Insegnare.Lim - Arte-Musica 1

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Arte-Musica

nella Scuola Primaria

Guida didattica mista
Elisa

INTRODUZIONE

Questa guida, indirizzata agli insegnanti degli alunni della classe prima della Scuola Primaria, contiene canzoni, filastrocche, racconti originali e proposte per attività artistico-espressive e laboratoriali, scritte appositamente per le varie ricorrenze.

L’ultima parte della Guida contiene un percorso di Educazione Musicale e di Educazione all’Immagine, studiato appositamente per gli alunni della Classe Prima, integrato con diverse schede e approfondimenti per la LIM.

I giochi e le attività, sono stati realizzati e raccolti nel corso di più di quindici anni di incontri e percorsi con i bambini e ragazzi sia in ambito scolastico che parascolastico. Il progetto nasce infatti dall’incontro delle nostre esperienze professionali complementari, simili nell’approccio ma diverse nella specializzazione che ci hanno consentito di affrontare le materie in modo sufficientemente vario e completo.

Chi ha scritto questo libro infatti opera da tempo nel settore del teatro ragazzi e nell’animazione anche in situazioni di piazza, con grandi numeri di persone. La scelta di utilizzare giochi di animazione teatrale e laboratori manuali, nasce dalla convinzione che queste due forme espressive possano aiutare oltre che a divertirsi, anche a conoscere meglio se stessi, ponendosi quindi come attività fortemente socializzanti, che aiutano a rendersi conto che la realtà si può trasformare sviluppando la creatività, il senso critico, l’espressività.

IMPARARE FACENDO

Chiunque è in grado di realizzare le esperienze presenti in questo libro che sebbene all’apparenza possano sembrare banali, si prefiggono uno scopo molto serio: aiutano gli allievi a conoscersi e sviluppare le proprie abilità in modo da permettere loro di comprendere cosa significhi essere un artista. I linguaggi non verbali, se opportunamente articolati su una puntuale progettazione didattica che preveda momenti di produzione e momenti di fruizione, procedure di codificazione e decodificazione, in un processo di continua integrazione, contribuiscono in modo rilevante a sviluppare il potenziale creativo insito in ogni persona. Con questo non intendiamo fare di ciascun alunno un artista assoluto, ma intendiamo offrire una serie di spunti per aiutare gli studenti a diventare reattivi e più consapevoli di se stessi e delle proprie opportunità e capacità. Venendo in contatto con le proprie possibilità artistiche e creative, essi dovranno necessariamente imparare a concentrare le energie e condividere le conoscenze per meglio convogliarle. Attraverso l’azione diretta e l’esperienza concreta, i bambini hanno modo di integrare la teoria con la pratica, il sapere con il “saper fare”, di svolgere un ruolo attivo nella costruzione delle proprie competenze, sviluppando così l’autonomia e l’autostima personali.

I laboratori artistici e musicali in classe, mediante le varie attività, diventano per allievi e insegnanti un’occasione per incontrarsi come

compagni di laboratorio, coinvolgendosi reciprocamente, a comunicare, a fare esperienza, a reagire, e a sperimentare e scoprire.

Infatti le attività di laboratorio riconoscono la centralità della persona, alunno, insegnante o educatore, considerata come un’individualità complessa nella quale si integrano le diverse componenti cognitive, affettive, emotive e sociali.

Il “fare” educa alla creatività e al pensiero divergente poiché permette di esplorare e valorizzare le potenzialità e le competenze di ogni bambino, nell’ottica dell’operatività, della progettazione e della libera iniziativa. La sperimentazione di linguaggi diversificati e la mobilitazione di abilità differenti offrono ai bambini l’opportunità di accostarsi al reale da diversi punti di vista, organizzando e integrando le conoscenze.

L’attività manuale arricchisce la vita di relazione, promuovendo un clima positivo di interazioni reciproche, favorendo scambi, confronti e capacità di rapportarsi con più persone al di là del gruppo classe, favorendo la cooperazione tra docenti in forme di organizzazione didattica flessibili e trasversali che superano la rigidità e la settorialità della logica disciplinare.

IMPOSTAZIONE LUDICO-DIDATTICA

Un gioco è un insieme di regole con cui il giocatore accetta di convivere. Le regole non rappresentano tanto una restrizione per il giocatore, bensì gli permettono di giocare. Il gioco è democratico, e tutti possono imparare attraverso il gioco. Il gioco stimola la vitalità, risveglia la curiosità, intelligenza e creatività. Nel gioco vengono sviluppate le abilità e le strategie necessarie per eseguire l’esercizio; l’inventiva e la creatività permettono di affrontare ogni tipo di difficoltà che la situazione possa presentare, poiché è sottinteso, tutti gli alunni sono in grado di raggiungere l’obiettivo in base alle loro capacità. Le proposte di questa Guida costituiscono uno spunto iniziale che ciascun insegnante potrà poi modificare/adattare/ personalizzare a seconda delle esigenze del proprio gruppo di alunni.

METODOLOGIE

Tutti i progetti proposti in questo volume si possono realizzare con gruppi di alunni della stessa classe o di classi diverse, anche individuati in base al livello di competenze in relazione a un determinato compito o progetto o alle esigenze individuali e collettive.

I laboratori non sono stati concepiti come diversivi rispetto al normale corso di studi, ma piuttosto come attività integrative; la guida infatti è strutturata seguendo il calendario delle ricorrenze scolastiche (vedi pagg. 6 e 7). Valorizzano l’utilizzo di diversi linguaggi, con particolare riferimento a quello musicale, espressivo e artistico.

Suggeriscono tante proposte legate alle aree linguistico-espressive o artistico-musicali.

Si sviluppano attraverso un legame trasversale con le altre discipline, soprattutto in sinergia con l’area linguistico-espressiva, matematica, antropologica, storica e digitale.

Inoltre la Guida tiene in considerazione il conseguimento delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo con Raccomandazione del 18 dicembre 2006 e le indicazioni nazionali per il curriculo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione del 30 maggio 2012 e in particolare si riferisce ai punti: 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare;

7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;

8) consapevolezza ed espressione culturale. Per i contenuti e le competenze dei percorsi guidati di Musica e di Educazione all’Immagine sono state inserite delle tabelle specifiche.

MEZZI E MATERIALI UTILIZZATI

Per contenere i costi e realizzare attività anche con oggetti di recupero e puntare sul riciclo e riutilizzo delle cose, i materiali usati sono di facile reperimento. Le varie schede proposte permettono di impiegare, in maniera diversa, musica, corpo, voce, pennarelli, carta da pacchi, cartone, cartoncini colorati, stoffa, fil di ferro, colori a tempera, pennelli, sacchetti di carta, carta crespa, forbici, pinze, nastro adesivo, colla, vernice spray, puntine, punti metallici, cucitrice, spago, bastoncini di bambù, bastoncini di plastica, palloncini… Per ciascuna attività è stato predisposto un elenco dettagliato del materiale da usare. Il quantitativo andrà tarato in base al numero di alunni da coinvolgere.

STRUTTURA DELLA GUIDA

Questa Guida è stata pensata in due parti ben distinte ma complementari.

La prima segue il calendario delle “ricorrenze” e manifestazioni legate al percorso scolastico degli alunni, mano a mano che queste si presentano; la seconda parte prevede due percorsi “indipendenti” di approfondimento, uno per l’Educazione Musicale e uno per l’Educazione all’Immagine. Ogni ricorrenza è un capitolo della Guida, nel quale è inserita l’origine della festività, una filastrocca o racconto o canzone, e più attività artistiche divise in addobbi per la classe, lavoretti e giochi. Esiste una correlazione tra le schede manuali e i racconti o le filastrocche, che però non è vincolante per chi intende realizzare i vari manufatti.

Per ciascun capitolo la parte di attività manuale è ordinata in modo crescente di difficoltà, ovvero le prime proposte sono quelle più semplici e di immediata realizzazione. Per ciascuna scheda è indicato se trattasi o meno di attività “sporchevole” che richiede tempi per la preparazione e il riordino dello spazio, nonché un abbigliamento adeguato.

ICONOGRAFIA

Per facilitare la consultazione della Guida sono state predisposte le seguenti icone che sintetizzano le caratteristiche delle attività laboratoriali:

Start: attività iniziali.

Attività sporchevoli: attività che richiede una preparazione dell’ambiente, un abbigliamento adeguato e del tempo per il riordino.

Attività brevi: attività che si concludono in un unico incontro o mattinata di lavoro.

Attività lunghe o strutturate: attività che necessitano di più incontri, anche in relazione ai tempi di lavorazione/asciugatura dei materiali utilizzati.

Rimandi alla LIM: per i pdf dei testi e delle schede di lavoro, sia standard che multimediali.

Rimandi al CD: per canzoni e basi musicali.

Immagini fotografiche delle principali opere d’arte e approfondimenti sugli argomenti proposti: da proiettare e ingrandire con la LIM, per analizzarle insieme al gruppo classe.

1-5 ACCOGLIENZA

Pianificare giochi; preparare il materiale per le attività pratiche.

TEMPI

Le diverse iniziative si svolgono nell’ambito della quota oraria annuale obbligatoria e, per facilitare l’organizzazione del laboratorio in classe, abbiamo predisposto il seguente calendario (è importante consultarlo in anticipo per potersi organizzare per il recupero del materiale, e la disponibilità degli spazi):

2 Festa dei nonni

4 Festa degli alberi

12 AUTUNNO

Preparazione degli addobbi e del compleanno per le attività dell’autunno.

15 HALLOWEEN

Iniziare a preparare gli addobbi.

20 NONNI

Decidere lavoretto e pianificare realizzazione.

23 Primo giorno d’autunno

25 FESTA

DEGLI ALBERI

Decidere quale attività pratica. Pianificare la realizzazione e iniziare a preparare la canzone.

31 Halloween

15 NATALE

Cominciare a preparare le canzoni, decidere il lavoretto e pianificare gli incontri.

4 SANTA LUCIA

Programmazione delle attività.

6 Epifania * Carnevale

10 INVERNO

Organizzare la giornata del 21 e delle attività.

13 Santa Lucia

15 EPIFANIA

Programmare le attività.

15 CARNEVALE

Preparare gli addobbi e pianificare le attività.

21 Primo giorno di inverno 25 Natale

30 INVERNO

Preparazione degli addobbi.

Calendario delle attività

* Le ricorrenze di Carnevale e Pasqua non sono state inserite in calendario perché ogni anno cadono in date diverse. Il consiglio è quello di pianificare le attività un mese prima.

FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO

1 RECITA

DI FINE ANNO

Pianificare la costruzione degli strumenti musicali.

20 FESTA DEL PAPÀ

Decidere lavoretto e pianificazione dell’attività.

25 PRIMAVERA / FESTA DEGLI ALBERI

Decidere quale attività pratica e pianificare realizzazione; iniziare a preparare la canzone e gli addobbi.

* Pasqua 1 RECITA DI FINE ANNO

Pianificare la preparazione dell’allestimento (scenografie, elementi scenici e costumi).

5 PRIMAVERA organizzare la giornata del 21 e delle attività.

1 RECITA DI FINE ANNO

Preparare le canzoni.

5 RECITA DI FINE ANNO

Inizio prove. 8/14 Festa della mamma

10 FESTA

DELLA MAMMA

Decidere il lavoretto e pianificare le attività.

19 Festa del papà

21 Primo giorno di primavera e festa degli alberi.

22-30 Recita di fine anno

1 ESTATE

Organizzare l’attività.

Festa della mamma

Festa del papà

Primavera e Festa degli alberi

Santa Lucia Inverno

Inizio scuola

Autunno Festa dei nonni Festa degli alberi

PERCORSO MUSICALE: QUADRO DEGLI OBIETTIVI E DELLE ATTIVITÀ PER LA CLASSE PRIMA

MACRO OBIETTIVI OBIETTIVI SPECIFICI ATTIVITÀ

• Imparare ad ascoltare.

• Riconoscere l’ambiente circostante come prima fonte sonora.

• Discriminare i suoni, i rumori e la loro origine (naturale o artificiale).

• Imparare a discriminare diversi segnali sonori.

• Imparare a riconoscere forme diverse di scritture sonore come le onomatopee e i fonosimboli.

• Utilizzare il mezzo musicale come forma espressiva individuale.

• Produrre messaggi sonori con l’uso di fonti, tecniche e materiali diversi.

• Riconoscere e dividere i suoni a seconda della loro origine.

• Apprendere le caratteristiche del paesaggio sonoro.

• Apprendere il significato di termini onomatopeici o dei fonosimboli e il loro uso.

• Riconoscere e interpretare correttamente alcuni semplici segnali sonori.

• Conoscere le caratteristiche basilari dei parametri del suono.

• Apprendere una scrittura dei suoni non convenzionale.

• Riconoscere il corpo come possibile fonte sonora.

• Giochi per allenarsi ad ascoltare.

• Schede didattiche di approfondimento.

• Cantare semplici canzoncine.

• Utilizzare il corpo per la produzione di suoni e sperimentare la varietà delle possibili azioni sonore.

• Costruire semplici strumenti ritmici con materiale di recupero.

• Utilizzare strumenti artigianali per suonare semplici tracce ritmiche.

• Sonorizzare fiabe e recita di fine anno.

Inoltre è stata studiata la possibilità di utilizzare in modo pratico gli strumenti costruiti realizzando dal vivo la colonna sonora dello spettacolo conclusivo di fine anno di pagina 167.

PERCORSO ARTISTICO: QUADRO DEGLI OBIETTIVI E DELLE ATTIVITÀ PER LA CLASSE PRIMA

MACRO OBIETTIVI OBIETTIVI SPECIFICI ATTIVITÀ

• Utilizzare il mezzo artistico come forma espressiva individuale.

• Produrre messaggi con l’uso di linguaggi, tecniche e materiali diversi.

• Leggere e comprendere immagini di diverso tipo.

• Leggere dipinti d’autore.

• Conoscere i colori primari.

• Conoscere i colori secondari.

• Conoscere i colori terziari.

• Conoscere e usare i colori chiari e i colori scuri.

• Riconoscere elementi e caratteristiche delle stagioni.

• Abbinare colore a emozione.

• Riconoscere forme simili.

• Osservare e trovare il particolare mancante.

• Comporre figure utilizzando forme conosciute.

• Riconoscere le relazioni spaziali (sopra-sotto; lontano-vicino fuori-dentro; destra-sinistra).

• Osservazione, comprensione e compilazione di schede didattiche.

• Utilizzo di forbici, colla e colori per incentivare il perfezionamento della motricità fine e della coordinazione oculo-manuale.

• Produzione di disegni in relazione agli argomenti affrontati in classe.

• Osservazione della realtà per acquisire nozioni specifiche.

• Esecuzione di piccoli collage.

• Giochi di relazione del singolo in relazione con il gruppo.

• Riconoscere nella realtà e nelle rappresentazioni le relazioni spaziali.

• Osservazione di dipinti per avvicinare il bambino alla pittura.

• Utilizzo dei dipinti per far comprendere al bambino nozioni discusse in classe.

Accoglienza

•  Una nuova squadra per una nuova avventura

•  Canzone:

- Siamo in prima

•  Giochi di accoglienza:

- Il cerchio dei nomi

- Un saluto speciale

- Tocco e riconosco

- Memory Viso-Nome

- Memory con le mollette

- Prima e dopo

•  Filastrocca:

- Una torta sopraffina

•  Canzone:

- Ogni gioco ha le sue regole

•  Attività pratiche:

- Il girotondo dei bambini

- Alt! Il semaforo delle regole

- Il milleappunti

- La valigia dei ricordi

- Autoritratto > foto di gruppo

traccia audio n. 1 partitura pag. 289

UNA NUOVA SQUADRA PER UNA NUOVA

AVVENTURA

Quando si entra a far parte di un nuovo gruppo, di una nuova squadra, di una nuova comunità, per poter interagire e sentirsi a proprio agio insieme agli altri, la prima cosa da fare è conoscere coloro coi quali divideremo tempo e spazi.

Quindi, una volta che avremo memorizzato tutti i nomi dei compagni, procederemo a esplorare lo spazio, per imparare come e dove muoverci, dove si trovano i servizi, dove si gioca, dove si mangia, dove si fanno le varie attività.

Siccome convivere insieme a volte può risultare difficile, affinché ci sia rispetto e armonia tra tutti, è importante anche osservare alcune norme di comportamento.

Ogni gioco ha le sue regole, per poter giocare bene insieme è importante conoscersi, conoscere le regole e soprattutto rispettarle tutti.

In un gruppo nel quale tutti si rispettano si convive meglio e non c’è posto per i furbetti.

SIAMO IN PRIMA

RIT.: SIAMO ALLA SCUOLA PRIMARIA; SIAMO IN PRIMA! SIAMO IN PRIMA!

SIAMO ALLA SCUOLA PRIMARIA; TUTTI IN PRIMA SIAMO GIÀ.

IN PRIMA COSA SI IMPARA, COSA SI IMPARA IN PRIMA, TANTE COSE E NUOVE

CHE NON SAPEVO PRIMA.

A LEGGERE E CONTARE

A SCRIVERE IN CORSIVO

CON LE PIÙ E LE MENO ALTRE COSE IMPARERÒ.

RIT.: SIAMO ALLA SCUOLA PRIMARIA; SIAMO IN PRIMA! SIAMO IN PRIMA!

SIAMO ALLA SCUOLA PRIMARIA; TUTTI IN PRIMA SIAMO GIÀ.

IN

PRIMA

COSA

SI IMPARA, COSA SI IMPARA IN PRIMA, TANTE COSE NUOVE

CHE NON SAPEVO PRIMA.

LE PAROLE CAPRICCIOSE

LE DOPPIE E ANCHE GLI ACCENTI

TRA QUADERNI LIBRI E ASTUCCI

NUOVI AMICI INCONTRERÒ.

GIOCHI D’ACCOGLIENZA

Di seguito abbiamo inserito diversi giochi da fare con il corpo e con la voce per dare a ciascuno la possibilità di trovare il modo migliore per esprimersi. Giochi di animazione teatrale, giochi di gruppo, nei quali ciascun bambino potrà sentirsi parte integrante, unica e fondamentale di un “tutto” che non comprende solo lui. I giochi teatrali servono a mettere in moto il corpo, la voce, il movimento, l’osservazione e la memoria, sperimentando insieme in modo divertente.

IL CERCHIO DEI NOMI

Imparare i nomi dei compagni può sembrare una cosa banale, ma non lo è. È il primo passo per creare un gruppo unito e coeso, soprattutto quando questo poi dovrà compiere un percorso insieme.

Il gioco è molto semplice e non c’è bisogno di alcun materiale.

