

Insegnare.LIM è una Guida didattica che si caratterizza per:
1. una metodologia basata sullo sviluppo delle competenze; 2. percorsi integrati con la Lavagna Interattiva Multimediale; 3. una scansione mensile delle attività.
Nei primi giorni di scuola, è essenziale ricostruire il clima di classe, anche con giochi cooperativi e conversazioni collettive. Quindi si passerà all’analisi della situazione di partenza dal punto di vista delle conoscenze, per procedere poi con le attività dell’anno.
I materiali presenti in Insegnare.LIM sono stati organizzati su base mensile, per consentire al docente di controllare in ogni momento dell’anno l’andamento della programmazione didattica. Ovviamente le singole schede, o un percorso più articolato, sono utilizzabili indipendentemente dalla collocazione pensata dagli autori. Proprio per questo motivo i materiali forniti sul CD-Rom, presentati nelle prossime pagine, sono stati organizzati in modo da consentire la massima flessibilità.
Ciascun mese è introdotto da una breve descrizione delle attività proposte e degli obiettivi da raggiungere. È particolarmente importante, al di là dei materiali presentati, che il docente condivida l’impostazione di fondo del lavoro.
Le pagine introduttive hanno lo scopo di fornire una mappa con la quale orientarsi tra le schede e le indicazioni operative.
La complessità sempre crescente della gestione dei gruppi-classe necessita di una particolare attenzione. Un percorso integrato e multidisciplinare può fornire il presupposto per una maggiore flessibilità anche nella conduzione delle dinamiche di classe. Nel volume sono presenti attività che possono svolgersi anche in apprendimento cooperativo (coperative learning) per facilitare acquisizioni e relazioni.
Le vacanze di Pasqua non sono lunghissime, quindi non avrai difcoltà a distribuire i compiti in modo adeguato. Ricorda:
1. Scegli un posto tranquillo, lontano dai rumori. Spegni la televisione. 2. Svolgi compiti in modo autonomo. Non perdere tempo: se necessario, stabilisci un tempo massimo per svolgere l’attività.
3. Chiedi a un adulto di controllare il tuo lavoro.
In alcuni momenti dell’anno è particolarmente utile, per il docente, avere dei materiali riepilogativi del lavoro svolto. Normalmente questi momenti coincidono con le vacanze di Natale e di Pasqua. Il periodo di chiusura delle scuole, infatti, può essere causa di un rallentamento anche significativo degli apprendimenti degli alunni. Con l’obiettivo di consolidare quanto appreso nei mesi precedenti, i docenti suggeriscono ai bambini del lavoro da svolgere a casa.
All’interno di Insegnare.LIM sono previste due diverse sezioni relative ai compiti di Natale e di Pasqua, che il docente potrà fotocopiare in tutto o in parte e distribuire ai bambini.
Un altro importante strumento di lavoro presente in Insegnare.LIM, è rappresentato dai materiali per la verifica e la valutazione delle competenze.
Al termine del primo e del secondo quadrimestre, vengono fornite:
• pagine per la verifica delle attività svolte;
• pagine per la registrazione e la sintesi dei dati;
• pagine per la compilazione delle schede di valutazione.
Anche in questo caso, il docente deciderà se utilizzare i materiali proposti in modo integrale, oppure se utilizzarli come punto di partenza e personalizzarli. È importante, per quanti vorranno seguire in modo significativo le proposte didattiche presenti nella Guida, che le attività e le procedure di verifica siano connesse in modo significativo. Per sottolineare questo aspetto, abbiamo voluto fornire una valutazione di fine quadrimestre e una di fine anno fortemente integrate al percorso di Insegnare.LIM
Negli ultimi anni, i materiali didattici tradizionali sono stati accompagnati da prodotti digitali: principalmente CD-Rom e risorse online. Nel caso di Insegnare.LIM la scelta è stata quella, ancora una volta, di un percorso integrato. Nel CDRom non sono stati inseriti materiali digitali genericamente aggiuntivi, rispetto al percorso didattico delineato nella Guida. Il Web è pieno di risorse digitali che, in questo senso, possono supportare il lavoro del docente. I materiali messi a disposizione sono, invece, funzionali alla conduzione di vere e proprie lezioni con la Lavagna Interattiva Multimediale o con un normale videoproiettore. Una descrizione più accurata di questa distinzione, tutt’altro che sottile, viene articolata nelle pagine seguenti.
Negli ultimi tempi, le proposte di strumenti didattici digitali sono aumentate notevolmente. È importante, però, saper riconoscere che cosa realmente è utile alla didattica Negli ultimi anni, a un uso sempre più intensivo del personal computer nella didattica, si è affiancata la diffusione di un nuovo strumento: la Lavagna Interattiva Multimediale. Dietro questo cambiamento, apparentemente tutto informatico, si riescono a intravvedere possibilità metodologiche piuttosto interessanti. Sul versante delle opportunità metodologiche, Insegnare.LIM propone una soluzione integrata tra materiale cartaceo e digitale. A supporto di questa scelta, c’è la convinzione che le risorse per la LIM, da sole, non possono innovare la didattica o fornire aiuti sostanziali agli apprendimenti dei bambini.
Per questo motivo, non verranno proposti giochi animati, prodotti multimediali o software dedicati. Ai docenti verrà fornito qualcosa di tecnologicamente molto più semplice, ma enormemente più interessante e produttivo sotto il profilo del rapporto tra insegnamento e apprendimento: idee e strategie didattiche.
È utile ricordare che tutte le soluzioni proposte possono essere utilizzate, rinunciando a una pur significativa interattività, con un videoproiettore collegato a un computer.
Indubbiamente la Lavagna Interattiva Multimediale rappresenta un’innovazione significativa nel panorama delle tecnologie per la didattica. A differenza di altri strumenti precedentemente sperimentati, le LIM sono espressamente pensate per essere introdotte nelle aule scolastiche e si basano su un’idea tutto sommato semplice: espandere le funzioni della lavagna collegandola al computer. Malgrado questo, però, è fondamentale che i docenti sappiano che cosa aspettarsi da questa come da qualsiasi altra innovazione.
Appiattire la didattica su un versante tutto incentrato sugli aspetti ludici e multimediali potrebbe non essere una prospettiva condivisibile, per molti docenti.
Gran parte dei prodotti software attualmente in circolazione e destinati alla LIM si possono dividere in due grandi categorie:
• gli Edutainment, ovvero i programmi che coniugano insegnamento e intrattenimento (Education ed Entertainment). Sono i software che, sotto un’impostazione molto simile a quella dei videogiochi, nascondono degli intenti didattici;
• i Learning Object, ovvero percorsi di apprendimento strutturati. Un insieme di istruzioni e verifiche che dovrebbero consentire agli alunni, autonomamente, di costruire i propri apprendimenti.
I materiali contenuti in Insegnare.LIM partono da tutt’altro punto di vista e hanno ambizioni ben diverse.
Insegnare.LIM è un progetto che si basa in modo sostanziale sul potenziamento della relazione di insegnamento-apprendimento. Le risorse didattiche non sono pensate per intrattenere i bambini o per catturare genericamente la loro attenzione. Esse sono, piuttosto, costruite intorno alla necessità del docente di strutturare una lezione completa ed efficace.
Dovendo anticipare la loro descrizione con un nome, si potrebbero definire Teaching Object: oggetti utili al docente per fare lezione.
