Ci p
IS iac E. P BN e ig 97 di lia 8- pi po 88 ù co -4 le 72 gg -2 e 46 re 7- 4 4
Eva Pigliapoco
Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE G RATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).
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Leggere
Un diario per crescere
• Percorsi per competenze • Percorsi per tipologie testuali • Verifica delle competenze • Mappe • Almanacco delle stagioni • Prove Nazionali
• Educazione ambientale • Cittadinanza • Educazione all’affettività
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Classe 4a e 5a pp. 120
Classe 4a pp. 224 Classe 5a pp. 232
e inoltre...
Ci piace di più
Le regole di italiano 4-5
• Grammatica • Prove Nazionali • Laboratorio di scrittura • Metodo di studio • Mappe
Un fascicolo con le regole base per aiutare gli alunni a svolgere i compiti in autonomia.
Classe 4a pp. 160 Classe 5a pp. 176
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Sussidiario dei linguaggi Lettura e lessico Classici Linguaggi espressivi
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Sussidiario dei linguaggi
INDICE laboratorio di lettura 8 Che bello! 9 Colori d’estate 10 Il “leggione” 12 La Costituzione degli amici per la pelle 13 Il calcio non mi piace! 14 Maschi… 15 …e femmine 16 Una settimana da brivido 18 Can che abbaia non morde 19 Compiti 20 Il maestro che raccontava storie 21 Regolamento della Terra delle Storie 22 Libri animatti
IL TESTO
NARRATIVO 24 STRUTTURA ED ELEMENTI DELLA NARRAZIONE 26 Paura 27 Un incendio in biblioteca 28 Il pirata Testamatta 30 LA POESIA NARRA Foce - La foglia - Il vento 32 I giganti... e i Jones 34 La bacchetta magica 36 e ora un classico! Alice nel Paese delle Meraviglie 38 Cento senza nome
50 LE TECNICHE NARRATIVE 51 52 54 55 56 58 60 62
Il mostro di Loch Ness La bambina innamorata di Harry Potter Ora Ascolto - Il cane e l’osso Mi sono perso a Londra! La fuga di Tobia Pagine segrete e ora un classico! Il giornalino di Giamburrasca che cosa so fare
64 I GENERI
La lettera
65 66 68 69
Cara amica Cathy e Kamo Una lettera al Sindaco Ciao pa’!
Il diario
70 Amber 71 Caro diario? 72 e ora un classico! - Robinson Crusoe 73 Oggi burrasca
L’autobiografia
74 75 76
Piccola Apache
NELLA MIA REALTÀ Una ricerca speciale: le vite degli scrittori
Una grande passione
Il mito
78 Il mito di Persefone 79 Aracne, tessitrice per l’eternità
Il racconto del brivido
80 Una foto misteriosa 82 Una rapina in banca 83 Frankenstein
Il racconto d’avventura
43 Il mio amico invisibile 44 Storia... della mia storia 46 Animali domestici e animali selvatici
84 85 86 88 90 92 94
L’assalto del coccodrillo Il coraggio di Jim e ora un classico! - Il Barone di Münchhausen Sulla zattera e ora un classico! - Le avventure di Pinocchio
48 che cosa so fare
96
arte e IMMAGINE Analizzare un dipinto
39 Ora Ascolto - Le streghe 40 che cosa so fare 42 LE SEQUENZE
che cosa so MAPPA del testo narrativo che cosa so fare
IL TESTO
DESCRITTIVO 100 DESCRIVERE: CHE COSA? COME? 100 101 102 103 104 106
Il barattolo Nella vasca da bagno Hai voluto la bicicletta? Una piazzetta La Torre delle Meraviglie Villa dei Sogni
107 LA POESIA DESCRIVE
Una mimosa - Inverno - Il mare
108 Maffeo 109 La mascherina di seta nera 110 Ora Ascolto - La strana cosa 111 Anna e Peter 112 Secondo Giudy... secondo Nancy 114 Mio nonno 115 NELLA MIA REALTÀ Un ritratto speciale: l’identikit 116 Come una fata 117 e ora un classico! - Piccole donne 118 che cosa so MAPPA del testo descrittivo 120 che cosa so fare 122
arte e IMMAGINE Descrivere l’arte
IL TESTO
POETICO 124 TANTI TIPI E INGREDIENTI DELLA POESIA 126 127 128 129 130 131
Schiocca, schiocca filastrocca! Per ritrovare le cose smarrite Computer - Penna Nel bosco Il treno infinito Il triciclo - Un cuoco furbo Ora Ascolto Il gatto - Figlia - Pane secco - Chi acchiappa?