I giocatori si dispongono in cerchio, rivolti verso il centro, in modo da potersi guardare tutti in viso.

Il giocatore che parte “lancia” una palla immaginaria (che chiameremo “energia”) al compagno, dicendo il proprio nome.

Il compagno che riceve “l’energia” a sua volta la passerà ad un altro componente del cerchio, pronunciando il proprio nome a voce alta.

Tutti i componenti del cerchio devono poter dire il proprio nome almeno tre volte. E se qualche nome non è chiaro, continuare a passargli “l’energia” finché tutti l’hanno appreso bene.

Dopo che ciascun componente del gruppo ha pronunciato il proprio nome per almeno tre volte, si aggiunge una prima difficoltà: il giocatore non deve più pronunciare il proprio nome a voce alta, ma il nome del compagno al quale passerà “l’energia”.

Con questo esercizio è possibile memorizzare velocemente, in modo divertente, tutti i nomi dei compagni. È un simpatico gioco teatrale da fare non solo in un momento di accoglienza ma anche prima di andare in scena, dato che, pronunciando i nomi a voce alta, a voce bassa, cantando e in altri modi diversi, aiuta a riscaldare bene la voce.

UN SALUTO SPECIALE

Inventiamo un saluto speciale che contenga i nomi di tutta la classe. Ciascuno associa al proprio nome pronunciato a voce alta e in modo originale, un movimento da fare con le mani, le braccia o tutto il corpo.

Ad esempio: Andrea alza entrambe le mani, Barbara scatta in piedi, Clara si mette una mano sulla testa…

Quando la classe incontra qualcuno per la prima volta, si presenta con il proprio saluto speciale nel quale ciascuno al proprio nome collegherà l’azione scelta (che dovrà rimanere sempre la stessa) e che, eseguito tutto di fila, apparirà come una coreografia o una specie di balletto che per essere completo richiede la presenza di tutti.

TOCCO E RICONOSCO

Il tatto è uno dei cinque sensi. Attraverso il tatto noi scopriamo il mondo che ci circonda, percepiamo il freddo, il caldo, il dolore, se una superficie è ruvida o morbida.

Purtroppo, per una serie di condizionamenti mediatici e culturali che ci fanno considerare il contatto fisico come una cosa da non fare, toccare e sapersi toccare è diventato sempre più difficile.

I bambini non sanno più gestire il contatto con i compagni e spesso, anche involontariamente, ricorrono a comportamenti troppo esuberanti, inconsapevoli che determinate azioni possono far del male agli altri.

Si cresce quindi impacciati incapaci anche solo di darsi una carezza, e l’unica forma di contatto fisico che i bambini sperimentano tra loro è quella violenta, quando litigano.

Imparare a toccarsi è importante per percepire il proprio corpo e quello degli altri, utilizzando il tatto per scoprire che i capelli sono diversi, le mani, le orecchie, il naso, il mento non sono tutti uguali, e toccandosi ci si avvicina, si entra in contatto.

Quindi imparare a riconoscere i compagni toccando il viso o le mani, è un gioco che aiuta i bambini anche a superare la difficoltà del contatto fisico. Il gioco consiste nel riconoscere, bendati, i diversi compagni di classe, semplicemente toccando loro le mani, o il viso, o la testa o abbracciandosi. Superate le prime avversità, i bambini impareranno a gestire meglio il rapporto con i compagni.

MEMORY (VISO-NOME)

Si preparano tanti biglietti quanti sono gli alunni da coinvolgere. L’insegnante scrive su ciascun biglietto, in stampato maiuscolo, il nome di uno degli scolari, in modo che per ogni bambino ci sia il biglietto con il nome corrispondente. Quindi si mettono tutti i biglietti appallottolati dentro un contenitore. Il docente ne pesca uno a caso. Chiama a voce alta il nome del bambino che dovrà uscire e pescare a sua volta e così via, finché saranno usciti tutti i membri della classe. Quando ciascun bambino è stato chiamato fuori,

si procede diversamente: i biglietti vengono rimessi nel contenitore, e ogni bambino che pesca un biglietto deve andare a cercare il compagno al quale il nome corrisponde. Quindi quest’ultimo andrà a pescare il biglietto successivo e così via, fino a esaurimento dei giocatori.

MEMORY (CON LE MOLLETTE)

Si divide la classe in due gruppi. Ciascun gruppo in una cesta ha i nomi dell’altro scritti su tanti cartoncini. Il gioco consiste nel fissare con una molletta a ciascun alunno il nome corretto. I due gruppi si alterneranno nel gioco. Quello che in un tempo dato compie il minor numero di errori, vince.

PRIMA E DOPO (IL GIOCO DELLE DIFFERENZE)

”Guardare” e “vedere” non sono sinonimi.

Posso guardare una cosa ma non vederla, guardare un paesaggio ma non vedere i particolari, guardare i compagni ma non accorgermi di loro e dei loro cambiamenti.

A turno, ciascun bambino si mostra alla classe, che deve osservarlo bene, per un tempo limitato e breve.

Quindi si invita il bambino a uscire dall’aula e cambiare qualche particolare nel suo abbigliamento. Ad esempio: slacciare un bottone, aggiungere una spilla non troppo evidente, slacciare una scarpa, infilare una matita nel taschino…

Il bambino rientra e si chiede alla classe di dire cosa è cambiato.

Altri giochi di accoglienza li potete trovare nella sezione dedicata alle attività musicali a pag. 199 (Sotto a chi tocca).

UNA TORTA SOPRAFFINA

A UNA TORTA SOPRAFFINA,

CHE RICHIAMI L’ACQUOLINA

NON LE SERVE UN CUOCO VERO

MA FARINA ZERO ZERO

QUINDI ZUCCHERO CHE PIOVA

CON DEL BURRO E UN PAIO D’UOVA

MESCOLAR VELOCEMENTE

VEDI, È ANCHE DIVERTENTE

FAR GIRARE FORTE IN TONDO

IN UN DOLCE GIROTONDO

BURRO LIEVITO E FARINA

TUTTI DENTRO LA TERRINA

SE L’IMPASTO È BEN UNITO

PUOI SENTIRLO CON UN DITO

E AGGIUNGERE A PIACERE

CIOCCOLATO, MELE O PERE

QUALCHE CHICCO D’UVA SPINA

E SAPOR DI VANILLINA

POI UN PIZZICO DI SALE

SEI PINOLI E TRE NOCCIOLE

FISSA LA TEMPERATURA

PER FINIRE LA COTTURA

DENTRO IN FORNO PER MEZZ’ORA

LA TUA TORTA CRESCE E DORA

PURE I POPOLI DEL MONDO

SONO COME GLI INGREDIENTI

CHE HAI MISCHIATO INSIEME A FONDO

ANCHE SE ERAN DIFFERENTI

SE LE UOVA E LA FARINA

SI FACESSERO LA GUERRA

SE NE ANDREBBERO IN ROVINA

TUTTI I DOLCI DELLA TERRA

COSÌ INVECE STANDO UNITI

E STRINGENDOSI UN POCHINO

BIANCHI ROSSI E COLORATI

FANNO UN DOLCE SOPRAFFINO.

D. Conati, Dire Fare Cantare, Melamusic

OGNI GIOCO HA LE SUE REGOLE

RIT.: OGNI GIO-GIO-GIOCO HA LE SUE RE-REREGOLE

PER GIOCARE BENE,

OGNI GIO-GIO-GIOCO HA LE SUE RE-REREGOLE

PER FARLO MEGLIO INSIEME. (x 2)

NEL GIOCO DELLA SCUOLA, AI COMPAGNI E ALLA MAESTRA,

NON SI RISPONDE MALE

E MEGLIO INSIEME SI STARÀ

NON SI PICCHIANO I COMPAGNI, NON SI TIRANO GLI OGGETTI

SE CI SI RISPETTA TUTTI, MEGLIO INSIEME SI STARÀ.

RIT.: (2 VOLTE)

NEL GIOCO DELLA SCUOLA, SI DEVE ALZAR LA MANO, RISPETTARE IL PROPRIO TURNO, E MEGLIO INSIEME SI STARÀ. CIASCUNO AL PROPRIO POSTO, SENZA DISTURBARE GLI ALTRI

SI STA ATTENTI ALLA LEZIONE

E MEGLIO INSIEME SI STARÀ;

PER STARE MEGLIO INSIEME

CI SON DELLE REGOLETTE

E SE OGNUNO LE RISPETTA MEGLIO INSIEME SI STARÀ.

RIT.: (2 VOLTE)

traccia audio n. 2 partitura pag. 290

IL GIROTONDO DEI BAMBINI

Questa simpatica catena di bambini può essere un addobbo a festone che gli alunni troveranno il primo giorno di scuola.

Materiale occorrente:

– fotocopia figura 1 e 2

– strisce di carta bianca

– forbici

– matita

– carta da regalo, o carta colorata

– pennarelli

Fotocopiare la figura 1 e 2 e ritagliarla.

Piegare le strisce di carta a fisarmonica in modo che ogni strato abbia la stessa larghezza del modello.

Mettere la sagoma sopra la carta piegata e seguire il contorno con la matita. Le mani del bambino disegnato devono raggiungere i bordi laterali piegati.

Ritagliare con cura le sagome, facendo attenzione a non tagliare le pieghe in corrispondenza delle mani e del vestito e alla fine dovranno rimanere attaccate come se si “tenessero per mano”.

Sempre dalla figura 1 e 2 ricavare abito, scarpe e mani. Ritagliare dalla carta regalo i vari elementi (carino sarebbe differenziare le sagome con carte differenti) e incollarli.

Con il pennarello disegnare i dettagli del viso.

Fissare in classe le catene così ottenute.

Un’ alternativa potrebbe essere far trovare in classe le sagome fotocopiate su fogli A4, che gli alunni coloreranno e decoreranno a piacere. Poi si potranno appendere in classe, tutti vicini.

ALT! IL SEMAFORO DELLE REGOLE

Il cartellone delle regole è uno strumento importante nei primi mesi di scuola. Abbinato alla canzone di pag. 17, il cartellone permette anche a livello visivo di capire ciò che è permesso e ciò che non lo è.

Materiale occorrente:

– cartellone grande

– cartoncino verde, rosso, giallo

– forbici

– colla

– scotch

– una scatola

– fotocopia della tabella A

La scelta del semaforo, abbinato ai colori: verde > È permesso. giallo > È permesso solo se… rosso > Non è permesso.

Disegnare un semaforo su un cartellone, incollando in verticale i tre cerchi (ricavati in precedenza con dei cartoncini colorati) in questo ordine: rossogiallo-verde (il rosso in alto).

Tagliare la fotocopia e mettere i bigliettini nella scatola. Insieme ai bambini estrarre un foglietto e commentare con loro la regola scritta. Insieme decidere in che cerchio attaccarlo.

Nella tabella A sono riportate alcune affermazioni presenti nella canzone. Abbiamo pensato di inserire le prime 6 affermazioni nel cerchio rosso, le successive 4 nel cerchio verde e le ultime 3 nel cerchio giallo. Questi, naturalmente, sono suggerimenti. Ciascun insegnate è libero di modificare e aggiungere regole o inserirle in cerchi diversi.

TABELLA A

Fotocopiare e tagliare

NON SI DEVE RISPONDERE MALE ALLA MAESTRA

NON SI DEVE RISPONDERE MALE AI COMPAGNI

NON SI PICCHIANO I COMPAGNI

NON SI TIRANO GLI OGGETTI

NON SI CORRE IN CLASSE

NON SI DISTURBANO I COMPAGNI DURANTE LA LEZIONE

SI STA SEDUTI AL PROPRIO POSTO

SI STA ATTENTI ALLA LEZIONE

SI STA IN SILENZIO DURANTE LA LEZIONE

PER PARLARE SI ALZA LA MANO

SI PUÒ FARE LA MERENDA SOLO ALLA RICREAZIONE

PER ANDARE IN BAGNO SI ALZA LA MANO

SI PUÒ CHIEDERE QUANDO NON SI È CAPITO

IL MILLEAPPUNTI

Un’idea simpatica, a forma di bruco, per appendere i promemoria della classe.

Materiale occorrente:

– strisce di cartoncino di diverse tonalità di verde

– forbici

– colla

– matita

– pennarello nero

– fermacampioni

– mollette di legno

Ricavare 6 cerchi da un cartoncino e altri 6 da un altro. Come sagoma, si può decidere di usare un piatto, un coperchio, la base di un barattolo…

Scegliere un cerchio che farà da testa e disegnarci con il pennarello la bocca, gli occhi e il naso.

Per fare le antenne, prendere delle strisce lunghe e strette. Piegarle a fisarmonica e incollarle dietro la parte superiore della testa.

Per assemblare le varie parti del corpo usare i fermacampioni. Sormontare leggermente tra di loro i vari cerchi e forare la parte più esterna (quella comune tra due cerchi) con la punta delle forbici.

Inserire il fermacampione e aprirlo.

Ripetere la stessa operazione tra tutti i cerchi e alla fine fissare la testa.

Le mollette serviranno come ferma-foglietti sul corpo del bruco. Appendere il bruco alla parete.

Questa attività può essere riutilizzata per la recita di fine anno.

approfondimenti

LA VALIGIA DEI RICORDI

La valigia dei ricordi è una scatola che accompagnerà l’alunno dalla prima alla quinta, arricchendosi e rovinandosi anche un po’. Segnerà il trascorrere del tempo contenendo ogni cosa che per il bambino valga la pena tenere.

Materiale occorrente:

– scatola di scarpe

– adesivi

– carta da regalo

– forbici

– colla stick

– scotch

Far portare ad ogni alunno una scatola da scarpe dei genitori (sono più grandi rispetto alle loro).

Decorare con adesivi, pezzi di carta da regalo, disegni ritagliati...

La valigia può essere tenuta in classe, magari tutte insieme impilate. Si creerà in questo modo “un muro di ricordi”.

Ogni volta l’insegnante lo riterrà opportuno, dedicherà del tempo alla valigia per ricordare ciò che si era archiviato o per mettere al suo interno qualche elemento nuovo.

Durante le vacanze, sia natalizie che estive, consegnare le valige a casa, invitando ciascuno a mettere dentro un ricordo. Al rientro si potrà commentare quello che si è archiviato.

La “valigia dei ricordi” è un elemento presente nel gioco delle “Carte del viandante” (© Edizioni Angelo Guerini e Associati).

AUTORITRATTO > FOTO DI GRUPPO

Disegnare il proprio viso aiuta a identificarsi e riconoscersi all’interno del gruppo classe.

L’attività è strutturata in due momenti

PRIMO MOMENTO

Materiale occorrente:

– fotocopia della figura 3

– forbici

– colori a matita

– gancetti adesivi appendi quadri

Consegnare a ciascun bambino il foglio fotocopiato con la cornice (figura 3). Chiedere di completare il disegno al suo interno con il proprio viso. Far colorare la cornice. Tagliare la fotocopia, attaccare dietro il gancetto e appendere l’autoritratto in classe (sul bordo del banco, vicino alla lavagna, sul muro).

SECONDO MOMENTO

Materiale occorrente:

– forbici

– colla

– grande cartellone

Una volta concluso il periodo dell’accoglienza prendere tutti gli autoritratti, far tagliare la cornice ai bambini e, sopra un grande cartellone, attaccare tutti i disegni. Una volta composto il cartellone, l’insegnante dovrà scrivere “NOI SIAMO LA CLASSE 1ª...” e con i bambini disegnare la cornice del cartellone. Questa seconda parte dell’attività segna il passaggio da: “sono un bambino in prima classe”, a: “siamo un gruppo classe formato da noi”.

Lasciare libertà ai bambini di attaccare il proprio ritratto dove vogliono, vicino agli amici, al proprio compagno di banco...

Autunno

•  Festeggiamo la stagione

•  Scheda di osservazione

•  Filastrocca:

- Sono l’autunno

•  Attività pratiche:

- Il mio autunno

- Festoni di foglie d’autunno

- Grappolo dei compleanni

- Costruiamo il Signor Autunno

- Compleanno del Signor Autunno

- Scopriamo l’autunno

- Passeggiata nel sottobosco

AUTUNNO

“VIEN L’AUTUNNO SOSPIRANDO, SOSPIRANDO ALLA TUA PORTA, SAI TU DIRMI CHE TI PORTA?

QUALCHE BACCA PORPORINA, NIDI VUOTI, RAME SPOGLIE, E TRE GOCCIOLE DI BRINA, E UN PUGNEL DI MORTE FOGLIE”

da A. S. Novaro, I doni

L’AUTUNNO è la stagione che determina la fine dell’estate e annuncia l’inizio dell’anno scolastico.

La routine quotidiana cambia, dalla libertà della stagione estiva si passa a tempi e ritmi scanditi in modo definito e obbligato.

I cambiamenti sono percepiti dai bambini anche tramite l’osservazione dell’ambiente circostante: le giornate si accorciano, il cielo si ingrigisce, a volte compare la nebbia, le foglie degli alberi, dopo aver “preso il sole” per tutta l’estate, ora “si abbronzano” e cadono, sulla tavola compaiono nuovi frutti, la temperatura cambia e bisogna coprirsi un po’ di più.

• AUTUNNO: SCHEDA DI OSSERVAZIONE (COSA CAMBIA ATTORNO A ME)

PRIMA

ORA

GIORNATE

ALBERI

COME MI VESTO

COSA FACCIO

COSA MANGIO

SONO L’AUTUNNO

HO UN GRAN MANTELLO

FATTO DI FOGLIE, IL MIO CESTELLO

DONI RACCOGLIE, I MIEI CAPELLI

SON NUVOLONI, SON RICCI E BELLI COI GOCCIOLONI. ENTRANDO PORTO

FRUTTA MATURA, TESORI DELL’ORTO

GUSTOSA VERDURA.

SE ATTENTI SIETE GUARDANDOVI ATTORNO, VOI NOTERETE

PIÙ CORTO IL GIORNO, PRECEDO L’INVERNO

SEGUO L’ESTATE, SONO L’AUTUNNO

NON VI SBAGLIATE.

D. Conati

IL MIO AUTUNNO

• ISPIRANDOTI ALLA FILASTROCCA, DISEGNA NELLA CORNICE LA FIGURA DELL’AUTUNNO.

FESTONI DI FOGLIE D’AUTUNNO

L’allestimento degli addobbi per l’autunno può diventare un’attività divertente da fare in classe con gli alunni.

Materiale occorrente:

– cartelloni bianchi o con i colori dell’autunno (rosso, giallo, arancio, marrone)

– forbici

– cucitrice

– nastro o spago

– fotocopie figure 4 e 5

Fotocopiare e tagliare le figure 4 e 5. Dare ai bambini le sagome. Riprodurre sui cartelloni le foglie seguendo il bordo con la matita. Tagliare le foglie dai cartelloni. Attaccare le foglie sullo spago o nastro.

