Tabloid Produzione e Igiene Alimenti gen/feb 2020

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Supplemento al numero di Genn/Febb 2020

Produzione & Igiene

Speciale

Pest Management PROFESSIONE

FOOD SAFETY

RICERCA APPLICATA

Una corretta proposta tecnico-commerciale che tiene in considerazione alcuni criteri irrinunciabili è anche uno strumento che prelude a un servizio efficiente ed efficace. pag. 2

Esperienze pratiche dell’utilizzo della confusione sessuale per il contrasto ai lepidotteri infestanti e per la riduzione delle disinfestazioni con biocidi. pag. 6

Trattamenti con calore, novità sulle dinamiche di crescita delle larve, uso dei feromoni, valutazione degli alimenti per lo sviluppo di alcuni parassiti, utilizzo della CO2, resistenza al freddo. pag. 10

DEFINIZIONE DI UN PIANO DI GESTIONE DEGLI INFESTANTI

INFESTANTI ALIMENTARI: METODOLOGIE NATURALI ED ECOSOSTENIBILI

NUOVE SCOPERTE NEI METODI DI CONTROLLO DEI PARASSITI

Pronti per la sfida della sostenibilità Nel 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e i relativi 17 Sustainable Development Goals (SDGs). Anche il Pest Management può giocare un ruolo importante in questa partita. Tra gli obiettivi ONU di interesse: a. SDG 2 Riduzione della fame: con il contributo delle imprese professionali nella lotta alle perdite di derrate dovute ai parassiti ma anche il contributo alla sicurezza alimentare; b. SDG 3 Salute e benessere: le malattie trasmesse da vettori non possono non vedere tra i protagonisti dei disinfestatori professionali. Applicare le opportune scelte di gestione dei vettori diventa cruciale per la tutela della salute pubblica. Allo stesso tempo, impiegando metodi

che impattino sempre meno sulla salute delle persone. c. SDG 11 Città e comunità sostenibili: sempre più persone vivono e vivranno nei centri urbani. La città e l’ambito “extra-agricolo” rappresentano lo scenario operativo tipico del disinfestatore. d. SDG 13 Cambiamenti climatici: con il cambiamento climatico avviene la rivoluzione delle storicità delle infestazioni, si modificano i cicli vitali degli infestanti e scegliere la giusta strategia di gestione, intervenendo al momento giusto con gli strumenti giusti, diventa fondamentale. e. SDG 15 Vita sulla Terra: tutelare la biodiversità, con una forte attenzione all’ambiente e agli animali non bersaglio e al benessere degli animali

target, studiando metodi adeguati e migliorando quanto già disponibile. La sfida pertanto è globale e riguarda di fatto tutti gli attori del settore, dalle imprese di servizi ai produttori, passando per i consulenti, i formatori, le autorità competenti e gli stessi clienti. Ma perché “sfida”? Sinonimi di sfida possono essere le parole “competizione”, “duello”, “gara” ma anche “provocazione”. Ebbene di sfida si tratta non solo per migliorare sensibilmente l’impatto positivo del Pest Management nella società, ma anche per scardinare pregiudizi nell’opinione pubblica e talvolta contrastare anche insane abitudini (tipiche di ogni settore) di rinunciare a pratiche obsolete e tentare, insieme, di andare oltre l’ostacolo. Tra queste azioni, sarebbero certamente positive

NOV

le sinergie con il mondo della ricerca, dei produttori e dei distributori per innovare e rendere alla portata di tutti nuove strategie, alternative (ma non necessariamente) anche alla chimica. Alcuni strumenti sono già pronti e in uso (si veda lo sviluppo della formazione dei Professionisti del Settore, la sempre maggiore attenzione delle parti interessate verso questo ambito, l’applicazione della norma UNI EN 16636:2015), altri sono in fase di gestazione e altri ancora saranno da concepire. Ma di sicuro vi è che il Pest Management italiano è pronto a fare la sua parte. Francesco Fiorente Esperto in Pest Management Membro del Board tecnico della Rivista

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PROFESSIONE

Spunti per l’elaborazione di un piano di gestione degli infestanti Una proposta tecnico-commerciale redatta tenendo in considerazione alcuni criteri irrinunciabili è anche uno strumento che prelude a un servizio efficiente ed efficace La definizione di un corretto piano di gestione e di controllo degli infestanti rappresenta un passaggio fondamentale e necessario per garantire l’erogazione e la fornitura di un servizio che effettivamente rispondano alle esigenze e alle aspettative di un sito in cui sia necessario svolgere attività di Pest Management, come appunto un sito di un’impresa alimentare. Il documento contenente le specifiche tecniche del servizio che sarà erogato in un sito è richiamato sia dalla normativa cogente, in termini di gestione di un PRP, ma anche dalla normativa volontaria della Food Safety. IFS Food edizione 6.1, al requisito 4.13.2, richiede espressamente che, qualora si impieghi un fornitore esterno, le attività siano necessariamente formalizzate tramite un contratto. BRC GSFS edizione 8 ricorda non solo nel capitolo dedicato alla gestione degli infestanti (4.14) della necessità di formalizzare le specifiche del servizio, ma anche nel capitolo 3.5.3.2:

Produzione & Igiene

l’Impresa alimentare deve sottoscrivere un contratto o un accordo formale con i fornitori, definendo le aspettative in merito ai servizi e garantendo la risoluzione dei potenziali rischi alimentari associati al servizio in oggetto. Naturalmente, anche la norma volontaria UNI EN 16636:2015, standard europeo di riferimento per il settore del Pest Management, affronta in maniera dettagliata l’argomento e “recepisce” tutti gli spunti dei portatori di interesse, comprese le indicazioni provenienti dal settore alimentare. A seguito di un sopralluogo iniziale, di cui deve essere possibile dimostrare l’evidenza, il Fornitore professionale dei Servizi di Pest Management dovrà redigere un piano di gestione e controllo delle infestazioni che tenga conto degli elementi in ingresso acquisiti nelle fasi di ispezione e valutazione dei rischi al fine di definire la strategia adeguata di intervento, un calendario degli interventi, considerando le peculiarità del sito e del cliente.

Sarà così possibile definire dei piani di monitoraggio e dei piani di controllo, applicabili a seconda dell’accertata presenza o meno degli infestanti e della potenzialità del sito di poterne accogliere, definendo quindi le misure più adeguate sia di monitoraggio che di controllo. Dovrà altresì essere chiaro l’approccio integrato alla gestione dei parassiti, prediligendo laddove possibile i sistemi di gestione a minore impatto, anche considerando metodi biologici (se applicabili) e sistemi fisici, fornendo anche indicazioni sulle azioni di modifica e correzione ambientale (modifiche dell’habitat) necessarie. In ogni caso sarebbe sempre necessario tenere in considerazione anche le possibili contaminazioni ambientali derivanti dalle attività di pest management, così come le possibilità di intossicazione primaria e secondaria della fauna non bersaglio.

