SCIENTIFICO Matematica Scienze Tecnologia
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Con CLIL e CITTADINANZA DIGITALE
IL VETRO OGGI
NEL PASSATO
Già alcuni popoli della Mesopotamia e gli Egizi conoscevano il vetro, ma furono i Fenici i più abili vetrai dell'antichità che ne diffusero l’uso e migliorarono le tecniche di lavorazione.
Usiamo molti oggetti in vetro: bicchieri, bottiglie, vasetti, lampadine...
COME SONO PRODOTTI GLI OGGETTI IN VETRO?
SAI CHE COSA USAVANO PER PRODURLO?
IL VETRO SI PUO ̀ RIUSARE? E RICICLARE?
Il vetro è un materiale che si può riutilizzare. È possibile riusare bottiglie e barattoli, per esempio come contenitori o in modo creativo. Quando non ne hai più bisogno, buttalo nei contenitori della raccolta differenziata.
QUALI SONO LE SUE CARATTERISTICHE?
Il vetro è trasparente ma può essere colorato e proteggere dal Sole, come quello usato nelle bottiglie di olio d’oliva, e anche resistente, come quello dei parabrezza delle auto.
La produzione del vetro 1
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Il vetro si ottiene da sabbia silicea e altri componenti chimici in quantità variabili a seconda del tipo di vetro. Per ottenere nuovo vetro, si può anche partire da quello ricavato dalla raccolta differenziata, sminuzzato e pulito da tutte le altre materie con cui era mescolato.
A questo punto, secondo il prodotto e l’utilizzo che si vuole ottenere, la materia incandescente passa a una fase di riposo. Divenuto fluido, il vetro viene “steso” in fogli di vario spessore.
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La sabbia silicea e gli altri materiali vengono puliti, setacciati, essiccati e preriscaldati.
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Quindi vanno nella fornace che raggiunge temperature fino a 1500 °C.
La pasta vetrosa può essere separata in “gocce” che vengono soffiate da macchinari per prendere la forma di bottiglie, bicchieri, vasi...
INDICE 02
SCIENZE
32
2 Il regno vegetale
32 Le fonti di energia
4 Il regno animale 6 L'inquinamento
Cittadinanza
8 Biodiversità da
Cittadinanza
difendere
TECNOLOGIA
10 La struttura della Terra 12 Il Sistema Solare 14 La terra si trasforma 15 L'apparato circolatorio 16 Il cuore 17 L'apparato respiratorio
34 La centrale idroelettrica 36 L'energia eolica 37 L'energia solare 38 La centrale geotermica 40 La rete tecnologica
della città 42 I materiali inorganici 44 La trasformazione degli alimenti 46 I mezzi di comunicazione
18 L'apparato locomotore 20 Il sistema nervoso
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MATEMATICA
22 Il sistema di numerazione 24 Le frazioni
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CLIL
48 Animal classifications:
vertebrates 49 Body System 50 Shapes 52 Fractions
26 Le frazioni come... 28 Le misure 29 Le misure di lunghezza 29 Le misure di superficie 30 Le misure di capacità 30 Le misure di massa 31 Costi e misure
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CITTADINANZA
digitale
53 I supereroi della rete 54 I social media 56 Giocare on line e off line
Scienze
LE PIANTE SEMPLICI Prive di semi, si riproducono tramite le spore.
Muschio
Felce Lichene
Alga
ETEROTROFE
AUTOTROFE
Prendono il nutrimento da altre piante.
Possiedono la clorofilla, si producono il nutrimento da sole.
Vischio
Arbusto Erba
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IL REGNO VEGETALE
Scienze COMPLESSE Si riproducono tramite semi e sono ERBE, ALBERI e ARBUSTI. SONO FORMATE DA
SI DIVIDONO IN
GIMNOSPERME
ANGIOSPERME
Piante con semi non protetti da un ovario.
Piante con il seme formato da un fiore e protetto dal frutto.
I RAMI Che portano:
Pino Frutti
Foglie
Conifere
IL TRONCO
Alberi con foglie aghiformi e frutti a forma di cono.
Che sostiene la pianta:
Abete oppure
Larice
LO STELO Che sostiene la pianta:
Monocotiledoni
Dicotiledoni
Il seme contiene una fogliolina.
Il seme contiene due foglioline.
Fiore
Filo d'erba
LE RADICI Lenticchia
Grano Aglio
Mela
Fagiolo
Che assorbono acqua e sali minerali dalla terra:
Fascicolate A fittone
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Scienze
GLI ANIMALI VERTEBRATI Hanno uno scheletro interno. Sono provvisti di: CRANIO, COLONNA VERTEBRALE, COSTOLE, SCHELETRO DEGLI ARTI
Pesci
Rettili
Uccelli
● animali sia ● corpo ricoperto respirano l’ossigeno presente terrestri sia acquatici da piume o penne ● corpo ricoperto di ● sangue caldo nell’acqua attraverso ● depongono le branchie squame o placche rigide ● corpo ricoperto ● sangue freddo uova ● depongono uova di scaglie ● depongono Anfibi uova ● anfibio significa Mammiferi “dalla doppia vita” ● sangue freddo ● il nome mammifero (la temperatura del deriva dalla presenza corpo varia al variare della nelle femmine delle temperatura ghiandole mammarie esterna) (che producono il latte) ● depongono ● sangue caldo uova ●
ARIA pipistrelli
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TERRA uomini, cani, gatti, mucche
ACQUA balene, delfini
Scienze
IL REGNO ANIMALE INVERTEBRATI Sono privi di scheletro interno.
Poriferi
Molluschi
spugne
Celenterati
Anellidi
coralli, meduse
lombrichi
Aracnidi ragni, scorpioni
chiocciole, cozze, ostriche hanno la conchiglia esterna
polpi e calamari non hanno la conchiglia esterna
Artropodi
Insetti mosche, grilli
Echinodermi stelle marine, ricci di mare
Crostacei gamberi, aragoste, granchi
le seppie hanno una conchiglia interna
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Cittadinanza
L’uomo ha modificato gli ambienti naturali mettendo in pericolo gli esseri viventi che vi abitano
L’INQUINAMENTO L’uomo da sempre è intervenuto sull’ambiente modificandolo per adattarlo ai suoi bisogni. Finché la sua azione ha rispettato gli ambienti e i loro cicli naturali, l’equilibrio di ogni ecosistema si è in gran parte mantenuto. Negli ultimi decenni, però, l’uomo ha modificato troppo gli ambienti naturali e ha introdotto sostanze nocive al punto da alterare l'equilibrio naturale.
COME SI PUÒ SALVARE LA TERRA?
Per quanto riguarda i rifiuti, essi vengono portati in discariche (un terreno dove vengono depositati in modo permanente) o negli inceneritori (dove vengono bruciati). Anche queste soluzioni, però, sono inquinanti, perché in entrambi i casi rilasciano sostanze nocive nel terreno o nell’aria. Una soluzione possibile è quella di riciclare i rifiuti, cioè riutilizzarli per produrre nuovi materiali. Per questo è importante la raccolta differenziata negli appositi cassonetti. In agricoltura, invece, da anni si sta diffondendo un nuovo modo di coltivare frutta e verdura, senza far ricorso alle sostanze chimiche: l’agricoltura biologica. Per concimare si usano materiali organici, ad esempio gli escrementi degli animali o il compostaggio, cioè gli scarti dei cibi delle nostre tavole. Per combattere gli insetti dannosi alle coltivazioni, ci si serve di animali che si nutrono di parassiti. La mela biologica forse è meno bella, ma di certo è più sana!
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Cittadinanza
RIDUCIAMO I RIFIUTI 1 2
La quantità di rifiuti che proviene dalle nostre case è in continuo aumento. Se non vogliamo essere sommersi dall’immondizia, bisogna agire subito.
I CONSIGLI Il rifiuto migliore è quello che non si crea. Ecco cinque regole per iniziare a ridurre i rifiuti.
1 · RIDURRE: se si acquistassero prodotti sfusi, senza confezione, la quantità di plastica e carta per gli imballaggi verrebbe ridotta notevolmente.
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2 · RIUSARE: una bottiglia di vetro o di plastica può essere riempita di nuovo altre volte e ci sarebbe un guadagno anche per le tasche di chi compra.
3 · RICICLARE: con la raccolta differenziata, la carta che buttiamo via sarebbe riciclata per produrre nuovi quaderni e giornali.
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4 · RIPARARE: anziché buttare subito via ciò che si rompe, si potrebbe provare a riparare o a riutilizzare. Un oggetto può nascondere altre potenzialità.
5 · REGALARE: prima di buttare via un vestito, un li5
bro o un giocattolo, ad esempio, prova a vedere se puoi regalarlo a qualcuno che ne ha bisogno.
LO SAPEVI CHE PER DECOMPORRE...
… la plastica servono dai 100 ai 1 000 anni.
… una mela servono circa 40-50 giorni.
… il vetro servono circa 400 anni.
… l’alluminio servono circa 200 anni.
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Cittadinanza
BIODIVERSITÀ DA DIFENDERE La biodiversità è la varietà di organismi viventi presenti nei vari ecosistemi. Più un ecosistema è vario, più è in grado di mantenersi in equilibrio, grazie alle numerose relazioni presenti. La biodiversità è quindi fondamentale, anche per la nostra sopravvivenza.
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PRINCIPALI CAUSE DI PERICOLO
L’inquinamento e i cambiamenti climatici mettono a rischio molte specie.
