Paola Brasini
Grammatica italiana Scuola secondaria di primo grado
B Comunicazione, lessico, abilità, testi
• Sviluppo e certificazione delle competenze • Schede per l’arricchimento lessicale • Apprendimento cooperativo • Esercizi INVALSI
LIBRO MISTO
M.I.O.BOOK
CONTENUTI INTEGRATIVI
DIDATTICA INCLUSIVA
ES
LIBRO ACCESSIBILE
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RAFFAELLO SCUOLA DIGITALE
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Tutti i contenuti presenti nei testi digitali sono pubblicati anche online.
FORMAZIONE Una serie di incontri rivolti ai docenti che vogliono conoscere le potenzialità e i vantaggi sia dei nostri strumenti sia delle tecnologie che stanno invadendo il panorama della didattica.
SUPPORTO Per gli utenti con dubbi e richieste sono disponibili un forum e una email dedicata.
Doppia versione: • per il docente e la classe • per lo studente • Creazione di classi virtuali • Auto-produzione di contenuti e loro condivisione
M.I.O. BOOK • Testo digitale ricco di contenuti multimediali: raccolte di immagini, varietà di file audio e video, percorsi interattivi e interdisciplinari, esercitazioni autovalutative e giochi. • Interazione continua tra utente e dispositivo attraverso una ricca strumentazione per la scrittura e per la consultazione. • Possibilità di creare e condividere documenti personali (presentazioni, mappe mentali, linee del tempo).
• Compatibile con differenti sistemi operativi • Multidevice • Sempre aggiornato Strumenti per lo sviluppo delle competenze digitali
LIBRO ACCESSIBILE
AUDIO LEZIONI
Il libro accessibile, grazie alla sua tecnologia, si adatta a differenti esigenze di lettura, in particolar modo agli studenti con DSA. • Consente di ingrandire i caratteri del testo, di modificarne il colore e i contrasti testo/sfondo, di utilizzare il carattere ad alta leggibilità leggimi © Sinnos Editrice. • Disponibile il servizio di traduzione del testo in molteplici lingue, indicato per studenti stranieri con problemi nella comprensione della lingua italiana.
I testi sono forniti di audioletture, utili per ogni tipo di difficoltà nel lavoro in classe e nello studio a casa. I file audio non sono generati da sintetizzatori vocali ma sono letti da speaker professionisti.
Paola Brasini
Grammatica italiana Scuola secondaria di primo grado
B Comunicazione, lessico, abilitĂ , testi
Coordinamento editoriale: Emanuele Palazzi Redazione: Emanuele Palazzi, Maddalena Santacroce, Ilaria Cofanelli Consulenza didattica: Simone Frontini, Barbara Giuliodoro, Barbare Vilone Impaginazione: Barbara Bonci Progetto grafico e copertina: Alessandra Coppola Illustrazioni: Michela Ameli, Gianfranco Spione Referenze fotografiche: Fotolia, istockphoto, Thinkstock, 123rf, archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello Coordinamento M.I.O. BOOK: Paolo Giuliani Ufficio multimediale: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Paolo Giuliani, Luca Pirani Le parti ad alta leggibilità di quest’opera sono state realizzate con la font leggimi © Sinnos editrice Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello Il Gruppo Editoriale Raffaello mette a disposizione i propri libri di testo in formato digitale per gli studenti ipovedenti, non vedenti o con disturbi specifici di apprendimento. L’attenzione e la cura necessarie per la realizzazione di un libro spesso non sono sufficienti a evitare completamente la presenza di sviste o di piccole imprecisioni. Invitiamo pertanto il lettore a segnalare le eventuali inesattezze riscontrate. Ci saranno utili per le future ristampe.
Tutti i diritti sono riservati. © 2017 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.raffaelloscuola.it www.grupporaffaello.it info@grupporaffaello.it
È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, comprese stampa, fotocopie e memorizzazione elettronica se non espressamente autorizzate dall’Editore. Nel rispetto delle normative vigenti, le immagini che rappresentano marchi o prodotti commerciali hanno esclusivamente valenza didattica. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.
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Presentazione Bravi in grammatica è una grammatica semplice, chiara e immediata, progettata e realizzata per fornire agli studenti le conoscenze e le abilità specifiche e per sviluppare le competenze inerenti alla lingua italiana. L’opera si caratterizza per la precisione analitica degli argomenti trattati e per la linearità dell’impianto. La struttura è compatta e di facile utilizzo grazie a una rigorosa impostazione delle unità e alla presenza sistematica di tabelle esemplificative e di mappe concettuali. L’approccio è diretto e accogliente in modo da facilitare l’incontro con gli allievi e favorire l’apprendimento. La lingua utilizzata è un italiano di uso comune, vicino all’esperienza dei ragazzi. Bravi in grammatica è un corso decisamente operativo: la proposta di attività è molto ampia e articolata, gli esercizi sono differenziati per livello di difficoltà con grande attenzione agli alunni con BES, così da consentire all’insegnante una scelta mirata e funzionale alle proprie esigenze didattiche. Gli spunti di riflessione e di ampliamento arricchiscono le conoscenze dell’alunno e consentono di sollecitare l’interesse e la curiosità dei ragazzi proponendo loro uno studio delle norme grammaticali non passivo o solo mnemonico, ma diretto, dinamico e accattivante.
Il corso è organizzato in tre volumi Volume A, Fonologia, morfologia, sintassi, che comprende tutta la teoria grammaticale in un volume compatto, con la possibilità di personalizzare la lezione a seconda delle esigenze dell’insegnante, sfruttando anche le potenzialità della didattica digitale.
Volume B, Comunicazione, lessico, abilità, testi, che affronta la teoria della comunicazione, la storia della lingua italiana, il lessico, le abilità di base e le tipologie testuali.
Quaderno operativo, che, oltre a ulteriori esercizi di recupero e di potenziamento, contiene attività strutturate sui quattro livelli di certificazione delle competenze, prove specifiche per valutare il raggiungimento delle competenze di Italiano e per prepararsi ad affrontare le prove nazionali INVALSI.
III
Apertura unità Le unità si aprono con un quadro sinottico delle conoscenze, delle abilità e delle competenze che saranno trattate e sviluppate. engono anche esposte le varie attività disponibili nel volume, nel uaderno operativo e nel . . . .
Impostazione testo l testo è articolato in capitoli e paragrafi ben strutturati, caratterizzati da un linguaggio chiaro e immediato: le regole e gli esempi sono evidenziati in modo da focalizzare l’attenzione e facilitare la comprensione e l’apprendimento.
La rubrica «Per non sbagliare» si sofferma su particolarità grammaticali importanti da conoscere, mentre nella rubrica «Per saperne di più» si trovano approfondimenti e suggerimenti pratici per il corretto uso della lingua.
Per familiarizzare con il dizionario, il . . . contiene delle schede che introducono lo studente all’uso di questo indispensabile strumento.
Pagine speciali Queste pagine sono importanti snodi nel percorso di studio dell’unità: l’impostazione chiara e semplice e l’uso del carattere ad alta leggibilità le rendono accessibili a studenti di ogni livello.
«Prima di iniziare» è una pagina in cui, attraverso l’utilizzo di disegni esplicativi, è presentato sinteticamente l’argomento dell’unità segue un breve esercizio di riscaldamento, utile per verificare i prerequisiti della classe.
IV
Le «Schede di analisi» grammaticale, logica e del periodo sono un momento per sviluppare le abilità necessarie per analizzare gli elementi della frase, riflettendo sugli esempi ed esercitandosi con le attività.
La «Mappa per il ripasso» è un modello concettuale che permette di fare il punto sulle nozioni studiate, organizzandole logicamente e favorendone la memorizzazione attraverso alcune domande viene anche stimolata la riflessione e la metacognizione.
Struttura del libro Impostazione esercizi Gli «Esercizi formativi», posti alla fine del paragrafo, si aprono sempre con una attività di didattica inclusiva, semplificata e con carattere ad alta leggibilità, adatta a tutti gli studenti. Gli esercizi sono suddivisi in tre livelli di difficoltà e alcuni di essi sono impostati secondo il modello INVALSI. gni unità si conclude con gli «Esercizi di riepilogo» e la «Verifica fi ale , disponibili anche sul . . . in versione interattiva, per potersi esercitare sfruttando le potenzialità della tecnologia digitale.
Rubriche li esercizi sono accompagnati da rubriche pensate per attivare momenti di confronto e di socializzazione, offrendo una esperienza didattica pi varia e stimolante. L’aggettivo
5
3 Completa ogni frase con l’aggettivo dimostrativo corretto, scegliendolo tra i due proposti. 1. Ti ricordi di quel/questo giorno in cui facemmo un pupazzo di neve? 2. Vedi quei/questi fenicotteri ai bordi della salina? 3. Guarda con me questo/quel documentario che va in onda ora alla tv. 4. Non ricordo più il nome di questi/quei ragazzi che avevamo conosciuto a Porto Cervo. 5. Quelle/Queste finestre all’ultimo piano sono sempre chiuse. 6. Non trovo più quel/
questo libro che mi avevano prestato. 7. Quella/Questa mattina risposi male perché non avevo studiato affatto. 8. Vi dico queste/quelle cose perché capiate!
COMPETENZE IN
G
I
O
C
O
«Competenze in gioco» permette di inframezzare la lezione con giochi linguistici da fare in gruppo.
La parola nascosta 1
Dividetevi in gruppi e al via risolvete il cruciverba. Nella colonna evidenziata apparirà un aggettivo dimostrativo. 1. 2. 3. 4. 5. 6.
2
L’opera del pittore. Impianto in cui si macinano i cereali. Canto eseguito da due persone. Condimento. Si usa per giocare a calcio. Esperto di biologia.
3 4 5 6
4 Sottolinea gli aggettivi stesso e medesimo in rosso quando sono usati in funzione ide tificativa i lu qua do o o u ati i u io e ra or ativa 1. Non vorrei dovervi ripetere sempre le stesse raccomandazioni. 2. Il professore stesso si è congratulato con Marta per la sua prefazione. 3. ffa
acconti sempre le stesse barzellette.
4. Queste due camicie sono della stessa misura. 5. La mia Fiat Punto ha la medesima cilindrata della vostra Citroen. 6. È stato Walter stesso a invitarci. 7. Questo non è lo stesso vino che abbiamo bevuto ieri. 8. L’appuntamento è per le ore
al medesimo posto.
5 Sul quaderno scrivi l’aggettivo dimostrativo quello davanti al primo gruppo di nomi e l’aggettivo dimostrativo questo davanti al secondo gruppo, poi volgili tutti al plurale. 1. albero – uomo – automobile – spiedo – psichiatra – entusiasmo 2. giacca – elica – antologia – profezia – indecisione – esperienza 6 Fai sul quaderno l’analisi grammaticale delle seguenti frasi, tralasciando le parti del discorso non ancora studiate. 1. Abito da molto tempo in questo appartamento e ho bellissimi ricordi degli anni spensierati della mia vita, specialmente dei giochi con i miei fratelli. 2. La vostra automobile nuova è più veloce della nostra. 3. Questa pietanza è molto saporita, salata, perciò il nonno che ha la pressione sanguigna alta non deve mangiarla. 4. Veronica ha comprato quel suo portafortuna a Viareggio. 167
i ettia o i ie e propone spunti di riflessione sulle regole studiate, invitando gli studenti a confrontarsi in un’ottica cooperativa. «Imparare a imparare» invita gli studenti a una riflessione finale sul lavoro svolto nell’unità, riflettendo sulle conoscenze acquisite con un approccio metacognitivo.
V
Competenze per crescere uesti laboratori sono studiati per offrire ulteriori attività orientate allo sviluppo e al consolidamento delle competenze. i suddividono in due parti. La prima comprende esercizi che prendono spunto da testi o immagini relativi ad altre materie scolastiche o situazioni quotidiane, facendo maturare la consapevolezza che le conoscenze e le abilità acquisite possono essere sfruttate anche in campi diversi da uello proprio della grammatica.
La seconda parte è dedicata agli aspetti lessicali e propone esercizi pensati per sviluppare le capacità linguistiche e creative degli studenti.
CLIL Project è un bo che conclude il lavoro sull’unità proponendo una riflessione in parallelo tra le regole della grammatica italiana e quelle della lingua inglese.
ollegata al laboratorio è disponibile sul . . . tarsi con attività interattive e autocorrettive.
VI
anche una «Scheda INVALSI», per eserci-
La didattica inclusiva DIDATTICA INCLUSIVA
BES
Bravi in grammatica è un corso pensato per garantire a tutti il diritto all’apprendimento, attraverso strumenti specifici per gli studenti con isogni ducativi peciali. uesti materiali rispondono al criterio di maggiore leggibilità, evidenziano le parole chiave e i concetti pi importanti, aiutando con le immagini. tilizzano schemi, tabelle e mappe concettuali, strumenti facilitanti che aiutano a organizzare, rielaborare e memorizzare le informazioni. In questo modo è pi semplice per il docente la gestione delle classi con competenze linguistiche e bisogni educativi molto diversificati.
Didattica inclusiva
Mappa per il ripasso
3
BES
Il nome 2
Le pagine «Prima di iniziare», «Schede di analisi», «Mappa per il ripasso», oltre a essere semplificate e a utilizzare un carattere ad alta leggibilità, sono fornite di audiolettura lenta e scandita, adatta a studenti con difficoltà o non madrelingua.
Il nome
DIDATTICA
ha
Analisi grammaticale
Esercizi di riepilogo
DIDAT INCLUSIVA
BES
una forma
Fare l’analisi grammaticale del nome significa indicare di ognuno: • il significato: comune, proprio (di persona, di cosa, di animale, di luogo), concreto, astratto, individuale, collettivo; • il genere: maschile o femminile; • il numero: singolare o plurale, difettivo, sovrabbondante; • la forma o struttura morfologica: primitivo, derivato, alterato, composto.
Alberto, un ragazzino di rara bontà, abita nella mia casa. Alberto = nome proprio di persona, concreto, maschile, singolare, primitivo. ragazzino = nome comune di persona, concreto, maschile, singolare, alterato, diminutivo. bontà = nome comune di cosa, astratto, femminile, singolare, primitivo. casa = nome comune di cosa, concreto, femminile, singolare, primitivo. comune custode
MISURA IL TUO PERCORSO
/
promiscuo tigre
che comprende
il genere
il numero
• singolare / plurale il ragazzo i ragazzi
maschile / femminile porta libro
• variabile il lupo
/
i lupi /
invariabile lo sci
gli sci
indipendente • difettivo
/
sovrabbondante
Individua i nomi contenuti nelle seguenti frasi e - la tigre maschio - il bue - il custode gli occhiali le ossa fai l’analisi grammaticale. - la tigre femmina - la vacca - la custode gli ossi Francesco possiede una bellissima collezione di cartoline. Analisi Insieme a un compagno, prova a rispondere alle domande aiutandoti Francesco con la mappa. possiede una 1. Prova a dare la definizione di nomi mobili. bellissima 2. Il genere promiscuo riguarda quali nomi? collezione 3. Spiega il significato di nomi variabili. di 4. Perché alcuni nomi sono indicati come difettivi? cartoline 5. Ricordi alcuni esempi di nomi sovrabbondanti?
Giulia arrossì per la vergogna. Analisi
91
Giulia arrossì per la vergogna 100
Libro accessibile a tutti el . . . la visualizzazione del libro è adattabile a ogni esigenza, grazie al formato ePub. È inoltre presente un nuovo strumento di traduzione automatica.
VII
Le risorse digitali Bravi in grammatica si sviluppa sul . . . : la versione multimediale, interattiva e aperta dell’opera. ono presenti inoltre numerosi contenuti digitali integrativi, come audio, video, approfondimenti ed esercizi interattivi.
M.I.O. BOOK
Contenuti digitali integrativi
VIII
Alta leggibilità Tutti i contenuti dell’Unità sono proposti con carattere di lettura ad alta leggibilità (leggimi© Sinnos editrice), con disposizione facilitata dei contenuti della pagina.
Audio Audiolettura dei contenuti.
Audio DSA Audiolettura scandita e lenta per agevolare la comprensione del testo.
Mappa Videomappa con audio commento.
Esercizi interattivi Esercizi in versione interattiva e autocorrettiva
Risorse aggiuntive Prerequisiti, approfondimenti sull’uso del dizionario, schede INVALSI
Video Videolezioni di grammatica, da proiettare sulla LIM o per il ripasso a casa.
Esercizi interattivi Ulteriori esercizi in versione interattiva e autocorrettiva.
Il M.I.O. BOOK è Multimediale Interattivo Open Il M.I.O. BOOK è l’innovativo testo digitale concepito per essere utilizzato in classe con la LIM e a casa dallo studente. Contiene già integrati tutti i materiali multimediali del testo e si aggiorna con materiali extra, scaricabili gratuitamente su ra aellodi itale it (in linea con le direttive ministeriali).
È possibile aumentare la dimensione del testo e modificare il font (tra cui leggimi © Sinnos editrice, appositamente studiata per i DSA) trasformandolo in MAIUSCOLO. Si può attivare la traduzione in altre lingue di tutto il testo o di alcune parti. Questo strumento è particolarmente utile agli studenti stranieri, ma non solo.
Ogni testo è stato letto, in tutte le sue parti, da speaker professionisti. Alcune parti sono facilitate, cioè sono audioletture lente e scandite per studenti con BES.
È ricco di contenuti digitali: raccolte di immagini, file audio e video, percorsi interattivi e interdisciplinari, esercitazioni e giochi.
Permette un’interazione continua tra utente e dispositivo, attraverso una ricca strumentazione per la scrittura e per la consultazione.
È «aperto» perché personalizzabile e integrabile con: • l’inserimento di appunti e segnalibri; • la possibilità di allegare documenti, immagini, file audio e video; • la possibilità di creare documenti (presentazioni, linee del tempo e mappe mentali). Inoltre è possibile condividere tutto il materiale con la classe.
È possibile aggiungere dei collegamenti a risorse multimediali esterne al libro (documenti, immagini, video, audio, web link).
IX
Indice Risorse digitali Audio facile
Alta leggibilità
Esercizi interattivi
Audio
Risorse aggiuntive
Video
Mappa interattiva
Contenuti digitali integrativi
M.I.O. BOOK
UNITÀ 1
La comunicazione
2
BES
Prima di iniziare ...........................................................................................................................
3
1
Gli elementi della comunicazione ...........................................................................................
4
Esercizi formativi.........................................................
5
Il contesto della comunicazione 2 3
l e
o
i
ifica te e i
Il codice e le sue caratteristiche .............................................................................................. 11 Il codice lingua
4
ificato ........................................................................................... 10
Esercizi formativi ......................................................................................... 11
Il linguaggio ....................................................................................................................................... 15 l linguaggio non verbale ................................................................................................................. 15 l linguaggio verbale.......................................................................................................................... 16 Il linguaggio misto ............................................................................................................................. 16 Esercizi formativi ................................................................................... 16
I linguaggi speciali 5
La lingua a seconda del mezzo.................................................................................................. 19 La lingua parlata ................................................................................................................................ 19 La lingua scritta
Esercizi formativi ....................................................................................... 19
6
Le funzioni della lingua
7
I registri linguistici
BES
Esercizi formativi...................................................................... 21
Esercizi formativi ............................................................................... 24
Mappa per il ripasso ...................................................................................................................... 28 Esercizi di riepilogo ................................................................................................................... 29 erifica fi ale .............................................................................................................................. 33 Competenze per crescere ...................................................................................................... 37
Unità 2
La lingua italiana BES
39
Prima di iniziare ........................................................................................................................... 40
1 Le origini della lingua italiana................................................................................................... 41 al latino al volgare .......................................................................................................................... 41 al volgare all’italiano
Esercizi formativi ........................................................................... 43
2 L’evoluzione della lingua italiana nel tempo...................................................................... 47 l volgare: dai primi documenti all’uso letterario .................................................................... 47 Il Duecento .......................................................................................................................................... 47 l recento: l’illustre volgare fiorentino....................................................................................... 48 l
uattrocento: il secolo dell’ manesimo ................................................................................ 48
Il Cinquecento: il Rinascimento e la «questione della lingua» ............................................ 48 Il Seicento e il Settecento ................................................................................................................ 49
X
Volume B L’ ttocento e il
ovecento ............................................................................................................. 49 Esercizi formativi ............................................................................ 50
La lingua italiana oggi 3 3
Le varietà della lingua italiana nello spazio ....................................................................... 54 Le varianti regionali dell’italiano
Esercizi formativi ........................................................ 54
I dialetti ................................................................................................................................................. 57 Esercizi formativi .................................................................... 58
Le minoranze linguistiche 4
A ogni professione la sua lingua: i linguaggi settoriali l linguaggio sportivo
l linguaggio tecnico scientifico
Esercizi formativi........................................................... 65
Il linguaggio informatico
Esercizi formativi ....................................................................... 66
Il linguaggio burocratico
Esercizi formativi ....................................................................... 68
Il linguaggio giornalistico
Esercizi formativi ...................................................................... 70
Il linguaggio pubblicitario
Esercizi formativi ..................................................................... 73
Esercizi formativi ............................................................................... 76
Il linguaggio gergale BES
Esercizi formativi ........ 61
Esercizi formativi.............................................................................. 63
Mappa per il ripasso ...................................................................................................................... 78 Esercizi di riepilogo ................................................................................................................... 79 erifica fi ale .............................................................................................................................. 82 Competenze per crescere ...................................................................................................... 85
Unità 3
Il lessico BES
87
Prima di iniziare ........................................................................................................................... 88 La parola secondo la forma ...................................................................................................... 89 Esercizi formativi ................................................................... 89
1
La struttura della parola
2
La derivazione .................................................................................................................................. 90 La derivazione per mezzo dei prefissi ........................................................................................ 90 La derivazione per mezzo dei suffissi
Esercizi formativi .............................................. 91
Esercizi formativi ................................................................. 95
3
L’alterazione delle parole
4
La composizione delle parole .................................................................................................... 97 arole composte con prefissoidi e suffissoidi.......................................................................... 97 Le parole frase ................................................................................................................................... 100 Le unità lessicali ................................................................................................................................. 100
5
Le parole macedonia
Esercizi formativi ............................................................................. 101
Le famiglie di parole
Esercizi formativi............................................................................ 103
La parola secondo il significato.............................................................................................. 105 1 2
Parole piene e parole vuote ....................................................................................................... 105 Una rete di parole ........................................................................................................................... 105 I campi semantici
Esercizi formativi .................................................................................... 106
I sinònimi.............................................................................................................................................. 110 Gli antònimi o contrari
Esercizi formativi .......................................................................... 110
Gli iperònimi e gli ipònimi: il rapporto di inclusione
Esercizi formativi.................... 115
XI
Indice 3
Gli omònimi
Esercizi formativi .............................................................................................. 117
La polisemia
Esercizi formativi ............................................................................................ 119
l i
ificato de otativo e co
otativo ................................................................................. 121
l i
ificato fi urato ..................................................................................................................... 121
La metafora ......................................................................................................................................... 122 La metonìmia ...................................................................................................................................... 122 La sinèddoche
Esercizi formativi .......................................................................................... 123
Il dizionario ....................................................................................................................................... 125 1
Come usare il dizionario .............................................................................................................. 125
2
L’analisi del lemma
BES
Mappa per il ripasso ...................................................................................................................... 131
Esercizi formativi .............................................................................. 127
Esercizi di riepilogo ................................................................................................................... 132 erifica fi ale .............................................................................................................................. 135 Competenze per crescere ...................................................................................................... 139
Schede per l'arricchimento lessicale
141
Scheda 1 - Le parole della moda ................................................................................................ 142 Scheda 2 - Le parole del cinema ................................................................................................. 147 Scheda 3 - Le parole della TV ....................................................................................................... 151 Scheda 4 - Le parole dell'alimentazione ................................................................................... 155 Scheda 5 - Le parole dell'ecologia .............................................................................................. 159 Scheda 6 - Le parole del denaro e della banca ...................................................................... 163
Unità 4
Le abilità linguistiche di base
BES
167
Prima di iniziare ........................................................................................................................... 168 La abilità di base: quali sono? ................................................................................................. 169
1
Ascoltare
Esercizi formativi .................................................................................................. 169
Strategie per prendere appunti durante l’ascolto .................................................................. 172 Rielaborazione degli appunti 2
Parlare
Esercizi formativi .............................................................. 173
Esercizi formativi ....................................................................................................... 176
L’interrogazione ................................................................................................................................. 179 La relazione orale .............................................................................................................................. 180 La discussione e il dibattito 3
Esercizi formativi ................................................................. 181
Leggere ................................................................................................................................................ 184 La lettura ad alta voce
Esercizi formativi ........................................................................... 184
La lettura silenziosa .......................................................................................................................... 186 La lettura orientativa
Esercizi formativi ............................................................................. 187
La lettura selettiva............................................................................................................................. 190
XII
Volume B Esercizi formativi.................................................... 190
La lettura analitica o approfondita 4
Scrivere ................................................................................................................................................ 194 Le fasi di scrittura
Esercizi formativi ................................................................................... 194
Il registro .............................................................................................................................................. 198 L’uso dei tempi e dei modi dei verbi ........................................................................................... 198 La lunghezza del periodo ................................................................................................................ 198 La scelta della paratassi o dell’ipotassi BES
Esercizi formativi ............................................ 199
Mappa per il ripasso ...................................................................................................................... 201 Esercizi di riepilogo ................................................................................................................... 202 erifica fi ale .............................................................................................................................. 205 Competenze per crescere ...................................................................................................... 209
Unità 5
Testo e testi BES
211
Prima di iniziare ........................................................................................................................... 212 Il testo e le sue caratteristiche .............................................................................................. 213 Esercizi formativi .................................................................................. 213
1
Che cos’è il testo
2
Le caratteristiche di un testo .................................................................................................... 218 L’ordine e la correttezza .................................................................................................................. 218 La coesione.......................................................................................................................................... 219 La coerenza
3
Esercizi formativi............................................................................................... 220
Il testo scritto e le sue parti
Esercizi formativi............................................................. 226
I vari tipi di testo ........................................................................................................................... 229 1
Il testo descrittivo .......................................................................................................................... 230 La descrizione oggettiva e soggettiva Le tecniche descrittive
2
Esercizi formativi............................................... 230
Esercizi formativi ........................................................................... 233
Il testo narrativo ............................................................................................................................. 238 La struttura del testo narrativo
Esercizi formativi ......................................................... 239
Le sequenze ........................................................................................................................................ 241 La fabula e l’intreccio........................................................................................................................ 243 Il tempo
Esercizi formativi ...................................................................................................... 243
Lo spazio .............................................................................................................................................. 248 I personaggi
Esercizi formativi .............................................................................................. 248
Il rapporto fra il narratore e il racconto ..................................................................................... 254 Le scelte stilistiche 3
Esercizi formativi .................................................................................. 255
Il testo poetico ................................................................................................................................ 257 n testo diverso da tutti gli altri
Esercizi formativi......................................................... 257
l verso e il ritmo ............................................................................................................................... 261 La rima ................................................................................................................................................. 263 La strofa
Esercizi formativi ..................................................................................................... 265
Le figure retoriche
Esercizi formativi .................................................................................. 269
XIII
Indice L’analisi del testo poetico 4
Esercizi formativi ...................................................................................................... 275
Il diario
La lettera personale 5
Esercizi formativi ..................................................................... 272
Il testo espressivo ........................................................................................................................... 275 Esercizi formativi ............................................................................... 278
Il testo informativo-espositivo ................................................................................................. 281 La lettera formale, la domanda e il curriculum vitae
Esercizi formativi ................. 281
La relazione ........................................................................................................................................ 287 Esercizi formativi .................................................................................................... 289
l verbale
Esercizi formativi ................................................................................................. 291
La cronaca 6
Il testo regolativo............................................................................................................................ 293 La struttura del testo regolativo
7
Esercizi formativi ........................................................ 293
Il testo argomentativo .................................................................................................................. 296 La struttura del testo argomentativo
8
La recensione 9
Esercizi formativi ............................................... 296
Il testo interpretativo-valutativo ............................................................................................ 299 Esercizi formativi ........................................................................................... 299
Il testo di uso scolastico ............................................................................................................... 301 Il tema
Esercizi formativi ......................................................................................................... 301
Il riassunto
Esercizi formativi ................................................................................................ 305
La parafrasi
Esercizi formativi .............................................................................................. 308
10 Il testo elettronico .......................................................................................................................... 311 agli
alle applicazioni di messaggistica ............................................................................ 311
L’email ................................................................................................................................................... 313 Il blog ..................................................................................................................................................... 314 Chat-line e social network .............................................................................................................. 314 L’ipertesto
Esercizi formativi.................................................................................................. 315
11 Il testo sintetico............................................................................................................................... 318 La didascalia........................................................................................................................................ 318 La mappa concettuale
Esercizi formativi ........................................................................... 319
Lo schema............................................................................................................................................ 322 La scheda BES
Esercizi formativi................................................................................................... 324
Mappa per il ripasso ...................................................................................................................... 326 Esercizi di riepilogo ................................................................................................................... 327 erifica fi ale .............................................................................................................................. 331 Competenze per crescere ...................................................................................................... 335
XIV
Comunicazione, lessico, abilitĂ , testi
1 UNITÀ
La comunicazione
Conoscenze
Abilità
• La comunicazione e i suoi elementi fondamentali. • Il segno: significante e significato. • I linguaggi. • Le diverse funzioni della lingua. • I registri linguistici.
• Cogliere la funzione sociale della comunicazione. • Riconoscere, classificare e utilizzare gli elementi fondamentali della comunicazione. • Riconoscere, interpretare e utilizzare i vari tipi di segni. • Riconoscere le caratteristiche dei linguaggi. • Riconoscere le principali funzioni della lingua. • Distinguere i diversi registri linguistici.
Traguardi per le competenze • Adattare opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. • Esporre oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer ecc.).
Attività
2
Nel volume
Nel M.I.O. BOOK
Esercizi formativi
Prerequisiti
Esercizi di riepilogo
Esercizi di riepilogo
erifica finale
erifica finale
ompetenze per crescere
Scheda INVALSI
Prima di iniziare
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
La comunicazione
Prerequisiti
La comunicazione ci consente di entrare in relazione con gli altri per scambiarsi idee, opinioni e informazioni. Ecco le sue caratteristiche: • la comunicazione avviene attraverso la produzione e la ricezione di messaggi. • alla base della comunicazione ci sono i linguaggi verbali, non verbali e misti. • perché avvenga la comunicazione sono necessari i seguenti elementi: emittente, ricevente, messaggio, referente, codice e canale.
Leggi la favola e scrivi il messaggio che l’autore ha voluto trasmettere. Il leone e il cinghiale Era l’estate, quando la vampa del sole mette in gola l’arsura. Un leone e un cinghiale vennero a bere a una piccola fonte. Cominciarono subito a litigare su chi dovesse bere per primo; e si azzuffarono a morte. A un tratto, essendosi rivoltati indietro per pigliar fiato, videro degli avvoltoi che aspettavano il primo caduto per divorarlo. Allora, deposto l’odio: «Meglio diventare amici – dissero – che servire di pasto ad avvoltoi e corvi.» da Esopo, Favole esopiche, Feltrinelli
3
1
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
1
Gli elementi della comunicazione La lingua italiana, come ogni lingua, fa sì che le persone possano comunicare tra loro, scambiarsi cioè informazioni orali o scritte. In ogni forma di comunicazione si possono sempre individuare sei elementi fondamentali. Osserva le seguenti situazioni: Elementi della comunicazione
Vorrei un gelato al cioccolato.
1. L’emittente, la persona che emette un messaggio.
l ragazzo che chiede un gelato.
La ragazza che con il gesto della mano chiede al compagno di fare silenzio.
2. Il ricevente, la persona che riceve il messaggio.
l gelataio.
l compagno di banco.
3. Il messaggio, l’informazione trasmessa.
orrei un gelato al cioccolato.
ai silenzio
4. Il referente, ciò cui fa riferimento il messaggio.
l desiderio di cibo, in uesto caso di gelato.
l disturbo causato dal compagno di banco che sta parlando.
5. Il codice, l’insieme organizzato dei segni con i uali è formulato il messaggio e a cui l’emittente e il ricevente attribuiscono lo stesso significato.
La lingua italiana.
l gesto della mano.
6. Il canale, il mezzo fisico che porta il messaggio dall’emittente al ricevente.
L’aria.
isivo la luce .
Gli elementi fondamentali della comunicazione verbale (ossia con parole) e non verbale (senza parole) possono essere schematicamente rappresentati come segue: 5. Codice sistema di segni e di regole necessari a trasmettere e a ricevere messaggi
1. Emittente chi invia il messaggio
6. Canale mezzo di trasmissione
3. Messaggio contenuto della comunicazione 4. Referente argomento della comunicazione
4
6. Canale mezzo di trasmissione
2. Ricevente chi riceve il messaggio
La comunicazione
Il contesto della comunicazione
Un ulteriore fondamentale elemento della comunicazione è il contesto, ovvero la situazione concreta in cui avviene la comunicazione. Lo stesso messaggio può cambiare significato in contesti diversi. Osserva:
Dividiamoci la torta in parti uguali.
Dividiamoci la torta in parti uguali.
Nella prima situazione il messaggio significa: «Dividiamoci il bottino in parti uguali», nella seconda significa: «Dividiamoci il dolce in parti uguali». Come il codice, anche il contesto è fondamentale perché la comunicazione si realizzi compiutamente. Codice Emittente
Canale
Messaggio
Canale
Ricevente
Referente Contesto
PER SAPERNE DI PIÙ I fattori di disturbo nella comunicazione La comunicazione può a volte incontrare degli ostacoli nel percorso dall’emittente al ricevente; essi prendono il nome di rumori o più genericamente di fattori di disturbo. Un dialogo fra due persone può essere disturbato dal suono di una sirena, dal traffico, da un’interferenza al telefono (rumore nel canale), dal balbettio o dalla voce bassa dell’emittente, dalla mancanza di attenzione del ricevente (fattore di disturbo nell’emittente o nel ricevente), dalla scarsa chiarezza (fattore di disturbo nel codice), dalla scarsa conoscenza dell’argomento o dall’assenza di punti di riferimento comuni (fattore di disturbo nel contesto).
La ridondanza: un aiuto alla comunicazione Esistono elementi che rafforzano la comunicazione, la rendono più chiara ed efficace; in questo caso si parla di ridondanza. Un esempio di ridondanza è la ripetizione dello stesso messaggio espresso con le parole e con il disegno, come la spiegazione di un teorema a opera di un insegnante che accompagna le proprie parole con schemi, grafici e disegni alla lavagna. 5
1
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Nelle seguenti situazioni comunicative individua e sottolinea in rosso l’emittente e in blu il ricevente. 1. La mamma disse a Giulia che doveva alzarsi. 2. Il benzinaio mi pregò di pagare alla cassa n° 3. 3. Io ti consiglio di lasciare perdere. 4. Franco disse a Mattia che gli avrebbe aggiustato la bicicletta.
2
Abbina i messaggi delle seguenti barzellette al disegno corrispondente.
BES
da La ettimana nigmistica
1. 2. 3. 3
he cosa ci fai con tutti i soldi che risparmi non portandomi mai da nessuna parte he splendido bambino a dun ue, c’è ualcuno di bello nelle vostre famiglie a uando c’è l’identificativo del chiamante, nessuna bab sitter mi risponde pi .
Indica con una crocetta rossa l’emittente e con una crocetta blu il ricevente presenti nelle seguenti vignette.
da La ettimana nigmistica
1. 2. 3. 4.
6
e proprio devo ripulire la mia stanza, sarà meglio affittare una macchina movimento terra. ggi una ragazza mi ha incrociato per strada senza fare una smorfia di disgusto: secondo te mi corteggiava una ricetta esotica o e traterrestre otrei cambiare uesto magnifico libro di cucina con uno di diete
La comunicazione 4 Indica il ricevente sulla base dell’emittente e del messaggio forniti.
Emittente
INVALSI
Messaggio
Ricevente
cliente
orrei uno sciroppo per la tosse.
sacerdote
cambiatevi un segno di pace.
hostess
llacciatevi le cinture di sicurezza.
paziente
o la gola e la testa doloranti.
meccanico
lzi la leva per aprire il cofano.
idraulico
on alzi il termostato oltre i
signora
orrei il numero
bambino
orrei due uaderni a righe.
5
.
di uelle scarpe.
In ognuna delle seguenti situazioni comunicative indica i sei elementi della comunicazione. mittente: ............................................................................... icevente: ................................................................................ essaggio: .............................................................................. eferente: ............................................................................... odice: .....................................................................................
Alain
Riccardo
anale: ..................................................................................... mittente: ............................................................................... icevente: ................................................................................ essaggio: .............................................................................. eferente: ............................................................................... odice: ..................................................................................... anale: .....................................................................................
Ci vediamo domani a scuola!?
mittente: ............................................................................... icevente: ................................................................................ essaggio: .............................................................................. eferente: ............................................................................... odice: .....................................................................................
Marco
Giulio
Pronto? Roberta, vieni con noi al cinema questa sera?
anale: ..................................................................................... mittente: ............................................................................... icevente: ................................................................................ essaggio: .............................................................................. eferente: ............................................................................... odice: ..................................................................................... anale: .....................................................................................
Luca 7
1
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 6 Collega ciascun messaggio della colonna A al contesto adatto espresso nella colonna B.
A 1.
7
B
on avvicinatevi troppo alle opere d’arte esposte.
a.
no studente che l’indomani deve partire per una gita scolastica.
2.
ono distrutto, vado a dormire
b. l commesso di un negozio di vernici.
3.
ual è il numero del suo conto corrente
c. l custode di una sala di un museo.
4.
enga il flacone del solvente fuori dalla portata dei bambini è tossico
5.
he sfortuna, anche domani pioverà.
6.
pegni il televisore non riesco a concentrarmi
d.
iulio ai genitori dopo due ore di allenamento in piscina.
e. l cassiere della banca al signor ini che gli chiede di cambiargli un assegno. f. Luisa, che sta svolgendo degli esercizi di geometria, al fratello.
Indica per ognuno dei seguenti messaggi l’emittente e il ricevente. Emittente
Messaggio l ole
Ricevente
ore e la tampa .
na pizza alla diavola. piacente, il ristorante è chiuso. i compri un trenino vegliati, o farai tardi a scuola. arni e ini, dovete giustificare l’assenza. cusi, uanto costa uella borsa orrei provare uella gonna. 8 Scrivi una comunicazione utilizzando i seguenti gruppi di elementi.
1. Emittente: Loretta Ricevente: la mamma Referente: richiesta di soldi ........................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................ 2. Emittente: la signora rudi Ricevente: la vicina di casa Messaggio: l suo cane ha abbaiato tutta la notte ........................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................ 3. Emittente: arla Ricevente:
anuela
Codice: lingua inglese ........................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................
8
La comunicazione 9 Completa lo schema scrivendo gli elementi della seguente comunicazione.
Codice
…………………………
mittente
Messaggio ronto, igi ono arco, ti va di venire con me a giocare a calcio
anale
……………………
……………………
anale
icevente
……………………
……………………
eferente
…………………………
10 Nelle seguenti situazioni comunicative individua e sottolinea i fattori di disturbo
e indica quali elementi della comunicazione ostacolano. 1.
i ripeta, dottore, l’ora dell’appuntamento è passata un’ambulanza e la sirena non mi
ha permesso di sentire la sua voce al telefono. ……………………) 2. libro di storia La pagina
ngelo, mi presti il tuo
del mio è stata stampata male, alcune frasi sono illeggibili
(……………………) 3. ldo ha invitato esare a casa sua per giocare a ping pong, ma ha cambiato per ben tre volte l’orario dell’appuntamento e gli ha parlato di altre cose cos
esare si è
confuso e non si è presentato all’ora prestabilita. ……………………) 4. La nonna non è riuscita a seguire la diretta v del viaggio di papa rancesco in
essico perch , a causa di un tempo-
rale, le immagini provenivano distorte o scomparivano dal video. ……………………) 5. «Laura, ripeti l’ultima strofa della poesia, perch non ho capito bene, e alza il tono della voce , disse l’insegnante. ……………………) 6.
uel pomeriggio in cui le spiegammo come arrivare in auto
alla libreria offoli, inzia era molto distratta per uesto non riusc a trovarla. ……………………) 11 Completa sul quaderno le seguenti situazioni comunicative creando un fattore
di disturbo nell’elemento indicato. 1. l professore spiegava, ma non riusciva a tener viva l’attenzione degli alunni perch (emittente) 2. l cantante stava ultimando la sua esibizione canora, 3. ornata da an ietroburgo raccontai a
ariella il mio viaggio, ma lei
ha telefonato a tefano sul cellulare ma la conversazione nonna che andava a fare shopping ma codice) 12
uando
canale)
ricevente) 4. Carlo
canale) 5. erena ha detto alla
olte arole ca ia o i ificato a eco da del co te to i cui o o u ate Scrivi sul quaderno due frasi per ognuna delle seguenti parole, usandole con i ificato diver o volume
vite
testa
piano
calcio
coda
gru
cappuccino
tavola
sirena
9
1
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
2
Il segno: significante e significato La comunicazione può essere espressa in vari modi per mezzo di segni, che sono costituiti da: • un elemento percepibile e concreto, che trasmette il messaggio: il significante; • il contenuto del messaggio, cioè il concetto o l’idea che si trova nella nostra mente: il significato. Segno
i
ifica te
i
ificato
colore rosso
ordine di fermarsi
colore scuro
temporale imminente
colore verde
presenza di una farmacia
insieme di lettere p/a/l/l/a)
palla per giocare
colore rosa
nascita di una bambina
A seconda degli organi di senso che li percepiscono, i segni sono: • visivi, percepiti mediante l’organo della vista: i segnali stradali verticali e orizzontali, i razzi luminosi di soccorso, i cartelloni pubblicitari…; • acustici, percepiti mediante l’organo dell’udito: il suono della campanella, della sveglia, delle campane, il fischio della pentola a pressione…; • olfattivi, percepiti mediante l’organo dell’olfatto: l’odore dell’arrosto, di una torta di mele, del deodorante per il corpo, il profumo delle viole…; • gustativi, percepiti mediante l’organo del gusto: il sapore del melone, il gusto fruttato di un vino, il sapore del torrone…; • tattili, percepiti mediante l’organo del tatto: la morbidezza del velluto, il freddo del ghiaccio, una stretta di mano…
PER SAPERNE DI PIÙ I segni naturali e i segni artificiali Sono detti segni naturali o indizi quei segni che comunicano dei messaggi, pur non essendo prodotti intenzionalmente per trasmettere delle informazioni: ad esempio, le foglie gialle alla base di un albero segnalano che la pianta sta andando in riposo, che la stagione è mutata ed è arrivato l’autunno; le orme lasciate sulla neve, in un bosco, segnalano che un animale o un cacciatore sono passati di lì. In essi il rapporto fra significante e significato non è regolato da nessuna convenzione. I segni artificiali sono invece volontari, vengono cioè emessi con il preciso intento di comunicare qualcosa a qualcuno rendendo possibile l’interazione con gli altri (ad esempio, i segnali stradali, le note musicali, una stretta di mano ecc.). 10
La comunicazione
3
Il codice e le sue caratteristiche
L’insieme dei segni e delle regole necessari per produrre e interpretare i messaggi è detto codice.
Per trasmettere un’informazione è indispensabile usare segni di cui sia chi invia il messaggio sia chi lo riceve conoscano il significato. I codici hanno sempre un valore convenzionale: i membri di una comunità si accordano affinché un determinato segno abbia lo stesso significato per tutti, e, dato che esistono segni diversi per natura e per forma, esistono anche codici diversi, fra cui, ad esempio: • il codice lingua, i cui segni sono le lettere dell’alfabeto; • il codice matematico, i cui segni fondamentali sono + – × :; • il codice segnaletico stradale, costituito dai segnali stradali; • il codice musicale, i cui segni sono le note. Quando l’emittente compone un messaggio, organizza i vari segni del codice compiendo un’operazione di codificazione. L’operazione del ricevente, che interpreta e comprende i segni del messaggio e quindi il suo significato, è una decodificazione. Il codice lingua
Rifletti: per esprimere il significato di gli italiani si sono accordati per usare il significante s/e/d/i/a che, riconosciuto da tutti, è diventato un segno del codice lingua alla cui base sta l’alfabeto. Per usare con correttezza una lingua è necessario conoscere non solo le parole formate da un insieme di segni, ma anche le regole che ci informano su come usarle, ossia la morfologia e la sintassi, che garantiscono la precisione e la chiarezza della comunicazione. Non diremo o scriveremo: Ho i a tulipani novembre interrato bulbi che fioriranno dei in primavera. ma: A novembre ho interrato i bulbi dei tulipani che fioriranno in primavera. Avremo in tal modo dimostrato di conoscere e di saper usare il nostro codice lingua. Il codice lingua è costituito da segni convenzionali, le parole, per i quali esistono norme precise che ne regolano l’uso. 11
1
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Scrivi sotto ciascun significante il rispettivo significato.
BES
2
.............................
.............................
.............................
...........................
.............................
.............................
.............................
...........................
Completa lo c e a ulla a e dei i i
ifica te
ifica ti e dei i
ificati or iti i
ificato
telefono occupato
albergo di lusso
3
12
Disegna il i
ifica te acca to al i
ificato di cia cu o dei e
i or iti di e uito
1. ttenzione elle vicinanze c’è una scuola.
4. ttraversamento per pedoni.
2.
vietato fumare.
5.
3.
on si accettano cani.
obbligatorio fermarsi la strada in cui ci si sta immettendo ha il diritto di precedenza.
6. l flacone contiene una sostanza velenosa.
La comunicazione 4 Spiega che cosa comunicano i seguenti gesti.
1.
trizzare l’occhio: .......................................................................................................................................................................
2.
lzare due dita della mano a : .......................................................................................................................................................................
3.
ggrottare le sopracciglia: .......................................................................................................................................................................
4.
i bordi di una strada, alzare il pollice tenendo il pugno chiuso: .......................................................................................................................................................................
5.
gitare bandiera bianca in guerra: .......................................................................................................................................................................
5
Collega con una linea ciascun organo di senso agli elementi che è in grado di percepire. canzone
visivo
saluto sorriso olfattivo
applauso gelato bacio
tattile
dopobarba sirena
acustico
gas salame schiaffo
gustativo
6 Collega co
u a li ea cia cu
fotografia
i
ifica te al relativo i
ificato
1.
na bandiera tricolore esposta alla finestra di una scuola
a. felicitĂ
2.
untini e macchioline rosse sparse sul corpo
b. ferita
3.
na fascia nera al braccio
c. festa nazionale
4.
ischi durante uno spettacolo
d. lutto
5. l cartellino rosso alzato dall’arbitro
e. espulsione
6. l vapore che fuoriesce da una pentola
f. li uido in ebollizione
7.
na fasciatura alla mano
g. malattia esantematica
8.
n volto sorridente
h. disapprovazione
13
1
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
COMPETENZEformati IN G I O CvOi Esercizi Cartina stradale Dividetevi in piccoli gruppi e rappresentate il percorso casa-scuola di uno dei vostri compagni (vi suggeriamo di scegliere la casa di colui che abita più vicino alla scuola!) con una mappa stradale in cui dovrete indicare il punto di partenza e quello di arrivo, inserire i segnali che rendono sicuro un pedone e l’indicazione delle vie e delle piazze.
INVALSI
7
Indica da quali segni puoi capire le seguenti situazioni. 1. l cane ti ha riconosciuto: ...................................................................................................................... 2. La pianta deve essere annaffiata: ...................................................................................................... 3.
uo fratello è raffreddato: ....................................................................................................................
4.
ta calando la sera: .................................................................................................................................
5.
arlo ha salito in fretta le scale: .........................................................................................................
6.
el salotto ualcuno ha fumato una sigaretta: .............................................................................
7. l fornaio sta sfornando il pane: ......................................................................................................... 8.
n’auto di grossa cilindrata sta per essere rubata: .....................................................................
9.
’è stato un incidente stradale: ..........................................................................................................
10. n uella casa è nata una bambina: .................................................................................................. 8 Indica co
e i e ue ti e
i o o aturali
e co
e o o artificiali
un lampo nel cielo …) – la parola evviva (…
un brivido …
zanghere, foglie e rami spezzati a terra …
la spia dell’olio accesa nel cruscotto di un’auto-
mobile …
il suono della sveglia …) – poz-
la brina sull’erba del prato …)
COMPETENZE IN
G
I
O
C
O
Gioco e simboli Dividetevi in gruppi e inventate una sequenza di segni utili per costruire un gioco a tappe (caccia al tesoro, gioco dell’oca, corsa a ostacoli, percorso a scarto…) in cui l’interpretazione dell’icona, del simbolo o dell’indizio permetta di procedere gradualmente fino al traguardo. Alla fine scegliete, tramite una votazione per alzata di mano, il gioco più bello e fate una partita tutti insieme. 9 Completa le ra i c iare do c e co a co
u ica o i e ue ti e ciali. Trova poi altri tre esempi simili e scrivili sul quaderno.
i aturali e artifi-
1. L’odore di sapone è indizio di .............................................................................................................. 2. l viso grondante di sudore è indizio di ............................................................................................ 3.
tarnuti e voce nasale sono indizio di ..............................................................................................
4.
ani sudate e tremore sono indizio di ............................................................................................
5. l fumo che esce dalle finestre è indizio di ......................................................................................
14
6.
etri rotti sull’asfalto sono indizio di .................................................................................................
7.
affiche di vento e nubi nere sono indizio di .................................................................................
8.
n’autoambulanza ferma davanti a una casa è indizio di .........................................................
La comunicazione
4
Il linguaggio Ogni codice usato intenzionalmente per comunicare costituisce un linguaggio formato da un insieme di segni stabiliti per convenzione.
Il linguaggio può essere: • non verbale: trasmette messaggi senza ricorrere alla parola; • verbale: è quello costituito da tutte le lingue esistenti al mondo; • misto: utilizza segni verbali e segni non verbali; • speciale: ricorre a gesti o simboli che rimandano alle lettere dell’alfabeto. Linguaggio non verbale acustico tattile olfattivo e gustativo visivo
verbale lingue del mondo
misto fumetti cinema
speciale raille orse L. . . Lingua taliana dei egni
Il linguaggio non verbale Si può comunicare in vari modi, anche senza parlare. Il linguaggio non verbale trasmette messaggi utilizzando tutto ciò che non è parola: suoni, gesti, rumori, colori, immagini…
Tra i linguaggi non verbali più importanti distinguiamo: • il linguaggio acustico o sonoro, i cui segni sono percepiti attraverso il senso dell’udito. Utilizza suoni, rumori o si serve di strumenti musicali: le fasi della giornata di un militare in caserma sono scandite dagli squilli di tromba; lo squillo del telefono ci avverte che qualcuno ci sta telefonando; un respiro profondo, un sospiro, un gemito comunicano impazienza, dolore o paura; la musica in tutte le sue varietà (melodica, ritmica o rock) è una forma di linguaggio fonico-acustico complesso e sorprendentemente comunicativo; • il linguaggio tattile, i cui segni sono percepiti attraverso il senso del tatto: la stretta di mano è una formula di saluto; uno schiaffo, una gomitata, una carezza, un bacio, un abbraccio inviano un messaggio di nervosismo, rabbia, tenerezza, amore, affetto…; • i linguaggi olfattivo e gustativo, i cui segni sono percepiti attraverso i sensi dell’olfatto e del gusto; • il linguaggio visivo o iconico, i cui segni sono percepiti attraverso il senso della vista. Utilizza colori, insegne, luci e immagini: i colori del semaforo, le immagini dei cartelloni pubblicitari, i segnali stradali…; • il linguaggio gestuale, costituito da segni percepiti attraverso il senso della vista. Utilizza gesti, movimenti del corpo, espressioni del volto per comunicare emozioni e stati d’animo: i gesti che il vigile usa per dirigere il traffico sono un esempio di linguaggio gestuale codificato. 15
1
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Il linguaggio verbale Il linguaggio verbale è quello che si serve del codice lingua per trasmettere i propri messaggi.
Sono linguaggi verbali tutte le lingue del mondo. Ricorda che il linguaggio verbale consente di realizzare una comunicazione completa ed efficace grazie alle sue caratteristiche, essendo: • economico: con un limitato numero di segni, le 26 lettere dell’alfabeto italiano, si possono costruire infiniti messaggi e comporre 270 000 voci; • creativo, aperto ed espressivo: combinando pochi suoni può esprimere con chiarezza concetti difficili, cose astratte che non si vedono o non esistono; può arricchirsi di nuove parole rinnovandosi e adattandosi al cambiamento dell’età; può scartare le parole che non sono più utili o aggiungere nuovi significati allo stesso significante; • universale: è utilizzato da tutti gli uomini che hanno lo stesso linguaggio; • riflessivo: può analizzarsi, riflettendo sulle proprie caratteristiche e sulle norme che lo regolano; • flessibile: si può adattare ai vari argomenti, alle persone a cui si rivolge e alle situazioni comunicative; • l’unico codice che può tradurre tutti gli altri codici. Il linguaggio misto Il linguaggio misto utilizza contemporaneamente segni verbali e non verbali.
È un esempio di linguaggio misto il linguaggio pubblicitario, i cui messaggi sono costituiti spesso da parole (linguaggio verbale), musica (linguaggio acustico) e immagini (linguaggio iconico) insieme. I linguaggi speciali I linguaggi speciali sono quelli che trasmettono un messaggio utilizzando un codice di segni particolari, costituiti da gesti o simboli, che rimandano alle lettere dell’alfabeto.
• Il codice Braille, inventato nel 1829 dal francese Louis Braille, educatore non vedente, è un sistema di scrittura nel quale le lettere dell’alfabeto corrispondono a piccoli punti in rilievo decifrabili con il tatto. • L’alfabeto Morse, inventato da Samuel Morse nel 1837, è un codice composto da lettere e cifre che, tramite segnalazioni acustiche o impulsi elettrici rappresentati graficamente da punti e linee, consente le comunicazioni telegrafiche. • La L.I.S. (Lingua Italiana dei Segni) è un sistema di comunicazione visivo per sordomuti. La comunicazione avviene producendo segni, compiuti con una o entrambe le mani, a ognuno dei quali sono assegnati uno o più significati. 16
La comunicazione
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Indica, sottolineandoli, quali fra i seguenti messaggi possono essere comunicati anche con linguaggi non verbali (5). 1. Curva a sinistra. 2. Mi chiamo Alessandra. 3. Servizi riservati ai disabili. 4. Quel tipo ha delle idee stravaganti. 5. L’appartamento è piccolo, ma confortevole. 6. Sta’ zitto! 7. Abbiamo vinto noi!
2
Indica, sotto ogni mezzo elencato per comunicare, il tipo di linguaggio non verbale a cui appartiene e la situazione in cui viene usato.
BES
1.
ischio di un vigile urbano. ........................................................................................................................................................................
2.
iocco azzurro su un portone. ........................................................................................................................................................................
3.
apo e occhi abbassati. ........................................................................................................................................................................
4. Lancio di segnali luminosi da un’imbarcazione. ........................................................................................................................................................................ 5.
olpo di clacson a un semaforo. ........................................................................................................................................................................
6.
andiera rossa al mare. ........................................................................................................................................................................
3
Indica quali messaggi inviano i seguenti atteggiamenti umani. 1.
cchi sbarrati: ...........................................................................................................................................
2.
aso arricciato: ........................................................................................................................................
3.
lzata di spalle: .........................................................................................................................................
4.
ronte aggrottata: ...................................................................................................................................
5.
badigliare: ...............................................................................................................................................
6.
cchi bagnati di lacrime: .......................................................................................................................
7.
olto pallido: .............................................................................................................................................
8.
olto arrossato: .......................................................................................................................................
COMPETENZE IN
G
I
O
C
O
Il mimo Dividetevi in due squadre: una mimerà a scelta una fiaba, una favola, una canzone o un breve racconto che l’altra dovrà indovinare.
17
1
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 4 Ritaglia dai giornali e incolla
ul quader o alcu e oto rafie di esprimano i seguenti stati d’animo. rispetto
5
amore
meraviglia
gioia
terrore
allegria
serenità
er o a
i c e
noia
Riordina le parole dei seguenti gruppi in modo da formare frasi di senso compiuto. 1. il ha lingua suo ogni codice ........................................................................................................................................................................ 2. con nostro trasmettiamo il agli linguaggio il altri pensiero ........................................................................................................................................................................ 3.
eseo il labirinto con rianna di filo usc dal ........................................................................................................................................................................
4.
anuela con di bolle diverte le sapone si ........................................................................................................................................................................
5. sindaco il alunni riceverà gli scuola della nostra ........................................................................................................................................................................ 6. si impegno arlo allenato massimo con è il ........................................................................................................................................................................ 7. mi musicali un pu negozio strumenti di indicare ........................................................................................................................................................................ 8. mia laboratorio scuola nella un modernissimo attrezzato scientifico hanno ........................................................................................................................................................................ 9. gatto il mio chiama Cesare si ........................................................................................................................................................................ 10. l’ prendi piove dirotto a ombrello perch ........................................................................................................................................................................ INVALSI
6 Traduci in linguaggio verbale le informazioni presenti nella seguente etichetta di
una maglia.
7
1.
.....................................................................................................................
2.
.....................................................................................................................
3.
.....................................................................................................................
4.
.....................................................................................................................
5.
.....................................................................................................................
Scrivi sul quaderno un anagramma (che consiste nel mutare la posizione delle lettere di u a arola i odo da otte er e u altra di i ificato diver o er o u a delle seguenti parole. arta
vena
miope
ovatta
misto
carità
8 Scrivi sul quaderno le seguenti parole nella lingua o nelle lingue straniere che stai
studiando. uaderno 18
mamma
porta
libro
mare
ragazzo
insegnante
giornale
La comunicazione
5
La lingua a seconda del mezzo
La forma parlata e la forma scritta di una lingua presentano caratteristiche diverse.
La lingua parlata
La lingua parlata, prerogativa dell’uomo, permette di parlare e di ascoltare, dà immediatamente l’idea di ciò che si vuole esprimere, mediante l’uso dei suoni. Essa: • è più libera e spontanea di quella scritta, poiché l’emittente può unire alle parole i gesti delle mani, le espressioni del volto, toni particolari della voce o pause per rendere la comunicazione più efficace; • si serve solitamente di frasi brevi, di espressioni semplici, di esclamazioni, di modi di dire e di ripetizioni di parole; • è la più usata nei rapporti fra le persone per la praticità e l’immediatezza che la caratterizzano. La lingua scritta
La lingua scritta, che permette di leggere e di scrivere, si avvale delle lettere dell’alfabeto. Essa: • è più controllata, organizzata e ricercata di quella parlata, poiché deve consentire al ricevente di individuare con immediatezza il pensiero che l’emittente ha affidato alla pagina; • si serve solo di segni grafici scritti; • consente di fissare e trasmettere, nel tempo e nello spazio, argomenti, pensieri e osservazioni che possono essere percepiti e utilizzati da altri. La storia inizia proprio con la scrittura che fissa il patrimonio di cultura e civiltà degli uomini, garantendone la trasmissione nel tempo, in modo duraturo, agli uomini che verranno; • è la forma usata per redigere documenti e scrivere leggi, vista la sua caratteristica di «durata». 19
1
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Indica se le seguenti espressioni appartengono alla lingua parlata (P) (4) o a quella scritta (S) (2). 1. Ehi, mi fai passare? (…) 2. Le parole si definiscono tronche quando l’accento cade sull’ultima sillaba. (…) 3. Mi ha telefonato qualcuno? (…) 4. Ti va di farci una pizza? (…) 5. Il saggio letterario è un’esposizione che propone il frutto di uno studio e l’approfondimento personale di un determinato argomento. (…) 6. Sei proprio un fifone! (…)
2
Individua tra questi due testi qual è la trascrizione di un racconto orale e qual è la trascrizione di un racconto scritto.
BES
A
B
i bagnavamo insieme, e nuotando egli smarr nel mare, inspiegabilmente, il suo famoso orologio anfibio, del uale andava fiero e che portava anche in ac ua. ummo assai contristati della perdita lui guardava il mare con una smorfia di rabbia, poi si riguardava il polso nudo e mi rispose con una alzata di spalle uand’io mi offersi di andargli a ricercare l’orologio nei fondi sottomarini. uttavia, mi cedette la sua maschera subac uea e io partii, fremendo d’ambizione e d’onore. Lui rimase ad aspettarmi sulla riva.
tavamo facendo il bagno insieme e a un tratto lo sento strillare come un matto perch nuotando aveva perso l’orologio, il suo orologio preferito che portava sempre al braccio, anche in ac ua. ra proprio arrabbiato llora io, vedendolo cos , gli dissi che potevo andare io a cercare l’orologio nel mare, magari con un po’ di fortuna on era molto convinto, ma alla fine mi diede la sua maschera subac uea, me la misi e via in ac ua. aspita, volevo proprio fargli vedere chi ero Lui intanto stava sulla spiaggia ad aspettarmi.
Trascrizione di un racconto orale: ........................................................................................................... Trascrizione di un racconto scritto: ......................................................................................................... 3
Indica cinque situazioni in cui è necessario usare la lingua scritta per comunicare. 1. ........................................................................................................................................................................ 2. ........................................................................................................................................................................ 3. ........................................................................................................................................................................ 4. ........................................................................................................................................................................ 5. ........................................................................................................................................................................
4 Racconta brevemente in un testo scritto sul quaderno un episodio accaduto di re-
cente di cui sei stato protagonista. Immagina poi di raccontare lo stesso episodio per telefono a un amico e trascrivi la telefonata. Spiega oi oral e te le di ere ze linguistiche fra le due versioni.
20
La comunicazione
6
1
Le funzioni della lingua A seconda dello scopo che l’emittente si prefigge nel produrre un messaggio verrà utilizzata una diversa funzione della lingua. Le funzioni della lingua, indicate dal linguista russo Roman Jakobson (1896-1982), sono sei. Analizziamole: Funzione
Scopo
Tipo di testo
Esempi
È incentrata sul referente ed è usata per trasmettere informazioni oggettive.
indicazioni stradali, insegne di negozi descrizioni, cronache, notiziari verbali di assemblee, circolari, relazioni manuali scolastici testi scientifici e storici inchieste, interviste radiofoniche e televisive
ggi: soleggiato su tutto il ord. l entro cielo sereno con locali addensamenti nuvolosi sui rilievi appenninici. l ud cielo nuvoloso con rovesci isolati su uglia e alabria. emperatura: stazionaria. enti: moderati. ari: poco mossi.
Espressiva o emotiva
incentrata sull’emittente, ne evidenzia le opinioni, le emozioni e gli stati d’animo facendo spesso ricorso a pronomi e aggettivi possessivi di prima persona io, noi ) e a espressioni esclamative oh , che gioia .
diari, lettere, memorie, autobiografie, confessioni espressioni di dolore, di gioia, di noia, dichiarazioni di affetto relazioni, saggi critici, commenti giornalistici
ara rancesca, desidero molto rivederti. he gioia ripensare ai momenti trascorsi insieme
leggi, ordinanze, divieti, restrizioni, ordini, domande e richieste di lavoro istruzioni per l’uso discorsi politici, appelli elettorali, commemorazioni messaggi pubblicitari, rubriche di consigli, ricette prescrizioni mediche, inviti
on farmi arrabbiare, smetti di fare i capricci
Conativa o persuasiva
incentrata sul ricevente e mira a influenzarlo, a consigliarlo, a persuaderlo a compiere una determinata azione o a comportarsi in un determinato modo fa uso dell’imperativo, dell’infinito, del congiuntivo esortativo o delle formule di cortesia.
Fàtica o di contatto
incentrata sul canale e mira a mantenere o a rafforzare i contatti fra l’emittente e il ricevente. erve per iniziare, tener viva e concludere una conversazione, per riempire i silenzi, per tentare gli approcci o per stabilire nuove relazioni.
saluti e altre formule di cortesia formule intercalari usate nelle conversazioni telefoniche e nel discorso espressioni usate dagli insegnanti per tener viva l’attenzione degli studenti
ronto Luca, mi senti ronto ah cco, allora ci vediamo in palestra, a presto
incentrata sulla forma del messaggio, che si arricchisce di significati grazie alla scelta di termini connotativi, in grado di suscitare immagini ed emozioni mediante l’uso di rime, allitterazioni, espressioni figurate e di particolari costruzioni della frase.
Propria della poesia, ma presente anche in vari testi di prosa poetica: novelle, racconti, commedie, tragedie, miti, proverbi, filastrocche e in molti slogan della pubblicità.
Informativa o referenziale
Poetica
La tenerezza tenerezza è detta se tenerezza nuove cose d tta. . enna
21
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI Funzione
Metalinguistica
Scopo
Tipo di testo
Esempi
incentrata sul codice la lingua è utilizzata per spiegare se stessa o per riflettere sul proprio funzionamento. iene applicata uando si spiega una parola servendosi di altre parole, uando si svolge l’analisi grammaticale o logica, uando si analizza o si valuta un testo o uando si chiedono spiegazioni.
li esempi pi chiari di tale funzione della lingua sono le regole grammaticali. esti metalinguistici per eccellenza sono i dizionari, le enciclopedie, le grammatiche, i testi di semantica, di semiologia, di linguistica e di critica letteraria.
etropolitana: s.f. sistema ferroviario, totalmente o in gran parte sotterraneo o sopraelevato, per il trasporto rapido di persone nelle grandi città. l convoglio che percorre tale ferrovia. da l grande dizionario arzanti della lingua italiana
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Individua e sottolinea, fra i seguenti tipi di testo, quelli che si basano sulla funzione della lingua indicata. Funzione espressiva o emotiva (2): diario, ricetta, invito, saluto, proverbio, commento Funzione informativa o referenziale (3): legge, preghiera, notiziario, regola grammaticale, cronaca, intervista Funzione poetica (3): verbale, slogan pubblicitario, circolare, prosa d’arte, poesia, divieto Funzione conativa o persuasiva (4): lettera, predica, confessione, comizio, testo scientifico, arringa, slogan Funzione metalinguistica (2): autobiografia, enciclopedia, scioglilingua, saluto, verbale, grammatica, commento
2
Individua la funzione della lingua nei seguenti messaggi verbali, indicando con I se ha funzione informativa (3), con E espressiva (3), con C conativa (3), con F fàtica (2), con P poetica (2) e con M metalinguistica (1).
BES
1. rr, che freddo
2. hiudi subito uella finestra
bia sono pregati di presentarsi all’uscita n
.
4. uguri iccardo
molto chiara, le consiglio uesta crema protettiva. fragile
7. iesta ti tenta tre volte tanto.
3. passeggeri in partenza per
ronto
8. mari: da poco mossi a mossi.
11.
9. Ap-
10. ollina: rilievo del terreno
oglie e buoi dei paesi tuoi.
13. aro diario, oggi è stata una giornata indimenticabile.
leonora, già al lavoro 22
m.
a la carnagione
6. ai attenzione, ti prego, è molto
plica nell’apposito spazio sul coupon la prova di ac uisto. che in genere non supera i
5.
l-
12.
i senti ara
14. uongiorno,
La comunicazione
3
Individua la funzione della lingua nei seguenti messaggi verbali, indicando con I se ha funzione informativa (4), con E espressiva (1), con C conativa (3), con F fàtica (3), con P poetica (3) e con M metalinguistica (2). 1. La casacca di uel colore non ti sta bene. …) 2. Il è un articolo determinativo di genere maschile, di numero singolare. …) 3.
vete capito tutti
osso andare avanti
…) 4. Le
tue parole, dolci come carezze, lenivano il mio immenso dolore. …) 5. uongiorno iao, osimo. …) 6.
elia
ario, sei sveglio …) 7. on c’è pi zucchero, bisogna ricomprarlo. …)
8. ncudine si scrive con la c e non con la q. nale non andrà in onda. …) 10.
9. er lo sciopero dei giornalisti il telegior-
iove e lutone provocano un terremoto di emozioni nel
vostro cuore. …) 11. on uesta puntata Sfera giunge al termine della sua uarta edizione. (…) 12. i chi hai nostalgia
’è un personaggio che vorresti rivedere in v …) 13. l entro
rasserenamenti al mattino con addensamenti pomeridiani su rilievi e litorale adriatico. …) 14.
amma, ti voglio bene …) 15. ucotone, autentica passione
colli piovigginando sale INVALSI
16. La nebbia a gl’irti
. arducci …)
4 Leggi la seguente pubblicità e riscrivi sul quaderno le frasi che più ti hanno colpi-
to usando la lingua nella funzione informativa.
Nutritevi dei colori della vita! La natura ci offre tanti tipi di frutta e verdura di colori diversi. e segui la linea dei cin ue colori, troverai la tua linea ideale. onsuma ogni giorno almeno cin ue porzioni di frutta e verdura di cin ue colori differenti e dai al tuo organismo le sostanze necessarie per stare bene. rutta e verdura hanno un ridotto contenuto calorico e forniscono ac ua, zuccheri, vitamine, minerali, fibre alimentari e sostanze colorate. gni colore corrisponde a sostanze specifiche ad azione protettiva, per cui solo variando è possibile coprire tutti i fabbisogni dell’organismo. l rosso di ciliegie, pomodori e fragole il verde di i i, spinaci, asparagi, uva e insalate il giallo arancio di pesche, carote e clementine ricche di vitamina il bianco di mele, pere, finocchi, sedano e infine il blu viola, il colore del radicchio e dei frutti di bosco. in ue porzioni al giorno di frutta e ortaggi di colore diverso, l’appuntamento uotidiano con il benessere. CAMPAGNA FINANZIATA CON IL CONTRIBUTO DELL’UNIONE EUROPEA E DELLO STATO ITALIANO
5
REG. (UE) N. 688/2011
In un testo le varie funzioni della lingua si intrecciano, anche se spesso una è prevalente sulle altre. Individua e scrivi le diverse funzioni della lingua nelle singole frasi e la funzione prevalente di tutto il testo. rendete carta e penna e scrivete la ricetta della orta russa. .......................... g di ricotta, chiai di fecola,
uova,
g di burro,
cucchiai di rum,
cucchiai di zucchero,
g di pinoli,
cucchiaio di farina,
g di uvetta. ..........................
non sono molti gli ingredienti, non vi pare ..........................
ccorrono: cuc-
utto ui,
ontate i tuorli con lo zucchero
e il burro e aggiungete nel seguente ordine la ricotta, la farina, la fecola, il rum, l’uvetta, i pinoli e infine gli albumi montati a neve. uocete la torta in forno a (..........................
i piacerà sicuramente ..........................
per un’ora.
uon appetito ..........................)
Funzione prevalente: ...................................................................................................................................
23
1
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
7
I registri linguistici
Dai! Dammi ’sto gelato al limone!
Osserva le seguenti situazioni:
Un gelato al limone, per piacere.
In tutti e due i casi le parole pronunciate da Lorenzo inviano al destinatario lo stesso messaggio, ma con modalità differenti perché diverse sono le situazioni comunicative (gli elementi che condizionano la comunicazione: il luogo, le persone, i rapporti sociali e le circostanze). Nella prima situazione, Lorenzo, l’emittente, si rivolge a un ricevente con il quale non è in confidenza, il barista, usando un registro linguistico formale; nella seconda situazione, Lorenzo, in un contesto differente, si rivolge a un ricevente (la sorella) utilizzando espressioni più dirette e sbrigative, proprie di un registro linguistico informale, perché il destinatario è una persona con la quale ha un rapporto alla pari. Lorenzo ha quindi usato registri linguistici diversi: si è servito del linguaggio verbale più adatto alla situazione in cui si è trovato. I registri linguistici sono le modalità espressive che l’emittente sceglie in base alla situazione comunicativa e al rapporto che ha con il ricevente.
Esistono diversi tipi di registri linguistici. I principali sono i seguenti: • registro formale, cui si ricorre in situazioni ufficiali, nelle quali emittente e ricevente non si conoscono o il ricevente è un’autorità. Si possono distinguere un registro aulico e solenne, utilizzato nelle cerimonie ufficiali importanti, negli incontri fra personalità che occupano posizioni sociali di prestigio, e un registro formale colto, utilizzato negli interventi pubblici sugli argomenti più svariati e fra persone che non hanno una particolare confidenza: Sento il dovere di esprimere agli illustri ospiti intervenuti il ringraziamento mio personale e dell’amministrazione comunale… (registro aulico e solenne) Farà cosa graditissima a me e ai miei collaboratori se interverrà all’inaugurazione del nostro nuovo punto vendita. (registro formale colto) Questo registro si avvale dell’uso di parole precise, espressioni e forme ricercate, periodi complessi ricchi di proposizioni subordinate e formule di cortesia, e fornisce informazioni chiarite da esempi e definizioni; 24
La comunicazione
• registro medio o standard, utilizzato tra persone che si conoscono, ma fra le quali non c’è un rapporto di familiarità: Mi raccomando: si ricordi di inviare i nostri auguri a tutti i collaboratori dell’azienda. Questo registro ricorre a espressioni comuni, periodi semplici, frasi brevi ma ben collegate fra loro e parole ed espressioni non particolarmente ricercate; • registro informale, utilizzato in ambito familiare o con amici, quindi con persone con le quali si ha particolare confidenza. Si possono distinguere un registro familiare-colloquiale e un registro intimo-confidenziale, utilizzato in situazioni in cui non è richiesto un particolare controllo (non solo in famiglia e con gli amici, ma anche con persone di modesta estrazione sociale): Tu Angelo sei troppo timido, impara da Michele; lui sì che non ha peli sulla lingua! (registro familiare-colloquiale) Chiara spera che oggi il prof non la becchi. (registro intimo-confidenziale) Il registro informale ricorre a periodi brevi, privi di proposizioni subordinate, parole comuni, termini semplici e generici di largo uso, espressioni popolari, dialettali e gergali; può inoltre presentare errori morfologici e/o sintattici, ripetizioni o intercalari (insomma, allora…).
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
BES
Immagina di volere dello zucchero per addolcire una bevanda. Formula la richiesta adeguandola al luogo e alle persone indicate. 1. In un ristorante lussuoso, a un cameriere: ...............................................................................................................................................................................
2. In casa tua, a tuo fratello: ...............................................................................................................................................................................
3. In casa di un collega di tuo padre, alla padrona di casa: ............................................................................................................................................................................... 2
Indica se le seguenti frasi sono formulate secondo il registro aulico e solenne (AS) or ale colto edio a iliare colloquiale o i ti o co fidenziale (IC) (2). 1.
ua si sta da
io, mille auguri alla Lella, baci, ……) 3.
auguri per la sua salute.
ietro. ……) 2. Le rivolgo i migliori
on vedo l’ora di cavarmi d’attorno ’sti lavori.
……)
4. arebbe per noi un onore se Lei volesse cortesemente partecipare al nostro dibattito. (……) 5.
andami subito due righe di conferma.
……) 6. La sollecito affinch provveda al
saldo. ……) 7. bbia la cortesia di indicarmi la via pi breve per arrivare alla stazione. ……) 8. osa ne pensate dei programmi televisivi d’intrattenimento i saluti pi sentiti del nostro branato, lasciami passare
……) 9. Cari colleghi, vi porto
irettore, assente per motivi di famiglia. ……) 10. Spostati, im-
……) 25
1
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 3
Riscrivi sul quaderno i seguenti messaggi utilizzando il registro linguistico indicato tra parentesi. 1. esidero invitarti a cena con i tuoi genitori, domenica. registro informale) 2. Che rottura ’sto documentario
ambia canale registro medio) 3. i prego di tacere, il vostro compagno
è in difficoltà. registro aulico e solenne) 4.
on scherzare, spiegami come hai superato la
prova. registro formale colto) 5. La prego di venirmi in aiuto perch non riesco a uscire da uesta strettoia. registro familiare-colloquiale) 6. o la testa che mi scoppia, sento un male pazzesco nella parte alta del collo. registro formale colto) 4 Riscrivi le seguenti frasi, formulate secondo il registro informale, utilizzando il re-
gistro medio. 1.
on ho capito un’acca ........................................................................................................................................................................
2.
he barba la lezione di scienze ........................................................................................................................................................................
3.
arlo, il ragazzo di
ila, è un bestione. eserà pi di un uintale
........................................................................................................................................................................ 4.
o un male bestiale a ’sto dente davanti in alto. ........................................................................................................................................................................
5.
i sto sciogliendo, apri la finestra. ........................................................................................................................................................................
6.
a che accidenti di problema è uesto ........................................................................................................................................................................
5
Riformula le seguenti frasi passando dal registro medio a quello formale. 1. l farmaco va tenuto fuori dalla portata dei bambini. ........................................................................................................................................................................ 2.
ubito dopo l’ nità d’ talia fu svolta una politica di diffusione della lingua italiana. ........................................................................................................................................................................
3.
artoriato dall’in uinamento, il mare è anche impoverito dai pirati della pesca. ........................................................................................................................................................................
4.
gnuna delle tre ragazze designate dal professore dovrà recitare una lirica di
ontale.
........................................................................................................................................................................ 5.
olti ambienti naturali sono esposti al pericolo di una totale distruzione. ........................................................................................................................................................................
6.
crivete due frasi ellittiche del soggetto. ........................................................................................................................................................................
26
La comunicazione 6 Scrivi tre messaggi utilizzando i registri linguistici indicati.
1. registro formale: ............................................................................................................................... 2. registro medio: .................................................................................................................................. 3. registro informale: ........................................................................................................................... INVALSI
7
Indica qual è il registro utilizzato nei seguenti messaggi, poi trasformali in base ai registri indicati. 1.
rof, viene con noi a mangiare la pizza egistro: .............................................................................................................................................. a. registro aulico e solenne: .......................................................................................................... b. registro medio: ............................................................................................................................. c. registro formale colto:.................................................................................................................
2. L’avvocato l’attende, entri pure. egistro: ............................................................................................................................................... a. registro aulico e solenne: .......................................................................................................... b. registro familiare collo uiale: ................................................................................................. 3.
ai, falla finita, piantala di lagnarti egistro: .............................................................................................................................................. a. registro formale colto: ............................................................................................................... b. registro familiare collo uiale: .................................................................................................
4. Lo spavento è stato enorme, fortunatamente il soccorso è stato immediato. egistro: .............................................................................................................................................. a. registro aulico e solenne: .......................................................................................................... b. registro intimo confidenziale: ................................................................................................. c. registro formale colto: ................................................................................................................ 8 Scrivi il seguente messaggio in tutti i modi possibili utilizzando i vari registri
linguistici. hiedere che cosa significa la parola stress . ......................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................... 27
1
Mappa per il ripasso
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
La comunicazione emittente
aulico e solenne
ricevente messaggio Elementi
formale colto Registri linguistici
referente
medio o standard familiare-colloquiale
codice
intimo-confidenziale
canale
Funzioni della lingua
significante
acustico
informativa o referenziale
significato
tattile
espressiva o emotiva
naturale
olfattivo
artificiale
gustativo
conativa o persuasiva fàtica o di contatto
segno Mezzo linguaggio
visivo non verbale
gestuale
verbale
parlato
misto
scritto
speciale
Braille
poetica metalinguistica
Insieme a un compagno, prova a rispondere alle domande aiutandoti con la mappa. 1. Può esistere una comunicazione senza messaggio? 2. Pensa a 3 significanti: il tuo compagno dovrà associare a ciascuno un significato. 3. Quale funzione della lingua è incentrata sul canale? 28
Morse L.I.S.
La comunicazione
Esercizi di riepilogo 1
Indica con una crocetta la risposta che ritieni esatta scegliendo fra le tre che ti vengono proposte. 1.
li elementi della comunicazione sono: A. otto B. dieci C. sei
2. l messaggio trasmesso dal mittente giunge al ricevente per mezzo del:
5. l contenuto del messaggio, l’idea che è nella nostra mente, è: A. il significato B. il contesto C. il significante 6. l sapore della cannella è un segno:
A. canale
A. olfattivo
B. codice
B. gustativo
C. contesto 3. l codice è: A. un insieme di disegni B. un insieme di segni e regole per produrre e interpretare i messaggi C. un messaggio 4. L’elemento percepibile che trasmette il messaggio è: A. il significato B. il significante
C. acustico 7.
n bacio e una carezza sono segni: A. visivi B. tattili C. acustici
8. La luce del faro è un segno: A. naturale B. artificiale C. gustativo
C. l’emittente 2
Indica e le e ue ti a er a io i o o vere
o al e
1. l referente e il messaggio sono la stessa cosa. 2. l referente è chi riceve il messaggio. 3. l contesto è la situazione concreta in cui avviene lo scambio delle informazioni. 4. l codice e il contesto sono la stessa cosa. 5. La lingua è un codice. 6. e l’emittente e il ricevente parlano due lingue diverse, la comunicazione ha successo. 7. l registro formale colto è utilizzato nell’ambito della famiglia o con gli amici. 8. l registro aulico e solenne è utilizzato nelle cerimonie ufficiali e nei convegni.
V F V F V F V F V F V F V F V F
29
1
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 3
Scrivi i sei esempi di linguaggio non verbale che ti comunicano qualcosa mentre stai facendo una passeggiata in libertà. 1. ....................................................................................................................................................................... 2. ....................................................................................................................................................................... 3. ....................................................................................................................................................................... 4. ....................................................................................................................................................................... 5. ....................................................................................................................................................................... 6. .......................................................................................................................................................................
RIFLETTIAMO INSIEME I linguaggi uditivi e quelli olfattivi sono più facilmente individuabili perché «vengono incontro» al soggetto anche se questo non è particolarmente «aperto» a percepirli. Sapete spiegare il perché di questa affermazione? I linguaggi tattili, gustativi e visivi richiedono, invece, una maggiore attenzione e ricerca. Provate a spiegarne il perché e discutetene in classe.
INVALSI
4 Traduci in linguaggio verbale il seguente messaggio scritto secondo il codice mate-
matico. rea
h
................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ INVALSI
5
Indica il i
ificato di cia cu a delle e
...................................
re io i del volto di ico
...................................................................................................
..........................................................
............................................................................
da «Zagor» n. 551, disegni di Gallieno Ferri, © 2017 Sergio Bonelli Editore
30
La comunicazione 6 Individua e sottolinea fra i seguenti messaggi quelli che possono essere espressi
anche con un linguaggio non verbale. 1. li appunti sono una forma particolare di scrittura sintetica. 2. l cane non pu entrare nel supermercato. 3. er domani è previsto mare molto mosso. 4. l padre di eo è proprietario di un bar. 5. L’ac ua è composta da due parti di idrogeno e da una di ossigeno. 6. re per sei meno otto diviso cin ue dà due. 7. ra i giovani sono molto diffusi i tatuaggi sulla caviglia e sulla spalla. 8. a’ silenzio, il babbo dorme ancora.
RIFLETTIAMO INSIEME Nella comunicazione i linguaggi verbali si intrecciano a quelli non verbali e il messaggio a volte diventa più chiaro ed efficace. In classe dividetevi in gruppi e trovate più esempi in cui un elemento non verbale renda più efficace un messaggio verbale, poi confrontatevi scartando gli esempi poco convincenti.
7
Ricostruisci le seguenti frasi, riordinando le parole. 1. macchia di la inchiostro la ha coperto stampa ...................................................................................................................................................................... 2. per svolgete domani n
l’esercizio
...................................................................................................................................................................... 3. pareti le camera di
arco della sono tappezzate poster di
...................................................................................................................................................................... 4.
ranco eseguire le non divisioni sa ......................................................................................................................................................................
5. bene a non faresti i consigli ascoltare Luca di ...................................................................................................................................................................... 6. piace mi fare moltissimo ai compagni miei degli scherzi ...................................................................................................................................................................... 7. solita per partita la giardinetti incontriamoci ai ...................................................................................................................................................................... 8. è la porta dietro l’attaccapanni soggiorno del ...................................................................................................................................................................... 9. bicicletta stamani in è andato scuola a
arco
......................................................................................................................................................................
RIFLETTIAMO INSIEME Perché la frase abbia significato occorre che le parole seguano un determinato ordine; tale or ordine non è così rigoroso come nella catena di suoni che costituiscono la singola parola; infatti, una frase può combinare gli stessi elementi in vari modi e avere sempre lo stesso significato. Tuttavia, alcuni elementi grammaticali devono obbligatoriamente essere accostati ad altri. Quali? Discutetene in classe trovando insieme degli esempi.
31
1
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 8 Da ciascuna delle seguenti parole formane una nuova aggiungendo una vocale.
folla: .......................................................................
mani: ...........................................................................
vile: .......................................................................
palo: .............................................................................
fila: ........................................................................
conte: ...........................................................................
maga: ...................................................................
noce: ............................................................................
fori: .......................................................................
vola: ..............................................................................
auto: .....................................................................
pena: ............................................................................
compagna: .........................................................
pianta: .........................................................................
libro: .....................................................................
uesto: ........................................................................
RIFLETTIAMO INSIEME Le parole sono catene, più o meno brevi, di suoni; ciò che viene stabilito per convenzione è la successione. A turno in classe provate a spiegare in breve che cosa significa la frase «La lingua è un sistema convenzionale di suoni», poi discutetene insieme all’insegnante. 9 Scrivi un breve testo che riproduca una conversazione al telefono fra te e un tuo
amico; poi individua e sottolinea le espressioni che evidenziano la funzione fàtica della lingua. ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ 10 Indica se le seguenti frasi sono formulate secondo il registro formale (F), medio (M),
a iliare colloquiale 1.
o i ti o co fide
iale
amma, ho fame, mi prepari la merenda ……) 2. on sei ammalato, non hai un bel nien-
te ……) 3. hi
i dai una mossa ……) 4. mettete di chiacchierare ……) 5.
nome mio e di
tutti i miei familiari le invio le mie pi sentite congratulazioni per la nomina a commendatore. ……) 6. otrei essere interrogato zione. ……) 8.
h, chi si rivede
……) 7. prite il libro a pagina
i trovo bene ……)
IMPARARE A IMPARARE Che cosa sai adesso che prima non sapevi? Che cosa ti è piaciuto o ti ha interessato di più studiare? Che cosa di meno? In quali argomenti hai trovato più difficoltà? Secondo te, perché? In che modo potresti migliorare le tue conoscenze e le tue abilità?
32
e leggete l’introdu-
La comunicazione
Verifica finale Conoscenze 1
Indica e le e ue ti a er a io i o o vere 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14.
o al e
punto per ogni risposta esatta 2
V F
l messaggio viene formulato per mezzo di un codice. L’emittente è colui che riceve il messaggio. i che si dice è il codice. l significante è l’elemento concreto che noi percepiamo con i sensi. l linguaggio verbale è un sistema di comunicazione che utilizza come segni le parole, sia nella forma scritta, sia in uella orale. linguaggi misti utilizzano solo segni non verbali. l linguaggio non verbale trasmette messaggi complessi. Le leggi e le ordinanze sono testi in cui prevale la funzione metalinguistica. La funzione conativa o persuasiva è incentrata sul canale. l verbale di una riunione è un testo informativo. iari e autobiografie sono testi in cui prevale la funzione espressiva o emotiva. li scioglilingua sono testi in cui prevale la funzione fàtica o di contatto. uando si usa la funzione poetica si mette in risalto il referente. l registro formale è utilizzato fra persone legate da un rapporto di familiarità.
V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F
......
Completa le seguenti frasi con i termini elencati. emittente
il ricevente
il messaggio
il canale
il codice
il referente
il contesto
1. ………………………… porta il messaggio dall’emittente al ricevente. 2. ………………………… è l’insieme organizzato di segni e regole con i uali è formulato il messaggio. 3. Chi emette il messaggio è detto ………………………… 4. ………………………… costituisce il contenuto della comunicazione. 5. ………………………… è colui che riceve il messaggio. 6. ………………………… costituisce l’argomento al uale si fa riferimento nel messaggio. 7. ………………………… è l’insieme delle informazioni e delle situazioni nelle uali è inserito il messaggio. punto per ogni risposta esatta
......
Abilità 3
Inserisci nei fumetti le parole pronunciate dai personaggi per comunicare.
punto per da
grandi classici isne
isne
ogni risposta esatta
...... 33
1
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 4 Indica nella tabella i possibili emittenti e riceventi delle seguenti situazioni comu-
nicative. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
Non si arriva in ritardo; le lezioni iniziano alle 8:15. Ha bisogno di un periodo di riposo; non le prescrivo medicine. Questa attività rimarrà chiusa per ferie dall’1.08 al 20.08. È in contravvenzione; è passato con il rosso. E adesso la canzone che mi avete richiesto: «Roberta». Presto, garza! Bisturi! Provi questo taglio di carne di manzo per fare uno stracotto! i raccomando: l’annaffi due volte alla settimana e la sistemi a mezz’ombra. Emittente
Ricevente
0,5 punti per ogni risposta esatta;
...... /8
5 Ti presentiamo alcuni segni molto comuni; completa la ta ella crive do il i
ca te e il i i
ificato di o
ifica te
i
u o di e i ificato
i
ifica te
i
ificato
1 punto per ogni risposta esatta;
34
ifi-
...... /12
La comunicazione 6 Spiega che cosa comunicano i seguenti segni.
