ISSN 2612-3622
MAGAZINE DI INFORMAZIONE TECNICA E DI MARKETING PER IL POSATORE, L’IMPRESA E LO STUDIO DI PROGETTAZIONE
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ANNO 28 • N° 6 • NOVEMBRE/DICEMBRE 2019
QUINE SRL - VIA G. SPADOLINI, 7 - 20141 MILANO
SPECIALE 3 STRATI, CONSIGLI E NOVITÀ DAL SETTORE
TENDENZE PARQUET: UNA PROPOSTA SEMPRE ATTUALE
QUALITÀ PROMESSA E FORNITA
Natural Genius Fabrique Corde Design: Marc Sadler Location: Sadler Associati ph. Stefania Giorgi
www.listonegiordano.com
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Sommario ANNO 28 • N° 6 • NOVEMBRE/DICEMBRE 2019
Parquet Periodico bimestrale edito da Quine Srl Via G. Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel. 02.69001255 | Fax 02.69001277 redazione@quine.it Fondatore e Direttore tecnico Gabriele Marrazzini Direttore Responsabile Marco Zani Coordinamento editoriale Silvia Martellosio | redazione@quine.it
Consulenti tecnici Domenico Adelizzi - Filippo Cafiero - Mauro Errico - Antonio Viscardi Direttore commerciale Ornella Zanetti | o.zanetti@dimensionepulito.it Pubblicità e Sviluppo Milena Acito, Alessandro Martinenghi, Edoardo Rossi, Paolo Simeoni, Filippo Viola
Design
6 Estetica minimalista, less is more
Un appartamento a New York, caratterizzato da un mood fortemente minimal, dove il parquet è in grado di donare quel plus valoriale che arricchisce e riscalda l’ambiente di Claudio Moltani
12 Ambiente in stile industriale
La finitura taglio sega dei pavimenti impreziosisce le tavole di questa ristrutturazione, donando un “effetto vissuto” di grande autenticità a cura di Silvia Martellosio
16 Parquet: una proposta sempre attuale Il caro vecchio parquet ha ancora una sua ragione d’essere? A nostro parere, assolutamente sì! di Claudio Moltani
Ufficio traffico e Servizio abbonamenti Rosaria Maiocchi | traffico@quine.it Simona Agostinelli | traffico@quine.it Grafica e impaginazione LIFE sh.p.k. Collaboratori Domenico Adelizzi, Simone Biagiotti, Filippo Cafiero, Claudio Moltani, Marco Monti, Fabrizio Pirovano Responsabile della produzione Walter Castiglione
Speciale
Stampa Aziende Grafiche Printing Srl - Peschiera Borromeo (MI)
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Prezzi e abbonamenti Abbonamento annuale: 44,50 euro (IVA compresa) Annuale estero: 155 euro Copia arretrata: 17 euro Costo di una copia: 1.30 euro
TRE STRATI
Testata Associata A.N.E.S. Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata Gruppo Confindustria Responsabilità Professional Parquet, periodico bimestrale registrato. Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 250 dell’11/04/1992. Spedizione Posta Target Magazine - AUT.DBC centrale/PT Magazine Editori 96 valida dal 19/05/2004. La pubblicazione o la ristampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su Professional Parquet sono sotto la responsabilità degli autori. I manoscritti e i disegni pubblicati non saranno restituiti.
INFORMATIVA AI SENSI DEL GDPR 2016/679 Si rende noto che i dati in nostro possesso liberamente ottenuti per poter effettuare i servizi relativi a spedizioni, abbonamenti e similari, sono utilizzati secondo quanto previsto dal GDPR 2016/679. Titolare del trattamento è Quine srl, via Spadolini, 7 - 20141 Milano (info@quine.it). Si comunica inoltre che i dati personali sono contenuti presso la nostra sede in apposita banca dati di cui è responsabile Quine srl e cui è possibile rivolgersi per l’eventuale esercizio dei diritti previsti dal D.Lgs 196/2003. © Quine srl - Milano
Speciale
23 Parquet a tre strati
Un pavimento di pregevole connotazione estetica, esaltata dalle notevoli dimensioni dei listoni. Il parquet a 3 strati è presente in molteplici finiture e può essere applicato anche con la tecnica galleggiante o flottante su materassino
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Sommario ANNO 28 • N° 6 • NOVEMBRE/DICEMBRE 2019
Posa
36 Qualità promessa e fornita
Eterno dilemma tra le aspettative del committente e quanto fornito e realizzato di Domenico Adelizzi
42 Il posatore al di là di tecnica e professionalità: assicurarsi?
La responsabilità professionale non copre l’opera realizzata o il lavoro svolto, ma i danni e le conseguenze che quel lavoro può provocare di Filippo Cafiero
44 ANPP rinnova grafica e sito web Quest’anno l’associazione ha deciso di investire una parte delle sue risorse per rinnovare l’immagine e la presenza sul web di Simone Biagiotti
Mercato
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Sentiment contrastante per il mercato europeo del parquet Lievi miglioramenti, ma anche tendenze stabili o moderatamente in calo a cura della redazione
46 Esaltare la bellezza del legno
Una collezione per chi vuole essere circondato dal senso di benessere e armonia che solo il legno sa dare
48 Mapei per l’Università di Padova Individuati nei sistemi e nei prodotti Mapei quelli più adatti all’intervento
49 Parquet sulle onde
Listone Giordano e Patricia Urquiola protagonisti del lussuoso yacht Sanlorenzo SD96
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Finiture per legno: un sistema dai numerosi vantaggi
Grazie alla combinazione di olii e cere, la superficie del legno non è solo protetta dall’esterno, ma anche dall’interno
Rubriche
58 Mettigli un vantaggio in tasca!
51 Monospazzole orbitali: garanzia di
Solo se farete le domande giuste, al momento opportuno e nel modo corretto, riuscirete a dar prova ai clienti di saper soddisfare i loro bisogni nascosti di Fabrizio Pirovano e Marco Monti
efficacia e versatilità
TMB ha investito molto nello sviluppo di una linea completa di monospazzole orbitali, adatte a soddisfare le più diverse esigenze
52 L’arte del “saper fare”
56 News dal mondo 60 Vetrina prodotti
Stile lancerà ufficialmente sul mercato la collezione Tekne a partire dal 2020 5
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Estetica
MINIMALISTA,
LESS IS MORE Un appartamento a New York, caratterizzato da un mood fortemente minimal, dove acciaio, vetro e linee pulite rispecchiano l’approccio rigoroso e lussuoso dell’architetto Peter Cho. E dove il parquet è in grado di donare quel plus valoriale che arricchisce e riscalda l’ambiente di Claudio Moltani
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©Stefano Pasqualetti
eter Cho è uno degli architetti più misteriosi attivi oggi nel panorama internazionale. Già il fatto di non essere presente sui social è una caratteristica sorprendente, eppure il committente di questo lavoro non ha avuto dubbi: per realizzare questo lussuoso ed esclusivo appartamento – una residenza privata sita al 4 Central Park South di New York, a due passi da Central Park e all’interno del più che esclusivo Billionaire Row – ha fortemente voluto l’intervento di Cho.
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Richiamo alla tradizione
di tante location newyorchesi) ha saputo coniugare la volontà del committente, che per la sua ristrutturazione – dopo aver acquistato il locale (di circa 180 mq) – voleva avere un richiamo alla tradizione attraverso l’utilizzo di una materia come il legno, inserita però
Se l’ubicazione e il contesto avrebbero potuto lasciar pensare a un ulteriore esempio di modernismo ricco di ostentazione, l’intervento di Cho (pur rispettando quel mood fortemente minimal che è la cifra stilistica
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in un contesto altamente tecnologico. Ed ecco come è possibile inserire un parquet in un contesto ipermoderno, dominato da una cucina Bulthaup e da rivestimenti ed elementi di arredobagno Boffi, forse le aziende più caratterizzanti di una tendenza minimal.
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Rovere francese
L’architetto si è affidato alla storicità del rovere francese della collezione Héritage Filigrana di ATELIER Listone Giordano. Alle sempre diverse venature di questa essenza, modellate dalla natura, si aggiungono di volta in volta specifici trattamenti artigianali manuali che trasformano la superficie di ogni singola lista in un pezzo unico, rendendola differente da tutte le altre. In questo modo, un pavimento in legno di rovere può raccogliere e raccontare una storia di tradizione e personalità, rilanciata dall’utilizzo di materie prime certificate. Con la variante Héritage Filigrana, infatti, si riscoprono i saperi della lavorazione artigianale, della sua cromaticità, esaltata da trattamenti termici del tutto privi di coloranti o sostanze chimiche, che donano al legno tonalità capaci di inserirsi in ambienti super minimalisti come nell’esempio che proponiamo in questo servizio. Superfici che vengono piallate tavola per tavola, con tecniche antiche che impiegano oli e pigmenti vegetali, dunque ecologici ed ecocompatibili. In questo caso, la scelta della colorazione Ostuni 1506, evidenzia la ricerca di toni tenui, quasi spazzolati che si sposano con la variante Filigrana che consiste proprio in un trattamento soft della superficie. ■
©Stefano Pasqualetti
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RINGRAZIAMENTI Ringraziamo lo store Listone Giordano di New York per aver coordinato il progetto.
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Ambiente IN STILE
industriale La finitura taglio sega dei pavimenti impreziosisce le tavole di questa ristrutturazione, donando un “effetto vissuto” di grande autenticità a cura di Silvia Martellosio
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effetto taglio sega è una lavorazione importante che dona al legno quell’aspetto “vissuto”, perfetto per un ambiente in stile industriale. Consiste in piccoli tagli perpendicolari alla tavola che ricordano quelli irregolari prodotti dalle vecchie seghe usate dai falegnami. L’effetto visivo rimanda quindi ai parquet antichi lavorati a mano, donando all’ambiente un’impronta tradizionale che mette in risalto
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gli arredamenti più moderni. L’effetto piú interessante però è quello tattile: le irregolarità originate dai tagli trasversali e il calore naturale del legno esortano a camminare a piedi nudi e godere pienamente dell’essenza legnosa. La pulizia di un parquet con trattamento effetto sega deve essere svolta con una aspirapolvere in modo da asportare tutti i residui che si possono depositare nelle incisioni del legno; successivamente deve essere completata con un panno umido e i relativi prodotti di pulizia.
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Toccare con mano
Questa particolare lavorazione ha riscosso molto successo nell’ultimo periodo, tanto da essere utilizzata per la ristrutturazione di questo appartamento situato a Maccarese, in provincia di Roma. Per questa casa rurale, risalente al ventennio fascista, il cliente ha deciso di utilizzare il Rovere Rusticone verniciato Saint Tropez di CP Parquet in tutta la casa, inclusi bagno e cucina. La posa è stata realizzata dalla squadra di tecnici specializzati di Cizeta Parquet. ■
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“IL TAGLIO SEGA RICHIAMA LE INCISIONI LASCIATE SULLE TAVOLE DAI DENTI DELLE SEGHE UTILIZZATE NELLE FALEGNAMERIE DI UN TEMPO”
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CIZETA PARQUET
Cizeta Parquet nasce nel 1993 quando Alessandro Cirulli decise di dedicare tutta la sua esperienza e passione nel settore dei pavimenti in legno. Pochi anni dopo, più precisamente nel 2002, l’entrata in società di Antonio Zilli segnò un incredibile cambiamento per l’azienda: finalmente venne inaugurato il primo showroom di Cizeta Parquet ai Castelli romani a Grottaferrata.
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Parquet:
UNA PROPOSTA sempre attuale di Claudio Moltani
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ssediato dagli innumerevoli effetti “wood” che provengono dal settore dei rivestimenti ceramici (con risultati che, grazie alla stampa digitale, sono davvero sorprendenti a livello di definizione d’immagine), il caro vecchio parquet ha ancora una sua ragione d’essere? A nostro parere, assolutamente sì! Sfogliando questo numero della rivista, avrete visto subito (nell’articolo dedicato all’appartamento newyorchese) un esempio di come il pavimento
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ligneo possa interpretare e rilanciare anche la più sfrenata tendenza minimal, scacciando le suggestioni materiche del gres porcellanato, del marmo (attenzione: sono materiali in crescita nel mondo degli interior designer) o delle pietre sinterizzate. Dunque, in queste pagine, vogliamo far conoscere questa capacità del parquet: cioè essere in grado di reggere la concorrenza di altri materiali e rilanciare tendenze, rimanendo, però, sempre fedele a se stesso. Magari, osando un pò di più, anche a livello di comunicazione.
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Effetto wood (ma è solo effetto) Sarebbe stato troppo facile proporre, come provocazione, un effetto wood proveniente dal mondo del gres porcellanato. Abbiamo pertanto scelto la linea Grace Bay di Gerflor. Non si tratta di un semplice effetto parquet, ma del recupero di pannelli in legno bruciato, verniciati di bianco e successivamente esposti alle intemperie, fino alla parziale decomposizione. Il progetto congela questo momento lasciando la vernice ancora visibile, ma spesso assente, con vuoti che fanno intravedere il legno bruciato sottostante attraverso fessure craquelé. www.gerflor.it
A questo proposito, vi segnaliamo due provocazioni: la prima, proveniente dal vinilico; la seconda recentemente premiata dall’ADI Design Index 2019, libro che raccoglie i prodotti, le tecnologie e i progetti dai quali, l’anno prossimo, usciranno i vincitori del Compasso d’Oro, il massimo premio al design del nostro Paese, dove – purtroppo – non vi è nemmeno un accenno al parquet!
