QUISMA Whitepaper AM dieci consigli per l'organizzazione di un programma di affiliazione di successo

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Dieci consigli per l’organizzazione di un programma di affiliazione di successo novembre / 2011 1


Introduzione Condurre un programma di affiliazione significa aderire a un vasto gruppo di partner commerciali. Da quando il principio è stato reso famoso da Amazon, ai suoi primordi, questo canale si è caratterizzato per l’alto grado di innovazione. Diversi partners si rifinanziano durante la fase iniziale soprattutto attraverso i ricavi dei programmi di affiliazione. Tra questi si annoverano ad esempio comparatori di prezzi e tariffe, sistemi di bonus. E’ un mercato in continuo sviluppo. Quando i partner abbandonano anche solo parzialmente l’Affiliate Marketing, nuovi siti e nuovi modelli di business ne prendono il posto. E’ quindi diventato più difficile per gli inserzionisti e i fornitori di programmi mantenere una visione chiara e valutare quali partner possano avere il miglior potenziale. Vi è inoltre la necessità di individuare i truffatori, che possono fare soldi senza, in realtà, offrire un servizio pubblicitario.

Formulando 10 domande chiave con le relative risposte cerchiamo di valutare le sfide e le opportunità di questa importante leva del marketing.

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1. COSA PUÒ FARE L’AFFILIATE MARKETING? Attraverso un programma di Affiliate Marketing, un editore di un sito internet può inserire della pubblicità sul proprio sito e ricevere dei compensi per ogni azione di mediazione verso un cliente che sia risultata efficace. Un programma di Affiliate Marketing di successo-, però, è molto di più: rappresenta un canale privilegiato per la costituzione in internet di legami commerciali a lungo termine. Siti verticali in target con l’utenza ricercata, comparatori di prezzi, cataloghi online, coupon, portali di buoni sconto, premi, siti di cashback, hanno il vantaggio di poter commercializzare prodotti di quasi tutte le tipologie raggiungendo tutte le categorie di possibili clienti. Fanatici dello shopping, cacciatori di offerte speciali, clienti che prima dell’acquisto si informano accuratamente su di un prodotto, confrontano i prezzi e così via, tutte queste tipologie di acquirenti si trovano sui portali di migliaia di Publisher che commercializzano con successo i propri prodotti in rete. Tra l’altro, con il programma di affiliate marketing,il compenso si riceve solo per gli ordini effettivi, su sistema CPO (cost per order).

Affiliate Marketing - il principio

Agenzia Merchant (cliente,

inserzionistA ) Fattori di successo: - strategia, - conoscenze di mercato, - comprensione del cliente

Affiliate Network Fattori di successo: - monitoraggio del traffico, - strumenti propri, - analisi multicanale

Affiliati (Publisher, partner) Fattori di successo: - contatti personali, - grossi network, - rapporti di fiducia

Acquirente

Fonte: QUISMA 3


2. COME SI PUO’ CONTRIBUIRE AL SUCCESSO DI UN PROGRAMMA DI AFFILIATE MARKETING? Il più grande potenziale che offre l’Affiliate Marketing sono i contatti giusti, per stringere legami commerciali di successo. Ma anche il Merchant (il fornitore del prodotto) contribuisce in modo determinante alla riuscita del proprio programma di affiliazione. Sono necessari soprattutto cinque elementi chiave per la costituzione di collaborazioni a lungo termine (o talvolta anche a breve) nell’Affiliate Marketing, così come per il posizionamento del proprio marchio sui più svariati portali:

• un marchio attraente e conosciuto, che risulti di impatto promozionale • • •

anche in ambito di affiliazione; un’offerta di prodotti interessante, che permetta di realizzare forti vendite in ambito B2C; formati pubblicitari personalizzati e accattivanti, per trasmettere al cliente il messaggio giusto e incentivarli all’acquisto; provvigioni stimolanti, che possano motivare l’editore a pubblicizzare con efficacia il marchio. L’agenzia sarà in grado di consigliare al meglio sulla creazione di un modello commissionale vincente, ideato ad hoc per ogni settore, ad esempio con un sistema di remunerazione in valore assoluto, in valore percentuale oppure mediante diversi segmenti commissionali accessibili all’editore al raggiungimento di determinati obiettivi; disponibilità e flessibilità nell’implementare soluzioni tecniche e strategiche personalizzate, quali ad esempio: la creazione di esclusive landing page user friendly.