Appendere al muro il festone e, facendogli attraversare l’aula, fissarlo sulla parete opposta. Continuare in questo modo fino all’esaurimento dei nastri. Una variante può essere quella di colorare i cartelloni con le tempere. L’attività può essere fatta per terra tutti insieme.

I colori possono essere mescolati creando sfumature piacevoli. Per ottenere un effetto ancora più suggestivo, colorare entrambe le facce del cartellone prima di tagliarlo.

GRAPPOLO DEI COMPLEANNI

Il cartellone dei compleanni viene solitamente costruito all’inizio dell’anno scolastico. L’idea proposta è di realizzarlo simile a un elemento autunnale: il grappolo d’uva, un insieme di acini che creano il tutto, un po’ come il gruppo classe.

Materiale occorrente:

– cartellone

– carta velina viola/lilla

– carta velina marrone

– dei cartoncini verdi per le foglie

– piatto di carta per dolci o coperchio per pentola non troppo grande

– foto degli alunni

– matita

– colla stick

– fotocopia figura 6

Disegnare sul cartellone tanti cerchi quanti sono gli alunni (se ne potrebbero fare alcuni in più per l’insegnante o nel caso si decida di costruire il signor Autunno).

Stropicciare e appallottolare la carta velina. Con la colla stick, incollare nei vari cerchi fatti sul cartellone la velina colorata.

Prendere la velina marrone e attorcigliarla su se stessa per creare il ramo. Attaccarla con la colla stick.

Per fare le foglie, fotocopiare e ritagliare la figura 6 e riprodurla su il cartoncino verde.

Incollarla sul grappolo usando sempre la colla stick. Insieme ai bambini incollare le foto con i nomi e la data di nascita.

Le foto si possono incollare raggruppandole per mesi, dividendo maschi e femmine, oppure in modo casuale.

figura 6

COSTRUIAMO IL SIGNOR AUTUNNO

La costruzione del personaggio del Signor Autunno permette di creare un percorso legato alle stagioni lungo tutto l’anno scolastico.

Il mazzo di rami muterà ad ogni cambio di stagione, portando con sé alcuni elementi che la caratterizzano.

Il festeggiamento del compleanno potrà diventare un rito importante per i bambini.

I personaggi potranno essere inseriti anche nel cartellone dei compleanni. Il primo anno, l’insegnante potrebbe aggiungere anche il Signor Autunno, che poi diventerà Signor Inverno e così via, nell’appello del mattino.

Materiale occorrente:

– mazzo di rami spogli

– spago

– un vaso per mettere i rami

– 3 piatti di carta per dolci

– tempera bianca, nera e rossa

– pennelli

– colla vinilica

– qualche foglia autunnale

– un nido (che può essere fatto anche con della rafia intrecciata)

La costruzione del Signor Autunno deve essere fatta in precedenza dall’insegnante, che farà trovare in classe il nuovo “amico” il giorno del suo compleanno. Il 23 SETTEMBRE (EQUINOZIO D’AUTUNNO).

Legare insieme i rami non troppo stretti (ci deve essere lo spazio per mettere e fissare le cose) con lo spago.

Mettere il mazzo nel vaso.

Creare gli occhi: colorare 2 piatti di bianco e al centro, con la tempera nera disegnare la pupilla.

Creare la bocca: tagliare un piatto a metà e da questa ricavare una mezza luna. Colorare di rosso.

Fissare gli elementi ai rami con la colla vinilica.

Posizionare il nido tra i rami (in alternativa arrotolare su se stessa un fascio di rafia).

Fissare le foglie ai rami con un pezzetto di spago.

COMPLEANNO DEL SIGNOR AUTUNNO

Fare una semplice festicciola di compleanno al nuovo “amico” che accompagnerà il gruppo classe per tutta la stagione.

Materiale occorrente:

– una semplice torta

– dei tovaglioli

– una candelina

Come attività complementare si può far fare agli alunni un disegno del signor Autunno sul proprio quadernone.

SCOPRIAMO L’AUTUNNO

Questo gioco è un’attività di scoperta e di confronto tra l’insegnante e i bambini.

Materiale occorrente:

– grande cesto

– il maggior numero di elementi caratteristici dell’autunno come ad esempio: castagne con i ricci, uva, le foglie di vite, i funghi, un astuccio (che significa il ritorno a scuola), una maglietta a maniche lunghe, i cachi, le mele, le pere, foglie colorate, tante foglie di magnolia, qualche ramo, pigne, ombrello (che significa le brutte giornate di pioggia).

Portare in classe il cesto e presentare tutti gli elementi che contiene. Chiedere ai bambini di descrivere gli oggetti.

Far disegnare sul quaderno l’elemento che più è piaciuto di tutto il cesto.

ATTIVITÀ COMPLEMENTARE:

Costruiamo il fogliofono (con le foglie di Magnolia pag. 229).

PASSEGGIATA NEL SOTTOBOSCO

Percorso sensoriale

L’attività permette di ricreare l’ambiente del sottobosco in classe.

Materiale occorrente:

– un grande telo da pittore da mettere a terra (facoltativo)

– foglie, sassolini, ghiande, nocciole, pigne, rametti, muschio…

La raccolta del materiale può essere fatta in giardino o nel parco vicino.

Gli stessi alunni possono portare da casa queste cose.

Stendere in classe il telo da pittore.

Mettere tutto il materiale raccolto al centro (non deve essere poco).

Disporre i bambini attorno al telo (non troppo vicino).

Chiedere ad ognuno di “entrare” nel sottobosco e scoprire i rumori-suoni che produce.

Dare dei suggerimenti su ciò che possono fare, ad esempio camminare in punta di piedi, correre, calciare, raccogliere le cose e farle cadere, rotolarsi in mezzo, annusare.

La cosa importante è chiedere al gruppo classe di mantenere il silenzio.

Conclusa l’attività, si può chiedere di disegnare sul proprio quaderno il sottobosco.

Festa dei nonni

•  Questa festa perché

•  Filastrocca:

- La foto dei nonni

•  Attività pratiche:

- Mollette farfallose e coccinellose

- Disegniamo la foto

- Cornice tapposa

La Festa dei nonni è una ricorrenza civile introdotta in Italia con la Legge 159 del 31 luglio 2005,“quale momento per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale”. Viene festeggiata il 2 ottobre, data in cui la chiesa cattolica celebra gli Angeli Custodi. È concepita proprio come momento di incontro e riconoscenza nei confronti dei nonni, “angeli custodi” dell’infanzia. È davvero importante festeggiare i nonni con un grande abbraccio, ricordandoci quanto questa figura dà ogni giorno, in termini di aiuto concreto e soprattutto dal punto di vista umano, alle loro famiglie e ai loro nipoti e anche alla comunità, visto che sovente il supporto dei nonni viene richiesto fuori dalle scuole (nonno vigile), e sui pulmini come accompagnatori.

LA FOTO DEI NONNI

PER QUESTA VOSTRA FESTA

HO PROVATO A FARE

QUALCOSA CHE POI RESTA

DA POTER MOSTRARE.

COI TAPPI E LA VERNICE

ED UNO SPAZIO VUOTO

HO FATTO UNA CORNICE

PER METTERCI UNA FOTO,

CHE POSSA RICORDARE

QUANDO NON SIAMO INSIEME

A CHI LA STA A GUARDARE

QUANTO VI VOGLIO BENE.

D. Conati

MOLLETTE FARFALLOSE E COCCINELLOSE

Un semplice lavoretto per fare felici i nonni.

Materiale occorrente:

– mollette di legno per il bucato

– cartoncini colorati (se si ha intenzione di fare la coccinella, di colore rosso e nero)

– colla vinilica

– colla stick

– pennarello nero

– fotocopie figure 7 e 8

Fotocopiare le figure 7 e 8.

Far scegliere il soggetto da creare tra la farfalla e la coccinella. Ritagliare le sagome e, dopo averle appoggiate sul cartoncino colorato, seguire il contorno con la matita.

Tagliare i cartoncini colorati seguendo il disegno appena riprodotto.

Nel caso della coccinella con il pennarello nero fare i puntini sulle ali.

Nel caso della farfalla incollare ritagli di cartoncino colorato sulle ali.

Prendere la colla vinilica e fissare sul bordo della molletta i cartoncini colorati. Si può decidere di colorare con i pennarelli il corpo degli animaletti (nero per la coccinella, marrone per la farfalla) oppure lasciarli tinta legno.

figura 8

DISEGNIAMO LA FOTO

Questo lavoretto diventa una piccola opera d’arte da tenere in bella vista.

Materiale occorrente:

– foto dei nonni o di un nonno nel quale si veda un po’ di sfondo

– cartoncino bianco in formato A5 oppure A4

– colla stick

– colori a matita o pennarelli

– gancetti appendi-quadri adesivi

Prendere il cartoncino bianco e incollare la foto al centro.

Una volta incollata la foto, con la matita, disegnare il continuo dello sfondo della foto e tutto ciò che potrebbe esserci attorno.

Far colorare con i colori a matita o pennarelli. Fissare dietro il cartoncino il gancetto adesivo per il chiodo da appendere al muro

CORNICE TAPPOSA

L’utilizzo dei tappi di sughero rende questa cornice molto spiritosa e adatta a qualsiasi nonno.

Materiale occorrente:

– foto dei nonni o di un nonno

– cartoncino rigido formato A4

– tappi di sughero di diverse misure

– tempere

– piatti di plastica

– qualche spugna (da usare come tampone)

– colla stick

– gancetti appendi-quadri adesivi

Prendere la foto dei nonni e incollarla al centro del cartoncino A4. Preparare nel piatto la tempera di diversi colori. Ogni bambino deve avere a disposizione, per ogni colore a tempera, un tappo di sughero e un pezzo di spugna da usare come tampone.

Il tappo va usato come timbro. Prima si intinge nel colore, poi si toglie l’eccesso sulla spugna leggermente bagnata e infine si timbra tutto attorno alla foto. Per creare un effetto in movimento usare più colori, avendo l’attenzione di utilizzare prima i toni chiari e per ultimi quelli scuri. Lasciare asciugare un giorno. Fissare sul retro del cartoncino il gancetto appendi quadro adesivo.

Festa degli Alberi

•  Questa festa perché

•  Filastrocca:

- Dal seme alla pianta

•  Canzone:

- Batte il picchio

•  Attività pratiche:

- Il nostro bosco

- Il nostro albero

La Festa degli Alberi, che già si celebrava fino a qualche decennio fa, è stata reintrodotta con Decreto Interministeriale il 4 agosto del 2000 e prevede che tale ricorrenza sia fissata per il 4 ottobre e il 21 marzo di ogni anno. Questa festa è stata ripristinata per la necessità di sensibilizzare i bambini alla salvaguardia delle specie arboree, da frutto e forestali, che crescono nella nostra penisola. Con questa festa si vuole portare l’attenzione sull’importanza delle specie arboree quali elemento fondamentale e irrinunciabile per raggiungere un sano equilibrio tra comunità umane, ambiente naturale e agricoltura, nonché sulla conoscenza dei prodotti degli alberi e dei boschi, prevedendo anche una collaborazione tra Istituti Scolastici e Corpo Forestale dello Stato.

DAL

SEME

ALLA PIANTA

DA UN SEME MESSO IN TERRA, APPENA SOTTOTERRA, CRESCE UNA FOGLIOLINA

CHE TIMIDA E PICCINA,

IN MODO ECCEZIONALE, PIAN PIANO IN ALTO SALE.

E SOTTO, VERSO IL BASSO, SCAVANDO SENZA CHIASSO, LA PICCOLA RADICE

SI INTRUFOLA FELICE

E PORTA NUTRIMENTO

ALL’ALBERO CONTENTO.

COSÌ DIVENTA GRANDE

E POI TRA LE SUE FRONDE

RIPARA GLI UCCELLINI

E OMBRA FA AI BAMBINI.

OGNI ALBERO È IMPORTANTE

E FIN DAL PRIMO ISTANTE

PER QUESTO VA PROTETTO

E MERITA RISPETTO.

D. Conati

BATTE IL PICCHIO

RIT.: BATTE IL PICCHIO, BATTE IL TRONCO

CON IL BECCO: TOC! TOC! TOC!

CON IL BECCO BATTE IL TRONCO, BATTE IL PICCHIO: TOC! TOC! TOC!

CON IL TICCHETTIO DEL BECCO BATTE IL TRONCO, BATTE IL PICCHIO; TIENE IL TEMPO, PERCHÉ HA ORECCHIO,

BATTE IL PICCHIO: TOC! TOC! TOC!

BATTE IL PICCHIO, BATTE IL TRONCO,

CON IL BECCO BATTE IL PICCHIO: TOC! TOC! TOC!

SALTELLANDO SOPRA I RAMI

DENTRO IL TRONCO SCAVA IL PICCHIO.

SCAVA IL TRONCO CON IL BECCO

PERCHÉ IL NIDO VUOLE FAR.

BATTE CON IL BECCO IL PICCHIO,

BATTE IL TRONCO E LA CORTECCIA,

TUTTO IL BOSCO SENTE IL RITMO

CHE SUL TRONCO FA: TOC! TOC!

SALTELLANDO SOPRA I RAMI

SCAVA IL TRONCO CON IL BECCO, BATTE CON IL BECCO IL PICCHIO

E TUTTO IL BOSCO SENTE IL RITMO CHE FA.

RIT.: BATTE IL PICCHIO, BATTE IL TRONCO

CON IL BECCO: TOC! TOC! TOC!...

QUERCIA, LARICE O CASTAGNO, PURCHÉ SIA UN BEL LEGNO DURO.

SCAVA IL PICCHIO LA CORTECCIA

PERCHÉ IL NIDO VUOLE FAR.

SCAVA SCAVA PICCHIETTANDO,

CON IL BECCO, PICCHIA IL PICCHIO.

traccia audio n. 3 partitura pag. 291

SCAVA IL TRONCO CHE LA PICCHIA

LE SUE UOVA DEVE FAR.

QUERCIA LARICE O CASTAGNO,

SCAVA IL PICCHIO LA CORTECCIA,

SCAVA SCAVA PICCHIETTANDO,

SCAVA IL TRONCO PER LA PICCHIA CHE FA.

RIT.: BATTE IL PICCHIO, BATTE IL TRONCO

CON IL BECCO: TOC! TOC! TOC!...

Questa canzone è inserita anche nella recita di fine anno.

IL NOSTRO BOSCO

La realizzazione di questa attività è molto semplice e non necessita di molto tempo per realizzarla.

Materiale occorrente:

– fotocopie delle figure 9, 10, 11, 12

– Colori a matita o pennarelli

Fotocopiare le figure 9, 10, 11, 12 ingrandendole del 200% (su un foglio A3 risulteranno 2 alberi in formato A4). Consegnare un albero a ciascun alunno e dare indicazione di colorare a piacere il disegno. A lavoro finito, raccogliere i disegni suddividendoli nei quattro tipi di alberi e far notare ai bambini che gli alberi, pur essendo della stessa forma, sono tutti diversi tra loro. Appendere in classe i quattro boschi posizionandoli in quattro punti della classe diversi.

• FOTOCOPIARE INGRANDENDO DEL 200%

IL NOSTRO ALBERO

Questa attività ha molte varianti che possono essere scelte in base al tempo a disposizione e al gruppo classe. Questo tipo di esperienza può coinvolgere tutto il gruppo classe sullo stesso lavoro.

Prima variante

Materiale occorrente:

– cartellone grande bianco o azzurro

– colla stick

– carta da collage

L’insegnante dovrà disegnare un grande albero sul cartellone (o più alberi su più cartelloni, in modo da dividere la classe in sottogruppi). Vedi figure 13, 14, 15. Nell’album da collage scegliere, insieme ai bambini, quali sono i colori dell’albero. Far strappare i fogli in piccoli pezzi. Con la colla stick incollare sui cartelloni i pezzetti di carta facendo il collage dell’albero. Appendere i cartelloni in classe.

Seconda variante

Materiale occorrente:

– cartellone grande bianco o azzurro

– colla stick

– vecchie riviste

L’insegnante dovrà disegnare un grande albero sul cartellone (o più alberi su più cartelloni in modo da dividere la classe in sottogruppi). Vedi figure 13, 14, 15. Fare sfogliare le riviste ai bambini facendogli cercare i colori dell’albero (marrone, giallo, verde, nocciola...). Una volta trovati i colori, far strappare le pagine facendo dei pezzetti. Con la colla stick fare il collage sul cartellone. Appendere l’albero in classe.

Questi possono essere dei suggerimenti per riprodurre la sagoma dell’albero. figure 13, 14, 15

Halloween

•  Questa festa perché

•  Racconto:

- Dolcetto o scherzetto?

•  Attività pratiche:

- Le maschere del racconto “Dolcetto o scherzetto?”

- Addobbi per la classe

Halloween è una festa che non appartiene alla nostra tradizione. Su questo aspetto sono stati affrontati innumerevoli dibattiti e discussioni. Evitando di prendere una qualsiasi posizione in merito, ci limitiamo a riconoscere che, al di là dei confronti che accendono gli animi degli adulti, per i bambini è ormai diventata consuetudine festeggiarla. È un pretesto, la sera del 31 ottobre, vigilia di Ognissanti, per travestirsi da ciò che ci spaventa, uscire con gli amici a“suonare i campanelli”dei vicini con la minaccia di uno scherzetto se non si ottiene un dolcetto in cambio della visita. Potrebbe anche essere vista in quest’ottica: quella di uscire una sera dal proprio isolamento domestico per avventurarsi a disturbare pacificamente il vicinato, magari travestendosi in modo terrificante per scacciare le proprie paure, affrontandole in compagnia.

DOLCETTO O SCHERZETTO?

Nota: per rendere più spaventosa la lettura, oscurate la vostra classe o l’aula di lettura e leggete la storia usando una pila per illuminare il libro.

È LA SERA DEL 31 OTTOBRE, LA VIGILIA DI OGNISSANTI, MEGLIO CONOSCIUTA COME LA NOTTE DI HALLOWEEN.

GIADA E I SUOI AMICI, FILIPPO, CARLA, ANDREA E BOGDAN, DOPO CENA SI SONO DATI APPUNTAMENTO DAVANTI ALLA CASA DI MATTEO.

PER ENTRARE MEGLIO NEL CLIMA DELLA FESTA SI SONO TUTTI MASCHERATI IN MODO SPAVENTOSO: FILIPPO DA VAMPIRO, GIADA E CARLA DA STREGA, ANDREA DA UOMO SENZA TESTA E BOGDAN DA MUMMIA.

