Who’s Who – Noi del cleaning. Il volto delle imprese

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SUPPLEMENTO A DIMENSIONE PULITO NOVEMBRE/DICEMBRE 2019

who’s who ] noi del cleaning Il volto delle imprese


MEDIAKIT 2018 ∙ AREA BUILDING

RIVISTE CARTACEE

RIVISTE ON LINE DIGITAL MARKETING

CORSI EVENTI PERSONALIZZATI

TARGET PROFILATO

Supplemento a Dimensione Pulito n. 9 novembre-dicembre © 2019 Quine Business Publisher www.dimensionepulito.it

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SUPPLEMENTO A DIMENSIONE PULITO NOVEMBRE/DICEMBRE 2019

who’s who ] noi del cleaning

Non importa quanto un uomo possa fare, non importa quanto coinvolgente la sua personalità possa essere, egli non farà molta strada negli affari se non sarà in grado di lavorare con gli altri.

John Craig matematico

3



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who’s who] noi del cleaning

Sommario

Supplemento a Dimensione Pulito n. 9 novembre-dicembre SUPPLEMENTO A DIMENSIONE PULITO NOVEMBRE/DICEMBRE 2019

who’s who ] noi del cleaning

Quine Srl Via G. Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel. 02.69001255 | Fax 02.69001277

Il volto delle imprese

Direttore editoriale Ornella Zanetti | o.zanetti@dimensionepulito.it Fondatore Gabriele Marrazzini

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Direttore Responsabile Marco Zani

#42

Coordinamento editoriale #251 Chiara Scelsi - chiara.scelsi@quine.it Loredana Vitulano - loredana.vitulano@quine.it

www.casaeclima.com

ISSN: 2038-0895

LA RIVISTA PER I PROFESSIONISTI DEGLI IMPIANTI HVAC&R NORMATIVA

NOVEMBRE/DICEMBRE 2016

ANNO 8 - FEBBRAIO 2017

MARCO BOSELLI Bosch riparte da… Bosch

Organo ufficiale

Panoramica di inizio anno

A SCUOLA DI EFFICIENZA

Produttori e distributori:

IMPIANTI NEGLI NZEB: DALLA TEORICA ALLA PRATICA MARCO EPB, LE NOVITÀ DELLE NUOVE NORME BOSELLI IMPIANTI ADBosch ARIAriparte PRIMARIA VS VAV da… Bosch FOCUS COMMISSIONING

NOVEMBRE/DICEMBRE 2016

Analisi del processo e case study

ANNO 8 - FEBBRAIO 2017

www.casaeclima.com

Organo ufficiale

bimestrale

FILTRAZIONE E QUALITÀ DELL’ARIA SOTTORAFFREDDAMENTO ADIABATICO PER LA FRIGOCONSERVAZIONE ALIMENTARE

Poste italiane Target Magazine LO/CONV/020/2010 - Omologazione n. DCOCI0168

N. 64 · Anno XI · dicembre 2016

Per PENSARE, PROGETTARE e COSTRUIRE SOSTENIBILE ITS Dove va la filiera?

A SCUOLA

DI EFFICIENZA Ufficio traffico e Servizio abbonamenti CLASSIFICHE 2015 Produttori e distributori: ce la si può fare! Ilaria Tandoi | i.tandoi@lswr.it

ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)

ISSN: 2038-0895

TREND Il bagno che ti calza a pennello

DISTRIBUZIONE Quando la differenza la fa il “service”

Poste Italiane Spa – Posta target magazine – LO/CONV/020/2010

#42

TAVOLA ROTONDA

Conto Termico e TEE. A che punto siamo?

FOCUS Un anno di logistica MATERIA CONNECTION

SPECIALE BIM

ANTONIO FALANGA Una passione sempre viva

Poste Italiane Spa – Posta target magazine – LO/CONV/020/2010

SAIE INNOVATION 2016 MEDAGLIE D’ORO A “IMPATTO ZERO”

Responsabile Commerciale Stefano Busconi - s.busconi@lswr.it COMMISSIONING ITS Dove va la filiera? FOCUS

Un anno di logistica RISPARMIO ENERGETICO NEL TERZIARIO POSTE ITALIANE SPA – POSTA TARGET MAGAZINE - LO/CONV/020/2010.

MATERIA CONNECTION

FOTOVOLTAICO INTEGRATO STORIA E ITER PROGETTUALE PCM UNA SCELTA DA NON SOTTOVALUTARE

Passo obbligato e grande opportunità

Organo ufficiale AiCARR

DISTRIBUZIONE Quando la differenza la fa il “service”

Organo ufficiale ANGAISA

ANTONIO FALANGA Una passione sempre viva

SAIE INNOVATION 2016 MEDAGLIE D’ORO A “IMPATTO ZERO”

FOTOVOLTAICO INTEGRATO STORIA E ITER PROGETTUALE PCM UNA SCELTA DA NON SOTTOVALUTARE

NEL TERZIARIO

ING

AiCARR

PER I ELL’HVAC&R

ISSN n. 1974-7144

Passo obbligato e grande opportunità

Il ruolo del BIM nella sicurezza in cantiere

CLAUDIO DE ALBERTIS, INGEGNERE VISIONARIO pag. 5 • NUOVE NORME UNI pag. 21 • MOSTRE E CULTURA pag. 21 • IN LIBRERIA pag. 21

IMPIANTI FOTOVOLTAICI

a pag. 12

I BENEFICI DELLA NORMAZIONE

alle pagg. 16­17

www.giornaleingegnere.it

L’EDITORIALE

Innovazione e cambiamento

10

alle pagg. 22­23

Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI

VALIDAZIONE

N. 12 - Dicembre 2016

Dal 1952 periodico di informazione per ingegneri e architetti

La crisi ancora “morde”, il contesto politico barcolla, alta l’attenzione sul governo degli ingegneri

Un CNI eletto per dare risposte Produzione&Stampa In USA volano le infrastrutture Walter Castiglione di GIOVANNA ROSADA

O

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 – CN/MI

ALBERTIS, INGEGNERE VISIONARIO pag. 5 • NUOVE NORME UNI pag. 21 • MOSTRE E CULTURA pag. 21 • IN LIBRERIA pag. 21

FOCUS

IMPIANTI FOTOVOLTAICI

alle pagg. 16­17

.giornaleingegnere.it

alle pagg. 22­23

Un CNI eletto per dare risposte R

iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderà gli ingegneri fino al 2021, quando completerà i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialità del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è già possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione così forte per la continuità del Consiglio nazionale uscente”, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.

In USA volano le infrastrutture

TAX& LEGAL Partite IVA dal prossimo anno la contabilità diventa un lavoro a tempo pieno e i costi salgono a pag. 15

Newsletter

Nr.01 – VENERDì 13 GENNAIO 2017

SCIA, operativo Top 7 megail modello unico infrastrutture del 2016 Raddoppiati i programmi per le opere pubbliche, un trilione → pag.3 di dollari per infrastrutture e stimolo ai consumi. Gli effetti in Europa e le opportunità per le imprese italiane. La Cop22 di Marrakech e le politiche Usa sulle emissioni. alle pagg. 6-7

→ pag.37

segue a pag. 2

GOVERNO IN CRISI

Ancora trattative e consultazioni? CASSA DEPOSITI E PRESTITI

Parte il piano 'smart city' 1 miliardo per 14 città

a pag. 7

I pareri degli Ordini dopo l’esito del referendum del 4 dicembre Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter­ pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. Stabilità e certezza sono oggi più lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac­ cordi tra CNI e Governo che fine faranno?” / alle pagg. 18­19

a pag. 9

A Pavia il Centro Europeo di Ricerca Formazione in Ingegneria Sismica →epag.25

a pag. 10

Professionisti al passo coi tempi...

Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un tim→ pag.5 bro di carta per documentare la consegna.

a pag. 9

A Pavia il Centro Europeo di Ricerca Formazione in Ingegneria Sismica →epag.25

a pag. 10

www.ammonitore.com

Novembre/Dicembre 2016

#4maggio 2016 mensile

PROGE T TA ZIONE

|

AUTOMAZIONE

|

AT T UA L I TÀ

Novembre/Dicembre 2016

www.meccanica-automazione.com

FINANZIAMENTI PMI

TAVOLA ROTONDA

Via libera alla finanza innovativa, quali risposte alla stretta del credito?

Macerie ovunque, interi paesi rasi al suolo, gente disperata, sguardi persi. No, non è lo scenario di guerra che ci arriva da qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abituati. È la forza devastante del terremoto che ha colpito, e continua a farlo, il nostro Centro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquanta chilometri, una ferita su quelle terre che non si potrà più rimarginare. L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; schiaffeggiata dalla mano della natura che a volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove costruzioni. Cosa succede allora? Alessandro Martelli, Presidente del Glis (Isolamento sismico e altre strategie di progettazione antisismica), ha dichiarato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirlo”. Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni più datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i più grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, più volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna così alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perché il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.

IN QUESTO NUMERO

[pag. 14]

MISURA

Un ponte tra passato e futuro

M-Steel qualità da oltre 40 anni

Ovako, fornitore finlandese di acciai, ripropone sul mercato la qualità M-Steel. Grazie ad un incremento nella lavorabilità M-Steel si caratterizza per affidabilità, coerenza e prevedibilità nelle lavorazioni, riducendo i così costi di pro[pag. 12] duzione.

INTERVISTA Gianfranco Carbonato, un’emozione che dura da quarant’anni

LAMIERA

40 anni di storia e successi nella robotica industriale

Il 2016 è un anno molto importante per Tiesse Robot. L’azienda festeggia infatti i 40 anni di attività: una storia lunga di successi nazionali e internazionali per le applicazioni della robotica in [pag. 6] ambito industriale.

AUTOMAZIONE

|

Via libera alla finanza innovativa, quali risposte alla stretta del credito?

[pag. 14]

AT T UA L I TÀ

Il cliente prima di tutto

In occasione di BIMU 2016, i vertici DMG MORI hanno dato vita a un interessante dibattito con la stampa tecnica specializzata, evidenziando le strategie in atto per [pag. 8] rafforzare la posizione del Gruppo nel mondo e sul territorio italiano.

M-Steel qualità da oltre 40 anni

Ovako, fornitore finlandese di acciai, ripropone sul mercato la qualità M-Steel. Grazie ad un incremento nella lavorabilità M-Steel si caratterizza per affidabilità, coerenza e prevedibilità nelle lavorazioni, riducendo i così costi di pro[pag. 12] duzione.

LAMIERA

MISURA

40 anni di storia e successi nella robotica industriale

Un ponte tra passato e futuro

Il 2016 è un anno molto importante per Tiesse Robot. L’azienda festeggia infatti i 40 anni di attività: una storia lunga di successi nazionali e internazionali per le applicazioni della robotica in [pag. 6] ambito industriale.

UTENSILI

Trasformare l’esperienza di oltre 40 anni di attività in una nuova piattaforma in grado di coniugare soluzioni avanzate con le esigenze e professionalità di oggi. Questo è lo sforzo che sta compiendo Hexagon Manufacturing Intelligence, emerso anche durante il forum di fine settembre dedicato all’automazione e alle tecno[pag. 4] logia multisensore.

L’anello che mancava: l’utensile connesso al sistema produttivo

L’utensile “intelligente” è il naturale completamento del complesso sistema produttivo che si basa sulla raccolta e l’analisi dei dati provenienti da macchine e strumenti di misura in costante dialogo tra loro. In altre parole un nuovo passo avanti verso la creazione della fabbrica completamente automatica. [pag. 7]

VENERDÌ 13 GENNAIO 2017

UTENSILI

Trasformare l’esperienza di oltre 40 anni di attività in una nuova piattaforma in grado di coniugare soluzioni avanzate con le esigenze e professionalità di oggi. Questo è lo sforzo che sta compiendo Hexagon Manufacturing Intelligence, emerso anche durante il forum di fine settembre dedicato all’automazione e alle tecno[pag. 4] logia multisensore.

L’anello che mancava: l’utensile connesso al sistema produttivo

L’utensile “intelligente” è il naturale completamento del complesso sistema produttivo che si basa sulla raccolta e l’analisi dei dati provenienti da macchine e strumenti di misura in costante dialogo tra loro. In altre parole un nuovo passo avanti verso la creazione della fabbrica completamente automatica. [pag. 7]

PANORAMA La formazione salesiana professionale

[pag. 18]

14

CAD/CAM unico per il settore Lamiera

SPECIALE Robotica Sempre più al centro dello sviluppo

[pag. 18]

INTERVISTA Gianfranco Carbonato, un’emozione che dura da quarant’anni

STORIA DI COPERTINA

TENDENZE Generative design, come cambierà il mondo

MACCHINE UTENSILI

Rettificatrici Ghiringhelli: 95 anni sull’onda dei mercati

MENSILE PER LA www.ammonitore.com LA RIVISTA PER PROGETTARE Organo ufficiale Confapi www.rivistainnovare.it SUBFORNITURA E INFORMAZIONE LA SMART INDUSTRY LA PRODUZIONE TECNICO SCIENTIFICA INDUSTRIALE PER LE PMI www.meccanica-automazione.com MECCANICA&AUTOMAZIONE PROFESSIONALE VIA MAIL MENSILE PER LA www.ammonitore.com PERIODICO BUSINESS TO BUSINESS IL PORTALE CHE TI Ogni 15 giorni Organo raggiunge oltre Confapi 42.000 iscritti www.rivistainnovare.it SUBFORNITURA E ufficiale LA RIVISTA PER PROGETTARE GUIDA VERSO LA NEL MONDO DELL’INDUSTRIA INFORMAZIONE LA SMART INDUSTRY LA PRODUZIONE SMART INDUSTRY MECCANICA E DELLE MACCHINE TECNICO SCIENTIFICA INDUSTRIALE UTENSILI www.dimensionepulito.it PER LE PMI © Collegio degli ingegneri e Architetti di Milano

IN QUESTO NUMERO

MATERIE PRIME

PANORAMA La formazione salesiana professionale SPECIALE Robotica Sempre più al centro dello sviluppo

CAD/CAM unico per il settore Lamiera

STORIA DI COPERTINA

TENDENZE Generative design, come cambierà il mondo MACCHINE UTENSILI

Rettificatrici Ghiringhelli: 95 anni sull’onda dei mercati

|

DOSSIER Macchine di misura Amici per il micron

MATERIE PRIME

Il cliente prima di tutto In occasione di BIMU 2016, i vertici DMG MORI hanno dato vita a un interessante dibattito con la stampa tecnica specializzata, evidenziando le strategie in atto per [pag. 8] rafforzare la posizione del Gruppo nel mondo e sul territorio italiano.

Macerie ovunque, interi paesi rasi al suolo, gente disperata, sguardi persi. No, non è lo scenario di guerra che ci arriva da qualche zona remota del mondo, a cui siamo tristemente abituati. È la forza devastante del terremoto che ha colpito, e continua a farlo, il nostro Centro Italia. Una faglia che si è estesa per cinquanta chilometri, una ferita su quelle terre che non si potrà più rimarginare. L’Italia è scossa, fisicamente e mentalmente; schiaffeggiata dalla mano della natura che a volte sa essere molto dura nella sua inarrestabile forza. Eppure il nostro paese risulta essere nelle prime posizioni per quanto riguarda l’utilizzo di tecnologie antisismiche nelle nuove costruzioni. Cosa succede allora? Alessandro Martelli, Presidente del Glis (Isolamento sismico e altre strategie di progettazione antisismica), ha dichiarato che “Oltre il 70% dell’edificato italiano attuale non è in grado di resistere ai terremoti che potrebbero colpirlo”. Il problema pertanto è la sicurezza delle costruzioni più datate, e di un immenso patrimonio storico e culturale famoso in tutto il mondo, fatto di chiese, monumenti, palazzi storici, emblema di un passato grandioso che ha visto protagonisti i più grandi artisti e ingegneri di tutti i tempi. Il tema della sicurezza degli ambienti in cui viviamo e lavoriamo, più volte trattato dal nostro giornale e a cui le nostre imprese pongono molta attenzione, ritorna così alla ribalta in un frangente – purtroppo non l’unico negli ultimi anni - tanto eclatante quanto drammatico. Dalle pagine de L’Ammonitore abbiamo rivolto molti inviti al settore manifatturiero italiano a investire in tecnologie produttive innovative per continuare a essere competitivo, e questa volta ci sentiamo di invitare tutti a investire sulla propria sicurezza, lo Stato a salvaguardare la vita dei cittadini intervenendo significativamente sulle strutture pubbliche e sul nostro prezioso patrimonio artistico, perché il futuro non si prevede, men che meno un terremoto, ma si prepara.

Afidamp 2019: bilancio positivo Stefania Verrienti PROGE T TA ZIONE

www.meccanica-automazione.com

FINANZIAMENTI PMI

TAVOLA ROTONDA

Italia scossa

Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano Gennaio - Maggio 2017

VENERDÌ 13 GENNAIO 2017

50 anni di torni

Fondata da Paolo Giana nel 1966, Torgim compie il prestigioso traguardo dei 50 anni di attività. Il comune di Magnago vide un grande sviluppo economico e industriale già a partire dalla seconda metà del 1800. Con il passare dei decenni il territorio s’è via via arricchito di aziende manifatturiere che hanno rappresentato delle vere eccellenze in molti settori industriali. [pag. 11]

[pag. 10]

di Fabio Chiavieri

Prezzi e abbonamenti • Abbonamento annuale: 49 euro • Annuale estero: 160 euro LA GUIDA DA PORTARE • CopiaDAL 1952 IL PERIODICO arretrata: 17 euro SEMPRE CON SÉ PER D’INFORMAZIONE • Costo di una copia: 1.30 euro CONOSCERE TUTTI I PER INGEGNERI E ARCHITETTI TRUCCHI DEL MESTIERE info@dimensionepulito.it NEWSLETTER – L’AGGIORNAMENTO NEWSLETTER – Nr.01 – Pag.1

© Collegio degli ingegneri e Architetti di Milano

MACCHINE UTENSILI

Oggi si parla molto di Industria 4.0 applicata alla produzione. Ma occorre ricordare che l’efficienza del flusso produttivo passa attraverso l’ottimizzazione della movimentazione dei materiali all'interno delle aziende.

– Anno 72 - n. 9

|

MENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

Eucentreeper ricostruire la sicurezza obblighi proroghe Tutti i rinvii

INTERVISTA ALL’ARCH. DE LUCCHI

ROBOTICA

Al centro della fabbrica intelligente

Editoriale

Programma Corsi di Aggiornamento Professionale

Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano

DAL 1952 IL PERIODICO D’INFORMAZIONE PER INGEGNERI E ARCHITETTI WSLETTER – L’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE VIA MAIL

→ pag.37

LA TRIVELLA

“Il museo del futuro è il mondo intero”

www.ammonitore.com

#4maggio 2016 mensile

Editoriale

È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti ivi inclusa la riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione

Programma Corsi di Aggiornamento Professionale Gennaio - Maggio 2017

Raddoppiati i programmi per le opere pubbliche, un trilione → pag.3 di dollari per infrastrutture e stimolo ai consumi. Gli effetti in Europa e le opportunità per le imprese italiane. La Cop22 di Marrakech e le politiche Usa sulle emissioni. alle pagg. 6-7

I pareri degli Ordini dopo l’esito del referendum del 4 dicembre

Abbiamo sentito alcuni Ordini per commentare un ipotetico scenario all'indomani delle dimissioni di Renzi. Nelle parole dei Presidenti inter­ pellati è fortissima la preoccupazione sull’ennesima battuta d’arresto di un Paese in affanno. Stabilità e certezza sono oggi più lontane per lo meno dal punto di vista temporale. Come sottolinea Varese “Ora gli ac­ cordi tra CNI e Governo che fine faranno?” / alle pagg. 18­19

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50 anni di torni

Fondata da Paolo Giana nel 1966, Torgim compie il prestigioso traguardo dei 50 anni di attività. Il comune di Magnago vide un grande sviluppo economico e industriale già a partire dalla seconda metà del 1800. Con il passare dei decenni il territorio s’è via via arricchito di aziende manifatturiere che hanno rappresentato delle vere eccellenze in molti settori industriali. [pag. 11]

[pag. 10]

– Anno 72 - n. 9

Italia scossa

segue a pag. 2

a pag. 7

MACCHINE UTENSILI

MACCHINE UTENSILI

Oggi si parla molto di Industria 4.0 applicata alla produzione. Ma occorre ricordare che l’efficienza del flusso produttivo passa attraverso l’ottimizzazione della movimentazione dei materiali all'interno delle aziende.

di Fabio Chiavieri

MACCHINE UTENSILI

GOVERNO IN CRISI

CASSA DEPOSITI E PRESTITI

Parte il piano 'smart city' 1 miliardo per 14 città

ROBOTICA

Al centro della fabbrica intelligente

MENSILE D’INFORMAZIONE PER LA PRODUZIONE E L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

a pag. 15

Newsletter

Nr.01 – VENERDì 13 GENNAIO 2017

SCIA, operativo Top 7 megail modello unico infrastrutture del 2016

In collaborazione con:

È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti ivi inclusa la riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione

NEWSLETTER – Nr.01 – Pag.1

R

iorganizzazione delle divisioni operative del Cni. E, in prospettiva, due sfide: quella dei servizi per gli iscritti e delle strutture territoriali. Armando Zambrano, presidente uscente del Consiglio nazionale degli ingegneri, si prepara a governare la categoria per altri cinque anni: dal 2016 guiderà gli ingegneri fino al 2021, quando completerà i suoi dieci anni di mandato. In attesa che arrivi l’ufficialità del ministero della Giustizia e che i consiglieri designati indichino lui come nuovo presidente, è già possibile fare il punto sulle prime mosse del nuovo Governo del Cni. “Siamo desiderosi di partire, visto che dai territori è arrivata un’indicazione così forte per la continuità del Consiglio nazionale uscente”, è stata una delle prime dichiarazioni fatte da Zambrano.

Copia offerta da:

Per redarre un progetto il supporto informatico è dato per scontato che i professionisti lo abbiano, lo usino e lo utilizzino. Per depositare un progetto in Comune è scontato che tutto il supporto elettronico diventi carta, che la firma digitale non sia prevista, e che sia scontato fare una coda di ore per farsi mettere un tim→ pag.5 bro di carta per documentare la consegna.

QUOTA RINNOVABILI EDIFICI SPECIALE MILLEPROROGHE Eucentreeper ricostruire la sicurezza obblighi proroghe Tutti i rinvii

INTERVISTA ALL’ARCH. DE LUCCHI

“Il museo del futuro è il mondo intero”

LA TRIVELLA

Professionisti al passo coi tempi...

LA DISTRIBUZIONE NEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO

TAX& LEGAL Partite IVA dal prossimo anno la contabilità diventa un lavoro a tempo pieno e i costi salgono

di MATTEO PALO

Stampa Ancora trattative e consultazioni? Srl Aziende Grafiche Printing Peschiera Borromeo (MI) QUOTA RINNOVABILI EDIFICI SPECIALE MILLEPROROGHE

Installatore GUIDE dell’ Professionale 7

N. 12 - Dicembre 2016

Dal 1952 periodico di informazione per ingegneri e architetti

La crisi ancora “morde”, il contesto politico barcolla, alta l’attenzione sul governo degli ingegneri

di MATTEO PALO

gni campo dell’architettura e dell’ingegneria nel senso più ampio del termine ha fatto progressi, ha modificato modalità, metodologie, tecnologie, mezzi e strumenti, fatto ricerche e scoperte. Le idee sono progredite, sono mutate, si sono evolute; si sono adeguate alla società o hanno modificato modi e stili di vita. Nessuno si è mai posto il problema se fosse giusto o sbagliato; la cultura del “fare” ha privilegiato la sperimentazione e ha insegnato che dagli errori si può imparare, crescere, progredire e migliorare. Non è mai stato chiesto ai professionisti se fossero d’accordo con un “SI” o con un “NO”. È stato dato semplicemente per scontato che il cambiamento fosse insito nella natura dell’uomo e nel nostro caso dei professionisti, nella loro ricerca di miglioramento e progresso per il bene comune. Ci sono stati “si” e “no” dettati da successi e insuccessi; il buon senso e la competenza hanno sempre fatto da guida nelle scelte e quindi nell’evolversi delle professioni. Per la politica evidentemente è diverso; ma ciò dimostra solo uno scollamento fra i problemi pratici della quotidianità dell’individuo e l’incapacità della politica ad adeguarsi. Il buon senso non fa da guida; un referendum che fa contento/scontento la metà dei cittadini resta un problema non risolto. Il cambiamento è necessario e la civiltà parla da sola a tal proposito; ma il cambiamento dovrebbe godere della fiducia e della certezza di tutti i cittadini quando si parla di politica. Se tutti quanti noi quando attraversiamo un ponte o saliamo sulla cima di un grattacielo diamo per scontato di poterci fidare di chi ha pensato il progetto, forse non vuol dire che i professionisti potrebbero insegnare e dire il loro pensiero con più forza alla politica? n

Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI

a pag. 12

I BENEFICI DELLA NORMAZIONE

architettura e nel senso più atto progressi, metodologie, rumenti, fatto Le idee sono e, si sono evoalla società o i e stili di vita. o il problema ato; la cultura o la sperimenche dagli ercrescere, proon è mai stato sti se fossero I” o con un mplicemente biamento fosell’uomo e nel sionisti, nella mento e promune. Ci sono da successi e nso e la comfatto da guida l’evolversi delolitica evidenciò dimostra fra i problemi tà dell’indivila politica ad so non fa da che fa contendei cittadini on risolto. Il ario e la civiltà oposito; ma il e godere della a di tutti i citdi politica. Se attraversiamo lla cima di un contato di poensato il prodire che i pronsegnare e dipiù forza alla

Organo ufficiale FME

Noi del cleaning Ornella Zanetti

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 – CN/MI

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one mento

www.commercioelettrico.com IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO

Il ruolo del BIM nella sicurezza in cantiere

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Organo ufficiale FINCO

SPECIALE BIM

www.bluerosso.it www.casaeclima.com LA RIVISTA CHE HA PORTATO Pubblicità e Sviluppo: L’INFORMAZIONE EFFICIENTE, COMPLETA E LA RIVISTA PER I LA VOCE PIÙ AUTOREVOLE DEL LA VOCE AUTOREVOLE DEL CANALE LA PROGETTAZIONE Guido Rossi g.rossi@lswr.it PROFESSIONISTI DELL’HVAC&R SETTORE IDROTERMOSANITARIO IDROTERMOSANITARIO PIÙ DINAMICA SOSTENIBILE IN ITALIA IN TEMPO REALE OLTRE 200.000 UTENTI MESE Edoardo Rossi e.rossi@lswr.it www.commercioelettrico.com Organo ufficiale FME Organo ufficiale FINCO IL BUSINESS MAGAZINE Paolo Simeoni p.simeoni@lswr.it www.bluerosso.it Organo ufficiale ANGAISA www.casaeclima.com DEI DISTRIBUTORI Filippo Viola f.viola@lswr.it LA RIVISTA CHE HA PORTATO L’INFORMAZIONE EFFICIENTE, COMPLETA E LA VOCE PIÙ AUTOREVOLE DEL LA VOCE AUTOREVOLE DEL CANALE LA PROGETTAZIONE E GROSSISTI DI SOSTENIBILE IN ITALIA IN TEMPO REALE OLTRE 200.000 UTENTI MESE MATERIALE ELETTRICO PIÙ DINAMICA SETTORE IDROTERMOSANITARIO IDROTERMOSANITARIO SPECIALE FOCUS Realizzazione grafica Fabio Castiglioni TREND Il bagno che ti calza a pennello

SPECIALE VALIDAZIONE

N. 64 · Anno XI · dicembre 2016

Per PENSARE, PROGETTARE e COSTRUIRE SOSTENIBILE

CLASSIFICHE 2015

ce la si può fare! Redazione #251 Cristina Cardinali - ccardinali@dimensionepulito.it

ISSN:2038-2723

bimestrale

ORGANO UFFICIALE ANGAISA (Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrotermosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed Arredobagno)

Poste italiane Target Magazine LO/CONV/020/2010 - Omologazione n. DCOCI0168

Organo Ufficiale AiCARR

ISSN:2038-2723

DOSSIER Macchine di misura Amici per il micron

www.meccanica-automazione.com MECCANICA&AUTOMAZIONE IL PORTALE CHE TI PERIODICO BUSINESS TO BUSINESS GUIDA VERSO LA NEL MONDO DELL’INDUSTRIA SMART INDUSTRY MECCANICA E DELLE MACCHINE UTENSILI

La figura del dealer nel corso degli anni Franco Cesaro

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Sommario

Incontri con le aziende:

24 4CLEANPRO 26 ACRAF 28 ADIATEK 30 AR.CO 34 COMAC 38 C.C.A.G. CROTTI 40 FALPI 42 FIMAP 44 HYGENIA 46 ICEFOR 48 INDUSTRIE CELTEX 50 KEMIKA

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52 LUCART 56 MK 58 ORMA 60 PAPERDÌ 62 POLI 64 POLYCHIM 66 PULITECNO 68 RCM 70 RUBINO CHEM 72 SPRAY TEAM 74 STI 76 SYNCLEAN 78 TMB


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Editoriale

Noi del cleaning Inizio a occuparmi di Dimensione Pulito, rivista dedicata al settore delle pulizie professionali (allora non si usava proprio parlare di “cleaning”) nel 1992. Devo dire che per affrontare un mondo “al maschile” come questo ci voleva una buona dose di coraggio oppure di incoscienza! La sfida però era stimolante: entrare in un mercato di cui avevo una conoscenza vaga, costruire passo dopo passo una rivista, a partire dalla sua veste grafica, cercare una copertina accattivante, fare attenzione a porgere i contenuti in modo facile e piacevole per il lettore, conoscere e aggiornarsi sul mercato delle pulizie professionali che si trovava allora in forte crescita. Guardando indietro ritrovo l’entusiasmo della scoperta di un universo in movimento, un mercato dinamico, impegnativo, ma che forniva sempre nuovi stimoli per crescere. Gli anni sono passati e tutti abbiamo visto come si è evoluto questo comparto, grazie alla capacità imprenditoriale dei suoi protagonisti e alla forza con cui hanno portato e imposto il made in Italy anche all'estero. Lasciare un segno di quello che sono stati questi anni per me, per noi di Dimensione Pulito, per fissare in qualche modo il tempo è la ragione d'essere di questa Monografia: un album di fotografie “di famiglia” ma anche un incontro con i protagonisti del nostro mondo del cleaning. Il futuro? Una serie di interrogativi. La nostra realtà socio-economica è profondamente cambiata, multiculturalità è diventata una parola di uso comune, ma i nostri orizzonti sembrano chiudersi piuttosto che allargarsi, le previsioni sono sempre azzardate. Ciò di cui sono convinta, però, è la necessità di andare avanti mettendoci ancora più impegno: la mia avventura editoriale continua… Ornella Zanetti

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Afidamp 2019

di Stefania Verrienti Segretario Generale Afidamp

LA LOCANDINA DEL FORUM PULIRE 2018

AFIDAMP 2019 bilancio positivo

Q

uando Ornella mi ha proposto di scrivere un articolo sugli ultimi vent’anni di Afidamp ho pensato che l’invito cadesse proprio in un momento favorevole per fare un bilancio su quanto si è costruito fino a questo momento e per riflettere su ciò che sarà.

sua fiera era iniziato. Da una parte le attività istituzionali no profit dell’associazione governata da un Consiglio Direttivo eletto dall’assemblea, dall’altra le attività profit dirette da un Consiglio di Amministrazione nominato dal CD, con il preciso scopo di fare business e accrescere il fatturato al fine di assicurare all’Associazione i mezzi economici per lo sviluppo delle iniziative istituzionali e culturali previste dallo Statuto. Non dimentichiamo che nel lontano 1981 alcuni volenterosi pionieri fondarono l’associazione Afidamp con il preciso scopo di dare voce a un comparto allora quasi totalmente sconosciuto ai più, ricco di potenzialità, ma non ancora strutturato e soprattutto non aggregato (cit. XXV Afidamp). Infatti l’anno successivo veniva celebrata a Bologna la prima edizione di Pulire. Unico obiettivo dunque la fiera.

