ISSN 2612-3622
Magazine di informazione tecnica e di marketing per il posatore, l’impresa e lo studIo di progettazione
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Quine Srl - Via G. Spadolini, 7 - 20141, Milano
Anno 28 • N° 5 • Settembre/Ottobre 2019
Speciale Cersaie I protagonisti
Le nuove tecnologie per il sistema parquet
Speciale 2 strati Voce alle aziende
Disponibile in diverse specie legnose e totalmente customizzAbile
Noce Nazionale
AdAtto per ambienti ad alto calpestio con elevate prestazioni fonoassorbenti
sostItuzIone di una tavola in meno di un minuto con una semplice ventosa
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SOMMARIO
Periodico bimestrale edito da Spazio tre sas - di Gabriele Marrazzini & C. Piazzale Archinto, 9 - 20159 Milano Tel. 02 69001255 (r.a.) - Fax 02 69001277 professionalparquet@spaziotre.it
ANNO 28 - N. 5 Settembre/Ottobre 2019
CAMBIARE DESIGN Parquet per crescere ancora 6 Direttore responsabile Gabriele Marrazzini - g.marrazzini@spaziotre.it
Coordinatrice editoriale bimestrale edito da AlessandraPeriodico Mecca - a.mecca@spaziotre.it Quine Srl Redazione Via G. Spadolini, 7 - 20141 Milano Noemi - Marianna Castelluccio Tel. Boggero 02.69001255 | Fax 02.69001277 Alessandra Mecca Loredana Vitulano redazione@quine.it
Consulenti tecnici tecnico Fondatore e Direttore Gabriele Marrazzini g.marrazzini@spaziotre.it Domenico Adelizzi - Filippo|Cafiero - Mauro Errico Paolo Rettondini - Antonio Viscardi Direttore Responsabile
Marco Zani Direttore commerciale Ornella Zanetti - o.zanetti@spaziotre.it Coordinamento editoriale Silvia Martellosio | redazione@quine.it Ufficio traffico e servizio abbonamenti Alessandra Mecca | redazione@quine.it Isis Alvarado Martinez - abbonamenti@spaziotre.it Ornella FolettiConsulenti - o.foletti@spaziotre.it tecnici Domenico Adelizzi - Filippo Cafiero Progetto grafico e impaginazione Mauro Errico - Antonio Viscardi Olga Salvetti (Testo&Immagine) Direttore commerciale Amministrazione Ornella Zanetti | o.zanetti@spaziotre.it Michela De Finis - contabilita@spaziotre.it e Sviluppo: Simona AgostinelliPubblicità - amministrazione@spaziotre.it Alessandro Martinenghi, Edoardo Rossi, Collaboratori Paolo Simeoni Flavia Arena - Simone Biagiotti - Gianna Meis Ufficio traffico e Servizio abbonamenti Stampa | traffico@quine.it Rosaria Maiocchi Eurgraf - Via Magellano 4/6 - 20090 Cesano Boscone (MI) Simona Agostinelli | traffico@quine.it Grafica e impaginazione
Professional Parquet, periodico bimestrale registrato. Autorizzazione del TribunaLIFE sh.p.k. le di Milano n. 250 dell’11/04/1992. Spedizione Posta Target Magazine - AUT.DBC centrale/PT Magazine Editori 96 valida dal 19/05/2004. La pubblicazione o la riCollaboratori stampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dalSimone Biagiotti, Martina Margaria, Marco Monti, l’Editore. Gli articoli pubblicati su Professional Parquet sono sotto la responsabiFabrizio Pirovano lità degli autori. I manoscritti e i disegni pubblicati non saranno restituiti.
Stampa PrezziPrinting e abbonamenti Aziende Grafiche Srl - Peschiera Borromeo (MI) • Abbonamento annuale: 73 euro (IVA compresa) • Annuale estero: 155 euro Prezzi e abbonamenti • Copiaannuale: arretrata: 1744,50 euro euro (IVA compresa) • Abbonamento • Costo di una • Annuale estero: copia: 1,30 155euro euro abbonarsi cartolina • Per Copia arretrata:usare l’apposita 17 euro • Costo di una copia: 1.30 euro Testata Associata A.N.E.S. Associazione Nazionale Testata Associata A.N.E.S. Editoria Periodica Specializzata Associazione Nazionale Editoria Periodica Gruppo Confindustria Specializzata Gruppo Confindustria
Interior Design
Legno, eleganza senza tempo
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bbiamo appena ricevuto i dati forniti da Federlegno Ristrutturazione Arredo, sull’andamento dei pavimenti in legno in Italia. Ci sembrano incoraggianti, anche se, in questi Affitti brevi, come a casa anni di crisi, ne abbiamo persi, di mq; guardiamo comunque Martina Margaria avanti e speriamo che il settore prenda coraggio e sfrutti questo elemento per fare squadra. Mi dovete scusare, però, i segnali non mi sembrano positivi. Ultimamente abbiamo organizzato un incontro per posatori con l’ANPP a Roma. Ci siamo sentiti dire che sbagliamo a erudire Appunti tecnici i posatori, che dovrebbero pensare solo a posare. Beh, qualche tecnologie per il sistema anno fa, un politico disse che con la cultura nonNuove si mangia. parquet Probabilmente questi personaggi pensano che, se lasciati Domenico Adelizzi nell’ignoranza, posatori possano essere più manipolabili, Fotoi di copertina: Itlas attraverso i venditori dei loro prodotti. Purtroppo ancora troppi posatori cadono in questo tranello e per questo, molto spesso, La nota legale rimangono vittime e unici colpevoli di eventuali disguidi. Il danneggiato responsabile Ancora una volta, li esortiamo a partecipare ad Filippo Cafiero attività culturali e associative. PAG. Salutiamo con piacere il nascere di un nuovo gruppo - Gruppo Aziende Storiche Parquet - sperando che si cali con Associazioni correttezza e umiltà nella filiera del parquet; i nomi che lo E se il cliente non paga? compongono, mi sembra, siano di garanzia e il rappresentante, Simone Biagiotti Alfiero Bulgarelli, di esperienza e capacità. Adesso dobbiamo salutare, ma solo per scelte professionali diverse, la cara Fiammetta. Dobbiamo confessare che ci manca Cersaie molto, perché, con il suo essere poliedrica, la vedevamo sempre in prima linea. Però conosciamo bene Alessandra Mecca Associazioni e sappiamo che nel breve tempo non ce la farà rimpiangere. Crescita professionale e E poi, uno scoop, in perfetto stile Professional Parquet: formazione: nasce ASP, Aziende la rinnovata collaborazione di Marianna Castelluccio, Parquet che aveva già fatto parte, in passato, del nostro Storiche team. Silvia Martellosio Con i giusti tempi, attendetevi una grande
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SPECIALE
MERCATO
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rinascita di Professional Parquet. Un saluto ai tanti amici che abbiamo e non ultimo Protagonisti a Simone Biagiotti, ottimo presidente dell’ANPP Profilò, lo zoccolino è che guida questa associazione con dedizione anche su misura e correttezza e che è diventato, a tutti Alessandra Mecca gli effetti, un grande collaboratore della nostra redazione.
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Spazio tre sas, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presenResponsabilità te pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consenbimestrale tire l’invioProfessional della presenteParquet, rivista, e/operiodico altre di propria edizione,registrato. allo scopo diAutorizzaagevozione del Tribunale di Milano n. 250 dell’11/04/1992. Spedizione lare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie Posta Target Magazine - AUT.DBC centrale/PT Magazine Editori alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Spazio tre sas rico-
GABRIELE MARRAZZINI, direttore g.marrazzini@spaziotre.it
96 validaai dal 19/05/2004. pubblicazione la D.Lgs. ristampa di arnosce e garantisce medesimi destinatariLa i diritti di cui all’art. 7odel 196/03. ticoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su Professional Parquet sono sotto la responsabilità degli autori. I manoscritti e i disegni pubblicati non saranno restituiti.
65 Protagonisti Forme geometriche e pennellate di colore PROFESSIONAL
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RUBRICHE
INFORMATIVA AI SENSI DEL GDPR 2016/679 Si rende noto che i dati in nostro possesso liberamente ottenuti per poter effettuare i servizi relativi a spedizioni, abbonamenti e similari, sono utilizzati secondo quanto previsto dal GDPR 2016/679. Titolare del trattamento è Quine srl, via Spadolini, 7 - 20141 Milano (info@ quine.it). Si comunica inoltre che i dati personali sono contenuti presso la nostra sede in apposita banca dati di cui è responsabile Quine srl e cui è possibile rivolgersi per l’eventuale esercizio dei diritti previsti dal D.Lgs 196/2003. © Quine srl - Milano
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Ora o mai più! Marco Monti e Fabrizio Pirovano
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DESIGN INTERIOR DESIGN
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LEGNI DEL DOGE DI ITLAS CONTRIBUISCE A CREARE UN’ATMOSFERA DI GRANDE ELEGANZA NELLE CAMERE DI UNA PRESTIGIOSA E RAFFINATA VILLA IN VERSILIA ADIBITA A STRUTTURA RICETTIVA PROFESSIONAL
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ncastonata tra le colline che dominano dall’alto Forte dei Marmi e la costa versiliese, tra il profumo degli agrumi e l’imponente distesa degli ulivi, Villa Gilda è il luogo ideale per trascorrere una vacanza all’insegna del relax e della raffinatezza. Circondata da un giardino terrazzato, a Villa Gilda si respira un’atmosfera
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ricercata ed elegante. Questa stessa atmosfera è esaltata dalla scelta dei colori, nelle tonalità chiare dei beige e dei grigi e dagli arredi, che prevedono anche pezzi vintage e complementi di design italiano che risalgono agli anni ’50 e ’60. L’attenzione ai particolari si ritrova anche nelle suite, ognuna allestita in modo esclusivo, ma tutte con
vista sul mare e dotate di bagno indipendente. Così come i mobili, anche i pavimenti di legno delle camere sono rigorosamente di qualità e di prima scelta, realizzati con modelli esclusivi e adottando le lavorazioni artigianali tradizionali tipiche del nostro Paese. A firmarli, è Itlas: nata all’inizio degli anni ‘80, l’azienda oggi è tra i leader italiani nella produzione di pavimenti prefiniti in legno a due e tre strati. Questa importante realtà, guidata da Patrizio Dei Tos, ha la sede legale e produttiva a Cordignano, in provincia di Treviso e fonda la propria attività sull’attenzione all’ambiente, a partire dalla ricerca di una materia prima rigidamente controllata: il legno utilizzato proviene da foreste controllate e gestite in modo corretto e responsabile.
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DESIGN INTERIOR DESIGN
Il parquet: Legni del Doge
Per le pavimentazioni delle camere, i progettisti hanno scelto la collezione Legni del Doge, con un rovere nella finitura Veneziano posato a spina ungherese. Legni del Doge, che nel 2009 ha ottenuto l’attestazione “100% Made in Italy Certificate” dall’Istituto per la Tutela dei Produttori Italiani, è un listone prefinito a due strati, con strato a vista in legno nobile. Con Legni del Doge Itlas ha creato un parquet pratico e veloce da posare, stabile e resistente che conserva nel tempo la qualità, l’eleganza e la naturalezza. Composto - appunto - da essenza nobile in legno massiccio e supporto in multistrato di Betulla con incastri calibrati maschio-femmina sui quattro lati, è un pavimento stabile, ecologico, preciso, tecnologico, resistente e sicuro. È un prodotto adatto e consigliato per la posa su riscaldamento a pavimento e, grazie alle sue caratteristiche, è perfetto anche per quelle strutture che necessitano di pavimenti in legno forti e robusti - da posare in zone a elevato calpestio - che siano al tempo stesso raffinati ed eleganti. ■
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DESIGN RISTRUTTURAZIONE
Affitti brevi, COME A CASA IL FENOMENO DEGLI AFFITTI BREVI HA CAMBIATO IL MERCATO IMMOBILIARE MILANESE FACENDO LETTERALMENTE “ESPLODERE” LA DOMANDA DI PICCOLI MONOLOCALI. LA PROPOSTA DI SUITE O DI AMBIENTI GIÀ ARREDATI È UNA VALIDA ALTERNATIVA A CIÒ CHE IL MONDO ALBERGHIERO NON SEMPRE RIESCE A SODDISFARE Martina Margaria
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hi ha detto che il fenomeno degli affitti brevi sarebbe stato un fuoco di paglia, è stato ampiamente smentito. Già nel 2014 i dati Istat confermano una crescita a due cifre relativamente agli ultimi 15 anni per il comparto extralberghiero (che comprende anche case e appartamenti per vacanze) e registrano un sostanziale superamento degli hotel in termini di numero di posti letto offerti. I dati del 2015 sottolineano come le piattaforme di prenotazione online specializzate in appartamenti per vacanza - come Airbnb - abbiano avuto un’impennata vertiginosa (nella sola Milano si parla di un incremento dell’88% rispetto all’anno precedente, complice Expo). Ed è ancora più chiaro che si tratti di un trend in forte crescita ancora oggi e per il futuro, sia sul fronte dell’offerta di nuovi alloggi sia su quello della domanda da parte dei viaggiatori.
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Affitti brevi, perché sceglierli?
I vantaggi per gli uni e per gli altri sono molteplici. Dal lato del proprietario, avere un immobile a reddito con gli affitti brevi vuol dire: • averlo sempre disponibile; • ottenere un guadagno spesso superiore rispetto ai contratti d’affitto standard; • poter contare su pagamenti certi; • monitorarne lo stato e intervenire tempestivamente in caso di malfunzionamenti, così da mantenerne inalterato il valore; • vivere un’esperienza unica di confronto e conoscenza con persone nuove da tutto il mondo, quando è il proprietario a occuparsi direttamente dell’immobile. Sul fronte degli ospiti, viaggiare soggiornando in appartamenti permette di: • spendere spesso di meno, avendo a disposizione più spazio e più comfort; • avere a disposizione tutto ciò che serve per cucinare, rilassarsi e mettersi in libertà; • sentirsi a casa; • trovarsi inseriti in un contesto cittadino, spesso in quartieri dove gli hotel non ci sono, o sono molto cari; • avere un rapporto più friendly col proprio host locale, che diventa il punto di riferimento durante il soggiorno.
Una fotografia del presente
Oggi, guardando una fotografia dello scenario di uno dei principali siti di prenotazioni online (Booking.com) si può notare come l’offerta delle cosiddette strutture extra-alberghiere (appartamenti per vacanze, guest house e bed&breakfast, giusto per citare le principali tipologie) abbia decisamente superato quella degli hotel, anche in termini di posti letto. In particolare, andando a confrontare il numero di strutture ricettive offerte con la popolazione residente, appare chiara la vocazione turistica di alcune città, come Firenze e Venezia, luoghi in cui anche il prezzo medio per notte risulta essere più alto se confrontato con altre metropoli, come Milano e Roma. Dunque sembra esserci una sostanziale convenienza a mettere in affitto un appartamento per brevi periodi in bacini così ad alto potenziale. La vetrina virtuale ha fatto bene a tutti: ai proprietari delle case - che riescono ad affittare molto più facilmente -, agli affittuari - che non si ritrovano più in appartamenti ammuffiti arredati con i mobili della nonna ma in abitazioni che non vanno mai al di sotto di certi standard -, al fisco - che ha recuperato una fetta non indifferente di canoni in “nero”.
Il proprietario di casa è anche in versione virtuale
Il mercato della domanda-offerta delle case in affitto, per vacanze o soggiorni di lavoro, è arrivato a un’ulteriore svolta. Non basta più Airbnb (che fa le veci delle agenzie immobiliari di vecchio stampo), ci vuole anche una versione virtuale del proprietario di casa. Et voilà, adesso esiste anche quella. A pensarci sono state alcune start-up, nate da un paio d’anni, ideate con il solo scopo di gestire le richieste di alloggio e incastrare i periodi di soggiorno degli affittuari senza mai lasciar vuoto l’appartamento durante l’anno. Una bella svolta per i proprietari che finalmente riescono a spremere al massimo il potenziale della loro seconda casa e investire quei soldi in manutenzione e migliorie dell’immobile. Per qualcuno, questa è diventata un’attività semi-professionale, per altri solamente un modo di alleggerire il carico di imposte e spese legate alla casa. Di certo è uno dei trend più forti del momento, che ha dimostrato e continua a dimostrare ottime opportunità di guadagno. Dietro questo boom c’è internet, che facilita l’incontro tra domanda e offerta in un modo che solo fino a pochi anni fa era impensabileunito all’aumento delle abitazioni sfitte, inutilizzate o in vendita-. Ci sono zone di Milano verso le quali la domanda è perennemente attiva, come il quartiere di Porta Venezia, nel quale è presente un appartamento oggetto di una importante ristrutturazione. Un progetto che prendiamo in esame in queste pagine, concepito per espandere lo spazio interno e cambiarne la sua percezione originale, rimodellandone lo stile e potenziando la luce naturale. PROFESSIONAL
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IL PROGETTO
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ome una camera d’albergo, questo piccolo monolocale ospita senza sosta persone in transito nella città meneghina. Un target medio-alto di clientela mediamente quarantenne che cerca un punto d’appoggio caratteristico, elegante e confortevole per brevi soggiorni turistici o lavorativi nel centro città. Fondamentale la posizione comoda, servita, piacevole e silenziosa di una via defilata dal rumore del Corso. Ma non meno importante, nella proposta del mare magnum immobiliare di questi tagli, è l’esistenza di soluzioni che abbraccino anche l’aspetto stilistico-architettonico rispondente ai canoni di gusto e piacimento del target d’utenza. Arredare un monolocale significa ragionare in funzione della praticità. La precedente ristrutturazione era stata solo sommaria (serramento nuovo, aria condizionata e pavimentazione in monocottura sale-pepe biecamente posata sopra la preesistente). La nuova proprietà ha chiesto un restyling che portasse questo piccolo monolocale di 24 mq a tararsi sugli affitti brevi atti a un’utenza di livello, in cerca di praticità e sobria originalità. L’intervento ha visto, dentro un range di spesa indicato dalla proprietà, la ri-ottimizzazione dei pochi metri a disposizione e una connotazione più audace ed elegante per ottenere una maggior immediatezza e riconoscibilità tra l’immensa offerta di internet.
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Il parquet
L’intera rimozione dei due pavimenti precedenti ha lasciato spazio al nuovo parquet, posato incollato verso la luce. Per i piccoli ambienti consigliamo sempre dei toni tendenzialmente chiari, affinchè luminosità ed effetto di spazio siano potenziati. È stato quindi proposto per tutto il monolocale (bagno compreso) un rovere chiaro sbiancato e decappato crema, a plancia prefinita di dimensione media, in triplo strato controbilanciato abete. Per la posa, si è scelta quella incollata, su una base di livellina stesa in seguito alla rimozione del pavimento precedente.
Un progetto funzionale
All’ingresso si sviluppano da un lato il piccolo angolo cucina e dall’altro il bagno, contenuto ma confortevole, grazie alla presenza di una doccia relativamente ampia, impreziosita da marmo di Carrara a spacco vivo e una nicchia porta-shampoo illuminabile nella notte, atta a fornire una luce emozionale che effonde suggestione all’ ambiente. La scelta di un’unica pavimentazione, dunque identica anche per il bagno, dona una base omogenea al monolocale, mirando a ottenere un senso di maggiore ordine.
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Nell’unica stanza (che funge da zona notte e living), la committenza – sulla base della propria continua esperienza di viaggio – ha richiesto un letto tradizionale anziché il classico divano-letto, principalmente per rendere più immediata e confortevole l’accoglienza degli utenti, sebbene un letto sempre aperto riduca parzialmente gli spazi di percorrenza. Si è quindi optato per una struttura letto semplice e lineare, imbottita e rivestita in tessuto, sempre sui toni grigi che caratterizzano la casa, e una struttura sottostante contenitrice che, al sollevamento del letto, permette lo stoccaggio di quanto è più ingombrante o non utilizzato giornalmente (valigie vuote, piumoni, biancheria della casa in genere, ecc...).
