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A cura di Marta Bartolucci
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CD-Rom
con progettazioni, tabelle e modelli
DOCUMENTI
Prezzo di vendita GUIDA + ALLEGATI
www.raffaelloscuola.it
€ 95,00
Progetti Atelier
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con canzoni e storie inedite
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CD-Audio
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EDUCARE IMPARARE CRESCERE
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Quaderni operativi
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Per sperimentare, stimolare e imparare con attività laboratoriali: La creta, Materiali e grafismi, La stanza tattile, Trasforma la forma, Coding, STEAM e Materiali montessoriani
Poster • benvenuti (accoglienza) • angolo delle presenze (casa-scuola) • stagioni • rispetto delle regole (mensa-bagno) • calendario scolastico murale
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Atelier
Alfabetiere magico
Guida per la Scuola dell’Infanzia
EDUCARE IMPARARE CRESCERE
Proposte operativodidattiche su accoglienza, identità, inclusione, colori, rispetto, stagioni e feste
Calendario verticale interattivo da appendere con tessere fustellate per lavorare su stagioni, settimana e tempo meteo
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Progetti
Calendario settimanale interattivo da appendere per osservare e comprendere il susseguirsi dei giorni
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Per conoscere, analizzare e saper usare correttamente i documenti ministeriali
Per la sezione
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DOCUMENTI
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Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE G RATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6).
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EDUCARE IMPARARE CRESCERE
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grafica e impaginazione
Ester Ciceroni, Valentina Mazzarini, Stefania Rossini, Mauda Cantarini copertina
Mauro Aquilanti redazione
Giulia Eusebi coordinamento
Marta Bartolucci illustrazioni e colore
Elisa Bellotti, Valentina Bolco, Agnieszka Ulatowska e Silvia Raga cd-audio
Double Arch, Emilio Marinelli Produzioni Scuola di Canto Moderno Diamond Voice Fano Maestra Lucia De Mare Coro Ass. Musicale InMusica Pesaro, diretto dalla maestra Elisabetta Taburello Coro in lingua Ass. Culturale I Tesori del Futuro Fano, diretto dalla maestra maestra Laura Olivetti Solisti e coristi: Martina Biondi, Sara Cardoni, Lorenzo e Giulio Comandini, Yuki Del Bianco, Noah Esposito, Giorgia Fiori, Maddalena Furlani, Angelica Gennari, Sara Jane Ghiotti, Chiara Giambattistoni, Sabrina Jones, Linda Lucarini, Henry e Eddie Mattioli, Liam O’Donoghue, Pietro Pedini Boni, Giulia Pintore, Sophia Francullo, Caterina e Elisabetta Zanca, Andra Iliescu, Elisa Serrallegri, Margherita Ciaroni stampa
Gruppo Editoriale Raffaello
© 2019 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.raffaelloeditrice.it - www.grupporaffaello.it Ristampa: 6
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Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica se non espressamente autorizzate dal titolare del copyright. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.
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EDUCARE IMPARARE CRESCERE PRESENTAZIONE In questo momento storico di grandi cambiamenti, la scuola – in quanto luogo di formazione delle future generazioni – deve stare al passo e rinnovarsi, tenendo conto sia dell’attuale contesto storico-sociale sia del percorso di crescita di ogni bambino. Le prospettive educative stanno cambiando così come il quadro culturale che circonda ogni proposta educativo-didattica. Anche il punto di vista della scuola deve modificarsi e rispondere così alla necessità di uno sguardo attento da parte dell’Istituzione Scolastica nei confronti dei propri alunni. In un clima di profondi mutamenti è fondamentale conoscere, analizzare e saper usare correttamente i documenti ministeriali, le Raccomandazioni del Consiglio Europeo e tutta la nuova documentazione, e in questo modo redigere una progettazione strettamente correlata alla realtà di ogni singola scuola. Vengono tracciate così le linee guida per operare a scuola in maniera coerente, ponendo al centro della didattica il processo formativo di ogni singolo bambino. La Guida Didattica per la Scuola dell’Infanzia Educare, Imparare, Crescere è pensata come supporto al team docente nell’organizzazione del lavoro. Partendo dall’analisi dei documenti fondamentali, è possibile strutturare una progettazione chiara e semplice per ogni tipo di proposta didattica, sia essa riferita ai Progetti – da svolgere nell’arco dell’anno scolastico –, sia essa legata alla realizzazione degli Atelier didattici. presentazione
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RINGRAZIAMENTI Vanno ringraziati in primis i bambini che hanno collaborato, giocato, imparato e sorriso con i propri insegnanti e hanno reso possibile tutto questo. Si ringraziano, inoltre, tutte le docenti che hanno partecipato alla realizzazione di questa Guida con l’intento di dare nuovi input ai propri colleghi. Hanno collaborato alla realizzazione le seguenti Istituzioni Scolastiche: Scuola dell’Infanzia “Negromanti” dell’Istituto Comprensivo “Lorenzo Lotto” di Jesi (AN) Si ringraziano il Dirigente Scolastico Maria Rita Fiordelmondo, le docenti Paola Zenobi, Annamaria Magrini, Carolina Anna Morici per la collaborazione, Cristina Stronati e Marta Bartolucci come docenti e redattrici delle proposte didattiche. Scuola dell’Infanzia “H.C. Andersen” dell’Istituto Comprensivo “Carpi 2” di Carpi (MO) Si ringraziano il Dirigente Scolastico dott.ssa Chiara Penso, Angela Loschi e Monica Battini come docenti e redattrici delle proposte didattiche. Scuola dell’Infanzia “Bruno Munari” dell’Istituto Comprensivo “Carpi 3” di Carpi (MO) Si ringraziano il Dirigente Scolastico prof. Tiziano Mantovani, la docente Maria Rita Bellei per la collaborazione, Miriam Magnani come docente e redattrice delle proposte didattiche. Scuola dell’Infanzia “Paolo Borsellino” dell’Istituto Comprensivo “Enrico Mestica” di Cingoli (MC) Si ringraziano il Dirigente Scolastico Emanuela Tarascio, le docenti Anna Maria Minnoni e Stefania Montemarani per la collaborazione, Lucia Paglioni come docente e redattrice delle proposte didattiche. Scuola dell’Infanzia “Luigi Bassetti” dell’Istituto Comprensivo “Giuseppe Ungaretti” di Sesto Calende (VA) Si ringraziano il Dirigente Scolastico Emanuela Melone, le docenti Diana Vianello e Antonella Ulgelmo per la collaborazione, M. Elisabetta Giordani come docente e redattrice delle proposte didattiche.
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presentazione
Si ringraziano in particolare: Angela Latini, educatrice di Asilo Nido, e Mariangela Porra, docente della Scuola dell’Infanzia, per la stesura del progetto Benvenuti svolto nella Scuola dell’Infanzia “Gherardo Rangoni” di Appignano (MC). Emily Mignanelli, educatrice montessoriana, per la stesura delle attività di stampo montessoriano all’interno della Scuola Paritaria “Serendipità” di Osimo (AN). Laura Liera, esperta di bricolage, per la realizzazione di alcuni lavoretti per le feste. Michelle Slattery, docente di Scuola Primaria e madrelingua, per la realizzazione del progetto Inclusione e integrazione con la lingua inglese.
