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LEZIONE 1
• Grazie alla capacità di ragionare, l’essere umano da sempre riflette sul significato della vita e si pone domande come:
Chi sono?
Da dove vengo?
Dove vado?
• Questa ricerca ci può portare verso una dimensione spirituale e religiosa.
• Le civiltà antiche spesso hanno trovato risposte nella relazione con una potenza superiore: da qui la nascita di preghiere e riti (cerimonie con precise norme).
• La parola religione deriva dal verbo latino religare («legare») perché tra l’essere umano e Dio si crea un legame attraverso il culto. Oppure potrebbe derivare da relegere («avere riguardo»), perché ogni religione invita a osservare con scrupolo le pratiche di culto.
• Le religioni possono essere di due tipi:
- politeiste, in cui le diverse forze della natura, come aria, acqua, fuoco, sono considerate altrettante divinità da adorare;
- monoteiste, i cui credenti confidano nell’esistenza di un solo Dio.
• Il senso religioso si è manifestato già durante il Paleolitico (l’età della pietra).
• A questa epoca risalgono diverse testimonianze archeologiche:
- graffiti all’interno delle grotte;
- piccole statuette (dette «Veneri») simbolo della fecondità del corpo femminile;
- oggetti quotidiani nei pressi delle sepolture, probabilmente legati all’idea di una vita nell’aldilà.
• Nel Neolitico (l’età della «nuova pietra») nascono le prime civiltà in Mesopotamia e in Egitto.
• Queste civiltà sono politeiste, cioè credono nell’esistenza di diverse divinità.
• Le divinità possono essere:
- antropomorfe (cioè con sembianze umane);
- zoomorfe (cioè con forma e aspetto animale).
• Gli elementi comuni di queste religioni sono:
- la costruzione di luoghi di culto;
- la creazione di riti per conquistarsi il favore degli dèi;
- la scrittura di miti e testi sacri.
Il faraone Ramses 1° tra le divinità Horus (a sinistra) e Anubi (a destra), 1290 a.C., Luxor, Valle dei Re, Tomba di Ramses 1°.
• Ogni religione si basa sulla fede in una o più divinità, entità superiori dalla potenza straordinaria.
• Le civiltà antiche erano prevalentemente politeiste (credevano in più dèi) e, tra queste, ricordiamo:
- le civiltà mesopotamiche;
- gli Egizi;
- i Greci;
- i Romani.
• Con l’affermarsi di divinità forti e potenti nacque la figura del sacerdote, mediatore tra dèi ed esseri umani.
• Dunque, nel tempo, si svilupparono due forme di potere:
- il potere temporale (delle cose terrene), affidato al re;
- il potere spirituale (religioso), affidato al sacerdote.
LEZIONE 4
• La parola mito deriva dal greco mythos, cioè «racconto».
• Per gli antichi, il mito era una storia sacra con verità di fede per dare risposte ai grandi interrogativi della vita («Perché accade questo?»).
• Per noi il mito invece è una narrazione fantastica che rappresenta temi universali attraverso vicende inventate.
• I miti:
- rafforzano il senso di identità di un popolo (condivisione di valori, tradizioni);
- inizialmente erano tramandati oralmente;
- negli anni vennero raccolti in testi sacri.
• I poemi greci l’Iliade e l’Odissea sono esempi di miti diffusi e importanti, anche se hanno un preciso fondamento storico.
• Anche se appartengono a culture molto lontane tra loro, a volte i miti si somigliano, perché gli esseri umani condividono modi molto simili di spiegare situazioni comuni.
Durante la guerra di Troia, narrata nell’Iliade, Ulisse inventò lo stratagemma del cavallo di legno.
LEZIONE 5
• Fin dalle origini, per l’essere umano è stato necessario recarsi in luoghi ritenuti sacri per rivolgersi alle divinità:
- nel Neolitico (ultimo periodo della Preistoria) vennero costruiti i megaliti, «grandi pietre»;
- presso le civiltà mesopotamiche nacquero le ziggurat, gli edifici sacri della città dove era custodita la statua della divinità.
Il complesso megalitico di Stonehenge (Regno Unito).
• Per i Greci, invece, tutte le divinità abitavano sul monte Olimpo
• Solo con lo sviluppo delle città nacque l’idea del tempio religioso che era composto da:
- la cella, cioè la sala che custodiva la statua della divinità;
- un portico davanti all’entrata oppure un colonnato intorno all’intero edificio.
Disegno ricostruttivo del tempio greco.
