Febbraio 2013

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Mensile di Curiosità, Satira, Informazione pubblicitaria, Eventi e altro... Mensile registrato al nº 214 del registro giornali periodici del tribunale di Trapani in data 7 giugno 1991 di proprietà della Effegi Pubblicità e Servizi. Direttore Responsabile: Di Pasquale Vincenzo

N.82 - febbraio 2013

in questo numero... Intervista

p.2

Un libro nello zaino

p.6

Il personaggio

p.12

Marysen

La storia di due amici per la pelle

Flavio Insinna


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L’ intervista

Realizzata da Franchino Ganci e Valentina Renda all’interno del programma “Liberamente Radio” in onda su Radio Alcamo Centrale ogni Martedì, Mercoledì e Giovedì alle 10.25 con la regia di Peppe Parrino.

Marysen

Spk: “Nasce” è l’inedito meraviglioso di Marysen e noi siamo felici di ospitarla nei nostri studi! Benvenuta! Marysen: Buon giorno ragazzi! Per me è una grande emozione essere qui, perché voi siete dei grandi professionisti.

Marysen: Sì, sono stata invitata da Michele Lonella, autore di Rai 2, a Casa Sanremo! Lì vanno i cantanti famosi per le interviste e puoi scambiare con loro due parole in tranquillità, fai anche qualche foto e ti fanno sentire un artista famoso!

Spk: Marysen, tu sei di origini toscane. Marysen: Sono nata in Toscana dove ho vissuto per 10 anni, papà e mamma sono siciliani e ad un certo punto hanno deciso di ritornare nella loro terra natale.

Spk: Marysen, io so che c’è una persona che è il tuo primo fan che ti ha incoraggiato nel cantare. Lo vuoi ricordare? Marysen: Si, ogni giorno della mia vita io ringrazio mio marito di esistere perché se non fosse per lui io non riuscirei a fare tutto questo, in quanto è lui che mi aiuta ad andare avanti, che mi produce e investe su di me dato che crede fortemente nel mio talento.

Spk: Parlaci dell’inedito “Nasce” Marysen: Questa canzone mi è stata donata dalla grande cantautrice Nadia Erbolini, cantante degli anni 80; partecipò anche al Festivalbar dove arrivò seconda; ha una bella carriera alle spalle. Un giorno mi ha sentita e mi ha detto: “Tu interpreterai le mie canzoni”, canzoni che lei aveva nel cassetto, non le ha voluto dare mai a nessuno. La ringrazierò sempre per tutto quello che ha fatto per me! Spk: Qual è la cosa più bella del tuo mestiere? Marysen: Trasmettere emozioni a chi mi ascolta. Quando faccio le serate, la gente viene da me e mi dice: “Mamma mia, mi hai fatto venire la pelle d’oca!” - oppure “E’ da tanto che non sentivo una voce così”. E questo me lo dicono sia i ragazzini che le persone più grandi. Queste sono delle emozioni indescrivibili! Spk: Chi ha curato le musiche e gli arrangiamenti? Marysen: Il grande Luigi Montagna, arrangiatore di Mia Martini e di Ornella Vanoni. Con lui c’è stata ottima sintonia; è stato bello lavorare con lui perché è davvero un grande professionista. Spk: Sappiamo che sei stata di recente al Palafiori di Sanremo

Spk: Quali sono i tuoi progetti futuri? Marysen: Prima dell’estate stiamo provando a realizzare un cd in cui ci saranno anche “Una stella” (un brano napoletano) e una cover della canzone “Vui durmite ancora”, che ho scoperto grazie ai miei amici Calandra&Calandra. Il cd sarà un tributo al vecchio Regno delle Due Sicilie. Spk: Cosa consigli ai giovani che ci stanno ascoltando ed hanno voglia di cantare? Marysen: Il consiglio che mi sento di dare è intanto di non avere fretta; non serve fare successo subito per essere poi dimenticati. Io ho imparato a cantare da piccola e poi ho studiato da autodidatta. Quindi, dico ai ragazzi: fate la giusta gavetta che bisogna fare. Spk: Fra una finale di Xfactor e il palco di Sanremo, cosa sceglieresti? Marysen: Io preferisco Sanremo, poiché l’atmosfera che c’è lì è una magia. Io mi son trovata lì per tre giorni e mi son chiesta se era un sogno quello che stavo vivendo o pura realtà.


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La Posta di

Anno VIII - Numero 2 Febbraio 2013 Edizioni: Effegi Pubblicità e Servizi. Direttore Responsabile: Enzo Di Pasquale. Redazione: Via Giordano, 99/Q 91011 ALCAMO (TP) Tel. 0924 25101 Fax 0924 508293 Collaboratori: Andrea Miciletto, Diego Motisi, Fabio Barbera, Irene Grimaudo, Marcello Grimaudo, Salvatore Maltese, Valentina Renda. Concessionario Pubblicità: Effegi Pubblicità e Servizi: Responsabili Commerciali: Franco Faraci, 339 3075938 Marcello Grimaudo, 339 3075939 Paola Messana, 333 7494531 Fotografia: Tommaso D’Angelo Grafica e impaginazione: PFC advert Per Informazioni e inserzioni pubblicitarie Tel. 0924 25101 - Fax 0924 508293 redazione@radioalcamocentrale.it La redazione di RAC Notizie e Affari declina ogni responsabilità sulla veridicità degli annunci pubblicati e sugli eventuali errori di stampa.

In pieno periodo elettorale l’Italia è in fibrillazione. “Una volta qui era tutta campagna elettorale”, cantava Caparezza e – approposito di voti – i creatori del Monopoli (il noto gioco dei capitalisti allo sbaraglio) propongono di cambiare le storiche pedine e per farlo chiede ai giocatori più affezionati di proporre e votarne delle nuove. L’idea è di sostituire i già conosciuti ditali, tuba e fiaschetta con delle nuove proposte da poter votare sul sito del gioco. Tra i “candidati” ci sono il robot, il gatto, la chitarra e l’anello. E voi che pedine proporreste? Dateci le vostre idee attraverso i soliti canali di corrispondenza: via posta in via Giordano 99/Q – Alcamo, via e-mail all’indirizzo redazione@radioalcamocentrale.it, per fax al numero 0924508293, tramite sms al numero 333-5721201, via facebook www.facebook.com/radioalcamocentrale, via telefono al numero 092425101. E per qualunque evenienza fiondatevi su www.radioalcamocentrale.it. RAC Notizie e Affari è anche on-line, ci ritroviamo sul portale “Quelli di RAC” all’indirizzo www.quellidirac.net. Abbonatevi per scaricare gratis e in anticipo il PDF della rivista.