Come coordinatrice di questo lavoro ringrazio tutti coloro i quali mi hanno aiutato a renderlo proprio così com’è. Marta Bartolucci
presentazione
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COSA TROVATE NELLA GUIDA DOCUMENTI > Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari > Linee Guida per la Certificazione delle Competenze nel Primo Ciclo di Istruzione >R accomandazione del Consiglio del 22 maggio 2018 relativa alle Competenze Chiave per l’apprendimento permanente > PTOF > PON (RAV infanzia sperimentazione) > Registro Elettronico >L inee Guida Nazionali – Educare al rispetto: per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione (art.1 comma 16 Legge n. 107/2015) > Piano Nazionale Educazione al Rispetto > Decreto Legislativo n. 66/2017 > L’autonomia scolastica per il successo formativo – Documento di lavoro > Decreto Legislativo n. 60/2017
progetti > Benvenuti – per l’accoglienza dei bambini e delle loro famiglie > La mia faccia – per stimolare il bambino a conoscersi e a conoscere l’altro >C olori e inclusione – per spronare all’inclusione attraverso la conoscenza dei colori e lo sviluppo della creatività in forma collaborativa >S tagioni e habitat – per conoscere e sperimentare i cambiamenti stagionali e climatici attraverso proposte che partono da compiti significativi >F este e giornate – per affrontare i momenti di festa nel corso dell’anno, con particolare attenzione alle giornate rivolte al rispetto
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presentazione
DOCUMENTI
Atelier
>L a creta – per sperimentare un particolare materiale naturale e scoprirne le caratteristiche >M ateriale e grafismi – per sviluppare la manualità attraverso il contatto e la manipolazione di elementi naturali >L a stanza tattile – per stimolare, in un’ottica munariana, i bambini alla manipolazione attraverso varie forme d’arte > Trasforma la forma – per far conoscere le forme geometriche attraverso giochi innovativi e letture stimolanti >C oding: Programmo quindi imparo – per affrontare i primi codici di programmazione fin dalla prima infanzia >S TEAM – per sperimentare, in un’ottica di interdisciplinarità, tutti i cardini di questa nuova metodologia didattica >M ateriali montessoriani – per poter realizzare proposte montessoriane utili in ogni Scuola dell’Infanzia
In fondo al volume è presente la sezione Poster (vedi p. 979), in cui viene illustrato e spiegato l’utilizzo di tutto il materiale allegato alla Guida.
presentazione
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Dimmi e io dimentico, mostrami e io ricordo, coinvolgimi e io imparo. Benjamin Franklin
> DOCUMENTI 21
PRIMA PARTE
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SECONDA PARTE
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TERZA PARTE
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QUARTA PARTE
PRIMA PARTE INDICAZIONI NAZIONALI E NUOVI SCENARI > Approfondimento Piano Nazionale Scuola Digitale > Approfondimento Il CodyFeet > Da sapere L’educazione prosociale
RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO DEL CONSIGLIO DEL 22 MAGGIO 2018 > Competenza alfabetica funzionale > Competenza multilinguistica
LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE PER IL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE > Da sapere Le autobiografie cognitive > Approfondimento RAV infanzia > Tabelle con i livelli di valutazione riferiti alle Nuove Competenze Chiave Europee in relazione ai campi di esperienza Modelli – file 1-2-3-4-5-6-7-8
PTOF: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
>C ompetenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria
> Convenzioni e collegamenti con il territorio
> Competenza digitale
> Piano uscite didattiche
> Approfondimento Il Manifesto della comunicazione non ostile >C ompetenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare > Da sapere La resilienza > Competenza in materia di cittadinanza > Competenza imprenditoriale >C ompetenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali
PON: PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE > Per partecipare
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DOCUMENTI > mappe
REGISTRO ELETTRONICO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
DOCUMENTI
SECONDA PARTE LINEE GUIDA NAZIONALI Educare al rispetto: per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione >A pprofondimento La giornata contro la violenza sulle donne
INCLUSIONE E INTERCULTURA CON LA LINGUA INGLESE > Percorso Inclusione e intercultura >C anzone You and me
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> Canzone Please join in
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> Canzone My friend
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> Canzone Boys and girls
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PIANO NAZIONALE PER L’EDUCAZIONE AL RISPETTO >C anzone Il rispetto
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> Rispetto di se stesso > Rispetto dell’altro > Rispetto delle regole > Rispetto della natura e degli animali > No Hate Speech
L’AUTONOMIA SCOLASTICA PER IL SUCCESSO FORMATIVO Documento di lavoro >A pprofondimento Nota Ministeriale prot. n. 1143/2018 L’autonomia scolastica quale fondamento per il successo formativo per ciascuno
DECRETO LEGISLATIVO N. 66/2017 Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità >A pprofondimento Mediatori didattici
mappe
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TERZA PARTE DECRETO LEGISLATIVO N. 60/2017 Norme sulla promozione sulla cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività > Canzone Io creo
STEAM > Approfondimento Il mese delle STEM > Dalle STEM alle STEAM > Approfondimento STEAM: un approccio all’apprendimento del XXI secolo
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FESTE FINALI E DRAMMATIZZAZIONI > Peter Pan > Tanto tempo fa... > Canzone Grande, grande, grande
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QUARTA PARTE L’ANGOLO DEL CALENDARIO Calendario settimanale > Filastrocca La settimana del camaleonte
> Poster
> Poster
> Costruzione
> Costruzione
> Utilizzo
> Utilizzo
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L’ANGOLO DEL CALENDARIO Calendario verticale
DOCUMENTI > mappe
PRIMA PARTE
INTRODUZIONE............................................................................................................... 21 INDICAZIONI NAZIONALI E NUOVI SCENARI.........................................22
DOCUMENTI
Indice DOCUMENTI
L’educazione alla Cittadinanza e alla sostenibilità.................................................................26 La Scuola dell’Infanzia: identità, autonomia, competenza, cittadinanza............................29 Le lingue per la comunicazione e per la costruzione delle conoscenze..............................32 Pensiero matematico e computazionale................................................................................ 34 UN APPROFONDIMENTO - Piano Nazionale Scuola Digitale ........................................................................ 36 UN APPROFONDIMENTO - Il CodyFeet .................................................................................................... 38
Pensiero scientifico................................................................................................................. 40 Ultime novità su cui fare il punto...........................................................................................42 LA CREATIVITÀ E IL DECRETO LEGISLATIVO N. 60/2017...........................................................................42 L’EDUCAZIONE MOTORIA.................................................................................................................
43
LA PROSOCIALITÀ ..........................................................................................................................
44
L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO......................................................................................................
