Evviva si ricomincia

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INDICE 2 Partire con il piede giusto 4 5 6 7 8 9 10 11 12 14 15 16 17 18 19 20 21

SO

ASCOLTARE - Mappa

Chi parla? A chi? Perché si parla? Quanti modi di dire! Linguaggi specifici Che piacere ascoltare! Il cobra A UTOVALUTAZIONE

Letture per l’insegnante

SO

PARLARE - Mappa

Parole per chiedere e spiegare Parole per cercare soluzioni Parole per raccontare Parole per descrivere Parole per informare Le parole giuste A UTOVALUTAZIONE

23 24 25 26 27 28 29 30

SO

LEGGERE - Mappa

Intuire le parole Anticipare i fatti Leggere con espressività Leggere con senso e a ritmo Velocità nella lettura Leggere a più voci A UTOVALUTAZIONE

SO

SCRIVERE - Mappa

31 Per non ripetere 32 Il tempo dei verbi 33 I connettivi 34 Fantastico o realistico? 36 Una tua esperienza 37 Fare rime per divertire 38 Descrivere 39 Dividere per riassumere 40 Scrivere per riassumere 42 Scrivere per giocare 43 A UTOVALUTAZIONE RIFLETTERE SULLA LINGUA

44 Giochi di parole 48 M I AUTOVALUTO


Partire con il piede giusto Eccoci di nuovo insieme. Che cosa vi aspettate da questo nuovo anno scolastico? Avete qualche paura o desiderio in particolare? , C e qualche nuovo compagno tra di voi? Cosa vi sentite di dire per conoscervi meglio?

Sono curiosa di conoscere nuovi amici! Sono pronto ad aiutare chi ha bisogno.

2

, Mi piace l aula , di quest anno!


! i t u n e v n e B ‫بيحرت‬ bienveni do

স্বাগত

bine ai venit

i mirëpritur

добро пожаловать

ласкаво просимо

Voglio impegnarmi per non litigare con i compagni.

Добредојдовте

Welkom

benvenue

WELCOME Lo studio, si sa, puo essere impegnativo, ce la mettero tutta!

, Non vedo l ora di scoprire tante cose nuove e interessanti.

Fate come i bambini dell’immagine, sedetevi in cerchio, stabilite il turno con cui potete parlare, poi esprimete ognuno un vostro pensiero: solo condividendo timori, paure, sogni e speranze si può fare davvero squadra!

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SSOOASACSOCOLTLATRAERE Per potenziare le tue capacità di apprendere, impara ad ascoltare.

I nserisci le parole-chiave nella mappa: cancellale dopo averle usate, così sarà più semplice, come ti mostra l’esempio.

1

comodo • contenuto • persona • distrarre attenzione • ascoltato • rilassato • spiegazioni

Prima di ascoltare

comodo • Mettiti • stai tranquillo e • concentrati sulla leggerà.

; ; che parlerà o

Durante l’ascolto

Assumi un atteggiamento attivo: sull’argomento per tutta • mantieni l’ la durata dell’ascolto; da suoni e rumori; • non lasciarti principale • cerca di comprendere il del messaggio e non ti scoraggiare se non comprendi tutto.

Dopo l’ascolto

• Se non hai capito qualcosa o ti sei perso dei passaggi, chiedi tranquillamente . . • Rifletti su ciò che hai

2 Ripeti ad alta voce il contenuto della mappa.

Prima di ascoltare devo mettermi comodo, stare tranquillo e...

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Lettura dell'insegnante

SSOO AASSCCOOLLTTAARREE

pag.

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CHI PARLA? A CHI? 1 P er imparare ad ascoltare dobbiamo comprendere prima di tutto come si comunica. Ascolta i messaggi che ti leggerà l’insegnante, scegli la vignetta giusta per ogni messaggio, poi indica con una x:

- l’emittente, cioè chi manda il messaggio parlando; - il destinatario, cioè chi riceve il messaggio ascoltando; - lo scopo del messaggio. L’emittente è il signore.

il ferroviere.

Il destinatario è il bambino.

il ferroviere.

Lo scopo è chiedere informazioni. trovare un posto per mangiare. L’emittente è il bambino.

l’allenatrice.

Il destinatario è la dottoressa.

il bambino.

Lo scopo è lodare il bambino. punire il bambino. L’emittente è la mamma.

il papà.

Il destinatario è il papà.

la bambina.

Lo scopo è spiegare una buona abitudine. obbligare a fare qualcosa.

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SOSO AASSCCOOLTLTAARREE

Lettura dell'insegnante

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PERCHÉ SI PARLA? 1 Ascolta i messaggi e completa in modo corretto.

L’amica bisbiglia all’orecchio di per

.

La nonna chiama per

.

Il nonno fa una domanda al per

CONCORSO LETTERARIO

.

La maestra si rivolge agli per

.

La giornalista comunica il meteo ai per

6

.


Lettura dell'insegnante

SO ASCOLTARE

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QUANTI MODI DI DIRE! 1 Ascolta i modi di dire e indica con una x che cosa vogliono comunicare.

1. La zia spiega al nipote che è caduta e si è fatta male. le è sempre piaciuta la matematica. non le è mai piaciuta la matematica.

2. Silvia si raccomanda di bere molto. non svelare il segreto. non parlare quando si beve.

3. Alì si lamenta perché non ha più un soldo. è diventato tutto verde. non sta mai zitto.

4. Laura vuol far capire che è nervosa. ha i capelli spettinati. ha troppi capelli.

5. Il dottore esclama che la bimba ha un cavallo malato. ha la febbre molto alta. è forte come un cavallo.

6. Luigi dichiara di svegliarsi sempre presto. dormire molto poco. andare a dormire sempre presto.

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SOSO AASSCCOOLTLTAARREE

Lettura dell'insegnante

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LINGUAGGI SPECIFICI 1 Ascolta i messaggi letti dall’insegnante, poi inserisci le parole mancanti.

1. L ’allenatore dà indicazioni: “Quando vedete il numero 3 saltare, dovete a rete e stare pronti dietro con il

.

Quando siamo all’

, alzate la palla a Lele che deve stare

sempre pronto a

”.

2. I l giardiniere informa: “Le rose vanno

in

fresca. Non vanno piantate su terreni gelati o intrisi di pioggia. Una volta fatta la

, ammucchiare

la terra sui rami fino a ricoprirli quasi completamente. L’

sarà regolare durante la prima estate”. 3. L ’esperta informatica spiega: “Dopo aver acceso il PC, il verrà

rimanendo in attesa di

istruzioni. In pratica, si tratta dell’

che ti

permette di dialogare con il computer e che ti aiuta a in modo intuitivo.” 4. L ’idraulico dichiara: “La

della caldaia consiste

nella pulizia del

, nel verificare che lo scarico dei avvenga in modo corretto ed efficiente e che la dell’ambiente in cui è installata la caldaia sia corretta.”

5. La regista afferma: “In questa scena voglio una luce laterale stretta con un sull’ che ripartiamo con la

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sull’attrice e poi la successiva. Chiamate gli attori sul set .”


