Antonio Furci
Einstein
Alla scoperta della Tecnologia
Informatica
Scuola secondaria di primo grado
Redazione: Luca Brecciaroli, SEI Servizi Progetto grafico: Mauro Aquilanti, SEI Servizi Impaginazione: SEI Servizi Illustrazioni: SEI Servizi Copertina: Mauro Aquilanti Ricerca iconografica: SEI Servizi Referenze fotografiche: Dreamstime, Fotolia, iStockphoto, SEI Servizi Multimediale: Paolo Giuliani, SEI Servizi Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello
Il Gruppo Editoriale Raffaello mette a disposizione i propri libri di testo in formato digitale per gli studenti ipovedenti, non vedenti o con disturbi specifici di apprendimento. L’attenzione e la cura necessarie per la realizzazione di un libro spesso non sono sufficienti a evitare completamente la presenza di sviste o di piccole imprecisioni. Invitiamo pertanto il lettore a segnalare le eventuali inesattezze riscontrate. Ci saranno utili per le future ristampe.
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Ristampa: 6 5 4 3 2 1 2020 2019 2018 2017 2016 2015
PRESENTAZIONE
Com'è fatto il libro Einstein - Alla scoperta della Tecnologia è realizzato in conformità alle nuove Indicazioni nazionali ed è un corso misto che presenta una strettissima integrazione tra gli elementi tradizionali di un libro di testo e i nuovi strumenti digitali e multimediali, che insieme costituiscono un progetto completo, accessibile e ricco di materiale in continuo aggiornamento a disposizione degli studenti e dei docenti. Il presente volume Informatica mette a disposizione strumenti per l’alfabetizzazione informatica, la conoscenza dei principali software e il loro approfondimento, oltre a tracciare un’ampia panoramica su Internet e le sue numerose applicazioni.
Obiettivi specifici dell’Area: raggruppa gli obiettivi che raggiungerai dopo lo studio dell’intera Area.
Area: si apre con una doppia pagina introduttiva in cui trovi il titolo delle Unità contenute nell’Area e un indice fotografico.
AREA
2
Obiettivi di apprendimento e Traguardi per lo sviluppo delle competenze: sono un estratto delle Indicazioni nazionali e specificano gli obiettivi e i traguardi che dovrai raggiungere dopo aver studiato l’Area.
Applicativi
OBIETTIVI SPECIFICI DELL DELL’AREA AREA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Conoscere le caratteristiche dei
Eseguire misurazioni e rilievi gra-
L’alunno utilizza adeguate risorse
programmi di videoscrittura; le procedure per eseguire calcoli e ricavare dei grafici; le potenzialità degli strumenti informatici per eseguire presentazioni multimediali. Conoscere le tecniche per svolgere lavori di computer grafica.
fici o fotografici sull’ambiente scolastico […] Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti […] Rilevare e disegnare la propria abitazione o altri luoghi anche avvalendosi di software specifici.
[…] per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire […] compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.
Risorse digitali M.I.O. BOOK
ALTA LEGGIBILITÀ CONTENUTI INTERATTIVI Esercizi U2-U3-U4-U5-U6
Contenuti digitali integrativi
RISORSE AGGIUNTIVE Scriviamo una relazione Lez. 12 Il torneo di calcio Lez. 21 La gita di classe Lez. 32 La creazione di un titolo - 1 Lez. 45 La creazione di un titolo - 2 Lez. 46 Creiamo un oggetto - 1 Lez. 47 Creiamo la nostra classe Lez. 48 Creiamo un oggetto - 2 Lez. 49 Sbobiniamo la lezione Lez. 51 Il video della gita Lez. 52
VIDEOSCRITTURA
WINDOWS
1965 I Bell Laboratories, con la collaborazione del MIT di Boston, progettano un nuovo sistema operativo e nel 1970 verrà alla luce UNIX, utilizzato prevalentemente su computer in ambito scientifico.
1970
FOGLIO DI CALCOLO
DISEGNARE
PRESENTAZIONI
2003 Andy Rubin, Rich Miner, Nick Sears e Chris White fondano Android e creano l’omonimo sistema operativo per dispositivi mobili. Per entrare nel mercato della telefonia mobile, il 17 agosto 2005 Google acquisterà l’azienda.
1984 William Henry Gates III, meglio noto come Bill Gates, fondatore di Microsoft, annuncia Windows, un sistema operativo con un’interfaccia grafica adatta per PC IBM compatibili, basata sui primi studi della Xerox.
1980
1979 Dan Bricklin, studente della Harvard Business School, progetta VisiCals, il primo foglio elettronico, presto diffuso su piattaforma Apple e poi sui PC-IBM e compatibili. Seguiranno altri fogli elettronici dello stesso tipo come Supercalc, Lotus 1-2-3, Multiplan, Excel, Calc.
1990
1991 Linus Torvalds, studente di informatica di Helsinki, discute la tesi su una versione di sistema operativo basato su Unix: si tratta di Linux, che può essere eseguito su un PC compatibile e distribuito gratuitamente.
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FOTO, VIDEO, AUDIO
2000
2010
2000 Steven Jobs, rientrato in Apple dopo aver fondato NeXT, presenta Mac OS X. Si tratta di un sistema operativo che unisce la sicurezza e la stabilità di un sistema Unix con la semplicità e il design dei prodotti Apple.
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Indice delle risorse digitali: comprende l’elenco del materiale digitale del M.I.O. BOOK e i contenuti digitali integrativi legati all’Area.
Linea del tempo: riporta in un percorso storico alcuni degli eventi più significativi legati agli argomenti trattati.
III
Presentazione Lezione: il volume è sviluppato in Lezioni e suddiviso in brevi paragrafi con un linguaggio di facile comprensione, integrato con la terminologia specifica. All’interno delle Lezioni sono presenti box e tabelle, utili per chiarire o approfondire gli argomenti analizzati.
Unità: è introdotta da un’immagine che fa da sfondo al titolo.
AREA 2
Applicativi A pplicativi Applicativi
Disegnare
UNITÀ 5
UNITÀ
LEZIONE
Punti di domanda: sono domande che hanno lo scopo di verificare se hai appreso i concetti principali affrontati nella Lezione.
42. Tipi di immagini
5 Disegnare
Le immagini che vengono elaborate dal computer si dividono fondamentalmente in due grandi categorie: immagini vettoriali e immagini bitmap (o raster).
LEZIONE
41. Computer grafica Un videogioco realizzato in computer grafica.
PUNTI DI DOMANDA 1. Che cos’è la computer grafica? 2. In quali ambiti viene usata la computer grafica? 3. Quali elementi caratterizzano un’immagine digitale?
La grafica computerizzata, spesso indicata con CGI (Computer Generated Imagery; in italiano, immagini generate al computer), è la generazione e/o elaborazione di immagini per mezzo del supporto informatico. Le prime applicazioni relative alla computer grafica risalgono all’inizio degli anni Sessanta, quando si collegarono tra loro un monitor per la visualizzazione dei disegni, un calcolatore e un plotter (una stampante orizzontale per grandi formati). Tali studi furono realizzati in ambito militare, con un sistema per il controllo dello spazio aereo che riusciva a trasferire su carta le informazioni procurate dal radar. La diffusione dei sistemi di disegno informatico si registrò, però, solo all’inizio degli anni Ottanta, cioè quando diventarono disponibili sul mercato i primi personal computer a basso costo. Sul finire del secolo scorso la computer grafica è divenuta dominio consolidato in tutti i computer. Al giorno d’oggi è parte integrante di numerosi ambiti professionali come il ritocco fotografico, il montaggio di filmati, la tipografia, i videogiochi e la progettazione grafica nelle industrie metalmeccaniche, elettroniche, di impiantistica ed edili. Le immagini digitali sono caratterizzate da tre aspetti principali: • La risoluzione è il rapporto tra le dimensioni e la qualità visiva dell’immagine. Viene determinata da due aspetti: – la quantità di punti che compongono l’immagine, misurata in pixel come per la risoluzione dei monitor; – la densità dei punti visualizzati, misurata in dpi (dot per inch, punti per pollice) come per la risoluzione di stampa. • La profondità di colore, misurata in bit, quantifica il numero massimo di colori utilizzabili. • Il formato-compressione sta a indicare il metodo di salvataggio del file, che può essere non compresso (ad esempio BMP, TIFF, RAW) o compresso (ad esempio JPEG, PNG), permettendo di ridurre lo spazio occupato dai dati senza evidenti perdite di qualità. Queste tre componenti concorrono a determinare, a parità di condizioni di scatto, le dimensioni del file d’immagine, le quali possono variare anche di diversi MB a seconda del formato che si sceglie.
Esempio di immagine vettoriale (a sinistra) e bitmap, o raster, a destra.
PAROLE DELL’INFORMATICA Pixell: questo termine deriva dalla combinazione delle parole picture X elements, ovvero immagine per elementi, in quanto le immagini sono costruite da tantissimi puntini colorati.
La differenza tra loro non è sempre visibile, ma è insita nel modo in cui sono «descritte», cioè nel linguaggio che viene usato per codificarle. Le immagini vettoriali vengono descritte in termini di funzioni matematiche, quelle bitmap sono, appunto, mappe di bit. Nei programmi vettoriali le immagini sono trattate come insiemi di segni elementari (rette, segmenti, poligoni ecc.) ottenuti mediante formule ideate dal matematico Pierre Bézier. Tali elementi geometrici formano un oggetto a sé stante, di cui sono memorizzate la posizione nello spazio e le caratteristiche (colore, spessore della linea ecc.). Nei programmi bitmap, invece, lo schermo risulta essere una griglia formata da tanti piccoli puntini, detti pixel. Ogni quadretto possiede un valore di luminosità e di colore memorizzato attraverso un numero di bit. Questo tipo di immagine è chiamato anche raster, ovvero trama, proprio per le schiere di pixel presenti. In tali programmi cambiano, naturalmente, le caratteristiche e le potenzialità delle immagini stesse. L’effetto di fotorealismo è, ad esempio, ottenuto grazie a immagini bitmap, in grado di riprodurre qualsiasi sfumatura di colore con risultati sempre più indistinguibili da quelli ottenuti con i tradizionali mezzi fotografici.
PUNTI DI DOMANDA 1. In quante categorie vengono divise le immagini elaborate dal computer? 2. Che cosa determinano i pixel di una immagine bitmap? 3. Quali sono i programmi bitmap più usati?
Il formato vettoriale, invece, si presta a essere utilizzato nei settori in cui le immagini non devono necessariamente avere caratteristiche fotografiche, come il disegno tecnico o i videogiochi. Nei programmi vettoriali si possono cambiare le dimensioni delle immagini senza che esse perdano di definizione ed evitando l’inconveniente della scalettatura dei contorni presente, invece, nelle immagini bitmap. Queste ultime hanno anche l’inconveniente di essere più «pesanti», nonostante siano stati elaborati diversi procedimenti di compressione che permettono alleggerimenti. Spesso, però, un eccessivo alleggerimento porta alla perdita di qualità delle immagini stesse. Tra i programmi grafici bitmap troviamo Paint, Gimp e Adobe Photoshop. Tra quelli vettoriali troviamo invece Adobe Illustrator, AutoCAD e altri programmi di disegno tecnico. Anche gli applicativi di Microsoft Office sono di tipo vettoriale.
102
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Applicativi Applicativi
UNITÀ
AREA 2
3 Foglio di calcolo
Hardware
UNITÀ 1
LEZIONE
4. Laptop, tablet, smartphone, e-reader I personal computer fissi non sono i soli computer esistenti, il progresso tecnologico insieme alla continua miniaturizzazione dei dispositivi elettronici ha infatti portato alla nascita di diverse tipologie di computer.
LEZIONE
21. Excel Il più noto foglio elettronico è Excel, un programma che permette di effettuare calcoli, organizzare dati e produrre grafici. Per aprire Excel bisogna fare clic su Start > Tutti i programmi > Microsoft Office e infine su Microsoft Excel 2010. Una volta aperto, ci si rende subito conto che il programma Excel si presenta come una grande tabella: • le colonne sono contraddistinte da lettere (A...Z, AA...AZ, BA...BZ ecc.); • le righe sono numerate da 1 a 65 536.
I laptop, comunemente detti portatili
Barra di accesso rapido Barra multifunzione
PUNTI DI DOMANDA Barra della formula Intestazione di colonna
Intestazione di riga
Fogli di lavoro
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Schermate degli applicativi: per ogni applicativo che studierai è presente una schermata in cui viene mostrato il nome degli elementi principali che la compongono.
IV
Parole dell’Informatica: viene spiegato il significato dei termini tecnici di più difficile comprensione, evidenziati nel testo con il colore rosso.
1. Che cos’è un protocollo di comunicazione? 2. Qual è la funzione dell’ADSL? 3. Che cos’è un laptop? 4. Qual è la caratteristica dei tablet? 5. Come funzionano gli smartphone?
I portatili o laptop (letteralmente sopra le gambe) nascono per soddisfare le esigenze delle aziende di poter lavorare su un PC anche fuori ufficio, spostandosi e non essendo legati a una postazione o a una presa di corrente. I primi portatili pesavano anche oltre i 10 kg e avevano piccoli schermi a tubo catodico da 5 pollici, poi la successiva miniaturizzazione dei componenti ne ha permesso la diffusione nel mercato commerciale decretando un successo durato per molti anni. La grande differenza tra un computer fisso e un portatile sta nel fatto che il secondo è dotato di un unico blocco per tutti i dispositivi di input e output, per la maggior parte saldati tra di loro, così da ridurre lo spazio necessario alle connessioni e lasciare lo spazio necessario al posizionamento della batteria.
I tablet I tablet (ossia tavoletta) si sono diffusi molto rapidamente, pur essendo in commercio solo da qualche anno. La caratteristica che differenzia fortemente un portatile da un tablet è che quest’ultimo è dotato di un ampio schermo touch screen e non presenta una tastiera direttamente collegata. I principali vantaggi di dispositivi come questo riguardano la velocità di accensione e di utilizzo, la leggerezza e la versatilità; inoltre, hanno determinato la nascita di un mercato di software dedicato, che ha permesso di fornire innumerevoli servizi.
L’e-reader è un dispositivo portatile che permette la lettura di libri in formato elettronico. Gli e-reader hanno schermi basati su tonalità di grigio, e sfruttano la tecnologia dell’inchiostro elettronico (e-ink) che non affatica la vista.
Gli smartphone Gli smartphone (che significa telefono intelligente) sono i veri precursori dei tablet; essi hanno rivoluzionato il mercato e soprattutto l’accesso alla rete da parte degli utenti. Per smartphone si intende un dispositivo mobile che non solo è in grado di fare e ricevere telefonate ma anche di connettersi a Internet, scattare fotografie, funzionare come GPS ed eseguire programmi specifici. I primi smartphone che si sono diffusi sono stati i BlackBarry, che offrivano servizi di e-mail e calendario; i primi accessi a Internet tramite cellulare hanno rivoluzionato il mondo del lavoro delineando uno standard. Il vero ingresso degli smartphone nella vita di tutti i giorni lo si deve ad Apple, che con il primo iPhone nel 2007 ha spinto tutti i principali produttori di telefonia a investire in questo settore.
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Immagini: per rendere i concetti più esplicativi sono presenti diverse immagini, corredate di didascalie che integrano i contenuti del testo.
Presentazione Immagini nel dettaglio: illustrano le parti interne delle principali componenti dei computer oppure gli elementi che costituiscono l’interfaccia di un programma informatico, mediante l’impiego di termini specifici e nomi tecnici. AREA 1
Hardware, software e postazione di lavoro
Hardware
La RAM, cioè la Random Access Memory, la cui traduzione letterale è memoria ad accesso casuale, è una memoria estremamente veloce, ma funziona solo se alimentata, per questo è anche chiamata memoria volatile. La caratteristica che rende rapida la memorizzazione e la fruizione di questo supporto è il non dover rispettare un ordine sequenziale. Questa peculiarità non si traduce in una memorizzazione senza criteri, né si utilizza come un ripostiglio in cui si mettono le cose a casaccio, ma è piuttosto come un locale ordinato, pieno di scaffali vuoti in cui riporre tutti i dati che servono e che possono essere utilizzati con estrema facilità.
Moduli RAM.
Altri componenti Il BIOS Il BIOS (Basic Input/Output System, sistema base di entrata-uscita) è salvato in una memoria ROM (Ready Only Memory, cioè memoria di sola lettura). In questo piccolo componente c’è scritto il dizionario del computer: tutte le parole e i comandi per far sì che in questa babele di componenti tutti possano parlare tra di loro la stessa lingua!
Il chip di una memoria ROM in cui risiede il BIOS.
PCI Express x1
PCI
PCI Express x16
Scheda madre con connettori per schede.
Il BUS Il BUS è un canale attraverso il quale diverse parti di un computer dialogano fra loro. Prende il nome dall’analogia con l’autobus, ovvero è un mezzo di trasporto dei dati. È costituito fisicamente dalle piste in rame presenti sulla scheda madre e da una centrale di controllo che coordina il trasferimento dei dati per evitare ingorghi. Il BUS può essere di tipo seriale (un canale in cui i dati vengono inviati in successione), oppure di tipo parallelo (più canali paralleli in cui i dati viaggiano contemporaneamente, come in un’autostrada a più corsie).
• AGP: acronimo di Accelerated Graphics Port (porta grafica accelerata), è un tipo di connessione introdotto specificatamente per le schede video, che consentiva di ottenere prestazioni migliori del PCI. Non è praticamente più presente sulle moderne schede madri.
• PCI Express: versione migliorata di PCI, che è oramai divenuta lo standard per tutte le nuove periferiche di espansione. A differenza dello standard PCI, questa interfaccia è di tipo seriale, anche se organizza il flusso dei dati in «corsie». Le varianti fisiche dello slot PCI-E sono indicate tramite le notazioni x1, x4, x8 e x16, a indicare il numero di “corsie” che sono rese disponibili per i dati. Le moderne schede video, che necessitano di enormi capacità di trasferimento, traggono vantaggio da questa tecnologia, che consente applicazioni grafiche di altissimo livello. • Connettori USB: i connettori USB, acronimo di Universal Serial Bus (BUS seriale universale) sono ormai diventati lo standard per tutte le periferiche esterne. La velocità di trasmissione arriva fino a 600 Mbit/s e lo standard USB ha soppiantato tutte le precedenti connessioni per l’estrema versatilità e velocità. Una particolarità di questo tipo di connessione è quella di poter alimentare direttamente i dispositivi: un esempio è dato dalle chiavette USB, che non hanno pile al loro interno.
I BUS si differenziano, oltre che per la loro funzione di collegamento, anche per i connettori fisici che utilizzano. Di seguito sono analizzati i più diffusi. • ATA: acronimo di Advanced Technology Attachment, è il nome di uno standard, cioè una normativa che raggruppa tecnologie fra loro compatibili, introdotto nella metà degli anni Ottanta per i collegamenti fisici di dischi rigidi e unità CD-ROM. Nel corso del tempo, lo standard è stato indicato con vari sinonimi, tra cui IDE (Integrated Drive Electronics) e ATAPI (Advanced Technology Attachment Packet Interface). Fisicamente si tratta di connettori a nastro di tipo parallelo da 40 pin (il pin è il piedino di collegamento utilizzato nelle interfacce), la cui velocità di trasferimento è passata dagli iniziali 16 MB/s a 133 MB/s.
• Ethernet: è lo standard di comunicazione per le reti informatiche locali, sviluppato negli anni Settanta ma tuttora ampiamente diffuso per il cablaggio delle reti. I cavi Ethernet contengono 8 fili. Le normali porte Ethernet integrate nei moderni computer hanno una velocità di 10/100 MB/s, che si riferisce alle velocità massime di upload e download possibili attraverso questo canale. Sono numerose le periferiche che si collegano alla scheda madre, ciascuna delle quali ricopre una funzione specifica.
• Serial-ATA: dal nome stesso è evidente la differenza dal suo predecessore ATA. Questo standard è infatti di tipo seriale e garantisce una velocità di trasferimento superiore (1,5 GB/s e 3,0 GB/s), oltre a un rischio minore di errori di trasmissione e alla drastica riduzione dell’ingombro del cavo.
Box: contengono approfondimenti ai contenuti principali.
L'alimentatore
Il boot Il processo di boot consiste nell’accensione del computer. Durante il boot, il computer segue una determinata procedura allo scopo di mettersi in condizione di eseguire i prog rammi. La sequenza automatica prevede una serie di test per verificare il corretto funzionamento di ogni componente; questa procedura viene chiamata POST (Power On Self Test, auto-diagnosi di accensione). La seconda fase prevede l’esecuzione del BIOS situato nella ROM, che si occupa dell’individuazione del settore di boot del disco rigido e di far partire il boot loader, indispensabile per avviare il sistema operativo. Una piccola curiosità sul nome del processo di avvio: il termine originale inglese bootstrap (laccio degli stivali), da cui boot, deriva dalla leggenda del Barone di Münchhausen per la sua capacità di sollevarsi in aria «tirandosi per gli stivali». Il modo di dire inglese è pulling yourself up by your bootstraps (tirarsi su per i lacci delle scarpe).
PAROLE DELL’INFORMATICA Cablaggio bl : è l’insieme dei collegamenti (cavi, prese, spine) che permettono la connessione alla rete.
L’alimentatore fornisce l’energia elettrica. Alimenta ogni periferica con una tensione continua di 12 V per le parti elettromeccaniche e di 5 V per i circuiti elettronici interni. La funzione principale dell’alimentatore, oltre a trasformare la 220 V alternata in 12 V e 5 V continua, è garantire che questa tensione sia priva di sbalzi, anche minimi, in quanto i componenti circuitali sono sensibili e potrebbero danneggiarsi in caso di variazioni di tensione.
6
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Internet
ESERCIZI Conoscenze
5. Esegui i seguenti esercizi sul quaderno.
http://www.indirizzosito.it/cartella principale/index.html 1
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3
4
5
2. Completa la seguente tabella relativa all’estensione dei vari domini. Dominio
Tipologia
1 .com
4 .org 5 .it
4. Spiega le finalità di un forum e di un blog e la differenza sostanziale tra i due.
Indica accanto a ciascuna affermazione se si riferisce a Facebook (F) oppure a Twitter (T).
3. Completa la seguente tabella relativa ai contenuti presenti in rete. Tipologia
Contenuti
1 Social network 2 Siti editoriali 3 Siti commerciali 4 Siti personali 5 Siti istituzionali Siti con contenuti multimediali Siti di intrattenimento 7 e gioco 6
4. Completa la tabella inserendo la descrizione dei linguaggi di programmazione più usati. Linguaggi Web 1 PHP 2 ASP 3 JavaScript
Funzione
1. Internet è un grande sistema informatico utilizzato per lo scambio di informazioni. 2. In Internet si possono anche trovare i siti Web dei quotidiani.
V
F
V
F F
4. Per navigare in rete è necessario inserire il proprio indirizzo email.
V
F
5. Le origini della rete Internet risalgono al 1915.
V
F
6. Il modem è uno strumento elettronico che serve per ascoltare la musica.
V
F
7. La prima pagina di un sito che viene visualizzata prende il nome di home page.
V
F
8. Il linguaggio di base del Web è l’HTLM.
V
F
9. Adobe flash è un software utilizzato prevalentemente per la grafica.
V
F
10. I motori di ricerca consentono di svolgere anche ricerche avanzate.
V
F
11. Google è un software per i social network.
V
F
12. La chat è un servizio utilizzato per la messaggistica istantanea.
V
F
13. I siti wiki sono un sistema per la condivisione di informazioni.
V
F
14. Lo spam è riferito a messaggi di posta elettronica che contengono pubblicità.
V
F
15. I siti commerciali sono generalmente anche siti istituzionali.
V
F
16. Il dominio dei siti Web registrati in Italia è .it.
V
F
8. Indica accanto a ciascuna affermazione se si riferisce alla chat (C), al forum (F) oppure al blog (B).
...................
1. Il suo nome deriva dal termine inglese che significa «diario in rete»:
...................
2. È nato con lo scopo di tenere in contatto vecchi compagni di scuola:
...................
2. Il suo nome deriva dal termine inglese che significa «chiacchierata»:
...................
3. Il suo nome deriva dagli annuari fotografici dei college statunitensi:
...................
3. Il suo nome deriva dal termine inglese che significa «stanza delle chiacchiere»:
...................
4. Offre un servizio di messaggistica istantanea:
...................
4. Il suo nome deriva dal termine inglese che significa «cinguettio»:
...................
5. È generalmente gestito da un solo utente:
...................
5. Comprende utenti definiti Amici:
...................
6. È suddiviso in topic:
...................
Competenze 1. Scopri che cosa offrono, in termini di contenuti, i siti istituzionali e commerciali. 2. Individua i servizi offerti dal tuo Comune di residenza.
3. Il browser inoltra le richieste dell’utente e permette V di vedere i contenuti presenti nella rete.
UNITÀ 1
1. Permette di inviare messaggi con lunghezza massima di 140 caratteri:
1. Esegui i seguenti esercizi utilizzando un motore di ricerca.
6. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.
6 .eu
5 HTML
3. Elenca il nome di alcuni virus molto ricorrenti. Spiega quali sono le modalità per difendersi dagli attacchi dei virus che potrebbero distruggere definitivamente i file e descrivi in che modo gli antivirus agiscono.
6. Spiega sul tuo quaderno perché Internet è considerato un luogo virtuale pieno di insidie e quali sono le misure preventive da osservare per non incorrere in raggiri.
3 .gov
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2. Riporta il lessico che generalmente viene utilizzato all’interno di un forum e, mediante una ricerca su Internet, aggiungi altri termini non riportati sul testo.
5. Elenca quali sono le regole del buon comportamento da osservare quando si è in rete e in particolar modo nelle chat.
2 .info
4 Flash
7.
1. Spiega che cos’è lo spam.
1. Osserva il seguente URL e sul quaderno descrivi le diverse parti di cui è composto.
Esercizi Conoscenze: è uno strumento che ti permette di verificare le conoscenze acquisite nelle Lezioni.
UNITÀ 1
• PCI: acronimo di Peripheral Component Interconnect (interconnessione componente periferica), indica il connettore, o slot, storicamente più diffuso nelle schede madri, utilizzato per l’aggiunta di periferiche quali modem, schede audio e video. Negli ultimi anni questo tipo di slot sta scomparendo, sostituito da tecnologie più avanzate come PCI Express.
La RAM
3. Approfondisci un argomento di studio a tua scelta. 4. Organizzate una visita didattica da Milano a Palermo in treno e in nave. L’itinerario deve essere organizzato tenendo conto degli orari di partenza e di arrivo e della posizione dell’albergo, che deve trovarsi nel centro della città. 5. Preparate un itinerario didattico per una gita a Roma di tre giorni. 6. Esegui una ricerca sui prodotti tipici di una regione italiana. 7. Trova una ricetta per preparare le tagliatelle alla bolognese. Riporta successivamente sul tuo quaderno ingredienti, quantità per quattro persone, preparazione e cottura. 8. Utilizzando un motore di ricerca apri la pagina italiana di Wikipedia ed esplora tutte le potenzialità offerte da questa enciclopedia libera. 9. Utilizza Wikipedia per fare una ricerca sulle origini della tua città e su personaggi storici famosi che hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo culturale, sociale, economico o politico della città.
2. Esegui i seguenti esercizi dopo aver navigato in rete. 1. Costruisci, utilizzando Google Maps, un percorso stradale per raggiungere Piacenza partendo da Milano (autostrada esclusa). Riporta tutte le indicazioni sul tuo quaderno. 2. Accedete, con l’aiuto di un insegnante, a un blog e a un forum e analizzate i temi e le loro caratteristiche. 3. Esegui i seguenti esercizi utilizzando la tua casella di posta. 1. Concorda con il tuo insegnante l’invio di un’e-mail a cui allegherai una ricerca scolastica. 2. Invia un’e-mail ai tuoi compagni utilizzando la funzione Copia conoscenza (Cc) e successivamente la funzione Copia conoscenza nascosta (Cnn). Infine, per analizzare la differenza tra le due funzioni, chiedi ai destinatari quali sono le caratteristiche dell’e-mail inviata. 3. Scrivi un’e-mail che abbia come oggetto: «Esperimenti con la posta elettronica». Scrivi un messaggio a tua scelta usando i colori e variando carattere e dimensione del testo. Infine, inserisci come destinatario il tuo stesso indirizzo e-mail. Premi Invia. A questo punto apri sia l’e-mail inviata sia quella che hai appena ricevuto. Hanno lo stesso aspetto? Trovi qualche differenza tra le due versioni?
Esercizi Competenze: comprende attività che ti preparano allo sviluppo delle competenze.
4. Completa la seguente tabella relativa ai voli in aereo da Roma a San Pietroburgo. Utilizzando un motore di ricerca, prova a ottenere informazioni sui voli da Roma a San Pietroburgo. Scegli una data e riporta nella tabella le informazioni richieste. Compagnia aerea
Roma: orario di partenza
San Pietroburgo: orario di arrivo
Costo
Eventuale scalo
161
Apprendimento cooperativo: segnala attività da svolgere in coppia o in gruppo.
V
Presentazione
Le risorse digitali Il volume è realizzato sotto forma di libro sfogliabile, con numerose funzionalità interattive. Le icone nelle pagine indicano la presenza di contenuti digitali: sono distinte in due diverse categorie, rappresentate con i colori rosso e blu. Le icone di colore rosso indicano il materiale integrativo presente sul M.I.O. BOOK. Sul M.I.O. BOOK i contenuti dell’intero volume sono anche riproposti nel formato ALTA LEGGIBILITÀ, per agevolare la lettura e l’apprendimento. Sono inoltre disponibili contenuti digitali integrativi al testo, anch’essi contraddistinti da un’icona, di colore blu. AREA
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Internet AREA 2
Applicativi LEZIONE
45. Grafica bitmap GIMP
Risorse digitali
Fino a qualche anno fa avere un album online era una cosa per utenti esperti, oggi invece è una pratica molto diffusa. Ma come facciamo a dire che quella foto è nostra? Per farlo è prassi comune aggiungere sulla foto un watermark, ovvero un logo o anche una firma che indichi che ne siamo l’autore. Per inserirlo bastano pochi passaggi: potremo così personalizzare le nostre foto. Proveremo di seguito a modificare un’immagine utilizzando un programma di photoediting gratuito: GIMP, facilmente reperibile e scaricabile dal sito www.gimp.org.
M.I.O. BOOK
ALTA LEGGIBILITÀ CONTENUTI INTERATTIVI Esercizi U1
Come prima cosa scegliamo una bella foto, ad esempio una cascata in un lago di montagna fotografata durante le nostre vacanze.
Contenuti digitali integrativi
ALTA LEGGIBILITÀ Tutti i contenuti dell’Area sono anche proposti con carattere di lettura ad alta leggibilità (leggimi © Sinnos editrice), con possibilità di lettura tramite sintetizzatore vocale e disposizione facilitata dei contenuti della pagina.
RISORSE AGGIUNTIVE Il blog della classe Lez. 58
INTERNET
1960-1970 Nasce il progetto ARPANET del Ministero della Difesa degli Stati Uniti, per collegare tra loro i computer delle università statunitensi.
1984 Cisco Systems viene incaricata dal CERN di Ginevra (Istituto per la ricerca scientifica avanzata della Comunità Europea) di sviluppare la parte europea di Internet per il nuovo protocollo TCP/IP.
1970
1980
Anni `80 Grazie alla diffusione dei personal computer, nasce l’esigenza di una rete al di fuori degli ambiti accademici. Nel 1982 viene definito il protocollo TCP/IP e nasce la parola «Internet».
RISORSE AGGIUNTIVE Sono approfondimenti, ulteriori informazioni e curiosità relative ai software trattati nelle Lezioni.
Correggiamo poi gli eventuali errori di esposizione che possono essersi verificati in fase di scatto.
142
Apriamo quindi il menu Colori e vedremo che vi sono numerosi strumenti in grado di modificare il contrasto, la saturazione, le tonalità del colore e molto altro ancora. Scegliamo l’opzione Luminosità-contrasto: si apre la relativa finestra di dialogo tramite la quale, diminuendo di qualche punto la luminosità e aumentando leggermente il contrasto, daremo dei toni più vivi ai colori e renderemo il panorama più «emozionante».
ESERCIZI
120
Conoscenze
6. Riporta nella tabella il nome dei seguenti componenti e la loro funzione.
1. Spiega sul tuo quaderno il motivo per cui, avvicinando la mano a un PC acceso, si nota l’emissione continua di aria calda. 2. Scrivi nella tabella la funzione dei seguenti componenti. Componente
Componente
Nome
Funzione
1
Funzione
1 Connettore USB
2
2 PCI 3 PCI Express 4 AGP
3 3. Esegui i seguenti esercizi sul quaderno. 1. Elenca le parti che costituiscono l’hardware. 2. Riporta tutte le periferiche di input e output e, a fianco di ciascuna di esse, scrivine la funzione.
4
3. Spiega che cosa sono il Bluetooth e il Wi-Fi ed elenca i vantaggi di tali sistemi di comunicazione. 4. Descrivi le finalità del processo di boot. 5 4. Completa la tabella inserendo il simbolo e il valore delle seguenti unità di misura della memoria. Nome
Simbolo
Valore 6
1 byte 2 kilobyte 3 megabyte
7
4 gigabyte 5 terabyte 5. Completa la tabella inserendo, accanto alle descrizioni, il nome della corretta tipologia di stampante. Nome 1
2
3
16
VI
8
Descrizione Un fascio di luce laser magnetizza alcune zone di un tamburo che attira le particelle del toner, depositandole poi sulla carta Un nastro inchiostrato scorre di fronte a una testina composta da aghi che, premendo sul foglio, compongono i caratteri del testo Centinaia di ugelli spruzzano minuscole gocce di inchiostro sulla carta durante lo spostamento dell’ugello
9
10
CONTENUTI INTERATTIVI (Esercizi) Nel volume sono presenti esercizi interattivi di diverse tipologie, con autocorrezione, punteggio, possibilità di rivedere gli errori e di stampare gli esercizi.
Il M.I.O. BOOK è l’innovativo libro di testo in formato digitale del Gruppo Editoriale Raffaello che rappresenta l’evoluzione del volume cartaceo tradizionale. L’interattività e l’ampia disponibilità di risorse multimediali integrate potenziano gli aspetti didattici del libro di testo, facilitando la comprensione dei contenuti e il conseguente sviluppo delle competenze individuali.
Che cosa significa M.I.O. M – multimediale
I – interattivo
O – open
Permette di dar vita a lezioni interattive multimediali grazie ai contenuti legati al testo e a quelli integrativi.
Favorisce un’interazione continua, offrendo la possibilità di intervenire direttamente sulle pagine del testo tramite gli strumenti per la scrittura, l’evidenziazione, il disegno ecc.
È da considerarsi «aperto» poiché consente di creare e archiviare annotazioni di tipo testuale e multimediale, documenti personalizzabili, tra cui le linee temporali e le mappe mentali.
Il M.I.O. BOOK segna l’avvento di una nuova era della didattica, con la creazione di un ambiente educativo virtuale nel quale insegnanti e studenti possono cooperare al fine di realizzare un percorso di studi personalizzato, stimolante e dinamico. Personalizzabile nella sua totalità, il M.I.O. BOOK permette inoltre di creare learning objects e di condividerli con i propri colleghi e/o con i propri compagni. Il M.I.O. BOOK si aggiorna automaticamente tramite connessione internet; i contenuti digitali di ogni progetto sono consultabili gratuitamente anche all’interno del portale www.raffaellodigitale.it, in linea con le direttive ministeriali.
• Compatibile con i più comuni sistemi operativi (Windows, Macintosh, Android). • Progettato per l’utilizzo attraverso la LIM e adattabile anche a schermi con differenti dimensioni. • Consultabile anche in modalità off-line, cioè in assenza di una connessione internet.
VII
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www.raffaellodigitale.it … tanti servizi per voi! È la piattaforma delle risorse didattiche digitali delle pubblicazioni del Gruppo Editoriale Raffaello. È lo spazio ludico e didattico per gli studenti. È la comunità dei docenti. È il luogo dove il docente e la classe si incontrano. È il punto di incontro tra la scuola e la famiglia.
VIII
INDICE Risorse digitali
Alta leggibilità
Audio
Contenuti interattivi
Risorse aggiuntive
Video
M.I.O. BOOK
Galleria immagini
Contenuti digitali integrativi
AREA
1 UNITÀ 1
Hardware, software e postazione di lavoro Hardware LEZIONE
.......................................................................................................................................................
1 2 3 4
Case ...................................................................................................................................... 4 Periferiche di input/output ........................................................................ 10 Protocolli di comunicazione ...................................................................... 14 Laptop, tablet, smartphone, e-reader ............................................. 15
Esercizi UNITÀ 2
Software
4
16 .......................................................................................................................................................
18
5 Tipologie di software ....................................................................................... 18 6 Freeware, shareware, software proprietari, open source .............................................................................................................. 24 LEZIONE
Esercizi UNITÀ 3
26
Postazione di lavoro LEZIONE
...................................................................................................................
28
7 Come deve essere la postazione di lavoro .............................. 28 8 Utilizzo corretto della tastiera e del mouse ............................. 30 9 Touch screen, gesture e comandi vocali .................................... 32
Esercizi
34
AREA
2 UNITÀ 1
Applicativi Windows LEZIONE
.....................................................................................................................................................
10 Windows 8 .................................................................................................................. 38 11 Archiviare con Windows 8 .......................................................................... 43
Esercizi UNITÀ 2
44
Videoscrittura LEZIONE
38
12 13 14 15 16 17 18 19 20
Esercizi
.......................................................................................................................................
46
Word .................................................................................................................................. 46 Word: formattare un documento ........................................................ 48 Word: elenchi numerati e tabelle ....................................................... 50 Word: inserire immagini ................................................................................ 52 Word: salvare un documento ................................................................. 54 Word: stampare un documento .......................................................... 56 Alternativa open source di Word: Writer ..................................... 58 Publisher ........................................................................................................................ 59 Alternativa open source di Publisher: Scribus ....................... 63 64
IX
Indice M.I.O. BOOK
UNITÀ 3
Foglio di calcolo LEZIONE
21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
.................................................................................................................................
Excel ................................................................................................................................... 66 Excel: inserire i dati ............................................................................................ 68 Excel: formattare le celle .............................................................................. 69 Excel: copiare o spostare una cella .................................................. 70 Excel: gestire formule e dati ..................................................................... 72 Excel: formattare una tabella ................................................................... 74 Excel: creare dei grafici .................................................................................. 78 Excel: eseguire dei calcoli ........................................................................... 79 Excel: stampare ...................................................................................................... 82 Excel: database ....................................................................................................... 83 Alternativa open source di Excel: Calc .......................................... 85
Esercizi UNITÀ 4
86
Presentazioni LEZIONE
32 33 34 35 36 37 38 39 40
.........................................................................................................................................
Disegnare LEZIONE
41 42 43 44 45 46 47 48 49
100 ................................................................................................................................................
Foto, video, audio LEZIONE
132 ..........................................................................................................................
134
50 Gestire le fotografie ........................................................................................ 134 51 Video digitali ........................................................................................................... 136 52 File audio: Audacity ......................................................................................... 138
Esercizi
X
102
Computer grafica ............................................................................................... 102 Tipi di immagini .................................................................................................. 103 Disegnare con Paint ....................................................................................... 104 Disegnare con Office ..................................................................................... 112 Grafica bitmap ...................................................................................................... 120 Grafica vettoriale ................................................................................................ 124 Programmi CAD ................................................................................................. 126 Rendering .................................................................................................................. 128 Cabri ................................................................................................................................ 130
Esercizi UNITÀ 6
88
PowerPoint .................................................................................................................. 88 PowerPoint: creare le diapositive ........................................................ 89 PowerPoint: inserire immagini ............................................................... 93 PowerPoint: inserire tabelle e grafici di Excel ........................ 94 PowerPoint: inserire suoni o filmati .................................................. 95 PowerPoint: gestire la presentazione ............................................. 96 PowerPoint: salvare la presentazione ............................................. 97 PowerPoint: presentazione fotografica ......................................... 98 Alternativa open source di PowerPoint: Impress ............... 99
Esercizi UNITÀ 5
66
140
Contenuti digitali integrativi
Indice M.I.O. BOOK AREA
3 UNITÀ 1
Internet Internet LEZIONE
........................................................................................................................................................
53 54 55 56 57 58 59 60 61
Sicurezza LEZIONE
144
Che cos’è Internet ............................................................................................ 144 Navigare in rete ................................................................................................... 146 Linguaggi Web ...................................................................................................... 148 Motori di ricerca: Google .......................................................................... 149 Posta elettronica ................................................................................................ 152 Chat, forum, blog .............................................................................................. 154 Wiki .................................................................................................................................. 156 Conoscersi in Internet .................................................................................. 158 Notizie online ........................................................................................................ 159
Esercizi UNITÀ 2
Contenuti digitali integrativi
160 .................................................................................................................................................
162
62 Regole da seguire, corretto comportamento ...................... 162 63 Sicurezza .................................................................................................................... 164
XI
AREA
1
Hardware, software e postazione di lavoro
Risorse digitali M.I.O. BOOK
ALTA LEGGIBILITÀ CONTENUTI INTERATTIVI Esercizi U1-U2-U3
1
HARDWARE
1920-1940 I primi computer funzionano a valvole e risultano molto ingombranti.
1950
1920-1950 Per inserire e memorizzare i dati nei computer si utilizzano schede perforate in cartoncino, delle dimensioni di circa 20 x 10 cm. Tali schede verranno sostituite negli anni Ottanta dai primi floppy disk.
2
1955 L’invenzione dei transistor permette di creare computer di seconda generazione, che hanno peso e volume molto ridotti rispetto a quelli dei computer a valvole.
1960
OBIETTIVI SPECIFICI DELL’AREA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Acquisire conoscenze sulle com-
Accostarsi a nuove applicazioni
L’alunno è in grado di ipotizzare le
ponenti e sulla struttura funzionale del computer. Imparare a utilizzare il linguaggio specifico della disciplina. Apprendere le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per potenziare le proprie capacità comunicative.
informatiche esplorandone le funzioni e le potenzialità.
possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Utilizza adeguate risorse […] per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.
2
SOFTWARE
1968 La scoperta del circuito integrato permette di costruire computer «di terza generazione», con una notevole riduzione dei tempi di calcolo e delle dimensioni.
1970
1972 Nei laboratori Xerox di Palo Alto nasce il progetto di un computer che consente di sovrapporre le finestre su di uno schermo. Una decina di anni dopo verrà realizzata una macchina con un’interfaccia grafica a icone e un mouse. L’idea sarà ripresa da Apple per la creazione di computer come Apple Lisa e poi Macintosh.
3
POSTAZIONE DI LAVORO
1977 Steven Paul Jobs, cofondatore di Apple Inc, presenta l’Apple II, il primo computer per il quale viene usata l’espressione personal computer e il primo a essere prodotto su scala industriale.
1980
1990
1981 IBM presenta il suo primo personal computer, conosciuto come PC IBM. 6 KB di RAM, espandibili a 640, due drive per floppy disk e un monitor a fosfori verdi. Il sistema operativo è PC-DOS 1.0, sviluppato da Microsoft.
3
Hardware, software di di lavoro Hardware, softwaree epostazione postazione lavoro
UNITÀ
AREA 1
1
Hardware
LEZIONE
1. Case Quando si parla di computer ci si riferisce generalmente al personal computer (PC), un computer di piccole dimensioni in grado però di compiere numerose operazioni.
L’interno del case, ovvero l’interno della scatola in metallo di un computer.
Il centro nevralgico del computer è racchiuso dentro il case, una scatola in metallo dalla quale partono tanti cavi diretti alle periferiche esterne. Il case protegge gli organi interni della macchina; la struttura ha essenzialmente quattro funzioni: • evitare il deposito di polvere sui componenti; • raffreddarli con opportune ventole; • schermare le radiazioni elettromagnetiche che si producono all’interno; • fornire un supporto fisico. Sicuramente non si pensava che una macchina apparentemente semplice fosse in realtà un insieme di tante piccole parti che funzionano in perfetta sincronia. Infatti, quando si usa il computer, ogni elemento, ogni circuito deve essere al massimo dell’efficienza, altrimenti il più lento causerà dei rallentamenti nell’esecuzione dei programmi. Di seguito vengono analizzate le singole parti in maniera più dettagliata. Monitor
Tastiera Case del computer
4
Hardware
UNITÀ 1
RAM Batteria tampone Ventola della CPU
Serial-Ata
Periferiche di input/output Alimentazione
La scheda madre di un computer.
La scheda madre La parte vitale del sistema è la scheda madre, in inglese motherboard, che raccoglie in sé tutti i circuiti elettronici di interfaccia e sincronizzazione tra i vari elementi. Lo scopo di questa piastra è fondamentale: come si nota nella foto, essa è piena di connettori differenti per far interagire tra di loro tutti i componenti del computer. Per fare un esempio, funziona come gli interpreti che traducono simultaneamente diverse lingue, al fine di far conversare tra di loro persone appartenenti a nazioni diverse. Attraverso i circuiti della scheda madre, entrano in funzione le tre parti principali di un computer: • la CPU; • la RAM; • le periferiche di input/output.
La CPU La sigla CPU sta per Central Processing Unit, ovvero unità centrale di elaborazione dati. È il cuore della macchina ed è impiegata nell’elaborazione dei dati e dei calcoli a mano a mano richiesti. Ormai vedere la CPU è diventato impossibile, in quanto è sempre accoppiata a un dissipatore. Questo perché il PC, che è sempre più veloce, si surriscalda facilmente: quindi ha bisogno di dispositivi come il dissipatore e le ventole per raffreddare il sistema.