• Il monoteismo è un fatto storico che si è concretizzato con l’intervento di grandi personalità religiose come Mosè, Gesù e Maometto.
• In alcune civiltà antiche si verificarono delle tendenze monoteistiche, ma spesso si ridussero alla supremazia di una divinità sulle altre.
• L’ebraismo, il cristianesimo e l’islam sono le tre grandi religioni monoteiste, accomunate dalla fede in un’unica divinità.
• Queste tre religioni sono dette rivelate perché la divinità si è manifestata all’essere umano per farsi conoscere.
• Nelle religioni naturali, invece, l’essere umano considera divinità gli elementi della natura (aria, acqua, fuoco).
• Una figura centrale per tutte e tre queste religioni è quella di Abramo.
• Abramo è considerato il padre:
- dell’ebraismo perché fu il primo patriarca del popolo ebraico;
- del cristianesimo, perché questa religione fu fondata da Gesù di Nazaret, che era ebreo;
- dell’islam, perché era il padre di Ismaele, capostipite del popolo arabo al quale appartiene il profeta Maometto.
Completa la mappa con le parole date. monoteiste – Preistoria – Greci – miti – religione – sacre
alle domande fondamentali sulla sua esistenza la da sempre cerca le risposte
attraverso
come testimoniano gli antichi culti
dei popoli della degli Egizi e della Mesopotamia dei Romani dei
tutti caratterizzati da
persone
elementi presenti anche nelle
tre grandi religioni
luoghi di culto islam riti cristianesimo testi sacri divinità
ebraismo
1
2
Inserisci i termini mancanti, scegliendo tra quelli elencati di seguito. naturale – politeismo – religione – rivelata – monoteismo
La è il tentativo dell’essere umano di trovare risposte alle domande sul senso della vita.
Una religione si dice quando si fonda sulla rivelazione di Dio agli esseri umani, quando invece è l’essere umano che cerca di trovare le risposte in divinità legate alla natura.
Quando si crede in un solo Dio si parla di , mentre quando si crede in tanti dèi si parla di .
3
Indica con una crocetta se le affermazioni sono vere o false.
a. Il sacerdote nasce come mediatore tra Dio e l’essere umano.
b. Miti e insegnamenti delle civiltà antiche sono stati tramandati a voce.
c. Per gli antichi il mito era una narrazione fantastica.
d. I megaliti sono strutture religiose grandi e complesse.
e. Le grandi religioni monoteiste sono tre.
F
F
F
F
F
Abbina ogni termine alla definizione corretta.
Testo sacro
Sacerdote
Rito
Luogo sacro
Mito
Venere
A. Persona sacra che si occupa del culto.
B. Cerimonia religiosa.
C. Raccolta di miti, verità e regole di una religione.
A. Racconto.
B. Piccola statuetta.
C. Dove la comunità si riunisce e prega.
LEZIONE 7
• L’ebraismo è la prima religione monoteista della storia.
• Il popolo ebraico viveva nei territori della Mezzaluna fertile e considerava Adonai la divinità principale.
• Un giorno Egli si manifesta ad Abramo, capo di una tribù di pastori da cui discende il popolo ebraico.
La regione storica della Mezzaluna fertile.
• Adonai si rivela come unico Dio agli Ebrei, considerati il popolo eletto, cioè scelto da Dio.
• Possiamo quindi dire che l’ebraismo si fonda su due concetti fondamentali:
- la Rivelazione di Dio;
- l’Alleanza tra Dio e il popolo ebraico.
• Il patto di Alleanza, però, non viene mantenuto nel tempo e così Dio è costretto a rinnovarlo più volte, come raccontato nella Bibbia.
• Il concetto di Alleanza ci aiuta a capire il significato delle tante vicende raccontate nella Bibbia e che insieme formano quell’unica grande storia che i cristiani chiamano storia della salvezza.
LEZIONE 8
• Come abbiamo visto, Abramo è il primo uomo con il quale Dio stabilisce il suo patto.
• I momenti principali della vita di Abramo dopo la Rivelazione sono:
- il trasferimento nella terra di Canaan (la Palestina), detta anche Terra Promessa;
- la nascita del figlio Isacco, nonostante la moglie ormai anziana;
- la richiesta di sacrificare Isacco per mettere alla prova la sua fede (Abramo si dirige verso il monte per uccidere il figlio, ma Dio interviene e lo salva);
- la promessa di una lunga discendenza a cominciare da Isacco grazie alla fede mostrata.
• Isacco è padre di due gemelli: Esaù e Giacobbe
• Abramo, Isacco e Giacobbe sono considerati i patriarchi dell’ebraismo.