Lettura dell'insegnante

SO ASCOLTARE

pagg.

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CHE PIACERE ASCOLTARE! 1 Ascolta i brani letti dall’insegnante: cancella i termini sbagliati e completa.

IL GIGANTE DELLE MAREE Questo testo è un racconto realistico/fantastico. I protagonisti sono

e

.

Questo testo vuole spiegare .

FRANCESCA Questo testo è un racconto realistico/fantastico. I protagonisti sono

e

.

La storia si svolge in un tempo

.

Questo testo vuole .

SANDWICH DA SPIAGGIA Questo testo è un racconto regolativo/informativo. Questo testo vuole spiegare . Leggendolo ho imparato a .

IL MAMMUT LANOSO Questo testo è un racconto descrittivo/informativo. Questo testo vuole . Leggendolo ho capito che .

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SOSO AASSCCOOLTLTAARREE

Lettura dell'insegnante

pag.

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IL COBRA 1 A scolta il brano letto dall’insegnante, osserva le immagini e indica quale di questi animali è il cobra.

2 Completa la descrizione del cobra.

Il cobra si chiama Ha il corpo

ed è lungo

.

e ricoperto di

Ha una lingua

. Ha la testa

e un carattere

.

3 Indica con una x se le affermazioni sono vere (V) o false (F).

Sigismondo è un cobra giovane. Il suo padrone è un mercante di serpenti. Il suo padrone suonava il flauto. Al sibilo del suo richiamo la gente accorreva. Il veleno del cobra è velenosissimo.

V V V V V

F F F F F

4 Segna con una x il significato corretto delle espressioni ascoltate.

Non capiva perché le sue attenzioni fossero così male accolte dalle persone. N on capiva perché le persone evitavano le sue attenzioni fuggendo. N on capiva perché le persone si raccoglievano intorno a lui. N on capiva perché le persone venivano accolte male dal suo padrone.

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Volentieri avrebbe stampato un bacio sulle loro guance. V olentieri avrebbe dato un bacio sulle guance del suo padrone. V olentieri avrebbe stampato la sua immagine su un volantino. V olentieri avrebbe dato un bacio sulle guance dei passanti.

.


A UT OVALUT AZ IO NE

SSOO AASSCCOOLLTTAARREE

Rifletti e indica con una x il tuo modo di ascoltare. Puoi fare più di una scelta e aggiungere dove pensi sia necessario. 1. A scuola a me piace ascoltare

le storie lette dagli insegnanti. le spiegazioni degli insegnanti. i compagni quando esprimono un loro parere. solo le storie audio con musica di sottofondo.

2. Durante l’ascolto

4. Dopo aver ascoltato completo gli esercizi con facilità. con qualche difficoltà: non ricordo alcune cose. con molta difficoltà.

5. Se non capisco mentre ascolto aspetto la fine, poi chiedo all’insegnante. interrompo la lettura. non chiedo nulla: mi vergogno.

presto attenzione. mi distraggo a momenti. non riesco ad ascoltare.

3. Quando ascolto mi rilasso. mi innervosisco. mi annoio.

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SOSO AASSCCOOLTLTAARREE LETTURE PER L'INSEGNANTE Pag. 5 Chi parla? A chi? Comunicazione 1 – Buongiorno, a che ora parte il treno? Comunicazione 2 – Sei arrivato terzo... bravo! Comunicazione 3 – Dopo mangiato è bene lavarsi i denti.

Pag. 6 Perché si parla? Comunicazione 1 – Marta avvicinati, ti confido un segreto. Comunicazione 2 – Vieni subito qui Felix! Riportami il gomitolo. Comunicazione 3 – Mi accompagni al supermercato? Ho bisogno di aiuto con la spesa. Comunicazione 4 – Quest’anno la nostra classe parteciperà a un concorso letterario. Comunicazione 5 – Cari telespettatori, per domani si prevedono grosse nevicate su tutta l’Italia.

Pag. 7 Quanti modi di dire! 1) La zia spiega: – Ho sempre avuto il bernoccolo per la matematica! 2) Silvia si raccomanda: – Acqua in bocca! 3) Alì si lamenta: – Oggi sono al verde! 4) Laura dice: – Oggi ho un diavolo per capello! 5) Il dottore esclama: – Questa bambina ha una febbre da cavallo! 6) Luigi dichiara: – Io vado sempre a letto con le galline.

Pag. 8 Linguaggi specifici 1) L’allenatore dà indicazioni: “Quando vedete il numero 3 saltare, dovete fare muro a rete e stare pronti dietro con il bagher. Quando siamo all’attacco, alzate la palla a Lele che deve stare sempre pronto a rete”. 2) Il giardiniere informa: “Le rose vanno interrate in torba fresca. Non vanno piantate su terreni gelati o intrisi di pioggia. Una volta fatta la messa a dimora, ammucchiare la terra sui rami fino a ricoprirli quasi completamente. L’annaffiatura sarà regolare durante la prima estate”. 3) L’esperta informatica spiega: “Dopo aver acceso il PC, il Sistema Operativo verrà avviato rimanendo in attesa di istruzioni. In pratica, si tratta dell’interfaccia che ti permette di dialogare con il computer e che ti aiuta a operare in modo intuitivo”. 4) L’idraulico dichiara: “La manutenzione della caldaia consiste nella pulizia del bruciatore, nel verificare che lo scarico dei fumi avvenga in modo corretto ed efficiente e che la ventilazione dell’ambiente in cui è installata la caldaia sia corretta”. 5) La regista afferma: “In questa scena voglio una luce laterale stretta con un primo piano sull’attrice e poi la dissolvenza sull’inquadratura successiva. Chiamate gli attori sul set che ripartiamo con la registrazione.”

Pag. 9 Che piacere ascoltare! Il gigante delle maree (S. de la Iglesia, Il libro segreto degli gnomi) All’inizio dei mondi, sulla sponda del mare, viveva un gigante di pietra innamorato di un’ondina, una fata delle acque, che all’alba e al tramonto usciva dall’acqua per cantare una dolce canzone. Una mattina, l’ondina non si fece vedere. Non si mostrò né alla sera, né al mattino seguente, e neanche al tramonto successivo. Per cercare l’ondina il gigante iniziò a spingere l’acqua del mare, che si alzò enormemente. Dopo il suo enorme sforzo, il gigante si sdraiò sulla spiaggia a riposare. Mentre il gigante si riposava, le acque tornarono tranquille. E ciò fino a quando, recuperate le forze, il gigante tornò a spingere le acque del mare. Così, ancora oggi, le acque del mare salgono e scendono instancabilmente, due volte al giorno.