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Coordinamento cromatico e grande attenzione al particolare
Sul fondo del letto, la grande parete è stata impreziosita da una particolarissima tappezzeria, dall’inconsueto quanto inaspettato - per una casa milanese - tema dei pesci, che dona a tutto l’ambiente la connotazione cromatica principale basata sul tono scuro del fondo grigio antracite e dai caldi colori terracei e rosso corallo dei suoi pesci. Un “gesto di coraggio” come è stato più volte titolato, che 16
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io preferisco definire “audace”, perché è una presenza indubbiamente forte all’interno di un unico ambiente come quello in questione. Di fronte al grande e confortevole letto e’ stato posizionato un divanetto Chesterfield capitonnèe, bianco (un piccolo ritorno al classico) a cui fa da sfondo un grande specchio che duplica la frontale tappezzeria e l’effetto-spazio. Ogni accessorio, come anche il piccolo allestimento natalizio del tavolo estensibile, è dettato dai forti toni scuri e caldi della tappezzeria: fondamentale in
PO DO un piccolo ambiente che ci sia un coordinamento cromatico e grande attenzione al particolare, perché proprio laddove gli spazi sono contenuti, l’effetto “wow” avviene quando tutto è sistematicamente armonico e coordinato. Per questo motivo, la scelta cromatica del parquet chiaro, dai toni leggermente grigiati ben si coordina e, anzi, supporta il nuovo “outfit” di questa casa; non invade, anzi, scalda l’ambiente rendendo una sensazione di comfort e di accoglienza. Come a casa. PROFESSIONAL
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BUILDING
Organo uďŹƒciale FINCO LA RIVISTA CHE HA PORTATO LA PROGETTAZIONE SOSTENIBILE IN ITALIA N. 78 I Anno XIV I MARZO/APRILE 2019 I Bimestrale
WATER MANAGEMENT REPORT L’acqua, un bene prezioso ma insufficiente PROGETTAZIONE Edificio per uffici certificato Passivhaus
KLIMAHOUSE 2019: VIDEO La sostenibilità è la chiave per vivere bene
BIM2BEM La modellazione energetica nella progettazione integrata
Organo ufficiale
Organo Ufficiale AiCARR
ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)
TAVOLA ROTONDA
Conto Termico e TEE. A che punto siamo?
CLASSIFICHE 2015
Analisi del processo e case study
FILTRAZIONE E QUALITÀ DELL’ARIA Produttori e distributori: ce la si può fare! SOTTORAFFREDDAMENTO ADIABATICO PER LA FRIGOCONSERVAZIONE ALIMENTARE
FILTRAZIONE E QUALITÀ DELL’ARIA SOTTORAFFREDDAMENTO ADIABATICO PER LA FRIGOCONSERVAZIONE ALIMENTARE
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DISTRIBUZIONE Quando la differenza la fa il “service�
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PROGE T TA ZIONE
ANTONIO FALANGA Una passione sempre viva
#2 MAGGIO 2019
di GIOVANNA ROSADA
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gni campo dell’architettura e dell’ingegneria nel senso piĂš ampio del termine ha fatto progressi, ha modificato modalitĂ , metodologie, tecnologie, mezzi e strumenti, fatto ricerche e scoperte. Le idee sono progredite, sono mutate, si sono evolute; si sono adeguate alla societĂ o hanno modificato modi e stili di vita. Nessuno si è mai posto il problema se fosse giusto o sbagliato; la cultura del “fareâ€? ha privilegiato la sperimentazione e ha insegnato che dagli errori si può imparare, crescere, progredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SIâ€? o con un “NOâ€?. Ăˆ stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “siâ€? e “noâ€? dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la competenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidentemente è diverso; ma ciò dimostra solo uno scollamento fra i problemi pratici della quotidianitĂ dell’individuo e l’incapacitĂ della politica ad adeguarsi. Il buon senso non fa da guida; un referendum che fa contento/scontento la metĂ dei cittadini resta un problema non risolto. Il cambiamento è necessario e la civiltĂ parla da sola a tal proposito; ma il cambiamento dovrebbe godere della fiducia e della certezza di tutti i cittadini quando si parla di politica. Se tutti quanti noi quando attraversiamo un ponte o saliamo sulla cima di un grattacielo diamo per scontato di poterci fidare di chi ha pensato il progetto, forse non vuol dire che i professionisti potrebbero insegnare e dire il loro pensiero con piĂš forza alla politica? n
N. 12 - Dicembre 2016
Nr.01 – VENERDÏ 13 GENNAIO 2017
LA DISTRIBUZIONE NEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO
Raddoppiati i programmi per le opere pubbliche, un trilione → pag.3 di dollari per infrastrutture e stimolo ai consumi. Gli effetti in Europa e le opportunità per le imprese italiane. La Cop22 di Marrakech e le politiche Usa sulle emissioni. alle pagg. 6-7
Parte il piano 'smart city' 1 miliardo per 14 cittĂ
Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. StabilitĂ e certezza sono oggi piĂš lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac cordi tra CNI e Governo che fine faranno?â€? / alle pagg. 18Â19
→ pag.37
ISSN: 2038-0895
Il futuro della mobilitĂ di Roma: con il termine previsto per il 2021, il punto sui lavori della Linea C definita come la piĂš grande infrastruttura di trasporto pubblico driverless
PAG. 12
N. 64 ¡ Anno XI ¡ dicembre 2016
PAG. 20
www.professionalparquet.it
ISSN: 2038-0895
Passo obbligato e grande opportunitĂ
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www.commercioelettrico.com IL BUSINESS MAGAZINE
Il ruolo del BIM nella sicurezza in cantiere
Organo ufficiale FME
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Organo ufficiale FINCO
PCM UNA SCELTA DA NON SOTTOVALUTARE
Passo obbligato e grande opportunitĂ
iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderĂ gli ingegneri fino al 2021, quando completerĂ i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialitĂ del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è giĂ possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione cosĂŹ forte per la continuitĂ del Consiglio nazionale uscenteâ€?, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.
In USA volano le infrastrutture
PER LE MACCHINE UTENSILI E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE a pag. 15
Nr.01 – VENERDÏ 13 GENNAIO 2017
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I pareri degli Ordini dopo l’esito del referendum del 4 dicembre Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. StabilitĂ e certezza sono oggi piĂš lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac cordi tra CNI e Governo che fine faranno?â€? / alle pagg. 18Â19
Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un timbro di carta per documentare la consegna.
Eucentre per ricostruire la sicurezza Tutti A Pavia il Centro Europeo di Ricerca e Formazione in Ingegneria Sismica
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Oggi si parla molto di Industria 4.0 applicata alla produzione. Ma occorre ricordare che l’efficienza del flusso produttivo passa attraverso l’ottimizzazione della movimentazione dei materiali all'interno delle aziende.
Fondata da Paolo Giana nel 1966, Torgim compie il prestigioso traguardo dei 50 anni di attività . Il comune di Magnago vide un grande sviluppo economico e industriale già a partire dalla seconda metà del 1800. Con il passare dei decenni il territorio s’è via via arricchito di aziende manifatturiere che hanno rappresentato delle vere eccellenze in molti settori industriali. [pag. 11]
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– Anno 72 - n. 9
Novembre/Dicembre 2016 www.ammonitore.com Internationales WĂśrterbuch der Mechatronik Mechatronics international dictionary Dizionario internazionale di Meccatronica Dictionnaire international de mĂŠcatronique Diccionario internacionale de procesamiento de mecatrĂłnica ĐœĐľĐśĐ´ŃƒĐ˝Đ°Ń€ĐžĐ´Đ˝Ń‹Đš Ń ĐťĐžĐ˛Đ°Ń€ŃŒ ПохатрОники
Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un timbro di carta per documentare la consegna.
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50 anni di torni
Fondata da Paolo Giana nel 1966, Torgim compie il prestigioso traguardo dei 50 anni di attività . Il comune di Magnago vide un grande sviluppo economico e industriale già a partire dalla seconda metà del 1800. Con il passare dei decenni il territorio s’è via via arricchito di aziende manifatturiere che hanno rappresentato delle vere eccellenze in molti settori industriali. [pag. 11]
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www.ammonitore.com
Novembre/Dicembre 2016
#4maggio 2016 mensile
www.meccanica-automazione.com
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Italia scossa
di Fabio Chiavieri
Macerie ovunque, interi paesi rasi al suolo, gente disperata, sguardi persi. No, non è lo scenario di guerra che ci arriva da qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abituati. Ăˆ la forza devastante del terremoto che ha colpito, e continua a farlo, il nostro Centro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquanta chilometri, una ferita su quelle terre che non si potrĂ piĂš rimarginare. L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; schiaffeggiata dalla mano della natura che a volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove costruzioni. Cosa succede allora? Alessandro Martelli, Presidente del Glis (Isolamento sismico e altre strategie di progettazione antisismica), ha dichiarato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirloâ€?. Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni piĂš datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i piĂš grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, piĂš volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna cosĂŹ alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perchĂŠ il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.
11/12/17 18:00
Il cliente prima di tutto
In occasione di BIMU 2016, i vertici DMG MORI hanno dato vita a un interessante dibattito con la stampa tecnica specializzata, evidenziando le strategie in atto per [pag. 8] rafforzare la posizione del Gruppo nel mondo e sul territorio italiano.
FINANZIAMENTI PMI
Via libera alla finanza innovativa, quali risposte alla stretta del credito?
MISURA
Un ponte tra passato e futuro
Macerie ovunque, interi paesi rasi al suolo, gente disperata, sguardi persi. No, non è lo scenario di guerra che ci arriva da qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abituati. Ăˆ la forza devastante del terremoto che ha colpito, e continua a farlo, il nostro Centro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquanta chilometri, una ferita su quelle terre che non si potrĂ piĂš rimarginare. L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; schiaffeggiata dalla mano della natura che a volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove costruzioni. Cosa succede allora? Alessandro Martelli, Presidente del Glis (Isolamento sismico e altre strategie di progettazione antisismica), ha dichiarato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirloâ€?. Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni piĂš datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i piĂš grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, piĂš volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna cosĂŹ alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perchĂŠ il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.
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AUTOMAZIONE
IN QUESTO NUMERO
[pag. 14]
MATERIE PRIME
M-Steel qualitĂ da oltre 40 anni
Il cliente prima di tutto
In occasione di BIMU 2016, i vertici DMG MORI hanno dato vita a un interessante dibattito con la stampa tecnica specializzata, evidenziando le strategie in atto per [pag. 8] rafforzare la posizione del Gruppo nel mondo e sul territorio italiano. MISURA
Un ponte tra passato e futuro
LAMIERA
Ovako, fornitore finlandese di acciai, ripropone sul mercato la qualitĂ M-Steel. Grazie ad un incremento nella lavorabilitĂ M-Steel si caratterizza per affidabilitĂ , coerenza e prevedibilitĂ nelle lavorazioni, riducendo i cosĂŹ costi di pro[pag. 12] duzione.
INTERVISTA Gianfranco Carbonato, un’emozione che dura da quarant’anni
40 anni di storia e successi www.meccanica-automazione.com nella robotica industriale Il 2016 è un anno molto importante per Tiesse Robot. L’azienda festeggia infatti i 40 anni di attività : una storia lunga di successi nazionali e internazionali per le applicazioni della robotica in [pag. 6] ambito industriale.
UTENSILI
Trasformare l’esperienza di oltre 40 anni di attività in una nuova piattaforma in grado di coniugare soluzioni avanzate con le esigenze e professionalità di oggi. Questo è lo sforzo che sta compiendo Hexagon Manufacturing Intelligence, emerso anche durante il forum di fine settembre dedicato all’automazione e alle tecno[pag. 4] logia multisensore.
L’anello che mancava: l’utensile connesso al sistema produttivo
L’utensile “intelligenteâ€? è il naturale completamento del complesso sistema produttivo che si basa sulla raccolta e l’analisi dei dati provenienti da macchine e strumenti di misura in costante dialogo tra loro. In altre parole un nuovo passo avanti verso la creazione della fabbrica completamente automatica. [pag. 7]
STORIA DI COPERTINA
TENDENZE Generative design, come cambierĂ il mondo
MACCHINE UTENSILI
PANORAMA La formazione salesiana professionale
Rettificatrici Ghiringhelli: 95 anni sull’onda dei mercati
CAD/CAM unico per il settore Lamiera
SPECIALE Robotica Sempre piĂš al centro dello sviluppo
[pag. 18]
DOSSIER Macchine di misura Amici per il micron
MATERIE PRIME
Ovako, fornitore finlandese di acciai, ripropone sul mercato la qualitĂ M-Steel. Grazie ad un incremento nella lavorabilitĂ M-Steel si caratterizza per affidabilitĂ , coerenza e prevedibilitĂ nelle lavorazioni, riducendo i cosĂŹ costi di pro[pag. 12] duzione.
INTERVISTA Gianfranco Carbonato, un’emozione che dura da quarant’anni
LAMIERA
UTENSILI
PROGE T TA ZIONE
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M-Steel qualitĂ da oltre 40 anni
40 anni di storia e successi nella robotica industriale
Il 2016 è un anno molto importante per Tiesse Robot. L’azienda festeggia infatti i 40 anni di attività : una storia lunga di successi nazionali e internazionali per le applicazioni della robotica in [pag. 6] ambito industriale.
Via libera alla finanza innovativa, quali risposte | alla stretta A T Tdel U Acredito? L I TĂ€
Italia scossa
di Fabio Chiavieri
IN QUESTO NUMERO
[pag. 14]
FINANZIAMENTI PMI
TAVOLA ROTONDA
Editoriale
#4maggio 2016 mensile
MENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
igus srl - Via delle Rovedine, 4 23899 Robbiate (LC) - Tel. 039 59061 - www.igus.it
SPECIALE MILLEPROROGHE
INTERVISTA ALL’ARCH. DE LUCCHI
“Il museo del futuro è il mondo interoâ€?
ROBOTICA
Oggi si parla molto di Industria 4.0 applicata alla produzione. Ma occorre ricordare che l’efficienza del flusso produttivo passa attraverso l’ottimizzazione della movimentazione dei materiali all'interno delle aziende.
– Anno 72 - n. 9
WEBSITE AGGIORNATO QUOTIDIANAMENTE E MAGAZINE MENSILE DIGITALE. LA PIATTAFORMA ITALIANA DELLA www.smstrumentimusicali.com PRODUZIONE MUSICALE IL MAGAZINE ON LINE DEI E DELL’AUDIO MUSICISTI PROFESSIONALE MACCHINE UTENSILI
Al centro della fabbrica intelligente
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LA TRIVELLA
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MENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
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Ancora trattative e consultazioni? a pag. 7
Il volto delle imprese
DIGITAL MARKETING
Raddoppiati i programmi per le opere pubbliche, un trilione → pag.3 di dollari per infrastrutture e stimolo ai consumi. Gli effetti in Europa e le opportunità per le imprese italiane. La Cop22 di Marrakech e le politiche Usa sulle emissioni. alle pagg. 6-7
segue a pag. 2
GOVERNO IN CRISI
CASSA DEPOSITI E PRESTITI
DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO
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TAX& LEGAL Partite IVA dal prossimo anno la contabilitĂ diventa un lavoro a tempo pieno e i costi salgono
SCIA, operativo il modello unico
Parte il piano 'smart city' 1 miliardo per 14 cittĂ
della meccanica e dell’automazione
www.casaeclima.com LA RIVISTA CHE HA PORTATO L’INFORMAZIONE EFFICIENTE, COMPLETA E LA PROGETTAZIONE SOSTENIBILE IN ITALIA IN TEMPO REALE OLTRE 200.000 UTENTI MESE
MENSILE D’INFORMAZIONE Un CNI eletto per dare risposte R
who’s who ] IL BUSINESS MAGAZINE
Il ruolo del BIM nella sicurezza in cantiere
Organo ufficiale FINCO www.terminidellameccanica.com
N. 12 - Dicembre 2016
Dal 1952 periodico di informazione per ingegneri e architetti
di MATTEO PALO
SPECIALE MILLEPROROGHE
STORIA DI COPERTINA
TENDENZE Generative design, come cambierĂ il mondo
MACCHINE UTENSILI
Eucentre per ricostruire la sicurezza Tutti A Pavia il Centro Europeo di Ricerca e Formazione in Ingegneria Sismica
a pag. 9
a pag. 10
Š Collegio degli ingegneri e Architetti di Milano
Ăˆ vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti ivi inclusa la riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione
PANORAMA La formazione salesiana professionale
Rettificatrici Ghiringhelli: 95 anni sull’onda dei mercati
RIVISTE CARTACEE TARGET PROFILATO who’s RIVISTE wwho] ON LINE
1991-2019 i nostri
cleaning QUALITA’ PER LA SICUREZZA E L’IGIENE ALIMENTARE DIGITAL MARKETING
CORSI
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LA RIVISTA DEL FACILITY MANAGEMENT PER LA CULTURA
DEL PULITO
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SanitĂ
ANNO L - Maggio 2017 Editore - Quine S.r.l. - Milano
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IV INDAGINE OSPEDALIERI I RICOVERI SOTTO LA LENTE
VIII SANIFICAZIONE SFIDA
MERCATO
VINCERE LA DELL’ANTIBIOTICO RESISTENZA
XII INTERVISTA
PAGINA 2
PRODOTTI
Professional cleaning, i dealer sempre piĂš 4.0
IEO DI MILANO IGIENE E ATTENZIONE PER STERILIZZAZIONE
XVI INNOVAZIONE VULNERABILITĂ€ INFORMATICA
XXII DISINFESTAZIONE
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TRADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER IL MONDO DEL CLEANING
Homebrewing: 5 birrai rispondono MoBI Tasting Team
N°3 GIUGNO 2019
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IVO GRASSO e MASSIVE ARTS
TARGET PROFILATO Il volto delle imprese del Cleaning
SARDINIA Luca Pretti
EVENTI PERSONALIZZATI Il volto delle imprese
di Maurizio Pedrini
alla faticosa professione dell’igiene professionale. Ci accingiamo a vivere Pulire 2017 con la stessa intensità di sempre, pronti al frenetico incalzare di momenti da condividere e ricordare nel tempo, con la curiosità di svelare le novità proposte per la prima volta dalle aziende su questo straordinario sipario. Il ricco programma di convegni svilupperà i grandi filoni avviati dal Forum Pulire svoltosi a Milano nel settembre scorso. A Pulire Outdoor, in particolare, si parlerà di economia circolare ma non mancheranno convegni, i talk show, per approfondire tanti altri temi. Ci auguriamo che la fiera riesca ad attrarre gli utilizzatori finali, catalizzando l’interesse dei Paesi emergenti e delle economie che rappresentano, ormai, l’immediato futuro. Siamo fiduciosi che Pulire 2017 saprà calarsi sempre piÚ in un contesto della comunicazione interattiva e digitale, per superare gli stessi confini produttivi del settore affermando non solo l’importanza di questo settore economico, ma anche quella della pulizia a 360 gradi nella dimensione economica, sociale e civile del nostro Paese. 