ELEMENTI OBBLIGATORI

Nella pratica, il piano di gestione e controllo delle infestazioni e la

Francesco Fiorente Consulente in Pest Management

cosiddetta proposta formale confluiscono spesso in un unico documento nel quale dovrebbero essere obbligatoriamente presenti almeno quattro punti:

Dopo ogni intervento… Ogni intervento eseguito presso il cliente, sia esso di routine o straordinario, deve necessariamente essere accompagnato da un rapporto di intervento disponibile sia per il cliente che per il fornitore stesso. Ogni rapporto di intervento, sia esso cartaceo o digitale, rappresenta di fatto l’erogazione di un servizio e ha un “peso” contrattuale e legale certamente importante. Pertanto, è fondamentale che esso sia controfirmato dalle Parti e che riporti una serie di elementi minimi, da compilare a cura del personale del fornitore: • identificazione del fornitore; • identificazione del cliente (compreso l’indirizzo); • conferma dell’erogazione del servizio concordato in quella data o eventuali deviazioni; • data, ora e tipo di servizio fornito, con indicazione dei prodotti e delle quantità impiegate; • commento sul servizio svolto; • raccomandazioni a carico del cliente; • note di servizio per fornitore; • periodo di rientro (se effettuato un trattamento con sostanze pericolose, per es. insetticida).

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1. L’identificazione degli infestanti presenti o potenzialmente di interesse del sito. 2. Una descrizione accurata della strategia di controllo proposta e tutti i dettagli descrittivi delle modalità operative. 3. Il dettaglio delle misure di correzione ambientali più urgenti da apportare nel sito che impattano sulle attività di controllo e gestione degli infestanti, comprese le azioni di prevenzione, di pestproofing, ecc. 4. Il preventivo propriamente detto riportante le condizioni economiche. Il documento dovrà poi essere controfirmato per accettazione dal referente dell’impresa alimentare al fine di erogare i servizi richiesti, assumendo quindi un valore contrattuale tra le parti.

ELEMENTI FACOLTATIVI

Oltre agli elementi obbligatoriamente necessari, è possibile e consigliabile includere nella proposta tecnicocommerciale di fornitura di servizi anche altri elementi, quali: • Una presentazione aziendale, comprensiva di referenze. • Se non già esplicitata in un differente documento, una vera e propria analisi e valutazione dei rischi del sito e del Cliente, con un’approfondita analisi delle cause delle eventuali infestazioni in corso. • Un’analisi puntuale delle criticità ambientali e strutturali del sito. • La definizione delle responsabilità, considerando l’impegno

dell’impresa alimentare di prendere in carico le raccomandazioni indicate dai Pest Manager e le buone pratiche igieniche necessarie per contribuire alla riuscita di un efficace servizio di pest management. Gli obiettivi da raggiungere in accordo a soglie di accettabilità da concordare o pre-esistenti.

Inoltre, è consigliabile anche dettagliare la tipologia di documentazione che il fornitore del servizio andrà a elaborare e a consegnare al cliente, tra cui si citano, a titolo esemplificativo, le planimetrie riportanti la dislocazione dei dispositivi di monitoraggio, i rapporti di servizio e di monitoraggio, le relazioni periodiche di andamento, eventuali servizi aggiuntivi (per es. ispezioni approfondite periodiche, incontri periodici, ecc.), schede tecniche e SDS dei prodotti e dei dispositivi in uso, descrizione della tipologia di trattamenti di NC previsti, ecc. Qualora si tratti di un rinnovo di una fornitura di servizi presso un cliente già acquisito in precedenza, è consigliabile fornire evidenza di una rivalutazione/un riesame di quanto svolto in passato, fornendo anche spunti di miglioramento rispetto alla precedente esperienza di servizio.

CONTRATTO TRA LE PARTI

È infine necessario che la proposta formale sia corredata da condizioni generali di fornitura del servizio che specifichino chiaramente la data di inizio dell’erogazione del servizio con la durata dello stesso, eventuali

Il Pest Control Expert: carta d’identità Si tratta di una figura interna al fornitore di servizi, sebbene non coinvolta nelle attività di routine e di progettazione dei sistemi di monitoraggio, sia un professionista esterno incaricato dello svolgimento di tali attività. Tra le qualifiche, le competenze e le abilità, non devono mancare: • conoscenza degli standard di sicurezza alimentare e competenza adeguata in materia di igiene degli alimenti; • iscrizione ad Ordini professionali o membership ad associazioni di categoria al fine di garantire un appropriato livello di aggiornamento, aderendo preferibilmente anche ad un programma di formazione continua a cui, per esempio, sono sottoposti Agronomi, Forestali, Tecnologi alimentari; • conoscenza delle attività dell’azienda da ispezionare in termini di tipologia di produzione, tipologia di specifiche e clausole applicabili; • capacità di analizzare in maniera appropriata i dati registrati durante le attività di monitoraggio; • fornire adeguati spunti di miglioramento e raccomandazioni sia per l’impresa alimentare che per il fornitore del servizio.

condizioni di disdetta e di rinnovo, l’impegno da parte dell’impresa alimentare di non affidare il medesimo servizio a differenti fornitori e a non interferire con le operazioni programmate e necessarie per una corretta erogazione del servizio stesso. D’altro canto, il fornitore del servizio dovrà garantire che l’esecuzione dei servizi sia svolta in accordo con la normativa cogente e gli standard volontari applicabili, nonché seguendo le buone pratiche ed impiegando prodotti e dispositivi adeguati. È opportuno riportare i riferimenti al grado di protezione assicurativa del fornitore.

Qualsiasi elemento e attività al di là di quanto indicato nel documento (che controfirmato dalle parti assume valore di contratto tra le parti) dovrà essere formalizzato separatamente. Talvolta, il timore di produrre un documento sin troppo dettagliato e corposo rispetto al numero di pagine, costituisce un deterrente a discapito di alcuni elementi che in realtà potranno fornire una buona, sebbene iniziale, e positiva indicazione circa l’approccio professionale del fornitore del servizio anche nel comprendere le esigenze del cliente.


INTERVISTA

Disinfestazione: nuove tecniche di intervento

Del futuro prossimo della disinfestazione abbiamo parlato con Andrea Garavelli e Mario Massara, responsabili tecnici di Mouse & Co, azienda impegnata costantemente nella ricerca di tecniche di intervento ecologiche

a cura della redazione

Dall’evoluzione della figura del disinfestatore professionale alle mutate richieste dei clienti, passando per le tecniche di intervento sempre più rivolte alla sostenibilità, i due ci raccontano come sta cambiando il settore.

Come vedete la figura del disinfestatore moderno?

Andrea: Il disinfestatore “moderno” è un professionista che si aggiorna costantemente, si interessa all’evoluzione dei prodotti che impiega e ne valuta la loro capacità di gestire l’infestante. Le azioni che si vanno a compiere sono ragionate e valutate attentamente. Ad oggi il mercato offre una vasta gamma di prodotti e pertanto la loro scelta riveste un ruolo importante. Si vanno a favorire tutti quegli aspetti attenti alla sostenibilità e dal minore impatto ambientale se non nullo. Mario: La figura del disinfestatore moderno si sta evolvendo piano piano perchè stiamo affrontando un passaggio generazionale molto importante che tiene a cuore i temi ambientali

indirizzo di studio ma solo studi marginali). Fondamentale per le aziende di pest control l’informazione attraverso i canali di associazioni come AIDPI, che ha anche un ruolo molto importante con le istituzioni. I disinfestatori si sono evoluti e si sono adattati alla richiesta del mercato nell’utilizzo di prodotti con impatto ambientale sempre più basso quasi nullo perché non possiamo non pensare al futuro del mondo che ci circonda. La tecnologia ci sta aiutando molto da questo punto di vista, fornendoci nuovi mezzi per monitorare o debellare le infestazioni. Andrea: In questo campo la formazione continua ha influenzato molto l’attività svolta sul campo. Ad oggi il disinfestatore è consapevole di impiegare prodotti tossici e valuta i rischi che questo comporta sull’ambiente e sulla salute umana. Il disinfestatore per il servizio che svolge e per risolvere problematiche di infestazioni si è “tecnologizzato” impiegando sistemi innovativi come la, disinfestazione termica e l’impiego di fototrappole.