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SSOO AASSCCOOLLTTAARREE Francesca (E. E. Festa, La buffa bambina, Mondadori) Francesca è una buffa bambina: occhialoni spessi che coprono due occhietti a mandorla e una pancia tonda come una mela gigante. Canta sempre, è stonatissima e io vorrei gridarle di smettere anche se Francesca è down e la mamma mi ha detto che devo avere pazienza con lei. Oggi sono sceso nel cortile per giocare. C’è il deserto. Stanno tutti guardando i cartoni in tv. Ma io ho il mio pallone e due alberi a fare la porta. Ed ecco il grande campione Marco Francesco Totti, nel suo miglior cucchiaio del campionato e... STUUMMP, un gol strastupendo! Peccato, con un portiere vero ci sarebbe stato più gusto. Da dietro uno degli alberi sbuca Francesca e raccoglie il pallone. Mi sorride stringendolo sulla sua pancia tonda. La piazzo tra i pali e ricomincio la partita. Come portiere non vale niente, ma così c’è più soddisfazione a fare goal. Lei rincorre la palla rimbalzando di qua e di là e ride di gusto. È proprio una compagna speciale questa buffa bambina!

Sandwich da spiaggia (AAVV, Solletico, Il libro delle ricette, Giunti) Questa è una ricetta per preparare il sandwich ideale da mangiare in spiaggia, sotto l’ombrellone. È una merenda davvero speciale per ricordare la stagione dei bagni infiniti e dei castelli di sabbia! Ingredienti: • 2 fette grandi di pancarrè integrale • tonno sgocciolato e tagliato a pezzettini • 2 uova sode tagliate a fettine • 2 foglie di lattuga • olio, sale e maionese Spalma la maionese sulle fette di pancarrè. Condisci il tonno e le uova sode con olio e sale. Disponi su una fetta di pancarrè la foglia di lattuga, poi il tonno e le uova sode conditi. Chiudi il sandwich con una fetta di lattuga e una di pancarrè.

Il mammut lanoso Il mammut lanoso era alto tre o quattro metri. Il suo corpo era rivestito da una folta pelliccia rossastra che manteneva al caldo l’animale. Sotto la pelle aveva uno spesso strato di grasso isolante e aveva lunghissime zanne ricurve a spirale che potevano essere usate per spazzare la neve dalle basse piante di cui si cibava. Viveva nelle steppe dei paesi nordici assieme all’alce, al bisonte, alla renna, al lupo e al rinoceronte lanoso e si è estinto verso la fine dell’era glaciale. Contemporaneamente al mammut viveva l’uomo di Neanderthal, che si nutriva di vegetali e di carne di mammut, abitava in grotte o capanne e costruiva strumenti di pietra. Noi conosciamo il mammut perché fu rappresentato dagli uomini del Paleolitico sulle pareti delle grotte ed è giunto fino a noi ben conservato (compresa la pelliccia e le parti molli!) nei ghiacci della Siberia e dell’Alaska.

Pag. 10 Il cobra

(P. Ceccarelli, Che animali strampalati, Raffaello Editrice)

Sigismondo era un giovane cobra già lungo più di un metro, il suo corpo sottile era coperto di squame scure dalla coda fino alla testa, larga quasi come un ventaglio. Sigismondo era socievole. Amava stare in compagnia dei suoi simili, ma soprattutto degli esseri umani. Viveva in una cesta di giunco chiusa da un coperchio forato. Là dentro si annoiava a morte e non appena l’incantatore di serpenti, suo padrone, suonava il flauto, Sigismondo usciva per festeggiare la luce del sole e il paesaggio intorno a sé. Quando poi avvistava qualche passante, faceva di tutto per mostrargli il suo entusiasmo: drizzava il capo e tirava fuori la lingua biforcuta in segno di saluto. Volentieri avrebbe stampato un bacio sulle loro guance. Non capiva, però, perché le sue attenzioni fossero così male accolte: al sibilo del suo richiamo, tutti scappavano terrorizzati: sfido io, Sigismondo era l’unico a non sapere che il suo veleno è mortale!

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SSOOASPCAORLLTAARREE Per potenziare le tue capacità di comunicazione, impara a esprimerti in modo logico e coerente.

I nserisci le parole-chiave nella mappa: cancellale dopo averle usate, così sarà più semplice, come ti mostra l’esempio.

1

scopo • comprensibile • ripetere • domande ordine • destinatario • lessico • registro • argomento

Prima di parlare

Durante la conversazione

Dopo la conversazione

• Concentrati sullo scopo della tua conversazione: esprimere le tue idee; esporre una lezione; raccontare un’esperienza; inventare una storia; descrivere qualcosa. . • Pensa al più adatto. • Scegli il trattato. • Tieni conto dell’ . • Esprimiti in modo chiaro, corretto e cronologico. • Racconta in adeguato. • Usa un cose già dette. • Non • Se siete più persone: rispetta il tuo turno; ascolta gli interventi degli altri. che ti vengono • Rispondi alle poste per spiegarti meglio. • Rifletti sulle diverse esperienze e opinioni. • Rifletti sulle tue modalità di espressione.

2 Ripeti ad alta voce il contenuto della mappa.

Prima di parlare mi concentro sullo…

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SO PARLARE

PAROLE PER CHIEDERE E SPIEGARE 1 O sserva le immagini, poi comunica i diversi messaggi con il linguaggio più adatto: scegli se usare il tu o il lei.

SE TU FOSSI...

COME TI ESPRIMERESTI SE... • Devi spiegare la vittoria della tua squadra a tuo fratello. • Vuoi chiedere al mister di poter giocare la prossima partita. • Hai bisogno che la mamma ti consoli per la sconfitta nella partita.

• Vuoi esprimere la tua emozione a un tuo amico. • Vuoi chiedere alla zia di spingerti più forte. • Vuoi chiedere al papà di un tuo amico se ti fa scendere.

• Vuoi chiedere al tuo compagno di aiutarti con i compiti. • Vuoi avere una spiegazione dall’insegnante. • Vuoi informare il dirigente scolastico circa le attività della giornata.

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SO PARLARE

PAROLE PER CERCARE SOLUZIONI 1 O sserva con i tuoi compagni le situazioni illustrate: si verificano anche nella vostra classe? Provate a spiegare come si potrebbe risolvere ogni situazione, ascoltate tutte le proposte, poi scrivete quale soluzione ritenete più opportuna.

CAOS IN SALA MENSA

TUTTI VOGLIONO LO STESSO COLORE

SO PARLARE

SPINTONI PER RAGGIUNGERE L’USCITA DOPO LA CAMPANELLA

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DISCUSSIONE PER FARE I GRUPPI DI GIOCO DURANTE LA RICREAZIONE


SO PARLARE

PAROLE PER RACCONTARE 1 Osserva le foto: ti ricordano qualche momento felice o triste del tuo passato? Racconta con parole tue che cosa è accaduto.

CO N GLI AM ICI

A SCU OLA

IN VAC ANZ A

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SO PARLARE

PAROLE PER DESCRIVERE 1 O sserva e immagina di toccare, mangiare, ascoltare e annusare gli elementi rappresentati. Poi descrivili utilizzando i dati sensoriali adatti.

DATI VISIVI

SO PARLARE DATI TATTILI

DATI GUSTATIVI

DATI OLFATTIVI

DATI UDITIVI 18


SO PARLARE

PAROLE PER INFORMARE 1 O sserva le foto e scrivi gli elementi naturali e artificiali che vedi. Poi pensa al territorio dove vivi tu e, usando le stesse parole o trovandone altre, descrivilo.