• Dei 12 figli di Giacobbe, Giuseppe è il prediletto e così, per gelosia, i fratelli decidono di venderlo come schiavo a una carovana diretta in Egitto
• Ma, durante una carestia, i fratelli si recano in Egitto per acquistare del grano: Giuseppe, dopo averli messi alla prova, li perdona e li accoglie nella sua terra.
• Dopo Giuseppe, gli Ebrei si stabiliscono in Egitto.
9
• Gli Ebrei rimangono in Egitto per circa 400 anni.
• Qui inizialmente vivono di pastorizia ma, nel tempo, vengono ridotti in schiavitù.
• In questo periodo nasce Mosè e i momenti principali della sua storia sono:
- l’abbandono della madre lungo il Nilo per salvarlo dall’uccisione dei bambini ebrei (il faraone voleva evitare che il popolo ebraico diventasse troppo numeroso);
- il ritrovamento del neonato da parte della figlia del faraone, che decide di crescerlo nonostante l’origine ebrea;
- la Rivelazione ricevuta da Dio, che gli chiede di liberare il suo popolo dalla condizione di schiavitù.
• Così, per eseguire la richiesta di Dio, Mosè va dal faraone.
• Il faraone però mostra una dura resistenza e Dio manifesta la sua potenza attraverso dieci piaghe (gravi danni). Con l’ultima piaga muoiono tutti i primogeniti egiziani.
• In quell’evento perde la vita anche il figlio del faraone, che allora si arrende e libera gli Ebrei lasciandoli partire dall’Egitto.
• Quella è per gli Ebrei la notte della liberazione, la notte di Pasqua.
Una scena del film di animazione Il principe d’Egitto del 1998: Mosè guida il suo popolo al cospetto del faraone per chiederne la liberazione.
LEZIONE 10
• Inizia quindi l’esodo (partenza, emigrazione) degli Ebrei, che lasciano l’Egitto per tornare verso la terra di Canaan.
• L’esodo è segnato da eventi importanti, con cui si esprime la presenza divina, come:
- la divisione delle acque del mar Rosso da parte di Mosè per permettere il passaggio degli Ebrei e la liberazione dagli egiziani;
- la disponibilità di cibo e acqua, anche nel deserto;
- la rinnovata Alleanza sul monte Sinai, in cui Dio pronuncia i dieci comandamenti.
• Gli Ebrei considerano queste dieci regole come segno dell’amore di Dio nei loro confronti e così le scolpiscono su due tavole di pietra, conservate in una cassa decorata detta «arca dell’Alleanza».
Raggiunta la Terra Promessa, gli Ebrei costruiscono a Gerusalemme un
• Dopo varie vicende, gli Ebrei giungono nella terra di Canaan.
• Mosè muore al termine del viaggio e Giosuè diventa il suo successore.
• Il popolo di Israele si suddivide allora in dodici tribù, che discendono dai dodici figli di Giacobbe.
• In questo periodo svolgono un ruolo importante i giudici (capi civili, militari e religiosi) tra i quali emergono:
- Sansone, noto per la sua forza;
- Debora, profetessa e unica donna giudice;
- Samuele, profeta (cioè uomo ispirato che parla in nome di Dio).
• I giudici sono importanti perché guidano il popolo ebraico per 200 anni circa, fino all’elezione di Saul, il primo re.
• Saul difende il regno dalle minacce delle popolazioni locali, ma perde la vita durante una battaglia.
• Il nuovo re Davide riesce a conquistare Gerusalemme, che diventa la capitale del regno.
• Suo figlio Salomone diventa re, riesce a espandersi in nuovi territori senza usare violenza e aumenta il commercio.
• Il Tempio di Gerusalemme è il simbolo di questo periodo di splendore.
Il popolo di Israele si rivolge a Debora per ottenere giustizia.
LEZIONE 12
• Alla morte di Salomone, il regno si divide in due parti:
- il regno d’Israele, con capitale Samaria;
- il regno di Giuda, con capitale Gerusalemme.
• Dopo qualche secolo gli Assiri conquistano il regno di Israele, mentre i Babilonesi il regno di Giuda
• Queste conquiste hanno conseguenze importanti:
- la distruzione totale di Gerusalemme;
- la deportazione (trasferimento forzato) del popolo a Babilonia.
• Gli Ebrei interpretano questi fatti come una punizione di Dio per i loro peccati.
• Nel 538 a.C. i Persiani riescono a sconfiggere i Babilonesi e permettono agli Ebrei di tornare nella loro terra: il Tempio di Gerusalemme viene ricostruito e consacrato.