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Il legno che suona la famiglia ha concesso al sound artist Federico Ortica di trasformare il bosco in un originale palcoscenico per un’inedita installazione sonora multisensoriale. Gli alberi sono delle antenne, dei ricettori sensibilissimi che captano variazioni dell’ambiente circostante come, per esempio: percentuale di umidità, acqua, temperatura, stagione dell’anno; tutti fattori che influiscono sul suono. La foresta è così diventata lo spazio sonoro con cui creare una touch experience, dove la disposizione irregolare degli alberi messi in risonanza crea un ambiente sonoro tridimensionale. L’approccio crea un soundscape originale, perché permette non solo di ascoltare, ma di toccare con mano la sorgente sonora, entrando in contatto con la parte primordiale del suono: la vibrazione. A questo, BCPT Associati ha aggiunto un sistema di mapping tipografico visivo capace di restituire visivamente in maniera interattiva i suoni e le frequenze trasmesse dalle piante. Ne è nato un video di 60’’ che restituisce con suoni e immagini questo affascinante progetto. www.listonegiordano.com
Per la prima volta ADI premia con l’ADI Design Index per l’innovazione una foresta. Si tratta del progetto Resonating Trees, ideato dallo studio BCPT Associati, che vede protagonista la foresta di Piegaro (Umbria) di proprietà della famiglia Margaritelli. Tutto è iniziato quando BCPT Associati ha presentato la candidatura del Resonating tree all’ADI quale primo esempio di indagine sul rapporto tra genio e natura all’interno del format di comunicazione Natural Genius che vedrà protagoniste, nei prossimi anni, differenti figure in differenti discipline. Per primo Andrea Margaritelli, ha colto – come già in passato – la sfida proposta da Marco Tortoioli di ripensare completamente a come comunicare i valori di un brand come Listone Giordano. Ovvero, di spostare sul piano multidisciplinare lo storytelling del marchio, coinvolgendo figure trasversali che possano essere interpreti, con il loro lavoro, del rapporto tra genio e natura. Due parole che contraddistinguono sin dalle origini la storia imprenditoriale della famiglia Margaritelli. In questo contesto non poteva certo mancare questa oasi verde a Città della Pieve, dove
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Cosa c’è sotto Finitura con ioni di argento Dalla ricerca sui materiali, sui colori e sulle vernici è nata da CP Parquet una nuova finitura protettiva arricchita con ioni di argento. Quando un microrganismo entra in contatto con la superficie del legno protetta da questa speciale vernice, gli ioni d’argento si attivano e azzerano la carica batterica. Studi di laboratorio dimostrano la sua reale efficacia nell’abbattere naturalmente la presenza di batteri, sempre più diffusi anche negli ambienti
domestici. La speciale vernice trasparente e igienizzante mantiene inalterata la bellezza originale del pavimento in legno, proteggendo il parquet senza modificare colore e aspetto naturale. La sua efficacia è permanente finché lo strato della vernice, che contiene gli ioni di argento, non viene rimosso. La quotidiana pulizia del parquet, quindi, non altera assolutamente l’effetto igienizzante. www.cpparquet.it
Olio che rigenera
La pavimentazione in parquet è pregiata, ma anche delicata. Per la natura stessa del legno con il quale è costruito, per le caratteristiche peculiari del suo utilizzo e per l’effetto che si vuole avere e mantenere nel tempo, il legno per parquet ha bisogno di trattamenti e cure particolari. Occorre, infatti, proteggerlo da urti, graffi e macchie in modo da prevenire la rovina della vernice, degli olii e delle cere protettive. Importante è anche assicurare una corretta pulizia della superficie, oltre che un buon mantenimento, altrimenti si dovrà tentare di “riparare” attraverso la levigatura, processo più invasivo e costoso da sostenere. Per evitare queste e altre problematiche, potrebbe essere interessante utilizzare Fila Parquet Nature, un olio rigenerante di manutenzione, che non solo pulisce e protegge i pavimenti in legno trattati a olio, ma regala al parquet un particolare effetto satinato. www.filasolutions.com
Arredare con il battiscopa La gamma di battiscopa Progress Profiles offre soluzioni tradizionali e innovative per applicazioni in locali pubblici e privati. Realizzati in diversi materiali – come l’alluminio anodizzato, l’acciaio inox e la resina vinilica espansa o atossic – i modelli non sono solamente funzionali, ma contribuiscono a valorizzare le pavimentazioni. Fra le novità troviamo i battiscopa filomuro (Proskirting Channel, Proskirting Flat, Proskirting INS e Proskirting LINE), con linee estetiche pure e minimal, i tradizionali battiscopa, dotati anche di passacavi per cavi elettrici a bassa tensione, i battiscopa con sguscia concava per una migliore pulizia e igiene, battiscopa adesivi, per una posa facile e veloce, e battiscopa con altezze variabili da 40 a 150 mm. In una categoria a parte rientra invece il battiscopa Proskirting GILED, brevettato con la collaborazione dell’architetto Gilberto Toneguzzi, dotato di un sistema di illuminazione LED integrato, soluzione che può essere utilizzata sia come battiscopa
tradizionale che posizionata lungo i perimetri sotto il solaio. Oltre alla forma e al modello, il battiscopa può essere personalizzato nella finitura desiderata grazie a uno speciale macchinario che consente di riprodurre qualsiasi immagine (solo per grandi lotti di produzione), tonalità di colore o nuance del legno. La gamma di tonalità effetto-legno, infatti, comprende oltre 80 varianti, a scelta tra faggio scuro e rovere Aspen al mogano, al ciliegio scuro o chiaro. www.progressprofiles.com
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Il prodotto Il parquet silenzioso Quando si respirano 10/20 metri cubi della stessa aria, le esalazioni chimiche che arrivano da pavimentazioni non certificate possono essere nocive, specie per i più piccoli. Un problema che Bauwerk risolve alla radice con le sue proposte. Realizzati esclusivamente con legname europeo certificato e trattati solo con prodotti ecologici, i parquet Bauwerk sono conformi ai severi standard di Minergie-ECO®. Grandi promotori del parquet a 2 strati, gli specialisti Bauwerk hanno ideato un sistema che resiste a umidità e variazioni di temperatura. Il legno nobile è supportato da una base in abete o HDF (certificato EC1) che assicura maggiore stabilità alla pavimentazione, proteggendola dal rischio “imbarcamento” o fessurazioni, e garantendo una trasmittanza termica doppia rispetto a qualsiasi altra pavimentazione in legno. Una pavimentazione sana dunque, ma anche resistente e silenziosa grazie al brevetto Silente Bauwerk. Un sistema di posa in grado di ridurre fino al 70% il rumore da calpestio. www.bauwerk-parkett.com
Sistema di rivestimenti per interni Déco fa il suo ingresso nel mondo indoor con il sistema di rivestimenti Clap!, dedicato esclusivamente agli interni. Clap!, infatti, è realizzato in SPC (Stone Polymer Composite), prodotto che grazie all’introduzione di una componente di polvere di minerali all’interno del proprio compound, conferisce robustezza e prestazioni superiori rispetto alla generazione dell’LVT tradizionale. La componente di pietra presente nel composto lo rende un prodotto unico, capace di ottenere prestazioni oltre il 300% superiori rispetto al comune LVT. Déco è così in grado di offrire un materiale con alte prestazioni: durata, eccellente stabilità, spessore limitato, resistenza all’usura, assorbimento rumori di calpestio, robustezza, immediata installazione e manutenzione, nonché un livello di tolleranza superiore in caso di posa su superfici non perfettamente livellate e complanari. L’evoluzione prosegue con il sistema di posa a incastro U-click che assicura resistenza, velocità di
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installazione, la quasi completa assenza di fughe e la totale impermeabilità. Clap! si racconta anche attraverso le finiture, il linguaggio dei materiali dai quali trae ispirazione, evocazioni naturali e contemporanee con la massima cura del dettaglio. Una ricercatezza estetica e un ventaglio di possibilità che aprono a varie prospettive di progettazione: diverse texture (8 doghe e 2 piastrelle) e formati per una collezione completa dallo stile inconfondibile. In linea con la filosofia Déco, questo rivestimento è eco-sostenibile essendo composto al 100% da materiali riciclabili. www.decodecking.it
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Classico e versatile
La collezione TRIS di Unikolegno garantisce la possibilità di giocare con il legno e con le sue forme per trovare la propria personale interpretazione del parquet e trasformare così i propri desideri in realtà. Tre larghezze da combinare a piacere, alternando nel pavimento in legno la disposizione delle tavole da 90, 110 e 135 mm al fine di ottenere un ricercato e dinamico effetto di posa. Disponibile in molteplici specie legnose, si tratta di una collezione originale nella sua classicità, ma soprattutto versatile. Un evergreen che non stanca mai e dona eleganza e fascino a tutti gli ambienti. www.unikolegno.it
Parquet inciso Dall’incontro tra Listone Giordano e Inkiostro Bianco Lab, il laboratorio creativo dell’omonima azienda famosa per le sue carte da parati artigianali e su misura, nasce Undici, un esempio di sperimentazione lignea dove il parquet viene inciso con una tecnica laser ideata dall’azienda di Sassuolo. Intagli, incavature indelebili che entrano così nella materia per estrarne una nuova essenza. Il legno diventa un bassorilievo a pavimento che trae la propria forza dal lavoro artigianale e dalla cura del dettaglio, marchio di fabbrica di Listone Giordano. Il decoro scivola dalla parete e si posa sulla superficie orizzontale con una lavorazione che reinventa l’arredamento fondendo arte e design. Il Rovere detta legge con dimensioni di 140x1200 mm e uno spessore di 12 mm. www.listonegiordano.com
Design geometrico Una trama geometrica che trasforma il pavimento in un palcoscenico dinamico e multisfaccettato. È questo l’effetto del formato Esagono della collezione Signature di Woodco. Un disegno che viene valorizzato dalla maestria degli artigiani che, in collaborazione con i designer di interni, danno vita a superfici caratterizzate non solo dall’alta qualità delle essenze, ma anche dalla bellezza delle colorazioni e dalla maestria delle lavorazioni. Nella foto, il parquet Rovere Creta della collezione Signature di Woodco nel formato Esagono (231x200 mm), con superficie spazzolata e rifinita con vernice opaca. www.woodco.it
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Speciale DECKING
Speciale
TRE STRATI Il parquet prefinito a tre strati è un pavimento di pregevole connotazione estetica, rappresentata dalle notevoli dimensioni dei listoni, che possono raggiungere i 20 cm di larghezza e i 3 metri di lunghezza. Adatto a ogni tipo di ambiente, è presente in molteplici finiture e può essere applicato, oltre che con la tecnica tradizionale dell’incollaggio, anche con la tecnica galleggiante o flottante su materassino
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Speciale TRE STRATI
Elementi a tre strati, per pavimentazioni a base legno La soluzione a tre strati è costituita da una prima lamella di legno nobile in superficie, da uno strato di stabilizzazione centrale e da uno strato finale di controbilanciatura che sarà a contatto con il massetto
permette il bilanciamento delle tensioni delle fibre lignee, consentendo l’equilibrio dimensionale e volumetrico dell’elemento ligneo. Questo perché lo strato superiore di legno massiccio nobile (mai inferiore a 2,5 mm, come da norma UNI EN 13576) è reso stabile dall’inserto centrale, costituito da un pannello a base legno (multistrato o listellare o segato) e dal sottostante strato che funge da controbilanciante, realizzato o con la medesima specie legnosa nobile dello strato di calpestio – ma di minore qualità – o con un pannello a base legno, oppure con uno strato di legno segato. Una vera rivoluzione nel campo delle pavimentazioni a base legno che permette, in virtù del sottostante supporto tecnologico (inserto centrale + controbilanciante), di ottenere un elemento di posa di piccolo, medio o grande formato e, al tempo stesso, flessibile e indeformabile, segnando una nuova era per il comparto delle pavimentazioni di legno.
di Domenico Adelizzi
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l legno da moltissimi secoli è utilizzato per pavimentare le abitazioni, ma tale uso – per quanto tradizionale – non è immune da inconvenienti dovuti ai comuni movimenti che il legno massiccio naturale ha per effetto dei cambiamenti dell’umidità ambientale. È noto che il legno naturale è anisotropo, ossia non ha struttura e comportamento omogeneo in ogni direzione. Per questa sua natura, secondo l’orientamento delle fibre, presenta caratteristiche estetiche e di resistenze variabili. Grazie alla tecnica della compensazione delle tensioni, il legno ritrova la propria stabilità negli elementi multistrato. Incollando tre o più strati a base legno disposti a fibre incrociate dal semplice legno naturale si ottiene un manufatto di alta tecnologia con sorprendenti prestazioni estetiche e strutturali. Il segreto di questa originale tecnica di stratificazione PROFESSIONAL
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Tecniche di posa e proprietà
Gli elementi a tre strati, che possono essere posati sia con la tecnica dell’incollaggio o flottante, possiedono proprietà del tutto innovative. Infatti, oltre a risolvere il problema della stabilità – grazie alla presenza di precisi e micrometrici incastri sui fianchi e sulle teste – il vincolo solidale tra gli elementi viene assicurato facilitando la perfetta planarità del pavimento, fondamentale per gli elementi da posare con la tecnica flottante. Grazie all’articolata struttura e alla finitura spesso realizzata in azienda, il pavimento ligneo non richiede levigature e lo spessore dello strato di legno pregiato (di solito compreso tra 3-5 mm) è interamente utilizzabile. Inoltre, i precisi incastri dell’inserto centrale assicurano l’indeformabilità 24
Speciale TRE STRATI
della sezione e compensano perfettamente le inevitabili sollecitazioni cui è sottoposto lo strato superiore. Tutto ciò si traduce in equilibrio e grande stabilità dell’elemento e, dunque, del parquet realizzato. Altra particolarità sono le incisioni (fresate) che spesso vengono realizzate sulla controfaccia di bilanciatura che si appoggia al massetto. Queste, soprattutto nel caso di parquet incollato, garantiscono la flessibilità dell’elemento stratificato e permettono di compensare le eventuali piccole irregolarità di planarità presenti sulla superficie del sottofondo. Fin dal primo istante gli incastri consentono anche di realizzare una superficie monolitica e perfettamente planare, ossia un vero e proprio tappeto di legno pronto all’uso. Nel caso in cui si volessero mettere in risalto i contorni dell’elemento, il risultato è garantito dalla realiz-
“UN ELEMENTO LIGNEO A TRE STRATI È IL PERFETTO BINOMIO TRA NATURALITÀ DEL LEGNO, INGEGNERIZZAZIONE DI PRODOTTO E SODDISFACIMENTO DELLE FUNZIONI CUI È CHIAMATO A RISPONDERE” zazione di bisellature e micro-bisellature. Le proprietà strutturali dello strato centrale e del controbilanciante riducono al minimo le deformazioni indotte dalle variazioni del clima, accrescono la stabilità e incrementano la conservazione nel tempo di stabilità e planarità. Nell’arco di vita del parquet, gli interventi di levigatura sono limitati ed eseguibili solo se si vogliono eliminare i segni della naturale usura della superficie: non è un azzardo affermare che un parquet realizzato con elementi a tre strati rimane funzionale anche dopo diversi decenni.
Vantaggi
durezza e praticità dello strato superiore di pregiate specie legnose alla resistenza dei due strati sottostanti –che permettono una posa facile e veloce – al tempo stesso il parquet multistrato rispetta i ritmi della natura. Infatti, l’alta variabilità della finitura della superficie di calpestio con cera, olio o vernice all’acqua incrementa le già insite e innate proprietà del legno naturale.
Oltre all’indeformabilità, tra gli aspetti che caratterizzano questi elementi stratificati troviamo: • elementi ingegnerizzati già verniciati che aumentando la praticità di installazione riducono i tempi di posa, senza avere in cantiere polvere e cattivi odori dovuti alla stessa posa; • presenza di bisellature sugli spigoli che permettono di incrementare l’effetto visivo del contorno di ogni elemento ligneo piuttosto che l’effetto biliardo; • utilizzo di specie legnose nobili per incrementare l’estetica della superficie di calpestio, e di pannelli o segati per gli strati compensanti che derivano da legnami duri e forti per garantire struttura e resistenza. Altro vantaggio non secondario è che i singoli elementi che compongono la lista, la doga o il listone a tre strati si ottengono nel rispetto dell’ambiente e delle foreste perché si utilizza legname proveniente da foreste gestite in modo consapevole e con impiego razionale e corretto delle risorse. Da tutto ciò si intuisce che un parquet costituito da elementi a tre strati con controbilanciatura (multistrato) può essere la soluzione più funzionale e moderna per il rivestimento delle pavimentazioni sia residenziali che di spazi commerciali e pubblici. Oltre ad abbinare la bellezza,
Normativa
Qualità, scelte, limiti prestazionali, tolleranze e tutto quello che ancora caratterizza questi manufatti sono compiutamente descritti nella Norma Tecnica Comunitaria UNI EN 13489. Tutto ciò consente la realizzazione di pavimentazioni lignee omogenee per cromaticità del colore, disegno, figura e venature del legno nobile utilizzato per lo strato di calpestio. A ciò, si aggiungono le proprietà che caratterizzano la naturale morfologia e le doti di funzionalità ed estetiche che una pavimentazione di legno realizzata con elementi a tre strati esprime. È palese che si possa garantire un parquet stabile e duraturo nel tempo con tonalità cromatica sempre più intensa.
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Speciale TRE STRATI
ANTICO FILÒ www.anticofilo.it In Antico Filò il pavimento prefinito tre strati è un prodotto qualificato di alto range. Di qualità superiore al tradizionale due strati, l’anima in abete funga da spugna naturale per assorbire l’umidità in eccesso; in caso di mancata umidità, invece, riesce a mantenere la stabilità del pavimento. Da qui l’ottima garanzia di solidità anche nella posa flottante. Il prodotto di punta dell’azienda è senz’altro il modello Maxi, che presenta 82 finiture, suddivise in cinque collezioni: gli Antichi, i Classici, i Destrutturati, le Spine e le Quadrotte. La collezione permette inoltre di scegliere tra sei tipi di lavorazioni diverse che spaziano dal liscio allo spazzolato, dal bombato al dente sega e dal destrutturato al piallato a mano in varie tecniche.
LISA MEROTTO, Amministratrice Qual è l’andamento del mercato del parquet a tre strati? L’andamento del mercato è costantemente in crescita. Si basa soprattutto sulla qualità e la bellezza del prodotto, ma anche sulla possibilità di avere larghezze listone che possono variare dai 100 ai 300 mm in piena sicurezza di posa andando così incontro alle più svariate richieste. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? Proprio per le sue caratteristiche di alta qualità, flessibilità e versatilità, il prodotto permette di incontrare l’attenzione di una clientela attenta ed esigente. Può quindi soddisfare una vasta gamma di bisogni: dalla ristrutturazione al contract oppure dal rustico al moderno, accontentando ogni tipo di richiesta.
BASSANO PARQUET www.bassanoparquet.com
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Dovendo individuare il prodotto di punta all’interno della vasta gamma della Bassano Parquet, composta da decine e decine di finiture, la scelta cade sulla collezione Opera Prima. Esattamente come un’espressione artistica, i prodotti che la compongono esprimono il più alto e prezioso grado di artigianalità. La base è costituita da Rovere dell’est Europa, fornito in maxi-tavola con larghezze fino a 30 cm e lunghezze fino a 3 metri. Per consentire un’incisiva lavorazione a colpi di pialla, lo strato nobile presenta uno spessore di 6 mm. La collezione si compone di sette diverse colorazioni che, ad applicazione avvenuta, vengono esaltate e ammorbidite da un’ultima mano di cera.
OTELLO CERON, Sales Manager Qual è l’andamento del mercato del parquet a tre strati? Il mercato del parquet a tre strati ha da sempre caratterizzato la struttura costruttiva del listone e della tavola di formato importante. Tuttavia, nel corso degli anni, ha lasciato campo alla costruzione basata sulla struttura a due strati, soprattutto con il prevalere dell’offerta di supporto costituita dal multistrato di Betulla fenolico exterior. Rimane comunque una nicchia di mercato piuttosto importante, destinata a mantenere una salda posizione, viste le esigenze di stabilità legate alle dimensioni delle doghe. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? L’adozione del parquet a tre strati riflette vantaggi principalmente di natura tecnica, che si esprimono al meglio in presenza di un terzo strato realizzato nella stessa essenza dello strato nobile superiore. In questo caso, infatti, la lamella inferiore posizionata come contro-bilanciatura ha la funzione di contrastare e annullare le eventuali tensioni della lamella a vista. La stabilità che ne consegue si rivela particolarmente importante in presenza di un tavolato di larghezze importanti, pari o superiori a 30 cm. Altro aspetto significativo è la sua particolare indicazione per la posa flottante, in considerazione della rigidità e consistenza che ne derivano. PROFESSIONAL
Parquet
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Speciale TRE STRATI
BOEN www.boen.com/it-IT/ Spina di pesce Click è un prodotto innovativo che, grazie al sistema di incastro con Click 5G, consente di realizzare pavimenti con disegno a spina di pesce anche con posa flottante. La crescente richiesta di questa tipologia di disegno ha spinto Boen, da sempre in prima linea per quanto concerne la posa flottante dei parquet a tre strati, a studiare e realizzare un incastro a click con battuta dall’alto che permetta di posare dei listoni a spina di pesce senza l’imprescindibile uso della colla. La generosa dimensione dei listoni conferisce all’ambiente un fascino d’altri tempi.
LUIGI GALLO, Responsabile vendite Italia Qual è l’andamento del mercato del parquet a tre strati? Il mercato dei parquet a tre strati è stato molto florido negli ultimi 10/15 anni e costantemente in aumento anche grazie all’offerta e al gradimento di formati sempre più generosi. Plance larghe e lunghe sono state al centro dell’interesse di progettisti e utilizzatori. Attualmente stiamo assistendo a una certa inversione di tendenza a favore di parquet di formati più piccoli e pavimenti a disegno. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? I parquet a tre strati sono molto stabili. Questo tipo di struttura li rende indipendenti dal sottofondo, quindi idonei sia per la posa flottante che incollata. Le condizioni dei massetti (umidità residua e resistenza allo strappo) diventano aspetti marginali, mentre l’utilizzo di tappetini sottopavimento performanti risolve egregiamente tali problemi con costi contenuti e tempi molto rapidi.
FIEMME 3000 www.fiemme3000.it Come tutti i legni di casa Fiemme 3000, Re Bianco è composto da tavole pregiate dalla robusta struttura a tre strati incrociati – realizzate prevalentemente con operazioni manuali – in varie larghezze e lunghezze per sfruttare al massimo la preziosa materia prima e permettere disegni di posa dallo straordinario impatto estetico. Come dimostrato dal CNR Ivalsa, tutti i prodotti Fiemme 3000 sono totalmente esenti da sostanze nocive. Non solo: le emissioni di VOC (Composti Organici Volatili) benefici scientificamente attestate sono in grado di migliorare l’Indoor Air Quality. La durata, la qualità e la bellezza del pavimento sono garantiti e preservati grazie all’esclusivo trattamento biocompatibile Fiemme 3000 Bio Plus.
LUCA DE MARCO, Export manager Qual è l’andamento del mercato del parquet a tre strati? Per Fiemme 3000 è l’unico mercato di riferimento. Dalla nascita della nostra azienda, nel 1993, abbiamo deciso di produrre solo ed esclusivamente plance a tre strati. Proporci sul mercato solamente con questa struttura è stata una scelta coraggiosa e – a distanza di oltre 20 anni – anche azzeccata sia in termini etici che di mercato. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? Il principale è sicuramente quello di poter effettuare una posa salubre del pavimento, l’unica davvero naturale perché evita l’utilizzo di colle. Solitamente, nelle altre tipologie di posa, viene utilizzato 1,5 kg di colla al mq: è una enormità che va a inficiare la naturalità di un pavimento in legno. Per avere un parquet davvero naturale, soprattutto salubre, bisogna posarlo senza utilizzare sostanze tossiche e nocive per l’ambiente e chi lo abita. La struttura a tre strati è l’unica che lo permetta in modo sicuro e adatto a ogni ambiente. 27
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Speciale TRE STRATI
FRIULPARCHET www.friulparchet.it Dopo tanti anni di studi e di progettazione, Friulparchet ha messo in atto e perfezionato la sua produzione di plance con la tecnica a tre strati. Qui, lo strato nobile viene incollato su uno strato intermedio di legno di abete segato a fibratura trasversale o “rigata” e finito nella parte sottostante con uno strato controbilanciante. Grazie alla plasticità dell’abete buona parte delle tensioni vengono annullate, assicurando maggiore sicurezza rispetto alle strutture rigide. Lo scopo è quello di fornire agli elementi un’ottima stabilità dimensionale, facendo in modo che la variazione dimensionale di uno strato possa compensare quella dello strato adiacente. Per la produzione dello strato intermedio è necessario utilizzare un’essenza robusta, ma più morbida, così da sostenere lo strato nobile e ridurre le tensioni. La controbilanciatura, invece, ha il compito di garantire la stabilità dell’elemento e rendere più rigida la plancia, risultando particolarmente idonea anche per la posa flottante. Dato che lo spessore dello strato nobile risulta fondamentale per la vita del parquet, Friulparchet ha deciso di utilizzare 4 mm di spessore nominali (per la normativa basterebbero 2,5 mm).
