Insegnare.Lim - Italiano 3

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Italiano

nella Scuola Primaria

Guida didattica mista
Eva Pigliapoco e Ivan Sciapeconi

Il progetto

Insegnare.LIM è una Guida didattica che si caratterizza per: 1. una metodologia basata sullo sviluppo delle competenze; 2. percorsi integrati con la Lavagna Interattiva Multimediale; 3. una scansione mensile delle attività.

L’impostazione della Guida: la scansione mensile

I materiali presenti in Insegnare.LIM sono stati organizzati su base mensile, per consentire al docente di controllare in ogni momento dell’anno l’andamento della programmazione didattica. Ovviamente le singole schede, o un percorso più articolato, sono utilizzabili indipendentemente dalla collocazione pensata dagli autori. Proprio per questo motivo i materiali forniti sul CD-Rom, presentati nelle prossime pagine, sono stati organizzati in modo da consentire la massima flessibilità.

Ciascun mese è introdotto da una breve descrizione delle attività proposte e degli obiettivi da raggiungere. È particolarmente importante, al di là dei materiali presentati, che il docente condivida l’impostazione di fondo del lavoro.

Le pagine introduttive hanno lo scopo di fornire una mappa con la quale orientarsi tra le schede e le indicazioni operative.

Un percorso integrato

È sicuramente vero che il maggior impegno dei bambini, soprattutto nei primi mesi di attività, è rappresentato dall’acquisizione delle competenze legate alla lettura e alla scrittura. Gli obiettivi legati ai concetti di tempo e di spazio possono essere utilmente declinati in funzione di questo impegno principale.

Inoltre, la complessità sempre crescente della gestione dei gruppi-classe suggerisce una particolare attenzione nella gestione di questi. Un percorso integrato e multidisciplinare può fornire il presupposto per una maggiore flessibilità anche nella gestione delle dinamiche di classe.

Le vacanze e i compiti

In alcuni momenti dell’anno è particolarmente utile, per il docente, avere dei materiali riepilogativi del lavoro svolto. Normalmente questi momenti coincidono con le vacanze di Natale e Pasqua. Il periodo di chiusura delle scuole, infatti, può essere causa di un rallentamento anche significativo degli apprendimenti degli alunni. Con l’obiettivo di consolidare quanto appreso nei mesi precedenti, i docenti suggeriscono ai bambini il lavoro da svolgere a casa.

All’interno di Insegnare.LIM sono previste due diverse sezioni relative ai compiti di Natale e Pasqua, che il docente potrà fotocopiare in tutto o in parte e distribuire ai bambini.

I materiali per la verifica e la valutazione

Un altro importante strumento di lavoro presente in Insegnare.LIM è rappresentato dai materiali per la verifica e la valutazione delle competenze. Al termine del primo e del secondo quadrimestre, vengono fornite:

• pagine per la verifica delle attività svolte;

• pagine per la registrazione e la sintesi dei dati;

• pagine per la compilazione delle schede di valutazione.

Anche in questo caso, il docente deciderà se utilizzare i materiali proposti in modo integrale, oppure se utilizzarli come punto di partenza e personalizzarli. È importante, per quanti vorranno seguire in modo significativo le proposte didattiche presenti nella Guida, che le attività e le procedure di verifica siano connesse in modo significativo. Per sottolineare questo aspetto, abbiamo voluto fornire una valutazione di fine quadrimestre e una di fine anno fortemente integrate al percorso di Insegnare.LIM

Il materiale digitale

Negli ultimi anni, i materiali didattici tradizionali sono stati accompagnati da prodotti digitali: principalmente CD-Rom e risorse online. Nel caso di Insegnare.LIM la scelta è stata quella, ancora una volta, di un percorso integrato. Nel CD-Rom non sono stati inseriti materiali digitali genericamente aggiuntivi, rispetto al percorso didattico delineato nella Guida. Il Web è pieno di risorse digitali che, in questo senso, possono supportare il lavoro del docente. I materiali messi a disposizione sono, invece, funzionali alla conduzione di vere e proprie lezioni con la Lavagna Interattiva Multimediale o con un normale videoproiettore. Una descrizione più accurata di questa distinzione, tutt’altro che sottile, viene articolata nelle pagine seguenti.

Gli strumenti digitali

Negli ultimi tempi, le proposte di strumenti didattici digitali sono aumentate notevolmente. È importante, però, saper riconoscere che cosa realmente è utile alla didattica.

Negli ultimi anni, a un uso sempre più intensivo del personal computer nella didattica, si è affiancata la diffusione di un nuovo strumento: la Lavagna Interattiva Multimediale. Dietro questo cambiamento, apparentemente tutto informatico, si riescono a intravedere possibilità metodologiche piuttosto interessanti. Sul versante delle opportunità metodologiche, Insegnare.LIM propone una soluzione integrata tra materiale cartaceo e digitale. A supporto di questa scelta, c’è la convinzione che le risorse per la LIM, da sole, non possono innovare la didattica o fornire aiuti sostanziali agli apprendimenti dei bambini.

Per questo motivo, non verranno proposti giochi animati, prodotti multimediali o software dedicati. Ai docenti verrà fornito qualcosa di tecnologicamente molto più semplice, ma enormemente più interessante e produttivo sotto il profilo del rapporto tra insegnamento e apprendimento: idee e strategie didattiche.

È utile ricordare che tutte le soluzioni proposte possono essere utilizzate, rinunciando a una pur significativa interattività, con un videoproiettore collegato a un computer.

Che cosa aspettarsi dalla LIM

Indubbiamente la Lavagna Interattiva Multimediale rappresenta un’innovazione significativa nel panorama delle tecnologie per la didattica. A differenza di altri strumenti precedentemente sperimentati, le LIM sono espressamente pensate per essere introdotte nelle aule scolastiche e si basa-

no su un’idea tutto sommato semplice: espandere le funzioni della lavagna collegandola al computer. Malgrado questo, però, è fondamentale che i docenti sappiano che cosa aspettarsi da questa come da qualsiasi altra innovazione. Appiattire la didattica su un versante tutto incentrato sugli aspetti ludici e multimediali potrebbe non essere una prospettiva condivisibile, per molti docenti.

Gran parte dei prodotti software attualmente in circolazione e destinati alla LIM si possono dividere in due grandi categorie:

• gli Edutainment, ovvero i programmi che coniugano insegnamento e intrattenimento (Education ed Entertainment). Sono i software che, sotto un’impostazione molto simile a quella dei videogiochi, nascondono degli intenti didattici;

• i Learning Object. Sono percorsi di apprendimento strutturati, un insieme di istruzioni e verifiche che dovrebbero consentire agli alunni, autonomamente, di costruire i propri apprendimenti.

I materiali contenuti in Insegnare.LIM partono da tutt’altro punto di vista e hanno ambizioni ben diverse.

I materiali di Insegnare.LIM: i Teaching Object

Insegnare.LIM è un progetto che si basa in modo sostanziale sul potenziamento della relazione di insegnamento-apprendimento. Le risorse didattiche non sono pensate per intrattenere i bambini o per catturare genericamente la loro attenzione. Esse sono costruite piuttosto intorno alla necessità del docente di strutturare una lezione completa ed efficace. Dovendo anticipare la loro descrizione con un nome, si potrebbero definire Teaching Object: oggetti utili al docente per fare lezione. Contrariamente ai Learning Object, espressamente pensati per far lavorare gli alunni in modo autonomo (con il rischio, spesso, di perdere i più deboli o i meno motivati), i Teaching Object di Insegnare.LIM sono pensati come risorse per condurre la lezione, per attivare tutti gli alunni, per scandire le tappe del lavoro. Per questo, prima di utilizzare i materiali digitali contenuti nel CD-Rom, si consiglia un’attenta lettura delle indicazioni metodologiche. Le risorse allegate alla Guida possono essere utilizzate solo in abbinamento alle schede e alle procedure descritte nelle pagine seguenti. Diversamente, non sarebbero di alcuna utilità

L’organizzazione

Per una maggior chiarezza espositiva, le lezioni con la LIM sono state raggruppate alla fine di ogni quadrimestre. Questa scansione non è l’unica possibile, tanto più che il docente potrà proporre le attività con gli strumenti digitali in qualsiasi periodo dell’anno e gestirle con la dovuta flessibilità. In realtà, la scansione quadrimestrale serve solo per consentire una facile consultazione, in base alla programmazione mensile delle attività

Da un punto di vista tecnico, le attività digitali richiedono competenze informatiche minime. Tutte le risorse multimediali (immagini, suoni, animazioni) sono già contenute nei singoli file. Sarà sufficiente lanciare lo strumento digitale desiderato per essere immediatamente operativi.