• Successivamente la Palestina è governata prima da Alessandro Magno e poi dai Tolomei d’Egitto, ma gli Ebrei rimangono liberi di
LEZIONE 13
• I Romani prendono poi il dominio sulla Palestina.
• I rapporti tra Romani ed Ebrei sono tesi, ma la svolta si ha quando il generale romano Tito distrugge il Tempio di Gerusalemme.
• Inizia quindi un nuovo periodo difficile per il popolo ebraico, caratterizzato da:
- dispersione (diaspora) in territori lontani dalla Palestina;
- persecuzioni.
• I cristiani perseguitano gli Ebrei per aver crocifisso Gesù.
• Questa avversione li porta in varie occasioni a ritenere gli Ebrei responsabili di eventi negativi come:
- la diffusione del morbo della peste durante il Medioevo;
- la decadenza economica della Germania dopo la Prima guerra mondiale (con conseguente uccisione degli ebrei negli anni successivi).
• Nel 1948 viene fondato lo Stato d’Israele: questo è l’anno di inizio di una nuova vita per gli Ebrei.
Gli spostamenti del popolo ebraico.
Viaggio di Abramo
Viaggio delle 12 Tribù di Israele
Esodo
Deportazione a Babilonia
Ritorno in Palestina
LEZIONE 14
• La sinagoga è il luogo in cui gli ebrei si ritrovano il sabato e nei giorni di festa, per pregare e leggere insieme i testi biblici.
• All’interno della sinagoga l’elemento più importante è l’arca, un armadio decorato e appoggiato alla parete rivolta verso Gerusalemme.
• Nell’arca vengono conservati i rotoli della Torah, ossia i primi cinque libri della Bibbia, e il Talmud, altro testo sacro dell’ebraismo.
• Nelle sinagoghe non ci sono immagini sacre, perché la Bibbia vieta di raffigurare Dio.
• Nelle sinagoghe tradizionali si trova anche il matroneo, cioè un luogo riservato alle donne, perché i rabbini, in passato, sostenevano che la presenza delle donne potesse disturbare la concentrazione degli uomini.
• Per gli ebrei anche la casa è un luogo di culto. Molte celebrazioni religiose, per esempio il pasto rituale del sabato o la cena di Pèsach, si svolgono intorno alla tavola dove la famiglia si riunisce.
Struttura di una sinagoga.
LEZIONE 15
• Il calendario ebraico è ricco di feste che permettono ai fedeli di rivivere gli episodi della storia del loro popolo.
PASQUA Festeggia la liberazione degli Ebrei dalla schiavitù d’Egitto. Ogni cibo ricorda un evento:
- il pane non lievitato > la fretta alla vigilia della fuga; - l’agnello > l’antico sacrificio pasquale; - l’uovo sodo > la distruzione del Tempio; - le erbe amare > l’amarezza della schiavitù; - la frutta > l’argilla usata dagli schiavi per i mattoni.
FESTA DELLE CAPANNE Con rami e foglie si costruiscono capanne per ricordare gli anni trascorsi nel deserto dopo la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto.
PENTECOSTE Ricorda i dieci comandamenti che Mosè ricevette da Dio.
CAPODANNO
GIORNO DELL’ESPIAZIONE
PURIM
Non coincide con quello cristiano: gli Ebrei contano gli anni a partire dalla prima luna nuova dalla creazione del mondo.
Si chiede il perdono a Dio per i peccati commessi.
Festa molto gioiosa che ricorda la miracolosa salvezza del popolo ebraico quando si trovava in Persia.
FESTA DELLE LUCI Con l’accensione di un candelabro si ricorda la riconquista del Tempio di Gerusalemme.
Completa la mappa con le parole date. Rivelazione – riti e feste – Alleanza – Giudici – sinagoga
inizia con
La di Dio ad Abramo
con il quale stabilisce
che continua con un patto di
• Patriarchi (Isacco, Giacobbe)
• Profeti (Mosè)
oggi rivive attraverso
luoghi di culto
• Sabato
• Pasqua
• Pentecoste
• Capodanno
• Festa delle Capanne
• Espiazione
• Purim
• Festa delle Luci
• (Sansone, Debora, Samuele)
• Re (Saul, Davide, Salomone)
da cui nascono che fa costruire
12 figli, futuri capi delle
12 tribù di Israele
il Tempio di Gerusalemme
1 Indica con una crocetta la risposta giusta.
a. Tra Dio e gli Ebrei si stabilisce: un’Alleanza. una diaspora.
b. Abramo, Isacco e Giacobbe sono: patriarchi. profeti.