Un’agenzia di affiliazione competente sarà in grado di consigliarvi al meglio su tutti questi aspetti, ma avrà bisogno costantemente dei vostri suggerimenti e contributi per ottimizzare il programma e perfezionare la presentazione del vostro negozio ai siti partner. A questo scopo, l’agenzia vi proporrà una strategia, concepita in base al vostro specifico settore di attività, come ad esempio emettere buoni sconto, offerte speciali per specifici clienti, pubblicità personalizzata, etc. Avrete infine bisogno di essere flessibili per adattarvi ai cambiamenti del mercato. I vostri sforzi verranno ricompensati. L’agenzia si occuperà, infatti, della creazione e della costante ottimizzazione del programma di affiliazione e della gestione a lungo termine dei Publisher, mentre voi potrete godere alla fine di un sostanziale aumento dei ricavi. 4


3. QUALI SONO I RISCHI E COME POSSO EVITARLI? Una delle caratteristiche distintive dell’Affiliate Marketing è sicuramente la varietà. I Publisher appartenenti a differenti settori merceologici possono raggiungere diversi gruppi target attraverso misure personalizzate e voi potete decidere con quali Publisher lavorare. Ma attenzione, tutti questi settori merceologici possono risultare difficili da monitorare. Si ha l’opportunità di lavorare con migliaia di Publisher, ma non tutti purtroppo si attengono alle regole del gioco: brand bidding, cookie spamming o fake sale sono insidie -anche se rare- da non sottovalutare nell’Affiliate Marketing. Le prime due portano a un volume di traffico che si sarebbe ottenuto anche senza il contributo dei partner, mentre gli ordini fraudolenti sono fortemente dispersivi. Questo tipo di rischi può essere minimizzato, così come ci sono diversi modi per prevenire le truffe da parte dei Publisher: ad esempio i controlli quotidiani degli annunci SEA degli affiliati, l’analisi costante dell’andamento delle visite, click e tendenze di vendita o la regolare convalida di tutti gli ordini. Tramite queste procedure, le infrazioni vengono subito individuate e i Publisher possono essere ammoniti o esclusi dal programma in qualsiasi momento: in questo modo rimarranno soltanto i Publisher che collaborano onestamente e quindi si pagheranno soltanto le commissioni sugli ordini che realizzano vendite effettive. IL MECCANISMO DELLA TRUFFA NEL MARKETING DI AFFILIAZIONE

Comportamento di navigazione naturale

Affiliato Click-Spamming: L’acquirente naviga su pagine di suo interesse di affiliati registrati. Ad ogni visita della pagina, l’affiliato richiama (in sottofondo) il click link del Merchant.

Una parte degli acquirenti visita più tardi di spontanea volontà il negozio del Merchant e acquista. La vendita però viene lo stesso accreditata all’affiliato.

Brand Bidding: L’affiliato bidda su Google, ad esempio: il brand del merchant.

L’affiliato linka dal suo sito il sito del merchant e l’acquisto.

WWW Merchant (cliente, inserzionista)

Acquirente

nessun contatto online

Vendite generate senza un effettivo contatto pubblicitario.

Fake Sale: L’Affiliato genera vendite fasulle sul sito del Merchant o utilizza trigger tracking senza un’effettiva transazione.

