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Con testi
e musiche di



DAVID CONATI
• GRAMMATICA
• GIOCHI




linguistici
• ARTE e immagine
a a c rt c T cANT AN letture
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TUTTI IN CLASSE
I BAMBINI HANNO ESPLORATO IL CORTILE

CON DAVID E ORA SONO TORNATI IN CLASSE.
INSIEME ALLA MAESTRA GIOCANO AL “GIOCO DELLE PAROLE”.
ILARIA, I COME...
GIOCATE IN CLASSE AL “GIOCO DELLE PAROLE”.


I COME... ISOLA
A COME... AEREO





LA CASSETTA IDEONA
LA MAESTRA HA UNA SORPRESA:


LA CASSETTA IDEONA!
CI METTEREMO LE
STORIE NATE CON IL GIOCO DELLE CARTE.
I BAMBINI NON VEDONO L’ORA DI USARLA.
È BELLISSIMA!

LA CASA DI OMERO
OSSERVA LA STORIA INVENTATA DA OMERO CON LE CARTE E RACCONTA.
MAMMA!
PARLO DI ME
SEI MAI STATO IN UN ORTO? QUANDO? CON CHI? RACCONTA.

CIP CIP






COMPRENDO

COLLEGA OGNI ELEMENTO AL POSTO GIUSTO.

L’EDERA E L’ALBERO

OSSERVA E LEGGI LA STORIA INVENTATA DA EMILIA E ALÌ CON LE CARTE.
BUON GIORNO EDERA.
BUON GIORNO
ALBERO ACERO.
È MATTINO. ALBERO SALUTA EDERA.
HO FREDDO!
– STA ARRIVANDO L’AUTUNNO E IO INIZIO
A SENTIRE UN PO’ FREDDO – DICE ALBERO ACERO.
CI PENSO IO!
È PERCHÉ TI CADONO LE FOGLIE. NON TI
PREOCCUPARE, CI PENSO IO! – DICE EDERA.
COME ANDRÀ A FINIRE? SCEGLI CON UNA X .
È MOLTO PIÙ DIVERTENTE INVENTARE STORIE INSIEME A UN
COMPAGNO! DIVIDETEVI IN COPPIE E PROVATE ANCHE VOI.

LE STORIE
CON LE PAROLE SI RACCONTANO LE STORIE.
DAVID NE HA TANTISSIME

NEL SUO STORIEBUS.
QUALI STORIE
VI PIACEREBBE LEGGERE


NELLE PROSSIME PAGINE?

STORIE
DI STAGIONI


È AUTUNNO







IL SOFFIA TRA GLI

FFF FFF FFF
LE FANNO RUMORE SOTTO LE


SCR SCR SCR
ARRIVANO LE , CADE LA
TIC TIC TIC
I BAMBINI CORRONO A


A PRENDERE L’ .
PARLO DI ME
COME TI VESTI IN AUTUNNO? RACCONTA.


BUONANOTTE SCOIATTOLO

NELLA CASA DELLO SCOIATTOLO TITO
LE PROVVISTE SONO PRONTE E IL SUO
LETTINO CALDO LO ASPETTA.
TITO DEVE SALUTARE I SUOI VICINI.
PRIMA VA DALLA MARMOTTA MARA


E LE REGALA UNA COLLANA DI FOGLIE.

POI VA A SALUTARE PICCHIO PIETRO E
GLI REGALA UN SACCHETTO DI NOCI.

INFINE VA DAL GHIRO GREGOR, MA
DORME GIÀ.
COMPRENDO
COLLEGA OGNI ANIMALE AL SUO NOME.
GREGOR
N. Costa, Buonanotte scoiattoloL’ALBERO IN AUTUNNO

GUARDA! SONO CADUTE TANTE FOGLIE DALL’ALBERO! COLORALE

CON I COLORI CHE HA USATO VAN GOGH PER DIPINGERE IL SUO ALBERO DI GELSO.











FUNGHI E...
DISEGNA I FUNGHI SEGUENDO GLI ESEMPI DEI



MODELLI: PRIMA USA LE FORME SUGGERITE, POI INSERISCI I PARTICOLARI, INFINE COLORA.

UTILIZZA QUESTE FORME
... ZUCCHE D’AUTUNNO


DISEGNA LE ZUCCHE SEGUENDO GLI ESEMPI DEI
MODELLI: PRIMA USA LE FORME SUGGERITE, POI INSERISCI I PARTICOLARI, INFINE COLORA.

UTILIZZA QUESTE FORME
DENTRO DI ME
IO STO BENE
IO STO BENE
SONO VIVO
QUANDO DANZO
LEGGO, SCRIVO.
SONO ALLEGRO
E SON CONTENTO
QUANDO IMPARO
QUANDO INVENTO.
SE DIPINGO
SUONO, CANTO

IO STO BENE, STO D’INCANTO.
SE CON ME C’È ALTRA GENTE
TUTTO POI È PIÙ DIVERTENTE.
TRA LE LETTERE NELLO ZAINETTO, SCEGLI QUELLA GIUSTA PER COMPLETARE LE PAROLE.



UONA. UONA. UONA. NUOVOX

S T B


TOGLI UNA LETTERA E SCRIVI UNA NUOVA PAROLA.
SPALLA SCUOLA
IO MI CHIAMO
IL MIO NOME
IL MIO NOME MI PIACE.
È UN NOME COLORATO DI LUNA, BUONO COME L’UVA, CALDO COME LA MIA CASA, SICURO COME UN AMICO, IL MIO NOME È…
COME SI CHIAMA IL BAMBINO?

RISCRIVI LE LETTERE COLORATE NEL FUMETTO.


SPAZIO CREATIVO
PARLO DI ME
TI PIACE IL TUO NOME?
SÌ NO
SCRIVI IL TUO NOME CON I COLORI CHE PREFERISCI.



LA MIA AMICA DEL
IO HO UN’AMICA DEL CUORE, SI CHIAMA MARIA.
AMA IL ROSSO FRAGOLA E IL GIALLO
LIMONE. SIAMO VICINE DI BANCO.
QUANDO IO SONO STANCA, LEI FA
BUFFI DISEGNI SUL BANCO, COSÌ IO RIDO.
ALLORA LA MAESTRA CI CHIAMA:

EHI VOI, AMICHE DI RISATA!
PARLO DI ME
COME SI CHIAMA IL TUO COMPAGNO
O LA TUA COMPAGNA DI BANCO?
SIETE AMICI?
COSA VI FA RIDERE?
COS’È IMPORTANTE PER ESSERE AMICI?
TEA E CESCO


UN GIORNO TEA ESCE DA SCUOLA CON LA FACCIA SCURA.

– HAI LITIGATO CON CESCO? –DOMANDA IL PAPÀ. SILENZIO.
– PERCHÉ HAI LITIGATO CON IL TUO MIGLIORE AMICO?
– OGGI È VENUTO A SCUOLA CON

L’APPARECCHIO PER I DENTI.
E, QUANDO L’HO VISTO, MI È
SCAPPATO DA RIDERE – CONFESSA
TEA – ADESSO NON MI PARLA PIÙ.
COMPRENDO
ORDINA LA STORIA DI TEA E CESCO CON I NUMERI DA 1 A 3.
SCUSA

SE NON VOLEVATE FARE DEL MALE, OPPURE LA MOSSA ERA PROPRIO SLEALE, SE LO AVETE FATTO APPOSTA, O VI È SCAPPATA UNA BRUTTA RISPOSTA, PER FARE LA PACE, DATEMI RETTA, SOLTANTO UNA È LA PAROLETTA. PER VEDER LA QUESTIONE CONCLUSA, DOVETE IMPARARE A CHIEDERE SCUSA.
DENTRO DI ME QUALI ALTRE PAROLINE MAGICHE CONOSCI? COLORALE.

SE IO FOSSI…
SE IO FOSSI... UNA VOLPE, SAREI
FIERA DELLA MIA CODA ROSSA
COME IL RAME, CALDO RIFUGIO
D’INVERNO DOVE NASCONDO
IL MIO MUSETTO INFREDDOLITO.
AVREI TANTI AMICI NEL BOSCO
PER GIOCARE A NASCONDINO

E CORRERE A PERDIFIATO TUTTA
LA NOTTE PER RIPOSARMI
AL MATTINO!
DENTRO DI ME
GIOCATE IN CLASSE AL GIOCO
“SE IO FOSSI...” E CONOSCERAI
TANTE COSE NUOVE SUI TUOI COMPAGNI.
SE IO FOSSI UN ANIMALE SAREI...
SE IO FOSSI UN OGGETTO SAREI...
SE IO FOSSI UN LUOGO SAREI...
DA GRANDE

C’È CHI VEDE IN ME UN DOTTORE, CHI MI VUOLE PROFESSORE;


ALTRI ANCORA CALCIATORE, INGEGNERE O ESPLORATORE.