L’IDEA È QUELLA DI ANDARE TUTTI INSIEME A

SUONARE I CAMPANELLI DELLA VIA PER CHIEDERE DEI DOLCETTI.

SONO LE OTTO E MEZZA E MATTEO È GIÀ IN STRADA, TRAVESTITO DA CREATURA DI FRANKESTEIN CHE CON LA SUA MAMMA ASPETTA IL GRUPPETTO DI BAMBINI CHE SI AVVICINA.

QUANDO SONO VICINI, MATTEO DICE ALLA SUA MAMMA «ASPETTACI QUI» E SI AVVIA CON LORO. «MA NON AVRETE PAURA?!» CHIEDE LA MAMMA DI MATTEO.

«SIGNORA ADELAIDE, ORMAI SIAMO GRANDI!» RISPONDE ANDREA. «SIAMO CAPACI DI ANDARE DA SOLI!».

«D’ACCORDO» DICE LA MAMMA DI MATTEO. «STO QUI E VI GUARDO, VOI PERCORRETE SOLO QUESTO LATO DELLA STRADA E POI TORNATE INDIETRO, NON ARRIVATE FINO ALLA CASA IN COSTRUZIONE CHE C’È IN FONDO ALLA VIA; LAGGIÙ C’È

TROPPO BUIO.» SI RACCOMANDA ANCORA. «VA BENE!» RISPONDONO IN CORO I BAMBINI, E

SI INCAMMINANO LUNGO IL MARCIAPIEDE.

SUONANO A UN CAMPANELLO. «DOLCETTO O SCHERZETTO?!» DICE CARLA.

POCO DOPO ESCE UNA SIGNORA CON UNA MANCIATA DI CARAMELLE CHE DISTRIBUISCE A TUTTI.

POI SUONANO AI CAMPANELLI DI UN PALAZZO. «DOLCETTO O SCHERZETTO?!» GRIDANO INSIEME.

UNA SIGNORA SI AFFACCIA DAL BALCONE E GETTA LORO UNA MANCIATA DI CIOCCOLATINI.

UN’ALTRA PORTA IN STRADA UN CESTINO DI CARAMELLE E GOMME DA MASTICARE.

PERCORRONO TUTTO IL MARCIAPIEDE SUONANDO A OGNI PORTA E TUTTI DONANO LORO QUALCOSA.

UNA SIGNORA OFFRE PERSINO DEI BISCOTTI FATTI IN CASA.

HANNO MESSO INSIEME UN BEL PO’ DI DOLCETTI E ORMAI SONO ARRIVATI IN FONDO ALLA VIA. «TORNIAMO INDIETRO!» DICE GIADA. «QUI FA

TROPPO BUIO.» «ABBIAMO PROMESSO ALLA SIGNORA ADELAIDE CHE QUANDO ARRIVIAMO ALLA CASA IN COSTRUZIONE TORNIAMO SUBITO INDIETRO!» AGGIUNGE CARLA. «SIAMO IN TANTI» RISPONDE FILIPPO. «DI COSA AVETE PAURA?!».

«HO UN’IDEA!» ESCLAMA MATTEO.

«NASCONDIAMOCI DIETRO IL MURETTO DELLA CASA E ASPETTIAMO CHE ARRIVI QUALCUNO. POI USCIAMO TUTTI INSIEME E GLI FACCIAMO PRENDERE PAURA!»

«SÌ!!!» GRIDANO IN CORO TUTTI E SI NASCONDONO SUBITO DIETRO AL MURETTO DELLA CASA IN COSTRUZIONE.

RESTANO IN SILENZIO PER QUALCHE MINUTO, MANGIANDO CARAMELLE, QUANDO SENTONO UN FRUSCIO ALLE LORO SPALLE. «AVETE SENTITO?» SUSSURRA ANDREA.

«SARÀ STATO UN GATTO.» DICE BOGDAN. IL FRUSCÌO SI FA SEMPRE PIÙ VICINO, I SEI SI GIRANO DI SCATTO E DAVANTI A LORO VEDONO UN’OMBRA NERA CHE TIENE IN MANO UNA ZUCCA ILLUMINATA DA UNA CANDELA.

«DOLCETTO O SCHERZETTO?!!» CHIEDE UNA VOCE TERRIFICANTE.

«AAAAAAAH!» GRIDANO TUTTI E SI METTONO A CORRERE DISORDINATAMENTE LUNGO IL MARCIAPIEDE.

«CI STA SEGUENDO?!» CHIEDE ANDREA SENZA VOLTARSI INDIETRO.

«NON LO SO!» RISPONDE GIADA.

«PERÒ HO PERSO IL SACCHETTO CON TUTTI I DOLCETTI» SI LAMENTA FILIPPO.

«ANCH’IO!» DICE CARLA.

NESSUNO PERÒ HA INTENZIONE DI TORNARE INDIETRO PER CERCARLI. SENZA SMETTERE DI CORRERE ARRIVANO DAVANTI A CASA DI MATTEO MA LA SUA MAMMA NON C’È.

SULLA SOGLIA DI CASA C’È UNA ZUCCA ILLUMINATA CON UNA CANDELA. LA PORTA SI APRE ED ESCE IL PAPÀ DI MATTEO CON I SACCHETTI DEI

DOLCETTI CHE HANNO PERSO I BAMBINI DAVANTI ALLA CASA IN COSTRUZIONE.

«ALLORA, FIFONI!» ESCLAMA CON LA STESSA VOCE TERRIFICANTE CHE AVEVANO SENTITO PRIMA. «VI È PIACIUTO LO SCHERZETTO?!»

D. Conati

Per comprendere il testo:

1) Da cosa sono travestiti i bambini nel racconto?

2) Come si chiama la mamma di Matteo?

3) Chi ha fatto lo scherzetto ai bambini?

LE MASCHERE DEL RACCONTO “DOLCETTO

O SCHERZETTO?”

La creazione di queste maschere è legata al racconto “Dolcetto o scherzetto?”, ma può diventare un’attività a se stante, per preparare un lavoretto da portare a casa.

Materiale occorrente:

– cartoncino bianco

– matita

– pennarello nero

– colla stick

– colori a matita o pennarelli

– forbici

– punteruolo

– elastico

– fotocopie figure 16, 17 e 18

Materiale facoltativo:

– pezzi di garza o carta crespa bianca

– colla vinilica

– cucitrice

– fili di lana

– scotch

– piccoli bulloni di metallo o di plastica

Fotocopiare le figure 16, 17, 18 e darle ai bambini. Fare ritagliare le sagome. Appoggiarle sul cartoncino bianco e, con la matita, seguire il contorno. Tagliare con le forbici le maschere. In alternativa è possibile fare questo lavoro con il punteruolo invece di usare le forbici. Colorare le maschere. Far tagliare gli occhi (con le forbici o con il punteruolo) e la bocca. Forare all’altezza delle orecchie della maschera per far passare l’elastico. Tagliare l’elastico e infilarlo nei 2 fori. Fissare le due estremità con un nodino.

Usando il materiale facoltativo

La maschera della mummia può essere abbellita con pezzi di garza fissati con la cucitrice o lo scotch tutt’attorno come se si stesse srotolando.

La maschera di Frankenstein può essere abbellita con piccoli bulloni di metallo fissati con la colla vinilica.

La maschera della strega può essere completata con fili di lana per i capelli, fissati con la colla e delle palline di carta color nero per fare dei nei sporgenti.

ADDOBBI PER LA CLASSE

La creazione degli addobbi può diventare un momento di stacco dalla lezione frontale. Questa pausa ha comunque una valenza educativa: favorisce la socializzazione tra bambini, tra insegnanti e bambini e migliora la coordinazione oculo-manuale.

Materiale occorrente:

– cartoncini colorati (arancione, nero, grigio)

– matita

– pennarello nero

– forbici

– scotch

– filo di lana per appendere

– fotocopie delle figure 19, 20, 21.

Consegnare ai bambini le fotocopie e farle ritagliare. Usare le sagome ottenute come modello per creare gli addobbi. Appoggiare la sagoma sul cartoncino e con la matita seguire il contorno. Tagliare la figura dal cartoncino e con il pennarello aggiungere i dettagli (occhi, bocca...). Nel caso si volesse appendere l’addobbo, forare il cartoncino (in ogni sagoma fare un foro in un posto diverso). Infilare il filo di lana nel foro e fare un nodo a una estremità, in modo che non si sfili. La lunghezza del filo di lana dipende dal luogo dove si vogliono appendere gli addobbi (soffitto, stipite della porta, infisso della finestra). Per fissare il filo in alto, in mancanza di fischer o puntine, utilizzare lo scotch.

Si può decidere di fissare con lo scotch gli addobbi alla finestre per facilitare l’operazione di allestimento.

Santa Lucia

•  Questa festa perché

•  Racconto:

- La notte magica

•  Filastrocche:

- Cara mia Santa Lucia - Zitti, zitti fate piano

•  Attività pratiche: - Ideolettera

In alcune città d’Italia, la notte tra il 12 e il 13 dicembre si festeggia Santa Lucia, che ogni anno porta i doni ai bambini. Si racconta che Lucia fosse una bella fanciulla siciliana, figlia di un ricco nobile di Siracusa e tutti la conoscevano per la sua dolcezza e amorevolezza. A quel tempo in Sicilia, in epoca romana, c’era ancora il paganesimo e Lucia, mostrando un certo interesse per il Vangelo, decise di convertirsi al Cristianesimo. I suoi genitori avevano deciso di farla sposare, ma Lucia non ne volle sapere per ben due motivi: il futuro sposo non era cristiano e perché lei aveva deciso di dedicare la sua vita al Signore. Questa decisione però non venne rispettata dai parenti della ragazza ed iniziò per lei una vera e propria persecuzione, con l’intento di farle cambiare idea. Quando fu certo che Lucia, per nessun motivo, non si sarebbe piegata al volere altrui, né avrebbe rinnegato la propria fede, venne accecata e infine fu uccisa. Da allora Santa Lucia fu considerata la protettrice degli occhi e della vista. Il giorno del suo martirio, che cade il 13 dicembre, va in giro col suo fedele asinello, portando i doni ai bambini buoni.

RACCONTO: LA NOTTE MAGICA

DALLA CUCINA ARRIVA LA VOCE DELLA MAMMA: «MORGANA SISTEMA CHE È ORA DI CENA!» MORGANA È IN CAMERA SUA CHE GIOCA CON LE BAMBOLE. MA PIÙ CHE UNA STANZA È UN CAMPO DI BATTAGLIA; CI SONO GIOCHI SOTTO IL LETTO, LIBRI LASCIATI IN GIRO, COSTRUZIONI QUA E LÀ, PENNARELLI ABBANDONATI SULLA SCRIVANIA. MORGANA SBUFFA, NON HA PROPRIO VOGLIA DI METTERE IN ORDINE. «MORGANAAAA, HAI MESSO VIA? DIVENTA FREDDA LA PASTA!» «DEVO METTERE IN ORDINE PER FORZA?» CHIEDE LA BIMBA FRIGNANDO UN POCHINO. «CERTO SIGNORINA. PRIMA DI TUTTO PERCHÉ SONO LE TUE COSE, E SECONDO, SE NON FAI LA BRAVA, LO SAI CHE SANTA LUCIA NON PASSA, O PEGGIO ANCORA TI PORTA IL CARBONE». MORGANA, A MALINCUORE, INZIA A RIORDINARE. MENTRE METTE I TAPPI AI COLORI SI BLOCCA, SMETTE DI SISTEMARE E CORRE IN CUCINA. «MAMMA, MA SANTA LUCIA COME FA A VEDERE SE SONO BRAVA OPPURE NO?» LA MAMMA, SEDUTA AL TAVOLO, LE

ACCAREZZA LA TESTA E LA FA SEDERE SULLE SUA

GINOCCHIA. «SANTA LUCIA È UNA SANTA E SENTE

COL CUORE SE UN BIMBO È BRAVO OPPURE NO, SE ASCOLTA O FA ARRABBIARE.» MORGANA È SILENZIOSA. NON HA CAPITO TANTO LA FACCENDA

DEL SENTIRE COL CUORE. MA FA DI SÌ CON LA TESTA E TORNA IN CAMERA A SISTEMARE I GIOCATTOLI. IL GIORNO DOPO

MORGANA SBUFFA

MENTRE FA I COMPITI

«UFFA, CHE NOIA!!» LA MAMMA, SMETTE DI IMPASTARE «DAI, CHE SE

SEI BRAVA E FINISCI, MENTRE SI CUOCIONO I BISCOTTI, SCRIVIAMO

LA LETTERA A SANTA

LUCIA E POI STASERA LA LASCIAMO SUL TAVOLO, COSÌ MAGARI PASSA A PRENDERLA». «EVVIVA!

DEVO DECIDERE COSA VOGLIO!»

«VORREI.» LA CORREGGE LA MAMMA «COSA VORREI. NON È DETTO CHE NEL SUO CARRETTO

CI SIA TUTTO.» LA BAMBINA RIPRENDE A FARE I COMPITI DI MATEMATICA TUTTA CONCENTRATA. AD UN CERTO PUNTO CHIEDE: «MAMMA, SANTA LUCIA HA FREDDO ANDANDO IN GIRO DI NOTTE SU UN CARRETTO?» LA MAMMA L’OSSERVA. MORGANA SEMBRA UN PO’ PREOCCUPATA, I SUOI

OCCHI SONO CURRUCCIATI E CONTINUA A GIOCARE CON LA MATITA. «PENSO DI SÌ. SIAMO IN DICEMBRE» «MA IL SUO ASINELLO, AVRÀ FAME?» «IL SUO AIUTANTE CASTALDO GLI DARÀ DA MANGIARE IL FIENO PRIMA DI PARTIRE». LA BAMBINA NON SEMBRA CONTENTA DELLE RISPOSTE DATE DALLA MAMMA. E CONTINUA A BORBOTTARE TRA SÉ

SANTA

E SÉ. «TUTTA LA NOTTE IN GIRO, FUORI C’È FREDDO, L’ASINELLO DEVE TIRARE UN CARRETTO PESANTISSIMO.» LA MAMMA CHIAMA «SONO PRONTI I BISCOTTI CON IL LATTE! DAI CHE FACCIAMO MERENDA!» «NON LI VOGLIO. TENGO TUTTO PER SANTA LUCIA» RISPONDE LA BIMBA. LA MAMMA NON CAPISCE «LA NOTTE CHE VIENE LE LASCIO UN PIATTO CON I MIEI BISCOTTI E UN BICCHIERE DI LATTE CALDO VISTO CHE È DICEMBRE. E POI, SE ABBIAMO DELLE CAROTE LASCIO ANCHE QUELLE PER L’ASINELLO.» «VA BENE MORGANA. VEDIAMO DI PRENDERLE PER QUELLA SERA» «E POI» CONTINUA LA BAMBINA «CI VORREBBE DELLA PAGLIA DA METTERE SOTTO L’ALBERO IN GIARDINO. COSÌ, MENTRE CASTALDO PORTA I GIOCHI CON SANTA LUCIA, L’ASINELLO SI PUÒ RIPOSARE.» LA MAMMA SUGGERISCE: «CHIEDIAMO AL NONNO SE CE NE DA UN PO’. ORA PERÒ BASTA PENSARE A SANTA LUCIA, AVANTI A FINIRE I COMPITI!».

MANCANO POCHI GIORNI ALLA NOTTE DI SANTA LUCIA E MORGANA È SEMPRE PIÙ BRAVA. AIUTA IN CUCINA, RIORDINA LA SUA STANZA, SI PREPARA LA CARTELLA. OGNI TANTO RICORDA ALLA

MAMMA: «HAI CHIESTO LA PAGLIA AL NONNO PER L’ASINELLO?» E ANCORA: «CI SONO ANCORA I MIEI BISCOTTI?»

LA SERA TRA IL 12 E 13 DICEMBRE MORGANA È IN PIGIAMA PRESTISSIMO. MA PRIMA DI ANDARE A LETTO CONTROLLA CHE CI SIA TUTTO: LA PAGLIA IN GIARDINO, IL LATTE CALDO CON I SUOI BISCOTTI E QUALCHE CAROTA IN UN PIATTO SUL TAVOLO IN CUCINA. «MI RACCOMANDO MAMMA, LASCIA APERTA LA FINESTRA PER SANTA LUCIA!»

«ORA DORMI» LA RASSICURA LA MAMMA «QUESTA NOTTE È MAGICA». LA BAMBINA, IL MATTINO

DOPO, È LA PRIMA A SVEGLIARSI. CORRE IN CUCINA PER VEDERE SE SANTA LUCIA È PASSATA E HA FATTO LO SPUNTINO. MORGANA RIMANE LÌ. FERMA DAVANTI AL TAVOLO PREPARATO LA SERA PRIMA. NEL PIATTO SOLO POCHE BRICIOLE E UN PEZZETTO DI CAROTA. IL BICCHIERE CHE IERI SERA ERA PIENO ORA È VUOTO. LA BAMBINA SI PRECIPITA IN CAMERA DEI SUOI GENITORI INIZIANDO A SALTARE SUL LETTO. «HA BEVUTO IL LATTE! HA BEVUTO IL LATTE! E I MIEI BISCOTTI LE SONO PIACIUTI!» LA MAMMA NON È ANCORA SVEGLIA DELTUTTO MA MORGANA LA TRASCINA IN GIARDINO. «ANDIAMO A VEDERE SE L’ASINELLO HA DORMITO SULLA PAGLIA! ANDIAMO!» «MORGANA C’È FREDDO...» BORBOTTA LA MAMMA INFILANDOSI LA GIACCA DEL PAPÀ. «MA NO! FACCIAMO PRESTISSIMO!» IL GIARDINO PER UNA NOTTE È DIVENTATO LA STALLA DEL CIUCHINO. «GUARDA MAMMA. L’ALBERO HA UN SEGNO SULLA CORTECCIA.» OSSERVA LA BIMBA. LA MAMMA RISPONDE: «È DOVE CASTALDO L’HA LEGATO. GUARDA LA PAGLIA, MORGANA! HA ANCHE DORMITO UN POCHINO». LA PAGLIA È TUTTA SCHIACCIATA E LÌ, VICINO AL TRONCO, UNA SORPRESINA... «MA ANCHE L’ASINELLO DI SANTA LUCIA FA LA CACCA?»

CHIEDE MORGANA STUPITA.

MA NON ASCOLTA NEMMENO LA RISPOSTA DELLA MAMMA, PERCHÉ È GIÀ IN CASA A SCOPRIRE I SUOI REGALI.

E. Cordioli

Per comprendere il testo:

1) Come fa a sapere Santa Lucia se un bimbo è bravo oppure no?