La caccia e la pesca eccessive e indiscriminate possono portare all’estinzione di alcune specie animali.
Deforestazione e incendi per creare aree da coltivare o per il pascolo distruggono gli habitat naturali.
L’introduzione in un territorio di specie originarie di altre aree geografiche altera l’equilibrio degli ecosistemi.
Cittadinanza
UN ACCORDO MONDIALE Nel 2011, a Nagoya, in Giappone, oltre 50 Paesi hanno concordato il “Piano strategico per la biodiversità 2011-2020”, in cui sono stati stabiliti 20 obiettivi per tutelare la varietà biologica. Vi si afferma che la biodiversità è un patrimonio dell’umanità che va conservato e protetto con regole sul rispetto degli ambienti e delle specie viventi.
LA BIODIVERSITÀ SI PUÒ DIFENDERE ANCHE ATTRAVERSO QUESTI PICCOLI GESTI QUOTIDIANI:
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UN IMPEGNO PER TUTTI
1 · NON ACQUISTARE piante e animali esotici
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inadatti a vivere nelle nostre case o giardini;
2 · NON DARE DA MANGIARE agli animali
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3 · NON UCCIDERE insetti innocui; 4 · NON RACCOGLIERE fiori e piante: meglio
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selvatici: il nostro cibo spesso non è adatto a loro;
lasciarli nel loro ambiente naturale;
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5 · NON SPRECARE acqua ed elettricità; 6 · NON SPORCARE l’ambiente con i rifiuti; 7 · NON GIOCARE con il fuoco: potresti causare gravi danni a te stesso e all’ambiente;
8 · PREFERIRE i prodotti riciclati e
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biodegradabili, cioè riassorbibili dall’ambiente;
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9 · q uando è possibile, SPOSTARSI
A PIEDI, in bicicletta o comunque
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con i mezzi pubblici.
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Scienze
La Terra ha una forma quasi sferica, schiacciata al Polo Nord e al Polo Sud e più tonda all’Equatore. La sua nascita è datata quattro miliardi e mezzo di anni fa con quella del Sistema Solare: la nube di gas si raffreddò fino a formare la superficie terrestre. La Terra ha condizioni ambientali diverse da tutti gli altri pianeti del Sistema Solare. L’atmosfera sufficientemente densa e la presenza di molta acqua hanno permesso la nascita e lo sviluppo della vita. Il nostro pianeta si divide in tre parti (gusci concentrici) dall’esterno verso l’interno: la crosta, il mantello e il nucleo.
LA STRUTTURA Crosta
Nucleo
Mantello
Esosfera
L’ATMOSFERA DELLA TERRA L’atmosfera è l’involucro della Terra che ha un’estensione di circa 1 000 chilometri. È composta da gas: azoto (78%), ossigeno (21%), e un residuo costituito da argon, vapore acqueo, anidride carbonica, neon, elio, metano, idrogeno, cripto, xenon, ozono. La parte più vicina alla crosta è quella più densa (qui si trova l’aria che respiriamo e si verificano i fenomeni meteorologici), mentre mano a mano che si sale verso lo spazio essa diventa più rarefatta. È suddivisa in strati dette “sfere”; dalla crosta verso lo spazio esterno si trovano: la troposfera, la stratosfera (dove i raggi ultravioletti del Sole vengono filtrati), la mesosfera, la termosfera (o ionosfera) e la esosfera.
Termosfera Mesosfera Stratosfera Troposfera
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Scienze
DELLA TERRA La crosta è un involucro rigido e sottile che si divide in crosta continentale e oceanica: scende fino a 50 chilometri di profondità sotto le catene montuose.
Il nucleo si divide in esterno (uno strato liquido con temperature di circa 3 000° Celsius vicino al mantello) e interno (uno strato solido con temperatura pari a circa 4 000° Celsius): arriva fino al centro della Terra e il suo spessore è di circa 3 500 chilometri.
Un pianeta che cambia nel tempo La crosta e la parte superiore del mantello costituiscono la litosfera: questa è suddivisa in placche o zolle che si spostano nel tempo. La teoria della deriva dei continenti risale agli studi di Alfred Wegener che già nel 1910 affermò, in base alla corrispondenza dei margini di Africa, America ed Europa e alle loro simili formazioni geologiche, che in passato doveva esistere un unico continente (Pangea), circondato da un unico oceano (Pantalassa), il quale alla fine dell’Era Paleozoica si divise e dette origine agli attuali continenti (inizialmente due, Laurasia e Gondwana, poi in più parti). Continenti e oceani si spostano in continuazione, di pochi centimetri ogni anno, e dunque altri cambiamenti avverranno nel futuro: è la cosiddetta teoria Pangea della tettonica a zolle. Il loro movimento, nel breve periodo, causa fenomeni come terremoti, maremoti ed eruzioni vulcaniche.
Pantalassa
Laurasia I CONTINENTI OGGI
Il mantello si divide in superiore (lo strato liquido da cui proviene il magma dei vulcani) e inferiore (lo strato solido, composto da rocce): ha uno spessore di circa 3 000 chilometri.
Mare di Tetide Gondwana
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Scienze
IL SISTEMA SOLARE
La Terra fa parte del Sistema Solare che è formato da una stella, il Sole, e dai corpi celesti che ruotano intorno a esso: i pianeti, i satelliti, le comete e gli asteroidi. Il Sistema Solare è nato quattro miliardi e mezzo di anni fa. A causa della forza di gravità, da un’unica nube di gas e polveri si formò un nucleo centrale che divenne il Sole; da altri ammassi più piccoli hanno
avuto origine i pianeti; dai raggruppamenti di materiale cosmico minori derivano comete e asteroidi. I pianeti ruotano tutti sia attorno al proprio asse (moto di rotazione), sia attorno al Sole (moto di rivoluzione) lungo orbite ellittiche che sono quasi concentriche. Il Sistema Solare ha un’estensione pari a oltre sei miliardi di chilometri.
Giove
Sole TERRA
Luna
Mercurio
Venere
Marte
I PIANETI DEL SISTEMA SOLARE Il Sole con la sua forza accentratrice tiene “legati” attorno a sé i pianeti secondo una traiettoria detta orbita: Mercurio, Venere, la Terra e Marte (i pianeti interni, o terrestri o rocciosi: sono i più vicini al Sole, hanno dimensioni più piccole, massa ridotta, pochi satelliti e nessun anello); Giove, Saturno, Urano e Nettuno (i pianeti giganti: sono molto lontani dal Sole, hanno grandi dimensioni ma una massa poco densa che è gassosa o liquida, non hanno una superficie solida e sono circondati da molti satelliti e sistemi di anelli). Da qualche anno Plutone è stato declassato a “pianeta nano” per le sue caratteristiche particolari: è molto piccolo e ha poca densità.
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Saturno
Scienze
Il nostro Sistema Solare si trova nella parte esterna della Galassia Via Lattea: un insieme, con la forma di un disco appiattito, di miliardi di stelle, pianeti, nubi di polveri e gas che ruotano attorno a un centro.
Urano
Plutone
Nettuno
La Terra ha un unico satellite naturale che le ruota attorno, la Luna: è il corpo celeste più luminoso dopo il Sole e splende grazie alla luce riflessa di questo.
Gli altri corpi celesti Le stelle sono corpi composti da gas la cui fusione sprigiona una grande energia in forma di calore e luce. Con il passare del tempo esse “si consumano”: dimensione e colore mutano (rosse quando sono giovani, gialle nell’età intermedia come il nostro Sole, azzurre verso la fine). Le diverse stelle sono state unite idealmente dagli uomini in costellazioni. Le comete sono corpi celesti di gas, roccia e acqua congelati, composti da un nucleo circondato da una nebulosità, la chioma, che è la testa della cometa. Mentre viaggiano nello spazio possono avvicinarsi a una stella il cui calore vaporizza il ghiaccio creando la tipica “coda”, una scia molto lunga. Nello spazio ci sono milioni di detriti che hanno avuto origine con la formazione dei pianeti: sono gli asteroidi. Da questi possono staccarsi delle “schegge”, i meteoroidi che solitamente hanno masse molto piccole. Se entrano in contatto con l’atmosfera di un pianeta essi vengono vaporizzati dal calore, creando una scia luminosa (è il fenomeno delle meteore o stelle cadenti) ma a volte rimangono intatti dei frammenti rocciosi, i meteoriti.