1. Alzare gli occhi al cielo. ........................................................................................................................................................................ 2. Una stretta di mano. ........................................................................................................................................................................ 3. Il trillo del telefono. ........................................................................................................................................................................ 4. La mano chiusa a pugno con il pollice alzato (di un ragazzo fermo ai bordi di una strada). ........................................................................................................................................................................ 5. Una luce che lampeggia su un cancello elettrico. ........................................................................................................................................................................ 6. La luce rossa del semaforo. ........................................................................................................................................................................ 7. Un gemito prolungato. ........................................................................................................................................................................ 8.
andare fuori il fiato soffiando, sbuffare. ........................................................................................................................................................................ 2 punti per ogni risposta esatta;
...... /16
7 Traduci in un linguaggio non verbale i seguenti messaggi (serviti dei simboli pre-
senti nelle etichette all’interno degli abiti).
1. Lavare a mano in 2. Non lavare a secco. acqua a 30 °C.
3. Non candeggiare.
4. Non introdurre nell’asciugatrice.
5. Stirare con ferro tiepido.
2 punti per ogni risposta esatta;
...... /10
8 Per ogni parola scrivine altre quattro cambiando la lettera iniziale.
colla
...............................
...............................
...............................
...............................
pelo
...............................
...............................
...............................
...............................
pane
...............................
...............................
...............................
...............................
gatto
...............................
...............................
...............................
...............................
segno
...............................
...............................
...............................
...............................
testo
...............................
...............................
...............................
...............................
, punti per ogni risposta esatta
...... /12
35
1
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 9 Individua la risposta esatta fra le tre proposte e barra la relativa casella.
1.
4.
uale scopo ha la funzione poetica A. iflettere sul funzionamento della lingua B. ersuadere o convincere ualcuno C. ettere in rilievo il valore musicale della parola
uale dei seguenti testi è prevalentemente informativo o referenziale A. La cronaca B. Una lettera C. Una ricetta di cucina 5. uale dei seguenti testi è prevalentemente espressivo o emotivo A. Una domanda di lavoro B. Un commento giornalistico C. Un proverbio 6. uale dei seguenti messaggi è prevalentemente conativo o persuasivo A. Mi faccia un bel ritratto! B. Oggi il mare è calmo. C. Il delfino è un mammifero.
2. La funzione fàtica della lingua è incentrata: A. sul canale B. sul referente C. sull’emittente 3.
uale dei seguenti testi è prevalentemente metalinguistico A. n appello elettorale B. l vocabolario C. Il diario
punto per ogni risposta esatta
......
10 Indica, per ognuno dei seguenti messaggi, se è stato formulato con un linguaggio for-
male (F), medio (M) o informale (I). 1. ei il solito rompiscatole …) 2. rego, si accomodi prima Lei. …) 3. onino mi ha fatto un bidone se mi capita a tiro
…) 4. mava la pittura ed era un vero artista. …) 5.
ollo il cane e sono da te. …) 6.
, noioso
ettete in ordine alfabetico le seguenti parole. …) 7. Sarem-
mo onorati di averLa membro del club. …) 8. Le casseforti delle banche sono ben protette. (…) 9. rendi ’sta roba ua e spostala …) 10. ono contento di vederti. …) punto per ogni risposta esatta
Punteggio totale
VALUTAZIONE
erifica il tuo livello di apprendimento in base al punteggio ottenuto.
36
Punteggio
Livello
minore di 45
4
da 45 a 59
5
da 60 a 69
6
da 70 a 79
7
da 80 a 89
8
da 90 a 96
9
da 97 a 100
10
......
........... /100
La comunicazione
Competenze per crescere
INVALSI
Aspetti linguistici 1 Serviti dei simboli riportati nella tabella per tradurre in linguaggio verbale le infor-
mazioni relative ai seguenti alberghi di Porto Cervo e di Assisi, poi scrivile sul quaderno. Quale dei due alberghi preferiresti per le tue vacanze? Motiva la risposta. Simboli albergo o ristorante raccomandato
spiaggia riservata
ristorante con cucina eccellente
piscina coperta
ristorante top esercizi che praticano uno sconto ai soci provincia
piscina scoperta campo da tennis
indirizzo
centro benessere
dimora storica o di campagna hotel di gran lusso
palestra
hotel di lusso hotel di prima categoria
discoteca animali domestici accettati
hotel di seconda categoria
animali domestici non accettati
hotel di terza categoria
bagno o doccia in camera telefono in camera
hotel di quarta categoria ristorante di lusso
cure termali interne
solarium
ristorante di buon tono
presa modem in camera televisore in camera i fi in camera
ristorante medio ristorante semplice o trattoria
frigobar in camera
numero telefonico
prezzo della prima colazione
fa parco o giardino per albergo
giardino o dehors sale per non fumatori
bab sitting
prenotazione richiesta
accessibile ai disabili in carrozzella autorimessa
tipo di cucina
ristorante di ottimo tono
radio in camera
selezione dei vini
parcheggio
merican
aria condizionata
iner’s lub
lavanderia e stireria attrezzature congressuali
press
Visa astercard
37
1
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Aspetti lessicali 1
Indica il codice relativo al seguente messaggio: «H2O». A. Linguaggio matematico. B. Linguaggio chimico. C. Lingua inglese. D. egnaletica stradale.
2
Individua ra i e ue ti e A. B. C. D.
3
i quello artificiale
l ritorno delle rondini. oglie ingiallite che cadono. l fischio di un vigile. n tuono.
Indica la funzione svolta dalla seguente espressione: «Paghi due e prendi tre». A. nformativa B. Poetica C. àtica D. onativa o persuasiva
4 Indica la funzione linguistica dei seguenti messaggi.
1.
ttento
2.
aro diario, oggi ho incontrato la mia cara amica ara. …………..…….…… )
3.
osso di sera buon tempo si spera. …………..…….…… )
uaderno non si scrive con la c . …………..…….…… )
4. n uropa temperature in flessione per l’ingresso di correnti fresche atlantiche. ( …………..…….…… ) 5
Il registro linguistico dei seguenti messaggi non è adeguato alle situazioni. Correggilo. 1. n palestra, l’insegnante alle iscritte al corso: essere stese su di un divano
orza balenottere, pensate forse di
…………………………............……………………………………………………………………………………………………………… …………………………............……………………………………………………………………………………………………………… …………………………............……………………………………………………………………………………………………………… 2. ianni al suo amico Leo: i annuncio che sono stato insignito della prestigiosa carica di capoclasse. …………………………............……………………………………………………………………………………………………………… …………………………............……………………………………………………………………………………………………………… …………………………............……………………………………………………………………………………………………………… 3. n banca un cliente al cassiere: eloce, datti una mossa, cambiami sto assegno e sgancia la grana …………………………............……………………………………………………………………………………………………………… …………………………............……………………………………………………………………………………………………………… …………………………............……………………………………………………………………………………………………………… 38
2 UNITÀ
La lingua italiana
Conoscenze
Abilità
• • • • •
• Riconoscere i meccanismi di formazione e di evoluzione della lingua italiana. • Riconoscere espressioni dialettali. • Distinguere i termini dialettali e confrontarli con uelli italiani. • Riconoscere le minoranze linguistiche. • Comprendere e utilizzare l’italiano regionale, standard e popolare. • Distinguere i diversi linguaggi settoriali.
L’origine latina della lingua italiana. L’evoluzione della lingua italiana. I dialetti e le minoranze linguistiche. L’italiano regionale, standard e popolare. I linguaggi settoriali.
Traguardi per le competenze • Riconoscere il rapporto tra variet linguistiche lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo. • Adattare opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. • Riconoscere e usare termini specialistici in base ai campi di discorso.
Attività Nel volume
Nel M.I.O. BOOK
Esercizi formativi
Prerequisiti
Esercizi di riepilogo
Esercizi di riepilogo
erifica finale
erifica finale
ompetenze per crescere
Scheda INVALSI
39
Prima di iniziare
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
Prerequisiti
Ecco le caratteristiche della lingua italiana: • è la lingua nazionale, ovvero la lingua capita in tutto il territorio della nazione, che garantisce al paese una unità linguistica. • è una lingua neolatina, nata cioè dalla secolare evoluzione del latino, e come tale legata alle lingue francese, spagnola, portoghese, rumena. • nella sua varietà geografica, conserva traccia dei numerosi dialetti parlati nel territorio nazionale. Varia anche in base ai settori lavorativi, per cui si può parlare di linguaggi settoriali.
Leggi il brano e indica in quale dialetto è stato scritto. La tartaruga lemme lemme La Tartaruga disse a la Lucertola: - Abbi pazienza, fermete un momento! E giri e corri, e svicoli e t’arrampichi, sempre de prescia, sempre in movimento. Me fai l’effetto d’una pila elettrica. Te piace d’esse attivà? Va benone. Però l’attività, quanno s’esagera, lo sai come se chiama? Aggitazzione: forza sprecata. È la mania der secolo. Correno tutti a gran velocità: ognuno cerca d’arrivà prestissimo, ma dove, proprio dove… Nù lo sa. da Trilussa, Acqua e vino. Omini e bestie, Mondadori 40
La lingua italiana
1
Le origini della lingua italiana
La lingua che usiamo ha una storia molto antica. Tra il IV e il III millennio a.C. un gruppo di popolazioni stanziate nei territori della Russia meridionale iniziò a spostarsi in altre regioni dell’Europa e dell’Asia spingendosi fino alla Persia e all’India (da qui il nome di Indoeuropei). Essi diffusero la loro lingua che, modificandosi a contatto con le popolazioni preesistenti, diede origine a una serie di lingue tra le quali il sanscrito, l’iranico, il baltico, il celtico, il germanico, il greco antico e il latino. Ecco alcune corrispondenze tra lingue di origine indoeuropea: Latino pater
Greco patér
Tedesco vater
Inglese father
Sanscrito pitar
Gli Indoeuropei penetrarono in Italia, con due successive migrazioni, imponendo la loro lingua che diede origine all’osco, al gallico, all’umbro e al latino (la lingua parlata nel Latium). Il latino si diffuse rapidamente attraverso le guerre di conquista: nel corso dei secoli il dominio di Roma si estese prima sull’intero Lazio, poi su tutta l’Italia e infine nelle aree del bacino del Mediterraneo. Questa lingua, favorita dall’unità politica ed economica dell’impero romano, si radicò profondamente nelle terre soggette a Roma e soppiantò le lingue locali, divenendo la lingua di maggior prestigio del mondo occidentale e rimanendo tale anche dopo la caduta dell’impero romano d’Occidente, avvenuta nel 476 d.C. Dal latino al volgare
Il latino si diffuse in tutti i territori dell’immenso impero romano grazie a funzionari, legionari, coloni e commercianti. I popoli conquistati subivano infatti l’influenza romana sia sul piano commerciale sia su quello amministrativo, venendo organizzati in colonie, 41
2
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
province e municipi; accanto alla penetrazione politica si affiancò inevitabilmente anche quella culturale e linguistica. In Grecia e nel mondo orientale la lingua latina però non prevalse perché il fascino della cultura greca era molto radicato, tanto che anche i Romani la considerarono un modello. Nella Gallia (Francia), nell’Iberia (Spagna) e nella Dacia (Romania) la romanizzazione fu più profonda: le popolazioni sottomesse, che vedevano nella civiltà romana una garanzia di progresso e di sicurezza, impararono la lingua dei dominatori, il latino, che si sovrappose alle lingue barbare e divenne un segno di distinzione per coloro che la parlavano. Occorre in ogni caso distinguere il latino parlato dal popolo (vulgus) o volgare, che assimilò in parte le lingue esistenti e mutò, differenziandosi da regione a regione, per il contatto con gli svariati idiomi locali, e il latino letterario, il sermo doctus, la lingua della classe dominante che si mantenne pura, vincolata da precise norme grammaticali, e che rimase la lingua scritta dei documenti e delle opere letterarie fino al Medioevo. Dopo la caduta dell’impero romano, il latino volgare si fuse sempre più intimamente con i dialetti dei popoli romanizzati andando a formare le lingue neolatine o romanze: spagnolo, catalano, portoghese, francese, provenzale, italiano, sardo, ladino e rumeno. La differenza fra il latino letterario e la lingua parlata divenne incolmabile: non erano più due livelli della stessa lingua, ma due lingue diverse e sostanzialmente inconciliabili.
PER SAPERNE DI PIÙ Dal latino all’italiano
Territori in cui il latino si Territori affermò in cui il latino si affermò saldamente. saldamente.
I
tla nti
co
Territori in cui il latino si affermò solo Fra le lingue neolatine, l’italiano è quella che e dove sopravvissero Territori in cui il latino si superficialmente affermò solo le parlate locali. si è mantenuta più vicina alla primitiva forma superficialmente e dove sopravvissero Territori con prevalente uso del greco e le parlate locali. latina, cioè alla lingua volgare usata dal poscarsa affermazione del latino. polo nella vita quotidiana. La parola cavalTerritori con prevalente uso del greco e scarsa affermazione del latino. lo, ad esempio, deriva dal latino parlato caballum, che indicava il «cavallo da Mare del Nord BALTI ico fatica»; il termine classico Balt Mar equum ha dato invece oriDI SASSONI BURGUN LO SLAVI NG FRA gine a parole come equino, MONGOLI G OB NC AR VISIGOTI HI DI E R TI M equitazione, equestre… A N OSTROGO I VA M ND Mareviene dal ar AL La parola bocca I Ca sp O M o del Nord BALTI R io c i A t l a latino parlato buccam, N B BASCHI Mediolanum r Ma I Mar Nero che in origine indicava la I D ARMENI N U SASSONI Roma guancia. Il termine classiBURG Costantinopolis Neapolis LO SLAVI (Byzantium) NG FRA origine co os, oris ha dato MONGOLI PERSIANI G OB GRECI NC A VISIGOTI invece a parole comeHIora- RDI E R Athenae Antiochia M OTI A N OSTROG tore, orale, oralità… I V
T
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I
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Mare Mediterraneo
R
ARAM
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C E
co nti tla oA ean Oc
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B
42
ANGLI
ANGLI
AN
ar
Ca s
pi
Mar Nero ARMENI
Roma Neapolis
Costantinopolis (Byzantium)
GRECI
PERSIANI
ARABI o
La lingua italiana
Dal volgare all’italiano
Nel passaggio dal latino volgare all’italiano sono avvenute molte trasformazioni fonetiche (ossia relative alla pronuncia), morfologiche (relative alla forma delle parole) e sintattiche (sulle relazioni tra le parole). I mutamenti fonetici
Per quanto riguarda le vocali, nella lingua latina le cinque vocali a, e, i, o, u potevano essere brevi, contrassegnate da (˘), o lunghe, contrassegnate da (ˉ); ciò comportava una differente durata del suono nella pronuncia delle parole, che venne via via attenuandosi fino a scomparire. Come puoi vedere nello schema che segue, questo ha determinato una differente evoluzione delle vocali toniche: Latino
Italiano
Esempio
Latino
Italiano
Esempio
a
palum = palo
a
a
cǎnem = cane
e
é (chiusa)
venam = vena
è (aperta)
děntem = dente
u
u
lunam = luna
ie
pětram = pietra
u
ò (aperta)
bǔccam = bocca
a
o o
ó (chiusa)
donum = dono
ò (aperta)
nǒ vem = nove
uo
nǒ vum = nuovo
• le vocali atone, presenti in sillabe non accentate, sono rimaste invariate oppure sono cadute: òculum oclu(m) occhio càlidum caldu(m) caldo vìridem virde(m) verde • i dittonghi ae, oe, au si sono così trasformati: e caelestem celeste ae ie laetum lieto oe e poenam pena au o fraudem frode Per quanto riguarda invece le consonanti, queste sono le loro trasformazioni: • tutte le consonanti in fine di parola sono scomparse: cane canem laudat loda • la consonante h è scomparsa: avere habere homo uomo 43
2
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
• nei gruppi consonantici ct, pt, mn, bt, ps e x (= cs) una delle consonanti è diventata uguale all’altra: latte; septem sette lactem • i gruppi cl, gl, fl e pl si sono trasformati in chi, ghi, fi e pi: chiamare clamare glaciem ghiaccio flammam fiamma planum piano • il gruppo ti + vocale si è trasformato in zi: grazia gratiam iustitiam giustizia • le consonanti b e c, in posizione intervocalica, si sono trasformate in v e g: avere habere pacare pagare I mutamenti morfologici
La differenza maggiore fra il latino e l’italiano consiste nel fatto che la lingua latina modificava la desinenza del nome secondo la funzione logica che esso aveva nella proposizione (soggetto, complemento di specificazione, complemento oggetto…), cioè a seconda del caso (nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo e ablativo): ros-arum = delle rose (complemento di specificazione). • Nel passaggio dal latino all’italiano, i nomi hanno assunto un’unica forma per il singolare e un’unica forma per il plurale, ricorrendo ad articoli e preposizioni per indicare di volta in volta la loro funzione: le rose, delle rose... • Gli articoli determinativi derivano dagli aggettivi dimostrativi: ille (quello), illa (quella), illi (quegli) e illae (quelle): il; illa la ille • Gli articoli indeterminativi (uno, una) derivano dall’aggettivo numerale unus, -a, -um. • Nel latino classico esistevano tre generi del nome: maschile, femminile e neutro (per le cose inanimate o astratte); quest’ultimo scomparve rapidamente e fu sostituito per lo più da forme maschili: flumen = il fiume; aurum = l’oro • Per la coniugazione passiva il latino classico aveva voci verbali formate da una radice e una desinenza (amab-ar), sostituite, nel latino parlato e poi nell’italiano, da una parte nomina44
La lingua italiana
le (participio) e l’ausiliare del verbo essere. Amabar si è trasformato quindi in: latino volgare amatu(s) era(m) italiano ero amato I mutamenti sintattici
In latino c’era libertà nella costruzione della frase, il cui significato era chiaro qualunque fosse l’ordine dato alle parole; infatti, la frase Natura dat rosae spinam (= La natura dà la spina alla rosa) manteneva lo stesso significato anche se ordinata in modo differente: Spinam dat rosae natura. Rosae dat natura spinam. Spinam rosae natura dat. In italiano, invece, diventa d’obbligo riservare il posto prima del verbo al soggetto, e il posto dopo il verbo al complemento oggetto: La natura (soggetto) dà la spina (complemento oggetto) alla rosa. Inoltre, nel latino classico la sintassi del periodo era molto complessa: la proposizione principale poteva reggere molte subordinate; nel passaggio dal latino all’italiano, le frasi divennero più brevi e la coordinazione si impose sulla subordinazione. I mutamenti di significato
Gran parte delle parole italiane è di origine latina. Molte, pur con qualche modificazione, hanno mantenuto lo stesso significato e la stessa forma: uomo hominem madre matrem albero arborem acqua aquam Si tratta di parole derivate direttamente dai testi latini antichi e quindi di parole di tradizione dotta (o interrotta). Altre, derivate dal latino volgare, hanno mutato la forma e a volte anche il significato: mulierem moglie (in origine donna) cavallo caballum Queste parole sono di tradizione popolare (o ininterrotta). In alcuni casi una stessa parola latina, arrivata attraverso entrambe le tradizioni (dotta e popolare), ha dato origine a due parole italiane di significato diverso: iustitiam giustezza (tradizione popolare); giustizia (tradizione dotta) soldo (tradizione popolare); solido (tradizione dotta) solidum freddo (tradizione popolare); frigido (tradizione dotta) frigidum Altre, invece, hanno completamente modificato il significato: ad esempio, la parola italiana testa deriva dal termine testam, che però in latino significava «vaso di coccio». 45
2
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Osserva le parole latine e la loro traduzione in italiano. Scrivi poi la regola. 1. lactem/latte – octom/otto – factum/fatto – actum/atto Il gruppo ………………… dà origine in italiano al gruppo ………………… 2. plumam/piuma – plumbum/piombo – templum/tempio Il gruppo ………………… dà origine in italiano al gruppo ………………… 3. fluminem/fiume – flammam/fiamma – florem/fiore Il gruppo ………………… dà origine in italiano al gruppo ………………… 4. scripsi/scrissi – capsam/cassetta – ipsum/esso Il gruppo ………………… dà origine in italiano al gruppo …………………
2
Nella prima colonna trovi alcune parole in latino. Le stesse parole sono presenti in varie lingue moderne nelle altre colonne: contrassegna con una crocetta quelle che derivano da quelle latine (16).
BES
Latino
Italiano
Francese
Tedesco
Spagnolo
Inglese
panem
pane
pain
brot
pan
bread
florem
fiore
fleur
blume
flor
flo er
aquam
acqua
eau
asser
magistrum
maestro
maitre
lehrer
maestro
teacher
pedem
piede
pied
fuß
pie
foot
3
agua
ater
Esamina le seguenti frasi latine e la loro traduzione, poi individua e sottolinea nelle frasi tradotte dal latino gli elementi nuovi introdotti (17). uella flores matri dat. ua est utilis agris.
La fanciulla dà i fiori alla madre. L’ac ua è utile per i campi.
ncilla in orto curat rosas.
L’ancella cura le rose nel giardino.
tium pater est vitiorum.
L’ozio è il padre dei vizi.
ilia magistrae est sedula.
La figlia della maestra è diligente.
arcus a uam situla haurit.
arco attinge l’ac ua con il secchio.
4 Scrivi sul quaderno la parola italiana corrispondente ai seguenti termini latini.
decem regem septem donum uin ue iram scholam ingenium fructum caballum populum magistrum praemium paucum umbram aurum tuum ardiniam virtutem invictum 5
46
Ricerca sui giornali e nelle parole della pubblicità dieci termini latini usati ancora oggi e trascrivili sul quaderno.
La lingua italiana
2
L’evoluzione della lingua italiana nel tempo Il volgare: dai primi documenti all’uso letterario
La prima testimonianza scritta di un testo in volgare risale ai primi anni del IX secolo ed è l’Indovinello Veronese, un breve testo riportato sul margine di una pergamena in cui è evidente la trasformazione in atto dal latino al volgare italiano:
Se pareba boves alba pratalia araba albo versorio teneba negro semen seminaba.
pareba e non parebat araba e non arabat teneba e non tenebat seminaba e non seminabat
Spingeva avanti i buoi arava bianchi prati teneva un bianco aratro seminava un seme nero.
L’indovinello allude all’atto dello scrivere: infatti, i buoi spinti in avanti sono le dita della mano, il bianco prato è il foglio di pergamena, il bianco aratro è la penna d’oca e il seme nero è l’inchiostro. Risale invece al 960 d.C. il Placito Capuano (Sentenza di Capua), il primo documento ufficiale che attesta la nascita del volgare in Italia. Il Duecento
I documenti in volgare diventarono così sempre più numerosi, facendo affermare il volgare come lingua scritta anche nei vari settori della vita pratica: statuti che regolavano le attività di mercanti e professionisti, bandi, trattati di pace fra città, prediche ai fedeli durante le liturgie religiose… Nel corso del XIII secolo, inoltre, il volgare divenne anche lingua letteraria. È del 1224 il Cantico di Frate Sole, scritto da Francesco d’Assisi, che si inserisce nell’ambito della poesia religiosa e in cui si può notare la presenza di parole italiane come Signore, creature e sole. Contemporanea è la produzione della scuola poetica siciliana, gravitante attorno alla figura dell’imperatore Federico II di Svevia, di cui il notaio Giacomo da Lentini fu l’esponente più famoso. Anche in Toscana si affermava il volgare come lingua letteraria, sia in poesia, con autori come Chiaro Davanzati e Guittone d’Arezzo, sia in prosa, con le prime opere narrative in volgare tra cui il Novellino e il Libro dei sette savi. 47
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Il Trecento: l’illustre volgare fiorentino
Nel XIV secolo Firenze conobbe un periodo di enorme splendore; l’intensa attività dei mercanti e dei banchieri procurò grande ricchezza alla città e un alto stato di benessere, con il conseguente sviluppo di espressioni artistiche raffinate; divenne infatti il centro culturale più importante d’Europa. I tre grandi scrittori toscani Dante Alighieri (12651321), Francesco Petrarca (1304-1374) e Giovanni Boccaccio (1313-1375) scrissero proprio in questo secolo le loro opere più importanti: rispettivamente la Divina Commedia, il Canzoniere e il Decamerone, tutte in volgare. Grazie a costoro si affermò del tutto l’uso letterario del volgare fiorentino, chiamato da Dante nel De Vulgari eloquentia «la lingua del sì», cioè un volgare elegante e raffinato, più aderente al latino, meno contaminato rispetto alle altre lingue locali e più comprensibile per chi proveniva dalle altre regioni d’Italia; un volgare illustre che non si identificava con nessuna delle parlate popolari, ma si poneva al di sopra di tutte. Il Quattrocento: il secolo dell’Umanesimo
Agli inizi del ’400 fiorì l’Umanesimo, un movimento culturale che promuoveva la riscoperta delle opere di autori classici latini e greci (le humanae litterae) dalle quali trarre modelli di comportamento esemplari per i contemporanei. Vennero così ricercati e recuperati nelle biblioteche testi classici originali e si ritornò a scrivere in latino. Il volgare continuava però a essere la lingua compresa dalla maggioranza della popolazione; in molte corti le leggi e le lettere ufficiali continuavano a essere scritte in volgare e fu così che il ritorno al latino fu solo un fenomeno passeggero; infatti, già nella seconda metà del ’400 tornò a imporsi il volgare come lingua della poesia e della prosa, grazie alle opere di Lorenzo il Magnifico, Angelo Poliziano e Luigi Pulci. Il Cinquecento: il Rinascimento e la «questione della lingua»
Nel XVI secolo ci fu una grande fioritura delle arti e della letteratura, che prese il nome di Rinascimento, e il fiorentino si impose come lingua letteraria grazie alle opere di Niccolò Machiavelli, Francesco Guicciardini e Ludovico Ariosto. Nacque in questo secolo la «questione della lingua» e si accesero polemiche sulle caratteristiche che il volgare doveva avere; fra le varie correnti di pensiero si affermò la posizione di Pietro Bembo, secondo il quale la lingua italiana doveva rifarsi a quella dei grandi scrittori fiorentini del ’300, 48
La lingua italiana
eleggendo così il fiorentino a lingua comune degli italiani e relegando gli altri volgari nel ruolo di dialetti. L’invenzione della stampa a caratteri mobili contribuì poi alla diffusione delle opere scritte in volgare e quindi alla diffusione della lingua stessa; i libri diventarono così accessibili a un pubblico più vasto, perché assai meno costosi dei manoscritti. Il Seicento e il Settecento
La questione della lingua proseguì anche nel corso del Seicento. Gli studiosi e i letterati riuniti in una delle più importanti accademie, l’AccaAccademia della Crusca – fondata a Firenze alla fine del Cinquecento –, realizzarono il primo vocabolario della lingua italiana pubblicato come Vocabolario degli Accademici della Crusca nel 1612. Il vocabolario fissò il lessico italiano registrando le parole usate dagli scrittori del ’300 e quelle «belle e significative» degli autori vissuti fuori Firenze anche dopo il ’400, con l’intento di separare la lingua buona dalla «crusca» appunto. Il Settecento vide diffondersi dalla Francia le Illuminismo che idee del Razionalismo e dell’Illuminismo esaltavano la ragione. Gli illuministi sostenevano, tra le altre cose, la necessità di una lingua semplice, agile, moderna e il più possibile comprensibile da tutti. L’Ottocento e il Novecento
Alessandro Manzoni nell’ultima stesura del suo romanzo I promessi sposi prese come modello linguistico il fiorentino parlato dalle persone colte nella Firenze dell’Ottocento, indicandolo come lingua per il paese unito. Nel 1861 fu raggiunta l’unificazione territoriale dell’Italia e così divenne indispensabile anche l’unificazione linguistica, poiché solo il 3% degli abitanti parlava in italiano e il 79%, analfabeta, comprendeva solamente il proprio dialetto di origine. In queste difficili circostanze, l’istituzione dell’istruzione scolastica elementare obbligatoria (1859) diede un buon contributo al processo di unificazione linguistica, poiché gli insegnanti si esprimevano in italiano e i libri di testo erano scritti in italiano. Anche il servizio di leva obbligatorio per i cittadini maschi fece incontrare giovani provenienti da regioni diverse e li spinse a comunicare non più in dialetto, ma nella lingua ufficiale che lo Stato aveva adottato in tutti i rami dei servizi amministrativi: l’italiano. 49
2
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Solo nel Novecento, tuttavia, si è avuta la piena affermazione dell’italiano, favorita da vari fattori: • l’industrializzazione, iniziata alla fine dell’Ottocento, che ha interessato, specialmente nel secondo dopoguerra, le aree settentrionali, richiamando milioni di persone nelle città industrializzate (urbanesimo) e spingendole a spostarsi dalle campagne e dai paesi del Meridione (emigrazione); • l’innalzamento del tenore di vita, che ha imposto nuove abitudini: viaggi, attività sportive, turismo interno… favorendo i contatti e gli scambi di idee fra persone di diversa provenienza sociale e regionale; • i mass-media (mezzi di comunicazione di massa), che, attraverso la circolazione di libri, quotidiani e periodici, hanno diffuso una comune lingua colloquiale e, tramite il cinema, la radio e specialmente la televisione, hanno proposto un linguaggio adatto ai vari ceti sociali contribuendo all’unificazione linguistica nazionale; • la scuola, resa obbligatoria e gratuita nel 1962 fino ai quattordici anni, che ha fatto scendere l’analfabetismo al 5% e ha determinato l’innalzamento del livello culturale medio degli italiani.
La lingua italiana oggi
Oggi l’italiano è una lingua diversa da quella parlata al momento dell’unificazione dell’Italia; ha un codice ormai comune a tutti quelli che la parlano, anche se nelle varie regioni si riscontrano differenze fonetiche e lessicali. L’italiano comune, che si insegna nelle scuole e che tutti parlano e scrivono, tende a una certa uniformità: è una lingua media in cui, alla base predominante toscana, si sono aggiunti elementi provenienti dalle lingue dei popoli con cui gli italiani sono entrati in contatto. Queste parole sono dette prestiti linguistici o forestierismi. I prestiti più antichi provengono dai popoli che, nel corso del Medioevo, invasero la penisola: Ostrogoti, Longobardi, Franchi, Greco-Bizantini, Arabi e, in epoca più recente, francesi e spagnoli. Ultimamente, per l’influenza del mondo angloamericano, molti sono i prestiti di vocaboli della lingua inglese relativi ai seguenti campi: politica, scienza e tecnologia. Le parole che mantengono la forma e la pronuncia originarie sono dette prestiti non integrati (restano uguali al singolare e al plurale) e possono derivare: • dal francese: boutique, toupet…; • dal cecoslovacco: polca, robot…; • dall’inglese: goal, film, jazz, star, western…; 50
La lingua italiana
• dall’olandese: iceberg, apartheid…; • dal tedesco: Kinderheim, kaputt, panzer…. Le parole di derivazione straniera, adattate alla fonologia e alla morfologia della lingua italiana, sono dette invece prestiti integrati: dal francese carnet sponsorizzare dall’inglese sponsor carné blusa dal francese bluse bistecca dall’inglese beefsteak Il lessico, inoltre, si arricchisce attraverso varie fonti, come: • le onomatopee, parole costruite ex novo per riprodurre suoni, rumori provocati da oggetti o da fenomeni atmosferici, versi di animali…: cip cip, bau bau… Da molte di esse sono derivati nomi e verbi «onomatopeici» come ticchettio, borbottio, abbaiare, miagolare, gorgogliare…; • i neologismi (dal greco neos = «nuovo» e logos = «parola»), parole di recente creazione nate dalla necessità di dare un nome a nuove scoperte scientifiche, a innovazioni tecnologiche, a prodotti commerciali, a spettacoli… (cellulare, chattare, formattare, polaroid, karaoke…) o parole nuove ottenute modificando parole esistenti con prefissi e suffissi appartenenti anche a lingue diverse: telecomando (greco + italiano), telenovela (greco + spagnolo), videotape (latino + inglese)… Nel terzo millennio chat, e-mail e social network hanno addirittura modificato la forma della lingua con cui si comunica il pensiero; le frasi sono sempre più contratte, sintetiche e sostituite spesso da vere e proprie sigle (TVB per ti voglio bene, 6ua per sei un’amica). Per trasmettere in fretta emozioni o idee nei messaggi sms e nelle e-mail si fa sempre più ricorso agli emoticons, faccine simboliche che visualizzano gli stati d’animo:
indecisione
grande felicità
meraviglia
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Leggi questa iscrizione del 1135 posta nel duomo di Ferrara e riscrivila sul quaderno nell’italiano attuale. Compaiono dei termini uguali a quelli di oggi: individuali e sottolineali (7). Li mille cento trenta cenque nato fo questo templo a S. Giorgio donato da Glelmo ciptadin per so amore e mea fo l’opra, Nicolao Scolptore.
2
I versi che seguono appartengono al Cantico di Frate Sole di Francesco d’Assisi, scritto nel 1224. Riscrivili sul quaderno in prosa nell’italiano attuale.
BES
Laudato si’, mi’ ignore, per sor’ac ua, la uale è multo utile et humile et pretiosa et casta. Laudato si’, mi’ ignore, per frate focu, per lo uale ennallumini la nocte: et ello è bello et iocundo et robustoso et forte. Laudato si’, mi’ ignore, per sora nostra matre terra, la uale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti fiori et herba.
3
Riscrivi in prosa sul quaderno i seguenti testi del ’200/’300 nell’italiano attuale. n d si venne a me alinconia rano i capei d’oro a l’aura sparsi e disse: o voglio un poco stare teco che ’n mille dolci nodi gli avolgea, e parve a me ch’ella menasse seco e ’l vago lume oltra misura ardea olore e ra per sua compagnia. di uei begli occhi, ch’or ne son s scarsi. Dante Alighieri
Francesco Petrarca
4 Riscrivi in prosa sul quaderno i seguenti testi del ’400/’500 nell’italiano attuale.
’ mi trovai, fanciulle, un bel mattino di mezzo maggio in un verde giardino. ran d’intorno violette e gigli fra l’erba verde, e vaghi fior novelli azzurri gialli candidi e vermigli: ond’io porsi la mano a c r di uelli per adornar e’ mie’ biondi capelli e cinger di grillanda el vago crino. Angelo Poliziano
52
itto e stanco al fin cade ne l’erba, e ficca gli occhi al cielo, e non fa motto. enza cibo e dormir cos si serba, che ’l sole esce tre volte e torna sotto. i crescer non cess la pena acerba, che fuor del senno al fin l’ebbe condotto. l uarto d , da gran furor commosso, e maglie e piastre si stracci di dosso. Ludovico Ariosto
La lingua italiana 5
Nel Settecento entrarono nella nostra lingua molti francesismi. Scrivi sul quaderno una frase con ciascuna delle seguenti parole francesi. mo uette
foulard
bignè
chic
dessert
gilet
notes
6 Ecco un breve passo tratto dai Malavoglia di Verga, autore dell’Ottocento; come
puoi notare dalla lettura, la lingua, nel frattempo, è mutata. Individua e sottolinea le espressioni che ti sembrano ormai passate e commentale a voce. iacch tutti si maritavano, lfio osca avrebbe voluto prendersi comare ena, che nessuno la voleva pi , dacch la casa dei alavoglia s’era sfasciata, e compar lfio avrebbe potuto dirsi un bel partito per lei, col mulo che ci aveva cos la domenica ruminava fra di s tutte le ragioni per farsi animo, mentre stava accanto a lei, seduto davanti alla casa, colle spalle al muro, a sminuzzare gli sterpolini della siepe per ingannare il tempo. 7
Nel Novecento sono molti i vocaboli inglesi entrati in uso nella lingua italiana. Scrivi sul quaderno una frase con ognuna di queste parole. team
stress
part time
tic et
teenager
best seller
computer
8 Individua e sottolinea nelle seguenti frasi i prestiti non integrati. Sostituiscili con
parole italiane e riscrivi le frasi sul quaderno. 1. o comprato una t shirt rossa per l’estate. 2. o preparato un budino al cioccolato come dessert. 3. eri sera ho partecipato a un part veramente divertente. 4. n autunno la pasticceria vicino a casa mia prepara dei gustosissimi marron glac . 5. i comunicher ogni cosa per e mail. 6. io padre ha cambiato macchina e ha comprato una station agon. 7. Devo andare in ospedale a fare un chec up completo. 8. on masticare il che ing gum in uel modo! 9. ai dimenticato la pass ord 10. io fratello Luca gioca a bas et in una piccola s uadra locale. INVALSI
9 Spiega il i
ificato dei e ue ti re titi o i te rati c e avrai e tito nunciare. Serviti del dizionario.
e o ro-
souvenir: ............................................................
leader: .................................................................
soubrette: ..........................................................
ee end: ...........................................................
iller: ....................................................................
timer: ...................................................................
uiz: .....................................................................
boss: ....................................................................
10 Scrivi una frase per ognuno dei seguenti neologismi.
ambientalista
sbobinare
moviola
digitare
arao e
1.
........................................................................................................................................................................
2.
........................................................................................................................................................................
3.
........................................................................................................................................................................
4.
........................................................................................................................................................................
5.
........................................................................................................................................................................ 53
2
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
3
Le varietà della lingua italiana nello spazio L’italiano standard o comune è la lingua capita su tutto il territorio nazionale e per questo riconosciuta dagli italiani come lingua nazionale.
Si insegna nelle scuole, è descritta nelle grammatiche ed è la lingua dei giornali, della televisione e dei testi di divulgazione scientifica. È ad Alang, sulla costa del Gujurat che si affaccia sull’Oceano Indiano che vanno a morire i giganti del mare. Ogni anno, almeno 300 grandi navi provenienti da tutto il mondo hanno come ultima meta questo punto del pianeta: è qui che vengono per essere rottamate. I rimorchiatori le accompagnano fino all’imbocco della baia, saranno poi le correnti marine a spingerle sulla battigia: ultimo attracco della loro esistenza. Ad attendere i grandi bastimenti sono migliaia di operai indiani, saranno loro a dare l’ultimo assalto, a smembrare pezzo per pezzo i giganti che hanno solcato il mare per decenni (la vita media si aggira intorno ai trent’anni). Dovranno recuperare soprattutto l’acciaio (da qui proviene il 15 per cento delle forniture annue all’industria del settore), ma anche tutto ciò che può essere riciclato, dai bulloni agli arredi (spesso si tratta di materiale altamente inquinante). Un business di dimensioni mondiali. da «Il Resto del Carlino», 7 luglio 2012
L’italiano popolare è la lingua parlata e scritta da chi normalmente usa il dialetto avendo scarse conoscenze dell’italiano standard.
È caratterizzato da povertà di lessico e da approssimazioni ortografiche, morfologiche e sintattiche che comportano frequenti errori, come ad esempio nell’uso dei pronomi personali e possessivi: A me mi piace tantissimo il gelato. (invece di A me/Mi piace tantissimo il gelato) Ho telefonato a Chiara e gli ho detto di tornare subito a casa. (invece di Ho telefonato a Chiara e le ho detto di tornare subito a casa) Le varianti regionali dell’italiano
La pronuncia di alcune vocali e consonanti, la cadenza della voce, l’uso di determinate espressioni o parole e il modo di costruire la frase consentono di individuare la provenienza regionale di chi parla. La lingua italiana ha infatti assorbito, nelle varie regioni, alcuni tratti dei dialetti locali dando origine alle varianti regionali. 54
La lingua italiana
Le principali varianti regionali sono: l’italiano regionale settentrionale, toscano, centrale e meridionale L'italiano regionale settentrionale Fonologia
Morfologia
• tende a pronunciare la vocale e aperta: serèno/seréno, vèscovo/véscovo, velèno/veléno • pronuncia il gruppo zz come se fosse ss (specialmente in milia : ragassa/ragazza • elimina le doppie in eneto e in Liguria : benedeto/benedetto, belo/bello
• usa il tempo passato prossimo al posto del passato remoto per indicare azioni avvenute in tempi molto lontani: Luca è andato via quindici anni fa. • premette spesso l’articolo ai nomi di persona: il Carlo, il Vittorio, la Sonia… • rafforza la negazione con mica: Non ti ho mica visto al parco.
L'italiano regionale toscano Fonologia
Morfologia
• pronuncia la c dura aspirata come se fosse una h: hasa/casa, harne/carne
• usa i pronomi me e te come pronomi soggetto: Fai te una telefonata alla mamma?
• pronuncia sc le consonanti c e g davanti alle vocali i e e: diesci/dieci, vosce/voce, pasce/pace
• preferisce la forma impersonale dei verbi alla persona plurale: si va/andiamo, si mangia/ mangiamo, si gioca/giochiamo
• pronuncia leggermente aspirate le consonanti p e t uando sono intervocaliche: mitho/mito, dirupho/dirupo
• usa le forme verbali dicano invece di dicono) e dassi e stassi (invece di dessi e stessi)
• evita di pronunciare la consonante finale di una parola completandola con una e: autobusse/autobus
L'italiano regionale centrale Fonologia • pronuncia le consonanti b e g doppie: abbile/abile, subbito/subito, raggione/ragione, cuggino/cugino • pronuncia il suono gl come se fosse ii: fiio/figlio, moie/moglie
Morfologia • usa il presente indicativo invece del futuro o del congiuntivo: Domani vado al mare./Domani andrò al mare. Penso che questo esame non è difficile./Penso che questo esame non sia difficile.
• pronuncia il gruppo nd come se fosse nn: monno/mondo • tronca i nomi e il modo infinito dei verbi: dottó/dottore, Albè/Alberto, venì/venire, portà/portare • pronuncia la r doppia come se fosse semplice: tera/terra, coreva/correva, guera/guerra
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2
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI L'italiano regionale meridionale Fonologia
Morfologia
• pronuncia le consonanti all’inizio di parola rafforzandole: ggiovane/giovane, bbaule/baule, rrosa/rosa
• usa il tempo passato remoto al posto del passato prossimo: Questa mattina in latteria incontrai Carmela.
• pronuncia nn il gruppo consonantico nd: scannalo/scandalo, vennere/vendere, quanno/ quando
• specialmente in icilia si colloca il verbo in fondo alla frase: Luca assai intelligente è.
• specialmente in ampania si pronuncia b la consonante p preceduta da m o n: tembo/ tempo
• usa la preposizione a davanti al complemento oggetto: Invita anche a tuo cugino.
• trasforma in z la consonante s dopo n, l, r: penzare/pensare • in ardegna si raddoppiano molte consonanti: pattatta/patata, ammicco/amico • in icilia il gruppo tr si pronuncia cc: cceno/ treno • in uglia la vocale a si pronuncia e: mere/mare, Bere/Bari
Le parole indicanti oggetti hanno spesso nomi che variano da regione a regione (geosinònimi): • un’auto vecchiotta può essere chiamata carretta, macinino, trabiccolo, carriola…; • il pezzetto di stoffa che si appoggia sui manici della pentola per non scottarsi è chiappino, presa, presina, pattina…; • i lacci delle scarpe possono essere chiamati stringhe, legacci, laccetti, aghetti…
Esercizi formativi 1
Ecco l’inizio del Cane di terracotta di Andrea Camilleri. Sul quaderno indica a quale italiano regionale lo puoi ricondurre e riscrivi nell’italiano standard i termini sottolineati. stimare da come l’alba stava rappresentandosi, la iurnata s’annunziava certamente sm nsa mutevole , fatta cioè ora di botte di sole incaniato, ora di gelidi stuzzichii di pioggia, il tutto condito da alzate improvvise di vento. na di uelle iurnate in cui chi è soggetto al brusco cangiamento di tempo, e nel sangue e nel ciriveddro lo patisce, capace che si mette a svariare continuamente di opinione e di direzione, come fanno uei pezzi di lattone, tagliati a forma di bani re o di gallo, che sui tetti ruotano in ogni senso ad ogni minima passata di vento. l commissario alvo ontalbano apparteneva da sempre a uest’infelice categoria umana e la cosa gli era stata trasmessa per parte di matre, che era cagionevole assai e spesso si serrava nella càmmara di letto, allo scuro, per il malo di testa e allora non bisognava fare rumorata casa casa, camminare a pedi l ggio. da . amilleri, l cane di terracotta, Sellerio
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La lingua italiana
I dialetti
Fino alla prima metà del Novecento, gli italiani hanno utilizzato, nelle varie regioni, linguaggi diversi l’uno dall’altro, i dialetti, tutti con una comune origine romanza, frutto delle trasformazioni subite dal latino parlato. Il dialetto è una vera e propria lingua, vivace, ricca di modi di dire e di espressioni proverbiali, con la fonologia, la morfologia, la sintassi e il lessico in grado di soddisfare le esigenze di una comunità racchiusa in un determinato ambito (uno o più paesi, una provincia o, al massimo, una regione, un territorio…) più limitato rispetto a quello in cui è diffusa la lingua nazionale.
laziale-u mb ro -
lazi ale -u
lano
friu
Il dialetto contribuisce a tenere vivi usi, costumi e tradizioni; per le sue qualità di efficacia e di genuinità viene utilizzato da persone di modesta estrazione sociale e culturale, o in ambiti ristretti (in famiglia, nel quartiere, tra amici, nell’ambiente di lavoro…). Il dialetto è soprattutto una lingua parlata, non codificata in grammatiche o dizionari (anche se ne esistono alcuni che forniscono la traduzione del termine dialettale nella lingua nazionale), non sempre in grado di comunicare concetti complessi, astratti o scientifici e con un impiego e un prestigio culturale inferiori rispetto a quello della lingua nazionale, utilizzata in tutte le circostanze. Da un punto di vista letterario sono esistiti nel passato autori di grande prestigio come Carlo Goldoni, Carlo Porta, Gioachino Belli, Trilussa e altri, meno conosciuti, che hanno realizzato le loro opere ricorrendo all’impiego dei propri dialetti. I dialetti parlati in Italia sono ancora moltissimi, poiché l’unità politica del nostro paese è una conquista recente (1861). In base alle affinità linguistiche che li uniscono i dialetti possono essere distinti nei seguenti gruppi: settentrionali gallo-italici • dialetti settentrionali, suddivisi in: settentrionali veneti trentino – gallo-italici, parlati nei territori abitati in lombardo toscani triestino veneto passato dai Galli e situati a nord della linea meridionali centrali che unisce Rimini a La Spezia: piemontesi, lipiemontese emilia meridionali intermedi no-ro magn ligure guri, lombardi ed emiliano-romagnoli; olo meridionali estremi – veneti, comprendenti il veneziano, il veroladino toscano o n a i g i h c nese, il trevigiano, il feltrino-bellunese, il visardo ar sett. o-m br giano i h c m ar merid. centino, il padovano, il triestino e il venetom giuliano; abruzzese o n a • dialetti toscani, comprendenti il fiorentino, lis mo pug lies l’aretino-chianaiolo, il senese e il pisano-luce campano gallurese chese-pistoiese; sassarese sale lucano ntin o • dialetti meridionali, suddivisi in: logudorese calabrese – centrali, parlati in Lazio, Marche e Umbria; sett. – intermedi, parlati in Abruzzo, Molise, Camcampidanese calabrese pania, Puglia, Lucania e Calabria settentriomerid. nale; – estremi, parlati nella Calabria meridionale, siciliano nel Salento e in Sicilia; 57
2
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
• sardo e ladino, considerati da molti studiosi non dialetti ma vere e proprie lingue neolatine. Il sardo a sua volta si suddivide in: – sardo settentrionale: gallurese e sassarese; – sardo meridionale: campidanese e logudorese. Il ladino è parlato nel Friuli, nell’area dolomitica e nell’Engadina.
PER SAPERNE DI PIÙ Dal dialetto alla lingua nazionale Dai dialetti parlati nelle varie regioni sono pervenuti nella nostra lingua nazionale molti termini che ormai fanno parte dell’italiano standard: • dal piemontese: fontina, grissino, gianduiotto, pelandrone, passamontagna, fondente…; • dal lombardo: risotto, barbone, panettone, stracchino, piastrella, grappa, minestrone, ossobuco, sberla, balera, robiola…; • dal veneto: malga, baita, bora, gondola, lido, vestaglia, giocattolo, traghetto…; • dal romano: bullo, fusto, abbacchio, buzzurro, lagna, caciara, borgata, pupo, fettuccine, macello, palazzinaro…; • dall’emiliano-romagnolo: cappelletti, piadina, tortellini, zampone, cotechino…; • dal marchigiano: brodetto, cannello…; • dall’abruzzese: scamorza, ciambella…; • dal toscano: coccio, balocco, caucciù, buzzo, pizzicagnolo, pinolo, panforte, impiccione…; • dal napoletano: scugnizzo, mozzarella, camorra, pizza, fusilli, fesso, pizzeria, malocchio…; • dal siciliano: cassata, cannoli, fiumara, mafia, tonnara, picciotto…
Le minoranze linguistiche In molte regioni italiane vivono alcune minoranze etniche che parlano una lingua diversa dall’italiano e dai dialetti parlati nel nostro paese: sono le minoranze linguistiche, tutelate dall’articolo 6 della Costituzione.
Queste minoranze discendono da comunità emigrate in Italia per sfuggire a persecuzioni religiose e politiche (le comunità che parlano il provenzale o il franco-provenzale) o a causa dei processi di migrazione che le spinsero a insediarsi in zone di confine appartenute a Stati diversi e a mantenere la lingua e le tradizioni del paese di origine (le cerimonie, i costumi, le leggende, i proverbi…). Le minoranze linguistiche presenti nel nostro paese sono: • il provenzale, parlato da circa 50 000 persone nelle alte valli delle province di Cuneo e di Torino, in alcuni comuni della provincia di Imperia e in un comune della Calabria (Guardia Piemontese); • il franco-provenzale, parlato da circa 90 000 persone in Val d’Aosta, in due comuni della Puglia (Faeto e Celle di San Vito) e in alcune zone confinanti con la Francia; 58
La lingua italiana
• il serbo-croato, parlato da circa 15 000 persone in alcuni comuni del Molise; • l’albanese, parlato da circa 110 000 persone in alcuni comuni della Campania, della Lucania, della Puglia, del Molise, della Calabria e della Sicilia; • il greco, parlato da circa 20 000 persone in alcuni comuni della Puglia e della Calabria; • il catalano, parlato da circa 15 000 persone in Sardegna. Lo Stato italiano riconosce come lingue ufficiali, accanto all’italiano, il francese nella Val d’Aosta, il tedesco e il ladino in Alto Adige, lo sloveno in Friuli.
Queste lingue vengono studiate a scuola insieme all’italiano e le popolazioni di queste regioni sono quindi bilingui. Negli ultimi decenni sono entrate in Italia molte altre comunità straniere: alcuni milioni di uomini e di donne in cerca di lavoro e di migliori condizioni di vita. Dall’Africa del Nord: algerini, tunisini, marocchini ed egiziani; dall’Africa centrale: senegalesi, nigeriani e somali; dall’Asia: cinesi, cingalesi e filippini; dall’Europa dell’Est: polacchi, russi e rumeni.
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Qual è il tuo dialetto? A quale area linguistica appartiene? Rispondi sul quaderno dopo aver controllato la cartina a pagina 57.
2
Scrivi accanto a ogni parola il termine corrispondente nel tuo dialetto.
BES
3
uando: ...................................................
piede: ........................................................
gatto: .......................................................
fame: .........................................................
pioggia: ....................................................
mangiare: ................................................
tavola: .......................................................
guerra: ......................................................
mano: .......................................................
padre: .......................................................
libro: ..........................................................
dormire: ...................................................
cucire: .......................................................
cucinare: ..................................................
culla: ..........................................................
ragazzo: ...................................................
vecchio: ....................................................
camicia: ....................................................
bacio: ........................................................
colombo: .................................................
parlare: ....................................................
asino: ........................................................
Trascrivi sul quaderno un proverbio nel dialetto della tua zona, poi traducilo nell’italiano standard.
4 Scrivi sul quaderno una frase con ciascuno dei seguenti termini provenienti da dia-
letti ma facenti ormai parte dell’italiano standard. pelandrone
bora
sberla
scamorza
caciara
impiccione
malocchio
balocco 59
2
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 5
Completa la traduzione nell’italiano standard dei seguenti proverbi. 1.
eneto
2.
n padre mantiene sette figli ............................................................................................................ milia omagna az, mes di mat e di sumer.
n pare mantien sete fioi, e sete fioi no se bon de mantegner un pare.
Maggio, mese .......................................................................................................................................... 3. mbria oca onta n disse mà male. occa comprata ..................................................................................................................................... 4. arche e ’llampa a la montagna ritorna a la campagna se ’llampa a la marina ritorna a la cascina. e lampeggia verso i monti ritorna a lavorare ........................................................................... 5. alabria hi s’alza la matina abbuscca ’nu carrinu, chi s’alza a menziuorm abbuscca ’nu cuornu. 6.
hi si alza al mattino guadagna soldi, ................................................................................. nulla. icilia uannu canta la gallina ’a casa si ruvina. uando la moglie comanda ..............................................................................................................
6 Trascrivi nell’italiano standard le seguenti parole scritte secondo alcune pronunce
regionali.
7
bbarca: .....................................................
obè: ........................................................
ragasso: ...................................................
moie: .........................................................
fiia: .............................................................
passa: .......................................................
possibbile: ...............................................
bbuoni: .....................................................
profess : .................................................
bravvo: .....................................................
ddata: .......................................................
cap : ...........................................................
Leggi ad alta voce questa favola e trascrivila sul quaderno nell’italiano standard. L’ gnello infurbito n lupo che beveva in un ruscello vidde, dall’antra parte de la riva, l’immancabbile gnello. erch nun venghi ui e chiese er Lupo. L’ac ua, in uer punto, è torbida e cattiva e un porco ce fa spesso er semicupo bagno . a me, che nun ce bazzica er bestiame, er ruscelletto è limpido e pulito . L’ gnello disse: ccetter l’invito uanno avr sete e tu nun avrai fame . da Trilussa, Libro muto, Mondadori
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La lingua italiana
4
A ogni professione la sua lingua: i linguaggi settoriali
Recente riscontro di rialzo dei valori pressori con PA diastolica borderline.
L’aria condizionata è di serie su tutti i modelli, tranne per la cabriolet, mentre l’ABS è standard sui modelli a cinque porte.
I messaggi che hai appena letto contengono termini tecnici ed espressioni particolari che ti possono sembrare difficili da comprendere. Essi sono esempi di linguaggi settoriali. I linguaggi settoriali sono linguaggi specialistici utilizzati in particolari settori della vita sociale e professionale che consentono agli specialisti di un determinato settore (politica, economia, sport, pubblicità, burocrazia, cinema, medicina, informatica…) di comunicare fra loro in modo sintetico, chiaro e preciso; sono chiamati anche sottocodici perché caratterizzati da un vocabolario specifico, diverso da quello della lingua comune.
Questi linguaggi utilizzano: • un lessico specifico comprensibile a chi è «del mestiere»; • parole straniere, riprese specialmente dalla lingua inglese, senza adattarle all’italiano (prestiti non integrati): file, monitor, match, pivot, pressing…; • neologismi creati con l’aggiunta di prefissi o suffissi come in sinusite, tendinite (il suffisso -ite indica infiammazione) o attraverso l’unione di più termini come in gastroscopia; • termini in uso nella lingua comune a cui si attribuisce un significato diverso: ad esempio, la parola vertice in politica significa «riunione ai livelli più alti di un partito», mentre in geometria è il punto di incontro dei lati di un angolo. Ci sono termini dei linguaggi settoriali, inoltre, che sono ormai entrati a far parte della comunicazione quotidiana; potrà quindi capitare di sentire frasi del tipo: Quell’impiegato ha bisogno di un periodo di rodaggio in azienda, nel senso che ha bisogno di essere testato con un periodo di prova; La nostra relazione ha iniziato a ingranare, nel senso che ha iniziato a funzionare bene… Questo fenomeno è da valutarsi in modo positivo perché denota la notevole vitalità della nostra lingua.
61
2
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi INVALSI
1
Indica a quale linguaggio settoriale o ambito disciplinare appartiene ciascuna delle seguenti espressioni. 1. eglutire la compressa con un sorso d’ac ua, dopo i pasti principali. Geologia urocrazia edicina 2. uocere in forno a Geologia urocrazia edicina
conomia astronomia Sport .
Geometria urocrazia edicina
5. alvo disposizioni particolari, il contribuente non ha diritto al rimborso. Geologia urocrazia edicina
2
conomia astronomia Sport
ugenio è imbattibile nel rovescio. Geologia urocrazia edicina
9.
conomia astronomia Sport conomia astronomia Sport
a compilarsi a cura del mittente. Geologia urocrazia edicina
conomia astronomia Sport
10. l farmaco è attivo nei processi infiammatori delle prime vie respiratorie. Geologia urocrazia edicina
conomia astronomia Sport
Sul quaderno scrivi per ciascun termine due frasi, utilizzando il linguaggio settoriale appartenente agli ambiti indicati. Puoi consultare il dizionario. cerchio (geometria e botanica) bomba sport e militare) ramificazione botanica e medicina) borsa economia e zoologia) volume (architettura e geometria) vertice (politica e geometria)
62
Geologia urocrazia Politica
conomia astronomia Politica
conomia astronomia Sport
conomia astronomia Sport
7. l residente della epubblica ha firmato il decreto.
8.
4. due cateti misurano rispettivamente cm e cm.
asolio: rincari a non finire Geologia urocrazia edicina
conomia astronomia Sport
3. La falda è in uinata. Geologia urocrazia edicina
6.
La lingua italiana
Il linguaggio sportivo Basket Nba: Cleveland completa l'impresa, LeBron stende Golden State e regala il titolo ai Cavs NEW YORK - Alla fine ha vinto lui, King James. In una partita tesa e fallosa, con qualche giocata spettacolare e molti errori i Cleveland Cavaliers trascinati da LeBron James (27 punti, 11 rimbalzi e 11 assist, Mvp delle finali) conquistano l'ambito anello della Nba. Tornano a casa con l'aurea da campioni, portando a Cleveland la prima vittoria assoluta nel campionato di basket professionistico Usa, riuscendo anche nell'impresa - mai riuscita a nessuno - di vincere il titolo dopo essere stati in svantaggio 3-1. da «Repubblica.it», 20 giugno 2016
Quello che hai letto è un esempio di linguaggio utilizzato per la cronaca sportiva. Il linguaggio sportivo, che si rivolge a un numero grandissimo di persone, di età, classe sociale e livello culturale estremamente diversi fra loro, è semplice, vario, sintetico e fantasioso; informa il lettore emozionandolo, coinvolgendolo e descrivendo le competizioni come se fossero battaglie; si caratterizza per un lessico tecnico di cui ti forniamo alcuni esempi: • calcio: gol, ali, cross, stopper, contropiede, offside, rigore, dribbling, pressing…; • tennis: volée, drop, set-ball, schiacciata, servizio, break, smash…; • pallacanestro: canestro, pivot, basket, playmaker…; • automobilismo: monoposto, pista, pole position, foto-finish…; • pugilato: boxe, ring, break, round, uppercut, K.O. Il linguaggio sportivo, oltre a usare molte parole inglesi, come i termini tecnici già citati, attinge vocaboli dal lessico tecnico-scientifico (area, sfera, diagonale, triangolazione…), mentre per suscitare emozioni, meravigliare ed enfatizzare le azioni sportive fa uso di: • superlativi: campionissimo, partitissima, fallissimo, supertiro…; • parole composte: uomo-squadra, formazione-tipo, fuoriclasse, fuorigioco, pallagol…; • parole alterate: cannonata, destraccio, sforbiciata, tiretto…; • parole desunte dal latino o dal greco: sub, pentathlon, decathlon, juniores, seniores, ex aequo, in extremis…; • metafore e linguaggio figurato: sfondare la rete, addormentare la partita, mettere alle corde, bersi l’avversario…
63
2
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
BES
Collega gli sport presenti nella colonna A con i termini tecnici presenti nella colonna B. Attenzione! Per alcuni sport possono esserci più termini tecnici. A 1. tennis 2. atletica leggera 3. calcio 4. basket 5. automobilismo 6. pallavolo 7. pugilato 8. nuoto
2
B a. b. c. d. e. f. g. h. i. j. k.
ring rana muro pivot corner uppercut sprinter pole position farfalla volée offside
Scrivi per ciascuno dei seguenti vocaboli due frasi: una in cui il termine sia usato nel senso comune, l’altra nel linguaggio sportivo. canestro 1. .......................................................................................................................................................................... 2. .......................................................................................................................................................................... spazzaneve 1. .......................................................................................................................................................................... 2. .......................................................................................................................................................................... pista 1. .......................................................................................................................................................................... 2. .......................................................................................................................................................................... schiacciata 1. .......................................................................................................................................................................... 2. .......................................................................................................................................................................... porta 1. .......................................................................................................................................................................... 2. .......................................................................................................................................................................... farfalla 1. .......................................................................................................................................................................... 2. .......................................................................................................................................................................... rigore 1. .......................................................................................................................................................................... 2. ..........................................................................................................................................................................
64
La lingua italiana
Il linguaggio tecnico-scientifico
La centrale eolica sfrutta il principio di funzionamento dei mulini a vento per produrre energia elettrica. La parte più importante dell’impianto è l’aerogeneratore, una sorta di grosso mulino a vento con una o più pale: esso è mantenuto in rotazione dall’energia cinetica del vento e trasmette il movimento rotatorio direttamente all’alternatore che la trasforma in energia elettrica. da L. Leopardi, M. Gariboldi, La materia e i fenomeni, Garzanti Scuola
Questo è un esempio di linguaggio tecnico-scientifico. Esistono molte discipline scientifiche (medicina, fisica, matematica, chimica…) e ognuna di queste ha un suo linguaggio specifico che impiega i vocaboli in una sola accezione; in tal senso, essi non possono essere sostituiti con altre parole della lingua comune. Il linguaggio scientifico ha la funzione di informare e non di influenzare chi legge, è un linguaggio oggettivo, usa prevalentemente le forme impersonali del verbo e crea parole nuove (specialmente il linguaggio medico) attingendo dalla lingua latina e greca: gastroenterologia = parte della medicina che studia lo stomaco e l’intestino: gastro (stomaco) + entero (intestino) + logia (studio) Nel linguaggio medico sono presenti anche molti vocaboli inglesi (prestiti non integrati), come check-up, by pass, pace maker…, e termini composti: • dai prefissi: dis- (difficoltà): disfunzione, distrofia, dispnea…; ipo- (sotto): ipotensione, ipodermoclisi, ipoglicidico…; iper- (eccesso): ipertensione, ipertiroidismo…; a- (insufficienza): anemia, asfissia, afagia, aritmia…; • dai suffissi: -ite (infiammazione): gastrite, otite, rinite…; -osi (situazioni patologiche): tubercolosi, trombosi, nevrosi…; -oma (tumefazione): glaucoma, granuloma…
Esercizi formativi 1
Individua e sottolinea in rosso le parole che indicano una malattia (11) e in blu quelle che indicano una specializzazione medica (6). ortopedia pneumologia otite rinite cardiologia pediatria sinusite dermatite allergia anemia distrofia bronchite artrite ginecologia chirurgia trombosi micosi
2
Completa i e ue ti ter i i co i refi i ottoele cati co da otte ere arole co o te a arte e ti al li ua io tec ico cie tifico uoi ricercare ul di io ario il i ificato di quelle c e o co o ci idro
auto
micro
termo
arterio
claustro
antropo
audio
mono
........................................ fobia
.................................... coltura
.............................. centrismo
................................... carburo
............................. organismo
.............................. fre uenza
................................. nucleare
................................... sclerosi
........................ combustione 65
2
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Il linguaggio informatico
Facebook lancia una sua applicazione per Windows Smartphone Facebook ha lanciato finalmente una sua propria applicazione per Windows Smartphone. Sebbene il social network di Mark Zuckerberg sia sempre accessibile su mobile via browser, la maggior parte degli utenti preferiscono comunque accedervi attraverso un'applicazione. Questo perché l'accesso è più rapido e anche perché ci sono molte più opzioni disponibili. Questa nuova applicazione di Facebook è ancora in versione beta e, come anticipavamo, è stata realizzata da Facebook, non da Microsoft. L'attuale app di Facebook per i dispositivi mobile con Windows 10 è stata sviluppata da Microsoft in modo che la piattaforma avesse un client Facebook esattamente come iOS e Android. da «Downloadblog.it», 20 giugno 2016
Il testo appena letto ti fornisce un esempio di linguaggio informatico. L’informatica, scienza dell’elaborazione dei dati attraverso i computer, ha oggi ampi campi di applicazione: nelle industrie, nelle banche, negli uffici pubblici e privati, nelle case e, ora sempre più, nelle scuole (lo stesso libro che stai utilizzando presenta una parte digitale). Il computer è oggi conosciuto non solo da esperti di elettronica, da ingegneri e architetti, ma in misura sempre maggiore anche da persone comuni e in particolar modo dai giovani. Questi ultimi ne traggono grande vantaggio poiché l’utilizzo di questo mezzo stimola il ragionamento, affina le capacità intellettuali, favorisce l’intuizione e abitua a un metodo di studio e di lavoro organizzato e sistematico. Il linguaggio informatico, molto tecnico, ricorre soprattutto a termini inglesi; ecco un elenco di alcuni: Termine account applicazione avatar
immagine scelta per rappresentare la propria persona nel mondo virtuale
blog
sito personale dove è possibile raccogliere e condividere i propri pensieri sotto forma di diario online
browser
programma per la navigazione su nternet
chat
comunicazione testuale in tempo reale tra pi utenti collegati in rete
download
operazione che permette di scaricare sul proprio computer file presenti su un altro computer in rete
abbreviazione di electronic mail, ossia posta elettronica
FAQ file 66
i ificato assegnazione di un accesso a un computer o a una rete attraverso l’inserimento di un nome utente e di una pass ord programma che pu essere eseguito su computer o dispositivo mobile, in uesto caso definito semplicemente app
re uentl s ed uestions, le domande pi fre uentemente poste su un ualsiasi argomento, accompagnate dalle relative risposte insieme di dati correlati fra loro, identificati da un nome e dall’estensione
La lingua italiana
Esercizi formativi INVALSI
1
Leggi il brano con attenzione, poi individua e sottolinea i nomi comuni tipici del linguaggio informatico (10). Sottolinea una sola volta i termini uguali. er una banale disattenzione pu capitare di cancellare un file dalla cartella ropbo . rima di disperarci perch era l’unica copia del file, colleghiamoci con il nostro account al sito eb di ropbo , .dropbo .com, e prepariamoci a recuperarlo. uando eliminiamo un file da una cartella di ropbo , in effetti ci limitiamo a cancellare solamente il collegamento ai server di ropbo che si trova sul nostro computer. opo esserci collegati al sito di ropbo , possiamo uindi decidere se ripristinare i file cancellati dal nostro computer oppure se eliminarli in maniera definitiva dai server cos da poter risparmiare spazio prezioso. na volta che ci saremo collegati al nostro account, selezioniamo la cartella che contiene il file eliminato dal computer e facciamo clic in alto a destra sull’icona ho deleted files. uindi facciamo clic con il pulsante destro del mouse sul file da ripristinare e poi selezioniamo il comando estore. uesto punto il nostro file riapparirà e tornerà al suo posto originale. da «Il mio computer», 210, 2012
2
Completa le e ue ti defi i io i i toelencati. formattare
i ad
itter
blog
ere do tra are te i i ter i i i
bro ser
aceboo
or atici ot-
processore
1. iario online aggiornato e curato dal suo stesso autore che pu contenere testi, immagini, filmati e musica. ………………………) 2. rogramma che permette di sfogliare le pagine
eb o
scaricare file da nternet. ………………………) 3. l social net or pi chiacchierato e fre uentato da giovani e adulti. ………………………) 4.
perazione che consente di ripulire e uindi azzerare
il contenuto di un disco fisso o ualsiasi tipo di memoria. ………………………) 5. ivoluzionario dispositivo portatile di Apple dotato di schermo touch, perfetto per navigare sul eb, controllare la posta, riprodurre video, leggere libri e riviste. ………………………) 6. l’unità di calcolo centrale del computer, il vero cuore del . La sua potenza determina uella del computer. ………………………) 7. ervizio di social net or che consente di scrivere messaggi di
3
testo della lunghezza di
caratteri. ………………………)
Scrivi ul quader o il i zionario.
ificato dei e ue ti ter i i i
or atici
uoi u are il di-
fire all hard are internet lin login nic name open source post social net or soft are spam spoiler ireless 4 Scegli quattro termini dell’esercizio precedente e scrivi quattro frasi, una per cia-
scuno di essi. 1.
........................................................................................................................................................................
2.
........................................................................................................................................................................
3.
........................................................................................................................................................................
4.
........................................................................................................................................................................ 67
2
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Il linguaggio burocratico Pubblico avviso per effettuare una pubblica selezione per il conferimento di eventuali incarichi a tempo determinato in qualità di collaboratore professionale sanitario infermiere Cat. D. Ente: Azienda Sanitaria Locale di Ravenna. Titolo di studio: diploma universitario di Infermiere, conseguito ai sensi dell’articolo 6, comma 3, del Decreto Legislativo 30.12.1992, n. 502, e successive modificazioni e integrazioni, ovvero i diplomi e attestati conseguiti in base al precedente ordinamento, riconosciuti equipollenti, ai sensi delle vigenti disposizioni, al diploma universitario ai fini dell’esercizio dell’attività professionale e dell’accesso ai pubblici uffici; iscrizione al relativo albo professionale. Scadenza presentazione domande: 17 luglio 2016. Per informazioni: U.O. Politiche e Sviluppo Risorse Umane – Settore Acquisizione Risorse Umane dell’ASL di Ravenna – Largo Chartres, 1 (ang. Via De Gasperi) – 48121 Ravenna – nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.00, e il lunedì dalle ore 15.00 alle ore 16.30 – tel. 0544/286572-286576 http://www.ausl.ra.it – link Bandi e concorsi
Hai appena letto un esempio di linguaggio burocratico, quello utilizzato nelle circolari ministeriali, nei bandi di concorso, negli avvisi inviati ai cittadini da parte dell’autorità pubblica (Stato, Comune, circoscrizione…) e nei testi applicativi delle leggi dello Stato; è insomma il linguaggio degli uffici, delle banche, dei tribunali… Ti sarai accorto che molti dei termini e delle espressioni contenuti negli esempi hanno un significato per te difficile da comprendere perché estremamente specialistici e tecnici. La burocrazia, cioè il complesso degli uffici della Pubblica Amministrazione, infatti usa una lingua complicata, con parole e strutture sintattiche che non sono utilizzate nella lingua comune. Il linguaggio burocratico, essenzialmente scritto, ha queste caratteristiche: • uso della terza persona e del modo impersonale: si rende noto, si comunica, si segnala, si trasmette, si avverte, è fatto divieto…; • uso di tecnicismi: Decreto Legislativo, Ordinanza Ministeriale, comma, articolo, Provveditorato, nominativo (nome), versamento (pagamento), incremento (aumento), emolumenti (compensi), istanza (domanda), documentazione dovuta (documenti richiesti)…; • uso di perifrasi e formule che rendono il linguaggio ridondante: visto il parere, legge sopraccitata, vizio di forma, trattamento economico, tenuto conto, con riferimento a, compatibilmente con, per decorrenza dei termini, pena la decadenza di…; • uso di nomi derivati direttamente dal verbo, senza aggiunta di suffisso: ammanco da ammancare, delibera da deliberare…; • uso di termini arcaici ormai assenti dal linguaggio comune: testè, allorquando, ancorché, laonde…; • largo uso dei modi verbali indefiniti, come l’infinito: relazionare, documentare…; il participio: considerato, premesso, visto, la presente, lo scrivente, avente diritto a…; il gerundio: fermi restando i limiti, prendendo atto…; 68
La lingua italiana
• uso di espressioni latine: nulla osta (autorizzazione), iter (serie di procedure che una pratica deve seguire per essere espletata), passim (si usa nelle citazioni per indicare che ciò che si cita si trova in più punti della stessa legge); • uso di sigle e abbreviazioni: L. (Legge), L.Cost. (Legge Costituzionale), D.L. (Decreto Legge), D.lgs. (Decreto legislativo), D.P.R. (Decreto del Presidente della Repubblica), D.M. (Decreto Ministeriale), c.c. (codice civile), c.p. (codice penale), art. (articolo), co. (comma, capoverso di un articolo), T.A.R. (Tribunale Amministrativo Regionale); • uso di richiami a disposizioni precedenti: in virtù dell’art. 10 del D.lgs. 30.12.1992 n. 503 come integrato dall’art. 11, comma 10 della legge 24.12.1993 n. 537…
Esercizi formativi 1
Individua e sottolinea ra le tre ri o te quella c e defi i ce l e pria del linguaggio burocratico scritta in corsivo.
re io e ro-
1. vadere una pratica: sfuggire sbrigare restituire. 2. i rende noto: si fa conoscere si rimanda si ascolta. 3. ttuazione: introduzione attrito esecuzione. 4. brogazione: abuso abolizione abilitazione. 5. igenti: valide ora vittime vigili. 6. auzione: preoccupazione denaro dato in garanzia causa. 7. mmobili: cose ferme terreni e fabbricati vari divani. 8. Perseguire: rincorrere chiamare a giudizio perseguitare. 9. ancire: rendere operante mediante una legge santificare scorrere. 10. ontravventore: chi viola una norma chi va controvento chi paga una multa. 11. Aggiudicare: concorrere assegnare giudicare. 12. rgani preposti: organi prepotenti organi incaricati organi parziali. 2
Con l’aiuto del dizionario scrivi il i tenenti al linguaggio burocratico.
ificato di cia cu o dei e ue ti ter i i a
ar-
clausola: .............................................................................................................................................................. delega: ................................................................................................................................................................ esercente: .......................................................................................................................................................... sanzione: ............................................................................................................................................................ articolo: ............................................................................................................................................................... norma: ................................................................................................................................................................ udienza: .............................................................................................................................................................. notifica: ............................................................................................................................................................... abrogazione: ..................................................................................................................................................... convenzione: ..................................................................................................................................................... fattura: ................................................................................................................................................................
69
2
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Il linguaggio giornalistico
Nella comunicazione e nell’informazione di tutti i giorni, sia nella forma parlata (radio e telegiornale) sia in quella scritta (giornali, quotidiani e periodici), viene utilizzato un linguaggio che è la fusione dell’italiano standard con i linguaggi settoriali (politico, economico, finanziario, scientifico, pubblicitario, cinematografico…): il linguaggio giornalistico. Questo linguaggio, proprio perché si rivolge a un pubblico vario per cultura e interessi, deve essere chiaro, incisivo e immediatamente comprensibile, e possedere uno stile divulgativo. Il linguaggio giornalistico, nonostante le diversità che si possono riscontrare nei vari articoli, ha le seguenti caratteristiche: • usa espressioni che mirano al sensazionale (stereotipi): delitto efferato/raccapricciante, evasione clamorosa, truffa colossale, rapina spettacolare…; • fa ricorso a: sigle: ANAS, ONU, CEE, Ue, Br…; abbreviazioni: la stradale (la polizia stradale), la forestale (le guardie forestali)…; neologismi: tangentopoli, vallettopoli…; parole composte: maxitruffa, superteste, miniriforma…; parole straniere: boss, killer, leader…; regionalismi: pizzo, palazzinaro, bustarella…; • usa metafore ed espressioni figurate, spesso contratte per brevità e vivacità espressiva: governo ponte, soluzione lampo, riunione fiume…; • usa lo stile nominale per rendere l’espressione più vivace e rapida; è quindi ricco di frasi in cui prevalgono i nomi a scapito dei verbi. Questa tecnica è utilizzata spesso nei titoli, per comunicare l’informazione con immediatezza e darle risalto: Polonia al traguardo europeo. I consumatori sempre più poveri. Gli interrogativi del dopovoto. I caratteri più o meno evidenti con cui sono scritti i titoli forniscono al lettore una prima informazione sull’importanza dell’articolo (il suo occhio sarà attirato dai titoli composti con caratteri di stampa molto marcati e molto alti); il titolo si definisce freddo se informa sugli aspetti più salienti dell’articolo, caldo se forza i fatti per creare un senso di attesa e indurre il lettore ad approfondire l’argomento leggendo tutto il testo in proposito:
titolo freddo
titolo caldo
70
La lingua italiana
Ecco un esempio di prima pagina del quotidiano:
testata
articolo di apertura
articolo di spalla
taglio alto
articolo di fondo
taglio medio
taglio basso
Molti quotidiani, tra i quali quelli a maggior diffusione su scala nazionale, hanno anche l’edizione online. Quest’ultima è fatta di immagini, video e titoli dotati di link (collegamenti) tramite i quali si accede direttamente a ulteriori articoli.
71
2
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi INVALSI
1
Scegli e analizza sul quaderno tre dei seguenti titoli indicando le strategie linguistiche utilizzate.
2
Indica se i seguenti titoli sono freddi (F) o caldi (C) e trasformali sul quaderno in frasi con il verbo. 1. ondazione iera. ambio al vertice. …) 2. La ricetta anticrisi
pecializzarsi. …) 3. nter, ri-
tiro con sorpresa. …) 4. enzi e il giorno delle misure impopolari. …) 5. ipendenti pubblici, mobilità obbligatoria. …) 6. l giallo dei disegni di aravaggio. …)
72
La lingua italiana
Il linguaggio pubblicitario
La pubblicità svolge innanzitutto una funzione informativa, in quanto deve rendere noto qualcosa a qualcuno. Ovviamente occorre conquistare il pubblico e convincerlo dell’acquisto del prodotto commercializzato. Ecco allora che la pubblicità svolge anche una funzione persuasiva.
Il lettore deve essere suggestionato, incuriosito, catturato e invogliato all’acquisto anche attraverso l’uso di testi che ricorrono a un linguaggio originale e trasgressivo, libero dalle regole grammaticali e sintattiche, e che modellano la lingua comune secondo le proprie necessità. Nel linguaggio pubblicitario si riscontrano spesso le seguenti caratteristiche: • creazione di parole nuove, dette parole macedonia: amarevole (fusione di amaro e della parte finale di piacevole), tritasvelto (unione di trita e svelto), digestimola (fusione di digestione e del verbo stimola), pienaroma, mangiaebevi, elettrodomesticatevi…; • uso dell’aggettivo in funzione di avverbio: mangia fresco, sciacqua morbido, vesti giovane…; • accostamento dell’aggettivo a espressioni con le quali non ha rapporto di significato (per stupire): giusto lungo, giusto subito…; • uso del verbo seguito dal nome del prodotto in funzione di avverbio: vola Alitalia; vesto Lebole…; • uso di superlativi spesso formati con i prefissi extra-, ultra-, super-, iper-: occasionissima, saldissimi, intimissimi, ultrarapido, extrabianco, ultrafine, superconcentrato, superbiologico, ipercalorico…; 73
2
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
• giochi di parole: che cestello grande che hai… per lavarti meglio (lavatrice)…; • ricorso alle parole straniere: – francesi (associate principalmente alla moda, ai profumi, ai prodotti di bellezza): Noa Fleur Eau de Toilette Cacharel; L’Eau Par Kenzo pour homme…; – inglesi (associate al potere economico e all’efficienza tecnica): Nuova Audi A3. It’s your nature; BF Goodrich Tires Nothing Grips Better; Nintendo Pocket Size Rechargeable battery Screenlight…; • uso di figure retoriche: – metafore: Un tigre nel motore; – antitesi: Esselunga prezzi corti; – ripetizioni: Volume di plastica. Volume sano; Qualità della vita. Qualità dell’energia; – allitterazioni: Fiesta ti tenta tre volte tanto; Fabello lucida bello; • uso di rime: Il metano ti dà una mano; Wulevù, arriva il würstel con qualcosa in più; • modificazioni delle parole che creano voluti errori di ortografia: fffriabilissimo (wafer), pavimenti liucidi (cera Liù), marinando (voce del verbo conoscere il mare: campagna sui periodici promossa dal Ministero per le Politiche Agricole per sensibilizzare i giovani al mare)…
PER SAPERNE DI PIÙ Come leggere un’immagine pubblicitaria Il prodotto pubblicitario nell’illustrazione occupa due pagine di un settimanale; in una, al centro, l’attenzione è catturata da un’immagine particolare: quella di una fetta di prosciutto cotto drappeggiata su un sottile grissino, così come un abito da sera orna e valorizza un corpo femminile giovane e snello. Il colore rosato del prosciutto è invitante, le sottilissime striature di grasso delimitano il bordo della gonna, sottolineano l’alto bustino e il décolleté. L’abito-proAnche un prosciutto cotto pu sciutto, che sembra essere mosso da una leggeessere fatto su misura. ra brezza, comunica sensazioni di corposità e di leggerezza nello stesso tempo, di piacevolezza e di eleganza. Nella pagina a fianco la headline o slogan «Anche un prosciutto cotto può essere fatto su misura» avverte che come un abito confezionato su misura offre garanzie di cura, di perfezione e di controllo, così il prosciutto Parmacotto è un prodotto alimentare affidabile e sicuro. A fondo pagina, sotto il marchio Parmacotto, elegantemente racchiuso in un’etichetta bordata con due lievi linee di colori contrastanti, il messaggio viene rafforzato dall’affermazione che il prodotto fa parte di una collezione non di alta moda, ma di alta e pregiata salumeria. Lo sfondo di color giallo ocra chiaro richiama la colorazione di un altro alimento sano e genuino, quella del pane, del grissino con il quale il prosciutto viene solitamente consumato.
74
La lingua italiana
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
BES
Leggi attentamente i seguenti slogan pubblicitari e indica quale tecnica linguistica è stata utilizzata per formulare ciascuno di essi. 1. Trony, non ci sono paragoni. ..........................................................................................................................................................................
2. Ceres, c’è. ..........................................................................................................................................................................
3. Campari. Red passion. .......................................................................................................................................................................... INVALSI
2
Osserva la seguente pubblicità dello yogurt Müller e rispondi alle domande. 1.
os’è che accomuna lo ogurt all’orso ................................................................. ................................................................. .................................................................
2. L’aggettivo dolce a chi si riferisce e perch ................................................................. ................................................................. ................................................................. 3.
elle espressioni on fartelo
scappare e Lasciati coccolare, ual è la funzione della lingua ................................................................. ................................................................. ................................................................. 4.
uale strategia del linguaggio pubblicitario è presente nello slogan ate l’amore con il sapore .......................................................................................................................................................................
5. L’espressione è in edizione limitata significa: è raro , è stato stampato in poche copie o è una bugia ....................................................................................................................................................................... 3
Scrivi uno slogan per pubblicizzare la tua scuola.
75
2
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Il linguaggio gergale
Lorenzo un secchione? No, ha fatto filone anche ieri!
Le parole evidenziate sono termini del linguaggio gergale studentesco: secchione significa «eccessivamente studioso» e far filone è l’equivalente di «saltare le lezioni scolastiche». Il gergo è una lingua «segreta», usata dai componenti di un gruppo per non farsi capire da coloro che non ne fanno parte.
Il linguaggio gergale inventa un lessico tutto suo (baiaffa = rivoltella), o toglie alle parole il loro significato consueto per attribuirgliene uno diverso, arbitrario e legato, a volte metaforicamente o per analogia, a quello della parola scelta (messaggiare = inviare messaggi, cappio = cravatta, cipolla = orologio…). Siamo quindi in presenza di un codice speciale formato da termini con «nuovi» significati, comprensibili solo a coloro che si sono accordati su di essi. È indubbio che ladri, truffatori e contrabbandieri abbiano inventato il linguaggio gergale per mantenere segreti i propri crimini e traffici illegali. Il gergo della malavita si arricchisce poi nelle carceri divenendo un elemento connotativo e accomunante del gruppo di individui in esse segregati: bionde = sigarette; malloppo = refurtiva; tomba, fortezza, dama, contessa = cassaforte; cantare = confessare; palo = complice che sta di guardia; madama, puffi, canazzi, pulotti, sbirri, fondine, ghostbuster, giubbe, ghisa = polizia, poliziotti; lumare = adocchiare il bottino; blindo, briosa, collegio = prigione; farina, polenta = oro; pila = soldi; geyser = informatore; cispare, puppare, scavalcare = rubare; teatro = tribunale; canarino, grillo canterino = spione. Il gergo è una miscela di linguaggi, un patrimonio ricchissimo continuamente in espansione, che attinge: • dal linguaggio medico: paranoia, collassate, allucinato…; • dalle lingue straniere: (inglese) parents = genitori, sister = sorella, homeboy = amico; (spagnolo) cucador = conquistatore; • da Internet: chattare = parlare, sconnesso = che non è presente; • dalla politica: bonehead, skinhead, pelato = testa rasata; • dal mondo delle feste e della musica: sbracco, sbragata = divertimento; bumbanaga = musica molto ritmata; triba = tribù; after = festa iniziata dopo la chiusura delle discoteche e che si protrae per tutto il giorno successivo. 76
La lingua italiana
Il gergo dei giovani, poi, è particolarmente vivace e creativo; eccone alcuni esempi: pazzesco, tremendo = qualcosa di veramente bello o divertente; mi prende, mi intriga = mi piace; non lo reggo = non lo sopporto; un attimino = un poco; demenziale = azzardato, strano; andare a tutta birra = mandare la moto o l’automobile a tutta velocità. Il gergo è comunque un tipo di linguaggio che invecchia presto; infatti, quando una delle sue espressioni entra a far parte della lingua comune, uscendo dall’ambito del gruppo, magari perché diffusa dalle trasmissioni televisive, viene prontamente sostituita da un’espressione nuova. Le seguenti parole ed espressioni gergali sono ormai usate comunemente: malloppo, essere una frana, cuccare…
Esercizi formativi 1
Riscrivi le seguenti frasi sostituendo le parole e le espressioni gergali sottolineate co arole o e re io i dell italia o ta dard c e a ia o lo te o i ificato 1.
iantatela di brontolare e di litigare ........................................................................................................................................................................
2. Matteo è imbranato, non se la cava in nessun campo. ........................................................................................................................................................................ 3.
ecilia è uno schianto di ragazza. ........................................................................................................................................................................
4.
i contrabbandieri sono stati se uestrati due sacchi di bionde. ........................................................................................................................................................................
5. Quel lavativo di Ruggero si è beccato un insufficiente nella verifica di grammatica. ........................................................................................................................................................................ 2
Completa le seguenti frasi con le parole o le espressioni gergali di seguito riportate. Attenzione! In alcuni casi i verbi devono essere coniugati e gli aggettivi concordati. darsi una regolata – tirare la carretta
pizzicare
malloppo
griffato
essere fuori
bustarella
imbranato
1. uando ti sarai calmato potremo ragionare: ora ……………………… 2. l funzionario è stato sorpreso proprio mentre accettava la ……………… 3. Alcide, dopo …………………… per tanti anni, ha ereditato dodici appartamenti da uno zio e si è ritrovato improvvisamente ricco. 4. Pur di poter ac uistare abiti ……………………… e uindi assai costosi,
arco lavora giorno e notte. 5. Il ladro è
stato ……………………… mentre all’aeroporto stava aprendo una valigia sottratta a un viaggiatore. 6.
me il ……………………… e seguimi disse il poliziotto sopraggiungendo alle spalle del ladro
che usciva precipitosamente dall’oreficeria. 7. Caro Mauro, ………………………, sii pi
pazien-
te e modera il linguaggio. 8. ngela è spigliata, attiva e vivace il fratello invece è un vero ……………………… 77
2
Mappa per il ripasso
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
Lingua italiana si trasforma nel tempo
deriva dal latino
fonetici
subisce mutamenti
morfologici sintattici
si specializza
linguaggi settoriali
di significato varia nello spazio
sportivo tecnicoscientifico informatico
varianti regionali
dialetti
minoranze linguistiche
tipologia
burocratico giornalistico
standard pubblicitario popolare gergale
Insieme a un compagno, prova a rispondere alle domande aiutandoti con la mappa. 1. 2. 3. 4. 78
L’italiano moderno deriva direttamente dal latino? I dialetti sono vere e proprie lingue? In quale regione d’Italia sono utilizzati i linguaggi settoriali? Quale mutamento fonetico dell’italiano è tipico della tua zona?
La lingua italiana
Esercizi di riepilogo 1
2
Cerca sul dizionario l’origine delle seguenti parole. famiglia: .............................................................
cane: ....................................................................
erba: ....................................................................
maestro: ............................................................
vittoria: ...............................................................
tempio: ...............................................................
figlio: ...................................................................
scuola: ................................................................
urbano: ..............................................................
toro: ....................................................................
ascensore: .........................................................
storia: .................................................................
senato: ...............................................................
console: .............................................................
Raggruppa i seguenti termini specialistici a seconda dell’ambito di appartenenza. triangolo emicrania analgesico bipolarismo partito governo salario L articolo decreto . . diagonale caramellare sorbetto mucosa li uefare anemia ministro capitalismo socialismo costituzione comma .p.r. norma impresa manager bilancio bignè monopolio e port anoressia computerizzare raggio conomia: .......................................................................................................................................................... iritto: ................................................................................................................................................................. edicina: ............................................................................................................................................................ astronomia: .................................................................................................................................................... ecnica: ............................................................................................................................................................... eometria: ......................................................................................................................................................... olitica: ...............................................................................................................................................................