SAISON
al tempo della blockchain
Pulire 2017: insieme per vincere le sfide del futuro
ccoci arrivati a Pulire 2017, il grande appuntamento internazionale del professional cleaning, che torna a Veronafiere per la sua ventitreesima edizione. Sono trascorsi 32 anni da quando la manifestazione, allora itinerante, approdò per la prima volta in riva all’Adige per poi tornarvi stabilmente nel 1991. Da allora Pulire ha percorso un ininterrotto cammino di crescita, rafforzando progressivamente la sua vocazione internazionale, di pari passo con l’affermazione del Made in Italy in Europa e nel mondo. Nel 2001 la manifestazione ha avviato, grazie al Progetto “Oltre Pulireâ€?, una solida partnership con Veronafiere, che ha l’ambizioso obiettivo di creare una fiera di sistema capace di rappresentare non solo l’industria del cleaning professionale ma anche l’intera gamma di attivitĂ comprendenti il facility management, la gestione dei servizi integrati e quella eco-sostenibile del territorio. Un impegno stimolante, che ci auguriamo possa essere portato avanti con il sostegno della nuova presidenza di Veronafiere. Da alcuni anni, del resto,
FOCUS
TRACCIABILITĂ€
Le ultime novitĂ nella grande vetrina di Verona
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N. 0 | SETTEMBRE 2019
MAGAZINE
NOVITĂ€, DEGUSTAZIONI, PRODUZIONI, ITINERARI NEL MONDO BIRRARIO
IgieneAlimenti
Guida alla manutenzione dei pavimenti
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CAD/CAM unico per il settore Lamiera
FOOD INDUSTRY
www.pulizia-industriale.it
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SPECIALE Robotica Sempre piĂš al centro dello sviluppo
[pag. 18]
DOSSIER Macchine di misura Amici per il micron
FACILITY MANAGEMENT
I principi della persuasione che guidano le azioni umane
L’utensile “intelligenteâ€? è il naturale completamento del complesso sistema produttivo che si basa sulla raccolta e l’analisi dei dati provenienti da macchine e strumenti di misura in costante dialogo tra loro. In altre parole un nuovo passo avanti verso la creazione della fabbrica completamente automatica. [pag. 7]
EVENTI PERSONALIZZATI
i rinvii
Mensile di pulizie industriali, sanificazione e igiene ambientale
L’uso previsto e quello scorretto delle macchine
Trasformare l’esperienza di oltre 40 anni di attività in una nuova piattaforma in grado di coniugare soluzioni avanzate con le esigenze e professionalità di oggi. Questo è lo sforzo che sta compiendo Hexagon Manufacturing Intelligence, emerso anche durante il forum di fine settembre dedicato all’automazione e alle tecno[pag. 4] logia multisensore.
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ISSN 2499-362X
INTERVISTA ALL’ARCH. DE LUCCHI
“Il museo del futuro è il mondo interoâ€?
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La crisi ancora “morde�, il contesto politico barcolla, alta l’attenzione sul governo degli ingegneri
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L’uso civile delle demolizioni
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RIVISTE ON LINE alle pagg. 22Â23
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Una “battaglia di civiltĂ â€?
RIVISTE CARTACEE Terms Mechatronics
IMPIANTI FOTOVOLTAICI
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I pareri degli Ordini dopo l’esito del referendum del 4 dicembre
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REPORTAGE MECSPE 2019
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Innovazione e cambiamento
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Un nuovo inizio per Genova
La demolizione delle pile 10 e 11 del viadotto sul Polcevera si è svolta come da programma, ma la scelta di demolire e ricostruire integralmente il ponte non convince tutti
PCM UNA SCELTA DA NON SOTTOVALUTARE AUTOMAZIONE
ISSN 2499-362X
Installatore GUIDE dell’ Professionale 7
iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderĂ gli ingegneri fino al 2021, quando completerĂ i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialitĂ del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è giĂ possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione cosĂŹ forte per la continuitĂ del Consiglio nazionale uscenteâ€?, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.
29/03/2019 17:28
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La crisi ancora “morde�, il contesto politico barcolla, alta l’attenzione sul governo degli ingegneri
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Terms of Mechatronics | Mechatronics international dictionary
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Caratteristiche delle viti per le pavimentazioni di legno
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MILANO |
PONTE SUL POLCEVERA | LA FINE IN SOLI 6 SECONDI
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L’EDITORIALE
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Quale tutela per estetica, design e parquet?
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PROGETTAZIONE SOSTENIBILE | CERTIFICAZIONI
Il protocollo ITACA si aggiorna
Ora Prassi di Riferimento UNI, il protocollo include anche l’edilizia non residenziale. Intervista a Giuseppe Rizzuto, Direttore Generale ITACA
SAIE INNOVATION 2016 MEDAGLIE D’ORO A “IMPATTO ZERO�
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Isola Design District
Fuorisalone e Milan Design Week, le novitĂ
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gni campo dell’architettura e dell’ingegneria nel senso piĂš ampio del termine ha fatto progressi, ha modificato modalitĂ , metodologie, tecnologie, mezzi e strumenti, fatto ricerche e scoperte. Le idee sono progredite, sono mutate, si sono evolute; si sono adeguate alla societĂ o hanno modificato modi e stili di vita. Nessuno si è mai posto il problema se fosse giusto o sbagliato; la cultura del “fareâ€? ha privilegiato la sperimentazione e ha insegnato che dagli errori si può imparare, crescere, progredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SIâ€? o con un “NOâ€?. Ăˆ stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “siâ€? e “noâ€? dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la competenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidentemente è diverso; ma ciò dimostra solo uno scollamento fra i problemi pratici della quotidianitĂ dell’individuo e l’incapacitĂ della politica ad adeguarsi. Il buon senso non fa da guida; un referendum che fa contento/scontento la metĂ dei cittadini resta un problema non risolto. Il cambiamento è necessario e la civiltĂ parla da sola a tal proposito; ma il cambiamento dovrebbe godere della fiducia e della certezza di tutti i cittadini quando si parla di politica. Se tutti quanti noi quando attraversiamo un ponte o saliamo sulla cima di un grattacielo diamo per scontato di poterci fidare di chi ha pensato il progetto, forse non vuol dire che i professionisti potrebbero insegnare e dire il loro pensiero con piĂš forza alla politica? n
bimestrale
ANTONIO FALANGA Una passione sempre viva
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1563
La cultura della sicurezza inizia dalle scuole Firmato l’accordo di tre anni tra MIUR, CNI e Protezione Civile: un percorso didattico per un PAG. 5 ambiente piÚ sicuro
N. 64 ¡ Anno XI ¡ dicembre 2016
Per PENSARE, PROGETTARE e COSTRUIRE SOSTENIBILE
ISSN: 1126-4284
alle pagg. 16Â17
alle pagg. 16Â17
Le risposte degli ingegneri alle domande del Centro Studi CNI, tra la richiesta di una semplificazione delle regole e le preoccupazioni per evitare distorsioni della concorrenza
www.casaeclima.com
Dove va la filiera?
www.bluerosso.it DOSSIER CANALE LA VOCE PIĂ™ AUTOREVOLE DEL LA VOCE AUTOREVOLE DELUtensili DINAMICA SETTORE IDROTERMOSANITARIO IDROTERMOSANITARIO PIĂ™ VIDEO
a pag. 12
Lo Sblocca Cantieri rilancerĂ le infrastrutture?
CONTINUA A PAG. 6
FOCUS Un anno di logistica
MACCHINE UTENSILI
I BENEFICI DELLA NORMAZIONE
I BENEFICI DELLA NORMAZIONE
L’EDITORIALE
NORME, TECNICA E MERCATO ELETTRICO
SASSARI |
Lavoro di squadra e grande passione
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Il vantaggio fiscale di oggi rischia di determinare svantaggi di diversa natura nell’immediato futuro. Essa gode comunque di un ampio consenso: la metà degli ingegneri iscritti all’Albo professionale l’ha adottata nel 2019, con una prevalenza per le classi piÚ giovani e per quelle piÚ anziane Organo ufficiale
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La sicurezza nelle forniture di calcestruzzo
Una materia considerata di particolare importanza dai professionisti tecnici italiani. Non a caso, i rappresentanti della Rete Professioni Tecniche hanno partecipato attivamente all’intero processo di interlocuzione istituzionale.
Luci e ombre sulla Flat tax
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CLAUDIO DE ALBERTIS, INGEGNERE VISIONARIO pag. 5 • NUOVE NORME UNI pag. 21 • MOSTRE E CULTURA pag. 21 • IN LIBRERIA pag. 21
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CLAUDIO DE ALBERTIS, INGEGNERE VISIONARIO pag. 5 • NUOVE NORME UNI pag. 21 • MOSTRE E CULTURA pag. 21 • IN LIBRERIA pag. 21
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La Meccatronica nell’era 4.0
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20 luglio 1969. Sono trascorsi cinquant’anni dal giorno in cui Neil Armstrong aprĂŹ il portellone dell’Apollo 11 e scese i gradini della scaletta piĂš famosa della storia. Quel viaggio è rimasto impresso nella memoria insieme alle altre missioni Apollo, i lanci dei satelliti russi Sputnik, il cane-astronauta Laika e la Guerra Fredda. Erano gli anni della sfida alla conquista dello spazio tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Gli anni degli ideali, della comunitĂ , dell’uguaglianza. Della speranza per una societĂ piĂš giusta. Gli anni delle utopie. Erano anche anni di ricerca e di grandi sfide. Il 12 aprile 1961, Jurij Gagarin fu il primo uomo a volare in orbita. VentitrĂŠ giorni dopo, l’astronauta Alan Shepard affrontò un volo suborbitale; e ancora, il 20 maggio John Kennedy annunciò al congresso di voler portare l’uomo sulla luna con il programma Apollo “non perchĂŠ è facile, ma perchĂŠ è difficileâ€?. Nel 1968, precisamente la notte della Vigilia di Natale, William Anders, uno dei membri della missione Apollo 8, scatta, forse inconsapevolmente, una semplice fotografia passata alla storia con il nome di “Earthriseâ€?, l’Alba della Terra. Il nostro pianeta, visto dall’oblò dell’Apollo 8 in orbita attorno alla luna, è un puntino blu nell’oscuritĂ .
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Grazie alla continua ricerca di nuove tecnologie per il trattamento delle superfici, il Team Klindex ha messo a punto una nuova tecnica chiamata SUPERCONCRETE® che permette di trasformare qualsiasi vecchio, macchiato o polveroso pavimento di cemento in una superficie perfettamente liscia, estremamente resistente, lucida, incredibilmente bella, facile da mantenere pulita. Applicando la tecnica del SUPERCONCRETE® su un pavimento nuovo si possono ottenere risultati inimmaginabili e paragonabili per estetica e resistenza a pavimenti in marmo o terrazzo. È possibile inoltre creare disegni e loghi permettendo alla fantasia di ognuno di realizzare opere uniche. Questa tecnica rivoluzionaria rende il cemento più forte e resistente ed è tanto semplice, quanto geniale. Le macchine Klindex e gli utensili diamantati levigano e lucidano i pavimenti in calcestruzzo per rimuovere la pasta superficiale ed esporre il cemento più forte sottostante. Anche l’ambiente ne trae vantaggio. Il pavimento viene levigato e lucidato senza applicazione di resine, vernici o altri prodotti filmanti potenzialmente nocivi o cancerogeni. Non ci saranno nel tempo migrazione di odori o volatilizzazione nell’aria di micro-particelle pericolose per la salute o che potranno causare allergie. Le levigatrici Klindex sono dotate di planetari contro-rotanti con la possibilità di regolare la pressione di lavoro della testa. Offrono la tecnologia più avanzata nel mercato di riferimento.
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QUESTI, IN BREVE, GLI STEP DEL SISTEMA: •LEVIGATURA DEL CALCESTRUZZO, ELIMINAZIONE DI DISLIVELLI •CONSOLIDAMENTO DEL CALCESTRUZZO CON LO SPECIALE CONSOLIDANTE BETON HARDENER. QUESTO PROCESSO CAUSA UNA REAZIONE CHIMICA CON CONSEGUENTE INDURIMENTO DEL CALCESTRUZZO •LUCIDATURA PER OTTENERE UN’ALTA FINITURA, LUCENTEZZA E BRILLANTEZZA DEL PAVIMENTO. QUESTI, INVECE, I VANTAGGI: •ANTIPOLVERE •SUPERFICIE DUREVOLE •ESTETICA D’IMPATTO •RESISTENTE AL TRAFFICO DI MULETTI ED ELEVATI PASSAGGI •FACILITÀ DI PULIZIA •RESISTENZA AGLI AGENTI ESTERNI •ELEVATO VALORE IGIENICO NEI LUOGHI DI LAVORO •POSSIBILITÀ DI COLORAZIONE. E’ POSSIBILE AGGIUNGERE UN TOCCO ARTISTICO COLORANDO CON COLORI A IMPREGNAZIONE CHIAMATI BETON COLOR DYE CHE, A DIFFERENZA DELLE VERNICI O DELLE RESINE “NON COPRONO LA SUPERFICIE”, NON FANNO PELLICOLA MA VANNO IN PROFONDITÀ REAGENDO CON I “SALI DEL CEMENTO”. QUINDI NON SI RIGANO, NON SI SPELLANO COME LE VERNICI E NON SI STACCANO O NON FANNO BOLLE COME LE RESINE. • ECONOMICO • ECOLOGICO. IL PAVIMENTO VIENE LEVIGATO E LUCIDATO SENZA APPLICAZIONE DI RESINE, VERNICI O ALTRI PRODOTTI POTENZIALMENTE NOCIVI E CANCEROGENI.
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Passione per il legno e innovazione tecnologica
LISTONE GIORDANO È TRA I MARCHI DI PUNTA NEL SETTORE DELLE PAVIMENTAZIONI LIGNEE D’ALTA GAMMA E FA CAPO AL GRUPPO MULTIBUSINESS MARGARITELLI. IL RISPETTO DEI VALORI ETICI E PROFESSIONALI, OLTRE ALLA PASSIONE PER LA MATERIA LEGNO E L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA CHE DA PIÙ DI CENT’ANNI CARATTERIZZANO L’AZIENDA, HANNO PERMESSO ALLA STESSA DI AFFERMARSI SUL MERCATO E OTTENERE SUCCESSO; UN DISEGNO DI IMPRESA COSTANTEMENTE ORIENTATO ALLA PERFEZIONE, CHE DA SEMPRE PRIVILEGIA LA RICERCA DI SOLUZIONI ORIGINALI E L’ESPLORAZIONE DELLE VIE MENO BATTUTE. IL RISULTATO È UNA GAMMA DI PRODOTTI INIMITABILI DEDICATA A TUTTI COLORO CHE AMANO LA QUALITÀ DELLA VITA E CHE LA RICERCANO IN UN LUOGO UNICO, COME É LA PROPRIA CASA. GRAZIE A UN’IMPORTANTE RETE RETAIL, L’AZIENDA CONTA CIRCA 500 SHOWROOM DELL’ALLEANZA LISTONE GIORDANO IN CIRCA CINQUANTA PAESI NEL MONDO E VANTA UNA PRODUZIONE ANNUALE DI OLTRE 2 MILIONI DI METRI QUADRATI DI PARQUET NELLE SUE VARIE DECLINAZIONI. SUL FRONTE R&S IL BREVETTO A TECNOLOGIA CRYSTAL CARE GARANTISCE IGIENE E SALUBRITÀ, INIBENDO LA PROLIFERAZIONE DEI BATTERI SULLA SUPERFICIE DEL PARQUET. 26
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FABRIQUE NATURAL GENIUS BY MARC SADLER
MARC SADLER FIRMA LA COLLEZIONE FABRIQUE NATURAL GENIUS PER LISTONE GIORDANO, IN CUI INNOVATIVI TRATTAMENTI DI SUPERFICIE, SIA IN TERMINI DI COLORE SIA DI TECNICA DI SPAZZOLATURA INCROCIATA, CONFERISCONO ALLA MATERIA UN’INEDITA PERSONALITÀ. UN PRODOTTO CHE RAPPRESENTA ANCHE UN OMAGGIO AL CUORE TECNOLOGICO DI LISTONE GIORDANO: IL SISTEMA MULTILAYER LISTONE GIORDANO® BREVETTATO NEL 1984. LA PARTICOLARE DISPOSIZIONE DEGLI STRATI A FIBRE INCROCIATE, UNITAMENTE ALLE INCISIONI TRASVERSALI E AGLI INCASTRI DI PRECISIONE MICROMETRICA, RENDE IL PARQUET STABILE NEL TEMPO E INDEFORMABILE A VITA. UNO DEI PUNTI DI FORZA RISIEDE PROPRIO IN QUESTO SPECIALE SUPPORTO A FIBRE INCROCIATE, BREVETTATO DAL PROFESSOR GUGLIELMO GIORDANO. IL MULTISTRATO AD ALTA PERFORMANCE IN PREZIOSA FIBRA DI BETULLA ASSUME CON FABRIQUE, UNA NUOVA CONNOTAZIONE DI “TESTA” E DIVENTA STRATO A VISTA, TRAMUTANDO I RIVESTIMENTI IN VERO E PROPRIO TESSUTO LIGNEO SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITÀ, CONFERENDO RESISTENZA E DUREZZA. FABRIQUE È DISPONIBILE IN SEI DIVERSE COLORAZIONI: FUMÉE NOIRE, GRAPHITE, CIMENT, ARGILE, TABAC E CORDE, CON FINITURA OLEONATURE E TECNOLOGIA ANTIBATTERICA CRYSTALCARE.
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Tutto OK, con MAPEI F
ONDATA NEL 1937 A MILANO, MAPEI È OGGI UNO DEI PIÙ IMPORTANTI PRODUTTORI DI ADESIVI E PRODOTTI COMPLEMENTARI PER LA POSA DI TUTTI I TIPI DI PAVIMENTI E PARETI E MATERIALI DI RIVESTIMENTO ED È ANCHE SPECIALIZZATA IN ALTRI PRODOTTI CHIMICI UTILIZZATI NELL’EDILIZIA. PER I PAVIMENTI IN LEGNO, MAPEI HA UN LINEA DEDICATA DI PRODOTTI: NON SOLO ADESIVI, MA UNA GAMMA COMPLETA DI SOLUZIONI, DA QUELLE PER LA POSA DI PAVIMENTI IN PARQUET DI QUALSIASI FORMATO E SPECIE LEGNOSA SU QUALSIASI TIPO DI SOTTOFONDO, ALLE REFERENZE PER LA FINITURA COME VERNICI ALL’ACQUA, OLI COLORATI E PRODOTTI PER LA MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA.
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ULTRABOND ECO S LITE
ULTRABOND ECO S LITE È L’INNOVATIVO ADESIVO MONOCOMPONENTE ALLEGGERITO A BASE DI POLIMERI SILILATI. È ESENTE DA ACQUA, SOLVENTI, AMMINE E RESINE EPOSSIDICHE E A BASSISSIMA EMISSIONE DI SOSTANZE ORGANICHE VOLATILI (EMICODE EC1 PLUS). GRAZIE AL RIDOTTISSIMO PESO SPECIFICO, ULTRABOND ECO S LITE COMPORTA UN CONSUMO DI PRODOTTO PIÙ BASSO PER MQ. QUESTO PRODOTTO OFFRE DIVERSI VANTAGGI: FACILITÀ DI MOVIMENTAZIONE, COSTI DI TRASPORTO PIÙ BASSI, RESA MAGGIORE DEL 30% CIRCA RISPETTO AGLI ALTRI ADESIVI MONOCOMPONENTI MAPEI. ULTRABOND ECO S LITE È CONFORME ALLE NORME EUROPEE 14293 NELLE CATEGORIE SOFT E HARD E ISO NELLA CATEGORIA HARD E HARD-ELASTIC. È INDICATO PER LA POSA DI TUTTI I TIPI DI PAVIMENTI IN LEGNO DI QUALSIASI FORMATO E SU QUALSIASI SOTTOFONDO. PROFESSIONAL
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Finiture realizzate per soddisfare le esigenze del legno CON OLTRE 140 ANNI DI ESPERIENZA NELLA LAVORAZIONE E NELLA FINITURA DEL LEGNO, OSMO CONOSCE PERFETTAMENTE I REQUISITI PER UNA PROTEZIONE EFFICACE E DURATURA. LE FINITURE SONO FORMULATE PER LE ESIGENZE DEL LEGNO: SUPERFICIE MICROPOROSA, ELEVATA DURABILITÀ, OTTIMA RESISTENZA AI LIQUIDI E ALLE MACCHIE. I PRODOTTI SONO A BASE DI OLI E CERE NATURALI. GLI OLI PROTEGGONO DALL’INTERNO; LE CERE CREANO UNO STRATO PROTETTIVO. LE FINITURE OSMO SONO STATE CREATE PER SODDISFARE LE ESIGENZE DEL LEGNO, REALIZZATE CON OLI E CERE NATURALI DI ALTA QUALITÀ, E SVILUPPATE PER UN’APPLICAZIONE SEMPLICE E AFFIDABILE. QUALITÀ OSMO - MADE IN GERMANY.