Salve redazione di Radio Alcamo Centrale, ho visto che sulla rivista pubblicate le immagini più simpatiche dei nostri amici a quattro zampe. Invio pure le mie e vi presento Willy! dr.ssa Giuseppina Giglio, via e-mail

Davvero simpatico, sembra proprio un cartoon!! Fate come Giuseppina: continuate ad inviarci le foto dei vostri animali. La rubrica a loro dedicata tornerà prestissimo e intanto godetevi anche le immagini dei cani più grandi del mondo all’interno della rubrica “Mondi Cani”!


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Cose che scoprirai di volere! Una rubrica che saprà farvi viaggiare con l’immaginazione e la fantasia e vi procurerà quella sindrome da shopping che spinge a cercare e comprare oggetti strani, curiosi e a volte anche tremendamente inutili. Ecco le immagini di oggetti dal mondo che vi faranno dire: “sì, lo voglio”.

Toilette apple

Sofò

Capsule per fumatori Sedie ciappett Sacchetto stomaco

Rilassante camera con vista fondale marino Letto dinosauro

Libreria relax Albero libreria

Giardino orchestra


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Un Libro nello Zaino

di Fabio Barbera

Torna la rubrica dedicata al mondo dei libri. Leggere fa bene, stuzzica la fantasia e l’ingegno, ci aiuta a sapere e conoscere, acuisce l’ironia e la voglia di informarci. In questo numero vogliamo accompagnarvi a Londra, dentro una storia vera che sta accadendo ancora adesso. Inviateci i vostri libri nello zaino all’indirizzo e-mail redazione@radioalcamocentrale.it

La storia di due amici per la pelle: un gatto e un umano, bardi inseparabili!

La storia è tenera e commovente, ma anche assolutamente vera e attuale: chiunque, girovagando per le strade di Londra, li può incontrare. Un ragazzo suona la chitarra seduto per terra, strimpella qualche accordo, poi si aggiusta i capelli che gli sono scivolati davanti agli occhi, sorride e guarda le persone che gli passano davanti, indaffarate, nervose, prese nel vortice della quotidianità. Di botto quella gente però si ferma, irresistibilmente attratta dal piccolo compagno che sta appollaiato sulla spalla del ragazzo. Una coppia bizzarra, stranamente colorata e pacifica nel caos metropolitano. Siamo a Covent Garden e loro sono James Bowen e Bob, il gatto di strada, compagno inseparabile dell’umano al quale ha “salvato” la vita. Il gatto è un ginger tomcat dal pelo rosso e lo sguardo acuto; è divenuto in poco tempo un piccolo fenomeno a Londra, al punto da avere anche una sua carta per la metropolitana, che gli è stata consegnata dalla London Underground.

James, che ora ha 33 anni, divide la sua vita in due fasi: prima di Bob e dopo. Prima di incontrare il suo piccolo amico, aveva condotto un’esistenza dura che aveva lasciato profonde cicatrici dentro di lui: dopo il divorzio dei genitori, viene costretto a trasferirsi in Australia con la madre e il patrigno, un uomo che detesta. Nel 1997, dopo un’adolescenza di bullismo scolastico, torna a Londra e cerca aiuto dalla sorella ma neanche da lei trova un luogo da poter definire casa: inizia così un lungo periodo di spostamenti e traslochi, in una spirale discendente fino all’abuso di droghe e alcol. «Per un po’ è diventato tutto come avvolto in una nebbia – racconta - è stato un percorso molto, molto lungo. Ho passato molti anni negli ostelli e nei rifugi contro il freddo. Negli ostelli, tutti erano o drogati o alcolizzati, così sono caduto in una trappola fin troppo facile». Un volta toccato il fondo, James riesce faticosamente a risalire grazie all’aiuto di Belle, la sua compagna di allora (anche lei ex-eroinomane) e agli istituti di supporto e beneficenza. La sua vita non è ancora stabile e il suo corpo ancora lotta contro la dipendenza dalle droghe, ma, una notte, dopo essersi trasferito in un appartamento a Tottenham, appare un gatto alla sua porta, gravemente ferito a una gamba.

James capisce che deve aiutarlo immediatamente e senza perdere tempo lo accoglie in casa e lo cura. Da allora, Bob non lo ha più lasciato, seguendolo di sua iniziativa persino sull’autobus e sulla metropolitana. Così quella loro storia prende il via: inizia nel 2007 e diventa anche un libro intitolato A Street Cat Named Bob (Un gatto di strada di nome Bob), adesso distribuito anche in Italia. I due si presentano nel libro così: «Siamo due anime ferite che cercano qualcuno di cui fidarsi… e noi ci fidiamo l’uno dell’altro. Io ho ancora difficoltà a fidarmi delle persone. Ma una cosa di Bob è che lui non mi mente mai. Anche quando non ha fame, lui non finge di averne, come fanno la maggior parte dei gatti, solo per essere ingordi». James non è religioso, ma crede nel karma: «Penso che devo aver fatto qualcosa di buono perché lui si sia fatto avanti», afferma. Il libro, A Street Cat Named Bob, è stato scritto da James in collaborazione con lo scrittore Garry Jenkins in un caffè di Islington: ha ottenuto il contratto editoriale grazie all’agente letteraria, Mary Pachnos, che era solita passare davanti a lui ogni giorno e si incuriosì al punto di chiedergli la storia della sua vita. «E’ una storia dannatamente buona, non è vero?» le disse James, «Ed è la verità, ogni parola. E’ una vita abbastanza interessante quella che abbiamo fatto io e Bob». Se il librò venderà, la prima cosa che vorrebbe fare è comprare l’assicurazione per Bob, che non può permettersi al momento, ma di cui necessita assolutamente perché lui stesso non osa pensare cosa potrebbe accadere se il gatto avesse bisogno di cure mediche costose. «Lui è quello per cui mi sveglio ogni giorno adesso. Sarà orribile quando mi lascerà, perché so che i gatti non vivono a lungo quanto gli esseri umani… Ma sicuramente lui mi ha dato la giusta direzione per vivere la mia vita».


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Radio e Ambiente:

M’illumino di Meno 2013

La nona edizione della Giornata del Risparmio Energetico

per allenarsi ad un consumo… illuminato!