132 Farfalle 133 Mastro Geppetto - Ora di colazione 134 La mia città 135 La luna al guinzaglio - Ragno nel cielo 136 Il nuvolone - Il risveglio del vento 137 Vola nel vento 138 NELLA MIA REALTÀ Concorso di poesia 139 e ora un classico! - San Martino 140 che cosa so MAPPA del testo poetico 142 che cosa so fare 144 arte
e IMMAGINE
La poesia delle immagini
IL TESTO
INFORMATIVO 148 150 151 152 153 154 155 156 157 158 160 162 164
I complessi funerari di Giza Come si propaga il calore Ora Ascolto - L’eruzione vulcanica Il Gargano Le grotte La chiocciola I mammiferi La carta La locandina Esploriamo le città del Marocco NELLA MIA REALTÀ Il proprio metodo di studio
che cosa so MAPPA del testo informativo che cosa so fare
166 arte
e IMMAGINE Studiare un dipinto
laboratorio del lessico 169 170 171 172 174 176 177 178 179 180 181 182 184 185
Parole per giocare Lo zabaione del nonno Il vocabolario Le Dolomiti La grande fabbrica delle parole La mia nuova vita LA POESIA E IL LESSICO Ciao
Da grande Parole a confronto Il miele Problemi... a colazione Modo di parlare e ora un classico! - Cuore NELLA MIA REALTÀ Scrivo una lettera
186 arte
e IMMAGINE
Le parole della pittura
Almanacco
delle
Stagioni
Autunno
190 L’autunno nei LINGUAGGI ESPRESSIVI 192 FESTE in autunno
Inverno
194 L’inverno nei LINGUAGGI ESPRESSIVI 196 FESTE in inverno
Primavera Estate
200 La primavera nei LINGUAGGI ESPRESSIVI 202 FESTE in primavera 204 L’estate nei LINGUAGGI ESPRESSIVI 206 ESTATE in tavola 207 Guardo le stelle cadenti! 208 L’estate per me
COMPETENZE LINGUISTICHE 209-224
Prove Nazionali
CI PIACE lavorare verso traguardi di competenza Traguardi di competenza
Attività proposte
L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.
Nei box: • A voce alta • Civilmente • Ci piace!
Ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media, cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.
Nelle pagine: • Ora ascolto
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
Nella sezione: Nei box: • Laboratorio di lettura • Comprendo • Analizzo il testo
Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.
Nelle sezioni: • Il testo informativo • Laboratorio del lessico
Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.
Nelle sezioni: • Il testo narrativo • Il testo descrittivo • Il testo poetico
Nell’allegato: • Un diario per crescere Nei box: • Strettamente personale • Comprendo
Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
Nei box: • Scrivo
Negli allegati: • L aboratorio di scrittura • Un diario per crescere
Comprende e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; comprende e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
Nelle sezioni: Nei box: • Laboratorio del lessico • L’angolo delle parole • Il testo informativo
Riflette sui testi per cogliere le caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.
Nelle sezioni: • Laboratorio di lettura • Laboratorio del lessico • Il testo narrativo • Il testo descrittivo
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
Nell’allegato: • Grammatica
Nell’allegato: • Un diario per crescere
Nelle pagine: • E ora un classico! Nei box: • L’angolo delle parole • Comprendo • Scrivo
il tuo libro Il libro che hai in mano, il sussidiario dei linguaggi, è un’antologia. La parola “antologia” viene dal greco anthos = fiore + legein = raccolta. In pratica vuol dire “raccolta scelta di brani”. Ogni lettura, dunque, è un fiore da cogliere nel prato: il prato di parole che trovi nei libri.