MA IO NO, VOGLIO DI PIÙ!
SARÒ EROE SU PER GIÙ.
SAI CHE GRANDE NOVITÀ?
VOGLIO ESSERE UN PAPÀ!
PARLO DI ME
DA GRANDE CHE COSA
VORRESTI FARE?
CHI TI PIACEREBBE
DIVENTARE?



LA FORMICA DELLE DITA
LA FORMICA DELLE DITA

SUL TUO BRACCIO VA IN SALITA.
POI COMINCIA LA DISCESA.
CORRE CORRE SULLA SCHIENA


GIOCA CON LE MANI E DIVERTITI CON I TUOI AMICI.



ANCHE LE TUE DITA POSSONO DIVENTARE UNA FORMICA.
LA FORMICA FA UN GRAN S LL T C , CHE RIDERE!
CINQUE PIANTINE
CINQUE BUCHINI NEL CAMPO DI GRANO
CINQUE SEMINI CHE SPINGONO PIANO
POLLICE INDICE MEDIO ANULARE
COME PIANTINE LI VEDI SPUNTARE


E SE PROMETTI DI DARGLI UN BACINO
FORSE ANCHE MIGNOLO FA CAPOLINO.
APPOGGIA LA TUA MANO SUL QUADERNO E CON LA MATITA DISEGNA I CONTORNI.


POI PER OGNI DITO DISEGNA OCCHI E BOCCA.

RIPETI TANTE VOLTE LA POESIA FINO A IMPARARLA A MEMORIA. POI RECITALA CON I TUOI COMPAGNI.

SCRIVO COMPLETA.
I NOMI DELLE DITA SONO...
................................................................................................................
................................................................................................................
................................................................................................................
................................................................................................................
QUALCHE VOLTA
ESCONO DALLA BOCCA, QUALCHE VOLTA, DELLE GRAN BOLLE CHE SONO BUGIE:

– IO, A CASA, HO UN TAVOLO CHE SALTA!
– IO UN ORSACCHIOTTO CHE INVENTA POESIE!
– IL MIO PAPÀ È PIÙ ALTO DELLA LUNA!
– NEL MIO SALVADANAIO C’È UN MILIARDO!
– IO HO SETTE DINOSAURI IN CANTINA!
– IL MIO NON È UN GATTINO, MA UN LEOPARDO!
LE BELLE BOLLE ESCONO,

E PIANO VANNO SU,
ANDANDO IN ALTO CRESCONO
FIN QUANDO FANNO BUM!
COMPRENDO
SEGNA CON UNA X.
HAI CAPITO COSA SONO
LE “BELLE BOLLE”?
BOLLE DI SAPONE
PARLO DI ME
TI È CAPITATO DI DIRE BUGIE?
PARLANE CON I TUOI COMPAGNI
LE PAROLE IN BLU HANNO L’APOSTROFO:
LEGGILE COME SE FOSSERO UNA SOLA.
LE PAROLE ROSSE HANNO L’ACCENTO:
LEGGILE FACENDO RISUONARE L’ULTIMA LETTERA.
SORELLINA
DA QUANDO È ARRIVATA LA SORELLINA, SONO DIVENTATO GRANDE.
PRIMA PAPÀ E MAMMA MI DICEVANO
“PICCOLETTO” O “TOPINO”
MA ALL’IMPROVVISO,
DA UN GIORNO ALL’ALTRO,
C’È QUALCUNO PIÙ PICCOLO DI ME.
NON SA PARLARE,
NON SA CAMMINARE, SFIDO IO,

È UN NEONATO!
ANZI UNA NEONATA
E SI CHIAMA CATERINA.
MIA SORELLA.
P. Zannoner, Cresci, Lorenzo!, Mondadori
LEGGI TANTE VOLTE E SCOPRIRAI IL PIACERE DELLA LETTURA FACILE E VELOCE!

UMORI DEL CUORE
SONO FELICE, VOGLIO SCAPPARE, COME UN VULCANO

CHE SCENDE NEL MARE!

SON COME UN CIELO NORMALE, SERENO:
NON SONO FELICE, MA TRISTE NEMMENO.
UFFA, CHE NOIA, MA COME SARÀ?
VORREI FAR TUTTO MA NIENTE MI VA.
IO SONO TRISTE, PERÒ NON PIANGO:
VORREI ANDARMENE, PERÒ RIMANGO.
SCRIVO
IO SONO FELICE QUANDO
MENTRE LA MAESTRA LEGGE
LA FILASTROCCA, VOI BAMBINI
LEGGETE TUTTI INSIEME LE
PAROLE COLORATE IN RIMA.
IO MI ANNOIO QUANDO ............................................................................
IO SONO TRISTE QUANDO ............................................................................
UN REGALO SPECIALE
DOMANI È IL COMPLEANNO DI PIETRO
CHE SPERA IN UN REGALO SPECIALE.
LA NOTTE PIETRO SOGNA DI SCARTARE
TANTI PACCHETTI... UN CONIGLIO DI PELUCHE, UN CAMION GIALLO, UN
PALLONE, MA IL REGALO SPECIALE NON C’È.
VIENE IL MATTINO, PIETRO APRE GLI OCCHI
E VEDE IL SUO REGALO SPECIALE.
È UN CAGNOLINO VERO: DUE OCCHI VISPI
IN UN BATUFFOLO DI PELO CHE FA ARF ARF.

COMPRENDO
COLLEGA OGNI PAROLA ALLA FRASE GIUSTA, POI COMPLETA.

PRIMA POI
PIETRO SPERA DI RICEVERE UN REGALO SPECIALE.
PIETRO VEDE IL SUO REGALO SPECIALE.
PIETRO SOGNA TANTI PACCHETTI COLORATI.
IL RAGNO NON FA PAURA
IO SONO GIULIO E AMO TUTTI GLI
ANIMALI, ANCHE I RAGNI.
SE VEDO UN RAGNETTO NELLA MIA
CAMERETTA, IO LO TENGO SEGRETO.
SE LA MAMMA LO SCOPRE, SI ARRABBIA
E LO SPAZZA VIA.
INVECE LA MIA AMICA ROSITA QUANDO
VEDE I RAGNI CORRE VIA URLANDO.
A ME PIACE MOLTISSIMO IL RAGNO


PERCHÉ È SILENZIOSO E MAGICO,
SA RICAMARE RAGNATELE PERFETTE!
INSOMMA, A ME IL RAGNO NON FA PAURA, ANZI PER ME IL RAGNO È UN ARTISTA.
LA SUA RAGNATELA PUÒ DIVENTARE UN VENTAGLIO, UNA TENDA NEL DESERTO
E IL PARACADUTE CHE MI SALVA DA UN BRUTTO SOGNO.
CON LUI MI SENTO TRANQUILLO.
RISPONDI CON UNA X.
CHI AMA I RAGNI?
CHI HA PAURA DEI RAGNI?
COM’È IL RAGNO PER GIULIO? COLORA LE PAROLE GIUSTE.
ARTISTA SILENZIOSO VELENOSO MAGICO SEGRETO
CHE COSA PUÒ DIVENTARE LA RAGNATELA DEL RAGNO? CERCHIA.


COLLEGA OGNI ESPRESSIONE ALL’EMOZIONE CHE RAPPRESENTA.


SERENITÀ RABBIA PAURA
Colora: L’attività più semplice L’attività più difficile



È INVERNO

SHHH, ASCOLTA…
SENTI COME SCRICCHIOLA
SOTTO GLI … PAT PAT PAT.

PARLO DI ME
DI SOLITO NEVICA DOVE ABITI TU?





QUALI GIOCHI FAI IN INVERNO?

LA TOPOLINA PRISCILLA
ERA UN INVERNO MOLTO RIGIDO.
DA GIORNI NEVICAVA FORTE, MA





NONOSTANTE QUEL TEMPACCIO LA
TOPOLINA PRISCILLA SE LA SPASSAVA.
SI ERA SCAVATA SOTTO TERRA UNA
TANA MOLTO ACCOGLIENTE E NON
TEMEVA LE INTEMPERIE.
LA DISPENSA ERA COLMA
ALIMENTI. COS’ALTRO SERVIVA PER
TRASCORRERE BENE L’INVERNO?
DENTRO LE PAROLE
RISPONDI CON UNA X.
CHE COSA SIGNIFICA INTEMPERIE?
BEL TEMPO MALTEMPO
CHE COSA SIGNIFICA CHE LA DISPENSA ERA COLMA DI ALIMENTI?
LA DISPENSA ERA PIENA DI CIBO
LA DISPENSA ERA VUOTA
L’ALBERO IN INVERNO
QUALE COLORE È PIÙ PRESENTE NEL QUADRO?


I COLORI FREDDI DELL’INVERNO SONO I COLORI DELLA NEVE, DELLA NEBBIA, DELLA PIOGGIA… INSERISCILI NELLA TAVOLOZZA.

CHE SENSAZIONE TI TRASMETTE?
RISPONDI CON UNA X.
CALDO FREDDO
OGGI LA MAESTRA È ARRIVATA

CON TANTI PACCHETTI DI PASTA.