Cosa è cambiato nel rapporto con i clienti?

Andrea Garavelli, responsabile tecnico di Mouse&Co

Andrea: Il disinfestatore non è più colui che passa dal cliente, svolge il lavoro e salutando se ne va; ma è colui che supporta il cliente nella gestione degli infestanti, trovando le migliori soluzioni. Il cliente è sempre più esigente e informato. Con lui deve instaurarsi un rapporto di fiducia e

collaborazione: oltre alla risoluzione dei problemi, il cliente va supportato, dando molto spazio alla prevenzione, con consulenze e ispezioni.

Parliamo di nuove tecnologie nella disinfestazione...

Andrea: In questo campo sono assai interessanti le nuove tecnologie e la loro applicabilità come la DTS che sta prendendo sempre più piede, il noto trattamento termico HT Ecosystem e le fototrappole che sin da subito hanno mostrato la loro validità.

Spieghiamo meglio cos’è la DTS?

Mario: La DTS (dispositivo trasmissione segnale) consiste in un piccolo ma efficiente dispositivo indistruttibile che può essere installato dentro il maggior numero di dispositivi che offre il mercato che semplifica di molto il recupero del roditore dato che segnala la cattura in tempo reale e fa soffrire molto meno l’animale.

E il famoso trattamento termico HT Ecosystem?

Mario: HT ecosystem è il sistema per la disinfestazione con calore che consiste nel portare ad alta temperatura l’ambiente così da poter eliminare tutti gli infestanti (in tutti gli stadi uova, larva, adulto) presenti nella zona. Questo prodotto è ottimo per debellare in modo completamente naturale gli insetti delle derrate alimentari, come ad esempio coleotteri dei

cereali e lepidotteri. Questo sistema viene impiegato per la maggior parte nei grandi stabilimenti come molini e pastifici, ma può essere anche utilizzato in ambienti privati dato che in bioedilizia stanno usando materiali isolanti naturali che favoriscono le infestazioni da parte di lepidotteri. Il trattamento risulta anche molto indicato nel campo delle belle arti e di manufatti in legno. Questo sistema è molto più efficace ed efficiente dei gas tossici: innanzitutto perché non è tossico e non ha bisogno di permessi speciali, non danneggia la fauna e la flora nei pressi dell’intervento e non è pericoloso per chi lo utilizza e inoltre garantisce buoni risultati anche nel tempo. Andrea: Si può definire il famoso trattamento termico HT Ecosystem poiché è ormai noto agli addetti ai lavori, permettendo la disinfestazione mediante calore. Tra gli infestanti controllati, anche microrganismi come il batterio della salmonella. La versatilità di questo trattamento termico spazia quindi dal molino/pastificio alle aziende che lavorano il tabacco e il cioccolato fino agli allevamenti di polli.

Infine, le fototrappole?

Andrea: Le fototrappole adattate al campo della derattizzazione sono una attrezzatura per analizzare al meglio quelle situazioni che normalmente non si possono vedere, risultando così un ausilio assai prezioso per la risoluzione dei casi.

e cerca di avere il più basso impatto possibile così da non destabilizzare gli ambienti naturali perché il disinfestatore non è più il “ciaparat” ma un vero e proprio professionista.

Come è cambiata la professione?

Mario: Negli anni i disinfestatori si sono trovati ad affrontare dei clienti sempre più esigenti, formati ed informati, di conseguenza la professione si è adattata di pari passo con molta formazione (dato che non esiste un

Produzione & Igiene

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FOOD SAFETY

INFESTANTI ALIMENTARI: metodologie naturali ed ecosostenibili Esperienza pratica della confusione sessuale per il contrasto ai lepidotteri infestanti e per la riduzione delle disinfestazioni con biocidi in due aziende alimentari (*) di Lorenzo Donati1, Paolo Guerra2, Gianni Conti1 (*) Relazione presentata al 12th Conference «Integrated protection of stored products» of the IOBC/WPRS - University of Pisa, 6-8 settembre 2019 1 Evoluzione Servizi Srl, Via Paolo Frisi 4/a, 48124 Ravenna (RA), Italy 2 Nopest®, Via Scuole Pubbliche 34/b, 48121 Ravenna (RA), Italy

Le infestazioni da Lepidotteri delle derrate, e in particolare di Plodia interpunctella (Hübner, 1813) ed Ephestia elutella (Hübner, 1796) rappresentano un serio pericolo per la contaminazione dei prodotti in alcune filiere alimentari. La messa al bando di alcuni prodotti disinfestanti aventi azioni anche ovicida (ad esempio il bromuro di metile), la revisione dei campi di impiego delle sostanze attive insetticide prevista dalle nuove normative, così come la maggiore sensibilità delle strumentazioni analitiche impiegate per la ricerca di residui chimici, hanno aperto il campo all’impiego di metodologie naturali ed ecosostenibili nella gestione degli infestanti. Il presente

lavoro descrive le esperienze pratiche dell’utilizzo della confusione sessuale all’interno dei reparti di lavorazione e di confezionamento in due diverse aziende alimentari operanti nel settore della frutta secca e del cioccolato. Le osservazioni condotte attraverso l’attuazione di un puntuale programma di monitoraggio degli infestanti e l’accurata registrazione degli interventi di disinfestazione portano a delle conclusioni di estremo interesse e che confermano l’efficacia della confusione sessuale anche nelle situazioni più complesse.

ATTIVITÀ E METODOLOGIE

Negli stabilimenti sono state adottate le medesime procedure per l’applicazione

Tabella 1. Area e volume di ogni reparto (e dell’intero edificio) per entrambi i siti: Frutta Secca (DF) e Cioccolato (CH) STABILIMENTO REPARTO AREA ALTEZZA VOLUME (m2) (m) (m3) FRUTTA SECCA (DF)

CIOCCOLATO (CH)

TOSTATURA (T)

1.060

8

8.480

CONFEZIONAMENTO (P)

1.090

8

8.720

EDIFICIO INTERO (BLDG)

5.020

-

-

PRODUZIONE 1 (P1)

2.440

6

15.600

PRODUZIONE 2 (P2)

250

6

1.625

PRODUZIONE 3 (P3)

3.400

6

22.100

EDIFICIO INTERO (BLDG)

9.140

-

-

Graf. 1: Andamento della media delle catture per singola postazione e numero di postazioni installate presso lo stabilimento di lavorazione di frutta secca (DF)

Produzione & Igiene

della confusione sessuale, del monitoraggio e delle disinfestazioni.