OSMO OLIO-CERA DURA ORIGINALE
CON L’INTRODUZIONE DI UN NUOVO PRODOTTO, OSMO HOLZ UND COLOR GMBH &CO. KG HA RIVOLUZIONATO IL RIVESTIMENTO SUPERFICIALE DEI PAVIMENTI PER LEGNO: OLIO-CERA DURA ORIGINALE 3032 SATINATO. QUESTA FINITURA PER LEGNO A BASE DI OLI E CERE NATURALI GARANTISCE UNA PROTEZIONE DURATURA A PAVIMENTI E MOBILI. I VANTAGGI DI QUESTA FINITURA ATOSSICA PER LEGNO: L’OLIO PENETRA NEI PORI E LO PROTEGGE DALL’INTERNO; LE CERE FORMANO UNO STRATO PROTETTIVO STABILE, ELASTICO E RESISTENTE ALL’ABRASIONE. IL LEGNO PUÒ ASSORBIRE E RILASCIARE L’UMIDITÀ E LA FINITURA NON SI SPACCA E NON SI SQUAMA. IL VERO PUNTO FORTE? SONO POSSIBILI ANCHE LE RIPARAZIONI LOCALIZZATE, SENZA BISOGNO DI CARTEGGIARE L’INTERO LOCALE. UNA FINITURA SUPERFICIALE CON OSMO OLIO-CERA DURA ORIGINALE SODDISFA LE ESIGENZE DELLA PAVIMENTAZIONE MODERNA. LA SUPERFICIE MICROPOROSA E TRASPIRANTE È IDEALE PER LA PROTEZIONE DI PAVIMENTI IN LEGNO, CHE SIANO MASSELLO O STRATIFICATO. CON L’APPLICAZIONE DI DUE MANI, LA SUPERFICIE DEL LEGNO È RESISTENTE ALL’USURA, ALL’ACQUA E ALLO SPORCO. QUANDO LA FINITURA È ASCIUTTA, È RESISTENTE ALLA SALIVA E AL SUDORE, QUINDI È ADATTA ANCHE AL TRATTAMENTO DEI GIOCATTOLI PER BAMBINI.
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OSMO OLIO-CERA DURA ORIGINALE L‘Originale da più di 30 anni.
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Soluzioni di valore per l’esterno RAVAIOLI LEGNAMI È OGGI UNA DELLE AZIENDE DI RIFERIMENTO DEL MONDO DEL DECKING CON 30 ANNI DI ESPERIENZA ALLE SPALLE E UN BRAND RICONOSCIUTO IN TUTTA ITALIA ED EUROPA. DA SEMPRE ALLA COSTANTE RICERCA DI MATERIALI E SOLUZIONI INNOVATIVE, L’AZIENDA PROPONE UNA VASTA GAMMA DI PRODOTTI IDONEI A REALIZZARE PAVIMENTAZIONI E RIVESTIMENTI IN ESTERNO TRA CUI NON SOLO LISTONI IN LEGNO MASSELLO E IN MATERIALI COMPOSITI WPC, MA ANCHE L’INNOVATIVO SISTEMA DI POSA REMOCLIP, DEL QUALE UNO DEI TANTI VANTAGGI È LA REMOVIBILITÀ DELLA SINGOLA DOGA.
RHINO-WOOD TM PINO PARAFFINATO
RHINOWOODTM PINO PARAFFINATO, IL NUOVO PRODOTTO DECKING 2019 DI RAVAIOLI LEGNAMI, PRESENTA UN’ECCEZIONALE DURABILITÀ E STABILITÀ DIMENSIONALE, CONFERITEGLI DALL’INNOVATIVO E BREVETTATO PROCESSO PRODUTTIVO DI IMPREGNAZIONE MEDIANTE PARAFFINA. GRAZIE A ESSO UN MATERIALE COME IL PINO, CHE AL SUO STATO NATURALE RISULTA ESSERE POCO DUREVOLE E STABILE IN AMBIENTE ESTERNO, ACQUISISCE LE CARATTERISTICHE TIPICHE DEI LEGNI ESOTICI. IL PARTICOLARE TRATTAMENTO NE MODIFICA LE PROPRIETÀ FISICHE E MECCANICHE MA NON NE ALTERA L’ASPETTO ESTETICO. LA MANUTENZIONE DI RHINOWOODTM PINO PARAFFINATO È VELOCE ED ECONOMICA, MAN MANO CHE IL LEGNO INGRIGISCE È SUFFICIENTE PULIRE LA PAVIMENTAZIONE O IL RIVESTIMENTO CON IDROPULITRICE PER RIPRISTINARNE L’ESTETICA ORIGINALE. RHINOWOODTM PINO PARAFFINATO È L’ALTERNATIVA DI RAVAIOLI LEGNAMI AI TRADIZIONALI LEGNI ESOTICI, NON CONTIENE TOSSINE O ALTRI COMPOSTI ORGANICI VOLATILI ED È PRODOTTO UTILIZZANDO PINO PROVENIENTE DA FORESTE GESTITE SOSTENIBILMENTE.
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progetto arch.ti Dario Costi e Simona Melli, Studio MC2 foto Jacopo Ferrari
www.ravaiolilegnami.com
Soluzioni in legno per pavimenti e rivestimenti esterni. Un mondo di qualitĂ e design naturale.
www.ravaiolilegnami.com
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Tradizione italiana STEMAU È UN BRAND ESCLUSIVO, 100% MADE IN ITALY, CHE PRODUCE E COMMERCIALIZZA PAVIMENTI IN LEGNO DI PREGIO E DI ALTISSIMA QUALITÀ. CONTROLLI ACCURATI, MACCHINARI INNOVATIVI E PERSONALE QUALIFICATO, FANNO DI STEMAU UN’INDUSTRIA DI PAVIMENTI IN LEGNO DI ECCELLENZA. LE COLLEZIONI COMPRENDONO UNA GRANDE VARIETÀ DI PRODOTTI PER PAVIMENTAZIONI SIA DA INTERNO SIA DA ESTERNO. DA OLTRE 50 ANNI, L’ARTE E LA CREATIVITÀ INCONTRANO LA PASSIONE E LA PROFESSIONALITA’, DANDO VITA AD ALCUNI TRA I PARQUET PIÙ PRESTIGIOSI D’ITALIA.
TECNIC
TECNIC È UN PARQUET PREFINITO 2 STRATI CHE UNISCE TECNOLOGIA, PRATICITÀ E COMFORT. VERNICIATO 6 STRATI UV, È PRONTO PER ESSERE INCOLLATO SU QUALSIASI SOTTOFONDO, SIA NUOVO CHE PREESISTENTE. SI PRESTA, INOLTRE, A FINITURE E LAVORAZIONI PARTICOLARI, COME COLORAZIONE, DECAPATURA, SPAZZOLATURA, BISELLATURA, PIALLATURA, SEGHETTATURA E TERMOTRATTAMENTO.
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BIGGEST
BIGGEST È UN PARQUET FLOTTANTE 3 STRATI, CHE UNISCE TENDENZA, ELEGANZA E RESISTENZA. GRAZIE AL SUO SISTEMA A INCASTRO, È FACILE DA POSARE SU QUALSIASI TIPO DI SOTTOFONDO. È VERNICIATO 6-7 STRATI UV OPPURE A OLIO. È FONOASSORBENTE, TERMOISOLANTE ED È IDONEO ANCHE PER LA POSA SU MASSETTO RISCALDANTE. INOLTRE, È ADATTO A FINITURE E LAVORAZIONI PARTICOLARI, COME COLORAZIONE, DECAPATURA, SPAZZOLATURA, BISELLATURA, PIALLATURA E SEGHETTATURA.
www.stemausrl.it
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SPECIALE
Prosegue la ricerca per lo sviluppo di nuove linee di prodotti
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a qualche anno TMB sta portando avanti un impegnativo piano industriale, con consistenti investimenti di risorse per la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie, con l’obiettivo di ampliare la gamma delle monospazzole con produzioni innovative. Rispetto alla tecnologia tradizionale il movimento orbitale risulta più semplice da manovrare, riduce i tempi di intervento e i consumi di risorse. Tutto ha avuto inizio con il fortunato lancio di TOR43, la capostipite delle versioni orbitali. TMB ha sviluppato un modello in grado di sostituire le diverse versioni oggi disponibili sul mercato. Ne è scaturita una monospazzola con caratteristiche particolarmente apprezzate nelle applicazioni pesanti, con possibilità di utilizzo di numerosi accessori per le più diverse applicazioni su tutti i tipi di superficie, quali: gres, marmo, legno, granito, moquette, cemento. La macchina ha così attirato l’attenzione dei professionisti specializzati nei trattamenti delle diverse superfici. Successivamente a TOR43 è nata TPO43, una macchina più leggera – sempre con tecnologia orbitale – dedicata al settore del cleaning professionale. Su questa versione sono state adeguate le caratteristiche di potenza e comfort, pensando in maniera specifica alle applicazioni più comuni per gli operatori professionali. TPO43 è coperta da alcuni brevetti, in quanto ha introdotto soluzioni tecniche innovative rispetto alla tecnologia esistente. Infine, nel 2018 è stata introdotta TFO43, che si pone a metà strada fra le due precedenti. Grazie ai sistemi adottati, TFO43 è molto versatile ed in grado di utilizzare l’ampia gamma di accessori a disposizione per tutti i modelli orbitali marchiati TMB. Ne è stata realizzata anche una versione a doppia velocità, per migliorare prestazioni e finitura su superfici in granito e legno.
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TFO
TFO43
www.tmbvacuum.com
TP43
TFO43 E TFO50
TFO
NEGLI ULTIMI 4 ANNI TMB HA INVESTITO NELLO SVILUPPO DELLA TECNOLOGIA ORBITALE APPLICATA ALLE MONOSPAZZOLE E OGGI È IN GRADO DI OFFRIRE UNA GAMMA COMPLETA CHE AFFIANCA QUELLA DELLE MACCHINE TRADIZIONALI. TFO43 E TFO50 SONO GLI ULTIMI MODELLI GIUNTI A COMPLETARE QUESTA GAMMA E SI COLLOCANO TRA LE MACCHINE DA MANUTENZIONE GIORNALIERA E QUELLE PER I LAVORI PIÙ PESANTI. L’UTILIZZO DELLA TECNOLOGIA ORBITALE CONSENTE UN’OTTIMA STABILITÀ, FACILITÀ NELL’USO E GRANDE MANOVRABILITÀ, ANCHE PER GLI OPERATORI MENO ESPERTI. CON UN PESO TRA I 50 E 56 KG I MODELLI TFO SONO IN GRADO DI ESEGUIRE VARI TIPI DI INTERVENTI, DALLA PULIZIA GIORNALIERA A QUELLA DI FONDO, DALLA DECERATURA ALLA CRISTALLIZZAZIONE, LUCIDATURA E MICROLEVIGATURA. INOLTRE, LA POSSIBILITÀ DI COLLEGARE LA MACCHINA A UN GRUPPO ASPIRANTE AMPLIA ULTERIORMENTE I CAMPI DI UTILIZZO: RILEVIGARE E RIPRISTINARE IL PARQUET SENZA FARE POLVERE E RIDURRE I TEMPI DEL LAVORO NELLE RILEVIGATURE E LUCIDATURE DEL MARMO. TFO MANTIENE TUTTI I VANTAGGI DELLE ROTO-ORBITALI QUALI: RISPARMIO ENERGETICO, RISPARMIO DI ACQUA E DI DETERGENTE E PRINCIPALMENTE RISPARMIO DI ORE DI MANODOPERA.
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Parquet TOR43
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POSA APPUNTI TECNICI
NUOVE TECNOLOGIE
per il sistema parquet CON LE NUOVE TECNOLOGIE NANOMETRICHE SI ORGANIZZANO I PIÙ PICCOLI ELEMENTI DELLA MATERIA PER PRODURRE ADESIVI, VERNICI E MANUFATTI DI LEGNO CON ALTE PRESTAZIONI Domenico Adelizzi
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POSA APPUNTI TECNICI
L
a nanotecnologia è la scienza capace di manipolare e organizzare i più piccoli elementi della materia. Il termine ”nano” si utilizza per rappresentare le particelle piccolissime pari alla milionesima parte di un millimetro. Questa dimensione molto piccola è importantissima perché permette di controllare la materia. Per capire quanto è grande e per avere un riferimento dimensionale più comune, si sappia che il nanometro (1x10-9) è la miliardesima parte del metro o, se si preferisce, un milionesimo di millimetro. Un esempio pratico: una piccolissima particella di dimensioni nanometriche pari a 30nm è circa duemila volte più piccola del diametro di un capello! Questa infinitesimale dimensione consente di affermare che una sostanza ridotta a dimensioni nanometriche sviluppa una superficie specifica
immensamente più grande della medesima sostanza e, le sue particelle straordinariamente piccole, occupano tutti gli interstizi che si formano in un substrato e non lasciano cavità o spazi che influirebbero negativamente sulle prestazioni del prodotto. In estrema sintesi, si può dire che la nanotecnologia è una tecnologia capace di fornire un controllo pressoché totale della materia e, le prospettive rivoluzionarie associate a ciò, derivano dal fatto che a questi livelli di dimensioni, i comportamenti e le caratteristiche della materia cambiano drasticamente, offrendo un modo radicalmente nuovo di produrre strutture, materiali, semilavorati e dispositivi con proprietà e funzionalità grandemente migliorate o del tutto nuove.
Nanotecnologia, benefici e vantaggi
Vista la piccolissima dimensione, le “nano-particelle” si dispongono ovunque sulla superficie e formano una barriera protettiva invisibile; la superficie sarà assolutamente autopulente e inattaccabile da ogni sorta di contaminazione esterna. Dopo l’auto-organizzazione, le nano particelle rimarranno fissate sulla superficie assicurando una protezione totale e duratura. Il beneficio maggiore dei manufatti derivanti dalla nanotecnologia è che contribuiscono in modo efficace al risanamento ambientale e alla soluzione dei problemi ambientali. Risultati recenti hanno mostrato un grande impatto dei nano-materiali utilizzati per migliorare la qualità dell’aria nell’ambiente di lavoro e nella casa. Il tutto determina che la piccolissima dimensione delle particelle porta a oggettivi vantaggi. Le superfici, per esempio, risulteranno nel tempo protette, più facili da pulire, meno soggette a deteriorarsi, costantemente igienizzate e brillanti. Tra gli altri vantaggi: • Ottimi risultati operativi con elevate prestazioni tecniche • Semplice operatività e alta efficacia • Ridotti consumi di prodotti • Riduzione dei costi operativi • Evidente effetto autopulente e minor manutenzione giornaliera dei manufatti
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Le strade della nanotecnologia
Si possono sostanzialmente seguire due tecniche per operare a livello nanometrico: bottom-up e top-down. Bottom up Indica l’approccio nel quale, partendo da piccoli componenti (normalmente molecole o aggregati di molecole), si cerca di controllarne e indirizzarne l’assemblaggio, utilizzandoli come blocchi da costruzione (building blocks) per il realizzo di nano-strutture di tipo inorganico o organico/biologico. A tutt’oggi, le cosiddette tecniche “top down” sono quelle più consolidate. Top down Queste tecniche sono tuttora in una fase di sviluppo e si riferiscono all’approccio di riduzione delle dimensioni in strutture verso livelli “nano” con l’ausilio di particolari metodi fisici. Le tecniche proprie della microelettronica, per esempio la litografia a fascio di elettroni o a raggi X, sono riconducibili all’approccio top-down, che costituisce la strada di più immediato utilizzo per entrare nel mondo “nano”, anche se bisogna far presente che non sempre la dimensione nanometrica in sé è sufficiente per parlare di nanoprodotti.