Fonte: QUISMA

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4. COSA OFFRONO I POST VIEW PARTNER? Prevedendo una remunerazione Post View, è possibile essere presenti su portali molto rilevanti con un altissimo traffico giornaliero che diversamente non sponsorizzerebbero il vostro brand. In questo modo potrete ottenere una grandissima visibilità gratuita, remunerando soli i leads o sales generati da utenti che hanno visitato il sito dell’editore (prendendo il cookie post view) e solo in un secondo momento hanno svolto l’azione richiesta e portato a compimento il processo di acquisto. Il concetto che sta alla base di questo modello remunerativo è che un utente che visualizza diverse volte un banner di un certo brand pur non facendo un click, memorizza comunque il brand e la pubblicità del cliente e dopo un breve lasso di tempo (un paio di giorni in media) compie l’azione o conclude un acquisto. Tecnologia Dal punto di vista tecnico, sono possibili due scenari: Pixel statico Affidando il vostro marketing online a QUISMA (in questo caso il nostro pixel dovrebbe essere costantemente presente nella vostra pagina di conferma dell’ordine), l’attività inizierà con il sistema PostView velocemente e senza fatica, grazie alla nostra collaudata tecnica di 1 unico pixel contenitivo, un pixel che contiene al suo interno altri pixel. Pixel dinamico Se controlli direttamente i tuoi canali di marketing online tramite un trigger cookie, che stabilisce quando mostrare il pixel di un partner, deve essere impostata una “High Traffic Landing Page“ (HTLP)[una Landing Page per traffico elevato]. Poiché questi trigger non si attivano con la semplice visualizzazione della pubblicità, ma richiedono un’azione concreta (es: un click), quest’ultima viene generata “artificialmente“ richiamando una HTLP. La pagina è vuota e resta invisibile ai visitatori del sito e si apre tramite un pixel di 1x1 che contemporaneamente mostra la pubblicità post-view. Se il messaggio pubblicitario viene cliccato si ritorna al normale PostClick-Tracking. La pagina HTLP viene utilizzata per evitare di generare volumi di traffico non necessari al negozio online.

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Pro e contro Vantaggi La possibilità di raggiungere facilmente siti di alta qualità, senza dover pagare un alto CPM (costo per mille impressions) è il chiaro vantaggio del PostView. Inoltre per i Merchant dall’Austria e dalla Svizzera si tratta di un mezzo quasi irrinunciabile, dal momento che ai loro clienti possono essere mostrate pagine tedesche dal proprio paese (Cross Border-Traffic) grazie al geo-targeting. Svantaggi L’evidente punto critico del Post View è il posizionamento del cookie alla semplice visualizzazione della pubblicità. Ciò non permette di dimostrare se la pubblicità sia stata davvero decisiva o se la transazione sarebbe potuta avvenire anche senza di essa, oppure se il cookie non sia stato posizionato solo casualmente durante la navigazione. Questo rischio viene limitato rendendo più breve la durata del cookie, prioritizzando i cookie post click rispetto a quelli post view, e non ultimo la possibilità di pattuire con un partner PostView un periodo di prova minimo (da sei a otto settimane), per testarne le capacità e le prestazioni.

5. COSA POSSONO OFFRIRE PARTNER CON BUONI SCONTO (COUPON)? Il settore dell’Affiliate Marketing in cui si è riscontrata la maggiore crescita è quello dei siti di buoni sconto (coupon). Questo perché i consumatori sono sempre più attratti dai coupon che consentono loro di poter risparmiare sugli acquisti. I buoni sconto sono utilizzati dai venditori per attrarre nuovi clienti per fidelizzare i clienti abituali e, per aumentare il numero di vendite o l’importo del singolo ordine. Un buon portale di coupon offre un’ampia scelta di buoni sconto offerti dai negozi partner. Importante: tutte le condizioni di utilizzo del coupon devono essere riportate in modo chiaro come i vantaggi, il codice del coupon stesso, la sua validità e le informazioni su eventuali prerequisiti o restrizioni al suo utilizzo.

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Possibili problematiche:

• eccessiva scontistica e promozioni oltre misura spingerebbero il consumatore ad acquistare esclusivamente mediante offerte speciali;

• un buono utilizzato implica sempre per il negozio online un margine ridotto;

• effetto trascinamento: molti inserzionisti potrebbero domandarsi se le vendite effettuate -tramite buoni sconto- non sarebbero ugualmente avvenute anche senza l’offerta speciale;

• diffusione indesiderata di buoni sconto da altri canali, come dai CRM (software di customer relationship management).

