

esperienza nel campo dell’health-care abbiamo saputo innovare e rispondere alle richieste dei clienti».

Luca Pedrotti, Direttore vendite di Ghibli & Wirbel per il mercato italiano, azienda con sede in Italia a Dorno (PV), ci dà la visione della sua azienda su questa fase di mercato: «Il settore delle pulizie industriali è sotto la lente di ingrandimento grazie al fatto che nei confronti della sanificazione e della pulizia c’è un approccio totalmente diverso che porta a stanziare anche budget dif-

ferenti rispetto alla situazione preCovid. La necessità di avere ambienti puliti e sanificati è molto più sentita non solo negli ospedali o nei locali pubblici, bensì nelle stesse aziende in cui si sta verificando un aumento delle ore dedicate alla pulizia con prodotti e macchine industriali che garantiscono un servizio più efficace e puntuale rispetto ai sistemi tradizionali. Questo è uno dei motivi per cui come Ghibli & Wirbel stiamo mantenendo un livello di prestazioni superiore rispetto all’anno passato. Un’altra importante ragione è che parallelamente abbiamo dovuto sviluppare nuovi prodotti che potessero essere di supporto ai nostri clienti per poter garantire quanto sopra spiegato. Per esempio, in meno di due mesi abbiamo sviluppato un sanificatore per superfici che vaporizza prodotti chimici miscelati con acqua. A oggi, quindi, confermo che la domanda delle macchine per la pulizia industriale, ivi inclusi gli aspirapolvere, è in costante crescita tanto che le nostre previsioni per l’ultima parte dell’anno sono ottime».

Una tesi condivisa anche da Giorgio Palmisano, Responsabile commerciale di Kemak Group: «La situazione venutasi a creare ha indotto i nostri ingegneri a pensare a nuove linee di prodotti sempre più performanti progettate e costruite interamente nel nostro stabilimento italiano. L’ascolto del cliente, capire come sta reagendo al trauma

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Nuovo aspiratore verticale TASKI AERO UP di Diversey Per Ghibli & Wirbel il mercato degli aspirapolvere è in costante crescita Simone Coccato, Responsabile commerciale di Diversey Italia Luca Pedrotti, Direttore vendite per l’Italia di Ghibli & Wirbel Giorgio Palmisano, Responsabile commerciale di Kemak Group

della pandemia, ci aiuta a realizzare macchine pensate per le sue rinnovate esigenze. Detto questo confermo che il mercato degli aspirapolvere/liquidi così come quello delle macchine per la pulizia industriale e dei sanificatori, è in netta ripresa confortato da un mercato interno più vivace rispetto a quello estero».

Secondo Ercole Bibiano, Amministratore delegato di Klindex, azienda di Manoppello (PE), il Covid ha influito solo parzialmente sulle vendite degli aspirapolvere industriali: «a parte il periodo di chiusura totale imposta dal Governo in cui effettivamente c’è stata una flessione del fatturato, le vendite

delle nostre macchine non si sono mai arrestate, anzi, in questi ultimi mesi a seguito anche di alcune migliorie che abbiamo apportato, sono addirittura cresciute. Le esigenze dei nostri clienti sono rimaste essenzialmente le stesse. Visto che i nostri aspirapolveri vengono usati principalmente durante le operazioni di levigatura di pavimenti, la richiesta sempre maggiore è quella di avere macchine molto performanti con pochi fermi. Per questo motivo abbiamo messo a punto macchine “con filtri autopulenti”».

Pietro Mambrini Product Manager di Kunzle & Tasin, azienda di Paderno Dugnano (MI), ci racconta di un 2019 partito di slancio fino all’arrivo del Covid.

«Accanto alla nostra attività principale, quella delle macchine per la lavo-

razione del legno e per il trattamento del parquet, abbiamo affiancato delle nuove divisioni tra cui, da circa metà 2019, quella dedicato al cleaning, Multi Mode Line, al cui interno c’è una gamma completa di aspirapolveri e aspirapolveri/liquidi. I risultati di questa nuova offerta sono stati incoraggianti fino a metà del primo trimestre 2020 sia in Italia che all’estero. Il rallenta-

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Aspirapolvere Modello Domus IR di Lavorwash Ercole Bibiano, Amministratore delegato di Klindex Pietro Mambrini, Product Manager di Kunzle & Tasin

mento durante i mesi del lockdown è stato evidente anche se meno marcato rispetto a quando veniva ventilato, ma la cosa importante è che a causa dell’epidemia c’è stato un cambio del mix di prodotti, in particolare, molto successo ha riscontrato un nostro aspirapolvere/ liquidi a batteria a doppio sistema di aspirazione, indice di una sensibilità diversa del cliente rispetto al tema della pulizia».

Un’attenzione maggiore verso la pulizia e la sanificazione degli ambienti viene segnalata anche da Dante Rossetti, Responsabile marketing di Lavorwash, con sede a Pegognaga (MN): «Abbiamo cercato di modificare la gamma di prodotti offerti proponendo soluzioni ad hoc per la pulizia e la sanificazione degli ambienti. È stata una corsa contro il tempo e una bella sfida per tutti i reparti aziendali. Siamo riusciti in brevissimo a produrre e offrire ai nostri clienti prodotti dedicati all’emergenza sanitaria. I clienti, infatti, ci chiedono prodotti che possano essere impiegati per la sanificazione e igienizzazione di ambienti interni ed esterni. Stiamo modificando, ove possibile, i nostri prodotti standard realizzando gamme studiate e che possano soddisfare questi bisogni». Un’analisi perfettamente in linea con quella dei suoi colleghi è quella di Stefano Conzatti, Responsabile vendite per l’Italia di Lindhaus, azienda di Padova.

«Al netto di quanto accaduto di imprevedibile quest’anno, siamo certi che il 2020 avrebbe rappresentato un ulteriore step di crescita delle vendite dei nostri aspirapolvere; infatti dopo

Stefano Conzatti, Responsabile vendite per l’Italia di Lindhaus

un primo bimestre molto positivo è seguito un crollo verticale fino all’80% tra Marzo e Maggio in corrispondenza del lockdown, per poi registrare una netta e robusta ripresa da Giugno in poi, andata perfino oltre le aspettative, tale da aver a tutt’oggi (fine Settembre) appianato le perdite e raggiunto la parità rispetto al 2019».

Sulle mutate esigenze dei clienti in era postCovid, Lindhaus ha una strategia molto chiara.

«Rimanendo in tema di aspirapolvere e scope elettriche, abbiamo puntato ora più che mai, sull’importanza di garantire un filtraggio assoluto certificato, e sull’assenza di manutenzione

ordinaria a fine ciclo singolo di lavoro: l’operatore non rischia di contaminarsi non dovendo mai entrare in contatto diretto con quanto aspirato. Il top della tecnologia è rappresentato dai modelli compatti a batteria e motore digitale brushless di ultima generazione. In previsione di un utilizzo con frequenza molto maggiore rispetto al normale e con tempi/ciclo più lunghi, va da sé che sono molto richieste e apprezzate soluzioni efficaci ma allo stesso tempo facili da usare, pratiche, leggere, silenziose e multifunzione: sono tutte caratteristiche precipue della nostra gamma di macchine professionali».

IL MERCATO INTERNO RECUPERA TERRENO

Come ampiamente spiegato, la pandemia ha improvvisamente acceso i riflettori sul settore delle macchine e dei prodotti per la pulizia professionale vista la differente attenzione che il mercato ha iniziato a rivolgergli. Pulizia, igiene e sanificazione occupano adesso un ruolo prioritario anche in ambiti dove in precedenza era più trascurati. Ciò ha dato un forte impulso agli investimenti in macchine e prodotti

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Nell’ambito di aspirazione, il modello Dryver 15 REH di TMB è un potente aspiratore dotato di 2 filtri HEPA. Silenzioso e compatto, ideale per la pulizia e sanificazione giornaliera in totale sicurezza. Dante Rossetti, Responsabile marketing di Lavorwash

per la pulizia industriale che ha riequilibrato, almeno in parte, il peso tra il mercato interno e l’export. È chiara l’analisi di Simone Coccato: «il settore del cleaning professionale mai come in questo momento ha un’importante responsabilità: deve essere un punto di riferimento per la salvaguardia della vita delle persone. Per l’ultima parte dell’anno, i settori più in crisi probabilmente continueranno a essere quelli legatati alla ristorazione collettiva e alla ospitalità, mentre vediamo stimoli interessanti dai settori delle imprese di servizi operanti in modo trasversale su svariati settori. Diversey, lancerà a breve due innovazioni: TASKI Aero Up, un aspiratore verticale con batteria al litio, leggero e compatto, e TASKI Dry Steam, una gamma di pulitori a vapore secco. Infine, stiamo investendo sulle performance di nuovi prodotti chimici che onorino le rigide indicazioni dell’ISS, con grande focus sulla sicurezza delle persone e a basso impatto ambientale».

Luca Pedrotti spiega che «…in Italia abbiamo riscontrato effettivamente una lieve crescita anche se Ghibli & Wirbel è molto orientata all’export. Il nostro fatturato, infatti, per circa il 75% è dovuto al mercato estero, percentuale rimasta pressoché inalterata

anche con l’esplosione del Covid grazie a paesi del medio-oriente o come l’Australia».

Più influenzato il mercato italiano dalla situazione in atto secondo Giorgio Palmisano: «Possiamo affermare che il mercato interno ha risposto immediatamente alle proposte di mercato lanciate da Kemak per affrontare l’emergenza sanitaria; il mercato estero è stato meno reattivo ma costante con il ritmo di crescita».

«Per il mercato interno, l’andamento delle vendite ha seguito le fasi Covid –dice Dante Rossetti – con i primi mesi dell’anno in crescita, il brusco rallentamento dovuto al lockdown e una fase di recupero molto importante in questi ultimi mesi. Il mercato estero, fatto di tante realtà e situazioni tra loro molto diverse, con Paesi più o meno colpiti, ha rallentato le vendite in modo generalizzato soprattutto a causa di problemi anche logistici di spedizione e consegna»

Anche per Stefano Conzatti il mercato italiano ha dato segnali positivi ma sottolinea «i volumi in percentuale sono diversi tra mercato interno ed estero: indubbiamente l’export porta richieste ben maggiori rispetto al trend lineare in patria».

Edoardo Savoldi, Amministratore unico di Synclean espone un concetto tanto semplice quanto limpido su quanto sta accadendo alle macchine per la pulizia professionale.

L’aspirapolvere/liquidi a batteria W/D Module B50 di Künzle & Tasin è in grado di combinare efficienza, flessibilità e grande autonomia di lavoro (fino a 2 ore con la dotazione standard).

zione come, purtroppo, il Covid ci ha dimostrato. Non esiste crisi che metta in difficoltà il comparto della pulizia professionale. Pensiamo, a titolo di esempio, a un supermercato: anche durante una crisi accentuata, esso non può rimanere sporco perché ciò provocherebbe un ulteriore calo delle vendite».

QUALITÀ DI PRODOTTO E DI SERVIZIO

Gli aspiratori Sibilia della serie AL trovano largo impiego nelle aziende metalmeccaniche garantendo un aumento della qualità della produzione e una diminuzione degli scarti di lavorazione.

«La necessità di avere tecnologie sempre aggiornate nel mondo del cleaning professionale va di pari passo con gli elevati standard di pulizia richiesti oggi dal mercato in continua evolu-

In mercato dove il livello qualitativo medio è piuttosto elevato, la differenza tra concorrenti la fa soprattutto il servizio al cliente. Dando per scontata la necessaria qualità degli aspira-

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MERCATO
Edoardo Savoldi, Amministratore unico di Synclean

Compatta e potente, Vispa EVO è piccola nelle dimensioni ma grande nelle prestazioni. Adatta alla pulizia di manutenzione di piccoli e medi spazi, anche ingombrati, non teme lo sporco più difficile per portare il pulito professionale anche negli ambienti più esigenti.

Disponibile nella versione lavante con spazzola a disco e anche nella versione orbitale, Vispa XL riesce a garantire le prestazioni delle lavasciuga più grandi anche negli ambienti più impegnativi. Si inserisce quindi nella gamma esistente diventando la nuova alleata nelle operazioni di pulizia di manutenzione per piccoli e medi spazi, anche ingombrati.

Vispa EVO e Vispa XL sono le lavasciuga pavimenti più evolute tra le compatte di Comac, questo anche grazie alla possibilità di dotarle del sistema di gestione flotta Comac Fleet Care Light.

Grazie al sistema CFC Light è possibile preservare l’investimento poiché permette di controllare a distanza lo stato di salute delle macchine che compongono la flotta, se sono in uso, dove, da chi, e se necessitano di manutenzione così da intervenire in modo tempestivo, evitando fermi macchina e costosi interventi di manutenzione.

COMAC S.p.A. Via Maestri del Lavoro, 13 - 37059 Santa Maria di Zevio - Verona - ITALY Tel. 045 8774222 - Fax 045 8750303 - www.comac.it - com@comac.it

Organizzazione certificata Q.C.B. Italia ISO 9001:2015, ISO 14001:2015, OHSAS 18001:2007

Vispa EVO e Vispa XL: un nuovo segmento di lavasciuga pavimenti che riescono a combinare agilità, potenza, affidabilità e innovazione tecnologica in un’unica espressione di puro piacere di utilizzo

polvere/liquidi, che devono garantire prestazioni elevate e costanti, in particolar modo in questo periodo, la fidelizzazione del cliente assume, quindi, estrema importanza e la si può raggiungere con un servizio pre e postvendita parimenti di qualità che coinvolge l’intera filiera di distribuzione e la logistica.

«Nell’ambito delle macchine – aggiunge Simone Coccato - l’obiettivo è prevenire le contaminazioni e la messa in circolo di possibili contaminanti. Stiamo equipaggiando, dove possibile, di filtri HEPA gli aspiratori per garantire la salubrità dell’aria esausta. Inoltre, abbiamo anche lanciato IntelliSpray, un sistema che può essere montato sulle nostre lavasciuga uomo a bordo e permette di erogare una nebbia di soluzione disinfettante sul pavimento e sulle superfici. Per quanto riguarda il servizio, da sempre uno dei pilastri della proposta di valore Diversey è mettere a disposizione il nostro knowhow al servizio della clientela. Grazie alla nostra storia in campo sanitario, stiamo implementando nuovi tipi di consulenza e servizi, adatte alle nuove esigenze legate anche alla sensibilizzazione dei clienti nel campo della prevenzione delle infezioni. Abbiamo anche stanziato un budget dedicato ai progetti “Infection&Prevention” per aumentare il livello di competenze e supporto ai nostri partner».

Ghibli & Wirbel punta molto anche su questo aspetto come dice Luca Pedrotti: «La capillarità sul territorio e l’ampia gamma dei prodotti è cosa nota, ma ciò che ci differenzia rispetto ai nostri concorrenti sono la qualità, la velocità e la garanzia del servizio come elemento fondamentale che deve viaggiare in parallelo alla qualità di un prodotto che sicuramente deve essere alta».

Giorgio Palmisano spiega che per Kemak il servizio al cliente è un valore aggiunto fondamentale: «Il rapporto con il cliente non si ferma alla consegna della macchina. Il servizio post-vendita rappresenta il modo più impor-

tante per rimanere in contatto con i nostri clienti. Se consideriamo che quasi il 75% dei consumatori richiede un’assistenza di qualità, comprendiamo che il servizio post-vendita merita tutta l’attenzione necessaria per diventare una vera e propria leva per la soddisfazione e la fedeltà dei clienti. Inoltre, esso rappresenta un’azione di marketing per il nostro marchio, non solo in relazione ai nostri clienti e potenziali tali, ma anche in relazione ai nostri concorrenti».

Un vero credo anche per Klindex. «Noi crediamo molto nel servizio postvendita e di consulenza – afferma Ercole Bibiano. Per Klindex ha un grande valore e anche una valida arma per difendersi dalla multinazionali e per restare forti e presenti sul mercato». Pietro Mambrini conferma un’attenzione sempre maggiore del servizio al cliente.

«Kunzle & Tasin ha potenziato il servizio postvendita in quanto ci siamo resi conto che in un momento di incertezza come quello che stiamo vivendo, risulta ancor più cruciale che in tempi normali, sia in termini di velocità di risposta che di consulenza. La situazione attuale sta in ogni caso reindirizzando la nostra Ricerca & Sviluppo, nel senso che stiamo lavorando a soluzioni nuove affini al mondo degli aspirapolvere, più vicine al problema dell’igiene e della sanificazione».

Servizio al cliente significa anche un confronto costante per trovare in totale partnership le soluzioni a lui più adatte, come ci spiega Dante Rossetti «Il servizio al cliente ha sempre avuto per Lavorwash un grandissimo valore, ma in questa fase di mercato conta ancora di più. Il periodo che stiamo vivendo ci ha avvicinato ulteriormente ai nostri clienti che ci hanno aiutato a sviluppare soluzioni e opportunità su vari mercati» Stefano Conzatti conferma questa tendenza anche per Lindhaus. «Siamo costantemente orientati all’assistenza e al supporto tecnico e logistico verso la nostra filiera distributiva; tutti i dealer

autorizzati assicurano un servizio di assistenza tecnica diretto sul territorio sulle macchine vendute. In mancanza di tale servizio un rivenditore non potrebbe collaborare con noi. Tale asset è visto come strategico e imprescindibile in ottica di fidelizzazione della clientela a lungo termine». Parlando di servizio, è importante osservare come esso vada spesso a colmare delle mancanze nella catena del valore. Synclean, per esempio, fornisce un servizio di assistenza dei pezzi di ricambio all’altezza della qualità delle macchine per la pulizia industriale che commercializza, ivi incluse le aspirapolvere/liquidi. «Il nostro servizio – dice Edoardo Savoldi – per quanto riguarda la ricambistica è molto apprezzato. Ancora oggi, per le grandi aziende produttrici di macchine per la pulizia industriale, risulta sempre meno remunerativo occuparsi dei pezzi di ricambio con notevoli disagi per l’utilizzatore finale. Fornendo i pezzi di ricambio multimarca non vogliamo fare concorrenza a nessun marchio, semmai aiutiamo il cliente finale a ottenere i ricambi originali o prodotti analoghi in tempi davvero brevi». ■

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MERCATO
Aspirapolvere Lindhaus: filtraggio assoluto certificato
G E C A S A DA OLTRE DIECI ANNI NEL SETTORE DELLA RICAMBISTICA MODELLI COMPATIBILI IN PRONTA CONSEGNA CONFEZIONATI IN BUSTA O IN SCATOLA Gecasa srl - Viale Campora, 1 - 67061 Carsoli (AQ) - +39 0863 996134 info@gecasa.it - www.gecasa.it Sacchetti di qualità che preservano la funzionalità degli apparecchi Tecnologia ad ultrasuoni per una saldatura dalla massima resistenza Tessuto filtrante composto da diversi strati garantito e certificato Filtri in microfibra su misura personalizzabili Flange in plastica ìcon logo aziendale impresso

Macchine per la PULIZIA

Quando si parla di prodotto green vanno sempre considerate tutte le molteplici caratteristiche che contribuiscono a definirlo tale: i bassi consumi elettrici sono un obiettivo primario, tanto che Lindhaus è da sempre impegnata nella progettazione di motori sempre più evoluti e con elevato risultato di efficienza a basso wattaggio. La nuova linea Lindhaus Digital Pro, realizzata con motori brushless Rotafil per coniugare potenza, leggerezza e sostenibilità, alimentata da batteria a ioni di litio per esaltarne le prestazioni e la maneggevolezza, ha tra i punti di forza un livello minimo di consumi. Rispetto a una scopa elettrica con consumo di 700W, i modelli Digital Pro hanno un consumo massimo di 340W. Un dato che già equivale a una riduzione del 50% dei consumi, ma il dispendio reale in corrente è dato dal carica batterie in ciclo di ricarica pari a 225W/h a ciclo, per cui il risparmio elettrico arriva a sfiorare il 70%. Da evidenziare un altro aspetto dei motori digitali, ovvero l’inquinamento

zero dovuto all’assenza dei carboncini e conseguenti emissioni di particelle. Questo, unitamente al filtraggio Hepa a 4 livelli con filtro H11 di serie (H13 optional) su scopa LB3 L-ion Digital Pro e aspirapolvere a zaino LB4 L-ion Digital Pro (peso solo 3,8 Kg batteria compresa) certificano per queste macchine l’alto grado di sicurezza, di affidabilità e di rispetto ambientale. Se parliamo di lavasciuga, ecco che non si può prescindere da ridotti consumi di acqua e detergenti. La linea LW30-38 eco Force risponde a tale esigenza con numeri precisi: solo 2,6 lt di acqua e 26 ml di detergente per lavare 40 mq di pavimento, ovvero circa 1500mq con 1 lt di detergente e 100 lt d’acqua, fabbisogno ridotto di circa 15 volte rispetto a lavaggi non meccanizzati. A tutto ciò, per un concetto green a 360°, si deve affiancare una garantita lunga durata nel tempo degli apparecchi e dei loro componenti: ecco che le

macchine Lindhaus, se correttamente e periodicamente manutenute, durano in media 8 anni per uso professionale anche intensivo, e ben 15 anni (con punte ben superiori ai 20) per uso domestico. In tempi bui di obsolescenza programmata, questi dati certificano senso etico e serietà nel lavoro. Particolare attenzione è sempre rivolta alla miglior scelta possibile della materia prima, in modo che sia sempre parzialmente riciclabile e smaltibile nel rispetto delle norme ambientali vigenti. Naturale conseguenza è la ridottissima produzione di rifiuti plastici ed elettrici, minimamente impattante per l’ambiente. Infine, da rimarcare che oltre l’80% dei nostri fornitori si trova in un raggio di 50 Km rispetto alla nostra sede produttiva, il che equivale a ridotti tragitti su strada della merce e minimo consumo di carburante con relative emissioni nocive nell’atmosfera. ■ www.lindhaus.it

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Linea LB3 Digital Pro
LW30-38 eF
LB4 digital Pro

Le proposte TMB per la pulizia della moquette

La pulizia delle superfici in moquette richiede generalmente la combinazione di due attività: una giornaliera, con la quale si aspira lo sporco leggero e secco ed una meno frequente ma più profonda, che prevede il lavaggio periodico, per garantire l’igiene della superficie e risolvere situazioni di sporco più difficile, macchie e residui aderenti depositati tra le setole.

Per la pulizia frequente TMB propone una vasta gamma di aspirapolvere, adatti ad applicazioni continuative e dotati di numerosi accessori utili per soddisfare diverse esigenze.

Tra questi, gli aspirapolvere Piccolo Prime e Dryver 15RE, entrambi certificati in classe A, sono estremamente pratici e maneggevoli, ideali per qualsiasi ambiente. Le grandi ruote posteriori fisse e le due pivottanti anteriori garantiscono stabilità durante il lavoro, mentre il cavo di 10 metri assicura la massima libertà di movimento anche lungo corridoi o ampie stanze. Tra gli accessori optional disponibili, con i filtri HEPA si ottiene un’eccellente filtrazione delle polveri e la restituzione di aria perfettamente pulita nell’ambiente. Piccolo Prime ha una capacità di 13 litri,

è dotato di un comodo avvolgicavo e di un sistema per la sostituzione rapida del cavo. Il Dryver 15RE, da 15 litri, grazie alla funzione Energy Saver può diminuire la potenza quando necessario, abbassando di conseguenza anche il rumore, per essere utilizzato anche in ambienti e orari sensibili. Periodicamente è opportuno intervenire con una monospazzola, che pro-

mette una pulizia più profonda della moquette. La monospazzola orbitale TOR43 garantisce risultati sorprendenti con minor fatica rispetto ai modelli tradizionali. Il movimento orbitale infatti offre la massima resa e migliora la maneggevolezza, rendendola di fatto facilmente utilizzabile da qualsiasi operatore senza alcuna formazione.

La versione più leggera di TOR43 è la più indicata per la pulizia di moquette e tappeti, sia con i metodi tradizionali sia con l’acqua ionizzata. Per questa applicazione è disponibile a richiesta un Kit Spray per la nebulizzazione dell’acqua o della soluzione pulente che può essere installato all’occorrenza. Il dosaggio risulta quindi più semplice e controllato, si evitano sprechi di prodotto e ritardi nell’asciugatura. TOR43 è dotata di accessori specifici quali dischi in microfibra ed in cotone, lavabili e riutilizzabili. ■ www.tmbvacuum.com

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Synclean, innovazione e

CONTINUITÀ

Parte il nuovo progetto di e-commerce b2b che coinvolgerà inizialmente i rivenditori e riparatori di macchine per la pulizia tecnologicamente più avanti e la loro buy experience. Ne parliamo con l’amministratore Edoardo Savoldi

Synclean nasce nel 1994 grazie a una brillante intuizione di Vincenzo Savoldi, un uomo che ha fatto la storia del cleaning professionale in Italia. Oggi, l’azienda con sede a Guardamiglio in provincia di Lodi – culla del mercato italiano della pulizia professionale – è a buon diritto considerata leader mondiale nei ricambi per la pulizia industriale per numero di articoli multimarca offerti.