Le applicazioni e i materiali nanotecnologici
Sono più che numerosi i prodotti e manufatti riconducibili all’utilizzo delle nanotecnologie disponibili o in procinto di esserlo e il loro numero cresce costantemente. L’attuale mercato delle nanotecnologie è relativamente ridotto (è stato stimato in circa 60 miliardi di dollari statunitensi) ma le attese di crescita sono straordinarie, con previsioni di incrementi annuali tali da dare luogo, secondo alcuni, a un mercato di più di 1000 miliardi di dollari dopo il 2020. Il dato può sembrare ottimistico, ma il carattere abilitante delle nanotecnologie fa sì che esse trovino applicazione in tutti i settori produttivi e il mercato può raggiungere effettivamente dimensioni enormi. Secondo uno studio di Lux Research del 2004,
quelli per i quali si prevede il maggior volume di mercato da qui al 2020 sono, nell’ordine: • Materiali. • Elettronica. • Farmaceutica. • Processi chimici. • Aerospazio. • Cura della salute. • Utensili. • Processi sostenibili. Economicamente, i settori dell’elettronica e dei processi chimici fanno la parte del leone e rimarranno al top anche nel prossimo futuro. L’impatto delle nanotecnologie nella farmaceutica e, più in generale, della cura della salute, oltre che dal punto di vista economico, sarà rilevante anche dal punto di vista dell’impatto sociale. Altrettanto importanti possono essere gli utilizzi positivi delle nanotecnologie per l’ambiente e il loro apporto può anche essere importante per lo sviluppo di processi produttivi più efficienti, meno inquinanti, con minor consumo di materie prime e per realizzare nuovi sistemi energetici o di disinquinamento. In una parola, le
nanotecnologie possono certamente contribuire a promuovere un vero e reale sviluppo sostenibile. Inoltre, i nano-materiali sono particolarmente adatti a livello trasversale per tutti i settori d’intervento del progetto, consentendo di realizzare svariati nuovi prodotti che ben si inseriscono nel panorama dell’industria dell’energia, della farmaceutica, dell’agroalimentare, ecc… Tra i nano-materiali più comuni e che hanno particolare interesse per il mondo dell’edilizia e delle pavimentazioni anche a base legno si ricordano: • Vetri antibatterici maggiormente resistenti (anti-proiettili, anti UV) che possono agevolare la riconversione delle produzioni tradizionali ora in crisi per la concorrenza dei Paesi emergenti verso nicchie di mercato tecnologicamente avanzate e più remunerative • Nuovi materiali polimerici con sviluppo di film plastici e oggetti usa-getta biodegradabili e manufatti plastici con migliorate proprietà di resistenza alle
radiazioni UV, alle abrasioni e stress ambientali • Film da destinarsi ad applicazioni innovative nel settore dei tessili, delle pietre, del legno, con lo scopo di ottenere nuove funzionalità • Materiali vetroceramici o a base di legno, antibatterici e anti-scheggia • Adesivi, pitture, vernici e impregnati per diverse destinazioni di utilizzo, per esempio per il trattamento e la finitura delle superfici di pavimentazioni a base legno sia interne sia esterne • Per il settore del legno e dei suoi derivati, sono allo studio sia nuove colorazioni del legno attraverso trattamenti con nuovi nano-pigmenti a ridotto impatto ambientale, sia l’applicazione di metodi di lavorazione, verniciatura e strumentazione idonea per il trattamento del legno per adeguarlo alle normative nazionali e comunitarie, particolarmente riferite ai temi dell’impatto ambientale, tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, oltre che per garantire maggiori prestazioni, miglior comportamento e alta durabilità. PROFESSIONAL
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POSA APPUNTI TECNICI
Nanotecnologie per i pavimenti di legno interni
nei confronti dell’acqua e umidità. Per esempio, una “nano-emulsione” di paraffina assicurerà una protezione duratura della superficie rendendo vano inserire nel legno prodotti insetticidi, perché la crescita di insetti sarà molto limitata grazie alla quasi assenza dell’umidità che non aiuta il generarsi di muffe e batteri. Le nano-particelle sono
anche in grado di attenuare le radiazioni UV riducendo in modo sensibile i cambiamenti di colore del legno. Già ora vi sono società che sono in grado di realizzare piccole membrane minerali traspiranti, antialcaline e cloro-resistenti per l’impermeabilizzazione flessibile e per produrre adesivi caratterizzati da elevata adesione e alta durabilità
Come in precedenza scritto, allo stato attuale, additivi, adesivi, primer, pitture, prodotti protettivi e vernicianti sono gli ambiti in cui le nanotecnologie sono in parte utilizzate per rinforzare, abbellire e proteggere il legno. Protettivi, impregnanti e adesivi a base nanometrica sfruttano le enormi possibilità offerte da questa nuova tecnologia per preservare le superfici di legno rendendo primaria la funzione di rendere il legno idrorepellente, per migliorarne la stabilità dimensionale e per proteggerlo dal deterioramento. Anche la protezione delle superfici di una pavimentazione è notevolmente migliorata perché il prodotto nanometrico si può utilizzare come additivo nei trattamenti a pressione (in autoclave) per proteggere l’intrecciato tessuto ligneo. L’applicazione dei prodotti nanometrici non provoca alcun cambiamento visibile sulla superficie trattata e, a differenza dei prodotti di vecchia generazione, non chiudono e non sigillano le porosità del legno preservandone la traspirabilità. La CONFEZIONE: 5L (FONdO + INdurItOrE) formulazione sotto forma di nanoparticelle, consente alla sostanza di penetrare in tutta CONSERVA L’ORIGINALE TONALITÀ DEL LEGNO la massa legnosa • Idoneo per il trattamento di tutte le specie legnose più usate • Alta copertura legandosi alla (anche legni esotici) cellulosa e alle resine • Facile da applicare organiche del legno, • Consigliato per il trattamento di grandi superfici incrementando nel tempo la protezione
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Fondo bicomponente acrilico-poliuretanico ad alto solido per parquet
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da applicarsi su sottofondi prima della posa del parquet, garantendo ridotte emissioni di anidride carbonica (CO2) e bassissime emissioni di sostanze organiche volatili. Con i prodotti nanometrici si è già in grado di sviluppare impasti omogenei, fluidi e regolabili variando la quantità d’acqua per ottenere la migliore lavorabilità e spalmabilità a riguardo alle condizioni del cantiere, garantendo la massima adesione del sistema incollato. L’adesivo o l’additivo nano-tecnologico può rendere ogni pittura o adesivo idrorepellente, termoisolante e in grado di bloccare il trasferimento termico proteggendo il manufatto dall’umidità, dalla condensa impedendo la crescita di muffa sui muri oltre a riflettere le radiazioni termiche contrastando il trasferimento di calore attraverso diverse superfici, contribuendo, così alla protezione delle superfici da aderire o da dipingere, al risparmio energetico dell’edificio, prevenendo dispersione di calore e mantenendo temperatura e fresco interno. I nano-materiali sono in continuo oggetto di studio anche per produrre vernici, pitture e smalti che migliorino le prestazioni chimiche-fisiche-meccaniche del film sia di fondo riempitivo sia di finitura. In particolare, si cerca di raggiungere elevate durezze e resistenze al graffio e all’abrasione, agli urti e agli agenti aggressivi esterni senza comprometterne le caratteristiche di trasparenza, molto importanti nella verniciatura e finitura dei parquet e del legno in generale. L’applicazione delle nanotecnologie nella formulazione dei prodotti vernicianti consente l’utilizzo di materie prime dalle straordinarie proprietà chimicofisiche, che sarebbe impossibile utilizzare a grandezza molecolare naturale. Grazie alla dimensione ”nano” delle particelle è possibile ridurre la dimensione della molecola favorendone la dispersione nel preparato verniciante in modo che le sue proprietà siano capillarmente diffuse in tutto il film di vernice. Le cosiddette “nano-vernici” sono ideali per tutti quei manufatti di legno per cui si richiedono resistenze che la tradizionale verniciatura-finitura non può garantire, come nel caso
delle pavimentazioni di legno e parquet sottoposte all’utilizzo continuo con possibili eccessivi carichi e accidentali cadute di oggetti appuntiti che possono abradere e scalfire la superficie. Grazie alle sopraddette ottime proprietà, oltre che per i parquet, vernici, pitture e smalti nanometrici trovano spazio anche per prodotti destinati alla verniciatura di travi, infissi, serramenti, arredi, mobili e manufatti a base legno per i quali è necessaria l’estrema durezza, l’ottima resistenza all’usura, agli sbalzi termici e idrometrici e incremento della reazione e/o resistenza al fuoco. Dal punto di vista della manipolazione, lavorabilità e spalmabilità, gli adesivi, i primer, le pitture e le vernici a base d’acqua sono applicabili sulle superfici trattate senza problema, garantendo contemporaneamente sia la naturale bellezza e fascino del legno sia le straordinarie proprietà di resistenza e durata.
Nanotecnologie per i pavimenti di legno esterni
I trattamenti protettivi nanostrutturati rappresentano una vera, inedita e innovativa risposta rispetto ai metodi convenzionali di protezione del legno, come l’impregnatura, la verniciatura e l’oliatura. Per i decking e pavimenti di legno da esterno si può immaginare la nanotecnologia come lo ”scudo invisibile” che assicura al legno protezione dalle normali e comuni aggressioni dai microorganismi animali e vegetali cui quotidianamente è soggetto. Uno “scudo” che aumenta a lungo nel tempo la durabilità del legno senza alterarne le caratteristiche naturali grazie ai possibili trattamenti protettivi con formulazioni di nanoparticelle atossiche a base di SiO2 ossia di anidride silicica anche detto “diossido di silicio”. Per aderire e aggregarsi alla matrice stessa del supporto ligneo il prodotto “nano” impiega il veicolante più ecologico che esista, ossia l’acqua e lo arricchiscono PROFESSIONAL
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POSA APPUNTI TECNICI
di elevata idrorepellenza a fronte di un’ottima traspirabilità e dello straordinario effetto idrofobico, perché il trattamento protettivo nanotecnologico protegge il legno dai raggi UV, dai graffi, dall’attacco da parte di muffe, funghi, batteri e parassiti.
Conclusioni
Le nuove nanotecnologie sono a ragion veduta considerate le più importanti del ventunesimo secolo. Esse sono in grado di offrire soluzioni a molti problemi del mondo contemporaneo grazie a materiali, composti e sistemi sempre più piccoli, più leggeri, più rapidi e con prestazioni migliori e offre nuove opportunità commerciali, apportando un contributo essenziale alla tutela dell’ambiente e della sanità. Le 44
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nanotecnologie hanno un immenso potenziale che consente di fare molte cose buone o quantomeno lucrose. E’ comune pensare che le nuove tecnologie nanometriche abbiano enormi potenzialità economiche e, per questo, centinaia e centinaia di imprese stanno lavorando molto in questa direzione anche perché scienziati e uomini di affari sono unanimi nell’asserire che le nanotecnologie siano molto di più di una nuova moda. Troppo bello, per essere tutto vero? Come sempre, ai posteri l’ardua sentenza. Però, condizione essenziale affinché le attese riposte si avverino, è che i possibili rischi e le implicazioni sociali ed economiche associate a esse siano valutati tempestivamente e ridotti al minimo. In particolare, tale atteggiamento richiede la definizione di una terminologia univoca e
condivisa, un approccio che sia attivo per quanto concerne la gestione del rischio, con eventuale riesame/ revisione delle legislazioni esistenti, cooperazione e coordinamento tra i vari organismi pubblici, le industrie e gli enti di ricerca a livello nazionale e internazionale; un coordinamento che dovrà essere corretto e affidabile e che rassicuri e prevenga l’insorgere di pregiudizi. Bibliografia consultata:
www.cordis.lu/nanotechnology www.nanoforum.org www.nanotruck.net www.nanoreisen.de www.nano-invests.de http://www.bmbf.de/de/ nanotechnologie.php www.nanonet.de www.focus.it
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Estremamente versatile e sempre più presente nelle case degli italiani, il parquet prefinito a due strati è un prodotto che rappresenta il giusto compromesso tra qualità, semplicità, estetica e durata. Approfondiamo l’argomento in questo Speciale, nel quale abbiamo dato voce ad alcune tra le maggiori aziende del settore di riferimento. Partiamo con l’intervento tecnico del professore Domenico Adelizzi, che illustra caratteristiche e vantaggi di questo tipo di pavimento.
SPECIALE
2 STRATI
PAVIMENTI
di legno con elementi
a due strati
SCOPRIAMO INSIEME LE CARATTERISTICHE E I VANTAGGI CHE DERIVANO DALL’ADOZIONE DI UN PARQUET A DUE STRATI Domenico Adelizzi
L’
elemento da posa definito “Due Strati” e, dalla norma tecnica europea EN 13489, “Elemento Multistrato”, si caratterizza rispetto a quello denominato “a tre o più strati”, perché la composizione tra legno nobile e sottostante supporto, che a prima vista appare meno strutturata, è in realtà più complessa perché il supporto e lo strato di legno nobile devono possedere prestazioni per garantire stabilità e mantenimento
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delle resistenze. Proprietà che i produttori assicurano sia con uno strato superiore di spessore importante di legni pregiati, sia con un supporto tecnologicamente più complesso cui si delega il compito di rendere il futuro pavimento indeformabile per contrastare la naturale tendenza del legno al movimento.
Legno nobile e supporto
La tecnica “due strati”, permette il bilanciamento delle tensioni e realizza l’equilibrio dell’elemento perché lo strato superiore con la fibratura longitudinale è reso stabile dal supporto di multistrato a prevalenza con fibre trasversale e dallo spessore del legno nobile – compreso tra mm 3-5 – frutto di accurata selezione e ottenuto dall’insieme del processo di essiccazione, incollaggio supporto/ strato nobile e finitura spesso atossica, ottenendo un manufatto dal plus valore. Il supporto di solito si costituisce con un multistrato di Betulla o di altra specie legnosa di
latifoglia o di conifera di mediaalta densità con prevalenza di sfogliati trasversali per garantire indeformabilità e coesione delle fibre tra legno nobile e supporto. Secondo lo spessore dell’elemento, il multistrato può essere a cinque, sette o anche più sfogliati disposti con le fibre perpendicolari tra loro per garantire stabilità, resistenze meccaniche e prestazioni; cosicché il supporto oppone la massima resistenza possibile alle inevitabili sollecitazioni impresse dallo strato superiore. Lo strato di calpestio si realizza con specie legnose selezionate all’origine e tagliate in modo tale da ottenere elementi con venatura prevalentemente con effetto rigatino o fiammato nel rispetto delle quattro classi d’aspetto stabilite dalla norma tecnica di prodotto comunitaria UNI EN 13489. Per ottenere l’effetto rigatino, lo scarto di legno è superiore al 50% ma ha il vantaggio di garantire migliori performance. Le nobili specie legnose, attraverso speciali e innovativi procedimenti di essiccazione consentono di migliorare la stabilità
dimensionale e garantiscono l’omogeneo contenuto percentuale di umidità del legno (da 5% a-9%) all’interno di ogni singola doga. La finitura della superficie di calpestio si ottiene con l’applicazione di più veli di vernice per garantire resistenza alle sollecitazioni meccaniche, ai comuni liquidi che possono cadere sul pavimento, incrementare la protezione e rendere facile la pedonabilità e incrementare l’estetica del parquet e con la garanzia di utilizzare prodotti rifiniti in modo atossico.
Formati e prestazioni
Il formato delle doghe è solitamente parallelepipedo e, sulla controfaccia, possono essere presenti alcune incisioni longitudinali o trasversali per consentire di migliorare la flessibilità longitudinale del supporto permettendo all’elemento di adeguarsi al sottostante sottofondo perché sopperisce a piccole irregolarità del piano di posa. Lungo i quattro lati, grazie a utensili al diamante o a micro-cristalli, si realizzano accurate profilature (i biselli) e precisi micrometrici incastri maschio-femmina in grado di garantire la tenuta tra gli elementi contigui, perfetta planarità, orizzontalità e livello dell’intero parquet che si realizzerà. Le prestazioni di questi tipi di elementi sono: la stabilità, perché il supporto assicura l’indeformabilità della sezione ed è concepito per assicurare le resistenze e compensare le inevitabili sollecitazioni dello strato superiore; la durata, perché appena posato, grazie alla composizione e alle incisioni, il supporto è flessibile e permette alla doga di compensare le eventuali piccole irregolarità del sottofondo.
Inoltre, la presenza degli incastri consente di ottenere una superficie monolitica e planare; ossia un vero e proprio tappeto di legno integro. Con il passare del tempo, le caratteristiche strutturali del supporto aiuteranno a ridurre al minimo le deformazioni indotte dalle variazioni termiche e idrometriche ambientali e, data la grande stabilità, si incrementerà la planarità e la stabilità del parquet e, nel corso della vita gli interventi di levigatura saranno richiesti solo se si vuole eliminare i normali segni di usura superficiale del tempo. Non di meno è l’aspetto estetico gradevole grazie al naturale e sempre diverso disegno delle pregiate specie legnose, indeformabilità, ottima lavorazione dei fianchi e possibile presenza dei biselli che minimizzano il rischio del formarsi di fessure escludendo la presenza dei segni fastidiosi dovuti a stuccature o a depositi d’impurità. Proprietà che consentono anche la fabbricazione di doghe di dimensioni più larghe e più lunghe rispetto ai prodotti tradizionali a tutto vantaggio dell’estetica del parquet. Ottima anche la praticità perché la propria stabilità consente all’elemento a due strati di essere verniciato in azienda senza originare polvere e cattivi odori presso la residenza dell’acquirente. Di conseguenza, anche l’ecologia è assicurata perché i due strati si realizzano con materiali ecologici: lo strato superiore per estetica e resistenza utilizzando legni nobili tagliati in regime legale e lo strato inferiore per tecnica e stabilità, utilizzando pannelli di specie legnosa forte, fabbricati con legni a taglio legale, cosicché si esegue un impiego razionale e corretto delle risorse forestali.
Vantaggi
La sintesi dei vantaggi di posa sono innumerevoli: si va dalla posa in opera più veloce rispetto agli elementi tradizionali a mono strato, alla maggiore praticità perché dopo la posa non è necessario eseguire altre lavorazioni; totale assenza di polveri nell’ambiente e maggiore pulizia dei locali durante l’installazione. Il vantaggio dell’omogenea finitura eseguita in azienda con prodotti specifici essiccati a raggi ultravioletti (UV) fa acquisire al parquet oltre all’omogeneità della superficie, maggiore resistenza all’usura e abrasione e, se la finitura è con ossido di alluminio, si avrà anche massima resistenza all’incisone e all’impatto. L’accurata qualità del legno dello stato nobile di calpestio conforme ai requisiti stabiliti dalla norma UNI-EN 13.489, consente la realizzazione di parquet omogenei sia in funzione del cromatismo del colore, sia del disegno e figura delle venature. Proprietà che caratterizzano la naturale morfologia strutturale del legno che, insieme alle doti cromatiche-estetiche del legno, fanno sì che qualsiasi pavimentazione lignea realizzata con elementi a due strati si esprima in modo intrinseco e naturale che dura decenni, incrementando ed esaltando le doti sensoriali ed estetiche. ■
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ANTICO FILO’ www.anticofilo.it In Antico Filò il pavimento prefinito 2 strati è costituito da una parte inferiore di multistrato di Betulla, usato perché è ideale per stabilità e resistenza e in più si presta all’incollatura. Il secondo strato è composto dalla parte nobile del pavimento, in essenze di rovere. A seconda dei modelli lo spessore varia da 3 a 5 mm. Il prodotto di punta nel segmento 2 strati è senz’altro Gold nello standard di 195 mm di larghezza e 13 mm di spessore totale. Qui, la parte nobile è di 3 mm e il multistrato di Betulla di 10 mm. Adattabile e flessibile, incontra le esigenze di una larga gamma di clienti, grazie alla vasta serie di 82 finiture suddivise in 5 collezioni: gli Antichi, i Classici, i Destrutturati, le Spine e le Quadrotte. C’è poi la possibilità di scegliere tra 6 tipi di lavorazioni, dal liscio allo spazzolato al bombato, al dente sega, al destrutturato e al piallato a mano.
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Lisa Merotto, Amministratrice
Qual è l’andamento del mercato del parquet a 2 strati? Il mercato è costantemente in crescita ed è influenzato dal prezzo adeguatamente contenuto. Naturalmente, si pone sempre grande attenzione alla qualità e alla bellezza del prodotto. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? Questo prodotto, proprio per le sue caratteristiche e per la possibilità di produzione a costi relativamente contenuti, permette di soddisfare una vasta gamma di esigenze e di incontrare tutti i gusti, dal rustico al moderno.
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BASSANO PARQUET www.bassanoparquet.com Opera Prima è una delle collezioni di Bassano Parquet più apprezzate e richieste in tutto il mondo. La sua estrema versatilità ne permette l’utilizzo nei campi più disparati, dal moderno all’antico. La collezione è il fiore all’occhiello di Bassano Parquet. Caratteristiche uniche di questo pavimento sono la piallatura a mano molto irregolare, il bisello scavato, le stuccature marcate e le finiture verniciate cerate in cinque tonalità.
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Otello Ceron, Responsabile Commerciale Estero
Qual è l’andamento del mercato del parquet a 2 strati? Il mercato è sostanzialmente stabile, dopo aver tuttavia beneficiato di una crescita costante e significativa nel corso degli ultimi decenni. La sua presenza ha di fatto sostituito, già da tempo, il precedente consumo di parquet massello e in parte quello del parquet a 3 strati. Ciò è legato a varie ragioni, fondamentalmente di carattere tecnico-economico. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? L’elevato grado di equilibrio e stabilità, dovuto all’utilizzo di un supporto, comunemente in multistrato di Betulla, particolarmente adatto a questo tipo di struttura. La sua flessibilità, unitamente al posizionamento ortogonale, permette di adeguarsi al sottofondo, nonché compensare le sollecitazioni dello strato nobile superiore. Non trascurabile, infine, è l’aspetto ecologico: essendo il supporto realizzato in un’essenza a crescita rapida, l’impatto ambientale risulta molto contenuto.
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BOEN www.boen.com/it-IT/
, FORMATO MAXI
, QUERCIA NATURE
CLASSIC ELEGANCE
La gamma di parquet a 2 strati Boen è piuttosto vasta: da 70 a 135 mm di larghezza, da 470 a 1.350 mm di lunghezza. La struttura classica è con supporto di listelli di abete rigatino che garantiscono planarità e stabilità ottimali. Le finiture superficiali sono in grado di soddisfare qualsiasi esigenza: tre tipi di verniciatura (satinata, opaca e all’acqua) e una robustissima oliatura con Olio-Cera dura Osmo. La maggior parte dei formati è dotata di incastro maschio e femmina destro/sinistro per la posa a spina di pesce. Classic Elegance è lo stile intramontabile al tempo stesso sempre aperto a qualcosa di nuovo. La gamma dei colori va dalle tonalità dorate a quelle calde del marrone chiaro fino a sfumature quasi nere.
Luigi Gallo, Amministratore Unico di Interwood
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Qual è l’andamento del mercato del parquet a 2 strati? Nell’ambito di una situazione generale di mercato non particolarmente brillante, il 2 strati sta vivendo un momento piuttosto positivo grazie al ritorno ai parquet di piccole dimensioni (dopo tanti anni di plance sempre più grandi), ai disegni classici e spine di pesce. Si tratta di formati piuttosto versatili che consentono pose in opera fantasiose. Questa tendenza è solo agli albori, quindi è destinata a perdurare. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? I parquet a 2 strati richiedono una posa in opera incollata, la più classica e la più gradita a gran parte degli addetti ai lavori del settore. I formati consentono di dare libero sfogo alla fantasia dei progettisti che possono “disegnare” il parquet a loro piacimento.