Descrizione dei locali

Nei due stabilimenti di produzione di frutta secca (DF) e di cioccolato (CH) presi in considerazione, il lavoro è stato condotto nei reparti di lavorazione e di confezionamento. I locali sono adeguatamente compartimentati per evitare dispersioni nel dosaggio dei feromoni impiegati per la confusione sessuale e non presentano comunicazioni significative con altre aree dello stabilimento, ad eccezione di alcuni nastri di trasporto e di portoni auto chiudenti. La descrizione e le dimensioni degli edifici sono riportate di seguito. [Tab.1]. Fermo restando che la confusione sessuale

è stata introdotta solo in alcuni locali, nel lavoro svolto sono stati comunque sottoposti a osservazione le aree adiacenti per verificare se anche in queste se vi fossero influenze sulla popolazione di lepidotteri.

Applicazione della confusione sessuale

Il metodo della confusione sessuale ha previsto l’impiego di diffusori regolarmente registrati al Ministero contenenti ciascuno 10 mg di (Z,E)-9,12-Tetradecadienil acetato, ovvero il feromone sessuale comune a diverse specie di lepidotteri infestanti le derrate alimentari. I dispositivi sono stati installati a circa 2,5 metri di altezza dal pavimento tramite una staffa, fissati con una

Tabella 2. Numero dei diffusori di feromone installati in ogni reparto STABILIMENTO REPARTO NUMERO TOTALE DIFFUSORI DIFFUSORI TOSTATURA 37 FRUTTA SECCA (DF) 73 CONFEZIONAMENTO 36 PRODUZIONE 1 53 CIOCCOLATO (CH) PRODUZIONE 2 6 101 PRODUZIONE 3 42 Tabella 3. Numero dei diffusori di feromone installati e correlazione con il volume di ogni stabilimento STABILIMENTO REPARTO DIFFUSORI/m2 DIFFUSORI/m3 FRUTTA SECCA (DF) 73 58,10 235,66 CIOCCOLATO (CH) 101 60,30 389,36

Graf. 2: Andamento della media delle catture per singola postazione e numero di postazioni installate presso lo stabilimento di lavorazione di cioccolato (CH)

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Titolo Sommario

Figura 1. Esempio di dispenser utilizzato per questo lavoro fascetta rilevabile al metal detector e con una densità (n°/m2) conforme alle indicazioni riportate sull’etichetta dei materiali [Tab.2]. La sostituzione dei feromoni è stata effettuata regolarmente ogni tre mesi avendo cura di procedere al posizionamento dei diffusori nella stessa giornata per evitare alterazioni dei dosaggi di feromone. Spesso si osservano istruzioni sul dosaggio dei feromoni espresse in diffusori per m2 e (conseguentemente in mg/m2), ma in questa esperienza viene indicata anche la correlazione del numero dei diffusori per m3 [Tab.3]. L’utilizzo di diffusori di feromone diversamente colorati ad ogni sostituzione ha consentito una ulteriore evidenza circa lo svolgimento di tale attività [Fig.1].

Svolgimento del monitoraggio

Prima, durante e successivamente l’introduzione della confusione sessuale, in tutte le aree dei due stabilimenti era applicato un puntuale piano di monitoraggio dei lepidotteri delle derrate alimentari mediante l’uso di trappole a pagoda con superficie di cattura collante adescate con il feromone specifico e in tal caso utile per le due specie considerate: Plodia sp.

ed Ephestia spp. Il numero degli individui maschi catturati in tali supporti sono stati puntualmente registrati a cadenza mensile. Le trappole collanti sono state sostituite mensilmente in caso di cattura o di stratificazione di polveri che potessero disattivare la superficie collante, mentre la sostituzione del feromone è stata effettuata regolarmente ogni due mesi, come da indicazioni riportate sulla scheda tecnica dell’attrattivo. Il controllo sulle trappole è stato svolto a cadenza mensile e i dati rilevati dal monitoraggio sono stati archiviati ed elaborati per la realizzazione dei grafici con gli andamenti delle catture nel tempo e le opportune analisi statistiche.

Esecuzione delle disinfestazioni

In entrambe gli stabilimenti venivano effettuate, e sono proseguite durante l’introduzione della confusione sessuale, disinfestazioni con biocidi allo scopo di contenere la presenza di lepidotteri. In relazione alla tipologia dei biocidi utilizzati, sono state adottate tutte le precauzioni possibili per limitare l’esposizione delle sostanze attive sui prodotti alimentari e sulle superfici destinate al loro contatto. Le disinfestazioni hanno previsto la distribuzione dei biocidi secondo due modalità: per irrorazione sui muri e sui pavimenti e mediante termo nebulizzazione nei volumi. Come noto queste formulazioni insetticide hanno efficacia solo sulle forme mobili degli insetti (larve e adulti), mentre non esplicano alcuna azione diretta nei confronti degli individui quiescenti (uovo e pupa). I biocidi utilizzati, la modalità di applicazione, le sostanze attive e la concentrazione di utilizzo vengono riportate di seguito [Tab.4]. La disinfestazione tramite irrorazione condotta manualmente dall’operatore ha previsto l’impiego di pompe a pressione dotate di lancia terminale. Di volta in volta sono state variate le pressioni e il diametro

Graf. 3: numero totale delle catture per anno nelle aree dello stabilimento di lavorazione di frutta secca (DF), Nelle aree RM e FP non era installata la confusione sessuale.

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Tabella 4. Tecnica, sostanza attiva e diluizione adottata nell’impiego dei biocidi STABILIMENTO TECNICA SOSTANZA ATTIVA DOSE IRRORAZIONE Piretro 3% Cipermetrina, Tetrametrina, 1% FRUTTA SECCA IRRORAZIONE PBO (DF) NEBULIZZAZIONE Piretro 5% NEBULIZZAZIONE Tetrametrina, PBO Pronto uso IRRORAZIONE Piretro 3% Cipermetrina, Tetrametrina, IRRORAZIONE 1% PBO CIOCCOLATO (CH) NEBULIZZAZIONE Piretro 5% NEBULIZZAZIONE Tetrametrina, PBO Pronto uso

degli ugelli ottenendo gocce di soluzione aventi un diametro compreso tra i 200-400 μm, e sino ai 100 e i 200 μm. Il prodotto è stato diluito in acqua e distribuito sulle superfici in ragione delle indicazioni riportate in etichetta. La termo nebulizzazione ha previsto l’aerosolizzazione a caldo dei formulati ottenendo gocce di diametro compreso fra lo 0,001 e 2 μm. Il prodotto è stato diluito e introdotto nei volumi secondo quanto riportato in etichetta. In qualche occasione le disinfestazioni sono state svolte contestualmente, ovvero dopo l’irrorazione è stata effettuata la termo nebulizzazione.