UN FUTURO INTERNAZIONALE Infatti il 2019 è stato un anno di grandi cambiamenti per Afidamp, direi che rappresenta un momento storico per l’associazione, perché sancisce l’inizio di un nuovo passo, di un percorso che vuole abbracciare in modo deciso il mercato internazionale in sinergia con l’associazione americana, Issa, con cui Afidamp ha costituito, lo scorso maggio, la nuova società Issa Pulire Network. Il 2019 rappresenta allo stesso tempo, il momento del distacco di Afidamp dalla fiera Pulire che sarà dunque gestita dalla nuova società della quale Afidamp, in partnership con gli americani, condividerà le strategie e il nuovo corso. Afidamp potrà quindi concentrarsi esclusivamente sulle attività a supporto degli associati e sul perseguimento della sua Mission.

L’ASCESA DI AFIDAMP SERVIZI Da allora in poi Pulire è cresciuta. Erano gli anni del benessere e le aziende investivano. Afidamp Servizi ha ampliato il suo raggio d’azione ed è diventata un soggetto importante, anche a livello internazionale, nell’organizzazione di fiere e di eventi che consentissero alle imprese italiane una maggiore penetrazione nei mercati esteri di maggiore importanza, sia perché già consolidati, sia perché in fase di grande sviluppo. A conferma di questa crescita il Forum Pulire, a partire dal 2012, interpreta la volontà di emancipazione del settore e l’impegno degli organizzatori per tenere vivo il dibattito sui temi della pulizia come valore assoluto.

UN DIVERSO RUOLO PER AFIDAMP SERVIZI Questo significa che Afidamp Servizi, avendo ceduto il suo principale ramo d’azienda che organizza le fiere e gli eventi, proprio in occasione del suo ventesimo compleanno, vede ridimensionare il proprio ruolo. Non più quindi organizzatore della fiera Pulire, scopo per il quale era nata e si è sviluppata divenendo un soggetto riconosciuto in Italia e all’estero, ma società di supporto alle attività di Afidamp e dei suoi associati. Già nel 1999, anno di costituzione di Afidamp Servizi, il processo di distacco tra Afidamp e la

LA SCISSIONE E LA SINERGIA TRA AFIDAMPCOM E AFIDAMPFAB Insieme alla fiera Pulire, cresceva e cambiava anche l’Asso-

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ciazione che, nel 2002, vide scindere le sue due componenti fondatrici (fabbricanti e rivenditori) in due associazioni distinte AfidampFAB e AfidampCOM. Se l’obiettivo comune rimase quello di diffondere la cultura del pulito e di incrementare il mercato, l’evoluzione dei percorsi dei fabbricanti e dei dealer portò a gestire le rispettive identità seguendo linee parallele, ma non sovrapposte (cit. XXV Afidamp). Si fece poi strada l’ipotesi, divenuta realtà, di creare una Federazione che coinvolgesse tutta la filiera del pulito. Fu così che nel 2004 fu avviato un nuovo percorso evolutivo con due Direttivi rinnovati, con esponenti delle seconde generazioni. Si iniziò a lavorare al Vademecum della Pulizia Professionale che vide la luce nel 2007 dopo un imponente lavoro di stesura ad opera dei gruppi di lavoro tecnici di Afidamp. Ancora adesso rappresenta un documento unico nel nostro settore, consultato dalle pubbliche amministrazioni per la stesura dei bandi di gara e utilizzato come punto di riferimento dagli organi giudiziari nei contenziosi.

IL TEAM AFIDAMP NEL 2016 AL CENTRO STEFANIA VERRIENTI SEGRETARIO GENERALE AFIDAMP

UN’ALTRA CELEBRAZIONE Il 2019 è l’anno che vede anche un’altra ricorrenza, che mi riguarda direttamente e che mi vede celebrare i miei vent’anni in Afidamp. I primi dieci nell’allora esordiente Afidamp Servizi e i successivi dieci come Segretario generale dell’associazione. Mi trovo dunque ad aver percorso esattamente lo stesso arco temporale con due funzioni notevolmente diverse. Chi guarda dall’esterno, ci vede come un unico soggetto ma in realtà siamo due lati molto diversi della stessa medaglia, con ruoli e competenze ben definite e distinte. La prima decade mi restituisce un ricordo molto piacevole.

Sono gli anni in cui ho imparato a conoscere il settore e in cui ho stretto, con molti associati, delle belle relazioni sia dal punto di vista professionale che umano. In quegli anni si è costituito inoltre il nucleo dei colleghi “storici”, un bel gruppo, molto affiatato, che ha contribuito in modo determinate alla crescita del mondo Afidamp. Persone che lavorano con il cuore e che vanno oltre quello che viene loro richiesto. Questa è una delle cose che apprezzo di più in Afidamp: sembra di essere in una grande famiglia in cui alle volte ci sono punti di vista differenti, e anche posizioni divergenti, ma ci si sente tutti coesi, facenti parti di un mondo unico, sconosciuto ai più perché con poco “appeal”, come ha detto qualche giornalista, ma che abbiamo una gran voglia di portare alla ribalta! Poi a fine 2008 il Consiglio Direttivo di AfidampFAB, presieduto da Michele Redi, decise di affidare a me l’incarico di imprimere, alla gestione dell’associazione, un taglio più manageriale senza perdere di vista quello “tecnico” che l’aveva caratterizzata fino a quel momento, per “conferire all’Associazione la visibilità e la referenzialità che le competono con un obiettivo di consolidamento e riposizionamento nel panorama politico-istituzionale italiano” (cit. Comunicato Stampa Nov. 2008). SALTO ISTITUZIONALE Di strada da allora ne è stata fatta, e Afidamp (riunisco in un’unica parola le sinergie prodotte dalle due associazioni FAB e COM) sta vivendo una stagione particolarmente importante e impegnativa, sul piano delle iniziative e del riconoscimento istituzionale, costruendo negli anni un’intensa rete di relazioni di alto livello con strutture pubbliche e private e guadagnandosi il ruolo di interlocutore privilegiato

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Afidamp 2019

sui temi che riguardano l’igiene, il rispetto dell’ambiente, l’innovazione, la formazione, l’internazionalizzazione e la cultura di impresa. Direi che si può parlare di un vero e proprio salto istituzionale che ha visto Afidamp collaborare con il legislatore e sedere al tavolo del Ministero dell’Ambiente, in Italia, e della Commissione Europea e collaborare con la sezione italiana dell’Ecolabel Europea e con le più importanti organizzazioni in materia ambientale come Legambiente e Kyoto Club. La Federazione Afidamp è cresciuta in rappresentatività accogliendo al proprio interno la fondazione Scuola Nazionale Servizi, che raggruppa le imprese di global service e AIISA - associazione di igienisti dei sistemi di aerazione - e partecipando al Comitato Permanente per la Pulizia Professionale al quale siedono le più importanti associazioni delle imprese di servizi. GRANDE COINVOLGIMENTO ASSOCIATIVO. NASCE IL GRUPPO DI LAVORO CARTA/TISSUE Si è cercato di incentivare prima di tutto il coinvolgimento delle nostre aziende nelle attività associative, consapevoli del fatto che sia necessario, per ciascuno, rivestire un ruolo da protagonista. Infatti abbiamo visto una grande partecipazione ai gruppi di lavoro tecnici che ha interessato oltre il 40% delle aziende associate. Ritengo che questo sia il senso profondo dell’associazionismo: il riconoscersi come simili, acquisendo la forza necessaria per affrontare problemi che non si è altrimenti in grado di risolvere da soli. Trovare il modo di parlare con una sola voce, ci consente di intervenire sulle scelte del legislatore, di avanzare delle proposte utili ed efficaci per il nostro mercato. Tessere delle alleanze ci permette di far circolare le nostre idee, di rendere condivisibili le nostre proposte, creare un clima favorevole attorno al settore che rappresentiamo. Con questo obiettivo sono state coinvolte le aziende produttrici di carta, entrate in Afidamp con la fiera e che fino a quel momento si erano mosse in modo solitario, per dar vita al Gruppo di Lavoro Carta/Tissue. Le aziende hanno riconosciuto il valore della collaborazione e, seppur con qualche difficoltà iniziale, hanno costituito un gruppo affiatato, efficace e molto produttivo.

MICHELE REDI PAST PRESIDENT AFIDAMPFAB 2008-2011

GIUSEPPE RIELLO PRESIDENTE AFIDAMPFAB

SVILUPPO NUOVE ATTIVITÀ Sul tema della ricerca e innovazione a supporto delle aziende associate, reputo importantissima e di grande sprone la collaborazione con il Politecnico di Milano con cui si è instaurata una partnership su diversi fronti: dal Laboratorio di progettazione del V anno in cui le aziende associate partecipanti hanno a disposizione progettisti prossimi alla laurea per lavorare su nuove idee di progetto, al Master post universitario sulla progettazione dei sistemi ospedalieri che vede Afidamp fare scuola ai

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progettisti degli ospedali sui temi dell’igiene vista come prevenzione delle infezioni ospedaliere e come operazione di manutenzione. Afidamp ha, tra i suoi stessi scopi statutari, l’argomento formazione strettamente connesso a quello della promozione della cultura del pulito: un impegno che negli anni ha visto l’associazione protagonista nella creazione di corsi, guide, vademecum e tante altre preziose attività. Il bilancio è sicuramente positivo. Tante sono state le iniziative messe in campo, tante le relazioni instaurate con diverse associazioni e istituzioni che hanno portato l’attività di formazione di Afidamp a ottenere degli ottimi risultati. Tra le strategie di ampliamento del mercato per gli associati abbiamo aperto una nuova strada verso l’HORECA con la collaborazione con associazioni del comparto quali FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), Confesercenti Milano, APCI (associazione Professionale Cuochi Italiani) e scuole di formazione cuochi. Frutto di questa esperienza, che ha arricchito anche noi nel prendere contatto con una realtà che abbiamo visto essere pressoché estranea alle tecniche e agli strumenti della pulizia professionale, è stato il Manuale della Pulizia nella Ristorazione che è stato molto apprezzato dagli operatori del settore e patrocinato dalle più importanti associazioni del mondo dell’ospitalità e persino dalla più importante associazione dei consumatori quale è Codacons. Inoltre, accompagnando per mano le aziende associate, il suo braccio commerciale, Afidamp Servizi, le ha aiutate ad incrementare il loro business offrendo loro la possibilità di penetrare mercati esteri di maggiore importanza. La produzione italiana di macchine e attrezzature è arrivata a rappresentare la terza per importanza nel mondo con percentuali di esportazione che superano il 70%. SI APRE UN NUOVO CAPITOLO Infine mi soffermo sulla considerazione che il 2019 chiude con un altro evento di rilievo nella storia di Afidamp: la modifica dello statuto, fortemente voluta dall’attuale presidente Giuseppe Riello, che, oltre a svecchiare un ordinamento ormai datato, ha anche modificato la struttura dell’associazione che ha così aperto ad altre categorie merceologiche e ad altre realtà produttive. Con questa nuova organizzazione Afidamp si configura adesso come un moderno sistema associativo, trasversale a più piani dell’industria manifatturiera, del commercio e dei servizi, catalizzatore di aziende che danno così voce concreta alle loro esigenze di business trovando nell’associazione adeguata tutela dei loro interessi nonché una fucina di idee e un luogo di relazioni.


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Distributori

di Franco Cesaro

La figura del dealer nel corso degli anni

I

n pochi settori come quello del cleaning il ruolo del distributore negli anni è profondamente cambiato: fino all’inizio di questo millennio si faticava a definire un “ruolo” chiaro a questo anello della filiera a causa di un’effettiva confusione di funzioni. Salvo che in rari casi, il produttore, il commerciante, il distributore, e chi erogava servizi tendevano a sovrapporre le attività: quando gli affari procedevano a gonfie vele, con un mercato forte e, soprattutto, quando i margini risultavano così interessanti da consentirlo, tutti facevano tutto e, spesso, molti si trovavano a improvvisare. Negli ultimi 20 anni a questa parte si è riscontrata una generalizzata tendenza a concentrare le diverse attività sotto un’unica regia competente o ardita, anche in relazione al bisogno di maggiori conoscenze, della volontà di creare economie di scala, di fornire velocemente e con precisione ciò che prima poteva essere offerto in maniera approssimativa. La tendenza ad aggregare le aziende, a crescere per linee esterne, acquistando fatturati, persone e quote di mercato, ha permesso ad alcuni di governare la scena, in attesa di razionalizzare il conto economico, ma soprattutto stravolgendo il modo di intendere lo stato patrimoniale,

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cercando di mettere in equilibrio gli indici economici, quelli finanziari e quelli patrimoniali. Per chiarire questi concetti vorrei partire dal termine dealer che viene usato da noi italiani derivandolo dal verbo to deal che già dal significato, desunto dalle traduzioni ufficiali, ci fa capire la complessità della situazione: distribuire, trattare, commerciare, trafficare, etc. Nel tempo delle piattaforme distributive, in grado di consegnare qualsiasi cosa in 24-48 ore, talvolta anche meno, è necessario comprendere che le funzioni della distribuzione e della trattativa commerciale abbiano bisogno di una profonda distinzione, imprenditoriale, organizzativa e culturale. Così come nel tempo del commercio digitale, dove ognuno decide dove, quando e da chi comperare, la dinamica acquisti/vendite sia profondamente cambiata nelle motivazioni e nei comportamenti d’acquisto. In questi anni questo è stato un passaggio non indolore, perché soprattutto le piccole organizzazioni hanno avvertito profondamente la fatica di essere “imprese” e di dovere competere duramente: i più illuminati hanno guardato al ruolo nel futuro, consapevoli della difficoltà di mantenere sul mercato una struttura piccola o non specializzata. I cambiamenti in atto sono stati tanti e si sono sviluppati su più fronti: dai trasporti alla logistica, all’arrivo in Italia di strutture straniere, con solide esperienze nella gestione del sistema distributivo; ma credo che in ogni caso i cambiamenti più significativi abbiano riguardato la finanza e il concetto stesso di servizio. LA FORZA DI ESSERE INSIEME Per i piccoli distributori (teniamo per comodità questo termine) da quegli anni in poi si è sempre più radicata la convinzione che, data la complessità del mercato, per sopravvivere si sarebbe dovuto rivalutare il principio che solamente un lavoro d’équipe avrebbe potuto dare significato all’esistenza delle loro fragili strutture. E ancora di più si comprese che la specializzazione avrebbe potuto rivelarsi determinante: già allora, per garantirsi un futuro, era necessario uscire dagli schemi tradizionali; collaborando e mettendosi insieme si sarebbero potuti ottenere risultati migliori a costi inferiori. Ma quello che - a livello razionale - poteva sembrare logico, incontrava una forte opposizione a livello emozionale; d’altronde, in Italia c’è sempre stata una grande resistenza al cambiamento che, nel recente passato, si coniugava con una forte riluttanza anche a dotarsi delle tecnologie informatiche e telematiche che cambiavano il modo di lavorare. Tuttavia i mercati evolvevano e doveva evolvere anche il ruolo del distributore: abbiamo anche assistito a una crescita importante della domanda di “pulito”, sia per fattori socio-culturali, sia per fattori normativi (vedi l’HACCP o la sicurezza, la tutela ambientale etc.), in linea con una

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Distributori

necessaria attenzione ai processi di qualità e alla richiesta di crescente di professionalità che hanno generato una corrispondente crescita dell’offerta di prodotti, attrezzature e macchinari. A questi fattori si era aggiunta la velocità incontrollata dello sviluppo dei sistemi di comunicazione, dell’informatica e della telematica, insieme alla maturazione di articoli che, da prodotti di nicchia, sono diventati prodotti di largo consumo. Negli anni il mercato della distribuzione si è suddiviso in tre grandi mondi: quello dei “commercianti solisti”, quello degli imprenditori della logistica e quello delle aziende di servizi. LE CRISI Fra i tanti problemi dei piccoli distributori va ricordata la concorrenza con i piccoli produttori, che nel primo decennio del nuovo millennio ha avuto per tutti effetti devastanti sull’andamento dei prezzi che si sono contratti essendo diventati la principale argomentazione di vendita in un mercato che soffriva per ragioni di crisi economica e finanziaria generalizzata. Contemporaneamente era entrato in crisi il sistema di relazione “affettiva” del commercio all’italiana, insieme alla crescente richiesta di servizi pre e post vendita, che implicava investimenti in strutture e in personale qualificato. In questi tempi la tendenza generale si indirizzava più nel ricercare un colpevole alle proprie difficoltà piuttosto che nel fermarsi e valutare i veri problemi che affliggevano un mercato in profondo cambiamento. Infatti, per la prima volta in tanti anni, nel mondo del cleaning era più difficile ottenere risultati d’impresa: tassi di profitto decrescenti, la relazione domanda/offerta statica, tutta la filiera della distribuzione in movimento, la giurisprudenza che chiedeva maggiori attenzioni e certificazioni, e il fisco che batteva cassa con maggiore attenzione anche in conseguenza di una logica più europeista del mondo dell’economia. Vi erano inoltre problemi di reale innovazione tecnologica, perché fare ricerca costa, e denaro in circolazione ce n’era poco. Non vanno dimenticati i primi veri problemi di cambio generazionale, nelle aziende a conduzione familiare, ma anche in tutte quelle dove operatori che da 30 anni lavoravano nella stessa azienda per la prima volta lasciavano il passo a giovani con diversi valori morali, diverse visioni della vita, del lavoro e del denaro e aperti a diverse culture; i problemi politici causati, fino ad allora,

dallo scarso coinvolgimento delle istituzioni in questo

FRANCO CESARO È TITOLARE DELLO STUDIO CESARO&ASSOCIATI, UN LABORATORIO PER LA FORMAZIONE E LO SVILUPPO DELLA CULTURA NELLE IMPRESE. È SPECIALIZZATO NEL SOSTEGNO DELLE PERSONE CHE LAVORANO NELLE AZIENDE, SOPRATTUTTO IN QUELLE COSTITUITE DA CAPITALE FAMILIARE, NEL MONDO DEL COMMERCIO E DELLA DISTRIBUZIONE. www.cesaroeassociati.it

settore strategico per la civiltà di un Paese; problemi di cultura e formazione, in quanto l’università e la ricerca scientifica rimanevano ai margini del nostro operare. In quegli anni, in sede di conferenze e testimonianze sul campo, ricordavo la parola “cambiamento”, troppo usata e quindi per molti priva di reale valore: in verità da molto tempo si lavorava trovandosi in condizioni che continuavano a variare, e questo era ormai diventato un modo “normale” di vivere la propria quotidianità. Molti operatori di tutta la filiera, e in particolare quelli della distribuzione, come risposta alle difficoltà erano arrivati a una decisione: o allearsi, fare gruppo, o restare soli e combattere, facendo leva sulle proprie forze in un mercato sempre più complesso e competitivo. Ciononostante, la maggior parte dei distributori difendeva la propria nicchia e la propria identità: il problema più evidente era la mancanza di fiducia, in un sistema ancora troppo caratterizzato da esperienze e storie di collaborazioni spesso negative. Conflitti trasversali a tutta la filiera avevano messo gli operatori spesso uno contro l’altro, in una lotta per la sopravvivenza combattuta a suon di sconti e di margini risicati al punto da impedire la crescita di valore delle imprese e la loro sostenibilità nel futuro. Infatti anche nel cleaning, la legge di questi moderni mercati premia solo i più grandi o i più specializzati. Ecco perché molti attori in quel momento hanno cambiato atteggiamento: i gruppi e le aggregazioni si sono affermate, e gli operatori hanno imparato ad adeguarsi a nuove modalità di gestione delle relazioni. E da allora si affacciano nuovi tipi di associazioni: le federazioni, ovvero le alleanze fra gruppi a livello internazionale; le alleanze verticali di progetti di lungo periodo; il franchising di prodotto o servizio. NON VEDO, NON PARLO, NON SENTO … La crisi finanziaria del 2008-9 ha tenuto tutti col fiato sospeso, in attesa di “qualcosa” che doveva avvenire; i comportamenti, per molti, sono rimasti gli stessi: le strade delle vacanze rimanevano affollate, i ristoranti e pizzerie pieni. Nessuno, o pochi, facevano qualcosa di nuovo, a meno di non essere toccati direttamente da una mancanza di liquidità. Era ancora una fase in incertezza e confusione generale, una situazione malata: e il male fondamentalmente era probabilmente una questione di valori. Al Festival dell’e-

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conomia di Trento di quell’anno un po’ tutti sono stati immolati sull’altare della colpa; economisti, politici, banchieri, sociologi … Tutti responsabili di non aver saputo prevedere questa situazione. Ma come sarebbe stato possibile prevederla, se tutti erano concentrati a vendere sogni, valori futuri o, peggio, valori inesistenti? E la fiducia è venuta piano piano a mancare: pochi si sono ricordati che per chiedere fiducia bisogna garantire e garantirsi, innanzitutto con i comportamenti corretti, ma anche con capitali veri e sani. La grande impresa, basata sui debiti e sulle promesse di ricchezza futura, stava fallendo ovunque, a meno di non essere stata fondata su progetti e programmi concreti e solidi (o non essere salvata da interventi statali). La piccola impresa copiava, male, aggravando la sua situazione con una mancanza generale di capitalizzazione. Sono emersi pertanto coloro che, oltra a progetti concreti e un vero spirito imprenditoriale, si sono dotati di finanza sana e concreta, con una visione di medio e lungo termine. La realtà di allora, e purtroppo anche di adesso, ovviamente senza generalizzare, è spesso fatta di schermaglie fra coloro che presentano tante belle storie di qualità, etica, efficienza, vicinanza al cliente e quelli che, al grido di “prendi i soldi e scappa” prendono in giro tutti coloro che troppo spesso si fidano di abbagli, di soldi facili e di successi. Si ha la tendenza a tenere

lontano il mondo del lavoro e dello scambio commerciale dalla vita di tutti i giorni, da quel sociale fatto di piccole cose, vere e importanti che, alla fine dei conti, fanno la nostra storia. In questa confusione mancano, o non emergono, le persone che possono e devono dare esempi, parlando poco, facendo molto. Sono i “maestri” che mancano, e di cui tutti noi abbiamo nostalgia e un gran bisogno. QUALE FUTURO PER I DISTRIBUTORI Solo una visione “olistica” del “sistema pulito” può aiutare l’attuale imprenditore della distribuzione a pensarsi vivo e vegeto nel futuro: sta per essere superata la vecchia tradizione dell’esperto di macchine o di prodotto o di carta e attrezzature. Chi fa commercio deve saperlo fare bene risolvendo velocemente e in modo professionale le esigenze del cliente, sapendo progettare e accompagnando i cantieri in tutte le loro fasi. La globalizzazione dei sistemi impone anche che clienti sempre più grandi ed esigenti vorranno trattare direttamente alle fonti, pretendendo consulenza, formazione e assistenza in loco. Per questo il distributore si trova di fronte a due possibilità: o attrezzarsi con uomini e mezzi per garantire un servizio di assistenza pre/durante/post vendita di alto livello, oppure collegarsi con strutture esterne flessibili e professionali per garantire il sostegno al cliente a un giusto prezzo e in tempo reale. La finanza la farà ancora da padrone per qualche anno: il distributore deve essere capitalizzato per poter dare garanzie a monte (banche, fornitori) e a valle (clienti, collaboratori validi) del sistema. Le attuali difficoltà internazionali faranno una “pulizia” storica nel settore, come ovunque. La capacità di progettare e “pre-vedere”, la formazione all’uso, la capacità di risolvere problemi urgenti e prevenirne in tempo, orienta tutti a far crescere le risorse umane attraverso un investimento importante nel mercato del lavoro. Formazione e addestramento delle persone interne e altrui (clienti e utenti finali, utilizzatori) saranno attività in cui i distributori dovranno diventare sempre più preparati ed essere riferimento del mercato sul campo, in prima linea. In definitiva: c’è un mondo di cose da fare, soprattutto insieme, così come ho sostenuto in questi anni dove invece ancora qualcuno sembra affezionato al vecchio adagio “dividi et impera”. La vera sfida è dare speranza e sorriso a quei giovani che meritano sostegno, fiducia e prospettive di lavoro “pulito”, e che troveranno il coraggio di essere imprenditori, orgogliosi e impegnati nella loro responsabilità e impegno sociale: quello di creare lavoro e favorire la crescita economica e intellettuale del nostro settore.