Elementi naturali

Elementi artificiali

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SO PARLARE

LE PAROLE GIUSTE 1 I messaggi di questi bambini sono semplici, confusi e ripetitivi. Prima traducili oralmente utilizando un linguaggio adatto al contesto e al messaggio che vogliono dare, poi riscrivili correttamente. Osserva l’esempio.

COMUNICAZIONI ORIGINALI Ieri ho fatto dei problemi e ho fatto i conti sul quaderno blu, ma ho fatto degli errori.

Ho detto la poesia, la maestra ha detto “Bravo”. Le ho detto che voto mi aveva dato e lei mi ha detto “Dieci”.

L’uomo dei fiori mi ha dato un mazzo e io gli ho dato i soldi. Poi l’ho dato alla mamma che mi ha dato un bel bacio.

In palestra ho messo le scarpe, ho messo la tuta, ho messo gli abiti sui ganci, mi sono messa in fila al mio posto.

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COMUNICAZIONI CORRETTE Ieri ho risolto dei problemi e ho eseguito i conti sul quaderno di matematica, ma ho commesso degli errori.


A UT OVALUT AZ IO NE

SO PARLARE

Rifletti e indica con una x il tuo modo di comunicare ed esprimerti. Puoi fare più di una scelta e aggiungere dove pensi sia necessario. 1. A scuola io comunico

sempre volentieri. non sempre volentieri perché mi vergogno. solo se interrogato.

3. Se devo raccontare qualcosa di personale lo faccio con precisione ed entusiasmo. racconto solo le parti importanti. racconto malvolentieri.

4. Se devo ripetere la lezione davanti alla classe 2. Quando devo esprimere una mia opinione lo faccio in modo chiaro e corretto. ripeto quella di qualche compagno. non mi vengono mai le parole.

mi concentro e mi esprimo bene. faccio difficoltà all’inizio, poi mi esprimo bene. mi innervosisco e non riesco a dire tutto quello che so.

5. Se non mi vengono le parole aspetto un attimo, mi concentro e riparto. guardo l’insegnante e aspetto che dica qualcosa lei. mi sento a disagio e ho voglia di piangere.

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SSOO PLEARGGLAERREE SO ASLCEGOGLTEARREE

SO

Per diventare un lettore sempre più esperto, preparati a potenziare le tue capacità di lettura.

1

I nserisci le parole-chiave nella mappa: cancellale dopo averle usate, così sarà più semplice, come ti mostra l’esempio.

posizione • giudizio • espressività • segni • informazioni pagina • chiaro • ritmo • intonazione • rumori

Prima di leggere

comoda e rilassata. • Assumi una posizione che ti circondano. • Ignora i che stai per leggere: • Concentrati sulla osserva le illustrazioni, leggi il titolo e immagina.

Durante la lettura

Lettura ad alta voce: facendo scorrere bene le • pronuncia in modo parole; per catturare l’attenzione di chi ascolta; • leggi con a seconda • se ci sono dialoghi, leggi con del personaggio; di punteggiatura: • fai attenzione ai comprenderai meglio; creato da versi • in un testo poetico, rispetta il e strofe.

Dopo la lettura

• Rifletti su ciò che hai letto per verificare se hai compreso tutte le . . • Esprimi un tuo

2 Ripeti ad alta voce il contenuto della mappa.

Prima di leggere devo assumere una posizione…

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SO LEGGERE

INTUIRE LE PAROLE 1 P rova a leggere tutto di seguito, senza fermarti: dovrai intuire e indovinare le parole nascoste.

La nuova maestra Oggi è arrivata una nuova maestra. È giovane, ha tanti riccioli biondi e sembra simpatica. – Chiamatemi pure Carlotta – dice. E a questo punto si mette a piangere. Una maestra che piange? Tutti la fissano a bocca aperta. – Per me è il primo giorno di scuola. Non è mica facile! – singhiozza. Sara allora si fa coraggio e tira fuori un cioccolatino dalla tasca del grembiule e lo dà alla maestra. Carlotta lo prende, lo scarta e se lo mette in bocca. I bambini cercano di consolarla e, mentre lei tira su col naso e succhia il cioccolatino, le allungano un fazzoletto. Adesso la maestra Carlotta sta meglio. Distribuisce ai bambini fogli e pennarelli perché vuole che disegnino il primo giorno di scuola. Sara disegna la faccia tonda della maestra con i riccioli gialli tutti intorno; poi ci aggiunge tanti lacrimoni grossi così che piovono giù dagli occhi azzurri. Alla fine guarda il disegno e si mette a ridere: la maestra non è poi così male! T. Merani, Sara che dice no, Mondadori

2 C ollega le frasi alla parte di testo in cui si trovano.

I bambini cercano di consolarla.

Inizio

La maestra non è poi così male.

Svolgimento

La maestra ha tanti riccioli biondi.

Conclusione

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SSOO PLEARGGLAERREE

ANTICIPARE I FATTI 1 Osserva attentamente l’illustrazione, leggi il titolo e prova a rispondere alle domande.

Chi saranno i personaggi? Dove si svolgerà la storia? Quando? Sarà un testo divertente?

Che singhiozzo! Oggi in classe Niccolò aveva il singhiozzo e non riusciva a farselo passare. Stavamo leggendo e, ogni tanto, arrivava da dietro un hic! sonoro come una schioppettata. Fra noi bambini si sentivano risatine soffocate. Il maestro per un po’ ha fatto finta di niente, poi però si vede che si è stufato e ha detto a Niccolò di andare in bagno a bere un bicchiere d’acqua. Quando è tornato a singhiozzare, in classe le risate sono ricominciate e stavolta erano più forti. Il maestro allora ha fatto fermare la lettura e ha spiegato a Niccolò che doveva provare a respirare in fretta e a trattenere il fiato, per “rompere” il meccanismo del singhiozzo. Niccolò ci ha provato: si è messo a respirare come un cane, con la lingua fuori. Poi ha trattenuto il fiato per un tempo lunghissimo, fino a diventare rosso. Noi lo guardavamo già preoccupati quando lui ha buttato fuori l’aria ed è tornato a respirare. A respirare e singhiozzare. Non appena ha ritrovato un po’ d’aria nei polmoni ha sparato infatti un hic! che sembrava una cannonata. Tutti abbiamo cominciato a ridere fortissimo. Tutti meno il maestro. 2 Rispondi con una x. A un tratto ha fatto una cosa che nessuno si aspettava: si è voltato di scatto verso Niccolò e, Le tue ipotesi erano battendo forte le mani sul suo banco, gli ha fatto sbagliate. Bu! Roba da non credere, Niccolò per lo spavento sbagliate in parte. ha smesso di singhiozzare. giuste.