3
Scrivi una frase per ognuna delle seguenti espressioni. 1. salva in corner ........................................................................................................................................................................ 2. alle griglie di partenza ........................................................................................................................................................................ 3. seguito a ruota ........................................................................................................................................................................ 4. ha abbassato la guardia ........................................................................................................................................................................ 5. in fuga solitaria ........................................................................................................................................................................ 6. sottorete ........................................................................................................................................................................ 7. ha subito il conteggio ........................................................................................................................................................................ 8. colpo di rovescio ........................................................................................................................................................................ 79
2
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 4 Fra i seguenti termini distingui con L i latinismi, con P i prestiti e con N i neologismi.
zar film
5
tabacco super metallari
gratis sponsor buffet
roulette uniores e tra fantascienza star iter videocassetta velina deficit curriculum metronotte scanner
Trascrivi sul quaderno nell’italiano standard questi versi della poesia di Salvatore Di Giacomo. Marzo arzo: nu poco chiove e n’ato ppoco strac ua torna a chiovere, schiove ride ’o sole cu ll’ac ua. o’ nu cielo celeste, mo’ n’aria cupa e nera mo’ d’o vierno ’e ttempeste, mo’ n’aria ’e primmavera.
INVALSI
6 Indicaco
li
o i arola due ra i utili a dola u a volta eco do il i ificato della ua co u e e u a volta eco do il i ificato del li ua io ettoriale
1. ordine l. comune: .................................................................................................................................................. l. militare: ................................................................................................................................................... 2. scala l. comune: .................................................................................................................................................. l. geografico: .............................................................................................................................................. 3. ali l. comune: .................................................................................................................................................. l. sportivo: .................................................................................................................................................. 4. attacco l. comune: .................................................................................................................................................. l. bellico: ..................................................................................................................................................... 5. fischio l. comune: .................................................................................................................................................. l. sportivo: .................................................................................................................................................. 6. corrente l. comune: .................................................................................................................................................. l. politico: .................................................................................................................................................... 7. canestro l. comune: .................................................................................................................................................. l. sportivo: .................................................................................................................................................. 80
La lingua italiana
7
Aiutandoti con il dizionario, scrivi il i al linguaggio medico.
ificato dei e ue ti ter i i a
arte e ti
otite: ..................................................................................................................................................................... anoressia: ........................................................................................................................................................... femore: ............................................................................................................................................................... tabagismo: ......................................................................................................................................................... osteoporosi: ...................................................................................................................................................... ipertensione: ..................................................................................................................................................... bulimia: ............................................................................................................................................................... cefalea: ................................................................................................................................................................ analgesico: ......................................................................................................................................................... antipiretico: ....................................................................................................................................................... 8 Aiutandoti con il dizionario, scrivi ul quader o il i
a
arte e ti al li
refuso
bufala
ua
ificato delle e ue ti arole
io ior ali tico e ti o rafico
coccodrillo
pesce
reportage
canard
soffietto
civetta
9 Scrivi sul quaderno uno slogan per reclamizzare ciascuno dei seguenti prodotti.
una chitarra
uno zaino
una bicicletta
un gelato
10 Indica a quale settore appartiene ognuno dei seguenti elenchi di parole.
a. tangente cono ipotenusa raggio rombo segmento trapezio. ………………………………….. b. prelievo conto corrente fondi versamento titoli azioni mutuo. ………………………………….. c. tavolato cordigliera banchisa nevaio baia promontorio. ………………………………….. d. alettone virata carlinga scatola nera pilota automatico rotta hostess. ………………………………….. e. cardigan pareo piumino short t in set atelier stilista. ………………………………….. 11 Scrivi ul quader o il i
battere la fiacca strizza
ificato delle e ue ti e nisba
re io i er ali
essere una frana
IMPARARE A IMPARARE Che cosa sai adesso che prima non sapevi? Che cosa ti è piaciuto o ti ha interessato di più studiare? Che cosa di meno? In quali argomenti hai trovato più difficoltà? Secondo te, perché? In che modo potresti migliorare le tue conoscenze e le tue abilità?
81
2
Verifica finale Conoscenze 1
Indica e le e ue ti a er a io i o o vere
o al e
La lingua italiana deriva dal latino volgare. Solo lo spagnolo e l’italiano derivano dal latino. Le lingue che derivano dal latino sono dette neolatine o romanze. el passaggio dal latino all’italiano si sono verificati mutamenti fonetici. el passaggio dal latino all’italiano non si sono verificati cambiamenti nella struttura della frase. n latino esistevano tre generi del nome: maschile, femminile e neutro. n latino ogni parola assumeva forme diverse, modificando la desinenza secondo la funzione logica svolta nella frase. Alcune parole latine sono usate ancora oggi. I popoli con i quali gli italiani sono entrati in contatto non hanno lasciato traccia nella nostra lingua. Le parole straniere entrate nell’uso corrente della nostra lingua restano uguali al singolare e al plurale. I neologismi sono parole nuove create per dare un nome alle innovazioni tecnologiche e alle scoperte recenti. La prima testimonianza scritta in volgare risale al IX secolo. opo il ille il volgare si afferm come lingua scritta nei documenti. La poesia religiosa venne scritta sempre e solo in latino. Dante, Petrarca e Boccaccio scrissero le loro opere più importanti in latino. on le opere di ante, etrarca e occaccio si afferm l’uso letterario del fiorentino. l vocabolario della rusca fiss il lessico italiano, registr le parole buone usate dagli scrittori del e uelle significative degli autori vissuti fino al . l modello linguistico del fiorentino parlato dalle persone colte nella irenze del fu proposto da anzoni. el la maggior parte degli italiani era analfabeta. l successo dei grandi mezzi di comunicazione di massa ha favorito la diffusione della lingua italiana in tutto il paese. In molte regioni italiane vivono alcune minoranze etniche che parlano una lingua diversa dall’italiano. La scuola gratuita e obbligatoria ha innalzato il livello culturale medio degli italiani. 1 punto per ogni risposta esatta;
V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F
...... /22
Abilità 2
Scrivi ul quader o u a ra e er o gratis
e ae uo
inter nos
album
u a delle e ue ti locu io i lati e a cora i u o sui generis
non plus ultra
in pompa magna
2 punti per ogni risposta esatta;
82
...... /14
La lingua italiana
3
l e ue te te to la arte fi ale della ota ovella Chichibio e la gru di Boccaccio, scritta nel 1300, il cui protagonista, il cuoco Chichibio, si mette nei guai per amore di Brunetta, alla quale dona una coscia della gru cacciata dal suo padrone Currado e cotta er lui o ti a do i oi ad a er are c e le ru a o u a ola a a Sostituisci le espressioni sottolineate con quelle dell’italiano attuale di seguito fornite. scamp alla cattiva sorte e si rappacific con il suo signore perch signore divertente aspetta un momento a uel grido per la ual cosa da dove gli venisse uella risposta aveste gridato dopo essersi avvicinato a loro abbassata l’altra zampa ti sembra posato a terra si trasform avrei dovuto fare proprio cos urrado vedendole disse: Aspettati, ……............…....…....………..…………… che io ti mostrer che elle n’hanno due , e fattosi al uanto pi a uelle vicino ……............…....…....………..…………… grid : oh oh , per lo qual grido ……............…....…....………..…………… le gru, mandato l’altro piè gi ……............…....…....………..……………, tutte dopo al uanti passi cominciarono a fuggire. Laonde……............…....…....………..…………… urrado rivolto a
hichibio disse:
tone Parti ……............…....…....………..…………… ch’elle n’abbian due .
he ti par, ghiot-
hichibio
uasi sbigot-
tito, non sappiendo egli stesso donde si venisse, ……............…....…....………..………
rispose:
Messer ……............…....…....………..…………… s , ma voi non gridaste oh oh a uella di iersera ché ……............……………… se cos gridato aveste ……............…....…....………..…………… ella avrebbe cos l’altra coscia e l’altro piè fuor mandata, ……............…....…....………..…………… come hanno fatto ueste .
urrado piac ue tanto uesta risposta, che tutta la sua ira si convert ……..........
..…....…....………..…………… in festa e riso, e disse:
hichibio, tu hai ragione, ben lo dovea fare
……............…....…....………..…………… . os adun ue con la sua pronta e sollazzevol ……............….... …....………..…………… risposta hichibio cess la mala ventura e paceficossi ……............…....…....…… …..…………… col suo signore. punto per ogni risposta esatta
...... /15
4 Nelle seguenti frasi individua e sottolinea le parole e le espressioni provenienti
dai diversi linguaggi settoriali e precisa da quali ambiti derivano. 1. oris ha infilato la palla in porta con una cannonata. ………………………………) 2. Ho escogitato una terapia che ti impedirà di dire ancora delle bugie. ………………………………) 3. i è riunito alle
il vertice del partito. ………………………………) 4. Salvatore è stato messo alle corde dal-
la testimonianza di milio. ………………………………) 5. er la svendita in atto il negozio è stato preso d’assalto. ………………………………) 6. e non ottieni risultati, prova a cambiare tattica di studio. ………………………………) 7. (………………………………) 8.
io fratello è sempre in movimento è un vero ciclone
ei primi due mesi dell’anno si è verificata una vera epidemia di cri-
mini. ………………………………) 9. on uel discorso
ario ha fatto centro. ………………………………)
10. li operai hanno fatto uno sciopero a singhiozzo. ………………………………) 11. Giulia ha escogitato un piano d’attacco per poter andare alla festa. ………………………………) punto per ogni risposta esatta
...... /11
83
2
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 5
Abbina ai ettori tec ico cie tifici di a re titi o i te rati re e ti ella colo
arte e a
informatica
camper
trasporti
timer
televisione
file
elettronica
stand by
a
re e ti
ella colo
1 punto per ogni risposta esatta; 6 Scrivi le
i
...... /4
arole tra iere da cui deriva o i e ue ti voca oli
handicappato: ............................................
testato: ...........................................................................
stressare: ......................................................
filmato: ............................................................................
hobbista: .....................................................
robotizzare: .................................................................... 1 punto per ogni risposta esatta;
7
a
...... /6
Indica tra are te i e le e ue ti ra i a arte o o a u dialetto ette trio ale a u dialetto to ca o o a u dialetto ce tro eridio ale Trascrivile oi ul quader o ell italia o ta dard Gente che vennevano la porchetta su le bancarelle de piazza, quela mattina, ce n’era na tribù. Da San Giuseppe in poi è la stagione sua, se po dì. (C.E. Gadda) (……) Sciur padrun da li beli braghi bianchi fora li palanchi, fora li palanchi c’anduma a cà. (Canto delle mondine) (……)
Parrari ’mpunta di burcetta, intripittatu. (……)
Fate la ninna fate la nanna, bello
sto cuoricino de la tu mamma. (……) 4 punti per ogni risposta esatta; 8 Scrivi ul quader o tre
eolo i
i e co o
u o di e i componi u a ra e 2 punti per ogni risposta esatta;
Punteggio totale
VALUTAZIONE erifica il tuo livello di a
84
re di e to i
a e al u te
Punteggio
ivello
i ore di
4
da
a
da
a
da
a
da
a
da
a
da
a
10
...... /16
io otte uto
...... /12
........... /100
La lingua italiana
Competenze per crescere
INVALSI
Aspetti linguistici 1
Osserva con attenzione la seguente pubblicità e rispondi alle domande.
1. Nella pubblicità dei gioielli «le Bebé»: a. l’immagine ha maggior importanza del testo scritto. b. il linguaggio verbale è preponderante. c. la mamma è innervosita perch il bambino non dorme. d. la mamma tiene teneramente fra le braccia il figlioletto e lo osserva con dolcezza.
V V V
F F F
V
F
2. Trascrivi la frase che riporta ciò che la mamma pensa mentre guarda il suo bambino. …………………………………………………………………………………………………………………………
3. Al collo della donna c’è un gioiello, lo stesso riprodotto a destra, in fondo alla pagina. Perché è in due versioni? a.
uello a destra le pu essere regalato per la nascita di ………………….
b.
uello a sinistra le pu essere regalato per la nascita di ………………….
85
2
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Aspetti lessicali 1
Riscrivi nell’italiano attuale l’inizio della novella Narciso alla fonte tratta dal Novellino. arcis fu molto buono e bellissimo cavaliere.
n giorno avvenne ch’elli si riposava sopra
una bellissima fontana, e dentro l’ac ua vide l’ombra sua molto bellissima.
cominci a
riguardarla, e rallegravasi sopra alla fonte e l’ombra sua facea lo somigliante. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 2
Traduci nel tuo dialetto le frasi seguenti. tamattina sono arrivato a scuola in ritardo. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. i ha chiamato Laura, voleva proprio te. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. eglio un uovo oggi che una gallina domani. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ivi e lascia vivere. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. uei due sono come il gatto e la volpe. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. atti da parte, ci penso io …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
3
Collega ogni messaggio pubblicitario al prodotto a cui si riferisce. a. La tua idea di casa
c ua minerale occhetta
b.
uliti dentro, belli fuori
pto n
c.
itorniamo alla natura, dissero le albicocche
ivanidea
d.
assione per la vista, amore per il sole
’arbo
aturrein
4 Collega a ciascuna espressione della lingua latina ancora oggi in uso la corrispondente
versione italiana.
86
a.
eo gratias
bagliando si impara
b.
rrando discitur
ale il padre, tale il figlio
c.
e gustibus non est disputandum
razie a io
d.
alis pater, talis filius
ui gusti non si pu discutere
3 UNITÀ
Il lessico
Conoscenze
Abilità
• La struttura delle parole. • Le modalit di formazione delle parole. • Il significato denotativo, connotativo e figurato delle parole. • Il dizionario.
• Distinguere gli elementi che compongono la parola. • Riconoscere le parole primitive, derivate, alterate e composte. • tilizzare i meccanismi di formazione delle parole. • Riconoscere e utilizzare sin nimi, ant nimi, iper nimi, ip nimi, om nimi e parole polisemiche. • Distinguere tra denotazione, connotazione e significato figurato. • Consultare il dizionario.
Traguardi per le competenze • • • • •
adroneggiare e applicare in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico per comunicare e decodificare messaggi scritti e orali. tilizzare le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggiore precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti. Riconoscere e usare termini specialistici in base ai campi di discorso. Comprendere e usare in modo appropriato le parole del vocabolario di base. sare manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attivit di studio e collaborative per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti.
Attività Nel volume
Nel M.I.O. BOOK
Esercizi formativi
Prerequisiti
Esercizi di riepilogo
Esercizi di riepilogo
erifica finale
erifica finale
ompetenze per crescere
Scheda INVALSI
87
Prima P rima di iniziare
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
Prerequisiti
Il lessico è costituito dall’insieme delle parole della lingua italiana. Ecco le sue caratteristiche: • permette a ognuno di noi di comunicare efficacemente e correttamente il proprio pensiero. • è formato da parole che, in base alla forma, si distinguono in: primitive, derivate, alterate e composte.
Libro
Libraio
Librone
Segnalibro
• è formato da «parole vuote», ossia prive di significato (articoli, pronomi, preposizioni e congiunzioni) e da «parole piene» (tutte le altre parti del discorso) che hanno un significato proprio. • contiene parole legate da relazioni di significato di vario tipo come i sinòmini, gli antònimi, gli iperònimi.
Leggi il brano e rispondi alla domanda. Pin ha una voce rauca da bambino vecchio: dice ogni battuta a bassa voce, serio, poi tutt’a un tratto sbotta in una risata in i che sembra un fischio e le lentiggini rosse e nere gli si affollano intorno agli occhi come un volo di vespe. da I. Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, Einaudi
Indica l’avverbio che non sostituisce la locuzione avverbiale «tutt’a un tratto». A. gradevolmente B. improvvisamente C. inaspettatamente D. immediatamente 88
Il lessico
La parola secondo la forma 1
La struttura della parola Considera le parole alunno, alunna, alunni, alunne. Esse dal punto di vista della struttura sono formate da: • la radice o morfema lessicale, ossia la parte che rimane inalterata e che trasmette il significato stesso della parola; • la desinenza o morfema grammaticale, ossia la parte variabile (-o, -a, -i, -e) che nei nomi, negli aggettivi e nei pronomi indica il numero (singolare o plurale) o il genere (maschile o femminile), nei verbi anche il modo, il tempo e la persona; fornisce cioè informazioni grammaticali sulle parole. Radice
Desinenza
alunn
o
alunn
a
alunn
i
alunn
e
Le parole formate solo dalla radice e dalla desinenza sono dette primitive.
A partire dalle parole primitive, attraverso processi di derivazione, alterazione e composizione, che prenderemo in esame, si possono formare altre parole.
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Nelle seguenti parole separa con una barra la radice dalla desinenza. felice – piatto – palla – negozio – peperone – corda – freddo – catena – vicino – sottile – pericolo – fredde – occasione – radice – medico – patata – tubero – monte – agile – problema
2
Completa le frasi inserendo la desinenza nelle parole che ne sono prive.
BES
1. Luigi è stato assolt… con formul… pien… 2. A tutt… i convenut… fu consegnata una car tellin… perch potessero prendere appunt… 3. Il color… dei suoi occh… è azzurr… intens… 4. l linguaggio burocratic… è utilizzat… negli atti della ubblic… mministrazion… 5. I rest… dell’automobil… erano ormai carbonizzat… 89
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
2
La derivazione Con la derivazione si creano parole aggiungendo alla radice uno o più morfemi modificanti: • un prefisso, se è posto davanti alla radice: pro-nom-e; • un suffisso, se è posto dopo la radice: frat-ern-o; • un prefisso e un suffisso: tras-luc-id-o. Le parole formate con un prefisso, con un suffisso o con tutti e due gli elementi sono dette derivate. La parte della parola che precede la desinenza è detta tema.
Nelle parole primitive il tema coincide con la radice: Parola primitiva
Tema Radice
Desinenza
forma
form
a
gentile
gentil
e
Nelle parole derivate, invece, il tema coincide con tutta la parola eccetto la desinenza: Parola primitiva
Tema refi
informale
o
in
gentilezza
Desinenza
bis-nonno dis-abitato
capace mobile
e
gentil
ezz
a
in-capace -capace sopra-(m) -(m) mobile
I prefissi non cambiano la categoria grammaticale della parola di base; da un nome si forma un altro nome, da un aggettivo un nuovo aggettivo, da un verbo un altro verbo:
90
entroterra (nome) scontento (aggettivo) delegittimare (verbo)
Desinenza
al
I prefissi,, morfemi posti davanti alla radice di una parola primitiva, cambiano il significato di quest’ultima e danno origine a una nuova parola.
terra contento legittimare
o
form
La derivazione per mezzo dei prefissi nonno abitato
u
Il lessico
Molti sono i prefissi con i quali si creano le parole derivate; i più comuni sono i seguenti: refi i
i
ificato
Esempi
a-, in- (il-, im-, ir-), s-, dis-, de-
senza : negano il significato della parola di base
amorale, inutile, illecito, impaziente, irrazionale, scarico, disabile, devitaliz zare
pre-, arci-, sovra-, stra-, extra-, super-, iper-, fuori-, ultra-
eccesso, superiorità e aumen to
prediletto, arciduca, sovrappeso, stracarico, extravergine, supervisione, ipertensione, fuoriserie, ultraleggero
contro-, anti-, contra-
opposizione
controluce, antiruggine, contrappeso
re-, ri-
ripetizione
reincarnazione, rifare
ipo-, sub-, sotto-
inferiorità e insufficienza
ipovedente, subacqueo, sottosviluppo
semi-, emiante-, anti-, pre-
mezzo , metà precedenza nel tempo e nello spazio
semicirconferenza, emiciclo antefatto, antipasto, preistoria retrobottega
retro-
dietro
post-
dopo
postoperatorio
extra-, estra-, e-, es-
fuori
extracomunitario, estradizione, emettere, esporre
mini-, maxi-, mega-
poco e molto , grande
minigolf, maxiconcorso, megastadio
vice-
al posto di
vicesindaco
neo-
nuovo
neolaureato
bi-, bis-
due , due volte
bilingue, bisnonno
nello spazio
La derivazione per mezzo dei suffissi libro
libr-aio
I suffissi, morfemi posti dopo la radice, modificano il significato della parola di base creandone una nuova, dotata di significato autonomo e appartenente a volte anche a una categoria grammaticale diversa.
Da un nome possono derivare: • un altro nome: terra terraglia • un aggettivo: popolo popolare • un verbo: pena penalizzare
91
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Da un aggettivo possono derivare: un altro aggettivo: verde verdastro; un nome: santo santità; un verbo: giusto giustificare. Da un verbo possono derivare: un altro verbo: giocare giocherellare; un nome: ricamare ricamatrice; un aggettivo: mutare mutevole. Da un avverbio possono derivare: un nome: pressappoco pressappochismo; un verbo: indietro indietreggiare. I suffissi non hanno un valore autonomo e per questo non possono essere utilizzati da soli; hanno però un significato particolare che attribuiscono alla parola derivata. I suffissi più comuni sono i seguenti: u
i
i
ificato
Esempi
-aio, -ario, -iere, -ante, -ino, -ano, -ente, -tore
professioni e mestieri
giornalaio, bibliotecario, usciere, commediante, imbianchino, ortolano, presidente, esecutore
-aio, -iera, -ile, -eto, ificio eria aia oio -ale
oggetti, luoghi in cui essi sono contenuti o strumenti
pollaio, zuppiera, fienile, pescheto, oleificio, gioielleria, abetaia, innaffia toio, ditale
-aglia, -aggio, -ame, -ata, -aggine, -mento
un insieme di elementi dello stesso tipo
gentaglia, imballaggio, fogliame, pedata, sfacciataggine, ritrovamento
-uto
fornito di
pennuto
-anza, -età, -enza, -ezza, -igia, -udine, -izia
qualità, caratteristiche morali
tolleranza, caparbietà, benevolenza, bellezza, cupidigia, beatitudine, me stizia
-ismo, -esimo
movimenti culturali, storici, dottrine e atteggiamenti
positivismo, cristianesimo
-acco, -ano, -itano, -olo, -ese, -esco, -asco
provenienza e appartenen za
polacco, friulano, palermitano, spagnolo, portoghese, romanesco, comasco
In base alle parole che modificano, si possono classificare i seguenti suffissi: u
92
i
Funzione
Esempi
-abile, -ibile, -evole, -ale, -ile, -oso
servono per formare ag gettivi
permeabile, proponibile, notevole, centrale, giovanile, costoso
ificare i are e iare -are, -ire, -ellare, -icchiare, -ettare, -acchiare
servono per formare verbi
pianificare, ipotizzare, inneggiare, cac ciare, servire, girellare, leggicchiare, picchiettare, bruciacchiare
-mente
servono per formare av verbi
cortesemente
Il lessico
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Le seguenti parole contengono prefissi e/o suffissi. Individua e sottolinea in rosso i prefissi (10) e in blu i suffissi (15). preordinare – disabitato – adattabile – supersonico – impopolare – irriconoscibile – conteggio – vitale – pavoneggiare – contrattacco – sovrappeso – bombardamento – rilanciare – barista – filiera – popolaresco – spopolamento – pollaio – tristezza – autista – fraternizzare – indescrivibile
2
Trasforma le e ue ti arole u a do i refi i dis-, s-, in-, il-, e im-.
BES
3
pregevole ………………………………
corretto
………………………………
attento
………………………………
accordo
………………………………
felice
………………………………
sopportabile
………………………………
utile
………………………………
agibile
………………………………
solito
………………………………
soddisfatto
………………………………
costante ………………………………
continuo
………………………………
lecito
morale
………………………………
………………………………
Serviti dei refi i er o tituire co u a ola arola le e
re io i ottoli eate
1. ei proprio un bambino che non ubbidisce ………………………… . 2. Il tuo compito di matema tica è non sufficiente ………………………… . 3. I ladri resero non attivo ………………………… il siste ma di allarme. 4. l signor
radi porta all’estero ………………………… le calzature che produce.
5. Ho fatto di nuovo ………………………… l’esercizio di grammatica. 6.
ei giorni prima delle
feste ………………………… l’orario di apertura è diverso. 7. L’alunno ha manifestato un impegno scolastico non continuo ………………………… . 8. Marta non è capace ………………………… di tacere. 9.
uesto problema è impossibile da risolvere ………………………… . 10. Luigi scrive in un modo
che non si riesce a leggere ………………………… . 4 Usa i u
i o (1), -aia (2), -iera (5), -ile (2), -eria (3), a o (2) e o (1) per ricavare parole che indichino dove si producono o si conservano certi oggetti e dove si custodiscono certi animali.
olio
………………………………
fungo
………………………………
grano
………………………………
tè
………………………………
tabacco
………………………………
bagaglio
………………………………
cane
………………………………
coniglio
………………………………
porco
………………………………
olivo
………………………………
rastrello
………………………………
acciaio
………………………………
scarpe
………………………………
carbone
………………………………
sale
………………………………
caffè
……………………………… 93
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 5
Trasforma
er
i i e ue ti o i i ver i
pasta
………………………………
alba
………………………………
linea
………………………………
pace
………………………………
computer ………………………………
bocca
………………………………
guerra
………………………………
scatola
………………………………
bottone
………………………………
canto
………………………………
ormeggio ………………………………
padrone
………………………………
giro
………………………………
terrore
………………………………
carbone
………………………………
unione
………………………………
fumo
………………………………
paglia
………………………………
6 Ricava de li a
7
e o di refi i e u
ettivi dai e ue ti o i
edia te l a
iu ta di u
ferro
………………………………
sport
………………………………
pace
………………………………
monte
………………………………
calore
………………………………
nazione
………………………………
palude
………………………………
musica
………………………………
festa
………………………………
sorriso
………………………………
città
………………………………
campo
………………………………
primavera ………………………………
colpa
………………………………
mese
………………………………
settimana
………………………………
fiore
………………………………
strada
………………………………
Scrivi acca to alle arole date u a o due arole derivate er
i
e o di u
refi o
alpino.................................................................................................................................................................... alcolico ................................................................................................................................................................. armato ................................................................................................................................................................. vento ..................................................................................................................................................................... battere ................................................................................................................................................................. fare ........................................................................................................................................................................ vendita ................................................................................................................................................................. gelato .................................................................................................................................................................... peso ...................................................................................................................................................................... passare ................................................................................................................................................................ 8
a do refi i diver i ricava dai seguenti verbi il maggior numero di verbi possibile. dire ........................................................................................................................................................................ correre ................................................................................................................................................................. prendere.............................................................................................................................................................. portare ................................................................................................................................................................. tenere ...................................................................................................................................................................
94
Il lessico
3
L’alterazione delle parole barca
barchina, barchetta, barcona
I suffissi -ina, -etta e -ona, uniti alla parola primitiva barca, non ne modificano il significato ma aggiungono un’idea di piccolezza, di graziosità e di grandezza: sono esempi di suffissi alterativi. I suffissi alterativi non modificano il significato della parola primitiva, ma lo alterano attribuendogli sfumature in relazione alla dimensione, alla quantità e al valore. Essi danno quindi origine a parole alterate.
I suffissi alterativi possono essere: • diminutivi, che esprimono un’idea di piccolezza come -ino, -ello, -icino, -etto, -icchiare: bellino, alberello, posticino, mobiletto, canticchiare; • vezzeggiativi, che affiancano al valore diminutivo sfumature di simpatia e di tenerezza come -icello, -uccio, -ettare, -otto, -erellare: venticello, calduccio, fischiettare, leprotto, canterellare; • accrescitivi, che esprimono un’idea di grandezza come -one e -ona: librone, donnona; • dispregiativi o peggiorativi, che attribuiscono alla parola un valore di disprezzo o di ironia come -accio, -astro, -ucolo, -icchio, -acchiare: lavoraccio, giovinastro, poetucolo, avvocaticchio, scribacchiare. Le parole alterate mantengono la categoria grammaticale della parola di base. Si possono alterare le seguenti parti del discorso: casetta • nome: casa pazzerello • aggettivo: pazzo ridacchiare • verbo: ridere benone • avverbio: bene Nello specifico, le alterazioni di nome, aggettivo e avverbio sono trattate nella morfologia ( Volume A, Unità 3, p. 94; Unità 5, p. 148; Unità 8, p. 349).
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
BES
1
Scrivi il termine da cui hanno tratto origine le seguenti parole alterate. giovinastro ……………………………… piccolino ……………………………… furbacchione ……………………………… grassottello ……………………………… lupacchiotti ……………………………… bellino ……………………………… omaccione fuocherello ……………………………… ……………………………… ridacchiare ……………………………… pallina ……………………………… orsetto rossastro ……………………………… ……………………………… 95
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 2
Sostituisci le espressioni scritte in corsivo con una parola alterata adatta. 1.
orrei una fetta molto piccola ………………………… di torta. 2. Sto veramente bene
………………………… . 3.
erena parla sempre con la voce bassa ………………………… . 4. Clau
dio ha fatto una pessima figura ………………………… . 5. Ho avuto paura di quel grosso cane ………………………… . 6.
uel piccolo ladro ………………………… è stato incolpato per aver com
messo piccoli furti ………………………… . 7.
alla cucina proveniva un profumo gradevole
………………………… di arrosto. 8. on sei abbastanza grande ………………………… per giocare con le bambole 9. nche se
iulio è un ragazzo cattivo ………………………… preferiamo pensare
che sia solo un po’ pazzo ………………………… . INVALSI
3
Non tutte le parole presenti nell’elenco sono veramente alterate. Individua e sottolinea soltanto i veri alterati (18). salmone vasetto cancellino burrone dolcetto cannone pazzerello occhiello ovi no forchetta gommone braccialetto regalino vecchierello pigrone stradicciola mozzarella cerino mammina figurone spettacolino uccellino medicastro budino a uilone fettina verdone palazzaccio casona furtarello
4 Scrivi il maggior numero di alterati per ciascuna di queste parole.
carta ...................................................................................................................................................................... gioco ..................................................................................................................................................................... letto ....................................................................................................................................................................... uomo .................................................................................................................................................................... piede ..................................................................................................................................................................... strada ................................................................................................................................................................... gatto...................................................................................................................................................................... porta ..................................................................................................................................................................... giro ........................................................................................................................................................................ 5
Individua e sottolinea nel seguente elenco le parole alterate e con ciascuna di esse scrivi una frase. lampione boccone riccone mattone malaticcio polsino manina manette galletto tacchino libretto torrone colletto mattino merletto storione focaccia lettuccio barone lampone 1. ........................................................................................................................................................................ 2. ........................................................................................................................................................................ 3. ........................................................................................................................................................................ 4. ........................................................................................................................................................................ 5. ........................................................................................................................................................................ 6. ........................................................................................................................................................................
96
Il lessico
4
La composizione delle parole Dopo il temporale è apparso nel cielo l’arcobaleno.
La parola evidenziata arcobaleno è una parola composta perché costituita da due parole con significato proprio: arco e baleno. La composizione consente di produrre parole nuove unendo due o più vocaboli, già esistenti, per formare un termine dotato di un nuovo significato. Le parole così formate prendono il nome di parole composte. Sono dette parole composte o composti stabili quelle parole formate dall’unione di due elementi distinti saldati in un tutto unico che assume un significato proprio.
Tutte le categorie grammaticali possono contribuire a formare parole composte: • nome + nome = cassapanca, capoclasse; • nome + aggettivo = granoturco, terracotta; • aggettivo + nome = altopiano, nobildonna; • verbo + nome = guardaroba, parastinchi; • preposizione + nome = dopobarba, soprammobile; • avverbio + verbo = benedire, benestare; • aggettivo + aggettivo = agrodolce, sacrosanto; • avverbio + aggettivo = semprevivo, sempreverde; • avverbio + nome = sottoscala, fuoristrada; • verbo + verbo = fuggifuggi, toccasana; • preposizione + avverbio = dabbene, dappoco. Parole composte con prefissoidi e suffissoidi biblioteca
osteopatia
biblio : dal greco biblion = libro teca: dal greco teke = scatola osteo : dal greco osteon = osso patia: dal greco pathos = sofferenza
Molte parole, specialmente quelle del linguaggio tecnico-scientifico, sono formate da elementi di origine greca e latina dotati di un significato specifico e autonomo e perfettamente integrati nella lingua italiana, chiamati prefissoidi e suffissoidi. Spesso prefissoidi e suffissoidi si combinano tra loro.
97
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITĂ€, TESTI
I piĂš comuni prefissoidi di origine greca sono: refi oidi antropoarcheoautobibliobiocardiocosmocronodemodermaecofilo fonofotogastrogeografoidroiperipoippolitomacromegamicromononecroneonevr-, neuroomooroortopaleopatopedpentapiropneumopseudotecnoteleteotermotopozoo98
i
ificato
uomo antico da solo libro vita cuore mondo tempo popolo pelle ambiente amore/simpatia voce luce ventre terra scrittura acqua sopra/oltre sotto cavallo pietra grande grande piccolo unico morte nuovo nervo simile montagna giusto antico sofferenza bambino cin ue fuoco aria falso arte tecnica lontano dio calore luogo animale
Esempi antropologia, antropomorfo archeozoico autocombustione, autogestione bibliografia biografia, biologia cardiologia cosmonauta cronologia democrazia dermatite ologia, osostenibile filosofia fonogramma, fonologia fotografia, fotosintesi gastronomia, gastroscopia geotermico, geografia grafologia idrocoltura, idrosolubile ipermercato ipocalorico ippopotamo litografia macrocosmo megafono microrganismo monocolo, monolocale necrologia neologismo, neoavanguardia nevralgia, neurologo omogeneo orogenesi ortografia, ortopedia paleocristiano patologia pediatria pentagono, pentagramma piromane, pirotecnico pneumotorace pseudonimo tecnologia telescopio teologia termosifone toponomastica zoologico
Il lessico
I più comuni suffissoidi di origine greca sono: u
oidi
-algìa -àntropo -archìa -bolo -cèfalo -ciclo -crazìa fil a -fobìa -fonìa -geno -grafìa -ide -logìa -logo -manìa -metro -nomìa -ònimo -patìa -scopìa -tecnìa -tipìa -tomìa
i
ificato
Esempi sciatalgia misantropo tetrarchia, autarchia discobolo microcefalo motociclo democrazia cinofilia claustrofobia stereofonia idrogeno geografia geoide geologia vulcanologo cleptomania manometro economia sinonimo cardiopatia radioscopia zootecnia linotipia tracheotomia
dolore uomo comando che lancia testa ruota potere passione paura suono origine nascita scrittura a forma di scienza studioso mania misura amministrare nome sofferenza visione scienza impressione incisione
I più comuni prefissoidi di origine latina sono: refi oidi agriambibiscircumdeciori maximinimultionniradioretrosemitrans-, tratri-, tris-
i della terra due due volte intorno dieci dei fiori grandissimo piccolissimo molto tutto raggio all’indietro metà oltre tre
ificato
Esempi agriturismo ambidestro biscotto circumnavigare decimale floricoltore maxigonna minigonna multiforme onnipresente radiofonia retrospettivo semicerchio transoceanico, trapassare tridimensionale, trisavolo
99
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
I più comuni suffissoidi di origine latina sono: u
oidi
-cida -colo -coltura -dotto -fero fico -forme -fuga, -fugo -grado -paro -pede -valènte -voro
i
ificato
che uccide relativo alla coltivazione coltivazione allevamento condotto che porta che produce che ha forma di che fugge che allontana che cammina che genera che ha piedi che vale che mangia
Esempi omicida orticolo viticoltura, piscicoltura oleodotto sonnifero benefico cuneiforme transfuga, febbrifugo plantigrado oviparo bipede polivalente onnivoro
Le parole frase
Espressioni come buono sconto, villaggio vacanza, divano letto e treno merci sono parole frase. Le parole frase riassumono il significato di una frase intera: i due elementi che le compongono non si saldano in un’unica parola, ma rimangono separati (a volte possono essere uniti da una lineetta).
Buono sconto equivale alla frase «buono che dà diritto, all’atto della presentazione, alla riduzione del prezzo di una merce». Villaggio vacanza equivale alla frase «complesso di strutture abitative supportate da servizi e attrezzature sportive, situato in località di villeggiatura». Divano letto equivale alla frase «divano che può essere trasformato in letto». Treno merci equivale alla frase «treno adibito al solo trasporto di merci». Le parole frase, al plurale, modificano di solito solo il primo elemento: buono omaggio buoni omaggio conferenza stampa conferenze stampa Le unità lessicali
Espressioni come vestito su misura, ferro da stiro, vuoto a perdere e colpo di fulmine sono unità lessicali. Le unità lessicali sono insiemi di parole usati per indicare un unico e preciso oggetto o concetto.
100
Il lessico
I termini che le compongono hanno un significato autonomo ma, uniti fra loro da preposizioni, formano combinazioni che acquistano un significato particolare. Le parole macedonia
Espressioni come postelegrafonico, fotoromanzo e informatica sono dette parole macedonia. Le parole macedonia sono formate da due o più parole in parte abbreviate e fuse insieme.
pos(tale) + telegra(fico) + (tele)fonico postelegrafonico fotoromanzo foto(grafia) + romanzo informatica infor(mazione) + (auto)matica Le parole macedonia sono chiamate anche parole mosaico o parole puzzle proprio perché nascono dall’incastro tra vocaboli diversi.
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
In ogni gruppo di parole composte c’è un intruso: individualo e sottolinealo. 1. contromano – controluce – controllore – controparte – controriforma 2. mezzobusto – mezzofondo – mezzogiorno – mezzuccio – mezzolitro 3. paracolpi – parafango – paracadute – parafiamma – paragone 4. scaldamuscoli – scaldavivande – scaldino – scaldabagno – scaldaletto 5. altoforno – altopiano – altorilievo – altalena – altoparlante
2
Scomponi le seguenti parole e indica per ognuna da quali elementi è formata.
BES
schiaccianoci: .................................................................................................................................................... dopocena: .......................................................................................................................................................... fuggifuggi: .......................................................................................................................................................... gentiluomo: ....................................................................................................................................................... sottomarino: ..................................................................................................................................................... mezzaluna: ........................................................................................................................................................ lavabiancheria: ................................................................................................................................................. paraurti: .............................................................................................................................................................. cacciavite: ........................................................................................................................................................... fermacarte: ........................................................................................................................................................ parafango: ......................................................................................................................................................... cassaforte: ......................................................................................................................................................... 101
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 3
Completa le e ue ti arole utili a do u ………..........……ritratto
………..........……organismo
………..........……pattino INVALSI
4 Scrivi i
o i co
refi oide o u
eco………..........……
o ti corri
u
………..........……forme tassa………..........……
oide ………..........……nato socio………..........……
o de ti alle e ue ti defi i io i
1. Lo sciatore che prepara una pista battendola con gli sci. …………………………… 2. Zoccolo di protezione alla base delle pareti interne di un ambiente. …………………………… 3. Chi è privo di una casa in cui dormire. …………………………… 4. ongegno che serve a far girare lentamen te sulla fiamma lo spiedo con la carne. …………………………… 5. apore fra l’agro e il dolce. …………………………… 6. lemento di lamiera o di plastica sagomato che riveste la parte supe riore delle ruote di un veicolo per impedire che spruzzino il fango. …………………………… 5
Scrivi ul quader o il i idrosolubile
ificato delle e ue ti arole co
autocontrollo
6 Scrivi ul quader o il i
osteopatia 7
bibliografia
onnisciente
semianalfabeta
trisavolo
ificato delle e ue ti arole co cineteca
cinofobia
cleptomania
o te co i refi oidi pentagono
o te co i u
oidi
antropofagia
Individua e sottolinea le parole frase contenute nei seguenti periodi (5). 1. inalmente è terminata la riunione fiume. 2. i hanno inviato un biglietto omaggio per visitare la fiera del libro. 3. io fratello è in rlanda per una vacanza studio. 4. Si è rotta la cerniera lampo dei miei pantaloni. 5. n busta paga ho trovato un aumento di euro.
8 Individua e sottolinea le parole macedonia presenti nelle seguenti frasi (6).
1. orri a comprare un album da disegno in cartolibreria 2. Laura colleziona autografi di noti cantautori. 3. La onfcommercio ha indetto uno sciopero per venerd . 4. Il termovalo rizzatore è un impianto per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani non riciclabili. 5. Per la sfilata di moda svoltasi al alatrussardi erano presenti molte attrici famose. 6. l presidente nazionale degli industriali ha festeggiato gli anni della onfindustria forlivese. 9 Scrivi ul quader o le u it
le icali corri
o de ti alle e ue ti defi i io i
1. apire al primo sguardo. 2. iccola lente di silicone che aderisce alla cornea. 3. Tiro da 11 metri, nel gioco del calcio. 4. entola fornita di chiusura ermetica che permette la cottura rapida dei cibi. 5. alzature con uattro piccole ruote che permettono di correre su superfici levigate. 6. l tirare con un’arma contro un bersaglio fisso. 7. l complesso di persone che compiono, in un settore produttivo, un lavoro subordinato. 8. apriccio improvviso. 10 Scrivi sul quaderno una frase con ognuna delle seguenti parole macedonia.
ferrotranvieri
102
fantascienza
telespettatore
mandarancio
informatica
fotoromanzo
Il lessico
5
Le famiglie di parole L’insieme delle parole nate da uno stesso morfema lessicale (o radice) per derivazione, alterazione o composizione si chiama famiglia semantica o famiglia di parole.
La famiglia semantica della parola primitiva fortuna, formata dal morfema lessicale fortune dal morfema grammaticale -a, può essere rappresentata graficamente così:
fortuna
nomi infortunio sfortuna portafortuna fortunale
avverbi fortuitamente fortunatamente fortunosamente sfortunatamente
aggettivi infortunistico fortuito fortunato fortunoso fortunello sfortunato
verbi in o u arsi
La famiglia semantica della parola primitiva carta, formata dal morfema lessicale cart- e dal morfema grammaticale -a, può essere rappresentata graficamente così: carta
parole derivate cartolaio cartella cartoccio cartiera cartolina cartone cartello incarto
parole composte cartamodello cartacarbone cartapesta cartamoneta
parole alterate cartaccia
cartonare cartonato cartellino cartellone incartare incartatura
103
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Sul quaderno raggruppa i termini sottoelencati in tre famiglie semantiche; per ogni famiglia scrivi poi tra parentesi la parola primitiva e la sua radice. carteggiare – dentiera – dentista – maremoto – cartaceo – cartiera – sottomarino – ammarare – addentare – marea – marinaio – cartolaio – sdentato – scartare – cartolina – dentifricio – lungomare
2
In tutte le frasi è presente una parola che appartiene alla stessa famiglia. Individuala e sottolineala; scrivi poi la parola primitiva e la sua radice.
BES
INVALSI
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
ai già interrato i rizomi degli iris L’aereo atterrerà fra minuti. Luca rrighi è figlio di ricchi proprietari terrieri. l cane ha sotterrato un osso. tai poco bene ai un colorito terreo L’auto procedeva a rilento per la stradina sterrata. na forte scossa di terremoto ha svegliato nella notte gli abitanti di ssisi. l fiorista ha sostituito il terriccio nel vaso smaltato.
Parola primitiva: ............................................................................................................................................. Radice: ................................................................................................................................................................ 3
In ogni gruppo di parole c’è un intruso, cioè una parola che non appartiene alla stessa famiglia semantica: individualo e cerchialo. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
cartolaio cartamodello carta incartare cartoccio cartucciera carteggiare carroponte carro carrozzabile carruba carrozzeria carrozzone fornaio fornello forno fornitore fornace infornata pagabile pagare paga pagaia pagamento pagatore prato prateria prataiolo praticare pratense schematico schematizzare scherma schematicità schema schematismo armato armamento armeria arma armeggiare armonia armistizio zampata zampa zampettare zampillo zampino zampetto
4 Completa sul quaderno le seguenti famiglie di parole con le parole che conosci.
Aiutati con il dizionario. 1. colpa colposo colpevole incolpare
104
2. storia storico storicità preistoria
3. catena catenella catenaccio incatenare scatenare
4. corpo 5. idea corposo ideabile corpuscolo idealista accorpare scorporare corporazione
6. casa casupola casalinga
Il lessico
La parola secondo il significato 1
Parole piene e parole vuote La parola pesce invia alla nostra mente l’idea di un animale acquatico, dal corpo rivestito di squame, provvisto di pinne per nuotare e dal corpo per lo più fusiforme. Il significato di una parola è l’insieme delle informazioni che la parola stessa ci trasmette.
Per poter comunicare è importante conoscere il significato delle parole: nomi, aggettivi, verbi e avverbi hanno un significato ben riconoscibile e autonomo e sono per questo definiti parole piene; possono indicare: • elementi concreti: libro, acqua, cane…; • idee astratte: onestà, bellezza, noia…; • azioni: dormire, cantare, cucinare…; • sentimenti: dolore, amore, odio…; • caratteristiche di elementi come colore, forma e aspetto: verde, quadrato, ruvido… Altre parole come articoli, pronomi, preposizioni e congiunzioni non hanno un significato autonomo ma lo acquistano solo se unite ad altre parole; per questo sono definite parole vuote: Laura ha freddo e paura (e è una parola priva di significato se è da sola; qui unisce due nomi). Sono andata al cinema con Luigi (con indica compagnia).
2
Una rete di parole Nella nostra mente le parole si richiamano fra loro legandosi in una rete di rapporti di significato. Pane è in relazione con marmellata perché sono entrambi alimenti. Maniglia è in relazione con porta perché una è parte dell’altra. Su è in relazione con giù, perché sono l’uno l’opposto dell’altro. La scienza che studia il significato e i rapporti di significato tra le parole è la semantica (dal greco semànein = «significare»). Conoscere alcuni tipi di relazione fra parole aiuterà a comprendere la complessità organizzativa del lessico.
105
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITĂ€, TESTI
I campi semantici
Osserva questo esempio:
campo semantico mezzi di trasporto
aereo, elicottero, dirigibile, astronave
cielo
temporale, precipitazioni, vento, neve, grandine campo semantico fenomeni meteorologici
campo semantico universo
stella, pianeti, galassie, Sole, eclissi
Lasciandoci condurre da una parola guida possiamo operare dei collegamenti con altre parole vicine per significato e creare reti di parole che costituiscono campi semantici di diversa ampiezza. I campi semantici sono insiemi di parole aperti, variabili e modificabili che appartengono alla stessa area di significato.
PER NON SBAGLIARE La differenza fra campi semantici e famiglie semantiche Attenzione a non confondere i campi semantici con le famiglie di parole o famiglie semantiche! I campi semantici collegano parole che presentano rapporti di significato, mentre le famiglie semantiche collegano le parole che hanno in comune il morfema lessicale e sono prodotte per mezzo dei processi di derivazione, alterazione e composizione; le famiglie semantiche, inoltre, costituiscono gruppi di parole piĂš ristretti rispetto ai campi semantici, che possono anche contenerle. campo semantico
copertina pubblicazione uaderno pagina
106
scuola
famiglia semantica derivati libresco libreria libraio
libro
composti segnalibro
alterati libraccio libriccino libretto
capitolo paragrafo inchiostro
Il lessico
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
BES
Indica con F se le seguenti coppie di parole di forma (9), cioè di somiglianza dei segni rapporto di significato (5). odio/olio (...) penna/uccello olio/burro (...) pala/palla oro/orso (...) lampo/lampone oro/braccialetto (...) porta/maniglia burro/burrone (...) porta/sorta penna/inchiostro (...) cassa/casa penna/pinna (...) balla/balia
COMPETENZE IN
G
O
I
C
hanno fra loro un rapporto grafici, con S se hanno un (...) (...) (...) (...) (...) (...) (...)
O
In… testa alla parola Dividetevi a coppie e cercate di formare nuove parole di senso compiuto aggiungendo una sillaba all’inizio di ogni parola. Confrontatevi poi con le altre coppie: vincerà la coppia che avrà scritto il maggior numero possibile di parole. letto – gente – more – pino – mento – rete – gare – dame – posta – morso – fermarsi – rata – lana – falla – vento 2
Nelle seguenti frasi individua e sottolinea in rosso dieci parole piene e in blu dieci parole vuote. 1. errà assegnato un buono sconto a chi interverrà alla presentazione del nuovo prodotto per la pulizia della casa. 2. l fiume o sfocia nel mare con la foce a delta. 3. i trover con Luca al campo giochi alle ore . 4. iovanni ha il naso a uilino. 5. er prendere il volume dalla libreria occorre una scala. 6. l mio occhio è arrossato perch vi è entrato un mosce rino. 7. e ne stava steso sul divano con gli occhi chiusi. 8. ulla mi pu far cambiare idea. 9. eri ho incontrato ostantino non lo vedevo da anni.
3
Indica il campo semantico a cui possono appartenere i gruppi di parole elencati. 1. brindisi
spumante
2. ripresa
cast
3. cordata
scalata
4. pedale 5. rima
cameraman
ruota versi
musica
piccozza
torta regista vetta
attore
……………………………………………
scarponi
guida
……………………………………………
manubrio
……………………………………………
metafora
idillio
……………………………………………
sonetto
assedio
offensiva
7. tetto
soffitto
pavimento
cucina foce
9. pneumatico
……………………………………………
sella
6. fortificazione 8. ruscello
regali
a uente
volante
agguato
invadere
……………………………………………
delta
tergicristallo
…………………………………………… ……………………………………………
carrozzeria
…………………………………………… 107
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITĂ€, TESTI 4 Inserisci le seguenti parole nel campo semantico a cui appartengono.
pentola aceto colino senape mattina lardo colapasta padella domenica notte tegame pepe giornale coltello olio sera burro giornata mestolo feriale for chetta marted giornalmente condire passaverdura Giorno (9): .......................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................ Condimenti (7): ................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ Attrezzi per la cucina (9): ............................................................................................................................. 5
ei e ue ti ru i c e u i co o individualo e sottolinealo. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.
arole co
le a i di i
ificato c
u
i tru o
cassettone cassaforte cassa casta cassaintegrato cassapanca bottaio botte botticella bottiglia bottega bombardiere bombardare bambola bomba bombardamento colposcopia colpire colpo colpitore colpevole formicolare formica formicolio formichiere formidabile formicaio futurismo futuro futurologo futile futuristico indurimento duro indurito indumento durevole durone giocoliere giogo giocherellare giocata gioco giocattolaio giovanile ringiovanire giovane giovanotto gioved giovinezza mareggiata marea maremoto maresciallo ammarare mare
6 Sul quaderno riunisci le seguenti parole in quattro diversi campi semantici a cui
dovrai dare un nome. budino s uame cuffia coda ciambella biscotto scaglie pinne bombetta ma rinato basco anguilla bocca pennarello crostata inchiostro computer cilindro matita strudel elmo gelato penna mare tiramis berretto passamontagna foglio frappè libro rete pennino mitra semifreddo tiara torrone pescatore foglio protocollo G
COMPETENZE IN
I
O
C
O
Domino di parole
..
..
..
..
..
..
..
108
..
gomito..
tombola
..
..
..
..
borgo
..
Giocate insieme al vostro compagno di banco a domino con le parole. Accostate alla parola che termina con una determinata sillaba un altro vocabolo che inizi con la stessa sillaba.
Il lessico 7
Scrivi cinque parole per ciascuno dei seguenti campi semantici. 1. personaggi fantastici: ........................................................................................................................................................................ 2. sentimenti: ........................................................................................................................................................................ 3. ualità umane: ........................................................................................................................................................................ 4. animali: ........................................................................................................................................................................ 5. località: ........................................................................................................................................................................ 6. le azioni che compie uno studente: ........................................................................................................................................................................ 7. le ualità di uno studente: ........................................................................................................................................................................ 8. vegetali: ........................................................................................................................................................................ 9. alimenti: ........................................................................................................................................................................ 10. bevande: ........................................................................................................................................................................
INVALSI
8 Per ognuna delle seguenti parole scrivine tre che appartengano allo stesso campo
semantico e tre che appartengano alla stessa famiglia semantica. 1. scuola: 2. spettacolo: 3. sport: 4. guerra: 5. vacanza: 6. metallo: 7. giardinaggio: 8. mano:
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
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…………………………
…………………………
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…………………………
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…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
………………………… 109
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
I sinònimi macchina alvatore ha comprato una nuova
automobile sicuro Mio fratello è
di aver risolto esattamente il problema.
certo
Le coppie di parole evidenziate nelle frasi sono sinònimi. Si definiscono sinònimi le parole diverse nella forma, ma simili nel significato.
La sinonimia completa tra due parole non esiste; due sinònimi contengono quasi sempre sfumature di significato diverso e si distinguono: • per maggiore o minore intensità: le parole ansia, paura e terrore hanno in comune lo stato di agitazione, ma nella parola terrore questo stato d’animo è più forte; • per l’appartenenza a registri diversi: le parole ficcanaso e indiscreto si riferiscono a persone che si immischiano nelle faccende altrui, ma la prima viene usata soprattutto nel linguaggio familiare; • per le diverse zone d’uso: i fantocci utilizzati per le rappresentazioni popolari o infantili vengono chiamati pupi in Sicilia, burattini o marionette nelle altre regioni d’Italia. L’uso dei sinònimi ti permette di utilizzare un linguaggio più appropriato e di evitare ripetizioni di vocaboli all’interno di un discorso o di un testo. La tua gentilezza/cortesia ti fa benvolere da tutti. Il falegname leviga/ leviga liscia la trave. leviga/liscia Gli antònimi o contrari
grasso/magro
vecchio/giovane
Le coppie di parole riportate negli esempi sono contrari.
110
alto/basso
Il lessico
Sono antònimi o contrari due parole che hanno significato opposto.
Secondo il tipo di opposizione che li caratterizza, gli antònimi si suddividono in: • veri e propri contrari, che si escludono a vicenda: bello/brutto; dolce/amaro; • contrari che ammettono situazioni intermedie: freddo, fresco, tiepido, caldo; freddo/caldo pieno/vuoto pieno, semipieno, semivuoto, vuoto; • contrari inversi, che esprimono una relazione considerata da due diversi punti di vista: madre/figlio; comprare/vendere; • contrari formati per derivazione con i prefissi in-, s-, de-, a-, an- e dis- che negano la parola di base: felice/infelice; legare/slegare; nutrito/denutrito; normale/anormale; abile/ disabile. Non tutte le parole hanno un antònimo; non esistono i contrari dei nomi e degli aggettivi che indicano: • forma: ovale, rettangolare, rotondo…; • colore: verde, giallo, rosso…; • nazionalità: francese, canadese, coreano… Una parola con più significati ha contrari diversi a seconda del contesto in cui è inserita. Per esempio, l’aggettivo crudo ha numerosi antònimi: Questa carne è cotta. Questa carne è cruda. È un inverno crudo. È un inverno mite. C’era una luce cruda. C’era una luce morbida. Ha usato parole crude. Ha usato parole dolci. Lisa ha modi (di comportamento) crudi. Lisa ha modi affabili. Per conoscere i sinònimi di una parola, con le diverse sfumature di significato ed eventuali antònimi o contrari, ti consigliamo di consultare il dizionario dei sinònimi e dei contrari.
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
BES
1
Nelle seguenti frasi individua e sottolinea, fra i due sinònimi in corsivo, quello che ti sembra più adatto. 1. Potresti dirmi l’ora esatta/giusta? 2. Il cassettone del ’700 deve essere riparato/restaurato. 3. Il soldato è caduto in un tranello/agguato. 4. Dovrò andare a fare la spesa perché le provviste sono ultimate/finite. 5. Ho cambiato/mutato la valigia grande con due più piccole. 6. La pianta, che non è stata mai innaffiata, si è inaridita/seccata. 7. Attento a non ingerire/deglutire quelle pastiglie, sono troppo eccitanti/stimolanti. 8. Tuo nonno ha una figura imponente/straordinaria. 111
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 2
Nelle seguenti frasi sostituisci il verbo fare con un sinònimo più adatto al contesto. 1. ietro fa …………………………… sempre di testa sua. 2. La sarta mi ha fatto …………………………… una gonna lunga. 3. ai già fatto …………………………… gli esercizi di inglese 4. bravo l’architetto che ha fatto …………………………… il progetto della casa. 5. L’esplosione fece …………………………… danni. 6. l residente ha fatto …………………………… un discorso durante l’assemblea. 7. Il caffè non mi fa …………………………… dormire. 8. La mamma ci ha fatto …………………………… un buon risotto.
3
Nelle seguenti frasi sostituisci il verbo dire con un sinònimo più adatto al contesto. 1. l professore ci ha detto …………………………… di ripassare. 2. on posso uscire, la mamma mi ha detto …………………………… di studiare. 3. ldo ci ha detto …………………………… del viaggio in recia. 4. ederica dice …………………………… mezzana invece di melanzana . 5. Sauro mi ha detto …………………………… che è innamorato di iulia. 6. osa mi dici …………………………… all’o recchio 7. L’uomo disse ……………………………
uori di ui . 8.
o da dirti ……………………………
una bella notizia. 9. orrei che tu mi dicessi …………………………… la soluzione del problema. 10.
on sappiamo come dirvi …………………………… i nostri pi sentiti ringraziamenti.
COMPETENZE IN
G
I
O
C
O
Sinònimi a tempo Dividetevi in tre o quattro squadre. L’insegnante scriverà alla lavagna dieci vocaboli dei quali dovrete trovare il maggior numero di sinònimi in un tempo prefissato.
4 Nelle seguenti frasi sostituisci il verbo andare (o andare + complemento) con un
sinònimo adatto al contesto. 1.
ado fuori ………………………………… e torno fra poco. 2. l signor
ino è un tipo soli
tario, spesso se ne va ………………………………… senza una meta. 3. Il lavoro di restau ro va avanti ………………………………… abbastanza in fretta. 4.
metti di andare su e gi
………………………………… per le scale 5. uesto stracotto non mi va ………………………………… proprio. 6. eri la lavatrice non andava ………………………………… per cui bisogna chiamare il tecnico. 7.
li sono andato dietro di corsa ………………………………… per avvertirlo che aveva dimentica
to le chiavi. 8. l treno va ………………………………… verso escara. 9. esare è andato in aiuto di ………………………………… Luca che era caduto. 5
Trova uno o più sinònimi delle seguenti parole e scrivili sul quaderno. Puoi gareggiare con il tuo compagno di banco. sbigottito allegro vago abbandonare condanna rivelare usare freddo geniale particolare gradire saporito finito concessione rubare esultare misero
112
esonero difendere desiderio menzogna
Il lessico 6 Completa con un termine appropriato la scala di gradazione.
7
fresco
freddo
…………….......………………
…………….......………………
caldo
bollente
annebbiato
offuscato
…………….......………………
interessato
…………….......………………
indolente
elegante
…………….......………………
rozzo
grassottello
…………….......………………
obeso
mangiare
rimpinzarsi
…………….......………………
prendere
sottrarre
…………….......………………
piccolo
…………….......………………
microscopico
Nelle seguenti coppie di vocaboli individua e sottolinea il termine usato più comunemente e scrivi sul quaderno una frase con quello scartato. vecchio decrepito annusare fiutare guaio disgrazia sgridato rimproverato esausto sfinito litigio diverbio messo posto dimora casa sudicio sozzo cenno gesto aboli re sopprimere rivelare spifferare
INVALSI
8 Riscrivi le frasi, espresse in forma negativa, senza ricorrere alla negazione non, ma
utilizzando i contrari. 1.
inch mio fratello non rientra la mamma non è tran uilla.
........................................................................................................................................................................ 2. l paragrafo non è obbligatorio, io non lo studio. ........................................................................................................................................................................ 3. l sentiero che dovrai percorrere non è largo, sta’ attento. 4.
........................................................................................................................................................................ uesta pietanza non è saporita.
........................................................................................................................................................................ 5. dele non è gentile. ........................................................................................................................................................................ 6. ntra pure, arlo non dorme. ........................................................................................................................................................................ 7. ggi far il bagno perch il mare non è mosso. ........................................................................................................................................................................ 8. l critico non ha apprezzato il lavoro teatrale della nostra compagnia. ........................................................................................................................................................................ 9. L’idraulico che tu mi hai raccomandato a mio parere non è esperto. ........................................................................................................................................................................ 10. l patrimonio lasciato al omune dal vecchio conte non è divisibile. ........................................................................................................................................................................ 113
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 9 Individua e sottolinea fra le seguenti parole quelle che non hanno il contrario (11).
ridere pesante giallo sereno apotema portoghese caloroso tacere uadrato nutrito musulmano cortese rotondo vendere piemontese certezza rettangolo disonesto inizio sposato sesto tollerante salute cubico vuoto orecchio 10 Scrivi i contrari delle seguenti parole. Per costruirli utilizza i
refi i a-, in-, s-, de-,
an-, dis-. legare
……………………………………
alcolico
……………………………………
apprezzato ……………………………………
fedele
……………………………………
educato
……………………………………
onore
……………………………………
gelato
……………………………………
onesto
……………………………………
militarizzare ……………………………………
giusto
……………………………………
doppiare
……………………………………
normale
……………………………………
gradito
……………………………………
nutrito
……………………………………
COMPETENZE IN
G
I
O
C
O
Contrari a tempo Dividetevi in tre o quattro squadre. L’insegnante scriverà alla lavagna dieci vocaboli dei quali dovrete trovare il maggior numero di contrari in un tempo prefissato.
11 Scrivi accanto a ogni termine il suo contrario.
attivo
……………………………………
bollente
……………………………………
ragionevole ……………………………………
rozzo
……………………………………
salire
……………………………………
sconosciuto ……………………………………
nubile
……………………………………
acceso
……………………………………
dolce
……………………………………
vietare
……………………………………
entrare
……………………………………
lontano
……………………………………
simpatico
……………………………………
certezza
……………………………………
12 Scrivi i
are te i il co trario delle arole ottoli eate er rove ciare il i ificato delle seguenti frasi. Attenzione! Lo stesso termine, che si trova in più frasi con siificati diver i avr co trari diver i
1.
o comprato
uesto giaccone a un prezzo buono ………………… . 2. Egidio ha sem
pre parole buone ………………… per noi. 3.
uesta banconota è buona ………………… .
4. Le albicocche che mi hai regalato sono aspre ………………… . 5. La pena, per gran par te dell’opinione pubblica, è stata troppo aspra ………………… . 6. l sentiero che porta al torrente è aspro ………………… . 7.
uesta moto è molto cara ………………… . 8.
un attore
caro ………………… al pubblico. 9. Luisa è pratica ………………… di arti marziali. 10. Mi ha dato un consiglio pratico ………………… . 11. ilvio è un meccanico pratico ………………… del mestiere. 114
Il lessico
Gli iperònimi e gli ipònimi: il rapporto di inclusione
L’arredo della villa è stato in parte rinnovato con l’acquisto di nuovi mobili per la zona giorno: di un tavolo rotondo per la sala da pranzo e di un tavolino da gioco per il salotto.
Le parole evidenziate sono legate fra loro da un rapporto di inclusione, perché il significato di tavolino è incluso in quello più ampio di tavolo che a sua volta è incluso nel significato di mobili; infine, il significato della parola mobili è incluso in quello della parola arredo. Tra due parole si ha un rapporto di inclusione quando il significato più ampio di una include il significato più ristretto dell’altra. Le parole dal significato più ampio e generico sono dette iperònimi, quelle dal significato più ristretto, più particolare, si dicono ipònimi.
arredo mobili tavolo tavolino
Nel seguente gruppo di parole: aliseo, tramontana, scirocco, vento, bora e maestrale, vento è l’iperònimo, il nome generale che comprende tutti gli altri nomi specifici (ipònimi). Usando gli iperònimi si generalizza, mentre servendosi di ipònimi si specifica, si puntualizza e si precisa il proprio pensiero.
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
BES
1
Collega gli ipònimi della colonna di sinistra agli iperònimi della colonna di destra. rombo cane zanzara atleta comodino liquore femore belva cocker libro melanzana osso romanzo poligono pantera insetto tennista mobile brandy ortaggio 115
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 2
3
Scrivi, accanto alle seguenti parole, il rispettivo iperònimo. Scrivi verde
……………………………………
pallavolo
……………………………………
armadio
……………………………………
anello
……………………………………
flauto
……………………………………
salsiccia
……………………………………
corvo
……………………………………
ciclamino
……………………………………
Liguria
……………………………………
betulla
……………………………………
sandali
……………………………………
Palermo
……………………………………
coltello
……………………………………
porcino
……………………………………
seta
……………………………………
aspirapolvere ……………………………………
Scrivi l’iperònimo di ciascuno dei seguenti gruppi di parole. 1. pino
abete
2. lavatrice
larice
lavastoviglie
3. cardiologo
pediatra
4. cardinale
parroco
5. cinciallegra 6. sandalo
9. odio
falco cipria
spada
amore
10. indicativo
………………………………
aspirapolvere geriatra
vescovo
ferro da stiro
radiologo diacono
……………………………… ………………………………
usignolo
stivale
scarpone
zoccolo
rossetto
ombretto
dolore
gerundio
pugnale
vendetta congiuntivo
pettirosso
……………………………… ………………………………
fucile
pietà
………………………………
arcivescovo
capinera
pistola
frigorifero ………………………………
fisiatra
rondine
pantofola
7. fondotinta 8. cannone
cedro del libano
mitragliatrice
amicizia
participio
gratitudine
condizionale
……………………………… ……………………………… ………………………………
4 Per ogni iperònimo scrivi tre ipònimi.
5
quadrilatero
………………………………
………………………………
………………………………
contenitore
………………………………
………………………………
………………………………
rettile
………………………………
………………………………
………………………………
artigiano
………………………………
………………………………
………………………………
veicolo sentimento
……………………………… ………………………………
……………………………… ………………………………
……………………………… ………………………………
indumento
………………………………
………………………………
………………………………
liquido
………………………………
………………………………
………………………………
legume
………………………………
………………………………
………………………………
familiare
………………………………
………………………………
………………………………
sacramento
………………………………
………………………………
………………………………
frutto
………………………………
………………………………
………………………………
elettrodomestico
………………………………
………………………………
………………………………
Elenca sul quaderno i giochi che conosci e rispondi poi a questa domanda: che cosa hai appena elencato? na serie di .......................................................................................................................................................
116
Il lessico
Gli omònimi
Due anatre si tuffano nello stagno.
«Il soldatino di stagno» è una fiaba di Andersen.
La parola evidenziata stagno, pur avendo la stessa forma, assume nelle due frasi significati diversi. Nella prima indica uno specchio d’acqua, nella seconda un metallo. Sono omònimi quelle parole che hanno la stessa forma ma significato completamente diverso.
Si distinguono in: • omònimi totali, parole identiche a livello grafico (omògrafi) e fonico (omòfoni), appartenenti alla stessa categoria grammaticale: porto (vino da dessert) porto (luogo per l’attracco delle imbarcazioni) fiera (belva) fiera (mercato) collo (parte del corpo) collo (unità di un carico merci) • omònimi che appartengono a categorie grammaticali differenti e che possono essere omògrafi ma diversi a livello fonico poiché: – l’accento cade su sillabe diverse: sùbito/subìto tèndine/tendìne àncora/ancóra bàlia/balìa – l’accento della vocale tonica è differente: (il) vólto/vòlto (verbo volgere) vènti/vénti (numero) (la) ménte/mènte (verbo mentire) (la) bótte/(le) bòtte • omòfoni,, ma diversi a livello grafico: hanno (verbo)/anno (nome) ha (verbo)/a (preposizione) dà (verbo)/da (preposizione) dì (nome)/di (preposizione)
117
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Individua e sottolinea nelle seguenti coppie di frasi gli omònimi. 1. Ho riso per tutta la serata. La mamma ha preparato il budino di riso. 2. I marinai, giunti nel porto, gettano l’ancora. Ancora tu, quando mi lascerai in pace? 3. Lucia legge un bellissimo romanzo. I giudici in tribunale amministrano la legge. 4. La nonna ha montato le tendine nuove. Devo essere operato a un tendine della mano.
2
Scrivi la parola (omònimo totale) che completa i seguenti gruppi di frasi.
BES
INVALSI
1.
er il mio compleanno mi sono state regalate due …………………………… uguali. aolo ha ordinato un piatto di …………………………… all’arrabbiata. Le …………………………… del fagiano maschio sono molto colorate.
2.
un’…………………………… di beneficenza ho ac uistato il uadro ad ac uerello che vedi sulla parete. i si è rotta un’…………………………… degli occhiali. La gara del salto con l’…………………………… è prevista per le ore
.
3. La pila è un generatore di …………………………… elettrica continua. La …………………………… del fiume trasportava i tronchi verso la segheria. n uale …………………………… politica ti riconosci 4. l pero è un …………………………… da frutto. L’…………………………… genealogico racconta i rapporti di discendenza di una famiglia. L’…………………………… di una barca regge i pennoni con le vele. 5. Il mio …………………………… è il primo della fila sinistra vicino alla lavagna. n …………………………… di nebbia impedisce la visibilità in strada. uotando ho visto un …………………………… di pesci. 3
Scrivi sul quaderno due frasi con ciascuno dei seguenti vocaboli (omònimi totali) ai quali corri o do o i ificati diver i saggio
canto
gru
scia
bacino
4 Scrivi ul quader o u a ra e co
fiera
cia cu o dei e ue ti o
i io
rafi
s bito sub to s guito segu to càpitano capitàno pr ncipi princ pi p sca pèsca
118
Il lessico
3
La polisemia
Una scala a pioli era appoggiata al ciliegio.
Clara gioca con gli amici a scala quaranta.
Questa è una carta in scala 1:1 000 000 della Calabria.
Come puoi verificare anche tu, la parola scala ha più significati: è polisemica. Riflettendo con più attenzione, però, è possibile individuare un significato comune che in qualche modo li comprende tutti: la parola scala, infatti, indica sempre «uno strumento, un mezzo per salire o scendere»: la scala a pioli, il punteggio nel gioco di carte o le dimensioni sulla carta geografica. Le parole polisemiche sono quelle parole che esprimono più significati legati da un elemento comune.
La lingua si serve della polisemia per arricchire il suo patrimonio lessicale in modo «economico»: per esprimere nuovi significati e designare oggetti o concetti diversi dal significato originario di un termine utilizza parole già esistenti. La molteplicità di significati che una parola può avere talvolta provoca ambiguità e incertezza nell’interpretazione; occorre in questo caso riflettere sul contesto nel quale il vocabolo è usato per coglierne il significato: Vieni con me al bar a bere un espresso? (bevanda) L’espresso per Pistoia ferma anche a Montecatini. (tipo di treno) Anche nel caso della polisemia il dizionario può essere per te un valido aiuto. Esso infatti registra, per ogni parola, tutte le variazioni di significato con opportune esemplificazioni.
Esercizi formativi 1
Completa le seguenti frasi con le parole polisemiche scelte dall’elenco. braccio 1.
rovescio
punto
portiere
n ……………………….……………… di pioggia cadde sulla città. 2. Perderò questa parti
ta di tennis: il ………………………………………… di austo è troppo forte 3.
uffon è un valido
…………………………………………. 4. La spia accesa segnalava che una delle …………………………………… dell’auto non era chiusa. 5. A che …………………………………… sei con i tuoi studi di diritto 6. La zia ha ricamato una tovaglia a …………………………………… erba. 7.
n …………………………………… di mare
separava l’isola dalla terraferma. 8. l ministro fece il suo intervento a …………………………………… 119
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 2
Completa le seguenti frasi con le parole polisemiche scelte dall’elenco. Attenzione: in alcuni casi le parole devono essere concordate. orbita
pista
macchia
fiamma
radice
1. Nell’ultimo giro di ……………………… il motociclista ha superato tutti gli avversari. 2. L’aereo, pronto per la partenza, sulla ……………………… di lancio fu costretto a fermarsi. 3. ngela è la nuova ……………………… di ebastiano. 4. Per saldare i metalli occorre la ……………………… ossi drica. 5. Le ……………………… dell’incendio hanno devastato il caseggiato. 6. La ……………………… quadrata di 49 è . 7. La carota ha la ……………………… a fittone. 8. Il malcostume deve esse re stroncato alla ……………………… 9. l mirto, l’alloro, il rosmarino sono piante tipiche della ……………………… mediterranea. 10. 11. La vita di
’è una ……………………… di cioccolata sulla tua camicetta.
ntonio è senza ……………………… 12.
iorgio era cos impaurito che aveva gli
occhi fuori dalle ……………………… 13. La navicella spaziale è stata mandata in ……………………… 3
Le parole che seguono sono polisemiche: scrivi una frase di tua invenzione per ciacu i ificato c e co o ci e ei i di colt uoi co ultare il di io ario 1. operazione ................................................................................................................................................ 2. operazione ................................................................................................................................................ 3. operazione ............................................................................................................................................... 1. valore .......................................................................................................................................................... 2. valore .......................................................................................................................................................... 1. investimento .............................................................................................................................................. 2. investimento .............................................................................................................................................. 1. radice .......................................................................................................................................................... 2. radice ..........................................................................................................................................................
4 Per ognuna delle seguenti parole polisemiche scrivi due frasi in cui la parola assu-
a i colonna
ificato diver o uota
verso
organo
rosa
1. ....................................................................................................................................................................... 2. ........................................................................................................................................................................ 1. ....................................................................................................................................................................... 2. ........................................................................................................................................................................ 1. ....................................................................................................................................................................... 2. ........................................................................................................................................................................ 1. ....................................................................................................................................................................... 2. ........................................................................................................................................................................ 1. ....................................................................................................................................................................... 2. ........................................................................................................................................................................ 120
Il lessico
4
Il significato denotativo e connotativo Un’aquila volteggiava ad ali spiegate sulla vetta del monte. Hai risolto esattamente tutti i problemi di matematica? Che aquila!
Nella prima frase la parola aquila,, che indica, in modo preciso, l’uccello rapace che tutti conoscono, è usata nel suo signi-ficato di base, letterale, detto significato denotativo. Nella seconda frase, invece, la parola aquila indica l’acutezza d’ingegno, l’ecce-zionale bravura, la perspicacia di chi ha risolto con esattezza i problemi di matematica; il vocabolo ha preso in sé nuove sfumature, si è caricato di valori supplementari: ha un significato connotativo. Il significato denotativo è il significato oggettivo di una parola (o significato di base): esso «denota», definisce cioè qualcosa in modo chiaro. Il significato connotativo, invece, attribuisce alle parole sfumature di significato, caratterizzandole in modo particolare.
Si usa la denotazione per argomentare, descrivere e informare in modo oggettivo; si ricorre alla connotazione per rendere il discorso vivace, fresco e soggettivo. La connotazione, inoltre, è alla base di tutti i «trasferimenti» di significato che arricchiscono il senso di una parola, dando origine al significato figurato o traslato.
5
Il significato figurato Ho comprato un orologio nuovo. Mio cugino è un orologio: mai che sia arrivato in ritardo!
La parola orologio nella prima frase è stata usata nel suo significato letterale, mentre nella seconda ha assunto un significato diverso anche se, in qualche modo, legato a quello letterale: infatti, il paragone con la precisione dei meccanismi di un orologio indica la puntualità di una persona (mio cugino). Questo significato è detto figurato. Il significato figurato o traslato è così chiamato in quanto «trasla», trasferisce il significato letterale di una parola caricandola di nuovi significati; può esprimere un concetto complesso con immediatezza, in modo piacevole, intenso e colorito.
L’uso del significato figurato dà origine al linguaggio figurato, fatto cioè di «figure» efficaci ed espressive cui si ricorre in modo particolare in poesia. Tra le più importanti ricordiamo la metafora, la metonìmia e la sinèddoche. 121
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
La metafora Cecilia ha i capelli d’oro.
L’espressione evidenziata, in cui sono accostati due termini che derivano da campi semantici diversi, è una metafora. La metafora consiste nella sostituzione di una parola con un’altra che ha con la prima un rapporto di somiglianza.
Considera la frase Cecilia ha i capelli biondi come l’oro; in essa c’è un paragone fra il colore dei capelli e quello dell’oro. Nella frase Cecilia ha i capelli d’oro il paragone è caduto e la congiunzione come è stata eliminata per dare origine a una metafora, un paragone abbreviato. capelli
biondi giallo
Le parole capelli e oro sono accomunate dal colore (biondi, giallo) creando così la metafora: capelli d’oro.
oro
elemento comune
La metafora mette in relazione cose distanti fra loro, realizza accostamenti arditi e inconsueti che suscitano meraviglia, arricchisce il significato di un testo e lo rende più vivace. È molto usata nel linguaggio comune, in quello sportivo, in quello pubblicitario ma, come già detto, in particolar modo in quello poetico: linguaggio comune
Luca ha u
a a
a
linguaggio sportivo
Balotelli, goal.
linguaggio pubblicitario
Una tigre nel motore.
linguaggio poetico
Agosto controluce a a o a u o.
a
a
a o. a , si è diretto verso la porta e ha fatto
. arc a Lorca
l ento soffia e
a a
a a. . ascoli
La metonìmia Preferisci Leopardi o Pascoli? Claudia ha bevuto due lattine di birra.
Leopardi e Pascoli indicano in realtà «le poesie, le opere dei due poeti»; due lattine sostituiscono «la birra contenuta nelle lattine». Queste espressioni sostituiscono un termine con un altro con il quale esiste un rapporto di vicinanza. Sono esempi di metonìmia. 122
Il lessico
La metonìmia consiste nella sostituzione di una parola con un’altra con la quale abbia un rapporto di affinità o connessione logica.
La metonìmia si usa per indicare: • il contenitore al posto del contenuto: Ha bevuto solamente un bicchiere (= il liquido contenuto nel bicchiere); • il materiale al posto dell’oggetto fatto con esso: La pittrice sta lavorando a un olio (= un quadro a olio); • l’autore al posto dell’opera: È sempre bello rileggere Calvino (= le opere di Calvino); • il concreto al posto dell’astratto: Ci vuole del fegato (= coraggio) per portare a termine quell’incarico. La sinèddoche Il mondo segue con trepidazione le fasi della guerra in Libano. Una vela apparve all’orizzonte.
Il mondo indica il tutto per una parte, equivale a tutte le popolazioni del mondo; la vela indica invece la parte per il tutto, sostituisce la parola barca. Mondo e vela sono esempi di sinèddoche. La sinèddoche consiste nella sostituzione di una parola con un’altra con la quale abbia un rapporto di quantità.
Esercizi formativi 1
Nelle seguenti frasi indica se i termini in corsivo sono usati in senso proprio (P) o fi urato i e tra i i ca i 1.
uel film è un vero mattone
la cima
. 2. mattoni
delle colline c’è la neve. 4.
della vecchia casa erano scrostati. 3. Sul
on sono una cima
in inglese. 5. La frittata
di
cipolle è la mia preferita. 6. dele non è sincera, anzi è molto abile a rigirare la frittata 7. ebbre e mal di gola gola
sono i sintomi dell’influenza. 8. l torrente scorre in fondo alla
. 9. i ho cucinato un pranzetto coi fiocchi
il cappellino di allergico ai peli
.
. 10. iocchi
iriam. 11. Lucia uando parla non ha peli
di seta rosa ornavano
sulla lingua. 12. Mio fratello è
del gatto. 123
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 2
Nelle seguenti frasi indica con D se i termini in corsivo sono usati in senso denotativo (4), con C se in senso connotativo (6). 1. La volpe divorò uattro pulcini. 2. Ho divorato il libro giallo in un pomeriggio. di bicicletta. 4. laudio dopo una giornata di lavoro 3. on ho neanche uno straccio . 5. Lo straccio per togliere la polvere è nel primo cassetto. è ridotto a uno straccio finissimo. 8. on sono 6. ntonio ha fiuto per gli affari. 7. l cane da caccia ha un fiuto di sopportare le tue lamentele. 9. n topo ha rosicchiato le patate. 10. n in vena topo d’appartamento è penetrato in casa forzando la porta.
3
Individua e sottolinea le metafore presenti nelle seguenti frasi (12). 1. abio è antipatico, sbandiera le sue conoscenze e la sua ricchezza. 2. ieni subito in casa , tuon mio padre. 3. he bomba uella ragazza 4. i martellano in testa le parole offensive pronunciate da auro. 5. uoviti, sei una lumaca 6. una perla di ragazza. 7. Il cane di pezza della piccola dele non si trova pi la bambina ha versato un fiume di lacrime. 8. La barca fu inghiottita dalle onde. 9. L’ora di storia è trascorsa in un lampo. 10. uando mi alzai dal letto e aprii le finestre vidi che tutto era coperto da un manto di neve. 11. l vento ruggiva scendendo lungo le gole dei monti. 12. La guerra è finita la borsa vola.
4 Nelle seguenti frasi individua e sottolinea, fra le due espressioni scritte in corsivo,
quella che costituisce una metonìmia. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
5
hi ha progettato tutto ci è senza dubbio uno che ha del cervello/che è molto intelli gente. L’inverno l gelo dell’inverno ha seccato molti rami degli ulivi. La barca spar dalla mia vista inghiottita dall’azzurro dai flutti del mare. bbiamo gustato gli ottimi piatti le appetitose pietanze di incenzo. Il ladro è riuscito a sfuggire ai poliziotti che lo inseguivano all’inseguimento dei poliziotti. Il parrucchiere ti ha fatto un buon taglio ti ha tagliato bene i capelli. spettatemi un attimo, bevo un bicchiere d’ac ua un po’ d’ac ua e sono da voi. l capoufficio ha ripreso in malo modo mio padre che non ha reagito per rispetto dei suoi capelli bianchi della sua anzianità.
Individua e sottolinea le sinèddochi presenti nelle seguenti frasi (9). 1. La mia porta per te è sempre aperta disse laudio. 2. l cielo era pieno di ali. 3. acci oggi il nostro pane uotidiano. 4. i accolse sotto il suo tetto. 5. ollev le ciglia al cielo. 6. l conte arriv con la servit . 7. Lo spagnolo è passionale, l’austriaco è compassato. 8. Mi hanno regalato un visone.
6 Scrivi sul quaderno con ognuna delle seguenti parole due frasi: una in cui la parola
ia utili ata i vo). tegola
124
ondata
e
o letterale de otativo e u altra i
ramo
ferire
becco
ruggine
e
o fi urato co
otati-
Il lessico
Il dizionario Il dizionario o vocabolario è un libro che raccoglie, in ordine alfabetico, i vocaboli di una lingua spiegandone il significato attraverso le definizioni e gli esempi.
Ogni vocabolo del dizionario è corredato da una serie di utili informazioni relative alla pronuncia, all’ortografia (sono fornite indicazioni per l’elisione, il troncamento, la formazione del plurale di nomi e aggettivi, la coniugazione dei verbi e l’uso degli ausiliari), all’etimologia, alla categoria grammaticale e ai modi d’uso. Puoi ricorrere al dizionario ogni volta che avrai bisogno di risolvere i dubbi linguistici che ti sovvengono durante la scrittura e la lettura, per conoscere le sfumature di significato e le particolarità d’uso (uso comune, specialistico, letterario…) oppure per chiarimenti di carattere grammaticale, fonetico e ortografico.
1
Come usare il dizionario Le parole sono registrate nel dizionario secondo l’ordine alfabetico e sono chiamate lemmi. L
È facile disporre in ordine alfabetico le parole che iniziano con lettere diverse come pera, dromedario, viso, alba, zebra e banco; infatti, è sufficiente considerare solo la lettera iniziale: a di alba è prima di b di banco ecc.:
1. alba
2. banco
3. dromedario
4. pera
5. viso
6. zebra 125
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Maggiore attenzione occorre invece per porre in ordine alfabetico le parole di questo elenco: lavabo, lavagna, lavatrice, lavaggio, lavanda, lavandino Tutte iniziano con lo stesso gruppo lava- seguito nella prima parola dalla lettera b, che nell’alfabeto precede la g della seconda, che a sua volta precede la t del terzo lemma; per le parole lavagna e lavaggio è necessario esaminare la lettera che viene dopo l’insieme lavag- e poiché la g nell’alfabeto precede la n, la parola lavaggio verrà sistemata al secondo posto e lavagna sarà al terzo posto, e così via con le restanti parole:
1. lavabo
2. lavaggio
3. lavagna
4. lavanda
5. lavandino
6. lavatrice
Per rendere più facile e veloce la consultazione del dizionario è bene ricorrere, inoltre, alle parole guida; la pagina sinistra riporta in alto, a sinistra, la prima parola della pagina mentre la pagina destra riporta in alto, a destra, l’ultima parola della pagina; nelle due pagine sono registrati tutti i vocaboli compresi fra le due parole guida. Il dizionario non elenca tutte le parole di una lingua, ma solo quelle che, per convenzione, costituiscono la forma base di una parola: • i nomi e i pronomi sono riportati nella forma del maschile singolare non alterata: maestro e non maestre; nostro e non nostri; • gli aggettivi sono riportati nella forma del maschile singolare e al grado positivo: bello e non bella o bellissimi; • i verbi sono riportati all’infinito: correre e non correva o correndo. Per trovare nel dizionario le parole della frase I ragazzi erano elegantissimi, tutti li guardavano, dovrai cercare rispettivamente i seguenti lemmi: il, ragazzo, essere, elegante, tutto, lo, guardare.
126
Il lessico
2
L’analisi del lemma Il lemma in tutti i dizionari è stampato in grassetto o neretto minuscolo; tutte le informazioni a esso riferite costituiscono la voce. Prendiamo in esame alcune voci tratte da Il grande dizionario Garzanti della lingua italiana per riflettere sulle informazioni che si possono ricavare.
127
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
128
Il lessico
PER SAPERNE DI PIÙ I vari tipi di dizionario Oltre al dizionario monolingue di cui abbiamo fin qui parlato, esistono altri tipi di dizionario: il dizionario bilingue: traduce le parole da una lingua, antica o moderna, a un’altra; è di solito diviso in due parti: francese/italiano, italiano/francese; latino/italiano, italiano/ latino…; il dizionario enciclopedico: registra, oltre i termini di un comune dizionario monolingue, anche le voci tipiche dell’enciclopedia: nomi e opere di personaggi illustri, termini geografici, informazioni storiche, tecniche, scientifiche…; il dizionario dei sinònimi e contrari: registra, per ogni vocabolo, molti altri termini di significato simile (sinònimi) o opposto (antònimi o contrari). È molto utile consultarlo per evitare ripetizioni quando si scrive; va tuttavia utilizzato con prudenza in quanto i vari sinònimi devono essere scelti in base al contesto; il dizionario analogico: riporta le parole non in ordine alfabetico, ma raggruppate secondo campi semantici; è utile perché fornisce la nomenclatura di strumenti, concetti generali, attività…; il dizionario etimologico: riporta informazioni sull’origine delle parole e sui loro cambiamenti di forma e di significato nel tempo; il dizionario dialettale: registra le parole di un dialetto e il termine corrispondente nella lingua nazionale; i dizionari specialistici: raccolgono e spiegano parole proprie di discipline o di gerghi particolari: medicina, musica, mineralogia, diritto, lingua della malavita, dello sport… Esistono dizionari dei proverbi, dei modi di dire, dei nomi propri…
Esercizi formativi INVALSI
1
Disponi in ordine alfabetico i seguenti gruppi di parole, numerando ciascuna parola da 1 a 10 nelle caselle corrispondenti. 1.
riprendere
2.
scalzare
3.
mantella
4.
catechismo
riportare
scampare
manovella
catamarano
rivista
scala
manubrio
calibro
ripresa
scaltro
malumore
carabiniere
rimbecillire
scamorza
magistratura
carattere
riacceso
scapaccione
marito
cacciatore
riarmare
scarabocchio
mangime
cabinovia
rifare
scarpa
maligno
casa
ripetere
scatola
masso
carta
risorto
scatolone
mangiare
cartone 129
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 2
Sul quaderno scrivi per ogni parola il lemma che devi cercare sul dizionario per trovar e il i ificato ascoltando personaggi corrono dipingendo andr grammaticali coltivava preten deva merci grassottello bruttissimo alterati gialle ricercatrice tesoruccio nostri critici mani
3
Sul quaderno scrivi c e co a i i dizionari.
ifica o le e ue ti a
revia io i re e ti i tutti
avv. lett. dal fr. s.f. v.tr. cong. s.m. chim. ingl. pl. fig. teol. bot. agg. v.rifl. rec. sec. dal lat. prep.
COMPETENZE IN
G
I
O
C
O
Frasi idiomatiche in gara Dividetevi in tre o quattro squadre che, in un tempo prestabilito, dovranno trovare il maggior numero possibile di frasi idiomatiche relative alle seguenti parole: dito – ala – sangue – sole – mano – cielo – cervello – cane – occhio – mosca – lettera – santo
4 Fra le seguenti coppie di forme verbali sottolinea quella esatta. Se non sei sicuro,
controlla sul dizionario quale ausiliare richiedono i seguenti verbi intransitivi. era andato aveva andato ha valso è valso è dormito ha dormito è salito ha salito ave va venuto era venuto avevano uscito erano usciti ha scoppiato è scoppiato è morto ha morto 5
I seguenti termini inglesi sono entrati nella nostra lingua; sul quaderno sostituiscili con una parola della lingua italiana, aiutandoti con il dizionario. boss crac hobb optional ogging drin shoc shorts acht sho soft are gag computer ee end doping indoor match
drive in shopping self service blitz gadget full time eep
6 Scrivi un sinònimo per ciascuna delle seguenti parole. Puoi aiutarti con il dizionario.
130
narrare:
..........................................................
malignità:
riformare:
..........................................................
trasgredire: ..........................................................
fosco:
..........................................................
norma:
..........................................................
riservato:
..........................................................
pellicola:
..........................................................
flagello:
..........................................................
pacare:
..........................................................
soleggiato:
..........................................................
supporre:
..........................................................
flettere:
..........................................................
presagio:
..........................................................
pigro:
..........................................................
strampalato: ..........................................................
letame:
..........................................................
uis uilia:
..........................................................
veloce:
..........................................................
rimanere:
..........................................................