A Edoardo Savoldi, figlio del fondatore, da qualche mese alla guida dell’azienda, chie-

diamo di spiegarci su quale progetto si è sviluppata Synclean nel corso degli anni. «Innanzitutto, vorrei ricordare mio padre Vincenzo, una colonna portante per lo sviluppo del cleaning professionale nel nostro paese, avendo seguito da vicino, fin dagli anni ’80, la nascita e lo sviluppo di aziende e prodotti che sono diventati dei veri e propri standard di riferimento mondiale in questo settore. In quegli anni, venivano costruite macchine per la pulizia industriale di altissimo livello qualitativo e tecnologico progettate per durare nel tempo. A questa catena del

valore mancava però un anello fondamentale, ovvero quello della ricambistica. In altri termini, il servizio postvendita non era all’altezza dell’innovazione che caratterizzava questi prodotti, quindi, nel momento in cui la macchina si guastava anche dopo anni di perfetto funzionamento, le aziende costruttrici non erano in grado di fornire il pezzo di ricambio in tempi rapidi. A colmare questa lacuna è intervenuta l’idea di mio padre, il cui progetto è sempre in costante evoluzione grazie alle opportunità offerte dall’e-commerce».

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Le nuove generazioni al timone delle aziende portano spesso nuove idee e strategie, quali sono i suoi obiettivi a breve termine?

C’è l’idea di rilanciare il cleaning professionale di stampo europeo per contrastare la concorrenza delle macchine prodotte prevalentemente in Cina dal prezzo molto competitivo ma di qualità inferiore. Synclean sta mettendo a punto un servizio di ricambistica 24/48 h per andare incontro alle esigenze di chi vuole ridurre al minimo indispensabile il fermo macchina causato da un guasto. Questo nuovo approccio, che punterà su un servizio di e-commerce b2b, si rivolge a distributori e riparatori per creare una catena di sostegno che spingerà un’azienda piuttosto che un’agenzia a investire tranquillamente su macchine di alto livello che possono durare per molti anni.

Qualcuno potrebbe insinuare che questo meccanismo frenerà la vendita di macchine nuove, cosa risponde a questa osservazione?

Che invece è esattamente l’opposto. La visione di Synclean genera un circolo virtuoso dando all’acquirente la sicurezza di poter contare su un servizio di assistenza dei pezzi di ricambio all’altezza della qualità della macchine che compra. Questa certezza funge da stimolo all’acquisto di macchine per la pulizia industriale nuove dello stesso livello di quelle già in presente in azienda, o anche di migliori. La necessità di avere tecnologie sempre aggiornate nel mondo del cleaning professionale va di pari passo con gli elevati standard di pulizia richiesti oggi dal mercato in continua evoluzione come, purtroppo, il Covid ci ha dimo-

strato. Non esiste crisi che metta in difficoltà il comparto della pulizia professionale. Pensiamo, a titolo di esempio, a un supermercato: anche durante una crisi accentuata, esso non può rimanere sporco perché ciò provocherebbe un ulteriore calo delle vendite.

Il vostro servizio di ricambistica 24/48 h risolve molti problemi al cliente finale, soprattutto a chi ha investito o pensa di investire in macchinari anche molto costosi. Quali sono gli sforzi che Synclean ha introdotto per garantire i pezzi di ricambio in tempi così rapidi?

Abbiamo dovuto fare degli sforzi enormi perché si trattava di integrare una logica commerciale tradizionale, fatta di bellissimi rapporti personali, con un servizio di e-commerce in grado di accorciare i tempi non sempre utili dal punto di vista lavorativo.

Siamo partiti inizialmente con una divisione di Synclean che ha dato vita a un sito “laboratorio” di e-commerce b2c, facendo bene attenzione a non fare concorrenza ai nostri stessi clienti riparatori o rivenditori mantenendo prezzi di vendita piuttosto alti. Con questo sito, abbiamo voluto creare una catena produttiva che rispondesse nelle 24/48 h – a volte anche meno di 24 h – alla necessità di pezzi di ricambio da parte dell’utilizzatore finale. Ci abbiamo impiegato circa quattro anni per andare a regime, ma alla fine abbiamo maturato un know-how che è servito a Synclean per partire con il nuovo progetto di e-commerce b2b che coinvolgerà inizialmente i rivenditori e riparatori tecnologicamente più avanti e la loro buy experience. Una volta che il negozio online sarà aperto in tutta Italia potremo poi dedicarci all’estero. Per questo motivo, continuerà a esistere la linea commerciale tradizionale magistralmente diretta dal mio collaboratore Michele Colombi.

In maniera molto favorevole. Va detto che ancora oggi, per le grandi aziende produttrici di macchine per la pulizia industriale, risulta sempre meno remunerativo occuparsi dei pezzi di ricambio con notevoli disagi per l’utilizzatore finale. Fornendo i pezzi di ricambio multimarca non vogliamo fare concorrenza a nessun marchio, semmai aiutiamo il cliente finale a ottenere i ricambi originali o prodotti analoghi in tempi davvero brevi. ■ www.syncleanservice.com

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I produttori di macchine per la pulizia professionale come guardano questo servizio?
Edoardo Savoldi, amministratore di Synclean

Progettiamo un mondo migliore.

Organizzato da In contemporanea con In collaborazione con Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ecomondo.com
3 - 15 NOVEMBRE 2020

The leading virtual cleaning and hygiene exhibition

3-6 November 2020

Inclusive

Bringing the global industry together online for 4 days

International Network

Connect with industry professionals from 143+ countries through the matchmaking feature

Innovation

Gain insights on the latest developments through daily expert sessions.

intercleanshow.com Organised by: Official Media partner:

25 ANNI in CELTEX e non sentirli

Il primo settembre Attilio Giannasi ha festeggiato il suo primo quarto di secolo in Industrie Celtex

Emiliano di nascita, lucchese di adozione e bamboccione ante litteram, Attilio Giannasi ha una personalità esuberante ed esuberanti sono i suoi successi nel mercato del tissue professionale italiano. Maturità scientifica, anno sabbatico, concorso ad ufficiale di complemento nell’esercito con assegnazione alla scuola di artiglieria di Bracciano: questo in breve il percorso di formazione per forgiare la sua leadership. Da Sottotenente svolge il servizio di prima nomina a Bologna e una volta congedato riprende gli studi conseguendo il titolo di Dottore in Economia e Commercio. Segue un altro anno sabbatico e alla veneranda età dei fatidici trenta, mentre Obama vendeva gelati, mette la testa a posto. Entra nel mondo del lavoro come impiegato commerciale a Imbalpaper di Valdottavo (LU), azienda pioniera del settore della carta professionale. Poco dopo sono assunti anche Sergio Cappuccio e successivamente Roberto Tosca, negli anni dove nel mercato del tissue si intravedono interessanti prospettive per il futuro. Infatti, di lì a poco il Cappuccio e il Tosca fonderanno Infibra, azienda che in tempi record raggiungerà la posizione di leadership nell’arredo della tavola. Contemporaneamente il Giannasi approda a Celtex nel settembre del 1995 ricevendo l’investitura commerciale per l’intero mercato nazionale al tempo ancora in fase embrionale. Dopo pochis-

simi anni Attilio consegue il titolo dirigenziale per aver creato la catena del valore del marchio Celtex, senza aver lavorato nemmeno un giorno. Sì, perché già a suo tempo Confucio disse: ama il tuo lavoro e non lavorerai mai un giorno in vita tua. Sono gli anni dove si perfezio-

nano le strategie commerciali ed inizia la ricerca verso un fatturato che non sia fine a se stesso. Una delle formule vincenti di business è la tradizionale sveglia mattutina alle ore 10.00 di Attilio, perché come dice il detto: “Il mattino ha l’oro in bocca”. La componente innovativa di

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Da sinistra: Andrea Bernacchi Presidente e CEO, Attilio Giannasi Direttore commerciale e Antonello Strusi Direttore Generale

Celtex si fa strada nel settore grazie alle capacità commerciali di Attilio e dell’organizzazione commerciale costruita nel tempo. Nel 2017 avviene la fusione di Celtex ed Infibra in Industrie Celtex ed i vecchi commilitoni Cappuccio, Tosca e Giannasi si ritrovano insieme, unendo le forze per raggiungere nuove interessanti prospettive per il futuro.

In questo articolo ci siamo divertiti a tracciare in modo non convenzionale la carriera del Dott. Attilio Giannasi, che ha saputo ispirare, motivare e dirigere un team di funzionari, agenti e collaboratori a livello nazionale portando il marchio Celtex ad essere riconosciuto dalla clientela professionale come benchmark qualitativo di eccellenza. I

numeri e i dati correlati alla sua dirigenza parlano da soli.

Industrie Celtex sotto l’egida del Presidente Andrea Bernacchi, si consolida come multinazionale europea ispirata ai principi della Blue Economy e conferisce il meritato riconoscimento ad Attilio per i suoi 25 anni di “oggi come oggi, un domani”. ■

Ho conosciuto Attilio circa 25 anni fa, indossava un camice bianco e stava seduto, eretto, dietro una scrivania, in un capannone sperso nel pistoiese.

Ci siamo presentati e nonostante la sua aria così professionale e determinata (probabilmente a non scucire neanche una lira in pubblicità), mi sono sentita subito a mio agio.

Sono gli anni in cui ho imparato a conoscere una persona, all’apparenza semplice e mite, ma con una grande capacità imprenditoriale innata.

Una forza e una tenacia nel ricercare sempre nuovi stimoli, per poter crescere e far crescere il team di collaboratori, con cui costruire “gomito

a gomito” una realtà aziendale sempre più competitiva, arrivando alla scelta di concentrare l’attività commerciale sotto un’unica regia, la sua, competente e ardita, per creare “margini” sempre più interessanti per l’azienda.

Saper intravedere grandi opportunità di crescita è stato il suo leitmotiv: “Per garantire un futuro è necessario uscire dagli schemi tradizionali!”

Buon venticinquesimo Attilio, ti auguro tutto il meglio per un anniversario tanto importante, a livello personale e lavorativo.

Tantissimi auguri a te… E ancora tanti anni di successi nella tua CELTEX!

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Verona Pulire 1993. Padre e figlio Marchetti di Cartaria Forlivese Cliente che nel 2019 ha acquistato oltre 1.000.000 euro di prodotti Celtex Valdottavo 1993. Da sinistra Roberto Tosca, Attilio Giannasi e Sergio Cappuccio Ornella Zanetti

Da sempre ATTENTI all’AMBIENTE

Fin dal 1993, anno della sua fondazione, AR-CO Chimica fa dell’innovazione tecnologica e dell’attenzione all’ambiente due punti cardine imprescindibili

“U

n pulito sempre più green” è il motto che durante questi primi ventisette anni di vita ha caratterizzato AR-CO Chimica, azienda emiliana con sede a Medolla in provincia di Modena la cui attività si sviluppa da sempre attorno a un progetto orientato alla massima soddisfazione del cliente, non solo con prodotti di alta qualità, bensì con servizio di alto livello basato su assistenza, aggiornamento e collaborazione.

La gamma di prodotti offerti da AR-CO Chimica si rivolge alla pulizia e sanificazione degli ambienti, dell’industria alimentare, del catering e delle convivenze.

La storia di questa azienda è costellata da molte tappe ciascuna significativa ma la più importante risale al 1996 anno in cui prende il via la formulazione in proprio di prodotti base. Alla scelta di diventare un’azienda di produzione segue un grande sforzo per dare ad AR-CO una connotazione nazionale che si concretizza nell’acquisizione di ben quindici distributori. Inizia così un periodo di crescita costante del fatturato accompagnata dalla creazione di prodotti sempre nuovi ma, ciò che più conta, da una strategia aziendale chiara e innovativa.

La gestione dell’azienda orientata a sviluppare non solo un prodotto, ma anche un servizio in linea con le esigenze dei clienti, non rimane insensibile quando intorno agli anni 2000 diventa sempre più pressante la richiesta da parte del mercato di poter lavorare con prodotti e macchine rispettose dell’ambiente. Una svolta green che sarebbe diventata sempre più decisa negli anni a seguire.

Nel 2003, viene messa in atto una strategia di marketing basata sull’offerta di servizi e percorsi formativi, per fare acquisire, gratuitamente, alle imprese di pulizia le varie certificazioni ISO, dalle 9000 alle 14000, dalle 8000 alle 22000, spaziando dalla qualità alla tutela ambientale, alla responsabilità sociale e così via.

Nel 2007, viene avviato il percorso ECOLABEL, e AR-CO fu la prima

azienda a diffondere il marchio ambientale nell’ambito della distribuzione professionale.

«Questo è stato il primo vero passo verso i prodotti “green” – spiega Luca Cocconi, Amministratore delegato di AR-CO -. Il salto di qualità lo facciamo nel 2009, anno in cui riusciamo a coniugare l’aspetto ecologico con tecnologie innovative lanciando sul mercato Genyus, frutto di un investimento dell’azienda in una software house dedicata allo sviluppo di un software per il calcolo della vendita del prodotto sottoforma di servizio.

A AZIENDE 28 DIMENSIONE PULITO | 08/2020
LUCA COCCONI, Amministratore delegato, cofondatore e socio di maggioranza di AR-CO Chimica

Genyus, infatti, è un megadistributore dotato di un software dedicato per fornire alle imprese il prodotto chimico già diluito in formula controllata per eliminare gli sprechi, un uso non corretto del prodotto, con beneficio per l’ambiente e per l’economia aziendale. Siamo stati i primi a portare la detergenza in monodosi con un prodotto superconcentrato. Prima di allora gli operatori e le imprese di pulizia, non per loro cattiva volontà ma perché non ne avevamo i mezzi, non riuscivano a controllare l’esubero e il cattivo uso del detergente. Da qui inizia anche il nostro percorso verso l’idoneità ai requisiti C.AM. della linea Infinity».

Un approccio totalmente nuovo al cliente, al quale non offrite solo un prodotto ma soprattutto un servizio…

«Certamente è così. Il nostro distributore ha la possibilità di collocare le nostre soluzioni con una strategia commerciale totalmente differente rispetto a quella dei nostri concorrenti. Il mercato riconosce ad AR-CO il merito di vendere non solo un detergente ma un servizio omnicomprensivo di tutti i prodotti che riteniamo utili per ottenere un cleaning altamente professionale, aggiornato alla legislazione attualmente in vigore contro il Covid, quindi che include disinfettanti, sanificanti e una formazione diretta specifica per ogni ambito applicativo.

Le aziende che si avvalgono del nostro servizio, siano esse una catena alberghiera o una mensa, sanno in fase di preventivazione quali saranno i costi relativi alla pulizia dell’ambiente in maniera corretta eliminando quelle

variabili legate all’uso sbagliato o all’impiego per operazioni non previste del prodotto. Con il nostro sistema tutte queste problematiche le abbiamo messe, per così dire, all’interno di un software che garantisce l’efficienza del servizio».

Come nasce di fatto l’idea di progettare questo software?

«Perché ci siamo resi conto nell’economia di un’azienda nessun costo può essere più lasciato al caso. Le imprese di pulizia e i vari operatori hanno l’esigenza di gestire le loro attività in maniera certa. Inoltre, questo software risponde alle esigenze “green” in cui l’intero ciclo produttivo, dalle materie prime allo smaltimento degli scarti, è orientato al rispetto dell’ambiente, come richiedono i Criteri Minimi Ambientali del nuovo codice degli appalti per l’affidamento del servizio di pulizia e la fornitura di prodotti per l’igiene e la sanificazione».

Il Covid ha inciso profondamento sul nostro stile di vita ma anche sulle attività economiche. Quali sono stati gli effetti sul vostro settore?

«Abbiamo subito un cambiamento forzato da quella che è stata l’emergenza causata dal Coronavirus. Il mercato ha visto l’annullamento di quasi tutti i prodotti tradizionali che occupavano in precedenza circa il 90% delle vendite.

Le aziende chimiche hanno dovuto concentrarsi su pochi prodotti e non più con centinaia di referenze. Questa è la tendenza che vedo anche nei prossimo quattro o cinque anni. La visione

della pulizia e dell’igiene è cambiata radicalmente, basti pensare all’importanza che oggi ha il semplice lavaggio delle mani. Cambierà il modo di porsi al cliente per cui dovremo rivedere anche le marginalità di guadagno tenendo comunque conto che verrà meno l’assillo del prezzo di vendita».

Alla luce di quanto successo come giudica l’andamento del 2020 per AR-CO?

«Mi spiace quasi a dirlo, ma il 2020 per noi è stato un anno eccezionale avendo quasi raddoppiato il fatturato. Dico così perché questi ottimi risultati sono il frutto di una situazione che non avremo mai voluto vivere. Per tenere il ritmo delle richieste provenienti dal mercato nei giorni più duri della pandemia, abbiamo messo in campo ore e ore di lavoro giornaliero lottando contro la difficoltà di reperire materie prime, packaging, camion disponibili al trasporto, personale che venisse in azienda. Per contro siamo stati premiati passando dai 6,2 milioni di euro del 2019, ai probabili 12 milioni nel 2020. Di queste cifre voglio sottolineare che almeno il 12% va in ricerca e sviluppo».

Voci di mercato dicono che AR-CO sia stata acquisita da un’altra azienda del settore. Che cosa risponde a queste illazioni?

«Che sono voci totalmente infondate. AR-Co è ancora saldamente nelle mani dei signori Cocconi, Pizzoni e Boni e qualora io e i miei soci prendessimo la decisione di cedere l’azienda, i nostri clienti sarebbero i primi a essere informati per il rapporto di stima e fiducia instauratosi in questi ventisette anni di attività. Aggiungo che qualsiasi decisione verrà presa in futuro avrà sempre come riferimento la crescita e lo sviluppo di AR-CO, che vuole rimanere anche negli anni a venire un punto di riferimento del settore del cleaning professionale». ■

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Paper Dose è la prima monodose in carta per l'imballo dei detergenti

L’ARTE di comunicare

La competenza trasversale, o soft skill, maggiormente utile nell’era moderna è certamente la comunicazione efficace. Ci sono molti corsi, seminari su questo tema così comune, per alcuni quasi banale, ma che nasconde insidie e difficoltà che solo approfondendo l’argomento vengono toccate con mano

Ci sembra facile comunicare e nella maggior parte dei casi siamo pronti a giurare di avere spiegato bene al nostro collega il compito da portare a termine, di avere espresso con chiarezza le nostre intenzioni al capo e di avere una comunicazione efficace con il nostro partner e i nostri figli. Eppure ci imbattiamo molto spesso in discussioni, siamo vittime di incomprensioni e abbiamo costantemente la sensazione di non essere compresi a pieno. Quanto sarebbe bello potersi esprimere in maniera limpida e diretta, manifestando i nostri bisogni e senza correre il rischio di non venire capiti! Bene, studiare la comunicazione ci dà il vantaggio di conoscerne le dinamiche

e applicare dei piccoli trucchetti che possano renderci la vita più semplice. Anzitutto la responsabilità della comunicazione è sempre del mittente e mai del destinatario; prendersi la responsabilità di fare arrivare il messaggio, ci dà la possibilità di agire sulla nostra comunicazione e migliorarla. Se il destinatario non comprende il messaggio o lo comprende in maniera fuorviata, sarà nostra responsabilità riformularlo e usare degli espedienti migliori per essere sicuri che l’altro abbia compreso esattamente le nostre intenzioni di comunicazione.

Dobbiamo inoltre tenere conto che la comunicazione è fatta per il 93% dal nostro linguaggio non verbale e paraverbale mentre solo per un 7% dal contenuto semantico. Dunque è molto

più importante il “come” del “cosa” e questo è un aspetto su cui molti non prestano abbastanza attenzione. Il come è fatto dal nostro Body Language, dalla mimica facciale e dalla modulazione corretta della voce. Dobbiamo sempre accertarci che ci sia coerenza fra i tre canali di comunicazione e utilizzare corpo e voce a sostegno del messaggio che vogliamo inviare. Queste teorie sono valide tanto per le comunicazioni private quanto per le occasioni di public speaking in cui se vorrò persuadere il mio pubblico dovrò fare leva su ogni canale, per rendere più credibile e accettabile la mia richiesta (a maggior ragione quando stiamo chiedendo al nostro pubblico, di cambiare i propri comportamenti o di assumerne di nuovi).

C C ARRIERA & L A v ORO 30 DIMENSIONE PULITO | 08/2020

Ogni forma di comunicazione implica un influenzamento

Quando comunichiamo con qualcuno stiamo in realtà cercando di “portarlo dalla nostra parte”, stiamo sempre cercando di fargli vedere le cose dal nostro punto di vista, vogliamo influenzarlo e far sì che inizi a vedere le cose come le vediamo noi.

La prima regola aurea per far sì che ciò diventi realtà è quella di “assumere che l’altro abbia ragione”.

Diceva Pascal “si persuade meglio chi si persuade solo” e questo significa che provare a convincere l’altro di aver torto è molto probabilmente una strategia destinata al fallimento, anzi è una non-strategia. Cercare di convincere qualcuno che sta sbagliando è quanto di più inefficace si possa fare in termini di comunicazione strategica, perché non farà altro che aumentare le sue resistenze al cambiamento e porterà il nostro interlocutore ad arroccarsi sulla sua posizione senza darci possibilità di avvicinamento.

Al contrario, se noi assumiamo con sincerità che l’altro possa avere ragione, impariamo a metterci nei suoi panni e capiamo quali ostacoli in quel momento gli stanno impedendo di vedere le cose come le vediamo noi.

Paul Watzalawick padre dei cinque assiomi della comunicazione ed esponente della Scuola statunitense di Palo Alto, diceva: “Hai perfettamente ragione.. dal tuo punto di vista” per rimarcare l’inesistenza della verità assoluta ma al contrario l’esistenza di tante piccole verità legate alle singole percezioni soggettive di ciascuna persona.

Se io assumo che l’altro abbia ragione, legittimo il suo punto di vista e mi sarà più facile scardinarlo attraverso domande

mirate che aiutino l’interlocutore ad allargare la propria visione di realtà (introducendo anche la mia). Per fare ciò entra in gioco uno strumento essenziale della comunicazione efficace ovvero: la capacità di fare domande.

Si dice che “chi domanda comanda” proprio per sottolineare il potere del fare domande e l’importanza che le domande rivestono nella comunicazione. Fare domande per esempio per accertarsi di avere compreso bene quanto ci è appena stato riferito, oppure per approfondire aspetti che non abbiamo pienamente compreso e inquadrato, ci consente di prendere tempo e riflettere su come sta andando la comunicazione ma soprattutto ci dà la possibilità di creare sintonia all’interno della relazione.

Un buon comunicatore è colui che stabilisce una relazione con il proprio interlocutore perché sa che una relazione sintonica gli darà maggiori possibilità di portare a destinazione il proprio messaggio comunicativo. Le domande facilitano la costruzione della relazione in quanto costruiscono dei piccoli “accordi” fra le parti, dove insieme conveniamo di esserci capiti fino a quel punto e decidiamo di andare avanti nella conversazione. Anche la semplice parafrasi (che tanto semplice non è) è un formidabile strumento comunicativo proprio perché mi consente di stabilire la relazione con l’altro e di avvicinarmi quanto più possibile al suo punto di vista.

Fondamentale poi giocare nella relazione sia sull’aspetto razionale in cui ci impegniamo in accurate descrizioni di un fatto o del nostro pensiero, ma anche sull’aspetto emotivo che ci assicura un coinvolgimento maggiore e un ascolto più attento da parte del nostro interlocutore. La comunicazione che funziona non è mai quella che “spiega” ma è quella che “fa sentire”.

Lo spiega bene lo psicoterapeuta Giorgio Nardone in molti dei suoi libri quando per persuadere i propri pazienti ad accogliere determinate prescrizioni, utilizza il linguaggio evocativo, quello che parla alla pancia delle persone e non (solo) al cervello. Per fare ciò si può utilizzare un vasto ventaglio di figure retoriche, utili nel nostro linguaggio proprio per “creare un effetto” nell’interlocutore, agganciarlo, persuaderlo, coinvolgerlo a livello emotivo.

PROFESSIONE

Francesca Scelsi è consulente di carriera, Professional Counselor e Formatrice in ambito soft skills. Fonda il brand Jobscouting.it (www.jobscouting.it) e lavora come esperta di tecniche per la ricerca del lavoro, fornendo servizi a privati, enti e aziende sulle tematiche di comunicazione, orientamento e cambiamento professionale.

Le più utilizzate nella comunicazione strategica sono certamente le similitudini, le metafore e anche la narrazione di storie.