S. Bordiglioni, Il capitano e la sua nave, Einaudi

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SO LEGGERE

LEGGERE CON ESPRESSIVITÀ 1 P er dare espressività alla tua lettura devi leggere con le pause adeguate, indicate dai segni di punteggiatura. Prima di leggere il brano colora così i segni di punteggiatura:

.

pausa lunga

,

pausa breve

; :

pausa media

La pioggia di Piombino Una volta a Piombino piovvero confetti. Venivano giù grossi come chicchi di grandine, ma erano di tutti i colori: verdi, rosa, viola, blu. Un bambino si mise in bocca un chicco verde, tanto per provare e trovò che sapeva di menta. Un altro assaggiò un chicco rosa e sapeva di fragola; erano confetti. E via tutti per le strade a riempirsene le tasche, ma non facevano in tempo a raccoglierli, perché venivano giù fitti fitti. La pioggia durò poco; lasciò le strade coperte da un tappeto di confetti profumati che scricchiolavano sotto i piedi. Gli scolari, tornando da scuola, ne trovarono tanti da riempirsi le cartelle. Le vecchiette ne avevano messi insieme dei bei fagottelli coi loro fazzoletti da testa. Fu una grande giornata. Anche adesso molta gente aspetta ancora che dal cielo piovano confetti, ma quella nuvola non è passata più né da Piombino, né da Torino e forse non passerà mai nemmeno da Cremona. G. Rodari, Favole al telefono, Einaudi

2 C olora i confetti come indicato dal brano, e scrivi di che gusto sono secondo te.

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SSOO PLEARGGLAERREE

LEGGERE CON SENSO E A RITMO Nella poesia il ritmo è creato dai versi e dalle strofe. Leggere con le pause giuste ti fa capire meglio il significato della poesia.

Sogno 1 L eggi la poesia come ti viene.

Quando io dormo sogno. Sogno che volo sola senza nessun bisogno sopra un’isola viola. E dall’isola viola mi viene su una voce io non sono più sola e volo giù veloce. Io volo giù veloce su un sentiero di seta c’è un amico che cuoce una pappa segreta. Una pappa segreta di cui sento il bisogno mi sveglio un poco inquieta e qui finisce il sogno. R. Piumini, Giochi di un giorno, Mondadori

2 O ra rispetta le pause indicate:

• pausa breve •• pausa media ••• pausa lunga Quando io dormo • sogno •• Sogno che volo • sola • senza nessun bisogno • sopra un’isola viola •• E dall’isola viola • mi viene su una voce ••• io non sono più sola • e volo giù veloce •• Io volo giù veloce • su un sentiero di seta ••• c’è un amico che cuoce • una pappa segreta •• Una pappa segreta • di cui sento il bisogno ••• mi sveglio un poco inquieta • e qui finisce il sogno •••

3 A scolta un tuo compagno che legge

nei due modi indicati: rifletti e rispondi. Quali differenze hai notato tra i due tipi di lettura? In quale si capisce meglio il significato? Quale ti piace di più all’ascolto?

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SO LEGGERE

VELOCITÀ NELLA LETTURA 1 P er catturare l’attenzione di chi ti ascolta e rendere il racconto più avvincente, devi leggere ad alta voce e cambiare velocità di lettura. Leggi il racconto, seguendo le indicazioni.

leggi più veloce

rallenta e scandisci le parole

fai una pausa

Vampiri in famiglia! I genitori di Kevin erano... vampiri! Ma quello che Kevin desiderava più d’ogni altra cosa era avere genitori normali. Era seduto sul suo letto a pensare come farli guarire... ed ecco la soluzione: aglio! I vampiri odiano l’aglio. Tutti lo sanno! Kevin si mise all’opera. La ricetta del pollo diceva di usare due spicchi d’aglio, ma Kevin voleva che i genitori smettessero di essere vampiri per il resto della loro vita, così usò trenta spicchi d’aglio in una sola volta! I signori Vladd si riempirono la bocca di pollo. Il papà iniziò a tossire: le sue gambe si alzarono sotto il tavolo e il suo piatto fu catapultato in aria. Nello stesso istante la signora Vladd sembrò impazzire: i suoi occhi erano grandi come piatti, si alzò dalla sedia e iniziò a ballare. Improvvisamente i signori Vladd si calmarono e guardarono Kevin con occhi scuri: avevano capito tutto! Mandarono Kevin a letto senza cena e gli vietarono di rimettere piede in cucina. J. Strong, Vampiri in casa, Bradipolibri

2 Rispondi.

Chi è il protagonista della storia? Che cosa desiderava Kevin? Che cosa decise di fare? Come reagirono i genitori? Che cosa accadde alla fine?

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SSOO PLEARGGLAERREE

LEGGERE A PIÙ VOCI I dialoghi danno vivacità alle storie. Il racconto sarà più divertente se viene letto a più voci. 1 L eggi il testo insieme ai compagni: dividetevi i ruoli. Ricordatevi di interpretare bene i segni di punteggiatura e leggere con tono adeguato.

Narratore L’aria fredda passava tra le cose e le ricamava. Passava e appendeva palline bianche e trasparenti un po’ dappertutto: sui rami, sull’erba. Se l’erba, di notte, invece di dormire sotto la coperta grigia del cielo, alzava la testolina e stava a parlare con le stelle, l’aria gelida gliela faceva bella: una lunga carezza gelida e il mattino l’erba si ritrovava con barba e baffi bianchi. Un giorno l’aria fredda passò tra le nuvole. Aria fredda – È venuta l’ora di mettere a letto il mondo e occorre una grande coperta bianca. Nuvola – Una coperta bianca grande così non c’è. Aria fredda – Voi sarete la grande coperta bianca! Narratore Appena le vide radunate come tante pecore, salì in alto, le sfiorò con la sua carezza e incominciò la più bella magia: le goccioline dentro le nuvole si strinsero fra di loro e diventarono stelline bianche, milioni di stelline che cominciarono a volare per il cielo come tante piccole farfalle in cerca di un posto dove posarsi. Stelline – Cerchiamo un posto bello e stiamo vicine. Stellina 1 – Io casco laggiù dove c’è l’erba verde. Stellina 2 – Io sulla terra nera. Narratore E se non c’era più posto, si mettevano una sulle spalle dell’altra, ammucchiate. 28

M. Lodi, Bandiera, Einaudi Scuola


A UT OVALUT AZ IO NE

SO LEGGERE

Rifletti e indica con una x il tuo modo di leggere. Puoi fare più di una scelta e aggiungere dove pensi sia necessario. 1. Durante la lettura mi sento rilassato e tranquillo. non sempre a mio agio. a volte mi distraggo. non voglio essere disturbato. mantengo sempre l’attenzione.

2. Preferisco leggere solo il libro di scuola. qualche giornaletto. altri libri.

4. Comprendo tutto ciò che leggo. quasi tutto ciò che leggo. alcune informazioni.

5. Dopo la lettura, se non ho capito qualcosa rileggo. chiedo spiegazioni. chiudo il libro e rileggo più tardi. chiudo il libro e abbandono la lettura.

3. Leggo senza difficoltà. uso il dito per tenere il segno. mi fermo sulle parole più difficili. preferibilmente ad alta voce. preferibilmente a bassa voce. tutto di seguito. saltando le parti noiose.

29


SSOOASSCCORILTVAERREE Per diventare uno scrittore sempre più esperto, preparati a potenziare le tue capacità di produzione scritta.