Il dissipatore Il dissipatore è un corpo alettato realizzato in alluminio o in rame su cui è montata una ventola controllata da una termocoppia (cioè un dispositivo costituito da due metalli diversi, saldati alle estremità, che misura la temperatura dell’aria in cui è immerso). Serve ad aumentare la superfiIl computer utilizza un linguaggio basato su due sole cicie di scambio tra la CPU e l’aria circostante. Tramite un fre, 0 e 1, il cosiddetto sistema binario. dissipatore, è possibile mantenere la temperatura del Tali cifre corrispondono al passaggio o meno della corprocessore al di sotto dei 60 °C. I moderni processori rente elettrica: è come immaginare, ad esempio, una hanno integrato un sistema di blocco automatico che evita lampadina che con lo 0 si spegne e con l’1 si accende. il danneggiamento fisico dei circuiti quando la temperatuProprio dal sistema di numerazione binaria deriva l’unità ra supera una soglia critica. di misura della memoria, il bit, dall’inglese BInary digiT, cioè cifra binaria. L’unità di misura più utilizzata, per varie ragioni, è il byte, formato da un gruppo di 8 bit. Come si può facilmente notare, tutti i multipli si ottengono con le potenze del 2. bit (b)
1 b
21
byte (B)
8 b
28
kilobyte (KB) megabyte (MB) gigabyte (GB) terabyte (TB)
1 024 B 1 048 576 B 1 024 KB 1 073 741 824 B 1 048 576 KB 1 024 MB 1 048 576 MB 1 024 GB
210
La CPU è suddivisa a sua volta in altri tre sottoblocchi: • ALU (Algebric Logic Unit, unità aritmetico-logica): è la calcolatrice vera e propria; • Cache interna: è la memoria che usa il ragioniere per ricevere i conti da fare e restituire i risultati; • Buffer: è il fattorino che riceve i dati e fornisce i risultati al sistema.
220 230
240 CPU
5
AREA 1
Hardware, software e postazione di lavoro
La RAM
Moduli RAM.
La RAM, cioè la Random Access Memory, la cui traduzione letterale è memoria ad accesso casuale, è una memoria estremamente veloce, ma funziona solo se alimentata, per questo è anche chiamata memoria volatile. La caratteristica che rende rapida la memorizzazione e la fruizione di questo supporto è il non dover rispettare un ordine sequenziale. Questa peculiarità non si traduce in una memorizzazione senza criteri, né si utilizza come un ripostiglio in cui si mettono le cose a casaccio, ma è piuttosto come un locale ordinato, pieno di scaffali vuoti in cui riporre tutti i dati che servono e che possono essere utilizzati con estrema facilità.
Altri componenti Il BIOS Il BIOS (Basic Input/Output System, sistema base di entrata-uscita) è salvato in una memoria ROM (Ready Only Memory, cioè memoria di sola lettura). In questo piccolo componente c’è scritto il dizionario del computer: tutte le parole e i comandi per far sì che in questa babele di componenti tutti possano parlare tra di loro la stessa lingua!
Il chip di una memoria ROM in cui risiede il BIOS.
Il BUS Il BUS è un canale attraverso il quale diverse parti di un computer dialogano fra loro. Prende il nome dall’analogia con l’autobus, ovvero è un mezzo di trasporto dei dati. È costituito fisicamente dalle piste in rame presenti sulla scheda madre e da una centrale di controllo che coordina il trasferimento dei dati per evitare ingorghi. Il BUS può essere di tipo seriale (un canale in cui i dati vengono inviati in successione), oppure di tipo parallelo (più canali paralleli in cui i dati viaggiano contemporaneamente, come in un’autostrada a più corsie). I BUS si differenziano, oltre che per la loro funzione di collegamento, anche per i connettori fisici che utilizzano. Di seguito sono analizzati i più diffusi. • ATA: acronimo di Advanced Technology Attachment, è il nome di uno standard, cioè una normativa che raggruppa tecnologie fra loro compatibili, introdotto nella metà degli anni Ottanta per i collegamenti fisici di dischi rigidi e unità CD-ROM. Nel corso del tempo, lo standard è stato indicato con vari sinonimi, tra cui IDE (Integrated Drive Electronics) e ATAPI (Advanced Technology Attachment Packet Interface). Fisicamente si tratta di connettori a nastro di tipo parallelo da 40 pin (il pin è il piedino di collegamento utilizzato nelle interfacce), la cui velocità di trasferimento è passata dagli iniziali 16 MB/s a 133 MB/s. • Serial-ATA: dal nome stesso è evidente la differenza dal suo predecessore ATA. Questo standard è infatti di tipo seriale e garantisce una velocità di trasferimento superiore (1,5 GB/s e 3,0 GB/s), oltre a un rischio minore di errori di trasmissione e alla drastica riduzione dell’ingombro del cavo.
Il boot Il processo di boot consiste nell’accensione del computer. Durante il boot, il computer segue una determinata procedura allo scopo di mettersi in condizione di eseguire i programmi. La sequenza automatica prevede una serie di test per verificare il corretto funzionamento di ogni componente; questa procedura viene chiamata POST (Power On Self Test, auto-diagnosi di accensione). La seconda fase prevede l’esecuzione del BIOS situato nella ROM, che si occupa dell’individuazione del settore di boot del disco rigido e di far partire il boot loader, indispensabile per avviare il sistema operativo. Una piccola curiosità sul nome del processo di avvio: il termine originale inglese bootstrap (laccio degli stivali), da cui boot, deriva dalla leggenda del Barone di Münchhausen per la sua capacità di sollevarsi in aria «tirandosi per gli stivali». Il modo di dire inglese è pulling yourself up by your bootstraps (tirarsi su per i lacci delle scarpe).
6
Hardware
UNITÀ 1
• PCI: acronimo di Peripheral Component Interconnect (interconnessione componente periferica), indica il connettore, o slot, storicamente più diffuso nelle schede madri, utilizzato per l’aggiunta di periferiche quali modem, schede audio e video. Negli ultimi anni questo tipo di slot sta scomparendo, sostituito da tecnologie più avanzate come PCI Express.
PCI Express x1 PCI Express x16
Scheda madre con connettori per schede.
PCI
• AGP: acronimo di Accelerated Graphics Port (porta grafica accelerata), è un tipo di connessione introdotto specificatamente per le schede video, che consentiva di ottenere prestazioni migliori del PCI. Non è praticamente più presente sulle moderne schede madri.
• PCI Express: versione migliorata di PCI, che è oramai divenuta lo standard per tutte le nuove periferiche di espansione. A differenza dello standard PCI, questa interfaccia è di tipo seriale, anche se organizza il flusso dei dati in «corsie». Le varianti fisiche dello slot PCI-E sono indicate tramite le notazioni x1, x4, x8 e x16, a indicare il numero di “corsie” che sono rese disponibili per i dati. Le moderne schede video, che necessitano di enormi capacità di trasferimento, traggono vantaggio da questa tecnologia, che consente applicazioni grafiche di altissimo livello. • Connettori USB: i connettori USB, acronimo di Universal Serial Bus (BUS seriale universale) sono ormai diventati lo standard per tutte le periferiche esterne. La velocità di trasmissione arriva fino a 600 Mbit/s e lo standard USB ha soppiantato tutte le precedenti connessioni per l’estrema versatilità e velocità. Una particolarità di questo tipo di connessione è quella di poter alimentare direttamente i dispositivi: un esempio è dato dalle chiavette USB, che non hanno pile al loro interno. • Ethernet: è lo standard di comunicazione per le reti informatiche locali, sviluppato negli anni Settanta ma tuttora ampiamente diffuso per il cablaggio delle reti. I cavi Ethernet contengono 8 fili. Le normali porte Ethernet integrate nei moderni computer hanno una velocità di 10/100 MB/s, che si riferisce alle velocità massime di upload e download possibili attraverso questo canale. Sono numerose le periferiche che si collegano alla scheda madre, ciascuna delle quali ricopre una funzione specifica.
L'alimentatore
PAROLE DELL’INFORMATICA Cablaggio: è l’insieme dei collegamenti (cavi, prese, spine) che permettono la connessione alla rete.
L’alimentatore fornisce l’energia elettrica. Alimenta ogni periferica con una tensione continua di 12 V per le parti elettromeccaniche e di 5 V per i circuiti elettronici interni. La funzione principale dell’alimentatore, oltre a trasformare la 220 V alternata in 12 V e 5 V continua, è garantire che questa tensione sia priva di sbalzi, anche minimi, in quanto i componenti circuitali sono sensibili e potrebbero danneggiarsi in caso di variazioni di tensione.
7
AREA 1
Hardware, software e postazione di lavoro
Le memorie di massa Le memorie di massa sono il magazzino a lungo termine, o meglio, un archivio che rimane nel tempo e permette di recuperare i dati salvati quando servono.
Vista interna di un disco rigido.
Tensione Testina
L'hard disk Letteralmente hard disk vuol dire disco rigido, in contrapposizione al suo predecessore, ovvero il floppy disk (disco flessibile). I dischi rigidi sono gli archivi che contengono tutti i lavori realizzati, insomma è dove si ripongono i file una volta finito di lavorare. Attraverso dei bracci meccanici, una testina elettromagnetica si posiziona e va a leggere, ma anche a scrivere, su un disco metallico che ruota a una velocità costante. La memorizzazione di dati avviene attraverso un diverso orientamento di parti molto piccole della superficie magnetica, che a seconda di come sono disposte verranno lette come 0 o 1. La testina non poggia mai sul disco, ma è sollevata di pochissimo: se si appoggia un capello accanto allo spazio tra la testina e il disco, si può notare che il suo diametro è 1 000 volte più grande! I dati che vengono registrati sono organizzati su ogni disco in porzioni predefinite chiamate cilindri, che a loro volta sono suddivise in settori; all’interno di ogni settore si trovano i cluster, le cellette in cui vengono registrati i dati uno per volta. In realtà i dati non sono inseriti uno in fila all’altro, ma sono immagazzinati nei primi settori liberi trovati, come se occorresse riporre una ricerca di 20 pagine in una cartellina ma, non bastando lo spazio, si utilizzasse anche lo spazio libero di altre cartelline. Quando servirà la ricerca sarà facile rintracciarla e metterla nuovamente insieme… allo stesso modo fa il computer!
Orientamento nelle singole celle
Piatto del disco rigido.
Il lettore-masterizzatore CD In gergo si chiama CDD: Compact Disk Drive. Esso, grazie a una testina laser, legge o immagazzina i dati su una superficie ottica. Qui i dati vengono memorizzati attraverso uno strato sottilissimo di policarbonato che viene «bruciato» per fare gli 0 e lasciato integro per fare gli 1. A seconda che il laser venga riflesso o meno si ottiene la sequenza di dati voluta. A differenza di un disco rigido, qui i dati sono scritti in maniera sequenziale, come su un lungo nastro poi arrotolato su se stesso per formare un cerchio: è la testina a seguire il percorso e a leggere i dati, che per comodità hanno un indice all’inizio del disco.
La deframmentazione La deframmentazione è la pulizia del disco. Visto che i dati vengono copiati nelle prime celle libere, capita di avere un solo file sparso per tutto il disco, come se ci fosse una frase con le lettere sparse per tutto un foglio di carta. La deframmentazione raggruppa i dati di ogni file in modo che siano vicini tra di loro, permettendo di accedervi in modo più veloce e di evitare di perdere informazioni.
8
Hardware
Il Blu-ray Disc La determinazione dello standard successivo al DVD ha visto la lotta tra due formati differenti: Blu-ray Disc (promosso da Sony) e HD-DVD (promosso da Toshiba, Sanyo e Microsoft). All’inizio del 2008, il formato HD-DVD ha gettato la spugna e lasciato il campo al suo concorrente, Blu-ray Disc, diventato lo standard che sostituirà il DVD.
UNITÀ 1
Altra particolarità è che qui il disco non gira a velocità costante, ma varia a seconda di dove si trovi la testina, più veloce al centro, più lento verso la periferia, per far sì che il laser abbia un flusso di dati costante.
Il lettore-masterizzatore DVD I DVD, o Digital Versatile Disk, sono la naturale evoluzione dei CD: apparentemente sono identici, cambia solo la capacità, che nel DVD va da 4,7 GB fino a 9 GB. La maggiore capacità di questo supporto è dovuta a una diversa collocazione dei dati su strati sovrapposti sulle facce del disco. I dati vengono registrati su due strati disposti su due spirali che ruotano in direzioni opposte, in modo che se la testina segue una prima spirale che va dal centro all’esterno, giunta alla circonferenza esterna ne segue un’altra che va dall’esterno all’interno, mantenendo costante il flusso di dati ma raddoppiandone le dimensioni totali. La memoria Flash È una memoria permanente riscrivibile (EEPROM, Electrically Erasable Programmable Read-Only Memory) organizzata a blocchi. Queste memorie, di capienza diversa, archiviano le informazioni come le memorie RAM, ma in modo non «volatile» e mantengono i dati anche se non sono alimentate. Sono molto diffuse all’interno di chiavette USB, lettori MP3 e macchine fotografiche. Inoltre, grazie ai costi sempre più ridotti, oggi queste memorie sono presenti anche nei dispositivi di memoria SSD (Solid State Disk), utilizzati negli hard disk e in grado di garantire ottime performance in termini di velocità. Il cloud L’aumento della velocità di connessione a Internet insieme alla richiesta di accedere a tanti dati in mobilità (ovvero in posti diversi con computer diversi) ha incrementato la tendenza ad archiviare i dati in remoto. Tutti i dati sono generalmente archiviati su hard disk: spesso non è possibile vederli né toccarli e serve una connessione a Internet per potervi accedere mediante una password. Il vantaggio di questo sistema è poter avere i dati disponibili con qualsiasi PC; tuttavia, senza Internet non è possibile accedervi e i servizi gratuiti di cloud non garantiscono al 100% di conservare tutti i dati per sempre.
PUNTI DI DOMANDA 1. Q uali sono i componenti dell’hardware? 2. Q ual è la funzione della scheda madre? 3. P erché la RAM è chiamata anche memoria volatile? 4. Q uali sono le memorie di massa?
Con il termine cloud computing, tradotto in italiano con nuvola informatica, si intende un insieme di grandi archivi digitali a cui l’utente può accedere tramite Internet con un browser o un’applicazione e dove può acquistare musica, noleggiare film, sfogliare libri elettronici, eseguire applicazioni, pagando un servizio come l’energia elettrica.
9
AREA 1
Hardware, software e postazione di lavoro LEZIONE
2. Periferiche di input/output Le periferiche di input/output sono tutte quelle che permettono di acquisire o trasferire dati dal mondo esterno al PC e viceversa. Infatti input significa ingresso, output significa uscita. Le periferiche «classiche» del computer o sono di input (mouse, tastiera, scanner) o sono di output (video, stampante). Quando si parla di Internet e di comunicazione, le periferiche sono di input/output (modem, dispositivi bluetooth).
Le periferiche di input Servono per l’immissione di dati all’interno dell’elaboratore e ne consentono l’utilizzo attraverso comandi fisici trasformati in istruzioni per i programmi.
La tastiera La tastiera è la più diffusa e nota periferica con cui immettere dati. Risulta formata da quattro parti: • Tastiera alfanumerica: composta da 101 tasti, è denominata qwerty dalle prime lettere che costituiscono la prima riga della tastiera e si rifà alle vecchie macchine da scrivere. • Tastierino numerico: comprende i tasti dallo 0 al 9 disposti in ordine capovolto rispetto alle normali calcolatrici ed è corredato da tasti per le quattro operazioni matematiche principali. Si usa soprattutto per i calcoli. • Tasti funzione: sono costituiti dai tasti da F1 a F12 e assumono funzioni diverse a seconda del programma in uso. • Tasti di controllo: sono tutti i tasti che fanno da cornice alla tastiera qwerty e che eseguono comandi ben precisi: –– Esc: abbreviazione di escape, ovvero uscita. Spesso consente di terminare l’esecuzione del programma attivo; –– Tab: tabulazione, sposta il cursore di uno spazio predeterminato nei programmi di videoscrittura e permette di muoversi nelle finestre di configurazione dei programmi senza l’uso del mouse; –– Bloc Maiusc: permette di mantenere la scrittura utilizzando le lettere maiuscole; –– Maiusc: mantenendolo premuto permette di scrivere in maiuscolo o di utilizzare i caratteri posti in alto sui tasti (ad esempio Maiusc + 5 = %); –– Ctrl: abbreviazione di control, viene utilizzato in combinazione con altri tasti per l’esecuzione di comandi da tastiera, le cosiddette scorciatoie;
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Hardware
UNITÀ 1
–– Tasto Windows: è un tasto particolare che svolge una funzione simile a quella di Ctrl ma solo in ambiente Windows; –– Alt: abbreviazione di alternative, è un tasto complementare a Ctrl per le scorciatoie; –– Barra spaziatrice: il lungo tasto centrale della tastiera inserisce uno spazio a ogni pressione; –– Alt Gr: simile al tasto Alt, consente di ottenere la terza selezione (Alt Gr + ò = @); –– Invio: conferma i dati digitati e, in un programma di videoscrittura, posiziona il cursore alla riga successiva; –– Backspace: cancella il carattere a sinistra del cursore; –– Canc: annulla i comandi inseriti, cancella i file selezionati o il carattere a destra del cursore; –– Ins: modifica la modalità di inserimento del testo. In modo predefinito il testo viene aggiunto a quello precedente, premendo Ins il testo viene sostituito a quello esistente; –– Home: riporta il cursore all’inizio della riga di testo; –– Fine: porta il cursore alla fine della riga di testo; –– Pag up: porta il cursore all’inizio della pagina corrente e successivamente all’inizio della pagina precedente facendo scorrere a blocchi il testo; –– Pag down: porta il cursore alla fine della pagina corrente e successivamente alla fine della pagina successiva facendo scorrere a blocchi il testo.
Il mouse In inglese significa topo per la sua forma originaria dotata di filo; oggi si è evoluto a dispositivo wireless (senza fili). Attraverso un sensore ottico posto sotto la sua superficie percepisce lo spostamento fisico e lo tramuta in uno spostamento del cursore sullo schermo. Generalmente è dotato di due o tre pulsanti di controllo che consentono l’utilizzo di ogni programma: il pulsante a sinistra serve per la selezione, quello di destra per il menu e quello centrale, solitamente una rotellina, per far scorrere i documenti. I mancini possono impostare il mouse e lavorare con le funzioni sinistra e destra invertite. Lo scanner Il suo uso è quello di digitalizzare ciò che viene posto sulla sua superficie. Funziona come la fotocopiatrice, ma anziché fare una copia su carta ne fa una digitale sul computer.
Il Plug and Play Uno scanner piano formato A4.
Questa dicitura ormai accompagna la maggior parte dei dispositivi informatici. Letteralmente significa inserisci e usa: rappresenta la possibilità di collegare un dispositivo e poterlo utilizzare senza dover fornire manualmente al sistema operativo il codice di funzionamento (driver). Tutte le periferiche Plug and Play sono in grado di comunicare al sistema chi sono, in modo che questi recuperi il driver apposito per poterle gestire.
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AREA 1
Hardware, software e postazione di lavoro
Le periferiche di output Si occupano di mostrare i dati in uscita e le informazioni generate dal computer.
Monitor LCD.
HD Spesso si sente parlare di monitor e televisori HD, ovvero High Definition, alta definizione. Ma come si misura la definizione in uno schermo? L’unità di misura per i monitor è il pixel, che rappresenta la celletta con tre colori. Maggiore è la densità di pixel sullo schermo, migliore sarà la qualità delle immagini.
GPU con ventola di raffreddamento
Connettore VGA
Connettore DVI
Il monitor È una periferica di output che, attraverso immagini, visualizza le informazioni che i programmi eseguono durante l’utilizzo del computer. I monitor si dividono in due categorie: CRT e LCD. • CRT (Cathode Ray Tube) I monitor CRT sfruttano la tecnologia del tubo catodico, come il comune televisore. È come se un cannone «sparasse» gli elettroni sullo schermo rivestito di fosforo con una intensità differente, così da creare le varie tonalità di colore su piccole cellette in cui sono presenti solo tre colori (rosso, verde e blu). Le immagini, anziché provenire dall’antenna come nel televisore, provengono dalla scheda video che li converte in un segnale analogico e li trasmette al monitor attraverso un cavo VGA (Virtual Graphics Array). • LCD (Liquid Crystal Display) I monitor LCD sono meno voluminosi dei primi e sfruttano la luminosità dei cristalli liquidi che, racchiusi tra due lastre di vetro, compongono la superficie del monitor. In pratica, anziché avere il classico «cannone» che fa cambiare colore, qui le cellette cambiano orientamento, e quindi colore, a seconda dell’intensità della corrente che attraversa i cristalli. Oltre che per le dimensioni, i monitor LCD differiscono dai CRT in quanto i più recenti sono dotati anche di un’interfaccia DVI e HDMI e utilizzano direttamente il segnale digitale. La scheda video È una periferica indispensabile per ogni PC: si occupa di convertire i dati elaborati in immagini. Di per sé è una periferica di output, ma se la si analizza da vicino ci si accorge che ha la stessa struttura del PC, ovvero è dotata di un processore grafico (GPU, Graphic Processor Unit), una RAM video, un buffer di ingresso e un canale di uscita. La sua funzione è quella di alleggerire il flusso di dati elaborati dalla CPU occupandosi solo dell’elaborazione grafica (grafica 3D, elaborazione di immagini, decodifica di video digitali ecc.). Le moderne schede video possiedono anche un convertitore di segnale che permette l’acquisizione di immagini o di vedere la televisione sul PC. In questi particolari casi la scheda video è una periferica sia di input sia di output.
Segnale digitale e analogico Il segnale analogico è un segnale puro, come vedere il passare del tempo attraverso lo scorrere delle lancette; il segnale digitale invece è dato dalla sequenza di numeri che si susseguono uno dietro l’altro, come su un orologio con il display a cifre.
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Hardware
Stampante laser.
UNITÀ 1
La stampante La stampante è la periferica di output che trasferisce su carta le informazioni digitali contenute nel computer. È un ottimo strumento per l’archiviazione su formato cartaceo dei dati e oggigiorno permette anche la realizzazione di stampe con qualità fotografica. A seconda del metodo di stampa si distinguono in vari tipi. • a impatto: un nastro inchiostrato scorre di fronte a una testina composta da 9/18/24 aghi che, premendo sul foglio, compongono i caratteri del testo. Anche se ritenute obsolete, ricoprono un’importanza fondamentale per la modulistica, in quanto sono le uniche a poter imprimere più copie identiche in un’unica stampa; • a getto d’inchiostro: centinaia di microscopici ugelli spruzzano minuscole gocce di inchiostro sulla carta durante lo spostamento dell’ugello. Grazie alla buona resa finale, alla silenziosità e al basso costo di manutenzione sono l’attuale standard di stampa; • laser: un piccolo fascio di luce laser magnetizza determinate zone di un tamburo che attira le particelle del toner, depositandole poi per contatto sulla carta. Queste stampanti offrono massima velocità e precisione nella stampa di grosse quantità di dati e si usano solitamente negli uffici.
Le periferiche di input/output Home theatre I sistemi audio 5.1, i cosiddetti home theatre, sfruttano le proprietà del suono suddividendo le tonalità della musica in cinque canali differenti, che vengono poi riprodotti da cinque altoparlanti specifici per ogni tipologia di suono, rendendo possibile l’illusione che la musica riprodotta provenga da un’orchestra sinfonica di fronte a noi e non dal lettore MP3!
La scheda audio Le schede audio si occupano dell’elaborazione dei segnali acustici. Sono costituite da due nuclei principali: il DAC (Digital to Analogic Converter, convertitore digitale-analogico), un processore che si occupa di convertire il segnale acustico digitale in analogico per le casse, e l’ADC (Analogic to Digital Converter, convertitore analogico-digitale), che campiona i segnali provenienti da un microfono e li converte in impulsi. Per questa sua duplice funzione la scheda audio è una periferica di input/output. Il modem Il nome modem deriva dalla composizione di due parole: MOdulatore/DEModulatore. La sua funzione è quella di consentire il trasferimento di dati digitali su una linea telefonica analogica. Con l’avvento della tecnologia ADSL i modem sono divenuti sempre più veloci e svincolati dalla banda riservata alle conversazioni telefoniche, permettendo di chiamare mentre si è connessi a Internet. La tecnologia ADSL, acronimo dell’inglese Asymmetric Digital Subscriber Line, fa parte della famiglia di tecnologie denominata DSL e permette l’accesso a Internet ad alta velocità. Si parla di banda larga, o broadband. La velocità di trasmissione va dai 640 KB/s fino agli attuali 20 MB/s.
PUNTI DI DOMANDA 1. Q uali sono le periferiche di input? 2. Q uali sono le periferiche di output? 3. Q uali sono le periferiche di input/ output? 4. P erché le schede video e audio sono indispensabili nel PC?
La scheda di rete Le schede di rete sono periferiche, normalmente interne, che permettono di comunicare tra computer attraverso segnali digitali con una velocità e affidabilità elevatissima, tramite cavi particolari a 8 pin (vedi porta Ethernet).
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AREA 1
Hardware, software e postazione di lavoro LEZIONE
3. Protocolli di comunicazione I protocolli di comunicazione rappresentano l’insieme di regole che devono seguire due applicazioni che vogliono comunicare tra loro.
Il Bluetooth Bluetooth è un protocollo di comunicazioni per reti senza fili. Fornisce uno standard economico e sicuro per lo scambio di informazioni tra dispositivi diversi attraverso una frequenza radio a corto raggio. Lo sviluppo maggiore si è avuto grazie a periferiche come telefonini e palmari che ne sfruttano le potenzialità per collegarsi a periferiche esterne, come auricolari, con una connessione cifrata che rende univoca la comunicazione tra le periferiche.
Il Wi-Fi Wi-Fi è l’abbreviazione di Wireless Fidelity, ovvero il nome commerciale delle reti locali senza fili (Wireless – LAN) basate su specifiche internazionali. Il principio di funzionamento è basato sulla comunicazione radio tra una trasmittente e un dispositivo ricevente. La velocità di connessione e la copertura del segnale sono sensibilmente maggiori di quelle di Bluetooth, al punto che oramai molte reti aziendali si basano su tale protocollo. Il futuro risiede nel Wi-Fi-Max, che utilizzando particolari tecnologie consente di coprire aree di 4-5 km con una singola antenna e con velocità di trasmissione dati molto vicine a quelle delle fibre ottiche. VoIP (Voice over IP, voce attraverso protocollo Internet) non è una tecnologia ma un modo differente di utilizzare le risorse esistenti. Infatti si usa Internet non solo per far circolare dati, ma anche per la trasmissione in tempo reale di comunicazioni telefoniche, sfruttando il protocollo IP anziché la normale linea telefonica, e riducendo così drasticamente i costi di interconnessione.
Tecnologie sostenibili Un utilizzo poco corretto del computer può influenzare negativamente l’ambiente. Per evitare ciò si possono prendere alcuni accorgimenti: • smaltire in maniera adeguata i rifiuti, soprattutto delle stampanti; • risparmiare energia; • economizzare la stampa su carta. Per smaltire in maniera adeguata i rifiuti è necessario assicurarsi che le batterie non vengano gettate insieme agli altri rifiuti ma siano considerate rifiuti speciali altamente inquinanti. È necessario anche smaltire opportunamente le cartucce delle stampanti. Per risparmiare energia è sufficiente spegnere il computer quando non si utilizza, oppure impostare il risparmio di energia (dal menu Start > Pannello di controllo > Opzioni risparmio energia) o, meglio ancora, spegnerlo e staccare la spina dalla presa di corrente. Per economizzare la carta è possibile utilizzare la funzione Anteprima di stampa per visionare il documento in lavorazione e modificarlo opportunamente prima di stamparlo. È preferibile poi mandare messaggi di posta elettronica invece di fax, diminuendo così l’utilizzo di carta.
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Hardware
UNITÀ 1
LEZIONE
4. Laptop, tablet, smartphone, e-reader I personal computer fissi non sono i soli computer esistenti, il progresso tecnologico insieme alla continua miniaturizzazione dei dispositivi elettronici ha infatti portato alla nascita di diverse tipologie di computer.
I laptop, comunemente detti portatili
PUNTI DI DOMANDA 1. C he cos’è un protocollo di comunicazione? 2. Q ual è la funzione dell’ADSL? 3. C he cos’è un laptop? 4. Q ual è la caratteristica dei tablet? 5. C ome funzionano gli smartphone?
I portatili o laptop (letteralmente sopra le gambe) nascono per soddisfare le esigenze delle aziende di poter lavorare su un PC anche fuori ufficio, spostandosi e non essendo legati a una postazione o a una presa di corrente. I primi portatili pesavano anche oltre i 10 kg e avevano piccoli schermi a tubo catodico da 5 pollici, poi la successiva miniaturizzazione dei componenti ne ha permesso la diffusione nel mercato commerciale decretando un successo durato per molti anni. La grande differenza tra un computer fisso e un portatile sta nel fatto che il secondo è dotato di un unico blocco per tutti i dispositivi di input e output, per la maggior parte saldati tra di loro, così da ridurre lo spazio necessario alle connessioni e lasciare lo spazio necessario al posizionamento della batteria.
I tablet I tablet (ossia tavoletta) si sono diffusi molto rapidamente, pur essendo in commercio solo da qualche anno. La caratteristica che differenzia fortemente un portatile da un tablet è che quest’ultimo è dotato di un ampio schermo touch screen e non presenta una tastiera direttamente collegata. I principali vantaggi di dispositivi come questo riguardano la velocità di accensione e di utilizzo, la leggerezza e la versatilità; inoltre, hanno determinato la nascita di un mercato di software dedicato, che ha permesso di fornire innumerevoli servizi.
L’e-reader è un dispositivo portatile che permette la lettura di libri in formato elettronico. Gli e-reader hanno schermi basati sulle tonalità del grigio e sfruttano la tecnologia dell’inchiostro elettronico (e-ink), che non affatica la vista.
Gli smartphone Gli smartphone (che significa telefono intelligente) sono i veri precursori dei tablet; essi hanno rivoluzionato il mercato e soprattutto l’accesso alla rete da parte degli utenti. Per smartphone si intende un dispositivo mobile che non solo è in grado di fare e ricevere telefonate ma anche di connettersi a Internet, scattare fotografie, funzionare come GPS ed eseguire programmi specifici. I primi smartphone che si sono diffusi sono stati i BlackBarry, che offrivano servizi di e-mail e calendario; i primi accessi a Internet tramite cellulare hanno rivoluzionato il mondo del lavoro delineando uno standard. Il vero ingresso degli smartphone nella vita di tutti i giorni lo si deve ad Apple, che con il primo iPhone nel 2007 ha spinto tutti i principali produttori di telefonia a investire in questo settore.
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ESERCIZI Conoscenze
6. Riporta nella tabella il nome dei seguenti componenti e la loro funzione.
1. Spiega sul tuo quaderno il motivo per cui, avvicinando la mano a un PC acceso, si nota l’emissione continua di aria calda. 2. Scrivi nella tabella la funzione dei seguenti componenti. Componente
Componente
1
Funzione
1 Connettore USB
2
2 PCI 3 PCI Express 4 AGP
3 3. Esegui i seguenti esercizi sul quaderno. 1. Elenca le parti che costituiscono l’hardware. 2. Riporta tutte le periferiche di input e output e, a fianco di ciascuna di esse, scrivine la funzione.
4
3. Spiega che cosa sono il Bluetooth e il Wi-Fi ed elenca i vantaggi di tali sistemi di comunicazione. 4. Descrivi le finalità del processo di boot. 5 4. Completa la tabella inserendo il simbolo e il valore delle seguenti unità di misura della memoria. Nome
Simbolo
Valore 6
1 byte 2 kilobyte 3 megabyte
7
4 gigabyte 5 terabyte 5. Completa la tabella inserendo, accanto alle descrizioni, il nome della corretta tipologia di stampante. Nome 1
2
3
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8
Descrizione n fascio di luce laser magnetizza alcune U zone di un tamburo che attira le particelle del toner, depositandole poi sulla carta Un nastro inchiostrato scorre di fronte a una testina composta da aghi che, premendo sul foglio, compongono i caratteri del testo Centinaia di ugelli spruzzano minuscole gocce di inchiostro sulla carta durante lo spostamento dell’ugello
9
10
Nome
Funzione
Hardware
7. Inserisci, nell’apposito spazio, il nome dei componenti della scheda madre.
UNITÀ 1
9. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false. 1. Il case è un circuito della RAM.
V
F
2. La scheda madre è la memoria centrale del computer.
V
F
3. La CPU elabora i dati.
V
F
4. L’alimentatore fornisce tensione elettrica continua.
V
F
5. Il termine hard disk vuol dire disco morbido.
V
F
6. La deframmentazione consiste nel pulire e riordinare il disco fisso.
V
F
7. I cluster sono presenti sul disco rigido.
V
F
8. I DVD sono simili ai CD.
V
F
9. Bit e byte sono sinonimi.
V
F
10. Il BUS è un cavo di collegamento.
V
F
11. I moderni processori hanno un sistema di blocco automatico che si attiva in caso di temperatura elevata.
V
F
12. La sigla HD riferita a monitor e televisori significa hard disk.
V
F
13. I cluster sono dei connettori per l’ascolto della musica digitale.
V
F
8. Indica il nome e la funzione dei seguenti tasti.
14. Il cloud è un dissipatore di calore del computer.
V
F
1.
......................................................... .........................................................
15. I sistemi audio home theatre suddividono le tonalità della musica in cinque canali.
V
F
2.
......................................................... .........................................................
16. Esiste un’unica tipologia di BUS.
V
F
3.
......................................................... .........................................................
17. Per connettersi a Internet mediante ADSL è necessario collegarsi alla scheda audio.
V
F
4.
......................................................... .........................................................
18. La scheda video converte i dati elaborati dal computer in immagini.
V
F
5.
......................................................... .........................................................
19. La scheda audio funziona solo se è presente anche la scheda video.
V
F
3....................... 2.......................
4.......................
1.......................
5....................... 6.......................
Competenze 1. Esegui i seguenti esercizi.
2. Ricerca, descrivi e confronta.
1. Osserva le periferiche presenti sul tuo computer e, dopo averne disegnato la forma sul tuo quaderno, spiega: a. il motivo per cui presentano forme diverse; b. la funzione; c. perché vengono distinte in connettori di input e output.
1. Esegui una ricerca sulla sostenibilità della tecnologia informatica e corredala con un fotoreportage, ritagliando le immagini dalle riviste.
2. Osservate le diverse stampanti che vi capita di utilizzare a scuola, a casa o nelle cartolerie, poi compilate una tabella specificando per ciascuna di esse: a. di quale tipologia di stampante si tratta; b. per quali funzioni viene utilizzata.
2. Con delle immagini cerca di descrivere l’evoluzione degli hardware fino ai nostri giorni. 3. Confronta un tablet e uno smartphone elencando le potenzialità e gli usi quotidiani dei due dispositivi. 4. Descrivi le funzionalità del laptop e i motivi del suo enorme successo presso le aziende.
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Hardware, software di di lavoro Hardware, softwaree epostazione postazione lavoro
UNITÀ
AREA 1
2 Software LEZIONE
5. Tipologie di software Il termine software ha avuto origine durante la Seconda guerra mondiale. I tecnici dell’esercito britannico erano impegnati nella decrittazione dei codici con cui i tedeschi inviavano i messaggi cifrati realizzati con la macchina elettromeccanica Enigma, il cui funzionamento si basava su 3 rotori e di cui era nota la meccanica interna (detta hardware, roba dura, nel senso di ferraglia). Dopo il 1941 a Enigma venne aggiunto un rotore e i tecnici inglesi si dovettero interessare alle posizioni in cui venivano utilizzati i rotori della nuova Enigma. Queste istruzioni erano scritte su pagine solubili nell’acqua, per poter essere distrutte facilmente, e per contrasto con hardware furono chiamate software.
L’insieme dell’hardware da solo non può funzionare, servono infatti precise istruzioni da seguire e un’interfaccia che traduca le richieste dell’utente in azioni o calcoli da eseguire: tali istruzioni sono chiamate software. I software possono essere distinti in cinque grandi categorie: • i sistemi operativi; • i driver; • i firmware; • le librerie; • i software applicativi.
Il sistema operativo Un sistema operativo o SO (in inglese OS, Operating System) è il programma base che si occupa direttamente di gestire l’hardware di un computer, di gestire gli accessi degli utenti e soprattutto consente di poter eseguire altri programmi, gli applicativi, che permettono di usare il computer per diversi scopi.
Particolari della macchina Enigma a 3 e 4 rotori.
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Il sistema operativo è un unico insieme di sei componenti: • un gestore di file system (sistema di file). È come un bravo bibliotecario che tiene nota di tutti i file presenti nel sistema e si occupa di esaudire le richieste di lettura/ scrittura verso le periferiche di massa; • un gestore di memoria virtuale. Ha il ruolo di una diligente dattilografa che si occupa della memorizzazione dei dati sulla RAM e verifica che i dati immagazzinati siano presenti nel momento del loro utilizzo;
Software
UNITÀ 2
• uno scheduler (agenda). L’agenda del nostro super-ragioniere assicura che ogni programma sia eseguito e ne gestisce l’ordine di priorità nell’esecuzione; • uno spooler (programma che mette in coda i file da stampare). È lo scriba del sistema operativo, che si occupa di memorizzare i dati che andranno verso le stampanti e ne garantisce la stampa; • un’interfaccia utente. La parte grafica di uso immediato che permette l’interazione tra l’utente e il PC; • un kernel (nocciolo). È il fulcro del sistema, che gestisce ogni singolo processo e coordina il lavoro degli altri componenti. I primi sistemi operativi erano molto complessi e per questo erano installati solo su una singola macchina, il mainframe (telaio principale), un computer molto grande e complesso a cui si accedeva attraverso terminali composti unicamente da monitor e tastiera. La successiva evoluzione del computer fu quella di installare il sistema operativo su tutte le macchine.
Il DOS Il primo, nonché il più celebre, tra i sistemi operativi è stato il DOS (Disk Operating System, sistema operativo su disco). Le sue potenzialità erano limitate, ma il DOS permise l’avvento del concetto di Personal Computer (computer personale) grazie al fatto che non si dovevano più condividere risorse con un’unità centrale. Lo sviluppo dei sistemi DOS ha portato alla creazione di sistemi operativi basati su multitasking e multiutenza. Il primo concetto è semplice: multitasking significa più processi (task) eseguiti contemporaneamente. Un rapido esempio di multitasking è quando ascoltiamo la nostra musica sul PC mentre scriviamo un documento con Word. La colonna portante di questa innovazione è la concezione di uno scheduler, una specie di agenda, non più basata su un ordine sequenziale, ma che consente di utilizzare la CPU per altri processi nei tempi morti delle normali esecuzioni di un programma (lettura e scrittura dati, stampa, inserimento dei dati da parte dell’utente ecc.). La multiutenza invece è la possibilità di utilizzare uno stesso PC con privilegi, cartelle e impostazioni differenti a seconda dell’utente che vi accede. I primi a permettere ciò sono stati i sistemi Unix, sulla cui scia si sono aggiornati i PC con sistema operativo Windows, Linux e Macintosh.
Schermata del sistema operativo DOS.
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AREA 1
Hardware, software e postazione di lavoro Unix Unix è un sistema operativo nato dalla passione di alcune menti brillanti nei Bell Laboratories, negli Stati Uniti, dove molti studiosi portarono avanti il progetto senza altro incentivo che quello della ricerca e della curiosità. Dobbiamo a Unix il concetto di Informatica come scienza autonoma e non più come un aspetto pratico delle scienze matematiche.
Schermata del sistema operativo Unix.
I pilastri del sistema Unix sono il multitasking, ma soprattutto il concetto di software aperto (opensource), ovvero a cui tutti possono collaborare e i cui codici sono pubblici. I creatori di tale sistema si basarono su quattro principi ancora oggi ritenuti fondamentali dai programmatori di tutto il mondo: 1. fare in modo che ogni programma faccia una sola cosa e bene; 2. fare in modo che l’output di un programma diventi l’input di un altro; 3. sviluppare software con l’idea che esso verrà provato subito: non esitare a condividere il programma; 4. usare degli strumenti appositi nella programmazione senza cercare di «reinventare la ruota». I sistemi Unix ebbero il loro più forte sviluppo negli anni Ottanta all’interno delle realtà universitarie, creando una comunità scientifica di ricerca in cui i lavori prodotti si potevano riutilizzare e migliorare. Avvenne quindi il passaggio definitivo dal laboratorio isolato a un ambiente di lavoro comunitario, dove tutti potevano contribuire. Tuttora i sistemi operativi Unix vengono ampiamente utilizzati nelle grandi aziende, sia per motivi di sicurezza informatica, sia per la predisposizione del sistema a essere utilizzato in realtà di mainframe.
Interfaccia di una delle versioni di Linux.
Linux Dai sistemi Unix nacque nel 1991 il sistema operativo Linux, in cui il kernel (cioè il nucleo di un sistema operativo) di Unix fu riscritto totalmente per poter essere utilizzato su un personal computer con una licenza di pubblico dominio per garantire la collaborazione della comunità informatica. Linux è un sistema operativo basato su una struttura totalmente diversa da Unix e da Windows ma, grazie al libero supporto di migliaia di programmatori in tutto il mondo, vi sono applicativi in grado di far interagire i differenti sistemi operativi.
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Software
Schermata del sistema operativo Mac OS.
Schermata del sistema operativo Windows 7 (a sinistra) e Windows 8 (a destra).
UNITÀ 2
Mac OS per i sistemi Macintosh I computer Macintosh, comunemente chiamati Mac, sono stati immessi sul mercato negli anni Ottanta da Apple, un’azienda informatica con sede a Cupertino, negli Stati Uniti. Tali computer utilizzano il sistema operativo Mac OS, acronimo di Macintosh Operating System e sono stati i primi computer a utilizzare un’interfaccia grafica e il mouse, conquistando così un vasto numero di utenti. Tra le sue carte vincenti c’era il concetto di scrivania virtuale (Desktop) su cui erano visibili icone come il «Cestino», la navigazione a finestre e i concetti di «punta, clicca e trascina» per eseguire azioni con un dispositivo di puntamento. Grazie a questa filosofia di facile utilizzo (user-friendly) il Mac non veniva più considerato come un oggetto complicato utilizzabile solo con comandi difficili da inserire con la tastiera. Il Mac viene oggi utilizzato particolarmente nell’editoria, nella grafica, negli studi di registrazione musicali ma anche nei piccoli uffici o per uso personale.
Windows 8 Il nuovo sistema operativo di Microsoft pone il suo punto focale nell’esperienza dell’utente, creando un’interfaccia uguale per tutti i dispositivi, siano essi PC classici, tablet o smartphone. Tale sistema operativo è compatibile anche con le App e non solo con i programmi, è molto più dinamico e aggiorna in tempo reale le informazioni delle applicazioni.
Windows Store, disponibile a partire da Windows 8 è una piattaforma di distribuzione digitale simile alle piattaforme di altre industrie software come Mac App Store che consente agli sviluppatori di pubblicare le loro applicazioni. In questo modo Microsoft assicura che le app sono libere da malware e virus.
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AREA 1
Hardware, software e postazione di lavoro
I driver Oggi ha assunto grande rilevanza il concetto di portabilità del sistema operativo su macchine totalmente diverse tra di loro. Questa innovazione è stata resa possibile grazie all’utilizzo di opportuni software in grado di mettere a disposizione del sistema operativo tutti gli strumenti per utilizzare le periferiche: una sorta di manuale di istruzioni.
Quando al PC viene connesso un nuovo dispositivo, ad esempio una stampante, Windows automaticamente cerca il driver corretto per il suo funzionamento. Se non lo trova, può chiedere di fornire il driver specifico, ad esempio inserendo un CD allegato al dispositivo.
I driver sono solitamente forniti dall’azienda produttrice dell’hardware e sono diversi a seconda del sistema operativo, in quanto cambiano le specifiche di sistema; a causa di questa limitazione capita che non vi sia sempre una compatibilità totale. Questa innovazione ha comunque permesso il superamento dei vecchi sistemi che venivano creati appositamente e con componenti specifici (filosofia rimasta valida solo per Macintosh) e ha creato una forte concorrenza con una conseguente innovazione delle strutture hardware.
I firmware I firmware sono programmi molto ridotti, a volte detti microprogrammi, che si trovano memorizzati sulle periferiche stesse e permettono al componente di «avviarsi», ovvero diventare operativo e interagire con le altre componenti hardware presenti sul computer attraverso appositi protocolli di comunicazione. Il nome firmware, che deriva dalle parole firm (stabile) e ware (componente), indica che il programma non è modificabile dagli utenti. Il firmware è, infatti, il punto di incontro tra le componenti hardware e software di una macchina.
Le librerie I bug Il termine bug, tuttora in uso per indicare un errore di programmazione, ha origine negli anni Settanta, quando i fili elettrici dei mainframe avevano ancora guaine isolanti in stoffa anziché in plastica ed erano spesso soggetti ad attacchi di tarme o altri insetti, con conseguenti cortocircuiti. Capitava ogni tanto che gli operatori o i programmatori dovevano entrare dentro la macchina a controllare i fili e a scovare gli insetti (in inglese, appunto, bugs) annidati negli armadi dei circuiti. Il bug divenne una scusa molto comune tra tutti i programmatori, al punto che si utilizzò non più per segnalare problemi meccanici ma per identificare gli errori nei software.