Le risorse digitali presenti nel CD-ROM

Il CD-Rom allegato a Insegnare.LIM contiene una serie di risorse digitali facilmente identificabili nella schermata principale.

• Prove nazionali: prove INVALSI in formato PDF.

• Libro sfogliabile: è un vero e proprio libro digitale, sfogliabile tramite l’apposito player

• Materiale per la LIM. Sono i materiali digitali sicuramente più interessanti. I materiali interattivi consentono di integrare le normali attività di classe con strumenti digitali di approfondimento o consolidamento. All’interno del menu, sono presenti:

– le schede in formato PDF. Le pagine operative di Insegnare.LIM sono presentate anche in forma digitale, per essere proiettate sulla LIM. In questo modo risulterà agevolata, ad esempio, la spiegazione dell’esercizio o la correzione collettiva dei lavori. Le schede in formato PDF possono essere gestite con il software caratteristico del modello di LIM in dotazione (ad esempio per sottolineare, scrivere o cancellare).

– attività digitali divise tra I e II quadrimestre. Si tratta di attività che possono essere condotte con l’aiuto di risorse presenti nel CD-Rom allegato, pensate in stretto collegamento con le attività del primo e del secondo quadrimestre, utilizzabili con la LIM o con un videoproiettore.

Per accedere alle risorse di ciascuna lezione è sufficiente cliccare sull’argomento desiderato.

Anche nel CD-Rom, i materiali interattivi sono organizzati con la stessa scansione della Guida.

Come già accennato nelle pagine precedenti, tutte le attività con la LIM fanno riferimento e si integrano alle soluzioni proposte in cartaceo. Per questo motivo, le descrizioni delle attività digitali faranno costante riferimento al contenuto della Guida e alle schede operative. Tutte le schede operative, inoltre, sono accompagnate da un sistema di icone che segnala la presenza di risorse aggiuntive sul CD-Rom.

Tutte le schede operative, inoltre, sono accompagnate da un sistema di icone che segnala la presenza di risorse aggiuntive nel CD-Rom.

Icona digitale: la scheda fa parte di uno dei percorsi legati alla LIM ed è accompagnata da risorse digitali. Per sapere come utilizzare la scheda in abbinamento all’attività per la LIM, si può fare riferimento alle pagine di descrizione delle attività, raccolte al termine di ogni quadrimestre.

Icona ascolto: la scheda fa parte di uno dei percorsi legati alla LIM ed è accompagnata da risorse digitali e audio.

PROGRAMMAZIONE ANNUALE

SETTEMBRE – OTTOBRE

Competenze/abilità

Verificare i prerequisiti e creare un buon clima di classe

Ascoltare

Parlare

Leggere

Scrivere

Obiettivi specifici d’apprendimento Pagine

Rinforzare i legami di classe e un atteggiamento cooperativo. Pag. 17

Ascoltare con attenzione per individuare, in base al contesto, le parole mancanti. Pagg. 18

Ascoltare con attenzione per individuare le parole che sono state cambiate e per ricordare il nome dei personaggi. Pagg. 25-26

Ascoltare un testo letto e ricordarne le parole. Pag. 27

Ascoltare con attenzione per individuare gli elementi della comunicazione e lo scopo della comunicazione. Pagg. 28-29

Riconoscere emittente e destinatario e lo scopo dell’informazione. Pag. 30

Individuare lo scopo più o meno esplicito del messaggio. Pag. 31

Comprendere che per parlare bisogna pensare, perché parlare significa comunicare con ordine e chiarezza. Pag. 32

Sapere usare modalità linguistiche adatte al destinatario. Pag. 33

Sapere usare modalità linguistiche adatte al destinatario nella situazione comunicativa. Pag. 34

Conoscere e usare modalità di comunicazione alternative e/o complementari a quelle verbali. Pag. 35

Leggere a voce alta, in modo scorrevole ed espressivo Pag. 19

Leggere silenziosamente e comprendere le informazioni principali del testo. Pag. 20

Esplorare con gli occhi velocemente lo spazio grafico e individuare nel minor tempo possibile gli elementi indicati (parole segnalate). Pagg. 36-37

Leggere in modo silenzioso e veloce ed esercitare la capacità di concentrazione. Pag. 38

Leggere a voce alta rispettando le pause segnalate dalla punteggiatura. Pag. 39

Leggere e comprendere un testo. Pag. 40-41

Leggere in modo finalizzato un breve testo. Pag. 42

Leggere testi non continui e comprenderne le informazioni. Pag. 43

Scrivere brevi dialoghi con l’aiuto delle immagini. Pag. 21

Consolidare la discriminazione dei suoni simili. Pagg. 50, 51, 52, 53, 54

Conoscere e utilizzare l’alfabeto per riordinare parole. Pag. 44-45

Riflettere sulla lingua Riconoscere gli errori ortografici e correggerli. Pag. 22

Giocare con l’ordine alfabetico e con il lessico. Pag. 46

Conoscere le modalità con cui vengono date le informazioni nel dizionario. Pag. 47

Lessico

Saper consultare il vocabolario. Pag. 48

Consultare il vocabolario. Pag. 49

Competenze/abilità

Ascoltare

Parlare

Leggere

Scrivere

Riflettere sulla lingua

NOVEMBRE

Obiettivi specifici d’apprendimento Pagine

Ascoltare con attenzione e comprendere il significato di una parola e una narrazione ascoltata. Pagg. 57, 58, 61, 62

Ascoltare con attenzione e cogliere il significato di comuni modi di dire. Pag. 59

Ascoltare con attenzione e cogliere il significato di forme linguistiche complesse. Pag. 60

Parlare e recitare pronunciando con chiarezza ogni suono e scandendo bene le parole. Pag. 63

Raccontare un’esperienza con completezza e conoscere il lessico per raccontare. Pag. 77, 78

Leggere a voce alta, rispettando le pause segnalate dalla punteggiatura e modificando adeguatamente il tono della voce, per una lettura espressiva. Pag. 64

Leggere a voce alta, con espressività, un dialogo. Pag. 65

Leggere a voce alta con espressività e comprendere quanto letto. Pagg. 66, 67, 72

Leggere silenziosamente e comprendere gli elementi principali del testo. Pag. 68

Leggere e comprendere qual è l’argomento del testo. Pag. 69

Usare la lettura silenziosa per individuare il contenuto del testo e le informazioni principali. Pag. 70

Usare la lettura silenziosa per riordinare i fatti raccontati. Pag. 71

Leggere recitando a voce alta e comprendere il testo di una filastrocca. Pag. 73

Leggere a voce alta con espressività e scrivere per raccontare di sé. Pagg. 74, 75

Riconoscere e discriminare i suoni consonantici doppi. Pag. 79

Usare correttamente sillabe gutturali CA/CO/CU/CHI/CHE e sillabe palatali CIA/ CIO/CIU/CE/CI. Pag. 80

Usare correttamente i suoni SCA/SCO/SCU. Pag. 81

Riconoscere l’importanza della completezza di un testo. Pag. 76

Riconoscere e discriminare le parole-nome dalle parole-non nome. Pag. 82

Riconoscere e discriminare i nomi propri e i nomi comuni di persona, di animale e di cosa. Pagg. 83, 89

Riconoscere e discriminare i nomi di genere maschile e di genere femminile. Pagg. 84, 85, 86

Riconoscere e discriminare i nomi di numero plurale e singolare e la loro formazione. Pagg. 87, 88

Conoscere e usare iponimi e iperonimi, nomi primitivi e derivati. Pagg. 90, 91, 92

Competenze/abilità

Ascoltare

Leggere

Scrivere

Riflettere sulla lingua

DICEMBRE

Obiettivi specifici d’apprendimento

Ascoltare, comprendere una narrazione e riordinare in successione temporale i fatti accaduti.

Ascoltare, comprendere una favola e individuare le caratteristiche comportamentali dei protagonisti.

Ascoltare e comprendere una fiaba.

Leggere e comprendere un testo narrativo fantastico

Leggere e individuare gli elementi essenziali di un testo narrativo fantastico

Leggere e comprendere le varie parti di un testo, rispondendo a domande passaggio dopo passaggio.

Saper rendere un testo coerente.

Conoscere e usare correttamente i suoni della G.

Conoscere i suoni CIA/GIA e CIE/GIE.

Riconoscere e usare correttamente i suoni duri CHI/CHE/GHI/GHE e quelli dolci CE/CI/GE/GI.

Pagine

Pagg. 95, 96

Pag. 97

Pagg. 98, 99

Pag. 100

Pagg. 101, 102

Pagg. 103, 104, 105, 106

Pagg. 107, 108

Pag. 109

Pag. 110

Pag. 111

Conoscere e usare correttamente il digramma SC. Pag. 112

Riconoscere e usare correttamente il trigramma GLI. Discriminare fra GLI, LI e G+L.