SCOPRI COM’È FATTO IL TUO LIBRO, TI GUIDERÀ PASSO DOPO PASSO DURANTE L’ANNO.
TANTE PAGINE SPECIALI Ora Ascolto Impara ad ascoltare: allenati nelle pagine dei laboratori di ascolto con l’aiuto dei file audio o della voce dell’insegnante.
NELL A MIA REA LTÀ
Proposte di lavoro ti guideranno a sperimentare nella realtà tutto ciò che hai appreso.
CI PIACE RICOMINCIARE Laboratorio di lettura Ritroviamoci e riprendiamo familiarità con la lettura.
TESTO NARRATIVO Conosciamo i segreti della narrativa.
TESTO DESCRITTIVO Osserviamo con attenzione per raccontare anche i particolari.
TESTO POETICO Giochiamo, riflettiamo, descriviamo, raccontiamo con la poesia.
TESTO INFORMATIVO Approfondiamo le nostre conoscenze sui più diversi argomenti e impariamo a studiare con metodo.
LABORATORIO DEL LESSICO Riflettiamo sulle parole e arricchiamo il nostro vocabolario.
ALMANACCO DELLE STAGIONI Scopriamo curiosità e approfondimenti sul tempo che viviamo: le feste e la natura che ci circonda.
e ora un classico! Accanto ai brani moderni potrai leggere anche favolosi classici!
arte e IMMAGINE Ogni sezione si conclude con pagine dedicate all’arte, perché anche l’arte va letta, analizzata, capita e gustata.
laboratorio di lettura
Che bello! Fra otto giorni ricomincia la scuola e oggi io e la mamma andremo a comprare tutto l’occorrente. Lei mi ha già avvisato: – Non credere che ti compri quei gadget carissimi che fanno adesso! Ma non sono tanto i gadget e gli slogan sugli astucci e sui quaderni che mi piacciono. No, quello che mi attira è l’azzurro leggero delle righe sui quaderni nuovi, è l’odore di mandorle della colla e i tubetti di colore ancora intatti, sempre bianchi con una sottile striscia colorata al centro, come le maglie dei ciclisti. Rosa di Tiro, terra di Siena, blu cobalto... La prima volta che si svita il cappuccio nero per controllare se il colore è veramente quello della striscia, si fa fatica. Forse incontrerò una compagna o un compagno di scuola anche loro di ritorno dalle vacanze. Per la prima volta dopo tanto tempo ho messo il maglioncino che pizzica sulle braccia, con sotto ancora una maglietta. Ma è bello mettere il maglioncino verde scuro quando la fine dell’estate è ancora lontana e si è così vicini al ritorno a scuola. da P. Delerm, Che bello, Salani
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LABORATORIO DI LETTURA
TESTO NARRATIVO
TESTO DESCRITTIVO
TESTO POETICO
Colori d’estate Si chiude la finestra sul mare e tutto diventa fotografia. I giochi, l’allegria non li lascio, sperduti, soli, sulle rive del mare: li porto con me, nelle stanze della mia fantasia, fino al ritorno della prossima estate. E intanto riapro la nuova cartella di scuola. Sento emozioni. Le matite, i quaderni, i colori diventano voci: “Vogliamo diventare presto presto disegni, parole”. Ci sono! So già di cosa parlare: del canto del mare, e colorare le luci e gli odori della mia giovane estate. V. Riccio, Poesie che parlano…, Edizioni R.R.C.
aVOCE
imparo a leggere bene
ALTA
Quando si ritorna a scuola, una delle cose che ci piace di più è ritrovare i nostri compagni e gli insegnanti. Ci piace raccontare quello che abbiamo fatto durante l’estate. A volte, però, è difficile riuscire ad ascoltare tutti, rispettando il turno di parola. Sedetevi in cerchio intorno a un grande cartellone che riempirete con i vostri ricordi. Potete fare un disegno o scrivere un breve racconto. Avete cinque minuti a testa. Al termine del tempo a disposizione nominate un aiutante che dovrà incollare il vostro ricordo, scrivendo la parola-chiave di fianco (esempio: mare, città, montagna, o anche nascita, scherzo…).