1

I nserisci le parole-chiave nella mappa: cancellale dopo averle usate, così sarà più semplice, come ti mostra l’esempio.

luogo • posizione • musica • rumori • pensare • ortografia scaletta • ripetizioni • segni • errori • comprensibile

Prima di scrivere

luogo che ti piace e che ti fa sentire • Cerca un a tuo agio. comoda e rilassata. • Assumi una che ti circondano o ascolta una • Ignora i che ti piace se non ti disturba. • Circondati di oggetti, foto, immagini che ti possono ispirare.

Durante la scrittura

. • Lascia la mente libera di con quello che vuoi • Se preferisci butta giù una scrivere. di punteggiatura, agli • Fai attenzione ai errori di e all’uso dei verbi. • Cerca di variare il lessico e non fare troppe .

Dopo la scrittura

• Rileggi una prima volta ciò che hai scritto per verificare se è e scorrevole. • Rileggi una seconda volta per correggere gli .

2 Ripeti ad alta voce il contenuto della mappa.

Prima di scrivere devo cercare un luogo che…

30


SO SCRIVERE

PER NON RIPETERE 1 L eggi il testo: il nome Davide è ripetuto troppe volte. Riscrivi il brano usando le parole di seguito, per sostituirlo quando possibile e rendere il testo più scorrevole alla lettura.

il bambino • suoi • il festeggiato • il piccolo • gli

Il compleanno di Davide Oggi Davide spegne le candeline perché è il suo compleanno; i genitori di Davide regalano a Davide una grossa scatola con un fiocco azzurro. Immediatamente Davide apre la confezione e toglie dalla scatola alcuni fogli colorati di carta velina, un rotolo di spago e dei sottili bastoncini di bambù. Subito Davide si mette all’opera: legge le istruzioni e guarda i disegni. Il papà lo aiuta e in poco tempo costruiscono un bellissimo aquilone. Appena l’aquilone è pronto, Davide corre sul prato di casa e lo fa volare in alto nel cielo azzurro. G. Quarenghi, T. Colombo, Quand’ero cucciolo, Giunti

31


SSOO PSCARRILAVERERE

IL TEMPO DEI VERBI Quando scrivi un testo, fai attenzione al tempo dei verbi, devono andare d’accordo tra di loro: tutti al passato, al presente o al futuro. 1 L eggi i testi, scegli per ognuno i tempi verbali più adatti e scrivili negli spazi vuoti. Alla fine rileggi per verificare.

Il cane e il tacchino Un po’ di tempo fa, (vivono/vivevano) insieme in una fattoria un tacchino e un cane. (Erano/Sono) amici fin da piccoli e (giocano/giocavano) spesso a rincorrersi. Il cagnolino (inseguirà/inseguiva) il piccolo tacchino; il tacchino (volerà/volava) sulla staccionata. Il cane allora (abbaia/abbaiava) perdutamente, ma solo per gioco. G. Quarenghi, T. Colombo, Quand’ero cucciolo, Giunti

Io, ferro da stiro Sono un ferro da stiro felice e rispettato. (Lavorerò/Lavoro) da anni nella casa dei Tangotango. Quando (stirai/stiro) tante magliette a righe, (saprò/so) che fuori (faceva/fa) caldo; quando (stirerò/stiro) maglioni e golfini, (so/ho saputo) che fuori (fa/ha fatto) freddo. G. Quarenghi, Ahiii, che male!!!, EL

Progetti per una festa Per il mio compleanno darò una grande festa. La nonna (prepara/preparerà) la mia torta preferita. (Inviterò/Invito) tutta la classe. Con l’aiuto di mio fratello (organizzo/organizzerò) una divertente caccia al tesoro. Ci (sono stati/saranno) premi per tutti. Chissà quanti regali (riceverò/ricevo) ! 32


SO SCRIVERE

I CONNETTIVI Quando scrivi un testo, è necessario collegare bene le frasi fra loro con le parole-gancio, che possono essere: connettivi temporali prima, dopo, poi, mentre, intanto... connettivi causali ma, perché, perciò, infatti, quindi, che... 1 L eggi il testo, completalo con i connettivi adatti e ricopialo di seguito.

già • però • ma • poi • mentre • in seguito

Matilde Matilde aveva una mente brillante e imparava in fretta. Il signore e la signora Delverme non si accorgevano che la loro bambina era eccezionale. Suo fratello era perfettamente normale lei, a tre anni, sapeva dire almeno cento parole! aveva imparato a leggere da sola dai cartelli della pubblicità. leggeva speditamente e aveva una gran voglia di libri, in casa c’era soltanto il “Ricettario facile” che avevano regalato a sua madre. R. Dahl

33


SSOO PSCARRILAVERERE

FANTASTICO O REALISTICO? 1 S egui prima la freccia viola, poi la verde e otterrai due racconti: uno realistico e uno fantastico. Scrivili nella pagina accanto. Dai un titolo adatto a entrambi.

3

4

1

5

2

3

4

34

5


SO SCRIVERE

35


SSOO PSCARRILAVERERE

UNA TUA ESPERIENZA 1 S crivi il racconto di una tua esperienza seguendo la struttura e le domande guida. Ricordati di collegare bene tra di loro le frasi, le parti del testo e di usare la prima persona.

Titolo Ecco alcuni suggerimenti: In vacanza

Una festa

Io e il mio migliore amico

INIZIO Presenta luogo, tempo, personaggi. Dove ti trovavi? Quando? C’era qualcuno con te?

SVOLGIMENTO Racconta i fatti che ti sono capitati. Che cos’è successo? E poi...? Intervengono altri personaggi? Ci sono dialoghi tra i personaggi?

CONCLUSIONE Racconta il finale e commenta. Come si è conclusa la tua esperienza? Che cos’hai pensato? Come ti sei sentito?

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L’ho fatta proprio grossa


SO SCRIVERE

FARE RIME PER DIVERTIRE 1 I nserisci le seguenti parole nelle filastrocche in modo da creare le rime. Poi rifletti e indica i completamenti giusti.

settimana • caramella • zuffa • dente

Una filastrocca bella

Una filastrocca bella

Per fare una filastrocca devi mangiare una Per fare una filastrocca devi perdere un Per fare una filastrocca devi assistere a una Per fare una filastrocca devi metterci una

Per fare una filastrocca per fare una filastrocca devi mangiare una devi perdere un Per fare una filastrocca per fare una filastrocca devi assistere a una devi metterci una

bella . divertente . buffa . strana .

Le rime che ho creato sono:

. buffa strana, .

Le rime che ho creato sono:

v icine (AABB)

v icine (AABB)

a versi alterni (ABAB)

a versi alterni (ABAB)

Quindi la rima è:

bella divertente,

Quindi la rima è:

2 Leggi la ninna nanna e completala con i versi mancanti.

Dormi dormi Dorme il topo giù in cantina

le piantine nella serra

la formica sotto terra

dorme la mucca con il vitellino

dorme il gufo tutto il giorno dorme la pecora con l’agnellino

e di notte gira intorno dorme il gatto in cucina

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SSOO PSCARRILAVERERE

DESCRIVERE 1 Leggi la descrizione.