Pag. 113

Conoscere e usare correttamente GN/N. Pag. 114

Conoscere e usare correttamente l’elisione (l’apostrofo).

Conoscere e usare correttamente parole con e senza accento.

Comprendere la posizione dell’accento tonico.

Lessico

Pagg. 115, 122, 123

Pagg. 116, 117, 122, 123

Pag. 118

Discriminare e usare correttamente i suoni È o E. Pag. 119

Consolidare l’uso corretto di C’È, C’ERA, C’ERANO. Pag. 120

Conoscere e usare nomi concreti e astratti. Pag. 126

Conoscere e usare i nomi composti (relazioni di significato). Pag. 127

Riconoscere e usare i nomi collettivi. Pag. 128

Leggere e individuare sinonimi per arricchire il lessico. Pag. 121

Conoscere e utilizzare in modo adeguato i sinonimi (relazioni lessicali). Pag. 124

Comprendere e usare parole omonime (relazioni lessicali). Pag. 125

Competenze/abilità

Ascoltare

Parlare

Leggere

Scrivere

Riflettere sulla lingua

GENNAIO

Obiettivi specifici d’apprendimento Pagine

Ascoltare e comprendere gli elementi essenziali di una narrazione e riordinare le sequenze in successione logico-temporale.

Pagg. 145, 146

Ascoltare una favola e comprenderne i passaggi principali. Pag. 147

Ascoltare e comprendere una fiaba.

Lessico

Pagg. 179, 180, 181

Esporre il proprio punto di vista argomentandolo. Pag. 148

Raccontare una favola utilizzando solo il discorso indiretto. Pag. 149

Raccontare una fiaba con l’utilizzo del discorso indiretto. Pag. 157

Leggere una favola e coglierne la morale.

Leggere a voce alta una fiaba con espressività.

Pagg. 152, 153

Pagg. 158, 159, 160, 161

Riconoscere la coerenza di un testo. Pag. 165

Leggere e comprendere una favola. Pag. 182

Usare correttamente la punteggiatura nel discorso diretto. Pag. 150

Acquisire correttezza ortografica nell’uso di MB/MP. Pag. 166

Possedere correttezza ortografica. Pag. 167

Rielaborare un testo (la favola e la fiaba) con la tecnica del fumetto. Pagg. 154, 162

Rielaborare un testo (la favola) cambiando un personaggio. Pag. 155

Scrivere favole in modo logico, completo e chiaro con tecniche di facilitazione. Pag. 156

Discriminare i suoni CU/QU/CCU/CQU. Pagg. 168, 169

Rielaborare un testo (la fiaba) cambiando elementi caratteristici. Pag. 163

Scrivere una fiaba utilizzando gli elementi caratteristici di tale genere testuale. Pag. 164

Conoscere e usare adeguatamente le preposizioni semplici e articolate. Pag. 176

Discriminare suoni affini. Pag. 183

Conoscere ed usare correttamente le lettere C e Q. Pag. 184

Trasformare il discorso diretto in discorso indiretto e viceversa. Pag. 151

Riconoscere i suffissi e i prefissi nella formazione di parole e di significati. Pag. 170

Conoscere i nomi alterati. Pag. 172

Discriminare i nomi alterati da falsi alterati (relazioni di significato). Pag. 173

Conoscere gli articoli determinativi e indeterminativi. Pag. 174

Conoscere e discriminare gli articoli determinativi e indeterminativi.ti. Pag. 175

Riconoscere i sintagmi che compongono la frase. Pag. 177

Riconoscere e produrre frasi minime. Pag. 178

Conoscere e discriminare i nomi, gli articoli e le preposizioni.i. Pag. 186

Conoscere e usare correttamente i contrari (relazioni lessicali). Pag. 171

Leggere e comprendere definizioni, ordinare alfabeticamente parole. Pag. 185

Competenze/abilità

Ascoltare

Leggere

Parlare

Scrivere

Riflettere sulla lingua

Lessico

FEBBRAIO

Obiettivi specifici d’apprendimento Pagine

Ascoltare e comprendere una leggenda. Pagg. 199, 200

Ascoltare, comprendere una leggenda e riordinare i fatti in ordine logico-temporale. Pag. 201

Leggere e comprendere un testo narrativo fantastico, la leggenda, e coglierne la funzione. Pag. 202

Leggere e comprendere una leggenda, riflettere sui modi di dire. Pagg. 203, 204

Leggere e comprendere un testo narrativo fantastico, il mito, e coglierne la funzione. Pag. 207

Leggere e comprendere un mito, esporre oralmente la sintesi del testo letto. Pag. 208

Riassumere una leggenda nel rispetto degli elementi caratteristici. Pag. 205

Leggere e comprendere un mito, esporre oralmente la sintesi del testo letto. Pag. 208

Scrivere una leggenda rispettando la struttura e le caratteristiche proprie di tale testo. Pag. 206

Scrivere e/o rielaborare un mito riscrivendolo in breve, nel rispetto della struttura. Pagg. 209, 210

Conoscere e scrivere correttamente i verbi con la GN. Pag. 217

Usare correttamente l’H nelle voci del verbo avere. Pag. 221

Usare correttamente le esclamazioni AHI! AH! OH! e discriminare i suoni omofoni. Pag. 222

Conoscere e usare correttamente i suoni omofoni O/HO/OH/AI/HAI/AHI/A/HA/ AH. Pag. 223

Conoscere la funzione del verbo e arricchire il lessico. Pag. 211

Conoscere, discriminare e comprendere le diverse funzioni dei verbi. Pag. 212

Distinguere le coniugazioni di appartenenza dei verbi. Pag. 213

Conoscere e distinguere radice e desinenza nei verbi. Pag. 214

Comprendere la valenza semantica di verbi sinonimi e contrari. Pag. 216

Riconoscere il tempo dei verbi. Pag. 218

Riconoscere il significato proprio e la funzione ausiliare del verbo ESSERE. Pag. 219

Riconoscere il significato proprio e la funzione ausiliare del verbo AVERE. Pag. 220

Comprendere e riconoscere le funzioni d’uso delle esclamazioni improprie. Pag. 224

Arricchire il lessico. Pag. 215

Conoscere la funzione del verbo e arricchire il lessico. Pag. 211

Competenze/abilità

Ascoltare

Leggere

Parlare

Scrivere

Riflettere sulla lingua

MARZO

Obiettivi specifici d’apprendimento Pagine

Ascoltare, comprendere la descrizione di un animale e coglierne le caratteristiche principali.

Ascoltare, comprendere la descrizione di una persona e coglierne le caratteristiche principali.

Lessico

Pagg. 227, 228

Pagg. 236, 237, 238

Ascoltare, comprendere la descrizione di un ambiente e coglierne le caratteristiche principali. Pag. 242

Leggere e comprendere la descrizione di un animale e individuare le modalità descrittive. Pag. 229

Leggere e cogliere dati descrittivi. Pag. 230

Leggere e comprendere la descrizione scientifica di un animale e individuare le informazioni date. Pag. 231

Leggere e cogliere dati descrittivi. Pagg. 234, 235

Leggere e comprendere una descrizione d’ambiente interno Pag. 245

Leggere una descrizione e cogliere incongruenze. Pag. 248

Organizzare comunicazioni orali con tecniche di facilitazione.

Pagg. 232, 239, 243, 250

Descrivere un oggetto senza nominarlo. Pag. 252

Descrivere un animale in base a uno schema dato. Pag. 233

Descrivere persone con tecniche di facilitazione. Pag. 240

Descrivere persone secondo schemi compositivi individuati in testi d’autore. Pag. 241

Descrivere un ambiente esterno o un paesaggio con tecniche di facilitazione. Pag. 244

Descrivere un’immagine seguendo una struttura data. Pag. 246

Descrivere un paesaggio in base alle parole dello spazio e al percorso dello sguardo. Pag. 247

Descrivere un oggetto in base ai dati sensoriali. Pag. 249

Scrivere brevi testi facendo parlare elementi dell’ambiente circostante. Pag. 253

Conoscere digrammi e trigrammi. Pag. 260

Conoscere e discriminare gli aggettivi qualificativi. Pag. 254

Comprendere le concordanze tra nome e aggettivo. Pag. 255

Conoscere e utilizzare aggettivi sinonimi e contrari. Pag. 256

Conoscere e discriminare il grado comparativo dell’aggettivo. Pag. 257

Conoscere il grado superlativo degli aggettivi qualificativi. Pag. 258

Riconoscere e utilizzare gli aggettivi possessivi. Pag. 259

Arricchire il lessico per descrivere in modo più completo. Pag. 251

Competenze/abilità

Ascoltare

Leggere

Parlare

Scrivere

Riflettere sulla lingua

APRILE

Obiettivi specifici d’apprendimento Pagine

Ascoltare e comprendere richieste e istruzioni. Pag. 279

Ascoltare, comprendere istruzioni per realizzare un oggetto, individuando i materiali occorrenti e la successione delle azioni necessarie.