2) Cosa prepara Morgana la sera prima dell’arrivo di Santa Lucia?

3) È passata Santa Lucia a casa della bambina?

SANTA LUCIA

CARA MIA SANTA LUCIA

ZITTI, ZITTI FATE PIANO

ZITTI, ZITTI FATE PIANO

VIEN LA SANTA DA LONTANO, PORTA A TUTTI DOLCI E DONI

SOPRATTUTTO AI BIMBI BUONI.

MA SE UN BIMBO È CATTIVELLO, OLTRE TUTTO UN PO’ MONELLO, NULLA TROVA NEL TINELLO.

QUINDI BIMBI BIRICHINI

DIVENTATE UN PO’ BRAVINI, E I CUORICINI TUTTI SPENTI

CON LA SANTA SI FAN CONTENTI.

GRAZIE, GRAZIE SANTA LUCIA, IL TUO INCANTO MI PORTI VIA.

IDEOLETTERA

Tradizionale

Essendo all’inizio dell’anno, i bambini non hanno ancora la padronanza della scrittura. Ecco perché “l’Ideolettera”, per usare prevalentemente il segno iconografico.

Materiale occorrente:

– cartoncino colorato o bianco

– colori a matita o pennarelli

– matita

– nastro per chiudere la lettera

Consegnare ai bambini un cartoncino sul quale disegneranno massimo quattro regali che vorrebbero ricevere. Sotto ogni disegno, usando delle stelline, far mettere il livello di interesse per quel regalo. Ad esempio:

> 4 stelle MI PIACEREBBE TANTISSIMO;

> 3 stelle MI PIACEREBBE;

> 2 stelle È CARINO;

> 1 stella INSOMMA, COSÌ COSÌ.

SANTA

Ogni dono ha un valore diverso dagli altri, per cui i bambini dovranno scegliere e dare più importanza a uno e meno ad un altro.

Finita l’attività, far arrotolare la lettera e chiuderla con il nastrino.

VARIANTE:

È possibile fare una variante un po’ più complessa, facendo ritagliare dalle riviste i doni che vorrebbero ricevere.

Inverno

•  Festeggiamo la stagione

•  Filastrocca:

- Sono l’inverno

•  Attività pratiche:

- Il mio inverno

- Stelle trasparenti

- Fiocchi di neve

- Nuvoloni

- Arriva il Signor Inverno

- Compleanno del Signor Inverno

- Scopriamo l’inverno

“E L’INVERNO VIEN TREMANDO,

VIEN TREMANDO ALLA TUA PORTA, SAI TU DIRMI CHE TI PORTA?

UN FASTEL DI ARIDI CIOCCHI, UN FRINGUELLO IRRIGIDITO; E POI NEVE, NEVE A FIOCCHI E GHIACCIOLI GROSSI UN DITO.

A. Silvio Novaro, I doni

L’INVERNO è la stagione fredda per eccellenza e per questo le esperienze all’aria aperta sono difficili, costringendo i bambini alle attività in spazi chiusi. Siamo nel pieno dell’anno scolastico, il periodo dell’accoglienza è terminato, tutti sono concentrati nelle varie materie da imparare. Raffreddori e influenze decimano la classe, dagli armadi saltano fuori sciarpe, guanti, berretti e cappotti. I cambiamenti sono percepiti dai bambini anche tramite l’osservazione dell’ambiente circostante: le giornate si accorciano ulteriormente e già all’ora di merenda c’è buio, la nebbia è sempre più fitta, gli alberi sono grovigli di rami rinsecchiti. A volte nevica e in montagna le strade e i corsi d’acqua sono ghiacciati, fuori fa molto freddo e bisogna coprirsi bene, dalla tavola scompaiono i frutti. Si avvicinano le Feste.

• INVERNO: SCHEDA DI OSSERVAZIONE (COSA CAMBIA ATTORNO A ME)

PRIMA ORA

GIORNATE

ALBERI

COME MI VESTO

COSA FACCIO

SONO L’INVERNO

HO UN BARBONE BIANCO

DI GHIACCIOLI PIENO, NELLA NEVE ARRANCO

CON SGUARDO SERENO.

BIANCHI ANCHE IL MANTELLO

CON CUI COPRO TUTTO, LA GIACCA E IL CAPPELLO

CHE MI TIENE ASCIUTTO.

ARRIVO COL FISCHIO

DELLA TRAMONATANA, PIOGGIA E NEVISCHIO

CHE OGNUNO RINTANA.

CON NEVE E CON VENTO

VIEN PRESTO LA SERA, IL MONDO ADDORMENTO

FINO A PRIMAVERA.

D. Conati

IL MIO INVERNO

• ISPIRANDOTI ALLA FILASTROCCA DISEGNA NELLA CORNICE LA FIGURA DELL’INVERNO.

STELLE TRASPARENTI

Questi addobbi, semplicissimi da fare, creano giochi di colori particolari anche nelle giornate invernali.

Materiale occorrente:

– carta velina gialla, arancione, rossa – matita – forbici – colla – scotch

Ritagliare strisce lunghe di carta velina di diverse larghezze (così le stelle saranno tutte diverse tra loro). Piegare la carta a fisarmonica: iniziare da un estremo piegando una porzione di carta prima in un verso e poi in un altro fino alla fine della striscia.

Sulla prima porzione di carta, disegnare un triangolo. Ritagliare il disegno fatto sui tre lati. In questo modo sarà possibile ottenere tanti triangoli in una volta sola.

Per costruire la stella, incollare un triangolo leggermente sovrapposto all’altro e, seguendo un cerchio immaginario, chiudere la stella.

Fissare alla finestra con dello scotch.

Si possono alternare i triangoli di colori diversi. In questo modo, le parti sovrapposte creeranno sfumature di colore differenti, rendendo ancora più particolare l’addobbo.

FIOCCHI DI NEVE

La costruzione di questi addobbi per la classe può essere legata ai NUVOLONI oppure eseguita singolarmente.

Materiale occorrente:

– cotone idrofilo

– filo di lana

– ago da lana (ha la cruna molto grande e la punta è arrotondata)

Consegnare a ciascun bambino un pezzo di filo di lana. Spiegare, facendo vedere come si infila il filo nell’ago. Una volta pronto l’ago, infilare dei pezzetti di cotone a diverse distanze. Scelta la lunghezza del filo che si vuole appendere, tagliare.

Questi addobbi posso essere posizionati alla finestra, allo stipite della porta, oppure appesi al soffitto.

NUVOLONI

Questo addobbo nasce insieme ai FIOCCHI DI NEVE, per ricreare in classe una nevicata.

Materiale occorrente:

– quotidiani

– pennelli

– tempera bianca, nera

– cucitrice

– forbice

– filo di lana

Dipingere con le tempere solo un lato dei fogli. Per decidere quanti fogli colorare, dovete pensare alle nuvole che realizzerete e moltiplicare per 2. (ad esempio, se si vuole fare 6 nuvole occorrono 12 fogli di quotidiano).

Una volta asciutti sovrapporre 2 fogli con la parte colorata esterna. Disegnare con una matita la sagoma di una nuvola.

Tagliare entrambi i fogli in modo di avere due nuvole uguali. Pinzare tutto il contorno con la cucitrice, lasciando libera un’apertura. Appallottolare la carta dei quotidiani che non si sono usati e infilarla delicatamente all’interno delle nuvole. Una volta riempite, chiudere le nuvole con altri punti di cucitrice. Bucare all’esterno con una penna, ma non troppo vicino al bordo. Far passare due fili di lana insieme (così è più resistente) nei due fori A e B, annodando le estremità.

Alle nuvole è possibile appendere i fili di FIOCCHI DI NEVE come da immagine.

ARRIVA IL SIGNOR INVERNO

Il 21 DICEMBRE i bambini dovranno trovare in classe il signor Inverno al posto del signor Autunno.

Materiale occorrente:

– il signor Autunno

– del cotone

– una sciarpa

– qualche pallina dell’albero di Natale

Togliere le foglie dalla struttura di legno del Signor Autunno. Legare alla base del mazzo, fuori dal vaso, una sciarpa. Mettere tra i rami dei batuffoli di cotone (effetto neve) e, se si vuole, appendere delle palline dell’albero di Natale.

COMPLEANNO DEL SIGNOR INVERNO

Fare una semplice festicciola di compleanno al nuovo “amico” che accompagnerà il gruppo classe durante questa stagione e aggiungere sul cartellone dei compleanni anche il suo.

Materiale occorrente:

– una semplice torta (potrebbe essere un pandoro o un panettone)

– dei tovaglioli

– una candelina

Si può far fare un disegno del signor Inverno sul proprio quaderno.

SCOPRIAMO L’INVERNO

Questo gioco è un’attività di scoperta e di confronto tra l’insegnante e i bambini.

Materiale occorrente:

– grande cesto

– il maggior numero di elementi caratteristici dell’inverno: melograni, noci, nocciole, pigne, radicchio rosso, arance e mandarini, un panettone o pandoro, una sciarpa e un paio di guanti, del cotone (per la neve), della carta velina grigia (per la nebbia), un pacco regalo, una statuina del presepe, la calza della befana, dei kiwi, un pacchetto di fazzoletti di carta, qualche addobbo dell’albero.

Portare in classe il cesto e presentare tutti gli elementi che contiene. Chiedere ai bambini di descrivere gli oggetti. Far disegnare sul quaderno l’elemento che più è piaciuto di tutto il cesto.

Natale

•  Questa festa perché

•  Filastrocche:

- Natale, Natale

- Luci di Natale

•  Racconto:

- Cosa vuoi sotto l’albero?

•  Canzoni:

- Lieve come la neve

- Din, din, din

- Tu scendi dalle stelle

•  Attività pratiche:

- Ideolettera

- Pacchi di Natale riciclati

- Biglietti tridimensionali

- Lanterna ghiacciata

- Porta candela con molletta

Il Natale è la festività cristiana che celebra la nascita di Gesù. Si festeggia il 25 dicembre. Per il mondo cristiano, non è la festa più importante (che infatti è la Pasqua), ma è comunque quella più popolare. Negli ultimi anni ha assunto un significato laico, interculturale, legato allo scambio dei doni, alla centralità della famiglia. Per questo il Natale è una festa accompagnata da diverse tradizioni, sociali e religiose, spesso variabili da paese a paese. Tra i costumi e i simboli comunemente noti del Natale, è possibile ricordare il presepe, l’albero natalizio, la figura di Babbo Natale, il calendario dell’Avvento, il pandoro e il panettone.

A scuola diventa un piacevole momento di incontro tra genitori, insegnanti e alunni. Spesso, grazie a mercatini che mettono in vendita oggetti realizzati dai ragazzi e dolci cucinati dalle mamme, diventa occasione per raccogliere fondi da impegnare come risorsa economica per la scuola o da devolvere in beneficenza.

FILASTROCCA: NATALE, NATALE

TRA CORSE AGLI ACQUISTI

CON MILLE IMPREVISTI

TRA ADDOBBI, TRA LUCI

TRA AUGURI VELOCI,

LA GENTE CHE CORRE

PER BEN PREDISPORRE

PRANZI SONTUOSI

REGALI COSTOSI

NATALE, NATALE

COS’HAI DI SPECIALE?

CHI RICORDA PIÙ

CHE È NATO GESÙ?

D. Conati, Calendiario, Melamusic

FILASTROCCA: LUCI DI NATALE

NEL BUIO SI ACCENDE

L’ABETE GIGANTE, LA PIAZZA RISPLENDE

DI LUCE ALL’ISTANTE.

INIZIA LA FESTA

TRA VIALI E STRADINE, LA GENTE SI ARRESTA

A GUARDAR LE VETRINE. È BELLO IL PAESE

COSÌ ILLUMINATO, LE CASE, LE CHIESE, È TUTTO ADDOBBATO;

CHI SI INCONTRA ADESSO

SORRIDE GIOVIALE

E SI AUGURA SPESSO

CHE SIA UN BUON NATALE.

Conati

RACCONTO: COSA VUOI SOTTO L’ALBERO?

MANCANO POCHI GIORNI A NATALE E SEBASTIANO, CON LA SUA MAMMA, STA ADDOBBANDO L’ALBERO. DOPO AVER PASSATO L’ULTIMA PALLINA IL BIMBO FA UN PASSO INDIETRO E OSSERVA IL LAVORO DI UN INTERO POMERIGGIO: «OOOOH» ESCLAMA «È BELLISSIMO. E… E… E… GIGANTE!». L’ABETE È ALTO QUASI FINO AL SOFFITTO, CON TANTISSIME LUCI COLORATE CHE SI ACCENDONO E SI SPENGONO E HA UN MILIONE DI PALLINE DI TUTTI I COLORI. «CHE SUCCEDE?» CHIEDE LA MAMMA «HAI PERSO LA LINGUA?» SENZA TOGLIERE GLI OCCHI DALL’ALBERO SEBASTIANO INIZIA A FARFUGLIARE: «UNA PISTA PER MACCHINE,

D.

UN PALLONE DA CALCIO... SÌ... SÌ. E POI CI STA ANCHE IL BILIARDINO E IL BRACCIALETTO DI BEN TEN CHE HO PERSO, E POI ANCHE I BIRILLI PER LA SPIAGGIA, E IL FORTINO CHE VORREI TANTO, E POI E POI ANCHE LA BICICLETTA CON IL CASCHETTO. E... I PATTINI!»

LA MAMMA OSSERVA DIVERTITA IL SUO BIMBO

CONCENTRATO A ELENCARE TUTTE LE COSE CHE

GLI PIACEREBBE RICEVERE PER NATALE. «ALLORA SEBASTIANO COSA VUOI

TROVARE SOTTO L’ALBERO QUEST ANNO?» «TUTTO!»

RISPONDE IL BAMBINO

GUARDANDO LA MAMMA CON UN SORRISO FELICE «L’ALBERO È GRANDISSIMO E SOTTO CI STA TUTTO QUELLO CHE VOGLIO!» LA MAMMA ORA

HA GLI OCCHI UN PO’ CORRUCCIATI E LE BRACCIA INCROCIATE «MA SEI SICURO DI VOLER TUTTE QUELLE COSE? A ME PARE CHE QUESTI GIOCHI TU LI ABBIA GIÀ!» SEBASTIANO NON CREDE ALLE PAROLE DELLA MAMMA «COSA DICI? NON È VERO! QUESTI GIOCHI NON LI HO!» LA MAMMA, PRENDE PER MANO SEBASTIANO E LO PORTA IN CAMERA SUA. «COSA VEDI?» SEBASTIANO SI GUARDA ATTORNO, IL SUO LETTO ARANCIONE COL BAULE IN FONDO AI PIEDI, L’ARMADIO CON VICINO LA CASSETTIERA, LO SCAFFALE CON SOPRA LE SUE COSE, IL TAVOLINO NELL’ANGOLO. «NON VEDO NIENTE!» «COME NON VEDI NIENTE?!» ESCLAMA LA MAMMA «GUARDA MEGLIO». SEBASTIANO NON SA COSA DEVE GUARDARE, IN FONDO È LA SUA STANZA E LA CONOSCE BENE,

NON C’È NIENTE DI NUOVO, CI SONO I SUOI GIOCHI SUL TAPPETO, I PUPAZZI SUL LETTO, I SUOI PASTELLI SUL TAVOLINO, LE SUE COSTRUZIONI VICINO ALL’ARMADIO. INSOMMA NULLA DI NUOVO. «NON C’È NIENTE, MAMMA, NIENTE DI NUOVO!»

«GUARDA SOTTO IL LETTO». SEBASTIANO ALZA LE COPERTE E TIRA FUORI DA SOTTO AL LETTO UNO SCATOLONE «MI ERO DIMENTICATO! È LA PISTA DELLE MACCHININE CHE MI HA REGALATO LA NONNA!» LA MAMMA APRE L’ARMADIO E SUSSURRA ALL’ORECCHIO DEL SUO BIMBO «CERCA SUL RIPIANO». IL BIMBO INCURIOSITO INFILA TESTA E BRACCIA TRA I VESTITI E USCENDO REGGE UN SACCHETTO CON DENTRO DELLE COSE COLORATE, LO APRE E SALTANO

FUORI DEI BIRILLI VARIOPINTI. «TI RICORDI?

LI ABBIAMO COMPRATI AL MARE L’ESTATE SCORSA!» «EH GIÀ»

SOSPIRA SEBASTIANO «MI ERO DIMENTICATO» «FACCIAMO COSÌ» SUGGERISCE LA MAMMA «IO VADO DI LÀ

A SISTEMARE GLI SCATOLONI E A PREPARARE LA CENA E TU FAI UNA CACCIA AI GIOCHI NELLA TUA CAMERETTA.» «EH?! E COME SI FA?» DOMANDA IL BAMBINO. «CERCHI BENE NELLA TUA STANZA E TIRI FUORI TUTTI I GIOCHI CHE SONO NASCOSTI!» SPIEGA LA MAMMA. SEBASTIANO GUARDA MEGLIO. SOTTO IL TAVOLINO TROVA NASCOSTO IL PALLONE DA CALCIO CHE GLI HA REGALATO LO ZIO; SULLA MENSOLA, IN MEZZO

ALLA COLLEZIONE DI SASSI, RECUPERA L’OROLOGIO DI BEN TEN; DENTRO IL BAULE RITROVA I PATTINI E SOPRA ALL’ULTIMO RIPIANO DELLO SCAFFALE IL FORTINO DEI SOLDATINI. PRIMA DELL’ARRIVO DEL PAPÀ, SEBASTIANO VA IN CUCINA E, GUARDANDOSI LE PUNTE DELLE SCARPE TUTTO ROSSO IN VOLTO, NON SA COSA DIRE. «DIMMI SEBASTIANO, HAI TROVATO QUALCOSA?» CHIEDE LA MAMMA. «HO TROVATO TUTTO QUELLO CHE AVREI VOLUTO SOTTO L’ALBERO. TRANNE UNA COSA.» LA MAMMA SMETTE TI PREPARARE LA CENA E CHIEDE INCURIOSITA «COSA MANCA?» SEBASTIANO SUSSURRA «LA BICI». ALLA MAMMA COMPARE UN SORRISO BELLISSIMO SUL VISO. «BENE! STASERA INSIEME AL PAPÀ, SCRIVEREMO LA LETTERA A BABBO NATALE E POI VEDREMO COSA TROVERAI SOTTO L’ALBERO.»

E. Cordioli

Per comprendere il testo:

1) Cosa vuole trovare Sebastiano sotto l’albero?

2) Dove ritrova il fortino dei soldatini?

3) Cosa scriverà nella lettera a Babbo Natale?