– CHE CI FACCIAMO, MAESTRA? –

LE ABBIAMO CHIESTO.
– I FIOCCHI DI NEVE PER L’ALBERO DI NATALE!




COME FARE?

LA NOTTE DI NATALE
È UNA NOTTE SILENZIOSA CON TANTE STELLE CHE BRILLANO IN CIELO.
È LA NOTTE DI NATALE. BABBO NATALE


PRENDE LA SLITTA E VOLA SUI TETTI, SBIRCIA DAI CAMINI, POI SCENDE PIANO PIANO. TUTTI DORMONO… SSSHHH.
DÀ UNA SBIRCIATA IN CUCINA E VEDE
LA TAZZA PIENA DI LATTE E I BISCOTTI PREPARATI DAI BAMBINI.
– EVVIVA! – ESCLAMA.
SSSHHH CHE I BAMBINI DORMONO!
FA UN PICCOLO SPUNTINO, POI METTE
I REGALI SOTTO L’ALBERO E SORRIDE.
ANCHE QUEST’ANNO SARÀ UN BEL NATALE!
PARLO DI ME
TU PREPARI LO SPUNTINO
PER BABBO NATALE?
RACCONTA.
LA SCOPA E LA BEFANA
MENTRE DORMO NEL LETTINO
E UN GATTO FA CUCÙ,

DALLA CASA SULLA LUNA
LA BEFANA VIENE GIÙ.

FA LE SMORFIE A UN PIPISTRELLO
E SALUTA UNA STELLINA, HA COMPIUTO CENTO ANNI
MA SI SENTE RAGAZZINA.
SALTA I FILI DELLA LUCE
PERÒ SCIVOLA SUL TETTO,
CADE PROPRIO NEL CAMINO
E FINISCE SUL MIO LETTO.
CON IL CORPO
LEGGI LA POESIA PIÙ VOLTE FINCHÉ NON
LA RICORDI BENE.
POI, CON I TUOI COMPAGNI ASSOCIA DEI
GESTI ALLE PAROLE COLORATE DEL TESTO.
INFINE, RIPETETE LA POESIA MIMANDOLA.
IO IN FAMIGLIA
LA FAMIGLIA LARGA
PIÙ GIRO IL MONDO, PIÙ MI ASSOMIGLIA
RITROVO OVUNQUE LA MIA FAMIGLIA.
ECCO MIA MADRE, ECCO MIA NONNA
POSSO INCONTRARLE IN OGNI DONNA.
ECCO MIO PADRE, ECCO UN FRATELLO
LI RICONOSCO, LO SGUARDO È QUELLO.
ECCO MIO FIGLIO, ECCO MIA FIGLIA
CI SONO TUTTI IN QUESTA FAMIGLIA.
FAMIGLIA LARGA, FAMIGLIA MIA
CRESCI OGNI GIORNO LUNGO LA VIA.

LEGGI LE PAROLE, CERCA LA LETTERA INTRUSA E SCRIVILA, COME NELL’ESEMPIO.
FRATELALO
A

MAMMEA
FAMIGLIAO PARPÀ SMORELLA

DOMENICA IN FAMIGLIA
LA DOMENICA È UN VERO SPASSO.
ARRIVANO AL PRANZO DI FAMIGLIA NONNI,
CUGINI, ZII, TUTTI AFFAMATI E AGITATI.
IL NONNO CON IL TOVAGLIOLO GIGANTE,
I GEMELLINI CHE SALUTANO PELO E

BUTTANO LA PAPPA DI QUA E DI LÀ.
LO ZIO PIERO ARRIVA CON LA GIGANTESCA
TORTA DI PANNA E FRAGOLE DI ZIA MARIA
E... OPS! PELO, SPOSTATI!

LO ZIO INCIAMPA E LA TORTA ATTERRA...
PROPRIO SUL NONNO!
E. Orlandini, Rosso rosso. Clic!, La Spiga
COMPRENDO
RILEGGI E RISPONDI.
CHI PARTECIPA AL PRANZO DELLA DOMENICA? ..................................................................................................................................
CHI È PELO SECONDO TE?
MAMMA ANIMALE
SE TU FOSSI UN UCCELLO
COME SAREBBE BELLO
CHIUDERE GLI OCCHI DENTRO LE TUE PIUME.
E SE TU FOSSI UN ALCE
COME SAREBBE DOLCE
LA SERA, A FIANCO A TE, BERE NEL FIUME.
SONO UN CUCCIOLO UMANO

LA MIA ZAMPA È UNA MANO
E IL TUO MUSO DI MAMMA È QUESTA FACCIA.
SEI LA MIA MAMMA UMANA

E LA MIA VERA TANA
È IL POSTO CALDO LÌ FRA LE TUE BRACCIA.
DENTRO LE PAROLE
COLORA LE PAROLE
CHE RIMANO
TRA LORO, COME
NELL’ESEMPIO.
IN BIBLIOTECA CON PAPÀ
OGGI SONO ANDATA IN BIBLIOTECA CON PAPÀ.
IL MIO PAPÀ LEGGE TANTI LIBRI E LA MAMMA SI

ARRABBIA SEMPRE PERCHÉ DICE CHE LA CASA È
PICCOLA E CHE DOVREBBE PRENDERLI IN BIBLIOTECA, OGNI TANTO, O LEGGERLI AL COMPUTER.
IO GLI HO DETTO: – PAPÀ, IO LO SO PERCHÉ LEGGI TANTI LIBRI.
E LUI MI HA DETTO: – AH SÌ?
E IO: – È CHE NON HAI I SOLDI PER
VIAGGIARE E ALLORA VIAGGI SUI LIBRI.
E LUI HA DETTO CHE AVEVO RAGIONE.
COMPRENDO
RISPONDI CON UNA X.
LA BAMBINA DICE AL PAPÀ CHE LEGGE PER
VIAGGIARE SUI LIBRI: CHE COSA SIGNIFICA?

È ARRIVATA LEILA
MI CHIAMO AMIR, COME IL PAPÀ DI PAPÀ CHE
STA IN MAROCCO.
LA MIA SORELLINA SI CHIAMA LEILA, CHE VUOL
DIRE “NOTTE”: È UN NOME CHE HA UN BEL
SUONO, DOLCE E MUSICALE, DICE LA MAMMA.

IL NOME LO ABBIAMO SCELTO TUTTI INSIEME, DUE GIORNI PRIMA DELLA SUA NASCITA.
ABBIAMO MESSO DEI BIGLIETTINI
CON I NOMI CHE CI PIACEVANO DI PIÙ IN UN VASO E IO HO FATTO
L’ESTRAZIONE: HO PESCATO
LEILA, APPUNTO!
COMPRENDO
INDICA CON UNA X E RISPONDI.
PER AMIR IL PAPÀ DEL PAPÀ È
IL NONNO. LO ZIO. IL PAPÀ.
CHI HA SCELTO IL NOME LEILA? ..............................................................................................
CHE COSA SIGNIFICA IL NOME LEILA? ..............................................................................................
BERTIL CERCA UN NONNO
LEGGE L’INSEGNANTE
Ulf e Bertil hanno sette anni e sono amici per la pelle. Ulf racconta a Bertil i regali del nonno e Bertil lo ascolta incantato. Anche lui vorrebbe avere un nonno, ma come si fa?
– Non c’è problema – dice Ulf – ti aiuto io!– e lo accompagna in un posto pieno di vecchietti: la casa di riposo. Appena entrati incontrano un vecchietto che gioca a carte e ha i pantaloni con le bretelle. Ai due bambini piace subito, così si avvicinano.

LEGGO IO
– BUONGIORNO, IO SONO BERTIL.
TI HO PORTATO UN FIORE.
GENTILE... GRAZIE! – RISPONDE
IL VECCHIETTO.
BERTIL GLI PORGE IL FIORE E DICE:
TIENI NONNO.
COSA?! IO SAREI IL TUO NONNO?!

SÌ! – RISPONDE BERTIL – TI HO
SCELTO COME NONNO!
TI PIACE LEGGERE CON L’INSEGNANTE?
HAI ASCOLTATO BENE?
RICORDI QUELLO CHE
HAI LETTO FIN QUI?
RISPONDI E CONFRONTATI CON I COMPAGNI.
PERCHÉ ULF PORTA BERTIL NELLA
CASA DI RIPOSO?
SECONDO TE, IL VECCHIETTO
ACCETTERÀ DI DIVENTARE IL
NONNO DI BERTIL?
LEGGE L’INSEGNANTE
Allora il vecchietto sorride e lo abbraccia, poi si incamminano verso il bar della casa di riposo e iniziano a parlare. I due bambini scoprono che il nonnetto si chiama Nils, gli piace il caffè e anche giocare a carte. A un certo punto Nils sorridendo dice a Bertil: – Ma pensa... io me ne stavo qui solo soletto ed ecco che arrivi tu.
LEGGO IO
POI PRENDE IL CUCCHIAINO E
LO BATTE SULLA TAZZINA DEL CAFFÈ. ORA TUTTI I VECCHIETTI
LO GUARDANO E LUI ANNUNCIA:
– QUESTO È MIO NIPOTE BERTIL E
OGGI MI HA REGALATO UN FIORE!
BERTIL È FELICE, FINALMENTE
ANCHE LUI HA UN NONNO!
U. Stark, Sai fischiare, Johanna?, Iperborea
INDICA CON UNA X I COMPLETAMENTI GIUSTI.
IL NONNO SI CHIAMA NILS ACCETTA DI DIVENTARE
NINO. IL NONNO DI BERTIL.