Ascoltare, comprendere un testo informativo e coglierne le varie informazioni date.

Pagg. 283, 284

Pagg. 289, 290

Leggere e attivare il pensiero creativo. Pag. 269

Leggere e comprendere un testo narrativo, anche con l’ausilio di domande.

Pagg. 270, 271, 273, 274, 275, 276

Leggere e comprendere un testo poetico. Pag. 272

Leggere e comprendere un testo regolativo.

Pagg. 277, 278, 281

Leggere e comprendere un testo informativo. Pag. 280

Leggere per cogliere informazioni.

Parlare di sé.

Pagg. 285, 286, 287, 288

Pagg. 270, 271, 273

Scrivere un testo regolativo. Pag. 282

Usare correttamente il punto. Pag. 291

Usare correttamente la virgola. Pag. 292

Usare correttamente il punto e virgola e i due punti. Pagg. 293

Usare correttamente il punto interrogativo e il punto esclamativo. Pag. 294

Riconoscere e usare i tempi del passato. Pag. 295

Riconoscere e utilizzare i tempi semplici dell’indicativo. Pag. 296

Competenze/abilità

Ascoltare

Leggere

MAGGIO-GIUGNO

Obiettivi specifici d’apprendimento Pagine

Ascoltare, comprendere il significato di un testo poetico, individuando caratteristiche strutturali e cogliendo sensazioni e stati d’animo. Pag. 306

Consolidare competenze (ascoltare, comprendere e riconoscere tipologie testuali). Pag. 316, 317

Leggere e comprendere filastrocche e riconoscerne caratteristiche strutturali. Pag. 300

Leggere, comprendere un testo poetico e riconoscerne caratteristiche strutturali e modalità linguistiche (figure retoriche: similitudine, personificazione). Pag. 301

Leggere e inventare poesie e rime su argomenti dati. Pag. 302

Leggere, comprendere e riscrivere nuclei informativi guidato da domande.. Pag. 313

Usare la lettura silenziosa per individuare le informazioni da trascrivere in schemi utili per l’esposizione orale dell’argomento. Pag. 315

Parlare Ricavare le istruzioni da un testo e relazionare. Pag. 299

Leggere e inventare poesie e rime su argomenti dati. Pag. 302

Scrivere filastrocche con tecniche di facilitazione (montaggio parallelo). Pag. 303, 305

Scrivere

Riflettere sulla lingua

Scrivere testi poetici. Pag. 304

Leggere, comprendere e riscrivere nuclei informativi guidato da domande. Pag. 313

Riconoscere nella frase il soggetto e il soggetto sottinteso. Pag. 307

Riconoscere il predicato verbale. Pag. 308

Riconoscere e discriminare il predicato nominale e il predicato verbale. Pag. 309

Riconoscere il gruppo del soggetto e il gruppo del predicato. Pag. 310

Riconoscere e discriminare il complemento oggetto. Pag. 311

Riconoscere i complementi indiretti. Pag. 312

Riordinare cronologicamente una storia e riflettere sulla lingua. Pag. 314

Riconoscere i principali elementi sintattici della frase. Pag. 318

Settembre Ottobre

È importante dedicare il primo periodo dell’anno scolastico alla creazione di un buon gruppo-classe. Dopo le vacanze estive, infatti, potrebbe essere utile ristabilire un clima di sostegno e aiuto reciproco. Per questo si proporranno anche dei giochi cooperativi. Le attività proposte per il primo mese di scuola riguarderanno soprattutto esercizi di lettura, di scrittura, di ascolto e di parlato, oltre alla conoscenza del dizionario.

Presentazione

I primi giorni di scuola sono importanti per ricreare un buon clima di classe. È ben noto, infatti, che solo in uno stato di benessere l’apprendimento è significativo. L’insegnante potrà favorire la costruzione di buone relazioni anche con l’aiuto di giochi specifici (figura 1), come quelli suggeriti a inizio mese.

Contemporaneamente, sarà utile per il docente conoscere la situazione di partenza dal punto di vista delle abilità, in modo da poter “tarare” la programmazione. Per questo vengono proposte attività di verifica iniziale, che comprendono prove di ascolto, prove orali, prove di lettura, prove di comprensione, prove di scrittura e prove di riflessione linguistica. Al termine di questo pacchetto di prove, vengono presentate una sintesi per tabulare i risultati e una griglia riassuntiva. Questi dati saranno utili anche per la compilazione del registro personale dell’insegnante.

I mesi di settembre e ottobre sono stati accorpati in modo che il docente possa scegliere se utilizzare il mese di settembre per le prove e quello di ottobre per le attività, oppure se alternare le proposte nell’arco di tutto il periodo. In ogni caso, le attività che possono avviare l’anno scolastico riguardano il consolidamento delle abilità di ascolto e di comunicazione orale, oltre a una serie di esercizi per allenare la lettura scorrevole ed espressiva (figura 2). Quest’ultimo obiettivo è essenziale anche per la comprensione di un testo: l’insegnante si soffermerà quindi tutto il tempo necessario all’acquisizione della competenza da parte della classe, attivando strategie per aiutare i lettori meno abili. Successivamente si inizierà a lavorare sull’ordine alfabetico e sull’utilizzo del dizionario (figura 3). A partire dalla terza classe, infatti, il vocabolario diventa uno strumento utile, a disposizione dei bambini per la comprensione piena di un testo. Potrebbe essere funzionale utilizzare la LIM, se collegata a Internet, per la ricerca di parole sul dizionario online.

Le attività della LIM, descritte in questo volume alla fine del quadrimestre, saranno un valido aiuto, rispetto ai vari obiettivi d’apprendimento, fin dai primi giorni di scuola.

Fig. 1
Fig. 2
Fig. 3

GIOCHI COOPERATIVI

Nota per l’insegnante: si propongono di seguito dei giochi funzionali a ricostruire il gruppo, dopo la pausa estiva. Si tratta di giochi cooperativi, in cui non c’è agonismo, non ci sono vinti e vincitori, proprio perché hanno lo scopo di rinforzare i legami tra i bambini, rendendoli interdipendenti. Vengono presentati a inizio anno per i motivi suddetti, ma possono essere riproposti anche durante l’anno per valutare i miglioramenti delle abilità sociali della classe.

I leoni addormentati

In un ambiente aperto o al chiuso, i partecipanti si dispongono sdraiati per terra con gli occhi chiusi, come dei “leoni addormentati”. Un bambino, scelto dall’insegnante, rimane in piedi, fa il “cacciatore” e gira tra quelli a terra.

Al via dell’insegnante, “i leoni” riaprono gli occhi e rimangono fermi sul posto, aspettando il “cacciatore”.

Quest’ultimo cercherà con tutta la sua abilità clownesca di far ridere i compagni.

Chi comincia a ridere diventa “cacciatore” a sua volta.

Il gioco finisce quando l’ultimo che è riuscito a rimanere serio scoppia finalmente a ridere davanti a tutti i “cacciatori” che fanno i clown per lui.

Per la buona riuscita del gioco occorre che “i leoni” siano stesi di schiena o di fianco, in modo che non possano coprirsi il viso in nessun modo.

I mimi

La classe si divide in due gruppi, ognuno dei quali decide come chiamarsi e, in seguito, riceve una scheda su cui sono scritte delle proposte d’azione.

A turno, ogni gruppo sceglie un’azione da mimare e un suo componente la esegue; l’altro gruppo deve cercare di indovinare esattamente che cosa sta facendo il mimo, ponendogli delle domande ben precise, a cui lui può rispondere solamente “sì” o “no”. Poi si invertono i ruoli e il gioco prosegue a discrezione.

PROVA DI ASCOLTO: LA PAROLA GIUSTA

Lettura dell’insegnante

L’insegnante legge i seguenti periodi, fermandosi a ogni pausa.

Frase n. 1: Gli alunni, seduti su un grande tappeto, ascoltavano ▲ la storia che l’insegnante narrava loro, con molti particolari e con diversi toni di voce.

Frase n. 2: Oggi Laura festeggia il suo compleanno a scuola, offrendo un vassoio di ▲ pasticcini ai suoi compagni di classe.