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Scienze
LA TERRA SI TRASFORMA I TERREMOTI
I terremoti sono vibrazioni improvvise della superficie terrestre. La loro origine è legata allo spostamento nel sottosuolo delle grandi placche o zolle in cui è divisa la crosta terrestre. Le vibrazioni che arrivano in superficie sono chiamate onde sismiche. Si tratta di onde concentriche che si propagano da un punto di rottura, chiamato ipocentro. L’epicentro è invece il punto della superficie terrestre posto sopra l’ipocentro. Qui il terremoto causa i danni maggiori.
epicentro
I MAREMOTI I terremoti possono avvenire anche sott’acqua: in questo caso si parla di terremoti sottomarini o maremoti. Se molto forti, questi terremoti possono causare uno spostamento della massa d’acqua sovrastante, che dà origine a una o più onde gigantesche (tsunami). A mano a mano che si avvicina alla terraferma, l’altezza dell'onda aumenta, fino ad abbattersi sulla costa, devastandola.
ipocentro
onde sismiche ipocentro
I VULCANI Un vulcano si forma in seguito alla fuoriuscita di magma (un miscuglio di rocce fuse e gas) dall’interno della crosta terrestre. Il magma risale lungo il camino interno al vulcano ed esce attraverso un cratere. All’esterno, il magma perde i suoi gas, che evaporano, e assume il nome di lava. La lava scende lungo i versanti del vulcano come un fiume e a mano a mano si solidifica. Talvolta l’eruzione avviene con violente esplosioni che lanciano verso l’alto lapilli e ceneri.
nube di cenere cratere
lapilli
lava
camino serbatoio di magma
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L’APPARATO CIRCOLATORIO
Scienze
L’apparato cardiocircolatorio è formato da cuore, vasi sanguigni (arterie, vene e capillari) e dai vasi del Le arterie, sistema linfatico. Esso con pareti spesse permette, attraverso ed elastiche, partono un sistema di “doppia dal cuore e trasportano il sangue ricco di ossigeno circolazione”, il flusso verso le zone periferiche continuo di sangue e linfa del corpo. L’aorta è in tutto il corpo umano. l’arteria più grande In questo modo il sangue del nostro corpo. trasporta dall’apparato digerente i materiali Le vene sono nutritivi, favorisce meno robuste delle arterie e seguono gli scambi dell’apparato il percorso inverso: respiratorio di ossigeno esse trasportano il e di anidride carbonica, sangue con l’anidride aiuta a eliminare i carbonica che andrà poi eliminata. materiali di “scarto” I capillari nell’apparato urinario. sono i vasi sanguigni più piccoli ma è proprio qui che si svolge lo scambio delle sostanze tra il sangue e le cellule.
IL SANGUE Il sangue è un tessuto liquido di colore rosso scuro. È composto quasi al 50% dal plasma (la parte liquida che contiene le sostanze nutritive derivanti dalla digestione) e vi si trovano: i globuli rossi, che trasportano l’ossigeno grazie all’emoglobina; i globuli bianchi, che producono gli anticorpi che proteggono da batteri e virus; le piastrine, indispensabili per far coagulare il sangue.
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Scienze
IL CUORE Aorta
Il cuore è un muscolo che si trova nella cavità toracica. È il motore dell’apparato circolatorio: “pompa” il sangue nei vasi sanguigni senza sosta, grazie a impulsi nervosi. Una parete chiamata “setto” divide il cuore tra parte destra e sinistra: nella prima scorre il sangue con più anidride carbonica, nella seconda quello ricco di ossigeno.
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Ogni sezione a sua volta si compone di un atrio (1), nella parte superiore, e di un ventricolo (2), in quella inferiore: essi comunicano grazie a una valvola (3) che fa circolare il sangue solo dall’atrio al ventricolo e non in senso inverso.
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Al suo interno esso è cavo ed è rivestito all’esterno dal pericardio, una membrana che lo contiene come una sorta di sacco.
LA DOPPIA CIRCOLAZIONE
grande circolazione
La grande circolazione: il sangue ricco di ossigeno dal ventricolo sinistro, passando per l’aorta, arriva alle altre arterie fino ai capillari che “nutrono” le cellule. Durante questo percorso si carica di sostanze di “scarto” e di anidride carbonica, per tornare attraverso le vene all’atrio destro del cuore. La piccola circolazione serve a ossigenare di nuovo il sangue prima che ricominci il suo percorso: dal ventricolo destro, attraverso le arterie polmonari, va nei polmoni, dove si libera dell’anidride carbonica e si arricchisce di ossigeno, e infine attraverso le vene polmonari torna nella parte sinistra del cuore.
flusso arterioso
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flusso venoso
piccola circolazione
L’APPARATO RESPIRATORIO cavità nasali bocca
faringe laringe
bronchi
trachea
polmoni bronchioli alveoli polmonari
diaframma
Scienze
La respirazione permette al nostro organismo di assorbire ossigeno, sostanza fondamentale per ricavare energia dal cibo. Sempre grazie alla respirazione, inoltre, viene espulsa l’anidride carbonica, una sostanza di scarto. L’aria entra nel nostro organismo tramite il naso o la bocca; passa poi nella faringe, nella laringe ed infine nella trachea. La trachea si divide in due canali chiamati bronchi, che a loro volta si ramificano in tanti piccoli canali chiamati bronchioli e terminano in cavità elastiche ricche di vasi sanguigni, gli alveoli polmonari. Qui avviene lo scambio tramite il quale l’ossigeno passa al sangue e l’anidride carbonica all’aria. Le due masse che racchiudono gli alveoli polmonari si chiamano polmoni.
LA RESPIRAZIONE La respirazione avviene attraverso due fasi: l’inspirazione e l’espirazione.
INSPIRARE
ESPIRARE
l'aria entra polmoni
diaframma che si abbassa
Durante l’inspirazione l’aria entra nell’apparato respiratorio attraverso la bocca o le cavità nasali. Il diaframma, un muscolo alla base dei polmoni, si abbassa, la gabbia toracica si allarga e l’aria arriva fino ai polmoni.
l'aria esce polmoni
diaframma che si solleva
Attraverso l’espirazione, invece, il diaframma si solleva, la gabbia toracica si restringe e i polmoni possono espellere l’aria di scarto, ricca di anidride carbonica.
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Scienze
Il tessuto osseo può essere compatto o spugnoso, qui si trova il midollo osseo, che produce i globuli rossi e bianchi e le piastrine del sangue.
Lo scheletro si divide in tre parti: scheletro del capo, scheletro del tronco, scheletro degli arti (superiori, le braccia, e inferiori, le gambe).
L’APPARATO
I sistemi scheletrico e muscolare formano un unico apparato che permette al corpo sia di rimanere eretto sia di compiere movimenti. La posizione eretta è possibile grazie allo scheletro che sostiene il peso del corpo e osso frontale mascella mandibola sternocleidomastoideo clavicola
Le ossa del tronco comprendono la gabbia toracica, la colonna vertebrale (composta da 33 vertebre: ossa vuote che formano un “canale” in cui passa il midollo spinale) e il bacino.
sterno omero coste colonna vertebrale
deltoide pettorale dentato bicipite retto dell’addome obliquo esterno
radio ulna
sartorio
LE FORME DELLE OSSA Lo scheletro è formato da oltre 200 ossa. Hanno diverse forme, possono essere: piatte (1) (come il bacino o le ossa della testa), corte (2) (come le ossa delle mani) oppure lunghe (3) (come quelle delle gambe, tra cui il femore che è l’osso più grande e robusto del corpo). 1
2
3
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quadricipite
rotula
Scienze
LOCOMOTORE
che a sua volta è sostenuto dai muscoli. Riusciamo a muoverci con un’azione combinata delle ossa che si spostano grazie ai muscoli, detti infatti organi di movimento, a cui sono legate con i tendini (fibre elastiche).
Nel nostro corpo ci sono circa 600 muscoli, grandi come il gran pettorale o piccoli come quelli degli occhi. Tutti sono formati da fasci di tessuto (fibre muscolari) che allungandosi e contraendosi permettono il movimento. L’apparato muscolare si suddivide in tre grandi gruppi: muscoli volontari, involontari e cuore.
osso occipitale colonna vertebrale cervicale
scapola colonna vertebrale dorsale
I muscoli volontari vengono messi in trapezio movimento dalla nostra volontà attraverso il cervello (per esempio quelli facciali) e si dicono striati perché sono composti da “strisce” di cellule di colore chiaro tricipite e scuro.
colonna vertebrale lombare
gran dorsale
ossa del bacino
medio gluteo
sacro
grande gluteo
femore
tibia perone
bicipite femorale semitendinoso
gemello (o gastrocnemio)
I muscoli involontari si muovono indipendentemente dalla nostra volontà per far funzionare gli organi interni (per esempio quelli degli apparati respiratorio e digestivo). Sono detti lisci perché formati da fibre di cellule allungate e Il cuore è senza striature. l’unico muscolo involontario formato da fibre striate.
L'ARMATURA DEL NOSTRO CORPO Scheletro e muscoli sono anche i protettori degli organi interni: la gabbia toracica custodisce il cuore, i polmoni e parte degli organi digerenti, mentre le ossa del cranio, che saldate insieme formano la scatola cranica, contengono il cervello; dove non c’è struttura ossea sono i muscoli che proteggono gli organi interni.
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Scienze
IL SISTEMA NERVOSO
Il sistema nervoso centrale comprende l’encefalo e il midollo spinale. Il midollo spinale, che porta gli impulsi motori dall’encefalo agli organi e ai muscoli, si trova nel canale della colonna vertebrale e ha le sembianze di un lungo tubo.
Il sistema nervoso è come una “cabina di regia” che controlla e coordina il corpo umano. È formato da encefalo, midollo spinale, da tre membrane che li proteggono dette meningi, e dai nervi. Esso regola il funzionamento Il sistema di apparati e organi: nervoso periferico è composto da una rete attraverso i nervi, di nervi, che si diramano encefalo e corpo si nel corpo e che collegano il scambiamo impulsi sistema centrale ai diversi organi nervosi e percezioni. e ai recettori sensoriali, e quindi anche all’ambiente esterno Dal sistema nervoso al corpo. Si compone di dipendono anche nervi sensitivi, motori, le funzioni superiori cranici, spinali. (pensiero, memoria, linguaggio ecc.).