Dal nostro inviato al CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche, Fabio Barbera

Caterpillar AM e Caterpillar PM, le due trasmissioni eco-geniali di Radio 2 (in onda alle 6.00 e alle 18.00) anche quest’anno ci hanno accompagnato verso la giornata mondiale del risparmio energetico consumata il 15 febbraio scorso in occasione dell’anniversario dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto. Hanno giocato con le parole e la musica ma poi hanno fatto sul serio con M’illumino di Meno: si tratta della celebre campagna radiofonica sul risparmio energetico giunta alla nona edizione e lanciata dalle due versioni di Caterpillar (AM www.caterpillaram.rai.it e PM www.caterpillar.rai.it) su Radio2. L’idea simbolica ma densa di significato anche quest’anno è stata quella di riuscire a spegnere tutt’Italia nell’anniversario dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto per far vedere che un consumo più contenuto e attento può aiutare a migliorare la nostra condizione, facendo del bene all’ambiente e al portafoglio. Quest’anno il tutto è coinciso anche con un’altra campagna: quella elettorale. “Tra l’altro una delle campagne elettorali più combattute degli ultimi decenni”, si legge nel comunicato dell’iniziativa.

“Per questa felice concomitanza, M’illumino di meno e tutti i suoi sostenitori scendono in campo per un nuovo miracolo italiano: la lotta contro lo spreco e la stesura di un’agenda che tenga nel giusto conto le tematiche ambientali e le loro ricadute anticrisi”. Una parodia in pieno stile, con slogan, comizi elettorali, manifesti, schede elettorali e kit per il candidato, perché l’attivista “illuminista” dia il suo contributo alla politica del Paese. Agli ascoltatori è stato richiesto anche (all’interno del CNR di Roma, che tra l’altro festeggia proprio quest’anno il suo novantesimo compleanno tra innovazione e ricerca) di coniare uno slogan capace di condensare l’ormai celebre decalogo del risparmio energetico, come “Yes we spegn”, “Il contatore è mio e me lo gestisco io”, “Rottama lo spreco” o “Liberté, égalité, risparmieté”. Le due trasmissioni di Radio2 hanno così dato voce, dalla mattina alla sera, alla creatività diffusa e rinnovabile della comunità festosa di M’illumino di meno per promuovere buone pratiche di razionalizzazione dei consumi energetici e riduzione degli sprechi, produzione di energia pulita, mobilità sostenibile (bici, car sharing, mezzi pubblici, andare a piedi), riduzione dei rifiuti (raccolta differenziata, riciclo e riuso, attenzione allo spreco di cibo) e molto altro.

L’indignato speciale

Di Fabio Barbera

Fatti di cronaca, retroscena interessanti, a volte inquietanti, a volte paradossali ma sempre curiosi dalla nostra fervida attualità. Quella stessa realtà che a volte è in grado di superare qualsiasi immaginazione. Vogliamo raccontarvela attraverso l’ennesima edizione della rubrica “L’indignato Speciale”, che in questo numero si occupa della virtualizzazione della moneta e degli eccessivi costi di commissione applicati dalle compagnie aeree sui biglietti on-line. Mandateci le vostre segnalazioni per l’Indignato Speciale all’e-mail redazione@radioalcamocentrale.it

Nel mirino dell’ Antitrust le commissioni per i biglietti on-line Ryanair. Per il Codacons sono un inutile ricarico! L’ipotesi di avviarci verso una lenta ma decisiva virtualizzazione della moneta è sempre più plausibile, ma per farlo occorrerebbe innanzitutto cominciare a togliere tutti i ricarichi da rapina che applicano le banche e le poste. L’associazione di consumatori Codacons, attraverso la pagina del suo presidente su facebook (https://www.facebook.com/pages/ Carlo-Rienzi/317510928339238), fa sapere però che alcuni passi avanti si stanno facendo in merito alle enormi commissioni aggiunte ad esempio da alcune compagnie aeree sui biglietti on-line. Nel mirino dell’Antitrust ci sono i vueling Ryanair, sui quali proprio il Codacons chiede da tempo di eliminare qualsiasi commissione a carico degli utenti nelle operazioni di acquisto online dei biglietti aerei con carta di credito. Così la notizia della decisione dell’Antitrust di aprire un procedimento di inottemperanza nei confronti di Vueling e Ryanair per scarsa trasparenza nella vendita dei biglietti online risulta già un primo traguardo.

“I costi delle commissioni per gli acquisti effettuati con carte di credito sono elevatissimi, e vengono tenuti nascosti da alcune compagnie aeree fino all’ultimo, cosicché i consumatori, al momento di confermare la prenotazione, si ritrovano dei balzelli aggiuntivi che fanno lievitare non poco il prezzo dei biglietti - spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - Mediamente tali commissioni ammontano a 5/6 euro a passeggero, ma possono arrivare a costare anche 8 euro a biglietto. Considerando le tariffe praticate dalle compagnie low cost, in alcuni casi le commissioni per acquisti con carte di credito arrivano a superare il costo totale del biglietto comprensivo di tasse”. “Si tratta di un balzello inutile e dannoso per i consumatori - prosegue Rienzi - che non a caso non viene sempre indicato in modo corretto e trasparente. Un sovraprezzo oltretutto sproporzionato se si considera che i costi reali di tale servizio sono irrisori”.


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Viva la Satira

di Fabio Barbera

La satira ci salverà: su RAC Notizie e Affari la pungente matita di Michele De Pirro

Parlare di satira con chi la realizza è qualcosa che fa bene, quindi continuiamo a raccontarvi l’ambiente satirico attraverso Michele De Pirro, uno dei più caustici vignettisti italiani che in coppia con Luca Bertolotti (entrambi nella foto) ha attraversato e raccontato tre repubbliche su Cuore, Liberazione, Avvenimenti, Smemoranda, Repubblica.it, Il Fatto Quotidiano e molti altri. Attualmente pubblica su Linus, Pubblico e il Male e le inconfondibili vignette del duo Bertolotti e De Pirro accompagnano regolarmente gli articoli di Marco Travaglio, Peter Gomez e Pino Corrias sul blog Voglio scendere. Salve Michele, benvenuto nel tinello cartaceo di Radio Alcamo Centrale. Parliamo degli esordi: com’è nato il sodalizio con il suo collega di sempre e la volontà di raccontare la realtà attraverso battute caustiche e le vostre inconfondibili ed ironiche vignette? Durante gli anni dell’università, a Genova, abbiamo messo su una rivista (oggi si direbbe un magazine) che si chiamava “La Rosa Purpurea del Cairo”. Grandi sogni, grandi speranze. E ottimi collaboratori. Io scrivevo, Luca faceva le illustrazioni per il giornale... decidiamo di fare vignette insieme! Creiamo i nostri primi piccoli personaggi: una ragazzina e un ragazzino, Tania e Zen e cominciamo a spedirli in giro. Prima in un orribile supplemento satirico de “Il Lavoro” (adesso supplemento locale de La Repubblica) diretto dal fu Gualtiero Schiaffino e, subito dopo, a Cuore.