Frase n. 3: Luca ha scelto la ▲ storia di un cagnolino abbandonato e poi trovato da una bambina di nome Giorgia che l’ha preso con sé, l’ha curato e amato tanto da diventare la sua inseparabile amica.

Frase n. 4: Nel grande acquario azzurro, pesci dalle più ▲ forme e colori guizzavano con grande eleganza e grazia tra verdi alghe e rocce spugnose.

Frase n. 5: Di scatto, il portiere si lancia in alto e ferma il pallone ▲ con forza e precisione dall’attaccante avversario.

Frase n. 6: D’inverno, il passero non sente il freddo perché arruffa le piume che lo riparano dal vento e dalla neve, ma soffre ▲ perché quei piccoli insetti che trova durante la calda stagione scompaiono.

Frase n. 7: Nella penombra della sera, il nonno vide sotto un albero, seduta tranquillamente, una grossa volpe con la coda ▲ come una bandiera.

Ascolta attivamente ogni frase e indica qual è la parola giusta da inserire dove l’insegnante fa una pausa, scegliendola fra quelle date.

annoiati disordinati attenti stanchi

grandi divertenti gustosi

PROVA DI LETTURA 1: SI TORNA A SCUOLA

Leggi a voce alta il seguente brano, cercando di dare espressività ai diversi personaggi (Kamillo e Korrado).

Una sera il signor Korrado chiamò Kamillo e gli disse:

– Kamillo, stasera vai a letto presto: domani comincia la scuola. Si erano seduti su un monticello in riva al fiume, a guardare la notte che scendeva. La foresta era silenziosa; si vedevano solo le stelle, la luna e le lucciole che correvano qua e là.

– Che cosa sono quelle? – chiese Kamillo.

– Sono le lucciole – rispose Korrado.

– E perché loro sono luminose e noi no?

– È per scoprire queste e tante altre cose che domani andrai a scuola – disse Korrado, che non si ricordava la parola giusta.

F. Altan, La vera storia di Kamillo Kromo, edizioni EL

Autovalutazione

Come ho letto?

1. Ho trovato delle difficoltà a leggere alcune parole. Sì No Solo una

2. La mia lettura è stata scorrevole. Sì No Abbastanza

3. Sono riuscito a dare espressività ai due personaggi. Sì No Solo in parte

4. Ho perso il segno mentre leggevo. Sì No Una volta

5. Ho capito la storia che ho letto. Sì No Un po’

PROVA DI LETTURA 2: CAPPUCCETTO GIALLO

Leggi a voce alta il seguente brano, poi rispondi alle domande.

Al piano terreno del più alto grattacielo della città abita Cappuccetto Giallo. Il papà di Cappuccetto Giallo è custode in un parcheggio di auto e la mamma lavora al supermercato. La loro casetta è piccola e la mamma la tiene molto in ordine, presto e bene. Ha perfino tempo di leggere qualche libro. Per Cappuccetto ha preparato un completo di maglia gialla, molto semplice come forma, ma molto bello come colore, perché non è un giallo limone e nemmeno un giallo zucca, è un giallo con dei riflessi di un altro giallo e molto morbido, come le piume di un canarino.

Molti canarini vengono a trovare Cappuccetto Giallo, perché lei mette sempre sul muretto del balcone le briciole di pane, e così sono diventati molto amici e i canarini la accompagnano anche in mezzo al traffico della città, quando Cappuccetto deve andare dalla nonna.

Deve proprio andarci domani a portare un panierino di plastica gialla con dei limoni, dei pompelmi e una bottiglia di olio del Garda.

Per andare dalla nonna, Cappuccetto deve attraversare il traffico della città, il che è molto pericoloso, come attraversare il bosco.

B. Munari, Cappuccetto Rosso, Verde, Giallo, Blu e Bianco, Einaudi

Segna con una ✗ le risposte giuste.

• Cappuccetto Giallo deve…

...attraversare il bosco che è pericoloso come il traffico della città.

...andare dalla nonna e deve attraversare il traffico della città.

• Cappuccetto Giallo va a trovare la nonna… oggi. fra due giorni. domani.

• Dove abita Cappuccetto Giallo?

Al piano terreno del più alto grattacielo della città.

Al piano più alto del grattacielo più alto della città.

Al piano più alto del grattacielo più basso della città.

• Chi accompagna Cappuccetto Giallo quando si muove nel traffico della città? La nonna.

Nessuno. Va sempre da sola.

Alcuni canarini.

PROVA DI SCRITTURA: I FUMETTI

Inventa il titolo e completa la storia dentro i balloon.

Titolo:

Scrivere

PROVA DI ORTOGRAFIA: LA MIA NINA

Leggi, individua le parole scritte in modo sbagliato e sottolineale.

Nina ha fatto il disego per la mestra di Tommy, che è fissata con l’educazzione artistica. Dagli alunni si aspeta sempre che illustrino i compiti per casa.

Tommy ha convinto nina a disegnare tutti i membri della familia su un foglio, che poi incollerà nel cuaderno. È certo che la maestra non scoprirà l’inganno, tanto lui e Nina disegnano quasi altrettanto bene.

Entro la prosima settimana Tommy deve schrivere un tema dal titolo noioso: “La mia famiglia sulle ali della fatasia”.

È da un po’ che si rompe la testa domandadosi: “Cosa mai vorrà la maestra?”

A casa loro nessuno vola, solo la mamma ce salta con il paracadute.

E questo la calma…”

• Quanti errori hai trovato?

Riscrivi le parole sbagliate in modo corretto.

J. Vidmar, La mia Nina, Falzea

COME VALUTARE LE PROVE DI INGRESSO

Suggerimenti operativi

PROVA DI ASCOLTO: la prova prevede l’individuazione di 7 parole da inserire in un contesto.

• 7 risposte esatte: punteggio 10

• 6 risposte esatte: punteggio 9

• 5 risposte esatte: punteggio 8

• 4 risposte esatte: punteggio 7

• 3 risposte esatte: punteggio 6

• da 0 a 2 risposte esatte: punteggio 5

PROVA DI LETTURA 1: la prova sarà valutata in decimi a “discrezione” dell’insegnante, tenendo conto del rispetto della punteggiatura, delle diverse intonazioni nei dialoghi diretti, della scorrevolezza e del numero di errori.

PROVA DI LETTURA 2: la prova sarà valutata in base alla scelta su quattro domande di comprensione. Quindi:

• 4 risposte esatte: 10

• 3 risposte esatte: 7

• 0-2 risposte esatte: 5

PROVA DI SCRITTURA: la prova prevede la scrittura di 12 balloon. Sarà cura del docente valutare il numero di errori ortografici e morfosintattici, la coerenza testuale e la coesione.

PROVA DI ORTOGRAFIA: la prova prevede l’individuazione e la correzione di 12 parole. In tutto 24 punti, perché il bambino può trovare l’errore, ma poi sbagliare la sua correzione. Ogni parola, dunque, prevede due punti (individuazione e correzione).

• 24 risposte esatte: 10

• 20-23 risposte esatte: 9

• 16-19 risposte esatte: 8

• 13-15 risposte esatte: 7

• 11-12 risposte esatte: 6

• Fino a 10 risposte esatte: 5

GRIGLIA PER LE PROVE DI INGRESSO

Lettura dell’insegnante (scheda n. 7/b)

Nota

L’insegnante legge il seguente testo una prima volta, poi lo rilegge una seconda volta sostituendo le parole evidenziate con quelle racchiuse fra parentesi. A ogni capoverso farà una pausa.

LA STREGA TEODORA

Evviva, è mattina! La strega Teodora si è appena svegliata. Oggi sarà una giornata (serata) speciale: ci saranno ospiti a pranzo (cena).

I gatti Pino e Lulù, obbedienti, sono andati nell’orto a raccogliere (tagliare) carote: così Teodora potrà preparare la sua famosa torta (ciambella) di carote, cioccolata e pomodoro, che piace tanto… soprattutto a lei… brr!

Adesso Teodora comincia a lavorare (impastare), mentre il gatto Fernando la guarda un po’ preoccupato. Con Teodora non si sa mai come andrà a finire: è una cuoca distratta e una strega pasticciona (disordinata), anche se ha tanta fiducia in se stessa.

N. Costa, Teodora e gli ospiti volanti, Edizioni EL

Lettura dell’insegnante (scheda n. 7/c)

LO SCOIATTOLO

Vidi sull’orlo del viale affacciarsi un musino fulvo e con gli occhi assorti, che non sembravano neppure spiare.

L’animaletto si mosse: la gran coda ritta, a ventaglio, col fiocco luminoso, attraversò il viale, venne verso di me. Non mi mossi.