TESTO INFORMATIVO
LABORATORIO DEL LESSICO
ALMANACCO DELLE STAGIONI
Quando si legge, è importante rispettare il ritmo, scandito dai vari segni di punteggiatura. Il tuo occhio deve muoversi veloce e catturare l’intera frase. Mettiti alla prova con questo brano, poi rispondi: - quante pause hai fatto? - in quale punto ti sei soffermato più a lungo?
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Il “leggione” 24 settembre L’ha rifatto. Il maestro ha ripetuto anche quest’anno che lui è come il capitano di una nave e che noi, la sua ciurma, gli dobbiamo obbedire senza fiatare. Ce l’ha detto in prima, ce l’ha ripetuto in seconda e anche in terza. Anzi, a pensarci bene, questa storia della nave e del capitano torna fuori ogni volta che lo facciamo arrabbiare. Per questo ho deciso di scrivere questo diario di bordo. Su ogni nave che viaggia c’è qualcuno che tiene il diario di bordo e ci scrive sopra, giorno per giorno, tutte le cose che succedono durante la navigazione. Anche sulle navi del passato c’era. Me l’ha detto Giacomo, quello che legge un sacco di libri e che tutti chiamano “secchione”. Io questa cosa del “secchione” non la riesco proprio a capire: i secchi mica leggono! Giacomo, secondo me, lo dovrebbero chiamare “leggione”, piuttosto che “secchione”. Anche a me piace leggere, ma non leggo tanto quanto Giacomo.
l’angolo delle parole • Per ogni riga, elimina l’intruso. ciurma – nave – capitano – libro secchione – leggione – portone – scrivone onde – burrasca – corrente – pesci
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laboratorio di lettura
A me piace di più scrivere: il maestro dice che sono abbastanza portato e che non faccio troppi errori. Io non lo so proprio se “sono portato” o se “ci arrivo da solo”, quello che so è che certe volte scrivo delle cose che a rileggerle mi fanno ridere e non mi sembra nemmeno di averle scritte io. Io non sono né un “secchione”, né un “leggione”: sono uno “scrivone”. Comunque questo non c’entra. Oggi il mare della quarta B della scuola “Gianni Rodari” è calmo e piatto. Niente onde e niente burrasche, niente correnti strane. L’unica cosa notevole di questa giornata è la nascita di questo diario. E non mi sembra poco! da S. Bordiglioni, Il capitano e la sua nave, Edizioni EL
CI PIACE!
• Procuratevi un quadernino, o assemblate dei fogli bianchi
e rilegateli: realizzerete così il vostro diario di bordo. Anche la vostra classe, infatti, è come una nave: voi siete la ciurma e i vostri insegnanti sono i capitani. Decidete insieme le regole per scrivere il diario, seguendo questa traccia: - chi scrive? - quando? - dove?
- quanto? -q uando si leggeranno le pagine scritte?