Un esempio? Immaginate di dover aiutare un amico a non farsi più trattare male dal proprio datore di lavoro. Non sarà molto utile spiegargli in maniera razionale e metodica tutti i motivi per cui è sbagliato farsi trattare male; infatti queste motivazioni saranno ben comprese e condivise anche dal nostro stesso amico, che tuttavia non riuscirà a modificare la propria posizione di sottomissione. Se vogliamo veramente che la nostra comunicazione abbia effetto dovremo coinvolgerlo a livello emotivo e “fargli sentire” una sensazione di avversione nei confronti di quella situazione.

Potremo ad esempio chiedergli se “si rende conto di essere come un pozzo senza fondo in cui chiunque può riversare la propria spazzatura”.

L’utilizzo di una immagine evocativa così forte e cruda, farà sì che l’intento comunicativo abbia più efficacia e con più probabilità porterà il nostro amico a modificare il suo comportamento di accettazione passiva. ■

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Le aziende sono fatte di persone e, ora più che mai, bisogna ripartire da loro. Accrescere la qualità delle relazioni, infatti, significa far crescere il business

Clienti intrattabili? Piccolo VADEMECUM di sopravvivenza

Alcune indicazioni utili a mediare con le persone dal carattere difficile

Anno 2020. Anno palindromo. Anno bisesto. Anno pandemico. Hanno stancato tutte queste peculiarità in un solo momento e, ancor di più, le persone che si comportano in modo distonico (e intrattabile), dicendo che “io son fatto così!” e la situazione difficile sembra, quasi, giustificarle.

A parte i giochi di parole, questa prima parte del 2020 ce la ricorderemo nel tempo, verrà narrata nei manuali (digitali) dei nostri studenti e continuerà ad accompagnare i palinsesti televisivi ed alimentare le chiacchiere degli happy hour (più o meno virtuali) di ancora molte persone. Tra le chiacchiere non mancheranno anche i commenti sull’at-

teggiamento di quel cliente o sulle risposte di quel collega intrattabile che, proprio in un momento così particolare, sembra quasi farlo apposta! Noi abbiamo analizzato le dinamiche comunicative in tempi di crisi e abbiamo stilato un breve vademecum per affrontare al meglio chi potrebbe rendere difficili i rapporti interpersonali a causa del proprio temperamento, ovvero abbiamo identificato alcuni tratti di persone che abbiamo chiamato “intrattabili” . Siamo sicuri che avrete avuto modo anche voi, nella vostra vita personale e professionale, di incontrare persone intrattabili: quei simpatici soggetti che vi stupiscono per le loro reazioni spesso imprevedibili, talvolta sproporzionate, che dicono cose che non vi aspettereste

e fanno cose che voi non fareste. Bene, se le avete incontrate avrete notato che esprimono la loro irritabilità come se fosse un mestiere, quasi un’arte, tanto da consentirci di definire delle tipologie specifiche in base alle sfumature del loro comportamento.

La persona “intrattabile” può avere questi tratti salienti:

1. Prepotente: tono di voce arrogante, dà ordini, non ascolta, non accetta di essere messa in discussione né criticata. Ha un linguaggio di pretesa costante e non ammette punti di vista differenti dal proprio.

2. Sarcastica: usa l’ironia e la polemica per colpire l’interlocutore, crede di essere una persona spiritosa, usa questo modo di comunicare per non

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Fabrizio Pirovano Marco Monti

dire apertamente quello che pensa ma lo lascia intendere indirettamente.

3. Esplosiva: apparentemente calma, esplode come una mina quando meno te l’aspetti, vive in fermento, cova rabbia anche quando dice “sì va tutto bene...”. E’ bella come una bolla di sapone che, appena la tocchi, scoppia.

4. Lamentosa: si lamenta e si lagna di tutto, ma non agisce per cambiare le cose, si sente vittima, usa sempre alibi e capri espiatori, dando la colpa sempre degli altri.

5. Silenziosa: zitta e chiusa in se stessa, non reagisce, parla a monosillabi o versi gutturali. Dà segni con la testa ma non sai mai cosa stia pensando veramente e il dialogo diventa davvero difficile, praticamente un monologo.

6. Annuente: simpatica ed estroversa, a parole si fa in quattro per essere d’aiuto e sempre apparentemente disponibile. Poi non dà seguito a quanto promesso adducendo scuse per poi offrire nuovamente un supporto che non verrà.

7. Pessimista: negativa a 360°, esprime solo difficoltà ed ostacoli. Vede tutto nero e parla sempre di ciò che non va.

8. Arrogante: la tipica persona “so tutto io”, mostra agli altri come fare e corregge a oltranza anche quando non ha titolo per farlo. Le sue opinioni diventano competenze insindacabili.

9. Dubbiosa: non decide e aspetta che lo facciano gli altri, per poi rinfacciare che avrebbe preferito altro. Figura gregaria piuttosto impegnativa, soprattutto quando deve lavorare in team con un ruolo di responsabilità (e ci si domanda come abbia fatto ad arrivarci….

In questa breve lista - a tratti estremizzata - riconoscete qualche collega, qualche cliente o qualche fornitore? Se avete risposto affermativamente pensate che, statisticamente, sarete anche voi riconosciuti nella medesima lista da parte di qualcun altro. É statistica. Nessuno è perfetto.

Quindi come potreste reagire a questi atteggiamenti distonici, per ottenere la migliore relazione interpersonale possibile?

Ecco alcune brevi indicazioni prêt-aporter che hanno il solo scopo di stimolare una riflessione dedicata ad ogni tipologia di profilo, senza la pretesa di trasformare o educare questi comportamenti perchè, come sapete, guidare un efficace cambiamento nei modi di relazionarsi è un lavoro lungo e impegnativo da lasciare agli esperti.

1. Prepotente: tenetele testa senza rispondere all’aggressività con aggressività, niente discussioni e critiche dirette. Ascoltate fino alla fine senza interrompere. Spostate l’attenzione su qualcosa di condiviso, create un punto di vista comune, poi riproponete la vostra posizione come logica alternativa alla visione della persona prepotente. Meglio fare domande per capire, piuttosto che affermazioni per rispondere.

2. Sarcastica: portate allo scoperto la frecciatina ricevuta chiedendo chiarimenti sul senso e significato (“se dici così quindi intendi esattamente che…”), obbligate a razionalizzare la battuta e, se potete, lasciate correre.

3. Esplosiva: fate esplodere questo tipo di persona, lasciatela sfogare e sbollire, restate fisicamente vicini senza dire nulla e non fate gesti maldestri, con voce calma potreste dire: “quando ti sarai calmato/a, sono veramente interessato al tuo punto di vista”.

4. Lamentosa: ascoltate il lamento con cortesia, ma non concedete solidarietà (“sono d’accordo con te…»), spostate il discorso su ipotesi di comportamento differenti per correggere il lamento (“cosa intendi esattamente quando dici che...? Cosa potresti fare, quindi, di diverso per ottenere un risultato differente?”).

5. Silenziosa: siate fermi cercando di non perdere la pazienza. Se fate qualche domanda in più, fatela precisa altrimenti prendete tempo e fatevene una ragione (“non importa se non mi vuoi rispondere adesso, ne riparliamo più tardi, in un altro momento …”).

6. Annuente: mettete in chiaro come stanno le cose, ricordando di aver già chiesto molte volte il suo aiuto e sottolineando quanto il suo contributo sia importante per voi; se potete, create una procedura (primo passo… poi… infine), chiedete sempre a questa persona una conferma articolata e non solo un gesto di assenso.

7. Pessimista: ribadite il vostro ottimismo, aggiungendo (non negando) alla probabilità della catastrofe, anche quella del successo cercando di mettere in discussione la certezza della malasorte con una richiesta di eccezione (“e se così non fosse? Come fai a sapere che andrà sicuramente così anche in futuro”?).

8. Arrogante: verificate il sapere, chiedendo spiegazioni e consigli, per capire se questa persona ha in effetti le risposte operative e concrete ai problemi. Trovata la lacuna, con gentilezza, offrite una via d’uscita (un punto di vista differente) senza cadere nella tentazione della sfida.

9. Dubbiosa: risalite al vero motivo per cui questa tipologia di persona non decide (paura, timore, mancanza di capacità) e chiedete di proporre soluzioni concrete o alternative di soluzione (“non ti chiedo una risposta ma almeno cosa faresti tu in questa situazione…” oppure “il tuo parere per me è importante: in ogni caso se fossi al mio posto cosa faresti?).

Ricordate sempre che il vostro interlocutore - comunque - sta facendo il meglio che sa fare, per la persona che è, per il vissuto che ha e per l’intelligenza relazionale ed emotiva che è in grado di offrire.

Chi ci conosce sa che un nostro motto è “l’altro non è te: rispettalo invece di combatterlo”.

Siamo sicuri che proverete subito con i vostri colleghi o clienti questi suggerimenti e ne porterete a casa sicuro beneficio! ■

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LINEA GUIDA

Percorso di Formazione

L’azienda nell’azienda

Il percorso della Linea Guida si sviluppa su tre volumi. Il primo, La Cultura del pulito, evidenzia come gli aspetti culturali analizzati in profondità forniscano gli spunti per potenziare l’attività dei servizi, creare nuove opportunità lavorative sia per le imprese sia per le aziende. Apre nuove prospettive per il lavoro, creando o valorizzando le figure intermedie, come i capi servizio, le governanti, i portatori d’interessi, inserendole a pieno titolo non solo nell’attività specifica, ma quali portatori della cultura dell’ospitalità, la cultura del pulito e la sicurezza, la cultura della professione nel tessuto socio economico e nel contesto urbano.

In questo numero tratteremo della terziarizzazione dei servizi. L’evoluzione del mercato, l’alternarsi di situazioni positive con altre negative, inducono ad una profonda riflessione che indica la necessità di rivedere gli aspetti contrattuali e i rapporti tra l’azienda che beneficia dei servizi e le imprese che li erogano al suo interno.

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Mauro Martini, l’autore
Volume Volume Volume I II III LA CULTURA DEL PULITO • Motivazioni e presentazione • La riunione • Cristallizzazione e sviluppo, la tensione creativa • Le culture operative • La terziarizzazione dei servizi • Le fasi contrattuali • La qualità • La dorsale dell’appalto • Formare il formatore L’ANALISI • Il sopralluogo • La ricognizione ambientale • Rilievi metrici e numerici • Sporco e rivestimenti • Mappa delle criticità • I veicoli della trasmissione • L’analisi dei tempi • visibilità del piano delle frequenze e delle operazioni • Fornitore e forniture L’AZIONE • Operazioni preventive • La qualità della prestazione • Operazioni della linea d’uso • Operazioni della linea luce • Operazioni della linea ombra • Operare in sicurezza • Set operativo • Attrezzi, macchine • Le risorse umane

PRIMO VOLUME

La cultura del pulito Quinto Capitolo

La terziarizzazione dei servizi

Maison Fresh

1.5.1 ANALIZZA LE ESIGENZE

Un’impresa di servizi ambientali può occuparsi delle pulizie e del trattamento delle superfici o della raccolta dei rifiuti, rispondendo alle esigenze igieniche ed estetiche e può occuparsi del verde, come collocare ornamenti provvisori e così via, garantendo la vivibilità dell’ambiente di lavoro, mentre sul piano della funzionalità e funzionamento può occuparsi del controllo del funzionamento di apparecchi, impianti e quant’altro, può provvedere a vari tipi di manutenzioni, movimentare

RIASSETTO PULENTE DEI LOCALI CURA DEL VERDE TINTEGGIATURA DELLE PARETI TRATTAMENTO DELLE SUPERFICI MANUTENZIONI ELETTRICHE MANUTENZIONI IDRAULICHE

GIARDINAGGIO SMALTIMENTO RIFIUTI ALLESTIMENTI TRASPORTI INTERNI RIFORNIMENTI

merci e documenti, rifornire dispenser, servire pasti e infine può ampliarsi, grazie a specifiche specializzazioni, per fornire servizi diretti alla persona, inquilino fisso o ospite dell’ambiente. Coprendo un ampio raggio di servizi complementari, l’impresa, grazie a un totale integramento nella struttura base può svolgere, previa selezione e addestramento, quelle mansioni interne che, non avendo carattere di continuità, costringono l’azienda a sostenere costi fissi non remunerativi che tolgono risorse ad altre iniziative.

MANCATO FUNZIONAMENTO IMPIANTI FUORIUSCITE DI MATERIALI AGENTI ATMOSFERICI PARTICOLARI SERVIZI MOBILITÀ ASSISTENZA INFANZIA ANZIANI

08/2020 | DIMENSIONE PULITO 35
1.5.1 Analizza le esigenze
1.5.2 Le proiezioni del mercato
1.5.3 La terziarizzazione 1.5.4 Pseudo appalto
1.5.5 Il rischio biologico
1.5.6 La lotteria del minor prezzo 1.5.7 La selezione delle imprese

Percorso di Formazione

Pulizia: complesso di operazioni atte a rimuovere polvere o sporcizia da superfici, oggetti, ambienti domestici o di lavoro.

Disinfestazione: complesso di operazioni volte all’eliminazione di organismi nocivi alla salute e al benessere dell’uomo.

Sanificazione: operazione atta a rendere salubri determinati ambienti mediante l’attività di pulizia e il miglioramento delle condizioni ambientali.

Disinfezione: operazione atta a ridurre il numero dei microrganismi patogeni.

Derattizzazione: operazione per l’eliminazione dei ratti e/o topi.

Disinsettazione: operazione per l’eliminazione oppure la riduzione di insetti artropodi in genere.

Diserbo: operazione per l’eliminazione delle erbe infestanti.

1.5.2 LE PROIEZIONI DEL MERCATO

Il nuovo modello sarà quello che riguarderà il nuovo senza preconcetti o idee di parte ma su cui svilupperà analisi approfondite osservando ogni anfratto alla ricerca di tutti gli elementi ed evidenziando non solo quelli ad alta potenzialità individuale ma soprattutto quelli che hanno la necessità di accoppiarsi ad altri per potenziarsi e per costruire una nuova potenzialità individuale.

Quali saranno i moduli vincenti nel prossimo futuro? Il posizionamento in mezzo sarà destinato a incrementare ulteriormente perché la società nel suo complesso è come una grossa macchina in movimento che non può fermarsi e andare in officina per essere riparata. È in quest’ottica che dovranno nascere strutture operative intermedie indipendenti che operano, interfacciandosi con i vari settori, agendo come specchi al fine di agevolare una graduale fase di modifica prima di raggiungere una totale contaminazione. Ogni realtà pubblica e privata dovrà essere in grado di avere sempre davanti a sé due scenari: quello che proietta l’attività corrente e quello in lavorazione; ognuno di noi è uno sceneggiatore e un regista, infatti, mentre vive il film della sua quotidianità nel frattempo scrive la sceneggiatura di un nuovo. Si sa quanto l’applicazione di nuove idee si scontra con la spinosa questione economica. Tuttavia perché elemento condizionante, esso dovrà essere posto sul tavolo solo dopo che è stata designata la compatibilità dell’idea con il contesto. I famigerati costi possono essere sé stessi oggetto di ,possono essere in grado di trovare soluzioni inedite e coraggiose rendendo possibile ciò che in prima istanza era stato definito improponibile come il progetto “L’azienda nell’azienda”. Il punto saliente del progetto parte dalla considerazione che un’azienda di notevoli dimensioni, come caso all’esame una

catena alberghiera, può garantire a un’azienda esterna un fatturato più che sufficiente per strutturare la propria azienda o crearne una nuova, con tutto ciò che gli consente di competere sul mercato su criteri di qualità ed economicità. Qual è maggiore garanzia per la qualità e la redditività di un’operazione che trasformi un costo in una fonte di utili.

1.5.3 LA TERZIARIZZAZIONE

L’evoluzione del mercato, l’alternarsi di situazioni positive con altre negative inducono ad una profonda riflessione che indica la necessità di rivedere gli aspetti contrattuali e i rapporti tra l’azienda che beneficia dei servizi e le imprese che li erogano al suo interno.

L’appalto privato e l’appalto pubblico

È da notare una fondamentale distinzione tra l’appalto pubblico e l’appalto privato. La distinzione attiene ai soggetti contraenti, nel senso che si ha un appalto pubblico quando il committente è lo Stato o un altro ente pubblico, mentre si ha quello privato, sottoposto alle norme del Codice Civile, quando il committente è un soggetto privato o anche ente pubblico economico che opera in regime di diritto comune. Questa distinzione assume per gli aspetti pratici una forte rilevanza, infatti l’ente pubblico affida alle procedure il compito di selezionare e cercare i presupposti per la qualità, mentre il privato sollecita una contrattazione per verificare se quanto riportato nella documentazione corrisponda alla reale capacità dell’interlocutore.

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PRIMO VOLUME

La cultura del pulito

Maison Fresh

Pseudo appalto

Lo pseudo appalto ricorre nelle ipotesi di intermediazione di manodopera, allorché il committente imprenditore affidi ad un assuntore l’esecuzione di un’opera, per la cui realizzazione non è richiesta alcuna organizzazione aziendale di tipo attrezzature o materiali, ma solamente mere prestazioni di lavoro.

Dall’esame di una congrua documentazione emerge la tendenza ad interpretare, condurre, orientare l’operato dell’impresa con lunghi elenchi delle cose da fare e non fare, in quanto tempo farle, quali operatori sono graditi e così via, il che fa sì che si configuri una situazione di pseudo appalto.

1.5.4 PSEUDO APPALTO

Il rapporto tra due aziende che operano nello stesso ambiente di lavoro con l’obiettivo di raggiungere la massima economicità spesso apre a situazioni a rischio relative alla gestione della manodopera o amministrative e fiscali sulle norme vigenti.

Diritto di credito dei dipendenti

In linea di principio, il committente resta totalmente estraneo al rapporto con i dipendenti dell’impresa.

Questo principio trova parziale deroga per quanto riguarda i diritti di credito dei dipendenti nei confronti dell’appaltatore. Invero, l’articolo 1676 c.c. stabilisce: “Coloro che, alle dipendenze dell’appaltatore, hanno dato la loro attività per prestare il servizio possono proporre azione diretta contro il committente per conseguire quanto è loro dovuto, fino alla concorrenza del debito che il committente ha verso l’appaltatore nel tempo in cui essi propongono la domanda”.

Il diritto di credito nella realtà è esercitato non solo per quanto riguarda inadempienze dell’impresa e relativo congelamento dei crediti per poter soddisfare i dipendenti, ma si configura quando può essere dimostrata una situazione di pseudo appalto per cui il committente è configurato come reale datore di lavoro.

1.5.5 IL RISCHIO BIOLOGICO

Invito il management delle aziende che hanno terziarizzato le pulizie del proprio ambiente a non sottovalutare gli effetti nel breve e lungo periodo del rischio biologico rappresentato dalla carica batterica che si forma per il mancato trattamento su porzioni delle superfici o per l’errata impostazione della gestualità e la modalità degli interventi.

Il datore di lavoro ha l’obbligo di nominare il responsabile della sicurezza e promuovere la cooperazione e il coordinamento per elaborare il Documento Unico di Valutazione dei Rischi, che indichi le misure da adottare per eliminare o ridurre al minimo i rischi per tutti coloro che a vario titolo frequentano o soggiornano nel suo ambiente di lavoro. Tale documento deve essere legato ad ogni contratto d’appalto è adeguato in funzione della tipologia dell’attività e dalla evoluzione dei fattori aggressivi.

La valutazione dei rischi segue criteri adottati che considerano le probabilità di accadimento e il possibile danno prodotto.

Valutazione del rischio da esposizione ad agenti biologici

Per gli agenti biologici la valutazione viene effettuata seguendo le indicazioni e le prescrizioni del titolo X del D. Lgs 81/08 individuando il tipo di attività, gli agenti (All XLVI), il livello di contenimento (All. XLVII) e le misure (All. XLVIII) che lo realizzano.

La presente valutazione dei rischi viene quindi integrata con gli elementi relativi agli agenti biologici, in particolare:

■ classificazione degli agenti biologici presenti;

■ informazione sulle malattie che possono essere contratte;

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Percorso di Formazione

■ potenziali effetti allergici e lesivi;

■ eventuali informazioni rese note dall’autorità sanitaria;

■ procedimento lavorativo che comporta il rischio di esposizione ad agenti biologici;

■ le generalità del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

■ metodi e procedure lavorative adottate;

■ misure di prevenzione e protezione adottate.

1.5.6 LA LOTTERIA DEL MINOR PREZZO

La necessità di contenere i costi sotto controllo e le ottuse politiche dei risparmi inducono soluzioni apparentemente soddisfacenti ma che in realtà aprono a situazionI a rischio che possono avere ripercussioni più gravi di quelle che hanno indotto ad applicare.

I criteri di aggiudicazione della gara d’appalto affidati attraverso la lotteria del minor prezzo (ancora in vigore in molte gare d’appalto). All’apertura delle buste.si sono spesso riscontrate differenze nella valutazione economica abissali e ciò fa supporre che non sia facile effettuare una perizia tecnico economica del servizio di pulizia e per questa ragione viene spontaneo porre la seguente domanda al mandante: “Se la base d’asta fa riferimento ad un prezzo pagato in precedenza e se si richiede inoltre una percentuale di ribasso, chi ci assicura che non ci si allontani sempre più da una valutazione che corrisponda alle reali esigenze dell’ambiente?” Sfido chiunque a sostenere che un rapporto tra due contraenti possa avere solide basi quando il mandante ottiene solo vantaggi mentre l’esecutore materiale si assume tutti gli oneri, retributivi sindacali, la gestione delle maestranze ad un prezzo che non lascia alcuno spazio a nessuna forma di imprevisto. In quest’ottica, le controparti dovranno collaborare partendo dal presupposto che se per l’azienda le varie attività rappresentano un onere organizzativo e un profilo economico fuori controllo, il trasferimento delle suddette problematiche alle imprese non ne presuppone la cancellazione.

1.5.7 LA SELEZIONE DELLE IMPRESE

La terziarizzazione dei servizi rappresenta per le aziende, e in particolare per quelle alberghiere, una grande risorsa e opportunità che tuttavia può essere vanificata o stravolta se l’impresa prescelta non possiede determinati requisiti. Infatti, la terziarizzazione non manleva dalla responsabilità nei confronti del cliente e delle maestranze che operano nella propria struttura. È in quest’ottica che la selezione dovrà avere criteri di valutazione equi e rigorosi ed essere basata su riscontri oggettivi dell’organizzazione aziendale nel suo complesso, dalla struttura a livello direzionale, ai

tecnici del reparto operativo e alla realizzabilità in generale dei singoli processi.

La verifica della sostenibilità della struttura aziendale parte dalla direzione generale, dalle sue capacità strategiche nel mantenere gli equilibri economici operativi (capitale sociale, affidamenti bancari) e dai referenti negli ambienti di lavoro in grado di garantire la copertura del servizio e gli standard qualitativi previsti.

Per conseguire questi obiettivi in sede di contrattazione i contraenti dovranno abbandonare la contrapposizione in uso tra fornitore e acquirente per ottenere condizioni più vantaggiose possibili, ma dovranno ricercare la massima collaborazione, le migliori condizioni per entrambi, per evitare il rischio di affidare a una struttura operativa inadeguata.

La direzione amministrativa oltre ad espletare l’attività corrente, attraverso la lettura dei dati dovrà fornire elementi di valutazione per mantenere equilibri finanziari tra la mole di lavoro e le potenzialità economiche:

■ garanzie economiche bancarie;

■ referenze sindacali;

■ programma didattico;

■ organico dipendenti.

La valutazione della sostenibilità finanziaria dell’impresa e la conseguente corretta gestione economica contrattuale dei dipendenti sono alla base di un possibile rapporto.

38 DIMENSIONE PULITO | 08/2020

BONUS Alberghi

Prorogato al 2021 il credito d’imposta per la riqualificazione delle strutture turistico-ricettive

a cura di Cristina Cardinali

Con il Decreto Agosto, il Governo ha prorogato il Bonus Alberghi fino al 2021, estedendolo anche agli agriturismi e agli stabilimenti termali. Come indicato nell’art. 79 (del dl 104/2020), il credito di imposta al 65% potrà essere richiesto per i due periodi di imposta successivi a quello in corso alla data del 31 dicembre 2019, e quindi per il 2020 e 2021 fino a un massimo di 200.000 euro. Altra importante novità riguarda l’utilizzo del bonus. Il tax credit, infatti, potrà essere utilizzabile in compensazione e in un’unica soluzione, senza la consueta ripartizione in quote annuali.