NILS. IL NONNO DI ULF.
A NILS PIACE… CERCHIA LE RISPOSTE ESATTE: SONO DUE.
TI SEI DIVERTITO DI PIÙ A LEGGERE O AD ASCOLTARE?

CASA IN FESTA
IL GIORNO DEL MIO COMPLEANNO,

LA NOSTRA CASA È UN INCANTO: LE
PARETI COLORATE CON FESTONI, UN
ARCOBALENO DI PALLONCINI SULLA
PORTA DI CASA E LA TAVOLA PIENA DI DOLCI E PIZZETTE.

SUONA IL CAMPANELLO, CORRO AD
APRIRE: ECCO I MIEI AMICI!
È IL MOMENTO PIÙ BELLO: REGALI,
RISATE E TANTI GIOCHI.
W LA MIA CASA IN FESTA!!!
SCRIVI AL POSTO GIUSTO LE PAROLE COLORATE NEL TESTO: PRIMA IN STAMPATO MAIUSCOLO, POI IN MINUSCOLO.
Casa in festa

Il giorno del mio compleanno, la nostra casa è un incanto: le pareti colorate con festoni, un arcobaleno di palloncini sulla porta di casa e la tavola piena di dolci e pizzette.

Suona il campanello, corro ad aprire: ecco i miei amici!
È il momento più bello: regali, risate e tanti giochi.
W la mia casa in festa!!!
DENTRO LE PAROLE
Indica con una X.
La nostra casa è un incanto significa che la casa
è magica.
è bella.
Scrivi al posto giusto le parole colorate nel testo: prima in stampato maiuscolo, poi in minuscolo.
IL LETTONE
SE LA NOTTE HAI UN PO’ DI PAURA
C’È SEMPRE UN’ISOLA SICURA.
SE NEL CIELO BALENA UN LAMPO, IN MEZZO ALL’ISOLA TROVI SCAMPO.

SE LA BUA TI TIENE SVEGLIO, VAI NELL’ISOLA E STAI GIÀ MEGLIO.
SE AL MATTINO PRESTO TI DESTI A RUZZOLARE NELL’ISOLA RESTI.
PER TUTTI I BAMBINI ALTI UNA SPANNA ISOLA GRANDE È IL LETTONE DI MAMMA.
DENTRO LE PAROLE
INDICA CON UNA X IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE.
TROVI SCAMPO SIGNIFICA: TI DESTI SIGNIFICA:
TI METTI IN SALVO.
TI NASCONDI.
TI ADDORMENTI.
TI SVEGLI.
RUZZOLARE SIGNIFICA: SPANNA SIGNIFICA: CORRERE. SPALLIERA.
ROTOLARE.
PALMO DI MANO.
Il lettone
Se la notte hai un po’ di paura
c’è sempre un’isola sicura. Se nel cielo balena un lampo in mezzo all’isola trovi scampo.
Se la bua ti tiene sveglio
vai nell’isola e stai già meglio.
Se al mattino presto ti desti a ruzzolare nell’isola resti.
Per tutti i bambini alti una spanna isola grande è il lettone di mamma.


COMPRENDO
INDICA CON UNA X.
Il lettone di mamma è come:
“Se nel cielo balena un lampo” significa: se nel cielo nuota una balena. se nel cielo lampeggia un fulmine.
A te piace dormire
nel lettone?
Perché?
IL MERCATO
IL SABATO AL MERCATO C’È SEMPRE UN
CONTADINO CIRCONDATO DA GABBIE DI CONIGLI E GALLINE.
– VALENTINA, VOGLIO GUARDARE GLI
ANIMALI – MI HA DETTO MIO FRATELLO.
– D’ACCORDO. PERÒ NON MUOVERTI DI
QUI FINCHÉ NON TORNO.
QUANDO SONO TORNATA A PRENDERE MIO
FRATELLO, IL CONTADINO CORREVA QUA E
LÀ PER AFFERRARE LE GALLINE.

– CHE COSA HAI FATTO? – HO CHIESTO A
MIO FRATELLO.
– NIENTE. HO FATTO FUGGIRE LE GALLINE.
ERANO TROPPO STRETTE. STAVANO MALE
E PIANGEVANO.
Il mercato
Il sabato al mercato c’è sempre un contadino circondato da gabbie di conigli e galline.
– Valentina, voglio guardare gli animali – mi ha detto mio fratello.
– D’accordo. Però non muoverti di qui finché non torno.
Quando sono tornata a prendere mio fratello, il contadino correva qua e là per afferrare le galline.
– Che cosa hai fatto? – ho chiesto a mio fratello.
– Niente. Ho fatto fuggire le galline.


Erano troppo strette. Stavano male e piangevano.
Riordina i fatti con i numeri da 1 a 4.
COMPRENDO
Indica con una X i luoghi che frequenti con la tua famiglia.
Mercato Teatro Parco giochi
Cinema Ludoteca Centro commerciale
SI POSSONO RISOLVERE I GUAI?
Regola il traffico e ci salva da ogni guaio...
è il Semaforo Regolaio!
ALT! Ti devi fermare!
Rifletti con i compagni.
Ora puoi ripartire.
Quanti guai capitano in classe? Bisticci, errori, offese...
Disegnate o scrivete un guaio che vi è capitato e consegnatelo all’insegnante. Ne prenderà uno per volta: giocate a recitarlo e imparate a... regolarvi.
ALT! Due bambini bisticciano!


Recitate il bisticcio e poi parlatene.
Datevi la mano e fate pace.
Trovare un accordo, vi aiuterà a ripartire!
ALT! Qualcuno viene preso in giro?
Recitate l’offesa e poi parlatene.
Scusa, mi dispiace. Le parole gentili vi aiutano a ripartire!
ALT! Qualcuno non c’è riuscito?
Recitate la situazione, poi parlatene.
Bravo! Hai inventato il gioco delle capriole storte... che ridere!
Usare la creatività e scherzare aiuta a ripartire!
Ora realizzate un cartellone. Incollate i disegni e le parole che aiutano a ripartire e poi appendetelo in classe. Vi aiuterà a... regolarvi!

QUELLA SERA
Eravamo soli in casa quella sera, mio fratello e io. Papà e mamma non sarebbero tornati prima di mezzanotte.
– C’è un coccodrillo sotto il mio letto! – ha detto Mattia.
Ho chiuso la rivista che stavo leggendo.
Ho preso Mattia per mano e sono andata in camera sua. Mi sono messa a quattro zampe per guardare sotto il suo letto. Ho esaminato
ogni angolino e poi ho detto:
– Puoi dormire tranquillo, non ci sono

coccodrilli sotto il tuo letto.
– Sei sicura? – ha insistito Mattia.
– Arcisicura! – ho risposto.
Mattia non era tanto tranquillo. Gli ho dovuto raccontare una storia per farlo addormentare.
E dargli un bacio sulla fronte.
Poi sono andata a letto, lasciando la luce del corridoio accesa.
Rispondi con una X.
Di chi parla la storia che hai letto? Dove si trova?

Metti in ordine le azioni che compie la bambina per aiutare Mattia,
Indica con una X il completamento giusto.
Esaminare significa:




fare un esame. guardare con attenzione.
La bambina e Mattia sono

sorella e fratello. amici.
I genitori sarebbero rientrati
prima di mezzanotte. dopo mezzanotte.
È PRIMAVERA







DENTRO DI ME
Ti piace la primavera?

Come ti senti in questa stagione?

È ARRIVATA LA RONDINE
In primavera le rondini tornano ad abitare i cieli delle città. È in questo periodo che costruiscono il nido con fango e acqua, al riparo dei tetti delle case. Lavorando come un bravo muratore, la rondine in pochi giorni finisce la sua opera. In quel nido accogliente, imbottito di piume, depone le uova. Lì nasceranno i rondinini. Accuditi dai genitori, impareranno a volare e a nutrirsi di insetti. Così per la fine dell’estate saranno pronti a



Migrare significa volare verso Paesi più caldi durante la stagione
Hai visto le rondini volare in città? Hai mai sentito il loro caratteristico verso?
Il tetto della tua casa ha mai ospitato il nido di una rondine? Confrontati con i compagni.




L’ALBERO IN PRIMAVERA
Quali colori ha usato Monet per dipingere la primavera?



Inseriscili nella tavolozza.
Colora i fiori della primavera.
Oggi la maestra è arrivata con tanti cartoncini colorati.



– Che cosa ci facciamo, maestra? –

le abbiamo chiesto.
– Un biglietto di auguri per Pasqua!



COME FARE?