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Una libreria software è un insieme di funzioni di uso comune predisposte per essere usate da un programma software; come a dire, una serie di esempi standard che possono essere utilizzati anche per scopi differenti. Il termine italiano viene da un errore nella traduzione dell’inglese library, che vuol dire biblioteca, anche se oramai il termine libreria è divenuto di uso comune.
Le API Con il termine API si indicano le Application Programming Interface (interfaccia di programmazione di un’applicazione): si tratta di procedure e standard di interfaccia resi disponibili ai programmatori per effettuare determinate azioni. Le API sono quindi fondamentali per scrivere programmi in grado di interfacciarsi con il sistema operativo. Per fare un esempio riconducible alla vita pratica, le API costituiscono le procedure per guidare un’automobile, indipendentemente dal modello e dalla marca.
Software
UNITÀ 2
I software applicativi
PUNTI DI DOMANDA 1. C he cosa indica il termine software? 2. P erché è indispensabile il sistema operativo? 3. Q ual è la funzione del sistema operativo DOS? 4. C ome si differenziano i software applicativi?
Esempi di schermate di applicativi.
Di per sé un sistema operativo non è in grado di fare nulla, ma mette a disposizione le caratteristiche della macchina ai programmi che verranno usati con opportuni strumenti, detti software applicativi. In informatica, per programma si intende l’insieme di istruzioni che genera soluzioni per una classe predefinita di problemi. In modo più semplice si può affermare che un programma è il procedimento che serve per avere un risultato partendo da dati noti; non a caso quando si deve pianificare un lavoro si ha l’abitudine di redigere un programma che ne stabilisce i passaggi. Per la loro esecuzione i programmi si avvalgono delle risorse messe a disposizione, ovvero l’interfaccia utente per l’immissione di dati e l’interazione con l’utente, le librerie in cui si trovano indicazioni e procedure di uso comune, lo scheduler per organizzare al meglio i processi da eseguire, la memoria virtuale per avere sempre a portata di mano i dati necessari, il gestore del file system per recuperare dati archiviati e immagazzinarne di nuovi, lo spooler per un’eventuale stampa dei risultati ottenuti. È bene fare una distinzione tra il termine programma e il termine applicazione: il primo è un codice che fa parte del software presente nel PC mentre il secondo è il «servizio» di cui l’utente finale usufruisce, che può essere il risultato di una combinazione di diversi programmi che vengono eseguiti simultaneamente. Sebbene il PC sembri solo una grossa calcolatrice nella quale immettere dati, fare conti e ottenere risultati, le sue potenzialità sono enormi. Tutto quello che riusciamo a fare con questa macchina è reso possibile da pacchetti applicativi, tra cui i più diffusi e conosciuti sono i seguenti: • applicazioni di videoscrittura; • applicazioni di calcolo; • applicazioni per presentazioni multimediali; • applicazioni di grafica.
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AREA 1
Hardware, software e postazione di lavoro LEZIONE
6. Freeware, shareware, software proprietari, open source PUNTI DI DOMANDA 1. Q ual è la caratteristica di un software freeware? 2. C ome funziona un software shareware? 3. C he cosa sono i software open source? 4. A che cosa servono le App?
WinZip è un utile programma shareware per comprimere i file.
Non tutti i software sono uguali, soprattutto non tutti i software sono gratis. Si è abituati a comprare il computer pensandolo come una macchina, così come, tra i programmi si acquistano i giochi, ma raramente si pensa a comprare altri importantissimi accessori, come i software. I software, oltre a essere differenti a seconda dello scopo che hanno, possono essere catalogati in base alla tipologia di modello di business a cui appartengono, ovvero a come gli sviluppatori decidono di venderli al pubblico.
I freeware I freeware sono software distribuiti gratuitamente, in cui il creatore ne rivendica la proprietà intellettuale ma chiede solo che non sia permessa la vendita o l’utilizzo in ambiti aziendali o istituzionali. Spesso i freeware sono software semplici con poche funzionalità e senza supporto tecnico con lo scopo di farsi conoscere dal pubblico per poi invece fornire la versione completa e/o software più complessi e performanti. I freeware hanno anche la possibilità di autofinanziarsi inserendo al loro interno dei banner pubblicitari (adware) o con la richiesta dello sviluppatore di ricevere una donazione se il software piace (donationware).
Gli shareware I programmi shareware si differenziano dagli altri in quanto sono sempre liberamente distribuibili ma non sono completi, infatti presentano delle limitazioni di utilizzo nel tempo o hanno delle funzionalità bloccate, per usufruire del programma completo è necessario acquistare la licenza e a quel punto verrà fornita la password per usare il programma completo. Ultimamente molti programmi shareware utilizzano l’autenticazione via Web, per ridurre il fenomeno della pirateria informatica. Un aspetto molto positivo di questo approccio è la possibilità di testare per un breve periodo un intero prodotto funzionante o di giocare ai primi livelli di un gioco e capire se è davvero ciò che si cerca, pagando poi tranquillamente per un prodotto desiderato.
Gli open source Il software open source prende il suo nome da una sua caratteristica fondamentale, ovvero la possibilità di accesso al codice sorgente di ogni programma. Ciò significa che gli autori permettono e favoriscono il libero studio del sorgente (il codice di programmazione di cui un software è costituito), pur mantenendo il diritto di proprietà di un software.
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Software
OpenOffice è forse una delle suite open source più conosciute.
UNITÀ 2
Questo nuovo approccio deve la sua diffusione prevalentemente al libero accesso a Internet degli ultimi tempi, mentre la filosofia di questo movimento è trasversale e più ampia, volta a diffondere la conoscenza senza limiti e senza le barriere date dai diritti di autore: Wikipedia è un esempio molto famoso di questa filosofia. Un concetto da sfatare è che l’open source sia anche gratis, infatti la possibilità di accedere ai codici sorgenti non implica che gli autori non possano richiedere un compenso per il proprio lavoro, quello che spesso succede è che i software open source siano liberamente scaricabili ma privi di un supporto tecnico, che invece viene fornito a pagamento; in alternativa gli sviluppatori possono inserire della pubblicità o richiedere una donazione, come accade per i freeware. I vantaggi di questo software risiedono nella possibilità di controllo che altri sviluppatori possono avere, e quindi anche alla rapida individuazione di bug o problemi, al fatto che normalmente siano scaricabili gratis, anche se privi di alcune funzionalità e/o del supporto tecnico.
Le App
Ecco qualche App per imparare divertendosi con l’iPad.
Con il diffondersi degli smartphone e dei tablet, è diventato luogo comune chiamare App gli specifici software per questi dispositivi; si tratta di un neologismo con cui ci si riferisce alle «APPlicazioni informatiche». La principale differenza tra un’App e un programma è che la prima è stata concepita integralmente per funzionare su un tipo di dispositivo, al punto che spesso esistono due App uguali, una per gli smartphone e una per i tablet. Altra caratteristica molto importante è la leggerezza e semplicità del codice al punto che tale, iniziale, semplicità ha portato questi programmi a essere percepiti come applicazioni, da cui l’abbreviazione. Nel corso degli anni e con l’incremento di capacità dei dispositivi, tali App mantengono la snellezza nel codice, ma non hanno nulla da invidiare alle corrispettive per PC. Per le App esistono dei mercati specifici, a volte con un controllo molto severo da parte del produttore del dispositivo. Ma anche qui si possono trovare le stesse tipologie di vendita: freeware, shareware a pagamento. Un ulteriore fattore distintivo è che il costo basso di un’App molto diffusa e disponibile su diverse piattaforme si trasforma in un introito altissimo per gli sviluppatori. Va considerato infatti che, visti i diversi milioni di possibili clienti, sia più facile che tutti paghino meno di 1 euro per qualcosa di bello piuttosto che molte persone paghino più di 5 euro; con questo nuovo approccio le App più redditizie non costano sopra i 2 euro o sono addirittura gratis, ma permettono di acquistare alcune funzionalità separatamente.
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ESERCIZI Conoscenze 1. Rispondi sul quaderno alle seguenti domande. 1. Perché il termine software è il contrario di hardware? 2. Quali sono i componenti che costituiscono il sistema operativo? 3. In quali categorie vengono distinti i software? 4. Che cosa indica il termine multiutenza? 5. Qual è, secondo te, la differenza tra il software utilizzato dalla macchina Enigma durante la Seconda guerra mondiale e i software di un moderno computer? 6. Qual è stato il primo tra i sistemi operativi? 7. Quale sistema operativo utilizzano i computer Macintosh?
3. ..........................................................................................................................................................
8. Qual è l’origine del termine bug? 9. Che cosa sono le App? 2. Inserisci, negli appositi spazi, il nome dei sistemi operativi. Poi, sul quaderno, analizza le differenze che li contraddistinguono e scrivi le tue personali osservazioni.
4. ..........................................................................................................................................................
1. ..........................................................................................................................................................
3. Completa la tabella indicando quali applicativi useresti nei seguenti casi. 1 Scrivere un testo 2
Fare dei calcoli per risolvere dei problemi
3 Eseguire una presentazione 4 Fare dei disegni
4. Completa la tabella descrivendo i seguenti elementi. 1 Freeware 2 Shareware 2. ..........................................................................................................................................................
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3 App
Software
5. Completa la tabella riportando la funzione dei seguenti componenti di un sistema operativo.
UNITÀ 2
7. Unix è un sistema operativo.
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8. I computer Macintosh utilizzano il sistema operativo DOS.
V
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1 File system
9. Windows 8 ha un’interfaccia uguale per tutti i dispositivi informatici.
V
F
2 Gestore di memoria virtuale
10. I driver sono speciali programmi utilizzati per il disegno architettonico.
V
F
3 Scheduler
11. I firmware sono programmi predisposti per vedere film.
V
F
4 Spooler
12. Il programma è l’insieme di istruzioni che genera soluzioni a dei problemi predefiniti.
V
F
5 Interfaccia utente
13. I software applicativi sono indispensabili perché il PC sia funzionale.
V
F
14. La libreria è un insieme di funzioni stabilite per essere usate da un programma.
V
F
15. Il termine bug indica un errore di programmazione.
V
F
16. Il kernel è un tipo di sistema operativo.
V
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Componente
Funzione
6 Kernel 6. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false. 1. La parola software è stata introdotta durante la Seconda guerra mondiale.
V
F
2. Il termine software si contrappone ad hardware.
V
F
17. I driver sono dei software allegati alle periferiche che contengono le istruzioni per il loro corretto utilizzo.
V
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3. I software in commercio sono tutti formati da applicativi chiamati firmware.
V
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18. Quando si parla di software, i termini open source e freeware sono sinonimi.
V
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4. La sigla SO si riferisce a sistema operativo.
V
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19. Le App sono dei software che funzionano esclusivamente sui tablet.
V
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5. I software vengono distinti in sette grandi categorie.
V
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20. Tutte le App sono gratuite.
V
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6. Il DOS è stato il secondo sistema operativo inventato.
V
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21. Unix è il sistema operativo utilizzato da tutti i computer, sia Microsoft sia Mac.
V
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Competenze 1. Esegui i seguenti esercizi sul quaderno. 1. Fai un esempio per spiegare il concetto di multitasking. 2. Osserva e descrivi che cosa avviene quando si avvia un computer. 3. Apri alcuni programmi e confronta le interfacce grafiche che li caratterizzano. 4. Cercando su delle riviste, procurati un’interfaccia di Windows 7 e confrontala con una di Windows 8; elenca poi le tue considerazioni.
2. Utilizzando tutti i canali di informazione a vostra disposizione, fate una ricerca sull’utilizzo dei firmware. 3. Realizza un software personale. Devi spostarti dal punto rosso a quello verde. Sul tuo quaderno riporta, in versione scritta, due percorsi tra i banchi: uno facile e lineare e uno tortuoso. Per la descrizione del percorso puoi utilizzare solo la misura espressa in millimetri e i comandi «destra», «sinistra», «avanti» e «indietro».
5. Osservando l’interfaccia di Windows 8, elenca alcune delle sue App e descrivine le funzioni. 6. Utilizzando alcuni esempi, fai una distinzione tra programma e applicazione. 7. Facendo riferimento alle App di Windows 8, compila un elenco di quelle che potrebbero servirti durante la giornata.
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Hardware, software di di lavoro Hardware, softwaree epostazione postazione lavoro
UNITÀ
AREA 1
3 Postazione di lavoro LEZIONE
7. Come deve essere la postazione di lavoro Lavorare molto tempo davanti al computer può provocare l’affaticamento di alcune parti del corpo. Per questo motivo è necessario tenere in considerazione alcune regole che possono evitare l’insorgenza di tali disturbi.
La posizione del video Il video deve essere a una distanza di circa 50-70 cm dal viso e a un’altezza tale che il suo bordo superiore sia circa all’altezza degli occhi. Inoltre esso deve avere una piccola inclinazione verso l’alto. Tutto ciò è necessario per salvaguardare gli occhi e il collo. La posizione della tastiera e del mouse Tastiera e mouse devono essere a un’altezza tale che l’angolo formato dal gomito sia compreso tra 70 e 90 gradi. In questo modo si evita un affaticamento eccessivo dei polsi. La sedia La sedia deve essere girevole, dotata di schienale regolabile e possibilmente di poggiapiedi. La colonna vertebrale viene così salvaguardata. Le luci Le luci devono essere posizionate dietro il monitor, ma in modo che non siano direttamente visibili dall’operatore. Le luci poste davanti al video producono fastidiosi riflessi che danneggiano la vista. Quando stiamo al computer è importantissimo assumere una corretta postura. Anche se altre posizioni sembrano più comode, queste poi affaticano il nostro corpo e possono provocare contratture e/o infiammazioni.
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Postazione di lavoro
UNITÀ 3
› La corretta postazione di lavoro Monitor Deve essere posto a un’altezza tale che il suo bordo superiore sia circa all’altezza degli occhi e a una distanza di circa 50-70 cm.
Schienale Deve essere dotato di supporto lombare e dorsale in modo da salvaguardare la colonna vertebrale. Altezza della sedia Deve essere tale da permettere alle ginocchia di formare un angolo di circa 90 gradi tra coscia e gamba.
Piano del tavolo Deve essere posto all’altezza dei gomiti in modo che essi formino un angolo compreso tra 70 e 90 gradi.
Piedi La pianta dei piedi deve essere appoggiata completamente al suolo, facendo uso anche di un poggiapiedi.
Le patologie legate all'uso del computer Il lavoro al computer può causare dei disturbi soprattutto all’apparato locomotore e alla vista. I principali problemi che dipendono dall’uso del computer sono: • disturbi a mani, polsi e braccia; • disturbi a collo e spalle; • disturbi alla schiena; • disturbi agli occhi; • disturbi psicofisici dovuti alla permanenza troppo prolungata davanti al computer. Per cercare di prevenire tali problemi è consigliabile: • sistemare correttamente la propria postazione di lavoro; • fare attenzione all’illuminazione dell’ambiente di lavoro; • cambiare frequentemente la posizione nella quale si è seduti; • effettuare molte pause, di durata anche breve; • alzarsi spesso e fare esercizi per riposare gli occhi e sgranchire le gambe e le braccia.
PUNTI DI DOMANDA 1. P erché la postazione di lavoro deve avere particolari caratteristiche? 2. Q uali disturbi fisici dipendono dall’uso del computer?
Quando si parla di problemi legati all’uso del computer non vanno dimenticati mouse, telecomandi, joystick, consolle e tutte le altre strumentazioni che, se usate in maniera non corretta e per troppo tempo, possono essere causa degli stessi disturbi. Inoltre, l’abuso di tali dispositivi informatici, in particolare la prolungata esposizione a un videogame, senza pause e completamente assorbiti dal gioco, può essere pericoloso: • provoca sedentarietà, che può portare al sovrappeso; • comporta difficoltà scolastiche a causa del poco tempo dedicato allo studio e alla scarsa concentrazione; • causa difficoltà scolastiche perché si è distratti dal desiderio di giocare.
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Hardware, software e postazione di lavoro LEZIONE
8. Utilizzo corretto della tastiera e del mouse
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UNITÀ 3
Postazione di lavoro
Le azioni del mouse AZIONE
DESCRIZIONE
Clic
Premendo una sola volta il pulsante sinistro del mouse si può selezionare un file posto sotto il cursore, agire sui comandi presenti sullo schermo, aprire un programma o confermare la cancellazione di un file.
Doppio clic
Premendo due volte il pulsante sinistro del mouse su un file posto sotto il cursore, si apre automaticamente il programma relativo all’esecuzione del file.
Trascinamento (drag & drop)
Posizionando il cursore su un elemento (ad esempio l’icona di un file) e mantenendo la pressione del pulsante sinistro del mouse, è possibile trascinarlo all’interno delle finestre visualizzate.
Selezione multipla
Puntando in una porzione vuota di una finestra e mantenendo la pressione del pulsante sinistro del mouse, si selezionano tutti i file compresi nel rettangolo creato dallo spostamento del puntatore.
Menu
Posizionando il cursore su un elemento e premendo una sola volta il pulsante destro del mouse, si apre un menu che permetterà di compiere molteplici azioni.
Utilizzo della tastiera con dieci dita Quasi tutti noi usiamo la tastiera solo con due o tre dita, aumentando notevolmente i tempi necessari per digitare il testo voluto. In effetti, la tastiera è stata pensata per rendere lenta la digitazione, dal momento che all’inizio le macchine per scrivere meccaniche si inceppavano spesso. Oggi, però, poter essere veloci e scrivere senza guardare la tastiera non è né impossibile né difficile. Basta seguire alcune regole, come ad esempio dividere i tasti per ciascun dito delle mani, come rappresentato nella foto qui sotto. Per imparare a usare tutte e dieci le dita occorre fare degli esercizi appositi. Esiste un programma dedicato, che si chiama TutoreDattilo, fornito di un proprio manuale; puoi trovarlo in Internet all’indirizzo http://www.tutoredattilo.it/ Il manuale spiega come sono organizzati i tasti e come usare tutte le dita per scrivere, mentre il programma fornisce una serie di esercizi con cui diventare sempre più bravi e capaci. ! 1
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PUNTI DI DOMANDA 1. C ome si usa correttamente la tastiera? 2. Q uali operazioni si possono eseguire con il mouse?
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AREA 1
Hardware, software e postazione di lavoro LEZIONE
9. Touch screen, gesture e comandi vocali Esistono molti metodi diversi per interagire con il computer e questo ha portato le aziende a creare anche nuovi modi per usare i programmi. Se prima era il mouse che consentiva di essere veloci nell’usare i programmi, adesso sono direttamente le dita a permettere di svolgere le operazioni più frequenti in modo rapido. Il concetto di gesture, ovvero un’azione fisica a cui viene collegato un comando del software, è stato introdotto anni fa con la funzione drag & drop lanciata da Apple. La stessa azienda, grazie all’iPhone, ha diffuso nella vita di tutti i giorni l’uso delle dita per interagire con i dispositivi; a seguito di questa rivoluzione tutte le grandi società hanno sviluppato soluzioni touch, al punto che Microsoft ha stravolto la sua interfaccia di Windows per realizzarne una (Windows 8) completamente nuova e pensata per il mondo touch screen. Di seguito sono presentate le gesture utilizzabili in Windows 8. AZIONE
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COME ESEGUIRE L’OPERAZIONE
OPERAZIONE ESEGUITA
Toccare una volta l’elemento.
Apre l’elemento toccato. È simile al clic con il mouse.
Premere il dito e tenere premuto per alcuni secondi.
Vengono visualizzate informazioni utili relative a un elemento. Apre un menu specifico relativo all’azione eseguita. È simile al clic con il pulsante destro del mouse.
Toccare lo schermo o un elemento con due o più dita e quindi avvicinare le dita (zoom indietro) o allontanarle (zoom avanti).
Vengono visualizzati livelli diversi di informazioni. La schermata Start è il punto ideale dove iniziare. Ingrandisce o riduce la visualizzazione, ad esempio con immagini o mappe.
Posizionare due o più dita su un elemento e quindi ruotare la mano.
Ruota gli elementi nella direzione di rotazione della mano. È possibile ruotare solo alcuni elementi.
Trascinare il dito sullo schermo.
Fa scorrere gli elementi sullo schermo. È simile allo scorrimento con il mouse.
Premere e trascinare un elemento in direzione opposta rispetto alla modalità di scorrimento. Ad esempio, per scorrere a sinistra o a destra, trascinare l’elemento verso l’alto o il basso. Dopo avere spostato l’elemento nella nuova posizione, rilasciarlo.
Sposta un elemento. La schermata Start è il punto ideale dove iniziare. È simile al trascinamento con il mouse.
Fare scorrere un elemento per un breve tratto nella direzione opposta a quella di scorrimento della pagina. Ad esempio, per scorrere a sinistra o a destra, far scorrere l’elemento verso l’alto o il basso.
Consente di selezionare un elemento, ad esempio una foto o un riquadro nella schermata Start. In genere visualizza i comandi delle App.
Postazione di lavoro
UNITÀ 3
Che cosa è possibile fare attraverso le gesture in Windows 8? • Charms bar: per aprirla basta far scorrere un dito dal bordo destro dello schermo (o del touchpad) verso il centro. • Scorrere tra le applicazioni aperte: se si hanno in esecuzione diversi programmi, Windows 8 consente di passare velocemente da una schermata all’altra semplicemente scorrendo un dito dal bordo sinistro dello schermo verso il centro. • Menu contestuale: per aprire un menu contenente varie opzioni e comandi inerenti all’utilizzo dei programmi aperti, si deve scorrere un dito dal bordo superiore dello schermo (oppure da quello inferiore) verso il centro. • Visualizzare due App contemporaneamente: per vedere due applicazioni contemporaneamente su un display touch screen, basta premere sul bordo sinistro e muoversi verso il centro fino a far comparire l’App desiderata, per poi trascinarla verso uno dei due lati dello schermo. Se invece si usa un mouse, bisogna posizionare il puntatore nell’angolo superiore sinistro, fare clic e trascinare la finestra. • Elenco delle App in esecuzione: per visualizzare la lista completa delle applicazioni in esecuzione basta effettuare un movimento veloce dal bordo sinistro verso il centro e poi di nuovo in direzione opposta sui display touch screen, mentre con il mouse bisogna posizionare il cursore nell’angolo superiore sinistro e poi spostarlo in basso verso il bordo del monitor. • Panoramica della schermata Start: per rimpicciolire i riquadri della schermata Start e vedere tutte le applicazioni presenti nell’interfaccia, si posizionano le dita aperte sullo schermo e le si stringe. • Gestione riquadri: restando nella schermata Start, è possibile rimpicciolire o ingrandire i riquadri, eliminarli o disattivarne le animazioni. Per visualizzare questi comandi, sui touch screen è sufficiente premere su un elemento ed eseguire un piccolo movimento verso il basso, mentre con il mouse è necessario un clic del pulsante destro.
I comandi vocali
PUNTI DI DOMANDA 1. C he cos’è il touch screen? 2. Q uali operazioni si possono eseguire con il touch screen e mediante i comandi vocali?
Un’ulteriore evoluzione nella ricerca di un’interfaccia più rapida e immediata tra uomo e macchina arriva dall’implementazione dei comandi vocali. Già nel passato esistevano delle applicazioni che consentivano di «dettare» al PC, ma ultimamente sono disponibili sistemi di riconoscimento vocale che permettono non solo di dettare un testo, ma anche di eseguire comandi, fare ricerche e interagire con i dispositivi direttamente con il linguaggio.
Si può usare la voce per inviare messaggi, fissare riunioni, telefonare e fare molte altre cose.
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ESERCIZI Conoscenze
2. Completa la tabella con le gesture di Windows 8. Come eseguire l’operazione
Azione
1. Esegui i seguenti esercizi sul quaderno. 1. Riporta quali caratteristiche deve rispettare una corretta postazione si lavoro dotata di un computer per non arrecare disturbi alla salute dell’utente.
1
2. Indica quali sono le patologie che potrebbero derivare dalla postura non corretta assunta quando si sta seduti davanti al computer.
2
3. Elenca i possibili disturbi derivanti dall’uso continuo del computer.
Operazione eseguita
3
4. Descrivi come si possono prevenire i disturbi derivanti dall’uso del computer. 5. Descrivi in sintesi quale deve essere la corretta posizione del video, della tastiera, del mouse e della sedia e come deve essere posizionata l’illuminazione.
4
6. Descrivi quali azioni possono essere eseguite utilizzando il mouse.
5
7. Descrivi, secondo le tue considerazioni, i vantaggi che derivano dall’uso dei sistemi di riconoscimento vocale. 6
8. Elenca i vantaggi del touch screen e riporta quali sistemi di tua conoscenza sono touch. 9. Descrivi, facendo delle considerazioni personali, quali sono le differenze tra l’uso del mouse e l’uso delle gesture. Infine, specifica quale dei due sistemi preferisci dando una motivazione dettagliata.
7
3. Osserva l’immagine ed esegui l’esercizio. Inserisci, negli appositi spazi della legenda, la funzione della tastiera e, con una linea colorata, suddividila secondo il corretto uso con la mano destra e la mano sinistra.
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Postazione di lavoro
4. Descrivi le seguenti azioni che possono essere compiute con il mouse. Azione
Funzione
1 Clic 2 Doppio clic 3 Trascinamento 4 Selezione multipla 5 Menu 5. Descrivi come si possono eseguire le seguenti funzioni mediante l’uso delle gesture in Windows 8. Funzione
Gesture
1 Aprire la charms bar Scorrere tra le applicazioni 2 aperte 3
Aprire un menu contestuale
4
Visualizzare due App contemporaneamente
5
Visualizzare l’elenco delle App in esecuzione
Effettuare una panoramica 6 della schermata Start Visualizzare i comandi per 7 la gestione dei riquadri
UNITÀ 3
6. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false. 1. Quando si usa un computer, il video deve essere posto a una distanza di 40 cm dall’operatore.
V
F
2. L’illuminazione non deve essere posta davanti al monitor del computer.
V
F
3. L’uso scorretto del computer può provocare danni alla salute.
V
F
4. Non esiste alcun metodo per l’uso corretto della tastiera del computer.
V
F
5. Nel tastierino numerico il tasto 5 ha una lineetta in rilievo.
V
F
6. Il doppio clic del mouse serve per aprire un file.
V
F
7. Il tastierino numerico è posto a sinistra della tastiera.
V
F
8. Sulla tastiera si trovano solo i tasti funzione.
V
F
9. Chi lavora molto al computer dovrebbe concedersi delle pause.
V
F
10. Il touch screen si attiva usando il mouse.
V
F
11. Il termine gesture indica un’azione fisica che corrisponde a un comando per il funzionamento dei programmi.
V
F
12. Con le gesture di Windows 8 è possibile utilizzare il dito come mouse.
V
F
13. Nei sistemi touch screen è possibile usare una gesture per ingrandire una schermata.
V
F
14. Usando le gesture di Windows non è possibile visualizzare due App contemporaneamente.
V
F
15. Esistono dei sistemi di riconoscimento vocale per eseguire comandi al computer.
V
F
16. Per scrivere correttamente sulla tastiera bisogna usare tre dita per mano.
V
F
Competenze 1. Esegui il seguente esercizio scrivendo sulla tastiera con tutte le dita. 1. Dopo aver appreso le tecniche per scrivere velocemente sulla tastiera usando tutte e dieci le dita, prova a digitare il testo seguente senza commettere errori. Cronometra quanto tempo impieghi per terminare l’intera scrittura. Ripeti lo stesso esercizio altre quattro volte e in tutti i casi annota quanto tempo impieghi. Facendo pratica dovresti riuscire a migliorare la tua velocità di scrittura.
La tastiera è suddivisa in due parti: la parte sinistra è riservata alla mano sinistra e la parte destra è riservata alla mano destra. I pollici sono addetti alla digitazione dello spazio mediante la barra spaziatrice. Le altre otto dita si allineano sopra ai tasti A, S, D, F e J, K, L, ò. Da tale posizione si effettuano spostamenti delle dita in alto o in basso in base alle esigenze, dopo ogni spostamento le dita ritornano alla posizione base.
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AREA
2
Applicativi
Risorse digitali M.I.O. BOOK
ALTA LEGGIBILITĂ&#x20AC; CONTENUTI INTERATTIVI Esercizi U2-U3-U4-U5-U6
Contenuti digitali integrativi
RISORSE AGGIUNTIVE Scriviamo una relazione Lez. 12 Il torneo di calcio Lez. 21 La gita di classe Lez. 32 La creazione di un titolo - 1 Lez. 45 La creazione di un titolo - 2 Lez. 46 Creiamo un oggetto - 1 Lez. 47 Creiamo la nostra classe Lez. 48 Creiamo un oggetto - 2 Lez. 49 Sbobiniamo la lezione Lez. 51 Il video della gita Lez. 52
1
WINDOWS
2
VIDEOSCRITTURA
1965 I Bell Laboratories, con la collaborazione del MIT di Boston, progettano un nuovo sistema operativo e nel 1970 verrĂ alla luce UNIX, utilizzato prevalentemente su computer in ambito scientifico.
1970
1980
1979 Dan Bricklin, studente della Harvard Business School, progetta VisiCals, il primo foglio elettronico, presto diffuso su piattaforma Apple e poi sui PC-IBM e compatibili. Seguiranno altri fogli elettronici dello stesso tipo come Supercalc, Lotus 1-2-3, Multiplan, Excel, Calc.
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3
OBIETTIVI SPECIFICI DELL’AREA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Conoscere le caratteristiche dei
Eseguire misurazioni e rilievi gra-
L’alunno utilizza adeguate risorse
programmi di videoscrittura; le procedure per eseguire calcoli e ricavare dei grafici; le potenzialità degli strumenti informatici per eseguire presentazioni multimediali. Conoscere le tecniche per svolgere lavori di computer grafica.
fici o fotografici sull’ambiente scolastico […] Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti […] Rilevare e disegnare la propria abitazione o altri luoghi anche avvalendosi di software specifici.
[…] per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire […] compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.
FOGLIO DI CALCOLO
4
PRESENTAZIONI
5
1984 William Henry Gates III, meglio noto come Bill Gates, fondatore di Microsoft, annuncia Windows, un sistema operativo con un’interfaccia grafica adatta per PC IBM compatibili, basata sui primi studi della Xerox.
1990
1991 Linus Torvalds, studente di informatica di Helsinki, discute la tesi su una versione di sistema operativo basato su Unix: si tratta di Linux, che può essere eseguito su un PC compatibile e distribuito gratuitamente.
DISEGNARE
6
FOTO, VIDEO, AUDIO
2003 Andy Rubin, Rich Miner, Nick Sears e Chris White fondano Android e creano l’omonimo sistema operativo per dispositivi mobili. Per entrare nel mercato della telefonia mobile, il 17 agosto 2005 Google acquisterà l’azienda.
2000
2010
2000 Steven Jobs, rientrato in Apple dopo aver fondato NeXT, presenta Mac OS X. Si tratta di un sistema operativo che unisce la sicurezza e la stabilità di un sistema Unix con la semplicità e il design dei prodotti Apple.
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Applicativi Applicativi
UNITÀ
AREA 2
1
Windows
LEZIONE
10. Windows 8 Aggiornamenti e novità Per seguire la continua evoluzione del mercato, Microsoft ha deciso, a partire dal lancio di Windows 8, di rilasciare un aggiornamento gratuito del sistema operativo ogni anno, mentre l’uscita del nuovo Windows 9 è prevista dopo il 2015.
La nuova schermata di avvio è personalizzabile.
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La vera novità che ha rivoluzionato il mondo dell’informatica non riguarda l’introduzione di un nuovo processore o la nascita di una tecnologia innovativa, bensì nel cambio radicale dell’approccio uomo-computer. Grazie alla miniaturizzazione e alla portabilità di smartphone e tablet, tutti ci siamo abituati a interagire con questi dispositivi quotidianamente e ciò ha spinto anche il PC ad aggiornarsi, soprattutto nell’interfaccia utente. Le caratteristiche di questo sistema operativo sono molteplici, vediamole assieme.
La schermata di avvio La schermata di avvio, usata in passato solo per consentire l’accesso degli utenti, è arricchita dalle notifiche e dalle proprie foto. Vediamo come personalizzarla.
Windows
UNITÀ 1
Per impostare come sfondo della schermata di avvio una foto presente nella nostra galleria, dobbiamo andare nel menu Impostazioni. Per accedervi posizioniamo il puntatore nell’angolo inferiore destro dello schermo, poi spostandoci verso l’alto facciamo clic sul pulsante Impostazioni. Nella successiva schermata selezioniamo Modifica impostazioni PC, quindi PC e dispositivi e, infine, Schermata di blocco. Per inserire la foto dobbiamo fare clic su Sfoglia e quindi scegliere l’immagine tra quelle presenti nel nostro archivio. La schermata iniziale può anche mostrare le notifiche in tempo reale delle nostre applicazioni, ad esempio l’avviso di una nuova email in arrivo, di un appuntamento inserito nel calendario o una nuova attività su Skype ecc. Per impostare quali notifiche visualizzare, torniamo nelle impostazioni della Schermata di blocco: questa volta ci spostiamo nella sezione App schermata di blocco e facciamo , a questo punto selezioniamo le App di cui vogliamo ricevere le noticlic sul pulsante fiche sulla schermata di avvio.
La nuova schermata Start Uno degli elementi caratteristici di Windows è sempre stato il pulsante Start, che racchiudeva l’accesso a tutte le funzionalità del PC; oggi, invece, questo pulsante è stato ridisegnato ed è diventato una schermata intera. Windows 8, infatti, è dotato di una grafica comune sia per i PC sia per i tablet e gli smartphone, che consiste nell’interfaccia Metro, dove le «mattonelle» non sono altro che pulsanti interattivi tramite cui accedere ai programmi e ricevere in tempo reale gli aggiornamenti dal mondo.
Nell’interfaccia Metro UI le mattonelle si aggiornano in tempo reale con i dati acquisiti da Internet, ad esempio la mattonella del meteo ci mostra il tempo nella nostra città.
Dalla schermata Start, oltre a vedere tutti gli aggiornamenti impostati, possiamo aprire rapidamente i programmi più usati semplicemente facendo clic sulla relativa mattonella. Per vedere, invece, la lista completa dei programmi installati, posizioniamo il mouse nella , la parte in basso a sinistra dello schermo e, facendo clic sulla freccia verso il basso schermata mostrerà i nostri programmi organizzati secondo le nostre esigenze (per nome, data di installazione, frequenza di utilizzo, categoria).
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AREA 2
Applicativi
Schermata di Windows 8 contenente tutti i programmi installati.
Installare i programmi e le App Così come accade per i dispositivi mobili, anche in Windows 8 i programmi vengono gestiti come delle App, applicazioni da scaricare attraverso uno store che ne garantisce la sicurezza. Per installare un’App dallo store, che si trova nella schermata Start, è necessario creare un account Microsoft, il quale consente di accedere ai programmi gratuiti e acquistare in tutta sicurezza i programmi a pagamento.
Se non possiedi già un account Microsoft, puoi facilmente crearne uno compilando i campi di questa finestra.
Nello store sono presenti App per ogni gusto ed esigenza, sia gratis sia a pagamento.
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Una volta effettuato l’accesso al Windows Store, possiamo notare che tutti i programmi sono suddivisi secondo categorie e prezzi oppure sono indicizzati per numero di preferenze. Per installarne uno, sarà sufficiente fare clic sulla relativa icona in modo da valutarne la versione di prova oppure per procedere con l’acquisto o direttamente con l’installazione per i programmi gratuiti.
Windows
UNITÀ 1
Aggiungere o rimuovere elementi nella schermata Start Rimuovere qualcosa dalla schermata Start è facile: basta fare clic con il pulsante destro sul riquadro dell’elemento da rimuovere, quindi selezionare Rimuovi da Start dal menu che appare in fondo allo schermo.
Il menu che appare in fondo allo schermo contiene i comandi per gestire gli elementi installati.
Lo strumento Cerca In Windows 8 lo strumento di ricerca è stato integrato con un motore di ricerca Web e con lo strumento di ricerca tra le cartelle cloud di SkyDrive: questo consente di ricercare i contenuti sia all’interno del PC sia in Internet e sui nostri dischi virtuali in rete, visualizzando tutti i risultati in un’unica schermata. Vediamo come effettuare la ricerca. Anzitutto posizioniamo il puntatore nell’angolo superiore destro dello schermo, muoviamolo verso il basso e poi facciamo clic su Ricerca. Mentre digitiamo la parola da cercare viene visualizzato un elenco con i suggerimenti e i risultati della ricerca, così da ridurre al minimo il tempo per trovare dei contenuti noti o di frequente utilizzo. Per accedere poi al contenuto desiderato è sufficiente fare clic sul risultato voluto così da aprirlo.
PUNTI DI DOMANDA
La funzione Cerca è impostata per trovare automaticamente i risultati su App, file, SkyDrive e nel Web. Se, però, vogliamo restringere il campo di ricerca, possiamo farlo prima di digitare l’argomento richiesto: attiviamo la funzione Ricerca, facciamo clic sulla freccia sopra la casella di ricerca e, infine, selezioniamo dal menu a tendina la categoria in cui vogliamo cercare.
1. C ome si presenta la schermata Start di Windows 8? 2. C ome si installano i programmi e le App? 3. C ome funziona lo strumento Cerca? 4. Q uali elementi compongono la finestra della cartella Documenti?
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AREA 2
Applicativi
Esplora file La schermata Esplora file è il principale strumento per l’accesso e l’utilizzo dei file all’interno del PC. Normalmente prestiamo poca attenzione alla finestra in cui sono contenuti i nostri file, cercheremo quindi di capire come usare in modo efficiente la cartella Documenti.
› La finestra principale della cartella Documenti 3
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2
5
1
4
7
Nel riquadro che si trova alla sinistra della cartella visualizzata vi sono i riferimenti per raggiungere i percorsi principali, come le cartelle predefinite delle immagini o lo spazio SkyDrive. Attraverso questa importante colonna è possibile muoversi rapidamente tra le directory del computer.
Nella finestra principale ci sono i file contenuti nella cartella aperta, che sono ordinati (per nome, data, tipo, dimensione ecc.) e visualizzati come preferiamo (solo icona, elenco, dettagli ecc.), per consentirci di gestirli secondo le nostre esigenze.
La barra multifunzione consente di avere a portata di mano tutti i comandi comunemente usati nella gestione del file. In questo modo non serve richiamare i menu contestuali, ma è sufficiente selezionare i file interessati e fare clic sul pulsante relativo al comando da usare. Una delle caratteristiche importanti di questa barra, infatti, è che i pulsanti visibili cambiano a seconda del tipo di cartella che visualizziamo o a seconda del file che selezioniamo, così da avere immediatamente sotto mano solo i comandi che servono.
5 Se vogliamo visualizzare i file con tutti i dettagli disponibili, possiamo usare le intestazioni delle varie colonne per impostarne l’ordinamento: è sufficiente fare clic sull’intestazione per ordinare i file secondo quel criterio.
1
2
La barra degli indirizzi consente di sapere quale cartella è aperta e contemporaneamente di inserire il percorso da aprire, esattamente come si fa nei browser di Internet. 3
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4
6 Per cercare uno o più file si può usare lo strumento Ricerca oppure la casella Cerca: in questo modo si trovano i file solo nella cartella aperta. Questo è molto importante nel caso si voglia restringere la ricerca a un gruppo specifico di documenti. 7 Nella barra di stato sono contenute le informazioni complessive della cartella: numero di file presenti e spazio occupato oppure numero di file selezionati e quanto spazio occupano.
Windows
UNITÀ 1
LEZIONE
11. Archiviare con Windows 8 Il floppy disk Il floppy disk era una periferica di archiviazione di massa, ormai abbandonata dalla comunità informatica. Nonostante il suo forte limite di archiviazione, solo 1,44 MB, è stato il mezzo di scambio dati più efficiente prima della diffusione di Internet.
La chiavetta USB La chiavetta USB, chiamata anche penna USB per via delle sue ridotte dimensioni, è una memoria di massa. Si collega al computer mediante una porta USB. Una particolare attenzione va prestata al momento di rimuoverla, in quanto, essendo alimentata direttamente dal computer, una sua mancata disattivazione potrebbe comprometterne gli usi successivi. Per ovviare a questo problema è sufficiente premere la combinazione di tasti +E, fare clic con il pulsante destro sull’icona del disco rimovibile e selezionare Espelli. In questo modo l’icona USB viene rimossa ed è quindi possibile togliere in sicurezza la chiavetta USB. Alcuni sistemi operativi mostrano un ulteriore messaggio per avvisare che è possibile rimuovere l’hardware. Se appare un messaggio di errore segnalando che non è possibile rimuovere il dispositivo in quel momento, significa che probabilmente abbiamo lasciato aperto qualche file o cartella che si trova sulla chiavetta: è sufficiente chiudere tutte le finestre aperte e ripetere la procedura di rimozione dell’USB.
Comprimere un file Se i file che risiedono in una cartella o chiavetta occupano troppo spazio, è possibile comprimerli. Per comprimere un file oppure un gruppo di file o di cartelle è sufficiente selezionare gli elementi interessati. Posizioniamo quindi il puntatore del mouse su uno dei file selezionati e facciamo clic con il pulsante destro per aprire il menu di scelta rapida, portiamo poi il puntatore su Invia a e infine selezioniamo l’opzione Cartella compressa. Creeremo in questo modo una nuova cartella con lo stesso nome del primo file selezionato, ma con estensione .zip. Sarà il sistema operativo a copiare i file nella cartella compressa. Esistono anche dei programmi dedicati: tra questi, un ottimo applicativo gratuito è 7zip, scaricabile dal’indirizzo http://www.7-zip.org/.
Masterizzare Per masterizzare i nostri CD o DVD è possibile usare un ottimo programma gratuito: CDBurnerXP. Questo software non solo consente di archiviare i file sui supporti ottici, ma permette anche di creare DVD video e realizzare delle copertine stampabili. È possibile scaricare l’ultima versione dall’indirizzo http://cdburnerxp.se/. L’interfaccia del programma è semplice e intuitiva e permette di masterizzare seguendo delle procedure guidate che rendono immediata la creazione di copie di backup o DVD multimediali.
PUNTI DI DOMANDA 1. C ome si rimuove una chiavetta USB quando si usa Windows 8? 2. C ome si comprimono i file? 3. C ome si masterizza un CD o un DVD?
SkyDrive e cloud Nell’ottica di poter accedere sempre ai propri dati ovunque essi si trovino, Microsoft ha integrato nel proprio sistema operativo SkyDrive, ovvero uno spazio dove archiviare gratuitamente i propri dati in cloud. Questa funzionalità fornisce un disco rigido disponibile per qualsiasi dispositivo impiegato e, inoltre, permette di fare un backup sicuro dei propri dati.
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ESERCIZI Conoscenze 1. Esegui i seguenti esercizi sul quaderno.
2. SkyDrive fornisce uno spazio per archiviare i propri dati in cloud a gratuitamente b a pagamento
1. Dopo avere osservato l’interfaccia grafica di Windows 8, riporta sul quaderno le tue considerazioni relative alle nuove App.
3. La chiavetta USB è una memoria di massa che a non viene alimentata dal computer b viene alimentata dal computer
2. Realizza uno schema delle mattonelle che, all’apertura di Windows 8, riportano all’utente, in tempo reale, gli aggiornamenti dal mondo.
3. Individua l’intruso.
3. Elenca quali informazioni sono richieste per creare un account Microsoft. 4. Indica quali operazioni è possibile effettuare con un account Microsoft. 5. Descrivi, fase per fase, quali operazioni dovresti compiere per archiviare su un CD un lavoro svolto a scuola, utilizzando un programma del Windows Store.
1. Quale delle seguenti sigle non indica l’estensione di un file? a
b
.lux
c
.xls
d
.doc
e
.exe
4. Inserisci il termine mancante. 1. Nella cartella Documenti la barra degli indirizzi consente di sapere quale
..............................................
2. In una cartella la barra
è aperta.
..............................................
consente di avere
una visione generale di tutti i comandi utili per la gestione
2. Scegli l’alternativa corretta. 1. È possibile masterizzare un DVD a solo tramite programmi a pagamento b anche utilizzando programmi gratuiti
del file. 3. Tramite la schermata .............................................. di Windows 8 è possibile vedere tutti i programmi installati e aprirli rapidamente.
5. Inserisci negli appositi spazi il nome degli elementi che caratterizzano la finestra principale della cartella Documenti, scegliendo tra i termini seguenti. casella Cerca – finestra principale – barra degli indirizzi – barra multifunzione – barra di stato 2. ........................................
3. ........................................
1. ..................... .....................
4. ..................... .....................
5. ..................... .....................
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Windows
6. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.
UNITÀ 1
9. Nel Windows Store sono presenti alcuni programmi da scaricare gratuitamente.
V
F
V
F
1. La schermata di avvio di Windows 8 è uguale a quella di Word.
V
F
2. La novità di Windows 8 consiste nella creazione di un nuovo processore di ultima generazione.
V
F
10. Lo strumento Cerca di Windows 8 è impostato per trovare automaticamente i risultati su App, file, SkyDrive e nel Web.