laboratorio di lettura
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La Costituzione degli amici per la pelle Per stare bene insieme, è importante darsi delle regole e rispettarle. Articolo 1 Noi siamo un gruppo di bambini fondato sull’amicizia. Articolo 2 Abbiamo gli stessi diritti e gli stessi doveri, senza distinzione di sesso, di nazionalità o di forza muscolare. Articolo 3 Tutti hanno diritto di giocare con gli altri, nessuno può essere cacciato via, anche se non è molto bravo a correre. Articolo 4 Il gruppo aiuterà il bambino che non ha il materiale scolastico e quello che non ha capito la lezione. Articolo 5 Tutti hanno pari dignità e non possono, per nessuna ragione, essere canzonati, derisi, presi in giro dagli altri. Articolo 6 Ognuno di noi ha diritto di giocare come preferisce se questo non comporta danno per gli altri bambini. Articolo 7 Non si può, per nessuna ragione, rivelare i segreti che i compagni ci confidano. Articolo 8 Per prendere le decisioni importanti si procederà a una votazione: vincerà la maggioranza, ma saranno prese in considerazione anche le opinioni della minoranza. Articolo 9 Ogni volta che si bisticcia, si farà la pace prima di tornare a casa. Articolo 10 Il gruppo si impegna a rispettare l’ambiente e a renderlo migliore. da P. Valente, La casa di Nonna Italia, Raffaello
Civilmente Quale articolo aggiungeresti? …………………………………………………………… ……………………………………………………………
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laboratorio di lettura
Il calcio non mi piace! Quando la maestra ci porta a giocare in cortile, io mi incanto sempre a guardare l’albero con le foglie a forma di cuore, il tiglio. Mi immagino di arrampicarmi fin dentro la chioma, che è fittissima, e di scoprire lì in mezzo una specie di foresta magica. Insomma, mi invento una storia. E questo credo che abbia a che fare con quella storia del socializzare. Perché dopo un po’ arriva la maestra e mi fa, puntuale: – Dai, Nicolò, cosa stai a fare lì tutto solo, vai a giocare con gli altri, su! Solo che gli altri giocano tutti a calcio, gli altri maschi della classe, intendo, e io a calcio sono una schiappa, un vero disastro. E non parliamo di giocare con le femmine: mi prenderebbero in giro a sangue tutti quanti. Il problema in realtà non è che sono una schiappa. Anche da schiappa io ci giocherei a calcio, se mi piacesse. Il fatto è che proprio non mi piace, non mi diverte. Potrei giocare a calcio come papà suona il violino. Papà si è messo in testa di imparare a suonare il violino: ne ha comprato uno e va a lezione due volte alla settimana, invece di andare in palestra come fanno tutti gli altri papà. Ora è convinto di saper suonare e invece è un vero strazio e fa venire la pelle d’oca a sentirlo, però lui si diverte. Ecco, io sarei contento di fare lo stesso con il calcio e invece sono uno strazio e nemmeno mi diverto. A me piacerebbe arrampicarmi sugli alberi, fare il pirata, giocare a guerre stellari... così resto incantato a guardare quel tiglio, a fantasticare, a inventarmi delle storie. da G. Quarzo, Il libraio sotterraneo, Salani
imparo a leggere bene
comprendo Rispondi sul quaderno. 1- Qual è il problema del protagonista? 2- Perché il protagonista sarebbe preso in giro se giocasse con le femmine?
Leggere bene vuol dire anche comprendere ciò che si legge. Per questo sono importanti i tempi di lettura. Dopo aver letto il brano, rifletti su come hai letto e indicalo con una X: ho letto il brano una sola volta, lentamente, soffermandomi su ogni passaggio per comprenderlo a fondo; ho letto il brano due volte, perché dopo la prima non avevo capito tutto; ho letto il brano una volta, molto velocemente, per cui mi sono sfuggiti diversi particolari.
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Maschi… I maschi non mi piacciono perché: i maschi sono spesso un po’ spettinati… che disordinati! I maschi hanno sempre gli stessi giocattolacci: robot, mostri, alieni, stupidi vampiri e diavolacci! Spesso hanno le unghie lunghe e nere, falle un po’ vedere! I maschi poi litigano sempre per le figurine e spesso, che scemi, si fanno pure gli occhi neri. E sempre per quella stupida passione, per i campi da mattina a sera rincorrono il pallone, per questo hanno le ginocchia tutte sbucciate, che impressione! Comunque per finire ti dico in confidenza consegno ai maschi un premio di riconoscenza, perché in loro compagnia è assicurata l’allegria! da V. Facchini, I maschi non mi piacciono perché, Fatatrac
comprendo Chi ha scritto questa filastrocca? ……………………………………… Per scriverla, si è messo nei panni di: un bambino; una bambina; non lo so.