Avete cominciato così a pubblicare dentro lo storico settimanale di resistenza umana. Dalla satira su Cuore a quella moderna sui social network e sulle nuove riviste tra le quali spuntano anche il nuovo Male di Vauro, l’inarrestabile Linus e Smemoranda, com’è cambiato il modo di fare satira dagli anni ’80 ad oggi? E’ cambiato in termini di libertà percepita. Dentro la redazione di Cuore, davvero si respirava un clima di libertà assoluta. Libertà dalle regole del mercato, innanzitutto. Adesso, quando c’è qualcosa che può creare dei problemi legali, nessuno si prende più la responsabilità di dire “andiamo avanti”. Si passa la palla agli uffici legali che stoppano subito tutto! Cuore è stata una bella palestra di satira? Beh, c’era davvero un sacco di gente interessante che si incontrava lì, specie nel periodo bolognese. C’era una foresteria in cui chi passava di lì a trovare gli altri poteva fermarsi a dormire, quando non ci pagavano direttamente l’albergo. E sotto le arcate della redazione era facile incontrare Stefano Benni, Marco Travaglio, Vecchioni, Sofri, Vito, il patatone Patrizio Roversi o Daniele Luttazzi. E si potevano organizzare interminabili partite a basket pallina in redazione. Oppure, partecipare alla creazione della

mitica prima pagina (un’intera mezza giornata di brain storming a livelli altissimi) con la redazione composta da Michele Serra, Andrea Aloi, Piergiorgio Paterlini, Luca Bottura, Lia Celi, Alessandro Robecchi, Roberto Grassilli, Carlo Marulli e Sergio Banali. Più, chiunque passasse di là. Nel gruppo degli allora giovani di cui facevamo parte, poi, c’era una naturale complicità (anche anagrafica): con noi c’erano i due Marfagno, Michele Cavaliere, Ziche e Minoggio, Mauro Calandi, Beppe Mora. Davvero lì si sentivano le idee più strampalate e ogni tanto qualcuna veniva davvero alla luce... come le assurde brigate molli messe in piedi da Roberto Marcanti, futuro deus ex machina de Le Iene. Hai mai ricevuto pressioni o minacce di querela per le sue vignette? Semplicemente, ci hanno censurato un paio di vignette che andavano a colpire grandi gruppi bancari, che finanziavano il sito per cui, allora, collaboravamo. Con Pubblico, Luca Telese ci concede una libertà a 360° davvero rara ai giorni nostri. E di questo gli siamo profondamente riconoscenti. Lo chiedo spesso a chi lavora in un ambito così puro e particolare: esiste qualcosa su cui è difficile scherzare in Italia? Le merci. I brand. Le marche. Con loro le ritorsioni legali sono praticamente assicurate e quindi uno deve mettere in conto le conseguenze di quel che sta facendo. Bisogna mettere sempre tutto in una forma difendibile, al riparo dall’accusa di diffamazione o altro. Un tempo era difficile far satira sulla chiesa, ultimamente sembrano meno organizzati su questo fronte. Dalla matita alla penna il passo è breve: lei è anche un autore televisivo che ha all’attivo inconfondibili successi: ha scritto per trasmissioni come “Smetto quando voglio”, “Quelli che il calcio” e “Striscia la Notizia”, quest’ultima è giunta al venticinquesimo anno. Come sono quegli ambienti televisivi rispetto a quello della carta stampata? E’ più difficile far satira in tv rispetto al cartaceo? Sicuramente la tv ha il problema di raggiungere un gran numero di persone, e, per dirla in termini tecnici, di pubblici. Solo per fare un esempio, quando facevo Striscia, ogni sera avevamo una media di tredici milioni di persone che ci guardavano. E trovare qualcosa di satirico leggibile e comprensibile alla stessa maniera da una massa tale di persone è francamente operazione da titani. Per questo, la televisione ha bisogno di semplificare al massimo (fino a diventare quella cosa becera che quasi sempre è). Con le nostre vignette, invece, abbiamo dei pubblici più omogenei (e già selezionati) anche solo per il fatto che si trovano a scegliere il prodotto che comprano in edicola. Social media, social network, siti web… on line si sviluppa una vita parallela. Lei lo utilizza? Dove trovarla in rete? Sì, siamo su Facebook: (www.facebook.com/bertolottiedepirro). se vi piacciono le nostre vignette, concedeteci un clic sulla nostra pagina. Ci è d’aiuto. Prossimi appuntamenti e iniziative che la riguardano e che possono coinvolgere i nostri lettori? Contiamo di mettere su al più presto un nostro sito con piattaforma blog su cui raccogliere tutta la nostra produzione. Da un paio di settimane pubblichiamo anche sull’Huffington Post. Anche se la modalità di pubblicazione al momento è un po’ macchinosa e speriamo venga presto semplificata. Grazie e buona satira a voi! Un augurio a tutti i lettori della vostra rivista!



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Il Personaggio

Dal nostro inviato alla sede Feltrinelli di Roma, Fabio Barbera

Flavio Insinna tra radio e tv un partigiano dell’ironia. E presto anche un libro. Lui è un personaggio da teatro con una naturale, coinvolgente simpatia! Soprattutto un personaggio poliedrico, che abbiamo imparato a conoscere attraverso numerose fiction, poi tra i pacchi di Affari Tuoi su Rai1 e alla Corrida su Canale 5 dove ha raccolto l’eredità di Corrado. Adesso torna in Rai, anzi…su Radio 2 Rai con la trasmissione “Per favore parlate al conducente” scritto con Marco Presta (per intenderci, quello del Ruggito del Coniglio). Le grandi radio puntano così sempre di più su personaggi di successo già collaudati per lanciare la nuova stagione radiofonica. Dopo Enrico Montesano, Piero Chiambretti, Simone Cristicchi e due grandi assenti (Fiorello e Baldini) anche il famoso “intrattenitore di folle” decide di passare alla radio dove poter giocare e sperimentare.

barcheremo infatti su un metaforico pullman quanti da casa vorranno percorrere assieme a noi tramite mail, sms, chat un’avventura d’andata e ritorno verso un tema specifico. Per questo, una volta tanto, l’invito è di rivolgere la parola al conducente. Cioè a me..” .