3. In Windows 8 il modo di visualizzare i programmi scaricati è modificabile secondo le esigenze dell’utente.
V
F
11. La schermata Esplora file è uno strumento di Windows 8 per l’accesso e l’utilizzo dei file all’interno del PC.
V
F
4. La grafica di Windows 8 è uguale sia per i computer sia per gli smartphone e i tablet.
V
F
12. Il floppy disk era una periferica di archiviazione di massa, ormai non più utilizzata dalla comunità informatica.
V
F
V
F
5. I pulsanti interattivi tramite cui si accede ai programmi di Windows 8 sono anche chiamati «mattonelle».
V
6. La lista completa dei programmi di Windows 8 si attiva posizionando il puntatore del mouse in alto a destra.
V
7. I programmi di Windows vengono gestiti come se fossero delle App da scaricare da uno store che ne garantisce la sicurezza.
V
F
13. Per una maggiore sicurezza Windows 8 non permette di comprimere i file.
F
14. Nel sistema operativo di Windows 8 è presente SkyDrive, utilizzabile per archiviare in sicurezza i dati in cloud.
V
F
15. Windows 8 non consente di personalizzare la schermata d’avvio con delle fotografie.
V
F
16. Il Windows Store è un programma avanzato per la grafica digitalizzata.
V
F
17. Lo strumento Cerca di Windows 8 si avvale anche di un motore di ricerca Web.
V
F
8. I programmi da acquistare o visionare nel Windows Store non sono suddivisi per categorie, ma sono V presentati in ordine alfabetico.
F
F
7. Inserisci negli appositi spazi il nome dei comandi che servono per gestire gli elementi installati nella schermata Start. 2. .......................................... 3. .......................................... 1. ..........................................
4. .......................................... 6. .......................................... 5. ..........................................
Competenze 1. Esegui le seguenti attività con Windows 8 dopo aver descritto sul quaderno, per ciascuna di esse, i vari passaggi da compiere. 1. Trasferisci, da una chiavetta USB, le foto di una gita scolastica o i file di un lavoro di gruppo eseguito a scuola in una cartella salvata in Documenti. 2. Trasferisci una cartella con delle foto in un’altra cartella salvata sul desktop. 3. Salva, in un’apposita cartella, le foto più significative e interessanti di alcuni momenti particolari che vorresti stampare. 4. Utilizza le informazioni che ti vengono offerte, nell’interfaccia di Windows 8, relative al meteo di una città per ricavare la media settimanale delle temperature. 5. Aggiorna un’App che utilizzi spesso.
6. Organizza una visita scolastica per la tua classe sfruttando il supporto di Bing. Scegli la meta e specifica i dettagli del programma. 2. Formate dei gruppi di lavoro per raccogliere informazioni sui più comuni problemi di gestione di Windows 8. 1. Riportate in una tabella tutte le problematiche esaminate e, per ognuna di esse, scrivete a fianco le procedure utili per risolvere il problema. 2. Confrontate i lavori dei vari gruppi, ordinate il materiale e sintetizzatelo in un lavoro unico, da tenere nel laboratorio scolastico come guida o suggerimento per gli alunni della vostra scuola. 3. Utilizzando il vostro account Microsoft, inviate ai vostri compagni di scuola o ai vostri amici un lavoro di ricerca o approfondimento eseguito durante l’anno scolastico.
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Applicativi Applicativi
UNITÀ
AREA 2
2 Videoscrittura LEZIONE
12. Word Word è il programma di videoscrittura professionale più conosciuto al mondo, la sua semplicità di utilizzo e la sua versatilità lo rendono uno strumento estremamente potente. Per aprire Word, occorre fare clic sul pulsante Start, poi sulla voce Tutti i programmi, su Microsoft Office e infine si sceglie Microsoft Word 2010 (o la versione installata sul proprio PC).
Una volta aperto il programma ci si trova di fronte a un foglio bianco con un cursore lampeggiante, che rappresenta il riferimento del punto in cui, nel documento, si andranno a inserire i caratteri digitati a tastiera.
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Videoscrittura
UNITÀ 2
Sopra il foglio bianco si può notare la barra multifunzione, una delle caratteristiche fondamentali di Word: tale barra, infatti, cambia a seconda delle funzioni che servono, mostrando solo i comandi necessari di volta in volta. Si tratta di una funzionalità introdotta recentemente, infatti prima le barre degli strumenti erano sempre attive limitando il numero di pulsanti visibili.
Barra multifunzione
In molti software è presente un correttore ortografico già predefinito che segnala con un tratto rosso le parole errate o non presenti nel dizionario. L’utilità di questo strumento è la correzione immediata di eventuali errori di battitura.
PUNTI DI DOMANDA 1. P er quale scopo viene utilizzato Word? 2. Q uali sono le procedure per aprire Word? 3. A che cosa serve il correttore ortografico?
Barra di accesso rapido
Iniziamo a impostare il nostro lavoro scegliendo il tipo di carattere con il quale scrivere e le dimensioni: possiamo farlo dalla scheda Home della barra multifunzione, che di sicuro rappresenta la barra principale da sfruttare per la maggior parte dei nostri lavori. Vediamo come è composta. Pulsante Personalizza barra di accesso rapido
Schede
A partire dalla versione di Office 2007 il carattere predefinito non è più il Times New Roman ma il Calibri.
Pulsante Riduci a icona barra multifunzione
Gruppi di pulsanti
Una volta scritto tutto il testo, si può procedere alla sua formattazione, ovvero si definisce uno stile grafico per il testo, si creano gli elenchi numerati, si inseriscono le foto e molto altro.
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AREA 2
Applicativi LEZIONE
13. Word: formattare un documento Formattare un documento significa applicare al corpo principale del testo una precisa disposizione delle parole e degli spazi sulla pagina. Per farlo ci si può avvalere dei numerosi strumenti presenti sulle varie schede a disposizione. La scheda Layout di pagina della barra multifunzione consente di creare un documento con un formato diverso da quello normalmente proposto, in questo modo è possibile decidere da subito come impostare la dimensione della pagina, i margini, la presenza di colonne o lo stile del titolo. Scheda Layout di pagina
Gruppo Temi
Gruppo Imposta pagina
Gruppo Sfondo pagina
Gruppo Paragrafo
Gruppo Disponi
La scheda Visualizza della barra multifunzione non permette di modificare i documenti ma è un utilissimo strumento per poter vedere nel modo più corretto ciò che si scrive, sia come ingrandimento del foglio sia come struttura di impaginazione, oppure può mostrare solo il testo a schermo intero per facilitarne la lettura. Scheda Visualizza
Gruppo Visualizzazioni documento
Gruppo Mostra
Gruppo Zoom
Gruppo Finestra
Gruppo Macro
Torniamo ora al nostro documento e impostiamo l’allineamento del testo. La scelta viene eseguita selezionando dal gruppo Paragrafo della scheda Home la formattazione più idonea, ovvero il criterio di distribuzione di parole e spazi sul foglio, scegliendo tra: a sinistra
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centrato
a destra
giustificato
Videoscrittura
UNITÀ 2
Per il corpo principale potremmo scegliere uno stile giustificato, per far sì che non ci siano eccessivi spazi vuoti raggruppati in zone del foglio, mentre per gli elenchi potremmo lasciare l’ordinamento predefinito a sinistra, per semplicità di lettura.
Esempio di testo giustificato
Esempio di testo con allineamento a sinistra
PUNTI DI DOMANDA 1. C he cosa vuol dire formattare un documento? 2. Q uali operazioni si possono eseguire agendo sulla scheda Layout di pagina? E sulla scheda Visualizza? 3. Q ual è la funzione della barra di formattazione rapida?
Tra le funzionalità di Word c’è la barra di formattazione rapida. Per modificare il paragrafo in modo rapido è sufficiente fare clic con il tasto destro sul foglio, in modo da attivare il menu contestuale e una mini selezione dei pulsanti di formattazione più comuni. Per modificare solo una parte del testo basta selezionare la porzione desiderata.
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AREA 2
Applicativi LEZIONE
14. Word: elenchi numerati e tabelle Elenchi puntati Elenchi numerati Elenchi a più livelli
In alcuni testi si può presentare la necessità di inserire elenchi numerati o puntati: gli strumenti che creano un elenco sono rappresentati dai pulsanti del gruppo Paragrafo nella scheda Home della barra multifunzione, mostrati qui a fianco. È possibile personalizzare gli elenchi attraverso il menu di scelta rapida visualizzato facendo clic con il pulsante destro del mouse sull’elenco e scegliendo Elenchi puntati (oppure Elenchi numerati, a seconda della necessità), poi su Definisci nuovo punto elenco (oppure Definisci nuovo formato numero, se si tratta di un elenco numerato). Come esempio scegliamo il semplice elenco puntato con un pallino tondo.
A questo punto, per migliorare visivamente le informazioni, possiamo inserirle in una tabella: ciò è possibile grazie allo strumento per la creazione di tabelle presente nella scheda Inserisci della barra multifunzione, accessibile dal comando Tabella. Scegliendo la voce Inserisci tabella appare una finestra di dialogo che permette di scegliere quante righe e quante colonne inserire, ma consente anche di stabilire la larghezza delle colonne. Dopo aver controllato i dati da immettere, creiamo per il nostro documento una tabella con 3 colonne e 5 righe. Il risultato sarà il seguente:
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Videoscrittura
UNITÀ 2
Inseriamo i dati all’interno della tabella. Se ci rendiamo conto che la larghezza delle colonne non è equilibrata per i dati che deve contenere, è possibile ottimizzare la dimensione agendo attraverso la finestra di dialogo Proprietà tabella. Per aprire questa finestra occorre posizionare il cursore all’interno della tabella e fare clic con il pulsante destro del mouse: appare un menu di scelta rapida da cui si seleziona la voce Proprietà tabella. Si apre una finestra di dialogo in cui è possibile personalizzare ogni singolo aspetto della tabella attraverso apposite schede di modifica.
Per ottimizzare la larghezza delle colonne è utilissima la funzione Adatta al contenuto, selezionabile facendo clic con il pulsante destro del mouse sulla tabella e selezionando Adatta, e infine scegliendo Adatta al contenuto. Questa opzione consente di ridefinire la larghezza delle colonne in base alla quantità di testo presente. Con semplici passaggi otterremo una tabella così definita:
PUNTI DI DOMANDA 1. A che cosa serve la funzione Elenchi numerati? 2. C ome si attiva la funzione Tabella? 3. Q ual è il procedimento per inserire in un testo dei simboli che non sono presenti sulla tastiera? 4. Q ual è la funzione della finestra di dialogo Proprietà tabella?
Se si volesse apportare modifiche a una tabella già creata, ad esempio aggiungere o rimuovere colonne, o dare uno stile grafico personalizzato, si possono usare le funzioni avanzate delle schede Progettazione e Layout, che appaiono sulla barra multifunzione quando viene selezionata una tabella.
Quando si scrive un testo con Word, è possibile inserire caratteri particolari che non sono sulla tastiera facendo clic sul pulsante Simbolo nella scheda Inserisci della barra multifunzione. Dopo aver scelto Altri simboli, si apre una finestra che consente di scegliere il carattere e inserirlo nel punto in cui è posizionato il cursore lampeggiante.
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AREA 2
Applicativi LEZIONE
15. Word: inserire immagini Mediante la scheda Inserisci della barra multifunzione è possibile aggiungere al documento diversi elementi, come foto, grafici, forme geometriche, simboli speciali, collegamenti ipertestuali ecc. Questa scheda, inoltre, permette di andare a modificare le intestazioni, i piè di pagina nonché numerare le pagine come se fossero in un libro.
Gruppo Illustrazioni
Per inserire qualsiasi immagine nel documento, apriamo la scheda Inserisci e poi andiamo nel gruppo Illustrazioni, scegliendo quale sia l’origine dell’immagine da inserire. Se, ad esempio, vogliamo inserire un’immagine, facciamo clic sul primo pulsante a sinistra; a questo punto si apre la finestra Inserisci immagine in cui vengono visualizzati i file presenti sul PC e che sceglieremo per arricchire il documento. Non appena scelta la foto da inserire, l’immagine viene posizionata in corrispondenza del cursore che indica l’inserimento del testo nel documento; facendo clic con il tasto sinistro del mouse sull’immagine e tenendo premuto, possiamo trascinare la foto nella posizione voluta.
Modificare le immagini Per modificare un’immagine non è necessario aprirla con un programma di grafica, ma è sufficiente usare i molteplici strumenti presenti: è possibile infatti schiarire, ridurre il contrasto, diminuire la qualità dell’immagine per occupare meno spazio, e molto altro. Se si vuole semplicemente modificare le dimensioni, è sufficiente agire sui «quadratini» che sono posizionati lungo il bordo della figura: facendo clic su uno di essi, teniamo premuto il pulsante sinistro del mouse e trasciniamo verso l’esterno per aumentare le dimensioni della figura, o verso l’interno per diminuirle. Inoltre, se durante l’operazione di ridimensionamento teniamo premuto il tasto Maiusc, manterremo le proporzioni originali senza alterare la prospettiva dell’immagine. Per accedere alle impostazioni di gestione delle immagini è sufficiente fare clic sulla foto per attivare la scheda Strumenti immagine. Questa scheda consente di gestire in modo preciso le immagini sul foglio, infatti è possibile determinare quale posizione deve occupare l’immagine rispetto agli elementi della pagina.
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Videoscrittura
UNITÀ 2
Una volta posizionata l’immagine nel punto desiderato, dobbiamo decidere come questa immagine verrà legata al testo del documento: se il testo dovrà scorrere intorno all’immagine o la dovrà attraversare, oppure se utilizzare la foto come se fosse un carattere o legarla al foglio come se fosse incollata. Queste impostazioni, che sembrano banali, sono invece fondamentali quando si vuole visualizzare uno stesso documento su computer diversi: infatti, a seconda delle impostazioni grafiche decise, si può vedere il proprio lavoro di impaginazione sconvolgersi a causa di una differente risoluzione dello schermo. Per fare questo, Office mette a disposizione degli strumenti appositi. Facendo clic sul pulsante Posizione del gruppo Disponi appare un riquadro che mostra in modo intuitivo in quale porzione di foglio spostare l’immagine.
Se invece si fa clic sul pulsante Testo a capo, si stabilisce come l’immagine si comporterà in base al testo adiacente; nello specifico si può scegliere tra diverse opzioni. • Incorniciato. Il testo si posiziona intorno ai bordi dell’immagine, creando una cornice rettangolare attorno a essa. • Ravvicinato. Il testo si posiziona intorno alla sagoma interna della figura, riempiendo gli eventuali margini bianchi tra il bordo esterno e l’immagine. • All’interno. Il testo si posiziona intorno a tutta la sagoma della figura, andando a riempire anche eventuali spazi bianchi all’interno di essa. • Sopra e sotto. Il testo si interrompe quando incontra il bordo superiore dell’immagine e riprende sotto il bordo inferiore. • Dietro al testo. Il testo non si interrompe quando incontra i bordi dell’immagine, ma scorre sopra a essa coprendola. • Davanti al testo. Il testo non si interrompe, ma scorre sotto l’immagine risultando coperto da essa. • In linea con il testo. L’immagine si comporta come un carattere di testo: rimane ancorata nel punto in cui è stata inserita, si sposta con il testo e si allinea alla riga nella quale è inserita.
PUNTI DI DOMANDA 1. Q uali passaggi si effettuano per inserire un’immagine? 2. C ome si modificano le immagini con Word? 3. C he cosa permette di gestire la scheda Strumenti immagini?
Scegliendo la voce Altre opzioni layout si apre una finestra di dialogo che, nella scheda Disposizione testo, per alcuni degli stili appena descritti mette a disposizione ulteriori opzioni che permettono di disporre il testo solo attorno ad alcuni lati, piuttosto che intorno all’intera immagine. Se poi si vuole dare alle immagini un aspetto meno da illustrazione e più piacevole graficamente, si possono utilizzare diversi stili che comprendono forme, cornici ed effetti, agendo attraverso il gruppo Stili immagini.
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Applicativi LEZIONE
16. Word: salvare un documento A questo punto salviamo il documento, per evitare di perdere il lavoro svolto fin qui. Per salvare un documento apriamo la scheda File, dove si ha la possibilità di gestire i salvataggi del file, decidendo se semplicemente salvare il file o salvare con nome, specificando il nome del file e la cartella di destinazione; inoltre, si ha la possibilità di modificare il formato in cui salvarlo.
La scelta del formato in cui salvare il documento può sembrare poco importante, ma diventa essenziale nel momento in cui decidiamo di condividere i documenti con altre persone, che possono utilizzare programmi e tecnologie differenti. Esistono diversi formati in cui è possibile salvare un documento di testo; i più usati sono: • .docx (document, cioè documento), è il formato predefinito di Microsoft Office, introdotto con la versione di Office 2007: consente una migliore gestione del testo e viene universalmente riconosciuto da qualsiasi programma di videoscrittura esistente.
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Videoscrittura
UNITÀ 2
• .doc (document, documento), è il vecchio formato di Microsoft Office, in uso fino alla versione di Office 2003: viene universalmente riconosciuto da qualsiasi programma di videoscrittura esistente. • .pdf (portable document format), è un formato molto in uso che garantisce la visualizzazione del testo esattamente come lo si vede a schermo; costituisce una sorta di stampa su file dei documenti. • .rtf (rich text format, formato di testo arricchito), è un formato non proprietario, ovvero non è soggetto a copyright, ed è molto simile al formato .doc in quanto è possibile inserire stili differenti, immagini e tabelle. Non essendo soggetto a innovazioni o aggiornamenti non presenta problemi di incompatibilità tra programmi recenti e altri più datati. • .odt (open document text), è il formato libero dei file di testo, usato nei programmi open source come Open Office o Libreoffice. • .txt (text, testo), è il formato più semplice, ma anche il più limitato, di esportazione di testi in forma digitale. Non consente alcuno stile di scrittura ed è costituito dal solo corpo testuale senza altri oggetti; rimane comunque il modo più semplice e immediato per lo scambio di informazioni in ambito digitale grazie alla sua totale compatibilità e alla leggerezza dei documenti salvati con questa estensione.
PUNTI DI DOMANDA 1. P erché è importante salvare un documento? 2. Q uali sono i passaggi da eseguire per salvare un documento? 3. Q uali formati vengono utilizzati per salvare un documento di testo?
La punteggiatura Scrivendo un documento occorre ricordare alcune semplici regole. • La virgola, il punto e virgola, i due punti e il punto devono essere sempre attaccati all’ultima parola, seguiti da uno spazio bianco. Esempio: acqua, fuoco; disse: ho fame. • L’apostrofo è un segno che unisce due parole, quindi non va lasciato alcuno spazio. Esempio: l’ascia, l’amaca. • Le virgolette che racchiudono un nome o una citazione si mettono senza lasciare spazi bianchi all’interno. Esempio: «AVIS». • Le parentesi si usano senza spazi bianchi all’interno. Esempio: (quindici).
È sempre buona norma salvare il documento all’inizio del lavoro, dandogli un nome e scegliendo il formato preferito, e poi ripetere l’operazione di salvataggio dopo ogni modifica; così facendo ridurremo il rischio di perdere il lavoro svolto a causa di un blackout o altri imprevisti. Per velocizzare il salvataggio del file è anche possibile agire sul pulsante presente nella barra di accesso rapido, preposto al salvataggio immediato. Ripristina (ultimo comando) Annulla (ultimo comando)
Controllo ortografia e grammatica Apri
Salva Stampa immediata
Personalizza barra di accesso rapido
Nuovo Anteprima di stampa e stampa
Dopo aver salvato il nostro documento, prima informe e ora trasformato in una relazione, sarà necessario stamparlo per presentarlo al professore.
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Applicativi LEZIONE
17. Word: stampare un documento Per stampare un documento si può usare il pulsante Stampa immediata sulla barra di accesso rapido, che invia il documento alla stampante predefinita con le impostazioni standard, oppure è possibile personalizzare la stampa manualmente agendo sui parametri di stampa. Dopo aver aperto la scheda File si può scegliere la voce Stampa, oppure premere Ctrl+P: viene aperta una finestra in cui è possibile scegliere stampante e impostazioni di stampa.
Dal menu a tendina si può selezionare la stampante da usare; facendo poi clic sul pulsante Proprietà stampante è possibile scegliere le specifiche di stampa, ovvero la risoluzione, se stampare a colori o in bianco e nero, l’orientamento del testo sulla carta ecc. Queste ultime impostazioni variano molto da stampante a stampante, in quanto ognuna ha un menu personalizzato dalla casa produttrice. Scelte le modalità di stampa e la quantità di copie, è sufficiente fare clic su OK per ottenere una versione cartacea del documento digitale.
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Videoscrittura
UNITÀ 2
Per evitare errori di stampa è sempre consigliabile verificare con attenzione l’anteprima di stampa, che occupa la metà destra della scheda File. Ciò permette di visualizzare la stampa così come uscirà dalla stampante e apportare quindi le eventuali modifiche necessarie.
PDF Per far sì che il nostro documento sia visibile su tutti i computer del mondo esattamente come lo abbiamo impostato, indipendentemente dal sistema operativo o dal programma di videoscrittura, si utilizza il formato PDF (portable document format, cioè formato di documento portabile) che garantisce un livello di compatibilità pari al 100%. L’esportazione avviene proprio come se stampassimo il nostro documento, ma con una stampante virtuale che genera il file .pdf.
Risparmiare energia
PUNTI DI DOMANDA 1. C ome si stampa un documento? 2. Q uale impostazioni si possono decidere selezionando Proprietà stampante? 3. Q ual è la caratteristica di un documento salvato in PDF?
L’utilizzo delle stampanti, inevitabilmente provoca un impatto ambientale derivante dal consumo energetico e dal consumo di carta. Occorre quindi mantenere un corretto comportamento. • Prima di stampare un documento, usa l’opzione “Anteprima di stampa” per vedere se l’effetto visivo è quello desiderato. • Quando è possibile ricicla il foglio di carta, stampando sul retro. • Quando è possibile utilizza la modalità di stampa a bassa risoluzione a volte presente come opzione con la voce “economy”,“draft”, o “bozza”. • Se possibile, riduci i margini della pagina e la dimensione del carattere. • Prima di stampare un documento accertati se è veramente indispensabile. A volte puoi leggerlo a video, risparmiando carta ed energia. • Ricordati di spegnere la stampante, quando hai terminato di utilizzarla. • Un file PDF può essere letto a video da chiunque, indipendentemente dal sistema operativo che utilizza il PC o il tablet.
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AREA 2
Applicativi LEZIONE
18. Alternativa open source di Word: Writer Tra i programmi di videoscrittura, certamente Word è il più conosciuto, ma non per questo l’unico esistente. Una valida alternativa è Open Office, una suite open source liberamente scaricabile dal sito www.openoffice.org che presenta moltissime similitudini con Office. Al suo interno troviamo Writer, un programma di videoscrittura molto valido e con tutti gli strumenti utili già visti per Word. La grande differenza è l’interfaccia grafica, molto più semplice e ancora a barre sempre visibili, come le vecchie versioni di Office.
Barra del titolo
Barra degli strumenti standard Barra degli strumenti di formattazione
Finestra del documento
PUNTI DI DOMANDA 1. Q uale programma di videoscrittura open source può sostituire Word? 2. C he cos’è Open Office? 3. Q uali barre compongono l’interfaccia grafica di Writer? Barra di stato
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Barra dei menu
Riquadro Proprietà
Videoscrittura
UNITÀ 2
LEZIONE
19. Publisher Abbiamo visto come si scrive un documento, ma se dovessimo impaginare la nostra tesina in modo da renderla facilmente leggibile e consultabile, sapremmo come fare? In un primo momento possiamo dire di sì pensando di usare Word, ma la video-impaginazione è diversa, infatti esiste un programma dedicato, che si chiama Publisher e che fa parte della suite di Microsoft Office. Questo programma non ha il fine di scrivere testi, ma di impaginarli, ovvero renderli consultabili e di facile lettura; Publisher, infatti, si dedica a stampare su carta riviste, calendari, volantini, giornali scolastici ecc. Quando si usa Publisher non ci si interessa più al contenuto dell’articolo, scritto in Word, ma a come questo verrà presentato al lettore. Per quanto riguarda l’interfaccia, questa ricalca le caratteristiche tipiche del pacchetto Office, con una divisione in schede e gruppi di comandi. Barra di accesso rapido Barra multifunzione
Riquadro Esplorazione pagine
Finestra del documento
Una volta aperto, il programma propone varie tipologie di progetto, in modo da poter scegliere e impostare fin da subito la finalità dell’impaginazione. Attraverso questa prima schermata si nota subito come sia possibile scegliere tra moltissimi modelli predefiniti. Inoltre, vista la grande varietà di formati possibili, vi sono una barra di ricerca e una di navigazione, per sfogliare tutte le soluzioni proposte. Se invece di scegliere un progetto preimpostato vogliamo crearlo autonomamente, facciamo clic su Altre pagine vuote. Nella finestra che si apre possiamo decidere il supporto cartaceo finale senza avere vincoli di impaginazione preimpostati.
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AREA 2
Applicativi
I formati di pagina Publisher, per quanto si mostri semplice, è molto usato negli studi grafici professionali, pertanto ci si può trovare di fronte a formati di carta strani o comunque che non è possibile stampare con la stampante di casa, la quale abitualmente usa soltanto i fogli A4.
Nel nostro caso scegliamo di usare una pagina vuota, in formato A4 verticale. Appena effettuata la scelta, ci troviamo di fronte alla pagina principale del programma, che presenta le miniature a sinistra, la pagina attiva al centro e la barra multifunzione in alto.
Righello orizzontale
Righello verticale
Margini della pagina
Le guide magnetiche Per usare le guide magnetiche, basta posizionare il cursore sul righello nella posizione del foglio dove, ad esempio, si vuole collocare una foto, quindi premere il pulsante sinistro del mouse e trascinare il cursore verso il foglio. In questo modo compare una linea celeste, che è la guida. Una volta posizionati tutti gli elementi, basta andare con il puntatore sulla linea, premere il pulsante sinistro del mouse e muovere il puntatore verso il righello: in questo modo si va a cancellare la guida precedentemente creata.
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Il foglio vuoto presenta una sorta di tratteggio intorno ai bordi; questo tratteggio delimita i margini della pagina, ovvero quella parte di foglio in cui non è possibile scrivere in quanto in quella parte la stampante non riesce a riprodurre nulla. Dato che lo scopo principale del programma è posizionare il testo o le immagini sul foglio, vi sono due righelli, uno verticale e uno orizzontale, che indicano la posizione del cursore e danno un riferimento su dove sia posizionato il cursore. Anche in Word esiste qualcosa di simile, ma è meno preciso e integrato. Sempre per semplificare il posizionamento degli oggetti, i righelli possono essere usati per mostrare le «guide magnetiche», ovvero delle linee color celeste che «attraggono» il bordo dell’oggetto che si sta trascinando, permettendo così di collocarlo nella corretta posizione. Come per gli altri programmi, esiste la caratteristica barra multifunzione; in questo caso la scheda Home presenta grandi similitudini con quella di Word, con una semplificazione delle funzioni di formattazione testo e l’aggiunta delle funzioni di inserimento oggetti.
Videoscrittura
UNITÀ 2
Le funzioni più usate della scheda Home sono presenti nel gruppo Disponi; il loro scopo è di aiutare ad allineare gli elementi della pagina e a determinare l’ordine di sovrapposizione tra i vari oggetti inseriti.
La scheda Inserisci consente di aggiungere in modo rapido qualsiasi tipo di oggetto nella pagina. Una funzione interessante è quella dei blocchi predefiniti, che permette di inserire oggetti complessi preconfezionati, ovvero modelli di stili grafici da usare nella pagina, come ad esempio un calendario, una cornice o anche uno schema per le inserzioni pubblicitarie. Una volta inseriti, potremo personalizzarli a nostro piacimento.
Attraverso la scheda Struttura pagina si può definire uno stile unico per tutti i fogli aperti, molto utile se si vuole impaginare, ad esempio, il giornalino di classe e avere la stessa grafica per tutte le pagine.
Lo scopo della scheda Lettere è quello di creare modelli di lettere, cartoline, documenti intestati ecc. In questo modo è possibile creare, ad esempio, degli attestati di partecipazione per il corso di teatralità o una lettera per tutte le famiglie della scuola con una comunicazione diretta e personalizzata.
La scheda Visualizza, come per tutti i programmi Office, è dedicata alla scelta di come visualizzare il documento per consentire di lavorare nel miglior modo possibile.
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Applicativi Facendo clic sul pulsante Pagina master della scheda Visualizza si apre la scheda Pagina master che permette di creare una pagina «master», ovvero una sorta di base che verrà copiata in tutte le nuove pagine e che nella normale modalità di visualizzazione non può essere modificata. In questo modo è possibile creare molti documenti con lo stesso stile, senza doversi preoccupare di modificare accidentalmente qualcosa.
Per salvare Compatibilità La nuova versione di Publisher, a differenza degli altri programmi di Office, è stata radicalmente potenziata, quindi salvare i lavori con versioni precedenti significa perdere caratteristiche e stili di impaginazione che andrebbero a cambiare l’esito finale del progetto. Per questo, prima di procedere al salvataggio, il programma mostra un avviso con una richiesta di conferma.
Per salvare i documenti si può agire come per gli altri programmi attraverso la scheda File e usando il comando Salva o Salva con nome. Salvando il file con estensione .pub sarà possibile riaprire e modificare il lavoro in un secondo momento. Se invece si vuole salvarlo in modo permanente e univoco, si può scegliere di esportarlo in formato .pdf o .xps, per essere sicuri che, quando andrà in stampa, nulla verrà cambiato rispetto a ciò che abbiamo creato. Un altro comando interessante è Salva e invia, sempre nella scheda File, tramite il quale è possibile scegliere tra svariati formati di salvataggio, in base alla destinazione del nostro file (posta elettronica, servizio di stampa esterno o pubblicazione sul Web).
PUNTI DI DOMANDA 1. A che cosa serve il programma Publisher? 2. Q uali sono le schede della barra multifunzione di Publisher? 3. C ome si usano le guide magnetiche di Publisher?
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Videoscrittura
UNITÀ 2
LEZIONE
20. Alternativa open source di Publisher: Scribus Open Office è una valida alternativa gratuita a Office, purtroppo non ha un programma di impaginazione completo; in rete si può comunque trovare una soluzione: Scribus. Questo programma, seppur gratuito, non ha nulla da invidiare ai programmi professionali, a tal punto che c’è anche chi si lamenta del suo approccio poco semplificato. Molti professionisti lo usano per lavoro senza dover rinunciare a nulla. All’avvio, Scribus apre la finestra di dialogo Nuovo documento tramite la quale possiamo scegliere le caratteristiche più idonee al lavoro che vogliamo eseguire. Una volta impostato il documento, confermiamo facendo clic su OK. Il programma si presenta come Publisher, con una pagina vuota che viene intesa come il contenitore in cui importare moltissimi formati grafici o in cui scrivere dei testi, anche se questo non è il suo scopo principale. Una particolare caratteristica di Scribus è quella di poter lavorare su livelli, ovvero inserire e gestire gli oggetti come se fossero posizionati su fogli trasparenti che poi vengono sovrapposti. In questo modo la modifica dei singoli elementi è più precisa.
Barra dei menu Barra degli strumenti
Finestra del documento
PUNTI DI DOMANDA 1. P er quale funzione si utilizza Scribus? 2. C he cosa si apre all’avvio di Scribus? 3. Q ual è la particolare caratteristica di Scribus?
Barra di stato
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ESERCIZI Conoscenze
5. Word è un applicativo di videoscrittura.
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6. In Word l’elenco con i tipi di carattere per la scrittura è posto nella scheda Home della barra multifunzione.
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7. In Word un metodo di salvataggio del testo prevede di selezionare la scheda File e poi Salva con nome.
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8. L’estensione .rtf è riservata alle immagini.
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3. Elenca i pulsanti presenti sulla barra di accesso rapido di Word.
9. In Word i comandi di formattazione del testo si trovano principalmente nel menu Inserisci.
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4. Scrivi che cosa vuol dire formattare un testo ed elenca quali operazioni si possono compiere per eseguire una formattazione.
10. Nei programmi di videoscrittura è possibile inserire delle tabelle, le quali hanno parametri variabili che possono essere modificati.
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2. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.
11. Nelle tabelle create con un programma di videoscrittura è possibile stabilire una larghezza fissa delle colonne.
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12. La stampa di un documento di videoscrittura può essere eseguita solo a pagina completata.
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13. È possibile inserire immagini in un file di Word o di un altro applicativo di videoscrittura.
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1. Esegui i seguenti esercizi sul quaderno. 1. Descrivi le differenze che caratterizzano la barra multifunzione, la barra di accesso rapido e la barra di formattazione rapida di Word. 2. Scrivi la corretta sequenza da seguire per aprire un foglio di videoscrittura.
1. Molti software, tra cui Word, sono dotati di un correttore ortografico predefinito. 2. In Word il pulsante Riduci a icona barra multifunzione è situato in basso a destra della schermata.
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3. In Word la scheda Layout di pagina permette di variare i parametri di impostazione della pagina, come la dimensione, i margini, lo sfondo.
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14. Quando si inserisce un’immagine in un documento di Word si può decidere in quale posizione sistemarla rispetto al testo.
4. Il testo giustificato distribuisce le parole nel foglio senza lasciare troppi spazi vuoti.
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15. Publisher fa parte della suite di programmi di Microsoft Office.
3. Osserva la seguente schermata relativa a Publisher e inserisci negli appositi spazi il nome degli elementi che caratterizzano tale interfaccia, scegliendo tra i termini seguenti. barra di accesso rapido – finestra del documento – riquadro Esplorazione pagine – barra multifunzione 1. ................................................................. 2. .................................................................
3. .................................................................
4. .................................................................
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Videoscrittura
Competenze 1. Esegui i seguenti esercizi con un programma di videoscrittura. 1. Apri un foglio di videoscrittura e riporta in una tabella l’elenco dei tuoi compagni di classe, inserendo per ognuno di loro nome, cognome, indirizzo ed eventuale numero telefonico. 2. Apri un foglio di videoscrittura e scrivi un elenco con nomi di città, di persone, di animali, di piante e di oggetti d’uso comune. Scrivine almeno dieci per ciascuna categoria. Successivamente prepara una legenda con colori di tuo gradimento, e associa un colore a ogni gruppo di appartenenza. 3. Apri una pagina di videoscrittura e riporta il brano seguente. Poi esegui le seguenti operazioni: allinea il testo a sinistra, scegli il nome del carattere e le dimensioni di tuo gradimento, allinea a destra le ultime due righe. Dai un colore allo sfondo, poi utilizza l’evidenziatore per i nomi di persona e il sottolineato corsivo per i verbi. ATTO SECONDO Le parole di tutti: storie create con i ragazzi E subito riprende/il viaggio come/dopo il naufragio un superstite/lupo di mare. (Giuseppe Ungaretti) Superata la fase della formazione del gruppo il conduttore, sia esso insegnante o esperto teatrale, dovrà affrontare con i ragazzi il grosso problema del testo da mettere in scena. Sostanzialmente, le modalità operative possono essere ricondotte a due tipologie: 1. Scegliere un testo già scritto, che piace particolarmente ai ragazzi, ad esempio una fiaba, un romanzo, un racconto, un qualsiasi testo narrativo... 2. Costruire una storia nuova con la classe, partendo da un’idea originale. È opportuno a questo punto fare una piccola premessa. Non esiste al riguardo un metodo universale: ognuno elabora il suo, nel cammino. Come afferma Edgar Morin: «il metodo non può formarsi che durante la ricerca». Non esistono quindi «ricette facili» e universali. Esistono semmai «esperienze», che possono essere condivise e diventare stimoli e punti di partenza per altri percorsi. Tratto da «La scuola creativa» - Per una didattica della scuola Di Valeria Bruni, Francesco Furci, Giorgio Putzolu - Armando Editore
UNITÀ 2
4. Scrivi su un foglio di videoscrittura una lunga lista della spesa. Successivamente riordina il tutto con elenchi puntati o numerati suddividendo gli alimenti per gruppi di appartenenza. 5. Con un programma di videoscrittura, dopo aver aperto la finestra Simbolo facendo clic sul comando Altri simboli, scrivi tre righe utilizzando alcuni caratteri che non sono riportati sulla tastiera. 6. In una pagina di Word o in un altro applicativo di videoscrittura, importa una qualsiasi immagine e, facendo clic su di essa, attiva la scheda Strumenti immagini per modificarla. 7. Crea un cartellone pubblicitario utilizzando quattro ClipArt o immagini corredate di un testo che, nell’ordine, deve essere: a. incorniciato all’immagine; b. intorno alla sagoma dell’immagine; c. davanti all’immagine; d. dietro all’immagine. 8. Scrivi un qualunque testo con un programma di videoscrittura, salvalo in PDF e poi confrontalo con un altro testo salvato in formato .doc. 9. Crea una tabella con l’orario settimanale delle tue materie scolastiche e per ognuna di esse utilizza un colore di tuo gradimento, un diverso carattere, il grassetto e il corsivo, dimensioni diverse per i giorni della settimana. 2. Esegui il seguente esercizio con un programma di video-impaginazione. 1. Utilizza il programma Publisher per impaginare una ricerca fatta in classe o a casa. 2. Utilizza Publisher o un programma simile per creare, con la tua fantasia, un biglietto di auguri per il compleanno di un amico oppure per festeggiare una ricorrenza legata a un componente della tua famiglia. 3. Componete un piccolo gruppo e realizzate un giornalino per la scuola. Per prima cosa stabilite quali argomenti volete trattare nei vostri articoli, dividetevi i compiti e, con un programma di videoscrittura, iniziate la stesura dei vari pezzi. Quando avete concluso e siete certi di aver corretto tutti gli errori presenti nei testi, potete cominciare a impaginare la vostra opera utilizzando un programma di video-impaginazione. Stabilite che aspetto dovrà avere il vostro giornalino (ad esempio definite il numero delle colonne, la dimensione del carattere, i colori, il formato del titolo ecc.) e, tra i modelli offerti dal programma, scegliete quello che meglio si adatta alla vostra idea. Rifinite aggiungendo immagini pertinenti, controllate il risultato finale e, se siete soddisfatti, stampate una copia del vostro giornalino da mostrare alla classe.
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Applicativi Applicativi
UNITÀ
AREA 2
3 Foglio di calcolo LEZIONE
21. Excel Il più noto foglio elettronico è Excel, un programma che permette di effettuare calcoli, organizzare dati e produrre grafici. Per aprire Excel bisogna fare clic su Start > Tutti i programmi > Microsoft Office e infine su Microsoft Excel 2010. Una volta aperto, ci si rende subito conto che il programma Excel si presenta come una grande tabella: • le colonne sono contraddistinte da lettere (A...Z, AA...AZ, BA...BZ ecc.); • le righe sono numerate da 1 a 65 536. Barra di accesso rapido Barra multifunzione Barra della formula Intestazione di colonna
Intestazione di riga
Fogli di lavoro
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Foglio di calcolo PUNTI DI DOMANDA 1. P er quali scopi si utilizza Excel? 2. C ome si apre Excel? 3. Q uale procedimento viene usato per selezionare le celle?
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Per la risoluzione di un problema, risulta fondamentale conoscere i dati da utilizzare per poi impostare le formule per la risoluzione. Nello specifico ora vedremo come si comportano le celle a seconda dei dati che inseriamo. Per rendere attiva una cella è sufficiente posizionare sopra di essa il cursore e fare clic con il pulsante sinistro del mouse. In ogni cella è possibile inserire due tipologie differenti di dati: valori costanti o formule. • I valori costanti sono tutti i dati che appartengono alle seguenti categorie: –– valore numerico (numeri interi, numeri reali, date ecc.); –– valore testuale (stringhe di testo); –– valore logico (cioè vero o falso). • Le formule sono sequenze di valori, riferimenti di cella, funzioni e/o operatori matematici che vengono utilizzati dal programma per effettuare i calcoli richiesti.
Selezionare celle Se vogliamo selezionare più celle possiamo tenere premuto il pulsante sinistro del mouse e trascinare: in questo modo creiamo un rettangolo che seleziona tutte le celle al suo interno.
Possiamo selezionare celle differenti e non contigue tenendo premuto il tasto Ctrl, posizionandoci con il cursore sulle celle volute e facendo un semplice clic con il pulsante sinistro del mouse.
Possiamo selezionare intere righe o colonne facendo clic sui numeri o sulle lettere che le contraddistinguono.
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AREA 2
Applicativi LEZIONE
22. Excel: inserire i dati Per inserire i dati nelle celle si può scrivere direttamente nella cella selezionata facendo clic due volte con il mouse e verificando la comparsa del cursore, oppure si può selezionare la cella e poi scrivere nell’apposita barra posta in alto, sopra la tabella. Pulsanti di selezione (Annulla-Invio) Coordinate della cella selezionata
Spazio per la digitazione
Cella
Inserire... non solo dati Nelle celle è possibile inserire anche altri oggetti, non solo numeri o formule: ovviamente in questo caso non si utilizzano le funzioni di calcolo di Excel, ma si possono inserire grafici o testi per meglio spiegare le tabelle, oppure effettuare collegamenti ipertestuali per rendere più completo l’insieme dei dati. Per inserire dei testi al di fuori delle celle, selezioniamo Casella di testo dalla scheda Inserisci della barra multifunzione e con il puntatore del mouse creiamo l’area di testo nella quale scrivere. Quest’area appare come un riquadro bianco: può essere ridimensionata e spostata in qualsiasi momento insieme al testo contenuto al suo interno. Per inserire degli oggetti è sufficiente selezionare la cella desiderata con un clic, quindi aprire la scheda Inserisci e nel gruppo Testo scegliere il pulsante Oggetto. Nella finestra di dialogo che si apre facciamo clic sulla scheda Crea da file, in modo da selezionare il file da aggiungere e, tramite l’opzione Sfoglia, recuperiamo il file desiderato. Nel caso volessimo solo creare un link, e non importarlo nella tabella, selezioniamo l’opzione Collega al file: in questo modo si crea un collegamento ipertestuale al file voluto.
PUNTI DI DOMANDA 1. C ome avviene l’inserimento dei dati in una cella di Excel? 2. O ltre ai dati, che cosa si può inserire nel foglio elettronico? 3. Q ual è il procedimento da seguire per inserire una casella di testo?
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Foglio di calcolo
UNITÀ 3
LEZIONE
23. Excel: formattare le celle Esattamente come in Word, anche in Excel è possibile formattare i contenuti delle celle, al fine di rendere la fruizione delle tabelle e dei calcoli facile e immediata. Il metodo più semplice è l’utilizzo dei pulsanti della scheda Home della barra multifunzione.
Per avere a disposizione più opzioni si ricorre alla finestra di dialogo Formato celle, richiamabile facendo clic con il pulsante destro del mouse sulla cella e scegliendo Formato celle dal menu di scelta rapida che si apre. Nella finestra di dialogo è possibile determinare la modalità di visualizzazione dei numeri (quante cifre decimali visualizzare, il formato delle frazioni ecc.), delle date, delle valute monetarie o, come in Word, si può scegliere il tipo di carattere e il suo stile.
PUNTI DI DOMANDA 1. P erché si formattano le celle? 2. C ome avviene la formattazione delle celle? 3. C he cosa si può impostare nella finestra di dialogo Formato celle?
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AREA 2
Applicativi LEZIONE
24. Excel: copiare o spostare una cella Per copiare lo stesso dato o la stessa formula in un’altra cella è sufficiente selezionare il dato all’interno della cella e, con il pulsante destro del mouse, eseguire il classico copia e incolla.
Se, invece, vogliamo spostare il dato in un’altra cella, posizioniamo il cursore lungo il bordo della cella selezionata e, quando il puntatore si trasforma in quattro frecce, facciamo clic e teniamo premuto il pulsante sinistro del mouse mentre trasciniamo la sagoma della cella nella posizione desiderata; infine, rilasciamo il pulsante del mouse per effettuare lo spostamento del contenuto della cella nella nuova posizione.
Tasti di scelta rapida di Excel Ctrl+C Per copiare una cella Ctrl+V Per incollare una cella Ctrl+X Per tagliare una cella Ctrl+Z Per annullare un comando Ctrl+Y Per ripristinare un comando Maiusc+F12 Per salvare il documento
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Anche per Excel le schede della barra multifunzione si adattano dinamicamente alle esigenze. La prima scheda che troviamo, Home, ricorda molto la barra principale di Word, infatti ha al suo interno i comandi per organizzare lo stile con cui scrivere i dati, il carattere, l’ordinamento e diverse altre opzioni molto simili a quelle presenti in Word. Lo stesso discorso vale per la scheda Layout di pagina: al suo interno vi sono tutti i pulsanti utili per dare una struttura grafica ai dati inseriti.
Foglio di calcolo
UNITÀ 3
Non ci soffermiamo sulle funzionalità identiche tra Word ed Excel, ma evidenziamo la differenza sostanziale tra i due: gli strumenti specifici per i formati dei numeri, le regole di stile che è possibile attivare sulle celle e il gruppo di pulsanti per aggiungere o eliminare le celle.
Tra le funzioni sopra elencate quella più utile e performante è il gruppo Stili della scheda Home. Infatti con questa funzione è possibile creare uno stile per la tabella evidenziando i valori più significativi, ma soprattutto si possono creare delle tabelle dinamiche che modifichino il loro aspetto in base ai valori immessi.
Oltre alle formattazioni classiche esistono anche quelle condizionate. In questo modo la tabella assume uno stile dinamico, che cambia a seconda dei valori presenti nelle celle; un esempio può essere il registro delle interrogazioni, dove i voti sufficienti vengono evidenziati in modo diverso rispetto a quelli insufficienti.