2 Inserisci i termini mancanti, scegliendo tra quelli elencati di seguito.
Isacco – Gerusalemme – re – Mosè – Giuda
a. Dio chiede ad Abramo di sacrificare il figlio .
b. Il popolo ebraico viene salvato dalla schiavitù dell’Egitto da .
c. Saul è il primo
d. Salomone è ricordato per la sua sapienza e per il Tempio di .
e. I Babilonesi conquistano il regno di .
3 Indica con una crocetta se le affermazioni sono vere o false.
a. Nel 1948 viene fondato lo Stato di Israele. V F
b. Nella sinagoga si prega e si studia la Parola di Dio. V F
c. Il giorno di festa settimanale per gli Ebrei è la domenica. V F
4 Abbina ogni termine alla definizione corretta.
Matroneo
Arca dell’Alleanza
Esodo
Diaspora
A. Partenza, emigrazione.
B. Cassa che contiene i comandamenti.
C. Dispersione.
D. Posto in sinagoga riservato alle donne.
LEZIONE 16
• Le religioni ebraica, cristiana e musulmana hanno dei punti in comune:
- sono monoteiste;
- sono rivelate;
- sono abramitiche (derivano dal patriarca Abramo);
- si rifanno a un testo sacro.
• La religione ebraica si fonda sull’osservanza della Legge (Torah), cioè dell’Alleanza tra Dio e l’umanità.
• La religione cristiana è la religione di Gesù Cristo che rivela il Padre: la conoscenza di Gesù come persona avviene attraverso i Vangeli.
• La religione musulmana si basa sulla recitazione del Corano, il libro scritto in cielo e calato sulla terra attraverso la mediazione di Maometto.
Il Corano è il testo sacro dei musulmani.
• Anticamente gli anziani tramandavano oralmente ai più giovani gli insegnamenti e le vicende della storia del popolo ebraico.
• A partire dal 1200 a.C. si passa al testo scritto.
• La Bibbia è stata scritta dagli agiografi (scrittori di cose sacre) ispirati da Dio, che è il vero autore della Bibbia.
• Eventuali inesattezze nella Bibbia sono dovute al fatto che la Bibbia è stata scritta molto tempo fa, quando non erano disponibili le conoscenze che abbiamo oggi.
• Queste incongruenze non sono un problema: scopo del Libro è trasmettere l’Amore di Dio per l’essere umano e non informazioni scientifiche.
• Grazie alle scoperte archeologiche, oggi sappiamo che i più antichi
Dio ha ispirato gli agiografi.
LEZIONE 18
• Sia gli ebrei che i cristiani hanno scritto un canone, cioè un elenco dei libri della Bibbia per distinguerli dai testi non autentici.
• Secondo il canone ebraico, la Bibbia comprende 39 libri e ha tre sezioni principali:
- la Legge, la parte più antica ufficialmente riconosciuta dal popolo ebraico;
- la raccolta dei Profeti, distinti in profeti anteriori, posteriori e minori;
- la raccolta degli Scritti, con insegnamenti e proverbi ricchi di saggezza.
• Secondo il canone cristiano, la Bibbia comprende 73 libri: di questi, 46 sono dell’Antico Testamento e 27 sono libri del Nuovo Testamento.
• L’Antico Testamento cristiano è suddiviso in:
- Pentateuco (come la Legge ebraica);
- libri storici, che narrano la storia del popolo ebraico;
- libri sapienziali, ricchi di insegnamenti;
- libri profetici, riferiti a uomini che parlavano in nome di Dio.
• Il Nuovo Testamento comprende:
- Vangeli;
- Atti degli apostoli
- Lettere
Apocalisse
19
Antonio da Fabriano, San Girolamo nello studio, 1451, Walters Art Museum, Baltimora.
• La maggior parte dell’Antico Testamento fu scritta in ebraico, la lingua utilizzata dagli Ebrei per i documenti ufficiali. Alcuni libri furono però scritti in aramaico, che era la lingua parlata in Palestina, la stessa usata da Gesù. L’intero Nuovo Testamento, invece, fu composto in greco
• In lingua greca venne eseguita anche la prima traduzione dei testi ebraici.
• San Girolamo invece tradusse la Bibbia in latino: questa traduzione è detta Vulgata, che significa «popolare». La traduzione di san Girolamo è diventata il testo biblico ufficiale della Chiesa.
• Oggi la Bibbia è tradotta in più di 2300 lingue per permettere a tutti di accostarsi alla sua lettura.