L’idea è partita da un sogno: “Erano anni che sognavo di fare la radio” - afferma Insinna - “Finché assieme a Flavio Mucciante, direttore di Radio Due, è nata l’idea di questa trasmissione in bus”. L’idea è proprio quella del viaggio. “Con partenza da via Asiago – la sede Rai di Roma - im-

Intanto – aspettando di tornare in televisione - attraverso Tv Sorrisi e Canzoni scopriamo che in cantiere c’è anche un libro. Le hanno già chiesto di scrivere un altro libro? «Sì, la Mondadori mi ha proposto di scrivere un romanzo – afferma il conduttore - E la fregatura per loro è che io il romanzo ce l’ho. Una grande storia d’amore. Molto complicata, naturalmente, sennò non sarebbe scritta da me».


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Dal 8 Marzo ore 20 al 15 Marzo ore 20 FANARA Via Giuseppe Verdi

Dal 15 Marzo ore 20 al 22 Marzo ore 20 BOLOGNA Corso Giuseppe Garibaldi, 210

Dal 22 Marzo ore 20 al 29 Marzo ore 20 anania Corso Giuseppe Garibaldi, 118

Dal 29 Marzo ore 20 al 5 Aprile ore 20 Messana Viale Umberto I, 22

PARTINICO Dal 3 Marzo al 9 Marzo

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Cuochi in radio

In radio si fa di tutto: si gioca, si sperimenta, si scrive, si suona, si canta, si fanno pause caffè, si cercano notizie e si chiacchiera. E adesso si cucina anche! Così in questo numero vogliamo proporvi una tripletta gastronomica eccellente: una sfida in cucina tra alcuni dei più simpatici ascoltatori di Radio Alcamo Centrale e lettori di questa rivista: Francesca Abitabile, Barbara Riobo, Giorgio Gioia. Anche voi sperimentate ai fornelli? Allora fotografate le vostre specialità, scrivete il procedimento, mettete il vostro nome e cognome e mandateci il tutto via e-mail all’indirizzo redazione@radioalcamocentrale.it. Potrete partecipare alla prossima sfida sulla rivista di Radio Alcamo Centrale.

Pasta tricolore all’italiana di Francesca Abitabile

Ciao a tutti, sono Francesca Abitabile e vi propongo una pietanza bella da vedere e da gustare. Ricorda il nostro stivale e a distanza di pochi mesi dai festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia sicuramente al gusto si unisce la carica simbolica: ecco la pasta all’italiana dall’aspetto invitante, capace di evocare i colori della nostra bandiera. Come farla? Presto detto: Cuocete le pennette e preparate i tre sughi. 1.

Verde: Un pesto alla genovese con aglio, olio, basilico e un po’ di grana.

2.

Rosso: Un pesto alla trapanese con aglio, olio e polpa di pomodoro.

3.

Bianco: Una salsa a base di gorgonzola e parmigiano frullati assieme.

Condite le tre portate e servite in un vassoio unico per dare l’effetto del tricolore. Buon appetito!!! ..........................................................................................................................................................

Crepe arcobaleno di Giorgio Gioia

Salve, gente! Mi chiamo Giorgio Gioia e vi mostro una ricetta allegra e multicolore per le vostre merende. Sono delle crepe colorate davvero buone ma anche belle da vedere, io le ho fatte rosa e blu ma seguendo il procedimento riportato qui di seguito potete farne letteralmente di tutti i colori e proporre così a tavola un gustoso e divertente arcobaleno. Procuratevi 2 uova, 500 grammi farina 00, 1 cucchiaio di zucchero, l’aroma alla vaniglia, 1cucchiano di sale, 150 grammi di burro, 500 ml di latte, 1 boccetta di colorante per alimenti rosso, blu o dei colori che preferite. Il procedimento è presto detto: versate la farina in una ciotola bella grande, formate un vulcano e rompeteci dentro le uova. Iniziate a mescolare aggiungendo a poco a poco il latte fino ad avere un composto omogeneo e cremoso. Aggiungete il burro sciolto e mescolate bene per 5 minuti con l’aroma alla vaniglia. Al termine versate il colorante (non tutto) nell’impasto e mescolate fino a colore ottenuto. Fate riposare per una mezzoretta. Intingete d’olio la padella con un tovagliolo e versate un quantitativo di impasto al centro della padella, muovendola per fargli prendere la forma della padella. E la vostra merenda è pronta! ..........................................................................................................................................................

Gnocchi verdi di Barbara Riobo

Ciao lettori! Il mio nome è Barbara, vengo dal Cile e vi seguo sempre. Vi propongo un mio esperimento: Gli gnocchi verdi in un letto di spaghetti al pomodoro, a tavola portano curiosità, buon profumo e gusto. Ecco gli ingredienti per 4 persone : 500 grammi di spinaci surgelati, 300 grammi di ricotta, 150 grammi di farina, Sale, 1 Cipolla, Basilico, 1 uovo, 3 Pomodori grandi, Olio di oliva, 300 grammi spaghetti, Formaggio grattugiato pecorino.

Scongelate gli spinaci, togliendo l’eccesso d’acqua e poi tritate il tutto. Mettete in padella senza olio a fuoco basso con un pò di cipolla e un pizzico di sale, coprite con il coperchio e lasciate cuocere per 10 minuti. In un’altra padella rosolate i pomodori e la cipolla tritata con 2 cucchiai di olio, aggiungete sale, un pizzico di zucchero e basilico. Fate cuocere per una decina di minuti fino alla riduzione quasi totale del sugo che viene a crearsi. Prendete gli spinaci dalla prima padella e mescolateli in un contenitore con la ricotta, 100 grammi di farina, l’uovo e un po’ di sale In un piatto spolverate la farina restante e passateci dentro il composto modellandolo a forma di palline, anzi… di gnocchi. Mettete dell’acqua sul fuoco e appena bolle buttate dentro gli gnocchi che dovrebbero essere pronti in 3 minuti. Mescolate la pasta con il sugo di pomodoro e versate in un piatto, insieme agli gnocchi; infine condite con del formaggio e buon appetito!!