Una montagna di pelo A un tratto videro sbucare da una caverna un orso che pareva una montagna di pelo. E il peggio non era che loro avessero visto l’orso, ma che l’orso avesse visto loro. La bestia veniva avanti senza esitazione mettendo in mostra gli artigli e le zanne. I due bambini si misero a correre a più non posso, ma l’orso non si era fermato e li inseguiva. Il bosco non lasciava entrare molta luce e i rami degli alberi rendevano l’ambiente spettrale e pericoloso. 2 Ora arricchisci con gli aggettivi suggeriti la stessa descrizione: inseriscili al posto giusto.

Una montagna di pelo

terrorizzati

A un tratto videro sbucare da una caverna un orso che pareva una montagna di pelo. E il peggio non era che loro avessero visto l’orso, ma che l’orso avesse visto loro. La bestia veniva avanti senza esitazione mettendo in mostra gli artigli e le zanne . I due bambini si misero a correre a più non posso, ma l’orso non si era fermato e li inseguiva. Il bosco non lasciava entrare molta luce e i rami degli alberi rendevano l’ambiente spettrale e pericoloso. 3 Rileggi le due descrizioni e indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F).

La seconda descrizione è diventata più ricca e interessante. La seconda descrizione è diventata più noiosa e lunga.

38

V V

F F

bruno buia umido affamato bianche intrecciati affilati


SO SCRIVERE

DIVIDERE PER RIASSUMERE 1 Leggi il testo con attenzione.

Il leone e la farfalla Un leone riposava sdraiato al sole. Una farfalla, volteggiando con grazia, gli sfiorò il naso. Poi, continuando la sua danza, volò più in alto e tornò a posarsi sulla sua criniera. – Vattene via – ruggì il leone infastidito – se non vuoi fare una brutta fine! – Mi parli con superbia – disse la farfalla coraggiosa – ma fai male, perché un giorno potresti aver bisogno di me. – Io, aver bisogno di te? Ah! Ah! Ah! Questa sì che è una bella trovata! – scoppiò a ridere il leone – Io non ho bisogno di nessuno. – Zitto, zitto, – sussurrò la farfalla – si sta avvicinando un uomo armato, un cacciatore... La farfalla scese volando verso l’uomo che già stava per tirare una freccia al leone e girandogli intorno agli occhi con una danza veloce, gli confuse la vista. Il tiro partì, ma il cacciatore sbagliò la mira. La freccia con un sibilo andò a conficcarsi nel tronco di un albero e il leone, con un balzo, si mise in salvo nel folto della foresta. Gli animali nelle favole, Giunti Del Borgo

2 N umera le sequenze secondo l’ordine cronologico degli avvenimenti, poi sul quaderno riscrivile in ordine e legale con i connettivi che conosci.

Il leone le intimò di andarsene se non voleva fare una brutta fine.

M entre un leone riposava al sole, una farfalla si posò sulla sua criniera.

Il felino ridendo le rispose che lui non aveva bisogno di nessuno.

L a farfalla gli disse che un giorno avrebbe potuto aiutarlo.

Il leone fu scaltro e fuggì nella foresta.

A rrivò un cacciatore per uccidere il leone, ma la farfalla lo distrasse con il suo volo.

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SSOO PSCARRILAVERERE

SCRIVERE PER RIASSUMERE Per fare il riassunto è importante ridurre ogni sequenza in una frase significativa. 1 Scrivi una frase significativa accanto a ciascuna sequenza.

I jeans Ieri la mamma del mio amico Andrea mi ha regalato un paio di jeans, mi piacciono molto però per me erano troppo lunghi. Ho chiesto alla mamma di accorciarmeli. – Non posso, adesso. Mettili lì sul divano – mi ha detto. Ho chiesto a mia sorella Aisha, ma nemmeno lei poteva farlo. Così ho preso le forbici e ho accorciato i pantaloni da solo. Poco dopo, mentre io già dormivo, è arrivata la mamma che mi ha accorciato i pantaloni. Mezz’ora dopo è arrivata Aisha... altra sforbiciata! Questa mattina, per strada, avevo un po’ freddo ai polpacci. A. Ferrara, Pane arabo a merenda, Falzea Editrice

2 Scrivi il riassunto del testo legando bene le frasi significative tra di loro.

40


SO SCRIVERE Nel riassunto non si usa il discorso diretto: i dialoghi vanno trasformati in discorsi indiretti.

Brahma Un giorno Brahma, signore degli dèi, decise di sposarsi e invitò tutte le creature viventi. Tutti gli invitati arrivarono all’ora giusta, tranne la Tartaruga che arrivò un’ora dopo. Brahma le lanciò un’occhiataccia. – Aspettavamo solo te per metterci a tavola! Come mai hai fatto così tardi? E la Tartaruga, tranquilla: – Sai com’è, grande Signore, stavo così comoda a casa mia, che continuavo a rimandare il momento di uscire. Non c’è nulla di più bello della propria casa, dico io! – Vuoi per caso dire che la tua sudicia tana è meglio del mio palazzo? – gridò Brahma, che adesso era veramente arrabbiato. La Tartaruga sorrise e fece segno di sì con la testa. – Bene! – esclamò Brahma – Visto che tieni tanto alla tua casa, d’ora in poi te la porterai appresso giorno e notte, dovunque andrai! E da quel giorno la Tartaruga va per il mondo portandosi la casa sulla schiena. F. Lazzarato, Storie, leggende e fiabe dello Sri Lanka, Mondadori

3 Trasforma i dialoghi del racconto in discorsi indiretti.

• Brahma esclamò che aspettavano solo la Tartaruga per

.

• La Tartaruga rispose che stava così

.

• Il dio arrabbiato domandò se la sua sudicia tana era

.

• La Tartaruga fece segno di sì. Allora Brahma gridò che, visto che teneva tanto alla sua casa, da quel momento l’avrebbe

.

4 Ora scrivi il riassunto completo sul tuo quaderno.

41


SSOO PSCARRILAVERERE

SCRIVERE PER GIOCARE 1 Leggi con attenzione le indicazioni del gioco, osserva le immagini poi completa le istruzioni.

Durata 5-10 minuti per disegno, si possono fare più giri.

Occorrente Una matita e un foglio di carta per giocatore, matite colorate.

Numero dei giocatori L’ideale è 6-8 giocatori, ma si può fare anche in 3. Occorre un conduttore che segna i tempi e propone il soggetto da disegnare.