ELIA BOLZAN, General manager Qual è l’andamento del mercato del parquet a tre strati? Sicuramente il parquet a tre strati viene preferito da un mercato attento e professionale come, per esempio, quello del Nord Europa dove il pavimento riscaldato viene particolarmente utilizzato. Per quanto concerne la richiesta da parte della nostra clientela, abbiamo notato un importante interesse al parquet con tecnica costruttiva a tre strati, dato soprattutto dall’aumento di utilizzo della posa flottante e degli interventi rivolti al mercato delle ristrutturazioni Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? Per quanto concerne la richiesta da parte della nostra clientela abbiamo notato un importante interesse al parquet con tecnica costruttiva a tre strati dato anche dall’aumento di utilizzo della posa flottante e degli interventi rivolti al mercato delle ristrutturazioni.
GAZZOTTI 18 www.gazzotti.it La manualità artigianale trova la sua massima espressione in Life, prodotto di punta di Gazzotti 18. Un parquet capace di dare carattere a ogni ambiente e di impreziosire ogni stile di arredo. La superficie di questo parquet a tre strati è arricchita da nodi con profilo arrotondato, fenditure e soffuse irregolarità, valorizzate dalla lavorazione artigianale. Le irregolarità e le nodosità del legno sono infatti messe in risalto dalle stuccature – in parte a filo e in parte calanti – e dalla morbida piallatura a mano. I tre formati di Life sono inoltre caratterizzati dalla bisellatura sui quattro lati: smussati manualmente, i listelli risultano piacevolmente irregolari. La posa può essere eseguita monolarghezza oppure alternando le tre larghezze (260 mm, 190 mm e la new entry 70 mm) per inventare uno schema personalizzato ed esclusivo.
ANDREA SIGNORETTI, Presidente Qual è l’andamento del mercato del parquet a tre strati? Il parquet a tre strati coinvolge ancora una minore fetta di mercato rispetto a quello a due strati. Esistono prodotti tre strati in ogni segmento di mercato: dall’importazione a basso prezzo fino ai prodotti di alto pregio. Per distinguere i prodotti è importante analizzare la costruzione: nel caso di Life, in particolare, parliamo di uno strato nobile di 4 mm di Rovere controbilanciato con uno stesso spessore di Rovere sulla controfaccia. Certamente, nulla a che vedere con le finte controbilanciature in tranciato di pochi decimi di millimetri che spesso si vedono. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? La scelta di adottare per la linea Life un prodotto tre strati, costruito come sopra descritto, fa riferimento alla necessità di assicurare il massimo della stabilità anche con le grandi dimensioni che il prodotto può presentare. Può essere posato sia flottante che incollato e risponde molto bene alle sollecitazioni termiche degli impianti di riscaldamento a pavimento. PROFESSIONAL
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Speciale TRE STRATI
ITLAS www.itlas.com Assi del Cansiglio è un listone prefinito di grandi dimensioni a tre strati dalla struttura brevettata per pavimenti, controsoffitti e rivestimenti, lavorato in maniera artigianale e trattato con vernici e colle ecologiche a base d’acqua. Lo strato a vista è in legno nobile di faggio italiano della Foresta del Cansiglio, certificata Pefc. Si tratta di un progetto totalmente italiano, dalla materia prima alla produzione. Un prodotto a chilometro zero, in quanto la Foresta del Cansiglio è situata a soli 25 km dalla sede produttiva di Itlas.
ALESSANDRO DI BERNARDO, Responsabile commerciale Qual è l’andamento del mercato del parquet a tre strati? I dati di mercato indicano che il consumatore non sta più guardando con grande favore al pavimento a tre strati. Considerando che la nostra azienda non sta riscontrando questo cambio di tendenza, posso affermare che la crisi sembra circoscritta ai prodotti di importazione e di poca eccellenza. Al pavimento a tre strati, Itlas ha dedicato due linee: Assi del Cansiglio e Tavole del Piave. Entrambe rappresentano una parte sostanziale e significativa del fatturato dell’azienda e sono in costante incremento di vendita, soprattutto all’estero e nella versione grandi formati. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? Tutti i vantaggi sono legati alla qualità dei materiali utilizzati per la sua realizzazione e a come viene progettata la struttura. Le nostre due proposte si avvalgono di una struttura brevettata: il pavimento a tre strati è un prodotto flessibile e stabile anche nei formati molto larghi, con tavole che arrivano ai 38-39 cm di larghezza. Lo strato nobile è di 5 mm, per uno spessore totale di 16 mm. Questo consente al pavimento di essere facilmente utilizzato in presenza di un sistema di riscaldamento a pavimento. Entrambi i prodotti, anche a distanza di molti anni e in condizioni di stress ambientale, riescono a mantenere stabilità, planarità e ad aumentare il proprio appeal estetico.
KÄHRS www.kahrs.com
ROVERE TVETA
La collezione Smaland, regione svedese dove ancora oggi ha sede il Gruppo Kährs, incarna esteticamente le radici storiche del territorio per trasformarle in undici splendidi pavimenti in legno unici, esclusivi e con un carattere forte e rustico, proprio come gli antichi abitanti di questa regione. La collezione Smaland – 100% Made in Sweden – è composta da plance piallate con finitura a olio che ne esaltano appieno la naturalezza della materia prima con la quale sono realizzate: il legno.
MIRKO DE BLASIO, Responsabile commerciale Italia Qual è l’andamento del mercato del parquet a tre strati? Durante questi primi nove mesi del 2019, l’andamento del mercato dei pavimenti in legno a tre strati in Italia è pressoché stabile rispetto all’anno precedente. Al momento, salvo sorprese, non sono attese variazioni importanti dell’attuale trend. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? Nel caso dei pavimenti in legno prefiniti a tre strati Kährs, quindi con aggancio a secco tra tavola e tavola, è possibile la posa (flottante) senza l’utilizzo di collanti. Altre caratteristiche importanti di questi pavimenti sono la maggiore stabilità, le dimensioni di tavola realizzabili e il fatto di poter essere posati sia flottanti che incollati.
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Speciale TRE STRATI
LIGNUM VENETIA www.lignumvenetia.com Particolarmente ricercato dagli amanti dell’esclusività e del lusso, il Rovere di palude è ottenuto dalla lavorazione di tronchi rimasti sommersi, a volte per migliaia di anni, e resi unici da reazioni chimiche che li hanno preservati e ne hanno trasformato durezza e colore. Il Rovere fossile presenta una colorazione naturale intensa: dai toni morbidi e caldi del miele di castagno a un nero naturale che ricorda l’Ebano, a volte impreziosito da venature platino e rubino. Un prodotto di nicchia che siamo fieri di proporre a catalogo, grazie alla pluridecennale esperienza nel settore della ricerca del legno.
DANIELA ROSA GOBBO, co-titolare Qual è l’andamento del mercato del parquet a tre strati? Per quanto ci riguarda dobbiamo differenziare il mercato nazionale da quello estero. In Italia, per una specifica fascia di acquirenti, la richiesta del tre strati è stabile, mentre si contrae nella fascia diffusion a favore del due strati. Contraria l’esperienza sui mercati esteri: chi acquista Made in Italy vuole un tre strati artigianale e di qualità. Cercano il massello con la stabilità degli strati e le nostre soluzioni cartella nobile + abete rigatino + controplacco in essenza sono la scelta più apprezzata. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? A patto che si parli di tre strati reali e non di soluzioni con controplacco in derullato, un tre strati garantisce grande stabilità anche con grandi dimensioni, con posa flottante o su riscaldamento a pavimento, soprattutto grazie alla particolare fresatura dell’anima centrale che utilizziamo. Inoltre, prevede un utilizzo di colle molto inferiore rispetto al due strati.
PAR-KY ITALIA www.par-kyitaliasrl.it Par-Ky rappresenta l’anello di congiunzione tra laminati e parquet. Racchiude in sé tutti i pregi di entrambi, escludendone i maggiori difetti. Si compone di un tranciato di vero legno impregnato da una resina che lo fa aderire al supporto in HDF, rendendolo circa 80 volte più duro del legno normale. Il pavimento viene verniciato con otto mani di Diamond System, vernice per il legno estremamente resistente a graffi e usura che permetterà al prodotto, a partire dal 2020, di raggiungere la Classe 33/AC5. Sul retro, infine, viene accoppiato un altro strato di legno di bilanciatura e in alcune serie anche il materassino in sughero naturale.
PAOLO NOSENZO, CEO Qual è l’andamento del mercato del parquet a tre strati? Par-ky ha una gamma che – partendo dallo storico prodotto con 0,6 mm di legno fino alle plance con 3,2 mm o 5 mm – abbraccia tutti gli impieghi possibili. Questa versatilità, unita all’estrema affidabilità e costanza di qualità e tonalità, ci permette di rispondere alle crescenti richieste del mercato dei grandi contract in ambito hotellerie, terziario e catene di negozi e banche. Possiamo vantare le certificazioni Leeds e Floor Score per progetti di primo piano. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? Partiamo dalla posa flottante che libera i posatori da diverse problematiche, anche di natura ambientale essendo ecosostenibile al 100%, e velocizza l’installazione. È perfetto, inoltre, su riscaldamenti radianti. L’eccezionale resistenza a graffi e urti consente un uso sereno della propria pavimentazione in qualsiasi ambito. Inoltre, non si dilata in caso di infiltrazioni, cosa molto gradita in ambito hotellerie o commerciale, dove il “locale chiuso per restauro” equivale a mancati incassi. Con il programma Custom Made possiamo creare un prodotto esclusivo per ciascun progetto, colorato o in essenza, con oltre 150 essenze a disposizione. PROFESSIONAL
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Speciale TRE STRATI
STEMAU www.stemausrl.it Il Parquet Flottante tre strati è confortevole, caldo, elegante e di tendenza. Si posa velocemente e senza collanti, con o senza incastro a click. Inoltre, è fonoassorbente e termoisolante. La finitura, a scelta del cliente e certificata dal Catas, può essere 6 UV oppure a olio. È possibile applicare anche diversi trattamenti: spazzolatura, piallatura, seghettatura etc. Per la sua facilità di posa e per il formato di dimensioni maxi, il Flottante tre strati è consigliato per pavimentare ogni tipo di ambiente soggetto a medio calpestio, come abitazioni e uffici.
STEFANO MARANCO, Direttore marketing Qual è l’andamento del mercato del parquet a tre strati? Il mercato è sempre più in evoluzione e richiede prodotti con tagli, lavorazioni e verniciature sempre più precise. La nostra collezione, già ricca, viene aggiornata ogni semestre per rispondere a un mercato sempre più esigente. Ecco perché i nostri prodotti di origine Italiana sono verniciati, selezionati, controllati e imballati esclusivamente nei nostri stabilimenti. Il vero 100% Made in Italy. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? La richiesta degli stratificati a tre strati è sempre più pressante perché il prodotto si presta a ogni tipo di costruzione e ristrutturazione. È inoltre adatto a essere installato su riscaldamento a pavimento. Il prodotto ha tempi di posa veloci e riscontri immediati per la completa soddisfazione del cliente finale che può, tra le altre cose, scegliere la finitura che preferisce.
WOODCO www.woodco.it Signature è la collezione di parquet firmata Woodco che mescola tecniche e strumenti antichi con le più moderne tecnologie. Risorsa preziosa per tutti i designer d’interni, Signature si caratterizza non solo per l’alta qualità delle essenze, ma anche per la bellezza delle colorazioni e la maestria delle lavorazioni. Tra le numerose proposte, la collezione include anche sei parquet in Noce, le cui tonalità intense e suggestive restituiscono pavimenti vibranti e ricchi di personalità. Proposti in tavole a tre strati di grandi dimensioni (1200/20200 x 160/190 x 15 mm) con controbilanciatura in derullato di abete, i parquet in Noce Signature sono un’alternativa da tenere in considerazione per tutti coloro che amano distinguersi.
GIAN LUCA VIALARDI, Direttore generale Qual è l’andamento del mercato del parquet a tre strati? Dopo la presentazione delle nuove collezioni Dream e Signature, il mercato del parquet a tre strati per noi è in crescita. Il successo di questo formato è probabilmente dovuto non solo alla creazione di proposte centrate rispetto alle esigenze estetiche della clientela, ma anche alla sempre maggiore necessità di trovare soluzioni che siano da un lato adatte a rivestire pavimenti preesistenti e dall’altro facilmente ripristinabili in caso di danni accidentali. Quali sono i vantaggi legati all’adozione di questo tipo di parquet? Le tavole a tre strati possono raggiungere dimensioni elevate e possono essere posate sia incollate che flottanti. Sono idonee anche per la posa su massetti riscaldati. La posa flottante viene solitamente preferita in caso di ristrutturazione, perché permette di rivestire le pavimentazioni esistenti senza ulteriori lavori di smantellamento. Gli incastri a click facilitano infine le operazioni di riparazione e ripristino, consentendo di intervenire sulle singole doghe e non su tutta la superficie posata. 31
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LA CARTA AMA GLI ALBERI 1.500 campi da calcio al giorno. Così tanto crescono le foreste europee. Quelle da cui si ottiene il legno per fare la carta. Questa è una notizia, vera.
Scopri le notizie vere sulla carta www.naturalmenteioamolacarta.it Fonte: FAO, 2005 - 2015 Foreste europee: 28 Paesi dell’Unione europea + Norvegia e Svizzera
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SPECIAL ISSUE: DOMOTEX 2020
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Contents YEAR 13 • N° 2 • 2019
Parquet DOMOTEX 2020 Credit:
Deutsche Messe 1 26/01/18 15:15 Pagina 1 PUBB CARVER GENERAL PP 175x247 20180126.qxp_Layout
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For the care of parquet
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Craftsmanship Made in Italy
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Wood sanding machine with planetary head
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For the laying and finishing of parquet
CARVER Installation, finishing and maintenance products for wood floors and for interior and exterior woodworks
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The new frontier of singledisc orbital machines
CARVER
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III S.r.l Via Giovanni XXIII, 36 - 20090 RODANO (MI) ITALY - Tel +39 02 95 00 171 - Fax +39 02 95 320 921 www.carver.it - carver@carver.it
Special Issue DOMOTEX 2020
For the care of PARQUET Careline The wooden floor thought as “a delicate furniture�, it managed over the years to overturn such thoughts and become the object desired by all for walkable floors in every room. From residential to commercial and large communities the wooden floor has been accepted and won every challenge, even the seemingly impossibles: 1. possibility of laying wooden floors even in extreme conditions; 2. ability to lay traditional and prefinished large floors; 3. high-performance surface treatments with high resistances; 4. specific maintenance treatments for each wooden floor finish. Thanks to more than 50 years experience in chemistry for wooden floors, Chimiver has create Careline: a complete range of professional products developed for the care and maintenance of lacquered and oiled wooden floors.
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Special Issue DOMOTEX 2020
Ecofill Tech Ecofill Tech is a solvent-free single-component water-based acrylic filler which, mixed with the dust produced by sanding is used to smooth the wooden floor. Ecofill Tech, thanks to its high viscosity, has excellent filling power allowing a quick sanding of the floor without shrinkings. It can contribute to the achievement of QI Credit 4.1 according to the parameters of the GEV dated 3 March 2009, because it meets the certification LEED protocol (Leadership in Energy and Environmental Design). Excellent filling power • Extremely easy to sand • Mix of tenacity and elasticity • Fast drying • Odourless. Certificates: EC1 Plus.
OSCAR PANSERI, CEO
How is the market doing? What are your prospects for 2020?
Company profile
Today our business focus is on a global worldwide scale we export the 40% of our product. In 2019 the global GDP is between 3% and 3,5% and 2020 is expected to be on same rates. Last year our turnover increase has been of +7%. I am sure that by pushing on those markets where the GDP is foreseen to have the highest growth, our figures will rise on same levels. Target markets are China and India where we already work with some key partners, we desire to strengthen further our cooperation in China and India.
Chimiver was founded in 1965. It was a small laboratory producing coatings for wood and wooden floors. Chimiver since 50 years puts into his work vitality, strength and passion, studying products with very low environmental impact. Today Chimiver has become the undisputed market leader in Italy in the sector of products for gluing, treating and maintaining wooden floors. www.chimiver.com
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Special Issue DOMOTEX 2020
ASSI DEL CANSIGLIO. FAGGIO RINASCIMENTO
Craftsmanship MADE in ITALY Assi del Cansiglio Assi del Cansiglio is a large prefinished three-layer planking, ideal for floors, dropped ceilings and cladding, handmade with artisan techniques and treated with eco-friendly water-based varnish and adhesive. The exposed layer is in noble beech wood from the Cansiglio Forest, which is PEFC certified. This is a totally Italian project, from raw material to production. It is a locally sourced product, because the Cansiglio Forest is located only 25 kilometres away from the production plants of Itlas, which has strongly wanted this project, a very ambitious entrepreneurial challenge born from a synergy between a private company and the public body which supervises the Veneto forests.
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ASSI DEL CANSIGLIO. FAGGIO LA FENICE
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Special Issue DOMOTEX 2020
IGC. QUADROTTA MODELLO 227 ROVERE VENEZIANO
IGC. SPINA UNGHERESE ROVERE CITY
I Grandi Classici Behind every project with I Grandi Classici there is the Itlas love of wood. In particular, there are knowledge, ability, craftsmanship, commitment and dedication to a daily job performed by highly specialised artisans. Studies and design, manual skills and experience bring to life floors whose beauty is there for all to see; outstanding floors that exude the scent of wood and life take into the world an exclusive product labelled Made in Italy. Compositions are inspired by classical styles embellished with marquetry, involving unique materials and ancient and modern patterns in a project that re-visits the past to make every house exclusive.
PATRIZIO DEI TOS, Amministratore Itlas
How is the market doing? What are your prospects for 2020?