Raccolta dei dati

La possibilità di esprimere delle considerazioni sull’efficacia della confusione sessuale emerge dallo svolgimento puntuale del monitoraggio e dall’elaborazione degli stessi in termini numerici e di andamento nel tempo. Al fine di attribuire maggiore rappresentatività al lavoro, sul database è stato effettuato il test di Mann-Whitney. Durante tutte le attività di monitoraggio precedenti, contestuali e successive all’introduzione della confusione sessuale, i lepidotteri sono stati rilevati anche sulle piastre collanti delle lampade elettro insetticide a raggi UV in virtù del fototropismo positivo dei lepidotteri delle derrate. Per valutare la possibile influenza di questo dato, nello stabilimento di lavorazione del cioccolato, è

Tabella 5. Numero di trappole per il monitoraggio con feromoni al termine di ogni anno ANNO DF CH 2013 19 4 2014 20 7 2015 22 7 2016 26 14 2017 26 14 2018 26 14

stato nuovamente effettuato il test di Mann-Whitney comprendendo anche queste catture, ma il risultato finale è risultato identico a quello condotto sulle sole catture rilevate sulle trappole a feromone. Per tale motivo si è ritenuto di non prendere in considerazione queste catture nel presente lavoro.

Sforzo di cattura

Per entrambi gli stabilimenti il periodo preso in esame è stato quello compreso dal mese di gennaio del 2013 a quello di dicembre del 2018, per un totale di 72 mesi. La confusione sessuale è stata installata per entrambi i siti nel mese di maggio del 2015. Durante questo periodo, al piano di monitoraggio iniziale, a causa di richieste provenienti da terzi, sono state aggiunte alcune trappole a feromoni determinando uno “sforzo di cattura” progressivo. Questo si evince dal numero dei dispositivi installati anno per anno [Tab.5] che sono riportati nel mese di dicembre. I grafici [Graf.1 e Graf.2] mostrano

Graf. 4 numero totale delle catture per anno nelle aree dello stabilimento di lavorazione di cioccolato (CH), Nell’area P non era installata la confusione sessuale.

Produzione & Igiene


Graf. 5: numero totale di catture (Plodia sp. ed Ephestia sp.) in ogni mese per lo stabilimento di lavorazione di frutta secca (DF)

Graf. 6: numero totale di catture (Plodia sp. ed Ephestia sp.) in ogni mese per lo stabilimento di lavorazione di cioccolato (CH)

per entrambi gli stabilimenti di lavorazione di frutta secca (DF) e di lavorazione del cioccolato (CH), la relazione fra la media del numero di catture per postazione e l’incremento del numero di trappole installate. Si vede chiaramente come, anche all’aumentare del numero di trappole installate, la media delle catture per trappola diminuisce drasticamente, soprattutto in coincidenza dell’installazione della confusione sessuale.

il numero di catture rilevate nello stabilimento di lavorazione della frutta secca (DF) è diminuito dell’82,47% (da 2.578 a 452) e in quello della produzione di cioccolato (CH) del 94,30% (passando da 246 catture a 14) [Tab.6]. Un altro risultato di estremo interesse è certamente rappresentato dal numero di catture di lepidotteri riscontrato nelle aree adiacenti. Quanto meno per questa esperienza è possibile affermare che, laddove siano sottoposte a confusione sessuale solo alcune aree di uno stabilimento, è possibile osservare alcuni risvolti positivi anche nei locali adiacenti, con evidenti riduzioni sulla popolazione di lepidotteri.

RISULTATI E CONCLUSIONI

Scopo di questa esperienza pratica è stato quello di indagare sul contenimento della popolazione di Plodia sp. e di Ephestia spp. a seguito dell’introduzione della confusione sessuale (mating distruption) come metodo di lotta e di contrasto ai lepidotteri. Il lavoro ha permesso di osservare anche altri aspetti, non secondari, di interesse tecnico e pratico quali: la riduzione del numero degli interventi di disinfestazione con i biocidi, e i significativi riflessi sul contenimento dei lepidotteri anche nelle aree adiacenti dove non è stata introdotta la confusione sessuale.

Dati del monitoraggio

I dati rilevati dal monitoraggio sono stati elaborati ottenendo dei grafici che

mostrano il numero di catture rilevate di anno in anno, in ciascun reparto dei due stabilimenti oggetto del lavoro, comprese le aree non sottoposte alla confusione sessuale [Graf. 3 e Graf. 4]. L’installazione della confusione sessuale nello stabilimento di frutta secca (DF), avvenuta nel 2015 interessa le sole aree T e P, mentre per lo stabilimento di lavorazione del cioccolato (CH) solo le aree PR1, PR2 e PR3. Con la sigla BLDG viene indicata la somma delle catture rilevate in tutte le aree dello stabilimento (sottoposte o meno a confusione sessuale). L’andamento di questi grafici mostra, al passare dei mesi, la quantità di individui catturati mensilmente (sia di Ephestia sp. che di Plodia sp.) per ogni stabilimento [Graf. 5 e Graf. 6]. L’andamento delle catture, rilevato in entrambi gli stabilimenti, mostra un significativo decremento a seguito dell’installazione del sistema di confusione sessuale. A tal proposito si veda la linea verticale tratteggiata nel mese di maggio 2015. Sono state condotte anche analisi di tipo statistico (test di Mann-Whitney) e test di correlazione lineare sui dati di ogni stabilimento, i quali hanno confermato la significatività dei dati e la effettiva diminuzione della popolazione infestante ottenuta con la confusione sessuale. Nel periodo considerato

Graf. 7: numero delle disinfestazioni all’anno per lo stabilimento DF

Produzione & Igiene

Numero degli interventi di disinfestazione

Durante il periodo considerato sono stati effettuati degli interventi correttivi di lotta chimica per limitare la presenza di infestanti nelle aree di lavorazione e di confezionamento. Il ricorso a queste disinfestazioni era inevitabile trattandosi di una esperienza sul campo. Così come la confusione sessuale ha già evidenziato nel settore agricolo in pieno campo, ad esempio nelle coltivazioni di pomacee, anche negli spazi confinati come nelle industrie alimentari, si è evidenziata la possibilità di diminuire notevolmente

Tabella 6. Numero delle catture di lepidotteri delle derrate alimentari osservate anno per anno in entrambi gli stabilimenti ANNO FRUTTA CIOCCOSECCA (DF) LATO (CH) 2013 2578 246 2014 2152 375 2015 534 123 2016 346 84 2017 377 15 2018 452 14

il numero di interventi di lotta chimica [Graf.7 e Graf. 8]. La necessità di ricorrere ad alcuni interventi di disinfestazione nei due stabilimenti si è ridotta con l’applicazione della confusione sessuale riducendo l’esposizione al rischio chimico degli alimenti e sulle superfici destinate al consumo. Un ulteriore sviluppo futuro ad esperienze pratiche di questo tipo, anche per escludere interventi di tipo chimico, potrebbe essere quello di associare alla confusione sessuale un piano di lotta biologica basato sull’impiego di imenotteri predatori o parassiti. Si ringrazia il Dr. Federico Plazzi del Mozoo lab. dell’Alma Mater Studiorum - Università degli Studi di Bologna per l’aiuto fornito per la parte dell’analisi dei dati.