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laboratorio di lettura
…e femmine Le femmine non mi piacciono perché: le femmine sono spesso piene di fiocchi, di strani vestiti, di anelli e di trucchi; si parlano all’orecchio, fanno sempre la spia ed altre cose simili; le femmine non sanno mai giocare; ti tirano i capelli se non le lasci comandare. E dei loro giocattoli poi non vi posso parlare, hanno solo delle stupide bambole da collezionare. Le femmine poi piangono in continuazione, da pranzo a colazione. E le cose strane non finiscono qui! Mi sai dire come mai sempre in due vanno a fare la pipì? E poi sono davvero credulone: credono ancora che compaia un bel principe turchino se baci sul muso un ranocchio verdolino. da V. Facchini, I maschi non mi piacciono perché, Fatatrac
comprendo CI PIACE!
• Formate due gruppi: il gruppo dei maschi e il gruppo delle femmine. Nel tempo stabilito dall’insegnante, provate a scrivere tutte le qualità e tutti i difetti dell’altro gruppo. Poi confrontatevi in una discussione di classe in modo sereno: l’amicizia è possibile solo se ci si conosce bene!
Chi ha scritto questa filastrocca? ……………………………………… Per scriverla, si è messo nei panni di: un bambino; una bambina; non lo so.
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Una settimana da brivido cammino-verso : - Prenderò servizio oggi stesso - aveva concluso laInmaestra, perciò prepari il mio contratto di assunzione. Ora vado a conoscere le mie vitt… i miei cari, preziosi alunni. - Aspetti… - l’aveva implorata il Direttore, ma lei era già uscita come una ventata di tramontana. - Non mi ha neppure detto come si chiama! Gli alunni della quarta Q trascorsero una settimana allucinante.
In cammino verso:
LUN EDÌ
Lezione di lingua italiana con tema da svolgere. Titolo: “Descrivi il topo della maestra soffermandoti sulla sua bellezza, lodando la sua intelligenza, mettendo in luce la sua amabilità”.
MARTE DÌ
Lezione di osservazione scientifica su: “Le sane abitudini quotidiane dei vermi; il formidabile apparato digerente dei ratti; come la cacca di volpe influisce sulla crescita dei funghi porcini; i morsi delle murene e le loro purulente conseguenze”. Interrogazioni e voti totalmente negativi.
ME RCOL ED Ì
Lezione di matematica. Verifica con risoluzione del i problema: “Un coccodrillo divora bambini 1,8 ogn giorno feriale e 2,5 la domenica. Calcola quanti bambini divora in un mese di 30 giorni”.
comprendo “Ora vado a conoscere le mie vitt… i miei cari, preziosi alunni.” Che cosa stava per dire la maestra? …………………………… Come definiresti la maestra del racconto? ……………………
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In cammino verso:
GIOVED Ì
Lezione di geografia ecologica intitolata: “Tutto sommato i detersivi fanno bene all’ambiente”.
VE NE RD Ì
Lezione in palestra di educazione fisica consistente in una serie di esercizi ritmici guidati dalla maestra con il tamburello.
SA BATO
Educazione musicale: riproduzione con gli strumentini dei ritmi sincopati e minacciosi dei cannibali “Temagnotutto”.
scrivo
imparo a leggere bene Questo è un brano umoristico. Dividetevi tra compagni i vari giorni della settimana elencati nel brano; ognuno ne leggerà uno, cercando di dare espressività alle parti più comiche e mantenendo il crescendo fino alla fine.