Contrariamente ai Learning Object, espressamente pensati per far lavorare gli alunni in modo autonomo (con il rischio, spesso, di perdere i più deboli o i meno motivati), i Teaching Object di Insegnare.LIM sono pensati come risorse per condurre la lezione, per attivare tutti gli alunni, per scandire le tappe del lavoro. Per questo, prima di utilizzare i materiali digitali contenuti nel CD-Rom, si consiglia un’attenta lettura delle indicazioni metodologiche. Le risorse allegate alla Guida possono essere utilizzate solo in abbinamento alle schede e alle procedure descritte nelle pagine seguenti. Diversamente, non sarebbero di alcuna utilità
Per una maggior chiarezza espositiva, le lezioni con la LIM sono state raggruppate alla fine di ogni quadrimestre. Questa scansione non è l’unica possibile, tanto più che il docente potrà proporre le attività con gli strumenti digitali in qualsiasi periodo dell’anno e gestirle con la dovuta flessibilità In realtà, la scansione quadrimestrale serve solo per consentire una facile consultazione, in base alla programmazione mensile delle attività.
Da un punto di vista tecnico, le attività digitali richiedono competenze informatiche minime. Tutte le risorse multimediali (immagini, suoni, animazioni) sono già contenute nei singoli file. Sarà sufficiente lanciare lo strumento digitale desiderato per essere immediatamente operativi.
Il CD-Rom allegato a Insegnare.LIM contiene una serie di risorse digitali facilmente identificabili nella schermata principale.
• Prove nazionali: prove INVALSI in formato PDF.
• Libro sfogliabile: è un vero e proprio libro digitale, sfogliabile tramite l’apposito player.
• Materiale per la LIM. Sono i materiali digitali sicuramente più interessanti. I materiali interattivi consentono di integrare le normali attività di classe con strumenti digitali di approfondimento o consolidamento. All’interno del menu, sono presenti:
– le schede in formato PDF. Le pagine operative di Insegnare.LIM sono presentate anche in forma digitale, per essere proiettate sulla LIM. In questo modo risulterà agevolata, ad esempio, la spiegazione dell’esercizio o la correzione collettiva dei lavori. Le schede in formato PDF possono essere gestite con il software caratteristico del modello di LIM in dotazione (ad esempio per sottolineare, scrivere o cancellare).
– attività digitali divise tra I e II quadrimestre. Si tratta di attività che possono essere condotte con l’aiuto di risorse presenti nel CD-Rom allegato, pensate in stretto collegamento con le attività del primo e del secondo quadrimestre, utilizzabili con la LIM o con un videoproiettore.
Per accedere alle risorse di ciascuna lezione è sufficiente cliccare sull’argomento desiderato.
Anche nel CD-Rom, i materiali interattivi sono organizzati con la stessa scansione della Guida.
Come già accennato nelle pagine precedenti, tutte le attività con la LIM fanno riferimento e si integrano alle soluzioni proposte in cartaceo. Per questo motivo, le descrizioni delle attività digitali faranno costante riferimento al contenuto della Guida e alle schede operative.
Tutte le schede operative, inoltre, sono accompagnate da un sistema di icone che segnala la presenza di risorse aggiuntive nel CD-Rom.
Icona digitale: la scheda fa parte di uno dei percorsi legati alla LIM ed è accompagnata da risorse digitali. Per sapere come utilizzare la scheda in abbinamento all’attività per la LIM, si può fare riferimento alle pagine di descrizione delle attività, raccolte al termine di ogni quadrimestre.
Icona ascolto: la scheda fa parte di uno dei percorsi legati alla LIM ed è accompagnata da risorse digitali e audio.
Periodo dell’anno Disciplina Competenze/abilità
Settembreottobre
Verificare i prerequisiti e creare un buon clima di classe
Obiettivi specifici d’apprendimento Pagine
Giocare in modo cooperativo, potenziare la capacità di memorizzazione e concentrazione e attivare strategie per ricordare, saper scegliere le modalità espressive più corrette in base alle circostanze e agli interlocutori, leggere un testo narrativo e comprenderlo, leggere silenziosamente e leggere a voce alta, rendere coerente un testo, riflettere sugli errori
Ascoltare
Parlare
Novembre
Lessico
Leggere
Scrivere
Riflessione linguistica
Italiano
Ascoltare
Leggere
Lessico
Dicembre
Gennaio
Scrivere
Parlare
Riflessione linguistica
Ascoltare attentamente per comprendere il significato di parole nuove o espressioni inusuali in base al contesto 67
Riconoscere il linguaggio settoriale 68-69
Riconoscere e usare neologismi 70
Riconoscere e usare arcaismi 71
Comprendere le informazioni date dal dizionario 72-73
Individuare il significato di parole nuove dal contesto 74
Scegliere le parole più appropriate 75
Realizzare un vocabolario di classe 76-77
Giocare con il dizionario 78-79
Leggere e comprendere gli elementi strutturali di un brano narrativo: l’ordine dei fatti, le caratteristiche 80-81-8284-85-8687
Scrivere un testo realistico 83
Conoscere e usare correttamente l’apostrofo e l’accento, il troncamento 88-89-90
Ascoltare attivamente e individuare la tipologia, l’argomento e lo scopo di testi di tipo diverso
Da 93 a 100
Leggere e comprendere racconti narrativi, individuare le caratteristiche di genere 101-102103-104106-107
Inserire parole in un contesto narrativo 105
Arricchire il lessico per scrivere e descrivere 110-111
Scrivere un racconto fantasy 106-107
Conoscere e utilizzare la similitudine, la personificazione, la metafora Da 112 a 115
Saper esporre oralmente la parafrasi 116-117
Riconoscere e analizzare i nomi da 118 a 121
Riconoscere e coniugare i verbi Da 122 a 126
Ascoltare Ascoltare e comprendere pagine di diario 145-146
Rielaborare un testo da un genere all’altro 147
Scrivere
Riscrivere un brano in terza persona 149
Gennaio
Scrivere
Scrivere una pagina di diario 152
Scrivere un testo autobiografico 153
Parlare Riassumere oralmente un brano letto 148
Leggere, comprendere un testo autobiografico 150-151
Leggere e comprendere un testo biografico 154-155
Leggere
Leggere e comprendere una pagina di diario 156-157
Leggere e comprendere il testo di una canzone 158
Febbraio
Riflessione linguistica
Conoscere i meccanismi di formazione lessicale con i suffissi e i prefissi 160
Conoscere e usare le parole polisemiche 161
Leggere e comprendere il testo di una poesia 159 Lessico
Conoscere e usare nomi specifici e generici 162
e analizzare gli articoli 163
e analizzare le preposizioni 164
e coniugare il verbo
l’interrogazione
e scrivere una ricerca
Scrivere
Leggere Leggere e comprendere testi informativi Da 198 a 203
Usare in modo corretto la punteggiatura Da 214 a 217
Riflessione linguistica
Conoscere e analizzare gli aggettivi qualificativi Da 218 a 221
Conoscere e analizzare i verbi impersonali 222
Ascoltare
Scrivere
Parlare
Leggere
Riflessione linguistica
Ascoltare
Parlare
Leggere
Scrivere
Riflessione linguistica
Ascoltare in modo finalizzato 225-226227
Ascoltare e comprendere un racconto giallo Da 228 a 231
Scrivere un racconto giallo 232
Scrivere un testo espositivo 237
Scrivere un testo argomentativo 238
Pianificare scalette per riferire cronache 233
Saper relazionare oralmente 234
Saper partecipare a un dibattito 235
Saper intervenire in una discussione collettiva 236
Leggere, comprendere e scrivere un testo argomentativo 239-240
Conoscere e analizzare i pronomi personali 241-242
Conoscere e analizzare aggettivi e pronomi possessivi, dimostrativi, numerali, interrogativi ed esclamativi 243-244245-246
Conoscere e analizzare i pronomi relativi 247
Discriminare i verbi transitivi e intransitivi 248
Ascoltare e memorizzare elementi 257-258
Ascoltare e cogliere informazioni 259-260261-262
Scegliere argomentazioni per convincere 263
Pianificare per esporre e spiegare 264
Saper dare informazioni 265
Leggere e comprendere poesie 266-267268
Scrivere poesie con stimoli guida 269-270
Discriminare la forma attiva, passiva e riflessiva dei verbi 271-272
Conoscere e discriminare i verbi servili e fraseologici 273-274
Conoscere e analizzare gli avverbi e le locuzioni avverbiali 275-276
Conoscere e analizzare le congiunzioni 277
Conoscere e analizzare le esclamazioni 278
MaggioGiugno Italiano
Ascoltare Ascoltare e comprendere un testo poetico 281-282283
Scrivere Scrivere la parafrasi di una poesia 284
Scrivere una relazione 288-289
Scrivere una recensione 290-291
Conoscere e utilizzare le parentesi 285
Conoscere e utilizzare gli incisi 286-287
Conoscere e discriminare frasi minime, espanse e periodi 292-293
Riflessione linguistica
Individuare il soggetto, il predicato, i gruppi del soggetto e del predicato Da 294 a 297
Conoscere e analizzare i complementi principali Da 298 a 300
Riconoscere e discriminare gli attributi e le apposizioni 301-302
Nei primi giorni di scuola è essenziale ricostruire il clima di classe, anche con giochi cooperativi e conversazioni collettive.