Una nocciola, l’unica intatta, giaceva vicinissima ai miei piedi; e io sentii a un tratto, meravigliato, il ventaglio della coda accostarsi alla scarpa, sfiorarmi le gambe.

Rabbrividii, ma non mi mossi.

Ed ecco il piccolo corpo drizzarsi sottile ed elegante, poco più alto della coda, rimasta ritta, luminosa contro la luce; ecco le zampine anteriori portar la nocciola alla bocca e farsi mani.

Erano due manine bianche, che non avevano più nulla di ferino (cioè di bestiale) e pareva facessero un gioco, districassero una trina delicata.

Anche il triturare fine dei denti, lesti lesti, aveva qualche cosa di infantile e di birichino.

B. Tecchi, Storie di bestie, Bompiani

UNA STREGA AI FORNELLI

Ascolta il testo letto dall’insegnante per due volte. Attento però, perché nella seconda lettura cambieranno alcune parole. Dopo ogni pausa indica con una crocetta quali sono le due parole che sono state cambiate.

Prima pausa: mattina giornata pranzo cena

Seconda pausa: raccogliere preparare carote torta

Terza pausa: cuoca lavorare pasticciona distratta

Ripensa con attenzione ai personaggi nominati nel brano, individuali fra quelli dati e indicali con una ✗.

I gatti Lino e Pilù

I gatti Pino e Lulù

I gatti Nino e Lulù

Strega Fedora

Strega Eleonora

Strega Teodora

Il gatto Rolando

Il gatto Fernando

Il gatto Ferdinando

LO SCOIATTOLO

Ascolta il testo letto dall’insegnante per due volte. Poi scrivi le parole mancanti.

Lo scoiattolo

Vidi sull’orlo del affacciarsi un musino fulvo e con gli occhi assorti, che non sembravano neppure .

L’animaletto si mosse: e la gran coda ....................................., a ventaglio, col fiocco luminoso, attraversò il viale, venne verso di me. Non mi mossi.

Una , l’unica intatta, giaceva vicinissima ai miei piedi; e io sentii a un tratto, meravigliato, il ventaglio della coda accostarsi alla .............................., sfiorarmi le gambe. Rabbrividii, ma non mi mossi.

Ed ecco il piccolo corpo drizzarsi sottile ed , poco più alto della coda, rimasta ritta, luminosa contro la luce; ecco le zampine anteriori portar la nocciola alla ..................................... e farsi mani.

Erano due manine bianche, che non avevano più nulla di ferino (cioè di bestiale) e pareva facessero un , districassero una trina delicata.

Anche il triturare fine dei denti, lesti ....................................., aveva qualche cosa di infantile e di ......................................

B. Tecchi, Storie di bestie, Bompiani

Disegna lo scoiattolo così come viene descritto nel racconto.

Lettura dell’insegnante (scheda n. 8/b)

PARLARE E ASCOLTARE

Prima situazione comunicativa, in un bar: – Ecco la sua aranciata, fresca, fresca… – Era proprio quello che ci voleva!

Seconda situazione comunicativa, in un negozio di alimentari: – Ha i biscotti secchi Morettini?

– Sì, li trova nello scaffale vicino alla porta d’ingresso. Terza situazione comunicativa, davanti a una vetrina di giocattoli: – Che bella quella bambola con il vestitino rosa! Me la compri mamma? – Ne hai già tante!

Lettura dell’insegnante (scheda n. 8/c)

COMUNICARE

Messaggio n. 1: “Tenga a letto il bambino oggi e domani, e gli dia questo sciroppo ogni sei ore, per tre giorni”.

Messaggio n. 2: “Luca, Lucia, alzatevi subito! Arriverete a scuola a campanella suonata!”.

Messaggio n. 3: “Aprite il libro a pagina 23, poi leggete e sottolineate con la matita i nomi di animali”.

Messaggio n. 4: “Il treno numero 216, proveniente da Lecce, è in ritardo di 20 minuti”.

Lettura dell’insegnante (scheda n. 8/d)

CHE COSA VOGLIO DIRE?

Situazione n. 1: Lucia è a letto e dice alla mamma: “Con questa coperta leggera ho freddo”.

Situazione n. 2: La signora Emma si rivolge al marito che sta per uscire con queste parole: “Guarda, sta per piovere!”.

Situazione n. 3: Luca raggiunge i compagni che si preparano a disputare una partita di calcio e dice con convinzione: “In porta io paro tutto! Non c’è pallone che possa passare” .

Situazione n. 4: Lungo il viale Alberelli passa lentamente un’automobile, munita di altoparlante, che comunica agli abitanti: “Domani, dalle ore 14 alle ore 16, sarà sospesa l’erogazione della corrente elettrica per lavori sulla linea”.

Ascoltare con attenzione per individuare gli elementi della comunicazione e lo scopo della comunicazione.

PARLARE E ASCOLTARE

Ascolta i messaggi, osserva i disegni e per ogni situazione comunicativa, indica con una E chi parla, cioè il giusto emittente, con D chi ascolta, cioè il destinatario. Infine, contrassegna con una ✗ lo scopo della comunicazione.

SCOPO: soddisfare una richiesta ringraziare chiedere

SCOPO: salutare chiedere ringraziare

SCOPO: soddisfare una richiesta ringraziare chiedere

COMUNICARE

Ascolta con attenzione ogni messaggio e indica con una crocetta l’emittente, poi completa scrivendo il nome del destinatario e lo scopo del messaggio.

EMITTENTE: medico amico

Il messaggio viene rivolto alla del bambino per spiegare come .......................................... ......................................................................................................................

EMITTENTE: portinaia mamma

Il messaggio viene rivolto ai due perché .................................................................................................... ......................................................................................................................

EMITTENTE: insegnante bidello

Il messaggio viene rivolto alla per fare svolgere agli alunni ...................................................

......................................................................................................................

EMITTENTE: ferroviere presentatore

Il messaggio viene rivolto ai .................................................. per comunicare che .....................................................................

CHE COSA VOGLIO DIRE?

Ascolta la lettura dell’insegnante, poi collega con una freccia colorata l’immagine con il cartellino adeguato. Infine, completa scrivendo lo scopo “nascosto” del messaggio.

EMITTENTE: signora

DESTINATARIO: marito

Scopo del messaggio: ..........................................................

EMITTENTE: Luca

DESTINATARIO: compagni di gioco

Scopo del messaggio: .......................................................... ................................................................................................................

EMITTENTE: bambina

DESTINATARIO: mamma

Scopo del messaggio: più pesante. ricevere una coperta

EMITTENTE: addetti ai lavori di manutenzione della linea elettrica

DESTINATARIO: abitanti di viale Alberelli

Scopo del messaggio: ..........................................................

FARSI CAPIRE

Anna spiega che cosa è accaduto al suo gattino (1) alla zia, (2) a un’amica, (3) alla signora della porta accanto.

Leggi le frasi pronunciate dalle persone a cui Anna ha raccontato l’accaduto, poi individua i completamenti corretti dell’affermazione sottostante.

Dai, spiegati meglio! Non completi mai le frasi e fai confusione!

2 3

Io ho ascoltato con attenzione, ma non ho capito quando e dove è successo e come è stato risolto il problema del gattino.

Non ho capito niente! Parli, parli, hai detto tante cose, ma senza né capo, né coda.

• Dalle frasi dette dai tre destinatari ai quali Anna ha raccontato l’accaduto, si capisce che Anna… ha parlato con ordine e chiarezza. non ha comunicato i fatti in successione. ha spiegato bene i vari momenti della vicenda.

non ha raccontato tutto ciò che era necessario per capire i fatti.

ha pensato prima di parlare.

ha detto tutto quello che le passava per la mente sul fatto accaduto, senza riflettere.

Fai finta di essere:

I DESTINATARI

• Lucia e comunica il tuo desiderio di organizzare dei giochi in cortile per festeggiare la fine della scuola... ...all’insegnante. 1

...ai vicini di casa. 3 ...alla mamma. 2

• Marco e racconta com’è andata la gara di nuoto (Marco è arrivato terzo e Luca, il suo più caro amico, è giunto primo)... ...al babbo. 1 ...all’amica Gaia. 2 ...all’istruttore di nuoto. 3

LE SITUAZIONI COMUNICATIVE

Piero ha ricevuto un cucciolo di cane in regalo in occasione del suo compleanno. È felicissimo e lo dice a Marco che è stato costretto a lasciare il suo cagnolino Bob dai nonni, perché abbaia troppo quando resta solo in casa.

Colora di giallo la nuvoletta che contiene il modo più opportuno per comunicare la notizia a Marco.

Tu, Marco, adesso non hai più il tuo cagnolino, mentre io ho un meraviglioso cucciolo di cocker.