Chi può richiedere il Bonus Alberghi

L’agevolazione è rivolta alle attività che operano nel settore dell’accoglienza che intendono effettuare lavori di riqualificazione e miglioramento delle strutture turistico-ricettive. Nello specifico, possono accedere al bonus:

■ gli alberghi;

■ i villaggi-albergo;

■ le residenze turistico-alberghiere;

■ gli alberghi diffusi;

■ le strutture individuate come “alberghiere” dalle specifiche normative regionali.

Ai suddetti beneficiari, il Decreto Agosto ha aggiunto anche le strutture che svolgono attività agrituristica (come definita dalla legge 20 febbraio 2006, n. 96, e dalle pertinenti norme regionali), gli stabilimenti termali (per la realizzazione di piscine e l’acquisizione di attrezzature e apparecchiature necessarie per lo svolgimento delle attività termali), e le strutture ricettive

all’aria aperta (campeggi, villaggi turistici e aree di sosta).

Spese finanziabili con il credito di imposta

Gli interventi di riqualificazione previsti dal tax credit sono quelli riportati dall’art. 10 del dl n. 83/2014. In particolare, tra le spese finanziabili abbiamo:

■ interventi di manutenzione straordinaria;

■ lavori di restauro e risanamento conservativo;

■ opere di ristrutturazione edilizia;

■ eliminazione delle barriere architettoniche;

■ interventi di incremento dell’efficienza energetica;

■ adozione di misure antisismiche;

■ acquisto di mobili e complementi d’arredo destinati agli immobili oggetto agli interventi di ristrutturazione edilizia.

Per gli interventi sopra indicati è previsto un credito di imposta al 65%. L’importo totale delle spese ammissibili è di euro 307.693,30 per ciascuna impresa alberghiera, la quale, potrà beneficiare di un credito d’imposta massimo complessivo pari a euro 200.000.

Come e quando richiedere il Bonus Alberghi

Le richieste del credito d’imposta dovranno essere inviate secondo la consueta procedura del “Click Day”. Entro 15 giorni dall’entrata in vigore del Decreto Agosto, verranno aggiornate e adeguate le norme che regolamentano le modalità di invio delle richieste (l’articolo 10, comma 4, del dl 31 maggio 2014, n. 83, convertito dalla legge 29 luglio 2014, n. 106), indicando le date

utili per la compilazione e l’inoltro delle domande.

Le risorse verranno assegnate secondo l’ordine cronologico di presentazione delle richieste e fino ad esaurimento delle risorse stanziate a copertura del bonus (180 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021).

Come utilizzare il credito di imposta

Il credito di imposta per le spese sostenute nel 2020 e 2021 può essere utilizzato in compensazione nel modello F24 (utilizzando gli appositi servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate), a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di realizzazione degli interventi. Rispetto agli anni precedenti, con il Decreto Agosto il credito potrà essere goduto in un’unica soluzione, senza la ripartizione nelle due quote annuali. ■

C C ONSULENZA FISCALE 08/2020 | DIMENSIONE PULITO 39

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Utilizzare i disinfettanti indicati non è sufficiente per una corretta procedura di disinfezione. Bisogna conoscere le giuste concentrazioni d’impiego, i giusti tempi di contatto e le giuste modalità di applicazione

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INDAGINE

XII

Turismo in caduta libera a cura di Cristina Cardinali

LAVORO

XX

Lo smart working manda in crisi ristorazione e imprese di pulizia a cura di Simone Ciapparelli

ECONOMIA XXIV

Turismo in crisi, serve una cura a cura di Simone Ciapparelli

08/2020 | DIMENSIONE PULITO IX S
XII XX XXIV
SPECIALE HOTELLERIE / SOMMARIO

SPECIALE HOTELLERIE / SOMMARIO

SICUREZZA

XXVIII

Gestione del Covid-19 nelle strutture ricettive a cura di Simone Ciapparelli

CASE HISTORY

XXXIV

Nuovi protocolli di igiene nelle catene alberghiere Loredana Vitulano

LINEE GUIDA

XXXVI

Indicazioni pratiche per le attività ricettive a cura di Francesca Leone

RUBRICA

XL

Oggi sul mercato

PREVENZIONE

XLVIII

Misure per strutture termali e centri benessere a cura di Cristina Cardinali

AMBIENTI

LII

Maggiore benessere in albergo con l’aromaterapia Marcello Falvo

PEST CONTROL

LIV

Anche i parassiti vanno in crociera a cura di Alex Pezzin

08/2020 | DIMENSIONE PULITO XI S
LIV
XXVIII XLVIII

TURISMO in CADUTA libera

La crisi pandemica sta producendo effetti devastanti soprattutto per l’economia del turismo che, come nessun’altra attività economica, si basa sull’interazione tra le persone: le stime preliminari dei maggiori organismi internazionali sull’impatto del Covid-19 sono concordi nell’indicare un crollo del turismo internazionale nel 2020 e anche gli scenari più ottimistici prefigurano una crisi senza precedenti a cura di Cristina Cardinali

S I NDA g INE XII DIMENSIONE PULITO | 08/2020 SPECIALE HOTELLERIE

Lo scenario economico evidenzia un’economia mondiale in rallentamento nel corso del 2019 (+2,9%) sia in Europa che nelle principali economie asiatiche, mentre per l’anno in corso l’emergenza globale generata dalla pandemia di Covid-19 e il conseguente “lockdown” generalizzato potrebbero determinare la peggiore recessione dai tempi della Grande Depressione. All’interno di questo contesto internazionale l’Italia, che già nel 2018 era cresciuta meno della media europea, ha subito nel corso del 2019 un’ulteriore brusca frenata con un incremento del Pil di appena lo 0,3% e sarà quest’anno tra i paesi più penalizzati dalla pandemia, subendo una contrazione del Pil stimata intorno al 9%.

La frenata dell’economia mondiale nel 2019 ha contribuito a determinare anche il rallentamento delle

performance del turismo mondiale, seppure in termini più contenuti: gli arrivi internazionali nel mondo sono stati 1.461 milioni, con un incremento del 3,8%, a fronte del +5,6% del 2018.

Un’analisi approfondita e più circostanziata delle conseguenze che la pandemia avrà lasciato nell’economia turistica del Paese sarà possibile solo nei prossimi mesi e sarà dunque oggetto di approfondimenti successivi nel corso dell’anno e sarà realizzata in maniera completa nel 2021.

La decima edizione di Datatur, realizzata da Federalberghi e dall’Ente Bilaterale Nazionale del settore Turismo, fotografa le dinamiche dell’economia turistica riferite al biennio che precede quello di pubblicazione e dunque questa edizione contiene una panoramica del comparto turistico in generale e di quello alber-

ghiero in particolare relativa a prima dell’emergenza Coronavirus e non analizza, se non con qualche breve cenno, le sue ricadute sull’economia del settore, al momento ancora difficili da quantificare.

Stando ai primi dati a consuntivo dello scorso anno, anche in Italia è stata registrata nel 2019 un’ulteriore frenata dei flussi turistici in ingresso e per l’anno in corso si prospettano contraccolpi durissimi della pandemia sul turismo incoming, più penalizzato di quello domestico.

Nel comparto alberghiero è proseguito anche nel 2019 il processo di ristrutturazione e riqualificazione delle strutture su cui incombono però gli effetti della pandemia, che potrebbero mettere a repentaglio la stessa sopravvivenza di molte di esse. Dal lato della domanda, caratterizzata nel corso del biennio appena trascorso da dinamiche analoghe a quelle mondiali, i flussi di clientela hanno registrato una decelerazione, più moderata nel 2018, più consistente nel 2019 e si prospettano in caduta libera nel 2020. Le performance più modeste del turismo internazionale nel corso del 2019 non hanno avuto ripercussioni negative sulle entrate turistiche dell’Italia: le spese dei viaggiatori stranieri nel Paese sono cresciute del 6,2%, sostanzialmente in linea con l’incremento registrato nel 2018. Per l’anno in corso, invece, il crollo dei flussi turistici dall’estero fa prefigurare perdite ingenti delle entrate della bilancia turistica. Al pari dell’intero sistema economico, l’economia delle imprese turistiche ha subito una decelerazione nel 2019: gli indici del fatturato dei servizi turistici sono aumentati mediamente del 2,1%, contro il 3,2% del 2018.

Il comparto alberghiero ha comunque continuato a registrare andamenti positivi, con poche eccezioni, sia sul fronte dei tassi di occupazione e delle tariffe sia, di conseguenza, su quello della redditività, anche se nel corso dell’anno è andata calando la fiducia delle

08/2020 | DIMENSIONE PULITO XIII

SPECIALE HOTELLERIE

imprese ed è aumentato il numero delle strutture all’asta.

Con riferimento al mercato del lavoro, i dati relativi al 2018 mettono in evidenza una crescita consistente e generalizzata dei livelli occupazionali nel turismo e l’intenzione da parte di una quota rilevante di imprenditori, il 77,6%, di effettuare assunzioni di personale dipendente nel corso del 2019.

Questo quadro è purtroppo destinato a subire uno sconvolgimento profondo nel 2020 con i livelli di fatturato e occupazione del comparto alberghiero in caduta libera a causa dei contraccolpi dell’emergenza sanitaria e delle misure per il suo contenimento.

Negli ultimi anni le aziende del settore hanno continuato a investire nella riqualificazione dei propri dipendenti e ad accogliere presso le proprie strutture personale in tirocinio/stage, compresi gli alunni delle scuole e istituti dell’istruzione secondaria superiore inseriti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro.

L’esigenza di avere a disposizione capitale umano adeguatamente formato, fondamentale nei servizi, e ancor più nel turismo, trova risposta, in Italia, in un panorama dell’offerta formativa che si presenta ampio e diversificato.

A conclusione dell’analisi, lo sguardo si è soffermato, come sempre, sul sistema dei trasporti che, in linea con le dinamiche economiche generali, ha riportato risultati generalmente positivi nel corso del 2018, confermati anche per il 2019, ma destinati a subire uno shock senza precedenti nel 2020, con perdite ingenti in tutti i comparti, dal momento che il settore è, insieme al turismo, uno dei più colpiti dalla pandemia di Covid-19.

SCENARIO ECONOMICO

Nel corso del 2019 la crescita globale ha subito un notevole rallentamento: il Pil mondiale è aumentato solamente del 2,9% (tab.1.1),

Federalberghi

1.1 Prodotto Interno Lordo nel mondo (variazioni % rispetto all’anno precedente)

2017 2018 2019

Mondo 3,83,62,9

Economie avanzate 2,52,21,7 di cui StatiUniti2,42,92,3 Giappone1,90,30,7 Eurozona2,51,91,2 Germania2,51,50,6 Francia2,31,71,3 Italia 1,7 0,8 0,3 Spagna3,02,42,0 GranBretagna1,81,31,4

Economie emergenti e in via di sviluppo 4,84,53,7 di cui

1.2 Profilo di crescita del Pil nelle maggiori economie dell’Unione Europea (numeri indice 1° trimestre 2010=100)

120,0

115,0

110,0

105,0

100,0

95,0

facendo registrare il tasso di crescita più basso dalla crisi finanziaria del biennio 2008-2009. La frenata, generalizzata a tutte le principali economie, è attribuibile a molteplici fattori tra cui vanno annoverati l’escalation dei conflitti tariffari, le conseguenti incertezze sul commercio internazionale, la debolezza del comparto manifatturiero e il perdurare delle tensioni geopolitiche. A questi fattori se ne affiancano altri di carattere strutturale, come la bassa crescita della produttività e l’invecchiamento demografico nelle economie avanzate.

Paesiemergentieinviadisviluppodell’Europa3,93,22,1 Russia1,62,51,3 Cina6,86,76,1 India7,26,14,2 Brasile1,11,31,1 90,0

Con riferimento all’anno corrente, l’emergenza globale generata dalla pandemia e il conseguente “lockdown” dell’economia mondiale potrebbero generare la peggiore recessione dai tempi della Grande Depressione, superando quella verificatasi durante la crisi finanziaria globale di un decennio fa. Ipotizzando un’attenuazione della pandemia nella seconda metà

del 2020, un rimbalzo positivo è previsto per il 2021. Sulla base di queste considerazioni, il Fondo Monetario Internazionale stima per quest’anno un calo del 3% del Pil mondiale e una risalita del 5,8% nel 2021 (tab.1.8). La crisi è globale e colpirà sia le economie avanzate che quelle in via di sviluppo anche se con effetti differenziati. Secondo il FMI sarà l’Eurozona a subire il calo maggiore, fino a -7,5%, per poi recuperare il 4,7% nel 2021. Gli Stati Uniti dovrebbero registrare un calo minore, del 5,9% e una risalita di analoga entità nel 2021, mentre i paesi emergenti dovrebbero contenere la variazione negativa entro il -1% e risalire del 6,6% nel 2021.

Per quanto riguarda l’Italia, il nostro Paese affronta questa sfida globale partendo da situazioni di svantaggio, sia sul fronte della diffusione del virus che su quello delle condizioni economiche di partenza al sorgere dell’emergenza, e subirà dunque più intensamente di altri le

S I NDA g INE XIV DIMENSIONE PULITO | 08/2020
8 Fonte
Fondo Monetario Internazionale Fonte: Eurostat
:
2010201120122013201420152016201720182019 ItaliaFranciaGermaniaRegnoUnitoSpagna

1.8 Principali indicatori economici in alcune aree e paesi del Mondo

Economie avanzate 2,21,7-6,14,51,40,51,54,88,27,2 di cui

StatiUniti2,92,3-5,94,71,80,62,23,710,49,1 Giappone0,30,7-5,23,00,50,20,42,43,02,3 Eurozona1,91,2-7,54,71,20,21,07,610,48,9

Germania1,50,6-7,05,21,30,31,23,23,93,5 Francia1,71,3-7,24,51,30,30,78,510,410,4 Italia 0,80,3-9,14,80,60,20,710,012,710,5 Spagna2,42,0-8,04,30,7-0,30,714,120,817,5 GranBretagna1,31,4-6,54,01,81,21,53,84,84,4

Economie emergenti e in via di sviluppo 4,53,7-1,06,65,04,64,5 di cui

Paesiemergentieinviadi sviluppodell’Europa3,22,1-5,24,26,55,15,0 ………

Russia2,51,3-5,53,54,53,13,04,64,94,8 Cina6,76,11,29,22,93,02,63,64,33,8 India6,14,21,97,44,53,33,6

stime dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, gli arrivi internazionali nel mondo sono stati 1.461 milioni, con un incremento del 3,8% contro il 7,2% del 2017 e il 5,6% del 2018 (tab.2.1 e graf.2.2)

Il rallentamento, imputabile secondo l’OMT ad una molteplicità di fattori (le incertezze legate alla Brexit, il fallimento di Thomas Cook e di alcune compagnie aeree low cost in Europa, le tensioni geopolitiche e sociali e la frenata economica generale), non ha comunque impedito che la domanda turistica internazionale crescesse più dell’economia mondiale, confermando le ampie capacità di resilienza del settore turistico.

conseguenze negative della pandemia, come emerge dalle previsioni del FMI secondo cui il Pil italiano registrerà quest’anno una contrazione del 9,1%, per poi risalire del 4,8% nel 2021. A conclusione di queste note va comunque sottolineato che, come evidenzia lo stesso Fondo Monetario Internazionale, permane ancora una notevole incertezza circa la pandemia stessa e le sue ricadute macroeconomiche ed è possibile che il quadro economico mondiale sia differente da quello previsto, con rischi notevoli che sia addirittura peggiore. Gli effetti sull’economia dipendono infatti da fattori attualmente difficili da prevedere, tra cui l’evoluzione della pandemia, i progressi nella ricerca di un vaccino e di terapie, l’entità e l’efficacia delle misure messe in campo per contrastarne gli effetti negativi, l’entità e la durata delle interruzioni dell’offerta. Bisognerà dunque aspettare i prossimi mesi per avere uno scenario più attendibile.

Il posizionamento dell’italia

11

Nel 2019 la domanda turistica internazionale è cresciuta per il decimo anno consecutivo, seppure con ritmi più lenti rispetto a quelli straordinari del biennio precedente: secondo le

2.1 Flussi turistici internazionali nel mondo per macroaree Macroaree Arrivi internazionali* (milioni) Var.% 2019/2018 Quota % Previsioni arrivi al 2030 (milioni) Europa742,63,750,8744 Asia e Pacifico 363,64,624,9535 Americhe220,12,015,1248 Africa71,24,24,9134 MedioOriente63,97,64,4149 MONDO 1.461,1 3,8 100,0 1.810 Fonte: UNWTO, dati relativi al 2019 * dati stimati

08/2020 | DIMENSIONE PULITO XV
Considerando le diverse aree del mondo, il primato della crescita è spettato al Medio Oriente (+7,6%). Buone performance, superiori alla media mondiale, sono state registrate anche da Asia e Pacifico (+4,6%), grazie agli ottimi risultati di Sud-est asiatico e Asia meridionale, e dall’Africa (+4,2%) trainata ancora una volta dai paesi che si affacciano sul Mediterraneo (graf.2.3). Le dinamiche dell’Europa (+3,7%), dopo due anni di forte espansione, hanno subito un notevole ridimensionamento ma sono riuscite a mantenersi in linea con il trend globale grazie Fonte: Istat
Fonte: Fondo Monetario Internazionale e Eurostat * previsioni Potere d'acquisto Spesa per consumi finali Propensione al risparmio (scala destra)
Aree e paesi Prodotto Interno Lordo (var.%suannoprecedente) Prezzi al consumo (var.%suannoprecedente) Tasso di disoccupazione (%)
201820192020*2021*20192020*2021*20192020*2021* Mondo 3,62,9-3,05,8 3,63,03,3………
Brasile1,31,1-5,32,93,73,63,311,914,713,5 UnioneEuropea2,31,7-7,14,81,40,61,26,7 Federalberghi

SPECIALE HOTELLERIE

alle buone prestazioni dei paesi dell’Europa meridionale e mediterranea. L’incremento più modesto, anche nel 2019, è stato registrato dal continente americano (+2%), penalizzato in questo caso dai risultati negativi del Sud-America. Il turismo è uno dei settori più colpiti dalla pandemia di Covid-19 e per l’anno in corso si prospetta una crisi senza precedenti sia per la domanda che per l’offerta turistica internazionale. Secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale del Turismo il Covid-19 ha già causato una contrazione del 22% degli arrivi turistici internazionali nel primo trimestre del 2020 e la crisi potrebbe portare a un calo annuale tra il 60% e l’80% rispetto ai dati del 2019 con una perdita tra i 910 e 1.200 miliardi di dollari di entrate turistiche internazionali, a seconda di quando si assisterà a una graduale apertura delle frontiere internazionali e all’allentamento delle restrizioni di viaggio. Con riferimento all’Unione Europea, la Commissione stima che le perdite di fatturato a livello europeo saranno del 50% per gli hotel/risto-

2.2 Arrivi turistici internazionali nel mondo (variazioni %)

2.2

variazioni

turistici internazionali nel mondo

ranti, del 70% per i tour operator e le agenzie di viaggio e del 90% per le crociere e le compagnie aeree. Si tratta di previsioni da prendere comunque con estrema cautela dal momento che la situazione

della pandemia e delle misure per contrastarne gli effetti è ancora in piena evoluzione, ma che rendono comunque testimonianza dello shock economico a cui è sottoposto il turismo mondiale.

L’ospitalità

Le dinamiche di lungo periodo dell’offerta ricettiva alberghiera italiana sono state contrassegnate da un costante processo di ristrutturazione caratterizzato, da un lato, dalla progressiva riduzione (o contenimento all’espansione) del numero di strutture e, dall’altro, dall’incremento della capacità ricettiva in termini di camere e di letti disponibili (graf.3.1). Soprattutto dagli anni ’80, l’uscita dal mercato delle aziende di piccole dimensioni e la forte migrazione delle imprese minori verso livelli più elevati di offerta hanno determinato un incremento della dimensione media degli alberghi, passata da 37,6 a 69,1 letti per esercizio tra il 1980 e il 2019. Al graduale spostamento del sistema dell’offerta alberghiera verso strut-

S I NDA g INE XVI DIMENSIONE PULITO | 08/2020
14 Grafico tratto da: UNWTO, “World Tourism Barometer, January 2019”” * dati stimati ** previsioni
Arrivi
(
%) MONDO 1.461,1 3,8 100,0 1.810 Fonte: UNWTO, dati relativi al 2019 * dati stimati 8 6 4 2 0 -2 -4 -6 2008 1.9 6.7 7.2 4.8 5.6 4.8 4.7 5.1 4.1 3.8 3.8 3 - 4 5.1 -4.0 media decennale 2009 2010201120122013 2014 2015 2016 20172018 2019 * 2020 ** 14 Grafico tratto da: UNWTO, “World Tourism Barometer, January 2019”” * dati stimati ** previsioni
al
Fonte: UNWTO, dati relativi
2019 * dati stimati 8 6 4 2 0 -2 -4 -6 2008 1.9 6.7 7.2 4.8 5.6 4.8 4.7 5.1 4.1 3.8 3.8 3 - 4 5.1 -4.0 media decennale 2009 2010201120122013 2014 2015 2016 20172018 2019 * 2020 **

ture di dimensioni sempre più ampie, si è affiancato un intenso processo di riqualificazione che ha visto contrarsi progressivamente il numero degli esercizi di bassa categoria e, contemporaneamente, ampliarsi quello degli alberghi di categoria medio alta. Si è dunque attivato, nel tempo, un processo che ha riequilibrato la composizione dell’offerta ricettiva alberghiera dell’Italia: il peso, sul totale, degli esercizi a 1 e 2 stelle, che ancora fino al 2000 rappresentavano circa la metà degli alberghi italiani, si è ridotto al 24,6% nel 2019, mentre ha assunto un’importanza preponderante quello degli alberghi a 3 stelle, attualmente la categoria più rappresentata (55,2%), ed è cresciuto in maniera esponenziale quello degli alberghi a 4 e 5 stelle. L’analisi delle caratteristiche strutturali degli alberghi italiani a livello territoriale disaggregato evidenzia come la maggior parte degli esercizi e dei letti continui ad essere localiz-

700,0

600,0

500,0

400,0

300,0

200,0

100,0

0,0

numeri indice 1950=100

valori assoluti

Esercizi Camere Letti

1950 20.074 215.986 365.470 1960 32.105 455.985 792.603

1970 41.290 764.985 1.332.530

1980 41.697 883.666 1.569.733

1990 36.166 938.141 1.703.542

2000 33.361 966.138 1.854.101

19501960197019801990200020102019

Esercizi Camere Letti

zata nelle regioni del Nord, caratterizzate da una più antica vocazione turistica. Nello specifico, la regione in cui l’offerta ricettiva alberghiera (in termini di letti) è più elevata è l’Emilia Romagna, seguita da Trentino

3.1 Le dinamiche di lungo periodo dell’offerta alberghiera 3.2 Alcuni indicatori dell’offerta alberghiera 89,3 97,1 99,7 100,4

Alto Adige e Veneto. Va comunque aggiunto che nel corso degli anni si è assistito ad una ridistribuzione dell’offerta nelle aree del paese: a una diminuzione di incidenza delle regioni del Nord, si contrappone

Federalberghi
2010 33.999 1.095.3322.253.342 2019 32.730 1.092.758 2.260.490 Fonte: Sesto Rapporto sul sistema alberghiero in Italia e Istat Linea generalista per operatori professionali Linea specialistica per le imprese di pulizia a basso impatto ambientale MK srl · Via Ciro Menotti, 77 20017 Rho (MI) · Tel. +39 02 93504187 · Fax +39 02 9306484 info@marka.biz · www.marka.biz

regioni meridionali, sia in termini di esercizi che di letti. A crescere di più tra il 2000 e il 2019 è stata, infatti, l’offerta ricettiva alberghiera delle regioni meridionali, che si è mostrata particolarmente dinamica in Puglia, dove il numero di letti è aumentato del 90,2%, Sicilia (+60,8%), Basilicata (+57,8%) e Calabria (+53,6%). In generale, la relativa maggiore qualificazione delle strutture alberghiere operanti nell’Italia meridionale trova la sua giustificazione nello sviluppo più recente dell’offerta turistica di quest’area del Paese. Il quadro dell’offerta ricettiva alberghiera appena delineato, che fotografa la situazione a fine 2019, rischia di subire sostanziali trasformazioni a seguito della pandemia di Covid-19 e delle sue ricadute sul sistema turistico del Paese. Sebbene gli alberghi non siano stati costretti a chiudere dai vari DPCM, Federalberghi riferisce che nel periodo del lockdown circa il 95% ha chiuso a causa del calo della domanda. A rischio di sopravvivenza sono soprattutto quelli di piccola e media dimensione che in Italia sono la maggioranza. Come sottolinea l’Ocse nella nota Covid19: SME Policy Responses, le PMI sono più vulnerabili agli shock della

CONGRESSI ED EVENTI

La decisione di sospendere i congressi rischia la chiusura un settore che genera un indotto di 64,7 miliardi di euro con un impatto diretto sul Pil di 36,2 miliardi di euro/anno (l’Italia rappresenta la sesta nazione al mondo per impatto economico generato dal settore degli eventi e dei congressi) e che impiega 569 mila addetti. Un settore trainante del turismo, che assicura l’occupazione alberghiera anche in bassa stagione, riveste un peso importantissimo per le città d’arte attualmente in crisi e promuove all’estero l’immagine dell’Italia, coinvolgendo tutta la filiera (alberghi, centri congressi, agenzie organizzatrici, aziende di trasporti, società di catering e di servizi tecnici) e l’intera destinazione (ristoranti, taxi, musei, shopping, etc.). Congressi e convegni sono volano di produttività e formazione e sono uno strumento decisivo per espandere le esportazioni delle imprese italiane. La chiusura dei congressi mette in definitivo lockdown un settore che oggi ha già cancellato più della metà degli eventi previsti per il 2020 e che, privato della possibilità di programmazione, non ha nessuna possibilità di lavorare anche nel 2021.

domanda e dell’offerta in particolare per quanto riguarda la loro liquidità e possono avere meno resistenza e flessibilità per far fronte ai costi che tali shock comportano, con il grave rischio che gran parte di esse non sopravviva nei prossimi mesi.