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AfidampCOM

Per affrontare le trasformazioni che investono il settore del cleaning professionale, occorre cambiare completamente concezione di “pulizia” e far comprendere, anche al di fuori del settore, il valore della nostra attività di Roberto Galli, Presidente AfidampCOM

Trasmettere il valore del pulito A

un anno esatto dall’inizio del mio mandato tegiche, scegliendo di comunicare in modo sempre più alla guida di AfidampCOM, posso dire che verticalizzato e settoriale, cercando di creare partnerla continuità e l’impegno al servizio dell’Asship con altre associazioni di categoria per far comsociazione sono stati due fattori premianti. prendere meglio ai loro associati l’importanza delle Sono diverse le iniziative che abbiamo porpulizie – un lavoro tutt’altro che semplice, ma troppe tato avanti con successo e di cui possiamo dirci pienavolte sottovalutato, se non addirittura banalizzato. In mente orgogliosi: tra le tante, ricordo il Vademecum particolare, ci siamo concentrati sul mondo Ho.Re.Ca., della Pulizia Professionale – un’opera che riunisce tutte che ci ha visti impegnati nella realizzazione dell’ulle conoscenze del settore del pulito – il Manuale Scuola tima opera: il Manuale della Ristorazione. L’opera sta e il Cd Pulire Scuola. Un progetto nato dall’esigenza di riscuotendo particolare interesse in diversi settori, non realizzare un semplice, ma specifico, manuale da poter solo in quello della ristorazione, ma anche al mondo consultare per migliorare non solo l’efficienza della panetteria, della pasticceria e dei laboratori alidelle pulizie ma anche la sicurezza, la mentari in genere. Queste iniziative in diversi campi gestione e la programmazione degli – imprese di servizi, scuola, alberghi e ristorazione – interventi in tutti gli ambiente scohanno creato maggior sensibilità e attenzione verso il lastici, esigenza a sua volta maturata mondo del pulito, offrendo opportunità per i distribudopo un percorso formativo che ha tori, e in modo particolare per gli associati Afidamp, visto coinvolti più di 400 collaborache hanno a disposizione materiale prezioso per tori ATA della provincia di Brescia. informarsi e per informare la propria clientela Roberto Galli è stato eletto alla Dopo il Vademecum, indirizzato prinsull’importanza delle pulizie. guida di AfidampCOM cipalmente alle imprese di servizio, e il Inoltre, come avvenuto finora, metteremo a al termine del Consiglio Manuale Scuola, rivolto a tutti gli ambienti disposizione degli associati lo strumento più Direttivo eletto nell’assemblea del 13 dicembre 2018, che si è dove ci si dedica all’istruzione, abbiamo penimportante per un’azienda: una ricerca di mersvolta a Milano. Classe 1965, sato di realizzare un manuale che prendesse cato verticalizzata al mondo dei distributori presente nel settore dal 1989, in considerazione un altro settore molto italiani, con l’obiettivo di offrire una fotogranel 1991 ha aperto l’azienda sensibile a tutte le sfaccettature delle pulizie, fia reale di come si sta muovendo il mercato Erremme, a Omegna (VB) che si occupa della distribuzione di l’ospitalità turistica: è nato così il Manuale italiano, perché solo attraverso la conoscenza macchine, attrezzature e prodotti Alberghi. si possono prendere delle decisioni importanti per la pulizia professionale. Ci siamo aperti anche a nuove alleanze strae strategiche per la propria azienda. Da anni

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Afidamp si propone di studiare tutte le questioni di ordine economico imprenditoriale, commerciale e distributivo connesse al settore. Insomma, stiamo portando avanti la missione dell’Associazione diffondendo non solo la cultura del pulito ma anche la conoscenza delle metodologie e delle tecniche in grado di dare una soluzione adeguata e professionale ai problemi di pulizia, igiene e sanificazione ambientale. Anche in futuro continueremo senz’altro a portare avanti questo sforzo in modo molto fermo e coerente. Dobbiamo far capire come la pulizia professionale investe in modo determinante tutti gli ambiti della vita sociale: non esiste, infatti, luogo che non necessiti di essere pulito. Soprattutto, dobbiamo aiutare a cambiare un atteggiamento del saper pulire a volte troppo superficiale e quindi potenzialmente pericoloso. In realtà la pulizia professionale necessita di competenza e professionalità, se si vuole avere garanzia di risultato; diversamente, senza tali requisiti, si rischia di mettere in Faccio parte di una pericolo la salute del cittadino. compagine di persone Queste iniziative sono tanto più che da anni si batte importanti se si considera la profonda trasformazione che ha per la cultura del investito il settore del cleaning pulito. Personalmente professionale. Forse non è stato vivo questo impegno evidente da un giorno all’altro, ma oggi sono presenti dei distributori da un decennio, con specializzati nella logistica, nei ser- grande soddisfazione.

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L’ASSOCIAZIONE

AfidampCOM è l’anima commerciale del mondo Afidamp e raccoglie su tutto il territorio nazionale distributori, concessionari e rivenditori di attrezzature, macchine, prodotti e servizi per la pulizia professionale. L’associazione è nata nel 1981 a Milano, rappresentando la componente commerciale di Afidamp. I suoi scopi e le sue attività principali sono: • Qualificare il servizio alla clientela; • Diffondere la conoscenza delle metodologie e strumentazioni per pulire correttamente gli spazi; • Fornire soluzioni a tutti i problemi legati al pulire; • Sostenere azioni per incentivare la crescita del mercato e la diffusione di macchine, attrezzi, prodotti e servizi per la pulizia. • Promuovere iniziative atte a garantire lo sviluppo del settore; • Diffondere la cultura della pulizia professionale; • Rappresentare presso le istituzioni e il legislatore i propri associati.

vizi pre e post vendita, mentre altri hanno scelto la specializzazione in uno o due settori merceologici. C’è ancora spazio per distributori generici e generalisti, ma il mercato chiede servizi e competenze specifiche, e questo è un ulteriore segnale di trasformazione da cogliere tempestivamente per non entrare in competizione con nuovi soggetti, i quali molto probabilmente non fanno o non faranno nemmeno parte del nostro settore, ma che sono o saranno super specialisti della vendita e della logistica magari su canali che non sono più l’offline.


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Lo storico del cleaning A colloquio con Giulio Guizzi, “ambasciatore” della cultura italiana del pulito nel mondo Maurizio Pedrini

Dove sta andando il professional cleaning? Q

uali sono le novità nel professional cleaning? La cultura del pulito proviene dal passato. Fiere, social, youtube, convegni, stampa tecnica e seminari vari sono in gran parte solo “apparenti novità” derivanti dalla cosiddetta “implementazione innovativa di processo”. Vedo poca innovazione radicale di prodotto, come quella che fa, per esempio, Dyson con il suo motore elettronico. Voglio dire che vedo poche cose radicalmente nuove, quelle che solo la ricerca applicata e continua, unitamente al “marketing predittivo”, permettono.

UN CURIOSO STRIZZATORE DEL PASSATO. IL “WRINGER” MONTATO SUL SECCHIO È ANCORA LO STESSO DI QUELLI USATI TRADIZIONALMENTE NEI GARAGE.

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Vera novità è il sensore. Tutte le macchine per la pulizia lavorando, “parlano”, ormai, grazie alla strepitosa diffusione dei sensori. E, “parlando”, esse raccontano l’autentico “nuovo”, però lo fanno solo con chi ne sa leggere i dati. Quindi gli analisti del fabbricante devono essere in grado di estrarre, da quel gigantesco contenitore “big data” che si viene a formare “ascoltando” le macchine, tutte le informazioni che indirizzano poi ad una nuova creazione e sono appunto parte del “marketing predittivo informatizzato”. Insomma, anche nel cleaning professionale, mai come oggi occorre tanta conoscenza per beneficiare delle ricadute del progresso tecnologico.

L’Oriente che avanza a grandi passi è rappresentato dalla Cina e dall’India, destinati a pesare sempre di più sul destino della Terra. Quali le conseguenze per il nostro settore? La Cina è diventata l’avanguardia produttiva del cleaning in Oriente, in cui ha posizione consolidata, dopo gli inizi competitivi e copiativi. Ha assunto ormai una fisionomia che è quasi di cooperazione, di affiancamento. La Cina, indicata un tempo come “vicina”, ora ci sta davvero entrando in casa. Nella sempre molto spirituale, e un tempo anche poco pratica, India, sempre in crescita, la situazione è – ovviamente – del tutto diversa. Vi è un mercato


per macchine per pulire destinate a lavorare in ambienti, diciamo, occidentalizzati cioè su spazi di aeroporti, grandi alberghi, ospedali e centri commerciali abbastanza simili ai nostri. Ma vi è in India un altro immenso mercato, preda di sporco e rifiuti. Nella veloce trasformazione dell’India moderna, la produzione italiana deve saper seguire anche l’evoluzione dal basso, dal minore per conquistare spazi che, per decenni, hanno appartenuto alla sola industria inglese. Da noi qualcosa di lontanamente simile, ma di ugualmente significativo, avveniva, più o meno, negli anni ’60. All’epoca noi, i pochissimi delle macchine per pulire, abbiamo aiutato a far crescere, con la meccanizzazione, gli impresari di pulizia spesso improvvisati. Essi erano equipaggiati solo di scope, stracci e manodopera a dir poco non qualificata. Come vede gli anni a venire per il professional cleaning italiano? Prevedo un futuro ancora in crescita a patto che, con studio e ricerca, le grandi sfide all’orizzonte siano subito accolte e davvero metabolizzate, con tutto quanto esse implicano di rivoluzionario, di impegno, di rimessa in gioco. Basti, per il nostro settore, un esempio. Nel campo dei rifiuti, plastiche e micro plastiche sono divenute grave problema. I rifiuti marini plastici sono ormai considerati non solo una minaccia ambientale, ma anche un attacco diretto alla salute umana. La Commissione Ue sta proponendo quattro misure diverse per affrontare il problema di dieci tipi di rifiuti che si trovano su mari e spiagge. Da mesi, come “acuto osservatore” ed ex-imprenditore di pulizia, pensavo essere giunto il momento di studiare qualcosa di efficace per “scopare” il mare. In biblioteca ho il bellissimo volume di progetti dell’arch. Dyson in cui è illustrata la prima macchina da lui disegnata: una fatta per ripulire la superficie dell’acqua dai rifiuti.

GIULIO GUIZZI, BRESCIANO, IMPRENDITORE E PIONIERE NELLA MECCANIZZAZIONE DELLA PULIZIA INDUSTRIALE. AUTORE DEL LIBRO “PULIZIA IGIENICA E SANIFICAZIONE. LA SPORCA STORIA DEL PULITO”, EDIZIONI LSWR, 2015.

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Quindi la mia era un’idea in linea e non stravagante: solo che adesso non basta più raccogliere i pezzi di plastica, ma occorre filtrare l’acqua dalle insidiosissime microplastiche. Confesso che mi aspettavo che qualcuno ci arrivasse, magari qualche azienda italiana esperta in aspiratori, pompe d’aspirazione e filtraggio. Invece c’è arrivata, per prima, un’azienda australiana che ha inventato e brevettato i “Seabin” e li ha fatti costruire in Francia. L’evoluzione, lineare, era prevedibile: aspirapolvere, aspiraliquidi, aspiratore semisommerso nel liquido del mare. In comune una pompa, stavolta sommersa che con il suo aspirare garantisce la salubrità della balneazione e della spiaggia. È significativo questo esempio collegato alla visione del futuro della nostra industria? Può esserlo, se il futuro produce innovazione reale per mantenere le posizioni, anche nel tempo a venire, su un mercato che in certe aree è già prossimo alla saturazione.


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Noi del cleaning

Parole Storiche Alcuni degli imprenditori che hanno mosso i primi passi nel settore. I loro racconti per ripercorrere l’evoluzione del cleaning in Italia. 25 incontri per conoscere piÚ da vicino le imprese e i loro protagonisti. a cura di Noemi Boggero, Cristina Cardinali, Fabio Chiavieri

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Abbiamo incontrato: 4CLEANPRO ACRAF ADIATEK AR.CO COMAC C.C.A.G. CROTTI FALPI FIMAP HYGENIA ICEFOR INDUSTRIE CELTEX KEMIKA LUCART MK ORMA PAPERDÌ POLI POLYCHIM PULITECNO RCM RUBINO CHEM SPRAY TEAM STI SYNCLEAN TMB

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4CleanPro WWW.4CLEANPRO.COM

Un trend in crescita per un’azienda che da 2 decenni costantemente sviluppa la sua gamma di prodotti

4CleanPro:

esperienza decennale nella pulizia industriale C ampi Bisenzio è un comune situato nella piana tra Firenze e Prato caratterizzato da un sistema produttivo fortemente radicato con il territorio. In esso si rispecchia la struttura del tessuto economico italiano, poiché in quest’area convivono, in perfetto equilibrio, aziende medio piccole e grandi multinazionali, con punte di eccellenza tecnologica riconosciute a livello internazionale. Anche il comparto del Cleaning professionale, da qualche anno in costante ascesa sia in Italia, sia all’Estero, ha in questa zona una forte tradizione da cui si sono sviluppate alcune realtà aziendali con grandi competenze. Tra queste troviamo 4CleanPro, azienda fondata nel 2010 da un gruppo di persone che vanta un’esperienza trentennale nel mondo delle pulizie professionali. D’altronde, la corretta pulizia e la perfetta igiene degli ambienti di lavoro passano necessariamente da un’ottima conoscenza su questo tema così delicato. La storia di 4CleanPro, seppure

breve, è in fondo anche la storia professionale, ben più lunga, dei suoi fondatori, Patrick Vangestel e Lorenzo Pacini, i quali, nel 2010, si trovano coinvolti in una crisi aziendale che lascia molte maestranze in grosse difficoltà. Patrick, con alle spalle una lunga carriera tecnico-commerciale nel settore del Cleaning professionale iniziata a fine anni ‘80, e Lorenzo, esperto progettista di macchine per la pulizia industriale, sono d’accordo sul fatto che non si può e non si deve buttare alle ortiche un così ampio bagaglio culturale e professionale. Decidono quindi di dare vita a 4CleanPro. Inizialmente, la produzione è concentrata su una sola macchina lavapavimenti uomo a terra, seppure di qualità, targata Made in Italy e, sovente, personalizzata su richiesta del cliente. La svolta per l’azienda arriva quando nel 2012, a seguito della crisi economica di qualche grande committente coinvolge di riflesso anche 4CleanPro che si ritrova con un portafoglio ordini di tutto rispetto, ma senza avere risorse

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Patrick Vangestel Amministratore delegato e Responsabile commerciale

Lorenzo Pacini Amministratore delegato e Responsabile tecnico

necessari per proseguire con l’attività. Servono urgentemente nuove risorse che inizialmente sembra possano arrivare da una cordata di imprenditori. Fallita questa prima ipotesi, la soluzione arriva gradita quanto inattesa. Grazie alla lungimiranza del titolare Roberto Luzzi, l’azienda OMCF, già fornitrice delle parti in acciaio inox utilizzate sulle lavapavimenti 4CleanPro, entra a far parte della società come socio di maggioranza. Le nuove risorse consentono a 4CleanPro anche di fare nuovi investimenti che portano al completamento della gamma di lavapavimenti uomo a terra e di lanciarsi nel campo delle lavapavimenti uomo a bordo. Nello stesso periodo, con la partecipazione alle prime fiere di settore inizia anche l’opera di internazionalizzazione dell’azienda che attualmente vende il 90% della produzione all’estero. QUALITÀ MADE IN ITALY 4CleanPro punta sulla qualità dei prodotti e su un servizio postvendita affidato a una rete capillare di rivenditori che vengono accuratamente formati tecnica-


mente e commercialmente. L’affidabilità delle lavapavimenti 4CleanPro si deve all’impiego di componenti di qualità realizzati in Italia e all’utilizzo di telai in acciaio inox AISI 304 che conferisce alle macchine estreme robustezza e resistenza alla corrosione. Non è un caso, infatti, se le lavapavimenti 4CleanPro vengono garantite due anni. Questo modus operandi ha consentito all’azienda di estendersi sul territorio italiano e internazionale incrementando i risultati di anno in anno. Nel 2018 il fatturato ha raggiunto i 4,5 milioni di euro mentre per l’anno in corso le previsioni dicono che arriverà a circa 5,5 milioni di euro. Un altro grande valore aggiunto che 4CleanPro è in grado di dare alla propria clientela è la possibilità di personalizzare le macchine per soddisfare specifiche esigenze, una tendenza sempre più frequente dettata dal fatto che i clienti, oltre ad avere delle precise normative di riferimento, hanno a disposizione nuovi strumenti

di misura per la valutazione del livello di pulito che vogliono ottenere. IMPATTO AMBIENTALE ED EFFICIENZA Nel Cleaning industriale, oggi più che un tempo, l’analisi dell’impatto ambientale e dei consumi è un elemento imprescindibile da considerare nella progettazione delle macchine lavapavimenti. 4CleanPro ha collaborato con Afidamp, Associazione Italiana Distributori Macchine, Prodotti, Attrezzi per la Pulizia Professionale e l’Igiene Ambientale, per redigere un documento sui Criteri Ambientali Minimi (CAM) richiesti dal Ministero dell’Ambiente per l’affidamento dei servizi di pulizia e per la fornitura di prodotti per l’igiene nella Pubblica Amministrazione. Rispetto dell’ambiente, ma anche efficienza nella pulizia, sono pertanto due valori fondamentali che caratterizzano tutte le macchine lavapavimenti 4CleanPro. Tra queste, spicca la piccola

PRIMA MACCHINA PRODOTTA DA 4CLEANPRO

lavapavimenti Mira. La novità di questo prodotto consiste nel poter disporre di una macchina professionale di ridotte dimensioni e di elevata qualità per pulire spazi non accessibili con macchine tradizionali. Il telaio di Mira è realizzato in acciaio inox, mentre l’alimentazione è disponibile sia a cavo (220 V) sia con batteria al litio (36 V) con rendimento fino a 300 metri quadrati. Mira funziona in modalità “eco mode” che permette di diminuire drasticamente l’energia necessaria abbassando del 33% la potenza del motore di aspirazione mantenendo le prestazioni di asciugatura. Mira è il frutto di un’attenta analisi delle rinnovate esigenze della clientela di oggi che solo un’azienda come 4CleanPro è in grado di percepire e soddisfare adeguando al contempo le tecniche di pulizia così importanti nel mondo dell’igiene. A questo proposito, per il settore sanitario-ospedaliero, per cui non esistono ancora prodotti specifici, Mira verrà dotata di un sistema di filtrazione EPA che la renderà adatta a pulire ambienti particolarmente delicati quali blocchi operatori e pronto soccorso. La gamma di macchine lavapavimenti uomo a terra 4CleanPro si completa con le serie Gaia e Amica. Leila è invece il nome della gamma di lavapavimenti uomo a bordo pensata per incrementare la redditività del lavoro di pulizie. Anche le macchine della serie Leila hanno un telaio in acciaio inox e sono disponibili in due larghezze di lavoro: 66 e 85 cm.

4CLEANPRO VIA DEI TIGLI, 20 50013 FIRENZE TEL. 055898139

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ACRAF WWW.AMUCHINA.IT

Amuchina è una formulazione non tossica e con elevata attività cicatrizzante il cui nome deriva dal greco e significa proprio l’azione disinfettante contro il bacillo responsabile della tubercolosi, Mycobacterium tubercolosys

Un marchio, N

una storia

el 1922, Oronzo De Nora inventa un potente antibatterico, l’ipoclorito di sodio diluito in acqua, ma è nel 1939, a seguito dell’epidemia di tubercolosi che colpisce l’Italia, che viene ripreso il disinfettante, attivo nei confronti del bacillo responsabile della malattia. Nasce così AMUCHINA. Nel 1948 l’ing. Giaviotto Pietro rileva il marchio che diviene azienda a sé, con sede a San Pier D’Arena, quartiere di Genova. Nei decenni successivi Amuchina concentra le sue attività sulla disinfezione ospedaliera e

sul trattamento delle ferite, commercializzando i propri prodotti in ospedale e farmacia. Negli anni 70 Amuchina inizia a commercializzare i suoi prodotti per la disinfezione delle apparecchiature per la dialisi. Apre uno stabilimento anche a Milano. Negli anni 80, dopo l’epidemia di Colera verificatasi nel Sud Italia, Amuchina diventa il disinfettante più usato per la disinfezione di frutta e verdura. LO STABILIMENTO PRODUTTIVO Nel 1988 apre lo stabilimento di Casella a Genova, perchè c’era una AUTORIZZAZIONE AL COMMERCIO DELL’ANTISAPRIL

Carraro Simonetta Field Sales Manager Professional Channel

sorgente di acqua che riforniva lo stabilimento: oggi invece si usa acqua denaturata. Un esempio nel territorio di qualità e di adozione dei migliori standard tecnici, che hanno portato a superare con successo le diverse ispezioni promosse dalle Autorità Regolatorie. Oltre alle autorizzazioni normalmente previste dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), necessaria per quei prodotti Amuchina Med dedicati alla disinfezione della cute lesa, per la produzione di materie prime, prodotti finiti e presidi medico chirurgici di riferimento, il sito produttivo ha ottenuto negli anni la certificazione EN ISO 9001:2008 e EN ISO 13485:2003 per la produzione e la distribuzione di dispositivi medici a marchio CE, l’autorizzazione FDA per la produzione e la distribuzione di dispositivi medici negli Stati Uniti d’America, la certificazione ISO 14001:2004 per le tematiche ambientali e la certificazione OHSAS 18001:2007 per la sicurezza. L’ACQUISIZIONE DEL BRAND AMUCHINA Alla fine del XX secolo, Amuchina era diventata un marchio forte, sinonimo di disinfezione, ma non aveva ancora espresso tutto il suo potenziale perché

ORONZO DE NORA

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IL CLORO

aveva una awareness limitata e la sua penetrazione sulla popolazione italiana era relativamente bassa. Il marchio era di nicchia e fondamentalmente riconducibile a un unico prodotto, Amuchina 100%, caratterizzato da un utilizzo in ambito ospedaliero. Anche dal punto di vista commerciale si intravedevano grandi opportunità di crescita in quanto non c’erano delle reti di vendita dedicate ai 3 canali, farmacia, ospedale e professional, capaci di distribuire i prodotti in modo capillare sul territorio. Nel 2000 Amuchina, della Famiglia Giavotto viene acquisita dal Gruppo Angelini con l’intento di mettere in atto una forte strategia di espansione del brand, sfruttando da un lato la sua grande forza in Farmacia e nei canali specialistici (ospedale e professional), e dall’altro un’importante capacità di investire in comunicazione per rendere Amuchina un marchio più quotidiano e vicino ai consumatori. Successivamente si decide di espandere la distribuzione di Amuchina nel mass market: tale mossa darà la svolta definitiva al business consacrando la marca in termini di notorietà e distribuzione.

AMUCHINA OGGI Oggi Amuchina soddisfa tutte le esigenze di disinfezione della persona, delle cose in contatto con la persona e dell’ambiente Gianluca Mele domestico, ospedaliero e professionale, attraverso un’articolazione Plant Manager della gamma in prodotti specifici. Stabilimento di I canali di vendita attuali vedono Casella per il 75% la grande distribuzione, il 15% il professional (sia il canale classico della comunità sia l’ospedaliero) e il restante 10% la farmacia. I principali KPI della marca mostrano come Amuchina stia mantenendo fede alla sua mission in quanto si è ormai completata la trasformazione da unico prodotto Silvio Riccola a brand ombrello in grado di proporre al consumatore una linea Plant Quality Manager stabili- completa di prodotti. Il brand mento di Casella è oggi sinonimo di disinfezione e il consumatore le riconosce una serie di valori, come fiducia, sicurezza, qualità, famiglia che confermano l’elevata equity.

Bertuzzi Lamberto Professional Advisor

ACRAF SPA VIA VECCHIA DEL PINOCCHIO, 22 60131 ANCONA NUMERO VERDE: 800.802.802

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Il cloro, pur non essendo l’unico principio attivo utilizzato nei nostri prodotti a marchio Amuchina, rappresenta comunque il “core” della nostra gamma. Il cloro, uno degli elementi chimici più comuni del nostro pianeta, ma inesistente allo stato libero in natura, fu scoperto nel 1774 dal ricercatore svedese Karl W. Scheele. Venne prodotto in forma liquida nel 1805, ma solo alla fine del XIX secolo famosi scienziati come Sommelweiss e Koch si resero conto del potere disinfettante del cloro gas. Una volta riconosciuta la sua efficacia come agente disinfettante ne furono preparate combinazioni liquide maneggevoli, alcune delle quali in uso ancora oggi; la più nota e più comune è l’ipoclorito di sodio. In seguito, per eliminare o perlomeno attenuare l’aggressività verso i tessuti viventi, furono introdotte nuove preparazioni inorganiche come l’”Eau de Javelle” e la “Soluzione di Dakin”, oppure organiche come le Cloramine e il Dicloroisocianurato. Ancora oggi il cloro è uno dei principi attivi disinfettanti più diffusi e utilizzati, grazie alla sua azione antimicrobica rapida, potente e ad ampio spettro, nonché alla mancanza di fenomeni di resistenza batterica. L’efficacia ad ampio spettro del cloro è universalmente riconosciuta e suffragata da una grande quantità di studi e lavori scientifici. Tutti i derivati del cloro sono sostanzialmente caratterizzati dalla capacità di liberare in soluzione il cosiddetto “cloro attivo”. Purtroppo, però, per avere un’adeguata stabilità, i preparati inorganici a base di cloro ottenuti con le procedure tradizionali hanno un pH estremamente elevato (sempre superiore a 12) e risultano pertanto irritanti per cute e mucose, quindi non adatti per un uso di tipo medicale. Tali problematiche di natura chimicofarmaceutica hanno fortemente limitato l’impiego dell’ipoclorito di sodio nel campo dell’antisepsi, nonostante l’ottimo profilo di efficacia antimicrobica. Una soluzione di ipoclorito di sodio stabile e non caustica è stata ottenuta mediante un particolare processo di elettrolisi, definita “elettrolisi parziale” del cloruro di sodio (metodo “AMUCHINA”) il cui prodotto finale è un clorossidante in soluzione ipertonica di cloruro di sodio.


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Adiatek WWW.ADIATEK.COM

Design A

and innovation

diatek nasce, per volontà di 5 soci, nel luglio 2003 a San Giovanni Lupatoto, in provincia di Verona. L’azienda, inizialmente, poteva contare su un nucleo tecnico caratterizzato da una lunga esperienza nel settore delle lavasciuga, infatti i pilastri su cui l’impresa poteva reggersi erano proprio la famiglia Accadia, l’Ing. Giuliano Rigo e l’Arch. Facchin (uscito nel 2012). Con grande impegno e professionalità, il piccolo staff Adiatek, è riuscito in tempi brevissimi ad installare la prima linea di produzione che ha permesso loro di avere già a disposizione i primi modelli di lavasciuga a partire dagli inizi del 2004. Da quel momento la storia di Adiatek è stata segnata da una crescita esponenziale. In pochi anni l’azienda ha acquisito una nuova sede produttiva, situata a Santa Maria di Zevio (VR), nella quale sono state installate altre linee di produ-

Punto di riferimento per il benessere e l’ambiente, Adiatek realizza lavasciuga pavimenti di elevata efficienza e dal design ispirato

Gian Paolo Accadia Presidente

zione ed è stato allestito un ampio magazzino. Nel frattempo la compagine societaria ha avuto modo di inglobare delle entità commerciali molto conosciute a livello internazionale, quali Franck Laclie, divenuto successivamente Direttore Commerciale. Questo passo è stato necessario per realizzare quella che era la mission della società, ovvero diventare una figura di riferimento a livello internazionale nel settore del cleaning. Il primo traguardo è stato raggiunto con l’attribuzione del premio Innovazione durante la fiera “Pulire 2005” di Verona.

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Giliola Accadia Responsabile Amministrativo

Giuliano Rigo Direttore Tecnico

MERCATO Oggi Adiatek può vantare una completa copertura del mercato europeo oltre a una diffusione non indifferente in mercati quali il Nord e Sud America, Australia, parte dell’Asia e del Medio Oriente. La struttura odierna dell’azienda si presenta notevolmente evoluta rispetto al passato, potendo contare su un numero complessivo di oltre 60 dipendenti, più di 4.000 mq di stabilimenti produttivi e un fatturato annuo in continua crescita. Attualmente la sede legale ed amministrativa di San Giovanni Lupatoto ospita, oltre ai reparti di Amministrazione, il Laboratorio tecnico di R&S nel quale gli ingegneri specializzati si occupano di progettare e realizzare nuovi prodotti. In questo centro, prima di passare alla produzione vera e propria, vengono realizzate delle pre-serie per ogni prototipo al fine di analizzare al meglio la presenza di eventuali irregolarità. Procedendo in questo modo, Adiatek è in grado di garantire al cliente la massima affidabilità e durabilità nel tempo, che sono parametri fondamentali anche e soprattutto per chi è interessato al noleggio di lavasciuga. PROGETTI Il reparto di R&S di Adiatek non è solo in grado di progettare macchine efficienti dal punto di vista tecnico, ma è anche in grado di sviluppare progetti altamente innovativi. Alcuni

Franck Laclie Direttore Commerciale


esempi possono essere il sistema di monitoraggio delle macchine da remoto (Telematics), oppure la possibilità di lavare senza l’uso di detersivo con l’impiego di Ozono generato direttamente a bordo macchina, oppure ottimizzando il consumo di soluzione detergente (sistema 3S) che può portare ad una riduzione del consumo di acqua fino al 40%, o il sistema 3SD che controlla separatamente acqua e detergente. SERVIZI DI VENDITA E POST VENDITA Adiatek vende i propri prodotti attraverso dei concessionari, distribuiti in modo capillare sul territorio nazionale ed internazionale. Tali concessionari sono stati selezionati con molta cura da parte dell’azienda in quanto questi intermediari, oltre a dover conoscere attentamente le esigenze del mercato a cui si riferiscono, devono disporre di personale altamente qualificato per poter intervenire in qualità di Servizio Assistenza. Infatti, per i bisogni di minore entità, interviene direttamente il personale tecnico del concessionario.

Diversamente, l’azienda dispone di un proprio reparto dedicato in modo specifico all’assistenza, con un team in grado di rispondere a qualsiasi necessità e relativamente a qualsiasi mercato. Adiatek organizza periodicamente dei corsi formativi presso la propria sede per istruire il personale tecnico, sia quello facente capo ai concessionari che quello interno all’azienda. Questo permette di fornire un servizio sempre preciso, puntuale e adeguato alle esigenze.