A ciò si può rimediare con le seguenti soluzioni:

• limitare l’utilizzo dei buoni sconto a specifiche situazioni, (es: per i nuovi clienti);

• codici individuali per liste csv o codici esclusivi con il nome dell’editore. Oltre a una landing page separata per i buoni, questi dovrebbero essere condizionati anche da parametri personali quali un indirizzo e-mail, e oltretutto dovrebbero essere utilizzabili una volta sola;

• la scelta del buono in considerazione del valore medio di un ordine; • valore del buono in percentuale: valore medio dell’ordine complessivo tendenzialmente basso; Valore assoluto: valore medio dell’ordine com plessivo tendenzialmente alto;

Questo consente agli inserzionisti di incrementare realmente il valore complessivo degli ordini e, di conseguenza, le vendite. Di norma l’inserzionista dovrebbe pensare in anticipo se i buoni sconto siano adeguati alla propria strategia di marketing e se questi favoriscano il raggiungimento degli obiettivi economici prefissati. E’ evidente che con la totale rinuncia ai buoni sconto, molte occasioni non vengano sfruttate. In ogni caso il ricorso a questo sistema deve essere ben ponderato, dal momento che si tratta di una decisione difficilmente revocabile.

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Molti inserzionisti credono che i portali di buoni sconto approfittino dell’effetto di trascinamento senza condurre a un effettivo giovamento pubblicitario. Tuttavia con la raggiunta popolarità di questi portali, il consumatore si rivolge sempre più spesso ad essi prima di effettuare un acquisto. Gli inserzionisti che non sono presenti e non offrono buoni vengono così esclusi dalla scelta. L’offerta di buoni con un target preciso, una comunicazione chiara, l’accurata selezione dei Publisher più seri e un controllo continuo, possono evitare problemi e aumentare l’efficacia. In futuro diventerà sempre più significativo anche il ruolo del re-targeting e dei social media, poiché la diffusione delle offerte speciali sarà fortemente condizionata dal passaparola nei diversi network.

effetto immediato dei buoni acquisto sulle vendite

Buoni acquisto

200 150 100

Vendite

50

01.07.2010

08.07.2010

15.07.2010

22.07.2010

29.07.2010

05.08.2010

12.08.2010

18.08.2010

25.08.2010

31.08.2010

Fonte: QUISMA

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6. COSA OFFRONO I PARTNER DI RE-TARGETING? Il 98% dei visitatori abbandona un sito senza aver acquistato. Inoltre un cliente, prima di comprare, compara in media quattro siti della concorrenza. Questi fattori dovrebbero essere sempre tenuti in considerazione nella pianificazione del proprio budget pubblicitario. Il re-targeting funziona ed è utile principalmente nel ridurre i costi e nello sfruttare più efficacemente il denaro investito. Più rilevante è un messaggio pubblicitario per un cliente, più alte sono le chance che quest’ultimo concluda l’azione desiderata: questo è lo scopo principale del re-targeting. Con re-targeting si intende il reindirizzamento di un cliente. A seconda delle azioni che compie un cliente, la pubblicità cambia diventando estremamente personalizzata e specifica. Per esempio i prodotti che l’utente ha visualizzato precedentemente in un negozio online senza procedere all’acquisto, possono essere ripresentati sotto forma di pubblicità o promozioni. L’annuncio pubblicitario può consistere nel visualizzare il medesimo prodotto oppure riproporlo in maniera simile ma con altre varianti. Anche il crossselling è possibile con il re-targeting: se l’utente ha già acquistato un determinato prodotto, alla prossima visualizzazione pubblicitaria gli verranno mostrati altri prodotti che corrispondono ai suoi interessi. Dimostrandosi il cliente interessato a questo stesso prodotto, aumenta la probabilità di una nuova vendita: il conversion rate sale fino a percentuali a due cifre.

Vantaggi del re-targeting nell’Affiliate Marketing: semplicità: gli affiliati del re-targeting possono essere integrati in un programma di partnership già esistente; flessibilità: con l’utilizzo di un pixel contenitivo gli affiliati possono essere attivati o disattivati, senza rendere necessarie ulteriori modifiche al codice sorgente del sito web; basso rischio finanziario: il calcolo finale si basa sulle prestazioni e il Merchant ottiene spazi pubblicitari a condizioni CPC (cost per click) o CPO.