46
Per concludere..........................................................................................................................47
LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE............ 48 UN APPROFONDIMENTO - Il RAV ............................................................................................................56
Livelli di valutazione delle competenze
modelli
- file 1-2-3-4-5-6-7-8........................................... 60
RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO
del 22 maggio 2018 relativa alle Competenze Chiave per l,apprendimento permanente................................................................................ 69 Le Competenze Chiave............................................................................................................ 72 COMPETENZA ALFABETICA FUNZIONALE E COMPETENZA MULTILINGUISTICA............................... 75 COMPETENZA MATEMATICA E COMPETENZA IN SCIENZE, TECNOLOGIE E INGEGNERIA................76 COMPETENZA DIGITALE............................................................................................................... 77 UN APPROFONDIMENTO - Il Manifesto della comunicazione non ostile ........................................................78
indice
15
COMPETENZA PERSONALE, SOCIALE E CAPACITÀ DI IMPARARE A IMPARARE.............................. 80 COMPETENZA IN MATERIA DI CITTADINANZA..............................................................................82 COMPETENZA IMPRENDITORIALE................................................................................................83 COMPETENZA IN MATERIA DI CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALI............................ 84 SOSTEGNO ALLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CHIAVE.............................................................85 I CAMPI D’ESPERIENZA E LE NUOVE COMPETENZE EUROPEE....................................................... 86
PTOF: PIANO TRIENNALE DELL,OFFERTA FORMATIVA.....................87 Convenzioni e collegamenti con il territorio.......................................................................... 91
PON: PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE................................................97 REGISTRO ELETTRONICO NELLA SCUOLA DELL, INFANZIA........ 100
16
DOCUMENTI > indice
INTRODUZIONE............................................................................................................. 102 LINEE GUIDA NAZIONALI (ART. 1 COMMA 16 LEGGE N. 107/2015) – ,
DOCUMENTI
SECONDA PARTE
Educare al rispetto: per la parita tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione....................... 104
UN APPROFONDIMENTO - La giornata contro la violenza sulle donne ........................................................ 108
PIANO NAZIONALE PER L, EDUCAZIONE AL RISPETTO...................110
Cosa significa “educare al rispetto” nella Scuola dell’Infanzia oggi...................................113 canzone Il rispetto traccia n. 1.......................................................................................................115 RISPETTO DI SE STESSO..................................................................................................................116
Esempio di attività – Il mimo delle emozioni modello
- file 9............................................................. 117
RISPETTO DELL’ALTRO .....................................................................................................................119
Esempio di attività – Il gioco dell’abbraccio.................................................................................... 120 RISPETTO DELLE REGOLE................................................................................................................ 121
Esempio di attività – Le nostre regole modello
- file 10.................................................................... 122
RISPETTO DELLA NATURA E DEGLI ANIMALI....................................................................................... 124
Esempio di attività – Visita alla fattoria didattica............................................................................. 125 Esempio di attività – Gli alberi da osservare................................................................................... 126
No Hate Speech......................................................................................................................127 Il referente d’Istituto per il bullismo e il cyberbullismo...................................................... 130
DECRETO LEGISLATIVO N. 66/2017 NORME PER LA PROMOZIONE DELL, , INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI STUDENTI CON DISABILITA..............................................................131 UN APPROFONDIMENTO - Mediatori didattici ......................................................................................... 140
INCLUSIONE E INTERCULTURA CON LA LINGUA INGLESE........ 142 Multietnicità a scuola oggi.................................................................................................... 142 L’intercultura e l’inclusione attraverso la lingua inglese..................................................... 143 Percorso: Inclusione e intercultura con la lingua inglese................................................... 145 canzone You and me traccia n. 2................................................................................................... 146 canzone Please join in traccia n. 3................................................................................................. 148
indice
17
canzone My friend traccia n. 4...................................................................................................... 150 canzone Boys and girls traccia n. 5................................................................................................ 152 UN’IDEA IN PIÙ............................................................................................................................. 154
L, AUTONOMIA SCOLASTICA PER IL SUCCESSO FORMATIVO. DOCUMENTO DI LAVORO........................................................................................ 155 UN APPROFONDIMENTO - NOTA MINISTERIALE PROT. N. 1143/2018 L’autonomia scolastica quale fondamento per il successo formativo per ciascuno..................................161
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DOCUMENTI > indice
INTRODUZIONE............................................................................................................. 163 canzone Io creo traccia n. 6......................................................................................................... 164
DECRETO LEGISLATIVO N. 60/2017
DOCUMENTI
TERZA PARTE
Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali , .............................................................................. 165 e sul sostegno della creativita , , ,
UN IDEA DI CREATIVITA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA: FESTE FINALI E DRAMMATIZZAZIONI....................................................... 169 Festa di fine anno: Peter Pan............................................................................................... 170 COSTUMI E SCENOGRAFIE..............................................................................................................
170
CANOVACCIO................................................................................................................................172
Festa di fine anno: Tanto tempo fa......................................................................................177 COSTUMI E SCENOGRAFIE...............................................................................................................177 CANOVACCIO...............................................................................................................................
Il momento del saluto finale
modelli
178
- file 11-12........................................................................181
canzone Grande, grande, grande traccia n. 7................................................................................... 183
STEAM................................................................................................................................. 184 Prima le STEM, nuovo approccio alle scienze..................................................................... 184 UN APPROFONDIMENTO - Il mese delle STEM ........................................................................................ 186
Dalle STEM alle STEAM: la creatività nelle scienze........................................................... 187 UN APPROFONDIMENTO - STEAM: un approccio all’apprendimento del XXI secolo ..................................... 192
indice
19
QUARTA PARTE
INTRODUZIONE............................................................................................................. 194 L, ANGOLO DEL CALENDARIO............................................................................. 195 Imparare il trascorrere del tempo......................................................................................... 196 Routine che danno sicurezza................................................................................................. 197 Costruiamo l’angolo del calendario...................................................................................... 198 Calendario settimanale.......................................................................................................... 198 LA COSTRUZIONE modelli
- file 13-14-15............................................................................................ 198
filastrocca La settimana del camaleonte ........................................................................................ 199 FACCIAMO IL CALENDARIO.............................................................................................................205 COSTRUIAMO IL CALENDARIO DA PORTARE A CASA modello
- file 16..................................................... 207
Calendario verticale............................................................................................................... 210 LA COSTRUZIONE modelli
- file 17-18............................................................................................... 210
RIPETIAMO IL CALENDARIO PER RICORDARE...................................................................................... 214
Bibliografia .............................................................................................................................. 216 Presentazione Quaderni Operativi IO IMPARO.................................................................. 218 canzone Io imparo traccia n. 8......................................................................................................220 canzone Ho imparato a... traccia n. 9.............................................................................................221
Presentazione Quaderni Operativi PREZIOSO.................................................................... 222
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DOCUMENTI > indice
DOCUMENTI
PRIMA PARTE In questa prima parte sono trattati e analizzati i documenti più importanti che ruotano attorno alla scuola, con particolare riferimento alla Scuola dell’Infanzia oggi.
INTRODUZIONE La bestia è già resa perfetta dall’istinto [...] L’uomo invece [...] non possiede un istinto e deve quindi formulare da sé il piano del proprio modo di agire [...] La specie umana deve esprimere con le sue forze e da se stessa le doti proprie dell’umanità. Una generazione educa l’altra [...] L’uomo può diventare tale solo con l’educazione. I. Kant
La scuola di oggi deve tenere il passo di una società in continua evoluzione. La realtà si sta modificando, perché mentre si presta una maggiore attenzione alle necessità personali – basti pensare al concetto di democrazia dal basso –, i bambini si trovano a vivere in un ambiente sempre più dinamico e ricco di informazioni dove chi funge da maestro non deve avere la veste del “so tutto”, ma dell’“andiamo, seguitemi e scopriamo insieme”. È importante quindi che colui che riveste il ruolo del docente sappia fare leva sulle informazioni di cui ogni bambino è portatore e da queste partire per scoprire, capire e stimolare le capacità del singolo. In quest’ottica si inseriscono i nuovi documenti che caratterizzano l’odierna scuola. Ogni docente deve reimpostare il suo modo di approcciarsi all’insegnamento, in primis analizzando i documenti da seguire redatti dalla Commissione Europea e dal Ministero dell’Istruzione e dell’Educazione, per poi rivolgere lo sguardo con estrema attenzione a ogni singolo bambino e costruire così un percorso d’apprendimento significativo.
prima parte
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INDICAZIONI NAZIONALI E NUOVI SCENARI
a cura di Marta Bartolucci
Il documento Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari (dette anche Nuove Indicazioni) si rifà alle Indicazioni Nazionali del 2012, ponendo però maggiore attenzione ai temi della Cittadinanza e della Costituzione, dell’educazione alla sostenibilità, oltre che alle lingue e al pensiero matematico, computazionale e digitale. L’ex-ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, parlando di questo documento, lo ha definito contenitore degli «strumenti per capire e gestire il cambiamento della nostra società». La stessa Fedeli, infatti, ha affermato che: «Conoscere il cambiamento è l’unico modo per dare forza agli strumenti dell’educazione. Il tema dell’educazione è anche un tema di cittadinanza attiva, partecipata, consapevole e responsabile, che presuppone cultura, conoscenza e approfondimento. Il documento risponde a quanto ci verrà chiesto per l’attuazione dell’Agenda 2030 dell’ONU in tema di sostenibilità, dove viene richiesta una trasversalità di contenuti e di innovazione per la formazione. Un’educazione che dovrà essere coordinata a livello europeo. Così come è centrale il tema della statistica per una capacità di lettura oggettiva dei dati, a cui si aggiunge il tema del digitale che cambia la qualità e i tempi dell’apprendimento. Non possiamo quindi sottovalutare il tema dell’alfabetizzazione digitale. Qui entra il senso nuovo di Cittadinanza e Costituzione, una Costituzione che va studiata e non soltanto letta. Servono processi attivi di conoscenza per vivere in modo attivo nella società e costruire una cultura della democrazia».