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Striscia la Risata - La prof: “Mariolino finisci questi verbi: io compro, tu compri,egli compra, noi compriamo, voi comprate.... ed essi?”. - Lo studente: “Beh, prof, essi si attaccano...abbiamo già comprato tutto noi!”.


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Con ‘Castello Libero’ i ragazzi siciliani

combattono la mafia con l’informazione

Di Fabio Barbera

In un comune turbolento come Castellammare del Golfo i ragazzi di Libera animano un blog intitolato Castello Libero con cui riescono ad animare la politica locale, fare informazione, lanciare progetti fortemente simbolici (come richiedere di intitolare una via a Peppino Impastato) e gestire persino un bene sequestrato alla mafia. Ne parliamo con uno dei responsabili del blog e referente del presidio “P. Mattarella” di Libera, su RAC Notizie e Affari, il giovane avvocato Domenico Grassa. Sull’espresso si legge che Totò Riina riceve in carcere lettere di sostegno e su facebook qualcuno ha attivato ben 12 profili Salve Domenico, parliamo di Castello Libero (il blog raggiun- a lui dedicati, più una pagina pubblica che supera i 10.000 gibile all’indirizzo www.castellolibero.com). Come e quando è fan. Lo scrittore Bufalino scriveva “ci vorrebbe un esercito di nata l’idea di un progetto come questo che poi ha dato il via maestri elementari: loro sì, potrebbero sconfiggere l’ignoranza anche alla nascita di Libera a Castellammare del Golfo? che fa di Totò Riina un modello”. Ma è davvero così difficile Salve a voi, l’idea di aprire un blog è nata nel periodo in cui sconfiggere la cultura mafiosa? il Comune di Castellammare del Golfo è stato commissariato La mafia, prima di essere una organizzazione criminale, è un per infiltrazioni mafiose. Il blog è nato per cercare di creare un fenomeno culturale che sarà difficile estirpare dalla società luogo di incontro dove discutere di politica, di mafia, di cul- italiana. Lo scrittore Bufalino aveva ragione, e proprio in quetura, insomma per cercare di stimolare la società castellamma- sta direzione vanno le maggiori iniziative di Libera. Ed infatti rese a parlare di argomenti, anche in maniera anonima, di cui il primo nostro interlocutore è la scuola, poi vengono gli altri gli stessi concittadini non hanno mai voluto parlare, vuoi per senza escluderne l’importanza. Non saremo noi a sconfiggere paura o spesso per indifferenza. L’iniziativa ha avuto un buon la mafia, ma sono fiducioso che la prossima generazione sarà successo, tanto che è stato in grado di accentrare un nutrito molto più determinata. I fan di Totò Riina su facebook sono il gruppo di cittadini che un giorno ha deciso, a mio ricordo per frutto del modello di società che purtroppo ci offre la televila prima volta nella storia della mia città, di scendere in piazza sione italiana, ove emerge un modello di persona basato sull’iper protestare contro cosa nostra che aveva raso al suolo un dea che il migliore è colui che la fa franca, il furbo, e non chi azienda operante nel mercato dell’edilizia. Successivamente rispetta il prossimo e si impegna a vivere da persona onesta. vi è stato l’incontro con l’associazione di Don Luigi Ciotti e con La soluzione migliore sarebbe di evitare di guardare certe ficMargherita Asta, persona meravigliosa che ha saputo trasfor- tion che hanno carattere più celebrativo che altro; in sostanza, mare il dolore per la perdita della famiglia in impegno. E così, se spegnessimo ogni tanto la tv e uscissimo per una passeggrazie al suo input, è nato il Presidio di Libera che recente- giata, per andare a teatro o assistere ad un concerto faremmo mente è stato intitolato al nostro concittadino P. Mattarella. un favore alla nostra salute mentale. Quante persone lavorano dentro il sito? Affrontare quotidianamente con un blog e un’associazione Al blog lavorano volontari dell’associazione Castello Libero e un tema così delicato e importante come l’antimafia vi ha mai non esiste un numero ben definito, il suo accesso è libero e procurato dei fastidi? Tentativi di censura, ritorsioni, minacce, aperto a chiunque abbia voglia di manifestare il proprio pen- insulti? siero sia su argomenti avente carattere locale che nazionale. Se ne sentono tante, le nostre costituzioni nei processi credo Avete presentato anche delle proposte interessanti, come inti- che non facciano molto piacere ai mafiosi e ai politici che li fatolare una via a Peppino Impastato… voriscono. Poi vi sono i matti che ci denunciano per il modo in Intitolare il presidio a P. Mattarella, illustre esponente della DC cui gestiamo il blog, denunce che naturalmente non seguono siciliana, e proporre l’intitolazione di una via a Peppino Impa- il loro corso per insussistenza dei fatti. Tutto ciò non ci intimidistato non fa altro che dimostrare la nostra trasversalità negli sce, anzi ci sprona nel continuare nel nostro lavoro con magargomenti che trattiamo. La mafia è trasversale, sta a destra gior determinazione. quanto a sinistra, ma anche l’antimafia non guarda i colori Intanto nel comune siciliano dove opera Castello Libero ci si della politica, o per lo meno dovrebbe essere sempre così. La appresta ad affrontare le elezioni. Che panorama politico offre nostra iniziativa era stata accolta con esito positivo da parte il golfo? dell’amministrazione comunale, tanto che era stata individuata Le future elezioni amministrative ci destano molte preoccupagià la via da intitolare a Peppino. Tuttavia, la delibera e il proce- zioni. La paura è quella che la mafia si riorganizzi per partecidimento amministrativo riguardante la suddetta istanza preve- pare con ancor più influenza in questa tornata elettorale, visto deva l’intitolazione di altre vie e, poiché esso era deficitario di e considerato che pioveranno milioni di euro di finanziamenti alcuna documentazione attinente le altre richieste (ma non la per la ripresa dei lavori del porto, il depuratore etc.... Questa nostra), non ha ottenuto il nulla osta da parte del competente volta chiediamo ai cittadini di votare con coscienza e speriamo ufficio della prefettura. Alcuni giorni fa abbiamo reiterato la no- che i giovani si rendano parte attiva nel processo democratico stra istanza in quanto l’unica in possesso dei requisiti di legge del paese, e ciò al fine di evitare di trovarci di nuovo nella situaper il buon esito del procedimento di intitolazione. Aspettiamo zione in cui ci siamo trovati alcuni anni fa. fiduciosi. Adesso con Libera vi apprestate a gestire un bene confiscato alla mafia, cosa ne farete? (nella foto: Domenico La gestione del bene è affidata all’Associazione Castello LiGrassa dal presidio bero in partnership con Libera, l’Agesci “Gruppo CastellamLibera di C/Mare del mare 1” e “Antiracket e antiusura” di Castellammare del Golfo. Golfo e tra gli autori Sarà un bell’impegno, cercheremo di farlo diventare un cendel sito di Castello tro di aggregazione giovanile, uno sportello antiracket gestito Libero) dalla locale associazione e un centro educativo del gruppo scout degli Agesci. Abbiamo voluto partecipare in partneship proprio per dare il messaggio che questa sarà la casa di tutte le associazioni e di tutti i cittadini che vorranno usufruire dei servizi che offriremo. Prossimi appuntamenti che vi riguardano? Il nostro prossimo obiettivo sarà quello di promuovere la costituzione di una cooperativa che andrà a gestire alcuni beni (terreni e fabbricati) confiscati al boss Matteo Messina Denaro. In questo senso l’impegno di Libera è presente da anni, e speriamo che quei beni tolti a cosa nostra tornino nelle mani dei giovani siciliani, per un corretto riutilizzo sociale.