Graf. 8: numero delle disinfestazioni all’anno per lo stabilimento CH

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Il nostro contributo per un futuro sostenibile

TERRA DI DIATOMEE NATURALE E REGISTRATA FORMULA AD AZIONE RAPIDA


RICERCA APPLICATA

Foto di gruppo dei partecipanti alla 12° Conferenza “Integrated protection of stored products” tenutasi a Pisa. Al centro il prof. Pasquale Trematerra, coordinatore dell’evento

Nuove scoperte nei metodi di controllo dei parassiti a cura di Simone Ciapparelli

I

l gruppo “Protezione Integrata dei Prodotti di Magazzino” fa parte dell’International Organisation for Biological and Integration Control (IOBC), ed è stato fondato nel 1992. Esso comprende più di 100 scienziati provenienti da circa 30 nazioni del mondo. Questo Working Group promuove l’uso di metodi di controllo di parassiti e malattie riguardanti l’industria alimentare e i prodotti di magazzino che siano sostenibili, ecologicamente sicuri, economicamente praticabili, e socialmente accettabili. Gli obiettivi in generale del gruppo sono la comunicazione di risultati di ricerca e la promozione di metodi per la protezione integrata della merce, utile per ridurre l’uso di pesticidi ed evitare rischi per l’utilizzatore, il consumatore e l’ambiente in generale. Di seguito riportiamo gli abstract dei principali interventi presentati alla 12th Conference “Integrated protection of stored products” of the IOBC/WPRS - University of Pisa, lo scorso settembre.

EFFICACIA DEI TRATTAMENTI CON CALORE SU PARASSITI DI MAGAZZINO RESISTENTI ALLE FOSFINE P. Agrafioti, C.G. Athanassiou, Bh. Subramanyam Laboratory of Entomology and Agricoltural Zoological, Department of Agricolture, Crop Protection and Rural Environment, University of Thessaly, Greece, Department of Grain Science and Industry, Kansas State University, USA In questo studio è stata valutata l’efficacia di trattamenti con calore su popolazioni resistenti alla fosfina in 23 strutture commerciali in Grecia. I trattamenti sono stati effettuati usando equipaggiamento speciale, come Therminate, TempAir e ThermoNox, applicati da soli o in combinazione. È stato usato un range di temperature tra 33 e 55°C, con durata di

trattamento tra le 20 e le 39 ore. Gli esperimenti sono stati effettuati sugli adulti di Rhyzopertha dominica (F.) (Coleotteri: Bostrychidae), e del Silvano Dentellato Oryzaephilus surinamensis (L.) (Coleotteri: Silvanidae). Le popolazioni sono state raccolte da differenti magazzini in Grecia, e la loro resistenza è stata testata usando il Test Kit Detia Degesch. La mortalità

è stata misurata al termine di ogni prova. Le fiale sono state poi conservate in camere d’incubazione a 25 °C e 65% di umidità relativa, e 65 giorni dopo la produzione di progenie è stata misurata nel substrato trattato. Nella grande maggioranza dei casi, è stato osservato il completo controllo sia sulle popolazioni resistenti che su quelle suscettibili. In generale, nei

pochi casi in cui sono state registrate sopravvivenza e produzione di progenie, non è stata notata una specifica tendenza verso determinate specie o popolazioni. Basandosi su questi risultati, il trattamento con calore può essere usato in industria come metodo alternativo per il controllo degli adulti di R. dominica and O. surinamensis resistenti alla fosfina.

IL PEST MANAGEMENT IN UN MONDO CHE CAMBIA: SFIDE E TRIONFI NELL’INDUSTRIA DEL FOOD Rizana M. Mahroof Department of Biological & Physical Sciences, South Carolina State University, USA La direzione intrapresa dal Pest Management nell’ambito dell’industria alimentare si è modificata nel corso degli ultimi anni. Questi cambiamenti includono una minore dipendenza dai pesticidi entro le aree di lavorazione e immagazzinamento, e l’integrazione di tattiche di disinfestazione biologicamente ed ecologicamente più sicure, unite a una grande professionalità quando si tratta di formare e istruire i membri dell’industria della disinfestazione. L’eliminazione di alcuni tra i

Produzione & Igiene

pesticidi principali dal registro CAS, lo sviluppo di resistenze ai pesticidi da parte degli insetti, insieme a una diversa varietà di tratti comportamentali che consentono agli insetti di sopravvivere in ambienti artificiali, sono sfide importanti nel campo del Food. Per l’industria odierna, sembra appropriato un approccio globale che incorpori tattiche sistemiche per combattere i parassiti non solo integrando varie tecniche di management, ma anche impiegando misure proattive per eliminarli,

usando strumenti per la trasformazione, imballaggi e caratteristiche strutturali efficaci. Monitoraggi e campionamenti, insetticidi, controllo biologico e fisico, semiochimici e atmosfera modificata sono alcuni degli strumenti a disposizione dell’industria alimentare per combattere efficacemente gli infestanti. Questo scritto, sostenuto da dati rilevanti, riassume tutte le possibili tecniche di Pest Management utilizzabili, enfatizzando il controllo fisico e l’uso dei semiochimici.

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ALPHITOBIUS DIAPERINUS: IL POTENZIALE RUOLO NELLA TRASMISSIONE DI BATTERI PATOGENI Manuela Tamburro, Giancarlo Ripabelli, Michela Lucia Sammarco, Domiziana Di Tella, Giuliana Guerrizio, Incoronata Fanelli, Luca Nakken, Pasquale Trematerra Dipartimento di Medicina e Scienze della Salute “Vincenzo Tiberio” e Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti, Università degli Studi del Molise, Campobasso. Alphitobius diaperinus (Panzer) è un saprofago, mangiatore di muffa e parassita minore di una vasta gamma di cereali e prodotti cerealicoli, specialmente presente in climi umidi. Viene considerato come un grosso problema nell’industria del pollame, trovandosi in elevata densità nelle

lettiere dove si nutre di mangime, feci e uccelli morti. L’insetto può ospitare e, potenzialmente, trasmettere diversi microrganismi, tra i quali batteri patogeni come Escherichia coli, Salmonella spp., Campylobacter spp. e Staphylococcus aureus. Sono stati effettuati studi riguardo al ruolo di A. diaperinus nella trasmissione di patogeni agli esseri umani. Questo è il primo condotto in Italia a valutare la quantità di batteri di E. coli, Salmonella spp., Campylobacter spp., e S. aureus sull’insetto adulto in un allevamento di pollame, ricercando la presenza di questi batteri sulla superficie esterna, nel materiale fecale e nella materia interna dell’insetto. Il

rilevamento di questi patogeni è stato effettuato anche sul pollame. Durante luglio e settembre 2017, sono stati effettuati tre prelievi di A. diaperinus adulto in un allevamento in Abruzzo (Italia centrale); ogni prelievo puntava alla raccolta di 90 esemplari, 10 tamponi rettali dai polli, un prelievo ciascuno per mangime e acqua. Il rilevamento dei microrganismi è stato inizialmente effettuato mediante coltura microbica convenzionale, usando terreni di coltura specifici e selettivi. Le sospette colonie positive sono state controllate con analisi biochimiche. I risultati sono stati in seguito confermati tramite PCR su estratti di DNA usando geni specie-specifici. I risultati

ottenuti provano il ruolo di A. diaperinus nella trasmissione all’interno dell’allevamento di batteri come Salmonella spp. e E. coli, responsabili di malattie trasmesse tramite alimenti. Al contrario, S. aureus non è stato rilevato, mentre sono state individuate altre specie di Staphylococcus mai trovate in questi coleotteri. I risultati dei test non aiutano a confermare il ruolo degli insetti nella trasmissione del Campylobacter spp., ma serviranno altre analisi (ulteriori prelievi, e l’uso di metodi di sequenziamento di nuova generazione che hanno come bersaglio il gene 16S) per chiarire la potenziale funzione di A. diaperinus nella trasmissione di batteri patogeni.