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DOCUMENTI > prima parte
prima parte
DOCUMENTI
Il documento è stato consegnato alle scuole per essere “messo alla prova” sul campo ed è tuttora oggetto di consultazione e confronto tra le Istituzioni Scolastiche e la Comunità Scientifica Nazionale per un eventuale intervento di precisazione. Il professor Italo Fiorin – che ha presieduto la commissione incaricata di redigere il documento – lo ha definito «un testo aperto alla partecipazione degli insegnanti per essere costruito insieme, infatti è un testo partecipato. Vorremmo includere anche le famiglie e le realtà sociali del Paese perché le Indicazioni sono il riferimento culturale e pedagogico per l’elaborazione del curricolo, sono il cuore dell’offerta formativa delle scuole. La missione della scuola deve essere quella di consegnare competenze per affrontare l’incertezza del futuro». La Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione del MIUR sta garantendo misure di accompagnamento avvalendosi della collaborazione del Comitato Scientifico Nazionale per le Indicazioni. Saranno organizzati seminari nazionali su tre ambiti tematici: Cittadinanza e Costituzione, Cittadinanza digitale, Cittadinanza e sostenibilità. Saranno poi raccolte le esperienze più significative per costituire un archivio dinamico delle innovazioni metodologiche e didattiche, base utile per alimentare la ricerca sul curricolo, la formazione in servizio e l’evoluzione delle Indicazioni.
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«Il compito della scuola non è solo quello di insegnare ad apprendere, ma anche insegnare a stare al mondo» ha detto sempre Fiorin. «Questo è il motivo per cui quest’espressione si trova nelle Indicazioni Nazionali del 2012. Inizialmente ero restio all’uso perché nell’immaginario comune viene utilizzata per definire i furbetti, chi se la sa cavare. Il senso, invece, che volevamo intendere è quello di realizzare una scuola che faccia ponte con la vita. Una scuola del rispetto, dell’empatia, della responsabilità e dei valori che avete indicato». Fiorin ha poi continuato affermando: «Le Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari è un testo liquido che deve essere rivisitato continuamente perché il mondo che vivono i nostri alunni e studenti cambia velocemente. Il documento presentato al MIUR non è altro che il frutto di un confronto che in questi tre anni è avvenuto con le scuole e deve continuare in futuro». Il documento è una rilettura delle Indicazioni entrate in vigore nell’anno scolastico 2013/2014, dopo tre anni di confronto con le scuole e dopo un’accurata riflessione sulla realtà attuale. Quindi, il nuovo testo, come afferma esplicitamente, punta a «garantire a tutte le studentesse e a tutti gli studenti le Competenze Chiave per affrontare i cambiamenti e le sfide del loro presente, per proiettarsi al meglio nel futuro, per diventare cittadine e cittadini attivi e consapevoli, capaci di condividere valori comuni e di confrontarsi positivamente con l’altro». Sono state prefissate delle azioni di accompagnamento, indicate nella nota di trasmissione, per l’attuazione di ciò che viene suggerito nel documento ministeriale. Azioni delle singole scuole Va posta particolare attenzione alle parti del documento in cui vengono proposte: > l’integrazione tra le discipline di studio; > la differenziazione di scelta di metodi didattici efficaci e operativi; > la predisposizione di ambienti di apprendimento coinvolgenti e partecipati. Per arrivare a ciò vengono consigliate: > attività di formazione in servizio; > iniziative di ricerca-azione; > forme di dialogo sociale sui compiti formativi della scuola di base.
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DOCUMENTI > prima parte
DOCUMENTI
Azioni delle scuole polo È stata scelta una scuola polo ogni area geografica (Nord, Sud e Centro); tali scuole polo devono usufruire delle risorse stanziate con il Decreto Ministeriale n. 851/2017 ai fini di: > a ttivare progetti di ricerca-azione mediante la costituzione di reti di scopo finalizzate all’innovazione didattica, all’esplorazione di nuovi contenuti disciplinari, alle connessioni trasversali stimolate dal richiamo alle Competenze Chiave e di cittadinanza; > p romuovere la formazione di figure “sensibili” (tutor, facilitatori, formatori) scegliendoli tra le migliori professionalità presenti nel territorio, per costituire una rete di esperti in grado di fornire consulenza e supporto alle scuole impegnate nei progetti di innovazione didattica; >o rganizzare momenti formativi, seminariali, eventi, attraverso i quali costruire una maggiore sensibilità sui temi oggetto di riflessione; > r accogliere, organizzare, documentare i migliori esiti del lavoro delle scuole, anche come contributo allo sviluppo, all’integrazione e al rilancio delle Indicazioni Nazionali. prima parte
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L’educazione alla Cittadinanza e alla sostenibilità Nella parte introduttiva del documento si legge: «Autorevoli e importanti istituzioni sovranazionali – ONU, UE, Consiglio d’Europa – hanno raccolto le sollecitazioni provenienti dalla società, emanando documenti che richiamano gli Stati ad un maggiore impegno per la sostenibilità, la Cittadinanza europea e globale, la coesione sociale». Il nuovo documento ha, quindi, la finalità di riequilibrare gli insegnamenti esistenti dando maggiore centralità al tema della Cittadinanza, che diviene il punto di riferimento di tutte le discipline, fondamenta su cui si basa il curricolo di ogni singola scuola e cuore pulsante delle varie progettazioni inserite nei Piani per l’Offerta Formativa. Le Nuove Indicazioni fanno riferimento a istituzioni sovranazionali che da anni stanno monitorando la situazione della società contemporanea e che parlano da tempo di Cittadinanza globale. Quest’ultima è uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile che, come sottolineato nel documento, è «un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile in un grande programma d’azione per un totale di 169 “target” o traguardi. L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030». Da sottolineare in particolar modo l’Obiettivo 4 che fa riferimento proprio alla scuola: «Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti».
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DOCUMENTI > prima parte
DOCUMENTI
Nel documento si legge anche che l’istruzione scolastica può fare molto per gli obiettivi dell’Agenda, «fornendo competenze culturali, metodologiche, sociali per la costruzione di una consapevole cittadinanza globale e per dotare i giovani cittadini di strumenti per agire nella società del futuro in modo da migliorarne gli assetti». Le istituzioni scolastiche hanno, perciò, il compito di organizzare e redigere un curricolo che abbia come cornice contenitiva di ogni proposta didattica quella della cittadinanza: «[...] i docenti sono chiamati non a insegnare cose diverse e straordinarie, ma a selezionare le informazioni essenziali che devono divenire conoscenze durevoli, a predisporre percorsi e ambienti di apprendimento affinché le conoscenze alimentino abilità e competenze culturali, metacognitive, metodologiche e sociali per nutrire la Cittadinanza attiva». Altro importante documento a cui si fa riferimento nelle Nuove Indicazioni è la Raccomandazione del 23 aprile 2008, sul Quadro Europeo delle Qualifiche che, illustrando il significato di competenza nel contesto europeo, ne precisa la finalità per la convivenza democratica: «Competenze: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia». Le Competenze Chiave di Cittadinanza attiva – che devono essere conseguite alla fine del Primo ciclo di istruzione, come scritto nelle Indicazioni Nazionali del 2012 – sono contenute anche nelle Nuove Indicazioni, che si propongono, quindi, di porre al centro dell’attenzione del mondo scolastico i due cardini di Cittadinanza e Costituzione.
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L’articolo 1 della Legge n. 169/2008 stabilisce che: A decorrere dall’inizio dell’anno scolastico 2008/2009, oltre ad una sperimentazione nazionale, ai sensi dell’articolo 11 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, sono attivate azioni di sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate all’acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione», nell’ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse. Iniziative analoghe sono avviate nella scuola dell’infanzia.
A tutt’oggi tale articolo rimane in vigore e viene confermato dalle Nuove Indicazioni, le quali ribadiscono che l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” sia associato all’area storico-geografica. «Tuttavia, le Indicazioni richiamano con decisione l’aspetto trasversale dell’insegnamento, che coinvolge i comportamenti quotidiani delle persone in ogni ambito della vita, nelle relazioni con gli altri e con l’ambiente e pertanto impegna tutti i docenti a perseguirlo nell’ambito delle proprie ordinarie attività.» Una cittadinanza attiva, partecipata e consapevole è la questione più importante messa in luce nelle Indicazioni Nazionali del Primo ciclo di istruzione del 2017.