• In italiano la versione più recente approvata dalla Chiesa cattolica è quella della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) del 2008.
• Oggi è possibile consultare il testo biblico anche attraverso il computer, il cellulare e il tablet.
• Molto facile da utilizzare è il sito «Bibbia Edu» della Chiesa cattolica italiana.
Il sito Bibbia Edu permette di effettuare ricerche tematiche partendo da alcune parole chiave e di ascoltare la lettura del testo attraverso voci registrate.
LEZIONE 20
• La Bibbia contiene vari generi letterari. Conoscere il genere letterario di ciò che stiamo leggendo è importante perché permette di comprendere il significato e il messaggio del testo.
• All’interno della Bibbia, un genere letterario particolare è quello apocalittico, che usa un linguaggio fortemente simbolico per sostenere la fede del popolo eletto in vista della futura vittoria di Dio sul male.
• Per trovare un passo biblico specifico, bisogna fare attenzione alla citazione.
• Ad esempio, se abbiamo la citazione Gv 7, 1-4, si devono individuare:
1) la sigla (vedi p. 23), nel nostro caso è Gv che indica «Vangelo di Giovanni»;
2) il capitolo, contrassegnato qui dal numero 7, posto all’inizio del brano; 3) i versetti, 1-4 cioè dal numero 1 al numero 4 (si può trovare anche 1.4 e significa di leggere l’1 e poi il 4, saltando quindi in questo caso il 2 e il 3)
capitolo versetto
68Gli rispose Simon Pietro: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna 69e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio”. 70Gesù riprese: “Non sono forse io che ho scelto voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo!”. 71Parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: costui infatti stava per tradirlo, ed era uno dei Dodici.
7
1Dopo questi fatti, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
2Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. 3I suoi fratelli gli dissero: “Parti di qui e va’ nella Giudea, perché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu compi. 4Nessuno infatti, se vuole essere riconosciuto pubblicamente, agisce di nascosto. Se fai queste cose, manifesta te stesso al mondo!”. 5Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui. 6Gesù allora disse loro: “Il mio tempo non è ancora venuto; il vostro tempo invece è sempre pronto. 7Il mondo non può odiare voi, ma odia me, perché di esso io attesto che le sue opere sono cattive. 8Salite voi alla festa; io non salgo a questa festa, perché il mio tempo non è ancora compiuto”. 9Dopo aver detto queste cose, restò nella Galilea. 10Ma quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto. 11I Giudei intanto lo cercavano durante la festa e dicevano: “Dov’è quel tale?”. 12E la folla, sottovoce, faceva un gran parlare di lui. Alcuni infatti dicevano: “È buono!”. Altri invece dicevano: “No, inganna la gente!”. 13Nessuno però parlava di lui in pubblico, per paura dei Giudei.
LEZIONE 21
• L’Antico Testamento si apre con il racconto della creazione per poi passare alla storia del popolo ebraico: lo scopo è mostrare la presenza di Dio nelle vicende umane.
• Durante il racconto ci sono libri che annunciano la venuta del Messia (il Salvatore promesso al popolo ebraico).
• La parte finale dell’Antico Testamento si ferma al periodo prima della nascita di Gesù.
• I libri del Nuovo Testamento sono stati scritti dopo la risurrezione di Gesù, perché i discepoli sentivano l’esigenza di conservare il ricordo dei suoi insegnamenti.
• Nucleo centrale sono i quattro Vangeli con i racconti della passione, morte, risurrezione, miracoli, parabole. Gli autori sono:
• Gli Atti degli apostoli dell’evangelista Luca raccontano la storia della Chiesa e la sua missione di annuncio del Vangelo
• Altri libri importanti contenuti in questa parte della Bibbia sono le Lettere, molte delle quali attribuite all’apostolo Paolo, con riflessioni su Gesù.
• In conclusione c’è l’Apocalisse dell’apostolo Giovanni, che annuncia la vittoria di Dio sul male.
LEZIONE 22
• Abbiamo visto che per comprendere la Bibbia e di conseguenza il messaggio che Dio vuole comunicare agli esseri umani bisogna considerare più aspetti:
- il contesto storico e culturale di riferimento;
- il genere letterario;
- l’analisi dettagliata e scientifica del testo nella lingua in cui è stato scritto.
• Nel mondo ebraico i rabbini (capi spirituali) avevano il compito di interpretare in modo esatto il significato della Bibbia; i loro insegnamenti sono poi stati raccolti in un libro detto Talmud.
