EDUCAZIONE CIVICA E... TECNOLOGIA
Il cittadino che sarò
Approfondimenti tematici specifici della materia Attività creative e cooperative Agenda 2030
Educazione civica n ell’ora di TECNOLOGIA
Indice 1. Raccolta differenziata e riuso ........................................................................ 2 2. Risparmiare l’acqua .............................................................................................. 5 3. Protezione Civile e rischi sul territorio ..................................................... 9 4. I comportamenti corretti per guarire l’ambiente ............................. 13 5. La strada: muoversi responsabilmente ................................................. 16 6. La cittadinanza digitale ................................................................................... 20 7. Educare alla legalità: i prodotti contraffatti ...................................... 25 Sviluppo sostenibile: l’Agenda 2030 .............................................................. 29
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Raccolta differenziata e riuso I rifiuti stanno ormai sommergendo le nostre città: i problemi relativi alla loro eliminazione sono in costante aumento e portano con sé tanti tipi di inquinamento di terra, aria e acqua, oltre a problematiche sociali e di rispetto della legalità. Nessuno di noi si può permettere di stare a guardare, nemmeno le giovani generazioni. Quelli che seguono sono alcuni spunti per permettervi di riflettere sull’utilizzo delle risorse e sul loro recupero.
Le radici del problema
La Rivoluzione industriale, a partire dalla metà dell’Ottocento, ha consentito un incremento della produttività e un miglioramento economico che ha segnato una svolta epocale per i consumi. Molte persone, infatti, oltre ai generi di prima necessità, potevano ora acquistare una vasta gamma di beni durevoli. Questi erano così chiamati proprio perché sarebbero dovuti durare molti anni, si pensi alla radio, al televisore, al frigorifero e agli elettrodomestici in genere. Il loro funzionamento nel tempo era garantito da artigiani che eseguivano, a prezzi contenuti, ogni tipo di riparazione: si acquistavano nuovi prodotti solo quando non era più possibile la riparazione dei vecchi. Il cibo si acquistava e consumava nel giro di qualche giorno, le scarpe rovinate venivano riparate, gli indumenti logori trovavano altra vita come stracci, il riuso delle bottiglie era la normalità perché esisteva il «vuoto a rendere», ossia terminato il contenuto si restituivano al venditore i contenitori. In questo modo, un po’ per cultura e un po’ per risparmiare, non vi erano sprechi evidenti. Nello stesso tempo questi comportamenti limitavano molto l’accumulo di rifiuti urbani, per cui le discariche erano in grado di accogliere senza problemi tutto ciò che veniva buttato, senza distinzione tra le tipologie dei rifiuti. 2
Raccolta differenziata e riuso
1 Oggi, nell’era del consumismo, tutto è cambiato: si compra di più perché i prezzi dei prodotti, grazie all’innovazione tecnologica, sono diminuiti; inoltre, nella maggior parte dei casi, si preferisce oggi sostituire con un nuovo prodotto quello che una volta veniva riparato. Questo fenomeno è accentuato dal desiderio/bisogno, in particolar modo nei più giovani, di avere prodotti tecnologici di ultima generazione e di dover seguire l’andamento delle mode, incuranti dello spreco di materiali che inevitabilmente assottigliano le già scarse riserve. Questa corsa alla novità rappresenta attualmente un serio problema sotto il profilo eco-ambientale, in quanto le tecnologie avanzate si basano sull’impiego di elementi chimici che sono molto rari in natura. La crescita economica è un fatto indiscusso in quanto porta sempre enormi benefici alla collettività, ma è anche vero che tutto ciò comporta un continuo consumo delle riserve terrestri da cui deriva la produzione di migliaia di oggetti che giornalmente sono utilizzati per soddisfare i nostri bisogni. Molti dei prodotti utilizzati nel quotidiano, infatti, traggono origine da risorse non rinnovabili come i minerali (metalli), le argille e le sabbie (ceramiche e vetro), il petrolio e il carbone (plastica, fibre artificiali, prodotti cosmetici, fertilizzanti, detersivi, vernici ecc.). Le risorse energetiche di origine fossile come il petrolio, il carbone e il gas costituiscono, inoltre, la fonte principale per ottenere il calore, il quale, a sua volta, è utilizzato per generare corrente elettrica e di conseguenza muovere le macchine per produrre tali oggetti.
Perché recuperare i materiali
«Produrre, usare, recuperare e riciclare i materiali» sono le azioni di base per un’economia circolare virtuosa, divenuta fondamentale per arginare i danni causati all’ambiente con lo sfruttamento ininterrotto delle risorse dovuto al sistema economico lineare, ovvero «produrre, usare e gettare in discarica». Tutti gli studiosi confermano che il nostro pianeta è in forte sofferenza non soltanto, come ben sappiamo, a causa dell’inquinamento ma anche per la carenza di materie prime: è evidente che, continuando in questo modo poco attento e rispettoso, il pianeta risulterà inospitale per le future generazioni. La ricerca scientifica sta sperimentando nuovi materiali provenienti da scarti di lavorazione. Raccolta differenziata e riuso
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1 L’industria, da parte sua, ha cominciato a utilizzare nei suoi cicli produttivi le «materie prime seconde». Sta, inoltre, introducendo sperimentazioni che mirano ad abolire negli oggetti l’uso dei componenti formati da più materiali, che risultano di difficile separazione per il riciclo. Noi tutti dobbiamo imparare a guardare le cose sotto un nuovo punto di vista: tutto ciò che si produce non deve mai essere considerato un rifiuto, ma un’importante risorsa per il benessere dell’ambiente e, di conseguenza, anche per tutti noi. Dobbiamo quindi pensare di cambiare il nostro stile di vita con azioni incisive e responsabili!