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DOCUMENTI > prima parte
È giusto considerare la Scuola dell’Infanzia come la porta attraverso la quale ogni singolo bambino fa il suo ingresso nella società, staccandosi per la prima volta dalla microrealtà familiare ed entrando in piena regola in una società formata da tanti altri uguali a lui e nello stesso tempo differenti; una società in cui vigono regole valide per tutti, in cui le persone adulte a cui fare riferimento sono nuove e devono essere in grado di creare un contesto empatico per facilitare la costruzione di rapporti basati sulla fiducia. Stando alle Nuove Indicazioni, nella Scuola dell’Infanzia «la centralità di ogni soggetto nel processo di crescita è favorita dal particolare contesto educativo: è la scuola dell’attenzione e dell’intenzione, del curricolo implicito – che si manifesta nell’organizzazione degli spazi e dei tempi della giornata educativa – e di quello esplicito che si articola nei campi di esperienza. Questi mettono al centro dell’apprendimento l’operare del bambino, la sua corporeità, le sue azioni, i suoi linguaggi. Nella Scuola dell’Infanzia non si tratta di organizzare e “insegnare” precocemente contenuti di conoscenza o linguaggi/abilità, perché i campi di esperienza vanno piuttosto visti come contesti culturali e pratici che “amplificano” l’esperienza dei bambini grazie al loro incontro con immagini, parole, sottolineature e “rilanci” promossi dall’intervento dell’insegnante».
DOCUMENTI
La Scuola dell’Infanzia: identità, autonomia, competenza, cittadinanza
Nel campo d’esperienza Il sé e l’altro è possibile ritrovare le basi del concetto di Cittadinanza attiva: [...] I molti perché rappresentano la loro spinta a capire il significato della vita che li circonda e il valore morale delle loro azioni. Nella scuola hanno molte occasioni per prendere coscienza della propria identità, per scoprire
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le diversità culturali, religiose, etniche, per apprendere le prime regole del vivere sociale, per riflettere sul senso e le conseguenze delle loro azioni [...]. [...] Questo campo rappresenta l’ambito elettivo in cui i temi dei diritti e dei doveri, del funzionamento della vita sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano una prima “palestra” per essere guardati e affrontati concretamente. [...] La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, di approfondimento culturale e di reciproca formazione tra genitori e insegnanti per affrontare insieme questi temi e proporre ai bambini un modello di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte alle loro domande di senso in coerenza con le scelte della propria famiglia, nel comune intento di rafforzare i presupposti della convivenza democratica.
La prima infanzia è fragile, vulnerabile, dipendente dalle figure adulte, ma è anche unica e ha caratteristiche proprie. In un tempo molto breve – ovvero dai tre ai sei anni – i bambini sono soggetti a grandi trasformazioni, da un punto di vista fisico, emotivo, relazionale e intellettivo. Nella Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia – approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata da 194 Stati del mondo – viene definito il bambino come soggetto di diritti e di tutela da parte degli Stati e della comunità internazionale. In un momento storico in cui la crisi economica è una realtà anche nel nostro Paese – secondo l’ultimo rapporto ISTAT (giugno 2018) ci sono 1,2 milioni di bambini che vivono in povertà – l’educazione e la scuola possono e devono dare una speranza per un mondo migliore, in cui ognuno sia cittadino consapevole e attivo nella propria comunità e in quella internazionale. Nella Scuola dell’Infanzia promuovere la Cittadinanza attiva implica, come primo passo, la comprensione dei bambini con le loro caratteristiche, i loro modi di esprimersi e le dinamiche relazionali che ciascuno ha con il mondo che lo circonda. Il rapporto con i bambini ci insegna ad accogliere e ad accettare le diversità, a restare in ascolto e a osservare. Rapportarsi con il bambino, pensandolo competente, serve per instaurare una relazione basata sul coinvolgimento reciproco. È stato dimostrato da diverse ricerche in ambito psico-pedagogico che più il bambino sperimenta vissuti positivi, più diventa aperto al coinvolgimento interpersonale e alla conoscenza. L’educazione non può essere considerata un qualcosa di scollegato dal contesto culturale e sociale, essa esiste e si struttura all’interno di esso. Attraverso l’educazione il bambino può riuscire a trovare il proprio ruolo nella società di cui farà parte da adulto.
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DOCUMENTI > prima parte
DOCUMENTI
Secondo Jerome Bruner, una qualità fondamentale che caratterizza l’uomo è l’intersoggettività, ossia «la capacità di capire attraverso il linguaggio e i gesti o con altri mezzi, cosa hanno in mente gli altri» e di porre in relazione tutto questo con il contesto per arrivare a un significato finale. La capacità nel contesto scolastico di costruire un dialogo, dove l’adulto conceda gli spazi e i tempi adeguati al bambino che ha di fronte, implica dare a quest’ultimo la possibilità di imparare a mettersi in relazione, permettendogli di sentirsi partecipe, consapevole di se stesso e degli altri, per poter diventare poi da adulto un cittadino attivo. Nella Scuola dell’Infanzia le diverse situazioni di apprendimento si snocciolano lungo l’arco di tutto il tempo-scuola, dove le occasioni per apprendere attraverso il gioco, la scoperta, la curiosità e l’esplorazione sembrano accidentali, ma in realtà nascondono figure adulte che fungono da registi. L’insegnante guida le situazioni d’apprendimento e le “promuove dall’interno”, ciò vuol dire che gli interventi non sono mai direttivi né giudicanti, permettendo il perdurare della motivazione e della partecipazione emozionale di tutti. La Cittadinanza attiva, di cui si devono porre le basi già alla Scuola dell’Infanzia, presuppone alcuni diritti fondamentali che sono alla base della democrazia: all’autonomia
alla costruzione di conoscenze
diritto
allo scambio significativo con gli altri
all’espressione di pensieri, sentimenti ed emozioni
alla partecipazione attiva
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Le lingue per la comunicazione e per la costruzione delle conoscenze A proposito dell’alfabetizzazione culturale di base nelle Nuove Indicazioni si legge: All’alfabetizzazione culturale e sociale concorre in via prioritaria l’educazione plurilingue e interculturale. La lingua materna, la lingua di scolarizzazione e le lingue europee, in quanto lingue dell’educazione, contribuiscono infatti a promuovere i diritti del soggetto al pieno sviluppo della propria identità nel contatto con l’alterità linguistica e culturale. L’educazione plurilingue e interculturale rappresenta una risorsa funzionale alla valorizzazione delle diversità e al successo scolastico di tutti e di ognuno ed è presupposto per l’inclusione sociale e per la partecipazione democratica. L’apprendimento di più lingue permette di porre le basi per la costruzione di conoscenze e facilita il confronto tra culture diverse. La capacità di utilizzare più lingue garantisce la possibilità di comunicare efficacemente, per capire e farsi capire nei registri adeguati al contesto, ai destinatari e agli scopi.
Inoltre, c’è da ricordare che già nell’articolo 7 della Legge n. 107/2015 si trovano obiettivi come «la valorizzazione e il potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione Europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content and Language Integrated Learning».