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BRUNO PARQUET www.brunoparquet.it
VEINS BWILD – TEAK
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ASIA SPAZZOLATO 7 MANI, LEGNOARIA+ NATU RAL
In occasione del 90esimo anniversario di attività, Bruno Parquet ha presentato una nuova collezione di prefiniti a 2 strati: VEINS. Una linea di plance nelle essenze più prestigiose, caratterizzate da lavorazioni superficiali materiche che esaltano la morbidezza e l’aspetto naturale delle venature. La finitura LEGNOARIA+ a olio naturale VOC free, inoltre, fa della nuova collezione la risposta ideale alle esigenti richieste in tema di green building e benessere della persona. B. WILD VEINS è una collezione sartoriale ad “alto tasso di sensorialità” ed è disponibile nelle essenze: Rovere recuperato da vecchie travi, rovere e castagno termotrattato, castagno naturale, frassino “dune”, olmo, noce americano e europeo e il preziosissimo teak.
Guido Bessone, Direttore Commerciale
Qual è l’andamento del mercato del parquet a 2 strati? I report sull’andamento del mercato dei pavimenti in legno diffusi all’inizio dell’estate da FEP, hanno mostrato che produzione e consumo di parquet a 2 e 3 strati continuano ad andare sostanzialmente di pari passo. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? Tra i diversi vantaggi delle plance a 2 strati, ci preme sottolineare l’impegno di Bruno a utilizzare supporti multistrato in Betulla certificati CARB (California Air Resource Board). Tale certificazione, sebbene obbligatoria per ora solo in California, è stata assunta come standard di riferimento anche in Europa dalle aziende del settore legno-arredo con finalità di ridurre e controllare le emissioni di formaldeide.
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CP PARQUET www.cpparquet.it Le composizioni a pesce e a spina ungherese, come quelle a decoro della nuova Collezione Forme, sono la tendenza del momento per chi vuole creare seducenti pavimenti in legno, giocando con le geometrie di posa più raffinate e con le venature naturali del legno. L’alternanza dei listelli e la disposizione secondo affascinanti disegni sono il simbolo di una eleganza contemporanea, in grado di unire la moderna praticità con la bellezza classica. Grazie a lavorazioni tecnologiche d’avanguardia, CP Parquet realizza parquet a 2 strati con precise angolazioni di taglio per favorire la posa di questi suggestivi schemi, impiegando un’ampia varietà di essenze legnose pregiate.
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Gianni Miatello, Direttore Commerciale
Qual è l’andamento del mercato del parquet a 2 strati? Le vendite del parquet a 2 strati hanno fatto registrare ottimi risultati nel 2018 e sono in crescita anche quest’anno. Questo formato si sposa perfettamente con le ristrutturazioni che al momento in Italia trainano il mercato dell’edilizia. Negli ultimi anni inoltre abbiamo realizzato nuove proposte basate sul 2 strati, particolarmente apprezzate, come le Quadrotte e la Collezione Forme, ispirata a geometrie di design. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? L’esclusiva lavorazione di CP Parquet permette di realizzare parquet a 2 strati dalle ottime caratteristiche di stabilità. Lo spessore ridotto di questo formato è ideale nelle ristrutturazioni e in abbinamento ai sistemi di riscaldamento a pavimento. La posa dei pavimenti a 2 strati, inoltre, consente di dare vita a composizioni geometriche particolari: dalle spine alle quadrotte, fino a texture più innovative.
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FRIULPARCHET www.friulparchet.it
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IQUE, CALVADOS PA
COLLEZIONE BARR
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Friulparchet, oltre alla ormai collaudata tecnica di fabbricazione a 3 strati, allo scopo di contenere lo spessore finale sempre più richiesto dal settore della ristrutturazione, ha messo in produzione e in assortimento un listone a 2 strati di dimensioni importanti con spessore di 10mm – larghezza 120mm e 150mm e lunghezze miste da 1000mm a 1400mm. Per questo prodotto è prevista la posa incollata al sottofondo offrendo in questo modo una ottima resistenza termica grazie alla possibilità di essere posato anche su pavimenti radianti. Lo strato superiore o strato nobile è prodotto sia in Rovere Europeo sia in altre essenze come Noce Americano, Noce Europeo, Teak asia, Iroko, Doussiè e Wengè oltre che in altre essenze su richiesta. Tra le collezioni, c’è anche Barrique, parquet prefinito a 2 strati (ma anche a 3) in rovere europeo, con finiture artigianali di piallatura leggera e spazzolatura.
Elia Bolzan, General manager
Qual è l’andamento del mercato del parquet a 2 strati? Per quanto riguarda la nostra realtà aziendale, la percentuale del parquet a 2 strati si aggira attorno al 30% con preferenza da parte della clientela rivolta al 3 strati. La nostra elasticità produttiva vede a ogni modo la possibilità di soddisfare qualsiasi tipo di richiesta. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? Noi abbiamo preferito utilizzare questa tecnica di fabbricazione pensando in particolar modo alla ristrutturazione con dimensioni più contenute, considerando anche la tenuta che può dare un supporto in multistrato. Anche in considerazione del fatto che parecchi dei nostri clienti, in particolar modo esteri, utilizzano il metodo di posa flottante.
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GAZZOTTI 18 www.gazzotti.it Reputazione, affidabilità e capacità di innovazione rivivono oggi in Gazzotti 18, che propone come suo prodotto di punta, Vintage. Nato dopo anni di ricerca, l’esclusiva finitura microporosa conferisce al parquet Vintage una straordinaria naturalezza. La finitura è inoltre molto resistente, il che rende la manutenzione del parquet estremamente facile. Tanti, i formati e le personalizzazioni possibili. Vintage trasforma ogni ambiente grazie alla sua elegante personalità e garantisce tutta la sicurezza del Made in Italy. È inoltre ecocompatibile e, per questo, adatto a essere utilizzato in bioarchitettura.
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Andrea Signoretti, Presidente
Qual è l’andamento del mercato del parquet a 2 strati? Gazzotti è ora Gazzotti 18. 18 come il numero di dipendenti che, dalla società in liquidazione, hanno rilevato l’attività della storica impresa di parquet con un workers buyout. Un percorso non facile e rischioso che ha però permesso di continuare a rispondere alle richieste del mercato che vede nel parquet a 2 strati il prodotto più richiesto. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? Scegliere un parquet a 2 strati significa optare per una messa in posa semplice e veloce e per un costo contenuto per la messa in opera. Il parquet a 2 strati presenta inoltre un’ottima resistenza: trattato industrialmente, è verniciato per resistere a graffi e urti.
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GIORIO www.giorio.it Uno dei prodotti di punta di Giorio è il modello Barrique della collezione Doghe, un parquet a 2 strati capace di esaltare le naturali peculiarità del legno. Caratterizzato da una superficie spazzolata irregolare, non planare e da nodi in rilievo riparati con stucco calante, questo modello è sicuramente l’ideale per chi ricerca unicità ed eleganza, stravaganza e sofisticatezza. Un parquet dalla forte personalità, capace di diventare protagonista di ogni ambiente, donando un tocco originale e raffinato a qualsiasi stile d’arredo.
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Fabrizio Varvello, Responsabile Commerciale
Qual è l’andamento del mercato del parquet a 2 strati? Il parquet più diffuso al momento è quello a 2 strati, caratterizzato da uno strato di legno nobile e un supporto in multistrato di Betulla. Il 90% della nostra produzione e delle nostre vendite, è orientata verso questa tipologia di parquet. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? Il parquet a due strati è caratterizzato da una grande stabilità che riduce il rischio di “imbarcamento” e fessurazioni. Le sue caratteristiche funzionali lo rendono, quindi, un pavimento estremamente resistente, che permette di effettuare una posa semplice e rapida. Inoltre anche la materia prima risulta più facilmente reperibile.
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ITALPARCHETTI www.italparchetti.it La collezione Assito delle Alpi rappresenta il fiore all’occhiello di tutta la produzione Italparchetti; un prodotto prefinito multistrato di grandi dimensioni da 15mm di spessore adatto alla posa su pavimenti riscaldati. Assito delle Alpi è composto da uno strato di pregiato legno massello incollato su un multistrato di Betulla; un connubio che garantisce stabilità e praticità di posa, anche flottante. L’uso di vernici ad acqua e oli naturali completa la finitura di un parquet resistente e salubre. Varie larghezze e lunghezze disponibili consentono diverse soluzioni di posa per adeguare il pavimento allo stile della casa.
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ASSITO DELLE ALPI, ROVE
RE FINITURA SCHIA
Gianni Piccin, Responsabile Commerciale
Qual è l’andamento del mercato del parquet a 2 strati? Il mercato è sostanzialmente stabile. Il 2 strati è ancora la soluzione che va per la maggiore per quanto riguarda i parquet prefiniti. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? E’ un ‘format’ produttivo affidabile e adatto a tante soluzioni a patto che vengano utilizzati materiali di qualità e tecniche di incollaggio corrette. Con il nostro sistema di tagli coassiali del supporto, l’azienda è riuscita raggiungere il giusto compromesso tra flessibilità e rigidità che garantisce ottimi risultati sia nella posa incollata sia flottante.
ITLAS www.itlas.com/ita Legni del Doge di Itlas è un listone prefinito a 2 strati. Lo strato a vista è in legno nobile, disponibile in varie essenze e finiture. Con Legni del Doge, Itlas ha creato un parquet pratico e veloce da posare, stabile e resistente. È un pavimento in legno che conserva nel tempo la sua qualità, l’eleganza e la naturalezza che lo contraddistinguono. Disponibile in diversi formati, composto da essenza nobile in legno massiccio e supporto in multistrato di Betulla con incastri calibrati maschio-femmina sui quattro lati, Legni del Doge è un pavimento stabile, ecologico, preciso, tecnologico, resistente e sicuro. È un prodotto adatto e consigliato per la posa su riscaldamento a pavimento.
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Alessandro Di Bernardo, Responsabile Commerciale
Qual è l’andamento del mercato del parquet a 2 strati? Il parquet a 2 strati nei formati medio\grandi di alta qualità 100% Made In Italy è indubbiamente il prodotto che copre la fetta più importante e vivace del mercato. Chi ne usufruisce ha la possibilità di scegliere molteplici soluzioni in termini di colore e formati. Certamente rispetto al passato soffrono leggermente di più i formati piccoli, sebbene si stia registrando una ripresa grazie all’utilizzo appunto degli stessi per i formati a Spina, ritornati oggi in auge. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? Se costruito con materiali certificati e di qualità per quanto riguarda il supporto, il tipo di incollaggio e i sistemi di finitura, si hanno solo vantaggi; Itlas usa esclusivamente compensato di Betulla per garantirne la stabilità. Incollaggio vinilico, finiture all’acqua e lo stesso compensato ci hanno permesso di ottenere la certificazione A+ French Label a garanzia della salubrità indoor nelle abitazioni.
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KÄHRS www.kahrs.com/it-it Piazza Collection identifica le plance a 2 strati Kährs - tra i leader dei produttori europei di pavimenti in legno e uno dei più antichi - di grande formato (1800x180x11 mm). L’aspetto estetico elegante e le diverse colorazioni (naturale, sbiancato, fumè) forniscono al cliente un’ampia gamma di splendidi pavimenti in legno tra cui poter scegliere. Il simulatore virtuale sul sito aziendale è un valido supporto nella scelta di quello che maggiormente incontra il proprio gusto estetico.
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Mirko De Blasio, Responsabile Commerciale Italia
Qual è l’andamento del mercato del parquet a 2 strati? Kährs è maggiormente riconosciuto come produttore di parquet a 3 strati, ma già da diversi anni ci siamo “lanciati” anche nel mondo dei pavimenti a 2 strati. L’andamento del mercato in Italia, confermato anche dalle statistiche FEP, è costante sul 50% del totale dei pavimenti in legno prefiniti venduti in Italia. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? Il vantaggio del pavimento 2 strati è da ricercarsi sicuramente nello spessore totale complessivo (10/11 mm), che permette quindi la posa anche nei casi in cui il sottofondo non fosse stato già precedentemente pensato per l’installazione di un pavimento in legno prefinito.
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LIGNUM VENETIA www.lignumvenetia.com
VERE SELEZIONE AB UN PLANCIA DI RO
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Restyle di Lignum Venetia: 3 mm reali di legno nobile, 10 finiture colore, spessori totali da 9 o 13 mm sono i numeri che rendono questa linea la soluzione ideale per chi vuole un pavimento che racconti il calore del legno, ma ha bisogno di tenere sott’occhio budget e altezze di posa. Restyle assicura l’alta qualità tipica di tutta la produzione Lignum Venetia a un prezzo competitivo, grazie alla standardizzazione di finiture e misure. Il rovere, rifinito con oli naturali, poggia su un multistrato di Betulla fenolico, l’adesivo vinilico è resistente all’acqua e il prodotto finale è completamente libero da formaldeide e sostanze nocive.
Daniela Rosa Gobbo, co-titolare
Qual è l’andamento del mercato del parquet a 2 strati? Il legno resta un materiale molto amato, in Italia e all’estero e, il 2 strati, una soluzione sempre più praticata. Frequente è la richiesta di personalizzare le finiture, che soddisfiamo con le collezioni Venezia, Futura, Spine e Quadrotte o con lo studio di soluzioni totalmente su misura, dato che produciamo in maniera artigianale direttamente nel nostro stabilimento di Pordenone, anche con essenze di grande pregio come il Bog Oak. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? Scegliere un 2 strati Lignum Venetia significa avere in casa un prodotto comunque di alta qualità e fattura, disponibile in una grandissima varietà di essenze e lavorazioni, eventualmente personalizzabile. Lo spessore contenuto lo rende perfetto in interventi di recupero e restauro e la posa incollata garantisce una stabilità straordinaria. Ha tutta la bellezza del legno e la praticità del 3 strati, solo a un prezzo più contenuto.
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LISTONE GIORDANO www.listonegiordano.com/it I 2 strati Listone Giordano realizzano l’equilibrio ideale tra sollecitazione naturale impressa dallo strato nobile e resistenza opposta dalla tecnologia del supporto in multistrati. Questo, è anche il vero cuore del brevetto del prof. Guglielmo Giordano. Un’equazione perfetta che, sfruttando l’opposizione calibrata tra due forze della natura, ottiene un risultato preciso: un prodotto di straordinaria stabilità capace di proiettare la bellezza del legno verso nuove dimensioni. Il segreto di Listone Giordano risiede nello speciale supporto in multistrati di Betulla. La particolare disposizione degli strati a fibre incrociate, unitamente alle incisioni trasversali e agli incastri di precisione micrometrica rende il parquet stabile nel tempo e indeformabile a vita. A tutto vantaggio di praticità ed estetica. È la soluzione che ha definitivamente liberato il parquet dai suoi vincoli storici. Ora il sogno è possibile: un pavimento in legno declinabile anche in grandi formati, ma in spessore sempre contenuto. Ideale sia nella nuova costruzione sia per interventi di ristrutturazione, perfetto su pavimenti riscaldati e ambienti più difficili come bagno e cucina. I trattamenti di protezione di Listone Giordano
FABRIQUE, NATURA
L GENIUS
sono riconducibili a tre distinte categorie: vernice senza solventi (Xplus, Naturplus e Mattplus), finitura all’acqua (Invisible Touch), oppure a olio naturale (Oleonature). Ecolfit, invece, sviluppata in collaborazione con Mapei, è la speciale colla di Listone Giordano dal grande cuore verde.
PARCHETTIFICIO GARBELOTTO www.garbelotto.it Nelle foreste e nei boschi della Slavonia è facile imbattersi in tronchi di vecchi alberi “morti”: Garbelotto li recupera e li valorizza, realizzando pavimenti in legno prefiniti 2 strati con un fascino straordinario. Nasce così Xilema, una linea che consente la realizzazione di pavimenti in legno dall’aspetto antico e materico e dalle tonalità uniche. Gli alberi “morti in piedi”, infatti, hanno già perso tutta la linfa che il legno contiene dando origine a sfumature dai toni originali. Con questo prodotto si ottiene una doppia funzione ecologica: tenere il bosco pulito e dare una seconda vita al legno. Come tutti i pavimenti in legno di Garbelotto, sono adatti alla Bioedilizia, in classe E1 per l’emissione di formaldeide, al 100% made in Italy e, a richiesta certificabili FSC.
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Renza Altoè Garbelotto, AD
Qual è l’andamento del mercato del parquet a 2 strati? I 2 strati ormai sono diventati lo standard per i pavimenti in legno, grazie alle loro caratteristiche intrinseche che li rendono adatti a tutti gli ambienti. È un dato di fatto che, sia la produzione sia la richiesta in Italia e in Europa, abbiano superato di gran lunga quelle dei 3 strati, che vengono ancora prodotti ma in quantità sempre minori. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? I motivi della grande diffusione e richiesta di pavimenti a 2 strati sono sicuramente da ricercarsi nei vantaggi che assicurano. Il primo di questi è la maggiore flessibilità ed elasticità del pavimento in legno. Il secondo vantaggio è la superiore sicurezza data dallo strato di fenolico di Betulla: noi utilizziamo un prodotto top di gamma poco resinoso che garantisce una stabilità maggiore del pavimento una volta posato, anche in condizioni difficili.
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SKEMA www.skema.eu/it/ Opera Evo è una delle collezioni più caratteristiche di Skema, pensata per soddisfare le esigenze di chi cerca un parquet assolutamente di tendenza, dal carattere forte e molto materico. Uno stile che vuole evocare gli antichi pavimenti piallati a mano dai maestri intagliatori, un legno con un animo forte e una personalità distinta. La lavorazione ben marcata e le finiture con oli naturali o verniciatura olio UV, creano un effetto che gioca con i volumi e con i riflessi di luce. Un parquet dall’impatto scenico che, grazie alle sue dimensioni 1220x158mm, la posa a plancia intera e le colorazioni, tutte molto naturali, risulta ideale in ambienti dallo stile vintage, industrial e rustico contemporaneo.
O ORIGINALE SKEMA OXIMORO EV
Raffaele Ferrara, Marketing and Project Manager
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Qual è l’andamento del mercato del parquet a 2 strati? I pavimenti in legno a 2 strati rispondono alle esigenze di progetti di alto livello e quindi coprono una quota importante delle richieste. Una tendenza in progressivo aumento che segue di pari passo la maturazione del mercato in termini di consapevolezza delle peculiarità prodotto e di ricerca di soluzioni puntuali. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? Scegliere Opera Evo permette di avere un pavimento in legno dal basso spessore, ma con un’elevata resistenza. La selezione medio – rustica del legno ne conferisce robustezza e lo caratterizza dal punto di vista estetico. E’ un prodotto tecnico con un prezzo accessibile che si rivela ideale anche nei progetti di ristrutturazione.
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STILE www.stile.com
AB STRIP MISTA
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Con le sue dimensioni:12 x 40 x 800-1600 mm, Strip riprende lo stile dei pavimenti di design di metà ‘900 e lo fa rivivere in nuovi colori contemporanei e su una doga ingegnerizzata, che garantisce massima stabilità e precisione di posa. La protezione Bona Naturale UV garantisce inoltre durata illimitata e facilità di utilizzo. Con Strip, Stile si afferma ancora una volta tra le aziende leade del parquet Made in Italy per ricerca e sensibilità alle nuove tendenze del design italiano e internazionale. La collezione Strip è disponibile in 5 colori: Grappa, Vodka, Porto, Brandy e Bourbon.
Lorenzo Onofri, Presidente
Qual è l’andamento del mercato del parquet a 2 strati? Il pavimento ingegnerizzato a 2 strati è una realtà consolidata ormai da molti anni. Tanti produttori hanno adottato questa categoria di referenze anche se quello che fa poi la differenza tra un materiale e l’altro, è la tipologia del supporto che viene utilizzato. Infatti ormai si hanno pavimenti a 2 strati con supporti in multistrato (nelle più disparate specie legnose e tipi di incoraggio) o altri materiali più o meno nobili (abete, HDF, etc…). Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? I vantaggi ci sono solo se i materiali utilizzati sono tecnicamente idonei a garantire la massima stabilità dell’elemento. Quindi risultano fondamentali le tipologie di incollaggio e le lavorazioni del supporto stesso. Sicuramente, se vengono utilizzati materiali di alta qualità, come il multistrato in Betulla fenolico, lavorato con tagli trasversali fatti ad arte e bilanciando bene l’umidità tra strato nobile e supporto, si può avere una stabilità superiore rispetto agli altri parquet stratificati (la dimostrazione della qualità dei supporti adottati è data dalla possibilità o meno di fare lavorazioni a spigolo vivo di pavimenti prefiniti).