LIEVE COME LA NEVE

traccia audio n. 4 partitura pag. 293

IDEOLETTERA

È la stessa attività proposta per la festa di Santa Lucia. Essendo all’inizio dell’anno i bambini non hanno ancora la padronanza della scrittura. Ecco perché “l’ideolettera”, per usare prevalentemente il segno iconografico.

Materiale occorrente:

– cartoncino colorato o bianco

– colori a matita o pennarelli

– matita

– nastro per chiudere la lettera

Consegnare ai bambini un cartoncino sul quale disegneranno al massimo quattro regali che vorrebbero ricevere. Sotto ogni disegno, usando delle stelline, far mettere il livello di interesse per quel regalo, ad esempio:

> 4 stelle MI PIACEREBBE TANTISSIMO;

> 3 stelle MI PIACEREBBE;

> 2 stelle È CARINO;

> 1 stella COSÌ COSÌ.

Ogni dono ha un valore diverso dagli altri, per cui i bambini dovranno scegliere e dare più importanza a uno e meno ad un altro.

Finita l’attività, far arrotolare la lettera e chiuderla con il nastrino.

VARIANTE: È possibile fare una variante un po’ più complessa, facendo ritagliare dalle riviste i doni che si vorrebbe ricevere.

PACCHI DI NATALE RICICLATI

Un addobbo originale e completamente riciclato.

Materiale occorrente:

– scatole di varie misure (medicine, creme, profumi, pasta...)

– riviste

– fumetti

– quotidiani

– nastri colorati per pacchi

– forbici

– scotch

Unire con lo scotch le varie pagine dei quotidiani, fumetti o riviste, in modo da formare un unico grande foglio che diventerà la carta da regalo. Per ottenere effetti più originali, si può scegliere se mescolare o meno tra di loro i vari tipi di carta.

Impacchettare le varie scatole. Infiocchettarle con il nastro colorato tenendo un’estremità molto lunga.

Attaccare allo stipite della porta d’ingresso, agli infissi delle finestre o ai vetri i pacchetti di Natale. Se si vuole fare un addobbo ancora più“ricicloso”, chiedere ai bambini di portare qualche pallina di Natale da appendere tra i pacchi con i nastri colorati.

BIGLIETTI TRIDIMENSIONALI

Si tratta di un semplice procedimento che, una volta imparato, consentirà di preparare biglietti d’auguri per tutte le altre ricorrenze.

Materiale occorrente:

– cartoncino a tinta unita A4

– forbici

– matita

– carta

– tempere di vari colori

– pennello

– brillantini

– fotocopia figura 22

Fotocopiare la figura 22 e ritagliare. Posizionare la sagoma sul cartoncino piegato a metà e tracciare il contorno con la matita.

Attenzione! Che il lato lungo dell’albero sia perfettamente allineato con la piega del cartoncino.

Ritagliare la forma dell’albero stando attenti a non tagliare le parti tratteggiate nella parte inferiore segnate sul cartamodello. È quello che tiene attaccato l’albero al biglietto.

Aprire il biglietto facendo attenzione e, con delicatezza, spingere in avanti l’albero di Natale in modo che sporga in fuori.

Fare le decorazioni dell’albero con le tempere (o come si preferisce) e abbellire con i brillantini.

LANTERNA GHIACCIATA

Con semplici materiali è possibile realizzare un lavoretto di grande effetto.

Materiale occorrente:

– vasetti dello yogurt in vetro

– colla vinilica

– pennello

– sale fino

– una candelina bassa

Prendere il vasetto dello yogurt e, con il pennello, stendere la colla vinilica nella parte esterna inferiore e sulla base.

Mettere del sale fino sopra una pagina di giornale. Far rotolare la parte del vasetto con la colla vinilica nel sale. Immergere anche la base.

Capovolgere il vasetto sotto sopra e lasciare asciugare un paio di giorni.

Una volta asciutto, girarlo e mettere al suo interno una piccola candelina bianca.

PORTA CANDELA CON MOLLETTA

Il tema della luce nei lavoretti di Natale ricorre spesso, ma sempre con presentazioni differenti.

Materiale occorrente:

– molletta di legno da bucato

– colori a tempera

– pennelli

– colla vinilica

– pasta piccola (tipo “piccolini Barilla”, pasta da minestra, gnocchetti sardi)

– brillantini adesivi (facoltativi)

– vernice spray brillantinata (facoltativa)

– vernice trasparente spray

– candela di cera bianca o rossa (diametro da 1,5 cm)

Colorare con le tempere la molletta di legno. Aspettare che asciughi. Una volta pronta, con la colla vinilica, attaccare la pasta sulla molletta.

Quando la colla sarà asciutta, mettere i brillantini o la vernice brillantinata. Attendere nuovamente che asciughi. Spruzzare la molletta con la vernice lucida per dare risalto ai colori che, dipinti sul legno, si saranno opacizzati.

Posizionare infine la candela, pinzandola con la molletta.

Epifania

•  Questa festa perché

•  Racconto:

- Una calza da record

•  Filastrocche:

- La Befana vien volando

- Quando è l’ora, la Befana

•  Attività Pratiche:

- Arriva, arriva la Befana

- Riempiamo la nostra calza

Anticamente, la dodicesima notte dopo il solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della natura, attraverso la figura pagana di Madre Natura. La notte del 6 gennaio, infatti, Madre Natura, stanca per aver donato tutte le sue energie durante l’anno, appariva sotto forma di una vecchia e benevola strega, che volava per i cieli con una scopa. Oramai secca, Madre Natura era pronta ad essere bruciata come un ramo, per far sì che potesse rinascere dalle ceneri come una Natura di nuovo giovane. Prima di morire però, la vecchina passava a distribuire doni e dolci a tutti, a simboleggiare i frutti che sarebbero nati durante l’anno successivo. In molte regioni italiane infatti, in questo periodo, si eseguono diversi riti purificatori simili a quelli del Carnevale, in cui si scaccia il maligno dai campi grazie a pentoloni che fanno gran chiasso o si accendono imponenti fuochi, o addirittura in alcune regioni si costruiscono dei fantocci di paglia a forma di vecchia, la Befana, che vengono bruciati tra il 5 e il 6 gennaio.

RACCONTO: UNA CALZA DA RECORD

GIANLUIGI, UN AMICO DI PAPÀ, OGGI HA PORTATO

UNO SCATOLONE GRANDE GRANDE E L’HANNO MESSO IN GARAGE. PAPÀ MI HA RACCOMANDATO

DI NON APRIRE LO SCATOLONE, CHE DENTRO CI SONO DELLE COSE CHE SERVONO PER FARE UN LAVORO. IO PENSO CHE SIA UNA SORPRESA PER ME, COSÌ DI NASCOSTO, INSIEME A MIO CUGINO RAFFAELE, DECIDIAMO DI ANDARE A VEDERE QUELLO CHE C’È DENTRO. APPENA GLI ADULTI ESCONO DAL GARAGE, ENTRIAMO E APRIAMO LO SCATOLONE GRANDE GRANDE. È PIENO DI CIOCCOLATINI! NON ABBIAMO MAI VISTO TANTI CIOCCOLATINI TUTTI INSIEME. CE NE SONO TANTI TANTI, PROPRIO TANTISSIMI. SE NE PRENDIAMO QUALCUNO NON SE NE ACCORGERANNO MAI; COSÌ CI RIEMPIAMO LE TASCHE E RICHIUDIAMO LO SCATOLONE. STIAMO PER USCIRE DAL GARAGE QUANDO ARRIVANO ZIA ANGELA E ZIA SABRINA CON ALTRI DUE SCATOLONI. SE ANCHE QUELLI SONO PIENI DI CIOCCOLATINI, PER MANGIARLI TUTTI CI METTERÒ UN MILIONE ANNI.

QUANDO LE ZIE SE NE VANNO DECIDIAMO DI

GUARDARE ANCHE DENTRO A QUELLI. UNO È PIENO PIENO DI CALZE E L’ALTRO DI PALLONCINI. IO E

RAFFAELE CI GUARDIAMO. RAFFAELE ALZA LE SPALLE, E PRIMA DI USCIRE DAL GARAGE PRENDIAMO

DEGLI ALTRI CIOCCOLATINI DALLO SCATOLONE

GRANDE GRANDE E CI RIEMPIAMO NUOVAMENTE LE TASCHE. GIÀ CHE CI SIAMO NE MANGIAMO ANCHE QUALCUNO. MENTRE STO SCARTANDO UN

SOLDO DI CIOCCOLATA, IL PAPÀ DI RAFFAELE E IL MIO ENTRANO IN GARAGE PORTANDO UN ENORME CASSONE DI PLASTICA.

«COSA STATE FACENDO?» CHIEDE ZIO NERINO.

«NON STARETE PER CASO MANGIANDO I CIOCCO-

LATINI CHE CI SONO NELLO SCATOLONE?!».

IO E RAFFAELE NON ABBIAMO IL TEMPO DI TROVARE SCUSE, E POI CON LA BOCCA TUTTA SPORCA

SPORCA DI CIOCCOLATA SAREBBE DIFFICILE DIRE

UNA BUGIA SENZA ESSERE SCOPERTI.

«CE NE SONO TALMENTE TANTI.» RISPONDO PER GIUSTIFICARMI.

«ANCHE SE CE NE SONO TANTI, CI SERVONO TUTTI PER FARE UNA COSA...» DICE PAPÀ.

«CON LE CALZE E I PALLONCINI?» CHIEDE RAFFAELE.

«ESATTAMENTE.» RISPONDE PAPÀ. «QUEST’ANNO PER LA BEFANA STIAMO PREPARANDO UNA CALZA GIGANTESCA, LA PIÙ GRANDE CALZA DA BEFANA DEL MONDO!»

«VERAMENTE?» CHIEDO MERAVIGLIATO.

«VERAMENTE SARÀ LA CALZA PIÙ GRANDE DEL MONDO?»

«CERTO.» SPIEGA LO ZIO. «E LA RIEMPIREMO CON TANTI PALLONCINI, IN OGNUNO DEI

QUALI METTEREMO UNA CALZA PIENA DI CIOCCOLATINI.»

ECCO SPIEGATO IL MISTERO DEI TRE SCATOLONI.

«QUI ABBIAMO I CIOCCOLATINI, LE CALZE E I PALLONCINI, MA LA CALZA GIGANTE DOV’È?» CHIEDO ALLORA.

«LA STA COSTRUENDO GIANLUIGI CON ALTRI AMICI NELLA PALESTRA DELLE SCUOLE.»

«POSSIAMO VEDERLA?» DOMANDA RAFFAELE CURIOSO.

«LA VEDRETE IL GIORNO DELLA BEFANA, LA PORTEREMO IN PIAZZA E VERRÀ UN GIUDICE APPOSTA DA LONDRA PER MISURARLA. E ORA USCITE CHE

DOBBIAMO ORGANIZZARE IL POSTO PER PREPARARE TUTTI I PALLONCINI.»

LE GIORNATE SEGUENTI SCORRONO FRENETICHE. ZIA SABRINA, ZIA ANGELA E LA MAMMA RIEMPIONO LE CALZE DI CIOCCOLATINI, LO ZIO NERINO, E PAPÀ LE INFILANO NEI PALLONCINI E LI GONFIANO CON UNA BOMBOLETTA DI GAS, IO E RAFFAELE LI SISTEMIAMO NEL CASSONE. OGNI TANTO NE SCOPPIA QUALCUNO, MA NE ABBIAMO PREPARATI TANTISSIMI. DENTRO ALLO SCATOLONE GRANDE

GRANDE CI SONO SEMPRE MENO CIOCCOLATINI

E OGNI TANTO NE INFILO IN BOCCA QUALCUNO. ALLORA ZIA ANGELA SI ARRABBIA PERCHÉ DICE

CHE SONO CONTATI E SE CONTINUIAMO A MANGIARNE NON CI BASTERANNO PER RIEMPIRE TUTTE LE CALZE.

LA SERA DEL 5 GENNAIO GIANLUIGI CON UN FURGONE FA IL GIRO DI TUTTO IL PAESE A RACCOGLIE-

RE I PALLONCINI. IL GIORNO DELLA BEFANA, UNA CALZA GIGANTESCA RIEMPIE COMPLETAMENTE LA PIAZZA DEL PAESE. È ENORME. ATTORNO CI SONO TUTTI TUTTI, PERSINO IL SINDACO CHE INDOSSA LA FASCIA TRICOLORE, SORRIDE E SALUTA, E SALUTA, E SALUTA, LA BANDA DEL PAESE CHE SUONA, DIVERSI FOTOGRAFI E ANCHE LE TELECAMERE DELLA TELEVISIONE. IMPROVVISAMENTE ECCO AFFACCIARSI UNA MACCHINA NERA. TUTTI FANNO SILENZIO. DALLA MACCHINA NERA SCENDE UN SIGNORE MAGRO MAGRO, PALLIDO PALLIDO VESTITO DI NERO CON IN TESTA UNA BOMBETTA DELLO STESSO COLORE DEL VESTITO E IN MANO UNA VALIGETTA UGUALE AL RESTO. IL SILENZIO DIVENTA ANCORA PIÙ SILENZIOSO. «È ARRIVATO IL GIUDICE...» BISBIGLIA QUALCUNO. IL SIGNORE MAGRO MAGRO, PALLIDO PALLIDO, APRE LA VALIGETTA, TIRA FUORI UN METRO E COMINCIA A MISURARE LA CALZA. LA GENTE NON RESPIRA NEMMENO PER NON DISTURBARLO. IL GIUDICE VENUTO DA LONDRA MISURA LA CALZA IN TUTTE LE DIREZIONI, POI LA APRE, ENTRA DENTRO E CONTA TUTTI I PALLONCINI, UNO PER UNO, QUINDI SALUTA, RISALE IN MACCHINA E SE NE VA. LA GENTE RESPIRA, LA BANDA RICOMINCIA A

SUONARE, IL SINDACO A SALUTARE E I FOTOGRAFI A FOTOGRAFARE. DATO CHE IL GIUDICE SE N’È

ANDATO, GIANLUIGI APRE LA CALZA E DISTRIBUISCE I PALLONCINI A TUTTO IL PAESE. CIASCUNO

TORNA A CASA CON UN PALLONCINO CONTENENTE UNA CALZA CON I CIOCCOLATINI. PER DIVERSI GIORNI IN PAESE E A SCUOLA NON SI PARLA D’ALTRO. DELLA CALZA PIÙ LUNGA DEL MONDO

CHE CI RENDERÀ FAMOSI IN TUTTO L’UNIVERSO. DOPO QUALCHE SETTIMANA ARRIVA FINALMENTE LA RISPOSTA: NON ABBIAMO VINTO. LA CALZA NON ERA ABBASTANZA GIGANTESCA, SEMBRA CHE A CARRARA NE ABBIANO FATTO UNA PIÙ LUNGA. PECCATO. PERÒ A ME È RIMASTO IL DUBBIO; VUOI VEDERE CHE SE MANGIAVO MENO CIOCCOLATINI VINCEVAMO NOI?

Nota: il 6 gennaio 2011 la città di Carrara ha vinto il Guinness per la calza della Befana più lunga del mondo. La maxi calza è stata misurata da un giudice arrivato apposta da Londra che in una piazza affollatissima, piazza Alberica, nel centro storico della città del marmo, ha decretato il record. La calza di Carrara è lunga 72,98 metri ed ha una circonferenza di 7 metri e 98 centimetri. Il presidente ha voluto appurare anche il contenuto: circa 1500 palloncini ognuno dei quali nel suo interno ha una mini calza piena di dolciumi.

Per comprendere il testo:

1) Cosa contengono gli scatoloni?

2) Dove viene costruita la calza gigantesca?

3) Chi scende dalla macchina nera?

LA BEFANA VIEN VOLANDO

LA BEFANA VIEN VOLANDO

SULLA SCOPA, DRITTA IN SELLA

E COI DONI VA PORTANDO

ANCHE QUALCHE CARAMELLA

COL CAPPELLO LARGO A PUNTA, E IL VESTITO SUO DI STRACCI, LEI VOLANDO FIN QUI È GIUNTA

NONOSTANTE FUORI GHIACCI.

DA LONTANO ARRIVA IN VOLO

A PORTARCI COSE BELLE

ED IN CAMBIO CHIEDE SOLO

DI NON FARE MARACHELLE.

PERCIÒ MERITA RISPETTO

QUESTA VECCHIA AMICA CARA

E QUEST’ANNO LO PROMETTO COI PIÙ BRAVI FARÒ A GARA.

Conati

QUANDO È L’ORA, LA BEFANA

QUANDO È L’ORA, LA BEFANA

ALLA SCOPA SALTA IN GROPPA.

D’IMPAZIENZA GIÀ TRABOCCA:

L’ALZA SU LA TRAMONTANA, FRA LE NUVOLE GALOPPA.

OGNI BIMBO NEL SUO LETTO

FA L’ESAME DI COSCIENZA:

MALEDICE IL CAPRICCETTO, BENEDICE L’UBBIDIENZA:

LA MATTINA AL PRIMO RAGGIO

SI PRECIPITA AL CAMINO

UN BEL DONO AL BIMBO SAGGIO

AL CATTIVO UN CARBONCINO!

Tradizionale

ARRIVA, ARRIVA LA BEFANA

Colora, ritaglia e incolla la Befana sul tuo quaderno. Poi scrivi cosa vorresti che ci fosse nel suo sacco per te.

figura 23

RIEMPIAMO LA NOSTRA CALZA

L’uso di immagini facilita i bambini nel preparare la loro calza.

Materiale occorrente:

– colori a matita

– colla stick

– forbici

– fotocopie figure 24 e 25

Fotocopiare la figura 24 e la figura 25. Dare ai bambini le 2 fotocopie e far scegliere quali doni vorrebbero trovare nella calza tra quelli disegnati. Se tra quelli disegnati non c’è, li potranno disegnare loro. Farli tagliare e incollare dentro la calza e colorare la scheda.

figura 24

Carnevale

•  Questa festa perché

•  Filastrocca:

- Chi si nasconde dietro la maschera?

•  Attività pratiche:

- Festoni colorati

- Coriandoloni

- Mascherine da colorare

- Le nostre mani come maschere

Il carnevale inizia il “giovedì grasso” che precede di 2 settimane il “Mercoledì delle Ceneri” che segna l’inizio della Quaresima e ha origini antichissime. Attraverso il travestimento, i bambini possono mettere in gioco le loro emozioni, sentimenti o stati d’animo in modo semplice e spontaneo. La scuola, grazie al clima di allegria legato a questa festa, può proporre attività ludiche e didattiche che stimolano la creatività, la relazione e la cooperazione, la capacità di mettersi in gioco e di giocare.