La bilancia turistica

Le ripercussioni del Covid-19 si prospettano pesantissime anche sulla bilancia turistica del nostro paese

dal momento che le conseguenze negative della pandemia si abbatteranno in maniera più intensa sui flussi turistici provenienti dall’estero. Una prima indicazione della drastica riduzione che subiranno le entrate della bilancia turistica nell’anno corrente viene dalle stime realizzate dall’ISTAT, secondo cui sarebbe già pari a 10 miliardi di euro la spesa “mancata” degli stranieri tra marzo e maggio 2020.

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Lo SMART WORKING manda in crisi ristorazione e imprese di pulizia

La riduzione delle presenze in molti luoghi di lavoro sta creando gravi problemi soprattutto ai settori della ristorazione, del cleaning e dei trasporti

Lo smart working, misura utilizzata su larga scala dal Governo per contrastare l’avanzata dei contagi, è senza dubbio una soluzione comoda per molti lavoratori: esso consente di ottimizzare i tempi eliminando la percorrenza del tragitto casa-lavoro e di risparmiare a livello economico eliminando le spese per benzina, trasporti e pranzo. Ma soprattutto, il lavoro da remoto è un metodo efficace per ridurre il contatto tra persone, e quindi il diffondersi del virus. La riduzione drastica della circolazione di persone mette però in crisi settori come quelli dei trasporti e della ristorazione: Secondo l’Anav, l’associazione delle aziende di trasporto pubblico locale aderente a Confindustria, fino ad oggi la riduzione media di passeggeri trasportati nel periodo gennaio-agosto, rispetto allo stesso periodo del 2019, è stata pari a circa due miliardi di unità, ovvero il 60% circa, e ci si attende, per quanto riguarda

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gli ultimi mesi dell’anno, un ulteriore calo del 30%. Questi dati significano perdite, per le aziende del settore, che potrebbe arrivare a un miliardo e 700mila euro in tutto il 2020.

Secondo Giuseppe Vinella, presidente di Anav, è necessario ripensare il ricorso generalizzato allo smart working: “Esso ha assolto una funzione importante nella gestione dell’emergenza, ma ora rischia di diventare un ulteriore strumento di crisi per interi settori dell’economia. Non solo dei trasporti, ma per le nostre città, già duramente colpite dall’assenza di turisti”.

Il ministero del Lavoro stima, ad oggi, 800mila dipendenti privati in attività da remoto. Il dato reale è però sicuramente più alto, visto che quello fornito si basa sulle sole comunicazioni aziendali pervenute al

SMART WORKING E BUONI PASTO: SÌ O NO?

La definizione fornita dal Decreto che regola le disposizioni sui buoni pasto per i lavoratori è la seguente: Per attività di emissione di buoni pasto si intende l’attività finalizzata a rendere, per il tramite di esercizi convenzionati, il servizio sostitutivo di mensa aziendale

Questi buoni possono quindi essere forniti a tutti i lavoratori dipendenti, a tempo pieno, parziale o con un rapporto di collaborazione anche non subordinato, che non hanno a disposizione una mensa aziendale. I buoni possono inoltre essere resi al lavoratore che da contratto non ha diritto a una pausa pranzo.

Essi non sono, comunque, obbligatori: i buoni sono un beneficio accessorio, come le auto e i telefoni aziendali, e il datore può decidere se erogarli oppure no, a meno che non siano previsti nei contratti collettivi o nella contrattazione di secondo livello o individuale.

Resta ora da capire se il dipendente che sta lavorando in modalità Smart Working presso la propria abitazione, ha diritto a questo tipo di beneficio.

La stessa legge presa in esame prima afferma che il lavoratore che svolge la prestazione in modalità di lavoro agile ha diritto ad un trattamento economico e normativo non inferiore a quello complessivamente applicato, in attuazione dei contratti collettivi di cui all’articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, nei confronti dei lavoratori che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all’interno dell’azienda.

Il trattamento economico del dipendente dovrebbe quindi rimanere invariato, ma non essendo i buoni nominati in modo esplicito nel testo della legge, quest’ultima si presta a diverse interpretazioni.

Ogni azienda o amministrazione decide autonomamente se concedere i buoni pasto in una giornata di smart working, basta inserire quanto stabilito dal datore di lavoro nell’accordo individuale relativo alla modalità di lavoro agile, obbligatorio per legge. L’accordo va stipulato tra i dipendenti e l’azienda, in modo da regolare per iscritto la prestazione lavorativa svolta all’esterno dei locali aziendali. Tramite questo accordo, il datore di lavoro può quindi decidere se erogare o meno i buoni pasto durante una giornata di lavoro da remoto.

Le aziende o le amministrazioni che garantiscono i buoni pasto in regime di lavoro agile lo fanno perchè lo smart working non significa solamente lavorare da casa: durante questo regime lavorativo, infatti, può recarsi in un coworking, oppure lavorare presso una sede distaccata dell’azienda. Ciò che ne deriva è che, come un dipendente ha bisogno di mangiare fuori casa quando lavora nel suo ufficio, allo stesso modo avrà bisogno di farlo anche quando sta svolgendo le sue mansioni in un’altra sede lavorativa.

Nel caso, invece, di un dipendente che lavora da casa, il buono pasto sostituisce il servizio di mensa aziendale, e risulta utile anche per i pasti consumati nella propria abitazione.

Molte aziende o amministrazioni, invece, durante le giornate di smart working non erogano il buono pasto né permettono ai dipendenti di usufruire del servizio mensa, perché il beneficio del buono pasto viene equiparato ad altri trattamenti compensativi, che però non impattano direttamente sul “trattamento economico” del lavoratore. A motivo della mancata erogazione, si adduce il fatto che il dipendente, lavorando da casa, non avrebbe la necessità di utilizzare un buono pasto.

Molte amministrazioni utilizzano comunque i soldi risparmiati dai buoni non erogati per creando un fondo dal quale attingere per elargire dei benefit comuni a tutti i lavoratori, come ad esempio l’ammodernamento dei computer.

Quando si parla di buoni pasto in regime di smart working, quindi, ogni azienda può decidere se concederli o meno, a patto che la decisione venga inserita nell’accordo individuale sul lavoro agile che deve essere stipulato tra l’organizzazione e i dipendenti.

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SPECIALE HOTELLERIE

Ministero. Bisogna inoltre sommare a questi dato i dipendenti della Pa, per il 50% in attività da casa fino al 31 dicembre, con cui si arriva a 3 milioni e mezzo di persone in smart working. Numeri che fanno capire le cause della crisi della ristorazione collettiva che, insieme al settore dell’horeca, ha risentito maggiormente delle conseguenze derivanti dalla pandemia. Secondo i dati più recenti, la ristorazione collettiva ha perso il 67% di fatturato complessivo tra marzo e aprile e una parte del mese di maggio, pari a circa 810 milioni di euro. Un prolungamento dello smart working si potrebbe tradurre in 340 milioni di pasti in meno serviti dalle mense aziendali nel 2020: l’osservatorio Oricon rileva che nel settore ci sono ancora 61mila lavoratori in esubero o in cassa integrazione, su un totale di 96 mila, soprattutto donne e con un’età media intorno ai 50 anni, caratteristica, quest’ultima, che rende questi lavoratori difficilmente ricollocabili. I ricavi dell’intero comparto, secondo le previsioni più ottimistiche, passe-

ranno dai 4 miliardi del 2019 a poco più di 2,7 nel 2020 (-34%). “Per chi si occupa solo di ristorazione collettiva – commenta Renato Spotti, amministratore delegato di Dussmann Service – l’impatto è drammatico e servono iniziative di sostegno adeguate, come la proroga degli ammortizzatori sociali fino alla totale ripresa delle attività, la sospensione temporanea della decorrenza dei contratti pubblici con la possibilità di dilazionare gli ammortamenti su un arco temporale più lungo, l’azzeramento delle tasse locali e sui rifiuti, il rinvio delle scadenze fiscali e contributive sino alla ripresa. In mancanza di tali misure, molti operatori non saranno in condizione di riprendere l’attività. A oggi l’intero mercato stima una perdita di fatturato intorno al 30% e una riduzione dei margini pari al 50%”.

Tra coloro che torneranno al lavoro, inoltre, molti continueranno ad evitare le mense. Un lavoratore su tre, infatti, preferisce mangiare da solo e non con i colleghi: “Siamo convinti che quello del pranzo rimarrà un

momento di socializzazione e benessere, la tendenza ad evitare le mense non si trasformerà in abitudine”commenta Valentina Pellegrini, vice presidente di Pellegrini Spa - “In questa situazione delicata abbiamo investito nella comunicazione con l’utente, che può prenotare in anticipo il pasto, ritirarlo in mensa in totale sicurezza e consumarlo dove preferisce. Abbiamo progettato anche un nuovo servizio di take-away e studiato concept per un servizio disponibile anche fuori dai consueti orari”. Lo svuotamento degli uffici si ripercuote negativamente anche sui fatturati delle imprese di pulizia, nelle quali sono impiegati 40 mila lavoratori in tutta Italia: queste, infatti, stimano un calo del 15% sul fatturato 2020. L’Anip, associazione che le rappresenta, rivela che quasi tutte le associate hanno avuto problemi a causa dello stop delle imprese e dalla riduzione delle presenze nei luoghi di lavoro, compensati solo in parte dall’esplosione delle richieste di sanificazione, e sono state costrette a ricorrere agli ammortizzatori sociali.

S L AVORO XXII DIMENSIONE PULITO | 08/2020

App Rilevazione Presenze: Soluzione SMART per i dipendenti fuori sede

Basta spreco di carta, tempo e denaro per la gestione del personale

App Rilevazione Presenze, a firma Libemax, è il sistema innovativo che supporta le aziende nella gestione a 360 gradi dei propri lavoratori.

Un badge sostituito da un click sullo smartphone, ecco la trasformazione digitale che consente la riduzione dei costi e il miglioramento organizzativo. Attraverso l’applicazione, infatti, i dipendenti possono inviare le timbrature al sistema centrale da

qualunque posto si trovino, senza dover rientrare in sede per vidimare il cartellino o compilare report e prospetti: i dati sono trasmessi in tempo reale e l’amministrazione del personale diventa smart e automatica.

“Un solo click – illustra l’amministratore delegato Daniel Maida – per la rilevazione delle presenze in mobilità di tutte le attività svolte fuori sede, studiato appositamente per le imprese di pulizie, il tutto all’insegna del Green e della tutela della

Privacy”. Timbrature ma anche nota spese, fogli di intervento, schedulazione lavori, ferie e documenti.

“Diamo la possibilità di provare gratuitamente la nostra App – specifica – perché desideriamo che siano gli utenti a scegliere di rimanere con noi sperimentando direttamente: la nostra assistenza, sempre al fianco delle oltre 4mila aziende nostre clienti; la semplicità dell’interfaccia; l’esperienza di chi da più di sette anni è sul campo; la continua implementazione della piattaforma”. ■

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Turismo IN CRISI,

serve una cura

L’intero comparto versa in una situazione preoccupante, nel 2020 ci si attende una perdita superiore al 70%. Le speranze degli albergatori sono riposte nel periodo natalizio, in attesa dei benefici derivanti dal Fondo nazionale

Gli effetti della pandemia esplosa a fine 2019 hanno colpito tutti i settori, ma quello del turismo, sia italiano che mondiale, è stato toccato in maniera drammatica: per i bilanci ufficiali bisognerà aspettare il prossimo anno, ma si stima una perdita di fatturato nel 2020 del 70-75%, con punte dell’80% nelle città d’arte, cen-

tinaia di imprese destinate al fallimento e migliaia di lavoratori che hanno perso e perderanno il loro impiego.

Preoccupazione espressa anche da organizzazioni di settore come Assoturismo, nella persona della presidente Marina Lalli: “Ci stiamo trovando a fronteggiare di nuovo quello che abbiamo combattuto tre mesi fa: ancora una volta, quindi,

l’esigenza di capire come aiutare il settore diventa assolutamente prioritaria”.

Per garantire la sopravvivenza del comparto, diventano quindi fondamentali interventi decisi e concreti da parte del Governo, come auspica Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi: “Non possiamo essere trattati come gli altri, perché il nostro settore è in par-

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ticolare sofferenza, e necessita, quindi di interventi ad hoc e non trasversali. Servono soldi a fondo perduto oppure prestiti lunghi a tassi bassi, il decreto Liquidità, unica misura messa in atto finora, non è utile: occorrono interventi a 20 anni e all’1% di tassi in attesa di una ripresa che sicuramente ci sarà, ma che al momento non si vede. L’aumento dei casi di Covid nei Paesi europei più vicini all’Italia ha bloccato il mercato, impedendo una ripresa, nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, che ci auguravamo potesse concretizzarsi. In estate abbiamo potuto contare sul turismo interno, ma ora gli italiani sono tornati a lavorare. Nel 2019 il settore del turismo ha registrato un fatturato di 20 miliardi di euro, per quest’anno ci aspettiamo una perdita enorme, fino all’80%”. Pochi giorni fa il Ministro Dario Franceschini ha presentato il Fondo Nazionale, uno strumento ideato dal Governo per sostenere le imprese del settore tramite aiuti fino a 2 miliardi di euro in 5 anni, a valere sulle risorse di Cdp, per un totale di 750 milioni di euro, e sui fondi di investitori terzi. Attraverso un fondo istituito con il decreto Rilancio, il ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo contribuirà fino a 150 milioni di euro.

“Questo strumento permette di indirizzare gli investimenti e di tornare a crescere, venendo in soccorso di un settore trainante che rappresenta il 13% del Pil del nostro Paese, e ha un peso ancora più rilevante, circa il 15%, in termini di occupazione”. L’iniziativa è stata accolta in modo positivo da ristoratori e operatori dell’accoglienza, ma solo tra qualche mese saranno riscontrabili gli effetti positivi derivanti da questo provvedimento.

Nel frattempo, si spera che segnali di ripresa possano arrivare dal periodo natalizio, ultima possibilità per utilizzare il bonus vacanze sempre che i numeri dell’epidemia non aumentino in maniera vertiginosa.

LA DIFFICILE ESTATE DELL’HOTELLERIE ITALIANA

Un trimestre da dimenticare quello giugno-agosto, che da solo rappresenta il 60%-65% del fatturato alberghiero in Italia, e denuncia una perdita fra i 12,5 e i 13,6 miliardi. Questi sono i dati che emergono da un’indagine flash lanciata da Confindustria Alberghi, che si aggiungono ai dati già diffusi dall’ISTAT, che ha rilevato un calo del fatturato dell’88% per quanto riguarda il secondo trimestre. Su tutto pesa l’assenza quasi totale dei turisti stranieri. Alcune realtà appartenenti a località di mare, montagna e campagna hanno accusato una minore sofferenza, ma ciò non compensa le gravi perdite subite sino ad oggi, dato che molte strutture sono state costrette a rimanere chiuse. Tra le strutture che si sono trovate impossibilitate a svolgere le loro attività, quelle appartenenti al contesto delle città d’arte: Il calo di fatturato è stato tra il 70 e il 90% rispetto al trimestre giugno-agosto 2019, a causa degli arrivi più che dimezzati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e dei pernottamenti in calo di oltre il 70% rispetto all’analogo trimestre 2019.

Negli alberghi delle destinazioni balneari il calo di clientela, rispetto al trimestre estivo 2019, è stato del 40%, sia in termini di arrivi che di presenze, fattore che ha causato, rispetto al 2019, un dimezzamento del fatturato. Rispetto agli anni passati, l’attività nelle destinazioni balneari è iniziata in ritardo, e questo ha ulteriormente aggravato una situazione già difficile. Per quanto riguarda gli alberghi di montagna, il calo di fatturato si è limitato al 30%.

La scarsità di prenotazioni ha influenzato negativamente anche il mese di settembre, che negli anni passati era caratterizzato da numeri importanti. Quest’anno invece si stanno registrando anche molte disdette, dovute al nuovo incremento dei contagi nei vari Paesi europei. “Molte attese erano state riposte in questi mesi estivi che tradizionalmente sono i più importanti per la tenuta del settore, ma tra partenze ritardate, assenza degli stranieri e misure di contenimento, i risultati per coloro che hanno potuto aprire le loro strutture sono stati molto deboli” - ha dichiarato la vicepresidente di Confindustria Alberghi Maria Carmela Colaiacovo - “Per far fronte a questa emergenza, serve una serie di misure organiche che permettano alle aziende di superare i mesi difficili che ancora abbiamo davanti, partendo dal potenziamento e prolungamento di interventi indispensabili come il sostegno sugli affitti e la riduzione della pressione fiscale sugli immobili e sul lavoro. L’obiettivo è farsi trovare pronti quando l’industria del turismo potrà tornare ad animare l’economia del nostro Paese”.

08/2020 | DIMENSIONE PULITO XXV

SPECIALE HOTELLERIE

Le richieste per il bonus sono state però molto inferiori rispetto alle previsioni del Governo; relativamente alla cifra che era stata stanziata a fine primavera, è stato riscontrato un avanzo di oltre un miliardo di euro, cifra che potrebbe essere opportuno rein-

vestire nel settore, per dare respiro alle imprese in difficoltà. Su questo tema si è espresso ancora il Presidente Bocca: “Il Bonus Vacanze sarebbe dovuto essere un aiuto alle famiglie, e non uno strumento cardine come si è rivelato: ci vuole ben altro per aiutare

Ripensare la ristorazione scolastica

Il settore della ristorazione collettiva sta attraversando un periodo di fortissima crisi: secondo un recente studio Oricon, il comparto in Italia conta oltre 1 miliardo di pasti serviti ogni anno, 6 miliardi di euro di fatturato sviluppato da 1.000 aziende e 100.000 lavoratori, di cui l’82% sono donne. I mesi di marzo e aprile 2020, rapportati agli stessi mesi degli anni precedenti, hanno visto un calo del 67% del fatturato complessivo. Il periodo del lockdown ha visto mancare 72 milioni di pasti, con 61.000 lavoratori in cassa integrazione a giugno. A livello annuale, nel 2020 ci si aspetta che il settore registri un 40% in meno di ricavi con 52 mila esuberi, di cui 40mila nella ristorazione scolastica. La situazione diventa ancora più complessa se rapportata al mondo scolastico, dove i servizi di ristorazione costituiscono un momento di continuità sociale, basato sull’integrazione delle attività educative giornaliere. La condivisione, l’apprendimento e la salute sono le fondamenta che la Suprema Corte di Cassazione (Sezioni Unite n. 20504/2019) ha riconosciuto come i pilastri su cui dovrebbe fondarsi il servizio di refezione scolastica. Il “tempo mensa” è stato riconosciuto come “tempo scuola”, in quanto considerato un importante “momento di socializzazione e condivisione in condizioni di uguaglianza nell’ambito di un progetto formativo comune”. La normativa vigente, però, definisce ancora oggi la “mensa” come un servizio pubblico a domanda individuale, quindi rimane a discrezione dell’Ente locale la decisione di garantirlo compatibilmente con le proprie esigenze di bilancio, pertanto nel vortice imminente delle difficoltà economiche, la questione assume complessità non indifferenti e difficoltà nella riduzione dei pasti erogati e nella discontinuità degli approvvigionamenti di derrate e materiali di consumo per le Società di Gestione.

Prendere decisioni in tal senso, attuando programmi e strategie, creando regole e protocolli operativi che garantiscono la sicurezza dei nostri figli a scuola e nella mensa scolastica, sono le

le imprese del settore alberghiero. Federalberghi chiede che le risorse residue vengano utilizzate per dare un aiuto diretto alle strutture in difficoltà, e in particolare a quelle delle città d’arte che, con occupazioni intorno al 10%, hanno un disperato bisogno di un sostegno”.

grandi sfide che devono essere affrontate a tutti i livelli e da tutti gli operatori della filiera. Ci vogliono rigore e responsabilità, ma soprattutto buon senso e volontà per condividere idee concrete tra tutti i protagonisti del sistema per delineare un percorso efficace, con regole chiare da comprendere e sostenibili da applicare. È arrivato il momento, forse anche grazie alla crisi che stiamo attraversando, di mettere al servizio della collettività metodi e approcci innovativi sia nella gestione degli spazi di refezione che nell’offerta del menu fino a ieri non adottabili a causa di complicanze burocratiche o legislative.

La crisi deve portare, nel rispetto delle regole, innovazione e flessibilità mentale e gestionale, oltre che capacità di adattamento organizzativo. I capitolati vanno ripensati, la presentazione dei cibi va migliorata, i materiali e gli accessori di servizio vanno ripensati. Il valore del servizio deve essere comunicato con efficacia, il sistema deve essere sostenibile, il prezzo deve essere coerente e non, come spesso accade, una gara di prezzo mascherata con un progetto economicamente vantaggioso.

La maggior parte delle aziende che si occupano di ristorazione collettiva, e nello specifico della ristorazione scolastica, che rappresentano l’eccellenza italiana nel settore, se liberate del peso dell’eccessiva lentezza della macchina amministrativa, sono pronte a reagire migliorando la propria offerta, mantenendo posti di lavoro e continuando a garantire un servizio essenziale per la società.

S E CONOMIA XXVI DIMENSIONE PULITO | 08/2020

pulizia e sanificazione

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Gestione del COVID -19 nelle strutture ricettive

Le linee guida operative emesse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dedicate al settore alberghiero comprendono misure e consigli riguardanti numerose aree della gestione della struttura

Gli hotel e le strutture ricettive dovrebbero sviluppare misure specifiche che consentano di monitorare la propria attività in relazione ai rischi di contagio, misure che devono essere pianificate e ben definite in accordo con le autorità sanitarie e le indicazioni date da queste ultime. L’obiettivo principale è quello di prevenire nuovi casi, gestendo quelli sospetti in modo corretto, riducendo i rischi e formalizzando le procedure. La corretta implementazione e l’effettiva efficacia delle misure vanno verificate tramite supervisione, e rivalutate in base al momento e alla situazione epidemiologica locale e nazionale. Le misure intraprese dovrebbero essere annotate in modo dettagliato, includendo informazioni importanti come la data

dell’intervento, i prodotti usati, il personale che ha effettuato le operazioni. Si raccomanda l’utilizzo di strumenti di comunicazione come poster e documenti da affiggere alle pareti, utili ad informare gli ospiti riguardo alle policy interne e sulle regole riguardanti il lavaggio delle mani e i comportamenti da tenere all’interno della struttura. Perchè le misure intraprese sortiscano risultati, la formazione dello staff è un aspetto fondamentale: si suggeriscono delle brevi riunioni periodiche tra il personale e il management, che riguardino, ad esempio, le misure protettive da utilizzare e il riconoscimento di sintomi sospetti nei colleghi o negli ospiti. Vediamo ora nello specifico il contenuto delle linee guida, suddiviso a seconda delle diverse aree della struttura.

PRIMA ACCOGLIENZA

Lo staff della reception deve essere adeguatamente informato, in modo da prevenire ogni possibile diffusione di Covid-19 all’interno della struttura, e deve inoltre essere in grado di informare gli ospiti riguardo alle policy interne e alle misure di prevenzione adottate. Inoltre il personale deve saper riconoscere eventuali sintomi respiratori negli ospiti, in modo che i casi sospetti possano essere isolati in camera il prima possibile, in attesa di accertamenti. I controlli su casi sospetti e relative misure di contenimento dei rischi devono essere attuate immediatamente, avvisando le autorità competenti. La reception deve essere sempre in grado di dare informazioni precise, sia sulle misure di prevenzione, che nel caso si sospetti un’infezione da Covid.