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ampia copertura: gli affiliati dispongono di diversi spazi pubblicitari in ambito nazionale e internazionale. Principio di re-targeting

L’utente visita il sito dell’inserzionista e successivamente lo abbandona.

L’utente visita altri siti con spazi pubblicitari degli affiliati.

L’utente nota un banner pubblicitario dello stesso inserzionista e clicca su di esso.

L’utente viene indirizzato al sito dell’inserzionista e acquista il prodotto.

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il re-targeting funziona: il Conversion Rate aumenta fino a percentuali di due cifre Fonte: QUISMA


7. COME SI PUO’ EFFETTUARE MOBILE MARKETING CON GLI AFFILIATI? Un utente su otto naviga utilizzando il telefono cellulare e la maggior parte di questi lo fanno con regolarità. La popolarità di questi mezzi vi pone davanti alla sfida di ottimizzare la vostra attività pubblicitaria anche per il cellulare. Ci sono fondamentalmente due tipi di Publisher per il Mobile Marketing: i primi sono i gestori di siti internet per cellulari simili a quelli per PC: oggi questi siti per cellulari sono molto simili a normali siti web, grazie alla potenza del processore ed alla maggiore risoluzione degli schermi dispositivi mobili. Gli altri sono i Publisher che possono sfruttare delle loro app per attirare l’attenzione dei partner sulla propria offerta: talvolta queste app sono il naturale prolungamento del modello commerciale degli affiliati, come ad esempio nel caso di speciali app con buoni sconto. Infine, anche nell’ambito della telefonia mobile esiste un’area d’azione per distributori di traffico: sia sulle piattaforme mobili di grandi fornitori, sia sulle loro app, possono essere inseriti messaggi pubblicitari. Questi fornitori stimolano lo sviluppo di nuove forme pubblicitarie: sul cellulare, per esempio, si possono utilizzare annunci pubblicitari che con un solo click attivano direttamente la telefonata, che a sua volta può essere accreditata al canale degli affiliati. Sugli smartphone ovviamente sono possibili anche sistemi click-to-sms o click-to-e-mail. In questo caso è consigliabile l’utilizzo del targeting data infatti la differenza tra un PC e un cellulare. L’approccio migliore è utilizzare il geo-targeting, che permette di raggiungere il cliente direttamente ovunque si trovi. Sta proprio qui la forza e la grande innovazione del Mobile Marketing e inoltre il targeting è disponibile anche per contesto e rilevanza, dato il minor spazio a disposizione per le inserzioni sul cellulare. Dove ci sia spazio per un solo messaggio pubblicitario, non dovrebbe mancare mai un riferimento tematico. Altri fattori importanti da considerare possono essere le condizioni di utilizzo come l’orario, la velocità di connessione. Bisogna ammettere che il Mobile Marketing tende ancora sostanzialmente a produrre compenso sulla base del numero dei click. Tuttavia i passi che determinate app stanno compiendo verso una maggiore importanza dell’azione effettiva, lascia intravedere un futuro in cui la commercializzazione sarà sempre più basata sulla performance di vendita / sul numero di vendite. 12


8. COME POSSONO I SOCIAL MEDIA SUPPORTARE L’AFFILIATE MARKETING? In tempi in cui test, opinioni di consumatori, valutazioni del prodotto e consigli diventano sempre più importanti (per esempio l’inserimento del Google +1 come risposta al “Mi piace” di Facebook), agli inserzionisti si pongono questioni decisive sulle possibilità e sui rischi dell’integrazione dei social network nelle attività di marketing. Al di là di una decisione a favore o contro l’utilizzo del marketing dei social media e indipendentemente dalla funzione scelta per questo canale, è necessario considerare sempre se lavorare o meno con dei social media come partner nell’ambito di un programma di affiliazione. Dopo un‘attenta valutazione dei vantaggi e degli svantaggi per il proprio programma, è consigliabile stabilire delle linee guida, in modo da evitare sin dall’inizio attività indesiderate da parte dei siti partner. Le opportunità solitamente offerte dai social media affiliati, includono la pubblicità tramite il social network, il collegamento di link di affiliati al relativo profilo con indirizzamento diretto al Merchant e la promozione della propria presenza sul web.