Quindi si passerà all’analisi della situazione di partenza dal punto di vista delle conoscenze, per procedere poi con le attività dell’anno.
I primi giorni di scuola sono importanti per ricreare un buon clima di classe. Solo in un contesto positivo, infatti, sarà possibile operare per apprendimenti significativi. L’insegnante potrà favorire la costruzione di buone relazioni anche con l’aiuto di giochi specifici, come quelli suggeriti all’inizio del mese (figura 1).
Successivamente, si procederà per conoscere la situazione di partenza degli alunni dal punto di vista delle abilità, in modo da poter “tarare” la programmazione. Per questo vengono proposte attività di verifica iniziale, che comprendono prove di ascolto, prove orali, prove di lettura, prove di comprensione, prove di scrittura e prove di riflessione linguistica. Al termine di questo pacchetto di prove, vengono presentate una sintesi per tabulare i risultati e una griglia riassuntiva. Questi dati saranno utili anche per la compilazione del registro personale dell’insegnante (figura 2).
I mesi di settembre e ottobre sono stati accorpati in modo che il docente possa scegliere se utilizzare il mese di settembre per le prove e quello di ottobre per le attività, oppure se alternare le proposte nell’arco di tutto il periodo. In ogni caso, le attività che possono avviare l’anno scolastico riguardano il consolidamento delle abilità di ascolto e di comunicazione orale, oltre a una serie di esercizi per allenare la lettura scorrevole ed espressiva. Particolare attenzione sarà data alla lettura volta alla comprensione e alla ricerca di informazioni. A tal proposito saranno presentati testi di vario tipo, continui e non, narrativi e informativi, per abituare il bambino a ragionare su modalità testuali differenti. Nell’arco del periodo in esame si proporranno anche esercizi e attività volti al ripasso e al consolidamento delle principali norme ortografiche (figura 3).
Le attività alla LIM, descritte in questo volume a fine quadrimestre, saranno un valido aiuto per il raggiungimento dei vari obiettivi d’apprendimento fin dai primi giorni di scuola.
3
Palle di neve
L’insegnante leggerà per due volte 10 nomi di oggetti di uso scolastico. Tu ascolta con attenzione e cerca di ricordarli utilizzando la strategia che ritieni più utile: immaginali con caratteristiche particolari, associali al loro uso o al luogo in cui li riponi di solito, oppure memorizzali in base all’ordine alfabetico.
Poi osserva gli oggetti disegnati qui sotto e cancella con una ✗ gli “intrusi”.
Concentrati e ascolta con grande attenzione il nuovo elenco di parole che l’insegnante ti leggerà per due volte: i nomi non hanno fra loro nessun legame logico, per cui richiedono una buona capacità di memorizzazione. Dopo l’ascolto scrivi tutti i nomi che riesci a ricordare.
Lettura dell’insegnante
1. Lettura da parte dell’insegnante di 10 nomi indicanti oggetti di uso scolastico: gomma, album, temperino, righello, penna, squadra, libro, testo, goniometro, gesso.
2. Lettura da parte dell’insegnante di 10 nomi che non hanno tra loro un legame logico: pennello, albero, cupola, dito, forchetta, vasca, zaino, tettoia, pentola, gondola.
Leggi le seguenti frasi e cerchia di rosso quelle meno adatte a essere pronunciate in un ambiente di lavoro, poi spiega i motivi delle tue scelte.
1. Scaricate subito quelle casse!
2. Per favore, mi aiutate a scaricare quelle casse?
3. Forza ragazzi! Quelle casse vanno scaricate subito!
4. Bisogna scaricare subito quelle casse! Capito?
5. Dài, scaricate quelle casse!
Immagina di dover chiedere a un tuo insegnante il permesso di guardare le illustrazioni di un libro che si trova sulla cattedra. Quale frase sceglieresti fra le seguenti? Sottolineala di rosso, poi ricopia sotto la frase meno adatta perché brusca e scortese.
1. Mi fai guardare le illustrazioni di quel libro?
2. Posso guardare le illustrazioni di quel libro?
3. Voglio guardare le illustrazioni di quel libro.
4. Mi farebbe guardare le illustrazioni di quel libro?
5. Per favore, mi permette di guardare le illustrazioni di quel libro?
Frase scortese:
Giocando con i tuoi amici, urti involontariamente un compagno e lo fai cadere. Quali frasi sceglieresti in questa situazione? Colora di giallo i cartellini con le frasi scelte.
Sei sempre in mezzo! Se stavi più in là non ti facevo cadere! Scusami, non ti ho visto in tempo e ti ho urtato. Non volevo!
Spero che non ti sia fatto male. Non volevo farti cadere! Non sono riuscito a evitarti!
Non è successo niente di grave! Dài, non fare il frignone: ti ho fatto cadere, ma capita giocando! Su, non fare quella faccia! Sarà colpa mia, ma tu sei sempre fra i piedi! Stai più attento!
Leggi attentamente il seguente racconto.
Il primo giorno di scuola
Dopo aver letto il brano, segna con una crocetta le affermazioni corrette.
1. Elisa appartiene al gruppo: dei Maschiacci. di Gattemorte e Leccapiedi. della Conigliera. a nessun gruppo.
2. Sveva ed Emilia: sono amiche del cuore. sono acerrime nemiche. la prima è vittima della seconda. la seconda è vittima della prima.
3. La maestra Sole: è preoccupata per le relazioni tra le sue alunne. non è preoccupata per le relazioni tra le sue alunne. non si accorge dei problemi tra le ragazze. finge di non accorgersi dei problemi tra le ragazze.
4. La storia che si narra probabilmente è ambientata: nell’Italia del passato. nell’Italia di oggi. in un Paese diverso dall’Italia, ma nel presente. in un tempo e in un luogo indefiniti.