PUNTI DI DOMANDA 1. C ome si copia una cella? 2. Q uali sono i tasti di scelta rapida di Excel? 3. C ome si sposta il contenuto di una cella in un’altra cella? 4. A che cosa serve il gruppo Stili della scheda Home?
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Applicativi LEZIONE
25. Excel: gestire formule e dati Excel è nato per gestire calcoli e grafici, pertanto la barra che gestisce le formule ricopre un ruolo centrale al suo interno. Il primo pulsante a sinistra nella scheda Formule consente di inserire qualsiasi tipo di formula presente nelle librerie interne, scegliendo tra i numerosi elenchi disponibili. Anche se molto versatile, è più pratico l’utilizzo dei vari pulsanti che danno accesso direttamente al gruppo di formule indicato.
Con un po’ di pratica si possono inserire le formule direttamente nelle celle, scrivendo il nome di ogni formula presente e immettendo poi i rifermenti alle celle o i valori da calcolare; anche se sembra più lungo, è il sistema più veloce per usare Excel. Una caratteristica molto utile di Excel è la possibilità di verificare le formule immesse, infatti il programma segnala automaticamente se inseriamo la formula con degli errori, proponendo automaticamente di correggerla; questa opportunità, però, non funziona se otteniamo dei risultati molto diversi da ciò che ci aspettavamo. Ciò può essere dovuto al fatto che abbiamo sbagliato a inserire i riferimenti nella formula; è quindi utilissimo posizionarsi sulla cella della formula e fare clic su Individua precedenti per vedere da quali celle è influenzato il valore della nostra cella. Ovviamente è possibile fare anche il contrario: per vedere quali celle sono influenzate da quella selezionata, è sufficiente premere il pulsante Individua dipendenti. Una volta terminato, occorre ricordarsi di premere Rimuovi frecce per cancellare tutti i riferimenti.
Gestire i dati La possibilità di elaborare i dati e di usare numerose formule matematiche è sicuramente molto utile, ma Excel permette anche di gestire grossi quantitativi di dati, inseriti nei fogli secondo opportuni criteri. Per gestire i dati possiamo avvalerci dei vari strumenti a disposizione sulla barra multifunzione che permettono di importare valori da fonti esterne, quali Access, Web o formati tipo .csv (un semplice file di testo standard dove i dati sono separati in modo preciso e predeterminato). Tra le funzioni più utili vi sono quelle relative all’ordinamento dei dati. Quasi sempre si ricorre a questa funzione quando si vuole riordinare in modo crescente o decrescente un elenco o una progressione di numeri. L’attivazione avviene selezionando le celle il cui contenuto è da riordinare, per poi fare clic sul pulsante Ordinamento crescente oppure Ordinamento decrescente nella scheda Home. Il classico esempio è dato da un elenco di valori disposti senza una sequenza logica. Questa funzione permette di riordinare i numeri dal più piccolo al più grande o viceversa, oppure per disporre le parole in ordine alfabetico.
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Foglio di calcolo
UNITÀ 3
Molto più versatile è invece lo strumento Filtro, che consente di filtrare, ordinare e visualizzare solo ciò che ci serve e come ci serve.
PUNTI DI DOMANDA 1. D ove si inseriscono le formule nel foglio elettronico? 2. C he cosa avviene se si inserisce una formula errata? 3. C ome può essere gestito l’ordinamento dei dati? 4. A che cosa serve la scheda Revisione?
Le altre due schede della barra multifunzione da non sottovalutare sono: • la scheda Revisione, che permette sia di revisionare tutto il documento in modo semi automatico attraverso i controlli di testo, sia di proteggere il lavoro da modifiche accidentali;
• la scheda Visualizza, molto simile a quella di Word, che consente di visualizzare il foglio Excel in modo ottimale.
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Applicativi LEZIONE
26. Excel: formattare una tabella Ora proviamo a inserire dei dati all’interno di una tabella, che poi renderemo esteticamente migliore, colorando le celle e creando didascalie. Osserviamo l’esempio seguente.
A questo punto vediamo come formattare la tabella cambiando il font preimpostato, colorando le celle e rendendo la veste grafica più leggibile. Per prima cosa selezioniamo tutta la tabella facendo clic sulla cella di intestazione nell’angolo in alto a sinistra. Con un clic sul pulsante sinistro del mouse apriamo il menu di scelta rapida e selezioniamo Formato celle. Nella scheda Carattere scegliamo un nuovo font da utilizzare. In questo caso usiamo il Times New Roman.
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UNITĂ&#x20AC; 3
Ora, per migliorare la fruizione dei dati, cambiamo il colore di sfondo delle celle. Tenendo premuto il tasto Ctrl iniziamo a selezionare le celle B5 e C5, poi saltiamo una riga e selezioniamo le celle B7 e C7; continuiamo cosĂŹ per tutta la tabella, selezionando le righe alternate. Apriamo nuovamente il menu di scelta rapida e scegliamo Formato celle, poi andiamo nella scheda Riempimento e scegliamo un colore tra quelli disponibili.
Ripetiamo la stessa operazione con le celle rimanenti, selezionando un colore diverso. Poi a piacimento eseguiamo lo stesso procedimento per la riga di intestazione, scegliendo un altro colore.
A questo punto sistemiamo le scritte. Selezioniamo le celle utilizzate e nel gruppo Celle della scheda Home facciamo clic su Formato; scegliamo Adatta altezza righe, poi ripetiamo lâ&#x20AC;&#x2122;operazione scegliendo Adatta larghezza colonne. In questo modo il programma adatta le dimensioni delle celle a quelle dei dati contenuti.
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Applicativi
Nel caso volessimo disporre il testo su piĂš righe, andando a capo, dobbiamo selezionare le celle a cui vogliamo applicare questa opzione e poi aprire la finestra Formato celle, selezionare la scheda Allineamento e attivare la casella Testo a capo: in questo modo il testo andrĂ automaticamente a capo restringendo la larghezza della cella. Per centrare il testo o cambiarne lâ&#x20AC;&#x2122;allineamento agiamo sulla tabella, esattamente come in Word, tramite la scheda Home, oppure facciamo clic con il pulsante destro del mouse e dal menu di scelta rapida scegliamo Formato celle, modificando poi le impostazioni nella scheda Allineamento.
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UNITÀ 3
Se, per visualizzare meglio i dati immessi, occorre cambiare le dimensioni delle righe o delle colonne in modo uniforme, o adattarle al testo inserito, è possibile agire in due modi. Possiamo cambiare le dimensioni con il cursore del mouse posizionandolo sulla linea che divide la numerazione delle colonne o delle righe: il puntatore si trasformerà in un’icona a freccia e potremo ridimensionare la colonna o la riga. Se invece volessimo determinare delle dimensioni specifiche, posizioniamoci sulla cella che vogliamo ridimensionare, poi usiamo il comando Formato della scheda Home: qui possiamo scegliere se impostare l’altezza della riga, la larghezza della colonna o se far sì che Excel adatti automaticamente le dimensioni in base al testo inserito. Come ultimo passo, assegniamo uno spessore al bordo della tabella, per distinguere meglio le celle. Selezionando solo le celle che contengono dati, apriamo la finestra di dialogo Formato celle nella scheda Bordo. Tramite questa finestra di dialogo potremo impostare un bordo esterno o interno, e soprattutto potremo decidere lo stile e il colore del bordo, attraverso le opzioni proposte. Adesso la nostra tabella è chiaramente visibile e consultabile.
PUNTI DI DOMANDA 1. C ome avviene la formattazione di una tabella? 2. A che cosa serve la scheda Riempimento? 3. Q ual è la procedura da seguire per cambiare l’allineamento del testo in una cella?
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Applicativi LEZIONE
27. Excel: creare dei grafici
Excel mette a disposizione vari tipi di grafici, adatti alle diverse esigenze di rappresentazione. Partendo dalla figura in alto a sinistra, vediamo un esempio di grafico a torta, di istogramma e di grafico a linee.
La creazione di un grafico è importante per rendere i dati di un andamento statistico immediatamente visibili e confrontabili. Ciò ne fa un mezzo insostituibile per una valutazione dei dati immediata, sintetica e chiara. Realizzare un grafico con Excel ha un grande vantaggio: una volta creato il grafico, se si modificano i valori della tabella, anche il grafico stesso viene modificato automaticamente in base ai nuovi dati immessi. Dopo aver compilato la tabella, ricordandoci di usare la prima colonna a sinistra per indicare la didascalia dei valori e la prima riga in alto per indicare il tipo di dato che stiamo inserendo, selezioniamo le celle che intendiamo inserire nel grafico, includendo sia i dati sia le didascalie. Dopodiché andiamo sulla scheda Inserisci della barra multifunzione e dal gruppo Grafici selezioniamo il pulsante relativo al tipo di grafico che vogliamo creare. Scegliamo un semplice istogramma a colonne 3D. Il nostro grafico viene creato automaticamente con i dati da noi scelti. Se poi volessimo cambiare qualcosa, sarà sufficiente fare clic sul grafico: compariranno le schede Progettazione, Layout e Formato, che contengono tutti gli strumenti necessari per gestire i grafici.
PUNTI DI DOMANDA 1. P erché vengono creati i grafici? 2. Q uale procedura bisogna seguire per creare dei grafici? 3. Q uanti tipi di grafici si possono realizzare con Excel?
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Foglio di calcolo
UNITÀ 3
LEZIONE
28. Excel: eseguire dei calcoli OPERATORE ARITMETICO
SIGNIFICATO
ESEMPIO DI FORMULA
+
Addizione
3+3
–
Sottrazione
3–1
Negazione
–1
*
Moltiplicazione
3*3
/
Divisione
3/3
%
Percentuale
20%
^
Elevamento a potenza
3^2 (equivalente a 3*3)
La vera potenzialità di Excel è la sua capacità di immagazzinare i dati e di elaborarli tramite formule e funzioni matematiche. Per inserire una formula è necessario anteporre l’uguale [=] al testo dei dati da manipolare. Le operazioni possibili sono moltissime, ma ci concentreremo sulle più utili da usare in ambito scolastico. Per eseguire le quattro operazioni fondamentali (addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione) in modo semplice e veloce dobbiamo procedere come segue.
Per eseguire l’addizione selezioniamo la cella in cui vogliamo visualizzare il risultato e inseriamo il segno di uguale [=]. Ora selezioniamo la cella contenente il primo numero che vogliamo sommare: noteremo che automaticamente nella cella del risultato appare una lettera e un numero che identificano la cella scelta. Inseriamo il segno di addizione [+] e selezioniamo l’altra cella con il valore da sommare. Infine premiamo Invio e visualizzeremo il risultato finale al posto della formula appena inserita. Per le altre operazioni, sempre dopo aver inserito il simbolo [=], si selezionano le celle come descritto sopra, ma useremo i simboli [–] per la sottrazione, [*] per la moltiplicazione e [/] per la divisione. Occorre ricordare che non è indispensabile scegliere i valori dalla tabella, è possibile eseguire le operazioni anche inserendo i numeri manualmente all’interno della formula.
Criteri di priorità Quando scriviamo una formula che contiene più di un operatore, Excel esegue le operazioni seguendo i criteri di priorità degli operatori. Ad esempio, se si scrive una formula del tipo =5+3*7, Excel eseguirà prima la moltiplicazione, 3*7, che ha una priorità più alta dell’addizione e, successivamente, eseguirà l’addizione fra 5 e il risultato di 3*7, cioè 5+21. Il risultato della formula sarà 26. Quindi scrivere 5+3*7 è identico a 5+(3*7). Per variare tale ordine di priorità si sfruttano le parentesi, sempre tonde, che impostano l’ordine di esecuzione, dalle più interne a quelle più esterne. Ad esempio: =(6+3)*9 dà come risultato 81. Prendiamo in considerazione la seguente formula: =11+((32+15)*0,7)/9–27 La sequenza delle operazioni sarà: 1. si somma 32 a 15 2. il risultato viene moltiplicato per 0,7 3. il tutto è diviso per 9 4. al risultato si somma 11 5. infine si sottrae 27 Alcuni gradi di priorità delle operazioni sono i seguenti: • moltiplicazione e divisione hanno priorità maggiore di addizione e sottrazione; quindi, in assenza di parentesi, vengono prima eseguite le moltiplicazioni e poi le addizioni; • l’elevamento a potenza ha priorità maggiore della moltiplicazione e della divisione, quindi anche dell’addizione e della sottrazione.
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Applicativi
OPERAZIONE
FORMA CLASSICA
Somma
13+5=
=(13+5)
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Sottrazione
19–4=
=(19–4)
15
Moltiplicazione
3x8=
=(3*8)
24
Divisione
24:2=
=(24/2)
12
Percentuale
200x5%
=(200*5%)
10
Per inserire una formula in un foglio di Excel è sufficiente digitarla in una cella.
FORMULA IN EXCEL
Premendo Invio, nella cella viene visualizzato solo il risultato numerico, mentre la formula viene nascosta.
RISULTATO
Selezionando nuovamente la cella, la formula che abbiamo digitato appare in alto, nella barra della formula.
Altra funzione importante sono i riferimenti alle celle, ovvero l’utilizzo dei dati contenuti nelle celle attraverso un loro rimando in luogo dei valori effettivi: insomma è come scrivere una formula usando dei link anziché i numeri. Tali riferimenti diventano fondamentali quando si vuole copiare una formula in più celle. I riferimenti alle celle possono essere: • relativi, se espressi come letteranumero: A1, C2 ecc.; • assoluti, se preceduti dal segno $, cioè del tipo $lettera$numero: $A$1, $C$2 ecc. La differenza è importante nel momento in cui una formula viene copiata in altre celle. Infatti copiando la formula scritta con riferimenti relativi nelle caselle sottostanti, il riferimento alla cella della colonna verrà automaticamente aggiornato, mentre usando un riferimento assoluto esso rimarrà costante in tutte le celle. Adesso proviamo a creare una tabella in grado di calcolare apotema, perimetro e superficie di figure piane, a partire dalla lunghezza del lato e dal numero di lati presenti. Apriamo il programma e creiamo una prima tabella contenente le descrizioni delle colonne che useremo.
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UNITÀ 3
Inseriamo i nomi dei poligoni, il numero dei loro lati e il numero fisso nelle apposite celle. Ora concentriamoci sull’inserimento della prima formula che useremo, ovvero quella per calcolare l’apotema. La formula matematica è apotema = numero fisso × lunghezza del lato; il numero fisso varia per ogni poligono e lo abbiamo già inserito nella tabella, mentre per quanto riguarda la lunghezza del lato useremo il riferimento assoluto alla cella destinata alla lunghezza del lato (cioè la cella D1). Ora inseriamo la formula: facciamo clic sulla cella E3 e digitiamo =D3*$D$1, ovvero sfruttiamo la possibilità di effettuare operazioni con i dati contenuti nelle celle riferendoci a esse, così da poter variare i valori modificando un solo dato. La formula andrà digitata in tutte le celle della colonna «Apotema» (quindi =D4*$D$1, =D5*$D$1 e così via).
PUNTI DI DOMANDA 1. Q uali sono i calcoli che Excel può eseguire? 2. E xcel segue i criteri di priorità degli operatori? 3. Q ual è il segno iniziale fondamentale da utilizzare per le varie formule?
Possiamo anche usare la funzione di copia automatica per immettere la formula in tutte le celle della colonna: posizioniamo il cursore nell’angolo in basso a destra della cella e premiamo il pulsante sinistro del mouse; tenendo premuto facciamo scorrere il cursore fino all’ultima cella che vogliamo considerare. In ogni cella apparirà il risultato, secondo i valori di riferimento del rispettivo poligono. Passiamo ora a calcolare il perimetro. Posizionandoci nella cella F3 scriviamo la seguente formula: =C3*$D$1, ovvero numero di lati per lunghezza del lato. Possiamo copiare la formula come fatto in precedenza. Infine inseriamo la formula per l’area, che per i poligoni regolari è data da (perimetro* apotema)/2. Quindi la formula sarà =(F3*E3)/2. Occorre ricordare di immettere le parentesi per rispettare le precedenze degli operatori. Fatto questo possiamo osservare che la tabella dà come risultati i valori voluti. Possiamo anche personalizzarla, cambiando il colore di sfondo delle celle o il carattere del testo.
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Applicativi LEZIONE
29. Excel: stampare Stampare in Excel non è così immediato come stampare in Word, dove il foglio elettronico rispecchia più o meno quello che viene riprodotto su carta; in Excel i dati si trovano in un foglio di calcolo che si estende anche a destra, quindi è facile trovare i valori stampati in modo scollegato e poco leggibile. Per ovviare a questa difficoltà è stato introdotto un nuovo modo di visualizzare il foglio di calcolo: layout di pagina. Andiamo sulla scheda Visualizza e attiviamo la modalità Layout di pagina: il foglio Excel ci mostra immediatamente la divisione dei dati in base alla dimensione del foglio di carta, così da capire quanti fogli stamperemo e come. Usando come esempio la tabella creata in precedenza notiamo come i dati immessi vadano a cadere su due pagine diverse; per rimediare a questo problema suggeriamo di ridurre lo spazio necessario seguendo questi consigli: • ridimensiona tutte le colonne e/o le righe in modo da usare il corretto spazio necessario; • sposta i dati in modo da occupare più spazio sulle righe e meno sulle colonne; • imposta il foglio di stampa in orizzontale.
PUNTI DI DOMANDA 1. C ome avviene la stampa di una pagina di Excel? 2. A che cosa serve la modalità Layout di pagina per la stampa? 3. C he cosa avviene attivando le funzioni del gruppo Adatta alla pagina?
Un altro modo è quello di adattare le dimensioni della pagina a quelle delle tabelle. Andiamo sulla scheda Layout di pagina e usiamo le funzioni del gruppo Adatta alla pagina: modificando la proporzione del foglio adatteremo i contenuti alla pagina in modo automatico, oppure è possibile determinare quante pagine avere sia secondo la lunghezza sia in base alla larghezza, in modo da sapere in anticipo quanti fogli stamperemo. In questo caso, però, se i dati sono molti, si rischia di stampare troppo in piccolo rendendo il contenuto illeggibile.
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UNITÀ 3
LEZIONE
30. Excel: database Un database (dall’inglese base di dati) costituisce la risorsa maggiore di ogni sistema informatico, anzi spesso i sistemi informatici vengono creati proprio per la gestione di database. Ma di che cosa si tratta? Anzitutto un database è una banca dati, ovvero una raccolta di informazioni, riguardanti uno stesso argomento o più argomenti correlati tra loro; tali raccolte di dati sono strutturate secondo canoni precisi e con la possibilità di richiamare le informazioni in modo selettivo da parte di specifici software.
Mentre una volta gli archivi erano su supporto cartaceo, oggi gli archivi si trovano in forma digitale su supporto elettronico, e ciò rende possibile la loro elaborazione automatizzata.
L’importanza dei database si vede soprattutto nelle applicazioni Web, come i motori di ricerca, o negli uffici amministrativi, dove è necessario archiviare molti dati e poterli richiamare velocemente e con una certa logica. La base di dati, oltre ai dati veri e propri, deve contenere anche le informazioni sulle loro rappresentazioni e sulle relazioni che li legano. Tutti i database sono accessibili sia direttamente, attraverso opportuni linguaggi di programmazione, sia tramite appositi programmi, detti Database Management System (sistemi per la gestione di basi di dati). Il vantaggio di questi applicativi è l’immediatezza di visualizzazione e gestione dei dati, che avviene mediante una rappresentazione concettuale e non schematica. Esistono alcuni programmi specifici per la gestione dei dati, ad esempio Access, ma qualche operazione può essere compiuta anche con Excel. Proviamo a creare il database «Elenco della classe con informazioni relative agli alunni». Su un nuovo foglio di Excel, scriviamo sulla prima riga l’intestazione, cioè il titolo dei dati che andremo a inserire, mentre nelle righe successive inseriremo i dati di tutti i nostri compagni, opportunamente suddivisi in colonne, in questo ordine: Cognome – Nome – Data di nascita – Altezza (m) – Peso (kg).
Un database umano Il più potente database conosciuto al mondo è la memoria umana! Infatti, possiamo archiviare centinaia di miliardi di informazioni e richiamarle in un solo istante, catalogandole per argomento e correlando tra loro informazioni differenti.
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Applicativi Ora mettiamo in ordine i dati immessi. Per prima cosa selezioniamo tutti i dati della tabella, tralasciando la riga del titolo. Andiamo nella scheda Dati e facciamo clic su Ordina: si apre una finestra di dialogo attraverso la quale possiamo decidere di ordinare i dati utilizzando fino a tre criteri differenti. Impostiamo i criteri per ordinare il nostro database secondo l’altezza, il peso e la data di nascita. Questo è solo un piccolo esempio, in realtà i database sono molto più complessi e articolati e permettono ai motori di ricerca, come vedremo in seguito, di offrire tutti i contenuti che si trovano online.
Excel può gestire tantissimi dati e permette una ricerca precisa mediante lo strumento Filtro, visto in precedenza.
PUNTI DI DOMANDA 1. C he cosa gestisce un database? 2. C ome si procede per gestire dei dati utilizzando Excel? 3. Q uanti criteri si possono utilizzare contemporaneamente nella finestra di dialogo Ordina?
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Foglio di calcolo
UNITÀ 3
LEZIONE
31. Alternativa open source di Excel: Calc Come per Word, anche per Excel esistono programmi simili con cui poter gestire fogli di calcolo. Una valida alternativa è Calc, della suite Open Office. La differenza più visibile è costituita dall’impostazione grafica del programma, ancora legata alla barra con i pulsanti come nelle precedenti versioni di Microsoft Office. Le altre differenze sono soprattutto nelle funzionalità di calcolo e gestione dei dati, ma per il normale uso quotidiano non c’è una grande differenza. Barra del titolo
Barra dei menu
Riquadro Proprietà
Barra degli strumenti standard Barra degli strumenti di formattazione
Barra della formula
Foglio di lavoro
Barra di stato
PUNTI DI DOMANDA 1. C ome si chiama il foglio di calcolo della suite di Open Office? 2. Q uali sono le differenze tra Calc e gli altri fogli di calcolo? 3. Q uale formato bisogna utilizzare per salvare un file di Calc?
Ricorda di salvare i documenti in un formato compatibile, in quanto il formato predefinito di salvataggio di Calc (.ods) potrebbe causare dei problemi di visualizzazione dei dati a causa delle diverse impostazioni di gestione dei programmi
Questo, ad esempio, è un formato che Excel è in grado di aprire senza problemi.
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ESERCIZI Conoscenze 1. Esegui i seguenti esercizi utilizzando un foglio di calcolo. 1. Apri il foglio di lavoro di Excel e analizza l’interfaccia grafica, annotando sul quaderno le differenze esistenti con il foglio di videoscrittura. 2. Apri il foglio di Excel e, nella colonna A, inserisci in ordine casuale l’elenco dei cognomi di tutti i componenti della tua classe. Dopo averli selezionati, nella scheda Dati fai clic sul pulsante Ordina scegliendo prima Ordine dalla A alla Z e poi Ordine dalla Z alla A: osserva quindi che cosa succede al tuo elenco. 3. Nello stesso elenco dell’esercizio precedente, inserisci una colonna accanto a quella del cognome, dove riportare il nome dei tuoi compagni. Ripeti la stessa operazione dell’esercizio precedente, selezionando Ordine dalla A alla Z e poi Ordine dalla Z alla A e verifica che cosa succede. 4. Apri un foglio di Excel e inserisci, in una colonna, una serie di valori a piacere. Selezionali, fai clic sul simbolo della Somma automatica posto nella scheda Formule e verifica che cosa avviene. 2. Esegui le seguenti operazioni in un foglio di calcolo, inserendo la formula corretta. 1. In un foglio di calcolo esegui le seguenti somme inserendo la formula. a. Nella colonna A: 231 + 499 + 762,05 + 892,65 + 260,79 b. Nella colonna B: 109 + 31,32 + 585,669 + 57,01 + 0,19 c. Nella colonna C: 10,15 + 20,91 + 300,479 + 80,04660512 2. In un foglio di calcolo esegui le seguenti moltiplicazioni inserendo la formula. a. Nella colonna A, riga 1: 126 x 23; riga 2: 672 x 901; riga 3: 857 x 196 b. Nella colonna B, riga 1: 101 x 5; riga 2: 302 x 101; riga 3: 910 x 100 c. Nella colonna C, riga 1: 0,12 x 05; riga 2: 1,11 x 0,10; riga 3: 0,15 x 0,15
3. In un foglio di calcolo esegui le seguenti sottrazioni inserendo la formula. a. Nella colonna A, riga 1: 1 324 – 1 125; riga 2: 6 541 – 2 983; riga 3: 9 861 – 5 367 b. Nella colonna B, riga 1: 534,5 – 2,34; riga 2: 73,8 – 19,6; riga 3: 4 346 – 16,8 c. Nella colonna C, riga 1: 697,1 – 0,12; riga 2: 916 – 15,5; riga 3: 158 – 23,05 4. In un foglio di calcolo esegui le seguenti divisioni inserendo la formula. a. Nella colonna A, riga 1: 6 214 : 45; riga 2: 2 525 : 654; riga 3: 6 856 : 159 b. Nella colonna B, riga 1: 6 579 : 24,9; riga 2: 43,52 : 5,7; riga 3: 800 : 3 c. Nella colonna C, riga 1: 169 : 7,05; riga 2: 915,5 : 9,10; riga 3: 108 : 0,5 5. Utilizzando la sommatoria in un foglio di Excel o di un programma simile, trova la media, il valore minimo e il valore massimo tra i seguenti dati. b. 0,19 a. 0,1125 c. 0,126 d. 0,946 e. 0,326 f. 0,769 g. 0,0087 h. 0,413 3. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false. 1. La cella è un elemento caratteristico di Excel.
V
F
2. Anche nel foglio elettronico di Excel è possibile eseguire la formattazione.
V
F
3. Nei fogli elettronici il contenuto di una cella può essere copiato in un’altra cella.
V
F
4. Excel è un programma di videoscrittura.
V
F
5. Nel foglio elettronico di Excel è possibile inserire delle formule matematiche.
V
F
6. Con Excel non è possibile generare grafici.
V
F
7. Per eseguire le operazioni matematiche bisogna introdurre il segno = prima dei dati.
V
F
Competenze 1. Realizza i seguenti grafici utilizzando un foglio di calcolo. 1. Crea un istogramma utilizzando i dati della popolazione riferiti alle seguenti città: Tradate 18 200; Saronno 39 400; Gallarate 51 800; Busto Arsizio 79 500; Legnano 59 100. Per dare più risalto, colora ogni elemento dell’istogramma e lo sfondo del riquadro del grafico. 2. Utilizza tre colonne del foglio elettronico e inserisci i valori delle tre prove di salto in lungo eseguite dai sei ragazzi se-
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guenti. Completa il lavoro associando a ogni colonna un colore e, infine, realizza un areogramma e un istogramma. a. Alberto 4,30 m; 4,20 m; 4,35 m b. Antonio 4,48 m; 4,40 m; 4,39 m c. Maurizio 4,10 m; 4,20 m; 3,95 m d. Claudio 3,59 m; 4,15 m; 3,80 m e. Pietro 4,25 m; 4,41 m; 4,20 m f. Stefano 4,07 m; 4,10 m; 4,23 m
Foglio di calcolo
3. Osserva i dati riportati nella seguente tabella e calcola la quantità minima, media e massima del consumo annuale di carburante, in litri, di un’automobile. Mese
Consumo
Mese
Consumo
2. Esegui i seguenti esercizi utilizzando un foglio di calcolo. 1. Crea una tabella con i dati seguenti e poi esegui una formattazione scegliendo il tipo di carattere, lo stile, la dimensione e il colore. Città, Temperatura max, Temperatura min, mm di pioggia
Gennaio
128
Luglio
196
Febbraio
140
Agosto
207
Marzo
139
Settembre
169
Genova, 22, 18, 5
Aprile
152
Ottobre
175
Firenze, 19, 15, 8
Maggio
198
Novembre
180
Giugno
170
Divembre
195
a. Consumo minimo:
.........................................................
b. Consumo medio annuale:
.........................................................
c. Consumo massimo:
.........................................................
UNITÀ 3
Torino,18, 12, 18 Milano, 20, 16, 7
Roma, 20, 16, 5 Napoli, 22, 19, 3 Messina, 24, 20, 2 2. Crea un database e includi i nomi delle principali città italiane con i dati relativi al numero degli abitanti, alla superficie e alla densità della popolazione.
Utilizza i valori per creare una rappresentazione grafica con un istogramma e una rappresentazione a torta tridimensionale.
3. Crea un database con l’elenco dei testi della biblioteca di classe. Per evidenziare le varie discipline a cui appartengono, utilizza diversi Colore carattere.
3. Completa le seguenti tabelle. 1. Completa la tabella eseguendo i calcoli per trovare l’apotema, il perimetro e l’area dei seguenti poligoni regolari, tutti con lato 5 cm. Il valore del numero fisso è già dato. Poligono
Numero lati
Numero fisso
Triangolo
0,289
Quadrato
0,5
Pentagono
0,688
Esagono
0,688
Ettagono
1,038
Ottagono
1,207
Ennagono
1,371
Decagono
1,539
Lunghezza lato
Apotema
Perimetro
Area
2. Organizza, osservando il modello seguente, il tuo bilancio finanziario annuale. Data
Entrate
Motivo entrate
6 gennaio
20 u
regalo nonni
9 gennaio
Uscite
Motivo uscite
Saldo 20 u
15 u
scheda telefonica
5u
3. Organizzate un database con le canzoni registrate sui vostri lettori MP3 o sui vostri CD preferiti in base allo schema seguente. Autore
Brano musicale
Titolo CD
Genere
Anno
Annotazioni
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Applicativi Applicativi
UNITÀ
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4 Presentazioni LEZIONE
32. PowerPoint PowerPoint è il programma più usato per creare presentazioni, ovvero una serie di diapositive in passato realizzate su dei lucidi e proiettate con una lavagna luminosa. Da diversi anni PowerPoint ha sostituito completamente questo modo di presentare, soprattutto grazie alla sua potenzialità, agli effetti animati presenti e alla completa integrazione con gli altri programmi di Office, permettendo di importare senza problemi dati, tabelle, testo o disegni; inoltre, ogni diapositiva, o slide, è gestita come un documento unico, semplicemente in sequenza con gli altri, permettendo così un controllo totale sulle presentazioni multimediali. Barra di accesso rapido Barra multifunzione
Riquadro Diapositive Diapositiva
PUNTI DI DOMANDA 1. P er quali scopi si utilizza PowerPoint? 2. C on quale altro termine si può definire la diapositiva? 3. Q uali tipologie di presentazione possono essere eseguite con PowerPoint?
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Presentazioni
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LEZIONE
33. PowerPoint: creare le diapositive Avviato PowerPoint, appare il riquadro per mezzo del quale si può scegliere di creare una nuova presentazione: • vuota (Presentazione vuota); • da un modello struttura suggerito dal programma (Modelli recenti, Modelli di esempio, Modelli personali); • aprendo una presentazione già esistente da utilizzare come base (Nuovo da esistente). Per la semplicità e per gli scopi scolastici, quasi sempre si sceglie Presentazione vuota o Modelli di esempio che risultano molto versatili e facili da gestire.
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Applicativi Dopo aver scelto la nuova diapositiva con il layout (impaginazione) predefinito, si può notare che la barra multifunzione presenta la stessa organizzazione dei programmi precedenti, ma una grossa differenza è la possibilità di usare le funzioni di trascinamento (drag and drop) per velocizzare l’importazione di contenuti multimediali.
Nella finestra principale lo spazio di lavoro è preimpostato in orizzontale, caratteristica tipica di PowerPoint. La prima slide disponibile mostra dei riquadri tratteggiati con dei suggerimenti, ad esempio Fare clic per inserire il titolo. Ogni elemento della slide appare racchiuso da una linea tratteggiata; tale area viene denominata segnaposto. È sufficiente fare clic all’interno del riquadro per poter scrivere il testo che, se dovesse risultare troppo lungo, si adatterà allo spazio diminuendo automaticamente le dimensioni del carattere. PowerPoint non consente solo di inserire un testo. Nel centro della pagina, infatti, ci sono diverse icone che permettono con facilità di accedere direttamente alla procedura guidata per inserire tabelle, grafici, immagini e altro; in questo modo si semplifica e si velocizza la creazione di vere presentazioni multimediali. Segnaposto per il titolo
Segnaposto per gli oggetti
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Presentazioni
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Una volta digitato il testo, lo si può modificare usando le funzioni della scheda Home, molto simile a quella vista in Word ed Excel: in questo caso la scelta delle modifiche è minore ma troviamo l’utilissima raccolta di forme, nel gruppo Disegno, da aggiungere alla nostra descrizione. Nel gruppo Disegno si trova il pulsante Disponi: questo pulsante è fondamentale per determinare come sovrapporre le immagini presenti sulla diapositiva; ad esempio si può decidere di mettere sullo sfondo una fotografia e in primo piano le frecce per indicare un dettaglio.
Come creare una buona presentazione Per creare delle buone presentazioni è utile seguire alcuni semplici consigli. • Scegli caratteri pieni e ben leggibili: i caratteri con tratti di ornamento come il Times New Roman sono belli da vedere ma poco chiari se proiettati, meglio un classico Arial. • Scegli le dimensioni del carattere in base a come verrà visualizzata la presentazione: se avverrà sul tuo PC va bene un carattere piccolo usando tutto lo spazio disponibile, se devi presentarla alla classe con il videoproiettore scegli caratteri grossi e pieni e riassumi il più possibile in modo da rendere facile la lettura anche a chi è in fondo all’aula. • Per il testo e i disegni scegli colori che creino un forte contrasto con lo sfondo. • È meglio avere più diapositive con pochi concetti che una sola diapositiva con molti concetti, così facendo chi ascolta si concentrerà meglio su ciò che dici. • Sintetizza i concetti per macro idee: non servono 10 diapositive per spiegare un argomento, la presentazione è lo strumento per seguire una linea narrativa e poter fissare i punti importanti.
Nel gruppo Diapositive vi sono i pulsanti per creare nuove diapositive, per duplicarle o per scegliere quale layout usare. Un ottimo metodo per risparmiare tempo e dare fluidità alla presentazione è quello di creare una diapositiva base, neutra, con lo sfondo e gli stili che vogliamo usare e poi duplicarla per creare tutta la presentazione. Per duplicare una diapositiva è sufficiente selezionarla nel riquadro Diapositiva e poi fare copia e incolla (Ctrl+C seguito da Ctrl+V); è possibile usare questo comando anche selezionando più slide insieme. PowerPoint permette, inoltre, di gestire l’ordine delle slide semplicemente trascinando con il mouse la slide nella posizione desiderata, mentre per cancellarla basta selezionarla e premere Canc sulla tastiera.
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Applicativi
Personalizzare il titolo Per inserire un titolo in stile WordArt basta fare clic sul pulsante WordArt nella scheda Inserisci. Si apre un elenco di stili preimpostati dal quale possiamo scegliere quello che fa al caso nostro. Una volta scelto lo stile, nella diapositiva appare un segnaposto per il titolo con lo stile selezionato.
PUNTI DI DOMANDA 1. Q uali procedure bisogna seguire per creare una presentazione partendo da un modello? 2. C ome si inseriscono tabelle, grafici e immagini in una diapositiva? 3. Q uale pulsante va attivato per personalizzare il titolo di una presentazione multimediale?
A questo punto possiamo digitare il titolo e, se lo stile WordArt predefinito non ci soddisfa, possiamo modificarlo attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla scheda Formato, che appare solo quando viene selezionato un elemento WordArt.
Se il nostro titolo risulta troppo grande o troppo piccolo rispetto allo spazio a disposizione nella slide, occorre ridimensionare il testo. Portiamo il puntatore sul bordo del riquadro in prossimitĂ dei cerchietti e, quando assume la forma di una doppia freccia, facciamo clic e teniamo premuto il pulsante sinistro del mouse: trasciniamo verso lâ&#x20AC;&#x2122;interno del riquadro per rimpicciolirlo o verso lâ&#x20AC;&#x2122;esterno per ingrandirlo. Per spostare il titolo nella slide, bisogna fare clic sul bordo del riquadro: appare il puntatore con le quattro frecce che consente, tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse, di trascinarlo dove vogliamo.
Le immagini o gli oggetti che inseriamo, cosĂŹ come i titoli o le scritte importanti, possono essere animate, ovvero possiamo dare maggiore enfasi alla slide introducendo gli elementi poco per volta o dando un particolare effetto di animazione. Ad esempio, se volessimo mostrare i punti conclusivi della nostra ricerca, potremmo selezionarli e farli entrare in sequenza in modo che appaiano solo dopo averli annunciati.
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LEZIONE
34. PowerPoint: inserire immagini L’inserimento di immagini avviene secondo una procedura simile a quella vista in Word. Facendo clic sul pulsante Immagine della scheda Inserisci possiamo scegliere un’immagine da usare per la presentazione. Le dimensioni iniziali dell’immagine non saranno proporzionali allo spazio a disposizione, ma è possibile ridimensionare o spostare l’immagine così come abbiamo fatto per il testo. Sullo schermo appare automaticamente anche la scheda Formato, utile per apportare eventuali modifiche come aumentare o diminuire la luminosità, ritagliare e ruotare l’immagine.
PUNTI DI DOMANDA 1. Q ual è la procedura da seguire per inserire un’immagine? 2. Q uale scheda della barra multifunzione consente di apportare delle modifiche all’immagine? 3. Q ual è il formato di un’immagine animata?
È anche possibile inserire delle immagini animate che, visualizzate nella presentazione, si muovono in modo ciclico; queste sono riconoscibili per l’estensione .gif ed è possibile scaricarle da Internet. Raccolte di immagini disponibili in rete: www.webgif.com – sito italiano suddiviso per argomenti. http://gifanimate.html.it – sito italiano. www.animfactory.com – sito inglese. www.office.microsoft.com/clipart – ClipArt e animazioni di Microsoft. www.google.it/imghp – ricerca di immagini sul Web.
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Applicativi LEZIONE
35. PowerPoint: inserire tabelle e grafici di Excel Con PowerPoint è possibile creare tabelle e grafici all’interno di una diapositiva alla quale sia stato applicato un layout. Facendo clic sul pulsante Grafico della scheda Inserisci, si apre una finestra di dialogo per mezzo della quale è possibile scegliere il tipo di grafico da inserire. Una volta effettuata la scelta, vedremo apparire un grafico già impostato e un foglio di Excel contenente alcuni dati. Selezioniamo i dati e cancelliamoli premendo il tasto Canc. Inseriamo i nuovi dati (ricordando di dare una definizione alle righe e alle colonne) e sulla diapositiva apparirà in automatico il grafico con i nuovi valori. Chiudiamo il foglio di Excel e facciamo clic fuori dall’area del grafico per ritornare alla diapositiva, infine ridimensioniamo il grafico, come abbiamo già imparato a fare. Per rendere più gradevole il grafico facciamo clic all’interno della sua area e modifichiamo le impostazioni nella scheda Formato, ad esempio scegliendo dei colori per bordi e riempimenti adatti alla nostra presentazione.
PUNTI DI DOMANDA 1. C ome si può utilizzare un grafico di Excel in PowerPoint? 2. C ome si impostano i colori dei grafici inseriti in una presentazione di PowerPoint?
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36. PowerPoint: inserire suoni o filmati Una grande innovazione rispetto alle vecchie presentazioni è poter inserire una colonna sonora o un filmato. Per fare ciò è sufficiente selezionare la diapositiva alla quale va legato il brano o il filmato e successivamente selezionare il pulsante Video o Audio nella scheda Inserisci. Appare un elenco nel quale scegliere da dove importare il brano o il filmato, se da file o da ClipArt. Selezionata una di queste opzioni, cercheremo il file tra i documenti del PC oppure in una raccolta multimediale. Per regolare al meglio le impostazioni dell’arresto del suono, apriamo la scheda Animazioni e facciamo clic su Riquadro animazione. Nel riquadro che si apre a destra della finestra del programma, facciamo clic sulla freccia accanto all’elemento selezionato e scegliamo Opzioni effetto.
PUNTI DI DOMANDA 1. Q ual è la procedura per inserire un filmato in un file di PowerPoint? 2. C ome si arresta un brano musicale usato in una presentazione di PowerPoint?
Nella finestra che si apre, nella sezione Termina riproduzione, possiamo impostare una delle seguenti opzioni di arresto del brano: • al clic del mouse; • dopo la diapositiva corrente; • dopo x diapositive (in questo caso occorre impostare il numero totale di diapositive per cui il file deve continuare).
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Applicativi LEZIONE
37. PowerPoint: gestire la presentazione La transizione è un’opzione per rendere dinamico il passaggio da una diapositiva all’altra. È possibile far apparire una diapositiva con effetto a tendina, a dissolvenza, a scacchi, a scorrimento e in moltissimi altri modi. Per attivare questa opzione usiamo la scheda Transizioni. Selezioniamo una slide e scegliamo una transizione, poi attraverso i parametri presenti sulla destra della scheda possiamo scegliere la durata dell’effetto e il suono che accompagnerà la transizione. Infine si può stabilire se il passaggio da una diapositiva all’altra deve avvenire con un clic del mouse o in modo automatico. Non serve confermare la propria scelta in quanto sono tutte immediatamente salvate nelle impostazioni della presentazione.
Per dare una struttura unica a tutta la presentazione in modo automatico si può usare la scheda Progettazione. Con pochi clic è possibile cambiare l’orientamento delle diapositive, le impostazioni della pagina, se mantenere il rapporto tra le dimensioni predefinito, ovvero 4 : 3, o modificarlo in 16 : 9 per adattarlo ai grandi schermi. Per dare a tutte le diapositive un tema predefinito, ovvero dimensione e tipo di testo, posizionamento, sfondo ecc., possiamo scegliere tra i vari temi presentati: è sufficiente sceglierne uno perché venga applicato in tutte le slide presenti e in quelle create successivamente.
PUNTI DI DOMANDA 1. Q ual è la funzione delle transizioni scelte per le diapositive? 2. C he cosa succede attivando la visualizzazione Schema diapositiva? 3. C he cosa si può controllare tramite la scheda Presentazione?
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La scheda Visualizza è molto simile a quella di Word ed Excel, ma in PowerPoint, oltre a cambiare le impostazioni con cui vediamo le diapositive, permette di usare una funzionalità interessante: la visualizzazione Schema diapositiva. Se premiamo Schema diapositiva vedremo cambiare l’impostazione di PowerPoint: sulla slide compaiono dei riquadri per inserire dei campi generici come la numerazione della pagina, il piè di pagina ecc. Inoltre, appare la scheda Schema diapositiva. Ciò che imposteremo in questo modo costituirà la filigrana della nostra pagina, ovvero non verrà modificata in base a ciò che inseriremo o cambieremo successivamente. Per uscire dalla modalità schema diapositiva è sufficiente premere il pulsante Chiudi visualizzazione schema.
Una volta finita la presentazione, è utile poterla rivedere per verificare se è tutto come vorremmo. Per questo si ricorre alla scheda Presentazione, che racchiude tutti gli strumenti per visualizzarla, per decidere la risoluzione con cui mostrarla nel caso il monitor o il proiettore avessero impostazioni diverse dalle nostre, ma consente anche di togliere l’audio o nascondere alcune diapositive nel caso dovessimo accorciare la presentazione durante la nostra esposizione.
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38. PowerPoint: salvare la presentazione PowerPoint permette di salvare i file di lavoro in molteplici formati, tra cui: • file .pptx: è un formato che permette di lavorare e apportare modifiche; • file .ppsx: è un formato di sola presentazione e non è più modificabile, quindi è consigliabile utilizzarlo solo quando avremo finito e collaudato il lavoro. Per salvare la presentazione, come ormai sappiamo, occorre fare clic sulla scheda File e scegliere Salva con nome. Le vecchie versioni di PowerPoint creano file compatibili con la versione attuale ma con estensione finale .ppt e .pps; la possibilità di salvare nei vecchi formati è utile nel caso non avessimo la certezza che il PC che useremo abbia una versione di Microsoft Office uguale o successiva alla 2007. Per variare la tipologia di estensione si agisce sulla finestra Salva e invia della scheda File, scegliendo il formato desiderato dal menu Tipi di file. Ad esempio, se non è possibile avere a disposizione PowerPoint per visualizzare le nostre presentazioni, possiamo salvare tutto il nostro lavoro come se fosse un video e poi proiettarlo come tale. Per fare questo dobbiamo andare nella scheda File, selezionare Salva e invia e scegliere Crea video dal menu Tipi di file.
PUNTI DI DOMANDA 1. Q uali formati si usano per salvare una presentazione di PowerPoint? 2. Q ual è la differenza tra i vari formati? 3. C ome si crea un video da vedere su uno schermo televisivo?
È necessario selezionare la qualità del video da esportare, a seconda di dove lo andremo a vedere; ad esempio scegliamo Computer e schermi HD se volessimo presentarlo usando i nuovi televisori LCD. Impostiamo il tempo di visualizzazione per ogni diapositiva: troviamo preimpostato 5 secondi, ma possiamo modificarlo lasciando il tempo che riteniamo necessario per esporre tutti gli argomenti contenuti. Infine facciamo clic su Crea video e decidiamo in quale cartella salvare il video che verrà creato.