Per ogni disciplina elencata, scrivi un’attività che ti piacerebbe fare quest’anno: Italiano: …………………………………………… Matematica: ……………………………………… Storia: ……………………………………………… Geografia: ………………………………………… Scienze: …………………………………………… Arte e immagine: ………………………………… Musica: …………………………………………… Educazione Fisica: ………………………………… Tecnologia: ………………………………………… Inglese:……………………………………………
laboratorio di lettura
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Can che abbaia non morde La mia materia preferita è arte e immagine: sono uno specialista nel disegnare gli animali e i paesaggi lunari. La mia maestra Roberta dice che non ha mai avuto un alunno così appassionato di astronomia come me. Effettivamente a me stelle, pianeti e galassie piacciono un mondo. Il mio sogno, da grande, è fare l’astronauta e raggiungere prima la Luna e poi Marte. Ma il mio papà dice che siccome in matematica sono proprio una frana, non potrò mai diventare un astronauta. Per andare sulla Luna bisogna studiare ingegneria aeronautica e non sbagliare nemmeno un’operazione. Io, invece, non ne azzecco una con la maestra Tiziana. Il quaderno blu, quello di matematica, è una fioritura di croci rosse. Avrete capito da queste poche righe, che a scuola non sono propriamente ciò che chiamano “genio”. La maestra Tiziana continua a darmi note da far firmare ai genitori e, ogni volta, a casa scoppia il finimondo. La mamma dice che un giorno impazzirà se non la smetto di farla tribolare, mentre papà, quando firma la nota in rosso sul diario, comincia a minacciarmi con i peggiori castighi: “Basta videogiochi per un mese!”, “Niente TV per una settimana!”, “Ti porto al circo e ti faccio avvolgere come un involtino dalla proboscide dell’elefante!”. Insomma, a casa mia, in quanto a castighi, non siamo secondi a nessuno! Per fortuna la mia TV è ancora accesa, i videogiochi continuano a essere il mio passatempo preferito, nessun elefante mi ha mai usato come farcitura dei suoi involtini. Perciò state tranquilli, perché come si suol dire “Can che abbaia non morde”. A. Pellai, Non mi vedi, papà?, Edizioni Erickson
l’angolo delle parole strettamente personale Qual è la materia che ti piace di più? …………………………… Qual è la materia in cui vai meglio? …………………………… Qual è la materia in cui hai più difficoltà?………………………
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laboratorio di lettura
Che cosa vuol dire l’espressione “Can che abbaia non morde”? ersona che brontola e sembra P cattiva, ma non lo è. ersona che è impegnata a P brontolare e non ha tempo per passare alle mani.
Compiti La cosa che mi piace di più della scuola sono Massimo e Roberta; quella che mi piace di meno le poesie da imparare a memoria. Un giorno, a scuola, abbiamo fatto una discussione di un’ora sulle bugie. Hanno parlato tutti i più bravi: Cristina ha detto che lei le bugie non le dice mai; Luca, che bisogna dire sempre la verità ed essere leali; Serena, che quando non si fanno i compiti non si devono copiare, ma bisogna dirlo alla maestra; Miko, che quando lui dice una bugia si pente subito ecc…ecc…Una barba! Poi siamo passati alla storia. - Avete fatto il questionario? Chi non l’ha fatto? Nessuno ha alzato la mano. - Tutti così bravi?- ha chiesto la maestra, e ha guardato me. Allora io ho alzato la mano. - Veronica, ancora tu? Dammi il quaderno, che scrivo un appunto per la mamma. Questa maestra, che è arrivata quest’anno, è come le poesie che ci fa studiare a memoria: non la sopporto! Lei le sceglie sempre così lunghe che ci vuole una settimana per impararne una, e quando sono arrivata alla fine non mi ricordo più l’inizio. L’ultima si intitolava “Il sabato del villaggio” e l’unica cosa che ci ho capito è che, secondo questa poesia, ci si diverte di più il sabato che la domenica. Che è una solenne bugia, prima di tutto perché il sabato si va a scuola, e la domenica no, e poi perché, se devo fare i compiti, li faccio il sabato pomeriggio, ma la domenica no, mi diverto e basta. Invece quella volta, per quella poesia che non mi entrava in testa, ho dovuto studiare anche la domenica. Per fortuna il lunedì l’ho saputa ripetere bene. Ma un po’ di merito l’ha avuto anche Massimo, che mi ha suggerito quello che non mi ricordavo.
comprendo Che cosa pensa Veronica della discussione sulle bugie? Che è noiosa; Che è divertente; Che è utile. Perché Veronica non ama imparare le poesie a memoria? Non le piacciono le poesie; Non riesce a memorizzarle. Qual è per Veronica il giorno più bello della settimana? Lunedì; Domenica; Sabato.
A. Nanetti, Veronica, ovvero “I gatti sono talmente imprevedibili!”, Emme Edizioni
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