I NEURONI I neuroni (1) sono l’unità base del sistema nervoso e sono collegati tra loro dalle sinapsi (2). Essi, attraverso i nervi, trasmettono gli impulsi nervosi, in cui vengono trasformate le percezioni che il nostro corpo recepisce, come i suoni, al cervello dove vengono ritrasformati in suoni, immagini ecc. impulso
sinapsi 2
neurone 1
20
neurone
assone
1
rete di nervi periferici
encefalo
midollo spinale
Scienze
cervello encefalo
L’encefalo è la parte che comanda tutto il sistema nervoso, sia le azioni volontarie sia quelle involontarie. Si trova nella scatola cranica ed è composto da cervello, cervelletto e midollo allungato.
cervelletto midollo allungato
Il midollo allungato si trova alla base dell’encefalo e lo unisce al midollo spinale: controlla i movimenti involontari e i riflessi.
Il cervelletto pur essendo molto più piccolo ha una struttura simile a quella del cervello: regola il senso dell’equilibrio e i movimenti volontari del nostro corpo.
IL CERVELLO Il cervello si divide in due emisferi uguali, a loro volta suddivisi in quattro lobi. Ogni emisfero controlla una parte del corpo e alcune funzioni: l’emisfero destro controlla il lato sinistro, l’immaginazione e i sentimenti; mentre l’emisfero sinistro controlla il lato destro, il linguaggio e le funzioni logiche. movimenti volontari movimenti complessi
sensibilità gusto
lettura e linguaggio pensiero ed emozione
visione
parola
olfatto
udito
equilibrio
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Matematica
IL SISTEMA DI NUMERAZIONE è
Posizionale
Decimale
Ogni cifra, all’interno di un numero, assume un valore diverso a seconda del posto che occupa.
Classe dei Miliardi hG
daG
uG
12°
11°
10°
Classe dei Milioni daM
uM
9°
8°
7°
Classe delle Migliaia daK
uK
6°
5°
4°
da
u
3°
2°
1°
c
m
1°
2°
3°
10 000 000
1 000 000
100 000
10 000
1 000
100
10
1
0,1
0,01
0,001
ordine ordine ordine
100 000 000
ordine ordine ordine
d
1 000 000 000
ordine ordine ordine
h
Decimali
10 000 000 000
ordine ordine ordine
hK
Classe delle Unità
100 000 000 000
ordine ordine ordine
hM
Dieci unità di un ordine formano una unità dell’ordine immediatamente superiore.
1011
1010
109
108
107
106
105
104
103
102
101
100
10-1
10-2
10-3
POTENZE IN BASE 10 Permettono la scrittura “compatta” di numeri molto grandi o molto piccoli.
0,000007 m 10-6
Consentono di esprimere l’ordine di grandezza di una quantità e un rapido confronto tra misure.
GLOBULO ROSSO
CAPELLI L’ordine di grandezza del numero dei capelli in testa è 105 DISTANZA TERRA SOLE si può scrivere con la forma 15 x 107
150
00
0 0
00
K m
OLTRE IL MILIARDO?
equivalenza
1 bilione
1 000 miliardi
1 con 12 zeri
1 biliardo
1 000 bilioni
1 con 15 zeri
1 trilione
1 000 biliardi
1 con 18 zeri
1 triliardo
1 000 trilioni
1 con 21 zeri
continua... ...
22
scrittura in cifre
...
Matematica
Un percorso millenario TECNOLOGIA DEL CALCOLO
SCRITTURA DEI NUMERI
Le dita: il primo computer
Sistemi additivi: somma delle cifre uguali
In Pakistan, Turchia e Irak ancora oggi si conta una falange alla volta, come gli antichi Babilonesi (1500 a.C.).
Numerazione geroglifica egizia (4000 a.C.)
>
>
>
Primordiali conteggi sulle dita di una mano, due mani, mani e piedi, sulle falangi delle dita.
Numerazione romana (100 a.C.)
SINISTRA DESTRA Ogni dito memorizza Il pollice digita una dozzina. le falangi-unità.
Oltre il limite delle dita 1
Impiego di tagli (su ossa, legno - 30000 anni fa); gettoni (o sassolini - 4000 a.C.); cordicelle annodate (dal 1300 a.C.).
1
4
0
5
3
1
0
5
2
7
3
2
132 + 417 + 3 = 552
>
QUIPU Inca Cintura di cordicelle a nodi, con diverso valore posizionale, Museo Archeologico di Lima, Perù, (1300 a.C.).
Gli abachi: tavolette per i calcoli
>
S OROBAN: abaco giapponese In ogni asta si sposta la biglia verso la barra separatrice: spostata sotto la barra, ogni biglia vale un’unità del suo ordine; spostata sopra la barra, ogni biglia aumenta di 5 il valore indicato dalle biglie inferiori.
3
4
5
10
50
100 500 1000
ll segno del 500 era la metà del segno 1 000: finì per trasformarsi nella lettera “D”, così come il 1000 diventò una “M”.
Sistemi posizionali: conta il posto della cifra I numeri indiani (400 a.C. – 400 d.C.) • solo dieci cifre • valore posizionale • invenzione dello zero (sunya: “vuoto”, “vento”) I NUMERI ARABI (500 d.C.) I numeri indiani si trasmettono nel Vicino e Medio Oriente, di lingua araba. Si diffondono in Europa e nel mondo a partire dal Milleduecento.
>
Presenti dal 2000 a.C. in molte grandi civiltà. Usati in Europa fino al 1500. Ancora in uso in Asia.
2
L’evoluzione della grafia delle cifre indo-arabe.
Cifre indo-arabe scritte nel 1524:
Oggi:
23
Matematica
LE FRAZIONI
NELL'ANTICHITÀ
I TERMINI
Gli Egizi furono tra i primi a introdurre le frazioni. Per esprimere le frazioni, veniva usato il geroglifico della bocca (che significa “parte”), probabilmente perché la bocca era associata alla pratica della divisione del cibo.
10 10
100
ventesima parte centesima parte
Vi era l’abitudine di pesare accuratamente i prodotti, come orzo, agrumi, birra. L’unità di capacità per cereali e liquidi era espressa in heqat, da “occhio”(circa 4 litri e mezzo), frazionato in parti più piccole (3000 a.C.).
numeratore linea di frazione denominatore
4 8 F
R
A
Z
I
O
N
I
1 8
1 8
1 8
1 8
1 8
1 8
1 8
1 8
unità frazionaria
FRAZIONI COMPLEMENTARI 1 1 3
L’OCCHIO DI HORUS
Secondo un mito egizio, durante uno scontro Seth aveva strappato a Horus un occhio e glielo aveva ridotto in sei parti. Thot, dio della scrittura e della matematica, riuscì a ricomporlo. Gli Egizi usavano le parti del simbolo dell’occhio di Horus per descrivere le frazioni. 1 2
1 8
1 16
2 3
+
1 4
1 32
1 1 1 1 1 1 63 + + + + + = 2 4 8 16 32 64 64
Un occhio intero rappresentava l’unità, ma se 63 1 si sommano si ottiene 64 . Manca 64 , che compariva grazie all’intervento del dio Thot. Questo a significare che nei calcoli bisognava sempre fare attenzione, aggiungere il proprio ragionamento e infine affidarsi anche agli dei.
24
1 3
=
3
3 =1 3
FRAZIONI DECIMALI
7 10 1 64
1 3
2 5 25 100 125 1000
d
=
0,7
X2 X2
d 4 = 0,4 10
=
0,25
=
=
d c
d cm
0,125
Matematica
FRAZIONI EQUILVALENTI
1 4
1 4
1 4
1 4
PROPRIE E IMPROPRIE
1 8 1 8
1 8
1 8
X2
2 4
:2 :2 X2
1 8
1 8
frazioni 1 8 1 8
4 8
PROPRIE meno di 1
1 4
2 4
3 4
IMPROPRIE 1 o più di 1
5 4
6 4
7 4
APPARENTI 1; 2; 3...
4 4
8 4
12 4
Proprietà invariantiva
Frazioni ovunque Anche per preparare questo gustoso dolce troviamo una frazione...
TIRAMISÙ DI… CLASSE!
- 6 uova (separare i tuorli e montare a neve gli albumi) - 1,5 hg zucchero - 12 kg mascarpone - 0,5 litri panna da montare - 500 mℓ caffè d’orzo - biscotti da inzuppare - mezz’ora almeno in frigo - spolverare di cacao prima di servire 25
Matematica
LE FRAZIONI COME...
PARTI UGUALI
VALORE
3 5
1 5
1 5
1 5
1 5
1 5
Dal tutto alla parte
unità frazionaria
3 5
×
12
2 3
di :
20 =
20
1 3
1 3
1 3
4
unità frazionaria
1 5
4
4
4
4
1 5
1 5
1 5
1 5
? 1 4
1 4 1 4
1 4
1 4
1 4 1 4
1 4
1 4
1 4 1 4
20 : 5 = 4 4 X 3 = 12
1 4
Dalla parte al tutto :
RAPPORTO
2 3 due ogni tre
paghi 2 prendi 3! € 9,60
×
3 4
equivalgono a
60
20 20 20 1 4
1 4
1 4 ?