S SICURE zz A XXVIII DIMENSIONE PULITO | 08/2020 SPECIALE HOTELLERIE

Le dotazioni minime suggerite per l’ambiente reception sono:

■ Germicida o salviette disinfettanti

■ Mascherine protettive e guanti monouso

■ Grembiuli protettivi abiti da lavoro a lunghezza intera e a maniche lunghe;

■ Sacco usa e getta per rifiuti pericolosi

Anche se queste misure dovrebbero ormai essere familiari a tutti, si consiglia, come forma di ospitalità e cura, di ricordare agli ospiti il rispetto del distanziamento sociale, l’igiene frequente e corretta delle mani e la cura dell’igiene respiratoria, ovvero il comportamento da tenere quando si tossisce o starnutisce, coprendosi con l’incavo del gomito o con un fazzoletto monouso.

Lo staff della reception deve fare caso ad ogni elemento che riguarda la salute degli ospiti, come ad esempio la richiesta di una visita medica, facilitando l’individuazione precoce e la corretta gestione di casi sospetti con le autorità locali. Ovviamente le informazioni acquisite devono essere riservate solo alla direzione e ai servizi medici che dovranno prendere eventuali decisioni sul caso.

Manutenzione di attrezzature e impianti

Non ci sono, al momento, evidenze che il Covid-19 possa trasmettersi attraverso l’aria, se non tramite droplets provenienti da persone infette. Tuttavia bisogna prestare attenzione alla qualità dell’aria condizionata, e alla pulizia dei filtri. Altri impianti da controllare sono quelli di aerazione, ventilazione, scambio d’aria

e deumidificazione in ambienti con piscine coperte. Per quanto riguarda la disinfezione dell’acqua, mantenere un’appropriata concentrazione di agenti disinfettanti nell’acqua destinata al consumo, nelle piscine e spa entro i limiti dettati dalle norme e standard internazionali, preferibilmente avvicinandosi ai limiti superiori dell’intervallo di concentrazione consigliato per i vari servizi. Deve anche essere controllato il corretto dosaggio di detergenti e disinfettanti chimici usati per le attrezzature di lavanderia e lavastoviglie.

I dispenser di sapone, soluzioni disinfettanti, salviette monouso vanno controllati regolarmente per verificarne il corretto funzionamento, e devono essere installati nelle aree più sensibili, come i bagni in aree comuni, all’entrata della sala ristorante e all’entrata del bar.

08/2020 | DIMENSIONE PULITO XXIX

SPECIALE HOTELLERIE

Sala ristorante e bar

Il personale impiegato in queste sale deve prestare grande attenzione all’igiene personale, e ricordare agli ospiti di fare altrettanto, disinfettando le mani sia all’ingresso che all’uscita dalla sala. Eventuali utensili a disposizione del pubblico, come mestoli, cucchiai o pinze vanno lasciati in contenitori separati e sostituiti con frequenza, e le attrezzature per la prima colazione a disposizione degli ospiti devono essere disinfettate almeno una volta per ogni servizio.

I tavoli devono essere posizionati in modo che la distanza tra il dorso di una sedia e il dorso di un’altra sedia sia maggiore di un metro, e che gli ospiti che sono rivolti l’uno verso l’altro siano separati da almeno un metro di distanza.

Per quanto riguarda il lavaggio delle stoviglie, se per qualunque motivo il lavaggio automatico non fosse possibile, quello manuale andrà eseguito seguendo procedure standard con lavaggio, disinfezione e risciacquo, asciugando le stoviglie con tovaglioli di carta monouso. Anche per tovaglie, tovaglioli e altri tessuti per la tavola, il lavaggio deve ovviamente assicurare la rimozione di agenti patogeni.

Aree ricreative

Se sono presenti zone di ricreazione come le aree bimbi, può essere consigliabile tenerle chiuse, a seconda della situazione e del contesto locale. Nel caso vengano lasciate aperte, il personale a contatto con i bambini deve avvisare la direzione e i genitori se nota qualsi-

asi sintomo che possa ricondurre a una malattia respiratoria.

Pulizia e sanificazione

Le aree comuni come i bagni, gli ascensori, le sale e i corridoi devono essere pulite con particolare attenzione e frequenza, concentrandosi sugli oggetti che vengono toccati più di frequente, come maniglie, interruttori e corrimano.

Lo staff che si occupa delle pulizie dovrà essere formato in modo da poter applicare le nuove direttive, che prevedono una pulizia effettuata secondo dei criteri rigidi e con procedure speciali, come l’uso di dispositivi di protezione individuale e la gestione dei rifiuti solidi potenzialmente infetti. Qualora venissero individuati casi di persone infette all’interno della struttura, o

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persone infette che si trovano all’esterno ma sono state nella struttura nei giorni precedenti, è necessario esistano delle procedure già fissate, come parte del piano di emergenza per il Covid-19 in ambito turistico. In caso di aree esposte al virus, è importante che qualsiasi superficie contaminata da secrezioni respiratorie o altri fluidi corporei provenienti da persone infette sia disinfettata con una soluzione di ipoclorito di sodio allo 0,1%. In caso si utilizzi il diossido di cloro come disinfettante, le superfici devono essere risciacquate con acqua pulita non prima di 10 minuti di esposizione. Quando non è possibile usare la candeggina, si può usare l’alcol al 70% di concentrazione. Il personale deve essere in grado di utilizzare la candeggina nel modo corretto, e potrebbe necessitare una formazione aggiuntiva per la preparazione, l’uso e la conservazione dei prodotti disinfettanti. Gli addetti alla pulizia devono inoltre essere formati sul corretto uso delle protezioni, sull’igiene delle mani subito dopo aver tolto le protezioni, e dopo che il lavoro di pulizia e sanificazione è stato completato. Gli stessi addetti sono tenuti ad informare la direzione o la reception in caso di qualsiasi informazione riguardo alla presenza di soggetti malati o con sintomi che soggiornano in una determinata camera. Ovunque possibile, si consiglia di effettuare le pulizie con materiali usa e getta, evitando tessuti e materiali assorbenti, e i materiali non porosi usati durante la pulizia andrebbero disinfettati una soluzione di ipoclorito di sodio allo 0,5%, prima di passare ad un’altra camera. Lenzuola, vestiti e altri tessuti devono essere messi in sacchi per la lavanderia specifici e marchiati, in modo che possano essere maneggiati con cura, evitando di sollevare polvere. Gli articoli usa e getta, come guanti, maschere e asciugamani, devono essere messi in contenitori chiusi e smaltiti secondo il

SINTOMI DA COVID: COSA FARE?

Nel caso dovessero essere notati, negli ospiti o nello staff, sintomi assimilabili ad un’infezione respiratoria, è necessario mettere immediatamente in atto le misure per limitare il più possibile il contatto tra la persona malata e le altre persone che si trovano all’interno della struttura. L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia le seguenti procedure:

■ Separare le persone con sintomi con una distanza di almeno 2 metri dalle altre persone. Se ad accusare i sintomi è un membro dello staff, questi dovrà interrompere immediatamente qualsiasi mansione e cercare assistenza medica. Nell’attesa, la persona dovrà rimanere isolata in un’apposita stanza. Nel caso che sia un ospite ad essere contagiato, non è consigliato farlo rimanere all’interno della struttura. Egli dovrà essere temporaneamente isolato all’interno di una camera, e a nessun visitatore dovrà essere permesso di entrare nella camera occupata.

■ Se possibile, assegnare un bagno ad uso esclusivo della persona malata, che dovrà indossare la mascherina protettiva e attenersi alle regole di comportamento imposte dal caso. Se il presidio medico non è disponibile, è possibile utilizzare un tessuto per coprire la bocca. Questi tessuti devono essere trattati come rifiuti pericolosi, riposti in sacchi speciali o in contenitori di plastica intatti.

■ Nel caso si presti assistenza a un’ospite o un membro dello staff che mostra febbre, tosse persistente, difficoltà a respirare, utilizzare sempre delle protezioni aggiuntive, come camici monouso, guanti e protezioni per gli occhi.

■ Rimuovere le protezioni personali usate seguendo la procedura corretta: togliere prima i guanti e il camice, e poi igienizzarsi le mani. Successivamente togliere la mascherina e la protezione per gli occhi, e lavarsi nuovamente le mani con acqua e sapone o con soluzione alcolica.

■ Tutti gli articoli usa e getta che sono stati a contatto con i fluidi corporei della persona malata vanno sempre considerati rifiuti pericolosi e smaltiti di conseguenza.

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piano d’azione che è stato disposto dall’hotel, e secondo le normative vigenti in base ai materiali e alla loro pericolosità. Ogni giorno è necessario effettuare l’arieggiamento delle stanze.

Identificazione dei contatti

L’OMS definisce un contatto come una persona esposta durante il periodo che va da 2 giorni prima a 14 giorni dopo la comparsa di sintomi da un caso probabile o accertato, nel caso abbia avuto un contatto faccia a faccia con un caso probabile o accertato entro un metro e per più di 15 minuti, un contatto fisico diretto oppure abbia prestato assistenza ad un paziente infetto, probabile o accertato, senza l’utilizzo di protezioni appropriate. Nel caso di un hotel o di un’attività turistico-ricettiva, un contatto deve essere considerato a rischio se è

una persona che accompagna o assiste l’ospite, o se è un membro dello staff che è stato a contatto diretto con la persona malata, con gli ambienti frequentati da questa o con oggetti e altri articoli usati. Se il numero dei casi fa sospettare un’esposizione generalizzata della struttura, bisogna chiedere una valutazione da parte delle autorità locali, in modo da intraprendere le misure necessarie per svolgere le attività in sicurezza. Gli ospiti e membri dello staff che non rientrano in queste definizioni mantengono un profilo di basso rischio, ma devono essere informati sul caso specifico e sulle misure preventive e di controllo. Agli ospiti sarà richiesto di monitorare eventuali sintomi sospetti per 14 giorni dalla partenza da strutture in cui ci sono stati casi probabili o accertati, e di rivolgersi alle autorità sanitarie in caso di sintomi indicativi di Covid-19.

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Nuovi PROTOCOLLI di igiene nelle catene ALBERGHIERE

I principali marchi dell’ospitalità hanno introdotto iniziative per intensificare la pulizia in modo da alleviare i timori degli ospiti riguardo al coronavirus

Nell’ambito della pandemia COVID-19, le catene alberghiere di tutto il mondo hanno annunciato nuovi protocolli igienici per garantire la sicurezza e il benessere dei futuri ospiti, che potranno così tornare a viaggiare in tutta sicurezza.

Il Marriott International, che conta proprietà in 134 Paesi, ha creato un Comitato Globale per la Pulizia (Global Cleanliness Council) per affrontare le realtà della pandemia Covid-19 negli alberghi e far avanzare ulteriormente gli sforzi dell’azienda in questo settore. Il Comitato Globale per la Pulizia di Marriott è focalizzato su sviluppare il prossimo livello di standard, norme e comportamenti per la pulizia nell’ospitalità a livello globale, studiati per ridurre al minimo i rischi e migliorare la sicurezza sia per i consumatori che per i dipendenti di Marriott.

Il Consiglio è presieduto da Ray Bennett, Chief Global Officer, Global Operations, Marriott International, e beneficerà della conoscenza e del contributo di esperti sia interni che esterni, inclusi i dirigenti senior di tutte le discipline di Marriott quali pulizie, ingegneria, sicurezza alimentare, salute e benessere sul lavoro.

Tecnologia avanzata

Tra le soluzioni adottate ci sono irroratrici elettrostatiche con disinfettante di livello ospedaliero per la sanificazione delle superfici in tutto l’hotel. La tecnologia di spruzzatura elettrostatica utilizza la più alta classificazione di disinfettanti raccomandata dai Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per trattare i patogeni noti. Gli spruzzatori puliscono e disinfettano rapidamente intere aree e possono essere utilizzati in un ambiente alberghiero per pulire e disinfettare camere, hall, palestre e altre aree pubbliche. Inoltre, la

compagnia sta testando la tecnologia a luce ultravioletta per la sanificazione delle chiavi per gli ospiti e i dispositivi condivisi dai dipendenti.

Nuove misure di igiene e pulizia

Negli spazi pubblici e nelle camere, la compagnia ha implementato i propri protocolli di pulizia già rigorosi, richiedendo che le superfici siano accuratamente trattate con disinfettanti di livello ospedaliero e che questa pulizia venga eseguita con maggiore frequenza. Marriott mette a disposizione dei propri ospiti anche salviette disinfettanti in ogni stanza.

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Foto: Marriott International

Misure di sicurezza distanziamento sociale

Sulla base delle indicazioni dell’Oms, per contribuire ad alleviare il rischio di trasmissione, la compagnia utilizza la segnaletica nelle sue lobby per ricordare agli ospiti di rispettare i protocolli di distanza sociale e ha riorganizzato l’arredo per consentire più spazio per le distanze. Marriott sta anche valutando l’aggiunta di divisori ai front desk per fornire un ulteriore livello di precauzione per i propri ospiti e collaboratori e sta lavorando con i propri fornitori per rendere disponibili maschere e guanti per i dipendenti. La compagnia sta installando un maggior numero di distributori per la sanificazione delle mani agli ingressi dei propri hotel, vicino alla reception, allo sbarco ascensori e agli spazi per fitness e sale riunioni. Inoltre, in più di 3.200 hotel Marriott, gli ospiti possono scegliere di utiliz zare i propri telefoni per effettuare il check-in, accedere alle proprie

camere, effettuare richieste particolari e ordinare il servizio in camera, che sarà appositamente confezionato e consegnato direttamente alla porta senza contatto.

Per quanto riguarda invece la sicurezza alimentare: il programma di sicurezza alimentare di Marriott include linee guida igieniche avan-

alimenti e i loro supervisori sono formati relativamente alle pratiche di sicurezza nella preparazione e nel servizio degli alimenti. Per la somministrazione di cibo e bevande Marriott deve condurre l’autoispezione utilizzando gli standard di sicurezza forniti dell’azienda come linee guida e la conformità è altresì

Foto: Marriott International POLYC HI M srl
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INDICAZIONI pratiche per le attività ricettive

Le schede tecniche qui presentate contengono indirizzi operativi specifici validi per i singoli settori di attività,che consentono un’applicazione immediata delle misure di prevenzione e contenimento, permettendo una ripresa delle attività economiche e produttive compatibile con la tutela della salute di utenti e lavoratori.

In ogni scheda è possibile trovare le diverse misure di prevenzione e contenimento riconosciute a livello scientifico per contrastare la diffusione del contagio, come norme comportamentali, distanziamento sociale e contact tracing. Le indicazioni in esse contenute sono in continuità con le indicazioni di livello nazionale e con i criteri guida generali esposti nei documenti tecnici prodotti da INAIL e Istituto Superiore di Sanità con il principale obiettivo di ridurre il rischio di contagio per i singoli e per la collettività in tutti i settori produttivi ed economici.

Le indicazioni operative qui presentate devono essere adattate ad ogni singola organizzazione, individuando le misure più efficaci in relazione ad ogni singolo contesto locale e le procedure operative per metterle in atto. In base all’evoluzione dello scenario epidemiologico le misure indicate potranno essere rimodulate in senso più o meno restrittivo.

Esse si applicano alle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, agli alloggi in agriturismo, alle locazioni brevi, alle strutture

turistico-ricettive all’aria aperta, ai rifugi alpini ed escursionistici e agli ostelli della gioventù. Tali indicazioni inoltre vanno integrate, in funzione dello specifico contesto, con quelle relative a ristorazione, balneazione, piscine, palestre, strutture termali e centri benessere.

INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE

Le seguenti indicazioni generali sono valide per tutte le strutture ricettive; eventuali indirizzi specifici sono riportati nelle rispettive sezioni.

■ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di preven-

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zione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica e/o sistemi audio-video, sia ricorrendo a eventuale personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione.

■ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.

■ Promuovere e facilitare il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro e favorire la differenziazione dei percorsi all’interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita. Si suggerisce, a tal proposito, di affiggere dei cartelli informativi e/o di delimitare gli spazi, ad esempio con adesivi da attaccare sul pavimento o nastri segnapercorso.

■ Il distanziamento interpersonale non si applica ai membri dello stesso gruppo familiare o di conviventi, né alle persone che occupano la medesima camera o lo stesso ambiente per il pernottamento, né alle persone che in base alle disposizioni vigenti non sono soggetti al distanziamento interpersonale (detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale).

■ La postazione dedicata alla reception e alla cassa può essere dotata di barriere fisiche come gli schermi; in alternativa, il personale dovrà indossare la mascherina in tutte le occasioni di contatto con gli utenti. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche e gestione delle prenotazioni online, con sistemi automatizzati di check-in e check-out ove possibile. Resta fermo l’obbligo di provvedere al riconoscimento dell’ospite in presenza, prima di effettuare la comunicazione all’autorità di pubblica sicurezza.

■ Mantenere l’elenco dei soggetti alloggiati per un periodo di 14 giorni: tale adempimento si considera assolto con la notifica alloggiati all’autorità di pubblica sicurezza. In caso di utilizzo da parte dei soggetti alloggiati di servizi accessori (es. piscina, ristorante, centro benessere, ecc.) non è necessario ripetere la registrazione.

■ L’addetto al servizio di ricevimento deve provvedere, alla fine di ogni turno di

lavoro, a pulizia e disinfezione del piano di lavoro e delle attrezzature utilizzate.

■ Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina nelle aree comuni chiuse. Negli ambienti comuni all’aperto, la mascherina deve essere indossata quando non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro, mentre il personale dipendente è tenuto sempre all’utilizzo della mascherina in presenza dei clienti e comunque in ogni circostanza in cui non sia possibile garantire la distanza interpersonale di almeno un metro.

■ È necessario rendere disponibili prodotti per l’igienizzazione delle mani in varie postazioni all’interno della struttura, promuovendone l’utilizzo frequente da parte dei clienti e del personale. È consentita la messa a disposizione di riviste, quotidiani e materiale informativo a favore dell’utenza per un uso comune, da consultare previa igienizzazione delle mani.

■ Ogni oggetto fornito in uso dalla struttura all’ospite, dovrà essere disinfettato prima della consegna all’ospite.

■ L’utilizzo degli ascensori dev’essere tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale, pur con la mascherina, prevedendo eventuali deroghe in caso di componenti dello stesso nucleo familiare, conviventi e persone che occupano la stessa camera o lo stesso ambiente per il pernottamento, e per le persone che in base alle disposizioni vigenti non sono soggette al distanziamento interpersonale (detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale).

■ Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti e locali, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori, maniglie di porte e finestre).

■ Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna.

08/2020 | DIMENSIONE PULITO XXXVII

SPECIALE HOTELLERIE

Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.

■ Inibire l’accesso ad ambienti altamente caldo-umidi come il bagno turco. Potrà essere consentito l’accesso a tali strutture solo se inserite come servizio nelle camere per gli ospiti o mediante prenotazione con uso esclusivo, purché sia garantita aerazione, pulizia e disinfezione prima di ogni ulteriore utilizzo. Diversamente, è consentito l’utilizzo della sauna con caldo a secco e temperatura regolata in modo da essere sempre compresa tra 80 e 90 °C; dovrà essere previsto un

accesso alla sauna con una numerosità proporzionata alla superficie, assicurando il distanziamento interpersonale di almeno un metro; la sauna dovrà essere sottoposta a ricambio d’aria naturale prima di ogni turno evitando il ricircolo dell’aria; la sauna inoltre dovrà essere soggetta a pulizia e disinfezione prima di ogni turno.

STRUTTURE TURISTICORICETTIVE ALL’ARIA APERTA

■ Gli ospiti devono sempre utilizzare la mascherina nelle aree comuni chiuse e comunque sempre quando non sia possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro (ad eccezione degli appartenenti allo stesso nucleo familiare o dei soggetti che in ogni caso condividano gli ambienti per i pernottamenti). Durante l’attività fisica non è obbligatorio l’uso della mascherina.

■ I mezzi mobili di pernottamento degli ospiti (es. tende, roulotte, camper) dovranno essere posizionati all’interno di piazzole delimitate, in modo tale da garantire

il rispetto delle misure di distanziamento tra i vari equipaggi, comunque non inferiore a 3 metri tra i 2 ingressi delle unità abitative, qualora frontali. Il distanziamento di almeno 1,5 metri dovrà essere mantenuto anche nel caso di utilizzo di accessori o pertinenze (es. tavoli, sedie, lettini, sedie a sdraio).

■ Per i servizi igienici ad uso comune, considerata la peculiarità degli stessi nel contesto di queste strutture, sono introdotti interventi di pulizia da effettuare almeno 2 volte al giorno. In ragione di una maggiore affluenza degli ospiti, sarà effettuata almeno 3 volte al giorno.

■ L’intervento di manutentori/ dipendenti negli appartamenti in presenza degli ospiti dovrà essere effettuato in modo da garantire il distanziamento sociale di almeno un metro.

RIFUGI ALPINI ED ESCURSIONISTICI

Quando possibile, l’area esterna al rifugio deve essere delimitata, consentendo un accesso regolamentato. In presenza di tavoli e/o panche è necessario inserire un cartello che richiami le norme igieniche e le distanze di sicurezza e prevedere percorsi che non permettano l’incrocio delle persone. Per quanto concerne i rifugi d’alta quota (oltre i 3000 metri di altitudine), il rifugista potrà utilizzare come spazi utili soltanto quelli interni al rifugio. All’ingresso dell’area deve essere disponibile un dispenser con disinfettante per le mani.

Il gestore all’interno dell’area dovrà invitare gli ospiti al rispetto della distanza sociale di almeno 1 metro e all’utilizzo dei presidi personali, quali mascherine. Il distanziamento non viene applicato per i nuclei familiari, conviventi, persone che condividono la stessa camera, persone che in base alle disposizioni vigenti non sono soggetti al distanziamento interpersonale.

S L INEE g UIDA XXXVIII DIMENSIONE PULITO | 08/2020

■ É d’obbligo usare tovaglie/tovagliette monouso e procedere alla disinfezione del tavolo e delle sedute prima del riutilizzo dei posti.

■ Viene effettuato solo servizio al tavolo o per asporto.

■ Nelle aree esterne, quando è prevista una zona dedicata al pranzo al sacco, la medesima deve essere ad accesso limitato.

Accesso alle aree interne del rifugio

■ La movimentazione tra le stanze del rifugio avviene solo utilizzando i dispositivi di sicurezza e indossando ciabatte proprie.

■ Nel caso in cui si raggiunga l’occupazione massima prevista dei posti a sedere per la ristorazione all’interno del rifugio, nel rispetto delle distanze di sicurezza, il gestore deve predisporre un cartello in entrata che blocchi l’accesso.

■ La pulizia e la disinfezione verranno realizzate almeno 2 volte al giorno. In ogni caso dovranno essere consegnati o messi a disposizione dei clienti kit di pulizia e disinfezione per un uso in autonomia preliminare all’utilizzo del servizio.

Camere da letto

■ All’ingresso di ogni camera deve essere previsto un dispenser di gel disinfettante.

■ Il posto letto deve essere comprensivo di materasso con coprimaterasso in tessuto lavabile, set monouso composto da copri materasso e copri federa monouso, o eventualmente biancheria in

tessuto lavabile a 90 °C. Rimane comunque obbligatorio l’utilizzo del sacco a pelo personale.

■ Nelle camere con posti letto destinati ad uso promiscuo,adottare una distanza tra letti di 1,5 metri.

OSTELLI DELLA GIOVENTÙ

■ Quando possibile, l’area esterna all’ostello deve essere delimitata, consentendo un accesso regolamentato. In presenza di plateatico (tavoli, panche...) è necessario inserire un cartello che richiami le norme igieniche e le distanze di sicurezza e prevedere percorsi che non permettano l’incrocio delle persone.

■ All’ingresso dell’area deve essere appostato un dispenser con disinfettante per le mani.

■ Nelle aree esterne, quando è prevista una zona dedicata al pranzo al sacco, la medesima deve essere ad accesso limitato.

Accoglienza in ostello

■ Il pernottamento ed eventuale erogazione pasti possono essere forniti solo su prenotazione obbligatoria; deve essere tenuta registrazione per almeno 14 giorni delle presenze.

Accesso alle aree/servizi comuni

■ La movimentazione tra le stanze dell’ostello avviene solo utilizzando i dispositivi di sicurezza e indossando ciabatte proprie.

■ Nel caso in cui si raggiunga l’occupazione massima prevista dei posti

a sedere per la ristorazione all’interno dell’ostello, nel rispetto delle distanze di sicurezza, il gestore deve predisporre un cartello in entrata che blocchi l’accesso.

■ Per l’accesso ai servizi igienici e docce della struttura, che dovranno essere puliti più volte al giorno, è necessario rendere disponibili prodotti per l’igienizzazione delle mani.