..........................................................
Mappa per il ripasso
Il lessico
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
Forma
Lessico
Significato
nomi primitivi nonno, abitato…
campi semantici sole, stelle, pianeti…
nomi derivati bisnonno, disabitato…
sinònimi sicuro, certo…
nomi alterati casina, benone…
antònimi o contrari sicuro, insicuro…
nomi composti capoclasse, aeroporto…
iperònimi sentimento, arredo…
famiglia semantica carta, cartiera, cartolaio…
ipònimi gioia, sedia… omònimi pèsca, pésca… polisemia espresso, scala… denotativo/connotativo figurato
metafora
metonìmia
sinèddoche
Insieme a un compagno, prova a rispondere alle domande aiutandoti con la mappa. 1. Le parole alterate possono modificare il significato della parola primitiva? 2. Una parola composta può essere formata dall’unione di verbo + nome? 3. Parole diverse nel significato ma uguali nella forma possono essere dette «sinonimi»? 131
3
Esercizi di riepilogo 1
Nelle seguenti frasi completa le parole con le desinenze mancanti. 1. Mauro ha sistem…… nella scatol…… i cioccolatin…… 2. l can…… avev…… l’orecchio mozz…… e zoppicav…… 3. La televisione pubblicizz…… un prodott…… che promette un pu lit…… eccezionale. 4.
ueste ros…… fresch…… eman…… un ottimo profum…… 5. Il telefo
no ha s uill…… per la decim…… volt…… 6.
on poss…… accett…… la vostr…… proposta di
lavor…… ho tropp…… impegn…… 2
Suddividi le parole elencate nei due gruppi: primitive e derivate. dolciastro cartoleria vittoria lavoro ombrellaio ferrovia drogheria
caldo territorio cagnone gatto riciclo sale fumo boscaglia monte ombrello carta bosco portone
Primitive: ........................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................ Derivate: ............................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ 3
Suddividi sul quaderno le parole elencate nei due gruppi: derivate per mezzo di refi o e derivate er e o di u o fogliame dosaggio supporre disposto contenere burattinaio baleniera trasmesso soffermare scontento anormale sordità schiarire frullatore inseguire testata collare tovagliolo biancheria aggiungere
RIFLETTIAMO INSIEME Immaginate di dover spiegare a uno studente che comincia ora a conoscere l’uso dei prefissi e dei suffissi la loro funzione e il loro valore nella lingua e nella creazione di nuove parole; costruite un breve testo esplicativo con gli esempi opportuni, poi confrontate in classe i vostri elaborati e discutetene insieme con l’insegnante.
4 Nelle seguenti frasi individua, sottolinea e classifica con PC le parole composte,
con PF le parole frase, con UL le unità lessicali e con PM le parole macedonia. 1. La piccola aleria, figlia di una nobildonna, aveva indossato la sua prima camicia da notte, di seta, a otto anni …… …… 2. gruppo degli studenti di
on ho riconosciuto nella foto ricordo la prof.
ancia nel
. …… 3. Lorena ha arredato la sua sala da pranzo con i mobili
ereditati dalla bisnonna di suo marito. …… …… 4. La musicoterapia stimola e sviluppa l’at tività motoria e il linguaggio. …… 5. L’uomo rana applic le cariche di esplosivo alla carena della nave nemica. …… 6. la mamma. …… 132
arla, introduci nella lavastoviglie le tazze della colazione disse
Il lessico
RIFLETTIAMO INSIEME Possiamo dire che le parole composte «velocizzano» la comunicazione e «sintetizzano» l’im l’immagine? Perché? Formate delle coppie, poi fate una verifica dell’affermazione scrivendo un breve testo e utilizzando prima parole composte e poi espressioni equivalenti. Quale delle due versioni vi sembra più efficace? Confrontatevi fra voi in classe. 5
Completa il seguente schema inserendo parole appartenenti alla stessa famiglia di parole generata dalla radice di o o o.
………………………………… …………………………………
…………………………………
…………………………………
popolo
…………………………………
…………………………………
………………………………… …………………………………
6 Collega ogni termine della prima colonna con il suo contrario presente nella seconda.
pubblico
innocente
adorare
orrendo
stupendo
privato
pessimista
ridere
notte
giorno
gentile
sgarbato
chiuso
detestare
colpevole
aperto
piangere
ottimista
RIFLETTIAMO INSIEME Due termini contrari possono essere definiti «poli opposti»; in genere fra i due si collocano termini che esprimono un grado intermedio delle qualità o dei concetti considerati. Trovate almeno un grado intermedio fra i contrari dell’esercizio precedente. Confrontate, poi, in classe le vostre soluzioni: avete scelto tutti lo stesso termine? Trascrivete sul quaderno le diverse soluzioni. 133
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 7
Scrivi la arola oli e ica corri fra quelle in elenco.
o de te alle e ue ti defi i io i
rete
tavola
1.
collo
corrente
arco
pianta
ce lie dola
assa d’ac ua o d’aria che si muove in una determinata direzione. …………………………… lusso di energia elettrica. ……………………………
2.
ttrezzo costituito da fili intrecciati a maglia usato per la cattura di pesci o uccelli. …………………………… ntreccio di fili metallici usato per ripari e recinzioni. ……………………………
3.
sse di legno stretta e lunga di piccolo spessore. …………………………… obile costituito da un piano orizzontale sostenuto per lo pi da uattro gambe. ……………………………
4.
arte del corpo che unisce la testa al torace. …………………………… ualun ue oggetto di considerevoli dimensioni che si trasporta o si spedisce. ……………………………
5.
arte di una curva compresa fra due punti. …………………………… rma formata da una bacchetta flessibile curvata da una corda, che permette di scagliare una freccia. ……………………………
6.
ome generico di ogni vegetale. …………………………… roiezione su un piano orizzontale, in proporzioni ridotte, di un edificio. ……………………………
8 Costruisci sul quaderno sei frasi usando le seguenti espressioni metaforiche.
mani di velluto occhi di ghiaccio capelli di seta il fuoco d’artificio della gioia il fiume d’a sfalto della strada la primavera della vita INVALSI
9 Indica se nelle frasi è presente una metafora, una metonìmia o una sinèddoche.
1.
utti riconoscono che l’italiano è creativo. …………………………… 2.
ra. …………………………… 3. l
ecilia è una vipe
entagono non ha rilasciato dichiarazioni. ……………………………
4. onosco e so cantare tutto aglioni. …………………………… 5. ei un po’ brillo, ti sei scolato una bottiglia. …………………………… 6. emma è un ciclone, è una ragazza piena di entusiasmo e vitalità. …………………………… 7. i capisce che laudio è innamorato di aterina, la divora con gli occhi. …………………………… 8. utti i nostri amici conoscono molto bene ulvio e sanno che è una volpe. ……………………………
IMPARARE A IMPARARE Che cosa sai adesso che prima non sapevi? Che cosa ti è piaciuto o ti ha interessato di più studiare? Che cosa di meno? In quali argomenti hai trovato più difficoltà? Secondo te, perché? In che modo potresti migliorare le tue conoscenze e le tue abilità?
134
Il lessico
Verifica finale Conoscenze 1
Scrivi il ter i e corri 1.
o de te alle e ue ti defi i io i
arte della parola che indica il genere e il numero e nei verbi anche il modo, il tempo e la persona: ............................................................................................................................................
2.
arola formata solo dalla radice e dalla desinenza: ...................................................................
3.
orfema posto davanti alla radice di una parola: ......................................................................
4.
orfema posto dopo la radice di una parola: ..............................................................................
5.
arola che assume una sfumatura di significato attraverso determinati suffissi: ............
6.
arola formata dall’unione di due o pi parole: ..........................................................................
7.
arole diverse nella forma ma di uguale significato: ..................................................................
8.
arole che hanno significato opposto: ............................................................................................
9.
arola di significato pi ampio rispetto a un’altra: ......................................................................
10.
arola di significato pi ristretto rispetto a un’altra: ..................................................................
11.
arole che hanno la stessa forma, ma significato diverso: ......................................................
12.
arola che ha pi significati: ............................................................................................................... punto per ogni risposta esatta
2
Indica e le e ue ti a er a io i o o vere
...... /12
o al e
1. l dizionario fornisce informazioni grammaticali su ogni parola. 2. l dizionario non fornisce informazioni sulla pronuncia delle parole. 3. ul dizionario i nomi sono riportati sia nel genere maschile sia in uello femminile. 4. l dizionario riporta il verbo alla prima persona del presente indicativo. 5. l dizionario riporta l’ausiliare voluto da ogni verbo. 6. Le seguenti informazioni: oldoni arlo, commediografo, nato a enezia , innovatore sia della tecnica sia dei contenuti del teatro si possono trovare in un dizionario bilingue. 7. sistono dizionari di proverbi e di modi di dire. 8. el dizionario si trovano informazioni sia sul significato letterale sia su uello figurato di una parola. punto per ogni risposta esatta
V V
F F
V V V
F F F
V V
F F
V
F
......
135
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Abilità 3
Distingui il te a la radice e la de i e a delle e ue ti arole i ere doli ella tabella. giornalista salvataggio controllare sfigurare consegnato fiorista sovrumano panificio ambientale favorito Tema
e i e
Radice
a
0,5 punti per ogni risposta esatta;
...... /10
4 Indica se le seguenti parole sono derivate (D), alterate (A) o composte (C).
libretto parolaccia bendaggio saltellare cordata dopocena
(…) (…) (…) (…) (…) (…)
montacarichi benedire siciliano paesello farmacia capostazione
(…) (…) (…) (…) (…) (…)
territoriale bagnasciuga cassettino fuochista
(…) (…) (…) (…)
1 punto per ogni risposta esatta; 5
Scrivi il ver o alterato corri
...... /8
o de te alle e ue ti defi i io i
1. Mangiare di malavoglia: ........................................................................................................................ 2. Ridere con intenzione ironica o canzonatoria: ................................................................................ 3. Scrivere svogliatamente: ........................................................................................................................ 4. Cantare con voce sommessa, fra sé e sé: ......................................................................................... 5. Andare in giro senza scopo: .................................................................................................................. 6. Gingillarsi, giocare senza impegno: .................................................................................................... 1 punto per ogni risposta esatta;
...... /6
6 Scrivi sul quaderno le parole composte che si possono ottenere abbinando i se-
guenti termini. via – auto – serie – stoviglie – scendi – male – piano – brezza – croce – sali – segna – nave – dire – astro – lava – libro – fuori – posa – para – scuola 1 punto per ogni risposta esatta;
136
...... /10
Il lessico 7 Indica il campo semantico a cui appartengono le parole dei seguenti gruppi di pa-
role e aggiungi a ognuno di essi anche un nuovo termine. 1. do
re
mi
sol
2. autostrada
vicolo
3. imbianchino 4. forse 5. gonna 6. raglio
no
la
si
…………………………
……………………………
…………………………
……………………………
s
…………………………
……………………………
cappotto
…………………………
……………………………
ronzio …………………………
……………………………
muratore
veramente
barrito
……………………………
sentiero
fabbro
pantaloni
…………………………
ieri
camicia
muggito
belato
sarto
punto per ogni risposta esatta
...... /12
8 In ognuno dei seguenti gruppi di parole individua e sottolinea l’iperònimo.
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
otite emicrania influenza malattia rosolia ceci fave legumi piselli fagioli leone delfino bue mammifero cavallo insetto cicala formica ape mosca farfalla et aliante aeroplano caccia bombardiere pittori artisti scultori musicisti poeti pallavolo sport tennis e uitazione sci punto per ogni risposta esatta
......
9 Individua e sottolinea nei seguenti gruppi il sinònimo della parola in corsivo.
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
giocattolo: baldacchino balocco ballo faccia: vaso voltaggio viso ballare: danzare scartare stormire stanco: affollato affaticato africano finire tentare terminare tastare soldato: esercito colonnello milite adorato: profumato venerato insignito punto per ogni risposta esatta
10
......
lassifica ogni coppia di omònimi inserendola nella tabella sottostante. metà un mezzo mèta il termine al uale si è diretti pésca attività sportiva pèsca frut to stagno elemento chimico stagno specchio d’ac ua boa serpente boa galleggian te b tte recipiente b tte percosse dà verbo da preposizione
Omònimi totali
i io
rafi
Omònimi omòfoni
punto per ogni risposta esatta
...... /6
137
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 11 Indica con P se le parole in corsivo nelle seguenti frasi sono usate in senso proprio
e co
e o o u ate i
e
o fi urato
1. on ti dilungare, va’ al nocciolo
della uestione 2. La scala
piano è molto ripida. 3. l maratoneta è stato battuto sul filo ricucire la bretella con un filo
doppio. 5. Il fiore
che conduce al uarto del traguardo. 4. Occorre
azzurro del plumbago rallegra ue
sto angolo del terrazzo. 6. eato te che sei ancora nel fiore
degli anni
punto per ogni risposta esatta
...... /6
12 Scrivi il lemma sotto cui compaiono le seguenti parole sul dizionario.
1. poesie ......................................................................................................................................................... 2. pittrice ......................................................................................................................................................... 3. ho raggiunto ............................................................................................................................................. 4. volgarissimo .............................................................................................................................................. 5. giudicando ................................................................................................................................................. 6. angeli .......................................................................................................................................................... 7. zietta ........................................................................................................................................................... 8. tuoi .............................................................................................................................................................. punto per ogni risposta esatta
Punteggio totale
VALUTAZIONE erifica il tuo livello di apprendimento in base al punteggio ottenuto.
138
Punteggio
Livello
minore di 45
4
da 45 a 59
5
da 60 a 69
6
da 70 a 79
7
da 80 a 89
8
da 90 a 96
9
da 97 a 100
10
......
........... /100
Il lessico
Competenze per crescere
INVALSI
Aspetti linguistici 1
In vacanza con i tuoi genitori ti sarà probabilmente capitato di avere tra le mani una guida turistica dei luoghi da visitare; quando sarai più grande e farai viaggi con i tuoi amici sarai tu stesso a doverti orientare da solo con questo tipo di testo. o i cia fi d ora leggi questo brano, tratto da Luoghi insoliti delle Marche, e poi svolgi gli esercizi che ti saranno proposti. Castello della Pieve, Mercatello sul Metauro l piccolo comune di ercatello sul etauro sorge nell’alta valle del fiume etauro, a pochi chilometri dal confine tra arche, mbria e oscana. Le sue origini risalgono al secolo a. . e si legano alle popolazioni italiche umbre. uramente provata dalle incursioni bar bariche, la cittadina fu ricostruita dai longobardi nel secolo d. . e nominata ieve d’ co. pochi chilometri dal centro di ieve d’ co fu costruito contestualmente un castello a sua difesa futuro borgo astello della ieve . el secolo il comune di ieve pass sotto la diretta giurisdizione papale, venne dotato di una fortificazione interna e fu rinominato er catello sul etauro. astello della ieve perse cos la sua funzione esclusivamente difensiva e fu convertito in borgo fortificato con funzione abitativa, raccogliendo presso di s tutta la popolazione del territorio circostante. l borgo di astello della ieve conserva a tutt’oggi un suggestivo aspetto medievaleggiante, uasi inalterato nel tempo. uttavia pochi edifici sono antichi tra uesti certamente è la torre campanaria, a pianta uadrata, risalente al secolo. Le case private che costituiscono l’impianto urbanistico del borgo sono state realizzate in gran parte nel secolo, ma si integrano perfettamente con le costruzioni pi antiche, grazie alla sensibilità di coloro che hanno scelto di costruire perpetuando tecniche e materiali tipicamente medievali. bbandonato nel corso del secolo, astello della ieve ha vissuto un momento di oblio e rovina da pochi anni è stato oggetto di un significativo intervento di recupero globale. l piccolo borgo è ricordato anche perch è stato teatro di un evento storico di grande valore, sontuosamente commemorato da una lapide in bei carat teri goticheggianti: la decisione, da parte di arlo di alois e orso onati, il ottobre , di condannare all’esilio da irenze il sommo poeta ante lighieri. da . errino, Luoghi insoliti delle
arche, iabochi editore
1. Individua e cerchia nel brano cinque parole primitive e cinque parole derivate. Di queste ultime indica sul quaderno la parola dalla quale derivano spiegando inoltre qual è stato il processo di derivazione. 2. Individua e sottolinea nel brano i sinònimi della parola borgo, utilizzati per evitarne fastidiose ripetizioni. 3. Sottolinea nel brano tutte le parole che appartengono al campo semantico defi ito dalla arola citt vi to c e i arla di u or o qui di di u iccolo ce tro cittadi o e reali a e ul quader o u a ra re e ta io e rafica
139
3
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Aspetti lessicali 1
Fra le seguenti parole indica quella composta da un aggettivo più un nome. A. fuggifuggi B. cassapanca C. lungomare D. sordomuto
2
Scrivi quattro iponimi per ciascuna delle seguenti parole. agrumi ………………………………………………………………………………………………………………………………… pesci …………………………………………………………………………………………………………………………………… legumi ………………………………………………………………………………………………………………………………… cani ………………………………………………………………………………………………………………………………………
3
Indica l’elenco che non costituisce un campo semantico. A. falco pernice rondine passero a uila. B. mela arancia cipolla pesca carciofo. C. biscotto crema gelato budino torta. D. camicetta gonna sciarpa cappotto giacca
4 Sostituisci in ogni frase il nome «capo» con un sinonimo scelto dal seguente elenco.
estremità dirigente promontorio testa. a. La baia era racchiusa fra due capi ……………………….. rocciosi. b. nna e ario soffrono spesso di mal di capo …………………………… . c. isogna tenere ben fermi i capi …………………………. della corda. d. dgardo è uno dei capi ………………………………. dell’azienda. 5
Indica il nome che non è il sinonimo di gentilezza. A. cortesia B. allegria C. amabilità D. garbo
6 Indica il i
ificato corri o de te alla e ue te ra e di e è sempre al verde». A. arco è molto invidioso. B. arco è sempre ammalato. C. arco ama vivere in campagna D. arco è sempre senza soldi.
7
140
Sostituisci le seguenti espressioni con un solo verbo. a. fare la barba …………………………………………………... b. far coraggio ………………………………………………….. c. fare un sogno …………………………………………………... d. far la pelle a ualcuno ………………………………………...
o co
iuto
arco
Schede per l'arricchimento lessicale 141
LESSICO
Scheda 1 – Le parole della moda 1. Glossario
Leggi e memorizza i seguenti termini, soffermandoti su quelli che non conosci.
SCHEDA 1
Abbigliamento: insieme degli oggetti di vestiario (indumenti e accessori). Abito spezzato: abito completo, specialmente maschile, con giacca di colore e tessuto diversi da quelli dei pantaloni. Alta moda: sartoria di lusso, anche hautecouture (francese). fi io scarpone impermeabile. Atelier: sartoria d’alta moda. Bandana: foulard di tessuto leggero che si porta attorno alla testa o alla fronte. Basco: copricapo di panno morbido, tondo, senza falde; si porta inclinato sull’orecchio. Bermuda: pantaloni, corti al ginocchio, da uomo e da donna. Bikini: costume da bagno femminile, in due pezzi. Blazer: giacca sportiva, sciolta e leggera, generalmente di lana blu con bottoni. Bolero: giacchetta corta non abbottonata, maschile o femminile. Bouclé: lana o altra fibra con pelo lungo e arricciato. essuto fatto con tali fibre. Boutique: negozio elegante di abbigliamento e accessori. Burqua: abito femminile tradizionale di alcune popolazioni di fede musulmana che copre interamente la persona lasciando soltanto una mascherina di ricamo traforato davanti agli occhi. Canapa: pianta erbacea da cui si ricava una fibra tessile usata per confezionare sacchi e vestiario. Cardigan: giacca di maglia che si apre con bottoni o cerniera. Casual: tipo di abbigliamento disinvolto, informale e sportivo. 142
i o tessuto trasparente leggero, di seta o in fibre sintetiche. Chiodo: giubbotto corto di pelle ornato di borchie. Ciabatta: calzatura da casa aperta posteriormente, senza tacco. Colbacco: cappello di pelliccia di forma varia; in origine grosso berretto militare. Collant: calzamaglia molto elastica e leggera che copre dalla vita in giù. Collezione: insieme dei modelli presentati all’inizio di ogni stagione da uno stilista o da una sartoria. Confezione: lavorazione e produzione di un capo d’abbigliamento. Cotone: pianta erbacea dai semi avvolti in una peluria bianca usata come fibra tessile. Décolleté: scollatura di un abito femminile. Disegnatore: chi disegna un capo di abbigliamento o un accessorio. Doppiopetto: giacca o cappotto con i due davanti sovrapposti e chiusi da una doppia fila di bottoni. Espadrillas: scarpe in tela di cotone con suola di sparto intrecciato. Eskimo: giaccone impermeabile con cappuccio e fodera di pelo o di lana. Felpa: tessuto liscio nella parte esterna, peloso in quella interna (di cotone o di lana). Figurinista: disegnatore chi disegna figurini di moda. Foulard: fazzoletto da collo o da testa di tessuto leggero, spesso di seta. Frac: abito nero maschile, da cerimonia, a falde lunghe e strette. Gabardine: tessuto di lana o cotone a disegno diagonale.
Scheda 1 - Le parole della moda
lente, s’impone nelle abitudini, nei modi di vestire. Moda pronta (pret-à-porter) abito confezionato in serie, su modelli di sartoria. Montgomery: cappotto corto fornito di cappuccio e con chiusura ad alamari di corda o di cuoio e bottoni ovali di legno, di cuoio o di osso. Nylon: fibra tessile artificiale. Organza: tessuto di seta. utfit insieme degli abiti e degli accessori indossati da una persona Paglietta: cappello di paglia da uomo con cupola piatta e tesa rigida. Paletot o paltò: cappotto, soprabito invernale. Panciotto: indumento maschile da portarsi sotto la giacca e sopra la camicia, abbottonato sul davanti e senza maniche. Papillon: cravatta con fiocco a farfalla. Pareo: capo d’abbigliamento, costituito da una striscia rettangolare di tela (oggi a disegni e colori vivaci) che si avvolge intorno al corpo; è usato come copricostume in Occidente. Piumino: giacca o giubbotto impermeabile imbottito di piume d’oca o di materiale sintetico. Pizzo: trina, merletto. Pochette: borsetta da donna da portare in mano, senza manici. Poncho: indumento tradizionale dell’America latina, mantello con un foro al centro per passarvi la testa. Raso: tessuto di seta o cotone che, per effetto di un particolare intreccio dei fili sul diritto, si presenta liscio, rasato e lucente. Sabot: scarpa femminile aperta sul tallone e chiusa in punta, con tacco alto. Salopette: pantaloni con pettorina e bretelle usati nell’abbigliamento da lavoro e in quello sportivo. Sartoria: laboratorio artigiano in cui siconfezionano abiti. Casa di moda. Scialle: indumento femminile di tessuto quadrato o triangolare, da portare sulle spalle. 143
SCHEDA 1
Gemelli: bottoni doppi con cui si allacciano i polsini, a doppio occhiello, delle camicie. Gilè: indumento senza maniche che si porta sopra la camicia. ri ato si dice di capo o accessorio di abbigliamento firmato da uno stilista di moda. Haute-couture: alta moda. Indossatore/indossatrice: chi indossa e presenta al pubblico i modelli di abbigliamento durante le sfilate. Infradito: calzatura aperta, assicurata al piede da una listarella passante fra l’alluce e il secondo dito. Jeans: pantaloni lunghi di tela di cotone resistente a trama grossa, per lo più di colore azzurro o blu, con cuciture impunturate e, nel modello tradizionale, con cinque tasche applicate (due anteriori, due posteriori e un piccolo taschino all’apertura dell’anteriore sinistra). Jersey: tessuto pettinato a maglia rasata, morbido e liscio. Kay-way: giacca impermeabile leggerissima con cappuccio e grande tasca nella quale l’indumento è ripiegabile. Lana: pelo della pecora e di altri animali. Fibra tessile ricavata da tale pelo. Filato e tessuto ottenuti con tale fibra. Leggins: pantaloni femminili molto sottili e aderenti alle gambe, fino al polpaccio o alla caviglia. Lino: pianta erbacea da cui si ricava una fibra tessile. Filato e tessuto prodotti con tale fibra. Loden: tessuto di lana a pelo lungo, leggermente impermeabile. Tipo di cappello confezionato con tale stoffa. Look: immagine che una persona offre di s attraverso l’abbigliamento, il trucco e la pettinatura. archio o griffe emblema, contrassegno distintivo dei prodotti di una ditta. Minigonna: gonna molto corta, sopra il ginocchio. Moda: usanza che, diventando gusto preva-
LESSICO
Sciarpa: fascia di lana o d’altro che si porta intorno al collo per proteggersi dal freddo o per ornamento. Seta: fibra tessile prodotta dal baco da seta. essuto prodotto con tale fibra. filata o d fil presentazione di nuovi modelli effettuata davanti a un pubblico. Shorts: calzoncini corti per uomo o per donna. Smoking: giacca maschile da sera o da cerimonia, nera o bianca, con risvolti di seta. Stilista: creatore di modelli di capi di abbigliamento. Stola: larga e lunga striscia di pelliccia o di tessuto guarnito di pelliccia che le signore portano sulle spalle o intorno al collo. a ett tessuto di seta leggero e frusciante. Taglia: misura per abiti. Tailleur: completo da donna composto da una gonna diritta e da una giacca di taglio per lo più maschile. T-shirt: maglietta di cotone girocollo a maniche corte; stesa in piano ha la forma di una T. Tight: abito maschile da cerimonia composto di giacca nera attillata, a code, e calzoni a righine verticali grigie e nere. SCHEDA 1
Top: indumento femminile costituito da un corpino senza maniche, corto e scollato. Tubino: abito femminile dritto, di solito corto sopra il ginocchio. Turbante: copricapo orientale costituito da una lunga fascia avvolta in più giri intorno alla testa. Tuta: indumento composto di camicia e pantaloni uniti usato da alcune categorie di lavoratori oppure da atleti e sportivi. Tweed: tessuto sportivo a trama grossa e a due o più colori. Twin-set: completo da donna costituito da un pullover a mezze maniche e da un golf abbottonato davanti. Trendy: cosa o persona all’ultima moda. Unisex: capo d’abbigliamento che può essere indossato sia dall’uomo che dalla donna. Viscosa: fibra tessile ottenuta dalla cellulosa. Volant: striscia di stoffa arricciata o plissettata che si applica come guarnizione agli abiti femminili. Zoccolo: calzatura con la suola di legno e la tomaia di legno o di cuoio. Zucchetto: copricapo a forma di piccola calotta sferica, tipico degli ecclesiastici.
2. Esercizi
Svolgi le seguenti attività. 1
Collega ogni termine della prima colonna con il suo sinònimo presente nella seconda. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.
144
gilet griffato atelier shorts foulard blazer pareo calzoni indossatrice spolverino
a. b. c. d. e. f. g. h. j. k.
top-model giacca sportiva copricostume panciotto sartoria soprabito firmato fazzoletto da testa o da collo calzoncini corti pantaloni
Scheda 1 - Le parole della moda
2
Suddividi i capi di abbigliamento presenti nell’elenco, distinguendo tra quelli maschili, quelli femminili e quelli che possono essere indossati sia da uomini che da donne. bermuda – bikini – stola – tee-shirt – minigonna – frac – camicia – camicetta – cardigan – gonnapantalone – tight – abito doppio petto – giacca – gilet – tailleur – scialle – smoking – jeans – cappotto – top – tuta – eskimo – mantella – pantaloni – bolero – sciarpa – panciotto – pullover – twin-set – kay-way Capi maschili: ................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................. Capi femminili: .............................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................. Capi unisex: .................................................................................................................................................... ..............................................................................................................................................................................
3
Completa le seguenti frasi scegliendo le parole adeguate dall’elenco sottostante. plissettata – volant – stola – unisex – strascico – salopette – tailleur – a godet – top model bouti ue casual sfilata tee shirt sette ottavi frac 1. lara, puoi tran uillamente indossare uesta giacca impermeabile, perch è un capo …………............……...… 2. er il matrimonio della figlia la signora e ilippo ha ordinato in sartoria un …………............……...… con la giacca …………............……...… 3. Zia Adelaide ha regalato alla nipote due sue vecchie gonne ora tornate di moda: una di seta …………............……...…, l’altra scozzese …………............……...… 4. La …………............……...… chiuse la …………............……...… indossando un abito da sposa con lo …………............……...… lungo cinque metri. 5. Nella …………............……...… aperta recentemente in via Silvio Pellico puoi trovare un vasto assordi vari colori. 6. La scollatura della camicetta di Ines era impreziosita da un leggero …………............……...… di pizzo. 7. La nonna mi ha mostrato una …………............……...… di visone biondo che poneva sulle spalle quando, negli anni ’60, andava a teatro. 8. Lo sposo, un uomo sui quarant’anni, era in …………............……...…
lassificali riscrivendoli sotto. berretto – cilindro – cintura – pantofola – zoccolo – basco – infradito – cappuccio – panama – stivale – sabot – papalina – farfallino – guanti – coppola – sandalo – pianella – bombetta – colbacco cravatta zucchetto turbante sciarpa ciabatta paglietta papillon cuffia
4 Il seguente elenco comprende nomi di accessori, copricapo e calzature.
anfibio
plateau
open toe
bretelle
cappuccio
Accessori: ......................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................. Copricapo: ....................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................. Calzature: ........................................................................................................................................................ .............................................................................................................................................................................. 145
SCHEDA 1
timento di abiti …………............……...…, di …………............……...…, di jeans e di …………............……...…
LESSICO 5
Le parole della moda sono presenti anche in alcuni noti modi di dire. Collega ognuo di e i al relativo i ificato 1. Fare le scarpe a qualcuno.
a. trattare con riguardo
2. Trattare uno con i guanti.
b. cavarsela a stento, quasi per miracolo
3. Pigliare cappello.
c. riconoscere l’eccellenza di qualcuno
4.
d. mostrarglisi amico e poi danneggiarlo
scire per il rotto della cuffia.
5. Far tanto di cappello.
e. essergli di gran lunga inferiore
6. Non essere degno di lustrare
f. impermalirsi, aversi a male
le scarpe a qualcuno. 6 Le parole del seguente elenco appartengono tutte al lessico della moda: undici
o i di te uti ci que di acce ori e ei di fi re te ili Trascri ile nello spazio sottostante. boucl
lino
lana
pizzo
popeline
foulard raso chiffon papillon taffettà
flanella
erse
loden
canapa
viscosa
bandana
organza cotone gemelli gabardine n lon
t eed
Tessuti: ............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................. Accessori: ......................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................. Fibre tessili: ..................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................. SCHEDA 1
3. Comprensione testuale Leggi il seguente brano e sottolinea le parole che descrivono l’aspetto di Alice. capelli erano arruffati. ndosso aveva sempre dei vecchi eans con bretelle, larghissimi e corti, perch nel frattempo era cresciuta. alze a righe dentro un paio di scarpe da tennis ormai nere e una felpa un tempo blu con delle allucinanti rane di plastica appiccicate ovunque. E questo era l’aspetto di Alice, tranne in quei giorni in cui decideva che per riuscire nei suoi piani era necessario un travestimento.
da A. Russo, La bambina Babilonia, Salani
4. Produzione testuale Ora metti in pratica le nuove conoscenze lessicali e scrivi un breve testo seguendo la traccia. Immagina di essere lo stilista del tuo artista preferito. Con quali abiti lo vestiresti? Come creeresti il suo loo e con uali outfit
146
Scheda 2 - Le parole del cinema
Scheda 2 − Le parole del cinema 1. Glossario
Leggi e memorizza i seguenti termini, soffermandoti su quelli che non conosci. Costumista: chi disegna e prepara i costumi di scena. Critico: giornalista che scrive recensioni su film, da pubblicare su giornali e riviste specializzate. Digitale: tecnica cinematografica innovativa che consente di creare e proiettare film senza pellicola, con strumenti informatici. irettore della oto rafia chi cura l’inquadratura occupandosi dell’illuminazione e degli obiettivi della cinepresa. Dissolvenza: lento sfumare e svanire di un’immagine. Doppiaggio: sostituzione della colonna sonora originale con un’altra elaborata dopo la ripresa (spesso realizzata in una lingua diversa da quella originale). DVD: disco usato per la registrazione e la visione di film. etti eciali effetti che si ottengono con particolari strumenti di ripresa filtri o realizzati mediante il computer, usati soprattutto per situazioni irreali o di azione. e tival ci e ato rafico manifestazione in cui vengono assegnati premi e riconoscimenti a film, registi, attori estival di annes, di enezia, di erlino Film: parola inglese che significa pellicola oggi si usa prevalentemente per indicare una proiezione cinematografica. Flashback: in inglese lampo all’indietro inserimento, nello svolgimento dell’azione, di scene che introducono antefatti, ricordi oto rafia tecnica relativa all’inquadratura, alla luce e agli effetti particolari l’immagine può essere a colori o in bianco e nero. Genere: categoria in cui i film possono essere 147
SCHEDA 2
3D: tipo di proiezione cinematografica che permette una visione tridimensionale delle immagini. Angolazione: posizione della macchina da presa rispetto al soggetto inquadrato. Attacco: inizio di ogni scena. Attore: chi recita interpretando la parte di un personaggio. Blu-ray disc: disco ottico simile a un , in grado di contenere filmati ad alta definizione. Carrellata: ripresa che si ottiene sistemando la macchina da presa su un carrello per muoverla in tutte le direzioni. Cast: insieme degli attori che interpretano un film. Ciak: tavoletta unita a un’asticciola di legno; un tecnico, battendo quest’ultima contro la tavoletta dà inizio alla ripresa e alla registrazione sonora. Cinema d’essai: tipo di cinematografia sperimentale, colta e ricercata. Cinemascope: sistema di ripresa e di proiezione cinematografica che allarga il campo di visione delle immagini. Cinematografo: locale adibito alle proiezioni cinematografiche cinema. Colonna sonora: suoni che accompagnano il film musica, rumori . Comparsa: chi compare brevemente sul set o sulla scena senza parlare. o trofi ura chi sostituisce l’attore nelle scene pericolose o che richiedono particolari abilità. Copione: testo scritto diviso in scene. Cortometraggio: film di breve durata meno di 45 minuti), generalmente di carattere didattico e documentario.
LESSICO
SCHEDA 2
distinti in base alle caratteristiche della trama: commedia, horror, giallo, western, thriller, sentimentale, romantico, drammatico, fantascienza, animazione Girare: riprendere con la macchina da presa. HD: tecnologia che permette una visione ad alta definizione dall’inglese igh efinition . Inquadratura: delimitazione dell’immagine che si vuole riprendere secondo una certa distanza e angolazione. A seconda della distanza da cui la cinepresa riprende il soggetto si hanno diversi tipi di inquadratura: primo piano (il volto di una persona occupa tutto lo schermo), piano medio (inquadratura dalla vita in su), piano americano (inquadratura dalle ginocchia in su), dettaglio (un particolare: gli occhi, le mani . enendo conto del rapporto fra ambiente e personaggi si possono classificare le inquadrature in vari tipi di campo: campo lunghissimo (riprendere i personaggi in uno spazio che comprende l’orizzonte), campo lungo (riprendere i personaggi in uno spazio che consente di riconoscerli), campo medio (riprendere i personaggi a figura intera in una parte ridotta di un ambiente aperto o chiuso). Kolossal: film realizzato con grande impegno produttivo e imponenti messe in scena. Lungometraggio: film di lunghezza normale, oltre i 45 minuti. Macchina da presa: strumento che si usa per effettuare le riprese. Missaggio: registrazione, su un’unica colonna sonora, di suoni, rumori e dialoghi registrati separatamente in precedenza. Montaggio: fase finale della produzione di un film che consiste nell’unire, secondo un certo ordine, le riprese che il regista ha scelto fra tutte quelle girate. Montatore: tecnico che monta le scene, su indicazione del regista. Multisala: locale in cui si trovano più sale cinematografiche, in cui vengono proiettati contemporaneamente film diversi. Panoramica: immagine ottenuta facendo muovere, in orizzontale o in verticale, la cine148
presa su un perno, per mostrare la vastità di un paesaggio o per seguire oggetti in movimento. Prequel: opera che racconta eventi accaduti prima rispetto alle vicende di un’altra opera della stessa saga. Presa diretta: registrazione dei dialoghi contemporaneamente alle riprese. Produttore: persona o società che investe denaro per la realizzazione di un film. Reboot: film che interrompe l’ideale continuità di una saga, azzerandone lo sviluppo fino a quel momento e riprendendola dall’inizio. Regia: direzione artistica della realizzazione cinematografica la regia comprende: la scelta del soggetto, il controllo della sceneggiatura, la direzione degli attori, la predisposizione degli strumenti tecnici e il montaggio. Regista: chi compie le operazioni di regia, l’autore del film. Remake: nuova versione di un film. Ripresa: operazione con la quale le immagini vengono fissate con la macchina da presa. u avvenire all’aperto o al chiuso. Scena: momento della rappresentazione in cui rimangono invariati gli elementi di sfondo. Sceneggiatore: autore della sceneggiatura. Sceneggiatura: copione in base al quale si gira un film testo che descrive, scena per scena, il succedersi e le caratteristiche delle inquadrature, gli ambienti, i dialoghi e la musica. Schermo: superficie sulla uale si proietta il film. Sequel: opera che costituisce la continuazione di una precedente opera della stessa saga. Sequenza: serie di inquadrature e di scene necessarie per comporre un episodio. Set: luogo reale o ricostruito in cui si gira una scena del film. Soggetto: idea o racconto su cui si basa la realizzazione di un film. Spoiler: rivelazione di parte o di tutta la trama di un’opera. Stacco: passaggio netto da un’inquadratura a un’altra; si realizza durante il montaggio. Studio: locale attrezzato dove si girano i film.
Scheda 2 - Le parole del cinema
Stuntman: acrobata che sostituisce l’attore nelle scene più movimentate e rischiose di un film. Titoli di testa e di coda: scritte che compaiono all’inizio e alla fine del film indicanti il nome del regista, degli attori e dei collaboratori tecnici. Trailer: presentazione di alcuni spezzoni di un film di prossima programmazione, a scopo pubblicitario al cinema o in .
Troupe: insieme delle persone che concorrono alla realizzazione di un film tecnici del suono, del montaggio, attori Truccatore: chi trucca gli attori trasformandoli in base ai ruoli. Voce narrante: voce fuori campo che commenta e accompagna le scene di un film. Zoomata: portare velocemente in primo piano il soggetto prescelto.
2. Esercizi
Svolgi le seguenti attività. 1
Collega o i ter i e o e re io e re e te ella ri a colo adeguato presente nella seconda.
2
cortometraggio soggetto sequenza produttore troupe titoli di testa e di coda piano americano controfigura festival cinematografico colonna sonora
ificato
a. chi investe denaro per realizzare un film b. l’insieme delle persone che concorrono alla realizzazione di un film: regista, attori, sceneggiatori c. idea o racconto su cui si basa la realizzazione del film d. il succedersi delle inquadrature e delle scene necessarie per dare senso compiuto a un’azione e. persona che sostituisce l’attore in scene pericolose o che richiedono abilità particolari f. manifestazione in cui vengono assegnati premi e riconoscimenti a film, registi, attori g. suoni che accompagnano le immagini h. film di durata inferiore ai minuti generalmente di carattere didattico, documentario i. inquadratura che riprende un personaggio dalla testa fino alle ginocchia j. scritte, all’inizio e alla fine della proiezione, recanti il nome del regista, degli attori, dei collaboratori
Suddividi i termini e le espressioni presenti nel seguente elenco appartenenti al le ico del ci e a iutati co il lo ario el ca o i cui tu o co o ca il i ificato di alcune parole. produttore – critico – dettaglio – dissolvenza – doppiaggio – tecnico del suono – coreografo mezza figura campo lungo controluce comparsa attore stacco regista carrellata – controcampo – campo medio – primo piano – missaggio – costumista – panoramica primissimo piano ripresa flash bac truccatore scenografo piano americano montatore
angolazione
direttore della fotografia
montaggio 149
SCHEDA 2
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.
a co il i
LESSICO
Operatori: ........................................................................................................................................................ .............................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................. Tecniche di relizzazione: ............................................................................................................................ .............................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................. Inquadrature: ................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................. 3
Completa le seguenti frasi scegliendo le espressioni adeguate fra quelle elencate. Attento: tre di esse non possono essere utilizzate. sceneggiatura cast regista film festival doppiaggio riprese set controfigura produttore campo lungo estern attore montaggio effetti speciali attore 1. el momento della lotta contro la fiera, l’attore è stato sostituito da una …………............……...… 2. Il …………............……...… 300 di Zack Snyder, che ritrae gli Spartani, è uno spettacolo travolgente, ricco di …………............……...… 3. Per Brad Pitt e Angelina Jolie galeotto fu il …………............……...… del film
r
ss
mith
durante le …………............……...… si innamorarono. 4. Nel
…………............……...… del film
ettembre, tragedia annunciata spicca
arve
eitel nei
panni dell’esperto di antiterrorismo a cui nessuno pare dare credito. 5. Sidney Lumet: …………............……...… , …………............……...… e …………............……...… , premiato nel 2005 con l’Oscar alla carriera, è il protagonista del nuovo appuntamento con
iaggio nel inema me-
ricano . 6. l film …………............……...… Le tre sepolture premiato al …………............……...… di Cannes per la miglior …………............……...… e per il miglior …………............……...… protagonista, SCHEDA 2
racconta di un gringo impegnato a scovare l’assassino del suo migliore amico.
3. Comprensione testuale
Leggi il seguente brano e sottolinea i vocaboli appartenenti al lessico del cinema. ecine di attori di cinema e tv sono venuti a fare le audizioni. ovevano imparare a memoria il monologo iniziale di Greg e recitarlo davanti alla cinepresa. Ma sembrava che non andasse bene nessuno. Lo studio e i produttori hanno deciso di cercare reg in tutto il aese. anno preparato la descrizione del tipo di ragazzo che cercavano e l’hanno fatta circolare ovunque. stato perfino creato un sito eb per facilitare la ricerca. entinaia di ragazzini di tutti i tipi si sono presentati ai casting e hanno inviato un provino online. da . inne , iario di una schiappa. l film, Salani
4. Produzione testuale Ora metti in pratica le nuove conoscenze lessicali e scrivi un breve testo seguendo la traccia. mmagina di far parte della troupe di un olossal cinematografico. he ruolo ti piacerebbe rivestire attore, regista, tecnico e perch 150
acconta.
Scheda 3 - Le parole della TV
Scheda 3 - Le parole della TV 1. Glossario
Leggi e memorizza i seguenti termini, soffermandoti su quelli che non conosci. strare particolari aspetti della realtà a scopo divulgativo, informativo e didattico. Fiction: termine che comprende tutte le serie televisive: sceneggiati, telefilm, soap opere Indice di gradimento: misura del livello di popolarità conseguito da una trasmissione televisiva. Live: si dice di registrazione musicale effettuata dal vivo, nel corso di uno spettacolo. Mixer: tecnico addetto al missaggio, cioè alla registrazione su un’unica colonna sonora di suoni, rumori, dialoghi prima registrati separatamente. Monitor: dispositivo con teleschermo che permette di visualizzare e controllare l’andamento di una trasmissione. News: serie di notizie dei telegiornali. Notiziario: trasmissione televisiva di notizie. Palinsesto: elenco ordinato delle trasmissioni di una rete televisiva e della loro ora di messa in onda . Pay TV: servizio televisivo a pagamento che trasmette film, documentari e manifestazioni sportive ad abbonati provvisti di un decoder. Playback: messa in onda di un brano musicale o canoro precedentemente registrato, mentre l’esecutore simula un’esecuzione in diretta. Presentatore: chi presenta al pubblico i numeri di uno spettacolo. Prime time: momento in cui nelle case c’è il maggior numero di televisori accesi; tempo di punta nell’ascolto . Quiz o telequiz: gioco televisivo basato su una serie di quesiti a cui il concorrente deve dare una risposta esatta. Reality show: spettacolo televisivo che propone situazioni di vita reale. 151
SCHEDA 3
Anchorman: persona dotata di carisma e fascino che cattura l’attenzione degli spettatori. Antenna parabolica: dispositivo per ricevere le trasmissioni televisive via satellite. Annunciatore: addetto alla lettura delle notizie, dei comunicati o dei programmi televisivi. Art director: chi è incaricato di coordinare gli sceneggiatori; chi disegna e sceglie i costumi. Audience: complesso degli utenti che seguono contemporaneamente una determinata rete o un determinato programma. Auditel: indice di ascolto e di gradimento delle trasmissioni televisive, rilevato da una società. Blob: trasmissione che propone spezzoni di varia provenienza televisiva il cui filo conduttore è la comicità o l’ironia. Cameraman: operatore televisivo addetto alle telecamere. Canale: banda di frequenza, rete (primo, secondo canale). Candid camera: ripresa televisiva realizzata all’insaputa delle persone che ne sono oggetto, mediante una telecamera nascosta. Canone: tassa di abbonamento per la prestazione di un pubblico servizio la di tato . Carrellista: conduttore del carrello su cui è installata la videocamera. Conduttore: presentatore di trasmissioni . Coreografo: chi compone e dirige balletti. Decoder: dispositivo che consente di vedere trasmissioni televisive protette. Digitale terrestre: sistema di trasmissione del segnale in digitale che offre la possibilità di ricevere i programmi con la normale antenna terrestre. Deejay: chi seleziona e presenta brani musicali in trasmissioni televisive. Documentario: film che si propone di illu-
LESSICO
SCHEDA 3
Regista: chi decide quale inquadratura scegliere e il modo preciso di mandarla in onda. Replay: ripetizione di una fase saliente di un avvenimento, specialmente sportivo, trasmesso subito dopo il suo compimento. Reportage: servizio giornalistico trasmesso per radio o per . Sceneggiato: opera letteraria adattata a rappresentazione televisiva. Serial: storia inventata trasmessa in un gran numero di puntate. Share: percentuale di spettatori sintonizzati su un canale in una determinata fascia oraria. Showgirl/showman: donna e uomo di spettacolo in grado di intrattenere il pubblico incentrando su di s il programma di uno sho (programma di varietà). Soap opera: sceneggiato televisivo in molte puntate, caratterizzato da un intreccio falsamente realistico di vicende patetiche o sentimentali, spesso relativo a uno o più gruppi familiari. Speaker: annunciatore radiofonico o televisivo. Spot: brevissimo comunicato pubblicitario radiotelevisivo. Stacchetto: intervallo di uno spettacolo televisivo costituito da un balletto con annessa musica. Streaming: trasmissione di contenuti audio e video tramite Internet riproducibili sul computer senza necessità di scaricarli. Talent show: trasmissione televisiva in cui i concorrenti si affrontano in gare a eliminazione.
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Talk show: spettacolo televisivo o radiofonico in cui un intrattenitore intervista personaggi noti al grande pubblico: attori, cantanti, calciatori Teleabbonato: chi è abbonato alla mediante il pagamento di un canone annuale. Telecamera: apparecchiatura per la ripresa delle immagini televisive. Telecronaca: ripresa e trasmissione commentata di un avvenimento mediante la televisione. Televideo: denominazione del sistema telematico che consente di trasmettere notizie e informazioni di vario tipo (orari ferroviari, spettacoli sullo schermo del televisore. Telethon: maratona televisiva. Programma d’intrattenimento di lunga durata con la partecipazione di ospiti, nel corso del quale vengono raccolte offerte per finanziare la ricerca su malattie gravi o interventi di solidarietà. TV satellitare: televisione che trasmette per mezzo di onde radio emesse da trasmettitori posti su satelliti per telecomunicazioni. Valletta: giovane donna che aiuta il presentatore di uno spettacolo televisivo. Velina: valletta che canta e balla in un programma d’intrattenimento. Videoclip: brevissimo film che accompagna un brano musicale. Videodipendenza: l’essere condizionato dalla televisione e dai suoi messaggi al punto di non riuscire quasi a farne a meno. Zapping: passare continuamente da un canale all’altro del televisore utilizzando freneticamente il telecomando.
Scheda 3 - Le parole della TV
2. Esercizi
Svolgi le seguenti attività. 1
Suddividi i termini e le espressioni presenti nel seguente elenco appartenenti al le ico della iutati co il lo ario el ca o tu o co o ca il i ificato di alcune parole. zapping – quiz – telethon – moderatore – cartellista – candid camera – serial – palinsesto – share
dee a
monitor
soap opera
net or
audience
regista
repla
documentario
tal sho fiction
cameraman
art director
telefilm
telecamera
blob spot
telegiornale – show girl – presentatore – anchorman – sceneggiato – prime time – speaker – scaldapubblico – day time – mixer Operatori: ....................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. Tipi di programma: ..................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. Aspetti particolari: ....................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. 2
Completa le seguenti frasi scegliendo le parole adeguate dall’elenco sottostante. Attento: non tutte le parole dell’elenco devono essere utilizzate. documentari – valletta – share – spot – canone – cameraman – monitor – zapping – varietà conduttore
palinsesto
uiz
sceneggiati
1. Un giovane avvocato del mio paese ha vinto 8.000,00 euro a un …………............……...… televisivo. 2.
inetto, che è sempre stato appassionato di fotografia e di riprese, ha co-
ronato il suo sogno: è stato assunto come …………............……...… di una televisione privata. 3. Il …………............……...… ha presentato al pubblico la nuova graziosissima …………............……...… 4. I programmi preferiti di Marta sono gli …………..............…......…...… e i ………..….................……...… 5. L’insegnante di lettere ha assegnato al nostro gruppo, proprietario immaginario di una rete televisiva, il compito di costruire un …………............……...… per una giornata feriale. 6. Il …………............……...… della
uest’anno è rimasto invariato. 7. Lo …………............……...… troppo
basso ha causato la sospensione del programma culturale delle 22 e 30. 8. Il nonno segue con interesse sia i …………............……...… scientifici che i …………............……...…
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SCHEDA 3
telefilm
LESSICO 3
Abbina o seconda.
i ter i e della
1. replay 2. video dipendenza 3. zapping 4. deejay 5. videoclip
a. b. c. d. e.
6. varietà 7. palinsesto 8. anchorman
f. g.
h.
4
ri a colo
a alla defi i io e e atta
re e te
condizione di chi fruisce della in modo accanito e passivo brevissimo film che accompagna un brano musicale elenco ordinato delle trasmissioni di una rete il passare continuamente da un canale all’altro tramite il telecomando chi seleziona e presenta brani musicali in trasmissioni televisive ripetizione di una o più fasi di particolare interesse di un avvenimento ripreso in diretta persona che ha molto fascino sul pubblico tanto da essere in grado di “tenere fermi” gli spettatori sul proprio programma spettacolo di carattere leggero con numeri di ballo, scene comiche, canzoni
ndica e le a er a io i e ue ti o o vere
o al e
1. Il talk show è una trasmissione televisiva in cui il conduttore intervista personaggi pi o meno noti del mondo dello spettacolo, dello sport 2. Live si dice di una trasmissione in diretta, non in studio. 3. Il cameraman è l’operatore televisivo addetto al missaggio. 4. L’audience è l’insieme delle persone che seguono contemporaneamente un determinato programma. 5. alletta: giovane donna che aiuta il presentatore di uno spettacolo televisivo. 6. Telequiz: quiz svolto per telefono.
SCHEDA 3
ella
F F F F F F
3. Comprensione testuale Leggi il seguente brano, sottolinea le parole relative al lessico della TV e cerca sul dizionario quelle che non conosci. Quel giorno avevano registrato per più di tre ore e, nonostante lo studio fosse deserto, si respirava ancora l’aria viziata di seicento respiri. espiri e sospiri. erch il pubblico che assisteva al programma non era uello teleguidato che nna si era ritrovata in altri sho . urante la registrazione non c’era nessuno che comandasse l’emozione non c’era lo scaldapubblico a domare gli applausi o i fischi o le risate. da B. Cappi, La lettera che non ti ho mai scritto, Mondadori
4. Produzione testuale Ora metti in pratica le nuove conoscenze lessicali e scrivi un breve testo. Sei stato selezionato come concorrente a partecipare a un talent show televisivo. In quale programma pensi di riuscire a dare il meglio di te talent di cucina pasticceria canto danza 154
Scheda 4 - Le parole dell’alimentazione
Scheda 4 − Le parole dell’alimentazione 1. Glossario
Leggi e memorizza i seguenti termini, soffermandoti su quelli che non conosci. Dieta: regime alimentare che prevede l’assunzione di determinate qualità e quantità di cibo. Le diete pi diffuse sono uelle che consentono di perdere peso; dovrebbero essere prescritte da un dietologo o da un nutrizionista. Esistono vari tipi di dieta: dieta mediterranea a base di farinacei, legumi, verdure e olio d’oliva; dieta ipocalorica e dieta ipercalorica: povera di carboidrati e di grassi la prima, ricca degli stessi elementi la seconda; dieta macrobiotica: basata su cereali integrali, verdure e pochi alimenti di origine animale non prodotti, n lavorati industrialmente; dieta vegetariana: a base di vegetali; dieta ipoglicemica: povera di zuccheri Dietetica: ramo dell’alimentazione che studia gli effetti degli alimenti sul metabolismo. Dietista – dietologo: diplomato in dietetica il primo, medico specialista in dietetica il secondo. Enogastronomo: persona esperta di vini e di cucina. Fastfood: pasto rapido a base di carne e patate fritte; locale dove tale tipo di cibo viene servito o venduto. Fibre: filamenti costitutivi di numerosi tessuti animali e vegetali, nelle diete sono importanti le fibre vegetali resistenti all’azione degli enzimi dell’apparato digerente. Foodblogger: chi si occupa, in un propro blog, di tutto ciò che riguarda i cibi e la cucina. Happy hour: aperitivo accompagnato da spuntino, servito in un bar. Impiattare: disporre i cibi nel piatto con eleganza e senso estetico. Ingordigia: avidità di cibo. Intolleranza: incapacità dell’organismo di sopportare certe sostanze contenute nei cibi. 155
SCHEDA 4
u ica e to metodo di conservazione che consiste nell’esporre l’alimento (pesce o salumi) al fumo prodotto dalla combustione della legna il fumo ha effetto antisettico: uccide i microrganismi). Anoressia: mancanza persistente di appetito, disgusto per i cibi; provoca squilibri del metabolismo. Astenia: indebolimento provocato dalla denutrizione e dal dimagrimento. Banchetto: pranzo a cui prendono parte molte persone, di solito per festeggiare qualcuno. Biologico: alimento naturale, prodotto nel rispetto dell’ambiente. Breakfast: prima colazione piuttosto abbondante, secondo l’uso inglese. Brunch: pasto che si consuma in tarda mattinata, piuttosto sostanzioso, che sostituisce il pranzo. u et insieme dei cibi e delle bevande che vengono servite a un rinfresco. Bulimia: patologica avidità di cibo. Carboidrati o glucidi: principi nutritivi, formati da carbonio, idrogeno e ossigeno, presenti negli elementi di origine vegetale, utilissimi all’organismo al quale forniscono energia. Celiachia: malattia causata da un’intolleranza alimentare al glutine. Cibo spazzatura: alimenti con basso livello nutritivo, normalmente molto ricchi di zuccheri e di grassi. Creperia: locale pubblico dove si servono le crêpe (frittatine alla piastra con ripieno dolce o salato). Crudismo: tendenza a cibarsi prevalentemente di cibi crudi.
LESSICO
SCHEDA 4
iofili a io e processo di conservazione di sostanze organiche (alimentari, farmaceutiche che consiste nell’ottenere la disidratazione della sostanza, in modo da poterne poi ripristinare le caratteristiche originarie con l’aggiunta di acqua. Lipidi o grassi: sostanze naturali vegetali o animali che hanno una funzione energetica. Lunch: pasto leggero consumato a metà della giornata nei paesi anglosassoni. Metabolismo: complesso di reazioni chimiche che si svolgono in ogni organismo vivente e che ne condizionano l’accrescimento, il rinnovamento e il mantenimento. Nouvelle cuisine: tipo di cucina nato in Francia, che offre piatti creativi . e it eccessivo accumulo di tessuto adiposo nell’organismo. Omogeneizzato: prodotto alimentare caratterizzato dalla riduzione in particelle molto fini, particolarmente usato nell’alimentazione dell’infanzia. Pastorizzazione: processo termico con il quale si distruggono i germi patogeni negli alimenti li uidi: latte, succhi di frutta , lasciando intatto il contenuto di proteine e di vitamine dell’alimento. Picnic: merenda all’aperto. Proteine: componenti fondamentali della cellula animale o vegetale; hanno funzione plastica, di costruzione del nostro organismo. Pub: locale pubblico anglosassone dove si consumano bevande alcoliche; tipo di bar arredato alla maniera dei pub inglesi. Rinfresco: ricevimento in occasione di una cerimonia durante il uale si offrono cibi leggeri dolci e salati e bevande di vario genere. Ristorante: locale pubblico dove si consumano pasti completi serviti al tavolo.
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Salagione: tecnica di conservazione alimentare che consiste nel ricoprire carne o pesce con sale da cucina per eliminare l’ambiente liquido indispensabile alla vita dei germi. Sali minerali: alimenti inorganici indispensabili per l’organismo, contenuti in quasi tutti gli alimenti animali e vegetali. Snack: spuntino consumato spesso in piedi (pizzette, tramezzini, panini). Spaghetteria: locale in cui vengono preparati e serviti prevalentemente primi piatti di spaghetti. Sterilizzazione: metodo di conservazione alimentare basata sul calore, usato per frutta, pesce, verdura, carni; gli alimenti, opportunamente sigillati, si conservano per molti mesi. Street food: cibo tipico da strada, venduto in dei negozietti itineranti e confezionato per essere mangiato camminando. Surgelazione: metodo moderno di conservazione degli alimenti sottoposti a temperature inferiori ai . Taverna: locale pubblico per il ristoro. Tavola calda: locale pubblico in cui si servono pasti da consumare al banco. Trattoria: locale pubblico dotato di cucina propria e di sale dove si servono i pasti ai clienti, contrassegnato da un’atmosfera molto familiare. Vegano: chi si nutre esclusivamente di cibi che non derivano da animali. Vitamine: composti organici assimilati attraverso gli alimenti e indispensabili al regolare funzionamento dei processi biologici; di solito sono indicate con le lettere dell’alfabeto , , . Zuccheri: nome generico dei composti della classe dei carboidrati o glucidi.
Scheda 4 - Le parole dell’alimentazione
2. Esercizi
Svolgi le seguenti attività. 1
Suddividi i termini e le espressioni presenti nel seguente elenco appartenenti al lessico dell’alimentazione. Aiutati con il glossario, nel caso in cui tu non conosca il i ificato di alcu e arole proteine – lunch – pub – paninoteca – acqua – colazione – trattoria – picnic – vitamine – snack – pizzeria – fast food – sali minerali – brunch – osteria – tavola calda – lipidi o grassi – cenone – spaghetteria – merenda – zuccheri o glucidi – breakfast – creperia - aperitivo Principi nutritivi: .......................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. Pasti: ................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. Luoghi in cui si mangia: ............................................................................................................................ ............................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................
2
bilanciata
vegetariana
liquida
ipercalorica
dissociata
condita
sott’olio
ipocalorica
dolcificata
mediterranea
Completa le frasi scegliendo le parole adeguate dall’elenco sottostante. Attento: tre termini non possono essere utilizzati e alcuni possono essere utilizzati più volte. chilocalorie – metabolismo – vitamine – calorie – obesità – brunch – proteine – dietologo – anoressia – lipidi – dieta ipocalorica – glucidi – carboidrati 1. L’ …………............……...… colpisce molte adolescenti che, per assomigliare a famose modelle, rifiutano completamente il cibo per perdere peso. 2. Le …………............……...… svolgono una funzione costruttiva, mentre i …………............……...… e i …………............……...… svolgono una funzione energetica. 3. L’avitaminosi è un disturbo causato dall’apporto insufficiente di …………............……...… 4. Le necessità energetiche si misurano in …………............……...… e sono diverse a seconda dell’età, del sesso e delle attività svolte. 5. Il consumo quotidiano di frutta e verdura assicura un apporto di elementi ad alto valore nutritivo e consente di limitare la quantità di …………............……...… assunte grazie al ridotto contenuto di …………............……...… e all’elevato potere saziante. 6.
aro signore , disse il …………............……...… , non solo l’ec-
cesso di …………............……...… , ma anche la vita sedentaria crea un ambiente favorevole all’ …………............……...…
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SCHEDA 4
3
Sottolinea, tra le seguenti espressioni, quelle adatte al termine dieta. Attento, tre espressioni non sono adeguate.
LESSICO 4
utti i e ue ti a ettivi qualificativi a arte o o al le ico del ci o e o o i dicati per descrivere alimenti, pietanze, bevande… nserisci nella tabella sottostante otto aggettivi per ciascun senso. acre aspro dolce acido filante frusciante croccante tiepido freddo soave dolciastro acuto gassato piccante spumoso gradevole forte frizzante affumicato – granuloso – caldo – caramelloso – rotondo – scoppiettante – elastico – setoso – penetrante aromatico rivoltante friabile vischioso filamentoso sgradevole tenue pungente colloso salato amaro cremoso gommoso nauseabondo soffice sfrigolante Olfatto
SCHEDA 4
5
Tatto
Gusto
Vista
Udito
Nell’elenco dei seguenti verbi appartenenti al lessico dell’alimentazione sottolinea i sei intrusi; poi scegli alcuni verbi e utilizzali in frasi di tua invenzione. affumicare arrostire brasare caramellare disossare farcire fondere marinare rosolare estirpare sbollentare stampare bollire soffriggere istruire zuccherare pastorizzare rullare liofilizzare li uidare surgelare omogeneizzare ripristinare
3. Comprensione testuale Leggi il seguente brano e cerca sul dizionario le parole che non conosci. Questa è un’arte che mi diverte. C’è un alone di stregoneria in tutta la cucina; la scelta degli ingredienti, grattugiati, sciolti, le infusioni e come s’insaporiscono, le ricette prese da vecchi libri, gli utensili tradizionali – il pestello e il mortaio, gli stessi con cui mia madre preparava l’incenso, adibiti a uno scopo pi modesto, le spezie e gli aromi che perdono la loro raffinatezza e lasciano il posto a una magia più primitiva. da . arris, Chocolat, Garzanti
4. Produzione testuale Ora metti in pratica le nuove conoscenze lessicali e scrivi un breve testo seguendo la traccia. ensa ai cibi tipici dei diversi paesi del mondo.
a uali sei particolarmente attratto
piacerebbe assaggiare e imparare a cucinare, o hai già preparato? Racconta. 158
uali ti
Scheda 5 - Le parole dell’ecologia
Scheda 5 − Le parole dell’ecologia 1. Glossario
Leggi e memorizza i seguenti termini, soffermandoti su quelli che non conosci. gname o per ottenere terreno coltivabile. Depuratore: apparecchio per l’eliminazione delle sostanze nocive da liquidi o da gas. Diserbante: qualsiasi preparato chimico specifico per l’eliminazione delle erbe nocive. Ecologia: scienza che studia le relazioni fra gli esseri viventi e l’ambiente in cui vivono. Ecologista: ambientalista; chi sostiene la necessità di difendere l’ambiente naturale. co o te i ilit attività umana che regola comportamenti e scelte secondo uno sviluppo ecologico e sostenibile. etto erra aumento della temperatura sulla superficie terrestre causato dall’eccessiva concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera. Energie alternative: fonti energetiche alternative all’utilizzo dei combustibili fossili. utrofi a io e forma di inquinamento delle acque provocato dall’enorme sviluppo di alghe a base di nitrati e fosfati provenienti da scarichi urbani, industriali e agricoli. Fauna: complesso delle specie animali proprie di un determinato ambiente o territorio. Flora: complesso delle piante spontanee o coltivate in un determinato territorio. Gas serra: gas (metano, protossido di azoto, clorofluorocarburi che, oltre a generare anidride carbonica, causano l’effetto serra. Habitat: insieme delle condizioni ambientali in cui vive una certa specie di animali o piante. Inquinamento: alterazione delle caratteristiche ambientali causata dalle azioni dell’uomo che rompe l’equilibrio fra l’ambiente e le specie viventi. Km 0: si dice di prodotti che vengono commercializzati e venduti nella stessa zona di produzione. Lotta biologica: insieme di interventi che 159
SCHEDA 5
Agricoltura biologica: forma di agricoltura che cerca di valorizzare la fertilità naturale dei suoli, riducendo l’impiego dei prodotti chimici. Ambientalismo: movimento di opinione che attribuisce importanza ai fattori ambientali. Ambientalista: chi svolge un’azione di propaganda per il rispetto e la difesa dell’ambiente naturale. Ambiente: insieme delle condizioni fisiche, chimiche e biologiche che permettono e favoriscono la vita degli esseri viventi. Anticrittogamico: preparato chimico usato per combattere i parassiti delle piante. Atmosfera: involucro gassoso di varia composizione che circonda la Terra. Biodegradabile: prodotto o composto chimico che può essere facilmente decomposto dall’azione di batteri e microrganismi. iodiver it varietà di forme viventi di un ambiente. Bioma: complesso di comunità vegetali e animali che in una data zona geografica hanno raggiunto una relativa stabilità, mantenuta dalle condizioni ambientali. Biosfera: il complesso delle zone solide, liquide e gassose della Terra, in cui è possibile lo sviluppo della vita. Buco dell’ozono: assottigliamento dello strato di ozono, filtro per i raggi ultravioletti, dannosi per gli esseri viventi. Carestia: mancanza o grande scarsezza di viveri. Catena alimentare: successione di organismi in cui ciascuno si nutre del precedente e serve da cibo al successivo. Clima: insieme delle condizioni atmosferiche da cui dipende la vita degli esseri viventi. Deforestazione: taglio progressivo dei boschi, operato dall’uomo, per procurarsi le-
LESSICO
combattono i parassiti e gli altri agenti di malattia delle piante per mezzo di organismi viventi, nemici naturali di quelli dannosi. OGM: acronimo di Organismo Geneticamente odificato, ossia animali o piante che presentano un patrimonio genetico inesistente in natura e ricreato in laboratorio. Parco naturale: riserva naturale, area protetta che permette di salvaguardare gli ecosistemi e la biodiversità, dove le specie presenti sono protette. Pesticida: agente chimico usato in agricoltura per distruggere insetti, topi o altri organismi nocivi. Pioggia acida: precipitazione contenente acidi (anidride solforosa, ossidi di azoto) che danneggiano le foreste, i laghi, i monumenti nelle città Polveri sottili: polveri dannose per l’apparato respiratorio, immesse nell’atmosfera dagli scarichi degli autoveicoli, dai fumi delle fabbriche e dagli impianti di riscaldamento. accolta di ere iata raccolta di rifiuti, di-
visi per tipologie, per consentirne il riutilizzo. RAEE: acronimo di ifiuti da pparecchiature lettriche ed lettroniche, tipologia di rifiuti molto cresciuta negli ultimi anni. icicla io dei rifiuti nuova utilizzazione di materiali di scarto o di rifiuto vetro, plastica . Riserva naturale: area soggetta a precise disposizioni di legge per la tutela. Risorse rinnovabili: risorse che non si esauriscono come l’energia solare, l’energia eolica, l’energia geotermica. Risorse non rinnovabili: risorse che si esauriscono o si formano in periodi lunghissimi: i minerali, i combustibili fossili, ma anche l’acqua e il suolo. Smog: coltre di nebbia densa e scura, costituita da vapore acqueo misto a fumi e altri residui di combustione, che ristagna spesso sui grandi centri industriali e urbani. Sviluppo sostenibile: sviluppo economico compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e dei beni pubblici.
2. Esercizi SCHEDA 5
Svolgi le seguenti attività. 1
Collega le defi i io i ella ri a colo
a ai ter i i ade uati ella eco da
1. rossa buca nel suolo in cui vengono smaltiti i rifiuti. 2. Energia prodotta da generatori con grosse pale azionate dal vento. 3. orno in cui vengono bruciati i rifiuti. 4. L’insieme delle zone della Terra (comprese l’atmosfera e l’idrosfera) in cui esistono le condizioni per lo sviluppo della vita animale e vegetale. Insieme degli organismi viventi. 5. L’insieme delle piante spontanee e coltivate. 6. Movimento per la difesa degli animali. 7. accolta dei rifiuti divisi per tipologie per consentirne il riutilizzo. 8. Prodotto chimico usato per combattere organismi animali nocivi, infezioni e malattie delle piante. 9. uova utilizzazione di materiali di scarto o di rifiuto vetro, carta, plastica . 10. Assottigliamento dello strato di ozono che ha la funzione di filtro nei confronti dei raggi ultravioletti dannosi per gli esseri viventi. 160
a. b. c. d. e. f. g. h. i. j.
inceneritore riciclaggio raccolta differenziata buco dell’ozono flora biosfera energia eolica discarica animalismo pesticida
Scheda 5 - Le parole dell’ecologia
2
Completa le seguenti frasi scegliendo le parole adeguate dall’elenco sottostante. In caso di incertezza controlla i vocaboli consultando il glossario. Attento: non tutte le parole dell’elenco devono essere utilizzate. desertificazione vabili
depurazione
effetto serra
geotermica
eolica solare
agricoltura biologica piogge acide
carestia
eutrofizzazione
risorse rinnopolveri sottili
– biodegradabile 1. L’anidride solforosa e gli ossidi di azoto possono combinarsi con il vapore acqueo presente nell’atmosfera e ricadere al suolo con le precipitazioni: si hanno così le …………............……...… che danneggiano il suolo, le foreste di conifere, i laghi e corrodono il marmo. 2. A causa del notevole aumento dei consumi, oggi gli uomini producono una grandissima quantità di rifiuti di cui una parte è …………............……...… : può cioè essere decomposta dai microrganismi presenti nel suolo e trasformata in sostanze che rientrano nel ciclo della materia. 3.
a alcuni anni si vanno diffondendo pratiche agricole che fanno parte della cosiddetta
…………............……...… che cerca di valorizzare la fertilità naturale dei suoli con l’impiego del letame, riducendo l’uso dei prodotti chimici. 4. In alcune regioni del pianeta con clima arido, l’estensione dei suoli coltivabili si riduce perch i terreni perdono fertilità e diventano inadatti sia alle coltivazioni che al pascolo: si ha il fenomeno della …………............……...… che interessa soprattutto i paesi del ud del mondo, dove un mancato raccolto significa spesso …………............……...… 5. L’…………............……...… è una forma di inquinamento delle acque che minaccia la salute soprattutto dei mari; consiste nell’enorme sviluppo di alghe provocato dall’immissione nei corsi d’acqua di nitrati e fosfati provenienti da scarichi urbani, industriali e agricoli. 6. L’energia …………............……...… generata dai venti, quella …………............……...… proveniente dall’interno della Terra e quella …………............……...… , ottenuta dalla luce del Sole,
3
lassifica i termini elencati, relativi alle diverse forme di inquinamento. fertilizzanti artificiali
discariche
eutrofizzazione
effetto serra
diboscamento
buco
dell’ozono – scarichi fognari – diserbanti – combustione incompleta (negli autoveicoli) – piogge acide – incendi – bombolette spray – uso di combustibili fossili (carbone, gas naturale, petrolio
rifiuti industriali
materie plastiche
scarichi degli autoveicoli
raffinerie
di petrolio – scarichi industriali – scorie radioattive Inquinamento idrico: ................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. Inquinamento dell’aria: ............................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. Inquinamento del suolo: ........................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. 161
SCHEDA 5
sono …………............……...… , che vengono continuamente prodotte.
LESSICO
3. Comprensione testuale Leggi il seguente brano e sottolinea in rosso gli obiettivi che l’istituzione di aree protette persegue e in blu le attività vietate all’interno di tali aree. l mezzo pi efficace per tutelare la natura è l’istituzione di aree protette, che hanno come finalità principale quella di difendere alcune specie di animali e vegetali minacciate di estinzione. anno inoltre finalità scientifiche perch offrono agli studiosi l’occasione di osservare i fenomeni naturali in un ambiente privo di attività umane. Infatti, in queste aree, è assolutamente vietata la caccia, non possono essere abbattuti gli alberi e non si possono costruire case e strade. da viaggi di
ister ogg. all’ talia all’ uropa, Il Capitello
4. Produzione testuale Ora metti in pratica le nuove conoscenze lessicali e scrivi un breve testo seguendo la traccia. Quali buone pratiche stai conducendo, o sei intenzionato a condurre, per rispettare l’ambiente
SCHEDA 5
che ti circonda e cercare di ridurre l’inquinamento?
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Scheda 6 - Le parole del denaro e della banca
Scheda 6 − Le parole del denaro e della banca 1. Glossario
Leggi e memorizza i seguenti termini, soffermandoti su quelli che non conosci. dendo il risparmio delle famiglie e delle imprese e prestando il denaro. Bancario: impiegato di banca. Banchiere: proprietario di una banca. Bancomat: tessera dotata di un codice segreto personale che permette al cliente di effettuare prelevamenti presso apposite macchine situate all’esterno delle banche. Banconota: biglietto di banca, moneta cartacea, cartamoneta. o ifico versamento di denaro da parte della banca, su richiesta di un cliente, a una terza persona. Borsa: compravendita pubblica di valori mobiliari (azioni, obbligazioni, titoli di Stato...) o di merci metalli, prodotti agricoli, minerali anche l’edificio in cui si svolgono le contrattazioni. Broker: chi si occupa di compravendita di titoli, cambi e merci. Cambiale: titolo di credito che contiene l’ordine o la promessa di pagare, alla scadenza e alla persona indicate, una determinata somma. Cambio: valore di una moneta espresso in un’altra moneta. Carta di credito: tessera con la quale la banca si impegna a pagare gli acquisti di beni e di servizi compiuti dall’intestatario. Cassetta di sicurezza: cassetta messa a disposizione del cliente dalla banca, in cambio del pagamento periodico di un canone, per la custodia di denaro o di oggetti di valore. Cassiere: impiegato bancario che ha in consegna la cassa con l’incarico di riscuotere e pagare. 163
SCHEDA 6
Abbuono: riduzione accordata su una prestazione, un prezzo, un debito o sulla riscossione di un credito. Accreditamento: operazione mediante la quale una banca o un altro ente mette a disposizione di una persona una determinata somma. Apertura di credito: contratto con il quale una banca si impegna a tenere una somma di denaro a disposizione di un cliente. Assegno bancario: ordine di pagamento per mezzo del quale il titolare di un conto corrente autorizza la banca a pagare una certa somma a una determinata persona. Assegno a vuoto: assegno emesso senza che presso la banca siano depositati i fondi corrispondenti. Assegno circolare: assegno che garantisce il pagamento immediato della somma perch disponibile presso la banca stessa. Assegno in bianco: assegno emesso senza specificare la somma da pagare. Assegno non trasferibile: assegno incassabile solo dal beneficiario indicato. Assegno turistico o travellers’ cheque: ordine di pagamento emesso da una banca a favore di un cliente che vale su somme disponibili presso un corrispondente estero. u terit misura restrittiva adottata da uno Stato consistente nel taglio delle spese pubbliche e nell’aumento della pressione fiscale. Azione: titolo di credito che rappresenta una quota del capitale nominale di una società. Azionista: chi possiede azioni di una società commerciale. Banca: impresa che gestisce il denaro, custo-
LESSICO
SCHEDA 6
Contante: somma di denaro costituita da monete e banconote a corso legale. Conto corrente bancario: contratto che regola i rapporti fra banca e cliente (crediti e debiti registrazione delle operazioni effettuate. Crac bancario: fallimento di una banca. Decurtazione: riduzione, diminuzione di una somma. Deposito bancario: operazione con cui si affida denaro liquido a una banca per riottenerlo a una data scadenza o a semplice richiesta. i o i ilit la possibilità di emettere somme di denaro. Dividendo: utile da distribuire annualmente fra i soci di una società per azioni. etto cambiale, titolo di credito. Emissione: operazione con cui si pongono in circolazione banconote, assegni, cambiali Estratto conto: elenco delle operazioni effettuate in un certo periodo dal titolare del conto corrente. Fido: apertura di credito concessa da una banca a un cliente. Frutto: profitto, rendita, interesse. Funzionario: impiegato bancario con mansioni di responsabilità concessione di fidi, di mutui . Girata: trasferimento di una cambiale o di un altro titolo di credito, mediante una firma. Incasso: servizio di riscossione offerto da una banca. Indice di borsa: numero negativo o positivo indicante le variazioni dei prezzi nei titoli quotati. a io e processo di rialzo dei prezzi, che determina una diminuzione del potere d’acquisto della moneta. Interesse: prezzo di un capitale preso a prestito per un certo periodo. Investitore: chi impegna denaro in azioni, titoli di tato, immobili, oro Libretto di risparmio: documento che registra i prelievi e i versamenti di denaro; può essere nominativo o al portatore (nel primo 164
caso solo l’intestatario del libretto pu effettuare operazioni bancarie, nel secondo lo può fare chiunque esibisca il libretto). Moneta: dischetto metallico coniato da uno Stato (può essere forte o debole se tende ad acquistare o a perdere valore rispetto alla moneta degli altri Stati). Money transfer: circuito finanziario che consente il trasferimento di soldi in ogni parte del globo. Mora o interesse di mora: interesse che si applica per il ritardato pagamento di quanto è dovuto. Mutuo: prestito a lungo termine assistito da garanzie per lo più immobiliari e rimborsabile per quote a scadenze determinate. Obbligazione: titolo di credito emesso da una società per azioni per ottenere un prestito a medio e lungo termine rimborsabile gradualmente. Operatore di borsa: chi tratta affari di borsa per conto proprio o di altri. Portavalori: chi è incaricato del trasporto di valori (denaro) per conto di una banca. Prelievo: ritiro di denaro depositato in banca. Prestito: denaro ottenuto per un periodo di tempo stabilito con impegno di restituzione. Protesto: atto con cui un pubblico ufficiale accerta il mancato pagamento di un titolo di credito. Quotazione: prezzo di un titolo o di una merce risultante dalle contrattazioni di borsa. Rialzo – ribasso dei titoli: aumento o diminuzione delle quotazioni dei titoli di borsa. Risparmio: il reddito non utilizzato per spese correnti, ma impiegato in qualche forma di investimento finanziario. Spending review: revisione della spesa pubblica . rocesso che ha l’obiettivo di migliorare la gestione della spesa pubblica. Spread: parola inglese traducibile con differenziale . la differenza ra i valori di due titoli della stessa natura (per esempio le obbligazioni).
Scheda 6 - Le parole del denaro e della banca
Titolo di Stato: obbligazione emessa dallo tato: , , Tratta: tipo di cambiale che contiene l’ordine di pagare a una persona una data somma alla scadenza indicata. Valuta: moneta, cartamoneta; in particolare
moneta straniera. Versamento: depositare denaro in banca. Voucher: buoni lavoro per pagare prestazioni di tipo occasionale o non continuativo Zecca: officina di tato nella uale si coniano monete e medaglie.
2. Esercizi
Svolgi le seguenti attività. 1
lassifica i seguenti vocaboli appartenenti al lessico della moneta e della banca. cassiere – prelievo – libretto di risparmio al portatore – quotazione – broker – banchiere – fido assegno circolare portavalori obbligazioni versamento funzionario bonifico effetto bancario indici di borsa conto corrente accreditamento rialzo dei titoli cambio – operatore di borsa – mutuo – cassetta di sicurezza Operatori di banca: ..................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. Operazioni bancarie: .................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................. Le parole della borsa: ................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................
2
Completa le seguenti frasi scegliendo le parole adeguate dall’elenco sottostante. Attento: in elenco sono presenti tre parole che non puoi utilizzare. cambiale
dividendo
bancomat
cassiere
estratto conto
fido
non trasferibile
in-
casso – azionisti – contante – mutuo – bancario – interesse – carta di credito – indice della Borsa 1. Gli ………….....…..…......…………… della società
iclon hanno ricevuto a fine anno un
………….....…..…......…………… altissimo. 2. Non puoi mettere all’………….........…………… questo assegno perch è ………….........……………! 3. Il padre di Sergio è un ………….........……………, precisamente un ………….........…………… 4.
bbiamo pagato la terza rata del ………….........…………… per la casa ,
disse il papà, dovr recarmi in banca per controllare l’………….........…………….» 5. Mia madre, nella borsa, non ha quasi mai del ………….........…………….»; preferisce utilizzare per le spese la ………….........…………… o il ………….........…………… 6. Il Mibtel è l’………….........…………… di Milano.
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SCHEDA 6
.............................................................................................................................................................................
LESSICO 3
Collega ognuno dei seguenti modi di dire contenenti il termine moneta con il significato ade uato a. pagare in contanti 1. Pagare qualcuno con la sua stessa moneta. 2. 3. 4. 5.
Non avere moneta. Prendere qualcosa per moneta buona. Pagare in moneta sonante. Per quel tale egli farebbe moneta falsa (o carte false).
b. accettare come buona una cosa, crederla vera c. vendicarsi di un torto ricevuto; rendergli ciò che si merita d. per indicare devozione e affetto cieco verso qualcuno
e. non avere denaro spicciolo 4 Tanti sono i verbi che possono essere utilizzati per scrivere o per parlare del denaro.
Scegline alcuni fra quelli che ti forniamo e utilizzali per scrivere frasi di senso compiuto. accumulare – raggranellare – raccogliere – risparmiare – riscuotere – rimborsare – recuperare – incassare – intascare – esigere – guadagnare – impiegare – investire – depositare – sborsare – spendere – sprecare – buttare – dissipare – scialacquare – cambiare – maneggiare .............................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................. SCHEDA 6
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3. Comprensione testuale Leggi il seguente brano e cerca sul dizionario le parole che non conosci. È evidente che nella crisi delle banche italiane ha un peso importante la moria delle imprese, il disastro che ha colpito l’economia reale. Ma fallimenti ce ne sono stati a catena anche negli Stati Uniti, eppure sette anni di ripresa economica sotto Barack Obama sono stati resi possibili anche perché la linfa vitale del credito a famiglie e imprese ha ripreso a scorrere molto presto dopo la crisi. n talia, il peso delle sofferenze è diventato una zavorra permanente. da F. Rampini, anche: possiamo ancora fidarci , Mondadori
4. Produzione testuale Ora metti in pratica le nuove conoscenze lessicali e scrivi un breve testo seguendo la traccia. Hai l’obiettivo di acquistare un oggetto costoso che desideri da tempo. Quali tecniche di risparmio potresti utilizzare per accumulare la cifra che ti occorre 166
4 UNITÀ
Le abilità linguistiche di base
Conoscenze
Abilità
• • • • •
• Ascoltare e comprendere messaggi orali. • rendere appunti. • rodurre testi ordinati, corretti, coesi e coerenti. • Esprimersi oralmente in modo chiaro ed e cace. • tilizzare le varie tecniche e strategie di lettura e di scrittura.
Le tecniche dell’ascolto. Le tecniche dell’esposizione orale. I diversi tipi di lettura. li scopi e le tecniche della scrittura. Le strategie per migliorare le proprie abilit .
Traguardi per le competenze • Interagire in modo e cace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalit dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri. • Ascoltare e comprendere testi di vario tipo diretti e trasmessi dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni, la loro gerarchia e l’intenzione dell’emittente. • Esporre oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer...). • Leggere testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e cominciare a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.
Attività Nel volume
Nel M.I.O. BOOK
Esercizi formativi
Prerequisiti
Esercizi di riepilogo
Esercizi di riepilogo
erifica finale
erifica finale
ompetenze per crescere
Scheda INVALSI
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Prima di iniziare
DIDATTICA INCLUSIVA
Prerequisiti
BES
Ascoltare, parlare, leggere e scrivere sono le quattro abilità linguistiche di base. Ecco le loro caratteristiche: • entrano in gioco in qualsiasi atto comunicativo e intrecciandosi continuamente rendono possibile sia la ricezione sia la produzione di messaggi. • entrano in gioco quando un emittente e un destinatario manifestano la loro disponibilità a comunicare. • ascoltare e parlare consentono rispettivamente di fruire di un messaggio orale e di produrlo; leggere e scrivere consentono rispettivamente di fruire di un messaggio scritto e di produrlo.
Ascoltare
Parlare
Leggere
Scrivere
Leggi l’articolo di giornale e indica qual è lo scopo del testo. La scoperta di un team britannico. «Ecco dove Annibale varcò le Alpi» Un team di studiosi internazionali, guidato da ricercatori britannici, ritiene di aver individuato il luogo in cui Annibale attraversò nel 218 avanti Cristo le Alpi per colpire al cuore Roma. Si tratta del Colle delle Traversette, alto quasi tremila metri, un valico delle Cozie che unisce la valle del Guil in Francia alla valle del Po in Italia. da «il Resto del Carlino», 6 aprile 2016
168
Le abilità linguistiche di base
Le abilità di base: quali sono? L’uso del linguaggio, orale e scritto, richiede quattro abilità linguistiche di base: ascoltare, parlare, leggere e scrivere. Sono dette «di base» perché sono abilità fondamentali, indispensabili all’uomo per comunicare. Le abilità di base non sono innate nell’individuo ma vengono apprese e rafforzate nel tempo. Ascoltare e parlare sono abilità naturali che si acquisiscono sin dalla primissima infanzia; leggere e scrivere sono abilità che vengono apprese generalmente con l’ingresso a scuola. Il loro sviluppo permette all’uomo di comunicare con gli altri e dà luogo ad abilità più complesse che ci consentono di leggere e comprendere qualsiasi tipo di testo. Ascoltare e leggere sono abilità di tipo fruitivo: chi ascolta o legge è destinatario del messaggio; parlare e scrivere sono abilità di tipo produttivo: chi parla o scrive è l’emittente del messaggio.
1
Ascoltare «Ascoltare» non significa «sentire». Il sentire è un’azione meccanica, consente di percepire suoni e rumori attraverso l’orecchio; ascoltare è, invece, un’abilità primaria acquisita nella primissima infanzia. Ascoltare consiste nel prestare attenzione e partecipazione a quanto viene detto per comprendere il messaggio ed essere in grado di rispondere e intervenire adeguatamente.
Perché l’ascolto sia efficiente e produttivo è opportuno che l’ascoltatore metta in atto alcune operazioni in momenti precisi: prima dell’ascolto, durante l’ascolto e dopo l’ascolto. PRIMA:
• elimina le fonti di disturbo (radio e TV accese…); • individua lo scopo per cui stai ascoltando: per imparare (lezione, relazione…), per avere informazioni (trasmissione culturale, conferenza, telegiornale…) o per comprendere le opinioni di altre persone (intervista…); • familiarizza con l’argomento che ascolterai (prima di ascoltare le spiegazioni dell’insegnante è utile sfogliare il capitolo del libro di testo relativo alla lezione, leggere i titoli dei paragrafi e le didascalie che illustrano le immagini…); • informati su chi parlerà. 169
4
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
DURANTE:
• presta attenzione, non ti distrarre e concentrati su ciò che stai ascoltando; • guarda chi parla, ricercandone lo sguardo per utilizzare anche i messaggi non verbali che questi invia con la mimica facciale e la gestualità; • collega i concetti espressi e seleziona le informazioni fondamentali; • comprendi il linguaggio di chi parla e prova a capire, se il lessico è molto specialistico, il senso di certe espressioni di cui non conosci perfettamente il significato; • distingui le informazioni oggettive dalle opinioni personali di chi parla; • prendi appunti, cioè trascrivi gli elementi principali del discorso in note sintetiche (o in schemi o in mappe concettuali) per riutilizzare, in un secondo momento, le informazioni date. DOPO:
• rifletti sulle informazioni e le affermazioni espresse da chi ha parlato; • collega e confronta le conoscenze con ciò che hai ascoltato per poter porre domande e chiedere spiegazioni o conferme; • riordina e rielabora gli appunti; • ricorda ciò che hai ascoltato e memorizzalo.
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
BES
1
Apri la finestra della tua camera e poniti in ascolto per 5-10 minuti. Trascrivi nella seguente tabella i rumori e i suoni più forti e quelli più deboli, quelli più vicini e quelli più lontani. Forti
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Deboli
Vicini
Lontani
Le abilità linguistiche di base
2
Diamo qui di seguito dieci serie di parole: ogni serie contiene quattro parole dai suoni simili. Un compagno ti leggerà una sola parola di ciascuna serie; tu individua e sottolinea la parola ascoltata così da mettere alla prova la tua capacità di ascoltatore. 1. pollo – pelle – palla – bolla
6. letto – detto – setto – petto
2. masso – fosso – dosso – osso
7. dama
3. tasto – testa – triste – tosto
8. frasca – tasca – lisca – vasca
4. calle – callo – collo – culla
9. narratore
5. presto – pista – pasto – peste 3
danno
dalia
pittore
dacia
vettore
attore
10. calore – dolore – fragore – torpore
Indica lo scopo dell’ascolto dei seguenti testi orali. 1. L’estrazione dei numeri del lotto: ....................................................................................................... 2.
na canzone: .............................................................................................................................................
3.
na lezione di storia: ..............................................................................................................................