60 : 3 = 20 20 × 4 = 80 26
1 4
60
Matematica
PERCENTUALE
PROBABILITÀ
25% di 80 alunni sono maschi «Pari?» 25% Maschi
Femmine
3 = 6
1 2
n° casi favorevoli su n° casi possibili
UNA DIVISIONE
×
25 100
di :
80 =
80 : 100 = 0,80 0,80 × 25 = 20
Usa la calcolatrice per i calcoli complessi
n° naturale
6 = 6 : 3 = 2 3 n° decimale limitato
MISURA
1 litro = 0,5 2 1ℓ
ℓ
1 = 1 : 2 = 0,5 2 n° decimale
5 = 5 : 7 = 0,7142... 7 m 500
1 2
ℓ
ℓ 0,5
1 2
n° decimale illimitato periodico
2 = 2 : 3 = 0,666... 3
0,6
periodo (si ripete)
27
Matematica
LE MISURE sono
Un valore numerico
Convenzionali
Quante volte una unità di misura è contenuta nella grandezza da misurare.
Intese “collettive” perché usano le stesse unità di misura e regole condivise.
Oggettive Il risultato della misurazione è ripetibile in qualsiasi luogo e con qualsiasi strumento.
I sistemi di misura
cubi to
LE MISURE ANTROPOMORFE
I SISTEMI INTERNAZIONALI
Parti del corpo umano come primordiali unità di misura
Verso l’uniformità delle misure per tutti i Paesi Sistema METRICO DECIMALE (S.M.D.) Francia, 1785. • Metrico: deriva dal metro, unità fondamentale per la lunghezza. • Decimale: multipli e sottomultipli in base dieci.
A cubito ricoperto d’oro
palmo
(52,4 cm)
B cubito ligneo C cubito pieghevole (52,7 cm), dalla tomba dell’architetto Kha (1428-1351 a.C.). Museo egizio, Torino.
A B
C
LE MISURE LOCALI Varietà di unità di misura tra Paesi e città LOMBARDIA
piede = 12 pollici metri 0,435
PIEMONTE
piede = 12 once
metri 0,514
VENETO
piede = 12 once
metri 0,347
ROMAGNA
piede = 12 once
metri 0,297
Antiche misure italiane, convertite in metri. Trattato di aritmetica, approvato dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, 1849.
28
>
passo
piede
SISTEMA INTERNAZIONALE (S.I.), dal 1960. • Diffuso in Italia e in quasi tutti i Paesi del mondo. • Unità di misura fondamentali (lunghezza-massaintervallo di tempo…) definite sulla base di fenomeni naturali universali. Per esempio, la lunghezza di un metro è stabilita sulla base della distanza percorsa dalla luce in una frazione di secondo. Campione internazionale di massa. Ufficio internazionale di Pesi e Misure, Sèvres, Francia.
Matematica
Le misure di lunghezza MULTIPLI chilometro km
SOTTOMULTIPLI
ettometro hm
decametro dam
metro m
decimetro dm
centimetro cm
millimetro mm
Equivalenze km
hm
dam
m
dm
cm
mn
km
hm
dam
m
0
0
7
5
1
5
0
0
x10
x10
:10
:10
:10
0,075 m = 7,5 cm
dm
cm
mn
1 500 m = 1,5 km
Le misure di superficie MULTIPLI chilometro quadrato km2 da
u
misure agrarie
ettometro quadrato hm2 da
decametro quadrato dam2
u
da
ettaro ha da
Equivalenze
SOTTOMULTIPLI
km2
metro quadrato m2
u
da
ara a
u
da
hm2
2
decimetro quadrato dm2
u
da
u
centimetro quadrato cm2 da
u
millimetro quadrato mm2 da
u
centiara ca u
da
u
dam2
5
0
:100
m2
0
dm2
cm2
mm2
0
:100
25 000 m2 = 2,5 hm2
29
Matematica
Le misure di capacità
MULTIPLI ettolitro hℓ
SOTTOMULTIPLI
decalitro
litro
daℓ
decilitro
ℓ
centilitro
dℓ
millilitro
cℓ
mℓ
Equivalenze hℓ
da ℓ
3
9
ℓ
x10
m
dℓ
cℓ
mℓ
hℓ
da ℓ
ℓ
x10
3,9 h ℓ = 390
ℓ
dℓ
cℓ
mℓ
7
5
0
:10
:10
:10
750 m ℓ = 0,75 ℓ
Le misure di massa MULTIPLI megagrammo Mg
SOTTOMULTIPLI
centinaia di kg -
decine di kg -
chilogrammo kg
ettogrammo hg
decagrammo dag
SOTTOMULTIPLI DEL GRAMMO
grammo
deci grammo dg
g
centigrammo cg
milligrammo mg
Equivalenze Mg
100 kg 10 kg
2
kg
hg
dag
kg
hg
dag
8 x10
x10
PESO NETTO TARA PESO LORDO
g
dg
cg
mg
1
5
0
0
:10
:10
:10
x10
2,8 Mg = 2 800 kg
30
g
1 500 mg = 1,5 g
PESO NETTO PESO LORDO PESO LORDO
+ -
TARA TARA
= =
PESO NETTO
PESO LORDO PESO NETTO
=
TARA
Matematica
Costi e misure 1 m = 100 cm
1 dm 10 cm
€ /m : 2
Mezzo metro
Costo di...
Un metro e mezzo
€ /m x 1,5
Un decimetro
€ /m : 10
20 centimetri
€ /m x 0,2 € /m x .... m
Qualsiasi misura
1 kg = 1000 g
Costo di...
1
100 grammi
€ /kg : 10
250 grammi
€ /kg : 4
Qualsiasi peso
ℓ = 1000 m ℓ
Una lattina
Costo di...
€ /kg x .... kg
€ /lattina x 3
Un litro
COSTO TOTALE
COSTO UNITARIO
X
QUANTITÀ
QUANTITÀ
COSTO TOTALE
QUANTITÀ
COSTO UNITARIO
COSTO TOTALE
: :
= =
COSTO UNITARIO
€ /conf : 6 oppure
€ /conf : 2
COSTO TOTALE COSTO UNITARIO
=
QUANTITÀ
31
Tecnologia
LE FONTI DI ENERGIA
ENERGIE RINNOVABILI Non si esauriscono, si rinnovano di continuo.
Dal Sole ENERGIA SOLARE
Dalle biomasse COMBUSTIBILI NON INQUINANTI
Dall'acqua ENERGIA IDROELETTRICA
Dal calore del sottosuolo ENERGIA GEOTERMICA Dal vento ENERGIA EOLICA
32
Tecnologia ENERGIE NON RINNOVABILI La loro disponibilità è limitata nel tempo.
Dall'uranio ENERGIA NUCLEARE
Da petrolio, carbone e gas naturali COMBUSTIBILI FOSSILI INQUINANTI
Energia nucleare: un caso particolare L’energia nucleare rappresenta un caso particolare tra le fonti di energia. Essa infatti non immette nell’atmosfera sostanze inquinanti, ma il processo di fissione nucleare emette delle radiazioni che potrebbero essere mortali per l’ambiente e la popolazione in caso di fuoriuscita dalla centrale.
33
Tecnologia
LA CENTRALE IDROELETTRICA L’acqua è una fonte rinnovabile di energia: ovvero è un bene che si ricrea, anche se ciò non significa che l’uomo possa sfruttarla senza limiti. Quando scorre essa genera energia cinetica: tanto più è veloce il suo movimento tanta più energia potrà essere prodotta.
1
3
6 5
7
2 4 Una centrale idroelettrica trasforma l’energia cinetica di un corso d’acqua in energia elettrica. Essa è composta da un bacino di acqua (1), che può essere naturale o artificiale, che deve essere situato molto in alto rispetto alle altre parti della centrale.
L’acqua è trattenuta nel bacino da una diga (2) e scende a valle attraverso dei tubi chiamati condotti forzati (3).
34
10 8
Alla fine dei condotti, l’acqua arriva alla turbina (4) che produce un movimento rotatorio. Collegato alla turbina da un organo di trasmissione detto albero rotante (5), c’è l’alternatore (6) che trasforma l’energia ricevuta e genera energia elettrica.
Tecnologia
L’acqua, uscita dalla turbina, finisce nel canale di scarico (8) e può essere restituita al fiume oppure essere convogliata in un bacino a valle (9). Poi, attraverso la pompa di risalita (10), è riportata di nuovo nel bacino a monte per ricominciare il suo ciclo.
9 L’energia elettrica per essere trasmessa anche a grande distanza dalla centrale passa attraverso un trasformatore (7) che ne abbassa l’intensità e ne eleva la tensione.
L'IMPATTO AMBIENTALE Le centrali idroelettriche non producono inquinamento ma possono avere un grande impatto ambientale. Per esempio, in Cina, per costruire la “Diga delle Tre Gole” sul fiume Azzurro, sono stati sfollati villaggi, sommersi siti archeologici e distrutti habitat naturali causando danni irreversibili a specie animali e vegetali, fino a modificare anche il clima.
35
Tecnologia
L'ENERGIA EOLICA L’energia eolica deriva dallo sfruttamento delle correnti d’aria. Essa era già usata nell’antichità per la navigazione e per i mulini. È una fonte pulita e rinnovabile ma deve essere considerato l’impatto ambientale degli impianti necessari a trasformarla in energia elettrica. 1
1
4
4 5
7
6
2
Le pale (4) ruotando sfruttano l'energia cinetica del vento e la trasformano in energia meccanica. Il rotore (5), a cui esse sono collegate, aziona il generatore elettrico (6) grazie a un moltiplicatore di giri (7) e così l’energia meccanica si trasforma in energia elettrica.
36
2
Le centrali eoliche sono formate da aerogeneratori (1), a loro volta costituiti da una navicella (2) montata su una torre (3) alta da 50 a 80 metri.