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Applicativi LEZIONE
39. PowerPoint: presentazione fotografica Il programma PowerPoint permette anche di fare una presentazione fotografica in modo personale utilizzando sfondi colorati, didascalie ed effetti di transizione. Creiamo una nuova presentazione vuota. Appare una diapositiva vuota che riempiremo aggiungendo la foto nel seguente modo: andiamo sulla scheda Inserisci, scegliamo Album foto e poi Nuovo album foto: nella finestra di dialogo che si apre cerchiamo la cartella che contiene le foto da usare per creare l’album; possiamo inserire più foto contemporaneamente e modificarne l’esposizione, il contrasto o l’orientamento. Eseguita la scelta, possiamo decidere se inserire delle caselle di testo tra una slide e l’altra, se modificare l’ordine delle foto, quante immagini per pagina immettere e il tema da usare. Una volta terminato, basta fare clic su Crea per vedere creato in automatico il nostro album, che poi possiamo personalizzare e arricchire con testi, forme, animazioni e transizioni.
PUNTI DI DOMANDA 1. C he cosa si può inserire in una presentazione fotografica? 2. Q uali sono le procedure da seguire per importare una foto in una slide?
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Presentazioni
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LEZIONE
40. Alternativa open source di PowerPoint: Impress Come per Word ed Excel, anche per PowerPoint esiste un’alternativa open source: si chiama Impress, presenta un aspetto molto simile al vecchio PowerPoint 2003 e consente di creare presentazioni chiare ed efficaci. Quando il programma viene avviato, si apre una creazione guidata con due proposte diverse: creare una presentazione vuota o da modello, oppure aprire una presentazione esistente. Se scegliamo l’opzione Da modello, la creazione guidata prosegue con ulteriori finestre per definire le caratteristiche del layout della presentazione.
Se invece scegliamo l’opzione Presentazione vuota, si apre subito la schermata del programma.
Barra del titolo
Barra dei menu
Riquadro Proprietà
Barra degli strumenti standard Barra degli strumenti di formattazione Riquadro diapositive
PUNTI DI DOMANDA 1. C ome si chiama l’alternativa open source di PowerPoint? 2. Q uale opzione bisogna attivare per procedere con la creazione guidata di una presentazione? 3. C he cosa si visualizza attivando l’opzione Presentazione vuota?
Diapositiva
Barra di stato
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ESERCIZI Conoscenze 1. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false. 1. PowerPoint è un programma che consente di realizzare presentazioni multimediali.
V
F
2. PowerPoint può essere utilizzato per una presentazione multimediale.
V
F
3. La funzione di trascinamento drag and drop non è presente in PowerPoint. 4. Nel gruppo Disegno della scheda Home è presente la funzione Disponi. 5. Per inserire un’immagine si può selezionare Immagine dal menu Inserisci. 6. Le immagini animate scaricabili da Internet hanno estensione .gif. 7. Con PowerPoint si può solo eseguire una presentazione di fotografie. 8. In una slide vuota di PowerPoint o Impress è possibile inserire un testo. 9. I programmi di presentazione multimediale permettono di realizzare dei grafici.
V V V V V V V
F F F F F F F
10. Slide e layout sono sinonimi.
V
F
11. I software per presentazioni multimediali non consentono di animare una ClipArt.
V
F
12. La presentazione delle foto in PowerPoint può avvenire solo con foto a colori.
V
F
13. Negli applicativi per presentazioni multimediali non si può stabilire un tempo di transizione da un’immagine a un’altra.
V
F
14. Nelle slide è possibile personalizzare il titolo con WordArt.
V
F
15. Con PowerPoint non si può importare un grafico di Excel.
V
F
16. In una presentazione si possono inserire suoni ma non filmati.
V
F
17. I file con estensione .pptx non possono essere modificati.
V
F
18. I modelli di PowerPoint non consentono di modificare i colori del testo e degli sfondi.
V
F
19. Le migliori presentazioni multimediali sono quelle formate da almeno cento slide.
V
F
20. Con PowerPoint è possibile creare tabelle e grafici.
V
F
2. Osserva la seguente schermata relativa a una nuova presentazione standard di PowerPoint e inserisci negli appositi spazi il nome degli elementi che caratterizzano tale interfaccia, scegliendo tra i termini seguenti. riquadro Diapositive – barra multifunzione – diapositiva – barra di accesso rapido 1. ................................................................ 2. ................................................................
3. ................................................................ 4. ................................................................
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Presentazioni
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Competenze 1. Esegui i seguenti esercizi utilizzando un programma per presentazioni multimediali. 1. Apri PowerPoint, analizza tutte le funzioni che sono contenute nelle varie schede della barra multifunzione e riportale sul tuo quaderno sotto forma di schema. 2. Apri PowerPoint o un applicativo per presentazioni multimediali e analizza i possibili layout delle slide che possono essere utilizzati in una presentazione. 3. Importa una qualsiasi immagine in una diapositiva di PowerPoint (o un applicativo per presentazioni multimediali) e dalla scheda Transizioni esplora tutte le possibili dinamicità che il programma ti offre. 4. Importa un’immagine in un programma per presentazioni multimediali e dalla scheda Animazioni scopri le possibili animazioni consentite. 5. Prepara due presentazioni multimediali con tre immagini ciascuna e salvale con estensione .pptx e .ppsx. Verifica in entrambi i casi che cosa succede se effettui una modifica o una correzione al testo. 6. Scatta o raccogli una serie di foto che rappresentano la tua giornata tipo. Dopo averle salvate sul computer, crea una presentazione e aggiungi una breve descrizione sotto a ogni fotografia. 7. Preparate una presentazione con una serie di foto scelte in modo casuale. Applicate a ognuna di esse una o più ClipArt così da rendere la presentazione umoristica. 8. Con la macchina fotografica digitale scatta delle foto aventi come soggetto materiali naturali, oggetti di uso quotidiano e i quattro ambienti: acqua, terra, aria, fuoco. Immaginando un ipotetico dialogo tra di loro, inserisci dei brevissimi testi. 9. Utilizzando PowerPoint o un programma simile, eseguite la presentazione di un movimento pittorico o del periodo storico che state studiando attualmente a scuola. 10. Usando una macchina fotografica digitale o il cellulare scattate delle fotografie relative alla flora presente sul vostro territorio. Preparate poi una presentazione con PowerPoint o un programma simile. Le slide devono contenere un testo con il nome comune e il nome scientifico delle piante. Per ciascuna di esse dovete descrivere: a. la pianta nell’insieme; b. la forma delle foglie; c. il tipo di corteccia che riveste la pianta; d. le infiorescenze (se il periodo lo consente); e. eventuali frutti.
11. Esegui un presentazione multimediale sui tuoi compagni di classe, corredando ogni immagine di una slide testuale in cui emerge l’hobby preferito di ciascuno di loro. Utilizza la tavolozza dei colori per associare uno sfondo che esalti la presentazione e aggiungi un’animazione personalizzata per ogni titolo che sceglierai. 12. Procurati alcuni utensili da cucina e alcuni alimenti (ad esempio, coltello e forchetta, pane e salame, biscotti e latte), fai una serie di foto nelle posizioni più inusuali e successivamente esegui, con la tua creatività, una presentazione inserendo dei dialoghi in tono umoristico o scientifico. 13. Crea, con immagini e testo, la presentazione dettagliata di alcuni materiali che hai studiato a scuola, inserendo anche riferimenti tecnici specifici. 14. Scarica sul tuo computer le foto di una gita, di un evento sportivo o di una ricorrenza e utilizzale per una presentazione personalizzata inserendo il titolo della presentazione, un effetto di transizione, un’animazione e un file audio. 15. Utilizzando PowerPoint o un programma simile, esegui una presentazione testuale sull’alimentazione che tenga conto: a. dei diversi principi nutritivi; b. dei benefici derivati dal consumo di frutta e verdura; c. dei rischi che si corrono con una dieta poco equilibrata. 16. Realizza una presentazione su come avviene lo smaltimento dei rifiuti nel tuo Comune. Ti puoi servire di una macchina fotografica o del tuo cellulare per eseguire un reportage fotografico che ne racconti tutte le fasi oppure puoi utilizzare delle slide bianche per una presentazione in modo testuale. 17. In una slide di PowerPoint, o di un altro programma per presentazioni, posizionati nel segnaposto per gli oggetti e importa a tuo piacere una tabella, un grafico e un’immagine. 18. Apri una slide vuota, senza segnaposto, e inserisci le figure geometriche piane che trovi nel gruppo Disegno della scheda Home. Con la funzione Casella di testo aggiungi il nome sotto ognuna di esse. 19. Apri una slide bianca e, nel segnaposto del titolo, inserisci il nome di una figura solida a tua scelta. Dal gruppo Disegno importa quindi il solido e inserisci, sotto forma di testo, il nome di tutti gli elementi che lo compongono. Per una maggiore chiarezza utilizza le frecce di riferimento, che trovi sempre nel gruppo Disegno. 20. Procuratevi delle foto relative all’educazione stradale e mettetele in sequenza per una presentazione, aggiungendo dei suoni che richiamino l’attenzione sui comportamenti corretti e su quelli pericolosi per la propria e altrui sicurezza. 21. Create una presentazione fotografica sui sistemi di sicurezza presenti nella vostra scuola.
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Applicativi Applicativi
UNITÀ
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5 Disegnare LEZIONE
41. Computer grafica Un videogioco realizzato in computer grafica.
PUNTI DI DOMANDA 1. C he cos’è la computer grafica? 2. I n quali ambiti viene usata la computer grafica? 3. Q uali elementi caratterizzano un’immagine digitale?
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La grafica computerizzata, spesso indicata con CGI (Computer Generated Imagery; in italiano, immagini generate al computer), è la generazione e/o elaborazione di immagini per mezzo del supporto informatico. Le prime applicazioni relative alla computer grafica risalgono all’inizio degli anni Sessanta, quando si collegarono tra loro un monitor per la visualizzazione dei disegni, un calcolatore e un plotter (una stampante orizzontale per grandi formati). Tali studi furono realizzati in ambito militare, con un sistema per il controllo dello spazio aereo che riusciva a trasferire su carta le informazioni procurate dal radar. La diffusione dei sistemi di disegno informatico si registrò, però, solo all’inizio degli anni Ottanta, cioè quando diventarono disponibili sul mercato i primi personal computer a basso costo. Sul finire del secolo scorso la computer grafica è divenuta dominio consolidato in tutti i computer. Al giorno d’oggi è parte integrante di numerosi ambiti professionali come il ritocco fotografico, il montaggio di filmati, la tipografia, i videogiochi e la progettazione grafica nelle industrie metalmeccaniche, elettroniche, di impiantistica ed edili. Le immagini digitali sono caratterizzate da tre aspetti principali: • La risoluzione è il rapporto tra le dimensioni e la qualità visiva dell’immagine. Viene determinata da due aspetti: –– la quantità di punti che compongono l’immagine, misurata in pixel come per la risoluzione dei monitor; –– la densità dei punti visualizzati, misurata in dpi (dot per inch, punti per pollice) come per la risoluzione di stampa. • La profondità di colore, misurata in bit, quantifica il numero massimo di colori utilizzabili. • Il formato-compressione sta a indicare il metodo di salvataggio del file, che può essere non compresso (ad esempio BMP, TIFF, RAW) o compresso (ad esempio JPEG, PNG), permettendo di ridurre lo spazio occupato dai dati senza evidenti perdite di qualità. Queste tre componenti concorrono a determinare, a parità di condizioni di scatto, le dimensioni del file d’immagine, le quali possono variare anche di diversi MB a seconda del formato che si sceglie.
Disegnare
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LEZIONE
42. Tipi di immagini Le immagini che vengono elaborate dal computer si dividono fondamentalmente in due grandi categorie: immagini vettoriali e immagini bitmap (o raster).
Esempio di immagine vettoriale (a sinistra) e bitmap, o raster, a destra.
PAROLE DELL’INFORMATICA Pixel: questo termine deriva dalla combinazione delle parole picture X elements, ovvero immagine per elementi, in quanto le immagini sono costruite da tantissimi puntini colorati.
La differenza tra loro non è sempre visibile, ma è insita nel modo in cui sono «descritte», cioè nel linguaggio che viene usato per codificarle. Le immagini vettoriali vengono descritte in termini di funzioni matematiche, quelle bitmap sono, appunto, mappe di bit. Nei programmi vettoriali le immagini sono trattate come insiemi di segni elementari (rette, segmenti, poligoni ecc.) ottenuti mediante formule ideate dal matematico Pierre Bézier. Tali elementi geometrici formano un oggetto a sé stante, di cui sono memorizzate la posizione nello spazio e le caratteristiche (colore, spessore della linea ecc.). Nei programmi bitmap, invece, lo schermo risulta essere una griglia formata da tanti piccoli puntini, detti pixel. Ogni quadretto possiede un valore di luminosità e di colore memorizzato attraverso un numero di bit. Questo tipo di immagine è chiamato anche raster, ovvero trama, proprio per le schiere di pixel presenti. In tali programmi cambiano, naturalmente, le caratteristiche e le potenzialità delle immagini stesse. L’effetto di fotorealismo è, ad esempio, ottenuto grazie a immagini bitmap, in grado di riprodurre qualsiasi sfumatura di colore con risultati sempre più indistinguibili da quelli ottenuti con i tradizionali mezzi fotografici.
PUNTI DI DOMANDA 1. I n quante categorie vengono divise le immagini elaborate dal computer? 2. C he cosa determinano i pixel di una immagine bitmap? 3. Q uali sono i programmi bitmap più usati?
Il formato vettoriale, invece, si presta a essere utilizzato nei settori in cui le immagini non devono necessariamente avere caratteristiche fotografiche, come il disegno tecnico o i videogiochi. Nei programmi vettoriali si possono cambiare le dimensioni delle immagini senza che esse perdano di definizione ed evitando l’inconveniente della scalettatura dei contorni presente, invece, nelle immagini bitmap. Queste ultime hanno anche l’inconveniente di essere più «pesanti», nonostante siano stati elaborati diversi procedimenti di compressione che permettono alleggerimenti. Spesso, però, un eccessivo alleggerimento porta alla perdita di qualità delle immagini stesse. Tra i programmi grafici bitmap troviamo Paint, Gimp e Adobe Photoshop. Tra quelli vettoriali troviamo invece Adobe Illustrator, AutoCAD e altri programmi di disegno tecnico. Anche gli applicativi di Microsoft Office sono di tipo vettoriale.
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Applicativi LEZIONE
43. Disegnare con Paint Paint è un semplice programma di grafica fornito con Windows che consente di disegnare, colorare e modificare immagini. È possibile utilizzarlo come un blocco per schizzi digitale per creare immagini semplici e progetti creativi oppure per aggiungere testo ed effetti grafici ad altre immagini, ad esempio acquisite con la fotocamera digitale. Le versioni aggiornate di Paint permettono di aprire immagini con formato BMP (bitmap a 24 bit, 256 colori, 16 colori e monocromatiche), JPEG, GIF, PNG e TIFF. I disegni possono poi essere stampati, utilizzati come sfondo del desktop o salvati per essere inseriti in un altro documento. Prima di tutto apriamo il programma: facciamo clic sul pulsante Start, scegliamo Tutti i programmi e quindi selezioniamo l’icona di Paint. All’avvio viene visualizzata una finestra vuota. Gli strumenti di disegno sono accessibili dalla barra multifunzione posizionata nella parte alta della finestra. Nella figura seguente vengono illustrate le diverse parti della finestra di Paint. Barra di accesso rapido
Barra multifunzione
Area di disegno
Dimensione dell’area di disegno Posizione del puntatore nell’area di disegno
Fresh Paint Nell’era dei dispositivi touch screen, Microsoft non poteva non introdurre una versione di Paint adatta a tali supporti. Nasce così Fresh Paint, un’applicazione gratuita scaricabile dal Windows Store pensata proprio per dipingere, tanto che anche l’interfaccia grafica ricorda la tavolozza di un pittore con i suoi pennelli.
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Disegnare
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Per iniziare, occorre organizzare l’area di lavoro in funzione delle dimensioni dell’oggetto che vogliamo creare. Per fare ciò, dalla barra multifunzione apriamo la scheda File, quindi selezioniamo Proprietà. Si apre una finestra di dialogo in cui possiamo stabilire la dimensione dell’area di disegno. Anche la schermata del computer contiene un numero definito di pixel: si tratta di un rettangolo che può misurare 640 x 480, 800 x 600, 1 024 x 768, 1 280 x 1 024 pixel e così via, in funzione della risoluzione video adottata sul computer. Spostando il puntatore del mouse all’interno dell’area di lavoro si nota che, in basso a sinistra nella barra di stato, ci sono due numeri che variano continuamente: sono le coordinate del punto in cui si trova il puntatore del mouse, separate da una virgola.
Selezionare parte di un'immagine Dopo aver disegnato un’immagine, per selezionarne una parte, spostarla o modificarla, visualizziamo le opzioni del pulsante Seleziona del gruppo Immagine, sulla barra multifunzione. Sono disponibili due modalità di selezione: • Selezione rettangolare consente di selezionare aree regolari dell’immagine. • Selezione figura a mano libera consente di selezionare a mano libera aree irregolari dell’immagine. Una volta definito il tipo di selezione che fa al caso nostro, facciamo clic con il pulsante sinistro del mouse e trasciniamo il puntatore per definire l’area che desideriamo selezionare. Possiamo tracciare una forma, trascinarla in un’altra area dell’immagine, ruotarla separatamente oppure rimuoverla. Per tagliare, copiare e incollare l’immagine o parte di essa, dobbiamo agire tramite i pulsanti Taglia, Copia e Incolla del gruppo Appunti.
La tavolozza dei colori Sempre sulla barra multifunzione, Paint mostra la tavolozza (o palette) dei colori, ovvero una serie di colori tra cui poter scegliere. I due pulsanti sulla sinistra della palette, Colore 1 e Colore 2, rappresentano rispettivamente il colore di primo piano e di sfondo attivi in quel momento, nonché il colore del contorno e del riempimento della figura. Per disegnare utilizzando Colore 1 come contorno e Colore 2 come riempimento, è sufficiente trascinare il puntatore tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse. Invece, per disegnare con i colori invertiti, occorre tenere premuto il pulsante destro del mouse mentre si trascina. Per cambiare il colore di primo piano corrente bisogna fare clic su uno dei colori disponibili. Per cambiare il colore di sfondo bisogna invece fare clic con il pulsante destro del mouse su uno dei colori disponibili. Se il colore che intendiamo usare non è presente nella tavolozza, procediamo in questo modo: 1. Sulla barra multifunzione, alla destra della tavolozza, facciamo clic sul pulsante Modifica colori. 2. Appare la finestra di dialogo Modifica colori. Selezioniamo un colore dallo spettro posizionato in alto a destra, oppure indichiamo dei precisi valori nelle caselle in basso a destra.
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Applicativi 3. Aggiungiamo alla tavolozza il colore scelto facendo clic sul pulsante Aggiungi ai colori personalizzati. Se vogliamo ÂŤcatturareÂť un colore presente nella nostra immagine, selezioniamo lo strumento Selettore colori e facciamo clic sulla figura con il pulsante sinistro del mouse per caricare il colore in Colore 1, oppure con il pulsante destro per caricarlo in Colore 2.
Disegnare una linea retta 1. Nel gruppo Forme della scheda Home facciamo clic sullo strumento Linea. 2. Definiamo il colore tramite il pulsante Colore 1 del gruppo Colori, quindi trasciniamo il puntatore per disegnare la linea. Se invece vogliamo utilizzare Colore 2 (colore di sfondo), facciamo clic con il pulsante destro del mouse mentre trasciniamo il puntatore.
3. Per modificare lo spessore della linea, facciamo clic sul pulsante Dimensioni e quindi su una delle dimensioni proposte. 4. Eventualmente, per modificare lo stile della linea, nel gruppo Forme facciamo clic sul pulsante Contorno e scegliamo una delle opzioni proposte. Se vogliamo disegnare una linea perfettamente orizzontale, verticale oppure diagonale a 45 gradi, teniamo premuto Maiusc sulla tastiera mentre trasciniamo il puntatore del mouse. Una volta fatto clic al di fuori del riquadro in cui si sta lavorando, non è piÚ possibile apportare delle modifiche.
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Disegnare una curva 1. Nel gruppo Forme della scheda Home facciamo clic sullo strumento Curva. 2. Scegliamo uno spessore per la linea facendo clic sul pulsante Dimensioni e quindi su una delle dimensioni proposte. 3. Disegniamo una linea retta trascinando il puntatore del mouse. 4. Facciamo clic con il pulsante sinistro del mouse sulla linea nel punto in cui desideriamo curvarla e, tenendo premuto il pulsante, trasciniamo il puntatore per definire un arco. Per ogni linea è possibile creare solo due curvature.
Disegnare un'ellisse o un cerchio 1. Nel gruppo Forme della scheda Home facciamo clic sullo strumento Ovale. 2. Scegliamo lo stile di riempimento facendo clic sul pulsante Riempi del gruppo Forme e scegliendo una delle opzioni proposte. 3. Per disegnare unâ&#x20AC;&#x2122;ellisse, facciamo clic con il pulsante sinistro del mouse e trasciniamo il puntatore. Per disegnare un cerchio, teniamo premuto Maiusc sulla tastiera mentre trasciniamo il puntatore del mouse.
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Applicativi
Disegnare un rettangolo o un quadrato 1. Nel gruppo Forme della scheda Home facciamo clic sullo strumento Rettangolo per creare una forma ad angoli retti, o sullo strumento Rettangolo arrotondato per creare una forma ad angoli arrotondati. 2. Scegliamo uno stile di riempimento nel riquadro in basso della casella degli strumenti. 3. Per disegnare un rettangolo, facciamo clic con il pulsante sinistro del mouse e trasciniamo il puntatore in diagonale nella direzione desiderata. Per disegnare un quadrato, teniamo premuto Maiusc sulla tastiera mentre trasciniamo il puntatore del mouse.
Riempire un'area o un oggetto con un colore 1. Nel gruppo Strumenti facciamo clic sul pulsante Riempi. 2. Dalla tavolozza scegliamo i colori che useremo come colore di primo e di secondo piano. In questo modo potremo colorare il disegno con uno dei due colori scelti tenendo premuto il pulsante sinistro o destro del mouse. 3. Facciamo clic con il pulsante sinistro o destro del mouse sullâ&#x20AC;&#x2122;area o lâ&#x20AC;&#x2122;oggetto che desideriamo riempire.
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Se l’area da riempire non è completamente chiusa, il colore di riempimento verrà esteso a tutta l’area di disegno.
Per individuare eventuali aperture e chiuderle, nella scheda Visualizza facciamo clic su Zoom avanti in modo da ingrandire la visualizzazione della nostra figura, oppure utilizziamo lo strumento Lente di ingrandimento del gruppo Strumenti.
Disegnare con la matita 1. Selezioniamo lo strumento Matita nel gruppo Strumenti. 2. Scegliamo una dimensione tra le opzioni del pulsante Dimensioni, nella scheda Home. Se ci accorgiamo di aver sbagliato e vogliamo cancellare una tratto o anche una parte della figura, possiamo utilizzare lo strumento Gomma, il quale cancellerà usando come colore quello impostato in Colore 2.
Disegnare con il pennello 1. Nella scheda Home facciamo clic sul pulsante Pennello. 2. Scegliamo una delle opzioni di pennello proposte nel menu a discesa. 3. Trasciniamo il puntatore del mouse sull’area di disegno.
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Applicativi
Creare l'effetto aerografo Tra le opzioni del pulsante Pennello possiamo ad esempio trovare lo strumento Aerografo. 1. Nel menu a discesa del pulsante Pennello scegliamo l’opzione Aerografo. 2. Scegliamo la dimensione dello spruzzo tra le opzioni del pulsante Dimensioni, sempre nella scheda Home. 3. Per applicare l’effetto aerografo, facciamo clic con il pulsante sinistro del mouse e trasciniamo il puntatore sull’immagine.
L’intensità del colore dipende dal tempo in cui teniamo premuto il puntatore, proprio come se usassimo una bomboletta spray.
Capovolgere o ruotare un'immagine o un oggetto 1. Facciamo clic sul pulsante Seleziona nel gruppo Immagine per scegliere una modalità di selezione. 2. Sempre nel gruppo Immagine facciamo clic sul pulsante Ruota e scegliamo una delle opzioni proposte.
Immagine originale
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Ruota a destra di 90°
Ruota di 180°
Capovolgi verticalmente
Capovolgi orizzontalmente
Disegnare
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Ridimensionare o inclinare un'immagine o un oggetto 1. Facciamo clic sul pulsante Seleziona nel gruppo Immagine per scegliere una modalità di selezione. 2. Sempre nel gruppo Immagine facciamo clic sul pulsante Ridimensiona. Si apre la finestra di dialogo Ridimensiona e inclina in cui bisogna impostare i valori (in percentuale, pixel o gradi) in base al risultato che vogliamo ottenere. Si possono applicare effetti all’intera immagine o solo a una sua parte selezionata.
Scrivere con Paint
PUNTI DI DOMANDA 1. C ome si avvia il programma di grafica Paint? 2. C ome si utilizza la tavolozza dei colori di Paint? 3. Q uali procedure occorre seguire per disegnare delle figure geometriche? 4. Q uali operazioni occorre compiere per scrivere con Paint?
Anche in Paint è possibile inserire un testo: basta fare clic sullo strumento Testo, posizionare il puntatore nell’area di lavoro, fare clic con il pulsante sinistro del mouse e, senza rilasciare il pulsante, tracciare un’area a piacere destinata alla scrittura. Paint crea così una casella di testo con un cursore intermittente e apre la scheda Strumenti di testo, per poter scegliere il tipo di font e gli attributi di formattazione.
Trascinando con il mouse gli angoli della casella, la si può modificare (allargandola o stringendola), mentre selezionandone il bordo tratteggiato e trascinando è possibile spostarla. Se si fa clic con il mouse in una zona esterna all’area della casella di testo, questa scompare e il testo non potrà più essere modificato. Come per tutte le altre operazioni, per annullare le modifiche (al massimo tre), bisogna scegliere il pulsante Annulla dalla barra di accesso rapido, oppure premere Ctrl+Z.
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Applicativi LEZIONE
44. Disegnare con Office Office offre strumenti di tipo vettoriale che permettono di creare disegni abbastanza semplici, ma efficaci. Questi strumenti sono usati solitamente per produrre immagini di completamento testi (Word), grafici (Excel) o presentazioni (PowerPoint). Apriamo, ad esempio, Word. La realizzazione di un disegno avviene generalmente in due fasi successive: 1. inserimento di forme geometriche semplici (rette, curve, poligoni ecc.); 2. personalizzazione delle loro caratteristiche (colore, dimensioni ecc.).
Inserire gli enti geometrici Per prima cosa andiamo sulla scheda Inserisci della barra multifunzione e facciamo clic sul pulsante Forme. Allâ&#x20AC;&#x2122;interno del menu Forme sono disponibili diversi elementi grafici, tra cui frecce, diagrammi e callout, allâ&#x20AC;&#x2122;interno dei quali è possibile inserire dei brevi testi. Dopo averne scelto uno, possiamo tracciarlo facendo clic sul foglio e trascinando il mouse mentre teniamo premuto il pulsante sinistro.
Disegnare un rettangolo o un ovale Facciamo clic sul pulsante Forme della scheda Inserisci, quindi scegliamo una forma rettangolare e portiamo il puntatore sul foglio. Facciamo clic con il pulsante sinistro e trasciniamo il puntatore in diagonale. Per disegnare un quadrato occorre tenere premuto il tasto Maiusc mentre si trascina. Questa regola vale anche quando si utilizza lo strumento Ovale: tenendo premuto il tasto Maiusc si ottiene un cerchio.
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Disegnare con lo strumento Linee La sezione Linee del menu che si apre facendo clic sul pulsante Forme contiene numerosi strumenti per disegnare sia linee rette sia linee curve, con o senza frecce. Nel caso del disegno di una linea retta, se si tiene premuto il tasto Maiusc si ottiene una linea orizzontale o verticale, oppure una linea inclinata di 45° (o multipli). Per disegnare una linea curva, dopo aver selezionato la relativa icona dal menu delle linee, facciamo clic sul foglio e muoviamo il mouse in base alla forma che vogliamo ottenere. Ogni volta che facciamo clic sul foglio, la linea si ancora a un punto curvandosi nella direzione dello spostamento. Per terminare il disegno di una linea curva è necessario fare clic due volte. Per aggiustare la linea disegnata, basta fare clic su di essa con il pulsante destro del mouse e, dal menu che si apre, selezionare Modifica punti: sulla linea appaiono allora i punti di ancoraggio sui quali si può agire per modificare la figura.
Per spostare un punto, trasciniamolo con il mouse nella nuova posizione stabilita.
Per altre modifiche possiamo, invece, fare clic con il pulsante destro del mouse sopra il punto: appare un sottomenu che permette di aprire o chiudere il tracciato, smussare i punti o crearne di simmetrici e lavorare sugli angoli.
Dimensionamento e inclinazione Tutti i segmenti e le forme possono essere trasformati per assumere le dimensioni e gli spessori voluti. Tracciamo, ad esempio, un segmento con lo strumento Linea. Facendo clic sull’oggetto, si apre la scheda Formato, in cui possiamo definire le dimensioni, il colore, l’inclinazione del segmento e la sua posizione rispetto agli altri elementi presenti sulla stessa pagina.
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Applicativi
Colorare le forme Le forme disegnate possono essere riempite con colori pieni o sfumati. Selezionando la forma si apre la scheda Formato e da qui si agisce sul pulsante Riempimento forma. Nello stesso modo si può scegliere e applicare un colore al contorno, tramite il pulsante Contorno forma, ed eventualmente al testo inserito, tramite i pulsanti Riempimento testo e Contorno testo. I pulsanti Contorno forma e Contorno testo consentono anche di scegliere lo spessore e l’eventuale tratteggio del contorno.
Se la figura a cui vogliamo applicare un colore di riempimento non è chiusa, il programma applicherà automaticamente una «chiusura ideale», corrispondente a una linea invisibile che collega i due punti estremi.
Una forma riempita con il colore bianco e una forma sulla quale è stato applicato Nessun riempimento non sono la stessa cosa. La seconda forma, infatti, risulta essere trasparente e permette di vedere un altro eventuale elemento posto sotto di essa. Quando si disegna con questi strumenti è importante utilizzare anche i pulsanti inseriti nel gruppo Disponi della scheda Formato, i quali permettono di decidere l’ordine di apparizione delle forme disegnate: • Porta avanti serve per portare avanti la forma di una sola posizione; • Porta in primo piano posiziona la forma selezionata davanti a tutte le altre; • Porta indietro posiziona la forma selezionata dietro a tutte le altre; • Porta in secondo piano porta indietro la forma di una sola posizione.
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Figure tridimensionali Nella scheda Formato possiamo usare il comando Rotazione 3D del pulsante Effetti forma per dare tridimensionalità alle figure piane disegnate. Selezionando tale comando si apre un elenco di differenti tipi di rotazioni 3D. Inoltre, facendo clic su Opzioni rotazione 3D si apre la finestra di dialogo Formato per mezzo della quale è possibile personalizzare il disegno in base alle necessità. Per disegnare un solido tridimensionale è necessario partire sempre da una forma geometrica bidimensionale. Facciamo clic sul pulsante Forme della scheda Inserisci, quindi scegliamo la relativa forma e tracciamola sul foglio, applicandole un colore per il contorno e uno per il riempimento, come visto in precedenza. A questo punto dal pulsante Effetti forma selezioniamo il comando Rotazione 3D e quindi Opzioni rotazione 3D; nella finestra Formato, facciamo clic su Formato 3D e applichiamo a Profondità un colore e una dimensione a nostro piacimento. Infine, per conferire profondità alla forma, scegliamo una delle opzioni del comando Rotazione 3D.
La figura di partenza
Rotazione parallela isometrica
Rotazione parallela fuori asse
Rotazione prospettica
Altri strumenti utili Grazie all’utilizzo di semplici comandi posti all’interno del gruppo Disponi della scheda Formato, tutte le figure disegnate possono essere unite in modo da divenire un’unica immagine, ruotate o allineate per modificare la loro posizione nello spazio. • Raggruppa permette, dopo aver selezionato la figura, di unire più disegni separati in un’unica forma per poterli utilizzare insieme (ad esempio, una serie di segmenti può divenire un unico poligono). Viceversa Separa serve per dividere l’oggetto selezionato nelle sue componenti originarie. • Ruota consente di ruotare o capovolgere la figura nello spazio. • Allinea consente di allineare più elementi nello spazio, offrendo molteplici soluzioni. In Word ed Excel non è possibile ruotare il testo, mentre in PowerPoint sì. Per avere scritte inclinate occorre utilizzare lo strumento WordArt.
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Applicativi
Le tassellazioni Per ottenere delle fantasiose tassellazioni si disegna un modulo utilizzando una forma predefinita o creandone una con gli appositi strumenti, poi la si copia e la si incolla affiancata alle precedenti. Visualizzando una griglia sullo sfondo del documento si facilita lâ&#x20AC;&#x2122;allineamento e il posizionamento degli oggetti. Risultano utili anche i comandi del pulsante Allinea.
Le proiezioni ortogonali Word, cosĂŹ come altri applicativi Office, offre la possibilitĂ di realizzare proiezioni ortogonali in modo veloce e semplice. Dalla scheda Visualizza della barra multifunzione, andiamo sul gruppo Mostra e premiamo il pulsante Griglia: viene mostrata la quadrettatura sul foglio. Quando creiamo il primo disegno, ad esempio un rettangolo, sul foglio viene evidenziata unâ&#x20AC;&#x2122;area di disegno ridimensionabile. La proiezione avviene utilizzando lo strumento Linea, prima per tracciare gli assi e le linee di proiezione, poi per creare le figure geometriche. Queste ultime possono anche essere generate scegliendole tra quelle predefinite del menu Forme.
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Per tracciare gli assi e le linee di proiezione è necessario selezionare ogni volta lo strumento Linea e, tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse, si traccia la linea. Per colorare le figure si possono utilizzare gli strumenti Riempimento forma e Contorno forma della scheda Formato. Per modificare le dimensioni di una figura selezionata, posizioniamo il puntatore su un vertice. Quando appaiono le «maniglie», il puntatore assume la forma di crocetta: a questo punto è possibile agire sulla figura trascinando il mouse per ingrandirla, rimpicciolirla o deformarla. Lo strumento Linea deve essere attivato tutte le volte che si traccia un segmento. Questo può essere spostato o ridimensionato a seconda delle esigenze: quando il cursore puntato sopra il segmento si trasforma in crocetta, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse il segmento può essere spostato, mentre agendo sui cerchietti esterni si possono accorciare o allungare le dimensioni del segmento. Ecco alcuni esempi di proiezioni ortogonali.
Prisma a base triangolare.
Prisma a base esagonale.
Piramide a base rettangolare.
Piramide a base quadrata.
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Applicativi
Costruzione di solidi in assonometria Gli strumenti per il disegno di Word non permettono di misurare gli angoli, per cui non è possibile realizzare tutti i tipi di assonometria. Pertanto ci limiteremo a eseguire, con l’ausilio della griglia, la costruzione di figure geometriche in assonometria cavaliera.
La diagonale In un quadrato la diagonale, che è anche bisettrice, divide l’angolo di 90° in due parti uguali di 45°. È grazie a questa proprietà che, tracciando un segmento che unisce gli angoli opposti della griglia, possiamo eseguire dei disegni in assonometria cavaliera con gli assi di 45°.
Si possono generare figure predefinite dal menu Forme. Queste consentono di colorare l’area, ma impediscono di tratteggiare alcuni lati della base che non si vedono. Si rende perciò necessario utilizzare nella parte finale lo strumento Linea. Ultimata la costruzione, trasformiamo i bordi che non si vedono in linee tratteggiate selezionando il comando Tratteggio del pulsante Contorno forma della scheda Formato.
PUNTI DI DOMANDA 1. C ome si disegnano le figure geometriche nei programmi di Office? 2. Q uali sono i procedimenti per colorare le figure geometriche disegnate con Office? 3. C ome si ottengono le figure tridimensionali e le tassellazioni? 4. C ome si procede per ottenere la proiezione ortogonale di un solido? E l’assonometria cavaliera?
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Ecco alcuni esempi di costruzioni di solidi in assonometria cavaliera.
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45. Grafica bitmap GIMP Fino a qualche anno fa avere un album online era una cosa per utenti esperti, oggi invece è una pratica molto diffusa. Ma come facciamo a dire che quella foto è nostra? Per farlo è prassi comune aggiungere sulla foto un watermark, ovvero un logo o anche una firma che indichi che ne siamo l’autore. Per inserirlo bastano pochi passaggi: potremo così personalizzare le nostre foto. Proveremo di seguito a modificare un’immagine utilizzando un programma di photoediting gratuito: GIMP, facilmente reperibile e scaricabile dal sito www.gimp.org. Come prima cosa scegliamo una bella foto, ad esempio una cascata in un lago di montagna fotografata durante le nostre vacanze.
Correggiamo poi gli eventuali errori di esposizione che possono essersi verificati in fase di scatto. Apriamo quindi il menu Colori e vedremo che vi sono numerosi strumenti in grado di modificare il contrasto, la saturazione, le tonalità del colore e molto altro ancora. Scegliamo l’opzione Luminosità-contrasto: si apre la relativa finestra di dialogo tramite la quale, diminuendo di qualche punto la luminosità e aumentando leggermente il contrasto, daremo dei toni più vivi ai colori e renderemo il panorama più «emozionante».
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Alcuni consigli importanti La tonalità (hue in inglese) indica la qualità percettiva che ci fa attribuire un nome piuttosto che un altro al colore che stiamo vedendo. Rosso, verde, giallo, blu sono tutti nomi di tonalità. La luminosità (lightness o value in inglese) indica la quantità di bianco o di nero presente nel colore percepito. La variazione di luminosità viene percepita con una gradazione più chiara o più scura di un determinato colore, a seconda delle percentuali di bianco o di nero presenti. La brillantezza o intensità (brightness in inglese) è la quantità totale di luce percepita, emessa da una sorgente o riflessa da una superficie. A differenza della luminosità, essa non è una proprietà del colore, ma è solo il modo in cui il colore viene percepito dalla retina. Si pensi, ad esempio, alla carrozzeria di una macchina prima e dopo averla lavata. La saturazione (saturation in inglese) è la misura della purezza, dell’intensità di un colore; è assimilabile a una misurazione della quantità di grigio mescolata a una tonalità. Un alto valore di saturazione garantisce che i colori siano vivi, puri, brillanti, cioè quasi privi di grigio. Al contrario, un basso valore di saturazione trasmette l’idea di opaco o grigiastro, poco riconoscibile, vi è quindi una percentuale molto alta di grigio che smorza l’intensità del colore percepita.
Scegliamo quindi quale elemento aggiungere alla foto: una scritta, un simbolo o, magari, il nostro logo. In questo caso sovrapporremo un logo creato appositamente. Verifichiamo che le dimensioni dell’immagine da sovrapporre siano inferiori a quelle dell’originale. Per fare questo ci portiamo sulla foto originale, apriamo il menu Immagine e selezioniamo Proprietà dell’immagine, poi facciamo lo stesso per l’immagine da sovrapporre.
Se la seconda immagine da aggiungere dovesse risultare troppo grande o troppo piccola, andiamo nel menu Immagine e scegliamo l’opzione Scala immagine. A questo punto, nella finestra di dialogo che si apre, è sufficiente ridurre o aumentare le dimensioni, espresse solitamente in pixel, per modificare la grandezza a nostro piacimento. Bisogna tenere conto che le dimensioni di altezza e larghezza sono vincolate tra loro in modo proporzionale, per far sì che l’immagine originale non si deformi. Quest’utile funzione è disattivabile facendo clic sull’icona della catena che virtualmente lega le due grandezze.
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Applicativi Il nostro logo ha uno sfondo trasparente, quindi possiamo incollarlo senza problemi sulla nostra foto. Con il pulsante destro del mouse facciamo clic sull’immagine per aprire il menu di scelta rapida, scegliamo Modifica e, successivamente, l’opzione Taglia (è anche possibile utilizzare la scorciatoia da tastiera premendo Ctrl+X). A questo punto ci spostiamo sulla nostra cascata di montagna e, nel Pannello strumenti, selezioniamo lo strumento Sposta. Facciamo clic con il pulsante destro del mouse sull’immagine per aprire il menu di scelta rapida e scegliamo la voce Incolla dal menu Modifica (è anche possibile utilizzare la scorciatoia da tastiera premendo Ctrl+V): ecco apparire il nostro logo sulla cascata.
Tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse, possiamo spostare dove vogliamo l’immagine che abbiamo incollato. Spostiamo il nostro logo nell’angolo in basso a sinistra, in modo che sia presente ma non rovini la foto. A questo punto è sufficiente fare clic fuori dall’area selezionata per far sì che l’immagine incollata diventi parte integrante dell’immagine originale. Possiamo anche decidere di aggiungere una scritta, in modo da personalizzare ulteriormente la nostra foto, magari dandole un nome suggestivo.
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Nel Pannello strumenti scegliamo lo strumento Testo. È possibile scegliere il tipo di carattere, la dimensione e il colore del testo sia tramite la sezione Opzioni strumento (all’interno del Pannello strumenti) sia per mezzo del pannello che compare quando facciamo clic sull’immagine.
A questo punto digitiamo il nostro testo e, una volta finito, facciamo clic fuori dalla scritta. Con lo strumento Sposta, facendo attenzione che sia selezionata l’opzione Sposta livello attivo in Opzioni strumento, spostiamo la nostra scritta nel punto desiderato. Non ci resta che salvare il nostro file. Se decidiamo di salvarlo per modifiche future, apriamo il menu File, selezioniamo Salva con nome e scegliamo dove e con che nome salvare l’immagine; in questo caso GIMP aggiunge la sua estensione .xcf. Se invece vogliamo salvarlo in un formato di più largo utilizzo, sempre dal menu File selezioniamo Esporta. Si consiglia un formato compresso JPG/JPEG con fattore di compressione 75-85 per non avere un file eccessivamente grande, ma mantenere comunque una buona definizione.
PUNTI DI DOMANDA 1. P er quali scopi si usa il programma GIMP? 2. S piega il significato di tonalità, luminosità, brillantezza e saturazione.
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46. Grafica vettoriale Inkscape Come abbiamo detto prima, oltre alle immagini raster ci sono le immagini vettoriali. Uno dei programmi open source più usati per disegnare in formato vettoriale è Inkscape. Questo applicativo di disegno non ha nulla da invidiare ai suoi omologhi professionali come Adobe Illustrator o CorelDraw ed è basato sul formato standard .svg (scalable vector graphics). Inkscape, oltre a gestire i tracciati, le forme base, i testi, i segnali, i cloni, le trasparenze, le trasformazioni, i gradienti e i gruppi, supporta anche la modifica sui nodi e il lavoro su livelli. Tra i formati che può gestire ci sono anche EPS, PostScript, JPEG, PNG, BMP e TIFF e può esportare in PNG e in altri formati basati su vettori multipli. Una volta scaricato e installato, risulta disponibile nell’elenco dei programmi; dopo averlo aperto si può notare subito che, nonostante sia molto completo, la sua interfaccia è comunque semplice e intuitiva.
Barra dei menu
Barra delle opzioni degli strumenti
Area di lavoro
Barra degli strumenti
Barra delle funzioni di aggancio
Barra dei comandi Barra dei colori
Attraverso questo programma possiamo contare su numerose funzioni sempre in aggiornamento a ogni nuova versione del programma. Vediamo a oggi quali azioni Inkscape permette di fare. • Crea forme geometriche: ci sono strumenti specifici per creare rettangoli, quadrati, ellissi, cerchi, stelle ecc. Per ogni forma si può gestire, oltre alle dimensioni, anche il parametro che regola lo smussamento degli spigoli in corrispondenza dei vertici. Ognuna di queste operazioni può essere eseguita direttamente sull’oggetto.
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PUNTI DI DOMANDA 1. Che cos’è Inkscape? 2. Q uali operazioni si possono compiere con il programma Inkscape?
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• Crea spirale: è possibile creare spirali regolandone il numero di archi con il parametro Rivoluzione, stabilendo la distanza tra questi con Divergenza e il protrarsi degli archi verso l’interno con Raggio interno. • Crea solido 3D: partendo dalle figure 2D è possibile generare figure 3D sia assonometriche sia prospettiche regolando gli assi. • Disegna linee a mano libera o tramite tracciati: è uno strumento che serve per tracciare delle linee sia a mano libera sia creando dei tracciati rettilinei o curvilinei seguendo i nodi a cui si collegano le linee. • Modifica tracciati nodi: questo strumento rende lavorabile qualsiasi oggetto convertendo il contorno in tracciato e permettendo di spostare, aggiungere ed eliminare i nodi, oltre a unirli e separarli. Permette inoltre di spostare le rette sia direttamente sia attraverso maniglie regolabili che possono essere simmetriche e non, e di incurvarle; inoltre permette di creare ed eliminare rette tra due nodi. • Ritocca oggetto: questo strumento permette di modificare gli oggetti già creati, riadattandone dimensioni, colori, posizione ecc. • Seleziona e trasforma oggetto: con questo strumento è possibile selezionare più oggetti insieme e modificarli in modo uniforme. • Colora aree: con questa funzione si possono riempire intere aree con il colore desiderato. • Crea e modifica gradiente: con questo strumento è possibile riempire le aree selezionate con dei gradienti predefiniti oppure scelti da noi. • Preleva colore immagine: con questo strumento si può impostare come colore da usare un determinato colore che è presente sull’immagine in cui lavoriamo, semplicemente selezionando il punto dell’immagine con il colore che intendiamo usare. • Crea e modifica gli oggetti testuali: è anche possibile inserire brevi testi, di cui si possono decidere le dimensioni, il colore, lo stile ecc.