PRIMAVERA DENTRO DI ME
La primavera era dentro di me, godevo del primo tepore della stagione; la mia anima e la mia mente erano libere, ero serena, non pensavo a niente però sentivo il cuore grande e pieno di felicità.


Mi sentivo calda, sorridevo e cantavo.
Guardavo il cielo azzurro e mi sentivo un uccello che volava lassù in alto.
Guardavo l’acqua che usciva dalla fontana e mi sentivo limpida e fresca come lei.
Guardavo il prato e mi sentivo sbocciare come un fiore.
COMPRENDO
Rispondi con una
Perché Alice è serena e felice?
Perché diventa un uccello e vola

Perché è appena
arrivata la primavera
SCRIVO
Scrivi un testo in cui esprimi le tue emozioni: aiutati con le domande.
Anche tu in primavera ti senti il cuore pieno di felicità?
Che cosa fai durante le giornate primaverili?

UN UOVO DI CIOCCOLATA
Senti cocca mia, se invece del mangime ti porto latte, zucchero, cacao, un nastro rosso e una carta colorata, per Pasqua me lo faresti un uovo di cioccolata?
COMPRENDO
Rispondi con una X.
A chi parla l ‘autore della filastrocca?

A una gallina
A una cuoca
Chi fa l’uovo con cui si fanno le frittate?
La gallina
La cuoca
Chi fa l’uovo di cioccolata?
La gallina

La cuoca
PARLO DI ME
A te piacciono le uova di cioccolata?
Ti piace di più il cioccolato o la sorpresa?

AVVENTURE
IN ALTALENA
In altalena
apro gli occhi, volo avanti, chiudo gli occhi, volo indietro.
Apro gli occhi, sole e diamanti, chiudo gli occhi, luna di vetro.

Apriti chiuditi, altalena, dondola dondola, cantilena, vado su, vado giù: chiudo gli occhi e non vedo più.

Cerca nel crucipuzzle i giochi illustrati e cerchia le parole come nell’esempio. Poi scrivi sui trattini le lettere rimaste fuori e forma la parola nascosta.







CODINO
Il bosco era un posto pieno di misteri. Saltello dopo saltello, Codino si addentrò sempre di più nel cuore del bosco.
Il terreno era ricoperto di muschio, foglie secche e rovi. Tra le chiome degli alberi abitava il vento.
All’improvviso Codino vide una strana
creatura: sulla testa portava due rami senza foglie. Codino quasi non respirava dalla paura. “Sono spacciato” pensò.
Secondo te, chi è l’animale enorme?
Continua la lettura nella pagina successiva e verifica se hai indovinato.
DENTRO LE PAROLE
Addentrarsi significa “entrare dentro”.
La chioma degli alberi è la parte con foglie e rami.


Pensa a un bosco e colora la parola giusta in ogni frase.

Il cuore del bosco è .
la parte centrale il contorno
Il margine del bosco è .
la parte centrale il contorno
L’enorme animale lo guardò con grandi occhi lucenti e Codino capì che non doveva temerlo.
Si rimise in cammino dietro di lui e lo seguì fino al margine del bosco.
Prima che Codino potesse ringraziarlo, il grande animale era già scomparso in mezzo agli alberi.


– Era un cervo – gli disse poi Mamma
Lepre con tono rispettoso – I rami che porta sulla testa sono le sue corna.
Mamma Lepre era felice di avere di nuovo il suo Codino accanto a sé.
COMPRENDO
Indica con una X il completamento giusto.
Codino non respira più perché Mamma Lepre è felice perché

ha paura.
Codino è vicino a lei.
ha corso. Codino è salvo.
NON PRENDERMI IN GIRO
Saltella Francesco sereno e contento saluta il sole e gioca col vento.
Tiepida è l’aria e chiaro il mattino ed ecco sbucare un bambino.

Subito esclama: “Zucca pelata” e fa scoppiare una grande risata.
Sorride Francesco per tutta risposta e poiché quello da lì non si sposta gli dice col viso un po’ pensieroso:
“Esser pelati è assai contagioso e molti bambini son preoccupati perché si attacca ai maleducati!”

Sentendo
DENTRO LE PAROLE
Rispondi con una X.
Che cosa significa contagioso?
Che conta
Che si attacca
Che cosa significa se la svigna?
Scappa via Si vergogna
DENTRO DI ME
Ti è capitato di essere preso in giro?
Come ti sei sentito?
E tu hai mai preso in giro un compagno?
Come ti sei sentito?
COMPRENDO
Rispondi con una X.
Com’è Francesco all’inizio?
Sereno e contento Preoccupato
Com’è il bambino che lo ferma?

Educato Maleducato
Perché alla fine va via senza salutare?
Ha paura di restare senza capelli
Ha paura di Francesco
in pericolo i riccioli belli il pupo si tocca all’istante i capelli e se la svigna senza un saluto, ma più veloce di come è venuto.M. Moschini, Non ci provare a prendermi in giro!, Raffaello Ragazzi
VOGLIO ESSERE TUA AMICA
Juliette si è trasferita. Ora si trova in una nuova scuola con bambini sconosciuti. Allora fa una lista: scrive i nomi dei bambini e delle bambine che vorrebbe come amici, ma nessuno le parla e lei si sente sempre più sola e triste.


Un giorno Juliette trova sul suo banco un biglietto piegato. Lo apre e legge:
Cara Juliette, questa è una lettera senza postino che arriva dal più profondo del mio cuore.
Non voglio vederti soffrire e voglio essere tua amica.
Mi piacerebbe camminare con te su e giù per le colline, raccontandoci mille storie. Nathalie
Juliette non aveva inserito Nathalie
nella sua lista. A dire il vero, fino a quel momento non l’aveva nemmeno notata.
È una bambina tranquilla e seria che fa quello che deve senza mai attirare l’attenzione.

Si scambiano uno sguardo... tutta la tristezza della mattina è sparita.
Dopo la scuola, Juliette e Nathalie si avviano insieme nella stessa direzione senza parlare, ma ognuna a proprio agio accanto all’altra.
DENTRO LE PAROLE
Indica con una X. L’espressione a proprio agio significa: stare bene. stare male.
SCRIVO
Ora prova a immaginare... se tu fossi Nathalie, quale lettera scriveresti a Juliette?
Cara Juliette,
LEGGE L’INSEGNANTE
Tutte le estati Stina va a stare dal nonno materno in una casetta grigia su un’isola dell’arcipelago. Stina va sempre a caccia di oggetti, li trova in riva al mare o lì per terra in attesa di essere scoperti. Piume, bei legnetti e strani barattoli... insomma, se si abita su un’isola si può trovare di tutto e di più. Ed è proprio quello che fa Stina.
Ogni sera il nonno ascolta la radio, soprattutto il bollettino del mare.
– Pare che stanotte verrà un bel temporale – dice – forse una tempesta.
“Oh, una tempesta...” pensa Stina “Una vera tempesta!”. Si alza da tavola.
– Che stanchezza! Mi sa che vado a dormire – dice.
– Ah sì? – risponde il nonno. Il nonno beve il caffè poi va in camera per dare la buonanotte a Stina, ma quando apre la porta... il letto è vuoto! Dov’è Stina?!
Il nonno corre subito fuori. È già scoppiato il temporale, la pioggia è fitta.
– Stinaaa! – chiama il nonno.
DENTRO LE PAROLE
L’arcipelago è un insieme di isole.

LEGGO IO
Stina è seduta dietro un grosso scoglio, infreddolita e spaventata.
Finalmente arriva il nonno che la prende in braccio:
– Bambina cara, non si può star seduti nella tempesta, quando c’è la tempesta bisogna essere in due.

È bella la tempesta con il nonno vicino!
Stina dice al nonno:
Una tempesta ogni tanto non fa male, vero nonno?
Il nonno sorride: – Certo che no! Tempe... Stina!
Indica con una X la frase che spiega meglio il contenuto del racconto.
Tutte le estati Stina va a stare dal nonno.
Tutte le estati Stina va in un’isola dal nonno.
Tutte le estati Stina va a stare dal nonno materno in un’isola.
Rispondi con una X.
Cosa significa l’espressione “nonno materno”?
Nonno affettuoso

Il papà della mamma
Hai capito perché il nonno la chiama TempeStina?

È il suo nome È vivace come una tempesta
Metti in ordine la storia. Numera da 1 a 5.
A ME PIACE
Sui prati verdi, all’aria e al sole, a me piace far capriole, cogliere fiori e rincorrere farfalle piccole e grandi, azzurre e gialle.
A me piace giocare sul balcone, creare con acqua e sapone mille bolle leggere e lucenti che al sole brillano splendenti.