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DOCUMENTI > prima parte
DOCUMENTI
Content and Language Integrated Learning (CLIL) è quello che in italiano è definito un Apprendimento Linguistico Integrato (ALI); la lingua straniera viene utilizzata per insegnare contenuti disciplinari: si usa l’inglese per insegnare altro. Il CLIL non sostituisce le normali lezioni d’inglese, ma affianca l’insegnamento linguistico curricolare. Si viene quindi a creare una maggiore esposizione alla lingua straniera e un ambiente d’apprendimento meno artificiale e più legato alla vita reale della sezione. Nel CLIL lingua, contenuto ed esperienza sono integrati e connessi. Nella Scuola dell’Infanzia ciò è ancora più facile che in altri ordini di scuola, poiché non c’è una scissione netta tra le varie discipline e la lingua inglese può e deve essere utilizzata in svariati momenti della giornata scolastica per permetterne un’acquisizione precoce e proficua (a questo riguardo si rimanda al Percorso Inclusione e intercultura con la lingua inglese, vedi p. 142). prima parte
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Pensiero matematico e computazionale
Nelle Nuove Indicazioni l’attenzione data al pensiero matematico risiede nel fatto che «il laboratorio di matematica rappresenta un contesto naturale per stimolare le capacità di argomentare e stimolare il confronto fra pari». Il discorso poi si focalizza sul pensiero computazionale che diviene un importante traguardo di apprendimento nel Primo ciclo di istruzione. Come specifica il documento, «per pensiero computazionale si intende un processo mentale che consente di risolvere problemi di varia natura seguendo metodi e strumenti specifici pianificando una strategia. È un processo logico creativo che, più o meno consapevolmente, viene messo in atto nella vita quotidiana per affrontare e risolvere problemi. L’educazione ad agire consapevolmente e le strategie messe in atto consentono di apprendere ad affrontare le situazioni in modo analitico, scomponendole nei vari aspetti che le caratterizzano e pianificando per ognuno le soluzioni più idonee». Nelle attività scolastiche il pensiero computazionale non si ricollega sempre alla presenza della macchina, del computer, ma anzi è utile svilupparlo attraverso attività reali e pratiche. Ogni situazione-problema che preveda per la sua risoluzione una procedura da seguire può definirsi attività di coding unplugged, ovvero un’attività che utilizza strumenti non digitali per la sua realizzazione.
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DOCUMENTI > prima parte
DOCUMENTI
Il coding unplugged è particolarmente adatto alla didattica della Scuola dell’Infanzia, perché stimola l’apprendimento e la curiosità nei bambini. Il termine “coding” vuol dire programmazione informatica e può essere considerato una disciplina che ha come base il pensiero computazionale, cioè tutti quei processi mentali che mirano alla risoluzione di problemi combinando metodi e strategie e scomponendo il problema in microquesiti. Nella Legge n. 107/2015, tra gli obiettivi formativi prioritari, nel comma 7 lettera h), viene ribadito «lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro». Ponendo il pensiero computazionale e le competenze digitali come fondamento dell’educazione degli studenti, sempre la Legge n. 107/2015, nel comma 56, prevede il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), dove vengono indicate le competenze che devono raggiungere gli studenti nell’informatica e nell’uso critico e consapevole della rete.
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un
APPROFONDIMENTO
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE «L’educazione nell’era digitale non deve porre al centro la tecnologia, ma i nuovi modelli di interazione didattica che la utilizzano.» Il Piano Nazionale Scuola Digitale è un documento pensato per condurre le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella Legge n. 107/2015. Il documento ha funzione di indirizzo; punta a introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento permanente (lifelong learning) ed estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi virtuali di apprendimento. Si tratta di una possibilità concreta di innovare la scuola, adeguando le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione, non dimenticando però anche le metodologie didattiche e le strategie usate con i bambini in classe. Nel PNSD, infatti, si definisce il coding come «metodologia trasversale del cambiamento e di cultura digitale, intesa come uso critico delle tecnologie e della rete». Il PNSD precisa anche che «l’educazione al pensiero computazionale è essenziale affinché le nuove generazioni siano in grado di affrontare la società del futuro non da consumatori passivi ma da soggetti consapevoli e attori partecipi del loro sviluppo». Gli insegnanti, per quanto concerne le competenze digitali, dovranno avere condizioni idonee per divenire facilitatori di percorsi didattici innovativi, basati su contenuti adatti e calibrati per i loro studenti. Il Piano è strutturato su quattro nuclei:
STRUMENTI > accesso
FORMAZIONE DEL PERSONALE
ACCOMPAGNAMENTO
> competenze degli studenti
> formazione in servizio
> animatore digitale
> assistenza tecnica
> accordi territoriali
> a mministrazione digitale
> s viluppo di competenze trasversali
> identità digitale
> contenuti digitali
> s pazi e ambienti di apprendimento
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COMPETENZE E CONTENUTI
DOCUMENTI > prima parte
> creazione di soluzioni innovative
DOCUMENTI
L’Animatore Digitale è un docente che, insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore Amministrativo, ha il compito di predisporre la promozione dell’innovazione digitale nel campo delle azioni previste dal PTOF e le attività del PNSD. Viene individuato dal Dirigente e a lui è rivolta una formazione specifica per poter «favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano PNSD» (rif. Prot. n. 17791 del 19/11/2015). È una figura di sistema e non di supporto tecnico. > formazione interna
MIUR
Animatore Digitale
> coinvolgimento della comunità scolastica > creazione di soluzioni innovative
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L’introduzione al pensiero logico e computazionale deve avvenire già alla Scuola dell’Infanzia. Il contesto deve essere ludico e l’approccio deve avvenire in modo semplice e divertente, ma allo stesso tempo creativo e fondamentale, con l’obiettivo di aiutare i bambini a diventare da grandi utenti consapevoli e, magari, bravi progettisti in campo informatico. Nel Piano di azione per l’Educazione Digitale, la Commissione Europea ha fissato l’obiettivo di introdurre il coding in tutte le scuole entro il 2020 e sostiene, proprio in funzione di questo obiettivo, la code week, una settimana dedicata al coding organizzata ogni anno nel mese di ottobre in tutta Europa e rivolta a ogni ordine di scuola.
un
APPROFONDIMENTO
IL CODYFEET CodyFeet è un metodo di coding unplugged per età prescolare, propedeutico all’uso di CodyRoby e alla programmazione visuale a blocchi. Il metodo consente di costruire percorsi a tessere quadrate che rappresentano in modo intuitivo le istruzioni necessarie a percorrerli. CodyFeet nasce dall’esigenza, diffusa nella Scuola dell’Infanzia, di rappresentare direttamente sul percorso le istruzioni da eseguire per percorrerlo; esso scaturisce da un’idea di Annalisa Albano, concepita per le sue bimbe e maturata durante scambi in chat, ed è frutto dell’analisi critica e della rielaborazione effettuata a Urbino con i partecipanti alla Summer School 2018. La caratteristica peculiare di CodyFeet è quella di conciliare l’estrema semplificazione, che lo rende intuitivo e corretto per costruzione, con i principi base del coding e i paradigmi di programmazione visuale a blocchi e coding unplugged, che i bambini incontreranno negli anni successivi. In CodyFeet le istruzioni sono direttamente rappresentate sulle tessere quadrate che compongono il percorso, una per tessera. È come se il protagonista del gioco fosse un robottino che legge le istruzioni con i piedi: solo quando arriva su una tessera legge l’istruzione corrispondente, la interpreta e la esegue, poi passa alla successiva, spostandosi sulla tessera di fronte a sé. Quindi lo spostamento in avanti è implicito, perché rappresenta il passaggio all’istruzione successiva, mentre le mosse rappresentate sulle tessere corrispondono a rotazioni sul posto: sinistra (rotazione in senso antiorario di 90 gradi), destra (rotazione in senso orario di 90 gradi) e diritto (nessuna rotazione rispetto alla direzione già assunta). Le tessere sono quadrate. In analogia ai blocchi della programmazione visuale, ogni tessera ha un incavo e una protuberanza tra loro complementari, che ne suggeriscono i possibili incastri con altre tessere. L’incavo rappresenta il punto d’ingresso in una tessera, mentre la protuberanza ne rappresenta il punto d’uscita. L’incastro garantisce che il punto d’uscita da una tessera corrisponda al punto di ingresso nella successiva. In tal modo la naturale disposizione delle tessere a formare il percorso corrisponde alla sequenza di istruzioni da eseguire per percorrerlo. Ogni tessera è caratterizzata dal colore, dalla direzione delle impronte rispetto al punto di ingresso e dalla posizione relativa dei punti di ingresso e uscita.