4.
n annuncio all’aeroporto: ...................................................................................................................
5. La radiocronaca di un incontro di calcio: .......................................................................................... 6.
n dibattito televisivo: ............................................................................................................................
7. l telegiornale: ............................................................................................................................................ 8.
g flash
meteo: ....................................................................................................................................
4 L’insegnante ti leggerà tre volte il testo narrativo dal titolo Un’orribile mattina:
ascoltalo con attenzione ed esegui quanto ti viene richiesto. 1.
i tratta di un testo descrittivo che abbonda di termini sonori e onomatopeici: cancella, nell’elenco ui di seguito, uelli non presenti. gorgoglio zampettio tramestio frullio fruscio scotimento rimbombo colpo scalpiccio strofinio gocciolio scricchiolio soffio rabbuffo miagolio grido frastuono cigolio rotolio ticchettio picchiettamento
2. l testo usa fre uenti immagini acustiche di sicuro effetto. uali delle seguenti immagini sono presenti ottolineale. uasi che una mano impaziente la pettinasse un oscillare morbido e continuo scrollava dai rami muoveva con precauzione appoggiava con attenzione le pietre graffiava l’aria cacciava il silenzio attorno i passi veloci sul pavimento aprire l’ossuto portone uno scattare impetuoso un correre in fretta 5
Entra nel negozio dove solitamente la tua famiglia fa la spesa; poniti in ascolto, rileva e scrivi sul quaderno i rumori, i suoni dominanti e quelli di sottofondo.
6 Dopo aver ascoltato le informazioni inviate dal servizio Meteo scrivi sul quaderno
quali co di io i di te o i verific era precisione il giorno, il mese e l’anno.
o ella tua re io e ricorda di e
are co
171
4
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Strategie per prendere appunti durante l’ascolto
Durante l’ascolto di una lezione scolastica di qualsiasi materia ti sarà utilissimo prendere appunti per evitare di distrarti, per fissare i concetti nella memoria, per ricordare bene gli argomenti. Ecco di seguito alcuni utili suggerimenti: • ricordati di scrivere sempre la materia, la data e l’argomento della lezione: tecnologia, 5/12/2012, Il legno e i suoi derivati; • seleziona le informazioni principali, le più significative, fissandole in frasi brevi ma complete, servendoti di questi «trucchi»: – usa abbreviazioni: capitolo = cap; pagina = p; pagine = pp; perché = xché; questo = qs; problema = prob; perciò = xciò; quello = ql…; – usa segni convenzionali e simboli matematici: x (per); – (meno); = (uguale); + (più); < (minore di); > (maggiore di); ≈ (simile); ≠ (diverso da); ! (importante); !! (molto importante); ? (dubbio); –> (conseguenza); <–> (relazione); – registra le informazioni in elenchi scanditi da trattini, da numeri progressivi o da lettere dell’alfabeto; – nominalizza, ossia usa nomi, anziché verbi o aggettivi: Le lezioni saranno sospese il 23 dicembre = 23 dic. sospensione lez; – elimina articoli, aggettivi, preposizioni e ausiliari di verbi: Il concerto è stato rinviato per un’indisposizione del cantante = Rinvio concerto x malattia cantante; – sottolinea le parole e le espressioni scritte per evidenziarne l’importanza; – usa frecce e asterischi per richiamare e collegare dati e concetti, cerchi per racchiudere la parola chiave del pensiero; – se ascolti un brano che descrive oggetti o luoghi, fai disegni o schizzi piuttosto che scrivere parole. A breve distanza dall’ascolto: • rileggi gli appunti; • rielaborali, integrali e completali nei punti in cui sono troppo sintetici o poco chiari; • ricopiali in modo chiaro e ordinato.
172
Le abilità linguistiche di base
Appunti: lez. Storia, 20-04-2016, Creta padrona dei mari boscosa
cervi orsi leoni di montagna
verde di pascoli
pecore, capre, bovini
pianura verso il mare
orzo, grano, vite, ulivo
molto ricca
mare
pesce
dista in modo uguale da
Asia Africa Europa
importava
argento, stagno, rame
esportava
olio vini pregiati lana vasellame di ceramica metalli lavorati
Creta III e II millennio a.C.
lana latte carne pelli
utensili gioielli spade
Rielaborazione degli appunti
Oggi Creta si presenta brulla e spoglia, ma nel III e nel II millennio a.C. era verde e fertile. Nei boschi che coprivano i monti vivevano: cervi, orsi e leoni di montagna; nei prati pascolavano: pecore, capre e bovini che fornivano lana, latte, carne e pelli. Nelle pianure verso il mare i Cretesi coltivavano la terra a orzo, grano, vite e ulivo, e dal mare ricavavano ottimo pesce. Dal mare, in particolar modo, giunse la fortuna di Creta, equidistante dalle coste dell’Asia, dell’Africa e dell’Europa; i suoi abitanti, infatti, si assicurarono, con le loro navi, il dominio del commercio marittimo. Esportavano olio e vini pregiati, prodotti dai loro uliveti e vigneti, stoffe di lana, vasi di ceramica e metalli lavorati: utensili, gioielli e spade fabbricati da abili artigiani che utilizzavano l’argento, lo stagno e il rame che le navi avevano portato in patria da terre lontane. 173
4
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Collega ogni abbreviazione o simbolo al significato corretto riportando la lettera. 1. xciò (...); 2. > (...); 3. –> (...); 4. qs (...); 5. cap. (...); 6. es. (...); 7. + (...); 8. 9. sec. (...); 10. vol. (...); a. diverso da; b. per esempio; c. capitolo; d. questo; e. più; f. perciò; g. conseguenza; h. maggiore di; i. volume; j. secolo;
2
Trascrivi le seguenti frasi utilizzando simboli matematici, segni convenzionali e abbreviazioni.
BES
1.
ra i treni che transitavano al sesto binario c’era il rapido per escara. ........................................................................................................................................................................
2.
el diciottesimo secolo scoppi la ivoluzione francese. ........................................................................................................................................................................
3. l , per cento della popolazione inglese lavora nel settore primario, mentre in rlanda è il per cento circa. ........................................................................................................................................................................ 4.
ella fiaba le due sorelle hanno caratteri diversi la madre preferisce la figlia maggiore e non sopporta la minore. ........................................................................................................................................................................
5.
erch i protagonisti di uesto racconto sono tanto sfortunati ........................................................................................................................................................................
6.
tudiate il terzo capitolo fino a pagina settantasette ed eseguite gli esercizi uattordici e sedici a pagina settantacin ue. ........................................................................................................................................................................
3
174
Per ognuno dei seguenti scopi dell’ascolto indica sul quaderno il tipo di testo orale adatto a soddisfare gli ascoltatori. 1.
onoscere il programma politico di un partito.
2.
pprendere la partenza del volo per alermo.
3.
eguire l’andamento di una partita di calcio.
4.
onoscere le notizie economiche e di cronaca della giornata.
5.
rovare emozioni.
6.
omprendere le cause della prima guerra mondiale.
7.
onoscere i progetti lavorativi di Luciano Ligabue.
Le abilità linguistiche di base 4 Ascolta con attenzione la lettura del brano dal titolo I topi fatta dalla tua insegnan-
te. Qui il brano ti viene proposto in brevi parti in disordine: riordinale inserendo i numeri progressivi nelle caselle. i topi campagnoli comuni, ad esempio, incominciano a partorire già all’età di cin ue settimane, dando alla luce fino a piccoli ogni nidiata distruggendo enormi uantità di cereali, sementi e prodotti ortofrutticoli di primaria importanza fin dall’antichità, i topi hanno rappresentato una calamità per l’uomo non soltanto per le malattie che trasmettono, ma anche per i danni che provocano all’agricoltura la capacità dei roditori di diffondersi a dispetto di ualun ue ostacolo è favorita dalla loro ben nota prolificità da La ettimana nigmistica 5
Dopo aver ascoltato attentamente dall’insegnante il testo Le prime Olimpiadi, rispondi alle seguenti domande. Ti consigliamo di prendere appunti durante l’ascolto. 1. n uali occasioni i reci organizzavano i giochi sportivi ........................................................................................................................................................................ 2.
uali erano le discipline pi diffuse ........................................................................................................................................................................
3. n uale periodo dell’anno si svolgevano le
limpiadi
........................................................................................................................................................................ 4.
hi non poteva gareggiare ........................................................................................................................................................................
5.
na tregua sacra precedeva le
limpiadi: in che cosa consisteva
........................................................................................................................................................................ 6. n che cosa consisteva il primo premio ........................................................................................................................................................................ 6 L’insegnante ti leggerà il testo intitolato La macchia mediterranea. Durante l’ascol-
to ti consigliamo di prendere appunti utilizzando abbreviazioni, simboli e segni convenzionali. Rispondi poi alle seguenti domande. 1.
uali sono gli alberi sempreverdi tipici della macchia mediterranea
gli arbusti
........................................................................................................................................................................ 2.
erch l’uomo ha sacrificato gran parte della foresta mediterranea ........................................................................................................................................................................
3.
li insetti sono presenti nella macchia
e s , uali uccelli nutrono
........................................................................................................................................................................ 4.
uali animali popolano la macchia mediterranea ........................................................................................................................................................................ 175
4
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
2
Parlare Parlare è un’abilità primaria che si acquisisce nella primissima infanzia; infatti, il bambino, dopo essere stato ascoltatore, per en-trare in contatto con gli altri comincia presto a emettere dei suoni che diventano via via più articolati e complessi, pronuncia poi le prime parole e impara nuovi vocaboli che unisce in frasi e in di-scorsi, costruendo messaggi sempre più chiari e complessi. Parlare è un’abilità produttiva che si sviluppa nel tempo e attraverso il rapporto con gli altri.
Nelle situazioni informali, nelle conversazioni in famiglia o con gli amici, è facile parlare e trovare le parole adatte per esprimere con efficacia e rapidità il proprio pensiero o per raccontare fatti e avvenimenti con freschezza e immediatezza; questo tipo di comunicazione è un parlare naturale per il quale non occorre dedicare cure particolari alla ricerca di termini estremamente efficaci e appropriati, perché l’importante è farsi capire; si può passare con facilità da un argomento all’altro, collegandoli con libere associazioni di significato o segnalando il cambiamento con espressioni quali «a proposito, senti…», «passando ad altro»… Nelle situazioni formali, invece, è più difficile saper parlare bene, utilizzando un linguaggio chiaro e preciso: quando si partecipa a un dibattito, quando si deve esporre una relazione sul proprio lavoro, quando si è interrogati a scuola o quando si deve formulare una richiesta a persone di fronte alle quali si prova soggezione. È proprio in queste occasioni che occorre esprimersi con chiarezza ed efficacia, dimostrando di possedere padronanza della lingua, scegliendo un registro adatto all’argomento, allo scopo, al destinatario e alla situazione comunicativa. Ecco alcune regole che potrai mettere in atto per organizzare al meglio la tua esposizione orale. PRIMA:
• documentati sull’argomento (puoi ricorrere a enciclopedie, libri, saggi, riviste, giornali, internet…); • tieni ben presente: – lo scopo per il quale devi parlare (informare, persuadere, dare ordini o istruzioni, divertire, esprimere le proprie idee…); – il tempo di cui disponi; – il destinatario (il suo livello culturale influenza le scelte stilistiche, gli approfondimenti e il tono del discorso); – il registro stilistico; • redigi una scaletta in cui siano segnati, in ordine di intervento, i principali punti da illustrare; • fissa nella memoria i concetti più importanti da esporre; • ripeti più volte il testo che vuoi presentare esercitandoti nella pronuncia e nell’uso delle pause della voce. 176
Le abilità linguistiche di base
DURANTE:
• esponi l’argomento con chiarezza, senza sottintesi, in modo completo e seguendo un filo logico; • adegua il tono, il volume e le pause della voce al messaggio (è preferibile una cadenza standard); • fornisci informazioni concrete, arricchite, quando è possibile, da esperienze personali per coinvolgere gli ascoltatori; • fissa lo sguardo sugli ascoltatori per stabilire un contatto con essi, spostandolo nelle varie direzioni per coinvolgerli; osservali per valutare il loro grado di interesse (i cenni di assenso e i segni di distrazione sono utili per capire se è bene approfondire il discorso o modificarlo utilizzando termini più semplici); • controlla i gesti: non toccarti il naso, non tenere le mani in tasca, non morderti le labbra o le unghie, non dondolarti…; • mantieni l’esposizione nei tempi stabiliti per non stancare; • utilizza, se possibile, materiale di supporto: schemi, immagini, presentazioni multimediali in PowerPoint… DOPO:
• lascia a chi ascolta la possibilità di fare domande e osservazioni e di chiedere chiarimenti. Occorre essere buoni ascoltatori e prestare attenzione a ogni richiesta (è bene prendere appunti per non dimenticarne nessuna). Le risposte dovranno essere chiare e precise.
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Pronuncia la seguente frase secondo le seguenti intonazioni: ironizzando, informando, mostrando meraviglia e domandando. Gabriele ha meritato «ottimo» nella verifica di inglese.
2
Sul quaderno indica qual è il registro linguistico adottato nelle seguenti situazioni comunicative. Scegli fra alto (1), medio (1), familiare (1) o informale (2).
BES
1.
i friggono le gambe, mi bruciano gli occhi mi sa che sto per ammalarmi.
2. ignorina, per favore, avverta telefonicamente il signor i iulio nrico che faccia pervenire al mio studio la dichiarazione dei redditi del . 3.
i interessa un corso di lingua spagnola o e ina lo fre uentiamo già, vuoi unirti a noi
4.
ai, polenta, non farti pregare, spicciati e vieni con noi al campetto a correre.
5. Le saremmo grati se volesse accettare l’invito della nostra azienda a partecipare all’inaugurazione della nuova sede. l residente e l’ mministratore. 177
4
1
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 3
Sul quaderno indica qual è il registro linguistico adottato nelle seguenti situazioni comunicative. Scegli fra alto (1), medio (2), familiare (1) o informale (1). 1. l farmacista spiega a un cliente il funzionamento di un apparecchio misuratore di . . 2. iero racconta al suo amico ianni le ultime fasi del ran remio utomobilistico del iappone. 3. n’alunna espone, in sede d’esame, una relazione su un movimento pittorico. 4. La nonna ricorda e racconta alla nipotina il suo primo viaggio in treno. 5. l inistro dell’ conomia illustra alcuni punti della legge finanziaria.
4 Nelle seguenti situazioni l’emittente o il destinatario sono sbagliati. Correggi le
frasi sostituendoli con quelli che ritieni opportuni. 1. l dirigente scolastico a un alunno: La prego vivamente di arrivare a scuola in orario . emittente: .................................................................................................................................................. destinatario: .............................................................................................................................................. 2. La mamma al figlio:
cusi, mi pu dire a che ora riceve il professore di storia .
emittente: .................................................................................................................................................. destinatario: .............................................................................................................................................. 3. l gelataio a un’anziana signora:
ssaggia uesto cono al cioccolato: è una bomba .
emittente: .................................................................................................................................................. destinatario: .............................................................................................................................................. 4. L’insegnante di arte e immagine agli alunni: veloce intorno al campo .
ate due giri di corsa e uno a camminata
emittente: .................................................................................................................................................. destinatario: .............................................................................................................................................. 5.
n impiegato al suo direttore:
hi, ciao, come sei elegante oggi .
emittente: .................................................................................................................................................. destinatario: .............................................................................................................................................. 5
Rispondi sul quaderno alle seguenti domande. 1. 2.
ovendo parlare della prima guerra mondiale, documentarti sull’argomento
uali fonti potresti consultare per
ual è lo scopo delle seguenti situazioni comunicative a. l farmacista spiega al cliente come assumere un medicinale. b. ietro ripete all’amico andro le battute di un comico.
3.
uale registro formale, medio, informale deve essere usato nelle seguenti situazioni comunicative a. arlotta racconta alla sorella la sua uscita in pizzeria con gli amici. b. n parlamentare illustra un suo progetto di legge in arlamento. c. na commessa descrive all’ac uirente le caratteristiche di un capo di abbigliamento.
178
Le abilità linguistiche di base
L’interrogazione L’interrogazione è la forma di comunicazione orale che si pratica più frequentemente durante le attività scolastiche per verificare il livello di apprendimento degli studenti.
Ti proponiamo alcune indicazioni utili per affrontare le interrogazioni. PRIMA:
• impara bene l’argomento su cui dovrai essere interrogato; • ripeti a casa più volte, ad alta voce, gli argomenti in presenza di un familiare o di un amico (puoi utilizzare anche un registratore); • cerca di prevedere le domande dell’insegnante e stabilire le risposte. DURANTE:
• cogli il senso della domanda e individua la parola chiave da inserire nella risposta (in presenza di dubbi è bene chiedere spiegazioni all’insegnante piuttosto che improvvisare o tentare la risposta); • evita la «scena muta» ripetendo gli elementi contenuti nella domanda o cercando di costruire la risposta ragionando ad alta voce; • stabilisci mentalmente una scaletta degli argomenti da riferire in ordine logico per entrare nel merito di ciò che ti è stato richiesto; • utilizza un linguaggio corretto, preciso, specifico della materia e adotta un giusto volume di voce; • arricchisci le risposte con argomenti che sviluppino l’idea di fondo inserendo formule di collegamento: «Come ho già detto», «È bene considerare, valutare…»; • evita gli intercalari: cioè, poi, allora, praticamente… DOPO:
• cerca, al di là della valutazione dell’insegnante, di valutare personalmente la tua prestazione, individuando non solo le difficoltà incontrate su cui dovrai lavorare, ma anche eventuali punti di forza.
179
4
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
La relazione orale La relazione orale è l’esposizione di un’esperienza, di una ricerca individuale o di un lavoro di gruppo di cui si riferiscono le procedure e i risultati.
Necessita di una programmazione accurata che si può ottenere seguendo questi passaggi. PRIMA:
• documentati sull’argomento da trattare e racco-gli le idee da sviluppare; • redigi una scaletta che contenga in successione gli elementi da presentare: argomenti, idee, fatti e con essi gli avvenimenti legati per rapporti di causa, di tempo e di luogo; • prepara il materiale di supporto: grafici, fotogra-fie, schemi, presentazione multimediale…; • preparati a illustrare ogni punto della scaletta nell’ordine stabilito esponendolo più volte ad alta voce finché l’esposizione non risulterà sciolta (ri-corda di non parlare troppo in fretta, a voce trop-po alta o con tono di cantilena; impara quindi a controllare la voce e a dominare l’ansia). DURANTE:
• presenta subito l’argomento con poche idee chiave per suscitare l’interesse degli ascoltatori e descrivi il metodo di lavoro usato; • esponi l’argomento nelle sue linee generali con ordine e chiarezza e i dati raccolti con precisione, servendoti anche, se è possibile, di esempi e del materiale di supporto; • evidenzia i concetti principali con cambiamenti di tono della voce; • parla con voce chiara, con il giusto ritmo, evita periodi complessi e serviti di frasi semplici e di un registro linguistico standard: né troppo formale, né troppo colloquiale; • rimani nei tempi stabiliti; • concludi con una sintesi degli argomenti trattati e un riepilogo dei passaggi più significativi. DOPO:
• rispondi alle domande di chiarimento da parte degli ascoltatori.
180
Le abilità linguistiche di base
La discussione e il dibattito La discussione consiste in una serie di interventi orali, da parte di due o più persone, che mettono a confronto le proprie opinioni su un certo argomento, ragionando, ponendo domande e proponendo risposte.
Lo scopo della discussione è quasi sempre quello di convincere gli altri della validità della propria posizione. Il dibattito è un tipo particolare di discussione su un argomento stabilito in precedenza; è regolato da un moderatore e viene organizzato per essere svolto davanti a più persone.
Lo scopo del dibattito è: ricordare eventi storici o culturali, presentare opere d’arte, libri, esporre opinioni politiche e programmi di partito in prossimità delle elezioni politiche (dibattiti televisivi)… Perché il dibattito sia efficace è necessario seguire alcune regole. PRIMA:
• verrà scelto un moderatore che darà inizio alla discussione, darà la parola a chi la richiede, rispettando l’ordine di prenotazione, fisserà il limite massimo di tempo per ogni intervento e lo farà rispettare, farà in modo che la discussione si mantenga sugli argomenti prefissati; • documentati sul tema; • rifletti sull’argomento per definire la tesi da sostenere; • prepara una scaletta dell’intervento. DURANTE:
• ascolta gli interventi degli altri senza formulare commenti ad alta voce, ridacchiare o sogghignare; • non interrompere chi sta parlando; • prendi appunti su quanto viene detto per poter essere preciso nelle obiezioni e nelle risposte; • attendi pazientemente il tuo turno di intervento; • intervieni ricordando di: – esprimerti con chiarezza e precisione; – non divagare e non allontanarti dall’argomento; – motivare le idee con esempi e fatti concreti; – fare proposte valide e costruttive; – esprimerti con toni pacati, senza cercare di sopraffare gli interlocutori; – parlare ad alta voce, cosicché tutti possano sentire, ma senza urlare; – evidenziare, con il tono della voce, la mimica e la gestualità, i punti rilevanti dell’intervento; – non ripetere quanto è già stato detto da altri. DOPO:
• il moderatore sintetizzerà le tesi opposte, aiuterà a prendere decisioni, facendo votare (se è necessario) i partecipanti. 181
4
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Collega ognuno degli elementi presenti nella colonna A (sui quali devi immaginare di produrre una relazione) alle fonti elencate nella colonna B (a cui potresti ricorrere per documentarti).
BES
A 1. La produzione letteraria di Giovanni Verga. 2. Le congiunzioni coordinative e quelle subordinative. 3. La politica interna ed estera di Giolitti. 4. I film presentati alla Mostra del cinema di Venezia. 5. Corsi speciali e laboratori presenti nella propria scuola. 6. Le proprietà del vetro. 7. Le sculture di Michelangelo. 2
B a. Manuale di storia dell’arte b. Manuale di storia c. Manuale di tecnologia d. Riviste, giornali e. Manuale di grammatica italiana f. Manuale di letteratura italiana g. Archivio scolastico
Per ognuno dei seguenti argomenti indica tra parentesi il tipo di testo orale più adatto; scegli fra conversazione (2), interrogazione (2), discussione (2), dibattito (1) o relazione (2). 1.
riticare il loo
di
abriele
di
lisa. ………………………………… 2.
’ nnunzio. ………………………………… 3.
ni. ………………………………… 4.
imostrare di conoscere la poesia
arlare di rapporti fra le generazio-
ecidere sulla durata della gita scolastica con i professori e i
tuoi compagni. ………………………………… 5. arlare dei danni all’organismo causati dal fumo. ………………………………… 6. onvincere ino a iscriversi a un corso di nuoto. ………………………………… 7. iferire al consiglio di classe sulla visita al 8.
useo della eramica. …………………………………
sporre in classe i concetti chiave della pittura impressionista. …………………………………
9. accontare come hai trascorso la domenica. ………………………………… 3
o o u co ro to di idee ra te e i tuoi co a i ri uardo a u fil insieme, barra le caselle corrispondenti al tuo comportamento. ei intervenuto spesso. on sei mai intervenuto. ai interrotto chi parlava. i sei espresso con toni pacati. ai rispettato il tempo assegnato.
c e avete vi to
ai ripetuto il pensiero di altri. La tua pronuncia è stata confusa e veloce. La tua pronuncia è stata precisa e curata. ei rimasto in argomento. ai motivato le tue idee con esempi e proposte concrete.
4 Prepara una scaletta sul quaderno per esporre in classe un argomento tratto dal
tuo libro di tecnologia. 182
Le abilità linguistiche di base INVALSI
5
Nel seguente testo, un ragazzo della tua età racconta come ha realizzato un quadretto decorativo. Le parole sottolineate indicano il percorso logico della narrazione; utilizzale per raccontare oralmente un tuo lavoro o una realizzazione simile a cui hai assistito. Ieri pomeriggio ho svolto un lavoretto davvero interessante ho disposto alcune foglie colorate di acero che avevo raccolto in giardino e pressato sotto un peso, fra due vetri uadrati di cm 25 x 25 che avevo accuratamente pulito con alcool. o fissato i bordi dei due vetri con del nastro adesivo bloccandoli con le foglie pressate al centro. he meraviglia ma mancavano ancora certe rifiniture. el cesto dei lavori della mamma ho trovato una fettuccia di stoffa che aveva i colori intonati alle foglie e l’ho applicata sopra al nastro adesivo, con la colla a caldo. er rendere pi raffinata la cornice ho aggiunto, sempre girando sui uattro lati, un cordoncino di seta. er poter appendere alla parete il mio capolavoro, sul retro del uadrato ho attaccato con un adesivo bicomponente un gancio metallico con base di tela gommata.
6 Progetta ul tuo quader o u a erie di do
co 7
a
a de co u filo lo ico da orre al tuo o di a co er i terro arlo ull ulti o ca itolo di eo rafia tudiato
Organizza un dibattito con i tuoi compagni di classe su alcuni dei seguenti argomenti. 1. un bene o un male non avere compiti a casa da svolgere per il luned 2. L’ talia invecchia nascono sempre meno bambini. 3. preferibile vivere in una grande città o in un piccolo centro 4. antaggi e svantaggi del lavoro di gruppo a scuola. 5. nimali fra le pareti domestiche. 6. azzismo e intolleranze in classe.
8 L’insegnante ti ha incaricato di esporre ai tuoi compagni un racconto scelto fra
quelli presenti nella tua antologia. Prepara sul quaderno una scaletta seguendo i punti sottoelencati. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9.
itolo e autore del brano scelto. enere del racconto giallo, di avventura, storico, horror Luogo e tempo. rotagonista. iassunto della trama. La parte pi avvincente. La parte meno avvincente. l messaggio trasmesso dall’autore. n tuo giudizio che giustifichi la scelta del racconto.
.
9 In Italia aumenta sempre più il numero dei ragazzi in sovrappeso, a causa di un’ali-
mentazione non adeguata e di una scarsa attività sportiva. Stendi una scaletta per prepararti a confrontare, su questo argomento, le tue idee con quelle dei compagni.
183
4
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
3
Leggere Leggere significa essere in grado di decodificare un testo scritto – attraverso il riconoscimento e l’interpretazione dei segni linguistici che formano le parole – così da comprenderne il significato e poterne fruire (abilità fruitiva). Leggere è inoltre un’abilità che si apprende attraverso un insegnamento specifico e un esercizio continuo (abilità secondaria).
Nella vita di tutti i giorni si legge per scopi diversi: • per ottenere informazioni su qualsiasi argomento, per farsi un’opinione, per partecipare a quanto avviene intorno a noi (quotidiani, riviste, libri…); • per apprendere, imparare, studiare (testi scolastici, saggi, enciclopedie…); • per piacere personale, per rilassarsi, divertirsi, provare emozioni. La capacità di lettura può essere migliorata esercitando l’attenzione, la memoria e la percezione visiva; alcune tecniche e strategie possono trasformare un normale lettore in un «buon lettore», che «sa leggere», scegliendo fra la lettura ad alta voce e la lettura silenziosa. La lettura ad alta voce La lettura ad alta voce è un tipo di lettura che coinvolge la persona che legge e la persona o le persone che ascoltano; il suo scopo è quello di far capire e conoscere a qualcuno il testo che si sta leggendo, interpretandolo senza forzature.
Per leggere bene ad alta voce: • pronuncia le parole in modo chiaro e corretto; • regola il volume della voce in base al luogo in cui ti trovi; • regola il respiro per non rimanere senza fiato a metà di una frase e rispetta le pause indicate dai segni di punteggiatura che suggeriscono i cambiamenti di tono; • regola la velocità di lettura; • leggi in modo espressivo, scandendo le parole o le espressioni più importanti che costituiscono l’elemento chiave del periodo, sostando o rallentando davanti a esse e dando la giusta intonazione (mettendo in evidenza le interrogazioni, le esclamazioni e le sospensioni). Alcuni consigli: prima di dare inizio alla lettura di una pagina, è bene scorrere con gli occhi il testo così da avere un’idea della lunghezza dei periodi, della frequenza e del tipo di punteggiatura e del genere di testo (espressivo, descrittivo, dialogato…). Non bisogna trascurare neppure la postura: leggere in piedi facilita il controllo della respirazione. È ugualmente importante sollevare di tanto in tanto lo sguardo dal libro per rivolgerlo agli ascoltatori, che in questo modo si sentiranno maggiormente coinvolti nella lettura. Attenzione però a non perdere il segno!
184
Le abilità linguistiche di base
Esercizi formativi 1
Indica per ciascuno dei seguenti scopi di quali testi potresti servirti. Scopi
2
Testi
1.
ipassare un capitolo di geografia.
………………………………………
2.
ercare il significato di una parola che non conosci.
………………………………………
3.
apire il funzionamento di un lettore dvd.
………………………………………
4. nformarsi sull’arrivo di un treno.
………………………………………
5.
asserenare un bambino annoiato.
………………………………………
6.
icercare notizie sulla vita e la poetica di ’ nnunzio.
………………………………………
7.
onoscere i risultati delle partite di calcio di serie .
………………………………………
Indica per quale scopo leggeresti ognuno dei seguenti testi. Testi
3
Scopi
1.
n romanzo giallo.
………………………………………
2.
n libro di ricette.
………………………………………
3.
na poesia.
………………………………………
4. L’etichetta all’interno di una maglia.
………………………………………
5. l libro di scienze.
………………………………………
6.
na rivista.
………………………………………
7.
na guida turistica.
………………………………………
8. Lo stradario di una città.
………………………………………
Leggi ad alta voce e più in fretta possibile i seguenti scioglilingua. 1.
rentatr trentini andavano a rento tutti e trentatr trotterellando.
2.
opra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa.
3.
ereno è, seren sarà, se non sarà seren si rasserenerà.
4. i che te tachet i tac, tacum a mi i to tac. i tacat i tac a ti achet ti i to tac u che attacchi i tacchi, attacca a me i tuoi tacchi. o attaccare i tacchi a te ttaccateli tu i tuoi tacchi 4 Leggi ad alta voce il e ue te
ra o co u rit o veloce ella ri a arte fi o a «un’altra direzione»), più lento e pacato nella seconda.
niziarono a scendere nella neve nella direzione che si apriva loro. l ragazzo conduceva per mano la bambina: ma dopo essere scesi per un poco, il pendio cess e la neve riprese a salire. llora i bambini mutarono direzione e scesero lungo una conca. a là trovarono di nuovo il ghiaccio. alirono allora per il fianco della conca, per cercare di scendere in un’altra direzione. Lasciavano fresche impronte nella neve ma il giorno prima tutte le impronte erano state ricoperte dalla neve che cadeva. nche allo sguardo non riuscivano a indovinare da uale parte si scendesse, tutte le zone erano uguali. eve e soltanto neve. uttavia continuavano a procedere, pensando di farcela, evitavano i precipizi e non si arrampicavano per ripide alture. da . tifter, Cristallo di roccia,
tis dizioni
185
4
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
La lettura silenziosa La lettura silenziosa coinvolge solo chi legge. Può essere fatta per diversi scopi: farsi un’idea generale del contenuto di un testo (lettura orientativa); consultare o scorrere un testo selezionando ciò che interessa (lettura selettiva); studiare, comprendere e ricordare il contenuto di un testo (lettura analitica o approfondita).
Alcuni suggerimenti importanti per facilitare la lettura silenziosa: • leggi senza scandire mentalmente le sillabe; • leggi senza fermare gli occhi dopo ciascuna parola; • leggi senza muovere le labbra; • leggi senza pronunciare mentalmente le parole. Alcune tecniche consentono di aumentare la velocità della lettura silenziosa: • esercita gli occhi a muoversi rapidamente sulla pagina. Per questo ti sarà di aiuto: – utilizzare una matita per guidare gli occhi, facendola scorrere lungo la riga che stai leggendo, in modo da accelerare la lettura; – ritrovare una parola data in un elenco di parole dai suoni simili a essa, ad esempio: figlio, miglio, tiglio, figlio, taglio, giglio, piglio, figlio, ciglio; – trovare una parola di senso compiuto all’interno di una sequenza, ad esempio: TMTTMOOPPTEMPOPPOOTOMPPEEEMEPEMTO; • leggi per blocchi logici: la velocità di lettura è data dal tempo di sosta degli occhi sulle parole e dal numero di parole che si leggono con un solo colpo d’occhio; dopo aver inquadrato un gruppo di parole, l’occhio balza sul gruppo successivo. Facendo entrare un numero maggiore di parole nel campo visivo, la lettura sarà velocizzata perché diminuirà il numero delle soste: (lettore molto lento) og/gi/la/gen/te/ha/sem/pre/po/co/tem/po/e/fa/tut/to/in/gran/fret/ta (lettore veloce) oggi la gente ha sempre poco tempo/e fa tutto in gran fretta. La migliore lettura veloce è quella che fa coincidere la pausa con la fine di una sequenza di parole fornita di significato; • cerca di prevedere le parole: la velocità di lettura aumenta se sarai in grado di prevedere la conclusione delle parole che vanno a capo, le parole che completano una determinata espressione e quelle che seguiranno un gruppo di parole date: La natura è resa armon… da una miriade di ecosist… legati ins… in modo da costituire quasi un unico organ… (rispettivamente: armoniosa, ecosistemi, insieme, organismo). Potrai raggiungere questa abilità con un esercizio costante di lettura che arricchirà il tuo patrimonio personale delle parole conosciute. 186
Le abilità linguistiche di base
La lettura orientativa
La lettura orientativa è una lettura rapida, silenziosa e non lineare del testo (gli occhi scorrono solo su alcune parti) che si fa per coglierne le caratteristiche generali valutando così se esso possa risultare di nostro interesse.
Ecco alcuni suggerimenti per questo genere di lettura: • Nella consultazione di un capitolo è bene leggere: – i titoli ed eventuali sottotitoli; – la parte iniziale che inquadra l’argomento e quella finale che ne fa la sintesi; – le immagini e le rispettive didascalie; – le parole o le espressioni evidenziate che richiamano l’attenzione sui concetti chiave del testo; – gli schemi riassuntivi. • Nella consultazione di un libro intero è bene leggere: – il titolo e il nome dell’autore sulla copertina; – i risvolti e la quarta di copertina che presentano in sintesi il contenuto e le caratteristiche dell’opera e dell’autore; – l’indice (all’inizio o alla fine del libro) che suddivide il testo in sezioni; – la presentazione o l’introduzione (generalmente scritte dall’autore) che presentano l’argomento in modo sommario. • Nella consultazione di un giornale si possono scorrere con lo sguardo i titoli, gli occhielli e i sottotitoli per farsi un’idea delle notizie più interessanti, o ci si può indirizzare alle pagine di maggior interesse (sport, economia, politica estera…). • Durante il ripasso in vista di un’interrogazione: – leggi le frasi sottolineate, le parole cerchiate e quelle evidenziate; – ricostruisci mentalmente lo schema espositivo del capitolo e cerca sul testo i blocchi informativi attinenti a tale schema. 187
4
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi 1
Esercita la percezione visiva per migliorare la lettura. Cerca nello schema tutte le parole elencate. Le parole si possono trovare in orizzontale, in verticale o in diagonale. Certe lettere possono essere in comune a più parole. Le lettere rimaste (8), lette di seguito, daranno il nome dell’animale in foto. O
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da L’ nigmista, in
alberi ustralia coda gruppi opossum specie vombato 2
188
allevamenti balzi corpo habitat olinesia tane zoologia
animali borsa denti mammiferi prede tasca onnivori
arboricoli caccia dita muso radure asmania sauri
arbusti canguro erbivori occhi sariga tilacino timidi
l esto del arlino
aspetto cibo germogli
Per migliorare la lettura esercitati scrivendo in ciascuna casella vuota la lettera che, nella griglia qui sotto, compare tante volte quante indica il rispettivo numero. A gioco ultimato otterrai il nome di uno scrittore latino. I
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8
3
5
6
4
da L’ nigmista, in
l esto del arlino
Le abilitĂ linguistiche di base 3
Esercita la percezione visiva cercando e segnalando i particolari della prima vignetta che mancano nelle vignette 2, 3 e 4.
2
3
4 da La ettimana nigmistica
4 Per migliorare la lettura, esercita la percezione visiva cercando le quattro sequenze
di immagini rappresentate in alto, estratte dal disegno in basso. Puoi cercarle orizzontalmente, verticalmente e diagonalmente (dallâ&#x20AC;&#x2122;alto verso il basso o viceversa, da sinistra verso destra o viceversa).
da La ettimana nigmistica
189
4
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
La lettura selettiva La lettura selettiva è una lettura di consultazione veloce, che procede a salti, a cui si ricorre per cercare all’interno di un testo informazioni, dati particolari o argomenti specifici. Si fa una lettura selettiva quando si consulta un elenco telefonico, l’indice di un libro, un’enciclopedia o quando si scorre un orario come quello ferroviario.
Per leggere in modo selettivo: • cerca di capire il criterio con il quale sono organizzati e disposti i dati: se alfabetico (elenco telefonico, enciclopedia, dizionario), cronologico (libri di storia), tematico (testi di scienze) o per raggruppamento di argomenti; • scorri mentalmente con rapidità il testo per individuare e poter leggere l’informazione richiesta; • presta attenzione agli elementi grafici: corsivo, grassetto, elenchi numerati, tabelle e schemi riassuntivi. La lettura analitica o approfondita La lettura analitica o approfondita è il tipo di lettura più completo che serve per assimilare e ricordare il contenuto di un testo, per valutare il messaggio dell’autore, per acquisire conoscenze che accrescono la nostra cultura e per studiare.
Questo modo di leggere richiede la capacità di: • capire il testo a partire dal significato dei termini usati; • cogliere e capire, in un testo, i temi principali e i loro collegamenti; • individuare lo scopo del testo, lo stile utilizzato dall’autore e il suo pensiero; • fissare nella memoria gli elementi principali per poterli ripetere; • esprimere un giudizio su ciò che si è letto. La lettura approfondita viene particolarmente utilizzata quando si studia. Se devi studiare, ad esempio, un capitolo di storia, non commettere l’errore di leggerlo tutto (non potresti così fissare le idee) e non fermarti riga per riga (non potresti capire il significato globale del testo), ma procedi in questo modo: • leggi attentamente le frasi che compongono un intero paragrafo, cercando nel dizionario il significato dei termini che non conosci; • sottolinea le parole chiave e dividi il testo in sequenze cui assegnerai dei titoli per schematizzare i concetti più importanti (puoi farlo anche nel margine bianco del libro); • ripeti collegando le informazioni fra loro; • leggi poi il paragrafo successivo procedendo nello stesso modo e alla fine ripeti tutto più volte, ricontrollando eventualmente il testo per verificare la correttezza della tua rielaborazione personale.
190
Le abilità linguistiche di base
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Quali personaggi storici sono citati nella seguente sequenza? Individuali e cerchiali (12). VIERINAPOLEONEGIORGIOCRISTOFOROCOLOMBOBEPPEGRILLOFEDERICOIISANDROGIANNIMORANDIMAZZINICAVOURALDOALARICOANGOLOGIULIOCESAREANDREACLEOPATRAMANCINIARBOREALESSANDROMAGNOGARIBALDILELLACAROELISABETTAIBISMARCKPIACE
2
Completa le seguenti parole ed espressioni in cui mancano alcune lettere.
BES
INVALSI
3
fa__o__a d__sg__az__a
pr__v__ __b__o ta__t__ru__a
__vv__ __tu__a ba__to__e
tr__d__zi__ __e a__to__ __bi__e
v__l__e le__ge__ __a
r__a__su__ __o m__ti__a
b__tu__f__lo an lo a
r__cc__ __to di__u__io
m__ __ca__o g__ot__a
tudiare il co te uto di u te to i ifica co re derlo e ricordarlo occorre erciò fare una lettura approfondita adottando alcune procedure che qui ti vengono presentate in disordine: riordinale numerando le caselle. Leggere lentamente cercando di collegare l’argomento alle informazioni che si conoscono. ipetere collegando le informazioni fra loro, aiutandosi con le domande: chi dove uando che cosa perch correre con gli occhi il titolo e ualche parola ua e là cercando di indovinare l’argomento. ipetere pi volte fino a uando non ci si esprime in modo sicuro, con un linguaggio scorrevole. rganizzare in una mappa o in uno schema le informazioni principali del testo. videnziare le parole chiave con colori o con segni diversi a seconda della loro importanza.
4 Inserisci nel seguente testo le parole che sono state eliminate ricavandole dalle
tue conoscenze e dal senso del brano. La savana si trova nella ………………………… intertropicale pi lontana dall’e uatore.
una vasta
prateria, dominata da ………………………… alte anche pi di due …………………………, tra le uali crescono sparsi grandi ………………………… come il baobab e le acacie, formando una boscaglia rada e luminosa. l ………………………… è caratterizzato da una lunga stagione arida, che dura mediamente
mesi. Le piogge si concentrano uindi in un breve ………………………… dell’anno e le
………………………… sono sempre elevate addirittura
di media . rbe e alberi sono condi-
zionati dalla mancanza d’…………………………: nel lungo periodo asciutto le erbe ………………………… e gli alberi perdono le …………………………, mentre nei mesi umidi il ………………………… diventa verde e lussureggiante. di ri i eo, erritori, ambienti e società, rincipato
191
4
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 5
pecifica lo scopo per cui leggi i seguenti tipi di testo e indica il tipo di lettura (orientativa, selettiva o approfondita) che ognuno di essi richiede. 1.
n capitolo di geografia
........................................................................................................................................................................ 2. L’elenco telefonico 3.
........................................................................................................................................................................ na guida turistica
........................................................................................................................................................................ 4. Le istruzioni di avviamento di un elettrodomestico ........................................................................................................................................................................ 5. l dizionario ........................................................................................................................................................................ 6. n’antologia di documenti storici ........................................................................................................................................................................ 7. n giornale economico 8.
........................................................................................................................................................................ na poesia ........................................................................................................................................................................
6 Inserisci nella favola di Esopo le parole mancanti ricavandole dal senso generale
del testo e rispondi poi alle domande. Il leone vecchio e la volpe n leone ormai …………………………, era incapace di procurarsi il ………………………… con le proprie ………………………… er poter sopravvivere, ………………………… di ricorrere all’astuzia. i ritir in una ………………………… e, sdraiatosi, ………………………… di essere infermo. os poteva assalire e divorare tutti gli ………………………… che andavano a fargli ………………………… e aveva già mangiati un buon …………………………,
uando gli si ………………………… la volpe,
che, venuta a ………………………… dell’inganno, si ferm se a domandargli come ………………………… di salute. ………………………… per
uale motivo non entrava.
dalla caverna e preale
rispose il ………………………… e le
o entrerei ………………………… la volpe «se
non vedessi tante ………………………… di animali che entrano e nessuna di ………………………… che esce . nche gli uomini accorti, da ………………………… indizi sanno prevedere il ………………………… ed evitarlo. da sopo, nimali nelle favole, iunti
1.
ome riesce il leone a procurarsi il necessario per vivere
........................................................................................................................................................................ 2. ome riesce la volpe a sottrarsi al pericolo ........................................................................................................................................................................
192
Le abilità linguistiche di base 7
Fai una lettura approfondita del testo e rispondi sul quaderno alle domande. l regno dei grandi animali: la savana ll’intrico della foresta e uatoriale, la savana contrappone i suoi spazi ampi, regno di grandi animali. l’habitat naturale delle zebre, delle giraffe, degli struzzi, dei felini: leoni, leopardi, ghepardi dei giganteschi mammiferi come gli elefanti, i rinoceronti, i bufali e gli ippopotami degli spazzini delle praterie: gli sciacalli, i marab e gli avvoltoi. il regno delle antilopi, degli impala, di di , gazzelle, orici e gnu dei trampolieri dai colori delicati come i fenicotteri. anche, per , il regno dei rettili, delle termiti e delle cavallette, capaci, in incredibili stormi, di distruggere interi raccolti rendendo cos vani gli sforzi degli uomini per trasformare la natura. i tratta di una fauna numerosa e diversificata, dalla uale le popolazioni indigene traggono: carne, pelli, avorio, corna. i che non è possibile ottenere è il lavoro, l’energia animale: fatta eccezione per gli elefanti asiatici, la fauna della savana è costituita da specie che l’uomo non ha mai potuto addomesticare. da . iulidori, eografia, vol. , runo
ondadori
1. uali felini vivono nella savana 2. uali animali sono denominati spazzini delle praterie 3. Le popolazioni indigene uali risorse traggono dagli animali della savana 4. osa non è possibile ottenere dagli animali erch 8 Fai una lettura approfondita del testo e rispondi sul quaderno alle domande.
iante e animali che si adattano al deserto ei deserti l’assenza di ac ua impedisce lo sviluppo della vegetazione. olo poche specie, soprattutto nelle zone predesertiche, riescono ad adattarsi, ma sono arbusti spinosi, che possono offrire un ben magro alimento al bestiame. ove la sabbia non ha cancellato ogni forma di vegetazione, crescono degli arbusti. i sviluppano molto radi e lontani l’uno dall’altro, perch le loro radici si allungano a dismisura in profondità e in larghezza, per poter raccogliere uanta pi umidità è possibile. nalogamente il rivestimento esterno, duro o spinoso, è una forma di adattamento alle condizioni ambientali, una scorza di cui si coprono le specie vegetali per resistere all’irraggiamento solare. ra le specie di animali selvatici capaci di adattarsi al clima desertico, vi sono innanzitutto gli animali a sangue freddo: dai velenosi serpenti che, al pi piccolo rumore o pericolo, si nascondono infilandosi sotto la sabbia con incredibile velocità, ai sauri velenosi o innocui, capaci di mimetizzarsi perfettamente. umerosi sono gli insetti, gli aracnidi come le pericolose tarantole e i velenosi scorpioni. nsetti e rettili hanno degli spessi rivestimenti, che limitano le perdite d’ac ua. olti animali vivono in tane sotterranee, dalle uali escono solo di notte. L’unico grosso predatore è la lince, che per vive solo nelle regioni desertiche dell’ merica del ord. da . iulidori, eografia, vol. , runo
1. 2. 3. 4. 5.
ondadori
uali specie vegetali si adattano al deserto ome si sviluppano uali animali si adattano al clima del deserto ome si presenta il rivestimento di rettili e insetti che vivono nel deserto erch ual è l’unico predatore che vive nelle regioni desertiche n uale continente 193
4
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
4
Scrivere
Scrivere è un’abilità secondaria che, nella maggior parte dei casi, si apprende a scuola e consiste nel tradurre in segni grafici i suoni della propria lingua.
Via via che nell’uso dei segni si acquisisce maggiore sicurezza, la scrittura diventa mezzo di comunicazione che consente di produrre testi sempre più complessi, corretti, chiari, ordinati e completi. Saper scrivere, dunque, richiede una pluralità di operazioni per riuscire a produrre testi che consentano di entrare in rapporto con se stessi, di esprimere stati d’animo e sentimenti, di comunicare con gli altri. Ricorda che ogni atto di scrittura ha un destinatario e uno scopo, in relazione ai quali dovranno essere usati il lessico e il registro adeguati. Le fasi di scrittura
Il processo di scrittura comprende quattro fasi operative: progettazione, organizzazione, scrittura e revisione. 1. PROGETTAZIONE:
• devi conoscere l’argomento da trattare ed eventualmente devi documentarti su di esso. Puoi compilare una lista delle idee così come affiorano nella tua mente scrivendo parole chiave o brevi frasi una sotto l’altra; se, ad esempio, devi scrivere sui problemi procurati ai cittadini dal traffico, la lista potrebbe essere questa: – frastuono; – cattivo odore; – incidenti; – inquinamento; – le isole pedonali scontentano i negozianti; – l’inquinamento deteriora chiese e palazzi; – segnaletica stradale.
194
Le abilità linguistiche di base
In alternativa, puoi anche produrre un grappolo associativo scrivendo al centro di una pagina bianca l’argomento da trattare e disponendo a raggiera le idee che ti vengono in mente per associazione, per contrasto o per rapporto di causa-effetto;
da M.T. Serafini, La grammatica e il testo. Guida alla produzione testuale, Bompiani
• individua il destinatario del testo e lo scopo per cui scrivi (descrivere, informare, argomentare, scrivere un articolo); • stabilisci il registro linguistico (in rapporto a destinatario e scopo); • considera il tempo a disposizione. 2. ORGANIZZAZIONE:
• raccogli materiale sull’argomento; • raccogli le idee collegandole in una scaletta secondo un ordine logico o cronologico. Puoi stabilire quali delle tue idee siano più adatte a presentare l’argomento nell’introduzione, quali lo svilupperanno e quali infine, nella conclusione, sintetizzeranno il senso del lavoro.
195
4
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
3. SCRITTURA:
• sviluppa gli argomenti segnati nella scaletta, con semplicità e coerenza; • introduci e concludi il testo in modo originale; • scrivi in modo corretto nel rispetto delle regole dell’ortografia, della morfologia e della sintassi; • cura il lessico; • usa in modo corretto la punteggiatura. I segni di interpunzione, infatti, sono importanti, in quanto separano e allo stesso tempo legano in modo ordinato le varie parti del discorso (parole, proposizioni, periodi), danno a certe espressioni significati particolari, permettono l’esatta comprensione di un messaggio e indicano l’alternarsi delle battute di un dialogo. 4. REVISIONE:
È la fase di controllo durante la quale ti trasformerai da scrittore in scrupoloso lettore: • amplia i contenuti affinché il testo risulti più efficace e interessante; • valuta la coerenza del testo eliminando o sostituendo i pensieri incoerenti, banali e le considerazioni inutili; • controlla la correttezza della forma, aiutandoti con il dizionario. Ricordati di eseguire anche queste importanti operazioni: • verifica se nelle frasi vi è accordo fra soggetto e predicato e se i verbi sono coniugati o concordati con le persone in modo corretto; • migliora la punteggiatura e la struttura delle frasi; • elimina le doppie negazioni e i bruschi passaggi fra i diversi gruppi di informazioni presenti nel testo, introducendo espressioni di collegamento, quali per questo motivo, inoltre, d’altra parte…; • scrivi con una grafia leggibile e chiara rispettando i margini; se il testo è a stampa cura la forma, i caratteri e il corpo delle lettere; • rileggi il testo scritto per correggere gli eventuali errori di distrazione compiuti durante la copiatura. Fin qui ti sono state date indicazioni abbastanza generali per aiutarti a scrivere un testo ordinato, corretto e coerente; man mano che diventerai esperto, farai attenzione al registro, all’uso dei tempi e dei modi dei verbi, alla scelta della lunghezza del periodo e della paratassi (coordinazione) o dell’ipotassi (subordinazione), per migliorare il testo scritto. Nelle pagine seguenti ti proponiamo alcuni suggerimenti in merito a questi aspetti.
196
Le abilità linguistiche di base
Esercizi formativi 1
Scrivi sul quaderno una lista di parole che sia legata per associazione di idee a ciascuna parola elencata. Segui l’esempio. luce, calore, energia, vita, stella
sole bosco 2
mare
strada
scuola
adolescenza
libertà
guerra
televisione
Riscrivi sul quaderno le seguenti frasi, sostituendo le espressioni sottolineate (costituite da ra i atte co altre ave ti lo te o i ificato 1. l figlio dei e Lorenzi non riesce a uscire dal tunnel della droga. 2. uando mi alzai, aprii la finestra rimasi stupito, non si vedeva nulla per una nebbia che si tagliava con il coltello. 3. l cugino di arlo è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale colpito da un ictus i medici hanno intrapreso una vera corsa contro il tempo e lo hanno sottoposto a terapia intensiva. 4. La zia aterina è una biologa precisa e scrupolosa nel suo lavoro cerca sempre il pelo nell’uovo. 5. esarina si dedica agli altri con grande generosità sensibilissima, attenta a tutto e a tutti, sembra quasi in odore di santità 6. uesta faccenda è un altro paio di maniche 7. he antipatica ha proprio la puzza sotto il naso 8. irolamo arriv in ritardo e bagnato come un pulcino, perch era stato sorpreso da un violento temporale.
3
Immagina di dover produrre un testo scritto per ogni argomento elencato. Indica sul quaderno il destinatario, lo scopo, l’argomento e il registro. il bullismo – i rettili – la ricetta della torta di mele –
INVALSI
acinto di go oscolo
4 Dividi i seguenti testi, formati da un unico lungo periodo, in frasi più brevi, apportan-
do le ece arie
odific e
1. Leggende che sprofondano nella notte dei tempi hanno consegnato al mondo anzibar nero e bar terra , ovvero la terra della gente nera , come dal persiano zangh la mitica isola delle spezie, in uno straordinario racconto di realtà e fantasia che vede le avventure del marinaio indbad intrecciarsi con uelle dei feroci pirati e negrieri arabi che per molti secoli ne fecero il rifugio preferito dei loro traffici di schiavi, d’avorio e di preziose spezie tropicali. 2.
5
imile a una goccia distillata dal subcontinente indiano, l’isola di ri Lan a condensa su un territorio assai limitato una sorprendente varietà di climi, di paesaggi, di meravigliosa flora tropicale e soprattutto di fauna, oltre a conservare le testimonianze, talvolta imponenti uanto affascinanti e misteriose, delle diverse civiltà e culture che nel corso dei secoli l’hanno attraversata.
Leggi la seguente consegna, poi esegui sul quaderno gli esercizi. nteressi e passatempi sono spesso un mezzo per trascorrere piacevolmente il tempo libero dagli impegni uotidiani. he spazio e che significato hanno nella tua vita 1. ual è l’argomento che devi trattare 2. La consegna viene rispettata se si descrive come si trascorrono le vacanze estive 3. accogli le idee servendoti di una lista o di un grappolo associativo. 4. tendi una scaletta che colleghi in ordine logico le idee raccolte. 197
4
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Il registro
Il registro è lo stile con cui ci rivolgiamo all’interlocutore e con il quale affrontiamo un argomento; è legato al lessico, all’organizzazione del discorso e influenza la trattazione dell’argomento. Un registro alto o formale richiede un lessico preciso, la costruzione ordinata e fluida del discorso, un argomento alto o posto a un livello problematico alto. Un registro medio vuole chiarezza espositiva e una buona proprietà lessicale; richiede coerenza ed economia espositiva, ma accetta anche immagini originali ed espressioni che esemplificano o che alleggeriscono l’intero discorso; non respinge l’analisi critica di un problema, ma rifiuta l’eccessiva ricercatezza dei temi e delle questioni. Un registro informale accetta anche termini generici o espressioni personali, tollera interruzioni, sospensioni, cambiamenti di rotta nel seguire il filo espositivo, semplifica l’argomento al massimo e riduce le problematiche. L’uso dei tempi e dei modi dei verbi
L’uso dei tempi dei verbi deve essere coerente in tutto il testo; se si utilizza in uno scritto il passato remoto si possono poi alternare l’imperfetto e il trapassato remoto per esprimere i rapporti temporali, ma non il presente o il passato prossimo. Va ricordato poi che l’indicativo è il modo della certezza, da usare nelle frasi principali dichiarative, nelle definizioni, nelle narrazioni, nelle massime e nei proverbi, ogni volta che si afferma qualcosa come regola, come evento già accaduto o ritenuto sicuro. Il congiuntivo è invece il modo del dubbio, della volontà che ancora non si è realizzata, del desiderio e delle possibilità che rimangono in sospeso. Bisogna poi prestare attenzione ai verbi irregolari e difettivi per i quali è opportuno, in caso di dubbio, consultare il dizionario (le irregolarità si presentano specialmente al passato remoto e al participio passato). La lunghezza del periodo
Scegliere di esporre un argomento servendosi di periodi brevi o lunghi dipende dal gusto di colui che scrive e dall’abilità che è stata acquisita nell’usare le strutture della lingua, ma anche dall’argomento stesso: per un fine elencativo o descrittivo il periodo breve viene spontaneo ma, se occorre dimostrare e convincere, il periodo si farà più complesso con l’uso di coordinazioni e di subordinazioni. In un testo narrativo, la lunghezza del periodo 198
Le abilità linguistiche di base
dipende dalla velocità con la quale si vuole narrare e dalla suspense che si vuol suscitare nel lettore, ma può dipendere anche dal carattere del personaggio: a un personaggio inquieto e scattante dovrebbero corrispondere una narrazione vivace e periodi incisivi, mentre a un personaggio riflessivo e malinconico si addice una narrazione lenta e introspettiva e, dunque, periodi ricchi di informazioni, di ripensamenti (uso di ma, però, oppure, invece…) e di chiaroscuri (uso di forse, altrimenti, se…, del congiuntivo e del condizionale). Sicuramente potrai controllare meglio la correttezza delle tue frasi se saranno brevi e costruite in modo semplice. La scelta della paratassi o dell’ipotassi
Uno stile di scrittura personale si sviluppa con il tempo e con l’esercizio. Chi sta imparando a scrivere utilizza in prevalenza una lingua caratterizzata da uno stile segmentato,, basato prevalentemente sulle regole della paratassi:: frasi principali, generalmente brevi, unite per mezzo di congiunzioni coordinative o per asindeto. Per passare da uno stile segmentato a uno fluido è necessario usare una scrittura più impegnativa che utilizza la subordinazione, in cui una o più proposizioni sono collegate gerarchicamente alla principale ). Se sei già un bravo scrittore, utiper mezzo di congiunzioni (ipotassi). lizza l’ipotassi: riuscirai a stabilire con maggior efficacia i rapporti di dipendenza fra informazioni e affermazioni, a descrivere le connessioni logiche e a rendere le immagini più forti e precise.
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
BES
1
Ordina i «pezzetti» di un breve articolo di giornale, che ti proponiamo in disordine, inserendo i numeri progressivi nelle caselle. La fama emiliana di regione aperta e tollerante viene quindi confermata. Quest’ultimo è in misura uguale il marito o la moglie. La capitale italiana delle coppie miste è Reggio Emilia. Nel primo caso sono soprattutto nordafricani (30% dei matrimoni misti), nel secondo in prevalenza ragazze dell’Est. A Reggio Emilia ben 14 matrimoni su 100 riguardano coppie composte da un coniuge italiano e uno straniero. Lo rivela un’inchiesta di «Amica», il mensile della Rizzoli. da
l esto del arlino ,
ottobre
199
4
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 2
Unisci, riscrivendole sul quaderno, le frasi di ciascun gruppo utilizzando congiunzioni, avverbi, pronomi e segni di punteggiatura per realizzare brevi testi coesi. 1.
andra mi aveva invitato a cena. ra il suo compleanno. erso sera è mancata la corrente elettrica. on è riuscita a cucinare. bbiamo trascorso la serata in pizzeria.
2. l frigorifero è un elettrodomestico. ermette la conservazione dei cibi a bassa temperatura. a forma di parallelepipedo. eneralmente è di colore bianco. u avere anche altri colori. 3. l medico consult l’agenda. iss ad urelio un nuovo appuntamento. 3
Nella scrittura usiamo registri diversi a seconda degli scopi del testo. Immagina che la tua classe abbia organizzato una mostra di pittura; scrivi sul quaderno diversi testi informativi: uno per il giornalino scolastico, uno per un depliant, uno per l’invito ai genitori, uno per chiedere il permesso al dirigente scolastico e uno per un tuo compagno assente da alcuni giorni. Rispondi poi alle seguenti domande. 1.
uale dei testi è maggiormente formale
........................................................................................................................................................................ 2. ual è il pi dettagliato ........................................................................................................................................................................ 3. ual è pi familiare e vivace ........................................................................................................................................................................ 4 Utilizza ciascuno dei seguenti modi di dire per scrivere una frase che ne evidenzi il
i
ificato
menar il can per l’aia mangiare a ufo prendere lucciole per lanterne
lontano dagli occhi, lontano dal cuore
fare fiasco
1. ........................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................ 2. ........................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................ 3. ........................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................ 4. ........................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................ 5. ........................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................ 5
200
Descrivi sul quaderno, in 30 o 40 righe, il tuo look preferito, aggiungendo una considerazione personale sul mondo della moda. Prova a privilegiare l’uso dell’ipotassi rispetto a quello della paratassi.
Mappa per il ripasso
DIDATTICA INCLUSIVA
Le abilità linguistiche di base
BES
interrogazione
Ascoltare
relazione orale discussione
Abilità linguistiche di base
Parlare
dibattito
Leggere
lettura ad alta voce lettura silenziosa
Scrivere
lettura orientativa lettura selettiva lettura analitica o approfondita
Insieme a un compagno, prova a rispondere alle domande aiutandoti con la mappa. 1. Quali abilità di base sono di tipo fruitivo? Quali di tipo produttivo? 2. Quale lettura useresti per ripassare in vista di una interrogazione? 3. Scrivere bene vuol dire avere una bella calligrafia? 4. Perché «ascoltare» non significa «sentire»? 201
4
Esercizi di riepilogo 1
Ascolta attentamente il testo La costruzione della piramide che ti leggerà l’insegnante, quindi scrivi i nomi delle pietre da costruzione e degli strumenti utilizzati per sollevare o spostare i blocchi di pietra. pietre: .................................................................................................................................................................. strumenti: ..........................................................................................................................................................
2
Ti proponiamo alcuni punti del Regolamento unico e segreto del Campionato Mondiale di Pallastrada, tratto dal romanzo La Compagnia dei Celestini di Stefano Benni, che ti leggerà l’insegnante. Ascolta attentamente, poi, dopo l’ascolto, indica con u a crocetta la ri o ta corretta alle e ue ti a er a io i 1.
giocatori che compongono le s uadre: A. sono dieci B. possono avere , o anni C. possono essere anche di sesso femminile
2. l campo da gioco: A. deve essere recintato B. pu essere di ualsiasi fondo e materiale a eccezione dell’erba morbida C. pu avere una pendenza fino al per cento 3. La porta: A. può essere ristretta dal portiere B. deve misurare quattro passi del portiere C. deve essere alta tre metri 4. La palla deve essere: A. di forma allungata B. o molto pi gonfia o molto meno gonfia del normale C. normalmente gonfia 5.
ono ammessi: A. l’entrata a zappa e lo strazzabregh B. strumenti di ogni genere C. il colpo di testa seguito da due capriole
3
Completa il seguente testo. scoltare è un’abilità ……………………...………… e significa prestare ……………………...………… a uanto viene detto per ……………………...………… il messaggio, essere in grado di ……………………...………… e intervenire adeguatamente. esti tipici per l’ascolto sono: la ……………………...…………, il dialogo, il ……………………...…………, l’intervista, la ……………………...………… e le telefonate.
202
Le abilità linguistiche di base INVALSI
4 Indica quale potrebbe essere lo scopo delle seguenti situazioni comunicative.
1. L’istruttore parla con due ragazzi prima che affrontino l’esame per ottenere la patente. ........................................................................................................................................................................ 2. L’insegnante di matematica spiega ad alcuni ragazzi il teorema di uclide. ........................................................................................................................................................................ 3. La mamma racconta una fiaba al suo bambino. ........................................................................................................................................................................ 4. l fiorista elenca all’ac uirente le tecniche per poter conservare a lungo i fiori recisi. ........................................................................................................................................................................ 5.
ue signori parlano di politica in vista delle elezioni. ........................................................................................................................................................................
6. La radio trasmette la pubblicità di un dentifricio. ........................................................................................................................................................................ 7.
n ragazzo racconta agli amici una barzelletta. ........................................................................................................................................................................
5
Individua e sottolinea il monosillabo fa nella seguente sequenza.
6 Individua e sottolinea le parole uguali al primo termine di ogni riga.
bolla: balla bella biglia bullo bulbo bolla bolle belli porta: parto parti parte porte porta sporta forte parlo porta porto monte: conte fonte monti monte ponte mento dente pente ponte manto cesto: cesti ceste feste cesto costo costa certo cesta cesto corto carta confetto: corsetto cadetto confetti corpetto capretto confetto congresso concesso mare: mira mora more mare muro moro muore mare mura muri 7
Riscrivi sul quaderno i seguenti testi eliminando le ripetizioni. 1. La al adia è un vero paradiso per gli sciatori. li sciatori hanno a disposizione lunghe piste di varia difficoltà. 2. l concerto di ros amazzotti, ha informato il giornalista, è stato rinviato alla prossima settimana il giornalista ha detto che il concerto verrà trasmesso luned sera. 3. l complemento oggetto è il complemento essenziale dei verbi transitivi è il complemento che indica l’oggetto dell’azione espressa dal verbo. 4. l mio segno zodiacale è il cancro. l cancro è il segno delle persone creative che mettono al primo posto i valori della famiglia. 5.
enezia è una città famosa in tutto il mondo. enezia è contornata dalla laguna. enezia è una città pittoresca, ricca di opere d’arte che testimoniano il suo ricco passato.
6.
li agenti della igos hanno filmato le mosse dei tifosi sospetti. tifosi si sono allontanati. li agenti hanno denunciato alcuni tifosi per porto abusivo di oggetti atti a offendere.
203
4
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 8 Fai una lettura approfondita del seguente testo e rispondi alle domande.
La foresta più grande del mondo è in pericolo onostante l’intera merica eridionale presenti vaste aree non abitate o sottopopolate, vicino a ueste regioni ancora interamente conservate ve ne sono altre profondamente segnate dall’uomo, direttamente o indirettamente. L’ambiente pi compromesso è, paradossalmente, uello che sino a pochi anni fa veniva ritenuto una delle aree verdi meglio conservate dell’intero pianeta: la foresta amazzonica. er sfruttare economicamente uesti territori è avvenuto un disboscamento selvaggio che ha ormai distrutto il per cento della foresta. ale fenomeno, cui si aggiungono gli effetti d’un in uinamento atmosferico sempre pi intenso, ha conseguenze estremamente gravi sull’intera regione: infatti il suolo fertile della foresta è molto sottile e si degrada facilmente se viene meno la protezione arborea. La straordinaria crescita dei vegetali dipende esclusivamente dalla presenza di sostanze organiche in rapida decomposizione per il gran caldo e l’elevata umidità: se si elimina la foresta, in pochi anni il terreno ormai spoglio, esposto al calore solare, diventa duro, arido, non pi produttivo. er uesto il diboscamento selvaggio ha effetti cos devastanti. la perdita è tanto pi grave se si pensa che la foresta amazzonica, da sola, contribuisce alla formazione del per cento dell’ossigeno della nostra atmosfera e che desertificare una zona cos vasta pu creare correnti termiche, modificando il vento e il clima. i tratta dun ue di un bene dell’umanità, che il rasile, uno degli stati pi indebitati del mondo, sta depauperando per far fronte ai propri impegni economici con gli altri paesi. er uesto il ondo monetario internazionale, grande creditore del rasile, ha richiesto che la restituzione dei debiti contratti dal rasile sia vincolata alla salvaguardia della foresta. da
1. 2.
. orradini, .
ual è l’ambiente pi compromesso dell’ merica
onaci,
uovo cogeo, vol. , rchimede
eridionale
........................................................................................................................................................................ erch uesto ambiente è compromesso
........................................................................................................................................................................ 3. he caratteristica ha il suolo della foresta come diventa se si elimina la foresta ........................................................................................................................................................................ 4. erch nel testo si dice che la foresta amazzonica è un bene dell’umanità ........................................................................................................................................................................
IMPARARE A IMPARARE Che cosa sai adesso che prima non sapevi? Che cosa ti è piaciuto o ti ha interessato di più studiare? Che cosa di meno? In quali argomenti hai trovato più difficoltà? Secondo te, perché? In che modo potresti migliorare le tue conoscenze e le tue abilità?
204
Le abilità linguistiche di base
Verifica finale Conoscenze 1
Indica e le e ue ti a er a io i o o vere
o al e
V 1. Le abilità linguistiche indispensabili all’uomo per comunicare sono tre. V 2. scoltare e leggere sono abilità di tipo produttivo. V 3. arlare e scrivere sono abilità di tipo fruitivo. 4. erch l’ascolto sia efficace è necessario mettere in atto alcune operazioni V prima, durante e dopo l’ascolto. 5. on è consigliabile scorrere un capitolo, leggere i titoli dei paragrafi e le V parole evidenziate prima dell’ascolto di una spiegazione dell’insegnante. V 6. urante l’ascolto di una spiegazione è importante prendere appunti. 7. er la stesura degli appunti è bene utilizzare abbreviazioni, segni convenzionali, V sottolineature e nominalizzazioni. V 8. necessario aver chiaro lo scopo per cui si parla. V 9. el parlato non è necessario variare i registri linguistici.
10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18.
urante un’esposizione orale il tono della voce, i gesti e la mimica facciale non sono rilevanti. l dibattito richiede la presenza di un moderatore. La lettura si apprende attraverso un insegnante specifico e un esercizio continuo. er migliorare la capacità di lettura è bene esercitare la memoria e la percezione visiva. La lettura orientativa viene fatta ad alta voce. er assimilare il contenuto di un testo si deve fare una lettura selettiva. i utilizza la lettura analitica per consultare le pagine gialle o lo schedario della biblioteca. rima di scrivere un testo è bene organizzare le idee in una scaletta. n un testo scritto l’uso del passato remoto e dell’imperfetto si pu alternare con uello del presente. punto per ogni risposta esatta
V V V V V V V V V ......
Abilità 2
Per ciascuna delle seguenti situazioni comunicative indica quale potrebbe essere il registro linguistico più adeguato; scegli fra alto, medio, familiare e informale. 1. atrizia racconta a ara un film horror visto alla
. ……………………………… 2. ergio espone
all’insegnante di arte e immagine una ricerca svolta sul eoclassicismo. ……………………………… 3. n vulcanologo tratta dell’attività eruttiva dell’ tna negli ultimi dieci anni. ……………………………… 4. La mamma incoraggia ……………………………… 5.
laudia affinch
non si emozioni durante un’interrogazione.
ue medici confrontano le loro opinioni sul decorso di una grave
malattia di un paziente. ……………………………… punto per ogni risposta esatta
...... /5
205
4
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 3
Inserisci al posto dei puntini i gruppi di lettere in modo da completare le parole elencate sotto. I gruppi inseriti, letti in successione, formeranno due proverbi: scrivili negli spazi appositi. 1.
L
2.
cin………nta
Vi………llo
co………tta
co………tiva
adu………tore
bi………che
sco………ta
sc………rzo
attr………nte
con………so
ani………ore
so………tto
inc………nte
ris………sta
in………tro
spi………one
ri………ere
der………ere
fr………ggio
am………so da
l eriodico nigmistico ,
roverbio : ....................................................................................................................................................... roverbio : ....................................................................................................................................................... , punti per ogni risposta esatta
...... /11
4 Leggi il seguente indice parziale e rispondi sul quaderno alle domande.
Sezione 2 – L’egemonia europea conquista il mondo, 1850-1914 Unità 10 – Economia e società in Europa, 1850-1914 La seconda rivoluzione industriale nuovi assetti dell’industria ommerci e scambi, trasporti e comunicazioni La popolazione, le condizioni di vita Le città L’emigrazione Unità 11 – L’Europa conquista il mondo, 1880-1914 La superiorità europea Le tappe e i modi della con uista La spartizione del mondo nel l concetto chiave dell’espansione europea: l’imperialismo da nuovi sentieri della storia, e gostini
1. ual è l’argomento della seconda sezione del libro 2. ual è il titolo dell’ nità 3. uanti paragrafi sono presenti nell’ nità 4. l problema dell’emigrazione in uale nità è trattato 5. l problema dell’imperialismo in uale nità è trattato 6. ome puoi distinguere le diverse parti dell’indice punti per ogni risposta esatta
206
...... /12
Le abilità linguistiche di base 5
Scorri l’elenco telefonico della zona in cui abiti, cerca e trascrivi il numero di telefono e l’indirizzo delle seguenti voci. 1.
n ristorante: ..........................................................................................................................................
2.
na pizzeria: ............................................................................................................................................
3.
n cinema: ...............................................................................................................................................
4.
n’officina meccanica: ..........................................................................................................................
5.
n’azienda agricola: ..............................................................................................................................
6.
na banca: ...............................................................................................................................................
7.
na farmacia: ..........................................................................................................................................
8. La tua scuola: ........................................................................................................................................... punto per ogni risposta esatta
......
6 Indica quale tipo di lettura (orientativa, selettiva o approfondita) può essere uti-
lizzata per ciascuno dei seguenti testi, di cui è indicato lo scopo. 1. testo: un capitolo del libro di scienze scopo: ripassare ....................................................................................................................................................................... 2. testo: le pagine gialle della rubrica del telefono scopo: cercare una lavanderia a gettoni ....................................................................................................................................................................... 3. testo: un racconto di fantascienza scopo: stupire e divertire ....................................................................................................................................................................... 4. testo: un libro sul comportamento dei gatti scopo: preparare una relazione da esporre in classe ....................................................................................................................................................................... 5. testo: un brano dell’antologia scopo: individuare i pronomi ....................................................................................................................................................................... punto per ogni risposta esatta 7
...... /5
Completa la parola interrotta immaginando di dover andare «a capo». 1. ulla tavola c’era un bel vaso di cristal ................................. 2. l ragazzo camminava len .................................... con lo zaino sulle spalle. 3. i con .................................... con me per la mia promozione. 4.
anni apr la porta con violen ...................................... 5. La navigazione era co-
min .................................. in modo favorevole. 6. Mi fermerò dai miei pa-.......................... per una settimana. 7.
tamani ho fatto cola ............................... al bar. 8. Perché stase-..........................
non vieni con noi al cinema 9. L’insegnante oggi è assente per malat .................................. punto per ogni risposta esatta
......
207
4
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 8
o o aver a coltato dall i e a te il ra o di eo rafia fiu i dell uro a occidentale, rispondi alle e ue ti do a de ove sfociano i fiumi dell’ uropa
ord
ord occidentale
........................................................................................................................................................................ a dove deriva la parola estuario e che cosa significa ........................................................................................................................................................................ he cosa favoriscono al loro interno gli estuari dei fiumi navigabili per molti chilometri ........................................................................................................................................................................ uali limiti presenta l’attuale collocazione dei porti all’interno degli estuari ........................................................................................................................................................................ punto per ogni risposta esatta
...... /4
9 Individua e sottolinea la
arola c iave re e te elle e ue ti co e e oi compila ul quader o u o c e a di a ali i i dica do il de ti atario lo co o l ar o e to e il re i tro on è facile fare amicizia. acconta nel tuo diario come sono i rapporti con i tuoi coeta nei e come ti comporti con loro. escrivi la vegetazione tipica dell’area desertica. La descrizione sarà di corredo a un cartellone sull’ frica. crivi una lettera a un amico, con cui hai trascorso un periodo di vacanza, per raccon targli le immagini, le voci e le esperienze rimaste nel tuo cuore. punto per ogni risposta esatta
10
...... /12
ira doti a u i a i e di ra a i c e va o a cavallo scrivi ul quader o u te to arrativo reali tico e ue do i u ti ele cati ella caletta ituazione iniziale, presentazione dei personaggi e ambientazione della vicenda. atto che modifica la situazione iniziale. viluppo della vicenda. onclusione della vicenda. punti per ogni risposta esatta ...... /16 u te
VALUTAZIONE erifica il tuo livello di a u te
io
i ore di
208
re di e to i
a e al u te Livello 4
da
a
da
a
6
da
a
7
da
a
8
da
a
da
a
10
io otte uto
io totale
........... /100
Le abilità linguistiche di base
Competenze per crescere
INVALSI
Aspetti linguistici 1
Osserva questa pagina tratta dal sito Repubblica.it che si occupa di trasmettere notizie. Applicando un tipo di lettura selettiva, rispondi poi alle domande.
Attività fisica, l’OMS fissa le “dosi” minime che prevengono malattia.
Presentate a Roma le linee guida dell’organizzazione mondiale della sanità nell’edizione curata dall’UISP Di Irma D’aria – 6 aprile 2016 L’Italia è tra i paesi più sedentari e a rischio: il 60% della popolazione non fa né sport né altro. Almeno 150 minuti a settimana di attività fisica per gli adulti e 60 minuti al giorno per i bambini e giovani. Sono due delle raccomandazioni emanate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con le nuove linee guida per l’attività fisica 2016-2020 la cui edizione italiana, curata dalla Uisp (Unione Italiana sport per tutti), è stata presentata oggi a Roma. Un documento che in una sessantina di pagine elenca le politiche generali e i comportamenti individuali che dovrebbero spingere gli europei a muoversi di più. Leggi tutto da
1.
epubblica.it ,
aprile
ome è organizzata la pagina ....................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................
2. L’articolo sull’attività fisica è messo ben in evidenza ....................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................... 3.
uali informazioni riesci a ricavare prestando attenzione alle parti del testo evidenziate ....................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................
4. La pagina eb opera già una selezione dei testi pubblicati mettendo in evidenza la prima parte degli articoli e riservando il testo a chi poi sia veramente interessato all’argomento: che cosa dovresti fare per continuare a leggere l’articolo ....................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................
209
4
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Aspetti lessicali 1
Racconta i tre i uti ro u cia do le arole i odo c iaro e corretto il fi ale di u fil o di u a artita di calcio o di a et a cui ai a i tito
2
Comunica ognuna delle seguenti espressioni, cambiando l’intonazione di volta in volta, a seconda delle indicazioni. a. b. c.
3
ai visto ario domanda stupore ntra in casa ordine invito ella gita, uella a iena con rammarico
con piacere
Scrivi tutti i rumori e i suoni che senti a scuola durante l’intervallo. ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................
4 Indica quando non può essere fatta la lettura selettiva.
A. B. C. D. 5
i cerca un termine sul dizionario. i legge la presentazione di un libro. i scorre un orario ferroviario. i consulta l’indice di un libro.
Riscrivi le seguenti frasi eliminando gli errori di morfologia. a.
ssendo arrivato in ritardo di un ora suo padre lasci
arcello fuori di casa.
........................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................... b. La ranca, che da uando la conosco non ha mai mangiato il carciofo, adesso gli piace. ........................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................... 6 Riordina e riscrivi in modo corretto il seguente testo.
me lo sport che preferisco e il calcio la scuadra che tifo è il ilan. me mi piace uando si sta allo stadio che c’è tanta gente sventolando, le bandiere suonando le trombe, agitando i striscioni ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................
210
5 UNITÀ
Testo e testi
Conoscenze
Abilità
• Il testo. • li indicatori dell’ordine, della correttezza, della coesione e della coerenza testuali. • Le parti strutturali di un testo. • Le principali tipologie di testi.
• Riconoscere e identificare un testo. • rodurre testi ordinati, corretti, coesi e coerenti. • Riconoscere e distinguere le parti strutturali di un testo. • Distinguere le varie tipologie di testi. • rodurre testi scritti adeguati allo scopo, utilizzando modelli e schemi guida.
Traguardi per le competenze • • • •
•
crivere correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo ) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. rodurre testi multimediali, utilizzando in modo e cace l’accostamento dei linguaggi verbali con uelli iconici e sonori. Adattare opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. adroneggiare e applicare in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali. tilizzare le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggiore precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.
Attività Nel volume
Nel M.I.O. BOOK
Esercizi formativi
Prerequisiti
Esercizi di riepilogo
Esercizi di riepilogo
erifica finale
erifica finale
ompetenze per crescere
Scheda INVALSI
211
Prima di iniziare
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
Prerequisiti
Ogni testo ci consente di comunicare con gli altri. Ecco le sue caratteristiche: • è un insieme di parole che formano un messaggio di senso compiuto, la cui lunghezza può variare a seconda della tipologia cui appartiene. • presenta, come caratteristiche essenziali, l’ordine, la correttezza, la coesione e la coerenza. • in base allo scopo che si propone di conseguire, può appartenere a diverse tipologie, cioè può essere: descrittivo, narrativo, poetico, espressivo, informativo-espositivo, regolativo, argomentativo, interpretativo-valutativo, di uso scolastico, elettronico o sintetico.
Testo narrativo
Testo poetico
Testo regolativo
Testo elettronico
Leggi il brano e indica qual è la sua funzione. Zia Giulia aveva i capelli grigi e grigia era pure la faccia larga e flaccida. Malgrado la corporatura robusta e il portamento eretto, i suoi occhi lenti e le labbra semiaperte suggerivano l’impressione di una donna che non sa mai dov’è né dove va. Zia Kate invece era più vivace. La sua faccia era tutta solcata da grinze e piegoline, come una rossa mela vizza, mentre i capelli non avevano ancora perso il loro colore di nocciola matura. adatt. da J. Joyce, Gente di Dublino, Bompiani
212
Testo e testi
Il testo e le sue caratteristiche 1
Che cos'è il testo?
Un iceberg anti siccità. Una montagna di ghiaccio come quella che si è appena staccata dalla Groenlandia andrà sprecata. Perché non farne acqua potabile? Un ingegnere francese è riuscito a dimostrare che si possono trasportare grandi pezzi di calotta polare. Ed è pronto a far arrivare il primo «carico» alle Canarie. da
Sky Cinema Family, ore 21
Il castello errante di Howl Sophie è nei guai, colpa di una strega. Una strega cattiva ha trasformato la giovane Sophie in una vecchietta. Dopo lungo vagare, Sophie arriva al castello dell’affascinante mago Howl che le darà una mano a uscire dai guai. da
orriere della sera film e programmi , agosto
anorama , agosto
I vari esempi riportati sono testi verbali; trasmettono messaggi dotati di significato completo perché costituiti da un insieme di parole collegate fra loro in modo ordinato e logico, in base alle regole della morfologia e della sintassi. Come i fili dell’ordito e della trama si intrecciano in un tessuto, così i suoni, le parole e le frasi si combinano tra loro per formare un testo che ha senso logico compiuto, un vero «tessuto di parole» che fornisce un messaggio comunicativo in modo chiaro e completo. Il testo è un insieme di parole organizzate secondo regole precise, in forma orale o scritta, che trasmette un messaggio unitario di senso compiuto, dotato di significato, inviato da un emittente a un ricevente per mezzo di un codice e attraverso un canale.
I testi, da un punto di vista strutturale, possono essere distinti in: testi continui, non continui e misti. I testi continui sono costituiti da frasi e organizzati gerarchicamente in capoversi, capitoli e paragrafi. Appartengono a questa categoria i testi narrativi, informativi, argomentativi, descrittivi e regolativi. I testi non continui sono costituiti da tabelle, grafici, figure tecniche, elenchi ecc. Sono testi che si usano nella vita quotidiana e hanno la funzione di comunicare informazioni. I testi misti sono dei testi continui accompagnati da testi non continui come figure, tabelle, grafici, elenchi, orari ecc. e sono detti misti perché usano un linguaggio misto, verbale e non verbale. 213
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Il 20% del traffico petroliero marittimo mondiale transita nel Mediterraneo, dove giornalmente 300 navi cisterna trasportano enormi quantità di greggio (oltre 340 milioni di megagrammi all’anno). Ogni anno circa 15 di queste navi sono coinvolte in incidenti che provocano versamenti di petrolio nel mare. Anno
Luogo ornovaglia
Petroliera
egno nito
las a
ilford
aven alizia
an on
on aldez
enova talia La oru a
orre
Mg riversati
pagna egno nito pagna
aven egean ea Sea Empress Prestige
Alcuni dei più gravi incidenti che hanno causato importanti danni ecoambientali.
I testi possono essere di varia lunghezza e complessità. Esistono testi molto ampi, come novelle, romanzi, libri di storia, di geografia e di scienze, che presentano il programma suddividendolo in più volumi, e testi brevi, formati da poche parole o addirittura da un solo vocabolo, come: Vietato fumare (cartello nei locali pubblici). Vietato sporgersi dai finestrini (etichetta apposta sotto i finestrini di un treno). Torno subito (cartello apposto sulla vetrina di un negozio). Spingere (etichetta apposta sulla porta di un supermercato). Latteria, farmacia (insegne di negozi). Oltre ai testi scritti e orali ne esistono altri che utilizzano, per comunicare, linguaggi e codici non verbali, come quello iconico tipico delle illustrazioni, dei segnali stradali e delle opere pittoriche, oppure quello musicale i cui segni sono: note, chiavi e pause. Il testo cinematografico si serve di più codici per comunicare: quello delle immagini (iconico), quello verbale, quello gestuale e quello musicale (colonna sonora). Con il codice lingua si possono realizzare testi sia in forma orale sia in forma scritta molto diversi fra loro. Nella comunicazione orale, chi invia il messaggio utilizza, oltre alla voce, anche le espressioni del volto e gli atteggiamenti del corpo, specialmente il movimento delle mani, che funzionano proprio come vere sottolineature del significato e intensificazioni emotive; durante il dialogo è possibile valutare le reazioni dell’interlocutore e regolarsi di conseguenza, insistendo su concetti già espressi, interrompendo o abbreviando il discorso, aggiungendo parole e frasi di chiarimento. 214
Testo e testi
Nel discorso orale, soprattutto nel discorso familiare, si riscontrano le seguenti caratteristiche: • lessico poco ricercato, caratterizzato dall’immediatezza e ricco di intercalari (ecco, quindi, cioè, vedi, poi, veramente…) e ripetizioni: Non mi scocciare. Ecco, è bene che tu vada via. • forme fortemente espressive come l’esclamazione e l’interrogazione: Che peccato! Parli seriamente? • frasi brevi che presentano: – concordanza a senso: Il mio gruppo… siamo andati tutti in pizzeria. – salti sintattici dovuti a cambiamenti di direzione nella formulazione del messaggio: Tommaso… gli piace molto la lettura. – frasi incomplete: Ho rivisto Antonio… te lo ricordi? Quel tipo palestrato… Le suddette caratteristiche si riducono sensibilmente nel caso del discorso orale colto e pubblico, come quello pronunciato da un professore, da un’autorità o da un oratore; le frasi sono ben ordinate, concluse e collegate fra loro per esprimere al meglio l’idea, il lessico è scelto e sempre adeguato all’argomento, all’interlocutore e alla situazione. Nel testo scritto che, a differenza di quello orale, può essere programmato, rivisto e modificato, il lessico è più curato e la lingua è più controllata così che la prosecuzione del ragionamento viene indicata attraverso: • l’uso della punteggiatura, che lega, separa e organizza le varie parti di un testo rendendolo comprensibile: Andai a dormire presto: avevo trascorso l’intera giornata all’aria aperta in campagna. • l’uso dei connettivi: Il pesce arciere è fantastico. Abita le acque dolci d’Asia ed Australia e sembrerebbe uno qualsiasi se non fosse per quel suo sguardo un po’ così, per niente da pesce. Il motivo è che, straordinariamente, non preda nell’acqua ma, standovi dentro, fuori. Cattura infatti insetti come se avesse una pistola ad acqua. Prende la mira e spara un potente schizzetto… da «Sette» («Corriere della sera»), 32, 2012
• la scelta di termini specifici e con sfumature particolari di significato: Ha espresso la sua opinione. Ha detto la sua opinione. Ha inoltrato la domanda in Comune. Ha fatto la domanda in Comune. È un ragazzo perspicace. È un ragazzo sveglio.
215
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Indica con SÌ se le seguenti frasi costituiscono un testo (5) e con NO se sono un insieme incoerente di parole (7). 1. Alessandro Manzoni ha scritto I promessi sposi. (........) 2. Vorrei una bicicletta fredda e tortuosa. (........) 3. Il gelato di crema è quello che preferisco, mi piace leggerlo. (........) 4. Ho studiato per due ore perché sicuramente domani sarò interrogato. (........) 5. Laura di bello ha questo, che non si offende e non serba rancore. (........) 6. I meteorologi ritengono che il caldo durerà ancora a lungo. (........) 7. Mentre la mamma stira, il pappagallo prepara la torta. (........) 8. Il professore di inglese ha consigliato a Eugenio una radiografia al piede sinistro. (……) 9. A Mario il libro ha comprato. (........) 10. Edoardo è affabile e paziente: litiga sempre con tutti i suoi compagni. (........) 11. Lo sciatore è caduto perché gli si è sganciato uno sci. (........) 12. Scusi, signore, mi può dire che ore saltano? (........)
2
Scegli la risposta che ritieni corretta tra le tre che ti vengono proposte e poi completa le a er a io i
BES
INVALSI
A. B. C.
un testo verbale un testo non verbale un testo misto tilizza il codice: ...........................................................
– Oggi ha fatto il suo primo graffito… sulla tua macchina.
A. B. C.
un testo verbale un testo non verbale un testo misto tilizza il codice: ...........................................................
..
– Qual è il colmo per un muratore? Firmare le sue opere in calce.
216
A. B. C.
un testo verbale un testo non verbale un testo misto tilizza il codice: ...........................................................
Testo e testi
A. un testo verbale B. un testo non verbale C. un testo misto tilizza il codice: ........................................................... ..
A. B. C.
un testo verbale un testo non verbale un testo misto tilizza il codice: ...........................................................
..
Chi va con lo zoppo impara a zoppicare.
A. B. C.
un testo verbale un testo non verbale un testo misto tilizza il codice: ...........................................................
3
el e ue te ra o i co ettivi co iu io i avver i re o i io i o ro o i sono stati usati erroneamente; scrivi quelli che ritieni adatti al contesto. ertanto ........................ fu scoperta l’ merica, l’ uropa import dal nuovo continente molti vegetali che abitualmente consumiamo. l mais, cereale importante per l’alimentazione delle popolazioni centroamericane, era sconosciuto agli europei spesso ........................ ristoforo olombo lo port in pagna alla fine del in uecento fu piantato nelle campagne e, ossia ........................ non necessitava di grandi cure e dava un’alta resa, divenne, fra il e il secolo, nell’ talia settentrionale, l’alimento base dei contadini. La coltivazione della patata siccome ........................ si diffuse in uropa nel ettecento uando ........................ era considerato un cibo malsano e poco nutriente.