Lanciar la palla e prenderla al volo a me piace quando son solo; ma preferisco giocare ai giardini in compagnia di altri bambini.
COMPRENDO
In quale stagione si possono fare i giochi di cui parla la poesia? Colora.
INVERNO ESTATE
PRIMAVERA AUTUNNO
PARLO DI ME
Tra i giochi descritti nella poesia, quali preferisci?
Ti piace giocare da solo o con i tuoi amici?
Leggi prima le parole rosse che sono più difficili. Poi leggi l’intero brano.
IL MOSTRO

Sara ha conosciuto un mostro di ferro che sibila come un serpente. La mamma le spiega che non è un mostro ma un trapano e che il dentista lo usa per curare i denti.
Ma Sara sa che i suoi denti non vogliono essere curati da un serpente di ferro. Così scoppia a piangere e va a nascondersi nell’armadio a muro dell’ingresso. Vorrebbe restarci per sempre ma sa che tra un’ora la mamma la porterà dal dentista.
A un tratto Sara ha un’idea. Porterà con sé la sua aquila che si mangerà il serpente di ferro.
T. Merani, Sara che dice no, Mondadori


LA NAVE AFFONDA
In soffitta c’erano due divani, uno di fronte all’altro. Eva e Timmy stavano saltando di qua e di là su uno dei divani.
– La nave affonda! – urlò Eva – Libera la scialuppa! Timmy lanciò a terra uno dei cuscini e ci salì insieme a Eva; poi i due bambini iniziarono a muovere la loro scialuppa spingendo con le braccia. Polly lanciò sul pavimento un altro cuscino e si girò verso di me:
– Noi faremo i pirati. Catturiamoli, Leo! Si inginocchiò sul cuscino e io mi misi dietro di lei. Eva e Timmy cercavano di allontanarsi spingendo con le braccia, ma noi li raggiungemmo e li colpimmo. I due si rotolarono sul pavimento.
– Aiuto, annego! – gridò Eva.
– Oh no, arrivano gli squali! – esclamò Timmy.

– Forse dobbiamo salvarli. Possono
darci una mano in cucina e a spazzare il ponte – dissi io.
– Oh, va bene – disse Polly.
– Ecco qua, salite.
– Grazie, grazie! – Eva si issò insieme a Timmy sulla nostra barca. Poi puntò il dito verso qualcosa.
– Guardate! Arriva un tifone! Cosa
facciamo adesso?
COMPRENDO
Indica con una X il completamento giusto.
La storia parla di bambini. pirati.


Nella storia due bambini diventano
pirati. squali.
DENTRO LE PAROLE
Con quale parola puoi sostituire la parola blu? Colora.

Eva si issò sulla barca. sollevò affondò abbassò
La fantasia dei bambini trasforma gli oggetti: collega ogni oggetto a come lo vedono i bambini.
cuscini divani pavimento

LE EMOZIONI
Osserva, disegna seguendo il modello, poi ripassa le parole delle emozioni.












Colora ogni parola con il colore che meglio la caratterizza.
Ti sei divertito a disegnare? Quanto? Colora.

IN GITA AL LAGO
Oggi sono andato al lago con mamma e papà. Mi piace camminare in mezzo ai miei genitori. Il lago era azzurro, con gli alberi riflessi dentro.
A un tratto sopra di noi è apparsa un’aquila che si è abbassata verso il centro del lago, ha fatto un volo quasi toccando la superficie dell’acqua e poi si è allontanata.
Ho visto una penna scendere sull’acqua leggera. Mi sono aiutato con un rametto per portarla a riva. Quando l’ho presa mi ha colpito perché era asciutta, le era rimasta sopra solo una gocciolina d’acqua.
Arrivati vicino al canaletto, dove il lago diventa torrente, ci siamo seduti a mangiare. Potevo vedere i pesci sott’acqua. Quelli che arrivavano fin qua si riparavano dietro i sassi per non essere trascinati nel torrente. Però, dopo poco, la corrente li portava via. Penso che non fossero contenti di lasciare il lago.
– Fanno come quando ti porto via dalla piscina!
ha detto la mamma ridendo.

Rispondi con una X.
Di chi parla la storia che hai letto?
Con chi si trova il bambino?





Dove si trovano?
Che cosa accade all’improvviso?
Indica con una X il completamento giusto.
Sull’acqua cade un rametto. una penna.

Al canaletto
il lago diventa torrente.

il torrente diventa lago.

Il bambino ha preso la penna con un rametto. una penna.

I pesci si riparavano dietro i sassi perché non volevano lasciare il lago.
volevano lasciare il lago.

MESTA E RIMESTA
Mesta e rimesta, col suo forcone la strega gira nel pentolone.
Davanti al fuoco, bolle e ribolle una brodaglia di rospo e cipolle.
Ma il rospo non vuole finire bruciato, hop, spicca un salto: è già scappato!

Cerca nelle bolle del pentolone che ribolle le parole della filastrocca illustrate.




La principessa Pilù è molto emozionata. È il giorno della sua prima cavalcata, ad AltoReame.
– Sei pronta? – chiede mamma Lulù. Pilù fa di sì con la testa.
– Ecco il tuo destriero, Zuzù! – dice re Pasù. È blu e verde, con ali a pipistrello.
La principessa sale sul drago, lui le dà una leccatina sulla guancia, fa una fiamma e via che si vola, in mezzo alle altre creature alate del reame.


Il drago Zuzù è bravissimo. Sarà lui a portarla in volo, per tutta la vita, anche quando diventerà regina. Pilù sorride. Oggi, ad AltoReame, è nata un’amicizia.
COMPRENDO
Collega ogni personaggio al suo nome.
Zuzù Pilù Pasù
IL RANOCCHIO PRINCIPE
C’era una volta una fata che, quando vedeva un ranocchio, lo faceva diventare un principe.
Purtroppo tutti quei principi-ranocchi correvano avanti e indietro con la bocca spalancata per cibarsi di moscerini, facendo solo figuracce e rimanendo a pancia vuota.
Un giorno un ranocchio capì che la fata si sentiva sola e sperava in quel modo di trovare il suo principe azzurro. Provò a spiegare quella faccenda alla fata, ma gli venne fuori solo un cra-cra e così lei lo trasformò in un bel principe. Quel principe-ranocchio, allora, decise di scriverle una lettera.
DENTRO LE PAROLE
Che cosa significa riranocchiò?
Dillo con le tue parole.
SCRIVO
Prova a scrivere tu una lettera alla fata.
Cara fata, invece di trasformare tutti i ranocchi in principi, faresti meglio a trasformare te in ranocchia.
La fata subito riranocchiò tutti i principi, poi si trasformò in ranocchia. Presto trovò un bel ranocchio e fu felice!
G. Quarzo, Ranocchi a merenda, Piemme Junior

LA STREGA ARTEMISIA

Artemisia era una strega tutta sbagliata. Una strega dev’essere alta e magra, con il naso a uncino. Lei era bassa, cicciottella e aveva un bel nasino a patata.
Ma, soprattutto, una strega detesta i bambini. Lei era gentile e i bambini le piacevano tantissimo. Ecco perché a scuola andava malissimo.
– Non ha ancora imparato a usare il pentolone magico! – si arrabbiò la strega Racchia.
– L’altro giorno ho insegnato la ricetta della “brosazza verde per far venire la tosse ai bambini” e lei ha cucinato una minestra di zucca e menta che la fa passare! – disse la strega Scrocchia.
– Io avevo fatto cercare certi funghi
neri per preparare una bella minestrina
velenosa – intervenne la strega
Cippaflippa – e lei ha trovato dei funghi

porcini e li ha cucinati con la polenta!
COMPRENDO
Rispondi con una X.
Com’è Artemisia?
Una strega alta e magra, con il naso a uncino che detesta i bambini
Una strega bassa e cicciottella che ama i bambini
Chi sono le streghe Racchia, Scrocchia e Cippaflippa?
Sono insegnanti di Artemisia
Sono amiche di Artemisia
Perché Artemisia è una strega “tutta sbagliata”?
Rispondi e confrontati con i tuoi compagni.
Colora l’altra espressione che potrebbe essere adatta ad Artemisia.
Artemisia è una strega...
un po’ alla rovescia identica alle altre tutta al contrario
CUSCINI MAGICI

LEGGE L’INSEGNANTE
C’era una volta un regno lontano con un odioso re che si chiamava Arraffone. Arraffone aveva abolito il Carnevale, vietato gli intervalli a scuola, le feste di compleanno e le domeniche. Gli abitanti del regno lavoravano per lui senza sosta. Erano infelici e si sentivano liberi solo nei sogni. Proprio per questo Arraffone decise di inventare i CUSCINI INCUBO, così le persone avrebbero preferito lavorare che fare incubi.
LEGGO IO
Cuscino incubo
Contiene peli di coda di folletto, alghe del Mar dell’Infelicità, polvere di rimorsi, tela di ragno, strisce di lenzuola di fantasmi, fazzoletti bagnati di lacrime.
Poi ancora ortiche e ruggine di catene, cenere di casa di bambola bruciata, pungiglione di vespa.
Infine, la federa è cucita con peli di criniera di cavallo imbizzarrito.
LEGGE L’INSEGNANTE
Ma un giorno il maestro Andonis scoprì il segreto dei cuscini e ne parlò con i suoi alunni. Insieme inventarono il CUSCINO ANTI-INCUBO, realizzato con tutto quello che di bello era rimasto in quel triste paese.