IMPRESE NELLA STORIA: GIAN PAOLO ACCADIA ASSIEME ALLE FIGLIE MATILDE E CAMILLA MENTRE RICEVONO IL PREMIO “IMPRESE NELLA STORIA”, NEL 2018

PERSONALIZZAZIONE Da sempre uno dei valori di Adiatek è andare incontro alle richieste dei propri clienti. Per raggiungere questo obiettivo, l’azienda dispone di una struttura produttiva idonea per fabbricare lavasciuga personalizzate. La personalizzazione può essere effettuata sia dal punto di vista tecnico che da quello estetico. È possibile, quindi, richiedere sia l’aggiunta di componenti tecnici opzionali (come il caricabatteria a bordo o l’impianto di generazione di ozono, per lavorare senza detersivo) come pure delle diverse colorazioni, al fine di contraddistinguere le macchine destinate ad uno specifico cliente. Questo servizio è pensato per chi desidera qualcosa in più.

ADIATEK VIA MONTE PASTELLO, 14 I-37057 SAN GIOVANNI LUPATOTO VERONA TEL. 045 877 9086

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Un AR.CO D

AR.CO Chimica WWW.ARCOCHIMICA.IT LUCA COCCONI, AMMINISTRATORE DELEGATO AR.CO CHIMICA

infallibile

icevano i Latini “nomen omen”, ossia il nome è un presagio, cioè il destino è nel nome. Se estendiamo il concetto dalle persone alle aziende, si potrebbe trovare una conferma all’antica credenza guardando alla storia di AR.CO. Chimica, l’azienda di Medolla, in provincia di Modena, che dalla sua nascita, nel 1993, a oggi ha scoccato una serie di frecce, che sono tutte andate a segno, con numerosi “centri” di grande rilevanza. AR.CO è l’acronimo di Ardizzoni e Cocconi, Alessandra e Luca, che erano stati colleghi in un’azienda di prodotti chimici per la detergenza – Firma, tutt’oggi sul mercato – e che, dopo dieci anni di gavetta, avevano deciso di intraprendere una nuova avventura, condividendo una particolare visione del mercato e delle sue necessità, nell’ambito del cleaning professionale. Si era alle porte di una nuova rivoluzione industriale. I segni non erano ancora così nitidi, ma che il futuro

Mauro Cocconi Direzione Commerciale

Bignardi Valentina Responsabile Ufficio Commerciale

Una storia di valori, innovazione e forte motivazione al miglioramento: è ciò che sta alla base di AR.CO Chimica

più prossimo avrebbe richiesto una trasformazione culturale era percepito dai due giovani pionieri. Di formazione commerciale Luca, amministrativa Alessandra, con una approfondita conoscenza delle esigenze della clientela, con la quale si erano rapportati per un decennio, abbandonarono il “posto fisso” e aprirono una rivendita di prodotti detergenti a Carpi. Centocinquanta metri quadri di superficie, decisi a distribuire il top di gamma allora in auge. Tra rifiuti e accordi, l’attività partì, forse un po’ faticosamente, ma certo con l’impegno totale dei due soci. E crebbe fino a richiedere la figura di un direttore commerciale. E qui scocca il primo centro di AR.CO. Entrò in azienda Alessandro Bertelli, una vera eminenza grigia del settore, che spinse i giovani soci a “varcare il Rubicone”: perché non formulare direttamente almeno i prodotti base? Detto, fatto. Nel 1996 prende il via la produzione

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in proprio. Bertelli e Cocconi iniziarono a battere l’Italia, da Nord a Sud, dalle Alpi alla Sicilia, in una serie vorticosa di saliscendi che, nell’arco di sei anni, portò alla costruzione del mercato nazionale AR.CO., con l’acquisizione di quindici distributori. Un fatturato in costante crescita – ben settecento milioni di lire il primo anno – che indusse ad allargare gli orizzonti: la creazione di una gamma di prodotti per uffici, presentata alla fiera Pulire nel 1999. Una “prima volta” felice, anche perché AR.CO. si presentò da subito come azienda sui generis, dalle idee chiare e innovative. Nel 2001, Bertelli, sentendo ormai esaurito il suo ruolo di maestro, avendo forgiato un allievo che ormai sarebbe potuto volare sicuro e autonomo con le proprie ali, ampliando ulteriormente il suo raggio d’azione, lasciò l’azienda e poco tempo dopo venne a mancare. Ma il suo ricordo è più vivo che mai, tanto che la sala corsi dell’odierna AR.CO porta il suo nome. Nel 2003 un’ulteriore, fondamentale, svolta, legata all’intuizione di Cocconi di dovere andare oltre la mera produzione di detergenti, la cui qualità era ormai consolidata, e andare incontro alle esigenze più concrete dei clienti, alle prese con un mercato che stava rapidamente evolvendo. E un altro incontro “fatale”, quello con Nicola Miranda, proveniente dal mondo delle certificazioni, il trend del momento. Miranda organizzò una strategia di marketing basata sull’offerta di servizi e percorsi formativi, per fare acquisire, gratuitamente, alle imprese di pulizia le varie certificazioni ISO, dalle 9000 alle 14000, dalle 8000 alle 22000, spaziando dalla qualità alla tutela


ambientale, alla responsabilità sociale e così via. (Sul sito www.arcochimica. it è possibile documentarsi con dovizia di particolari). Altro centro, altro successo, che attirò oltre 250 imprese, che trovarono nell’azienda modenese un sicuro punto di riferimento, un partner attento e pronto a sopperire a tutte le difficoltà che i vari percorsi, volontari ma indispensabili, avrebbero comportato. L’anima pioniera di AR.CO. si rivelò anche nel ripensamento dei suoi prodotti, con la decisione di praticare una chimica davvero amica dell’ambiente. Così, nel 2007, venne avviato il percorso ECOLABEL, e AR.CO. fu la prima azienda a diffondere il marchio ambientale tra le imprese. Quell’anno la partecipazione a Pulire, la più importante vetrina italiana del cleaning professionale, fu all’insegna del green, con Artico, detergente ecologico per sanitari certificato Ecolabel 001 (il primo prodotto professionale in assoluto con l’etichetta ambientale), a fare da star. Di successo in successo, di innovazione in innovazione, nel 2009 la vera trovata rivoluzionaria, che coniuga l’ecologia con le nuove tecnologie: ecco Gynius, presentato sempre a Pulire, dove si aggiudica il Premio Innovazione, il primo di

tutta una serie di riconoscimenti per l’azienda emiliana (sul sito sono elencati): è un megadistributore dotato di un software dedicato, per fornire alle imprese il prodotto chimico già diluito in formula controllata: eliminati gli sprechi, con beneficio per l’ambiente e per l’economia aziendale, Da Gynius in poi tutta una serie di know how a supporto dei prodotti, in sinergia con aziende del calibro di

ALESSANDRA ARDIZZONI, COFONDATRICE, NICOLA MIRANDA E LUCA COCCONI

Marco Callegari Responsabile Divisione Software

Roberto Spaggiari Responsabile Tailor

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Vileda, Amuchina, IPC, per l’impregnazione automatica dei mop, la diluizione controllata di superconcentrati in piccole lavasciuga: tutte soluzioni a vantaggio delle imprese di pulizia, che avrebbero potuto ottimizzare costi e produttività. Ma… in tutte le storie, anche le più belle, arrivano i momenti difficili, legati all’imponderabile. E per AR.CO. iniziò un periodo davvero nero e doloroso: nel 2011 vennero a mancare, in rapida successione, sia Alessandra, la socia e l’amica di sempre, sia un nipote, Stefano Bombonati, stroncati da mali inesorabili. Cocconi, pervaso dal dolore, si ferma, per recuperare le forze, per affrontare il domani che non potrà


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AR.CO Chimica WWW.ARCOCHIMICA.IT

L’AMMINISTRATORE DELEGATO LUCA COCCONI CON IL SUO STAFF

più essere come prima. Ma il tempo è un medico sapiente, lenisce le ferite (alcune non possono guarire del tutto), induce a riprendere a vivere. E per AR.CO., la nuova vita è legata al nome di Loris Castellani, che porta in azienda la sua esperienza nel mondo dei soft, e viene acquisita Intuitive Solution, una software house al servizio delle imprese di pulizia, che sviluppa programmi per integrare i vari processi, migliorando e rendendo efficiente sia l’organizzazione interna dell’impresa che quella dei cantieri esterni. Un investimento importante, supportato dagli istituti di credito che accordarono ad AR.CO grande fiducia. Ma… un altro drammatico ma. Il 29 maggio 2012 un devastante terremoto mise letteramente in ginocchio una parte dell’Emilia. Innumerevoli vittime civili, paesi crollati su se stessi, il tessuto aziendale di quella parte del paese praticamente distrutto. E anche AR.CO si ritrovò a terra: il capannone semidistrutto, la produzione ferma, il magazzino impraticabile. Unica zona accessibile: gli uffici e la sala confezionamento. Smarrimento generale, disorientamento, quasi voglia di mollare tutto. Ma gli operai dell’azienda con la loro voglia di non cedere, con la loro

voglia di sfidare il destino, diedero a Cocconi la scossa necessaria a riprendere proprio da dove tutto si era fermato e riavviare i motori, incoccare ancora l’arco. Scattò anche la solidarietà concreta dei “concorrenti”: ICEFOR mise a disposizione le sue linee produttive, per consentire di rispettare le consegne degli ordini in atto; anche ALMACHIMICA aprì le sue porte agli amici di Medolla: una salutare iniezione di ottimismo, che ha cementato indissolubilmente amicizie, rivelando il volto umano dell’imprenditoria sana. Così, miracolosamente, l’8 giugno, a soli dieci giorni dal cataclisma, AR.CO. poté realizzare la Convention organizzata presso lo Star Hotel di Bologna, cui parteciparono 160 persone. Si lavorò giorno e notte per rispettare gli impegni. Dal 10 giugno ripresero le consegne e nell’arco di 15 giorni l’attività riprese il pieno regime. Da lì in poi, tutto parve più facile. Il 12 aprile 2013 Cocconi festeggiò, in contemporanea, il suo cinquantesimo compleanno e la nuova azienda, risorta dalle sue macerie. Lasciati alle spalle i momenti più duri, rafforzata la vicinanza con le persone, quelle scomparse e quelle presenti, cambiati i valori della vita. È stato l’inizio di una nuova era,

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quella della detergenza 4.0, che ha portato all’ideazione di Aladin, al perfezionamento di Gynius, alla progettazione di Tailor, in sinergia con Kärcher. Sono entrate in azienda nuove figure, che hanno sposato la filosofia imprenditoriale, che guarda all’Internet delle cose, alla digitalizzazione delle procedure, che consegna alle imprese un sistema di programmazione, controllo e sicurezza, agibile da computer, tablet e cellulare, che ha avuto un ottimo riconoscimento in tutte le manifestazioni del settore, da Pulire a Interclean. Sì, perché, sfatando la leggenda che le aziende chimiche non hanno la vocazione ad esportare, i sistemi AR.CO sono presenti in 14 paesi al mondo. Anzi dei due mondi. E AR.CO, partita dal marciapiede – come ama ricordare Luca Cocconi, oggi affiancato anche dal fratello Mauro e da uno staff di professionisti di tutto rispetto, tra cui Christian Ardizzoni, Laura Montellato, Michelina Infelice – ha scavalcato montagne, ha lanciato le sue frecce sempre più in alto, diventando una delle 5 aziende più importanti a livello nazionale e con un ottimo posizionamento anche a livello internazionale.

ARCO CHIMICA SRL VIA CANALAZZO, 22/24 41036 MEDOLLA (MO) TEL. 0535 58890



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Comac WWW.COMAC.IT

Agli inizi degli anni Settanta Giancarlo Ruffo, venditore di motospazzatrici, insieme al suo amico Domenico Accadia, meccanico e titolare di una piccola officina, costruisce la prima lavasciuga italiana e a partire da quella, nel 1974 fonda la Comac – Costruzione Macchine.

Da officina artigianale a marchio leader A

pochi anni dal cinquantesimo anniversario le dimensioni di Comac sono cambiate, ora è un’azienda internazionale, ma lo spirito è sempre quello di un’azienda familiare, così come l’ha creata e voluta il signor Ruffo. La prima sede è a San Giovanni Lupatoto, in via Garofoli, in provincia di Verona, in un capannone dove si costruiscono artigianalmente i primi modelli di lavasciuga pavimenti, le storiche Lavait 400 e Lavait 500. Successivamente, dal 1984, la sede si sposta in via Ca’ Nova Zampieri, sempre a San Gio-

vanni Lupatoto, dove si progetta, produce e commercializza tutta la gamma di prodotti. Nel 1980, viene introdotta sul mercato la macchina L16: versatilità, efficienza, robustezza, facilità d’uso e silenziosità sono le qualità vincenti di questo modello. Negli anni a venire viene completata la gamma di lavasciuga pavimenti con una larghezza di lavoro che varia da 40 a 110 cm. Fin dall’inizio l’azienda decide di puntare tutto su ricerca e sviluppo, crescendo rapidamente e diventando nel 1985 una società per azioni. Vengono progettate nuove UN GIOVANE GIANCARLO RUFFO

DIMOSTRAZIONE DI UNA SPAZZATRICE MODIFICATA PRESSO UNA FALEGNAMERIA

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nel mondo

Giancarlo Ruffo Fondatore e Amministratore Delegato

macchine, continuando a perfezionare le precedenti, costruite in acciaio inossidabile, di varia grandezza, alimentate a cavo e a batteria, creando così una linea completa contraddistinta dalla sigla “L”. L’azienda è ormai al vertice nel mercato nazionale ed europeo e si sviluppa costantemente. Arrivati alla fine degli anni ‘80 si ha il completamento della linea C, la cui vera innovazione è costituita dalle macchine con operatore a bordo, che consentono di raggiungere un’elevata produttività. Gli investimenti proseguono e l’azienda arriva a completare anche la gamma di lavasciuga pavimenti uomo a bordo fino a proporre modelli con una larghezza lavoro di 130 cm. Negli anni Novanta Comac conosce anni di intensa attività e produttività registrando un’espansione costante. Nel 1995 esce la C 35 un modello a cavo che rappresenta uno dei primi esempi di piccole lavasciuga, ma con prestazioni professionali, pensata espressamente per


1984. LA SEDE COMAC IN VIA CÀ NOVA ZAMPIERI A SAN GIOVANNI LUPATOTO 1975. LE PRIME LINEE DI PRODUZIONE 1977. LA LAVASCIUGA PAVIMENTI COMATIC 21

operare in ambienti di ridotte dimensioni. Nel 1997 è la prima azienda a lanciare una macchina con operatore a bordo compatta, aprendo un nuovo segmento di mercato: Tripla 75, capostipite di una serie di grande successo che caratterizzerà il cleaning per molti anni. NASCE UNA NUOVA SQUADRA Il nuovo millennio vede la crescita di Comac con la costruzione delle filiali estere, FimapComacShangai, Comac Francia e una joint venture per Comac India. Il 2003 ha visto nascere ufficialmente la squadra formata da tutte le aziende e dai marchi commerciali che fanno capo alla famiglia Ruffo: Comac, Fimap, Tmb, Ruffo e Cofirent. Si è così formalmente costituita una nuova “rete” di industrie unite da una comune filosofia rivolta al servizio

del pulito professionale, in grado di mettere assieme un grande patrimonio di esperienza, capacità imprenditoriale e volontà d’innovazione. Nel 2004 viene presentato ai propri concessionari il nuovo Centro Prove, con la camera anecoica che servirà a testare le macchine prodotte da Comac e dalle altre aziende del Gruppo. La struttura è attrezzata con sofisticate e moderne apparecchiature. Questo centro è stato predisposto per verificare in prima istanza la qualità e la rispondenza ai vari requisiti di ogni modello, attraverso test su rumorosità, certificazioni prodotto, vibrazioni e compatibilità elettromagnetica. AMPLIAMENTI DI GAMMA È nel 2005 che Comac decide di ampliare l’offerta dei suoi pro-

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2003. LA FAMIGLIA RUFFO ACQUISISCE LA MAGGIORANZA DEL GRUPPO COMAC. DA SX: GIANCARLO RUFFO, LA MOGLIE ODILLA E I FIGLI GIAMPAOLO E MASSIMILIANO

dotti diventando un fornitore globale, affiancando alla già nutrita gamma di lavasciuga pavimenti anche la vendita di motospazzatrici, di aspirapolveri commerciali di carattere professionale, aspiratori industriali e monospazzole. L’ampliamento della gamma di prodotti ha consentito a Comac di acquistare ulteriori quote di mercato e di proporsi ai suoi clienti con un’offerta a tutto tondo per risolvere qualsiasi tipo di esigenza legata alla pulizia professionale. Nel 2006 nasce la piccola lavasciuga pavimenti Vispa 35 che vince il premio innovazione a Pulire 2007. Oggi è disponibile in tre versioni: la lavante a batteria ed elettrica (Vispa 35 E/B) e la spazzante a batteria (Vispa 35 BS). Vispa ha consentito a Comac di entrare nel segmento della pulizia di spazi contenuti e di soppiantare, in alcuni casi, le operazioni di pulizia manuale. In seguito arrivano sul mercato le linee Flexy e Ultra, lavasciuga pavimenti uomo a bordo di grandi dimensioni di nuova generazione che sostituiscono alcuni dei modelli storici come la C85, innovando materiali e concetti di impiego. Già da qualche anno Comac ha deciso di investire nel reparto delle spazzatrici industriali costituendo una nuova divisione e realizzando dei modelli che da


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Comac WWW.COMAC.IT

subito si pongono ai massimi livelli di qualità e prestazioni nel loro segmento. Come le spazzatrici CS100-120 con motorizzazione Bifuel, Diesel e Batteria e i successivi modelli CS80/90. Si tratta delle prime spazzatrici immesse nel mercato, con lo stesso impianto idraulico sia nella versione motorizzata che a batteria. Nel biennio 2008-2009 viene completamente rivista l’intera gamma di lavasciuga pavimenti uomo a terra. Un nuovo design, l’ottimizzazione dei volumi, silenziosità e semplicità d’uso per ridurre costi e consumi nel rispetto dell’uomo e dell’am-

Certificazioni

LA PICCOLA LAVASCIUGA PAVIMENTI VISPA 35 VINCE IL PREMIO INNOVAZIONE A PULIRE 2007

biente. Nel 2010 si inaugura l’attuale imponente sede, a Santa Maria di Zevio, in provincia di Verona, che si estende su una superficie di 23.000 metri quadri. L’innovazione tecnologica ha portato al lancio di nuovi prodotti, competitivi e rispettosi dell’ambiente: lavasciuga pavimenti - assai silenziose - e una completa e innovativa gamma di spazzatrici, comprese quelle stradali.Comac guarda con fiducia al futuro. Particolarmente attenta all’uso di materiali di alta qualità, allo sviluppo tecnologico, alla massima sicurezza dell’operatore, l’azienda è divenuta un preciso punto di riferimento per chi crede nella “cultura” del pulito.

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Comac, attraverso il Q.C.B. Quality Certification Bureau (organismo qualificato e accreditato ACCREDIA per lo schema di gestione qualità), ha conseguito la certificazione internazionale ISO 9001 (qualità) che le consente di posizionarsi al vertice tra le aziende del settore. La norma ISO 9001:2015 fa riferimento a un modello organizzativo basato sulla guida dei processi, utilizzando dei principi di gestione della qualità, indispensabili per una buona conduzione aziendale. Tramite il Q.C.B. ha inoltre ottenuto nel corso del 2016 la certificazione internazionale ISO 14001 (ambiente) e la norma OHSAS 18001 (sicurezza). La norma ISO 14001:2015 è un riconoscimento ufficiale che garantisce l’impegno dell’azienda a tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività e a ridurli costantemente. La norma OHSAS 18001:2007 evidenzia l’impegno attivo nella protezione della salute dei dipendenti tramite procedure specifiche, investimenti e formazione costante. Comac, ha raggiunto significativi obiettivi di miglioramento nell’ottimizzazione dell’organizzazione interna ed esterna e nella qualità del prodotto, distinguendosi sia per la buona gestione del sistema aziendale sia per il suo contributo e il suo impegno volto costantemente al miglioramento.

COMAC SPA VIA MAESTRI DEL LAVORO, 13 37059 SANTA MARIA DI ZEVIO (VR) TEL. 045 8774222



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C.C.A.G. Crotti WWW.CCAGCROTTI.COM

Una secolare

Un antenato della famiglia Crotti, al tempo della dominazione austriaca, inizia il proficuo commercio delle spazzole per strigliare i cavalli, e da allora la produzione di spazzole ha impegnato tutte le generazioni che si sono succedute

esperienza nel mondo delle spazzole

L

a storia di Crotti ha inizio nel 1700. Francesco Crotti, detto Cecchino, professione arrotino, vede alcuni soldati austriaci costruire delle rudimentali spazzole per strigliare i cavalli e, imparando da loro, inizia a produrre le prime spazzole con un pezzo di legno e le radici tagliate delle piante. La storia si evolve poi nell’Ottocento, quando si sviluppa il settore tessile in Italia: la produzione, prima appannaggio di tedeschi, svizzeri e austriaci, grazie ai costi inferiori viene introdotta in Italia, dove si iniziano a costruire le prime fabbriche. Il grande sviluppo nel settore del cleaning avviene invece tra il 1960 e il 1970: è l’Ing. Osvaldo Fiorentini a portare, tra i primi in Italia, i prodotti per la pulizia industriale. Ed è proprio lo sviluppo del cleaning industriale, tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli anni Ottanta, che determina la nascita del nuovo settore della spazzola

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legata al mondo del cleaning, intesa come accessorio inserito all’interno di questo ciclo produttivo. Negli anni Settanta nascono anche le spazzole per autolavaggio, e la Crotti segue e continua a seguire il lavaggio con le setole. Poi, alla fine degli anni Novanta, dall’America, arrivano le prime macchine per il lavaggio delle strade, che aprono a un nuovo mercato per le spazzole. Da anni l’azienda è presente anche nell’agroalimentare con spazzole a forma di clessidra che girano a una certa frequenza e che hanno la funzione di pulizia e/o massaggio per gli animali che vengono fatti passare all’interno di questo prodotto attraverso un percorso guidato. Queste spazzole esistono per i maiali, per i cavalli e per le mucche. Crotti diventa una società di capitali, durante gli anni ‘80 e a fondarla sono quattro fratelli: Severino, Alfonso, Palmiro e Martino Crotti. Tra gli anni Novanta e gli anni Duemila inizierà il cambio generazionale: ad oggi Giorgio, figlio di Severino, è Amministratore Delegato e segue la parte gestionale, Angelo, figlio di Palmiro, è nella produzione e segue la

parte dello strip, un’area specifica del settore delle spazzole industriali; Lorella, figlia di Martino, e Maria Rosa, figlia di Severino, seguono i clienti del cleaning, occupandosi della parte amministrativa e commerciale. PRODUZIONE Quello delle spazzole industriali è il settore nel quale l’impresa concentra i propri sforzi. Una notevole esperienza garantisce la fabbricazione di prodotti di elevata qualità. Ogni operazione, a partire dal materiale plastico e dal legno grezzo, dall’acciaio e dal metallo non lavorato, fino

alla spazzola pronta all’uso, avviene in fabbrica. Vengono prodotti su richiesta del cliente innumerevoli modelli di spazzole, sia in modo tradizionale che meccanicamente con macchine speciali. Dalla prima certificazione nel 1994 secondo gli standard ISO 9001, sino all’attuale secondo gli standard ISO 9001:2008, vivere ogni giorno la qualità ha rappresentato l’opportunità di migliorare in maniera radicale il modello organizzativo e l’efficienza in tutta la filiera produttiva. La fusione tra l’uso di tecnologie molto specifiche, i macchinari ad alta tecnologia costantemente aggiornati e la grande esperienza nella costruzione di stampi e nello stampaggio, ha permesso all’azienda di raggiungere un elevato grado di specializzazione nel settore delle trasformazioni plastiche. Gli stampi sono realizzati utilizzando macchinari tecnologicamente avanzati, collegati direttamente al sistema CAM tridimensionale, in grado di gestire 4/5 assi, per ogni esigenza di lavoro. Tramite l’investimento in impianti produttivi automatizzati, in tutte le singole aree di lavoro, si è voluto adottare un metodo operativo dove tutte le fasi produttive (stampaggio, processo di realizzazione della spazzola, finitura, assemblaggio, controllo e misura delle difettosità) avvengono in maniera automatica, esentando la probabilità di errore intrinseco nella ripetitività del controllo umano.

C. C. A. G.CROTTI SRL CORSO ITALIA, 21 24040 OSIO SOPRA (BG) TEL. 035 500212

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Falpi WWW.FALPI.COM

Una storia A

italiana

ll’imbocco della Panoramica Zegna, una delle strade più affascinanti delle Alpi occidentali per gli affacci mozzafiato sulla Pianura Padana e sull’Alta Valsessera e per le bellezze naturalistiche che costellano i suoi ventisei chilometri, dal Biellese Orientale alla Valle Cervo, si trova Ponzone, una frazione del comune di Valdilana, arroccato su verdissimi colli ai piedi dei monti, in posizione un po’ decentrata rispetto al cosiddetto triangolo industriale del Nord Italia. Valdilana è centro di una fiorente industria tessile, ha subito, in tempi recenti, gli alti e i bassi delle varie crisi economiche, nazionali e internazionali, ma non ha mai perso il suo carattere di rocciosa determinazione e di spirito di rivalsa. A Valdilana prospera ancora oggi il meglio dell’industria tessile laniera mondiale oltre ad una miriade di aziende tessili di ogni genere e opera, ormai da oltre trent’anni, la Falpi. Dal lontano 1987, anno della sua fondazione ad oggi, Falpi si è affermata come un’azienda dina-

Falpi è conosciuta internazionalmente per l’alta qualità della sua produzione che coniuga innovazione tecnologica e attenzione all’ambiente, rigorosamente certificata e perseguita fin da tempi in cui parlare di green e di prodotti ecocompatibili era considerato un atteggiamento quantomeno eccentrico. mica, innovativa e competitiva nella produzione di articoli per la pulizia industriale. Per raccontare brevemente la storia di Falpi è comunque importante partire dagli antefatti. Falpi è una azienda di famiglia fondata da Aldo e Andrea Loro Piana. Il bisnonno dei fratelli Loro Piana lavorava presso il lanificio Giletti, ultracentenaria azienda di Ponzone. Era capo tessitore, ma a un certo punto decise di mettersi in proprio, aprendo una filatura di lana e cotone, che passò di generazione in generazione, sino alla gestione del padre Giorgio. Giorgio, per ragioni di mercato e di salute, con i figli ancora studenti,

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I FRATELLI ANDREA, ALESSANDRA E ALDO LORO PIANA

decise di ritirarsi. E fu, in seguito, il mentore di una nuova idea imprenditoriale, suggerita dal caso, agli allora giovanissimi due fratelli. Avendo Giorgio una grande esperienza nella lavorazione delle fibre di cotone per il mondo della pulizia affiancò i figli nell’avviare una produzione di mop. E quindi tutto iniziò da quello su cui si poteva contare: la conoscenza dei filati. Con il poco capitale a disposizione venne acquistata una macchina da cucire usata e, la cantina di casa come sito di produzione, tutte le sere i fratelli si alternavano nella realizzazione di quelli che sarebbero stati i primi mattoni della loro fortuna. Occorreva, a quel punto, trovare un nome per la giovanissima azienda, un nome semplice, breve, italiano, facile da pronunziare e non storpiabile. L’occhio cadde su una vecchia telescrivente dimenticata dall’allora Sip negli uffici dismessi della filatura, la telescrivente era ancora funzionante ed utilizzata irregolarmente per contattare i primi clienti in Olanda. Quel Telex riportava una sigla FALP.I (Filatura Aldo Loro Piana Italia) e


l’azienda ebbe il suo nome, un nome che era una storia. Anche il logo fu il frutto del “fai da te” e dell’ingegno: abbozzato da Andrea (che conserva ancora l’originale!) su un foglio a quadretti e fatto con proporzioni precise, un logo che parla di tecnologia, quindi di progresso, in cui tutto è visibile, perché la trasparenza è alla base di un’azienda sana, erede di sani principi. Da notare come quel logo non è mai stato cambiato o modificato. Ai due fratelli si aggiunse, in un secondo tempo, la sorella Alessandra, a completamento di un triangolo equilatero che resiste, perché basi e cateti hanno la medesima spinta e la medesima forza, nel rispetto dei ruoli: l’uomo delle relazioni esterne è Andrea, che ha uno spiccato senso commerciale e una capacità di intuizione ereditato dal padre; responsabile della parte tecnica e dello sviluppo dei prodotti Aldo, che sa realizzare al meglio le intuizioni di Andrea; in amministrazione Alessandra. Nati come confezionatori di mop, sono in seguito diventati produttori e infine hanno introdotto anche i carrelli, che ne hanno decretato l’internazionalità. D’altra parte l’idea di iniziare un nuovo filone di prodotti meccanici balenò in Olanda, ad Amsterdam. Un cliente chiese un carrello. Era la fine del 1988. I fratelli Loro Piana colsero l’occasione e si recarono da un fabbricante di sedie, cui commissionarono il telaio metallico del loro primo carrello; da un produttore di secchi da vendemmia e da uno di strizzatori. Assemblarono due soli esemplari di carrello, cui diedero per scherzo il nome KAD; sì perché in piemontese “sedia” si dice “cadrega”, e così dall’espressione “ ’l carrel del Cadregat” derivò KAD. Il carrello KAD era bello e ben fatto, piacque moltissimo, il cliente iniziò a venderne numeri sempre più importanti. Ma poi “‘l cadregat” fallì e allora i fratelli Loro Piana acquistarono la loro prima officina, si assicurarono la collaborazione di un ex dipendente del loro fornitore, si procurarono gli

strumenti strettamente indispensabili e iniziarono la produzione dei carrelli, che assemblavano a mano uno per uno. La strada fu tutta in salita, ma lo spirito di iniziativa e la caparbietà tipica dei giovani furono d’aiuto. Tra le caratteristiche che furono determinanti una indiscutibile capacità di intuire l’immediato futuro e di riconoscere le avvisaglie, anche impercettibili, di cambiamenti a medio e lungo termine. Nel 1994, per esempio, quando era di moda esternalizzare la produzione per contenere i costi, FALPI investì in automazione. Oggi l’azienda vanta un’officina meccanica come ce ne sono poche, i meccanici sono tecnici di alto livello, in fabbrica sono entrati i robot, e tutti i processi sono ottimizzati alla ricerca

NUOVA ISOLA ROBOTIZZATA OPERATIVA IN FALPI

della massima produttività con il minimo impatto ambientale. Anche l’anima Green che contraddistingue FALPI non è frutto di mode recenti o di resipiscenza. FALPI ha attuato una politica di lunga vita dei propri prodotti almeno quindici anni prima che si iniziasse a parlare di economia circolare. È stata la prima azienda del comparto che ha conseguito, per alcune linee di carrelli l’EPD®. Falpi si distingue poi per essere stata la prima azienda al mondo ad aver certificato un prodotto tessile per la pulizia con la Ecolabel EU ed essere l’azienda che può proporre la più vasta gamma di prodotti certificati. Dall’ambiente agli uomini, perché un’azienda è in primo luogo una comunità. Ma comunità si diventa. Ecco, allora, l’intuizione di cui Andrea va forse più orgoglioso: la certificazione SA 8000 (lo standard internazionale con cui si garantisce che un’organizzazione sia socialmente responsabile e rispetti l’eticità del lavoro). Era il 2003, si attraversava un momento di tensioni interne (capita in tutte le aziende). Reduce da un corso di formazione in un’azienda cliente, affascinato dal coinvolgimento del personale nel perseguire un fine comune, Andrea decise di intraprendere il percorso sociale. Non fu facile, perché tutti si dovettero mettere in discussione, ma il risultato ha premiato le intenzioni e oggi FALPI è davvero una piccola e coesa comunità. Il resto è storia di oggi e storia di domani.