Company profile Born at the start of the Eighties, today Itlas is the leading Italian company in the production of prefinished two and three-layer wood floors. Led by Patrizio dei Tos, the company has its legal and productive headquarters in Cordignano, in the Treviso province, and has based its business on attention for the environment, starting from researching a raw material which is rigidly controlled: the wood used comes from controlled forests which are managed in a correct and responsible way. www.itlas.com
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As far as our company is concerned, my forecast for 2020 are strictly connected to what we have done during 2019. We have worked hard on foreign markets, both to increase our presence where we already are and to enter new ones. On the Italian side, our company is committed to maintain the sales volumes we have already reached up to now. We therefore hope for a favourable trend in export, even in two figures.
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Special Issue DOMOTEX 2020
Wood sanding MACHINE with planetary head Klindex was founded in 1988 with the plan to launch a new system for grinding and polishing floors. In a short time the new Klindex system for marble polishing has become popular all over the world. After a few years, the company launches another innovative machine for polishing wooden floors. Even this machine quickly achieve the most important international markets. Finally, Klindex develops large-sized machines for “floor preparation” and for polishing concrete surface. Now the Klindex machines as well as its “floor polishing systems” are recognized to be the best the world market can offer. Customers all over the world continually attend the floor polishing courses that Klindex offers every week to learn the best way to polish floors. In the meantime the company still continue in research in order to be always one of the best player in the market of grinding and polishing surface. www.klindex.it
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Special Issue DOMOTEX 2020
Timba Professional wood sanding machine with planetary head TIMBA can do – on any type of wood floor – jobs that traditionally are made with three different machines: • it smoothes like a traditional belt sanding machine; • it finishes the floor like a mono-brush; • it sands up to the skirting borders of the walls like a edge machine. With TIMBA an unrivaled floor planarity can be achieved thanks to its planetary system. The 360° multi-directional wheels allow to move the machine in any direction even very close along the border. Work is faster and cost efficient. It is easy to use and doesn’t need special training like the belt sanding machines. Free of dust thanks to the improved vacuum system.
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Special Issue DOMOTEX 2020
CASINĂ’ DI SANREMO. LAYING AND PAINTING OF PARQUET IN A FIN DE SIĂˆCLE ATMOSPHERE
For the laying and FINISHING of parquet Founded in 1937 in Milan, Mapei has now reached the 82 year milestone with 89 subsidiary companies and 83 production facilities in 36 different countries in all five continents. The foundations for the success of the company are specialization in the world of building by offering certified products and systems to meet the requirements of clients and market demand; internationalization to be more in tune with local needs and reduce transport costs to a minimum; Research and Development which receives the most support from the Company and the highest number of new employees. www.mapei.com
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Special Issue DOMOTEX 2020
Ultracoat Ultracoat is a water-based system which offer high or extremely high protection for parquet. The products in the Ultracoat range have been specially formulated so that highly-protective systems for parquet may be easily and quickly applied, to protect even those floors which are subject to a high level of pedestrian traffic.
ANGELO GIANGIULIO, PRODUCT MANAGER WOODEN FLOORING MAPEI
How is the market doing? What are your prospects for 2020? In Italy, 2019 was a fluctuating year but it will close positively, while on the main European markets we ran very well. It is difficult to predict 2020, there are too many different situations and, even assuming that business will have a positive conclusion, it is very difficult to estimate the length of time it will take.
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Special Issue DOMOTEX 2020
The new frontier of SINGLE-DISC orbital machines TMB was founded in Codogno (Lodi – Italy) in 1980 as a manufacturer of dry/wet vacuum cleaners and carpet cleaners. The manufacturing site was then relocated to Guardamiglio, also in the province of Lodi. Giancarlo Ruffo, owner of Comac, became interested in the company and acquired it in September 2000. In February 2001, his son – Giampaolo – was appointed to the position of TMB’s General Manager. His task was that of setting clear goals for the company, redefining its mission, strengthening its competitive advantage and widening its product offering. In 2006 the manufacturing plant and the company’s offices were relocated by a few miles to another, larger and more comfortable site in Cerca, still within the Guardamiglio Municipality. Now employing approximately thirty employees, apart from continuing to manufacture professional and industrial single-phase/
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three-phase dry/wet vacuum cleaners, TMB branched out in the car wash sector. The company’s growth meant constantly looking for new markets, developing vertical product ranges that become gradually specialised and targeted to specific client groups. Commercial and professional vacuum cleaners, primarily aimed at cleaning companies, are manufactured leveraging the two main production lines; another department focuses on industrial appliances and “Self” machines for car washes. The company’s main markets are European countries and the USA, but TMB is also gaining ground on the French, German, Scandinavian and Eastern European markets. In September 2011, the company finally relocated to the Ruffo family’s historical manufacturing site in via Ca’ Nova Zampieri in San Giovanni Lupatoto, just outside Verona. www.tmbvacuum.com
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Special Issue DOMOTEX 2020
GIAMPAOLO RUFFO General Manager TMB
How is the market doing? What are your prospects for 2020? The market is doing quite well. The Made in Italy of professional cleaning is characterized in the world by reliability, elegance of design and richness of the range. TMB continues to focus on innovation, quality, ergonomics and sustainability: all the models of our highly successful orbital single disc machines are very versatile in their applications and therefore suitable for use in different types of environment. 2018 has seen us dynamic and particularly competitive: we have recorded many positive signals also in 2019, so we believe that 2020 can maintain a trend that can give us great satisfaction.
TFO LINE – RECOMMENDED FOR MAINTENANCE, DEEP CLEANING, TREATMENTS AND NON-ROUTINE MAINTENANCE OPERATIONS. SINGLE OR DUAL SPEED MODELS FOR DRY POLISHING AND CRYSTALLIZATION. SUCTION KIT AVAILABLE FOR WOOD FLOOR SANDING
FLOOR MACHINES
Orbital single disc machines
TOR LINE – RECOMMENDED FOR DEEP CLEANING, TREATMENTS AND NONROUTINE MAINTENANCE OPERATIONS. SINGLE OR DUAL SPEED MODELS. SUCTION KIT AVAILABLE FOR WOOD FLOOR SANDING. AN IMPORTANT FEATURE IS THE QUICK RELEASE OF THE MOTOR BASE FROM THE CHASSIS, QUICK RELEASE OF THE 17-KG WEIGHT, AND QUICK DISCONNECTION OF ELECTRICAL SYSTEM, FOR EASE OF TRANSPORT
In the last four years, TMB has invested in the development of orbital technology applied to single-disc machines and today it is able to offer a complete range alongside the traditional machines. After the successful TOR 43 came the TFO 43 and TFO 50, the latest models to complete the range, positioned between the daily maintenance machines and those for the heaviest jobs. The use of orbital technology provides excellent stability, ease of use and great maneuverability, even for less experienced operators. With a weight between 50 and 56 kg the TFO models are able to perform various types of interventions, from daily cleaning to background cleaning, from de-waxing to crystallization and polishing. In addition, the possibility of connecting the machine to a suction unit further expands the fields of use: detecting and restoring the parquet without dust and reducing work times in marble detection and polishing. TFO retains all the advantages of rotary-orbital devices such as: energy savings, water and detergent savings and mainly savings in man hours.
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Parquet
Assi del Cansiglio is a flooring made of Italian Beech, cut from the Cansiglio Forest, the ancient "bosco da reme" (wood for oars) of the Serenissima Republic of Venice. Unique and inimitable for its quality, beauty and
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Mercato ANDAMENTO
SENTIMENT contrastante per il MERCATO europeo del PARQUET
FEP HA FORNITO ALCUNI AGGIORNAMENTI SULL’ANDAMENTO DEL MERCATO EUROPEO DEL PARQUET: LIEVI MIGLIORAMENTI, MA ANCHE TENDENZE STABILI O MODERATAMENTE IN CALO a cura della redazione
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Le tendenze di mercato nel dettaglio
l 2 ottobre 2019, durante una riunione del Consiglio di amministrazione della Federazione Europea dell’industria del Parquet (FEP), si è discusso, tra l’altro, della situazione del parquet e dei recenti sviluppi economici sui mercati europei. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i risultati provvisori per il primo semestre del 2019 indicano tendenze divergenti. Mentre in Germania (il più grande mercato europeo del parquet), Austria, Francia, Polonia e Spagna i consumi continuano a mostrare sviluppi positivi, in Italia, Svizzera e Paesi Bassi si osservano tendenze dei consumi piatte o in lieve calo. La Scandinavia presenta un quadro contrastante. È indubbio che la concorrenza dell’LVT (Luxury Vinyl Tile) si sta facendo sentire in tutta Europa, anche se a preoccupare maggiormente il Consiglio di amministrazione di FEP sono soprattutto gli impatti che la cosiddetta “guerra commerciale” tra Stati Uniti e Cina sta avendo sul mercato europeo.
Austria: rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il mercato austriaco del parquet ha funzionato bene durante il primo semestre del 2019; si prevede però una contrazione dei consumi durante il terzo trimestre dell’anno. Belgio: le informazioni disponibili mostrano un mercato piatto o in calo durante i primi sei mesi del 2019. Questa tendenza non si dovrebbe ripercuotere nei prossimi mesi. Danimarca: i dati raccolti indicano un progresso del mercato danese del parquet durante la prima parte del 2019, ma – poiché le vendite di nuove case nelle città stanno diminuendo – si teme che questa tendenza non possa essere sostenuta nel tempo.
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PROFESSIONAL
Parquet
Mercato ANDAMENTO
Finlandia: le vendite di parquet continuano ad aumentare, ma il mercato manca di visibilità e qualsiasi picco di attività osservato non sembra sostenibile.
Polonia: il consumo polacco di parquet è aumentato, in particolare durante la prima metà del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018.
Francia: il mercato francese ha funzionato bene nella prima metà del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018, in particolare durante il primo trimestre.
Svezia: il mercato svedese del parquet è in lieve calo, riflettendo la riduzione di nuovi segmenti residenziali, mentre le ristrutturazioni continuano a funzionare bene. Non è prevista alcuna ripresa per quest’anno.
Germania: dopo la ripresa e un leggero miglioramento nel primo semestre, il mercato tedesco è ora stabile e non si prevedono ulteriori progressi nei consumi entro la fine del 2019, che dovrebbe mostrare un leggero aumento dell’1% per l’intero anno.
Svizzera: il consumo di parquet è stato da lieve a lievemente in calo durante i primi sei mesi del 2019.
PAESI EXTRA UE
Italia: le vendite di parquet italiano sono diminuite durante i primi sei mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questa situazione riflette il continuo rallentamento economico del Paese, un basso livello di attività di costruzione e un segmento di ristrutturazione in calo.
Stati Uniti d’America: l’elenco delle tariffe armonizzate degli USA è stato rivisto recentemente. Non dovrebbero essere state apportate modifiche significative ai codici per quanto riguarda i prodotti rilevanti per il settore dei parquet. Tuttavia, FEP monitora il mercato delle esportazioni verso gli Stati Uniti per segnalare eventuali classificazioni errate.
Olanda: le informazioni ricevute indicano un calo delle vendite di parquet nei Paesi Bassi durante la prima metà del 2019. Questo rallentamento dell’attività sul mercato olandese dovrebbe continuare per il resto dell’anno, riflettendo la concorrenza delle soluzioni LVT.
Giappone: al momento vi è un dibattito tra l’UE e il Giappone sull’Accordo di Partenariato Economico (APE) che è entrato in vigore all’inizio di quest’anno. Occorrerà pertanto verificare l’insorgenza di problemi commerciali con questo Paese.
Norvegia: i dati raccolti indicano che il mercato norvegese è diminuito in modo significativo durante il primo semestre del 2019, rispecchiando la concorrenza di LVT.
Paesi euromediterranei (Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Marocco, Tunisia): l’UE ha avviato una consultazione pubblica sull’impatto dei capitoli commerciali degli accordi di associazione che ha con questi sei Paesi euromediterranei.
Spagna: il mercato spagnolo del parquet è leggermente migliorato nella prima metà del 2019. Tuttavia, rispetto al primo trimestre, la performance è stata già meno importante nel secondo trimestre. La situazione politica non supporta la crescita economica.
PROFESSIONAL
Parquet
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DENTRO L’OBIETTIVO Dubai: oltre lo Zero Energy
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PCM UNA SCELTA DA NON SOTTOVALUTARE
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AUTOMAZIONE
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PCM UNA SCELTA DA NON SOTTOVALUTARE
Passo obbligato e grande opportunitĂ
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UNA VISIONE PERVASIVA R
iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderĂ gli ingegneri fino al 2021, quando completerĂ i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialitĂ del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è giĂ possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione cosĂŹ forte per la continuitĂ del Consiglio nazionale uscenteâ€?, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.
di GIOVANNA ROSADA
O
gni campo dell’architettura e dell’ingegneria nel senso piĂš ampio del termine ha fatto progressi, ha modificato modalitĂ , metodologie, tecnologie, mezzi e strumenti, fatto ricerche e scoperte. Le idee sono progredite, sono mutate, si sono evolute; si sono adeguate alla societĂ o hanno modificato modi e stili di vita. Nessuno si è mai posto il problema se fosse giusto o sbagliato; la cultura del “fareâ€? ha privilegiato la sperimentazione e ha insegnato che dagli errori si può imparare, crescere, progredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SIâ€? o con un “NOâ€?. Ăˆ stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “siâ€? e “noâ€? dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la competenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidentemente è diverso; ma ciò dimostra solo uno scollamento fra i problemi pratici della quotidianitĂ dell’individuo e l’incapacitĂ della politica ad adeguarsi. Il buon senso non fa da guida; un referendum che fa contento/scontento la metĂ dei cittadini resta un problema non risolto. Il cambiamento è necessario e la civiltĂ parla da sola a tal proposito; ma il cambiamento dovrebbe godere della fiducia e della certezza di tutti i cittadini quando si parla di politica. Se tutti quanti noi quando attraversiamo un ponte o saliamo sulla cima di un grattacielo diamo per scontato di poterci fidare di chi ha pensato il progetto, forse non vuol dire che i professionisti potrebbero insegnare e dire il loro pensiero con piĂš forza alla politica? n
alle pagg. 22Â23
N. 12 - Dicembre 2016
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Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. StabilitĂ e certezza sono oggi piĂš lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac cordi tra CNI e Governo che fine faranno?â€? / alle pagg. 18Â19
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→ pag.37
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Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un timbro di carta per documentare la consegna.
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Editoriale
Italia scossa
di Fabio Chiavieri
Macerie ovunque, interi paesi rasi al suolo, gente disperata, sguardi persi. No, non è lo scenario di guerra che ci arriva da qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abituati. Ăˆ la forza devastante del terremoto che ha colpito, e continua a farlo, il nostro Centro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquanta chilometri, una ferita su quelle terre che non si potrĂ piĂš rimarginare. L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; schiaffeggiata dalla mano della natura che a volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove costruzioni. Cosa succede allora? Alessandro Martelli, Presidente del Glis (Isolamento sismico e altre strategie di progettazione antisismica), ha dichiarato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirloâ€?. Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni piĂš datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i piĂš grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, piĂš volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna cosĂŹ alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perchĂŠ il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.
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In occasione di BIMU 2016, i vertici DMG MORI hanno dato vita a un interessante dibattito con la stampa tecnica specializzata, evidenziando le strategie in atto per [pag. 8] rafforzare la posizione del Gruppo nel mondo e sul territorio italiano.
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MISURA
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IN QUESTO NUMERO
[pag. 14]
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Italia scossa
di Fabio Chiavieri
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Il 2016 è un anno molto importante per Tiesse Robot. L’azienda festeggia infatti i 40 anni di attività : una storia lunga di successi nazionali e internazionali per le applicazioni della robotica in [pag. 6] ambito industriale.
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gni campo dell’architettura e dell’ingegneria nel senso piĂš ampio del termine ha fatto progressi, ha modificato modalitĂ , metodologie, tecnologie, mezzi e strumenti, fatto ricerche e scoperte. Le idee sono progredite, sono mutate, si sono evolute; si sono adeguate alla societĂ o hanno modificato modi e stili di vita. Nessuno si è mai posto il problema se fosse giusto o sbagliato; la cultura del “fareâ€? ha privilegiato la sperimentazione e ha insegnato che dagli errori si può imparare, crescere, progredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SIâ€? o con un “NOâ€?. Ăˆ stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “siâ€? e “noâ€? dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la competenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidentemente è diverso; ma ciò dimostra solo uno scollamento fra i problemi pratici della quotidianitĂ dell’individuo e l’incapacitĂ della politica ad adeguarsi. Il buon senso non fa da guida; un referendum che fa contento/scontento la metĂ dei cittadini resta un problema non risolto. Il cambiamento è necessario e la civiltĂ parla da sola a tal proposito; ma il cambiamento dovrebbe godere della fiducia e della certezza di tutti i cittadini quando si parla di politica. Se tutti quanti noi quando attraversiamo un ponte o saliamo sulla cima di un grattacielo diamo per scontato di poterci fidare di chi ha pensato il progetto, forse non vuol dire che i professionisti potrebbero insegnare e dire il loro pensiero con piĂš forza alla politica? n
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20 luglio 1969. Sono trascorsi cinquant’anni dal giorno in cui Neil Armstrong aprĂŹ il portellone dell’Apollo 11 e scese i gradini della scaletta piĂš famosa della storia. Quel viaggio è rimasto impresso nella memoria insieme alle altre missioni Apollo, i lanci dei satelliti russi Sputnik, il cane-astronauta Laika e la Guerra Fredda. Erano gli anni della sfida alla conquista dello spazio tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Gli anni degli ideali, della comunitĂ , dell’uguaglianza. Della speranza per una societĂ piĂš giusta. Gli anni delle utopie. Erano anche anni di ricerca e di grandi sfide. Il 12 aprile 1961, Jurij Gagarin fu il primo uomo a volare in orbita. VentitrĂŠ giorni dopo, l’astronauta Alan Shepard affrontò un volo suborbitale; e ancora, il 20 maggio John Kennedy annunciò al congresso di voler portare l’uomo sulla luna con il programma Apollo “non perchĂŠ è facile, ma perchĂŠ è difficileâ€?. Nel 1968, precisamente la notte della Vigilia di Natale, William Anders, uno dei membri della missione Apollo 8, scatta, forse inconsapevolmente, una semplice fotografia passata alla storia con il nome di “Earthriseâ€?, l’Alba della Terra. Il nostro pianeta, visto dall’oblò dell’Apollo 8 in orbita attorno alla luna, è un puntino blu nell’oscuritĂ .