FILASTROCCA: CHI SI NASCONDE DIETRO

LA MASCHERA?

MASCHERINE A TUTTO TONDO

MASCHERINE PER IL VISO

CON LA MASCHERA NASCONDO

NASO, BOCCA E ANCHE IL SORRISO.

SOLO GLI OCCHI RESTAN FUORI

DA DUE BUCHI PER VEDERE

I CORIANDOLI, I COLORI

TUTTO CIÒ CHE PUÒ ACCADERE.

SE NESSUNO SA SCOPRIRE

CHI LA MASCHERA SU TIENE,

TUTTI NOI POTREMO DIRE

CHE ERA MASCHERATO BENE.

D. Conati

FESTONI COLORATI

Semplici decorazioni da realizzare per creare un clima di allegria per la classe o tutta la scuola.

Materiale occorrente:

– 2 rotoli di carta crespa con colori vivaci

– forbici

– scotch

Lasciare la carta crespa arrotolata. Tagliare da entrambi i rotoli una porzione di circa 10 cm, tenendole ancora raccolte. Prendere la prima bobina di carta crespa e fare dei piccoli tagli tutti vicini, sia da una parte che dall’altra del rotolino. Ripetere lo stesso procedimento per l’altra bobina dell’altro colore.

In questo modo si ottengono due strisce frangiate. Srotolare le strisce colorate per tutta la loro lunghezza. Prendere un’estremità di entrambe le strisce e unirle con un pezzo di scotch. Mettere le due estremità libere del festone sotto un peso che le tenga ferme. Sovrapporre le due strisce. Avvolgere la doppia striscia su se stessa per tutta la lunghezza. Arrivare alla fine e con lo scotch fissare insieme le estremità messe sotto il peso.

Si ottiene in questa maniera un doppio festone frangiato. Ripetere la stessa operazione per tutte le bobine che si ricaveranno dal rotolo di carta crespa. Se è stato fatto il Signor Inverno ricordarsi di mettere qualche festone anche a lui.

figura 26

CORIANDOLONI

Per preparare questi addobbi è necessario “entrare” dentro il colore.

Materiale occorrente:

– fogli bianchi o colorati

– matita

– colori a tempera

– piatti di plastica

– scotch

– fotocopia della figura 26 oppure uno stampo reale (coperchio di pentola, piattino)

Disegnare sui fogli tanti cerchi con lo stampo figura 26. Mettere i colori a tempera dentro i piatti di plastica. Con il dito, che fungerà da pennello, fare tanti puntini all’interno dei cerchi. Si può scegliere se usare un unico colore per ogni cerchio, o se in tutti i cerchi mettere più colori. Aspettare che i fogli asciughino. Ritagliare i cerchi e fissarli alla finestra con dello scotch. Se si ha la possibilità, colorare entrambi i lati dei coriandoloni.

MASCHERINE DA COLORARE

Queste mascherine possono essere sia degli addobbi per le finestre, sia dei colorati lavoretti che i bambini si porteranno a casa.

Materiale occorrente:

– colori a matita

– cartoncini rigidi bianchi

– forbici

– cannucce

– scotch

– fotocopie della figura 27 e 28

Fotocopiare le figure 27 e 28. Consegnare ad ognuno un foglio. Far colorare la mascherina. L’insegnante può decidere di lasciare libertà ai bambini oppure proporre dei temi, come ad esempio: le stagioni, i colori primari, la notte, il giorno. Con le forbici farla tagliare. Fissare ad un lato della maschera la cannuccia con lo scotch. In questo modo i bambini potranno portarsi la maschera al viso per coprirlo.

LE NOSTRE MANI COME MASCHERE

Questo è un modo divertente per creare la propria maschera, in modo originale.

Materiale occorrente:

– fogli bianchi

– 4 colori a tempera

– pennello

– piatti di plastica

– forbici

– colla stick

– elastico

Mettere le quattro tempere all’interno di piatti di plastica. Far preparare due fogli a ciascun bambino. Su ciascun foglio, ogni alunno deve, con la matita, fare il contorno della propria mano per due volte. In questo modo, ognuno avrà quattro mani. Con tempere e pennello far colorare i palmi disegnati. Se ogni palmo ha un colore diverso la mascherina risulterà molto colorata.

Aspettare che asciughi. Una volta pronte, sagomare con le forbici le quattro mani. Incollare sovrapponendo leggermente due palmi delle mani. Il pollice della mano che sta a destra deve essere posizionato tra medio e l’anulare dell’altro stampo; l’indice di destra sarà vicino o sopra al mignolo di sinistra.

Incollare a destra e a sinistra rispettivamente uno stampo di mano colorato. In modo quasi da formare un ventaglio di mani. Con la matita disegnare nei due palmi centrali le fessure degli occhi e tagliarle con le forbici. Bucare gli esterni della maschera per far passare l’elastico tagliato. Fissarlo con un nodino all’interno di un foro e, con la maschera appoggiata al viso del bambino, regolare la lunghezza dell’elastico. Infilare l’estremità dell’elastico nell’altro foro e annodare.

Variante

Invece di far sagomare le mani sul foglio con la matita e poi colorarle con i colori a tempera, si possono fare direttamente gli stampi con le mani tinte di colore. Questa operazione richiede però organizzazione nel gestire poi il lavaggio delle mani. Potrebbero esserci dei secchi o degli stracci bagnati per pulirsi.

Festa del papà

•  Questa festa perché

•  Filastrocca:

- A un papà indaffarato

•  Attività pratiche:

- Copribottiglia

- Patatapapà

- Biglietto con gli stampini

- La maglietta del papà

Il 19 marzo si festeggia San Giuseppe: il papà di Gesù, che rappresenta per tutti la figura del “padre”. Fino a poco tempo fa il 19 marzo era festa nazionale. Da qualche anno, invece, la festa è stata abrogata, e il giorno di San Giuseppe è diventato un giorno feriale qualunque. Ciò ha contribuito a sminuire i festeggiamenti che in tutta Italia si tenevano in questa giornata. Oggi la figura del papà è sempre più rivalutata nell’ambito della famiglia, per cui il 19 marzo si è tornato nuovamente a festeggiarla.

FILASTROCCA: A UN PAPÀ INDAFFARATO

AD UN BABBO INDAFFARATO

CHE LAVORA ED È IMPEGNATO,

E FATICA IL GIORNO INTERO

DA STANCARSI PER DAVVERO,

CHE REGALO POSSO FARE,

PER POTERGLI DIMOSTRARE

QUANTO BENE IO GLI VOGLIO

TANTO DA RIEMPIRE UN FOGLIO?

PIÙ CHE UNA DICHIARAZIONE

È UNA RACCOMANDAZIONE:

QUANDO GUIDI VA’ UN PO’ PIANO,

E ANCHE SE TI SENTI STRANO,

USA SAI L’AURICOLARE

QUANDO VUOI TELEFONARE;

E METTI SEMPRE LA CINTURA, CHE LA STRADA È PIÙ SICURA.

SOLO QUESTO VOGLIO DIRE

E FA PRESTO A RITORNARE

PERCHÉ PRIMA DI DORMIRE

IO TI POSSA UN PO’ ABBRACCIARE.

D. Conati

COPRIBOTTIGLIA

L’idea è di creare in modo semplice e veloce un copribottiglia per la festa del papà.

Materiale occorrente:

– cartoncino semi rigido A4 bianco

– forbici o punteruolo

– colori a matita e cera

– colla o cucitrice

– Fotocopia della figura 30

Fotocopiare la figura 30 e darne una ad ogni bambino. Far copiare la sagoma sul cartoncino A4 (sia la figura d’uomo che il rettangolo, figura 31).

Ora è possibile scegliere tra due modalità di lavoro: – usando le forbici; – usando il punteruolo.

La scelta dipende dal materiale, dal tempo a disposizione e dalle capacità manuali che si vogliono perfezionare nei bambini.

Una volta ricavata la sagoma, far abbellire la figura con particolari e farla colorare.

Alla fine, fissare il rettangolo chiuso ad anello nella parte posteriore del collo della sagoma. L’anello permetterà di infilare il disegno su una bottiglia.

figura

PATATAPAPÀ

Questo lavoretto è molto divertente da realizzare perché unisce manualità e fantasia.

Materiale occorrente:

– patate medio/grandi lavate

– plastilina di diversi colori

– bastoncini

– fiammiferi di legno o stuzzicadenti

– schiaccia aglio (ne basta uno per tutti)

– una foto di ogni papà

La patata sarà il viso del papà per cui, tra tutte le patate che ci sono, far scegliere ai bambini quella che più assomiglia alla forma del viso del proprio papà (possono usare la foto per capire meglio la fisionomia del volto).

Una volta scelta la patata, iniziare a modellare la plastilina con le mani per creare bocca e occhi. La bocca può avere diverse forme: sorridente, triste, spaventata. L’insegnante potrà suggerire varie possibilità di realizzazione per diversificare i lavoretti. Modellare il naso con altra plastilina. Può essere grosso, adunco, piccolino, a patata. Infilare mezzo fiammifero nella patata e infilarci il naso. L’uso del fiammifero permette anche ai nasi più grossi di rimanere su.

Per abbellire la patata, sono possibili diverse opzioni usando altra plastilina:

– per fare i capelli metterne un po’ nello schiaccia aglio e, quella che fuoriesce, andrà fissata sull’estremità della testa;

– per fare i ricci, premere tra di loro tante piccole palline di plastilina;

– per fare i capelli lisci, fare un “caschetto” di plastilina, modellandolo sul viso;

– per fare il cappello con la visiera, ricoprire con della plastilina l’estremità della patata (come un caschetto) e, in un secondo momento, aggiungere la visiera;

– per fare una sciarpa, ricavare una striscia lunga di plastilina e fissarla alla base della patata.

Una volta finita la patata, infilare nella base il bastoncino di legno che farà da supporto.

BIGLIETTO CON GLI STAMPINI

Questo tipo di attività si presta a tantissime varianti per creare lavori particolari e di grande effetto.

Materiale occorrente:

– cartoncino colorato o bianco formato A4

– frutta e verdura: mela, pera, limone, fette di mandarino, cavolfiore, cipolla, cuori di radicchi rossi, funghi prataioli

– un coltello

– un asse di legno

– tempere

– pennelli

– piatti di plastica per il colore e per contenere la frutta e la verdura

– carta da cucina

– strofinaccio

Ogni bimbo dispone di un piatto per il colore, delle tempere, un pennello e della carta da cucina.

Per prima cosa, è necessario piegare a metà il cartoncino. In questo modo ci sarà la copertina esterna, che verrà dipinta, e l’interno, nel quale ci si potrà scrivere o incollare la poesia o gli auguri al papà.

L’insegnante taglierà la frutta e la verdura e la distribuirà ai bambini. Prima di utilizzare la frutta, è opportuno asciugarla con la carta da cucina. Stendere il colore con il pennello sulla parte tagliata della frutta (non deve essere troppo, solo un velo) e poi fare lo stampino sul foglio. Il cartoncino deve essere posizionato sopra lo straccio ripiegato, il quale farà da cuscinetto e permetterà ai particolari di frutta e verdura di essere più evidenti.

I bambini possono creare il loro biglietto con massima libertà scoprendo in autonomia le forme che nascono usando i vari stampini. Oppure possono essere guidati dall’insegnate per creare un disegno. Il tempo di asciugatura è di alcune ore.

LA MAGLIETTA DEL PAPÀ

Questo lavoretto permette di realizzare un capo d’abbigliamento vero e proprio per il papà, con le impronte delle proprie mani.

Materiale occorrente:

– maglietta bianca (tipo T-shirt) a manica corta della taglia del proprio papà

– una scatola da scarpe

– scotch da pacchi

– colla vinilica o fissativo per colori su stoffa

– tempere normali o colori per stoffa

– pennarello indelebile

– piatti di plastica

– smalto trasparente per unghie

Per prima cosa, appiattire la scatola da scarpe rompendo le giunture tra un lato e l’altro, fissando poi le parti staccate con lo scotch da pacchi. Infilare il cartone ottenuto all’interno della maglietta in modo che, quando si usano le tempere, il colore non passi dall’altra parte. Mescolare colla vinilica e colori a tempera se non si usa il fissativo. Mettere la tempera preparata dentro dei piatti.

Far immergere le mani ai bambini nel piatto con il colore e poi far lasciare l’impronta delle due mani al centro della maglietta.

È importante non usare troppo colore!

Lasciare asciugare la maglietta un paio di giorni in modo che il colore aderisca bene.

Si può decidere di scrivere sulla maglietta, con il pennarello indelebile, qualche frase per accompagnare l’impronta.

Ad esempio:

– “Ti voglio bene.“

– “Le mie mani stampate nel tuo cuore.”

– “Ti ho firmato per sempre!”

Per rendere il disegno più brillante, è possibile ripassarlo completamente con lo smalto per unghie.

Perché il disegno duri nel tempo, lavare sempre la maglietta a freddo e a rovescio.

Primavera

•  Festeggiamo la stagione

•  Canzone:

- Il primo giorno di primavera

•  Filastrocca:

- Son la Primavera

•  Attività pratiche:

- La mia primavera

- Fiori rotolosi

- Liane di foglie

- Farfalle di Scottex

- Rane ranone

- Costruiamo l’albero della nostra classe

- Arriva la Signora Primavera

- Compleanno della Signora Primavera

- Scopriamo la primavera

- Osserviamo la primavera

“PRIMAVERA VIEN DANZANDO, VIEN DANZANDO ALLA TUA PORTA.

SAI TU DIRMI CHE TI PORTA?

GHIRLANDETTE DI VILLUCCHI, QUALI AZZURRE, QUALI GIALLI

E POI ROSE, A FASCI, A MUCCHI.”

A. Silvio Novaro, I doni

Il 21 marzo inizia la PRIMAVERA, forse la stagione più attesa, quella che riscalda dopo il grigiore invernale e proietta verso la calda estate e le sospirate vacanze. Quella in cui rifiorisce la vita e si risveglia un po’ tutto dal letargo, comprese la nostra voglia di uscire e di stare in giro all’aria aperta. Le giornate si allungano e la temperatura permette di uscire per giocare fuori, esplorare il mondo, conoscere e apprezzare la natura nelle sue forme e colori. Dato che il clima è più mite e caldo, sulle montagne la neve si scioglie e porta acqua in pianura, dove germogliano i frutteti e gli insetti si danno da fare. Soprattutto all’inizio della stagione le piogge sono spesso abbondanti e perciò occorre sempre tenere un ombrello a portata di mano. Nel caso si decida di programmare la recita di fine anno, è questo il momento per iniziare a organizzare il lavoro, preparare le canzoni, le scenografie, i costumi, le coreografie, leggere ai bambini la storia.

• PRIMAVERA: SCHEDA DI OSSERVAZIONE (COSA CAMBIA ATTORNO A ME)

COSA

IL PRIMO GIORNO DI PRIMAVERA

È IL PRIMO GIORNO DI PRIMAVERA, È IL PRIMO GIORNO DI PRIMAVERA,

SI SVEGLIA LA TERRA DOPO IL DISGELO, SI SVEGLIA LA TERRA CHE È PRIMAVERA.

SOLE CHE SCIOGLI LÀ LÀ LÀ LÀ LÀ

NEVE E I GERMOGLI APRI LÀ LÀ LÀ LÀ LÀ LÀ LÀ LÀ (x 2)

CANTA LA TERRA CHE È PRIMAVERA, DANZA LA TERRA CHE È PRIMAVERA, VITA CHE NASCE, ERBA CHE CRESCE, SI SVEGLIA LA TERRA CHE È PRIMAVERA.

SOLE CHE SCIOGLI LÀ LÀ LÀ LÀ LÀ

NEVE E I GERMOGLI APRI LÀ LÀ LÀ LÀ LÀ LÀ LÀ LÀ (x 2)

traccia audio n. 5 partitura pag. 294

SON

LA PRIMAVERA

ARRIVO VESTITA

VESTITA DI FIORI,

LA GONNA CUCITA

DI MILLE COLORI.

CON QUALCHE VIOLETTA

FISSATA SUI BORDI

E AI PIEDI L’ERBETTA

DEI PRATI PIÙ VERDI.

PER FARE GRAN FESTA

CON MOLTI DEI FRUTTI,

GERMOGLIANO IN TESTA

GLI ALBERI TUTTI.

LA VITA RISVEGLIO

E ARRIVO PER DIRTI

CHE SI STA UN PO’ MEGLIO

MA ATTENTO A SCOPRIRTI.

D. Conati

LA MIA PRIMAVERA

• ISPIRANDOTI ALLA FILASTROCCA DISEGNA NELLA CORNICE LA FIGURA DELLA PRIMAVERA.

FIORI ROTOLOSI

Un’idea per creare dei fiori per dare colore alla classe.

Materiale occorrente:

– rotoli di carta igienica finiti

– colori a tempera

– pennelli

– forbici

– cartoncino colorato

– colla vinilica

– cucitrice

Prendere un rotolo di carta igienica e dipingerlo sia internamente che esternamente. Una volta asciutto, appiattire leggermente il tubo e, con le forbici, tagliarlo in cinque parti uguali. In questo modo si ottengono i petali. Accostare i petali ottenuti e pinzarli tra di loro. Prendere un cartoncino colorato e ricavare un piccolo ciondolo. Incollare con la colla vinilica il ritaglio in mezzo alla corolla per fare il pistillo.

Per appendere i fiori, si può decidere di usare semplicemente del filo o si può optare per la costruzione delle “liane” di foglie.

Questo addobbo può essere usato nella recita di fine anno.

LIANE DI FOGLIE

Si tratta di addobbi molto suggestivi, che però richiedono un po’ di lavoro.

Materiale occorrente:

– fiori con rotoli di carta igienica

– spago

– forbici

– carta velina verde

– colore a tempera verde (facoltativo)

– bicchiere di plastica (facoltativo)

– cucitrice

L’utilizzo delle tempere richiede una procedura più lunga. Colorare lo spago con la tempera, immergendolo per tutta la lunghezza della liana dentro il bicchiere colmo di colore verde. Tirarlo fuori, stando attenti a non sgocciolare in giro, e lasciarlo asciugare una giornata intera.

Ritagliare dalla carta velina di diverse tonalità di verde delle foglie simili a quelle dell’ulivo.

Per farne di più contemporaneamente, è possibile sovrapporre più fogli di carta velina facendo attenzione che non si spostino mentre si taglia. Con la cucitrice, fissare le singole foglie lungo tutto lo spago.

I fiori fatti con il rotolo di carta igienica devono essere fissati in fondo alla liana. Si può decidere di fissarne alcuni anche lungo lo spago.

Questo addobbo può essere usato nella recita di fine anno.