I giocatori sono seduti attorno a un tavolo, ciascuno con un e una in mano. Il conduttore del gioco e dà il via. Ogni giocatore ha mezzo minuto per cominciare a e non può assolutamente comunicare con parole o gesti con i compagni. Il conduttore controlla e quando è passato dice: “Cambio!”. Allora ogni giocatore deve passare il al compagno alla sua destra. Si continua così fino a quando termina il giro e tutti hanno dato il proprio contributo a tutti i disegni. Se i giocatori sono pochi, o se il conduttore lo ritiene opportuno, . Al termine il conduttore stende sul tavolo tutti i disegni e giudica qual è il più bello, il più completo, il più significativo e il più originale. Non vince la persona, ma il disegno! M. Parolini, Giochi per tutte le occasioni, San Paolo

42


A UT OVALUT AZ IO NE

SO SCRIVERE

Rifletti e indica con una x il tuo modo di scrivere. Puoi fare piÚ di una scelta e aggiungere dove pensi sia necessario. 1. Mentre scrivo mi sento rilassato e tranquillo. non sempre a mio agio. a volte mi distraggo. non voglio essere disturbato. mantengo sempre l’attenzione.

2. Preferisco scrivere in classe con il silenzio. a casa con la televisione accesa. nella mia camera sdraiato per terra.

3. Di solito scrivo con parecchi errori. con pochi errori. senza difficoltĂ . fermandomi spesso per pensare. tutto di seguito.

4. Mi piace scrivere i miei pensieri. quello che mi accade. racconti di fantasia. poesie. quello che accade intorno a me.

5. Dopo aver terminato di scrivere rileggo tutto per correggere. rileggo solo alcune parti e correggo. consegno subito. sono stanco.

43


RIFLETTERE SULLA LINGUA

2

1

GIOCHI DI PAROLE 1 I l combina lettere: con tutte le lettere inserite in ogni palloncino forma una parola di senso compiuto.

1. 2.

U C O C O

R L O E S G I A

4

3 D L I I U O Q

O G R A E H D P

3. 4.

2 L ’anagramma: con le stesse lettere si possono formare nuove parole di significato diverso.

lepre

perle

ramo

nave

armi

pera

orca

mese

3 L a zeppa e lo scarto: a volte basta una lettera in piĂš o in meno per formare altre parole.

AGGIUNGI UNA LETTERA

storto

TOGLI UNA LETTERA torto contro posta pesci fischi parti

44

orto


RIFLETTERE SULLA LINGUA 4 I l cambio: sostituisci la lettera rossa e scrivi altre parole.

gatto

orco

pizzo

ratto

5 I l logogrifo: trova la parola nascosta in un’altra parola e completa.

cadente

• In cielo una stella

, in bocca mi fa male un

• Perché si gratta il pulcino? Ha forse le

.

?

• Migliaia di cavallette invasero la

.

• Il nonno ha portato un canestro e dentro c’era un piccolo

.

• Il gabbiano ferito vuole tornare a volare, non gli piace stare in • La barca avanza lasciando dietro di sé una

.

bianca.

6 P arole nascoste: trova e cancella le parole elencate. Poi colora le caselle con le lettere escluse, leggile in ordine e scoprirai un messaggio.

ape

iena

aquila

istrice

balena

leone

boa

oca

bue

orso

l

cane

pinguino

r

g

capra

rana

n

a

a

carpa

scimmia

e

t

n

t

coccodrillo

squalo

a

c

e

a

t

delfino

struzzo

b

b

i

a

n

o

elefante

tigre

gabbiano

topo

g

n

i

p

e

t

t

gatto

upupa

z

z

o

i

e

u

b

giraffa

g

s

c

i

m

m

i

a

o

p

o

t

a

q

u

i

l

a

l

i

a

e

o

n

f

u

p

s

i

o

n

i

f

l

e

d

f

a

u

t

m

c

b

a

l

e

n

a

a

l

p

r

o

a

a

i

e

f

r

o

a

i

r

i

r

b

o

a

i

v

a

c

s

d

n

n

n

g

o

e

o

p

e

r

e

n

a

c

a

r

p

o

p

c

t

g

a

e

o

n

i

u

c

s

t

r

u

45


RIFLETTERE SULLA LINGUA

2

3

1

5 4

7 R isolvi il cruciverba di GLI e scopri la parola nascosta. 6

1. Si mette prima di apparecchiare la tavola. 2. Si fa per sonno o per noia.

V

N

3. Unghia degli animali a forma di uncino. 4. È un tipo di pesce. 5. Recipiente per cuocere in forno. 6. Il verso dell’asino.

8 C ompleta le seguenti parole inserendo qua, que, qui, quo.

Pas

fre

nte

stura

li

derno

ziente

a

ndici

se

re

la nza pro

9 I nserisci l’accento sulle parole che lo richiedono.

• Li, accanto a te, vedo un ragno. • Devi dirmi di si oppure di no. • Una zanzara fa un volo sopra il caffe. • Laggiu in fondo scorre il fiume. • Perche lo zio da la colpa a me? • Paolo vuole fare tutto da se.

10 C olora il riquadro giusto.

11 C olora il riquadro giusto.

• Io curo l’igiene

• Non ho

• Il cesto

ligiene della bocca.

ciesto era vuoto.

• Se

ai

o

hai sonno, va’ a letto.

• Mi piace leggere leggiere le fiabe.

• A

• In autunno il cielo

• Vuoi un tè ho

celo è grigio.

voglia di mangiare.

Ha chi telefoni? Hai Ai nonni?

• Ho un forte dolore alla mascella masciella .

• Ha

• I film di fantascenza

• I miei zii hanno anno spesso la cravatta.

fantascienza sono

i miei preferiti. • Lucia è molto brava in scienze scenze . • L’ usciere uscere apre il portone.

46

A

o un caffè?

freddo senza il maglione.

• Ah

Ha , che sonno!

• Ahi

Ai , mi sono punta con la spilla!


RIFLETTERE SULLA LINGUA 12 C ompleta le frasi inserendo l’ho, l’hai, l’ha, l’abbiamo, l’avete, l’hanno.

• I suoi amici

accompagnato a casa.

• La tuta costava molto così noi non

acquistata.

• Vorrei regalare questo libro a Rita. Sai se • Tina mi ha detto che tu • Bello il film! Voi

già letto? incontrata in montagna.

visto?

• Dovevo avvisare Roberto, ma non

fatto.

1 3 S componi in sillabe queste parole.

acqua =

nacque =

acquazzone =

acquistare =

acquerello =

acquolina =

acquaio =

acquario =

tacque =

subacqueo =

1 4 S crivi D.D. se il discorso è diretto, D.I. se è indiretto.

La commessa chiese alla bambina che cosa desiderasse comprare.

La commessa chiese stupita: – Ma sono tutti per te?

La piccola rispose: – Vorrei dieci pasticcini con la cioccolata e dieci lecca-lecca.

La bimba rispose ridendo che erano per la sua festa di compleanno.

1 5 T rasforma le parole del fumetto in discorso diretto e in discorso indiretto.

Marco dice

Il mio monopattino e fantastico!

,

Discorso diretto

Discorso indiretto Marco dice che

47


M I A UT OVALUT O Indica nella tabella se lo sai fare benino

se ti piace

o no

, bene

, molto bene

.

LO SO FARE

MI PIACE/NON MI PIACE

ASCOLTARE PARLARE LEGGERE SCRIVERE RIFLETTERE SULLA LINGUA Indica con una x come hai lavorato.

Con impegno

No

Non sempre

Con facilità

No

Non sempre

Nei tempi stabiliti

No

Non sempre

48

;



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