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DOCUMENTI > prima parte
DOCUMENTI
Ahead (dritto): colore grigio, punto d’uscita sul lato opposto a quello d’ingresso, impronte lungo la direzione ingresso-uscita.
Left (sinistra): colore giallo, punto d’uscita sul lato sinistro della tessera rispetto al punto di ingresso, impronte ruotate di 90 gradi a sinistra rispetto al punto di ingresso.
Right (destra): colore rosso, punto d’uscita sul lato destro della tessera rispetto al punto di ingresso, impronte ruotate di 90 gradi a destra rispetto al punto di ingresso.
Start (partenza): colore azzurro, nessun punto di ingresso, triangolo al centro orientato verso il lato d’uscita.
Stop (arrivo): colore azzurro, nessun punto di uscita, cerchietto al centro.
Adattamento da http://codemooc.org/codyfeet/
prima parte
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Pensiero scientifico
Una disciplina che contribuisce alla costruzione del pensiero logico e critico è Scienze. Quest’ultima, infatti, permette di leggere la realtà che ci circonda in modo razionale, ponendo domande e cercando in modo scientifico di dare delle risposte, attraverso la formulazione di ipotesi. Viene ribadito perciò l’utilizzo del metodo sperimentale – osservazione e interpretazione dei fatti –, che è applicabile in differenti ambiti di vita. Come sottolineato nelle Nuove Indicazioni: «Per il conseguimento di questi obiettivi è indispensabile una didattica delle Scienze basata sulla sperimentazione, l’indagine, la riflessione, la contestualizzazione nell’esperienza, l’utilizzo costante della discussione e dell’argomentazione». In questo modo viene ribadito quanto già espresso nelle Indicazioni del 2012: «La ricerca sperimentale, individuale e di gruppo, rafforza nei ragazzi la fiducia nelle proprie capacità di pensiero, la disponibilità a dare e ricevere aiuto, l’imparare dagli errori propri e altrui, l’apertura ad opinioni diverse e la capacità di argomentare le proprie».
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DOCUMENTI > prima parte
prima parte
DOCUMENTI
Le attività laboratoriali sono fondamentali per la realizzazione della didattica delle Scienze, sfruttando non solo gli spazi della scuola, ma il contatto diretto con la realtà, gli spazi aperti e i collegamenti col territorio. Tale metodologia risulta essere particolarmente valida per la Scuola dell’Infanzia, poiché l’esperienza diretta è alla base dell’acquisizione e della comprensione di un concetto. A ciò si ricollega, nell’apprendimento in età prescolare, la presentazione – soprattutto in ambito scientifico – dei compiti di realtà, compiti autentici che vedono il bambino a diretto contatto con la realtà naturale, per scoprire e provare a spiegarne i fenomeni (a tal proposito si rimanda al box di approfondimento sul compito significativo, vedi p. 394).
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Ultime novità su cui fare il punto LA CREATIVITÀ E IL DECRETO LEGISLATIVO N. 60/2017 Come scritto nelle Nuove Indicazioni: «Le discipline artistiche sono fondamentali per lo sviluppo armonioso della personalità e per la formazione di una persona e di un cittadino capace di esprimersi con modalità diverse, di fruire in modo consapevole dei beni artistici, ambientali e culturali, riconoscendone il valore per l’identità sociale e culturale e comprendendone la necessità della salvaguardia e della tutela». Questo si ricollega al Decreto Legislativo n. 60/2017 dove si legge: «La cultura umanistica e il sapere artistico sono garantiti alle alunne e agli alunni, alle studentesse e agli studenti al fine di riconoscere la centralità dell’uomo, affermandone la dignità, le esigenze, i diritti e i valori». In tale documento sono anche ribaditi i temi della creatività, sottolineando come la progettazione debba avvenire in modo verticale, partendo proprio dalla Scuola dell’Infanzia (a questo proposito si fa riferimento alla Terza Parte di Documenti, vedi p. 163). I temi della creatività sono:
MUSICALE-COREUTICO
ARTISTICO-VISIVO
la conoscenza storico-critica della musica, la pratica musicale, la danza
la conoscenza della storia dell’arte e la pratica della pittura, della scultura, della grafica, delle arti decorative, del design o di altre forme espressive
TEATRALE-PERFORMATIVO la conoscenza storico-critica e la pratica dell’arte teatrale o cinematografica, altre forme di spettacolo artistico-performativo
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DOCUMENTI > prima parte
LINGUISTICO-CREATIVO la conoscenza e la pratica della scrittura creativa, della poesia e di altre forme simili di espressione
Nella scuola di oggi, inoltre, viene data sempre più importanza all’educazione motoria, vista come collegamento tra vari ambiti: la conoscenza del corpo, il suo funzionamento, i suoi movimenti e i corretti stili di vita che fanno riferimento a regole di condivisione e di rispetto, sottintese in una buona pratica sportiva. Il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti si è detto a favore di un ampiamento dell’orario di educazione motoria nella Scuola Primaria, mentre ha sottolineato come una maggiore attenzione nei confronti della psicomotricità nella Scuola dell’Infanzia agevola un migliore rapporto del bambino con il proprio corpo, facilitando automaticamente la relazione con l’altro. Difatti, nelle Linee Programmatiche del Ministro Bussetti si legge: «L’educazione a corretti stili di vita permetterà di lavorare su più piani per un’educazione motoria che agevoli la crescita armonica. Pertanto, oltre all’inserimento fin dalla scuola primaria di laureati in scienze motorie e sportive, è mia intenzione ridefinire e riorganizzare l’attività sportiva scolastica».
prima parte
DOCUMENTI
L’EDUCAZIONE MOTORIA
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LA PROSOCIALITÀ Come già sottolineato, per le Nuove Indicazioni la scuola deve formare cittadini attivi, in un’ottica che non si basa soltanto sulle nozioni ma su un modo differente di rapportarsi con ciò che circonda ogni singolo individuo. Nel testo si legge: Tutti gli apprendimenti devono contribuire a costruire gli strumenti di cittadinanza e ad alimentare le competenze sociali e civiche. Un ambiente di apprendimento centrato sulla discussione, la comunicazione, il lavoro cooperativo, la contestualizzazione dei saperi nella realtà, al fine di migliorarla, l’empatia, la responsabilità offrono modelli virtuosi di convivenza e di esercizio della prosocialità. Le regole che verranno definite e condivise da insegnanti e alunni all’interno delle comunità scolastiche, così come le riflessioni sulle norme che regolano le relazioni nella comunità più ampia, devono sempre trovare riferimento nella Costituzione. In questo modo, la Legge fondamentale dispiegherà, agli occhi dei ragazzi, la concretezza, la vitalità, la profondità che le sono proprie e che non sempre possono essere colte limitandosi ad una lettura e commento asettico degli articoli che la compongono.
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DOCUMENTI > prima parte
da
DOCUMENTI
La nostra Costituzione, le Raccomandazioni dell’Unione europea, i documenti del Consiglio d’Europa e dell’ONU richiamano tutti ad un comportamento etico verso le persone, verso l’ambiente e il pianeta da praticare nei comportamenti e nelle relazioni quotidiane. Lo studio delle scienze, della storia, della geografia, delle arti, deve contribuire a costruire questa responsabilità globale. Le pratiche di cittadinanza attiva non riguardano, però, solo la declinazione del curricolo nei diversi aspetti disciplinari. L’insegnante, in quanto educatore di futuri cittadini, ha una specifica responsabilità rispetto ai destinatari della sua azione educativa: le sue modalità comunicative e di gestione delle relazioni in classe, le sue scelte didattiche potranno costituire un esempio di coerenza rispetto all’esercizio della cittadinanza, oppure creare una discrasia fra ciò che viene chiesto agli allievi e quello che viene agito nei comportamenti degli adulti.