Leggi silenziosamente il seguente testo nel quale mancano parti di parole o parole intere. Se sei concentrato, sarai in grado di intuire come completare parole e frasi, seguendo il significato generale del testo.
Un consiglio: se non riesci a intuire qualche parola, procedi velocemente nella lettura e ripensaci soltanto alla fine.
Soluzioni per l’insegnante anni; purtroppo; non; -cciosa; gusti; vinte; mani; piedi; -tta; esempio; sguardo; -lungo; prendo; lei; -parmelo; -amma; capelli; -lare; ragione; non; essere; sorella; casa; così; -sticciare.
Preparati con una lettura silenziosa alla lettura espressiva del seguente testo. Fai attenzione:
• alle pause;
• ai toni di voce;
• all’intonazione e all’intensità della voce a seconda dello stato d’animo dei personaggi;
• a mantenere una velocità di lettura adeguata, che consenta l’ascolto e quindi la comprensione di ciò che è narrato.
La festa con gli amici
Nel racconto mancano alcune voci verbali, che troverai all’infinito presente nel riquadro. Leggi il testo e inseriscile, coniugandole al tempo e alla persona necessari, per completare la storia in modo coerente.
Nelle seguenti frasi sottolinea gli errori e correggili, riscrivendo a fianco la frase corretta.
1. Alesandro abita al quinto piano. .......................................................................................................................
2. Amo le materie scentifiche. ................................................................................................................................
3. La mamma odia la sporcizzia in casa. ............................................................................................................
4. Non ho chiesto gniente. ......................................................................................................................................
5. Abbiamo dipinto la parete a striscie. .............................................................................................................
6. Siamo finiti in un vicolo ceco. ...........................................................................................................................
7. Abbiamo fatto la prova di evaquazione. ......................................................................................................
8. Sono scesi dal treno ha Pavia. ...........................................................................................................................
9. Ma detto che sono bravo! ..................................................................................................................................
10. Hai sentito quel uomo? ........................................................................................................................................
11. Si camminava a passo duomo. ..........................................................................................................................
12. Siamo andati la. ........................................................................................................................................................
13. Chi a visto quell’automobile. .............................................................................................................................
14. Certamente ne o vista una rossa. ....................................................................................................................
15. Telo già detto: non è mio. ...................................................................................................................................
16. Chi mi da una penna? ............................................................................................................................................
17. Di alla tua amica di non urlare, per favore! .................................................................................................
18. Questa è un’eccessione. .......................................................................................................................................
19. Ne vuoi un pò? .........................................................................................................................................................
20. Qual’è la tua ipotesi? .............................................................................................................................................
Suggerimenti operativi
PROVA DI ASCOLTO: la prova prevede la memorizzazione di 10 + 10 oggetti. Per questo calcoleremo un totale di 20, da valutare in decimi.
• 19-20 oggetti: 10
• 17-18 oggetti: 9
• 15-16 oggetti: 8
• 13-14 oggetti: 7
• 11-12 oggetti: 6
• Meno di 10 oggetti: 5
PROVA DI COMUNICAZIONE ORALE: la prova prevede la selezione di 6 frasi adeguate alle diverse situazioni comunicative.
• 6 risposte esatte: 10
• 5 risposte esatte: 8
• 4 risposte esatte: 6
• 0-3 risposte esatte: 5
PROVA DI LETTURA 1: la prova prevede la scelta di 4 risposte esatte.
• 4 risposte esatte: 10
• 3 risposte esatte: 7/8
• 2 risposte esatte: 5/6
• 0-1 risposte esatte: 5
PROVA DI LETTURA 2: la prova prevede il completamento di 25 spazi vuoti.
• 25 risposte esatte: 10
• 22-24 risposte esatte: 9
• 19-21 risposte esatte: 8
• 16-18 risposte esatte: 7
• 13-15 risposte esatte: 6
• Meno di 12 risposte esatte: 5
PROVA DI LETTURA 3: la prova sarà valutata in decimi a “discrezione” dell’insegnante, tenendo conto del rispetto della punteggiatura, della diversa intonazione nei dialoghi diretti, della scorrevolezza e della correttezza nella lettura.
PROVA DI SCRITTURA: la prova prevede la coniugazione di 10 verbi in base al contesto. La valutazione sarà in decimi.
PROVA DI GRAMMATICA E RIFLESSIONE LINGUISTICA: la prova prevede la ricerca di 20 errori, quindi 20 punti da convertire in decimi come nella prova di ascolto.
P rova di ascolto Punti 10 P rova di comunicazione orale Punti 10 P rova di lettura 1 Punti 10 P rova di lettura 2 Punti 10 P rova di lettura 3 Punti 10 P rova di scrittura Punti 10 P rova di grammatica e riflessione linguistica Punti 10 S intesi
Nota: nell’ultima colonna si potranno segnare i punteggi ottenuti in settantesimi (la somma di tutte le prove), oppure una valutazione complessiva in decimi, oppure un giudizio, a discrezione del docente.
L’insegnante leggerà una poesia. Ascolta con attenzione. Alla fine, completa il testo sottostante con le parole mancanti. Poi riascolta la lettura e verifica di aver inserito le parole giuste, altrimenti correggi.
Lettura dell’insegnante
Che cosa è rimasto di tutta questa bella estate? Un mazzo di bellissime cartoline illustrate come il porto, il moletto, lo scoglio, il lungomare, la pineta, il laghetto, il golfo, il belvedere;
un pugno di conchiglie, un ippocampo secco, uno zoccolo rotto, la canzone di moda imparata al baretto; una foto ricordo con i monti alle spalle e le casette alpestri
serene nella valle; grani di sabbia in fondo alla borsa del mare e una macchia di more che non si può lavare.
Ascolta il testo letto dall’insegnante, prestando particolare attenzione alla descrizione delle varie azioni compiute dal protagonista e a quelle compiute dall’uomo.
Leggi le espressioni date e indica, per ciascuna coppia, quella vera (ossia quella che hai sentito), scrivendo V sui puntini:
“dalla folta foresta innevata”
“dalla folta foresta addormentata” .......
“appoggiò le due zampe anteriori” .......
“appoggiò le due zampe posteriori”
“restò lì immobile a fissarlo” .......
“restò lì immobile a leccarlo”
“dalla punta della coda alla punta del musetto”
“gli mise una mano davanti alla bocca” .......
“gli mise una mano davanti al naso” .......
“mentre gli grattava la fronte” .......
“mentre gli grattava la testa”
“una volta raggiunte le sue ginocchia”
“una volta raggiunto il suo scopo”
“dalla punta dei piedi alla punta del musetto” .......
Riordina, numerandole in successione cronologica, le azioni dell’orsetto:
Si girò e rigirò su se stesso.
Uscì dalla foresta.
Si distese nella posizione più comoda.
Si avvicinò all’uomo.
Leccò le dita all’uomo.
Si piegò indietro.
Restò immobile a fissarlo.