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ccoci arrivati a Pulire 2017, il grande appuntamento internazionale del professional cleaning, che torna a Veronafiere per la sua ventitreesima edizione. Sono trascorsi 32 anni da quando la manifestazione, allora itinerante, approdò per la prima volta in riva all’Adige per poi tornarvi stabilmente nel 1991. Da allora Pulire ha percorso un ininterrotto cammino di crescita, rafforzando progressivamente la sua vocazione internazionale, di pari passo con l’affermazione del Made in Italy in Europa e nel mondo. Nel 2001 la manifestazione ha avviato, grazie al Progetto “Oltre Pulireâ€?, una solida partnership con Veronafiere, che ha l’ambizioso obiettivo di creare una fiera di sistema capace di rappresentare non solo l’industria del cleaning professionale ma anche l’intera gamma di attivitĂ comprendenti il facility management, la gestione dei servizi integrati e quella eco-sostenibile del territorio. Un impegno stimolante, che ci auguriamo possa essere portato avanti con il sostegno della nuova presidenza di Veronafiere. Da alcuni anni, del resto,
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alla faticosa professione dell’igiene professionale. Ci accingiamo a vivere Pulire 2017 con la stessa intensità di sempre, pronti al frenetico incalzare di momenti da condividere e ricordare nel tempo, con la curiosità di svelare le novità proposte per la prima volta dalle aziende su questo straordinario sipario. Il ricco programma di convegni svilupperà i grandi filoni avviati dal Forum Pulire svoltosi a Milano nel settembre scorso. A Pulire Outdoor, in particolare, si parlerà di economia circolare ma non mancheranno convegni, i talk show, per approfondire tanti altri temi. Ci auguriamo che la fiera riesca ad attrarre gli utilizzatori finali, catalizzando l’interesse dei Paesi emergenti e delle economie che rappresentano, ormai, l’immediato futuro. Siamo fiduciosi che Pulire 2017 saprà calarsi sempre piÚ in un contesto della comunicazione interattiva e digitale, per superare gli stessi confini produttivi del settore affermando non solo l’importanza di questo settore economico, ma anche quella della pulizia a 360 gradi nella dimensione economica, sociale e civile del nostro Paese. 
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Posa APPUNTI TECNICI
QUALITÀ promessa e FORNITA ETERNO DILEMMA TRA LE ASPETTATIVE DEL COMMITTENTE E QUANTO FORNITO E REALIZZATO di Domenico Adelizzi
L
Il complesso sistema parquet
e pavimentazioni di legno sono manufatti complessi. Non solo perché costituiti da materiali di diversa origine, natura e composizione che – per forze di cose – devono convivere, ma anche perché non vengono realizzati in azienda (fatta eccezione per gli elementi da posa), ma in ambienti in cui il pavimento deve essere realizzato. Tali ambienti solitamente sono cantieri oppure luoghi di ristrutturazione che, per loro natura, non possono essere considerati luoghi di lavoro “sotto controllo” come invece è l’azienda, dove il tutto avviene in un ambito conosciuto e, soprattutto, sotto controllo.
PROFESSIONAL
Parquet
A differenza di altri manufatti lignei per l’edilizia, la pavimentazione di legno si distingue in quanto l’opera finale realizzata non è data solo dalla posa in opera dell’elemento prodotto in azienda e pronto per l’installazione, ma anche perché fortemente dipende dalla perizia, attenzione, cura e professionalità sia dei venditori nell’informare il committente, sia dei posatori nel trattare e far convivere i diversi materiali che costituiscono la pavimentazione. L’evidente complessità, particolarità e caratterizzazione del pavimento di legno è uno dei motivi che negli anni ha dato origine a contenziosi. Basti pensare che, dal momen-
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Posa APPUNTI TECNICI
to della vendita del pavimento ligneo all’esecuzione di tutte le necessarie fasi che si susseguono per realizzarlo, l’attenzione deve essere sempre alta. Il manufatto che si realizza è infatti unico per genere ed è il risultato delle peculiarità e delle caratteristiche che rendono il parquet particolarmente importante agli occhi della committenza.
Il rapporto venditore-cliente
Dal momento in cui il potenziale cliente è interessato ad acquistare una pavimentazione di legno ed entra nello showroom avvia un rapporto con un soggetto specializzato (per esempio, il posatore) e – se soddisfatto di quanto gli è stato prospettato, proposto e mostrato – diventa cliente, aspettandosi giustamente che tutte le esigenze espresse durante la trattativa e le aspettative desiderate siano completamente soddisfatte (vedi Box 1). È necessario che, per invogliare il cliente all’acquisto del parquet già in fase di presentazione, il venditore illustri non solo i pregi di quel determinato tipo di legno, di quel sistema parquet e di finitura, ma anche spiegandogli quelli che oggettivamente sono i naturali e fisiologici limiti e le particolarità del pavimento a base di legno che sta acquistando sia per quanto concerne la specie legnosa per il piano di calpestio, sia per tutto ciò che condiziona la realizzazione del sistema parquet desiderato, ossia adesivi, prodotti di finitura e quant’altro riguarda l’aspetto estetico. Il tutto, senza dimenticare di consegnare la documentazione del caso, come prescrive da anni il Codice del Consumo.
L’importanza del contratto completo
Se il contratto stilato all’atto della vendita è comprensivo delle informazioni specifiche e complete del progetto e delle avvertenze che caratterizzano le prestazioni e mantenimento delle performance del parquet scelto, di certo aiuta a circoscrivere o evitare il contenzioso. Spesso, la
realtà è diversa, perché il contratto, il capitolato e/o le avvertenze non sono quasi mai dettagliate o, se scritte, non sono chiare, non esatte e non univoche e, tutto ciò, non facilita l’eliminazione delle controversie.
La documentazione da fornire
BOX 1. QUALI SONO LE ATTESE DEL COMMITTENTE? • • • • • • • • •
Oltre alla documentazione tecnico-commerciale, ulteriori e obbligatori documenti operativi, che sarebbe meglio fornire già in fase di trattativa al committente per renderlo edotto e per garantire conformità tra qualità fornita e aspettata, sono la Scheda identificativa del prodotto, il Documento di Prestazione e l’Etichettatura CE. Il primo documento, che si redige come prescrivono le regole del Decreto Legislativo n. 206/2005 (c.d. “Codice del Consumo”), dà modo alla committenza di conoscere le particolarità del pavimento ligneo acquistato per quanto concerne tipologia dell’elemento, specie legnosa, proprietà degli altri materiali utilizzati, posa in opera, finitura, avvertenze utili per la posa in opera, pulizia, manutenzione e mantenimento delle performance del parquet nel tempo, oltre all’eventuale presenza di sostanze che potrebbero arrecare danno alla salute (es. l’emissione della formaldeide). Il secondo documento è il Documento di Prestazione (DOP), redatto secondo quanto stabilisce il Regolamento Europeo n°305/2011 entrato in vigore in tutta la Comunità dall’1 luglio 2013. Questo documento fornisce informazioni in merito alla sicurezza all’utilizzo dell’elemento per pavimentazione, oltre all’obbligatorietà dell’etichettatura CE, la quale dovrà essere redatta dal produttore secondo le Direttive indicate dalla Norma Tecnica armonizzata UNI EN 14342. Purtroppo, ancora dopo più anni di obbligatorietà,
Il pavimento ligneo deve essere per tutto uguale a quello prospettatogli durante la contrattazione; la geometria e il disegno di posa devono essere quelli desiderati; il legno scelto deve possedere le caratteristiche estetiche, tecniche, di resistenza e qualità presentate in showroom; la finitura e l’aspetto estetico generale devono effettivamente apparire come quello visto in showroom; il legno non deve presentare difetti naturali – salvo che non siano desiderati – e vizi di finitura; il pavimento di legno dovrà essere perfetto; il pavimento non si deve muovere, non deve formare fessure o crepe e non si deve distaccare dal sottostante supporto; non è contemplato la formazione di aloni, macchie o variazioni cromatiche; non ci devono essere vizi palesi o occulti.
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PROFESSIONAL
Parquet
Posa APPUNTI TECNICI
I problemi del parquet
c’è il cattivo costume di non consegnare i sopraddetti documenti, oppure si forniscono strane fotocopie “ritoccate” o si consegna documentazione incompleta. Tali comportamenti certamente non aiutano i committenti a essere informati in merito alla qualità oggettiva fornita e sapere se quanto consegnato sia conforme alla qualità aspettata. Purtroppo, non poche volte il ritardo o la parziale o la non avvenuta consegna dei documenti è anche oggetto di contestazione: questo non aiuta a incrementare l’ancora più che buona immagine che le pavimentazioni a base di legno hanno presso la committenza.
Che i pavimenti di legno siano manufatti a “facile rischio di contestazione” è abbastanza vero, anche perché, oltre ai singoli problemi che si legano ai differenti materiali che lo costituiscono, assumono notevole importanza l’esecuzione delle fasi operative, la preparazione del piano di posa, il ciclo di verniciatura/finitura, il mantenimento nel tempo e le condizioni idrotermiche ambientali dove il pavimento è installato. Quanto in precedenza scritto è solo la sintesi delle fasi che si devono eseguire direttamente nell’ambiente di posa, (tranne la vernicia-
BOX 2. ALCUNE FRASI FATIDICHE È importante che la qualità promessa, attesa e fornita sia all’unisono dal momento che – non poche volte – durante un diverbio ufficiale o extragiudiziario si sente il committente affermare: • “Sono deluso. Non mi piace perché non è quello che speravo e desideravo!” • “Perché non mi hanno avvisato prima di ciò che mi avrebbero consegnato e realizzato?” • “Quello che mi è stato consegnato e posato non è quello che avevo pattuito!” • “Se lo avessi saputo prima, mi sarei comportato diversamente o avrei cambiato tipo di pavimento!” • “Mi sono fidato per quanto mi hanno illustrato, ma il risultato non è quello che volevo!” • “Non ho mai avuto nessuna informazione scritta!” e così via…
PROFESSIONAL
Parquet
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Posa APPUNTI TECNICI
L’importanza dei limiti e delle tolleranze
Premesso che la disamina riguardante i contenziosi in merito alle pavimentazioni di legno richiederebbe molto più spazio, un importante aspetto che si collega a quanto detto finora – e che si ritiene spesso non essere adeguatamente preso in considerazione – è il non chiarire al committente quelle che sono le oggettive tolleranze fisiche, prestazionali ed estetiche entro le quali il pavimento di legno si possa ritenere comunque conforme all’ordine d’acquisto e adeguato all’utilizzo. Spesso la contestazione inizia perché agli occhi del consumatore ignaro il parquet appare “mosso”, o perché sullo stesso o tra gli accostamenti degli elementi lignei si formano fessure o fughe, gibbosità, avvallamenti, dentellature a mo’ di cuspide o imbarcamenti o distorsioni e/o fratture negli elementi lignei che deturpano l’aspetto estetico, e volte anche quello funzionale. Altri aspetti, che potrebbero far apparire diversa la qualità promessa da quella fornita, si legano all’apparenza e stato del legno: il colore e la tonalità (parquet a macchia di leopardo), il disegno e verso delle venature (rigatino, semi-fiammato o fiammato), la presenza di tracce di minerali (es. silice). E, ancora, la mancanza di oggettività che il legno fornito sia veramente antico, la presenza o meno dell’alburno, l’anomalo contenuto di umidità % del legno; il diametro, numerosità e tipo di nodi e così via. Purtroppo, capita di dover periziare pavimenti lignei stonalizzati, realizzati con elementi di differente qualità, parquet di cui non si era in grado di appurare la qualità del legno poiché nelle confezioni (o con i documenti fiscali) non vi era nessuna documentazione utile in grado di chiarire, in modo univoco e oggettivo, l’effettivo livello qualitativo degli elementi lignei utilizzati rispetto al documento approntato dal produttore-fornitore del materiale e il contratto. In sintesi, ciò che spesso disturba la committenza (a parte l’odore dei prodotti vernicianti che a volte permane per diverso tempo dalla realizzazione dell’opera) è che sulla superficie il parquet possa presentare presunti avvallamenti, sconnessioni, distacchi, puntini, crateri, buccia d’arancia, peli, sormonti di vernice e così via, che – secondo l’ignaro cliente – “alterano” la qualità del proprio parquet. Anche per evitare questi tipi di contenziosi esiste una risposta. Basterebbe precisare che il parquet o la pavimentazione lignea realizzata sia conforme ai requisiti stabiliti dalle rispettive Norme Tecniche relative alla posa in opera: – UNI 11368-1: “Pavimentazioni di legno Posa in opera – Parte 1: Posa mediante incollaggio. Criteri e metodi di valutazione”; – UNI 11368-2: “Pavimentazioni di legno – Parte 2: Posa flottante. Criteri e metodi di valutazione”. Le norme qui citate, però, non appaiono essere completamente considerate dagli operatori.
tura se l’elemento ligneo è già verniciato in azienda) e che, come detto, non possono essere eseguite in un sistema a completo controllo come invece avviene all’interno di un’azienda. Se tutte le fasi non si eseguono al meglio e vi sono alcune “anomalie” che l’ignaro consumatore spesso le definisce “vizi e/o difetti”, la contestazione dell’opera è in agguato e può assumere aspetti non gradevoli. Tutto ciò probabilmente si potrebbe diminuire se al momento della vendita del sistema parquet, al consumatore fossero illustrati, chiariti e forniti bianco su nero gli oggettivi elementi tecnici, operativi e funzionali che caratterizzano il pavimento di legno scelto, spiegando il perché della possibile presenza di qualche fisiologica “anomalia”, che non compromette e non inficia però sulla qualità dell’opera fornita, la quale, da non dimenticare, è realizzata utilizzando un materiale irregolare e naturale. Nel prospetto che correda questo testo, vi è un’indagine delle più comuni problematiche per le pavimentazioni a base legno, svolta tempo fa da “Professional Parquet”, dalla quale si rileva che vi sono 29 diverse motivazioni che negli anni hanno innescato un contenzioso, diventato di frequente motivo per iniziare un ufficiale Accertamento Tecnico Preventivo (ATP) o una causa con tutto quello che queste attività comportano.
Dubbi e perplessità dei consumatori
Perché, secondo il consumatore, i precedenti vizi citati alterano la qualità del proprio pavimento di legno o del parquet? La risposta è che, spesso, all’atto dell’acquisto, al potenziale acquirente sono stati fatti vedere pannelli campione di parquet perfettamente rifiniti e completamente netti ed esenti dalle sopraddette “particolarità”.
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PROFESSIONAL
Parquet
Posa APPUNTI TECNICI
N°
"N° Osservazioni"
1
7
Contratto non chiaro e/o non completo.
2
21
Non consegna dei documenti di legge (regolamenti europei / norma armonizzate)
3
12
Non conformità della specie legnosa con il nome commerciale.
4
4
Non conformità livello di classificazione qualitativa specie legnosa strato nobile.
5
10
Non conformità del colore e/o tonalità del legno.
6
3
Contenuto di umidità % del legno non adeguato prima della posa in opera.
7
3
Dimensioni e/o formato degli elementi non conformi al contratto.
8
4
Non adeguato stato, planarità’ e/o stabilità degli elementi lignei.
9
15
Non idoneo stato dell'ambiente di posa
10
21
Non corrette condizioni idrotermiche ambientali
11
19
Impianto di riscaldamento mal regolato
12
14
Non idoneo stato del sottofondo e piano di posa
13
17
Non adeguato contenuto di umidità % del sottofondo
14
13
Non adeguatezza della superficie del piano di posa
TIPI DI DIFETTOSITÀ CHE HANNO INNESCATO IL CONTENZIOSO
15
5
Non adeguatezza del cemento a rapida essiccazione
16
5
Non adeguatezza degli appretti e/o consolidanti
17
9
Non corrette modalità di applicazione degli appretti e/o consolidanti
18
4
Scadente qualità dell’adesivo
19
14
Non corrette modalità di applicazione dell’adesivo
20
9
Non rispetto del periodo di assestamento del parquet
21
5
Non idoneità degli abrasivi
22
11
Non corretta modalità di esecuzione rasatura/carteggiatura/levigatura
23
5
Non corretti prodotti e/o delle miscele vernicianti
24
13
Non corrette modalità di esecuzione del ciclo di verniciatura/finitura
25
6
Non corretto mantenimento delle condizioni ambientali non idonee per il parquet
26
3
Elevato calpestio del pavimento di legno o del parquet
27
5
Uso non consono del parquet (ad esempio graffi di animali, di mobili e così via)
28
3
Pulizia e manutenzione non eseguita con prodotti adeguati
29
9
Esposizione luce solare; riscaldamento a pannelli; condensa, muffe ecc.
Tipologie delle difformità che negli ultimi anni hanno generato contenziosi (Estratto dalla ricerca nazionale svolta da Professional Parquet – Anno 2012)
Documenti obbligatori da redigere e consegnare al consumatore di una pavimentazione di legno Tipologia di documento
Norme tecniche utili per valutare la posa in opera dei pavimenti di legno e parquet da interno
Contenuto
N° Norma Tecnica o Specifica Tecnica
UNI CEN/TS 15717
Contenuto
Parquet. Linee guida generali per la posa in opera
MARCATURA CE per elementi per pavimenti di legno
Norma armonizzata UNI EN 13432
DOP (Documento di Prestazione del Prodotto)
Regolamento Europeo n° 305/2011 da Luglio 2013 ex Dir. 89/106 CEE del 1988)
UNI 11368-1
Pavimentazioni di legno. Parte 1: Posa mediante incollaggio Posa in opera – Criteri e metodi di valutazione
SCHEDA IDENTIFICATIVA DI PRODOTTO per gli elementi di legno e per altri materiali utilizzati per il realizzo della pavimentazione
“Codice del Consumo” Decreto Legislativo n° 206 anno 2005
UNI 11368-2
Pavimentazioni di legno. Parte 2: Posa flottante. Posa in opera – Criteri e metodi di valutazione
SCHEDA IDENTIFICATIVA DI PRODOTTO per il pavimento di legno realizzato
“Codice del Consumo” Decreto Legislativo n° 206 anno 2005
PROFESSIONAL
Parquet
UNI 11265
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Pavimentazioni di legno. Posa in opera. Competenze, responsabilità e condizioni contrattuali
Posa APPUNTI TECNICI
L’unica conclusione logica dedotta dal committente è che il proprio parquet è difforme dalla qualità mostrata e promessa a suo tempo. È sempre molto difficile far capire al consumatore inesperto che questi “presunti vizi”, se presenti in modo limitato sul parquet (e riportati nelle norme di prodotto) possono essere ritenuti normali, dunque accettabili. Tuttavia, queste stesse particolarità non dovrebbero essere spiegate solo una volta manifestate; è bene che siano materia di spiegazione e d’informazione al momento della vendita nella cosiddetta voce delle “peculiarità e avvertenze”, anche se potrebbero sembrare informazioni che non aiutano a vendere pavimentazioni di legno e parquet.
Conclusioni
Forse, quanto scritto può essere inteso negativo e scredita l’ottima immagine che le pavimentazioni di legno hanno verso i consumatori. No, non è così se tra la qualità promessa e quella fornita non vi è differenza. In sintesi, è necessario che vi sia conformità tra quanto è stato detto e poi realizzato, grazie anche alla dimostrazione dell’opportuna documentazione al fine di rendere più consapevole il committente di (a) cosa va incontro. Qualora il potenziale cliente sia poco avvezzo alle proprietà e ai naturali limiti fisiologici del legno e dei parquet, sarebbe opportuno consigliare una pavimentazione di diverso tipo
perché, purtroppo, non tutti sono in grado di capire e apprezzare le naturali e intrinseche caratteristiche irregolari della materia prima chiamata legno e un’opera certamente artigianale e unica.