Marco, non essere triste perché hai dovuto lasciare Bob a casa dei nonni! Sai, il tuo cagnolino starà bene nel loro giardino e tu lo vedrai spesso… Inoltre ti farò fare amicizia con Baffo, il cucciolo che mi è stato regalato.

Ah, come sono contento!!! Ho finalmente un cane! Sono felice! Invece tu non ce l’hai più! Ah, ah!!!

Metti in relazione queste strane “operazioni” con i “risultati” nel riquadro.

• • • NON SOLO CON LE PAROLE

Con i tuoi compagni divertiti con:

• il gioco del mimo: con gesti ed espressioni, interpreta azioni, mestieri, avvenimenti. I tuoi compagni dovranno capire ciò che hai interpretato;

• il gioco della danza: inventate insieme una danza (per esempio la danza della pioggia, del fuoco, delle foglie…) e scegliete una musica adeguata;

• il gioco del teatro: drammatizzate storie, fiabe, avvenimenti… Prima di passare alla recita è opportuno scrivere il copione, cioè ciò che si deve dire e fare ogni volta.

LEGGERE VELOCEMENTE 1

Il tuo occhio deve diventare sempre più veloce a trovare ciò che cerchi. Ora trova, nell’insieme di lettere, le parole nascoste che sono quelle elencate nel foglietto. Cerchiale di rosso.

B O G I O C O P

C A C O L P O E

R I T O P O S A

E L C U O R E C

V I D E O S A E

E S O A S I U

L E R O I S A

P I A R C O M

A R C E S T O

C A R N E S O

Ora cerca velocemente, in orizzontale, le parole scritte a fianco di ogni insieme. Riquadrale con la matita.

b d a u v a s

a m i c o l a

s t e m p o c

a p r a t o i

a b i s c i a

b c o r o p s

a r c o b l a

s r a c a s a

d i b i m b o

a b i c i e u

Quale parola è nascosta fra tutte queste lettere? Individuala e scrivila. agallsolunsoqquadrosisomelsal

LEGGERE VELOCEMENTE 2

In ogni blocco di lettere sono nascoste, in verticale, le parole date a fianco. Cercale velocemente e riquadrale di rosso.

A F G E G A

M A I T A Z

O R B U R I

C M A N A O

A A R O S N

a n o i s a o

v n t l f s c

e a r e i i c

n v o r o e h

t e t b c p i

o n a a c e d

g o m b o d a

Individua la parola “fosso” fra le altre scritte tutte unite.

SIEPEFOSSOROSSOBELLOPIZZASASSOSERA

SOLESALEFOSSOCANECASSACANNAFOSSO

FIOREALBEROPALLONEFOSSOPRATOAGLIO

AMICOFOSSOOSSOASSOAPEPALLAFOSSOALI

SETTEFOTOFOSSOSCALACASCOFOSSOSERA

Ora leggi velocemente le due parole nascoste in ogni “parola strana”. Attento! Le due parole che devi leggere hanno una sillaba in comune, quella al centro.

FAMELA TOPIPA APERA CANERO LUMETRO MULIMA CORSOLE FIALEPRE

CONCENTRARSI E LEGGERE

Leggi i seguenti elenchi di parole velocemente, ma concentrato, ed elimina con una linea le due parole estranee.

FRUTTI

BEVANDE

QUADRUPEDI

uva • mela • melone • cocomero • vino • pesca arancia • limonata • susina • pera

tè • latte • crema • vino • aranciata • succo • caffè zucchero • acqua • limonata

cane • bufalo • bruco • bisonte • tigre • leone cavallo • mucca • oca • pecora

Trova in un attimo, cioè a colpo d’occhio, senza leggere, la parola esatta fra le altre parole e non parole, poi cerchiala.

sole OLES, ESOL, SELO, SOLE, SEOL, SOEL, SLEO, SLOE.

pera ARPE, ERPA, PARE, PERA, RAPE, APRE, ERAP, PAER.

olio

OILO, IOLO, OIOL, LOIO, OLIO, OLOI, OIO, IOLI, OLLIO.

orso ROSO, OSOR, SORO, OSRO, ORSO, ORCO, OROS, ROSSO.

Le parole sono in disordine, ma tu leggile velocemente in ordine alfabetico e numerale secondo l’ordine con cui le leggi.

cuore testa

bocca

dente

benda barca

bruco

botte

RISPETTARE LA “SEGNALETICA”

Ricorda i segni delle pause:

• la virgola pausa brevissima /

• i due punti e il punto e virgola pausa breve //

• il punto pausa lunga ///

Leggi le coppie di frasi con punteggiatura diversa, poi metti in relazione ogni frase con il relativo disegno.

Leggi, rispettando la punteggiatura.

Il leone e il cavallo

Un giorno, / un leone vide un cavallo che pascolava in un prato. /// Come lo vide si avvicinò con brutte intenzioni, / ma con atteggiamenti amichevoli, / dichiarando di essere medico. /// Il cavallo capì l’inganno e finse di essere zoppo. ///

– Sono felice che tu sia qui, / perché mi puoi aiutare. /// Ho calpestato una spina. /// Ho un forte dolore. ///

Il leone allora sollevò la zampa del cavallo e si mise a osservare lo zoccolo. /// Il cavallo in un lampo gli sferrò una serie di calci. /// Il leone cadde a terra malconcio. ///

Quando si fu ripreso, / disse: // – Ben mi sta; // dovevo solo cacciare, / invece ho finto di essere un medico e un amico.

Fedro, Favole, Einaudi

UN BAMBINO TROPPO ALLEGRO?

Leggi bene il testo, poi rispondi alle domande.

C’era un bambino che tutti chiamavano Sprizzo perché sprizzava allegria in ogni occasione.

C’era però un piccolo guaio: quando Sprizzo era davvero molto allegro, tutta quella allegria che sprizzava era colorata.

E per di più questi colori dell’allegria coloravano tutto quello che si trovava intorno: sedie, muri, vasi da fiori, vestiti e persino le facce della gente.

L’allegria di Sprizzo creava ogni tanto qualche problema. Per esempio, se giocava a pallone ed era molto contento perché aveva fatto un gol, tutte le magliette delle due squadre si coloravano come tanti fuochi artificiali e non si capiva più niente.

Come si può chiedere a un bambino di non essere allegro?

Eppure era necessario trovare una soluzione.

Pensa e ripensa, ecco che il papà di Sprizzo si ricordò di un amico che faceva il pittore.

“Un pittore si intende di colori, chissà che non ci possa aiutare”, si disse il papà.

Così una domenica andarono a trovare il vecchio amico.

Il pittore fu meravigliato nel fare la conoscenza di Sprizzo perché, siccome quel giorno il bambino era tanto allegro, subito tutte le tele bianche, che stavano appoggiate lungo le pareti dello studio, si colorarono dei più strani e incredibili colori.

– Con l’aiuto di questo bambino, – dichiarò il pittore – dipingerò quadri meravigliosi.

G. Quarzo, La fame, il sonno e l’allegria, Fatatrac

• Come si chiama il protagonista del racconto?

• Che cosa succedeva quando era troppo allegro?

...................................................................................................................................................................................................

• Chi trova una soluzione? ....................................................................................................................................

• Che cosa succede a casa del pittore?

• Il pittore è contento o è arrabbiato? ........................................................................................................

• Perché? ............................................................................................................................................................................

UN ORCO TERRIBILE E UN ORRIBILE CASTELLO

Leggi attentamente il testo per due volte, poi completa il disegno con gli elementi mancanti.

L’orco Ruggero era un orco terribile. La gente tremava di paura solo a sentirne il nome.

Era alto, grosso, bruttissimo. Era anche calvo, aveva una folta barba rossiccia e sopracciglia pure rossicce. Aveva denti gialli, grandi orecchie a sventola e occhi turchini come il cielo d’estate.

L’orco Ruggero viveva in un castellaccio aggrappato sulla montagna. La stanza principale era una grande sala con il pavimento e le pareti di pietra. In mezzo alla sala c’era un lungo tavolo di legno e, intorno al tavolo, c’erano rozze sedie impagliate, una diversa dall’altra. In una parete si apriva un camino enorme (così enorme che ci si poteva far cuocere un intero bue allo spiedo), tutto nero di fuliggine.

Vicino al camino c’erano lunghe panche.

Regnavano, dappertutto, un gran disordine e una grande sporcizia. Il grande tavolo di legno e le panche del camino sparivano quasi sommersi da camicie strappate, vecchie giacche di cuoio, piatti e bicchieri incrostati, mozziconi di candele, sacchi di monete d’oro e sacchi di farina, un pezzo di formaggio e tante altre cose ancora.