4 Riscrivi ul quader o la e ue te fia a corre
e do li errori di accordo
or olo i-
co presenti in essa. na corvo aveva rubati un pezzo di carne ed era andato a posarsi su una alberi. Lo vide il volpe e, desiderosa di impadronirsi della carne, si piantarono là sotto e cominci a tessere le lodi del perfezione e bellezza del corvo: nessuno erano pi adatto di lui, sostenne, a essere il re degli uccello, e lo sarebbe diventato senz’altro se avessimo avuto un bella voce. l corvo, allora, decisa a mostrare che neanche uesta gli mancava, lasciato cadere il carne, si mise a gracchiare a perdifiato. La volpe si precipitarono ad afferrare la bottino, dicendo: corvo, se avessi anche un po’ di cervello, davvero non ti mancherebbero nulla per diventare re degli uccelli .
217
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
2
Le caratteristiche di un testo Un testo, sia orale sia scritto, perché trasmetta un messaggio dotato di significato, deve avere alcuni requisiti: ordine, correttezza, coesione e coerenza. L’ordine e la correttezza
Nicola aveva un forte raffreddore, perciò non andò in piscina. Nicola avevano una forte raffreddore, perciò non andò dalla piscina. Aveva un forte Nicola raffreddore, non perciò in andò piscina. Mangiava un forte raffreddore Nicola, perciò non andò in piscina.
Solo la prima frase è un testo; in essa ogni parola è legata alle altre secondo: • il rispetto delle regole morfologiche della concordanza: i verbi aveva e andò concordano con il soggetto Nicola; non è così nella seconda frase, dove solo il verbo andare concorda. Inoltre l’articolo un deve concordare nel genere e nel numero con il nome raffreddore, quindi un forte raffreddore e non una forte raffreddore come scritto nella seconda frase; • l’ordine sintattico: le parole seguono il tradizionale ordine sintattico: soggetto – predicato – complemento. Questo non accade nelle altre frasi: la terza non costituisce un testo, perché le parole sono distribuite in maniera confusa, senza alcun ordine sintattico. La frase, quindi, non trasmette un messaggio. Anche la quarta frase non costituisce un testo perché il lessico non è stato usato correttamente; secondo la lingua italiana, infatti, si possono mangiare un panino, una bistecca, una fetta di torta… ma non si può mangiare un raffreddore; • il significato: la frase ha un suo significato e dunque comunica qualcosa. I messaggi della seconda, terza e quarta frase non costituiscono dei testi perché le informazioni che forniscono non consentono di stabilire una comunicazione fra l’emittente e il ricevente.
218
Testo e testi
La coesione Il fungo non è solo quello che vediamo sul terreno, cioè cappello e gambo, ma gran parte di esso si sviluppa sotto terra. Non ha vere radici, ma una fitta rete di filamenti, detti ife, che formano il micelio: è questo che assorbe cibo ed energia da sostanze organiche che si decompongono.
Gli elementi evidenziati sono legami che uniscono le parti che compongono il testo: così «saldato» esso acquista coesione. La coesione è l’unità interna di un testo, ottenuta con alcune soluzioni formali: legami morfologici e sintattici e uso delle parole nel loro esatto significato.
Le principali soluzioni sono: • la concordanza morfologica: – fra il genere e il numero: una stella luminosa; – fra il soggetto e il verbo: Eugenio studia/Gli studenti studiano; – fra il nome e il pronome: Incontrammo Lucia e la (= lei) salutammo. • la ripetizione di una o più parole o anche di espressioni che danno forza espressiva al messaggio e richiamano con precisione un elemento già nominato: Ho piacere d’incontrarti, piacere di rivederti, piacere di stare con te. Sono sul pullman, un pullman che viaggia nel pomeriggio semivuoto. • la sostituzione di parole con altre che hanno rapporti di significato: pronomi, sinònimi, iperònimi, ipònimi e perifrasi che evitano di ripetere lo stesso termine, ne presentano diverse particolarità e consentono di ribadire il concetto: Ho assistito a un concerto che mi ha entusiasmato. Francesco visiterà la Croazia; la popolazione attende con ansia il Papa. Abbiamo visto i tuoi genitori al supermercato: tuo padre acquistava il pane. Nel giardino c’era un grande tiglio; sul ramo dell’albero erano appollaiati dei pappagalli. Quasi tutti gli zingari sanno suonare il violino: essi sanno trarre melodie meravigliose, suoni dolci e armoniosi da questo strumento a corde. • l’ellissi, che consiste nell’omissione di una o più parole per rendere il testo più snello; evita in genere la ripetizione del soggetto o di altre parti della frase, ma consente ugualmente la comprensione al destinatario: La Sicilia è la più grande isola italiana, è separata dall’Italia dallo stretto di Messina. Mara mi chiese lo scialle rosa; glielo porsi dopo averlo tolto delicatamente dal cassetto. • i connettivi, parole ed espressioni che creano legami fra le parti di un testo, generalmente congiunzioni e locuzioni congiuntive, avverbi e locuzioni avverbiali o vere e proprie frasi. 219
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI Connettivi
u
io i
Esempi
prima, dopo, ieri, talora, allora, poi, contemporaneamente, dal momento che, sul momento, fuori, uaggi , in lontananza
indicano il tempo e il luogo in cui avviene l’azione
i prego, ldo, prima di andare a dormire porta fuori il cane
cioè, in altre parole, infatti, per esempio, come è già stato detto
spiegano le affermazioni
pprezzo molto l’ordine, cioè che ogni cosa sia al suo posto.
perch , siccome, per uesto, pertanto, di modo che
chiariscono i rapporti di causa effetto
Luciano sta mangiando una pizzetta perché aveva una gran fame.
in un primo momento, come è già stato detto, infine, poi, vediamo ora, nel capitolo precedente
scandiscono gli argomenti e li mettono in relazione
primi interventi da fare, come è già stato detto, riguardano la stabilità dell’edificio.
insomma, per concludere, allora, sintetizzando, perci , in conclusione, dun ue, si pu dun ue dedurre, ne consegue
concludono un discorso o un ragionamento
ai raccontato tutto tu, perciò ho ben poco da aggiungere.
come, oppure, piuttosto che, da una parte dall’altra, cos , anche, come, in modo che
introducono confronti
uoi sapere uale bugia ha inventato di nuovo ianni oppure preferisci scoprirlo da sola?
• i pronomi, che possono svolgere un’azione catafòrica, quando anticipano quanto viene detto successivamente, o anafòrica, quando riprendono elementi precedenti: Questo (catafora) mi tranquillizza: che usiate il treno e non l’auto per ritornare dalle vacanze. La notte scorsa il cane ha ringhiato; l’hai (anafora) sentito anche tu? Il pronome relativo ha una doppia funzione: quella anafòrica e quella di congiungere due frasi: Giulio vide Elena che era ferma all’entrata del cinema. La coerenza
Fai attenzione mentre tagli il pane: la lama di quel coltello è molto affilata! Chiudi gli occhi mentre tagli il pane: la lama di quel coltello è molto affilata! Il primo testo ha caratteri di coerenza: la raccomandazione non è in contrasto con l’affermazione. Il secondo testo, invece, non è ben costruito: dà un’informazione non collegata in modo logico e addirittura contraddittoria poiché non è consigliabile usare una lama tagliente a occhi chiusi. Un testo è coerente quando le sue parti o sequenze sono collegate fra loro in modo logico e sviluppano con chiarezza un unico tema: l’idea di fondo. 220
Testo e testi
In questo breve articolo le sequenze sono disposte in modo ordinato, nel rispetto della successione delle «osservazioni».
Lo stupore semplice dei suoni del silenzio di Cristina Gabetti Avevo bisogno di una tregua dalle chiacchiere dei miei due figli e ho proposto il gioco del silenzio. Per qualche secondo siamo stati immersi nella quiete, poi si è levato un concerto di fringuelli, pettirossi, ruscelli e venti che s’insinuavano tra gli alberi maestosi, tuffandosi a valle e girandoci attorno. Sentivamo il pieno e il vuoto dello spazio attorno a noi. Abbiamo ammirato nuvole bianchissime contro il cielo blu, visto un piccolo tamia saltare da un tronco all’altro, ascoltato il ticchettio di un invisibile insetto. Sacrificando qualche parola abbiamo guadagnato attimi di semplice stupore. da
orriere della sera ,
agosto
Tutte le frasi, riconducibili all’argomento presentato nel titolo Lo stupore semplice dei suoni del silenzio, rendono compatto il breve articolo; nessuna esprime una contraddizione con quanto è affermato nella precedente. Una mamma desiderosa di un po’ di tranquillità invita i suoi bambini a tacere per un po’ e a scoprire suoni insoliti: i canti degli uccelli, il fruscio del vento, il gorgoglio di un ruscello… Le frasi brevi, il tono discorsivo, i termini semplici ma efficaci offrono un esempio di coerenza stilistica e aiutano il lettore a «entrare nel testo» e a provare lo stesso stupore dei bambini. Le sequenze di un testo si possono trovare disposte anche secondo l’ordine spaziale, nel rispetto di un preciso percorso, procedendo dal basso verso l’alto e viceversa, da vicino a lontano e viceversa o dall’esterno all’interno e viceversa, come nel seguente esempio. Non era un giardino, ma un chiostro: un porticato antico. Leggere colonne lisce, di pietra grigia, si slanciavano da un basso muretto ed erano unite da un gioco di archi delicati. Al centro del prato liscio e pettinato c’era un’aiuola tonda chiusa da un cerchio di pietre regolari. In mezzo spiccava la vasca di una fontana con il bordo intagliato a rose e foglioline. da B. Masini, Emma dell’ermellino, Arka
La prima frase dà il colpo d’occhio, l’immagine complessiva del luogo (chiostro). La seconda frase descrive l’immagine, a partire dal muretto e lungo una linea orizzontale, la successione di colonne, che immaginiamo sottili, e di archi. La terza frase descrive lo spazio oltre la linea delle colonne, in un punto intermedio fra il primo piano e lo sfondo; l’occhio dell’osservatore si sofferma sul prato, poi sull’aiuola circolare posta al centro e sulla vasca della fontana, in un gioco di individuazione di particolare nel particolare, per terminare sul dettaglio della decorazione a rose e foglioline.
221
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Indica, barrando la casella che ritieni opportuna, perché le seguenti Indica sequenze di parole non si possono definire testi. 1. Paolo sono stati gentile con te? a. Non c’è rispetto della concordanza b. Il messaggio presenta un lessico non adeguato 2. Sono veramente affamato, vorrei pettinarmi un panino con tonno e gelato. a. Non c’è ordine sintattico b. Il lessico non è adeguato 3. Nel un furto palazzo c’è stato. a. Non c’è rispetto delle regole morfologiche della concordanza b. Non c’è ordine 4. La nostra passeggiata in mare con il pedalò si trasformasse in una bugiarda avventura. a. Il lessico non è adeguato b. Non c’è rispetto delle regole morfologiche della concordanza
2
Unisci le ra i di o i ru o er or are dei revi te ti coe i uoi utili are avveri co iu io i e e i di u te iatura Scrivi i testi sul quaderno.
BES
1. 2.
ai pure a fare un giro in bici. ientra alle : . o invitato lo zio auro. il suo compleanno. orrei avere le chiavi di casa. orrei essere pi indipendente. miei genitori non sono d’accordo. on vedo l’ora di avere anni. 3. arlo ha corso sempre lungo il tragitto da casa a scuola. ra in ritardo. oleva essere presente e in orario. ’era la verifica di grammatica.
3
Completa le e ue ti ra i utili a do i co 1.
ettivi ele cati
a diversi giorni è cattivo tempo infatti ........................................................................................................................................................... di tanto in tanto ....................................................................................................................................... inoltre .......................................................................................................................................................... talora ........................................................................................................................................................... poi ................................................................................................................................................................ pertanto ..................................................................................................................................................... ma ................................................................................................................................................................
2.
li zii hanno ac uistato una piccola casa in campagna perci
..........................................................................................................................................................
perché ......................................................................................................................................................... dal momento che .................................................................................................................................... in un primo momento ................................................ poi ................................................................... 222
Testo e testi 4 Completa i e ue ti
re o i io i
eriodi i ere do i co o ro o i
ettivi adatti co
iu
io i
avver i
1. Temo …………………………… mi stia venendo l’influenza. 2. on mi piace lo zaino …………………………… hai comprato. 3. La sveglia non ha suonato …………………………… sono arrivato in ritardo al lavoro. 4. dele non è potuta andare in biblioteca …………………………… era raffreddata. 5. isognerebbe chiedere al professore di matematica …………………………… rispiegare il teorema …………………………… molti non l’hanno capito. 6. Ho provato molte paia di scarpe …………………………… non ho trovato ……………………… comode per i miei piedi. 7.
i si sono screpolate le mani …………………………… era
molto freddo. 8. evo studiare l’argomento …….………………… la professoressa ha spiegato oggi. INVALSI
5
e e ue ti ra i o i o o o defi ire te ti erc il di etto di coere a arra do la ca ella o ortu a 1. La prego signora, mettiti seduta ui.
o
o o coere ti Individua
A. ambio di registro B. ancanza di ordine spaziale 2.
rascorrer il mese di agosto a esenatico, sulla riviera adriatica metter scarponi, giacca a vento e maglie pesanti.
in valigia
A. Le informazioni si contraddicono B. ancanza di ordine cronologico 3.
uel volto strano, molto particolare, sopracciglia sottili, il mento aguzzo, gli occhi di azzurro scialbo e labbra sporgenti che contornavano una grande bocca sdentata. A. B.
on è rispettato l’ordine spaziale nella descrizione ancanza di ordine e correttezza sintattica
4. La classe è stata accompagnata dalla professoressa di arte e immagine al museo della ceramica i ragazzi hanno ordinato una pizza margherita. A. Le informazioni si contraddicono B. ancanza di ordine cronologico 6
elle e ue ti ra i la coe io e otte uta co la olu io e or ale della o titu ione. Indica arra do la ca ella o ortu a e la eco da arola ottoli eata ri etto alla ri a u ro o e u i i o u i er i o u i i o o u a eri ra i 1.
on conosco il significato della parola grugno, è un vocabolo che non ho mai sentito. A. pronome B. sin nimo C. iper nimo D. ip nimo E. perifrasi
2.
on trovo pi le chiavi di casa per caso le hai viste? A. pronome B. sin nimo C. iper nimo D. ip nimo E. perifrasi 223
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
3. La signora e ecco è uscita per fare la spesa e ha lasciato solo in casa il suo cocker, cos quel cane ha abbaiato per due ore. A. pronome B. sin nimo C. iper nimo D. ip nimo E. perifrasi 4. er atale ho avuto in dono un cellulare fra uelli ricevuti è il regalo che mi ha reso pi felice. A. pronome B. sin nimo C. iper nimo D. ip nimo E. perifrasi 5. ella radura, steso fra le erbe giallastre della savana, un leone sbadigliava non sembrava certamente il terribile re degli animali A. pronome B. sin nimo C. iper nimo D. ip nimo E. perifrasi 6. io fratello, dopo aver trascorso uindici giorni di vacanza in Norvegia, entusiasta, me ne ha descritto le bellezze naturali. A. pronome B. sin nimo C. iper nimo D. ip nimo E. perifrasi 7. sciugate le posate, aria le ha sistemate nel cassetto una forchetta per le è sfuggita dalle mani ed è caduta sotto il tavolo. A. pronome B. sin nimo C. iper nimo D. ip nimo E. perifrasi INVALSI
7
Riordina le ra i di o logico più adatto. 1.
224
u o dei e ue ti revi te ti
u era dole eco do il criterio
La parte settentrionale, con coste alte e frastagliate, è occupata da un acrocoro montuoso la parte meridionale, con spiagge ampie e sabbiose, termina in una stretta e piatta penisola. orf , la pi settentrionale delle isole onie, era la fertile terra dei eaci. l centro, brevi pianure alluvionali si aprono fra colline coperte di ulivi centenari, cipressi e agrumeti.
Testo e testi
2.
ontinuare a far bollire per pochi minuti. reparare un battuto con il lardo, l’olio di oliva, gli odori, sale e pepe e metterlo in una casseruola. uocere per alcuni minuti, uindi aggiungere i fagioli precedentemente lessati nel brodo. ervire nella scodella aggiungendo un filo d’olio di oliva e una macinata di pepe. ar soffriggere lievemente e aggiungere i pomodori pelati.
3.
L’altro, senza pensarci due volte, si avvicin e fu afferrato dalla tagliola. Lo scimmiotto, che s’era fatto apprezzare come ballerino, fu eletto re dalle bestie riunite a parlamento. ominci allora ad accusare la volpe di avergli teso un tranello, ma uella gli disse: tu, povero scimmiotto, con uel cervellino, saresti il re delle bestie . os chi si accinge a un’impresa senza riflettere non solo fallisce, ma si guadagna per di pi le risate del prossimo. a la volpe s’ingelos e, una volta che le capit sott’occhio un pezzo di carne fissato a una tagliola, port lo scimmiotto in uel luogo, dicendogli che aveva trovato un tesoro, che, invece di tenerlo per s , glielo aveva serbato come omaggio dovuto al sovrano e che lo pregava di accettarlo. da sopo, Favole, izzoli
8 Indica tra
are te i quale requi ito ordi e corrette a coe io e o coere a manca nelle seguenti espressioni perché possano essere considerate dei testi; poi riscrivile ul quader o er tra or arle i te ti veri e ro ri 1. erso il utenberg stampasse il primo libri intero: la ibbia. …………………………… 2. l fiorentino merigo espucci a capire il fu primo che la terra toccata da ristoforo olombo un era continente nuovo e grandissimo. …………………………… 3.
e sommi la lunghezza dei lati di un poligono ottieni. ……………………………
4. lla zia Lucia non piacciono i cani e ha appena comprato un barboncino. …………………………… 5. La prima rivoluzione industriale utilizz come fonte principale di energia il carbone perci
ichele lo ha trovato nella calza della efana. ……………………………
6. l treno da rindisi. …………………………… 7. ario ha risposto a tutta le domande rivolto dal professore di matematica. …………………………… 9 Scrivi un breve testo che descriva un monumento della tua città. Rispetta le carat-
teri tic e del te to o ia ordi e corrette a coe io e e coere
a
225
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
3
Il testo scritto e le sue parti In un testo scritto, breve o lungo che sia, si distinguono: l’inizio, la parte centrale con le sue suddivisioni e la fine. In un testo composto da una sola parola, ad esempio macelleria, l’inizio coincide con la prima lettera della parola (m) e la fine con l’ultima (a). La parte centrale è costituita da tutte le lettere poste fra m e a (acelleri). In un testo più ampio, ad esempio un racconto, l’inizio corrisponderà al titolo, la fine alla frase conclusiva (ma anche all’ultima parola), la parte centrale all’intero sviluppo del testo compreso fra il titolo e la frase (oppure la parola) finale. Questa suddivisione è chiara e facile se ci troviamo dinanzi a un testo scritto; nel caso dei testi orali, e specialmente nelle conversazioni, è più difficile stabilire questi confini, per la presenza di pause anche lunghe, di intercalari e di deviazioni dall’argomento principale. Un ampio testo scritto costituisce un libro, e può essere suddiviso in uno o più volumi. Un manuale di uso scolastico, ad esempio, come un manuale di storia o di grammatica, è a sua volta diviso in parti. Ogni parte è divisa in capitoli, a loro volta divisi in paragrafi. Questa suddivisione in segmenti sempre più brevi rispecchia l’articolazione interna dell’argomento trattato nel libro. Tale articolazione è chiaramente visualizzata nell’indice, con l’indicazione, per ogni segmento tematico, del numero di pagina corrispondente. L’indice può trovarsi all’inizio o alla fine dei volumi ed è utilissimo per orientare il lettore nella ricerca di un argomento da consultare o studiare. Osserva:
Prima Unità arti o e io i
Il mondo dell’Umanesimo Capitolo
ara rafi
nteprima L’Umanesimo rigini e caratteri dell’ manesimo La rinascita di arti e scienze appa concettuale Laboratorio storico perazioni sul testo
Nella sua composizione grafica un testo presenta un altro tipo di suddivisione, che dà all’insieme uno speciale ritmo, suggerendo al lettore l’ordine con cui è sviluppato l’argomento e l’estensione di ciascun nucleo informativo e concettuale. Questa suddivisione avviene mediante: 226
Testo e testi
• il capoverso compreso fra due «a capo», spesso segnalato graficamente da un rientro della prima riga, che riunisce idee e fatti fra loro omogenei per separarli da quelli che li precedono e li seguono; • l’enunciato all’interno del capoverso, compreso fra due pause forti: il punto fermo, il punto esclamativo, il punto interrogativo o i puntini di sospensione. È la parte più piccola del testo che invia una comunicazione.
Il gatto di Sofia
Capoverso
Capoverso
Capoverso
Il gatto era molto piccolo quando arrivò e poteva soltanto prendere il latte dal biberon; per fortuna in soffitta c’era ancora il biberon di Sofia. All’inizio fu sistemato dentro una copriteiera perché stesse al caldo, ma quando fu in grado di reggersi sulle zampette poté dormire nella casetta da gioco, sul letto di Sofia. Lì aveva il suo piccolo cuscino di fianco a quello della bambina. Era un gatto da pescatori grigio e cresceva in fretta. Un giorno lasciò la casa da gioco e si trasferì in casa, dove prese a trascorrere le notti sotto il letto, dentro la cassa delle stoviglie sporche. Sofia riportò il gatto nella casetta e fece di tutto per accattivarselo.
Enunciato
Enunciato
da T. Jansson, Il libro dell’estate, Iperborea
Esercizi formativi 1
Inserisci nel seguente testo la punteggiatura mancante e le maiuscole necessarie er uddividerlo i ra i La fotografia è il volto del film serve a mostrare la ualità che sceneggiatori regista attori scenografi hanno saputo esprimere nel lavoro è chiaro che bisogna occuparsene con cura particolare cos infatti avviene in teatro di posa e in esterni dove esistono due direttori il regista e l’operatore l’operatore è l’individuo che ora si usa chiamare direttore della fotografia e che ualcuno chiama addirittura maestro delle luci l’operatore è il collaboratore pi fidato del regista colui che sa interpretarne i desideri e realizzarli il regista dice vorrei un primo piano con il volto fortemente segnato un primo piano drammatico l’operatore manovrando la macchina spostando i riflettori e consultando gli esposimetri esegue la macchina da presa non solo pu star ferma e registrare le in uadrature ma pu anche muoversi e passare dall’uno all’altro piano senza alcuna interruzione se si muove sul perno al uale è fissata girando su se stessa in senso orizzontale e verticale compie una panoramica se si sposta invece avanti e indietro a destra o a sinistra effettua un movimento di carrello come un ualun ue mezzo di locomozione. adatt. da . i iammatteo, ome nasce un film,
227
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 2
Nel seguente testo sono stati eliminati i capoversi: individuali e segnane i confi i co due arrette Riassumi poi brevemente sul quaderno il contenuto di ogni capoverso. Le foreste tropicali si trovano in una fascia attorno all’ uatore, con un’estensione di circa gradi a nord e a sud. n origine esse ricoprivano circa il delle terre emerse negli ultimi anni la loro estensione si è circa dimezzata. Le foreste tropicali agiscono come un’immensa spugna, che trattiene l’ac ua per poi cederla di nuovo lentamente. erci fanno s che i fiumi abbiano una riserva d’ac ua durante la stagione asciutta ed evitano le inondazioni durante la stagione delle piogge. L’ac ua che evapora da ueste piante, inoltre, forma delle nuvole che vengono trasportate dai venti verso zone pi lontane dall’ uatore, dove lasciano cadere una pioggia calda. elle foreste tropicali vivono secondo alcune stime circa metà delle specie animali e vegetali esistenti al mondo, moltissime delle uali sono ancora sconosciute. ueste foreste hanno infatti una grande ricchezza biologica: durante una breve passeggiata, per esempio, pu capitare di osservare pi di diverse specie di farfalle. olte risorse utili all’uomo si trovano nelle foreste tropicali: tra l’altro, enormi uantità di legno e molte piante che possono essere usate in agricoltura o in medicina. adatt. da . aci, Tecnologia e società, anichelli
3
Prendi i e a e l i dice di u tuo li ro di te to ra atica toria ate atica e individuane la truttura di ti ue do arti o e io i ca itoli e ara rafi Rispondi poi alle seguenti domande. 1.
uale funzione ha l’indice di un testo ........................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................
2. a uali sezioni o parti è costituito l’indice che hai preso in esame ........................................................................................................................................................................ 3. a uanti capitoli ........................................................................................................................................................................ 4 Sul quaderno riassumi il seguente testo in non più di 30 parole e scegli
oi u tito-
lo adatto. ei paesi pi industrializzati e in particolare nell’ uropa centro settentrionale si riscontra il fenomeno delle piogge acide , precipitazioni contenenti acidi diluiti nell’ac ua. Le centrali termoelettriche, le raffinerie, i centri siderurgici scaricano nell’aria, con le loro alte ciminiere, l’anidride solforosa che si trasforma in acido solforico facilmente solubile in ac ua. Le gocce d’ac ua acidificate, cadendo sulla terra, formano la pioggia acida che colpisce le foreste, provocando la morte di alberi anche centenari, i laghi, nelle cui ac ue acide muoiono pesci e organismi ac uatici, le città, che vedono danneggiati monumenti, facciate di edifici e strutture in metallo. 5
228
Scegli u a a i a di u ra o della tua a tolo ia segna di fia co i ca over i e sottolinea cinque enunciati. Poi sintetizza o i ca over o co u a ra e
Testo e testi
I vari tipi di testo I testi scritti e orali che ognuno di noi utilizza per gli scopi più svariati, in senso sia passivo (quando li riceve durante l’ascolto o la lettura) sia attivo (quando li produce parlando o scrivendo), possono essere molto diversi fra loro. In base al loro scopo comunicativo e alla funzione linguistica dominante si possono suddividere nelle seguenti tipologie: Testo
Scopi
Esempi
descrittivo
presenta le caratteristiche di ambienti, perso- i manuali, le enciclopedie, i ne, cose reali o fantastiche in modo soggettivo dizionari, i racconti, i romanzi, le o oggettivo recensioni
narrativo
racconta una storia per avvincere il lettore e calarlo nelle vicende
poetico
esprime un modo particolare di vedere le cose le poesie, le liriche valorizzando, al massimo grado, la forma
espressivo
esprime emozioni, sensazioni e stati d’animo
le lettere personali, le autobiografie, i diari
i or ativo espositivo
fornisce con chiarezza spiegazioni e informazioni su fatti, situazioni e personaggi
le relazioni, i riassunti, i verbali, gli articoli scientifici, i manuali scolastici, gli avvisi, le insegne
regolativo
impartisce regole, istruzioni, obblighi, divieti e norme da rispettare
le ricette di cucina, le posologie dei farmaci, le leggi, i regolamenti, le circolari, le ordinanze ministeriali
argomentativo
dimostra la validità di una tesi, di un ragionamento, critica o presenta le cause e le conseguenze di un fatto
gli articoli di fondo dei giornali, i discorsi politici, i saggi scientifici, i temi scolastici, le arringhe degli avvocati in tribunale, i dibattiti
interpretativovalutativo
esprime un’opinione, una valutazione, un giudizio riguardo a ualcosa o a ualcuno comprende un fatto, una situazione o un altro testo
le recensioni di spettacoli, libri e film, i commenti di opere letterarie e artistiche
di uso scolastico
fa esercitare i ragazzi in uelle tipologie di scrittura che consentono di verificare il conseguimento delle abilità
i temi, i riassunti, le parafrasi, le relazioni
elettronico
crea una rete internazionale di scambio di conoscenze e di informazioni
gli
sintetico
sintetizza e organizza informazioni importanti
le didascalie, le mappe concettuali, gli schemi
le biografie, le interviste, le relazioni di viaggi, le cronache, gli articoli giornalistici
, le email, gli ipertesti
229
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
1
Il testo descrittivo La spiaggia delle conchiglie era dopo la scogliera, a nord della Baia Grande. La chiamavano così, anche se le sole conchiglie che si raccoglievano erano quelle di certe chiocciole marine, piccole, scure che dagli scogli finivano a manciate sulla sabbia. A tenerle sul palmo della mano ancora bagnate, il verde del guscio mandava un luccichio dorato. da .
anetti, Gli occhi del mare, inaudi agazzi
Questo brano, che presenta un ambiente marino, una spiaggia ricca di particolari conchiglie di cui l’autrice sottolinea i colori, è un esempio di testo descrittivo. Il testo descrittivo è un testo che riporta le caratteristiche essenziali di una persona, di un animale, di un luogo o di un oggetto collocati nello spazio e attentamente osservati e percepiti attraverso i sensi.
Il testo descrittivo svolge in un libro la funzione che, in pittura, è affidata ai ritratti e ai paesaggi: rappresentare, anche con ricchezza di particolari, persone o ambienti. La descrizione può essere indipendente o più spesso inserita all’interno di altri tipi di testo (narrativo, poetico, informativo, scientifico ecc.) con precisi scopi stilistici quali: rallentare il ritmo della narrazione, delineare elementi utili alla successiva argomentazione, trasmettere sensazioni, emozioni o creare suspense. La descrizione oggettiva e soggettiva
Nelle descrizioni l’autore può riferire, in modo oggettivo o soggettivo, gli elementi colti grazie alla vista (colori, forme, strutture, luci e movimenti), all’udito (suoni, rumori e voci), al tatto (consistenza, spessore e qualità delle superfici), al gusto (sapori) e all’olfatto (profumi e odori). La descrizione oggettiva informa con ordine e precisione sulle qualità, sulla funzione, sulle caratteristiche di un animale, di un oggetto, di un luogo…; il linguaggio è di tipo denotativo, lo stile è distaccato e impersonale (non esprime emozioni e opinioni personali) e il lessico è spesso specialistico, come vediamo nel testo che segue, che presenta le caratteristiche fisiche di un animale che vive nell’ambiente polare: Foca: mammifero marino dal corpo allungato e liscio; il muso appuntito è provvisto di lunghi baffi, le orecchie sono prive di padiglione auricolare. Gli arti trasformati in pinne la rendono adatta a muoversi in acqua e uno spesso strato di grasso sottocutaneo la protegge dal freddo. Questo genere di descrizione, che ha uno scopo prevalentemente informativo, è presente nei manuali, nelle enciclopedie, nei dizionari, nei documenti e negli identikit. La descrizione soggettiva, che ha uno scopo prevalentemente espressivo, presenta l’oggetto della descrizione (una persona, un animale, un luogo…) attraverso il punto di vista 230
Testo e testi
dell’osservatore e riporta, usando il filtro dell’emozione o del giudizio personale, le sensazioni e i ricordi suscitati dagli elementi descritti. L’autore utilizza un linguaggio di tipo connotativo, ricco di aggettivi, di immagini efficaci, di considerazioni personali e di figure retoriche, come metafore e similitudini, per evidenziare le suggestioni personali. Nel testo che segue, la scrittrice Bruna Dal Lago Veneri inserisce nella descrizione immagini metaforiche ardite: La nebbia si sta mangiando il paese qui sotto la mia casa. Poi d’un tratto uno sbuffo di vento scatena una baraonda di corvi. Che si fermano a dondolarsi sulle cime dei pini. Riappare la siepe che divide il mio prato dal resto, riappaiono le montagne, ritorna il paesaggio; imponenti rocce dolomitiche, bianche, argentee sotto il peloso verde dei boschi, e il ruscello che s’affanna verso il fiume. Così come di solito questo paesaggio alpino appare. da «Il Corriere dell’Alto Adige», 12 agosto 2012
Questo genere di descrizione, così ricca di forme, di suoni, di colori e di movimento, è presente soprattutto nei testi letterari (poesia, racconti, romanzi), ma anche nei testi «intimi», come i diari e le lettere personali, per suscitare in chi legge le stesse emozioni provate da colui che scrive, coinvolgendolo nella stessa esperienza psicologica e affettiva. Anche i messaggi pubblicitari fanno grande uso della descrizione, naturalmente al fine utilitaristico e commerciale di fare innamorare il pubblico di un determinato prodotto.
Esercizi formativi 1
Leggi il seguente testo e rispondi sul quaderno alle domande. Merano orta lungo le due rive del iume assirio, alla confluenza di uesto con l’ dige, erano m è luogo di soggiorno e di cura per la sua posizione climatica favorevole e per il moderno complesso termale che sfrutta ac ue oligominerali e radioattive. La città antica ha un aspetto caratteristico, apprezzabile, percorrendo la ia dei ortici che si allunga fitta di negozi tra la iazza del rano e il uomo. l astello rincipesco, costruito nel sec. per igismondo d’ ustria, dal appartiene alla città che ne ha curato il restauro e gli arredi. el useo ivico sono visibili collezioni naturalistiche, folcloristiche, archeologiche, sculture lignee dei sec. e dipinti di scuola locale. l uomo è un’armoniosa costruzione gotica del ’ ’ accompagnata da un elegante campanile di m all’interno vi sono due altari policromi lignei e belle tele di . noller sec. . otissime sono le passeggiate riservate ai pedoni: la asseggiata Lungo assirio, all’ombra di frondosi alberi, che prosegue nella asseggiata d’ nverno che giunge fino al ponte romano la asseggiata d’ state, sull’altra sponda la passeggiata appeiner, che sale lungo i fianchi del onte . enedetto tra vigneti e giardini. ltre alle cure termali, a erano si pu seguire la cura dell’uva, indicata in particolare nelle forme di deperimento e nelle convalescenze. ll’ippodromo, in settembre, si disputa il ran remio abbinato alla Lotteria azionale. dintorni della città, ricchi di castelli, 231
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
il pi noto dei uali è astel irolo, d’inverno si trasformano in località sciistiche, raggiungi raggiungibili da erano stessa con numerosi impianti di risalita. La cucina è caratteristica: canederli o n del gnocchi , zuppa di milza, zuppa di lumache, gulasch, cervella in carrozza, trote del assiria, selvaggina, spec , strudel di mele, gelato di castagne, birra, grappa, vini iesling, uchelberg, . alentino, apoleone, erlot, oscato giallo. da 100 itinerari italiani, elezione del eader’s igest
1. La descrizione è soggettiva o oggettiva 2. he cosa è possibile vedere nel useo ivico 3. erch erano è luogo di soggiorno e di cura 4. uali cure è possibile seguire a erano 5. he cosa si disputa all’ippodromo in settembre 6. lenca alcuni piatti tipici della zona di erano. 2
Leggi il seguente brano e rispondi sul quaderno alle domande. all’azzurro impenetrabile della profondità marina, che subito precipita verso fondali altissimi, si erge di taglio una parete che, salendo via via verso la superficie, sfuma dal blu cupo a mille altri colori. u di essa, che non si presenta liscia, ma costituita da un groviglio di punte, di anfratti, di gomiti e di rientranze un po’ come la base di certe vecchissime enormi uerce , esplode una vita di una violenza uasi aggressiva, di un rigoglio e di una fantasia senza pari . Lungo la parete di uesta montagna, ogni tanto appaiono branchi interminabili di pesci fusiformi, celesti, lunghi uanto una mano, saettanti verso un punto sconosciuto del mare aperto intorno vagano, lente, pronte a scomparire al minimo sospetto in inaccessibili tane a chissà uali profondità, cernie di color rosso cupo, punteggiate di viola, con due grossi occhi a palla che ci scrutano curiosissimi. L’unico rumore che rompe periodicamente l’assoluto silenzio della giungla di corallo, è uello della massa di bolle d’aria che scarichiamo dal respiratore e che, confondendosi, rincorrendosi e frantumandosi fra le piante, i buchi, i canali e i nodi di madrepore, traforate come pizzi preziosi, salgono rapide e gorgoglianti verso la superficie. da .
uilici, Avventura nel sesto continente (1952-1953), asini ditore
1. La descrizione è soggettiva o oggettiva 2. uale ambiente viene descritto 3. uali elementi vengono percepiti attraverso l’udito 4. ome vengono descritte le cernie 3
erve doti di u a oto rafia c e ti ritrae a i o descrivi sul quaderno il tuo aspetto di allora e confrontalo co quello attuale ottoli ea do le di ere e l testo sarà «più animato» e vario se inserirai delle similitudini.
4 Descrivi
ul quader o ci c e vedi da u a fi e tra di ca a tua a iale dall alto al a o
232
eco do l ordi e
Testo e testi
Le tecniche descrittive
Dall’esame dei testi fin qui proposti puoi notare che i tempi verbali della descrizione sono il presente e l’im-perfetto indicativo;; questi tempi presentano le cose e il loro stato come fossero lontani, immobili, colti dallo sguardo e fissati per sempre. Il presente prevale nelle descrizioni oggettive a scopo informativo di tipo scientifico: L’orso nero americano è un grosso carnivoro che quando è ritto sugli arti posteriori è alto anche più di due metri. Ha pelo folto e arruffato con colori che vanno dal nero, al bruno, al giallo e anche al bianco. Il muso è bruno, la coda è corta e quasi nascosta. da M. De Jong, Il grande libro degli animali,, Mondadori
L’imperfetto prevale nelle descrizioni inserite nei testi narrativi ed espressivi: Ciuffi di erbacce spuntavano in mezzo alla strada principale, dietro la vetrina del Caffè Grancaffè s’intravvedevano solo un paio di clienti, il Mercatone di Moore era vuoto da far pena e la banca di Weindenbach aveva tutta l’aria di tirare avanti a fatica. da R. Peck, Un anno con nonna Dowdel, Mondadori
I testi descrittivi fanno anche largo uso di: • aggettivi, per meglio qualificare gli elementi descritti e comunicare le immagini: Rex era grosso, muscoloso e ben fatto. Non perdeva mai il suo contegno dignitoso neanche quando cercava di eseguire i bizzarri compiti che io e i miei fratelli gli assegnavamo. Era un lottatore tremendo ma non attaccava mai briga per primo. da Thurber, Il cane che sapeva troppo, Sansoni
• indicatori di spazio, come preposizioni, avverbi e locuzioni avverbiali (davanti, sotto, dietro, qui, lassù, a destra, a sinistra, in alto, di qua…): La facciata grigia faceva spicco contro lo sfondo di un boschetto sopra, sul quale volteggiavano numerose cornacchie. Al di là di un alto steccato c’era una prateria delimitata da una fila di vecchissime robinie e più oltre la vasta distesa dei campi. In lontananza si vedevano le colline. da Brontë, Jane Eyre, Fabbri Editori
Una descrizione, per essere efficace, deve riportare i dati seguendo: • l’ordine logico, partendo dall’osservazione generale per scendere all’analisi del particolare o, al contrario, dal particolare al generale: Egli era un uomo dalla figura massiccia, di una statura superiore alla media, di circa settanta anni, con una carnagione accesa, e una criniera di capelli ancora leggermente rossi 233
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
che gli svolazzava sul colletto, alla brava […]. La sua barba e i suoi baffi, che si arricciavano arditamente, erano della stessa tinta. Sebbene il bianco dei suoi occhi fosse stranamente chiazzato di giallo, le pupille rimanevano chiare […]. Ma il particolare più notevole era il naso. Un naso largo, rosso e bitorzoluto; mentre lo guardavo pieno di stupore, non potevo pensare a nessun’altra cosa a cui potesse venire paragonato se non a una enorme fragola matura, poiché era dell’identico colore, ed era persino fornito di piccoli buchi simili ai fori dei semi di quel frutto delizioso. L’organo dominava interamente il suo viso; non avevo mai visto un naso così strano, mai. da A.J. Cronin, Anni verdi,, Bompiani
• l’ordine spaziale,, guidando il lettore nel percorso visivo attraverso il quale l’autore ha osservato l’oggetto, procedendo dall’alto verso il basso o viceversa, da sinistra a destra o viceversa, dall’interno all’esterno o viceversa, come nell’esempio: L’imponente mole dell’Etna riposa su banchi argillosi di formazione sottomarina. Da un’ampia base circolare la montagna si innalza gradatamente fino a 1500-1600 m e poi con un profilo più ardito fino a 2900 m dove è improvvisamente troncata da un vasto ripiano su cui è impostato il cratere centrale. da A. Bissanti, I paesaggi umani, T.C.I.
Per descrivere un animale è necessario delinearne: • la presentazione: specie, nome…; • l’aspetto fisico:: capo, muso, becco, denti, occhi, zampe, mantello, piumaggio, corporatura; • le abitudini e i comportamenti:: come vive, come si muove, cosa mangia, quali sono i suoi gusti e i suoi rapporti con l’uomo; • (se la descrizione è soggettiva) gli stati d’animo, le riflessioni, i ricordi e le emozioni che l’animale suscita in chi lo descrive. Per descrivere una persona è necessario delinearne: • la presentazione:: nome, età, sesso, rapporto di parentela o tipo di legame; • l’aspetto fisico: corporatura, espressioni del volto, timbro della voce, atteggiamenti, gesti, particolarità fisiche…; • le caratteristiche psicologiche: carattere, qualità, difetti, sentimenti…; • le abitudini e i comportamenti: interessi, convinzioni, modi di agire…; • l’ambiente in cui vive: dove e con chi vive, educazione ricevuta, attività svolte; • (se la descrizione è soggettiva) le considerazioni personali sulla persona: stima, disprezzo, affetto, amicizia, antipatia, gelosia, ammirazione… Generalmente un ritratto, ma anche un autoritratto, si costruisce seguendo due piani: quello della descrizione fisica e quello della descrizione psicologica, cercando di conciliare la ricchezza di particolari con la vivacità espressiva, evitando la compilazione di una «scheda segnaletica». 234
Testo e testi
Per descrivere un oggetto è necessario delinearne: • la presentazione; • le caratteristiche fisiche: forma, colore, dimensioni, elementi che lo compongono, materiali di cui è costituito; • la funzione e la descrizione del suo utilizzo…; • le sensazioni che si provano al tatto, all’olfatto, alla vista…; • (se la descrizione è soggettiva) le impressioni personali: emozioni, ricordi che suscita in chi lo osserva… Per descrivere un ambiente è necessario delinearne: • la presentazione: montagna, collina, piscina, aula…; • le caratteristiche naturali (territorio, vegetazione, fauna…) e artificiali (strade, case, arredo…); • l’analisi delle parti che lo compongono, degli oggetti in esso contenuti, dei colori, dei rumori, delle presenze umane, dell’aspetto nei vari momenti del giorno e delle stagioni; • le funzioni e l’utilità: chi lo frequenta, quali attività vi si svolgono, a che cosa serve; • (se la descrizione è soggettiva) le emozioni, le sensazioni e i ricordi personali provati da chi lo osserva, vi abita, vi vive o vi lavora. In generale, nella descrizione devi selezionare e privilegiare i particolari più caratterizzanti. Le due forme di descrizione, oggettiva e soggettiva, spesso si fondono nel testo.
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
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Scrivi sei aggettivi qualificativi che possono essere attribuiti ai seguenti oggetti e che potresti usare per descriverli. finestra: ......................................................................................................................................................... capelli: ........................................................................................................................................................... film: .................................................................................................................................................................. casa: ..................................................................................................................................................................
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Leggi il seguente brano e rispondi alle domande.
BES
ra un uomo magro, e procedeva a schiena dritta. od cap ch’era anziano perch camminava a strattoni puntando i tacchi al suolo. ome si fu avvicinato od vide che indossava i eans e una giacca della stessa stoffa. veva scarpe da contadino e un cappello da co bo a tesa larga. ettata sulle spalle portava una sacca di iuta gonfia e bitorzoluta. ur camminando a
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
fatica fu tuttavia in un attimo abbastanza vicino da poter essere visto in volto. veva la faccia scura come la carne secca, e al di sopra delle labbra sporgevano baffi di un bianco bluastro che risaltavano sulla pelle scura anche i capelli erano bianchi, là dove s’allungavano sul collo. La pelle del viso era cos tirata agli zigomi da disegnare piuttosto un teschio che un volto pieno, tanto che il naso e il mento apparivano aguzzi e fragili. li occhi apparivano grandi, infossati e scuri, con le palpebre tirate iridi e pupille erano tutt’uno e nerissimi, col bianco dell’occhio di color nocciola. La faccia non aveva rughe. l vecchio indossava una giacca chiusa fino al collo da bottoni d’ottone, come fanno uelli che non portano camicia, e dalle maniche spuntavano polsi forti e ossuti e mani nodose, s uadrate e dure come i rami dei peschi. veva unghie piatte, smussate e lucide. da . teinbec , Romanzi, ompiani
1. La descrizione è soggettiva o oggettiva ........................................................................................................................................................................ 2.
uale dei cin ue sensi è stato prevalentemente utilizzato per la descrizione ........................................................................................................................................................................
3.
iporta gli elementi descrittivi relativi a: schiena: ...................................................................................................................................................... scarpe: ........................................................................................................................................................ cappello: ..................................................................................................................................................... sacca: ........................................................................................................................................................... faccia: .......................................................................................................................................................... baffi: ............................................................................................................................................................. capelli: ......................................................................................................................................................... pelle: ............................................................................................................................................................ naso e mento: .......................................................................................................................................... occhi: ........................................................................................................................................................... giacca: ......................................................................................................................................................... polsi: ............................................................................................................................................................ unghie: ........................................................................................................................................................
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Nel seguente brano individua e sottolinea co colori diver i le or e ver ali all i er etto i dicativo e li a ettivi qualificativi Rispondi poi alle domande. L’imbarcazione faticava sempre pi nella tempesta buia, sotto l’accanita, secca violenza dei colpi di mare, un sull’altro, incalzanti, con ualcosa di micidiale e come feroce contro il fianco e sul ponte uasi a demolire e lo scafo e le sue strutture, mentre le onde, ogni tanto, parevan pi larghe e meno rabbiose soltanto per levarsi e sprofondar su a inseguire vorticosamente il battello, a raggiungerlo per inghiottirlo e sommergerlo ingavonato, come si dice, mentre, strapoggiando e strabordando, sgovernava su un fianco e sull’altro. gni tanto il mare, sobbollendo, saliva in coperta da poppa, e il battello imbarcava ac ua che lo appesantiva. astava una avaria all’albero o al timone, ed era perdita sicura. da . acchelli, Il mulino del Po,
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ondadori
Testo e testi
1. La descrizione è soggettiva o oggettiva ........................................................................................................................................................................ 2. La scena è fantastica, drammatica o serena ........................................................................................................................................................................ 3. La descrizione comunica: A. l’immensa potenza della natura B. la felicità dell’uomo C. la fragilità di ci che l’uomo ha costruito D. l’accanimento del mare contro il battello E. la serenità che trasmette la visione della distesa del mare 4 Scrivi
arole adatte a defi ire il tuo attore o il tuo ca ta te re erito oi co que te arole costruisci ul quader o u a de cri io e del er o a io c e ai celto u a de cri io e o ettiva o o ettiva uali ele e ti la re do o tale
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Descrivi ul quader o la tua ca a i odo o ettivo o er a doti ui articolari c e rivela o a etti del carattere de li i tere i e dei co orta e ti di c i ci a ita
6 Descrivi ul quader o la tua aula eco do l ordi e
COMPETENZE IN
G
I
O
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a iale da de tra a i i tra
O
Gara tra artisti Uno di voi si procuri la riproduzione di un’opera d’arte, per esempio il quadro di un pittore famoso, e ne faccia una descrizione accurata procedendo dal primo piano verso lo sfondo, in modo che i compagni eseguano uno schizzo in dettaglio; confrontate, poi, l’illustrazione con gli schizzi; che cosa ha tralasciato di descrivere il vostro compagno? Chi ha saputo avvicinarsi di più all’originale?
7
Descrivi ul quader o ce lie do ra il odo o ettivo e quello o ettivo u esce in un acquario. Immagina poi che sia il pesce a descrivere te mentre lo descrivi.
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Il testo narrativo
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Il testo narrativo è un testo scritto o orale per mezzo del quale un narratore si propone di raccontare una storia costituita da esperienze e avvenimenti, veri o immaginari, vissuti da personaggi che entrano in rapporto fra loro in situazioni sempre diverse.
È il testo più comunemente usato, letto e scritto anche da chi non è un tecnico della scrittura. Vuoi riferire a un amico un fatto divertente accaduto alla tua festa di compleanno? Lo stile della tua narrazione, orale o scritta, diventa naturalmente di tipo narrativo: introduzione, ambientazione, personaggi, avvenimenti e commento sono organizzati in modo da rendere ciò che dici piacevole e coinvolgente. Il testo narrativo ha un pubblico di tutte le età: dai piccoli, che amano la narrazione orale, la lettura di fiabe o avventure divertenti di personaggi fantastici, agli adolescenti, che amano il racconto d’avventura, fino agli adulti, spesso appassionati di romanzi d’ambiente, psicologici, sociali e di costume. Leggera o impegnata, la narrazione ha il potere di trasferire chi legge in uno spazio-tempo senza confine, di sollecitare l’immaginazione e di invitare all’introspezione. L’autore di testi narrativi è sempre un ricercatore curioso di eventi e personaggi che siano lo specchio di una civiltà; per questo può essere paragonato a un regista. Sceglie infatti ambienti e personaggi, inserisce suoni, colori e movimento, stabilisce la durata delle azioni, determina dialoghi e silenzi riflessivi. Come hai ben capito, esistono vari tipi di testi narrativi: Tipo di testo
Caratteristiche racconto di origine popolare, caratterizzato da un’ambientazione fantastica, in cui, accanto a esseri umani, agiscono personaggi fantastici dotati di poteri magici: orchi, folletti, streghe, maghi, fate, gnomi
fia a
Scopi diverte, intrattiene ed educa
racconto reale o fantastico, per lo pi breve, che ha per protagonisti personaggi immaginaoffre un insegnamento morale ri, per lo pi animali, che rappresentano virt e vizi umani
avola
narrazione ampia di vicende reali o fantastiche che presenta un’accurata descrizione dell’ambiente socio culturale in cui agiscono i personaggi che sono caratterizzati in modo approfondito. sistono vari tipi di romanzo: d’avventura, storico, autobiografico, poliziesco, rosa, giallo, di fantascienza
diverte il lettore e, in base alle situazioni descritte, lo fa riflettere su determinate problematiche
novella o racconto
narrazione breve di un fatto vero o fantastico che si differenzia dal romanzo per la minore ampiezza
diverte il lettore e, in base alle situazioni descritte, lo fa riflettere su determinate problematiche
mito e leggenda
racconti che spiegano in modo fantastico misteri dell’esistenza, fatti storici o vicende eroiche
diverte il lettore e, in base alle situazioni descritte, lo fa riflettere su determinate problematiche
ro a
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o
Testo e testi
La struttura del testo narrativo
In tutti i testi narrativi le fasi della narrazione si sviluppano, in genere, secondo il seguente ordine: • situazione iniziale; • modificazione della situazione iniziale e inizio della vicenda; • sviluppo in senso negativo o positivo della vicenda; • ricomposizione dell’equilibrio; • conclusione o situazione finale. Questa struttura base può essere facilmente individuata nelle fiabe, nelle novelle, nei racconti e nei romanzi d’avventura, ma è presente anche nelle opere più elaborate e complesse. Come esempio, applichiamo alla fiaba persiana Il principe Calaf e la principessa Turandot la struttura base sopra indicata. l principe alaf, figlio del re della terra di ersia, era bello, astuto, generoso e amato da tutti.
itua io e i i iale, premessa che fornisce al lettore le prime informazioni, l’inizio della vicenda.
n giorno un sultano di un regno vicino chiese ai carovanieri che andavano nel paese del padre di alaf un pedaggio altissimo poich il re e alaf avevano preso le difese dei mercanti, li attacc . on un incantesimo, un mago aument il numero dei soldati del sultano per cui l’esercito del re fu sconfitto e la famiglia reale fu cacciata dalla ersia.
odifica io e della itua io e i i iale, rottura del suo e uilibrio per dare avvio alla vicenda.
alaf, suo padre e sua madre, dopo aver vagato a lungo nel deserto, giunsero in un altro regno d’ riente. L alaf inizi a lavorare come sellaio.
Sviluppo della vicenda in senso negativo rispetto alla situazione iniziale.
n uel regno viveva un re con la figlia urandot di straordinaria bellezza che voleva sposare solo chi avrebbe saputo dare una risposta a certe sue particolari domande. alaf decise di tentare. urandot gli disse: ual è la creatura che abita in tutti i aesi, è amica di tutti e non tollera nessuno uguale a s . il sole , rispose alaf, vive ovun ue, ama tutti e nessuno pu essere simile a lui . urandot continu : hi è la madre che mette al mondo tutti i suoi figli e poi li divora uando sono cresciuti . il mare , rispose alaf, madre di tutte le onde che poi ritornano a lui . llora urandot gli disse: ai vinto tu .
ico o i io e dell equili rio, che avvia una nuova situazione.
oco tempo dopo furono celebrate le nozze di alaf e di urandot e, grazie all’esercito del suocero, alaf pot ricon uistare il regno di suo padre.
itua io e fi ale e co clu io e della toria, l’epilogo.
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi 1
Leggi la e ue te avola e sottolinea co colori diver i la itua io e i i iale la odifica io e della itua io e i i iale lo vilu o della vice da la rico o i io e dell equilibrio e la conclusione. n giorno il topo di città and a trovare il cugino di campagna. uesto cugino era di modi semplici e rozzi, ma amava molto l’amico di città e gli diede un cordiale benvenuto. Lardo e fagioli, pane e formaggio erano tutto ci che poteva offrirgli, ma li offr volentieri. l topo di città torse il lungo naso e disse: on riesco a capire, caro cugino, come tu possa tirare innanzi con un cibo cos misero, ma certo, in campagna non ci si pu aspettare di meglio. ieni con me, ed io ti far vedere come si vive. uando avrai trascorso una settimana in città, ti meraviglierai di aver potuto sopportare la vita in campagna . etto fatto, i due topi si misero in cammino e arrivarono all’abitazione del topo di città a notte tarda. esideri un rinfresco, dopo un viaggio cos lungo domand con cortesia il topo di città e condusse l’amico nella grande sala da pranzo. ui trovarono i resti di un ricco banchetto e si misero subito a divorare dolci, marmellata e tutto uello che c’era di buono. d un tratto udirono dei latrati. he cos’è uesto chiese il topo di campagna. h, sono soltanto i cani di casa rispose l’altro. oltanto esclam il topo di campagna. on amo uesta musica, durante i pasti . n uell’istante si spalanc la porta ed entrarono due enormi mastini: i due topi ebbero appena il tempo di saltar gi e di correre fuori. llora il topo di campagna disse al topo di città: i saluto, amico mio tu rimani in città con i tuoi cibi s uisiti, io ritorno in campagna alla mia povera ma sicura vita . il topo di campagna se ne torn nella sua casa di campagna.
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Collega ogni titolo presente nella prima colonna con il tipo di testo narrativo a cui apartie e tte io e d alcu i ti i di te to corri o de i di u titolo 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14.
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I promessi sposi . anzoni nsel e retel . e . rimm l gatto nero . . oe l lupo e l’agnello edro L’isola del tesoro .L. tevenson Le lepri e le rane sopo Iliade mero erch l’elefante ha la proboscide . ipling Il fucile di lattuga . uzzati La storia infinita . nde La freccia azzurra . odari l nome della rosa . co La spada nella roccia . . hite l principe che spos una rana . alvino
a. fiaba b. favola c. romanzo d. novella o racconto e. poema epico leggenda
Testo e testi
Le sequenze
Per una comprensione a livello approfondito di un testo, come prima operazione dovremo scomporlo in sequenze. La sequenza è un’unità narrativa, una parte di testo che ha una propria autonomia e può essere isolata (per essere esaminata) mantenendo comunque il suo significato; è costituita da più frasi collegate sintatticamente e caratterizzate da unità di tempo, di luogo e di azione.
Il cambio di sequenza è sempre opportunamente segnalato attraverso uno o più dei seguenti accorgimenti compositivi: • cambiamento di tempo nel racconto; • cambiamento di luogo; • comparsa di un nuovo personaggio; • commento del narratore; • cambiamento del tipo di sequenza: da dialogata a narrativa, da riflessiva a descrittiva… Le sequenze, come è stato accennato, si distinguono per il loro contenuto e le modalità espressive; ricordiamo di seguito le più diffuse: • sequenze dialogate, che, riportando sotto forma di discorso diretto le parole pronunciate dai personaggi, danno vivacità al racconto: «Siete un abitante di questo paese? Eravate qui sotto Napoleone?». «Sì, signor ufficiale». «E come andrà?». «Sapete, signore, gli eserciti combinano sempre dei guai, quali che siano le idee che essi portano con sé». da I. Calvino, Il barone rampante, Garzanti
• sequenze narrative dinamiche, le più importanti per lo svolgimento del racconto, che fanno procedere la storia e accelerano il ritmo della narrazione presentando le azioni compiute dai personaggi: Al chiaror delle torce tutti si misero a dar la caccia alle lumache per la cantina, sebbene a nessuno stessero a cuore, ma ormai erano svegliati e non volevano, per il solito amor proprio, ammettere di essere stati disturbati per nulla. da I. Calvino, Il barone rampante, Garzanti 241
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
• sequenze riflessive, che contengono le impressioni, le considerazioni e il commento dei personaggi o del narratore intorno alla vicenda: Gli era presa quella smania di chi racconta storie e non sa mai se sono più belle quelle che gli sono veramente accadute e che a rievocarle riportano con sé tutto un mare d’ore passate, di sentimenti minuti, tedi, felicità, incertezze, vanaglorie, nausee di sì, oppure quelle che ci s’inventa… da I. Calvino, Il barone rampante, Garzanti
• sequenze descrittive statiche, che rallentano il ritmo del racconto con la descrizione di luoghi, ambienti, personaggi, situazioni, oggetti…: Era una bambina bionda, con un’alta pettinatura un po’ buffa per una bimba, un vestito azzurro anche quello troppo da grande, la gonna che ora, sollevata sull’altalena, traboccava di trine. da I. Calvino, Il barone rampante, Garzanti
L’alternanza dei vari tipi di sequenze imprime al racconto il ritmo. Se prevalgono le sequenze narrative dialogate, il ritmo sarà veloce, agile e rapido: …alle mezze parole che diceva il Cavaliere: «Acchiappiam… acchiappiam…» guardando fra i rami a naso in su e facendo piccole corse tutte sghembe, domandarono: «Ma cos’è che v’è scappato: un pappagallo?». «Il figlio, il primogenito, il rampollo» disse il Cavalier Avvocato in fretta in fretta, e fatta appoggiare una scala a un castagno d’India, prese a salirci lui stesso. da I. Calvino, Il barone rampante, Garzanti
Se prevalgono le sequenze descrittive e riflessive, il ritmo del racconto sarà, invece, lento: Gian dei Brughi, intanto, sdraiato sul suo giaciglio, gli ispidi capelli rossi pieni di foglie secche sulla fronte corrugata, gli occhi versi che gli si arrossavano nello sforzo della vista, leggeva, leggeva […] lo andava come struggendo un desiderio di giornate abitudinarie e casalinghe, di parentela, di sentimenti familiari… da I. Calvino, Il barone rampante, Garzanti
All’interno delle sequenze sono spesso riconoscibili una o più sequenze minori, di tipo descrittivo, riflessivo o dialogato, che muovono la narrazione, rendendola più vivace. Un po’ come succede in un disegno, quando, dopo le figure in primo piano, si comincia a inserire qualcosa in secondo piano, poi si aggiunge uno sfondo e su questo un dettaglio che attira lo sguardo dell’osservatore, quasi lo guida lungo una direzione precisa. È anche possibile che all’interno della sequenza narrativa l’autore collochi un’altra sequenza narrativa strettamente collegata alla prima, un ricordo o un fatto che accade mentre si svolgono i fatti della sequenza maggiore.
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Testo e testi
La fabula e l’intreccio
Le azioni e gli avvenimenti narrati e descritti costituiscono la trama del testo narrativo in cui si possono distinguere la fabula e l’intreccio: • la fabula è l’ordine logico e cronologico dei fatti, collegati gli uni agli altri in sequenze successive; • l’intreccio è il montaggio delle sequenze della fabula, l’ordine con cui lo scrittore, in modo personale, organizza e colloca gli elementi della storia. La trama del racconto può presentarsi anche non in ordine cronologico e può contenere: • delle anticipazioni per raccontare certi avvenimenti prima di altri che in realtà erano accaduti molto prima. Questa tecnica è particolarmente adottata nel racconto giallo e nel romanzo poliziesco, che presentano il delitto all’inizio, poi, attraverso le indagini, tutto ciò che lo ha provocato; • delle posticipazioni, dei ritorni al passato (flashback = «lampo all’indietro»), interrompendo la narrazione per introdurre ricordi, sogni e fatti accaduti prima. Nei romanzi e nei poemi epici la disposizione cronologica dei fatti è spesso modificata con anticipazioni e posticipazioni che catturano il lettore e provocano particolari emozioni e suggestioni. Nelle favole, nelle fiabe e nei racconti brevi o cronachistici, invece, fabula e intreccio coincidono, dando vita a una narrazione lineare e semplice. Il tempo
Qualunque sia il genere di narrazione, realistica o fantastica, l’autore deve collocare la storia all’interno di un tempo, presente, passato o futuro. Quando l’autore sceglie un tempo storico definito (il Medioevo, il Seicento, l’Ottocento, l’epoca contemporanea, il futuro…) di esso deve fornire indicazioni precise attraverso date o fatti realmente accaduti e documentabili; può anche essere segnalata l’epoca fornendo la descrizione delle usanze, dei costumi e del modo di vestire dei personaggi: Davvero c’era una volta un re, che davvero era giovane, bello, forte e audace. Era il re d’Inghilterra, si chiamava Enrico Tudor, e poiché prima di lui sul trono inglese c’erano stati sette re con quel nome, egli venne indicato come Enrico VIII. Era nato il 28 giugno 1491 (un anno prima della scoperta dell’America) nel villaggio di Greenwich, non lontano da Londra… da M. Milani, La storia di Enrico VIII e delle sue sei mogli, EL
In altri casi il racconto è collocato in un tempo molto lontano, imprecisato o mitico; ciò avviene nelle fiabe e nelle leggende in cui le indicazioni temporali sono indeterminate: c’era una volta, tanti anni fa, nei tempi antichi…
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Nella narrazione gli eventi hanno una loro durata narrativa che non si misura in secoli, anni, mesi o giorni come quella reale degli avvenimenti, ma in righe, pagine e capitoli. L’autore può ridurre o dilatare il tempo ricorrendo a tecniche diverse: • selezionare i fatti scegliendo di narrare solo quelli più significativi: ellissi; • sintetizzare i fatti in poche righe: sommario; • narrare i fatti in modo dettagliato: analisi; • fermare quasi la durata narrativa per interrompere il racconto e introdurre lunghe descrizioni: pausa o digressione. Generalmente gli indicatori di tempo consentono di ricostruire il tempo della storia: poco dopo, l’inverno scorso, due anni dopo, un mese prima: in questo modo il lettore può seguire la crescita del personaggio e la trasformazione degli eventi in rapporto al passare stesso del tempo.
Esercizi formativi 1
Individua ella e ue te fia a la itua io e i i iale la odifica io e e l i i io della vice da lo vilu o della vice da la rico o i io e dell equili rio e la co clu ione. Puoi contrassegnarli a margine del testo con delle parentesi quadre. Pulcino ’erano un marito e una moglie con sette bambini. l padre era contadino e siccome c’era una gran carestia, morivano di fame. La notte, mentre i bambini dormivano, babbo e mamma non potevano prender sonno. isse il babbo: oglie mia, uesta non è una vita che si possa sopportare: mi sento torcere il cuore al vedere i nostri poveri piccini che muoiono di fame . roprio cos , disse la moglie, cosa possiamo fare . omani , disse l’uomo, andando nel bosco li porto con me e ce li lascio. meglio averli persi tutti a un tratto, piuttosto che vederceli scolare come candele . sst disse la moglie. he non ci sentano . on aver paura: dormono tutti . nvece il pi piccolo dei sette bambini che era gobbetto, e lo chiamavano il ulcino, non dormiva, e aveva sentito tutti i discorsi. uando al mattino s’alzarono, la mamma li chiam , li rassett ben bene, li baci piangendo e disse: u da bravi, andate col vostro babbo . ndarono, e il ulcino, strada facendo, uante pietruzze bianche che trovava, se le metteva in tasca. Lasciata la strada, entrarono nel bosco e il ulcino, che sapeva cosa il padre aveva in testa, a ogni passo seminava una pietruzza bianca per segnare la via. el cuore del bosco il babbo s’allontan e li lasci soli. enne la notte e i sette bambini gridavano e piangevano. isse il ulcino: i che avete paura, sciocchi ra vi trovo io la strada e andremo a casa . , s , fratellino , dissero gli altri, come facciamo . enite con me , e prese a seguire le pietruzze bianche per il bosco. ominciava a far giorno uando arrivarono a casa pi morti che vivi. igli miei disse la mamma che a rivederli si sent allargare il cuore, come avete fatto a
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Testo e testi
ritrovar la strada . l ulcino ci ha insegnato la strada , dissero i fratelli pi grandi. bambini restarono a casa, ma dopo un po’, visto che la carestia continuava, il babbo decise di portarli di nuovo nel bosco. La mamma vendette tutto uel che restava in casa per comprare sette filoni di pane, e la mattina diede un filone di pane e un bacio a ciascuno e li mand nel bosco col padre. l padre stavolta si mise dietro al ulcino, per sorvegliare che non buttasse pietruzze bianche. a il ulcino, invece di mangiare il suo filone di pane, lo sbriciol tutto in tasca e nel bosco seminava un po’ di briciole a ogni passo. uando rimasero soli di nuovo e venne notte, i fratelli piangevano, ma il ulcino disse: on abbiate paura, ritorniamo a casa anche stavolta . si mise a cercare le briciole di pane. a un po’ le formiche, un po’ gli uccelli s’erano portati via tutte le briciole e il ulcino non trov pi la strada. fratelli si misero a piangere di nuovo. spettate , disse il ulcino e s’arrampic come un topo sull’albero pi alto. ide un lumino lontano. cco, dobbiamo andare là . ammina cammina, arrivarono a una casa. ussarono e usc anna rca coi capelli come spaghi, coi denti come cavatappi, con un paio d’occhi come lanterne, che pareva ancora pi rca di uel che era. isse: h, bambini miei, dove andate di bello a uest’ora . ignora , disse il ulcino abbiamo perso la strada, abbiamo visto luce e siamo venuti ui . isse anna rca: h, bambini miei, ora mi tocca nascondervi, perch uando viene anni rco vi mangia in un boccone. vero che gli ho arrostito una pecora, e da togliersi l’appetito ne ha. e ve ne state uieti uieti io vi metto a letto coi miei figli, che ne ho giusto sette come voi . incas anni rco, e cominci a fare: hm hm ui sento odore di carne umana . hi, sempre la stessa storia disse sua moglie, mettiti ui a mangiare che t’ho arrostito una bella pecora. ccupati degli affari tuoi e non toccare le povere creature: sono venuti sette fratellini che avevano perso la strada e io li ho accolti in casa perch anche noi abbiamo sette bambini e non vorremmo che gli facessero del male . eh, dammi uesta pecora , disse anni rco, che sono stanco e voglio andarmene a letto presto . sette figli di anni rco uando erano a letto tenevano una corona di fiori in testa. ormivano in un grande letto e anna rca dalla parte dei piedi ci fece coricare ulcino e i suoi fratelli. ppena se ne fu andata, ulcino si domand : erch hanno uella corona in testa ui c’è sotto ualcosa . tolse le corone ai figli di anni rco addormentati e le mise in testa ai fratelli e in testa sua. veva appena terminato uesta faccenda, uando anni rco entr in punta di piedi, s’accost al letto, e siccome era buio, cominci a tastare. ast ulcino e i suoi fratelli sulla testa e uando sent che avevano le corone di fiori li lasci stare cominci a tastare i suoi figli a uno a uno, e assicuratosi che non avevano corone in testa, se li mangi . ulcino l nel buio tremava tutto. anni rco inghiott l’ultimo figlio, si lecc i baffi e disse: eh, adesso venga pure mia moglie con la sua carità pelosa: io ormai me li sono mangiati e se ne and . ulcino subito svegli i fratelli: resto, scappiamo via di ui . prirono pian piano la finestra e si calarono gi . orsero e corsero nel bosco finch non trovarono una grotta e si nascosero. 245
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
uando al mattino anna rca s’alz , non trov pi i sette figli n i sette bambini smarriti e dalle tracce sul letto cap cos’era accaduto, cominci a strapparsi i capelli e a gridare: ostro ssassino ieni a vedere cos’hai fatto . ccorse anni rco tutto sbalordito: ome nostri non avevano le corone di fiori in testa ome pu essere successo ammi i miei stivaloni che fanno cento miglia all’ora, che voglio trovare uei birbanti e mangiarli senza pane n sale . i mise gli stivali e gir tutto il mondo. a non c’era verso di trovarli perch erano nascosti nella grotta. tanco morto di girare con gli stivali, anni rco casc lungo disteso addormentato ed era proprio a un passo dalla grotta dov’erano nascosti i sette fratelli. russava che faceva tremare la grotta. ulcino, che usciva sempre a cercare roba da mangiare, se lo trov là lungo e disteso. hiam i fratelli: resto hi pi pu pi dia: uccidiamolo . uando furono sicuri d’averlo ucciso, gli sfilarono gli stivali dai piedi e ci si misero dentro tutti e sette, e via a casa della anna rca. anna , le dissero, ci manda anni, a dirvi che l’hanno preso i ladri e che se non gli date tutti i uattrini che ha, lo uccidono. cco, per contrassegno, ci ha dato i suoi stivali . anna rca prese tutte le monete, gli ori e i brillanti e li diede ai sette fratelli. , ragazzi miei, andate, liberatelo . sette fratelli con un passo degli stivaloni arrivarono a casa del loro babbo e della loro mamma e li fecero ricchi. ulcino se ne and a apoli e con uegli stivaloni che facevano cento miglia all’ora si mise a fare il corriere perch a uei tempi non c’era il vapore. os il gobbetto arricch casa sua e lui fu felice e contento. da . alvino, Fiabe italiane, inaudi 2
Rispondi alle e ue ti do a de relative alla fia a Pulcino che hai appena letto. 1.
hi è il protagonista ........................................................................................................................................................................
2.
uali sono i personaggi secondari ........................................................................................................................................................................
3.
hi è o chi sono gli antagonisti ........................................................................................................................................................................
4. Qual è il mezzo magico? ........................................................................................................................................................................ 5.
ottolinea nella fiaba sei indicatori temporali.
6. ndica in ordine i luoghi citati nella fiaba. ........................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................ INVALSI
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Individua e sottolinea el e ue te te to li i dicatori c e evide e i rapporti di tempo.
ia o le rela io i
ambridge saac era riuscito a trovare il tempo di occuparsi di alchimia. el lui e il suo amico ic ins si trasferirono in un altro appartamento che aveva un casotto di legno annesso. on ci volle molto perch saac lo riempisse di una gran uantità di misteriose apparecchiature che ribollivano, e dopo che decise di abbandonare la scienza dedic tutto 246
Testo e testi
il proprio tempo a uesti studi pi strani. saac si lasci prendere dall’attività di alchimista dopo aver fatto tanti calcoli complicati, si tenne in esercizio con gli esperimenti e la sua mente rest aperta ai diversi modi di guardare ai problemi. difficile immaginare cosa gli passasse per la testa mentre osservava tutti gli strani recipienti che ribollivano, nei uali si formavano cristalli, li uidi e odori nuovi. stato detto che durante uesti bizzarri esperimenti pensasse alla gravità e che invent la storia della mela, tanto per ridere. saac preparava strane pozioni che poi sperimentava personalmente. i era molto pericoloso, perch l’alchimia comportava un sacco di esperimenti con i metalli pesanti come il piombo e il mercurio, che oggigiorno sappiamo essere velenosi. saac ne inspirava allegramente i vapori mentre li scaldava e addirittura assaggiava i li uidi malsani che essi producevano da . os itt, Isaac Newton e la sua mela, alani 4 Costruisci ul quader o u
racco to vol e do i e ue ti uclei arrativi or iti i ordi e cro olo ico a ula l i treccio u o ri ettare la cro olo ia de li eve ti 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
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iaggio di due ragazzi su una nave mercantile arrivo di una tempesta naufragio su un’isola tecniche per sopravvivere nostalgia della casa e della famiglia costruzione di una zattera e partenza avvistamento della zattera da parte di una nave di passaggio e salvezza.
Racconta sul quaderno il tuo primo giorno di scuola usando la tecnica del a
COMPETENZE IN
G
I
O
C
a
.
O
Gara di completamento Dal seguente testo sono stati eliminati i commenti e le espressioni che evidenziano i rapporti di tempo; essi vi sono, però, forniti in ordine sparso nell’elenco che segue. Sfidate il vostro compagno di banco a chi riesce a collocarli in maniera corretta nel minor tempo possibile. ieri – dieci minuti più tardi – ora – da chissà quando – di solito Lunedì 21 giugno Che pessimo inizio per il mio diario! ………………………, da Cassie, ho fatto una cosa assolutamente disgustosa e terribilmente imbarazzante. Ho vomitato sulla moquette di camera sua. Temo che qualche schizzo sia finito anche sulle sue pantofole di Snoopy. Stavo cercando di recuperare un paio di tazze che erano sotto il suo letto ………..................………………, e di colpo… Bleeeah! ………..................……………… ero sul sedile posteriore della macchina di sua madre, seduta su un sacco della spazzatura e abbracciata a un secchio di plastica. La mamma di Cassie è stata piuttosto gentile, considerato che ……………………… è la Regina del Pulito e dell’Igiene […]. ……………………… sono a letto con una bacinella a portata di mano, e cerco di non pensare troppo allo stato delle mie budella. da .
oon, Alla larga dal mio diario o sarà peggio per voi!,
ondadori
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Lo spazio
Ogni storia, oltre che in un tempo, è collocata in uno spazio; luoghi e ambienti fanno da sfondo alle azioni dei personaggi e contribuiscono a creare l’atmosfera emotiva degli accadimenti o a dar loro un significato particolare. Lo spazio può essere, dunque, utilizzato: • in funzione narrativa, per esprimere le emozioni e gli stati d’animo vissuti dai personaggi; in questo caso la rappresentazione è soggettiva, come nell’esempio che segue in cui la descrizione paesaggistica «arriva» improvvisa e stupenda. La malinconia e la solitudine della sciara, con la sua bellezza cupa e struggente, si accordano con l’animo di Rosso Malpelo, un infelice ragazzo indurito dal lavoro in miniera e rassegnato all’abiezione e al disprezzo: La sciara si stendeva malinconica e deserta, fin dove giungeva la vista, e saliva e scendeva in picchi e burroni, nera e rugosa, senza un grillo che vi trillasse, o un uccello che venisse a cantare. Non si udiva nulla, nemmeno i colpi di piccone di coloro che lavoravano sotterra. E ogni volta Malpelo ripeteva che la terra lì sotto era vuota dalle gallerie, per ogni dove, verso il monte e verso la valle. da G. Verga, Jeli il pastore e altre novelle, Mondadori
• in funzione simbolica, se gli elementi del paesaggio sono il simbolo di un valore o esprimono la condizione di un personaggio, come nell’esempio che segue in cui il fischio improvviso di un treno, nella notte, accende la fantasia di Belluca, un umile impiegato imprigionato da un lavoro ripetitivo e da una famiglia opprimente. Così l’enorme vastità dello spazio aperto, simbolo della vita, irrompe nell’angustia dello spazio chiuso della sua casa e del suo ufficio: C’era, ah c’era, fuori di quella casa orrenda, fuori di tutti i suoi tormenti, c’era il mondo, tanto, tanto mondo lontano, a cui quel treno s’avviava… Firenze, Bologna, Torino, Venezia… tante città in cui egli da giovane era stato e che ancora, certo, in quella notte sfavillavano di luci sulla terra. da L. Pirandello, Il treno ha fischiato, in Novelle per un anno, Mondadori
I personaggi
I personaggi, non solo esseri umani, ma anche animali, oggetti animati o esseri fantastici, sono il centro dell’azione narrativa. Possono essere presentati dal narratore, da se stessi o da un altro personaggio in modo diretto, per mezzo, cioè, di un ritratto o di una descrizione fisica che rivela anche aspetti del carattere e della personalità; in questo caso l’autore descrive un professore veneziano: Genesio Pitarelli ora ordinario di matematica in una Scuola di Venezia. […] 248
Testo e testi
Una bottiglietta di pepe nero seminascosta sull’ultimo ripiano di uno scaffale del suo studio, ritengo fosse il prezioso cui più teneva in quell’epoca, fra quanti altri prodotti, diventati rari per la carestia della guerra, aveva in casa. Bassa, grossa come Genesio, a botte, come lui, velatamente trasparente, la bottiglietta conteneva pepe in polvere, grigio scuro come gli occhi di Genesio, scialbi ma mobili di cupi lampeggiamenti e striature, simili a certi guizzi d’acqua che si vedono durante un monotono scroscio di pioggia. Malgrado il loro fervore, questi scintillii bui dei suoi occhi grigi erano balenanti, ammiccanti e perfino piccanti come il sapore del pepe, che – se ben dosato – aumenta con una frustata di arguta gentilezza la bontà dei cibi. da A. Barolini, L’omino del pepe e altri racconti, La Nuova Italia
Più spesso la descrizione è indiretta, perché i tratti che caratterizzano il personaggio (azioni distintive, comportamenti, descrizioni di emozioni e giudizi su di lui di altri personaggi) si trovano in punti diversi, lungo l’intero percorso della narrazione, come sceglie di fare Manzoni per presentare il cardinale Federigo Borromeo: Federigo Borromeo, nato nel 1564, fu degli uomini rari in qualunque tempo, che abbiano impiegato un ingegno egregio, tutti i mezzi di una grande opulenza, tutti i vantaggi d’una condizione privilegiata, un intento continuo, nella ricerca e nell’esercizio del meglio. […] Teneva l’elemosina propriamente detta per un dovere principalissimo. […] La sua vita fu un continuo profondere ai poveri. La carità inesausta di quest’uomo, non meno che nel dare, spiccava in tutto il suo contegno. […] La presenza di Federigo era di quelle che ammansisce una superiorità, e la fanno amare. Il portamento era naturalmente composto, e quasi involontariamente maestoso, non incurvato né impigrito punto dagli anni; l’occhio grave e vivace, la fronte serena e pensierosa: tutte le forme del volto indicavano che, in altre età, c’era stata quella che più propriamente si chiama bellezza. da A. Manzoni, I promessi sposi, Sei
I personaggi hanno ruoli diversi e svolgono funzioni narrative diverse. Anche nel più semplice testo narrativo si possono individuare: • i personaggi principali, fra i quali al primo posto c’è il protagonista, l’eroe della vicenda; • i personaggi secondari, non molto incidenti nello svolgimento del racconto, ma importanti a livello di indizi: caratterizzano l’ambiente, forniscono informazioni sulla realtà, sui sentimenti, i pensieri e il comportamento del protagonista. In base alla funzione che svolgono, i personaggi si distinguono in: • protagonista o eroe, che dà impulso alle azioni ed è al centro delle tensioni narrative e dell’intreccio (nei Promessi sposi: Renzo e Lucia); • antagonista, colui che si oppone al protagonista o lo contrasta dando sviluppo all’intreccio (nei Promessi sposi: don Rodrigo); • aiutante, il personaggio che aiuta il protagonista e collabora con lui all’intreccio (nei Promessi sposi: padre Cristoforo, il cardinale Federigo, l’Innominato dopo la conversione); • falso aiutante, colui che sembra aiutare, ma in realtà ostacola o tradisce il protagonista (nei Promessi sposi: don Abbondio, la monaca di Monza); 249
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
• oppositore, chi cerca di ostacolare il protagonista intralciandone le azioni (nei Promessi sposi: don Abbondio intralcia Renzo e Lucia, l’Innominato intralcia don Rodrigo). Ogni personaggio può essere analizzato secondo diverse caratterizzazioni: • fisionomica, con la quale il personaggio viene descritto fisicamente in base all’età, al sesso, ai caratteri fisici, all’aspetto e al portamento; • psicologica, la più frequente, che analizza la sfera degli affetti, delle emozioni, dei sentimenti che condizionano le reazioni e i comportamenti del personaggio; • sociale, con la quale il personaggio viene collocato all’interno di una classe sociale: aristocrazia, borghesia (alta, media, piccola) o proletariato (urbano, contadino); • culturale, che si ricava dal linguaggio più o meno elaborato del personaggio, dal tipo di studi fatti, dagli ambienti frequentati, dalle sue conoscenze, dai riferimenti culturali più o meno ampi e dalla professione esercitata; • ideologica, che presenta le convinzioni religiose e politiche di un personaggio nel rapporto con la società. Spesso l’autore adotta per il medesimo personaggio caratterizzazioni diverse in modo da renderlo più autentico e specchio della realtà sempre mobile e varia.
Esercizi formativi 1 Nella seguente novella sono presenti tre storie. Individuale separandole con una
li ea
oi ul quader o dai un titolo a ognuna di esse.