3
8
Tecnologia
L'ENERGIA SOLARE L’energia del Sole può essere sfruttata grazie al calore e alla luce che esso fornisce ed è una fonte energetica rinnovabile. L’energia fotovoltaica in particolare deriva dalla trasformazione dell’energia solare in energia elettrica grazie all’effetto fotovoltaico, ovvero la capacità di alcuni materiali di generare elettricità se esposti alla radiazione luminosa.
Una centrale fotovoltaica è composta da pannelli fotovoltaici (8), costituiti da moduli a loro volta formati da cellule collegate in serie. Per il suo funzionamento è necessario che la centrale sia posizionata in aree molto soleggiate.
10
I PANNELLI SOLARI Oggi il calore del Sole viene sfruttato attraverso pannelli solari (9), che sono diversi da quelli fotovoltaici. Essi hanno un fluido interno che viene scaldato dai raggi solari, il calore prodotto passa attraverso delle serpentine e scalda l’acqua contenuta in un serbatoio (10) termoisolato. Esistono pannelli di dimensioni così ridotte da poter essere usati anche su piccole costruzioni.
9
37
Tecnologia L’energia geotermica è generata grazie allo sfruttamento del calore della Terra: il nostro pianeta ha una temperatura interna che sale mano a mano che si scende in profondità (gradiente geotermico). Questa forma di energia è pulita e rinnovabile ed è stata utilizzata per la prima volta al mondo nel 1904 in Italia a Larderello (Toscana).
LA CENTRALE
3 9
Negli strati profondi del sottosuolo (1) si creano delle fratture attraverso le quali l’acqua delle falde entra in contatto con il calore del magma, generando quindi il vapore.
Il vapore viene estratto dal terreno grazie a un canale fatto con trivellazioni e at traverso un vapordotto (2) viene mandato alla centrale e in particolare alla turbina.
38
4
2 6 La turbina (3) è collegata tramite un rotore all’alternatore (4) che trasforma l’energia cinetica del vapore in energia meccanica e produce corrente elettrica.
1
Il trasformatore (5) riceve la corrente elettrica, ne innalza la tensione e la invia tramite le linee dell’alta tensione.
GEOTERMICA
5
Tecnologia
Il vapore ritrasformato in acqua torna di nuovo nel sottosuolo attraverso un altro canale (8), mentre i gas (9) non condensabili si disperdono nell’aria.
7
8 Il vapore uscito dalle turbine è incanalato verso un condensatore (6) che lo riconverte in acqua. L’acqua nel condensatore viene raffreddata grazie alle torri di raffreddamento (7).
L'IMPATTO AMBIENTALE Le centrali geotermiche sono considerate a basso impatto ambientale, non inquinanti e anche gli scarti della loro produzione sono riciclabili. Ora è possibile sfruttare l’energia geotermica anche a bassa temperatura (14° Celsius) grazie agli impianti a “bassa entalpia”. Ciò permette di utilizzare il calore dei terreni anche con perforazioni superficiali: questa tecnologia viene usata per esempio per scaldare gli edifici.
39
Tecnologia
LA RETE TECNOLOGICA DELLA CITTÀ
Nel sottosuolo delle città esiste una fitta rete di impianti tecnologici: la rete di distribuzione dell’acqua potabile, quella fognaria, elettrica, telefonica e del gas metano. La rete elettrica e quella telefonica possono essere anche in superficie.
LA RETE IDRICA È l’insieme delle opere idrauliche che sono necessarie per l’approvvigionamento di acqua potabile. Il percorso dell’acqua inizia con il prelievo, che può avvenire in superficie (da fiumi, laghi e corsi d’acqua) o in profondità, dalle falde acquifere attraverso l’impiego di pompe. L’acqua prelevata viene convogliata verso degli impianti che la rendono potabile e che rimuovono le sostanze inquinanti o non ingeribili. Poi viene immagazzinata nell’acquedotto e da qui giunge fino alla rete di distribuzione interna di ciascun edificio.
40
LA RETE ELETTRICA L’energia prodotta nelle centrali elettriche è immessa nella rete urbana attraverso un sistema di cavi appesi a tralicci e pali molto alti. La corrente elettrica arriva così in tutti gli edifici pubblici e privati della città.
LA RETE FOGNARIA Si chiama rete fognaria il sistema di tubature e collettori che raccoglie le acque di rifiuto delle case e delle fabbriche e le convoglia all’impianto di depurazione. Dopo essere stata depurata, l’acqua rientra nella rete di distribuzione.
Tecnologia
LA RETE DI DISTRIBUZIONE DEL METANO Il combustibile fossile attualmente più usato per alimentare gli impianti di riscaldamento e la fornitura di gas degli edifici è il metano. Dai luoghi di estrazione, spesso fuori dai confini della nazione, il gas metano tramite grosse tubature sotterranee viene trasportato fino alle centrali di raccolta e poi, con una rete secondaria, fino ai luoghi di consumo.
LA RETE TELEFONICA Per telefonare a un’altra persona all’altro capo del mondo o navigare in Internet occorre una rete di telecomunicazioni. Partendo dalle centrali telefoniche, dove è concentrata una serie di apparati per la trasmissione del segnale, si dirama sul territorio una «ragnatela» di cavi telefonici che arrivano ai singoli utenti, permettendo la comunicazione tra due o più persone. Tramite apparecchi come modem/router questi danno, inoltre, la possibilità di collegare il proprio computer alla rete Internet.
LA BANDA LARGA
L’INFOMOBILITÀ Infomobilità è un termine riferito a una tecnologia che mette a disposizione degli utenti della strada dei sistemi di comunicazione che forniscono le informazioni necessarie per rendere più agevole la mobilità del traffico. Tali sistemi di comunicazione utilizzano sistemi intelligenti che monitorano il traffico cittadino e delle vie di comunicazione. In questo modo vengono segnalati in tempo reale rallentamenti, incidenti e deviazioni.
Il continuo incremento dell’utilizzo di Internet provoca a volte nella rete «ingorghi» di traffico di dati che fanno rallentare la trasmissione e la ricezione delle informazioni. Per risolvere il problema si sta sostituendo la rete telefonica esistente con una rete a fibra ottica, ottenendo la cosiddetta “banda larga”. Questa particolare tecnologia permette il passaggio di una gran quantità di dati a una velocità maggiore rispetto ai sistemi tradizionalmente usati.
41
Tecnologia
I MATERIALI INORGANICI
Gli oggetti che ci circondano sono fatti di tanti materiali diversi. Alcuni sono di origine naturale altri sono creati dall’uomo. È importante riconoscere i materiali e indagare le loro proprietà e caratteristiche per capire quale di essi è più funzionale all’oggetto che verrà fatto.
LA PLASTICA Le materie plastiche derivano da risorse naturali, in particolare petrolio e gas naturale, trasformate in resine sintetiche. L’industria chimica è in grado di produrre materiali sempre più complessi e avanzati che si adattano a una vastissima gamma di applicazioni. Il merito di tanto successo è dato dall’estrema adattabilità e funzionalità dei prodotti in plastica, i cui utilizzi non conoscono confini. Infatti, la plastica può essere resa flessibile, rigida, dura, morbida, opaca, trasparente, leggera, resistente alla corrosione, ai batteri e alle muffe; in campo alimentare e sanitario la plastica è compatibile con liquidi e alimenti.
42
I METALLI I metalli sono elementi chimici che vengono estratti da diversi tipi di minerali. I metalli hanno una colorazione e una lucentezza propria. Sono buoni conduttori di elettricità e di calore. Sono duttili e malleabili, sotto l’effetto del calore si dilatano per ritornare allo stato iniziale con il raffreddamento. Hanno una notevole durezza alle sollecitazioni esterne. Tra le varie caratteristiche dei metalli vi è anche quella di potersi legare con altri metalli attraverso un processo di fusione: la lega. I metalli vengono usati in ogni campo: per costruire gli edifici, per fare oggetti e gioielli, per costruire macchinari e apparecchi di ogni tipo.
Tecnologia
IL VETRO Il vetro è il prodotto della fusione della silice e di altri elementi, che solidificandosi assumono la caratteristica della trasparenza. Il vetro è un materiale che per le sue qualità si presta a essere usato in molti campi, da quello industriale a quello artistico, ma è impiegato soprattutto nel settore alimentare grazie alla sua capacità di non alterare gli alimenti. Oltre al vetro comune esistono altri tipi di vetro: il cristallo, particolarmente brillante; il pirex, capace di resistere ad altissime temperature e perciò usato per la cottura degli alimenti; i vetri di sicurezza, che non si frammentano quando si rompono e perciò usati come componenti delle automobili.
LA CERAMICA La ceramica si ottiene dalla cottura di un impasto a base di argilla, acqua ed eventuali additivi. L’argilla è una terra di colore generalmente bianco; alcuni tipi di argilla vengono impiegati nella realizzazione delle ceramiche più pregiate (porcellane). Le ceramiche sono classificate secondo il tipo di argilla impiegato, l’impasto, il rivestimento e la temperatura di cottura. I materiali ceramici hanno una buona resistenza alla compressione e all’usura, una buona resistenza al fuoco, sono ottimi isolanti elettrici e difficilmente vengono attaccati dagli agenti chimici e atmosferici. Sono distinti in terracotta, terraglia, maiolica, porcellana e grès.