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Applicativi LEZIONE
47. Programmi CAD CAD, acronimo di Computer Aided Design, ovvero progettazione assistita da un elaboratore, indica il settore dell’informatica volto all’utilizzo di tecnologie software e, in particolare, della computer grafica per supportare l’attività di progettazione di oggetti. L’obiettivo è la creazione di modelli, soprattutto 3D, che rendano il disegno un vero specchio della realtà. Un sistema CAD può essere impiegato, ad esempio, da un team di progettisti nella simulazione di una realtà spaziale.
Principali settori di impiego I campi di applicazione sono numerosi e i sistemi informatici si adattano alle modalità di progettazione dei diversi settori.
Disegno CAD 2D e, sotto, un esempio in 3D.
In CAD è possibile salvare con diverse estensioni, ognuna delle quali ha delle caratteristiche differenti. • .dxf: acronimo di drawing exchange format, ovvero formato per lo scambio di disegni, è il più usato per scambiare i disegni, garantisce che qualsiasi programma CAD possa aprire e modificare il contenuto. • .dwg: contrazione di drawing; è il formato proprietario di Autodesk, a livello professionale è molto usato in quanto specifico del software AutoCAD. • .emf e .wmf: sono due formati creati da Microsoft e legati praticamente all’uso di alcuni programmi su Windows. • .svg: acronimo di scalable vector graphics, questo formato è specifico per le immagini vettoriali.
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Applicazioni a carattere scientifico o tecnico • Architettura, urbanistica, ingegneria civile: progettazione di costruzioni ed elementi strutturali. Per esempio in campo edilizio consentono la visualizzazione del progetto e il calcolo selle superfici e dei volumi. • Arredamento: progettazione di interni e mobili. • Elettrotecnica ed elettronica: progettazione di apparecchi elettrici, progettazione di schemi elettrici, di circuiti integrati, di circuiti stampati, o di interi sistemi. • Meccanica: progettazione di elementi, parti e sistemi meccanici. • Industrial design: progettazione di oggetti di consumo e casalinghi. • Impiantistica: progettazioni di impianti di condizionamento e cablaggio di tubazioni. I principali programmi CAD commerciali sono ArchiCAD, AutoCAD, CATIA, Inventor, Solid Edge, SolidWorks. Esistono anche software CAD open source tra cui Qcad, FreeCAD, Archimedes, Sketchup.
Settore artistico La computer grafica 3D si basa sulla creazione di immagini tridimensionali statiche o in movimento e viene utilizzata nella creazione e postproduzione di opere artistiche. Tra i settori di impiego vi sono: • Industria cinematografica e televisiva. • Videogame, cartoni animati e applicazioni ludiche. • Grafica pubblicitaria ed editoriale. • Web Design. • Applicazioni multimediali e animazioni. Alcuni esempi di software 3D per il settore artistico sono 3DMax, Blender (Open source) Cinema 4D, Maya.
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CAD 2D e 3D I sistemi CAD per il disegno possono essere bidimensionali (2D) o tridimensionali (3D) e offrono comandi per la rappresentazione di elementi grafici elementari oppure complessi: • il disegno di elementi grafici elementari, comprende i comandi per il disegno di semplici geometrie quali linea, segmento, arco, circonferenza ecc.; • il disegno di elementi grafici composte, riguarda comandi per la rapida realizzazione di strutture grafiche più complesse, come poligoni regolari di n lati inscritti o circoscritti a un cerchio, rette perpendicolari, parallele o bisettrici, raccordi, quote, funzionalità di quotatura.
Attributi grafici Per ricreare sullo schermo la varietà di linee utilizzate dal disegno tecnico, i sistemi CAD consentono di scegliere le caratteristiche di ciascuna entità grafica, sia essa un segmento, un arco o altro. Il tipo di tratto (continuo, tratteggiato ecc.) viene visualizzato direttamente sullo schermo, mentre il differente spessore delle linee viene rappresentato sullo schermo utilizzando linee di spessore uniforme, ma di colori differenti. La corrispondenza tra colore e spessore viene stabilita al momento della stampa. Modifica del disegno Un grandissimo vantaggio dell’utilizzo di un sistema CAD rispetto all’impiego di tecniche tradizionali consiste nella grande facilità e rapidità con cui è possibile modificare un disegno, anche in modo radicale, per correggerlo. Le principali funzionalità di modifica del disegno sono: cancellazione di entità, modifica degli attributi di un’entità o trasformazione della stessa (scalatura, rotazione, traslazione, specularità ecc.).
Gestione di parti ricorrenti L’utente può velocizzare il proprio lavoro creando degli speciali archivi, chiamati librerie, in cui possono essere raccolti i disegni stessi o i particolari di utilizzo più frequente.
Esempio di parti meccaniche realizzate con CAD 3D.
Interrogazione del disegno Il disegno creato con un sistema CAD deve essere utilizzabile anche come fonte di informazioni per il progetto. Mentre le informazioni estraibili da un modello 2D sono limitate, quelle ottenute da un disegno tridimensionale sono più complete: un modello 2D di un ingranaggio può offrire le informazioni necessarie alla realizzazione della ruota, ma le informazioni circa il baricentro, il volume ecc. si ricaveranno solamente dal modello 3D. Le informazioni offerte dal modello CAD sono indispensabili quando si utilizzano macchinari a controllo numerico per la produzione di pezzi.
PUNTI DI DOMANDA 1. A che cosa servono i programmi CAD? 2. Q ual è la differenza tra un programma CAD bidimensionale e uno tridimensionale? 3. Q uali sono le estensioni utilizzabili per salvare un disegno in CAD?
Archiviazione e scambio Un aspetto spesso sottovalutato dell’utilizzo dei sistemi CAD è dato dalle funzionalità di archiviazione dei disegni. Inoltre, la possibilità di scambiare dati tra sistemi CAD diversi e tra sistemi CAD e sistemi per il CAM (Computer Aided Manufacturing) costituisce un elemento fondamentale.
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Applicativi LEZIONE
48. Rendering Le immagini tridimensionali prodotte con il computer che simulano la realtà vengono chiamate di sintesi e le modalità per ottenerle prendono il nome di modellazione. Le immagini di sintesi vengono generate a partire dalla descrizione matematica di una scena tridimensionale interpretata da algoritmi che definiscono il colore di ogni punto dell’immagine stessa. La descrizione deve contenere la geometria, il punto di vista e le informazioni sulle caratteristiche ottiche delle superfici visibili e sull’illuminazione. Si parte dall’immagine scheletrica dell’oggetto (wireframe) e la si trasforma in oggetto solido con superfici che andranno «trattate» riproducendo i materiali e le finiture reali. Successivamente si procede creando giochi di ombra e di luce in base a un’immaginaria fonte illuminante. Quello che appare alla fine è un modello realistico, che riesce a riprodurre con precisione quasi fotografica i particolari e le caratteristiche che quell’oggetto avrà nel momento in cui verrà prodotto. Sono disponibili in commercio numerosi programmi di rendering, alcuni dei quali integrati nei più diffusi pacchetti di modellazione e animazione tridimensionale, altri indipendenti, altri ancora distribuiti come progetti open source. Uno dei software più conosciuti per effettuare il rendering è Google SketchUp, scaricabile gratuitamente da Internet e immediatamente utilizzabile. Non appena avviato, si
Standard
Set grande strumenti
Stili
128
Viste
Barra degli strumenti fluttuante Ombre
Disegnare
UNITÀ 5
nota che la schermata principale mostra le funzionalità del programma e come gestirle. In effetti, anche se apparentemente semplice, possiamo addirittura ricostruire intere città in 3D. La schermata principale è semplice e intuitiva. Inoltre, se si è connessi a Internet, è possibile usare una guida interattiva chiamata «istruttore» che consente di visualizzare la spiegazione dettagliata del comando che andiamo a selezionare. Google SketchUp è uno strumento diffusissimo e proprio per questo anche in rete sono presenti tantissimi tutorial, nonché progetti già sviluppati da modificare o usare come base per nuovi lavori.
Creare una stanza Vediamo ora come creare una stanza tridimensionale partendo da una forma geometrica piana.
PUNTI DI DOMANDA 1. C os’è il rendering? 2. A che cosa serve il programma di SketchUp?
Dopo aver aperto il programma, attiviamo la modalità Vista e selezioniamo poi la modalità Alto. Disegniamo con lo strumento Linea una figura che rappresenti la pianta di una stanza, ad esempio quella dell’aula scolastica. Una volta disegnata, usiamo lo strumento Offset per ripetere la stessa forma ma a 10 cm di distanza: in questo modo daremo lo spessore del muro. Dopo aver realizzato la pianta, entriamo in modalità vista Iso (3D) e selezioniamo la muratura esterna; usiamo lo strumento Spingi/tira per estruderla per un’altezza di 270 cm. Ruotiamo la figura per portarci sul lato della stanza dove è presente la porta d’ingresso e selezioniamo la modalità Lato. Usando lo strumento Rettangolo disegniamo la porta, dandole come dimensioni 90 x 210 cm. Con lo strumento Spingi/tira tiriamo la porta verso l’interno, fino a quando non si creerà un’apertura. Ripetiamo la stessa operazione per le finestre, ricordandoci di posizionarle a 100 cm da terra e con una misura indicativa di 90 x 140 cm. A questo punto abbiamo la nostra aula, da arredare con i modelli già esistenti che possiamo trovare in Internet.
129
AREA 2
Applicativi LEZIONE
49. Cabri Cabri è un software interattivo che aiuta a capire meglio le figure geometriche e le loro proprietà. La figura, che può essere semplice o complessa, viene disegnata su un foglio virtuale. Qui la si può modificare in modo istantaneo, facendole assumere una nuova forma, oppure è possibile colorarla e misurarla. Barra dei menu
Barra del titolo
Barra degli strumenti
Barra degli attributi
Puntatore
Rette
Punti
Costruisci
Curve
Macro
Trasforma
Misura
Verifica proprietà
Disegna
Visualizza
L’interfaccia di Cabri è formata dalle seguenti barre: • Barra del titolo: presenta il nome del file che contiene la figura costruita; • Barra dei menu: contiene i comandi comuni dell’interfaccia utente; • Barra degli strumenti: è formata da 11 icone e contiene gli strumenti indispensabili per la costruzione delle figure geometriche; • Barra degli attributi: contiene le icone degli strumenti che consentono di apportare modifiche alle figure disegnate. Per visualizzare questa barra bisogna aprire il menu Opzioni e scegliere Mostra la barra degli attributi.
Caselle degli strumenti Descriviamo brevemente la funzione delle caselle nella barra degli strumenti. • Puntatore: strumenti per la selezione o le trasformazioni a mano libera. • Punti: strumenti per la costruzione di punti. • Rette: strumenti per la costruzione di oggetti lineari. • Curve: strumenti per la costruzione di cerchi, archi o coniche.
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Disegnare PUNTI DI DOMANDA 1. P er quali funzioni si utilizza il programma Cabri? 2. Q uali sono le barre che compongono l’interfaccia di Cabri? 3. Q uali sono le caselle nella barra degli strumenti di Cabri? 4. Come si eseguono le costruzioni geometriche con Cabri?
UNITÀ 5
• Costruisci: strumenti per le costruzioni della geometria euclidea. • Trasforma: strumenti per la geometria delle trasformazioni. • Macro: strumenti per la creazione di macro. Le nuove macro vengono incluse in questa casella degli strumenti. • Verifica proprietà: strumenti per la verifica delle proprietà delle costruzioni basate sulla geometria euclidea. • Misura: strumenti per le misure o i calcoli. • Visualizza: strumenti per l’aggiunta di annotazioni alle costruzioni o per l’animazione degli oggetti. • Disegna: strumenti per la modifica dell’aspetto degli oggetti o la visualizzazione del sistema di coordinate.
Costruzioni con Cabri Grazie agli strumenti messi a disposizione da Cabri è possibile costruire figure geometriche anche complesse. Partendo da un segmento base AB, vediamo come costruire in modo preciso e veloce un triangolo equilatero, un quadrato e un esagono.
Triangolo equilatero Tracciamo il segmento AB. Attiviamo lo strumento Circonferenza e, puntando in A, costruiamo una circonferenza passante per il punto B; nello stesso modo procediamo puntando in B e costruendo una circonferenza passante per A. L’intersezione delle due circonferenze determina il vertice C del triangolo equilatero che otterremo unendo i tre punti con lo strumento Segmento. Quadrato Tracciamo il segmento AB. Attivando lo strumento Retta perpendicolare, facciamo passare una perpendicolare all’estremo B. Puntando in B, creiamo una circonferenza di raggio uguale ad AB che intersechi la perpendicolare nel punto C. Tenendo sempre attivo lo strumento Circonferenza puntiamo prima in C e poi in A e costruiamo due circonferenze passanti per il punto B, dando così origine all’intersezione D. Completiamo il quadrato con lo strumento Segmento unendo il punto C con D e il punto D con A. Esagono Tracciamo il segmento AB. Puntiamo prima in A e poi in B e creiamo due circonferenze di raggio uguale al segmento dato. Dall’intersezione di queste circonferenze troviamo in alto il punto O, che usiamo come centro per tracciare la circonferenza di raggio OA; l’intersezione di quest’ultima circonferenza con le due precedentemente tracciate fornisce i punti C a destra ed F a sinistra. Puntando rispettivamente in questi due punti tracciamo altre due circonferenze passanti per il centro O, che forniscono i punti D ed E. Attiviamo lo strumento Segmento e uniamo i sei punti del poligono ABCDEF.
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ESERCIZI Conoscenze
9. Disegnando con Office non è possibile ottenere figure geometriche tridimensionali.
V
F
1. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.
10. Quando si disegna con Office la disposizione delle figure non può essere modificata.
V
F
11. Disegnando con Office è possibile eseguire delle proiezioni ortogonali.
V
F
1. La sigla CGI indica la generazione e l’elaborazione di immagini mediante il computer.
V
2. Il plotter è una stampante orizzontale di grandi dimensioni.
V
F
F
12. GIMP è un programma di photo-editing gratuito.
V
F
13. Inkscape è un programma che consente di ottenere immagini dette raster.
V
F
14. SketchUp è un software che permette la realizzazione, la modellazione e l’animazione di oggetti tridimensionali.
V
F
15. I programmi CAD si utilizzano anche per il disegno meccanico.
V
F
16. I pixel sono i punti colorati che compongono le immagini bitmap.
V
F
17. Le immagini JPEG sono compresse.
V
F
18. La sigla dpi significa «immagini disegnate con pixel».
V
F
3. Le immagini elaborate dal computer si dividono in quattro grandi categorie.
V
F
4. Paint è un programma fornito con Windows.
V
F
5. Il programma Paint non consente la selezione rettangolare di un’immagine.
V
F
6. Nei programmi Office, all’interno del menu Forme nella scheda Inserisci, si trovano diversi elementi grafici.
V
F
7. In Paint è possibile inserire anche dei testi.
V
F
8. Office offre la possibilità di eseguire dei semplici disegni.
V
F
2. Osserva la seguente schermata relativa a Inkscape e inserisci negli appositi spazi il nome degli elementi che caratterizzano tale interfaccia, scegliendo tra i termini seguenti. barra degli strumenti – barra dei menu – area di lavoro – barra delle opzioni degli strumenti – barra dei comandi – barra dei colori – barra delle funzioni di aggancio
1. ..................... .....................
5. ..................... .....................
2. ..................... .....................
3. ..................... .....................
6. ..................... .....................
7. ..................... .....................
4. ..................... .....................
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Disegnare
UNITÀ 5
3. Osserva i seguenti disegni realizzati con Paint e scrivi sul quaderno tutti i passaggi necessari per ottenere le immagini rappresentate.
1
2
Competenze 1. Esegui i seguenti esercizi utilizzando Paint. 1. Apri Paint ed esplora la barra multifunzione.
5. Aiutandoti con la griglia, esegui la proiezione ortogonale di un prisma a base quadrata (misure a piacere).
2. Attiva il pulsante Linea e traccia una serie di linee orizzontali e verticali.
6. Aiutandoti con la griglia, costruisci in assonometria cavaliera una piramide a base quadrata (misure a piacere).
3. Esegui una composizione di linee colorate a piacere.
7. Aiutandoti con la griglia costruisci, a tuo piacimento, alcuni pezzi meccanici in assonometria cavaliera (misure a piacere).
4. Esegui una serie di linee curve attivando il pulsante apposito dal gruppo Forme. 5. Traccia una serie di cerchi e ovali che abbiano dimensioni diverse. 6. Attivando il pulsante Riempi esegui una serie di cerchi e ovali colorati. 7. Crea una composizione a piacere con quadrati e rettangoli che abbiano l’area colorata. 8. Esegui un disegno di fantasia utilizzando lo strumento Matita e inserisci anche le sue dimensioni scegliendo tra quelle proposte. 9. Esegui una personale creazione utilizzando più forme e colorale con l’aerografo. 10. Associando delle forme geometriche create dei personaggi di vostra fantasia e aggiungete un breve testo all’interno di un callout del gruppo Forme. 2. Esegui i seguenti esercizi utilizzando Word.
8. Aiutandoti con la griglia, costruisci in assonometria cavaliera una piramide a base esagonale posta sul piano orizzontale (misure a piacere). 9. Aiutandoti con la griglia, costruisci in assonometria cavaliera un prisma a base esagonale posto sul piano orizzontale. (misure a piacere). 10. Aiutandoti con la griglia, disegna le proiezioni ortogonali e costruisci in assonometria cavaliera la sezione di un prisma a base quadrata (misure a piacere). 3. Esegui i seguenti esercizi utilizzando i programmi di grafica digitale. 1. Importa, con un programma di grafica digitale, la fotografia di un paesaggio o di un evento qualunque e modificala utilizzando l’opzione Luminosità-contrasto. 2. Utilizza il programma di grafica digitale GIMP per inserire un titolo di tua fantasia a una foto.
1. Importa una figura geometrica regolare piana e, utilizzando Opzioni rotazione 3D dalla scheda Formato, trasformala in una figura tridimensionale.
3. Utilizzando il programma GIMP effettua alcune operazioni di fotomontaggio.
2. Costruisci delle tassellazioni partendo da una figura geometrica o da altre figure a piacere.
4. Esegui i seguenti esercizi utilizzando Cabri.
3. Aiutandoti con la griglia, esegui la proiezione ortogonale di un rettangolo (misure a piacere).
2. Utilizzando misure a piacere, costruisci un triangolo equilatero.
4. Aiutandoti con la griglia, realizza lo spaccato di un edificio.
3. Utilizzando misure a piacere, costruisci un quadrato.
1. Utilizzando misure a piacere, costruisci un esagono.
133
Applicativi Applicativi
UNITÀ
AREA 2
6 Foto, video, audio LEZIONE
50. Gestire le fotografie A partire da Windows 7, Microsoft ha incluso all’interno del sistema operativo una gestione ottimizzata delle foto: si tratta di Raccolta foto, che permette non solo di archiviare le foto, ma anche di applicare una leggera post produzione e di sistemare al meglio i nostri scatti fotografici. Se non fosse già presente, è possibile scaricarlo dal sito di Microsoft. Una volta installato, facciamolo partire: appare così la sua schermata iniziale, altamente intuitiva e semplice. Barra di accesso rapido
Barra multifunzione
Barra di navigazione
Miniature delle foto
Sulla sinistra abbiamo una barra di navigazione che permette di sfogliare tutte le cartelle presenti sul PC e visualizzare nella pagina centrale le miniature delle foto contenute in ogni cartella selezionata. Nelle schede della barra multifunzione notiamo subito come il tutto sia molto intuitivo e finalizzato al fotosviluppo o all’organizzazione delle immagini.
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Foto, video, audio
UNITÀ 6
Importare e organizzare le tue foto Con il comando Importa della scheda Pagina iniziale possiamo copiare le foto scattate, dalla nostra macchina fotografica direttamente nel nostro archivio, senza rischiare di dimenticarle in qualche cartella del PC. Possiamo inoltre includere i dettagli relativi ai nostri account social, come Facebook o Flickr, in modo da visualizzare tutte le nostre foto in un’unica postazione. Sempre in questa scheda possiamo aggiungere descrizioni, tag (parole chiave) o assegnare un nome per ogni volto, in modo da poterle ritrovare successivamente in modo rapido.
Per la ricerca possiamo utilizzare la scheda Trova.
Modificare le tue foto Con questo programma possiamo anche intervenire sulle foto per modificare quei parametri che potrebbero non essere ottimizzati. Certamente Raccolta foto non è un programma potente e multiuso come GIMP, ma per gestire un gran numero di foto in modo rapido, come ad esempio quelle di una gita, è ottimo e di facile utilizzo. Nella scheda Modifica, che si attiva quando facciamo clic su un’immagine, abbiamo a disposizione una serie di strumenti, sia automatici sia manuali, con cui correggere i livelli, eliminare gli occhi rossi, raddrizzare e ritagliare le foto e molto altro.
Condividere le tue foto
PUNTI DI DOMANDA 1. C ome si importano le foto con il programma Raccolta foto? 2. Q uali procedure occorre seguire per modificare le foto? 3. Q uale funzione consente di condividere le foto?
Nelle nuove versioni di Windows, che sono molto incentrate sull’aspetto social, non poteva mancare la funzione Pubblica, mediante la quale è molto semplice condividere foto o intere raccolte con i nostri amici. Le foto possono essere inviate via e-mail e soprattutto, in modo immediato, sui nostri account dei social network.
Titolo Quando si condividono le foto sui social network, occorre essere sicuri che tutte le persone fotografate siano consapevoli che le foto stanno per essere pubblicate in Internet e siano d’accordo; nessuno sarebbe contento di sapere che ci sono delle proprie foto in rete senza che gli sia stato chiesto il permesso. Per questo non bisogna dimenticare mai che Internet è come una piazza: per appendere dei manifesti è sempre buona cosa chiedere il permesso. Se pensi che qualcuno possa non essere d’accordo, chiedi ai tuoi genitori o all’insegnante, che sapranno consigliarti.
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AREA 2
Applicativi LEZIONE
51. Video digitali Hai mai pensato di realizzare un piccolo filmato con le tue foto? Magari aggiungendo anche una bella colonna sonora? Ora impareremo a realizzare un video partendo da semplici immagini. Dopo aver scaricato Movie Maker gratuitamente dal sito di Microsoft, avviamolo.
Creiamo un nuovo progetto facendo clic sulla scheda File e quindi su Nuovo progetto, quindi importiamo le fotografie che diventeranno i fotogrammi del nostro video. Facciamo clic sul comando Aggiungi video e foto del gruppo Aggiungi della scheda Home: si apre una finestra di dialogo che consente di scegliere le foto da importare, una alla volta o anche tutte insieme (basta selezionare i file desiderati mantenendo premuto il tasto Ctrl).
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Foto, video, audio Riproduci
Fotogramma avanti
Fotogramma indietro
PUNTI DI DOMANDA 1. C ome si utilizzano le foto per creare un video con Movie Maker? 2. A che cosa servono le opzioni Animazioni e Transizioni nella realizzazione di un video?
UNITÀ 6
A questo punto il programma crea in automatico un filmato con immagini disposte nell’ordine in cui sono state importate. Per visualizzarlo facciamo clic sul pulsante Riproduci. In caso l’ordine delle foto non fosse quello desiderato, è possibile modificarlo: facciamo clic sulla foto da spostare e, tenendo premuto il puntatore del mouse, trasciniamola nella nuova posizione.
A ciascuna foto può essere aggiunta una didascalia, la quale comparirà all’interno della foto stessa, oppure un titolo, che invece verrà visualizzato in un frame prima della foto, tramite i relativi pulsanti del gruppo Aggiungi. Una volta sistemato l’ordine, inseriamo gli effetti di transizione, ovvero di passaggio da una foto a un’altra. Selezioniamo la scheda Animazioni e proviamo i vari effetti posizionando il puntatore del mouse sulle icone del gruppo Transizioni, in modo da vedere un’anteprima dell’effetto.
Ora pensiamo alla colonna sonora del nostro filmato. Nel gruppo Aggiungi facciamo clic su Aggiungi musica e, dal menu del pulsante, scegliamo se cercare della musica online oppure se selezionare un determinato file. Una volta importato il file audio, Movie Maker lo posiziona direttamente sotto le foto, ma è comunque possibile modificarlo agendo sui comandi della scheda Strumenti musica. È bene scegliere una colonna sonora di lunghezza adeguata, visto che la visione di ogni foto dura circa 6,4 secondi. A questo punto il nostro filmato è completo e non ci resta che controllare il risultato facendo partire l’anteprima dalla scheda Visualizza. Se è tutto di nostro gradimento, procediamo con il salvataggio. Nella scheda File facciamo clic su Salva o Salva con nome per salvare il progetto per successive modifiche oppure Salva filmato per scegliere una delle innumerevoli opzioni di salvataggio che Movie Maker ci mette a disposizione.
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AREA 2
Applicativi LEZIONE
52. File audio: Audacity I file audio Quando si registrano suoni a livello professionale è indispensabile avere un mixer: questo strumento permette di filtrare e bilanciare i suoni in ingresso, così da avere la massima resa durante la riproduzione.
ESTENSIONE
Sin dall’introduzione dei PC, anche il formato audio si è lentamente evoluto, passando da quello analogico, costituito da cassette e vinili, a quello digitale composto da CD ed MP3. Nonostante all’inizio i supporti analogici conservassero il primato di consegnare un suono più fedele all’originale e completo di ogni sfumatura, con lo sviluppo delle tecnologie ci troviamo con formati digitali di altissima qualità. Cerchiamo di capire che cosa sia un file audio digitale. Il computer crea file sonori in una modalità denominata PCM (pulse code modulation), ovvero il computer registra a intervalli regolari un pacchetto di informazioni sonore. Normalmente i file di buona qualità presentano 16 bit di informazioni raccolte 44 100 volte per ogni secondo e per ciascuno dei canali audio coinvolti. Tali file sono molto grandi, in quanto raccolgono un grande numero di dati al secondo, e normalmente hanno estensione .wav, contrazione di waveform audio file format (formato audio per la forma d’onda). Dato che tali file erano troppo grandi da gestire fuori dagli studi professionali, si è cercato di creare file compressi che mantenessero comunque una buona qualità audio durante la riproduzione: da qui il formato MP3, un formato denominato lossy in quanto nella compressione vengono «perse» alcune delle informazioni presenti nei formati WAV. L’MP3 è caratterizzato dal suo bitrate, ovvero bit per secondo, che è la misura con cui i dati vengono letti per ogni secondo. Un MP3 di buona qualità audio è di almeno 128 kbps, mentre un MP3 di 256-320 kbps è considerato un file di alta qualità, molto fedele ai formati WAV o analogici.
COMPRESSIONE
CARATTERISTICHE
.mp3
Compresso con perdita
È il formato più diffuso tra i file audio digitali.
.mp3pro
Compresso con perdita
È un’alternativa all’MP3.
.aac (o .mp4)
Compresso con perdita
È il successore del formato MP3 (divenuto lo standard per la console Playstation).
.ape
Compresso senza perdita
È un formato che conserva tutte le informazioni originali.
.flac
Compresso senza perdita
È il formato open source compresso senza perdite.
.ogg
Compresso con perdita
È uno dei migliori formati compressi.
.wma
Compresso con perdita
È il formato di proprietà di Microsoft.
.wav, .aiff
Non compresso
Sono i due formati del sonoro digitale in Windows e Mac OS.
Come lavorare su un file audio Come per tutti i file digitali, i file sonori possono essere sia creati sia modificati con opportuni programmi. Tralasciando i programmi professionali degli studi di registrazione, possiamo usare un applicativo open source gratuitamente scaricabile: Audacity. Questo programma non ha molto da invidiare a quelli a pagamento e, inoltre, ha un’interfaccia abbastanza semplice da usare. Una volta installato sul nostro PC, facciamolo partire: ci troveremo così di fronte al pannello principale.
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Foto, video, audio
Barra dei menu
Barra delle attività Serve per le attività di riproduzione e registrazione.
Barra degli strumenti È composta da sei strumenti per la selezione e per altri interventi nell’ambiente di lavoro.
Barra dei monitor Visualizza con dei rettangoli verdi i livelli del volume durante la riproduzione e la registrazione.
Barra dei mixer Serve per regolare i volumi di ingresso e uscita della scheda audio.
UNITÀ 6 Barra di trascrizione Per riprodurre il file sonoro velocizzato o rallentato.
Barra dei dispositivi Tramite menu è possibile scegliere le periferiche di input o output collegate al computer.
Barra di selezione Serve per selezionare con precisione il punto sonoro di inizio e quello di fine.
PUNTI DI DOMANDA 1. C he cos’è un file audio digitale? 2. Q uali estensioni esistono per i file audio? 3. C ome può essere modificato un file audio con Audacity?
Barre di scorrimento
Barra di stato
Per registrare un nuovo file audio basta fare clic sul pulsante Registra (cerchio rosso) presente nella barra delle attività: è lo stesso Audacity a creare una nuova traccia nella quale viene registrato il suono proveniente dal microfono. Nel momento in qui fosse necessario interrompere la registrazione, invece, occorre fare clic sul pulsante Stop (quadratino giallo). Vediamo ora come agire sui file audio: apriamo un file preso dalla nostra libreria musicale, andiamo sul menu File, selezioniamo Apri ed Esplora risorse fino ad aprire il file che vogliamo modificare. Immediatamente vediamo due barre che vengono caricate sulla finestra centrale: si tratta dei due canali audio del file, il destro e il sinistro. Adesso possiamo agire sul file a nostro piacimento, copiando e spostando parti del tracciato prima o dopo un determinato punto, cancellandone alcune, inserendone di nuove da altri file o dal microfono ecc. Le potenzialità di Audacity sono davvero tante. Una volta modificato o creato il nuovo file audio, dobbiamo salvarlo esportandolo in uno dei tanti formati visti nella tabella alla pagina precedente, decidendone quindi l’estensione, il codec da usare e la qualità audio con cui ascolteremo la nostra creazione.
139
ESERCIZI Conoscenze V
2. Raccolta foto consente di creare un archivio fotografico.
V
3. In Raccolta foto la barra di navigazione è posta sulla destra della schermata.
V
4. In Raccolta foto il comando Importa si trova nella scheda Pagina iniziale.
V
5. Con Raccolta foto si possono gestire e modificare molte fotografie. 6. Nella scheda Modifica di Raccolta foto è possibile apportare ritocchi alle fotografie in modo automatico o manuale. 7. Le fotografie archiviate in Raccolta foto possono essere condivise sul proprio account dei social network.
V
V
V
V
F
V
F
F
9. Per la condivisione delle fotografie in rete è buona norma chiedere il consenso delle persone fotografate.
F
10. Il formato audio MP3 non genera alcuna perdita di informazione musicale durante la compressione.
V
F
F
11. L’estensione .ape è un formato audio che conserva tutte le informazioni originali del file.
V
F
F
12. L’estensione .wma è un formato di proprietà di Microsoft.
V
F
F
13. I file audio non possono essere creati ma solo registrati.
V
F
14. Audacity è un applicativo open source scaricabile gratuitamente.
V
F
15. I file audio possono essere modificati per migliorarne la qualità.
V
F
16. Raccolta foto è un programma che consente di generare e modificare un file audio.
V
F
1. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false. 1. Raccolta foto è presente in Windows.
8. Raccolta foto si scarica da Word.
F
F
2. Inserisci negli appositi spazi il nome degli elementi che caratterizzano l’interfaccia di Audacity, scegliendo tra i termini seguenti. barra dei menu – barra delle attività – barra dei mixer – barra di selezione – barra di stato Barra degli strumenti
1. 2.
Barra dei monitor
4. ........................................
Barra di trascrizione
........................................ ........................................
Barra dei dispositivi
Barre di scorrimento
3.
........................................
140
5. ..............................
Foto, video, audio
3. Esegui il seguente esercizio sul quaderno. Spiega la differenza tra i formati audio MP3 e WAV. 4. Completa la seguente tabella relativa al programma Audacity. Barra
Funzione
UNITÀ 6
5. Completa la seguente tabella relativa ai file audio. Estensione
Compressione
Caratteristiche
1 .mp3 2 .mp3pro 3 .mp4
1 Barra delle attività
4 .ape
2 Barra dei monitor
5 .flac
3 Barra dei mixer
6 .ogg
4 Barra di trascrizione
7 .wma
5 Barra dei dispositivi
8 .wav e .aiff
Competenze 1. Esegui i seguenti esercizi utilizzando Raccolta foto di Microsoft. 1. Apri Raccolta foto e analizza che cosa ti consente di eseguire la barra multifunzione. 2. Utilizza la barra di navigazione per scoprire quali funzioni puoi eseguire. 3. Usa la barra di navigazione per aprire una cartella del computer che contiene delle foto. 4. Scatta delle foto con la tua macchina fotografica digitale e salvale nell’archivio. 5. Seleziona una cartella con delle fotografie e aggiungi a ognuna di esse un nome o un tag che ti consentano successivamente l’individuazione immediata di ciascuna foto. 6. Apri una foto che ritieni non correttamente esposta, ovvero troppo scura o troppo chiara, e correggi l’errore ricorrendo ai parametri messi a disposizione dal programma. 7. Procurati una fotografia in cui una persona ha gli occhi rossi per l’uso del flash e utilizza lo strumento manuale o automatico per correggere l’errore. 8. Utilizzate delle foto di paesaggi o monumenti per apportare delle modifiche a vostro piacimento ma con creatività. Condividetele quindi con i vostri amici, pubblicandole sui social network o inviandole come allegati via e-mail. 9. Importa sul tuo computer le fotografie che hai scattato durante una gita scolastica o una vacanza. Apri Raccolta foto, seleziona la cartella relativa e fanne una copia, in questo modo avrai ancora le fotografie originali. Per ciascuna delle immagini di copia, invece, dovrai operare delle modifiche. a. Apri la prima fotografia e ruotala a sinistra tre volte.
b. Apri la seconda fotografia e ritagliane un particolare, scegliendo la dimensione e la forma del ritaglio. c. Per la terza foto seleziona il pulsante Ritocca e modifica i colori: seleziona Correggi colori e varia i parametri. d. Apri la quarta foto e raddrizzala, sempre con Ritocca. e. Modifica la quinta foto scegliendo uno degli Effetti. f. Modifica le altre fotografie della cartella a tuo piacimento. Quando hai terminato, aggiungi a ciascuna immagine un tag che specifichi il tipo di intervento che hai effettuato. 2. Esegui i seguenti esercizi utilizzando Audacity o un altro programma di registrazione audio. 1. Inserisci, nell’apposito alloggiamento del tuo computer, lo spinotto di un microfono e utilizza il programma per registrare un file audio a piacere. 2. Apri un file audio preso dalla libreria musicale oppure appositamente registrato e utilizzalo per apportare alcune modifiche. 3. Collega il microfono e registra i seguenti suoni: a. le vibrazioni di una moneta che cade per terra; b. il suono di una goccia d’acqua che cade in un bicchiere; c. il rumore di un aspirapolvere in funzione; d. il rumore di un foglio che viene accartocciato; e. il suono del clacson di un’auto; f. lo squillo di un cellulare o di un telefono fisso. 4. Utilizza il programma per apportare delle modiche agli audio appena registrati secondo il tuo gusto personale. Successivamente, scegli delle immagini da Raccolta foto e salvale in una cartella; apporta delle modifiche sostanziali in modo creativo. Utilizza, infine, PowerPoint o un programma simile per creare una presentazione.
141
AREA
3
Internet
Risorse digitali M.I.O. BOOK
ALTA LEGGIBILITÀ CONTENUTI INTERATTIVI Esercizi U1
Contenuti digitali integrativi
RISORSE AGGIUNTIVE Il blog della classe Lez. 58
1
INTERNET
1960-1970 Nasce il progetto ARPANET del Ministero della Difesa degli Stati Uniti, per collegare tra loro i computer delle università statunitensi.
1970
1984 Cisco Systems viene incaricata dal CERN di Ginevra (Istituto per la ricerca scientifica avanzata della Comunità Europea) di sviluppare la parte europea di Internet per il nuovo protocollo TCP/IP.
1980
Anni `80 Grazie alla diffusione dei personal computer, nasce l’esigenza di una rete al di fuori degli ambiti accademici. Nel 1982 viene definito il protocollo TCP/IP e nasce la parola «Internet».
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OBIETTIVI SPECIFICI DELL’AREA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Conoscere la rete informatica di
Progettare una gita d’istruzione
L’alunno ricava dalla lettura e
Internet. Saper utilizzare il motore di ricerca per reperire le informazioni, selezionarle e sintetizzarle. Conoscere le regole e i vincoli nell’uso di Internet e i suoi servizi. Usare le nuove tecnologie per supportare il proprio lavoro.
o la visita a una mostra usando Internet per reperire e selezionare le informazioni utili.
dall’analisi di testi o tabelle informazioni […] in modo da esprimere valutazioni […] Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile […]
2
SICUREZZA
1985 Vengono assegnati i domini nazionali: .it per l’Italia, .de per la Germania, .fr per la Francia ecc. Nel 1989 alla rete saranno connessi 100 000 computer.
1997 Larry Page e Sergey Brin, studenti dell’Università di Stanford, creano un motore di ricerca basato sull’analisi matematica delle relazioni tra i siti Web e l’anno successivo fondano la società Google.
1990
1991 Tim Berners-Lee e Robert Cailliau, presso il CERN, mettono a punto il protocollo HTTP e una prima specifica del linguaggio HTML, sulla base dei quali viene realizzato un primo programma browser/editor ipertestuale denominato World Wide Web.
2007 Il consorzio di Internet2, che sviluppa tecnologie e applicazioni avanzate per permettere il trasferimento dei dati ad alta velocità, posa le dorsali della rete a 100 GB/s creando la più veloce rete geografica del pianeta.
2000
1999 Gli utenti di Internet sono 200 milioni in tutto il mondo.
2010
2011 Gli utenti di Internet sono circa 2 miliardi in tutto in mondo.
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LEZIONE
53. Che cos'è Internet Internet è un sistema di scambio di informazioni potentissimo e versatile eppure estremamente giovane, basti pensare che è nato solo nel 1969. Le motivazioni che portarono gli scienziati e i tecnici dell’ARPA (Advanced Research Project Agency), agenzia del Ministero della Difesa statunitense, alla creazione di ARPA-Net erano dettate proprio dal bisogno di scambiare i dati in modo rapido, non più partendo da un solo grande nodo centrale, ma attraverso tutti i computer dislocati in diverse zone e comunicanti tra di loro. ARPA-Net non fu pensata a uso esclusivamente militare, infatti furono coinvolte alcune grandi strutture universitarie che ne proseguirono il progetto quando questo fu abbandonato dai militari. Già negli anni Ottanta erano presenti diverse reti simili ma accessibili solo all’interno delle strutture dove erano nate; per la necessità, sempre a carattere scientifico, nata presso il CERN di Ginevra di condividere le informazioni, si decise di metterle in comunicazione tra di loro scegliendo un protocollo universale valido ancora oggi, il TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol, cioè Protocollo di controllo trasmissione/Protocollo Internet). Le reti telematiche erano però di proprietà e di esclusivo utilizzo di grossi enti e di facoltà universitarie per via degli alti costi di gestione. Solo verso la metà degli anni Novanta si iniziò a diffondere la disponibilità a fornire accesso alla rete anche ai privati: grazie anche allo sviluppo di un’interfaccia intuitiva dello standard del World Wide Web (ragnatela mondiale), prese avvio la più grande rivoluzione della comunicazione, al pari dell’invenzione della stampa e del telefono. Come si è strutturata la rete nel passare degli anni? Pensiamo a un atlante stradale e a quante città, metropoli, strade e autostrade vi sono raffigurate: in modo semplicistico possiamo immaginare la rete esattamente come il nostro atlante. Supponendo che le informazioni che immettiamo o riceviamo siano un’automobile che si deve spostare su questa moltitudine di strade, è semplice capire che per unire due città si possono scegliere percorsi diversi. Questo è il principio su cui Internet ha fondato la propria tecnologia.
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I dati che viaggiano in rete si muovono a pacchetti, ovvero sequenze di bit predefinite che compongono le informazioni e che vengono poi riunite una volta giunte a destinazione; è come se spedissimo un libro una pagina per volta e lo rilegassimo quando è giunto tutto a destinazione.
L'organizzazione Data la miriade di informazioni che si possono trovare in rete, si è convenzionalmente creata una suddivisione per tipologia di contenuti. Volendo dividere per macro aree Internet possiamo trovare: • social network, siti creati appositamente per socializzare, parlare, scambiare idee ma anche foto, musica, pensieri; • siti editoriali, nati per diffondere e pubblicizzare la cultura e le informazioni attraverso articoli, approfondimenti o analisi letterarie;
PUNTI DI DOMANDA 1. C he cos’è Internet? 2. C ome è organizzato il sistema di Internet? 3. Q uali sono le macro aree che caratterizzano i siti Internet?
• siti commerciali, i più numerosi, che forniscono informazioni sui prodotti delle aziende. In moltissimi di questi siti è possibile acquistare direttamente i prodotti; • siti personali, cioè spazi gestiti da singole persone che immettono direttamente nel Web le proprie esperienze di vita, le proprie conoscenze, o cercano di mettersi in relazione con altri utenti con interessi simili; • siti istituzionali, il cui compito è la diffusione e la conoscenza di leggi, norme, bandi di concorsi, pubblicazioni scientifiche. Ne sono esempio i siti universitari, quelli degli organi di governo, delle biblioteche, dei centri di ricerca; • siti che presentano contenuti multimediali, sempre più presenti in rete, sono siti specializzati nella condivisione di musica, film, video; utilizzano formule gratuite contenenti pubblicità oppure a pagamento; • siti di intrattenimento e/o gioco, dove lo scopo è fornire un’esperienza ludica, soprattutto a pagamento.
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Internet LEZIONE
54. Navigare in rete Internet Explorer
Mozilla Firefox
Per navigare in Internet occorre avere: • un computer, che rappresenta l’unità fondamentale per trasmettere e ricevere dati; • un browser, o software di comunicazione, per decodificare e quindi leggere le informazioni messe a disposizione in rete; • il modem, dispositivo elettronico che funge da traduttore tra il computer e la rete; • la linea telefonica, indispensabile per la connessione, per inviare e ricevere documenti. Quando navighiamo in Internet il browser inoltra le nostre richieste e mostra i contenuti disponibili. Il browser più diffuso è Internet Explorer, che utilizzeremo in queste pagine. Sono oggi molto diffusi anche altri browser open source come Mozilla Firefox o Google Chrome. I browser si differenziano sostanzialmente dai programmi fin qui elencati per la disposizione della barra degli strumenti: infatti essa è composta da pulsanti che svolgono solo poche funzioni, ma consentono tuttavia una notevole facilità e immediatezza nella navigazione in Internet. Infatti il loro compito è essenzialmente di tradurre nei linguaggi di programmazione le nostre richieste, ma soprattutto di decodificare i codici che compongono ciascuna pagina per renderla fruibile e interagire con i contenuti del Web. Per navigare in rete è necessario inserire nell’apposito spazio un URL (Uniform Resource Locator, localizzatore standard di risorse), in modo tale che il browser possa collegarsi al server in cui sono contenute le informazioni richieste e le possa mostrare attraverso lo schermo. Un URL è composto da diverse parti:
http://www.indirizzosito.it/cartella principale/index.html Definisce il protocollo di comunicazione. Indica che il sito fa parte del World Wide Web. È il nome vero e proprio del sito registrato presso gli archivi competenti.
Indica l’organizzazione interna del sito (ogni sottocartella è separata dallo slash /). Indica la tipologia di registrazione effettuata, la sigla di identificazione del dominio.
Il tipo di dominio è indicato dall’estensione, che varia in base al Paese oppure è la contrazione della tipologia: Sito commerciale • .com • .info Sito di informazione • .gov Sito governativo • .org Sito di organismi • .it Dominio registrato in Italia • .eu Dominio registrato in Europa
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La prima pagina che viene visualizzata prende il nome di home page: rappresenta la pagina di benvenuto del sito. Lo scopo della home page è chiarire i contenuti del sito e garantirne la fruizione in modo semplice e immediato grazie ai link presenti in essa.
Pulsante Avanti Pulsante Indietro
Pulsante Stampa
Barra degli indirizzi/ Casella di ricerca
Scheda aperta per la navigazione
Pagina iniziale
Visualizzare preferiti, feed e cronologia
Strumenti
Barra dei menu
Barra degli strumenti
Regola il livello di zoom
Barra di stato
Salvare i siti più usati
PUNTI DI DOMANDA 1. Q uali sono i dispositivi indispensabili per la navigazione in Internet? 2. C os’è un browser? 3. C ome sono indicati i diversi tipi di dominio di un sito? 4. C ome si salvano gli indirizzi dei siti più utilizzati?
Se vogliamo memorizzare gli indirizzi dei siti che più ci hanno colpito o che potrebbero servirci in seguito, possiamo aggiungerli nella rubrica dei Preferiti procedendo così: • apriamo la pagina che desideriamo memorizzare; • apriamo il menu Preferiti dalla barra dei menu; • selezioniamo l’opzione Aggiungi a Preferiti. Mentre se vogliamo salvare solo il contenuto di una specifica pagina senza per forza stamparlo su carta, risparmiando anche risorse, possiamo utilizzare una funzione molto importante: è il salvataggio delle pagine, che consente di visualizzare i contenuti anche quando non si è connessi a Internet. Per salvare le pagine procediamo in questo modo: • apriamo la pagina che desideriamo salvare; • apriamo il menu File dalla barra dei menu; • selezioniamo l’opzione Salva con nome; • scegliamo dove salvare il file e come nominarlo. Un altro metodo per salvare le pagine di Internet in modo sicuro e rapido è stamparle con una stampante virtuale che genera un file PDF, ovvero il browser si comporta come se la pagina venisse inviata a una stampante reale che compare nell’elenco delle risorse, ma in realtà utilizza un applicativo che crea un file PDF da salvare sul computer.