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SPECIALE
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STEMAU www.stemausrl.it Tecnic è un parquet prefinito che unisce tecnologia, praticità e comfort. Il legno è verniciato 6 strati UV, pronto per essere incollato su qualsiasi strato di sottofondo. È quindi un rivestimento in legno per pavimentazioni, da utilizzare sia nel nuovo sia nelle ristrutturazioni, ideale nella sostituzione di moquette o per la posa su fondi preesistenti. Il legno, grazie alla sua scarsa conducibilità termica, mantiene inalterata la temperatura dell’ambiente: per questo i pavimenti risultano essere caldi d’inverno e freschi d’estate.
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Stefano Maranco, Direttore Marketing
Qual è l’andamento del mercato del parquet a 2 strati? Il mercato è in continua evoluzione e richiede prodotti con tagli, lavorazioni e verniciature sempre più precise. La nostra collezione, già ricca, è aggiornata ogni semestre, proprio per rispondere a tutte le esigenze. I nostri prodotti si distinguono sul mercato perchè sono di origine Italiana, realizzati verniciati, selezionati, controllati e imballati esclusivamente nei nostri stabilimenti. Il vero Made in Italy. Produciamo,inoltre, anche su progetto del cliente. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? La richiesta degli stratificati a due strati è sempre più pressante perché il prodotto si presta a ogni tipo di costruzione e ristrutturazione. La perfezione del prodotto dà tempi di posa veloci e riscontri immediati per la completa soddisfazione del cliente finale.
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UNIKOLEGNO www.unikolegno.it
CE TAVOLA STONE, NO
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EUROPEO RUSTICO
Uno dei prodotti più apprezzati nelle collezioni Unikolegno è la spina a 2 strati Loft, che permette di creare splendide geometrie di posa a spina ungherese e a spina francese. Questo prodotto offre un’ampia libertà di scelta nelle specie legnose: dal rovere naturale al rovere termotrattato in 3 gradazioni di colore, dal noce americano a quello europeo, passando per olmo, teak, iroko, doussié e wengé. Per favorire una posa più agevole, precisa e veloce, i parquet sono realizzati con le angolazioni di 30° o 45° con incastro maschio/femmina sui 4 lati.
Marco Camatta, Responsabile Commerciale Italia
Qual è l’andamento del mercato del parquet a 2 strati? Il primo semestre del 2019 conferma un trend di importante crescita, a doppia cifra percentuale. Siamo molto soddisfatti e guardiamo positivamente al secondo semestre, confortati dal portfolio ordini già acquisito, puntando sulla qualità, sulla lavorazione italiana, sulla ricerca di finiture e soluzioni accattivanti. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? Loft è un parquet a 2 strati dall’ottimo rapporto qualità prezzo, stabile e duraturo, grazie al supporto di Betulla a strati incrociati che si adatta alle condizioni micro climatiche degli ambienti. Assicura una posa in opera facilitata dalla precisione degli incastri e dalla flessibilità delle doghe. E’ disponibile in diverse dimensioni: da 11 o 15 x 70 x 490 mm a 11 o 15 x 200 x 1500/2400 mm e nel nuovo formato 15 x 240 x 1500/240 mm.
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WOODCO www.woodco.it
LIANA NATURALE
DREAM, SPINA ITA
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Ogni progetto d’arredo necessita del pavimento giusto: per questo la collezione di parquet Dream di Woodco offre le più elevate possibilità di personalizzazione in termini di colori, formati e geometrie. Allo scopo di soddisfare qualsiasi esigenza anche in termini di posa, la gamma include sia delle proposte a 3 strati, installabili flottanti, sia delle proposte a 2 strati, da posare incollate. Tra queste ultime si distinguono i formati Tavola_2, il Listoncino, la Spina Italiana e la Spina Ungherese 52, realizzate con una superficie in legno nobile di 4 mm abbinata a un supporto in multistrato di Betulla.
Gian Luca Vialardi, Direttore Generale
Qual è l’andamento del mercato del parquet a 2 strati? Il parquet a 2 strati registra in Woodco un andamento sostanzialmente stabile. Se per le tavole tradizionali abbiamo rilevato una leggera flessione, dovuta al successo delle soluzioni a 3 strati, questa è stata compensata da una significativa crescita dei prodotti a disegno come le spine e i pattern geometrici, sempre più apprezzati e molto richiesti dal mercato. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? Il parquet a 2 strati è da preferire in caso di riscaldamento a pavimento, perché migliora la trasmittanza termica e quindi le prestazioni energetiche dell’abitazione. Il parquet a 2 strati, inoltre, permette spesso di evitare i profili di giunzione. Infine, questa tipologia di tavola consente di ridurre sensibilmente i rumori da calpestio, restituendo ambienti più silenziosi e confortevoli.
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Il portale professionale dei parquettisti italiani
www.professionalparquet.it
Passione per il mondo del legno PROFESSIONAL
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MERCATO ASSOCIAZIONI
CRESCITA professionale e formazione: nasce ASP, Aziende Storiche Parquet UNA NUOVA REALTÀ ASSOCIATIVA CHE RAPPRESENTA LE AZIENDE DEL MONDO DELLA RIVENDITA, ASSISTENZA E POSA SPECIALIZZATA DI PARQUET E PAVIMENTAZIONI DI LEGNO a cura di Silvia Martellosio
promuovere la conoscenza del settore e del mercato di appartenenza, nonché favorire la crescita professionale delle imprese aderenti e stimolare lo spirito associativo anche attraverso incontri, momenti di studio, dibattiti e ogni altra iniziativa di informazione e formazione professionale e culturale. Per capire quali sono le motivazioni che hanno determinato la scelta di costituire un’associazione di questo tipo e quali gli obiettivi a breve e lungo termine, abbiamo intervistato il neo-presidente di ASP, Alfiero Bulgarelli. Qual è la mission della nuova Associazione? È doveroso precisare che in ASP non rientra chi si occupa solo della posa di parquet. Per statuto, infatti, le aziende devono possedere un negozio fisico, assicurare la consegna in cantiere e garantire direttamente la posa in opera. Rappresentiamo in pratica la figura del retailer e vogliamo essere un anello di congiunzione tra produttore e acquirente finale. Abbiamo, inoltre, contatti quotidiani con il mondo della progettazione in quanto vogliamo spingere questo prodotto apprezzato, ma poco acquistato per una questione di pregiudizi e scarsa o inadeguata comunicazione. In questo senso – insieme a FederlegnoArredo – stiamo cercando di dare il nostro contributo.
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i è di recente svolta a Signa (FI) la prima assemblea di ASP – Aziende Storiche Parquet, la nuova associazione aggregata a EdilegnoArredo di FederlegnoArredo. L’associazione si compone di undici aziende del mondo della rivendita specializzata di parquet e di pavimentazioni in legno con servizi di consulenza, assistenza e posa. L’intento, nei prossimi due anni, è però quello di avere almeno un socio per ogni regione. Con l’appoggio di FederlegnoArredo, l’Associazione intende
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Quali requisiti deve possedere un’azienda per entrare a far parte dell’Associazione? Per entrare a far parte di ASP un’azienda deve avere e dimostrare di essere provvista dei seguenti requisiti: svolgere attività di impresa con oggetto la fornitura e la posa in opera di parquet e pavimentazioni in legno, anche se non in maniera esclusiva; aver maturato un’esperienza professionale e di appartenenza al settore parquet e pavimentazioni in legno; eseguire la posa in opera con personale qualificato e comunque sempre sotto la propria diretta responsabilità, anche laddove il personale non dovesse essere dipendente; possedere l’intestazione di un sito web a sé e/o alla denominazione dell’attività svolta; rendersi disponibile a metterlo in rete con gli altri soci ASP.
Quali sono i punti salienti del vostro Codice etico? Il Codice etico, che è in fase di stesura, riguarda diversi comportamenti, tra cui quello di garantire i propri lavori per un periodo superiore a quanto previsto dalle norme vigenti (2 anni). Gli associati concorderanno tale periodo di garanzia, che dovrà essere rispettato dalle aziende associate, e che – in seguito alle esperienze maturate – potrà essere ampliato. Tale garanzia, ovviamente, non riguarderà l’usura delle superfici, ma le aziende dovranno adoperarsi per fornire tutte le indicazioni necessarie alla loro buona conservazione. Inoltre, sarà doveroso segnalare ai colleghi associati tutti i casi di concorrenza sleale, come la vendita diretta da parte di aziende fornitrici. Altra cosa fondamentale sarà lo sviluppo e la gestione di lavori particolari, l’organizzazione di manifestazioni fieristiche o iniziative commerciali comuni, l’uso e la divulgazione dei brand ASP. Quali sono i vantaggi per un’azienda conseguenti l’adesione ad ASP? Prima di tutto può accedere ai servizi erogati da FederlegnoArredo, tra i quali i percorsi formativi e i dati di settore del Centro Studi. Inoltre, riceve tutte le comunicazioni inerenti la filiera del legno-arredo (newsletter, normative, ecc...). Col tempo mi auguro di realizzare prodotti più specifici per il gruppo come una brochure di presentazione con le nostre attività e aziende da utilizzare nei nostri punti vendita. Quello che andremo a costruire dal punto di vista comunicativo sarà qualcosa a disposizione non della singola azienda, bensì di tutta la categoria. Erogate dei corsi di formazione? Storicamente in azienda abbiamo sempre fatto formazione ai posatori (dipendenti ed esterni). Dal punto di vista tecnico organizziamo dei corsi interni. Prendiamo il manuale di posa e pagina per pagina si svolge una sorta di programma sulle varie tipologie. Inoltre, eroghiamo dei corsi anche per e con i nostri fornitori. FederlegnoArredo da parte sua – in collaborazione anche con Fondimpresa – organizza dei corsi di marketing, di informatica e altro. Ovviamente, quando possibile, partecipiamo.
“VORREI CESSASSE QUESTO ANTAGONISMO TRA PRODUTTORI E POSATORI. IL VANTAGGIO DEL SETTORE SI AVRÀ SOLO SE RIUSCIAMO A FAR CAPIRE AL CONSUMATORE, NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI AL PRIVATO, CHE IL PARQUET IN CASA SIGNIFICA BENESSERE. SE QUESTO CI PORTERÀ A TOGLIERE ANCHE SOLO IL 5-10% ALLA CERAMICA, IL SETTORE PARQUET AVRÀ SICURAMENTE UN AUMENTO VERTIGINOSO DI FATTURATO” Cosa significa far parte di un’associazione come EdilegnoArredo? FederlegnoArredo ci ha permesso di entrare in contatto con il “Gruppo Pavimenti” di EdilegnoArredo, costituito da produttori e da alcune aziende distributrici all’ingrosso di parquet. In questo modo possiamo collaborare in senso stretto con il mondo della produzione. Inoltre, EdilegnoArredo ha una presenza costante sui tavoli normativi che si occupano della redazione delle norme UNI e, di conseguenza, fare parte di questa associazione significa restare informati e aggiornati sui temi tecnici di nostro maggiore interesse. Infine, mette a nostra disposizione una segreteria e uno studio legale. PROFESSIONAL
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POSA LA NOTA LEGALE
Il danneggiato
RESPONSABILE A CHIUSURA DEL FILO COMUNE AI DUE ULTIMI TEMI TRATTATI SUI PRECEDENTI NUMERI DI PROFESSIONAL PARQUET E QUASI A LORO COMPLETAMENTO, SI PONE IL TEMA DEL “CONCORSO DEL FATTO COLPOSO DEL DANNEGGIATO” Filippo Cafiero
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l tema che affrontiamo in questo numero è quello relativo al coinvolgimento dello stesso danneggiato nella determinazione del danno subito. Il proprio danno, per intenderci. Quello che lo vede, appunto, quale danneggiato. Ovviamente un concorso causale non voluto, perché altrimenti c’è poco da discutere. Un tema a completamento dei precedenti due ultimi, perché chiude e precisa il quadro del concorso di responsabilità con due ipotesi neanche tanto infrequenti nel settore di competenza di questa rivista e che, leggendo fino alla fine, si potrà verificare da sé, senza bisogno di tanta fantasia, ma solo riportandosi ai casi di cooperazione richiamati nel precedente n.3. Si tratta infatti di un concorso articolato in due forme diverse che, però, è bene riuscire a distinguere per non fare confusione. La prima relativa alla stessa colpa del danneggiato
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nel cagionare il danno; la seconda relativa, invece, all’esclusione del risarcimento per i danni che il medesimo danneggiato avrebbe potuto evitare usando l’ordinaria diligenza. Un concorso già presente nella legge italiana fin dal codice del 1865 e che oggi è ancora così articolato all’art.1227 del codice civile.
La prima forma di concorso di responsabilità del danneggiato...
Con la prima ipotesi la legge mira a riconoscere come coautore del fatto dannoso lo stesso danneggiato, in ragione della valutazione dell’incidenza causale del suo stesso comportamento nella determinazione del danno: laddove più fattori causali, ancorché succedutisi nel tempo, concorrano al verificarsi del medesimo danno e laddove a ciascuno di essi si riconosca efficienza causale per
l’unico danno, quando tra questi fattori causali vi sia anche il fatto del danneggiato, il risarcimento spettante a quest’ultimo andrà necessariamente diminuito secondo la gravità della colpa e l’entità delle conseguenze che ne sono derivate. Gravità colta attraverso il grado di inosservanza di un modello di comportamento di “normale diligenza” ed entità misurata in relazione alla rilevanza del danno seguito. Non si tratta di colpevolizzare il danneggiato di ciò che in linea teorica e astratta qualcuno sarebbe tentato di aspettarsi e pretendere a ogni costo come comportamento dovuto; si tratta piuttosto di non far carico al danneggiante di quella parte di danno che non è a lui causalmente imputabile. Anche perché non si può correttamente parlare di giustizia e di criterio giusto quando si finisce con l’attribuire al danneggiante ciò che non gli è riferibile come conseguenza del suo comportamento. E così pure,
di contro, se non si esclude dalla considerazione di danno risarcibile quello che ciascuno procura a se stesso. Stante ciò, in concreto, la colpa del danneggiato sussiste non solo nelle ipotesi di violazione da parte sua di un obbligo giuridico, ma anche nei casi di violazione della norma comportamentale di diligenza. Così come nei casi di comportamenti obiettivamente imprudenti, in particolare quando si tratta di comportamenti propri del ruolo e del contesto in cui il danneggiato stesso è solito operare. Ma, nondimeno e più in concreto, nei casi in cui vi sia a suo carico un obbligo di attivazione o comunque di cooperazione in relazione, per esempio, o alla manutenzione in stato di certi beni, perché possano correttamente servire all’uso convenuto, o alla predisposizione di attività necessarie o di cautele particolari perché ciò possa avvenire e durare nel tempo, o in relazione alle possibili misure di prevenzione come controllo di determinate norme di rischi. Ovviamente, per ritenere il fatto del danneggiato tale da contribuire alla realizzazione del danno, occorrerà il più delle volte procedere mediante accertamenti tecnici o comunque verifiche significative in termini di tecniche causali e di attribuzione di responsabilità causale e, sussistendone i presupposti, anche in termini percentuali dell’incidenza rispetto agli altri fattori causali.
… e la seconda
Per quanto riguarda invece la seconda forma di concorso di responsabilità del danneggiato, il criterio di riferimento sta nell’individuazione di quei danni che il danneggiato stesso avrebbe potuto evitare adoperandosi con l’ordinaria diligenza. Qui il fatto che la legge parli al condizionale (“avrebbe potuto”) conferma che si fa riferimento a una valutazione ipotetica e non di diretto rapporto causa-effetto. Il principio affermato trova applicazione, in sostanza, anche laddove si possa attribuire un margine di responsabilità in base a un giudizio ipotetico e non necessariamente in base ad un rapporto giuridico di causa-effetto certo. L’individuazione di ciò che è risarcibile o meno viene in questo caso parametrata attraverso il principio del generale criterio di correttezza nei rapporti contrattuali. Comunque, anche in questo caso va considerato il contesto, dal momento che il generale dovere di correttezza deve essere parametrato in funzione delle specifiche qualità e caratteristiche del ruolo del danneggiato. Si pensi per esempio alle sue capacità professionali o tecniche e alle cognizioni e conoscenze tecniche e scientifiche all’interno di un dato contesto e di un dato periodo. E’ bene però non ragionare solo per ipotesi astratte e soggettivamente attese, perché in concreto potrebbero risultare sproporzionate per competenze o per costi. Il dovere
del danneggiato di cooperare per limitare la responsabilità del danneggiante rientra sì nel generale dovere di correttezza quale impegno di solidarietà che impone a una parte di salvaguardare l’utilità dell’altra, ma pur sempre nei limiti di un apprezzabile sacrificio. Conseguentemente, il danneggiato deve agire sì diligentemente e dunque in modo adeguato per evitare il danno, ma non fino al punto di sacrificare i propri interessi personali e patrimoniali. Il che vuol dire che non può pretendersi che il danneggiato per non aggravare le conseguenze dannose che gli derivano dall’inadempimento o dal fatto causale del suo danneggiante si sottoponga a un impegno e a un’attività più onerosa e sacrificata di quel che richiede l’ordinaria diligenza. Aspetto questo non di poco conto. Ma, aspetto, pure, da non limitarsi al solo nostro ordinamento. Dal punto di vista pratico e concreto, il principio ha infatti portata più ampia di quanto possa sembrare, in quanto ripreso e presente anche nella Convenzione di Vienna sulla vendita internazionale. In particolare con l’espressa previsione per il danneggiato di assumere le misure ragionevoli in relazione alle circostanze per limitare il danno risultante dall’inadempimento del suo danneggiante. Se egli manca di assumere tali misure, l’inadempiente può chiedere una riduzione del risarcimento.
Uno spunto di riflessione
Infine, giusto per intenderci ulteriormente sull’importanza dell’argomento, all’interno del tema più generale delle responsabilità nella cooperazione economica, si consideri altresì come costituiscano ipotesi particolari di applicazione di questi principi sia la responsabilità per prodotti difettosi, con il coinvolgimento del consumatore danneggiato al ricorrere di certe particolari situazioni di danno, sia la responsabilità per infortuni sul lavoro, con riferimento alla violazione di norme antinfortunistiche da parte dello stesso danneggiato lavoratore. Trattandosi però di regimi speciali di responsabilità ogni considerazione particolare va rimandata in una separata sede. ■ PROFESSIONAL
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POSA ASSOCIAZIONE
E se il cliente NON PAGA? RIFLESSIONI PERSONALI E ALCUNI CONSIGLI PER TUTELARSI DA EVENTUALI COMMITTENTI POCO AVVEZZI A ONORARE I PROPRI IMPEGNI IN TERMINI ECONOMICI
SIMONE BIAGIOTTI, Presidente di ANPP
Simone Biagiotti
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o preso spunto da un post pubblicato un po’ di tempo fa sul gruppo Artigiani Parchettisti on Facebook, il quale metteva in guardia su un committente di una determinata regione che non avrebbe pagato il lavoro svolto. A chiunque sarà capitato il classico committente che, adducendo le scuse più banali, nonostante il lavoro eseguito a regola d’arte e con tutti i crismi, non ha la minima intenzione di pagarti. Come è possibile quindi tutelarsi da questi soggetti, in base al nostro ordinamento giuridico?