FALPI SRL FRAZIONE PONZONE, 120 13835 - VALDILANA (BI) TEL. 015 7387777

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Fimap

WWW.FIMAP.COM

La rivoluzione di F

Fimap

imap è un’azienda veneta tra i leader a livello nazionale e internazionale nella produzione di macchine professionali per la pulizia dei pavimenti (lavasciuga pavimenti, spazzatrici, aspirapolvere, monospazzole). Fondata nel marzo del 1988, ha saputo affermarsi nel proprio settore con un trend di crescita continuo e costante. Dal 1994 Massimiliano Ruffo è alla direzione dell’azienda che all’inizio contava solo cinque collaboratori, oggi ne ha 100. La crescita è stata veloce e costante e, in poco più di un decennio, è diventata una delle aziende più importanti del suo comparto. L’azienda da sempre ha dimostrato la sua indole creativa nella ricerca e nello sviluppo di nuove idee nei prodotti che potessero migliorare le operazioni di automatizzazione dei sistemi di pulizia. Fimap ha saputo, darwinianamente, attraversare tutte le fasi della storia industriale italiana,

Prodotti innovativi che hanno cambiato e cambiano i metodi della pulizia tradizionale

dagli anni Novanta a oggi, perché ha saputo cogliere, spesso addirittura in anticipo sui tempi, le trasformazioni epocali che hanno contrassegnato l’economia mondiale e si è adeguata, facendosi trovare pronta agli appuntamenti decisivi. Alla radice del successo di Fimap c’è una formula “magica” e semplice nello stesso tempo, 3 P, che rappresenta i tre ingredienti fondamentali del carburante che dà all’azienda lo sprint per correre al passo con i tempi: persone, prodotti, passione. Fimap è, infatti, la storia di prodotti che hanno “fatto” la storia del mercato del cleaning, realizzati da persone animate da una grande passione, da amore vero per il proprio lavoro e per i valori che sono insiti e radicati nel loro DNA così come nel DNA aziendale. Il binomio trasformazione/adattabilità è la sintesi del percorso evolutivo di Fimap, a partire dagli inizi degli anni 2000, ossia agli albori della globalizzazione, il primo grande tsunami dei mercati mondiali.

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Massimiliano Ruffo Amministratore Delegato

Fimap allora ha iniziato una seria e impegnativa politica di investimenti, creando al suo interno il reparto stabile di Ricerca e Sviluppo, creando un team affiatato di professionisti in grado di capire i nuovi mercati e realizzare prodotti ad hoc. Una rivoluzione prima di tutto culturale, che ha permesso di riconsiderare il mondo del cleaning, e, concretamente, ha prodotto Genie, la lavasciugapavimenti che ha sdoganato il sistema di pulizie meccanico anche per le piccole superfici e ha segnato un punto di non ritorno per tutto il mercato. Fimap ha poi affrontato con spirito combattivo e propositivo l’altro grande momento critico per l’industria italiana: l’adozione dell’Euro. Il cleaning made in Italy vive soprattutto di esportazione, e la parità Euro/Dollaro ha avuto, dal 2002, un forte impatto sul business nazionale. Contemporaneamente, sul palcoscenico mondiale si andava affacciando l’Estremo Oriente, in primis la Cina, trasformata dalle


aziende europee e occidentali in genere, in immenso bacino di produzione, dapprima come contoterzista a bassissimo costo, e poi come fornitore di brand propri, che copiavano pedissequamente le macchine europee proponendole a prezzi stracciati, insostenibili per le aziende tradizionali, vincolate da regole e normative di tutela del lavoro e dell’utenza, ma non tutelate da una concorrenza sempre più sleale. Periodo di grande crisi, dovuto alla somma di globalizzazione e delocalizzazione, che ha creato nuovi scenari a livello internazionale, con una corsa al ribasso dei costi di produzione, da perseguire anche scriteriatamente. Ma, ed è proprio la Cina che ce lo ha insegnato, nel concetto di crisi è insito il concetto di opportunità. E Fimap ha colto l’opportunità che aveva intuito. E, pur non rinunciando alla qualità della sua produzione – anzi implementandola – ha riorganizzato il sistema produttivo ancora una volta in maniera rivoluzionaria, che le ha consentito di realizzare bassi costi di gestione, una grande produttività e un ottimo rapporto qualità prezzo. È nata così la gamma Affordable Cleaning, costituita da macchine più semplici, destinate a una fascia media di mercato ma con prestazioni altamente performanti. INDUSTRIA 4.0 E arriviamo a oggi e alle nuove turbolenze che stanno attraversando i mercati. È in atto la cosiddetta

quarta rivoluzione industriale, che sta creando scompiglio e timori più di quanto non sia mai avvenuto in passato. E Fimap è già pronta, perché ha colto da subito, dai suoi primi albori, le potenzialità del nuovo che avanza, e ha voluto guidarne l’evoluzione, senza farsene travolgere. Quindi, nuovo sistema gestionale e produttivo, nuova rivoluzione culturale, per la realizzazione di prodotti ancora una volta di nuova concezione. Le nuove macchine Fimap sono studiate per ottimizzare il lavoro e di chi le utilizza. La persona è sempre al centro della politica aziendale e il rapporto uomo/macchina, è un rapporto non ostile, ma che integra il rapporto Machine2Machine, lasciando all’uomo il dominio della situazione. SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE Perché le nuove proposte Fimap tengono conto anche dell’altro grande tema sentito come vitale e fatto proprio dalla sensibilità aziendale: quello della sostenibilità

ambientale, che oggi si declina nei termini di Economia Circolare. E le macchine Fimap sono progettate, da subito, per essere efficienti a trecentosessanta gradi, ossia per avere un ciclo di vita che in ogni sua fase generi valore. Dalla scelta dei materiali, praticamente tutti riciclabili, al design, alla riduzione dei consumi di acqua ed energia, con la possibilità di definire in anticipo il lavoro della macchina per la specifica esigenza, al riciclo del detergente e dell’acqua, alla maggior autonomia delle batterie, alla personalizzazione totale che permette a ogni operatore di creare la propria macchina a seconda della tipologia di ambiente, di sporco, di capacità personali, all’azzeramento della produzione di rifiuti: ogni particolare viene studiato e il risultato non è tanto una macchina, quanto un servizio completo, totale, che vuole realizzare armonia tra tutti i soggetti del cleaning. Fimap si è evoluta nel tempo, adeguandosi a ogni mutamento, mantenendo però intatto l’approccio familiare e interpersonale, basato sul riconoscimento di valori che mettono in primo piano l’uomo. I valori umani vanno preservati, gestiti in maniera corretta, tramandati di generazione in generazione. È la filosofia Fimap.

FIMAP SPA VIA INVALIDI DEL LAVORO, 1 37059 S.MARIA DI ZEVIO VERONA TEL. 045 6060411

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Hygenia WWW.HYGENIA.IT

Un’azienda che crede fermamente nell’evoluzione ed esplora costantemente tutte le possibilità di innovazione, aprendosi alle più moderne tecnologie, perché interpreta il concetto di cleaning in tutta la sua valenza

Nuovi scenari nel H

ygenia nasce nel 2016, per opera di Pasquale Fierro, ma arriva da lontano. Alla fine del 1994 nasceva Euro Service di Campagna Maria, attuale moglie di Pasquale, per distribuire i dispenser asciugamani di una multinazionale per la quale lavorava lo stesso Pasquale, diventandone il rivenditore nella città di Latina. Il fratello di Pasquale, Luca Fierro ne era Amministratore Delegato. Dopo gli inizi un po’ faticosi, si iniziano a vedere i primi successi. In particolare la scelta di importare e distribuire in Italia i prodotti di Hagleitner, si rivela un’iniziativa molto importante per l’azienda, con un forte valore strategico che le ha consentito di raggiungere una posizione di rilievo. Nel 2008 Euro Service Group decide di fondare, insieme all’austriaca Hagleitner International,

cleaning Hagleitner Italia, e Pasquale Fierro ne diventa Amministratore Delegato. Dopo otto anni, nel 2016 Euroservice Group compra tutte le quote di Hagleitner Italia e le Pasquale Fierro CEO Hygenia

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cambia nome: nasce Hygenia. Ad oggi esistono così due società: Hygenia ed Euro Service Group, che nel 2020 diventerà Hygenia Service. Euro Service Group è specializzata su tutte le macchine del settore del cleaning, e si occupa sia della vendita che dell’assistenza, anche e principalmente per Hygenia. Hygenia invece oggi disegna, brevetta e studia sistemi innovativi per il mondo del bagno e non solo, con particolare attenzione ai sistemi intelligenti della pulizia, il benessere, il consumo ragionato di detergenti e prodotti cartacei, in un’ottica sempre crescente verso la sostenibilità ambientale e sempre più orientata a valicare i confini nazionali ed europei. La sede dell’azienda inizialmente a Latina, oggi si trova a Roma ma Hygenia è ormai conosciuta in tutto il mondo. La forza dei fratelli Fierro è stata fin dall’inizio quella di pensare di realizzare prodotti che tutti utilizziamo, partendo dall’idea che quando siamo fuori casa vogliamo lavarci le mani e utilizzare i bagni pubblici nel modo più igienico


possibile. Questo è sicuramente un mercato dinamico e ha bisogno di soluzioni innovative. Il successo è dovuto in gran parte alla forza della famiglia, ma anche al lavoro di squadra. Recentemente è stata acquisita Max2000 storica azienda pontina attiva nel settore della ristorazione e specializzata nella distribuzione di articoli monouso compostabili e biocompostabili. Si va a creare così un polo imprenditoriale di tutto rilievo: si sono unite due realtà che hanno scelto la loro sede operativa e logistica, e i loro dipendenti, sullo stesso territorio, a Latina, e che hanno una comune visione di business, la stessa tendenza all’eccellenza e la lungimiranza nel pensare a un assortimento che si prenda cura anche della sostenibilità ambientale. ECONOMIA CIRCOLARE L’azienda ha messo in campo tutte le possibilità di innovazione, si è aperta alle più moderne tecnologie, grazie anche a importanti reparti, come l’Ufficio Ricerca&Sviluppo e l’Ufficio Software, che insieme realizzano soluzioni anche a tutela della salute e del rispetto dell’ambiente. Le scelte ecosostenibili non sono dipese solo dal costante rincaro della cellulosa, ma soprattutto sono state prese in un’ottica di tutela ambientale Come la scelta di utilizzare il Bambù come materia prima, una pianta infestante, per cui non si distrugge l’ambiente, anzi lo si preserva. È un materiale assai morbido e la sua lavorazione inoltre,

non richiede l’impiego di prodotti chimici. Hygenia utilizza bambù già pronto da trasformare in carta e ritiene che in futuro l’utilizzo del bambù diventerà la via maestra per l’ecosostenibilità. Hygenia si sta inoltre impegnando per ridurre l’utilizzo della plastica nella sua produzione e, in laboratorio, sta già sviluppando nuove idee, facendo dei test su materiali alternativi con l’intento di realizzare un materiale per contenitori e packaging a tutela del pianeta, mare compreso. PROGETTI PER IL FUTURO Hygenia porta nel mondo imprenditoriale una matrice italiana in tutto quello che riguarda i sistemi intelligenti per la pulizia, il benessere, il consumo ragionato di detergenti e prodotti cartacei. Con i suoi prodotti vuole facilitare la vita quotidiana delle piccole e medie aziende italiane e transnazionali, affiancandole in ogni fase e pro-

ponendo un assortimento ampio e variegato. Dall’ampio catalogo dedicato al mondo Ho.Re.Ca. fino alle attrezzature, passando per la nuova leva del marketing olfattivo, le soluzioni Hygenia sono integrate e affidabili, moderne e all’avanguardia, come la nuova tecnologia, che sfrutta il sistema WiFi. L’azienda continua a puntare sull’igiene, per esempio con i nuovi dispenser per carta igienica no touch, forniti di sensori che evitano il contatto della carta con l’esterno, impedendone la contaminazione. Una linea pensata per il mondo ospedaliero, completata dalla gamma di dispenser per sapone che consentono di monitorare la frequenza del lavaggio delle mani soprattutto da parte del personale della Grande Distribuzione o di Fast Food, settori in cui l’igiene è la parola d’ordine. Si tratta di strumenti che permettono anche di tenere sotto controllo i consumi, sono dotati di un particolare software abbinato a un’app che conduce l’operatore al dispenser più vicino. In futuro l’azienda punterà sempre più sul monitoraggio, anche per il settore dell’hospitality. A inizio 2020, inoltre nascerà un nuovo settore aziendale: Hygenia Pool. La missione della divisione è assicurare il benessere delle piscine, con prodotti per trattamenti ordinari e straordinari in vasca e fuori, locali tecnici inclusi, sistemi di dosaggio per mantenere l’acqua in equilibrio e a norma di legge, assistenza tecnica e manutenzione presso impianti e locali tecnici, formazione professionale e tecnica per operatori del settore e responsabili di vasca.

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ICEFOR WWW.ICEFOR.COM

Tre generazioni

at work

Icefor nasce nel 1978 e a fondarla è Sergio Antoniuzzi, all’epoca già affermato e innovativo imprenditore del settore della detergenza industriale

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ei primi anni Sessanta Sergio Antoniuzzi inizia la propria carriera in Shell Industriale. Sul finire di quegli anni e per una buona parte degli anni Settanta è attivo con società di trading, a cui affianca un’intensa promozione e lancio di nuove società di detergenza industriale, di fatto un “Business Angels” ante litteram di start up. A metà anni Settanta Antoniuzzi inizia a sentire la necessità di integrare a monte la sua attività commerciale con la produzione di detergenti dal contenuto innovativo e di alta qualità. Supporta questa scelta con una sponda tecnologica garantita da un moderno laboratorio di R&S. Nasce così Icefor. La prima mossa è collocare la sede dell’azienda nell’area del parco del Ticino, rompendo di fatto l’equazione chimica=nemica dell’ambiente. Questa scelta geografica stimola I.C.E. FOR sin dal principio a sviluppare una particolare vocazione alla tutela ambientale e, non a caso, il suo nome è acronimo di Industria Chimica Ecologica. Grazie alla lungimiranza del suo titolare in tema di rispetto ambientale, l’azienda arriva in breve tempo ad essere una delle prime e più importanti realtà nel settore della detergenza a livello professionale. Nel 1985 nasce il manifesto azien-

dale della Formula Ecologica il cui contenuto è così riassumibile: “Le risorse naturali quali il suolo, l’aria e l’acqua sono disponibili in quantità limitata. Sentiamo come un obbligo il salvaguardare ciò che ci circonda, condizione indispensabile perché sia garantita l’integrità dell’ambiente”. LA CRESCITA Intanto l’azienda cresce, si struttura sempre di più e rivolge la propria attenzione anche al mondo della disinfezione, acquisendo competenze. Nel 1988 nasce l’officina di produzione di Presidi MedicoChirurgici autorizzata dal Ministero della Salute, che nel giro di qualche anno verrà integrata anche con il laboratorio di analisi microbiologiche. L’azienda magentina, proseguendo il suo consolidamento sotto la forte spinta della politica ambientale, indirizza tutte le proprie energie verso la riduzione degli impatti ambientali e nell’aprile del 1999, prima azienda nel settore della detergenza, ottiene l’iscrizione del proprio sito produttivo al Registro Europeo EMAS dopo aver già ottenuto precedentemente la Iso 9001 e la 14001. L’innovazione continua dei prodotti, il cui requisito strategico è rappresentato

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Sergio Antonuzzi Presidente, con la figlia Daniela Antonuzzi Vice Presidente e il nipote Diego Ferrari

Michele Pagani

dall’ecocompatibilità e dall’efficienza e sostenibilità lungo tutto il processo produttivo, sfocerà nel 2002 nel lancio del primo prodotto a marchio Ecolabel. L’azienda a partire dalla metà degli anni 90 incomincia ad affiancare al modello di business tipico del mercato professionale (I&I) anche quello retail.

Consigliere d’Amministrazione IL PRESENTE

Maria Grazia De Vecchi Responsabile Ricerca e Sviluppo

Icefor è oggi attiva sul mercato I&I o Away from Home con una proposta che si declina su tre direttrici ben definite: ecosostenibilità (tutti i prodotti Ecolabel, Cam e a basso impatto ambientale), salute (prodotti disinfettanti e biocidi) e creazione di valore per i business partners e gli utenti (prodotti orientati a generare risultati di pulito e di igiene in alternativa al focus sul box moving dei prodotti). La sintesi di questa vera e propria proposizione di valore è rinvenibile nelle tre famiglie di prodotto della società: I-Green - I-San e I-Pro. Il posizionamento attuale dell’azienda


Mercati e canali

L’azienda ha dato vita a due aree di business: una professionale orientata al mercato B2B dell’I&I e una consumer, indirizzando ai canali distributivi specifici le corrette attenzioni strategiche. Queste due realtà si configurano, se non ancora come e vere proprie BU, come divisioni che hanno focus diversi ma che utilizzano di sicuro una R&S di tipo trasversale.Nella disponibilità del portafoglio professionale vi sono i prodotti che ricadono in queste applicazioni: Cleaning degli ambienti, Cucina, Lavanderia, Personal Care, Industria Alimentare, Disinfezione.

è il portato della sua storia e della costante attenzione all’innovazione. Non a caso per tutte e tre le famiglie di prodotto sono stati effettuati importanti lanci, rinnovi ed integrazioni. Sulla parte di ecosostenibilità si è puntato sul rinnovo e sull’ampliamento della gamma Ecolabel. Nuovi prodotti Ecolabel per il lavaggio meccanico delle stoviglie, nuovi superconcentrati con il marchio della margherita europea per combinare formule ecologiche con una sicura riduzione della carbon foot print, nuovo approccio ai prodotti green pronti per l’uso. Sulla parte ecologica si è incessantemente andati alla ricerca di novità sulle materie prime e questo ha permesso all’azienda di utilizzare nuovi tensioattivi derivanti dagli scarti di lavorazione di prodotti vegetali e di poter vantare il claim “VOC Free” per l’utilizzo di solventi vegetali. Rafforzato e ancor di più spinto l’approccio alla plastica seconda vita ( marchio ottenuto da IPPR), che vedrà nel prossimo futuro un’estensione applicativa anche ai prodotti cosiddetti tradizionali. Analogamente si è investito ancora sulla sicurezza-salute attraverso il lancio di nuovi PMC superconcentrati e mediante l’introduzione del famoso Bromospray in due versioni aerosol. Sui prodotti I-Pro è stato impostato un chiaro reindirizzamento

dell’approccio, preferendo la costruzione di solide soluzione d’uso al focus legato alle caratteristiche di prodotto. Chiari esempi sono le soluzioni per il lavaggio meccanico delle stoviglie ed il nuovo programma di lavanderia OPL. IL FUTURO Non è necessario spingersi in interpretazioni molto ardite del titolo per capire che il futuro aziendale è espressione della forte volontà della proprietà (Famiglia Antoniuzzi) di continuare a investire nell’azienda. Dopo i primi 40 anni, marchiati a fuoco dal fondatore, vi sarà un futuro dove tre generazioni incroceranno visioni, talenti e sacrifici per portare Icefor a fatturati ancora più alti. Nel futuro prossimo entrano di diritto gli sviluppi legati alla gestione della plastica (ndr plastic free e plastic tax sono fattori esogeni che influenzeranno le scelte

delle imprese), e l’impiego di materie prime sempre più innovative che caratterizzeranno l’impronta ecologica dei prodotti e dei processi di Icefor. Un forte cambiamento sarà rappresentato dall’avvento dei biocidi, che tra l’altro comporterà investimenti significativi per sostenere il ruolo dell’azienda in questo segmento. Dello spostamento di focus dal prodotto alla soluzione abbiamo già detto, ma questo non sarà che l’inizio di un percorso di specializzazione che porterà poi l’attenzione sui segmenti di mercato. Come chiosa finale non possiamo non fare riferimento alla rivoluzione digitale e alla rete come fattore critico di successo. Tutto sarà ancora più accelerato, per cui porte aperte ai talenti che hanno il “sapere” necessario per farci entrare nel futuro ancor più da protagonisti. LOGO.pdf

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I.C.E.FOR SPA VIA PABLO PICASSO, 16 20013 MAGENTA (MI) TEL. 02 9792401

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Industrie Celtex WWW.INDUSTRIECELTEX.COM

Industrie Celtex passione, tradizione e ingegno nel settore cartario Una realtà a misura d’uomo dal respiro internazionale

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e si pensa a Lucca viene subito in mente l’arte, la cultura e il buon cibo di una vivace città toscana. Oltre le sue storiche mura c’è di più: la “Paper Valley”, l’energico distretto del tissue dal grande valore. Un legame quello tra carta e territorio che affonda le proprie radici nel lontano 1300, quando i maestri cartari hanno dato inizio alla tradizione di pulizia, qualità e igiene. Villa Basilica, culla del saper far carta nel mondo, è il simbolo della provincia capace di diventare grande, reinventare la manifat-

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tura tradizionale secondo i canoni dell’industria 4.0 nel pieno rispetto dell’ambiente. Proprio questo comune dà i natali ad Andrea Bernacchi, che a 25 anni fonda nel 1985 la piccola cartotecnica Celtex. In 35 anni Celtex diventa Industrie Celtex, una realtà ancora a misura d’uomo dal respiro internazionale


con stabilimenti produttivi in Toscana, Francia, Germania e Polonia. Un’eccellenza organizzativa “Made in Italy” ispirata ai principi della Blue Economy, secondo cui niente è spre- Andrea Bernacchi Roberto Tosca cato e tutto è riutilizzato, Presidente Direttore Commerciale trasformando i rifili di un e CEO Ho.Re.Ca. ciclo in materie prime per un altro. Ricerca, diversità e innoanche nella tavola con Infibra, vazione, gli ingredienti che constart-up ante-litteram nata nel sentono a Celtex, proprio come se fosse una persona, di crescere senza 1997 e oggi prestigioso marchio invecchiare, grazie alla visione lunriconosciuto nell’Ho.Re.Ca. L’idea gimirante del presidente-inventore di ispirare concetti di ristorazione della civiltà del pulito. con apparecchiature monouso in Nel 2015 entra a far parte del carta nasce dall’intraprendenza gruppo una solida realtà tedesca, di due giovani, Roberto Tosca e Temca, leader europeo nel tessuto Sergio Cappuccio, oggi rispettinon tessuto, apportando ancora più vamente Direttore Commerciale valore alla gamma. e COO di Industrie Celtex. Il Igiene e pulizia che si rispecchiano sodalizio tra pulizia professio-

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Attilio Giannasi Direttore commerciale Cleaning

Magda Lucchesini Direzione Vendite

nale e arredo tavola si concretizza nel 2017 e proprio quest’anno Industrie Celtex è risultata tra le prime 50 migliori aziende italiane secondo il Best Performance Award 2019 di Bocconi.

INDUSTRIE CELTEX SPA VIA TRAV. DEL MARGINONE, 21/23 55015 MONTECARLO (LUCCA) TEL. 0583 2741


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Kemika

WWW.KEMIKASPA.COM

Gruppo Kemika:

l’esperienza fa la differenza

Dal 1976, un gruppo che si distingue nell’ambito della disinfezione e trattamento delle acque. I suoi elevati standard sono garantiti da 5 laboratori, che controllano l’intero ciclo produttivo

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a oltre 40 anni il Gruppo Kemika è il riferimento per la produzione Made in Italy di specialità chimiche e macchine professionali per la detergenza, la disinfezione, il trattamento delle superfici e il trattamento delle acque di piscina. Il Gruppo Kemika è composto da due aziende, Kemika S.p.A. e Controlchemi S.r.l., a cui si aggiunge il marchio Macchine Nova. Lo spunto per la nascita del Gruppo si deve a Vincenzo Cama, dottore in Chimica Industriale, che nel gennaio del 1976, insieme a Pietro Cat-

tani e Giancarlo Zanelli proprietari di un’azienda che costruiva piscine, dà vita a Controlchemi specializzata in prodotti e strumenti per il trattamento delle acque da piscina. E contemporaneamente, insieme a Renato Prestero già suo collega in Sutter, fonda Kemika concentrata sulla produzione di specialità chimiche per la pulizia, manutenzione e il trattamento professionale delle superfici. Le due aziende erano inizialmente realtà a sé stanti. Esse condividevano solamente lo stabilimento produttivo, equamente suddiviso, presidiando ciascuna i rispettivi mercati di riferimento. Fu solo a partire dalla fine degli anni ‘80 che Vincenzo Cama si trovò nelle condizioni di dover acquisire, in tempi diversi, le quote degli altri soci, dando così l’abbrivio alla nascita del Gruppo Kemika. Il Gruppo Kemika non è solo prodotti chimici, infatti vanta anche un’ampia gamma macchine di alta precisione per la pulizia professionale identificate nel marchio Nova. «A un certo punto mi sono reso conto che era necessario dare ai clienti un

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servizio completo, ciò significava poter fornire, oltre ai prodotti di pulizia, anche le relative macchine. Decisi pertanto di aprire insieme a un altro socio la Nova Industriale, che si occupava della costruzione di lavasciuga, aspiratori, spazzatrici ecc. tutte dedicate al settore professionale. Questa iniziativa portò dei risultati inferiori alle aspettative, per cui fu necessario semplificare l’aspetto organizzativo e gestionale della produzione. La decisione, nei primi anni 2000, fu quella di incorporare il marchio Nova all’interno del Gruppo affidando il montaggio ad aziende esterne» spiega Vincenzo Cama. Nel 2018, Vincenzo Cama, che insieme alla moglie Lidia Pozzi, laureata in Chimica Farmaceutica, è ancora titolare del Gruppo, lascia la presidenza di Kemika al genero Matteo Marino, già presidente Afidamp, mentre le figlie Sylvia e Linda operano rispettivamente nel Laboratorio di Ricerca e Sviluppo e in Amministrazione. La produzione è totalmente concentrata in Italia nei circa 11mila metri quadrati di


stabilimento di Ovada, in provincia di Alessandria, in cui lavorano 75 dipendenti. Il fatturato del Gruppo si aggira intorno ai 16 milioni di euro. Oltre al mercato interno, il Gruppo Kemika è attivo in svariati mercati esteri in particolare in Francia, Spagna, Portogallo, Nord Africa e penisola araba, attraverso una rete capillare di rivenditori. I principali settori di riferimento sono in buona parte le imprese di servizi, sebbene più di recente il Gruppo Kemika si sta notevolmente potenziando nel settore Horeca. CONTROLCHEMI: UNICI NEL TRATTAMENTO ACQUE DELLE PISCINE A fine anni ’60 poco o nulla si sapeva del trattamento acque di piscina che venivano trattate semplicemente con la candeggina. Controlchemi fu la prima, grazie all’esperienza internazionale maturata da Vincenzo Cama, a importare dagli Stati Uniti l’ipoclorito di calcio che, insieme ai cloroisocianurati, rappresenta il derivato di cloro più importante impiegato oggi nel trattamento delle piscine. La carta vincente di Controlchemi fu successivamente l’intuizione di fare accordi esclusivi per l’Italia con i principali produttori giapponesi e cinesi di queste sostanze. Un altro aspetto fondamentale è il loro dosaggio. Il segreto per avere una piscina ben trattata, infatti, sia da un punto di vista chimico che microbiologico, è l’impiego di centraline di dosaggio e di dosatori automatici come quelli impiegati sugli impianti Controlchemi i quali, una volta montato il fusto di prodotto trattante, eseguono il lavoro in maniera totalmente automatizzata. «Le centraline di dosaggio – spiega Vincenzo Cama – hanno il compito di misurare la quantità di cloro presente nell’acqua e il pH dell’acqua stessa, e indicare al dosatore quando aggiungere prodotto e quanto aggiungerne per mantenere costanti

Vincenzo Cama Fondatore

Matteo Marino Presidente

i parametri, considerando che l’acqua di piscina è soggetta a una variazione continua di inquinamento causata dai bagnanti. Personalmente sono membro della Commissione UNI deputata alla redazione delle Norme di riferimento, nonché molto attivo nelle associazioni di settore per i contatti con il Ministero della Sanità». Contoclchemi è oggi un punto di riferimento nel trattamento dell’acqua di piscina, nonché per la gestione di centri di benessere, idromassaggi, spa, trattamento dei filtri, sistemi per prevenzione e controllo della Legionella. I principali settori di sbocco sono il settore Horeca, il settore delle piscine pubbliche e private, soprattutto di grandi dimensioni, delfinari, parchi acquatici ecc. KEMIKA: QUALITÀ ELEVATA ALLA QUINTA Alla base della qualità dei prodotti Kemika S.p.A., società certificata ISO 9001:2015, c’è il controllo dell’intero ciclo produttivo del comparto chimico effettuato da ben 5 laboratori, grazie ai quali è garantito un elevatissimo standard di qualità da tutti i punti di vista. Tali laboratori sono infatti deputati a effettuare controlli su: imballi; materie prime; prodotti durante il loro ciclo produttivo e finiti. I laboratori si occupano inoltre dello sviluppo di nuovi prodotti e del miglioramento di quelli esistenti, sia dal punto di vista delle prestazioni che dal quello dell’impatto ambientale. L’azienda è officina autorizzata dal Ministero della Sanità per la produzione di:

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disinfettanti (presidi medico chirurgici) prodotti cosmetici ed è titolare di numerosi presidi registrati al Ministero della Sanità. Tra i principali prodotti professionali proposti da Kemika ci sono quelli dedicati ai trattamenti di protezione dei pavimenti, detergenti per la pulizia di fondo, pulizia delle superfici, per la disinfezione delle superfici in ambiente sanitario, e attiva nel settore Horeca in particolare nelle lavanderie e nelle cucine. In particolare, Kemika si distingue sul mercato professionale dei prodotti dedicati al trattamento delle superfici, che siano un cemento, un PVC o un cotto. L’azienda è tra i più grossi produttori europei di cere filmogene utilizzate per la protezione delle superfici. Da segnalare, inoltre, la vasta gamma di prodotti ecosostenibili certificati Ecolabel, la linea Sole certificata Bio CEQ con componenti da fonti rinnovabili nonché di prodotti CAM (Criteri Ambientali Minimi). La vocazione ecologica di Kemika si esprima anche attraverso l’attenzione agli impianti produttivi alimentati da combustibili naturali da fonti rinnovabili, gusci di nocciola, sfridi vegetali, con investimenti notevoli per il cambio delle caldaie e, in fase di installazione, per i pannelli fotovoltaici.