43
Tecnologia
LA TRASFORMAZIONE DEGLI ALIMENTI
DAL GRANO... Dal grano si ricava la farina, ottenuta macinando e setacciando questo cereale. La farina può essere venduta in sacchetti oppure usata nell'industria alimentare per produrre per esempio il pane (impasto di farina, acqua, lievito e sale) e la pasta (fatta con farina di grano duro, detta semola, acqua e sale).
Com’è nata la pasta? Pur essendo il prodotto più tipico della cucina italiana, la sua origine viene attribuita da alcuni ai Cinesi e da altri agli Arabi. Di certo è che in Italia fece la sua comparsa nel ’700 nel napoletano, dove erano concentrate molte coltivazioni di grano duro.
44
DAL LATTE... Il latte è un alimento ottenuto dalla mungitura di alcuni animali, in particolare le mucche. Per poter essere venduto, il latte deve subire una serie di trattamenti che garantiscano la sicurezza per la nostra salute e che permettano la sua conservazione. Dalla lavorazione del latte derivano molti altri prodotti, detti latticini: ● il burro si ottiene lavorando la parte grassa del latte; ● i formaggi si ottengono dalla coagulazione del latte a opera del caglio (sostanza estratta dallo stomaco dei vitelli); ● lo yogurt è il prodotto della fermentazione del latte a opera di alcuni batteri.
Tecnologia
DAGLI ANIMALI... Dagli animali si ottengono molti prodotti alimentari. Da bovini, suini e pollame si ricavano carni e insaccati; pesci, crostacei e molluschi possono essere consumati freschi, congelati oppure conservati sott’olio o sotto sale. Dalle galline si ottengono le uova, che vengono anche usate nell’industria alimentare per i dolci, la maionese e la pasta all’uovo.
DALL'UVA... Il vino è il prodotto della fermentazione alcolica del mosto dell’uva. A maturazione avvenuta, tra luglio e ottobre, l’uva viene vendemmiata e portata nelle cantine dove inizia il processo di vinificazione, che dura fino a primavera. I vini sono classificati come: ● rossi, ottenuti da uve rosse; ● bianchi, ottenuti da uva bianca; ● rosati, ottenuti da uva rossa con una limitata macerazione.
DA OLIVE E SEMI... Dalla spremitura delle olive si ottiene l’olio d’oliva. Dai semi di arachide e di girasole si ottengono oli molto grassi usati soprattutto per friggere. Dal frutto della palma da olio, diffusa nelle zone tropicali, si ricava un prodotto un tempo molto usato nell’industria dolciaria.
45
Tecnologia
I MEZZI DI COMUNICAZIONE Che cosa sono le comunicazioni? La comunicazione, intesa come uno scambio di informazioni tra due o più individui, si basa su parole, immagini, suoni, musica e video.
FOTOGRAFIA Mostra immagini della realtà, ormai quasi esclusivamente in formato digitale.
Gli elementi che caratterizzano la comunicazione sono: • l’emittente, fonte da cui parte il tipo di comunicazione verbale e non verbale; • il ricevente, destinatario di qualunque tipo di comunicazione; • il messaggio, contenuto dell’informazione; • il mezzo, canale mediante il quale la comunicazione si propaga percorrendo uno spazio; • il codice, regole che per convenzione e in modo comprensibile caratterizzano il messaggio. La diffusione di notizie e messaggi è di fondamentale importanza nella nostra vita quotidiana. Nonostante le innovazioni tecnologiche, le modalità della comunicazione sono rimaste invariate e continuano a basarsi principalmente sul testo scritto, sulle immagini e sulla voce e i suoni.
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CINEMA Fornisce immagini in movimento, come film e cartoni animati.
STAMPA Riguarda la produzione scritta, ma spesso è associata alle immagini; comprende libri, riviste, giornali, fumetti, manuali, pagine e cartelloni pubblicitari. Oggi la distribuzione avviene anche in formato digitale via Internet.
Tecnologia La spinta della tecnologia ha favorito la creazione di nuove forme di comunicazione, definite telecomunicazioni, capaci di diffondere i messaggi sempre più rapidamente e a distanze maggiori. Tutti questi mezzi di comunicazione, a eccezione del telefono, trasmettono il messaggio in modo unidirezionale, cioè il pubblico non partecipa allo scambio delle informazioni. Si tratta di mezzi per la comunicazione di massa, definiti mass media. TELEVISIONE Divulga tramite immagini programmi di intrattenimento, di musica, di avvenimenti sportivi, notizie da tutto il mondo, confronti su temi di ogni genere.
TELEFONO È uno strumento indispensabile per la comunicazione interpersonale a distanza.
INTERNET E IL WEB
RADIO È un mezzo di diffusione musicale e vocale.
Ai media tradizionali si sono affiancati i media digitali, in particolare il Web, che hanno rivoluzionato il mondo delle comunicazioni e telecomunicazioni, permettendo con alcuni servizi uno scambio reciproco, immediato e costante di informazioni e favorendo una comunicazione bidirezionale. Internet è diventato in pochi anni un potente strumento per la comunicazione di massa e si avvale di diversi strumenti e servizi, come i siti web, le e-mail, le chat, un servizio che mette in contatto persone, anche sconosciute; ci sono poi i forum, spazi virtuali dove è possibile discutere di un argomento specifico; i blog, ossia siti web aggiornati in modo frequente, con una serie di messaggi ordinati cronologicamente; i social network, punto di incontro virtuale tra molte persone; i giochi in rete, utilizzati da più utenti contemporaneamente attraverso Internet.
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CLIL
Eagle
ANIMAL CLASSIFICATIONS: VERTEBRATES Vertebrates can be divided into five main groups.
●
BIRDS breathe with lungs ● have feathers ● lay eggs on land
Snake
Sparrow
REPTILES ● breathe with lungs ● have scaly skin ● lay eggs on land
MAMMALS ● breathe with lungs ● give birth to live young
Monkey
Lizard
Whale Crocodile
FISH live in water ● breathe using gills ● lay eggs in water ●
Frog
Shark
AMPHIBIANS ● breathe using gills when young, then with lungs
Goldfish 48
CLIL
BODY SYSTEM RESPIRATORY SYSTEM
NERVOUS SYSTEM
BODY PART lungs FUNCTION It takes in oxygen and expels carbon dioxide.
BODY PART brain FUNCTION It helps coordinate and control the body.
DIGESTIVE SYSTEM
CIRCULATORY SYSTEM
BODY PART stomach, intestine FUNCTION It breaks down the food so the body can use it.
BODY PART heart, vessels FUNCTION It carries oxygen and nutrients around the body.
SKELETAL SYSTEM
MUSCULAR SYSTEM
BODY PART skull, bones FUNCTION It provides structure for the body.
BODY PART muscles FUNCTION It allows us to move.
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CLIL
SHAPES ANGLES
ACUTE ANGLE Less than 90°
RIGHT ANGLE Exactly 90°
STRAIGHT ANGLE Exactly 180°
OBTUSE ANGLE Greater than 90° but less than 180°
REFLEX ANGLE Greater than 180°
FULL ROTATION Exactly 360°
TRIANGLES hypotenuse right angle
SCALENE TRIANGLE
EQUILATERAL TRIANGLE
ISOSCELES TRIANGLE
RIGHT TRIANGLE
QUADRILATERALS side
SQUARE
RHOMBUS
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RECTANGLE
SCALENE TRAPEZOID
RHOMBOID
ISOSCELES TRAPEZOID
RIGHT-ANGLED TRAPEZOID
CLIL REGULAR POLYGONS side
PENTAGON
HEXAGON
HEPTAGON
OCTAGON
NONAGON
CIRCLE diameter
arc quadrant
semicircle center
quadrant
radius
circumference
chord
tangent
segment
SOLIDS vertex
edge
face
CYLINDER
PARALLELEPIPED
CONE
CUBE
TRIANGULAR-BASED PYRAMID
SPHERE
TRIANGULAR PRISM
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CLIL
FRACTIONS
3 4
numerator fraction bar denominator
WORD one half
one third
one fourth
three fourths
four fourths
one fifth
one sixth
4 4
1 5
1 6
4 parts out of 4 equal parts
1 part out of 5 equal parts
1 part out of 6 equal parts
one eleventh
one twelfth
twelve twelfths
1 11
1 12
12 12
1 part out of 11 equal parts
1 part out of 12 equal parts
12 parts out of 12 equal parts
FRACTION
1 2
1 3
1 4
3 4 PICTURE
SENTENCE 1 part out of 2 equal parts
1 part out of 3 equal parts
1 part out of 4 equal parts
3 parts out of 4 equal parts
WORD one seventh
one eighth
one ninth
one tenth
FRACTION
1 7
1 8
1 9
1 10 PICTURE
SENTENCE 1 part out of 7 equal parts
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1 part out of 8 equal parts
1 part out of 9 equal parts
1 part out of 10 equal parts
I SUPEREROI DELLA RETE
Cittadinanza
Fare alcune operazioni (acquisti, prenotazioni...), navigare, comunicare, giocare attraverso Internet sono attività oggi molto diffuse nel mondo. Per questo è importante sapere come comportarsi e come difendersi da eventuali attacchi. Come prima cosa devi conoscere i tuoi nemici.
I NEMICI DELLA RETE HACKER: è un utente di Internet che utilizza sistemi nascosti per ottenere accesso ai dati di altri utenti e utilizzarli a proprio vantaggio. Alcuni messaggi di posta elettronica nascondono programmi attraverso i quali gli hackers “leggono” informazioni personali importanti.