Per terra, poi, c’era un tappeto… di polvere; dappertutto macchie di fango e le impronte degli stivaloni dell’orco.

Dal soffitto pendevano neri festoni di ragnatele, e così pure dalle corna di cervo appese alle pareti.

da M. Vago, http://www.poesie.reportonline.it

LA FAMIGLIA DI GIACOMO

Leggi e completa l’albero genealogico.

Giacomo aveva un fratello più piccolo, Luca, che spesso la mamma Milena gli affidava per andare ad aiutare il marito Sandro nei campi. A undici anni anche Giacomo cominciò ad aiutare il padre al lavoro. Portavano Luca con loro e lo lasciavano giocare ai margini del campo. In quell’anno la fattoria si ingrandì del pascolo lungo il fiume. Fu per questo che poterono venire a vivere con loro zia Carla, la sorella della mamma di Giacomo, e la loro mamma, nonna Maria e il loro papà, Antonio.

Prova a realizzare l’albero genealogico della tua famiglia, con l’aiuto di un adulto.

IL RAGNO SALTATORE

Quello che segue è un altro esempio di testo non continuativo, di tipo visivo. Per comprenderlo, dovrai utilizzare una lettura analitica e lenta, che permette di cogliere le diverse informazioni contenute nel testo e nelle immagini e le loro relazioni. È una lettura attenta, in cui si legge tutto e, se serve, si rileggono le parti più difficili e significative.

Spiega come si costruisce il “ragno saltatore” seguendo le istruzioni date dalle immagini. Fallo prima a voce alta, poi scrivi sul quaderno i diversi passaggi.

Che cosa ti occorre?

• etichette adesive

• forbici

• pennarelli

• un bicchiere di plastica

Come si realizza

1 2 3 4 5

Da Ripoll e Martin, Il creagiochi, Edizioni del Borgo

L’ORDINE ALFABETICO 1

Ripassa l’alfabeto, poi leggi le parole e riscrivile secondo l’ordine alfabetico.

biscotti • latte • caffè • yogurt • mozzarella • formaggio • ricotta • pane wurstel • surgelati • verdura • passata • aranciata • tonno • datteri orzo • impasto • erbetta • olio • noccioline • zucchero • miele

• Mancano parole che inizino con le lettere: .......... .......... .......... .......... .......... .......... Cerchia le vocali. A C D F E M E I D F M O U Y B L Q F S V I O A L V Z W O U L K G C U E M A N B X

• In tutto le vocali sono • Le consonanti sono •

L’ORDINE ALFABETICO 2

Metti in ordine le parole, osservando la seconda lettera.

Metti in ordine le parole dei due elenchi osservando la terza lettera.

TUTTI ALL’OPERA!

L’inventrice di alfabeti

Astronaute, Domatrici, Cioccolatiere, Boscaiole, Esploratrici, Novelliere, Hostess, Infermiere, Guidatrici, Miniaturiste, Tappezziere, Lanciatrici, Oceanografe, Fantine, Quartettiste, Rematrici, Presidentesse, Umoriste, Veliste, Saltimbanche, Zampognare…

A. Sarfatti

Leggi la poesia, poi prova a inventare mestieri per ogni lettera dell’alfabeto: scoprirai molti altri lavori che le donne possono fare.

IL DIZIONARIO

Collega le parole al settore del vocabolario in cui si trovano.

Quasi al centro: F

D

C

B

Inizio: A

Esercitati con il vocabolario: per cercare le parole indicate, aprilo nel settore che ritieni giusto, leggi la parola nel bordo superiore della pagina e scrivi se la parola che cerchi viene prima o dopo.

cavallo

fiore

zucchero acqua

zingaro

cioccolata

LEGGERE IL DIZIONARIO

Il vocabolario ti dà molte informazioni su ogni parola. Osserva.

scrittura q

divisione in sillabe

Aquila [a-qui-la] n.f. Grande uccello rapace di colore bruno, con becco ricurvo e vista acutissima.

informazione grammaticale

definizione

Consulta il vocabolario e colora la risposta esatta.

• Come si scrive?

• “Aspirapolvere” è un nome maschile o femminile?

• Come si scrive?

• Che cosa significa “abbaino”?

STORIA DI UNA GABBIANELLA

Leggi il testo e cerca sul vocabolario il significato delle parole evidenziate. Segui le istruzioni del fumetto e completa.

Una gabbiana, ormai moribonda, cadde su un balcone dove il gatto Zorba prendeva il sole. L’uccello chiese promesse, poi spirò, proprio mentre deponeva un uovo. Le tre promesse che il gatto aveva fatto alla gabbianella erano queste: che non avrebbe mangiato l’uovo, che ne avrebbe avuto cura finché non fosse nato il piccolo e per ultima che avrebbe insegnato a volare al nuovo nato.

Zorba e i suoi amici non mangiarono l’uovo e fecero nascere la piccola gabbianella.

La chiamarono Fortunata e la protessero. Poi, con l’aiuto di un uomo loro amico, le insegnarono a volare.

L. Sepúlveda, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Salani

Prima devi trovare per ogni

parola la forma-base.

Per i nomi e gli aggettivi la forma-base è il singolare.

Per i verbi è l’infinito in -are; -ere; -ire.

devi cercare devi cercare

Gabbiano: ................................................................. ............................................................................................

Spirare: ..................................................................................................................

LA T O LA D?

Cerchia con il rosso i nomi degli oggetti rappresentati che cominciano con la D e con il verde quelli che cominciano con la T.

Cambia la T con la D. Che cosa succede?

topo dopo tetto detto salto fronte tue rate

vite ............................. fonte ............................. corta .............................

sete ............................. attendo ............................. toni .............................

In ogni frase trova la parola errata, poi scrivila a fianco in modo corretto.

• Ogni mattina Chiara si lava con cura i tenti.

• Con i duoi amici mi diverto molto.

• Nel dubbio è meglio chiedere chiarimendi.

• Paolo è sempre attendo alle parole dell’insegnante.

• Questa mattina abbiamo fatto un tettato ortografico.

• In campeggio ho sperimentato la vita in denda.

LA S O LA Z?

Cerchia con il rosso i nomi degli oggetti rappresentati che cominciano con la S e con il verde quelli che cominciano con la Z.

Completa con una parola che inizia per S o Z.

• Per dolcificare le bevande o i dolci si usa lo

• I tappi di migliore qualità sono di .

• I naufraghi si salvarono grazie a una ....................................................................................................... .

• La classe terza è andata a visitare uno .................................................................................................. .

• Lo è una vernice utilizzata dalle donne per dipingersi le unghie.

• Il babbo mette troppo sulle verdure.

Sottolinea la parola errata e scrivila a lato in modo corretto.

• Lanciare un sasso è pericoloso e dannozo.

• Fate silenzio, la nonna ripoza.

• Le zanzare ronzano attorno al vizo di Luca.

• Al mio babbo piace molto la suppa di cipolle.

• A me piace la dansa.

LA F O LA V?

Nei due sacchi sono racchiuse immagini che contengono la lettera che trovi all’imboccatura. Attento! Ci sono immagini intruse: cerchiale.

V

Completa le frasi con le coppie di parole date. Attento a scrivere la parola giusta al posto giusto.

• Alla farmacia, lungo il , ho acquistato le di vitamine.

• Il nonno ha riempito ......................... all’orlo il bicchiere di ......................... .

• Al porto, vicino al ........................., c’è stato il ......................... di una nuova nave.

• Giunti sulla ........................., gli alpinisti mangiarono una ......................... di torta.

• Durante le natalizie, mia sorella si sempre di rosso.

LA P O LA B?

Cerchia le immagini che cominciano con la consonante B o che la contengono.

Continua l’elenco con parole che iniziano con B.

barba • bidone • bandiera •

Cambia P con B e viceversa. Che cosa succede?

pollo bollo bere pelle panca campi pelare palestra ............................ palla ............................ pasta ............................

Completa scrivendo la parola mancante che contiene i suoni P o B.

• A pranzo, Paolo ha mangiato un piatto di .................................. con il sugo di pomodoro.

• Le bambine giocano volentieri con le loro

• Le sanno stare sulle punte.

• La lacca per capelli che usa la mamma è contenuta in una ................................................... .

• La mamma lava piatti, bicchieri e ............................................................ nella lavastoviglie.

Completa le parole.

SUONI SIMILI

Completa con le parole giuste.

¿ca erna sema orø aligia

• Che bel di fiori!

• In mezzo alla strada c’è un : non si passa.

• Prendi l’acqua dal ...................................................

• Vorrei venire ma non

B oppure P?

Completa le parole. ............¿iolinø

• Mio zio ha pagato una .

• Ho rotto una ...................................................

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