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Supponiamo di aver espletato tutto l’iter burocratico a monte del lavoro da svolgere e quindi abbiamo redatto il nostro preventivo, il quale è stato poi controfirmato dal committente per accettazione, con termini di pagamento ben evidenziati. Alla fine del lavoro, scopriamo che il nostro soggetto non ha intenzione di pagare nei termini stabiliti, rimanda, inventa scuse, si arrampica sugli specchi pur di non onorare il contratto stipulato. Sappiamo tutti benissimo che oggi ricorrere alla giustizia civile per far valere i propri diritti, ha un prezzo e non solo in termini di denaro. Per esempio, un decreto ingiuntivo, sperando che il committente non
faccia opposizione nei successivi quaranta giorni, può costare tra bolli, marche e spese legali, circa 700/800 euro, per poi sperare di riscuotere quanto dovuto nei successivi mesi. Nel frattempo, però, otre a logorarsi il fegato, il professionista - creditore - ha purtroppo anticipato dei soldi, per un lavoro per il quale ha dedicato tempo, risorse, sapere artigiano e ha svolto il lavoro a regola d’arte. E sei il decreto ingiuntivo non va a buon fine? In questo caso, ci si mette l’animo in pace, intentando una causa civile: se tutto va bene, permetterà di riscuotere il dovuto dopo circa sei anni ma, in questo arco di tempo, il professionista ha anticipato soldi, perso tempo fra
L’ASSOCIAZIONE IN PILLOLE udienze in tribunale e arrabbiature varie, per poi arrivare alla conclusione finale (provato sulla mia pelle), dove il giudice ti da sì ragione, ma per una serie di motivazioni che solo lui/ lei ha in testa, applica uno sconto insindacabile sul dovuto, da € 13.000 a € 10.000. Ma come, dopo tutto questo tempo devo accettare di fargli anche lo sconto, oltretutto deciso così senza un’apparente motivazione? L’avvocato mi frena, vedendo che stavo già partendo con qualche epiteto poco convenzionale, dicendo: “Hai avuto la fortuna di prendere i soldi, accetta”.
Nata nel 2006 a Firenze, ANPP (Associazione Nazionale Posatori Professionisti) ha come obiettivo primario quello di qualificare e proteggere gli interessi professionali ed economici dei propri associati, nonché per la reputazione della professione. Il tutto tramite una serie di iniziative volte a informare gli stessi su tutti gli aggiornamenti tecnico – giuridici del settore. Con questo fine, organizza riunioni periodiche sui temi più rilevanti della professione, corsi di aggiornamento e di formazione. Per conoscere in maniera più approfondita le attività di ANPP è consultabile il sito www.anpp.it, oltre alle le pagine Facebook ANPP e “Artigiani Parchettisti On Facebook”.
In conclusione
In fin dei conti, come è possibile tutelarci da eventuali committenti poco avvezzi a onorare i loro impegni? Un sistema, come suggerito anche sul gruppo, potrebbe essere quello di fare una specie di black list, dove inserire come un database nazionale, tutti i clienti non solventi. Secondo altri, sarebbe giusto far aumentare le spese legali a chi non paga senza giusta causa, in modo che si renda conto che pagare quanto dovuto all’artigiano è la soluzione migliore. Tutte cose giuste, ma penso che la miglior strategia da affrontare sia quella di fiutare a monte le intenzioni del cliente, perché sono dell’idea che, se per istinto rifiuti un lavoro, quel lavoro non era fatto per te, quindi hai pensato bene e fatto la scelta più giusta. Se però decidi lo stesso di proseguire, tieni gli occhi aperti e stringi i denti, la fregatura potrebbe essere in agguato.
Back to the future. La flessibilità dell’organizzazione combinata alla capacità produttiva industriale creano un modello operativo che si adatta alle varie esigenze del mercato globale. Nel settore residenziale o in quello commerciale, Stile è in grado di affrontare progetti unici e ricercati. Esperienza di generazioni e innovazione tecnologica sono gli ingredienti basilari per una produzione “Made in Italy”, da sempre e ovunque sinonimo di qualità, raffinatezza e design.
www.stile.com
MERCATO PROTAGONISTI
PROFILÒ, lo zoccolino È ANCHE SU MISURA The last but not the least (l’ultimo, ma non meno importante - ndr). È così che all’interno di Antico Filò amano riferirsi a Profilò, divisione aziendale che si occupa della produzione e commercializzazione di battiscopa e profili in legno, accessori importantissimi nel mondo del parquet. Il motivo è presto spiegato: Antico Filò è una realtà giovane (l’età media in azienda è di 27 anni) che ha l’obiettivo di creare ogni giorno novità e particolarità non solo nell’ambito del parquet o del battiscopa, ma – in generale – nel mondo del legno. Profilò è l’ultima creazione: una divisione – anch’essa giovane – veloce, sempre all’avanguardia, che ha però tutti i numeri per essere grande. Dispone, infatti, di un magazzino di zoccolini in pronta consegna di oltre 100.000 metri lineari in tutti i formati e le essenze, come Rovere, Larice, Teak, Iroko, Doussiè, Wengè e lavora battiscopa di tutti i tipi: dai classici masselli e impiallacciati a becco di civetta, agli innovativi battiscopa squadrati; passando per i profili coprimarmo, passafilo, basolino, per un totale di circa 50 sagome diverse.
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F R U T T O
D E L L A
N O S T R A
P A S S I O N E
Offerta personalizzata
Profilò punta anche sulla personalizzazione. Battiscopa su misura vengono creati grazie ai macchinari presenti all’interno della ditta: pialle, scorniciatrici con frese di tutti i tipi e dimensioni e altri macchinari di precisione consentono la realizzazione di un lavoro perfetto. Oltre alla lavorazione della materia, all’interno dell’azienda viene effettuata anche la verniciatura, passaggio fondamentale per personalizzare ogni tipo di battiscopa e profilo. Grazie a sistemi tecnologici, è possibile verniciare fino a 10.000 ml di battiscopa al giorno. Tra i plus, la rapidità con la quale è possibile cambiare la macchina per poter verniciare i battiscopa su misura, esaudendo tutte le richieste dei clienti. Non solo colorazioni standard, quindi, ma anche laccature e verniciature da scegliere tra l’ampia scala di colorazioni RAL oppure su tinte a richiesta.
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B AT T I S C O PA E P R O F I L I I N L E G N O
VIA Prà della Fiera, 55 - 31020 Falzè di Piave (TV) ITALY TEL. +39 0438 903053 - CELL. 3664163289 www.anticofilo.it info@anticofilo.it
LA PERSONALIZZAZIONE DELL’OFFERTA TRA I FIORI ALL’OCCHIELLO DELLA DIVISIONE AZIENDALE DI ANTICO FILÒ, CHE PROPONE SUL MERCATO BATTISCOPA E PROFILI IN LEGNO Alessandra Mecca
Forme geometriche e pennellate di colore IL BRAND HA RAFFORZATO LA COLLABORAZIONE CON PAOLA LENTI PER DARE VITA A UNA NUOVA INTERPRETAZIONE DI PERIGAL a cura della redazione
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alla collaborazione sempre più stretta tra Paola Lenti e Listone Giordano, è nata un’evoluzione di Perigal. Un rivestimento pavimentale in legno dalla forte impronta innovativa, proposto come elemento decorativo per superfici verticali, che entra ufficialmente nella collezione Natural Genius. Perigal è caratterizzato da forme geometriche inusuali e accarezzato da pennellate di colore sorprendenti, che lasciano visibili le naturali venature del materiale. La composizione degli elementi trae ispirazione da un celebre teorema matematico ottocentesco e dalla sua geniale dimostrazione geometrica, basata sulla scomposizione dei quadrati. I moduli geometrici, sviluppati per interpretare la dimensione orizzontale del pavimento, possono ora essere anche montati a parete, per diventare una singolare boiserie. Perigal è frutto dell’incontro tra il ricco patrimonio di conoscenza del legno di Listone Giordano e l’inconfondibile cifra stilistica dell’azienda Paola Lenti.
ELEMENTI FUORI SALONE 2018 © PAOLA LENTI
La ricerca della perfezione
Listone Giordano è sinonimo in tutto il mondo di eccellenza nella realizzazione di pavimenti in legno di pregio, un riconoscimento costruito negli anni e rafforzato ogni giorno dall’impegno e dall’entusiasmo di tutte le persone che lavorano alla realizzazione di questo prodotto, mosse da un solo desiderio: la ricerca della perfezione. Listone Giordano ha posto da sempre al centro della propria identità, oltre alla tecnologia del legno e alla ricerca estetica, anche il rispetto della natura e l’adesione più autentica al patrimonio di cultura, arte e stile di vita italiani. Queste leve possono diventare ricca fonte di innovazione ed elemento di vera differenziazione sul mercato, nel momento in cui hanno la capacità di alimentare prodotti e marchio di valori unici: alcuni materiali e immediatamente visibili, altri intangibili, ma non per questo meno concreti e determinanti nel successo d’impresa. Questo è avvenuto non fermandosi semplicemente al racconto della propria realtà esteriore, ma andando alla ricerca delle radici più profonde. Tra le fondamentali vocazioni di Listone Giordano, è sempre esistita la costante ricerca di una sintesi tra termini fra loro non sempre facilmente conciliabili: estetica ed etica, bellezza esteriore e sostanza, apparenza ed essenza, superficie e polpa. Concetti che, oltretutto, si traducono anche nell’armonizzazione tra uomo e natura, industria e ambiente, tecnologia e salute. ■ PROFESSIONAL
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NELLA DELLA MENTE REDAZIONE DEL CLIENTE STRATEGIE VETRINE A CURA
ORA o mai più!
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vete mai sentito la frase: “Ora o mai più!” con l’enfasi di un cavaliere medioevale che vi lancia una sfida quasi esistenziale? Se sì, avete un problema: i cavalieri non ci sono più, almeno quelli con l’armatura, ma esiste ancora l’efficacia persuasiva di una frase del genere. Scopriamo insieme di cosa stiamo parlando.
Principio di scarsità “Le opportunità ci appaiono più desiderabili quando la loro disponibilità è limitata” La logica che soggiace a tale principio è legata all’uomo primitivo, che per molto tempo ha dovuto lottare per assicurarsi risorse scarse e insufficienti al fine di soddisfare i bisogni di tutti. In generale, oggi si può affermare che – nell’ambito dei processi decisionali – il timore di una perdita potenziale abbia un peso maggiore rispetto alla prospettiva di un guadagno ulteriore. Esempi evidenti dell’applicazione di questo
principio si possono individuare nella vita quotidiana in numerosi e svariati contesti. Oltre a “Ora o mai più” pensiamo sia noto a tutti anche il detto “In amor vince chi fugge”. Banalmente, anche questa espressione è basata sul principio di scarsità: quando avvertiamo il rischio di perdere l’oggetto del nostro amore, il desiderio e la passione diventano maggiori e incontrollati, tanto quanto l’occasione si fa ancor più desiderabile – ora o mai più – nel momento in cui abbiamo timore di perderla. Anche il fenomeno del collezionismo è fondamentalmente basato sul principio della scarsità: più un pezzo è raro e difficilmente accessibile, più diventa prezioso e ricercato. Un altro contesto di applicazione costante del principio in questione è quello commerciale: è un classico trovare nei negozi e nei grandi magazzini scritte del tipo “offerta valida solo per pochi giorni” o “sconti fino a esaurimento scorte”, oppure “prodotto in tiratura limitata, numerato”. In questo modo un prodotto diventa desiderabile anche se, probabilmente, in condizioni normali lo sarebbe stato in misura
minore. L’associazione automatica di termini in questo caso è: raro → buono → di valore → da acquistare.
Nella vita reale
La forza persuasiva del principio di scarsità nasce anche dalla tendenza umana a prendere decisioni sulla base di automatismi, stereotipi e scorciatoie intellettuali che consentono un risparmio di energia. Il principio della scarsità è tenuto in grande considerazione da una particolare categoria di venditori: gli agenti immobiliari. Ecco un’esperienza assai emblematica in cui la scarsità è stata utilizzata in maniera consapevole come leva persuasiva. Attratta dall’annuncio di vendita di un immobile, la potenziale acquirente fissa un appuntamento per vederlo. Giovedì pomeriggio alle 15.30 ad attendere l’agente immobiliare per vedere l’immobile insieme a lei c’erano altre quattro persone. Anche se in ritardo rispetto alle aspettative, la cliente vede l’appartamento e, entusiasta, propone all’agente immobiliare di tornare a vederlo il giorno successivo con suo marito. Il giorno seguente riesce a vedere l’immobile con una puntualità estrema
FAR LEVA SUL PRINCIPIO DI SCARSITÀ CREANDO URGENZA NEGLI UTENTI PUÒ CONTRIBUIRE AD ACCRESCERE LE VENDITE, RIDUCENDO LE INDECISIONI DELLA CLIENTELA Fabrizio Pirovano e Marco Monti* 66
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NOTE 1 Robert B. Cialdini, “Le armi della persuasione”, Giunti, 1995 e Fabrizio Pirovano, “La comunicazione persuasiva”, 2ed DVE Italia, Milano 2008
*Pirovano Monti Associati / www.pirovanomonti.it
e, ancor prima di entrare in casa, l’agente immobiliare la informa che un altro cliente era molto interessato all’appartamento e che avrebbe certamente fatto una proposta di acquisto. Questo episodio mette in luce l’astuzia del venditore nell’utilizzo del principio di scarsità. Vediamo insieme la strategia di azione. Il primo passo è stato quello di convocare contemporaneamente più potenziali compratori, al fine di creare una situazione di concorrenza attorno a una risorsa limitata, in modo tale da accrescere il desiderio. Successivamente, visto l’interesse dimostrato per l’immobile, la tattica adottata per rendere più veloce il processo decisionale è stata proprio quella di informare la cliente della presenza di un concorrente interessato allo stesso immobile. In situazioni di questo genere, molto spesso, non riuscendo a riconoscere il meccanismo di scarsità, la risorsa diventa più desiderabile e acquisisce caratteristiche positive che prima non aveva o aveva solo in parte.
confidenza che le sto facendo mi farebbero una bella lavata di testa!”, rappresenta un esempio tipico di utilizzo del principio del sottovoce. In questo modo il potenziale cliente sarà più invogliato ad acquistare i prodotti in tempo per trarre vantaggio dal prezzo più basso (scarsità) e per il fatto di essere stato informato in via riservata (sottovoce).
Mettere a disposizione informazioni riservate, oltre a essere un’ottima arma persuasiva, crea anche un clima comunicativo improntato a fiducia e a intimità. Questo è tutto, ma il viaggio non è ancora terminato. Al prossimo numero per scoprire un altro principio della persuasione.
Il principio del sottovoce
Strettamente correlato al principio della scarsità troviamo il principio del “sottovoce”, altresì detto “scarsità di informazioni”. Offrendo un’informazione segnalata come confidenziale o a conoscenza di pochi, il potere persuasivo diventa maggiore. La frase: “…non dovrei dirglielo, ma a breve questo prodotto sarà soggetto a un aumento del prezzo: se i miei superiori sapessero della CADORIN GROUP S.r.l. • POSSAGNO (TV) Italy Tel. +39 0423 920 209 • commerciale@cadoringroup.it
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DAL MONDO
NOTIZIE, APPROFONDIMENTI, DATI DI MERCATO, NOVITÀ, ULTIME USCITE IN FATTO DI PRODOTTO, IN UNA RUBRICA CHE FA IL GIRO DEL PIANETA
Osservatorio SAIE, ristrutturazioni in crescita Dal 24 al 26 ottobre 2019, presso la Nuova Fiera del Levante di Bari, al via SAIE Bari, la fiera biennale delle tecnologie per l’edilizia e l‘ambiente. In previsione della fiera, sono arrivati i dati dall’Osservatorio SAIE realizzato da Senaf. Nella prima metà del 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018, quasi la metà (49%) delle imprese di produzione e distribuzione di prodotti edili hanno registrato una crescita del fatturato (in calo, invece, per il 23% delle imprese) e quasi tutte hanno mantenuto (56%) o incrementato (34%) l’occupazione. Positive anche le attese per la chiusura dell’anno in corso, con il 68% che si aspetta un ulteriore incremento dei ricavi e solo il 15% una contrazione. Tra i settori di sbocco maggiormente performanti si evidenzia quello delle ristrutturazioni (è anche il settore che impatta maggiormente sui ricavi totali), in crescita per il 51% del campione, mentre l’attività rivolta alla Pubblica Amministrazione risulta in flessione per il 48%. L’export si conferma fattore di traino, con quasi 7 imprese su 10 (69%) che dichiarano di esportare i propri prodotti e servizi. Circa un terzo di esse fattura all’estero addirittura il 25% del totale.
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GRAFICI (FONTE: OSSERVATORIO SAIE) Grado di soddisfazione complessivo relativo all'attuale andamento dell’azienda
Fatturato I semestre 2019 vs I semestre 2018
9%
23%
Alta
36%
55%
49%
Media
In crescita Stabile In calo
Bassa
28%
Previsione fatturato atteso fine 2019 vs 2018
Sentiment attuale sul settore
23%
23% In ripresa Stabile In calo
54%
Il legno e le Sabbie del Deserto La collezione Sabbie del Deserto di Triveneta Parchetti è un gioco naturale di chiaroscuri e sfumature che riporta alla mente la sinuosità delle dune del deserto. Un parquet bello, ecologico e 100% Made in Italy, dalla resa estetica sorprendente. È dalla natura, che nasce la sua finitura, composta da una miscela di oli, resine poliuretaniche e cere. Una linea innovativa anche per le sue qualità funzionali ed ecologiche. Un parquet dall’aspetto satinato, ceroso, naturale al tatto. Facile da pulire, resistente all’acqua, alle sostanze oleose e all’usura del tempo. Realizzata con materie prime di origine vegetale e senza solventi, la collezione disponibile, possiede la certificazione di ecosostenibilità. 68
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L’Hotel Indigo London sceglie Fiemme 3000 Il Legno biocompatibile di Fiemme 3000 è stato scelto per tutti i pavimenti dei 9 piani dell’Hotel Indigo London, dallo studio Michaelis Boyd, responsabile del progetto. Nelle 95 stanze da letto della struttura londinese - che vedono anche l’uso di boiserie a mezza altezza per il rivestimento delle pareti - negli spazi comuni, fino al meraviglioso ristorante, sono stati posati 3.000 metri quadrati di rovere senza nodi della collezione Fuoriserie di Fiemme 3000. Una varietà realizzata su misura dall’azienda trentina, caratterizzata dalle ricche e profonde sfumature bruno-porpora e dalla superficie perfettamente levigata e priva d’imperfezioni. La scelta di Fiemme 3000 è stata dettata dalle esigenze di qualità e di salubrità degli spazi, oltre
che di resa estetica e di coerenza con il progetto d’interni. A occuparsi dello sviluppo e della fase operativa della
collaborazione con Fiemme 3000 sul territorio, Casa Fiemme London e il titolare Marco Pacitti.
A settembre, Londra è capitale del design Dal 18 al 21 settembre, occhi puntati su 100% Design, il principale evento di design contemporaneo del London Design Festival che si svolge all’Olympia London. Giunto alla sua 25esima edizione, il salone dell’arredamento più importante del Regno Unito, celebra il suo quarto di secolo ospitando oltre 400 espositori con le loro novità in fatto di arredamento, illuminazione, tessuti, vetri, superfici e accessori. Installazioni sorprendenti, collaborazioni stimolanti e progetti innovativi ridefiniscono anche quest’anno i confini del design.
Da Mapei, innovativi adesivi monocomponenti Gli adesivi monocomponenti Mapei a base di polimeri sililati della gamma Ultrabond sono a bassissima emissione di sostanze organiche volatili (VOC). Oggi l’eco sostenibilità è un argomento molto discusso; tutti gli adesivi Mapei sililati rispondono alle rigide restrizioni delle certificazioni tedesche e sono rigorosamente sotto i limiti di emissione di sostanze organiche volatile da esse imposte, esenti da quelle sostanze classificate fortemente dannosi per l’ambiente e la salute umana. PROFESSIONAL
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