Informazioni per il consumatore (Fonte: “Codice del Consumo” – D.L. n°206:2005) CAPO I Disposizioni Generali
c) al Paese di origine se situato fuori dell’Unione europea; d) all’eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle cose o all’ambiente; e) ai materiali impiegati ed ai metodi di lavorazione ove questi siano determinanti per la qualità o le caratteristiche merceologiche del prodotto; f) alle istruzioni, alle eventuali precauzioni e alla destinazione d’uso, ove utili ai fini di fruizione e sicurezza del prodotto.
Articolo 5 | Obblighi generali 1. Fatto salvo quanto disposto dall’articolo 3, comma 1, lettera a), ai fini del presente titolo, si intende per consumatore o utente anche la persona fisica alla quale sono dirette le informazioni commerciali. 2. Sicurezza, composizione e qualità dei prodotti e dei servizi costituiscono contenuto essenziale degli obblighi informativi. 3. Le informazioni al consumatore, da chiunque provengano, devono essere adeguate alla tecnica di comunicazione impiegata ed espresse in modo chiaro e comprensibile, tenuto anche conto delle modalità di conclusione del contratto o delle caratteristiche del settore, tali da assicurare la consapevolezza del consumatore.
Articolo 7 | Modalità di indicazione 1. Le indicazioni di cui all’articolo 6 devono figurare sulle confezioni o sulle etichette dei prodotti nel momento in cui sono posti in vendita al consumatore. Le indicazioni di cui al comma 1, lettera f), dell’articolo 6 possono essere riportate, anziché sulle confezioni o sulle etichette dei prodotti, su altra documentazione illustrativa che viene fornita in accompagnamento dei prodotti stessi.
CAPO II Indicazione dei prodotti Articolo 6 | Contenuto minimo delle informazioni 1. I prodotti o le confezioni dei prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, riportano, chiaramente visibili e leggibili, almeno le indicazioni relative: a) alla denominazione legale o merceologica del prodotto; b) al nome o ragione sociale o marchio e alla sede legale del produttore o di un importatore stabilito nell’Unione europea;
Articolo 8 | Ambito di applicazione 1. Sono esclusi dall’applicazione del presente capo i prodotti oggetto di specifiche disposizioni contenute in direttive o in altre disposizioni comunitarie e nelle relative norme nazionali di recepimento. 2. Per i prodotti oggetto di disposizioni nazionali in materia di informazione del consumatore, le norme del presente capo si applicano per gli aspetti non disciplinati.
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PROFESSIONAL
Parquet
Posa LA NOTA LEGALE
Il POSATORE al di là di tecnica e professionalità: ASSICURARSI? LA RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE, SALVO CASI ECCEZIONALI, NON COPRE L’OPERA REALIZZATA O IL LAVORO SVOLTO, MA I DANNI E LE CONSEGUENZE CHE QUEL LAVORO PUÒ PROVOCARE. QUESTO FA UNA DIFFERENZA DI NON POCO CONTO di Filippo Cafiero
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quanto attraverso di essa l’assicuratore (e quindi la compagnia di assicurazione) si assume e prende in carico la gestione del verificarsi di un eventuale rischio, cosiddetto sinistro. In questo modo l’assicurazione attua un vero e proprio trasferimento del rischio, dal soggetto assicurato alla compagnia di assicurazione. Sennonché, il trasferimento vale nei limiti di quanto definito con il contratto di assicurazione (c.d. polizza) e quindi nei limiti di ciò che effettivamente si concorda. Il fatto – o più esattamente – il rischio previsto come evento assicurato rappresenta sia il presupposto, cioè il fondamento dell’assicurazione in quel caso particolare, sia l’ambito entro il quale la stessa assicurazione opererà. Conseguentemente la limitatezza e la limitazione del rischio costituiranno la limitatezza e la limitazione della polizza, e quindi della copertura assicurativa e della tutela possibile. Anche per questo motivo le forme di assicurazione sono molteplici e diversificate: si va dall’assicurazione contro i
uando tecnica e professionalità potrebbero non bastare per dare sicurezza al posatore, soprattutto se in gioco possono esserci possibili coinvolgimenti in responsabilità altrui, il pensiero corre immediatamente alle coperture assicurative. Non sempre però le coperture si rivelano efficaci, in quanto spesso non si riesce a ottenere il beneficio auspicato. E raramente, come si è portati a dire, ciò dipende dall’assicurazione. A volte, infatti, l’assicurazione stipulata non costituisce in realtà la copertura ricercata poiché intervengono molti fattori che incidono sulla stessa polizza, così come il grado di consapevolezza acquisito. Proviamo a vedere perché. L’assicurazione nasce come forma o strumento di previdenza o tutela: nel primo caso per provvedere alla propria sicurezza e ai propri bisogni; nel secondo per garantire a se stessi una certa tranquillità. Soffermandoci in particolare su quest’ultima – perché più vicina al dubbio di partenza – va detto che l’assicurazione realizza (in astratto) la tutela in
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danni all’assicurazione infortuni, da quella per la responsabilità civile e per le attività professionali, fino all’assicurazione sulla vita, etc. Questo perché lo sviluppo e il moltiplicarsi delle relazioni commerciali, l’intensificarsi della vita economica e lavorativa – e comunque dei settori di operatività dei soggetti economici (e non solo) – hanno generato nuovi bisogni e nuove esigenze, con conseguente ricerca di nuove protezioni e nuove tutele.
La responsabilità professionale
Così è stato storicamente con il consolidarsi delle prime forme di imprese organizzate e con lo sviluppo del commercio, soprattutto quello marittimo, e così nondimeno deve e può dirsi oggi a proposito delle attività di posa. In particolare, per la responsabilità professionale, ove l’assicurazione vuole essere ancora la ricerca di una forma di tutela e protezione da eventi infausti. Una tutela che si fonda ancora sul trasferimento del rischio su altro soggetto (la compagnia di assicurazione) e che in concreto mira a tutelare il lavoro, le attività e i rischi del posatore nel caso in cui commetta errori durante la propria attività causando danni al cliente. Attenzione, però, danni involontariamente causati. La responsabilità professionale, infatti, salvo casi eccezionali, non copre l’opera realizzata o il lavoro svolto. Casomai i danni e le conseguenze dannose che quel lavoro può provocare, ma non il prodotto o il lavoro in sé. E questo fa una differenza di non poco conto. Ma attenzione ancora, la copertura non opererà mai quando i danni derivano da fatti dolosi dell’assicurato. Vi rientreranno invece quelli che in concreto chiamiamo errori e che, a rigore, sono piuttosto il frutto di negligenza, imprudenza o imperizia, per intenderci disattenzione, superficialità, con approssimazione e senza la giusta ponderazione, anche tecnica, senza avere sufficienti competenze. Al riguardo si rimanda, senza qui aggiungere altro, a quanto scritto in precedenza (da ultimo v. anche n. 1/2019) sulle competenze in capo al posatore quale soggetto professionale esperto in un dato settore.
Franchigia e retroattività
Devono poi costituire ulteriore e particolare motivo di attenzione, sia per valutare il proprio interesse verso quella polizza sia per valutarne l’incidenza economica, altri due aspetti: quello della franchigia e quello della retroattività o meno. La franchigia consiste nella definizione di una soglia limite al di sotto della quale il rischio e quindi il risarcimento rimane a carico del professionista. In sostanza, data una certa franchigia, la polizza per quanto operativa, non porterà ad alcun risarcimento da parte dell’assicurazione. Conseguentemente, ciascun operatore dovrà valutare la soglia della franchigia, come alta o bassa, in funzione della tipologia di clientela e di lavoro che è solito assumere. Quand’anche una franchigia di una certa misura possa rientrare nella normalità di quel posatore, lo stesso non deve dimenticarsene, allorché andrà ad assumere un incarico che ecceda la propria normalità operativa. Più bassa sarà la franchigia, meno si sarà esposti personalmente. Quanto alla retroattività, va detto che si tratta della possibilità di ottenere copertura assicurativa, e quindi tutela da parte della compagnia di assicurazione, anche per i danni verificatisi prima della polizza assicurativa, ma per i quali la richiesta di risarcimento e la stessa contestazione dei danni abbiano luogo dopo la stipula della polizza. Se dovessero mancare questi due presupposti temporali la retroattività non opererà. Spesso abbinata alla retroattività è la cosiddetta “garanzia postuma”, cioè la copertura per i danni che dovessero essere contestati e richiesti anche dopo che sia stata chiusa o cessata la polizza, purché l’attività che ha dato origine a quei danni abbia avuto luogo in corso di polizza. Infine, si presenta particolarmente interessante la copertura assicurativa con la condizione della garanzia anche “per colpa grave”. Una copertura questa che già da sola può fare la differenza tra una polizza e l’altra e i relativi costi, perché si tratta di una condizione di copertura assicurativa anche per danni conseguenti a violazione delle leggi, dei regolamenti e delle norme stabilite dalla professione; dunque, per intenderci, di un errore che altrimenti sarebbe difficilmente comprensibile e scusabile, dato il principio che ogni soggetto professionale non può non conoscere le regole dello svolgimento e delle corrette modalità di esercizio della propria professione.
Come scegliere la giusta copertura?
Definito l’ambito di operatività, è certamente determinante anche capire con quali criteri affrontare la ricerca di una copertura assicurativa. Le polizze assicurative così come le compagnie assicurative non sono tutte uguali e non operano tutte allo stesso modo. Pertanto, la scelta deve essere non solo oculata, ma il più possibile personalizzata e vicina alle proprie esigenze, ovvero il più possibile vicino al proprio ambito lavorativo e al proprio lavoro. La scelta basata solo sul costo è la più errata, perché il costo certamente varia in funzione delle condizioni e dei limiti della polizza; detto più semplicemente in funzione della tutela che offre. Qui la chiave di lettura più semplice e immediata è capire anche ciò che non copre, perché in questo modo è più agevole cogliere il margine di rischio di restare scoperti e di non avere tutela. Costituisce pure aspetto particolarmente incidente sui costi il massimale assicurato, cioè l‘importo massimo che l’assicurazione pagherà in caso di danno risarcibile. Anche il massimale però ha dei limiti temporali, ovvero può essere o meno circoscritto all’interno di un preciso arco temporale. Dunque anche questo limite può diventare un’ulteriore differenza sull’idoneità o meno di una polizza a rispondere sia alle esigenze sia alle aspettative del posatore.
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ANPP rinnova grafica e SITO WEB QUEST’ANNO L’ASSOCIAZIONE HA DECISO DI INVESTIRE UNA PARTE DELLE SUE RISORSE PER RINNOVARE L’IMMAGINE E LA PRESENZA SUL WEB di Simone Biagiotti
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un aggettivo che da diverso tempo, sia a noi del direttivo che ai nostri soci, sembrava essere fuori luogo. Così, di comune accordo, abbiamo cambiato l’aggettivo “posatore” con “parchettista”.
ggigiorno è fondamentale essere presenti in larga scala sulle varie piattaforme social, nonché avere un sito web che può fornire ai soci, così come ai semplici visitatori, notizie e aggiornamenti in linea con le richieste del mercato. È per questo che abbiamo deciso di cambiare la veste grafica sia del logo associativo che del nostro ormai desueto sito web (www.anppitalia.com). Guardando il logo la prima cosa che salta all’occhio è il cambiamento di
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Perché questo cambiamento?
Abbiamo ritenuto il termine “posatore” troppo generico per caratterizzare il nostro mestiere. In effetti, il posatore può essere sia chi installa il parquet, ma anche
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l’installatore di piastrelle, pvc, moquette etc. Parchettista, invece, indica esattamente il nostro mestiere; come è scritto anche nel vocabolario Treccani: “Chi lavora alla messa in opera delle assicelle di legno per formare un pavimento a parquet”. Il logo, oltretutto, è stato completamente ridisegnato, portandolo a una grafica semplice, monocolore e di sicuro impatto visivo.
Il nuovo sito web
Parliamo adesso del sito web. La homepage racchiude tutte le pagine del sito, raggiungibili poi singolarmente, e offre un’ampia panoramica della struttura. Nella sezione “articoli” – a rotazione – verranno inseriti i link alle videoconferenze che in questi anni ANPP ha organizzato in collaborazione con Professional Parquet e i migliori esperti del settore pavimenti in legno. Ampio spazio, nella sezione galleria fotografica, alle foto dei lavori eseguiti dai nostri soci. Ultima novità, ma non meno importante, riguarda chi si occuperà di aggiornare il sito con tutte le ultime novità dell’associazione, oltre che tenere i contatti con i nostri associati. Sto parlando di Simona Agostinelli, collaboratrice di Professional Parquet, che dedicherà parte del suo tempo, insieme a tutti noi, a far crescere l’associazione. Come ho sempre ribadito in ogni sede, il nostro motto è “Avanti a piccoli passi”. Cerchiamo sempre di arrivare ai nostri obiettivi contando solo ed esclusivamente sulle nostre risorse, senza chiedere contributi esterni a nessuno. Siamo consapevoli che questo possa penalizzarci, ma siamo orgogliosi di ribadire che tutto ciò che facciamo e organizziamo è libero da qualsiasi condizionamento esterno. ANPP si muove e ragiona a stretto contatto con gli artigiani parchettisti, ascoltando i loro suggerimenti e le loro critiche, orgogliosi di poter difendere – insieme – questa stupenda professione. ■
SIMONE BIAGIOTTI, Presidente di ANPP
“LAVORIAMO A STRETTO CONTATTO CON I PARCHETTISTI, ASCOLTANDO I LORO SUGGERIMENTI E LE LORO CRITICHE, ORGOGLIOSI DI POTER DIFENDERE, INSIEME, QUESTA STUPENDA PROFESSIONE”
L’ASSOCIAZIONE IN PILLOLE
Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti
Nata nel 2006 a Firenze, l’Associazione Nazionale Parchettisti Professionisti (ANPP) ha come obiettivo primario quello di qualificare e proteggere gli interessi professionali ed economici dei propri associati, nonché la reputazione della professione. Il tutto tramite una serie di iniziative volte a informare gli stessi su tutti gli aggiornamenti tecnico-giuridici del settore. Con questo fine, organizza riunioni periodiche sui temi più rilevanti per la professione, corsi di aggiornamento e formazione. Per conoscere in maniera più approfondita le attività di ANPP, oltre alle pagine Facebook ANPP e “Artigiani Parchettisti On Facebook”, è consultabile il sito internet: www.anppitalia.com
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Associazione Nazionale
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Esaltare la BELLEZZA del LEGNO BRICCOLE Rovere Destrutturato
STAVA Rovere Destrutturato
UNA COLLEZIONE PER CHI VUOLE ESSERE CIRCONDATO DAL SENSO DI BENESSERE E ARMONIA CHE SOLO IL LEGNO SA DARE
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Nuove finiture
na collezione, quella de “I Destrutturati” di Antico Filò, in cui il legno viene lasciato allo stato naturale, senza lavorazioni che ne possano alterare l’aspetto, per dare la sensazione concreta di avere sotto ai piedi una foresta. La magia del Rovere e del Larice Destrutturato – trasformati e lavorati dalle mani esperte di giovani artigiani che vivono e amano il legno e che sanno valorizzare e dar pregio a ogni sua irregolarità – dona a ogni ambiente personalità e carattere, spaziando dalla ristrutturazione di case e palazzi d’epoca, fino alle concezioni più moderne di ristrutturazioni di stile industriale. Sia nel parquet a spina nelle sue versioni tipiche (italiana, ungherese e francese), che in quello classico a listone a varie larghezze, lo stile che ne scaturisce è esclusivo e di sicuro effetto. Le piallature eseguite a mano e le stuccature offrono flessuose e morbide superfici che attendono solo di essere calpestate e vissute.
Cercando di intercettare e seguire i primi segnali di tendenza nel settore, sono state studiate e create nuove finiture con sistema Reflex-System che – oltre a garantire qualità, resistenza e durabilità nel tempo – permettono di avere ogni volta una tavola unica e irripetibile, dove fibre e venature vengono fatte risaltare con effetti di superficie e riflessi, caldi o sobri, a seconda della finitura scelta. Un impatto non indifferente, capace di rendere esclusivo ogni pavimento sia che si tratti di una zona giorno, notte o addirittura bagno.
Varietà di formato
I formati disponibili per i listoni e spine sono vari: da 135 a 250 x 1200/2400 mm (per il listone) e da 70 a 155 x 450/800 mm (per la spina) tutti con leggera bisellatura sui quattro lati. Questa varietà di formati, in particolar modo nei listoni, consente una libertà compositiva senza limiti; la possibilità di accostare tra loro le diverse larghezze, infatti, dà modo al cliente di rispondere e realizzare varie esigenze progettuali. La soddisfazione del cliente diventa così ogni volta una vittoria che rende l’azienda orgogliosa dello studio e del lavoro che ogni giorno affronta nel trasformare il legno, creando un ambiente personalizzato e a misura di chi lo andrà ad abitare. ■
ANTICO FILÒ Via Prà della Fiera, 55 31020 – Sernaglia della Battaglia, Fr. Falzè di Piave (TV) Tel. 0438.903053 | Fax. 0438.975174 www.anticofilo.it | info@anticofilo.it
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Mercato PROTAGONISTI
MAPEI per l’UNIVERSITÀ di PADOVA INDIVIDUATI NEI SISTEMI E NEI PRODOTTI MAPEI QUELLI PIÙ ADATTI ALL’INTERVENTO
L’
Ultrabond P913 2K e per la finitura superficiale il sistema Ultracoat con report di reazione al fuoco in classe CFL s1. Per il sistema di finitura sono stati utilizzati: Ultracoat Binder per la sigillatura delle fughe, Ultracoat Premium Base per il primo strato di fondo e Ultracoat High Traffic 10 Gloss per la finitura e la protezione finale. ■
ex Geriatrico di Padova è diventato il fulcro del nuovo polo umanistico dell’ateneo. Il progetto dell’edificio, che porta la firma di Paolo Portoghesi, ospita una biblioteca con centinaia di migliaia di volumi, centinaia di posti di lettura e zone in cui studiare in gruppi per progetto. Inoltre, trovano spazio aule didattiche e sale studio, uffici per il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari e la Presidenza della Scuola di Scienze Umane.
Pavimentazione
Per l’opera, a capitolato era prescritta una pavimentazione in parquet di Rovere nel formato industriale, per una superficie totale di circa 13.000 mq. L’azienda Berti – che si è occupata della fornitura e installazione – ha coordinato i lavori avvalendosi della collaborazione di posatori specializzati e della consulenza di Mapei. Dopo l’accurata scelta del legno per produrre la pavimentazione sono state esaminate le prescrizioni di capitolato e valutate le esigenze tecniche di cantiere, individuando così i sistemi e i prodotti Mapei più adatti all’intervento. Per la preparazione del supporto è stato utilizzato il prodotto Ecoprim PU 1K, per la posa è stato utilizzato
Coordinamento produzione, posa e finitura del parquet: Massimo Berti Azienda di posa specializzata: Rampazzo Consulenza tecnica Mapei: M. Governale, I. Gambaretti, A. Giangiulio
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MAPEI S.P.A.