LEGGO IO
Cuscino anti-incubo

I bambini portarono quello che di bello trovarono e riempirono i loro cuscini con speranze, gelsomini, bolle di sapone, chicchi di melograno, fili rossi di fiabe, petali di rose, tulle di bomboniere, soffietti di palloncini, nastrini, bagliori di raggi di sole e ghirlande di Carnevale.


LEGGE L’INSEGNANTE
I sudditi ricominciarono a sognare un mondo migliore. Un giorno riportarono i CUSCINI INCUBO al sovrano Arraffone che, inseguito dagli incubi, fuggì via lasciando finalmente libero quel paese.
E. Trivizàs, I cuscini magici, Camelozampa
Rispondi con una X.
Chi è Arraffone?
Un re che prende tutto
Un re odioso
Un re gentile
Chi è Andonis?
Un bambino
Il maestro
Il sovrano
In quale cuscino metteresti questi elementi? Collega.
Coda di ramarro
Filo di arcobaleno
Profumo di viola
Puzzetta di riccio
Polvere di farfalla
Urlo di fantasma
Sussurro di fata
DENTRO LE PAROLE
Paonazzo: rosso in viso.
ROMEO E GIULIETTA
C’era una volta un grande elefante, forte come una montagna. Si chiamava Romeo ed era felice... quasi felice. Infatti aveva un piccolo problema, era timido, molto, molto, molto timido. Arrossiva per nulla e subito diventava paonazzo. Per questo gli altri elefanti ridevano di lui e lo chiamavano
“pomodoro”, e lui arrossiva ancora di più! Proprio per questo usciva solo di notte. Una notte, durante una passeggiata, incontrò una topolina, si presentarono, lei si chiamava Giulietta. Il colore preferito di Giulietta era proprio il rosso e quasi quasi... si innamorò di Romeo! Con lei Romeo non aveva problemi, stavano bene insieme. Un giorno Romeo portò Giulietta a conoscere i suoi amici elefanti, ma loro, appena videro che era una topina, diventarono verdi dalla paura!

COMPRENDO

Colora le risposte esatte.
Perché Romeo era quasi felice?
Perché è molto timido

Perché si arrabbia
DENTRO DI ME
Tu diventi mai tutto rosso? Quando ti succede?
Perché è grande
Perché è forte come una montagna
Come lo chiamavano i suoi amici?
Paonazzo Romeo Pomodoro Giulietta
Collega le immagini alle emozioni.
Giulietta e Romeo si misero a ridere, e così da quel momento passeggiarono anche di giorno.
M. Ramos, Romeo & Giulietta, Babalibri
DENTRO LE PAROLE
Indica con una X.
Farsi baciare dal sole

significa: guardare il sole. prendere il sole.
Con un filo di voce
significa: a bassa voce. ad alta voce.
MARGHERÌ
Cipì udì una vocina.
– Ih, ih, che buffo ciuffetto hai!
Si voltò di scatto ma lì vicino non
c’era che una timida margherita che allungava la testolina fuori dall’erba per farsi baciare dal sole.
– Chi ha parlato? – disse Cipì.
Il fiore arrossì sulla punta dei petali e con un filo di voce rispose:
– Io... sono stata io. Mi chiamano Margherì. E tu?
– Mi chiamano Cipì.
DENTRO DI ME
Tu ti senti mai solo o sola?
Da chi vai per sentirti meno solo o sola?
SCRIVO

Non ti
parti.
posto magnifico, sai: qui, nascosta tra l’erba, vedo Palla di Fuoco e sento l’acqua raccontare storie di Paesi lontani, eppure mi sento sola. Perché non vieni a farmi compagnia?

Verrò – promise l’uccello spiccando il volo.
COMPRENDO
Collega ogni personaggio al suo nome.


Palla di Fuoco Cipì Margherì
Cipì manterrà la sua promessa. Usa la fantasia e scrivi come può finire la storia.
vedo mai da queste
È unM. Lodi, Cipì, Einaudi Ragazzi
LA CASA PIÙ GRANDE DEL MONDO
Un giorno una piccola lumaca disse a suo padre:
– Voglio la casa più grande del mondo.
– Quello che dici è molto sciocco - le rispose il padre, che era la lumaca più saggia del gruppo – Certe cose sono meglio piccole - e raccontò questa storia.
– C’era una volta una lumaca che voleva una casa grande grande. Si sforzò tanto che la sua casa diventò grande come un melone. Un giorno le lumache della sua famiglia finirono di mangiare le foglie del loro cavolo e partirono. Ma la lumaca con la casa grande come un melone non riuscì a spostarsi perché la sua casa era troppo pesante. Così rimase lì, da sola.

Ascoltata la storia, la piccola lumaca con le lacrime agli occhi esclamò:
– Io terrò sempre la mia casa piccola così potrò andare dove voglio.
DENTRO DI ME
Ti è capitato di avere desideri come quelli della piccola lumaca? Confrontati con i tuoi compagni di classe.
COMPRENDO
Rispondi con una X.
Che cosa voleva la piccola lumaca all’inizio?
La casa più grande del mondo
La casa più pesante del mondo
Che cosa le rispose il babbo?
Quello che dici è molto intelligente
Quello che dici è molto sciocco

Alla fine che cosa decide di fare la piccola lumaca?
Tenere la casa piccola
Cercare una casa grande
Ora spiega perché.
Perché
LA CHIOCCIOLA

Ripassa la casetta della chiocciola grande grande, poi sempre più piccola.

Ripassa le chiocciole e colora.

Ora prova a disegnare tu una famigliola di chiocciole sul prato: segui il modello.


Divertiti a personalizzare ogni chiocciola! Osserva gli esempi.

L’UOMO DEL CAMION
Marco, l’uomo del camion, vuol portare un regalo al suo bambino Giovanni, che compie sei anni. Sale sul camion e parte. Ma a dieci chilometri da casa il camion si rompe.
Cosa farà Marco?
Marco cambia il camion con una macchina e riparte. Ma a nove chilometri da casa la macchina si ferma. Marco abbandona la macchina.
Trova una motocicletta. Riparte. Dopo un chilometro il motore si ferma. Marco è ancora molto lontano da casa.
Che cosa farà ora?
Lascia la motocicletta e prende una
bicicletta. Ma la catena cade continuamente e a sette chilometri da casa si ferma definitivamente.

Decide allora di prendere un monopattino.
Riparte. Dopo un chilometro va a sbattere contro una pietra e rompe la ruota. Egli è ancora a sei chilometri da casa.
Che cosa farà ora Marco?
Compra un paio di pattini a rotelle e pattina per circa un chilometro, ma improvvisamente una ruota si stacca e Marco deve camminare.




Cammina, cammina, ma la sua casa è ancora tanto lontana. Quando è a tre chilometri da casa le sue stringhe si rompono.
COMPRENDO
Metti in ordine con i numeri i mezzi di trasporto usati da Marco.



SCRIVO
Come andrà a finire la storia? Che ci sarà nel pacco regalo? Scrivi sul quaderno.

L’ALBERO ALFABETO


C’era una volta un albero carico di lettere, ogni lettera aveva la sua foglia preferita dove sedeva al sole per farsi cullare dalla brezza.
Un giorno, però, la brezza diventò vento di burrasca: le lettere si aggrapparono alle foglie con tutte le loro forze. Alcune vennero spazzate via, altre si spaventarono moltissimo.
Quando la tempesta di vento se ne andò, le lettere per la paura si nascosero tra le foglie dei rami più bassi. Un buffo insetto le vide rannicchiate e tremanti di paura tra i rami più bassi e decise di aiutarle:
– Io posso insegnarvi a fare le parole. Se vi unite in gruppi nessun vento potrà spazzarvi via.
E con molta pazienza il buffo insetto insegnò alle lettere come mettersi insieme a fare le parole come cane, ramo, vento...
Le lettere erano felici. Si arrampicarono di nuovo sui rami più alti e quando il vento arrivò si aggrapparono forte alle foglie senza paura. L’insetto delle parole aveva avuto ragione.
Rispondi.
Questo racconto parla di un albero speciale: come si chiama? ..................................................................................................................................................................

Perché si chiama così?
Perché era carico di lettere
Perché era carico di foglie

Che cosa accade un giorno?
Arrivò una brezza gentile a cullare le foglie
Arrivò un vento di burrasca a spazzare via le foglie
Chi arriva in aiuto delle lettere?
Un bambino
Uno buffo insetto
Come aiuta le lettere il buffo insetto? Sottolinea nel testo la risposta e riscrivila qui sotto. ............................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................................
Metti in ordine i fatti della storia numerandoli da 1 a 4.
È ESTATE



È un giorno d’estate.
Fa caldo, molto caldo.
Tutto è tranquillo.
Ciaf, ciaf, ciaf
Galleggio sul mio .

Toh, delle
Blub
Che cos’è?
Ma è papà!
Flush
È la signora !
Brava signora Tartaruga!
Flush
È meraviglioso...
Splash



È stato bellissimo...