Don Licciu Papa Le comari filavano al sole, e le galline razzolavano nel pattume davanti agli usci, allorch successe un grid o, un fuggi fuggi per tutta la stradicciuola, che si vide comparire da lontano lo zio asi, l’acchiappaporci, col laccio in mano e il pollame scappava schiamazzando, come se lo conoscesse. Lo zio asi si buscava dal municipio centesimi per le galline, e lire per ogni maiale che sorprendeva in contravvenzione. gli preferiva i maiali. come vide la porcellina di comare anta, stesa tran uillamente col muso nel brago, di contro all’uscio, gli gitt al collo il nodo scorsoio. h adonna santissima osa fate, zio asi gridava la zia anta, pallida come una morta. per carità, zio asi, non mi acchiappate la multa, che mi rovinate . Lo zio asi, il traditore, per pigliarsi il tempo di caricarsi la maialina sulle spalle, le sballava di belle parole: orella mia, che posso farvi uesto è l’ordine del sindaco. aiali per le strade non ne vuole pi . e vi lascio la porcellina perdo il pane . La zia anta gli correva dietro come una pazza colle mani nei capelli, strillando sempre: h zio asi non lo sapete che mi è costata tar a an iovanni, e la tengo come la pupilla degli occhi miei Lasciatemi la maialina, zio asi, per l’anima dei vostri morti he all’anno nuovo, coll’aiuto di io, vale due onze . Lo zio asi, zitto a capo chino, col cuore pi duro di un sasso, badava solo dove metteva i piedi, per non isdrucciolare nella mota, colla maialina di traverso sulle spalle, che grugniva rivolta al cielo. llora la zia anta, disperata, per salvare la porcellina, gli assegn un solenne calcio nella schiena, e lo fece andare ruzzoloni. 250
Testo e testi
Le comari, appena videro l’acchiappaporci in mezzo al fango, gli furono addosso colle rocche e colle ciabatte, e volevano fargli la festa per tutti i porci e le galline che aveva sulla coscienza. a in uesta accorse don Licciu apa, colla tracolla dello sciabolotto attraverso la pancia, gridando da lontano come un ossesso, fuori tiro delle rocche: Largo alla iustizia Largo alla iustizia . La iustizia condann comare anta alla multa ed alle spese, e per ischivare la prigione dovettero anche ricorrere alla protezione del barone, il uale aveva la finestra di cucina l di faccia nella stradicciuola, e la salv per miracolo, facendo vedere alla iustizia che non era il caso di ribellione, perch l’acchiappaporci uel giorno non aveva il berretto col gallone del municipio. edete esclamavano in coro le donne. i vogliono i anti per entrare in aradiso uesta del berretto nessuno la sapeva . er il barone aggiunse il predicozzo: uei porci e uelle galline bisognava spazzarli via dal vicinato il sindaco aveva ragione, ch sembrava un porcile . ’allora in poi, ogni volta che il servo del barone buttava la spazzatura sul capo alle vicine, nessuno mormorava. oltanto si dolevano che le galline chiuse in casa, per scansare la multa, non fossero pi buone chiocce, e i maiali, legati per un piede accanto al letto, parevano tante anime del purgatorio. lmeno prima la spazzavano loro la stradicciuola . utto uel concime sarebbe tant’oro per la chiusa dei rilli sospirava massaro ito. e avessi ancora la mula baia, spazzerei la strada colle mie mani . nche ui c’entrava don Licciu apa. gli era venuto a pignorare la mula coll’usciere, che dall’usciere solo massaro ito non se la sarebbe lasciata portar via dalla stalla, nemmen se l’ammazzavano, e gli avrebbe piuttosto mangiato il naso come il pane. ulla piazza, dinanzi agli scalini del unicipio, il banditore gli vendeva la mula. uindici onze la mula di compare ito norri uindici onze una bella mula baia uindici onze . ompare ito, seduto sugli scalini, col mento fra le mani, non voleva dir nulla, che la mula era vecchia, ed eran pi di anni che gli lavorava. ssa stava l contenta come una sposa, colla cavezza nuova. a appena gliela portaron via davvero, ei perse la testa, pensando che uell’usuraio di massaro enerando gli acchiappava onze per una sola annata di mezzeria, che tanto non ci valeva la chiusa dei rilli, e senza la mula ormai non poteva pi lavorare la chiusa, e all’anno nuovo si sarebbe trovato di nuovo col debito sulle spalle. i si mise a gridare come un disperato sul naso a massaro enerando. osa mi farete pignorare, uando non avr pi nulla nticristo che siete . voleva levargli il battesimo dalla testa se non fosse stato per don Licciu apa l presente, collo sciabolotto e il berretto gallonato, il uale si mise a gridare tirandosi indietro: ermo alla iustizia ermo alla iustizia . he iustizia strillava compare ito tornando a casa colla cavezza in mano. La iustizia è fatta per uelli che hanno da spendere . uesto lo sapeva anche curatolo rcangelo, che uando era stato in causa col everendo per via della casuccia, perch il everendo voleva comprargliela per forza, tutti gli dicevano: he siete matto a pigliarvela col everendo la storia della brocca contro il sasso l everendo coi suoi denari si affitta la meglio lingua d’avvocato, e vi riduce povero e pazzo . l everendo, dacch s’era fatto ricco, aveva ingrandito la casuccia paterna, di ua e di là, 251
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
come fa il porcospino che si gonfia per scacciare i vicini dalla tana. ra aveva slargata la finestra che dava sul tetto di curatolo rcangelo, e diceva che gli bisognava la casa di lui per fabbricarvi sopra la cucina e mutare la finestra in uscio. edete compare rcangelo mio, senza cucina non ci posso stare isogna che siate ragionevole . ompare rcangelo non lo era punto, e si ostinava a pretendere di voler morire nella casa dove era nato. anto, non ci veniva che una volta al sabato: ma uei sassi lo conoscevano, e se pensava al paese, nei pascoli di arramone, non lo vedeva altrimenti che sotto forma di uell’usciolo rattoppato, e di uella finestra senza vetri. a bene, va bene rispondeva fra di s il everendo. este di villani isogna farci entrare la ragione per forza . dalla finestra del everendo piovevano sul tetto di curatolo rcangelo cocci di stoviglie, sassi, ac ua sporca e riducevano il cantuccio dov’era il letto peggio di un porcile. e curatolo rcangelo gridava, il everendo si metteva a gridare sul tetto, pi forte di lui: he non poteva pi tenerci un vaso di basilico sul davanzale on era padrone d’innaffiare i suoi fiori . uratolo rcangelo aveva la testa dura peggio dei suoi montoni, e ricorse alla iustizia. ennero il giudice, il cancelliere, e don Licciu apa, a vedere se il everendo era padrone d’innaffiare i suoi fiori, che uel giorno non ci erano pi alla finestra, e il everendo aveva il solo disturbo di levarli ogni volta che doveva venire la iustizia, e rimetterli al loro posto appena voltava le spalle. l giudice stesso non poteva passare il tempo a far la guardia al tetto di curatolo rcangelo, o ad andare e venire dalla straduccia ogni sua visita costava cara. estava la uestione di sapere se la finestra del everendo doveva essere coll’inferriata o senza inferriata, e il giudice, e il cancelliere, e tutti guardavano cogli occhiali sul naso, e pigliavano misure che pareva un tetto di barone, uel tettuccio piatto e ammuffato. il everendo tir pure fuori certi diritti vecchi per la finestra senza inferriata, e per alcune tegole che sporgevano sul tetto, che non ci si capiva pi nulla, e il povero curatolo rcangelo guardava in aria anche lui, per capacitarsi che colpa avesse il suo tetto. i ci perse il sonno della notte e il riso della bocca si dissanguava a spese, e doveva lasciare la mandria in custodia del ragazzo per correre dietro al giudice e all’usciere. er giunta le pecore gli morivano come le mosche, ai primi freddi dell’inverno, ch il ignore lo castigava perch se la pigliava colla hiesa, dicevano. voi pigliatevi la casa disse infine al everendo, che dopo tante liti e tante spese non gliene avanzava il denaro da comprarsi la corda per impiccarsi a un travicello. oleva mettersi in collo la sua bisaccia e andarsene colla figliola a stare colle pecore, ch uella maledetta casa non voleva venderla pi , finch era al mondo. a allora usc in campo il barone, l’altro vicino, il uale ci aveva anche lui delle finestre e delle tegole sul tetto di curatolo rcangelo, e giacch il everendo voleva fabbricarsi la cucina, egli aveva pure bisogno di allargare la dispensa, sicch il povero capraio non sapeva pi di chi fosse la sua casa. a il everendo trov il modo di aggiustare la lite col barone, dividendosi da buoni amici fra di loro la casa di curatolo rcangelo, poich costui ci aveva anche uest’altra servit , gli ridusse il prezzo di un buon uarto. ina, la figlia di curatolo rcangelo, come dovevano lasciare la casa e andarsene via dal paese, non finiva di piangere, uasi ci avesse avuto il cuore attaccato a uei muri e a uei chiodi delle pareti. uo padre, poveraccio, tentava di consolarla come meglio poteva, dicendole che laggi , nelle grotte del arramone, ci si stava da principi, senza vicini e senza 252
Testo e testi
acchiappaporci. a le comari, che sapevano tutta la storia, si strizzavano l’occhio fra di loro borbottando: l arramone il signorino non potrà pi andarla a trovare, di sera, uando compare rcangelo è colle sue pecore. er uesto la ina piange come una fontana . ome lo seppe compare rcangelo cominci a bestemmiare e a gridare: cellerata desso con chi vuoi che ti mariti . a la ina non pensava a maritarsi. oleva soltanto continuare a stare dov’era il signorino, che lo vedeva tutti i giorni alla finestra, appena si alzava, e gli faceva segno se poteva andare a trovarla la sera. n tal modo la ina c’era cascata, col veder tutti i giorni alla finestra il signorino, che dapprincipio le rideva, e le mandava i baci e il fumo della pipa, e le vicine schiattavano d’invidia. oscia a poco a poco era venuto l’amore, talch adesso la ragazza non ci vedeva pi dagli occhi, e aveva detto chiaro e tondo a suo padre: oi andatevene dove volete, che io me ne sto ui dove sono . il signorino le aveva promesso che la campava lui. uratolo rcangelo di uel pane non ne mangiava, e voleva chiamare don Licciu apa per condur via a forza la figliuola. lmeno uando saremo via di ui, nessuno saprà le nostre disgrazie diceva. a il giudice gli rispose che la ina aveva già gli anni del giudizio, ed era padrona di fare uel che gli pareva e piaceva. h padrona borbottava curatolo rcangelo. nch’io son padrone . appena incontr il signorino, che gli fumava sul naso, gli spacc la testa come una noce con una legnata. opo che l’ebbero legato ben bene, accorse don Licciu apa, gridando: Largo alla iustizia Largo alla iustizia . avanti alla iustizia gli diedero anche un avvocato per difendersi. lmeno stavolta la iustizia non mi costa nulla diceva compare rcangelo. fu meglio per lui. L’avvocato riusc a provare come uattro e uattro fanno otto, che curatolo rcangelo non l’aveva fatto apposta, di cercare d’ammazzare il signorino, con un randello di pero selvatico, ch’era del suo mestiere, e se ne serviva per darlo sulle corna ai montoni uando non volevano intender ragione. os fu condannato soltanto a anni, la ina rimase col signorino, il barone allarg la sua dispensa, e il everendo fabbric una bella casa nuova su uella vecchia di curatolo rcangelo, con un balcone e due finestre verdi. da . erga, Rosso Malpelo e altre novelle, ansoni per la cuola 2 Scrivi ul quader o le tre ra i c e i tutte e tre le torie i dica o l arrivo della iu ti ia 3 Indica attraver o quali ti i di caratteri
a io e o o o e ere a ali ati i er onaggi di Santa e Arcangelo della novella o u a a. A. aratterizzazione fisionomica B. aratterizzazione sociale C. Caratterizzazione culturale D. Caratterizzazione ideologica 253
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Il rapporto fra il narratore e il racconto
Il narratore è la voce narrante a cui l’autore affida il compito di raccontare la vicenda; è una creazione dell’autore che lo colloca nel testo in mezzo agli altri personaggi, a volte personaggio egli stesso (come Watson, l’amico di Sherlock Holmes), a volte testimone invisibile (sempre presente, ma a cui nessuno rivolge mai la parola). Autore e narratore, quindi, non sono sinònimi; essi coincidono solo quando lo scrittore racconta le sue esperienze personali, i suoi incontri e le sue riflessioni in pagine di diario o in opere autobiografiche.
herloc olmes e il ottor atson interpretati da asil athbone e igel ruce
Ecco le due tipologie di narratore: Narratore
Esempio
interno: si colloca dentro la storia e racconta in prima persona i fatti di cui è stato testimone o protagonista
La prima volta che vide uno specchio d’ac ua la baia di lum e trotterell un po’ lungo l’argine scosceso, si mise ad abbaiare furiosamente e poi si butt a capofitto da un’altezza di pi di due metri. icorder sempre uello splendido primo tuffo. uot controcorrente e poi torn indietro, ma solo per il gusto di farlo, come un uomo.
esterno: è estraneo alla vicenda e racconta in terza persona ci che dicono e fanno i personaggi
li indiani si piazzarono in silenzio ai posti designati: certe crepe nelle rocce, da cui potevano sorvegliare gli accessi ai piedi della cascata. l centro della piccola isola, pochi pini bassi e stenti avevano messo radice, formando una macchia dove cchio di alco si precipit veloce come un cervo, seguito dal dinamico uncan.
da . hurber, Il cane che sapeva troppo, ansoni
da . . ooper, L’ultimo dei Mohicani, izzoli
Ecco come può essere il punto di vista del narratore: Punto di vista
i
ificato
onnisciente o a ocali a io e ero
il narratore sa tutto, conosce il passato e i pensieri dei personaggi, descrive gli ambienti, commenta e giudica gli avvenimenti, anticipa uelli che ancora devono accadere o ne racconta alcuni successi nel passato: ne sono esempi i romanzi storici e realistici dell’ e del ’ come: I promessi sposi di lessandro anzoni, Il giardino dei inzi ontini di iorgio assani.
interno o a ocali interna
a io e
in uesto caso il narratore si identifica con uno dei personaggi di cui assume il punto di vista: vede, conosce e pensa come lui la narrazione pu avvenire in prima o in terza persona.
a io e
il narratore conosce meno di uanto sanno i personaggi della storia e si limita a registrare le loro azioni e i loro dialoghi, ma non i pensieri e le sensazioni che provano, tantomeno le azioni compiute nel passato. uesta è la tecnica oggettiva adottata dagli scrittori naturalisti e veristi ola, erga, apuana e dagli autori di testi di genere poliziesco nei uali, per creare la suspense, le informazioni vengono fornite solo alla fine della vicenda:
esterno o a ocali esterna
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Testo e testi
Le scelte stilistiche
Ogni autore scrive adattando al suo gusto personale le tecniche e le strutture compositive e linguistiche che abbiamo via via presentato. Qui di seguito le ricordiamo in breve: • la struttura paratattica (in cui prevalgono frasi coordinate) per descrivere situazioni in movimento, dinamiche, stati d’animo agitati, azioni che si susseguono con vivacità, con un ritmo incalzante e veloce; • la struttura ipotattica (in cui prevalgono frasi subordinate) per analizzare situazioni, riportare riflessioni approfondite e rallentare il ritmo della narrazione; • il discorso diretto per riprodurre, con il dialogo, le battute e le parole pronunciate dai personaggi; • il discorso indiretto per riportare, per mezzo di proposizioni subordinate introdotte da verbi dichiarativi, i discorsi e i dialoghi dei personaggi; • il discorso indiretto libero per riferire (evitando il verbo dichiarativo, i due punti e le virgolette) le parole di un personaggio inserite dentro un discorso indiretto; • il monologo interiore per esporre in modo diretto, con immediatezza, i pensieri e lo stato d’animo dei personaggi; • l’alternanza di sequenze descrittive, riflessive, narrative e dialogate per influire sul ritmo della narrazione; • l’interruzione della narrazione per mezzo di anticipazioni o posticipazioni (flash-back); • le espressioni figurate e le figure retoriche (similitudine, metafora, ripetizione, sinestesia…) per raggiungere effetti espressivi originali e suggestivi; • i diversi registri linguistici (formale colto, medio, familiare-colloquiale, intimo-confidenziale…) per adeguare la lingua alla situazione sociale, all’ambiente e alla cultura dei personaggi.
Esercizi formativi 1 Ritorna a p. 250 alla novella Don Licciu Papa e indica il punto di vista del narratore.
A. ocalizzazione zero B. ocalizzazione interna C. ocalizzazione esterna 2 Nel testo della novella Don Licciu Papa individua e sottolinea con colori diversi un
e e io di di cor o diretto u e e retto libero.
io di di cor o i diretto e u o di di cor o i di-
3 Trova e trascrivi dal testo della novella
o
u a a un esempio di:
similitudine: espressione dialettale: ................................................................................................................................... esclamazione: .................................................................................................................................................... modo di dire: .................................................................................................................................................... 255
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 4 Indica co
vero
o al o
e iova
i er a ella ovella o
u a a:
1. interviene personalmente con giudizi nella vicenda.
V
2. proietta il lettore nel futuro.
V
3. ricorre a fre uenti dialoghi.
V
4. denuncia una realtà di miseria e di s uallore.
V
5. ricostruisce un momento del passato.
V
6. racconta la propria vita.
V
7. usa un linguaggio ricco e dal registro aulico e solenne.
V
8. ricorre a modi di dire e frasi idiomatiche.
V
9. analizza in profondità il carattere e la psicologia dei personaggi.
V
5 Trasforma il e ue te te to i
ere do alcu i dialo
i ra i er o a
i
’improvviso la porta della botteguccia venne spalancata con tanta violenza che un piccolo grappolo di campanellini di ottone cominci a tintinnare e ci volle un bel po’ prima che si rimettesse tran uillo. ausa di uello scompiglio era un ragazzino piccolo e grassoccio, di forse dieci, undici anni. capelli scuri gli ricadevano bagnati sul viso, il cappotto era molle di pioggia e tutto gocciolante sul fianco, pendente da una cinghia a tracolla, portava una cartella di scuola. e ne stava sulla porta, immobile, come se avesse messo radici. avanti a lui si apriva una stanza lunga e stretta che si perdeva verso il fondo nella penombra. a dietro un muro di libri, alto uanto un uomo, veniva il bagliore di una lampada. n uella luce si levava di tanto in tanto un anello di fumo che s’ingrandiva salendo per poi andare a dissolversi in alto nel buio. videntemente laggi c’era ualcuno, dietro la parete di libri, e in effetti il ragazzo ud una voce piuttosto brusca. adatt. da
. nde, a storia infinita, Longanesi
................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................
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Testo e testi
3
Il testo poetico Il tuono
E nella notte nera come il nulla, a un tratto, col fragor d’arduo dirupo che frana, il tuono rimbombò di schianto: rimbombò, rimbalzò, rotolò cupo, e tacque, e poi rimareggiò rinfranto, e poi vanì. Soave allora un canto s’udì di madre, e il moto di una culla. da G. Pascoli, Myricae, Garzanti
L’autore, nella breve lirica, descrive un fenomeno naturale, il tuono, e privilegia gli aspetti uditivi, fonici: utilizza la lingua in modo connotativo, per evocare le cose, i suoni e i colori, accostarli e creare un effetto di suggestione. La lingua in questo testo è usata in funzione poetica ed è ricca di novità sintattiche, di significato e di suono grazie a: • i versi (endecasillabi in una ballata piccola); • le rime: nulla/culla; dirupo/cupo; schianto/rinfranto/canto; • l’allitterazione della consonante r nei versi 2, 3, 4 e 5; • il contrasto fra le vocali chiuse o, u presenti nella prima parte della lirica per evocare un’atmosfera cupa e le vocali aperte a, e evocatrici di un’atmosfera limpida e rassicurante nell’ultima parte; • l’onomatopea presente nei verbi: rimbombò, rimbalzò, rotolò che si rincorrono ritmicamente; • la similitudine notte nera come il nulla che trasforma l’immagine della notte in uno stato d’animo angoscioso; • la ripetizione della congiunzione e, nella seconda parte della poesia, che sottolinea il decrescere del fragore e rallenta il ritmo; • la musicalità degli ultimi due versi che comunica un’impressione di quiete. È poetico un testo in cui l’autore, per comunicare emozioni, sentimenti e riflessioni, sceglie, accosta e dispone le parole nella frase in modo insolito e originale ottenendo effetti musicali e creando immagini nuove.
Un testo diverso da tutti gli altri
I testi poetici seguono nella loro struttura compositiva le regole della misura, del ritmo, della cadenza delle sillabe e delle parole e nel contenuto uniscono l’intensità espressiva alla profondità del significato, la forza del sentimento alla precisione della lingua. 257
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
La bellezza di una poesia non dipende dall’uso di parole difficili, rare o colte, bensì dal fatto che le immagini meraviglino il lettore, lo commuovano e gli offrano, sotto il loro significato immediato, un significato più profondo. Nella poesia Il tuono, Giovanni Pascoli identifica nel rombo minaccioso del tuono la manifestazione del male e dell’angoscia universali che possono trovare un conforto rassicurante solo nell’affetto della famiglia, capace di difendere dai pericoli esterni (simboli d’amore sono il canto della madre e l’immagine della culla). Non ci sono regole per vedere il mondo con gli occhi di un poeta; ci sono però regole perché le parole rispecchino ciò che gli occhi di un poeta hanno visto; sono norme che tutti possono conoscere e usare per costruire versi, strofe, rime e utilizzare figure retoriche. L’insieme delle norme che regolano la struttura dei versi, delle strofe e dei vari componimenti poetici è la metrica.
Esercizi formativi 1
Leggi la seguente poesia e rispondi alle domande. Sera di Liguria Lenta e rosata sale su dal mare la sera di Liguria, perdizione di cuori amanti e di cose lontane. Indugiano le coppie nei giardini, s’accendon le finestre ad una ad una come tanti teatri. Sepolto nella bruma il mare odora. Le chiese sulla riva paion navi che stanno per salpare. da V. Cardarelli, Poesie, Mondadori
1. Da quanti versi è composta la poesia? ......................................................................................................................................................................... 2. Qual è l’argomento della poesia? ......................................................................................................................................................................... 3.
che cosa vengono paragonate le finestre che si illuminano .........................................................................................................................................................................
4. A che cosa vengono paragonate le chiese sulla riva? ......................................................................................................................................................................... 5. La poesia suscita in te un sentimento di: A. allegria
B. tristezza
C. malinconia
D. rimpianto
6. Riscrivi sul quaderno la poesia collocando sempre il predicato dopo il soggetto. 258
Testo e testi 2
Leggi la seguente poesia e rispondi alle domande. Ed è subito sera Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera. da S. Quasimodo, Ed è subito sera, Mondadori
1. Qual è l’argomento della poesia? ......................................................................................................................................................................... 2. Di che cosa è simbolo la sera? ......................................................................................................................................................................... 3. Di che cosa è simbolo il sole? ......................................................................................................................................................................... 4. Che cosa sottolinea il pronome ognuno posto all’inizio del primo verso? A. che tutti gli uomini vivono una condizione di solitudine B. che solo i poeti vivono una condizione di solitudine 5. Che cosa sottolinea l’avverbio subito posto nell’ultimo verso? a. 3
l’inevitabilità della morte
b.
la solitudine dell’uomo
Leggi la seguente poesia ed esegui gli esercizi che seguono. L’onda […] Sciacqua, sciaborda, scroscia, schiocca, schianta, romba, ride, canta, accorda, discorda, tutte accoglie e fonde
le dissonanze acute nelle sue volute profonde, libera e bella, numerosa e folle, possente e molle,
creatura viva che gode del suo mistero fugace. da G. D’Annunzio, Versi d’amore e di gloria, Mondadori
1. Qual è l’argomento della poesia? ......................................................................................................................................................................... 2. l titolo è funzionale alla comprensione del significato della poesia rispondere, prova a non considerarlo nella lettura.
erch
rima di
......................................................................................................................................................................... 3. Trascrivi le parole onomatopeiche che caratterizzano l’onda. ......................................................................................................................................................................... 4. Trascrivi gli aggettivi riferiti all’onda. ......................................................................................................................................................................... 5.
erch l’onda è al tempo stesso possente e molle? .........................................................................................................................................................................
6. Sottolinea e trascrivi sul quaderno le rime. 259
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 4 Leggi la seguente poesia ed esegui gli esercizi che seguono.
La pioggia nel pineto […] E immersi noi siam nello spirto silvestre, d’arborea vita viventi; e il tuo volto ebro è molle di pioggia come una foglia, e le tue chiome auliscono come le chiare ginestre, o creatura terrestre che hai nome Ermione.
da G. D’Annunzio, Alcyone, Mondadori
1. Individua e sottolinea in rosso le parole che appartengono al linguaggio poetico. 2. Individua e sottolinea in blu le rime. 3. Nei versi sono presenti due similitudini: sottolineale in verde. 4.
piega il significato dei versi: E immersi / noi siam nello spirto / silvestre, / d’arborea vita viventi. ....................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................
5
Scrivi una poesia ripetendo all’inizio di ogni verso il verbo vorrei; puoi continuare il verso con per… Vorrei salire ........................................................ per ..................................................................................... Vorrei dipingere ................................................ per ..................................................................................... Vorrei essere ...................................................... per ..................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................
260
Testo e testi
Il verso e il ritmo
Il testo poetico si distingue da tutti gli altri perché si presenta non in prosa, ma in versi. Il verso è costituito dalle parole che rientrano in uno schema metrico e ritmico e stanno sulla stessa riga; prende il nome dal numero delle sillabe che lo compongono.
Le parole, nel verso, oltre all’accento tonico, hanno un accento ritmico o ictus che cade su alcune sillabe secondo una precisa combinazione e scandisce il ritmo della poesia: Il mòrbo infùria (A. Fusinato)
I versi si dividono in: • parisillabi, composti da un numero pari di sillabe, con accenti ritmici generalmente fissi; producono ritmi regolari e piuttosto monotoni: Soffermati sull’arida sponda (A. Manzoni) • imparisillabi, composti da un numero dispari di sillabe, con accenti ritmici mobili; producono ritmi ricchi, spezzati e variati: Sempre caro mi fu quest’ermo colle (G. Leopardi) Per contare le sillabe di un verso è necessario conoscere le seguenti particolarità: • la sinalèfe consiste nella fusione, in un’unica sillaba, della vocale finale atona di una parola con la vocale iniziale della parola successiva: Sui | cam|pi e sul|le | stra|de (A. Negri) • la dialèfe è il contrario della sinalèfe: due vocali, una finale della prima parola, l’altra iniziale della parola successiva, non si fondono e contano come due sillabe distinte: e | qua | e | là | sal|tan|do (G. Leopardi) • la dièresi è la lettura delle vocali di un dittongo in due sillabe distinte; sulla prima vocale vengono segnati due puntini: E | pre|go an|ch’io | nel | tuo | por|to | quï|e|te (U. Foscolo) • la sinèresi è il contrario della dièresi: due vocali che costituiscono uno iato contano per una sola sillaba come se costituissero un dittongo: Ed | er|ra | l’ar|mo|nia | per | que|sta | val|le (G. Leopardi) • se l’ultima parola del verso è piana (l’accento cade sulla penultima sillaba), il numero delle sillabe è quello reale, effettivo: Nel | mez|zo | del | cam|min | di | no|stra | vì|ta (D. Alighieri) 11 sillabe reali = endecasillabo; 261
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
• se l’ultima parola del verso è tronca (l’accento cade sull’ultima sillaba) occorre contare una sillaba in più: e | la | be|lan|te a | quel|le | ci|me | là (G. Carducci) 10 (+1) = endecasillabo. Il verso è endecasillabo anche se ha 10 sillabe; • se l’ultima parola del verso è sdrucciola (l’accento cade sulla terz’ultima sillaba) occorre contare una sillaba in meno: Ei | fu. | Sic|co|me im|mò|bi|le (A. Manzoni) 8 (-1) = 7. Il verso è un settenario sdrucciolo anche se ha otto sillabe. I versi parisillabi sono: Verso
Esempio
bisillabo, composto di due sillabe; l’accento ritmico cade sempre sulla 1ª sillaba
Diètro / quàlche / vètro / quàlche / vìso / biànco / quàlche / rìso / stànco
quadrisillabo o quaternario, composto di quattro sillabe; gli accenti ritmici cadono sulla 1ª e sulla 3ª sillaba
Ècco il mòndo / vuòto e tòndo / s’àlza, / scènde
senario, composto di sei sillabe; gli accenti ritmici cadono sulla 2ª e sulla 5ª sillaba (è usato soprattutto nella poesia patriottica)
Fratèlli d’Itàlia / l’Itàlia s’è dèsta / dell’èlmo di Scìpio
ottonario, composto di otto sillabe; gli accenti ritmici cadono sulla 3ª e sulla 7ª sillaba
Quando càdono le fòglie, quando emìgrano gli augelli (doppio ottonario)
decasillabo, composto di dieci sillabe; gli accenti ritmici cadono sulla 3ª, 6ª e 9ª sillaba
S’ode a dèstra uno squìllo di tròmba / a sinìstra rispònde uno squìllo
(G. A. Cesareo) (A. Boito)
(G. Mameli)
(G. Carducci)
(A. Manzoni)
I versi imparisillabi sono: Verso
Esempio
trisillabo o ternario, composto di tre sillabe; l’accento ritmico cade sulla 2ª sillaba
Si tàce, / non gètta / più nùlla
quinario, composto di cinque sillabe; gli accenti ritmici cadono sulla 1ª o 2ª sillaba e sulla 4ª
Fònti e collìne / chièsi agli Dèi
settenario, composto di sette sillabe; gli accenti ritmici cadono uno, fisso, sulla sillaba e un altro su una delle prime quattro sillabe
O natùra cortèse, / son quèsti i doni tuòi
novenario, composto di nove sillabe; gli accenti ritmici cadono sulla 2ª, 5ª e 8ª sillaba
La dònna su ’l pàllido amànte / chinòssi recàndolo al sèno (G. Carducci)
endecasillabo, composto di undici sillabe; ha diverse possibilità di accento ritmico
(V. Monti)
(A. Palazzeschi) (I. Pindemonte) (G. Leopardi)
4ª, 8ª, 10ª sillaba: Cantami, o Dìva, del Pelìde Achìlle
4ª, 7ª, 10ª sillaba: Era già l’òra che vòlge il disìo (D. Alighieri)
6ª, 8ª, 10ª sillaba: Nel mezzo del cammìn di nòstra vìt (D. Alighieri)
262
Testo e testi
PER SAPERNE DI PIÙ L’endecasillabo L’endecasillabo è il verso più usato nella poesia italiana perché, presentando gli accenti in posizioni mobili, ha una grande varietà di ritmo; in endecasillabi sono, ad esempio, opere bellissime come La Divina Commedia di Dante Alighieri, L’Orlando furioso di Ludovico Ariosto e La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso.
All’interno del verso, in particolare nell’endecasillabo, può esserci una pausa, detta cesura, che lo divide in due parti disuguali dette emistichi; questa pausa è un elemento importante per il ritmo così come lo è l’enjambement (parola francese che significa «scavalcamento») che si verifica quando la struttura della frase non coincide con la lunghezza del verso ma si prolunga nel verso successivo (per cui la lettura lega entrambi i versi). Solo et pensoso i | più deserti campi (F. Petrarca) (cesura) Zacinto mia, che te specchi nell’onde del greco mar da cui vergine nacque (U. Foscolo) (enjambement) La rima La rima è l’uguaglianza di suono della parte finale di una o più parole, a partire dalla vocale su cui cade l’accento tonico.
Hai mai fatto una pazzia? Con la pedana della fantasia un acrobatico salto in un cielo cobalto. (M. Argilli)
Talvolta la rima avviene fra una parola posta alla fine del verso e un’altra situata all’interno del verso successivo; in questo caso si parla di rima al mezzo: Passata è la tempesta: odo augelli far festa, e la gallina, tornata in su la via, che ripete il suo verso.
Giacomo Leopardi
(G. Leopardi)
263
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
I tipi più ricorrenti di rima sono i seguenti: • rima baciata, quando due versi consecutivi hanno la stessa rima secondo lo schema AABB: Come un frutto maturo cade il giorno. A Dal ponte che cavalca il fiume suona un corno. A Con uno strepito di gran cascata B un treno fora il vuoto su la via ferrata. B (C. Govoni)
• rima alternata, quando il primo verso rima con il terzo, il secondo con il quarto e così via secondo lo schema ABAB: Se lamentar augelli, o verdi fronde A mover soavemente a l’aura estiva, B o roco mormorar di lucide onde A s’ode d’una fiorita et fresca riva, B (F. Petrarca)
• rima incrociata, quando il primo verso rima con il quarto e il secondo con il terzo secondo lo schema ABBA: Le campane le loro bianche tazze A versano per la sera ad intervalli; B il vento è un incrinarsi di cristalli B sopra uno stagno intricato di mazze. A (C. Govoni)
• rima incatenata, quando i versi, raggruppati a tre a tre, rimano secondo lo schema ABA BCB CDC…: «O Tosco che per la città del foco A vivo ten vai così parlando onesto, B piacciati di restare in questo loco. A La tua loquela ti fa manifesto di quela nobil patrïa natio, a la qual forse fui troppo molesto».
B C B
Subitamente questo suono uscìo d’una de l’arche; però m’accostai, temendo, un poco più al duca mio.
C D C (D. Alighieri)
I versi che non seguono alcuno schema metrico tradizionale oppure non hanno rima si dicono versi liberi e sono usati soprattutto dai poeti contemporanei.
264
Testo e testi
La strofa La strofa è un insieme di versi, organizzati secondo criteri di struttura metrica, che prende il nome dal numero dei versi da cui è formata.
Le strofe più comuni sono le seguenti: Tipo distico
terzina
quartina
sestina
ottava
strofa libera
Numero di versi
Esempio
formato da due versi con rima baciata
Ora, i cavalli non frangean la biada: dormian sognando il bianco della strada.
formata da tre versi endecasillabi a rima incatenata (il primo rima con il terzo, il secondo rima con il primo e con il terzo della terzina successiva e così via…)
«O frati,» dissi, «che per cento milia perigli siete giunti a l’occidente, a questa tanto picciola vigilia
A B A
d’ì nostri sensi ch’è del rimanente non vogliate negar l’esperïenza, di retro al sol, del mondo sanza gente.
B C B
formata da quattro versi di vario tipo; spesso è la prima parte di un sonetto
formata da sei versi endecasillabi, con varie combinazioni di rima
formata da otto versi endecasillabi, i primi sei a rima alternata, gli ultimi due a rima baciata; è la strofa tipica della poesia cavalleresca
formata da una serie di versi non legati da uno schema metrico fisso
Né più mai toccherò le sacre sponde ove il mio corpo fanciulletto giacque, Zacinto mia, che te specchi nell’onde del greco mar da cui vergine nacque Sei quasi brutta, priva di lusinga nelle tue vesti quasi campagnole ma la tua faccia buona e casalinga, ma i bei capelli di color di sole, attorti in minitussime trecciuole, ti anno un tipo di elt fiamminga
Pel bosco errò tutta la notte il conte; e allo spuntar de la diurna fiamma lo tornò il suo destin sopra la fonte dove Medoro isculse l’epigramma. Veder l’ingiuria sua scritta nel monte l’accese sì, ch’in lui non restò dramma che non fosse odio, rabbia, ira e furore; né più indugiò, che trasse il brando fuore. La nebbia arriva su zampine di gatto. S’accuccia e guarda la città e il porto sulle silenziose anche e poi se ne va via.
A A
(G. Pascoli)
(D. Alighieri)
(U. Foscolo)
(G. Gozzano)
A B A B A B C C
(L. Ariosto)
(C. Sandburg)
265
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
BES
Indica il tipo di rima presente nei seguenti gruppi di versi e schematizzali a fianco (AABB…). 1. Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle. La chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle. (G. Pascoli) .........................................................................................................................................................................
2. Esplodon le simpatiche campane d’un bianco campanile sopra tetti grigi; donne con rossi fazzoletti cavano da un rotondo forno il pane.
(C. Govoni)
.........................................................................................................................................................................
3. Sotto un cespo di rose scarlatte offre il rospo tè caldo con latte. Sotto un cespo di rose paonazze tocca al rospo sciacquare le tazze.
(T. Scialoja)
......................................................................................................................................................................... 2
Indica il numero di sillabe di ciascuno dei seguenti versi e definiscine la tipologia (settenario, decasillabo, endecasillabo…). 1. Angelica e Medor con cento nodi (…) (……………………………) / legati insieme, e in cento lochi vede. (…) (……………………………) (L. Ariosto) 2. Quant’è bella giovinezza (…) (……………………………) / che si fugge tuttavia! (…) (……………………………) (L. dei Medici) 3. Pallidetto mio sole, (…) (………………….....……………) / ai tuoi dolci pallori (…) (……………………………) / perde l’alba vermiglia i suoi colori. (…) (……………………………) (G. B. Marino) 4. S’ode a destra uno squillo di tromba. (…) (……………………………) (A. Manzoni)
3
Leggi i seguenti versi endecasillabi e dividili in sillabe. Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese io canto, che furo al tempo che passaro i Mori d’Africa il mare, e in Francia nocquer tanto, seguendo l’ire e i giovenil furori d’Agramante lor re, che si diè vanto di vendicar la morte di Troiano sopra re Carlo imperator romano.
266
da L. Ariosto, L’Orlando furioso, Einaudi
Testo e testi 4 Leggi la seguente poesia e rispondi alle domande.
C’era C’era, un po’ in ombra, il focolaio; aveva arnesi, intorno, di rame. Su quello si chinava la madre col soffietto, e uscivano faville. C’era nel mezzo una tavola dove versava antica donna le provviste. Il mattarello vi allungava a tondo la pasta molle. C’era, dipinta in verde, una stia, e la gallina in libertà raspava. ue mastelli, là sopra, riflettevano, colmi, gli oggetti. C’era, mal visto nel luogo, un fanciullo. Le sue speranze assieme alle faville del focolaio si alzavano. Alcuna – guarda! – è rimasta. da U. Saba, Il Canzoniere, Einaudi
1. Da quante strofe è composta la poesia? ........................................................................................................................................................................ 2. Da quanti versi è composta ciascuna strofa? ........................................................................................................................................................................ 3. Qual è il nome di questo tipo di strofa? ........................................................................................................................................................................ 4. I versi hanno la rima? ........................................................................................................................................................................ 5. Che cosa noti in tutte le strofe in merito alla lunghezza dei versi? ........................................................................................................................................................................
COMPETENZE IN
G
I
O
C
O
Poesie in gara Dividetevi in gruppi e divertitevi a comporre alcuni versi contenenti sensazioni, impressioni, ricordi legati alle seguenti situazioni: 1. Un tuffo in piscina… 2. Oggi io ti aspettavo… 3. Scrivo il tuo nome… Le tre poesie ritenute più «intense» da una giuria eletta dalla classe potranno essere pubblicate sul giornalino scolastico.
267
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 5
Leggi la seguente poesia e rispondi alle domande. La bambina che va sotto gli alberi La bambina che va sotto gli alberi non ha che il peso della sua treccia, un fil di canto in gola. Canta sola e salta per la strada ch non sa che mai bene più grande non avrà di quel po’ d’oro vivo per le spalle, di quella gioia in gola. A noi che non abbiamo altra felicità che di parole, e non l’acceso fiocco e non la molta speranza che fa grosso a quella il cuore, se non è troppo chiedere, sia tolta da C. Sbarbaro, Poesie, Scheiwiller prima la vita di quel solo bene. 1. Quante sono le strofe? ....................................................................................................................................................................... 2. Da quanti versi sono composte? ....................................................................................................................................................................... 3. Da quante sillabe è composto il primo verso e come si chiama? ....................................................................................................................................................................... 4. La prima strofa è di tipo descrittivo o riflessivo ....................................................................................................................................................................... 5. La seconda strofa è di tipo descrittivo, narrativo o riflessivo ....................................................................................................................................................................... 6. Di che colore sono i capelli della bambina? ....................................................................................................................................................................... 7. Secondo il poeta, qual è il bene più grande che la bambina possiede? ....................................................................................................................................................................... 8. Quali azioni compie la bambina? ....................................................................................................................................................................... 9. Qual è lo stato d’animo della bambina? ....................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................... 10. Qual è lo stato d’animo del poeta? ....................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................
6 Scrivi sul quaderno alcuni versi con il seguente schema di rime: AA BB CD CD.
268
Testo e testi
Le figure retoriche Le figure retoriche sono particolari forme linguistiche che permettono al poeta di evocare e richiamare immagini dai significati più profondi. Attingendo al linguaggio figurato, conferiscono al discorso poetico una forte carica emotiva.
Esse si dividono in figure retoriche di significato, di costruzione e di suono. Tra le figure retoriche di significato possiamo distinguere: • il climax, che consiste nel disporre una successione di termini, di intensità sempre crescente, in scala ascendente: La terra ansante, livida, in sussulto; / il cielo ingombro, tragico, disfatto (G. Pascoli) • la litòte, che consiste nell’esprimere un concetto negando il suo contrario: Non c’è cor che non batta per te (cioè «Tutti i cuori battono per te») (A. Manzoni) • la metafora, che consiste nel trasferire il significato di una parola dal proprio campo semantico a un altro a cui si lega per un rapporto di somiglianza; nasce cioè dalla sovrapposizione di due parole appartenenti a due campi semantici, ma non è la somma dei valori dei due termini, bensì una nuova entità che ha alcune caratteristiche sia dell’uno che dell’altro: Quel ragazzo è una roccia
ragazzo
attivo esuberante sano robusto
resistente forte
scoscesa pericolosa rigida friabile
roccia
Controluce a tramonti / di pesca e zucchero (tramonti dai colori rosei della pesca, piacevoli e dolci come lo zucchero) (F. García Lorca) • la metonìmia, che consiste nel sostituire un termine con un altro con cui ha un rapporto di affinità logica o materiale. Si può nominare: – la materia per l’oggetto: E a questi marmi venne spesso Vittorio ad ispirarsi (marmi sta per «tombe») (U. Foscolo) – il contenente per il contenuto: E il suo nido (piccoli) è nell’ombra, che attende (G. Pascoli) – il luogo invece delle persone: «O Tosco che per la città del foco (tosco = «toscano», riferito al poeta) (D. Alighieri) – l’effetto per la causa: Io gli studi leggiadri talor lasciando e le sudate carte (sudate = «faticose», carte = «studio»; lo studio provoca fatica) (G. Leopardi) – la causa per l’effetto: e ’l colpo suo c’ho portato nascoso (colpo sta per «ferita») (D. Alighieri) – l’autore per l’opera: E non mediti Nietzsche (Nietzsche sta per le opere del filosofo tedesco) (G. Gozzano) 269
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
• l’ossimoro l’ossimoro, che consiste nell’accostare due termini antitetici, contraddittori: Bianca bianca nel tacito tumulto una casa apparì sparì d’un tratto (G. Pascoli) • la personificazione, che consiste nell’attribuire a oggetti, animali o a realtà astratte caratteristiche e capacità umane: Sul cielo nuvole dense camminano urtandosi in fretta (S. Comes) • la similitudine, che consiste nel paragonare un oggetto, una persona o un animale a un altro elemento considerato simile per conferirgli maggior significato o forza suggestiva. È introdotta da come, così… come, a somiglianza di…: E caddi come corpo morto cade (D. Alighieri) • la sinèddoche, che consiste nel citare: – una parte per il tutto: E se da lungi i miei tetti (= casa) saluto (U. Foscolo) – il genere per la specie: «O animal (= uomo) grazïoso e benigno (D. Alighieri) – il singolare per il plurale: l’Arabo, il Parto, il Siro (i popoli sono citati al singolare) (A. Manzoni) • la sinestesia, che consiste nell’accostare due parole che appartengono a sfere sensoriali diverse: Io venni in loco d’ogne luce muto (D. Alighieri) In questo caso il poeta accosta al nome luce l’aggettivo muto appartenente a una sfera sensoriale diversa, non visiva ma uditiva. Tra le figure retoriche di costruzione possiamo distinguere: • l’anafora, che consiste nella ripetizione di una parola o di un’espressione all’inizio di più versi consecutivi: Sei ne la terra fredda, sei ne la terra negra (G. Carducci) • il chiasmo, che consiste nel disporre in ordine incrociato gruppi di parole di una frase per richiamare l’attenzione su alcune di esse (in questo caso: qualche corda): Mancava, / allora, qualche corda; qualche corda / ancora manca (G. D’Annunzio) Nel verso libero la musicalità non è data dalla rima, ma si fonda sulla scelta e la disposizione delle parole, sulle suggestioni che esse evocano e sulle corrispondenze di suoni al loro interno. Si può parlare dunque di figure retoriche di suono. Tra queste si ha l’allitterazione, cioè la ripetizione, in parole diverse, della stessa lettera o di gruppi di lettere: Fresche le mie parole ne la sera ti sien come il fruscìo che fan le foglie del gelso ne la man di chi le coglie (G. D’Annunzio)
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Testo e testi
Esistono anche le rime imperfette, che si realizzano quando le parole alla fine del verso terminano con suoni simili. Esse sono: • l’assonanza, che si ha quando, nelle parole alla fine del verso, a partire dalla vocale accentata, le vocali sono uguali (e diverse le consonanti): La terra s’è velata di tenera leggerezza (G. Ungaretti)
• la consonanza, che si ha quando, nelle parole alla fine del verso, a partire dalla vocale accentata, le consonanti sono uguali (e diverse le vocali): Col mare mi sono fatto una bara di freschezza (G. Ungaretti)
Anche l’onomatopea, cioè una serie di parole che imitano o suggeriscono un suono reale, contribuisce alla musicalità del verso: Clof, clop, cloch, cloffete, cloppete, clocchette chchch… (A. Palazzeschi)
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
BES
1
Individua le figure retoriche presenti nei seguenti versi sottolineandole e collegandole con la tipologia di appartenenza presente nella colonna a destra. metafora 1. Quando partisti, come son rimasta! Come l’aratro in mezzo alla maggese (G. Pascoli) personificazione 2. E tremola la sera fatua: è fatua la sera e tremola ma c’è (D. Campana) chiasmo 3. E come potevamo noi cantare con il piede straniero sopra il cuore (S. Quasimodo) similitudine 4. Dai portoni dove geme una prima chiave, o amore (G. Caproni) sinestesia 5. Le stelle sono bottoni di madreperla (D. Campana) sinèddoche 6. Là, voci di tenebra azzurra (G. Pascoli) 271
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
L’analisi del testo poetico
Per analizzare un testo poetico occorre: • leggere più volte il testo a partire dal titolo; • sostituire le parole ricercate, di difficile comprensione, con altre più semplici, aiutandosi con le note e con il dizionario; • analizzare il significante: il verso, le rime, le allitterazioni, le assonanze, le consonanze, gli enjambement e spiegare che cosa suggeriscono; • analizzare il significato: il contenuto con i suoi temi, il tema dominante, i personaggi, il lessico (aggettivi, nomi, verbi…); • spiegare il significato della collocazione di certe parole nel testo, verificare se esistono periodi brevi, semplici o complessi, controllare se le proposizioni sono coordinate o subordinate, evidenziare quali figure retoriche sono presenti e spiegare le metafore; • esprimere in breve le emozioni e i sentimenti suscitati dalla lettura del testo poetico. Vediamo insieme come procedere con una breve lirica di Salvatore Quasimodo: Ed è subito sera
Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera. da S. Quasimodo, Tutte le poesie, Mondadori
Temi di questi versi sono la solitudine e il dolore acuito dalla consapevolezza che la vita è breve come un bagliore di luce. Ogni uomo, pur vivendo con altri nei luoghi centrali del mondo (sul cuor della terra), è solo e non ha la possibilità di comunicare con i propri simili. I raggi del sole, simbolo di vita e di speranza, lo «trafiggono» per la delusione del loro veloce svanire, perché subito, dopo il breve giorno, arriva la sera, simbolo del venir meno di ogni cosa. La lirica, in versi liberi di diversa misura, anticipa nel titolo il tema del rapido svanire delle illusioni umane. Le parole brevi e accentate ognuno, solo, cuor, trafitto, raggio, sole, subito, sera evidenziano il ritmo incalzante della poesia; in apertura del primo verso, il pronome ognuno, con la sua indefinitezza, insieme con l’aggettivo solo, sottolinea il dramma della solitudine che è rafforzato anche dall’allitterazione della consonante s in sta, solo, sul. La stessa allitterazione nell’ultimo verso in subito e sera rafforza invece il senso della vita che si dissolve. In uno spazio brevissimo sono concentrate immagini molto intense, dal forte valore metaforico, poiché nessuna parola si limita al proprio significato letterale: anche il sole e la sera sono rispettivamente metafore della vita e della morte.
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Testo e testi
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Individua e sottolinea la figura retorica presente nei seguenti versi e indicane la tipologia scegliendola fra quelle proposte. 1. talor lasciando e le sudate carte (G. Leopardi) a. anafora b. metonìmia c. onomatopea 2. bianca bianca nel tacito tumulto (G. Pascoli) a. ossimoro b. similitudine c. personificazione 3. la primavera è un vino effervescente (V. Cardarelli) a. sinestesia b. litote c. metafora 4. e del prunalbo l’odorino amaro / senti nel cuore (G. Pascoli) a. climax b. sinèddoche c. sinestesia
2
erve doti della er o ifica io e trasfig ra i seguenti elementi attribuendo loro caratteristiche umane.
BES
Esempio:
Il vento sussurra…
Il mare ....................................................................................................................................................... Il cielo ........................................................................................................................................................ Il ruscello .................................................................................................................................................. Il sole ......................................................................................................................................................... La strada .................................................................................................................................................... 3
Individua e sottolinea le metafore presenti nei seguenti versi e spiegale oralmente. 1. Di queste case / non è rimasto / che qualche / brandello di muro (G. Ungaretti) 2. Ottobre. Sul cortile chiuso / il pergolato stende / l’oro del suo fogliame (S. Baganzani) 3. Su tutte le lucide vette / tremava un sospiro di vento (G. Pascoli)
4 Il poeta Corrado Govoni nella poesia Ballerina, di cui ti viene fornito soltanto
l’inizio, descrive, creando una similitudine, i movimenti leggeri di una farfalla c e da a ui fiori co e u a alleri a Scrivi anche tu alcuni versi utilizzando una similitudine. L’elegantissima vanessa che s’allontana e s’avvicina. a uesto fresco fiore di peonia, è come una stupenda ballerina che turbina magicamente ...................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................... 273
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 5
Analizza le seguenti poesie, eseguendo sul quaderno ciò che ti viene richiesto. a. Lasciandoti guidare dai punti della scaletta, analizza la poesia di Antonia Pozzi. Sera d’aprile Batte la luna soavemente di là dei vetri, sul mio vaso di primule: senza vederla la penso 1. 2. 3. 4. 5. 6.
come una grande primula anch’essa stupita, sola, nel prato azzurro del cielo.
Argomento della poesia. Stagione dell’anno in cui è ambientata la visione. ualità della luna perch ogni aggettivo costituisce un verso . Figure retoriche presenti. Numero dei versi, rime e strofe presenti. Messaggio trasmesso dalla poesia.
b. La seguente poesia di Leonardo Sinisgalli descrive il gioco di alcuni bambini al tramonto. Dopo averla letta con attenzione, esegui gli esercizi proposti. Monete rosse I fanciulli battono le monete rosse contro il muro. (cadono distanti per terra con dolce rumore.) Gridano a squarciagola in un fuoco di guerra. Si scambiano motti superbi e dolcissime ingiurie. La sera incendia le fronti, infuria i capelli. Sulle selci calda è come sangue. Il piazzale torna calmo. Una moneta battuta si posa vicino all’altra alla misura di un palmo. Il fanciullo preme sulla terra la sua mano vittoriosa. 1. Quanti sono i versi della poesia? Rimano fra loro? Quale lunghezza presentano? 2. Trascrivi i dati relativi ai seguenti sensi: tatto, udito e vista. 3. In quale momento della giornata si svolgono le azioni descritte? Da quali elementi deduci le tue affermazioni 4. Trascrivi i predicati che hanno per soggetto la sera. 5. Trascrivi la similitudine presente. 6. Trascrivi le metafore. 7. Spiega i versi si scambiano motti superbi / e dolcissime ingiurie. 8. Qual è lo stato d’animo del poeta?
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Testo e testi
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Il testo espressivo Il testo espressivo è quello in cui l’autore manifesta se stesso, riflette ed esprime le proprie idee e i propri sentimenti. Talvolta è scritto per comunicare con gli altri, talvolta è rivolto a se stessi.
I testi espressivi sono fondamentalmente due: il diario e la lettera personale. Il diario Il diario personale è un testo espressivo in cui vengono registrati, a volte anche quotidianamente, avvenimenti, stati d’animo e pensieri. Solitamente il diario è segreto; l’autore non fa leggere agli altri ciò che scrive.
Lunedì 13 agosto Caro diario, sono stato di nuovo in campagna dai «nonni», lungo il fiume Po. Speravo di ritrovare il mio amico Dick. Lo chiamano cane da cortile. Abita in una cascina cadente poco lontana. Dorme all’aperto, è sempre sporco e affamato. Quando scendo dall’auto non devo fare neppure un «bau». In pochi secondi lui si materializza. Invece, l’altro giorno sono dovuto andare io a cercarlo. L’ho trovato legato alla catena. Era tristissimo. Il mio padrone mi è corso dietro. «Caro Argo – mi ha detto – questa è la fine di chi va a caccia di galline». Come confessargli che quella della scorsa settimana l’ho catturata io? Ciao a domani!
Data Formula di apertura
Testo
Conclusione Formula di chiusura
adatt. da P. D’Amico «Corriere della sera», 13 agosto 2013
Il diario personale ha una struttura e un linguaggio ben precisi: Struttura data formula di apertura (Caro diario, caro amico mio…) introduzione (presentazione dell’argomento o del problema) testo (esposizione dell’avvenimento) formula di chiusura (A presto, torno domani…)
Linguaggio Il linguaggio del diario è semplice, diretto, di tipo colloquiale. I termini sono tratti dal parlare quotidiano e comprendono anche espressioni del gergo giovanile. Le frasi sono brevi, a volte lasciate in sospeso. Molte informazioni sono implicite o incomplete, soprattutto in riferimento a luoghi e persone, in quanto ben conosciute da chi scrive. I segni di punteggiatura più usati sono il punto interrogativo ed esclamativo. I verbi sono di solito coniugati al passato prossimo.
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Oltre a quello personale, esistono diversi tipi di diario: • il diario cronologico, in cui vengono semplicemente annotati i fatti in ordine temporale (il diario scolastico, l’agenda, il calendario degli appuntamenti…); • il diario cronologico espressivo, in cui si annotano i fatti in ordine temporale, aggiungendo anche osservazioni personali (i diari di viaggio, i reportage giornalistici…). Ecco alcuni appunti annotati dallo scrittore Domenico Porzio in occasione della partenza per Stoccolma con il poeta Eugenio Montale, che si recava nella capitale svedese per ritirare il premio Nobel per la letteratura: Milano, domenica 7 dicembre 1973 Inizia il viaggio per Stoccolma. Alle 10 vado a prendere con l’automobile Montale e la Gina (governante del poeta). Lui è molto elegante: abito scuro con pullover e panciotto, sciarpa, cappello nero, paltò nuovo e nero («Mi sento imbollito»). Nel taschino della giacca tiene la cipolla – un vecchio Longines, dice, che va benissimo – e alla catena la medaglietta da senatore («Questa è utile: se ti trovi in un tafferuglio, la fai vedere al delegato di polizia e non ti arresta…»). da D. Porzio, Con Montale a Stoccolma, Ferro edizioni
Esercizi formativi 1
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Leggi questa pagina di diario ed esegui quanto richiesto. 7 novembre Stamani a scuola alla lezione di latino n’è successa una che merita davvero d’esser raccontata. Renzo, che sta di posto accanto a me, aveva portato un po’ di pece presa nel negozio di suo zio, che fa il calzolaio; e io, colto il momento che un compagno davanti a noi si era alzato per andare a dir la lezione, ho steso ben bene questa pallottolina di pece nel posto dove sta a sedere questo ragazzo, che è Mario Betti, ma noi si chiama il Mi’ lordo perch va vestito tutto per l’appunto e all’inglese, mentre invece ha sempre il collo e gli orecchi così sudici che pare proprio uno spazzaturaio travestito da signore. Naturalmente quando è ritornato al suo posto non si è accorto di niente. Ma dopo un po’ di tempo la pece sulla quale stava a sedere gli s’era riscaldata sotto e ha fatto presa sui calzoni in modo che egli, nel moversi, e nel sentirsi tirare per di dietro, ha cominciato a borbottare e a smaniare. Il professore se n’è accorto, e allora tra Muscolo e il Mi’ lordo è avvenuta una scena da crepar dal ridere. «Che c’è lì? Che ha il Betti?». «Ecco, io…». «Zitto!». «Ma…». «Fermo!…». «Ma io non posso…».
Testo e testi
«Zitto e fermo! Guai se la vedo muovere un muscolo!…». «Ma scusi, io non posso…». on pu on pu star zitto n fermo llora esca dal suo posto . «Ma io non posso…». «Vada fuori di scuola!». «Non posso…». «Ah!…». E con un ruggito Muscolo si è scagliato sul povero Mi’ lordo e afferratolo per un braccio lo ha tirato fuori del banco, con l’intenzione di buttarlo fuori di scuola, ma l’ha lasciato subito, perch ha sentito un gran crac e s’è accorto che un pezzo dei calzoni di uel povero ragazzo era rimasto attaccato sul sedile. Muscolo è rimasto male… ma è rimasto peggio il Mi’ lordo, e bisognava vederli tutti e due impappinati a guardarsi in faccia, senza che nessun de’ due si potesse spiegare l’accaduto. Una risata clamorosa è rimbombata nella classe, e il professore, rovesciando su tutti la sua rabbia, ha urlato: «Tutti fermi! Tutti zitti! Guai se…». a non ha avuto il coraggio di finire il suo solito ritornello. h s ltro che muscolo utta la scolaresca era a bocca spalancata, ed era impossibile, anche volendo, che qualcuno si potesse frenare… asta. opo, per uesto fatto, è venuto il rèside, e per l’affare della pece siamo stati interrogati in sette o otto di noialtri, che stiamo nel banco dietro a quello del Mi’ lordo, ma non ci sono state spiate, fortunatamente, e la cosa è rimasta lì. er il rèside, guardandomi fisso, ha detto: tia attento chi è stato, ch pu essere che la paghi uando meno se l’aspetta . da Vamba, Il giornalino di Gian Burrasca, Giunti Marzocco
1. Quando è stata scritta questa pagina di diario? ........................................................................................................................................................................ 2. Sottolinea nel testo l’introduzione. 3. Chi è l’autore del diario? ........................................................................................................................................................................ 4. Quale episodio viene raccontato? ........................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................ 5. piega il significato dei soprannomi Mi’ lordo e Muscolo. ........................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................ 2
Scrivi sul quaderno una pagina di diario e racconta u e i odio i sei stato protagonista.
ificativo di cui
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
La lettera personale
La lettera personale è quella che s’invia a una persona con cui si è in confidenza, con lo scopo di esprimere riflessioni, pensieri intimi, chiedere consigli o ringraziare. La lettera personale, anche se è un testo libero, deve rispettare alcune regole di presentazione e di impaginazione.
Cesenatico, 18 agosto 2016 Cara Daniela,
Luogo e data Destinatario
sono sul terrazzo di casa mia, qui fa un caldo assurdo e non ho la forza di scendere, andare alla spiaggia a soffrire, a sentire le lagne dei miei cuginetti, a sorbirmi i divieti del tipo «non si va in acqua prima delle undici, non si va alla boa se non c’è il papà…» e via dicendo. Mi basta guardare da quassù il mare calmo, piatto, di un azzurro irreale (fortunatamente quest’anno non ci sono né alghe, né mucillagine!). Per il resto queste mie vacanze sono una barba!!! Sicuramente tu in montagna te la passerai meglio. La tua compagnia è già arrivata? Hai conosciuto dei nuovi ragazzi? Aggiornami. Ritornerò in città, come al solito, alla fine del mese.
Scopo
Formula di saluto e fir a
A presto! Un abbraccio, Lorena
La lettera personale ha una struttura e un linguaggio ben precisi: Struttura
Linguaggio
indicazione della località (da cui si scrive) e data formula di apertura (cioè l’indicazione del nome del destinatario) testo in cui viene affrontato l’argomento della conversazione) formula di chiusura, con saluti (o altra espressione e uivalente, anche affettuosa firma del mittente (se il destinatario è un amico o un parente basta il nome). e si vuole aggiungere ualcosa dopo la firma, si fa precedere il testo da P.S., abbreviazione di poscritto, dal latino post scriptum, che significa dopo lo scritto .
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Il linguaggio delle lettere personali varia a seconda del destinatario e dell’argomento trattato. In genere si usa un tono familiare, con espressioni semplici, amichevoli e confidenziali, talvolta spiritose. ossono essere usate parole del gergo giovanile, abbreviazioni e disegni. Il tempo dei verbi è per lo più il presente indicativo (per indicare uno stato, una situazione) o il passato prossimo (per indicare avvenimenti recenti) e la stesura è in prima persona singolare. Generalmente prevale la funzione espressiva o emotiva della lingua, in quanto chi scrive esprime i propri sentimenti e stati d’animo.
Testo e testi
Anche la busta che contiene la lettera ha la sua importanza: deve essere infatti compilata con chiarezza e rispettando la funzione di ogni spazio (indirizzo del destinatario, indirizzo del mittente, francobollo ed eventuale etichetta di posta prioritaria). Osserva: Indirizzo del mittente Parte posteriore Parte anteriore Etichetta blu di posta prioritaria
Francobollo
Indirizzo del destinatario
Esercizi formativi 1
Leggi la seguente lettera ed esegui sul quaderno quanto richiesto. Caro Christophe, siamo arrivati a notte fonda in questa casa in riva al mare. Non sapevo che il mare potesse fare tanto rumore. Il padrone ci ha detto: «Non datevi pensiero, è l’alta marea». Aveva ragione: ora che ti scrivo, il mare si è ritirato e il rumore non c’è più. Ma ragazzi, una puzza! È un mare pieno d’alghe; quando s’abbassa, le alghe restano sulla spiaggia e cominciano a marcire al sole. È pieno di mosche, di cosini bianchi che saltano come pulci, di granchietti, lumachine: un’autentica pattumiera. Se penso che bisognerà fare il bagno là dentro, solo l’idea mi dà la nausea. Beh, riassuntino: siamo insomma arrivati ieri sera in piena notte, con tre ore di ritardo perch papà ha sbagliato strada sette volte. i faceva buio, più sbagliava. amma è uno zero nel leggere le carte. utti tra s pensavano: h, se ci fosse hristophe . Ma nessuno osava pronunciare il tuo nome. Mamma ha giurato: il primo che parla di te si becca un ceffone, papà compreso. Come vedi, si comincia bene. Io e Sylvie abbiamo le stanze al primo piano. Papà e mamma dormono di sotto con Antoine. Quando mamma ha visto la scala ha lanciato un urlo. Abbiamo dovuto costruire all’istante una specie di barricata per impedire ad Antoine di salire. Il padrone, gentilissimo, è andato a cercare del filo da pesca in garage e all’una e mezza di notte eravamo ancora là a trafficare con quella roba.
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Sapessi come abbiamo mangiato male! Mamma ha completamente ciccato le penne. Ha detto che non aveva il coraggio di preparare della salsa di pomodoro, e non è riuscita a trovare neppure un po’ di formaggio da grattugiare: era una pastasciutta con niente sopra, sinistra. Abbiamo mangiato senza dire nulla, col rumore del mare. Stamattina il tempo è bello. Te l’ho già detto, c’è la bassa marea. Non si può far niente, quando la marea è bassa. Bisogna aspettare che risalga. Papà sta preparando la barca. Ovviamente mi chiedo come faremo senza di te. Ho paura che mi costringa a uscire in mare con lui. Mi piacerebbe molto scriverti una lettera al giorno come mi hai chiesto, ma ho speso ventisette franchi per la carta e le buste, che vendono solo in pacchetti da venticinque. Dovresti mandarmi la grana per i francobolli. isognerà che m’inventi una storia perch mamma mi lasci andare alla posta, che è a due chilometri. on posso mandarci lvie, perch bisogna attraversare due volte la strada, e se si fa stendere da qualche carretta poi a sentirle sono io. Ti mando un po’ di sabbia della spiaggia da parte di Sylvie; ha raccattato anche questa conchiglietta, che lei trova «estremamente carina». Ho provato a dirle che rischiava di arrivare frantumata, ma lei mi ha dato del falso, del pessimista di prima risma, e poi ha minacciato di raccontare a mamma che ti scrivevo di nascosto, se mi rifiutavo di mettere nella busta la sua sabbia e la sua conchiglia. Così. Domani ti racconto il seguito. Ciao. da C. Donner, Lettere dal mare, Einaudi ragazzi
1. Chi sono il destinatario e il mittente della lettera? 2. Da quale luogo viene scritta la lettera? 3. Qual è lo scopo della lettera? 4. Qual è l’argomento? 5. Sottolinea la formula di apertura e la formula di chiusura. 2
Scrivi una breve lettera personale a un tuo amico per salutarlo e raccontargli qualcosa di te. Utilizza tutte le caratteri tic e ecific e della lettera er o ale ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................
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Testo e testi
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Il testo informativo-espositivo Il testo informativo-espositivo fornisce informazioni su un argomento, un fatto o una persona, arricchisce le conoscenze, approfondisce, spiega e illustra fenomeni e procedimenti in modo chiaro, coerente e organico.
Possiamo dire di essere circondati da testi informativi: un avviso agli studenti apposto alla bacheca della scuola è un testo informativo, così come la comunicazione scritta per ricordare alle famiglie le elezioni dei rappresentanti di classe, l’etichetta alimentare che indica i componenti di un succo di frutta, il foglio appeso alla fermata dell’autobus con l’orario delle corse, il biglietto che ti è stato lasciato sotto il telefono con le piccole commissioni da fare. Anche i tuoi libri di scienze e di geografia raccolgono numerosi testi informativi: possiamo dire che spesso la pagina è costituita da un intero testo informativo. L’autore inserisce nel testo le informazioni in successione logica (manuale di matematica) o cronologica (manuale di storia) suddividendole in capitoli, paragrafi e capoversi; si serve di un linguaggio di tipo denotativo oggettivo (sono assenti le valutazioni personali), di frasi brevi, quasi sempre dichiarative, al presente indicativo; i termini sono specifici e frequenti sono le definizioni e i tecnicismi; le istruzioni seguono un ordine preciso, segnalate con numeri progressivi, spaziature o brevi titoli (come quelle che illustrano i farmaci: composizione, indicazioni, dosi, avvertenze ed effetti collaterali). I testi informativi possono essere di diverso tipo: alcuni presentano una struttura rigida, pianificata e regolata da precise norme linguistiche (la lettera formale, il curriculum vitae, le circolari amministrative, gli avvisi, i bandi), altri, come i testi di argomento storico o tecnico-scientifico, presentano l’argomento e ne espongono i vari aspetti seguendo l’ordine logico e utilizzando il linguaggio tipico della disciplina che fa largo uso dei connettivi di tempo, di spazio e di causa-effetto. A livello scolastico, importanti testi informativi sono la relazione, il verbale, il riassunto e la cronaca. La lettera formale, la domanda e il curriculum vitae
La lettera formale o ufficiale, di tipo burocratico, è indirizzata a una persona che non si conosce oppure a un ente, a un ufficio o a una ditta per segnalare bisogni, ricordare urgenze, esporre richieste ed esprimere lamentele; utilizza un lessico specialistico e rigoroso e segue uno schema fisso. Il testo è di solito scritto al computer con un programma di videoscrittura e presenta il seguente schema: • intestazione contenente i dati del destinatario in alto a destra; • luogo e data in alto a destra; 281
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
• oggetto: breve indicazione dell’argomento della lettera; • formule di apertura: Spett. Ditta, Egr. Signor, Egr. Dott., Gentile Cliente…; • introduzione (a volte si tralascia): Colgo l’occasione per ricordarle…; • testo: l’argomento, il tema principale della lettera; • formule di conclusione: in attesa di…, nel ringraziarla per l’attenzione, porgo distinti saluti…, con osservanza…, distintamente…; • firma scritta a mano (a destra) e indirizzo (a sinistra). Nella lettera formale sono usati i pronomi di cortesia: • Lei, unito all’aggettivo possessivo Suo; • Voi, unito all’aggettivo possessivo Vostro. Ad esempio:
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Testo e testi
Nella busta contenente la lettera deve essere scritto l’indirizzo del destinatario (la persona o l’ente a cui si spedisce la lettera) in basso a destra e quello del mittente (chi spedisce la lettera) in alto a sinistra o sul retro. Un particolare tipo di lettera formale o ufficiale è la domanda inoltrata per l’iscrizione a scuole o a concorsi, per il rilascio di documenti e per la richiesta di lavoro e di servizi. Nella domanda vanno espressi: • le generalità: nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza; • l’oggetto della richiesta; • l’elenco dei documenti allegati: titoli di studio, attestati di corsi extrascolastici, certificati…; • firma autografa. Alla domanda di lavoro normalmente viene allegato il curriculum vitae («percorso della vita»), un testo chiaro, preciso e conciso che fornisce informazioni di carattere personale e di tipo professionale. Esso deve contenere: • dati personali: nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo, numero di telefono e di fax, posta elettronica, stato civile (nubile, celibe, coniugato/a…); • titoli di studio: diploma, laurea e relative votazioni; • corsi di specializzazione; • lingue straniere conosciute e livello di conoscenza; • conoscenze informatiche; • esperienze professionali acquisite: l’attività svolta al momento e quelle passate; • altre informazioni: attività di volontariato, esperienze in campo sportivo, musicale…, disponibilità a recarsi all’estero…; • nota per il trattamento dei dati personali: postilla che ai sensi della Legge 196/03 autorizza il destinatario a utilizzare i dati personali.
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Ad esempio:
AL RESPONSABILE DEL PERSONALE
6 Brisighella, 03/01/201 colloquio Oggetto: richiesta di Gent.mo Direttore, interessata lum vitae perché sono Le allego il mio curricu loquio col un a end azi stra Vo a effettuare presso la collaborasibilità di una eventuale informativo con la pos zione. o che mi lavoro dipende dal fatt La mia flessibilità nel to. ina erm det po tem a tti tra hanno offerto solo con questa ne zio era sid con ere in Fiduciosa che possa ten saluti. i tint dis più i go por mia richiesta, Le Carla Rossi
CURRICULUM VITAE
Carla Rossi Brisighella (RA) Via Mazzini, 5 - 48013 lulare 338/526925 Tel. 0546/82589 - Cel
Dati personali Nome Cognome Nata a Residente a Telefono Stato Civile Cittadinanza Patente Stato occupazionale
Carla Rossi Faenza 14/04/1985 Brisighella (RA), Via Ma zzini n° 5 0546/82589 – Cellulare 338/526925 Nubile Italiana Cat. B automunita Disoccupata da oltre 24 mesi
Titoli di studio 2008: Diploma di Analis ta Contabile conseguito l’Istituto Professionale presso di Stato per i Servizi com ciali «D. Strocchi» di Fa merenza con votazione 90/ 100. Corsi 2011: Corso di Formazi one Professionale fina nziato dal Fondo Sociale Eu ropeo di «Tecnico am ministrativo con competenze inform atiche» presso Confartig Ravenna. Durata 100 ianato 0 ore. Stage presso la Confartigianato SOGE A di Lugo nell’ufficio am ministrativo. 2010: Corso di Formazi one Professionale fina nziato dal Fondo Sociale Eu ropeo e dalla Provincia di Imola di «Tecnico per il com mercio estero a indiriz zo finanziario» presso l’ECAP IMOLA della durata di 770 ore.
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Testo e testi
ne di piattaforme Stage presso la RAM S.r.l. costruzio i di segreteria. sion man con (FO) aeree di Forlimpopoli so C.F.P. di pres ro lavo 2009: Corso di orientamento al incia di Prov dalla ziato finan Lugo di ino Villa S. Mart ore. 40 di ta Ravenna della dura Conoscenze Informatiche Windows e del Discreta conoscenza dell’ambiente one con AS400. ttazi bolle e; pacchetto Microsoft Offic Word 2007 e Word : ittura oscr vide di hetti pacc zo Utiliz Perfect. programmi di contabiConoscenza scolastica di alcuni tto 2007» e di programlità: «Gestione aziendale», «Esa mi come PowerPoint e Access. Conoscenze Linguistiche erciale scritto e parlato. Inglese e Francese tecnico-comm «Mini club 15/75» presttivo colle se ingle 2011: Corso di cio dell’attestato di frerilas il so «Inlingua» di Imola con o presso il «Centro livell 2° di se ingle di o cors e za quen . tino» Faen Linguistico e Conoscenze Steno-Dattilografich e con sistemi di he ronic elett e chin (mac afia Dattilogr videoscrittura). er-Noe»). Stenografia (metodo «Gabelsberg ati Nazionali di pion Cam ai ne azio ecip Part : 2006 fia e segretariato Segretariato alle prove di dattilogra o in graduatoria. post 25° il professionale raggiungendo Esperienze Professionali t S.r.l. con mansioni 2010: impiegata presso Transpoin
di bollettazion e 2010: segretar e gestionale. ia presso Stud 2009: impieg ata presso CIS io Farina S.r.l. L Faenza. 2009: operaia addetta allo st Framer S.r.l. iro piegatura presso 2008: promot er di prodotti di largo consum mercati della zona con cont o ratto di presta nei supersionale. zione occa2007: commes sa presso Alfa contratto di co Al llaborazione co imentari Marrpiù con un 2006: raccolta n apporto di pu frutta presso ro lavoro. una azienda 2005: esperie agricola. nz l’ufficio anagra a di «alternanza scuola la voro» presso fe 2004: stage pr del Comune di Brisighella . esso l’ufficio tributi del Com Brisighella. une di
Obiettivi Lavo rativi • Lavoro di segret ar • Addetta all’uffici iato. o • Addetta all’uffici spedizioni e magazzino. alla formazione o amministrativo-contabile disp richiesta all’in terno dell’azien onibile da. Hobbies Lettura di rom anzi, soprattu tto della scrittri Tyler. ce Anne Musica italiana ; cantante pref erito: Eros Ram azzotti. La sottoscrit
ta ai sensi de lla Legge 196/ compiutamen 03 dichiara di te informata essere stata delle finalità dei dati cons e modalità de apevolmente l trattamento fo rn iti ne l’archiviazion l curriculum e in banca da e di autorizza ti. rne
Carla Rossi
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi 1
Leggi con attenzione il seguente testo informativo e rispondi alle domande. Il codice a barre è imposto dalla normativa CEE e viene chiamato Codice UPC (Universal Product Code). Il codice a barre (obbligatorio non solo per i prodotti alimentari) permette la lettura ottica sui registratori di cassa; è formato da una serie di numeri collocati alla base (o sopra) di una successione di linee verticali di vario spessore. Le linee portano le stesse informazioni dei numeri e vengono lette secondo un codice binario da un lettore ottico: lo 0 corrisponde allo spazio bianco, l’1 alla barra. Le informazioni del codice sono importanti perch permettono di trasmettere al magazzino le informazioni di vendita e perci il conteggio delle scorte viene fornito automaticamente inoltre il codice rende superflua la prezzatura di ogni singolo prodotto. Per i prodotti confezionati da industrie della CEE i 13 numeri posti alla base delle linee hanno il seguente significato: – le prime due cifre indicano il Paese d’origine e la categoria di merce (80 per l’Italia indica i prodotti alimentari); – le 5 cifre successive indicano la ditta produttrice; – altre 5 cifre indicano il nome del prodotto; – l’ultima cifra è un numero di controllo del codice.
da G. D’anna, l. Taddei, Il multilibro di educazione tecnica, Editrice La Scuola
1. Il codice a barre è obbligatorio solo per i prodotti alimentari? SÌ
NO
2. Da che cosa è costituito? ........................................................................................................................................................................ 3. Che cosa consente? ........................................................................................................................................................................ 4. Può sostituire il prezzo del prodotto? SÌ
NO
5. Il numero 80, posto all’inizio della serie numerica, che cosa indica? ........................................................................................................................................................................ 6. Il numero permette di risalire al nome del prodotto? Se sì, quali cifre lo indicano? ........................................................................................................................................................................
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Scrivi sul quaderno una lettera all’Ente per il Turismo di Siena, città in cui la tua classe si dovrà recare in gita scolastica, per chiedere informazioni relative ai costi di una pensione completa in un albergo di 2ª categoria non distante dal centro.
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Scrivi sul quaderno una lettera commerciale alla ditta di produzione per segnalare un guasto ricorrente nel tuo computer.
Testo e testi
La relazione
La relazione è un testo che informa il destinatario (lettore o ascoltatore) in modo esauriente e ordinato su un avvenimento, un’attività di ricerca, un’esperienza o un problema. Può essere eseguita da un gruppo (studenti, lavoratori, ricercatori scientifici…) o da una sola persona (un insegnante alla fine dell’anno scolastico, uno studente per descrivere un esperimento svolto nel laboratorio di scienze, il presidente di una banca o di una società per la presentazione del bilancio…). Nella vita scolastica, la relazione può riguardare: un libro letto, la visione di un film o di uno spettacolo teatrale, la visita a una fabbrica o a un museo, una gita scolastica, un esperimento scientifico… Per stendere una relazione è necessario: • scegliere l’argomento e lo scopo dell’esperienza, della gita, della ricerca…; • indicare le fonti da cui sono tratte le informazioni: libri, enciclopedie, giornali, riviste, interviste, colloqui, disegni, grafici…; • selezionare e organizzare le informazioni; • stendere una scaletta e organizzare il testo suddividendolo in introduzione e corpo centrale; • scrivere una conclusione che contenga commenti, osservazioni, considerazioni personali e proposte operative, problemi rimasti aperti; • procedere alla revisione e correzione del testo.
PER SAPERNE DI PIÙ La scaletta Quando si progettano una relazione scritta o un intervento orale è bene compilare una scaletta che fornisca l’ordine espositivo: un elenco delle idee organizzate gerarchicamente che renda l’argomento da trattare organico e coerente. Nel caso dell’esposizione orale, la scaletta avrà la funzione di suggeritore e aiuterà chi parla a non tralasciare nessuno dei punti presi in considerazione.
Scaletta • Introduzione • Argomento A punto 1 …………… punto 2 …………… punto 3 …………… • Argomento punto 1 …………… punto 2 …………… • onclusione
La relazione di un esperimento o di un lavoro scientifico deve essere espressa con un linguaggio neutro, specifico della disciplina, oggettivo e impersonale in cui ricorre l’uso della forma passiva (è stato accertato, si è notato, si è rilevato…), del si impersonale (si nota, si rileva, si osserva…) e del noi (abbiamo notato, abbiamo osservato…).
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Ecco la relazione di un alunno di seconda della scuola secondaria di primo grado: L’insegnante di scienze ci ha proposto di fare un esperimento per estrarre la clorofilla da una foglia. È stato necessario reperire i seguenti materiali: • una foglia verde; • alcol; • acqua; • una provetta; • un fornellino; • un recipiente in pirex. Abbiamo immerso nell’acqua in bollore la foglia e l’abbiamo così lasciata per due o tre minuti. Estratta la foglia dall’acqua, l’abbiamo introdotta in una provetta che abbiamo riempito di alcol. Abbiamo poi immerso la provetta in acqua calda e abbiamo osservato che la foglia era diventata incolore perché la clorofilla si era disciolta nell’alcol che aveva assunto una colorazione verdastra. La relazione su un brano letto o su un viaggio effettuato può essere espressa con un linguaggio più discorsivo. Ti proponiamo alcuni schemi da seguire per stendere relazioni su: • una visita di istruzione: – luogo o ambiente della visita; – scopo della visita; – chi ha preparato la visita e in che modo ha operato; – tempo in cui si è svolta la visita; – persone che vi hanno partecipato; – descrizione delle cose, dei luoghi visitati, delle persone incontrate e delle attività svolte; – conoscenze acquisite sul piano culturale, scientifico, socializzante, culinario…; – considerazioni sull’esperienza compiuta; • un libro di narrativa: – informazioni sul libro: titolo, autore, casa editrice, luogo e anno di pubblicazione; – sintesi del contenuto; – il protagonista e i suoi rapporti con gli altri personaggi: il suo aspetto fisico, il carattere, il comportamento, il cambiamento che avviene in lui dall’inizio alla fine della vicenda; – l’ambiente che fa da sfondo alla vicenda; – l’episodio più importante o più interessante; – considerazioni conclusive (la lettura è stata avvincente o noiosa? Ti ha emozionato? La consiglieresti a un tuo coetaneo? Perché?); – una pagina consigliata o una frase da non dimenticare; • un esperimento di scienze: – osservazioni del fenomeno; – causa del fenomeno e ipotesi da verificare; – luogo e tempo dell’esperimento; – materiali e strumenti utilizzati; – descrizione dell’esperimento; 288
Testo e testi
– verifica dell’ipotesi; – considerazioni finali. Il verbale
Il verbale è un particolare tipo di relazione che riporta quello che è stato detto in una riunione ufficiale, senza l’aggiunta di alcun commento personale da parte di chi lo scrive (solitamente il segretario, che appone la propria firma vicino a quella del presidente che ha guidato la discussione). Questo tipo di testo è molto comune; lo si redige, secondo una struttura fissa, durante il consiglio di classe, d’istituto, le assemblee di quartiere, le riunioni dei consigli comunali, delle banche… Deve indicare: • il giorno, l’ora d’inizio e il luogo della riunione; • il nome dei presenti, degli assenti, di chi presiede e guida l’assemblea e del segretario; • l’ordine del giorno: l’elenco degli argomenti su cui discutere; • gli argomenti discussi, gli interventi dei partecipanti, le proposte messe ai voti, i risultati delle votazioni, i nomi degli astenuti dal votare e le decisioni prese; • l’ora di chiusura dell’assemblea; • le firme del segretario e del presidente. Chi verbalizza deve saper cogliere l’essenziale di ogni intervento per poi riferirlo in sintesi con uno stile conciso, semplice e impersonale, come puoi notare dall’esempio. Verbale n° 6 All’ordine del giorno figurano i seguenti punti: 1) verifica mensile della programmazione; 2) situazione generale della classe; 3) ultime proposte di eventuali attività parascolastiche. Per quanto concerne il primo punto gli insegnanti dichiarano che i programmi individuali vengono svolti secondo le date stabilite. Si analizza poi la situazione generale della classe; emerge che il livello medio è migliorato sia nel grado di attenzione, sia nell’impegno, e tutti sono concordi nel rilevare che c’è un coinvolgimento più costruttivo da parte degli alunni e sembra emergere una maggior maturità nel comportamento. Si analizza poi la situazione di ogni alunno dal punto di vista didattico e disciplinare. Il coordinatore riferisce sugli incontri avuti in data 2 marzo con i genitori di Calzi, Del Bono, Gioiello (vedi verbale n° 5).
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Si approvano le ultime attività parascolastiche peraltro già programmate dall’inizio dell’anno scolastico: visita alla Biblioteca Malatestiana il 21 marzo e alla Basilica del Monte (Cesena) per osservare le fasi del restauro del libro antico a conclusione di un lavoro a carattere pluridisciplinare (italiano, storia, arte, tecnica) sul Rinascimento locale; visita al Palazzo Ducale di Urbino e alla casa di Raffaello per visualizzare un aspetto del Rinascimento e del mecenatismo italiano. Il Consiglio, aperto in questa ultima fase ai rappresentanti dei genitori, approva all’unanimità le uscite; i genitori chiedono poi al prof. di inglese di poter prendere visione a casa degli elaborati svolti in classe e una rotazione dei posti degli alunni più frequente. La seduta è tolta alle ore 16 e 50. Il Segretario Il Dirigente Scolastico
Esercizi formativi 1
Scrivi sul quaderno una relazione sull’ultima gita scolastica alla quale hai partecipato.
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Hai realizzato un progetto a scuola? Scrivi una relazione sul quaderno.
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uoi re e tarti co e volo tario er e ere i terro ato i eo rafia o o aver studiato un argomento sul tuo manuale, scrivi una scaletta con vari punti che poi svilupperai a voce. ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................
COMPETENZE IN
G
I
O
C
O
Stendere un verbale Spesso i ragazzi non sono d’accordo con le ragazze su molti argomenti (la moda, la velocità, la lettura, il trucco…) e vari problemi (l’inquinamento, il traffico…). Dividete la classe fra maschi e femmine e scegliete un tema per la discussione. Ciascun gruppo stenda il proprio verbale; poi confrontateli.
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Testo e testi
La cronaca La cronaca è un testo che espone in modo preciso e in ordine cronologico fatti, eventi e avvenimenti lungo il loro svolgersi e svilupparsi nel tempo, per darne informazione a coloro che non hanno assistito alle vicende.
Le pagine dei giornali riportano vari tipi di cronaca: politica, sportiva, economica, rosa, nera, cittadina… le cui notizie sono anche trasmesse in diretta dalla radio e dalla televisione. L’articolo di cronaca attira il lettore attraverso il titolo e soddisfa la sua curiosità con un testo che può contenere la narrazione del fatto più importante, seguito da altri di minor peso, oppure presentare la vicenda secondo la regola delle cinque W: il protagonista (Who?), l’accaduto (What?), dove (Where?), quando (When?) e perché (Why?). La cronaca non deve contenere giudizi, considerazioni e opinioni personali, ma deve essere obiettiva e chiara; per questo utilizza frasi brevi e un lessico semplice, povero di aggettivi; i luoghi non vengono descritti, ma solo citati (nome del paese, della città…) e le persone non hanno nessun tipo di caratterizzazione (non si dice nulla sul loro carattere, sul loro aspetto fisico o sulle loro inclinazioni). Il caso
SI ROMPE IL PACCO POSTALE ESCONO OLTRE MILLE TARTARUGHE Where?
Milano. Il pacco si è rotto tra le mani del corriere e sono saltate fuori 1.150 tartarughe
What?
«Trachemys scripta scripta», alcune morte, altre sopravvissute alla traversata
Who?
transoceanica, ma in pessime condizioni. Erano state spedite dagli Stati Uniti a un negozio di animali, il cui proprietario è stato denunciato per maltrattamenti.
What? Why?
Why?
Il gip ha convalidato il sequestro preventivo delle 1.150 tartarughe ritenute di una specie pericolosa per l’ecosistema: nei prossimi giorni sarà chiamato a deciderne l’eventuale soppressione. adatt. da «Il Resto del Carlino», 25 agosto 2012
When?
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Nel campo scolastico, si possono scrivere cronache su un avvenimento sportivo, uno spettacolo, un’ora di lezione, il periodo dell’intervallo… ma può essere occasione di cronaca anche una giornata in famiglia o l’avventura su un autobus all’ora di punta. Scrivere una cronaca non presenta grandi difficoltà e può essere divertente: basta guardare le cose con un po’ di umorismo. Comunque, ricordati sempre di: • esporre i fatti in ordine cronologico; • indicare il luogo in cui si verificano; • riferire i fatti senza aggiungere giudizi e opinioni personali; • porre in evidenza i protagonisti; • utilizzare uno stile semplice; • costruire periodi brevi; • usare un pizzico di humor, quando occorre.
Esercizi formativi 1
Scrivi sul quaderno la cronaca di una gita scolastica seguendo la seguente traccia. 1. 2. 3. 4. 5. 6.
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Chi ha partecipato? Dove? Quando? Descrivi il momento della partenza. Giunto alla meta stabilita, che cosa hai visto? Cosa hai ascoltato? Cosa hai fatto? Descrivi il ritorno: le cose viste e ascoltate, i tuoi pensieri.
Scrivi una breve cronaca del primo tempo di una partita di calcio, di tennis o di pallavolo a cui hai assistito. ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................
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Scrivi sul quaderno la cronaca di una giornata «qualunque» a scuola, strutturandola in base alle cinque W. Osserva: non appena un fatto diventa «fatto di cronaca a u e u valore e u i ificato a iore o e i tra or ata la tua iornata «qualunque»? I tuoi compagni, professori, bidelli… sono diventati personaggi? Le azioni comuni sono diventate «imprese» o «accadimenti»? Parlane con i tuoi compagni e spiega in un testo comune perché un fatto si valorizza non appena diventa «fatto di cronaca».
Testo e testi
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Il testo regolativo Un testo è regolativo quando contiene istruzioni d’uso, impone obblighi, divieti o detta regole di comportamento.
Sono testi regolativi: le istruzioni per il funzionamento di macchine ed elettrodomestici, le istruzioni per compilare moduli, i decreti, le leggi, le ordinanze, le circolari, i regolamenti condominiali, le norme scolastiche, le ricette di cucina, le regole dei giochi… Il loro scopo è informativo-persuasivo;; la funzione prevalente della lingua è quella co conativa o persuasiva legata all’atto di convincere e di ordinare. La struttura del testo regolativo
Il testo regolativo è semplice, fornisce informazioni attraverso un lessico chiaro, preciso, essenziale, sintetico e oggettivo; utilizza periodi brevi, termini specifici e tecnici (spesso stranieri) per evitare errori di interpretazione. I verbi sono usati al modo: • imperativo: Raschiate delle carote crude e ben sode… • congiuntivo con il si impersonale: Si raschino delle carote crude e ben sode… • infinito presente: Raschiare delle carote crude e ben sode… Le istruzioni relative a un’attività da svolgere seguono normalmente l’ordine cronologico delle operazioni che devono essere eseguite: Spaghetti con pomodoro crudo alle erbe aromatiche
Ingredienti per quattro persone: 350 g di spaghetti, 4 o 5 pomodori maturi sodi, 1 rametto di rosmarino, 2 foglie di salvia, 3 pizzichi di origano, 1 ciuffo di prezzemolo, 1 spicchio d’aglio, peperoncino, olio extravergine di oliva, sale. Tritate finissime tutte le erbe con l’aglio e un pezzetto di peperoncino. Tagliate i pomodorini a cubetti e spolverizzateli di sale. Lessate gli spaghetti e nel frattempo scaldate 4 cucchiai di olio. Scolate la pasta al dente, versatela in una zuppiera, copritela con il trito aromatico, versate i pomodori e irrorate con l’olio bollente. Coprite con un coperchio, portate in tavola e mescolate solo al momento di servire.
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Spesso le istruzioni sono riportate in elenchi preceduti da trattini o da numeri progressivi, a volte affiancati da illustrazioni. Nei testi giuridici e nelle leggi abbondano le espressioni del linguaggio burocratico e il registro è elevato e impersonale. Per scrivere un testo d’istruzioni, ad esempio le regole per poter svolgere un gioco, dovrai: • elencare il numero dei giocatori, la loro disposizione nello spazio, gli spazi e i materiali occorrenti; • spiegare la partenza: disposizione delle pedine, delle carte, della palla…; • illustrare in ordine le operazioni che si devono compiere e il procedimento; • spiegare il calcolo del punteggio e delle penalità; • utilizzare i termini specifici e lo stesso modo verbale dall’inizio alla fine (infinito o imperativo), indicare l’ordine delle azioni da svolgere per mezzo dei connettivi adeguati (per prima cosa, poi, mentre, intanto, infine…); • eseguire la revisione del testo: leggerlo fingendo di non conoscere il gioco, chiedendosi a ogni passaggio se quanto è scritto corrisponde al regolamento.
Esercizi formativi 1
Leggi con attenzione le istruzioni relative al gioco del Memory, che sviluppa memoria visiva, attenzione e concentrazione. Rispondi poi alle domande sul quaderno. Giochiamo a Memory Un appassionante gioco di memoria per 2-10 giocatori da quattro anni in poi. ontenuto: carte coppie di figure . Si mescolano le carte e si dispongono, capovolte, in disordine su un tavolo. Poi ciascun giocatore solleva due carte: se le figure sono uguali, prende le carte, se invece sono diverse, le rimette esattamente al loro posto e passa la mano, e così di seguito sino all’esaurimento delle carte. uando un giocatore pesca due carte uguali ha diritto a tanti tiri successivi finch non sbaglia. ince chi, alla fine del gioco, ha accumulato il maggior numero di carte. on si possono spostare le carte, n fare segni per riconoscerle. gni giocatore deve scegliere le carte da sollevare entro trenta secondi, dopodich passa la mano. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
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Quanti giocatori possono partecipare al Memory? A quale età si può giocare? Quali materiali si devono usare? Quali operazioni devono essere svolte? Quando termina il gioco? Se un giocatore pesca due carte uguali che possibilità ha? Che cosa è vietato nel Memory? hi vince alla fine del gioco
Testo e testi 2
Leggi le seguenti informazioni inviate dall’Enel agli utenti e trascrivile sul quadero otto or a di li ta co il ver o al odo i fi ito o alla or a i er o ale a econda dei casi. Numera poi le singole operazioni.
Prenda nota del numero degli scatti del suo contatore; se dopo la virgola c’è una cifra, non la consideri. Chiami il numero verde gratuito 800 900 800, da cellulare numero non gratuito 199 50 50 55. Segua le indicazioni del nostro servizio automatico per la composizione del suo numero cliente 513 720 611 e del numero degli scatti del contatore. Saprà subito se la sua lettura è stata accettata, altrimenti potrà parlare con un nostro consulente.
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!
Leggi attentamente le istruzioni relative al funzionamento di una grattugia elettrica e rispondi alle domande sul quaderno.
LEGGERE ATTENTAMENTE QUESTE ISTRUZIONI erificare che il voltaggio della rete elettrica corrisponda a quello indicato sull’etichetta dei dati tecnici dell’alimentatore di ricarica. uesto apparecchio BAMBINI, quindi tenerlo fuori dalla loro portata. on mettere l’apparecchio sopra o vicino a fonti di calore. are attenzione che il cavo elettrico non venga a contatto con superfici calde. L ,L E IL CAVO ELETTRICO IN ACQUA O ALTRI LIQUIDI. L . on fare funzionare l’apparecchio a vuoto. on utilizzare l’apparecchio per tritare alimenti aventi un’eccessiva consistenza (esempio: cubetti di ghiaccio). on usare l’apparecchio se il cavo elettrico o la spina risultano danneggiati, o se l’apparecchio stesso risulta difettoso, in questo caso portatelo al più vicino
Centro di Assistenza Autorizzato. L’uso di prolunghe elettriche non autorizzate dal fabbricante dell’apparecchio può provocare danni e incidenti. n caso di sostituzione e o manutenzione dell’alimentatore o del cavo elettrico di alimentazione, rivolgersi a un Centro Assistenza Autorizzato in quanto si rende necessario l’uso di un utensile speciale. L’apparecchio è concepito per il L STICO e non deve essere adibito a uso commerciale o industriale. uesto apparecchio è conforme alla direttiva 89/336 relativa alla compatibilità elettromagnetica. L’apparecchio funziona con batteria di accumulatori ricaricabili, pertanto quando lo sostituite non gettatelo tra i normali rifiuti ma portatelo al pi vicino entro ssistenza affinch gli accumulatori possano essere separati o smaltiti negli appositi contenitori, secondo la normativa stabilita dalla legge sulla protezione ambientale e riciclaggio dei materiali usati. Non gettare mai gli accumulatori nel fuoco.
1. Il testo è chiaro o confuso? 2. Quali modi verbali sono usati? 3. Le istruzioni come sono riportate? A. In un testo di tipo discorsivo B. In un elenco ordinato C. Precedute da pallini D. Con un lessico oggettivo e impersonale E. Con un lessico burocratico e formale 4. Sono presenti dei tecnicismi? Se sì, elencane qualcuno. 5. Sono citate delle leggi? Se sì, quali? 6. Il destinatario è generico? SÌ
NO
4 Scrivi sul quaderno la ricetta del tuo dolce preferito.
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Il testo argomentativo
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È argomentativo un testo scritto o orale che ha lo scopo di persuadere e convincere il destinatario a condividere la validità di una certa opinione o idea avvalendosi di prove, fatti, dimostrazioni logiche, dati ed esempi.