Buone pratiche Quali potrebbero essere queste azioni incisive e responsabili? Approfondite in internet le vostre conoscenze e provate a dare una risposta a questa domanda. Dividetevi in gruppi e preparate una presentazione al computer dalla quale emerga il vostro punto di vista e che offra valide motivazioni per preferire gli acquisti di manufatti provenienti da un’economia a ciclo chiuso. Nel lavoro dovranno trovare posto anche le seguenti argomentazioni. • La differenza tra riuso e riciclo. • La differenza tra un ciclo industriale aperto e uno chiuso. • I vantaggi e gli svantaggi di un’economia lineare e di un’economia circolare. • La relazione tra spreco, danni ambientali ed ecosistema. • Tutte le azioni che ogni cittadino dovrebbe compiere per contribuire a salvaguardare le risorse naturali e a limitarne l’uso al fine della produzione di oggetti.
Barra con una x la risposta esatta. 1. Perché oggi si preferisce acquistare un prodotto nuovo piuttosto che ripararne uno vecchio? A Per risparmiare tempo. B È aumentato il bisogno di possedere prodotti aggiornati e sono diminuiti i prezzi. C Non ci sono più i pezzi di ricambio. D Per questioni ambientali. 2. Cosa si può fare per contenere l’inquinamento ambientale? A Non utilizzare le «materie prime seconde». B Sostituire gli oggetti inutilizzati. C Utilizzare più materie prime per creare nuovi prodotti tecnologici. D Responsabilizzarsi, cambiando lo stile di vita in termini di consumi. 4
Raccolta differenziata e riuso
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Risparmiare l’acqua Come sappiamo, l’acqua determina la sopravvivenza della maggior parte degli organismi terrestri e permette lo svolgimento di gran parte delle attività produttive dell’uomo (agricoltura, allevamento, industria ecc.). La risorsa acqua, pur essendo inesauribile, è però mal distribuita e oggi subisce l’influenza dei cambiamenti climatici. Oltre al ben noto scioglimento dei ghiacciai, assistiamo infatti a un altro fenomeno preoccupante: a lunghi periodi di siccità si alternano brevi periodi di piogge abbondanti e violente, così l’acqua che precipita in grande quantità sui terreni aridi non riesce a essere assorbita e, anziché andare a rifornire le falde, tende a defluire verso i fiumi per poi finire in mare, dove diventa inutilizzabile nel breve periodo. È necessario quindi un grande senso di responsabilità che ci porti a un consumo oculato dell’acqua potabile a nostra disposizione, al fine di rispettare l’equilibrio idrico.
L’acqua e l’agricoltura
L’agricoltura assolve, insieme all’allevamento, al compito di garantire i prodotti alimentari necessari per la vita, ma allo stesso tempo è uno dei settori che consuma maggiormente acqua. L’incremento della popolazione sulla Terra ha richiesto maggiori quantità di cibo e di conseguenza maggior impiego di acqua per le attività agricole connesse alla sua produzione. I cambiamenti climatici hanno ridotto, però, la disponibilità idrica e gli agricoltori si sono trovati a dover impiegare nuove tecniche e nuove tecnologie per contrastare i periodi di siccità.
Risparmiare l’acqua
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2 Si devono quindi mettere in atto strategie che servono per migliorare l’efficienza dell’uso dell’acqua irrigua, come per esempio: • raccogliere le acque piovane in appositi bacini; • adeguare il periodo della semina in funzione delle precipitazioni e delle temperature; • incrementare le rotazioni agricole; • utilizzare varietà di piante che si adattino ai climi poco piovosi e che abbiano un ciclo produttivo più breve; • incrementare le pratiche agronomiche per rimescolare la superficie del terreno, favorendo così l’assorbimento e l’immagazzinamento dell’acqua; • utilizzare le acque reflue trattate; • introdurre il metodo di irrigazione con gocciolatoi che permettono all’acqua di raggiungere in modo mirato le radici delle piante, evitando inutili sprechi; • mantenere sempre efficiente l’infrastruttura del sistema di irrigazione. Purtroppo, un altro fattore che limita la disponibilità dell’acqua è l’inquinamento delle falde acquifere, spesso direttamente conseguente all’agricoltura e ai prodotti chimici utilizzati per aumentare e migliorare le colture o eliminare insetti ed erbe infestanti. Non dobbiamo dimenticare che abbiamo bisogno dei prodotti dell’agricoltura per vivere, ma l’agricoltura per garantirci i prodotti necessita dell’acqua: cerchiamo quindi di preservare, con azioni responsabili, questa fondamentale risorsa.
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Risparmiare l’acqua
www.raffaellodigitale.it www.raffaelloscuola.it
Educazione civica e... Tecnologia Prezzo di vendita al pubblico € 3,00
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