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Internet LEZIONE
55. Linguaggi Web Ciò che vediamo sui nostri browser è un insieme di righe di codice che vengono compilate (tradotte) in tempo reale, fornendoci la versione fruibile dei siti. Ma quanti e quali sono i linguaggi che si possono usare per creare un sito? Il linguaggio di base è l’HTML (HyperText Markup Language) che descrive le regole con cui vengono posizionati e visualizzati i contenuti. Nel corso degli anni il codice HTML si è sviluppato integrando sempre più funzionalità, tanto che l’ultima versione, la 5, può riprodurre filmati video di ottima risoluzione e con una ridotta richiesta di risorse. Sono diversi i linguaggi di programmazione che servono per rendere dinamici i contenuti del Web. Vediamo nel dettaglio quali sono. Ogni elemento di una pagina Web è descritto da un codice che viene compilato direttamente dal browser.
Che cos’è un database? Un database, banca dati o base di dati indica un archivio organizzato in modo tale da rendere «veloce» la gestione e la ricerca dei dati in esso contenuti. La gestione dei dati (inserimento, ricerca, modifica ecc.) viene affidata, nel caso di siti o applicazioni Web, a linguaggi di programmazione quali PHP o ASP.
PUNTI DI DOMANDA 1. P erché è importante il linguaggio Web? 2. Q ual è il linguaggio di base utilizzato nel Web? 3. A che cosa serve il JavaScript?
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PHP PHP (Hypertext Preprocessor) è un linguaggio di programmazione concepito per la realizzazione di pagine Web dinamiche. Attraverso il PHP è possibile interrogare dei database per leggere/scrivere dei dati, ad esempio moltissimi blog usano questa programmazione per archiviare i testi di ogni post e visualizzarli con la grafica scelta. ASP Le pagine ASP (Active Server Pages) sono pagine Web che contengono codice HTML e codice di programmazione; in questo modo il codice di programmazione, attraverso la lettura/ scrittura di dati su appositi database, genera i contenuti presenti sulle pagine Web: un esempio possono essere i quiz online con correzione automatica. JavaScript JavaScript è un linguaggio di programmazione molto usato e versatile in quanto viene «interpretato» (ovvero vengono eseguiti i comandi) non dal server su cui è presente il codice ma dal browser attraverso un apposito programma aggiuntivo. Flash Adobe Flash è un software per uso prevalentemente grafico che consente di creare animazioni vettoriali per il Web. Per poter visualizzare animazioni o siti in Flash, il browser dell’utente deve necessariamente essere corredato di un plugin apposito. Vi sono, inoltre, i codici di grafica e scripting, ovvero linguaggi che si occupano solo di gestire graficamente le pagine Web.
HTML L’HTML (HyperText Markup Language) non è un vero linguaggio di programmazione, in quanto si occupa di gestire le regole con cui vengono visualizzati i contenuti. Tutti i siti Web sono scritti in HTML, ovvero l’unico linguaggio comprensibile ai browser (Internet Explorer, Mozilla Firefox, Safari ecc.) capaci di elaborare il codice HTML e restituire a video le pagine Web così come normalmente ci appaiono. CSS I CSS (Cascading Style Sheet), detti anche semplicemente fogli di stile, vengono usati per definire esclusivamente l’aspetto grafico di un sito. Ad esempio, due siti Internet con codice HTML identico (che quindi condividono gli stessi contenuti) ma CSS differente appaiono all’utente come due siti totalmente diversi. I template dei blog sono costruiti usando i CSS e lasciando inalterato il codice della pagina.
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LEZIONE
56. Motori di ricerca: Google Data la vastità di informazioni presenti in rete, possiamo paragonare l’accesso a questa enorme banca dati a ciò che per gli antichi Greci significava il poter entrare nella biblioteca di Alessandria d’Egitto! Per fortuna, già nel 1994 la necessità di avere un archivio dove conservare gli indirizzi dei siti di maggior utilizzo, organizzati per argomenti, portò due brillanti studenti statunitensi a creare il primo motore di ricerca, un servizio ancora oggi usato in tutto il mondo. Oggi il motore di ricerca più conosciuto e diffuso è Google; questo motore si differenziò subito dagli altri in quanto catalogava i siti non solo in base all’argomento di cui trattavano, ma teneva conto anche di quanti link a una pagina erano presenti, in modo da stabilire una sorta di livello qualitativo per i contenuti presenti. Il concetto su cui si basa è che, se un sito è sviluppato bene, altri siti faranno riferimento a esso, determinando così un livello di importanza, usato per creare l’ordine di visualizzazione dei risultati forniti agli utenti.
L'utilizzo dei motori di ricerca Abbiamo visto che cos’è un motore di ricerca: ora impareremo a usarlo per ottenere rapidamente tutte le informazioni che ci servono. Per una ricerca efficace è basilare avere un’idea chiara del risultato che si intende ottenere e capire quali siano le caratteristiche principali che la richiesta deve avere, in modo tale da non essere eccessivamente generica; se ci servissero informazioni, ad esempio, sulla città di Camerino e scrivessimo solo «Camerino», probabilmente otterremmo risultati riguardanti il teatro. Ogni volta che inseriamo dei termini in un motore di ricerca, esso cercherà di trovare almeno una delle parole inserite per ottenere dei risultati che soddisfino i nostri desideri. Per avere un risultato più preciso, oltre alla scelta attenta dei termini, possiamo utilizzare dei semplici accorgimenti così da trovare esattamente ciò che vogliamo:
1. Semplicità e brevità Nella ricerca è importante la semplicità e la brevità: Google ignora articoli, preposizioni e congiunzioni, quindi possiamo risparmiare del tempo inserendo direttamente i concetti che vogliamo ricercare, con parole semplici che abbiano uno stretto richiamo con ciò che cerchiamo. Usando meno parole chiave è possibile perfezionare la ricerca aggiungendo dettagli chiave. Ad esempio, se volessimo sapere com’è il tempo al mare non dobbiamo scrivere «tempo al mare» ma «previsioni meteo mare Liguria», aggiungendo il nome della località se ne abbiamo già una in mente.
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Internet 2. Le parole essenziali per concetti Scegliendo parole descrittive per concetti precisi si trovano risultati rilevanti; eliminando dalle nostre ricerche tutte le parole troppo generiche e senza riferimenti i risultati saranno più precisi. La scelta delle parole chiave è importante, ognuna di esse deve richiamare l’argomento che cerchiamo. 3. I comandi speciali Google premette di usare alcuni comandi speciali per definire ciò che cerchiamo: • comando meno –: elimina dai risultati le pagine che contengono la parola seguita dal meno, ad esempio: panda –automobile restituirà solo pagine riferite all’animale; • virgolette “”: indica al motore di ricerca che le parole racchiuse nelle virgole vanno cercate assieme; è molto utile se si fanno ricerche su personaggi storici: cercare “Giuseppe Garibaldi” è diverso rispetto a cercare Giuseppe Garibaldi. Grazie a questa pagina possiamo fare ricerche mirate, molto utili per realizzare, ad esempio, una relazione di storia o di scienze; è importante, infatti, avere accesso alle sole informazioni richieste, senza rischiare di ottenere troppi risultati non validi. Serve comunque molta attenzione nella scelta dei parametri, perché si può facilmente verificare il caso opposto, in cui Google dirà che non esistono pagine Web contenenti ciò che cerchiamo.
Le funzioni speciali di Google Le conversioni di unità e i calcoli È possibile utilizzare Google come una calcolatrice e anche convertire le unità di misura e valuta, come ad esempio «1 gallone in litri» o «10 euro in dollari»; è anche possibile fare calcoli normali, come somma (+), sottrazione (–), moltiplicazione (*), divisione (/), elevazione a potenza (^), radice quadrata (sqr), ma anche seno (sin) e coseno (cos). Google dizionario nascosto Google non restituisce solo i risultati dei siti presenti nel Web, ma è anche un potente dizionario; infatti, se cerchiamo una definizione possiamo usare la seguente sintassi per averne il significato: define:parola (ad esempio, define:blog). Tale funzione è molto utile per parole recenti o per termini che fanno parte del linguaggio del Web ma non sono incluse nella lingua ufficiale. Google Maps È lo strumento di ricerca geografica più evoluto che possiamo usare sul Web: ci permette non solo di visualizzare tutto il mondo ma anche di passeggiare virtualmente in quasi tutti i posti della Terra. È inoltre possibile utilizzare i dati geografici in classe, una potenzialità che le generazioni precedenti non hanno potuto sfruttare.
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Ricerca per immagini Una funzione estremamente utile di Google è la ricerca per immagini. Oltre ad avere accesso diretto a tutte le immagini presenti sul Web, possiamo ricercare immagini simili a una trovata, inserendo nel campo di ricerca proprio l’indirizzo Web della foto che vogliamo trovare. Google ci dirà se e dove è già presente sul Web e ci proporrà immagini simili a quella cercata. Un’utile applicazione di questo strumento è quella di verificare se le immagini che vengono usate per determinati scopi, come articoli di denuncia o pubblicità, siano realmente collegate ai contenuti trattati. Ad esempio, potrebbe capitare di trovare il fotogramma di un film di guerra associato a un articolo su scontri armati in una parte del mondo dove invece regna la pace. Poter controllare le fonti è, quindi, importantissimo. Ricerca in biblioteca Google ha al suo interno anche un vasto catalogo di libri; utilizzando la funzione di ricerca Libri del motore di ricerca andremo a trovare le informazioni che vogliamo, non all’interno del Web, ma all’interno dei testi dei libri digitalizzati. Si tratta di una funzione estremamente valida in quanto non saremo costretti a verificare le informazioni trovate ma solo a selezionare i libri da cui le attingiamo; inoltre, se il libro è di dominio pubblico, è possibile anche scaricarlo sul desktop. Google Scholar Se dobbiamo cercare informazioni bibliografiche o antologiche, usiamo Google Scholar, accessibile all’indirizzo http://scholar.google.it.
PUNTI DI DOMANDA 1. A cosa servono i motori di ricerca? 2. C ome si utilizza un motore di ricerca? 3. Q uali sono le funzioni speciali di Google? 4. A che cosa serve Google Maps?
Google ricerca avanzata Tutte le regole fino a qui descritte sono utilissime, ma possiamo anche usare la ricerca avanzata di Google che semplifica il modo di ricercare in quanto permette di impostare diversi parametri di ricerca senza doverci ricordare i comandi speciali.
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57. Posta elettronica Uno degli scopi principali della creazione delle reti telematiche era poter comunicare; a tutt’oggi la posta elettronica, o e-mail, ricopre una posizione dominante all’interno del normale uso di Internet. I vantaggi sono evidenti: • costi di connessione bassissimi; • possibilità di inviare messaggi in tutto il mondo in tempi brevissimi; • comunicazione in differita. Pensiamo a quanto costava telefonare a chi si trovava dall’altra parte del pianeta, senza tener conto degli orari differenti, oppure pensiamo al fatto che inviare una lettera comportava tempi di attesa lunghissimi e a volte non si aveva neppure la certezza che le lettere arrivassero a destinazione. Ognuno di noi può avere un indirizzo e-mail, che viene contraddistinto dalla presenza della chiocciolina @ tra il nome da noi scelto e il nome del sito che ci offre il servizio e-mail: nomeutente@sito.it L’accesso a questo servizio è subordinato all’inserimento del proprio nome utente e di una password. Ciò consente la riservatezza nelle proprie comunicazioni, altrimenti sarebbe come avere la cassetta della posta aperta e permettere a chiunque di leggere la nostra corrispondenza. Le e-mail utilizzano un proprio protocollo di trasferimento in modo da differenziarsi dai dati che sono presenti nella rete; sono come delle auto che hanno una targa speciale o che viaggiano su una corsia preferenziale. Una volta ottenuto un indirizzo di posta da uno dei vari siti che offrono questo servizio, possiamo decidere di inviare e leggere la nostra corrispondenza attraverso il sito stesso che ci offre il servizio, oppure utilizzare un client, cioè un elemento che si appoggia a un altro, il server. Analogamente al nostro browser, esso sfrutta i protocolli dei server di posta per scaricare e inviare dalla rete le nostre e-mail.
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Gestire la posta elettronica Solitamente il download della posta avviene in automatico all’apertura del programma, ma possiamo anche farlo manualmente facendo clic sull’apposito pulsante nella barra degli strumenti. Per scrivere un’e-mail è sufficiente fare clic sul pulsante Crea messaggio: si apre un nuovo messaggio vuoto dove dobbiamo inserire l’indirizzo del destinatario nella casella indicata con A. Più in basso c’è lo spazio per inserire l’oggetto dell’e-mail, ovvero l’argomento del messaggio, mentre nel riquadro principale scriviamo il testo del messaggio. Si può anche inviare un file come allegato: è sufficiente fare clic sull’icona Allega per aprire una finestra attraverso cui selezionare il file da allegare. Quando avremo finito di comporre l’e-mail sarà sufficiente fare clic sul pulsante Invia per spedirla.
Un messaggio per molti destinatari Spesso è necessario inviare lo stesso messaggio a più persone e si potrebbe pensare di dover scrivere tante e-mail quanti sono i destinatari. In realtà non è così: è possibile inviare lo stesso messaggio a più utenti attraverso la funzione Cc, ovvero copia conoscenza. In questo modo si crea una copia identica del messaggio per ogni indirizzo che viene inserito nella casella Cc. Così facendo, tutti gli indirizzi immessi riceveranno la nostra e-mail e nell’intestazione comparirà la lista completa degli indirizzi utilizzati. Ma se volessimo inviare gli auguri di Natale a tutti i nostri amici senza far vedere che stiamo inviando lo stesso messaggio a tutti? Per ovviare a questo inconveniente è stata creata la funzione Ccn, copia conoscenza nascosta, che a differenza della prima mantiene anonima la lista dei destinatari. Per visualizzare la casella Ccn dobbiamo scegliere Visualizza > Tutte le intestazioni.
PUNTI DI DOMANDA 1. C he cos’è la posta elettronica? 2. Q ual è il simbolo tipico degli indirizzi di posta elettronica? 3. C ome si scrive un’e-mail? 4. C ome si invia un messaggio a più destinatari? 5. C he cosa indica il termine spam?
Spam La possibilità di inviare centinaia di messaggi contemporaneamente e a costi praticamente nulli mostra il rovescio della medaglia nello spam, ovvero l’invio di massicce quantità di e-mail indesiderate, contenenti spesso informazioni commerciali e pubblicitarie. Il più delle volte l’indirizzo del mittente dell’offerta risulta fasullo e spesso si rivela una vera truffa. Ormai quasi più del 70% della posta elettronica in arrivo è rappresentata dallo spam! I rimedi spesso sono forniti dagli stessi siti che offrono i servizi e-mail, attraverso l’installazione di programmi che filtrano la posta in ingresso.
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58. Chat, forum, blog La chat La prima forma di chat (dall’inglese chiacchierata) si basava su un server che permetteva la comunicazione immediata tra due utenti attraverso un canale dedicato; si trattava di un sistema semplice, basato su un programma che si collegava a un server, il quale rimandava i messaggi di testo all’altro utente, collegato anch’esso al server. Da questo basilare sistema hanno preso vita i primi servizi di instant messaging (cioè messaggistica istantanea), che si sono evoluti permettendo anche lo scambio di dati, immagini, suoni e ora anche video in tempo reale; a oggi Skype è il programma di messaggistica e di chiamata VoIP (Voice over Internet Protocol) più usato al mondo.
Il forum Il forum si ispira a una chatroom (letteralmente stanza delle chiacchiere), poiché i partecipanti alla discussione sono molteplici, ma la sua struttura si differenzia sia per la tempistica di comunicazione che è asincrona, ovvero in differita, sia per il fatto che la conversazione rimane archiviata e non si cancella al termine della sessione. I forum infatti non sono altro che un’immensa raccolta di singoli messaggi strutturati per argomenti e discussioni, archiviati attraverso un database. È come se ci fossero tanti quaderni suddivisi per argomento (il topic) e ognuno degli iscritti usa una pagina per scrivere ciò che sa o pensa a proposito della discussione aperta (il post); i quaderni poi sono raggruppati per materia e si differenziano tra di loro per settori di discussione. I moderatori, cioè coloro che dirigono la discussione, controllano che gli utenti si
Il lessico all’interno del forum Netiquette
Nickname Post
Reply Topic Thread Spam
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È l’insieme delle regole di comportamento, solitamente indicate in fase di registrazione e sempre presenti all’interno del forum. È lo pseudonimo che si sceglie per firmare i propri messaggi. È il messaggio, ovvero ciò che si scrive nella pagina del quaderno virtuale; da questo nome deriva il verbo «postare». È la risposta a ciò che è stato scritto. È l’argomento di cui si sta discutendo. È la discussione vera e propria. Indica la pubblicità ripetuta e non inerente con il forum.
Flame È una discussione troppo accesa e animata. Cross-posting Indica l’azione di ripetere lo stesso messaggio in più sezioni. Off-topic Significa andare fuori argomento parlando di cose non inerenti alla discussione. Ban Indica l’espulsione dell’utente dal forum (da cui il verbo «bannare»). Avatar È il proprio profilo; compare in ogni nostro post e identifica chi siamo. Mood È l’icona che raffigura lo stato d’animo con cui entriamo nel forum.
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comportino diligentemente, senza andare fuori traccia e/o scrivendo in modo volgare, mentre gli amministratori gestiscono la struttura portante del grande archivio che contiene questi quaderni e ne garantisce il buon funzionamento.
Il blog Il Web permette non solo la fruizione delle informazioni, ma anche l’immissione di dati con la creazione di siti. Il fenomeno che ha riscosso maggior successo è il blog. Si tratta della trasposizione informatica di quello che è il diario personale, arricchito talvolta dalla possibilità di ricevere commenti su ciò che viene scritto. Il termine deriva dalle parole Web log, ossia diario in rete. Nato intorno al 1997, il movimento dei bloggisti ha preso piede nel XXI secolo, diventando una realtà concreta che a volte anche le istituzioni prendono in considerazione, in quanto rappresenta un riscontro immediato dell’opinione pubblica riguardo a temi o problematiche importanti. La struttura di un blog è molto simile a quella di un forum, ma ha un utente solo e un solo topic contenente diversi post; tuttavia, vi è la possibilità di commentare questi post inserendovi le proprie considerazioni personali. Un’altra peculiarità rispetto al forum è che l’ordine delle pubblicazioni è inverso, dall’ultima alla prima, procedendo a ritroso nelle pagine che lo costituiscono. Al giorno d’oggi il blog rappresenta il metodo più semplice ed efficace per immettere nella rete idee, pensieri, fotografie o contenuti di ogni tipo; inoltre i blog sono divenuti potenti mezzi di comunicazione, ad esempio l’Huffington Post era nato come blog e oggi ha redazioni sparse in tutto il mondo come i comuni quotidiani, mantenendo però la struttura di blog.
PUNTI DI DOMANDA 1. C he cos’è una chat? 2. C ome viene gestito un forum? 3. Q ual termini specifici sono utilizzati all’interno dei forum? 4. Q uali elementi caratterizano i blog?
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59. Wiki Una sezione particolare va dedicata ai siti denominati wiki. Il termine deriva da wikiwiki, che in lingua hawaiiana significa molto veloce. Tali siti Web contengono una banca dati di documenti ipertestuali correlati tra loro e a ciascuno dei suoi utilizzatori è concesso di apportare modifiche o aggiungere contenuti. Diversamente dai forum, in cui non è possibile modificare ciò che è già stato scritto, nei siti wiki ogni singolo utente può anche modificare radicalmente una pagina, a patto che non ne stravolga il senso e non immetta informazioni errate. Il più grande sito Web wiki è Wikipedia, un progetto multinazionale disponibile in quasi tutte le lingue del mondo, che può vantare una moltitudine di contenuti suddivisi esattamente come un’enciclopedia, ma a differenza di essa ogni parola che richiama un concetto è collegata attraverso un link alla spiegazione del concetto stesso. Facendo un esempio, se cercassimo un argomento di storia romana, troveremmo che il nome di ogni personaggio citato è collegato con un link alla sua biografia. Questo innovativo sistema di interconnessione di informazioni, unito alla licenza libera sotto cui è nata Wikipedia, ha creato una comunità vastissima che aggiorna continuamente i suoi dati. Se, ad esempio, cercassimo qualcosa che non è presente all’interno delle pagine di Wikipedia, potremmo provare a cercarlo in una lingua differente dalla nostra, o addirittura potremmo essere noi a creare il contenuto per quel dato argomento: infatti la risorsa maggiore del progetto risiede nei suoi utenti, che desiderano condividere le proprie conoscenze con gli altri. Per fare un paragone con la vita reale, Wikipedia potrebbe rappresentare l’evoluzione della tradizione orale, in cui chi aveva delle conoscenze le insegnava agli altri e condivideva il suo sapere affinché non andasse perduto: allo stesso modo, chi è a conoscenza di qualcosa lo diffonde nell’intera rete attraverso Wikipedia. Come inserire le informazioni su Wikipedia? Semplice, basta aprire la home page italiana del sito: http://www.wikipedia.it. A questo punto è necessario registrarsi, magari come classe. Fatto ciò sarà possibile inserire e condividere le nostre conoscenze con tutti gli altri utenti di Internet.
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Wikipedia permette anche agli utenti non registrati di effettuare modifiche, ma con funzioni e servizi più limitati rispetto agli utenti registrati. Per effettuare una modifica bisogna aprire la pagina che contiene l’argomento desiderato, poi fare clic sulla linguetta della scheda Modifica. Attenzione: la «forza» di Wikipedia costituisce anche un suo limite. Il fatto che chiunque è in grado di inserire o modificare dati non consente di reputare il contenuto sempre del tutto attendibile.
PUNTI DI DOMANDA 1. C he cosa sono i siti Wiki? 2. Q ual è il più grande sito Wiki conosciuto? 3. C ome si effettuano le modifiche alle pagine Wiki?
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PUNTI DI DOMANDA 1. C he cosa si intende per rete? 2. C he cosa sono i social network? 3. Q uali caratteristiche ha Facebook?
Il nome Facebook deriva dai tradizionali annuari delle foto degli studenti che ciascun college americano conserva nel tempo.
Facebook e Twitter sono diventati così popolari che persino le agenzie di stampa internazionali e tutte le Borse mondiali considerano questi due social network come canali ufficiali per lo scambio di informazioni commerciali.
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60. Conoscersi in Internet Uno degli aspetti più rivoluzionari di Internet è stato l’abbattimento delle barriere fisiche e temporali per lo scambio di informazioni. Questa novità ha portato a una rivoluzione anche nei rapporti con le persone: è, infatti, diventato più semplice restare in contatto con persone lontane e creare una rete di conoscenze attraverso i social network (reti sociali). Si tratta di siti di aggregazione sociale che permettono di entrare in contatto con una moltitudine di utenti diversi tra loro ma accomunati da un interesse, un argomento, un ambito comune. I social network si basano sulla condivisione di contenuti e l’interazione tra utenti. È grazie ai social network e al cosiddetto Web 2.0 che gli utenti si sono trasformati da utilizzatori passivi ad autori attivi di contenuti. I social network più usati sono Facebook e Twitter, ma ce ne sono moltissimi altri a seconda del tipo di ambito o di Paese.
Facebook È il social network più conosciuto e diffuso al mondo e rappresenta il modo più comune per comunicare. L’idea iniziale di Facebook era tanto semplice quanto rivoluzionaria: permettere ai vecchi amici di scuola di restare in contatto, creando profili semplici con informazioni reali e una piccola foto. Con il passare del tempo Facebook è cresciuto diventando uno strumento di condivisione di foto, video, giochi e ovviamene informazioni. In tutto il mondo ci sono circa 100 milioni di utenti iscritti che usano questo social network per condividere la propria vita e restare in contatto con le persone attraverso il servizio di chat interna. La forza trainante di Facebook resta la sua capacità di consentirci di ritrovare amici lontani e mantenere agevolmente i rapporti con quelli vicini, tutto ovviamente senza alcun costo per l’utente. Twitter Twitter si differenzia dagli altri social network perché offre ai suoi milioni di utenti un approccio totalmente diverso. Al contrario di Facebook, ad esempio, Twitter non prevede rapporti di «amicizia» ma la possibilità di seguire in modo passivo (follow) altri utenti, siano essi persone fisiche, associazioni, aziende, marchi e altro. Twitter permette di inviare messaggi testuali, che sono detti tweet (ovvero cinguettio in inglese; da qui il simbolo del sito, un piccolo uccellino azzurro) della lunghezza massima di 140 caratteri, senza alcuna eccezione, e sono tutti pubblici; questi possono anche contenere indirizzi Internet, a cui si può allegare una foto. Mentre sui social network riceviamo gli aggiornamenti degli amici in modo automatico scegliendo che cosa non seguire, su Twitter avviene il contrario: siamo noi che decidiamo chi seguire e da chi ricevere gli aggiornamenti, passando da utenti a «follower» (colui che segue un altro utente). Un altro aspetto che caratterizza Twitter è l’uso dell’hashtag, ovvero una parola preceduta dal simbolo # che diventa così la parola chiave del messaggio. In questo modo gli utenti, usando lo stesso hashtag, danno vita a un discorso globale anche senza dover essere conoscenti, amici o follower; inoltre usando l’hashtag è possibile ricercare le informazioni che ci servono.
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LEZIONE
61. Notizie online Le informazioni in rete Tutte le informazioni che circolano in rete hanno consentito un accesso alla conoscenza che prima era inimmaginabile, a causa anche dei limiti della carta stampata, che aveva dei tempi tecnici più o meno veloci. Oggigiorno anche i quotidiani, che normalmente pubblicano le informazioni del giorno precedente rispetto alla loro uscita, hanno un limite: infatti, il giornalista che scopre una notizia deve prima verificarla, scrivere l’articolo e poi inserirlo nell’impaginazione del giornale prima che questo venga mandato in stampa. Con Internet questo spesso non succede, infatti le redazioni online possono pubblicare i contenuti in qualsiasi momento, velocizzando di molto l’accesso alle notizie. Il fatto che Internet sia un posto accessibile a tutti, però, ha i suoi lati negativi; infatti, non essendoci obblighi particolari sulla pubblicazione di notizie è possibile che vengano pubblicate informazioni fasulle o non verificate, le cosiddette «bufale» in cui spesso cadono anche le redazioni dei normali quotidiani. La totale libertà di informazione consente di trovare interi siti che ci avvertono sui pericoli delle fantomatiche «scie chimiche» o che spiegano come curare malattie genetiche con una dieta a base di sedano. Questi esempi sono i più evidenti da smascherare, ma come abbiamo spiegato per Wikipedia il vantaggio di poter pubblicare subito le informazioni alleggerisce troppo il controllo su queste ultime. Quando facciamo le ricerche online è bene ricordare che dobbiamo verificare noi stessi da dove prendiamo le informazioni e, soprattutto, chi le pubblica. Proviamo a pensare a un tifoso di calcio che debba scrivere notizie sulle partite: tenderà a esaltare alcune notizie mentre ne tralascerà o sminuirà altre. Per questo è sempre importante controllare le informazioni che leggiamo; quando apriamo un libro possiamo essere sicuri al 99% che qualcuno lo abbia fatto per noi, su Internet possiamo essere sicuri solo al 50%.
PUNTI DI DOMANDA 1. Q uali informazioni si trovano in rete? 2. P erché alcune notizie che circolano in rete devono essere verificate?
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ESERCIZI Conoscenze
5. Esegui i seguenti esercizi sul quaderno.
1. Osserva il seguente URL e sul quaderno descrivi le diverse parti di cui è composto.
2. Riporta il lessico che generalmente viene utilizzato all’interno di un forum e, mediante una ricerca su Internet, aggiungi altri termini non riportati sul testo.
1. Spiega che cos’è lo spam.
http://www.indirizzosito.it/cartella principale/index.html 1
2
3
4
5
2. Completa la seguente tabella relativa all’estensione dei vari domini. Dominio
Tipologia
1 .com
6. Spiega sul tuo quaderno perché Internet è considerato un luogo virtuale pieno di insidie e quali sono le misure preventive da osservare per non incorrere in raggiri.
3 .gov 4 .org 5 .it
6. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.
6 .eu 3. Completa la seguente tabella relativa ai contenuti presenti in rete. Tipologia
Contenuti
1 Social network 2 Siti editoriali 3 Siti commerciali 4 Siti personali 5 Siti istituzionali Siti con contenuti 6 multimediali Siti di intrattenimento 7 e gioco 4. Completa la tabella inserendo la descrizione dei linguaggi di programmazione più usati. Linguaggi Web 1 PHP 2 ASP 3 JavaScript 5 HTML
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4. Spiega le finalità di un forum e di un blog e la differenza sostanziale tra i due. 5. Elenca quali sono le regole del buon comportamento da osservare quando si è in rete e in particolar modo nelle chat.
2 .info
4 Flash
3. Elenca il nome di alcuni virus molto ricorrenti. Spiega quali sono le modalità per difendersi dagli attacchi dei virus che potrebbero distruggere definitivamente i file e descrivi in che modo gli antivirus agiscono.
Funzione
1. Internet è un grande sistema informatico utilizzato per lo scambio di informazioni.
V
F
2. In Internet si possono anche trovare i siti Web dei quotidiani.
V
F
3. Il browser inoltra le richieste dell’utente e permette V di vedere i contenuti presenti nella rete.
F
4. Per navigare in rete è necessario inserire il proprio indirizzo email.
V
F
5. Le origini della rete Internet risalgono al 1915.
V
F
6. Il modem è uno strumento elettronico che serve per ascoltare la musica.
V
F
7. La prima pagina di un sito che viene visualizzata prende il nome di home page.
V
F
8. Il linguaggio di base del Web è l’HTLM.
V
F
9. Adobe flash è un software utilizzato prevalentemente per la grafica.
V
F
10. I motori di ricerca consentono di svolgere anche ricerche avanzate.
V
F
11. Google è un software per i social network.
V
F
12. La chat è un servizio utilizzato per la messaggistica istantanea.
V
F
13. I siti wiki sono un sistema per la condivisione di informazioni.
V
F
14. Lo spam è riferito a messaggi di posta elettronica che contengono pubblicità.
V
F
15. I siti commerciali sono generalmente anche siti istituzionali.
V
F
16. Il dominio dei siti Web registrati in Italia è .it.
V
F
Internet
UNITÀ 1
7. Indica accanto a ciascuna affermazione se si riferisce a Facebook (F) oppure a Twitter (T).
8. Indica accanto a ciascuna affermazione se si riferisce alla chat (C), al forum (F) oppure al blog (B).
1. Permette di inviare messaggi con lunghezza massima di 140 caratteri:
...................
1. Il suo nome deriva dal termine inglese che significa «diario in rete»:
...................
2. È nato con lo scopo di tenere in contatto vecchi compagni di scuola:
...................
2. Il suo nome deriva dal termine inglese che significa «chiacchierata»:
...................
3. Il suo nome deriva dagli annuari fotografici dei college statunitensi:
...................
3. Il suo nome deriva dal termine inglese che significa «stanza delle chiacchiere»:
...................
4. Offre un servizio di messaggistica istantanea:
...................
4. Il suo nome deriva dal termine inglese che significa «cinguettio»:
...................
5. È generalmente gestito da un solo utente:
...................
5. Comprende utenti definiti Amici:
...................
6. È suddiviso in topic:
...................
Competenze 1. Esegui i seguenti esercizi utilizzando un motore di ricerca.
2. Esegui i seguenti esercizi dopo aver navigato in rete.
1. Scopri che cosa offrono, in termini di contenuti, i siti istituzionali e commerciali.
1. Costruisci, utilizzando Google Maps, un percorso stradale per raggiungere Piacenza partendo da Milano (autostrada esclusa). Riporta tutte le indicazioni sul tuo quaderno.
2. Individua i servizi offerti dal tuo Comune di residenza. 3. Approfondisci un argomento di studio a tua scelta. 4. Organizzate una visita didattica da Milano a Palermo in treno e in nave. L’itinerario deve essere organizzato tenendo conto degli orari di partenza e di arrivo e della posizione dell’albergo, che deve trovarsi nel centro della città. 5. Preparate un itinerario didattico per una gita a Roma di tre giorni. 6. Esegui una ricerca sui prodotti tipici di una regione italiana. 7. Trova una ricetta per preparare le tagliatelle alla bolognese. Riporta successivamente sul tuo quaderno ingredienti, quantità per quattro persone, preparazione e cottura. 8. Utilizzando un motore di ricerca apri la pagina italiana di Wikipedia ed esplora tutte le potenzialità offerte da questa enciclopedia libera. 9. Utilizza Wikipedia per fare una ricerca sulle origini della tua città e su personaggi storici famosi che hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo culturale, sociale, economico o politico della città.
2. Accedete, con l’aiuto di un insegnante, a un blog e a un forum e analizzate i temi e le loro caratteristiche. 3. Esegui i seguenti esercizi utilizzando la tua casella di posta. 1. Concorda con il tuo insegnante l’invio di un’e-mail a cui allegherai una ricerca scolastica. 2. Invia un’e-mail ai tuoi compagni utilizzando la funzione Copia conoscenza (Cc) e successivamente la funzione Copia conoscenza nascosta (Cnn). Infine, per analizzare la differenza tra le due funzioni, chiedi ai destinatari quali sono le caratteristiche dell’e-mail inviata. 3. Scrivi un’e-mail che abbia come oggetto: «Esperimenti con la posta elettronica». Scrivi un messaggio a tua scelta usando i colori e variando carattere e dimensione del testo. Infine, inserisci come destinatario il tuo stesso indirizzo e-mail. Premi Invia. A questo punto apri sia l’e-mail inviata sia quella che hai appena ricevuto. Hanno lo stesso aspetto? Trovi qualche differenza tra le due versioni?
4. Completa la seguente tabella relativa ai voli in aereo da Roma a San Pietroburgo. Utilizzando un motore di ricerca, prova a ottenere informazioni sui voli da Roma a San Pietroburgo. Scegli una data e riporta nella tabella le informazioni richieste. Compagnia aerea
Roma: orario di partenza
San Pietroburgo: orario di arrivo
Costo
Eventuale scalo
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Internet
UNITÀ
AREA 3
2 Sicurezza LEZIONE
62. Regole da seguire, corretto comportamento La rete è piena di opportunità e ha davvero cambiato la nostra società. Questi lati positivi tuttavia hanno, come sempre, anche un risvolto negativo. La maggior parte dei bulli della Rete (ciberbullismo) desiderano attrarre su di sé le attenzioni dei mezzi di informazioni, per ricevere cioè dal mondo esterno tutte quelle attenzioni che non ricevono quotidianamente del loro gruppo di amici o all’interno della loro famiglia.
Le informazioni errate Tra i vari pericoli legati alla rete non ci sono solo i malware, che riguardano la rete e i PC con cui navighiamo, ma ci sono anche problemi ben più gravi che derivano dall’uso della rete. Su Internet è infatti possibile attingere a informazioni errate, non vere o di parte, pubblicate solo per distorcere la realtà, ma a questo si può rimediare verificando le fonti da cui arrivano le informazioni o verificando le informazioni con i nostri genitori, i docenti o altre persone che possono confermare ciò che abbiamo letto.
Il ciberbullismo Il concetto di rete è a volte astratto, abbassando così la nostra soglia di attenzione di fronte al pericolo. Se qualcuno ci minaccia di persona abbiamo paura, scappiamo e lo denunciamo, ma se ciò accade, ad esempio, sul nostro profilo di Facebook, dove può capitarci di essere derisi o minacciati privatamente, questo automatismo viene meno. Le minacce, il malessere, le derisioni non avvengono più nel cortile della scuola di fronte a tutti, un luogo dove sia gli insegnanti sia i genitori possono vedere e porre rimedio; oggi avviene tutto su spazi virtuali e succede spesso che gli altri ragazzi, vedendo le offese pubbliche, pensino che si tratti di un gioco e alimentino quelle stesse offese con dei «Mi piace» messi in modo superficiale. Questo è ciò che succede nel ciberbullismo, ovvero quando un prepotente prende di mira qualcuno in modo insistente, arrivando a spaventarlo al punto da causare dei suicidi, avvenuti anche in Italia.
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Sicurezza
UNITÀ 2
Suggerimenti contro il bullismo Ricordatevi sempre che lo scherzo, per essere considerato tale, deve far ridere tutti, anche chi lo riceve. Se vedete che sui social network un vostro amico è continuamente deriso, segnalatelo ai genitori o agli insegnanti. • Non accettare che qualcuno faccia il bullo con te! Riferisci a qualcuno di cui ti fidi quello che sta succedendo (un insegnante, i tuoi genitori, un amico più grande di te). • Non avere paura di dirgli quello che succede. Parlare a chi ti può aiutare è il modo migliore per risolvere la situazione. • Non pensare che raccontandolo a qualcuno vai incontro a problemi peggiori, insieme potrai risolvere questo problema. • Spiega che la situazione ti crea disagio e che ritieni importante che qualcuno faccia qualcosa, e parlane fin quando non si risolve o ottiene un cambiamento. • Non è impossibile fermare un bullo se ne parli con qualcuno.
La chat non è solo chiacchiere, ma anche insidie Le chat permettono agli utenti di fare conoscenza velocemente e facilmente con persone differenti, ma a causa dell’anonimato rappresentano anche un luogo dove si possono fare incontri spiacevoli, che a volte si risolvono con una discussione animata con altri utenti, mentre altre volte possono avere gravi conseguenze nella vita reale. Occorre ricordare, infatti, che non tutti hanno buone intenzioni e molti possono essere interessati a utilizzare i nostri dati personali per truffe o raggiri, o possono prendere possesso virtualmente del nostro PC utilizzandolo come base per «attacchi informatici». Inoltre, purtroppo, alcuni individui potrebbero anche avere cattive intenzioni nei nostri confronti. Pertanto la chat va utilizzata con molta cautela.
PUNTI DI DOMANDA 1. Q uali sono i pericoli in cui si può incorrere nella rete? 2. C he cos’è il ciberbullismo? 3. Q uali potrebbero essere le insidie delle chat?
Troppo connessi Essere sempre connessi con il PC, il cellulare, il tablet è bellissimo, ci permette di contattare chiunque, ovunque, subito e ci rende quasi onnipresenti. Questo modo di comunicare, però, ci rende quasi degli automi: pensate solo a quando avete citofonato l’ultima volta per chiamare un amico, senza mandargli un messaggio o uno squillo. Internet è molto potente, ma non dimenticate che la rete non ha tempo né spazio e, se restate troppo tempo online, non vedrete più che cosa succede intorno a voi. Per usare correttamente la rete seguite questo semplice ma efficace consiglio: quando siete connessi in Internet pensate di essere nella piazza del paese durante il mercato, ci saranno un sacco di persone a cui chiedere informazioni ma non tutti saranno sinceri; inoltre, tutto ciò che farete potrà essere visto da tutti e non potrete cancellare facilmente qualche figuraccia. In Internet fate solo ciò che fareste anche per strada!
Essere sempre connessi ha i suoi vantaggi, ma spesso ci isola da chi abbiamo accanto.
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AREA 3
Internet LEZIONE
63. Sicurezza La diffusione dell’ADSL ha consentito di avere sessioni di connessione molto più lunghe ed economiche e questo ha portato a un aumento degli attacchi da parte di hacker (esperti di informatica che si introducono senza autorizzazione in reti protette), che si inseriscono nel nostro PC acquisendo informazioni personali, diffondendole o utilizzando la nostra identità virtuale come maschera per attacchi informatici verso enti o società. In gergo, i software «malevoli» si chiamano malware (dalla contrazione delle parole inglesi: malicious e software, ovvero codice maligno) e possiamo raggrupparli in diverse categorie.
I virus Un virus è un software capace di inserirsi nel sistema operativo e diffondersi il più possibile, spesso mutando per non essere riconosciuto, esattamente come fanno i virus in natura. L’unica soluzione per evitare di perdere dati o di fornire le proprie generalità contenute all’interno del PC a persone non autorizzate, è avere un programma antivirus sempre aggiornato e in esecuzione, oltre al buonsenso di controllare attentamente i contenuti e il mittente della posta che riceviamo. I cavalli di Troia Sono programmi apparentemente leciti, che spesso hanno le funzionalità di programmi a pagamento ma vengono distribuiti gratuitamente, inducendo l’utente all’utilizzo. Come nella celebre storia di Ulisse, questi programmi hanno anche una funzionalità nascosta che permette il controllo della macchina e l’auto replicazione. Backdoor Questi programmi consentono l’apertura di porte nascoste (backdoor in inglese indica la porta sul retro), permettendo l’accesso non autorizzato alla nostra macchina. A volte i virus fingono di essere un software della polizia e richiedono un pagamento per sbloccare il PC. State sempre attenti quando trovate richieste di denaro e mantenete il vostro antivirus sempre aggiornato.
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Spyware Questi software sono diffusissimi e apparentemente innocui, non danneggiano il sistema ma raccolgono informazioni su tutta la nostra attività sul PC (password, siti che vediamo, conversazioni) e le inviano a grossi database esterni, utili per analisi commerciali. Keylogger Sono molto simili agli spyware, ma registrano ogni tasto digitato sulla tastiera, permettendo di rubare tutte le nostre password e i dati immessi. Per evitare questi inconvenienti è necessario installare particolari programmi. • Antivirus: è un software che ha al suo interno un enorme database in cui sono presenti tutti i virus scoperti fino a oggi e permette di controllare se il nostro PC ha al suo interno questi file; inoltre ha un sistema di rilevamento che segnala comportamenti di file simili ai virus, anche se non ancora conosciuti. • Firewall: letteralmente significa muro di fuoco. È un applicativo che vigila continuamente sulle informazioni in entrata e in uscita e sui programmi in esecuzione, richiedendo all’utente l’autorizzazione a concedere l’accesso alla rete e impedendo intrusioni non desiderate. • Anti-spyware: il suo scopo è proteggere dagli spyware.
Sicurezza
UNITÀ 2
Alcuni suggerimenti per difendersi dagli attacchi di malintenzionati • Se mentre navighi in Internet, appare una finestra con un messaggio del tipo «hai vinto un tablet... compila questo modulo» oppure «sei il milionesimo visitatore e hai vinto... compila questo modulo» o ancora messaggi che promuovono un modo semplice per fare soldi, o diventare ricchi con solo qualche ora di lavoro al giorno. Ti posso assicurare che non hai vinto nulla! E prova a riflettere, se fosse così facile guadagnare, perché lo propongono a te? Chiudi la finestra, quasi sempre questo tipo di messaggi nascondono cattive intenzioni! Non compilare il modulo, e non iniziare neppure a scrivere i dati personali, i dati potrebbero essere letti da malintenzionati anche se non premi alla fine del modulo il tasto «Invia». • Se appare una finestra con cui ti offrono di scaricare un software promettendoti di velocizzare il tuo PC, o sistemare il tuo PC o ancora di scaricarlo perché affermano che sul tuo PC è presente un virus: non crederci! Chiudi la finestra, senza fare clic all’interno. Il software che scarichi, tra l’altro di dubbia utilità, quasi con certezza contiene un malware con cattive intenzioni. • Prima di installare un software o un’app che non conosci, fai una ricerca in Internet e verifica la reputazione del software e del sito che vuoi scaricare tra gli utenti. Se hai dubbi non installarlo. Fai attenzione perché alcuni malintenzionati integrano malware nella procedura di installazione del programma, quando installi il programma installi anche il malware! • Se ricevi un messaggio di posta da qualcuno che non conosci, e ti chiede di fare clic su un link per visualizzare un testo, una foto, un video, e il messaggio ti sembra sospetto, non fare clic! Apri un motore di ricerca e digita l’indirizzo del sito direttamente nel browser, in questo modo puoi avere maggiore sicurezza. • Diffida sempre da messaggi o siti che chiedono dati personali come nome utente, password, PIN, la data di nascita: non compilare moduli e non inserire dati personali. • Non inviare la tua password tramite e-mail e non comunicarla ad altri, anche se in quel momento sono tuoi amici. Alle persone a cui non daresti le chiavi di casa, non dargli le tue password, anche perché non intenzionalmente ma per errore potrebbero finire nelle mani sbagliate.
PUNTI DI DOMANDA 1. P erché la sicurezza è necessaria quando si naviga nel Web? 2. C he cosa sono i virus? 3. Q uanti tipi di virus possono minacciare un computer? 4. C he cosa sono e come funzionano gli antivirus?
• Presta maggiore attenzione quando accedi a Internet utilizzando una rete Wi-Fi gratuita ed evita di effettuare operazioni come acquisti tramite reti pubbliche. Malintenzionati possono vedere il traffico sulla rete e i tuoi dati personali. • Prima di inviare dati da una pagina Web guarda nella barra degli indirizzi del browser se l’indirizzo Web inizia con https://, oppure appare anche un’icona a forma di lucchetto indica che la tua connessione al sito Web è un po’ più protetta. • Se a casa usi una rete Wi-Fi, devi utilizzare una password personalizzata per proteggere il router, non usare quella predefinita! Diversamente un malintenzionato può accedere al tuo router e spiare la tua attività online. Eventualmente assieme a un adulto verifica se questo è stato fatto, è veramente importante!
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