■ La pulizia accurata e la disinfezione verrà realizzata almeno 2 volte al giorno. In ogni caso dovranno essere consegnati o messi a disposizione dei clienti kit di pulizia e disinfezione per un uso in autonomia preliminare all’utilizzo del servizio.

Camere da letto

■ All’ingresso di ogni camera ad uso promiscuo e priva di servizi igienici deve essere previsto un dispenser di gel disinfettante.

■ Il posto letto deve essere comprensivo di materasso con coprimaterasso in tessuto lavabile, set monouso composto da copri materasso e copri federa monouso, o eventualmente biancheria in tessuto lavabile a 90 °C.

■ Nelle camere con posti letto destinati ad uso promiscuo, garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro, con una distanza tra letti di 1,5 metri.

LOCAZIONI BREVI

■ Oltre al rispetto delle indicazioni di carattere generale, si raccomanda, al cambio ospite, l’accurata pulizia e disinfezione di ambienti, arredi, utensili e, laddove fornita, biancheria. Inoltre, a tutela di eventuali persone residenti o soggiornanti nel medesimo stabile nel quale si svolge l’attività di locazione breve, si suggerisce di provvedere con maggiore frequenza ad un’accurata pulizia e disinfezione anche di spazi comuni. Tale ultima raccomandazione dovrà essere presa in accordo tra i condomini o, laddove presente, dall’Amministratore condominiale.

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Sanidart di Kemika è un Deter Disinfettante pulitore rapido senza risciacquo per la disinfezione, pulizia, smacchiatura e spolveratura delle superfici in ambiente comunitario e sanitario, quali scuole, hotel, case di riposo, ospedali, cliniche, laboratori, studi medici, nonché per disinfettare e pulire le superfici di Camere Bianche e Grigie. Contiene Clorexidina e Quaternari in soluzione idroalcolica, abbina, quindi, l’azione di due principi attivi con la presenza di alcool, questo gli permette di sviluppare un’azione disinfettante rapida e ad ampio spettro d’azione. Si usa per la disinfezione e pulizia di superfici lavabili nelle camere di degenza e nei locali di servizio. Sanidart è un Presidio Medico Chirurgico e ha superato il test ottenendo la certificazione UNI - EN 14476, legato alla attività virucida. www.kemikagroup.com

MADRE TERRA, IN ARMONIA CON LA NATURA

La linea tovaglioli Madre Terra di Industrie Celtex si configura come elemento di innovazione per chi sceglie di rispettare l’ambiente, anche attraverso l’arredo della tavola. Una nuova materia prima all’avanguardia nella sostenibilità ambientale, che si pone come terza via rispetto alla consueta pura cellulosa e al riciclato tradizionale derivato da post-consumo, con una linea di prodotti ecologici, alto performanti e specifici per la ristorazione. Solo fibre di cellulosa di recupero, mai precedentemente utilizzate, per realizzare una carta di qualità, senza odori e dal colore naturale del legno. La missione di Industrie Celtex è alimentata da solidi valori, obiettivi nitidi e dall’applicazione concreta dei principi della Blue Economy.

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HYGENIA SAFE HANDS

La prima delle raccomandazioni segnalate dall’OMS al fine di “ridurre l’esposizione e la trasmissione delle malattie respiratorie” è il mantenimento della corretta igiene delle mani. In quest’ottica, cercando di proporre sempre il prodotto migliore per i suoi clienti, Hygenia ha lavorato su una nuova versione del prodotto igienizzante per le mani, con una percentuale di Alcool al 70%. Il Gel Mani Safe Hands Bio Refill, dermatologicamente testato, ha ottenuto per le qualità del prodotto, il riconoscimento dal centro di cosmetologia dell’Università di Ferrara. Inoltre Hygenia si sta adoperando per diffondere la corretta igiene delle mani, che passa anche attraverso un posizionamento corretto del dispenser Safe Hands, promuovendo l’utilizzo della versione no-touch per ridurre le superfici di contatto.

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VERSATILITÀ E SICUREZZA NELL’IGIENIZZAZIONE DELLA CUTE

E-Dermo Gel è un prodotto 100% italiano di I.C.E. FOR. Ideale per l’igienizzazione della cute in mancanza di acqua. Prodotto in 3 formati: bustine da 2 ml, confezione da 100 ml e flacone da 500/1000 ml.

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Tra l’assortimento di disinfettanti spicca Dermosan LC, un P.M.C. (Reg. Min. 18924) per l’igiene della cute, testato anche per Corona Virus Umano 229E secondo il metodo analitico EN14476.

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Pulizia e sanifcazione HACCP

Un efficiente sistema di pulizia dedicato al mondo Ho.Re.Ca. deve essere costituito da tanti elementi. Uno fra essi sono le attrezzature che gli operatori delle Imprese di Pulizia utilizzano ogni giorno. A questo proposito Taxon ha realizzato una linea di attrezzature per pulizia e sanificazione HACCP dedicata alle Imprese di Pulizia che operano negli Hotel, Ristoranti e aziende di Catering. Mop lavapavimenti, scopa frange microfibra e carrelli professionali per pulizie sono i prodotti di punta di Taxon.

Le attrezzature per la pulizia di Taxon sono in linea con le normative HACCP relativamente ai materiali costruttivi. Le fibre di mop e frange sono in fibre ad alta assorbenza, ad alta capacità di sanificazione e facilmente lavabili. I manici telescopici in alluminio hanno l›impugnatura in plastica personalizzabile e facilmente disinfettabile. Tutti i prodotti sono disponibili in 4 colori per poter organizzare il lavoro di pulizia eliminando il rischio della contaminazione incrociata.

La qualità delle attrezzature Taxon permette di ottimizzare l’utilizzo dei prodotti di detergenza e sanificazione nelle operazioni di pulizia per garantire i più elevati standard igienici, rimuovendo tutti i residui della preparazione e distribuzione dei cibi, evitando la diffusione di muffe e agenti patogeni.

A seguito dell’emergenza, Taxon ha inoltre scelto di diventare importatore delle mascherine FPP2, camici, copriscarpe e cuffie a completamento dell’equipaggiamento dell’operatore che lavora all’interno delle diverse strutture ricettive.

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ARCO presenta Lavabili Gesan, disinfettante biocida per pavimenti e superfici lavabili, piastrelle, materiale ceramico. Efficace ad alte diluizioni contro molteplici microorganismi. Ècostituito da un principio attivo innovativo (triammina), caratterizzato da un’alta attività battericida, fungicida e viricida. Presenta ampio spettro d’azione verso micobatteri responsabili della Tubercolosi (M.Avium, M.Terrae), Batteri Gram-(E.Coli, P.Aeruginosa), Batteri Gram+ (S.Aereous, E.Hirae, L.Monocytogenes), funghi e lieviti (C.Albicans) e virus incapsulati ( A.H1N1, Vaccinia, HVC). Efficace anche a basse temperature. Eccellenti proprietà detergenti. Non contiene Voc, Aldeidi, Cloro, e Sali d’Ammonio. Raccomandato per applicazioni in ospedali, case di cura, ristoranti, produzioni alimentari, scuole, asili, uffici, palestre. Idoneo negli impianti di areazione. Disponibile in tanica da 5kg e flacone da 1000ml. www.arcochimica.it

PAROLA D’ORDINE: IGIENE

Igiene è la parola d’ordine per mettere in sicurezza qualsiasi locale aperto al pubblico, soprattutto in questo periodo in cui la massima attenzione va riservata alla sicurezza e alla salute sia del cliente che le persone che lavorano. Per le lavastoviglie professionali Amuchina Professional ha una linea di prodotti composta da due detergenti e un brillantante arricchiti da formule più efficaci e con una nuova grafica più chiara e immediata. Detergenti. Due nuove referenze studiate per combinarsi al meglio con la durezza dell’acqua: un prodotto per acque con durezza fino a 32°F e uno per acque con durezza fino a 45°F. Entrambi sono caratterizzati da formule eco-friendly: non contengono EDTA (acido tetracarbossilico), né cloro né fosfati. Brillantante. Garantisce risultati professionali nel lavaggio meccanico di piatti, bicchieri e stoviglie in genere con acque caratterizzate da bassa presenza di sali insolubili.

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Itidet propone per il settore Hotellerie il nuovo disinfettante con PMC ISOSAN, un detergente concentrato che risponde perfettamente alle esigenze del momento in grado di disinfettare ovunque sia necessario. Possiede un’eccellente proprietà tensioattiva e lunga attività residuale. E’ ideale per sanificare ambienti molto frequentati come sale di attesa, camere da letto, bagni e per disinfettare pavimenti, superfici, suppellettili, maniglie, porte, banconi. Può essere inoltre usato come disinfettante nella fase di risciacquo nelle lavanderie e nel lavaggio manuale delle stoviglie. Sempre per il settore hotellerie è disponibile il disinfettante biocida pronto all’uso Active Oxy 3, per la sanificazione di tutte le superfici lavabili. L’azione disinfettante dell’acqua ossigenata garantisce un’azione igienizzante profonda e sbiancante. Disponibile nei formati 1-5-10-20 lt. www.itidet.it

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Dimensioni contenute ma performance elevate: questi sono i punti forti della nuova versione Comby 3000 di STI. Grazie al suo vapore a 160°C, può eliminare in pochi secondi il 99% di batteri e con il potente motore di aspirazione riesce ad asciugare perfettamente qualsiasi superficie. Ha un corpo compatto in acciaio inossidabile e una potente caldaia a 6 bar. È possibile affrontare qualsiasi tipo di pulizia, anche quelle lunghe e difficili, dal momento che Comby 3000 ha una caldaia a ricarica automatica. Inoltre la funzione detergente si rivela una preziosa alleata in caso di sporco particolarmente complicato. Comby 3000 vi permetterà di rivoluzionare il vostro modo di pulire rendendolo più facile, veloce e conveniente!

www.stindustry.eu

S XLII DIMENSIONE PULITO | 08/2020
SPECIALE HOTELLERIE

DERMOSAN FE, LA SOLUZIONE IDROALCOLICA RACCOMANDATA DALL’OMS

Dermosan FE di AEB, con un contenuto di alcool totale pari al 75% v/v, è indicato in particolare per gli operatori del settore ospedaliero, delle residenze anziani e in generale delle comunità, del settore dentistico e delle industrie alimentari. Il biocida idroalcolico pronto all’uso, formulato secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la disinfezione delle mani, garantisce una rapida disinfezione della cute in assenza d’acqua o dopo l’uso del sapone.

Grazie alle sue componenti emollienti protegge l’epidermide, rilasciando una piacevole sensazione di freschezza. Dermosan FE è un prodotto biocida con autorizzazione in deroga ex art. 55.1 BPR rilasciata dal Ministero della Salute nell’ambito delle misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. www.aeb-group.com

CARRELLI SOLIGHT, ROBUSTEZZA E DESIGN

Il servizio di housekeeping é un elemento che contribuisce in modo essenziale all’immagine dell’albergo. Per questo Falpi ha progettato la linea Solight, dove robustezza, funzionalità ed estetica si fondono in un prodotto dal design raffinato e discreto. In Falpi, bellezza ed eleganza sono intrinsecamente connesse alla sobrietà di linee, forme e colori, al fine di creare un prodotto quasi “invisibile”, che si integra perfettamente con qualsiasi tipo di arredo. L’attenzione a ogni dettaglio, l’estetica raffinata e una struttura in acciaio e alluminio rendono i carrelli Solight uno strumento di lavoro indispensabile in una struttura di lusso, dove i servizi di housekeeping, laundry, ripristino del minibar e couverture devono essere svolti con la massima cura e discrezione. www.falpi.com

DERMOSAN FE, PER L’IGIENE PROFESSIONALE DELLE TUE MANI.

DERMOSAN FE È UN BIOCIDA INDICATO PER UNA RAPIDA ED EFFICACE DISINFEZIONE DELLE MANI.

La sua formulazione idroalcolica al 75%, pronta all’uso e raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, igienizza e protegge l’epidermide. Utilizzato in assenza d’acqua oppure dopo l’uso del sapone, grazie alle sue componenti emollienti rilascia una piacevole sensazione di freschezza.

Via Vittorio Arici, 104, S. Polo 25134 Brescia | +39 030 23071 info@aeb-group.com | aeb-group.com

08/2020 | DIMENSIONE PULITO XLIII

SPECIALE HOTELLERIE

IGIENIZZANTE PRONTO ALL’USO A BASE ALCOLICA

Polychim presenta Poly Gen Ultra, igienizzante pronto all’uso a base alcolica. Specifico per pulire e igienizzare in modo rapido e senza risciacquo superfici dure lavabili, tessuti, macchinari e attrezzature in tutti gli ambienti ove sia importante garantire pulizia e igiene. L’elevato contenuto di alcoli (70% in peso) e l’assenza di profumazioni aggiunte lo rendono un prodotto a rapida evaporazione utilizzabile su tutti i materiali resistenti agli alcoli e per igienizzare le mascherine chirurgiche e altri tessuti. Conforme alla Circolare n. 5443 del 22/02/2020 del Ministero della Salute e idoneo anche per piani d’igiene secondo la Norma HACCP. Confezione: cartone 12 x 750 ml. www.polychim.it

L’IGIENE NEI BAGNI COMUNI

Se oggi lavarsi le mani è un gesto di fondamentale importanza, asciugarle nel modo corretto è altrettanto rilevante. La trasmissione di batteri, infatti, è più facile in presenza di pelle umida ma anche e soprattutto sugli asciugamani in tessuto. Anche L’OMS raccomanda di utilizzare gli asciugamani in carta, per ottenere una asciugatura più efficace, rimuovendo i batteri ed evitando contaminazioni nell’ambiente circostante. Il loro utilizzo è sempre raccomandato in ogni luogo pubblico. Gli asciugamani in carta Paperdì sono da sempre il perfetto connubio tra qualità e innovazione, con un’ampia gamma costituita da asciugamani con piega a Z, V e C in pura cellulosa e in carta ecologica con differenti grammature e confezionamenti. Una tipologia di prodotto che riveste un ruolo fondamentale anche in termini di impatto ambientale: i piegati ad estrazione singola, infatti, se utilizzati con gli appositi dispenser consentono un risparmio del prodotto dal 40 al 50%, con una riduzione al minimo degli sprechi.

www.paperdi.it

EWS MACHINE, SANIFICAZIONE EFFICACE

Spray Team presenta EWS Machine, un rivoluzionario impianto di produzione di electrolyzed water (acido ipocloroso), un disinfettante estremamente performante ma totalmente ecologico nella lotta a muffe, funghi e batteri. In tempi rapidi e senza alcun pericolo per operatori, persone o animali, in quanto privo di prodotti chimici, rende possibile una profonda sanificazione in ambienti di qualsiasi dimensione. La cella elettrolitica integrata nella macchina, cuore pulsante di questa tecnologia, è prodotta da Gate srl, licenziataria del brevetto per invenzioni industriali. L’abbinamento con nebulizzatore Spray Team completano questo sanificatore che combina estrema efficacia con la totale sicurezza. www.sprayteam.it

DOMOFORM PRO-LINE IDROALCOLICO 75%

Rubino Chem presenta DOMOFORM Pro-Line, detergente igienizzante idroalcolico a base di detergente igienizzante alcool etilico 75% + Benzalconio Cloruro 1%. Specifico per la detergenza e igienizzazione professionale del settore Cleaning e Alimentare. Evapora rapidamente, non lascia aloni e non necessita di risciacquo. La sua speciale formula ha un alto potere nella rimozione di germi e batteri* e idonea per HACCP.

*Rimozione di germi e batteri con mera azione meccanica. Non è un biocida, è un detergente igienizzante.

S XLIV DIMENSIONE PULITO | 08/2020
www.rubinochem.it

MANIGEL - GEL IGIENIZZANTE MANI

Per contrastare l’emergenza causata dal Coronavirus i laboratori ChimiClean hanno ricercato e formulato un prodotto ideale per la detersione delle mani che possa soddisfare tutti i criteri per una corretta pulizia ed igiene giornaliera. Manigel – Gel mani igienizzante, igienizza efficacemente le mani quando acqua e sapone non sono a portata di mano. Contiene una percentuale bilanciata di alcol del 70% e assicura un igienizzazione perfetta garantendo una protezione efficace e duratura. Manigel asciuga rapidamente (5 secondi) non appiccica e lascia sulla pelle un delicato profumo di fresco. Detergente in gel a pH fisiologico con effetto emolliente, non è aggressivo, deterge delicatamente e lascia la pelle morbida e profumata.

www.chimiclean.it

IL NUOVO ALLEATO PER LA PULIZIA PROFESSIONALE

Il Panno Manuale usa e getta in rotolo di TTS rende la sanificazione delle superfici semplice e immediata, garantendo l’efficacia dell’igienizzazione. La caratteristica trama forata assicura ottimi risultati nella raccolta dello sporco mentre la composizione in TNT si distingue per l’elevata capacità di assorbenza e il rilascio omogeneo della soluzione detergente. Il rotolo può essere impregnato in pochi istanti in comodi secchi da 4 L con coperchio: l’apposita finestrella richiudibile facilita l’estrazione dei singoli strappi mentre la chiusura ermetica del coperchio preserva i principi attivi.

www.ttsystem.com

VISPA EVO E VISPA XL: L’EVOLUZIONE DELLE LAVASCIUGA COMPATTE

Comac completa la sua gamma di lavasciuga pavimenti compatte con le nuovissime Vispa EVO e Vispa XL. Due modelli che pur mantenendo le numerose e celebrate caratteristiche della storica Vispa, riescono a offrire la potenza, l’affidabilità e l’innovazione tecnologica delle lavasciuga più grandi. Si evolve così l’idea di lavasciuga compatta di Comac, che con Vispa EVO e Vispa XL intende proporre un nuovo segmento di macchine in grado di portare il pulito professionale anche negli ambienti più esigenti. Sono quindi adatte alla pulizia di superfici di piccole o medie dimensioni di qualunque settore e grazie alla possibilità di essere dotate del sistema di gestione flotta Comac Fleet Care si inseriscono tra le lavasciuga pavimenti più evolute della loro categoria.

www.comac.it

GEL IGIENIZZANTE MANI UNIRA

Unira presenta Gel igienizzante per mani a base di alcol al 75% leggermente profumato al limone. Soluzione alcolica da utilizzarsi pura in assenza di acqua, asciuga rapidamente lasciando le mani morbide, idratate e piacevolmente profumate. Per l’applicazione basta erogare il prodotto e massaggiare le mani fino a completa asciugatura, ripetendo l’applicazione ogni qual volta non sia possibile lavarsi le mani con acqua e sapone. Il prodotto non va risciacquato una volta applicato. Il gel mani Unira ha un pH di 7.4, pertanto è delicato sulla cute. Il prodotto può essere utilizzato per il riempimento di tutti i modelli di dispenser erogatori comunemente in commercio. www.unira.it

08/2020 | DIMENSIONE PULITO XLV

LAVASCIUGA COMPATTA E POLIVALENTE

Robusta ma compatta, Mira 40, la nuova lavasciuga 4CleanPro, è una macchina indispensabile per le pulizie di fondo nei locali più piccoli e pieni di ostacoli. Grazie alla sua funzione ‘eco’ gestisce la distribuzione dell’acqua in maniera temporizzata. Il timone snodato permette di accedere sotto i tavoli, mobili, scaffali. Vanta diversi tipi di spazzole o dischi trascinatori ed è una macchina polivalente: infatti, grazie al tergitore che si solleva e alla ridotta pressione a terra, è indicata anche per trattamenti specifici, per decerare o lucidare. Elevate prestazioni sono assicurate anche dalla velocità di rotazione variabile delle spazzole – due spazzole controrotanti di 210 mm di diametro. Inoltre, l’introduzione di un sistema di protezione del motore di aspirazione del tipo eletromeccanico rende MIRA 40 ancora più affidabile. www.4cleanpro.com

SISTEMA PROTEZIONE IGIENE FIRMATA MK

Hotel, alberghi e altre strutture ricettive avvertono sempre di più un bisogno di massima protezione per dipendenti e clienti, soprattutto nel periodo di emergenza che stiamo attraversando. Marka Ultra HG, il Disinfettante Biocida concentrato con alcool isopropilico >70%, garantisce una profonda disinfezione di tutti gli ambienti e superfici, per la protezione di clienti e collaboratori. Marka ha ideato Plexi - Glass il detergente anti-opacizzante specifico per divisori e barriere protettive in plexiglass e altri supporti in acrilico. Plexi - Glass arricchisce la gamma Sistema Protezione Igiene ideata e sviluppata per garantire protezione e sicurezza in tutti gli ambienti pubblici e di lavoro.

www.marka.biz

SANCASE ED ECOXTERIL: LA DISINFEZIONE NATURALE E A NORMA DI LEGGE

Il dispositivo Sancase consente di effettuare nei locali fino a 200m2 una nebulizzazione secca utilizzando un disinfettante a base di ipoclorito di sodio ed acido ipocloroso generato mediante processo elettrolitico di una soluzione salina. Inodore, non corrosivo senza alcuna controindicazione per le persone che operano e sono presenti nell’ambiente trattato. Il potente compressore è silenziato e abbinato ad un sistema di diffusione (brevettato) che crea microscopiche gocce in grado di saturare l’ambiente rimanendo in sospensione. La nebbia di Sancase non bagna, non lascia residuo, non danneggia superfici ed oggetti, non deve essere rimossa né arieggiati i locali dopo l’utilizzo. Ecoxteril, distribuito anche con marchio Anosan per le applicazioni professionali, può essere utilizzato per il trattamento dell’aria e, in versione spray, direttamente delle superfici. Il dispositivo Sancase è la scelta ideale per un trattamento in autonomia e in linea con le normative nazionali di riferimento per i prodotti con effetto biocida e virucida come ad esempio: Ministero della Salute Italiano, Agenzia Europea del Farmaco, omologazione Svizzera biocidi, VAH, DIN EN 901. www.pragmablue.com

S XLVI DIMENSIONE PULITO | 08/2020
SPECIALE HOTELLERIE

NIXIA: DEPURATORE COMPATTO, studiato per trattare l’acqua delle Lavapavimenti La prima «Lavatrice dell’acqua» sviluppata specificatamente per il trattamento di reflui prodotti da Lavapavimenti. Grazie a Nixia, in modo semplice potrai riutilizzare l’acqua della tua Lavapavimenti o scaricarla. É un obbligo di Legge.

SANCASE ED EcoXteril ANOSAN, il sistema di sanificazione che rispetta l’uomo e l’ambiente. SanCase è stato pensato per nebulizzare con un prodotto a base Acido Ipocloroso Stabilizzato: atossico, non infiammabile, non irritante e quindi perfetto per ogni problema di disinfezione ambientale La nebbia secca creata da SanCase è talmente fina da rimanere sospesa per decine di minuti e quindi in grado di depositarsi su oggetti e angoli più nascosti

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Disinfezione degli Ambienti ed il Trattamento dell’acqua delle Lavapavimenti
AUTORIZZATO
Innoviamo la
DISINFETTANTE BIOCIDA, VIRUCIDA E FUNGHICIDA
DAL MINISTERO DELLA SALUTE

MISURE per strutture termali e CENTRI BENESSERE

Per sostenere un modello di ripresa delle attività economiche e produttive compatibile con la tutela della salute di utenti e lavoratori si rende necessario condividere una serie di indicazioni operative specifiche valide per i singoli settori di attività

Le diverse misure di prevenzione e contenimento riconosciute a livello scientifico per contrastare la diffusione del contagio si pongono in continuità con le indicazioni di livello nazionale, in particolare con il protocollo condiviso tra le parti sociali approvato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020, nonché con i criteri guida generali di cui ai documenti tecnici prodotti da INAIL e Istituto Superiore di Sanità con il principale obiettivo di ridurre il rischio di contagio per i singoli e per la collettività in tutti i settori produttivi ed economici. In tale contesto, il sistema aziendale della prevenzione consolidatosi nel tempo secondo l’architettura prevista dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 costituisce la cornice naturale per supportare la gestione integrata del rischio connesso all'attuale pandemia. In ogni caso, solo la partecipazione consapevole e attiva di ogni singolo utente e lavoratore, con pieno

S P REVEN z IONE XLVIII DIMENSIONE PULITO | 08/2020 SPECIALE HOTELLERIE

senso di responsabilità, potrà risultare determinante, non solo per lo specifico contesto aziendale, ma anche per la collettività. Resta inteso che in base all'evoluzione dello scenario epidemiologico le misure indicate potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo.

Le indicazioni che seguono si applicano alle strutture termali e ai centri benessere, anche inseriti all'interno di strutture ricettive, e alle diverse attività praticabili in tali strutture (collettive e individuali); le indicazioni vanno integrate, in funzione dello specifico contesto, con quelle relative alle piscine, alle strutture ricettive e ai servizi alla persona. Inoltre si ricorda che è necessario eseguire adeguate opere di prevenzione e controllo del rischio di contaminazione del sistema idrico (es. contaminazione da Legionella).