• Nel mondo cristiano cattolico l’interpretazione del testo biblico spetta al Magistero della Chiesa, costituito dai vescovi (i successori degli apostoli) e dal Papa.
Completa la mappa con le parole date. Magistero della Chiesa – agiografi – generi – Talmud – Antico per è Testamento
• Nuovo Testamento ispirata da Dio scritta dagli con letterari diversi per la religione ebraica per la religione cristiana
correttamente interpretato dal
correttamente interpretati dal che contiene
• Antico Testamento
1 Inserisci i termini mancanti, scegliendo tra quelli elencati di seguito. salvezza – generi letterari – esseri umani – testo sacro – Dio – autori
La Bibbia è il della religione cristiana. Pur essendo un’unica opera, è formata da più libri appartenenti a differenti e scritti da diversi, ispirati da Dio.
Nella Bibbia si rivela per farsi conoscere agli e mostrare il suo intervento per condurre l’essere umano alla eterna.
2 Abbina ogni termine alla definizione corretta.
Vangeli
A. Annuncio della vittoria di Dio sul male.
Atti degli apostoli B. Racconti sulla vita di Gesù.
Apocalisse
C. Libri sulla storia della Chiesa.
3
Scegli l’alternativa corretta.
a. I contenuti della Bibbia, prima di essere scritti, venivano tramandati oralmente / attraverso disegni.
b. Oggi le lingue in cui è tradotta la Bibbia sono 5 / più di 2000.
c. I libri dell’Antico Testamento cattolico sono in tutto 12 / 46.
d. I libri del Nuovo Testamento sono in tutto 27 / 70
e. Le lingue originali della Bibbia sono l’ebraico e l’aramaico / il greco e l’italiano.
LEZIONE 23
• Per i cristiani Gesù è il Messia atteso, Dio fatto carne e salvatore dell’umanità.
• Le azioni di Gesù che hanno lasciato un segno profondo sono durate circa tre anni.
• Durante questo periodo Gesù ha consegnato il suo messaggio ai discepoli, un comandamento di amore verso il prossimo, che include il rispetto per la libertà dell’altro.
Gesù disse ai suoi apostoli: «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri» (Gv 13, 34-35).
LEZIONE 24
• Nei Vangeli ci sono testimonianze che motivano la fede in Gesù come Cristo, cioè il figlio di Dio.
• I Vangeli, infatti, mostrano un’autorità particolare in Gesù: il suo insegnamento è diverso da quello degli altri.
• I Vangeli raccontano anche molti miracoli e segni straordinari compiuti da Gesù.
• Matteo, Marco, Luca e Giovanni sono i quattro autori dei Vangeli.
• Ognuno di loro ha raccolto i documenti a disposizione su Gesù e poi li ha organizzati in modo personale.
• Le quattro narrazioni raccontano quindi la vita di Gesù da angolature diverse.
• Il Vangelo secondo Matteo è molto più lungo. Questo Vangelo:
- è destinato ai cristiani prima ebraici;
- parla della nascita di Gesù;
- racconta episodi dell’infanzia di Gesù;
- riporta i discorsi di Gesù.
• Il Vangelo secondo Marco è il più breve, il più semplice da leggere e il più antico (ma è inserito dopo quello di Matteo). Esso:
- è destinato ai cristiani prima pagani;
- contiene il racconto dei miracoli e delle guarigioni di Gesù.
I re Magi in viaggio per portare i loro doni a Gesù.
• Il Vangelo secondo Luca:
- è destinato a una comunità che non proviene dall’ebraismo;
- racconta tutta la vita di Gesù dalla nascita alla morte-risurrezione;
- narra i primi anni di vita della Chiesa (per mostrare la continuità degli insegnamenti cristiani);
- sottolinea l’universalità della salvezza (destinata a tutti gli esseri umani).
• Il Vangelo secondo Giovanni è il più impegnativo da leggere. Questo
Vangelo:
- riflette sulla persona di Gesù per svelare il suo mistero profondo; - spiega che Gesù è «della stessa sostanza del Padre»
Gesù lava i piedi ai discepoli.
• Le fonti giudaiche (o ebraiche) dimostrano l’esistenza storica di Gesù:
- il Talmud ne prova l’esistenza, anche se in modo negativo (Gesù è come un mago che allontana il popolo dalla retta via);
- Giuseppe Flavio (storico ebreo), narra di Gesù come uomo saggio.