SAPERE
L’EDUCAZIONE PROSOCIALE L’educazione prososciale deve abituare i bambini, senza cercare di ottenere delle gratificazioni o dei vantaggi, a favorire gli altri o a adoperarsi per il raggiungimento di obiettivi comuni. È alla base dell’alfabetizzazione morale delle nuove generazioni e si fonda sulla costruzione di una relazione base istintiva rivolta all’altro, altruista e non egocentrica. Non si parla solo di educare i bambini alla cooperazione, ma anche al rispetto dell’altro e delle sue scelte, nell’ottica di imparare a vivere nel sociale in maniera proficua e serena. Una delle componenti che sembra essere maggiormente collegata alla capacità di agire in modo prosociale è l’empatia. Alcune ricerche hanno tentato di stabilire quali fattori – interni ed esterni – influiscano sulla responsività empatica dei bambini in età prescolare. Da un punto di vista interno l’Effortful Control – capacità di regolare il modo di agire sostituendo un comportamento dominante in caso di necessità – sembra essere un altro elemento determinante. Secondo il modello teorico di Bischof-Köhler, psicologa dello sviluppo, nel corso dell’età prescolare i bambini migliorano il funzionamento cognitivo e riescono a padroneggiare più informazioni. Se a tre anni la semplice visione di un’emozione può suscitare empatia, in poco tempo questa informazione da sola non è più sufficiente. A partire dai cinque anni, per rispondere in modo prosociale i bambini hanno bisogno che l’espressione emotiva dell’altro sia spiegata da elementi di contesto. Da questa età in avanti occorre spiegare l’origine di un’emozione perché si comportino empaticamente, altrimenti i bambini rispondono con comportamenti autocentrati. I programmi educativi alla prosocialità non possono evitare di considerare lo stadio di sviluppo del bambino. Riconoscere che esistono delle tendenze individuali non basta, occorre comprendere quali siano le informazioni cui i bambini sono più sensibili affinché recepiscano il messaggio. Questo significa fare riferimento a un modello complesso che consideri contemporaneamente abilità affettive, cognitive e comportamentali. Adattamento da Francesca Cilento, Educare alla prosocialità: il ruolo delle abilità cognitive in età prescolare, http://www.crescita-personale.it/genitori-figli/2098/educare-prosocialità/524/a
prima parte
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L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Questione ancora ampiamente aperta è quella dell’ambiente di apprendimento, che deve essere «funzionale allo sviluppo delle competenze» e perciò richiede:
> adeguate conoscenze da parte dei docenti per criteri di organizzazione e di funzione; > opportuni investimenti da parte degli Enti; > possibilità idonee a differenti proposte didattiche con spazi flessibili e modificabili. Si parla, infatti, di ambiente di apprendimento come elemento prescrittivo per lo sviluppo delle competenze degli alunni, facendo ancora una volta riferimento alle linee dettate dalle Indicazioni del 2012: L’acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica, ma anche la disponibilità di luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza per le scienze, la tecnologia, le lingue comunitarie, la produzione musicale, il teatro, le attività pittoriche, la motricità. [...] Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti. [...] Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze. [...] Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze. [...] Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Imparare non è solo un processo individuale. La dimensione sociale dell’apprendimento svolge un ruolo significativo. [...] Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”. [...] Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.
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DOCUMENTI > prima parte
DOCUMENTI
Per concludere
A chiusura dell’analisi delle Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari è bene, quindi, focalizzare l’attenzione sul passaggio che ne sintetizza i valori espressi e detta le linee da seguire per la scuola del nuovo millennio: Questo documento pone al centro il tema della cittadinanza, vero sfondo integratore e punto di riferimento di tutte le discipline che concorrono a definire il curricolo. [...] Non si tratta di “aggiungere” nuovi insegnamenti, semmai di ricalibrare quelli esistenti. Per questa ragione appare propedeutico ed opportuno procedere gradualmente, dialogando sia con la comunità scientifica, gli esperti di diversi ambiti e le associazioni professionali, sia con le scuole, al fine di condividere e interpretare le sollecitazioni di questo testo che propongono una rilettura mirata ed approfondita delle Indicazioni 2012 nella prospettiva dello sviluppo di competenze per la cittadinanza attiva e la sostenibilità. prima parte
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LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE a cura di Marta Bartolucci
Le Linee Guida per la Certificazione delle Competenze nel Primo Ciclo di Istruzione si collegano al primo documento analizzato, ovvero Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari, poiché in entrambi i testi si dà estrema importanza alla formazione di individui adulti capaci di gestire un ambiente di lavoro e le sue connessioni relazionali. Difatti, nelle Linee Guida si legge: «La formulazione di una certificazione di competenze fondata su evidenze, presuppone una progettazione curricolare e una pianificazione dell’offerta didattica e degli ambienti di apprendimento tali da mettere l’allievo in situazione e in azione per acquisire conoscenze e abilità attraverso l’esperienza, ma anche per riflettere metacognitivamente e sviluppare metodi per acquisire informazioni, trasformare la realtà, generalizzare quanto appreso. È inoltre indispensabile che gli allievi possano collaborare e interagire tra di loro per sviluppare atteggiamenti partecipativi, collaborativi ed empatici».
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DOCUMENTI
Sempre nelle Linee Guida, facendo esplicito riferimento alle Indicazioni del 2012, è inoltre riportato: «In uno scenario così complesso e variegato la scuola può trovare un riferimento unitario nella solida formazione della persona che apprende, sicché “lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato”». Le Linee Guida, quindi, riportano il tema della certificazione delle competenze al centro della questione scolastica e danno alle scuole chiarimenti in riferimento alla valutazione autentica. La valutazione autentica nasce negli anni Novanta negli Stati Uniti. Erano ormai chiari i limiti della valutazione tradizionale, la quale si basava solo sulle conoscenze, senza tener conto del processo che ogni alunno compie per apprendere, per costruire le sue conoscenze e infine per applicarle alla realtà. La valutazione autentica, invece, si connota come una valutazione che verifica non solo ciò che uno studente sa, ma ciò che “sa fare con ciò che sa”, ed è fondata sull’utilizzo delle conoscenze applicate alla realtà. prima parte
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A questo proposito, Winograd e Perkins scrivono: «L’intento della “valutazione autentica” è quello di coinvolgere gli studenti in compiti che richiedono di applicare le conoscenze nelle esperienze del mondo reale. La “valutazione autentica” scoraggia le prove “carta-e-penna” sconnesse dalle attività di insegnamento e di apprendimento. Nella “valutazione autentica”, c’è un intento personale, una ragione a impegnarsi, e un ascolto vero al di là delle capacità/doti dell’insegnante».
VALUTAZIONE TRADIZIONALE: > la scuola deve fare acquisire il bagaglio di conoscenze e abilità stabilite nel curriculo; > l’alunno deve acquisire conoscenze e abilità; > i docenti devono verificare con prove oggettive se gli studenti sanno e valutare di conseguenza; > la conoscenza è costituita dal curriculo da cui si parte per somministrare gli strumenti della valutazione.
DOPO
PRIMA
L’obiettivo di questa tipologia di valutazione è l’inserimento dello studente nella vita reale, dove occorrono non solo nozioni, ma anche abilità e competenze. La valutazione autentica si basa, perciò, su un apprendimento scolastico dato non solo dalla conoscenza di nozioni, ma dalla capacità di generalizzare, di trasferire e di utilizzare tale conoscenza in contesti reali.
VALUTAZIONE AUTENTICA: > la scuola deve costruire un curriculo per far maturare le competenze necessarie allo svolgimento di compiti reali; > l’alunno deve saper svolgere compiti significativi in contesti reali; > i docenti fissano le prestazioni che gli studenti dovranno effettuare per dimostrare le loro capacità e su questa base si costruisce il curriculo, che diventa mezzo per lo sviluppo della competenza richiesta per assolvere a un compito.
Nelle Linee Guida, viene spiegato che la certificazione delle competenze è un atto educativo dovuto. La nota ministeriale infatti spiega che «la certificazione delle competenze, che accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, rappresenta un atto educativo legato a un processo di lunga durata».
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