VIOLAZIONE DELLA PRIVACY: possono arrivare messaggi, chat, richieste di amicizia o altro da soggetti che sono riusciti ad ottenere il tuo contatto in modo non corretto, violando la privacy. Blocca subito questi utenti sul tuo account e avvisa l’amministratore del sito.
CONTENUTI INAPPROPRIATI: può capitare di aprire una pagina o un video che sembrano normali, ma che in realtà presentano contenuti inadatti a circolare su Internet perché troppo violenti o impressionanti. Queste pagine vanno segnalate subito a un adulto.
CYBERBULLISMO: è una forma di bullismo che si verifica online, tramite le chat, i social media e le email. Il cyberbullo colpisce con maggiore crudeltà perché non ha realmente di fronte a sé la propria vittima e percepisce ancora meno il danno e il dolore che le provoca. Il cyberbullismo di solito è minaccioso e intimidatorio.
ADESCAMENTI: esistono adulti che attirano l’attenzione dei bambini attraverso Internet. Non accettare mai proposte di contatti via Web o dal vivo con persone che non conosci.
I primi adulti a cui rivolgerti se hai a che fare con uno di questi “nemici” sono i genitori. Esiste anche un corpo di polizia, che si avvale di esperti nel settore informatico, che si occupa di intervenire nei casi spiegati sopra e in altri ancora. È la Polizia Postale. Insieme con i tuoi genitori, rivolgiti agli agenti della Polizia Postale se rimani coinvolto in una di queste situazioni. Essi svolgeranno delle indagini per bloccare i comportamenti scorretti che si sono verificati sulla rete.
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Cittadinanza Twitter Snapchat
I SOCIAL MEDIA Ormai è una pratica comune utilizzare social media per condividere informazioni o scambiarsi contenuti. Essi sono strumenti e in quanto tali è necessario imparare a utilizzarli nella maniera più opportuna.
Attraverso i social puoi vedere, pubblicare, condividere ogni genere di contenuto (testi, brevi messaggi, immagini, video, link). Prima però devi creare un account personale, cioè iscriverti con i tuoi dati. Un account prevede una password, cioè una parola segreta che ti permette di accedere al tuo profilo. Ricorda: non divulgare e non passare ad altri questa informazione segreta! Qualcuno, potrebbe utilizzarla per pubblicare messaggi o informazioni al tuo posto, magari mettendoti in difficoltà o in imbarazzo. Se condividi con altre persone l’uso di un apparecchio che si collega a Internet, ricorda di dare il comando “esci” prima di chiudere il browser e di non memorizzare la password su quel dispositivo. Anche sul tuo cellulare imposta un codice di blocco (PIN), per impedire ad altri di usarlo al tuo posto e di accedere ai tuoi social da lì.
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Cittadinanza È bello avere degli amici con cui parlare, giocare, confrontarsi.
BUONE PRATICHE Devi fare attenzione a ciò che “posti”, cioè pubblichi sui social. Prima di tutto non divulgare mai i tuoi dati personali! Andresti in giro con una maglietta con su scritto il tuo nome, cognome, indirizzo e numero di telefono? Probabilmente no. Se pubblichi queste informazioni sulla rete, le potrà leggere chiunque. Inoltre ricorda sempre che se scrivi una tua confidenza sui social, possono leggerla moltissime persone. Pubblica solo ciò che tutti possono sapere di te, ciò in cui potrai riconoscerti anche in futuro. I contenuti, infatti, rimangono memorizzati nella rete, a meno che tu non li cancelli.
Anche mentre utilizzi i social non puoi dimenticare di utilizzare comportamenti corretti e rispettosi degli altri: non insultare mai nessuno. Se invece sei tu a ricevere offese, parlane sempre con i genitori o gli insegnanti. Utilizza la webcam con responsabilità. Anche se potrebbe piacere diventare famosi, non è un buon motivo per attivare la webcam mentre si commette qualche sciocchezza, solo per ricevere commenti divertenti. Certi “momenti di gloria” durano poco, possono essere pericolosi e diventare solo brutte figure. Puoi usare invece la webcam per le videochiamate con gli amici e i parenti lontani.
Quando dichiari i tuoi gusti (la musica o i libri che preferisci, la squadra che tifi…) puoi diventare il destinatario di messaggi pubblicitari molto invadenti. Evita di condividere queste informazioni sul Web. Non accettare che qualcuno pubblichi senza il tuo permesso qualcosa che ti riguarda, per esempio foto o informazioni private. Devi pretendere che venga rispettata la tua privacy! E anche tu devi rispettare gli altri e la loro privacy.
ATTENZIONE! Alcuni social media non permettono l’iscrizione ai minori di 13 anni. Nonostante questo, molti forniscono false informazioni e s’iscrivono anche senza aver raggiunto l’età richiesta, creando identità false. Poiché chiunque può agire in questo modo, non si può essere mai certi di chi ci sia dall’altra parte della linea. Per questo motivo scambia messaggi e contenuti solo con persone fidate!
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Cittadinanza
GIOCARE ON LINE E OFF LINE Il mondo dei videogiochi non è quello reale. Non devi mai confonderli! Non puoi compiere le stesse azioni dei tuoi eroi del mondo virtuale.
I videogiochi non sono tutti uguali. Ce ne sono alcuni che richiedono precise abilità (come per esempio la memoria, la logica, la velocità nei comandi). Scegli quelli più adatti alle abilità che possiedi. Non dedicarti a un videogioco che ti fa innervosire. In ogni caso, è meglio non giocare mai la sera prima di dormire: si rischia di far fatica a prendere sonno. Alcuni videogiochi insegnano cose utili e interessanti, altri no. Fatti aiutare dai tuoi genitori nella scelta e chiedi sempre il loro permesso per scaricarli. In ogni caso non dedicarci troppo tempo libero. Se ti accorgi di essere troppo “nerd”, è il momento di spegnere il dispositivo e fare un’attività all’aperto. Esistono videogiochi a cui puoi partecipare on line sfidando o in collaborazione con altre persone. Anche in questo caso, prendi parte alla competizione senza perdere il controllo del tuo comportamento: gioca senza imbrogli, accetta sportivamente la sconfitta e, se vinci, non sminuire l’avversario.
Hanno una grafica fantastica. Sembrano veri!
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Nei giochi on line è possibile chattare, scambiarsi messaggi e informazioni. Ricorda le precauzioni sulla riservatezza dei tuoi dati. Per giocare, infatti, basta un nickname, cioè uno pseudonimo. Non puoi essere certo che dall’altra parte non ci sia qualcuno pronto a usare in modo scorretto le informazioni che acquisisce su di te. Meglio giocare con chi conosci personalmente. Diversi giochi on line sono a pagamento, quindi chiedi sempre il permesso ai tuoi genitori per poterti iscrivere e verifica i costi insieme a loro.
NEL PASSATO
LA CARTA
Le popolazioni antiche hanno utilizzato diversi supporti per scrivere: pietre, tavolette cerate, papiri, pergamene...
RIFLETTI: QUALI SONO I PREGI E I DIFETTI DELLA “CARTA” DEL PASSATO?
OGGI
Per scrivere usiamo fogli di carta e leggiamo documenti, libri, testi, soprattutto stampati su carta, oltre a quelli sui nuovi supporti tecnologici, come computer o tablet.
SAI CON CHE COSA SI PRODUCE LA CARTA?
CHE COSA FAI CON LA CARTA VECCHIA?
La carta e il cartone possono essere riciclati. Quindi è importante fare la raccolta differenziata: si ottiene nuova carta, si risparmiano acqua ed energia e si salvaguarda l’ambiente. Consulenza didattica: Catia Trillini (matematica); Roberto Morgese (cittadinanza digitale) Coordinamento: Corrado Cartuccia Grafica e impaginazione: Cinzia Rosica (Studio Ampa) Illustrazioni e colore: Rubber Band - Torino, Maurizia Rubino Copertina: Mauro Aquilanti Referenze fotografiche: iStock, Shutterstock, Alamy, Scala, Adobe Stock Coordinamento M.I.O. Book: Paolo Giuliani L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata dall’Editore. Questo testo tiene conto del codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.
Con la carta si ottengono: quaderni, riviste, banconote, materiale per imballaggi e prodotti per l’igiene personale, come tovaglioli, fazzoletti e carta igienica.
© 2019 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it
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La produzione della carta 1
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La carta è un materiale che deriva dalla legna degli alberi. La legna arriva negli stabilimenti di produzione della carta, e tagliata. Quindi, attraverso una centrifuga chiamata scortecciatore, vengono eliminate tutte le tracce di corteccia.
La pasta viene disidratata, assottigliata e arrotolata in enormi rulli. Una sola bobina di carta può arrivare a contenere fino a 60 km di carta.
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La legna viene sminuzzata, poi vengono aggiunti degli acidi. Infine si ottiene una pasta. Questa pasta subisce diverse lavorazioni: è lavata, tenuta per diverse ore ad alte temperature, quindi rilavata e sbiancata. Ora la pasta ha assunto il tipico colore bianco.
La carta è un materiale riciclabile. È possibile riottenere dalla carta usata un impasto simile a quello originario, che però deve essere purificato dall’inchiostro e dalle colle usati in precedenza.
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S n 97 cie te 8- nt 4 a 88 ifi -4 co 5 a 72 -3 27 54
Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE G RATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).
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Con pagine CLIL
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Prodotto omaggio allegato ai corsi ministeriali Raffaello di classe 4a - 5a (versione unica e scientifica). In caso di acquisto separato € 4,00