Lettura dell’insegnante
Era una gelida giornata invernale. Dalla folta foresta addormentata uscì ad un tratto un orsetto che si avvicinò all’uomo senza mostrare alcun timore. Gli appoggiò le due zampe anteriori sul ginocchio, gli afferrò una gamba con gli unghioni e restò lì immobile a fissarlo. Ben ritto sulle zampe, pressappoco l’orsacchiotto misurava, dalla punta dei piedi alla punta del musetto, cinquantacinque centimetri. Lentamente l’uomo gli mise la mano davanti al naso. Quando l’orsetto gli leccò le dita, l’uomo restò sorpreso, perché non si aspettava che avesse una lingua così ruvida. Era la prima volta che toccava un orsacchiotto. Mentre gli grattava la testa, che somigliava un po’ a quella di un cagnolino, e posava la mano fra le orecchie rotonde, l’orsacchiotto si piegò indietro per domandargli di aiutarlo a salire sulle sue ginocchia. E una volta raggiunto il suo scopo, si girò e rigirò parecchie volte su se stesso, finché si distese nella posizione che gli sembrava più comoda.
R.F. Leslie, Vita con gli orsi, Rusconi
Lettura dell’insegnante
PARLARE A VANVERA
Parlare a vanvera! Come è nato questo strano modo di dire?
Il fatto che diede origine a questa frase capitò il 12 agosto 1897 quando ai coniugi Van, di origine olandese, nacque una bella bambina che fu battezzata con il nome di Vera. La signora Van, autrice famosa, quando cullava la piccola Vera per farla addormentare, invece delle solite ninne nanne, le recitava lunghi monologhi. Vera ascoltava con gli occhietti sgranati, zitta, ma non si addormentava. Quando fu in età di andare alla scuola materna, con gli altri bambini, Vera voleva giocare al dottore. Tirava fuori uno stetoscopio giocattolo, lo poggiava alla schiena del “malato” e ordinava seria:
– Dica trentatré!
Quello obbediva. E lei beata ad ascoltare…
Quando ebbe cinque anni, poiché era troppo piccola per essere iscritta in prima elementare, la misero a frequentare come uditrice. Doveva solo starsene lì nel primo banco ad ascoltare quello che dicevano gli altri. Fu proprio allora che la bambina sentì nominare per la prima volta il proprio nome preceduto dal cognome. La maestra, quando faceva l’appello, diceva Van Vera. Il nuovo nome le piacque tanto che decise che si sarebbe fatta chiamare così. Quando ebbe quindici anni, con grande dispetto delle coetanee, più belle e più spigliate di lei, Van Vera si ritrovò piena di corteggiatori.
– Vuoi mettere? Una che ti sta ad ascoltare e non ti interrompe mai? Una che si interessa veramente a quello che le stai dicendo?
A furia di ascoltare avrebbe avuto da raccontare per anni… Ma lei non aveva voglia di raccontare quello che sapeva già, mentre c’erano tante storie che non conosceva. E non importava che fossero storie strepitose. Le parlassero di storie banali come il tempo, o di una incredibile vincita al Lotto, lei ascoltava tutto con lo stesso interesse. Quando compì vent’anni chiese di far parte del Telefono Amico e stava ad ascoltare per ore gli sfoghi e le lamentele di gente sconosciuta. Quando si trattò di scegliere un lavoro, non ebbe esitazioni. Avrebbe fatto l’uditrice giudiziaria. A quarant’anni si sentiva felice e realizzata.
Passarono gli anni e Vera era sempre circondata di una quantità di gente. Tra costoro c’erano anche una quindicina di nipoti, pronipoti e bisnipoti. Come tutti i ragazzi, erano felici di avere un adulto che li prendeva sul serio e che ascoltava i loro problemi senza mai sgridarli e senza fare la spia ai loro genitori. Ma un bruttissimo giorno, Vera, che stava ascoltando le confidenze del suo bisnipote Potito, vide il ragazzo che apriva e chiudeva la bocca come un pesce. Non riusciva a sentire una parola. Era diventata sorda! Figuratevi la sua disperazione!
Allora il bisnipote radunò tutti i cugini e disse loro:
– La prozia Vera ci ha ascoltato quando nessuno ci dava retta. Adesso tocca a noi ricambiarle il favore.
– Io non riesco a fare discorsi sensati se ho l’impressione che chi mi ascolta non capisce! – gli rispose la cugina Valentina.
– E chi ti chiede di fare discorsi sensati. Basta che diciamo qualcosa. La zia Vera ci vedrà muovere le labbra… capirà che le stiamo ancora parlando e si sentirà ancora utile.
E così fu. La signora Van Vera morì a novantanove anni, felice. Da allora, quando i ragazzi, parlando con i loro genitori, dicevano qualche stupidaggine, si sentivano rimproverare: – Ehi! Che cosa stai dicendo? Non stai mica parlando a Van Vera! Con il tempo, nome e cognome si fusero e la fama si sparse al punto che, ancora oggi, quando qualcuno parla dicendo cose senza senso, si usa dire che “parla a vanvera”.
Adattato da B. Pitzorno, Parlare a Vanvera, Mondadori
Leggi le frasi sottostanti per orientare il tuo ascolto, poi presta attenzione alla lettura del racconto eseguita dall’insegnante, infine indica con una ✗ se le affermazioni sono VERE (V) o FALSE (F).
• Il fatto narrato ebbe origine nell’anno 1987.
• La madre addormentava la piccola cullandola e recitandole delle ninna nanne.
• Alla scuola materna Vera giocava con i giocattoli.
• A cinque anni fu iscritta in prima elementare come uditrice.
• Alla bambina piaceva poco ascoltare ciò che dicevano gli altri.
• A cinque anni decise di farsi chiamare con un nuovo nome.
• Aveva sentito il nuovo nome durante l’appello ed era la fusione del suo nome con il cognome.
• A quindici anni aveva molti corteggiatori perché era molto bella e spigliata.
• Vera amava raccontare ciò che ascoltava.
• A vent’anni decise di far parte di Telefono Azzurro.
• Quando dovette scegliere un lavoro, decise di fare l’uditrice giudiziaria in tribunale.
• I suoi nipoti e bisnipoti erano felici perché li ascoltava senza sgridarli e senza raccontare tutto ai loro genitori.
• Quando compì ottant’anni divenne sorda.
• I nipoti pensarono di avere un debito nei confronti della zia perché li aveva sempre ascoltati quando si erano trovati in difficoltà.
• I nipoti parlarono alla zia sorda raccontando cose anche senza senso.
• Da allora, quando i ragazzi dicono cose senza senso, vengono ripresi dai loro genitori con la frase: “Ehi! Che cosa stai dicendo? Non stai mica parlando a Van Vera!”
Quando parli con i genitori, con gli insegnanti e con gli amici devi essere chiaro e completo. Ci riesci? Prima di parlare organizzi i tuoi pensieri per esprimerli con chiarezza e ordine logico? Fai un esame del tuo modo di esprimerti e rispondi alle domande mettendo una crocetta sul quadratino che corrisponde alla tua risposta.
SÌ NO TALVOLTA
• Usi spesso parole senza un significato preciso come “quello, coso, roba”, …?
• Usi parole generiche come “bello, brutto, grande, fare, dire”?
• Fai spesso interruzioni perché non sai che cosa dire e riempi il silenzio con “è vero, perciò, beh, allora, …”?
• Quando non sai proseguire ripeti concetti già detti?
• Usi sempre lo stesso tono di voce, senza cambiarlo mai?
• Guardi in basso senza guardare in faccia chi ti ascolta?
• Gesticoli continuamente mentre parli?
• Per rendere il tuo discorso più interessante, fai qualche gesto, cambi espressione?
• Usi un lessico semplice, senza scegliere termini adeguati all’argomento?
• Esprimi i tuoi pensieri così come ti vengono in mente, senza pianificarli secondo un ordine logico-temporale?