Via Cafiero, 22, 20158 – Milano Tel. 02.376731 |Fax 02.37673214 www.mapei.com | mapei@mapei.it
Mercato Mercato PROTAGONISTI indagine
©Thomas Pagani
PARQUET sulle ONDE SANLORENZO E PATRICIA URQUIOLA SCELGONO LISTONE GIORDANO PER LO YACHT SD96
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Puntare sulla qualità
a capacità di aprirsi a nuove suggestioni, pur rimanendo fedeli al proprio heritage, e il coraggio di osare, spingendosi oltre i propri limiti per immaginare soluzioni innovative, hanno portato Listone Giordano – brand di riferimento nel settore del parquet d’alta gamma – e Sanlorenzo ad avviare una prestigiosa collaborazione che ha coinvolto uno dei mostri sacri del design a livello mondiale: Patricia Urquiola. È stato infatti affidato a lei il progetto di interior del nuovo yacht SD96, presentato ufficialmente in occasione del Cannes Yachting Festival 2019.
In questo contesto d’eccellenze, non poteva mancare Listone Giordano. Patricia ha infatti scelto di utilizzare una special edition di Biscuit – parquet che lei stessa ha creato per il brand umbro, rivisitazione del parquet tradizionale – in cui la smussatura e curvatura delle doghe e la leggera bombatura della superficie creano un nuovo linguaggio. Il taglio morbido delle tavole permette di giocare con nuovi disegni e assemblaggi che, pur affini a motivi classici degli antichi pavimenti in legno, danno vita a moderni e originali schemi a lisca di pesce, in diagonale o a tutta lunghezza. Un progetto che punta molto anche sulla qualità degli arredi tra cui spiccano le maniglie “Conca”, create dalla stessa Urquiola per il brand Olivari. Ancora una volta, il legno dimostra di essere una materia viva, capace di trovare posto ovunque. E Listone Giordano è un interprete in grado di creare canali di comunicazione tra mondi diversi. ■
Il progetto
Superando i luoghi comuni sull’utilizzo del parquet in questo genere di ambienti, SD96 coniuga bellezza, tecnologia e versatilità. Il progetto è frutto di una continua ricerca e attenzione nei confronti delle esigenze di vivibilità a bordo. Gli yacht della flotta SD, modelli in materiale composito dai 28 a 38 metri, si ispirano alle linee dei transatlantici degli Anni ‘30. Basta infatti uno sguardo per ritrovare nella loro silhouette il ricordo di barche che appartengono al nostro immaginario. Portando a bordo la propria visione, l’architetto e designer ha interpretato l’interior di SD96 all’insegna della trasformabilità; una barca capace di evolversi e adattarsi continuamente alle esigenze di chi la vive. In equilibrio tra rigore e ironia, tra approccio industriale e artigianale, Urquiola fa dialogare stili e arredi differenti attraverso la ricerca di una sensorialità materica e una cura del dettaglio che rende gli interni caldi e accoglienti per vivere questi spazi all’insegna della riappropriazione del proprio tempo.
MARGARITELLI S.P.A. 06089, Miralduolo di Torgiano (PG) Tel.: 075.988681 Fax: 075.9889043 www.listonegiordano.com info@listonegiordano.com
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Mercato PROTAGONISTI
FINITURE per legno: un SISTEMA dai numerosi VANTAGGI
GRAZIE ALLA COMBINAZIONE DI OLII E CERE, LA SUPERFICIE DEL LEGNO NON È SOLO PROTETTA DALL’ESTERNO, MA ANCHE DALL’INTERNO
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buona resistenza ai liquidi e una cura e manutenzione relativamente facile. In ogni caso, però, queste finiture sono soggette a spaccature e possono sfogliarsi molto velocemente. In più, il rinnovo della superficie è possibile unicamente dopo la levigatura.
iù di cento anni. Questo è il tempo che impiega un albero per crescere e svilupparsi. Durante lo stesso lasso di tempo, Osmo Holz und Color GmbH & Co. KG è cresciuta e ha acquisito esperienza nell’utilizzo e nella lavorazione del legno come materia prima naturale. Dietro tutti i prodotti Osmo ci sono anni di esperienza e passione per il legno, manodopera professionale, sviluppo e ricerca, mirando sempre alle più alte aspettative. Ed è da queste aspettative che nasce il sistema di finitura Osmo a base di olii e cere, caratterizzato da ingredienti di origine vegetale, facile applicazione e finitura microporosa. Grazie alla combinazione di olii e cere, la superficie del legno non solo è protetta dall’esterno, ma anche dall’interno. A confronto, un sistema di finitura tradizionale a base di solo olio protegge il legno solamente dall’interno, ma non crea una protezione superficiale resistente ai liquidi. Inoltre, la cura e la manutenzione per questo tipo di superfici sono piuttosto complicate. Di contro, le superfici trattate con finiture a base acqua o vernice sono solo protette dall’esterno con un sottile strato di film. Come risultato si ottiene una
Applicazione e vantaggi
Per questa ragione, Osmo Holz und Color unisce i vantaggi di entrambe le finiture con un sistema a base olio-cera. L’applicazione delle finiture a base olio è semplice, in quanto penetrano nel legno senza bisogno di primer; inoltre, una sottile copertura è sufficiente a creare un’ottima protezione superficiale per il legno. Grazie alla qualità delle materie prime, il prodotto garantisce anche un’ottima resa. La finitura non necessita di essere diluita e, dopo essere stata mescolata, è subito pronta all’uso. Grazie a tutte queste caratteristiche, l’applicazione risulta facile e non presenta sormonti. Grazie al sistema di finitura a base olio-cera, le superfici trattate rimangono microporose. Gli olii penetrano nei pori del legno e lo proteggono contro dannosi ristagni d’acqua. In più, non si crea un film, in modo tale che il legno possa assorbire e rilasciare l’umidità. Un ulteriore vantaggio è il fatto che la superficie permette al legno di respirare; ciò incrementa la qualità dell’aria all’interno della casa e – grazie alle sue proprietà antistatiche – è perfetto per chi soffre di allergie. Le finiture sono composte di olii naturali e cere che preservano le caratteristiche del legno. In alcuni prodotti, i pigmenti sono stati approvati per le industrie alimentari; di conseguenza sono adatti per essere utilizzati su tavoli e piani da lavoro in cucina. ■
OSMO HOLZ UND COLOR GMBH & CO. KG Affhüppen Esch, 12 D-48231 Warendorf (Germania) Tel. (+49)02581.922-100 Fax (+49)02581.922-200 www.osmo.de | info@osmo.de
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Monospazzole orbitali TMB: garanzia di EFFICACIA E VERSATILITÀ TOR 43
TFO
IN QUESTI ANNI TMB HA INVESTITO MOLTO NELLO SVILUPPO DI UNA LINEA COMPLETA DI MONOSPAZZOLE ORBITALI, ADATTE A SODDISFARE LE PIÙ DIVERSE ESIGENZE E RICCHE DI ACCESSORI PER COMPLETARE I TRATTAMENTI PIÙ DIVERSI
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utto ha avuto inizio con il lancio di TOR 43, la capostipite delle versioni orbitali. TMB è stata così in grado di sviluppare un modello capace di sostituire le diverse versioni tradizionali disponibili sul mercato. Ne è scaturita una monospazzola con caratteristiche particolarmente apprezzate nelle applicazioni pesanti, con possibilità di utilizzo di numerosi accessori per diverse applicazioni su tutti i tipi di superficie, quali: gres, marmo, legno, granito, moquette, cemento. Successivamente è nata TPO 43, una macchina più leggera – sempre con tecnologia orbitale – dedicata al settore del cleaning professionale. Su questa versione sono state adeguate le caratteristiche di potenza e comfort, pensando specificamente alle applicazioni più comuni per gli operatori professionali. Dato che TPO 43 ha introdotto soluzioni tecniche innovative rispetto alla tecnologia esistente, la macchina è coperta da alcuni brevetti. Infine, nel 2018 è stata presentata TFO 43, monospazzola orbitale a metà strada fra le precedenti due. Grazie ai sistemi adottati, TFO 43 è molto
versatile e in grado di utilizzare l’ampia gamma di accessori a disposizione per tutti i modelli orbitali marchiati TMB. È stata realizzata anche una versione a doppia velocità per migliorare prestazioni e finitura su superfici in granito e legno.
Una gamma in continua crescita
TMB sta ultimando la MICRO TOR, una monospazzola orbitale di dimensioni ridotte che consente di operare in spazi molto piccoli, dove è difficile movimentare una monospazzola dalle dimensioni standard. MICRO TOR diventa anche banco di prova per lo sviluppo di una orbitale a batteria; una nuova sfida per l’evoluzione dei modelli orbitali. ■
TMB S.R.L.
Via Cà Nova Zampieri, 5 37057 – San Giovanni Lupatoto (VR) Tel. 045.8774299 | Fax. 045.8774245 www.tmbvacuum.com | tmb@tmbvac.it
PLUS I privilegi della tecnologia orbitale si possono riassumere nella facilità di utilizzo, nel risparmio di tempo, in un minor consumo di prodotti chimici ed energia elettrica. Qualsiasi operatore è in grado di usare una orbitale TMB senza correre rischi personali, né rappresentare un rischio per cose o persone, perché – contrariamente alle monospazzole tradizionali – la tecnologia orbitale non necessita di particolare forza fisica per manovrare la macchina. Ciò comporta il vantaggio di ridurre le necessità formative e quindi i tempi connessi. La manovrabilità è eccellente anche nell’impiego di accessori che normalmente generano attrito e rendono i movimenti più difficoltosi. Con il movimento orbitale, l’operatore non sente alcuna resistenza e può lavorare senza fatica. Infine, il consumo di energia elettrica è inferiore del 60% rispetto al modello tradizionale e rimane pressoché costante nelle diverse applicazioni.
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Mercato PROTAGONISTI
L’ARTE del “SAPER FARE” SPACE (A1)
STILE LANCERÀ UFFICIALMENTE SUL MERCATO LA COLLEZIONE TEKNE A PARTIRE DAL 2020
L’
importante è non porsi mai dei limiti; le idee vengono a chi ha conoscenza, esperienza e soprattutto curiosità. Un concetto che possiamo esprimere con una parola ereditata dal greco antico: Tekne (Τέχνη), letteralmente “saper fare”. Da qui parte tutto ciò che riguarda ricerca e sviluppo per poi diventare tecnologia, quale espressione dell’esperienza e della conoscenza che finalmente viene messa a disposizione di tutti. Nasce così questa nuova collezione di Stile, dove geometria e linee si fondono insieme ai nuovi gusti estetici e alla ricerca di nuove combinazioni decorative. Si ricercano linearità, sinonimo di coerenza, pulizia e ordine da mettere in combinazione con fantasia, sperimentazione e immaginazione. Logica e irrazionalità si mescolano per decorare ambienti residenziali o commerciali, dove la vita scorre continuamente miscelando l’agire, il pensiero e il sentimento. Oggi tutto è fluido. Si sono persi i tradizionali schemi di organizzazione e visione del futuro. Tekne vuol guidare questo flusso mettendo in luce il particolare per raggiungere l’universale. Un autunno ricco di novità dunque per Stile, che – in occasione dei prestigiosi eventi dedicati al design, Deocrex a Londra e BDNY a New York – ha presentato il nuovo modo di concepire la geometria con Tekne. La tecnica è arte, perizia e soprattutto “saper fare” qualcosa che si trasmette come una tradizione da generazione in generazione, proprio come fa Stile dal 1965. Tekne era il tassello mancante della collezione LAB, una fucina di idee dove da anni l’azienda sperimenta con finiture innovati-
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FIERA DECOREX. Londra, 6/9 ottobre
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Mercato PROTAGONISTI
STILE SOCIETÀ COOPERATIVA Via dei Laghi, 18 – Trestina, Città di Castello 06012 Perugia www.stile.com | stile@stile.com ITALIC ve, stampa digitale, lamine metalliche, etc. nuovi prototipi adatti a soddisfare le richieste più stravaganti e fuori dagli schemi. Ora è arrivato il momento di creare anche con forme, angoli e linee spezzate. Una ricerca che propone pavimenti in grado di offrire una prospettiva tridimensionale, in grado di elevarsi dal semplice pavimento e di svolgere un ruolo da protagonista in qualsiasi ambientazione. I sei pattern geometrici – Urban, Carpet, Incastro, Italic, SZS e Space, che può essere installato in tre diversi modi – offrono una soluzione per ogni gusto. A rendere ancora più personalizzata e “su misura” la proposta è la possibilità di giocare con colori, specie legnose diverse e contrasti tra finiture lucide e opache, dando risalto alle forme e andando a creare incastri di geometrie e sfumature più o meno accentuate. A giudicare dal successo e attenzione ricevuta da architetti e designer durante gli eventi di Londra e New York, l’azienda è fiera di lanciare ufficialmente sul mercato Tekne a partire dal 2020. ■
Back to the future. La flessibilità dell’organizzazione combinata alla capacità produttiva industriale creano un modello operativo che si adatta alle varie esigenze del mercato globale. Nel settore residenziale o in quello commerciale, Stile è in grado di affrontare progetti unici e ricercati. Esperienza di generazioni e innovazione tecnologica sono gli ingredienti basilari per una produzione “Made in Italy”, da sempre e ovunque sinonimo di qualità, raffinatezza e design.
www.stile.com
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NELLA MENTE DEL CLIENTE
Mettigli un VANTAGGIO in TASCA! SOLO SE FARETE LE DOMANDE GIUSTE, AL MOMENTO OPPORTUNO E NEL MODO CORRETTO, RIUSCIRETE A DAR PROVA AI CLIENTI DI SAPER SODDISFARE I LORO BISOGNI NASCOSTI di Fabrizio Pirovano e Marco Monti* *Pirovano Monti Associati | www.pirovanomonti.it
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rezza sul significato dei termini che spesso accompagnano questi argomenti: 1. Vendere è il processo che tutti poniamo in essere per ottenere consenso. 2. Per consenso intendiamo una relazione win-win (vincere-vincere), ovvero uno sforzo da parte del consulente e del cliente per modificare il proprio stato attuale rispetto a uno stato desiderato che avvantaggi entrambi. 3. Per cliente intendiamo sia il cliente esterno – ovvero il cliente finale – che quello interno, i vostri colleghi. 4. Per convincere/persuadere eticamente intendiamo l’abilità di liberare il sì del vostro interlocutore che è ancora inconsapevole dei vantaggi di quel sì. 5. Per etica intendiamo il valore universale di rispetto dell’altro, del suo bene, del suo vantaggio per un miglioramento presumibile.
i siete mai domandati cosa succede nella mente delle persone quando dite loro qualcosa, fate qualcosa o vi comportate in qualche modo? Certamente sì, soprattutto se avete avuto modo di vedere il film (geniale) della Disney Pixar Inside Out. Pete Docter – autore che già aveva collaborato alla realizzazione di Toy Story – ha deciso di animare le emozioni dei protagonisti, suggerendo una rappresentazione fisica nella loro testa, nel rispetto della scientificità dei processi emotivi. Per capire come funziona la mente del vostro cliente dovreste fare un po’ come ha fatto la Disney: guardare il comportamento degli altri con attenzione per scoprire cosa succede davvero nella loro testa. Dopotutto è normale che le azioni dipendano dai pensieri e dalle emozioni che viviamo. Se fosse possibile scoprire un po’ di più le strategie che si attivano quando qualcuno ci parla, sarebbe già tantissimo. Vero è che questo meccanismo lo abbiamo già raccontato nei numeri precedenti, trattando i principi della persuasione sviluppati da Robert Cialdini; tuttavia, siamo convinti che soffermarci su un paio di punti essenziali sia d’aiuto, soprattutto in questo momento dell’anno. Quando parliamo di convincimento tutti scrivono “cosa fare” per ottenere un sì; “cosa dire” per convincere, “cosa suggerire” per vendere. Noi, invece, scriviamo “cosa pensa” il cliente quando dice sì; “come reagisce” quando risponde no e così via. Incominciamo a fare un po’ di chia-
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Passiamo ai fatti e vi facciamo una domanda: 1. Qual è la leva decisionale più importante nella mente del vostro cliente? 2. Cosa farà muovere il vostro interlocutore di fronte a una proposta? È molto semplice: un vantaggio. Allora “mettigli un vantaggio in tasca!”
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Strategie
NELLA MENTE DEL CLIENTE
Cosa significa “avere un vantaggio in tasca”?
ni che recupereremo grazie a questa domanda saranno i colori della tavolozza con cui dipingeremo il nostro irresistibile messaggio. Per dirla con una metafora, una tecnica che prende il nome di ricalco. Per adesso immaginate che i protagonisti delle emozioni di Inside Out si muoveranno felici nella mente del cliente solo se riuscirete a dar prova di saper soddisfare i loro bisogni nascosti. Solo se farete le domande giuste, al momento giusto, e nel modo corretto gran parte del gioco sarà fatto. Funzioniamo così. Ed è bello così. ■
La prima regola nella mente del cliente è proprio questa. Siamo tutti molto critici nei confronti di chi ci vende qualcosa e siamo anche, giustamente, molto esigenti. Ma, da venditori, siete altrettanto attenti a cosa passa nella testa del vostro cliente? Fateci caso e vedrete che non è poi così scontato. Quindi: cosa significa “vantaggio in tasca”? Ecco la nostra definizione. Un vantaggio è composto da tre voci: 1. Bisogno Un bisogno è un’es i g e n z a i m p e l l e n te legata a un asse temporale di breve termine: “Ho bisogno di un nuovo rubinetto perché quello che ho mi si è rotto”. 2. Obiettivo Un obiettivo è un tipo di bisogno legato al medio termine: “Ho bisogno di riparare il rubinetto rotto e sceglierne uno nuovo con l’obiettivo di sostituirli tutti, magari in vista di un bagno più moderno”. 3. Sogno Un sogno è qualcosa legato al lungo termine e alla vision personale: “Vorrei rifare tutto il bagno, partendo dai rubinetti rotti. Un bagno che mi faccia sentire bene ogni volta che ci entro”. Quando argomentate con un cliente dovrete fare lo sforzo di capire innanzitutto quale sia “il vantaggio che ha nella sua mente” per rispondere in termini di soluzione operativa. C’è una domanda migliore di altre che permette di estrarre il vantaggio nella mente del cliente: “Che cosa cerchi in…? / Che cosa è importante per te quando…?”. At te n z i o n e : è s o l o una delle domande da porre. Le informazio-
OSMO OLIO CERA DURA NATURAL – MANTIENE INALTERATO IL COLORE DEL LEGNO Il rinomato Olio-Cera dura senza effetto bagnato! > Per pavimenti in legno, arredamento e piani da lavoro > Finitura per legno trasparente opaca che combina i vantaggi unici degli olii e delle cere naturali in un unico prodotto, creando una finitura quasi invisibile > Ad asciugatura completa, il prodotto è sicuro per persone, animali e piante oltre ad essere adatto a giochi per l‘infanzia secondo la normativa europea EN 71.3 55
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POSA IN OPERA DEL PARQUET: DUE NORME UNI IN FASE DI REVISIONE Si tratta delle norme UNI 11368-1 e 11368-2, relative ai metodi e criteri di valutazione delle pavimentazioni posante mediante incollaggio e delle pavimentazioni flottanti
posa ultimata e al momento della consegna dell’opera. Le pavimentazioni interessate saranno quelle posate mediante incollaggio, flottanti e mediante avvitatura/ chiodatura, su qualsiasi tipologia di supporto, impiegate negli edifici di nuova costruzione e/o esistenti, mentre resteranno escluse le pavimentazioni multi-sport per interni definite nella UNI EN 14904, le pavimentazioni esterne e il rinnovamento e/o recupero di pavimentazioni di legno e parquet pre-esistenti. Altri aspetti rilevanti del progetto di revisione riguardano: FF l’integrazione con alcune parti della norma UNI CEN/ TS 15717 “Parquet – Linee guida generali per la posa in opera”; FF la tempistica entro cui deve essere effettuato l’esame della pavimentazione (entro e non oltre 5 giorni dalla data di ultimazione dei lavori), in presenza della committenza; FF le procedure di verifica della pavimentazione posata e la valutazione dei risultati per le caratteristiche di incollaggio, planarità, allineamento degli elementi di legno, deformazione elastica, etc.
