40 anni commandos

Page 1

A t a l a n t a folle amore nostro

12/12/71 - Verona-Atalanta - Gli atalantini in festa al Bentegodi; nella foto si riconoscono Mamo, Lucio, Fulvio, Carlo, Claudio, Dario e Mauri che poco dopo, sul pullman del ritorno, daranno vita ai Commandos

Nascono i Commandos

È

il 1971, l’anno del ritorno nella massima serie. A Bergamo torna così l’entusiasmo e il campionato 1971/72 fa registrare il record di abbonati, oltre 9600. Intanto in un angolo della città, tra le vie Masone e Matris Domini, nasce la leggenda dei Commandos. I fondatori sono un gruppetto di ragazzi tra i 16 e 18 anni che si ritrova praticamente tutti i giorni davanti alla fontana delle poste centrali di via Locatelli o nella vicina latteria in via Matris Domini. È la tipica compagnia di giovani. Abitano tutti in città, e nel pomeriggio dopo la scuola o il lavoro, hanno il loro appuntamento fisso proprio al muretto della fontana. Le loro giornate scorrono via veloci tra due tiri al pallone, una “vasca” sul Sentierone, i soliti discorsi da ragazzi con i loro sogni, le speranze di una generazione che si affaccia agli anni Settanta con l’entusiasmo di chi è convinto di lasciare il segno. E poi c’è la musica, imperversano i Beatles, ma anche complessi nostrani come i Dik Dik e i Camaleonti, canzoni che diventavano la colonna sonora delle feste organizzate per rimorchiare le ragazze. Ma la vera passione che li unisce è l’Atalanta. Seduti al tavolo della latteria del Jim, il

10

“vecchio” del gruppo, sfogliando le pagine de L’Eco di Bergamo, si parla sempre del campionato, dei giocatori, della partita appena disputata e di quella della domenica seguente. Se lo ricorda bene Geo che, fra l’altro, è stato l’ultimo presidente della storia dei Commandos: «Eravamo una compagnia di ragazzi - racconta - tifosi sfegatati dell’Atalanta. Molti di noi erano cresciuti insieme perché abitavamo nello stesso quartiere. Altri, che poi sono entrati nel gruppo, li abbiamo conosciuti allo stadio o sui pullman del club Amici durante le trasferte. La nostra è stata un’amicizia nata nel segno di una passione comune, quella per l’Atalanta». La domenica pomeriggio l’appuntamento fisso è allo stadio, in curva Sud. Qualche volta seguono la squadra anche in trasferta con i pullman organizzati dal club Amici dell’Atalanta. Ed è proprio in una di queste domeniche lontane dal Brumana che nasce l’idea di fondare un gruppo proprio, il primo gruppo organizzato di tifosi nerazzurri. «Da noi a Bergamo spiega Geo - il tifo vero, come lo intendiamo oggi, era inesistente. Se si guardavano gli spalti dello stadio si vedevano soltanto tanti cappelli e cappotti. C’era ogni tanto qualche bandierina, ma niente di più. Durante le trasferte invece potevamo vedere come erano organizzati nelle altre città i tifosi dei grandi club dell’epo-


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.