KEMIKA VIA G. DI VITTORIO, 55 CO.IN.OVA 2 15076 OVADA (AL) TEL. 0143 80494


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Lucart WWW.LUCARTPROFESSIONAL.COM

Una lunga tradizione nella produzione della carta e un grande impegno nel rispettare l’ambiente

Lucart: ecologici per L’

industria della carta nella zona compresa tra i comuni di Lucca e Pescia ha origini molto lontane. Si sa con certezza che nel 1300 a Lucca venne costituita la Corporazione dei Cartolai formata da un gruppo di imprenditori dediti alla produzione di carta pergamena per scrivere e di libri per la contabilità dei mercanti dell’epoca. Nel corso dei secoli questa tradizione non è andata persa anzi si è via via rafforzata fino a dar vita a un’industria fiorente che ha raggiunto la sua acme con la creazione del Distretto Cartario lucchese, ancora oggi il più importante d’Europa. Come tutti i Distretti industriali, forma di aggregazione tra imprese

vocazione

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tipicamente italiana, anche questo della Carta ha significato un volano per tutta l’economia del territorio permettendo la nascita di un forte indotto legato a tutta la filiera produttiva. Il Distretto Cartario lucchese comprende 130 aziende per un totale di 11.300 dipendenti, e detiene il controllo di circa l’80% della produzione nazionale di carta tissue e circa il 40% della produzione di cartone ondulato nazionale. Oltre che un Distretto estremamente avanzato tecnologicamente, la strategia che accomuna alcune tra le aziende che vi appartengono mira a una produzione ispirata alla sostenibilità e a al paradigma dell’economia circolare. In questo contesto si cala perfettamente Lucart, la cui storia si lega a quella della famiglia Pasquini che già negli anni ’30 del secolo scorso operava nel settore della carta a Villa Basilica, uno tra i 12 comuni aderenti al Distretto. A tutti gli effetti, Lucart inizia a muovere i suoi primi passi nel 1953, come Cartiera F.lli Pasquini, grazie all’iniziativa dei fratelli Alessandro, Eliseo, Fernando e Tarcisio. Inizialmente l’attività è dedita alla produzione di carta per l’imballaggio, ma successivamente, negli anni ’70, con il trasferimento nell’attuale sede amministrativa di Porcari, l’azienda che nel frattempo assume

la denominazione di Cartiera Lucchese si concentra sulla produzione di carte monolucide. In questo ambito, si susseguono molti e cospicui investimenti che portano Lucart a diventare già negli anni ’80 il primo produttore europeo di carte monolucide riciclate per l’imballaggio flessibile. Nel 1987, Lucart entra nel settore del tissue e a inizi anni ’90, sfruttando le tecnologie all’avanguardia impiegate per la produzione di carta monolucida riciclata, lancia sul mercato un prodotto rivoluzionario per il mercato italiano: una carta tissue riciclata al 100% ad

Francesco Pasquini, Corporate Sales & Marketing Director AFH (Away from Home)

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alto grado di bianco. «Fu un’azione pionieristica perché per primi introducemmo in Italia il concetto di prodotto ecologico nel mondo del tissue. Ovviamente ci è servita molto l’esperienza maturata nel settore delle monolucide riciclate che per loro natura non presentano crespature e devono essere perfettamente omogenee» spiega Francesco Pasquini, Corporate Sales & Marketing Director AFH (Away from Home). Il passaggio al settore della carta tissue ha fatto in modo che Lucart entrasse nel mercato dei prodotti già finiti pronti all’uso, una sorta di integrazione a valle della produzione con investimenti in nuovi macchinari e nella costruzione del converting di Diecimo. Tuttavia, ciò che ha realmente contraddistinto l’azienda di Porcari rispetto ai concorrenti è stata la volontà di dare importanza non solo al mercato più trainante in termini di volumi, che sarebbe stato normale per far girare le macchine dopo tanti investimenti, ma anche al valore del cosiddetto “consumo fuoricasa”. «Questa strategia, unitamente alla nostra estrema attenzione alle tematiche ambientali, ci ha permesso di diventare leader nazionali nel comparto del fuori casa. Il nostro spirito imprenditoriale orientato allo sviluppo eco-sostenibile ha inoltre fatto sì che Lucart diventasse la prima azienda italiana certificata Ecolabel, il marchio ecologico istituito dall’Unione Europea “atto a identificare e contraddistinguere prodotti e servizi caratterizzati da una natura ecologica e dal ridotto impatto ambientale”. Fu un caso di scuola perché per tanti anni il marchio EcoLucart fu percepito dal consumatore quasi come sinonimo di Ecolabel» sottolinea con orgoglio Franceso Pasquini.


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Lucart WWW.LUCARTPROFESSIONAL.COM

sione per il mondo del riciclato legato al contesto dell’economia circolare.

IL SETTORE PROFESSIONALE DRIVER PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE Lucart è organizzata in 3 business unit: • B2B • Away from Home • Consumer La divisione B2B fa riferimento alla produzione di carte monolucide sottili per imballaggi flessibili e partner delle principali industrie europee per la fornitura di bobinejumbo di carte tissue e airlaid. Le carte monolucide Lucart sono utilizzabili per la produzione di sacchetti, carta regalo, carte accoppiate a polietilene e alluminio, carte paraffinate, tovaglie, sottopiatti, tovaglioli, veline per calzature e altri imballaggi flessibili in genere, in una gamma compresa tra 18 e 65 gr/m2. Away from Home è la divisione dei prodotti in carta tissue e airlaid riguarda tutti i consumi al di fuori della civile abitazione: ospedali, mense, industrie, scuole, imprese di pulizia, ristoranti, alberghi ecc. Le principali famiglie di prodotti in questo mercato sono costituite da asciugamani a rotolo e piegati, strofinacci a rotolo, carta igienica, lenzuolini medici, tovaglioli e tovaglie. Tra i brand più noti della divisione Away from Home troviamo Lucart Professional, Fato,

Tenderly Professional e Velo. Il mercato Consumer è relativo ai consumi effettuati dalle famiglie, attraverso i prodotti acquistati in negozi, discounts, supermercati e ipermercati. In questo ambito, Lucart ha operato prevalentemente sul mercato interno attraverso operazioni importanti quali per esempio le acquisizioni dei noti marchi Tenderly e Tutto. Dal punto di vista del processo di internazionalizzazione sono state investite molte risorse per il mercato professionale della divisione Away from Home che, secondo il più recente rapporto di sostenibilità dell’azienda, rappresenta circa il 40% del fatturato. L’attenzione verso i mercati esteri si è concretizzata non solo attraverso un costante incremento dell’export, ma anche attraverso importanti operazioni quali l’acquisizione di un sito produttivo a Laval sur Vologne (ottobre 2008), rivelatasi strategica per il mercato Away from Home francese ma anche delle nazioni limitrofe dell’Europa centrale; l’acquisizione di un converting locale in Ungheria; e l’acquisizione del più prestigioso produttore spagnolo di carta tissue riciclata, in forte coerenza la propria formula imprenditoriale a vocazione ecologica. L’obiettivo di Lucart è il consolidamento della posizione in Europa ma sempre con una forte propen-

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ECOLOGIA E QUALITÀ NATURALMENTE INSIEME Lucart ha fatto la scelta di mantenere la strada della sostenibilità sulla maggior parte delle gamme di prodotto, ma non per seguire la moda del momento, bensì con strategie di sviluppo a lungo termine sostenute da un grande lavoro culturale come dimostra la decisione del Gruppo di finanziare un progetto europeo orientato all’educazione all’economia circolare all’interno delle scuole organizzato dall’FEE, il progetto e-space. Tale progetto mira a sensibilizzare le nuove generazione al tema della ecosostenibilità così importante ai nostri giorni.Su queste basi, Lucart persegue uno sviluppo sostenibile non solo a parole ma attraverso fatti e soluzioni concrete. Sono molti, infatti, i progetti che Lucart sta portando avanti in questo contesto. Tra questi, il progetto principe si chiama Natural, in cui rientra una serie di prodotti ottenuti dal riciclo al 100% delle fibre di cellulosa contenute nei cartoni per bevande dalle eccellenti prestazioni certificate. Attraverso un’innovativa tecnologia Lucart separa i contenitori per bevande nelle loro componenti; dalle fibre di cellulosa genera il Fiberpack®, la materia prima di una vasta gamma di prodotti tissue (carta igienica, asciugatutto, tovaglioli e fazzoletti), dall’alluminio e il polietilene realizza l’Al. Pe.®, la nuova materia prima da cui nascono i dispenser della linea Away fromHome.

LUCART SPA ZONA INDUSTRIALE DIECIMO 55023 BORGO A MOZZANO (LU) TEL. 058 383701



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MK WWW.MARKA.BIZ

Marka: M

il top della detergenza

K è un’azienda che dagli anni ’60 produce e commercializza detergenti liquidi per la pulizia e l’igiene destinati ai vari settori del mercato professionale e all’industria, con il marchio Marka. La storia di MK vanta decenni di collaborazione, nello sviluppo formulistico e nella produzione, con i principali player internazionali della detergenza professionale. Nei nostri laboratori sono stati create alcune delle formule di maggior successo del mercato. Queste competenze di prodotto e di processo hanno trovato il loro alveo naturale per svilupparsi ulteriormente con l’ingresso dell’azienda, nel 2014, in Gruppo Balletta. È iniziato così un percorso di riorganizzazione aziendale strategica, con la creazione di un team manageriale che oggi guida lo sviluppo dell’impresa con il pieno supporto del Gruppo. MK impiega 30 dipendenti per un fatturato di circa 4

In virtù di una forte specializzazione, MK realizza prodotti e soluzioni per il professional cleaning, con la massima garanzia di qualità, sicurezza e rispetto delle normative. milioni di euro raggiunto grazie a un consolidato mercato interno e a un export in forte sviluppo. L’azienda si è aperta al mercato grazie anche alla presenza alle principali fiere di settore quali Pulire di Verona e Interclean di Amsterdam, la più importante manifestazione mondiale dedicata all’industria della pulizia a cui MK parteciperà per la prima volta a maggio 2020. La visione aziendale si ispira ai valori di qualità, servizio e ricerca e sviluppo. QUALITÀ Fin dalla sua nascita MK persegue la qualità del prodotto occupandosi direttamente dell’intero

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Andrea Righi Direttore Generale

Fabio D’Errico Marketing Manager

processo produttivo, dalla ricerca e formulazione chimica all’imbottigliamento fino all’etichettatura e alla gestione dei temi relativi alla sicurezza. Lo stabilimento con una superficie di 20.000 mq, cui si aggiunge un’area di stoccaggio da oltre 1.000 tonnellate, raggiunge una capacità produttiva di circa 120 tonnellate al giorno. La R&D si avvale di un laboratorio interno che sperimenta, testa e produce di continuo nuovi formulati – a oggi sono oltre 700 i formulati attivi– utilizzando materie innovative e principi esclusivi che puntano al raggiungimento di risultati ottimali e in sicurezza. MK persegue la qualità anche nella politica distributiva, avvalendosi di una rete selezionata di rivenditori e distributori professionali che hanno il compito di fornire assistenza e servizio sul territorio. Questo modello consente di tutelare sia i dealer che gli utilizzatori finali, che godono i benefici da un lato di utilizzare un prodotto efficace, qualitativamente eccellente, e frutto di una attenta ricerca, dall’altro della capacità del dealer di fornire supporto e assistenza sul territorio. SERVIZIO MK ha sempre coniugato l’attenzione alle prestazioni di prodotto con la flessibilità produttiva. Tutto questo si traduce nella capacità di ascoltare le esigenze dei clienti fornendo, oltre che proposte personalizzate, anche un alto livello di supporto, assistenza e consulenza. La struttura aziendale è stata rafforzata proprio con l’ingresso di personale specializzato per supportare i clienti che quotidianamente si confrontano con le sfide poste dal mercato a identificare le migliori soluzioni di prodotti e sistemi di cleaning. Questo doppio binario consente a MK di operare con propri brand,


ma anche di lavorare con partner selezionati attraverso private label, con marchi dei dealer. La flessibilità produttiva, unita alla possibilità di creare graficamente e stampare internamente le etichette, costituisce per l’azienda e per i partner distributivi un vantaggio significativo in termini di differenziazione, riduzione delle scorte, e supporto post vendita. Il dealer può infatti contare sulla infrastruttura e competenze di MK relativamente alla normativa e alla gestione delle schede tecniche e di sicurezza, potendo quindi concentrarsi sugli aspetti commerciali in tutta sicurezza. RICERCA E SVILUPPO ED ECOSOSTENIBILITÀ Per MK, il reparto di R&D ha un ruolo strategico fondamentale essendo il vero motore che permette all’azienda di produrre formulati dalle elevate prestazioni, sicuri e in linea con la salvaguardia ambientale. Il mondo del green, infatti, sarà la stella polare di MK negli anni a venire, con prodotti e soluzioni studiate per garantire pulito ed igiene rispettando l’ambiente Attualmente l’azienda propone già la linea Marka Eco che comprende i prodotti CAM (Criteri Ambien-

tali Minimi, che rientrano nel piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione) e concentrati giusta dose, sia con dosatore integrato, che in pratiche monodosi. Il futuro prossimo prevede la netta accelerazione verso prodotti realizzati secondo una visione olistica del tema dell’ecosostenibilità, con un approccio al mercato secondo tre dimensioni: materie prime maggiormente biodegradabili; packaging ottimizzato (impiego di plastica riciclata e nuovi materiali); abitudini d’uso (prodotti super concentrati in mono dose e giusta dose). Quest’ultimo punto rappresenta la vera svolta che riguarderà non solo MK ma tutto il settore dei detergenti professionali, come spiegano Andrea Righi e Fabio D’Errico rispettivamente Direttore generale e Marketing Manager dell’azienda. “La riduzione dell’uso della plastica e della tutela dell’ambiente richiede non solo slogan, ma azioni e scelte concrete, da parte di tutti gli attori del

mercato. Noi siamo pronti a fare la nostra parte. Già oggi abbiamo prodotti in mono dose da 25 ml, che equivale a un flacone tradizionale da 750 ml, che ci permettono di ridurre dell’80% la quantità di plastica immessa nell’ambiente. Inoltre l’impiego di imballaggi diversi consente di ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera dovute al trasporto. A partire dal 2020 punteremo ancora di più alla realizzazione di formulati super concentrati sia in confezione mono dose sia in quella giusta dose sempre all’interno della nostra gamma Marka Eco, e sulla adozione di falconi in plastica riciclata, secondo i più alti standard qualitativi” Questo modus operandi è il risultato di un percorso intrapreso da tempo che ha portato l’azienda a ottenere una serie di autorizzazioni e certificazioni nel rispetto della qualità dei processi di lavorazione e degli standard ambientali. MK è certificata UNI EN ISO 9001-2015 e presto otterrà un’importante certificazione internazionale europea che si affiancherà ai CAM .

MK VIA CIRO MENOTTI, 77 20017 RHO (MI) TEL. 02 93504187

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Orma WWW.ORMATORINO.COM

Specialistanell’igiene ambientale Da oltre trent’anni l’azienda mette in primo piano la qualità produttiva e l’attenzione nella gestione del cliente

O

rma srl nasce più di trent’anni fa, nel 1983, per opera di Francesco Paolo Mangogna e della moglie Franca Orrù. La prima sede, a Torino, è

costituita da un magazzino di circa 50 mq e un piccolo ufficio di 15 mq. Inizialmente produce erogatori automatici temporizzati per la diffusione di insetticida o deodo-

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SULLA SINISTRA MASTERBOX SULLA DESTRA DIFFUSORI AIR CONTROL

rante: l’insetticida per combattere mosche e zanzare, soprattutto nei locali pubblici, e il deodorante per profumare gli ambienti. Clienti di Orma sono le aziende che vanno a rifornire bar e ristoranti, le aziende del settore Ho.re.ca., principalmente aziende rivenditrici del settore del cleaning e aziende di disinfestazione. Alla prima produzione di diffusori viene presto affiancata la produzione di una bombola insetticida, con rela-


tiva autorizzazione ministeriale, mentre per i deodoranti l’azienda si appoggia a un’officina esterna per la lavorazione delle materie prime. All’interno dell’azienda la produzione dei diffusori, dalla creazione degli stampi, all’assemblaggio, è seguita interamente da Francesco Paolo Mangogna, che si occupa anche della vendita. Dopo i primi anni, l’azienda vive una forte crescita subito dopo la fiera Pulire di Parma nel 1987, che segna una vera e propria svolta. Nei tre giorni di fiera Orma infatti aumenta notevolmente la propria clientela, raccogliendo numerosi ordini. La crescita rimane costante negli anni, l’azienda si ingrandisce e aggiunge altri prodotti nel settore del Pest Control, e altre bombole deodoranti nel segmento dell’Air Control. Del resto, questi due settori ai tempi erano molto più vicini: spesso chi si occupava di fornire prodotti per il cleaning riforniva anche il cliente di insetticidi. Poi, il mercato del Pest Control negli anni Novanta è cresciuto e si è specializzato, complice anche l’introduzione di nuove normative che hanno portato alla necessità di un’evoluzione nel settore. Nel corso degli anni 2000

Franca Orrù Responsabile marketing

Francesco Paolo Mangogna Presidente

Salvatore Mangogna Responsabile estero

Orma sviluppa da un lato il settore Ho.Re.Ca. aggiungendo nuovi prodotti, come i saponi disinfettanti e altri tipi di deodoranti e sistemi di deodorazione, ma soprattutto si specializza nel Pest Control, seguendo il mercato, iniziando a offrire soluzioni che coprono a 360 gradi le necessità dell’operatore professionista Ad oggi l’azienda ha 25 dipendenti e dal mese di aprile si è trasferita in una nuova sede, sempre a Trofarello, ma con nuovi e ampliati spazi operativi. Più di 700 mq di uffici, 2000 mq di magazzino con un’altezza di 12 metri.

MERCATO Orma è una tra le più importanti aziende di prodotti per il Pest Control in Italia e in Europa. Dal 2007 è entrato in azienda Salvatore Mangogna, figlio di Francesco Paolo, con il ruolo di Responsabile PRODOTTI Estero, che ha dato un grande I prodotti Orma coprono tutto impulso nella penetrazione nei lo spettro degli interventi di mercati europei ed extraeuropei. controllo degli infestanti e con- Oltre alle fiere nazionali l’azienda trollo dell’aria. Dai sistemi inset- partecipa a fiere di settore anche ticida e di diffusione automatica all’estero, da Interclean a ISSA dell’aria Air Control®, passando e acquisisce clienti in Germania, ai contenitori di sicurezza di Francia, Belgio, Austria e Olanda. esca topicida Masterbox® di varie dimensioni, fino alla progettazione di trappole luminose. Il cliente viene assistito in maniera mirata, fornendo una precisa consulenza tecnica e scientifica, e il supporto commer- ORMA SRL VIA ANTONIO CHIRIBIRI, 2 ciale e logistico con spedizioni 10028 TROFARELLO (TO) veloci. TEL. 011 6499064

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Paperdi

WWW.PAPERDI.IT

La Paperdi Srl nasce nel 1989 su iniziativa del suo attuale amministratore nonché soggetto economico di riferimento, Vincenzo Di Leva, classe 1960, appartenente a una famiglia napoletana, già operante nel settore cartotecnico, ma orientata principalmente al settore della carta ad uso imballaggi

Nella carta da P

aperdi è un’azienda cartotecnica che da trent’anni anni produce articoli in carta monouso per impieghi igienici degli ambienti e della persona sia in rotoli che in fogli, quali a titolo esemplificativo bobinette asciugatutto, bobine industriali, carta igienica e lenzuolini medici per la prima tipologia, asciugamani piegati, interfogliati e non, per quanto concerne la seconda. Vincenzo dopo aver svolto un intenso periodo di apprendistato nell’azienda paterna e a diretto contatto con ribobinatrici, macchine per il taglio e la piega e confezionatrici e aver appreso tutte le caratteristiche merceologiche della carta, ha l’intuizione di diver-

sificare l’attività industriale nel medesimo settore ma investendo in un comparto del tutto nuovo, caratterizzato da interessanti prospettive di crescita in Italia, ovvero quello della carta tissue. Come si desume dal termine generalmente impiegato anche in Italia per l’identificazione di questo comparto, si tratta di articoli in carta monouso che in sostituzione dei tradizionali articoli in stoffa vengono impiegati per l’igiene della persona e degli ambienti. L’intuizione di Di Leva è supportata infatti dalla tendenza oramai in atto da qualche anno di incremento dei consumi di carta pro capite da parte degli italiani, sempre più propensi a sostituire sia in casa che al di fuori delle mura domestiche i tradizionali

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trent’anni

Vincenzo Di Leva Fondatore e Amministratore Delegato

tovaglioli e strofinacci in stoffa con analoghi articoli in carta. Sebbene la business idea fosse corretta e supportata da incoraggianti dati di mercato, il più grosso ostacolo con cui Di Leva si è dovuto confrontare sin dall’avvio della nuova iniziativa è stato la presenza in Italia, nella provincia di Lucca, del più importante comparto di aziende produttrici di carta tissue a livello europeo. Creare un’azienda cartotecnica in Campania, al di fuori del polo cartario della “Garfagnana”, lontana dai tradizionali mercati di approvvigionamento delle materie prime e dei principali servizi tipici del comparto, apparve ai concorrenti toscani quasi un’eresia o piuttosto un azzardo di un piccolo imprenditore meridionale destinato ben presto a scomparire. Ma l’intuizione di Di Leva si è rivelata vincente sul piano imprenditoriale: la Paperdì non era una


al contatto con alimenti secchi in virtù dei continui controlli eseguiti da enti certificatori terzi.

presenza marginale nel settore, ma una realtà industriale destinata a svolgere un ruolo primario. PRODOTTI PROFESSIONALI La competitività che la Paperdi è riuscita ad acquisire negli anni e che la collocano attualmente tra le principali aziende nazionali per quota di mercato nel settore della produzione di articoli in carta tissue per uso professionale, è il frutto di una serie di intuizioni imprenditoriali del suo fondatore. Il primo di questi fattori è stato quello di puntare su una gamma di prodotti rivolta prevalentemente a una clientela di tipo professionale (comunità, industrie, strutture ricettive, ospedaliere e sanitarie) rendendo marginale la quota di prodotti destinati esclusivamente al settore consumer o domestico. Sebbene questa scelta orientasse l’azienda verso la nicchia meno ricca in termini di volume d’affari complessivo del comparto tissue, di fatto però si caratterizza per una tipologia di clientela maggiormente incline a premiare, in termini di fedeltà d’acquisto, politiche commerciali adottate dai fornitori volte alla specializzazione della gamma, all’accrescimento del contenuto tecnico dei prodotti, a corredare l’offerta di una dei servizi quali l’efficienza logistica, la capillarità dei trasporti, la consulenza prestata da una rete vendita molto professionale e l’assistenza nel post vendita.

PRODOTTI ECOLOGICI L’altra intuizione è consistita nell’impiegare nel processo produttivo un mix di materie prime che in misura del tutto innovativa rispetto ai concorrenti privilegia l’impiego di carta da macero, ovvero completamente derivante da fonti rinnovabili. Sin dalle origini la Paperdi ha spinto sul mercato professionale la propria linea di prodotti ecologici, realizzata al 100% con carta riciclata e identificata dal marchio “Ecogreen”, che ben presto si è affermato presso i clienti come sinonimo di prodotti economici ma non per questo di qualità scadente. L’impiego di questa tipologia di carta per la realizzazione di articoli per l’igiene e la pulizia destinati al settore professionale in sostituzione alla tradizionale pura cellulosa, consentiva agli utilizzatori di perseguire la medesima funzione d’uso, riducendo sia la spesa che l’impatto ambientale. Anche grazie all’impiego di carta ecologica, la Paperdi è riuscita a conseguire le certificazioni ambientali ISO 14001, EMAS, Ecolabel e le certificazioni di prodotto FSC e PEFC, che rappresentano anche a livello internazionale tra i più rilevanti riconoscimenti degli sforzi compiuti in termini di tutela dell’ambiente. Sul piano qualitativo, inoltre, l’azienda è stata in grado di conseguire per i prodotti ecologici uno standard tale da renderli idonei

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LE PERFORMANCE Oggi la Paperdi è un’azienda integrata grazie all’acquisizione nel 2017 di uno stabilimento per la produzione della carta in disuso sito nel comune di Pietramelara (CE), ove l’azienda ha realizzato in poco più di un anno un significativo investimento in ammodernamento e ristrutturazione dell’impianto. Già nel 2018 la produzione della carta dalle fibre di cellulosa svolta presso lo stabilimento di Pietramelara (CE), in un opificio di circa 10.000 mq coperti, ha raggiunto il massimo sfruttamento dell’impianto con una capacità produttiva effettiva di 35.000 tonnellate annue di semilavorati in cellulosa integralmente destinati all’impianto di converting sito nel comune di San Nicola La Strada (CE), dove in un opificio di circa 30.000 mq coperti la Paperdi ha realizzato nel 2019 prodotti finti per circa 50.000 tonnellate. La Paperdi con un fatturato di poco più di 71 milioni di euro rappresenta oggi una delle principali realtà nel comparto tissue del settore della carta, grazie soprattutto alle 9 linee di trasformazione in grado di garantire una gamma estremamente ampia e profonda ed indirizzata per lo più ad una clientela professionale non solo in Italia ma anche all’estero, ove l’azienda consegue il 23% del suo volume d’affari complessivo.