INDICAZIONI GENERALI

■ Garantire un'adeguata informazione e sensibilizzazione degli utenti sulle misure igieniche e comportamentali utili a contenere la trasmissione del SARSCoV2, anche facendo appello al senso di responsabilità individuale, e coinvolgendo, se presenti, il Direttore Sanitario e/o il Medico Termalista. I messaggi devono essere comprensibili ad eventuali utenti di altra nazionalità e possono essere veicolati attraverso apposita segnaletica e cartellonistica, consegna di informative, promozione e rinforzo del rispetto delle misure igieniche da parte del personale addetto.

■ Prima dell'accesso alle strutture termali o centri benessere, potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura > 37,5 °C. Per i pazienti, la misurazione viene effettuata nel corso della visita medica di accettazione.

■ Redigere un programma il più possibile pianificato delle attività per prevenire eventuali condizioni di aggregazioni e regolamentare i flussi negli spazi comuni, di attesa e nelle varie aree del centro per favorire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno 1 metro. Se possibile prevedere percorsi divisi per l’ingresso e l’uscita.

■ Privilegiare l’accesso alle strutture e ai singoli servizi tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.

■ Dotare l’impianto/struttura di dispenser con prodotti igienizzanti per l’igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili all’entrata e in aree strategiche per favorirne l’utilizzo, prevedendo l’obbligo di frizionarsi le mani all’ingresso.

■ La postazione dedicata alla cassa e alla reception può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione prodotti igienizzanti per le

mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.

L'addetto al servizio di ricevimento deve provvedere, alla fine di ogni turno di lavoro, alla pulizia del piano di lavoro e delle attrezzature checkin e checkout ove possibile.

■ Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina nelle aree comuni al chiuso, mentre il personale è tenuto all'utilizzo della mascherina sempre in presenza dei clienti e comunque in ogni circostanza in cui non sia possibile garantire la distanza interpersonale di almeno un metro.

■ Organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d'uso alternate o separate da apposite barriere).

In tutti gli spogliatoi o negli spazi dedicati al cambio, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.

■ Per i servizi termali che lo richiedono in base alle normative vigenti, in sede di visita medica di ammissione alle cure, porre particolare attenzione ad eventuale sintomatologia sospetta per Covid19.

■ Regolamentare la disposizione delle attrezzature (sedie a sdraio, lettino) attraverso percorsi dedicati in modo da garantire la distanza di almeno 1,5 metri tra le attrezzature e favorire un distanziamento interpersonale di almeno 1 metro tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi.

Le attrezzature vanno disinfettate a ogni cambio di persona o nucleo familiare. In ogni caso, la disinfezione deve essere garantita a ogni fine giornata.

■ Evitare l'uso promiscuo di oggetti e biancheria: l'utente dovrà

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SPECIALE HOTELLERIE

accedere al servizio munito di tutto l'occorrente, preferibilmente fornito dalla stessa struttura. Per tutte le attività nei diversi contesti prevedere sempre l'utilizzo del telo personale per le sedute.

■ Dovrà essere perseguito il maggiore distanziamento possibile tra eventuali ombrelloni previsti per il solarium e per le distese dedicate e, comunque, nel rispetto del limite minimo di distanza tra ombrelloni della stessa fila e tra file che garantisca una superficie minima ad ombrellone di 10 mq a paletto.

In caso di utilizzo di altri sistemi di ombreggio andranno comunque garantite aree di distanziamento equivalenti a quelle garantite dal posizionamento degli ombrelloni.

■ Si rammentano le consuete norme di sicurezza igienica in acqua di piscina e nel centro benessere, cosi come prima di ogni trattamento alla persona: prima di entrare provvedere a una accurata doccia saponata su tutto il corpo.

■ Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, attrezzature (sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti), con particolare attenzione a oggetti e superfici toccate con più frequenza (es. maniglie, interruttori, corrimano, etc.).

■ Provvedere ad adeguata formazione del personale della struttura.

■ Non è consentito il consumo di alimenti negli ambienti termali o del centro benessere che non consentano un servizio corrispondente a quello previsto per le attività di ristorazione.

■ Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l'efficacia degli impianti al fine di garantire l'adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l'affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna.

Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell'aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d'aria naturale e/o attraverso l'impianto, e va garantita la pulizia, a impianto fermo, dei filtri dell'aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.

TRATTAMENTI ALLA PERSONA

■ L’operatore e il cliente, per tutto il tempo in cui, per l’espletamento della prestazione, devono mantenere una distanza inferiore a 1 metro devono indossare, compatibilmente con lo specifico servizio, una mascherina a protezione delle vie aeree (fatti salvi, per l’operatore, eventuali dispositivi di protezione individuale aggiuntivi associati a rischi specifici propri della mansione). In particolare per i servizi che richiedono una distanza ravvicinata, l’operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola.

■ L’operatore deve procedere a una frequente igiene delle mani e comunque sempre prima e dopo ogni servizio reso al cliente; per ogni servizio deve utilizzare camici/ grembiuli possibilmente monouso.

I guanti devono essere diversificati fra quelli utilizzati nel trattamento da quelli usualmente utilizzati nel contesto ambientale.

■ È consentito praticare massaggi senza guanti, purché l'operatore prima e dopo ogni cliente proceda al lavaggio e alla disinfezione delle mani e dell'avambraccio e comunque, durante il massaggio, non si tocchi mai viso, naso, bocca e occhi.

Tale raccomandazione vale anche in caso di utilizzo di guanti monouso.

■ Per tutti i trattamenti personali e comunque per la fangoterapia è raccomandato l'uso di teli monouso.

I lettini, così come le superfici ed eventuali oggetti non monouso, devono essere puliti e disinfettati al termine del trattamento.

■ La stanza/ambiente adibito al trattamento deve essere ad uso singolo o comunque del nucleo familiare o di conviventi che accedono al servizio (a eccezione dei trattamenti inalatori, di cui ai punti seguenti).

Le stanze/ambienti ad uso collettivo devono comunque essere di dimensioni tali da garantire il mantenimento costante della distanza interpersonale di almeno 1 metro sia tra i clienti che tra il personale durante tutte le attività erogate.

■ Tra un trattamento e l’altro, areare i locali, garantire pulizia e disinfezione di superfici e ambienti, con particolare attenzione a quelle toccate con maggiore frequenza (es. maniglie, interruttori, corrimano, etc.).

■ Il cliente deve utilizzare mascherina a protezione delle vie aeree durante il trattamento (tranne nella doccia di annettamento e nel caso di applicazione del fango sul viso) e provvedere a corretta igiene delle mani prima di accedere e al termine del trattamento.

PISCINE TERMALI

■ Prevedere piano di contingentamento degli accessi alle piscine con particolare attenzione agli ambienti interni e agli spazi chiusi. Prevedere, dove possibile, percorsi obbligati di accesso e uscita dalle piscine e dalle aree verdi per favorire il distanziamento.

■ La densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona per le piscine dove le dimensioni e le regole dell'impianto consentono l'attività natatoria; qualora non sia consentita l'attività natatoria, è

S P REVEN z IONE L DIMENSIONE PULITO | 08/2020

sufficiente calcolare un indice di 4 mq di superficie di acqua a persona. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizione, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell'impianto.

■ Favorire le piscine esterne per le attività collettive (es. acquabike, acquagym) e limitare l'utilizzo di spazi interni. Durante le attività collettive, limitare il numero di partecipanti al fine di garantire il distanziamento interpersonale di almeno 2 metri, con particolare attenzione a quelle che prevedono attività fisica più intensa. Negli ambienti interni, attendere almeno 1 ora tra un'attività collettiva e la seguente, arieggiando adeguatamente il locale.

■ Le vasche o le zone idromassaggio che non possono rispettare le superfici di acqua per persona come al punto precedente dovranno essere utilizzate da un solo bagnante, fatta eccezione per appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi, persone che occupano la stessa camera o che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.

■ L'attività di idrokinesiterapia deve essere effettuata quanto più possibile in vasche dedicate, che permettano all'operatore di indicare i movimenti al paziente rimanendo fuori dall’acqua, ad eccezione dei casi in cui la

presenza dell’operatore in acqua sia indispensabile (es. assistenza ad un paziente disabile). In tal caso, se possibile, l’operatore e il cliente devono indossare la mascherina per la protezione delle vie respiratorie. Al termine di ogni seduta, eventuali strumenti devono essere disinfettati.

■ Ove previsto, mantenere la concentrazione di disinfettante nell’acqua, nei limiti raccomandati e nel rispetto delle norme e degli standard internazionali, preferibilmente nei limiti superiori della portata. In alternativa, attivare i trattamenti fisici ai limiti superiori della portata o il massimo ricambio dell’acqua in vasca sulla base della portata massima della captazione.

CENTRI BENESSERE

■ Prevedere il contingentamento degli accessi nei locali per mantenere il distanziamento interpersonale di almeno 2 metri in tutti gli ambienti chiusi, salvo gli appartenenti allo stesso nucleo familiare, conviventi, persone che occupano la stessa camera o che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale (responsabilità individuale).

■ Inibire l'accesso ad ambienti altamente caldoumidi (es. bagno turco). Potrà essere consentito l'accesso a tali strutture solo mediante prenotazione con uso esclusivo, purché sia garantita aerazione, pulizia e disinfe-

zione prima di ogni ulteriore utilizzo. Diversamente, è consentito l'utilizzo della sauna con caldo a secco e temperatura regolata in modo da essere sempre compresa tra 80 e 90°C; dovrà essere previsto un accesso alla sauna con una numerosità proporzionata alla superficie, assicurando il distanziamento interpersonale di almeno un metro; la sauna dovrà essere sottoposta a ricambio d'aria naturale prima di ogni turno evitando il ricircolo dell'aria; la sauna inoltre dovrà essere soggetta a pulizia e disinfezione prima di ogni turno.

■ Per i clienti, uso della mascherina obbligatorio nelle zone interne di attesa e comunque secondo le indicazioni esposte dalla struttura.

TRATTAMENTI INALATORI

■ Relativamente alle terapie inalatorie ricomprese nei LEA, finalizzate al trattamento di patologie otorinolaringoiatriche e respiratorie e che siano individuali, gli stabilimenti dovranno garantire, oltre a un’anamnesi molto accurata e specifica relativamente alla presenza di sintomi Covid19 correlati ed eventuali contatti noti con casi di Covid19, le seguenti misure:

1. o tutte le terapie siano effettuate nel rispetto delle distanze interpersonali (da garantire anche con l’occupazione alterna delle postazioni).

2. o le postazioni vengono sanificate accuratamente tra l’erogazione della prestazione a un paziente e il successivo, definendo protocolli di verifica dell’efficacia della sanificazione.

3. o i locali devono essere dotati di efficiente ricambio d’aria, come previsto dalla vigente normativa e dalle indicazioni in materia dell’ISS, al fine di garantire sia la circolazione dell’aria che gli opportuni ricambi.

Sono inibiti i trattamenti inalatori in forma collettiva, l’antroterapia in stufa o grotta, le inalazioni a getto di vapore, a meno che lo stabilimento disponga di postazioni singole isolate e si provveda alla sanificazione completa dell’ambiente fra un paziente e il successivo.

08/2020 | DIMENSIONE PULITO LI

Maggiore benessere in albergo con l’AROMATERAPIA

Nelle strutture ricettive, questa pratica è sempre più utilizzata per migliorare la qualità del soggiorno. Ma è importante conoscere le essenze e le loro peculiarità, per poterle sfruttare al meglio

L’aromaterapia può essere considerata un ramo della fitoterapia che utilizza gli oli essenziali, ossia le sostanze volatili e fortemente odoranti contenute in strutture specifiche all’interno degli organi delle piante. In particolare questi oli, che vengono solitamente estratti tramite distillazione in corrente di vapore o spremitura a freddo, si trovano in foglie, frutti, cortecce, radici e semi. Scopo dell’aromaterapia in ambito alberghiero è quello di sfruttare i benefici che, tramite inalazione, possiamo ricavare da questi oli, migliorando l’efficacia di un trattamento o amplificando la sensazione di comfort all’interno della struttura ricettiva. A seconda delle sensazioni che si vogliono trasmettere al cliente, vengono quindi scelti aromi compatibili tra loro, in modo da guidare l’ospite in un percorso sensoriale coerente.

Non solo è necessario curare la profumazione ambientale, ma anche quella dei detergenti e degli ammorbidenti utilizzati: ad esem-

S A M b IENTI LII DIMENSIONE PULITO | 08/2020 SPECIALE HOTELLERIE

pio, un percorso basato sulle tonalità dell’eucalipto, uno stimolante delle facoltà logiche che aiuta a recuperare freschezza e concentrazione combattendo svogliatezza e pigrizia, diventa inefficace se alla persona viene fornito un asciugamano che profuma di rosa o lavanda, essenze dall’effetto sedativo in grado di riequilibrare il sistema nervoso centrale.

I detergenti profumati con oli essenziali hanno inoltre diversi vantaggi: ad esempio, non emettono composti organici volatili (VOC), capaci di irritare gli occhi e le vie respiratorie, e hanno inoltre una funzione insetticida e battericida.

Gli oli essenziali agli agrumi, come l’arancio amaro e il bergamotto, sono dei validi disinfettanti, essendo in grado di svolgere un’azione battericida e antimicotica. Fungicida e germicida è anche l’olio essenziale di mandorla, l’olio di chiodi di garofano ha qualità antimicrobiche e antivirali.

Rivolgersi a un fornitore in grado di formulare diverse tipologie di detergenti e ammorbidenti, ognuno contenente differenti olii essenziali, consente di allestire un’esperienza sensoriale completa e diversificata a seconda dell’area della struttura e dell’effetto che si vuole ottenere. Sono molti gli oli essenziali che vengono utilizzati per questi scopi, ognuno con caratteristiche ed effetti differenti. www.falvo.info

Anice verde: Migliora la capacità di comprensione e di adattamento, aiutando a staccarsi dai problemi quotidiani e riducendo l’ansia. Preso per bocca, ha effetti benefici sulla digestione, e aiuta a calmare la tosse. Ha un leggero effetto euforizzante, utile per i soggetti troppo rigidi e trattenuti.

Arancio amaro: Svolge un’azione calmante verso le paure e gli stati d’ansia e contrasta la depressione Utile per riottenere l’allegria, allontana le insicurezze e svolge un’azione energizzante e rinvigorente.

Arancio dolce: Aiuta a superare la stanchezza e lo stress, ha proprietà sedative ed è utile contro l’insonnia. Riduce il senso di oppressione causato dai problemi e dalle preoccupazioni, combatte l’apatia e incrementa la voglia di fare. Essendo un olio dalle proprietà rilassanti e armonizzanti è consigliato anche per ridurre l’iperattività e l’impulsività.

Bergamotto: Agisce sugli sbalzi d’umore e possiede una notevole capacità di riequilibrio emozionale. Conosciuto per le sue proprietà calmanti e antisettiche, è utile contro stress e depressione. Se inalato, attenua gli squilibri emotivi e induce uno stato d’animo gioioso e dinamico, eliminando i blocchi psicologici.

Eucalipto: Se inalato aiuta a recuperare concentrazione e freschezza nei momenti di disordine e di torpore. Favorisce l’apprendimento e il desiderio di evolversi nelle persone pigre e svogliate; accresce il livello di vigilanza e favorisce la comunicazione e l’espressione.

Gelsomino: Ha effetto euforizzante: se inalato rafforza il carattere, stimola la volontà, e potenzia l’autostima, rendendolo più equilibrati e sereni. L’olio essenziale di gelsomino indicato in caso di depressione, angoscia e crisi psichiche, in quanto vince il pessimismo, aiutando a superare l’inerzia e l’apatia. Sembra infatti che il gelsomino sia in grado di indurre ottimismo ed euforia, rilassando i nervi e donando fiducia e felicità.

Lavanda: Svolge contemporaneamente un’azione tonica e una sedativa. Calma nervosismo, agitazione e ansia, combatte il mal di testa e i disturbi causati dallo stress o dall’eccesso di lavoro, come irascibilità, insoddisfazione, isteria, attacchi di panico.

Limone: Stimola la concentrazione e l’attività mentale, consentendo di ridurre gli errori di distrazione. Agisce rafforzando l’attenzione, armonizzando e amplificando la componente razionale della mente. Migliora la memoria, previene blocchi del sistema nervoso simpatico, stimola le funzioni del parasimpatico infonde calma nei soggetti nervosi e stressati, rinvigorisce i soggetti stanchi e apatici.

Menta piperita: Stimola l’intelletto e intensifica la comunicazione a tutti i livelli; aumenta le facoltà logiche, rende chiari i pensieri. Migliora l’attività psicofisica e rafforza le motivazioni individuali. Induce all’ottimismo e alla buona disposizione d’animo nei confronti degli altri. Indicato in presenza di soggetti sonnolenti, svogliati, con difficoltà digestive. Utile nel trattamento dello stress, in caso di traumi che generano apatia, e nella perdita dei sensi.

Niaouli: Dall’effetto rilassante, aiuta a recuperare calma e serenità nei momenti di stress, alleviando la tensione e disturbi come il mal di testa. Aiuta a sopportare meglio i ritmi frenetici della quotidianità, e ad accettare cambiamenti che possono intaccare la serenità individuale.

Patchouli: Questa essenza è in grado di tonificare e stimolare, utile in caso di depressione e di torpore mentale; può agire infatti come euforizzante, perché induce la produzione di endorfina, l’ormone del benessere. In caso di ansia e stress, invece, questo olio esercita una funzione calmante e rilassante.

Pino silvestre: Svolge un’azione tonificante, aiuta a sentirsi efficienti e aiuta a combattere il senso di stanchezza nei soggetti affaticati o stressati. Utile anche contro esaurimento nervoso e disturbi del sonno.

08/2020 | DIMENSIONE PULITO LIII
Marcello Falvo

Anche i PARASSITI vanno IN CROCIERA

Un’esperienza del tutto particolare è stata quella relativa ai grandi traghetti, dei veri alberghi viaggianti, con alcune peculiarità:

■ Il turnover degli ospiti è elevatissimo: mediamente ogni 12 ore.

■ L’eterogeneità delle situazioni.

■ La necessità di intervenire in tempi assai brevi: la cosiddetta “pausa lunga” dura due ore!

■ Il dover operare a stretto contatto di gomito con personale costretto in tempi molto brevi: pulizie, manutenzioni, verifiche, carico scarico automezzi e approvvigionamenti alimentari anch’essi soggetti a tempi stretti.

■ Eterogeneità dei possibili “parassiti”.

■ Ogni traghetto ha le sue caratteristiche strutturali.

■ Difficoltà di instaurare un rapporto professionale con i referenti che variano di volta in volta.

■ Estrema difficoltà di utilizzare alcune risorse tecniche (soprattutto per quanto riguarda le trappole per roditori): la nave una volta salpata diventa praticamente inaccessibile Tutto questo ha comportato difficoltà di monetizzare l’offerta che, una volta sottoscritta, ha comportato oneri organizzativi non di poco conto. La voce imprevisti è risultata insufficiente, per cui una parte dei costi è stata girata alla voce: esperienze. Il contratto aveva una durata biennale e contemplava:

■ 10 trattamenti di pest e rat control per ogni unità.

■ 10 monitoraggi degli insetti striscianti nell’ambito delle cucine e dispense (non erano contemplate le aree di ristoro).

■ Supporto di consulenza per i piani HACCP.

■ Compilazione di moduli e dei verbali di ispezione.

■ Abbiamo provveduto a fornire e ad installare (insieme alla manutenzione) le trappole elettro-luminose negli ambienti alimentari.

■ Eventuali interventi rivolti a risolvere segnalazioni particolari sono stati quotati a parte.

I monitoraggi e gli interventi di pest e rat control annuali previsti sono stati calibrati secondo un calenda-

S P EST C ONTROL LIV DIMENSIONE PULITO | 08/2020 SPECIALE HOTELLERIE

SICUREZZA

E DESIGN

Specializzata nella costruzione di macchine per la disinfestazione urbana e per il trattamento del verde pubblico e privato, SPRAY TEAM propone una vasta serie di macchine che permettono di far fronte ai piccoli e grandi interventi come la saturazione d’ambiente con termo nebbia o ULV nebbia fredda.

Grazie ad un controllo completo del processo produttivo è in grado di garantire ai propri clienti la massima affidabilità su tutta la gamma dei prodotti.

SPRAY TEAM essendo una ditta certificata, intende applicare e migliorare costantemente il proprio Sistema di Gestione della Qualità aziendale, in riferimento alla norma UNI EN ISO 9001:2008.

ISO 9001:2008 - Cert. n. 9190.SPRY

SPRAY TEAM SRL Via Cento, 42/d 44049 Vigarano Mainarda FE Tel. 0532–737013 Fax 0532–739189 P.I. 01980350381 E-mail: info@sprayteam.it Sito Internet: www.sprayteam.it

SPECIALE HOTELLERIE

rio fornito dalla committenza. In pratica ci indicavano l’arrivo di una determinata nave, per la quale era necessario svolgere il nostro lavoro con alcuni giorni di anticipo. Veniva quindi comunicato il nominativo dei tecnici (inviando fotocopia dei documenti di identità) e numero di targa mezzo; ciò era necessario per accedere al porto.

I problemi riscontrati sono stati le cimici dei letti, moscerini dei bagni e i moscerini della frutta, nonché tre casi di roditori.

Moscerini dei bagni (ditteri appartenenti alla famiglia dei Psychodidae)

Cimici dei letti (Cimex lectularius)

Do per nota la biologia di questo insetto ectoparassita ematofago soprattutto dell’uomo fin dall’antichità.

È stato il problema principe su cui ci siamo sempre concentrati durante le nostre ispezioni e in conseguenza di segnalazioni sia di passeggeri sia del personale.

L’area incriminata era quella della sala poltrone ove i passeggeri privi di cabina possono riposare.

La scelta delle risorse tecniche è stata condizionata dal voler eliminare sia il problema sia avere un effetto residuale in modo da evitare, per quanto possibile, il ripetersi dell’infestazione. Per cui si è optato per irrorazioni utilizzando formulati micro-incapsulati e facendo largo uso di bombolette spray dotate di beccuccio ed eroganti schiume attive. L’intervento comportava un tecnico per poco meno di un’ora di lavoro.

In estrema sintesi questi insetti (non ematofagi, da non confondere con i pappataci cugini stretti, ma appartenenti al genere Phlebotomus) depongono le uova nei sifoni dei servizi igienici e le larve si sviluppano nel materiale organico che vi si accumula. I trattamenti comportavano una micro-irrorazione di insetticida abbattente in formulazione in base acqua. In alcuni casi, pochi in verità, si raccomandava agli addetti delle pulizie di utilizzare degli enzimi per eliminare le incrostazioni e far defluire i depositi sul fondo dei sifoni, con la quasi certezza che la cosa non sarebbe stata fatta.

Roditori (Rattus norvegicus)

Fortunatamente gli interventi rodenticidi veri e propri si sono ridotti a tre interventi su due traghetti differenti che riguardavano il ratto delle fogne avvistato nelle aree di stoccaggio per cui sono state posizionate delle trappole a scatto. In questi casi fu chiesta la collaborazione del personale che, in caso di cattura, doveva con le dovute cautele prendere la trappola e metterla in un contenitore di sicurezza da noi fornito (si trattava dei contenitori per rifiuti ospedalieri) e comunicarcelo via telefonino. È stato l’aspetto più delicato perché comportava dei protocolli che dovevano tenere presente normative molto severe e non di facile applicabilità.

CONCLUSIONI

Moscerini della frutta (Drosophila melanogaster)

Indico la specie come altamente probabile ma senza una identificazione entomologica adeguata e perché si tratta di una specie modello classica nelle ricerche di genetica sia il suo breve ciclo vitale sia perché dotata di cromosomi facilmente manipolabili. Visto la sua predilezione per la frutta matura non potendo effettuare trattamenti di alcun genere si è fornito al gestore delle aree di stoccaggio di trappole specifiche.

Devo confessare che a volte è stata una guerra di trincea in cui si difendevano i risultati ottenuti. A volte era necessario affidarsi alle squadre di pronto intervento per eliminare le incursioni, senza preavviso, dei parassiti. Il tutto con la committenza che richiedeva report rassicuranti tali da sollevarla da qualsivoglia responsabilità.

È stata una sfida estenuante, e come tutte le sfide coinvolgente, ma dal punto di vista organizzativo era paragonabile alle fatiche di Sisifo, appena si risolveva un problema su un traghetto ecco affacciarsene uno nuovo su un’altra nave.

S P EST C ONTROL LVI DIMENSIONE PULITO | 08/2020

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