LE DINAMICHE DI CRESCITA DELLE LARVE DI PLODIA INTERPUNCTELLA (LEPIDOPTERA: PYRALIDAE) SU FRUTTA ESSICCATA E FRUTTA SECCA Filip Vukajlović, Dragana Predojević, Kristina Miljković, Snežana Tanasković, Sonja Gvozdenac, Vesna Perišić, Snežana Pešić University of Kragujevac, Faculty of science, Serbia Le larve di Plodia interpunctella (Hübner) sono i più temibili insetti infestanti di frutta secca ed essiccata. Una stima precisa del tempo di sviluppo degli stadi larvali può aiutare nell’individuare gli stadi vitali più suscettibili ai metodi di controllo. L’obiettivo di questo studio è di determinare le dinamiche di crescita delle larve di P. interpunctella a seconda del

contenuto nutritivo di 9 frutti essiccati e 3 tipi di frutta secca presi in esame. La naturale regressione logaritmica basata sulla misurazione, effettuata una volta a settimana, dell’ampiezza della capsula della testa ha espresso le dinamiche dello sviluppo larvale. L’analisi PCA ha identificato l’influenza quantitativa e qualitativa di macronutrienti e metaboliti secondari

sullo sviluppo larvale. Il contenuto di proteine e grassi è correlato in modo fortemente negativo con le dinamiche dello sviluppo larvale. Tra i substrati testati, la crescita larvale più veloce è stata registrata su fichi, bacche di goji e noci, i frutti più ricchi di proteine, mentre la crescita più lenta è stata osservata nelle prugne, ricche di carboidrati. Il contenuto di fenoli,

Consulenza entomologica

Eventi

flavonoidi e tannini influisce invece in modo molto positivo (la crescita più lenta è stata osservata in prugne, bacche di aronia e mele secche). I risultati di questo studio contribuiscono a sviluppare le conoscenze necessarie a modellare la crescita e le dinamiche di popolazione di P. interpunctella e altri parassiti di magazzino, e la valutazione delle tempistiche di intervento.

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(R&D Assistant inPESTlab) sono i principali relatori per gli eventi, il Workshop e

intercettando con voci autorevoli gli

e il monitoraggio degli infestanti.

aggiornamenti del settore e stimolando

affiancati dalla dott.ssa Letizia Bresciani, Project Manager di Tag&Trace.

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RICERCA STIMARE IL TASSO DI RILASCIO DEGLI EROGATORI DI FEROMONI PER PARASSITI DI MAGAZZINO TRAMITE L’USO DELLA MICROESTRAZIONE IN FASE SOLIDA Salvatore Guarino, Marco Caimi, Ezio Peri Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali, Università di Palermo L’uso dei feromoni nel controllo dei parassiti di magazzino è oggetto di grande attenzione a causa della crescente domanda pubblica di prodotti pest-free o a limitato uso di insetticidi. L’efficacia dei feromoni nel tempo è legata al tasso di emissione, che è determinato da fattori intrinseci (tipo di erogatore usato), ed estrinseci (fattori ambientali). In questo studio il ruolo del tipo di erogatore e la temperatura durante l’emissione di feromoni sono state stimate usando il metodo della SPME. Questa tecnica è un’alternativa semplice e affidabile ai metodi convenzionali di estrazione tramite solventi. Nello specifico, gli esperimenti sono stati svolti per stimare le emissioni di feromoni in:

1) Due diversi tipi di erogatori per il monitoraggio di Lasioderma serricorne (Coleotteri: Anobidae) e Tineola bisselliella (Lepidotteri: Tineidae), e 2) un erogatore usato per la confusione sessuale della Plodia interpunctella (Lepidotteri: Pyralidae), tenuti a due temperature diverse. I prelievi sono stati effettuati in aria statica, osservando diversi periodi di raccolta a seconda delle caratteristiche dei feromoni. Complessivamente questo esperimento ha legittimato l’uso del metodo SPME per monitorare l’emissione di feromoni. I risultati hanno mostrato che il tipo di dispenser influenza molto il rilascio in termini di durata ed emissione totale, e che inoltre l’aumento di temperatura determina un più alto tasso di emissione.

VALUTAZIONE DI DIVERSI ALIMENTI PER LO SVILUPPO DEL PARASSITA DI MAGAZZINO ORYZAEPHILUS SURINAMENSIS (COLEOTTERI: SILVANIDAE) Faizan Amjad, Iqra Ashraf, Ayesha Qandeel, Mansoor ul Hasan, Muhammad Sagheer, Muhammad Yasir Department of Entomology, University of Agricolture, Faisalabad, Pakistan Oryzaephilus surinamensis è un parassita comune che si trova nei magazzini di cereali e infesta anche tabacco, cioccolato e spezie. Lo studio è stato condotto per valutare differenti mezzi di dieta per lo sviluppo di O. surinamensis sono state prelevate diverse popolazioni di insetti da magazzini e mercati di Faisalabad, Pakistan. L’insetto testato è stato separato e omogeneizzato tramite biotest. L’insetto è stato alimentato in modi diversi (crusca di mais, crusca di grano, grano e

riso). Dieci coppie di adulti sono state rilasciate, e hanno deposto uova su ogni alimento, in condizioni ambientali controllate. Dopo tre giorni gli adulti sono stati rimossi, e gli alimenti conservati per lo sviluppo della covata F1. Sono stati registrati dati per la comparsa larvale, pupale e adulta. Anche il numero di larve, pupe e adulti è stato registrato. I risultati determinano la crusca di grano come l’alimento preferibile per lo sviluppo di O. surinamensis.

CONTROLLO DI RHYZOPERTHA DOMINICA (COLEOTTERI: BOSTRICHIDAE) NEI CECI CONFEZIONATI IN ATMOSFERA CONTROLLATA Iturralde-García R.D., Castañé C., Wong-Corral F.J., Riudavets J. IRTA Institute of Agrifood Research and Technology, Barcelona, Spain Rhyzopertha dominica è un parassita dei ceci, le cui larve e le pupe si sviluppano nei grani, causando perdita di peso e contaminazione del prodotto. Viene controllato con pochi trattamenti ad alta tossicità, che implicano un’alta possibilità di sviluppare popolazioni resistenti. Un metodo di controllo alternativo consiste nel confezionare i ceci con atmosfera modificata con CO2. Sono stati testati tre tipi diversi di atmosfera (50%, 70% e 90% di CO2), su differenti stadi di sviluppo di R. dominica, usando ceci confezionati in pacchetti flessibili contenenti un eccesso di CO2. Il tempo di esposizione per una mortalità del 50% (LT50) si è stabilito tra le 7 ore per le larve con 90% di