• Anche le fonti pagane parlano di Gesù:
- Plinio il Giovane (un governatore) scrive che i cristiani all’alba dedicavano un inno a Gesù considerandolo come un Dio;
- Svetonio (storico romano) ricorda come i Giudei provocassero dei tumulti incitati da Cristo;
- Tacito (altro storico romano) afferma che Nerone accusò i cristiani di aver incendiato Roma
• Al tempo in cui visse Gesù, la Palestina era una provincia dell’Impero Romano ed era divisa in tre regioni: Galilea, Samaria e Giudea.
• Le attività principali erano l’agricoltura, la pastorizia, la pesca e il commercio.
• Nei villaggi il popolo svolgeva soprattutto attività di artigianato. Lo stesso Giuseppe, il padre di Gesù, era un carpentiere o un falegname.
• Dal punto di vista politico, la Palestina era governata da procuratori romani che vivevano nella città di Cesarea e affidavano il potere a «re» locali.
• Il sinedrio, una sorta di senato ebraico formato da sacerdoti, si occupava delle questioni religiose, amministrative e giudiziarie degli Ebrei. Le condanne a morte, però, dovevano avere l’approvazione dei Romani.
• Al tempo della nascita di Gesù la Palestina era governata dal re Erode il Grande, mentre l’imperatore romano era Augusto. Quando Gesù venne condannato a morte, invece, il procuratore che amministrava la Palestina era Ponzio Pilato, l’imperatore romano era Tiberio e il re della Galilea era Erode Antipa.
• Al tempo di Gesù, la società ebraica era di tipo patriarcale: il nucleo fondamentale era la famiglia e l’uomo più anziano era il capofamiglia.
La Palestina al tempo di Gesù.
• Come abbiamo visto, i Vangeli di Matteo e Luca parlano dell’infanzia di Gesù.
• Da loro sappiamo che Gesù è nato a Betlemme (in Giudea).
• La sua nascita suscita reazioni contrastanti:
- da un lato, l’affetto da parte dei Magi arrivati dall’Oriente per riconoscerlo come «re dei Giudei»;
- dall’altro, la rivalità del re Erode il Grande che ordina l’uccisione dei bambini sotto i due anni per paura della competizione con questo nuovo «re».
• Così, grazie all’apparizione in sogno a Giuseppe di un angelo che svela l’intenzione di Erode, i genitori Maria e Giuseppe salvano il figlio scappando in Egitto.
• La vita di Gesù bambino prosegue poi a Nazaret (in Galilea).
• Come tutti i bambini ebrei, Gesù viene circonciso (segue un rituale come segno del legame tra Dio e il popolo d’Israele).
• Verso i dodici anni, durante il pellegrinaggio della famiglia a Gerusalemme, Gesù si perde e viene ritrovato dopo tre giorni nel Tempio a parlare con i dottori della legge.
Caravaggio, Riposo durante la fuga in Egitto, 1597, Galleria Doria Pamphilj, Roma.
Pastorală
权杖
Păcat 罪恶
Pelerinaj 朝圣
Rusalii 五旬节
Persecuție 迫害
Politeism 多神论
Pontif 主教
Popor 人民
Rugăciune
Prezbiter
祈祷
监督
Proroc 先知
Promisiune
Protestant
Purgatoriu 炼狱
Rabin 犹太法学博士
Regat 王国
Religie 宗教
Reconciliere 重新祝圣
Reformă 改革
Înviere 复活
Rit 仪式
Revelație 启示
Preot 祭司
Împărtăşanie
圣礼
Sacrificiu 牺牲
Sacru 圣物
Sfânt 圣徒
Sanctuar 圣殿
Sclavie 奴隶制度
Excomunicare 逐出教会
Simbol 符号
Sinagogă 犹太教教堂
Duhul Sfânt 圣灵
Mărturie 见证
Tradiție
Treime
Evanghelie 福音书
Episcop 主教
Viață 传记
Vocație
Pastorale
Peccato
Pellegrinaggio
Pentecoste
Persecuzione
Politeismo
Pontefice
Popolo
Preghiera
Presbitero
Profeta
Promessa
Protestante
Purgatorio
Rabbino
Regno
Religione
Riconciliazione
Riforma
Risurrezione
Rito
Rivelazione
Sacerdote
Sacramento
Sacrificio
Sacro
Santo
Santuario
Schiavitù
Scomunica
Simbolo
Sinagoga
Spirito Santo
Testimonianza
Tradizione
Trinità
Vangelo
Vescovo
Vita
Vocazione
Nulla osta
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Roma, 25 settembre 2024, Prot. 2563/2024
Imprimatur
Senigallia, 15 ottobre 2024, Prot. N. 75/24 V ✠ Mons. Francesco Manenti, vescovo di Senigallia
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