PAPERDI SRL, VIA DEI MILLE, 40 80121 NAPOLI TEL. 0823 490011


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Poli Motoscope WWW.POLIMOTOSCOPE.COM

Una storia di passione, di impegno, di famiglia, di attenzione alla ricerca e all’innovazione senza mai rinunciare alla qualità

Efficienza e È

affidabilità

il 13 maggio 1968 quando Giovanni Poli deposita a Parma il brevetto per la prima e caratteristica “scopa rotante raccoglitrice a spinta”. Nasce così la start up di macchine per la pulizia Poli. Giovanni Poli aveva un’officina di riparazioni e carpenteria, ed è proprio per la pulizia del suo capannone che inventa un prodotto molto semplice, ma funzionale per pulire per terra. Una macchina a spinta manuale senza aspirazione. Il nome della macchina che

UN GIOVANE GIOVANNI POLI NELLA SUA OFFICINA

Giovanni brevetta è “La Perfetta”, e per la sua realizzazione prevede ogni passaggio: crea gli stampi per le ruote, il taglio e la piegatura delle lamiere. Questa nuova produzione va ad affiancarsi ai soliti lavori in quadratura, per imprese fluviali e carpenteria meccanica. In seguito si sposta in un’altra sede più grande, che dedica interamente alla realizzazione delle “scope rotanti”. Una volta costruite, assemblate e verniciate a mano, le prime macchine vengono vendute direttamente da Giovanni Poli. Le macchine ottengono da subito un grande successo. Ai tempi, del resto non c’era niente che potesse aiutare le diverse aziende nella pulizia. Le macchine di Poli raccoglievano lo sporco senza aspirazione, ma velocizzavano di molto questa operazione. Negli anni a seguire si sono realizzate alcune macchine nuove sempre senza aspirazione ed è nata una macchina per carrelli elevatori, ma sempre senza

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motore, dal 1976 è iniziata la produzione di macchine con aspirazione, a scoppio e a batteria. Dal 1980, quando il figlio Vincenzo ormai cresciuto entra in azienda si iniziano a produrre diversi nuovi modelli con aspirazione, si inizia a partecipare a qualche fiera e si trovano i primi distributori. L’altra attività di carpenteria continua in parallelo, fino a quando inizia a risentire un po’ della crisi, portando alla scelta di investire ulteriormente nella realizzazione di nuove macchine. Nel 1985 partecipa alla prima Fiera Campionaria di Milano, dove incontra i primi rivenditori del settore. Nel 1990 nasce la minispazzatrice Perfecta con aspirazione, progettata per pulire uffici o spazi di dimensioni limitate. Nasce poi un prototipo, Bruco, destinato alla raccolta delle foglie dai viali, anche ghiaiati. Nel 1996 è la volta di Perla, una macchina di successo per il rapporto qualità prezzo, che si produce ancora oggi. Nel 2000, muore Giovanni Poli, e il figlio Vincenzo si mette alla guida dell’azienda, iniziando


1990. MINISPAZZATRICE CON ASPIRAZIONE “LA PERFECTA”

1968. PRIMA SPAZZATRICE MANUALE “LA PERFETTA”

anche una collaborazione con un designer per modernizzare le linee. Viene così realizzato il modello Gioia e anche una ristilizzazione del modello Perla. Tra il 2010 e il 2011 Poli sceglie di completare la propria offerta ed entra nel mercato delle lavasciuga costituendo una nuova società, la Evotech S.r.l., di cui ad oggi fanno parte Vincenzo Poli, la figlia Elisabetta, Cristiano Vecchi e Andrea Arcari. La prima lavasciuga multiservizi uomo a bordo da 65, oggi disponibile anche da 85, è stata progettata per fare tre cose contemporaneamente: in un’unica passata, spazza, lava e asciuga. Le lavasciuga multiservizi EVO 65 ed EVO 85 sono molto performanti e sono molto apprezzate, anche all’estero. Elisabetta Poli entra nell’azienda Poli nel 2006, inizialmente con un ruolo amministrativo e ora segue le fasi post vendita e commerciale. Per Evotech, segue principalmente gli aspetti della comunicazione. L’altro figlio di Vincenzo Poli, Alessandro, inizia nel 2011 come

Vincenzo Poli Presidente

Elisabetta Poli Responsabile Estero

Alessandro Poli Responsabile Produzione

magazziniere e ora gestisce la carpenteria. In azienda infatti c’è anche la parte di produzione, non solo montaggio: partendo dal foglio di lamiera viene fatta tutta la lavorazione della macchina. Alessandro controlla tutta questa fase. Oggi, la Poli S.r.l. produce e vende una linea completa di motoscope tutte dotate di una grande aspirazione, robustezza ed affidabilità. Le motospazzatrici Poli possono essere scelte secondo diversi sistemi di funzionamento: dalle manuali, alle motoscope a batteria, benzina, diesel e GPL , con operatore a bordo con e senza scarico automatico. Poli offre una consulenza personalizzata in base alle esigenze di produzione del cliente, valutando programmi mirati in modo da garantire il massimo rendimento dall’acquisto delle macchine. Il rapporto con il cliente non si esaurisce nella consegna della macchina: il servizio post-ven-

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dita permettere al cliente di ottenere i massimi risultati dall’acquisto di una macchina Poli. E la celerità nell’invio dei ricambi può definirsi un fiore all’occhiello. L’estero, rispetto all’Italia incide quasi per il 70% sul fatturato dell’azienda che vende principalmente in Europa e Medio Oriente. Nel 2015 Poli inizia una collaborazione con un’azienda olandese per realizzare una macchina dedicata alle serre. Si tratta di una macchina professionale per un settore di nicchia. Poli continua ad avvalersi di diversi designer per migliorare e differenziare l’aspetto delle proprie macchine. Tra i progetti futuri, la realizzazione di un nuovo capannone e il lancio, previsto per il 2020 della macchina uomo a bordo Gold, con il principio del carico anteriore, mancante nella gamma.

POLI S.R.L. FRAZIONE SACCA N. 2 43052 COLORNO (PR) TEL. 0521 81 51 90


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Polychim WWW.POLYCHIM.IT

Una realtà di produzione in grado di specializzarsi e soddisfare le crescenti necessità di un mercato in espansione

Da 50 anni nella pulizia professionale L

a storia dell’azienda inizia negli anni Cinquanta con la fondazione dell’impresa Re Dario a Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, per opera di Dario Re e la moglie Silvia Rappellino. Dopo qualche anno inizia a lavorare anche Bruno Rappellino, fratello della moglie, che nel tempo diventa un punto di riferimento per la produzione. Il core business da subito si incentra sulla produzione di cere per i pavimenti e di un detergente liquido sgrassatore – offerta ampliata già a partire dagli anni Sessanta con l’introduzione di nuovi prodotti chimici e attrezzature di supporto. In questo periodo inizia la fruttuosa collaborazione della Re Dario con i brand più affermati dell’industria del cleaning. Si iniziano anche a realizzare alcuni prodotti, detergenti per lavare i piatti o i pavimenti,

formulati abbastanza semplici adatti alle esigenze di quell’epoca, appoggiandosi a laboratori esterni o in collaborazione con fornitori. Si compravano le materie prime e le si miscelavano, senza un laboratorio o uno stabilimento produttivo, con un’attività quasi artigianale e i prodotti realizzati erano affiancati a quelli che la Re Dario distribuiva. In seguito questo tipo di attività è andata pian piano crescendo tanto che nel 1984 l’azienda prende la decisione di trasferirsi nella sede attuale e di dividere le sue attività. Nascono così Polychim, dedicata alla produzione,

SILVIA RAPPELLINO E DARIO RE NEGLI ANNI SETTANTA

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Virna Re Responsabile Amministrativo e Finanziario (Dierre) Fabio Re Direttore Generale (Polychim) Dario Re Amministratore delegato Polychim Dierre Stefania Re Responsabile Commerciale e Marketing (Dierre) Valeria Re Responsabile Qualità, Servizi generali, Immagine (Polychim)

e Dierre che punta l’obiettivo sulla distribuzione dei prodotti. Entrambi le aziende cercano di ottimizzare le proprie scelte strategiche in funzione delle opportunità di mercato. Polychim è specializzata su prodotti a marchio del cliente. Cinque anni dopo, insieme ad altri imprenditori italiani del settore della pulizia professionale, l’azienda partecipa alla creazione di Eurocom, ora We Italia, società di distribuzione su scala nazionale costituita da imprese locali. Dierre continua con successo il proprio percorso di crescita professionale, vedendosi costantemente accordata la fiducia di un vasto numero di aziende nel corso degli anni. Nel 2008 si certifica UNI EN ISO 9001 e, nel 2014, festeggia i suoi trent’anni di attività, rinnovando contestualmente la propria sede. Polychim viene costituita nel 1984 con l’idea di creare una realtà di produzione in grado di specializzarsi e dotarsi delle necessarie conoscenze per soddisfare le crescenti necessità


di un mercato in forte espansione. Inizialmente l’attività è prevalentemente orientata verso Dierre e alcuni altri distributori professionali nel Nord Italia, tuttavia, nel giro di pochi anni l’azienda aumenta il proprio portafoglio clienti e il numero dei prodotti realizzati, specializzandosi anche nel settore ferrotramviario con forniture alle FS prima ed alle società appaltatrici successivamente. Contestualmente vengono implementate le gamme prodotti esistenti con l’inserimento di nuove referenze più moderne e performanti, in modo da coprire le diverse esigenze dei clienti: prodotti pronti all’uso, prodotti superconcentrati, prodotti a basso impatto ambientale. Negli anni Novanta entrano in azienda, in Dierre, i primi due figli di Dario Re, Virna e poi Fabio. In seguito entrano Valeria e infine Stefania. Negli anni 2000 Fabio e Valeria si spostano in Polychim, mentre Virna e Stefania restano in Dierre. PRODUZIONE Polychim propone oltre 250 diversi formulati compresi nelle seguenti categorie: - Linea cucine e lavaggio meccanico stoviglie -Linea lavanderie -Linea superfici ed ambienti -Linea trasporti -Linea industrie - Linea lavamani e igiene del corpo -Linea biotecnologie Di rilievo è sicuramente la linea specifica per la pulizia dei mezzi di trasporto, dai treni alle metropolitane, realizzata testando e sviluppando prodotti ad hoc. Anche sulla linea SPC di prodotti superconcentrati Polychim ha investito con successo le proprie risorse. L’innovazione nelle formulazioni per-

mette infatti un’ottimizzazione dei dosaggi e una notevole riduzione dei costi di imballaggio e trasporto, garantendo così un doppio vantaggio all’utilizzatore finale. Le lavanderie sono state tra i primi clienti a manifestare il problema dello smaltimento dei rifiuti: taniche e fusti vuoti sono ingombranti e difficili da riciclare, vanno lavati e avendo contenuto un prodotto chimico sono rifiuti speciali, con regole precise di smaltimento. La linea a doppia concentrazione è nata per rispondere a questo problema. Polychim inoltre utilizza packaging da plastiche rigenerate, e si sta muovendo in questa direzione, anche sulla spinta del mercato che si dirige verso un maggior rispetto ambientale. L’OFFERTA La strategia dell’azienda si è nel tempo evoluta verso la produzione di una gamma sempre più vasta di prodotti in private label, studiati e personalizzati per i singoli rivenditori ma anche per gruppi di distribu-

Dario Re Amministratore Delegato

zione, rivolgendosi alle diverse realtà in tutta Italia e in Europa. Insieme al prodotto, Polychim garantisce ai propri clienti anche la necessaria assistenza pre e post vendita, finalizzata all’ottimizzazione dell’uso di prodotti già esistenti o alla soluzione di problemi riscontrati durante e dopo l’uso. La certificazione UNI EN ISO 9001: 2015 conferma ulteriormente gli elevati criteri qualitativi di tutti i processi aziendali, dalla produzione, alla ricerca e sviluppo, al servizio e assistenza, allenando l’azienda a un costante aggiornamento e a una gestione seria e costruttiva delle sue risorse. SERVIZI Polychim offre un servizio di consulenza e formazione pronto a consigliare le soluzioni più adatte e a strutturare insieme al cliente un piano di lavoro con precise indicazioni sui sistemi di utilizzo nei diversi ambienti. I corsi sono corredati da materiale elettronico e cartaceo di supporto, insieme alla documentazione tecnica e di sicurezza di ciascun prodotto. Il personale tecnico è inoltre preparato sui sistemi di dosaggio specifici e adeguati ai propri prodotti, consigliando e suggerendo al singolo cliente le apparecchiature più idonee e un corretto utilizzo delle stesse. In questo modo viene garantita al cliente una completa autonomia su dosaggi, campi d’applicazione, caratteristiche prodotto e, molto importanti, sulle norme igieniche e di sicurezza di ogni preparato. La garanzia offerta a chi si rivolge a Polychim è completata da un servizio di consegna e fornitura programmata costante e veloce.

POLYCHIM SRL VIA FOGAZZARO, 16 20092 CINISELLO BALSAMO (MI) TEL. 02 66016908

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Pulitecno WWW.PULITECNOSRL.IT

Presente nel settore della pulizia professionale da quarant’anni si distingue per la qualità dei propri prodotti e per l’attenzione ai clienti

La forza dell’esperienza P

ulitecno nasce nel marzo del 1978 fondata dai fratelli Salvatore, Maurizio e Silvio Rubbino. Inizialmente lavorano alla Pulivapor, dove imparano il mestiere della costruzione, dell’assemblaggio e soprattutto dell’assistenza su questi macchinari che servono per la pulizia industriale, per tutto ciò che si può lavare ad alta pressione. Man mano si specializzano sempre di più, chi nella parte commerciale chi nella vendita e nell’assistenza e decidono di creare l’azienda Pulitecno. Maurizio è a capo della parte commerciale, e quindi si pre-

occupa di far conoscere la nuova azienda, Salvatore e Silvio si occupano invece più della parte della produzione, della progettazione e della creazione delle idropulitrici a caldo e a freddo. Nel tempo si specializzano sempre di più, fino a realizzare modelli competitivi per inserirsi nel mercato esistente e per andare incontro a quanto richiesto dall’utilizzatore tramite quanto riportato dai rivenditori. L’azienda infatti raggiunge i clienti tramite i rivenditori, che garantiscono anche l’assistenza. Negli anni ottanta Pulitecno inizia a crescere,si producono idropulitrici con telaio in ferro verniciato e plastica, perchè negli anni ottanta e novanta andava molto la scocca in vetroresina, poi successivamente l’industria ha chiesto l’acciaio. Negli anni novanta Pulitecno I TRE FRATELLI RUBBINO SALVATORE MAURIZIO SILVIO

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entra nel mercato estero, conquistando l’Inghilterra, la Spagna, la Francia, il mercato europeo, sempre attraverso i distributori. Ad oggi il mercato estero si è ampliato e copre circa 60 paesi nel mondo, dall’Australia al Cile, all’Argentina. Export Manager è Marc Perricone, ormai da oltre 10 anni presente in Pulitecno, e attivo nel campo della pulizia industriale da più di trent’anni. Da circa 25 anni in azienda, Elisa segue invece il commerciale Italia ed estero. Nel 1994 entra in azienda Raffaella, figlia di Salvatore, ma deciderà poi di fare esperienze all’esterno di Pulitecno. Dal 2002 l’azienda viene portata avanti da Maurizio e Salvatore. Purtroppo nel 2013 viene a mancare Maurizio e Salvatore, rimasto


Raffaella Rubbino Amministratore Delegato, Responsabile Amministrativo Massimo Vignola Amministratore Delegato, Responsabile Produzione ormai solo (nel frattempo viene a mancare anche Silvio), a quasi settant’anni doveva decidere cosa fare di Pulitecno. A scegliere di continuare il grande percorso del padre, assumendosi una grande responsabilità, è Raffaella. In azienda da subito inizia a farsi supportare da chi in azienda lavorava da anni, sia in amministrazione sia in magazzino, sia in produzione, apprendendo dalle loro competenze. Nel 2017 Raffaella sente la necessità di avere accanto una persona competente di cui potersi fidare e chiede al marito di entrare in Pulitecno. Con esperienza nella metalmeccanica, Massimo Vignola subentra nella gestione di quello di cui si occupava Salva-

tore, la gestione dei fornitori e di tutto quello che concerne il settore produttivo. Ad oggi Salvatore è Presidente, la figlia Raffaella e il marito Massimo sono gli unici Amministratori Delegati. PRODOTTI In gamma Pulitecno ha circa trenta modelli tra le idropulitrici ad acqua calda e quelle ad acqua fredda. Tuttavia, a tutti gli effetti, se ne possono contare un centinaio. I CLIENTI Pulitecno ascolta le esigenze del mercato di tutto il mondo, cercando di accontentarlo e realizzando prodotti customizzati,

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mantenendo sia la propria linea di produzione che le linee di sicurezza. Tutti oggi sentono l’esigenza di possedere una idropulitrice, in quanto trattasi dell’unico mezzo che consente la vera pulizia di qualsiasi luogo esterno. L’utilizzo va dal domestico all’industriale. Sono usate in agricoltura, nell’edilizia e negli aeroporti. I clienti Pulitecno sono i rivenditori, distribuiti in tutto il mondo, non da meno in Italia, consolidati da decenni di collaborazione. Sono loro la forza dell’azienda: innanzitutto si occupano di capire il cliente finale e successivamente, grazie alla collaborazione con il commerciale e i tecnici di Pulitecno si arriva sempre alla piena soddisfazione di tutti. Le idropulitrici Pulitecno, non solo vengono apprezzate per la loro funzionalità ma anche per la loro bellezza e soprattutto per il made in Italy!

PULITECNO S.R.L. VIA MENTOVATI, 8 29100 PIACENZA TEL. 0523.577811


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RCM

WWW.RCM.IT

Storia di un’impresa modenese che ha saputo sviluppare e rinnovare il settore del cleaning

Soluzioni moderne nel mondo della pulizia

L

a storia di RCM ha inizio alla fine dell’800 a Parma, e prosegue dal dopoguerra fino ad oggi a Modena, città il cui spirito innovativo rispecchia quello della famiglia Raimondi. A fondarla è Ippolito Raimondi, costruttore di una “moderna” linea di biciclette (Cypselus), di auto e titolare della concessionaria delle vetture Bernardi. Sarà il figlio Romeo a costituire la Malagoli-Raimondi, azienda produttrice di motori per l’agricoltura e motocicli e in seguito la Raimondi Costruzioni, produttrice di motori marini e trattori. Nel 1967 l’azienda si trasferisce a Casinalbo, e sperimenta nuove soluzioni, spinta a reinventarsi dalla concorrenza nazionale e straniera. Nasce quindi la prima motoscopa RCM, ispirata a modelli di fab-

bricazione tedesca, da cui deriveranno scelte tecniche valide tutt’ora. Negli anni ‘70 l’azienda inizia a produrre macchine più grandi, capaci di rispondere alla domanda specifica dell’industria della ceramica, molto diffusa in territorio locale. Grazie a una crescita costante, si affaccia sui mercati europei: nel 1976 partecipa per la prima volta a Interclean, la mostra mondiale della pulizia industriale ad Amsterdam, e amplia ulteriormente la gamma di prodotti. Nei primi anni ’80 RCM è quindi un’azienda solida, riconosciuta a livello europeo: l’introduzione di nuove caratteristiche sui prodotti dà una svolta alla concezione della macchina con operatore a terra fino ad allora conosciuta. L’azienda modenese concepisce nel

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1983 un progetto ancora più ambizioso: costruire una motoscopa per la pulizia dei marciapiedi urbani, che viene presentata nel 1986 a Interclean. RCM vive da protagonista anche gli anni ’90, potenziando la sua organizzazione di vendita e modificando il logo aziendale, identificando anche le tre categorie di macchine costruite (operatore a terra, operatore a bordo con scarico manuale, operatore a bordo con scarico idraulico). Discendente della capostipite R 500, nel 1991 nasce Brava, destinata a rivoluzionare un segmento di mercato ormai esaurito da una concorrenza selvaggia. La gamma Brava, presentata in anteprima all’organizzazione commerciale all’Autodromo del Mugello nell’aprile del ’93, applica alla motoscopa alcuni elementari concetti di produzione industriale, per contenere i costi, mantenendo un alto standard qualitativo. Sempre negli anni ‘90 un’altra idea sarà destinata a stabilire nuovi standard di riferimento nella definizione della qualità del lavoro di una motoscopa: nasce R 703 Sack, che raccoglie e trattiene lo sporco nel sacco, evitando la dispersione di polvere anche durante le fasi di scarico. Un’innovazione assoluta, coperta da brevetto, che eleva la motoscopa dal piano della pulizia a quello dell’attuale rispetto dell’ambiente e della salute di chi vi opera. Tra il 1997 e il 2000, l’azienda attua una decisa azione di rinnovamento della sua gamma di motoscope: nascono Boxer, Mille e Duemila una nuova generazione di macchine uomo a bordo con scarico idraulico adatte ai lavori pesanti nei grandi spazi coperti e scoperti. Il nuovo millennio coincide con una nuova fase di sviluppo: a Issa Interclean 2000 viene presentata una nuova gamma di lavasciuga pavi-


menti, frutto di un grande sforzo organizzativo e finanziario. Il 2001 e il 2002 sono anni in cui si consolida e si evolve la produzione delle lavasciuga e vengono poste le basi per il completamento definitivo della gamma. Nasce Ronda, la motoscopa compatta per la pulizia dei centri storici, dotata dell’esclusivo sistema di raccolta silenzioso e anti-polvere capace di trattenere le pm10. Altre novità vedono la luce con l’edizione del 2003 di Pulire: oltre alle lavasciuga Inox per l’industria alimentare e al modello Mark I, vengono presentate in anteprima Go, la piccola lavasciuga dalle grandi doti di asciugatura e autonomia operativa e Jumbo, ultimo modello di lavasciuga uomo a bordo che va ad affiancare la Metro. Nel 2005 RCM rinnova e arricchisce ulteriormente la sua gamma di motoscope. Nasce così Alfa, con i due rulli controrotanti necessari sia alla raccolta dello sporco che all’avanzamento, una ulteriore innovazione nel segmento delle 50 cm. Nuovi parametri dell’evoluzione delle future lavasciuga vengono stabiliti da Mega I – Mega Ii, che caratterizzano la fase di rinnovamento della gamma di macchine lanciata nel 2000. Il 2008 vede l’ufficializzazione del cambio generazionale con l’ingresso in campo della quarta generazione Raimondi. Nel 2010, l’azienda realizza Combo, una lavasciuga “combinata” molto compatta che può spazzare, lavare e asciugare contemporaneamente o in successione. Nasce poi Tera, una lavasciuga che si posiziona da subito tra le più all’avanguardia del segmento. RCM compie un passo molto importante per il suo posizionamento nel mercato mondiale del

cleaning industriale e urbano, grazie a Macroclean M60, presentata nel 2015, che porta l’azienda a far parte del gruppo dei 7 costruttori con una gamma completa di spazzatrici industriali, lavasciuga e spazzatrici stradali nel mondo. Nel 2017 RCM festeggia cinquant’anni di successi in Italia e nel mondo. E in questa occasione si propone di rinnovare la propria presenza sul mercato senza mai perdere di vista i punti di forza dell’azienda, riconosciuti in tutto il mondo: macchine affidabili, che durano nel tempo e facili da riparare. Per questo non interrompe la propria attività e continua a progettare spazzatrici e lavapavimenti uomo a terra e uomo a bordo. Le ultime macchine lanciate sul mercato nel 2019 sono:

SPAZZATRICE BOXER PLUS

LAVAPAVIMENTI GIGA

Boxer Plus: la spazzatrice RCM per aree medio-grandi disponibile in tre versioni: batteria, Diesel e GPL Dual Fuel. Superboxer Plus, con un potente motore Diesel e un sistema di aspirazione maggiorato: la spazzatrice ideale per affrontare le applicazioni più difficili. Giga: la lavapavimenti professionale RCM agile e compatta, con alta produttività per le medie superfici. Giga ha una lunga autonomia delle batterie, riduce i consumi di acqua e detergente, è amica dell’ambiente e garantisce un costante controllo dei parametri di pulizia. I sistemi Go Green e My consentono di pulire in modo sostenibile mantenendo intatta l’efficacia: permette di risparmiare risorse e di rendere semplici ed ecologiche le operazioni di pulizia! RCM si propone di progettare e costruire macchine robuste e solide, come da tradizione, con serbatoi più capienti di macchine dello stesso segmento del mercato e con carico posteriore: sono più facili da guidare, più sicure e consentono sessioni di pulizia più lunghe, senza interruzioni. Anche per il 2020 sono previste novità nel parco macchine RCM, che si arricchisce di lavapavimenti e spazzatrici sempre più adatte a lavori specifici e adatte anche a operazioni di pulizia estremamente impegnative. L’affidabilità delle lavapavimenti e spazzatrici RCM, inalterata nel tempo, sarà affiancata sempre più dall’attenzione verso la produzione di macchine costruite con buon senso, per risolvere problemi reali e specifici di chi deve pulire efficacemente e in tempi ridotti.

RCM S.P.A. VIA TIRABOSCHI, 4 41043 CASINALBO (MO) TEL. 059 515311

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Rubino Chem WWW.RUBINOCHEM.IT

Le scelte di successo di un’azienda, dalle origini agli investimenti tecnologici di oggi. Una storia di grande etica professionale e umana tramandata di generazione in generazione

Qualità e innovazione R

ubinochem ha origini lontane. Rosa Maria Palella, nonna di Luigi Rubino, attuale Amministratore Unico della Rubino Chem, negli anni ‘30 aveva un negozio, un emporio a Carbonara, un quartiere di Bari, dove vendeva di tutto, dai legumi al pane ai tabacchi, e tra le tante attività produceva anche il sapone. Il figlio di Rosa Maria, Antonio Rubino, era incaricato di andare dal macellaio a comperare il grasso per poi saponificare con la soda. Nel ‘45 Antonio, all’età di 16 anni, tutti i giorni si recava in un campo degli inglesi, proprio nella piazza principale di Carbonara per comperare i pacchetti di sigarette che gli inglesi non utilizzavano per

potere rivendere le sigarette sfuse nell’emporio della madre. Un giorno, per incartare le sigarette, i militari usarono un pezzo di giornale in cui compariva l’immagine di una ballerina irlandese che portò a casa e che conservò. Dopo alcuni anni Antonio Rubino, decise di portare avanti l’attività di produzione di sapone avviata dalla madre, iniziando anche con i fluidi, e negli anni ‘60 aprì la sua attività di grossista e di produttore di candeggina a nome di Rubino Detergenti. Per il primo prodotto, per la candeggina SuperStella decise di utilizzare proprio la ballerina che compariva sul giornale degli inglesi. Nascono poi altri prodotti ed altri marchi, come lavapiatti, come candeggine e come igienizzanti e SuperStella, l’unica con l’immagine della signorina rimase accantonata. Negli anni Novanta Rubino Detergenti non produce più la candeggina, per i cambiamenti dovuti all’introduzione di nuove normative e sceglie di portare avanti altri marchi. Nel 1999 è il figlio di Antonio, Luigi, a creare il prodotto Essenza, interpretando il bisogno di un cliente che aveva la necessità di mantenere il profumo del detergente a lungo. Tuttavia si trattava di un nuovo pro-

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Luigi Rubino Amministratore Unico - CEO

Tommaso Caffio Administrative Supervisor

Antonio Magrone Sales Manager

dotto che non aveva ancora riscontro nel mercato e quindi l’azienda non investì subito su questo prodotto. A partire dal 2002 la società si trasforma in Rubino Chem e il figlio Luigi diventa Amministratore Unico, ereditando la storia e l’etica dell’azienda fondata dal padre Antonio. Da questo momento Rubino Chem decide di investire su Essenza, un prodotto nuovo, un prodotto che non c’era. Inizialmente sono nate tre profumazioni, comprando le materie prime in piccole quantità, e producendole in un capannone di 300 mq, poichè non si poteva più produrre in paese. Il prodotto, disponibile in tre profumazioni è Olé e sull’etichetta appare la ballerina irlandese, la stessa usata da Antonio Rubino per il catalogo della candeggina SuperStella. La vecchia sede della Rubino Detergenti diventa deposito e nel 2011 Luigi compra a Modugno in una posizione strategica un capannone di 500 mq. La Rubino Chem inizia a crescere nel professional. Attraverso la partecipazione alle Fiere di settore acquisisce numerosi clienti e inizia ad amplificare la propria produzione sia nel consumer che nel professional. L’Italia e l’Europa costituiscono il core business della Rubino Chem, seguiti dagli altri mercati internazionali. PRODOTTI INNOVATIVI L’azienda ha un reparto Ricerca & Sviluppo. Il personale altamente


STAMPO PER LA CANDEGGINA SUPER STELLA.