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Mondo Cane

I cani che non sanno di essere giganti

Il sito di informazione Giornalettismo (www.giornalettismo.com) ci offre una gustosa ed esilarante galleria di immagini provenienti dai nostri amici a quattro zampe‌in versione XL!! Si sentono sempre cuccioli ma sono giganteschi, vedere per credere!

Mandateci le immagini dei vostri simpatici dog per la rubrica Mondo Cane all’indirizzo e-mail redazione@radioalcamocentrale.it


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CARTELLLI

Aspettando la primavera (e i pollini, gli starnuti, l’allergia) vogliamo proporvi un’altra carrellata di cartelli raccolti qua e là tra il web e le vostre segnalazioni. E’ una forma simbolica di resistenza ironica. Sì perché ovunque c’è qualche cartello strano, curioso, divertente, assurdo o simpatico e dove c’è un cartello c’è anche un italiano pronto a fotografarlo e raccontarlo! Quindi se anche voi avete delle immagini come queste, scattate in giro con il cellulare o con la macchina fotografica, mandatecele via e-mail a redazione@radioalcamocentrale.it, potrebbero venir pubblicate sul nuovo numero di RAC Notizie e Affari.

Tutte le foto pubblicate in questa rubrica sono assolutamente vere.


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Striscia la Risata Due amici al bar -“sai, mia moglie ha comprato un autista”. -“e allora?”. -“é matta, non abbiamo l’ auto!”. *

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Ci sono due pecore che si fissano per degli istanti interminabili. Alla fine una fa all’altra con aria di sfida: - Beh? *

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Una Rosa entra in un bar e dice: “Un caffè a me e una birra alla spina”

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La macchina: quanto può costare? Che possedere un’auto è fonte di continue spese è cosa risaputa, soprattutto alla luce di continui balzelli e rincari creati per mettere i “bastoni” fra le ruote degli automobilisti italiani che vantano il primato di essere tra i più tartassati d’Europa. Da gennaio 2013, tanto per citare un esempio, è previsto un rincaro per le multe stradali di quasi il 6%. C’è di che scoraggiarsi, anche alla luce di quegli ulteriori aggravi che alla spesa possono addossarsi se l’automobilista dovesse incappare in una delle seguenti 5 casistiche contemplate: 1. Finestrini dell’auto abbassati ==> Durante la sosta dell’auto, il conducente deve adottare tutte le opportune cautele per impedire l’uso del veicolo senza il proprio consenso, ragion per cui ove i finestrini vengano lasciati abbassati, si è passibili di multa. Sebbene in proposito le forze dell’ordine chiudono tendenzialmente un occhi, i vigili urbani di Montecatini hanno mostrato (almeno in un’occasione) di avere a cuore i dettami dell’ art. 158 del codice della strada, facendo pagare lo scotto ad un incauto (quanto sfortunato) automobilista. L’automobilista di Montecatini sarà di certo una mosca bianca, ma può capitare a chiunque, su tutto il territorio nazionale, anche semplicemente per il fatto di lasciare lo sportello aperto, il motore acceso o le chiavi attaccate al cruscotto. Tendenzialmente verrebbe da pensare che a Montecatini sia meglio andare con i mezzi pubblici!

2. Gatto nero che attraversa la carreggiata ==> Se l’attraversamento improvviso o inatteso di un gatto nero (o di un corteo funebre), dovesse portarvi a compiere l’irresistibile gesto scaramantico di “Toccare” i genitali, occorre tener presente che ciò costituisce atto contrario alla pubblica decenza ed è punito ai sensi del codice penale. Il gesto per i giudici, integra un atto contrario alla pubblica decenza e, in quanto tale, punibile con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda da 10 a 206 euro, ed è tanto più grave se eseguito in luogo pubblico (ove manifesta la mancanza di “costumatezza ed educazione” ed è contrario alle regole e al sentimento di compostezza verso i consociati) . 3. Parcheggiare davanti al passo carrabile di cui si paga licenza ==> Pagate un passo carrabile e ritenete a ragione di ciò di aver acquisito il diritto di parcheggio in deroga a quanto è vietato agli altri automobilisti? Correte a spostare l’auto! L’uso del suolo stradale pubblico, per la sosta, non può essere riservato solo a determinati veicoli e non ad altri. Lo ha sentenziato recentemente il Tribunale di Genova, a proposito del lasciare l’automobile in sosta davanti a un passo carrabile: non lo può fare nemmeno il titolare stesso. I cosiddetti passi carrabili consentono solo al il titolare della licenza il transito col veicolo; ma non gli consentono anche la facoltà di sosta nell’area corrispondente al relativo “sbocco”. 4. Mancato soccorso agli animali feriti per strada ==> Viola un obbligo espressamente sancito a norma di legge chi omette il soccorso agli animali feriti per strada. Sarà addirittura possibile attraversare un incrocio con il rosso con la propria auto in caso si stia portando d’urgenza un animale ferito dal veterinario e le autoambulanze veterinarie potranno far uso di sirena e lampeggiante: lo stato di necessità per prestare soccorso ad un animale è stato infatti equiparato a quello per soccorrere una persona.