FARFALLE DI SCOTTEX

Divertenti addobbi per movimentare l’aula in modo semplice e colorato.

Materiale occorrente:

– rotolo di carta da cucina (tipo scottex)

– colori a tempera

– ciotoline

– scovolini di ciniglia di diverso colore

– filo di bava

Prendere le ciotoline e riempirle d’acqua. Stemperare all’interno poco colore a tempera (l’acqua deve tingersi appena). Piegare in quattro un singolo strappo di carta da cucina. In ogni ciotolina, intingere un angolo diverso del panno carta piegato (non deve stare in immersione troppo tempo). Anche se i colori si sovrappongono non è un problema! Aprire i quadrati di carta e lasciare asciugare. Prendere gli scovolini e piegarli a metà. Una volta che i fogli sono asciutti, schiacciare verso il centro due lati del quadrato.

Inserire tra i due bracci dello scovolino il foglio arricciato.

Girare su se stesso lo scovolino in modo da bloccare il foglio e creare le antenne. Appendere le farfalle usando del filo da pesca trasparente.

Questo addobbo può essere usato nella recita di fine anno.

RANE RANONE

Uno spunto divertente per inventare animali curiosi che annunciano la bella stagione.

Materiale occorrente:

– piatti di carta

– cartoncino bianco

– tempera verde

– colla stick

– pennelli

– cucitrice

– nastro rosso o cartoncino rosso

– pennarello indelebile nero (facoltativo)

– scovolini di ciniglia verdi (facoltativo)

– occhi adesivi (facoltativo)

Prendere due piatti di carta e sovrapporli. Dipingere la parte interna del piatto e aspettare che asciughi (il secondo piatto impedisce a quello dipinto di arricciarsi!). Quando il piatto è asciutto dipingere il retro, spostando il secondo piatto sopra. Una volta asciutto, togliere il piatto che è servito da sostegno e piegare a metà quello dipinto. Incollare un pezzo di nastro rosso all’interno del piatto piegato a metà che funge da bocca o, in alternativa, una striscia di cartoncino rosso. La lingua deve uscire dalla bocca.

Tagliare lo scovolino in 4 parti e pinzarle sul bordo esterno della metà inferiore del piatto (dove è stata posizionata la striscia di carta). Queste diventeranno le zampe. Ritagliare dal cartoncino bianco due forme ovali. Su questi ovali, disegnare con il pennarello indelebile gli occhi oppure incollare quelli adesivi. Per dare un senso di tridimensionalità, piegare una punta dell’ovale e incollare solo quella alla metà superiore del piatto.

Questo addobbo può essere usato nella recita di fine anno.

COSTRUIAMO L’ALBERO DELLA NOSTRA CLASSE

Con questo procedimento si possono creare molti alberi, anche uno per bambino.

Materiale occorrente:

– rami secchi di diverse lunghezze

– barattolo di latta o secchio

– terra

– elementi per decorarlo

La costruzione di questo albero è molto semplice. Una volta messa la terra all’interno dei contenitori, siano essi barattoli o secchi, infilare i rami in modo da creare una composizione che assomigli il più possibile a un albero. Essendo primavera è necessario arricchire i rami con fiori, foglie, qualche farfalla e magari anche un nido (vedi altre schede di questo capitolo).

Questo addobbo può essere usato nella recita di fine anno.

È possibile ricorrere anche alle schede delle attività proposte nel capitolo “FESTA DEGLI ALBERI” di pag. 45 o in quello dell’AUTUNNO nella costruzione del Signor Autunno di pag. 35.

ARRIVA LA SIGNORA PRIMAVERA

Il 21 marzo i bambini dovranno trovare in classe la Signora Primavera, al posto del Signor Inverno.

Materiale occorrente:

– il signor Inverno

– dei fiori finti o carta crespa

– qualche fogliolina verde di carta

– qualche farfalla

– delle palline di polistirolo, o da ping-pong

– cucitrice (per le farfalle)

Togliere il cotone, le decorazioni di Natale e di Carnevale e la sciarpa dalla struttura di legno. Fissare tra i rami i fiori finti o una striscia di carta crespa arrotolata alla base su se stessa per creare dei boccioli. Mettere qualche foglia verde. Sistemare dentro il nido le palline in modo da farle sembrare delle uova. Appendere qualche farfalla. Per farle, ritagliare un rettangolo di carta crespa di 6 cm di lunghezza per 6 cm di altezza, schiacciare verso il centro i due lati lunghi e pinzare.

IL COMPLEANNO DELLA SIGNORA

PRIMAVERA

Fare una semplice festicciola di compleanno alla nuova “amica” che accompagnerà il gruppo classe per tutta la stagione. Aggiungere anche il suo compleanno all’interno del cartellone dei compleanni.

Materiale occorrente:

– una semplice torta (potrebbe essere la colomba pasquale)

– dei tovaglioli

– una candelina

Eventualmente far fare agli alunni un disegno della signora Primavera sul proprio quadernone.

SCOPRIAMO LA PRIMAVERA

Questo gioco è un’attività di scoperta e di confronto tra l’insegnante e i bambini.

Materiale occorrente:

– grande cesto

– il maggior numero di elementi caratteristici della primavera come ad esempio: fiori di pesco, albicocche, ciliegie, cappellino con visiera, margherite, pallone, uova, un nido...

Portare in classe il cesto e presentare tutti gli elementi che contiene. Chiedere ai bambini di descrivere gli oggetti. Far disegnare sul quaderno l’elemento che più è piaciuto di tutto il cesto.

OSSERVIAMO LA PRIMAVERA

La primavera è la stagione della rinascita. La natura dormiente si risveglia e regala al mondo nuovi colori, nuovi profumi e nuove forme di vita. La routine quotidiana ci fa dimenticare lo spettacolo della natura che rifiorisce. L’attività proposta suggerisce di dedicare del tempo a osservare e descrivere i cambiamenti che avvengono nella stagione. In questo modo si accompagnerà il bambino a riflettere sul tempo che passa, sulla necessità di fermarsi a osservare e sul “miracolo” che la natura compie ogni giorno per regalarci colori e forme di vita nuove.

Si può decidere di strutturare l’attività in due modi: la prima sfruttando il giardino della scuola, la seconda portando in classe una piantina di giacinto.

Materiale occorrente:

– giardino della scuola

– piantina in vaso di giacinto (alternativa)

– fotocopia della TABELLA di pagina 142

– colori a matita o pennarelli

Insieme all’insegnante si osserverà il prato del giardino dove c’è. Si porrà attenzione al colore dell’erba e alla presenza di germogli, al profumo e alla consistenza del terreno. Ottimale sarebbe potere essere in mezzo al prato mentre si fa questa attività.

Dopo l’osservazione, che dovrà essere ripetuta almeno tre volte, si disegnerà all’interno della TABELLA quello che si è visto durante l’uscita.

Concluse le tre uscite o le tre osservazioni si guarderanno i disegni e si descriveranno i cambiamenti avvenuti e percepiti.

Con la piantina di giacinto, l’attività è similare ma avverrà completamente in classe. Si inizierà osservando la pianta ancora chiusa e senza fiori fino alla completa fioritura apprezzando il colore, il profumo e la forma.

Pasqua

•  Questa festa perché

•  Filastrocche:

- Pic-nic di Pasqua

- Sorpresa di Pasqua

•  Attività pratiche:

- Le uova decorate

- Una mano di gallina

- Il segnalibro Pasqualoso

- Coniglietti di pasta di sale

- Il pulcino Pasquale

- Il portauovo ricilato

- I pulcini che fanno festa

La Pasqua rappresenta l’evento centrale della vita cristiana ma è anche una festa che si celebra in un momento particolare dell’anno, all’inizio della primavera, quando la natura si risveglia dopo il torpore invernale. È la resurrezione della vita in tutti i sensi, e come in altre occasioni diventa momento per legare un’attività pratica a una ricorrenza.

FILASTROCCA: PIC NIC DI PASQUA

UOVA SODE NEL CESTINO

PASTA FREDDA ED UN BUDINO, LE FOCACCE, GLI AFFETTATI, SON GIA PRONTI E IMPACCHETTATI.

VINO, BIBITE, ACQUA FRESCA, LA COPERTA COLOR PESCA.

POI UNA TORTA PASQUALINA

FATTA DI PRIMA MATTINA, NON MI SON CERTO SCORDATO L’UOVO MIO DI CIOCCOLATO.

TUTTI IN SELLA SULLE BICI,

COI PARENTI E CON GLI AMICI, BELLO È PASQUA FESTEGGIARE IN CAMPAGNA A PEDALARE.

PER I PRATI FINO A SERA

ORA CHE È PRIMAVERA;

CHE SIA PASQUA O SIA PASQUETTA A DIVERTIRSI SENZA FRETTA.

D. Conati

Filastrocca - Attività pratiche

FILASTROCCA: SORPRESA DI PASQUA

GROSSE UOVA DECORATE

FATTE CON LA CIOCCOLATA

DALLE FORME PIÙ SVARIATE

CON SORPRESA INCORPORATA.

IO NE MANGIO A PIÙ NON POSSO,

MANGIO TUTTO SENZA RESA

E ORA COL SEDERE ROSSO

PENSO: “È QUESTA LA SORPRESA?”

LE UOVA DECORATE

L’uovo è un elemento caratteristico della Pasqua. Ecco un suggerimento per realizzare delle decorazioni semplici e simpatiche.

Materiale occorrente:

– fotocopie delle figure 32 e 33

– scotch

– colori a matita o pennarelli

– filo per appendere

– nastrini colorati

Fotocopiare le figure 32 e 33 ingrandendole del 200%. Dare le fotocopie ai bambini perché le colorino (l’ideale sarebbe da entrambe le parti). Fare un foro sulla sommità dell’uovo. Far passare prima il nastrino e poi fare un fiocco, se si intendono appendere allo stipite della porta o agli infissi delle finestre. Se si fissano sul vetro usare lo scotch.

figure 32 e 33

UNA MANO DI GALLINA

Questo tipo di addobbo, molto coreografico, può essere fatto direttamente sulla finestra con le tempere. L’importante è che ci si metta d’accordo tra insegnanti e collaboratori scolastici per la pulizia (le tempere dai vetri vanno via semplicemente con l’acqua). In alternativa su cartoncino.

Materiale occorrente:

– cartoncino bianco

– piatto di plastica per tempere

– colori a tempera

– pennello (facoltativo)

– pennarello indelebile

– scotch

– forbici

L’alunno deve colorarsi il palmo della mano con le tempere (scegliere colori simili al piumaggio delle galline). Sul cartoncino (su uno si riescono a fare 2 galline) fare l’impronta della mano, posizionando il pollice bene in alto e le altre dita unite. Una volta che l’impronta è asciutta, disegnare la cresta, il becco, i bargigli e l’occhio. Si può decidere di ritagliare la gallina o di appendere direttamente il foglio alla finestra.

IL SEGNALIBRO PASQUALOSO

Questo segnalibro è un’idea semplice e di veloce realizzazione da fare con i bambini e un lavoretto utile per le prime letture all’aria aperta.

Materiale occorrente:

– cartoncino rigido di diversi colori

– colla stick

– pennarello indelebile

– scotch

– cucitrice

Far tagliare due strisce di cartoncino colorato (anche di colori diversi) lunghe 26 cm e larghe 5 cm. Incollarle insieme e arrotolare un’estremità su se stessa formando un cilindro. Fissare con un punto di cucitrice la parte interna del cilindro.

Con dell’altro cartoncino disegnare le orecchie del coniglio: lunghe 4 cm con la base di 1,5 cm che si allarga sino a 2,5 cm in alto. Nella base più stretta piegare il cartoncino di 0,5 cm che sarà la parte da incollare sulla testa del coniglio.

Con il pennarello indelebile disegnare occhi, baffi, bocca e interno delle orecchie del coniglio.

CONIGLIETTI DI PASTA DI SALE

Altro elemento caratteristico della Pasqua è il coniglietto. Per questa attività è stato introdotto un nuovo materiale: la pasta di sale.

Materiale occorrente:

– pasta di sale vedi scheda a pag. 194 (in alternativa pasta da modellare tipo Das)

– bastoncini di ciniglia neri o marroni

– chiodi di garofano

– una cannuccia

– forbici

– stuzzicadenti

– colla universale UHU

– pennarello nero indelebile

Modellare la pasta di sale per formare il corpo (grande circa come un uovo) e la testa (grande circa come una noce). Il corpo deve essere leggermente schiacciato per essere stabile sul tavolo. Infilare un pezzetto di cannuccia a una estremità del corpo. Poi assemblare la testa infilandola nella parte di cannuccia che fuoriesce dal corpo.

Per fare gli occhi, praticare due fori con lo stuzzicadenti e inserire nelle cavità due chiodi di garofano. Sulla testa fare altri due fori un po’ più grandi per le orecchie e uno sulla parte posteriore del corpo per fissare la coda. A questo punto far asciugare la pasta di sale per due giorni interi. Tagliare due pezzetti della stessa lunghezza dai bastoncini di ciniglia e poi piegarli a metà facendogli assumere la forma tipica dell’orecchio del coniglio. Quindi usare un pezzetto di ciniglia per la coda.

Mettere la colla alle due estremità delle orecchie e poi infilarle nei due fori fatti precedentemente sopra la testa. Procedere nello stesso modo per la coda. Col pennarello indelebile disegnare il naso e la bocca.

Per dare un colore più realistico al coniglietto, aggiungere all’impasto della cannella o del caffè liofilizzato.

IL PULCINO PASQUALE

Questo lavoretto può avere due opzioni di lavorazione:

Materiale occorrente:

– rotolo di carta igienica finito

– pallina da ping-pong o pallina di polistirolo

– colori a tempera giallo e arancio

– pennelli

– vernice spray trasparente

– colla stick

– colla vinilica

– forbice

– pennarello indelebile

– ritagli di cartoncini colorati gialli, marroni e rossi

Prima opzione

Dipingere con le tempere il rotolo di carta igienica e aspettare che asciughi. Passare una mano di vernice spray trasparente per lucidare il colore. Stendere uno strato di colla vinilica sul diametro superiore del rotolo e appoggiarci sopra la pallina di polistirolo premendola leggermente finché asciuga la colla.

Intanto, dai ritagli di cartoncino colorato, ricavare le zampe lunghe al massimo 4 cm e larghe 1 cm; le ali lunghe 4 cm e larghe 3 cm con il movimento delle piume; la coda lunga 3 cm e larga 1,5 cm. Ogni elemento deve avere una piegatura di 0,5 cm da poter incollare sul rotolo. Infine ricavare il becco disegnando un rombo alto 4 cm e largo 2 cm.

Se l’insegnante vuole, può fotocopiare le immagini qui sopra, consegnare una copia ad alunno, il quale ritaglierà e userà le sagome come modello da riportare sui ritagli di cartoncini, seguendo il contorno con la matita.

Fissare la coda, le ali e le zampe con la colla stick sul rotolo. Piegare a metà il rombo e, sulla piega ottenuta, passare la colla vinilica. Fissare il becco alla pallina di polistirolo.

Con il pennarello indelebile disegnare gli occhi.

Seconda opzione

Invece di usare le tempere per colorare il rotolo di carta igienica, ricoprirlo con del cartoncino giallo incollandolo con la colla. Gli altri passaggi sono uguali al primo pulcino.

IL PORTAUOVO RICICLATO

Questo portauovo, pur necessitando di due momenti di lavorazione, è di veloce realizzazione.

Materiale occorrente:

– scatola per 4 uova in cartone

– colori a tempera

– piatto di plastica

– pennelli

– taglierino

– rafia o paglietta

– uova sode o di cioccolato (la grandezza di quest’ultime deve essere simile a quelle di gallina)

Prendere la scatola delle uova e tagliare la parte centrale della base. Il foro non deve essere più largo del diametro dell’uovo.

Dipingere con le tempere la scatola dentro e fuori e lasciare asciugare. Si può decidere di fare decorare la scatola con le impronte delle dita (magari di un tono più scuro rispetto al colore usato per la scatola) oppure con i pennelli direttamente. Prendere la rafia (o paglietta) e sistemarla, come se fosse un nido, all’interno della base della scatola.

Posizionare l’uovo nel foro all’interno della scatola in mezzo alla rafia.

Socchiudere la scatola e legarla con la rafia come se fosse un pacco regalo.

Attenzione, la scatola non si chiuderà mai perfettamente.

I PULCINI CHE FANNO FESTA

Questi pulcini possono essere delle simpatiche decorazioni che si muovono per le finestre, oppure degli originali lavoretti da far fare ai bambini, per la ricorrenza della Pasqua.

Materiale occorrente:

– cartoncino giallo e arancione

– forbici

– colla stick e vinilica

– fermacampioni

– ago da lana

– filo di lana

– piume gialle (facoltative)

– ritagli di cartone spesso

– fotocopia figura 34

Ogni bambino avrà a disposizione la fotocopia della figura 34 e, una volta ritagliati i vari elementi, li riprodurrà sul cartoncino giallo seguendo il contorno con la matita. Solo per la sagoma del corpo ne ricaverà due. Con le forbici, si sagomeranno le varie forme. Con il pennarello nero, si disegneranno gli occhi del pulcino e con un triangolino di cartoncino arancione si farà il becco che si incollerà con la colla. Con la colla vinilica, si fisserà sul retro della testa alcune piumette gialle. Una volta pronta, la testa si fisserà sopra la prima sagoma del corpo, in modo da formare il pulcino.

Si prenderanno le ali e, con la punta di una penna, si bucherà nel posto indicato sulla sagoma (questo foro servirà per far passare il filo di lana). Con la punta delle forbici si forerà il punto indicato per far passare il fermacampione. Una volta forate le ali, si appoggeranno sul secondo corpo e si prenderanno le misure su dove bucarlo per infilare i fermacampioni. Si praticherà un buco leggermente più grande in modo che il pulcino si muova ogni volta che si tira il filo. Prima di fissare le ali al corpo, si infilerà lo stesso filo di lana in entrambi i fori delle ali (quelli piccoli) e lo si taglierà più lungo del corpo del pulcino. Dal cartoncino arancione, si sagomeranno due uova, grandi più o meno come una moneta da due euro e si incolleranno tra loro lasciando in mezzo la parte terminale del filo. Ora che le ali sono pronte, si fisseranno al corpo con i fermacampioni e si incolleranno due ritagli di cartone appena sotto di esse per evitare che si abbassino completamente. Al primo pulcino si dovrà incollare la seconda parte mettendo la colla vinilica solo sui supporti in cartone, altrimenti le ali non si muoveranno. Si può decidere di decorare ali e corpo con delle piumette fissandole con la colla vinilica.

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