DEPLIANT CHE PUBBLICIZZA IL CONCORSO A PREMI “SUPER STELLA” IN CUI COMPARE PER LA PRIMA VOLTA LA BALLERINA IRLANDESE.

specializzato crea nuove soluzioni che possano garantire l’efficacia del prodotto. Il prodotto deve essere di alta qualità, esclusivo e innovativo, per questo vengono seguite scrupolosamente tutte le fasi della filiera. L’efficienza e l’impatto con l’ambiente è costantemente monitorato al fine di trovare soluzioni ecocompatibili e sicure per gli utilizzatori; per tale motivo, nei processi produttivi vengono impiegate esclusivamente materie prime di alta qualità e con certificazioni internazionali. Nel 2018 Rubino Chem inizia a produrre gli oli essenziali, per avere un maggiore controllo della qualità della materia prima. Acquista quindi altri tre fabbricati industriali. I lavori di ristrutturazione consentono di recuperare un’estensione totale di 7000 metri quadrati di cui 5000 coperti. Il rinnovo della sede logistica e il nuovo reparto chimico specializzato nella produzione di note olfattive e fragranze hanno portato al lancio di un’intera nuova linea di prodotti nel 2019. RUBINO CHEM 4.0 Ritenendo essenziale per nuovi sviluppi organizzativi l’automazione del processo logistico-produttivo nel rispetto dei principi dell’industria 4.0, con un investimento complessivo di 2 milioni di euro, ha completato il progetto di sviluppo aziendale in base alle direttive programmatiche. Attraverso un’analisi tecnicofinanziaria degli investimenti più convenienti, specificatamente nella formazione e nell’introduzione di

FATTURA STORICA

nuove tecnologie in azienda, si sono toccati aspetti fondamentali per la competitività nella cosiddetta “quarta rivoluzione industriale”, riguardante l’automazione e digitalizzazione dei processi in interazione con personale altamente qualificato. La strategia di Ricerca e Innovazione si è rivolta prioritariamente alle tecnologie necessarie per il perfezionamento del modello implementato di Fabbrica Intelligente: tecnologie molto interconnesse afferenti all’automazione, la meccatronica e la robotica in coordinamento con il reparto aziendale che si occupa dell’Asset Management sotto le direttive del CEO Luigi Rubino. L’o-

LA BALLERINA IRLANDESE COMPARE ANCORA OGGI SUI PRODOTTI

biettivo è sviluppare soluzioni tecnologiche funzionali ai processi produttivi, in termini di precisione, velocizzazione, sicurezza e controllo dei processi, della sostenibilità ed economicità degli stessi, nonché dell’estensione della capacità di azione nell’ambito della ricerca chimica per lo sviluppo di nuovi prodotti. L’automazione in tal senso si è rivolta alla semplificazione ed effettuazione di operazioni complesse in contesti dinamici con elevato livello di precisione analitica delle miscele prodotte. La roadmap seguita è stata la completa automazione del processo di produzione e di immagazzinamento con lo sviluppo di soluzioni robotiche multisettoriali, che hanno condotto a soluzioni di progettazione avanzata dei prodotti e a soluzioni di infomobilità e logistica robotica intermodale, dal monitoraggio dello smart grid alla palletizzazione e stoccaggio automatici. La nuova struttura potrà stoccare fino a 500 pallet di prodotto finito all’interno di un magazzino completamente automatizzato a sistema Flow Rail moderno ed efficiente, che permette di ottimizzare la gestione degli spazi utili moltiplicando le referenze in altezza e semplificando la gestione dei lotti di stoccaggio. Progettata per l’ottimizzazione della supply chain, è stata concepita per porre l’operatore al centro di ogni processo, permettendogli di operare in pieno comfort e sicurezza grazie alla studiata ergonomia e per aumentare il rendimento grazie all’abbattimento di errori e alla standardizzazione delle attività.

RUBINO CHEM VIA VIGILI DEL FUOCO CADUTI IN SERVIZIO, 14/S 70026 MODUGNO (BA) TEL. 080 503 53 48

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Spray Team WWW.SPRAYTEAM.IT

S

Disinfestare

e sanificare

Una azienda che ha saputo specializzarsi nella costruzione e vendita di attrezzature e macchine per la disinfestazione e disinfezione urbana e nel trattamento del verde pubblico e privato e che si apre ora verso la sanificazione ambientale con l’uso di tecnologie innovative

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pray Team è un’azienda nata nel 1994 dalla volontà di un gruppo di persone con esperienza di 20 anni di lavoro in collaborazione con tecnici esterni sempre nel settore di macchine per la distribuzione di fitofarmaci che avevano deciso di mettere a frutto una ventennale esperienza maturata nella costruzione di atomizzatori e nebulizzatori. Oltre a produrre fin da subito i tradizionali atomizzatori trainati, come i modelli Start e Wind, prevalentemente usati in agricoltura, Spray Team si specializza e perfeziona la costruzione e la vendita di attrezzature e macchine per la disinfestazione e disinfezione urbana per il trattamento del verde pubblico e urbano. Tra la fine degli anni 90 e i primi anni 2000 l’azienda ha molte richieste di atomizzatori trainati, portati, macchine per i trattamenti ai pioppi. Ad oggi, invece il settore agricolo copre solo lo 0.5% della produzione, perché


Atomizzatori per acqua elettrolizzata

l’azienda ha deciso di investire molto sul mercato del pest control. Quello dell’agricoltura è infatti un mercato saturo: ci sono migliaia di aziende ormai che producono atomizzatori. Nel pest control, invece i costruttori sono in pochi e la concorrenza è ridotta al minimo. L’azienda Spray Team produce prodotti di elevata qualità che il mercato accoglie bene, con richieste sempre maggiori, tenendo in considerazione anche le nuove stringenti normative sui pesticidi. La disinfestazione urbana viene criticata un po’ da tutti per inquinamento e deriva, e l’azienda ha cercato di portare avanti un progetto sia per quanto riguarda i gruppi per fare l’antilarvale mirati, sia attraverso l’applicazione del metodo satellitare per avere le mappature delle reti fognarie dei vari comuni, per il monitoraggio. Sono stati anche realizzati dei gruppi specifici per la disinfestazione urbana e per la sanificazione ambientale a saturazione ambiente che adesso stanno portando avanti con l’Università di Ferrara. Ad oggi in azienda Gianni Bergamini continua a seguire l’amministrazione e il commerciale

Gianni Bergamini Responsabile commerciale Italia

Fabrizio Bergamini Responsabile Produzione

Mauro Bergamini Responsabile commerciale estero

Dino Mazzacurati Responsabile Ufficio Acquisti

Italia, Dino Mazzacurati, l’Ufficio Acquisti e la parte tecnica e Fabrizio Bergamini, la Progettazione prototipi e la produzione di macchine nuove. Mauro Bergamini, figlio di Gianni, è in azienda dal 2009 per sviluppare il mercato estero (Responsabile commerciale estero). Sprayteam è tra i primi produttori nazionali, e il fatturato estero ha raggiunto il 40% del totale.

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Nebulizzato in ambienti o su piante, l’acido ipocloroso ha la capacità di distruggere i microrganismi presenti mediante una efficace azione ossidante, che per di più non determina sviluppo di resistenza batterica e non lascia residui. Per indicare una soluzione di acido ipocloroso generata mediante elettrolisi, si usa molto il termine di acqua elettrolizzata (electrolyzed water). A metà 2019 Spray Team firma un contratto di partnership con la Gate Srl, uno spin off universitario e una start up innovativa, che ha perfezionato la tecnologia elettrochimica. La particolare conformazione della cella elettrolitica messa a punto da Gate, permette di effettuare al meglio il processo di elettrolisi di acqua contenente cloruri, a pH neutro, con produzione massimale di acido ipocloroso, anche a partire dai soli cloruri contenuti nell’acqua di rete di derivazione minerale, senza ulteriori aggiunte. Questo processo è in grado di generare grandi volumi di acqua non aggressiva ma fortemente disinfettante per l’acqua e per tutte le superfici con cui l’acqua viene a contatto. Più che per la disinfestazione urbana può trovare impiego nella sanificazione ambientale. Spray Team ha messo a punto gli atomizzatori per la nebulizzazione dell’acqua elettrolizzata, progettando degli ugelli specifici in grado di ottenere una nebbia secca. L’azienda intende iniziare ad entrare con questa nuova tecnologia nel settore dell’hospitality.

SPRAY TEAM SRL VIA CENTO, 42/D 44049 VIGARANO MAINARDA (FE) TEL. 0532 737013


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STI WWW.STINDUSTRY.EU

Azienda giovane e dinamica, grazie a un’organizzazione rapida e flessibile e all’alta qualità dei suoi prodotti sta conquistando il mercato europeo ed extra-europeo

20 Annidi esperienza nel settore del vapore S

TI è un’azienda leader nella realizzazione di macchine per la pulizia a vapore per uso domestico e per uso professionale. La nascita di STI si deve a Flavio Passuello che a inizi anni 2000 decide di aprire un’attività legata all’impresa di famiglia dedicata alla produzione di elettrodomestici, inizialmente solo per uso domestico. Con il passare degli anni,

estendendo la produzione anche a macchine per uso professionale, la nuova divisione conosce una notevole crescita, motivo per cui nel 2009 viene presa la decisione di renderla una realtà a sé stante, con il nome di STI, affidandone la guida a Laura Passuello, figlia del fondatore e attuale amministratore delegato. Le due linee, progettate e

Flavio Passuello Fondatore

Laura Passuello Amministratore Delegato

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prodotte da personale qualificato e d’esperienza, sono un esempio dell’eccellenza del made in Italy. I prodotti STI vengono interamente pensati e realizzati nello stabilimento di oltre 3000 mq di Fara Vicentino per essere poi distribuiti in Italia (40%) e all’estero (60%). STI lavora da sempre a stretto contatto con i propri clienti, cercando di soddisfare le loro richieste e creando sempre prodotti all’avanguardia, anche con personalizzazioni ad hoc. “Partendo da una macchina già esistente come base progettuale, siamo in grado di sviluppare un prodotto personalizzato sulle specifiche esigenze del cliente che poi commercializza la macchina con un proprio marchio. La nostra organizzazione commerciale prevede l’impiego di rivenditori e distributori sia per la parte professionale che per il domestico, mentre per il mercato spagnolo ed europeo ci affidiamo a due agenti di vendita il cui scopo è comunque la ricerca di nuovi distri-


butori”, spiega Laura Passuello. Sia per il domestico che per il professionale esistono due linee dedicate suddivise in macchine solo vapore o vapore-aspirazione. La Linea Domestica, composta dai modelli QV4, QV5, QV6 e linea QV7, si dimostra essere una gamma completa in quanto è formata sia da prodotti solo vapore che da prodotti vapore-aspirazione. Le macchine STI puliscono e igienizzano la casa con la sola forza del vapore, eliminando ogni traccia di sporco e i cattivi odori in un attimo. I loro utilizzi sono molteplici: dalla disinfezione dei sanitari alla pulizia dei vetri, dalla sgrassatura di forni e piani cottura alla pulizia di tessuti (tende, divani, tappeti ecc.), dall’aspirazione di liquidi alla stiratura. STI da sempre attenta all’innovazione ha ideato e brevettato il rivoluzionario Filtro Vap, presente nei modelli QV7 Led e QueenVap oltre al comune filtro acqua. Grazie all’esclusivo sistema Filtro Vap, un condotto irrorato da vapore continuo a 160°C, consente di catturare anche le più piccole particelle di polline, acari e micropolveri, spesso responsabili di gravi disturbi

alle vie respiratorie, purificando totalmente l’aria. La gamma di macchine professionali e industriali di STI si divide in due linee: Comby e Gaiser. La linea Comby comprende i modelli Comby 3000, Comby 3500, Comby 4000 e Comby 9000, tutti i modelli hanno la funzione aspirazione-vapore. La linea Gaiser offre la funzione solo vapore ed è composta da Gaiser 2000, Gaiser 4000, Gaiser 4000+, Gaiser 9000 e Gaiser 18000. La gamma professionale e industriale di STI consente di pulire a fondo e sanificare qualsiasi luogo, gli ambiti di utilizzo sono molteplici: dall’industria alimentare a quella meccanica, dalla sanità

(ospedali, studi medici, odontoiatrici e veterinari) alla ristorazione, dagli hotel alla pulizia nei trasporti pubblici. Grazie all’alta temperatura del vapore, queste macchine sanificano qualsiasi superficie, eliminando totalmente per shock termico microrganismi, batteri e agenti patogeni, germi e parassiti (acari, cimici, pulci e zecche), contribuendo anche a combattere il proliferare di allergie e malattie. “In alcuni ambienti, soprattutto nelle cucine o nelle officine meccaniche, vista la forte necessità di sgrassare perfettamente le superfici, alcune le macchine STI possono abbinare al vapore anche dosi di detergente in quantità regolabile a seconda del grado di sporco da eliminare. In questo caso suggeriamo l’impiego di detergenti biologici che sono molto efficaci e non inquinano”. Per quanto riguarda le strategie future, in previsione della prossima edizione di Interclean di Amsterdam, Laura Passuello dice: “Nel prossimo futuro faremo un restyling delle macchine a vapore per uso domestico; stiamo valutando anche di rivedere l’elettronica delle macchine a uso professionale puntando su un software che consenta di far dialogare macchina e operatore per prevenire eventuali fermi macchina così dannosi per la produttività di un’impresa. In altre parole, vogliamo rendere più semplice possibile il lavoro di assistenza tecnica al cliente da parte dei nostri distributori”.

STI STEAM INDUSTRY VIA ROSI, 3 36030 FARA VICENTINO (VI) TEL. 0445 851420

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Synclean WWW.SYNCLEANSERVICE.COM

Paolo di Tarso, noto come San Paolo, è ricordato per essersi convertito al cristianesimo sulla via di Damasco. Senza scomodare i Santi, occupandoci di fanti, anche la storia professionale di Vincenzo Savoldi nasce da una folgorazione sulla ben più famosa Fifth Avenue di New York

Synclean: ricambi per la pulizia E ra il 1974 quando, durante un viaggio di piacere nella metropoli americana, colui che vent’anni dopo avrebbe fondato Synclean rimane colpito da quello che oggi viene definito operatore ecologico mentre pulisce il marciapiede con la più piccola spazzatrice dell’epoca.

industriale

“Ero laureando in Scienze Politiche e mai avrei immaginato che da quel semplice evento la mia vita avrebbe preso una direzione ben precisa. Tornato in Italia, resomi conto che esistevano i presupposti per entrare con ragionevole profitto in questo mercato, ne parlai con un industriale mio amico che

Vincenzo Savoldi General Manager

PULIMAT MILANO 1986

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possedeva uno studio di engineering e di lì a poco fondai, insieme a un altro socio, Tino Baroni, la ditta Pulimat per la produzione di spazzatrici professionali con sede a Guardamiglio, un piccolo comune della provincia di Lodi”, racconta Vincenzo Savoldi. Questa prima esperienza durò fino al 1987. Era il periodo in cui in Italia si stava sviluppando un mercato molto fiorente costituito da una miriade di medio piccole aziende specializzate in macchine per la pulizia industriale, non a caso, ancora oggi, il nostro paese è al primo posto per volumi produttivi in questo comparto. “Solamente gli Americani erano più avanti di noi Europei non tanto come qualità di prodotto, ma soprattutto come visione del mercato, infatti molte loro aziende si proponevano al cliente come unico interlocutore avendo un ventaglio di prodotti molto ampio che poteva spaziare dalle spazzatrici agli


aspirapolvere , lavapavimenti etc In Europa, e in particolare in Italia, il settore era ancora molto frammentato e per questo ebbi l’intuizione di creare un’azienda che, sul modello americano, fosse in grado di proporre quanto di meglio offriva il mercato nell’ambito delle macchine per la pulizia professionale”, ricorda Savoldi. È così che nel 1988 nacque la Floorpul che produceva spazzatrici con il proprio marchio e commercializzava le lavapavimenti Comac, le famose idropulitrici Pulivapor e i carrelli Euromop. Gli anni seguenti vedono Floorpul espandersi notevolmente sia sul mercato interno, sia sui mercati internazionali scontrandosi con le richieste dei clienti di avere oltre che le macchine anche i relativi pezzi di ricambio delle parti più soggette a usura. Esigenza che nessuna azienda costruttrice di macchinari, ancora oggi, riesce a soddisfare. A quel punto Vincenzo Savoldi ha una seconda fondamentale intuizione: entrare nel business dei ricambi per la pulizia industriale. Nel 1994, a seguito di questa seconda folgorazione, nasce Synclean.

tutta l’assistenza e il supporto alla vendita di una azienda leader. La proposta dell’azienda con sede a Guardamiglio si sviluppa attraverso un sito aggiornato e un supporto costante ai clienti, con informazioni di facile consultazione relative a tutta la gamma di accessori per tutte i più importanti marchi mondiali di lavapavimenti, aspirapolveri, spazzatrici, monospazzole e idropulitrici: • dischi • spazzole • motori di aspirazione • gomme • batterie e carica batterie • tubi • cavi di alimentazione • accessori per aspirapolvere “Dal più piccolo accessorio al prodotto più sofisticato, Synclean offre, inoltre, assistenza e supporto alla vendita come solo una grande azienda leader sa fare” spiega Vincenzo Savoldi fondatore e general manager dell’azienda. Il cliente ha accesso al data-

UN SUPPORTO COSTANTE AI PROPRI CLIENTI A distanza di 25 anni dalla sua nascita, l’idea di Synclean è più che mai attuale. Dal più piccolo accessorio al prodotto più impegnativo, Synclean propone solo il meglio, con

FIORPUL 1988

LAVASCIUGA PROTOTIPO 1988

base attraverso una password. Cliccando sul marchio di suo interesse, gli appariranno tutti i modelli prodotti con la rispettiva silhouette virtuale; cliccando sul modello scelto potrà accedere alla lista dei pezzi di ricambio, ai codici e ai prezzi. “Con tre semplici clic il nostro sistema è in grado di tagliare i tempi di ricerca di un ufficio tecnico di riparazione di circa l’80% con i benefici che ben si possono immaginare!” In altre parole, Synclean colma il vuoto esistente tra gli end-users e il servizio post-vendita dei vari produttori. “Per le grandi aziende produttrici di macchine per la pulizia industriale sta diventando sempre meno remunerativo occuparsi dei pezzi di ricambio con notevoli disagi per l’utilizzatore finale. Per questo il nostro enorme database, costruito attraverso anni di esperienza in questo campo, sta ottenendo un grande successo internazionale, tanto che oggi siamo leader mondiali della ricambistica per macchine della pulizia industriale, esportando in ben 70 paesi”. Una perfetta organizzazione logistica a supporto dell’e-commerce è il vero punto di forza di Synclean che garantisce un’elevata disponibilità dei prodotti e dei ricambi nonché una spedizione veloce ed efficiente.

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e innovazione tecnologica

L’industria guidata da Giampaolo Ruffo si caratterizza per l’innovazione, la qualità tecnologica e l’ampia offerta dei propri prodotti

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MB nasce nel 1980 a Codogno, vicino a Lodi, e a fondarla è Costante Baroni che decide di intraprendere la sua impresa commerciale producendo aspiratori professionali (aspiratori, aspiraliquidi e lavamoquette) e anche qualche prodotto vicino al domestico. Successivamente, il sito produttivo si sposta a Guardamiglio, sempre in territorio lodigiano. Il marchio TMB era conosciuto nel settore del pulito professionale e Giancarlo Ruffo, leader del gruppo Comac, si interessa all’azienda, acquisendone la proprietà nel settembre del

2000. Nel febbraio del 2001 il figlio Giampaolo ne diviene direttore generale, col compito di concretizzare i vari obiettivi, rafforzandone la mission, la capacità competitiva e potenziando l’offerta. Progressivamente il marchio TMB si afferma sia sul mercato italiano sia su quello internazionale grazie alla qualità e all’affidabilità dei suoi modelli. Sempre nei primi anni 2000 nasce una nuova realtà, la Ruffo srl che produceva monospazzole; il primogenito della famiglia, Giampaolo, decide di puntare su questo tipo di attrezzature che

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si diceva che sarebbero state sostituite dalle lavapavimenti, ma in realtà non sono facilmente sostituibili e sono alla base della pulizia professionale. Si tratta di macchine estremamente efficaci, con un unico limite: sono usate manualmente. La concorrenza cinese tra gli anni 2004 e 2006 entra nel settore e crea danni seri al mercato, abbassando la qualità dei prodotti. Tuttavia, la Ruffo srl ha portato avanti un impegnativo piano industriale, con consistenti investimenti di risorse per la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie, con l’obiettivo di ampliare la gamma delle monospazzole con produzioni innovative. In quest’ottica è stata introdotta una monospazzola a


La tecnologia orbitale

Rispetto alla tecnologia tradizionale il movimento orbitale risulta più semplice da manovrare, riduce i tempi di intervento e i consumi di risorse. Per facilità di utilizzo si intende che qualsiasi operatore è in grado di manovrare una orbitale TMB perché, contrariamente alle monospazzole tradizionali, la tecnologia orbitale non necessita di particolare forza fisica. Il movimento orbitale infatti non risente delle condizioni di attrito generate dai diversi accessori e permette a chiunque di effettuare anche i trattamenti più impegnativi. Inoltre, il movimento orbitale aiuta a mantenere l’acqua all’interno del disco, evitando dispersioni e quindi riducendone notevolmente il consumo. Infine, il consumo di energia elettrica è inferiore del 60% rispetto ai modelli tradizionali e rimane pressoché costante nelle diverse applicazioni. VANTAGGI NELL’USO DELLA MONOSPAZZOLA ROTO-ORBITALE

tecnologia 2.0, la monospazzola orbitale, che negli ultimi due o tre anni ha consentito a TMB di uscire dall’infelice lotta del “fattore prezzo”. Nel 2013 TMB si fonde definitivamente con la Ruffo srl.

imprese di pulizia, avviene utilizzando le due linee principali; un altro reparto è invece dedicato alla produzione di apparecchiature industriali e macchine self per autolavaggio. Nel 2011 l’azienda si trasferisce a Verona, nello storico stabiliSEDE Giampaolo mento della famiglia Ruffo, in Nel 2006 la produzione e gli Ruffo via Cà Nova Zampieri, a San uffici, pur restando nel comune Amministratore Giovanni Lupatoto. Questo di Guardamiglio, si spostano di Delegato passaggio strategico segna il ragqualche chilometro, nello stabiligiungimento di un importante mento più grande e confortevole traguardo: la piena integrazione della località Cerca. Vi operano logistico-produttiva di TMB una trentina di dipendenti e, nell’ambito dei marchi della oltre all’ormai consolidata famiglia Ruffo, una scelta coefabbricazione di aspiratori rente e responsabile, che investe professionali e industriali, sul futuro in Italia, a Verona. sia monofase che trifase, aspirapolveri e aspiraliquidi, PRODOTTI si avvia la produzione nel TMB propone una gamma settore del car wash, dopo completa di aspiratori, aspirapoll’incorporazione del’azienda veri, aspiraliquidi e lavamoquette Euroself. Costante potenti e di varie dimensioni: La realizzazione degli aspiraBaroni macchine stabili, leggere, silentori commerciali e professionali, Fondatore ziose e complete di accessori. Lo rivolti prevalentemente alle dell’azienda sviluppo aziendale comporta la

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costante ricerca di nuove possibilità, con gamme verticali, progressivamente personalizzate e mirate a seconda delle specifiche tipologie di clientela. Per quanto riguarda le monospazzole orbitali, tutto ha avuto inizio con il fortunato lancio di TOR43, la capostipite delle versioni orbitali. Una monospazzola con caratteristiche particolarmente apprezzate nelle applicazioni pesanti, con possibilità di utilizzo di numerosi accessori per le più diverse esigenze su tutti i tipi di superficie, quali: gres, marmo, legno, granito, moquette, cemento.

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Evoluzione marketing

La storia del settore dalle pagine di pubblicitĂ Alcuni dei messaggi promozionali che hanno lasciato il segno. Marchio, tecnologia, forza dei consorzi, anniversari. I temi e i soggetti piĂš frequenti per far parlare di sĂŠ 80


SI BASA TUTTO SULLA NOVITÀ IL SOGGETTO PUBBLICITARIO DELLA CARTIERA CARMA PER IL LANCIO DEL NUOVO PRODOTTO TIRA. GRANDE RISALTO AL NOME E ALLE PRINCIPALI CARATTERISTICHE.

POI CI SONO MESSAGGI CHE COMUNICANO NOTIZIE IMPORTANTI, COME LA NASCITA DELLA FILIALE DELLA SOCIETÀ COLUMBUS IN ITALIA. TRASMETTERE COSÌ AL MERCATO E AGLI OPERATORI LA PRESENZA (E LA FORZA) DI UN “NUOVO” MARCHIO IN ITALIA.

KISS, IL VOSTRO PROFESSIONISTA DI FIDUCIA LO SLOGAN DI ARCO DELLA CAMPAGNA 2003. UNA LINEA DI PRODOTTI PER LA MANUTENZIONE DEI PAVIMENTI. VELOCITÀ DI UTILIZZO E FACILITÀ D’USO LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI.

C’È POI CHI CI METTE LA FACCIA, È IL CASO DI ANTONIO LAURI FONDATORE DI DIAL, CHE IN UNA SUA VECCHIA CAMPAGNA HA VOLUTO MANDARE UN MESSAGGIO “DI PERSONA”: UN UOMO CHE PARLA CHIARO E VENDE PULITO.

FATEVI UNA DULEVO, LO SLOGAN DELLO STORICO MARCHIO ITALIANO. E ANCORA: “BELLE, INSTANCABILI E CAPACI DI TUTTO”. ABBINARE ANCHE A MACCHINE, COME LE SPAZZATRICI, UN CONCETTO DI SENSUALITÀ. EMOZIONALITÀ E TECNOLOGIA SI UNISCONO.

I PRIMI 25 ANNI DI COMAC VENGONO FESTEGGIATI DALLA SOCIETÀ VENETA ANCHE ATTRAVERSO UNA PAGINA PUBBLICITARIA DI AUGURI FIRMATA DA GIANCARLO RUFFO, IL SUO FONDATORE. “SIAMO SOLO AL 50% DI QUELLO CHE SI POTREBBE FARE ED AUGURO A COMAC ANCORA CENTO DI QUESTI COMPLEANNI”, COSÌ CONCLUDEVA.

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PULITO, SEMPLICE, DRITTO DRITTO ALL’OBIETTIVO: CLEAN, SIMPLY. COSÌ EUROCOM, CONSORZIO DI DISTRIBUTORI SPECIALIZZATO NELLA VENDITA DI SISTEMI E PRODOTTI PER LA PULIZIA, HA IMPRONTATO UNA SUA VECCHIA CAMPAGNA.


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Evoluzione marketing EMOZIONALE IL MESSAGGIO DI UN VECCHIO SOGGETTO DI KROLL: CI SONO OFFESE CHE LE MANI RICORDANO A LUNGO. CON QUESTO SLOGAN KROLL PROMUOVEVA I SUOI DERMOLAVAMANI.

ANCHE QUALCHE TESTIMONIAL IN QUESTO SETTORE. È IL CASO DI LAVOR WASH, CHE PER UNA VECCHIA CAMPAGNA HA SCELTO SIMONA VENTURA E STEFANO BETTARINI PER PROMUOVE MARCHIO E PRODOTTI. PER UN PULITO CHE FA SPETTACOLO. L’EVOLUZIONE DEL CLEANING È DETTATA ANCHE DALLA NASCITA DI IPC CLEANING. LA “E” È LA LETTERA CHIAVE: EFFIENCY, ECOLOGY, ENERGY, ENDURANCE, ERGONOMICS, EASY. SONO QUESTI I VALORI CHE HANNO ISPIRATO (E ISPIRANO) L’INNOVAZIONE CONTINUA DI IPC.

PULITALIA È STATA UNA DELLE PRIME AZIENDE A PROMUOVERE PRODOTTI BIODEGRADABILI. D’EFFETTO IL SOGGETTO DEI PRODOTTI LINEA NATURA, TANTO DA LANCIARE LO SLOGAN: LA NATURA RINGRAZIA.

UN GRANDE GRUPPO PER L’IGIENE TOTALE, È LO SLOGAN DI MASTERTEAM, GRUPPO CONSORTILE DI DISTRIBUTORI SPECIALIZZATI NELLA FORNITURA DI SERVIZI E PRODOTTI PER LA RISTORAZIONE, L’INDUSTRIA E L’OSPEDALIERO.

PUNTA TUTTO SUL MARCHIO UNO DEI PRIMISSIMI SOGGETTI PUBBLICITARI DI NILFISK. SINONIMO DI AFFIDABILITÀ, GARANZIA E SERIETÀ NELLA PRODUZIONE.

CON UN’IMMAGINE TECNICAMENTE ACCATTIVANTE, SOTECO PUBBLICIZZA IL NUOVO MOTORE “FREDDO” SF3. E IL NUMERO 3 INDICA CHE LA VITA DEL PRODOTTO DURA TRE VOLTE TANTO.

COMPLEANNO DA FESTEGGIARE PER AFIDAMP, CHE NEL 2001 COMPIE 20 ANNI. VENTI ANNI AL SERVIZIO DEL SETTORE, PER PROMUOVERLO E PROFESSIONALIZZARLO. PUNTA SULL’AMPIEZZA DI GAMMA SANTOEMMA, UNO DEI PRIMI PRODUTTORI DI MACCHINE PER LA PULIZIA IN ITALIA. NATA NEL 1980, SANTOEMMA È STATA UNA DELLE PROTAGONISTE DEL MERCATO.

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