Nel testo argomentativo le affermazioni sono supportate da esempi che ne stabiliscono la validità seguendo lo sviluppo del pensiero dell’autore. Sono testi argomentativi scritti gli articoli di fondo dei giornali, i discorsi politici, i saggi storici, scientifici e letterari, i temi scolastici, i messaggi pubblicitari… Sono testi argomentativi orali le discussioni su determinati problemi, i comizi, le arringhe degli avvocati in tribunale, le conferenze-dibattito, le lezioni scolastiche…
La struttura del testo argomentativo
Nel testo argomentativo sono presenti i seguenti elementi: Problema Tesi Antitesi Confutazione Argomentazione a sostegno della tesi Conclusione
il tema che si vuole affrontare di solito nella prima parte del testo l’enunciazione di un’ipotesi di soluzione l’enunciazione di una tesi contraria a uella dell’autore facoltativa l’argomentazione volta a respingere l’antitesi con prove che dimostrino l’infondatezza delle opinioni diverse da uelle dell’autore facoltativa La dimostrazione la chiusura che, spesso, rafforza l’affermazione iniziale
Il testo, sia orale sia scritto, che argomenta una tesi deve svilupparsi in modo logico e consequenziale, può presentare un solo esempio a sostegno dell’opinione dell’autore o più frasi contenenti dati statistici, pareri di esperti, leggi, regole ed esempi che si riferiscono a esperienze e situazioni reali, come si può constatare nel seguente testo: 296
Testo e testi
Tutti in ferie a Ferragosto Tesi
Nonostante si parli da anni di ferie scaglionate, la maggior parte delle persone che possono permettersele prende le ferie attorno a Ferragosto. Ad uno ad uno chiudono tutti i negozi, i ristoranti, le edicole, i cinematografi […]. Il comportamento della gente non è razionale. In questo periodo, infatti, strade, aerei, alberghi e spiagge sono sovraffollati e costano molto di più.
Argomentazione
È sufficiente l’abitudine a spiegare spese più elevate per una maggiore scomodità? Sono convinto che agisca un altro fattore: la tendenza degli esseri umani a riunirsi, a raggrupparsi. La gente va dove c’è altra gente. Non si ferma davanti a un ristorante semivuoto, ma aspetta di avere un posto in uno sovraffollato. Lo fa perché pensa che il ristorante pieno sia migliore, ma anche per un impulso più profondo, istintivo che ci trascina verso qualsiasi luogo, discoteca, strada, piazza molto affollati. L’essere umano è spontaneamente portato ad andare con i suoi simili. Da sempre la gente ha fatto cortei, processioni e soprattutto feste. La «grande festa» era l’occasione per ritrovarsi tutti e fare qualcosa di eccezionale: mascherarsi, bere, mangiare, cantare… La «grande festa» è sempre stata il momento dello spreco, dell’eccesso.
Esempio
Erano così il Carnevale di Venezia, sono ancora così il Carnevale di Rio, e l’Oktoberfest di Monaco. È in questo modo che dobbiamo vedere il Ferragosto, come il residuo di una grande festa dove ci si diverte proprio perché ci si va tutti insieme. adatt. da F. Alberoni, «Corriere della Sera», 8 agosto 2011
Il testo argomentativo può risultare di difficile lettura a causa del lessico preciso e appropriato, generalmente specialistico, del periodo ampio, ricco di frasi subordinate, e dell’esposizione rigorosa, che sviluppa il discorso attraverso precisi nessi logici (finali, consecutive, causali e periodi ipotetici). I connettivi hanno una funzione particolare: • siccome, poiché, dato che, visto che introducono la frase che porta a fare determinate affermazioni; • sebbene, però, tuttavia, non è vero che introducono solitamente la confutazione; • a meno che, tranne che, eccetto che, salvo che introducono una riserva; • infatti, difatti, altrimenti introducono l’argomento a favore; • pertanto, quindi, dunque, perciò, insomma segnalano l’inizio della conclusione. Visto che è brutto tempo (argomento a favore della tesi), oggi non posso venire con te in piscina (tesi), anche se lo desidererei (argomento contrario alla tesi, confutazione): infatti ho già iniziato a ripassare storia (argomento a favore della tesi), pertanto risentiamoci domani per telefono (conclusione, fine del ragionamento). 297
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi 1 Nel seguente testo argomentativo individua e sottolinea in rosso la tesi, in blu l’ar-
gomentazione e in verde l’esempio. La storia dell’uomo è costellata di eroi: fin dall’antichità sono numerosissimi i personaggi che in guerra, in politica, nelle arti e nello sport si sono distinti per straordinarie doti strategiche, tattiche e creative. nche la nostra società crea miti ed eroi in cui identificarsi e a loro affida il compito di rappresentarla in modo esemplare. ggi soprattutto nel mondo dello sport emergono personaggi che per i loro comportamenti, il modo di vivere e le capacità atletiche sembrano incarnare l’ideale dell’eroe imbattibile e in grado di compiere grandi e indimenticabili imprese. Lo sport pi popolare e pi praticato in talia è senza dubbio il calcio, che ogni domenica cattura l’attenzione di milioni di italiani ai uali le vicende del campionato procurano forti emozioni. Le vittorie e le sconfitte, oltre che l’abilità dell’intera s uadra di calcio, sono legate anche alle azioni dei fuoriclasse, ossia di uei giocatori superiori alla media sia per tecnica che per estro creativo. er le loro eccezionali capacità, ueste persone finiscono con l’essere considerate dei veri e propri eroi, simboli di un’intera comunità che molto spesso non è solo la città ma addirittura tutta la nazione. adatt. da
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.,
uale futuro, erva dizioni
2 Indica con V (valido) (4) o NV (non valido) (2) se nelle seguenti frasi c’è un rapporto
corretto fra la tesi e l’argomento portato a sostegno di essa. 1. l nostro paese si è trasformato da terra di emigrazione in terra di immigrazione, tanto che anche mio zio aetano è andato in vacanza in ustralia. …… 2. Lo studio richiede concentrazione e impegno costante infatti è impossibile studiare senza ualche sacrificio. …… 3. l leone e il ghepardo sono erbivori, perci possono assalire l’uomo. …… 4. L’uomo è in grado di vivere in zone inospitali perch è riuscito ad adattarle alle sue esigenze, poich ha arginato fiumi, ha creato dighe per fermare la furia del mare, ha coltivato sulle montagne creando terrazzamenti e coltivato in zone desertiche dopo aver scavato pozzi e trovato l’acua. …… 5. La somma degli angoli di un triangolo è sempre uguale a
, uindi un trian-
golo è sempre la metà di un trapezio. …… 6. n cubetto di ghiaccio ha un volume superiore a uello della stessa uantità di ac ua infatti una bottiglia piena d’ac ua, introdotta nel freezer dopo essere stata chiusa, dopo un po’ di tempo va in frantumi. …… 3 Scrivi sul quaderno alcune argomentazioni adeguate a sostenere la seguente tesi:
Il telefono cellulare è di grande aiuto all’uomo moderno. 4 Scrivi sul quaderno un testo argomentativo in cui esponi la tua opinione sulla scel-
ta di farsi un tatuaggio. 5 Scrivi sul quaderno un’argomentazione in cui esponi la tua opinione sull’importan-
za di studiare a scuola più lingue straniere. 298
Testo e testi
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Il testo interpretativo-valutativo
Il testo interpretativo-valutativo si propone di illustrare le caratteristiche di un determinato fatto o oggetto e ha fondamentalmente due scopi: offrirne la spiegazione ed esprimerne una valutazione positiva o negativa.
Sono testi interpretativo-valutativi per eccellenza le recensioni pubblicate sui giornali, destinate a spiegare, interpretare e giudicare libri, film, spettacoli teatrali, trasmissioni televisive, mostre d’arte… La recensione La recensione è un testo che illustra e fornisce un giudizio critico e una valutazione di un film, di un libro, di un disco, di uno spettacolo, di una mostra…
La recensione richiede la comprensione del significato complessivo dell’opera, l’analisi delle sue caratteristiche compositive, linguistiche e tecniche, la selezione delle parti, la loro valutazione in rapporto agli effetti sul lettore o sul pubblico e il loro significato simbolico o allusivo; questo tipo di testo trova solitamente un suo spazio nelle pagine specializzate dello spettacolo e della cultura presenti nei quotidiani e nei periodici. Vediamone un esempio: The Avengers
Un po’ chiassosi, sicuramente coraggiosi e divertenti, arrivano «I vendicatori», la più grande squadra di supereroi di tutti i tempi. I più leggendari personaggi dei fumetti Marvel sono tutti insieme per il bene dell’umanità nello spettacolare film di Joss Whedon The Avengers. La molla che li porta ad allearsi è la comparsa di un nemico inatteso che minaccia la tranquillità e la sicurezza del genere umano. Loki (Tom Hiddleston), figlio adottivo del re del pianeta Asgard e fratellastro di Thor, è riuscito ad accedere al Tesseract e ai suoi poteri illimitati e, con l’aiuto di un esercito alieno, vuole conquistare la terra. Nick Fury (Samuel L. Jackson), il direttore dell’agenzia internazionale per il mantenimento della pace conosciuta come Shield, si trova ad avere bisogno di un team che salvi il pianeta sull’orlo del disastro. Inizia così da un capo all’altro del globo un audace lavoro di reclutamento. Accanto ai migliori agenti dello Shield, la sexy e scaltra Vedova nera Natasha Romanoff (Scarlett Johansson) e il formidabile arciere Occhio di falco Clint Barton (Jeremy Renner), sono arruolati il geniale quanto egocentrico miliardario Tony Stark, che con la sua insuperabile armatura diventa Iron man (Robert Downey Jr), lo scienziato Bruce Banner, che negli scatti incontrollabili di rabbia si trasforma nel gigante verde Hulk (Mark Ruffalo),
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5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
l’aitante e biondissimo dio Thor (Chris Hemsworth), il supersoldato Steve Rogers ovvero Capitan America (Chris Evans). Tra i bisticci da supereroi, tipici di un consesso di divi abituati alla ribalta solitaria, e scene di azione pura sostenute da magnifici effetti speciali, lo spasso è assicurato. L’ironia della sceneggiatura è l’ingrediente vincente che dà all’epicità una svolta anche comica. Un film per alleggerire l’anima, divertirsi e stupirsi. Non a caso il film è stato accolto nelle sale cinematografiche da un’ovazione di pubblico, tanto da essere il terzo maggiore incasso della storia del cinema dietro Titanic e Avatar. adatt. da «Panorama», 29 agosto 2012
La recensione di un libro si può, invece, organizzare in base al seguente schema: • titolo dell’opera; • nome dell’autore; • editore; • anno di edizione; • sintesi del contenuto, linguaggio e stile, personaggi. È importante che in una recensione il giudizio di chi scrive non venga aggiunto al termine del testo ma trapeli man mano che si presenta il contenuto.
Esercizi formativi 1 Leggi la seguente recensione ed esegui quanto richiesto sul quaderno.
I pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma (Usa, 2006) di Gore Verbinski La storia inalmente torna acclamato a furor di spettatore apitan ac parro , alias ohnn epp. tornano con lui i dinamici e se rlando loom con la sua damigella del cuore, eira nightle . La erla era di parro se la batte con la nave dell’ landese olante e si scopre il terribile segreto del forziere appartenuto al vecchio av ones. Segni particolari a scar l’interpretazione di epp, ancor pi colorita che nel primo episodio, sospesa tra comiche finali del muto e citazioni roc , un delitto di lesa maestà per un bloc buster da famiglia. A ciascuno il suo ggetto alla moda, il film ha i suoi difetti ma li nasconde bene sotto l’appeal dei protagonisti. ndimenticabili i pirati annegati trasformati dall’oceano in mutanti marini, primo fra tutti il meraviglioso schifoso av ones dalla faccia di polpo. da
1. 2. 3. 4. 5.
anorama ,
,
agosto
ual è il titolo del film hi è il regista e in uale anno è uscito il film uale genere appartiene storico, commedia, avventura, horror, fantastico, psicologico ella recensione prevale l’esposizione della trama o il commento ottolinea nel testo le valutazioni dell’autore della recensione.
2 Scrivi sul quaderno la recensione di un libro letto seguendo il seguente schema:
1. titolo del libro
3. anno di pubblicazione 5. ambientazione
2. nome dell’autore 4. sintesi del contenuto 300
6. linguaggio e stile
7. personaggi
Testo e testi
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Il testo di uso scolastico Con l’espressione «testo di uso scolastico» si intende l’insieme delle attività di scrittura richieste a scuola dagli insegnanti finalizzate al raggiungimento di obiettivi didattici e svolte dagli studenti sia come esercitazioni (in classe e a casa) sia come prove di verifica o di esame.
Le principali tipologie di scrittura scolastica sono: il tema, il riassunto e la parafrasi. Esse consentono allo studente di apprendere le tecniche fondamentali di ogni attività di scrittura e di riscrittura. Il tema è un’esercitazione che prevede l’ideazione, la progettazione e la stesura di un testo originale sulla base di una traccia assegnata; il riassunto e la parafrasi, invece, sono forme di rielaborazione di testi già esistenti. La scrittura scolastica, dunque, non è fine a se stessa e non si esaurisce all’interno della scuola: imparare a fare un tema, un riassunto o una parafrasi vuol dire soprattutto imparare a scrivere, a sintetizzare e a rielaborare, tutte attività necessarie nella vita pratica e nel mondo del lavoro. Il tema Il tema è un esercizio di scrittura, prodotto dagli alunni a scuola o a casa, che elabora una traccia (titolo) scelta dall’insegnante. L’alunno deve dimostrare di saper scrivere con chiarezza, correttezza ed efficacia, di essere originale nella scelta dei contenuti e di saperli adeguatamente organizzare.
Generalmente il tema è un tipo di scrittura a carattere argomentativo, in quanto spesso la traccia chiede di analizzare argomenti letterari, scientifici, storici, di costume… e di riflettere su di essi. Ad esempio, un titolo potrebbe essere Aspetti positivi e negativi della civiltà industriale. Esistono anche altre tipologie di tema: • narrativo, quando chiede di narrare, inventare, raccontare fatti accaduti o vicende personali: Il mio uso del denaro / Rapporti tra fratelli. • introspettivo, quando chiede di riflettere su se stessi: L’adolescenza: un periodo ricco di contraddizioni. • descrittivo, quando chiede di descrivere nei particolari persone, animali, oggetti, luoghi o ambienti: Una festa particolare del mio paese o città. • informativo, quando chiede di illustrare, per mezzo di esempi, un fatto o un avvenimento: L’inquinamento minaccia la nostra vita. 301
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
La traccia del tema può: • proporre sinteticamente un argomento senza indicare come esaminarlo: La mia famiglia. • contenere gli elementi della scaletta, quindi semplificare e guidare il lavoro dell’alunno: In quale modo reagisci quando ritieni di aver subito un’ingiustizia? Come manifesti la tua ribellione? Racconta un episodio significativo al riguardo avendo cura di approfondire i tuoi stati d’animo e di descrivere i tuoi comportamenti. È bene leggere la traccia più di una volta, con attenzione, e riflettere a lungo sul titolo; per non divagare e quindi «uscire dal tema», ti suggeriamo di raccogliere e organizzare le idee, le sensazioni, i ricordi scrivendoli su un foglio così come affiorano nella mente, in ordine casuale, come nel seguente esempio di schema a grappolo che presenta l’idea madre al centro e le idee di ampliamento intorno: città deserte
sonno insonnia
come le trascorro possibilità di parlare con i familiari
ladri
fantasmi
silenzio le notti invernali lunghe e noiose
buio
la notte: gioia e paura
ha fascino, è misteriosa
posso riposare, rilassarmi, divertirmi
è fonte di ispirazione per poeti e musicisti
in campeggio
al mare
le notti estive: corte, fresche, distensive come e dove le trascorro
in montagna
in barca
Ordinato poi questo materiale e curate le relazioni fra i contenuti (alcune di queste idee verranno eliminate, altre appena citate, altre ancora ampliate o sviluppate), sarà bene stendere una scaletta che servirà da «filo conduttore» per il testo definitivo. Il tema inizia con un’introduzione, che non deve essere eccessivamente lunga e dispersiva (consigliamo di non ripetere il titolo del tema e di entrare subito nel vivo dell’argomento), in cui si enuncia l’argomento che sarà sviluppato nella parte centrale, attraverso la narrazione e la descrizione delle idee precedentemente ordinate. Infine, il tema deve chiudersi con una conclusione in cui può essere espresso un giudizio sintetico sull’argomento. 302
Testo e testi
Le ultime operazioni da svolgere sono: • la revisione: – per correggere e controllare la forma: l’uso dell’apostrofo, dei tempi verbali, degli accenti, dell’h, delle concordanze e della punteggiatura; – per semplificare i periodi prolissi e pesanti (è da evitare sia uno stile troppo stringente e telegrafico sia incisi che appesantiscono la lettura); – per eliminare le ripetizioni; • la copiatura con grafia leggibile in bella copia; • la lettura finale.
PER SAPERNE DI PIÙ I tempi per la scrittura di un tema Quando svolgi un tema, distribuisci in modo opportuno il tempo a tua disposizione. La distribuzione del tempo per la scrittura del tema va calcolata in relazione all’argomento da trattare e al tipo di testo che deciderai di scrivere in base alle tue capacità. Orientativamente, su un tempo di tre ore, dedica 30 minuti all’analisi del titolo e alla costruzione di una scaletta; 1 ora e 30 minuti alla stesura del testo; la restante ora alla correzione, trascrizione in bella copia e rilettura finale del tema svolto.
Esercizi formativi 1 Indica a quale tipologia appartengono i seguenti titoli di tema: argomentativo (3),
introspettivo (1), descrittivo (2), informativo-espositivo (2). 1. La casa dove abito. 2.
........................................................................................................................................................................ tene e parta: i poli opposti della vita sociale e politica dell’antica recia.
........................................................................................................................................................................ 3. uali sono gli interessi dei giovani di oggi ........................................................................................................................................................................ 4. olti mi credono ancora un bambino, invece ........................................................................................................................................................................ 5. escrivi le scene e le persone che vedi la mattina uando ti rechi a scuola. ........................................................................................................................................................................ 6. Lo sport è un’attività che attrae e interessa ma presenta aspetti positivi e negativi. ........................................................................................................................................................................ 7. sponi il dramma della guerra attraverso le pagine dei poeti che hanno espresso nella loro poesia la sofferenza dell’umanità intera. ........................................................................................................................................................................ 8. mestieri del passato e le professioni del presente. ........................................................................................................................................................................ 303
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 2 Svolgi il seguente tema argomentativo dal titolo Aspetti positivi e negativi della vita
in città sulla base della scaletta data, che potrai completare a tuo piacere. Gli argomenti posti ai lati dello schema sostengono tesi opposte che tu dovrai argomentare. difficoltà di spostamento possibilità di fare shopping
ritardi
traffico
problemi di salute
in uinamento
attività culturali
vita frenetica
divertimenti
Vivere in città
3 Prepara la scaletta e svolgi sul quaderno la seguente traccia: Il mondo della scienza
e della tec ica ro o e uove fi ure di eroi tono le tue simpatie.
arla di quelli c e co o ci e c e ri cuo-
4 Ecco un elenco di tracce che puoi svolgere sul quaderno per esercitarti.
1.
arla della persona che pi stimi sviluppando i seguenti punti: descrivila aspetto fisico, carattere, mentalità , chiarisci i motivi della tua stima, analizza il rapporto che hai con uesta persona, spiega infine se credi possibile e utile imitarla. 2. ttraverso fonti di vario tipo documentari televisivi, film, letture esponi la tua opinione sull’intolleranza e la violenza dell’uomo contro l’uomo. 3. n alcuni momenti, in certe situazioni, anche tu ti senti un poeta. escrivi il tuo stato d’animo. 4. gni paese o città ha un aspetto caratteristico conferitogli le dagli uomini, dalla natura o dalla storia. arla del tuo paese o della tua città mettendone in evidenza i lati che ami di pi . 5 Svolgi la seguente traccia, secondo i tempi indicati.
raticare uno sport in età adolescenziale influisce positivamente non solo sulla crescita fisica ma anche su uella mentale, determinando uno stato di benessere psicofisico. ommenta uesta affermazione, riferendoti anche alla tua esperienza personale o a uella di persone che conosci. empo complessivo a disposizione: ore minuti: analisi del titolo e costruzione della scaletta ora e minuti: stesura del tema in brutta copia ora: revisione dell’elaborato, copiatura in bella, rilettura finale.
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Testo e testi
Il riassunto Il riassunto è un testo informativo che presenta le informazioni più importanti e più significative di un testo in forma sintetica.
Per realizzare un riassunto è necessario: • comprendere il significato del testo; per far questo è importante leggerlo con attenzione e suddividerlo in sequenze alle quali si darà un titolo (se si tratta di un testo narrativo) o in paragrafi nei quali verrà sottolineata l’idea chiave; • selezionare le idee chiave e i fatti per distinguere quelli più importanti; si possono cancellare le informazioni non essenziali come esempi, incisi, riflessioni, descrizioni, apposizioni, aggettivi…; • riformulare il testo in modo oggettivo (senza commenti personali) in terza persona, usando un solo tempo verbale, trasformando i dialoghi in discorsi indiretti e generalizzando, ossia sostituendo le liste di termini con un iperònimo. Qui di seguito ti proponiamo come riassumere un testo di 180 parole in uno di 90, poi in un altro di 40 e infine in uno di 20. Il viaggio di Pali (mito australiano)
Un tempo viveva a Ponape Pali, abituato a solcare i mari in tutte le direzioni, per conoscere altre isole, costumi e abitudini di tutto il mondo. Così arrivò all’orizzonte che aveva la forma di un tetto inclinato sul mare. Là Pali incontrò due fanciulli che abitavano proprio sull’orizzonte. Giocavano e saltellavano nel mare, gettandosi a nuoto. Appena li vide, Pali ammainò la vela, tentando di navigare proprio sulla linea dell’orizzonte. Voleva spingersi anche oltre la volta del cielo. Quando i ragazzi lo videro gli gridarono: «Noi possiamo vedere avanti e indietro, mentre tu vedi solo da un lato. Non andare oltre, altrimenti ti perderai e morirai. Il vento cessa, là dove vuoi andare!». Pali notò che i ragazzi avevano un doppio volto e vedevano sia avanti che indietro. Ubbidì e quando fu di ritorno a Ponape raccontò al popolo il suo viaggio verso l’orizzonte. Da allora nessuno da Ponape riuscì a giungere all’orizzonte come aveva fatto Pali. Solo da lui si poté sapere che nei confini d’oriente e d’occidente il mare è largo e piatto. adatt. da R. Pettazzoni, Miti e leggende, Utet
ei confini orientali e occidentali il mare è largo e piatto : uesto raccont ali che, partito da onape, per conoscere le abitudini di tutto il mondo, arriv all’orizzonte. L incontr riassunto di due fanciulli che giocavano e saltellavano nel mare. i sarebbe spinto anche oltre, ma i 90 parole ragazzi gli gridavano che, mentre lui vedeva solo da un lato, loro vedevano avanti e indietro. i sarebbe perso e sarebbe morto anche perch al di là dell’orizzonte il vento cessava. bbid e, ritornato a onape, raccont la sua avventura. essuno ci riprov pi . riassunto di 40 parole
ali part da onape desideroso di raggiungere l’orizzonte e oltrepassarlo. ue fanciulli che abitavano sull’orizzonte lo dissuasero: sarebbe morto poich là il vento cessava. i seppe cos che a occidente e a oriente il mare è largo e piatto.
riassunto di 20 parole
onape, grazie all’esperienza di ali, si seppe che il mare a occidente e a oriente è largo e piatto. 305
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
La sintesi di un testo può essere fatta seguendo tecniche e strategie diverse: • ripercorrere la sequenza degli avvenimenti secondo l’ordine di presentazione: Cappuccetto Rosso e la mamma abitavano ai margini del bosco; nel bosco viveva anche un lupo astuto e famelico; un giorno la bambina attraversò il bosco per raggiungere la nonna ammalata; si fermò a raccogliere fiori e a parlare con il lupo; il lupo precedette la bambina a casa della nonna; divorò la vecchietta, si infilò a letto e con l’inganno divorò anche Cappuccetto. Per fortuna il guardaboschi trovò il lupo addormentato e tirò fuori dalla sua pancia tutte intere nonna e nipotina. • dare alla sequenza degli avvenimenti un ordine cronologico: La nonna di Cappuccetto Rosso si ammala; Cappuccetto si mette in cammino per portarle qualcosa di appetitoso; va per il bosco; si ferma a raccogliere i fiori; scambia due chiacchiere con il lupo; il lupo precede la bambina a casa della nonna; divora la nonna; s’infila nel suo letto; giunge Cappuccetto; il lupo la mangia e cade addormentato; arriva il guardaboschi che apre la pancia del lupo e salva nonna e nipotina. • distinguere il racconto in quadri, scene o tempi: 1° quadro: la mamma ordina a Cappuccetto Rosso di portare un cestino alla nonna malata; 2° quadro: Cappuccetto si ferma nel bosco a raccogliere fiori; 3° quadro: il lupo parla con grande cortesia alla bambina; 4° quadro: la bambina riprende il cammino e il lupo la precede con una corsa veloce; 5° quadro: il lupo entra nella casa della nonna e la divora in un solo boccone; 6° quadro: arriva Cappuccetto che fa la stessa fine; 7° quadro: il lupo cade addormentato; 8° quadro: il guardaboschi apre la pancia del lupo e salva nonna e nipotina. • presentare i singoli personaggi e narrarne le azioni: La mamma, imprudente, che manda Cappuccetto dalla nonna; Cappuccetto Rosso, che si ferma nel bosco a raccogliere fiori e a fare quattro chiacchiere con il lupo; il lupo, che mostra molto garbo mentre pensa a un atroce banchetto; la nonna, una vecchietta malata che lascia la porta senza chiavistello; il guardaboschi, uomo d’esperienza che, conoscendo bene i lupi, salva la nonna e la bambina da una morte sicura. • presentare singolarmente gli ambienti nei quali si svolgono le azioni, ricordandole brevemente: La casa dove vivono la mamma e Cappuccetto Rosso e da cui la bambina parte per andare dalla nonna malata; il bosco che Cappuccetto deve attraversare per raggiungere la nonna e dove abita il lupo; il prato fiorito dove Cappuccetto raccoglie primule e violette, scambiando quattro parole cortesi con il lupo; la casa della nonna dove la vecchietta è a letto malata, dove il lupo con un inganno farà un sol boccone di nonna e nipotina e dove il guardaboschi ucciderà il lupo salvando le due sventurate. • ordinare le azioni partendo dall’evento cardine: È questa la storia di Cappuccetto Rosso che, mandata dalla mamma a trovare la nonna malata, si intrattiene nel bosco a raccogliere fiori e a parlare con il lupo. Il lupo in quattro e quattr’otto arriva alla casa della nonna, divora la vecchietta, aspetta la bambina e ne fa un sol boccone; ma non sfugge al guardaboschi che gli apre la pancia e salva le due sventurate.
306
Testo e testi
Esercizi formativi 1 Dopo averlo letto attentamente, riassumi sul quaderno il seguente racconto e scri-
vi poi altri tre possibili titoli. Ricorda di trasformare i dialoghi in discorsi indiretti. La vecchia zia Ada La vecchia zia da, uando fu molto vecchia, and ad abitare al ricovero dei vecchi, in una stanzina con tre letti, dove già stavano due vecchine, vecchie uanto lei. La vecchia zia da si scelse subito una poltroncina accanto alla finestra e sbriciol un biscotto secco sul davanzale. rava, cos verranno le formiche , dissero le altre due vecchine, stizzite. nvece dal giardino del ricovero venne un uccellino, becc di gusto il biscotto e vol via. cco , borbottarono le vecchine, che cosa ci avete guadagnato a beccato ed è volato via. roprio come i nostri figli che se ne sono andati per il mondo, chissà dove, e di noi che li abbiamo allevati non si ricordano pi . La vecchia zia da non disse nulla, ma tutte le mattine sbriciolava un biscotto sul davanzale e l’uccellino veniva a beccarlo sempre alla stessa ora, puntuale come un pensionante, e se non era pronto bisognava vedere come si innervosiva. opo ualche tempo l’uccellino port anche i suoi piccoli, perch aveva fatto il nido e gliene erano nati uattro, e anche loro beccarono di gusto il biscotto della vecchia zia da, e venivano tutte le mattine, e se non lo trovavano facevano un gran chiasso. i sono i vostri uccellini , dicevano allora le vecchine alla vecchia zia da, con un po’ d’invidia. lei correva, per modo di dire, a passettini, fino al suo cassettone, scovava un biscotto secco tra il cartoccio del caffè e uello delle caramelle all’anice e intanto diceva: azienza, pazienza, sono ui che arrivo . h , mormoravano le altre vecchine, se bastasse mettere un biscotto sul davanzale per far tornare i nostri figli. i vostri, zia da, dove sono i vostri . La vecchia zia da non lo sapeva pi : forse in ustria, forse in ustralia ma non si lasciava confondere, spezzava il biscotto agli uccellini e diceva loro: angiate, su, mangiate, altrimenti non avrete abbastanza forza per volare . uando avevano finito di beccare il biscotto: u, andate, andate. osa aspettate ancora Le ali sono fatte per volare . Le vecchine crollavano il capo e pensavano che la vecchia zia da fosse un po’ matta, perch vecchia e povera com’era, aveva ancora ualcosa da regalare e non pretendeva nemmeno che le dicessero grazie. oi la vecchia zia da mor , e i suoi figli lo seppero solo dopo un bel po’ di tempo, e non valeva pi la pena di mettersi in viaggio per il funerale. a gli uccellini tornarono per tutto l’inverno sul davanzale della finestra e protestavano perch la vecchia zia da non aveva preparato il biscotto. da . odari, Favole al telefono, inaudi
2 Riassumi sul quaderno il racconto La vecchia zia Ada sintetizzandolo in non più di
60 parole. 3
o o aver letto u ara ra o a celta del tuo li ro di eo rafia individua e sottolinea le idee chiave, elimina le ra i u er ue e riassumilo sul quaderno.
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
La parafrasi La parafrasi (dal greco paráphrasis, che a sua volta deriva dal verbo paraphrázo, cioè «dico con altre parole») è la riscrittura di un testo, in forma più lineare e semplice, usando parole diverse da quelle scelte dall’autore, semplificando la costruzione e intervenendo sulla punteggiatura, ma rispettando il contenuto e il significato.
Si parafrasa un testo in prosa quando è antiquato nella forma, ma principalmente lo si fa con un testo poetico per comprenderne il contenuto e il messaggio spesso difficili. La produzione letteraria in versi, infatti, seguendo particolari schemi ritmici e stilistici, usa un linguaggio che spazia dal sintetico all’originale, privato spesso di quelle strutture sintattiche che lo rendono immediatamente comprensibile; inoltre, il poeta sceglie liberamente le immagini e gli accostamenti semantici, crea analogie e paragoni arditi, che richiedono al lettore un lavoro di interpretazione, a volte molto complesso. La parafrasi purtroppo «cancella la poesia»; i suoi limiti sono le «forzature» e le «trasformazioni» che a volte truccano e scoloriscono le immagini, le deformano e le riducono; ne deriva, in genere, un testo piatto e rigido simile a quello che puoi leggere di seguito relativo alla poesia Novembre di Giovanni Pascoli: Novembre
Gemmea l’aria, il sole così chiaro che tu ricerchi gli albicocchi in fiore, e del prunalbo l’odorino amaro senti nel cuore. Ma secco è il pruno e le stecchite piante di nere trame segnano il sereno, e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante sembra il terreno. Silenzio, intorno: solo, alle ventate, odi lontano, da giardini ed orti, di foglie un cader fragile. È l’estate, fredda, dei morti. G. Pascoli, Myricae
È una trasparente giornata d’autunno e il sole è così limpido che, pensando di essere in primavera, cerchi, con lo sguardo, gli albicocchi fioriti e senti quasi l’amaro odore del biancospino. Non è così: le siepi sono secche e le piante si stagliano contro il cielo con l’intrico scuro dei rami, il cielo è vuoto di uccelli e il terreno ghiacciato risuona sotto i piedi come se fosse cavo. Intorno c’è silenzio: solo il vento porta il fruscio delle foglie che cadono negli orti e nei giardini. È San Martino: la brevissima estate dedicata ai morti.
Certamente la parafrasi ha reso più facile la lettura della poesia e la comprensione delle immagini usate dal poeta; il discorso è stato ordinato secondo la struttura del testo in prosa, sono stati sostituiti alcuni termini con altri di pari significato… ma la poesia è scomparsa: sono andati perduti il ritmo, la musica, la velocità, la segreta malinconia che legavano fra loro le parole; le immagini stesse hanno perso colore e forza. La parafrasi non ha evidenziato 308
Testo e testi
che le voci segrete della natura sono riportate attraverso sensazioni visive, olfattive e uditive, né che il passaggio dall’apparente estate (rappresentata nella prima strofa) al freddo senso di morte (delineato nella seconda e nella terza) è anticipato dall’odorino amaro (sinestesia) e segnato dall’avverbio avversativo ma posto all’inizio del quinto verso per interrompere l’abbandono al sogno e riportare alla realtà: al cader fragile delle foglie (sinestesia) che segnala, attraverso il contrasto di significati dell’ossimoro, l’estate, / fredda, dei morti. Dunque è stato trasformato il significato più vero e profondo della poesia che era comunicato da quelle precise parole poste in quel preciso ordine e rapporto. Per fare la parafrasi di un testo poetico sarà dunque necessario: • seguire i versi parola per parola ed eliminare la rima e il ritmo; • trasformare il verso in una frase in cui le parole siano ordinate secondo una successione regolare: soggetto, predicato e complementi; • riordinare le proposizioni a partire da quella principale; • sostituire le parole rare e poetiche con termini alternativi, sinònimi o espressioni più comuni; • spiegare ciò che il poeta suggerisce o sottintende; • spiegare gli elementi del testo più complessi e difficili da comprendere come metafore, metonìmie…
Esercizi formativi 1 Dopo aver letto le seguenti terzine della Divina Commedia di Dante Alighieri, com-
pleta la parafrasi con la spiegazione dei versi mancanti. mor, ch’al cor gentil ratto s’apprende, prese costui de la bella persona che mi fu tolta e ’l modo ancor m’offende. mor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer s forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona. mor condusse noi ad una morte. lor ci fuor porte.
aina attende chi a vita ci spense .
ueste parole da
da . lighieri, nferno, canto , vv.
L’amore che si accende immediatamente nel cuore nobile rese costui
aolo innamorato
................................................................................................................................................................................ in un modo tale che ancora ne sono offesa. L’amore che non permette che chi viene amato non ricambi l’amore ................................................................................................................................................................................ L’amore ci condusse a un’unica morte: ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 2 Fai la parafrasi dei seguenti testi poetici.
Màrtin andava col suo vecchio cane àrtin andava col suo vecchio cane per viottole di monte. L’uno al fianco dell’altro, senza dire motto, solo scambiando ualche sguardo. ra non so del cane. o che àrtin se n’è andato dal mondo dei viventi. hissà se c’è laggi monti, sentieri di bosco, cani: un vecchio cane che gli cammina al fianco in silenzio, scambiando ualche occhiata. da . aleri, alle del vento,
ondadori
................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................
Il bagno del passero ’era sul davanzale una scodella piena d’ac ua. ra là dimenticata. ra l’alba. L’avevo io là posata ma per altro . enuto per il pane suo uotidiano la scopriva un passero. tupito si guard o mi parve intorno. ’immerse prima la testina poi il mondo è tutto casa sua, e la mia col resto entrava tutto uanto in uella. reve fu il mio stupore ed il suo sguazzo. mprovviso part come venuto. da . aba, l anzoniere, inaudi
................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................
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Testo e testi
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Il testo elettronico Il testo elettronico costituisce la nuova frontiera della comunicazione ed è caratterizzato da immediatezza espressiva, approssimazione delle regole grammaticali e semplificazioni stilistiche e grafiche.
La tecnologia legata alla telefonia mobile e la tecnologia informatica consentono all’emittente di spedire messaggi che il destinatario riceve subito e può leggere in tempo reale. In questo modo è nato un nuovo codice linguistico, i cui strumenti sono gli SMS, le chat e le email. La tecnologia informatica ci mette a disposizione anche un’altra opportunità: i testi multimediali, così chiamati perché alla comunicazione scritta aggiungono immagini e suoni.
Dagli SMS alle applicazioni di messaggistica Gli SMS, abbreviazione dell'espressione inglese Short Message Service, sono messaggi che si inviano e ricevono col telefono cellulare. Negli ultimi anni, con la diffusione degli smartphone, gli SMS sono stati quasi interamente sostituiti da applicazioni di messaggistica, programmi in grado di inviare brevi o lunghi messaggi di testo a singoli utenti oppure a gruppi di persone. Oltre al testo è possibile includere fotografie, video e altri documenti elettronici.
Fanno ormai parte della nostra quotidianità. Rivolgere un saluto informale, fissare o disdire un appuntamento, far sentire la propria presenza in un’occasione importante, esprimere in modo estremamente sintetico i sentimenti (tat = ti amo tanto; mmm = mi manchi moltissimo) sono solo alcuni dei momenti in cui gli SMS e le applicazioni di messaggistica si rivelano utili, pratici, funzionali ed economici. Richiedono poco tempo per la formulazione del testo, si possono trasmettere in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo e possono essere letti anche a distanza di tempo. 311
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Questi messaggi sono immediati e informali; il linguaggio usato è familiare-colloquiale, quotidiano, quello delle persone che si conoscono e con le quali si ha un rapporto paritetico o confidenziale. L'esigenza di rapidità ha portato alla creazione e all'utilizzo di un codice grafico composto da lettere, segni di interpunzione e numeri usati non in senso proprio ma in sostituzione di intere parole o parti di esse, come abbreviazioni e acronimi: • x al posto di per; • 6 al posto di sei (verbo); • k al posto di ch; • tvb al posto di ti voglio bene. Vengono inoltre eliminate vocali all’interno delle parole (dv = dove; qnd = quando). Questo codice, dalla grammatica semplice e approssimativa, è in continuo sviluppo: trova terreno fertile nella creatività degli stessi utenti, in modo particolare gli adolescenti.
PER SAPERNE DI PIÙ Le abbreviazioni Ti proponiamo alcune delle abbreviazioni più comuni usate nei messaggi testuali: +o- = più o meno cmq = comunque cs = cosa cpt = capito dv = dove msg = messaggio m mnch = mi manchi nn = non qnd = quando qcs = qualcosa
xké oppure x’ = perché 61* = sei una stella bf = buona fortuna c6? = ci sei? hh? = a che ora? 6s = sei speciale 6ok = sei ok 6uva = sei una vera amica 6uvo = sei un vero amico 16u = se lo dici tu! (16 = sedici; u = you = tu)
tats = ti amo tantissimo to = ti odio tp = ti prego t+t = torno più tardi ts = torno subito tvb = ti voglio bene tvtb = ti voglio tanto bene xxx = baci baci
Smiley (faccine) o emoticon Un altro sistema di comunicazione che si può costruire con i caratteri e con i segni grafici presenti sulla tastiera dei cellulari e dei computer è quello delle faccine (smiley o emoticon). Si tratta di raffigurazioni di volti ruotati verso destra che trasmettono in modo immediatamente visibile i propri stati d’animo: felicità, ansia, rabbia, paura, gioia… Le faccine comunicano attraverso pochissime battute intenzioni, emozioni e informazioni che altrimenti avrebbero bisogno della digitazione di alcune parole. Vanno anche apprezzate per la creatività grafica con cui sono rappresentate: :-) :-D :-( :-o
= sono felice = sto ridendo a crepapelle = sono triste e depresso = oh, sono stupito
:’-( = piango :-[ = sono arrabbiato %-( = sono confuso I-0 = sto sbadigliando
:-,) :”) ;-) (:-*
= ho il raffreddore = sto male = occhiolino ammiccante = ti mando un bacio
Nei telefoni di ultima generazione c’è la possibilità di inserire nel messaggio degli smiley già predisposti nella memoria del cellulare.
312
Testo e testi
L’email L’email, abbreviazione dell’espressione inglese electronic mail («posta elettronica»), è uno dei sistemi di comunicazione più usati al mondo che permette di inviare e ricevere messaggi di posta via Internet, immediatamente e da qualunque parte del mondo.
È velocissimo ed economico: basta avere un computer e un modem da collegare alla rete telefonica per riuscire a mettersi in contatto con una o più persone, per inviare e ricevere testi scritti, immagini e suoni. Nello specifico, come per la posta cartacea tradizionale, bisogna possedere un indirizzo (elettronico) che in questo caso viene dato da un gestore del servizio, il provider. Questo indirizzo funziona un po’ come una casella postale dove possono essere conservati e letti i messaggi indirizzati al destinatario; è sempre scritto in lettere minuscole ed è formato da: • il nome o una sigla (che può riprendere il nome dell’utente); • il simbolo della chiocciola (@), trascrizione della preposizione inglese at = «presso»; • il dominio, l’indicazione del provider presso il quale hai aperto la casella di posta elettronica; • l’indicazione abbreviata del paese (.it per l’Italia; .de per la Germania; .uk per l’Inghilterra; .fr per la Francia) presso cui il provider è registrato. La rete Internet ci permette di «corrispondere» con una o più persone anche contemporaneamente, a grandi distanze, velocemente e a bassi costi. I testi della email sono così articolati: nella parte in alto si scrivono il destinatario e l’oggetto del messaggio, segue lo spazio per scrivere il messaggio vero e proprio e per inserire gli allegati (immagini, suoni…). L’email, pur condividendo le funzioni della lettera scritta, si avvale di un linguaggio generalmente informale e semplice, tanto che a volte anche la punteggiatura viene trascurata, così come altre forme che la grammatica vorrebbe vedere rispettate; quando il messaggio è rivolto a persone conosciute, l’immediatezza prende il posto della correttezza formale. Questa, al contrario, deve essere rispettata quando il destinatario è qualcuno con cui non si ha un rapporto confidenziale.
estinatario
ggetto
essaggio
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Il blog Il blog è una pagina web che nasce per iniziativa di un normale utente – detto blogger – che in essa inserisce immagini, informazioni e commenti su temi di interesse personale (blog personale o blog diario) o anche comune (blog tematico), aggiornandolo di continuo.
Il blog personale è considerato un vero e proprio diario in rete: i testi, infatti, definiti post e forniti di data, sono presenti sulla pagina web in ordine anticronologico (a partire cioè dal più recente) e la maggior parte delle volte sono introdotti da un titolo. In essi il blogger riporta le proprie esperienze giornaliere, racconti, desideri. Spesso, inoltre, arricchisce i post con immagini, video e file audio: la pagina, dunque, risulta molto più ricca e «movimentata» rispetto a una normale pagina di diario. In generale i testi dei post possono risultare scritti di getto senza alcuna revisione, ma anche nati all’interno di un processo pianificato e quindi accuratamente revisionati. Molti blog offrono inoltre la possibilità a qualsiasi utente lettore di commentare i post: questi commenti (nel caso dei blog più popolari possono essere anche migliaia) sono caratterizzati da un linguaggio informale e danno spesso vita a vivaci scambi di opinione tra utenti diversi. Questo tipo di blog è usato soprattutto da studenti delle scuole superiori o universitari. Il blog tematico, cioè dedicato a un argomento specifico e paragonabile agli articoli di giornale, è invece caratterizzato da un linguaggio che fa riferimento all’italiano giornalistico e spesso creato proprio da giornalisti per approfondire e ampliare questioni già affrontate nelle pagine dei quotidiani. Chat-line e social network
Le tecnologie informatiche, in continua evoluzione, hanno contribuito allo sviluppo di ulteriori mezzi di comunicazione a distanza come le chat-line, programmi che permettono lo scambio di messaggi scritti in tempo reale tra due o più utenti di internet. Una delle forme più evolute della comunicazione in rete è infine quella legata ai social network (espressione inglese che significa «rete sociale») come Facebook o Twitter, che consentono gratuitamente a ogni potenziale utente di inserire nella rete il proprio profilo e poter entrare così in contatto con persone iscritte allo stesso servizio. I social network sono utilizzati soprattutto per scambiarsi notizie, immagini, video e pensieri con amici vicini e lontani, ma sempre più anche per stabilire rapporti lavorativi. 314
Testo e testi
L’ipertesto
L’ipertesto, prima che un testo scritto, è un modo nuovo di strutturare il nostro pensiero. Con l’ipertesto si perde la linearità del testo scritto tradizionale, siamo di fronte a una struttura a rete costituita da tanti testi collegati fra loro da link (= «collegamenti ipertestuali») che permettono di passare dall’uno all’altro secondo la curiosità e gli interessi del lettore. A differenza del libro tradizionale, come quello che stai leggendo, che ti permette di fare un percorso lineare procedendo in linea retta, cioè di pagina in pagina in avanti o indietro (nel caso tu voglia «rivedere» quanto hai già letto), l’ipertesto non ha un unico percorso di lettura ma ti permette di procedere in senso orizzontale (avanti-indietro), verticale (su-giù) o nel senso della profondità. Questo accade perché alcune «parole» evidenziate in ogni pagina del testo, se «cliccate», consentono l’accesso ad altre pagine che hanno con la precedente rapporti di approfondimento, di completamento, di contiguità di argomento o altro. Quando leggi, dunque, non sei uno spettatore passivo ma interagisci con lo strumento creandoti un percorso di lettura personale. L’ipertesto non è solo un testo scritto, ma un testo costruito, progettato in modo accurato per assicurare al fruitore una «navigazione», cioè un percorso fatto di «entrate e uscite» che lo invita a una ricerca continua di temi e approfondimenti. Le singole pagine di questa struttura possono essere chiaramente arricchite da immagini, suoni e video.
Per la costruzione degli ipertesti sono state progettate strutture di collegamento tra gli argomenti (i nodi). Queste strutture possono essere ad albero o a rete. Nelle strutture ad albero si parte da una pagina iniziale (home page) e si propone un percorso che può procedere attraverso una serie di approfondimenti sempre più particolari e specifici. HOME PAGE
Nelle strutture a rete l’home page non c’è più, nel senso che ogni pagina può essere essa stessa home page; quindi si può andare dall’una all’altra senza alcun ordine. Questa struttura si chiama con l’espressione inglese World Wide Web.
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Per costruire un ipertesto, dunque, occorre: • individuare e scrivere gli argomenti (i nodi) tra loro collegabili che possano arricchire il tema da approfondire; • disegnare la mappa (la struttura) delle interconnessioni; • scegliere i link o hot word («parole calde»), cioè le parole chiave d’accesso ai diversi nodi o bottoni, se per questi passaggi si utilizzano le icone (piccoli disegni). Probabilmente già conosci o imparerai presto a utilizzare programmi che ti permetteranno di realizzare le tue ricerche e in generale i tuoi lavori scolastici sotto forma di ipertesti.
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
1
Indica per ognuna delle seguenti parole la forma di testo elettronico adatta, usando I per ipertesto (2), M per messaggistica (1), E per email (3). link (...) smiley (...) @ (...) provider (...) home page (...) .it (...)
2
Traduci nel linguaggio della messaggistica le seguenti frasi.
BES
1.
i amo tanto, Lucia.
........................................................................................................................................................................ 2. uando parti per oma omun ue, buona fortuna ........................................................................................................................................................................ 3. che ora ci vediamo ........................................................................................................................................................................ 4. engo a prenderti pi tardi. ........................................................................................................................................................................ 3 Prova a riformulare i seguenti messaggi secondo le regole della normale comunica-
zione scritta. 1.
iao c nn vieni al cine con me o cm tvb me c solo tu. lu
nn usciamo dimmi dv e nd e ci sar
........................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................ 2.
lu vuole e andiamo al cine soli
cs pensi nn so e fare
tp
dimmi cs
uva
........................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................ 3. :
tu e lu al cine
e sballo, c devi andare, cpt
........................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................ 316
Testo e testi 4 Trasforma il seguente testo adattandolo a un messaggio per telefono e poi a una
email. Nel caso dell’email, indica l’indirizzo mail del mittente, quello del destinatario, specifica l’oggetto e poi scrivi il testo. aro ietro, venerd sar a ilano, in iera con mio padre. ncontriamoci a cena renota tu il ristorante, sempre il solito. proposito, sabato vorrei fare shopping, mi accompagneresti presto, tua laria. ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ 5 E se Cristoforo Colombo avesse avuto un blog? Leggi con attenzione questa pagina
tratta dal Giornale di bordo di Colombo. Sul quaderno prova, poi, a trasformare i a i qui ri ortati i o t di u lo er o ale e ala do eve tuali i a i i file audio o video da inserire e immaginando eventuali commenti da parte di altri utenti del web. ioved ottobre. uelli della caravella inta videro una canna e un bastone, e pescarono un altro piccolo bastone tutto intagliato nche uelli della caravella i a videro altri segni di terra e un ramo carico di bacche. tali indizi tutti ripresero animo e si rallegrarono. ue ore dopo mezzanotte apparve la terra, a una distanza di circa due leghe da loro. ssi abbassarono tutte le vele, restando con la sola vela di maestra, aspettando fino al giorno dopo, un venerd , uando raggiunsero una piccola isola che nella lingua degli indiani è detta uanahani . ubito videro gente nuda, e l’ mmiraglio and a riva su una barca armata, insieme a artin lonso inz ne iceme anez, suo fratello, che era capitano della ina. ato che uella gente ci aveva dimostrato grande amicizia, e dopo aver visto che si trattava di un popolo che si sarebbe convertito alla nostra santa religione pi con l’amore che con la forza, diedi ad alcuni di loro ualche berretta rossa e ualche collanina di vetro, che si misero al collo, e molte altre cose di poco valore. ssi gradirono molto uesti doni e divennero cos interamente nostri amici che era davvero meraviglioso a vedersi. da . olombo, iornale di bordo, ompiani 6 Individua il tema di un ipertesto, crea una scaletta dei contenuti e sistemali poi sul
quaderno in una struttura di collegamento ad albero. ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................................ 317
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
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Il testo sintetico Il testo sintetico è uno scritto breve che può sintetizzare in forma discorsiva un testo più ampio oppure mettere a fuoco i contenuti essenziali di un testo di partenza attraverso una mappa concettuale, uno schema o una scheda.
Il testo sintetico, generalmente, si usa per motivi di studio. Esso serve a: • memorizzare meglio un testo più ampio; • rappresentare in modo logico e gerarchico i concetti base di un testo; • sintetizzare l’argomento di un testo. Sono forme di testo sintetico: la didascalia, la mappa concettuale, lo schema e la scheda. La didascalia La didascalia è un tipo di testo sintetico utilizzato per illustrare un’immagine.
Contiene l’indicazione precisa del soggetto e, talvolta, alcune notizie utili ad arricchire l’informazione trasmessa dall’illustrazione. In genere illustrazione e didascalia completano le informazioni date dal testo, hanno valore di documentazione e facilitano la memorizzazione degli argomenti ritenuti, dall’autore, più interessanti.
La lavorazione della canna da zucchero in una piantagione del Brasile portoghese. disegno del 1585. La manodopera, nelle piantagioni e nelle miniere delle colonie, fu fornita prima dagli indios americani e poi dai neri-africani ridotti in schiavitù. da . entile, L. onga, l multilibro di storia, vol. , ditrice La cuola
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Testo e testi
La mappa concettuale La mappa concettuale è una rappresentazione grafica della struttura logica di un testo; ne collega organicamente idee e fatti rappresentandoli in modo gerarchico: quelli principali in posizione dominante rispetto a quelli secondari.
È uno strumento di apprendimento assai valido per rappresentare i concetti chiave; si utilizza molto a scuola per verificare, prima di affrontare nuovi argomenti di studio, quanto è già stato appreso o, alla fine di un percorso di studio, per fissare le fasi e rendere più agevole il ripasso di ciò che è stato studiato. Per realizzare una mappa concettuale è necessario: • selezionare le parole che costituiscono i concetti chiave; • individuare i rapporti di causa-effetto che li legano; • collegare le parole attraverso frecce, legami verticali o orizzontali, così da ottenere una rappresentazione grafica organizzata di tutti i concetti. La seguente mappa sintetizza i viaggi e le esplorazioni che, tra il XV e il XVI secolo, diedero inizio al processo di espansione dell’Occidente e alla formazione degli imperi coloniali. viaggi oceanici che aprirono l’epoca delle
co erte eo rafic e per cercare un nuovo collegamento con l'oriente
che culminarono con
circumnavigazione dell’ frica
circumnavigazione del
realizzata da
asco da ama
scoperta dell'
lobo
merica
realizzata dalla spedizione di
erdinando
realizzata da
realizzata da
agellano
ristoforo olombo
inviati dalla
ortogallo
pagna
formazione degli
imperi coloniali
da . entile, L. onga, l multilibro di storia, vol. , ditrice La cuola
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Esercizi formativi DIDATTICA INCLUSIVA
BES
■
320
1
Attribuisci la didascalia adeguata alle seguenti immagini. a. Frank O. Gehry, Nationale-Nederlanden Building, 1992-1997. Praga. L’edificio è soprannominato «la torre di Ginger e Fred» per la grande dinamicità dei due corpi architettonici, che sembrano abbracciarsi in un passo di danza. b. Una pittura parietale dell’epoca paleolitica, che raffigura una scena di caccia. La cattura di animali selvatici costituiva una delle principali fonti di sostentamento. c. René Magritte, L’uomo con la bombetta, 1964, New York, Collezione Simone Withers Swan. L’uomo con la bombetta è una sagoma ricorrente nella pittura di Magritte. Le suggestioni e i significati si diversificano per la presenza di altri elementi: la colomba davanti alla faccia del personaggio lo rende anonimo, per cui ognuno vi si può riconoscere. d. Artigiani e mercanti con la loro intraprendenza furono i protagonisti della rinascita economica europea del Medioevo. Il dipinto del XV secolo mostra l’interno di una bottega di un falegname.
■
■
■
Testo e testi 2 Trasforma il testo in una mappa concettuale inserendo i termini sottolineati.
partire dal la pagna e l’ mpero furono riuniti sotto arlo che combattè contro i urchi, i protestanti in ermania e la rancia nelle guerre d’ talia, che terminarono con la pace di ateau ambr sis che pose fine alla dominazione spagnola in talia. arlo nel abdic in favore del figlio ilippo e del fratello erdinando . ..........................................
.......................................... ....................................................
..........................................
....................................................
.......................................... .......................................... ..........................................
.......................................
.......................................
3 Leggi il brano e inserisci dati per costruire una mappa concettuale.
l mar laciale rtico è un mare molto freddo: si situa infatti nell’estremo nord del nostro emisfero, bagnando le terre artiche e le coste settentrionali del continente. el suo ambito si distinguono tre mari minori: il mare di ara, il mare di arents e il mar ianco. ebbene l’esplorazione dettagliata di ueste ac ue sia ancora agli inizi, gli studiosi hanno molte ragioni per ritenere che i fondali siano ricchi di petrolio e di gas naturale, di cui intanto è già iniziato in parte lo sfruttamento malgrado le enormi difficoltà ambientali. a molto pi tempo, invece, si utilizzano le altre due risorse di uesti mari e degli spazi costieri adiacenti: il pesce e le foche, ueste ultime ricercate per le loro preziose pellicce. Mar Glaciale Artico posizione
............................................................................................ si suddivide in
....................................................
....................................................
....................................................
dalle ac ue
risorse
dai fondali
.....................................
.....................................
.....................................
..................................... 321
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Lo schema Lo schema è una forma di scrittura sintetica che mette a fuoco i contenuti essenziali di un testo sistemandoli in forma gerarchica (le frasi vengono generalmente presentate una sotto l’altra, in ordine di importanza).
È uno strumento molto efficace di studio poiché, fissando i contenuti, ne facilita l’assimilazione. La costruzione grafica dello schema può essere molto varia; può essere a scaletta (molto comune), ad albero e può utilizzare anche simboli: = (uguaglianza); ≠ (diversità); ≈ (somiglianza); → (consequenzialità). Il testo seguente contiene molte informazioni e si presta a essere sintetizzato con uno schema ad albero: Giovani e media, Tv e cellulari i preferiti
Non possono fare a meno di tv e cellullare, ascoltano la radio, con Internet hanno un rapporto di odio-amore e il satellite li interessa poco. I giovani italiani, in ogni caso, sono dei grandi consumatori di media, più dei loro genitori. È quanto emerge dal «Giovani & media», il terzo rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione in Italia. Secondo la ricerca, i giovani fra i 14 e i 30 anni superano nettamente gli adulti nellla fruizione dei mass media con una particolare predilezione per televisione, cellulare e radio. Se il 90,7% dei giovani, spiega la ricerca, guarda abitualmente la tv, il 90,4% non può fare a meno del cellulare mentre il 71,1% ascolta abitualmente la radio. E se il 48,4% di loro ha letto almeno 3 libri nell’ultimo anno, il 44% sfoglia un quotidiano almeno tre volte alla settimana. Libri, quotidiani e periodici sono invece in fondo alla lista delle preferenze dei giovani. A detenere il primato dei media più lontani dai giovani sono i periodici con il 25,6% (solo il 3,6% li sente vicini), i quotidiani con il 22,9% (vicini per l’11,8%) e i libri con il 17,8% (vicini per il 12,1%).
I giovani (14/30)
televisione molto seguita
90,7% spettatori
cellulare molto usato
radio
90,4% utenti da
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ascolto diffuso
71,1% ascoltatori
lettura poco amata
17,8% lettori libri
. ranzi, . amele, Il colibrì. Quaderno di scrittura 2, Loescher
Testo e testi
Ecco adesso uno schema costruito in modo diverso: le frasi che sintetizzano il brano si richiamano con le frecce per evidenziare il rapporto di consequenzialità che le lega: I paesi in via di sviluppo che importano armi accrescono il loro indebitamento verso i paesi avanzati. Sul finire del 1983 l’indebitamento complessivo dei paesi in via di sviluppo era di 830 miliardi di dollari. […] Sembra che dal 25% al 40% dei debiti accumulati dai paesi in via di sviluppo siano dovuti all’importazione di armi. L’accrescersi dell’indebitamento è stato promosso, da parte dei paesi occidentali avanzati, attraverso l’apertura di crediti. Per esempio, a partire dalla metà degli anni Settanta, il governo degli Stati Uniti è stato autorizzato ad imprestare somme fino ad un massimo di 20 miliardi di dollari annui, per favorire quei paesi che volessero acquistare armi, ma fossero sprovvisti di fondi. Circa il 20-30% delle vendite statunitensi di armi è coperto da questo tipo di credito. Il rimanente è coperto da prestiti delle banche multinazionali dei paesi avanzati. In questo senso, nel nome dell’interesse dei governi, delle banche e delle industrie di armamenti dei paesi avanzati è stata incoraggiata la militarizzazione dei paesi in via di sviluppo, e si sono così aggravate le condizioni sotto cui si possono verificare delle carestie. Il circolo vizioso armamenti-fame spese per armamenti
indebitamento estero
potenziamento degli apparati repressivi guerre periferiche
incentivi alla produzione per l’esportazione di: prodotti agricoli materie prime
rivolte popolari colpi di stato instabilità politica
riduzione delle coltivazioni alimentari
alti tassi di urbanizzazione aumento della povertà fame e carestia da . entile, L. onga, Il Multilibro di storia, vol. l ovecento , ditrice La cuola
indebitamento estero
dipendenza dall’aiuto alimentare importazione di derrate alimentari
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COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
La scheda La scheda sintetizza all’interno di uno schema l’argomento o gli argomenti di un testo rendendolo più comprensibile e facile da memorizzare.
Nella scheda sotto riportata ti presentiamo una rielaborazione sintetica di alcune pagine su un grave rischio ambientale: l’avanzata dei deserti. Lo schema presenta la minaccia di mancanza di cibo per un quarto della popolazione della Terra a causa della desertificazione e i fattori che la provocano.
a de ertifica io e
l deserto del ahara avanza verso sud a una velocità di m l’anno per un fronte lungo circa m. n ina le tempeste di sabbia minacciano un estesissimo territorio agricolo. econdo le stime del rogramma per l’ambiente delle azioni nite , un uarto delle terre del pianeta è minacciato dalla desertificazione.
Rischio
L’esistenza di pi di un miliardo di persone in oltre nazioni è messa a rischio dalla desertificazione poich la coltivazione e il pascolo sono sempre meno produttivi. l degrado dei suoli diminuisce la produzione del grano che rappresenta i tre uarti del cibo di tutta la erra e la crescente popolazione mondiale ha sempre meno cibo a disposizione. l fenomeno è pi grave in frica dove è degradato circa il dei terreni agricoli.
Cause
Le attività umane giocano un ruolo importante nei processi di desertificazione. rovocano degrado dei suoli tutte le coltivazioni intensive e monocolturali, che esauriscono rapidamente la fertilità dei terreni, e gli allevamenti, che eliminano la vegetazione che costituisce la difesa dall’erosione dei suoli. n’altra causa consistente della desertificazione è la deforestazione. li alberi, tagliati per creare terre da coltivare o da pascolo, o per soddisfare la domanda di legname da costruzione, o ancora per dare spazio a strade e città, eliminano la protezione al manto di superficie del terreno che si inaridisce e viene esposto al dilavamento e all’erosione.
Un tipo di scheda molto comune è la scheda bibliografica che normalmente si trova nello schedario della biblioteca. Contiene: • cognome e nome dell’autore; • titolo del libro; • luogo e anno di edizione; • editore; • numero di pagine. A volte sono presenti altre voci: • temi trattati; • contenuto (sintesi del testo). Ti consigliamo di inserire queste ultime voci nella scheda qualora tu la dovessi compilare per lo schedario della biblioteca di classe. 324
Testo e testi
Esercizi formativi 1 Dopo aver letto con attenzione il seguente testo, sintetizzalo sul quaderno con uno
schema (puoi utilizzare anche dei simboli). La fondazione del metodo che oggi chiamiamo metodo sperimentale fu l’essenziale contributo di alileo alilei alla nascita della scienza moderna. alileo era nato a isa nel , figlio di un nobile fiorentino decaduto, abile matematico e cultore di musica, che tent invano di dissuadere il figlio dal seguire le proprie orme e nel lo iscrisse alla facoltà di medicina. a il giovane alileo prefer studiare le scienze matematiche, delle uali divenne presto un buon conoscitore. ello stesso periodo alileo mise anche a punto la prima serie di esperimenti che aprirono la strada a un nuovo modo di concepire la scienza: gli esperimenti sulle oscillazioni del pendolo. gli oper cos : osserv un fenomeno fisico, effettu delle misure, ripet l’esperimento tante volte da essere ragionevolmente sicuro che esso fornisse sempre lo stesso risultato uindi trov una relazione matematica capace di esprimerlo cos facendo formul una legge valida per tutti i fenomeni uguali a uello che aveva osservato. uesta legge ci mette in grado di prevedere il comportamento di ualsiasi pendolo, purch rispetti le condizioni poste da alileo. 2 Serviti del tuo li ro di eo rafia
er ridurre i c e a ul quader o la tratta io e di uno Stato a tua scelta. Ricorda di prendere in esame i seguenti punti: posizione co ti e te co fi i u erficie o ola io e caratteri fi ici eco o ia or a di governo, religione e principali città.
3 Scrivi sul quaderno una scheda di sintesi del seguente brano.
lla fine del ettecento, strettamente legato alla mentalità illuministica, si sviluppa un movimento culturale detto eoclassicismo che pone l’età classica come un modello ineguagliato a cui tendere. Le scoperte archeologiche che hanno fatto conoscere i tesori dell’arte antica e gli studi sull’arte classica sono alla base della nascita di un gusto e di uno stile che trovano espressione nella letteratura e prima ancora nelle arti figurative. n campo letterario vengono ripresi temi e personaggi della mitologia, trattati poeticamente nelle forme della tradizione e con uno stile alto. a non si tratta di un semplice ritorno al passato: i versi sono antichi , ma i pensieri e i temi profondi sono nuovi , moderni. l principale rappresentante della poesia neoclassica è il romagnolo incenzo onti . La sua opera pi significativa è la traduzione dell’ liade, in endecasillabi sciolti. 4 Sul quaderno costruisci una scheda di sintesi su un argomento di storia a tua scelta. 5 Sul quaderno compila u a c eda
i lio rafica di u li ro la cui lettura ti a arti-
colarmente entusiasmato.
325
5
Mappa per il ripasso
DIDATTICA INCLUSIVA
BES
ordine correttezza Caratteristiche coesione coerenza sezione capitolo Struttura
paragrafo capoverso enunciato descrittivo
Testo e testi
narrativo fiaba, favola, romanzo... poetico espressivo diario, lettera personale informativo-espositivo lettera formale, curriculum vitae… Tipi
Insieme a un compagno, prova a rispondere alle domande aiutandoti con la mappa. 1. Quale caratteristica del testo garantisce la sua unità interna? 2. Quale tipo di testo esprime emozioni, sensazioni e stati d’animo? 3. Un testo poetico può essere anche un testo regolativo?
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regolativo ricetta, istruzioni… argomentativo articolo, discorso, saggio… interpretativo-valutativo recensione… di uso scolastico tema, riassunto, parafrasi… elettronico sms, email, blog… sintetico didascalia, mappa, scheda…
Esercizi di riepilogo 1
Testo e testi
Descrivi sul quaderno in modo oggettivo una persona che conosci molto bene.
RIFLETTIAMO INSIEME Fare la descrizione oggettiva del carattere di una persona presenta più difficoltà che farne la descrizione oggettiva del fisico. Secondo voi, da che cosa nascono le difficoltà? Come è possibile superarle? Per rispondere, osservate come il carattere di una persona si mostri anche attraverso i suoi gesti, i suoi movimenti e il tono della sua voce. In classe a turno portate degli esempi e discutetene poi insieme.
2
Leggi il seguente brano con molta attenzione ed esegui quanto richiesto. La lotta er diversi giorni sa sost in uei luoghi. l cibo era abbondante, la caccia non pericolosa e il fiume era l , pronto a dargli ristoro con le sue ac ue fresche, mormoranti. veva cura di non girare mai, durante il giorno, nei pressi del sentiero della sete per non lasciar tracce e non intimorire, cos , i selvatici che si recavano al fiume. nche uella sera si era accoccolato su un basso ramo in attesa. n vecchio bufalo solitario, immerso fino a metà corpo nel fiume, beveva a lunghe sorsate, sollevando ogni tanto il capo in ascolto. ualcosa lo rendeva in uieto, perch per ben due volte si ritrasse dall’ac ua. utto taceva, intorno. olo ualche pappagallo gridava sugli alti rami. a sa non ci bad . l bufalo era molto vecchio poteva tentare d’assalirlo. mprovvisamente il bufalo drizz la lunga coda e mugg , ritraendosi con uno scarto dal fiume. l ragazzo attese il momento buono, lanci l’assegai e balz sulla groppa dell’animale che s’impenn , scartando violentemente, mentre muggiva per il dolore. L’assegai gli era penetrato vicino alla base del corno sinistro e un fiotto di sangue usciva dalla ferita. sa si teneva ben saldo. uand’ecco con la forza d’un bolide, si rovesci , su lui ed il bufalo, una massa fulva. l ragazzo cadde riverso sul terreno. on si mosse. hi gli aveva rubato la preda era la grande pantera, balzata, con uno slancio formidabile, da un cespuglio distante circa dieci passi dal sentiero. ascosta tra l’erba alta, aveva atteso pazientemente. l bufalo, impazzito com’era dal dolore, non l’aveva fiutata. d ora lottava contro la feroce nemica che, aggrappata a lui, cercava di raggiungere la grande vena e poi spezzarla. d un tratto, con una impennata improvvisa, il bufalo riusc a sbalzare il leopardo e a colpirlo con le corna possenti. La pantera schiv in parte il colpo e a sua volta balz sulla testa della vittima dilaniandola con le formidabili zanne.
327
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
l bufalo scalpit , mugg tent di schiacciare il nemico contro la terra. tava per abbandonarsi esausto, uando il leopardo, contorcendosi tutto, abbandon la presa mandando grida rauche e spaventose. L’assegai gli era penetrato nelle fauci lacerandogliele. l bufalo, visto il nemico a terra, caric nuovamente. n urlo agghiacciante. l leopardo si drizz di colpo, colp , s uarci e il bufalo croll rantolando. olo allora sa si mosse. ide il felino abbandonare la preda ancora palpitante e avviarsi verso il fiume. Lo osserv attentamente. La grande pantera doveva avere le zampe anteriori spezzate poich si spingeva in avanti solo con le posteriori, strisciando sul petto. l bufalo doveva averla conciata cos nell’ultima sua carica. da .
anzi,
rzo ei, ompiani
1.
ontrassegna con parentesi uadre sul testo: la situazione iniziale, l’inizio della vicenda, lo sviluppo della vicenda, la ricomposizione dell’e uilibrio e la conclusione. 2. ual è lo spazio in cui è ambientato il racconto ........................................................................................................................................................................ 3. ndividua e sottolinea le espressioni che rivelano le doti di sa: la prudenza, la capacità di riflessione e di azione. 4. uali sono i personaggi del racconto ........................................................................................................................................................................ 3
Conta le sillabe di ognuno dei seguenti versi e scrivi di quale tipo di verso si tratta. 1. empre caro mi fu uest’ermo colle . Leopardi 2. L’ talia s’è desta . ameli 3. ai calici aperti si esala . ascoli 4. Lentamente camminando . oretti 5. sinistra risponde uno s uillo . anzoni 6. L’albero a cui tendevi . arducci
RIFLETTIAMO INSIEME L’invito a familiarizzare con la tipologia dei versi, con le rime, le assonanze e le consonanze non è finalizzato a verificare la memoria o l’abilità nel riconoscere le sillabe e contarle, ma a scoprire la musicalità, la velocità, il ritmo e la narratività di ciascun tipo di verso. Siete d’accordo con questa affermazione? Discutetene insieme in classe.
INVALSI
4 Riordina le parti che compongono un verbale, numerando le caselle in base alla
loro corretta successione. L’ora di chiusura della riunione. L’ordine del giorno. l nome dei presenti, degli assenti, del presidente. ndicazione della data e del luogo della riunione. irma del presidente e del segretario. intesi delle discussioni, degli interventi, votazioni e astensioni. 328
Testo e testi 5
Nel seguente articolo di cronaca individua e sottolinea, con colori diversi, le frasi che corrispondono alle cinque W. Ecco Oswald, cugino di Topolino icordatevi che tutto cominci con un topo . La famosa e stracitata frase è di alt isne che amava ricordare come in fondo sia stato un topolino a partorire la montagna, ovvero lo straordinario successo delle produzioni e del marchio isne . n realtà, per , prima di un topolino, o meglio di opolino e del suo esordio nel nei cartoni animati disne ani c’era un coniglio, s ald, e prima ancora del coniglio c’erano una bambina in carne ed ossa lice e il gatto ulius. ornando a s ald, the Luc abbit s ald, il coniglio fortunato si tratta di un coniglio molto simile al futuro opolino, a partire dai pantaloncini rossi e dalla testa tonda. reato da alt isne e b er s, che in realtà era il vero creativo dei primi tempi disne ani, s ald è considerato una sorta di prototipo per opolino e proprio la perdita di uesto simpatico coniglietto dopo una controversa vicenda di diritti, spinse alt a pensare a un altro personaggio, ovvero opolino. desso, anni dopo, i diritti del personaggio tornano alla isne , compresi i cortometraggi animati. resto, sul mercato, gli appassionati troveranno i dvd con uesti cartoni, mentre i pi giovani potranno scoprire un nuovo e divertente personaggio. da il esto del arlino ,
settembre
6 Fra i seguenti testi individua e sottolinea quelli che possono essere considerati
testi regolativi. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 7
a telefonato esare ietato sporgersi dai finestrini. on appoggiare le biciclette al muro. ara aniela, ho trascorso delle vacanze fantastiche con te anni è raffreddato se esce rischia di prendersi un malanno. amera singola affittasi a studentessa in via . Leopardi. el: . rima di scrivere una parola straniera che non hai mai utilizzato, controllane l’esatta grafia sul dizionario. l progresso ha migliorato le condizioni di vita degli uomini. o sar albero se ti farai fiore d’un albero: se rugiada sarai mi far fiore . etofi ietato fumare. egolare la temperatura desiderata premendo i selettori di temperatura. taccare la spina di alimentazione prima di pulire l’apparecchio.
i etti sulla seguente tesi e scrivi sul quaderno tre argomenti a favore e tre contrari: iu to c e alla fi e delle tre cla i della cuola eco daria di ri o rado li tude ti a ro ti o l e a e di tato
8 Scrivi sul quaderno un’argomentazione completa di più esempi a sostegno della
seguente tesi: La rivoluzione compiuta dalla televisione è riscontrabile in tutti i campi della cultura, dell’informazione, soprattutto grazie alla sua sconvolgente novità: la contemporaneità dell’immagine. 329
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 9
ella rece io e del fil La tregua di Francesco Rosi, individua e sottolinea con colori diver i il iudi io ul fil la re e ta io e dell autore del li ro il iudi io sulla regia e sugli attori, la trama e il giudizio sul protagonista. La tregua di osi è la storia del lento ritorno a casa e alla vita di un sopravvissuto ad usch itz è un film riuscito tratto dal romanzo di rimo Levi, uno dei maggiori autori italiani del ’ . L’opera di osi vive anche oltre il romanzo e semmai perde ualcosa, in ritmo ed efficacia, proprio uando si sforza di essere troppo fedele alla pagina scritta. Le scene migliori sono uelle in cui i protagonisti non parlano, e allora viene fuori l’eccezionale senso del cinema di osi e la sensibilità di urturro. gni uomo e donna che il giovane rimo incontra nella sua terribile ma avventurosa odissea è una particolare, misteriosa combinazione di vizi e virt , miseria e dignità. d è in uesta scoperta dell’ ltro che torna ad assaporare la vita, dopo l’annichilimento nella ferocia del lager. os rimo urturro, all’inizio maschera vuota su una carrozza di pura sopravvivenza, si anima e si apre prima all’amicizia ruvida del reco e alla fratellanza con gli altri scampati, uindi all’amore per la donna. ohn urturro riesce a raccontare con la sua incredibile faccia i movimenti dell’anima, la ricon uista di una sensibilità perduta.
10 Riassumi il seguente testo sintetizzandolo in non più di 100 parole.
L’energia eolica un tipo di energia cinetica, uindi prodotta dal vento, che deriva da uella solare. Le masse di aria infatti si muovono per effetto del riscaldamento generato dal ole. L’uso dell’energia eolica come propulsore di imbarcazioni a vela è antichissimo. n passato i mulini a vento ebbero una grande diffusione in uropa, specie in nghilterra e landa, dove vennero utilizzati per le pi svariate lavorazioni e per il sollevamento delle ac ue. addero poi in disuso con l’avvento del motore a vapore. ggi si cerca di utilizzare l’energia rinnovabile, abbondante e pulita. resenta tuttavia l’inconveniente di variare di intensità e uindi di non poter garantire un apporto costante. l generatore eolico è composto da una grossa elica in genere a due o tre pale orientabili le eliche dei generatori pi grandi possono raggiungere diametri di m montata su un mozzo collegato a un generatore elettrico. uesto dispositivo è montato a diversi metri dal suolo su un traliccio o una torre cava. ià con un vento a m h si raggiunge la massima potenza dell’impianto. na serie di generatori eolici disposti in una zona con venti costanti costituisce una vera e propria centrale eolica. n ardegna, ad lta urra, è in funzione una centrale con generatori di piccola grandezza che produce complessivamente . La pi grande centrale eolica produce milioni di att si trova negli tati niti, in orth arolina. Le centrali eoliche non in uinano, tuttavia producono disturbi acustici per il rumore delle eliche in rotazione ed elettromagnetici interferenze radio televisive dovute alle eliche metalliche . da . ’ nna, L. addei, l multilibro di educazione tecnica, ditrice La cuola
IMPARARE A IMPARARE Che cosa sai adesso che prima non sapevi? Che cosa ti è piaciuto o ti ha interessato di più studiare? Che cosa di meno? In quali argomenti hai trovato più difficoltà? Secondo te, perché? In che modo potresti migliorare le tue conoscenze e le tue abilità?
330
Testo e testi
Verifica finale Conoscenze 1 Indica e le e ue ti a er
1. 2.
3. 4. 5. 6. 7. 8. 9.
a io i o o vere
o al e
F
iabe, favole, romanzi, novelle, miti e leggende sono testi narrativi. utti i testi narrativi hanno in comune il seguente schema: situazione iniziale, modificazione e inizio della vicenda, sviluppo della vicenda, ricomposizione dell’e uilibrio e conclusione. l verso è costituito da un raggruppamento di parole che rientrano in uno schema metrico e ritmico e stanno sulla stessa riga. itmo è sinonimo di verso . l testo regolativo prescrive norme, procedure, dà istruzioni e impartisce ordini. l diario e la domanda appartengono alla categoria dei testi regolativi. l testo argomentativo ha lo scopo di persuadere e convincere altri a condividere l’idea dell’autore. li sono generalmente usati nella comunicazione formale. Lo schema organizza in una tabella i contenuti di un testo. punti per ogni risposta esatta
F F F F F F F F ......
Abilità 2 Leggi il seguente testo, poi indica le
arole co cui i i ia o e fi i co o le varie parti in cui è strutturato. Il gatto nero tavo camminando tra le darsene di uel lurido porto, uando un gatto nero attravers il mio cammino. i fermai. ensai bene di tornare indietro e di fare un altro giro. resi per il ponte mbriaco ma appena svoltato, eccolo di nuovo davanti a me, uel maledetto gatto nero. insi di nulla e cambiai ancora strada. passi veloci mi diressi verso la calata dei ille. on riuscii neppure ad arrivarci: uella bestia infida si parava sempre sui miei passi. vun ue andassi, ovun ue tentassi di fuggire uel gatto nero mi seguiva. ra un’ossessione. i prese la paura. niziai a correre verso il olo . La maledetta bestiaccia era già là, davanti a me, mi aveva preceduto. oi certo penserete che io sia superstizioso all’eccesso, in modo uasi maniacale e che siano tutte stupidaggini. on è vero, ve l’assicuro. e un topo come me incontra un gatto nero, uasi sempre finisce male. ra scusate, ma ho da fare. uit. da L. eccati, La notte dei commercialisti viventi, aldini astoldi alai
situazione iniziale: da ............................................. a .................................................................................. inizio della vicenda da ............................................ a .................................................................................. sviluppo della vicenda: da ..................................... a .................................................................................. conclusione: da ........................................................ a .................................................................................. punto per ogni risposta esatta
......
331
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI 3
Rispondi alle domande relative al brano Il gatto nero che hai letto nell’esercizio 2. 1. l narratore è interno o esterno alla vicenda ................................................................................ 2. l racconto è narrato in prima persona o in terza persona ...................................................... 3. l racconto rispetta un ordine logico cronologico oppure i fatti sono raccontati secondo un intreccio .............................................................................................................................................. 4.
hi è il protagonista ..............................................................................................................................
5. l tempo in cui si svolge la vicenda è ben definito o indeterminato ...................................... punti per ogni risposta esatta
......
4 Riconosci la rima dei seguenti versi indicando con B la rima baciata, con A la rima
alternata e con I la rima incrociata. 1.
anto gentile e tanto onesta pare la donna mia, uand’ella altrui saluta, ch’ogne lingua deven tremando muta e li occhi no l’ardiscon di guardare . lighieri
2.
ella torre il silenzio era già alto. ussurravano i pioppi del io alto. ni alle lor poste frangean la biada con rumor di croste . ascoli
3.
er tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento. brilla al primo piano: s’è spento . ascoli
cavalli norman-
assa il lume su per la scala
punti per ogni risposta esatta 5
......
In questi versi di Gabriele D’Annunzio è presente una similitudine: individuala e sottolineala. e il tuo volto ebro è molle di pioggia come una foglia punti per ogni risposta esatta
......
6 In questi versi di Pier Paolo Pasolini è presente un ossimoro: individualo e
sottolinealo. fa ancora pi buio, o l’abbaglia con cieche schiarite
uesto cielo punto per ogni risposta esatta
7
......
Immagina di dover scrivere una lettera formale alla persona e alla ditta indicate; sottolinea, fra quelle proposte, le formule adeguate di apertura e di chiusura. 1. Ing. Arrigo Fortis pett. ngegnere aro ngegnere ll.mo ngegnere presto n attesa di una ua gradita risposta ti saluto con affetto erto della ua disponibilità ad accogliere la richiesta, Le porgo distinti saluti n caro abbraccio 2. Mazzoleni Alvise. Assistenza e ricambi piccoli elettrodomestici entile itta ll.ma itta pett. itta arissima itta istinti saluti on i migliori saluti n attesa di porgo distinti saluti on osservanza punti per ogni risposta esatta
332
......
Testo e testi 8 Completa la seguente domanda.
l irigente colastico dell’………………………………………… . arducci, via …………………………………………
Lecce.
l la sottoscritto a ………………………………………… nato a a ………………………………………… il ………………………………………… in possesso del diploma di ………………………………………… conseguito presso la cuola …………………………………… il ………………………………………… chiede di essere iscritto a alla classe ………………………………………… per l’anno scolastico ………………………………………… Lecce, ………………………………………… n fede ………………………………………… punto per ogni risposta esatta
......
9 Individua e sottolinea i tipi di testo regolativo presenti nel seguente elenco.
lettera formale cronaca legge indicazioni stradali tema scolastico ricetta circolare leggenda novella ordinanza ministeriale fiaba recensione posologia di un farmaco relazione domanda istruzioni per l’uso riassunto verbale descrizione punti per ogni risposta esatta
......
10 Leggi atte ta
e te il e ue te te to i cui erto co a er a c e l i ie e delle informazioni trasmesse dai mass-media non ha abbassato il livello culturale della nostra società; sottolinea la tesi e completa le ra i critte alla fi e del te to per indicare le argomentazioni con cui l’autore difende la cultura di massa.
La deprecata cultura di massa si è diffusa presso masse enormi che un tempo non avevano accesso ai beni della cultura. L’eccesso di informazione sul presente, a scapito della coscienza storica, viene ricevuto da una parte della umanità che un tempo non aveva informazioni sul presente e uindi era tagliata fuori da un inserimento responsabile nella vita associata e non era dotata di conoscenze storiche se non sotto forma di nozioni sulle mitologie tradizionali. uando ci immaginiamo il cittadino di un paese moderno che legge sullo stesso rotocalco notizie circa la diva e informazioni su ichelangelo, non dobbiamo commisurarlo all’umanista antico che si muoveva con limpida autonomia nei vari campi dello scibile, ma al bracciante o al piccolo artigiano di ualche secolo fa che era escluso dal godimento dei beni culturali. l uale, se anche in chiesa o nel palazzo comunale poteva vedere opere di pittura, tuttavia le fruiva con la stessa superficialità con cui il lettore moderno getta l’occhio distrattamente sulla riproduzione a colori dell’opera celebre. uindi l’uomo che fischietta eethoven perch lo ha sentito alla radio è già un uomo che, sia pure al semplice livello della melodia, ha avvicinato eethoven, mentre un’esperienza del genere un tempo era riservata alle classi abbienti. uesto proposito si citano le cifre impressionanti di musica valida diffusa oggi alla radio o dai dischi, e ci si domanda se uesta accumulazione di informazione musicale non debba essersi risolta, in molti casi, in stimolo efficace per ac uisizioni culturali autentiche. vero che i mass media propongono in misura massiccia e senza discriminazioni vari elementi di informazione in cui non viene distinto il dato valido da uello di pura curiosità 333
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
e di intrattenimento ma negare che uesta accumulazione di informazione possa risolversi in formazione, significa professare una concezione al uanto pessimistica della natura umana e non credere che un’accumulazione di dati uantitativi, bombardando di stimoli le intelligenze di una grande uantità di persone, non possa risolversi, per alcune, in mutamento ualitativo. La cultura di massa è vero diffonde tuttavia anche prodotti di intrattenimento che nessuno oserebbe giudicare positivi fumetti a sfondo erotico, riprese televisive di pugilato, tele uiz che rappresentano un appello agli istinti sadici del grosso pubblico . ci si risponde che, da uando mondo è mondo, le folle hanno amato i circenses e appare naturale che in mutate condizioni di produzione e di diffusione i duelli di gladiatori e le lotte degli orsi siano stati sostituiti da altre forme di intrattenimento deteriore, che ciascuno depreca ma che non si dovrebbero considerare un segno particolare della decadenza dei costumi. adatt. da . co, pocalittici e integrati, ompiani
1.
mass media, anche se non consentono la formazione di una coscienza storica, forniscono .........................................................................................................................................................................
2. mass media avvicinano anche l’uomo della strada, spesso in modo superficiale, ................ ................................................................................ e in molti casi ci si pu risolvere in stimolo. 3.
mass media bombardano di stimoli le intelligenze di tanti uomini ...................................... .........................................................................................................................................................................
4. La cultura di massa diffonde prodotti di intrattenimento di livello scadente, ma fin dall’antichità le folle hanno amato i giochi sanguinari del circo
uesto non va considerato
......................................................................................................................................................................... punti per ogni risposta esatta
Punteggio totale
VALUTAZIONE erifica il tuo livello di apprendimento in base al punteggio ottenuto.
334
Punteggio
Livello
minore di 45
4
da 45 a 59
5
da 60 a 69
6
da 70 a 79
7
da 80 a 89
8
da 90 a 96
9
da 97 a 100
10
......
........... /100
Testo e testi
Competenze per crescere
INVALSI
Aspetti linguistici 1
Il Regolamento del Parco Nazionale del Gran Paradiso è un testo un po’ particolare perché non si avvale rigorosamente del linguaggio tipico del testo regolativo. Individua le parti in cui la lingua ha la funzione conativo-regolativa (elenco di regole di co orta e to co ver i al odo i erativo e i fi ito Prova poi sul quaderno a riscrivere tutto il regolamento seguendo quelle che sono le caratteristiche di questa tipologia testuale. l arco azionale protegge contro l’ignoranza e il vandalismo beni e bellezze che appartengono a tutti. difensori della vita sono amici del arco azionale. li amici del progresso e della pace sono amici del arco azionale. li sportivi, gli artisti e gli studiosi sono amici del arco azionale. cco lo spazio. cco l’aria pura. cco il silenzio. l regno delle aurore intatte e degli animali innocenti. utto uello che vi manca nella città ui è preservato per la vostra gioia. ui comincia il paese della libertà. La libertà di comportarsi bene. li incoscienti non rispettano la natura. redono ancora sia progresso dominarla e non sanno neppure ch’essa si vendica. ttingete pure dal tesoro delle montagne ma che risplenda dopo di voi per tutti gli altri. prite gli occhi e le orecchie, chiudete i transistor. iente rumori. iente grida, niente motori, niente clacson. scoltate le musiche della montagna. Le vere meraviglie non costano una lira. otterrate le preoccupazioni e i barattoli vuoti. n visitatore intelligente non lascia tracce del suo passaggio. iscrizioni, n distruzioni, n disordine, n rifiuti. Le cartacce sono i biglietti da visita dei cialtroni. accogliete bei ricordi ma non cogliete i fiori. oprattutto non sradicate le piante: spunterebbero pietre. hi rovina un bosco è cattivo cittadino. hi distrugge un nido rende vuoto il cielo e sterile la terra. hi è nemico degli animali è nemico della vita, è nemico dell’avvenire. ccelli, marmotte, ermellini, camosci, stambecchi e tutto il popolo di pelo e di piuma hanno ormai bisogno della vostra amicizia per sopravvivere. ichiarate la pace ai pacifici animali. on disturbateli nelle loro faccende perch le primavere future rallegrino ancora i vostri figli. ui è vietata la caccia tranne che alle immagini. on campeggiate ovun ue e non accendete fuochi: certi gesti sventati possono provocare disastri. l arco azionale è il gran giardino di tutti ed è anche vostra eredità personale. ccettate coscientemente e volentieri le sue discipline e custoditelo voi stessi contro il vandalismo e l’ignoranza.
335
5
COMUNICAZIONE, LESSICO, ABILITÀ, TESTI
Aspetti lessicali 1
Scrivi il decalogo dell’amicizia, ossia le 10 regole che ritieni indispensabili per essere buoni amici. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
2
Sei stato svegliato da alcuni rumori sospetti che ti hanno impaurito. Cosa hai pensato? Come hai reagito? Racconta tutto ciò al tuo diario. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
3
Descrivi il tuo amico o la tua amica del cuore evidenziandone in particolare il carattere: so er ati sul suo modo di porsi nel confronto con gli altri. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
4 Computer, cellulare, tablet. Quale spazio occupano nella tua vita? Sviluppa
l’argomento in un breve tema sul quaderno. 5
Indica il i ificato di o u o dei e ue ti frasi di senso compiuto.
odi di dire
oi utili ali er crivere
a. correre a rotta di collo. .............................................................................................................................. b. andare a letto con le galline. ................................................................................................................... c. perdere il lume della ragione. ................................................................................................................. d. ridursi a pelle e ossa. ..................................................................................................................................
336
Note .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................
Note .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................................................................................................
B r
IS av Pa BN i i o n l 97 g a B 8- ra ras 88 m in -4 m i 72 at -2 ic 70 a 9- B 5
Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE, GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).
Per lo studente
Per il docente
• Volume A – Fonologia, morfologia, sintassi • Volume B – Comunicazione, lessico, abilità, testi • Quaderno operativo • DVD M.I.O. BOOK (versione studente) • Schede per l’analisi (pieghevole plastificato) • Volume BES - Specifico per DSA (con CD Audio MP3) • Volume BES - Specifico per non madrelingua
• Guida per il docente • DVD M.I.O. BOOK (versione docente) • CD Audio MP3 • Vademecum BES
Configurazioni di vendita ISBN 978-88-472-2778-1 ISBN 978-88-472-2779-8 ISBN 978-88-472-2708-8 ISBN 978-88-472-2709-5 ISBN 978-88-472-2710-1 ISBN 978-88-472-2712-5 ISBN 978-88-472-2711-8
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