DIAPAUSA, DISSECCAMENTO E TOLLERANZA AL FREDDO DEL TROGODERMA GRANARIUM Sunil Shivananjappa, Diana Wilches, Kevin Floate, Robert Laird, Paul Fields, Vincent Hervet Agriculture and Agri-Food, Winnipeg, Canada Lo scarabeo biscotto (Trogoderma granarium Everts, coleotteri: Dermestidae), è insolito per due ragioni principali. La prima, è uno dei parassiti di magazzino più resistenti al freddo, nonostante abbia come origine le zone calde e secche del subcontinente indiano. La seconda, le sue larve possono entrare in diapausa per sopravvivere a condizioni climatiche difficili. In questo studio, si prova a capire se questi due fenomeni sono correlati. È stato pertanto svolto uno studio sulla tolleranza incrociata, ovvero la tolleranza a uno stress ecologico quando indotto da uno stress separato. Le larve dello scarabeo sono state allevate a differenti umidità relative (3, 28, 49 e

Produzione & Igiene

CO2, e i 2 giorni per le larve con 50% di CO2. I tempi di esposizione (LT50) sono stati testati in contenitori semirigidi riempiti al 96% della loro capacità con ceci, e con una quantità di CO2 leggermente più bassa. Lo scopo è stato quello di valutare la perdita di atmosfera a causa dell’assorbimento del gas da parte dei ceci, che è stato calcolato tra il 18 e il 29%. I risultati dimostrano che mentre larve e pupe rimangono suscettibili alle concentrazioni di gas testate, uova e adulti sono tolleranti. Perciò sono necessarie procedure per compensare questa perdita di gas nella confezione, in modo da mantenere l’efficacia dell’atmosfera e ottimizzare la sua applicazione commerciale.

79%), sia in stato di diapausa che di non-diapausa. La tolleranza al freddo delle larve è stata quindi stimata misurando la mortalità dopo esposizioni di differente durata a −10 °C. Per le larve non in diapausa, l’umidità relativa ha poco effetto sulla tolleranza, con un tempo di mortalità del 50% (LT50) tra 2 e 4 giorni. Per le larve in diapausa, la tolleranza si è incrementata, con una LT50 di 5, 7, 10 e 18 giorni a 79, 49, 28 e 3% di umidità relativa. Questo suggerisce che il meccanismo fisiologico che protegge le larve in diapausa dal disseccamento, può anche incrementare la tolleranza al freddo, nonostante questi insetti siano raramente esposti alle basse temperature.

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comunemente conosciuta come tignola fasciata) e la Ephestia kuehniella (o tignola grigia della farina), sia striscianti, come lo Stegobium paniceum (o anobio del pane) e il Lasioderma serricorne (o anobio del tabacco). È anche indicato per trattamenti contro blatte, formiche, mosche e zanzare. Only Py, grazie alla elevata presenza di Piretrine pure (2,5%), risulta l’alleato vincente per una massima efficacia dei trattamenti negli ambienti sensibili, come l’industria alimentare, in cui è richiesta un’immediata abbattenza e una minima persistenza. Le

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Per il disinfestatore del futuro GEA Srl è direttamente coinvolta nel mondo della disinfestazione con la distribuzione di prodotti a marchio inPEST (rivolti ai professionisti del Pest Control) e con l’erogazione di corsi di formazione organizzati dalla divisione di formazione inPEST Lab. L’azienda ha quindi sviluppato nel tempo

una certa sensibilità nei confronti dei servizi di disinfestazione e del ruolo che il Pest Control Operator sta assumendo e assumerà in futuro. Il contesto operativo in cui opera tale professionista sta mutando grazie a motori lenti ma inesorabili fra i quali la Direttiva Biocidi, le esigenze di riduzione dell’impatto ambientale, l’attenzione verso gli animali non target, la sicurezza degli operatori, le Certificazioni volontarie. Emerge quindi innegabilmente come le aziende clienti, i regolatori e gli altri stakeholder coinvolti nel mondo

della disinfestazione, richiedano che il PCO sia adeguatamente formato e in grado di rispondere in maniera proattiva ai loro bisogni. Il PCO può quindi essere considerato “playmaker” della disinfestazione in quanto figura imprenditoriale che si fa carico delle diverse esigenze dei soggetti coinvolti nella filiera, dettando lo schema risolutore maggiormente adeguato alla situazione. È sempre più importante che le aziende clienti riconoscano questo ruolo

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Nell’industria alimentare, così come in ambito civile, ci si può avvalere di un effetto insetticida molto efficace e persistente. La terra di diatomee, infatti, è una polvere inerte proveniente da sedimenti amorfi composti dal carapace di alghe fossili. Tutti gli infestanti striscianti, dalle cimici alle blatte senza escludere le larve di lepidotteri, a seguito del contatto con questa polvere finissima, perdono la capacità di alimentarsi e con il movimento le microscopiche strutture cristalline particolarmente taglienti provocano delle fatali lesioni. Newpharm® presenta InsectoSec®, l’insetticida-Acaricida naturale registrato, a base di terra di diatomee, estremamente efficace e versatile. Protegge da insetti, acari e formiche in ambiente interno (camere, cucine, ristorazione in genere) ed esterno. Puntare sulla terra di diatomee si traduce in risultati certi per mezzo dell’azione meccanica esercitata sulla sottile cuticola dei parassiti,

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che viene completamente lacerata. Inoltre per ambire ad una protezione duratura si deve necessariamente investire su questo approccio in quanto la terra di diatomee non è soggetta a degradazione come i convenzionali acaricidi. Il suo funzionamento meccanico evita inoltre l’insorgenza di resistenze. La terra di diatomee è disponibile anche in formulazione aerosol grazie a Recidal® Sil Aerosol, una polvere naturale con azione biofisicadisidratante utilizzabile in ambienti zootecnici (come allevamenti avicoli e stabilimenti simili), domestici e nel settore della trasformazione alimentare come panifici, mangimifici e mulini frequentati da parassiti come formiche, pulci, acari (tra cui acaro pollino), ecc. Recidal® Sil Aerosol deve essere applicata su tutta la superficie da trattare in modo da contrastare la presenza dei parassiti. In condizioni di bassa temperatura o elevata umidità dell’aria, l’effetto di Recidal® Sil Aerosol può essere ritardato di 1-2 giorni.

Newcidal® Eto Plus, efficacia a basso impatto ambientale

Infine, Newcidal® Eto Plus è l’insetticida attivo per contatto e ingestione con forte azione abbattente e media persistenza con un ampio spettro d’efficacia su striscianti e volanti, attivo anche contro le cimici. Le sostanze attive conferiscono un ampio spettro di efficacia, potere snidante e rapida abbattenza. Il prodotto, a bassa tossicità, è indicato

per trattamenti interni (ospedali, scuole, industrie alimentari, alberghi, ristoranti, depositi, ecc.) e dovunque si richiede un’efficace azione insetticida. Prontamente solubile, può essere impiegato usando pompe a pressione, atomizzatori e termonebbiogeni. Può essere usato anche in aree verdi e su tappeti erbosi per il controllo delle zanzare.

NEWPHARM

www.newpharm.it

Produzione & Igiene


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diventa realtà!

Nuovo insetticida per utilizzatori professionali con formulazione brevettata PARTIX™ // Agisce rapidamente // Prestazioni eccellenti su tutte le superfici, anche quelle porose e più difficili // Efficace fino a 12 settimane // Adatto per trattamenti contro insetti striscianti, cimici dei letti, ragni, mosche e vespe Bayer CropScience srl - Viale Certosa 130, 20156 Milano - Tel 02.39721 - es.bayer.it É un Biocida. Usare i Biocidi con cautela. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto.

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