È stata avviata la revisione delle due norme UNI 11368-1 e 11368-2, relative ai metodi e criteri di valutazione delle pavimentazioni posante mediante incollaggio e delle pavimentazioni flottanti. Le norme hanno raggiunto i cinque anni di vita e necessitavano di un aggiornamento dovuto all’evoluzione dei prodotti e delle metodologie di posa. Il GL5 “Legno non strutturale” della Commissione UNI Legno, coordinato da EdilegnoArredo con la partecipazione dai tecnici di aziende associate al Gruppo Pavimenti di Legno, sta quindi lavorando intorno a questo progetto, che prevede la compattazione delle due parti in un’unica norma comprendente anche le pavimentazioni posate mediante avvitatura o chiodatura, attualmente non contemplate. Lo scopo e il campo di applicazione della revisione riguarderanno la valutazione della realizzazione di pavimentazioni di legno e parquet per uso interno, a
VINO, SOSTENIBILITÀ E DESIGN: LA MILANO WINE WEEK SECONDO ITLAS PARQUET Nel flagship store dell’azienda si è aperta una tre giorni dedicata alle eccellenze dell’Alpe Adria, tra degustazioni, incontri e show cooking Lunedì 7 ottobre nel Flagship Store di Milano, Itlas ha inaugurato nel migliore dei modi la Milano Wine Week. “La cultura d’impresa nelle terre dell’Alpe-Adria incontra la Milano Wine Week” è il nome della tre giorni che ha messo insieme sette aziende d’eccellenza provenienti da Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Slovenia e Istria, con un programma ricco di incontri, show cooking e degustazioni. L’obiettivo è quello di mettere in luce la continuità economica e culturale della macroregione dell’Alpe Adria, a dispetto della frammentazione amministrativa dei territori che vi fanno riferimento. E, naturalmente, far conoscere al pubblico milanese sette realtà imprenditoriali accomunate dall’impegno per la sostenibilità ambientale, la ricerca del design innovativo e il valore sociale del “fare impresa”. Linee, intrecci, sapori, trasparenze: questi i quattro temi conduttori dell’evento, all’insegna della condivisione di esperienze e valori capaci di unire i settori più diversi, dall’agricoltura al design. La serata è andata avanti con il dialogo tra lo chef Tomaz Kavcic, Aleksandra Vekic, produttrice dell’Olio Mate – un’eccellenza istriana
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“Con la Lombardia abbiamo una lunga storia in comune e una sinergia per molti eventi. Penso in particolare alle Olimpiadi 2026 Milano-Cortina, un evento che avrà l’opportunità di coniugare il turismo alla promozione dei prodotti tipici della nostra regione, dai formaggi ai vini, come stiamo facendo durante questo evento” Giuseppe Pan, Assessore all’agricoltura, caccia e pesca della Regione Veneto
dell’olivicoltura biologica – e Maurizio Potocnik, editore e curatore da oltre vent’anni della Guida Best Gourmet Alpe Adria, grande esperto e narratore della ristorazione e dei vini della macroregione.
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UNA CASA SULL’ALBERO IN LEGNO A CHILOMETRO ZERO Progettata da Solarraum attorno a un albero di noce secolare, la Laugenlodge è una casa vacanze ideale per immergersi nella natura valorizzare il terreno di famiglia – la casa è stata realizzata interamente in legno a “chilometro zero”, coinvolgendo un carpentiere locale. Una volta essiccato, il legno è stato preassemblato e poi montato in cantiere in versione grezza, perché la lavorazione successiva avrebbe potuto compromettere la naturalità del materiale. Il tutto in tempi brevi: in sei mesi la casa ha preso forma ed è stata resa abitabile. Il pacchetto parete è costituito da 20 cm di legno massiccio, 16 cm di fibra di legno, un’intercapedine per la ventilazione naturale e altri 5 cm di legno. In alcuni punti “nevralgici”, la parete è stata rivestita con uno strato di argilla grezzo e non spatolato che, oltre ad assumere una valenza estetica, contribuisce positivamente alla regolazione dell’umidità. Rigorosamente naturali e alternativi anche i complementi d’arredo: dagli armadi costruiti con assi di legno non trattati, al ramo utilizzato come corrimano della scala, al paiolo trasformato in lavandino. E soprattutto, nel processo costruttivo, non è andato perso nulla: sono stati recuperati anche i minimi scarti del legno per realizzare per esempio le maniglie e l’oggettistica domestica. Una stufa riscalda gli ambienti, ma è prevista a breve anche l’installazione di un impianto fotovoltaico da 10 kW, dotato di sistema di accumulo. I consumi sono comunque ridotti a 45 kWh/m2 anno, un valore notevole, data l’altitudine.
A San Pancrazio, un piccolo borgo alle porte di Merano a oltre 700 metri di altitudine, è nata una casa vacanza sui generis dedicata a chi vuole staccare dallo stress cittadino: si tratta di una “casa sull’albero”, costruita intorno a un rigoglioso Nussbaum – un albero di noce – che da oltre un secolo si affaccia sulla vallata. Progettata dallo Studio Solarraum – a cui il committente si è rivolto per
Design a portata di click
“Volevo costruire una casa nella quale poter ritrovare il benessere in estate come in inverno. L’albero abbraccia la struttura e ha l’effetto di un ombrellone naturale; regala una deliziosa frescura d’estate e fa filtrare la luce del sole d’inverno, quando le foglie si diradano”
È nato il blog designinsider.it, uno spazio editoriale dedicato alle aziende, ai designer e a tutti i professionisti del settore dell’arredamento e dell’architettura. La sua linea editoriale è quella di essere sempre presente “sul posto”, dove approfondirà la notizia, il prodotto, il convegno o la fiera. Uno strumento di comunicazione (di critica, di valutazione e di confronto) che ha l’obiettivo di scrivere di “cose” che si sono viste, toccate, sentite, verificate: in una fiera, in uno showroom, in una azienda. Scriverà e pubblicherà ciò che è realmente interessante o che, al contrario, non sia stato convincente. Credendo, con questo, che la capacità di offrire anche delle visioni critiche sia diventata improrogabile per qualsiasi strumento di comunicazione. Uno strumento work in progress, aperto a tutti. Il blog è una iniziativa editoriale Quine.
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Thomas Egger, committente
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LA PRIMA AZIENDA COSTRUITA INTERAMENTE IN LEGNO È A PADOVA Per realizzare la struttura a due piani di FashionArt ci sono voluti 9 mesi. 1300 metri quadri curati sotto ogni aspetto architettonico, impiantistico e stilistico L’edificio che ospita FashionArt – un’azienda di Limena (PD) specializzata nel campo della moda — si sviluppa su due piani, per un totale di 1300 mq, adibiti a uffici, showroom e magazzino. Il tutto interamente in legno. Curata dall’architetto Francesco Stimamiglio, FashionArt nasce come progetto di costruzione tradizionale, per poi evolversi in un progetto di bioedilizia grazie alla collaborazione con Biocasanatura, realtà che opera nel settore delle costruzioni con un’attenzione speciale all’ambiente. L’esigenza del cliente era quella di avere l’edificio pronto in un anno con costi certi e accessibili. Avviato il cantiere a dicembre 2017, Biocasanatura è stata in grado di soddisfare la richiesta terminando i lavori ad agosto 2018 – in anticipo rispetto al previsto – e assicurando benessere abitativo e sostenibilità dal punto di vista ambientale ed economico. Caratteristiche dell’edificio Per FashionArt, Biocasanatura ha scelto il sistema costruttivo a telaio: le strutture portanti, realizzate in legno lamellare di abete rosso d’Austria, assicurano stabilità e alte prestazioni in termini di isolamento termico, oltre che una grande facilità di lavorazione. Le strutture a telaio sono state infatti assemblate interamente in falegnameria da un processo di taglio automatizzato, limitando il trasporto in cantiere delle sole pareti e riducendo così i tempi di costruzione. Inoltre, per il cappotto è stata usata la fibra di legno, un isolante di origine vegetale, privo di formaldeidi e con eccellenti proprietà traspiranti e regolatorie della temperatura. Un altro particolare costruttivo è il solaio di copertura con travi a vista rivestito con una guaina bianca in PVC: questa applicazione è stata pianificata sia per assicurare una maggiore tenuta sia per potenziare il riflesso del sole e aumentare del 15% la resa dell’impianto fotovoltaico. Soluzioni impiantistiche FashionArt rientra nella classe energetica A2, garantendo bassi consumi energetici. Per il riscaldamento è stata scelta una pompa di calore con funzione VRF (Variable Refrigerant Flow), un sistema intelligente che consente di gestire la climatizzazione caldo/freddo disattivandola quando non serve e monitora la qualità dell’aria sia in termini di temperatura sia di umidità, oltre che mantenerla pulita dalle polveri sottili. Inoltre, grazie all’abbinamento con un impianto fotovoltaico realizzato con 44 pannelli solari per la produzione di energia elettrica, il fabbisogno energetico dell’edificio è coperto al 100% con fonti rinnovabili.
STUDIO TECNICO
VITTORIO CHIESA
Perito ed Esperto in problematiche relative alle pavimentazioni di legno
Dottore Forestale specializzato in Tecnologia del legno Iscritto al Registro dei Consulenti Tecnici del Legno accreditati presso FederlegnoArredo, matricola 044
Collaborazioni in curriculum Istituto per la Tecnologia del Legno dell’Università degli Studi di Firenze; CNR IRL (Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per la Ricerca sul Legno)
Attività professionale in curriculum
CONTATTI Mob. +39 335 6012656 Mail: vittorio.chiesa@gmail.com
Direttore Commerciale con una esperienza pluriennale nel settore dei Pavimenti in Legno Per molti anni membro della commissione UNI PROFESSIONAL Pavimenti legno Per cinque anni (1990 – 1995) direttore del CRS (Centro Ricerca e Sviluppo per il settore Legno di FederlegnoArredo)
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JJ La collezione Signature interpreta la regalità del Noce Il noce è un legno pregiato, elegante e dal carattere forte. La sua pianta d’origine è un albero da frutto maestoso, capace di vivere oltre un secolo e di arrivare a 25 metri d’altezza. La collezione di parquet Signature di Woodco propone sei colorazioni in Noce caratterizzate da sfumature intense e suggestive: Veste di Monaco, Zibellino, Bruno di Marte, Foglia di Tabacco, Cammello e Noce Naturale. Dedicate a tutti gli amanti delle sfaccettature del legno, valorizzano tutte le stanze della casa e qualsiasi tipo di stile, da quello minimalista a quello più tradizionale. www.woodco.it
Produzione di pavimenti in legno
Sede legale e Showroom - Via Pieve Ligure 15, 00168 - Roma Showroom - Via Refrancore 26, 00166 - Roma Stabilimento di produzione - Via Morsasco 41, 00166 - Roma Tel: 06.30.60.14.38 Prodotti certificati
www.stemausrl.it info@stemausrl.it
JJ Riscaldamento a pavimento con parquet a due strati
STEMAU SRL Produzione parquet tradizionale, Prefinito 2 strati, Flottante 3 strati, Decking, Linea artistica Pavimenti resilienti
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Con una base in abete o HDF (certificato EC1) e uno strato superiore di legno nobile, Bauwerk unisce il calore naturale dei legnami europei certificati alla trasmittanza termica del supporto. In più, ci sono tutti i vantaggi di una posa semplificata e garantita nel tempo. La tecnologia due strati assicura, infatti, maggiore stabilità alla pavimentazione, proteggendola dal rischio imbarcamento o fessurazioni. Caratteristiche importanti, specie nell’ambito di ristrutturazioni o costruzioni dove il riscaldamento a terra può rappresentare una soluzione a problemi di umidità o di doppio utilizzo, ad esempio tra mansarda e camera da letto. www.bauwerk-parkett.com
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JJ Parquet due strati in rovere La collezione Design di Giorio, ispirata alla tradizione artigiana, comprende diversi modelli di quadrotte artistiche di diverse geometrie. Scegliere la collezione Design significa prediligere pezzi unici composti a mano con grande maestria e precisione. Giochi geometrici si incastrano per creare disegni eleganti e dal fascino senza tempo. Il modello Ducale è la scelta ideale per una casa dal gusto contemporaneo o classico. La sua versatilità permette, infatti, di integrarsi con qualsiasi tipo di stile e arredo. Il Rovere può essere posato in cucina come in bagno, per una continuità sofisticata tra gli ambienti. www.giorio.it
JJ Matematica lignea Esperienze di lavoro estremamente stimolanti e affascinanti quelle che hanno dato vita al pavimento in legno Perigal. Risultato dell’incontro e delle affinità elettive fra il ricco patrimonio di conoscenza del legno di Listone Giordano e l’inconfondibile cifra stilistica delle finiture Paola Lenti. Valori stratificati nella memoria e nel tempo approdano a una superficie lignea dal forte carattere innovativo. Perigal è un originale pavimento in legno che trae ispirazione da un celebre teorema e dalla sua geniale dimostrazione geometrica basata sulla scomposizione dei quadrati, trovando nuova linfa vitale da un’inconsueta unione di saperi. È infatti il felice risultato dell’incontro tra il ricco patrimonio di conoscenza del legno di Listone Giordano e l’inconfondibile cifra stilistica di Paola Lenti. www.listonegiordano.com
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JJ Un parquet naturale ispirato alle sabbie del deserto Triveneta Parchetti lancia sul mercato la collezione Sabbie del deserto. Lao Tsu, autore del Tao Te Ching, affermava che “un viaggio di mille miglia comincia con un solo passo”. Triveneta rende onore a questa massima partendo dallo stesso presupposto: un viaggio, soprattutto se molto lungo, inizia con un solo passo… il passo sul pavimento giusto. Così nasce la collezione di parquet Sabbie del deserto, un gioco naturale di chiaroscuri e sfumature che riporta alla mente la sinuosità delle dune. Un parquet bello, ecologico e 100% Made in Italy. Dalla natura nasce la finitura composta da una miscela di olii, resine poliuretaniche e cere. Una linea innovativa per le sue qualità estetiche, funzionali ed ecologiche. Un parquet dall’aspetto satinato, ceroso, naturale al tatto, facile da pulire, resistente all’acqua, alle sostanze oleose e all’usura del tempo. Realizzato con materie prime di origine vegetale e senza solventi, le Sabbie del deserto possiedono la certificazione di ecosostenibilità.
Le finiture
THAR: il grande deserto indiano, un’interminabile distesa di dune le cui sfumature vengono esaltate al tramonto del sole. Ne deriva un parquet dalle tonalità calde, un gioco ondulato di sfumature e toni differenti che cantano all’unisono. KARAKUM: il deserto del Karakum in Turkmenistan è la meta ideale per viaggiatori dotati di spirito d’avventura. In turkmeno significa “le sabbie scure”. DANCALIA: trae origine da una meraviglia geologica, situata tra Etiopia ed Eritrea, caratterizzata da distese simili a una banchisa di sale, tra il bianco ghiaccio e il nero delle eruzioni. Una ricca fusione di tonalità contrastanti che creano una superficie sobria, rigorosa e al tempo stesso vitale. GREY STONE: il deserto del Kumtag nel nord ovest della Cina è noto per le meravigliose opere d’arte che regala: grigie sculture di sabbia modellate dalla natura. Ne deriva un parquet estremamente naturale, dalle sfumature grigiastre. Piacevole al tatto e naturalmente luminoso. www.trivenetaparchetti.it
JJ Piccoli formati
Parquet in bagno Per la posa del parquet in bagno, Mapei propone Ultrabond Eco S Lite, un adesivo monocomponente alleggerito a base di polimeri sililati con un elevato quantitativo di resine, additivato con microsfere che conferiscono leggerezza al prodotto. Idoneo per la posa di tutti i tipi di pavimenti in legno prefiniti o prelevigati multistrato e pavimenti in legno massiccio di medio formato con massima larghezza di 15 cm. www.mapei.com
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Kerakoll Design House propone Legno+Color Small, un formato piccolo e prezioso che valorizza la materia legno, esaltando lo schema di posa e la texture di ogni singolo elemento, adattandosi ai nuovi stili di vita e agli spazi più contenuti dell’abitare contemporaneo. Legno+Color Small permette la realizzazione di geometrie di posa a spina di pesce italiana, a sorelle, a correre e in diagonale. La texture personalizzata di ogni singolo elemento è ottenuta con cicli differenziati di lamatura, seghettatura e semi-piallatura. L’intera lavorazione è realizzata a mano in Italia da artigiani del legno, progettata per rendere ogni elemento unico e non riproducibile industrialmente. Il formato Small ha riportato alla ribalta la raffinata geometria di posa a spina di pesce italiana, grande classico della tradizione del parquet, ormai quasi dimenticata a favore dei grandi formati posati a correre. Legno+Color Small viene poi decorato e protetto in opera con una microresina che penetra nella struttura del legno. La nuova materia così ottenuta, frutto di una tecnologia esclusiva sviluppata nei laboratori di Ricerca e Sviluppo Kerakoll GreenLab, garantisce elevate resistenze all’abrasione e colorazione manuale senza sormonti per una decorazione
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in continuità di tutta la superficie con una nuova resa estetica irriproducibile industrialmente. Legno+Color Small è disponibile nella palette di dieci colori caldi e avvolgenti Warm Collection. L’atmosfera della collezione Warm è frutto di un’esclusiva e sofisticata ricerca nello stile inconfondibile di Piero Lissoni. Un elegante percorso cromatico che dal bianco porta al nero attraverso la ricchezza dei toni neutri e naturali. kerakolldesignhouse.com