Lo rifacciamo?
Y. Kasano,
FILASTROCCA DELLE VACANZE


Arriva giugno, andiamo in vacanza ci andiamo leggeri, a passo di danza, prendiamo lo zaino, calziamo il cappello se nuvola piove abbiamo l’ombrello.
Vacanza vuol dire aspettare il mattino, spiare se sbocciano i fiori in giardino (in città, magari, nel vaso, al balcone), mangiare il gelato, giocare a pallone.


Vacanza vuol dire annoiarsi un pochino sfogliando più volte quel giornalino già letto e riletto sopra il divano, ascoltando le ore che battono piano.
Le ore bambine sono calde e dorate colorano i giorni di tutta l’estate, fan gli scolari più grandi e arguti:
bussa settembre e son tutti cresciuti!
SCRIVO
Scrivi che cosa significa per te vacanza.

L’ALBERO IN ESTATE
Quale colore è più presente nel quadro?



I colori caldi dell’estate sono i colori del sole, del fuoco... inseriscili nella tavolozza.

Che sensazione ti trasmette?
Rispondi con una X.
Caldo Freddo
LA SCUOLA È FINITA
DAVID RIPARTE CON TANTE STORIE NUOVE DA PORTARE CON SÉ.
Grazie! Le porterò ad altri bambini!


Ecco le nostre storie David!
BUONE VACANZE!
1 Dividi le parole in sillabe come nell’esempio: prima batti le mani. to - po




- pe fi - ne - stra ma - ti - ta oca pane salame











uva mare oliva



rospo sole nastro




SILLABE E DOPPIE
Sottolinea nella filastrocca le parole con le doppie.
Ho fatto un patto con il mio gatto: che nel salotto non faccia il matto Se come un matto graffia il salotto, mai più un biscotto, anzi lo sfratto.
1
Quando ci sono le DOPPIE per sillabarle devi separarle.

gatto biscotto

patto matto sfratto salotto
2


Leggi e cerchia le parole con l’accento. C’era una volta il principe Alì che della bella Sofì si invaghì, ma per raggiungere la sua amata la strada dell’accento andava trovata. Così Alì il percorso iniziò e, accento dopo accento, da Sofì arrivò.
L’ACCENTO dà forza alla vocale finale della parola.

L’APOSTROFO

Leggi, togli la vocale e metti l’apostrofo.
La ’ ape Mirella sta per partire
la oca Rosina la vuole seguire.
Arriva lo orso curiosone



lo istrice attento gioca a pallone.
Tra la erba spuntano i fiori:


è la primavera dai mille colori.
LA e LO perdono la vocale davanti alle parole che iniziano per vocale e prendono l’apostrofo così L’.
1 Ora scrivi le parole con l’
2 Serve l’apostrofo? Riscrivi in modo corretto dove occorre.
La
Leggi, poi cerchia nella filastrocca di verde è, di rosso e.

È notte profonda e il cielo è blu la stella e la luna ci guardano da lassù.

Il bimbo è contento e guarda lontano la mamma è vicina e lo tiene per mano.
E ha la voce leggera, unisce le parole e non le lascia sole.
È ha la voce squillante, di sé è molto sicura e spiega senza paura.
1 Unisci gli elementi illustrati, prima con le frecce poi con e.

Pane e marmellata.

............................................................................................... ............................................................................................... ...............................................................................................
2 Inserisci è per spiegare.

Com’è


La palla ........ rossa
La pizza ........ buona.
Il gatto ........ morbido.
Dov’è ........ in giardino. ........ sul tavolo. ........ sull’albero.
Cos’è ........ un oggetto. ........ un cibo. ........ un animale

C’È - CI SONO
Leggi, poi cerchia nella filastrocca di verde
C’è un parco
ci sono i bambini
c’è uno scivolo per i più piccini.
Ci sono le nuvole il sole non c’è più arriva la pioggia nasconditi anche tu.
1 Leggi e completa con c’è o ci sono.
C’È indica una cosa sola, CI SONO indica più cose.
Nel parco ..................................... i giochi. Nel mare ...................................... i pesci.

Nel prato l’erba. Nel bosco i funghi.
Sull’albero ................................. le foglie. In città ......................................... un topo.
2 Osserva il disegno e scrivi che cosa vedi.
.......................................................................................... ..........................................................................................

Leggi e cerchia tutte le parole con H.
Io ho un pesce rosso.
Tu hai tanto freddo.
Maria ha gli occhi limpidi.
Luca e Paolo hanno i brividi.
1 Completa le frasi con ho, hai, ha, hanno.
HO, HAI, HA, HANNO si scrivono con l’H solo se significano possedere o sentire.
H possedere sentire
Io ..................... tanti amici.
Io ..................... un libro nuovo.
Io ..................... un fratello.
Io ..................... sonno.
Io ..................... sete.
Io ..................... paura.
H possedere sentire
Tu ..................... una penna nuova.
Il cane un osso.
I miei amici ..................... il cappotto.
Tu ..................... la febbre.
Il cane fame.
I miei amici ..................... caldo.
2 Osserva la foto di Lara e completa le frasi con ha o non ha.
Lara ................................ i capelli biondi.
Lara ................................ il nasino a patata.
Lara ................................ gli occhi scuri.
Lara gli occhiali.
Lara ................................ i capelli lisci.

LA FRASE
Osserva e per ogni disegno colora la frase corretta.
La FRASE è un insieme ordinato di parole che esprimono un significato.
Il nonno guarda la TV.
TV la guarda nonno il.

La pizza mangia Carla.
Carla mangia la pizza.
1 Collega le parole e leggi la frase che hai formato.
Il pompiere cade sul tetto.
Il gatto spegne in piscina.

La palla salta il fuoco.
2 Riordina i pezzetti e scrivi la frase.
un albero saltava
sul quaderno. tra i rami.
disegna Stamattina


............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................

Luca uno scoiattolo

Tutto ciò che ti circonda (persone, animali, cose) ha un NOME.
1 Chi è? Inserisci i nomi delle parole-disegno della filastrocca nei contenitori al posto giusto.


Nomi di PERSONE ...............................................
Nomi di ANIMALI ............................................... ............................................... ............................................... ...............................................
Nomi di COSE ............................................... ............................................... ............................................... ...............................................
Le QUALITÀ di persone, animali e cose si chiamano






1 Com’è? Collega ogni immagine alla sua qualità.

.
2 Com’è Sara? Leggi e sottolinea le qualità, poi cerchia Sara.

Sara indossa una gonna leggera e corta.
Non indossa il cappello.

Ha i capelli lunghi e neri.

Salta la rana
galoppa il cavallo
vola il gabbiano
canta il gallo
saltella allegro
il mio cagnolino
si struscia affettuoso

il mio gattino.
Le AZIONI compiute da persone, animali e cose si chiamano VERBI.

1 Che cosa fa? Scrivi l’azione di ogni animale della filastrocca.
La rana .......................................................... Il gallo ..........................................................
Il cavallo ...................................................... Il cane ..........................................................
Il gabbiano ............................................... Il gatto...........................................................
2 Scrivi le azioni che compie Luisa.
IL PUNTO E LA VIRGOLA
È estate. Il sole splende e fa molto caldo.
I bambini giocano con le formine, il secchiello e la sabbia.
La mamma prende il sole, il papà
mangia il gelato e la nonna legge

sotto l’ombrellone.
I segni di punteggiatura aiutano a leggere bene facendo

le giuste pause.
. Il punto conclude una frase e indica una pausa lunga
, La virgola separa elenchi di parole e indica una pausa breve.

1
Andrea colora la mamma. Legge un libro.
Andrea colora. La mamma legge un libro.
Susanna suona. Un cane abbaia.
Susanna suona un cane. Abbaia.
2 Inserisci . o , e cerchia la lettera maiuscola dopo il punto.
Luca mette nello zaino il quaderno
l’astuccio il diario e la merenda.
Il papà torna dalla spesa Ha comprato frutta verdura pasta e pane.
DOMANDARE ED ESCLAMARE
I segni di punteggiatura aiutano a leggere bene e in modo espressivo.
? Il punto interrogativo indica una domanda.
! Il punto esclamativo indica un comando o un’emozione.
1 Completa i fumetti con ! o ? .


Che bocca grande che hai
Che ore sono
Prendilo
Hai fatto i compiti
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Le pagine Laboratorio di disegno sono a cura di: Novella Laghi
Coordinamento e redazione: Emilia Agostini
Grafica e impaginazione: Dania Fava
Illustrazioni: Giulia Baratella, Sandra Bersanetti, Francesca Galmozzi, Laura Penone, Lara Poltronieri, Lisena Sabolo
Copertina: Mauro Aquilanti, Valentina Mazzarini
Referenze fotografiche: Archivio fotografico Raffaello, iStock, Shutterstock
Coordinamento multimedia: Paolo Giuliani
Redazione multimedia: Sara Ortenzi, Giulio Pieraccini
Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani
Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello
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