Se prevalgono i quadratini corrispondenti al SÌ, devi cercare di migliorare il tuo modo di esprimerti.
Ecco un esercizio per migliorare il tuo modo di parlare. Riscrivi sul quaderno i sinonimi di “grande”, “bello” e “dire”, scegliendoli dal seguente elenco. Suddividili in tre colonne in modo che siano chiaramente distinti.
Colora di giallo i cartellini che contengono regole fondamentali per esprimersi in modo corretto e per farsi capire in qualunque situazione.
Tra i tipi di discorso orale che dovrai usare nel relazionarti con gli altri, citiamo: la conversazione, la discussione e la relazione. Collega ogni termine alla sua spiegazione.
CONVERSAZIONE
DISCUSSIONE RELAZIONE
È un discorso, senza interruzioni, su un argomento. Richiede un’accurata preparazione, un lessico preciso e nell’esposizione si segue una scaletta.
È uno scambio amichevole, riguarda temi non particolarmente importanti. Di solito si parla di esperienze, notizie, opinioni, eventi vissuti…
Riguarda un argomento di interesse particolare per i partecipanti. Si confrontano, di solito, punti di vista diversi e proposte.
Nell’esercizio precedente, cerchia con il rosso i tipi di discorso orale che richiedono un continuo alternarsi dei ruoli (ora di parlante, ora di ascoltatore).
Leggi in silenzio il seguente brano per comprendere il contenuto, poi completa lo schema-scaletta della scheda 14/b, relativo alle tre macrounità di cui è composto. Infine esponi ai tuoi compagni il racconto, in sintesi, con chiarezza e completezza.
Completa.
SITUAZIONE INIZIALE
• Protagonista:
• Altri personaggi: ...........................................................................................................................................
• Ambiente: ................................................................................................................... ...........................................................................................................................................
SITUAZIONE CENTRALE
Evento imprevisto e improvviso:
...............................................................................................................................................
SVILUPPO DELLE VICENDE O CONSEGUENZE
• Lo zio Enrico: ..............................................................................................................
La casa era corre
• La zia Emma: ...............................................................................................................
• Totò:
• Dorothy:.........................................................................................................................
SITUAZIONE FINALE O EPILOGO
• La casetta: ................................................................................................................... ...........................................................................................................................................
• Dorothy: ...........................................................................................................................................
• Totò: ...........................................................................................................................................
Ricorda: mentre pianifichi l’esposizione orale del racconto, devi fissare anche la successione cronologica degli eventi, che renderai chiara con l’uso dei segnalatori di tempo adeguati (“all’improvviso”, “a un tratto”, “poi”, “in seguito”…). una piccola fattoria nella
Leggi con attenzione il testo, poi evidenzia le parole o i gruppi di parole che potranno aiutarti nel momento in cui dovrai raccontare a voce alta il brano letto.
Una volta evidenziate le parole-chiave, basterà un colpo d’occhio per ricordare la trama, senza trascurare i passaggi più significativi.
La mamma di Kamo
Quando si riassume una storia, anche oralmente, è preferibile non utilizzare il discorso diretto, ma riportare le parole dette in discorso indiretto.
Tuttavia, se c’è una battuta (ovvero l’insieme delle parole dette da un personaggio, scritte tra virgolette o dopo il trattino) particolarmente efficace, allora può essere inserita nel riassunto così com’è.
Leggi il seguente brano, in cui sono presenti molti discorsi diretti, poi raccontalo oralmente seguendo le indicazioni date.
La classe terribile
Al via dell’insegnante muovi rapidamente gli occhi per individuare nel testo tutte le parole che terminano con le sillabe te, za e re. Cerchiale mentre leggi. Appena hai terminato alza la mano e ti verrà detto quanto tempo hai impiegato.
Completa.
• Tempo impiegato:
• Si tratta di un esercizio: di comprensione. di percezione visiva rapida.
Leggi velocemente in verticale, facendo rimbalzare lo sguardo di parola in parola e fissando gli occhi al centro dei vocaboli che devi leggere. Se incontri difficoltà in questo esercizio, prepara altri elenchi con il computer ed esercitati.
giudizio rugoso pesante immagine discussione stazione consiglio crostaceo
mediocre cristallo ossigeno gracidio indignazione argomentare economico spirale
muggisce turchino fragranza affabile sagome cespuglio argenteo conifere
Leggi il testo, scritto su tre colonne, fissando l’occhio sulla linea centrale di ogni blocco verticale.
Attento, devi usare solo tre movimenti degli occhi: uno per ciascuna riga di ogni colonna!
Il gatto è il mondo, dal con l’uomo casalinga; con il paritetico perché il violenze ma vuole Esso ha le le posteriori con e aguzzo: le mentre vengono protratte
un mammifero carnivoro carattere indipendente si per sfruttare le suo “padrone”, comunque, gatto non subisce conservare la propria zampe anteriori con quattro, tutte fornite unghie stanno ritratte quando l’animale
diffuso in tutto adatta a vivere comodità della vita il rapporto rimane volentieri imposizioni e dignità e libertà. cinque dita e di artiglio arcuato in apposite guaine intende aggredire.
La lettura ad alta voce richiede correttezza nella pronuncia, capacità di far sentire le pause, di variare timbro, volume e tono, per dare espressività a situazioni e a personaggi. Ecco che cosa devi tenere sempre presente.
A. Regolare la respirazione per non restare senza fiato a metà di una frase.
Ora leggi le seguenti frasi, inspirando prima per riempire i polmoni. Gli “a capo” ti indicheranno quando dovrai prendere aria.
B. Scandire bene le parole
Ora leggi il seguente testo senza mangiarti le parole, ma scandendole bene.
Attento alle pause, perché una pausa cambia tutto. Leggi le seguenti frasi in cui la pausa è indicata con una / se è breve, con // se è lunga.
• Emma / dice la mamma / è ordinata.
• Emma dice / la mamma è ordinata.
• Alle 9 abbiamo fatto una pausa per la colazione a Venezia // siamo arrivati alle 11.
• Alle 9 abbiamo fatto una pausa per la colazione // a Venezia siamo arrivati alle 11.
Leggi, a voce alta, il testo che segue in cui le pause sono indicate con le barrette: pausa breve /, pausa lunga //.
Le formiche // //
Ora continua a leggere: ogni pausa ha il suo segno di punteggiatura.
Importanti sono anche il tono (arrabbiato, eccitato, divertito, tragico, …) e la modulazione dell’intensità a seconda degli scopi o delle emozioni che si vogliono esprimere. Leggi con toni e intensità giusti.
Chi ha sporcato il muro?!
N-no, non sono stato io.
– Chi ha sporcato il muro?! – tuonò il bidello, avvicinandosi a Giulio, il più timido di noi.
– N-no, non sono stato io – balbettò lui.
– Invece sei stato tu, signorino!
– Io in mano avevo…
– Che cos’è che avevi?
– Solo un panino, la mia merenda!
Con attenzione leggi in silenzio il testo incompleto: mancano i capoversi, scritti dentro i riquadri nella pagina successiva. Poi, mentre rileggi il brano, inserisci le lettere corrispondenti ai capoversi mancanti nei quadratini giusti.
B
Allora Marcovaldo andò sull’autostrada, a cercare anche lui della legna buona.
Astolfo osserva i cartelloni, ma è un po’ miope. Vede un cartellone di una compressa contro il mal di testa. Con la lampadina vede Marcovaldo in cima al cartellone che con la sega cerca di tagliare un pezzo. A
Si cacciò quattro o cinque giornali tra la giacca e la camicia, si nascose sotto il cappotto una lunga sega dentata, e così uscì nella notte, seguito dai lunghi sguardi speranzosi dei familiari.