Per quanto riguarda i rischi per il Merchant, bisogna tenere conto di quanto segue: Al fine di proteggere il marchio non si può prescindere da una distinzione netta e sempre evidente al cliente tra il sito ufficiale del Merchant e le pagine degli affiliati (ad esempio pagine di fan, gruppi, profili ecc.). Bisogna ricordare che il Merchant non ha alcuna influenza diretta sui contenuti pubblicati nei social network, se non amministrando personalmente le relative pagine. Anche il rapporto con la critica in questo caso non è in mano al Merchant, cosa che in un certo senso richiede un alto livello di fiducia nei confronti dei social media affiliati. Inoltre si dovrebbe definire una regolamentazione chiara per quanto riguarda il collegamento di annunci pubblicitari su Facebook (in maniera simile a quanto avviene per gli affiliati SEA).

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Ai Merchant vengono offerte le seguenti possibilità: Numerose piattaforme di social media offrono i loro servizi gratuitamente (per esempio Facebook, Twitter e molti blog). Il vantaggio economico, in confronto ai domini a pagamento, offre un punto di partenza conveniente per l’attività di Affiliate Marketing. I cosiddetti social plugin offerti da Facebook, che possono essere collegati alle pagine internet, per raggiungere un’utenza più vasta: l’inserimento di commenti sul profilo di Facebook dell’utente, visibile persino da parte dei suoi contatti, genera un significativo effetto virale basato sul passaparola. Tale vantaggio porta a un maggior livello di traffico „buono“ e a un aumento delle vendite.

Conclusioni: Non è possibile consigliare alcuna soluzione universale per quanto riguarda la collaborazione con i social media, poiché essa dipende sempre dal prodotto o dai servizi da pubblicizzare, dall‘immagine da proteggere e dall‘affidabilità dei partner. Prodotti emozionali/ Servizi sono particolarmente adatti per la pubblicità sui social network, potendone sfruttare la funzione di passaparola.

L’audience dei social network in Italia 80% 60%

40% 20%

78 %

66 %

0%

Facebook

YouTube

23 %

18 %

12 %

Libero Share Twitter Virgilio Community

10 %

LinkedIn

8

%

Leonardo Community

8

8

%

%

Google+

14

Badoo

5% myspace.com

3%

Netlog

L’audience dei social network in Italia, dato % sul totale utenti internet. Fonte: Elaborazioni GroupM su dati Audiweb View Novembre 2011


9. QUALI ELEMENTI CONSIDERARE MAGGIORMENTE NELLA GESTIONE DI UN PROGRAMMA INTERNAZIONALE? Per molti merchant può essere interessante guardare oltre i confini nazionali e cercare di inserire il proprio programma di affiliazione nel mercato internazionale. Conviene pertanto agli inserzionisti che pubblicano i loro prodotti e le offerte in diverse nazioni, di inserirsi nelle reti locali di Affiliate Marketing, per costruirsi una base di clienti e partner in modo rapido ed il più velocemente possibile. Tuttavia bisogna tener conto del fatto che ogni mercato ha le proprie caratteristiche da tenere in considerazione quando si avvia un programma. Trasferire all’estero lo stesso programma di affiliazione utilizzato nel proprio paese potrebbe risultare controproducente. I primi ostacoli arrivano già con la scelta del network e si ripresentano al momento della scelta del partner, del modello provvigionale e del materiale pubblicitario:

• Anche se molti dei network di affiliazione sono istituiti a livello inter-

nazionale, ci sono ancora un gran numero di piccoli network locali che non devono essere ignorati. Indipendentemente dalle dimensioni dei network è essenziale assicurarsi la consulenza di un partner che conosca bene l’area di riferimento e che sia in grado di fornire a sua volta supporto con altri partner locali.

• Proprio durante la selezione dei partner si devono tenere in considerazione le influenze specifiche e proprie del luogo che devono essere comprese nella pianificazione. Per esempio in Svizzera i partner Post View rappresentano il segmento più forte che non dev’essere trascurato se si vuole essere competitivi.