5. Insulto del “settentrionale” ==> Chiamare qualcuno “terrone”, anche se non ha origini meridionali, è reato di ingiuria [ Art. 594 cod. pen.]. Così si è pronunciata la Corte di Cassazione [C. Cass. sent. n. 42933/2011], condannando un soggetto che aveva apostrofato il vicino di casa “terrone”. L’imputato si era difeso affermando che si tratterebbe di un’espressione che, sebbene poco corretta, è ormai entrata nell’uso comune (come l’abitudine di parlare senza verificare che il cervello sia connesso!). Inoltre il vicino non avrebbe avuto motivo di offendersi, non essendo in realtà meridionale. Eppure i giudici hanno ritenuto che, nonostante oggi la giurisprudenza mostri alcune aperture verso un linguaggio più disinvolto, “alcune espressioni hanno carattere obiettivamente insultante”. Secondo la Corte “sono obiettivamente ingiuriose, tutte quelle espressioni con le quali si disumanizza la vittima, assimilandola a cose, animali o concetti comunemente ripugnanti, osceni, disgustosi”. “Terrone di m.” è quindi, a tutti gli effetti, un’offesa denigratoria perché è un’accusa di inferiorità, quasi un’espressione razziale. Come tale, essa integra gli estremi dell’ingiuria: offesa all’onore e al decoro della persona. Ma vogliamo metterci anche, a rigor di logica, l’offesa all’intelligenza? C’è poco da fare, occorre prudenza anche nei comportamenti che, con naturalezza consuetudinaria e leggerezza si assumono nella cruda quotidianità. Si rischiano “mazzate” a norma di legge e spesso anche aggressioni materiali “a regola d’arte” (dipende da ciò che la stupidità suscita). Per essere scevri da ogni rischio, pur mantenendo un comportamento colpevole, bisognerebbe poter “vincere facile”, come nello spot del gratta e vinci. Aiuterebbe poter giocare contestualmente nel ruolo di attore e di arbitro. C’è un tale ad esempio (R.D.), che ha suscitato l’interesse della narrazione giornalistica per aver presentato ricorso alla Prefettura contro una contravvenzione elevatagli dalla polizia stradale perché privo del contrassegno assicurativo. R.D. (ricorrente) era egli stesso il viceprefetto e quindi delegato a decidere sul proprio ricorso. Bom xibom xibom bombom (cantavano gli As Meninas nello spot anzidetto)… il ricorso, manco a dirlo, è stato accolto!!! Detto ciò, è pur vero che anche un prefetto, egli stesso cittadino, è titolare del diritto a presentare ricorso in via amministrativa contro sanzioni eventualmente illegittime. L’evidente conflitto di interessi ha poi portato la Procura della Repubblica ad inquisire la carica pubblica per abuso in atti d’ufficio. MORALE: ….- tornando d’amblè al punto 2 - ….ad avere jella… la macchina può costare talmente cara al punto da essere inesorabilmente MICIDIALE!!

Lente d’Ingrandime

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Si candida l’uomo più tatuato Il signore che vedete nella foto si chiama Vladimir Franz, è nato a Praga, è laureato in Giurisprudenza, fa il musicista, ha il 90% del corpo coperto da tatuaggi e si è candidato alle elezioni presidenziali della Repubblica Ceca. I sondaggi lo danno al terzo posto.

Diego Motisi


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Striscia la Risata Un millepiedi ad un altro: - Come va tuo figlio a scuola? - Mah... mi sembra che la pigli un po’ sottogamba, sottogamba, sottogamba, sottogamba...


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Cca nessuno è feissbook:

DeMotivational!

Nel mondo ci sono più di 955 milioni di iscritti a Facebook e mentre la crescita è destinata a raggiungere il miliardo vi proponiamo un’altra raffica di DeMotivational rastrellati proprio tra gli interstizi del noto social network: uno scatto cinico che racconta la nostra fervida realtà! I DeMotivational si trovano sul sito http://www.demotivational-italiano.it ma ne esistono di tantissime versioni e tipi. Mandateci le vostre all’e-mail redazione@radioalcamocentrale.it.


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Rubrica. Media e professioni: l’intervistatore statistico! Per anni ha condotto ricerche per conto di agenzie statistiche tra le quali Rai, Demoskopea, Abacus… somministrando questionari e domande alla gente comune. Lui è Pietro Arena di Alcamo che ci propone altri aneddoti legati alla sua attività di intervistatore!

Quanti aneddoti posso raccontarvi, se avete la bontà di leggerli! Posso zappare col piccone e tirarli fuori con la pala!

L’ABBAGLIO DEL DOTTORE

Stavo conducendo una ricerca sul monitoraggio di pazienti trattati con un certo farmaco. Si dovevano rilevare l’efficacia e le eventuali manifestazioni collaterali. Mi erano stati forniti i nominativi dei medici che avevano dato la loro disponibilità all’indagine; il primo obiettivo era quello di prendere contatto col medico per fissare un appuntamento nell’ora più comoda per lui. Trovai l’ambulatorio super pieno. Quando uscì la prima paziente, chiesi permesso e mi presentai. Trovai la persona disponibile al dialogo e fissammo l’appuntamento per le ore 14.30. Quando ritornai nell’ora stabilita, l’ambulatorio era deserto; bussai alla porta dello studio e venne ad aprire il medico. Appena entrato, notai una signora a petto e pancia scoperti che, evidentemente, era sotto visita assistita dal marito. Mi ritrassi indietro per usare un certo rispetto ai presenti ma il medico, presomi per un braccio, mi fece entrare dicendomi: “Si accomodi pure tanto Lei è un collega e può assistere alla visita”. Mi sentivo imbarazzato e cercavo di fare il distratto guardando i quadri alle pareti. Bene o male la visita finì! I due coniugi pagarono la parcella, salutarono e uscirono. Passai, quindi, a fare il mio lavoro. Al termine, come per concludere l’incontro, il dottore mi chiese se potevo suggerirgli il nome di qualche nuovo prodotto per le epatopatie! A quel punto tolsi la maschera e mi ripresentai per quello che ero: un intervistatore statistico e non medico! Deluso il medico e sinceramente non contento io per l’equivoco che si era creato! Pietro Arena

Lente d’Ingrandime

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Sculture di uova Avete mai visto una città costruita…con le uova? Un artista curioso e originale si diverte a realizzare queste particolari sculture semplicemente poggiando le uova una sull’altra. Un hobby che richiede tantissima pazienza e abilità e che regala delle immagini di particolare effetto. Provateci: se anche voi lettori siete degli aspiranti artisti dell’assurdo e volete cimentarvi nella realizzazione di opere come queste fotografate i vostri tentativi e inviateceli al solito indirizzo e-mail redazione@radioalcamocentrale.it



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