I tre fratelli abbatterono subito un alberello a forma di fiore e lo portarono a casa.
• Astolfo vede un cartellone di una contro il mal di testa.
• Una segnalazione diceva che alcuni monelli ................................................. cartelloni pubblicitari.
• I bambini arrivarono all’ e videro un strano.
C D Completa.
• I personaggi del racconto sono: , ,
• Il protagonista è ...........................................................................................................................................................
• I luoghi dove si svolgono i fatti sono: ......................................, ......................................, ..............................
• La stagione in cui avvengono i fatti è
Leggi in silenzio per ricercare informazioni e dati.
India
Grecia
Europa
Rispondi senza rileggere il brano.
• Dove si trovano le più antiche testimonianze sull’uso dell’ombrello?
• Presso questi popoli, da chi era usato l’ombrello?
• In Grecia, chi e quando usava l’ombrello-parasole?
• Presso i Romani, chi e per quale scopo usava l’ombrello?
• Chi favorì l’uso del parasole in tutta Europa?
• Com’erano gli ombrelli, accessori dell’abbigliamento femminile?
• Chi trasformò l’ombrello in un accessorio per uomini?
Metti una ✗ accanto al completamento corretto.
• Alcuni abitanti di un paese situato sulla riva del Lago Maggiore divennero ombrellai ambulanti: verso la fine del Settecento. agli inizi del Novecento.
• Si passò alla produzione dell’ombrello su scala industriale: agli inizi dell’Ottocento. alla fine dell’Ottocento. agli inizi del Novecento.
Le castagne sono un tipico frutto autunnale, che mangiamo sia come ingrediente in ricette dolci e salate, sia arrostite come caldarroste. In passato erano conosciute come “pane dei poveri”, in quanto facili da trovare e per il loro alto contenuto energetico.
Qui sotto trovi la tabella con i valori nutrizionali delle castagne.
Analizza la tabella, poi rispondi alle domande.
Fonti: INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione); USDA National Nutrient Database for Standard Reference, Release 24, 2011.
• Sono più caloriche le castagne arrostite o quelle secche? ......................................................................
• Quante calorie si ingeriscono mangiando 100 g di castagne arrostite?
• Quali componenti sono presenti in quantità maggiore nelle castagne? ...........................................
• Quanti mg di potassio si introducono mangiando 100 g di castagne arrostite?
• Quanta vitamina C? ....................................................................................................................................................
Leggi il testo di questa filastrocca-rap, poi spiega, con parole tue, il significato dei vocaboli evidenziati e rispondi alla domanda.
Castagna Rap punk trasformista
• Rintanata:
• Punk: ..................................................................................................................................................................................
• Trasformista:
• In quanti modi è chiamata la castagna in questa filastrocca? Quali? .................................................
Scrivi il maggior numero di parole che riesci a trovare che fanno rima con castagna.
Leggi con attenzione i due testi.
Lo scoiattolo
Lo scoiattolo vive nei boschi, dove si nutre soprattutto di nocciole, noci, pinoli, ghiande e germogli, che cerca arrampicandosi e saltando abilmente tra gli alberi. Questo agilissimo animale ha il corpo snello, la testa arrotondata e gli occhi grandi, che gli forniscono una visione ampia e accurata per giudicare le distanze di salto con estrema precisione.
La sua coda, lunga e cespugliosa, gli serve sia da bilanciere, quando corre velocemente su un ramo o si arrampica su rami sottili, sia per inviare segnali ad altri scoiattoli. Le sue quattro zampe terminano con cinque dita lunghe e sottili, munite di artigli acuminati che gli consentono di aggrapparsi alla corteccia degli alberi tanto fermamente da mantenersi a testa in giù. Lo scoiattolo afferra il cibo con le dita delle zampe anteriori e si serve dei grandi denti incisivi, simili a scalpelli taglienti, per rodere l’involucro legnoso dei frutti secchi.
Incontro con lo scoiattolo
Vidi sull’orlo del viale affacciarsi un musino fulvo e con gli occhi assorti, che non sembravano neppure spiare. L’animaletto si mosse: e la gran coda ritta, a ventaglio, col fiocco luminoso, attraversò il viale, venne verso di me. Non mi mossi.
Una nocciola, l’unica intatta, giaceva vicinissima ai miei piedi; e io sentii a un tratto, meravigliato, il ventaglio della coda accostarsi alla scarpa, sfiorarmi le gambe.
Rabbrividii, ma non mi mossi.
Ed ecco il piccolo corpo drizzarsi sottile ed elegante, poco più alto della coda, rimasta ritta, luminosa contro la luce; ecco le zampine anteriori portar la nocciola alla bocca e farsi mani.
Erano due manine bianche, che non avevano più nulla di ferino (cioè di bestiale) e pareva facessero un gioco, districassero una trina delicata.
Anche il triturare fine dei denti, lesti lesti, aveva qualche cosa di infantile e di birichino.
B. Tecchi, Storie di bestie, Bompiani
Dopo aver letto entrambi i brani sullo scoiattolo, rispondi alle domande ed esegui gli esercizi.
• Qual è la differenza tra i due brani letti?
• Completa la tabella con le informazioni relative allo scoiattolo che trovi nei due brani.
Alimentazione Corporatura Occhi Coda Zampe Pelo Comportamento
• Sottolinea, nel secondo brano, le parole, le espressioni e le frasi che rendono soggettiva la descrizione.
• Disegna l’animaletto così come è stato descritto nei due brani.
Leggi il brano con attenzione, cerchia gli errori, poi scrivi le parole corrette a fianco. Attento anche al tempo di alcune voci verbali!
In questo brano sottolinea le parole che richiedono il raddoppiamento della consonante.
Cerchia con il rosso le parole scritte in modo sbagliato, poi riscrivile correggendole.
Scrivi le parole che si ottengono. Attento al raddoppiamento delle consonanti!
a + lungo
se + pure
a + braccio
contra + peso
a + battere
sopra + ciglio
a + punto
se + bene
fra + tempo
di + sapore
in + alzare
sopra + luogo
Completa le frasi con la parola adatta.
• Filippo abita al quinto piano e sale sempre con l’
• Da un’arnia è volato via uno .............................. d’api.
• Il fratello di Lucia ama le materie
• Sofia si lanciò lungo la , curva sugli sci.
• Quando compie qualche malefatta, a Matteo rimorde la ..................................
• Gli portano avanti ricerche in tutti i settori del sapere.
• Attento! Il pavimento è bagnato e si ...................................................
Completa le parole con SCI, SCE o SCIE.
Individua le parole errate e scrivile in modo corretto sui puntini.
• L’adolescienza è un periodo difficile.
• A Luca piacciono i film di fantascenza.
• Un conosciente dell’usciere mi ha aperto l’uscio. ..................................................
• Il direttore usciente ha svolto coscienziosamente il suo lavoro. ma lla ..............gliere ..............na cono re nza co..............zioso inco..............nte riffo bi ..............neggiato mo..............rini co nata ricono..............nza u..............re mpio
Completa le parole inserendo: Z, ZZ, S, SS.
cola........ione gra ioso sistema ione te........oro provoca ione pa ione
epi........odio sporci ia e ilio me........ogiorno equa ione pa ia
Nelle seguenti frasi completa le parole con GN o N.