• Inoltre è necessario adattare alle realtà locali il materiale pubblicita-

rio e il trattamento provvigionale. Accanto agli adeguamenti più ovvi, quali la lingua e la valuta, bisogna considerare anche i trend degli altri mercati. Ad esempio mentre la pubblicità in Flash è usata raramente in programmi di affiliazione tedeschi, è invece un must assoluto in altri mercati.

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Se queste variabili di mercato sono prese in considerazione, non c’è motivo per cui un programma internazionale non possa essere avviato con successo. In definitiva, l’unica domanda da porsi è: “qual è il modo migliore per gestirlo?” Oltre alla possibilità di un Account Management centralizzato, esiste anche la possibilità di avvalersi di un Account Manager su base locale. Quest’ultima ipotesi è particolarmente utile quando i mercati sono molto diversi tra loro.

Esempio di Account Management

Global Account Management

Local Account Management

Compiti: creazione di rapporti internazionali, coordinazione di presentazioni e meeting generali

Compiti: creazione di rapporti locali, consulenza operativa e strategica (Publisher Management ecc.)

Consulenza: gestita da un Account Manager internazionale con contatto diretto al cliente

Consulenza: gestita in ogni paese da un Account Manager locale

Italia Spagna Francia Germania Polonia

Fonte: QUISMA

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10. QUALI SONO I POSSIBILI PROBLEMI PER LA PRIVACY? Accanto alle questioni generali sulla protezione dei dati personali associati alla vendita on-line, nei mesi passati si è individuata una sfida nell’Affiliate Marketing che in futuro potrebbe acquisire sempre maggiore rilevanza. La discussione è relativa alle limitazioni che gli operatori potrebbero subire al tracking delle loro attività online. Una tra tutte è la richiesta di esplicito consenso per l’analisi dei comportamenti dell’utente attraverso l’utilizzo dell’indirizzo IP o l’abbreviazione dell’indirizzo IP in modo da escludere qualsiasi possibilità di attribuire dati a persone. L’abbreviazione dell’indirizzo IP si rivela un grosso ostacolo per il tracking nell’ambito di attività pubblicitarie basate sulla performance. In questo modo il richiamo del pixel di rete (considerato come terzo) non può avvenire attraverso il computer del cliente, poiché il network contiene l’indirizzo IP completo. Tuttavia senza l’IP il network non può trovare il suo cookie e quindi nemmeno identificare l’affiliato da ricompensare per la pubblicità. Una possibile soluzione del conflitto sarebbe la sottoscrizione di un contratto che imponga ai partner di attenersi a certe linee guida. Tali contratti tuttavia comportano altri obblighi di controllo e di vigilanza che influenzerebbero tutti i network come anche eventuali cooperazioni dirette. Per ovviare a questa problematica, QUISMA offre una propria soluzione in-house. Si tratta in pratica di salvare tutti i cookie sui server QUISMA. Al richiamo del pixel, QUISMA può verificare se sul server si trovi un cookie corrispondente (ad esempio di un network affiliato), a questo network può essere così passato il relativo pixel, senza l’indirizzo IP completo dell’utente: lo stesso avverrà anche per QUISMA che lo salva in forma abbreviata.

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RIASSUMENDO 1. Possibilità? Attuazione di un alto numero di collaborazioni di qualità e a lungo termine, con focus sulle vendite e compenso CPO (cost per order) puro. 2. Il vostro contributo? I vostri prodotti, una buona reputazione, una remunerazione interessante, flessibilità. 3. Rischi? Saranno ridotti al minimo dalla vostra agenzia! 4. Post View? Offre grandi opportunità, se gestito e regolato correttamente. 5. Buoni sconto? Irrinunciabile nella vendita al dettaglio, sempre più importante negli altri casi. 6. Re-targeting? Un utile completamento alle attività degli affiliati. 7. Mobile? Ancora agli inizi con il sistema CPO. E’ utile prepararsi facendo esperienza. 8. Social media? Con un approccio serio e aperto ci sono delle opportunità. 9. Orientamento internazionale? Molto promettente con la giusta pianificazione e organizzazione. 10. Protezione della privacy? Reagire velocemente alle normative con una tecnologia flessibile.

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