• Lo scoppio violento nella mi iera ha provocato alcuni feriti.
• Il babbo di Lorenzo è un ge........io dell’informatica.
• I serpenti velenosi, quando mordono, i iettano veleno.
• Nella ra atela, il ra o aspettava in agguato le prede.
• Non ho fatto ........iente: io guardavo soltanto.
• Mario dice che da grande vuole fare l’inge iere.
• Il prezzo di questo paio di scarponcini è conve........iente.
Completa le parole con LI o GLI.
ve ero pa........aio o era gioco........ere ta ere tova........a Ita a te........a mi ore gi........o fo ame cava........ere conchi a Giu........a Gu elmo Emi........a
CIE oppure CE? Volgi al plurale le seguenti parole.
lancia ................................ boccia
acacia .................................. roccia buccia ..................................
camicia .................................. farmacia
arancia .................................. goccia provincia ..................................
GIE oppure GE? Volgi al plurale le seguenti parole.
valigia
grigia .................................. spiaggia
pioggia frangia .................................. magia
Scrivi la parola corrispondente a ogni definizione.
• Recipiente che contiene la brace.
• Lo è chi non vede.
striscia .................................. coscia
doccia .................................. marcia faccia ..................................
scheggia saggia .................................. grattugia
• È un negozio che fa venire l’acquolina. ...........................................................
• Parte della matematica che studia lo spazio e le sue figure.
In ogni frase, completa le parole con CIE/CE oppure GIE/GE.
• Ha meritato un giudizio suffi........nte.
• Lavarsi le mani è una buona norma di i ne.
• Ecco là i servizi i........nici.
• Per il disegno, questo spazio è insuffi nte.
• È un prodotto effi nte per pulire i vetri.
• Il vento soffiava a ........nto km orari.
• Marco è sempre così ntile.
• Questo è un vicolo ........co.
• Che lo sereno!
• È una spe........ protetta.
• Mi pia l’agente 007.
• Le api vivono in so tà.
• La ........na sarà servita alle 20.
• Ci vorrebbe il nio della lampada!
In ogni riga, sottolinea la parola errata, poi riscrivila corretta sui puntini.
• acquattarsi aquila aqquaio
• incutere circuito licuore ......................................................
• annaccuato accumulare occultare
• cuoio inicuo innoquo
• aculeo acuto locuace ......................................................
• percuotere riscuotere incuadrare
• socquadro acquisto risciacquo ......................................................
• aquilino liquirizia tacquino ......................................................
Volgi le seguenti voci verbali al passato remoto. nasce giace piace nuoce tace ...................................................... circuisce ......................................................
Cerchia le parole sbagliate, poi riscrivile sotto correggendole.
loquace acuilino ecuatore ubicuità innocuo ecuino inicuo pascuale scuocere taccuino disquisire inquisire aquire equino squisito oqqupato soqquadro naqque arquato squalo
Completa il cruciverba inserendo in ogni casella una sillaba. Le definizioni indicano solo le parole da inserire in orizzontale. Attento: non devi scrivere nelle caselle azzurre!
1. Il penultimo programma della lavatrice. • Viene dopo uno. • Il contadino lo ara.
2. Scala le montagne. • Lo sono le formiche.
3. Lo usa la maestra per cancellare alla lavagna. • Serve a scaldarsi.
4. Lo usa il pittore. • L’uccellino con il canto più melodioso.
5. Ha un tuorlo circondato dall’albume. • La compagna del marito. • Vi si dorme.
6. Illumina la stanza. • La riceve il colpevole.
7. Pioggia violenta di breve durata. • Piccolo libro.
8. Ha un motore e un volante. • Fa le fusa.
9. Brillano in cielo di notte. • La si prova per qualcosa o qualcuno di molto bello.
10. È comoda e imbottita, nel salotto. • Usa la rete o la canna per catturare i pesci.
Dividi in sillabe. cartella antiquario campanello ............................................................ sospettoso impegnato ............................................................ laborioso finestra ............................................................ passeggiata schianto ............................................................ sgretolato acquirente biancastro ............................................................
• iato
Ora dividi in sillabe le seguenti parole. Attento a come pronunci le due vocali!
uomo ................................................................ uovo ................................................................ paura fiume piuma ................................................................ rauco ................................................................ tuono ................................................................ Aosta ................................................................ poeta fianco
Puoi trovare gruppi di consonanti un po’ strani: essi, infatti, non potrebbero mai trovarsi all’inizio di parole.
Esempio: la parola “enigma” presenta l’insieme consonantico gm, gruppo che mai si troverà all’inizio di una parola; perciò verrà diviso: e – nig – ma
Ora dividi in sillabe le seguenti parole. Attento: non tutti i gruppi sillabici sono “strani”!
abnorme ................................................................ abnegazione ................................................................ obliquo archeologia astrologo ................................................................ enigmistica ................................................................ enigmatico balsamico antracite entusiasmo inerpicarsi ................................................................ tandem ................................................................
Completa con O, HO, OH.
• , che bella festa a luglio quando compiuto dieci anni!
• ........... il fiatone perché ........... corso lungo tutto il percorso.
• Ti chiesto se preferisci frequentare un corso di nuoto uno di basket.
• , finalmente finito tutti i compiti delle vacanze!
• Preferisci il gelato alla frutta ........... ai gusti di panna e cioccolato?
• Quante cose fatto oggi: fatto la spesa, le pulizie di casa, cucinato, riordinato la cucina, ........... controllato i compiti di Sara e ........... stirato. Ora mi affretto a preparare la cena!
Completa con A, HA, AH.
• Il babbo è tornato casa dal lavoro molto tardi.
• La mamma comprato un paio di jeans mia sorella Lia.
• ........... Natale e ........... Capodanno ho il permesso di rimanere alzato fino ........... tardi.
• Vorrei tanto andare Roma ad ammirare il Colosseo.
• Porta il cane ........... sgranchirsi le zampe!
• ..........., quanto ........... speso per questa maglietta la nonna!
Completa con HANNO oppure ANNO.
• Ieri le insegnanti .......................... consegnato le valutazioni di fine .......................... scolastico.
• L’.......................... scorso i miei genitori mi .......................... mandato a Londra dallo zio.
• I miei cuginetti gemelli festeggiato ieri il loro compleanno.
• È il secondo .......................... che veniamo qui in vacanza. I miei genitori .......................... già dall’ scorso.
Completa con:
• • .................. già pensato .................. regali per gli zii?
• .................. che dolore! Ho sbattuto l’alluce contro il mobile.
• Sono andato a trovare .................. zio e .................. salutato anche per te.
• Come sta? Io non vedo da tempo.
• Non ho più .................. penna rossa: .................. presa Piero che non sa dove lasciata.
• Eccola è .................. sul davanzale della finestra.
• Anna invitato alla sua festa di compleanno, non ci sono andato perché avevo la febbre.
• trattato veramente male. nessuno mi aveva trattato così.
• Il nonno .................. chiesto come .................. la scuola, perché non rispondete?
• La mamma a fare la spesa, con lei per aiutarla!
Leggi, individua e sottolinea gli errori presenti. Riscrivi il testo corretto. Mai veramente deluso! Non si va’ a scuola per stuzzicare i compagni. Ma detto l’insegnante che non fai altro che tormentare il compagno seduto accanto ha te o davanti a te. Non mai m’hai detto che c’è qualcosa che non v’ha. Parliamone un po’, forse insieme capiamo che cosa ti rende così irrequieto.